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vitatrentina - 26/03/2017 Pagina : 10 Copyright (c)2017 vitatrentina, Edition 26/03/2017 Marzo 23, 2017 8:59 am (GMT -1:00) Powered by TECNAVIA Copia ridotta al 70% del formato originale letter della pagina R aramente la storia di un’impresa s’intreccia con quella di una famiglia in modo così intenso. La Tama (Tecnologie Avanzate per il Miglioramento Ambientale) di Mollaro è un’azienda da oltre 15 milioni di fatturato e 60 dipendenti, leader internazionale nei sistemi di aspirazione e depurazione dell’aria. Con le 5 imprese controllate il gruppo arriva a 500 addetti, ed è presente in tutto il mondo. E’ stata fondata nel 1985 da Giovanni Colet- ti, partendo da un’officina di assistenza mac- chine per il legno, allestita nel garage sotto casa, a Tuenetto (Taio). Non succede soltan- to in America! Basta la «volontà di essere uni- ci e i più innovativi ». Il cav. Coletti si racconta così nel libro che sintetizza il suo destino fe- lice e beffardo: «Sfigatamente fortunato», edito dalla Fondazione Trentina per l’Auti- smo. Sostegno al territorio, ambiente, lavoro per i giovani e no-profit sono le parole-chiave della Tama, uno dei «campioni» di una valle che non si esaurisce nel Mondo Melinda. Lo spirito di squadra è un ingrediente del suo successo: «Non io, ma noi », l’imprenditore e il suo team, le cono- scenze e le abilità, dai metodi della produzione in- dustriale alla ricerca, alle certificazioni, al rapporto con le scuole. Determinante il salto da installatore a produttore di gruppi filtranti. «Un imprenditore deve sempre avere in testa un sogno» - dice Coletti - «per trasformare i problemi in opportunità», più o meno quello che ha fatto con il drammatico problema del- le figlie. Roberta e Martina nascono nel 1988. Dopo un anno i genitori capiscono che qualcosa non va. Le gemel- le, appena iniziato a parlare, si chiudono nel loro mondo. La patologia autistica è una dura prova per la famiglia, ma Giovanni e l’instancabile moglie Emanuela costituiscono nel 1995 l’Associazione Ge- nitori Soggetti Autistici e, quindici anni dopo, la Fondazione Trentina per l’Autismo. L’obiettivo sfi- dante: costruire un centro di accoglienza e cura per i soggetti autistici, ora effettivamente realizzato a Coredo, «Casa Sebastiano», di cui il nostro settima- nale ha raccontato la progettazione lo scorso anno. Anche il gruppo Tama, intanto, conti- nua a crescere. L’ultima entrata è Ta- ma Service s.p.a., costituita con altri soci privati dal ramo d’azienda PVB Cleaning per la gestione integrata di pulizie, manutenzione di impianti e sa- nificazione di edifici. Un «affare» da 350 dipendenti. Una storia di coraggio imprendi- toriale si salda in modo ancora più stretto con una storia di coraggio umano e sociale. Quale sarà la parte fortunata? L’azienda, con la sua crescita con- tinua? O proprio le due «regine», per cui nessuno in- vidia quella famiglia, e anzi se ne tiene a distanza, come capita spesso alle famiglie «difficili»? Il 2 apri- le sarà inaugurata la Casa che porta il nome di Se- bastiano Ghirardini. Il ragazzo che qualche anno fa se n’è andato “in un pomeriggio di vacanza, in quel- l’elemento che più gli piaceva, l’acqua». “Casa Seba- stiano” è un sogno che si avvera, grazie anche alla partecipazione solidale del territorio. Il pianeta della speranza solidale esiste davvero. Qualcuno vi è planato sopra. Paolo Spagni Giovanni Coletti nel cantiere di “Casa Sebastiano”: destinata ai soggetti autistici sarà inaugurata il prossimo 2 aprile in val di Non LA TAMA DI MOLLARO, UNA STORIA PARALLELA ALL’ATTENZIONE AI BISOGNI DEL TERRITORIO L’impresa con un sogno sociale

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Copyright (c)2017 vitatrentina, Edition 26/03/2017Marzo 23, 2017 8:59 am (GMT -1:00) Powered by TECNAVIA

Copia ridotta al 70% del formato originale letter della pagina

di Biologia Integrata) su un tumoremaligno, subdolo e aggressivo, primacausa di morte per malattia, dopo leleucemie, per bambini e bambine in etàprescolare”.Il neuroblastoma è un tumoredell’infanzia che ha origine nel sistemanervoso simpatico e si presenta nellamaggior parte dei casi con metastasiallo scheletro e al midollo che rendonola malattia molto grave e aggressiva.“Ogni anno in Italia vengonodiagnosticati dai 120 ai 130 nuovi casi –interviene Alessandro Quattrone,direttore di CIBIO (a destra nella foto) -dato l’esiguo numero, che non toglienulla alla tragedia familiare, si crea unproblema in termini di sviluppo difarmaci e di investimenti da parte dellecase farmaceutiche. Il neuroblastomarappresenta il 10% di tutti i tumori

maligni dei bambini che è di gran lungail tumore più frequente nei primi 5 annidi vita con un’età media alla diagnosi dicirca 2 anni; inoltre più della metà deitumori diagnosticati nel periodoneonatale (cioè nel primo mese di vita)sono neuroblastoma”.Un tumore complesso e imprevedibile.Una “brutta bestia” viene definito tra chine è coinvolto. Spesso il male non vienericonosciuto dai primi sintomi, simili aquelli di una semplice influenza, equando si giunge alla diagnosi esso sipresenta in fase già avanzata conmetastasi frequenti e precoci, checolpiscono ossa, linfonodi, fegato emidollo osseo. Per aumentare lesperanze di guarigione dei piccoliammalati nel 1993 è nata l’AssociazioneItaliana per la lotta al Neuroblastoma,che, tramite la sua Fondazione, finanziala ricerca scientifica. “E’ nata pervolontà di un gruppo di genitori e deglioncologi che ne curavano i figli malati,

presso l’Istituto G. Gaslini di Genova -racconta la presidente Sara Costa -e con l’aiuto di tutti i suoi sostenitoril’Associazione in questi anni ha donatooltre 20 milioni di euro alla ricercascientifica per finanziare progetti diricerca di eccellenza e protocollisperimentali grazie ai quali lasopravvivenza dei bambini malati èpassata dal 30% dei primi anni Ottantaall’attuale 65/70% nei casi menoaggressivi. Purtroppo nei casi più graviche sono anche i più frequenti (conmetastasi a scheletro e midollo) siamoancora solo al 30%. Anche se molto èstato fatto, abbiamo ancora bisognodell’aiuto di tutti”. L’incremento dellasopravvivenza, infatti, dipende daiprogressi della ricerca scientifica, delladiagnosi precoce e di terapie sempre piùpersonalizzate e a misura di bambino.“Attraverso l’impiego di attrezzaturerobotiche di ultima generazione –precisa Quattrone – puntiamo a trovare

dei farmaci nuovi che possano colpireefficacemente il tumore prolungando lavita nei bambini affetti dalla forma dimalattia ad alto rischio. Le indagini sisono concentrate sul cosiddetto‘riposizionamento’ di farmaci in uso peraltre patologie, e oggi sono in fase distudio due molecole che potrebberocontribuire come terapia aggiuntiva”. Scegliere le uova di cioccolato “Cerco unUovo Amico” significa quindi garantirecontinuità all’attività dei ricercatori esalvare la vita di tanti bambini.Le uova di Pasqua solidali potrannoessere ritirate, a fronte di unadonazione, a partire dal 27 marzo pressole sedi dell’Università di Trento, negliorari di apertura. Possono inoltre essererichieste direttamente all’AssociazioneNeuroblastoma negli stand che sarannoallestiti durante i fine settimana nellepiazze di Trento oppure online sul sitowww.neuroblastoma.org.

26 marzo 201710 ATTUALITÀ

R aramente la storia di un’impresas’intreccia con quella di una famigliain modo così intenso. La Tama

(Tecnologie Avanzate per il MiglioramentoAmbientale) di Mollaro è un’azienda da oltre15 milioni di fatturato e 60 dipendenti,leader internazionale nei sistemi diaspirazione e depurazione dell’aria. Con le 5imprese controllate il gruppo arriva a 500addetti, ed è presente in tutto il mondo.E’ stata fondata nel 1985 da Giovanni Colet-ti, partendo da un’officina di assistenza mac-chine per il legno, allestita nel garage sottocasa, a Tuenetto (Taio). Non succede soltan-to in America! Basta la «volontà di essere uni-ci e i più innovativi». Il cav. Coletti si raccontacosì nel libro che sintetizza il suo destino fe-lice e beffardo: «Sfigatamente fortunato»,edito dalla Fondazione Trentina per l’Auti-smo.Sostegno al territorio, ambiente, lavoro peri giovani e no-profit sono le parole-chiavedella Tama, uno dei «campioni» di una valle

di Antonella Carlin

che non si esaurisce nel Mondo Melinda. Lo spiritodi squadra è un ingrediente del suo successo: «Nonio, ma noi», l’imprenditore e il suo team, le cono-scenze e le abilità, dai metodi della produzione in-dustriale alla ricerca, alle certificazioni, al rapportocon le scuole. Determinante il salto da installatore aproduttore di gruppi filtranti. «Un imprenditore devesempre avere in testa un sogno» - dice Coletti - «pertrasformare i problemi in opportunità», più o menoquello che ha fatto con il drammatico problema del-le figlie.Roberta e Martina nascono nel 1988. Dopo un annoi genitori capiscono che qualcosa non va. Le gemel-le, appena iniziato a parlare, si chiudono nel loromondo. La patologia autistica è una dura prova perla famiglia, ma Giovanni e l’instancabile moglieEmanuela costituiscono nel 1995 l’Associazione Ge-nitori Soggetti Autistici e, quindici anni dopo, laFondazione Trentina per l’Autismo. L’obiettivo sfi-dante: costruire un centro di accoglienza e cura peri soggetti autistici, ora effettivamente realizzato aCoredo, «Casa Sebastiano», di cui il nostro settima-nale ha raccontato la progettazione lo scorso anno.

Anche il gruppo Tama, intanto, conti-nua a crescere. L’ultima entrata è Ta-ma Service s.p.a., costituita con altrisoci privati dal ramo d’azienda PVBCleaning per la gestione integrata dipulizie, manutenzione di impianti e sa-nificazione di edifici. Un «affare» da 350dipendenti. Una storia di coraggio imprendi-toriale si salda in modo ancora più stretto con unastoria di coraggio umano e sociale. Quale sarà laparte fortunata? L’azienda, con la sua crescita con-tinua? O proprio le due «regine», per cui nessuno in-vidia quella famiglia, e anzi se ne tiene a distanza,come capita spesso alle famiglie «difficili»? Il 2 apri-le sarà inaugurata la Casa che porta il nome di Se-bastiano Ghirardini. Il ragazzo che qualche anno fase n’è andato “in un pomeriggio di vacanza, in quel-l’elemento che più gli piaceva, l’acqua». “Casa Seba-stiano” è un sogno che si avvera, grazie anche allapartecipazione solidale del territorio.Il pianeta della speranza solidale esiste davvero.Qualcuno vi è planato sopra.

Paolo Spagni

L’UNIVERSITÀ DI TRENTO IN CAMPO CONTRO IL TUMORE INFANTILE

Uova per dire stop al neuroblastoma

Giovanni Coletti nel cantiere di “CasaSebastiano”: destinata ai soggetti autistici sarà

inaugurata il prossimo 2 aprile in val di Non

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L e uova di cioccolato, si sa,fanno felici tutti i bambiniche le ricevono a Pasqua,ma in questo caso possono

regalare speranza ai piccoli malati dineuroblastoma.Per la prima volta la campagnasolidale “Cerco un Uovo Amico”,promossa dall’Associazione Italianaper la Lotta al Neuroblastoma onlus,entra quest’anno nelle sedidell’Università di Trento.“L’obiettivo – spiega il rettore PaoloCollini - è quello di sensibilizzare lacittadinanza nella raccolta di fondiper finanziare la ricerca scientifica,che viene condotta anche presso inostri laboratori del CIBIO (Centro

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