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Quotidiano on line - Registrato al Tribunale di Campobasso Direttore Responsabile: giuseppe Saluppo ViMarFa eDiZioni sede legale via Garibaldi, 21 86100 campobasso email: [email protected] www.gazzettamolisana.com E-mail: [email protected] anno ii - n° 0 Sabato 1 luglio 2017 L’Oscar del giorno lo assegniamo a Vincenzo Cotugno. Il presidente del Consiglio regionale continua a se- guire la strada per la piena valoriz- zazione del Molise. Così, è nato l’accordo con la Regione Hubei e le possibilità di investimenti in Molise per la ricerca scientifica e la nascita di spin-off. IL NOSTRO TAPIRO Il Nostro Tapiro lo diamo a Cri- stiano Di Pietro. Il delegato regio- nale alla Caccia, si è fatto bocciare in seconda commissione i provve- dimenti relativi al calendario ve- natorio e a quello selettivo per il cinghiale. Un passo falso che, ora, dovrebbe portare ad una maggiore ragionevolezza. Cristiano Di Pietro Disoccupazione, bollettino di guerra L’Ardire di Giuseppe Saluppo I numeri della corsa per un posto da co.co.co alla Regione Molise, a tempo determinato e quattro soldi fanno riflettere. Del resto, si fa una gran fatica a commentare ogni bollet- tino che dal fronte del mercato del la- voro rimbalza mensilmente su giornali e televisioni sempre con lo stesso stanco titolo. “Un giovane su tre è di- soccupato” è la “mezza verità” di una notizia che corre dietro a decimi di per- centuali, mentre il tasso di occupazione (rimosso con un misto di pervicacia e ignoranza dall’opinione pubblica che conta) di giovani e donne ristagna o de- clina in mezzo Paese sotto i livelli della Grecia. Eppure, queste stesse statisti- che, se lette con un minimo di atten- zione e approfondimento, potrebbero evitare il rischio più grave che si corre in questa fase delicata, nella discus- sione lacerante intorno alla riforma del mercato del lavoro, peraltro da correg- gere e migliorare: far perdere di vista che la vera priorità del nostro Paese – e del suo Mezzogiorno, specialmente – è la strutturale carenza di occasioni di “buona occupazione”. Sul fronte meri- dionale, lavora meno di un giovane (under 35) e di una donna su tre. E sono numeri come pietre, dati da “primavere arabe”, si potrebbe dire in questi giorni di stagione e anniversari, poiché tutti i “calmieri” sociali vengono meno: i ri- sparmi privati delle famiglie sono erosi, e lo testimonia il crollo dei consumi; la “valvola di sfogo” della fuoriuscita mi- gratoria si restringe, per una dinamica occupazionale che peggiora quasi ovunque in un momento in cui scar- seggiano domanda e investimenti. Sono questi i punti che non possono essere più disattesi per restituire speranza ai giovani Anche perchè è il lavoro che manca, la prima ragione del ricatto, del- l’offesa alla dignità delle nuove gene- razioni, che rende tragica l’alternativa tra malaoccupazione e inoccupazione (e l’una e l’altra senza paracadute so- ciale), tra precarietà e “spreco”. IL NOSTRO OSCAR Seguici anche Su Facebook e twitter www.gazzettamolisana.com Accordo per la ricerca scientifica sottoscritto con l’università di Huanzhong della regione Hubei Pronti progetto e investimenti Vincenzo Cotugno Servizio a pagina 3

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Quotidiano on line - Registrato al Tribunale di Campobasso Direttore Responsabile: giuseppe SaluppoViMarFa eDiZioni sede legale via Garibaldi, 21 86100 campobasso

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anno ii - n° 0 Sabato 1 luglio 2017

L’Oscar del giorno lo assegniamo aVincenzo Cotugno. Il presidente delConsiglio regionale continua a se-guire la strada per la piena valoriz-zazione del Molise. Così, è natol’accordo con la Regione Hubei e lepossibilità di investimenti in Moliseper la ricerca scientifica e la nascitadi spin-off.

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Il Nostro Tapiro lo diamo a Cri-stiano Di Pietro. Il delegato regio-nale alla Caccia, si è fatto bocciarein seconda commissione i provve-dimenti relativi al calendario ve-natorio e a quello selettivo per ilcinghiale. Un passo falso che, ora,dovrebbe portare ad una maggioreragionevolezza.

Cristiano Di Pietro

Disoccupazione,

bollettino

di guerra

L’Ardire

di Giuseppe Saluppo

Inumeri della corsa per un posto daco.co.co alla Regione Molise, atempo determinato e quattro soldifanno riflettere. Del resto, si fa una

gran fatica a commentare ogni bollet-tino che dal fronte del mercato del la-voro rimbalza mensilmente su giornalie televisioni sempre con lo stessostanco titolo. “Un giovane su tre è di-soccupato” è la “mezza verità” di unanotizia che corre dietro a decimi di per-centuali, mentre il tasso di occupazione(rimosso con un misto di pervicacia eignoranza dall’opinione pubblica checonta) di giovani e donne ristagna o de-clina in mezzo Paese sotto i livelli dellaGrecia. Eppure, queste stesse statisti-che, se lette con un minimo di atten-zione e approfondimento, potrebberoevitare il rischio più grave che si correin questa fase delicata, nella discus-sione lacerante intorno alla riforma delmercato del lavoro, peraltro da correg-gere e migliorare: far perdere di vistache la vera priorità del nostro Paese – edel suo Mezzogiorno, specialmente – èla strutturale carenza di occasioni di“buona occupazione”. Sul fronte meri-dionale, lavora meno di un giovane(under 35) e di una donna su tre. E sononumeri come pietre, dati da “primaverearabe”, si potrebbe dire in questi giornidi stagione e anniversari, poiché tutti i“calmieri” sociali vengono meno: i ri-sparmi privati delle famiglie sono erosi,e lo testimonia il crollo dei consumi; la“valvola di sfogo” della fuoriuscita mi-gratoria si restringe, per una dinamicaoccupazionale che peggiora quasiovunque in un momento in cui scar-seggiano domanda e investimenti. Sonoquesti i punti che non possono esserepiù disattesi per restituire speranza aigiovani Anche perchè è il lavoro chemanca, la prima ragione del ricatto, del-l’offesa alla dignità delle nuove gene-razioni, che rende tragica l’alternativatra malaoccupazione e inoccupazione(e l’una e l’altra senza paracadute so-ciale), tra precarietà e “spreco”.

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Accordo per la ricerca scientificasottoscritto con l’università

di Huanzhong della regione HubeiPronti progetto e investimenti

Vincenzo Cotugno

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21 luglio 2017

TAagliolto

"Sostegno all'occupazione over

30”, quando abbiamo letto questa

frase siamo letteralmente sobbal-

zati sulla sedia, vuoi vedere che

dopo quattro anni e mezzo di le-

gislatura il Governatore” Lo

scrive il coordinamento regionale

del Movimento per la Sovranità

nazionale del Molise.

“Frattura ha finalmente trovato lo

strumento per rilanciare il lavoro

nella nostra regione? Purtroppo

l’illusione è durata poco, il breve

spazio di leggere le successive pa-

role, “tirocini extracurriculari di

inserimento e reinserimento al la-

voro”; ci risiamo, si continua con

l’uso, anzi l’abuso, dei tirocini e

d’altra parte lo stesso Presidente,

quasi con orgoglio ingiustificato,

ha dichiarato che tra il 2015 e il

2016 ne sono stati realizzati più di

2 mila nella nostra regione.

"Un nuovo intervento adottato

nell'ambito delle politiche attive

per favorire la ripresa occupazio-

nale", bene, bravo, bis! Dopo

l’esperienza negativa di Garanzia

Giovani si continua sulla mede-

sima strada, ossia sull’utilizzo dei

tirocini, per così dire, “all’ita-

liana” e quindi unicamente come

strumento di risparmio sul costo

del lavoro senza concrete spe-

ranze di stabilizzazione futura,

nonostante la previsione di ac-

cesso a forme di incentivo occu-

pazionale. Perché Garanzia

Giovani in questo aspetto costi-

tuisce un precedente negativo,

basta consultare quei dati che la

stessa regione ha rappresentato al-

l’ultimo Comitato di Sorveglianza

POR Molise FESR e FSE

2014/2020: su 1029 tirocini atti-

vati solo 107 hanno visto la tra-

sformazione in contratti a tempo

indeterminato, determinato o in

apprendistato professionalizzante

presso la medesima azienda che

ha ospitato il tirocinante, per una

percentuale solo del 10,40%, a

fronte di una media nazionale cer-

tificata dall’Anpal del 25%.

Non si può continuare a lanciare

fumo negli occhi ai cittadini par-

lando di un sostegno all’occupa-

zione che nel giro di sei mesi, per

la maggior parte di coloro che ne

beneficeranno, terminerà; è que-

sta occupazione? A noi più che

altro sembra assistenzialismo,

perché in questa maniera non si

garantisce una reale possibilità la-

vorativa ma si prospetta sola-

mente una soluzione tampone agli

over 30.

E questo è anche un altro aspetto

della vicenda, perché un conto è

mettere in campo tirocini per ra-

gazzi fino ai 29 anni, ossia per

neodiplomati, neolaureati e quindi

ancora con un futuro da

costruire e pronti a cimentarsi in

nuove esperienze, altro conto

quando il target si sposta sugli

over 30 che magari stanno cer-

cando gli strumenti per realizzare

un progetto di vita oppure sono

usciti dal mercato del lavoro e

hanno sulle spalle mutui, bollette,

finanziarie o le semplice spese

quotidiane per sopravvivere a cui

magari non riescono a far fronte.

Come si vuole garantire il futuro

di queste generazioni?

Questo strumento potrebbe anche

essere utile e valido se inserito in

una programmazione di rilancio

occupazionale in affiancamento

ad altri strumenti di politiche at-

tive di ampio respiro, ma pur-

troppo ad oggi in questa regione

manca un intervento di questa

portata, e si pensa di risolvere i

problemi del Molise con misure

sporadiche e isolate, con dota-

zioni finanziarie insufficienti vista

la platea dei possibili beneficiari

e attuare per giunta con incom-

prensibile ritardo, anzi forse com-

prensibile viste le prossime

scadenze elettorali.

“Sostegno Over 30, è il solito bluffdella politica fratturiana”

Duro e ironico il giudizio del Movimento Sovranista nazionale

aaPiano operativo sanitario appro-

vato per legge, nell’ambito della

‘Manovrina’ del Governo Genti-

loni, chiesta la convocazione di una

seduta monotematica e urgente del

Consiglio regionale. Ad essere conte-

stato è il metodo seguito, una proce-

dura che vìola la potestà legislativa

dell’assemblea regionale, come ha

spiegato il consigliere Michele Petra-

roia. Che ha chiesto di portare in aula

il dibattito, sollecitato da un quinto dei

consiglieri regionali, a norma di sta-

tuto e di regolamento.

“Ciò che è accaduto in Molise – ha di-

chiarato Petraroia - mette in discus-

sione il diritto dei cittadini a fruire dei

livelli essenziali di assistenza e sanci-

sce il ruolo sostitutivo e non integra-

tivo della sanità privata con-

venzionata, nell’erogazione di

prestazioni essenziali delicate

con l’assegnazione di una per-

centuale elevatissima di posti

letto. Conferma inoltre – ha ag-

giunto il consigliere - il declas-

samento del principale

ospedale Regionale, il ‘Carda-

relli’ di Campobasso da Dea di

II° Livello a Dea di I° Livello

con il contestuale declassa-

mento da Dea di I° Livello a

ospedali di base per le strutture

ospedaliere di Isernia e Ter-

moli ed un indefinito ruolo di ospedale

di area disagiata montana per

Agnone”.

“Si ha la percezione – ha concluso Pe-

traroia - che la metodologia seguita in

Molise rappresenti in nuce un modello

d’intervento antidemocratico che

esclude il Consiglio Regionale, le parti

sociali e le istituzioni locali da ogni

possibilità di approfondimento possi-

bile sulla proposta di riordino su una

materia di estremo interesse sociale,

facendo prevalere un approccio sui

tagli della spesa che non garantisce i

livelli essenziali di assistenza”.

Petraroia: “Una seduta di Consiglio regionale

sul Piano sanitario approvato per legge”

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31 luglio 2017

TAagliolto

aaLuigi Mazzuto (Noi con

Salvini), Filoteo Di Sandro

(Fratelli d’Italia) e Giacomo

Papa (Forza Italia) puntano

sull’unità del centro-destra

per vincere le prossime ele-

zioni regionli.

I coordinamenti regionali di

Forza Italia, Fratelli d’Italia

e Noi con Salvini si sono in-

contrati per definire un per-

corso condiviso che

consenta anche in Molise di

fornire una chiara offerta

politica, alternativa al go-

verno di sinistra.

A conclusione dei lavori si è

concordato di adoperarsi per

la costruzione di una piatta-

forma simile a quella che ha

consentito al centrodestra di

trionfare nelle ultime ammi-

nistrative in Liguria ed

Abruzzo, ossia un centro-

destra unito che, sulla base

di un programma di svi-

luppo della regione chiaro e

concreto, apra alla società

civile per ricercare la più

ampia condivisione e met-

tere in campo una squadra in

grado di governare per i

prossimi cinque anni la Re-

gione Molise.

Pertanto a breve sarà convo-

cato un tavolo, aperto alle

rappresentanze territoriali

dei movimenti politici na-

zionali di centro-destra e ai

movimenti civici che si ri-

conoscono nell’area libe-

rale, per definire insieme le

prossime azioni da porre in

essere.

Sulla "via della seta" per un

nuovo scambio culturale e tec-

nologico tra la Cina e il Molise.

Nel suo ruolo di Ambasciatore

dei molisani nel Mondo, Nicola

D'Ascenzo e' tornato in regione

accompagnato dal prof. Qin-

gguo Xie, direttore di Diparti-

mento presso l'Università di

Scienze e Tecnologie di Wuhan,

capitale della provincia cinese

dell'Hubei. Accolto dal presi-

dente del Consiglio regionale,

Vincenzo Cotugno. In confe-

renza stampa illustrate le possi-

bilità di collaborazioni bilaterali

nel campo universitario e della

ricerca scientifica che portereb-

bero enormi vantaggi alla nostra

regione. Il progetto, in fase di

definizione, porterebbe ad inter-

scambi culturali tra studenti,

possibilità di dottorandi, borse

di studio, docenze universitarie,

progetti congiunti nel campo

tecnologico e spin-off. “Un pro-

getto unico in Italia che vo-

gliamo esportare in Molise – ha

detto D’Ascenzo - non sono

chiacchiere. Noi vogliamo

aprire una sede distaccata del la-

boratorio e del parco universita-

rio della Huanzhong University.

Ci siamo battuti già in Cina per

ottenere una parte dei fondi ne-

cessari perché crediamo che lo

sviluppo tecnologico possa es-

sere il ponte tra le due culture.

Dunque – ha ribadito il profes-

sore originario di Termoli -

siamo in visita in Molise per

rendere il progetto concreto, tro-

vare i luoghi, creare già un co-

mitato di persone interessate dal

punto di vista istituzionale e

scientifico per avviare il pro-

getto. Abbiamo già sei posti di-

sponibili per giovani talenti

molisani per l’area di Ingegne-

ria Biomedica o Biologia più un

corso in Medicina: due posti di

dottorato, due posti da ricerca-

tore a tempo determinato (per

gli studenti che hanno concluso

il dottorato nell’ambito di Fisica

Medica/Ingegneria Biomedica),

e infine altri due posti da assi-

stant professor. I dottorandi po-

tranno scegliere di stare sei mesi

in Italia e altri sei in Cina.

Il progetto include uno spin off.

Il che significa che ogni volta

che con la ricerca scopriamo

nuove tecnologie, ne avviamo la

commercializzazione grazie ai

contatti con i privati”. E’ stato lo

stesso direttore del dipartimento

di Scienze e Tecnologie, Quin-

gguo Xie a sottolineare la bontà

della scelta del Molise. “Il Mo-

lise – ha detto - è la sede ideale

per la realizzazione del nostro

progetto. La nostra filosofia è

fare ricerca con il sorriso e ab-

biamo trovato un punto d’incon-

tro immediato tra Cina e Molise.

Poi ci sono le grandi possibilità

tecnologiche che possiamo otte-

nere: l’industria farmaceutica,

ad esempio, che qui è molto

avanzata. Puntiamo a portare in

Molise la tecnologia che ab-

biamo sviluppato in Cina cre-

ando uno spin off e creare qui

una nuova tecnologia”. Soddi-

sfatto il presidente del Consiglio

regionale, Vincenzo Cotugno,

che ha parlato di “un salto di

qualità del Molise. Una visione

del Molise che cresce, che vuole

avere un futuro, che apre le

porte al mondo. Una piccola re-

gione capace di pensare in

grande. Sono queste le sfide che

devono appassionarci e che de-

vono vederci uniti per il rilancio

del nostro territorio e delle no-

stre eccellenze”.

“Il nostro Molise proiettatoverso il futuro scientifico”

Importante accordo tra la Regione Molise e laRegione Hubei voluto dal presidente del Consiglio, Vincenzo Cotugno

Il centrodestra molisano provaa riunire tutte le forze

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41 luglioo 2017

TAagliolto

di Marcello Pastorini

Dove erano quelli che oggi

si svegliano meravigliati

quando, autonomamente,

presso l'Istituto Tecnico

Agrario, solo noi inse-

gnanti e personale ATA,

difendevamo l'autonomia

persa a causa dell'accorpa-

mento della nostra scuola

al Liceo? Non denuncia-

vamo allora il rischio della

perdita di visibilità e,

quindi, di conseguenza

della forza del nostro isti-

tuto?. Non avevamo già an-

ticipato la possibile

evoluzione negativa di un

progetto che accorpava

licei e scuole tecniche? Ci

siamo mossi da soli, pur-

troppo senza successo,

anche sostenendo personal-

mente delle spese per le re-

lative vie legali. Eppure a

livello regionale, preceden-

temente, quella decisione,

la perdemmo per poco,

anche grazie ai voti di chi

elettoralmente , nella no-

stra area, pesca voti e con-

senso. E' evidente, in

quella sede , si sente la

mancanza di un rappresen-

tante politico della nostra

città. Anche l'agrario finì,

nonostante le sue peculia-

rità, nell'ammucchiata

degli istituti superiori.

Oggi piangiamo l'ennesimo

insuccesso larinese, con la

perdita della Dirigenza.

Certamente se ancora una

volta Larino mostra segni

di sofferenza, la colpa non

andiamo a cercarla sempre

nelle tasche degli altri. Un

po' di autocritica a volte fa

bene e porta frutti. La dob-

biamo cercare anche in noi

stessi. Noi insegnanti e il

dirigente scolastico do-

vremmo interrogarci sulle

mosse che potevamo e non

abbiamo fatto dal punto di

vista didattico. Ci do-

vremmo chiedere: come

mai la ricca offerta forma-

tiva non è stata accolta

dalla gente? Non siamo

stati efficienti nella promo-

zione delle nostre attività?

Non siamo stati in grado ad

allacciare positive relazioni

sul territorio capaci di ge-

nerare consenso e iscri-

zioni? I larinesi dovrebbero

chiedersi come mai man-

dano i loro figli a studiare

in altre scuole. Inoltre c'è

una fetta della popolazione

sempre disponibile a criti-

che interminabili sulla pro-

pria città che portano solo

polemiche infinite che non

costruiscono niente. Tutti

dovrebbero interrogarsi sul

fatto che il nostro caro

liceo, che pure ha degli ot-

timi insegnanti, non riesce

più a pescare iscritti in un

bacino culturale e geogra-

fico a noi vicino, come

Ururi, San Martino in Pen-

silis. L'amministrazione

comunale deve , ovvia-

mente , fare la sua parte a

fare da collante tra le no-

stre scuole, presidi istitu-

zionali storici e

riconosciute da sempre

come riferimento culturale

per la nostra area , e le po-

polazioni di Larino e degli

altri centri vicini. Ma le op-

posizioni dovrebbero non

approfittare dell'ennesima

disgrazia per utilizzarla

strumentalmente, invece

dovrebbero lavorare per

cercare di trovare soluzioni

a livello politico e per raf-

forzare l'immagine dei no-

stri istituti nella

popolazione dell'area. E'

possibile il recupero ma

occorrono idee e iscritti,

battaglia sempre più diffi-

cile visto lo spopolamento

e il calo delle nascite.

Purtroppo la situazione in

cui siamo caduti è anche

conseguenza di una poli-

tica di tagli che la scuola

italiana , da ogni forza po-

litica, da anni subisce. Una

politica piena di

contraddizioni

da un lato ci si

lamenta della di-

spersione scola-

stica, e si

spendono soldi

in progetti che

mirano ad evi-

tare il problema,

dall'altra si chiu-

dono classi. Ad

esempio, nel no-

stro caso speci-

fico, le regole

attuali, non per-

mettono di avere

autonomamente

la prima classe

dell' istituto tec-

nico per geome-

tri che verrà

articolata ad una delle due

prime dell'agrario, for-

mando, però, una relativa

classe numerosissima ,

condizione non ideale dal

punto di vista didattico, per

la difficoltà che gli inse-

gnanti incontreranno a ri-

spondere alle esigenze

variabili degli studenti. A

Campomarino addirittura

non si formerà la classe,

primo passo verso la chiu-

sura dell'istituto. Un Presi-

dio Istituzionale, unico del

genere in quella parte della

regione, rischia la cancella-

zione: se la situazione non

si invertirà come potremo

difendere la dispersione

scolastica in quell'area?.

Larino va morendo

Alcune riflessioni vanno fatte