Agricoltura Veneta n.4 2012

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agricoltura veneta ECONOMIA E MERCATO, IL “GREEN JOB” CHE AUMENTA OCCUPAZIONE E CREA INNOVAZIONE IN VENETO Pag. 1 EDITORIALE …Il “Green job” aumenta occupazione… Pag. 2 REGIONE VENETO Il PSR Veneto punta sulle nuove generzioni… Pag. 3 REGIONE VENETO …sono oltre 1600 le aziende coinvolte nei PIF… Pag. 4 Vitivinicolo, ristrutturare per esportare… Pag. 6 PIAVe, il portale integrato per l’Agricoltura veneta …www.piave.veneto.it, è il nuovo punto di riferimento… Pag. 7 VENETO AGRICOLTURA – Europe Direct …PAC verso il 2020… Pag. 8 AVEPA …disponibilità di denaro in tempi brevi con ridu- zione dei costi… Pag. 9 …Che cos’è il fascicolo aziendale… Pag. 10 …i controlli sono necessari per verificare l’esat- tezza… Pag. 11 …progetto Refresh 2012, sono state realizzate le ortofoto… Pag. 12 VENETO AGRICOLTURA …EuroProgettazione, in questi anni 48 milioni di euro… Pag. 13 …vecchi vitigni (ri)nascono… Pag. 14 GAL - LEADER Sviluppo locale sempre più “Leader”… Pag. 15 …172 le aziende che hanno ricevuto contributi PSR dai GAL… Pag. 16 Bilancio europeo, l’agricoltura vuole riconosci- menti… Dai dati di Veneto Lavoro relativi all’andamento del mer- cato occupazionale nella nostra regione, quello agricolo si rivela positivo anche nel 2012. Nella prima metà sono state registrate 13.000 assunzioni, in netto aumento ri- spetto allo stesso periodo del 2011. Il Veneto accoglie la tradizione, ma e' flessibile al cambiamento innovativo e migliorativo; e' aperto alla sfida verso i mercati interna- zionali dove spesso l'agricoltura e' solo questione di bu- siness e dove vengono tralasciati gli aspetti fondamentali di tutela e cura del territorio. L'agricoltura in Veneto rappresenta una forza propulsiva e un fattore di reddito. Coloro che dedicano la propria attività alla terra, hanno imparato negli anni ad utilizzarla con par- simonia, dedizione e con metodologie all'avanguardia. L'innovazione diventa infatti un fattore competitivo in- dispensabile, non solo nei sistemi di produzione, bensì anche tramite interventi diretti ad modernizzare gli am- biti gestionali e strutturali d'azienda. A breve la Regione Veneto avvierà un progetto per condurre ed accompa- gnare le imprese agricole verso il miglioramento com- petitivo, agevolando il loro percorso di adeguamento agli standard innovativi richiesti dal mercato. Il Veneto conferma il trend positivo delle assunzioni in agricol- tura. Rispetto ad altri settori fortemente colpiti dalla crisi e che registrano pesanti saldi negativi sull’occupazione, anche a due cifre, il lavoro nel settore primario si man- tiene su valori positivi. In questa fase economicamente pesantissima questo dato va letto come il ritorno alla concretezza dell’economia reale rispetto alla specula- zione e alle illusioni di una borsa, che sembra diven- tata una slot machine alla quale non vince nessuno. Il valore dei prodotti veneti proviene invece dalla qualità indiscussa di un sistema che opera con principi etici e ri- spettosi dell'ambiente, con passione e dedizione. Franco Manzato Assessore regionale all’Agricoltura Numero Quattro Dicembre 2012 Regione Veneto | AVEPA | Veneto Agricoltura | SOMMARIO “Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013. Organismo responsabile dell'attuazione: Veneto Agricoltura. Autorità di gestione: Regione del Veneto Direzione Piani e Programmi Settore Primario" GIPA/NE/0014/2012

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Agricoltura Veneta n.4

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agricolturavenetaECONOMIA E MERCATO, IL “GREEN JOB”

CHE AUMENTA OCCUPAZIONE E CREA INNOVAZIONE IN VENETO

Pag. 1EDITORIALE …Il “Green job” aumenta occupazione…

Pag. 2REGIONE VENETO Il PSR Veneto punta sulle nuove generzioni…

Pag. 3REGIONE VENETO …sono oltre 1600 le aziende coinvolte nei PIF…

Pag. 4Vitivinicolo, ristrutturare per esportare…

Pag. 6PIAVe, il portale integrato per l’Agricoltura veneta…www.piave.veneto.it, è il nuovo punto di riferimento…

Pag. 7VENETO AGRICOLTURA – Europe Direct…PAC verso il 2020…

Pag. 8AVEPA…disponibilità di denaro in tempi brevi con ridu-

zione dei costi…

Pag. 9…Che cos’è il fascicolo aziendale…

Pag. 10…i controlli sono necessari per verificare l’esat-

tezza…

Pag. 11…progetto Refresh 2012, sono state realizzate le

ortofoto…

Pag. 12VENETO AGRICOLTURA…EuroProgettazione, in questi anni 48 milioni di euro…

Pag. 13…vecchi vitigni (ri)nascono…

Pag. 14GAL - LEADERSviluppo locale sempre più “Leader”…

Pag. 15…172 le aziende che hanno ricevuto contributi

PSR dai GAL…

Pag. 16Bilancio europeo, l’agricoltura vuole riconosci-

menti…

Dai dati di Veneto Lavoro relativi all’andamento del mer-cato occupazionale nella nostra regione, quello agricolosi rivela positivo anche nel 2012. Nella prima metà sonostate registrate 13.000 assunzioni, in netto aumento ri-spetto allo stesso periodo del 2011. Il Veneto accoglie latradizione, ma e' flessibile al cambiamento innovativo emigliorativo; e' aperto alla sfida verso i mercati interna-zionali dove spesso l'agricoltura e' solo questione di bu-siness e dove vengono tralasciati gli aspettifondamentali di tutela e cura del territorio. L'agricolturain Veneto rappresenta una forza propulsiva e un fattoredi reddito. Coloro che dedicano la propria attività allaterra, hanno imparato negli anni ad utilizzarla con par-simonia, dedizione e con metodologie all'avanguardia.L'innovazione diventa infatti un fattore competitivo in-dispensabile, non solo nei sistemi di produzione, bensìanche tramite interventi diretti ad modernizzare gli am-biti gestionali e strutturali d'azienda. A breve la RegioneVeneto avvierà un progetto per condurre ed accompa-gnare le imprese agricole verso il miglioramento com-petitivo, agevolando il loro percorso di adeguamentoagli standard innovativi richiesti dal mercato. Il Venetoconferma il trend positivo delle assunzioni in agricol-tura. Rispetto ad altri settori fortemente colpiti dalla crisie che registrano pesanti saldi negativi sull’occupazione,anche a due cifre, il lavoro nel settore primario si man-tiene su valori positivi. In questa fase economicamentepesantissima questo dato va letto come il ritorno allaconcretezza dell’economia reale rispetto alla specula-zione e alle illusioni di una borsa, che sembra diven-tata una slot machine alla quale non vince nessuno. Ilvalore dei prodotti veneti proviene invece dalla qualitàindiscussa di un sistema che opera con principi etici e ri-spettosi dell'ambiente, con passione e dedizione.

Franco ManzatoAssessore regionale all’Agricoltura

Numero QuattroDicembre 2012

Regione Veneto | AVEPA | Veneto Agricoltura |

SOMMARIO

“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Ruraleper il Veneto 2007-2013. Organismo responsabile

dell'attuazione: Veneto Agricoltura.Autorità di gestione: Regione del Veneto

Direzione Piani e Programmi Settore Primario"GIPA/NE/0014/2012

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02 agricolturaveneta/REGIONE VENETO

Sarà l’ultimo bando “generale” dell’at-tuale programmazione 2007-2013. Maquesto non è il solo motivo di interesseattorno ai prossimi finanziamenti del Pro-gramma di Sviluppo Rurale del Venetoche saranno attivati alla fine del 2012. Sitratta di misure molto attese da un com-parto regionale come quello agricolo che,nonostante la criticità del quadro econo-mico generale e alcune problematichecontingenti (come la siccità della scorsaestate e il terremoto che ha colpito partedel Polesine), continua a dare segni di vi-talità. Le risorse che la Regione del Ve-neto metterà in campo per l’inizio del2013 (quasi 90 milioni di euro) consen-tiranno infatti di dare un ulteriore im-pulso alla competitività del settore. Sicontinuerà a puntare sui giovani agricol-tori e sarà al contempo rafforzata la “so-stenibilità ambientale” delle misure diammodernamento, grazie anche allospostamento di fondi tra Asse 1 e Asse 2compiuto dall’Autorità di Gestione.

Ricambio generazionaleAl cosiddetto “pacchetto giovani”, l’in-sieme di misure dedicato ai nuovi agri-coltori sotto i 40 anni, saranno destinati7 milioni di euro. Oltre al premio di inse-diamento fino a 30mila euro previstodalla Misura 112, il pacchetto conterrà in-terventi obbligatori per la formazione delgiovane imprenditore (Misura 111 - azione3), aiuti per la consulenza aziendale (Mi-sura 114) e un sostegno all’attivazione dipercorsi di certificazione della qualità deiprodotti (Misura 132). A compensare l’as-senza dal pacchetto della Misura 121, ilgiovane potrà accedere agli interventiprevisti da ISMEA (Istituto di servizi per ilmercato agricolo e agroalimentare) per igiovani che subentrano nella conduzionedi aziende agricole preesistenti. Tale mi-sura prevede forme miste di contributo emutuo agevolato per investimenti strut-

turali e dotazionali. Infine, i giovani che siinsediano in area montana beneficerannodi una riserva del 25% della dotazione fi-nanziaria disponibile per il pacchetto.

Competitività sostenibileAltri 40 milioni del bando saranno riser-vati alla Misura 121 “Ammodernamentodella aziende agricole”. Metà delle risorsesarà dedicata ad interventi “ambientali”(Sottomisura 121 IA), mentre la parte re-stante verrà riservata al benessere ani-male. La prima sottomisura riguarda gliinvestimenti ambientali con interventivolti al contrasto al cambiamento clima-tico, in particolare relativi all’irrigazione,al trattamento di reflui, all’agricoltura diprecisione e all’agricoltura “blu”, all’eli-minazione delle coperture in amianto, allariduzione delle emissioni nocive in atmo-sfera e all’adozione di attrezzature che li-mitano la dispersione nell’ambiente deiprodotti fitosanitari. La sottomisura “121BO - Benessere ovaiole” è invece focaliz-zata all’adeguamento alla normativa degliallevamenti di galline ovaiole, in partico-lare per l’acquisto di moderne gabbie checonsentono di migliorare le condizioni divita degli animali; la sottomisura “121 BS- Benessere suini”, infine, riguarda lamessa a norma degli allevamenti di suini.Per la sottomisura che finanzia gli inter-venti ambientali è prevista una riserva perle zone montane pari al 25% della dota-zione finanziaria. Il bando prevede inoltreil finanziamento di investimenti effettuatida imprese agroalimentari finalizzati a mi-tigare l’impatto ambientale dell’attività in-dustriale (Misura 123 – Accrescimento delvalore aggiunto dei prodotti agricoli). Inparticolare sono ammissibili interventi peril trattamento delle acque di scarico, l’in-stallazione di impianti alimentati da fontirinnovabili, la bonifica delle coperture inamianto e il miglioramento dell’efficienzaenergetica degli edifici.

Zone terremotateIl nuovo bando terrà conto anche di specificiaspetti territoriali. Una parte delle risorsestanziate saranno destinate, infatti, al rilanciodel settore agricolo ed agroindustriale nellezone colpite dal sisma in provincia di Rovigo.In questo territorio, pertanto, il PacchettoGiovani e le misure 121 e 123 potranno fi-nanziare tutti gli interventi produttivi, previ-sti dalle misure stesse. Verrà riservata, inoltre,una priorità di accesso assoluta ai 21 comunicolpiti dagli eventi sismici.

GIOVANI E AMBIENTE, LE SCOMMESSE DEL PSR VENETOQuasi 90 milioni di euro per l’ultimo bando “generale” della programmazione 2007 - 2013, che punta

sulle nuove generazioni e sull’ammodernamento “verde”

Finanziamenti – Asse 1 Competitività settore agricolo

euro

Pacchetto giovani 7 milioni

Interventi ambientali 121 IA 20 milioni

Benessere ovaiole 121 BO 8 milioni

Benessere suini 121 BS 12 milioni

Accrescimento valore 123 IA 15 milioni

Bando per la provincia di Rovigo

PGB Ro 4 milioni

121 Rovigo13 milioni 900 mila

123 Rovigo 4 milioni

Totale83 milioni 900 mila

Finanziamenti – Asse 3Qualità della vita e diversificazione

euro

Fattorie plurifunzionali311 – azione 1

2 milioni

Ospitalità agrituristica311 – azione 1

2 milioni

Totale 4 milioni

I bandi regionali pubblicatisul BUR definiscono per ognicampagna le Misure cui sipuò accedere per ottenereaiuti. Ad ogni Asse e Misuradel PSR è assegnata una do-tazione finanziaria. Le risorsefinanziarie del PSR Venetovengono messe a disposi-zione attraverso appositibandi resi pubblici attraversoil Bollettino Ufficiale Regio-nale. I bandi contengono leindicazioni che riguardano iltipo di Misura ed i relativi in-

terventi, i soggetti richiedenti,i criteri di ammissibilità, i cri-teri di selezione e gli importimessi a bando, livello di en-tità dell’aiuto, la documenta-zione da allegare, itempi/periodo di presenta-zione della domanda, ecc. Itesti dei bandi sono reperibilinelle sezioni “Sviluppo ru-rale“ e “Bandi e finanzia-menti“ del portale dellaRegione del Veneto (www.re-gione.veneto.it).La modulistica, l’istruttoria

delle domande, i controlli e ipagamenti sono realizzati acura dell’Organismo Pagatoreregionale AVEPA. Tutte leprincipali informazioni utilisono pubblicate sul portaledell’Agenzia (www.avepa.it).La compilazione delle do-mande, sia di aiuto che di pa-gamento avviene a partire daidati registrati nel fascicoloaziendale, che deve sempreessere aggiornato. Si ricordache per tutte le misure, i re-quisiti per l’ammissibilitàdelle domande debbono es-sere in possesso e dichiaratidal richiedente entro la datadi scadenza per la presenta-

zione delle domande diaiuto.Ulteriori informazioni sulleopportunità offerte dal Pro-gramma e sui tempi e sullemodalità di presentazionedelle domande sono acquisi-bili presso lo Sportello UnicoAgricolo Provinciale e pressogli sportelli delle Associazioniagricole e dei Centri di Assi-stenza Agricola operanti sututto il territorio regionale.Chiunque sia interessato adavere informazioni, ha anchela possibilità di consultare ilPortale integrato per l’agri-coltura veneta, PIAVe(www.piave.veneto.it)

� PSR: ISTRUZIONI PER L’USO

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agricolturaveneta/REGIONE VENETO 03

Uno strumento utile, con ampi margini di miglioramento.Così le aziende agricole che hanno aderito ai Progetti in-tegrati di filiera del Programma di sviluppo rurale valu-tano l’applicazione della misura messa in campo dallaRegione del Veneto, con il contributo del Fondo europeoagricolo per lo sviluppo rurale FEASR. L’approccio di fi-liera è uno degli strumenti più innovativi dell’attuale PSRVeneto. Lo scopo è di valorizzare la produzione primariae di aggregarne l’offerta, in modo da creare opportunitàdi sviluppo in particolare per le aziende agricole menostrutturate.I risultati raggiunti nell’attuale periodo di programma-zione dimostrano l’interesse del settore per questo tipodi approccio. L’attenzione degli operatori ha fatto inizial-mente registrare la presentazione di ben 56 manifesta-zioni d’interesse, lo strumento adottato per raccoglierel’adesione di altre imprese. Da questa prima fase d’inda-gine, sono emersi 38 “progetti-obiettivo” che sono stativalutati insieme alla presentazione delle domande rela-tive alle singole misure. Al termine di questa fase preli-minare, sono stati approvati 33 progetti integrati difiliera, capaci di coinvolgere ben 1.625 aziende di tutta laregione. Lo strumento attivato nel contesto del PSR Ve-neto si è rivelato importante anche in termini economici:le risorse pubbliche attivate ammontano a 245 milioni dieuro, con un aiuto erogato pari a oltre 72 milioni.Nonostante l’innovatività dell’approccio e le difficoltà diaccesso al credito dovute alla crisi economica e finanzia-ria di questi anni, i progetti approvati hanno dimostratouna sufficiente solidità. Lo dimostra il livello di realizza-zione delle misure attivate, valutato attraverso il moni-toraggio della spesa liquidata, che supera il 90% diquella ammessa a finanziamento. La quasi totalità degliinterventi riguardano misure d’investimento, che rappre-sentano il 95% della spesa. Per quanto riguarda invecegli aiuti concessi per le singole misure messe in atto dalleaziende si segnalano: 41 milioni di euro (38 milioni di li-quidato) per l’accrescimento del valore aggiunto dei pro-dotti agricoli (Misura 123); 32 milioni di euro (29 milioni

di liquidato) per l’ammodernamento delle imprese (Mi-sura 121).Per conoscere l’effettivo impatto sul settore sarà in ognicaso necessario attendere i dati della “valutazione ex-post”, specialmente in termini di aumento del redditoaziendale e di creazione di rapporti e organizzazioni du-revoli nel tempo. Dagli approfondimenti valutativi fattidurante la realizzazione del progetto, emergono tuttaviale prime indicazioni. La maggior parte degli intervistati,infatti, si è dichiarata complessivamente soddisfattadella presenza di questo strumento sia rispetto alle at-tese e alle esigenze della propria impresa, sia in terminidi procedure attuative. Per contro sono emerse una certacomplessità organizzativa e una rigidità dello strumentolegate alle tempistiche di attuazione e alla flessibilità nelmodificare le tipologie d’intervento.

IL VENETO SI METTE IN FILIERACresce la voglia di aggregazione: sono oltre 1600 le aziende agricole coinvolte nei “PIF”, i Progetti inte-

grati di filiera finanziati dal PSR Veneto. Prossimo obiettivo: semplificare le procedure.

PIF - Spesa pubblica e aiuti

PIF – Aiuti per settore (%)

Vitivinicolo

Lattiero-caseario

Aiuti liquidati72 MEuro

Spesa attivata245 MEuro

Ortofrutticolo

Carne

Grandi colture

Florovivaismo

Oleicolo

Altri

29%

32%

20%17%

12%

12%

2% 2% 3%

Misura Aiuto Concesso Aiuto Liquidato %111 249.401,00 223.780,00 89,7114 1.184.100,00 1.004.952,00 84,8121 32.235.613,00 29.621.618,00 91,8123 41.472.166,00 38.504.593,00 92,8124 1.136.708,00 917.651,00 80,7132 608.439,00 321.770,00 52,8133 2.985.820,00 2.104.418,00 70,4TOT 79.872.247,00 72.698.782,00 91,0

PIF Veneto: la spesa misura per misura

Fonte: elaborazione da Datawarehouse PSR Regione Veneto

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04 agricolturaveneta/REGIONE VENETO

CONFERMATO IL SOSTEGNO ALLE REGIONITERREMOTATEApprovato il sostegno alle zone terremotatedell’Emilia e dell’Abruzzo. Il Comitato di Sor-veglianza del Programma di Sviluppo Rurale,composto dai rappresentanti di tutto il par-tenariato regionale, ha confermato l’aiuto fi-nanziario concordato in sede di ConferenzaStato-Regioni per le zone dell’Emilia e dellaLombardia colpite dal terremoto dello scorsomaggio, nonché all’Abruzzo per il sisma cheha colpito L’Aquila. Il contributo ammonta al4% della dotazione FEASR per il 2012, ov-vero 3 milioni 810mila euro. Le risorse sonostate ricavate dalla riduzione del budget dimisure quali l’assistenza tecnica al pro-gramma (Misura 511), il benessere animale(Misura 215) e i pagamenti agroambientali esilvoambientali (Misure 214 e 225).

FASCE TAMPONE E CONDIZIONALITÁ: NEGOZIATO IN CORSOFasce tampone e nuovi criteri della condi-zionalità ambientale. È il tema della propo-sta di modifica avanzata dalla DirezionePiani e Programmi del Settore Primario inoccasione del Comitato di sorveglianza delPSR Veneto. Sono coinvolte due misureagroambientali: la 214-a “Corridoi ecologici,fasce tampone, siepi e boschetti” e la 216

“Investimenti non produttivi”. I recenti cam-biamenti sulla condizionalità hanno estesol’obbligo della presenza di fasce vegetalilungo alcuni corsi d’acqua. Questo significadover rimodulare i premi per le misure delPSR che hanno fino a qui sostenuto la rea-lizzazione ed il mantenimento di fasce tam-pone, per le quali potrebbero scattareriduzioni anche consistenti per le zone inquestione. Il negoziato con la CommissioneEuropea è in corso.

OCM VINO E COMPETITIVITÁ: IL PSR VENETO ANTICIPA I TEMPISul fronte competitività l’Autorità di Ge-stione del PSR Veneto gioca d’anticipo. Èstata presentata in occasione dell’ultimo Co-mitato di sorveglianza la proposta di modi-fica del programma in previsione dellenovità che interesseranno l’OCM - Organiz-zazione Comune di Mercato per il settorevino. La possibile sovrapposizione con lemisure del PSR per gli investimenti rischie-rebbe di limitare il ricorso ai fondi OCM peri quali è previsto un aumento del plafondnel 2013. Per questo è stata proposta l’eli-minazione di alcune tipologie di investimenticontenuti nelle misure 121 (Ammoderna-mento) e 123 (Accrescimento del valore ag-giunto dei prodotti). La soluzione, come

sottolineato dall’Autorità di Gestione, erastata già presentata alle rappresentanze delsettore che ne avevano condiviso le finalità.

ACCORDO DI PARTENARIATO, COMMISSIONE FISSA I PUNTI CON L’ITALIALa Commissione Europea ha reso noto il do-cumento che definisce i punti fondamentalidell’accordo di partenariato con l’Italia perl’utilizzo dei fondi strutturali. In esso ven-gono evidenziate le sfide-chiave che atten-dono l’Italia e vengono evidenziate lepriorità che l’uso dei fondi deve rispettareper favorire la crescita e la competitività delpaese. In questo quadro, andranno a collo-carsi anche la prossima Politica agricola co-mune e in particolare i nuovi programmi disviluppo rurale per il periodo 2014 – 2020.«Per quanto riguarda l’agricoltura, la politicad’innovazione deve tenere conto delle parti-colarità dei sistemi agricoli regionali, delleproblematiche legate al cambiamento clima-tico e dell’importanza dei prodotti di qua-lità». Inoltre è auspicabile che «agricoltura,foreste e agroalimentare entrino in contattocon altri settori (…) dovrebbe essere datapriorità ad interventi correlati alle tecnolo-gie (ICT, biotecnologie), così come all’inno-vazione per rendere “verde” l’economia el’efficienza delle risorse».

BREVI PSR VENETO

Ristrutturazione degli impianti e aper-tura verso i nuovi mercati. Si muove inqueste due direzioni il sostegno allacompetitività del settore vitivinicolo ve-neto, basato sugli aiuti europei OCM(Organizzazione Comune di Mercato). Apoco più di un anno dal termine dellaprogrammazione 2009 – 2013 la Re-gione del Veneto ha già liquidato com-plessivamente 164 milioni di euro, afronte dei 113 milioni assegnati al Ve-neto durante questi quattro anni. I 51milioni di maggiori risorse sono statiottenuti recuperando le rimodulazionidel Piano nazionale di sostegno. Que-sto ha consentito al Veneto di potercontare ogni anno su una media del30% in più di risorse rispetto all’asse-gnato, da un minimo del 25% (2011) aun picco del 36% nel corso del 2012.Tra le quote di risorse più consistentic’è quella relativa agli arricchimenti, ov-vero l’uso di mosto concentrato per au-mentare la gradazione naturale deiprodotti. Per questa misura sono statiriservati 69 milioni e 704 mila euro. Lastessa quota di aiuti è stata destinataad interventi di ristrutturazione dei vi-

gneti (69 milioni 752 mila euro), per iquali si registra una tendenza all’au-mento delle domande ammesse. Dalle1.122 del 2009 si è passati infatti alle1.872 del 2012, per una superficie inte-ressata dai lavori di quasi 3.000 ettari,mentre nell’arco di quattro anni di pro-grammazione gli ettari interessati dallamisura sono stati in totale 8.618. Nelcomplesso le risorse a sostegno dellariconversione dei vigneti sono ammon-tate a quasi 29 milioni di euro nel solo2012. L’anno precedente gli aiuti eranoarrivati a quota 13 milioni 204 mila.Sempre maggior interesse da partedelle aziende vitivinicole venete è con-centrato anche sulla misura di sostegnoper la promozione dei prodotti al difuori dell’Unione Europea. Il Veneto vi-tivinicolo marcia verso la conquista diquote di mercato sempre più consi-stenti, sia in paesi con rapporti conso-lidati come Stati Uniti e Canada(rispettivamente al secondo e quartoposto assoluti tra gli importatori), masoprattutto verso mercati in rapidaascesa come Russia e Cina. Dai 772milaeuro assegnati nel 2009, gli aiuti liqui-

dati alle aziende per azioni di promo-zione extra-UE sono passati ai 7 milioni430mila euro del 2012. E sempre nelcorso dell’ultimo anno i progetti finan-ziati, sia annuali che pluriennali, sonostati ben 27. Segnali inequivocabili dicome in Veneto il settore guardi sem-pre più oltre i confini non solo nazio-nali, ma europei. I bandi OCM di prossima uscita sarannodedicati alle misure di ristrutturazionedei vigneti e agli interventi di investi-mento. L’approvazione è prevista per lafine di dicembre e riguarderanno l’eser-cizio finanziario 2013.

Programmazione al sostegno comparto vitivinicolo 2009-2013

RISTRUTTURARE PER ESPORTARESono le due tendenze che emergono dai dati sul sostegno OCM al settore vitivinicolo.

In quattro anni la Regione del Veneto ha già liquidato oltre 164milioni di euro

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agricolturaveneta/REGIONE VENETO 05

LIBERALIZZAZIONE DEI DIRITTI D’IMPIANTO, NO DALLE REGIONI VINICOLE D’EUROPA

Il Veneto ha formalmente ribadito le sue per-plessità sulla previsione di una totale, e dunqueincontrollata, liberalizzazione dell’attuale regimedei diritti d’impianto in viticoltura. Lo ha fatto nelcorso dell’incontro svoltosi a Bruxelles, durante ilquale tutte le Regioni viticole d’Europa, riunitinell’associazione Arev, si sono pronunciate una-nimemente a Bruxelles contro la liberalizzazionedei diritti di piantagione viticoli. Durante il mee-ting è stata adottata all’unanimità una dichiara-zione, stabilita in stretta collaborazione con ilConsiglio Europeo Professionale del Vino (CEPV)con la quale si chiede alla Commissione di pre-sentare una nuova proposta legislativa e di rein-trodurre l’inquadramento del potenziale diproduzione attraverso i diritti di piantagione, pertutte le categorie di vino e in tutti gli Stati mem-bri.

DISEGNO DI LEGGE PER SALVAGUARDARE IL TER-RITORIO AGRICOLO. VENETO IN POOL POSITIONIl Governo ha dato il definitivo “via libera” al Di-segno di legge che vuole salvaguardare il terri-torio agricolo dalla cementificazione. Il Veneto(capofila delle altre Regioni italiane) è interve-nuto incisivamente per migliorare il testo origi-nario, inserendo norme di salvaguardia cheimpediscano l’utilizzo del territorio rurale duranteil periodo transitorio che condurrà alla messa inpratica della legge (che potrebbe durare qualcheanno).

VINI IN KIT “FAI DA TE”: UN FONDO REGIONALEPER TUTELARE I PRODOTTI VENETI A MARCHIOL’Assessorato all’agricoltura del Veneto intendeproporre la costituzione di un fondo nel prossimobilancio regionale con il quale, in concorso con iprivati, produttori e consorzi, contrastare tramiteazioni legali i prodotti falsi che copiano i marchiveneti. La notizia è stata data nel corso del Fe-stival nazionale dei consumatori svoltosi a Pa-dova, con specifico riferimento alla bevanda inkit che illegalmente fa riferimento a nomi di viniDOC italiani, venduto anche per corrispondenzain alcuni Paesi della stessa Unione Europea.Nel corso del Festival è stata mostrata una con-fezione indicata come Valpolicella, pagata 83sterline, circa un centinaio di euro, con il cui con-tenuto è possibile realizzare una trentina di bot-tiglie di beverone. Dentro la scatola vi sono: unasacca di mosto sterile, bustine di bentonite, dimetabisolfito di potassio, di sorbato di potassio,di aromi (sambuco e fiore di sambuco), di sega-tura di quercia, lievito e istruzioni. Tempo neces-sario per avere il “prodotto” finito: 28 giorni.

SICCITÀ: ASSICURARSINessun imprenditore agricolo può più affidarsisolo alla buona sorte. Assicurarsi non è una deci-sione scaramantica ma una scelta imprenditoriale;non farlo non può ricadere sulla collettività. E ac-canto a questo serve un nuovo e diverso sistemairriguo che ottimizzi l’utilizzo dell’acqua. Sonoquesti gli indirizzi futuri del settore primario sulladisponibilità di risorse idriche, per la quale pcorreprocedere con due obiettivi: a un lato una realeprevenzione economica del danno, che significaricorso al sistema assicurativo agevolato. Dall’al-tro serve la massima valorizzazione possibiledella risorsa idrica disponibile per l’agricolturacon un piano che il Governo nazionale è chiamatoa finanziare.

CARBURANTI AGRICOLI. NO AI TAGLILa Regione Veneto si è dichiarata contraria alla ri-duzione della quantità di gasolio a tassazioneagevolata destinato alle aziende agricole previstodalla legge di stabilità in discussione al Governoin questo periodo. La conferma del taglio del ga-solio agevolato sarebbe la morte soprattutto delleaziende agricole più specializzate in determinatisettori (le serre ad esempio) o quelle che doves-sero essere investite da una eventuale nuova sic-cità (il costo dell’irrigazione rischierebbe di esserepari o superiore alla perdita del prodotto).

2012, 51 MILIONI PER MIGLIORAMENTO VIGNETOVENETO GRAZIE A EFFICIENZA SISTEMA REGIONALEL’efficienza dimostrata dal sistema Veneto nel-l’utilizzo dei finanziamenti comunitari previsti dal-l’Organizzazione del Mercato del Vino si traducequest’anno in una disponibilità aggiuntiva di ul-teriori 18 milioni di euro, che porteranno ad untotale di 51 milioni i sostegni economici a favoredelle imprese del settore per l’anno corrente, coni quali sarà possibile corrispondere a tutte le ri-chieste presentate. Il Veneto aveva avuto perl’esercizio finanziario 2012 un budget di 33 mi-lioni di euro. Il finanziamento è stato indirizzatoalla ristrutturazione e riconversione vigneti; agliinvestimenti alle imprese per la commercializza-zione e trasformazione dei prodotti vitivinicoli;alla vendemmia verde; alla promozione sui paesiextra UE e agli arricchimenti dei mosti dei vini.

20 MILIONI DELLA REGIONE PER BENESSERE ANI-MALE OVAIOLE E SUINILa Regione del Veneto sosterrà, tramite ilProgramma di Sviluppo Rurale, l’ammoderna-mento degli allevamenti finalizzato al miglio-ramento del benessere animale, con specificoriferimento alle galline ovaiole e ai suini. Laproposta di bando prevede per queste fina-

lità un sostegno finanziario complessivo di20 milioni di euro, dei quali 8 milioni desti-nati al benessere delle galline ovaiole e 12milioni per la protezione dei suini. Di fattoquesto provvedimento agevolerà numeroseaziende agricole nell’adeguamento agli stan-dard richiesti a livello europeo, fornendo lapossibilità di acquistare gabbie per ovaioleconformi ai nuovi requisiti e di ristrutturare ifabbricati destinati all’allevamento suinicolo.

AGRICOLTURA E IVA. IMPRENDITORI STRETTITRA MINORI RICAVI E CONTRAZIONE CONSUMIL’aumento dell’IVA si trasformerà quasi cer-tamente in un’ulteriore perdita di redditivitàper le imprese agricole, aggiuntiva rispettoall’aumento della fiscalità già prevista dallaLegge di Stabilità. L’aumento dell’IVA sututto, compresi gli alimentari (una sorta direvival della tassa sul macinato), provocheràun’ulteriore riduzione dei consumi e della ca-pacità di spesa delle famiglie deprimendoancor più un’economia già asfittica. Per i pro-duttori agricoli a questa situazione si ag-giungerà la loro storica debolezzacontrattuale all’interno delle filiere: i seg-menti non produttivi e la distribuzione inparticolare cercheranno quasi certamente dicontenere la loro quota di perdita scaricandosull’agricoltura il maggior costo e la minorecompetitività derivante dall’iva.

OGM. DAL VENETO ALLE REGIONI: UN PRO-GETTO DI RICERCA INDIPENDENTEL’assessorato all’agricoltura del Veneto haproposto alle Regioni italiane di esaminare lapossibilità di intraprendere un progetto di ri-cerca indipendente sugli organismo geneti-camente modificati, a valenza nazionale,verificandone la fattibilità in termini finan-ziari. Il coordinatore delle Regioni italiane,l’assessore della Puglia Dario Stefano, ha ac-colto la richiesta. A seguito della soppres-sione della Commissione Interministeriale diValutazione sulla coesistenza, il Ministerodell’Ambiente ha deciso di istituire unGruppo di lavoro tecnico scientifico di sup-porto all’Autorità Nazionale sugli ogm. Talesituazione è preoccupante in quanto sembravenir meno la possibilità di intervento direttodelle Amministrazioni regionali, competentiin materia agricola, nel procedimento istrut-torio finalizzato all’autorizzazione al rilascioe alla sperimentazione in campo degli OGM.

BREVI

Page 6: Agricoltura Veneta n.4 2012

IL NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO PER GLI OPERATORI DEL SETTORE PER SEMPLIFICARE I RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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06 agricolturaveneta/PIAVE

ROSOLINA (RO): VISITA A PROVE VARIETALI DI POINSETTIA (STELLE DI NATALE)

Venerdì 28 dicembre, dalle ore 9.00 alle ore 13.00,presso il Centro “Po di Tramontana” di Veneto Agri-coltura a Rosolina (Ro), sarà visitabile il confrontovarietale di poinsettia (stelle di natale). Esposte 100varietà in vaso da 17 cm, 120 in vaso da 14 cm, e100 in vaso da 10 cm, dei principali costitutori, com-prese varietà in fase pre - commerciale ed in test.Presente, inoltre, una prova di coltivazione in tun-nel a bassa temperatura, con circa 90 varietà. Tuttele prove sono comunque visitabili, previo appunta-mento, anche nel periodo pre-natalizio. Info: Gio-vanna Pavarin, Tel. 0426.664917 – Fax 0426.664916- [email protected]

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� Per maggiori informazioni: Europe Direct Veneto, sportello europeo di Veneto Agricoltura-Ufficio Stampa: tel.: 049 8293716 Richiedi l’invio gratuito di Veneto Agricoltura Europa, quindicinale di informazioni dall’UE, [email protected]

L’agricoltura è un settore fortemente le-gato alle tradizioni, ciononostante gliagricoltori hanno dovuto dotarsi di unospirito di “adattamento ai cambiamenti”che ha pochi eguali. Basti pensare chenegli ultimi vent’anni il mondo agricoloeuropeo ha affrontato ben cinque pesantiriforme e una sesta è in arrivo. Una ri-forma, la prossima, ancora una volta distraordinaria portata perché interesseràun periodo di ben sette anni (2014-2020)e una parte consistente del bilancio eu-ropeo (probabilmente 55 miliardi di euroannui a livello UE, dei quali 5 per l’Ita-lia). La prossima riforma della PAC dovràperò fare i conti proprio con le risorse fi-nanziarie a disposizione. Solo dopo ladefinizione del Quadro Finanziario Plu-riennale 2014-2020 sarà infatti possibilechiudere una partita iniziata nel 2010 conla presentazione dei primi orientamentida parte della Commissione europea. Al di là dei residui confronti in atto traStati Membri, Commissione e Parla-mento, che nelle ultime settimane haesaminato migliaia di emendamenti alleproposte della Commissione, la futuraPAC risulta già ben delineata. Vediamone,in sintesi, i punti salienti.

1) Aiuti al reddito, colonna portante dellafutura PACIl reddito degli agricoltori continuerà adessere sostenuto anche nei prossimisette anni di programmazione. L’aiuto dibase riguarderà solo gli agricoltori in at-tività e sarà distribuito in modo più equotra Regioni e Stati Membri. Altri aiuti sa-ranno “spacchettati” (greening, giovani,ecc.)

2) Un aiuto “verde” per conservare laproduttività e tutelare gli ecosistemi Sarà questa la grande novità della PAC2014-2020 che riserverà una quota diaiuti agli agricoltori che svolgeranno pra-tiche efficaci dal punto di vista ecologicocomprendenti la diversificazione dellecolture, la conservazione dei pascoli per-manenti, la salvaguardia delle riserveecologiche e del paesaggio.

3) Maggiore attenzione alle zone fragiliPer evitare la desertificazione e preser-vare la ricchezza dei territori, sarà data lapossibilità agli Stati Membri di fornire unmaggiore sostegno, grazie a un’indennitàsupplementare, agli agricoltori che si tro-vano in zone soggette a vincoli naturali.

4) Facilitare l’insediamento dei giovaniagricoltoriPer incentivare l’occupazione e incorag-giare le giovani generazioni a dedicarsiall’attività agricola, la PAC 2014-2020prevede l’istituzione di nuove agevola-zioni all’insediamento giovanile.

5) Finanziamenti per la ricerca e l’inno-vazione La futura PAC rafforzerà gli stanziamentidestinati alla ricerca e all’innovazione incampo agronomico. L’obiettivo è quellodi fare in modo che i risultati della ri-cerca si concretizzino nella pratica attra-verso un nuovo partenariato europeoper l’innovazione.

6) Una filiera alimentare più competitivaed equilibrata Per rafforzare la posizione degli agricol-tori saranno sostenute le Organizzazionidi Produttori e interprofessionali. Sa-ranno sviluppate le filiere corte “dal pro-duttore al consumatore”, conl’eliminazione dei troppi intermediari cheoggi appesantiscono il comparto.

7) Stimolare l’occupazione rurale e losviluppo localeLa futura PAC promuoverà l’occupazionee l’imprenditorialità nelle zone rurali, in-coraggerà le iniziative di sviluppo locale(progetti di microimpresa) e rafforzerà ilruolo dei GAL.

8) Semplificazione e nuovi strumentiLa nuova PAC proporrà meccanismi ge-stionali più semplici (sburocratizzazione,sostegno ai piccoli agricoltori, condizio-nalità, sistemi di controllo, ecc.) e dellereti di sicurezza più efficaci e reattive peri comparti più esposti (intervento pub-blico e ammasso privato).

Renzo Michieletto

Per approfondire l’argomento

Il dibattito sulla PAC 2014-2020 può essere seguito sulla newsletter Veneto Agricoltura Europa edita da Europe Direct Ve-neto, sportello europeo di Veneto Agricoltura-Ufficio Stampa. Richiedila gratuitamente allo 049 8293716 oppure [email protected]

La nuova PAC 2014-2020 – Un’analisi delle proposte della Commissione, a cura di Fabrizio De Filippis su:http://www.gruppo2013.it/working-paper/Documents/La%20nuova%20Pac%202014-2020.pdf

PAC 2014-2020 – Gli impatti regionali. Valutazioni di INEA su:http://www.rica.inea.it/PAC_2014_2020/index.php

Riforma della PAC 2014 2020 (tutta la documentazione) su:http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4277

La politica agricola europea verso il 2020

agricolturaveneta 07

Page 8: Agricoltura Veneta n.4 2012

Il mondo rurale veneto, messo a duraprova dalla crisi economica e dalle av-versità atmosferiche, ha bisogno dellamassima attenzione e aiuto da partedelle istituzioni; obiettivo dell’agenziache dirigo è di azzerare la distanza tra glistrumenti messi a disposizione dalle isti-tuzioni e le aziende agricole, rendendoliutili opportunità, facilmente usufruibili,efficaci per superare la difficile situazionedovuta anche alla mancanza di liquidità.Disponibilità di denaro in tempi brevi conriduzione dei costi attraverso finanzia-menti pubblici e privati, garanzie per l’ac-cesso al credito, protezione del redditoattraverso la sottoscrizione di polizze as-sicurative innovative a condizioni agevo-late per le avversità atmosferiche,contributi per la copertura delle speseper investimenti in caso di subentro nellaconduzione di un’azienda agricola in caso

di ricambio generazionale, sono alcunistrumenti finanziari che AVEPA vuole of-frire “a km zero” alle aziende agricole.Ecco, quindi, la ricerca di collaborazioni esinergie con:- banche, dando vita al Progetto Insiemeper l’Agricoltura, che ha iniettato liquiditànelle aziende agricole con sei mesi di an-ticipo rispetto alla data di pagamentodegli aiuti relativi alla domanda unica; - Veneto Sviluppo, la finanziaria della Re-gione del Veneto;- ISMEA, Istituto di servizi per il mercatoagricolo alimentare che ha un’unica sedea Roma e quindi difficile da raggiungereper un agricoltore veneto.

Proprio da quest’ultima sinergia lo scorso6 dicembre, si è svolto a Padova nellasede centrale di AVEPA, il primo incontrodal titolo "Vicini al territorio. Nuovi servizi

per gli imprenditori agricoli", relativo alprogetto "AVEPA verso il polo unico ve-neto dei servizi per l'agricoltura".Maggiori informazioni saranno disponibilisul sito istituzionale di AVEPA(www.avepa.it).

Fabrizio Stella

I pagamenti per la Domandaunica (DU) nell’anno finanziarioappena conclusosi ammontanoa circa 3 milioni in più rispettoa quanto erogato lo scorsoanno, al lordo di 4,5 milioni dianticipo sulla DU 2012 erogatiil 1° agosto ai circa 1.600 pro-

duttori dei 18 comuni rodiginicensiti tra quelli colpiti dalsisma del 29 maggio 2012. È giunto a scadenza il regimedi aiuto per i foraggi essiccati,sul quale per l’anno 2012 sonostati erogati 1.561.032,43 mi-lioni di euro. All’interno del

Piano Nazionale del Settore Vi-tivinicolo, va segnalato il paga-mento sensibilmente superiorealle risorse inizialmente asse-gnate dal DM 7462/2011, quasiraddoppiate, per le misure disostegno alla ristrutturazione eall’utilizzo del mosto concen-

trato. Lo Sviluppo rurale, ri-spetto allo stesso periodo del2011, registra un incremento di10 milioni sul totale erogato ecirca 3.000 beneficiari in più.Il tutto per quasi 270.000 or-dini di pagamento rivolti adoltre 122.000 beneficiari.

STRUMENTI FINANZIARI A KM ZERO

08 agricolturaveneta/AVEPA

L’anno finanziario FEAGA FEASR 2012IMPORTI CONTABILIZZATI DAL 16/10/2011 AL 15/10/2012

Dal 16 ottobre 2012 AVEPA haavviato e concluso in pochigiorni il pagamento di 163 mi-lioni di euro per l’anticipodegli aiuti richiesti con 86.934domande uniche presentateper la campagna 2012. Comedeciso dalla Commissione Eu-ropea, l’anticipo è stato liqui-dato nella misura del 50%dell’aiuto previsto dal regola-mento (CE) 73/2009 in riferi-mento a titoli ordinari, titolispeciali e art. 68 zucchero.

Regime di pagamento unicoDOMANDA UNICA 2012: PAGAMENTO DELL’ANTICIPO

PROVINCIADOMANDE PAGATE

IMPORTO PAGATO

BELLUNO 842 1.385.309,42

TREVISO 18.270 22.919.861,63

VENEZIA 13.308 24.482.836,52

VICENZA 10.371 16.912.627,68

PADOVA 28.805 35.448.777,15

ROVIGO 6.536 24.107.657,46

VERONA 8.802 38.351.298,82

TOTALE 86.934 163.608.368,68

AIUTI IMPORTI EROGATI NUMERO BENEFICIARI NUMERO PAGAMENTI

Domanda Unica € 415.652.001,39 92.897 207.624

Programma Sviluppo Rurale (2007-2013) € 173.252.226,25 17.808 41.363

Piano Nazionale Vitivinicolo € 59.687.244,13 10.135 17.804

Altri Aiuti OCM € 15.407.867,77 112 419

Aiuti di Stato e regionali € 3.348.691,72 1.210 1.318

Totale Anno Finanziario 2012 € 667.348.031,26 122.162 268.528

Page 9: Agricoltura Veneta n.4 2012

agricolturaveneta/AVEPA 09

GESTIONE DEL FASCICOLO AZIENDALE, NOVITÀChe cos’è il fascicolo aziendale?Il fascicolo aziendale contiene tutte leinformazioni relative alle impreseagricole necessarie per calcolare cor-rettamente gli importi di tutte le ri-chieste di contributo o agevolazionepresentate dalle aziende. E’, quindi,importante comunicare immediata-mente ogni tipo di variazione al Cen-tro autorizzato di assistenza agricolao allo Sportello unico AVEPA pressocui è gestito il fascicolo.Per la corretta gestione ed aggiorna-mento del fascicolo aziendale biso-gna tener conto di alcune modifichenormative recenti.Documentazione richiesta per dimo-strare la disponibilità dei terreniNei casi in cui questi siano condottisulla base di contratti verbali o auto-rizzazioni verbali da parte dei pro-prietari, non sarà più sufficiente unadichiarazione sostitutiva ex DPR

445/2000 - nella quale il conduttoredel terreno dichiara unilateralmentel’esistenza del contratto o dell’as-senso ma, a causa dei numerosi con-tenziosi emersi in seguito all’utilizzonon sempre corretto di questo stru-mento, a partire dal 1° giugno 2012,tutte le dichiarazioni sostitutive do-vranno essere sottoscritte da almenouno dei proprietari del terreno (di-stinto da chi lo conduce) e corredatedalla copia di un suo documento diidentità in corso di validità.Per maggiori approfondimenti in me-rito, oltre che il gestore del propriofascicolo, si consiglia di consultare ilsito istituzionale di AVEPA(www.avepa.it) tramite il seguentepercorso: Settori di intervento – Fa-scicolo – Normativa - Avepa - Ge-stione dei titoli di godimento delleparticelle dal 1° Giugno 2012.Dati contenuti nei piani colturali e il

loro utilizzo a fini istituzionaliLe informazioni ed i dati relativi al-l’uso del suolo, compresi quelli rela-tivi ai fabbricati, sono validi ancheper la dichiarazione di variazione col-turale da rendere al catasto terreni.Quindi, i dati dei fascicoli aziendaligestiti dagli organismi pagatori sa-ranno inoltrati da AGEA all’Agenziadel Territorio. Nel caso di informazioniincomplete o non veritiere, l’Agenziadel Territorio, sulla base delle comu-nicazioni effettuate dall’Agea appli-cherà al conduttore una sanzioneamministrativa da euro 1.000 ad euro2.500.Per questo motivo è fondamentale lamassima collaborazione tra l’aziendaagricola e il gestore del suo fascicolonella fase di acquisizione delle infor-mazioni, per garantire il corretto in-serimento delle informazioni nelsistema operativo.

PSR 2007-2013I BANDI APERTI, LE PROSSIME FINANZIABILITÀ

Con DGR n. 1604 del 31/07/2012 e s.m.i. sono stati aperti i termini per la presentazione delle domande di aiuto per alcune misure dell’Asse 1 e 2 (8° bando generale):

MisuraImporto a bando (€)

Termine presentazione domande

114 azione 1 3.000.000 31/12/2012122 azione 1 2.000.000 30/11/2012122 azione 2 1.000.000 30/11/2012123/F azione 1 1.400.000 30/11/2012123/F azione 2 1.600.000 30/11/2012124 4.200.000 30/11/2012125 azione 1 4.200.000 30/11/2012214/H 2.000.000 30/11/2012226 azione 1 3.000.000 30/11/2012226 azione 2 4.000.000 30/11/2012227 azione 1 2.000.000 30/11/2012227 azione 2 600.000 30/11/2012227 azione 3 400.000 30/11/2012

I moduli e le informazioni necessarie per la presentazione delledomande sono disponibili nel sito web istituzionale di AVEPA(Settori di intervento/Programma di sviluppo rurale/Misura …).

Per eventuali chiarimenti è possibile contattare lo Sportellounico agricolo competente per provincia; i recapiti sono re-peribili nel sito web istituzionale di AVEPA nella sezioneSedi AVEPA oppure nella pagina ufficiale dell’Agenzia su Fa-cebook (Facebook.com/avepa.it).

Page 10: Agricoltura Veneta n.4 2012

10 agricolturaveneta/AVEPA

BREVI

L’attività di erogazione di aiuti e con-tributi, propria dell’Agenzia, è rego-lata da disposizioni comunitarie,nazionali e regionali che impongonospecifiche attività di controllo. I con-trolli sono necessari per verificarel’esattezza degli importi erogati e l’ef-

fettivo diritto a ricevere gli aiuti. Per-tanto, riguardano diversi aspetti:dalla correttezza delle dichiarazioni,al mantenimento degli impegni, al ri-spetto di norme ed atti parte delleaziende agricole beneficiarie. Vi sonoinoltre verifiche necessarie sull’atti-

vità del rispetto delle norme per glialtri organismi cui AVEPA ha delegatoalcune attività.Nella tabella sottostante sono indi-cate le diverse tipologie di controlloche hanno impegnato l’agenzia nelcorso del 2012.

TIPOCONTROLLO SETTORE ATTIVITÁ di CONTROLLO EFFETTI NUMERO

AZIENDE

In locoPSR - Reg. CE 1698/2005 e 65/2011, API-

COLTURA - Reg. CE 1234/07, ORTO-FRUTTA - Reg. CE 1234/2007 e 543/2011

Controllo in azienda effet-tuato normalmente primadell’erogazione dell’aiuto

L’esito negativo incide sul valoredell’aiuto determinando la non eroga-zione totale o parziale dello stesso

1436

Ex Post

PSR - Reg. CE 1698/2005 e 65/2011, AS-SOCIAZIONE PROVINCIALE ALLEVATORI -

L.R. n. 40/03 art. 65 e DGR 2496/06,ORTOFRUTTA - Reg. CE 1234/2007 e

543/2011), VITIVINICOLO - Reg.CE1493/99 e DGR 4152/2000

Controllo quasi sempre inazienda, effettuato in se-

guito alla chiusura dell'im-pegno in relazione allanormativa di settore.

L’esito negativo del controllo può de-terminare la revoca dell’aiuto/contri-

buto erogato419

Controlli Obbligatori

PSR 2007-2013 (Misure 211 e 214) - Reg.CE 1698/2005 e 2080/92 - DM 494/08,Misura 8 (PSR 2000-2006) - Reg. CE

1257/99 - Reg. (CEE) 2078/92 e 65/2011

Controllo quasi sempre inazienda effettuato nel pe-

riodo di mantenimento del-l’impegno: riguarda tutte le

aziende che nel corsodell’anno non hanno pre-sentato domanda di con-ferma/di pagamento, in

relazione al settore d'inte-resse

L’esito del controllo può determinaredue diverse conseguenze. 1) se il man-tenimento dell’impegno è rispettato ,malgrado la mancata presentazione

della domanda, non si erogherà il con-tributo per la campagna in corso; 2) seviene verificato il mancato rispetto del-l'impegno, si procede alla revoca ed alrecupero di quanto erogato nelle cam-pagne precedenti, a partire dalla do-

manda iniziale

474

CondizionalitàDU, PSR, VITIVINICOLO - Reg. CE

1122/09

Controllo in azienda per laverifica dei Criteri di Ge-stione Obbligatori (CGO);e ha lo scopo di verificareil rispetto delle norme di

condizionalità

Il mancato rispetto degli obblighi de-terrmina una percentuale di riduzione

degli importi da erogare1485

Fascicolo D.LGS 165/2004 ; CONVENZIONEAVEPA/CAA

Controllo eseguito pressoil CAA mandatario, volto a

verificare la regolaritàdella tenuta del fascicolo

Le non conformità rilevate, in base allaloro gravità, determinano sanzioni epenalità al CAA gestore del fascicolo

1495

UMA DM 454/2001

Controllo in azienda perverificare la correttezza

delle dichiarazioni per ac-cedere all’acquisto di car-

burante agevolato

La conseguenza è la segnalazionedell’azienda e della irregolarità al-l’Agenzia delle dogane che si attiva

per il recupero dell’accisa

317

Altri controlliPrestito di conduzione, Reg. CE

1698/2005 – DGR 2249/11 e Reg. CE1535/07 – L.R. 16/09

Verifica sulle dichiarazionisostitutive di certifica-zione e di atto di noto-

rietà

144

TOTALE 5770

AVEPA, I CONTROLLI NEL 2012

163 MILIONI ALLE IMPRESE AGRICOLE VENETEAvepa, l’agenzia per i pagamenti del Veneto, ha concluso le operazioni di pagamento di 163 milioni di euro come anticipo degli aiuti europei richie-sti con 86.934 domande uniche presentate per la campagna 2012. Anche in questa partita, l’organismo pagatore regionale ha dimostrato rapidità, ef-ficienza, efficacia e con una spesa per pratica gestita di 70 euro contro i 120 di una pratica dell’Agea nazionale.Come deciso dalla Commissione Europea, l’anticipo è stato liquidato nella misura del 50% degli aiuti previsti dal regolamento (CE) 73/2009 in riferi-mento a: titoli ordinari, titoli speciali e art. 68 zucchero. Entro la fine del mese di novembre saranno gestite e pagate altre 3.600 domande circa, tem-poraneamente sospese a causa di anomalie riscontrate nei controlli amministrativi. Per le rimanenti 1.300 domande circa, sottoposte a controllo inloco per la verifica di ammissibilità delle superfici dichiarate ai fini dell’utilizzo dei titoli ordinari, si dovrà attendere la trasmissione degli esiti dei con-trolli da parte di AGEA.

Page 11: Agricoltura Veneta n.4 2012

agricolturaveneta/AVEPA 11

SE IN CIELO PASSA UN AEREO…Avviata la fase esecutiva del progetto refresh 2012

Nel secondo numero di questa rivista abbiamo illustratoin breve il progetto nazionale refresh, ovvero come av-viene il rilievo delle informazioni che si possono osser-vare da una foto scattata dall’alto e quali sono i metodiper identificare l’utilizzo agricolo delle superfici. Abbiamodelineato l’impatto che questo accertamento produrràsul territorio veneto, sull’ammissibilità delle superfici chedefiniscono l’entità dei premi PAC e quindi sulle aziendeagricole regionali. Nel frattempo il progetto è passato alla fase esecutiva,in primis sono state realizzate le ortofoto, che sono statescattate nel corso dell’estate a copertura integrale ditutto il territorio regionale. Le foto sono ora a disposizione dei fotointerpreti chestanno operando una decodifica dell’uso del suolo, ba-sata sulle “specifiche tecniche” comunitarie, desumibiledalla foto stessa. Non è un’operazione semplice, occorreocchio esperto, esperienza e conoscenza del territorio.Una attività delicata, terminata nel mese di novembre.Sono informazioni che AVEPA dovrà quindi verificare eapplicare per il calcolo del pagamento del saldo dellaDomanda unica, autorizzato dalla Commissione Europeadal 1° dicembre 2012.L’agenzia si è prefissata un duplice obiettivo, da un latocercare di mantenere i tempi di pagamento ordinari perle aziende sulle quali il refresh non avrà alcun effetto,dall’altro accelerare i tempi di verifica per le situazionidubbie riscontrate tramite il refresh. Dove possono nascere i dubbi? Il progetto mira ad ac-certare le superfici non agricole (aree non coltivabili,strade, edifici, boschi, zone d’acqua), quindi non am-missibili ai premi definiti dalla PAC; saranno questi ultimigli argomenti di una verifica che verrà svolta dal mese didicembre in collaborazione con i Centri autorizzati di as-sistenza agricola. Per avere la dimensione dell’ambito di intervento e delleattività in atto, basta ricordare che si tratta di analizzarel’utilizzo del suolo di più di 100.000 aziende agricole checonducono alcuni milioni di particelle catastali.

AVVERSITÀ ATMOSFERICHESiccità

La Giunta regionale ha deliberato la delimitazione dei ter-ritori danneggiati da siccità nell’anno 2012.Il provvedimento è stato inviato al Ministero delle politi-che agricole alimentari e forestali che dovrà completarela procedura con la declaratoria di eccezionale avversitàatmosferica. La successiva pubblicazione del decretonella Gazzetta Ufficiale determinerà l’apertura dei terminidi presentazione delle domande. Resta fermo che l’in-dennizzo dei danni alle colture è ad oggi ancora subor-dinato alla approvazione da parte del MIPAAF delladeroga al Piano assicurativo nazionale (PAN). Per sem-plificare la procedura di presentazione delle domande diindennizzo, l’agenzia metterà a disposizione, secondo lemodalità che saranno rese note, uno specifico supportoinformatico in modo da consentire la compilazione delledomande stesse utilizzando automaticamente i dati utiliregistrati nel fascicolo aziendale.

Tromba d’aria: Approvata declaratoriaIl Ministero delle politiche agricole ha dichiarato, per ef-fetto dei danni alle strutture, l’esistenza del carattere dieccezionalità degli eventi calamitosi (trombe d’aria) av-venute rispettivamente il 21/07/2012 in provincia di Vi-cenza e il 12/06/2012 in provincia di Venezia.Tali decreti sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficialedel 30 ottobre 2012 e pertanto le aziende che hannoavuto danni alle strutture, il cui costo di ripristino sia su-periore al 30% della PLV (produzione lorda vendibile)aziendale, hanno potuto presentare domanda di inden-nizzo allo Sportello unico di AVEPA competente per terri-torio.

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Europrogettazione, VENETO AGRICOLTURA ANCORA CAPOFILA

Negli ultimi anni Veneto Agricoltura hapartecipato a 21 progetti approvati dal-l’Unione Europea che hanno determinatoattività per 48 milioni di euro. Per ben 6volte ha rivestito il ruolo di capofila diprogetto. Da circa 10 anni l’Azienda re-gionale è infatti impegnata nell’attività dieuro progettazione. Per questo dal 2009si è dotata di un sistema interno il cuiobiettivo è cogliere le opportunità di fi-nanziamento sul panorama regionale, na-zionale e comunitario. Ambiente, energia,innovazione in agricoltura, salvaguardia egestione dell’acqua sono solo alcunedelle tematiche affrontate con il coinvol-gimento di attori pubblici e privati in unalogica di partenariato internazionale. Ve-neto Agricoltura è tuttora impegnata in 11progetti a valere sui programmi Life+,SEE, IPA Adriatico, Interreg ITA-SLO. I piùrecenti sono AGRONET (2009), programma

IPA Adriatico, che prevede la realizzazionedi una rete permanente di infrastrutturelogistiche per la filiera agroalimentare nel-l’area adriatica; ALTERENERGY (2010), pro-gramma IPA Adriatico, che intendepromuovere lo sviluppo di una comunitàadriatica sostenibile dal punto di vistaenergetico;WSTORE 2 (2011), programma Life+, ilquale testa un sistema integrato di uti-lizzo dell’acqua piovana nell’area di Valle-vecchia (Caorle) in grado di fronteggiare ilcambiamento climatico (vedi sotto);GuardEn (2011), programma SEE, per de-finire un approccio integrato per la pre-venzione dell’inquinamento dell’acqua eil recupero dei territori danneggiati; e GR3 (2012), programma IEE, che pro-muove l’utilizzo dei residui erbosi derivantidalla gestione del territorio come fonte perla produzione di energia rinnovabile.

A Vallevecchia (Caorle, Ve)UN PROGETTO INNOVATIVO

Wstore2, in inglese Reconciling agricul-ture with environment through a newwater governance in coastal and salineareas, è il progetto di Veneto Agricoltura(lead partner), risultato aggiudicatario difondi europei dopo una severa selezione.Ha come obiettivo la messa a punto diun sistema di gestione delle acque me-teoriche che, in modo affidabile ed auto-matizzato consenta, a seconda deiperiodi, di accumulare e poi rilasciareacqua di buona–discreta qualità (bassasalinità). Ciò per permettere, anche inpresenza di bassi livelli di piovosità, unaagricoltura avanzata, il contrasto dell’in-trusione di acque salse e il manteni-mento di una falda dolce superficiale,un’adeguata qualità delle acque nellarete di scolo dell’azienda, la salvaguar-dia delle zone naturali (Natura 2000) ela promozione delle attività turistico-ri-creazionali. Responsabile del progetto dacirca 1 milione e mezzo di euro (Costo to-tale: € 1.576.521 - contributo LIFE+43,5%) è Veneto Agricoltura, in collabo-razione con CER (Consorzio di BonificaCanale Emiliano Romagnolo), LASA (La-boratorio Analisi Sistemi Ambientali, del-l’Università di Padova) e il VeGal (Gal

Veneto Orientale).Il progetto giudicato di particolare inte-resse a livello comunitario, riguarda la ve-rifica di soluzioni di gestione dell’acquain un contesto di cambiamento climaticoche minaccia le aree naturali e le attivitàeconomiche delle zone costiere partico-larmente per la diminuzione della dispo-nibilità di acqua di qualità e la intrusionedi acque salmastre.

Wstore2, Reconciling agriculture with environment through a new water gover-nance in coastal and saline areas, redatto nell’ambito del LIFE+ Governance. saràrealizzato nell’azienda pilota e dimostrativa di Veneto Agricoltura a Caorle (VE).

12 agricolturaveneta/VENETO AGRICOLTURA

Il 24-25 ottobre scorsi a Pecs (Un-gheria) si è tenuto il meeting di pre-sentazione e avvio del progettoAPP4INNO. Coordinatore generale delprogetto è Veneto Agricoltura, alquale partecipano istituzioni di 9paesi dell’Europa Sud Orientale (Ita-lia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Gre-cia, Croazia, Serbia, Albania eUcraina). Il progetto mira a creare retitransnazionali di piccole e medie im-prese (PMI) per lo sviluppo di pro-cessi innovativi in agricoltura in gradodi facilitare l’accesso all’innovazionee al trasferimento tecnologico, condi-zioni oggi essenziali per affrontare lacompetitività internazionale. A dispo-sizione a circa 1.860.000,00 €.

“APP4INNO”, QUASI 2 MILIONI DI EURO

800 ETTARI TRANATURA E AGRICOLTURAL’Azienda pilota e dimostrativa Valle-Vecchia, localizzata lungo la costa tra icentri balneari di Caorle e Bibione, sicaratterizza per essere l’ultimo grandesito costiero dell’Alto Adriatico non ur-banizzato. Realtà unica in Italia nel suogenere,come recita lo slogan, nel-l’azienda sperimentale “convivono Agri-coltura e Natura”. Ottocento ettari fruttodi una recente bonifica (secondo do-poguerra), che la Regione e VenetoAgricoltura hanno voluto rinaturalizzare.Il territorio ha mantenuto così impor-tanti valenze naturalistico-ambientali,soprattutto per la presenza tra l'arenilee la pineta di uno dei maggiori sistemidunali litoranei del Veneto. Proprio perla presenza di questo particolare habi-tat, ValleVecchia è stata riconosciutadalla Comunità Europea, come Zona diProtezione Speciale e Sito di Impor-tanza Comunitaria. L’azienda è com-pletamente utilizzata persperimentazioni al fine di valutare se ecome può convivere un’agricoltura so-stenibile avanzata e redditizia con unambiente altamente qualificato e diver-sificato come quello di un’area a tutelaambientale. In queste prospettiva as-sumono particolare valore le numerosesperimentazioni che possono essere disupporto alle imprese agricole impe-gnate nel rispetto dei prinicipi di Con-dizionalità e a quelle interessate adaderire alle diverse misure agro-am-bientali e agro-forestali del Programmadi Sviluppo Rurale.

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La Regione Veneto sin dal 1997, ha quindi fi-nanziato un Programma di intervento plu-riennale per la moltiplicazione di materialevegetativo non contaminato dal citoplasma,affidato a Veneto Agricoltura. In un primomomento sono state moltiplicate le viti giàpresenti nel campo collezione di Spresiano(TV). Poi, nei vari anni, sono stati ancora re-periti nuovi/antichi vitigni e messi a dimoradei campi collezioni presso l’Istituto Speri-mentale per la Viticoltura e presso VenetoAgricoltura (Az. Sasse Rami- Ceregnano (RO) eDiana – Mogliano Veneto, TV): al momentosono circa 360. Da una prima valutazione dellecaratteristiche viticolo-enologiche delle piantein collezione, e di quelle ancora presenti nelterritorio si è giunti a concentrare il lavoro sualcuni vitigni come riportato in Figura 1.I risultati del lavoro sin qui effettuato dal2000, finanziati dalla Regione Veneto e svoltiin stretta collaborazione tra Veneto Agricol-tura e il citato Istituto ha permesso di pre-sentare la domanda di iscrizione al RegistroNazionale delle Varietà di Vite di n. 5 vecchivitigni a bacca nera (Corbine, Recantina -nella foto, Turchetta, Marzemina grossa e Ca-vrara) e 1 a bacca bianca (Grapariol). ConDecreto del Ministero per le Politiche Agrariee Forestali del 19 settembre 2007 e pubbli-cato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 ottobre2007 questi vitigni sono stati iscritti al Regi-stro Nazionale delle Varietà di Vite. Nel 2010il lavoro è continuato con l’iscrizione delle

varietà Gruaja (n) e Dorona (b). Delle acces-sioni conservate nei citati campi catalogo al-cune, particolarmente a rischio di erosione,sono state inserite nell’allegato n. 5 Pro-gramma di Sviluppo Rurale (PSR) per il Ve-neto 2007-2013. Con Dgr n. 1604 del31/07/2012 è stato promosso un nuovo im-portante bando nel PSR (misura 214H – ReteRegionale delle Biodiversità) che permetterà,specialmente per la viticoltura, di uniformareil sistema di conservazione regionale alle rac-comandazioni europee del programmaAEGIS, che ha l’obiettivo di creare un si-

stema europeo integrato di genebank per lerisorse genetiche vegetali per l’alimentazionee l’agricoltura allo scopo di conservare, se-condo standard comuni e condivisi, acces-sioni geneticamente uniche e importanti perl’Europa e renderle disponibili per il miglio-ramento genetico e la ricercaSi completerà anche la documentazione perle varietà comprese nell'elenco, non ancoraiscritte al RNVV (Pattaresca, Recantine, Ca-brusina, Dall’Occhio), al fine di preparare ildossier necessario per la domanda di iscri-zione.

agricolturaveneta/VENETO AGRICOLTURA 13

Dall’Oseleta alla Dorona,VECCHI VITIGNI (RI)NASCONO

Il lavoro di recupero e di identificazionedei vecchi vitigni necessita di una pro-fonda conoscenza del territorio e dei do-cumenti che, negli anni, hanno descrittole varietà coltivate in Veneto. Il diffondersidella Flavescenza Dorata, determinandol’estirpo di numerosi vigneti, ha reso an-cora più attuale il problema dell'erosione

genetica a livello regionale e la necessitàdi intervenire recuperando quanto ancorapossibile. Nella seconda metà del 1970 ilC.R.A.-Istituto Sperimentale per la Viticol-tura di Conegliano (TV) ha iniziato un la-voro di recupero dei vecchi vitigni. Attivitàche avviata principalmente in aree “mar-ginali” dove l’agricoltore ha mantenuto i

vecchi vitigni come “memoria della tradi-zione”. Il lavoro è continuato poi pressol’Azienda Agraria dell’Istituto di Spregiano(TV) che ha permesso all’Istituto di iscri-vere al “Registro Nazionale delle Varietàdi Vite” alcune interessanti varietà comel’Oseleta, la Boschera, il Prosecco lungo,la Marzemina bianca, la Pedevenda.

VARIETÀ DOCCorvina DOC Bardolino, DOC Valpolicella, AmaroneCorvinone DOC Bardolino, DOC Valpolicella, AmaroneMolinara DOC Bardolino, DOC Valpolicella, AmaroneRondinella DOC Bardolino, DOC Valpolicella, AmaroneGarganega DOC Soave, DOC Costoza, DOC Colli Euganei

ProseccoDOC Conegliano-Valdobbiadene, DOC Montello e Colli Asolani, DOC Colli Euganei

Verdiso DOC Colli di Conegliano-Torchiato di FregonaBoschera DOC Colli di Conegliano-Torchiato di FregonaMarzemino DOC Colli di Conegliano-Refrontolo passitoRaboso Piave DOC Piave, DOC BagnoliRaboso Veronese DOC Piave, DOC BagnoliTrebbiano di Soave DOC Soave, DOC LuganaVerduzzo trevigiano DOC PiaveVespaiola DOC Breganze

Cabrusina (n)Corvina (n)Dindarella (n)Forsellina (n)Oseleta (n)Rondinella (n)

Cavrara Garbina (n)Corbine (n) Marzemina grossa (n) Negrara (n)Pattaresca (n)Pinella (b)

Turchetta (n)Mattarella (b)

Dorona (b)

Boschera (b)Dall’occhio (b)Garganel (b)Grapariol (b)Perera (b)Incrocio Manzoni 2.15 (n)Marzemino (n)Raboso Piave (n)Recantina (n)Verduzzo t. (b)

Marzemina bianca (b)Gruaja (n)Groppello di Breganze (n)Pedevenda (b)Prosecco lungo b.

Fig. 1Bianchetta (b)Paialonga n.Pavana n.Trevisana Nera (n)Turca n.

Tab. 1 - Vitigni veneti e DOC di cui fanno parte

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Entro il 31 marzo 2013, i GAL del Venetodovranno dimostrare di aver raggiunto ilsecondo obiettivo di spesa, pari al 75%della spesa pubblica programmata attra-verso il Programma di Sviluppo Localeper la Misura 410. La situazione attualeevidenzia una evoluzione incoraggiantedel Leader veneto, sia per quanto ri-guarda la gamma e la numerosità deibandi attivati dai GAL, che le performancedi spesa, che in molti casi hanno rag-giunto ormai livelli molto rassicuranti. In-fatti, a fronte di circa 79 milioni di euro dispesa pubblica programmata dai quat-tordici GAL (Misura 410), 39 milioni risul-tano già concessi ai beneficiari finali,secondo i dati rilevati al 30 settembre. Inparticolare, due GAL hanno già raggiuntoe superato quota 80% di spesa impe-gnata, mentre altri tre si attestano fra il53 ed il 66 per cento. Per i restanti par-tenariati, che si collocano tra il 31,5% ed

il 41% di aiuti concessi, il raggiungimentodell’obiettivo finanziario è collegato in

parte anche all’esito dei bandi e delleistruttorie attualmente in corso.

14 agricolturaveneta/GAL

Lo sviluppo locale in Veneto al giro di boa. Attraverso l’Asse IV-Leader delPSR, la Regione del Veneto ha infatti messo a disposizione dei territori, at-traverso i Gruppi di Azione Locale, più della metà delle risorse program-mate per il periodo 2007-2013. A dirlo sono i dati di avanzamentoaggiornati al 30 settembre 2012, che tracciano il quadro degli interventi fi-nanziati sul territorio dai quattordici GAL della regione.Le risorse concesse, ossia quelle già impegnate per finanziare gli inter-venti Leader, compresa la gestione dei GAL, ammontano finora a 51 milionie 470mila euro, pari al 51% della spesa complessiva programmata a livelloregionale. Per le azioni a sostegno della diversificazione e il miglioramentodella qualità della vita nelle zone rurali sono stati finanziati progetti percomplessivi 33 milioni 630mila euro di aiuti, pari al 33% della spesa to-tale programmata. Le domande di aiuto finanziate sono in totale 808, dellequali 753 riguardano beneficiari che hanno aderito attraverso bandi pub-blici dei GAL. Quanto alla dimensione economica dei singoli aiuti con-cessi , oltre un terzo delle domande (38,6%) riguardano interventi chebeneficiano di importi compresi tra i 40 e i 50mila euro, il 26,5% usufrui-scono di aiuti tra i 30 e i 40 mila euro, mentre il 4,3% superano i 70milaeuro di contributo. Anche sul fronte della competitività del settore agricolo il Leader ha datoun suo parziale contributo. Infatti sono già stati impegnati oltre i due terzi

delle risorse programmate dai GAL per questa priorità, che superano gli 8milioni di euro; in particolare, 5 milioni 390mila euro sono stati assegnatiattraverso bandi pubblici. La quasi totalità di queste risorse (73,8%), èservita per sostenere, attraverso la Misura 121, interventi di ammoderna-mento delle imprese agricole ricadenti nei territori dei GAL. La misura fi-nora più importante in termini di risorse è stata quella a sostegnodell’ospitalità agrituristica (311 - azione 2) che ha previsto la concessionedi aiuti per 7 milioni e mezzo di euro, a fronte di 111 domande finanziate.Quanto al numero di domande, la misura più richiesta è al momento quelladedicata al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico e archi-tettonico delle aree interessate dai GAL (Misura 323 – a): le domande fi-nanziate sono 122, per un totale di 5 milioni 250mila euro. Semprenell’ambito della diversificazione, da sottolineare la positiva tendenza adincidere anche sul tessuto produttivo locale. La misura dedicata alla crea-zione di microimprese (312 azione1) ha permesso di finanziare 80 domandeper un valore complessivo di 3 milioni e mezzo di aiuti. Queste tre misure,assieme agli interventi per l’ammodernamento delle aziende, costituisconol’asse portante della programmazione per lo sviluppo locale in Veneto,considerato che hanno comportato la concessione di oltre 20 milioni dieuro sui 39,8 messi a disposizione attraverso i bandi pubblici dei GAL.

SVILUPPO LOCALE, SEMPRE PIÚ “LEADER”In Veneto già concessi oltre 50 milioni di euro, più della metà delle risorse disponibili. Ammodernamento

aziendale, ospitalità agrituristica e recupero del patrimonio storico-architettonico, paesaggistico e culturale delle aree rurali è in questi ambiti che si concentra la maggior parte dei finanziamenti dei GAL

GAL: OBIETTIVO SPESA

Risorse finanziate

Risorse programmate

51%

107

80

122140

120

100

80

60

40

20

0

Ammod

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azien

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alità

agrituri

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patrimon

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rico

111

(numero domande finanziate) al 30/9/2012

Interventi: i più richiesti

3,5 3,5

5,2

10

8

6

4

2

0

Ammoder

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o

7,5

(in milioni di Euro) al 30/9/2012Dati aggiornati al 30/9/2012

Interventi: le risorse concesseAvanzamento finanziario Leader in Veneto

REGIONE DEL VENETO - PROGRAMMA FINANZIARIO ASSE IVLEADER PERFORMANCE DI SPESA PER SINGOLO GAL

Spesa rimodulata/Spesa concessa) dati in % al 03.10.2012

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agricolturaveneta/GAL 15

COORDINAMENTO GAL VENETI: GAL Patavino - Via S. Stefano Superiore n. 38 - 35043 Monselice (PD)Tel. 0429.784872 - Fax. 0429.784972 - [email protected] - ww.galpatavino.it

I GRUPPI DI AZIONE LOCALE VENETI INVESTONO NELLADIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ AGRICOLE

1Sono state incluse anche le domande in attesa di decreto di finanziabilità da parte di AVEPA2Per l’individuazione della spesa è stata calcolata una media delle percentuali d’aiuto applicate nei diversi territori (aree B, C e D) e in base al tipo d’investimento (strutturale o dotazionale)

N° AZIENDE 1 CONTRIBUTO LEADER SPESA TOTALE 2

172 9.798.212,80 25.700.230,30

Veneto Agricoltura è da tempo impegnata nel comparto delTurismo Rurale per favorire il coinvolgimento degli operatoriagricoli (agriturismi, fattorie didattiche, caseifici, cantine,ecc.) e del turismo (guide naturalistiche, tour operator, ufficiinformazioni, ecc.) in un processo che possa creare nuoveopportunità di sviluppo dei territori rurali del Veneto. E perfar questo Veneto Agricoltura ha scelto di stringere una fortesinergia tra i suoi programmi di informazione sostenuti dalProgramma di Sviluppo Rurale (PSR) e i progetti che i Gruppidi Azione Locale (GAL) stanno avviando su questi temi nelterritorio. Già da alcuni mesi, e fino a tutto il 2013 sarannoorganizzati con i GAL veneti una serie di seminari pubblici evisite sul campo, presentando tutte le diverse possibilità diturismo rurale: dall’enogastronomia alla vacanza attiva innatura, dal cicloturismo alle ippovie o alle vie d’acqua, daglialberi monumentali ai musei rurali, ecc. Parliamo di turismorurale ogni qualvolta il turista fa un’esperienza del mondoagricolo o forestale, conosce, gusta o acquista un prodotto

agricolo o alimentare e ne scopre la sua tipicità, stagiona-lità, valore nutrizionale, ecc.; quando conosce le tecnicheutilizzate per ottenere quel prodotto; quando scopre unoscorcio di paesaggio agrario forestale o un elemento del-l’architettura rurale e ne comprende il contesto storico e so-ciale; quando nell’ambito di una escursione a piedi, inbicicletta o a cavallo si ferma in una azienda agricola e co-nosce la sua storia produttiva o visita un borgo o un museorurale, ecc.Turismo rurale vuol dire anche nuove imprenditorialità e pro-fessionalità: l’organizzazione di “pacchetti” di turismo ruraletra cicloturismo e gourmier, l’apertura di un bici-grill o l’ani-mazione di un mercato contadino, ecc. Seguiteci sul sitowww.venetoagricoltura.org / barra laterale destra “Convegni-Seminari”, richiedete con una email a [email protected] l’iscrizione alla “Comunitàdegli operatori dello Sviluppo rurale” o l’invio della new-sletter quindicinale del Centro di Informazione Permanente.

SINERGIE PER IL TURISMO RURALE

Sono 172 le aziende agrituristiche e plurifunzionali che hannobeneficiato dei contributi del PSR attraverso i GAL veneti. Conla Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” Azioni1 e 2 la Comunità Europea vuole incentivare il ruolo multifun-zionale dell’impresa agricola ed estendere l’operatività azien-dale verso servizi e beni innovativi, rivolti anche allepopolazioni locali. Il Veneto ha risposto con entusiasmo aibandi attivati dai GAL e alcuni imprenditori hanno diversificatola propria attività con progetti interessanti e in alcuni casi in-novativi. Infatti sono state avviate iniziative molto diverse fraloro in funzione delle caratteristiche ambientali e sociali pre-senti nei territori dei GAL dove l’impresa opera. Alcuni beneficiari hanno inaugurato un agrinido, struttura par-ticolarmente utile in quelle zone rurali dove è comunque ri-chiesto il lavoro femminile ma il numero delle scuole materneè insufficiente alla domanda. Altri hanno avviato un birrificiooppure si sono dedicati ad attività legate al sociale attraversoconvezioni con le ULSS locali per attività di pet teraphy (ip-poterapia, asineria sociale) o di horticultural teraphy. Sonostate inoltre ampliate le offerte didattiche di molte aziendeproponendo percorsi naturalistici e attività ricreative.Tra le richieste più insolite citiamo quella di un’azienda zoo-tecnica che con l’acquisto di una macchina per la produzionedi gelati e utilizzando il proprio latte vaccino ha creato un’at-tività dagli elevati standard qualitativi.Infine molte aziende hanno migliorato l’efficienza energeticadelle proprie costruzioni, installando sia pannelli fotovoltaicisia caldaie che utilizzano il cippato proveniente da fonti agri-cole forestali locali per il riscaldamento.

E’ importante sottolineare come questi investimenti, per i qualiè previsto un cofinanziamento da parte del beneficiario, hannocomportato dei costi totali decisamente superiori al contributocomunitario elargito agli agricoltori e hanno permesso diestendere le opportunità di occupazione e di reddito nelle areerurali.

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16 agricolturaveneta

“AGRICOLTURA VENETA”Anno XIII n. 4

Direttore: Paolo Pizzolato

Direttore Responsabile:Mimmo [email protected]

Comitato di Redazione:Edda BattistellaSebastiano CarronIlenia CesconAndrea ComacchioLuca MilaniMara CecchinatoRenzo MichielettoAlessandro Tomasutti

Direzione, Redazione e Amministrazione:v.le dell’Università n. 14,35020 Legnaro (PD)

Aut. Tribunale di Padova n. 1641 del 26.03.1999

Tel. 049.8283753Fax. [email protected]

Grafica e stampa:Centro Servizi Editoriali30173 Mestre (Ve)Tel. 041.2517410

Chiuso in tipografia il 26.11.2012

“AGRICOLTURA VENETA”DIVENTERÀ

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Bilancio Europeo, L’AGRICOLTURA VUOLE RICONOSCIMENTI

E’ successo un fatto per noi non usuale, a Bruxelles, il 22 novembre scorso. L’Italiaha detto no al summit sul Bilancio europeo, un no che aveva nei tagli all’agricolturauna delle motivazioni principali. Altre volte il primario nazionale era stato invece im-molato sull’altare del bilancio a favore di altri settori, oggi drammaticamente in crisi.Nessuna polemica solo una constatazione che chiede attenzione e lungimiranza nelledecisioni, per un comparto che ormai dipende sempre più dalle direttive della Com-missione. E’ quello che hanno chiesto al proposito le organizzazioni professionaliagricole. L’agricoltura italiana pesa in valore aggiunto il 16% di quella europea e ri-ceve appena il 9% dei pagamenti diretti di politica agricola e sarebbe inaccettabilese il rapporto peggiorasse ulteriormente, dice Coldiretti. Per questo è assolutamenteessenziale che l'Italia ottenga risultati migliori di quelli proposti dalle bozze presen-tate finora per il fondo di coesione, l'agricoltura e i meccanismi di ripartizione. L’Ita-lia infatti paga al bilancio UE 14,8 miliardi di euro ovvero il 13,5% del totale, mentrericeve 10,3 miliardi di euro; è quindi contribuente netto per 4,5 miliardi di euro. Il no-stro paese deve difendere la sua partita “dare/avere” con Bruxelles, precisa quindiConfagricoltura; deve migliorare la sua posizione di contribuente netto e, anche aquesto fine, deve difendere il gettito del primo e del secondo “pilastro” della Pac afavore delle nostre imprese. Infine la CIA segnala che quanto proposto per la Pac hadell’assurdo. Il taglio di 29 miliardi di euro per l’agricoltura significa rimettere in di-scussione l’intera riforma, con conseguenze deleterie per le aziende agricole, moltedelle quali rischierebbero di andare fuori mercato. Per non parlare poi dell’occupa-zione che nel settore subirebbe un colpo micidiale.

Mimmo Vita

Auguri di Buon Natale e un Sereno Anno Nuovo!Auguri di Buon Natale e un Sereno Anno Nuovo!