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Settore Attività Economiche Analisi e programmazione rete distributiva commerciale al minuto

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Settore Attività Economiche

Analisi e programmazione rete distributiva commerciale al minuto

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1. Oggetto dell’analisi La L.R. 12/05 s.m.i. ha confermato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) quale strumento per definire gli obiettivi generali relativi all’assetto e alla tutela del territorio provinciale (Capo III). Il rapporto tra la programmazione in campo commerciale e il PTCP è definito dalla D.C.R. 13 marzo 2007, n. 8/352 “Indirizzi generali per la programmazione urbanistica del settore commerciale (articolo 3, comma 1, della L.R. 23 luglio 1999, n. 14)”. Più in dettaglio, “con riferimento al settore commerciale, ed in particolare alle problematiche legate alla localizzazione delle grandi strutture di vendita, tra i contenuti previsti dalla l.r. 12/2005 per il PTCP assumono particolare rilievo:

- l’indicazione degli elementi qualitativi di scala provinciale o sovracomunale, sia orientativi che prevalenti, per la pianificazione comunale;

- la definizione dei contenuti minimi sui temi di interesse sovracomunale da prevedere nei documenti di PGT;

- le indicazioni puntuali per la realizzazione di insediamenti di portata sovracomunale, se definiti come tali nei PGT;

- le modalità per favorire il coordinamento tra le pianificazioni dei comuni; - il programma generale delle maggiori infrastrutture riguardanti il sistema

della mobilità; - la definizione degli ambiti destinati all’attività agricola”.

In particolare, “... il PTCP può provvedere:

nell’ambito del quadro conoscitivo e degli obiettivi di sviluppo a scala provinciale (art. 15, comma 2, lettere a) e b)):

- ad individuare le aree territoriali sovracomunali a diverso livello di dotazione di offerta commerciale di grande distribuzione (offerta matura, equilibrata, da potenziare), quelle con criticità di offerta di vicinato (in particolare nelle zone rurali o montane), i poli o gli assi commerciali esistenti da riqualificare;

- a proporre obiettivi ed elementi qualitativi di riferimento per l’attuazione delle politiche urbanistiche comunali, in particolare attinenti alle priorità di insediamento della grande distribuzione;

nell’ambito dei contenuti minimi sui temi di interesse sovracomunale (art. 15, comma 2, lettera c)):

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- ad individuare gli elementi di valutazione preventiva che devono essere assicurati dalla pianificazione comunale per la localizzazione dei nuovi insediamenti di grande distribuzione, in raccordo con gli indirizzi generali del presente documento e del Programma Triennale per il Commercio;

nell’ambito delle modalità di coordinamento intercomunale (art. 15, comma 2, lettera h)):

- alla definizione di misure di razionalizzazione e coordinamento dello sviluppo degli insediamenti di grande distribuzione (e, per le aree montane, anche della media distribuzione), prevedendo anche forme compensative o finanziarie finalizzate anche all’associazionismo tra comuni;

- alla determinazione di indirizzi volti ad assicurare la compatibilità a scala sovracomunale delle previsioni di sviluppo commerciale, in particolare con riferimento alle dinamiche di evoluzione della rete distributiva e alle condizioni di accessibilità;

nell’ambito delle indicazioni puntuali per la realizzazione degli insediamenti di portata sovracomunale (art. 15, comma 2, lettera g)):

- ad orientamenti per il raccordo con i sistemi della mobilità; - ad elementi puntuali di carattere urbanistico ed ambientale ed eventuali

modalità di compensazione per favorire l’ottimale inserimento territoriale ed ambientale di singoli insediamenti;

nell’ambito inerente la tutela paesaggistica: - alla determinazione di prescrizioni ed indirizzi per l’attenta localizzazione, il

corretto inserimento nel contesto e la qualità paesaggistico-ambientale dei nuovi insediamenti commerciali di grande distribuzione, al fine di assicurarne la congruenza con le caratteristiche degli ambiti interessati e con le indicazioni della pianificazione paesaggistica”.

Prima di sviluppare le indagini del sistema distributivo, sopra menzionate, si propone un riassunto delle normative nazionali e regionali di riferimento, che determinano il quadro di azione e di sviluppo del settore commerciale.

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2. Quadro normativo di riferimento 2.1. Definizioni e forme Le definizioni delle diverse attività commerciali sono contenute nell’art. 4 del decreto legislativo 114/98; si tratta di definizioni di valore generale, poiché ricalcano le espressioni usate nelle direttive CEE in materia. La presente analisi riguarda specificamente le attività di commercio al dettaglio in sede fissa, cioè l’attività esercitata da chi acquista merci e le rivende direttamente al consumatore finale, cioè al pubblico in generale. 2.2 Tipologie

Il d.lgs. 114/98 individua due soli settori merceologici, alimentare e non alimentare, ed una suddivisione dei negozi in classi dimensionali, su base demografica e per superficie di vendita, come riassunto nella successiva tabella: Classi dimensionali dei punti di vendita al dettaglio in sede fissa Classe dimensionale

Popolazione inferiore a 10.000 abitanti

Popolazione superiore a 10.000 abitanti

Esercizio di vicinato fino a 150 mq. di vendita fino a 250 mq. di vendita

Media struttura da 151 mq. a 1.500 mq. di vendita da 251 mq. a 2.500 mq. di vendita

Grande struttura oltre 1.500 mq. di vendita oltre 2.500 mq. di vendita

La Regione Lombardia ha articolato (D.G.R. 4 luglio 2007, n. VIII/50554 s.m.i., Allegato 2, tavola1) le grandi strutture di vendita in quattro sottocategorie: Classi dimensionali delle grandi strutture di vendita – Regione Lombardia Classe dimensionale Superficie di vendita Grande struttura a rilevanza comunale da 1.501/2.501 mq. a 5.000 mq.

Grande struttura a rilevanza provinciale da 5.001 mq. a 10.000 mq.

Grande struttura a rilevanza interprovinciale da 10.001 mq. a 15.000 mq.

Grande struttura a rilevanza regionale oltre 15.000 mq.

Medie e grandi strutture di vendita possono assumere la forma del centro commerciale, quando “… più esercizi commerciali sono inseriti in una struttura a destinazione specifica e usufruiscono di infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente” (D.Lgs. 114/98, art. 4, comma 1, lettera g).

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La Regione Lombardia (D.G.R. 4 luglio 2007, n. VIII/50554 s.m.i., punto 4.2.1, comma 2 lettere a e b) ha articolato la definizione del centro commerciale nelle seguenti∗:

- Centro commerciale tradizionale - Centro commerciale multifunzionale - Factory outlet centre - Parco commerciale

2.3 La programmazione commerciale regionale La disciplina “quadro” dettata dal d.lgs. 114/98 e dalla Legge Regionale. 14/99 è integrata e completata dal Programma Triennale per lo sviluppo del Settore Commerciale 2006 – 2008 (di cui alla D.C.R. 2 ottobre 2006 n. VIII/215) e dalle sue Modalità applicative (di cui alla D.G.R. 4 luglio 2007 n. VIII/5054 s.m.i.), che pongono specifica attenzione agli elementi di programmazione commerciale, ai criteri di urbanistica commerciale, alle procedure per il rilascio delle autorizzazioni per le medie e grandi strutture di vendita.

In particolare, nel Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale, allo scopo di consentire la razionalizzazione e la modernizzazione della rete distributiva, controllandone l’impatto territoriale, ambientale, sociale e commerciale, il territorio della Regione è stato suddiviso in ambiti territoriali (ex l.r. 14/99, art. 2 e successive modifiche), considerando la presenza di aree metropolitane omogenee e di aree sovracomunali configurabili come unico bacino d’utenza.

Gli ambiti territoriali individuati sul territorio regionale sono i seguenti: - ambito commerciale metropolitano - ambito di addensamento commerciale metropolitano - ambito della pianura lombarda - ambito montano - ambito lacustre - ambito urbano dei capoluoghi. I Comuni della Provincia di Lecco sono ricompresi nei seguenti ambiti: Ambito Commerciale Metropolitano, Ambito Lacustre, Ambito Montano, Ambito Urbano dei Capoluoghi. ∗ Per la corretta definizione delle diverse forme di centro commerciale si rimanda alla normativa regionale citata

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Ambito Commerciale Metropolitano Airuno, Annone di Brianza, Barzago, Barzanò, Bosisio

Parini, Brivio, Bulciago, Calco, Casatenovo, Cassago

Brianza, Castello di Brianza, Cernusco Lombardone,

Costa Masnaga, Cremella, Dolzago, Garbagnate

Monastero, Imbersago, Lomagna, Merate, Missaglia,

Molteno, Montevecchia, Monticello Brianza, Nibionno,

Oggiono, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d’Adda,

Perego, Robbiate, Rogeno, Rovagnate, Santa Maria Hoè,

Sirone, Sirtori, Verderio Inferiore, Verderio Superiore,

Viganò

Ambito Lacustre Abbadia Lariana, Bellano, Colico, Dervio, Dorio, Galbiate,

Garlate, Lierna, Malgrate, Mandello del Lario, Oliveto

Lario, Perledo, Pescate, Valmadrera, Varenna, Vestreno

Ambito Montano Barzio, Calolziocorte, Carenno, Casargo, Cassina

Valsassina, Cesana Brianza, Civate, Colle Brianza,

Cortenova, Crandola Valsassina, Cremeno, Ello, Esino

Lario, Introbio, Introzzo, Margno, Moggio, Monte

Marenzo, Olginate, Pagnona, Parlasco, Pasturo,

Premana, Primaluna, Sueglio, Suello, Taceno, Torre de’

Busi, Tremenico, Valgreghentino, Vendrogno

Ambito Urbano dei Capoluoghi Ballabio, Erve, Lecco, Morterone, Vercurago

Per ciascun ambito sono individuati specifici indirizzi di sviluppo nel triennio,

che riportiamo di seguito.

Ambito Commerciale Metropolitano: • riqualificazione, razionalizzazione e ammodernamento degli insediamenti e dei

poli commerciali già esistenti, compresi i parchi commerciali di fatto; • forte disincentivo alla apertura e all’eccessivo ampliamento di grandi strutture di

vendita realizzate mediante l’utilizzo di nuova superficie di vendita; • promozione della localizzazione della media distribuzione in contesti ad alta

densità abitativa purché integrati ad interventi di riqualificazione complessiva e di salvaguardia del commercio di vicinato;

• disincentivo al consumo di aree libere ed attenzione alla localizzazione in aree dismesse di nuovi insediamenti distributivi, da realizzarsi esclusivamente in quelle aree in cui sia certificato il non superamento dei valori di concentrazione limite accettabili per l’inquinamento di suolo, sottosuolo, acque superficiali e

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acque sotterranee così come stabilito dalla normativa vigente in materia ambientale;

• consolidamento della funzionalità e del livello di attrazione del commercio nei principali centri urbani, attraverso la valorizzazione di tutte le forme distributive, con particolare attenzione alla rete distributiva di prossimità;

• integrazione delle attività commerciali con i diversi sistemi produttivi locali; • attenzione al rapporto con il movimento delle persone e delle merci e alle scelte

di localizzazione degli spazi logistici. Ambito Lacustre: - valorizzazione delle strutture insediative di antica formazione, in rapporto anche

alle valenze e finalità di tipo turistico; - particolare attenzione alla delicatezza ambientale e paesaggistica del territorio,

sia ai fini della ubicazione di nuovi insediamenti sia in rapporto alla generazione di volumi di traffico aggiuntivi su itinerari viabilistici di limitata capacità;

- considerazione delle problematiche inerenti l’offerta commerciale nelle valli laterali ai bacini lacuali, che presentano frequentemente condizioni analoghe a quelle dell’ambito montano;

- integrazione con l’offerta commerciale ambulante, anche per affrontare gli elementi di stagionalità della domanda;

- integrazione con i sistemi produttivi e artigianali tipici locali, in particolare riferiti al comparto agro-alimentare;

- integrazione delle strutture commerciali con i sistemi turistici e con l’artigianato locale e delle valli contigue;

- nessuna previsione di apertura di grandi strutture di vendita realizzate anche mediante l’utilizzo di superficie di vendita esistente.

Ambito Montano: - qualificazione dell’offerta nei poli di gravitazione commerciale di fondovalle, sia

mediante la razionalizzazione di insediamenti commerciali già esistenti le cui dimensioni siano congruenti con l’assetto fisico del territorio, sia attraverso la valorizzazione delle attività integrate dei centri storici (anche a tutela del paesaggio e della biodoversità, e con le caratteristiche della domanda commerciale);

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- nessuna previsione di apertura di grandi strutture di vendita realizzate anche mediante l’utilizzo di superficie di vendita esistente;

- disincentivo delle medie strutture di vendita di maggiore dimensione e valorizzazione di quelle strutture di vendita le cui dimensioni siano correlate e compatibili con i contesti locali e con la promozione di servizi di supporto ai centri minori;

- integrazione delle strutture commerciali con i sistemi turistici locali e con l’artigianato della valli;

- individuazione, sperimentazione e promozione di nuovi modelli di punti di vendita, per le frazioni, i nuclei minori e le zone di minima densità insediativi, favorendo la cooperazione tra dettaglio tradizionale e GDO;

- valorizzazione dell’offerta commerciale ambulante e della presenza di aree dedicate agli operatori ambulanti;

- attenzione alla vendita di prodotti locali, tipici e caratteristici dell’ambiente montano e integrazione con i sistemi produttivi e artigianali tipici locali, in particolare riferiti al comparto agro-alimentare;

- ubicazione di nuovi punti di vendita di vicinato e della media distribuzione in aree abitate, comunque con attenzione alla valorizzazione del tessuto commerciale preesistente e alla conservazione dei caratteri ambientali;

- possibilità di autorizzare, in un solo esercizio, l’attività commerciale e altre attività di interesse collettivo.

Ambito Urbano dei Capoluoghi: - riqualificazione, razionalizzazione e ammodernamento degli insediamenti e dei

poli commerciali già esistenti, compresi i parchi commerciali di fatto; - valorizzazione dell’attrattività consolidata degli spazi urbani in relazione

all’esistenza del patrimonio storico e architettonico e integrazione della funzione commerciale con le altre funzioni di attrattività urbana (attività paracommerciali, artigianali, pubbliche) e promozione del loro servizio commerciale unitario;

- forte disincentivo all’eccessivo ampliamento e alla apertura di grandi strutture di vendita realizzate mediante l’utilizzo di nuova superficie di vendita;

- qualificazione della piccola e media distribuzione nei centri commerciali naturali esistenti;

- localizzazione di attività commerciali in aree servite dai mezzi di trasporto pubblico, con particolare riferimento alle stazioni ferroviarie e alle condizioni di accessibilità riferite agli insediamenti periurbani;

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- particolare considerazione della funzionalità degli assi stradali di supporto localizzativi, assunti nella loro unitarietà;

- disincentivo al consumo di aree libere; - valorizzazione delle attività commerciali storiche e di nicchia, anche nella

configurazione architettonica dello spazio urbano e di vendita.

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3. Quadro ricognitivo territoriale e demografico 3.1 Inquadramento territoriale La Provincia di Lecco nasce nel 1992 dall’unione di 90 Comuni precedentemente distribuiti nelle Province di Bergamo e di Como; il suo territorio si trova quindi tra le Province di Como (a Ovest), di Sondrio (a Nord), di Bergamo (a Est) e di Monza e Brianza1 (a Sud). I Comuni della Provincia sono suddivisi in 7 circondari, come mostrato di seguito:

1 Attualmente ancora Provincia di Milano; la Provincia di Monza e Brianza non è ancora formalmente istituita.

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Il territorio provinciale si articola in paesaggi diversificati per caratteristiche fisiche; si passa, infatti, dal paesaggio prealpino, che caratterizza la parte a Nord del Capoluogo, Lecco, fino al confine con la Provincia di Sondrio, al paesaggio collinare, che occupa la fascia centrale del territorio e corrisponde all’area della Brianza, al paesaggio dell’alta pianura, che si trova in limitate aree nella zona Sud della Provincia, a ridosso dei fiumi Adda e Lambro.

Fonte: maps.google.com

Ai fini della presente analisi, in accordo con gli studi redatti a corredo del P.T.C.P., il territorio della Provincia di Lecco sarà suddiviso in 4 ambiti: Brianza lecchese, Lario Orientale, Lecchese e Valsassina; riportiamo di seguito l’elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito.

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Ambiti del P.T.C.P. Brianza lecchese Airuno, Annone di Brianza, Barzago, Barzanò,

Bosisio Parini, Brivio, Bulciago, Calco,

Casatenovo, Cassago Brianza, Castello di

Brianza, Cernusco Lombardone, Cesana

Brianza, Colle Brianza, Costa Masnaga,

Cremella, Dolzago, Ello, Garbagnate

Monastero, Imbersago, Lomagna, Merate,

Missaglia, Molteno, Montevecchia, Monticello

Brianza, Nibionno, Oggiono, Olgiate Molgora,

Osnago, Paderno d’Adda, Perego, Robbiate,

Rogeno, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Sirone,

Sirtori, Suello, Verderio Inferiore, Verderio

Superiore, Viganò

Lario Orientale Bellano, Colico, Dervio, Dorio, Esino Lario,

Introzzo, Lierna, Perledo, Sueglio, Tremenico,

Varenna, Vendrogno, Vestreno

Lecchese Abbadia Lariana, Ballabio, Calolziocorte,

Carenno, Civate, Erve, Galbiate, Garlate,

Lecco, Malgrate, Mandello del Lario, Monte

Marenzo, Olginate, Olivero Lario, Pescate,

Torre de’ Busi, Valgreghentino, Valmadrera,

Vercurago

Valsassina Barzio, Casargo, Cassina Valsassina,

Cortenova, Crandola Valsassina, Cremeno,

Introbio, Margno, Moggio, Morterone,

Pagnona, Parlasco, Pasturo, Premano,

Primaluna, Taceno

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3.2 Inquadramento demografico

Anno Abitanti 2001 311.637

2002 315.183

2003 318.824

2004 322.150

2005 325.039

2006 327.510

2007 330.653

Come mostrano i dati sopra riportati, tra il 2001 e il 2007 la Provincia di Lecco ha conosciuto un costante incremento demografico; in cifre, la popolazione residente è cresciuta di 19.016 unità, pari al 6,1%. Segnaliamo che tale trend demografico è sostanzialmente in linea con quello registrato nel medesimo periodo in Regione Lombardia, dove si è verificata una crescita della popolazione residente pari al 6,7%. Suddividendo il territorio per Ambiti, si nota che in tutti gli Ambiti si è verificato un incremento della popolazione residente, più accentuato nella Brianza lecchese e nel Lecchese.

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Abitanti Anno Brianza lecchese Lario orientale Lecchese Valsassina 2001 151.171 18.373 124.457 14.636

2002 153.170 18.619 128.604 14.790

2003 155.405 18.796 129.628 14.995

2004 157.512 19.025 130.352 15.161

2005 159.514 19.093 131.133 15.299

2006 161.358 19.134 131.589 15.429

2007 162.902 19.378 132.731 15.642

Concentrando la nostra attenzione sulla situazione alla fine del 2007, notiamo che solo 5 Comuni, oltre al Capoluogo Lecco, contano più di 10.000 abitanti: Mandello del Lario, Valmadrera, Casatenovo, Calolziocorte, Merate.

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Comuni con popolazione > 10.000 abitanti Comune Abitanti Mandello del Lario 10.544

Valmadrera 11.362

Casatenovo 12.369

Calolziocorte 14.226

Merate 14.704

Lecco 47.325

Totale 110.530 Oltre un terzo della popolazione residente in Provincia (33,4%) vive quindi in soli 6 Comuni. Gli altri Comuni che fanno parte della Provincia di Lecco registrano un numero di residenti contenuto: infatti, sono ben 19 i Comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, 14 quelli con popolazione compresa tra 1.000 e 2.000 abitanti, 43 quelli con popolazione compresa tra 2.001 e 5.000 abitanti e 8 quelli con popolazione inclusa tra 5.001 e 10.000 abitanti. Provincia di Lecco N. Comuni % sul totale N. abitanti % sul totale < 1.000 ab. 19 21,1% 8.399 2,5%

1.000 – 2.000 ab. 14 15,5% 22.001 6,7%

2.001 – 5.000 ab. 43 47,8% 133.213 40,3%

5.001 – 10.000 ab. 8 8,9% 56.510 17,1%

> 10.000 abitanti 6 6,7% 110.530 33,4%

Totale 90 100% 330.653 100%

Con riferimento agli Ambiti individuati dal P.T.C.P., si nota che la maggior parte della popolazione risiede nella Brianza lecchese, seguita dai residenti del Lecchese, del Lario Orientale e della Valsassina. Ambito Residenti % sul totale Brianza lecchese 162.902 49,3%

Lario orientale 19.378 5,9%

Lecchese 132.731 40,1%

Valsassina 15.642 4,7%

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4. Quadro conoscitivo del sistema distributivo provinciale 4.1 Evoluzione del sistema distributivo Per valutare l’andamento del sistema distributivo della Provincia di Lecco, in termini di numero di esercizi presenti sul territorio, faremo riferimento ai rilievi effettuati dall’Osservatorio Regionale del Commercio e raccolti nella Banca Dati Commercio Regione Lombardia; i primi rilievi risalgono al 30.06.2003 e sono poi stati condotti annualmente: l’ultimo dato ad oggi disponibile è quello al 30.06.2007. Provincia di Lecco Anno Numero

esercizi Variazione n. esercizi su anno precedente

Variazione % su anno precedente

Variazione % su anno 2003

2003 3.579 -- -- --

2004 3.636 + 57 + 1,6% + 1,6%

2005 3.647 + 11 + 0,3% + 1,9%

2006 3.641 - 6 - 0,2% + 1,7%

2007 3.631 - 10 - 0,3% + 1,4% Fonte: Banca Dati Commercio Regione Lombardia al 30.06 degli anni 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007

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Dopo un periodo di crescita tra il 2003 al 2005, si è registrata una contrazione, seppur modesta, del sistema distributivo provinciale.

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L’andamento provinciale si discosta da quello della Regione Lombardia presa nel suo complesso, dove, nel periodo considerato, si è verificata una progressiva crescita dei punti di vendita, come indicato di seguito.

Regione Lombardia Anno Numero

esercizi Variazione n. esercizi su anno precedente

Variazione % su anno precedente

Variazione % su anno 2003

2003 115.034 -- -- --

2004 120.048 + 5.014 + 4,4% + 4,4%

2005 120.772 + 724 + 0,6% + 5%

2006 121.194 + 422 + 0,3% + 5,3%

2007 122.659 + 1.465 + 1,2% + 6,6% Fonte: Banca Dati Commercio Regione Lombardia al 30.06 degli anni 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007

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4.2 Lo stato di fatto del sistema distributivo provinciale I dati contenuti in questa parte dell’analisi sono relativi a puntuale censimento effettuato presso i 90 Comune della Provincia nel mese di febbraio 2008. Dal computo sono state escluse tutte le autorizzazioni abbinate a pubblici esercizi, tabelle speciali per farmacie, rivendite di carburanti e rivendite di generi di monopolio, rivendita di giornali e riviste, attività di acconciatore, estetista etc, perché l’attività prevalente non risulta essere il commercio al dettaglio in sede fissa. Laddove i dati forniti siano risultati incompleti, si è proceduto ad un’integrazione utilizzando i valori riportati sul sito dell’Osservatorio regionale del Commercio (www.osscom.regione.lombardia.it) per ciascun Comune 2. In Provincia di Lecco sono presenti 3.252 punti di vendita, dei quali 759 appartenenti al settore alimentare o “misto” a prevalenza alimentare e 2.493 al non alimentare3. Settore merceologico N. esercizi Alimentare e misto 759

Non alimentare 2.493

Totale 3.252 In base alla classificazione dimensionale operata dal D.Lgs. 114/98 (esercizi di vicinato, medie strutture di vendita, grandi strutture di vendita), i 3.252 esercizi della Provincia di Lecco si dividono come indicato nelle successive tabelle: Provincia di Lecco – Esercizi alimentari e misti a prevalenza alimentare

Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi

676 37.897 72 43.070 11 72.556

2 Date queste premesse, il dato utilizzato da qui in avanti differisce da quello contenuto nella Banca Dati Commercio Regione Lombardia al 30.06.2007. 3 Tra i punti di vendita alimentari e “misti” sono state conteggiate anche le grandi strutture “miste” espresse nella forma del centro commerciale (anche se è generalmente prevalente la superficie di vendita non alimentare), al fine di valutare correttamente l’offerta presente, poiché in questi punti di vendita è il supermercato/ipermercato “locomotiva” a svolgere un ruolo centrale e trainante.

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Provincia di Lecco – Esercizi non alimentari Vicinato Medie strutture Grandi strutture

n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi 2.297 156.789 190 98.050,5 6 15.537

Confrontiamo la realtà provinciale con quella media regionale; per gli esercizi di vicinato confronteremo il numero medio di abitanti per singolo negozio nelle due realtà territoriali (i punti di vendita “misti” saranno attribuiti al settore alimentare) un valore più basso del rapporto indica una migliore dotazione di punti di vendita; per medie e grandi strutture di vendita confronteremo la disponibilità di mq. ogni 1.000 abitanti per i due settori merceologici (le superfici appartenenti a punti di vendita misti saranno conteggiate per lo specifico settore alimentare o non alimentare). Esercizi di vicinato – settore alimentare e misto Abitanti N. esercizi Ab. x esercizio Regione Lombardia 9.591.419 27.640 347

Provincia di Lecco 330.653 676 489 Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al 30.06.2007 per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

Esercizi di vicinato – settore non alimentare Abitanti N. esercizi Ab. x esercizio Regione Lombardia 9.591.419 86.535 111

Provincia di Lecco 330.653 2.297 144 Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al 30.06.2007 per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

Per la dotazione di esercizi di vicinato si riscontra in Provincia di Lecco una dotazione di punti di vendita inferiore alla media regionale, per entrambi i settori merceologici ed in misura più importante per l’alimentare. Medie strutture – settore alimentare Abitanti Mq. Mq. x 1.000 ab. Regione Lombardia 9.591.419 1.141.125 118,97

Provincia di Lecco 330.653 31.035,5 93,86 Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al 30.06.2007 per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

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Medie strutture – settore non alimentare Abitanti Mq. Mq. x 1.000 ab. Regione Lombardia 9.591.419 3.751.384 391,12

Provincia di Lecco 330.653 110.085 332,93 Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al 30.06.2007 per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

Per quanto riguarda la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture di vendita ogni 1.000 abitanti, La Provincia di Lecco presenta una dotazione inferiore alla media regionale, per entrambi i settori merceologici. Grandi strutture – settore alimentare Abitanti Mq. Mq. x 1.000 ab. Regione Lombardia 9.591.419 822.117 85,71

Provincia di Lecco 330.653 30.913 93,49 Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al 30.06.2007 per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

Grandi strutture – settore non alimentare Abitanti Mq. Mq. x 1.000 ab. Regione Lombardia 9.591.419 2.508.000 261,48

Provincia di Lecco 330.653 57.180 172,93 Fonte: Banca dati Regione Lombardia e Istat al 30.06.2007 per Regione Lombardia, Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

Per le grandi strutture di vendita la dotazione provinciale è superiore alla media regionale per il settore alimentare e inferiore per quello non alimentare. Approfondiamo ora il confronto, considerando i singoli Ambiti individuati sul territorio provinciale. Esercizi di vicinato – settore alimentare e misto Abitanti N. esercizi Ab. x esercizio Provincia di Lecco 330.653 676 489

Brianza lecchese 162.902 255 639

Lario orientale 19.378 63 76

Lecchese 132.731 283 469

Valsassina 15.642 75 209 Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

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La dotazione di esercizi di vicinato per il settore alimentare e misto a prevalenza alimentare risulta particolarmente buona nell’Ambito del Lario orientale, seguito dall’Ambito della Valsassina: in queste due realtà, il numero medio di abitanti per esercizio è sensibilmente inferiore al valore della Provincia di Lecco presa nel suo complesso. L’Ambito del Lecchese risulta sostanzialmente in linea con la media provinciale, mentre sensibilmente superiore risulta il valore dell’Ambito della Brianza lecchese. Esercizi di vicinato – settore non alimentare Abitanti N. esercizi Ab. x esercizio Provincia di Lecco 330.653 2.297 144

Brianza lecchese 162.902 898 181

Lario orientale 19.378 149 130

Lecchese 132.731 1.097 121

Valsassina 15.642 153 102 Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

Per gli esercizi di vicinato non alimentari, si riscontra una buona dotazione nell’ambito della Valsassina, seguito dall’Ambito del Lecchese e dall’Ambito del Lario orientale: tutte queste realtà presentano un numero medio di abitanti per esercizio inferiore alla media regionale; come per l’alimentare, anche in questo caso il valore dell’Ambito della Brianza Lecchese è invece superiore alla media provinciale. Medie strutture – settore alimentare Abitanti Mq. Mq. x 1.000 ab. Provincia di Lecco 330.653 31.035,5 93,86

Brianza lecchese 162.902 13.681,5 83,99

Lario orientale 19.378 2.272 117,25

Lecchese 132.731 13.717 103,34

Valsassina 15.642 1.365 87,26 Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

La disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture di vendita ogni 1.000 abitanti per il settore alimentare risulta superiore alla media provinciale nell’Ambito del Lario orientale e nell’Ambito del Lecchese, mentre nell’Ambito della Valsassina e nell’Ambito della Brianza lecchese si riscontra un valore inferiore a quello medio della Provincia presa nel suo complesso.

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Medie strutture – settore non alimentare Abitanti Mq. Mq. x 1.000 ab. Provincia di Lecco 330.653 110.085 332,93

Brianza lecchese 162.902 60.018 368,43

Lario orientale 19.378 3.831 197,70

Lecchese 132.731 41.717 314,30

Valsassina 15.642 4.519 288,90 Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

Quanto alla disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture di vendita ogni 1.000 abitanti per il settore non alimentare, si registra una dotazione superiore alla media provinciale nell’Ambito della Brianza lecchese, mentre in tutti e tre gli altri Ambiti la dotazione è inferiore alla media della Provincia considerata complessivamente. Grandi strutture – settore alimentare Abitanti Mq. Mq. x 1.000 ab. Provincia di Lecco 330.653 30.913 93,49

Brianza lecchese 162.902 17.134 105,18

Lario orientale 19.378 0 0

Lecchese 132.731 13.779 103,81

Valsassina 15.642 0 0 Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

Grandi strutture – settore non alimentare Abitanti Mq. Mq. x 1.000 ab. Provincia di Lecco 330.653 57.180 172,93

Brianza lecchese 162.902 24.054 147,66

Lario orientale 19.378 0 0

Lecchese 132.731 33.126 249,57

Valsassina 15.642 0 0 Fonte: ns. elaborazioni Comuni Provincia di Lecco a febbraio 2008

Le grandi strutture di vendita, per entrambi i settori merceologici, si trovano esclusivamente nell’Ambito della Brianza lecchese e nell’Ambito del Lecchese.

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4.3 La distribuzione territoriale dei punti di vendita Come si è detto, In Provincia di Lecco sono presenti 3.252 esercizi, per complessivi 423.899,5 mq. di vendita. Sul territorio provinciale si individuano, come si è visto, quattro Ambiti distinti: Brianza lecchese, Lario orientale, Lecchese e Valsassina. La successiva tabella indica il numero di esercizi presenti in ciascun Ambito, con le rispettive superfici di vendita complessive. Totale punti di vendita Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese 1.308 188.758,5 Lario orientale 229 17837 Lecchese 1470 198.225,5

Valsassina 245 19.078,5

Totale Provincia 3.252 423.899,5

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Prevalgono nettamente gli Ambiti della Brianza Lecchese e del Lecchese, sia per numero di esercizi, sia per superfici di vendita; d’altra parte, è in questi due Ambiti che risiede la maggior parte della popolazione.

Considerando separatamente i due settori merceologici alimentare (nel

quale includeremo gli esercizi “misti” a prevalenza alimentare e, come già in precedenza, i centri commerciali “misti”) e non alimentare, la situazione non cambia: Esercizi alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese 288 66.267,5 Lario orientale 71 6.609,5 Lecchese 318 74.243,5

Valsassina 82 6.402,5

Totale Provincia 759 153.523

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Esercizi non alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese 1.020 122.491 Lario orientale 158 11.227,5 Lecchese 1.152 123.982

Valsassina 163 12.676

Totale Provincia 2.493 270.376,5

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Concentriamo ora la nostra attenzione sulla presenza di medie e grandi strutture di vendita, che rappresentano il sistema distributivo più “moderno”. Consideriamo innanzi tutto le medie strutture di vendita, che in Provincia di Lecco sono complessivamente 262, per un totale di 141.120,5 mq. Tali esercizi si distribuiscono sul territorio come indicato di seguito. Totale medie strutture di vendita Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese 145 73.699,5 Lario orientale 17 6.103 Lecchese 83 55.434

Valsassina 17 5.884

Totale Provincia 262 141.120,5

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Ancora una volta, prevalgono gli Ambiti della Brianza lecchese e del Lecchese, con una netta prevalenza, in questo caso, del primo. Considerando separatamente i due settori merceologi alimentare (che include anche gli esercizi “misti” a prevalenza alimentare) e non alimentare, la situazione si modifica come segue.

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Medie strutture alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese 27 20.527 Lario orientale 8 2.759 Lecchese 30 17.391

Valsassina 7 2.393

Totale Provincia 72 43.070 Medie strutture non alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese 118 53.172,5 Lario orientale 9 3.344 Lecchese 53 38.043

Valsassina 10 3.491

Totale Provincia 190 98.050,5

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Per il settore non alimentare continua a prevalere l’Ambito della Brianza lecchese, sia per numero di esercizi sia per superfici di vendita; per l’alimentare prevale invece, sebbene per poco, l’Ambito del Lecchese per numero di esercizi e l’Ambito della Brianza lecchese per superfici di vendita. Le grandi strutture di vendita presenti in Provincia di Lecco sono 17, per complessivi 88.093 mq., distribuite sul territorio come indicato di seguito: Totale grandi strutture di vendita Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese 10 41.188 Lario orientale -- -- Lecchese 7 46.905

Valsassina -- --

Totale Provincia 17 88.093

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Le grandi strutture di vendita sono presenti solo nell’Ambito della Brianza lecchese e nell’Ambito del Lecchese; il primo prevale per numero di esercizi, il secondo per superfici di vendita. Considerando separatamente i due settori merceologici, la situazione non cambia per l’alimentare, mentre per il non alimentare l’Ambito della Brianza lecchese prevale sia per numero di esercizi sia per superfici di vendita.

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Grandi strutture alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese 6 31.404 Lario orientale 0 0 Lecchese 5 41.152

Valsassina 0 0

Totale Provincia 11 72.556 Grandi strutture non alimentari Ambito N. esercizi Mq. esercizi Brianza lecchese 4 9.784 Lario orientale 0 0 Lecchese 2 5.753

Valsassina 0 0

Totale Provincia 6 15.537

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Gli esercizi più “moderni”, cioè medie e grandi strutture di vendita, si collocano prevalentemente (le grandi strutture, in via esclusiva) negli Ambiti della Brianza lecchese e del Lecchese. Tale collocazione è evidentemente legata, da un lato, alla presenza, negli stessi Ambiti, della maggior parte della popolazione residente (e quindi di un più ampio mercato), dall’altro, alla maggiore disponibilità di spazi e ad una migliore accessibilità, garantita dalla presenza, negli Ambiti indicati, delle maggiori via di comunicazione a livello provinciale e anche regionale.

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5 La vocazione commerciale degli Ambiti della Provincia di Lecco Come è emerso nel corso dell’analisi, diversa è la dotazione commerciale degli Ambiti individuati, in relazione sia alle caratteristiche demografiche sia a quelle territoriali di ognuno. Di seguito proporremo un’analisi dettagliata per ciascun Ambito, tenendo ben presenti i dati emersi al capitolo precedente. 5.1 L’Ambito della Brianza lecchese L’Ambito della Brianza lecchese comprende 42 Comuni situati nella parte più a Sud del territorio provinciale, in zona collinare e pianeggiante. L’Ambito è attraversato dalla S.S. 36 e dalla S.S. 342, arterie di primaria importanza, che collegano la Provincia di Lecco con il resto della Regione. Complessivamente, vi risiedono 162.902 abitanti, pari al 49,3% del totale provinciale. La maggior parte dei Comuni (69%) conta una popolazione residente compresa tra le 2.001 e le 5.000 unità; nessun Comune registra una popolazione inferiore a 1.000 abitanti e due superano le 10.000 unità (Casatenovo e Merate). Brianza lecchese N. Comuni % sul totale < 1.000 ab. -- --

1.000 – 2.000 ab. 6 14,3%

2.001 – 5.000 ab. 29 69%

5.001 – 10.000 ab. 5 11,9%

> 10.000 abitanti 2 4,8%

Totale 42 100%

Il sistema distributivo, come si è accennato, è composto sia dai tradizionali esercizi di vicinato sia da medie e grandi strutture di vendita, che rappresentano la rete di vendita più “moderna”; complessivamente, sono presenti 1.308 punti di vendita, divisi per settore merceologico e classe dimensionale come segue:

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Brianza lecchese – Esercizi alimentari e misti a prevalenza alimentare Vicinato Medie strutture Grandi strutture

n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi 255 14.336,5 27 20.527 6 31.404

Brianza lecchese – Esercizi non alimentari Vicinato Medie strutture Grandi strutture

n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi 898 59.534,5 118 53.172,5 4 9.784

Rispetto al totale provinciale, il peso degli esercizi presenti nell’Ambito della Brianza lecchese è il seguente: Brianza lecchese – numero punti di vendita Settore VIC % tot Prov MS % tot Prov GS % tot Prov Alimentare 255 37,7% 27 37,5% 6 54,5%

Non alimentare 898 39,1% 118 62,1% 4 66,7%

Emerge, innanzi tutto, un’elevata presenza (oltre il 50% del totale provinciale) di grandi strutture di vendita, per entrambi i settori merceologici; altrettanto importante è la presenza di medie strutture di vendita non alimentari (62,1% del totale della Provincia). E’ quindi evidente un orientamento del sistema distributivo verso esercizi “moderni” ed attrattivi a livello sovracomunale. Chiaramente, la localizzazione delle medie e delle grandi strutture di vendita è legata da un lato a una disponibilità di spazi adeguati, trattandosi di zona maggiormente pianeggiante, dall’altro alla presenza di un ampio numero di consumatori che garantiscono un certo livello di domanda. Si aggiunga a ciò la presenza di vie di comunicazione di primaria importanza, quali la S.S. 36 e la S.S. 342, che garantiscono un accesso agevole all’area. Come abbiamo visto al paragrafo 4.2, la dotazione di esercizi di vicinato per il settore alimentare e “misto” a prevalenza alimentare è nettamente inferiore al valore medio registrato in Provincia di Lecco (639 abitanti per esercizio contro i 489 della media provinciale). Anche la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture alimentari ogni 1.000 abitanti risulta inferiore alla medie provinciale (83,99 mq. contro i 93,86 mq. medi provinciali)

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Apparentemente, quindi, il sistema distributivo per questo settore merceologico risulterebbe carente. Tuttavia, la disponibilità di mq. appartenenti a grandi strutture alimentari ogni 1.000 abitanti è superiore al valore medio provinciale (105,18 mq. contro 93,49 mq. medi provinciali). Per quanto riguarda, invece, il settore non alimentare, la dotazione di esercizi di vicinato risulta inferiore alla media provinciale (181 abitanti per esercizio contro un valore medio di 144 in Provincia). Superiore alla media provinciale è invece la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture non alimentari ogni 1.000 abitanti (368,43 mq. contro 332,93 mq. medi in Provincia), mentre la disponibilità di mq. appartenenti a grandi strutture non alimentari è inferiore al valore medio (147,66 mq. contro 172,93 mq. medi in Provincia). In sintesi, l’analisi del sistema distributivo dell’Ambito della Brianza lecchese mostra un orientamento verso i punti di vendita più “moderni” (medie e grandi strutture) e una chiara vocazione commerciale anche di portata sovralocale, legata alle citate caratteristiche demografiche, fisiche e viabilistiche dell’area in esame. Scendendo maggiormente nel dettaglio, notiamo che 12 dei 42 Comuni parte dell’Ambito della Brianza lecchese sono dotati di una rete di vendita composta da soli esercizi di vicinato: si tratta dei Comuni di Bosisio Parini, Costa Masnaga, Cremella, Ello, Garbagnate Monastero, Montevecchia, Paderno d’Adda, Perego, Santa Maria Hoè, Suello, Verderio Superiore e Viganò. I residenti in tali Comuni si sposteranno verso i poli commerciali presenti nell’area per completare i propri acquisti. Quanto alle grandi strutture di vendita, per il settore alimentare/”misto”si trovano a: - Barzago: punto vendita ad insegna “GS”, 2.511 mq. di vendita - Calco: punto vendita ad insegna “Esselunga”, 2.122 mq. di vendita - Casatenovo: centro commerciale ad insegna “Bennet”, 5.827 mq. di vendita +

punto vendita ad insegna “Esselunga”, 3.792 mq. - Cernusco Lombardone: centro commerciale ad insegna “Esselunga”, 3.630 mq. - Merate: centro commerciale ad insegna “La Rinascente – Auchan”, 13.522 mq. Le grandi strutture non alimentari sono invece a : - Brivio: punto vendita “Albani Mobili”, 1.657 mq. - Cassago Brianza: punto vendita “Famar”, 2.000 mq.

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- Oggiono: punto vendita “Bonalumi”, 2.000 mq. - Sirtori: punto vendita “Immobiliare Samia”, 4.127 mq. Le grandi strutture di vendita si collocano in Comuni attraversati (o agevolmente raggiungibili) dalle maggiori vie di comunicazione, la S.S. 36 e la S.S. 342: si conferma quindi l’importanza strategica di tali assi viabilistici per lo sviluppo commerciale, anche di portata sovralocale, del territorio che attraversano o comunque lambiscono. 5.2 L’Ambito del Lario orientale L’Ambito del Lario orientale comprende 13 Comuni situati nella parte più a Nord del territorio provinciale, a ridosso del Lago di Como. L’Ambito è attraversato dalla S.S. 36, nel tratto che collega la Provincia di Lecco con quella di Sondrio. Complessivamente, vi risiedono 19.378 abitanti, pari al 5,9% del totale provinciale. La maggior parte dei Comuni (69,2%) conta una popolazione residente inferiore alle 1.000 unità; nessun Comune registra una popolazione superiore a 10.000 abitanti. Lario orientale N. Comuni % sul totale < 1.000 ab. 9 69,2%

1.000 – 2.000 ab. -- --

2.001 – 5.000 ab. 3 23,1%

5.001 – 10.000 ab. 1 7,7%

> 10.000 abitanti -- --

Totale 13 100%

Il sistema distributivo, come si è accennato, è composto sia dai tradizionali esercizi di vicinato sia da medie strutture di vendita, che rappresentano la rete di vendita più “moderna”; complessivamente, sono presenti 229 punti di vendita, divisi per settore merceologico e classe dimensionale come segue:

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Lario orientale – Esercizi alimentari e misti a prevalenza alimentare Vicinato Medie strutture Grandi strutture

n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi 63 3.850,5 8 2.759 -- --

Lario orientale – Esercizi non alimentari Vicinato Medie strutture Grandi strutture

n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi 149 7.883,5 9 3.344 -- --

Rispetto al totale provinciale, il peso degli esercizi presenti nell’Ambito del Lario orientale è il seguente: Lario orientale – numero punti di vendita Settore VIC % tot Prov MS % tot Prov GS % tot Prov Alimentare 63 9,3% 8 11,1% -- --

Non alimentare 149 6,5% 9 4,7% -- --

Emerge, innanzi tutto, la completa assenza di grandi strutture di vendita, per entrambi i settori merceologici; ridotta è la presenza di medie strutture. E’ quindi evidente un orientamento del sistema distributivo verso esercizi “tradizionali” ed attrattivi a livello locale. Chiaramente, l’assenza delle grandi strutture di vendita è legata da un lato alla limitata disponibilità di spazi adeguati, dall’altro alla presenza di un contenuto numero di consumatori. Come abbiamo visto al paragrafo 4.2, la dotazione di esercizi di vicinato per il settore alimentare e “misto” a prevalenza alimentare è nettamente superiore al valore medio registrato in Provincia di Lecco (76 abitanti per esercizio contro i 489 della media provinciale). Anche la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture alimentari ogni 1.000 abitanti risulta superiore alla medie provinciale (117,25 mq. contro i 93,86 mq. medi provinciali) Apparentemente, quindi, il sistema distributivo per questo settore merceologico risulterebbe adeguato. Si deve però ricordare che non sono presenti, in questa parte del territorio, grandi strutture alimentari.

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Per quanto riguarda il settore non alimentare, la dotazione di esercizi di vicinato risulta superiore, anche se in misura contenuta, alla media provinciale (130 abitanti per esercizio contro un valore medio di 144 in Provincia). Sensibilmente inferiore alla media provinciale è invece la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture non alimentari ogni 1.000 abitanti (197,90 mq. contro 332,93 mq. medi in Provincia). In sintesi, l’analisi del sistema distributivo dell’Ambito del Lario orientale mostra un orientamento verso i punti di vendita più “tradizionali” (esercizi di vicinato qui si affiancano alcune medie strutture) e una chiara vocazione commerciale di portata locale, legata alle citate caratteristiche demografiche, fisiche e viabilistiche dell’area in esame. Scendendo maggiormente nel dettaglio, notiamo che 6 dei 13 Comuni parte dell’Ambito del Lario orientale sono dotati di una rete di vendita composta da soli esercizi di vicinato: si tratta dei Comuni di Dorio, Introzzo, Sueglio, Tremenico, Vendrogno e Vestreno; tra questi, si distinguono i Comuni di Dorio, Introzzo, Sueglio e Vendrogno, nei quali è presente un solo esercizio di vicinato, appartenente al settore alimentare o “misto” a prevalenza alimentare: è evidente che in questi Comuni è assicurato solo un servizio minimo, deputato a soddisfare solo le primissime necessità quotidiane; i consumatori residenti si sposteranno nei Comuni limitrofi per completare i propri acquisti. 5.3 L’Ambito del Lecchese L’Ambito del Lecchese comprende 19 Comuni situati attorno al Capoluogo di Provincia e a ridosso del Lago di Lecco. L’Ambito è attraversato dalla S.S. 36, dalla S.S. 342 e dalla S.S. 583, arterie di primaria importanza, che collegano la Provincia di Lecco con il resto della Regione. Complessivamente, vi risiedono 132.731 abitanti, pari al 40,1% del totale provinciale. La maggior parte dei Comuni (47,4%) conta una popolazione residente compresa tra le 2.001 e le 5.000 unità; un solo Comune (Erve) registra una popolazione inferiore a 1.000 abitanti e quattro superano le 10.000 unità (Calolziocorte, Lecco, Mandello del Lario e Valmadrera).

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Lecchese N. Comuni % sul totale < 1.000 ab. 1 5,3%

1.000 – 2.000 ab. 3 15,8%

2.001 – 5.000 ab. 9 47,4%

5.001 – 10.000 ab. 2 10,5%

> 10.000 abitanti 4 21%

Totale 19 100%

Il sistema distributivo, come si è accennato, è composto sia dai tradizionali esercizi di vicinato sia da medie e grandi strutture di vendita, che rappresentano la rete di vendita più “moderna”; complessivamente, sono presenti 1.470 punti di vendita, divisi per settore merceologico e classe dimensionale come segue: Lecchese – Esercizi alimentari e misti a prevalenza alimentare

Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi

283 15.700,5 30 17.391 5 41.152 Lecchese – Esercizi non alimentari

Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi

1.097 80.186 53 38.043 2 5.753 Rispetto al totale provinciale, il peso degli esercizi presenti nell’Ambito del Lecchese è il seguente: Lecchese – numero punti di vendita Settore VIC % tot Prov MS % tot Prov GS % tot Prov Alimentare 283 41,9% 30 41,7% 5 45,5%

Non alimentare 1.097 47,8% 53 27,9% 2 33,3%

Emerge, innanzi tutto, un’elevata presenza di grandi strutture di vendita, per entrambi i settori merceologici; altrettanto importante è la presenza di medie strutture di vendita alimentari (41,7% del totale della Provincia) e di esercizi di vicinato non alimentari (47,8% del totale provinciale). E’ evidente un orientamento del sistema distributivo verso esercizi “moderni” ed attrattivi a livello sovracomunale.

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Chiaramente, la localizzazione delle medie e delle grandi strutture di vendita è legata da un lato a una disponibilità di spazi adeguati, trattandosi di zona maggiormente pianeggiante, dall’altro alla presenza di un ampio numero di consumatori che garantiscono un certo livello di domanda. Si aggiunga a ciò la presenza di vie di comunicazione di primaria importanza, quali la S.S. 36 la S.S. 342 e la S.S. 583, che garantiscono un accesso agevole all’area. Come abbiamo visto al paragrafo 4.2, la dotazione di esercizi di vicinato per il settore alimentare e “misto” a prevalenza alimentare è leggermente superiore al valore medio registrato in Provincia di Lecco (469 abitanti per esercizio contro i 489 della media provinciale). Anche la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture alimentari ogni 1.000 abitanti risulta superiore alla media provinciale (103,34 mq. contro i 93,86 mq. medi provinciali) Il sistema distributivo per questo settore merceologico risulta piuttosto ricco; a ciò si aggiunge la disponibilità di mq. appartenenti a grandi strutture alimentari ogni 1.000 abitanti, superiore al valore medio provinciale (103,81 mq. contro 93,49 mq. medi provinciali). Per quanto riguarda il settore non alimentare, la dotazione di esercizi di vicinato risulta superiore alla media provinciale (121 abitanti per esercizio contro un valore medio di 144 in Provincia). Inferiore, sebbene di poco, alla media provinciale è invece la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture non alimentari ogni 1.000 abitanti (314,30 mq. contro 332,93 mq. medi in Provincia), mentre superiore è la disponibilità di mq. appartenenti a grandi strutture non alimentari (249,57 mq. contro 172,93 mq. medi in Provincia). In sintesi, l’analisi del sistema distributivo dell’Ambito del Lecchese mostra un orientamento verso i punti di vendita più “moderni” (medie e grandi strutture) e una chiara vocazione commerciale anche di portata sovralocale, legata alle citate caratteristiche demografiche, fisiche e viabilistiche dell’area in esame. Scendendo maggiormente nel dettaglio, notiamo che 5 dei 19 Comuni parte dell’Ambito del Lecchese sono dotati di una rete di vendita composta da soli esercizi di vicinato: si tratta dei Comuni di Carenno, Monte Marenzo, Oliveto Lario, Torre de’ Busi e Vercurago. I residenti in tali Comuni si sposteranno verso i poli commerciali presenti nell’area per completare i propri acquisti.

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Quanto alle grandi strutture di vendita, per il settore alimentare/”misto”si trovano a: - Civate: entro commerciale ad insegna “Iperal”, 9.487 mq. di vendita - Lecco: punto vendita ad insegna “Esselunga”, 4.145 mq. di vendita + centro

commerciale ad insegna “Bennet”, 16.000 mq. di vendita + centro commerciale ad insegna “Coop”, 7.950 mq. di vendita

- Pescate: centro commerciale ad insegna “Bennet”, 3.570 mq. di vendita. Le grandi strutture non alimentari sono invece a : - Calolziocorte: punto vendita “Ravasio”, 3.500 mq. - Malgrate: punto vendita “Obi”, 2.253 mq. Le grandi strutture di vendita si collocano in Comuni attraversati (o agevolmente raggiungibili) dalle maggiori vie di comunicazione, la S.S. 36 e la S.S. 342: si conferma quindi l’importanza strategica di tali assi viabilistici per lo sviluppo commerciale, anche di portata sovralocale, del territorio che attraversano o comunque lambiscono. 5.3.1 Il Capoluogo Lecco All’interno dell’Ambito del Lecchese merita un approfondimento la realtà del capoluogo di Provincia, Lecco. La città di Lecco conta 47.325 abitanti; si trova in una posizione centrale rispetto al territorio provinciale ed è raggiungibile attraverso la S.S. 36 e la S.S. 342. Il sistema distributivo del Capoluogo vede una ricca presenza di esercizi di vicinato, cui si affiancano medie e grandi strutture di vendita; complessivamente, sono presenti 839 punti di vendita, divisi per settore merceologico e classe dimensionale come segue: Città di Lecco – Esercizi alimentari e misti a prevalenza alimentare

Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi

122 5.970 7 6.221 3 28.095

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Città di Lecco – Esercizi non alimentari Vicinato Medie strutture Grandi strutture

n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi 680 47.625 27 25.180 -- --

Rispetto al totale dell’ambito del Lecchese, il peso degli esercizi presenti a Lecco è il seguente: Città di Lecco – numero punti di vendita Settore VIC % tot Ambito MS % tot Ambito GS % tot Ambito Alimentare 122 43,1% 7 23,3% 3 60%

Non alimentare 680 62% 27 50,9% -- --

Emerge, innanzi tutto, un’elevata presenza di grandi strutture di vendita alimentari e “miste”; altrettanto importante è la presenza di medie strutture di vendita non alimentari (50,9% del totale della Provincia) e di esercizi di vicinato non alimentari (62% del totale provinciale). E’ evidente un orientamento del sistema distributivo verso esercizi “moderni” ed attrattivi a livello sovracomunale. La dotazione di esercizi di vicinato per il settore alimentare e “misto” a prevalenza alimentare in Lecco risulta sensibilmente superiore al valore medio registrato nell’Ambito del Lecchese (167 abitanti per esercizio contro i 469 della media dell’Ambito). Anche la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture alimentari ogni 1.000 abitanti risulta superiore alla media dell’Ambito del Lecchese (116,28 mq. contro i 103,34 mq. medi provinciali) Il sistema distributivo per questo settore merceologico risulta piuttosto ricco; a ciò si aggiunge la disponibilità di mq. appartenenti a grandi strutture alimentari ogni 1.000 abitanti, di gran lunga superiore al valore medio dell’Ambito di appartenenza (207,69 mq. contro 103,81 mq. medi provinciali). Per quanto riguarda il settore non alimentare, la dotazione di esercizi di vicinato risulta marcatamente superiore alla media dell’Ambito del Lecchese (70 abitanti per esercizio contro un valore medio di 121 in Provincia). Superiore alla media dell’Ambito è anche la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture non alimentari ogni 1.000 abitanti (555,41 mq. contro 314,30 mq.

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medi nell’Ambito), e superiore è anche la disponibilità di mq. appartenenti a grandi strutture non alimentari (385,97 mq. contro 249,57 mq. medi nell’Ambito). In sintesi, l’analisi del sistema distributivo della Città di Lecco mostra un orientamento verso i punti di vendita più “moderni” (medie e grandi strutture) e una chiara vocazione commerciale anche di portata sovralocale, legata senza dubbio al forte ruolo di centralità, non solo commerciale, svolto dal Capoluogo. 5.4 L’Ambito della Valsassina L’Ambito della Valsassina comprende 16 Comuni situati nella parte Nord Est del territorio provinciale, al confine con la Provincia di Sondrio. Complessivamente, vi risiedono 15.642 abitanti, pari al 4,7% del totale provinciale. La maggior parte dei Comuni (56,2%) conta una popolazione residente inferiore alle 1.000 unità; nessun Comune registra una popolazione superiore a 5.000 abitanti né a 10.000 abitanti. Valsassina N. Comuni % sul totale < 1.000 ab. 9 56,3%

1.000 – 2.000 ab. 5 31,2%

2.001 – 5.000 ab. 2 12,5%

5.001 – 10.000 ab. -- --

> 10.000 abitanti -- --

Totale 16 100%

Il sistema distributivo, come si è accennato, è composto sia dai tradizionali esercizi di vicinato sia da medie strutture di vendita, che rappresentano la rete di vendita più “moderna”; complessivamente, sono presenti 245 punti di vendita, divisi per settore merceologico e classe dimensionale come segue: Valsassina – Esercizi alimentari e misti a prevalenza alimentare

Vicinato Medie strutture Grandi strutture n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi

75 4.009,5 7 2.393 -- --

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Valsassina – Esercizi non alimentari Vicinato Medie strutture Grandi strutture

n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi n. esercizi mq. esercizi 153 9.185 10 3.491 -- --

Rispetto al totale provinciale, il peso degli esercizi presenti nell’Ambito del Lario orientale è il seguente: Valsassina – numero punti di vendita Settore VIC % tot Prov MS % tot Prov GS % tot Prov Alimentare 75 11,1% 7 9,7% -- --

Non alimentare 153 6,7% 10 5,3% -- --

Emerge, innanzi tutto, la completa assenza di grandi strutture di vendita, per entrambi i settori merceologici; ridotta è la presenza di medie strutture. E’ quindi evidente un orientamento del sistema distributivo verso esercizi “tradizionali” e destinati alla sola utenza locale. Chiaramente, l’assenza delle grandi strutture di vendita è legata da un lato alla limitata disponibilità di spazi adeguati, dall’altro alla presenza di un contenuto numero di consumatori. Come abbiamo visto al paragrafo 4.2, la dotazione di esercizi di vicinato per il settore alimentare e “misto” a prevalenza alimentare è nettamente superiore al valore medio registrato in Provincia di Lecco (209 abitanti per esercizio contro i 489 della media provinciale). La disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture alimentari ogni 1.000 abitanti risulta invece leggermente inferiore alla medie provinciale (87,26 mq. contro i 93,86 mq. medi provinciali) Sono completamente assenti, come detto, le grandi strutture di vendita: il sistema distributivo per questo settore merceologico risulta carente di esercizi “moderni”. Per quanto riguarda il settore non alimentare, la dotazione di esercizi di vicinato risulta superiore alla media provinciale (102 abitanti per esercizio contro un valore medio di 144 in Provincia). Inferiore alla media provinciale è invece la disponibilità di mq. appartenenti a medie strutture non alimentari ogni 1.000 abitanti (288,90 mq. contro 332,93 mq. medi in Provincia).

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In sintesi, l’analisi del sistema distributivo dell’Ambito della Valsassina mostra un orientamento verso i punti di vendita più “tradizionali” (esercizi di vicinato qui si affiancano alcune medie strutture) e una chiara vocazione commerciale di portata locale, legata alle citate caratteristiche demografiche, fisiche e viabilistiche dell’area in esame. Scendendo maggiormente nel dettaglio, notiamo che 6 dei 16 Comuni parte dell’Ambito della Valsassina sono dotati di una rete di vendita composta da soli esercizi di vicinato: si tratta dei Comuni di Cassina Valsassina, Cortenova, Moggio, Pagnona, Parlasco e Taceno; tra questi, si distingue il Comune di Parlasco, nel quale è presente un solo esercizio di vicinato, appartenente al settore “misto” a prevalenza alimentare: è evidente che in questi Comuni è assicurato solo un servizio minimo, deputato a soddisfare solo le primissime necessità quotidiane. Ancora, i Comuni di Crandola Valsassina e di Morterone sono completamente privi di negozi: i consumatori residenti si sposteranno nei Comuni limitrofi per effettuare i propri acquisti. 5.5 Considerazioni generali Dall’analisi puntuale dei singoli Ambiti emergono somiglianze e differenze che conducono all’individuazione di una dicotomia commerciale: da un lato ci sono l’Ambito del Lario orientale e l’Ambito della Valsassina, dall’altro l’Ambito della Brianza lecchese e del Lecchese. I primi due sono caratterizzati da un sistema distributivo destinato alla sola utenza locale, composto prevalentemente da esercizi di vicinato cui si affiancano alcune medie strutture di vendita. Gli altri due registrano invece la presenza di un sistema distributivo più orientato a punti di vendita “moderni”, composto da un numero più basso di esercizi di vicinato cui però si affiancano medie e grandi strutture di vendita. E’ evidente che tale dicotomia è strettamente legata alle caratteristiche demografiche, territoriali e viabilistiche degli Ambiti. Gli Ambiti del Lario orientale e della Valsassina si trovano nella parte più a Nord del territorio provinciale, caratterizzata dalla presenza del Lago e delle montagne subito alle spalle dello stesso: il paesaggio è prevalentemente montuoso, caratterizzato dalla presenza di spazi per l’edificazione limitati; la

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popolazione residente è contenuta (in questi due Ambiti si trova la quasi totalità dei Comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti: fa eccezione il solo Comune di Erve, che si trova nell’Ambito del Lecchese). In questo contesto, si registra una presenza consistente di esercizi di vicinato, per entrambi i settori merceologici, mentre limitato è il numero delle medie strutture di vendita, le quali spesso hanno dimensioni molto limitate, di poco eccedenti il limite massimo consentito per gli esercizi di vicinato: infatti, la più grande delle medie strutture alimentari e/o “miste” a prevalenza alimentare è autorizzata per una superficie di vendita pari a 606 mq. (si trova in Comune di Colico; la superficie di vendita massima per le medie strutture è 1.500 mq.), mentre molte delle medie strutture non alimentari sono specializzate nella vendita di prodotti che di per sé, per le loro specifiche caratteristiche, necessitano di superfici più ampie (arredamento, autoveicoli, materiali edili …) e che non possono quindi essere considerate veri e propri punti di vendita “moderni”. La consistente presenza degli esercizi di vicinato, inoltre, è legata anche alla difficoltà di spostamento che incontrano i consumatori residenti nei Comuni che fanno parte degli Ambiti del Lario orientale e della Valsassina, difficoltà che limitano le evasioni verso i poli commerciali situati nella parte più a Sud del territorio provinciale. Gli Ambiti della Brianza lecchese e del Lecchese, invece si trovano nella parte più a Sud del territorio provinciale e sono attraversati da importantissime vie di comunicazione (la S.S. 36, la S.S. 342 e la S.S. 583): il paesaggio è collinare e pianeggiante; vi risiede la maggior parte della popolazione della Provincia (in questi due Ambiti si trovano tutti e sei i Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti). In questo contesto, si registra una presenza consistente di medie e grandi strutture di vendita, per entrambi i settori merceologici, mentre limitato è il numero degli esercizi di vicinato. Chiaramente, la carenza di esercizi di vicinato è compensata dalla presenza degli esercizi più “moderni”, che presentano un’offerta ampia ed articolata sia per assortimento delle referenze sia per la gamma dei prezzi (si pensi ai prodotti “primo marchio” o “private label” tipicamente disponibili negli esercizi della grande distribuzione organizzata). In sintesi, dal punto di vista commerciale, il territorio provinciale è nettamente diviso in due realtà ben distinte; in sede di programmazione si dovranno tenere in debita considerazione le peculiarità di ciascuna realtà.

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6 Rapporto tra domanda ed offerta I dati di riferimento per il calcolo del rapporto tra domanda ed offerta sono tratti dal Regolamento Regionale 21 luglio 2000, n. 3 s.m.i., come spiegato nella Nota metodologica allegata. Si utilizzano i valori di spesa e le soglie di produttività calcolati per le Unità Territoriali 11 – Lecco, 14 – Vimercate, 21 – Morbegno e 5 – Como, delle quali i 90 Comuni della Provincia di Lecco erano parte (si veda il dettaglio della suddivisione nelle diverse Unità Territoriali negli Allegati). Il mercato teorico complessivo, calcolato nell’ipotesi che tutti i residenti acquistino in Provincia (spesa pro-capite moltiplicata per il numero di abitanti), corrisponde a 1.000,417 milioni di euro, di cui 548,371 milioni di euro per il settore alimentare e 452,046 milioni di euro per il settore non alimentare. Mercato teorico Settore alimentare UT 11 1.704,48 euro x 208.591 abitanti = 355,539 milioni di euro

UT 14 1.567,28 euro x 107.406 abitanti = 168,335 milioni di euro

UT 21 1.687,14 euro x 11.074 abitanti = 18,683 milioni di euro

UT 5 1.623,23 euro x 3.582 abitanti = 5,814 milioni di euro

Totale 548,371 milioni di euro

Settore non alimentare UT 11 1.396,36 euro x 208.591 abitanti = 291,268 milioni di euro

UT 14 1.311,75 euro x 107.406 abitanti = 140,890 milioni di euro

UT 21 1.361,30 euro x 11.074 abitanti = 15,075 milioni di euro

UT 5 1.343,61 euro x 3.582 abitanti = 4,813 milioni di euro

Totale 452,046 milioni di euro

Domanda totale 1.000,417 milioni di euro Le condizioni di produttività del sistema distributivo provinciale sono assicurate da una potenzialità di spesa pari a 1.124,633 milioni di euro, di cui 536,789 milioni di euro per il settore alimentare e 587,844 milioni di euro per quello non alimentare, come illustrato di seguito:

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Offerta Unità Territoriale 11 – Lecco Settore alimentare Vicinato 2.995,45 euro x 26.278,5 mq. = 78,716 milioni di euro MS1 3.202,03 euro x 9.040 mq. = 28,946 milioni di euro

MS2 6.662,29 euro x 10.055 mq. = 66,989 milioni di euro

GSS 8.521,54 euro x 5.670 mq = 48,317 milioni di euro

GSAE 10.587,37 euro x 9.229 mq. = 97,711 milioni di euro

Totale alimentare 320,679 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 1.239,50 euro x 110.176,5 mq. = 136,564 milioni di euro MS1 1.291,14 euro x 26.951 mq. = 34,797 milioni di euro

MS2 2.324,06 euro x 36.869 mq. = 85,686 milioni di euro

GSS 3.202,03 euro x 12.309 mq. = 39,414 milioni di euro

GSAE 4.493,18 euro x 24.208 mq. = 108,771 milioni di euro

Totale non alimentare 405,232 milioni di euro Totale offerta UT 11 725,911 milioni di euro

Offerta Unità Territoriale 14 – Vimercate Settore alimentare Vicinato 2.478,99 euro x 9.109 mq. = 22,581 milioni di euro MS1 2.633,93 euro x 2.902 mq. = 7,644 milioni di euro

MS2 5.474,44 euro x 6.835,5 mq. = 37,420 milioni di euro

GSS 7.023,81 euro x 6.014 mq = 42,241 milioni di euro

GSAE 8.728,12 euro x 10.000 mq. = 87,281 milioni di euro

Totale alimentare 197,160 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 981,27 euro x 40.362,5 mq. = 39,606 milioni di euro MS1 1.032,91 euro x 18.975 mq. = 19,599 milioni di euro

MS2 1.910,89 euro x 22.988 mq. = 43,927 milioni di euro

GSS 2.633,93 euro x 11.314 mq. = 29,800 milioni di euro

GSAE 3.718,49 euro x 9.349 mq. = 34,764 milioni di euro

Totale non alimentare 167,696 milioni di euro Totale offerta UT 14 364,856 milioni di euro

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Provincia di LECCO

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Offerta Unità Territoriale 21 – Morbegno Settore alimentare Vicinato 2.892,16 euro x 2.264,5 mq. = 6,549 milioni di euro MS1 3.047,10 euro x 804 mq. = 2,450 milioni di euro

MS2 6.404,07 euro x 399 mq. = 2,555 milioni di euro

Totale alimentare 11,554 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 1.187,85 euro x 5.363 mq. = 6,370 milioni di euro MS1 1.239,50 euro x 1.175 mq. = 1,456 milioni di euro

MS2 2.220,76 euro x 1.657 mq. = 3,680 milioni di euro

Totale non alimentare 11,506 milioni di euro Totale offerta UT 21 23,060 milioni di euro Offerta Unità Territoriale 5 – Como Settore alimentare Vicinato 2.995,45 euro x 245 mq. = 0,734 milioni di euro MS2 6.662,29 euro x 1.000 mq. = 6,662 milioni di euro

Totale alimentare 7,396 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 1.239,50 euro x 887 mq. = 1,099 milioni di euro MS1 1.291,14 euro x 1.070 mq. = 1,381 milioni di euro

MS2 2.324,06 euro x 400 mq. = 0,930 milioni di euro

Totale non alimentare 3,410 milioni di euro Totale offerta UT 21 10,806 milioni di euro

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Provincia di LECCO

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Offerta totale Settore alimentare

UT 11 320,679 milioni di euro UT 14 197,160 milioni di euro

UT 21 11,554 milioni di euro

UT 5 7,396 milioni di euro

Totale alimentare 536,789 milioni di euro Settore non alimentare

UT 11 405,232 milioni di euro UT 14 167,696 milioni di euro

UT 21 11,506 milioni di euro

UT 5 3,410 milioni di euro

Totale non alimentare 587,844 milioni di euro Totale offerta Provincia 1.124,633 milioni di euro Complessivamente, l’offerta supera la domanda; tale dato è legato all’offerta non alimentare, mentre per l’alimentare resta una piccola quota non evasa. Evidentemente, le attività non alimentari, in particolare medie e grandi strutture, possono contare anche su convergenze provenienti da fuori Provincia. E’ opportuno considerare separatamente i singoli Ambiti, al fine di valutare il rapporto tra domanda e offerta nelle diverse zone del territorio provinciale. 6.1 Ambito della Brianza lecchese I 42 Comuni dell’Ambito della Brianza lecchese si dividono tra la ex Unità territoriale 11 – Lecco, la ex Unità Territoriale 14 – Vimercate e la ex Unità territoriale 5 – Como. Il mercato teorico complessivo, calcolato nell’ipotesi che tutti i residenti acquistino nell’Ambito di appartenenza (spesa pro-capite moltiplicata per il numero di abitanti), corrisponde a 480,830 milioni di euro, di cui 262,636 milioni di euro per il settore alimentare e 218,194 milioni di euro per il settore non alimentare.

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Mercato teorico Ambito della Brianza lecchese Settore alimentare UT 11 1.704,48 euro x 51.914 abitanti = 88,487 milioni di euro

UT 14 1.567,28 euro x 107.406 abitanti = 168,335 milioni di euro

UT 5 1.623,23 euro x 3.582 abitanti = 5,814 milioni di euro

Totale 262,636 milioni di euro

Settore non alimentare UT 11 1.396,36 euro x 51.914 abitanti = 72,491 milioni di euro

UT 14 1.311,75 euro x 107.406 abitanti = 140,890 milioni di euro

UT 5 1.343,61 euro x 3.582 abitanti = 4,813 milioni di euro

Totale 218,194 milioni di euro

Domanda Brianza l. 480,830 milioni di euro Le condizioni di produttività del sistema distributivo dell’Ambito della Brianza lecchese sono assicurate da una potenzialità di spesa pari a 479,409 milioni di euro, di cui 245,919 milioni di euro per il settore alimentare e 233,490 milioni di euro per quello non alimentare, come illustrato di seguito: Offerta Ambito della Brianza lecchese Unità Territoriale 11 – Lecco Settore alimentare Vicinato 2.995,45 euro x 4.982,5 mq. = 14,925 milioni di euro MS1 3.202,03 euro x 786 mq. = 2,517 milioni di euro

MS2 6.662,29 euro x 2.158 mq. = 14,377 milioni di euro

GSS 8.521,54 euro x 1.120 mq = 9,544 milioni di euro

Totale alimentare 41,363 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 1.239,50 euro x 18.285 mq. = 22,664 milioni di euro MS1 1.291,14 euro x 9.711 mq. = 12,538 milioni di euro

MS2 2.324,06 euro x 7.024 mq. = 16,324 milioni di euro

GSS 3.202,03 euro x 3.391 mq. = 10,858 milioni di euro

Totale non alimentare 62,384 milioni di euro Totale offerta UT 11 103,747 milioni di euro

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Offerta Ambito della Brianza lecchese Unità Territoriale 14 – Vimercate Settore alimentare Vicinato 2.478,99 euro x 9.109 mq. = 22,581 milioni di euro MS1 2.633,93 euro x 2.902 mq. = 7,644 milioni di euro

MS2 5.474,44 euro x 6.835,5 mq. = 37,420 milioni di euro

GSS 7.023,81 euro x 6.014 mq = 42,241 milioni di euro

GSAE 8.728,12 euro x 10.000 mq. = 87,281 milioni di euro

Totale alimentare 197,160 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 981,27 euro x 40.362,5 mq. = 39,606 milioni di euro MS1 1.032,91 euro x 18.975 mq. = 19,599 milioni di euro

MS2 1.910,89 euro x 22.988 mq. = 43,927 milioni di euro

GSS 2.633,93 euro x 11.314 mq. = 29,800 milioni di euro

GSAE 3.718,49 euro x 9.349 mq. = 34,764 milioni di euro

Totale non alimentare 167,696 milioni di euro Totale offerta UT 14 364,856 milioni di euro Offerta Ambito della Brianza lecchese Unità Territoriale 5 – Como Settore alimentare Vicinato 2.995,45 euro x 245 mq. = 0,734 milioni di euro MS2 6.662,29 euro x 1.000 mq. = 6,662 milioni di euro

Totale alimentare 7,396 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 1.239,50 euro x 887 mq. = 1,099 milioni di euro MS1 1.291,14 euro x 1.070 mq. = 1,381 milioni di euro

MS2 2.324,06 euro x 400 mq. = 0,930 milioni di euro

Totale non alimentare 3,410 milioni di euro Totale offerta UT 21 10,806 milioni di euro

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Offerta Ambito della Brianza lecchese Settore alimentare

UT 11 41,363 milioni di euro UT 14 197,160 milioni di euro

UT 5 7,396 milioni di euro

Totale alimentare 245,919 milioni di euro Settore non alimentare

UT 11 62,384 milioni di euro UT 14 167,696 milioni di euro

UT 5 3,410 milioni di euro

Totale non alimentare 233,490 milioni di euro Totale offerta Ambito 479,409 milioni di euro Complessivamente, domanda e offerta appaiono in sostanziale equilibrio; considerando separatamente i due settori merceologici, l’offerta supera la domanda per il non alimentare, mentre per l’alimentare una quota di domanda resta inevasa. 6.2 Ambito del Lario orientale I 13 Comuni dell’Ambito del Lario orientale si dividono tra la ex Unità territoriale 11 – Lecco e la ex Unità Territoriale 21 – Morbegno. Il mercato teorico complessivo, calcolato nell’ipotesi che tutti i residenti acquistino nell’Ambito di appartenenza (spesa pro-capite moltiplicata per il numero di abitanti), corrisponde a 59,507 milioni di euro, di cui 32,837 milioni di euro per il settore alimentare e 26,670 milioni di euro per il settore non alimentare. Mercato teorico Ambito del Lario orientale Settore alimentare UT 11 1.704,48 euro x 8.304 abitanti = 14,154 milioni di euro

UT 21 1.687,14 euro x 11.074 abitanti = 18,683 milioni di euro

Totale 32,837 milioni di euro

Settore non alimentare UT 11 1.396,36 euro x 8.304 abitanti = 11,595 milioni di euro

UT 21 1.361,30 euro x 11.074 abitanti = 15,075 milioni di euro

Totale 26,670 milioni di euro

Domanda Lario o. 59,507 milioni di euro

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Le condizioni di produttività del sistema distributivo dell’Ambito del Lario orientale sono assicurate da una potenzialità di spesa pari a 35,648 milioni di euro, di cui 19,728 milioni di euro per il settore alimentare e 15,920 milioni di euro per quello non alimentare, come illustrato di seguito: Offerta Ambito del Lario orientale Unità Territoriale 11 – Lecco Settore alimentare Vicinato 2.995,45 euro x 1.586 mq. = 4,751 milioni di euro MS1 3.202,03 euro x 1.069 mq. = 3,423 milioni di euro

Totale alimentare 8,174 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 1.239,50 euro x 2.520,5 mq. = 3,124 milioni di euro MS1 1.291,14 euro x 999 mq. = 1,290 milioni di euro

Totale non alimentare 4,414 milioni di euro Totale offerta UT 11 12,588 milioni di euro

Offerta Ambito Lario orientale Unità Territoriale 21 – Morbegno Settore alimentare Vicinato 2.892,16 euro x 2.264,5 mq. = 6,549 milioni di euro MS1 3.047,10 euro x 804 mq. = 2,450 milioni di euro

MS2 6.404,07 euro x 399 mq. = 2,555 milioni di euro

Totale alimentare 11,554 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 1.187,85 euro x 5.363 mq. = 6,370 milioni di euro MS1 1.239,50 euro x 1.175 mq. = 1,456 milioni di euro

MS2 2.220,76 euro x 1.657 mq. = 3,680 milioni di euro

Totale non alimentare 11,506 milioni di euro Totale offerta UT 21 23,060 milioni di euro

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Offerta Ambito Lario orientale Settore alimentare

UT 11 8,174 milioni di euro UT 21 11,554 milioni di euro

Totale alimentare 19,728 milioni di euro Settore non alimentare

UT 11 4,414 milioni di euro UT 21 11,506 milioni di euro

Totale non alimentare 15,920 milioni di euro Totale offerta Ambito 35,648 milioni di euro L’offerta non soddisfa completamente la domanda generata dai residenti nell’Ambito, né per il settore alimentare né per quello extra alimentare; i consumatori si sposteranno fuori Ambito, in particolare verso il vicino Centro Commerciale Fuentes di Piantedo (SO), per completare i propri acquisti. 6.3 Ambito del Lecchese Tutti e 19 i Comuni dell’Ambito del Lecchese sono parte della ex Unità territoriale 11 – Lecco. Il mercato teorico complessivo, calcolato nell’ipotesi che tutti i residenti acquistino nell’Ambito di appartenenza (spesa pro-capite moltiplicata per il numero di abitanti), corrisponde a 411,577 milioni di euro, di cui 226,237 milioni di euro per il settore alimentare e 185,340 milioni di euro per il settore non alimentare. Mercato teorico Ambito del Lecchese Settore alimentare UT 11 1.704,48 euro x 132.731 abitanti = 226,237 milioni di euro

Settore non alimentare UT 11 1.396,36 euro x 132.731 abitanti = 185,340 milioni di euro

Domanda Brianza l. 411,577 milioni di euro Le condizioni di produttività del sistema distributivo dell’Ambito del Lecchese sono assicurate da una potenzialità di spesa pari a 575,088 milioni di euro, di cui 254,762 milioni di euro per il settore alimentare e 320,326 milioni di euro per quello non alimentare, come illustrato di seguito:

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Offerta Ambito del Lecchese Unità Territoriale 11 – Lecco Settore alimentare Vicinato 2.995,45 euro x 15.700,5 mq. = 47,030 milioni di euro MS1 3.202,03 euro x 5.820 mq. = 18,636 milioni di euro

MS2 6.662,29 euro x 7.897 mq. = 52,612 milioni di euro

GSS 8.521,54 euro x 4.550 mq = 38,773 milioni di euro

GSAE 10.587,37 euro x 9.229 mq. = 97,711 milioni di euro

Totale alimentare 254,762 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 1.239,50 euro x 80.186 mq. = 99,391 milioni di euro MS1 1.291,14 euro x 12.582 mq. = 16,245 milioni di euro

MS2 2.324,06 euro x 28.985 mq. = 67,363 milioni di euro

GSS 3.202,03 euro x 8.918 mq. = 28,556 milioni di euro

GSAE 4.493,18 euro x 24.208 mq. = 108,771 milioni di euro

Totale non alimentare 320,326 milioni di euro Totale offerta Ambito 575,088 milioni di euro

L’offerta supera la domanda, sia per il settore alimentare sia per quello non alimentare; è chiaro che le attività situate in questo Ambito, in particolare quelle appartenenti alla grande distribuzione organizzata, contano sulla convergenza di consumatori residenti altrove. 6.4 Ambito della Valsassina Tutti e 16 i Comuni dell’Ambito della Valsassina sono parte della ex Unità territoriale 11 – Lecco. Il mercato teorico complessivo, calcolato nell’ipotesi che tutti i residenti acquistino nell’Ambito di appartenenza (spesa pro-capite moltiplicata per il numero di abitanti), corrisponde a 48,503 milioni di euro, di cui 26,661 milioni di euro per il settore alimentare e 21,842 milioni di euro per il settore non alimentare. Mercato teorico Ambito della Valsassina Settore alimentare UT 11 1.704,48 euro x 15.642 abitanti = 26,661 milioni di euro

Settore non alimentare UT 11 1.396,36 euro x 15.642 abitanti = 21,842 milioni di euro

Domanda Brianza l. 48,503 milioni di euro

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Le condizioni di produttività del sistema distributivo dell’Ambito della Valsassina sono assicurate da una potenzialità di spesa pari a 34,488 milioni di euro, di cui 16,380 milioni di euro per il settore alimentare e 18,108 milioni di euro per quello non alimentare, come illustrato di seguito: Offerta Ambito della Valsassina Unità Territoriale 11 – Lecco Settore alimentare Vicinato 2.995,45 euro x 4.009,5 mq. = 12,010 milioni di euro MS1 3.202,03 euro x 1.365 mq. = 4,370 milioni di euro

Totale alimentare 16,380 milioni di euro Settore non alimentare

Vicinato 1.239,50 euro x 9.185 mq. = 11,385 milioni di euro MS1 1.291,14 euro x 3.659 mq. = 4,724 milioni di euro

MS2 2.324,06 euro x 860 mq. = 1,999 milioni di euro

Totale non alimentare 18,108 milioni di euro Totale offerta Ambito 34,489 milioni di euro

L’offerta non soddisfa completamente la domanda generata dai residenti nell’Ambito, né per il settore alimentare né per quello extra alimentare; come per l’Ambito del Lario orientale, i consumatori si sposteranno fuori Ambito per completare i propri acquisti. 6.5 Valutazioni complessive Complessivamente, i residenti della Provincia di Lecco generano una domanda per generi alimentari e non alimentari pari a 1.000,417 milioni di euro, divisi per Ambito territoriale e per settore merceologico come riassunto di seguito: Mercato teorico (milioni di euro) Ambito Alimentare Non alimentare Totale Brianza lecchese 262,636 218,194 480,830

Lario orientale 32,837 26,670 59,507

Lecchese 226,237 185,340 411,577

Valsassina 26,661 21,842 48,503

Totale Provincia 548,371 452,046 1.000,417

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Chiaramente, le quote più consistenti del mercato teorico provinciale si trovano nell’Ambito della Brianza lecchese e nell’Ambito del Lecchese, coerentemente con la maggiore presenza di popolazione residente. Le strutture presenti in Provincia necessitano di un mercato pari a 1.124,633 milioni di euro, dei quali 536,789 milioni di euro per il settore alimentare e 587,844 milioni di euro per il non alimentare; tale offerta è distribuita nei diversi Ambiti e per settore merceologico come riassunto di seguito: Offerta (milioni di euro) Ambito Alimentare Non alimentare Totale Brianza lecchese 245,919 233,490 479,409

Lario orientale 19,728 15,920 35,648

Lecchese 254,762 320,326 575,088

Valsassina 16,380 18,108 34,488

Totale Provincia 536,789 587,844 1.124,633

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Prevale l’Ambito del Lecchese, sia nel complesso sia considerando separatamente i due settori merceologi, alimentare e non alimentare. Evidentemente, i punti di vendita, soprattutto della grande distribuzione, presenti in questo Ambito attraggono consumatori anche dalle altre zone della Provincia.

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7. Conclusioni La Provincia di Lecco è formata da 90 Comuni. Dal 2001 al 2007 ha conosciuto una progressiva crescita demografica, complessivamente pari a + 6,1%, in linea con l’incremento registrato in Regione Lombardia nel medesimo periodo. Il territorio provinciale può essere suddiviso in quattro Ambiti: Brianza lecchese, Lario orientale, Lecchese e Valsassina. Quasi metà della popolazione (49,3%) risiede nell’Ambito della Brianza lecchese, seguito dall’Ambito del Lecchese (40,1%); decisamente meno consistente la quota di abitanti degli Ambiti del Lario orientale e della Valsassina (rispettivamente, 5,9% e 4,7%). Da un punto di vista puramente commerciale, i suddetti Ambiti possono essere raggruppati a due a due, sulla base delle caratteristiche della rete di vendita: da un lato gli Ambiti del Lario orientale e della Valsassina, caratterizzati da un sistema distributivo prevalentemente “tradizionale”, con una netta prevalenza di esercizi di vicinato; dall’altro, gli Ambiti della Brianza lecchese e del Lecchese, caratterizzati da una sistema distributivo “moderno”, dove gli esercizi di vicinato sono meno numerosi e si registra una consistente presenza di medie e grandi strutture, espresse, per lo più, nella forma del centro commerciale. Negli Ambiti del Lario orientale e della Valsassina, situati nella parte più a Nord del territorio provinciale, si registra una buona presenza di esercizi di vicinato: tale dato non indica, tuttavia, una particolare ricchezza della rete di vendita: infatti, poche sono le medie strutture e le grandi sono completamente assenti. Il sistema distributivo è rimasto legato a una logica “tradizionale”, in rapporto al numero di residenti, comunque limitato, e all’esiguità degli spazi edificabili. Completamente opposta la situazione negli ambiti della Brianza lecchese e del Lecchese, dove si trovano medie e grandi strutture, che rappresentano il sistema distributivo “moderno”, caratterizzato da punti di vendita più ampi, che, proprio grazie a una maggiore superficie di vendita, possono proporre un’offerta più ampia non solo in termini di referenze, ma anche per gamma dei prezzi (si pensi, a questo proposito, a supermercati e ipermercati che affiancano ai prodotti “di marca”, gli articoli “primo prezzo” e le “private label”). In questi Ambiti gli esercizi di vicinato sono meno numerosi e, spesso, altamente specializzati e “di nicchia”, conversione che è avvenuta per fronteggiare la concorrenza della grande

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distribuzione organizzata. La collocazione di medie e, soprattutto, di grandi strutture di vendita in questi Ambiti è senza dubbio legata alla presenza, sul territorio degli stessi, di vie di comunicazione di primaria importanza, quali la S.S. 36 e la S.S. 342, che assicurano un accesso agevole e una buona visibilità agli esercizi che si collocano a ridosso delle stesse. Nell’Ambito del Lecchese, poi, spicca il Capoluogo di Provincia, Lecco, dove si trova una quota consistente dei punti di vendita dell’Ambito di appartenenza: è evidente la funzione di centralità esercitata dalla Città di Lecco, anche da un punto di vista commerciale. Le caratteristiche territoriali e commerciali dei singoli Ambiti devono essere la base per la programmazione dello sviluppo del settore distributivo provinciale. E’ necessario, inoltre, tenere ben presente il trend evolutivo registrato dal commercio negli ultimi anni. In generale, negli ultimi anni, come si è accennato (e come viene ben dettagliato nell’Allegato 1 – Quadro del sistema distributivo nazionale e lombardo), si è assistito a una progressiva “modernizzazione “ del sistema distributivo, che ha portato all’aumento di medie e grandi strutture di vendita e a una conseguente contrazione del numero di esercizi di vicinato, con una certa tendenza di questi ultimi alla riconversione in negozi particolarmente specializzati o “di nicchia”. In generale, si assiste quindi a un aumento delle dimensioni degli esercizi, accompagnato dalla tendenza a collocarsi lungo le maggiori vie di comunicazione e/o nei Comuni di maggiori dimensioni e con funzioni di centralità, così da poter contare su un ampio bacino di gravitazione, che valica i confini dei Comuni che ospitano tali strutture. Per il settore “misto” si pensi a supermercati e ipermercati, anche collocati all’interno dei centri commerciali, che ormai da un decennio sono referenti privilegiati soprattutto per la spesa settimanale. Il settore non alimentare è rimasto parzialmente più arretrato, ma negli ultimi anni si è assistito anche in questo campo a una progressiva crescita dimensionale dei punti vendita affiancata da una marcata specializzazione degli stessi (abbigliamento, articoli sportivi, elettronica, bricolage …). Sulla scorta delle riflessioni effettuate si propone uno sviluppo della rete di vendita provinciale, con riferimento a medie e grandi strutture, come di seguito indicato.

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7.1 Sviluppo delle medie strutture di vendita Le medie strutture hanno una superficie di vendita compresa tra 151 mq. e 1.500 mq. nei Comuni con meno di 10.000 abitanti (la quasi totalità, 93,3%, della Provincia di Lecco) e tra 251 mq. e 2.500 mq. nei Comuni con più di 10.000 abitanti (per la Provincia di Lecco: Calolziocorte, Casatenovo, Lecco, Mandello del Lario, Merate e Valmadrera). Si tratta di punti di vendita che la stessa Regione Lombardia definisce “di maggiore accessibilità diretta da parte dell’utenza” (D.C.R. 8/215 del 2.10.2006, par. 4.2), in grado di proporre un’offerta più articolata di quella degli esercizi di vicinato, anche per gamma dei prezzi; di fatto, rappresentano una valida integrazione dell’offerta di prossimità, consentendo anche ai soggetti anziani, o che comunque incontrano difficoltà di spostamento, di accedere a un’offerta più “moderna” senza dover necessariamente raggiungere i grandi centri commerciali. Nel corso dell’analisi si è evidenziato che la dotazione provinciale di mq. appartenenti a tali esercizi ogni 1.000 abitanti è inferiore al valore medio regionale, per entrambi i settori merceologici, alimentare e non alimentare. Si ritiene pertanto opportuno consentire lo sviluppo delle medie strutture di vendita su tutto il territorio Provinciale. In particolare, in relazione alle caratteristiche territoriali, commerciali e viabilistiche dei singoli Ambiti individuati sul territorio provinciale, si ritiene opportuno prevedere che medie strutture, siano sempre assentibili fino a una superficie di vendita massima pari a 800 mq.

Per il settore alimentare (e/o “misto” a prevalenza alimentare) non è ammesso l’insediamento di medie strutture che superino il limite massimo di 800 mq. suddetto.

Risultano ammissibili le medie strutture non alimentari. Si ricorda che i Comuni, nella loro potestà autorizzatoria, potranno prevedere, in sede di regolamento per il rilascio delle autorizzazioni (D.G.R. 8/6024 del 5.12.2007 s.m.i.), la predisposizione, da parte dell’operatore interessato, di opportune valutazioni di carattere socio-economico, viabilistico e ambientale atte a dimostrare, da tutti i punti di vista, l’opportunità della realizzazione dell’intervento, prevedendo eventuali opere di mitigazione legate allo stesso.

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Resta, inoltre, valida, per i Comuni, la necessità di acquisire, in sede di rilascio delle autorizzazioni per medie strutture, il parere dei Comuni contermini, nel caso in cui le medie strutture stesse abbiano una “attrazione sovracomunale”, così come definita dalla D.G.R. 8/6024 del 5.12.2007 s.m.i. al punto 2.9, comma 3: “la struttura assume carattere sovracomunale qualora il peso insediativi del Comune, costituito dal rapporto tra residenti e addetti e superfici di vendita sia uguale o inferiore a 1,5. Il suddetto peso insediativi è dato dalla somma di residenti e addetti occupati in unità locali in relazione alla superficie di vendita richiesta e a quelle di media struttura già esistenti”. 7.2 Sviluppo delle grandi strutture di vendita Come è emerso dalla dettagliata analisi della distribuzione territoriale dei punti di vendita, le grandi strutture si trovano esclusivamente negli Ambiti della Brianza lecchese e del Lecchese, grazie alla presenza, negli stessi, di un più ampio mercato (legato alla popolazione residente) e di assi di comunicazione di primaria importanza, che garantiscono a tali punti di vendita un accesso agevole da parte di un’utenza che senza dubbio alcuno valica i confini dei singoli Ambiti e della stessa Provincia. Pertanto, le previsioni di sviluppo riguardano insediamenti di grandi strutture nei soli Ambiti del Lecchese e della Brianza lecchese, escludendo la possibilità di prevedere e realizzare grandi strutture di vendita negli Ambiti del Lario orientale e della Valsassina. La dotazione provinciale di mq. appartenenti a tale classe dimensionale ogni 1.000 abitanti ha mostrato che per il settore alimentare il valore della Provincia di Lecco è superiore a quello regionale, mentre per il non alimentare è sensibilmente inferiore al valore medio lombardo. Si ritiene pertanto che non debbano essere autorizzate nuove grandi strutture di vendita per il settore alimentare o “misto” (alimentare e non alimentare); per questo settore, che include anche i punti vendita “misti” espressi in forma unitaria (di cui alla D.G.R. 8/5054 del 4.07.2007 s.m.i., punto 4.2.1), sarà comunque possibile ampliare, per un massimo di 800 mq., le medie e/o le grandi strutture già autorizzate alla data di approvazione del presente Piano di Settore, al fine di consentire eventuali riqualificazioni razionalizzazioni ed ammodernamenti delle stesse.

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Diverso il discorso per il non alimentare, che, come si è detto, presenta una disponibilità di superfici nettamente inferiore alla media regionale; in questo caso, si prevede la possibilità di realizzare, negli Ambiti della Brianza lecchese e del Lecchese, nuove grandi strutture di vendita, anche alla luce delle tendenze del settore distributivo già evidenziate. Tenendo in debito conto le caratteristiche delle grandi strutture non alimentari di ultima realizzazione, che spesso affiancano alcuni generi alimentari alla vendita del non alimentare (si pensi, per esempio, alla vendita di integratori nei grandi negozi di articoli sportivi), le grandi strutture non alimentari potranno comunque destinare ai generi alimentari una minima parte della superficie di vendita, purché questa non superi il limite massimo consentito agli esercizi di vicinato nel Comune sede del punto vendita (quindi, i 150 mq. nei Comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti e i 250 mq. nei Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti). La realizzazione di medie e grandi strutture di vendita di cui ai precedenti paragrafi 7.1 e 7.2 è assoggettata, ai fini della compatibilità con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, alle procedure di cui all’art. 37 delle NdA del PTCP.

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ALLEGATI

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Allegato 1 – Quadro del sistema distributivo nazionale e lombardo La rete distributiva regionale risulta significativamente meno polverizzata di quella nazionale, indice di una più accentuata modernizzazione del sistema distributivo; infatti, la disponibilità di punti di vendita ogni 10.000 abitanti è in Italia pari a 129, valore che in Lombardia scende a 93, come illustrato nella seguente tabella: Rete distributiva italiana e lombarda al 31 dicembre 2005 LOMBARDIA ITALIA Specializzazione Totale pdv Pdv x 10.000 ab. Totale pdv Pdv x 10.000 ab. Carburanti 2.954 3,1 23.502 4,0 Non specializzati 615 0,6 3.056 0,5 Non specializzati prevalenza alimentare 8.913 9,4 86.685 14,8 Non specializzati prevalenza non alim. 1.060 1,1 10.389 1,8 Frutta e verdura 2.548 2,7 22.400 3,8 Carne e prodotti a base di carne 2.873 3,0 37.140 6,3 Pesci crostacei molluschi 223 0,2 8.274 1,4 Pane pasticceria dolciumi 2.025 2,1 12.958 2,2 Bevande (vini oli birra e altre) 651 0,7 4.852 0,8 Tabacco e altri generi di monopolio 3.131 3,3 26.833 4,6 Altri esercizi specializzati alimentari 2.481 32,6 19.807 3,4 Farmacie 2.660 2,8 17.449 3,0 Articoli medicali e ortopedici 440 0,5 4.440 0,8 Cosmetici e articoli di profumeria 2.664 2,8 22.931 3,9 Prodotti tessili e biancheria 3.158 3,3 25.565 4,4 Abbigliamento e accessori pellicceria 14.229 15,0 120.919 20,6 Calzature e articoli di cuoio 3.129 3,3 26.338 4,5 Mobili casalinghi illuminazione 6.008 6,3 50.913 8,7 Elettrod. radio-TV dischi strum musicali 2.169 2,3 18.719 3,2 Ferramenta vernici giardinaggio sanitari 3.447 3,6 38.803 6,6 Libri giornali cartoleria 6.839 7,2 44.411 7,6 Altri es. specializzati non alimentari 15.853 16,7 130.909 22,3 Articoli di seconda mano 593 0,6 4.295 0,7 TOTALE 88.663 93,6 761.588 129,6 Fonte: ns. elaborazioni su PTSSC 2006 – 2008 Regione Lombardia, tab. 1.21

Considerando le diverse specializzazioni si nota per il settore alimentare in generale una minore disponibilità di punti di vendita, con valori particolarmente accentuati per esercizi specializzati nella vendita di carne e prodotti a base di carne (3,0 ogni 10.000 abitanti rispetto al valore nazionale di 6,3) e nella vendita di pesci crostacei molluschi (0,2 rispetto a 1,4). Considerando la Regione Lombardia, si nota un'accentuata differenziazione a livello provinciale, con un numero di esercizi ogni 10.000 abitanti più elevato nelle aree a bassa densità di popolazione.

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Rete distributiva nelle Province lombarde al 31 dicembre 2005 – n. esercizi Specializzazione BG BS CO CR LC Carburanti 311 487 120 149 85 Non specializzati 29 44 139 5 69 Non specializzati prevalenza alimentare 1.085 1.453 634 456 373 Non specializzati prevalenza non alim. 79 119 98 8 60 Frutta e verdura 349 464 143 119 87 Carne e prodotti a base di carne 348 467 140 127 77 Pesci crostacei molluschi 14 39 10 6 8 Pane pasticceria dolciumi 184 209 66 73 41 Bevande (vini oli birra e altre) 46 141 33 22 21 Tabacco e altri generi di monopolio 368 505 246 146 134 Altri esercizi specializzati alimentari 360 333 63 71 58 Farmacie 272 332 173 133 96 Articoli medicali e ortopedici 31 57 23 15 11 Cosmetici e articoli di profumeria 267 363 112 83 70 Prodotti tessili e biancheria 417 466 198 123 109 Abbigliamento e accessori pellicceria 1.389 2.072 711 503 431 Calzature e articoli di cuoio 271 461 174 100 85 Mobili casalinghi illuminazione 655 766 366 234 198 Elettrod. radio-TV dischi strum musicali 170 345 121 82 65 Ferramenta vernici giardinaggio sanitari 336 521 216 127 92 Libri giornali cartoleria 611 780 346 236 181 Altri es. specializzati non alimentari 1.772 2.156 837 537 462 Articoli di seconda mano 40 88 15 29 10 TOTALE 9.404 12.668 4.984 3.384 2.823 Fonte: ns. elaborazioni su PTSSC 2006 – 2008 Regione Lombardia, tab. 1.21

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Rete distributiva nelle Province lombarde al 31.12.2005 – n. esercizi Specializzazione LO MI MN PV SO VA Carburanti 89 1.042 180 218 54 219 Non specializzati 5 279 11 15 4 15 Non specializzati prevalenza alimentare 212 2.063 461 837 451 888 Non specializzati prevalenza non alim. 34 402 57 53 14 136 Frutta e verdura 55 785 175 164 51 156 Carne e prodotti a base di carne 68 1.028 158 161 84 215 Pesci crostacei molluschi 1 87 16 16 5 21 Pane pasticceria dolciumi 42 1.088 76 121 20 105 Bevande (vini oli birra e altre) 8 197 25 56 23 79 Tabacco e altri generi di monopolio 71 939 191 217 66 248 Altri esercizi specializzati alimentari 64 1.247 63 100 27 95 Farmacie 75 954 132 213 62 218 Articoli medicali e ortopedici 10 176 24 41 16 36 Cosmetici e articoli di profumeria 61 1.143 127 168 68 202 Prodotti tessili e biancheria 69 1.118 140 192 92 234 Abbigliamento e accessori pellicceria 293 5.832 650 783 423 1.142 Calzature e articoli di cuoio 62 1.316 130 182 92 256 Mobili casalinghi illuminazione 111 2.370 277 347 138 546 Elettrod. radio-TV dischi strum musicali 30 902 112 115 55 172 Ferramenta vernici giardinaggio sanitari 69 1.137 232 309 90 318 Libri giornali cartoleria 149 3.228 248 389 111 560 Altri es. specializzati non alimentari 283 6.510 629 928 395 1.344 Articoli di seconda mano 6 306 26 29 8 36 TOTALE 1.867 34.149 4.140 5.654 2.349 7.241 Fonte: ns. elaborazioni su PTSSC 2006 – 2008 Regione Lombardia, tab. 1.21

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Rete distributiva nelle Province lombarde al 31.12.2005 – pdv x 10.000 ab. Specializzazione BG BS CO CR LC Carburanti 3,0 4,1 2,1 4,3 2,6 Non specializzati 0,3 0,4 2,5 0,1 2,1 Non specializzati prevalenza alimentare 10,5 12,3 11,2 13,1 11,5 Non specializzati prevalenza non alim. 0,8 1,0 1,7 0,2 1,8 Frutta e verdura 3,4 3,9 2,5 3,4 2,7 Carne e prodotti a base di carne 3,4 3,9 2,5 3,6 2,4 Pesci crostacei molluschi 0,1 0,3 0,2 0,2 0,2 Pane pasticceria dolciumi 1,8 1,8 1,2 2,1 1,3 Bevande (vini oli birra e altre) 0,4 1,2 0,6 0,6 0,6 Tabacco e altri generi di monopolio 3,6 4,3 4,3 4,2 4,1 Altri esercizi specializzati alimentari 3,5 2,8 1,1 2,0 1,8 Farmacie 2,6 2,8 3,1 3,8 3,0 Articoli medicali e ortopedici 0,3 0,5 0,4 0,4 0,3 Cosmetici e articoli di profumeria 2,6 3,1 2,0 2,4 2,2 Prodotti tessili e biancheria 4,0 3,9 3,5 3,5 3,4 Abbigliamento e accessori pellicceria 13,4 17,5 12,5 14,4 13,3 Calzature e articoli di cuoio 2,6 3,9 3,1 2,9 2,6 Mobili casalinghi illuminazione 6,3 6,5 6,5 6,7 6,1 Elettrod. radio-TV dischi strum musicali 1,6 2,9 2,1 2,4 2,0 Ferramenta vernici giardinaggio sanitari 3,2 4,4 3,8 3,6 2,8 Libri giornali cartoleria 5,9 6,6 6,1 6,8 5,6 Altri es. specializzati non alimentari 17,1 18,2 14,8 15,4 14,2 Articoli di seconda mano 0,4 0,7 0,3 0,8 0,3 TOTALE 91,0 107,1 87,9 97,1 86,9 Fonte: ns. elaborazioni su PTSSC 2006 – 2008 Regione Lombardia, tab. 1.21

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Rete distributiva nelle Province lombarde al 31 dicembre 2005 – pdv x 10.000 ab. Specializzazione LO MI MN PV SO VA Carburanti 4,2 2,7 4,6 4,2 3,0 2,6 Non specializzati 0,2 0,7 0,3 0,3 0,2 0,2 Non specializzati prevalenza alimentare 10,0 5,3 11,7 16,2 25,1 10,5 Non specializzati prevalenza non alim. 1,6 1,0 1,4 1,0 0,8 1,6 Frutta e verdura 2,6 2,0 4,4 3,2 2,8 1,8 Carne e prodotti a base di carne 3,2 2,7 4,0 3,1 4,7 2,5 Pesci crostacei molluschi 0,1 0,2 0,4 0,3 0,3 0,2 Pane pasticceria dolciumi 2,0 2,8 1,9 2,3 1,1 1,2 Bevande (vini oli birra e altre) 0,4 0,5 0,6 1,1 1,3 0,9 Tabacco e altri generi di monopolio 3,3 2,4 4,9 4,2 3,7 2,9 Altri esercizi specializzati alimentari 3,0 3,2 1,6 1,9 1,5 1,1 Farmacie 3,5 2,5 3,4 4,1 3,4 2,6 Articoli medicali e ortopedici 0,5 0,5 0,6 0,8 0,9 0,4 Cosmetici e articoli di profumeria 2,9 3,0 3,2 3,3 3,8 2,4 Prodotti tessili e biancheria 3,3 2,9 3,6 3,7 5,1 2,8 Abbigliamento e accessori pellicceria 13,8 15,1 16,5 15,2 23,5 13,5 Calzature e articoli di cuoio 2,9 3,4 3,3 3,5 5,1 3,0 Mobili casalinghi illuminazione 5,2 6,1 7,0 6,7 7,7 6,4 Elettrod. radio-TV dischi strum musicali 1,4 2,3 2,8 2,2 3,1 2,0 Ferramenta vernici giardinaggio sanitari 3,3 2,9 5,9 6,0 5,0 3,7 Libri giornali cartoleria 7,0 8,3 6,3 7,5 6,2 6,6 Altri es. specializzati non alimentari 13,3 16,8 16,0 18,0 22,0 15,8 Articoli di seconda mano 0,3 0,8 0,7 0,6 0,4 0,4 TOTALE 88,1 88,3 105,2 109,7 130,7 85,3 Fonte: ns. elaborazioni su PTSSC 2006 – 2008 Regione Lombardia, tab. 1.21

Nella prima parte degli anni ‘90 la rete del commercio al minuto ha conosciuto un processo di ridimensionamento quantitativo, più noto sotto il nome di “crisi del commercio”, con particolare riferimento al commercio cosiddetto tradizionale, ovvero alle attività di piccole dimensioni, distinte quindi dalla grande distribuzione e dalla distribuzione organizzata, ovvero dalle grandi superfici e dalle attività facenti capo alle maggiori società del settore; la situazione lombarda non si è allontanata in modo significativo dal trend nazionale. Nella seconda metà degli anni ’90, ed in particolare dal 1999, anno successivo alla riforma del settore commerciale (la cosiddetta “Riforma Bersani”), si è assistito ad un progressiva ripresa del settore, come sintetizzato nella successiva tabella:

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Unità locali del Commercio – Regione Lombardia Anno Settore 1991 1996 2001 G50 Comm., manut. e rip. autov. e motocicli 25.144 23.508 23.517

G51 Comm. ingr e interm. del comm. escl. autov. 53.805 75.387 80.463

G52 Comm. dett. escl. autov.; rip. beni pers. 128.959 102.121 101.276

TOTALE COMMERCIO 207.908 201.016 205.253 Fonte: ns. elaborazioni su PTSSC 2006 – 2008 Regione Lombardia, tab. 1.16

Nei primi anni del 2000 il saldo tra nuove imprese e cessazioni d’attività,

secondo i dati del Ministero delle Attività Produttive, è tornato su valori positivi, sia in Italia sia in Lombardia.

Come mostrano i dati delle successive tabelle, il recupero lombardo è stato più lento di quello italiano nel suo complesso, ma resta comunque evidente che il settore commerciale è in pieno sviluppo. Attività commerciali – Italia Anno Iscritti Cancellati Saldo 2002 62.305 52.551 + 9.754

2003 55.478 49.896 + 5.582

2004 62.812 55.449 + 7.363

2005 64.010 59.492 + 4.518 Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero delle Attività Produttive

Andamento delle Unità Locali del commercioRegione Lombardia

196.000

198.000

200.000

202.000

204.000

206.000

208.000

210.000

1991 1996 2001

Anno

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Attività commerciali – Lombardia Anno Iscritti Cancellati Saldo 2002 6.103 6.668 - 565

2003 5.674 6.110 - 436

2004 6.687 6.745 - 58

2005 7.281 7.015 + 266 Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero delle Attività Produttive

Andamento del saldo aperture - cessazioni 2002 - 2005 ITALIA

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

2002 2003 2004 2005

Andamento del saldo aperture - cessazioni 2002 - 2005 LOMBARDIA

-700-600-500-400-300-200-100

0100200300400

2002 2003 2004 2005

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La seguente tabella riporta il valore del saldo delle imprese commerciali per l’anno 2005 nelle diverse Regioni italiane: Saldo aperture – cessazioni attività commerciali anno 2005 REGIONE APERTURE CESSAZIONI SALDO Abruzzo 1.605 1.420 + 185 Basilicata 764 659 + 105 Calabria 2.425 2.827 - 402 Campania 8.612 6.917 + 1.695 Emilia Romagna 4.478 4.273 + 205 Friuli Venezia Giulia 1.201 1.339 - 138 Lazio 6.086 5.397 + 689 Liguria 2.134 2.197 - 63 Lombardia 7.281 7.015 + 266 Marche 1.632 1.579 + 53 Molise 408 385 + 23 Piemonte 4.580 4.655 - 75 Puglia 5.049 4.096 + 953 Sardegna 2.135 1.959 + 176 Sicilia 5.282 4.483 + 799 Toscana 4.310 4.237 + 73 Trentino Alto Adige 799 798 + 1 Umbria 1.018 895 + 123 Valle d’Aosta 159 149 + 10 Veneto 4.052 4.212 - 160 ITALIA 64.010 59.492 + 4.518 Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero delle Attività Produttive

In Lombardia gli “effetti positivi” derivanti dalla Riforma Bersani stanno proseguendo, diversamente da quanto avviene in altre regione italiane. Deve poi essere registrato un consistente aumento delle attività “moderne”: la grande distribuzione diventa sempre più grande, sia in termini di presenza sul territorio sia in termini di superficie media; la successiva tabella evidenzia lo sviluppo degli ipermercati (ovvero delle attività con oltre 2.500 mq di superficie di vendita) in Italia dal 1° gennaio 1995 al 1° gennaio 2005. Evoluzione della presenza di ipermercati - Italia

1° gennaio

numero ipermercati

var. % su rilevazione precedente

superficie ipermercati

(mq.)

var. % su anno precedente

1995 246 -- 1.195.562 --

2001 420 + 70,7% 2.160.967 + 80,7%

2005 417 - 0,7% 2.452.440 + 13,5%

Fonte: ns. elaborazione su dati Faid e Ministero delle Attività Produttive

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La situazione risulta fortemente differenziata all’interno del territorio nazionale, come mostra la successiva tabella:

Distribuzione degli ipermercati in Italia al 1° gennaio 2005 – Regioni Regione N. ipermercati Superficie di vendita

(mq.) Superficie media

(mq.) Abruzzo 11 75.273 6.843 Basilicata 2 9.910 4.955 Calabria 7 35.114 5.016 Campania 12 72.208 6.017 Emilia Romagna 33 204.684 6.202 Friuli V.G. 14 66.066 4.719 Lazio 21 118.456 5.640 Liguria 5 30.760 6.152

Lombardia 112 724.999 6.473 Marche 21 107.547 5.121 Molise 2 9.700 4.850 Piemonte 54 279.132 5.169 Puglia 15 124.731 8.315 Sardegna 8 44.369 5.546 Sicilia 10 53.156 5.315 Toscana 28 162.626 5.808 Trentino A.A. 7 21.967 3.138 Umbria 5 27.738 5.547 Valle d’Aosta 2 15.075 7.537 Veneto 48 268.929 5.602

Totale Italia 417 2.452.440 5.881 Fonte: ns. elaborazione su dati Ministero delle Attività Produttive Distribuzione degli ipermercati in Italia al 1° gennaio 2005 – Ripartizione geografica

Ripartizione geografica

N. ipermercati Superficie di vendita (mq.)

Superficie media (mq.)

Nord Ovest 173 1.049.966 6.069 Nord Est 102 561.646 5.506 Centro 75 416.367 5.551 Sud + Isole 67 424.461 6.335

Totale Italia 417 2.452.440 5.881 Fonte: ns. elaborazione su dati Ministero delle Attività Produttive Poiché non è dato di dubitare che le realtà territoriali dove il comparto distributivo è più moderno ed efficiente siano quelle del Nord e del Centro Italia, possiamo affermare che la tendenza è a una modernizzazione, intesa come crescita sia nel numero delle strutture sia nella loro superficie media; si passa dall’apertura di nuove strutture di vendita, ai diversi ampliamenti della superficie di vendita delle strutture esistenti, senza tralasciare la tendenza delle moderne

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catene della grande distribuzione ad affiancare alla “locomotiva” alimentare altre strutture di vendita di prodotti non alimentari di dimensioni medio grandi, realizzando di fatto un’offerta complessiva che copra la maggior parte dei generi di più frequente consumo (abbigliamento, calzature, fai da te, elettrodomestici). A queste tendenze la distribuzione “tradizionale” risponde con la specializzazione degli esercizi, soprattutto non alimentari, e con una valorizzazione del contenuto di servizio, sia in termini di assistenza al consumatore che di prossimità allo stesso.

I dati del Ministero delle Attività Produttive relativi alla presenza di supermercati ed ipermercati nel 2005 in Italia e in Lombardia mettono bene in evidenza la peculiarità del sistema distributivo lombardo, che, oltre ad essere generalmente più dotato di strutture appartenenti a questo settore, vede anche un’ingente presenza di grandi supermercati di ipermercati. Supermercati e ipermercati 2005 LOMBARDIA ITALIA CLASSE DIMENSIONALE DELL’ESERCIZIO

Numero

Sup. (mq.)

Numero

Sup. (mq.)

Supermercati 401 – 1.500 mq. 2.193 1.795.222 12.611 10.058.652

Supermercati 1.501– 2.500 mq. 207 425.416 1.032 2.111.137

Ipermercato 2.501 – 5.000 mq. 124 433.440 670 2.329.816

Ipermercati > 5.000 mq. 70 677.411 341 2.997.914

TOTALE 2.594 3.331.489 14.654 17.497.519 Fonte: ns. elaborazione su dati Ministero delle Attività Produttive Il peso degli ipermercati è in Lombardia superiore al valore medio nazionale: sul totale di queste due tipologie di esercizi, infatti, numericamente gli ipermercati in Lombardia hanno un peso del 7,5% contro il 6,9% in Italia. Sempre per gli ipermercati e per i supermercati, la realtà lombarda presenta una disponibilità di mq. ogni 1.000 abitanti nettamente superiore alla media nazionale:

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Superficie supermercati e ipermercati ogni 1.000 abitanti – anno 2005 LOMBARDIA

(ab. 9.475.202) * ITALIA

(ab. 58.751.711) * CLASSE DIMENSIONALE DELL’ESERCIZIO

Superficie totale

(mq.)

Mq. x 1.000

ab.

Superficie totale

(mq.)

Mq. x 1.000

ab.

Supermercati 401 – 1.500 mq. 1.795.222 189,46 10.058.652 171,21

Supermercati 1.501– 2.500 mq. 425.416 44,90 2.111.137 35,93

Ipermercato 2.501 – 5.000 mq. 433.440 45,74 2.329.816 39,66

Ipermercati > 5.000 mq. 677.411 71,49 2.997.914 51,03

TOTALE 3.331.489 351,60 17.497.519 297,82 Fonte: ns. elaborazione su dati Ministero delle Attività Produttive * Fonte: Istat, al 31.12.2005

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Allegato 2 – NOTA METODOLOGICA La Regione Lombardia ha emanato i provvedimenti “attuativi” della delega conferita dal D.Lgs. 114/98 in prima battuta con il Regolamento n. 3 del 2000 (e successive modifiche: R.R. 9/2001 e R.R. 10/2002), di attuazione della legge Regione Lombardia 14/99. Tale Regolamento prevedeva la suddivisione del territorio lombardo in 21 Unità Territoriali, individuate sulla base delle caratteristiche socio – economiche della popolazione, della distribuzione insediativa e dell’infrastrutturazione del territorio, delle caratteristiche geografiche, delle caratteristiche della rete distributiva …, secondo la metodologia descritta nell’Allegato 1 del citato Regolamento. La suddivisione territoriale della Regione Lombardia permetteva di indicare le potenzialità di spesa della popolazione residente in ciascuna della Unità Territoriali, ricavata mediante variabili di dettaglio quali il valore commerciale dei fabbricati, indagini campionarie effettuate presso la popolazione residente nelle diverse zone della Regione, valutazione puntuale dei prodotti acquistati compresi nei diversi capitoli di spesa, autoproduzioni …, con una differenziazione molto articolata, come ben illustrato dai dati contenuti nella seguente tabella:

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UNITA' TERRITORIALE ABITANTI DOMANDA PROCAPITE - EURO DOMANDA PROCAPITE - LIRE

alimentari non alimentari alimentari non alimentari 1 Milano 2.435.017 1.854,57 1.578,74 3.590.941 3.056.870

2 Brescia 579.214 1.621,25 1.343,96 3.139.170 2.602.265

3 Bergamo 730.358 1.610,21 1.333,62 3.117.805 2.582.256

4 Varese 356.680 1.616,97 1.323,05 3.130.890 2.561.786

5 Como 463.089 1.623,23 1.343,61 3.143.020 2.601.586

6 Busto Arsizio 770.053 1.587,50 1.293,31 3.073.829 2.504.205

7 Pavia 247.368 1.744,97 1.411,06 3.378.742 2.732.196

8 Cremona 234.371 1.732,01 1.393,05 3.353.637 2.697.389

9 Vigevano 208.500 1.722,77 1.367,35 3.335.753 2.647.561

10 Mantova 276.465 1.647,96 1.340,54 3.190.896 2.595.652

11 Lecco 221.989 1.704,48 1.396,36 3.300.343 2.703.733

12 Lodi 405.839 1.524,20 1.254,36 2.951.267 2.428.787

13 Voghera 122.334 1.866,77 1.472,57 3.614.565 2.851.286

14 Vimercate 921.093 1.567,28 1.311,75 3.034.683 2.539.902

15 Desenzano del Garda 197.615 1.907,10 1.613,56 3.692.657 3.124.286

16 Sondrio 110.753 1.812,79 1.522,96 3.510.057 2.948.858

17 Chiari 325.864 1.550,18 1.284,27 3.001.573 2.486.691

18 Viadana 56.239 1.684,78 1.359,08 3.262.191 2.631.543

19 Luino 67.640 1.787,84 1.439,26 3.461.737 2.786.795

20 Darfo Boario Terme 164.277 1.830,44 1.500,61 3.544.233 2.905.585

21 Morbegno 100.064 1.687,14 1.361,30 3.266.600 2.635.758

Fonte: ns. elaborazione su tabb. 3.10 e 3.11, Allegati a Reg. Regione Lombardia 3/2000

Oltre alle potenzialità di spesa della popolazione residente, la Regione Lombardia indicava anche, sempre nel Regolamento 3/2000 s.m.i., le soglie di produttività per le diverse classi di esercizi, alimentari e non alimentari, in ognuna della 21 Unità Territoriali; al fine di individuare l’attrattività dei punti di vendita e di attribuire agli stessi più corrette soglie di produttività, la Regione Lombardia aveva inoltre articolato le due classi di medie e grandi strutture di vendita in due sub – categorie, come riportato nella seguente tabella:

Comuni con meno di 10.000 ab.

Comuni con oltre 10.000 ab.

Vicinato fino a 150 mq fino a 250 mq Medie strutture 1 da 150 a 600 mq da 250 a 600 mq Medie strutture 2 da 601 a 1.500 mq da 601 a 2.500 mq Grandi strutture sovracomunali

da 1.501 a 5.000 mq da 2.501 a 5.000 mq

Grandi strutture area estesa

oltre i 5.000 mq oltre i 5.000 mq

Alla data di redazione della presente analisi, le potenzialità di spesa della popolazione residente e le soglie di produttività per le diverse classi di esercizi nei due settori merceologici indicate dalla Regione Lombardia nel Regolamento

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Regionale 3/2000 s.m.i. sono i dati più attendibili e specifici per le diverse realtà regionali a disposizione; pertanto, al fine di compiere una valutazione corretta e puntuale del rapporto tra domanda ed offerta si è fatto riferimento alle ex Unità territoriali cui appartenevano i Comuni parte della Provincia di Lecco (si veda, in proposito, l’Allegato 3). I valori riguardanti la spesa media pro-capite e le soglie di produttività non saranno attualizzati utilizzando il tasso di inflazione, poiché l’attualizzazione non modificherebbe il rapporto tra domanda e offerta in termini assoluti (infatti, sia la spesa pro-capite, sia le soglie di produttività verrebbero moltiplicate per lo stesso tasso di inflazione, mantenendo di fatto invariato il rapporto).

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Allegato 3 – Comuni della Provincia di Lecco per Unità Territoriale Unità Territoriale Comune Abitanti 2007 11 – Lecco Abbadia Lariana 3.268

Airuno 2.943

Annone Brianza 2.210

Ballabio 3.843

Barzago 2.558

Barzio 1.291

Bellano 3.289

Bosisio Parini 3.352

Bulciago 2.947

Calolziocorte 14.226

Carenno 1.507

Casargo 852

Cassina Valsassina 485

Castello di Brianza 2.399

Cesana Brianza 2.285

Civate 3.962

Colle Brianza 1.695

Cortenova 1.311

Costa Masnaga 4.651

Crandola Valsassina 266

Cremeno 1.328

Dolzago 2.176

Ello 1.237

Erve 775

Esino Lario 774

Galbiate 8.669

Garbagnate Monastero 2.375

Garlate 2.589

Introbio 1.791

Lecco 47.325

Lierna 2.150

Malgrate 4.252

Mandello del Lario 10.544

Margno 375

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Unità Territoriale Comune Abitanti 2007 11 – Lecco Moggio 513

Molteno 3.418

Monte Marenzo 2.003

Morterone 36

Oggiono 8.457

Olginate 7.064

Oliveto Lario 1.175

Pagnona 419

Parlasco 143

Pasturo 1.904

Perledo 919

Pescate 2.153

Premana 2.283

Primaluna 2.110

Rogeno 3.132

Santa Maria Hoè 2.204

Sirone 2.306

Suello 1.569

Taceno 535

Torre de’ Busi 1.935

Valgreghentino 3.244

Valmadrera 11.362

Varenna 852

Vendrogno 320

Vercurago 2.835

TOTALE 208.591 14 – Vimercate Barzanò 5.079

Brivio 4.717

Calco 4.722

Casatenovo 12.369

Cassago Brianza 4.336

Cernusco Lombardone 2.863

Cremella 1.734

Imbersago 2.359

Lomagna 4.517

Merate 14.704

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Unità Territoriale Comune Abitanti 2007 14 – Vimercate Missaglia 8.232

Montevecchia 2.434

Monticello Brianza 4.224

Olgiate Molgora 5.999

Osnago 4.707

Paderno d’Adda 3.826

Perego 1.635

Robbiate 5.807

Rovagnate 2.867

Sirtori 2.902

Verderio Inferiore 2.809

Verderio Superiore 2.675

Viganò 1.889

TOTALE 107.406 21 – Morbegno Colico 7.203

Dervio 2.736

Dorio 360

Introzzo 128

Sueglio 145

Tremenico 201

Vestreno 301

TOTALE 11.074 5 – Como Nibionno 3.582

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Allegato 4 – Comuni della Provincia di Lecco per Ambito (P.T.C.P.) Ambito P.T.C.P. Comune Abitanti 31.12.2007 Brianza lecchese Airuno 2.943

Annone di Brianza 2.210

Barzago 2.558

Barzanò 5.079

Bosisio Parini 3.352

Brivio 4.717

Bulciago 2.947

Calco 4.722

Casatenovo 12.369

Cassago Brianza 4.336

Castello di Brianza 2.399

Cernusco Lombardone 2.863

Cesana Brianza 2.285

Colle Brianza 1.695

Costa Masnaga 4.651

Cremella 1.734

Dolzago 2.176

Ello 1.237

Garbagnate Monastero 2.375

Imbersago 2.359

Lomagna 4.517

Merate 14.704

Missaglia 8.232

Molteno 3.418

Montevecchia 2.434

Monticello Brianza 4.224

Nibionno 3.582

Oggiono 8.457

Olgiate Molgora 5.999

Osnago 4.707

Paderno d’Adda 3.826

Perego 1.635

Robbiate 5.807

Rogeno 3.132

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Ambito P.T.C.P. Comune Abitanti 31.12.2007 Brianza lecchese Rovagnate 2.867

Santa Maria Hoè 2.204

Sirone 2.306

Sirtori 2.902

Suello 1.569

Verderio Inferiore 2.809

Verderio Superiore 2.675

Viganoò 1.889

Lario orientale Bellano 3.289

Colico 7.203

Dervio 2.736

Dorio 360

Esino Lario 774

Introzzo 128

Lierna 2.150

Perledo 919

Sueglio 145

Tremenico 201

Varenna 852

Vendrogno 320

Vestreno 301

Lecchese Abbadia Lariana 3.268

Ballabio 3.843

Calolziocorte 14.226

carenno 1.507

Civate 3.962

Erve 775

Galbiate 8.669

Garlate 2.589

Lecco 47.325

Malgrate 4.252

Mandello del Lario 10.544

Monte Marenzo 2.003

Olginate 7.064

Oliveto Lario 1.175

Pescate 2.153

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Ambito P.T.C.P. Comune Abitanti 31.12.2007 Lecchese Torre de’ Busi 1.935

Valgreghentino 3.244

Valmadrea 11.362

Vercurago 2.835

Valsassina Barzio 1.291

casargo 852

Cassina Valsassina 485

Cortenova 1.311

Crandola Valsassina 266

Cremeno 1.328

Introbio 1.791

Margno 375

Moggio 513

Morterone 36

Pagnona 419

Parlasco 143

Pasturo 1.904

Premana 2.283

Primaluna 2.110

Taceno 535

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Allegato 5 – Esercizi di vicinato per Comune Comune N. Alim Mq. alim N. misti Mq. misti N. non al Mq. non al N. totale Mq. totale Abbadia Lariana 8 344 0 0 4 193 12 537 Airuno 7 519 0 0 11 568 18 1087 Annone di Brianza 3 103 3 267 6 380 12 750 Ballabio 7 338 2 163 21 1088,5 30 1589,5 Barzago 3 170,5 0 0 17 1223,5 20 1394 Barzanò 1 45 5 254 34 2666 40 2965 Barzio 6 280 6 338 35 1906 47 2524 Bellano 7 358 5 464 38 1806 50 2628 Bosisio Parini 9 449 0 0 12 675 21 1124 Brivio 8 448 1 66 15 795 24 1309 Bulciago 3 134 2 185 17 1465 22 1784 Calco 7 406 1 30 21 1346 29 1782 Calolziocorte 21 1445 0 0 85 6797 106 8242 Carenno 3 167 4 192 6 226 13 585 Casargo 4 158 1 73 10 513 15 744 Casatenovo 6 500 4 320 56 4879 66 5699 Cassago Brianza 1 8 3 217 16 1270 20 1495 Cassina Valsassina 1 56 0 0 1 62 2 118 Castello di Brianza 2 50 2 135 15 978 19 1163 Cernusco Lombardone 4 178 2 30 38 2662 44 2870 Cesana Brianza 2 82 0 0 10 687 12 769 Civate 2 204 2 204 7 319 11 727 Colico 9 497 8 440 77 4173 94 5110 Colle Brianza 1 35 3 195 1 110 5 340 Cortenova 4 261 0 0 1 32 5 293 Costa Masnaga 2 97 7 503 34 2227 43 2827 Crandola Valsassina 0 0 0 0 0 0 0 0

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Comune N. Alim Mq. alim N. misti Mq. misti N. non al Mq. non al N. totale Mq. totale Cremella 1 43 0 0 3 152 4 195 Cremeno 3 183 2 130 11 741 16 1054 Dervio 10 980 0 0 17 1190 27 2170 Dolzago 2 122,5 0 0 21 1362 23 1484,5 Dorio 1 42 0 0 0 0 1 42 Ello 2 65 0 0 2 145 4 210 Erve 0 0 1 37 0 0 1 37 Esino Lario 5 145 2 157 4 270 11 572 Galbiate 6 222,5 10 737 37 2434,5 53 3394 Garbagnate Monastero 1 20 2 80 12 1007,5 15 1107,5 Garlate 4 322 0 0 9 694 13 1016 Imbersago 2 50 0 0 9 449,5 11 499,5 Introbio 10 424,5 1 55 31 1832,5 42 2312 Introzzo 0 0 1 40 0 0 1 40 Lecco 81 3821 41 2149 680 47625 802 53595 Lierna 4 168 1 46 3 111 8 325 Lomagna 8 357 2 158,5 11 519 21 1034,5 Malgrate 4 250 4 357 13 924 21 1531 Mandello del Lario 28 1368 2 107 67 3902 97 5377 Margno 1 38 2 250 9 462 12 750 Merate 25 1440 11 522 163 12691 199 14653 Missaglia 8 322 0 0 39 2235 47 2557 Moggio 3 120 2 140 4 357 9 617 Molteno 2 70 2 146 20 1193 24 1409 Monte Marenzo 2 170 1 144 7 483 10 797 Montevecchia 5 338 0 0 8 414 13 752 Monticello Brianza 6 260,5 0 0 14 1111,5 20 1372 Morterone 0 0 0 0 0 0 0 0 Nibionno 2 160 3 85 18 887 23 1132 Oggiono 13 559 0 0 90 3870 103 4429

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Comune N. Alim Mq. alim N. misti Mq. misti N. non al Mq. non al N. totale Mq. totale Olgiate Molgora 5 345 1 60 29 1747 35 2152 Olginate 11 620 0 0 34 2399 45 3019 Oliveto Lario 0 0 2 75 0 0 2 75 Osnago 6 327 3 367 38 2134 47 2828 Paderno d'Adda 2 120 5 358 15 505 22 983 Pagnona 1 50 1 40 0 0 2 90 Parlasco 1 22 0 0 0 0 1 22 Pasturo 8 448 0 0 7 394 15 842 Perego 0 0 0 0 4 371 4 371 Perledo 0 0 1 32 1 52 2 84 Pescate 2 103 1 24 27 1867 30 1994 Premana 3 130 4 238 20 1123 27 1491 Primaluna 4 165 4 176 14 1084,5 22 1425,5 Robbiate 8 543 2 147 32 2229,5 42 2919,5 Rogeno 1 25 3 166 11 737 15 928 Rovagnate 0 0 0 0 4 339 4 339 Santa Maria Hoè 3 185 1 123 6 214 10 522 Sirone 3 80 2 50 10 568 15 698 Sirtori 3 222 2 177 11 713 16 1112 Sueglio 0 0 1 60 0 0 1 60 Suello 4 224 3 142,5 7 875 14 1241,5 Taceno 1 15 2 219 10 678 13 912 Torre de' Busi 0 0 1 130 1 85 2 215 Tremenico 0 0 2 80,5 0 0 2 80,5 Valgreghentino 4 360 0 0 4 232 8 592 Valmadrera 27 1526 0 0 80 9516 107 11042 Varenna 3 146 0 0 9 281,5 12 427,5 Vendrogno 1 70 0 0 0 0 1 70 Vercurago 1 51 1 70 15 1401 17 1522 Verderio Inferiore 0 0 2 75 5 348 7 423

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Comune N. Alim Mq. alim N. misti Mq. misti N. non al Mq. non al N. totale Mq. totale Verderio Superiore 2 54 4 289 8 487 14 830 Vestreno 1 50 1 75 0 0 2 125 Viganò 1 32 0 0 5 299 6 331 TOTALE PROVINCIA 476 25306,5 200 12590,5 2297 156789 2973 194686

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Allegato 6 – Medie strutture per Comune Comune Denominazione Mq. alim Mq. non al Totale CC Abbadia Lariana Market G & G 130 32 162 no Airuno Monitto W 0 167 167 no Annone di Brianza Bartesaghi 0 1100 1100 no Brambilla 0 370 370 no Ballabio S. Angelo 242 150 392 no Viganò 162 40 202 no La Nostrana 528 528 1056 no Barzago Autosim 0 186 186 no Besana moquette 0 234 234 no Free Time 0 295 295 no Nuova carauto 0 273 273 no Villa Arredamenti 0 786 786 no Barzanò Mistò 0 200 200 no Peregolibri 0 200 200 no Bartesaghi legnami 0 840 840 no Autofficina Spreafico 0 164 164 no Sacchi G 0 1415 1415 no Consorzio agrario 18 562 580 no Billa 644 276 920 no EDC 0 612 612 no SMA 1000 430 1430 no Silco 0 1475 1475 no Barzio La Sorgente 0 399 399 no Marocco Sport 0 400 400 no Bellano Comprabene 400 70 470 no Gildar 362 30 392 no Conca G 0 450 450 no Bosisio Parini 0 0 0 Brivio Molino Airoldi 30 122 152 no Punto Due Edile 0 195 195 no Quattro Elle Ceramiche 0 193 193 no VAI spa 0 608 608 no Bulciago Centro il mobile 0 470 470 no Arredatrice Colombo 0 520 520 no Calco Rex supermercati 1043 447 1490 no Vergani gomme 0 181 181 no Intertende 0 285 285 no Perego G 0 1016 1016 no Colombo outlet 0 250 250 no Calolziocorte Autocalolzio 0 579 579 no Calzature Ravasio 0 294 294 no Cooperativa Legler 0 900 900 no Losa e Angeli 0 300 300 no Comprabene 700 150 850 no Cooperativa Legler 580 0 580 no Cooperativa Legler 317 0 317 no Lombardini Discount 320 70 390 no

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Comune Denominazione Mq. alim Mq. non al Totale CC Calolziocorte Losa S e R 350 0 350 no Carenno 0 0 0 Casargo Beri M 0 194 194 no Casatenovo Casabellla 0 274 274 no Coop Lavoratori 1100 380 1480 no Casatenovo Flli Redaelli 0 487 487 no Lombardini Discount 533 20 553 no Penati auto 0 298 298 no CC Media STR 0 1181,5 1181,5 sì Cassago Brianza Colorificio La Conc 0 440 440 no Emmeci srl 249 109 358 no Flli Sangalli 0 370 370 no Molteni E 0 190 190 Rigamonti P 0 227 227 no Cassina Valsassina 0 0 0 Castello di Brianza Stilmobili 0 380 380 no Besana F 0 200 200 no Sconto Market 96 90 186 no Ciesseci 0 1494 1494 no Blu Buk Diffusion 0 416 416 no Cernusco Lombardone Artecasa 0 187 187 no Artecasa 0 357 357 no Calzature Ravasio 0 1250 1250 no Chin Ruixie 0 450 450 no Gierre ricambi 0 200 200 no Giove srl 0 670 670 no Maxi sport 0 1496 1496 no Nuove ricerche habitat 0 570 570 no Penati auto 0 246 246 no Cesana Brianza Garco srl 0 180 180 no Merati R 0 357 357 no Alflex 0 156 156 no Decor Supermercato 115 587 702 no Civate Green Paradise 0 500 500 no Colico Barzaghi punto gomme 0 160 160 no Comprabene 399 207 606 no Bianchi Bazzi A 350 0 350 no Iperal 200 115 315 no Lariana Petroli 0 1450 1450 no Sgheiz R 0 350 350 no Soc Autoricambi 0 166 166 no Valenti G 0 170 170 no Vega cars 0 194 194 no Colle Brianza Interiors Design 0 185 185 no Cortenova 0 0 0 Costa Masnaga 0 0 0 Crandola Valsassina 0 0 0 Cremella 0 0 0 Cremeno Ande srl 0 535 535 no Valmarket 192 48 240 no

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Comune Denominazione Mq. alim Mq. non al Totale CC Dervio Il Pellicano 254 20 274 no Dolzago New Napoleon 0 280 280 no Manzoni Commerciale 0 170 170 no Arredamenti Conti 0 760 760 no Elettrodata 0 224 224 no Tutto Bimbo 0 583 583 no Dorio 0 0 0 Ello 0 0 0 Erve Brenna P 240 38 278 no Esino Lario 0 0 0 Galbiate FC Market 90 75 165 no Darma spa 0 163 163 no Garbagnate Monastero 0 0 0 Garlate Scola spa 0 348 348 no Gilardi Mobili 0 260 260 no Garland 500 350 850 no Il Mercatone d frutta 165 0 165 no Colombo S 0 300 300 no Targa Monza 0 690 690 no Iperauto 0 572 572 no Flli Greppi 0 190 190 no Imbersago Coop 170 100 270 no Introbio Paroli E 0 180 180 no Consorzio agrario 80 80 160 no Introzzo 0 0 0 Lecco Ala spa 0 305 305 no Ande srl 0 1825 1825 no Artsana 0 415 415 no Belmonte 0 300 300 no Benicom 0 2494 2494 no Bonaiti Arredamenti 0 1245 1245 no Coop 486 0 486 no Dell'Oro E 0 502 502 no Dell'Oro L 0 603 603 no Disgau 600 150 750 no EDC 0 1113 1113 no Esselunga 0 454 454 no Esselunga 0 1000 1000 no E. Anghileri 0 640 640 no F. Panzeri Arredamenti 0 278 278 no Galimberti 0 982 982 no Gicom 0 1825 1825 no ImmCo 0 260 260 no Iperal 1956 490 2446 no Libreria internaz 0 396 396 no Lombardini Discount 362 25 387 no Lombardini Discount 700 150 850 no Cattaneo L 0 518 518 no Mediamarket 0 2495 2495 no Parolari G 0 312 312 no

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Comune Denominazione Mq. alim Mq. non al Totale CC Lecco Parolari G 0 334 334 no Prenatal 0 265 265 no Rotasperti 0 1600 1600 no Flli Bregaglio 0 350 350 no Scola spa 0 510 510 no Sma 529 60 589 no Upim 20 1639 1659 no Ventina 850 250 1100 no Ventina 0 2500 2500 sì Lierna Botta D 150 45 195 no Lomagna Maggioni auto 0 300 300 no Lomagna Brambilla L 0 200 200 no Malgrate Autotorino 0 268 268 no Flli Valli 0 182 182 no Greppi Auto 0 300 300 no Greppi Auto 0 300 300 no Flli Greppi 0 300 300 no Buzzi automobili 0 1850 1850 no Disgau 504 126 630 no Mandello del Lario Bisbino srl 0 255 255 no Comprabene 428 140 568 no Disgau 661 110 771 no Mauri Due 0 298 298 no S. Angelo 220 100 320 no Margno Pasetti F 0 323 323 no Toniolo G 120 140 260 no Merate 2M garden 0 1000 1000 no Autoricambi Rocca 0 424 424 no Bi Elle Auto 0 450 450 no Penny Market 550 141 691 no Caspani M 0 329 329 no Colombo G 0 450 450 no Coop Unione 250 134 384 no Herman 0 599 599 no Lira Lunga 385 455 840 no Regal Casa 0 404 404 no Rossi Legnami 0 380 380 no Sala L 0 333 333 no Spazio 90 design 0 473 473 no Stern 0 256 256 no Missaglia Confez G Redaelli 0 200 200 no Meregalli P 150 27 177 no Autofficina Crippa 0 155 155 no Rex supermercati 433 100 533 no Moggio 0 0 0 Molteno Orsanigo srl 350 49 399 no Arredomarket 0 350 350 no Glow srl 0 225 225 no Riva srl 0 170 170 no Monte Marenzo 0 0 0

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Comune Denominazione Mq. alim Mq. non al Totale CC Montevecchia 0 0 0 Monticello Brianza Colombo S 0 190 190 no Pirovano G 0 380 380 no Maggioni V 0 200 200 no Il bottegone 0 187,5 187,5 no Cicli Sport 0 187,5 187,5 no Rigamonti P 0 173 173 no In's 347 43 390 no Rex supermercati 794,5 340,5 1135 no Morterone 0 0 0 Nibionno Colombo Collection 0 220 220 no Megazin 0 450 450 no Cicli Conti 0 400 400 no Supermercato Sisa 1000 400 1400 no Oggiono Rex supermercati 1043 447 1490 no Gran Mercato Carni 710 620 1330 no Consorzio agrario 290 1080 1370 no Il Millepiedi 0 599 599 no Onesti A 0 180 180 no Domestic Landscape 0 223 223 no Domus Nova 0 224 224 no Stilcolor service 0 250 250 no Tettamanti auto 0 420 420 no Prodotti Ufficio 0 172 172 no Quality Carl 0 170 170 no Colzani E 0 170 170 no Olgiate Molgora Elettro Arredo Casa 0 495 495 no Punto Moda 0 152 152 no Autocrippa 0 215 215 no Autocazzaniga 0 200 200 no Autocrippa 0 321 321 no Rex supermercati 769 200 969 no Arredomobil 2000 0 1297 1297 no Riva lo spaccio 150 80 230 no Olginate GS 878 400 1278 no Legno Idea 0 700 700 no G Life 0 1200 1200 no Oliveto Lario 0 0 0 Osnago Arredamenti Bassano 0 470 470 no Centro arredamento 0 280 280 no Conbipel 0 1440 1440 no Decathlon 0 1497 1497 no Flli Ripamonti 0 250 250 no General Service 0 457 457 no Orvad Lombarda 395 0 395 no Vezzoni L 0 600 600 no Paderno d'Adda 0 0 0 Pagnona 0 0 0 Parlasco 0 0 0 Pasturo Valmarket 288 72 360 no

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Comune Denominazione Mq. alim Mq. non al Totale CC Pasturo Bergamini D 0 200 200 no Bergamini C 0 200 200 no De Martini G 0 200 200 no Paroli L 0 860 860 no Perego 0 0 0 Perledo Corrozzeria Sala 0 244 244 no Pescate Negri R 0 240 240 no Flli Corti 0 1130 1130 no Colorificio Lecchese 0 180 180 no Centro Dolce 350 48 398 no Premana Coop di consumo 180 220 400 no Primaluna Valmarket 360 200 560 no Fenicia sas 145 268 413 no Robbiate Bini jeans 0 955 955 no Colorificio Brianza 0 245 245 no Ideatre 0 200 200 no Penny Market 550 150 700 no Raimondi Salotti 0 167 167 no Ricci srl 0 330 330 no Warmy Nord 0 395 395 no Rogeno Nessi G 200 98 298 no Corti F 0 285 285 no Viganò sas 0 330 330 no Rovagnate Cisalfa 0 1113 1113 no Edilbrianza 0 440 440 no Santa Maria Hoè 0 0 0 Sirone Rota A 140 60 200 no Sirtori Spreafico M 0 196 196 no Il Progetto 0 1103 1103 no 2M garden 0 1200 1200 no Sueglio 0 0 0 Suello 0 0 0 Taceno 0 0 0 Torre de' Busi 0 0 0 Tremenico 0 0 0 Valgreghentino FC Market 160 40 200 no Valmadrera Lombardini Discount 326 81 407 no Mobilif promessi sposi 0 564 564 no Orsanigo srl 363 91 454 no Varenna Il Vecchio Forno 157 0 157 no Nautica 0 160 160 no Vendrogno 0 0 0 Vercurago 0 0 0 Verderio Inferiore Circolo fam coop 177 30 207 no Verderio Superiore 0 0 0 Vestreno 0 0 0 Viganò 0 0 0 TOTALE PROVINCIA 31035,5 110085 141120,5

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Allegato 7 – Grandi strutture per Comune Comune Denominazione CC mq alim mq non al mq tot Abbadia Lariana 0 0 0 Airuno 0 0 0 Annone di Brianza 0 0 0 Ballabio 0 0 0 Barzago GS sì 1120 1391 2511 Barzanò 0 0 0 Barzio 0 0 0 Bellano 0 0 0 Bosisio Parini 0 0 0 Brivio Albani Mobili no 0 1657 1657 Bulciago 0 0 0 Calco Esselunga no 2122 0 2122 Calolziocorte Ravasio G no 0 3500 3500 Carenno 0 0 0 Casargo 0 0 0 Casatenovo Bennet sì 5700 127 5827 Esselunga no 1792 2000 3792 Cassago Brianza Famar no 0 2000 2000 Cassina Valsassina 0 0 0 Castello di Brianza 0 0 0 Cernusco Lombardone Esselunga sì 2100 1530 3630 Cesana Brianza 0 0 0 Civate Iperal sì 2000 7487 9487 Colico 0 0 0 Colle Brianza 0 0 0 Cortenova 0 0 0 Costa Masnaga 0 0 0 Crandola Valsassina 0 0 0 Cremella 0 0 0 Cremeno 0 0 0 Dervio 0 0 0 Dolzago 0 0 0 Dorio 0 0 0 Ello 0 0 0 Erve 0 0 0 Esino Lario 0 0 0 Galbiate 0 0 0 Garbagnate Monastero 0 0 0 Garlate 0 0 0 Imbersago 0 0 0 Introbio 0 0 0 Introzzo 0 0 0 Lecco Esselunga no 2600 1545 4145 Bennet sì 4399 11601 16000 Coop sì 2830 5120 7950 Lierna 0 0 0 Lomagna 0 0 0

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Comune Denominazione CC mq alim mq non al mq tot Malgrate Obi no 0 2253 2253 Mandello del Lario 0 0 0 Margno 0 0 0 Merate La Rinascente - Auchan sì 4300 9222 13522 Missaglia 0 0 0 Moggio 0 0 0 Molteno 0 0 0 Monte Marenzo 0 0 0 Montevecchia 0 0 0 Monticello Brianza 0 0 0 Morterone 0 0 0 Nibionno 0 0 0 Oggiono Bonalumi srl no 0 2000 2000 Olgiate Molgora 0 0 0 Olginate 0 0 0 Oliveto Lario 0 0 0 Osnago 0 0 0 Paderno d'Adda 0 0 0 Pagnona 0 0 0 Parlasco 0 0 0 Pasturo 0 0 0 Perego 0 0 0 Perledo 0 0 0 Pescate Bennet sì 1950 1620 3570 Premana 0 0 0 Primaluna 0 0 0 Robbiate 0 0 0 Rogeno 0 0 0 Rovagnate 0 0 0 Santa Maria Hoè 0 0 0 Sirone 0 0 0 Sirtori Immobiliare Samia no 0 4127 4127 Sueglio 0 0 0 Suello 0 0 0 Taceno 0 0 0 Torre de' Busi 0 0 0 Tremenico 0 0 0 Valgreghentino 0 0 0 Valmadrera 0 0 0 Varenna 0 0 0 Vendrogno 0 0 0 Vercurago 0 0 0 Verderio Inferiore 0 0 0 Verderio Superiore 0 0 0 Vestreno 0 0 0 Viganò 0 0 0 TOTALE PROVINCIA 30913 57180 88093