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anno ii - n° 0 Sabato 1 luglio 2017
L’Oscar del giorno lo assegniamo aVincenzo Cotugno. Il presidente delConsiglio regionale continua a se-guire la strada per la piena valoriz-zazione del Molise. Così, è natol’accordo con la Regione Hubei e lepossibilità di investimenti in Moliseper la ricerca scientifica e la nascitadi spin-off.
IL N
OS
TR
OTA
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Il Nostro Tapiro lo diamo a Cri-stiano Di Pietro. Il delegato regio-nale alla Caccia, si è fatto bocciarein seconda commissione i provve-dimenti relativi al calendario ve-natorio e a quello selettivo per ilcinghiale. Un passo falso che, ora,dovrebbe portare ad una maggioreragionevolezza.
Cristiano Di Pietro
Disoccupazione,
bollettino
di guerra
L’Ardire
di Giuseppe Saluppo
Inumeri della corsa per un posto daco.co.co alla Regione Molise, atempo determinato e quattro soldifanno riflettere. Del resto, si fa una
gran fatica a commentare ogni bollet-tino che dal fronte del mercato del la-voro rimbalza mensilmente su giornalie televisioni sempre con lo stessostanco titolo. “Un giovane su tre è di-soccupato” è la “mezza verità” di unanotizia che corre dietro a decimi di per-centuali, mentre il tasso di occupazione(rimosso con un misto di pervicacia eignoranza dall’opinione pubblica checonta) di giovani e donne ristagna o de-clina in mezzo Paese sotto i livelli dellaGrecia. Eppure, queste stesse statisti-che, se lette con un minimo di atten-zione e approfondimento, potrebberoevitare il rischio più grave che si correin questa fase delicata, nella discus-sione lacerante intorno alla riforma delmercato del lavoro, peraltro da correg-gere e migliorare: far perdere di vistache la vera priorità del nostro Paese – edel suo Mezzogiorno, specialmente – èla strutturale carenza di occasioni di“buona occupazione”. Sul fronte meri-dionale, lavora meno di un giovane(under 35) e di una donna su tre. E sononumeri come pietre, dati da “primaverearabe”, si potrebbe dire in questi giornidi stagione e anniversari, poiché tutti i“calmieri” sociali vengono meno: i ri-sparmi privati delle famiglie sono erosi,e lo testimonia il crollo dei consumi; la“valvola di sfogo” della fuoriuscita mi-gratoria si restringe, per una dinamicaoccupazionale che peggiora quasiovunque in un momento in cui scar-seggiano domanda e investimenti. Sonoquesti i punti che non possono esserepiù disattesi per restituire speranza aigiovani Anche perchè è il lavoro chemanca, la prima ragione del ricatto, del-l’offesa alla dignità delle nuove gene-razioni, che rende tragica l’alternativatra malaoccupazione e inoccupazione(e l’una e l’altra senza paracadute so-ciale), tra precarietà e “spreco”.
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Accordo per la ricerca scientificasottoscritto con l’università
di Huanzhong della regione HubeiPronti progetto e investimenti
Vincenzo Cotugno
Servizio a pagina 3
21 luglio 2017
TAagliolto
"Sostegno all'occupazione over
30”, quando abbiamo letto questa
frase siamo letteralmente sobbal-
zati sulla sedia, vuoi vedere che
dopo quattro anni e mezzo di le-
gislatura il Governatore” Lo
scrive il coordinamento regionale
del Movimento per la Sovranità
nazionale del Molise.
“Frattura ha finalmente trovato lo
strumento per rilanciare il lavoro
nella nostra regione? Purtroppo
l’illusione è durata poco, il breve
spazio di leggere le successive pa-
role, “tirocini extracurriculari di
inserimento e reinserimento al la-
voro”; ci risiamo, si continua con
l’uso, anzi l’abuso, dei tirocini e
d’altra parte lo stesso Presidente,
quasi con orgoglio ingiustificato,
ha dichiarato che tra il 2015 e il
2016 ne sono stati realizzati più di
2 mila nella nostra regione.
"Un nuovo intervento adottato
nell'ambito delle politiche attive
per favorire la ripresa occupazio-
nale", bene, bravo, bis! Dopo
l’esperienza negativa di Garanzia
Giovani si continua sulla mede-
sima strada, ossia sull’utilizzo dei
tirocini, per così dire, “all’ita-
liana” e quindi unicamente come
strumento di risparmio sul costo
del lavoro senza concrete spe-
ranze di stabilizzazione futura,
nonostante la previsione di ac-
cesso a forme di incentivo occu-
pazionale. Perché Garanzia
Giovani in questo aspetto costi-
tuisce un precedente negativo,
basta consultare quei dati che la
stessa regione ha rappresentato al-
l’ultimo Comitato di Sorveglianza
POR Molise FESR e FSE
2014/2020: su 1029 tirocini atti-
vati solo 107 hanno visto la tra-
sformazione in contratti a tempo
indeterminato, determinato o in
apprendistato professionalizzante
presso la medesima azienda che
ha ospitato il tirocinante, per una
percentuale solo del 10,40%, a
fronte di una media nazionale cer-
tificata dall’Anpal del 25%.
Non si può continuare a lanciare
fumo negli occhi ai cittadini par-
lando di un sostegno all’occupa-
zione che nel giro di sei mesi, per
la maggior parte di coloro che ne
beneficeranno, terminerà; è que-
sta occupazione? A noi più che
altro sembra assistenzialismo,
perché in questa maniera non si
garantisce una reale possibilità la-
vorativa ma si prospetta sola-
mente una soluzione tampone agli
over 30.
E questo è anche un altro aspetto
della vicenda, perché un conto è
mettere in campo tirocini per ra-
gazzi fino ai 29 anni, ossia per
neodiplomati, neolaureati e quindi
ancora con un futuro da
costruire e pronti a cimentarsi in
nuove esperienze, altro conto
quando il target si sposta sugli
over 30 che magari stanno cer-
cando gli strumenti per realizzare
un progetto di vita oppure sono
usciti dal mercato del lavoro e
hanno sulle spalle mutui, bollette,
finanziarie o le semplice spese
quotidiane per sopravvivere a cui
magari non riescono a far fronte.
Come si vuole garantire il futuro
di queste generazioni?
Questo strumento potrebbe anche
essere utile e valido se inserito in
una programmazione di rilancio
occupazionale in affiancamento
ad altri strumenti di politiche at-
tive di ampio respiro, ma pur-
troppo ad oggi in questa regione
manca un intervento di questa
portata, e si pensa di risolvere i
problemi del Molise con misure
sporadiche e isolate, con dota-
zioni finanziarie insufficienti vista
la platea dei possibili beneficiari
e attuare per giunta con incom-
prensibile ritardo, anzi forse com-
prensibile viste le prossime
scadenze elettorali.
“Sostegno Over 30, è il solito bluffdella politica fratturiana”
Duro e ironico il giudizio del Movimento Sovranista nazionale
aaPiano operativo sanitario appro-
vato per legge, nell’ambito della
‘Manovrina’ del Governo Genti-
loni, chiesta la convocazione di una
seduta monotematica e urgente del
Consiglio regionale. Ad essere conte-
stato è il metodo seguito, una proce-
dura che vìola la potestà legislativa
dell’assemblea regionale, come ha
spiegato il consigliere Michele Petra-
roia. Che ha chiesto di portare in aula
il dibattito, sollecitato da un quinto dei
consiglieri regionali, a norma di sta-
tuto e di regolamento.
“Ciò che è accaduto in Molise – ha di-
chiarato Petraroia - mette in discus-
sione il diritto dei cittadini a fruire dei
livelli essenziali di assistenza e sanci-
sce il ruolo sostitutivo e non integra-
tivo della sanità privata con-
venzionata, nell’erogazione di
prestazioni essenziali delicate
con l’assegnazione di una per-
centuale elevatissima di posti
letto. Conferma inoltre – ha ag-
giunto il consigliere - il declas-
samento del principale
ospedale Regionale, il ‘Carda-
relli’ di Campobasso da Dea di
II° Livello a Dea di I° Livello
con il contestuale declassa-
mento da Dea di I° Livello a
ospedali di base per le strutture
ospedaliere di Isernia e Ter-
moli ed un indefinito ruolo di ospedale
di area disagiata montana per
Agnone”.
“Si ha la percezione – ha concluso Pe-
traroia - che la metodologia seguita in
Molise rappresenti in nuce un modello
d’intervento antidemocratico che
esclude il Consiglio Regionale, le parti
sociali e le istituzioni locali da ogni
possibilità di approfondimento possi-
bile sulla proposta di riordino su una
materia di estremo interesse sociale,
facendo prevalere un approccio sui
tagli della spesa che non garantisce i
livelli essenziali di assistenza”.
Petraroia: “Una seduta di Consiglio regionale
sul Piano sanitario approvato per legge”
31 luglio 2017
TAagliolto
aaLuigi Mazzuto (Noi con
Salvini), Filoteo Di Sandro
(Fratelli d’Italia) e Giacomo
Papa (Forza Italia) puntano
sull’unità del centro-destra
per vincere le prossime ele-
zioni regionli.
I coordinamenti regionali di
Forza Italia, Fratelli d’Italia
e Noi con Salvini si sono in-
contrati per definire un per-
corso condiviso che
consenta anche in Molise di
fornire una chiara offerta
politica, alternativa al go-
verno di sinistra.
A conclusione dei lavori si è
concordato di adoperarsi per
la costruzione di una piatta-
forma simile a quella che ha
consentito al centrodestra di
trionfare nelle ultime ammi-
nistrative in Liguria ed
Abruzzo, ossia un centro-
destra unito che, sulla base
di un programma di svi-
luppo della regione chiaro e
concreto, apra alla società
civile per ricercare la più
ampia condivisione e met-
tere in campo una squadra in
grado di governare per i
prossimi cinque anni la Re-
gione Molise.
Pertanto a breve sarà convo-
cato un tavolo, aperto alle
rappresentanze territoriali
dei movimenti politici na-
zionali di centro-destra e ai
movimenti civici che si ri-
conoscono nell’area libe-
rale, per definire insieme le
prossime azioni da porre in
essere.
Sulla "via della seta" per un
nuovo scambio culturale e tec-
nologico tra la Cina e il Molise.
Nel suo ruolo di Ambasciatore
dei molisani nel Mondo, Nicola
D'Ascenzo e' tornato in regione
accompagnato dal prof. Qin-
gguo Xie, direttore di Diparti-
mento presso l'Università di
Scienze e Tecnologie di Wuhan,
capitale della provincia cinese
dell'Hubei. Accolto dal presi-
dente del Consiglio regionale,
Vincenzo Cotugno. In confe-
renza stampa illustrate le possi-
bilità di collaborazioni bilaterali
nel campo universitario e della
ricerca scientifica che portereb-
bero enormi vantaggi alla nostra
regione. Il progetto, in fase di
definizione, porterebbe ad inter-
scambi culturali tra studenti,
possibilità di dottorandi, borse
di studio, docenze universitarie,
progetti congiunti nel campo
tecnologico e spin-off. “Un pro-
getto unico in Italia che vo-
gliamo esportare in Molise – ha
detto D’Ascenzo - non sono
chiacchiere. Noi vogliamo
aprire una sede distaccata del la-
boratorio e del parco universita-
rio della Huanzhong University.
Ci siamo battuti già in Cina per
ottenere una parte dei fondi ne-
cessari perché crediamo che lo
sviluppo tecnologico possa es-
sere il ponte tra le due culture.
Dunque – ha ribadito il profes-
sore originario di Termoli -
siamo in visita in Molise per
rendere il progetto concreto, tro-
vare i luoghi, creare già un co-
mitato di persone interessate dal
punto di vista istituzionale e
scientifico per avviare il pro-
getto. Abbiamo già sei posti di-
sponibili per giovani talenti
molisani per l’area di Ingegne-
ria Biomedica o Biologia più un
corso in Medicina: due posti di
dottorato, due posti da ricerca-
tore a tempo determinato (per
gli studenti che hanno concluso
il dottorato nell’ambito di Fisica
Medica/Ingegneria Biomedica),
e infine altri due posti da assi-
stant professor. I dottorandi po-
tranno scegliere di stare sei mesi
in Italia e altri sei in Cina.
Il progetto include uno spin off.
Il che significa che ogni volta
che con la ricerca scopriamo
nuove tecnologie, ne avviamo la
commercializzazione grazie ai
contatti con i privati”. E’ stato lo
stesso direttore del dipartimento
di Scienze e Tecnologie, Quin-
gguo Xie a sottolineare la bontà
della scelta del Molise. “Il Mo-
lise – ha detto - è la sede ideale
per la realizzazione del nostro
progetto. La nostra filosofia è
fare ricerca con il sorriso e ab-
biamo trovato un punto d’incon-
tro immediato tra Cina e Molise.
Poi ci sono le grandi possibilità
tecnologiche che possiamo otte-
nere: l’industria farmaceutica,
ad esempio, che qui è molto
avanzata. Puntiamo a portare in
Molise la tecnologia che ab-
biamo sviluppato in Cina cre-
ando uno spin off e creare qui
una nuova tecnologia”. Soddi-
sfatto il presidente del Consiglio
regionale, Vincenzo Cotugno,
che ha parlato di “un salto di
qualità del Molise. Una visione
del Molise che cresce, che vuole
avere un futuro, che apre le
porte al mondo. Una piccola re-
gione capace di pensare in
grande. Sono queste le sfide che
devono appassionarci e che de-
vono vederci uniti per il rilancio
del nostro territorio e delle no-
stre eccellenze”.
“Il nostro Molise proiettatoverso il futuro scientifico”
Importante accordo tra la Regione Molise e laRegione Hubei voluto dal presidente del Consiglio, Vincenzo Cotugno
Il centrodestra molisano provaa riunire tutte le forze
41 luglioo 2017
TAagliolto
di Marcello Pastorini
Dove erano quelli che oggi
si svegliano meravigliati
quando, autonomamente,
presso l'Istituto Tecnico
Agrario, solo noi inse-
gnanti e personale ATA,
difendevamo l'autonomia
persa a causa dell'accorpa-
mento della nostra scuola
al Liceo? Non denuncia-
vamo allora il rischio della
perdita di visibilità e,
quindi, di conseguenza
della forza del nostro isti-
tuto?. Non avevamo già an-
ticipato la possibile
evoluzione negativa di un
progetto che accorpava
licei e scuole tecniche? Ci
siamo mossi da soli, pur-
troppo senza successo,
anche sostenendo personal-
mente delle spese per le re-
lative vie legali. Eppure a
livello regionale, preceden-
temente, quella decisione,
la perdemmo per poco,
anche grazie ai voti di chi
elettoralmente , nella no-
stra area, pesca voti e con-
senso. E' evidente, in
quella sede , si sente la
mancanza di un rappresen-
tante politico della nostra
città. Anche l'agrario finì,
nonostante le sue peculia-
rità, nell'ammucchiata
degli istituti superiori.
Oggi piangiamo l'ennesimo
insuccesso larinese, con la
perdita della Dirigenza.
Certamente se ancora una
volta Larino mostra segni
di sofferenza, la colpa non
andiamo a cercarla sempre
nelle tasche degli altri. Un
po' di autocritica a volte fa
bene e porta frutti. La dob-
biamo cercare anche in noi
stessi. Noi insegnanti e il
dirigente scolastico do-
vremmo interrogarci sulle
mosse che potevamo e non
abbiamo fatto dal punto di
vista didattico. Ci do-
vremmo chiedere: come
mai la ricca offerta forma-
tiva non è stata accolta
dalla gente? Non siamo
stati efficienti nella promo-
zione delle nostre attività?
Non siamo stati in grado ad
allacciare positive relazioni
sul territorio capaci di ge-
nerare consenso e iscri-
zioni? I larinesi dovrebbero
chiedersi come mai man-
dano i loro figli a studiare
in altre scuole. Inoltre c'è
una fetta della popolazione
sempre disponibile a criti-
che interminabili sulla pro-
pria città che portano solo
polemiche infinite che non
costruiscono niente. Tutti
dovrebbero interrogarsi sul
fatto che il nostro caro
liceo, che pure ha degli ot-
timi insegnanti, non riesce
più a pescare iscritti in un
bacino culturale e geogra-
fico a noi vicino, come
Ururi, San Martino in Pen-
silis. L'amministrazione
comunale deve , ovvia-
mente , fare la sua parte a
fare da collante tra le no-
stre scuole, presidi istitu-
zionali storici e
riconosciute da sempre
come riferimento culturale
per la nostra area , e le po-
polazioni di Larino e degli
altri centri vicini. Ma le op-
posizioni dovrebbero non
approfittare dell'ennesima
disgrazia per utilizzarla
strumentalmente, invece
dovrebbero lavorare per
cercare di trovare soluzioni
a livello politico e per raf-
forzare l'immagine dei no-
stri istituti nella
popolazione dell'area. E'
possibile il recupero ma
occorrono idee e iscritti,
battaglia sempre più diffi-
cile visto lo spopolamento
e il calo delle nascite.
Purtroppo la situazione in
cui siamo caduti è anche
conseguenza di una poli-
tica di tagli che la scuola
italiana , da ogni forza po-
litica, da anni subisce. Una
politica piena di
contraddizioni
da un lato ci si
lamenta della di-
spersione scola-
stica, e si
spendono soldi
in progetti che
mirano ad evi-
tare il problema,
dall'altra si chiu-
dono classi. Ad
esempio, nel no-
stro caso speci-
fico, le regole
attuali, non per-
mettono di avere
autonomamente
la prima classe
dell' istituto tec-
nico per geome-
tri che verrà
articolata ad una delle due
prime dell'agrario, for-
mando, però, una relativa
classe numerosissima ,
condizione non ideale dal
punto di vista didattico, per
la difficoltà che gli inse-
gnanti incontreranno a ri-
spondere alle esigenze
variabili degli studenti. A
Campomarino addirittura
non si formerà la classe,
primo passo verso la chiu-
sura dell'istituto. Un Presi-
dio Istituzionale, unico del
genere in quella parte della
regione, rischia la cancella-
zione: se la situazione non
si invertirà come potremo
difendere la dispersione
scolastica in quell'area?.
Larino va morendo
Alcune riflessioni vanno fatte