SCENARI GLOBALI DI CAMBIAMENTO CLIMATICO E IMPATTI SULL’AGRICOLTURA VENETA Andrea Povellato...
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SCENARI GLOBALI DI CAMBIAMENTO CLIMATICO E IMPATTI SULL’AGRICOLTURA VENETA
Andrea PovellatoConsiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CRA-INEA)
Carlo GiupponiVenice Centre for Climate Studies (VICCS) - Università Ca’ Foscari di Venezia
Silvio GioveUniversità Ca’ Foscari di Venezia
Regione del Veneto - Veneto AgricolturaPAC e Sviluppo rurale verso il 2020
Corte Benedettina di Legnaro (PD), 1 aprile 2015 1
Obiettivo del progetto: Delineare il trend evolutivo dell’agricoltura veneta nei prossimi quindici anni alla luce di diversi possibili scenari di cambiamento climatico Come utilizzare gli scenari macro esistenti a livello
internazionale e europeo in una realtà regionale?
Come integrare le conoscenze di esperti regionali nello sviluppo di scenari a scala regionale?
sviluppo di scenari di sviluppo socio-economico e ambientale a medio-lungo periodo (2030-2050)
valutazione dei possibili impatti sull'agricoltura veneta
supporto alle decisioni dell'operatore pubblico regionale (PAC e PSR ma non solo), oltre il 2020
«...se nel lungo periodo siamo tutti morti, è altamente probabile che i nostri figli siano vivi."
PROLOGO
2
Scenari mondiali ed europei• Il 5° Rapporto dell’IPCC (Convenzione ONU sui cambiamenti
climatici)
• Rischi e vulnerabilità in Europa
• La tabella di marcia della UE
Scenari italiani e veneti• La strategia nazionale di adattamento
• Alcuni dati sulla situazione nazionale e veneta
INDICE della PRESENTAZIONE
3
IL CONTESTO CLIMATICO: PASSATO
IPCC AR5, 2013
CG 44
Strategie di mitigazione: insieme di interventi che riducono le emissioni di gas serra in quanto principale fattore di rischio di cambiamenti climaticiStrategie di adattamento: modificazioni dei sistemi antropici in risposta a modifiche delle condizioni di contesto per ridurne gli impatti o per sfruttarne le opportunità
MODELLI, SCENARI E TREND FUTURI
Proiezioni di cambiamenti
climatici e ambientali
IPCC WGI AR5
CG 5
Representative Concentration Pathways (RCPs),
Coupled Model Intercomparison Project Phase 5 (CMIP5)
5
4 SCENARI1 - alte emissioni e nessuna politica2 - emissioni medie e poche politiche3 - misure di mitigazione 4 - riscaldamento globale < 2°C
Downscaling = aumentare la risoluzione spaziale del modelli GCM.
Aumentare il dettaglio informativo, mantenendo la coerenza dei modelli fisici dell’atmosfera e focalizzandosi sulle conseguenze.
Un ponte fra diverse comunità scientifiche: modellisti climatici e specialisti disciplinari degli studi di impatto
Come utilizzare gli scenari macro esistenti a livello internazionale e europeo in una realtà regionale?
Fonte: A. Trabucco, (ACLIMAS)
6
Come sfruttare le conoscenze di esperti regionali per adattare gli scenari macro a livello regionale?
Dessai & Hulme, 2004
Focus su previsioni e capacità
Focus su resilienza e imprevisti
CG 77
Differenti orizzonti temporali (50 anni per i climatologi vs 2-10 anni per gli economisti). Interrogativi su tecnologia e istituzioni
Cambiano le medie, ma soprattutto valori estremi e variabilità
Costruzione di scenari per capire quali fattori/tipologie saranno sotto pressione
Considerare una molteplicità di futuri plausibili e individuare strategie robuste piuttosto che la strategia ottimale
Spostare l’attenzione da:“Cosa succederà in futuro?” “Cosa è possibile e utile fare oggi
affinché il futuro segua le nostre aspettative?”
IMPLICAZIONI ECONOMICHE DELL'ADATTAMENTO
8
Regioni Mediterranee• Aumento della temperatura maggiore
della media EU• Diminuzione delle precipitazioni• Diminuzione del deflusso idrico• Aumento del rischio di perdita di
biodiversità• Aumento del rischio di desertificazione• Aumento della domanda di acqua
irrigua• Diminuzione delle rese• Aumento del rischio di incendi• Aumento mortalità per ondate di calore• Espansione di habitat affetti da malattie• Diminuzione del potenziale idroelettrico• Diminuzione turismo estivo e potenziale
aumento in altre stagioni
IMPATTI DEL CC (osservati e previsti)
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Aree montane• Aumento della temperatura maggiore della
media EU• Diminuzione dei ghiacciai• Diminuzione del permafrost• Modifica verso l’alto degli areali per specie
animali e vegetali• Elevato rischio di estinzione per alcune specie• Aumento del rischio di erosione del suolo• Diminuzione del turismo invernale
Fonte: Agenzia Europea dell' Ambiente, 2015
LA TABELLA DI MARCIA A LIVELLO EUROPEO
10
Il pacchetto clima-energia al 2020 (2011)
La tabella di marcia verso un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050 (2011)
Nuovo pacchetto (clima-?) energia al 2030 (2015) (2016-2017 per avere i nuovi regolamenti)- riduzione delle emissioni di CO2 del 40% - aumento dell’uso di energie rinnovabili (27%)- aumento dell’efficienza energetica (27%)
• Riduzione unilaterale al 20% entro il 2020
• Riduzioni dovute alla crisi economica, ma non solo
• Le misure previste consentono di raggiungere -32% al 2030 (ma non il 40% fissato inizialmente)
• Sono necessarie misure addizionali per il 2050
PROIEZIONI DI EMISSIONI CO2 A LIVELLO EUROPEO
11
Fonte: Agenzia Europea dell' Ambiente, 2015
LA TABELLA DI MARCIA A LIVELLO EUROPEO
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Il pacchetto clima-energia al 2020 (2011)
La tabella di marcia verso un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050 (2011)
Nuovo pacchetto (clima-?) energia al 2030 (2015) (2016-2017 per avere i nuovi regolamenti)- riduzione delle emissioni di CO2 del 40% - aumento dell’uso di energie rinnovabili (27%)- aumento dell’efficienza energetica (27%)
Questioni riguardanti l’agricoltura:- basso potenziale di mitigazione (JRC 2014)- riduzione patrimonio zootecnico (carne b. -30/50%; latte -5-10%)- riduzione sprechi ? / LULUCF ?- ruolo delle biomasse a fini energetici
Aumento del peso relativo dell’agricoltura rispetto agli altri settori !
COME CAMBIERÀ IL RUOLO DELL’AGRICOLTURA NELLE EMISSIONI DI GAS SERRA?
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Fonte: Tabella di marcia UE al 2050
S• R
LE EMISSIONI IN EUROPA (CO2 per capita)
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Fonte: Agenzia Europea dell' Ambiente, 2014
LE STRATEGIE DI ADATTAMENTO IN ITALIA (SNAC 2015)
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Adottare un approccio basato sulla conoscenza e sulla consapevolezza
Lavorare in partnership e coinvolgere gli stakeholder e i cittadini
Lavorare in stretto raccordo con il mondo della ricerca e dell’innovazione
Considerare la complementarietà tra adattamento e mitigazione
Agire secondo il principio di precauzione di fronte alle incertezze
Agire con un approccio flessibile
Agire secondo il principio di sostenibilità ed equità intergenerazionale
Adottare un approccio integrato nella valutazione dell’adattamento
Approccio basato sul rischio nella valutazione dell’adattamento
Integrare l’adattamento nelle politiche esistenti
Regolare monitoraggio e la valutazione dei progressi verso l’adattamento
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Emissioni e assorbimento di gas serra in Italianel settore agricolo e forestale (000 t in CO2 eq.)
16
Fonte: Agenzia Europea dell' Ambiente, 2014
1990 2013 2013/1990 Italia/EU15 (%) (%)
Totale emissioni (senza LULUCF) 519.055 437.994 -15,6 12,3Totale emissioni (con LULUCF) 515.446 422.873 -18,0 12,5
Agricoltura 40.830 33.133 -18,9 8,9- emissioni enteriche 12.278 10.282 -16,3 8,6- gestione delle deiezioni 7.401 5.037 -31,9 8,4- coltivazione del riso 1.576 1.421 -9,9 66,3- emissioni dai suoli agricoli 19.557 16.376 -16,3 8,6- bruciatura dei residui colturali 17 17 1,7 2,6
Incidenza Agricoltura su Totale emissioni (%) 7,9 7,6 - -
Cambiam. uso del suolo e foreste (LULUCF) -3.609 -15.121 319,0 7,9
Incidenza LULUCF su Totale emissioni (%) 0,7 3,5 - -
LE EMISSIONI di CO2 per ettaro di SAU e per REGIONE
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SiciliaCalabria
PugliaBasilicataAbruzzoToscanaMarche
MoliseUmbria
Trentino-Alto AdigeLiguria
Valle d’AostaSardegna
LazioFriuli Venezia Giulia
CampaniaEmilia-Romagna
PiemonteVeneto
Lombardia
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISPRA
DISPONIBILITÀ DI ACQUA PER BACINO IDROGRAFICO
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Fonte: elaborazioni Massarutto 2015 su dati ISTAT
Scarto temperatura media 2012 rispetto alla media 1994-2011
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Fonte: Rapporto di analisi del PSR Veneto – dati ARPAV
Bilancio idroclimatico medio dal 1/3 al 31/8 del periodo 1993-2012 (in mm)
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Fonte: Rapporto di analisi del PSR Veneto – dati ARPAV
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Strategie di mitigazione per la riduzione delle emissioni di gas serra 1 - Fornitura di servizi ambientali 2 - (anche) Competitività
Strategie di adattamento per ridurre gli impatti negativi del cambiamento climatico 1 - Competitività 2 - (anche) Fornitura di servizi ambientali
Privilegiare le strategie "win-win" e dove sono presenti effetti indiretti (es. biodiversità, capacità professionali)
Sfida complessiva per l’intero sistema agricolo e i suoi operatori
Ripensare il ruolo dell’agricoltura, anticipando le richieste dell’opinione pubblica (e della politica), nella gestione del territorio
IMPLICAZIONI POLITICHE
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La scienza dei CC ha messo a disposizione approcci innovativi per le decisioni in contesti di elevata incertezza
L’ottica progettuale deve spostarsi dalla ricerca dell’ottimalità in un contesto noto, a quella della robustezza in contesti poco noti
Non solo la resistenza agli shock (es. eventi estremi) è importante, ma lo è altrettanto la resilienza metodi di analisi della vulnerabilità (es. rischio, resilienza)
Per affrontare la complessità dei problemi va tenuto presente che una parte delle conoscenze necessarie è custodita dai diversi attori ( processi di mutual learning)
È necessario integrare le conoscenze climatiche nei processi decisionali per garantire che le decisioni attuali non si rivelino fallimentari o controproducenti ( climate proofing)
CONSIDERAZIONI GENERALI
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Servono metodi e strumenti per supportare le scelte che utilizzino la nuova cultura della gestione del cambiamento e dell’incertezza
Le diverse discipline possono fornire strumenti scientificamente solidi per l’analisi dei problemi, la simulazione e il controllo
Le competenze disciplinari devono integrarsi in strumenti di valutazione utili per i decisori: indicatori/indici e soglie/obiettivi
LE SFIDE CHE CI ASPETTANO
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Grazie per l'attenzione!
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