Alessio Giachin Ricca – Studi In Filosofia Teoretica è Senior Consultant nell’area Marketing e Comunicazione. Dopo 15 anni di vita aziendale, area commerciale e attività imprenditoriale (mercati, nazionali ed internazionali delle materie prime) dal 1995 svolge attività di ricerca, consulenza e formazione (2000 giornate aula) in Marketing, Negoziazione, Gestione del conflitto e Innovation & Change presso imprese, enti pubblici, consorzi e associazioni di categoria. Dal 1998 si occupa di creatività applicata e di conduzione di outdoor, svolgendo l’attività di sviluppo delle competenze delle risorse umane nelle organizzazioni. È Cultore della Materia in Negoziazione Commerciale presso la facoltà di Economia di Torino. Docente a contratto al Politecnico di Torino. È certificato per la teoria DiSC. Docente accreditato per le metodologie Selling Behavior e Negotiating Skills.

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Piero Camerone - Laurea in Giurisprudenza con lode e dignità di menzione, è assistente alla cattedra di istituzioni di diritto penale presso l’Università agli Studi di Torino e, dal 1989, responsabile in azienda dello sviluppo risorse umane e successivamente leader operativo per la sperimentazione e attuazione di modelli organizzativi lean. Dal 2000 svolge attività di consulente free lance, ideando e realizzando interventi di formazione rivolti principalmente ad imprenditori, direttori generali, dirigenti e quadri in area empowerment, change management, sviluppo leadership e nuovi comportamenti organizzativi. Dal 2007, è titolare del brand “Camerone Models for Learning”, società di consulenza e formazione per la progettazione ed erogazione di modelli di apprendimento, ideando tra gli altri, “Shackleton’s Game”, “Il Segreto di Ebla” e “Agorà” - Storytelling d’Impresa. Coach certificato ICF, ha frequentato il corso di Milena Screm “Brethwork Counseling” e tenuto complessivamente in diverse tipologie di organizzazione più di duemila giornate d’aula.

A G O R À storytelling d’impresa

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alessio@giachinricca.it

Durata: 2 giornate

Orario: 9:30 - 17:30

A G O R À! ! storytelling d’impresa

In una delle ultime interviste il filosofo Norberto Bobbio afferma che la cosa più importante nella vita di una persona sono le relazioni che riesce ad avere. La relazione con l’altro è messa al centro dell’esperienza, nelle diverse dimensioni in cui essa si manifesta: la dimensione dell’interazione sociale, della professionalità e del lavoro, affettivo-motivazionale etc... In realtà, in tutti questi ambiti, ciò che noi percepiamo e valutiamo non è la qualità delle relazioni in sé bensì il racconto che di queste ne facciamo o ne viene fatto. David Perkins definisce l’azienda come l’insieme dei valori, degli archetipi, dei paradigmi e delle credenze che connotano i contenuti degli scambi di comunicazione (le cosiddette “conversazioni”). L’azienda come insieme delle conversazioni che in essa avvengono.

OB IET T IVO!

Ciascun iscritto attraverso un coinvolgimento costante e personalizzato, acquisisce la capacità di analizzare, giudicare e risolvere in azioni correttive i diversi contesti problematici cui si riferisce. Parafrasando l’adagio secondo cui “il teamwork non si spiega ma si fa”, analogamente si può dire che “il narrare non si spiega ma si fa”. Ecco dunque che la struttura metodologica di Agorà è qualificata dal puntuale bilanciamento fra le parti concettuali, di esperienza diretta e condivisione, nonché di coinvolgimento fisico – motorio. Al termine del percorso il “Tesoro” che ciascun partecipante porta a casa, quale valore dell’esperienza realizzata, è la capacità di saper valorizzare persone, relazioni, prodotti e servizi attraverso le tecniche e le pratiche dello storytelling.

METODOLOG IA!

L’approccio allo storytelling deve essere pragmatico. È necessario assicurare una stretta attinenza fra i significati concettuali proposti e le diverse tipologie di contesti organizzativi. Su queste certezze “Agorà’” propone un approccio alla formazione in cui il focus è sempre dato dalle tematiche aziendali e del lavoro proposte dai singoli partecipanti. Questo consente di personalizzare sia contenuti sia azioni di miglioramento. L’oggetto e l’obiettivo dell’apprendimento dei singoli è dunque sempre costituito dalla ricerca e creazione di nuove idee e possibilità in relazione alle reali problematiche del lavoro.

CONTENUT I!

§ Cosa sono le storie d’impresa§ Perché fare storytelling§ I 6 elementi canonici del racconto§ Le distinzioni concettuali: teoria dei modelli mentali§ La progettazione narrativa della corporate identity§ Come si racconta la marca e come un prodotto§ La dismissione delle parole: il linguaggio genera realtৠLa prospettiva polilogica dell’essere umano§ Dall’Io demiurgo all’integrazione della molteplicità dell’Io§ Tecniche di pensiero autobiografico – storytelling§ Il coordinamento di 3 domini – emozioni, linguaggio, corpo§ Il processo di personalizzazione delle aziende: vivere l’azienda come persona§ Narrare l’azienda, i suoi valori guida, la vision, lo sviluppo dei prodotti e/o servizi, gli obiettivi, le

relazioni tra ruoli e tra gruppi, l’identità e specificità nel rapporto con i clienti e il mercato di riferimento

§ Tabella di allenamento dello storyteller

Anche sul fronte delle organizzazioni dunque è il racconto, la narrazione, a connotare e qualificare l’esperienza. Lo scopo del marketing narrativo, ad esempio, non è più semplicemente convincere il consumatore a comprare il prodotto, ma anche immergerlo in un universo narrativo, coinvolgerlo in una storia credibile. Non si tratta più di sedurre o convincere ma di produrre un effetto di credenza. Ne deriva che l’azienda (con il suo attuale modello organizzativo, la tipologia e qualità delle relazioni di ruolo e personali che in essa si manifestano, gli attuali processi operativi e le loro tempistiche, per arrivare ai suoi prodotti e/o servizi) si rende visibile e distinguibile nel mondo attraverso ciò che di sé riesce a narrare. La narrazione intesa come particolare modo di organizzare il pensiero diventa lo strumento atto a produrre oggetti finali derivanti da quel pensiero. Infatti modificando le conversazioni è possibile mutare l’essenza stessa dell’azienda.

Le applicazioni e manifestazioni di questa tecnologia, generalmente definita “storytelling d’impresa”, sono moltissime. Si pensi a quante volte non siamo riusciti a valorizzare il nostro lavoro nella relazione con i clienti (interni – esterni); a coinvolgere gli altri sulle nostre idee; a promuovere innovazione e cambiamento per la presenza di resistenze non diversamente gestibili; a determinare motivazione reale nei collaboratori sull’implementazione dei progetti, etc.. In tutti questi casi sono i racconti che si fanno su cosa sta avvenendo ad orientare e connotare i comportamenti organizzativi. “Se non ricordiamo non possiamo comprendere” (Edward M. Foster). Lo storytelling dunque è una pratica centrata su metodologie interdisciplinari atte a fornire risposte operative sia su problematiche inerenti il funzionamento dell’organizzazione in sé (rectius, orientamento alla qualità, relazioni interpersonali, comunicazione e gestione delle informazioni, ruoli, performance etc.), sia per quelle afferenti la distintività o unicità dei prodotti e/o dei servizi

Facilitatori:

Piero Camerone Alessio Giachin Ricca