Abitudini Alimentari

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ABITUDINI ALIMENTARI “Educazione Sanitaria e stile di vita nell’anzian Malattie cardiovascolari nell’anziano Sava 8 Aprile 2005 Eugenio Memmi Capo sala Divisione di Cardiolgia UTIC Presidio Ospedaliero “ F. Ferrari” Casarano (Lecce)

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ABITUDINI ALIMENTARI“Educazione Sanitaria e stile di vita nell’anziano”

Malattie cardiovascolari nell’anziano

Sava 8 Aprile 2005

Eugenio MemmiCapo sala Divisione di

Cardiolgia UTICPresidio Ospedaliero “ F. Ferrari” Casarano (Lecce)

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Le patologie dell’apparato cardiovascolare, in Italia, costituiscono ancora la prima causa di morte (43%).

Il Piano sanitario nazionale 2003 – 2005ha come obiettivo prioritario la lotta allemalattie cardiovascolari sensibilizzandoi cittadini sulla riduzione dei fattori dirischio per contrastare le abitudini di vitaerrate a partire da una corretta alimentazione.

Girolamo Sirchia, Ministro della Salute

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Ammalarsi di cuore, puo’ essere angosciante. Una volta superato il momento critico, pero’, cominciano i veri dolori. L’equipe cardiologica, da “salvatore” diventa per molti pazienti “impositrice”.- lei dovrà prendere queste medicine- dovrà cambiare stile di vita- smettere di fumare- smettere di mangiare quello che le piace,- ridurre il sesso- stare attento con il sale…..

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Una giusta educazione sanitaria del paziente cardiovascolare anziano o no deve mirare ad educare, informare, per convincere il soggetto che, nonostante tutto, puo’ godere di una buona tavola, pur tenendo d’occhio il colesterolo.

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educato a modificare abitudini alimentari scorrette ed impari a nutrirsi in modo appropriato per mantenere o ritrovare, quando occorra, la propria salute fisica e psichica.

E’ di importanza fondamentale che l’adulto in età presenile, periodo della vita che può essere ancora plasmabile e fecondo, venga

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La malattia cardiovascolare si sviluppa quando le arterie coronarie, si restringono per la formazione di placche causate dal deposito di colesterolo ed altre scorie. Queste placche aterosclerotiche, riducono la quantità di sangue che irrora il cuore, causa di angina o d’infarto.

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Le attuali conoscenze, pur tra notevoli lacune, hannoevidenziato, purtroppo, un’alta percentuale di anzianiche si trova in condizioni di carenza nei riguardi di determinati nutrienti.

Le cause che conducono alla malnutrizione si possono dividere in: - psicologiche - sociali - organiche.

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Cause psicologiche che portano alla malnutrizione:- Depressione esistenziale, peculiare dell’età involutiva che spesso consegue a lutti familiari, al cambiamentodi ruolo, alla paura della vecchiaia ed a cui si può attribuire spesso la perdita dell’appetito e la riduzione dell’assunzione di cibo.

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Cause sociali ed ambientali che portano alla malnutrizione:

- Vanno ricercate soprattutto nelle ristrettezze economiche, in particolari situazioni quali l’isolamento e la solitudine, nella mancanza di aiuto domestico che determina sovente una difficoltà a preparare i pasti.

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Cause sociali ed ambientali che portano alla malnutrizione:- L’alimentazione dell’anziano deve essere considerata come un atto globale che comprende la capacità di acquisto, la scelta del cibo, di cucinare un pasto adeguato. Accade che quando si perde la motivazione all’allestimento del pasto si adotta spesso una dieta insufficiente.

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Cause organiche che portano alla malnutrizione:- Sono correlate sia all’invecchiamento del corpo con tutta una serie di disfunzioni tipiche dell’anziano: es. malassorbimento intestinale, che alla presenza di malattie cardiovascolari e non che riducono sia l’appetito oltre a squilibrare il delicato equilibrio metabolico.

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I SEI GRUPPI DI ALIMENTII SEI GRUPPI DI ALIMENTI

Gruppo di alimenti Principi nutritivi dominanti

1 Carne, pesce, uova, legumi proteine

2 Latte e derivati Calcio, proteine, grassi nei derivati

3 Grassi da condimento Grassi

4 Cereali, patate, zuccheri e pasticceria

Carboidrati

5 Verdura e frutta Fibre

6 Bevande varie: vino, birra, aranciate

Alcool, carboidrati, zuccheri

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La distribuzione dell’apporto energetico giornalieroLa distribuzione dell’apporto energetico giornaliero

ColazioneSpuntinoPranzoSpuntinoCena

20%

5%

5%25 – 30 %

40 – 45 %

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LA PRIMA COLAZIONE

La prima colazione è spesso un pasto inesistente. In realtàsi tratta di un pasto molto importante, se si tiene conto delfatto che l’organismo è privo di alimenti da dieci-dodiciore.

Colazioni tipo:-caffè, pane, burro, formaggio, una pera- yogurt, pane, miele, una mela- tè al latte, fette biscottate con miele e burro- un cocktail (succo di carota – arancia), pane e burro- latte e cacao con pane tostato e miele, una mela- latte, pane, burro, marmellata, un frutto.

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I PASTI E LE COMBINAZIONI ALIMENTARI

Nell’arco della giornata è importante assumerealmeno un alimento di ciascun gruppo alimentare a cio’ bisogna aggiungere che, per favorire la digestione, sarà utile abituarsi a pranzo e a cena ad un piatto unico, nel quale non mancherà la verdura (che contiene fibre che favoriscono l’azione intestinale)

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I PASTI E LE COMBINAZIONI ALIMENTARI

La frutta, che si associa male con gli altri cibi, andrà mangiata lontano dai pasti; così pure l’acqua, va bevuta a stomaco leggero altrimenti si diluiscono troppo i succhi gastrici rallentandone l’azione (altre bevandeandranno assunte con moderazione). Per evitare digestioni difficili si sconsiglia mescolare i cibi, onde evitare l’impiego contemporaneo di enzimi di segno opposto, acido e alcalino.

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CHE COSA PREFERIRE

L’uomo è un animale onnivoro, dunque la sua dieta, oltre ad essere equilibrata, dovrà essere anche il piu’ possibile varia.L’alimentazione oltre che varia, dovrà essere anche sana, ovvero dovremo sapere scegliere quali cibi preferire e quali scartare:-Sostanze raffinate: allo zucchero bianco è preferibile lo zucchero di canna, (ricco di sostanze nutritive e di fibre), in generale sono preferibili gli alimenti integrali.

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CHE COSA PREFERIRE

Fritture: sono sempre sconsigliate perchéArricchiscono di sostanze cancerogene, di grassi e sono di difficile digestione.

Carni: preferire quelle bianche, sono piu’ magre, si digeriscono meglio, da evitare assolutamente le frattaglie. Una buona dieta dovrebbe prevedere piu’ pesce che carne.

Salumi: il prosciutto cotto (sgrassato) è il piu’ salutare, gli altri sono ricchi di conservanti e sale dannosi per il nostro organismo.

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CHE COSA PREFERIRE

Pesci: preferire il pesce fresco, molluschi ecrostacei sono da evitare per il colesteroloche contengono.

Uova: evitare le uova fritte

Latte e derivati: preferire il latte parzialmente scremato, gli yogurt magri e il formaggio fresco

Cereali e patate: il pane, la pasta e il riso sono stati privati delle fibre; sono consigliabili quelli integrali; le patate sostituiscono il riso e la pasta

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CHE COSA PREFERIRE

Ortaggi e frutta: non dovrebbero maimancare, l’importante è variare

Bevande: L’apporto liquido deve essereabbondante (in genere 2 litri al giorno) sotto forma di acqua, minestre, frutta (utili per evitare carenze vitaminiche). Evitare le bevande gassate.

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Tradizionalmente le popolazioni dell’Europa meridionale, quella che si affaccia sul bacino del Mediterraneo, hanno sempre adottato una alimentazione più sana per il cuore e le arterie. La Dieta La Dieta MediterraneaMediterranea. Recentemente, giungono preoccupanti segnali di un cambiamento nelle abitudini alimentari delle popolazioni mediterranee. Abbandonati gli alimenti “poveri” e “vegetali” dei nostri avi, stiamo dando la nostra preferenza ai “ricchi” cibi prevalentemente di origine animale. Stiamo assistendo ad un tradimento gastronomico e culturale! Quali saranno le conseguenze di queste scelte?

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- Cercare di mantenere il peso fisiologico, una maggiore massa corporea aumenta lo sforzo del cuore per portare il sangue nell’organismo.

- Fare piccoli e frequenti pasti (4 – 5 al di), un pasto piccolo ha bisogno di meno sangue per essere digerito in tal modo cuore e cervello non ne soffrono.

- BBere circa 1ere circa 1ll e mezzo di acqua al giorno, e mezzo di acqua al giorno, preferibilmente lontano dai pasti poiché gonfia preferibilmente lontano dai pasti poiché gonfia ulteriormente uno stomaco già pieno. ulteriormente uno stomaco già pieno. Vino: rosso, solo ai pasti, max 1 bicchiere, Vino: rosso, solo ai pasti, max 1 bicchiere, sempre se non ci sono problemi epatici o dismetabolici.sempre se non ci sono problemi epatici o dismetabolici.

Consigli dietetici per il paziente cardiopatico

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Consigli dietetici per il paziente cardiopatico

- La pasta si può mangiare usando condimenti leggeri, come pomodoro e olio di oliva, per quanto concerne il Parmigiano, ricordiamoci del sale in esso contenuto.

- Il sale se usato senza regola è un nemico del cuore, perché tende a trattenere liquidi e quindi a sovraccaricare il circolo. Si consiglia una dose/die di 2 – 5 gr

- UUova: non vanno demonizzate, è vero che contengono del ova: non vanno demonizzate, è vero che contengono del colesterolo ma due uova a settimana si possono assumerecolesterolo ma due uova a settimana si possono assumere

- Pesce: l’ideale sarebbe mangiarlo 3 – 4 volte la settimana, da preferire il pesce azzurro ricco di grassi polinsaturi.

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Consigli dietetici per il paziente cardiopatico

- Condimenti: evitare il burro, strutto, in genere i grassi animali ricchi di grassi “saturi” che facilitano la formazione di colesterolo LDL responsabile della formazione delle placche aterosclerotiche. L’olio di oliva è il condimento da preferire poiché ricco di grassi “polinsaturi” fondamentali nella produzione del colesterolo “buono” HDL, protettore dei vasi sanguigni

- LLegumi: si consiglia il piatto unico (pasta e fagioli o piselli) meglioegumi: si consiglia il piatto unico (pasta e fagioli o piselli) meglio se passati, sviluppano meno aria nell’intestino. Il secondo piattose passati, sviluppano meno aria nell’intestino. Il secondo piatto in questo caso dovrebbe limitarsi a della verdura e per finire fruttain questo caso dovrebbe limitarsi a della verdura e per finire frutta

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Consigli dietetici per il paziente cardiopatico

- Verdure: vanno bene tutte, attenzione alle patate ed ai legumi che apportano tante calorie. Verdure da consumare sia crude che cotte.

- Frutta: mangiarla tranquillamente, senza eccedere soprattutto se il paziente è diabetico. Se il potassio è un po basso, preferire le banane e la frutta secca.

- Dolci: controindicati se presente il diabete, hanno tante calorie, quindi fanno aumentare di peso….

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- L’attuazione delle norme dietetiche già descritte sono la base per garantire ad un paziente cardiopatico di limitare rischi che una sbagliata alimentazione può arrecare, tuttavia ci sono ulteriori accorgimenti da adottare in caso di: ipertensione, diabete, obesità, ipercolesterolemia/ipertrigligliceridemia, insufficienza renale, (fumo) in cui l’assunzione di alcuni cibi vanno ulteriormente ridotti. Ipertensione Diabete Obesità Ipercolesterolemia ipertrigliceridemia Insuff.

Renale

Riduzione del Sodio

Riduz. degli zuccheri

Riduz. peso, no a dolci, formaggi

No a formaggi stagionati/cremosi, carni rosse, frattaglie, latte intero, alcool, dolci

Riduzione di alcool, dolci, pasta, formaggi grassi.

Ridurre l’apporto proteico

Consigli dietetici per il paziente cardiopatico

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- Nell’invecchiamento si evidenzia una diminuita sintesi di albumina, ad una perdita della massa magra ed un aumento di quella grassa. Per tali motivi sarebbe opportuno aumentare l’assunzione di proteine sempre che non ci siano segni di insufficienza renale.

Indicazioni dietetiche nell’alimentazione dell’anziano

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- Con l’età, un aumento della necessità di vitamine e minerali può essere determinato da un mal assorbimento intestinale, dalle frequenti condizioni di malattia, dall’uso di alcuni farmaci e inoltre dalla scarsa dentizione che può determinare un diminuito apporto nutrizionale.

Indicazioni dietetiche nell’alimentazione dell’anziano

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- Fibre: un adeguato apporto con la dieta è indispensabile, per migliorare la stipsi, che è uno dei più frequenti problemi di questa età.

- Liquidi: assicurarne un adeguato apporto per prevenire episodi di disidratazione.

- PPer il resto valgono le indicazioni già descritte, e comunque er il resto valgono le indicazioni già descritte, e comunque ogni dieta deve essere considerata strettamente personale, tendendoogni dieta deve essere considerata strettamente personale, tendendo conto dei gusti di ogni singolo individuoconto dei gusti di ogni singolo individuo

Indicazioni dietetiche nell’alimentazione dell’anziano

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Non possiamo prevedere il futuro

Ma possiamo e dobbiamo cercare di rendere migliorela vita dei nostri anziani

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Grazie dell’attenzione

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Fonti bibliografiche consultate www.geragogia.net www.anmcolazio.it/alimentazionefaq.htm www.cardiologiaonline.org http://digilander.libero.it/dietaebenessere/

lineeguida.htm www.serenoeditore.com/salute/409.htm www.cardiologiaonline.org