Agricoltura Veneta n.2 2012

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agricoltura veneta OBIETTIVO GIOVANI Pag. 1 Obiettivo Giovani …1700 sono i giovani agricoltori che… Pag. 2 REGIONE VENETO PSR, opportunità, le Misure aperte Pag. 3 …la riforma di Veneto Agricoltura: obiettivo, dare vita ad una nuova struttura, più snella, volta a innova- zione, ricerca e giovani… Pag. 4 “PIA-R” del Veneto, Progetti Integrati d’Area Rurali Pag. 5 Recenti provvedimenti regionali Pag. 6 PIAVe, il portale integrato per l’Agricoltura veneta …www.piave.veneto.it, è il punto di riferimento… Pag. 7 VENETO AGRICOLTURA – Europe Direct …PAC 2014-2020, non andare fuori tempo massimo… Pag. 8 AVEPA …aiuti diretti, pagamenti dal 16 Ottobre… Pag. 9 …5,85 mil stanziati dalla Regione per la conven- zione 2012 con i CAA per gestire le procedure … …ortofoto, le foto aeree sono uno strumento di controllo… Pag. 10 …WEB, arriva la banda larga nelle aree rurali dove non c’è l’ADSL grazie alla Misura 321 del PSR… …riconoscimento qualifica Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), novità e semplificazioni… Pag. 11 …danni da avversità atmosferiche, gli auiti… Pag. 12 VENETO AGRICOLTURA …2011, agricoltura veneta mai così in alto, 5,2 mld Pag. 13 …l’agricoltura conservativa (PSR, sottomisura 214 I) è particolarmente innovativa per il territorio veneto… …si chiama “tola de Region” il forum degli opera- tori veneti della filiera legno… Pag. 14 …la biodiversità agraria è una ricchezza da custo- dire. Il PSR aiuta con Misure specifiche… …attendendo la vendemmia 2012, è tempo di bi- lanci… Pag. 15 GAL - LEADER …si avvicina la fase operativa per la cooperazione LEADER in Veneto, con l’autunno partiranno… …i GAL hanno superato l’obiettivo del 25% di spesa concessa… Pag. 16 …nuova PAC 2014-2020, il parlamento europeo riapre i giochi.. …PSR Veneto, modello in Europa… …5 settembre 2012, Previsioni vendemmiali a Le- gnaro… 1700 sono i giovani che negli ultimi quattro anni hanno beneficiato di contributi nell’ambito del piano di sviluppo rurale veneto. Un dato che fa il paio con quelli diffusi recentemente da Veneto Agricoltura, ov- vero che nel 2011 l’agricoltura veneta da prodotto ric- chezza per 5,2 miliardi di euro, con una crescita di poco meno del 10% sul 2010. Tra i pochi settori del- l’economia regionale a poter vantare il segno più nei report economici, il nostro primario lo fa in quasi tutti i comparti del settore. L’agroalimentare veneto reagi- sce alla crisi, e lo fa alla grande, dimostrando una re- attività non comune. Un dinamismo che si deve da una parte proprio all’imprenditoria, ai suoi uomini, a mio avviso abituati a reagire da sempre alle difficoltà; ma anche al prodotto finale che essi sanno proporre, sempre eccellente, di qualità, spesso a marchio, quindi innovativo e perciò meno aggredibile dalla corrosione che attanaglia coloro i quali non sanno rinnovarsi. I giovani sono in questo senso la nostra assicurazione per il futuro. Quest’anno ed il prossimo offriremo loro ancora maggiori occasioni, con soste- gni e politiche ad hoc, per facilitare il loro inseri- mento in agricoltura. Giovani preparati, innovativi, ambiziosi, che migliorino ancor di più il prodotto agri- colo veneto, che così bene si è comportato sui mer- cati interni ed internazionali nel 2011. Franco Manzato Assessore regionale all’Agricoltura Numero Due Luglio 2012 Regione Veneto | AVEPA | Veneto Agricoltura | SOMMARIO “Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013. Organismo responsabile dell'attuazione: Veneto Agricoltura. Autorità di gestione: Regione del Veneto - Direzione Piani e Programmi Settore Primario"

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Agricoltura Veneta n.2

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agricolturavenetaOBIETTIVO GIOVANI

Pag. 1Obiettivo Giovani …1700 sono i giovani agricoltori che…

Pag. 2REGIONE VENETO PSR, opportunità, le Misure aperte

Pag. 3…la riforma di Veneto Agricoltura: obiettivo, dare vitaad una nuova struttura, più snella, volta a innova-zione, ricerca e giovani…

Pag. 4“PIA-R” del Veneto, Progetti Integrati d’AreaRurali

Pag. 5Recenti provvedimenti regionali

Pag. 6PIAVe, il portale integrato per l’Agricolturaveneta…www.piave.veneto.it, è il punto di riferimento…

Pag. 7VENETO AGRICOLTURA – Europe Direct…PAC 2014-2020, non andare fuori tempo massimo…

Pag. 8AVEPA…aiuti diretti, pagamenti dal 16 Ottobre…

Pag. 9…5,85 mil € stanziati dalla Regione per la conven-zione 2012 con i CAA per gestire le procedure ……ortofoto, le foto aeree sono uno strumento dicontrollo…

Pag. 10…WEB, arriva la banda larga nelle aree rurali dovenon c’è l’ADSL grazie alla Misura 321 del PSR……riconoscimento qualifica Imprenditore AgricoloProfessionale (IAP), novità e semplificazioni…

Pag. 11…danni da avversità atmosferiche, gli auiti…

Pag. 12VENETO AGRICOLTURA…2011, agricoltura veneta mai così in alto, 5,2 mld €…

Pag. 13…l’agricoltura conservativa (PSR, sottomisura 214 I)è particolarmente innovativa per il territorio veneto……si chiama “tola de Region” il forum degli opera-tori veneti della filiera legno…

Pag. 14…la biodiversità agraria è una ricchezza da custo-dire. Il PSR aiuta con Misure specifiche……attendendo la vendemmia 2012, è tempo di bi-lanci…

Pag. 15GAL - LEADER…si avvicina la fase operativa per la cooperazioneLEADER in Veneto, con l’autunno partiranno……i GAL hanno superato l’obiettivo del 25% dispesa concessa…

Pag. 16…nuova PAC 2014-2020, il parlamento europeoriapre i giochi..…PSR Veneto, modello in Europa……5 settembre 2012, Previsioni vendemmiali a Le-gnaro…

1700 sono i giovani che negli ultimi quattro annihanno beneficiato di contributi nell’ambito del pianodi sviluppo rurale veneto. Un dato che fa il paio conquelli diffusi recentemente da Veneto Agricoltura, ov-vero che nel 2011 l’agricoltura veneta da prodotto ric-chezza per 5,2 miliardi di euro, con una crescita dipoco meno del 10% sul 2010. Tra i pochi settori del-l’economia regionale a poter vantare il segno più neireport economici, il nostro primario lo fa in quasi tuttii comparti del settore. L’agroalimentare veneto reagi-sce alla crisi, e lo fa alla grande, dimostrando una re-attività non comune. Un dinamismo che si deve dauna parte proprio all’imprenditoria, ai suoi uomini, amio avviso abituati a reagire da sempre alle difficoltà;ma anche al prodotto finale che essi sanno proporre,sempre eccellente, di qualità, spesso a marchio,quindi innovativo e perciò meno aggredibile dallacorrosione che attanaglia coloro i quali non sannorinnovarsi. I giovani sono in questo senso la nostraassicurazione per il futuro. Quest’anno ed il prossimooffriremo loro ancora maggiori occasioni, con soste-gni e politiche ad hoc, per facilitare il loro inseri-mento in agricoltura. Giovani preparati, innovativi,ambiziosi, che migliorino ancor di più il prodotto agri-colo veneto, che così bene si è comportato sui mer-cati interni ed internazionali nel 2011.

Franco ManzatoAssessore regionale all’Agricoltura

Numero DueLuglio 2012

Regione Veneto | AVEPA | Veneto Agricoltura |

SOMMARIO

“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013. Organismo responsabile dell'attuazione: Veneto Agricoltura.

Autorità di gestione: Regione del Veneto - Direzione Piani e Programmi Settore Primario"

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02 agricolturaveneta/REGIONE VENETO

MISURA 111AZIONE 1Interventi di formazionee informazione a carat-tere collettivo

Serve a promuovere l’attività di formazione e in-formazione per accrescere le capacità professionalidegli imprenditori veneti, avvicinarli alle innova-zioni tecnologiche e sensibilizzarli alla gestione so-stenibile delle risorse naturali, dell’ambiente e peruna gestione etico-sociale dell’impresa. Obiettivo: miglioramento della competitività delsettore agricolo e forestale e miglioramento del-

l’ambiente e dello spazio rurale. Disponibilità: 3.000.000,00 euro (2013-2014)Chi: enti di formazione accreditatiCosa: progetti formativi a carattere collettivo cioèdi formazione e aggiornamento in presenza, e adistanza (e-learning), nonché interventi di infor-mazione quali conferenze, seminari, sessioni di-vulgative.

MISURA 214/H“Rete regionale dellabiodiversità agraria”

Recupero e conservazione di razze in via di estin-zione e di specie vegetali a rischio di erosionegenetica Chi: Enti pubblici. Obiettivo: conservazione di razze animali e spe-cie vegetali agrarie a rischio di estinzione e co-stituzione di una Rete regionale della biodiversitàtra Enti di diritto pubblico che operano in ambitoregionale nel campo della biodiversità. Inoltre ca-ratterizzazione, recupero e raccolta delle risorsegenetiche animali e vegetali agrarie, nonché l’au-mento, a livello regionale, della conoscenza edella sensibilità per la salvaguardia della biodi-versità agraria, al fine di avviare un processo di

valorizzazione della biodiversità quale fattore disviluppo locale. Disponibilità: 2.000.000,00 di euro, dando lapossibilità agli Enti pubblici, che già operano nelcampo della conservazione delle risorse geneti-che in via di estinzione, di presentare dei Pro-grammi di conservazione pluriennali (con duratafino al 31 dicembre 2014). Cosa: gli interventi finanziabili dovranno inclu-dere azioni per la conservazione ex situ delle ri-sorse genetiche di interesse agrario, nonchéprevedere azioni informative di accompagna-mento e di diffusione dei risultati e la stesura dirapporti tecnici.

MISURA 331Formazione e informa-zione per gli operatorieconomici delle aree ruraliAzione 1 – Interventi acarattere collettivo diformazione/informa-zione, educazione am-bientale e sul territorio

Obiettivo: Il sostegno alla formazione e all’infor-mazione ha lo scopo di consentire lo sviluppodelle capacità e delle competenze professionalidegli imprenditori agricoli specialmente in tema dimiglioramento della qualità della vita nelle zonerurali e diversificazione dell’economia.Cosa: Le attività dovranno riguardare una serie dispecifiche tematiche, tutte inerenti al terzo asse delprogramma come ad esempio fattorie plurifunzionali,fattorie sociali, eco-fattorie, ospitalità agrituristica,produzione di biocarburanti da fonti rinnovabili.L’azione comprende due tipologie di intervento: uno

formativo (costituito da veri e propri corsi di forma-zione); uno informativo (come conferenze e seminari). Chi: Possono presentare domanda di finanzia-mento gli organismi di formazione accreditati nel-l’ambito della formazione continua (legge regionalen. 19 del 2002). L’accesso ai corsi dovrà essere ri-servato ad imprenditori agricoli o componenti del-l’azienda (familiari e dipendenti) che sianoresidenti nel territorio regionale, ad eccezione deipoli urbani come previsto dal PSR.Quando: la presentazione delle domande scade il31 luglio 2012.

MISURA 124 Cooperazione per losviluppo di nuovi pro-dotti, processi e tecno-logie nel settoreagricolo, alimentare eforestale

Cooperazione tra produttori primari, industria ditrasformazione e mondo della ricerca per progettiche favoriscano lo sviluppo di nuovi prodotti, pro-cessi e tecnologie nel settore agricolo, agroali-mentare e forestale, in grado di fronteggiare leproblematiche conseguenti ai cambiamenti clima-tici in atto, sviluppare la produzione di energie rin-novabili e il loro utilizzo, migliorare la gestionedelle risorse idriche, favorire la protezione dellabiodiversità, migliorare la redditività e ridurre deicosti delle imprese. Settori produttivi coinvolti: cereali e oleoprotegi-nose, lattiero-caseario, carne, vitivinicolo, orto-frutta, oleicolo, tabacco, florovivaismo,forestazione, settori cosiddetti minori (produzionidi nicchia, sementi, piante da fibra, piante offici-

nali, allevamenti minori). Chi: consorzi e società consortili a capitale privatoo misto pubblico-privato entrambe senza fini dilucro, Associazioni Temporanee di Scopo (ATS) co-stituite ai fini della realizzazione dei progetti, traimprese di produttori primari e/o loro forme asso-ciate e/o dell’industria di trasformazione, Enti di ri-cerca pubblici e privati, compresi gli spin-offaccademici, aventi come scopo statutario princi-pale l’esercizio di attività rivolta alla ricerca e al-l’innovazione tecnologica. Disponibilità: è previsto un contributo in conto ca-pitale del 70% delle spese ammesse, per un im-porto massimo di contributo pari a euro175.000,00 per progetto. L’importo messo a bandoè pari ad euro 4.200.000,00.

MISURA 114AZIONE 1Utilizzo dei servizi di consulenza

Per “consulenza” s’intende l’insieme delle presta-zioni che un organismo di consulenza s’impegnaad erogare ad un beneficiario, sulla base di un pro-tocollo sottoscritto tra le parti e con riferimento aduna domanda di sostegno presentata dall’impren-ditore agricolo. Assiste gli imprenditori agricolinella valutazione del rendimento della loro aziendae nella scelta dei miglioramenti da apportare com-patibilmente con i criteri di gestione obbligatori,le buone condizioni agronomiche ed ambientali ela sicurezza sul lavoro.Disponibilità: L’importo messo a bando è pari aeuro 3.000.000. Sono finanziati all’80%, per unaspesa massima ammissibile pari ad euro 1.875,00per azienda e per anno solare.

Obiettivo: aumento della competitività del settoreagricolo e forestale e la salvaguardia dell’ambientee dello spazio rurale, nonché riduzione delle emis-sioni di gas serra, anche in relazione alle nuovesfide individuate dalla Politica Agricola Comunita-ria. Infatti, gli interventi di consulenza vertono sutematiche riguardanti l’obiettivo “competitività delsettore agricolo e forestale” (asse 1) e l’obiettivo“gestione del territorio e ambiente” (asse 2). Cosa: i servizi devono prevedere i seguenti adem-pimenti minimi obbligatori: esecuzione di un nu-mero minimo di prestazioni, compilazione di unregistro delle prestazioni eseguite e di liste di con-trollo nelle diverse fasi della consulenza (check-upiniziale, verifiche intermedie e finale, ecc.).

I bandi sotto riportati sono in esame presso la IVa Commissione del Consiglio Regionale. Torneranno poi alla Giunta Regionale per la definitiva approvazione. La loro pubblicazione è prevista per il mese di agosto.AAA

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agricolturaveneta/REGIONE VENETO 03

ARRIVA LA RIFORMA DI VENETO AGRICOLTURALa Giunta regionale ha da pochissimo proposto un Disegno diLegge, ora all’esame del Consiglio regionale per l’approvazione,che ridefinisce il ruolo di Veneto Agricoltura, l’Azienda regionaleper i settori agricolo, forestale e agroalimentare che, istituitanel 1997 dalle “ceneri” di tre enti, ESAV, Azienda regionale delleforeste e Istituto lattiero caseario di Thiene, con una cura di-magrante la portava da circa 350 dipendenti a 170, mante-nendo 16 sedi tra aziende agricole, sedi forestali e l’Istituto diThiene. Sintetizziamo di seguito il Disegno di legge e quindi come saràla futura Agenzia che sostituirà Veneto Agricoltura:OGGI: Veneto Agricoltura è l'Azienda della Regione Veneto che"promuove e realizza interventi per l'ammodernamento dellestrutture agricole, per la protezione del suolo agroforestale eper la migliore utilizzazione della superficie agraria, per lo svi-luppo dell'acquacoltura e della pesca, con particolare riferi-mento alle attività di ricerca e sperimentazione nei settoriagricolo, forestale ed agroalimentare e di sostegno al mercato”.(Legge Regionale n. 3597 - art.2)OBIETTIVO: dare vita ad una nuova struttura, più snella, menocostosa, volta all’innovazione e alla ricerca in agricoltura; conun occhio di riguardo ai giovani. Si chiamerà "Agenzia venetaper l’innovazione nel settore primario" e costerà la metà esattadi Veneto Agricoltura: 7 milioni contro gli attuali 14. Altri 2 mi-lioni di euro si risparmieranno seguendo criteri di efficienza, dicontenimento dei costi, di eliminazione di duplicazioni o so-vrapposizioni di compiti, in coerenza con quanto previsto pergli Enti Regionali dal nuovo Statuto del Veneto. L’AssessoreManzato, al proposito ha affermato: «È urgente liberare più ri-sorse possibili da reinvestire a favore delle imprese agricolegestite da giovani”.DOMANI: con questo Disegno di Legge approvato dalla Giuntaregionale, Veneto Agricoltura verrà trasformata in Agenzia, spe-cializzando, come detto la sua attività nell’innovazione e spe-rimentazione. Sarà uno strumento al servizio delle politicheregionali e del sistema di imprese, rafforzando ruolo e funzionidi tipo tecnico – ricerca applicata e sperimentazione, finaliz-zate ad iniettare innovazioni tecnologiche e organizzative -, permigliorare la competitività delle aziende e la sostenibilità am-bientale nei comparti agricolo, agroalimentare e forestale.PERCHE’: E’ una delle tappe del rinnovamento del sistema pub-

blico agricolo del Veneto, per alleggerire apparati, burocrazia ela relativa spesa, liberando risorse per la competitività del set-tore in un percorso che ha già coinvolto Avepa e le strutture re-gionali periferiche, da ultimo con la costituzione dello SportelloUnico Agricolo (che ha permesso di risparmiare 1,8 milioni dieuro).STRUTTURA: L’Agenzia sarà articolata in Direzioni, equiparatealle Direzioni regionali e l’incarico di dirigente di Direzione saràconferito dalla Giunta regionale e si avvarrà di un Comitato tec-nico-scientifico. Modifiche che, oltre a evitare duplicazioni osovrapposizioni di compiti permetteranno, nel medio periodo,l’alienazione del patrimonio immobiliare e delle società parte-cipate non più funzionali allo svolgimento dei compiti istitu-zionali dell’Agenzia, con evidenti effetti a livello finanziario edun aumento di efficienza. Manzato, per quanto riguarda il per-sonale ha tenuto a precisare che “non ci saranno tagli occu-pazionali, il lavoro sarà preservato e verranno premiate le tanteprofessionalità presenti in Veneto Agricoltura, riconosciute a li-vello regionale e nazionale”. TEMPI: Il Disegno di legge è al vaglio del Consiglio Regionalee delle apposite Commissioni, affinché venga deliberato informa democratica e unanime. Una volta approvata la legge,sarà nominato un commissario liquidatore che "chiuderà" Ve-neto Agricoltura.

I bandi regionali pubblicati sulBUR definiscono per ogni cam-pagna le Misure cui si può ac-cedere per ottenere aiuti.Ad ogni Asse e Misura del PSRè assegnata una dotazione fi-nanziaria. Le risorse finanziariedel PSR Veneto vengono messea disposizione attraverso ap-positi bandi resi pubblici attra-verso il Bollettino UfficialeRegionale. I bandi contengonole indicazioni che riguardano iltipo di Misura ed i relativi in-

terventi, i soggetti richiedenti, icriteri di ammissibilità, i criteridi selezione e gli importi messia bando, livello di entità del-l’aiuto, la documentazione daallegare, i tempi/periodo dipresentazione della domanda,ecc.I testi dei bandi sono reperibilinelle sezioni “Sviluppo rurale“e “Bandi e finanziamenti“ delportale della Regione del Ve-neto (www.regione.veneto.it ).La modulistica, l’istruttoria

delle domande, i controlli e ipagamenti sono realizzati a curadell’Organismo Pagatore regio-nale AVEPA. Tutte le principaliinformazioni utili sono pubbli-cate sul portale dell’Agenzia(www.avepa.it ).La compilazione delle domande,sia di aiuto che di pagamentoavviene a partire dai dati regi-strati nel fascicolo aziendale, chedeve sempre essere aggiornato.Si ricorda che per tutte le mi-sure, i requisiti per l’ammissibi-lità delle domande debbonoessere in possesso e dichiaratidal richiedente entro la data di

scadenza per la presentazionedelle domande di aiuto.Ulteriori informazioni sulle op-portunità offerte dal Programmae sui tempi e sulle modalità dipresentazione delle domandesono acquisibili presso lo Spor-tello Unico Agricolo provinciale epresso gli sportelli delle Asso-ciazioni agricole e dei Centri diAssistenza Agricola operanti sututto il territorio regionale.Chiunque sia interessato adavere informazioni, ha anche lapossibilità di consultare il Por-tale integrato per l’agricoltura ve-neta, PIAVe (www.piave.veneto.it )

� PSR: ISTRUZIONI PER L’USO

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04 agricolturaveneta/REGIONE VENETO

Strategie mirate per lo sviluppo del territorio. Sono quelle per-seguite dai Progetti Integrati d’Area Rurali, i partenariati pub-blici-privati recentemente attivati grazie ai fondi europei FEASRdel Programma di Sviluppo Rurale del Veneto. La loro funzioneè quella di supportare il miglioramento della qualità della vitadelle zone rurali e la diversificazione delle economie locali.I PIA-R del Veneto (attivati dopo un’apposita selezione da partedella Regione del Veneto), sono otto. Tre si trovano in provinciadi Vicenza (Media Pianura Vicentina, Terre del Brenta, “Access” –Chiampo), due in quella di Verona (Terre del Custoza, Colo-gnese); uno a testa nelle province di Padova (“TRAIN” - Cam-posampierese), Treviso (Montello e Colli Asolani) e Venezia(Basso Piave). Ad essere interessate sono le aree non diretta-mente coinvolte nell’attuazione dei Programmi di Sviluppo Lo-cale approvati dalla Regione nel quadro dell’Asse 4 – Leader e icosiddetti “poli urbani”già esclusi dal PSR Ve-neto.Ogni PIA-R dispone diun set di misure per in-terventi a sostegno dispecifiche opportunitàdi sviluppo e per la ri-soluzione di particolaricriticità nei territori di ri-ferimento. Si tratta delfinanziamento di inizia-tive specifiche di infor-mazione, animazione,formazione, coordina-mento e supporto ope-rativo, attivatidirettamente dal parte-nariato, oppure attra-verso bandi pubblici. Lerisorse programmateper i PIA-R del Veneto

sono di 15 milioni 392mila euro. Oltre la metà della spesa (56%)sarà indirizzata verso interventi di tutela e riqualificazione delpatrimonio rurale (Misura 323-a). Un altro 31% di risorse saràinvece dedicato all’incentivazione di attività turistiche (Misura313), mentre ad altri interventi di diversificazione in attività nonagricole (Misura 311) sarà riservato il 10% della spesa in pro-gramma.La Regione, con appositi provvedimenti della Giunta regionale,approverà i bandi pubblici sulla base delle indicazioni del PIA-R; oppure, nel caso di interventi a gestione “diretta”, definirà ilquadro delle scadenze e delle modalità per la presentazionedelle domande da parte dei soggetti richiedenti. Una volta atti-vato il bando relativo ad ogni singola misura, i potenziali bene-ficiari possono presentare la relativa domanda di aiuto, pressoAvepa, secondo le modalità e le procedure previste dal PSR.

“PIA-R” DEL VENETO: STRATEGIE PER UNO SVILUPPO MIRATOI Progetti Integrati d’Area Rurali sono una delle novità del PSR Veneto

PIA-R Comune capofila Contatti

ACCESS Chiampo0444/475211

[email protected]

Basso Piave San Donà di Piave0421/5901

[email protected]

Colognese Cologna Veneta0442/413511

[email protected]

Media Pianura Vicentina Camisano Vicentino0444/419937

[email protected]

Montello e Colli Asolani Cornuda0423/631410

[email protected]

Terre del Brenta Cartigliano0424/592696

[email protected]

Terre del Custoza Sommacampagna045/8971311

[email protected]

TRAIN Camposampiero049/9315610

[email protected]

Gli otto PIA-R veneti, distribuiti in cinque province

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agricolturaveneta/REGIONE VENETO 05

Sviluppo rurale, competitività delle imprese, altri65 milioniIl Comitato Sviluppo Rurale della CommissioneEuropea ha dato parere positivo alla proposta dimodifica del Programma di Sviluppo Rurale delVeneto. Essa riguardava l’aumento di oltre 65milioni di euro della dotazione dell’Asse 1 –Competitività e di 1 milione e 300mila euro diquella dell’Asse 3 – Diversificazione. Il settoreagricolo veneto potrà quindi contare su ulteriorie significative nuove risorse.No OGM, nominata la task force venetaLa scelta di un Veneto agricolo contrario agliOGM non è ideologica ma nasce da salde moti-vazioni economiche, di immagine e prevenzione.Motivazioni indispensabili per un ottica di svi-luppo del comparto agroalimentare regionale edelle imprese agricole che basano il proprio suc-cesso sulla tipicità, qualità e biodiversità. E’quanto ribadito a Venezia in occasione della riu-nione della Task Force anti OGM regionale.L’estate in fattoriaSoggiorni ricreativi e campi scuola in fattoria, èquanto proposto dal mondo agricolo veneto perl’estate 2012. Molte sono infatti le aziende chesi sono attrezzate per far vivere a bimbi e ra-gazzi nella pausa estiva l’energia della campa-gna. Un rapporto diretto con la natura per darvita ad un’ agricoltura che si offre a tutti comeesempio di vita, operosità e servizio.Agricoltura veneta, occupazione in saldo positivo451 unità in più tra cessazioni e assunzioni.L’agricoltura veneta ha presentato un saldo oc-cupazionale positivo negli ultimi tre anni(2009-2012), che vede però un aumento dellamanodopera straniera e una riduzione di quellaitaliana. L’analisi voluta dalla Regione e realiz-zata da Veneto Agricoltura, ha inoltre evidenziatocome le assunzioni in agricoltura costituiscanoil 6% del totale regionale con una forte caratte-ristica di stagionalità.Ottobre, al via “QV” il marchio turistico agroali-mentare del VenetoSarà una stella a sette punte affiancata dal leonealato di San Marco a segnalare le produzioniagroalimentari regionali a Qualità Verificata“QV”. Si realizza così la sinergia tra il bello ed ilbuono, matrimonio che attrae nel Veneto oltre15 milioni e mezzo di turisti da tutto il mondo.Il lancio del marchio QV avverrà in Ottobre,quando i prodotti in questione saranno ufficial-mente presentati al pubblico e alle strutture econsorzi turistici.

Semplificazione procedimenti - DGR 1223 del 25/06/2012Trattasi della semplificazione dei procedimenti del “Piano Aziendale Edi-ficabilità Agricola” (con l’inserimento del conto economico aziendale uni-ficato e la rivisitazione dei modelli di riferimento), e del riconoscimentodi qualifica “Imprenditore Agricolo Professionale”(IAP). Il riconoscimentoè stato reso più rapido grazie all’informatizzazione del procedimento cheha ridotto al minimo le informazioni da integrare nella domanda e hareso possibile il riconoscimento della qualifica in tempi brevissimi (mas-simo 10 giorni). La qualifica IAP avrà un anno di validità e sarà annotatanel fascicolo aziendaleCostituzione gruppo di lavoro in materia di agricoltura sociale solidale –DGR 1234 25/06/2012E’ stato costituito un gruppo di lavoro volto a incentivare progetti di agri-coltura solidale tramite le “fattorie sociali”, ossia quelle imprese agricoleche prevedono l’inserimento di persone disabili o fragili che beneficianodel lavoro a stretto contatto con la natura. Il gruppo relazionerà a fineanno alla Giunta Regionale in merito al grado di diffusione di questoparticolare tipo di agricoltura nel Veneto; all’individuazione degli ostacolinormativo-economici; alle opportunità di sviluppo del settore.Direttive per la gestione degli interventi per danni avversità atmosferi-che - DGR 1118 del 12 giugno 2012E’ stata rivista in un’ottica di semplificazione la disciplina inerente alla de-limitazione dei territori danneggiati da avversità atmosferiche. La proce-dura, prevede la determinazione degli importi degli indennizzi attraversovalori di rese e prezzi fissati da AVEPA in relazione alla percentuale didanno provocato sulle produzioni e strutture aziendali. Spetterà dunquead AVEPA approvare il manuale delle procedure, la modulistica per la se-gnalazione dei danni e la presentazione delle richieste di indennizzo daparte delle aziende agricole.Credito di esercizio in agricoltura, un altro milione e mezzo - DGR 854 del15 Maggio 2012La Giunta Regionale ha impegnato una dotazione finanziaria aggiuntivadi un milione e mezzo di euro per sostenere il credito di esercizio delleimprese rurali. Il finanziamento è stato destinato ad Avepa, per poter ri-spondere ad ulteriori richieste inserite nella graduatoria approvata nelmarzo scorso. Su un totale di 2701 domande presentate, erano state fi-nanziate solo le prime 719 istanze in graduatoria. Ora con lo stanzia-mento previsto nel Bilancio 2012, si sono potute finanziare ulterioririchieste.Giovani Veneto-ISMEA - DGR 660 del 08/05/2012Al fine di favorire l’imprenditoria agricola giovanile è stato approvato unaccordo tra la Regione e ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agri-colo Alimentare) che porterà allo stanziamento di 6 milioni di euro. Ilprogetto, Giovani Veneto - ISMEA prevede la realizzazione di servizi incomune , a sostengo del comparto agricolo e alimentare oltre che al-l’estensione della rete di monitoraggio delle principali filiere agricole eregionali.Verso i poli orticolo e frutticolo-vitivinicolo - DGR 1119 del 12/06/2012La Giunta ha costituito un Gruppo di lavoro tecnico che elabori una pro-posta per la costituzione, gestione e funzionamento dei Poli veneti di in-novazione per i settori orticolo, con sede a Verona, efrutticolo-vitivinicolo, con sede nel trevigiano. L’obiettivo è quello di fa-vorire maggiore efficienza del sistema e di ogni sua componente.

RECENTI PROVVEDIMENTI REGIONALI

La Giunta Regionale ha fissato al 28 settembre 2012 la nuova sca-denza per la presentazione delle domande di aiuto per la Misura216 – azione 6 del PSR Veneto. Il bando finanzia interventi straor-dinari di recupero di superfici abbandonate, come tagli e dece-spugliamenti di vegetazione infestante. Scopo, conservare i prati ei pascoli e proteggere gli spazi rurali montani. La riapertura dei ter-mini è stata decisa a seguito delle numerose richieste pervenuteda parte dei potenziali beneficiari e della disponibilità residua del

bando (circa 9,4 Meuro) rispetto alle domande presentate nellascadenza del 29 giugno 2012. Le risorse ammontano complessi-vamente a 10 milioni di euro: ciascun progetto finanziabile avrà untetto massimo di 110mila euro, mentre il livello dell’aiuto sarà parial 100% della spesa ammissibile. Questa azione si applica esclusi-vamente alle zone montane, come individuate dal PSR Veneto e sirivolge a soggetti privati e pubblici che gestiscono aree a prato epascolo in zone montane. Le domande vanno presentate all’AVEPA.

Riapertura termini

DOMANDE RECUPERO ZONE MONTANE DEGRADATE, ENTRO IL 28/9/12

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Competenze econtatti dei

principali Entie Organizza-zioni attivi inagricoltura

Competenze econtatti dei

principali Entie Organizza-zioni attivi inagricoltura

Informazioni sul PSR e

sullo Svilupporurale

post 2013

Collegamento ai servizi di cartografia

online

Area dedicata a materiali

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IL NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO PER GLI OPERATORI DEL SETTORE PER SEMPLIFICARE I RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

VISITA E UTILIZZA IL SITO INTERNETwww.piave.veneto.it

PIAVe è il Portale Integrato per l'Agricol-tura Veneta, promosso e coordinato dallaRegione del Veneto in collaborazionecon AVEPA e Veneto Agricoltura.Cos’èUna sorta di “sportello unico agricolo”telematico, pensato per rendere più fa-cilmente raggiungibili informazioni e ser-vizi, senza sostituire i singoli siti di Entie Istituzioni ma creando tra essi un’inte-grazione funzionale. Per• Facilitare l’accesso ai servizi online e alreperimento di informazioni;• Conseguire l’integrazione dei sistemiinformativi delle amministrazioni del Ve-neto; attive nel settore primario, a par-tire Regione, AVEPA e Veneto Agricoltura;

• Semplificare il rapporto tra imprese,operatori e cittadini e la Pubblica ammi-nistrazione; • Aumentare la trasparenza dei procedi-menti amministrativi rendendo disponi-bile una consultazione via Internet dellostato di avanzamento delle pratiche.Si basa su:• Collaborazione tra Amministrazioni, peraumentare l’integrazione delle informa-zioni e dei servizi;• Coordinamento e apporto operativo daparte delle strutture e uffici, per il conti-nuo aggiornamento dei contenuti; • Dialogo tra amministrazione e utenza peril progressivo miglioramento dei servizi.Come è strutturato:Il PIAVe presenta:

� una parte pubblica liberamente navi-gabile con:• servizi di informazione (news, indicazionioperative, informazioni tematiche, ecc.)• utilità di interesse per il settore (Cartogra-fie, banche dati, videoclip illustrative ecc.)� una parte ad accesso riservato tra-mite nome utente e password, con ser-vizi per:• visualizzazione dei dati del Fascicoloaziendale • informazioni sulle pratiche presentate:il servizio per la Trasparenza, permettela consultazione dello stato di avanza-mento e alcuni dati della pratica (inter-venti, superfici, autorizzazioni, importi,ecc.), differenziati a seconda del tipo diistanza.

www.piave.veneto.it [email protected]

06 agricolturaveneta/PIAVE

Page 7: Agricoltura Veneta n.2 2012

Il processo di riforma della PAC post 2013sta attraversando la sua fase più delicata.Un momento chiave, infatti, non solo perchégli agricoltori sono ancora in attesa del qua-dro definitivo delle regole entro le qualimuoversi nel periodo 2014-2020, ma ancheperché è forte il timore che queste stesse

regole non vengano approvate entro i tempiprevisti.Il Presidente della Commissione Agricolturadel Parlamento europeo, Paolo De Castro,su questo è stato chiaro: “è necessario la-vorare per rendere la PAC più flessibile e tro-vare un efficace punto di unione tra obiettivi

economici, ambientali e territoriali. Perciò ilpassaggio obbligato è dato dal rafforza-mento della collaborazione tra Parlamento,Consiglio e Commissione”. Un obiettivo am-bizioso, che richiede un'accelerazione dellatrattativa per scongiurare un rinvio dell'en-trata in vigore della nuova PAC.

2) NODI DA SCIOGLIERESaranno due i grandi nodi sui quali si concentrerà il lavoro delle IstituzioniUE nei prossimi mesi. Innanzitutto il legame tra le decisioni sulle ProspettiveFinanziarie 2014-2020 (ovvero il bilancio pluriennale UE) e i contenuti defini-tivi della nuova PAC. In pratica, la riforma della politica agricola europea nonpotrà essere slegata dal quadro delle risorse finanziarie disponibili, perché unsuo cambiamento sostanziale rimetterebbe in discussione qualsiasi decisioneassunta riguardo la PAC post 2013.Un altro nodo fondamentale riguarda invece le “infinite” critiche alle pro-

poste formulatedalla Commissioneeuropea su alcunegrandi questioni, acominciare dal gree-ning, la figura del-l’agricoltore attivo,l’assenza di misureadeguate al soste-gno degli agricoltoriin un’era contraddi-stinta dalla volati-lità dei mercati, ecc.

AGRISHOW

La Tenuta Cà Tron di Roncade (Tv) ha ospitatodal 06 – 08 luglio scorsi il primo Agrishow, tregiorni di riflessioni, incontri, spettacoli, gare,dimostrazioni dedicati al primario regionale,voluta ed organizzato dal Consiglio RegionaleVeneto, Consorzi Agrari, Organizzazioni pro-fessionali agricole, Regione e Veneto Agricol-tura. Un’esperienza che ha avuto una cornicesplendida e certamente sarà ripetuta. Nellafoto sopra l’inaugurazione della kermesse conil taglio del nastro.

� E’ possibile richiedere a Veneto Agricoltura-Europe Direct Veneto ([email protected]) il Dossier sulla ri-forma della PAC 2014-2020 elaborato dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

Ora, il mondo agricolosta aspettando le mossedel Parlamento europeo,che con il Trattato di Li-sbona ha assunto il po-tere politico dicodecisione anche in ma-teria agricola. Il suoruolo, infatti, è oggi deci-samente più importanterispetto a quanto non loera in passato in occa-

sione delle precedenti ri-forme della PAC. Così, neimesi scorsi, la Commis-sione Agricoltura del Par-lamento ha raccoltocentinaia di proposte dimodifica all’impianto diriforma elaborato dallaCommissione europea,proposte che proprio inquesti giorni saranno or-ganizzate secondo il dise-

gno definito ormai datempo dal Parlamento at-traverso i noti RapportiLyon e Dess.Insomma, la partita dellaRiforma della PAC 2014-2020 è ancora aperta mail fischio finale non potràtardare troppo se non sivuole mettere in grandedifficoltà l’intero com-parto agricolo europeo.

3) L’IMPORTANTE RUOLO DEL PARLAMENTO EUROPEO

1) ACCELERARE PER NON ANDARE FUORI TEMPO MASSIMO

LA RIFORMA DELLA PAC POST 2013

(Renzo [email protected])

agricolturaveneta 07

Page 8: Agricoltura Veneta n.2 2012

Il 15 maggio, si sono concluse le attività di presentazione delle do-mande di richiesta degli aiuti diretti previsti per la campagna 2012.Le domande presentate esclusivamente “on-line” tramite il sistemainformatico dell’AVEPA sono state complessivamente 107.779. Laparte preponderante è rappresentata dalla domanda unica di pa-gamento (DUP) con 91.531 domande presentate per la richiesta di

pagamento dei titoli e degli aiuti previsti dal soste-gno specifico e dal titolo IV del reg. (CE) n. 73/2009. La tabella a fianco evidenzia la distribuzione per pro-vincia delle domande in base all’ufficio di zona delCAA. Dopo le verifiche previste dall’AGEA, l’AVEPA ef-fettuerà l’istruttoria tecnico amministrativa che con-sentirà di pagare gli anticipi, se la Commissioneeuropea ne autorizzerà l’erogazione, a partire dal 16ottobre 2012.

AIUTI DIRETTI 2012: PAGAMENTI DAL 16 OTTOBRE

08 agricolturaveneta/AVEPA

DOMANDA UNICA 2011: CONCLUSA LA LIQUIDAZIONE DEL SALDOIl 30 giugno 2012, entro la scadenza pre-vista dai regolamenti comunitari, l’AVEPAha concluso la liquidazione del saldodegli aiuti richiesti con la domandaunica 2011 per un importo complessivosuperiore a 395 milioni di euro cui si ag-giungono 9 milioni di euro erogati comeaiuto di stato integrativo per il premioassicurazioni (art. 68 del Reg. (CE)73/2009).Sono stati erogati aiuti a più di 90 milaagricoltori veneti: le liquidazioni hanno,

infatti, superato il 99% dell’importo ri-chiesto, in tutte le province (Tab. 1). Ri-cordiamo che nel 2011 è stato soppressol’aiuto aggiuntivo per lo zucchero diquota introdotto nel 2006 e disaccop-piati i settori dei pomodori, pere e pe-sche destinate alla trasformazione; nel2012 saranno invece disaccoppiati i set-tori del riso, della frutta a guscio e dellecolture proteiche e nel 2013 tutti i settoririsulteranno disaccoppiati. Oltre ai pa-gamenti previsti per gli aiuti dell’art. 68

del Reg. (CE) 73/2009, rimarrà in questoultimo anno, prima dell’avvio dellanuova programmazione 2014-2020, ilsolo pagamento dei titoli all’aiuto. Con-siderato che nulla succede per caso,possiamo senz’altro affermare che finorale soluzioni gestionali individuate dal-l’AVEPA si sono rilevate efficaci per la li-quidazione degli aiuti della domandaunica agli agricoltori veneti, il livello diaiuti liquidati che l’AVEPA ha oggi rag-giunto conferma questa affermazione.

PROVINCIA DOMANDE IMPORTO RICHIESTO € IMPORTO LIQUIDATO € %

BELLUNO 1.018 3.213.393,30 3.190.442,13 99,29

PADOVA 30.415 85.100.978,78 84.745.573,93 99,58

ROVIGO 6.911 52.825.626,84 52.669.545,86 99,70

TREVISO 19.666 56.059.728,96 55.548.270,68 99,09

VENEZIA 13.904 55.575.232,24 55.096.798,49 99,14

VERONA 10.574 104.474.481,97 104.195.686,68 99,73

VICENZA 11.113 40.535.746,52 40.438.503,04 99,76

TOTALE 93.601 397.785.188,61 395.884.820,81 99,52

Provincia DUP DAR DFI DGT DAV Totale

Belluno 1.000 6 0 46 7 1.059

Treviso 19.199 135 36 1.200 3.107 23.677

Venezia 13.620 106 77 960 491 15.254

Vicenza 10.852 89 34 728 600 12.303

Padova 29.801 242 132 1.935 667 32.777

Rovigo 6.717 92 110 1.038 48 8.005

Verona 10.364 124 136 1.037 2.808 14.469

AVEPA SUA 183 6 1 8 37 235

Totale 91.736 800 526 6.952 7.765 107.779

CAA

Distribuzione domande per provincia

Tab. 1

Legenda: DUP: domanda unica di pagamentoDAR: domanda assegnazione titoli riserva nazionale DFI: domanda fissazione titoliDGT: domanda trasferimento titoliDAV: domande assicurazione settore vitivinicolo AVEPA SUA: Sportello Unico Agricolo dell'AVEPA

Page 9: Agricoltura Veneta n.2 2012

5,85 milioni di euro sono stati stan-ziati dalla Regione del Veneto per il2012 per la recente convenzione con iCentri autorizzati di assistenza agri-cola. Un accordo che detta le regoleattraverso cui AVEPA, tramite i CAA,gestirà nel 2012 e nel 2013 le proce-dure verso i circa 145.000 operatoriagricoli e agroalimentari del Veneto.Un bel passo avanti, perché la con-venzione garantisce agli agricoltori lamassima “prossimità” per la gestionesia del fascicolo aziendale obbligato-rio, che per le fasi iniziali delle variedomande: quelle di aiuti e premi co-munitari, nazionali e regionali; delle ri-chieste di carburante agevolato; e

delle pratiche di gestione vitivinicola(erogati nel 2011 oltre 640 milioni dieuro). Per questi servizi, i dieci CAA ri-conosciuti - CAA Coldiretti Veneto, CAAdelle Venezie, CAA AIC Veneto, CAAAGCI, CAA Servizi Agricoli Europei, CAAACLI, EUROCAA, UNICAA, CANAPA eCAA Liberi Professionisti -, mettono adisposizione 223 sportelli distribuitisu tutto il territorio regionale. Con unanovità: l’inserimento anche della ge-stione del riconoscimento della quali-fica di imprenditore agricoloprofessionale (IAP, vedi articolo pag.10), recentemente oggetto di aggior-namenti e semplificati dalla Giunta Re-gionale.

agricolturaveneta/AVEPA 09

Quasi sei milioni di euro

FIRMATA LA CONVENZIONE CON I CAA

La Regione del Veneto é al secondo ap-puntamento con l’accertamento dell’usodel territorio rurale tramite l’impiego difoto aeree. L’impiego delle ortofoto av-viene utilizzando tecniche di fotointepre-tazione che consentono di identificare lapratica colturale in esercizio sulla partedi terreno rappresentato in foto (semi-nativo, bosco, vigneto, etc.) e di delimi-tare graficamente sulla foto stessaappezzamenti omogenei per pratica col-turale, che presentano quindi lo stessoutilizzo del suolo agricolo. Questo du-plice strato informativo (foto aeree e usodel suolo) diventa termine di confrontoper la verifica delle condizioni di ammis-sibilità delle superfici agricole dichiaratedalle aziende nel proprio fascicolo enelle domande di aiuto o premio.A quando risale l’uso di questo stru-mento e qual è la sua periodicità?Il primo impiego delle foto come stru-mento di controllo risale agli anni ’90,ma per dar corso a precise indicazionicomunitarie – in gioco c’era una sostan-ziale rettifica dei fondi comunitari da de-stinare all’Italia - nel 2007 il nostropaese ha avviato il progetto refresh conl’obiettivo di pianificare in modo orga-

nico e con cadenza triennale le fototo-grafie del territorio e l’aggiornamentodelle informazioni di utilizzo del suoloimpiegate nei sistemi di gestione e dicontrollo. Il territorio veneto, dopol’esperienza del primo ciclo di refreshnel 2008 e nel 2009 si appresta quindiad essere integralmente e nuovamentefotografato nel corso dei prossimi mesi,dalle Alpi al mare. Gli esiti dell’elabora-zione diverranno elemento per la veri-fica ed il controllo delle domande disuperficie che saranno presentate nel2012.Quale è l’attività dell’AVEPA?L’AVEPA ha già affrontato il primo ciclodel progetto e gestito le complessità in-dotte da questa innovazione. L’attività

istruttoria, quindi, potrà focalizzarsisulle evidenti modifiche di uso del suolo,riscontrate tra quanto rilevato nel corsodel primo ciclo del progetto e quantoemergerà dalle nuovo foto aeree. L’obiet-tivo dell’Agenzia è quello di ridurre ildisagio e l’attesa delle aziende agricoleche necessariamente dovranno atten-dere il termine della verifica per perce-pire il contributo dovuto.

Ortofoto

IL CONTROLLO VIENE DALL’ALTO

Le fotografie aeree (ortofoto) del territorio agricolo e le informazioni desumibili da queste sono il principale strumentodi controllo attivato dall’Unione Europea per la corretta erogazione di aiuti e contributi associati alla conduzione di su-perficie agricole.

COSA SONO E A COSA SERVONO LE ORTOFOTO?

Nella foto a sinistra i numeri identificanoporzioni di terreno con utilizzo agricoloomogeneo.Nella foto in alto identificano le parti-celle catastali, quindi la proprietà.

Page 10: Agricoltura Veneta n.2 2012

10 agricolturaveneta/AVEPA

Nelle aree rurali nelle quali iservizi di connettività ADSLin Banda Larga per impresee cittadini non esistono osono insufficientemente dif-fusi o presentano una capa-cità di connessioneinsufficiente, la Regione delVeneto interviene con le ri-sorse aggiuntive del Pro-gramma di Sviluppo Rurale(misura 321 - Azione 2 “Ac-cessibilità alle tecnologie diinformazione e comunica-zione”). Si tratta del finan-ziamento delle infrastrutturesul territorio regionale noncoperto dai servizi di con-nettività con la realizzazionedi nuove reti in fibra otticache consentiranno l’abilita-zione all’offerta di tali servizi

attivabili dagli operatori ditelecomunicazione. L’opera-zione si inserisce nel pro-gramma di interventi per laBanda Larga nella Regionedel Veneto, in coerenza conil Piano nazionale per laBanda Larga coordinato dalMinistero dello SviluppoEconomico (MISE). Dall’ana-lisi condotta dal MISEemerge che al 30/06/2011 il12,7% della popolazione te-lefonica del Veneto risultatotalmente in “Divario Digi-tale”. Dopo la realizzazionedel Piano degli interventiquesto divario sarà ridottodel 6,7%. L’attuazione delProgramma è finanziata confondi in disponibilità regio-nale e con risorse del MISE.

WEB/Aree ruraliARRIVA LA “BANDA LARGA”

Semplificare e riorganizzare le procedure:questi gli obiettivi 2012 per il riconosci-mento della qualifica di ImprenditoreAgricolo Professionale (IAP). Dopo la“fase transitoria” (dal 1 gennaio 2012),dal 20 giugno è a disposizione presso iCAA e gli Sportelli unici dell’AVEPA unnuovo applicativo, che riceve le domandee rilascia il riconoscimento della qualifica.La gestione delle richieste è stata suddi-visa in due categorie:• le situazioni “ordinarie”, in cui utiliz-zando i dati del fascicolo, integrati condichiarazioni del produttore, si applicanoi parametri tempo/reddito fissati dalla Re-gione del Veneto (DGR 2113/2011) e l’at-testazione di avvenuto riconoscimentoviene rilasciata contestualmente alla pro-tocollazione della domanda; migliorandoanche quanto stabilito dalla delibera cheaveva previsto 10 giorni per la conclu-sione del procedimento!• le situazioni “non ordinarie”, nelle qualiil produttore ritiene di trovarsi in una si-

tuazione di tempo/reddito diversa daquella individuata dai parametri generali.In questi casi, alla domanda dovrannoessere allegati: una relazione redatta daun professionista abilitato del settoreagroforestale che giustifichi tempi di la-voro diversi ed il Conto economico azien-dale con la documentazione fiscale el’AVEPA (presso lo Sportello unico dellaprovincia di riferimento) effettuerà unaistruttoria approfondita. In questi casi ilrilascio dell’attestazione avverrà entro 60giorni dalla protocollazione della do-manda, garantendo, comunque, una ri-duzione dei tempi. La semplificazione e l’innovazione riguar-dano anche la durata del riconoscimento,fissata in un anno dalla data di rilascio;e la possibilità per il produttore, nel pe-riodo di validità, di non presentare ulte-riori documentazioni per richieste legatealla singola necessità e di avvalersi delladichiarazione di essere in possesso dellaqualifica IAP.

Questo progetto è il risultato dell’ intensacollaborazione tra i diversi attori: la Re-gione come autorità che fissa le regole,l’AVEPA che le trasforma in realtà ammi-nistrativa/operativa ed informatica ed in-fine i CAA che si relazionano con gliutenti.

Complessivamente sono previsti in Veneto 273 interventi, diquesti 52 saranno realizzati con risorse FEASR (Fondo euro-peo agricolo per lo sviluppo rurale); in particolare i 43 comuniinteressati dai 52 interventi sono ubicati nelle province di Bel-luno, Rovigo, Verona e Vicenza.

INTERVENTI BANDA LARGA, DOVE E QUANTI.

Il decreto legislativo n. 99 del 2004 stabilisce che la qualifica di IAP può essere richiesta da chi:• possiede conoscenze e competenze professionali di cui all’articolo 5 del regolamento (CE) n. 1257/1999;• dedica all’attività agricola (art. 2135 del codice civile), direttamente o in qualità di socio di società, almeno il 50% del pro-prio tempo di lavoro complessivo;• ricava dall’attività medesima almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro. Queste percentuali sono ridotte al 25% nel caso di attività svolta in zone svantaggiate.

IAP, CHI PUÒ?

NOVITÀ SUL FRONTE DELLA QUALIFICA IAP

PSR VENETO E FEASR per la banda larga in Veneto

interventi 52

linee 26.208

comuni 43

abitanti 65.520

fibra ottica 179 km

Riduzione complessivadel “digital divide”

1,1%

Page 11: Agricoltura Veneta n.2 2012

agricolturaveneta/AVEPA 11

I cambiamenti climatici hanno reso piùfrequenti ed intensi alcuni eventi atmo-sferici estremi (alluvioni, siccità, ecc.) equindi elevato il rischio e i danni.Contributo per l’assicurazione. La normativa vigente permette l’inden-nizzo ai danni sulle colture attraverso ilcontributo sul costo della polizza (assi-curazione agevolata). Sono ammesse leseguenti avversità: alluvione, colpo disole, eccesso di pioggia, eccesso di neve,gelo, brina, grandine, sbalzi termici, sic-cità, venti sciroccali, venti forti. Sono as-sicurabili anche gli indennizzi ad alcunestrutture agricole (frutteti, vigneti, oliveti,reti antigrandine, serre, tunnel, ombrai,impianti antibrina): grandine, trombad’aria, eccesso di neve, vento forte, ura-gano, fulmine, gelo (Piano assicurativo2012).La polizza agevolata va stipulata attra-verso i Consorzi di difesa o direttamentecon la compagnia assicuratrice. I Consorzidi difesa svolgono un ruolo di media-zione con le compagnie assicuratrici, diassistenza alle imprese agricole e di an-ticipo dei pagamenti dei premi assicura-tivi. Possono essere sottoscritte polizzemonorischio (per una avversità) o pluriri-schio (per più avversità) o multirischio(per tutte le avversità).Interventi per danni non assicurabili informa agevolata.

Per i danni non assicurabili in forma age-volata sono previsti interventi diretti asostegno delle imprese, ovvero contributie prestiti agevolati, agevolazioni previ-denziali ed assistenziali.Essi sono attivabili solo per le produzionie le strutture non assicurabili in formaagevolata. Sono assicurabili tutti i dannialle produzioni e alle strutture, ad esclu-sione dei fabbricati e delle scorte agricole(attrezzature, animali, ecc.). Attenzione:gli interventi diretti sono attivabili solose il danno interessa un territorio ampio(non una singola azienda) e se supera il30% del valore della produzione agricolaordinaria (media dell’ultimo triennio). Perattivare questi interventi è necessario chel’impresa agricola segnali tempestiva-mente il danno allo Sportello unico agri-colo, il quale provvederà alla suavalutazione e all’attivazione della proce-dura per il riconoscimento dello stato dicalamità naturale da parte del Ministerodelle politiche agricole. L’entità del con-tributo può arrivare fino al 90% deldanno, ma è in genere inferiore in rela-zione alle risorse finanziarie disponibili. Agevolazioni ed integrazione salariale.Per tutti i danni, assicurabili e non assi-curabili, che interessano un territorio eche superano il 30% del valore della pro-duzione ordinaria, sono previsti l’esonerodal pagamento delle imposte sui redditi

agrari e dominicali per l’anno nel qualesi è verificata l’avversità, nonché l’inte-grazione salariale per i lavoratori agricoli.Le agevolazioni fiscali e l’integrazione sa-lariale vanno richieste rispettivamente al-l’Agenzia del Territorio e all’INPS, al qualelo Sportello unico agricolo invia ognianno le informazioni relative alle avver-sità atmosferiche verificatesi.

DANNI DA AVVERSITA’ ATMOSFERICHE, GLI AIUTI

Il periodo di commercializzazione 2003/04 èstato il primo dall’entrata in vigore della legge119/03 che ha riformato il settore lattiero-ca-seario in Italia.La legge 119/03 ha fatto seguito alla pubbli-cazione del Regolamento Comunitario 1788/03ed è stata accompagnata dal decreto ministe-riale attuativo del 31 luglio del 2003.Il periodo attuale, 2012/13, è il decimo dall’ap -provazione della legge; questo consente difare alcune considerazioni su base sia su tuttii dieci periodi, che sull’ultima comunicazionedi quota.

Nel grafico sono messi a confronto i quantita-tivi di latte assegnati negli anni e le aziende ti-tolari di quota ad inizio periodoNumericamente il quantitativo di quote non siè modificato di molto anche per effetto delleassegnazioni (+ 5% una tantum) ottenute dal-l’Italia in sede Comunitaria nel 2009 (le co-siddette “quote Zaia” ) attestandosi per ilVeneto sulle attuali 1.129.235 tonnellate (nel2003/04 erano pari a 1.140.820).Le aziende, invece, hanno avuto nel corsodegli anni una pesante contrazione passandodalle 7.254 unità del 2003/04 alle attuali

3.953 (periodo 2012/13), frutto di una pro-fonda ristrutturazione progressivamente inatto nel settore produttivo del latte del Ve-neto, con aumento costante dei capi perazienda ed uscita dal mercato delle realtà mar-ginali o comunque non economicamente giu-stificabili da un punto di vista produttivo.A fronte di una riduzione di circa il 45% delleaziende titolari di quota ad inizio periodo, nelcorso degli ultimi dieci anni la produzione si èridotta solo di poco più dell’1%. Le assegna-zioni, effettuate con la legge 33/2009, hannocalmierato la progressiva fuoriuscita di quotadal Veneto, attraverso la vendita fuori regione– soprattutto verso la Lombardia - (nel pe-riodo 2008/09 vi fu una riduzione di quota diinizio periodo pari a circa l’8% rispetto al2003/04).La situazione attuale della produzione di lattenel Veneto fotografa, ad inizio periodo, unaforte concentrazione della titolarità di quotanelle province di Vicenza (29%), Verona (25%),Padova (19%) e Treviso (15%); mentre hannoun peso inferiore le province di Belluno, Ro-vigo e Venezia che, complessivamente, rag-giungono il 12% del totale delle quote delVeneto.

LATTE 2003/04-2012/13: DIECI ANNI DI “QUOTE”

Attualmente la normativa nazionale diriferimento è il d.lgs. 102/2004 (Fondodi solidarietà nazionale). Dal 2010 è in-tervenuta anche l’Unione Europea in-troducendo, nel Regime di pagamentounico (reg. (CE) n. 73/2009, art. 68) enell’OCM vino (reg. (CE) n. 1234/2007,art. 103), il sostegno all’assicurazioneper i rischi climatici. L’Unione Europeasta infatti riservando una particolare at-tenzione alla gestione dei rischi in agri-coltura, tant’è che anche nella propostadi regolamento sullo sviluppo ruraleper il periodo 2014-2020 sono previstemisure su questa tematica. La norma-tiva nazionale vigente prevede inoltreagevolazioni previdenziali ed assisten-ziali (d.lgs. 102/2004, art. 8), fiscali(d.p.r. 917/1986, artt. 28 e 32) e sala-riali (legge n. 223/1991, art. 21).

IL QUADRO NORMATIVO

Page 12: Agricoltura Veneta n.2 2012

2011, AGRICOLTURA MAI COSÌ IN ALTO, 5.2 MILIARDIVale 5,2 miliardi di euro la produzioneagricola veneta nel 2011, il livello più altoraggiunto negli ultimi dieci anni. In pra-tica un incremento di quasi il 10% (9,8)rispetto al 2010, derivato principalmentedall’aumento dei prezzi, visto che lequantità prodotte sono risultate nellamedia. Una fotografia completa, com-prensiva di una finestra sull’andamento2012 che indica, fatto il confronto tra iprezzi agricoli del primo trimestre rispettoa quelli del 2011, una tendenza al ri-basso, acuita dalle condizioni di siccità ealte temperature estive. Il Report, messo a punto dagli analisti diVeneto Agricoltura, e fortemente attesodall’intero mondo agricolo, prende inconsiderazione tutti i comparti del settoreprimario veneto, nonché l’import e l’ex-port. Dalla grande mole di dati elaboratiemerge che in tempo di crisi anche nelsettore agricolo si distinguono luci eombre. Innanzitutto, il numero delle im-prese agricole venete è risultato in calo.Quelle attive iscritte ai registri delle Ca-mere di Commercio sono scese a 73.831unità (-2,3% rispetto al 2010), a causasoprattutto del calo delle “ditte indivi-duali”. Sono aumentate, invece, le so-cietà di persone (+1,4%) e in misuramaggiore le società di capitali (+9%). E’cresciuto il numero degli occupati agri-coli (69.769 unità, +4,9%), dovuto all’in-cremento sia del lavoro indipendente(+3,9%) che dipendente (+6,9%). Gli esperti di Veneto Agricoltura hannoanalizzato i principali settori, vediamoli.Colture cerealicole. Complessivamentehanno beneficiato di buoni risultati com-merciali, con un significativo aumento deiprezzi medi rispetto all’anno precedente.Come sempre la parte del leone l’ha fattail mais, che si è confermato la principalecoltura nella nostra Regione con 290.000ettari coltivati (+6%) e 2,9 milioni di ton-nellate prodotte (+14%). Il prezzo medioannuo è stato di 224,5 euro/t (+33%). Allabuona performance del mais ha corrispo-sto una diminuzione del frumento tenero,sceso a 84.700 ettari (-10%) e 500.000tonnellate prodotte (-11%), ma con quo-tazioni mediamente superiori del 37%, edel frumento duro, la cui produzione è ca-lata a 45.100 tonnellate (-29%) determi-nando un aumento dei listini del 54%rispetto al 2010. Andamenti analoghi perl’orzo (è diminuita la superficie del 12% ela produzione dell’11%, ma è aumentatoil prezzo medio del 32%), mentre il risosegna un incremento della superficie in-vestita del 10% e del prezzo del 26%.

Colture industriali. In calo gli ettari colti-vati a barbabietola da zucchero (-37%),con conseguente flessione produttiva(590.000 t, -36%). Grazie però alla note-vole domanda dei mercati, le bietole dazucchero hanno spuntato prezzi interes-santi (3.100 ¤/ha, +48%), rendendo lacoltura davvero redditizia. In aumento lasuperficie a soia (+19%) con una produ-zione di 274.600 t (+14%) e quotazioni increscita del 10%. Crisi nera per il tabaccoche, in seguito alle politiche europee, havisto un ridimensionamento su tutti ifronti: superficie coltivata (-22%), produ-zione (-29%) e prezzi (-20%). Il settore orticolo veneto, che nel 2011 haregistrato un leggero incremento dellesuperfici, salite a 33.400 ettari (+2%), hadovuto fare i conti con gli allarmi sui

mercati europei scaturiti dal batterioEscherichia Coli, causa di deludenti ri-sultati commerciali. Annata in chiaro-scuro anche per le colture frutticole. Intermini negativi spicca la contrazioneproduttiva del pesco (-24,9%) con prezziin picchiata fino al 25%. Prezzi in caloanche per albicocco (-14,6%), ciliegio (-7,2%) e pero (-2,4%), mente sono salitele quotazioni di actinidia (+12,5%) emelo (+2,6%). Il vitivinicolo si è confermato compartotrainante dell’agricoltura veneta. La pro-duzione 2011 di uva è stata di 1,13 mi-lioni di tonnellate di uva (+1,5%),corrispondenti a circa 8,68 milioni di et-tolitri di vino fortemente orientati allaqualità. Il 41,8% del vino prodotto è mar-chiato con la Denominazione di origine,mentre il 41,1% con l’Indicazione geo-grafica. Dal punto di vista commerciale,il 2011 è stata un’annata positiva per il

comparto veneto: il prezzo medio delleuve è aumentato del 27%, le esporta-zioni di vino hanno raggiunto i 647 mi-lioni di kg (+20%) per un valore pari a1,3 miliardi di euro (+15%). Luci e ombre anche per la zootecnia ve-neta. Nonostante l’ulteriore perdita di al-levamenti, scesi a 3.949 unità (-4%), illattiero-caseario ha leggermente incre-mentato le consegne di latte (+1,3%), su-perando di poco gli 11 milioni di quintaliprodotti. Il prezzo del latte nel 2011,dopo avere toccato nel 2009 il minimostorico degli ultimi 15 anni, si è attestatosui 40 euro/100 litri (+10%). Prezzi in cre-scita anche per i principali formaggi DOP:Grana Padano (14-18 mesi) +22%, Asiago+10-12% e Montasio +5,5-8,5%. Invariatoil patrimonio bovino da carne (478.000capi), mentre i prezzi sono risultati me-diamente in crescita del 5,5%. Quota-zioni al rialzo anche per gli altriallevamenti da carne: suini +15%, avi-coli +15% e cunicoli +4%. Sotto i raggi X di Veneto Agricolturaanche il settore della pesca e dell’ac-quacoltura che in Regione conta circa3.000 imprese: in calo quelle della com-ponente pesca (-1,1%) e in crescitaquelle dell’acquacoltura (+2,6%). In ri-basso anche il numero dei pescherecci(724 imbarcazioni, -3,9% rispetto al2010) e la produzione locale nei mercatiittici del Veneto, che non ha superato le17.500 tonnellate (-16,1%) determinandouna quantità totale di prodotto com-mercializzato in questi mercati pari acirca 27.800 tonnellate (-12,7%) e corri-spondenti a una fatturato annuo di114,7 milioni di euro (-2,4%). Anche laproduzione di molluschi bivalvi ha subìtouna contrazione (-15,9%). La superficieinvestita a colture florovivaistiche si at-testa nel Veneto sui 3.100 ettari (-1%). Laproduzione è tuttavia salita a 1,8 miliardidi piante (+30%) grazie all’aumento delmateriale vivaistico. L’andamento di mer-cato è stato però altalenante: comples-sivamente il prezzo medio annuo dei fiorirecisi è risultato pari a circa 0,40euro/stelo (-5% rispetto al 2010). Infine, il Report di Veneto Agricoltura evi-denzia l’aumento del deficit della bilan-cia commerciale dei prodottiagroalimentari regionali, che nel 2011 hasuperato 1,1 miliardi di euro (+25,3%)per effetto del maggiore incremento delleimportazioni (5,57 miliardi di merce ac-quistata, +13,7%) rispetto alle esporta-zioni (4,46 miliardi di merce venduta,+11,1%).

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agricolturaveneta/VENETO AGRICOLTURA 13

L’agricoltura conservativa che gode del so-stegno della sottomisura 214I del PSR è par-ticolarmente innovativa per il territorioveneto, con limitate esperienze. Risulta per-tanto fondamentale che per tutti gli aspetti,sia la Regione promotrice, sia le aziendeagricole, possano contare su un supportotecnico organico, in grado di dare risposteper le questioni contingenti e per le proble-matiche di medio-lungo periodo. VenetoAgricoltura quindi si impegnerà nella: 1) verifica delle problematiche agronomiche– economiche nella applicazione delle misure con assistenza generale; rivolto principal-mente alle aziende aderenti alla misura; 2) verifica della efficacia delle misure rispetto agli obiettivi per cui sono state decise.Sono previste due fasi suddividendo le tematiche in problematiche a breve e medio periodo:a) Accertamento problemi e necessità; b) Valutazione soluzioni di contrasto dei fenomeni negativi;Veneto Agricoltura ha avviato nelle proprie aziende pilota e dimostrative di (Vallevecchiadi Caorle, Diana di Mogliano, Sasse Rami di Ceregnano), su centinaia di ettari, in con-dizioni pedo-climatiche ben diversificate sperimentazioni di lungo termine su ampie su-perfici con confronto tra agricoltura conservativa e agricoltura convenzionale (aratura),assoggettate ad una rotazione frumento-colza-mais-soia con ciascuna coltura presenteciascun anno in ciascuna azienda. Le superfici allo studio sono state suddivise tra ap-pezzamenti di lungo periodo ove mantenere più costanti possibile i fattori, evitando di-sturbi il più possibile sul terreno, al fine di confrontare gli effetti su quest’ultimo dopoalcuni anni. Saranno rilevati nel tempo, nei diversi appezzamenti allo studio: a) caratteristiche fisiche del terreno (struttura, permeabilità,….); b) caratteristiche chi-miche in particolare il contenuto di sostanza organica; c) densità di piante ed attacchidi fitofagi sulle diverse colture; d) popolazioni fitofagi ipogei; e) popolazioni limacce;f ) livelli infestanti e diversi altri unitamente ai bilanci energetici, di Carbonio ed econo-mici. Attività che sarà gestita con un approccio “aziende aperte, protocolli aperti” in cuiagricoltori, terzisti e tecnici interessati potranno seguire le prove durante la realizzazione(osservazioni iniziali – semina, osservazioni durante il ciclo, osservazioni finali – produ-zione) nonché proporre modifiche ai protocolli e tecniche nuove in modo da tarare i me-todi per le diverse situazioni ed accelerare se possibile il processo di miglioramento. Le informazioni saranno fornite costantemente attraverso il “Bollettino Colture erbacee” cheè un servizio in linea con la nuova normativa europea sui fitofarmaci (Direttiva2009/128/CE), che prevede l’attuazione obbligatoria della lotta integrata su tutte le colture.

AGRICOLTURA CONSERVATIVA, LA SPERIMENTAZIONE A SUPPORTO

Flessibilità: la cadenza è mediamentealmeno settimanale, ma variabile aseconda delle necessità, poiché ven-gono strettamente seguiti l’evolu-zione delle colture e dei parassiti;quando vi sono rischi immediativiene data l’allerta a mezzo SMS;Preparazione: si danno informazionicontinue su singole problematicheinformando fin da subito come rea-gire alla comparsa ad esempio di fi-tofagi in modo che l’utente siarealmente preparato a reagire cor-rettamente e prontamente al mes-saggio di allerta;Formazione: i bollettini sono strut-turati per consentire approfondi-menti e il riconoscimento di sintomie agenti dannosi;Compartecipazione: gli utenti pos-sono usufruire delle informazioni edal contempo utilizzare strumenti dimonitoraggio che consentono di de-finire le previsioni del bollettino intal modo anche verificando nelleproprie condizioni i monitoraggi;Interattività: possibilità di porre quesiti eproporre modifiche ed approfondimenti.

Per ricevere il Bollettino colture er-bacee contatta Veneto Agricoltura alnumero telefonico 049.8293847 oalla mail [email protected] o visita il sitohttp://www.venetoagricoltura.org/subindex.php?IDSX=120

CARATTERISTICHE DEL BOLLETTINO

COLTURE ERBACEE

Si chiama “tola de la Region”, il forum degli operatori venetidella filiera legno con obiettivo la valorizzazione di quello pro-dotto nella nostra regione. Lo scorso 22 giugno a Longarone,presso la Fiera, in occasione della manifestazione “FiliereLegno – Festa della foresta”, un tavolo realizzato con legnodelle foreste venete (10 metri x 3) ha ospitato, nell’area diVeneto Agricoltura, il loro primo incontro. Vediamone le mo-tivazioni. L’obiettivo è l’utilizzo del legno veneto. L’iniziativa èstata voluta dall’Assessore all’agricoltura Franco Manzato edagli imprenditori del settore forestale, prima lavorazione ecostruttori di edifici e strutture di legno, per creare un gruppodi operatori interessati ad utilizzare il legno nella costruzionedi case e strutture; ma, come detto, non qualsiasi legno:quello degli alberi che crescono nelle nostre foreste. Il Venetoha un’immensa ricchezza di boschi che ogni anno cresce tantoin superficie che in massa legnosa. Ed è bene sapere che essaè alla base di una filiera in cui operano migliaia di imprese eche dà lavoro a qualche decina di migliaia di persone, quindidi famiglie. Per questo il progetto si prefigge di raggiungerealcuni obiettivi fondamentali per mantenere e rilanciare il set-tore. I punti sono stati condensati nel “manifesto del progettolegno veneto”, dove tra l’altro si ricorda che “il Veneto haun’immensa ricchezza: le sue foreste” e che “l’intervento pub-

blico nel settore forestale si focalizza nella programmazionee controllo; tutto il resto dello spazio è lasciato alle imprese,agli enti locali, ai proprietari, ai professionisti, in una chiaralogica di sussidiarietà. La legge forestale del Veneto va pro-fondamente rivista essendo ora arrivato il tempo di metterea valore i boschi. E’ necessario incentivare tutte le forme diaggregazione delle proprietà forestali, private e pubbliche,partendo dal rilancio dei Consorzi Forestali. E le ditte boschivedevono poter stipulare contratti di utilizzazione pluriennali,passando dalla logica dell’acquisto dei “lotti” a quella dellagestione dei piani economici”. Ma si parla anche di segherie,imprese, formazione, viene proposto un marchio di origineper garantire i fornitori ed i consumatori, invocati sgravi fi-scali, incentivi e agevolazioni, e una forte campagna di pro-mozione del legno veneto. Al proposito ricordiamo che ilProgramma di Sviluppo Rurale 2007-13 della Regione Venetoprevede già con la Misura 123F, Azione 1 e Azione 2, interes-santi opportunità per il settore forestale proprio relativamenteall’acquisto di macchinari (Azione 1) e alle biomasse(Azione2).Lo slogan che è nato dopo questo primo incontro è: “stiamocostruendo il futuro e lo facciamo con il legno!”.Per info: [email protected]

UNA “TOLA” PER LA FILIERA LEGNO

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Biodiversità, ovvero diversità biolo-gica delle specie, razze e popola-zioni animali e vegetali presentinell’ambiente. In agricoltura la bio-diversità è rappresentata dalle innu-merevoli razze e popolazioni dianimali allevati, dalle tante cultivared ecoptipi di ortaggi, cereali, viti-gni e altre piante da frutto, che sitrovano sparsi nei diversi ambientiagroforestali. Non meno importanteè la biodiversità microbiologica co-stituita da batteri, funghi, lieviti,“autori” invisibili della trasforma-zione dei prodotti, dai formaggi DOPai vini, dai salumi ai prodotti lievi-tati da forno.La biodiversità agraria è una ric-chezza e un patrimonio da custodiregelosamente; la diversità genetica diqueste razze e cultivar potrebbe ri-sultare molto utile in futuro, ma giàfin da ora rappresenta una impor-tante fonte di diversificazione dellaproduzione Il Veneto è una regione ricca di bio-diversità; quelle zootecnica è rap-presentata da diverse razzeautoctone: 4 di ovini, 2 di bovini e una dozzina di avicoli (polli,tacchini, faraone de anatre).Il PSR aiuta con specifiche misure (214/F e 214/H) gli allevatorie gli enti pubblici che sono interessati alla conservazione diqueste razze animali, che per la ridotta popolazione (n. di ri-produttori attivi) sono a rischio di scomparsa se non adegua-tamente tutelate. Veneto Agricoltura da circa dieci anni sviluppae coordina su indicazione della Regione progetti per la con-servazione della biodiversità zootecnica; presso 2 centri, uno

per le razze avicole (azienda Sasse-Rami, Ceregnano, Rovigo)e uno per le razze ovine (azienda Villiago, Sedico, Belluno) gliallevatori interessati possono prenotare ed acquistare giovaniriproduttori per ampliare o rinsanguare i propri nuclei di ani-mali.Conservare ma non solo; con progetti di valorizzazione di que-ste razze, si cerca di aumentare l’interesse dei consumatoriverso i “prodotti monorazza” e permettere così agli allevatoridi avere un maggior reddito dall’allevamento.

BIODIVERSITÀ, NON SOLO CONSERVAZIONE

Tempo di bilanci per la vitivinicoltura ve-neta. La vendemmia 2011 ha sostanzial-mente confermato i livelli produttivi degliultimi anni con una produzione dichiaratadi 11,2 milioni di quintali di uva, corri-spondenti a circa 8,2 milioni di ettolitri divino. Prendendo in considerazione anchel’uva importata da altre regioni italiane, ilVeneto sarebbe in grado di produrre unaquantità di vino pari a 9,5 milioni di et-tolitri, fortemente orientati alla qualità,poichè il 41,8% del vino prodotto è mar-chiato con la Denominazione di origine,mentre il 41,1% con l’Indicazione geogra-fica. Il 2011 può essere considerata un’annatapositiva anche dal punto di vista com-merciale: il prezzo medio delle uve regi-strato presso le borse merci del Veneto èaumentato del 27%, mentre - secondo lerilevazioni Ismea - le quotazioni all’ori-

gine dei vini bianchi DOC-DOCG al mer-cato di Treviso sono salite su base annuamediamente del 28,7% e quelle dei vinirossi DOC-DOCG sulla piazza di Veronadel 31,9%. In aumento anche le esporta-zioni di vino italiano, delle quali il Venetodetiene la “quota di maggioranza” del29,6%. I dati Coeweb-Istat registrano unincremento pari al 9,3% in quantità e al12,4% in valore rispetto all’anno prece-dente.La possibilità di crescita della vitivinicol-tura veneta deriva anche dalle opportu-nità offerte da strumenti di sostegnocome il PSR. In particolare, giova ricor-dare che sono state recentemente ria-perte le domande di contributo relativealla Misura 132 “partecipazione a sistemidi qualità alimentare” con la quale la Re-gione Veneto intende stimolare i produt-tori a intraprendere percorsi di

miglioramento e differenziazione delleproduzioni al fine di aumentare la com-petitività sui mercati nazionali e interna-zionali.

ATTENDENDO LA VENDEMMIA 2012

14 agricolturaveneta/VENETO AGRICOLTURA

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agricolturaveneta/GAL 15

Si avvicina la fase operativaper la cooperazione LEA-DER in Veneto. Sta per ter-minare infatti l’istruttoriadell’organismo pagatoreAVEPA che porterà all’ap-provazione definitiva deiprogetti di cooperazionepresentati dai Gruppi diAzione Locale nei mesiscorsi. A settembre si avràil quadro definitivo e conl’autunno partiranno le mi-sure attivabili grazie ai pro-getti approvati. In ognicaso è già possibile trac-ciare un primo significativoquadro di sintesi della coo-perazione Leader. In parti-colare il tema del Turismorurale ha destato il maggiorinteresse nei territori dei 14Gal seguito dai temi ine-renti la Valorizzazione deiprodotti locali e la Promo-zione delle attività culturali.I progetti, il cui budgetcomplessivo assomma aquasi 10 milioni di euro dicontributo pubblico, do-vranno concludersi entro il

2014 e saranno concreta-mente realizzati per lo piùda soggetti pubblici. La ri-caduta di tali iniziative saràcomunque particolarmenteimportante anche per le im-prese le quali potranno in-direttamente giovare di unadisponibilità di infrastrut-ture complementari ingrado, da un lato, di valo-rizzare a fini turistici il pa-trimonio enogastronomico,naturale e storico culturaledel Veneto, dall’altro, adaumentarne l’attrattività va-lorizzando i luoghi di ele-vato interesse storico,artistico e naturalistico edei sistemi territoriali adessi collegati (sentieri, per-corsi, itinerari, ecc…). Inparticolare le imprese agri-cole che esercitano delle at-tività di diversificazionelegate, ad esempio, alla re-cettività e ristorazione po-tranno contaresull’aumento dello sviluppodi una domanda turistica diqualità.

Cresce e si consolida il soste-gno dei Gruppi di azione localeal territorio rurale veneto. Iprotagonisti dell’Asse 4 LEA-DER, parte integrante del Pro-gramma disv i lupporurale delV e n e t o ,hanno rag-giunto ilprimo im-po r tan terisultato fi-nanziario,superandola quotadel 25% dispesa con-cessa ri-spetto altotale pre-visto dais i n g o l iprogrammi. Le risorse in que-stione riguardano in partico-lare l’attuazione della strategiadi sviluppo locale attraversol’applicazione delle diverse mi-

sure del PSR. Le misure sonodedicate soprattutto ad inter-venti per la diversificazione ela qualità della vita, come ilsostegno agli agriturismi e alla

f a t t o r i eplurifunzio-nali, che siaffiancanoanche allacreazionedi microim-prese eall’impiegodi energierinnovabili.I GAL ve-neti sonoin totaleq u a t t o r -dici, coin-v o l g o n otutte esette le

province e 378 comuni. In to-tale la programmazione LEA-DER tocca il 71% dellasuperficie regionale e il 38 %dell’intera popolazione.

* la tabella fa riferimento a dati non ancora definitivi

COORDINAMENTO GAL VENETI: GAL Patavino - Via S. Stefano Superiore n. 38 - 35043 Monselice (PD)Tel. 0429.784872 - Fax. 0429.784972 - [email protected] - ww.galpatavino.it

LA COOPERAZIONE “LEADER” NEL VENETO

SUPERATO L’OBIETTIVO DEL 25%: SI CONSOLIDA LA

SPESA DEI GAL VENETI

QUADRO DI SINTESI DELLA COOPERAZIONE LEADER IN VENETO*

TIPO DI PROGETTONUMERO

DI PROGETTITEMA CARDINE e

NUMERO DI PROGETTICONTRIBUTO PUBBLICO

A DISPOSIZIONE

Transnazionale (con almeno un Gal stra-

niero)8

- Valorizzazione prodottilocali (n.4);

- Turismo rurale (n.4);EURO 3.673.000

Interterritoriale (con almenoun Gal italiano non veneto)

7- Promozione culturale (n.1);

- Valorizzazione prodotti locali (n.3);Turismo rurale (n.3);

EURO 3.192.000

Interterritoriale (tra soli Gal veneti)

2 Turismo rurale (n.2); EURO 2.816.000

TOTALE 17 EURO 9.681.000

Feltre, rientra nel territoriodel GAL Dolomiti Bellunesi

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16 agricolturaveneta

“AGRICOLTURA VENETA”Anno XIII n. 2

Direttore: Paolo Pizzolato

Direttore Responsabile:Mimmo Vita

Comitato di Redazione:Edda BattistellaSebastiano CarronIlenia CesconAndrea ComacchioLuca MilaniFabrizio Stella Mara CecchinatoRenzo MichielettoAlessandro Tomasutti

Direzione, Redazione e Amministrazione:v.le dell’Università n. 14,35020 Legnaro (PD)

Aut. Tribunale di Padova n. 1641 del 26.03.1999

Tel. 049.8283753Fax. [email protected]

Grafica e stampa:Centro Servizi Editoriali30173 Mestre (Ve)Tel. 041.2517410

Chiuso in tipografia il 12.7.2012

PSR VENETO, AVANZA LA SPESA, NOVITÀDalla relazione annuale di esecuzione 2011 del PSR Ve-neto 2007-2013, emerge che, a1 31 dicembre, la spesaconcessa totale ha raggiunto il 60% delle risorse del pro-gramma, mentre quelle erogate hanno toccato quota35%, per un totale di oltre 369 milioni di euro. Si con-solida quindi il sostegno allo sviluppo rurale del Veneto.Il Programma di Sviluppo Rurale Veneto conferma la pro-pria capacità di coniugare quantità e qualità della spesa.Lo ha ribadito il Comitato di Sorveglianza del pro-gramma, tenutosi ai primi di luglio a Mestre alla pre-senza dei rappresentati della Commissione Europea, delMinistero delle Politiche Agricole e del partenariato eco-nomico, sociale ed ambientale. Le misure a sostegnodella competitività sono risultate ancora una volta le piùefficaci sia in termini di partecipazione da parte dei be-neficiari, sia di spesa da parte di Regione e AVEPA. Quiil contributo concesso al termine del 2011 aveva toccatoquota 75,4%, mentre le somme già liquidate rispetto altotale del programmato sono state il 47% (pari a circa225 milioni).Il recente parere positivo del Comitato di sviluppo ruraledella Commissione europea allo spostamento di oltre 65milioni di euro verso il primo Asse richiesto dal Veneto,rafforzerà ulteriormente il sostegno alla competitività del-l’agricoltura regionale nella fase finale di programma-zione. Non ha invece invertito la rotta ma ha dato segnalidi ripresa la spesa del secondo Asse, dedicato all’agro-ambiente. Rispetto al 2010 si è registrato un +6,5% diavanzamento della spesa. Le risorse impegnate a fine2011 sono ammontate al 53,3% del programmato. Lesomme erogate ai beneficiari sono state invece il 31%(pari a oltre 119 milioni di euro) rispetto alle risorse pre-viste complessivamente. In recupero è anche il terzoasse, a sostegno della diversificazione e del migliora-mento della qualità della vita nelle aree rurali. Mentre lesomme concesse sono salite al 25%, quelle liquidatehanno toccato quota 18% (pari a oltre 11 milioni di euro).

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NUOVA PAC, PARLAMENTO EUROPEO RIAPRE I GIOCHI? Sono oltre 700 le controproposte presentate dal Parlamento europeo al documento sulla ri-forma della PAC per il periodo 2014-2020 elaborato da Bruxelles. Queste controproposte al di-segno di riforma della Politica Agricola Comune post 2013 voluto dal Commissario DacianCiolos, arrivano dopo mesi di confronti e dibattiti. Se quella di Strasburgo non è proprio unabocciatura poco ci manca. L’obiettivo dell’Unione Europea è quello di definire una politica agri-cola semplice, flessibile e al tempo stesso moderna. Commissione europea e Parlamento sem-brano però avere punti di vista diversi per arrivarci. Le controproposte, sintetizzate nei 700emendamenti, riguardano le misure di mercato (OCM Unica), il finanziamento, la gestione e ilmonitoraggio della PAC 2014-2020. Insomma, gli europarlamentari sembrano voler far scric-chiolare quanto è stato fin qui messo assieme da Ciolos. Per quanto riguarda l’Italia, il Mini-stro dell’Agricoltura, Mario Catania, sottolinea la necessità di fare presto per non andare fuoritempo massimo e far slittare così di un anno (2015) l’intero processo di riforma della PAC.Inoltre Catania sottolinea che l’assottigliamento del reddito appare in contraddizione con la cre-scita della domanda, fatto dovuto anche al malfunzionamento della filiera. Quello che serve,lo invoca tutto il mondo agricolo ed anche l’Assessore Manzato, è una PAC che difenda e tu-teli la redditività delle imprese, il valore della produzione e aiuti la competitività dell’agricol-tura europea. Ebbene, tutto questo c’è solo parzialmente nella proposta di riforma dellaCommissione. Ricordiamo che nella proposta Ciolos, come scrive la CIA, per il prossimo qua-dro finanziario 2014-2020, sono stanziati 371,7 miliardi di euro (in termini di impegni ed aprezzi costanti 2011) a favore della spesa classica relativa alla PAC, circa il 36% del bilanciocomunitario totale, quota decisamente inferiore rispetto al precedente periodo (42%). Per laripartizione degli stanziamenti tra gli Stati membri, l’esecutivo di Bruxelles propone meccani-smi di convergenza con l’obiettivo di una distribuzione più uniforme del sostegno a vantaggiodegli Stati, i cui pagamenti diretti sono inferiori al 90% della media dell’Ue a 27. L’effetto dellaredistribuzione sarebbe molto differenziato tra i vari Paesi, con una penalizzazione molto forteper Italia, Germania e Francia; i maggiori vantaggi andrebbero a Romania, Polonia e Spagna.Per effetto dei tagli alle risorse e della redistribuzione, il massimale dell’Italia, a valori correnti,per i pagamenti diretti passerebbe da 4,128 miliardi nel 2013 a 3,842 miliardi nel 2020, unariduzione del 6,9%. Orientamento che mantiene una sorta di privilegio accordato ai Paesi edalle produzioni continentali a scapito di quelle caratteristiche delle agricolture mediterranee.

Mimmo Vita [[email protected]]

5 SETTEMBRE, PREVISIONI VENDEMMIALI 2012 Vendemmia finalmente regolare quest’anno, conquantità nella norma vista la compattezza con cui sipresentano oggi i grappoli nei vigneti. Sono queste leprimissime news in vista del tradizionale appunta-mento, unico nel suo genere in Italia di monitoraggioe trasferimento dell’informazione all’imprenditoria disettore in tempo reale, sulle previsioni della vendem-mia nel Nord Est (e in Italia); un appuntamento pro-mosso da Veneto Agricoltura, tramite il suo sportelloEurope Direct Veneto, in collaborazione con RegioneVeneto, Avepa, CRA-Vit di Conegliano, Regione Auto-noma Friuli-Venezia Giulia e Province Autonome diBolzano e Trento. Il meeting si terrà a Legnaro (PD)presso la sede centrale di Veneto Agricoltura (Vialedell’Università 14) il prossimo 5 settembre con inizioalle ore 10,00. Come d’abitudine, saranno presentatii dati quantitativi e qualitativi di previsione della ven-demmia nelle Regioni del Triveneto, suddivisi per pro-vincia e tipologia di uva. Non mancherà uno sguardoalle previsioni nelle altre regioni d’Italia.

PSR VENETO: MODELLO IN EUROPAPER L’AMMODERNAMENTO AGRICOLOUn riconoscimento importante all’efficienza e all’efficacia am-ministrativa del PSR Veneto. Il risultato emerge dalla rela-zione della Corte dei Conti Europea diffusa lo scorso 30maggio. L’applicazione della “Misura 121” da parte dell’Auto-rità di gestione del Programma di Sviluppo Rurale del Venetoè risultata essere un esempio di buona pratica a livello eu-ropeo. La Corte dei Conti ha sottolineato la capacità di faremergere i progetti di investimento che meglio rispondono aibisogni del territorio e alle priorità dell’Unione Europea. Que-sto è stato possibile perché «il Veneto fissa i propri criteri diselezione applicando un sistema di punteggio che tieneconto delle priorità definite dal PSR Regionale e stilandoelenchi di tipologie di “investimenti prioritari” per settore».