Adattamento Sogno

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    Il sogno di una notte di mezza estate

    Libero adattamento dallomonima commedia diWil l iam Shakespeare

    PERSONAGGI:

    TESEO, duca d'Atene

    EGEO, padre di Ermia

    LISANDRO, innamorato di Ermia

    DEMETRIO, innamorato di Ermia

    FILOSTRATO, cerimoniere di Teseo

    QUINCE, falegname

    SNUG, stipettaio

    BOTTOM, tessitore

    FLUTE, aggiustamanticiSNOUT, calderaio

    STARVELING, sarto

    IPPOLITA, promessa sposa di Teseo

    ERMIA, figlia di Egeo e amante di Lisandro

    ELENA, amante di Demetrio

    OBERON, re delle Fate

    TITANIA, regina delle Fate

    PUCK, folletto,

    FIORDIPISELLO, follettoRAGNATELA, folletto

    BRUSCOLO, folletto

    GRANDISENAPE, folletto

    Fate e folletti al seguito di Oberon e Titania; servi e cortigiani al seguito di Teseo e Ippolita.

    ATTO PRIMO

    Scena prima Atene. Il palazzo di Teseo)

    [Entrano TESEO, IPPOLITA, FILOSTRATO e persone del loro seguito.]

    TESEO O bella Ippolita, l'ora delle nostre nozze si avvicina veloce: tra

    quattro giorni vi sar luna nuovaeppure, quanto tarda a passare la

    luna vecchia! Sembra voler tardare il compimento dei miei desideri,

    come una matrigna o una ricca vedova che tardi a morire.

    IPPOLITA La notte si prender in fretta questi quattro giorni, e queste quattro

    notti passeranno presto nei nostri sogni: poi finalmente la luna, come

    arco d'argento ricurvo nel cielo, contempler la notte delle nostre

    nozze.

    TESEO Va', Filostrato, percorri tutte le strade d'Atene ed invita tutti i giovani

    a gioire per il nostro imminente matrimonio [FILOSTRATO esce]

    [Entrano EGEO, ERMIA, LISANDRO E DEMETRIO]

    EGEO Ti auguro ogni felicit, o beneamato duca.

    TESEO Grazie a te, o buon Egeo. Che cosa accaduto?

    EGEO Vengo a te addolorato a causa di mia figlia, Ermia. Vieni pure avanti,

    Demetrio. Mio signore, questo l'uomo che ha il mio consenso per

    unirsi a lei in matrimonio. E adesso vieni tu, Lisandro: e quest'altro,

    duca, ha stregato il cuore di mia figlia. Alla luce della luna, sotto la

    sua finestra, le hai cantato strofe di falsa passione e con braccialetti e

    gingilli, mazzolini di fiori e belle parole, sei riuscito a fare bottino del

    cuore di mia figlia e della sua obbedienza. In breve, duca, se Ermia

    non acconsente a sposare Demetrio io mi appello all'antico privilegio

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    di Atene di poter disporre di lei come vorr, e a concederla a questo

    gentiluomo o alla morte.

    TESEO Che rispondi, Ermia? Considera bene quello che fai: l'obbedienza al

    padre sacra, e Demetrio un degno gentiluomo.

    ERMIA Anche Lisandro lo , duca.

    TESEO Lo , ma non gode del consenso di tuo padre, e pertanto Demetrio piu degno.

    ERMIA Vorrei che mio padre potesse guardare con i miei stessi occhi.

    TESEO I tuoi occhi dovrebbero invece vedere con la sua saggezza.

    ERMIA Chiedo perdono a vostra grazia. Non so per quale potere io mi senta

    tanto ardita, ma la supplico di farmi conoscere quale sarebbe la sorte

    peggiore che mi potrebbe toccare nel caso rifiutassi di sposare

    Demetrio.

    TESEO Presto detto, bella Ermia. O una condanna a morte, o il convento.

    Pertanto rifletti e considera se ti senti pronta a vestire l'abito

    monacale e a trascorrere i tuoi giorni tra le ombre del chiostro.

    ERMIA

    Cos passer i miei giorni, piuttosto che cedere il mio amore alla

    signoria di un uomo che la mia anima rifiuta.

    TESEO Prendi tempo per riflettere, Ermia, e alla prossima luna nuova,

    quando verranno celebrate le mie nozze con Ippolita, preparati a

    sposare Demetrio, o a morire per avere disobbedito al volere di tuo

    padre, o a diventare, per sempre, monaca.

    DEMETRIO Cedi, Ermia cara, e anche tu, Lisandro, rassegnati di fronte ai miei

    diritti.

    LISANDRO Tu hai l'amore di suo padre, Demetrio, lascia a me que llo di Ermia.

    Sposa lui piuttosto!

    EGEO Insolente! E' vero, io stimo questo giovane, e a lui cedo ogni mio

    diritto su Ermia.

    LISANDRO Mio signore, io discendo da una famiglia illustre e ricca quanto la sua.

    Ma ci in cui davvero sono superiore a Demetrio il fatto che Ermia

    mi ami. Non il mio diritto questo? Tu, Demetrio, non amavi forse

    Elena, figlia di Nedar, non sei riuscito forse a conquistare il suo

    cuore, che ora invano arde per te, uomo volubile e incostante?

    TESEO Basta. Ho stabilito che tra quattro giorni ogni controversia sarappianata. Salute, bella Ermia. Voi, Demetrio ed Egeo, mi farete la

    grazia di accompagnarmi a sbrigare alcune faccende per la

    preparazione delle mie nozze.

    EGEO Vi seguiamo, duca.[Escono tutti tranne LISANDRO ed ERMIA]

    LISANDRO Anima cara perch sei cos pallida? Scolorite sono dun tratto le rose

    delle guance.

    ERMIA Per sete di pioggiama la piena dei miei occhi le disseter.

    LISANDRO Il grande amore lho letto in tutti i libri vita facile non ebbe mai: c

    sempre un ostacolo insormontabile ad impedire la felicit: la

    differenza di classe

    ERMIA Maledetta societ!

    LISANDRO La sproporzione danni

    ERMIA Dura sorte la diversa et!

    LISANDRO Lodio tra famiglie..

    ERMIA Che disgrazia la rivalit!

    LISANDRO E se tutto ci non basta: malanni, guerra, morte stringon dassedio

    Amore e lo fanno .breve come un rintocco, labile come un ombra,

    fugace come un sogno, come lampo nella tenebra che svela cielo e

    terraun attimoe il buio lo ha gi divorato. Cos anche le stelle

    che pi brillano, annegano nelloscurit.

    ERMIA Se dunque gli amanti sinceri furon sempre ostacolati, vuol dire che

    un decreto del destino. La nostra prova a noi insegni pazienza,

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    perch un male comune, e dellamor fa parte come i pensieri, i

    sogni ed i sospiri, i desideri e i pianti, consueto corteo dei poveri

    amanti.

    LISANDRO Stammi a sentire, Ermia. Ho una zia vedova e ricca, senza figli, che

    mi ama come un figlio. La sua casa dista sette leghe da Atene: l ci

    rifugeremo e, lontano da Atene e dalle sue dure leggi, potremofinalmente sposarci. Se mi ami, fuggi domani notte dalla casa di tuo

    padre e raggiungimi nel bosco dove per la prima volta ti incontrai

    con la tua amica Elena.

    ERMIA Buon Lisandro, ti giuro per l'arco di Cupido, per la migliore delle sue

    frecce dorate, per le candide colombe di Venere, per tutto ci che

    tiene avvinti i cuori degli amanti e fa fiorire l'amore, per l'amore che

    arse il cuore di Didone quando l'abbandon il traditore Enea, per

    tutti i voti infranti dagli uomini, ecco, io ti giuro che mi troverai

    domani notte nel bosco.

    LISANDRO Mantieni la tua promessa, amore. Guarda, arriva Elena.

    [Entra ELENA]

    ERMIA Elena! dove te ne vai Elena bella?

    ELENA Bella? Tu dici bella a me? Tu sei bella, per Demetrio che tama! O

    bellezza felice! I tuoi occhi sono come due stelle polari, e la dolce

    armonia delle tue labbra pi melodiosa del canto dellallodola per

    lorecchio del pastore, quando il frumento ancora verde e spuntano

    le gemme del biancospino. Le malattie sono contagiose; oh se lo

    fosse altrettanto la bellezza, prima di lasciarti vorrei essere contagiata

    dalla tua! Rapirei con il mio orecchio la tua voce, coi miei occhi il tuo

    sguardo, con la lingua la dolce melodia della tua fosse mio il

    mondo lo regalerei pur di essere te! Insegnami il modo in cui tu

    guardi, e con quale arte tu tieni in pugno il cuore del mio amore,

    Demetrio!

    ERMIA Gli faccio gli occhi truci e lui mi corre dietro!

    ELENA Oh se tanto potesse il mio sorriso!

    ERMIA Pi lo maledico pi mi giura amore!

    ELENA Oh se tanto potessero le mie preghiere!ERMIA Pi lodio e pi mi segue!

    ELENA Pi lamo e pi mi fugge!

    ERMIA Se pazzo di me non colpa mia!

    ELENA Tua no, ma della tua bellezza si! Oh prestamela ti prego, per unora

    soltanto

    ERMIA Questo ti sia di conforto: Demetrio non mi vedr mai pi. Lisandro

    ed io fuggiremo da qui.

    LISANDRO Questo Elena il nostro proposito: domani notte quando la luna

    specchia il suo volto dargento nel limpido cristallo del ruscello, io ed

    Ermia contiamo di uscire inosservati per le porte di Atene.

    ERMIA L nel bosco dove ci scambiavamo i segreti del cuore, adagiati su

    letti di primule, il mio Lisandro ed io ci incontreremo.

    [Esce ERMIA]

    LISANDRO Oh, mia Ermia, manterr la promessa! Elena, addio, che Demetrio ti

    possa amare come tu lo ami! [Esce LISANDRO]

    ELENA Oh, quanto una persona pu essere pi felice di unaltra! E pensare

    che in citt tutti pensano che sia bella almeno quanto lei. Ma a che

    serve? Demetrio non se ne accorge e ci che gli altri sanno lui non

    vuol sapere. Lui erra ne llammirare lo sguardo di Ermia e sbaglio io

    ad ammirare i suoi pregi. Amore trasforma in cose dignitose e belle

    anche le cose pi umili e prive di armonia. Lamore non guarda con

    gli occhi, ma col sentimento, ed per questo che Cupido viene

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    dipinto bendato. E come giocando, i monelli, si mancan di parola,

    cos il fanciullo Amore sempre uno spergiuro. Demetrio, prima di

    incontrare quello sguardo fatale mi copriva di dolcezze, giurava e

    spergiurava di esser solo mio, ma bastata una sola ardente occhiata

    di Ermia che quella grandine fitta di promesse si dissolta, svaporata

    nel nulla. Riveler a Demetrio la fuga della bella Ermia; e cosdomani notte egli la inseguir nel bosco; per questa informazione

    Demetrio mi ringrazier, e se poi seguir Ermia nel bosco non

    importa, il suo sguardo val bene un supplizio.

    Scena seconda Atene. La casa di Quince)

    [Entrano QUINCE, SNUG, BOTTOM, FLUTE, SNOUT, e STARVELING]

    QUINCE E tutta qui la compagnia? Ecco la lista dei nomi di coloro che in

    tutta la citt sono stati creduti adatti a recitare il nostro intermezzo,

    davanti al duca e alla duchessa, la sera delle nozze.

    BOTTOM Prima, mio buon Peter Quince, dicci di che tratta la commedia, poi

    leggici i nomi degli attori e poi vieni al punto.

    QUINCE La nostra commedia nientemeno che La pietosissima storia e la

    crudelissima morte di Piramo e Tisbe.

    BOTTOM Un gran bel lavoro, e proprio allegro. E adesso, Peter Quince, fai

    lappello degli attori seguendo lelenco. Signori, sedetevi.

    QUINCE Rispondete allappello. Nick Bottom, tessitore.

    BOTTOM Pronto, dimmi qual la mia parte e tira avanti.

    QUINCE Tu, Nick Bottom, farai Piramo.

    BOTTOM E chi questo Piramo, un amante o un tiranno?

    QUINCE Un amante che coraggiosamente si ammazza per amore.

    BOTTOM Ah! Bisogner dunque tirar fuori qualche lacrimetta al momento della

    vera rappresentazione. Se ci metto le lacrime io, il pubblico dovr

    badare agli occhi suoi: susciter temporali, mi strazier a pi non

    posso; ma io ho pi disposizione per fare il tiranno. Potrei recitare la

    parte di Ercole come pochi, o una parte da dilaniare una tigre, da far

    saltare in aria ogni cosa; in questo sarei sublime. Adesso chiama glialtri attori.

    QUINCE Francis Flute, aggiustamantici.

    FLUTE Peter, son qui!

    QUINCE Tu devi fare la parte di Tisbe.

    FLUTE E chi Tisbe? Un cavaliere errante?

    QUINCE E la dama che Piramo deve amare.

    FLUTE No, per carit, non mi far recitare una parte di donna! Mi sta

    crescendo la barba.

    QUINCE Non importa, la reciterai con una maschera e farai la voce pi piccina

    che potrai.

    BOTTOM Ma anchio potrei nascondermi il viso. Lasciami fare anche Tisbe:

    direi con una vocina terribilmente soave: Son Tisbina, son Tisbina.

    Ah, Piramo mio, mio dolce amante, son la tua cara Tisbe, la tua cara

    dama.

    QUINCE No, no, tu devi fare Piramo, e tu, Flute, farai Tisbe.

    BOTTOM E cos sia, avanti.

    QUINCE Robin Starveling, sarto.

    STARVEL. Eccomi, qui, Peter.

    QUINCE Robert Starveling, tu dovrai fare la parte della mamma di Tisbe. Tom

    Snout, calderaio.

    SNOUT Eccomi, Peter.

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    QUINCE Tu farai il padre di Piramo, io il padre di Tisbe. Snug il falegname la

    parte del leone. Mi pare che tutti ci abbiamola nostra parte.

    SNUG Di' un po, scritta la parte del leone? Ti prego, se cos, di darmela

    subito, perch sono un po lento di comprendonio.

    QUINCE La puoi improvvisare, basta ruggire.

    BOTTOM Fammela fare a me la parte del leone, ruggir che se la godranno tuttiun mondo. E al mio ruggito il duca dir: Ancora, fatelo ruggire

    ancora!

    QUINCE No, tu lo faresti in modo troppo feroce, spaventeresti la duchessa e

    le dame, e tutte si metterebbero a strillare. E con questo finiremmo

    tutti sulla forca.

    BOTTOM Vi garantisco, amici che manovrer la mia voce in modo da ruggire

    con la grazia di una colombina.

    QUINCE Tu non puoi far altro che Piramo. Perch Piramo bello, un bel

    ragazzo che non se vede! Bello, bello e raffinato. E allora non si

    scappa: dovrai far la parte di Piramo.

    BOTTOM Va bene.. mi ci metter.

    QUINCE Messeri, ecco le vostre parti. E vi scongiuro, vi imploro, bramo, di

    impararle a memoria per domani sera, e arrivederci al parco del duca,

    sotto la luna. L faremo le prove: perch se la riunione fosse in citt

    ci verrebbe dietro un mucchio di gente, e i nostri trucchi si

    saprebbero. Intanto butter giu un elenco delle cose necessario.

    Badate di non mancare.

    BOTTOM Ci saremo, e l allestiremo il nostro palco scemico. Studiate studiate

    studiate. Addio.

    QUINCE Ci troveremo alla quercia del duca.

    BOTTOM Basta cos. Chi manca un codardo.[Escono tutti.]

    ATTO SECONDO

    Scena prima Il bosco)

    [Entrano la FATA, da una parte, e PUCK, dall'altra.]

    PUCK Ehil, fatina! Dove te ne vai?

    FATA Zitto, spirito villano! Non vedi, sta giungendo Titania, la mia Regina,

    assieme ai suoi elfi.

    PUCK Bada che la regina stia alla larga da questo bosco stanotte: il mio Re,

    il potente Oberon, scoppia dalla rabbia perch Titania si presa

    come paggio un bel ragazzo, pensa, un principe indiano!, che il Re

    voleva come suo scudiero.

    FATA Se non m'ingannano la tua forma ed il tuo aspetto, tu sei quel

    birbante maligno e beffardo che ha nome Puck! Non sei tu che di

    notte nei villaggi spaventa le ragazze, impedisce alla birra di lievitare

    nelle botti, e manda fuori strada i pellegrini?

    PUCK Hai indovinato: sono io quel mattacchione, che va in giro di notte a

    fare il buffone: tengo allegro il mio Re quando imito il nitrito di una

    bella puledrina per ammattire i cavalli; a volte mi rannicchio sul

    fondo del boccale di una vecchia comare, e quando beve, le salto

    sulle labbra, e la birra le cola sul collo rugoso. La vecchia pettegola,

    mentre racconta le sue storie, mi scambia per uno sgabello, e io le

    scappo di sotto, e lei cade gridando "Povero il mio culo!". Tutta la

    compagnia si sgola dalle risate e giura di non avere mai visto niente di

    pi strano e divertente! Ma ora fatti da parte, fata, che arriva Oberon,

    il mio Re!

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    FATA Ed ora arriva anche la mia Regina: si incontreranno e si salvi chi

    pu! [Entra OBERON, Re delle Fate, da una porta, con il suo seguito, e

    TITANIA, con il suo seguito, dall'altra]

    OBERON Triste incontro al chiaro di luna, superba Titania.

    TITANIA Oh, il geloso Oberon! Fate, andiamo via, di costui ho rinnegato letto

    e compagnia!OBERON Fermati sgualdrina! Non sono io il tuo re?

    TITANIA E io dovrei essere la tua regina? Lo so che sei qui soltanto perch la

    tua diletta amante Ippolita deve andare in sposa al duca Teseo e tu

    vuoi elargire fortuna e gioia al loro talamo nuziale.

    OBERON Vergognati di alludere cos alla mia amicizia per Ippolita. Io conosco

    la tua passione per Teseo!

    TITANIA Queste sono fantasie di una mente gelosa. Dal principio dell'estate

    non ci siamo pi incontrati su una collina, o in una valle, dentro una

    foresta o su un prato, per danzare insieme al sibilo del vento, senzache tu turbassi i nostri giochi con queste tue liti. I venti cos, stanchi

    di zufolare invano, hanno per vendetta succhiato dal mare nebbie

    maligne che ora cadono sulla terra. Ora nessuna notte allietata dai

    nostri canti e cos la luna, arbitra delle maree, pallida nella sua collera,

    impregna l'aria di umori contagiosi. La primavera, l'estate, il fertile

    autunno e il burbero inverno cambiano le loro vesti consuete e ora

    attonito il mondo non riconosce pi le stagioni. E tutti questi mali

    nascono dai nostri conflitti.

    OBERON Sta a te, Titania, riconoscere le tue colpe. Perch devi contrastare il

    tuo sovrano? Che cosa ti chiedo io? Soltanto quel giovinetto che hai

    rapito per farne il tuo paggio.

    TITANIA Mettiti il cuore in pace. Non basta tutto il tuo regno a comprare quel

    ragazzo! Sua madre era mia devota e spesso la sera sedevamo insieme

    sulla spiaggia dorata, a guardare le navi dei mercanti prendere il mare.

    Quanto ridevamo ogni volta che il vento impregnava una vela come

    un grembo di sposa! E lei che gi portava in seno il mio paggetto,

    con infinita grazia imitava il rollio della nave. E cos veleggiava in

    terra ferma, sostando a raccogliere ora qua ora l qualche dono per

    me. Ma lei, mortale, mor dando alla luce quel bimbo. (e) Per amoredi lei voglio allevarlo e non separarmene pi.

    OBERON Quanto tempo intendi rimanere in questo bosco?

    TITANIA Fin dopo le nozze di Teseo. Se tu avrai la cortesia di danzare con noi,

    e assistere alle nostre feste seguimi. Altrimenti evita la mia presenza,

    ed io eviter i luoghi frequentati da te.

    OBERON Dammi quel fanciullo e io verr con te.

    TITANIA Nemmeno per tutto il tuo regno. Fate, andiamo!

    OBERON Va', corri alle tue danze! Non uscirai da questa selva, senza che io ti

    abbia castigata per lo sgarbo che mi hai fatto. Mio buon Puck,avvicinati.

    PUCK Eccomi, signore delle ombre!

    OBERON Ricordi quella volta che, dall'alto di uno scoglio, ascoltavo rapito la

    sirena portata sul dorso di un delfino esalare un canto cos dolce e

    armonioso che perfino il mare selvaggio sost placato in ascolto? E

    quante stelle, ricordi?, vedemmo balzare come impazzite dalle loro

    sfere per ascoltare la voce di quella sirena?

    PUCK S, s, ricordo!

    OBERON Proprio in quell'attimo vidi - e tu no, non potevi - volare tra la fredda

    luna e la terraCupido, armato d'arco, e puntarlo su una Vestale

    bella, seduta sul trono d'Occidente. Egli liber dallarco la sua freccia

    damore con tale impeto che parve volesse trafiggere con quella

    centinaia di migliaia di cuori. Ma io potei vedere come la freccia

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    ardente del giovinetto Cupido si spense nei casti raggi della luna, cos

    che l'imperiale sacerdotessa pot proseguire indisturbata, tutta

    assorta nei suoi casti pensieri, senza sentir risvegliarsi in lei alcun

    sentimento damore. E vidi anche dov'era caduta la freccia del dio.

    Era caduta sopra un fiorellino, che da bianco latte si tinse a un tratto,

    per quella ferita d'amore, di color sangue vivo. Le vergini lochiamano: "Fior del delirio" (lo chiamano). Versando un po' del suo

    succo su palpebre d'uomo o di donna chiuse dal sonno, lo far

    innamorare pazzamente della prima creatura vivente che veda. Va,

    Puck, trovami quel fiore e torna qui nello spazio di tempo che la

    balena impiega per percorrere un miglio a nuoto.

    PUCK In un quarto d'ora metter una cintura alla pancia del mondo.

    [PUCK esce]

    OBERON Stiller il succo di quel fiore sugli occhi di Titania addormentata,

    cosicch, al risveglio, si innamorer della prima creatura che vedrespero che sia la pi ripugnante di tutta la foresta! Ma chi viene? Mi

    far invisibile e star a guardare.

    [Entra DEMETRIO inseguito da ELENA]

    DEMETRIO No, no, no: io non ti amo, e perci non seguirmi. Dov' Lisandro?

    Dov' la bella Ermia? Non hai detto che sono fuggiti in questa selva,

    selvaggia come il mio furore? Vattene via di qui, e smetti di seguirmi!

    ELENA Tu mi attiri, cuore di calamita: rinunc ia al tuo potere d'attrarmi e io

    smetter di seguirti.

    DEMETRIO Ti lusingo? Ti dico dolci parole? O piuttosto non ti dico a chiare

    lettere che non ti amo e non ti amer mai?

    ELENA E proprio per questo che io ti amo di pi! Io sono come il tuo

    cagnolino. Pi mi batti, pi ti sono fedele. Trattami come un cane:

    tormentami, frustami, prendimi a calci: concedimi almeno di venire

    con te!

    DEMETRIO Elena, non istigarmi all'odio, ch solo al vederti mi sento male!

    ELENA E invece io, a non vederti muoio.

    DEMETRIO Elena, molto sconveniente, per una ragazza come te, ritrovarsi in

    un bosco, di notte, da sola, in balia di un uomo che non la amaoffrendo alle cattive intenzioni e all'occasione del luogo deserto il

    prezioso tesoro della tua verginit!

    ELENA E' la tua virt che mi protegge, e notte non mai quando ti guardo in

    volto, e non mi sento sola, se tutto il mio mondo qui con me.

    DEMETRIO Correr allora nel folto del bosco, e ti lascer in balia delle belve

    feroci!

    ELENA Nessuna belva ha il cuore pi feroce del tuo. Se scappi, allora vuol

    dire che il mondo va a rovescio: fugge forse il falco e lo insegue la

    colomba? la timida cerbiatta si avventa sulla tigre? cede il valore es'impone la vilt?

    DEMETRIO Lasciami andare, ti dico. Non voglio pi starti a sentire! Ma bada, se

    mi seguirai nel bosco, perderai vita ed onore! [DEMETRIO esce]

    ELENA Vergogna , vergogna Demetrio: i tuoi torti offendono l'intero mondo

    delle donne. Noisiamo nate per essere corteggiate, e voi uomini per

    corteggiare. Ti seguir, dovessi morire per mano di chi adoro.

    [ELENA esce]

    OBERON Va', ninfa gentile: prima di uscire dalla selva sar lu i ad inseguirti, e tu

    a fuggire! [PUCK entra]Hai trovato il fiore? Bravo! Ascolta: prendi un

    poco di questo succo e corri nel bosco: c' una bella dama respinta

    da un insensibile cavaliere. Versa sugli occhi di lui un po' di quel

    succo e fa' che al risveglio si trovi davanti la dama. Va' dunque: io me

    ne andr verso quella proda coperta di timo, primule e viole, dove

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    Titania va a riposare cullata dal profumo dei fiori. Le bagner la

    palpebre e sar fatta la magia!

    PUCK Sire, non temete, far quel che volete! [OBERON e PUCK escono ]

    Scena seconda Un altro punto de l bosco)

    [Entrano TITANIA, regina delle Fate, ed il suo seguito: le Fate cantano la ninna-nanna per

    Titania, che si addormenta. Mentre dorme, entra OBERON, che le versa il succo del fiore sulle

    palpebre.] [Entrano LISANDRO ed ERMIA.]

    LISANDRO Amore mio, questo lungo vagare nel bosco ti ha sfinita e io, se

    devo essere sincero, mi sono perso. Fermiamoci qui, se ti piace, e

    aspettiamo il conforto dell'alba.

    ERMIA E sia, Lisandro io riposer su questa soffice macchia d'erba

    cerca un giaciglio anche per te. [LISANDRO dopo un attimo di

    riflessione e aver dato uno sguardo in giro le si corica accanto] Oh no! Ti

    prego, amor mio, se davvero m'ami stenditi un po' pi in l! Non cos

    vicino!

    LISANDRO Due cuori annodati da una promessa / sono un cuore solo, solo. /

    Due petti uniti da un'unica fede / sono un petto solo / sono un

    petto solo. / Dunque: / eterna fede, / un solo cuore. / un solo petto

    / un solo letto! / Fammi restare accanto a te, / non pensare male /

    sol per riposare. / Lo giuro, lo giuro! / Fammi sognare accanto a te,

    / mano nella mano / conterem le stelle / nel cielo, nel cielo!

    ERMIA Lisandro mio, ti prego, stammi lontano: sia maledetta la mia virt, se

    ho dubitato di te un solo istante, ma tra un giovane ed una fanciulla

    per bene s'ha da tenere distanza. Buona notte, dolce amico: non si

    guasti il tuo amore finch avrai vita e respiro.

    LISANDRO E che io muoia prima di tradire un tuo desiderio! Ecco dunque il mio

    letto. Buon riposo[entra PUCK]

    PUCK Per il bosco sono andato, n Ateniesi ho pur trovato, sopra cui

    provar se il fiore, ben ver che desta amore. Tutto tace! Chi

    sappressa? Certo quei che tiene a sdegno della dama il dolce

    pegno: e la dama qui riposa, n osa starsi accanto a chi lei disprezzatanto. [PUCK spreme il succo del fiore sugli occhi di LISANDRO]Sui tuoi

    occhi, gran villano, verso il filtro sovrumano. Ti ridesti, e meraviglia!

    Dorme Amor tra le tue ciglia [PUCK esce] [Entrano correndo

    DEMETRIO ed ELENA]

    ELENA Fermati Demetrio caro, uccidimi se vuoi, ma fermati!

    DEMETRIO Tu sei un'ombra, un incubo, via da me, v ia! [DEMETRIO esce]

    ELENA Ho perso il fiato in questa corsa folle Oh, beata Ermia per quei

    tuoi occhi d'incanto! Che cosa li avr fatti cos belli? Non certo le

    lacrime, ch molto di pi piangono i miei No, che sono brutta,brutta come un orso, brutta da spaventare anche le bestie feroci e

    allora, che meraviglia c' se mi fugge Demetrio? Ma, chi l?

    Lisandro steso a terra! Svegliati, gentile Lisandro, svegliati.

    LISANDRO Elena? Elena! Per il tuo amore passerei anche attraverso il fuoco

    oh, Elena di cristallo, attraverso il tuo petto posso leggere nel tuo

    cuore. Dov' Demetrio, il vile, l'ingrato Demetrio?

    ELENA Non dir cos, Lisandro! E' vero, lui ama Ermia, ma invano, perch

    Ermia ama te! Non ti basta per essere felice?

    LISANDRO Felice? Io felice? Felice io con Ermia? Ma io mi pento di ogni istante

    trascorso con lei: no, non amo Ermia, amo te, dolce Elena! Pazzo chi

    non cambierebbe una cornacchia con una colombella!

    ELENA Ah, essere venuta al mondo per subire burle cos crudeliNon ti

    basta che io non possa neanche sperare una tenera occhiata dallo

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

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    sguardo di Demetrio, anche tu ora schernisci le mie scarse grazie, e

    mi corteggi per scherzo maligno! Addio: in verit mi aspettavo da

    voi, signore, maggiore cortesia. E triste che una donna, respinta da

    un uomo, venga poi, per questo, umiliata da un altro! [ELENA esce]

    LISANDRO Non si accorta di Ermia: meglio! Dormi, cara Ermia, dormiChi

    mangia troppi dolci, poi fa indigestione e cos di te ho la nausea,Ermia! Elena bella, sar il tuo cavaliere! [LISANDRO esce]

    ERMIA [si risveglia] Aiuto, mio Lisandro! Un serpente! Strappalo dal mio

    petto! Aiuto! Ohim, che sogno orribile ancora tremo. Un

    serpente mi scivolava sul seno per mordermi il cuore, io ti chiedevo

    aiuto, ma tu stavi immobile e ridevi. Lisandro Lisandro! Non c'

    pi Lisandro! Ahim, dove sei andato? Parla, ti pregodevo

    ritrovarti subito o te o la morte! [ERMIA esce. In scena rimane

    TITANIA addormentata]

    ATTO TERZO

    Scena prima Il bosco)

    [TITANIA giace ancora addormentata; entrano QUINCE, BOTTOM, SNUG, FLUTE,

    SNOUT, e STARVELING]

    BOTTOM Ci siamo tutti?

    QUINCE Precisi precisi! Ed ecco un posto come Dio comanda per le nostre

    prove: questa verde aiola ci far da palcoscenico e questo cespuglio

    di biancospino da spogliatoio, e reciteremo come fossimo gi davanti

    al duca.

    BOTTOM Peter Quince!

    QUINCE Che hai da dirmi, bello mio?

    BOTTOM In questa commedia di Piramo e Tisbe ci sono cose che la gente nonpotr digerire. Una, Piramo deve tirar fuori tanto di spada per

    uccidersi; e questo alle signore non andr mica tanto a genio. Tu che

    ne dici?

    QUINCE Vero! sar un bel rischio.

    STARVELING Io dico che per me bisogna rinunciare allammazzamento.

    BOTTOM Ma neanche per sogno: io ho una trovata che sistemer tutto.

    Scrivetemi un prologo dove si dice che non faremo male a

    nessuno con le nostre spade e che Piramo non sammazzer mica sul

    serio, e per rassicurare il pubblico ancora di pi, che io, Piramo, non

    sono mica Piramo, ma Bottom il tessitore: e nessuno ci avr pi

    paura.

    QUINCE Va bene, faremo il prologo, e te lo scriveremo con versi di otto

    sillabe e di sei.

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    BOTTOM Abbonda, facciamo tutti di otto

    SNOUT E le dame non avranno poi paura del leone?

    STARVELING Credo proprio di s.

    BOTTOM Soci, pensiamoci su bene. Portare, Dio ce ne scampi e liberi, un leone

    in mezzo alle signore la cosa pi terribile del mondo; pensiamoci su

    bene, neh!SNOUT E allora un altro prologo spiegher che non un leone vero.

    BOTTOM No, tu devi dire anche il nome di chi lo fa il leone, e lasciarci vedere

    mezza faccia dalla criniera. E lui deve dire pi o meno cos:

    "Signore", anzi "Signore belle, vi vorrei pregare", oppure "vi vorrei

    chiedere", oppure "vorrei supplicarvi di non avere mica paura, di non

    tremare. Se credete che io sarei un leone vero, allora finirei

    ammazzato. Ma non sono un leone, no! Sono un uomo preciso a

    voi" e qui farci dire il nome di chi fa il leone, che Snug, lo

    stipettaio.QUINCE Giustissimofaremo cos. Ma ci sono ancora due robe da mettere a

    posto: una di portare il chiaro di luna in camera, perch, lo sapete, i

    due morosi si devono incontrare al chiar di luna.

    SNOUT E ci sar la luna la sera che noi facciamo il dramma?

    QUINCE [cerca su un calendario]Spetta che guardos ci sar luna.

    BOTTOM Allora dobbiamo lasciare aperta unanta della finestra, cos la luce

    della luna vien dentro da sola.

    QUINCE Certo, oppure facciamo venir dentro uno con un lume in mano, a

    dire che viene a sfigurare il Chiaro di Luna. Poi c unaltra roba:

    dobbiamo avere anche un muro, perch Piramo e Tisbe, cos conta la

    storia, se la contavano su attraverso la crepa del muro.

    SNOUT Un muro non ce lo possiamo mica portare a spalle. Ti sembra o chi,

    Bottom?

    BOTTOM Spettate: uno di noi fa il muro, no, ci mettiamo su un po di calce, un

    po di malta, cos si vede che il muro, no, e ci facciamo tenere le

    dita aperte, e noi parliamo attraverso la crepa.

    QUINCE Si pu fare cos. Venite, sedetevi gi e incominciate a provare le

    vostre parti. Piramo, comincia tu: quando hai finito di dir su la tua

    battuta, entra nel boscoe cos tutti gli altri, come c scritto nelcopione. [PUCK appare dietro la quercia]

    PUCK E chi sono questi zoticoni che stanno qui a sbraitare attorno alla

    culla della nostra Regina? Ah, preparano una commedia,

    nientemeno Potrei far lo spettatore, e, se serve, anche lattore!

    QUINCE Parla, Piramo, vieni in qua.

    BOTTOM Tisbe Tisbina, oh che perfumo dagli odiosi fiori

    QUINCE [suggerisce] No "odiosi", "odorosi", bestia!

    BOTTOM o dorosi fiori, cos come il fiato tuo, Tisbina cara. Ma che odo? Una voce che si

    spande. Spettami qui perch / in un minuto sar da te.

    [BOTTOM entra nel boschetto]

    PUCK Un Piramo come questo non sera mai veduto (e mai si vedr!).

    [PUCK segue BOTTOM]

    FLUTE Tocca a me?

    QUINCE Ma certo, osteria, lui andato solo a sentire un rumore che ha

    sentito, e torna qui subito.

    FLUTE Oh Piramo, bianco pi di un giglio bianco, splendente come una rosa rosa,

    amico fedele come un cavallo che mai stanco; o Piramo, ci incontreremo

    domani sulla tomba di Ninnolo.

    QUINCE Ma no, socio, "alla tomba di Nino". Ma non lo devi mica dire

    adesso: la devi dire quando rispondi a Piramo non vedi che la stai

    contando su tutta di fila? Piramo, entra quando lui dice " mai

    stanco".

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

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    FLUTE amico fedele come un cavallo che mai stanco

    [Entra BOTTOM con una testa dasino sul collo, seguito da PUCK]

    BOTTOM Se io fossi cos, sarei tuo, bela Tisbina.

    QUINCE Ah, che mostro! Che orrore! Siamo stregati! Scappiamo, scappiamo,

    aiuto! [Escono tutti tranne BOTTOM e PUCK]

    BOTTOM Perch scappate? Che scherzi del cavolo, per farmi schiantare.[Torna SNUG]

    SNUG Bottom, non ti riconosco pi! Cos che hai l sulla testa?

    BOTTOM Cosho? (Cosa vuoi che abbia?) La testa di somaro che hai tu!

    [SNUG scompare; torna QUINCE]

    QUINCE Il Signore ti guardi, Bottom ti sei trasformato

    [QUINCE si volta e scappa]

    BOTTOM Ah, adesso s che ho capito, mi vogliono far passare per un somaro:

    ma io non mi muovo mica, ah no, possono fare quello che hanno

    voglia, ma io non mi muovo, ah no, anzi io me la canto, di tanto chenon ho paura [canta o raglia e sveglia TITANIA]

    TITANIA Che angelo mi sveglia dal mio letto di fiori?

    BOTTOM Osteria!

    TITANIA Ti prego, gentile mortale, canta ancora! il mio orecchio s

    innamorato della tua voce, come il mio occhio s invaghito del tuo

    aspetto, e tanto il potere delle tue doti che tho appena veduto e gi

    devo dirti, anzi giurarti, che tamo.

    BOTTOM Signora, la vadi un pochino pi piano. Certo, la testa e il cuore al

    giorno doggi non vanno tanto daccordo.

    TITANIA Sei saggio almeno quanto sei bello!

    BOTTOM Troppo buona, signora. Vorrei essere saggio abbastanza per uscire

    fuori da questo bosco.

    TITANIA Non desiderare di uscire da questo bosco. Qui devi

    rimanere, che tu lo voglia o no. io sono uno spirito potente,

    e lestate rende ancora pi forte il mio potere. Ed io ti amo.

    Vieni con me, ti far servire dalle mie fate, che per te

    cercheranno gioielli nel fondo del mare e canteranno

    mentre tu dormirai su letti di fiori. Fior-di-Pisello!Ragnatelo! Falena! Seme di Senape! [entrano le quattro FATE]

    FIOR DI PISELLO Eccomi!

    RAGNATELO Anchio.

    FALENA Anchio.

    SEME DI SENAPE Anchio.

    TUTTE Dove si va?

    TITANIA Siate cortesi con questo gentiluomo. Precedetelo sulla via

    saltellando, nutritelo di lamponi, di fichi, di uva e more di

    gelso. Rubate alle api favi di miele e cera per farne candeleda accendere in suo onore. Strappate alle farfalle ali

    variopinte e fatene ventagli per soffiar via i raggi della luna

    dai suoi occhi assonnati. Inchinatevi davanti a lui, fate, e

    rendetegli omaggio!

    FIOR DI PISELLO Salve, mortale!

    RAGNATELO Salve!

    FALENA Salve!

    SEME DI SENAPE Salve!

    BOTTOM Belle signorine, com che vi chiamate?

    RAGNATELO Ragnatelo.

    BOTTOM Ah, e voi, signorina?

    FIORDIPISELLO Fior di pisello.

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

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    BOTTOM E allora saluti da parte mia alla signora Buccia, vostra

    madre, e al signor Baccello, vostro padre. E il vostro nome,

    signorina?

    SEME DI SENAPE Seme di senape.

    TITANIA Dunque, fate, mettetevi al suo servizio e accompagnatelo

    alla mia dimora: ammutolite la sua lingua e accompagnateloin silenzio. [Escono TUTTI]

    Scena seconda Il bosco)

    [Entra OBERON]

    OBERON Mi piacerebbe sapere se Titania desta. E chi per primo le apparve al

    suo risveglio, per cui adesso delira damor folle. [Entra PUCK] Ecco

    il mio messaggero. Ebbene, pazzo di uno spirito! Qual ilprogramma dei festeggiamenti per stanotte in questo bosco?

    PUCK Ah, la mia padrona si innamorata dun mostro! Mentre era nellora

    del sonno profondo, nel luogo a lei consacrato, un branco di

    straccioni - di rozzi artigiani - che sudan per un tozzo di pane nelle

    botteghe dAtene, serano riuniti a far le prove dun dramma da

    dedicare al duca Teseo nel d delle nozze. Il pi balordo zuccone di

    quella banda di buoni a nulla, che faceva la parte di Piramo nel

    dramma, uscito di scena e si infilato nel bosco. Allora io prendo

    la palla al balzo e glinfilo sulla zucca una testa dasino. Ma quando i

    compagni lo hanno visto, nel momento stesso in cui se lo sono

    squadrato, se la sono data a gambe e Titania, ridestata, di un

    somaro si innamorata.

    OBERON La cosa riuscita meglio di quanto pensassi! Ma tu hai poi stregato le

    palpebre del giovane ateniese col filtro damore, come io ti ho

    comandato?

    PUCK Lho trovato addormentato a fianco della bella ateniese e al risveglio

    di certo avr visto lei. [Entrano DEMETRIO ed ERMIA]

    OBERON Nasconditi! lui... luomo dAtene.PUCK La dama lei. Ma non lui luomo!

    DEMETRIO Ma perch respingi chi ti ama?

    ERMIA Ora ti rimprovero soltanto, ma dovrei trattarti molto peggio! Hai

    ucciso Lisandro mentre dormiva, e allora trucida anche me!

    Mavrebbe mai abbandonata, cos, in pieno sonno? No, non pu

    essere altro che tu lhai assassinato! E dellassassino hai proprio il

    volto - sinistro e tetro!

    DEMETRIO Piuttosto ho il volto dellassassinato, trafitto dalla tua crudelt, e tu,

    che sei la vera assassina, splendi come la stella Venere nel cielo!ERMIA Che centra questo col mio Lisandro? Dov ora? Oh buon

    Demetrio, me lo ridarai?

    DEMETRIO Darei piuttosto la sua carcassa ai cani!

    ERMIA Ma vattene cagnaccio, tu cagnaccio randagio! Mi fai perder la

    pazienza - a me, che son ragazza mite ed educata. Confessa dunque!

    Lhai proprio trucidato? Dora innanzi non sarai pi degno di esser

    chiamato uomo!

    DEMETRIO Sprechi il tuo fiato per un malinteso! Non mi son mai macchiato del

    sangue di Lisandro. E, per quel che ne so, Lisandro non morto.

    ERMIA E allora, ti prego, dimmi che sta bene.

    DEMETRIO E se lo dicessi, che mi daresti in cambio?

    ERMIA Il privilegio di non vedermi pi. E ora dalla tua odiosa presenza me

    ne vado. Stammi lontano - chegli sia vivo o morto! [ERMIA esce]

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

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    DEMETRIO A che cosa serve inseguirla mentre fuori di s? Meglio fermarsi qui

    a meditare [DEMETRIO si distende e si addormenta; OBERON e PUCK

    si fanno avanti]

    OBERON Ma cosa hai fatto? Hai commesso un grosso errore: hai stillato il

    filtro damore sulle ciglia dun innamorato fedele! Con questo tuo

    sbaglio un amore vero si certo tramutato in falso.PUCK Dunque cos vuole il destino: per un sol uomo che osserva un

    milione daltri uomini tradisce.

    OBERON Va, corri per il bosco, pi veloce del vento, e vedi di trovare Elena

    dAtene. Cerca di portarla qui con qualche sortilegio. Penso io a

    incantar gli occhi di lui per quando la vedr.

    PUCK Vado, vado, guardate come vado! [PUCK esce]

    [OBERON spreme il succo sulle palpebre di Demetrio; entra PUCK]

    PUCK Ad ununica fanciulla ora in due faran la corte. Questo s ch un

    bello spasso! Delle cose vado matto quando vanno alla rovescia![entrano LISANDRO ed ELENA]

    LISANDRO Ma perch ti ostini a pensare che io ti corteggi per burla! Vedi come

    piango mentre ti giuro amore!

    ELENA Questi tuoi voti sono per Ermia. Vuoi forse rinnegare la fede che le

    hai giurato? I tuoi voti giurati a lei e quelli giurati a me non valgono

    un bel nulla.

    LISANDRO Non avevo giudizio quando le giuravo amore.

    ELENA E neppur ce lhai ora a ripudiarla.

    LISANDRO Demetrio lama, e non ti ama pi.

    DEMETRIO (destandosi) O Elena, mia dea, mia ninfa, perfetta, divina! A cosa

    potrei mai paragonare i tuoi occhi? Il cristallo fango al confronto. E

    quelle tue labbra, ciliegie da baciare

    ELENA Vedo che tutti vi siete messi contro di me solo per vostro piacere. Se

    aveste un po di garbo, se aveste imparato un po di cortesia, ora non

    mi maltrattereste cos. Siete rivali, voi due, nellamore per Ermia, e

    siete ancor rivali nel farvi beffe di me. Proprio una bella prodezza

    insultare in tal maniera una ragazza e metterla a cos dura prova solo

    per divertirsi.LISANDRO Demetrio, il tuo comportamento crudele. E lo perch ami Ermia.

    E sai che io lo so. Ecco, ti cedo la mia parte del mio amore per

    Ermia. E tu lamore per Elena lascialo tutto a me.

    DEMETRIO Ma, Lisandro, prenditela pure la tua Ermia! Se un tempo io lho

    amata, ora non lamo pi.

    LISANDRO Elena, ascolta. Le cose non stanno cos!

    DEMETRIO Non calunniare una fede che non conosci! E bada cosa rischi.

    Potresti pagar la calunnia molto cara. Ma, guarda, eccolo qua, il tuo

    amore. [Entra Ermia]

    ERMIA La buia notte priva di potere gli occhi, ma le orecchie diventano pi

    fini. Lisandro mio, il suono della tua voce mi ha guidato fino a te.

    Come hai potuto, villano, lasciarmi cos sola?

    LISANDRO Potevo forse non farlo quando lamor a spingermi?

    ERMIA E quale amore avrebbe potuto spinger Lisandro lontano da me?

    LISANDRO Lamore mio, che non mi d tregua... Elena bella. Ma perch mi

    cerchi? Non potresti capire, ormai, chio tho abbandonata perch ti

    detesto?

    ERMIA Ah, tu non dici ci che pensi. No, non pu esser vero!

    ELENA Ecco, fa parte anche lei della congiura! Tutte tre si sono uniti a

    preparar la beffa a mio danno. Amica ingrata! Hai tramato, hai

    congiurato con loro, per torturarmi con una ignobile beffa? Tutti i

    segreti che ci siamo scambiate tutte le ore che abbiamo passato

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

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    insieme ed ora vuoi spaccare la nostra amicizia, unendoti a due

    uomini per farti beffa di me? Questo non degno di unamica.

    ERMIA I tuoi discorsi mi riempiono di meraviglia. Io non mi burlo davvero

    di te, ma sembra invece che sia tu a burlarti di me.

    ELENA Non hai tu istigato Lisandro a corteggiarmi e a lodare per burla i miei

    occhi? Non hai forse tu indotto Demetrio, laltro tuo spasimante -che un attimo fa mi respingeva - a chiamarmi dea, ninfa, rara belt?

    Perch mai Demetrio dovrebbe dire tutto questo a colei che detesta,

    e perch mai Lisandro rinnega lamore che ti portava, per offrirlo a

    me, se non dietro tua istigazione?.

    ERMIA Ma cosa stai dicendo? Non riesco a capire.

    ELENA E allora continua, continua pure cos! Fingi dessere afflitta! E fammi

    le boccacce appena volto le spalle. Strizzatevi locchio, voi due.

    Continuate questo bello scherzo. Se riuscirete a tirarlo bene in lungo,

    passer alla storia. Se provaste piet, e aveste un po di garbo, o dibuone maniere, non vi prendereste cos gioco di me. Ma addio. Forse

    in questo ho una parte di colpa.

    LISANDRO Ma cara Elena, rimani. Accetta le mie scuse. Arnor mio, vita mia,

    anima mia, Elena bella!

    ELENA Ma bene!

    ERMIA Tesoro mio, non beffeggiarla cos.

    DEMETRIO Non ti ci provare

    LISANDRO Elena, io tamo. Te lo giuro sulla mia vita.

    DEMETRIO E io affermo che tamo pi di quanto costui ti possa amare.

    LISANDRO Se questo che sostieni, vieni con me a dimostrarlo.

    DEMETRIO Presto, su!

    ERMIA Lisandro, ma che vuol dir tutto questo?

    LISANDRO Vattene, Mostro!

    DEMETRIO No, no, costui finge dagitarsi tanto... [Rivolto a LISANDRO]Sbuffa

    pure e infuria come se volessi seguirmi! Ma non lo fare! Va, altro

    non sei che uno smidollato!

    LISANDRO Toglimi le mani di dosso, pulce, piattola, sanguisuga!

    ERMIA Ma perch sei diventato tanto rude? Che cambiamento questo,

    amore mio?LISANDRO Amore tuo? Vattene via, impiastro velenoso!

    ERMIA Lisandro, stai scherzando?

    ELENA Certo che scherza! E anche tu!

    LISANDRO Demetrio, io manterr la parola che tho dato!

    DEMETRIO Vorrei che quella tua parola fosse un contratto scritto, visto che una

    fanciulla basta a trattenerti. Della tua parola io non mi fido!

    LISANDRO Insomma, cosa vuoi? Che la bastoni? Che lammazzi? E vero che la

    odio, ma pur sempre una donna: non potrei farle del male.

    ERMIA Mi odi? Ma non esiste male pi grande per me! Che dici amormio? non sono forse Ermia? Tu non sei Lisandro? Io sono

    bella come ieri e tu mi amavi perch mi hai lasciata sola?

    LISANDRO Te Io giuro, s... sulla mia vita! E mi auguravo di non vederti pi. E

    quindi abbandona ogni speranza: sta pur certa che non c nulla di

    pi vero se non che io ti detesto e che amo invece Elena.

    ERMIA Serpente odioso, vipera, ladra malvagia, venuta di notte a rubarmi il

    cuore del mio innamorato!

    ELENA Ma bene, bene! Non hai nemmeno unombra di pudore, una

    parvenza di ritegno, vuoi proprio strappare alla mia lingua gentile

    parole sgarbate? Ma vattene via, nanerottola!

    ERMIA "Nanerottola"! [tra s] Nanerottola a me? Adesso ho capito tutto: gli

    ha fatto notare di essere pi alta di me ha fatto leva sullaltezza per

    portarmelo via, e adesso si vanta denigrando me della sua statura

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

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    slanciata! [rivolta ad ELENA] Sei salita cos nella sua stima per

    qualche centimetro pi di me! Nanerottola? Dimmelo ancora,

    perticona vestita a festa, e ti dimostrer che sono alta quanto basta

    per arrivare con queste unghie ai tuoi occhi!

    [si avventa su ELENA che fugge terrorizzata, LISANDRO e

    DEMETRIO trattengono ERMIA]ELENA Aiuto! Signori, aiuto! Sono una donna, non so difendermi anche se

    pi piccola di me!

    ERMIA Pi "piccola"!? Ancora!

    ELENA Scusa! Ermia, io ti ho sempre voluto bene, torti non te ne ho fatti

    mai, ho solo detto a Demetrio della tua fuga nel bosco, sono stata

    sciocca, lo so, ma era solo un pretesto per ingraziarmelo un po .e

    in cambio lui mi ha minacciato e maltrattato in tutti i modi ora

    non chiedo che di andarmene in pace, sola con il mio dolore

    ERMIA E allora vattene via di qui! Forse qualcuno ti trattiene?ELENA S, un cuore sciocco che lascio dietro a me

    ERMIA Che cosa? Lo lasci a Lisandro?

    ELENA No, a Demetrio!

    LISANDRO Elena, non temere. Ella non ti far alcun male.

    DEMETRIO Ah, questo no! Anche se voi, messere, prenderete la sua parte.

    ELENA State attenti, anche a scuola era cos: una piccola peste!

    ERMIA E di con quel "piccola"! Con quel "bassa" e "piccola"! E voi perch

    le permettete dinsultarmi cos? Lasciate che lacchiappi!

    LISANDRO Sparisci, nanerottola!

    DEMETRIO Non ti accanire su di lei, inutile, tanto Elena non lavrai mai!

    LISANDRO Seguimi se hai il coraggio, e lo vedremo!

    DEMETRIO Seguirti? Io ti precedo! [Escono LISANDRO e Demetrio]

    ERMIA E tutto per colpa vostra, signora mia bella. E non cercate di

    scappare.

    ELENA Non mi fido di voi, signora voi avete lunghe unghie, ma io ho

    lunghe gambe addio! [ELENA esce]

    ERMIA Sono sbalordita. Non so pi cosa dire!

    [ERMIA esce; entrano OBERON e PUCK]OBERON Tutto questo per colpa tua! E sempre ti sbagli - o forse, briccone, tu

    lo fai apposta!

    PUCK Credetemi, Re delle ombre, fu solo per errore. Non mi avete detto

    forse che avrei potuto riconoscere il giovane dai suoi abiti ateniesi?

    OBERON Puck! Rimetti subito le cose a posto, ottenebra la notte, conduci quei

    furibondi rivali lontani luno dallaltro, finch un sonno di piombo

    non pesi sui loro occhi. Poi spremi il succo del fiore sulle palpebre di

    Lisandro, cosicch quando si sveglieranno tutto questo scherzo parr

    loro solo un sogno; io far lo stesso con la mia dolce Titania, ed essasar liberata dallincantesimo.

    PUCK S, signore delle tenebre, prima che il sole sorga tutto avverr

    secondo il vostro volere. [Buio, entra PUCK con una lanterna e illumina

    progressivamente i quattro punti del palco in cui gli amanti stanno dormendo]

    PUCK Ti sia culla terra brull a, / i tuoi occhi fa che io tocchi / perch amore

    ne trabocchi (PUCK distilla il fiore sugli occhi di LISANDRO) Non

    appena ti risvegli / gran diletto per te sia / la tua donna di una volta

    / la sua dolce compagnia.

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

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    ATTO QUARTO

    Scena prima Il bosco)

    [LISANDRO, DEMETRIO, ELENA ed ERMIA sono ancora addormentati. Entrano

    TITANIA, regina delle Fate, e BOTTOM, FIOR-DI-PISELLO, RAGNATELO,FALENA, SEME DI SENAPE, ed altre fate. OBERON, non visto, dietro di loro]

    TITANIA Vieni, siediti su questo letto di fiori, ch voglio accarezzare le tue

    morbide gote, e coronar di rose questo tuo capo cos ben pettinato,

    e baciare le tue orecchie tanto grandi e belle, tenera gioia mia.

    BOTTOM Devo proprio andare dal barbiere, signora, perch mi sembra di

    avere un gran pelame sulla faccia, e io sono un somaro tanto delicato,

    che, appena il pelo mi fa solletico, devo grattarmi.

    TITANIA Dimmi, vuoi sentire un po di musica, dolce amor mio?BOTTOM S, ho un discreto orecchio in fatto di musica (abbozza una delle sue

    canzoni ragliate)

    TITANIA oppure, amor mio, dimmi che cosa vuoi mangiare.

    BOTTOM A contargliela giusta, signora, avrei voglia di una braca di erba fresca,

    o magari anche un po di avena secca. Ma, se ci penso bene, mi

    sembra che meglio di tutto una manciata di fieno, il buon fieno, il

    dolce fieno profumato [sbadiglia].Non so com, mi vien addosso

    una certa esposizione al sonno.

    TITANIA Dormi, ed io ti terr stretto tra le mie braccia. Cos il caprifoglio si

    avvolge teneramente alla quercia, cos ledera inanella le legnose dita

    dellolmo. Oh come ti amo! Oh quanto mi piaci! [si addormentano; entra

    PUCK]

    OBERON (facendosi avanti) Benvenuto, guarda un po che spettacolo delirante!

    Comincio ad aver piet della follia di Titania. La vedi quanto smania

    per questo zoticone dalle orecchie pelose? Adesso che lho

    schernita a mio piacere, mio caro Puck, toglierai questo incantesimo

    dal capo di questo bifolco: quando si risveglier con tutti gli altri far

    ritorno ad Atene e non penser alle vicende di questa notte se noncome ad un brutto sogno. Ma prima voglio liberare la mia regina: mia

    dolce Titania, destati.

    TITANIA Oh, Oberon! Che strane visioni ho avuto, mi pareva di essermi

    innamorata di un asino!

    OBERON Eccolo l il tuo amore!

    TITANIA Ma come potuto accadere una cosa simile? Oh, come i miei occhi

    hanno orrore del suo volto!

    OBERON Ora un po di silenzio. Puck fa sparire quella testa! E tu, Titania,

    invoca musica.TITANIA E musica sia, di quella musica che richiami lincantesimo del sonno.

    (musica)

    PUCK (a Bottom addormentato)E quando ti risveglierai continua a guardar il

    mondo con i tuoi occhi di balordo!

    OBERON Vieni mia regina, danziamo. Domani augureremo ogni prosperit al

    duca Teseo per le sue nozze. Voliamo, regina, sul mondo, pi veloci

    di un raggio di luna. [escono TITANIA, OBERON, PUCK. Fuori campo

    si sentono suoni di corno e latrato di cani: entrano TESEO, IPPOLITA,

    EGEO e il seguito]

    TESEO Magnifica giornata, lideale per una battuta di caccia. Mazitti! Che

    ninfe son queste?

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

    17/20

    17

    EGEO Mio signore, quella che giace qui addormentata mia figlia, questo

    Lisandro, questaltro Demetrio e questa Elena. Non riesco

    davvero a capire come si trovino tutti insieme in questo luogo.

    TESEO Avendo udito le nostre intenzioni son venuti qui per onorare le

    nostre solenni cerimonie. Ma dimmi, Egeo, non questo il giorno in

    cui Ermia avrebbe dovuto render nota la sua scelta?EGEO Lo , mio signore.

    TESEO Ordinate ai cacciatori di svegliarli con i loro corni [corni e grida.

    DEMETRIO, LISANDRO, ERMIA ed ELENA si svegliano]

    LISANDRO Perdonate, mio signore[si inginocchiano tutti gli amanti]

    TESEO Vi prego, alzatevi, so che voi siete rivali e nemici e com che ora

    dormite a fianco luno dellaltro?

    LISANDRO Mio signore, son confuso, giuro di non saper proprio come io sia

    capitato qui. A quanto credo son venuto qui con Ermia, con

    lintenzione di allontanarci da AteneEGEO Basta cos! Mio signore, questo sufficiente perch io invochi la

    legge! Avrebbero voluto defraudare me del mio consenso e Demetrio

    della sua sposa!

    DEMETRIO Sire, fu Elena ad informarmi del loro progetto, ed io furibondo son

    venuto qui per inseguirli.ed Elena, invaghita di me, mi ha

    inseguito. Ma, non so per quale incanto, il mio amore si disciolto

    come neve al sole. Il mio amore solo per Elena e le sar sempre

    fedele.

    TESEO Egeo, della tua volont non terr conto, e nel tempio al nostro

    fianco queste coppie si stringeranno in matrimonio. Venite con noi

    tutti ad Atene e sar festa solenne [escono tutti tranne BOTTOM che si

    risveglia]

    BOTTOM Quando viene la mia battuta chiamatemi e io rispondo Oh

    [sbadiglia e si guarda attorno] Peter Quince, Flute, Snug, Starveling!

    Osteria! Sono scappati tutti, e mi hanno lasciato qui a dormire! Ho

    avuto una visione! Ho fatto un sogno che nessuna mente buona

    a spiegare. Mi sembrava di essere no davvero, non c mica

    qualcuno capace di dir quel che mi sembrava! Dunque: mi sembravadi essere mi sembrava di avere ma ci farei la figura dello stupido

    se tenterei di dire quel che mi sembrava di avere! Ma, adesso che mi

    ricordo, devo scappare altrimenti faccio tardi per la recita davanti al

    duca! [esce]

    Scena seconda La casa di Quince)

    [Entrano QUINCE, FLUTE, SNOUT e STARVELING]

    QUINCE Soci, avete mandato mica qualcuno a vedere se Bottom si trova? E

    tornato a casa?

    STARVELING Macch, non sappiamo niente. Ah, non c dubbio: lo hanno portato

    via!

    FLUTE Se non viene, possiamo dire ciao alla recita! Come si fa a tirarla

    avanti?

    QUINCE Ah no, impossibile! E chi lo trova un altro, ad Atene, buono a far

    Piramo come lui?

    FLUTE Eh no! Di tutti gli artigiani dAtene quello che ci ha pi mente!

    QUINCE Gi! E poi anche il pi bello! Ed proprio impotente con quella

    bella vocina fine!

    FLUTE Vorrai dire imponente, bestia! imponente - Dio ce ne scambi e

    liberi - una brutta cosa! [Entra SNUG]

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

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    SNUG Soci, il duca viene fuori dal tempio. E si sono sposati altri due o tre

    gentiluomini e gentildonne. Ah, se il nostro spettacolo lo facevamo

    adesso, sai che soldi tiravam su? Ah, povero Bottom, che bel

    guadagno

    [Entra BOTTOM]

    BOTTOM Dove sono i miei ragazzi? Dove sono i miei soci?QUINCE Bottom! Oh che bel giorno! Oh che bel momento!

    BOTTOM Attenti bene, amici! Devo contarvi su certe robe! Ma.. non

    chiedetemi quali. Perch se ve le racconterei non sarei pi un vero

    ateniese. Dopo vi spiego su ogni cosa per filo e per segno.

    QUINCE Sentiamo, sentiamo, il mio bel Bottom.

    BOTTOM No no, mica adesso! Vi dico solo una cosa: il duca ha gi mangiato.

    E allora voi raccogliete le vostre robe, lacci per le barbe finte, fiocchi

    per le scarpette, e troviamoci al palazzo; una ripassata alla parte,

    perch, a tagliarla corta, la nostra recita gi nella lista. Maocchio!Tisbe, tu mettiti una camicia pulita, e tu, che fai i l leone, non tagliarti

    le unghie, neh! Le devi tirare fuori come artigli di leone! E, miei

    cari, non mangiate aglio o cipolle, perch il nostro fiato deve

    essere delicato. E son sicuro che li sentir dire tutti che la nostra

    una commedia delicatissima! Ma basta chiacchierare! Hop,

    andiamo! [Escono TUTTI]

    ATTO QUINTO

    Scena prima Atene. Il palazzo di Teseo, dove s tato al les tito un palco)

    IPPOLITA Strane cose, Teseo, quelle di cui parlano questi innamorati.

    TESEO Pi strane che vere, ed io non potrei mai creder vere queste storielledi fate, n questi giochi di incantesimi. Gli innamorati, come i pazzi,

    hanno il cervello sempre in ebollizione, e la loro fantasia immagina

    forme che la ragione non riesce a comprendere. Il pazzo, lamante e

    il poeta son fatti solo di fantasia. Il pazzo vede pi demoni di quanto

    linferno ne contenga; lamante riesce a vedere bello un ciuco;

    locchio del poeta va di continuo dal cielo alla terra e dalla terra al

    cielo, e nella sua propria immaginazione d corpo ad oggetti

    sconosciuti, e chiama questo nulla con il nome di poesia.

    IPPOLITA Ma il racconto di ci che accadde stanotte mi sembra davverobizzarro e prodigioso. [entrano i quattro innamorati]

    TESEO Amici, prendete posto, e che si dia inizio allo spettacolo!

    [entra QUINCE in veste di PROLOGO]

    PROLOGO Signori, se vi offendiamo per buona volont. Di farvi credere che noi non si

    venga ad offendervi, ma con buona volont. Per mostrarvi la nostra poca scienza,

    ecco il vero principio della nostra fine. Noi non veniamo, badate, a

    contentarviquesto il nostro intento! Solo per divertirvi, noi qui non siamo.

    Perch ve ne pentiate gli attori son pronti e dalla loro recita imparerete tutto ci

    che bene sappiate.

    TESEO [bisbigliando a LISANDRO] Sembra che costui tenga poco conto della

    punteggiatura

    LISANDRO [ridendo]Non basta parlare, bisogna parlare a modo!

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

    19/20

    19

    [entrano BOTTOM in veste di PIRAMO, FLUTE in veste di TISBE,

    SNOUT in veste di MURO, STARVELING in veste di CHIARO DI

    LUNA, SNUG in veste di LEONE]

    PROLOGO Gentilissimi, questa recita forse vi incuriosisce. E vi incuriosir finch non lavrete

    veduta. Questo Piramo, se lo volete sapere, questa bella signora Tisbe, ve lo

    dico io. Questo, coperto di calce, rappresenta il muro, il vile muro che separa gliamanti. E, poveri figli, si contentano di bisbigliare attraverso la crepa di questo

    muro. Non ve ne meravigliate. Questo, con la lanterna, rappresenta il Chiaro di

    Luna. Ch, sappiatelo, a questi amanti ci piace di trovarsi, al chiaro di luna,

    alla tomba di Nino e l spergiurarsi amore. Questa feroce bestia di nome Leone

    mette in fuga e spaventa la cara Tisbe, che per prima giunge allappuntamento;

    lei, fuggendo, lascia cadere il velo che il leone, vigliacco!, macchia di bava

    insanguinata. Ecco Piramo, giovane, soave e di alta statura, che trova il velo

    insanguinato della sua fedele Tisbe. Allora con la lama, dico proprio con la lama

    rea ed insanguinaria, si squarcia coraggioso lardente petto. Tisbe, che aspettava,

    poverina!, allombra di un gelso succide allora col pugnale di lui. Quanto al

    resto, lasciate fare al Leone, al Muro e ai due amanti in gran colloquio mentre

    saranno qui. [escono tutti gli artigiani, rimane solo il MURO]

    TESEO Mi piacerebbe sapere se parler anche il leone

    DEMETRIO Sire, nessuna meraviglia. Dove tanti asini parlano pu parlare anche

    un leone.

    MURO In questo recita accade che io rappresenti il muro, quel certo muro, immaginatevi,

    con una crepa attraverso cui i due amanti, Piramo e Tisbe, bisbigliano spesso

    molto segretamente. Questo gesso, questa calce, e questo sasso vi dimostrano che io

    sono il muro; e questo spacco, a destra e a manca, la crepa per la quale gli

    amanti se la contano su [entra PIRAMO]

    PIRAMO Oh! Tetra notte! Oh notte tanto nera! Oh notte che vieni sempre dopo la

    giornata! Oh notte! Oh notte, Oh notte! Ahim, ahim ahim, temo che la mia

    Tisbe manchi la promessa, e tu, muro! Oh dolce, splendido muro! Mostrami lo

    spacco perch ci possa guardar dentro (il MURO alza la mano e apre le dita)

    Grazie, muro cortese. Giove te ne render merito. Ma cosa, non vedo Tisbe!

    Oh muro malvagio, che non mi fai vedere la mia gioia, siano maledetti i tuoi sassiche mi hanno tratto in inganno! e adesso entra Tisbe.

    TISBE [entrando in ritardo] Oh muro, tante volte hai udito i miei lamenti perch

    separavi il mio bel Piramo da me. Le mie labbra di ciliegia hanno spesso baciato

    i tuoi sassi, i tuoi sassi legati da calce e da stoppa

    PIRAMO Vedo una voce, ora guarder nello spacco se posso udire il volto della mia Tisbe!

    Tisbe!

    TISBE Amore mio! Sei il mio amore, mi pare.

    PIRAMO Ti paia un po quel che vuoi, io sono il fedele amante tuoma adesso basta,

    baciami, baciami attraverso questo muro!

    TISBE Io bacio il buco del muro ma non le labbra tue!

    PIRAMO Vuoi incontrarmi subito alla tomba di Nin?

    TISBE Ah, puoi dirci giuro, vengo subito. [escono PIRAMO e TISBE]

    MURO E cos io, muro, ho finito la mia parte e fatto questo il muro se ne va.

    [esce il MURO, entrano il LEONE e il CHIARO DI LUNA]

    LEONE Voi signore, voi tenerissimi cuori, che temete il mostruoso topo che striscia per

    terra, adesso tremerete e rabbrividirete alla feroce furia del ruggito di questo leone!

    Ma sappiate, allora, che sono Snug, lo stipettaio in una pelle di leone.

    [entra TISBE]

  • 7/24/2019 Adattamento Sogno

    20/20

    20

    TISBE Questa la tomba del vecchio Nin. Dov il mio amore? Aaahh!

    [TISBE fugge via, il LEONE ruggisce, lacera il mantello di TISBE ed esce;

    rientra PIRAMO]

    PIRAMO Dolce luna, ti ringrazio per i tuoi raggi solari! Ti ringrazio per splendere cos

    lucente: io vedr la mia Tisbe. Ma, fermo!Oh! Guarda, povero cavaliere, che

    orrendo strazio questo! Occhi miei, vedete? Come pu essere? Oh anatroccola,oh cara, il tuo manto doro come? Macchiato di sangue? Venite, furie feroci,

    tagliate questa vita, schiacciate, calpestate, finite e maledite! Oh natura, perch

    hai fatto i leoni? Il leone, vile, mi ha strappato la mia cara. Che , no, che era la

    pi bella dama che vivesse, amasse, ammirasse, apparisse con gioia! Venite,

    lacrime, confondetemi! Vola fuori, spada, e ferisci il petto di Piramo, s, qua a

    sinistra, dove batte il cuore.cos muoio, cos, cos, cos, ..ora son morto, ora

    son volato, la mia anima in cielo.lingua, perdi la tua luce! Luna, via![Esce

    il CHIARO DI LUNA] Ora muoio, muoio, muoio, muoio.

    TISBE [rientra] Dormi amor mio? Come, sei morto, colombella? Oh Piramo, parla,

    parla! Sei muto? No, sei morto! Una tomba coprir i dolci occhi tuoi. Queste

    labbra di giglio, questo naso di ciliegia, queste guancine di zucchero son finite,

    finite! Oh amanti gemete: aveva gli occhi v erdi come i porri. Lingua, non pi

    parole: vieni fida spada, vieni lama, trafiggimi il petto.[si pugnala] e addio,

    amici. Cos finisce Tisbe addio, addio,.addio. [muore]

    [TESEO, IPPOLITA e tutto il pubblico applaudono; entra in scena PUCK]

    PUCK Se noi ombre vi abbiamo annoiato,

    caro il mio pubblico ormai addormentato,

    pensate che un sogno, o una visione,

    tutta la nostra rappresentazione.

    Gli amori di dame e di cavalieri

    son stati solo nei vostri pensieri!E se di un applauso ci fate clemenza

    vi libereremo dalla nostra presenza!

    Fine