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La Procura ipotizza che abbia favorito la società del figlio PARENTOPOLI A PALAZZO CIVICO LA FINANZA HA PERQUISITO CASE, UFFICI E AZIENDA Abuso d’ufficio, indagata l’ex-dirigente comunale Avviso di garanzia. An- na Martina è indagata dalla procura per un du- plice profilo di abuso d’ufficio in relazione a due delibere (del 2008 e 2009) con cui vennero af- fidati direttamente lavori per complessivi 12 mila euro alla società del figlio Marco Barberis: Punto Rec studios. Perquisizioni. La Guar- dia di Finanza è stata in- caricata dal pm Demon- tis di perquisire la sede della società, l’ ufficio che l’ex direttore delle rela- zioni internazionali ha la- sciato in Comune il 16 ot- tobre dopo le dimissioni, le abitazioni di Anna Martina e del figlio. Lo scopo: radiografare i rap- porti con Punto Rec. La difesa. L’ex dirigente comunale dichiara: «L’in- dagine riguarda due affi- damenti di modesto im- porto. Uno lo firmai io inavvertitamente, l’altro ha osservato la procedu- ra di rito. Sono serena e ho piena fiducia nell’ope- rato della magistratura». Gaino A PAGINA 49

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La Procura ipotizza che abbia favorito la società del figlio

PARENTOPOLI A PALAZZO CIVICO LA FINANZA HA PERQUISITO CASE, UFFICI E AZIENDA

Abuso d’ufficio, indagatal’ex-dirigente comunale

Avviso di garanzia. An-na Martina è indagatadalla procura per un du-plice profilo di abusod’ufficio in relazione adue delibere (del 2008 e2009) con cui vennero af-fidati direttamente lavoriper complessivi 12 milaeuro alla società del figlioMarco Barberis: PuntoRec studios.

Perquisizioni. La Guar-dia di Finanza è stata in-caricata dal pm Demon-tis di perquisire la sededella società, l’ ufficio chel’ex direttore delle rela-zioni internazionali ha la-sciato in Comune il 16 ot-tobre dopo le dimissioni,le abitazioni di AnnaMartina e del figlio. Loscopo: radiografare i rap-porti con Punto Rec.

La difesa. L’ex dirigentecomunale dichiara: «L’in-dagine riguarda due affi-damenti di modesto im-porto. Uno lo firmai ioinavvertitamente, l’altroha osservato la procedu-ra di rito. Sono serena eho piena fiducia nell’ope-rato della magistratura».

GainoAPAGINA49

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L’avviso di garanzia ad AnnaMartina per abuso d’ufficio èuna paginetta che, al di là delleformule di rito, per due terzirivela un apparente profilo mi-nimalista: l’ex direttore dellerelazioni internazionali del Co-mune è stata indagato dal pmStefano Demontis per l’affida-mento diretto di lavori allaPunto Rec del figlio MarcoBarberis e il cui valore non su-pera i 12 mila euro.

«Indizi sufficienti»Scrive il pm:«Dagli atti emergo-no sufficienti indizi della sussi-stenza dei reati in esame», cioèundupliceabusod’ufficioconte-stato per due delibere (del 2008e 2009) che non sarebbero state«adeguatamentemotivate sottoil profilo della vantaggiosità del-le condizioni praticate da PuntoRec». Il magistrato vi aggiungela violazione del Codice di com-portamentodei dipendenti pub-blici: perché l’indagata non si«astenne» dall’adottare le deci-

sioni e per non aver «comunica-to all’Amministrazione la poten-ziale situazionedi conflitto di in-teresse riguardante il figlio».

Il pm, però, doveva avere inmente qualcos’altro per invia-re la Guardia di Finanza a per-quisire l’ufficio che era stato diAnna Martina in Comune (edove non è stato trovato quasipiù nulla di suo), la sede diPunto Rec, di cui il figlio è il so-cio di riferimento con il 44 percento delle quote sociali, e leabitazioni di entrambi nellostesso quartiere, Vanchiglia.Sono le ultime righe del decre-to firmato dal magistrato a ri-velare il vero scopodella verifi-ca affidata alle «fiamme gial-le» che si occupano di «tuteladella spesa pubblica».

«Conflitto di interesse»Le perquisizioni sono state fina-lizzate - si legge nell’atto - a rile-vare «interessi comuni fra l’in-dagata e il figlio o la sussistenzadi accordi intervenuti fra loro ocon terzi in ordine agli affida-menti di lavori a Punto Rec o,

Piemonte - si sono portati via unsacco di documentazione, inparticolare dalla sede di PuntoRec. Servirà per render conto alpm se la società ha beneficiatodi eventuali triangolazioni nel-l’affido di lavori pubblici, se in-somma ci sono stati incarichi adaltri soggetti privati che si sianopositivamente riverberati sugliinteressi imprenditoriali del fi-glio di Martina.

Lo stesso pm delle OgrPunto Rec è stata costituita il 27marzo 2007, ha una dozzina di di-pendenti (un dato variabile). AlRegistro delle imprese ha comu-nicato di svolgere come attivitàprevalente,dal2009,quelladi stu-diodi «registrazione canora». Frai suoi soci, oltreaMarcoBarberis,vi sono in ordinedi peso azionarioOrione & Jstone spa (FondazioneSviluppo eCrescita Crt), FabrizioArgiolas (tecnico del suono) e lostudio dei commercialisti BonizziBorgarello Casetta eMontà.

Il pm è lo stesso che si è occu-pato nei mesi scorsi di esamina-re gli affidamenti diretti di lavo-ri nell’ambito di Italia 150, in cui

Martina ha svolto un ruolo ope-rativo di primo piano: responsa-bile delle Ogr, il contenitore dimostre e eventi alla cui realizza-zione ha lavorato anche PuntoRec, per un impegno di spesa dioltre 70 mila euro. Questa inda-gine non ha indagati e non è sta-ta archiviata. Vi si può rintrac-ciare un filo comune con l’in-chiesta avviata ieri.

La difesaL’avvocato Luigi Chiappero è il le-gale di Martina, dice: «Faccianopure gli accertamenti su PuntoRec, così sarà chiaro che si trattadi una società all’onore del mon-do, con unknow-howdi alto profi-lo e una clientela professionale,come i Pooh che hanno registratopresso i suoi studi l’ultimo cd».

Martina precisa a sua volta di«aver firmato io inavvertita-mente uno dei due affidamenti,l’altro ha osservato le proceduredi rito. PuntoRec è iscritta rego-larmente all’albo fornitori delComune di Torino. Come ho giàavuto modo di dichiarare sonoserena e ho piena fiducia nel-l’operato della magistratura».

PARENTOPOLI A PALAZZO CIVICO LA PROCURA VUOLE CHIARIRE SE ANNA MARTINA HA FAVORITO L’AZIENDA DEL FIGLIO APPROFITTANDO DEL SUO RUOLO

Abuso, indagata l’ex dirigente comunaleL’ufficio in Comune e la sede della “Punto Rec” perquisite dalla Guardia di Finanza

Le dimissioni il 16 ottobreAnna Martina ha dato le dimissioni da Palazzo Civico il 16 ottobre; ci lavorava dal 1999: «Me ne

vado - ha detto - perché non voglio continuare ad essere infangata con la mia famiglia»

ALBERTO GAINO

più in generale, utili a ricostruirela gestione complessiva della so-cietà, identificarne clienti pubbli-ci e privati, accertare eventualirapporti indiretti con pubblicheamministrazioni».

Con questo mandato era age-vole prevedere ciò che si è verifi-cato: gli investigatori - i medesi-mi che esaminano i bilanci deigruppi consiliari della Regione

L’avvocatodifensore«Faccianopuretuttigliaccertamenti,noisiamotranquilli»

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SI PARTE NELLA PRIMA SETTIMANA DI NOVEMBRE

Ecco le regole contro l’influenzaLa Regione, via libera ai vaccini

Parte la campagna di vacci-nazione contro l’influenza.Lo annuncia la Regione spe-cificando che il servizio è gra-tuito per tutti i soggetti che, acausa del proprio stato di sa-lute, si trovano in condizionidi maggior rischio. L’annoscorso sono stati 520 mila ipiemontesi che sono finiti koper l’influenza con un’inci-denza totale di circa il 12%,uno dei valori più alti negli ul-timi dieci anni. Da qui l’invitoa «proteggersi e prendereper tempo le precauzioni ne-cessarie». Per informazioni èattivo il numero verde regio-nale: 800 333 444Tra lemisure di difesa non

c’è solo il vaccino. La regionericorda alcune regole ele-mentari per prevenire le in-fezioni respiratorie: lavarefrequentemente le mani, co-prire bocca e naso quando sistarnutisce e tossisce, rima-nere a casa i primi giorni incaso di malattia respiratoriafebbrile. Inoltre è opportunoevitare il super lavoro e nonprivarsi del sonno, mangiarein modo sano e regolare (ab-bondando con frutta e verdu-

ra) e praticare attività fisicacostante.Ma chi si deve vaccinare? Le

persone con più di 64 anni dietà, e chi soffre dimalattie cro-niche che, in caso di influenza,possono sviluppare gravi com-plicazioni. Sono considerate arischio, inoltre, donne al 2° e 3°trimestre di gravidanza, bam-bini e adolescenti in tratta-mento con acido acetilsalicili-co, soggetti ricoverati in strut-ture per lungodegenti e gli ad-detti a servizi pubblici essen-

ziali: medici e personale sani-tario, forze di polizia, vigili delfuoco, personale (veterinari eallevatori) a contatto con ani-mali che potrebbero costituirefonte di infezione.La regione ricorda che i me-

dici di medicina generale, i pe-diatri di famiglia e i servizi vac-cinali del Piemonte sono a di-sposizione per fornire tutte leinformazioni necessarie e pervaccinare i soggetti ai quali lavaccinazione è destinata. E’ at-tivo il sistema di sorveglianza

epidemiologica dell’influenzache rileva l’andamento stagio-nale dell’epidemia misurandole visitemediche e pediatriche,gli accessi al pronto soccorso ei ricoveri ospedalieri dei casipiù gravi.Intanto la giunta regionale

ha deciso ieri di unificare lestrutture di Genetica delleMolinette e del Sant’Anna-Re-gina Margherita di Torino cheinsieme erogano l’80 per centodelle prestazioni di geneticamolecolare e di citogenetica.Prende corpo, dunque, il nuo-vo Centro regionale di riferi-mento per la Genetica medicaparte dell’azienda ospedalieraCittà della Salute e dellaScienza di Torino. Una strut-tura di assoluta rilevanza na-zionale per dimensioni, volumidi attività, dotazioni strumen-tali, professionalità degli ope-ratori.Al nuovo Centro di via Zu-

retti - una superficie di 800metri quadri circa al secondopiano e 400 metri quadri alprimopiano. viene assegnato ilcompito di svolgere indaginicomplesse e di alto livello e dicoordinare le attività dei servi-zi satellite per la razionalizza-zione delle prestazioni di dia-gnosi e consulenza geneticasul territorio piemontese. Ilpersonale che farà parte delCentro comprenderà 70 pro-fessionisti: tecnici di laborato-rio e biologi con formazione incitogenetica e genetica mole-colare, biotecnologi e medicispecialisti in GeneticaMedica.

MAURIZIO TROPEANO

L’anno scorso 520 mila malatiNel 2011 sono finiti ko oltre mezzo milioni di piemontesi con

un incidenza tra le più alte degli ultimi 10 anni

Servizio gratuito peri soggetti a rischioAttivo il numeroverde 800 333 444

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cazione in ambito sanitario» perstudenti del sesto anno. L’idea èdella Presidenza della prima Fa-coltà di Medicina e della Scuoladi Umanizzazione della Medici-na. Ci sarà un «tirocinio alla rela-zione». Perchè come si legge inuna nota «le nostre Facoltà assi-curano un qualificato bagaglio dinozioni e di esperienza, ma nonun metodo che favorisca il rap-porto umano con i pazienti» ne-cessario per raggiungere «obiet-tivi clinici». «Perchè il sentimen-to peggiore con il quale sono ve-nuto in contatto è quello del sen-tirsi isolato, e la mancanza diamore e comprensione». Paroladi Pacht, quello vero.

Come si chiama?»«Marjory» «CiaoMarjory». È una delle

prime scende del film PatchAdams, dove una paziente ve-niva presentata agli studenti inmedicina non con il suo nomema con la suamalattia. Ci vole-va il medico-clown a rimetterele cose a posto. Da allora la co-municazione con i pazienti èmolto cambiata, tanto cheadesso gli studenti in medicinahanno il loro corso di comuni-cazione. Nel prossimo anno ac-cademico Torino attiverà un«Corso - tirocinio alla comuni-

ANTONELLA MARIOTTI

Medici come Patch

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il casoANDREA ROSSI

La buona notizia èarrivata ieri,quando con duedecreti «gemel-li» il governo ha

comunicato la quota di sa-crifici aggiuntivi per ogniComune per effetto del de-creto sulla spending re-view, che per il 2012 ha sta-bilito un taglio complessivodi 500 milioni. Per Torino èuna piccola boccata d’ossi-geno: anziché i 14-15 milio-ni di euro previsti, cheavrebbero provocato unadrastica revisione del bi-lancio, il conto si ferma po-co sopra gli 8 milioni. Menodi Roma (43 milioni), Mila-no (20 milioni) e legger-mente più di Napoli (8,1 mi-lioni contro 8,3).La decisione dell’esecuti-

vo alleggerirà gli ultimi duemesi dell’anno. In estate aPalazzo Civico si erano giàportati avanti con il lavoro,recuperando circa 4,5 mi-lioni: economie su persona-le, acquisto di beni e servi-zi, forniture di energia elet-trica e acqua, piccoli ri-

stesso modo su tutti?». Già, i14 milioni ipotizzati nient’al-tro erano se non la ripercus-sione proporzionale e stati-stica in base al numero diabitanti dei 500 milioni ta-gliati agli 8 mila Comuni. Ilmeccanismo, invece, è statomodificato: con un comples-so algoritmo si è andati adanalizzare la spesa sostenu-ta su una serie specifica diacquisti (utenze, cancelleria,manutenzioni, costi della po-litica, assicurazioni e altro

ancora) e per ogni voce è sta-to individuato un costo «giu-sto», penalizzando maggior-mente chi si allontanava da-gli standard. Il taglio su Tori-no si è ammorbidito: 9 euro aresidente contro i 15 di Mila-no e Roma, i 29 di Chieti, i 23di Lecce, i 12 di Palermo e i 18di Firenze. «Un riconosci-mento agli sforzi di conteni-mento della spesa sostenutinegli ultimi tempi», spiega-vano in Comune durante lariunione del coordinamentodei dirigenti.Tutto bene, dunque? No,

affatto. Innanzitutto perchémancano ancora quasi 4 mi-lioni, anche se la tagliola èstata convertita nell’obbligodi riduzione dell’indebita-mento, da certificare entro il31 marzo. E soprattutto per-ché - schivata in parte l’inco-gnita spending review - sulComune incombeun’altrami-naccia da 7,5 milioni, stavoltalegata all’Imu. Il governo, in-fatti, ha rivisto le stime di in-casso dalla tassa sugli immo-bili e dai conguagli Ici del2011. Si pensa che i Comuniincasseranno più del previstoe hanno deciso di decurtarequesta stimadai trasferimen-ti erariali. E poiché, secondoil governo, la città avrà 7,5mi-lioni in più, dovrebbe subireun analogo taglio. Sempreche l’offensiva dei sindaci nonconvinca Monti a fare dietro-front.

Spending review più leggeraTorino dovrà tagliare 8 milioni

Il governo rivede le quote e fa uno sconto a Palazzo Civico

L’ipotesi iniziale: 14 milioniLe cifre su cui si ragionava fino a ieri. Resta il nodo delle stime

sull’Imu, che penalizzerebbero la città per 7,5 milioni

sparmi negli assessorati. Nemancano 3,8, e stavolta ser-viranno scelte politiche, valea dire qualche rinuncia sucapitoli di spesa consideratisecondari.La notizia, in ogni caso, è

stata salutata con un certosollievo. La prima imposta-zione del decreto aveva solle-vato un bel polverone. «Macome, approvano un provve-dimento sulla revisione dellaspesa e lo trasformano in untaglio lineare spalmato allo

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NEBBIUNO. CONVOCATO UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO AI CITTADINI

“Casa di cura, non c’è nulla da temere”Accoglierà pazienti psichiatrici. Il sindaco: “vergognoso ghettizzare i più deboli”

Un Consiglio comunale aper-to sulla casa di cura psichia-trica che aprirà entro la finedell’anno a Nebbiuno. E’ statoconvocato per il 13 novembrealle 21. Un dibattito precedutoda pesanti accuse: «Il miopredecessore – dice il sindacoElis Piaterra – gira casa percasa cercando di allarmare iresidenti in merito ai rischi diincolumità personale. Non sa-ranno ricoverati malati peri-colosi con patologie criminali.Si tratterà di una clinica neu-ropsichiatrica riabilitativa. E’vergognoso che si cerchi dighettizzare chi è socialmentepiù debole».

Il caso è scoppiato quando,a settembre, la Regione Pie-monte ha firmato unprotocol-lo d’intesa con la multinazio-nale Orpea per far traslocarea Nebbiuno i 95 dipendentidella casa di cura psichiatricaVilla Cristina di Collegno ri-masti senza lavoro dopo lachiusura della struttura non anorma. La Orpea, che ha ac-quistato villa Cristina, ha ap-pena finito di costruire unaresidenza in località Campi-glia di Nebbiuno. Doveva es-sere destinata agli anziani e aimalati di Alzheimer, secondouna convenzione siglata nel2002 con l’amministrazionenebbiunese: «Si tratta – preci-sa Piaterra - di un documentoapprossimativo che permetteanche di cambiare la destina-zione aimalati psichiatrici. Laconvenzione lacunosa risale

ad un’amministrazione in cui fi-guravano sia l’ex sindaco Giam-battista Bertoli che StefanoPozzi, consiglieri di minoranzache ora ci attaccano».

Piaterra cerca di ottenerevantaggi dal tavolo di lavoroche si è costituito con Regione,Orpea e Asl: «I 95 dipendentida ricollocare lavoreranno aNebbiuno per 3 anni muoven-dosi quotidianamente con ipullman di Orpea da Collegno.La clinica psichiatrica richiedepiù personale rispetto ad unaRsa. La convenzione dice che il30 per cento si dovrà assumeresul territorio: i posti richiestisaranno di più, sebbene non im-mediati. Anche la data delle as-sunzioni non era precisata nellaconvenzione».

CINZIA BOVIONEBBIUNO

G.BattistaBertoli

L’ex primocittadino

oraconsigliere

di minoranzaaveva

firmatola prima

convenzione

ElisPiaterraIl sindacosostiene

che il traslocodella struttu-

raporterà posti

di lavoroin paeseLa casa di cura psichiatrica a Campiglia: aprirà entro dicembre

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Dossier/I guai dell’Università

L’amiantohauccisodueprofHannoinsegnatoa lungoaPalazzoNuovo: l’inchiestadiGuariniellosull’edificiosededell’Ateneo

Un laboratorio culturale an-nunciava nel 2004 una «per-formance di teatro invisibile»sui «problemi di Palazzo Nuo-vo». Al primo posto: «la conta-minazione dell’amianto». Que-sto indizio rintracciabile tutto-ra nella Rete diventa testimo-nianza di come nell’ammini-strazione pubblica ogni allar-me si misuri con il passo del-l’elefante degli interventi perporvi rimedio. E oggi fa rabbiasapere che le carte (verbali diconsigli di amministrazionidell’Università, rapporti di Asle prescrizioni, lettere e docu-menti) raccontino la stessastoria: fa rabbia perché vi sonostati due morti per mesotelio-ma pleurico fra i docenti chehanno insegnato a lungo a Pa-lazzo Nuovo.

Ad ottobre l’allarmeLa recente scomparsa di An-drea Brero per il male associatoall’inalazione di fibre di amiantoha fatto scattare l’attenzionedella magistratura: Brero era ri-cercatore dieconomiaaScienzePolitiche, sino al 1991 si recava aPalazzo Nuovo per ricevere glistudenti e far lezione. Poi si èspostato con l’intero diparti-mento in altra sede. Gli ispettoridi Guariniello hanno verificato,

sentendo il fratello, che Breronon aveva frequentato a lungo olavorato a contatto con altrefonti di inquinamento da amian-to. Aveva 64 anni.

«Corazza di amianto»Il suo referto di morte è spunta-to dall’Osservatorio sui tumoriprofessionali (uno dei 27 miladecessi dal 1993 ad oggi a Torinoe parte della provincia) segnala-ti da ospedali e medici di base.La stessa struttura di archivio eanalisi ha messo a disposizionedi Guariniello la diagnosi dimorte di Gianni Mombello, do-cente di storia della lingua fran-cese, deceduto nel 2005 a causa

di un mesotelioma. Era nato nel1933 e per un trentennio aveva in-segnato a Palazzo Nuovo.

Il caso di Mombello è il prece-dente che ha indotto il magistra-to ad avviare rapidamenteun’indagine raccogliendo la do-cumentazione in possesso del-l’Asl 1 e da cui è emerso che Pa-lazzo Nuovo era stato costruitocon una «corazza di amianto».

I dati sono chiari: «Le facciateesterne dell’intero palazzo sonostate rivestite con lastre di tam-ponamento contenenti amian-to» (accertamento dell’Asl 1 fra il1999 e il 2000). «Lastre modelloGlasal con amianto» (Arpa).Nella prima relazione, risalente

al 1999, si legge: «Le lastre nonsono in buon stato di conserva-zione, presentano spesso defor-mazioni e rotture».

«Lastre rotte in cortile»Un controllo nel «cantiere apertonel cortile interno per realizzarvila sede della biblioteca universita-ria e le scale di sicurezza» accertala presenza di «frammenti diquelle lastre in un cumulo di ma-teriale di risulta ai lati del cantie-re. L’analisi chimica ne ha indivi-duato la composizione: crocidoli-te e crisotilo». Amianto dei più pe-ricolosi.

Siamo sempre nel 1999 el’«osservazione» della grave for-

ALBERTO GAINO

ma di inquinamento ambientalepresente nel rivestimento ester-no del palazzo (i cui resti, dopo iprimi lavori di rimozione, furonoevidentemente accumulati nelcortile interno) diventa più im-pietosa addentrandosi nei det-tagli: «Sulla facciata est 41 lastresono visibilmente deteriorate ein procinto di staccarsi».

«Ritardi della bonifica»Ad ottobre di quell’anno l’Univer-sità scrive ai presidi annunciando«imminenti lavori di rimozione»di tutte le lastre. L'Asl nel frat-tempo ha elevato all’ateneo unaserie di prescrizioni per le viola-zioniriscontrate.Lastessa impre-

sa incaricata dei lavori, l’Arcas, fi-niscenelmirinodegli ispettoriAsl«per non aver provveduto a ri-muovere i residui di lavorazionein imballaggi chiusi».

«Informazione zero»«Residui» di amianto sono «ritro-vati nelle reti di protezione delcantiere, sul tetto del fabbricato,nel piano cortile». È il 2001 e l’Aslscrive al rettore: «A Palazzo Nuo-vo vi è una situazione di rischio didispersione di fibre di amiantonell’ambiente e di pericolo per lasalute». I suoi ispettori avevanoaccertato che l’Università nonaveva provveduto alla valutazio-ne del rischio rispetto «alla di-

spersione di polveri di amianto».Un verbale del cda dell’ate-

neo del giugno 1990 dà conto chesi era al corrente della sempremaggiore precarietà di quellacorazza di amianto. Ma nel2004, quattordici anni dopo,l’Asl 1 contesta all’Università diTorino nuove violazioni di legge.E’ stata «ripescata» anche unaconsulenza tecnica del dicem-bre 2003 disposta dallo stessoGuariniello che ora vuol chiarirese Palazzo Nuovo sia stato boni-ficato dall’amianto e come mainon siano stati informati profes-sori e studenti del «rischio diesposizione». Forse ora c’è pau-ra ma è meglio sapere.

Le mura con il materiale tossicoSecondo alcune relazioni delle Asl e dell’Arpa le facciate esterne «dell’intero palazzo sono state rivestite con lastre ditamponamento contenenti amianto. Lastre modello Glasal con amianto» lastre non in buono stato di conservazione

VittimeunricercatorediEconomiaeundocentediStoriadellaLinguafrancese

Dossier/I guai dell’Università

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Sarà un Capodannoda dimenticarequello in arrivo perdiversi lavoratoridell’Asl To3. Il 31 di-

cembre (o qualche settimanapiùavanti, inqualchecaso), in-fatti, 25 liberi professionisticon contratti atipici nonavrannopiùunpostodi lavoro.

La circolare dei tagliAdarne lacertezzamatemati-caèstataunacircolareafirmadel direttore generale Gaeta-noCosenza inviataurbi et orbiai diversi dirigenti dell’Asl. Inpocherighe ildirettoreconfer-ma che, «visto il decretoMon-ti» e «visto il decreto dellagiunta regionale» dell’agostoscorso, «è fatto divieto» di as-sumere con qualsiasi forma dicontratto. Una mazzata per i25 che hanno sperato fino al-l’ultimodi avere una chance.

Sert e ospedaliLa mannaia della spendingreview della sanità locale ca-lerà soprattutto sugli ospe-dali e sul Sert, su undici pro-fessionisti, tra psicologi, me-dici, sociologi ed educatori,che lavorano ormai da diver-si anni con l’Asl a progettiche riguardano patologie le-gate al gioco d’azzardo, l’ali-mentazione incontrollata eanche la somministrazionedimetadone. Altri dieci subi-ranno la stessa sorte negliospedali di Rivoli, Venaria,Giaveno e Avigliana, medicie biologi che dal 1° gennaiosaranno senza stipendio econ mille preoccupazioni.

Nessuna via d’uscita«Non sembra - confessa Ni-no Boeti, consigliere regio-nale del Pd -, che ci sia viad’uscita per questi profes-sionisti. Il rischio, però, è cheperdendo professionalità sisminuisca anche l’Asl, chesenza persone si vedrà co-stretta a diminuire i servi-zi». E alle promesse dellagiunta Cota di farcela con ilpersonale esistente non cre-de molto. «Invece di puntarealla riduzione della spesaper beni di servizio e farmaci

- precisa Boeti - si va a tagliaresempre sulle persone e sem-pre nel settore sanitario. Unassurdo per un’azienda sani-taria, che senza specialisti co-sa può fare?».

«Scelta inderogabile»«La decisione o meno delrinnovo dei contratti liberoprofessionali non rappre-senta una scelta della dire-zione - giustifica Cosenza -ma è frutto di disposizioniimpartite». Tuttavia sulle ri-cadute è sereno. «Su 65 pro-fessionisti a contratto pre-senti oggi in Asl - dichiara -oltre la metà lo vedrà rinno-vato, perché legato a fondivincolati o attività nel-

l’emergenza. Restano circa25 incarichi che non saràpossibile rinnovare. E talemancato rinnovo non rap-presenta comunque pregiu-dizio per le attività azienda-li: si farà ricorso a personale

interno». Invece il risparmioper l’Asl è importante: circa800 mila euro annui.

Ma i tagli non finiscono«E questi non saranno né iprimi né gli ultimi tagli al

personale - sbotta Luigi Tra-nasi, rsu Cisl -. In una delleultime trattative il direttoregenerale ha comunicato checi sarebbero potuti esseredai 300 ai 330 esuberi, senzaperò dire dove e quando». Dicerto c’è la riduzione di alcu-ni servizi. «Si parla del 15per cento in meno delle don-ne delle pulizie - conferma -,persone che inoltre oggi aiu-tano infermieri e operatori aportare i malati allettati o aconsegnare i referti. Dopochi lo farà? La situazione ècritica. Noi aspettiamo checi spieghino nel dettaglioquesta sforbiciata e poi ci at-tiveremo per fare qualcosadi eclatante».

PATRIZIO ROMANO

«Si è parlato di circa 300 esuberi»I tagli allarmano i sindacati, anche perché - dice Luigi Tranasi, rsu Cisl - in una

trattativa il dg ha detto che ci sarebbero potuti essere dai 300 ai 330 esuberi»

Collegno

L’Asl taglia25contratti“Iservizisonoarischio”Nonrinnovatinel 2013.Sindacati in rivolta: situazionecritica

«SceltaobbligatadopoildecretoMonti e lostop

a tutte leassunzioni»

IL DIRETTORE

Boeti (Pd): si risparmiasempresullepersone, così

siperdeprofessionalità

COLPITI SERT E OSPEDALIIl dg

GaetanoCosenza

In RegioneNino Boeti,

consigliere Pd

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BIELLA. LE VOCI SMENTITE DAL DIRETTORE GENERALE ZULIAN

“Pagheremo regolarmente gli stipendi”L’Azienda sanitaria ai dipendenti: garantite anche le tredicesime e i premi del 2013

I premi per il 2013 per i dipen-denti dell’Asl di Biella sono as-sicurati. Le voci sul pericolodel mancato pagamento deglistipendi e delle tredicesimemesse in circolo negli ultimigiorni da alcuni primari sonostate smentite. Il resocontodell’incontro tra i sindacati eil direttore generale dell’AslGianfranco Zulian è positivoper il personale, anche se do-po anni di pareggio il bilancio2012 dell’azienda sanitaria si

chiude, come annunciato al-cuni giorni fa da La Stampa,con un disavanzo di 4 milionidi euro. «3,9 per la precisione-conferma Zulian che ha ap-pena presentato il bilancio al-l’assessore regionale alla Sa-nità PaoloMonferino -. Unnu-mero che a Monferino non èpiaciuto, ma ha capito la si-tuazione dato che deriva dalleminori risorse a noi destinatedalla Regione: 285 milioni dieuro anziché 291». Nessuncenno dalla Regione sull’au-mento dei fondi per Biella ri-

chiesto anche dalla conferenzadei sindaci. «D’altronde - diceZulian - il disavanzo della no-stra Federazione che compren-de le aziende sanitarie di Biella,Novara, Vercelli e Vco è di circa15 milioni di euro, nulla in con-fronto a quello regionale di 900milioni di euro». Così a Biella il2013 inizierà con un disavanzoda riassorbire: «Manterremouna gestione attenta e pruden-te, cercandodi limare i costi do-ve possibile ma senza tagliare iservizi: non voglio che i cittadi-ni ne risentano - assicura Zu-

lian -. Ci aspettiamo invece van-taggi e risparmi dalla Federa-zione, incaricata di gestire gliacquisti per tutte leAsl del qua-drante facendo economie discala e strappando i prezzi mi-gliori dai fornitori, e dalla nuo-va contrattazione dei costi deifarmacimessa in atto dallo Sta-to». Intanto la lima ha già dato isuoi effetti.«Grazie al taglio di 200 mila

euro alle spese per le consulen-ze, di 220mila euro per il lavorostraordinario e ad altri piccoliritocchi l’Asl è riuscita a recu-

perare i 500mila euro necessa-ri per garantire gli incentivi aidipendenti per tutto il 2013 cheparevano pregiudicati», diceRoberto Bompan, sindacalistadella Cisl, soddisfatto della riu-nione con i vertici dell’Asl.L’azienda continuerà ad assu-mere, pur con i limiti impostidalla spending review: «È quin-di scongiurato il blocco delle as-sunzioni», aggiunge Bompan.Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto aZulian l’apertura del tavolo sul-la programmazione del pianosocio-sanitario 2012-2015.

Incontrotrailmanagereisindacati: ilbloccodelleassunzionièstatoscongiurato

FRANCESCA FOSSATIBIELLA Disavanzo

Dopo anniil bilancio

dell’Aslbiellese chiu-

de con unsegno meno:

all’appellomancano

circa 4 milioni

Page 10: Abusod’ufficio,indagata l’ex-dirigentecomunale€¦ · lute,sitrovanoincondizioni di maggior rischio. L’anno scorsosonostati520milai piemontesichesonofinitiko per l’influenza

L’accusa dell’Anaao-Assomed: “Tecnicamente non ha senso: sarà aperta solo dalle 8 alle 16”

“A Domodossola apre l’emodinamicaE’ inutile, ma ha il sostegno bipartisan”

SANITÀ e politica, scelte tec-niche o campagna elettoralesul territorio? Gli effetti del-

l’eterno dilemma si sono vistimartedì pomeriggio in Consiglioregionale, quando l’assessore allasanità Paolo Monferino è uscitofurente da Palazzo Lascaris dopola bocciatura del piano di riorga-nizzazione delle emodinamiche.Alla fine una riduzione contenuta:da 21 a 17. Momenti ad alta ten-sione: consiglieri accusati di di-fendere gli orticelli piemontesi,assessore criticato per i suoi atteg-giamenti irrispettosi della demo-crazia politica. La discussione sul-le emodinamiche, in attesa che siala giunta a pronunciarsi, è desti-nata a proseguire.

La questione questa volta sisposta a Domodossola, già prota-gonista della battaglia delle mam-me incinte che protestavano con-tro la chiusura del punto nascite.Dopo un periodo di indecisione,adesso il piano di riorganizzazio-ne della rete ospedaliera confer-ma la chiusura, con le mamme in-

dirizzate a Verbania per il parto. Incompenso, in tempo di riduzionedelle emodinamiche e aspre pro-teste per la scomparsa del centrodel San Luigi, una nuova emodi-namica apre proprio a Domodos-sola. Ad annunciare la buona no-vella è, già a maggio del 2012, il

presidente del Consiglio regiona-le Valerio Cattaneo. Il quale ricor-da che l’emodinamica per Domo-dossola era un cavallo di battagliadella sua campagna elettorale peril Vco e dice: «Promessa mantenu-ta...Anche grazie al mio impegnoe a quello dei colleghi De Magi-

stris, Marinelllo e Reschigna, lagiunta Cota, in deroga a tutti glistandard minimi ha già invitato ladirezione della nostra asl a proce-dere con tutte le azioni necessa-rie». A ricordare l’episodio è il sin-dacato medici Anaao-Assomed,che ha pubblicato sul sito anche il

documento integrale inviato ai di-rettori: il piano di riorganizzazio-ne in cui si legge che l’emodina-mica di Domodossola in via speri-mentale sarà disponibile soltantodalle 8 alle 16, per un costo com-plessivo di circa 4 milioni. Unascelta assurda, per il segretario re-gionale Gabriele Gallone. Chespiega: «Che senso ha aprire unaemodinamica che chiude allequattro del pomeriggio? Peraltrola commissione tecnica dei car-diologi si era espressa sostenendoche l’emodinamica a Domodos-sola non aveva i numeri per giusti-ficare un’apertura. Diranno che sitratta di un territorio difficile daraggiungere, ma questo principiosarebbe valido a questo punto pertutte le valli sperdute del Piemon-te». «A nessuno interessa se esisteun senso dal punto di vista clinico,di efficienza e di appropriatezza -aggiunge - pare del tutto evidenteche questa apertura abbia un sen-so dal punto di vista politico».

(s.str.)© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il retroscena

CAPOFILAIl presidente Cattaneo si èbattuto per l’emodinamicaa Domodossola

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Il laboratorio di emodinamica aDomodossola è soltanto unescamotage elettorale. Zonadisagiata? Allora portiamo ilservizio anche in Val Viù o in

Valle Argentera. A Chivasso peruna storia analoga era intervenutala magistratura».Gabriele Gallone, segretario re-

gionale dell’Anaao, l’associazionedei medici dirigenti (i primari), nonha dubbi: «Non ci sono gli standardeuropei e nemmeno quelli definitidalla Regione per aprire emodina-mica nel capoluogo ossolano». Gal-lone critica, innanzitutto, la relazio-ne con la quale il direttore generaledell’Asl del Vco Adriano Giacolettoillustra le motivazioni della richie-sta: «Il documento evidenzia chia-ramente gli interessi di bottega omeglio di bettola pre elettorale. Dal-la lettura emerge anche lo scambio:vi togliamo il punto nascite e vi dia-

mo emodinamica.Anche se non ser-ve a niente e tutti dicono, tra cuieminenti cardiologi, citati dall’as-sessore regionale alla Sanità,Mon-ferrino, che è altamente sconsiglia-bile aprirla».Il laboratorio di emodinamica co-

sterà alla Regione 4,2 milioni di eu-ro compresa la formazione del per-sonale. Nella fase iniziale dovrebbefunzionare dalla e 8 alle 16 e non 24ore su 24 come raccomandato dagli

«Sono scandalizzato - sottolinea Cat-taneo - dal fatto che il capo dei prima-ri del Piemonte dica che nel Vco emo-dinamica non serve. La richiesta èstata fatta sulla base delle esigenzeemerse dal territorio. Mi meravigliodella posizione assunta dall’associa-zione dei medici dirigenti dato che iprimari competenti del Vco hanno ri-chiesto questo laboratorio a gran vo-ce. In ogni caso se dovrò andare in ga-lera per difendere un servizio essen-

ziale per il Vco, sono pronto a pagaredi persona».Allibito per le espressioni di Gallo-

ne Aldo Reschigna: «E’ legittimo cheil segretario dell’Anaao Piemonteesprima tutte le critiche che vuole,respingo, però, l’accostamento diemodinamica che viene fatta a me e aCattaneo per questioni elettorali.Questa è stata una decisione condivi-sa da tutto il Vco. Abbiamo chiestoemodinamica, non orama alcuni anni

fa, per la particolarità del nostro ter-ritorio, che altrimenti per questi trat-tamenti cardiologici ha come riferi-mento soltanto Novara. CondividoconGallone che il laboratorio nonpuòaprire soltanto alcune ore al giorno».Ancora Cattaneo: «A questo punto

mi piacerebbe conoscere l’opinionedei primari, soci dell’Anaao, che lavo-rano nel Vco. Erano d’accordo suemodinamica, hanno cambiato idea osconfessano il loro segretario?»

“Emodinamica a Domodossolaè solo un contentino elettorale”L’associazione dei primari contesta la scelta: “Allora portiamola anche in Val di Viù”

il casoFILIPPO RUBERTA’

VERBANIA

Il servizio di emodinamica sarà attivato all’ospedale San Biagio di Domodossola

standard. Ed è per questo che perGallone l’operazione è elettorale: «Aregime non ci andràmai. E’ sufficien-te che apra prima delle elezioni politi-che. Questo è un territoriomolto caroad alcuni consiglieri regionali comeValerio Cattaneo e Aldo Reschigna, ilprimo è presidente del Consiglio re-gionale, l’altro è capogruppo del Pd,mica bruscolini».Non si sono fatte attendere le ri-

sposte dei due politici interessati.

IL SEGRETARIO DELL’ANAAO«Spesa di oltre quattro milioni

per otto ore di servizio al giornoE a regime non andrà mai»

«ParolescandaloseSonocuriosodi saperecomelapensano imedicidel territorio»

Valerio CattaneoPresidente del Consiglio regionale

Accuseassurdemaèveroche il laboratoriononpuòessereattivosoloottoorealgiorno

Aldo ReschignaCapogruppo del Pd in Regione