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Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazione Direttore Responsabile: giuseppe Saluppo ViMarFa eDiZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobasso redazione tel: 0874.484486 email: [email protected] www.gazzettamolisana.com E-mail: [email protected] anno ii- n° 0 Sabato 25 Febbraio 2017 L’Oscar del giorno a Salvatore Co- lagiovanni. L’assessore al com- mercio ha organizzato due giornate a tema sul Carnevale. Oggi, La ‘Cuncetta de Mascione’, e domani, domenica 26, ‘I dodici mesi’, per il secondo anno conse- cutivo organizzato dalla Polifonica Monforte. Salvatore Colagiovanni IL NOSTRO TAPIRO Il Tapiro del giorno lo diamo a Mi- caela Fanelli. La segretaria regionale del Pd è rimasta in silenzio sui pro- blemi insoluti del Molise e ha lasciato ai margini il suo stesso partito. Lunedì, ha organizzato un incontro per tornare a discutere e “dirsi delle verità in modo franco. Luci e ombre”. Non è troppo tardi? Micaela Fanelli IL NOSTRO OSCAR Seguici anche Su Facebook e twitter www.gazzettamolisana.com Sanità Il Cosip: “I presidi di sicurezza vanno rafforzati non tagliati” Il sindacato Coisp, ribadisce con forza la necessità di rafforzare i presidi di sicurezza. pagina 5 E’ il consigliere regionale, Massimi- liano Scarabeo, a puntare il dito sulla chiusura dell’ospedale di Venafro pagina 2 Sindacale Sanità, l’assurdo del taglio dei budget L’Ardire di Giuseppe Saluppo L ’analisi della mobilità è uno degli argomenti ‘caldi’ nelle discussioni politiche e programmatorie della sanità molisana, e non solo. E’ un argomento ‘caldo’ sia perché ai flussi di mo- bilità sono associate cifre elevate di trasferi- menti monetari tra le Regioni (circa 3 miliardi e mezzo di euro) sia perché la mo- bilità passiva si concentra soprattutto in al- cune Regioni e, tra queste, spicca il Molise. La mobilità sanitaria, e in particolare quella ospedaliera che ne rappresenta la quota prin- cipale, è un fenomeno complesso che può esser scomposto in alcune componenti. Vi è innanzitutto una mobilità che possiamo chia- mare di prossimità per la quale l’utente sce- glie il presidio che gli è più comodo anche se territorialmente non corrisponde a quello a lui formalmente assegnato (la sua ASL, la sua Regione, il suo Stato). La comodità non dipende solo dalla distanza chilometrica ma anche dalle strade e dai mezzi di comunica- zione tra la residenza e il presidio scelto. Vi è poi una componenti di programmazione per alcune prestazioni di elevata complessità che si sceglie di localizzare in pochi definiti presidi per garantire un numero sufficiente di prestazioni necessario per mantenere li- velli elevati di eccellenza prestazionale. Mentre, però, sono sempre di più i pazienti molisani che si portano in altre regioni per curarsi, operarsi o farsi un accertamento alle strutture private di eccellenza molisane ven- gono tagliati i budget. Un assurdo. Con la conseguenza che il cittadino molisano è co- stretto a portarsi fuori regione gravando pe- santemente sul bilancio sanitario regionale. Possibile, poi, che tutto questo nasca dai tagli a Cattolica, Neuromed, centri oculistici e dia- gnostici? Che in queste strutture possono ac- cedere cittadini di fuori regione ma non i molisani? E in nome di quale programma- zione? Perchè una struttura fa riferimento alla Chiesa, un'altra alla famiglia Patriciello per non dire, ancora, a centri come Laurelli, Potito e altri? Perchè condannare ai viaggi della speranza tanti nostri corregionali in nome di ritorsioni, rancori e invidie verso i cosiddetti privati? Si liberino i budget e si offra ai molisani la possibilità di curarsi nei nostri centri specializzati. Ne guadagnerà la salute della nostra gente e, anche, le casse della disastrata sanità regionale. La Regione Molise si impegna a rivedere i tagli a fronte di una razionalizzazione del servizio Scongiurati i licenziamenti alla Seac Servizio a pag.3 “Sull’ospedale di Venafro la bocciatura è per Frattura”

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Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazioneDirettore Responsabile: giuseppe SaluppoViMarFa eDiZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobassoredazione tel: 0874.484486email: [email protected]

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E-mail: [email protected]

anno ii- n° 0 Sabato 25 Febbraio 2017

L’Oscar del giorno a Salvatore Co-lagiovanni. L’assessore al com-mercio ha organizzato duegiornate a tema sul Carnevale.Oggi, La ‘Cuncetta de Mascione’,e domani, domenica 26, ‘I dodicimesi’, per il secondo anno conse-cutivo organizzato dalla PolifonicaMonforte.

Salvatore Colagiovanni

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Mi-caela Fanelli. La segretaria regionaledel Pd è rimasta in silenzio sui pro-blemi insoluti del Molise e ha lasciatoai margini il suo stesso partito. Lunedì,ha organizzato un incontro per tornarea discutere e “dirsi delle verità inmodo franco. Luci e ombre”. Non ètroppo tardi?

Micaela Fanelli

IL N

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Sanità

Il Cosip: “I presidi

di sicurezza vanno

rafforzati non tagliati”

Il sindacato Coisp, ribadisce con

forza la necessità di rafforzare i

presidi di sicurezza.

pagina 5

E’ il consigliere regionale, Massimi-

liano Scarabeo, a puntare il dito sulla

chiusura dell’ospedale di Venafro

pagina 2

Sindacale

Sanità, l’assurdo

del taglio dei budget

L’Ardire

di Giuseppe Saluppo

L’analisi della mobilità è uno degliargomenti ‘caldi’ nelle discussionipolitiche e programmatorie dellasanità molisana, e non solo. E’ un

argomento ‘caldo’ sia perché ai flussi di mo-bilità sono associate cifre elevate di trasferi-menti monetari tra le Regioni (circa 3miliardi e mezzo di euro) sia perché la mo-bilità passiva si concentra soprattutto in al-cune Regioni e, tra queste, spicca il Molise.La mobilità sanitaria, e in particolare quellaospedaliera che ne rappresenta la quota prin-cipale, è un fenomeno complesso che puòesser scomposto in alcune componenti. Vi èinnanzitutto una mobilità che possiamo chia-mare di prossimità per la quale l’utente sce-glie il presidio che gli è più comodo anchese territorialmente non corrisponde a quelloa lui formalmente assegnato (la sua ASL, lasua Regione, il suo Stato). La comodità nondipende solo dalla distanza chilometrica maanche dalle strade e dai mezzi di comunica-zione tra la residenza e il presidio scelto. Viè poi una componenti di programmazioneper alcune prestazioni di elevata complessitàche si sceglie di localizzare in pochi definitipresidi per garantire un numero sufficientedi prestazioni necessario per mantenere li-velli elevati di eccellenza prestazionale.Mentre, però, sono sempre di più i pazientimolisani che si portano in altre regioni percurarsi, operarsi o farsi un accertamento allestrutture private di eccellenza molisane ven-gono tagliati i budget. Un assurdo. Con laconseguenza che il cittadino molisano è co-stretto a portarsi fuori regione gravando pe-santemente sul bilancio sanitario regionale.Possibile, poi, che tutto questo nasca dai taglia Cattolica, Neuromed, centri oculistici e dia-gnostici? Che in queste strutture possono ac-cedere cittadini di fuori regione ma non imolisani? E in nome di quale programma-zione? Perchè una struttura fa riferimentoalla Chiesa, un'altra alla famiglia Patricielloper non dire, ancora, a centri come Laurelli,Potito e altri? Perchè condannare ai viaggidella speranza tanti nostri corregionali innome di ritorsioni, rancori e invidie verso icosiddetti privati? Si liberino i budget e sioffra ai molisani la possibilità di curarsi neinostri centri specializzati. Ne guadagnerà lasalute della nostra gente e, anche, le cassedella disastrata sanità regionale.

La Regione Molise si impegnaa rivedere i tagli a fronte

di una razionalizzazione del servizioScongiurati i licenziamenti alla Seac

Servizio a pag.3

“Sull’ospedale di Venafro

la bocciatura

è per Frattura”

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225 febbraio 2017

TAagliolto

“Di giorno in giorno troviamo

nelle pagine dei giornali locali di

tutto il Molise, come anche nelle

parole di molti cittadini, la ri-

cerca sfrenata di sicurezza e la

paura delle possibili conse-

guenze nefaste che insorgereb-

bero dalle possibili chiusure dei

Presidi di Polizia esistenti da di-

versi anni su tutto il territorio e

per i quali l’Amministrazione,

per via di una spietata spending-

review, continua insistentemente

con la sua incessante azione di

r a z i o n a l i z z a z i o n e ” .

Così Giovanni Alfano, Segreta-

rio Generale Regionale del

Coisp del Molise, Sindacato In-

dipendente di Polizia, torna sulla

questione della chiusura di al-

cuni presidi di Polizia, già rea-

lizzate in parte, o in procinto di

essere realizzate.

In primis vogliamo rilanciare,

così come abbiamo già fatto nel

2015, l’azione di rafforzamento

del Distaccamento Polstrada di

Larino che tutta la cittadinanza

ed in particolare il primo citta-

dino di quel paese vogliono

mantenere vivo a tutti i costi, of-

frendo concrete possibilità di

collaborazione come l’utilizzo

dei locali dell’ex carcere in co-

modato gratuito e già vagliati in

maniera positiva dagli organi re-

sponsabili. Il Consiglio comu-

nale di Larino ha approvato

all’unanimità una delibera che si

oppone alla chiusura. Il pros-

simo 01.03.2017 andremo a far

visita al neo Prefetto di Campo-

basso, sua Eccellenza Maria

Guia Federico, per fare la sua

co-

noscenza e daremo anche a Lei

la nostra opinione a riguardo del

presidio di Polizia Frentano

anche in considerazione dei

“centri Sprar” aperti sul territo-

rio e dell’hub in cantiere a San

Giuliano di Puglia.

In evidenza, inoltre, tra le nostre

“battaglie” principali c’è quella

dedicata all’auspicata riapertura

del posto fisso di Polizia presso

l’Ospedale di Campobasso (ca-

poluogo di Regione) la cui sop-

pressione da parte dell’Autorità

Provinciale di Pubblica Sicu-

rezza ha senza meno contribuito

all’aumento dei reati predatori

commessi all’interno ed al-

l’esterno di quel plesso, ren-

dendo così vane tutte quelle

attività ed iniziative messe in

pratica da questa O.S. ai fini

della costituzione del c.d. “co-

dice rosa” o di un qualsivoglia

sistema per la prevenzione della

violenza di genere. Infatti, è ine-

vitabile che se nell’immedia-

tezza alla consumazione del

reato la vittima non trova al

pronto soccorso un operatore di

Polizia pronto a raccogliere la

sua denuncia e altri importanti

elementi utili alla ricerca degli

autori, con il passare del tempo,

sarà sempre più difficile riuscire

in questo, e con il rischio molto

plausibile di un ripensamento

per l’incalzare dello stato emo-

zionale della paura di possibili

ulteriori ripercussioni.

Per la Questura di Isernia, per il

Commissariato di Termoli e per

i l

Compartimento della Polizia Po-

stale di Campobasso ci siamo

battuti sempre per il loro raffor-

zamento mettendo in evidenza a

chi di dovere l’aumento smisu-

rato della criminalità in quelle

zone geografiche prossime ai

territori campano e quello pu-

gliese. Abbiamo chiesto rinforzi

di personale e di mezzi per poter

contrastare in maniera incisiva la

crescente criminalità organizzata

sul nostro territorio di compe-

tenza ed il crescente aumento dei

reati informatici, purtroppo, con-

sumati anche nel Molise (previ-

sta infatti anche una drastica

riduzione degli operatori presso

la Polizia Postale).

Adesso facciamo nostra ed ap-

poggiamo in maniera incondi-

zionata le giuste lamentele dei

cittadini di Venafro che chie-

dono a gran voce l’istituzione

nel loro territorio di un Commis-

sariato di P.S. ovvero di un posto

fisso di Polizia che fungerebbe

anche da maggior controllo per

quella via importante d’accesso

per

il Molise da parte di chi vor-

rebbe entrare solo per delin-

q u e r e .

Questo fabbisogno crescente di

sicurezza da parte dei cittadini

purtroppo coincide con una ri-

duzione degli Uffici e dei Presidi

di Polizia previsti già da tempo

nel Molise che solo una politica

attenta e concreta potrebbe con-

trastare con fermezza eviden-

ziando a chi di dovere dei

continui mutamenti in negativo

delle esigenze di ordine e sicu-

rezza pubblica come ad esempio

l’aumento dei profughi: 2921

persone accolte nei centri tem-

poranei gestiti direttamente dalle

Prefetture con convenzioni con

operatori privati, e 475 accolti

nei progetti triennali Sprar d’in-

tesa con i comuni per un totale

di 3396 unità al 25 ottobre 2016

con un incremento del 111% ri-

spetto al 31 dicembre 2015 e

un’incidenza percentuale com-

plessiva pari al 2,02% del totale

dei profughi accolti su tutto il

territorio nazionale.

Coisp: “Rafforzare non tagliare i presidi della sicurezza”

“Per la GAM presentata

interrogazione in Com-

missione lavoro affinché si

definisca un impegno con-

giunto tra Camera e Senato

per chiedere risorse straor-

dinarie al governo per po-

litiche attive del lavoro per

i 280 dipendenti e per il ri-

lancio della filiera avicola

molisana.” “Insieme a Ro-

berto Ruta – afferma

l’On. Leva – abbiamo pre-

sentato una doppia interro-

gazione una in

Commissione lavoro alla

Camera e l’altra al Senato

per chiedere che il governo

si impegni per risolvere

positivamente la vertenza

GAM.

Un’azione congiunta tra

Camera e Senato potrà es-

sere utile al fine di raffor-

zare una richiesta di

risorse straordinarie che ri-

sultano indispensabili da

un lato per garantire per-

corsi certi per i lavoratori

e dell’altro per politiche di

rilancio per la filiera avi-

cola.”

Leva:

“Gam,

la nostra

richiesta”

di Massimo Dalla Torre

Trasgredendo a un impegno

che c’eravamo presi di non

scrivere più di politica, anche

se ultimamente lo abbiamo

fatto, ma i fatti lo impongono,

vorremo intrattenerci ancora

una volta con voi su quanto sta

accadendo nei palazzi della po-

litica specialmente all’indo-

mani della convention romana

del PD. Il quale, tra sottili mes-

saggi di ripicche e addii eccel-

lenti, leggasi decisione di

Errani di uscire dalla compa-

gine che l’ ha visto ai vertici

della regione Emilia Romagna

e oggi Commissario straordina-

rio per la ricostruzione post-ter-

remoto, mette in evidenza

come le acque nel partito, una

volta rosso oggi rosè, non sono

assolutamente calme. Que-

stione che, gioco forza, si ri-

percuoterà anche sul Molise

che, in questi giorni, vede sulla

stampa locale l’esternazione

delle varie anime della sinistra

che, con paroloni, enfasi, di-

scorsi e dati alla mano cercano

e vogliono la compattezza di

quello che è la forza, almeno di

quello che ne rimane, che go-

verna il Paese e in particolare il

Molise. Personaggi che si pro-

fessano referenti DOC che, con

affabilità mascherano la sor-

nioneria e sorridono all’idea di

fare contenti tutti, senza esclu-

sione alcuna, il che è deleterio

se si vuole veramente rico-

struire quello che si è demolito

coscientemente. Fin qui nulla

di strano, si potrebbe obiettare,

perché tutto questo appartiene

al circo politico con tanto di

numeri e attrazioni. La stra-

nezza invece c’è ed è talmente

palese che non passa inosser-

vata agli occhi dei più. Una

stranezza che da adito a una

serie d’interrogativi che cer-

cheremo di sintetizzare al mas-

simo. Vi siete mai chiesti per-

ché solo in queste occasioni i

signori di palazzo, quelli che

contano veramente, almeno a

detta loro, fanno appello al-

l’unione? Vi siete mai chiesti

perché nel Molise, quando ci

sono le emergenze politiche, si

chiedono ulteriori consensi? Vi

siete mai chiesti perché

chi è stato eletto a rappresen-

tarci, una volta passata la bu-

fera latita e latiterà? Potremo

aggiungere altri interrogativi,

ma temiamo che non baste-

rebbe un edizione intera del

giornale. Interrogativi che la

gente comune, quella che ogni

giorno con sacrificio cerca di

tenere altro il morale del Mo-

lise, si e ci pone quotidiana-

mente. Interrogativi che

facciamo bene a porci e porre

perché soltanto in questo modo

si può avere contezza del pro-

blema Molise. Perché di un

problema si tratta; ecco il per-

ché per rendere meglio l’idea

abbiamo voluto utilizzare un

detto popolare, quale titolo per

evidenziare che una volta

spenti i riflettori e portato a

casa il risultato, la nostra re-

gione, sprofonderà nuovamente

nel dimenticatoio e tornerà a

essere un semplice corridoio di

passaggio per raggiungere re-

altà molto più interessanti sotto

tutti i punti di vista. Una re-

gione che, caso mai non ce ne

fossimo accorti, è sempre bene

tenere sveglie le menti critiche,

reclama da sempre la propria

identità, un proprio ruolo. Un

ruolo ed un identità che non

possono essere sbandierati a

mo di specchietto per le allo-

dole allorquando necessitano

consensi. Un’identità e un

ruolo che nonostante le dimen-

sioni del territorio sono ben de-

finiti. Un’identità e un ruolo

che si rivendica voce alta.

Un’identità e un ruolo che, al

contrario di quanto si possa

credere, non ci vede più vas-

salli perché i tempi delle signo-

rie, anche se romantici, non

appartengono più al nostro

modo di essere, al nostro modo

di vivere, al nostro modo di

operare, al nostro modo di es-

sere Molisani e non un serba-

toio da cui attingere consensi

all’abbisogna, specialmente

quando il terreno sta per fra-

nare, se non addirittura è fra-

nato.

Passata la festa gabbato lo santo. Forse!L’intervento

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325 febbraio 2017

TAagliolto

CAMPOBASSO. Ridefinireper il 2017 la riduzione dellerisorse trasferite ai Comuniper il trasporto pubblico ur-bano nell’ottica di avviare ecompletare quanto prima ilpercorso che porti all’effi-cientamento del servizio e allasua effettiva sostenibilità: èl’impegno assunto dal presi-dente della Regione Molise,Paolo di Laura Frattura, e dal-l’assessore Pierpaolo Nagnidurante l’incontro che si è te-nuto oggi a Palazzo Vitale coni sindaci di Campobasso, Iser-nia, Termoli e Larino e le or-ganizzazioni sindacali. Alcentro del confronto, le diffi-coltà riscontrate dalle ammi-nistrazioni locali per ilmantenimento del trasportopubblico urbano alla lucedelle indicazioni introdottecon la Legge di stabilità perun taglio complessivo del 30percento al settore. Partico-lare attenzione, nel corso deilavori, alla vertenza Seacdella città capoluogo per gli 8annunciati licenziamenti. “Come Regione, e siamo gliunici in Italia, partecipiamo inmaniera sostanziosa, conti-nuando a coprire completa-mente i costi per il servizio”,hanno puntualizzato il presi-dente e l’assessore. “Nonostante direttive diverse

a riguardo, ci siamo tenuti aldi sotto del tetto fissato dellanorma, continuando ad assi-curare risorse al settore per il75 percento, altrove, come neigrandi comuni italiani, il Tplè totalmente a carico dell’am-ministrazione locale. È chiaroche non sarà questa la nostrastrada, ma il processo di com-partecipazione da parte dei

Comuni è ineludibile, a tuttichiediamo di fare la propriaparte”, la loro esortazione. “Alla luce di una verificadelle nostre possibilità in Bi-lancio, siamo pronti a valutareper questo anno un ulterioresforzo per ridefinire l’entitàdella riduzione dei trasferi-

menti decisa a livello centralecosì da accompagnare i Co-muni nel percorso di ottimiz-zazione e razionalizzazionenecessarie per erogare un ser-vizio efficiente e sostenibile,non più legato al numero deichilometri, ma al numero ef-fettivo di utenti.”, hanno con-

cluso Frattura e Nagni. Comuni, a partire da quello diCampobasso, che, purtroppo,non si sono mai dotati di pro-prie linee programmatiche sucosa fare del trasporto urbano.Del resto, come si può fare se,semplicemente, non si è te-nuto conto delle trasforma-

zioni della città ( i nuovi quar-tieri, i nuovi poli di attra-zione, le nuove domande dispostamento)? Non era attra-verso questa strategia che erapossibile ripensare il disegnodelle nuove linee del trasportourbano così come all’abbatti-mento delle barriere nei pressidelle fermate, al finanzia-mento per l’acquisto di tecno-logie applicabili al sistemadella mobilità ( paline intelli-genti, informazioni al-l’utenza)? E, oggi, con lacoperta corta, si pagano leconseguenze.

Incontro in Regione con i sindaci di Campobasso, Isernia, Termoli e Larinoalle prese con i tagli al servizio pubblico del 25%

“Trasporto urbano,ridefiniremo le risorse”

Spiragli di luce per gliotto dipendenti dellaSeac: procedura so-spesa e impegno delleparti assunto in Re-gione per lavorare alfine di evitare i licen-ziamenti.Dopo la riunione chesi è tenuta questa mat-tina a Palazzo Vitalecon i sindacati e i sin-daci dei Comuni diCampobasso, Isernia,Larino e Termoli sullaquestione del tra-sporto pubblico localeurbano e a marginedell’incontro con i

vertici della Seac(hanno preso parteanche il presidentedella Regione, Paolodi Laura Frattura,l’assessore ai Tra-

sporti, PierpaoloNagni, il sindaco delcapoluogo regionale,Antonio Battista, el’assessore comunaleFrancesco De Ber-

nardo), si lavorerà perscongiurare gli otto li-cenziamenti, la cuiprocedura era già stataavviata dalla Seac. Entro la fine di marzo

si troverà una solu-zione, ma già da lu-nedì il Comune diCampobasso garantiràil servizio, per il pros-simo mese, comequello offerto loscorso anno. Non si èquindi lontani da unaccordo, reso possi-bile soprattutto graziealla disponibilità dellaRegione di rivedere iltaglio, deciso dallaLegge di Stabilità, chedetermina enormi re-strizioni del serviziodi trasporto urbanonel capoluogo.

Seac, scongiuratoil licenziamento di 8 autisti

La soluzione

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425 febbraio 2017

TAagliolto

“Facendo seguito a precedente

corrispondenza intercorsa, si nota

un preoccupante silenzio del-

l’Amministrazione Comunale

sulla vicenda in oggetto. Inten-

diamo dunque ulteriormente sol-

lecitare il Sindaco e il Consiglio

Comunale affinché prendano po-

sizione con urgenza in merito alla

costruenda Centrale idroelettrica,

il cui iter amministrativo non è af-

fatto concluso, ma è tutt’ora al-

l’esame dell’Agenzia regionale

ARPA”. Lo scrive, agli ammini-

stratori di Cerro al Volturno, Do-

menico Izzi.

“Si sbaglia chi afferma che l’iter

burocratico sia ormai immodifi-

cabile. Occorre sottolineare che la

autorizzazione già erogata dalla

Regione alla ditta SEA non è an-

cora operativa, in quanto è stata

concessa “sub condicione”, cioè

è subordinata alla autorizzazione

unica (vedi D.L.vo 387/2003 e

linee guida regionali DGR

621/2011) che non è stata ancora

rilasciata. Il “Servizio Energia”

della Regione sta raccogliendo i

pareri indispensabili. Presso

l’ARPA è in atto una istruttoria e

il pronunciamento definitivo non

è ancora avvenuto. L’opera previ-

sta si trova nella parte sinistra del-

l’alveo fluviale, cioè in agro di

Cerro, mentre la riva e l’alveo di

destra sono in agro di Rocchetta

al Volturno. La ditta intende pro-

cedere, a monte, a uno sbarra-

mento sul Volturno. Questo

sbarramento interessa anche il

Comune di Rocchetta, tanto che –

come si apprende dal Comune

stesso – è stato presentato un ri-

corso avverso.

Il Comune di Cerro è il primo in-

teressato ed ha una grande re-

sponsabilità poiché le opere di

realizzazione di imbrigliamento

delle acque nel condotto artifi-

ciale si realizzerebbero per intero

in agro di Cerro, con costruzione

di un piccolo edificio nel punto in

cui le acque verranno restituite al

fiume.

Spetterà al Sindaco di Cerro rila-

sciare la concessione edilizia,

previa attenta valutazione del-

l’opera, considerando peraltro

con grande attenzione i danni che

ne deriverebbero per il contesto

ambientale e urbanistico. Grande

perciò è la responsabilità del Sin-

daco (e del suo Ufficio Tecnico

Comunale) che, in sostanza, sono

determinanti per l’intera proce-

dura, poiché senza la concessione

edilizia l’opera non si può realiz-

zare. Appare inaccettabile anche

il fatto che i proprietari dei terreni

ove tali opere si vorrebbero rea-

lizzare non siano stati ancora in-

formati della eventualità di subire

un esproprio: e ciò avviene seb-

bene il Comune abbia già una

copia del progetto ove sono indi-

cate le particelle sulle quali

l’opera si realizzerà.

Il Sindaco, in precedenti sue di-

chiarazioni, aveva assicurato che

avrebbe convocato un Consiglio

Comunale su tale argomento. Ciò

non è avvenuto; ed ora è urgen-

tissimo. Se il Comune di Cerro

continua a tacere, si crea una si-

tuazione del tipo “silenzio as-

senso”. Occorre evitare che ciò si

verifichi. Se il Comune intende

rivolgersi al Tribunale delle

Acque, e se qualcuno intende

convocare assemblee di cittadini,

che cosa aspetta a farlo? Tra poco

sarebbe troppo tardi.

E’ bene precisare che la mobilita-

zione di cittadini avverso la co-

struenda centrale non è affatto in

contraddizione con la giusta va-

lorizzazione delle “energie rinno-

vabili”, per cui si battono tante

valide associazioni, ad esempio la

Legambiente. Tra coloro che si

stanno opponendo a questa cen-

trale, ci sono anche quelli che si

erano attivati al momento del re-

ferendum “anti-trivelle”. Ma lot-

tare contro lo sfruttamento dei

beni del sottosuolo e a favore del-

l’energia rinnovabile non signi-

fica accettare che – pur di

sfruttare l’energia delle acque – si

arrivi al punto di distruggere un

eco-sistema. La costruzione della

centrale di Cerro non risolve af-

fatto i problemi energetici poiché

avrà un risultato piccolissimo per

quanto concerne i Kw prodotti.

Buone pratiche amministrative

sono quelle che riescono a far

fronte ai bisogni energetici della

cittadinanza; questo NON è il

caso di Cerro, dove la cittadi-

nanza non riceverebbe NULLA

dall’eventuale quantità di energia

prodotto in loco. Non ci sarà, per

Cerro, (a differenza di ciò che av-

viene in altri Comuni) alcun ri-

sparmio del consumo elettrico.

Occorre dunque ribadire quanto

già da settimane andiamo sottoli-

neando: la centrale porterebbe un

danno ambientale grave e irrever-

sibile. Il contratto avrebbe la du-

rata di ben trent’anni e questo

significherebbe la distruzione e la

morte della parte alta del fiume

Volturno. Qualsiasi progetto di

valorizzazione della valle ha

come elemento cruciale il fiume:

quante volte si afferma che “l’ac-

qua è vita”. La decisione che oggi

si prende incide non solo sul-

l’oggi, ma anche sul futuro e sulle

future generazioni”.

“Quella centrale non s’ha da fare”A Cerro al Volturno c’è preoccupazione per la realizzazione dell’impianto

In questa settimana i lavori per by-passare i binari della ferrovia

Si è svolto l'incontro tra il Se-

gretario Generale della UIL-

TuCS Molise, Pasquale

Guarracino ed il Direttore Am-

ministrativo della ASREM, dott.

Antonio Forciniti. All'incontro

hanno partecipato i rappresen-

tanti sindacali della Aziende che

attualmente gestiscono i servizi

presso le sedi ASREM ed in

particolare, per i lavoratori del

servizio di pulizie, Monica Del

Pesco, per i lavoratori delle

mense, Domenico D'Angelo,

per i lavoratori del portierato,

della reception e del cup pass,

Giovanni Carlo D'Angelo.

La riunione è sostanzialmente

riassumibile in due parti: nella

prima parte dell'incontro, l'Or-

ganizzazione Sindacale, con i

suoi dirigenti, ha illustrato al

Direttore Amministrativo al-

cune delle molteplici problema-

tiche delle aziende che

gestiscono i vari servizi nelle

sedi ASREM e che si ripercuo-

tono sui lavoratori.

Nella seconda parte dell'incon-

tro, ci si è invece concentrati

sulle questioni delle gare di ap-

palto e dei collegati capitolati di

gara che, a parere della UIL-

TuCS Molise, dovranno neces-

sariamente contenere sia la

clausola di salvaguardia occu-

pazionale, affinchè nessuna

azienda che si aggiudicherà il

servizio o verrà riconfermata

possa anche solo ipotizzare tagli

al personale, sia il manteni-

mento delle condizioni orarie,

economiche e normative matu-

rate negli anni dagli operatori

dei vari servizi, sia l'applica-

zione ai lavoratori dei Contratti

Collettivi Nazionali di Lavoro

firmati dalle Organizzazioni

Sindacali confederali.

Ampie sono state, in merito, le

rassicurazioni fornite dal Diret-

tore Amministrativo della

ASREM, dott. Forciniti, il quale

ha ribadito che le clausole di

salvaguardia già inserite nel ca-

pitolato di gara per il servizio di

pulizie - elaborato dal dott. For-

ciniti unitamente alla dott.ssa

Pierluigi della ASREM ed in-

viato, per i provvedimenti con-

seguenti, alla Centrale unica di

committenza della Regione Mo-

lise - verranno estese, allo

stesso modo, al capitolato del

servizio di mensa, attualmente

in corso di sviluppo, servizio

che verrà asse-

gnato in unico

lotto ad un'unica

società per tutta

la regione.

Pasquale Guar-

racino ed Anto-

nio Forciniti

hanno entrambi

precisato che

quello di oggi

non sarà l'unico

incontro in materia di servizi in

ASREM, ma che tutto il per-

corso che porterà alle gare di

appalto verrà condiviso: il Di-

rettore Forciniti ha anche garan-

tito il fattivo contributo della

ASREM, in qualità di commit-

tente dei servizi, per evitare

tagli e, comunque, distorsioni

riguardanti il personale.

In conclusione, Guarracino ha

ricordato quanto è importante e

quanto deve essere centrale il

ruolo dei servizi in un settore

delicato quale quello della sa-

nità, anche in considerazione

del fatto che i servizi - il cosid-

detto indotto - occupano in Mo-

lise centinaia di lavoratori e,

quindi, di famiglie.

Servizi, la Uiltucs incontra Forciniti“Servizi delicati e da assicurare”

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525 febbraio 2017

TAagliolto

Campobasso. Riparto del Fondosanitario nazionale per l’anno2017, al Molise un incrementopari a 1,7 milioni di euro rispettoalle risorse assegnate lo scorsoanno: lo comunica il presidentedella Regione, Paolo di LauraFrattura, al termine dei lavoridella Conferenza delle Regioni edelle Province autonome. “È unrisultato importante – commenta–, condiviso con le altre Regioniche da anni vengono penalizzatedai criteri standard utilizzatinella suddivisione del Fondo sa-nitario, a cominciare da quellorelativo alla popolazione resi-dente, assai restrittivo per realtàche come il Molise soffrono unaprogressiva flessione del nu-mero di abitanti”.“Abbiamo evitato il rischio –spiega il presidente –, di vederciriconosciuta un’assegnazione in-feriore a quella dello scorsoanno, circa 5,9 milioni, anche afronte dell’incremento generaledello Fondo stesso”.“Le ragioni, che per primi come

Molise abbiamo rappresentato,sostenuti poi dalle altre Regioninon valorizzate in sede di ri-parto, ci hanno consentito, no-nostante la previsione di unquadro negativo, di colmare nonsolo il differenziale rispetto al-l’anno scorso, ma addirittura diportare a casa un ulteriore incre-mento di 1,7 milioni di euro: èdavvero un risultato impor-tante”, rimarca Frattura. “La Conferenza – prosegue –, ègiusto evidenziarlo, ha accoltoanche l’istanza che abbiamoavanzato di prevedere, dal pros-simo anno, l’utilizzo di nuovi eaggiuntivi criteri per il ripartodelle risorse del Fondo sanitario,quali gli indici di anzianità, laminore densità demografica ealtri indicatori epidemiologicispecifici che concretamente rap-presentano i nostri contesti so-cioeconomici”. “A questo – ancora il presidente

–, aggiungiamo anche la con-ferma, manifestata da tutte leRegioni, del contributo di soli-darietà pari a 18 milioni di europer l’anno 2017”.Infine, Frattura ha richiesto ditener conto nel riparto delle ri-sorse del Fondo sanitario, sem-pre dai prossimi anni,

de l l ’ impa t toe c o n o m i c odella presenzanel territorio re-gionale del-l’Ircss privato acarattere nazio-nale, il Neuro-med di Pozzilli,perché “per lesue dimensionie specialità eper la sua atti-vità ospedalierae di speciali-stica svoltaanche a benefi-cio degli assi-

stiti delle altre Regioni, non puòessere solo ed esclusivamente acarico delle risorse assegnate alMolise”. Sempre nella giornata di oggi,giovedì 23 febbraio, il presi-dente della Regione ha incon-trato a Roma il rettore

dell’Università La Sapienza, ilprofessor Eugenio Gaudio. “Con il magnifico rettore Gau-dio – riferisce –, abbiamo indi-viduato le ragioni perconsolidare e rafforzare l’impe-gno reciproco a programmare eattuare corsi di laurea per le pro-fessioni sanitarie con particolareriferimento alla sede di Iserniadove continuerà a essere attivo ilcorso di laurea per le professioniinfermieristiche e saranno valu-tate eventuali offerte formativelegate alle esigenze del nostroterritorio. Condivisa da entrambila necessità di implementare laformazione rivolta ai professio-nisti sanitari”.“La sede universitaria di Iserniaè un investimento formativo peruna rinnovata attenzione alleprofessioni sanitarie del Moliseattraverso la collaborazione traUniversità la Sapienza , Regionee Asrem”, conclude Frattura.

“Dal riparto sanitario, un incremento del fondo”

Sulla decisione dei giudici, interviene il consigliere regionale, Massimiliano Scarabeo

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Giunta regionale, Paolo Frattura

“Per i giudici del Tar Molise, il Gover-natore Frattura non avrebbe potuto di-sporre i provvedimenti che decretavanoil riassetto dell’Ospedale di Venafro.Era stata la stessa struttura della Re-gione a ricorrere al Consiglio di Statoper ottenere la revoca della sospensiva.Il Consiglio di Stato ha respinto però,il ricorso della Regione Molise, confer-mando la sentenza del Tribunale Am-ministrativo Regionale di Campobassoche, nel 2014, aveva accolto le richie-ste del Comitato Santissimo Rosario diVenafro e sospeso l’efficacia dei pianioperativi regionali del Commissario adacta Paolo Di Laura Frattura. Insomma,a decidere non poteva essere Fratturama il Consiglio Regionale”. Lo scrive,il consigliere regionale, MassimilianoScarabeo. “Come sempre, non voglioentrare in polemiche che non portano anulla e mi limito a sottolineare che sonocontento di questa decisione, perché,sulla questione non sono arretrato di unmillimetro da quelli che erano i propo-siti analizzati, a suo tempo anche conl’Amministrazione comunale di Vena-fro e il Comitato in difesa del Santis-simo Rosario. Ho partecipato ai tavolidi confronto e mi sono fatto promotoredelle istanze per consentire ai cittadinidi usufruire del sacrosanto diritto allatutela della propria salute. Ho chiestopiù volte, allo stesso Governatore, di ri-spettare gli impegni assunti per la sal-vaguardia degli ospedali pubblici, laloro reale riorganizzazione, il migliora-mento delle strutture e dei servizi chepossono offrire. Ora, chi pensa che la

mia posizione sia diversa da quella as-sunta, si sbaglia, perché sulla lorosoppressione non mi ha mai trovatod’accordo, primo, perché esse rappre-sentano realtà fondanti del sistemasocio economico delle aree dove sonoubicati, secondo perché sono un puntodi riferimento per coloro i quali sa-rebbero costrette a lunghi ed este-nuanti trasferimenti per vedersisalvaguardare il proprio diritto alla sa-lute. Per questo appare ingiusto chequalcuno voglia mescolare le carte efare di tutt’erba un fascio. Sull’argo-mento, perciò, continuo ad esseredalla parte dei cittadini che protestanoperché si sono visti togliere serviziimportanti per la tutela e la cura dellapropria salute, come ho sempre fattofin dal primo momento. L’impegnodei Comitati in difesa degli Ospedalidi Venafro e Larino, sono lodevoli,per questo, come tutti i cittadini privatidei loro servizi, resto e sarò sempre alloro fianco senza dover dimostrareoltre, il mio ’attaccamento al problema.Resto convinto che al di la dei proclamisui tagli e le integrazioni tra pubblico eprivato, conta molto ciò che si vuolefare dei territori e dei cittadini che li vi-

vono. La sentenza può essere l’occa-sione per correggere i danni, quelli fattifinora sugli ospedali molisani, unascelta che il Governatore Frattura po-trebbe fare tranquillamente visto comestanno andando le cose nella sanità re-gionale. Sarebbe un gesto logico e giu-sto che altro non farebbe se non il bene

del Molise. Meglio se fosse la politicatutta a riprendersi il ruolo per cui è de-putata, la politica in grado di garantirelo sviluppo di questa nostra terra e chedeve rendersi responsabile delle azioniche servono ad ampliare e migliorare iservizi offerti ai molisani, soprattutto sesi tratta della loro salute.”

“Ospedali pubblici,il Consiglio di Stato

boccia Frattura”La sentenza può essere l’occasione per rivisitare i provvedimentiadottati e che interessano pesanti tagli al sistema sanità