La Regione Molise si impegna a rivedere i tagli a fronte ... · Seguici anche Su Facebook e twitter...
Transcript of La Regione Molise si impegna a rivedere i tagli a fronte ... · Seguici anche Su Facebook e twitter...
Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazioneDirettore Responsabile: giuseppe SaluppoViMarFa eDiZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobassoredazione tel: 0874.484486email: [email protected]
www.gazzettamolisana.com
E-mail: [email protected]
anno ii- n° 0 Sabato 25 Febbraio 2017
L’Oscar del giorno a Salvatore Co-lagiovanni. L’assessore al com-mercio ha organizzato duegiornate a tema sul Carnevale.Oggi, La ‘Cuncetta de Mascione’,e domani, domenica 26, ‘I dodicimesi’, per il secondo anno conse-cutivo organizzato dalla PolifonicaMonforte.
Salvatore Colagiovanni
IL N
OS
TR
OTA
PIR
O
Il Tapiro del giorno lo diamo a Mi-caela Fanelli. La segretaria regionaledel Pd è rimasta in silenzio sui pro-blemi insoluti del Molise e ha lasciatoai margini il suo stesso partito. Lunedì,ha organizzato un incontro per tornarea discutere e “dirsi delle verità inmodo franco. Luci e ombre”. Non ètroppo tardi?
Micaela Fanelli
IL N
OS
TR
OO
SC
AR
Seguici anche Su Facebook e twitter
www.gazzettamolisana.com
Sanità
Il Cosip: “I presidi
di sicurezza vanno
rafforzati non tagliati”
Il sindacato Coisp, ribadisce con
forza la necessità di rafforzare i
presidi di sicurezza.
pagina 5
E’ il consigliere regionale, Massimi-
liano Scarabeo, a puntare il dito sulla
chiusura dell’ospedale di Venafro
pagina 2
Sindacale
Sanità, l’assurdo
del taglio dei budget
L’Ardire
di Giuseppe Saluppo
L’analisi della mobilità è uno degliargomenti ‘caldi’ nelle discussionipolitiche e programmatorie dellasanità molisana, e non solo. E’ un
argomento ‘caldo’ sia perché ai flussi di mo-bilità sono associate cifre elevate di trasferi-menti monetari tra le Regioni (circa 3miliardi e mezzo di euro) sia perché la mo-bilità passiva si concentra soprattutto in al-cune Regioni e, tra queste, spicca il Molise.La mobilità sanitaria, e in particolare quellaospedaliera che ne rappresenta la quota prin-cipale, è un fenomeno complesso che puòesser scomposto in alcune componenti. Vi èinnanzitutto una mobilità che possiamo chia-mare di prossimità per la quale l’utente sce-glie il presidio che gli è più comodo anchese territorialmente non corrisponde a quelloa lui formalmente assegnato (la sua ASL, lasua Regione, il suo Stato). La comodità nondipende solo dalla distanza chilometrica maanche dalle strade e dai mezzi di comunica-zione tra la residenza e il presidio scelto. Viè poi una componenti di programmazioneper alcune prestazioni di elevata complessitàche si sceglie di localizzare in pochi definitipresidi per garantire un numero sufficientedi prestazioni necessario per mantenere li-velli elevati di eccellenza prestazionale.Mentre, però, sono sempre di più i pazientimolisani che si portano in altre regioni percurarsi, operarsi o farsi un accertamento allestrutture private di eccellenza molisane ven-gono tagliati i budget. Un assurdo. Con laconseguenza che il cittadino molisano è co-stretto a portarsi fuori regione gravando pe-santemente sul bilancio sanitario regionale.Possibile, poi, che tutto questo nasca dai taglia Cattolica, Neuromed, centri oculistici e dia-gnostici? Che in queste strutture possono ac-cedere cittadini di fuori regione ma non imolisani? E in nome di quale programma-zione? Perchè una struttura fa riferimentoalla Chiesa, un'altra alla famiglia Patricielloper non dire, ancora, a centri come Laurelli,Potito e altri? Perchè condannare ai viaggidella speranza tanti nostri corregionali innome di ritorsioni, rancori e invidie verso icosiddetti privati? Si liberino i budget e sioffra ai molisani la possibilità di curarsi neinostri centri specializzati. Ne guadagnerà lasalute della nostra gente e, anche, le cassedella disastrata sanità regionale.
La Regione Molise si impegnaa rivedere i tagli a fronte
di una razionalizzazione del servizioScongiurati i licenziamenti alla Seac
Servizio a pag.3
“Sull’ospedale di Venafro
la bocciatura
è per Frattura”
225 febbraio 2017
TAagliolto
“Di giorno in giorno troviamo
nelle pagine dei giornali locali di
tutto il Molise, come anche nelle
parole di molti cittadini, la ri-
cerca sfrenata di sicurezza e la
paura delle possibili conse-
guenze nefaste che insorgereb-
bero dalle possibili chiusure dei
Presidi di Polizia esistenti da di-
versi anni su tutto il territorio e
per i quali l’Amministrazione,
per via di una spietata spending-
review, continua insistentemente
con la sua incessante azione di
r a z i o n a l i z z a z i o n e ” .
Così Giovanni Alfano, Segreta-
rio Generale Regionale del
Coisp del Molise, Sindacato In-
dipendente di Polizia, torna sulla
questione della chiusura di al-
cuni presidi di Polizia, già rea-
lizzate in parte, o in procinto di
essere realizzate.
In primis vogliamo rilanciare,
così come abbiamo già fatto nel
2015, l’azione di rafforzamento
del Distaccamento Polstrada di
Larino che tutta la cittadinanza
ed in particolare il primo citta-
dino di quel paese vogliono
mantenere vivo a tutti i costi, of-
frendo concrete possibilità di
collaborazione come l’utilizzo
dei locali dell’ex carcere in co-
modato gratuito e già vagliati in
maniera positiva dagli organi re-
sponsabili. Il Consiglio comu-
nale di Larino ha approvato
all’unanimità una delibera che si
oppone alla chiusura. Il pros-
simo 01.03.2017 andremo a far
visita al neo Prefetto di Campo-
basso, sua Eccellenza Maria
Guia Federico, per fare la sua
co-
noscenza e daremo anche a Lei
la nostra opinione a riguardo del
presidio di Polizia Frentano
anche in considerazione dei
“centri Sprar” aperti sul territo-
rio e dell’hub in cantiere a San
Giuliano di Puglia.
In evidenza, inoltre, tra le nostre
“battaglie” principali c’è quella
dedicata all’auspicata riapertura
del posto fisso di Polizia presso
l’Ospedale di Campobasso (ca-
poluogo di Regione) la cui sop-
pressione da parte dell’Autorità
Provinciale di Pubblica Sicu-
rezza ha senza meno contribuito
all’aumento dei reati predatori
commessi all’interno ed al-
l’esterno di quel plesso, ren-
dendo così vane tutte quelle
attività ed iniziative messe in
pratica da questa O.S. ai fini
della costituzione del c.d. “co-
dice rosa” o di un qualsivoglia
sistema per la prevenzione della
violenza di genere. Infatti, è ine-
vitabile che se nell’immedia-
tezza alla consumazione del
reato la vittima non trova al
pronto soccorso un operatore di
Polizia pronto a raccogliere la
sua denuncia e altri importanti
elementi utili alla ricerca degli
autori, con il passare del tempo,
sarà sempre più difficile riuscire
in questo, e con il rischio molto
plausibile di un ripensamento
per l’incalzare dello stato emo-
zionale della paura di possibili
ulteriori ripercussioni.
Per la Questura di Isernia, per il
Commissariato di Termoli e per
i l
Compartimento della Polizia Po-
stale di Campobasso ci siamo
battuti sempre per il loro raffor-
zamento mettendo in evidenza a
chi di dovere l’aumento smisu-
rato della criminalità in quelle
zone geografiche prossime ai
territori campano e quello pu-
gliese. Abbiamo chiesto rinforzi
di personale e di mezzi per poter
contrastare in maniera incisiva la
crescente criminalità organizzata
sul nostro territorio di compe-
tenza ed il crescente aumento dei
reati informatici, purtroppo, con-
sumati anche nel Molise (previ-
sta infatti anche una drastica
riduzione degli operatori presso
la Polizia Postale).
Adesso facciamo nostra ed ap-
poggiamo in maniera incondi-
zionata le giuste lamentele dei
cittadini di Venafro che chie-
dono a gran voce l’istituzione
nel loro territorio di un Commis-
sariato di P.S. ovvero di un posto
fisso di Polizia che fungerebbe
anche da maggior controllo per
quella via importante d’accesso
per
il Molise da parte di chi vor-
rebbe entrare solo per delin-
q u e r e .
Questo fabbisogno crescente di
sicurezza da parte dei cittadini
purtroppo coincide con una ri-
duzione degli Uffici e dei Presidi
di Polizia previsti già da tempo
nel Molise che solo una politica
attenta e concreta potrebbe con-
trastare con fermezza eviden-
ziando a chi di dovere dei
continui mutamenti in negativo
delle esigenze di ordine e sicu-
rezza pubblica come ad esempio
l’aumento dei profughi: 2921
persone accolte nei centri tem-
poranei gestiti direttamente dalle
Prefetture con convenzioni con
operatori privati, e 475 accolti
nei progetti triennali Sprar d’in-
tesa con i comuni per un totale
di 3396 unità al 25 ottobre 2016
con un incremento del 111% ri-
spetto al 31 dicembre 2015 e
un’incidenza percentuale com-
plessiva pari al 2,02% del totale
dei profughi accolti su tutto il
territorio nazionale.
Coisp: “Rafforzare non tagliare i presidi della sicurezza”
“Per la GAM presentata
interrogazione in Com-
missione lavoro affinché si
definisca un impegno con-
giunto tra Camera e Senato
per chiedere risorse straor-
dinarie al governo per po-
litiche attive del lavoro per
i 280 dipendenti e per il ri-
lancio della filiera avicola
molisana.” “Insieme a Ro-
berto Ruta – afferma
l’On. Leva – abbiamo pre-
sentato una doppia interro-
gazione una in
Commissione lavoro alla
Camera e l’altra al Senato
per chiedere che il governo
si impegni per risolvere
positivamente la vertenza
GAM.
Un’azione congiunta tra
Camera e Senato potrà es-
sere utile al fine di raffor-
zare una richiesta di
risorse straordinarie che ri-
sultano indispensabili da
un lato per garantire per-
corsi certi per i lavoratori
e dell’altro per politiche di
rilancio per la filiera avi-
cola.”
Leva:
“Gam,
la nostra
richiesta”
di Massimo Dalla Torre
Trasgredendo a un impegno
che c’eravamo presi di non
scrivere più di politica, anche
se ultimamente lo abbiamo
fatto, ma i fatti lo impongono,
vorremo intrattenerci ancora
una volta con voi su quanto sta
accadendo nei palazzi della po-
litica specialmente all’indo-
mani della convention romana
del PD. Il quale, tra sottili mes-
saggi di ripicche e addii eccel-
lenti, leggasi decisione di
Errani di uscire dalla compa-
gine che l’ ha visto ai vertici
della regione Emilia Romagna
e oggi Commissario straordina-
rio per la ricostruzione post-ter-
remoto, mette in evidenza
come le acque nel partito, una
volta rosso oggi rosè, non sono
assolutamente calme. Que-
stione che, gioco forza, si ri-
percuoterà anche sul Molise
che, in questi giorni, vede sulla
stampa locale l’esternazione
delle varie anime della sinistra
che, con paroloni, enfasi, di-
scorsi e dati alla mano cercano
e vogliono la compattezza di
quello che è la forza, almeno di
quello che ne rimane, che go-
verna il Paese e in particolare il
Molise. Personaggi che si pro-
fessano referenti DOC che, con
affabilità mascherano la sor-
nioneria e sorridono all’idea di
fare contenti tutti, senza esclu-
sione alcuna, il che è deleterio
se si vuole veramente rico-
struire quello che si è demolito
coscientemente. Fin qui nulla
di strano, si potrebbe obiettare,
perché tutto questo appartiene
al circo politico con tanto di
numeri e attrazioni. La stra-
nezza invece c’è ed è talmente
palese che non passa inosser-
vata agli occhi dei più. Una
stranezza che da adito a una
serie d’interrogativi che cer-
cheremo di sintetizzare al mas-
simo. Vi siete mai chiesti per-
ché solo in queste occasioni i
signori di palazzo, quelli che
contano veramente, almeno a
detta loro, fanno appello al-
l’unione? Vi siete mai chiesti
perché nel Molise, quando ci
sono le emergenze politiche, si
chiedono ulteriori consensi? Vi
siete mai chiesti perché
chi è stato eletto a rappresen-
tarci, una volta passata la bu-
fera latita e latiterà? Potremo
aggiungere altri interrogativi,
ma temiamo che non baste-
rebbe un edizione intera del
giornale. Interrogativi che la
gente comune, quella che ogni
giorno con sacrificio cerca di
tenere altro il morale del Mo-
lise, si e ci pone quotidiana-
mente. Interrogativi che
facciamo bene a porci e porre
perché soltanto in questo modo
si può avere contezza del pro-
blema Molise. Perché di un
problema si tratta; ecco il per-
ché per rendere meglio l’idea
abbiamo voluto utilizzare un
detto popolare, quale titolo per
evidenziare che una volta
spenti i riflettori e portato a
casa il risultato, la nostra re-
gione, sprofonderà nuovamente
nel dimenticatoio e tornerà a
essere un semplice corridoio di
passaggio per raggiungere re-
altà molto più interessanti sotto
tutti i punti di vista. Una re-
gione che, caso mai non ce ne
fossimo accorti, è sempre bene
tenere sveglie le menti critiche,
reclama da sempre la propria
identità, un proprio ruolo. Un
ruolo ed un identità che non
possono essere sbandierati a
mo di specchietto per le allo-
dole allorquando necessitano
consensi. Un’identità e un
ruolo che nonostante le dimen-
sioni del territorio sono ben de-
finiti. Un’identità e un ruolo
che si rivendica voce alta.
Un’identità e un ruolo che, al
contrario di quanto si possa
credere, non ci vede più vas-
salli perché i tempi delle signo-
rie, anche se romantici, non
appartengono più al nostro
modo di essere, al nostro modo
di vivere, al nostro modo di
operare, al nostro modo di es-
sere Molisani e non un serba-
toio da cui attingere consensi
all’abbisogna, specialmente
quando il terreno sta per fra-
nare, se non addirittura è fra-
nato.
Passata la festa gabbato lo santo. Forse!L’intervento
325 febbraio 2017
TAagliolto
CAMPOBASSO. Ridefinireper il 2017 la riduzione dellerisorse trasferite ai Comuniper il trasporto pubblico ur-bano nell’ottica di avviare ecompletare quanto prima ilpercorso che porti all’effi-cientamento del servizio e allasua effettiva sostenibilità: èl’impegno assunto dal presi-dente della Regione Molise,Paolo di Laura Frattura, e dal-l’assessore Pierpaolo Nagnidurante l’incontro che si è te-nuto oggi a Palazzo Vitale coni sindaci di Campobasso, Iser-nia, Termoli e Larino e le or-ganizzazioni sindacali. Alcentro del confronto, le diffi-coltà riscontrate dalle ammi-nistrazioni locali per ilmantenimento del trasportopubblico urbano alla lucedelle indicazioni introdottecon la Legge di stabilità perun taglio complessivo del 30percento al settore. Partico-lare attenzione, nel corso deilavori, alla vertenza Seacdella città capoluogo per gli 8annunciati licenziamenti. “Come Regione, e siamo gliunici in Italia, partecipiamo inmaniera sostanziosa, conti-nuando a coprire completa-mente i costi per il servizio”,hanno puntualizzato il presi-dente e l’assessore. “Nonostante direttive diverse
a riguardo, ci siamo tenuti aldi sotto del tetto fissato dellanorma, continuando ad assi-curare risorse al settore per il75 percento, altrove, come neigrandi comuni italiani, il Tplè totalmente a carico dell’am-ministrazione locale. È chiaroche non sarà questa la nostrastrada, ma il processo di com-partecipazione da parte dei
Comuni è ineludibile, a tuttichiediamo di fare la propriaparte”, la loro esortazione. “Alla luce di una verificadelle nostre possibilità in Bi-lancio, siamo pronti a valutareper questo anno un ulterioresforzo per ridefinire l’entitàdella riduzione dei trasferi-
menti decisa a livello centralecosì da accompagnare i Co-muni nel percorso di ottimiz-zazione e razionalizzazionenecessarie per erogare un ser-vizio efficiente e sostenibile,non più legato al numero deichilometri, ma al numero ef-fettivo di utenti.”, hanno con-
cluso Frattura e Nagni. Comuni, a partire da quello diCampobasso, che, purtroppo,non si sono mai dotati di pro-prie linee programmatiche sucosa fare del trasporto urbano.Del resto, come si può fare se,semplicemente, non si è te-nuto conto delle trasforma-
zioni della città ( i nuovi quar-tieri, i nuovi poli di attra-zione, le nuove domande dispostamento)? Non era attra-verso questa strategia che erapossibile ripensare il disegnodelle nuove linee del trasportourbano così come all’abbatti-mento delle barriere nei pressidelle fermate, al finanzia-mento per l’acquisto di tecno-logie applicabili al sistemadella mobilità ( paline intelli-genti, informazioni al-l’utenza)? E, oggi, con lacoperta corta, si pagano leconseguenze.
Incontro in Regione con i sindaci di Campobasso, Isernia, Termoli e Larinoalle prese con i tagli al servizio pubblico del 25%
“Trasporto urbano,ridefiniremo le risorse”
Spiragli di luce per gliotto dipendenti dellaSeac: procedura so-spesa e impegno delleparti assunto in Re-gione per lavorare alfine di evitare i licen-ziamenti.Dopo la riunione chesi è tenuta questa mat-tina a Palazzo Vitalecon i sindacati e i sin-daci dei Comuni diCampobasso, Isernia,Larino e Termoli sullaquestione del tra-sporto pubblico localeurbano e a marginedell’incontro con i
vertici della Seac(hanno preso parteanche il presidentedella Regione, Paolodi Laura Frattura,l’assessore ai Tra-
sporti, PierpaoloNagni, il sindaco delcapoluogo regionale,Antonio Battista, el’assessore comunaleFrancesco De Ber-
nardo), si lavorerà perscongiurare gli otto li-cenziamenti, la cuiprocedura era già stataavviata dalla Seac. Entro la fine di marzo
si troverà una solu-zione, ma già da lu-nedì il Comune diCampobasso garantiràil servizio, per il pros-simo mese, comequello offerto loscorso anno. Non si èquindi lontani da unaccordo, reso possi-bile soprattutto graziealla disponibilità dellaRegione di rivedere iltaglio, deciso dallaLegge di Stabilità, chedetermina enormi re-strizioni del serviziodi trasporto urbanonel capoluogo.
Seac, scongiuratoil licenziamento di 8 autisti
La soluzione
425 febbraio 2017
TAagliolto
“Facendo seguito a precedente
corrispondenza intercorsa, si nota
un preoccupante silenzio del-
l’Amministrazione Comunale
sulla vicenda in oggetto. Inten-
diamo dunque ulteriormente sol-
lecitare il Sindaco e il Consiglio
Comunale affinché prendano po-
sizione con urgenza in merito alla
costruenda Centrale idroelettrica,
il cui iter amministrativo non è af-
fatto concluso, ma è tutt’ora al-
l’esame dell’Agenzia regionale
ARPA”. Lo scrive, agli ammini-
stratori di Cerro al Volturno, Do-
menico Izzi.
“Si sbaglia chi afferma che l’iter
burocratico sia ormai immodifi-
cabile. Occorre sottolineare che la
autorizzazione già erogata dalla
Regione alla ditta SEA non è an-
cora operativa, in quanto è stata
concessa “sub condicione”, cioè
è subordinata alla autorizzazione
unica (vedi D.L.vo 387/2003 e
linee guida regionali DGR
621/2011) che non è stata ancora
rilasciata. Il “Servizio Energia”
della Regione sta raccogliendo i
pareri indispensabili. Presso
l’ARPA è in atto una istruttoria e
il pronunciamento definitivo non
è ancora avvenuto. L’opera previ-
sta si trova nella parte sinistra del-
l’alveo fluviale, cioè in agro di
Cerro, mentre la riva e l’alveo di
destra sono in agro di Rocchetta
al Volturno. La ditta intende pro-
cedere, a monte, a uno sbarra-
mento sul Volturno. Questo
sbarramento interessa anche il
Comune di Rocchetta, tanto che –
come si apprende dal Comune
stesso – è stato presentato un ri-
corso avverso.
Il Comune di Cerro è il primo in-
teressato ed ha una grande re-
sponsabilità poiché le opere di
realizzazione di imbrigliamento
delle acque nel condotto artifi-
ciale si realizzerebbero per intero
in agro di Cerro, con costruzione
di un piccolo edificio nel punto in
cui le acque verranno restituite al
fiume.
Spetterà al Sindaco di Cerro rila-
sciare la concessione edilizia,
previa attenta valutazione del-
l’opera, considerando peraltro
con grande attenzione i danni che
ne deriverebbero per il contesto
ambientale e urbanistico. Grande
perciò è la responsabilità del Sin-
daco (e del suo Ufficio Tecnico
Comunale) che, in sostanza, sono
determinanti per l’intera proce-
dura, poiché senza la concessione
edilizia l’opera non si può realiz-
zare. Appare inaccettabile anche
il fatto che i proprietari dei terreni
ove tali opere si vorrebbero rea-
lizzare non siano stati ancora in-
formati della eventualità di subire
un esproprio: e ciò avviene seb-
bene il Comune abbia già una
copia del progetto ove sono indi-
cate le particelle sulle quali
l’opera si realizzerà.
Il Sindaco, in precedenti sue di-
chiarazioni, aveva assicurato che
avrebbe convocato un Consiglio
Comunale su tale argomento. Ciò
non è avvenuto; ed ora è urgen-
tissimo. Se il Comune di Cerro
continua a tacere, si crea una si-
tuazione del tipo “silenzio as-
senso”. Occorre evitare che ciò si
verifichi. Se il Comune intende
rivolgersi al Tribunale delle
Acque, e se qualcuno intende
convocare assemblee di cittadini,
che cosa aspetta a farlo? Tra poco
sarebbe troppo tardi.
E’ bene precisare che la mobilita-
zione di cittadini avverso la co-
struenda centrale non è affatto in
contraddizione con la giusta va-
lorizzazione delle “energie rinno-
vabili”, per cui si battono tante
valide associazioni, ad esempio la
Legambiente. Tra coloro che si
stanno opponendo a questa cen-
trale, ci sono anche quelli che si
erano attivati al momento del re-
ferendum “anti-trivelle”. Ma lot-
tare contro lo sfruttamento dei
beni del sottosuolo e a favore del-
l’energia rinnovabile non signi-
fica accettare che – pur di
sfruttare l’energia delle acque – si
arrivi al punto di distruggere un
eco-sistema. La costruzione della
centrale di Cerro non risolve af-
fatto i problemi energetici poiché
avrà un risultato piccolissimo per
quanto concerne i Kw prodotti.
Buone pratiche amministrative
sono quelle che riescono a far
fronte ai bisogni energetici della
cittadinanza; questo NON è il
caso di Cerro, dove la cittadi-
nanza non riceverebbe NULLA
dall’eventuale quantità di energia
prodotto in loco. Non ci sarà, per
Cerro, (a differenza di ciò che av-
viene in altri Comuni) alcun ri-
sparmio del consumo elettrico.
Occorre dunque ribadire quanto
già da settimane andiamo sottoli-
neando: la centrale porterebbe un
danno ambientale grave e irrever-
sibile. Il contratto avrebbe la du-
rata di ben trent’anni e questo
significherebbe la distruzione e la
morte della parte alta del fiume
Volturno. Qualsiasi progetto di
valorizzazione della valle ha
come elemento cruciale il fiume:
quante volte si afferma che “l’ac-
qua è vita”. La decisione che oggi
si prende incide non solo sul-
l’oggi, ma anche sul futuro e sulle
future generazioni”.
“Quella centrale non s’ha da fare”A Cerro al Volturno c’è preoccupazione per la realizzazione dell’impianto
In questa settimana i lavori per by-passare i binari della ferrovia
Si è svolto l'incontro tra il Se-
gretario Generale della UIL-
TuCS Molise, Pasquale
Guarracino ed il Direttore Am-
ministrativo della ASREM, dott.
Antonio Forciniti. All'incontro
hanno partecipato i rappresen-
tanti sindacali della Aziende che
attualmente gestiscono i servizi
presso le sedi ASREM ed in
particolare, per i lavoratori del
servizio di pulizie, Monica Del
Pesco, per i lavoratori delle
mense, Domenico D'Angelo,
per i lavoratori del portierato,
della reception e del cup pass,
Giovanni Carlo D'Angelo.
La riunione è sostanzialmente
riassumibile in due parti: nella
prima parte dell'incontro, l'Or-
ganizzazione Sindacale, con i
suoi dirigenti, ha illustrato al
Direttore Amministrativo al-
cune delle molteplici problema-
tiche delle aziende che
gestiscono i vari servizi nelle
sedi ASREM e che si ripercuo-
tono sui lavoratori.
Nella seconda parte dell'incon-
tro, ci si è invece concentrati
sulle questioni delle gare di ap-
palto e dei collegati capitolati di
gara che, a parere della UIL-
TuCS Molise, dovranno neces-
sariamente contenere sia la
clausola di salvaguardia occu-
pazionale, affinchè nessuna
azienda che si aggiudicherà il
servizio o verrà riconfermata
possa anche solo ipotizzare tagli
al personale, sia il manteni-
mento delle condizioni orarie,
economiche e normative matu-
rate negli anni dagli operatori
dei vari servizi, sia l'applica-
zione ai lavoratori dei Contratti
Collettivi Nazionali di Lavoro
firmati dalle Organizzazioni
Sindacali confederali.
Ampie sono state, in merito, le
rassicurazioni fornite dal Diret-
tore Amministrativo della
ASREM, dott. Forciniti, il quale
ha ribadito che le clausole di
salvaguardia già inserite nel ca-
pitolato di gara per il servizio di
pulizie - elaborato dal dott. For-
ciniti unitamente alla dott.ssa
Pierluigi della ASREM ed in-
viato, per i provvedimenti con-
seguenti, alla Centrale unica di
committenza della Regione Mo-
lise - verranno estese, allo
stesso modo, al capitolato del
servizio di mensa, attualmente
in corso di sviluppo, servizio
che verrà asse-
gnato in unico
lotto ad un'unica
società per tutta
la regione.
Pasquale Guar-
racino ed Anto-
nio Forciniti
hanno entrambi
precisato che
quello di oggi
non sarà l'unico
incontro in materia di servizi in
ASREM, ma che tutto il per-
corso che porterà alle gare di
appalto verrà condiviso: il Di-
rettore Forciniti ha anche garan-
tito il fattivo contributo della
ASREM, in qualità di commit-
tente dei servizi, per evitare
tagli e, comunque, distorsioni
riguardanti il personale.
In conclusione, Guarracino ha
ricordato quanto è importante e
quanto deve essere centrale il
ruolo dei servizi in un settore
delicato quale quello della sa-
nità, anche in considerazione
del fatto che i servizi - il cosid-
detto indotto - occupano in Mo-
lise centinaia di lavoratori e,
quindi, di famiglie.
Servizi, la Uiltucs incontra Forciniti“Servizi delicati e da assicurare”
525 febbraio 2017
TAagliolto
Campobasso. Riparto del Fondosanitario nazionale per l’anno2017, al Molise un incrementopari a 1,7 milioni di euro rispettoalle risorse assegnate lo scorsoanno: lo comunica il presidentedella Regione, Paolo di LauraFrattura, al termine dei lavoridella Conferenza delle Regioni edelle Province autonome. “È unrisultato importante – commenta–, condiviso con le altre Regioniche da anni vengono penalizzatedai criteri standard utilizzatinella suddivisione del Fondo sa-nitario, a cominciare da quellorelativo alla popolazione resi-dente, assai restrittivo per realtàche come il Molise soffrono unaprogressiva flessione del nu-mero di abitanti”.“Abbiamo evitato il rischio –spiega il presidente –, di vederciriconosciuta un’assegnazione in-feriore a quella dello scorsoanno, circa 5,9 milioni, anche afronte dell’incremento generaledello Fondo stesso”.“Le ragioni, che per primi come
Molise abbiamo rappresentato,sostenuti poi dalle altre Regioninon valorizzate in sede di ri-parto, ci hanno consentito, no-nostante la previsione di unquadro negativo, di colmare nonsolo il differenziale rispetto al-l’anno scorso, ma addirittura diportare a casa un ulteriore incre-mento di 1,7 milioni di euro: èdavvero un risultato impor-tante”, rimarca Frattura. “La Conferenza – prosegue –, ègiusto evidenziarlo, ha accoltoanche l’istanza che abbiamoavanzato di prevedere, dal pros-simo anno, l’utilizzo di nuovi eaggiuntivi criteri per il ripartodelle risorse del Fondo sanitario,quali gli indici di anzianità, laminore densità demografica ealtri indicatori epidemiologicispecifici che concretamente rap-presentano i nostri contesti so-cioeconomici”. “A questo – ancora il presidente
–, aggiungiamo anche la con-ferma, manifestata da tutte leRegioni, del contributo di soli-darietà pari a 18 milioni di europer l’anno 2017”.Infine, Frattura ha richiesto ditener conto nel riparto delle ri-sorse del Fondo sanitario, sem-pre dai prossimi anni,
de l l ’ impa t toe c o n o m i c odella presenzanel territorio re-gionale del-l’Ircss privato acarattere nazio-nale, il Neuro-med di Pozzilli,perché “per lesue dimensionie specialità eper la sua atti-vità ospedalierae di speciali-stica svoltaanche a benefi-cio degli assi-
stiti delle altre Regioni, non puòessere solo ed esclusivamente acarico delle risorse assegnate alMolise”. Sempre nella giornata di oggi,giovedì 23 febbraio, il presi-dente della Regione ha incon-trato a Roma il rettore
dell’Università La Sapienza, ilprofessor Eugenio Gaudio. “Con il magnifico rettore Gau-dio – riferisce –, abbiamo indi-viduato le ragioni perconsolidare e rafforzare l’impe-gno reciproco a programmare eattuare corsi di laurea per le pro-fessioni sanitarie con particolareriferimento alla sede di Iserniadove continuerà a essere attivo ilcorso di laurea per le professioniinfermieristiche e saranno valu-tate eventuali offerte formativelegate alle esigenze del nostroterritorio. Condivisa da entrambila necessità di implementare laformazione rivolta ai professio-nisti sanitari”.“La sede universitaria di Iserniaè un investimento formativo peruna rinnovata attenzione alleprofessioni sanitarie del Moliseattraverso la collaborazione traUniversità la Sapienza , Regionee Asrem”, conclude Frattura.
“Dal riparto sanitario, un incremento del fondo”
Sulla decisione dei giudici, interviene il consigliere regionale, Massimiliano Scarabeo
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Giunta regionale, Paolo Frattura
“Per i giudici del Tar Molise, il Gover-natore Frattura non avrebbe potuto di-sporre i provvedimenti che decretavanoil riassetto dell’Ospedale di Venafro.Era stata la stessa struttura della Re-gione a ricorrere al Consiglio di Statoper ottenere la revoca della sospensiva.Il Consiglio di Stato ha respinto però,il ricorso della Regione Molise, confer-mando la sentenza del Tribunale Am-ministrativo Regionale di Campobassoche, nel 2014, aveva accolto le richie-ste del Comitato Santissimo Rosario diVenafro e sospeso l’efficacia dei pianioperativi regionali del Commissario adacta Paolo Di Laura Frattura. Insomma,a decidere non poteva essere Fratturama il Consiglio Regionale”. Lo scrive,il consigliere regionale, MassimilianoScarabeo. “Come sempre, non voglioentrare in polemiche che non portano anulla e mi limito a sottolineare che sonocontento di questa decisione, perché,sulla questione non sono arretrato di unmillimetro da quelli che erano i propo-siti analizzati, a suo tempo anche conl’Amministrazione comunale di Vena-fro e il Comitato in difesa del Santis-simo Rosario. Ho partecipato ai tavolidi confronto e mi sono fatto promotoredelle istanze per consentire ai cittadinidi usufruire del sacrosanto diritto allatutela della propria salute. Ho chiestopiù volte, allo stesso Governatore, di ri-spettare gli impegni assunti per la sal-vaguardia degli ospedali pubblici, laloro reale riorganizzazione, il migliora-mento delle strutture e dei servizi chepossono offrire. Ora, chi pensa che la
mia posizione sia diversa da quella as-sunta, si sbaglia, perché sulla lorosoppressione non mi ha mai trovatod’accordo, primo, perché esse rappre-sentano realtà fondanti del sistemasocio economico delle aree dove sonoubicati, secondo perché sono un puntodi riferimento per coloro i quali sa-rebbero costrette a lunghi ed este-nuanti trasferimenti per vedersisalvaguardare il proprio diritto alla sa-lute. Per questo appare ingiusto chequalcuno voglia mescolare le carte efare di tutt’erba un fascio. Sull’argo-mento, perciò, continuo ad esseredalla parte dei cittadini che protestanoperché si sono visti togliere serviziimportanti per la tutela e la cura dellapropria salute, come ho sempre fattofin dal primo momento. L’impegnodei Comitati in difesa degli Ospedalidi Venafro e Larino, sono lodevoli,per questo, come tutti i cittadini privatidei loro servizi, resto e sarò sempre alloro fianco senza dover dimostrareoltre, il mio ’attaccamento al problema.Resto convinto che al di la dei proclamisui tagli e le integrazioni tra pubblico eprivato, conta molto ciò che si vuolefare dei territori e dei cittadini che li vi-
vono. La sentenza può essere l’occa-sione per correggere i danni, quelli fattifinora sugli ospedali molisani, unascelta che il Governatore Frattura po-trebbe fare tranquillamente visto comestanno andando le cose nella sanità re-gionale. Sarebbe un gesto logico e giu-sto che altro non farebbe se non il bene
del Molise. Meglio se fosse la politicatutta a riprendersi il ruolo per cui è de-putata, la politica in grado di garantirelo sviluppo di questa nostra terra e chedeve rendersi responsabile delle azioniche servono ad ampliare e migliorare iservizi offerti ai molisani, soprattutto sesi tratta della loro salute.”
“Ospedali pubblici,il Consiglio di Stato
boccia Frattura”La sentenza può essere l’occasione per rivisitare i provvedimentiadottati e che interessano pesanti tagli al sistema sanità