Adr Noi - Rivista mese di Dicembre 2008

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Care colleghe, cari colleghi, anche quest’anno, affido al nostro giornale il mio saluto e i miei auguri per le prossime festività. È trascorso poco più di un anno dalla mia nomina alla Presi- denza di Aeroporti di Roma, incarico che mi ha consentito di venire a conoscenza di un mondo complesso e, al tempo stes- so, affascinante per il suo carico di futuro. Nell’ultimo anno sono state affrontate con successo numero- se sfide che il mercato del trasporto aereo e, più in generale il sistema economico italiano e internazionale, hanno posto e sempre più imporranno alla nostra compagine aziendale. In uno scenario complesso, il sistema aeroportuale romano dovrà essere sempre più al servizio del Paese , del territorio e di quanto in termini economici, culturali, artistici e religiosi l’Ita- lia e Roma possono offrire. Dobbiamo sentirci forti della nostra professionalità e serietà d’intenti ed essere certi dell’importanza del nostro lavoro e del- l’obiettivo ultimo al quale ognuno di noi contribuisce, ovvero la qualità del servizio fornito ai passeggeri e ai vettori clienti, ma anche a tutti gli utenti che, a vario titolo, lavorano e vivono quo- tidianamente nei nostri aeroporti. Come sempre il nostro successo si fonda sulle persone, su ciascu- no di Voi, ancor più nell’anno che ci attende, che presenterà, co- me è fin troppo facile prevedere, difficoltà socio-economiche in ge- nerale ed incognite nel quadro del trasporto aereo in particolare. Nella consapevolezza delle difficoltà non ci deve mancare l’ot- timismo e la fiducia verso il futuro che dipende molto dal no- stro impegno. Convinto che tale impegno sarà pienamente compreso ed at- tuato, esprimo a tutti un vivo apprezzamento e ringraziamento per la collaborazione prestata nell’anno trascorso. Con questo spirito rivolgo a tutti ed a ciascuno di Voi ed ai Vo- stri familiari i miei più cari auguri di Buon Santo Natale e di un sereno Anno Nuovo. Fabrizio Palenzona che, a partire dalla mezzanotte del 30 marzo, sono stati registrati 32 voli gior- nalieri in più. Infine, il terzo dato ‘in chiaro’ è la ge- stione dell’aeroporto nel periodo estivo: una punta di 135.317 pas- seggeri registrati il 17 agosto 2008, il record di traffico registrato a Fiumi- cino, senza alcuna delle disfunzioni che si erano verificate lo scorso an- no nella gestione dei bagagli”. “Quali invece sono state le zone scure?” “Nella seconda parte dell’anno - ri- sponde Angiolini - sono emersi fat- tori di preoccupazione. La crisi dell’Alitalia, con il forte ridimen- sionamento dei voli, si è sovrapposta alla situazione economica generale che sta determinando una significativa flessione del traffico passeggeri. Questa eredità che l’anno in corso trasmette al prossimo, connota lo stesso come un anno irto di difficol- tà che ci auguriamo possano anda- re attenuandosi. La Società ha già dimostrato più vol- te nel passato anche recente di sa- pere affrontare e gestire momenti difficili e riprendere la via della cresci- ta e dello sviluppo”. “Quali sono i momenti negativi nella storia di ADR che è necessario ricor- dare come esempi di crisi superate con successo?” “Ricordo in primo luogo la guerra del Golfo, che ha provocato effetti deva- stanti in molti settori dell’economia. Nel trasporto aereo, la crisi si mani- festò con dati preoccupanti: nei pri- mi giorni del conflitto, il traffico dei passeggeri negli aeroporti italiani di- minuì mediamente del 20% per i voli nazionali e del 30% per quelli inter- nazionali, con punte del 45%. Molti voli vennero cancellati da Fiumicino. primo piano identità aziendale vision ambiente risorse umane strategie mission news NEWSLETTER PERIODICA DI AEROPORTI DI ROMA DI COMUNICAZIONE INTERNA 1 Gli auguri Guido Angiolini, Amministratore Delegato di ADR, ripercorre i principali eventi dell’anno che sta per concludersi, con le sue luci e le sue ombre. Le fasi “scure” rievocano crisi già vissute e superate nel passato, le fasi “chiare” dimostrano le capacità che l’Azienda possiede e che saranno il miglior strumento nell’affrontare il futuro “Q uale definizione darebbe dell’anno che sta per concludersi?” “Potremmo definire l’anno che volge al termine ‘un anno in chiaroscuro’”. “Quali sono le zone chiare?” “In chiaro - afferma Guido Angiolini - è il successo organizzativo con il quale sono stati gestiti due eventi di grande discontinuità, quali l’avvio del Terminal 5 e il ritorno di Alitalia su Fiumicino. Il T5, inaugurato nel maggio del 2008, è stata una delle soluzioni realizzate da ADR per soddisfare al meglio le esi- genze operative e di sicurezza dei vet- tori americani (American Airlines, Con- tinental, Delta, United e US Airways) e del vettore israeliano El Al. È in grado di accogliere 3 milioni di passeggeri annui, ad ulteriore conferma di quanto l’Azienda ritenga importanti gli scambi tra il nostro Paese e il Nord America. Il T5 ha avuto inoltre l’importante funzio- ne di alleggerire il numero dei passeg- geri in un’area ad alta densità di traffi- co, il Terminal C, sovraffollato in deter- minate ore della giornata, ma anche di decongestionare nei mesi estivi il BHS. Il ritorno di Alitalia su Fiumicino ha comportato poi un altro straordinario sforzo organizzativo: basti pensare del Presidente identità aziendale FIUMICINO UN ANNO IN CHIARO SCURO

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Care colleghe, cari colleghi,anche quest’anno, affido al nostro giornale il mio saluto e i mieiauguri per le prossime festività.È trascorso poco più di un anno dalla mia nomina alla Presi-denza di Aeroporti di Roma, incarico che mi ha consentito divenire a conoscenza di un mondo complesso e, al tempo stes-so, affascinante per il suo carico di futuro. Nell’ultimo anno sono state affrontate con successo numero-se sfide che il mercato del trasporto aereo e, più in generale ilsistema economico italiano e internazionale, hanno posto esempre più imporranno alla nostra compagine aziendale. In uno scenario complesso, il sistema aeroportuale romanodovrà essere sempre più al servizio del Paese , del territorio edi quanto in termini economici, culturali, artistici e religiosi l’Ita-lia e Roma possono offrire. Dobbiamo sentirci forti della nostra professionalità e serietàd’intenti ed essere certi dell’importanza del nostro lavoro e del-l’obiettivo ultimo al quale ognuno di noi contribuisce, ovvero laqualità del servizio fornito ai passeggeri e ai vettori clienti, maanche a tutti gli utenti che, a vario titolo, lavorano e vivono quo-tidianamente nei nostri aeroporti. Come sempre il nostro successo si fonda sulle persone, su ciascu-no di Voi, ancor più nell’anno che ci attende, che presenterà, co-me è fin troppo facile prevedere, difficoltà socio-economiche in ge-nerale ed incognite nel quadro del trasporto aereo in particolare.Nella consapevolezza delle difficoltà non ci deve mancare l’ot-timismo e la fiducia verso il futuro che dipende molto dal no-stro impegno.Convinto che tale impegno sarà pienamente compreso ed at-tuato, esprimo a tutti un vivo apprezzamento e ringraziamentoper la collaborazione prestata nell’anno trascorso. Con questo spirito rivolgo a tutti ed a ciascuno di Voi ed ai Vo-stri familiari i miei più cari auguri di Buon Santo Natale e di unsereno Anno Nuovo.

Fabrizio Palenzona

che, a partire dalla mezzanotte del 30marzo, sono stati registrati 32 voli gior-nalieri in più.Infine, il terzo dato ‘in chiaro’ è la ge-stione dell’aeroporto nel periodoestivo: una punta di 135.317 pas-seggeri registrati il 17 agosto 2008,il record di traffico registrato a Fiumi-cino, senza alcuna delle disfunzioniche si erano verificate lo scorso an-no nella gestione dei bagagli”.

“Quali invece sono state lezone scure?”“Nella seconda parte dell’anno - ri-sponde Angiolini - sono emersi fat-tori di preoccupazione. La crisi dell’Alitalia, con il forte ridimen-sionamento dei voli, si è sovrappostaalla situazione economica generaleche sta determinando una significativaflessione del traffico passeggeri. Questa eredità che l’anno in corsotrasmette al prossimo, connota lostesso come un anno irto di difficol-tà che ci auguriamo possano anda-re attenuandosi. La Società ha già dimostrato più vol-te nel passato anche recente di sa-pere affrontare e gestire momentidifficili e riprendere la via della cresci-ta e dello sviluppo”.

““QQuuaallii ssoonnoo ii mmoommeennttii nneeggaattiivvii nneellllaassttoorriiaa ddii AADDRR cchhee èè nneecceessssaarriioo rriiccoorr--ddaarree ccoommee eesseemmppii ddii ccrriissii ssuuppeerraatteeccoonn ssuucccceessssoo??””“Ricordo in primo luogo la guerra delGolfo, che ha provocato effetti deva-stanti in molti settori dell’economia.Nel trasporto aereo, la crisi si mani-festò con dati preoccupanti: nei pri-mi giorni del conflitto, il traffico deipasseggeri negli aeroporti italiani di-minuì mediamente del 20% per i volinazionali e del 30% per quelli inter-nazionali, con punte del 45%. Moltivoli vennero cancellati da Fiumicino.

primo piano l’intervista corporate ambientesafety zoom storia fiumicino ciampino

primo piano identità aziendale vision ambiente risorse umane strategie

ciampino

mission news

N E W S L E T T E R P E R I O D I C A D I A E R O P O R T I D I R O M A D I C O M U N I C A Z I O N E I N T E R N A

1

Gli auguriGuido Angiolini,Amministratore Delegatodi ADR, ripercorrei principali eventi dell’annoche sta per concludersi,con le sue luci e le sue ombre.Le fasi “scure” rievocano crisigià vissute e superatenel passato, le fasi “chiare”dimostrano le capacità chel’Azienda possiede e chesaranno il miglior strumentonell’affrontare il futuro

““QQuuaallee ddeeffiinniizziioonnee ddaarreebbbbeeddeellll’’aannnnoo cchhee ssttaa ppeerrccoonncclluuddeerrssii??””

“Potremmo definire l’anno che volgeal termine ‘un anno in chiaroscuro’”.

““QQuuaallii ssoonnoo llee zzoonnee cchhiiaarree??””“In chiaro - afferma Guido Angiolini - èil successo organizzativo con il qualesono stati gestiti due eventi di grandediscontinuità, quali l’avvio del Terminal5 e il ritorno di Alitalia su Fiumicino. Il T5, inaugurato nel maggio del 2008,è stata una delle soluzioni realizzate daADR per soddisfare al meglio le esi-genze operative e di sicurezza dei vet-

tori americani (American Airlines, Con-tinental, Delta, United e US Airways) edel vettore israeliano El Al. È in gradodi accogliere 3 milioni di passeggeriannui, ad ulteriore conferma di quantol’Azienda ritenga importanti gli scambitra il nostro Paese e il Nord America. IlT5 ha avuto inoltre l’importante funzio-ne di alleggerire il numero dei passeg-geri in un’area ad alta densità di traffi-co, il Terminal C, sovraffollato in deter-minate ore della giornata, ma anche didecongestionare nei mesi estivi il BHS.Il ritorno di Alitalia su Fiumicino hacomportato poi un altro straordinariosforzo organizzativo: basti pensare

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FIUMICINOUN ANNOIN CHIAROSCURO

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Due anni più tardi, lo scalo registrò20 milioni di passeggeri, superando ilivelli di traffico del ’91”.“Un altro esempio di crisi vissuta daADR e superata con successo - con-tinua Angiolini - è stato il trasferimentodi gran parte dei voli internazionali diAlitalia da Fiumicino a Malpensa, sca-lo inaugurato nell’ottobre del 1998. Lacompagnia compì una scelta strategi-ca, convenendo di poter aggrediremeglio il mercato da Milano, piuttostoche da Roma. Il trasferimento sull’ae-roporto lombardo avvenne anche afronte delle limitazioni comunitarie al-l’aumento della flotta. ADR rispose alla crisi ‘conquistando’nuovo traffico, reagendo alle politicheaggressive degli aeroporti europei editaliani diretti competitor, investendoin infrastrutture e qualità. Si è trattatodi interventi riassumibili nel binomio‘aumento dei volumi di attività e ridu-zione dei costi di gestione’”.

““NNeellllaa ccrriissii aattttuuaallee,, ppoossssiiaammoo qquuiinnddiiiinnttrraavveeddeerree aanncchhee sseeggnnaallii ppoossiittiivvii eennuuoovvee ooppppoorrttuunniittàà??””“I segnali positivi non mancano: nuovecompagnie aeree premono per farescalo a Fiumicino, la crescita della ca-pacità di spesa delle popolazioni deiPaesi in via di sviluppo alimenta le cor-renti del turismo mondiale che il fasci-no di Roma attrae irresistibilmente.L’aeroporto ha grandi capacità diespandere le proprie infrastrutture”.

““IIll 22000088 èè ssttaattoo aanncchhee uunn aannnnoo ddii iimm--ppoorrttaannttii rreeaalliizzzzaazziioonnii……””“Le innumerevoli realizzazioni avvia-te o concluse nel corso di quest’an-no testimoniano della volontà e ca-pacità nostra di essere fra i protago-nisti di questo processo di crescita.Ricordiamo: la già citata realizzazio-ne del Teminal5, l’avvio della costru-zione del Molo C, la centrale elettricadi cogenerazione in corso di avvia-mento e che renderà l’aeroporto au-tosufficiente nel fabbisogno di ener-gia elettrica e termica, la nuova pa-lazzina per uffici, pressochè intera-mente affittata.

““AA ffiinnee aannnnoo,, iill GGrruuppppoo hhaa aanncchhee mmoo--ddiiffiiccaattoo llaa ssuuaa ggoovveerrnnaannccee iinntteerrnnaa””“Prima dei tradizionali auguri ai dipen-denti, ultimo, ma non meno importan-te avvenimento del 2008, ricordo cheil Consiglio di Amministrazione, nellariunione del 5 dicembre scorso, haposto fine a un periodo di transizione,nominando un Amministratore Dele-gato, nella mia persona, e un DirettoreGenerale, nella persona di FrancoGiudice, apportando inoltre modifichealla struttura organizzativa, al fine direndere più efficace ed efficiente il fun-zionamento della Società”.

““ÈÈ rriimmaassttoo ssoollttaannttoo lloo ssppaazziioo ppeerr gglliiaauugguurrii,, ddoottttoorr AAnnggiioolliinnii””“Nel concludere l’intervista - affermaAngiolini - vorrei inviare a quanti lavora-no in ADR e alle loro famiglie l’auguriodi trascorrere in serenità questo perio-do di festività, coscienti degli impegniche ci attendono nel prossimo anao”. •

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Per la prima volta nella storia,l’Arma ha deciso di celebra-re il concerto natalizio all’in-

terno di un aeroporto. L’evento si èsvolto lunedì 15 dicembre alle ore17.30, all’interno del Terminal 5.Madrina del concerto è stata Ma-ria Grazia Cucinotta affiancatadall’anchorman del TG1, France-sco Giorgino, che ha introdotto aospiti illustri e Istituzioni presenti,l’esibizione dei 90 elementi dellabanda, cui si è aggiunto il tenoreGiuseppe Ranzani che ha intona-to alcune delle più celebri Arieoperistiche.Al termine dell’esibizione, il Presi-

dente dell’Enac Vito Riggio, il Re-sponsabile della Direzione Aeropor-tuale di Roma, Vitaliano Turrà e ilPresidente di ADR Fabrizio Palenzo-na hanno consegnato targhe di be-nemerenza alle forze dell’ordine, alDirettore Generale di ADR FrancoGiudice per l’impegno profuso nellosviluppo delle infrastrutture aeropor-tuali e al Direttore Sicurezza Aero-portuale, Roberto Novelli per la pro-fessionalità con la quale L’Ente svol-ge il proprio lavoro.All’esterno del T5 è stato possibileammirare le vetture d’epoca deiCarabinieri, testimoni di una lungastoria di fedeltà.

Concerto di Natale

NNeellllaa ffoottoo,un’immagine dell’albero di Natale allestitonella hall delle partenze Terminal B.

L’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile,Aeroporti di Roma e l’Arma

dei Carabinieri, insieme per il concertodi Natale della Banda dei Carabinieri

NNeellllaa ffoottoo,un’immagine del concerto di Natale .

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Continua il nostro viaggioall’interno del ServizioPianificazione, Controlloe Standard Operativi diFiumicino; oggi incontriamoSilvia Masciadri e MarcoPanetta, rispettivamenteresponsabili delle funzioniControllo Voli e StandardOperativi e AirsideOperation Analysis, ai qualiabbiamo chiestodi descrivere le attivitàdi loro competenza

I PROFESSIONISTIdel Controllo Voli

IIcolleghi del Controllo Voli svolgonoun ruolo simile a quello di un diret-tore d’orchestra: il loro compito è

garantire che il volo sia gestito neitempi previsti in partenza e che ven-gano predisposte tutte le operazionidi sbarco all’arrivo, fornendo le infor-mazioni necessarie ai soggetti aero-portuali coinvolti, affinchè il contribu-to di ciascuno sia “armonico” e inte-grato all’azione complessiva. Lospartito che dà luogo alla sinfoniaviene diramato a tutti gli “orchestrali”dal Controllo Voli. C’è chi si prodigaaffinchè le fasi del processo produt-tivo, che hanno come risultato finaleil decollo, si succedano con la stes-sa precisione dei suoni. C’è chi è co-sì appassionato del proprio lavoro daosservare il decollo di un aereo ognivolta con lo stesso piacere con cuiascolterebbe una sinfonia. La prima attività descritta da SilviaMasciadri è propedeutica a tutte lealtre: si tratta della programmazionevoli, che definisce l’operativo stagio-nale del traffico aeroportuale, sullabase delle informazioni ricevute da

Assoclearance ed ENAC, che vieneseguita dai colleghi Enrico Troiani,Daniela Saltallà e Massimo Rosu.

““CCoommee aavvvviieennee,, nneell ddeettttaagglliioo,, ll’’aattttiivviittàà??””“Si tratta di una materia molto com-plessa - risponde Silvia Masciadri -che contiene grandi implicazioni diresponsabilità da parte del ControlloVoli. L’interlocutore principale è As-soclearance, l’istituto senza fini di lu-cro responsabile dell’assegnazionedegli slot, cioè delle bande orarie, al-l’interno delle quali operare il volo.Da Assoclearance, con cadenza sta-gionale, riceviamo l’elenco degli slotassegnati su Fiumicino e dei vettoriche ne hanno acquisito i diritti. Ogni

controlli per risalire all’effettivo pos-sesso dei requisiti di esercibilità delvolo prescritti dall’ENAC, dal codicedi servizio autorizzato (se di linea,governativo, charter, ecc.) ai dati tec-nici necessari per l’inserimento dellematrici di volo e per la fatturazione. Ènostro compito controllare chequanto richiesto ed ottenuto comeslot dai vettori sia sempre in confor-mità con quanto stabilito dall’EnteNazionale dell’Aviazione Civile”.“È inoltre sempre la programmazio-ne - afferma Silvia Masciadri - chericeve dagli Enti competenti le se-gnalazione dei voli che richiedonoun’assistenza particolare, comequelli di Stato e del Papa, militarioppure dei voli legati ad eventi ec-cezionali, come il G8 con l’arrivodel presidente degli Stati Uniti e dialtri Capi di Stato. Per ogni tipolo-gia di volo ‘eccezionale’ provvedia-mo ad elaborare una procedurad’assistenza ad hoc”. “Dalla programmazione dei voli -continua Silvia Masciadri - si passa

poi al programma di assegnazionedelle piazzole di sosta aeromobili(con loading bridge e remote) edelle uscite d’imbarco dei voli inpartenza, definito mensilmente inbase all’operativo stagionale.L’obiettivo è assegnare in modo ef-ficiente entrambe le infrastrutturetenendo sotto controllo una seriedi parametri, dalle dimensioni del-l’aeromobile, alla capacità dellapiazzola, alla tipologia di impiantipresso di essa. Tra i criteri che re-golano la programmazione dei voli,oltre alle esigenze operative piùgenerali, vengono considerati inol-tre la movimentazione dei flussi deipasseggeri all’interno dei Moli edelle aree commerciali, la presenzadi voli di coincidenze successivi, leesigenze particolari dei vettori‘high demand’.La programmazione “stands and ga-te" viene prodotta utilizzando il mo-dulo di simulazione del sistemaUFIS-Sim, l’Universal Flight Informa-tion System, implementato nel corsodell’anno e che ha recepito tutte leesigenze della programmazione, iparametri, le regole e le priorità di as-segnazione”.

Oltre alla programmazione, il day byday viene gestito da tre diverse areedi competenza, definite anche “geo-graficamente” all’interno della salache ospita la struttura.Entrando, ci troviamo di fronte il col-lega che dalla sua postazione di la-voro fornisce il “ready to move” al pi-lota, il quale successivamente potràcontattare la Torre di Controllo per ri-chiedere l’ok a mettere in moto e amuovere l’aeromobile dalla piazzolaverso la via di rullaggio e poi verso lapista di decollo.Per questa attività il Coordinatore divolo è in contatto diretto con il co-mandante pilota del volo sulla radio-frequenza VHF dedicata (121.725Mhz) assegnata ad ADR e con la ra-diofrequenza della Torre di Controllo,che prenderà in carico l’aeromobiledal momento in cui lasciare l’area disosta.

““IInn qquuaallii ccoonnddiizziioonnii vviieennee ddaattoo ll’’ookk aammuuoovveerree??””“In primo luogo, chiediamo al pilotase tutte le operazioni di imbarco so-no terminate - afferma PierguidoFalcucci - dopodichè effettuiamouna serie di controlli mediante il si-stema di telecamere che agisce sul-le piazzole di sosta aeromobili. Conun semplice clic sulla piazzola coi-

prim

o pian

o

volta verifichiamo se le compagnieaeree indicate sono già note ed inse-rite nel nostro database anagrafico.L’archivio anagrafico contiene la car-ta d’identità del vettore e ne descriveil tipo di volo, la provenienza, l’han-dler di riferimento, la modalità di pa-gamento dei diritti aeroportuali. Incaso di un vettore sconosciuto, cheopera ‘voli spot’ sull’aeroporto, è ne-cessario ricostruirne il profilo, assicu-randoci allo stesso tempo che vengapredisposto il documento per la fat-turazione dei diritti aeroportuali. Se ilvettore non ci è noto e non disponedi una forma di pagamento ricono-sciuta, come avviene per i vettori“storici” operanti su Fiumicino, i Co-ordinatori intervengono presso il pilo-ta comandante richiedendogli il pa-gamento dei diritti del volo presso ilnostro banco informazioni dell’aero-porto. L’attività di programmazione non ri-guarda soltanto l’acquisizione dell’in-formazione da parte di Assoclearan-ce, ma richiede tutta una serie di

NNeellllaa ffoottoo iinn aallttoo, il Coordinatore di voloPierguido Falcucci.

IInn bbaassssoo,da sinistra, Nicoletta Balbi, capo areaControllo Voli, Antonella Pianosi, addettaal giornale di scalo, Silvia Masciadri,responsabile del Controllo Voli eStandard Operativi.

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volta, il sistema apre una finestrache inquadra l’aereo; in caso dioperazioni di assistenza ancora incorso (loading o boarding) o man-canza del trattore o della barra ditraino per il pushback, avvisiamo ilpilota comandante che non possia-mo dare l’autorizzazione a muove-re. Altrimenti diamo l’ok ed invitia-mo il Comandante a spostarsi sullafrequenza di Torre per le successiveautorizzazioni. In questo stessomomento avviene l’ handover delvolo alla Torre di Controllo di Fiumi-cino; con un colpo del mouse i datidel volo, che compaiono sul termi-nale video del sistema dell’Enav,cambiano colore e diventano ‘bluciano’, per essere preso in caricadal Controllore di volo”.

Alla destra di questa postazione sitrova Antonella Pianosi che si occu-pa della redazione del “giornale discalo”, una vera e propria fotografiadi quanto avviene in aeroporto nelle24 ore, una miniera di informazioni edi dati utili che sintetizzano gli eventiavvenuti nel corso della giornata. Èun’attività di controllo, volo per volo,che viene condotta spesso interfac-ciandosi con gli handlers, qualoranon si abbiano dati essenziali a chiu-dere il consuntivo. I dati consuntivatinel giornale di scalo contribuisconoad alimentare il data-base di ADRche viene utilizzato sia dal Marketingaeroportuale che dalla Fatturazioneper il pagamento dei diritti aeropor-tuali e per questo ha un’importantevalenza economica, oltre che stati-stica.

A sinistra della sala, incontriamo ledue postazioni dei capi area in turno. La prima è il COE, dove il CapoArea assume la responsabilità delCentro Operativo per le emergenze,fino a poco tempo fa di competen-za dell’Ufficio Traffico dell’Enac.

“Dalla nostra postazione - affermaNicoletta Balbi - si gestiscono diver-se tipologie di emergenze e le rela-tive procedure d’intervento, conte-nute nei Manuali Blu, Rosso e Ver-de, rilasciati dall’ENAC, con il con-tributo di ADR e degli Enti di Stato

preposti. Le procedure per affronta-re i casi di bomba a bordo o altro al-larme per la sicurezza aeroportuale,sono contenute nel Manuale Blu. Laresponsabilità dell’allarme è dellaPolizia di Stato. Le procedure neicasi di atterraggi e decolli di emer-genza sono contenute nel ManualeRosso e sono attivate dalla Torre diControllo. Le procedure per affron-tare atti dolosi o calamitosi sonocontenute nel Manuale Verde e so-no attivate rispettivamente dalla Po-lizia e dai Vigili del Fuoco”.“Nei casi delle emergenze descritte- continua Nicoletta Balbi - il Con-trollo Voli è attivato da ciascuno de-gli Enti citati, attraverso la nuova“Centralina di Attivazione Stati di Al-larme” un sistema informatico, chediventerà a breve pienamente ope-rativo ed è ad oggi supportato dallecomunicazioni telefoniche. Il siste-ma, collegato ad un terminale convideo touch-screen, avvisa del-l’emergenza con un allarme sonoroprolungato. Ciascun manuale è rap-presentato da un’icona colorata,che si illumina in base all’emergen-za annunciata. Questo ci darà il mo-do di comprendere tempestivamen-te il tipo di evento e trasferire a no-stra volta l’allarme al capo scalo diservizio e a tutti gli altri settori coin-volti, dalla supervisione di terminal,al Pronto Soccorso, vettori ed han-dler, cui inviamo un telex circolareche specifica quale emergenza è inatto, quale aeromobile è coinvolto,quale materiale si deve predisporreper l’evacuazione dei passeggeri,qual è il punto di raccolta sulla pistae, soprattutto, se vi sono passeg-geri o merce pericolosa a bordo”.“Altre funzioni del COE - affermaNicoletta Balbi - sono la gestionedella messa in moto in piazzola,evento che si deve svolgere allapresenza dei colleghi Gialli/SAR,l’accensione dell’APU (AuxiliaryPower Unit) nelle piazzole che nonsono dotate degli impianti di ali-mentazione 400Hz e precondizio-namento, la segnalazione dellapresenza di volatili, la richiestad’intervento dei Vigili del Fuoco,nel caso di rifornimento carburantecon i passeggeri a bordo, la se-gnalazione di eventi pericolosi, co-me lo sversamento di carburante inpiazzola”.“La seconda postazione del Capo

Area - interviene Tiberio Coppini -garantisce il coordinamento di tuttele attività operative svolte dai coor-dinatori di voli ed assicura i contatticon i diversi operatori aeroportuali, ivettori, gli handler, gli Enti di Stato.Garantisce l’aggiornamento infor-mativo alla comunità aeroportualein caso di variazioni significative del-la programmazione voli o se sonostate predisposte modifiche all’assi-stenza previste. Gestisce diretta-mente i rapporti con il Capo Saladella Torre di Controllo per condivi-dere eventuali azioni correttive e perottimizzare i flussi di traffico. In casodi necessità interviene direttamentecon gli handler per far rimuoveremezzi o materiale di ostacolo inpiazzola”. “Il Capo Area - continua Coppini -riceve inoltre le segnalazioni deivoli target direttamente dagli Enti diStato, nei casi in cui è necessariotutelare la sicurezza o l’ordine pub-blico. Questo avviene per esempioquando sono in viaggio personalitàimportanti o intere squadre di cal-cio: in questi casi, le piazzole de-vono essere collocate in una zonaremota, che garantisca il più possi-bile la privacy e l’assenza di curio-si. Infine, abbiamo un ‘filo diretto’con l’ENAV, Ente con il quale vi èun continuo flusso informativo,fondamentale per la nostra attività.Il Capo Area, a fine turno redige ilRapporto di Servizio dove si se-gnalano tutti gli eventi significatividel turno”.

““CCoommee aavvvviieennee ll’’aasssseeggnnaazziioonnee ddeelllleeppiiaazzzzoollee??””“L’attività di assegnazione dellepiazzole e dei gate d’imbarco verae propria - risponde Coppini - èsvolta da due Coordinatori di Volo,che in collegamento con il mondoaeroportuale, attraverso i nostri si-stemi di scalo, assegnano le piaz-zole di sosta a tutti i voli in arrivo,coerentemente con la pianificazio-ne prodotta dai colleghi della pro-grammazione, l’evoluzione dinami-ca del traffico e la situazione al mo-mento presente sull’apron di Fiu-micino”.“Il coordinatore alla postazionepiazzole - afferma Coppini - ha difronte un terminale collegato al si-stema Torre di Enav con il qualevede la sequenza dei voli in arrivoed in partenza da Fiumicino. Quan-do il volo in arrivo è a circa 20’ mi-nuti dall’atterraggio, il nostro colle-ga ‘annuncia’ il volo, inserendo lapiazzola nel nostro sistema infor-matico, che la dirama, tramite unastampante collegata al server di re-te, agli handler e a tutti i soggettiinteressati, che hanno modo di at-

tivarsi ciascuno per le propria com-petenze. L’assegnazione deve te-ner conto della tipologia di aero-mobile e della rotazione dell’aero-mobile; se per esempio arriva dauno scalo nazionale e proseguecome volo Schengen o ExtraSchengen, se è un volo point topoint, se deve essere immediata-mente riallestito per la partenza ecosì via. La possibile difficoltà na-sce quando i picchi di traffico sonocosì elevati da non rendere imme-diatamente disponibile la piazzolaadatta all’aeromobile in arrivo, co-me da programmazione. Le asse-gnazioni devono comunque essererapidissime, poiché nelle fasce dimaggior traffico gli atterraggi sisusseguono ogni tre minuti. Le po-stazioni che si occupano di questaattività sono tre. Ve ne è inoltre unaquarta, che ha il compito di tenere

NNeellllaa ffoottoo iinn aallttoo,lo schermo del Coordinatore di volo, conl’immagine dell’aeromobile in fase diallestimento prima del decollo.

IInn bbaassssoo,Ario Ruggeri, Controllore volo.

NNeellllaa ffoottoo,Enrico Troiani e Daniela Saltallà, al lavoroalla programmazione voli.

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i contatti telefonici per coordinare egestire le così dette ‘movimenta-zioni orizzontali’, cioè il traino degliaeromobili dalle piazzole di sostaagli hangar per la manutenzione eviceversa; la stessa postazione ag-giorna l’assegnazione delle gatenel caso di scostamenti sull’orarioschedulato di partenza”.

““QQuuaannttoo èè iimmppoorrttaannttee iill ccoolllleeggaammeenn--ttoo ccoonn ii CCoolllleegghhii ddeellll’’EEnnaavv??””“Il Controllo Voli di ADR possiede il‘polso’ della situazione dello scalo,l’ENAV ha una visione dello scenarionazionale e internazionale, quindi cianticipa tutte le variazioni che dob-biamo attenderci nella presentazio-ne del traffico nella giornata. La ‘fo-tografia’ del quotidiano che ci forni-sce la nostra programmazione nonè sempre rispettata e questo avvie-ne per le ragioni più diverse, dallecondizioni meteo avverse, che ri-chiedono l’utilizzo di una o due del-le piste presenti a Fiumicino, adeventi eccezionali, come l’occupa-zione degli aeroporti di Bangkok,che hanno bloccato tutti i decolli dalì e quindi gli atterraggi destinati aFiumicino. In questo scenario chepuò modificarsi imprevedibilmente,le segnalazioni dell’ENAV ci consen-tono di ottimizzare l’utilizzo dellepiazzole, in base ai reali flussi di traf-fico. Il nostro Controllo Voli fornisceper tempo le informazioni relative al-l’assegnazione delle piazzole perconsentire all’ACC di Ciampino diallineare per tempo le sequenze deivoli in arrivo sulle due piste di atter-raggio (16L e 16R)”.Come abbiamo visto il Controllo Vo-li vive e lavora all’interno di uno sce-nario di traffico mutevole, che richie-de spesso correzioni in corsod’opera in base ai ritardi dei voli inarrivo o in partenza, alle cancellazio-ni, alle variazioni aeromobili imprevi-ste ed improvvise dell’operativo. As-sicura un utilizzo efficiente della ca-pacità aeroportuale anche in uncontesto airside che ogni giorno èfortemente condizionato e penaliz-zato dai cantieri di lavoro, dagli ae-romobili in lunga sosta e da quellifuori flotta. Nonostante ciò lo scorso14 luglio 2008 i nostri colleghi han-no brillantemente “parcheggiato”1.159 voli, tra arrivi e partenze,mentre lo scorso 17 agosto 2008,hanno consentito il flusso di135.417 passeggeri all’interno dellenostre aerostazioni.Lasciamo la sala del Controllo voli,con i suoi monitor sempre accesi,con la sensazione di essere entratiin un mondo a parte, eppure perfet-tamente integrato nel cuore delloscalo. Qui abbiamo incontrato l’atti-tudine e il forte senso di apparte-nenza alla propria funzione, che vie-ne svolta con orgoglio e dedizione.

Ciascun decollo e atterraggio sonoogni volta un obiettivo raggiunto.

Air Side Operation AnalysisIl Notam non è un termine latinoper indicare uno scritto importante,l’AIP non è l’acronimo di un’indu-stria petrolifera, LIRF non è il nomedi un medicinale: dietro gli acronimisi celano i documenti prodotti dal-la terza area di attività dell’EntePianificazione Controllo e StandardOperativi Fiumicino, l’Air Side Ope-ration Analysis. Marco Panetta, re-sponsabile dell’Unità organizzativa,illustra il significato degli acronimimenzionati e quali documenti sot-tintendono.“Il Regolamento per la Costruzionee l’Esercizio degli Aeroporti, ema-nato dall’ENAC nel 2003 – affermaPanetta – stabilisce che ogni aero-porto in Italia debba avere delle fi-gure di riferimento responsabili difronte alla legge dell’attività aero-portuale, i così detti Post Holder. InADR, questo ruolo è svolto da EliaPistola, Post Holder Area Movi-mento e Terminal, Giorgio Gregori,Post Holder Manutenzione, PaoloCambula, Post Holder Progettazio-ne. La responsabilità massima difronte all’ENAC è dell’AccountableManager, che in ADR è FrancoGiudice”.L’area di Movimento è la più deli-cata dell’intero sistema aeropor-tuale, dove convivono aerei, veico-li, attrezzature, persone.“Questa premessa - continua Pa-netta - è necessaria per illustrare lanostra attività, che è una vera epropria “consulenza operativa” alPost Holder Area Movimento e Ter-minal quando vengono progettatiinterventi sulle infrastrutture lato airside. Per tutti i progetti che riguar-dano la realizzazione di nuove ope-re o la manutenzione di quelle esi-stenti, il nostro compito e quello divalutare gli impatti operativi e glieventuali i rischi aeronautici deri-vanti dal piano d’intervento e disuggerire soluzioni ottimizzanti. Lacorretta delimitazione dei cantieriviene da noi coordinata e controlla-ta, salvaguardando tutte le misuredi safety. Questo aspetto è partico-larmente importante soprattuttoquando i lavori di cantierizzazioneinteressano un’ampia area, comesta avvenendo, per esempio, per larealizzazione del Molo C. I cantieriprevisti per l’opera sono sette ecoinvolgeranno nel tempo specifi-che ‘porzioni’ dell’area di apron. Èquindi fondamentale procedere pergradi”. “Per avere una valutazione il piùpossibile vicina alla realtà - aggiun-ge Paolo Giannobile - effettuiamodue tipi di analisi con i migliori siste-mi di simulazione fast-time presenti

sul mercato: una prima analisi ha co-me obiettivo la valutazione di even-tuali impatti sulla sicurezza operativa,un’altra più complessa permette dimisurare le performance operativerelativamente ai tempi di rullaggio edai ritardi degli aeromobili, e quindi hacome fine ultimo la valutazione dellacapacità aeroportuale del sistemaAir Side, in ogni sua possibile confi-gurazione.Con questi software è possibile valu-tare in maniera scientifica l’esattocomportamento di un aeromobile aterra ed in volo: si possono misuraregli effetti della spinta prodotta daimotori e l’impatto sull’ambiente cir-costante, oppure analizzare i ritardioperativi potenzialmente indotti dallecantierizzazioni. Ad esempio le fasidi lavoro del nuovo Molo C sono sta-te tutte simulate in fase preliminareed i dati di output così prodotti, sonostati presentati ai principali attori ae-roportuali (ENAV, ENAC, Vettori,Handler) con informazioni scientifi-che e trasparenti.Questa ‘what if analysis’ consentead ADR di valutare ed ottimizzareogni nuova condizione operativa

dell’Airside, simulando preliminar-mente ogni possibile alternativa inmodo da scegliere sempre la solu-zione che garantisce l’operativitàdel sistema aeroportuale e mini-mizza i disagi”.

““UUnnaa vvoollttaa ddeeffiinniittaa ll’’aarreeaa ddaa ddeessttiinnaa--rree aallllaa ccaannttiieerriizzzzaazziioonnee,, ccoommee pprrooccee--ddeettee??””“Il nostro obiettivo - risponde Pa-netta - è informare le funzioni diret-tamente coinvolte; in primo luogoeffettuiamo le mappe dei cantieriche forniamo ai colleghi di ISE(SAR) e alla Direzione Lavori diADR, che li trasferisce alle impresecostruttrici per la corretta delimita-zione dei cantieri di lavoro. L’infor-mativa viene poi emessa attraversoi Notam, acronimo per Notice ToAir Men, che definiscono le even-tuali difformità rispetto alle informa-zioni standard sull’aeroporto, dal-l’apertura e chiusura cantieri, allapresenza di condizioni meteo av-verse, più in generale alle condizio-ni che possano penalizzare l’attivi-tà aeroportuale. I Notam sono in-formazioni aeronautiche emessesu approvazione dell’ENAC e ven-gono indirizzati a tutto il mondo ae-ronautico, compreso l’ENAV chegestisce il traffico aereo sull’aero-porto”.

““QQuuaallii aallttrrii ddooccuummeennttii pprroodduuccee ll’’UUnnii--ttàà oorrggaanniizzzzaattiivvaa??””“Le Istruzioni Operative per la ge-stione dei lavori e per ogni variazio-

ne operativa in airside che diffon-diamo a tutti gli operatori interni edesterni; l’aggiornamento dellascheda piazzole di sosta aeromo-bili; le cartine dell’area Apron e del-le aree di Manovra; i percorsi di rul-laggio e la piazzola ad hoc per cia-scun aeromobile. Produciamoquindi una sorta di ‘breviario’ per icolleghi del Controllo Voli, della Si-curezza Operativa e dell’ENAV.Proprio in collegamento con ENAVgarantiamo l’aggiornamento del-l’A.I.P. (Aeronautical InternationalPublication) Italia per gli aeroportidi Fiumicino e Ciampino. La reda-zione dell’AIP è delicata e richiedela ‘fotografia’ degli aeroporti sem-pre aggiornata nel minimo detta-glio. Infatti deve descrivere le rottee le caratteristiche fisiche delle pi-ste (dimensione, luci, segnaleticaorizzontale, ecc.), delle piazzole,delle manovre che gli aeromobilipossono eseguire, dei percorsi chedevono effettuare quando sono aterra; deve contenere le cartine ag-giornate delle aree penalizzate percantieri o altro”.“Infine - conclude Panetta - con ilcompletamento dei lavori di Pista16/R 34/L e del rullaggio Alfa, stia-mo realizzando in collaborazionecon l’ENAV, l’aggiornamento delleprocedure per le operazioni in Bas-sa Visibilità, che poi saranno pub-blicate nell’AIP, che consentirannoall’aeroporto di Fiumicino di poteroperare atterraggi e decolli con vi-sibilità fino a 75 metri”. •

NNeellllaa ffoottoo iinn aallttoo,da sinistra, Fabrizio Botta, GiancarloAmati, Silvio Stefanelli, Tiberio Coppini,Giampiero Farina.

AAccccaannttoo,da sinistra, Paolo Giannobile e MarcoPanetta, responsabile dell’Ente Air SideOperation Analysis.

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il Cliente, “i momenti della verità” el’incremento della Qualità.All’interno di ciascun tema figuravanodei test di verifica dei temi stessi,esplorati e superati dalla gran parte deipartecipanti.Nel secondo step, che si è sostan-ziato in una giornata di follow-up, so-no stati ripresi i temi alla luce dell’ap-plicazione sul lavoro e del perfezio-namento del rapporto con il Clientequale giudice in ultima istanza del-l’effettiva qualità erogata, fedeli al“driver” del cambiamento individuatocon la Direzione: “la qualità dei servi-zi erogati al passeggero”. L’obiettivo riconosciuto del lavoro effet-tuato in aula è stato quello di incideresul modo di concepire il proprio ruolo:ogni risorsa di qualsiasi livello deve rite-nersi responsabile della qualità erogataai passeggeri o ad altri loro “clienti”esterni o interni, contribuendo al mi-glioramento continuo dei processi, in-teragendo in modo attivo e consape-vole con i propri colleghi anche di altrefunzioni.Anche sulla base delle valutazioni for-mulate dagli stessi partecipanti a finecorso, tutti, sia coloro i quali vantanomolti anni di servizio sia quelli che inve-ce sono “più giovani”, hanno:

• preso coscienza degli scenari at-tuali, delle trasformazioni vissute edi quelle in corso e della necessitàdi sviluppare ulteriormente la pro-pria attitudine al cambiamento con-tinuo e all’innovazione per migliora-re costantemente il modo di fare ilproprio lavoro;• acquisito consapevolezza che ilproprio lavoro è parte di un sistemapiù complesso, che è necessarioconoscere per interagire in modoresponsabile e proattivo con tutti glialtri ruoli dell’assetto organizzativo;• realizzato l’importanza fondamen-tale del costante orientamento alcliente e la responsabilizzazione diciascuno nella qualità dei servizierogati: la relazione con il cliente èl’elemento chiave per l’incrementodel volume di affari di ADR;• compreso che ogni addetto devesentirsi coinvolto, in prima persona,in qualità di attore del cambiamento.

Sulla base di questi incoraggianti, primirisultati si procederà, tra metà gennaioe marzo 2009 ad un secondo ciclo diedizioni che coinvolgerà circa altre 50risorse dei medesimi settori operativi. •

Ebbene, dopo un periodo di circa duemesi dal primo seminario dove i parte-cipanti sono stati coinvolti in una rifles-sione approfondita sul significato delcliente in una società di servizi e la re-sponsabiltà delle persone nello svilup-po della qualità del servizio, il percorsoè proseguito con ulteriori azioni finaliz-zate da un lato a sedimentare le cono-scenze apprese e dall’altro a condivi-dere l’esperienza acquisita in un signi-ficato collettivo.Rispetto alla prima tappa, ai parteci-panti è stato sottoposto un sistema divalutazione dell’apprendimento deicomportamenti appresi definito “BUS-SOLA” articolato in un test on-line conalternative di comportamento in basealle diverse situazioni.Il primo step ha comportato la crea-zione di un vero e proprio manualeon-line che rappresentava la sintesidei temi trattati nel precedente semi-nario di due giorni, e cioè: la Qualità,

Con il mese di novembre si ècompletato il primo ciclo dell’in-tervento denominato ROR - ri-

torno sulla relazione - che ha coinvolto57 colleghi delle aree operative appar-tenenti a diversi ambiti organizzativi.L’obiettivo dell’azione formativa eraquello di sviluppare, nel personale difront-end, una maggiore consapevo-lezza sulla centralità del cliente nellastrategia aziendale, nell’ottica del mi-glioramento della qualità del servizio.Soprattutto “sensibilizzare” le personesull’importanza dei comportamentiquotidiani nella crezione di relazioni difiducia con i nostri clienti e nella re-sponsablità che ciascuno di noi ha,quindi nella costruzione del valorecomplessivo dell’azienda.Ad accompagnarci in questa primatappa del viaggio è stata una Socie-tà specializzata nella formazione alCliente - la STRA-LE - che aveva ri-conosciuto fondamentale il coinvol-gimento emotivo - e di conseguenzamotivazionale - delle persone per at-tuare un cambiamento reale. E cheha condiviso con noi l’obiettivo di fa-re centro nel cuore delle persone:non bastava spiegare come si puòfare; ci si voleva mettere nei pannidel personale ADR per far sì chequesti si mettessero nei panni dei lo-ro clienti. In sintesi, che ogni addettocoinvolto fosse, da subito, attore delcambiamento.

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Con il mese di novembre si ècompletato il primo ciclodell’intervento formativo “Ritornosulla relazione”, che ha coinvolto57 colleghi delle aree operativeappartenenti a diversi ambitiorganizzativi.Dopo un periodo di circa due mesidal primo seminario, in cuii partecipanti sono stati coinvoltiin una riflessione approfonditasul significato del cliente in unasocietà di servizi e la responsabiltàdelle persone nello sviluppodella qualità del servizio, il percorsoè proseguito con ulteriori azionifinalizzate a sedimentarele conoscenze appreseed a condividere l’esperienzaacquisita in un significato collettivo.Questi gli obiettivi raggiunti

PROTAGONISTIdel cambiamento

risor

se um

ane

Due nuove aule dedicate allaformazione del personale egestite dal Centro Addestra-

mento della Direzione Sicurezza Ae-roportuale sono state inaugurate il 4dicembre scorso, nei locali prece-dentemente adibiti a spogliatoi. Lanuova sede, situata nel percorsosottostante il viadotto ferroviario,ospita due aule rispettivamente da50 e 60 posti ed alcuni uffici. La lo-ro realizzazione si deve all’esigenzadel Centro Addestramento di poter

contare su nuovi spazi da adibire al-l’attività formativa, che vede una do-manda in forte crescita, così comegli introiti collegati all’attività. La for-mazione, com’è noto, si rivolge atutti gli operatori aeroportuali e apersonale che tutela la security diaziende di settori diversi da quello diriferimento. Le aule sono denomina-te con la numerazione progressiva 5e 6, a prosecuzione “aritmetica” del-l’aula 4, nella sede del Centro Adde-stramento. •

Le nuove aule della Security

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Chaaria Mission Hospital,Kenya

Nadia Monari, infermieraresponsabile di sala operativadel Pronto Soccorso di ADR,

ha prestato la sua attivitàprofessionale anche in Kenya, pressoil Chaaria Mission Hospital, gestitodall’Associazione VolontariCottolengo, in particolare da fratelBeppe Gaido. L’esperienzadi Nadia Monari è il raccontodi un confronto, anche doloroso,con un mondo “altro” e diverso,che pubblichiamo volentiericon il desiderio di ascoltareed apprendere, certi che lasceràuna traccia nel cuore di tutti noi

Lasciai l’Italia abbracciando per ul-timi, proprio alcuni dei miei colle-ghi del pronto soccorso dell’aero-

porto di Fiumicino, che mi accompa-gnarono fino al gate d’imbarco. Il mionon voleva essere un viaggio eroico oprotagonistico, ma semplicemente ungesto d’amore che da tempo coltivavoin un cantuccio del mio cuore; sento dinon aver potuto dare ciò che vera-mente avrei voluto, ma mai, nemmenoun solo giorno, ho smesso di pensarea quelle persone, a quei posti, a queisorrisi, dopo il mio ritorno a casa.Arrivai a Nairobi quattro anni fa, il gior-no prima di Pasqua, all’alba, da solacon una valigia extra contenente 45 kgdi antibiotici, raccolti nelle settimaneprecedenti e pochi effetti personali.Fratel Lorenzo mi accompagnò conuna jeep al Chaaria Mission Hospital,insieme ad altre tre volontarie italianearrivate da Torino, una giornalista,un’odontoiatra ed un’assistente sani-taria: un percorso di quasi 400 km distrada sterrata attraversando villaggi,zone desertiche e foreste.Numerosi check point scandirono ilpercorso, che si presentava con unoscenario mozzafiato e che solo allorami fece capire cos’è il “mal d’africa”: ilcolore rosso della terra e quello dellealbe e dei tramonti, la vegetazione ri-gogliosa della foresta, il biondo dellasavana, la sontuosità degli alberi diacacia e di baobab, il cielo stellato chela notte in assenza di luci artificiali spic-cava nel buio assoluto, i sorrisi e l’en-tusiasmo dei kikuyu al nostro passag-gio, il volo di uno stormo di fenicotteriche alzandosi in volo tingeva di rosa leacque del lago Nakuru. L’ospedale di Chaaria è una strutturaubicata nella zona del Meru, sopra al-l’equatore e fornisce assistenza sanita-ria ad un’area vastissima, anche trami-te una Mobile Clinic che si sposta tra ivillaggi per le campagne di vaccinazio-ni e prevenzione. I posti letto sono160, anche se in periodi di intenso af-flusso vengono ricoverati due pazienticon la stessa patologia, nello stessoletto. Il medico che coordina e gestiscel’ospedale è italiano ed è un frate delcottolengo di Torino, che dedica la suaopera di missione a Chaaria già da ol-tre dieci anni.Purtroppo le malattie che investonoquelle popolazioni, già flagellate dallapovertà, lasciano poche speranze amolti di loro: AIDS, TBC, infezioni e so-prattutto la malaria spesso fanno soc-combere prima dell’arrivo in ospedale.La maggior parte dei pazienti arrivanodai villaggi accompagnati su una bici-cletta o su un carretto trainato da unamucca, altre volte a piedi camminandoper giorni. Una mattina, ho visto arriva-re una giovane donna sfinita che ave-va un fagotto tra le braccia avvolto inuna coperta. Piangeva e mi imploravapronunciando parole a me incompren-sibili, di far visitare subito la sua bambi-na, così presi quel fagotto, la misi sullettino e aprendo la coperta mi accorsiche la bimba era già morta e purtrop-po, a giudicare dall’aspetto, ciò era av-venuto da parecchie ore. Il mio senso

tando di vederci per essere fotografatie rivedersi increduli sul display dellamacchinetta, come se fosse una ma-gia. Penso che noi siamo molto fortu-nati, perché il solo fatto di essere nati inItalia, ci offre un’opportunità diversa ri-spetto a quelle popolazioni. Ma ciò cheabbiamo, non ci basta mai e così ci la-mentiamo sempre di tutto.Non riesco a dimenticare la stanzettadove dormivo assieme ad un’altra vo-lontaria italiana; c’era una finestrellacon delle grate di ferro, che affacciava

le tes

timon

ianze

uman

itarie

proprio sul cortile dell’ospedale e da lì,ogni mattina mi svegliavo con le urladei bambini ai quali veniva fatta la do-lorosa terapia endovenosa antimalari-ca di chinino delle 6. Quelle urla le hoancora nelle orecchie, così come ilsuono sordo del tonfo dei corpicini deibimbi che venivano sepolti nella fossacomune, la sera quando si facevabuio. Il buio di Chaaria, come ho già detto,era assoluto perché incontaminato daluci artificiali vicine o lontane e dopo lamezzanotte quando il generatore veni-va staccato, per far luce erano con-cesse solo la torcia o la fiammella diuna candela.Come infermiera “muhuguzi”, mi occu-pai prevalentemente della sala opera-toria e delle medicazioni in ambulato-rio; la sala d’attesa era sempre piena,ma sempre, le persone attendevanopazientemente il loro turno: in kenya iltempo scorre lentamente e senza lelancette dell’orologio, a scandirlo c’èsolo l’alba “alfajiri” e il tramonto “adhu-huli” e la filosofia dell’ ”hakuna matata”. Lavoravo con i mezzi a disposizione,centellinando con parsimonia ogni gar-za e deflussore, pensando alla nostramedicheria in aeroporto, dotata di ab-bondanti presidi di ogni tipo. Mi colpìmolto come sistemarono quei 45 kg diantibiotici che portai dall’Italia: avevanouna “farmacia” con scaffali in legno,dove disposero con la massima cura ecautela in ordine di principio attivo,ogni compressa o fiala, anche queicampioni gratuiti che negli armadiettidei nostri medici di base, sarebberoandati a finire nella spazzatura. Cercai di imparare velocemente qual-che parola e frase di swahili per comu-nicare meglio con i pazienti, sebbene

di impotenza e di inutilità credo nonabbia mai più raggiunto la soglia diquella mattina. La disperazione diquella povera gente è contenuta in unadignità ed una umiltà a noi sconosciu-ta, così come il loro sorriso, è qualco-sa di introvabile al mondo: loro nonpossiedono nulla, spesso neanche lescarpe ai piedi, eppure con un sorrisopieno e pulito accolgono l’uomo bian-co “mzungu” a braccia aperte. Soprat-tutto i bambini, che si radunavano da-vanti all’ingresso dell’ospedale aspet-

per fortuna molti di loro parlavano in-glese anche se un po’ distorto; ma ca-pii che il linguaggio internazionale nelmomento della sofferenza, è solol’amore che ci metti nel fare le cose.Fratel Beppe è stato per me un puntodi riferimento, la sua pace, la sua sere-nità, il suo modo di dedicarsi comple-tamente alla sua missione e ai pazien-ti. Nutro profonda ammirazione e stimaper lui e per ciò che fa; per questo horealizzato il blog che contiene le suelettere, in cui viene espresso appunto ilsuo operato e soprattutto, l’aspettoumano e quello emozionale del suoquotidiano. Alla vigilia della mia partenza dall’Italia,lessi uno scritto di Fratel Beppe, cheancora oggi mi è molto caro, perchè lofeci proprio il giorno prima di andare aChaaria. Racconta la storia di Stella,una bimba a me sconosciuta, che en-trò nel mio cuore all'inizio del mio viag-gio e che cercai in ogni volto di bimbache vidi laggiù. Stella era una ragazzi-na vivace e curiosa, come tutti i bam-bini della sua età. Venne condotta pic-colissima a Chaaria, orfana di entram-bi i genitori, da uno zio preoccupatoperché la piccola non cresceva e sem-brava come abbandonata dalla vita.La bambina era malata di malaria ed ilvirus dell’HIV si era inoculato nel suosangue, trasmesso dalla mamma al-l’epoca della gestazione. Venne curatacon trasfusioni, che restituiscono allavita i bambini malarici in uno sorta dimiracolo che avviene ogni volta, e far-maci retrovirali, che però non volevaprendere con regolarità, perchè non lepiacevano, come avviene a tutti i bam-bini del mondo di fronte alle medicine“cattive”. Andava pazza per gli ham-burger e le patatine fritte e ogni voltache ritornava al suo villaggio, stentavaa riabituarsi al cibo che doveva divide-re con i suoi familiari. Stella è morta asei anni perché il suo corpo alla fine siè arreso alle malattie e al dolore chel’aveva circondata fin dalla sua nascita.Adorava occuparsi degli altri bambinipiù piccoli di lei, soprattutto dei neona-ti, che accudiva con amore. Conside-rava l’ospedale la sua casa e amavapensarsi figlia di Fratel Beppe, dal qua-le riceveva le cure amorevoli che le han-no permesso di vivere brevi anni di cor-se e giochi, bambina tra bambini ugualia lei. Pensai che se fossi andata solopochi giorni prima l'avrei conosciuta. Ecompresi che ci sono tante Stella, Ka-wira, Kendi, Kinyua e Doreen, con lostesso stupendo sorriso e che ognunadi loro merita il dono dell'amore. Perquesto Fratel Beppe è là, io credo.

L’indirizzo del blog di Nadia Monari èhhttttpp::////cchhaaaarriiaahhoossppiittaall..mmyybblloogg..iitt..Il blog è attualmente visibile anche dal-la home page dell’intranet. •NNeellllaa ffoottoo iinn aallttoo,Nadia con due bambini in un villaggioMasai.

NNeellllee ffoottoo iinn bbaassssoo,Nadia in vari momenti durante il periodotrascorso a Chaaria, compresa la jeepche l'ha condotta sino all'ospedale.

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NEWSLETTER PERIODICA DI COMUNICAZIONEINTERNA DI AEROPORTI DI ROMA

Aut. del Tribunale civile di Roma n. 87/08 del 6 marzo 2008

Redazione: Mario de Gennaro,Fabrizio Mariotti, Stefania Purchiaroni,Silvia RosatiCollaboratori: Rinaldo Alberico,Gianfranco Concutelli, Arianna Di Martino e Ilaria Vergine

Contatti: [email protected]

Direttore Responsabile: Silvia RosatiFoto: Virginio FavaleProgetto grafico: ATON Srl - RomaStampa: ATON Srl - Romadicembre 2008

La qualità di ADR PRIMO GRAFICOPOSIZIONAMENTODI FIUMICINO RISPETTOAGLI AEROPORTI EUROPEICON OLTRE 15 MILIONIDI PASSEGGERI NEL PRIMOTRIMESTRE 2008

L’indagine internazionale dell’ACI evi-denzia, nel terzo trimestre dell’anno incorso, un livello di gradimento espres-so dai passeggeri pari al 3,29 collo-

cando FCO in una posizione più bas-sa rispetto alla media europea. Talevalore è influenzato dall’andamentostagionale. Tra gli aeroporti europeicon traffico superiore a 15 milioni il no-stro aeroporto si posiziona, comun-que, prima degli scali di London Lu-ton, Lisbona e Milano Linate.

Legenda sigle aeroporti:

SECONDO GRAFICOPOSIZIONAMENTO DIFIUMICINO RISPETTOALLA MEDIA MONDIALEED EUROPEA SUIPRINCIPALI SERVIZI NELPRIMO TRIMESTRE 2008

Dall’analisi sul posizionamento diFCO rispetto alla media mondiale edeuropea sui principali servizi, si evi-denzia, nel terzo trimestre, una valu-tazione media degli aeroporti europeiinferiore a quella mondiale. Incide su

tale livello la performance degli aero-porti asiatici (Seoul, Kuala Lumpur,Singapore, Hong Kong) che risultanotra i più eccellenti. Il confronto suiservizi ritenuti importanti dai passeg-geri consente di individuare i negozi,il cui giudizio è allineato sia alla mediaeuropea che a quella mondiale, co-me punto di forza di FCO; mentregap importanti interessano servizicome i parcheggi, rapidità riconse-gna bagagli, pulizia delle toilette ecomfort sale d’attesa, il cui giudizio èil più basso.

7.500 supermercati e ipermercati)mentre, oltre 5 milioni di personehanno acquistato dei generi alimen-tari non deperibili come: pasta, po-modori pelati, omogeneizzati e ali-menti per l’infanzia in generale, ton-no, carne e legumi in scatola, ed olioda distribuire ad oltre 1.480.000 indi-genti attraverso più di 8.500 enticonvenzionati con la rete Banco Ali-mentare (mense per i poveri, comu-nità per i minori, banchi di solidarie-tà, centri d'accoglienza, ecc.). Du-rante la XII edizione della ‘GiornataNazionale della Colletta Alimentare’sono state donate 8.973 tonnellate

SISTEMA AEROPORTUALE ROMANO - TRAFFICOnovembre 2008

TOTALE SISTEMA ROMA FIUMICINO ROMA CIAMPINO

Totale novembre 2008TOTALE DOMESTICO INTERNAZIONALE TOTALE DOMESTICO INTERNAZIONALE TOTALE DOMESTICO INTERNAZIONALE

Movimenti 28.861 13.065 15.796 24.684 11.610 13.074 4.177 1.455 2.722DD%% vvss AAPP -9,3% -10,8% -8,0% -8,4% -11,5% -5,5% -14,0% -4,7% -18,3%

Pax Totali 2.660.085 980.791 1.679.294 2.329.331 925.882 1.403.449 330.754 54.909 275.845DD%% vvss AAPP -6,8% -13,7% -2,2% -5,8% -14,8% 1,2% -13,1% 12,0% -16,8%

Merce (Kg) 11.594.908 594.696 11.000.212 10.166.440 594.696 9.571.744 1.428.468 0 1.428.468DD%% vvss AAPP -9,5% -26,8% -8,4% -6,9% -26,0% -5,4% -24,5% -100,0 -24,2%

TOTALE SISTEMA ROMA FIUMICINO ROMA CIAMPINO

Progressivo annuoTOTALE DOMESTICO INTERNAZIONALE TOTALE DOMESTICO INTERNAZIONALE TOTALE DOMESTICO INTERNAZIONALE

Movimenti 378.806 165.823 212.983 323.584 147.404 176.180 55.222 18.419 36.803DD%% vvss AAPP 2,6% 0,7% 4,0% 5,0% 0,6% 8,9% -9,5% 1,4% -14,2%

Pax Totali 37.444.144 13.232.135 24.212.009 33.010.798 12.690.201 20.320.597 4.433.346 541.934 3.891.412DD%% vvss AAPP 5,2% 1,4% 7,3% 8,0% 1,3% 12,6% -11,9% 3,4% -13,7%

Merce (Kg) 146.565.327 8.131.035 138.434.292 128.325.438 8.093.329 120.232.109 18.239.889 37.706 18.202.183DD%% vvss AAPP 3,9% -16,2% 5,3% 7,2% -14,3% 9,0% -14,6% -85,3% -13,8%

Sabato 29 novembre, con lacollaborazione del ServizioPrevenzione e Ambiente di La-

voro, alcuni colleghi di ADR hannopartecipato all’iniziativa della ‘Gior-nata Nazionale della Colletta Alimen-tare’, organizzata dalla FondazioneBanco Alimentare Onlus e dallaCompagnia delle Opere Impresa So-ciale. Dai dati divulgati dal Banco Ali-mentare, a livello nazionale, oltre100.000 mila volontari, tra cui moltigiovani e pensionati, hanno contri-buito attivamente donando il propriotempo libero nei punti vendita chehanno aderito all’iniziativa (oltre

GIORNATA NAZIONALEDELLA COLLETTA ALIMENTARE

POSIZIONAMENTO AEROPORTI EUROPEI - 3° TRIMESTRE 2008

ADRNoiper

Il trafficodi novembreA Fiumicino il negativo trend di traf-fico, che caratterizza quasi tutti gliscali internazionali, è particolarmen-te evidente a causa delle note vi-cende legate ad Alitalia e alla nasci-ta di CAI. Nel mese di novembre Ali-talia ha cancellato mediamente oltre150 voli, con punte anche superioria 200, rispetto all’operativo previ-sto. Il Sistema Aeroportuale Roma-no ha subito un calo del trafficopasseggeri del -6,8% (-13,7% seg-mento nazionale e -2,2% segmentointernazionale) nonostante l’avvio dinuovi voli dal Leonardo da Vinci(EasyJet per Malpensa e Blu-ex-press verso Torino). In particolare,sullo scalo di Fiumicino il trafficopasseggeri è diminuito del 5,8%,mentre a Ciampino, la riduzione deltraffico è stata del -13,1%. •

ANALISI FCO PER SERVIZIO - 3° TRIMESTRE 2008

di prodotti alimentari - quasi 200 piùdell’anno scorso - per un valore eco-nomico stimato di oltre 27.000.000di euro. •NNeellllaa ffoottoo,da sinistra, i colleghi Massimo Volpe eLuca Cantatore, volontari della CollettaAlimentare.

ABZ: AberdeenAMS: AmsterdamARN : Stockholm Ar-landaATH : Athens

BHX: BirminghamBOH: BournemouthBRU: BruxellesBUD : BudapestCDG: Paris Charles

De GaulleCPH: CopenhagenDME: Moscow Do-modedovoDUB: DublinEDI: EdimburghEMA: East MidlandsFAO: FaroFNC: FunchalFRA: FrankfurtGLA: GlasgowHAM: HamburgHEL: HelsinkiKEF: ReykjavikKRK: KrakowLGW: London Gat-wickLHR: London Hea-throw

LIN: LinateLYS: LisbonLTN: London LutonMAD: MadridMLA: MaltaMAN: ManchesterMUC: MunichMXP: Milano MalpensaOPO: OportoORY: Paris OrlyOSL: OsloPDL: Ponta DelgadaPMI: Palma di MallorcaSOU: SouthamptonSTN: London Stan-stedVCE: VeneziaVIE: ViennaZRH: Zurich