Analisi compagnie shipping
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1Centro Studi Fedespedi
LE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE:
UN’ANALISI ECONOMICO -FINANZIARIA
Sergio Curi, Emilio Roncoroni
Centro Studi Fedespedi
2Centro Studi Fedespedi
PREMESSA 1
IL CONTESTO GENERALE E IL MERCATO DELLO SHIPPING2
SOCIETA’ CONSIDERATE E PERFORMANCE OPERATIVE3
LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE4
UN INDICE SINTETICO DI PERFORMANCE5
Centro Studi Fedespedi
6 PRIMI RISULTATI 2016
3Centro Studi Fedespedi
1. PREMESSA
Il calo dei noli, le incertezze del mercato ed altri accadimenti che hanno coinvolto il settore del trasporto container via mare hanno
acceso un faro d’interesse sulla situazione economico-finanziaria delle aziende impegnate nel settore, sulle loro peculiarità e, last but
not least, sulla capacità della gestione operativa di far fronte agli impegni finanziari assunti. In ultima istanza sulla solidità delle stesse.
Per questo motivo abbiamo deciso di analizzare 14 tra le principali compagnie di navigazione del settore, evidenziando per ciascuna di
esse, oltre ai principali dati di mercato (Teu trasportati, numero di navi, ecc.), i risultati di gestione ed alcuni indici di bilancio calcolati
sulla base dei bilanci pubblicati sui siti delle società e capaci di dare indicazioni sulla loro solidità economico-finanziaria.
MSC, leader di mercato dopo il gruppo Maersk, non è stata inserita tra le società analizzate, in quanto non rende pubblici i propri bilanci.
Data la struttura delle imprese, in genere articolate per divisioni, abbiamo ritenuto opportuno, per motivi di uniformità e confrontabilità,
di considerare i bilanci consolidati relativi agli anni 2014 e 2015, avendo però l’accortezza di calcolare alcuni indicatori (es. US$/Teu)
sulla base del fatturato specifico realizzato nel settore del trasporto via mare di container.
Sempre per motivi di confrontabilità, i dati di bilancio, in genere presentati nelle monete locali, sono stati convertiti in dollari
statunitensi, sulla base del tasso medio di cambio dell’anno di riferimento (2014, o 2015) indicato dalla Banca d’Italia.
Gli indici di bilancio, in quanto percentuali e/o rapporti, sono stati invece calcolati sulle poste espresse in moneta locale, al fine di
depurare i risultati dalle eventuali variazioni dei cambi.
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4Centro Studi Fedespedi
2. IL CONTESTO GENERALE E IL MERCATO DELLO SHIPPING
Le compagnie di navigazione stanno operando all’interno di
un contesto di mercato che nel corso degli ultimi due anni si
è rapidamente deteriorato. La crisi del 2009 appare sempre
più come un punto di svolta, il momento in cui assetti
consolidati, economici e politici, sono stati messi in crisi e
un nuovo ordine mondiale stenta a definirsi, con inevitabili e
dirette conseguenze sul ciclo economico.
Non a caso, le previsioni delle principali organizzazioni
internazionali, dal FMI al WTO, da UNCTAD alla Banca
Mondiale, sono state in questi anni riviste costantemente al
ribasso, sia per quanto riguarda l’andamento del Pil, sia del
commercio internazionale.
Pesano sul futuro le incertezze derivanti dalla debolezza
delle economie dei paesi avanzati, in particolare di quelli
europei, cui si è aggiunta recentemente la questione della
Brexit, il rallentamento del ciclo economico della Cina,
ormai indirizzata verso una politica economica più attenta
alla crescita della domanda interna, il minore dinamismo
dei Paesi in Via di Sviluppo, che hanno basato la loro
recente crescita sul super-ciclo delle materie prime, i cui
prezzi sono diminuiti, rispetto ad un recente passato (es.
petrolio, alluminio, caffè), a causa della contrazione della
domanda internazionale.
Fonte: FMI, Eurostat
Var. % Pil 2014 2015 2016 2017
Mondo 3,4 3,2 3,1 3,4
Economie sviluppate 1,8 2,1 1,6 1,8
- USA 2,4 2,6 1,6 2,2
- Giappone 0,0 0,5 0,5 0,6
- Gran Bretagna 3,0 2,3 1,8 1,1
- EU28 1,5 2,2 1,9 1,7
- Area EURO 0,9 1,6 1,7 1,9
- Altri paesi sviluppati 2,8 2,0 2,1 2,4
Paesi in via di sviluppo 4,6 4,0 4,2 4,6
Economie in transizione (a)
1,1 -2,8 -0,3 1,4
- Russia 0,7 -3,7 -0,8 1,1
Paesi europei emergenti (b)
2,8 3,5 3,5 3,3
Medio Oriente e Nord Africa 2,6 2,3 3,4 3,4
Africa Sub-Sahariana 5,1 3,4 1,4 2,9
Asia Est e Sud 6,8 6,6 6,5 6,3
- Cina 7,3 6,9 6,6 6,2
- India 7,2 7,6 7,6 7,6
America Latina 1,3 0,0 -0,6 1,6
- Brasile 0,1 -3,8 -3,8 0,5
a) Economie in transizione: le economie appartenenti ai paesi dell'ex blocco sovietico.
b) Paesi europei emergenti: paesi dell'Est Europa e balcanici.
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Le difficoltà economiche e politiche si sono sostanziate in un rallentamento del commercio internazionale, che ha evidenziato nel 2015
una flessione in valore del 13,2% e un aumento in volume dell’1,7%. La discrasia tra i dati in valore e quelli in volume è data dalla
flessione dei prezzi delle materie prime espresse in US$ nel corso del 2015 (es. petrolio = -30,5%).
Importante anche rilevare come nel tempo sia cambiata la relazione tra andamento del commercio internazionale (in volume) e Pil
mondiale. Le variazioni dei due aggregati tendono infatti ad uniformarsi, mentre in passato la variazione del commercio internazionale
era in media 1,5-2 volte quella del Pil (vedi tabella).
Fonte: elaborazione su dati WTO
6,5%8,0%
5,5%
2,1%
-12,1%
14,0%
5,5%
2,2% 2,4% 2,8% 2,7%1,7%
3,2% 3,4% 3,4%
1,4%
-2,4%
3,8%2,4% 2,3% 2,2% 2,5% 2,4% 2,2%
-15,0%
-10,0%
-5,0%
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
World trade (in volume)
Pil Mondo
2. IL CONTESTO GENERALE E IL MERCATO DELLO SHIPPING
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CAGR = incremento medio annuo
Fonte: DynaLiners (Mn.Teu)
2. IL CONTESTO GENERALE E IL MERCATO DELLO SHIPPING
60,5 63,1
70,7
81,7
92,1
102,0
113,0
125,0130,9
118,2
131,2
141,6 143,0147,6
153,0 155,3 157,0
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
CAGR = +10,1%
CAGR = +2,1%
Il traffico container per il 2016 è stimabile in circa 157 milioni di Teu, con una crescita dell’1,1% rispetto al 2015. Il minor dinamismo del
commercio internazionale si è pertanto riflesso sui volumi di Teu trasportati, come ben evidenziato dalla diversa variazione media annua
(CAGR = Compounded Average Growth Rate) nei due periodi considerati:
2000-2008= +10,1% annuo 2011-2016= +2,1% annuo.
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2. IL CONTESTO GENERALE E IL MERCATO DELLO SHIPPING
La flessione del traffico container ha avuto pesanti effetti, sia sull’andamento dei noli, sia di conseguenza sui conti economici delle
società di shipping. Tale dinamica è stata aggravata dalle scelte fatte dalle compagnie stesse rispetto alla dimensione delle nuove navi.
Come noto infatti, per sviluppare economie di scala le compagnie hanno progressivamente rinnovato la flotta, ordinando navi sempre
più grandi, fino a 18.000-20.000 Teu, ed alimentando quel fenomeno conosciuto come gigantismo navale. Lo squilibrio sempre più
ampio tra offerta di stiva e domanda di trasporto ha così innescato una dinamica concorrenziale sui noli, il cui valore medio nel corso del
2015 si è ridotto del 50% circa.
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
gen'15 feb'15 mar'15 apr'15 mag'15 giu'15 lug'15 ago'15 set'15 ott'15 nov'15 dic'15
North EU ($US/Teu) Med Sea ($US/Teu) Indice totale
Fonte: Shanghai Shipping Exchange
SCFI: dati pubblicati da Shanghai Shipping Exchange relativi ai noli medi in $US per Teu applicati da 15 diverse compagnie da Shanghai verso le diverse
aree di destinazione. Non sono considerati i costi di handling (THC). L'indice totale ha base 16/10/2009=1000.
Andamento dei noli sulle rotte
Cina-Nord Europa e Mediterraneo
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0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
gen-16 feb-16 mar-16 apr-16 mag-16 giu-16 lug-16 26 ago 02 set 09 set 14 set 23 set 30 set 14 ott ott-16
2. IL CONTESTO GENERALE E IL MERCATO DELLO SHIPPING
E’ interessante osservare
l’andamento dei noli nel corso del
2016. Il trend negativo, che aveva
caratterizzato il 2015, è continuato
nei primi mesi di quest’anno,
raggiungendo un punto di minimo a
marzo, per poi riprendersi fino a
luglio. Andamento dei noli sulle rotte
Cina-Nord Europa e Mediterraneo
North Europe
Indice totale
Med SeaNella seconda metà di agosto, al
diffondersi della notizia del dissesto
finanziario della compagnia coreana
Hanjin e della sua messa in
amministrazione controllata, il
mercato ha reagito con un
repentino aumento dei noli nelle
due settimane successive.
26 ago 02 set 09 set 14 set 23 set 30 set 14 ott ott-16
North EU 100 137 136 139 110 101 109 109
Med Sea 100 94 127 123 121 107 102 101
Indice totale 100 128 131 133 123 119 130 133
80
90
100
110
120
130
140
Questa tendenza, innescata dallo shock del fallimento di
una delle maggiori società del settore a livello mondiale,
si ipotizzava potesse riportare i loro valori su livelli più
remunerativi. Così non è stato. La spinta si è
rapidamente esaurita, tramutandosi in un periodo di
incertezza e oscillazioni, che di fatto li hanno riportati sui
livelli medi dei mesi precedenti.
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3. SOCIETA’ CONSIDERATE E PERFORMANCE OPERATIVE
Di seguito vengono analizzati i bilanci consolidati di 14 tra le principali società operanti nel settore del trasporto container. I bilanci sono quelli ufficiali disponibili sui loro siti internet.
Nella tabella eseguente sono indicati i volumi di Teu trasportati nel corso del 2014 e 2015, nonché le sigle con cui sono identificate nelle tabelle successive.
Le 14 società nel 2015 hanno trasportato complessivamente 97,1 milioni di Teu, con un aumento dell’1,5% sul 2014, rappresentando nel 2015 il 62,5% del trasportato totale.
La flotta a disposizione è pari a 2.410 navi (il 40% circa delle portacontainer totali), per una capacità totale di 12,3 milioni di Teu (60,8% del totale).
Da rilevare come, nonostante la diminuzione del 2% delle navi a disposizione, la capacità sia aumentata del 3,2%, come conseguenza della messa in linea di navi di maggiore portata unitaria (in media 5.109 Teu).
E’ stato calcolato anche un”indice di rotazione nave” come rapporto tra il trasportato totale in Teu e la capacità, sempre in Teu, della flotta.
Fonte: DynaLiners, bilanci aziendali
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Compagnia Sigla 2014 2015 % 2014 2015 % Teu 2014 Teu 2015 % 2014 2015 % 2014 2015
Maersk Line MAERL 18.884 19.044 0,8% 605 584 -3,5% 2.884 2.995 3,8% 6,5 6,4 -2,9% 1.448 1.246
CMA-CGM CMA 12.223 12.995 6,3% 163 168 3,1% 825 858 4,0% 7,5 7,1 -4,3% 1.339 1.173
Coscon COSC 9.438 9.828 4,1% 135 125 -7,4% 673 693 3,0% 11,4 11,5 0,1% 865 724
China Shipping CSCL 8.093 7.809 -3,5% 444 462 4,1% 1.636 1.818 11,1% 12,0 11,3 -6,3% 640 584
Hapag-Lloyd HLL 5.907 7.401 25,3% 191 177 -7,3% 980 966 -1,4% 6,0 7,7 27,1% 1.555 1.354
Evergreen EVER 6.950 7.054 1,5% 195 192 -1,5% 952 937 -1,6% 7,3 7,5 3,1% 685 597
OOCL OOCL 5.585 5.576 -0,2% 97 104 7,2% 527 561 6,5% 10,6 9,9 -6,2% 1.040 936
APL APL 5.654 4.938 -12,7% 94 84 -10,6% 562 534 -5,0% 10,1 9,2 -8,1% 1.242 1.090
Hanjin HANJ 4.553 4.624 1,6% 98 103 5,1% 608 628 3,3% 7,5 7,4 -1,7% 1.203 1.014
NYK NYK 4.162 4.232 1,7% 104 99 -4,8% 495 490 -1,0% 8,4 8,6 2,7% 1.402 1.359
Yang-Ming YMIG 3.968 3.975 0,2% 87 100 14,9% 444 514 15,8% 8,9 7,7 -13,5% n.d. n.d.
MOL MOL 3.802 3.717 -2,2% 118 95 -19,5% 606 554 -8,6% 6,3 6,7 6,9% 1.956 1.598
Hyundai HMM 3.302 2.996 -9,3% 57 55 -3,5% 378 379 0,3% 8,7 7,9 -9,5% n.d. n.d.
K-Line KLIN 3.144 2.948 -6,2% 70 63 -10,0% 364 386 6,0% 8,6 7,6 -11,6% 2.058 1.654
Totale (A) 95.665 97.137 1,5% 2.458 2.411 -1,9% 11.934 12.313 3,2% 8,0 7,9 -1,6% 1.234 1.073
Totale Mondo (B) 153.000 155.300 1,5% 5.968 6.087 2,0% 18.822 20.258 7,6% 8,1 7,7 -5,7%
A/B % 62,5% 62,5% 41,2% 39,6% 63,4% 60,8%
US$/TeuCont. trasportati (x 1000 Teu) Numero navi Capacità flotta (x 1000 Teu) Indice di rotazione nave
10Centro Studi Fedespedi
Nelle due tabelle seguenti sono indicate le principali voci relative al Conto Economico, espresse in moneta locale e in Dollari
statunitensi. Il tasso di cambio utilizzato, indicato nella penultima colonna, è quello medio del 2015 fornito dalla Banca d’Italia.
Sono stati inoltre calcolati, per ogni società, otto indici di bilancio, scelti tra quelli più comunemente utilizzati dagli analisti finanziari
per la loro capacità di evidenziare i vari aspetti della situazione economico-finanziaria dell’impresa. Essi sono: EBIT (Earning Before
Interest and Taxes)/Fatturato, ROI (EBIT/Attività totali nette), Quick Ratio, o Indice di liquidità (Liquidità a breve/Passività Correnti),
Leverage (Passività totali/Mezzi propri), Debiti finanziari a ML/Debiti finanziari a breve, EBIT/Oneri finanziari, Debiti finanziari
totali/EBITDA (Earning Before Interest, Taxes, Depreciation, Ammortization), Debt/Equity (Mezzi di terzi/Patrimonio netto). Dalla
loro osservazione si possono trarre alcune considerazioni di natura generale:
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
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La flessione del fatturato 2015, rispetto a quello 2014, per quasi tutte le società considerate, ha portato ad una riduzione, sia
dei volumi trasportati, sia dei noli. L’effetto sui bilanci è stato immediato: il ridimensionamento dei ricavi e della redditività
operativa ha determinato situazioni di criticità finanziaria in società impegnate in importanti investimenti fissi (naviglio), con
rilevanti flussi di oneri finanziari destinati a remunerare il capitale di terzi (banche, leasing, ecc.) necessario a sostenerli.
L’ampio ricorso ai mezzi finanziari di terzi (finanziamenti bancari a breve e M/L termine, leasing, obbligazioni, ecc.), sostenibile
in situazioni di mercato favorevoli, può diventare una trappola in condizioni di mercato sfavorevoli.
I flussi di cassa generati dall’attività operativa vengono assorbiti principalmente dalla relativa gestione. Il rimborso dei debiti
bancari, stante l’attuale situazione reddituale del settore, risulta abbastanza critico. Le strategie attuabili possono essere di
due tipi: a) cessione degli asset per ridurre lo stock del debito, b) rinviare i nuovi investimenti eventualmente programmati.
Gli effetti combinati del mercato e delle strategie adottate dalle singole società è presumibile possano provocare una riallocazione della capacità produttiva tra i vari competitor (chi vince e chi perde).
Gli assetti proprietari possono risultare non-neutrali rispetto al rafforzamento patrimoniale delle società, favorendo quelle a controllo pubblico. Lo scenario è favorevole a processi di M&A come nel caso della recente fusione tra COSCO e CSCL e l’acquisizione nel 2014 della compagnia cilena CSAV da parte di Hapag Lloyd (che in precedenza aveva acquisito la compagnia UASC), cui va imputata la forte crescita del fatturato 2015 della società tedesca, o l’annunciata joint venture tra le giapponesi NYK, MOL e K Line prevista nel 2018.
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Fonte: bilanci aziendaliN.B.: MAER = Maersk Group, MAERL = Maersk Line
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
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Moneta locale
US$
Fatturato
cons. 2015
(Milioni)
Var %
2015/2014
Gross
Profit
(Milioni)
EBITDA
(Milioni)
EBIT
(Milioni)
Risultato
finale
(Milioni)
Moneta
locale
Tasso di
cambio per
1 US$
Chiusura
bilancio
APL 5.382 -23,4% 735 284 -99 -218 US$ - 25-dic
CMA 15.674 -6,4% 1.253 1.302 895 587 US$ - 31-dic
COSC 57.404 -14,2% 2.161 8.647 4.597 1.792 RMB 6,2854 31-dic
CSCL 31.834 -11,8% -954 -656 -2.488 -2.939 RMB 6,2854 31-dic
EVER 133.814 -7,3% 1.619 4.474 -3.732 -4.739 TWD 31,7722 31-dic
HANJ 7.669.598 -9,1% 167.023 -21.477 -21.477 -22.016 KRM 1132,7206 31-dic
HLL 9.035 30,5% 828 831 366 114 EUR 0,9019 31-dic
HMM 5.768.581 -11,5% 82.819 -543.900 -543.900 -626.996 KRM 1132,7206 31-dic
KLIN 1.243.932 -8,0% 83.943 26.030 -22.273 -51.499 JPY 121,0796 31-mar
MAER 40.308 -15,3% 9.074 9.814 1.870 925 US$ - 31-dic
MAERL 23.729 -13,2% 3.324 3.346 1.431 1.303 US$ - 31-dic
MOL 1.712.223 -5,8% 117.654 -95.558 -188.330 -170.448 JPY 121,0796 31-mar
NYK 2.272.315 -5,4% 262.768 127.254 23.907 18.239 JPY 121,0796 31-mar
OOCL 5.953 -8,7% 691 673 353 284 RMB 6,2854 31-dic
YMIG 127.559 -5,4% -791 -102 -6.461 -7.788 TWD 31,7722 31-dic
Fatturato
consolidato
(Mn.US$)
Fatturato
specifico
(Mn.US$)
Fatt.Spec/
Fatt.Tot
Gross Profit
(Mn.US$)
EBITDA
(Mn.US$)
EBIT
(Mn.US$)
Risultato
finale
(Mn.US$)
APL 5.382 5.383 100,0% 735 284 -99 -218
CMA 15.674 15.242 97,2% 1.253 1.302 895 587
COSC 9.133 7.115 77,9% 344 1.376 731 285
CSCL 5.065 4.557 90,0% -152 -104 -396 -468
EVER 4.212 4.212 100,0% 51 141 -117 -149
HANJ 6.771 4.691 69,3% 147 -19 -19 -19
HLL 10.018 10.018 100,0% 918 921 406 126
HMM 5.093 n.d. n.d. 73 -480 -480 -554
KLIN 10.274 4.877 47,5% 693 215 -184 -425
MAER 40.308 23.729 58,9% 9.074 9.814 1.870 925
MAERL 23.729 23.729 100,0% 3.324 3.346 1.431 1.303
MOL 14.141 5.939 42,0% 972 -789 -1.555 -1.408
NYK 18.767 6.269 33,4% 2.170 1.051 197 151
OOCL 5.953 5.219 87,7% 691 353 353 284
YMIG 4.015 n.d. n.d. -25 -203 -203 -245
12Centro Studi Fedespedi
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
L'indice esprime il livello di redditività rapportando
il reddito operativo (Ebit, Earnings before Interests
and Taxes) con il fatturato.
Il reddito operativo si ottiene sottraendo dal
fatturato i costi operativi.
E' un indice di facile interpretazione, fornendo
un’informazione sintetica, ma chiara, sul grado di
redditività del core business di un'impresa.
Un rapporto negativo testimonia una criticità
dell'impresa, condizionando fortemente il risultato
finale di gestione.
Esercizi con redditi operativi negativi sollecitano
l'adozione di strategie radicali pena la continuità
dell’attività dell’impresa.
EBIT/Fatturato, anche ROS (Return on Sales)
Centro Studi Fedespedi
8,0%
5,9% 5,7%
4,6%4,1%
1,1%
-0,3%
-1,8% -1,8%
-2,8%
-5,1%
-7,8%
-9,4%
-11,0%-12,0%
-7,0%
-2,0%
3,0%
8,0%
COSC OOCL CMA MAER HLL NYK HANJ KLIN APL EVER YMIG CSCL HMM MOL
13Centro Studi Fedespedi
Il ROI è un indice di redditività che pone a confronto il
reddito operativo con l'insieme delle voci dell'attivo, sia
fisso, sia corrente.
Esprime la redditività della gestione caratteristica, ossia
la sua capacità di remunerare il capitale investito
nell’impresa.
Il ROI non tiene conto della tipologia e della struttura
delle fonti di finanziamento (mezzi di terzi e mezzi propri)
ROI (Return on Investment)
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
Centro Studi Fedespedi
6,3%
3,6%3,3% 3,1% 3,0%
1,1%
-0,3%
-1,4%-1,9% -2,0%
-4,2% -4,4%
-8,5%-9,2%
-11,0%
-9,0%
-7,0%
-5,0%
-3,0%
-1,0%
1,0%
3,0%
5,0%
7,0%
CMA OOCL HLL COSC MAER NYK HANJ APL EVER KLIN YMIG CSCL MOL HMM
14Centro Studi Fedespedi
0,06 0,060,14
0,24
0,340,42
0,54 0,56 0,59
0,73
0,83
0,98
1,25
1,91
0,00
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
1,40
1,60
1,80
2,00
HMM HANJ APL HLL MOL MAER CMA NYK YMIG CSCL EVER KLIN COSC OOCL
Misura il grado di liquidità delle attività correnti,
rapportando quelle più liquide (cassa e assimilati) con le
Passività correnti totali.
Indica pertanto il grado di copertura dei debiti operativi e
finanziari a breve (con scadenza entro l'anno) da parte
della liquidità aziendale immediatamente disponibile.
Rapporti superiori all'unità indicano una capacità
crescente delle liquidità a breve di coprire i debiti
correnti, pertanto minore dovrebbe essere, ceteris
paribus, il profilo di rischio dell'impresa.
Il settore dello shipping è caratterizzato da ampie
disponibilità liquide per effetto di un ciclo di cassa
tendenzialmente favorevole.
In parecchi casi nel 2014 e nel 2015 il valore della cassa
era simile o molto prossimo a quello dei debiti bancari da
rimborsare nell'anno.
Quick ratio, o Indice di liquidità (Liquidità a breve/PC)
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
Media = 0,60
Centro Studi Fedespedi
15Centro Studi Fedespedi
0,40,8 0,9 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,4 1,6
1,9
5,9
7,1
17,4
0,00
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
14,00
16,00
18,00
20,00
MAER HLL OOCL CMA NYK EVER APL CSCL KLIN MOL COSC YMIG HANJ HMM
E' uno dei più comuni indicatori per valutare il grado di
affidabilità della struttura finanziaria di un'impresa ed è
calcolato rapportando l’insieme dei debiti bancari
dell’impresa (a breve e medio/lungo termine) con i mezzi
propri (MP), ossia il Patrimonio netto dell’azienda inteso
come il capitale sociale più le altre componenti (riserve, utili
non distribuiti, ecc.).
Un rapporto inferiore al'unità esprime un forte livello di
patrimonializzazione dell'impresa; tale obiettivo può
essere raggiunto con il concorso di diversi fattori tra i quali
un alto grado di redditività, politiche di accantonamento
degli utili, assetto proprietario in grado di sostenere
direttamente gli aumenti di capitale, presenza nei mercati
organizzati del capitale (es. Borsa).
Rapporto di indebitamento bancario (Debiti bancari/MP)
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
Media = 3
Centro Studi Fedespedi
16Centro Studi Fedespedi
1,75 2,03 2,20 2,56 2,64 2,66 2,77 2,94 3,14 3,30 3,43
4,88
9,17
21,07
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
MAER OOCL HLL CSCL CMA NYK APL KLIN EVER COSC MOL YMIG HANJ HMM
Rapporta le Passività totali, ossia i mezzi di finanziamento
a disposizione dell’azienda, sia di terzi, sia propri (MT+MP),
con i soli Mezzi propri.
Esprime in misura più ampia il grado di dipendenza da terzi
per il finanziamento dell'impresa.
Più il rapporto è basso, migliore è il profilo di rischio
dell'impresa.
Con leverage pari a 1, l’azienda non ha debiti poiché si
finanzia con il solo capitale proprio.
Con leverage compreso tra 1 e 2, il capitale proprio è
maggiore dell’indebitamento. E’ una situazione di
normalità per grande parte delle aziende, che si avvalgono
anche di fonti finanziarie esterne, tipicamente bancarie. E’
del tutto evidente che se il leverage è uguale a 2, il
capitale di terzi e quello proprio si equivalgono.
Con leverage superiore a 2, si incomincia ad entrare in
un’area di criticità, dovuta ad un eccessivo ricorso ai mezzi
di terzi rispetto a quelli propri, ossia uno scarso utilizzo
all’autofinanziamento. L’azienda è sottocapitalizzata.
Leverage (Passività totali/MP)
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
Media = 4,6
Centro Studi Fedespedi
17Centro Studi Fedespedi
0,81,0
1,9
3,8
4,44,7
5,2
5,8 5,8 5,9
6,8
7,4
8,1
9,0
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
7,00
8,00
9,00
10,00
HANJ HMM CSCL YMIG APL EVER HLL KLIN MOL CMA COSC MAER OOCL NYK
Il rapporto riguarda la ripartizione dei debiti finanziari
per scadenze (entro l'anno o successivamente).
Un rapporto troppo sbilanciato sui debiti finanziari a
breve termine (valori più piccoli) può determinare
possibili tensioni dal lato della liquidità e non facilitare un
corretto matching tra le scadenze dell'attivo con quelle
del passivo.
Debiti finanziari a ML/Debiti finanziari a breve
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
Media = 5
Centro Studi Fedespedi
18Centro Studi Fedespedi
5,5
3,2
1,61,2 1,2
0,9
0,0
-0,8 -0,9-1,6
-2,4
-3,2
-4,1
-11,2-12,00
-10,00
-8,00
-6,00
-4,00
-2,00
0,00
2,00
4,00
6,00
OOCL CMA HLL COSC MAER NYK HANJ APL KLIN HMM EVER YMIG CSCL MOL
Il rapporto fornisce indicazioni sulla capacità della gestione
operativa di far fronte agli interessi passivi.
Con valori dell’indice inferiori ad 1, il reddito operativo
(EBIT) non è sufficiente a coprire gli oneri finanziari.
Ciò significa che la gestione operativa non è in grado di
remunerare il capitale di terzi investito nell’impresa.
Se non intervengono altri fattori quali proventi finanziari
significativi, piuttosto che componenti straordinarie di
gestione, l’impresa si trova in una situazione di evidente
crisi finanziaria.
EBIT/Oneri Finanziari
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
Centro Studi Fedespedi
19Centro Studi Fedespedi
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
Indice apprezzato dagli analisti per valutare la
sostenibilità del debito da parte di un'impresa.
Esprime la capacità di rimborsare i debiti contratti con il
flusso di cassa generato dalla gestione operativa.
L’Ebitda (Mol) è ottenuto sottraendo dal fatturato tutti i
costi monetari (sono esclusi gli ammortamenti e gli
accantonamenti). Misura pertanto la capacità di generare
cassa da parte della gestione operativa.
Parecchie agenzie di rating fissano attorno a 3,5 - 4,5
volte il limite oltre il quale le società potrebbero
assumere un profilo di rischio non corretto.
Valori negativi indicano una redditività della gestione
operativa (EBITDA) negativa e di conseguenza un profilo
di rischio dell’impresa estremamente elevato.
Debiti finanziari/EBITDA
Centro Studi Fedespedi
1,39
4,014,73
6,127,29
9,9511,01
16,56
20,37
-25,00
-20,00
-15,00
-10,00
-5,00
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
MAER CMA HLL OOCL NYK COSC APL EVER KLIN HMM MOL CSCL HANJ YMIG
- 9.02- 10,91
- 46,00
- 264,99
- 1824,46
20Centro Studi Fedespedi
0,7 1,0 1,2 1,6 1,6 1,7 1,8 1,9 2,1 2,3 2,4
3,9
8,2
20,1
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
MAER OOCL HLL CSCL CMA NYK APL KLIN EVER COSC MOL YMIG HANJ HMM
4. LE PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIE
Il Debt/Equity è il rapporto tra i mezzi di terzi investiti
nell’impresa (su cui si pagano gli interessi) e il Patrimonio
netto (mezzi propri).
Esprime il grado d’indipendenza dell’impresa dalle fonti
finanziarie esterne.
Con valori dell’indice inferiori, o uguali ad 1, l’impresa
evidenzia una situazione di autonomia finanziaria, con
un maggior ricorso all’autofinanziamento.
Valori crescenti dell’indice, indicano una struttura delle
fonti di finanziamento tendenzialmente squilibrata e
potenzialmente pericolosa per la sopravvivenza
dell’impresa.
Debt/Equity (Mezzi di terzi/Mezzi propri)
Media = 3,6
Centro Studi Fedespedi
21Centro Studi Fedespedi
HMM; 19
YMG; 34HANJ; 35
MOL; 35
CSCL; 53
APL; 60EVER; 60 KLIN; 64
COSC; 83NYK; 87
HLL; 94
CMA; 100 MAER; 105
OOCL; 116
0
20
40
60
80
100
120
5. UN INDICE SINTETICO DI PERFORMANCE
Nella tabella successiva le società analizzate vengono posizionate in base ad un indice sintetico ricavato dagli indici precedentemente
illustrati, sulla base di una semplice metodologia.
Per ognuno degli indici calcolati, le società sono state ordinate dalla migliore alla peggiore, assegnando poi alla migliore il valore “14” e
alla peggiore il valore “1”. I risultati così ottenuti sono stati quindi sommati in modo tale che il risultato teorico per la migliore fosse
“126” e per la peggiore “9” e riportati su un grafico a dispersione.
Media = 60
Centro Studi Fedespedi
22Centro Studi Fedespedi
6. PRIMI RISULTATI 2016
I primi mesi del 2016 confermano il trend negativo del 2015. Tutte le società considerate realizzano infatti fatturati inferiori a quelli
dello stesso periodo dell’anno precedente.
Trattandosi di bilanci consolidati, merita rilevare come le relazioni accompagnatrici, laddove presenti, sottolineino come tali risultati
negativi siano da imputare ai settori del trasporto container e delle rinfuse.
La società cinese COSCO, impegnata in una complessa operazione di riorganizzazione del proprio business, dopo l’acquisizione dell’altra
compagnia cinese CSCL, ha fornito solo dei comunicati stampa da cui emerge, per il I° trimestre del 2016, una perdita consolidata di 2,14
Md.RMB (circa 327 Mn.US$).
Centro Studi Fedespedi
Moneta
locale
Fonte: bilanci aziendali
Fatturato
consolidato
2016
(Milioni)
Fatturato
consolidato
2015
(Milioni)
Var %
fatt. cons.
2015/2016
EBIT 2016
(Milioni)
EBIT 2015
(Milioni)
Var % EBIT
2015/2016
Risultato
finale 2016
(Milioni)
Risultato
finale 2015
(Milioni)
Var %
Risultato
finale
2015/2016
Moneta
locale
Periodo
considerato
APL 1.138 1.581 -28,0% -81 -3 2600,0% -105 -36 191,7% US$ Gen-Mar
CMA 6.937 8.124 -14,6% -89 748 -111,9% -217 574 -137,9% US$ Gen-Giu
COSC - - - - - - - - - RMB -
CSCL - - - - - - - - - RMB -
EVER 58.358 70.060 -16,7% -5.186 2.227 -332,9% -5.860 1.807 -424,3% TWD Gen-Giu
HANJ 1.592.800 1.660.000 -4,0% -164.900 -251.900 -34,5% -261.100 -320.100 -18,4% KRM Gen-Mar
HLL 3.785 4.773 -20,7% -52 258 -120,2% -142 158 -189,6% EUR Gen-Giu
HMM 2.234.751 2.927.145 -23,7% -441.868 -144.505 205,8% -32.741 -202.734 -83,9% KRM Gen-Giu
KLIN 244.593 335.457 -27,1% -18.265 10.288 -277,5% -26.733 10.665 -350,7% JPY Apr-Giu
MAER 17.400 21.073 -17,4% 1.146 3.362 -65,9% 342 2.658 -87,1% US$ Gen-Giu
MOL 360.079 449.435 -19,9% 854 7.352 -88,4% 2.559 13.831 -81,5% JPY Apr-Giu
NYK 470.759 588.703 -20,0% -10.190 52.145 -119,5% -11.381 45.094 -125,2% JPY Apr-Giu
OOCL 3.399 4.038 -15,8% 3.399 4.038 -15,8% 3.399 4.038 -15,8% RMB Gen-Set
YMIG 54.920 66.000 -16,8% n.d. n.d. n.d. -8.460 303.640 -102,8% TWD Gen-Giu
MAERL 10.035 12.517 -19,8% -107 1.266 -108,5% -114 1.221 -109,3% US$ Gen-Giu
23Centro Studi Fedespedi
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