Agricoltura Veneta n.3 2014

16
Innovazione Competitività Ecosistemi e risorse Governance CONOSCENZA E CAPITALE UMANO IMPRESE, GIOVANI E FILIERE SOSTENIBILITÀ, VALORIZZAZIONE E INTERVENTI FORESTALI SVILUPPO LOCALE PARTECIPATIVO 02 05 06 10 AGRICOLTURA VENETA Numero Tre | Dicembre 2014 “Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013. Organismo responsabile dell'attuazione: Veneto Agricoltura. Autorità di gestione: Regione del Veneto Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale" GIPA/NE/0014/2012 SPECIALE PSR PROGRAMMA SVILUPPO RURALE 2014-2020 SPECIALE PSR PROGRAMMA SVILUPPO RURALE 2014-2020

description

 

Transcript of Agricoltura Veneta n.3 2014

Page 1: Agricoltura Veneta n.3 2014

Innovazione Competitività Ecosistemi e risorse GovernanceCONOSCENZA

E CAPITALE UMANOIMPRESE,

GIOVANI E FILIERESOSTENIBILITÀ, VALORIZZAZIONE

E INTERVENTI FORESTALISVILUPPO LOCALE

PARTECIPATIVO

02 05 06 10

AGRICOLTURAVENETANumero Tre | Dicembre 2014

“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013.Organismo responsabile dell'attuazione: Veneto Agricoltura.

Autorità di gestione: Regione del VenetoDipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale" GIPA/NE/0014/2012

SPECIALE PSRPROGRAMMA SVILUPPO RURALE 2014-2020

SPECIALE PSRPROGRAMMA SVILUPPO RURALE 2014-2020

Page 2: Agricoltura Veneta n.3 2014

02 agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

Nuovo

Sostegno alla redditività delle aziende, ma anche mag-giore attenzione per l’ambiente e le risorse naturali; unapproccio più integrato nel raggiungimento degli obiet-tivi e un percorso più partecipato insieme ai soggetti checoncorrono allo sviluppo rurale della regione. Sonomolte le novità contenute nella proposta di Programmadi sviluppo rurale 2014-2020 elaborata dalla Regionedel Veneto. Ecco le principali caratteristiche del testosu cui la Commissione europea ha elaborato le proprieosservazioni, a cui la Regione sta dando rispostanelle prossime settimane.

Competitività

Sarà innanzitutto un Psr più orientato a soste-

nere la competitività del sistema agricolo e

agroalimentare. Verrà potenziato il sostegno alla

redditività delle aziende agricole e la competiti-

vità dell’agricoltura in tutte le sue forme. Sarà

promossa l’introduzione di tecnologie innovative

per le aziende e la gestione sostenibile delle fo-

reste. Per questo scopi, che costituiscono la

“Priorità2” della politica europea di sviluppo

rurale, saranno destinati 461 milioni di euro,

pari al 38,9% delle risorse del programma.

Sostenibilità

Il nuovo Psr non mancherà di perseguire priori-

tari obiettivi di sostenibilità ambientale. Non

meno del 30% delle risorse sarà destinato a prio-

rità di carattere agro-climatico-ambientali. Per

preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosi-

stemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura,

sono stati previsti 296,5 milioni di euro. Per in-

centivare l’uso efficiente delle risorse e il pas-

saggio ad un’economia a basse emissioni di car-

bonio, sono stati invece riservati 64,7 milioni di

euro.

Semplificazione

Le novità del nuovo programma non si limi-

tano solo ai suoi obiettivi e ai suoi contenuti. La

struttura stessa del Psr Veneto sarà molto di-

versa rispetto alla precedente. È stato drastica-

mente ridotto il numero di misure, passate da 37

a 13 e quello degli interventi, da 102 a 45. La

strategia del Psr Veneto 2014-2020 mira a per-

seguire pochi ma importanti obiettivi, concen-

trando le risorse per massimizzarne l’efficacia.

La crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dei ter-

ritori, dei sistemi e delle popolazioni dell’Unione euro-

pea rappresenta la priorità generale della strategia “Eu-

ropa 2020”, da perseguire attraverso l’insieme delle

politiche e delle risorse programmate per i prossimi anni.

Diversi fondi strutturali e di investimento europei, de-

nominati “Fondi SIE”, concorrono alla realizzazione di

tale obiettivo, sulla base delle risorse finanziarie rese di-

sponibili dal bilancio dell’UE. Le priorità di investimento

di ciascun fondo derivano dal Quadro strategico comune

che individua le linee guida cui deve ispirarsi sia la pro-

grammazione nazionale, attraverso un Accordo di Par-

tenariato stipulato tra lo Stato e la Commissione euro-

pea, che la programmazione regionale, attraverso i propri

programmi operativi, per ottenere il massimo impatto

dagli interventi. Per il settore agricolo e rurale interviene

il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FE-

ASR), con il regolamento (UE) n. 1305/2013, che pre-

vede che il sostegno del FEASR alla strategia “Europa

2020” sia assicurato attraverso le seguenti sei priorità

dello sviluppo rurale:

1) Promuovere il trasferimento di conoscenze e di innovazione

2) Potenziare la redditività e la competitività dell’agricoltura

3) Promuovere l’organizzazione della filiera alimentare

4) Preservare e valorizzare gli ecosistemi

5) Incentivare l’uso efficiente delle risorse naturali

6) Adoperarsi per l’inclusione sociale e lo sviluppo eco-

nomico delle zone rurali

Queste priorità si articolano in 18 “aspetti di interesse” (focus

area) che rappresentano, nella pratica, gli obiettivi del Pro-

gramma di sviluppo rurale, insieme ai 3 obiettivi trasversali di

“Europa 2020” (innovazione, ambiente e mitigazione dei cam-

biamenti climatici e l’adattamento ad essi).

Sulla base di questo quadro di riferimento e di queste prio-

rità, la Regione ha valutato e definito i fabbisogni di sviluppo

delle aree rurali, per individuare poi le conseguenti possibili

soluzioni e prospettive di miglioramento, che hanno per-

messo di disegnare la strategia da attivare attraverso le risorse

del PSR 2014-2020 e le misure d’intervento della nuova pro-

grammazione regionale, con il costante contributo degli

operatori e degli imprenditori del sistema e delle relative rap-

presentanze riunite nell’ambito del Tavolo di partenariato.

IL NUOVO LOGO DEL PSR VENETOUna mano si prende cura della terra e dei suoi frutti:

è l’immagine al centro del nuovo logo del Psr Veneto

2014-2020, che vuole sintetizzare l’idea del sostegno

al mondo agricolo e all’ambiente rurale della nostra

regione. Sta accompagnando le iniziative 2014-2020,

per contribuire a rendere riconoscibile e immediata

la comunicazione del nuovo Psr.

Un logo dagli elementi semplici e lineari. Le stesse

caratteristiche che hanno ispirato l’elaborazione del

nuovo Programma di sviluppo rurale.

NOTA BENE

Tutte le informazioni riportate

negli articoli di questo numero

speciale di “Agricoltura Ve-

neta” si riferiscono ai conte-

nuti della proposta di

Programma di Sviluppo Rurale

adottata dalla Giunta e dal

Consiglio Regionale e sottopo-

sta il 22 luglio 2014 alla Com-

missione europea. Il negoziato

con la Commissione è tutt’ora

in corso. Pertanto specifici

aspetti del futuro Psr e la

stessa ripartizione delle ri-

sorse, potranno subire delle

modifiche proprio a seguito del

negoziato. Questa pubblica-

zione ha principalmente uno

scopo divulgativo e mira a far

conoscere l’impianto generale

del futuro programma la cui

versione definitiva verrà ap-

provata nel 2015.

IL CONTRIBUTO DELLO SVILUPPO RURALEALLA STRATEGIA EUROPA 2020

LA STRUTTURA DEL PSR VENETO

Page 3: Agricoltura Veneta n.3 2014

03agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

Flessibilità

La nuova programmazione si basa su un ap-

proccio più flessibile e integrato. Le misure

non sono più “chiuse” in assi, con un obbligo

di una spesa minima per ciascuno di essi. È

stata data facoltà agli Stati membri e alle Re-

gioni decidere quali misure impiegare (e

come) per raggiungere gli obiettivi fissati in

base alle sei priorità “europee” e ogni Psr deve

contenere almeno quattro di queste sei prio-

rità.

Partecipazione

Altra novità del nuovo Psr è l’alto grado di

partecipazione da parte dei soggetti dei prin-

cipali ambiti interessati allo sviluppo rurale re-

gionale. Per la prima volta è stata attivata una

modalità di consultazione diretta del Parte-

nariato regionale interamente online attra-

verso una piattaforma dedicata. Sono state ri-

cevute e analizzate 728 osservazioni e

proposte, 49 documenti, da parte di 59 diversi

soggetti del Partenariato regionale. Tutti con-

tributi che hanno concorso alla definizione

del Psr.

Risorse

La dotazione complessiva del programma per il

periodo 2014-2020 ammonterà in totale a 1 mi-

liardo e 184 milioni di euro, ovvero 142 milioni

in più della precedente programmazione. L’am-

montare complessivo sarà finanziato per il 43%

dall’Unione Europea attraverso il Feasr (Fondo

europeo agricolo per lo sviluppo rurale), per il

40% dallo Stato italiano e per il 17% dalla Re-

gione del Veneto.

Per il futuro Programma di SviluppoRurale del Veneto è il momento delconfronto. Si sta svolgendo proprio inqueste settimane il negoziato tra laCommissione europea e la Regione delVeneto in vista dell’approvazione defi-nitiva del Psr 2014-2020. La base di par-tenza è il testo della proposta diprogramma inviata dal Veneto il 22 lu-glio scorso, alla quale si è aggiunta laversione definitiva dell’Accordo di par-tenariato Ue-Italia approvato il 29 otto-bre, ovvero la cornice programmatorianazionale di tutti i fondi strutturali ed’investimento di origine europea,compreso quello per lo sviluppo rurale.L’iter negoziale prevede un primo pe-riodo (durato più di 4 mesi) a disposi-zione della Commissione per analizzaree valutare la proposta di programma.Al termine di questa fase la Commis-sione elabora le proprie osservazioni ele invia all’Autorità di gestione, in que-sto caso il Dipartimento Agricoltura eSviluppo rurale. Inizia da qui la seconda

fase del negoziato, durante la quale laRegione del Veneto dovrà far proprie leosservazioni della Commissione modi-ficando eventualmente il testo del pro-gramma. Solo al termine del negoziatoarriverà la definitiva approvazione daparte delle autorità europee, alla qualepotrà fare seguito anche l’approvazionedefinitiva del Psr a livello regionale.Dai primi contatti informali con la Com-missione, i principali argomenti in di-scussione riguardano il recepimento dielementi obbligatori inseriti nella ver-sione finale dell'accordo di partenariatoItalia, le risorse da destinare allo svi-luppo delle aree rurali e in particolareagli interventi sulle infrastrutture perdiffondere la banda larga, nonché ledotazioni finanziarie minime che i rego-lamenti prevedono per gli interventiagro-climatico-ambientali. Il confrontoè incentrato anche sul ritorno della coo-perazione nel quadro dell’approccioLeader e sulla revisione complessivadel piano finanziario.

9,9%

5,4%

25,0%

12,6%

38,9%

6,6%

Priorità europee e risorse Psr Veneto 2014-2020

(proposta di riparto)

Psr Veneto 2014-2020

il cofinanziamento

Vincoli finanziari

programmazione 2014-2020

P1 - Trasferimento delle conoscenze

P2 - Redditività aziende agricole

P3 - Organizzazione delle filiere

Unione Europea

Stato Italiano

Regione Veneto

Quota minima ambiente*

Quota minima Leader*

Quota non vincolata

* Le quote dovranno tenere conto anche

del contributo al Programma nazionale

P4 - Ecosistemi

P5 - Uso efficiente risorse

P6 - Sviluppo aree rurali

17%

43%

40%65% 5%

30%

In corso il negoziato sul Psr tra Regione e Commissione Ue

DALLE OSSERVAZIONI ALL’APPROVAZIONE: LA FASE DEL CONFRONTO

Le misure del Programma nazionale

di sviluppo rurale 2014-2020

Gestione delrischio(1 miliardo 640 milioni)

Biodiversitàanimale(200 milioni)

Piano irriguo(300 milioni)

importi in euro

Page 4: Agricoltura Veneta n.3 2014

04 agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

Perché il trasferimento delle conoscenze e l’innovazione mi dovrebbero interessare?Gli imprenditori come te sono i veri protagonisti degli interventi che mi-

rano all’aumento delle competenze e delle conoscenze per migliorare la

competitività della tua azienda, la gestione efficiente delle risorse, la per-

formance ambientale delle filiere e dei sistemi economici rurali, puntando

a incrementare le tue conoscenze e a valorizzare le tue idee. Sebbene i be-

neficiari di alcune delle misure comprese nella Priorità 1 siano gli enti di

formazione, di informazione e di consulenza, i reali destinatari di tutte le

misure di questa priorità sono gli imprenditori agricoli e forestali.

Come faccio ad innovare la mia attività?Le misure della “Priorità 1”, ed in particolare la Misura 16, consentono di

dare un risvolto operativo all’innovazione, partendo prioritariamente dalle

idee degli imprenditori e stimolando le innovazioni in grado di produrre cam-

biamenti economici, sociali, organizzativi. Per innovare bisogna mettersi in

gioco. Sapere che in questo processo non sei da solo, ma accompagnato dal-

l’Amministrazione regionale attraverso il Programma di sviluppo rurale rap-

presenta solo un elemento complementare all’aspetto più importante: la tua

volontà e voglia di realizzare un cambiamento nella tua impresa.

Come posso incrementare il capitale delle mie conoscenze?Non vi è macchinario e attrezzatura che può sostituire le tue conoscenze

e la tua capacità di affrontare i problemi e le sfide che il confronto con il

mercato quotidianamente ti pongono. Grazie alla Misura 1 e alla Misura

2, è possibile accedere a servizi di formazione, di assistenza tecnica e di

consulenza e rimanere aggiornati non solo sugli aspetti tecnici specifici del

tuo ambito di attività, ma anche sugli aspetti organizzativi e gestionali, ol-

tre a quelli legati alla sostenibilità ambientale della tua impresa.

Sento parlare di cooperazione: di cosa si tratta?Per superare svantaggi economici, ambientali e di altro genere, l’unica via

d’uscita può essere collaborare con altre aziende e anche con altri soggetti.

La Misura 16 ha proprio l’obiettivo di sostenere iniziative volte ad ag-

gregare e organizzare i vari soggetti sul territorio e realizzare in modo co-

ordinato un progetto comune. Diverse sono le forme di cooperazione che

possono trovare finanziamento: cooperazione per la creazione di filiere

corte, anche grazie ad attività promozionali; azioni congiunte e progetti

comuni per sostenere le priorità ambientali; cooperazione di filiera per

l’approvvigionamento di biomasse per la produzione alimentare ed ener-

getica; il sostegno alla diversificazione verso attività extra-agricole quali

l’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’educazione alimentare ed

ambientale. A queste si aggiunge il sostegno per forme di cooperazione

con risvolti innovativi, i cosiddetti Gruppi Operativi.

INNOVAZIONE, FILIERA DELLA CONOSCENZA E CAPITALE UMANO

I Gruppi Operativi sono la sede in cui diversi attori,siano essi agricoltori, ricercatori, consulenti, imprese,associazioni ambientaliste e dei consumatori, gruppi diinteresse e organizzazioni non governative (Ong), sonochiamati a collaborare al fine dell’avanzamento dell’in-novazione nel settore agricolo e forestale. A loro spettaanche il compito di condividere i risultati e le espe-rienze a livello comunitario mediante la rete del PParte-nariato Europeo per l’Innovazione in materia diproduttività e sostenibilità dell’agricoltura (Pei-Agri). La funzione del Pei è favorire la connessione tra ricercae pratica agricola, informando la comunità scientificasul fabbisogno di ricerca del settore agricolo e incorag-giando la messa in pratica, su larga scala e in tempi piùbrevi, delle innovazioni già realizzate nelle aziende. Indefinitiva la missione del Pei è promuovere un settoreagricolo e forestale europeo competitivo e sostenibile,in grado di “ottenere di più con meno” e in armoniacon l’ambiente.

P.E.I.I GRUPPI OPERATIVI E IL PARTENARIATO EUROPEO

PER L’INNOVAZIONE

Domande e Risposte

PRIORITÀ STRATEGICA REGIONALE

Page 5: Agricoltura Veneta n.3 2014

05agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

Sono previsti incentivi per i giovani che vogliono fare l’agricoltore?Se hai un’età compresa tra i 18 e i 40 anni, non hai mai condotto

un’azienda agricola come capo azienda e intendi impegnarti profes-

sionalmente in agricoltura, puoi accedere alla misura 6.1 per l’inse-

diamento di giovani agricoltori. La Regione per incentivare l’avvio di

una nuova impresa intende concedere un premio fino a 50 mila euro.

Per accedere agli aiuti il giovane deve presentare un Piano per lo svi-

luppo aziendale, attraverso il quale definisce e descrive gli obiettivi del

suo progetto e indica le misure che intende attivare per la sua realiz-

zazione.

In che modo posso sviluppare e migliorare la mia azienda?L’intervento 4.1.1 “Investimenti per migliorare le prestazioni e la so-

stenibilità globali dell’azienda” rappresenta lo strumento appropriato

per favorire l’ammodernamento aziendale.

Sono previsti contributi per tutta una serie di investimenti che permet-

tono di aumentare il reddito e la competitività dell’azienda, favorendo

l’innovazione, la differenziazione e la commercializzazione dei prodotti

agricoli, mediante, ad esempio, la costruzione o la ristrutturazione di

fabbricati, l’acquisto di nuove macchine e attrezzature, l’introduzione

nuove tecnologie che assicurino la tutela dell’ambiente. Il contributo può

essere erogato in conto capitale (40% della spesa, che arriva fino al 60%

se sei un giovane agricoltore che vive in montagna), sotto forma di in-

teressi agevolati o garanzie sui mutui che l’azienda intende attivare.

E se voglio innovare la filiera produttiva?Con l’intervento 4.2.1 “Investimenti per la trasformazione e commer-

cializzazione dei prodotti agricoli” si possono sostenere i progetti di

ammodernamento delle strutture, delle attrezzature e degli impianti

delle imprese agroindustriali volti all’accrescimento del valore ag-

giunto dei prodotti agricoli. Il contributo, pari al 30%, (40% per le mi-

croimprese in zona montana), può essere erogato in conto capitale,

sotto forma di interessi agevolati o garanzie sui mutui che l’azienda in-

tende attivare.

Come posso valorizzare i prodotti della mia azienda?Gli agricoltori veneti hanno un’ampia possibilità di scelta per va-

lorizzare i loro prodotti, di fronte all’apertura dei mercati e alla con-

correnza mondiale, che spingono i consumatori a cercare maggiori

garanzie sulla provenienza e qualità dei prodotti. In Veneto ci sono

52 denominazioni Dop e Igp per i vini, 36 per ortaggi, frutta, riso,

olio, formaggi, prodotti animali e l’indicazione “prodotto di mon-

tagna”. L’agricoltura biologica è in costante crescita per export, fi-

liere corte, vendita diretta, in molte catene distributive, nei trasfor-

mati e nella ristorazione collettiva. Il marchio regionale “Qualità

Verificata”, infine, permette ai produttori di qualificare i propri

prodotti e indicare la regione d’origine con 62 disciplinari per or-

tofrutta, cereali, piante a produzione integrata e 4 per carne e latte

di alta qualità.

Sono previsti contributi per sostenere la qualità? Gli agricoltori che inizieranno a valorizzare i propri prodotti po-

tranno usufruire del supporto della Misura 3 “Adesione ai regimi di

qualità”, che rimborsa i costi della certificazione e finanzia le atti-

vità di promozione. La novità del nuovo Psr è l’accesso alla misura

attraverso le forme associative di produttori, con forte riduzione de-

gli adempimenti per l’agricoltore e maggiore integrazione nelle fi-

liere.

Lo sviluppo dei territori e dell’occupazione aumenta attraverso il consolida-mento dei rapporti e delle relazioni all’interno della filiera produttiva, tra leimprese di produzione, trasformazione e commercializzazione, ma anche traEnti e istituzioni locali. A questo scopo saranno attivati ancora i “PProgetti in-tegrati di filiera”, che hanno lo scopo di incrementare il valore aggiunto efavorire la gestione di una adeguata massa critica di prodotto in tutte le fasidella filiera produttiva. Lo strumento prevede l’attivazione integrata di di-verse misure del Psr finalizzate a raggiungere obiettivi specifici e settoriali,che prevedono il sostegno di investimenti aziendali, agroindustriali e di qua-lificazione delle produzioni.

P.I.F.STRUMENTO PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE, DELLE FILIERE E DEL SISTEMA

3

5

Domande e Risposte RITORNA IL PACCHETTO GIOVANI

Per assicurare al giovane neoinsediato una prospettiva di sviluppo e red-

dito per la sua impresa. Sulla scia delle positive esperienze condotte in

questi ultimi anni, il Psr ripropone il progetto integrato aziendale più

noto come Pacchetto Giovani.

Questo strumento consente di finanziare, oltre al premio per l’inse-

diamento, anche l’attivazione di altre misure e interventi relativi a:

- ammodernamento fabbricati, macchine e attrezzature (intervento 4.1.1)

- investimenti a finalità ambientale (sottomisura 4.4 per il sostegno per

investimenti non produttivi)

- nuove iniziative connesse con l’attività agricola (intervento 6.4.1 per in-

vestimenti volti alla diversificazione delle attività delle imprese agricole).

PRIORITÀ STRATEGICA REGIONALE

Page 6: Agricoltura Veneta n.3 2014

06 agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

Quali sono le principali novità per gli in-

terventi agroambientali?

Sono previste diverse novità, tra cui la con-

servazione delle praterie seminaturali ricche

di specie, che riguarda tutto il territorio ve-

neto. Inoltre saranno sostenuti interventi spe-

cifici per le superfici di pianura come: la ri-

qualificazione e il mantenimento della rete

idraulica minore; l’introduzione e la conser-

vazione di fasce inerbite e i canali erbosi (os-

sia bande vegetali lineari che si configurano

come vie d’acqua superficiali temporanee);

il mantenimento delle tecniche di agricol-

tura conservativa e l’introduzione della mi-

nima lavorazione (tra le tecniche agronomi-

che a ridotto impatto ambientale); gli

impegni con specifiche finalità paesaggisti-

che previsti dall’intervento 10.1.2 “Ottimiz-

zazione ambientale delle tecniche agrono-

miche ed irrigue”.

Come cambieranno i pagamenti agroam-

bientali rispetto alla passata programma-

zione?

Il PSR ripropone tutte le principali azioni e

tematiche agroambientali previste dal pre-

cedente Programma, nonostante la modi-

fica dell’impianto complessivo della PAC,

che prevede una serie di nuovi adempimenti

compresi nel greening, per le aziende con su-

perficie superiore ai 10 ettari. Gli impegni

agroambientali che verranno assunti dai be-

neficiari dei diversi interventi saranno ade-

guatamente compensati dai pagamenti, te-

nendo conto sia dei maggiori costi sostenuti

che dei minori redditi derivanti dall’ade-

sione agli impegni.

Perché converrà sempre di più puntare sul-

l’agricoltura biologica?

Intraprendere o mantenere l’agricoltura bio-

logica rappresenta una scelta decisiva, sia

per i vantaggi ambientali, sia per i possibili

sbocchi produttivi e di diversificazione per la

propria azienda. Per questo motivo la “Mi-

sura 11” intende sostenere l’adesione a tale

metodo sull’intera superficie aziendale. E’

inoltre possibile completare l’adesione al

PSR attraverso impegni a superficie mirati,

ad esempio, al mantenimento di elementi

naturalistici e del paesaggio, come le siepi, i

biotopi e le aree umide.

Quali vantaggi ho aderendo ai pagamenti

agro-climatico-ambientali?

L’adesione alle misure agro-climatico-

ambientali consente un miglioramento del-

l’assetto gestionale della propria azienda

agricola. L’agricoltore è spesso impegnato ad

ottimizzare l’utilizzo di fertilizzanti e fito-

farmaci, a sostenere l’adozione di tecniche di

gestione innovative o non convenzionali e ad

incrementare la biodiversità faunistica e flo-

ristica. Il pagamento ad ettaro, che si riceve

per l’adesione agli impegni agroambientali,

permette all’azienda di dare continuità a

queste tecniche gestionali, senza compro-

mettere la propria redditività.

Allevo razze autoctone o locali: è previsto

un sostegno per questa attività?

L’intervento 10.1.7 – “Biodiversità, allevatori

e coltivatori custodi” è indirizzato a tutti co-

loro che allevano in purezza specie bovine,

ovine, equine, iscritte a libri genealogici e

agli avicoli iscritti ai registri.

Molte di queste specie in via di estinzione,

SOSTENIBILITÀ DELLA GESTIONE E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE

Dal 2015 gli agricoltori che percepi-scono il pagamento di base avranno di-ritto al pagamento greening checostituisce una delle cinque compo-nenti del nuovo sostegno dei paga-menti diretti della Politica agricolacomune. Per accedervi, gli agricoltoridevono rispettare congiuntamente,sulla superficie aziendale ammissibile,tre pratiche agricole benefiche per ilclima e l'ambiente: la diversificazionedelle colture (sopra i 10 ettari), il man-tenimento dei prati permanenti e lapresenza di aree di interesse ecologico– EFA (sopra i 15 ettari).Il greening riguarda le superfici semi-native e i prati. In molti ambiti gli impe-gni richiesti sono già applicati dagliagricoltori o possono essere applicaticon alcuni adattamenti. Il valore del pa-gamento del greening è calcolato subase individuale e costituisce circa il50% del valore del pagamento di base.I pagamenti nell'ambito del Pro-gramma di sviluppo rurale devonotener conto delle pratiche previste dalgreening; in altre parole, il Psr nonpotrà remunerare gli impegni del gree-ning già compensati dal relativo paga-mento, per evitare un possibile“doppio finanziamento”, ovvero che lostesso impegno sia pagato sia dalgreening che dal Psr.Le aziende che rientrano nel “Regimeper i piccoli agricoltori”, sono esentatedal rispetto dei vincoli imposti dalgreening.

IL GREENING E IL PSR

Domande e Risposte

PRIORITÀ STRATEGICA REGIONALE

Page 7: Agricoltura Veneta n.3 2014

07agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

come ad esempio le razze bovine Rendena,

Grigio alpina, Burlina o le razze ovine Al-

pagota, Brogna, Lamon, e Foza, rappresen-

tano un patrimonio della zootecnia veneta di

montagna. Questo intervento consente di

compensare lo sforzo e l’impegno, anche

economico, di allevare soggetti adatti alle

specifiche condizioni ambientali, anche se

non particolarmente produttivi.

La condizionalità, anche per il 2015, costi-tuirà precondizione sia per percepire gliaiuti diretti della Pac (limitatamente allosvolgimento dell'attività agricola e zootec-nica od alla superficie agricola del-l'azienda), che per accedere alle misure disviluppo rurale, per quanto riguarda alcunemisure a superficie. Inoltre, per le misure ditipo agroambientale del Psr, sussisteràsempre l'obbligo aggiuntivo del rispetto dei“Requisiti minimi” relativi all'uso dei ferti-lizzanti e dei prodotti fitosanitari. Gli obblighi di condizionalità continuerannoad essere applicati anche agli agricoltoriche percepiscono aiuti nell'ambito dei pro-grammi di sostegno per la ristrutturazionedei vigneti, l'estirpazione dei vigneti o lavendemmia verde (OCM Vino). Dal 2015 leregole di condizionalità verranno legger-mente modificate per adeguarsi al nuovoquadro della programmazione europea. Gliagricoltori, pertanto, per evitare riduzioni oesclusioni dei pagamenti dovute a non con-formità riscontrate nell'ambito della condi-zionalità, devono rispettare gli impegni cosìcome individuati nella normativa comunita-ria, nazionale e regionale di riferimento. Leaziende che rientrano nel “Regime per i pic-coli agricoltori”, non saranno oggetto deicontrolli previsti dalla condizionalità.

LA CONDIZIONALITA’ NEL 2015

L’iniziativa è indirizzata ad agricoltori chehanno introdotto o mantengono tecnichedi agricoltura conservativa. Il progetto, fi-nanziato attraverso il programma Life+Politica e gestione ambientale, mira a di-vulgare i risultati sperimentali e le analisitecnico-economiche sull’agricoltura con-

servativa abbinata a pratiche innovative digestione dei terreni agricoli. Tali pratichehanno l’obiettivo di contenere i costiaziendali e migliorare le funzioni ecologi-che del suolo. L’iniziativa interessa in par-ticolare agricoltori, agronomi, associazionie aziende operanti nel settore agricolo,che hanno già aderito alla “Sottomisura214/i - azione 1” del Psr 2007-2013, o ade-riranno alla nuova azione volta al mante-nimento e all’introduzione dell’agricolturaconservativa nell’ambito del Psr 2014-2020. SSito web: www.lifehelpsoil.eu

AGRICOLTURA CONSERVATIVA E PRATICHE INNOVATIVE: IL PROGETTO HELPSOIL

Chi può beneficiare dei contributi per gli in-

terventi forestali ?

Soggetti pubblici o privati, anche in forma as-

sociata, proprietari o gestori di foreste (es. Co-

muni, Comunità Montane, Regole, Consorzi,

Privati singoli o associati.) e in certi casi anche

le piccole e medie imprese forestali come le

ditte boschive anche contoterziste o le segherie.

Di quali interventi posso usufruire?

Sono previsti finanziamenti a sostegno dei prin-

cipali investimenti forestali come la costruzione

o manutenzione delle strade silvopastorali, i

miglioramenti boschivi ed il recupero di foreste

danneggiate da vento, neve o da dissesti idro-

geologici anche con interventi di difesa idro-

geologica. Inoltre è possibile, anche per le pic-

cole e medie imprese, ottenere aiuti per

acquistare macchinari forestali per il lavoro in

bosco o per l’impiego in azienda o in segheria,

oltre che per realizzare piazzali di deposito o

strutture per il ricovero di legname e macchi-

nari. Per i proprietari boschivi interessati, infine,

è previsto il finanziamento per la predisposi-

zione del piano di assestamento forestale. E’

possibile anche realizzare imboschimenti di ter-

reni agricoli e non agricoli non in zona montana

o creare sistemi agroforestali in cui si associa la

coltivazione agraria a quella forestale e vice-

versa.

Ho degli obblighi particolari o degli impegni

da rispettare?

E’ importante chiarire che gli obblighi sono

delle condizioni da soddisfare per poter essere

ammessi a contributo e possono riguardare il be-

neficiario, che ad esempio deve avere la dispo-

nibilità del terreno per un certo numero di anni,

o l’intervento stesso che non deve essere ripetuto

sullo stesso sito a distanza di poco tempo.

Gli impegni, invece, sono condizioni che de-

vono essere soddisfatte durante e dopo l’esecu-

zione dell’intervento e possono riguardare, ad

esempio, l’obbligo di mantenere per un certo nu-

mero di anni la medesima destinazione d’uso

dell’intervento.

La mia azienda è in zona montana o all’in-

terno della Rete Natura 2000: più vantaggi o

svantaggi ?

Alcuni interventi forestali possono essere fi-

nanziati solo in zona montana (ad esempio le

strade silvopastorali), mentre chi rientra nella

Rete Natura 2000 o in altre aree con svantaggi

orografici o strutturali ha la precedenza nella as-

segnazione dei contributi.

Non ci sono svantaggi particolari per chi opera

nella Rete Natura 2000; chi deve fare interventi

selvicolturali (es. miglioramenti boschivi) non

ha l’obbligo della Vinca (Valutazione di inci-

denza ambientale) ma solo di rispettare le buone

pratiche selvicolturali, come cercare di evitare di

eseguire gli interventi in prossimità dei siti di ni-

dificazione o cova nel periodo primaverile, rila-

sciare una certa aliquota di legno morto in loco

o evitare di tagliare piante con nidi abitati.

INTERVENTI FORESTALIDomande e Risposte

Page 8: Agricoltura Veneta n.3 2014

08 agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

7

8

3

6

5

8

7

+

7

LE MISURE E I BENEFICIARI DEL PSR 2014-2020

Finanziamenti, bandi, provvedimenti: ogni mese tutte le novità sul Psre sul mondo dello sviluppo rurale del Veneto nella tua email.

Iscriviti alla newsletter “Sviluppo Rurale del Veneto” inviando la tua

richiesta all’indirizzo di posta elettronica:

[email protected]

Page 9: Agricoltura Veneta n.3 2014

09agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

IL NUOVO PSR PER LA MONTAGNA2014-2020

Cresce il sostegno del Programma disviluppo rurale alla montagna e allasua agricoltura. Per il periodo 2014-2020 la proposta di Psr Veneto adot-tata dalla Regione prevede unarticolato approccio per supportare leattività agricole delle zone montane eallo stesso tempo aiutare lo sviluppocomplessivo di queste aree.

Ci sono misure o interventi spe-

cifici per la montagna?

Nel prossimo Psr è stata confer-

mata l’attivazione della specifica

misura “Indennità compensativa

in zona montana” che prevede il

pagamento di un contributo per

l’agricoltore che svolge attività in

montagna.

Una novità è data invece all’inter-

vento “Avviamento di microim-

prese agricole in zone rurali di

montagna” che sostiene, me-

diante l’erogazione di un aiuto

forfettario, il mantenimento del-

l’attività agricola svolta da piccole

aziende con lo scopo di limitare i

fenomeni di abbandono dei ter-

reni e contribuire così alla tutela

ambientale e paesaggistica del ter-

ritorio.

E’ prevista un’assegnazione spe-

cifica di fondi per la zona mon-

tana?

Sì, ci saranno specifiche riserve di

fondi per coloro che conducono

aziende in zona montana per so-

stenere le iniziative imprendito-

riali di ammodernamento e

sviluppo delle aziende agricole e

delle microimprese agroalimen-

tari.

La Regione del Veneto ritiene

strategico l’obiettivo della perma-

nenza in zona montana degli agri-

coltori e, in particolare dei giovani

imprenditori e per questo riser-

verà il 25% dei fondi stanziati

negli interventi 4.1.1 (Investi-

menti per migliorare le presta-

zioni e la sostenibilità globali

dell’azienda) e 6.1.1 (Insedia-

mento di giovani agricoltori).

Se svolgo la mia attività in mon-

tagna potrò usufruire di contri-

buti maggiori?

Molte delle misure del prossimo

Psr prevedono livelli di contributo

specifici e maggiorati per chi

svolge la propria attività in aree

montane. Ad esempio gli investi-

menti produttivi nelle aziende

agricole, sono superiori del 10%

rispetto a quelli effettuati in altre

zone, mentre ai progetti realizzati

da giovani agricoltori viene asse-

gnato un contributo del 60%.

Nel settore della trasformazione

dei prodotti agricoli per le mi-

croimprese (come i piccoli casei-

fici) la percentuale di contributo è

del 40%, mentre in pianura è li-

mitata al 30%

Inoltre, per alcuni interventi, i

bandi comprenderanno anche cri-

teri di priorità specifici per quelle

aziende che operano in zone di-

sagiate per l’eccessiva altitudine e

pendenza dei terreni coltivati.

Sono previsti interventi per lo

sviluppo generale delle aree

montane?

La strategia per lo sviluppo locale

partecipativo, che troverà attua-

zione attraverso l’approccio Lea-

der e i Gruppi di azione locale,

avrà come riferimento prioritario

proprio la montagna nella scelta

delle aree dove operare. Nell’am-

bito delle azioni che potranno es-

sere attivate dai Gruppi di azione

locale è previsto un intervento

specifico. Consisterà nel sostegno

delle microimprese agricole in

zone rurali di montagna (6.3.1). Il

finanziamento sarà subordinato

alla presentazione di un piano

aziendale e andrà a compensare

spese per l’avviamento dell’atti-

vità e per gli investimenti collegati

al piano aziendale.

Quale sostegno dà il Psr agli in-

terventi che tutelano l’ambiente

montano dal punto di vista agro-

ambientale?

Gli agricoltori che operano in

montagna e in collina possono

fruire di aiuti specifici per inter-

venti come il recupero di prati e

pascoli degradati. Questi inter-

venti contribuiscono alla tutela

del paesaggio e al recupero della

biodiversità naturalistica di questi

luoghi, oltre a prevenire il disse-

sto idrogeologico superficiale.

Inoltre vengono promossi inter-

venti di mantenimento delle su-

perfici prative e pascolive, anche

con riferimento a tipologie di

prato e pascolo seminaturali ric-

chi di specie, ossia a formazioni

erbacee che conservano molte

specie floristiche spontanee e rare

o che sono frequentate da specie

animali di interesse conservazio-

nistico legate tipicamente all’am-

biente di prateria alpina.

Durante la programmazione 2007-2013 il Psr Veneto ha riservato unaparticolare attenzione per quantioperano in montagna in ambitoagricolo. Oltre il 35% delle risorsesono state orientate proprio versole aree montane. In termini di do-mande finanziate il 49% ha fatto ri-ferimento a misure legateall’attività agricola in montagna e intermini di beneficiari il 29% dell’in-tero programma ha riguardato chiopera in zone montane.

“TERRE ALTE” IL PSR 2007-2013

Domande e Risposte

Page 10: Agricoltura Veneta n.3 2014

10 agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

Inizia una nuova fase per la crescita delle zone ruralidel Veneto. Strategie più mirate e azioni più concen-trate, le priorità per il Leader 2014-2020.

Far emergere le potenzialità delle aree rurali

con problemi di sviluppo, favorendo una cre-

scita equilibrata dei territori e delle sue colletti-

vità. A questo punta lo sviluppo locale parteci-

pativo sostenuto dal Feasr (Fondo europeo

agricolo per lo sviluppo rurale), attraverso il Psr

2014-2020.

La cornice di riferimento è il nuovo approccio

per lo “sviluppo locale partecipativo” (Clld,

Community local level development) messo in

campo dall’Unione europea, con l’obiettivo di

contribuire a promuovere l’inclusione sociale,

l’occupazione e lo sviluppo economico delle

aree rurali. Anche sulla scorta dell’ esperienza

dell’Asse 4 Leader 2007-2013, la Regione in-

tende concentrare l’azione verso i territori mar-

ginali che esprimono effettive esigenze e poten-

zialità di sviluppo, puntando allo stesso tempo a

razionalizzare la governance locale. Rispetto al

precedente periodo di programmazione sarà fon-

damentale migliorare la qualità della progetta-

zione e l’efficacia delle strategie e delle relative

performances.

Questo modello persegue uno sviluppo locale in-

tegrato su scala sub-regionale con il contributo

di tutte le forze e componenti locali. Protagoni-

sti di questo strumento sono quindi gli attori lo-

cali associati in una partnership di natura mista

(pubblico-privata), che svolge anche il conse-

guente ruolo operativo (Gruppo di azione lo-

cale-Gal).

Alle spalle di ciascun gruppo di azione deve es-

sere presente una precisa strategia di sviluppo,

progettata con il contributo e la partecipazione

di tutte le parti interessate. Elementi e requisiti

fondamentali sono la definizione del territorio e

della popolazione interessati, l’analisi delle esi-

genze e delle potenzialità di sviluppo, la defini-

zione della strategia, dei suoi obiettivi su scala

locale e dei conseguenti interventi da attivare.

L’azione di questi soggetti viene indirizzata

verso una serie di “ambiti di interesse” specifici.

Sono tre gli interventi previsti dalla “Mi-sura 19” dedicata al supporto dello svi-luppo locale di tipo partecipativo. Ilprimo riguarda il sostegno all’anima-zione dei territori e alla preparazionedella strategia; il secondo comprende leazioni di sviluppo (misure) previstedalla strategia; il terzo, infine, la ge-stione e l’animazione territoriale deigruppi di azione locale.Gli interventi si rivolgono al supportodella progettazione e gestione di strate-gie per lo sviluppo da parte di soggettilocali che si associano nella partnershipche affiderà il ruolo operativo (gestio-nale e amministrativo) al Gal. Per quanto riguarda l’attuazione vera epropria della strategia, ciascun Gal di-spone di un set di misure attivabili traquelle previste dal Psr: trasferimento diconoscenze e azioni d’informazione (Mi-sura1); regimi di qualità dei prodottiagricoli e alimentari (Misura 3); investi-menti in immobilizzazioni materiali (Mi-sura 4); sviluppo delle aziende agricolee delle imprese (Misura 6); servizi dibase e rinnovamento dei villaggi nellezone rurali (Misura 7); investimenti nellosviluppo delle aree forestali e migliora-mento della redditività delle foreste (Mi-sura 8); cooperazione (Misura 16).Un contributo specifico allo sviluppo lo-cale deriva in particolare dalla Misura 7- “Servizi di base e rinnovamento deivillaggi nelle zone rurali”. Due inter-venti infatti saranno attivati esclusiva-mente nell’ambito del Leader . Si trattadel sostegno alle infrastrutture e all’in-formazione per lo sviluppo del turismosostenibile e al recupero e alla riqualifi-cazione del patrimonio dei villaggi e delpaesaggio rurale.

SUPPORTO ALLO SVILUPPO LOCALE: INTERVENTI E RISORSE

7

Ambiti d’interesse 2014-2020Gruppi di azione locale (GAL)

1Diversificazione economica e sociale nelle areerurali

2 Turismo sostenibile

3Valorizzazione del patrimonio culturale e naturaledelle aree rurali

4 Cura e tutela del paesaggio

5Valorizzazione e gestione delle risorse ambientalie naturali

6 Sviluppo delle filiera dell’energia rinnovabile

7Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemiproduttivi locali

GOVERNANCE, GESTIONE E SVILUPPO DEI TERRITORI

PRIORITÀ STRATEGICA REGIONALE

Page 11: Agricoltura Veneta n.3 2014

11agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

OLTRE 62MILA DOMANDE FINANZIATEPsr 2007-2013, Dati e Risultati

In termini assoluti il Programma di sviluppo rurale 2007-2013 ha finora finan-ziato 62.712 domande (al 17 novembre). Oltre la metà delle domande riguardal’Asse 2 per il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale (33.568), checomprende anche le numerose indennità compensative pluriennali per gli agri-coltori delle zone montane. Le domande finanziate per la competitività del set-tore agricolo e forestale (Asse 1) sono state invece 26.748. Una valutazione aparte riguarda l’Asse 3 per la qualità della vita delle zone rurali e la diversifi-cazione dell’economia. Alle 569 domande di questo asse vanno aggiunte quellefinanziate a sostegno dello sviluppo locale attraverso l’Asse 4 Leader, che a suavolta ha fatto registrare 1.827 domande finanziate.

Per quanto riguarda le risorse liquidate (ovvero quelle effettivamente erogateai beneficiari) il Psr Veneto ha raggiunto una quota complessiva di 860,8 milionidi euro. In questo caso sono le misure a sostegno della competitività a far regi-strare il maggior peso finanziario: per gli interventi dell’Asse 1 sono stati li-quidati 470,7 milioni di euro. Per le misure agroambientali, invece, il sostegnoammonta finora a 309,9 milioni di euro.

GiovaniUna delle maggiori novità di questa programma-zione è stata l’introduzione del Pacchetto giovani,l’insieme integrato di misure per favorire l’inse-diamento di nuovi agricoltori. In tutto le do-mande finanziate sono state 2.164 e le risorse giàerogate sono state pari a 122 milioni di euro.L’approccio integrato di questa soluzione si è di-mostrata efficace anche in termini di produttività.La variazione della produzione lorda vendibile dainterventi di ammodernamento (Misura 121) hafatto registrare un incremento del 36% nel casodei “pacchetti giovani”, contro il 26% della nor-male attivazione singola della “121”.

FiliereRicadute efficaci sono state misurate anche perun'altra delle misure più innovative del pro-gramma. Le aziende che hanno aderito ai Pro-getti integrati di filiera (PIF) hanno fattoregistrare una crescita del valore aggiunto lordo(VAL) del 23%, contro il 18% delle aziende sin-gole beneficiarie del programma. I progetti perl’incremento del valore aggiunto lunga la filieraproduttiva finanziati in Veneto sono stati in tutto38 e hanno coinvolto 1.443 imprese agricole e173 imprese di trasformazione e commercializ-zazione. Il sostegno economico è stato pari ad 81milioni di euro di risorse liquidate. Il settore viti-vinicolo è quello ad aver sfruttato maggiormentele opportunità di questa misura (29,9 milioni dirisorse liquidate), davanti al lattiero-caseario(14,7) e all’ortofrutta (11,5).

Si avvia verso la conclusione il Psr 2007-2013 che ha sostenuto lo sviluppo rurale in Veneto negli ultimi sette anni. L’avanzamento finanziario raggiuntoin questi mesi conferma l’efficace andamento della spesa di questa programmazione. Alla fine del mese di ottobre l’82,6% delle risorse programmate sonogià state liquidate ai beneficiari. Si tratta della seconda miglior performance finanziaria tra le regioni italiane con oltre 500 milioni di euro di dotazione:il Veneto si colloca alle spalle della Lombardia (88,8%), davanti al Piemonte (77,6%) e sopra la media nazionale di spesa di quasi dieci punti percentuale.

Veneto

Lombardia

Italia

Emilia Romagna

Piemonte

Toscana

Finale di programmazione in crescita perl’Asse 4 Leader del Programma di svilupporurale, che nel 2014 ha fatto registrare unacrescita consistente nell’avanzamento fi-nanziario e nella sua più generale attua-zione. Le risorse concesse, ovvero quelleper cui è stato approvato il finanziamento,hanno raggiunto quota 88,8 milioni dieuro.Sul fronte delle risorse liquidate, invece, il

livello di effettiva erogazione si è attestatoa 33 milioni di euro. La quota più consi-stente di risorse già liquidate spetta al mo-mento agli interventi per lo sviluppodell’ospitalità agrituristica (5,8 milioni). A4,9 milioni si attestano invece gli interventiper il patrimonio storico-architettonico(Misura 323-2), mentre per l’ammoderna-mento delle aziende agricole (Misura 121)sono stati finora erogati 4,6 milioni.

Le domande finanziate, attraverso i bandidei Gruppi di azione locale, sono state fi-nora 1.589, a fronte di 2.310 presentate.Davanti a tutte le misure si attesta la “323-2” (patrimonio storico-architettonico) con360 domande. Seguono per numerosità laMisura 121 per l’ammodernamento dellaaziende agricole (167) e la Misura 312-1per la creazione e lo sviluppo di micro-im-prese (152).

DATI LEADER 2007-2013

Page 12: Agricoltura Veneta n.3 2014

12 agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

Europa 2020 è la Strategia decennale per la

crescita e l'occupazione varata dall'Unione

Europea nel 2010 che mira a superare la crisi

economica in atto, colmare le lacune del mo-

dello europeo di sviluppo e creare le condi-

zioni per una crescita più intelligente,

sostenibile e solidale.

Sui binari tracciati dalla Strategia “Europa

2020” si innesta la programmazione UE

2014-2020, che da qui al 2020 potrà contare

su una dotazione finanziaria pari a 960 mi-

liardi di euro da destinare alle cinque rubri-

che che formano il bilancio pluriennale

europeo dei sette anni: “Crescita intelligente e

inclusiva” (circa 451 miliardi, dei quali 351

alla Politica di Coesione e la parte restante

alla Ricerca); “Crescita sostenibile e Risorse

naturali” (oltre 373 miliardi, dei quali circa

278 al 1° pilastro della Politica Agricola Co-

mune, ovvero i pagamenti diretti agli agricol-

tori, e 95 al 2° pilastro della PAC, vale a dire

la Politica di Sviluppo rurale, che a livello lo-

cale si traduce nei Programmi di Sviluppo Ru-

rale regionali); “Sicurezza e cittadinanza”

(quasi 16 miliardi di euro per la sicurezza in-

terna, la giustizia, la difesa e le migrazioni);

“Europa globale” (quasi 59 miliardi euro per

i Paesi in pre-adesione, il partenariato e gli

aiuti umanitari); “Amministrazione dell’UE”

(quasi 62 miliardi di euro).

Per la prima volta nella storia dell’UE,

con la programmazione 2014-2020 la ru-

brica “agricola” (comprendente anche il

Programma per l’ambiente “LIFE” e la

Politica della Pesca) è stata superata per

quantità di risorse disponibili dalla ru-

brica che punta alla “crescita” degli Stati

Membri.

Nonostante il sorpasso, la politica agri-

cola europea da poco riformata potrà

contare comunque su sostanziose risorse:

si tratta di 373 miliardi di euro, 41,5 dei

quali a disposizione dell’Italia (27 mi-

liardi da destinare ai pagamenti diretti

agli agricoltori, 4 miliardi alle OCM

Vino e Ortofrutta e 10,5 allo Sviluppo ru-

rale).

Per quanto riguarda il Veneto, fino al

2020 la nostra Regione potrà contare, re-

lativamente alla seconda rubrica del bi-

lancio UE (Crescita sostenibile e Risorse

naturali), su circa 3,5 miliardi di euro

(2,3 da destinare ai pagamenti diretti e

circa 1,2 allo Sviluppo rurale).

AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE ANCORA TRA GLI OBIETTIVI PRIORITARI DELL’UE

La programmazione 2014-2020 sui binari della Strategia “Europa 2020”

EUROPA 2020

Quadro Finanziario Pluriennale UEDifferenze tra i periodi di programmazione 2007-2013 e 2014-2020

2007-2013 2014-2020

Altro 13%

PAC 42%I Pilastro 32%II Pilastro 10%

Competitività9%

Altro 15% Competitività13%

Coesione36% PAC 38%

I Pilastro 29%II Pilastro 9%

Coesione34%

BREVI868 MILIONI DI EURO AGLI

AGRICOLTORI EUROPEI

La Commissione ha adottato un re-

golamento che ripristina i fondi ri-

dotti nel corso del 2014 dalla

disponibilità dei pagamenti diretti.

La cifra è considerevole e ora tor-

nerà a disposizione degli agricol-

tori europei. Si ricorda che il

capitolo “Aiuti diretti” era stato ri-

dotto nel corso dell’esercizio finan-

ziario 2014 di ben 868 milioni di

euro al fine di applicare il meccani-

smo di disciplina finanziaria con-

cordato nell’ambito della riforma

della PAC del 2013.

UN FORUM PER DISCUTERE

L'ATTUAZIONE DEI PSR 2014-2020

La Commissione europea ha creato

una nuova struttura per rafforzare il

dialogo sui Programmi di Sviluppo

Rurale delle Regioni europee. Gli at-

tori della Rete europea per lo Svi-

luppo rurale e della Rete di

Partenariato europeo per l'Innova-

zione, comprendente oltre 200 mem-

bri in rappresentanza delle Autorità di

Gestione, degli Organismi Pagatori,

ecc. costituiranno il nuovo network

europeo che dovrà consigliare l’Ese-

cutivo su come mettere meglio in pra-

tica i PSR 2014-2020.

NUOVI PRODOTTI

ALIMENTARI IN

DISCUSSIONE A BRUXELLES

Un progetto di legge volto a incorag-

giare l'innovazione alimentare attra-

verso una procedura di autorizzazione

semplificata per i nuovi prodotti è

stato approvato dalla commissione

ambiente del Parlamento europeo. Gli

eurodeputati hanno approvato il pro-

getto comprendente una moratoria

sull'uso dei nanomateriali negli ali-

menti, sulla base del principio di pre-

cauzione, e alcune disposizioni per

l'etichettatura obbligatoria dei prodotti

alimentari clonati.

AVIARIA, RITORNA

LO SPAURACCHIO

Una nuova forma di influenza aviaria

rilevata in Europa, simile alle forme

che sono state riportate in Asia nei

mesi scorsi, costituisce una minaccia

per il settore avicolo, specialmente nei

paesi poveri di risorse situati lungo le

rotte migratorie degli uccelli selvatici

sul Mar Nero e l'Atlantico Orientale.

Page 13: Agricoltura Veneta n.3 2014

13agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

“Tiratera”, in onda sulle emit-

tenti del territorio veneto, mostra

al pubblico i risultati e le oppor-

tunità offerte dal Programma di

Sviluppo Rurale attraverso le

esperienze degli imprenditori

agricoli. Il format ab-

bina il tema dello svi-

luppo rurale alla

conoscenza

dei parchi e

delle aree pro-

tette regionali

e alla tutela del

consumatore.

Una finestra

viene riservata in

ogni puntata alle no-

vità del Psr Veneto,

dall’uscita di nuovi bandi alle

principali scadenze per be-

neficiari e poten-

ziali beneficiari

del pro-

g r a m m a .

Un viaggio

in tutte le

province ve-

nete, dalla mon-

tagna alla

pianura, passando

per i progetti finanziati dai

diversi “Assi” del pro-

gramma di Sviluppo Rurale: dal-

l’agroambiente, al forestale, alla

competitività e all’ammoderna-

mento fino al programma di svi-

luppo locale di tipo partecipativo

nell’ambito dell’Asse 4 “Leader”.

Le puntate sono trasmesse due

volte a settimana, più numerose

repliche, in diverse televisioni e

sono visibili anche online sul ca-

nale YouTube di Veneto Agricol-

tura e sul portale regionale

dedicato all’agricoltura veneta

piave.veneto.it.

“TIRATERA”, IN TV LO SVILUPPO RURALE

Il percorso realizzato dalla Re-

gione del Veneto, per la defini-

zione partecipata e condivisa

del Programma di sviluppo ru-

rale 2014-2020, è tra i progetti

finalisti del Premio Comunica-

zione Pac 2014 promosso dalla

Commissione europea. Il pro-

getto presentato nella sezione

dedicata alle azioni verso i

“portatori d’interesse” ha supe-

rato la prima fase di selezione e

concorrerà ai premi che sa-

ranno assegnati in occasione

dell’evento finale che si terrà a

Bruxelles il 29 gennaio 2015.

L’innovativo progetto di “e-de-

mocracy” per l’elaborazione

condivisa e trasparente del

nuovo Psr Veneto ha raccolto

728 contributi e 49 documenti

di supporto inviati da 59 diversi

soggetti appartenenti al Tavolo

Regionale di Partenariato per lo

sviluppo rurale. Principale stru-

mento di partecipazione è stata

la piattaforma di consultazione

online www.psrveneto2020.it Il

progetto, realizzato con il sup-

porto operativo di Veneto Agri-

coltura, ha compreso un ciclo

di undici incontri che hanno

fatto registrare la presenza di

1.079 partecipanti e 1.298

utenti che hanno potuto seguire

i lavori anche in diretta strea-

ming sul portale regionale

dell’agricoltura www.piave.ve-

neto.it

PREMIO UE COMUNICAZIONE PAC 2014 REGIONE VENETO FINALISTA

L’agroalimentare italiano e veneto inparticolare si confermano un settoredi alta qualità. L’Italia è il primo Paeseper numero di riconoscimenti DOP(Denominazione di Origine Protetta),IGP (Indicaz. Geografica Protetta) eSTG (Specialità Tradizionale Garan-tita) conferiti dall'Unione Europea. Oltre 260 prodotti agroalimentari ita-liani sono infatti riconosciuti dai mar-

chi di qualità dell’UE. A fare manbassa sono gli ortofrutticoli e i cereali(101 prodotti), i formaggi (47), gli oliextravergine di oliva (43) e i preparatidi carni (37). Le regioni con il maggior numero diDop e Igp sono Emilia-Romagna e Ve-neto, rispettivamente con 40 e 36 pro-dotti riconosciuti.Di fronte a tanta qualità, non potevamancare un Festival ad hoc. Ci hanno pensato Veneto Agricoltura-Europe Direct Veneto e Regione Ve-neto che nello scorso mese di ottobrehanno organizzato a Castelfranco Ve-neto (TV) la 2^ edizione del Festivaldelle DOP venete (foto 2). Una duegiorni, cui ha partecipato anche l’al-berghiero “Maffioli” di CastelfrancoV. (vedi foto 1), durante la quale i

Consorzi di Tutela veneti hannomesso in mostra (con assaggi e ven-dita) i loro prodotti: dai vini agli olii,dai radicchi ai formaggi, dai marroniagli insaccati, ecc. Per gli oltre 6.000visitatori della domenica 12, dedicataalla mostra, è stata l’occasione perconoscere da vicino le eccellenzedella nostra agricoltura.

FESTIVAL DELLE DOP, LE ECCELLENZE VENETEIN PIAZZA A CASTELFRANCO V.

1

2

Page 14: Agricoltura Veneta n.3 2014

14 agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

Investire nella formazione dei

giovani è il modo migliore

per impostare un futuro so-

lido per il comparto dell’agri-

coltura. I giovani, prossimi

agricoltori/imprenditori, con

il loro entusiasmo e la voglia

di portare avanti le tradizioni

con idee innovative, hanno

un ruolo fondamentale. Pro-

prio per questo AVEPA ha

voluto entrare negli istituti

agrari.

Informare i giovani poi, darà

loro modo di cogliere, sfrut-

tare ed affrontare al meglio le

opportunità che il mondo del

lavoro, nel settore primario,

offre.

Dopo il successo della pas-

sata edizione, anche per

l’anno scolastico 2014/2015,

AVEPA propone agli istituti

che rientrano nella rete delle

scuole agrarie e forestali del

Veneto, un percorso forma-

tivo che ha come filo condut-

tore l'articolazione delle

politiche comunitarie e regio-

nali riguardanti l'agricoltura.

Tra le 12 tematiche proposte

agli istituti, relazionate dai

professionisti dell’Agenzia,

spiccano la Politica agricola

comunitaria (PAC 2014-

2020) e il nuovo Programma

di sviluppo rurale 2014-2020.

Al momento le scuole che

hanno aderito al progetto

sono l’istituto tecnico agrario

A. Trentin di Lonigo, l’Istituto

Professionale Giuseppe Me-

dici di Legnago, l’Istituto Pro-

fessionale per l’Agricoltura e

l’Ambiente Domenico Sartor

di Castelfranco, l’Istituto Sta-

tale Alberto Parolini di Bas-

sano, Istituto Tecnico e

professionale di Stato per

l’Agricoltura Giovanni Batti-

sta Cerletti di Conegliano,

l’Istituto Tecnico Agrario

Duca degli Abruzzi di Padova

e l’Istituto Tecnico E. de Ni-

cola di Piove di Sacco, l’Isti-

tuto agrario Antonio Della Lucia

di Feltre, l’Istituto L. Da Vinci di

Portogruaro. Ulteriori informa-

zioni sul progetto sono disponibili

nel sito web dell’AVEPA

(www.avepa.it/scuole).

AVEPA NELLE SCUOLE,si ritorna sui banchi!

OBBLIGO DI CONTROLLO DELLE ATTREZZATUREProdotti fitosanitari, distribuzione

Una novità importante per tutto il settoreagricolo, che interessa anche le misure agro-ambientali del prossimo Programma di svi-luppo rurale. Si tratta dell’introduzionedell’obbligo del controllo funzionale per leattrezzature utilizzate per la distribuzione deiprodotti fitosanitari, da effettuare entro il 26novembre 2016.

La Regione ha provveduto a potenziare eriorganizzare il servizio a partire dal 2011.Ad oggi sono stati autorizzati o riconosciutiad effettuare i controlli trentuno CentriProva, che dispongono di personale abilitatoe idonee attrezzature. I Centri Prova sono di-stribuiti su tutto il territorio regionale ed ope-rano nel rispetto delle procedure e degli

standard definiti a livello comunitario e na-zionale.Per maggiori informazioni sulle disposizioninormative, sui Centri Prova e sulle procedureapprovate dalla Regione, è possibile consul-tare il portale regionale www.regione.ve-neto.it (Agricoltura e foreste – Controllofunzionale e regolazione delle irroratrici).

Centri di prova autorizzati (lista aggiornata al 6 novembre 2014)

Agristop PD via Antoniana, 41 5011 Campodarsego (PD)Moschin PD via Roma, 374 35030 Montemerlo di C.S.C. (PD)Consorzio agrario TV via Feltrina, 56 31038 Castagnole di Paese (TV)Possamai TV via M.A. Govone, 11/21 31020 Vidor (TV)Progetto natura TV via Dante, 8 – 31025 S. Lucia di Piave (TV)Tormena TV via Casale Moncader 2-a 31050 Combai di Miane (TV)Tractorservice TV via S. Giuseppe, 52 – 31015 Conegliano (TV)Agricoltori RO Piazza Duomo, 2 – 45100 Rovigo (RO)Cosva RO via Pradon, 46 45018 Porto Tolle (RO)Impresa verde RO via Alberto Mario, 19 – 45100 Rovigo (RO)Maiscoltori polesani RO via XXV Aprile, 4 45010 Villadose (RO)Vignoli RO via Cavo Bantivoglio 5389 45030 S.Pietro Polesine (RO)Birolo VE Via S. Gaetano, 6 30014 Cavarzere (VE)Pavan VE via Baggiolina, 23A 30014 Cavarzere (VE)Casa del trattore VE via Triestina, 88 30026 Lison di Portogruaro (VE)Agridinamica VI via XXV Aprile, 13 – 36055 NOVE (VI)Fiorentin VI via della Meccanica, 68 36042 Breganze (VI)Peroni VI via Borgolecco, 49 36053 Gambellara (VI)Ricosma VI via L. B. Powell, 3 36045 Lonigo (VI)Agrinordest VR via Francia, 2 37135 VERONAAgrisamar VR via del Lavoro, 9 37020 Marano di Valpolicella (VR)Caffini VR G. Marconi, 2 – 37050 Palù (VR)Claut VR via Prati Guori, 37 30026 Portogruaro (VE)Cssa VR viale del Lavoro, 52 – 37135 Verona (VR)Genesini VR viale del Lavoro, 10 – 37050 Belfiore (VR)Mantovani (Florida) VR viale del Lavoro, 14 37050 Belfiore (VR)Rossetti VR via Don Nicola Mazza, 7 37030 Mezzane di Sotto (VR)Turrini Luciano VR via Trento, 34 37026 Pescantina (VR)

Centri Prova di altre regioni (riconosciuti)

Spray Precision PN viale Rimembranze, 85 33082 Azzano Decimo (PN)Beta FE via Conca, 75 44123 Malborghetto di Boara (FE)Bulzoni FE via Fornatosa, 1/A 44015 Portoverrara (FE)

Page 15: Agricoltura Veneta n.3 2014

agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

Molte e diversificate sono state le attività intraprese

dai GAL nell’ambito del P.S.R. 2007-2013. Fra que-

ste un ruolo importante è stato svolto dai progetti dicooperazione, dove per la prima volta si è verificata

una stretta collaborazione tra le strutture venete.

In questa circostanza non è possibile descriverli tutti

e diciotto, ci limiteremo a dire che i temi principali

hanno riguardato la valorizzazione dei prodotti locali e

la promozione del turismo rurale. Tra queste diverse ini-

ziative un focus particolare merita la Borsa del Tu-

rismo Rurale del Veneto.

Con l’approva-zione da partedella Commis-sione Europeadell’Accordo diP a r t e n a r i a t oproposto dal Di-

partimento per lo Sviluppo e la CoesioneEconomica sono ufficiali le coordi-nate principali delle strategie terri-toriali della programmazione2014-2020 relative allo sviluppo lo-cale integrato. L’Accordo, in sin-

tesi, rafforza il ruolo del Leader equindi dei GAL nei territori ruraliperché, attraverso i propri strumentidi tipo partecipativo, li ritiene depu-tati a:• Migliorare il disegno e l’imple-mentazione delle politiche a favoredi specifiche aree• Promuovere una maggiore qualitàdella progettazione locale• Coordinare le politiche e divulgarele procedure per accedere ai finan-ziamenti comunitari.

GAL: i risultati della programmazione 2007-2013

NELLE TERRE DEI GAL

Il turismo rurale negli ultimi anni, in controten-

denza rispetto ad altre tematiche, è un settore in

forte espansione. Per questo motivo i GAL par-

tner del progetto di cooperazione transnazionale

Rural Emotion, nell’ambito delle iniziative del

progetto, hanno coordinato e sostenuto la Borsa

del Turismo Rurale attraverso il coinvolgimento

dei rispettivi Consorzi di Promozione Turistica

e la collaborazione delle Associazioni Agrituri-

stiche Venete, che hanno sottoscritto un Proto-

collo d’Intesa proposto dai GAL.

Il programma prevedeva l’ospitalità di quaranta

buyer, provenienti da tutta Europa, che per due

giorni sono stati accompagnati a visitare e “de-

gustare” le eccellenze locali. Il terzo giorno si è

svolta la vera e propria Borsa del Turismo a

Monselice nella splendida cornice del Castello

di Lispida dove si è creato momento di con-

fronto e commercializzazione tra i tour opera-

tor e gli oltre cento operatori del turismo rurale

veneto iscritti alla borsa.

Unanimi sono stati gli apprezzamenti dell’ini-

ziativa, che sicuramente verrà riproposta anche

nei prossimi anni.

LA BORSA DEL TURISMO RURALE DEL VENETO

Il compito dei GAL nella prossima programmazione è quello di adope-rarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppoeconomico delle zone rurali (FOCUS AREA 6b). Questo obiettivo si puòraggiungere attraverso strategie locali volte a:- Favorire la diversificazione dell’economia e del sociale nelle aree rurali- Supportare il turismo sostenibile- Patrocinare la cura e la tutela del paesaggio e delle risorse ambientali - Potenziare le filiere sia dell’energia rinnovabile, sia dei sistemi pro-duttivi locali (agroalimentari, artigianali e manifatturieri)

IL CONTRIBUTO DEI GAL AL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI NELLA PROGRAMMAZIONE

2014-2020 : FOCUS AREA 6 B

www.piave.veneto.it

PSR 2014-2020 : IL RUOLO DEL LEADERNELLE STRATEGIE DI SVILUPPO LOCALE

Pagina a cura dei Gruppi di azione locale del Veneto 15

Page 16: Agricoltura Veneta n.3 2014

La legge di riforma di Veneto Agricol-tura, deliberata dal Consiglio Regionalelo scorso 19 novembre, ha approvato invia definitiva dei cambiamenti che coin-volgeranno l’ente nei 180 giorni succes-sivi alla nomina del commissarioliquidatore da parte della Giunta regio-nale. Si tratta del periodo accordato dalConsiglio per procedere alla definizionedelle modalità e delle direttive per il con-ferimento di attività e rami d’azienda adenti, fondazioni o istituti contraddistintida analoghe finalità istituzionali. Allascadenza dei 6 mesi nascerà l’Agenziaveneta per l’innovazione nel settore pri-mario, che andrà a sostituire l’AziendaVeneto Agricoltura.Il risultato principale immediatamente ot-tenibile è quello del risparmio, grazie a treazioni strategiche: l’attribuzione di minoricompetenze al nuovo ente; l’applicazionedei contratti pubblici d’impiego; l’aliena-zione del patrimonio e delle società par-tecipate da Veneto Agricoltura. Difatti, i contributi versati dalla Regione

all’ente verranno ridotti da subito, a par-tire dal 2015, di 2 milioni di euro, ga-rantendo una quota di 11 milioni di euroannui, ritenuti adeguati allo svolgimentodelle funzioni affidate. Principalmentel’agenzia dovrà svolgere attività di sup-porto alla Giunta regionale, oltre a de-dicarsi ad alcune funzioni specifichequali: innovazione e trasferimento inno-vazioni, sperimentazione e ricerca ap-plicata, sostenibilità ambientale,salvaguardia e tutela della biodiversità,gestione del demanio forestale regionale,raccordo tra strutture di ricerca ed atti-vità didattiche e sperimentali degli isti-tuti agrari.L’azione e le risorse pubbliche che ver-ranno recuperate mediante risparmi ealienazioni, saranno funzionali al con-solidamento e alla crescita delle aziendeagricole. Motivo per cui le minori speseverranno interamente indirizzate ai ca-pitoli del bilancio regionale “Interventiinfrastrutturali a favore delle imprese edella collettività rurale”, dedicati allo

sviluppo del settore primario e alle sueattività agricole. Numerose ipotesi sonostate formulate sul riutilizzo dei fondi ri-cavati da questa massiccia operazione,quali ad esempio la creazione di unfondo di garanzia per gli agricoltori chehanno bisogno di rivolgersi alle bancheper il credito o altre azioni capaci di age-volare la crescita e la competitività delleaziende.Sul fronte del personale interno è stataconfermato ognuno dei circa 170 postidi lavoro, tra contratti forestali, agrari edirigenziali. Dopo la riforma delle strutture regionalicon la chiusura dei vecchi Ispettorati el’istituzione dello sportello unico agri-colo, dopo l’accordo con la Cassa Depo-siti e Prestiti e quelli sulla ristrutturazionedel debito, sui prestiti di conduzione e sulfondo di garanzia di Veneto Sviluppo,con la riforma di Veneto Agricoltura, sicompie un altro passo decisivo per ilcompleto riassetto strutturale di questoimportantissimo settore in Veneto.

RIFORMA DI VENETO AGRICOLTURA, RISPARMIO E INVESTIMENTO

16 agricoltura venetaNumero 3 - Dicembre 2014

SOTTOLINEATO di Mimmo Vita

“AGRICOLTURA VENETA”

Anno XV n. 3

Direttore: Giuseppe Nezzo

Direttore Responsabile:

Mimmo [email protected]

Comitato di Redazione:

Edda BattistellaIlenia CesconAndrea ComacchioFranco ContarinRenzo MichielettoClaudia RizziAlessandro Tomasutti

Direzione, Redazione e

Amministrazione:

v.le dell’Università n. 14,35020 Legnaro (PD)

Aut. Tribunale di Padova n. 1641 del 26.03.1999

Tel. 049.8283753Fax. [email protected]

Grafica e stampa:

Centro Servizi Editoriali30173 Mestre (Ve)Tel. 041.2517410

Chiuso in tipografia il 10.12.2014

www.piave.veneto.it

CONTATTIAssessorato Reg.le Agricoltura

041.2793334

www.regione.veneto.it

Dipartimento Agricoltura

Regione Veneto

041.2795452

www.piave.veneto.it

AVEPA

049.7708711

www.avepa.it

Veneto Agricoltura

049.8293711

www.venetoagricoltura.org

MANDA LA TUA EMAIL [email protected]“AGRICOLTURA VENETA” TI

ARRIVERA’ IN VERSIONE DIGITALELa rivista in futuro sarà disponibile solamente in formato digitale.

FOTOA Pag. 2:Patrizia Cibien (Premio Diari della Terra)A Pag. 4:Stefano Maruzzo (Premio Diari della Terra)A Pag. 7:Tiziana Dall’Acqua (Premio Diari della Terra)

Questo numero di Agricoltura Veneta èquasi completamente dedicato al nuovoProgramma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Abbiamo descritto ampiamentenegli articoli lo stato dell'arte del com-plesso ed importante provvedimento;gli uffici del Dipartimento Agricolturadella Regione Veneto stanno alacre-mente lavorando in questi giorni per ri-spondere alle osservazioni che laCommissione Europea ha sollevato inmerito alla proposta veneta di PSR. Unadialettica consolidata tra centro e perife-ria, che va vista con interesse. Date leindicazioni di base da parte della UE,ogni Paese e Regione "adatta" il suo

PSR alle peculiarità del proprio territo-rio. Quasi un'attività sartoriale. Lo Svi-luppo Rurale è uno, ma i territori sonodiversi, come diversa è la tradizione, e losono le colture e le culture. Poi tutto que-sto caleidoscopio di originalità e interessidev'essere armonizzato a livello centrale,cioè da Bruxelles. Alla fine vengono licen-ziati i vari PSR che con le dotazioni finan-ziarie di cui possono godere, per il Venetoun miliardo e 184 milioni di euro, valoriz-zeranno la propria ruralità ed il propriosettore primario per i prossimi sei anni.Sono cifre importanti, meritano di esseregestite bene ma anche ben utilizzate daibeneficiari. Non lasciamoci sfuggire que-

sta grande occasione. Il giornale cerca dioffrire da questo punto di vista un per-corso per rimanere agganciati alle infor-mazioni di base, indispensabili percomprendere ed accedere al nuovo PSR. E' l'augurio per il 2015 che la Reda-zione di Agricolura Veneta invia a tuttivoi ed alle vostre famiglie, assieme aquelli per un Santo Natale di Pace. Tra-dizionalmente quello del presepe, oltreai forti caratteri religiosi, propone l'im-magine di una ruralità che, ancorchéidilliaca, rimane significativa perchéanche densa di contenuti etici. Chenon devono essere perduti. Buon Natale e Sereno 2015.

Il 16 gennaio le prime valutazioniAGROALIMENTARE VENETO 2014,

COM’È ANDATA? Come tradizione Veneto Agricoltura presenterà il prossimo 16

gennaio in Corte Benedettina a Legnaro (PD) le “Prime Valuta-

zioni 2014 sull’andamento del settore agroalimentare veneto”.

Nell’occasione verranno illustrati i primi risultati dell’anda-

mento dell’annata agraria delle coltivazioni e dell’alleva-

mento, e dei vari settori produttivi del primario regionale,

assieme a tutti i dati sull’andamento delle imprese, l’occupa-

zione e il commercio con l’estero, presenti i vertici regionali e

dell’Azienda.

23 gennaio a Lonigo (Vi) IL CONSUNTIVO DELLA

VENDEMMIA 2014Si terrà il 23 gennaio (ore 9.30), presso la Cantina dei Colli

Berici-Gruppo Collis a Lonigo (VI), il terzo appuntamento del

Trittico Vitivinicolo 2014, promosso da Veneto Agricoltura-

Europe Direct Veneto, Regione e Avepa. Saranno presentati i

dati consuntivi della vendemmia 2014 e nell’occasione si par-

lerà di export di vino veneto attraverso la presentazione di uno

studio di Veneto Agricoltura.

Per maggiori informazioni:

[email protected] tel.: 049 8293716.

BREVI