Alma Mater Studiorum Università di Bologna AIIG ...aiiger.it/attachments/article/239/Turista o...

24
Paese che vai… Turisti o viaggiatori? Prof. Carlo Cencini [email protected] Alma Mater Studiorum Università di Bologna AIIG – Associazione Italiana Insegnanti di Geografia

Transcript of Alma Mater Studiorum Università di Bologna AIIG ...aiiger.it/attachments/article/239/Turista o...

Paese che vai…

Turisti o viaggiatori?

Prof. Carlo Cencini [email protected]

Alma Mater Studiorum Università di Bologna

AIIG – Associazione Italiana Insegnanti di Geografia!

Il viaggio

Impulso a viaggiare

Viaggio è desiderio di conoscenza, di scoperta. Possibilità di vivere in età e culture diverse.

Viaggio come fuga dalla quotidianità, come ricerca di emozioni, di svago

Viaggio come esperienza di vita e di crescita, di rinnovamento sia fisico che culturale, di conoscenza di sé stessi.

Viaggio come metafora della vita…

Artisti, poeti, esploratori, geografi, turisti…

Viaggio e geografia

Un modo diretto (o indiretto a t t rave r so i l ra c con to ) d i avvicinarsi a un territorio

Ci dà una prima interpretazione (soggettiva) che richiede verifiche e approfondimenti

Dipende da ciò che esso offre ma, molto, da come viene vissuto

La geografia stessa è nata dal desiderio di viaggiare e dal racconto di viaggio

Viaggio e turismo nella storia

1.! Prototurismo

2.! Turismo moderno

3.! Turismo di massa

4.! Turismo globale

Da: Patrizia Battilani, Vacanze di pochi, vacanze di molti, Il Mulino, 2000

Il viaggio nella storia Prototurismo

Antichità classica: •! Viaggio religioso (oracoli e santuari) e pellegrinaggi (Egitto,

Grecia). Avvenimenti sportivi (Olimpiadi, giochi del Circo). Viaggi dei mercanti. Turismo di villeggiatura (gli !ozi") dei patrizi romani e turismo termale.

•! Sacralità dell’ospite. Locande e posti di ristoro, ospitalità sacra.

Medioevo

•! Viaggi difficili e pericolosi. Abbandono della rete viaria, campagne pericolose: brigantaggio e malattie.

•! Turismo religioso - pellegrinaggi (Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela, La Mecca), vie francigene o dei Romei. Viaggio come sofferenza e purificazione: rete di rifugi di accoglienza, ostelli. Viaggi solitari: i “cavalieri”.

•! Dopo il Mille: nascita Università e viaggi studenti e docenti.

Il viaggio nella storia Prototurismo

•! Rinascimento

•! Viaggio di scoperta e viaggio umanistico (o filosofico). Viaggio scientifico basato sull’osservazione (Bacon).

•! Primi viaggiatori internazionali (Marco Polo) e commercio (via della seta; fiere e mercati). Artisti presso le corti europee.

•! Settecento

•! Turismo culturale ed educativo: il Grand Tour, circuito effettuato dai ricchi giovani dell’aristocrazia europea che comprendeva tutte le capitali europee, della durata di 3-4 anni, con l!accompagnamento di un tutor o di una governante.

•! Viaggio “pittoresco”: il pensiero romantico riscopre la natura e il bello.

•! Scoperta del “Nuovo Mondo”, Esplorazioni e viaggi scientifici. Viaggiatore-scienziato (A. von Humboldt, C. Darwin)

il Grand Tour e il mito dell’Italia

Il Grand Tour nasce come pratica dei giovani

rampolli della ricca borghesia per lo più

inglese destinato a perfezionare il loro sapere.

La destinazione finale più frequente era

l’Italia. La conoscenza dell’arte e letteratura,

storia, musica e teatro, costumi e folklore di

paesi diversi dalla propria patria sono i motivi

che spingono a intraprendere il viaggio Tra la fine del XVIII sec. e inizio XIX il Grand Tour cominciò a diffondersi anche tra la borghesia agiata e tra artisti, letterati e scienziati..

Attenzione verso le bellezze naturali e paesaggistiche (romanticismo). Numerosi gli scritti e le rappresentazioni (disegni e dipinti).

Massima fioritura della letteratura di viaggio. Numerosi gli scrittori: Stendhal, Dickens, Goethe (“Italienische Reise").

Ottocento: Rivoluzione industriale, mutamenti socio-economici e, nuova classe sociale (media borghesia). Rivoluzione mezzi di trasporto: ferrovia e navi a vapore. Turismo d’élite.

Termalismo ottocentesco: Bath e Spa (salus per aquam?)

Talassoterapia e nascita del turismo balneare: Brighton

La scoperta della natura (in USA) e concetto wilderness: primi Parchi nazionali

Prime guide turistiche: come le guide Michelin,

Baedeker, ecc.

Prime agenzie di viaggio: Thomas Cook organizza

il primo di gruppo turistico e il primo pacchetto

turistico nel 1841

Nascita associazioni turistiche: Club Alpino Italiano

(CAI) nel 1863 e Touring Club Italiano (TCI) fine

‘800.

Il viaggio diventa turismo Turismo moderno

Prima metà Novecento: Il turismo balneare, già sviluppato

in Inghilterra (Brighton e Blackpool), si diffonde nel

continente (Costa Azzurra, Riviera Ligure, Rimini, Versilia)

accanto a quello termale (Bath, Spa, Baden Baden, Karlsbad

e Abano).

Fra gli anni 20 e 30, nasce il turismo di massa negli Stati Uniti d!America, grazie a due fattori critici: la diffusione delle ferie pagate e il modello di produzione fordista che portò alla diffusione dell’automobile.

In Italia viene creato l!ENIT (1919).

Durante il Fascismo vengono create le colonie estive per i figli dei dipendenti sparse in tutta Italia (elioterapia e talassoterapia).

Il viaggio diventa turismo

Turismo moderno

Le trasformazioni post-belliche

Turismo di massa

Seconda metà Novecento: si diffonde il turismo di massa, grazie soprattutto al tempo libero (ferie pagate) e alle migliorate condizioni economiche, sviluppo trasporti, diffusione urbanizzazione.

Miglioramento dei trasporti, motorizzazione privata, aerei per il trasporto passeggeri, voli charter, ecc.

Turismo balneare (turismo “4 S”) e montano

Concentrazione dei flussi in certe aree: turismo come villeggiatura, fenomeno seconde case, campeggi, agriturismo, villaggi vacanze, pacchetti turistici, voli charter, ruolo Internet.

Turismo globale

•! Da anni ‘90: dimensione globale

•! Evoluzione del mercato e soluzioni più personalizzate.

•! Destagionalizzazione e maggiore elasticità (vacanze più brevi ma più frequenti)

•! Esperienza di vita, contatto con i luoghi, ricerca di autenticità

•! Destinazioni alternative, mete lontane (Antartide)

•! Prodotti innovativi: turismo rurale, ecologico (bird/whale-watching), culturale, eno-gastronomico, salute e benessere (wellness), cine-turismo, shopping, dark, memory, ecc.

•! Turismi alternativi, responsabile, sostenibile, pro-poor, comunitario, soft tourism, slow tourism, ecc.

I turismi !alternativi"

Il turismo alternativo come reazione al turismo di massa, eterodiretto. E’ autodiretto, viaggia in piccoli gruppi, bassa stagione, privilegia sistemazioni economiche gestite da locali.

I turismi !alternativi"

Il turismo alternativo come reazione al turismo di massa, eterodiretto. E’ autodiretto, viaggia in piccoli gruppi, bassa stagione, privilegia sistemazioni economiche gestite da locali.

Il turismo responsabile mette l#accento sulle implicazioni etiche del turismo. Atteggiamento di rispetto e disponibilità; incontro come occasione di arricchimento reciproco.

I turismi !alternativi"

Il turismo alternativo come reazione al turismo di massa, eterodiretto. E’ autodiretto, viaggia in piccoli gruppi, bassa stagione, privilegia sistemazioni economiche gestite da locali.

Il turismo responsabile mette l#accento sulle implicazioni etiche del turismo. Atteggiamento di rispetto e disponibilità; incontro come occasione di arricchimento reciproco.

Il turismo solidale adeguare le esigenze del viaggiatore con quelle dei popoli visitati: alloggiare presso famiglie locali, vivere nei villaggi, visitare le scuole, le missioni, ecc.

I turismi !alternativi"

Il turismo alternativo come reazione al turismo di massa, eterodiretto. E’ autodiretto, viaggia in piccoli gruppi, bassa stagione, privilegia sistemazioni economiche gestite da locali.

Il turismo responsabile mette l#accento sulle implicazioni etiche del turismo. Atteggiamento di rispetto e disponibilità; incontro come occasione di arricchimento reciproco.

Il turismo solidale adeguare le esigenze del viaggiatore con quelle dei popoli visitati: alloggiare presso famiglie locali, vivere nei villaggi, visitare le scuole, le missioni, ecc.

Il turismo comunitario coinvolge le comunità locali. Le comunità gestiscono le strutture di accoglienza e i servizi e beneficiano dei redditi.

I turismi !alternativi"

Il turismo alternativo come reazione al turismo di massa, eterodiretto. E’ autodiretto, viaggia in piccoli gruppi, bassa stagione, privilegia sistemazioni economiche gestite da locali.

Il turismo responsabile mette l#accento sulle implicazioni etiche del turismo. Atteggiamento di rispetto e disponibilità; incontro come occasione di arricchimento reciproco.

Il turismo solidale adeguare le esigenze del viaggiatore con quelle dei popoli visitati: alloggiare presso famiglie locali, vivere nei villaggi, visitare le scuole, le missioni, ecc.

Il turismo comunitario coinvolge le comunità locali. Le comunità gestiscono le strutture di accoglienza e i servizi e beneficiano dei redditi.

Il turismo pro-poor persegue l#obiettivo di ridurre la povertà migliorando i legami tra le attività turistiche e le categorie più povere.

I turismi !alternativi"

Il turismo alternativo come reazione al turismo di massa, eterodiretto. E’ autodiretto, viaggia in piccoli gruppi, bassa stagione, privilegia sistemazioni economiche gestite da locali.

Il turismo responsabile mette l#accento sulle implicazioni etiche del turismo. Atteggiamento di rispetto e disponibilità; incontro come occasione di arricchimento reciproco.

Il turismo solidale adeguare le esigenze del viaggiatore con quelle dei popoli visitati: alloggiare presso famiglie locali, vivere nei villaggi, visitare le scuole, le missioni, ecc.

Il turismo comunitario coinvolge le comunità locali. Le comunità gestiscono le strutture di accoglienza e i servizi e beneficiano dei redditi.

Il turismo pro-poor persegue l#obiettivo di ridurre la povertà migliorando i legami tra le attività turistiche e le categorie più povere.

L#ecoturismo: viaggi nell#ambiente naturale al fine di promuoverne la tutela. La salvaguardia riguarda anche le caratteristiche culturali ed etniche delle comunità ospitanti (Ceballos-Lascuràin, IUCN, 1988).

I turismi !alternativi"

Il turismo alternativo come reazione al turismo di massa, eterodiretto. E’ autodiretto, viaggia in piccoli gruppi, bassa stagione, privilegia sistemazioni economiche gestite da locali.

Il turismo responsabile mette l#accento sulle implicazioni etiche del turismo. Atteggiamento di rispetto e disponibilità; incontro come occasione di arricchimento reciproco.

Il turismo solidale adeguare le esigenze del viaggiatore con quelle dei popoli visitati: alloggiare presso famiglie locali, vivere nei villaggi, visitare le scuole, le missioni, ecc.

Il turismo comunitario coinvolge le comunità locali. Le comunità gestiscono le strutture di accoglienza e i servizi e beneficiano dei redditi.

Il turismo pro-poor persegue l#obiettivo di ridurre la povertà migliorando i legami tra le attività turistiche e le categorie più povere.

L#ecoturismo: viaggi nell#ambiente naturale al fine di promuoverne la tutela. La salvaguardia riguarda anche le caratteristiche culturali ed etniche delle comunità ospitanti (Ceballos-Lascuràin, IUCN, 1988).

Il turismo sostenibile è un turismo ecologicamente sostenibile nel lungo periodo, economicamente profittevole, socialmente ed eticamente equo nei confronti delle comunità locali (Carta di Lanzarote, 1995)

Viaggiatore o turista?

“Non siamo turisti, siamo viaggiatori” dice la protagonista

de “Il tè nel deserto” di Bernardo Bertolucci.

Il turismo ha soppiantato il viaggio?

Distinzione tra turista e viaggiatore?

secondo Duccio Canestrini è un inutile tormentone

Viaggiatore o turista?

Turista: sceglie viaggi organizzati, destinazioni conosciute,

attività rilassanti, strutture ricettive standardizzate,

pacchetti all inclusive, segue le mode. Esperienza veloce,

manca il contatto, l#immagine prevale sulla esperienza del

luogo.

Viaggiatore: cerca il sapore della scoperta, esperienze

nuove, incontro con popoli e culture, mete non turistiche,

strutture ricettive non standardizzate, comfort minimo,

ecc.

Viaggiatore o turista? Il modello di Plog (1973) fa riferimento

ai bisogni psicologici e culturali del turista

A d u n e s t r e m o g l i

“psicocentrici”, che tendono ad

e s s e r e a n s i o s i , p o c o

avventurosi, abitudinari e

p r eo c cupa t i d e i p i c c o l i

problemi quotidiani.

A l l a t o o p p o s t o g l i

“ a l l o c e n t r i c i ”, c u r i o s i ,

avventurosi, estroversi; per

questi il viaggio è un modo di

esprimere il desiderio di

conoscenza e la curiosità.

I due tipi rappresentano le

estremità di un continuum nella cui parte centrale si

definisce un grande blocco di

turisti con caratteri intermedi:

Il turismo ha soppiantato il viaggio?

Turismo come negazione del viaggio: manca

l’esperienza dell’altro.

L’incontro avviene attraverso uno schermo, un filtro (il

finestrino del pullman, il recinto del villaggio-vacanza,

l’obbiettivo della telecamera).

Il villaggio-vacanze è la morte del viaggio: un muro

divide due mondi spesso lontanissimi: l’esterno

povero, degradato, pericoloso; l’interno artificioso ed

estraneo al luogo.

Artificiosità degli ambienti turistici: “microcosmi

spruzzati di esotismo”, “nonluoghi” (Marc Augé), “spazi

effimeri” (Minca, 1966).

(cfr. Tristi Tropici di Lévi-Strauss)

Facilità di movimento: grande conquista della modernità!

Il turista è privo di iniziative, non è avventuroso.

Esperienza veloce, il contatto con le persone e i luoghi è fugace e

superficiale.

Il turista cerca conferme alla propria visione del mondo. Non

l’esperienza del luogo, ma la sua immagine.

“Il turista parte e torna indenne” (G. Zanetto).

La riscoperta del viaggio

Per un viaggiatore non è la meta che conta, ma il viaggio stesso. Spesso le esperienze più interessanti accadono proprio

durante i tragitti.

Viaggio come scoperta del mondo. M. Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere

nuovi occhi”

Esperienza fisica e mentale. Esperienza non solo visiva (anche gli odori, i rumori, i colori!). Incontro e dialogo con la gente.

Importanza vissuto individuale e conoscenza partecipata.

Una occasione per aprire la mente, per uscire dai pregiudizi,

combattere l’intolleranza, favorire la comprensione

Anche i disagi, gli imprevisti, le fatiche fanno parte dell’esperienza e contribuiscono a rendere unico il viaggio

(elogio degli imprevisti!)

Viaggiando si allunga il tempo!! Il tempo delle abitudini sembra eterno, ma nel ricordo ha la durata di un attimo. Il tempo della

diversità, del nuovo, dell’inaspettato - al contrario - si allunga

all’infinito.

“Il viaggiatore parte per tornare e non torna indenne” (G. Zanetto).

La vita è un libro. Chi non viaggia ne legge una sola pagina

(Sant#Agostino)

Grazie dell#attenzione