AdORECCHIO n.40, maggio 2013

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Il numero di aprile 2013 della newsletter della Mediateca Queriniana di Brescia. Music & Movies reviews: Maj issue

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Mediateca Queriniana Newsletter – n.40, maggio 2013

a cura di Luigi Radassao

Mediateca Queriniana – P.za Martiri di Belfiore, 6 25121 Brescia 030.297828

[email protected]

Crediti: La copertina di AdORECCHIO è di William Henry Johnson

I disegni delle rubriche AdORECCHIO e AdOCCHIO sono di Al Hirschfeld Il logo della Mediateca è di Claudia Remi e Francesca Bianchetti

Il logo di BresciaPLAY è di Maddalena Rodella

TITOLO: LA NATIVITE’ DU SEIGNEUR

ARTISTA: MESSIAEN; MARIE-CLAIRE ALAIN Editore: Erato

Inventario: BC900001306

Collocazione: BC9 MC.MES.OLI.11

Marie-Claire Alain, scomparsa lo scorso febbraio, era la madre di tutti gli organisti d’oltralpe e la gran dama dell’organo nel mondo. I numeri registrati da Gramophone le attribuiscono più di 260 registrazioni a proprio nome e la indicano come la sola, oltre a Lionel Rogg, ad aver incisio l’intera opera organistica di Bach per ben tre volte nella sua carriera. Nata, come Debussy, a Saint-Germain-en-Laye, la Alain era l’ultima discendente diretta di una schiatta di celebri organisti francesi quali Guilmant e Vierne, con cui suo padre aveva studiato, e Duruflé e Dupré, di cui lei stessa è stata allieva. Nota per modestia e riservatezza, è stata tra i primi interpreti, negli anni Cinquanta, ad incidere Bach su una nuova generazione di organi e con un nuovo stile esecutivo, che consentivano per la prima volta all’ascoltatore di percepire distintamente linee contrappuntistiche mai udite prima. Sterminato il suo repertorio che, accanto alle integrali bachiane, allinea interpretazioni di Buxtehude, Couperin, Pachelbel, Mendelssohn, Franck, oltre alle preziose incisioni di Messiaen, Liszt, Widor. La nativité du Seignerur, del 1935, è il primo ciclo per organo di Messiaen, e malgrado sia un’opera giovanile già possiede tutti gli elementi distintivi del suo stile: ritmi non retrogradabili, modi a trasposizione limitata e suoni che s’ispirano al canto degli uccelli. L.R.

AdORECCHIO: SEGNALAZIONI DISCOGRAFICHE

CLASSICA

di LUIGI RADASSAO E MIMMO CORTESE

TITOLO: BEAUTY IS A RARE THING

ARTISTA: ORNETTE COLEMAN Editore: Atlantic

Inventario: BC900005211

Collocazione: BC9 MJ.COL.ORN.2

Il mio incontro con la musica di Ornette Coleman inizia allo stesso modo di altri nuovi ascolti, con un vinile misterioso, una copertina in bianco e nero e poche incomprensibili note nello sconosciuto inglese. Indimenticabile però l'esito di quel pomeriggio. L'attacco simultaneo di sax alto, tromba, contrabbasso e batteria con quattro linee melodiche e ritmiche senza alcuna apparente struttura sulla quale poggiare, un tema senza nessuna base armonica riconoscibile, parti d'improvvisazioni mai ascoltate prima, come prese dalla necessità di dipanare un filo interiore e di restituirlo nella trama originaria con la quale era nato nel profondo di ogni musicista; senza vincoli, che non fossero il controcanto tra anima e suono degli strumenti, tutti con pari dignità, tutti melodici, ritmici e armonici. Ricordo ancora oggi l'emozione e la vertigine di quell'ascolto. Era la prima metà degli anni 70 e la voglia di scoperte, la curiosità, la sensazione dello stupore, erano padroni dell'approccio al mondo, in particolare a quello musicale, di molti adolescenti di quegli anni. Ornette Coleman, Don Cherry, Charlie Haden - l'indimenticabile Scott La Faro - Billy Higgins, Ed Blackwell i musicisti che mi offrivano tanta grazia erano a quel tempo già da oltre un decennio sulla scena del jazz internazionale. La rivoluzione di Coleman, l'ultima di portata dirompente, era quella del "free jazz". Consiglierei di iniziare da Beauty is a Rare Thing, cofanetto di 6 straordinari cd, ricchissimo d’informazioni, che presenta i brani incisi tra il '59 e il '61, tra i quali il disco di cui parlavo prima Twins e il capolavoro con cui Ornette Coleman è passato nella leggenda: le incisioni di un doppio quartetto chiamate Free Jazz. M.C.

JAZZ

TITOLO: LED ZEPPELIN

ARTISTA: IV Editore: Atlantic

Inventario: BC900000899

Collocazione: BC9 MLS.LED.ZEP.1

Per una volta il protagonista del rock di AdORECCHIO non è un musicista, né una band – malgrado i nomi ed il titolo riportati qui sopra (e che nomi, e che titoli!) -, ma un ingegnere del suono (e che suono!) e produttore (e di che band!). Il nome di Andy Johns, scomparso nell’aprile del 2013 a sessantun’anni, forse non dirà molto ad un mucchio di persone, ma la sua mano – ed il suo orecchio – stanno di fatto dietro ad una quantità di dischi, ed il suo tocco è stato responsabile delle qualità sonore di alcuni dei più grandi musicisti rock. Due nomi su tutti: la chitarra di Keith Richards e la batteria di John Bonham. Dopo avere iniziato a suonare come bassista, nei Sessanta Johns è passato presto dall’altra parte della consolle, prima come semplice operatore e poi come assistente ingegnere, registrando gli album delle maggiori band inglesi (Who, Jethro Tull, Humble Pie, Free). Per i Rolling Stones è stato responsabile degli album Exile on Main Street, Goats Head Soup e It's Only Rock'n'Roll, ma vanta crediti anche su Television (Marquee Moon), Eric Clapton, Van Halen, Cinderella, Joe Satriani, LA Guns, Steve Miller Band. Ma il suo capolavoro resta la batteria di John Bonham su «When the Levee Breaks», ultima traccia del mitico quarto album dei Led Zeppelin. Mai prima di allora una batteria aveva suonato così: Johns piazzò i tamburi nella tromba delle scale del palazzo di Hadley Grandge dove stavano registrando e posizionò due microfoni al terzo piano. Piccola compressione del suono ed il resto lo fece Bonham che, senza metronomo in cuffia, lasciava respirare il groove come solo lui sapeva fare. Rimane a tutt’oggi uno dei suoni di batteria più imitati di sempre, un vero e proprio standard, un riferimento fondamentale per chiunque registri musica rock, tanto che l’attacco di «When the Levee Breaks» sarà campionato da un’infinità di artisti hip hop, tra cui i Beastie Boys. L.R.

POP&ROCK, WORLD MUSIC

TITOLO: MONTY PYTHON E IL SACRO GRAAL

REGIA: TERRY GILLIAM; TERRI JONES

Editore: SONY

Inventario: BC900016636

Collocazione: BC9 DFL.MON.GIL

Chi siano stati gli eredi dei Beatles lo disse addirittura George Harrison: i Monty Python! Come in un gruppo musicale, così anche nei Python lo straordinario talento di John Cleese, Michael Palin, Eric Idle, Terry Jones, Graham Chapman (scomparso nel 1989) e Terry Gilliam (l’unico americano, tra oxfordiani e cambrigiani, autore di animazioni assolutamente geniali, che in seguito girerà film vertiginosi come Brazil e L’esercito delle 12 scimmie) ha reso possibile la creazione di un tutto superiore alla somma delle parti, già singolarmente eccezionali. La comicità del gruppo, che produsse per la BBC uno degli show più rivoluzionari della TV, il Monty Python’s Flying Circus e cinque lungometraggi, ancora oggi modernissima, poteva passare da sketch cerebrali a momenti non-sense, dal surreale al triviale, dalla parodia alla satira, alla goliardia. Questo è il loro esordio al cinema del 1974, una parodia geniale e gustosissima del medioevo e delle storie di cavalieri, forse il loro film più scatenato, più folle, magnificamente demenziale (ma non si può dimenticare Brian di Nazareth). In DVD possono essere apprezzate finalmente le straordinarie voci originali che nel doppiaggio a cura del Bagaglino furono sostituite con incongrui accenti dialettali italiani. S.R

AdOCCHIO: SEGNALAZIONI CINEMATOGRAFICHE

FILM in MEDIATECA

di STEFANO RIZZO E ALBERTO VELLA

TITOLO: LEONE L’ULTIMO

REGIA: JOHN BOORMAN Editore: Dolmen

Inventario: BC715377

Collocazione: BC7 DVD.FILMA,COL

Leone, ricco signore ultimo di una dinastia, si stabilisce a Londra, in un lussuoso palazzo, acquistato dal padre e fatto costruire in un quartiere malfamato. Non sapendo come trascorrere le sue giornate, spia con un cannocchiale la gente del quartiere. Si interessa in particolare ad una famiglia di colore, provando inizialmente un gran disprezzo: il padre è malato di cuore e non più in grado di badare alla numerosa famiglia; la figlia si prostituisce; lo pseudo-ragazzo della figlia aiuta la famiglia andando a rubare. Con il tempo però, Leone si affeziona a loro e decide di utilizzare il suo patrimonio per aiutarli. Non è affatto semplice, primo perchè i suoi parenti lo credono pazzo, secondo perché la famiglia di colore non si fida di lui. Ma ciò sembra non scoraggiare Leone, che organizza una rivolta nel quartiere affinchè i suoi “amici di colore” possano entrare in casa sua e vivere con lui, cacciando i suoi parenti. Ottiene quello che vuole, ma perderà la casa, sparando fuochi d'artificio e facendola crollare. È il quarto film di John Boorman, che dimostra tutta la sua abilità nel dirigere uno strepitoso Marcello Mastroianni, nel ruolo di Leone. Il suo personaggio appare buffo, ingenuo e impacciato: la sua idea di partenza è buona, ma non riesce assolutamente a prendere in mano la situazione. Una storia completamente estranea alla realtà, che, pur essendo una critica contro la società, fa di Leone un personaggio che appartiene al mondo delle favole. Quante persone sono veramente disposte a perdere tutto per aiutare il prossimo? Ma Boorman non è un regista che filma la realtà in quanto tale, ma la rimodella secondo la propria fantasia, uscendo dagli schemi consueti. A.V.

FILM in MEDIATECA

INIZIATIVE

BresciaPLAY – Progetto Locale Autori Indipendenti - presenta: «Smontare il Rock, parte 2»

Quattro incontri per approfondire le teciche di registrazione sonora in studio

in collaborazione con Bibliotekcare, Cooperativa il Calabrone e Mediateca Queriniana. Corso gratuito per tecnico del suono, a cura di BresciaPLAY, BiblioTekCare e Mediateca Queriniana. Docente: Alessandro Siani. Iscrizioni e informazioni: 030.2978282. [email protected]

Gli incontri si tengono alla Piastra Pendolina-Spazio Giovani del Comune di Brescia. via Ragazzi del ‘99, Brescia. Inizio ore 16, ingresso libero

Progetto Locale Autori Yndipendenti

Partecipa a BRESCIAPLAY: suoni in un gruppo, in una big-band, un consort di viole, una dj-session? In trio, in quartetto, in

orchestra, da solo? FATTI ASCOLTARE!

Porta in Mediateca le tue registrazioni sonore, autoprodotte o fatte in casa: verranno inserite

nel Catalogo della Musica Bresciana e promosse attraverso social network, webradio

e concerti

Informazioni: http://www.comune.brescia.it/Eventi/Servizi+al+Cittadino/vivere+tempo+libero+e+cultura/corsi+ed+iniziative+culturali/BiblioTekCare+in+mediateca.htm http://www.facebook.com/mediateca.queriniana mediateca @ comune.brescia.it

Visita la pagina di BresciaPLAY-Progetto Locale Autori Yndipendenti sul sito web di Bibliotekcare: http://bibliotekcare.fuoriclassebrescia.it/azioni/mediateca/ Leggi le presentazioni dei dischi degli artisti che aderiscono al progetto e lascia i tuoi commenti: http://bibliotekcare.fuoriclassebrescia.it/category/azioni/mediateca/

Bibliotekcare e BresciaPLAY sono anche su Facebook: https://www.facebook.com/BiblioTekCare

Progetto Locale Autori Yndipendenti

BresciaPLAY punta alla creazione di un fondo musicale che raccoglie, cataloga, valorizza e diffonde al pubblico le produzioni musicali, registrate su cd e/o dvd, dei musicisti locali attraverso la creazione di un archivio di pubblicazioni indipendenti, demo, registrazioni autoprodotte e/o fatte in proprio, incisioni edite ed inedite, home recording, live… - degli artisti bresciani.

Nell’ottica di un’attività bibliotecaria che promuove, sostiene e valorizza la produzione “locale”, si vuole dare visibilità a queste che sono forme d’espressione di cantautori in erba, prime realizzazioni di compositori in apprendistato, oppure vagiti di nascenti rock-band. Ma anche espressioni già compiute di musicisti ed interpreti che “non trovano mercato”. Una raccolta senza distinzioni di generi e stili, per dare voce ad un “far da sé” in musica che non di rado riserva sorprese inattese. L’azione persegue il duplice obiettivo di far conoscere e promuovere un servizio del Sistema Bibliotecario Urbano – la Mediateca Queriniana, settore multimediale della civica Biblioteca Queriniana - e di coinvolgere direttamente i cittadini nella gestione dell’offerta culturale della biblioteca, stimolandoli verso manifestazioni d’espressioni creative diverse.

La Mediateca Queriniana si occupa dell’archiviazione dei documenti raccolti e della loro catalogazione: si promuove, in questo modo, la visibilità delle opere degli autori che porteranno le proprie registrazioni sonore e dei musicisti che vengono inseriti a catalogo, dal momento che le schede catalografiche dei documenti sono ricercabili e visibili attraverso il catalogo online (pubblicato sul Web) del Sistema Bibliotecario Urbano di Brescia, ed attraverso i cataloghi ed i meta-cataloghi provinciali, regionali, nazionali ed internazionali.

BresciaPLAY prevede, infine, la promozione del suddetto archivio/catalogo, sia attraverso la web-radio della Piastra Pendolina, spazio giovani del Comune, sia attraverso la proposta di esibizioni dal vivo degli artisti coinvolti.