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PAGINA 1 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 Anno CXXV - N° 23 Cortona - Domenica 31 dicembre 2017 www.letruria.it e-mail: [email protected] EURo 1,80 Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 Via Nazionale 20, Cortona (AR) T. 0575 601867 Loc. La Fratta 173, Cortona (AR) T. 0575 617441 [email protected] ENGLISH SPOKEN www.alessandrofratini.com CENTRO BENESSERE ESTETICO Via Nazionale 22, Cortona (AR) T. 0575 62158 [email protected] www.alessandrofratini.com L ’augurio è sincero e spe- riamo che veramente il nuovo anno ci porti se- renità, lavoro e speranza per il futuro. La ripresa economica italiana dovrà riconfer- marsi e apportare un benessere agli italiani e ai cortonesi che man- ca ormai da tanti anni. Le prospettive forse ci sono, ma occorre che, anche a livello lo- cale, ci si sforzi ad essere più umi- li, più disponibili, più recettivi alle vere esigenze del territorio. Il programma natalizio del Natale 2017 ben organizzato dal- l’Associazione Culturale Lux, ha di- mostrato i suoi limiti nella capacità di richiamare gente a Cortona. I mercatini di Natale sono stati una bella idea, purtroppo non hanno avuto molta frequentazione di pubblico. Non è facile richiamare turisti. Occorrono anni di lavoro come è stato dimostrato per le stagioni e- stive cortonesi. Il buon Giuseppe Favilli ha realizzato nei lontani anni del secolo scorso grandi momenti per richiamare il turismo nella cit- tà. Il suo progetto è stato vincente ma va coltivato e valorizzato per- ché è difficile costruire, facile di- struggere. Le problematiche che da sempre prospettiamo all’atten- zione dell’Ente comunale difficil- mente trovano una loro risposta positiva; molto spesso preferisco- no che il problema cada nel di- menticatoio. E’ nostro compito pe- rò continuare ad insistere perché Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar) Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195 E-mail: [email protected] Un bel regalo di padre Teobaldo Ricci Che il 2018 sia un anno fecondo Etruria gennaio 1902 anno XI n. 1 - Dieci anni dopo E’ morta suor Chiara, manager di Dio FESTIVITA' NATALIZIE SEGUE A PAGINA 11 di Enzo Lucente ma liberale informato più che a politica generale - compito questo dei grandi giornali - a sentimento altissimo verso il nostro paese na- tale, felici di poter cooperare, nei limiti delle nostre forze, al suo sviluppo ed al suo progresso, e di qui la nostra politica, se tale può chiamarsi, fu tutta municipale, dacché era nell’ambito di Cortona e del suo territorio che ci sentiva- mo chiamati ad esercitare il no- stro mandato di giornalisti co- scienziosi ed onesti. Imparziali con tutti, a nessuno venduti mai, e questo è il nostro vanto maggiore, lodammo lad- dove c’era da lodare non guar- dando a persone e quindi senza suggestioni di simpatie ed antipa- tie, e nel biasimo fummo cauti sempre perché ci sembrò più onesto e più rispondente a scopo Lutto nel convento delle clarisse di Cortona I n questo numero, ultimo del- l’anno 2017, padre Teobaldo Ricci, che per oltre 15 anni ha curato una rubrica religio- sa a pagina 12 firmandosi il Cellario, ha elebarato una sua ricerca personale per ricordare la figura della Vergine Maria. Avrebbe gradito vedere que- sto suo elaborato sul nostro giornale. E’ stato impossibile per la sua lunghezza. Ha deciso perciò di realizzare, con l’aiuto dei frati delle Celle, un opuscolino che ha voluto regalare a tutti gli abbonati del nostro giornale. Lo ringraziamo di cuore e speriamo sia gradito a tutti voi. E ntrando l’ “Etruria” nel- l’undicesimo anno di vita possiamo con certa compiacenza rimirare il passato e guardare con serenità l’avvenire sicuri che i nostri egregi abbonati e lettori continueranno a concederci il loro cortese appoggio e confer- marci la loro benevolenza. Esordimmo con un program- terra africana. Si è creata una opportunità unica e non se l’è lasciata scappa- re. Con il suo spirito manageriale insieme a suor Francesca ha co- struito un monastero delle clarisse nel sud della Nigeria, nella terra delle sue suore per renderle felici e per essere testimonianza viva di fede in quella terra difficile. Si è fatta conoscere ed ap- prezzare da tutte le autorità eccle- siastiche di vari paesi africani. Durante il suo incarico di ba- dessa ha visto fiorire tante vocazio- ni di giovani donne che oggi sono il fulcro vitale del convento corto- nese. Ha vissuto a pieno la realtà di Cortona aiutando quanti avevano necessità. Per ciascuno di loro ha sempre avuto una buona parola ed un consiglio sicuramente po- sitivo. Con don Antonio Mencarini ha vissuto momenti unici. Diversi in tutto, sono stati sempre uniti da una grande fede ed una grande disponibilità verso il prossimo. Insieme hanno sempre trova- to soluzione ai problemi, quelli piccoli e quelli grossi. Per gli scouts, come scrive Francesco Cenci a pag. 12, ha fatto ristrutturare un vecchio fondo che aveva l’uscita sulla strada e l’ha offerta ai ragazzi per realizzare la loro attività. La piccola chiesa del conven- to era sempre aperta per tutti. Diventava un momento di grande aggregazione durante la celebrazione della messa nelle fe- ste di Natale e di Pasqua. Non era sufficientemente ca- piente per ospitare tutti. Aveva anche dato un senso di- verso alla partecipazione delle suore alla celebrazione della mes- sa; non stavano più dietro le grate, ma si erano disposte, come lo so- no oggi, davanti all’altare in rap- porto stretto con quanti partecipa- no alla funzione religiosa. Dopo la cerimonia invitava tutti i presenti nel refettorio del convento e, al di là della grata che veniva aperta per la circostanza, realizzava momenti di incontro affettuoso tra le suore e i presenti. Sono stati momenti felici che sicuramente non saranno più ri- petibili anche per la scomparsa del grande don Antonio Menca- rini. Dopo una malattia durata vari mesi, madre Chiara è deceduta mercoledì 20 dicembre nella tar- da serata nel suo convento cor- tonese. L’ultimo saluto Le è stato ri- volto nella messa funebre che si è celebrata sabato 23 dicembre. La chiesa, come nei bei tem- pi, era gremita all’inverosimile. E- rano presenti non solo i cortonesi, ma tanti amici venuti da tutta Ita- lia. Anche James, che ora abita in America, ha preso l’aereo ed ha voluto darle di persona il suo ulti- mo saluto. Ora riposa vicino alla sua badessa suor Colomba nel Cimi- tero della Misericordia. educativo segnalare certi fatti, di quello che aizzare l’opinione pubblica verso un individuo o una casta. Fautori di tutto quanto può avvantaggiare il paese patroci- nammo, quando se ne presentò l’occasione, l’impianto di uno zuccherificio dimostrando con articoli nostri e di persone peritis- sime, come esso potesse bene a ragione rialzare le sorti della no- stra popolazione, specie rurale e dare un serio lucro al paese. questo è il dovere del giornale lo- cale. I problemi in realtà sono an- nosi. Un atto di accusa viene dal documento che presentiamo al pie- de del nostro articolo e che è stato redatto da Ezio Cusatti che è stato il primo direttore del nostro giornale. Nell’articolo che è datato gennaio 1902 Cusatti fa una lunga disamina delle esigenze di Cortona e del rap- porto del giornale con il Comune. Il tempo si è fermato! O rnella Stucchi l’ho cono- sciuta negli ‘70 quando era una giovane bella, con un carattere forte e con un paio di Ray Ban sempre sul suo naso. Era una donna che aveva avu- to una vita lavorativa intensa. E’ stata la responsabile per l’estero di una grossa azienda per la quale ha viaggiato in tutto il mondo. Poi, improvvisamente, una chiamata “misteriosa”. Ha sentito un forte richiamo vocazionale ver- so la clausura. Ha scelto, tra tante soluzioni, il monastero delle Clarisse di Cor- tona. Quì ha verificato se la sua vo- cazione era una cosa seria. La Misericordia divina ha vo- luto che Lei trovasse, come ba- dessa del convento cortonese, una suora dal grande cuore, madre Colomba. Con lei ha messo a fuoco tutti i suoi sentimenti ed ha deciso di prendere i voti solenni assumendo il nome di suor Chiara. Era una manager nell’indu- stria e, come ha detto padre Co- stanzo nel saluto che le ha rivolto nella messa funebre, con la sua vocazione è stata una manager di Dio. Effettivamente ha fatto grandi cose. Madre Colomba l’ha soste- nuta per tanti anni nel suo incarico di madre badessa. Ha restaurato tutto il com- plesso del convento delle suore clarisse a Cortona, ha aiutato con borse di studio vari sacerdoti ni- geriani a perfezionare la loro voca- zione a Roma. Nel convento cortonese erano presenti anche varie suore nigeria- ne che nel tempo hanno manife- stato il loro forte richiamo verso la

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz.della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892

Anno CXXV - N° 23 Cortona - Domenica 31 dicembre 2017 www.letruria.it e-mail: [email protected] EURo 1,80

Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236

Via Nazionale 20, Cortona (AR)T. 0575 601867

Loc. La Fratta 173, Cortona (AR)T. 0575 617441

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CENTRO

BENESSERE

ESTETICO

Via Nazionale 22,Cortona (AR)T. 0575 62158

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L’augurio è sincero e spe -ria mo che veramente ilnuovo anno ci porti se -re nità, lavoro e speranzaper il futuro. La ripresa

economica italiana dovrà riconfer-marsi e apportare un benessereagli italiani e ai cortonesi che man -ca ormai da tanti anni.

Le prospettive forse ci sono,ma occorre che, anche a livello lo -cale, ci si sforzi ad essere più u mi -li, più disponibili, più recettivi allevere esigenze del territorio.

Il programma natalizio delNatale 2017 ben organizzato dal -l’As so ciazione Culturale Lux, ha di -mostrato i suoi limiti nella capacitàdi richiamare gente a Cor tona.

I mercatini di Natale sono statiuna bella idea, purtroppo nonhan no avuto molta frequentazionedi pubblico.

Non è facile richiamare turisti.Occorrono anni di lavoro come èstato dimostrato per le stagioni e -stive cortonesi. Il buon GiuseppeFavilli ha realizzato nei lontani annidel secolo scorso grandi momentiper richiamare il turismo nella cit -

tà. Il suo progetto è stato vincentema va coltivato e valorizzato per -ché è difficile costruire, facile di -struggere. Le problematiche cheda sempre prospettiamo all’atten-zione dell’Ente comunale difficil-mente trovano una loro rispostapositiva; molto spesso preferisco-no che il problema cada nel di -menticatoio. E’ nostro compito pe -rò continuare ad insistere per ché

Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar)Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195

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Un bel regalo di padre Teobaldo Ricci

Che il 2018 sia un anno fecondo

Etruria gennaio 1902 anno XI n. 1 - Dieci anni dopo

E’ morta suor Chiara, manager di Dio

FESTIVITA' NATALIZIE

� SEGUEA PAGINA11

di Enzo Lucente

ma liberale informato più che apolitica generale - compito questodei grandi giornali - a sentimentoal tissimo verso il nostro paese na -tale, felici di poter cooperare, neilimiti delle nostre forze, al suosviluppo ed al suo progresso, e diqui la nostra politica, se tale puòchiamarsi, fu tutta municipale,dacché era nell’ambito di Cortonae del suo territorio che ci sentiva-mo chiamati ad esercitare il no -stro mandato di giornalisti co -scienziosi ed onesti.

Imparziali con tutti, a nessunoven duti mai, e questo è il nostrovanto maggiore, lodammo lad -dove c’era da lodare non guar -dando a persone e quindi senzasuggestioni di simpatie ed antipa-tie, e nel biasimo fummo cautisempre perché ci sembrò piùonesto e più rispondente a scopo

Lutto nel convento delle clarisse di Cortona

In questo numero, ultimo del -l’anno 2017, padre TeobaldoRicci, che per oltre 15 anniha curato una rubrica religio-sa a pagina 12 firmandosi il

Cellario, ha elebarato una suaricerca personale per ricordare lafigura della Vergine Maria.

Avrebbe gradito vedere que -sto suo elaborato sul nostrogiornale. E’ stato impossibile perla sua lunghezza. Ha deciso perciòdi realizzare, con l’aiuto dei fratidelle Celle, un opuscolino che havoluto regalare a tutti gli abbonatidel nostro giornale.

Lo ringraziamo di cuore esperiamo sia gradito a tutti voi.

Entrando l’ “Etruria” nel -l’un dicesimo anno di vitapossiamo con certacom piacenza rimirare ilpas sato e guardare con

se renità l’avvenire sicuri che inostri egregi abbonati e lettoricontinueranno a concederci illoro cortese appoggio e confer-marci la loro benevolenza.

Esordimmo con un program-

terra a fri cana.Si è creata una opportunità

unica e non se l’è lasciata scappa-re.

Con il suo spirito managerialein sieme a suor Francesca ha co -struito un monastero delle clarissenel sud della Nigeria, nella terradelle sue suore per renderle felicie per essere testimonianza viva difede in quella terra difficile.

Si è fatta conoscere ed ap -prez zare da tutte le autorità eccle-siastiche di vari paesi africani.

Durante il suo incarico di ba -dessa ha visto fiorire tante vocazio-ni di giovani donne che oggi sonoil ful cro vitale del convento corto-nese.

Ha vissuto a pieno la realtà diCortona aiutando quanti avevanonecessità. Per ciascuno di loro hasem pre avuto una buona parolaed un consiglio sicuramente po -sitivo.

Con don Antonio Mencariniha vissuto momenti unici.

Diversi in tutto, sono statisempre uniti da una grande fedeed una grande disponibilità versoil pros simo.

Insieme hanno sempre trova -to soluzione ai problemi, quellipiccoli e quelli grossi.

Per gli scouts, come scriveFrancesco Cenci a pag. 12, ha fattoristrutturare un vecchio fondo cheaveva l’uscita sulla strada e l’haofferta ai ragazzi per realizzare laloro attività.

La piccola chiesa del conven-to era sempre aperta per tutti.

Diventava un momento di

grande aggregazione durante lace lebrazione della messa nelle fe -ste di Natale e di Pasqua.

Non era sufficientemente ca -piente per ospitare tutti.

Aveva anche dato un senso di -verso alla partecipazione dellesuo re alla celebrazione della mes -sa; non stavano più dietro le grate,ma si erano disposte, come lo so -no oggi, davanti all’altare in rap -porto stretto con quanti partecipa-no alla funzione religiosa.

Dopo la cerimonia invitavatutti i presenti nel refettorio delconvento e, al di là della grata cheveniva aperta per la circostanza,realizzava momenti di incontroaffettuoso tra le suore e i presenti.

Sono stati momenti felici chesi curamente non saranno più ri -petibili anche per la scomparsadel grande don Antonio Men ca -rini.

Dopo una malattia durata varimesi, madre Chiara è decedutamer coledì 20 di cembre nella tar -da serata nel suo convento cor -tonese.

L’ultimo saluto Le è stato ri -vol to nella messa funebre che si èce lebrata sabato 23 dicembre.

La chiesa, come nei bei tem -pi, era gremita all’inverosimile. E -ra no presenti non solo i cortonesi,ma tanti amici venuti da tutta Ita -lia. Anche James, che ora abita inAmerica, ha preso l’aereo ed havoluto darle di persona il suo ulti -mo saluto.

Ora riposa vicino alla suabadessa suor Colomba nel Ci mi -tero della Misericordia.

educativo segnalare certi fatti, diquello che aizzare l’opinionepubblica verso un individuo o unacasta.

Fautori di tutto quanto puòavvantaggiare il paese patroci-nammo, quando se ne presentòl’oc casione, l’impianto di unozuccherificio dimostrando conarticoli nostri e di persone peritis-sime, come esso potesse bene aragione rialzare le sorti della no -stra popolazione, specie rurale edare un serio lucro al paese.

questo è il dovere del giornale lo -cale. I problemi in realtà sono an -nosi. Un atto di accusa viene daldo cumento che presentiamo al pie -de del nostro articolo e che è statoredatto da Ezio Cusatti che è stato ilprimo direttore del nostro giornale.Nell’articolo che è datato gennaio1902 Cusatti fa una lunga disaminadelle esigenze di Cortona e del rap -porto del giornale con il Comune.

Il tempo si è fermato!

Ornella Stucchi l’ho cono -sciuta negli ‘70 quandoera una giovane bella,con un carattere forte econ un paio di Ray Ban

sem pre sul suo naso.Era una donna che aveva avu -

to una vita lavorativa intensa.E’ stata la responsabile per

l’e stero di una grossa azienda perla quale ha viaggiato in tutto ilmon do.

Poi, improvvisamente, unachia mata “misteriosa”. Ha sentitoun forte richiamo vocazionale ver -so la clausura.

Ha scelto, tra tante soluzioni,il monastero delle Clarisse di Cor -to na.

Quì ha verificato se la sua vo -ca zione era una cosa seria.

La Misericordia divina ha vo -luto che Lei trovasse, come ba -dessa del convento cortonese, unasuora dal grande cuore, madreCo lom ba.

Con lei ha messo a fuoco tuttii suoi sentimenti ed ha deciso diprendere i voti solenni assumendoil nome di suor Chiara.

Era una manager nell’indu-stria e, come ha detto padre Co -stanzo nel saluto che le ha rivoltonella messa funebre, con la suavocazione è stata una manager diDio.

Effettivamente ha fatto grandicose. Madre Colomba l’ha soste-nuta per tanti anni nel suo incaricodi madre badessa.

Ha restaurato tutto il com -plesso del convento delle suoreclarisse a Cortona, ha aiutato conbor se di studio vari sacerdoti ni -geriani a perfezionare la loro voca -zione a Roma.

Nel convento cortonese eranopresenti anche varie suore nigeria-ne che nel tempo hanno manife-stato il lo ro forte richiamo verso la

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L’ETRURIA N. 23 ATTUALITÀ

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31 dicembre 2017

tutto per le giovani generazioni.Poi la cosiddetta “Buona Scuola”o ancora la fallimentare abolizionedelle Province.

L’errore più grave però è statocommesso insistendo testarda-mente su una riforma costituzio-nale, scritta male e concepitapeggio, che faceva strame dell’e-quilibrio dei poteri, del rapportotra democrazia diretta e democra-zia di rappresentanza, del control-lo del Parlamento sugli atti delGoverno e che, inevitabilmente, èstata respinta dalla stragrandemaggioranza degli italiani.

Di fronte a tutto questo cisiamo dovuti attrezzare per ripor-

della prossima primavera?Il programma è vasto e strut-

turato ed è stato costruito attraver-so una serie di assemblee temati-che che in parte si stanno ancorasvolgendo nelle maggiori cittàitaliane.

La parte di esso che più miinteressa personalmente è quellache fa riferimento alle politicheeconomiche e sociali. È sotto gliocchi di tutti il fatto che il lungociclo della precarizzazione,contrariamente alle promesseliberiste, ha bloccato la crescitadella produttività, ha compresso isalari, ha accresciuto la disoccu-pazione, ha dequalificato unaparte importante del nostroapparato produttivo.

Oggi siamo il Paese con illavoro più precario d’Europa, econ il più alto tasso di disoccupa-zione giovanile.

Noi vogliamo riportare illavoro e la sua dignità al centrodella società.

Per questo crediamo si debbacominciare restituendo ai lavora-tori i diritti sottratti con la leggesul Jobs Act, che va cancellata, eun’età di accesso al pensionamen-to in linea con quella degli altriPaesi Europei.

Proponiamo inoltre un pianodi rifinanziamento dell’istruzionepubblica, il rilancio del welfarepubblico universalistico, a partiredalla sanità, che deve esseregarantita contro ogni processostrisciante di privatizzazione.

Cosa pensate del Rosa tel -lum, visto che a suo tempo

L’Opinionea cura di Stefano Duranti Poccetti

Parlo dei parcheggi, ma nessuno sembra ascoltare

Andrea Vignini, 51anni, sposato con Fran -cesca e padre di An -tonio, laureato in LettereModerne, bibliotecario

in Foiano, Sindaco di Cortona perdieci anni (dal 2004 fino al2014), più volte membro delleSegreterie Provinciali di PDS-DS-PD, è attualmente DelegatoProvinciale di Liberi e Uguali e inquesta veste l’abbiamo raggiuntoper un’intervista telefonica sulleprossime elezioni politiche.Andrea non ha bisogno di moltepresentazioni essendo moltoconosciuto in Cortona e inValdichiana e, dopo un periodo diassenza dall’agone politico, neimesi scorsi è uscito dal Pd percostruire ad Arezzo e provinciaMDP, che ora è confluito nellanuova formazione politica Liberi eUguali, che, come ci sottolinea ilnuovo super attivo Andrea,“sottola guida del presidente Grassocercherà di ricostruire unasinistra di lotta e di governo”.

A lui, che conosciamo da unavita e che avemmo il piacere ditenere a battesimo nell’agonepolitico cortonese, ho rivoltodomande quasi identiche agli altriintervistati in precedenza per farcomprendere meglio al lettore lagrande importanza delle prossimeelezioni politiche generali dellaprimavera 2018.

A marzo 2018, o comun-que in primavera, avremo le

nuove elezioni politiche na -zionali.

Dal febbraio 2013 ad oggitra le forze politiche delnostro paese si è vissuto unoscontro politico aspro edirompente che ora è entratonella sua fa se finale conl'apertura uf ficiosa dellacampagna elettorale avviatacon le recenti elezioni regio-nali in Sicilia. Come punta di diamante delnuovo schieramento Liberi eUguali in Valdichiana lei puòfare per i nostri lettori unbreve, essenziale riassunto dicome si è arrivati alla forma-zione di questo nuovo mo -vimento politico e alla de ci -sione di presentare liste pro -prie?

Negli ultimi anni, a mio giudi-zio, abbiamo assistito ad una verae propria mutazione genetica delPD che si è estrinsecata con unaserie di scelte sbagliate sia dalpunto di vista dell’azione digoverno sia dal punto di vistapolitico.

Sul piano politico mi riferiscosoprattutto all'incapacità (omagari sarebbe meglio direindisponibilità) con la quale si ègestito il confronto sia all'interno,con la minoranza del partito, siaall'esterno, con i sindacati, leformazioni sociali e i corpi inter-medi, finendo per trasformare lacosiddetta vocazione maggioritariadi veltroniana memoria in unavera e propria vocazione allasolitudine e all’isolamento.

Sul piano del governo invecepenso a tutta una serie di provve-dimenti che, a mio giudizio, sonoandati a snaturare le ragionifondanti del centrosinistra.

Tra questi, ad esempio, l’aboli-zione dell’art. 18 e il conseguenteJob Act che hanno portato pocolavoro e molta precarietà, soprat-

non ha avuto il placet delpresidente Grasso?

È l’ennesima legge che morti-fica la partecipazione popolare econsegna la scelta dei candidatialle segreterie di partito.Scandalosa nel merito e anche nelmetodo col quale è stata approva-ta, ben otto voti di fiducia chehanno di fatto impedito qualsiasidibattito.

Ha qualche idea su qualeslogan punteranno i Liberi eUguali per fare campagnaelettorale nelle terre di Val -di chiana?

Un altro effetto di questastrana legge elettorale è lacreazione di collegi uninominaliincongrui inseriti in circoscrizionielettorali enormi.

Prova ne è che la Valdichianaaretina si ritrova con Siena e noncon Arezzo e la sua provincia.

In una situazione comequesta, in cui sarà difficile farevalere le varie specificità territo-riali, credo purtroppo che glislogan saranno l’ultimo deiproblemi.

Ma siccome in una campagnaelettorale gli slogan sono il cuoredella comunicazione politica,credo che come lista troveremofrasi, parole semplici che aiutinoil cittadino a tornare al voto e ascegliere di ricostruire l’Italia connoi.

Ecco, “Ricostruisci l’Italia invera libertà ed uguaglianza”potrebbe essere un nostro sloganelettorale.

Ivo Camerini

Queste feste stanno mettendoin risalto una problematica chenon tratto per la prima volta e chea mio parere dovrebbe occupareil primo posto nell’agenda del -l’am ministrazione, quella legata aiparcheggi. È triste notare, comeinvece avviene in altri centri sto -rici, che per i nostri cittadini nonsiano previsti parcheggi privati.Nei periodi più turistici agli abi -tanti del nostro paese non è con -cesso il diritto del posto macchinavicino casa.

Lo chiamo “diritto”, sì, e non“confort”, come qualcuno potreb-be obiettare, perché, se è vero chedentro le mura sono rimasti ap -pena meno di mille residenti, beh,quanto meno queste poche per -

tare in campo le ragioni di un’au-tentica sinistra riformista e, unavolta preso atto che non c’era daparte del PD alcuna reale volontàdi interlocuzione, abbiamo dovutonecessariamente prendere ladecisione di presentare una listaautonoma alle prossime elezioni.

Secondo lei, cosa devonoproporre di importante eprioritario i Liberi ed Ugualiper governare l'Italia? Insom ma con quale program-ma il nuovo movimento, che,come ha anticipato il suoleader Grasso, vuol rifarel'Italia e non solo la sinistra,si presenterà alle elezioni

MB Elettronica S.r.l.Zona ind.le Vallone C.S. Ossaia, 35/35P - 52044 Cortona (AR)- Italy

Internet: www.mbelettronica.com

Verso le elezioni politiche 2018

sone facciamole stare bene tra leloro mura, che rappresentano poila loro casa.

A mio parere dentro Cortonadovrebbero entrare con i mezzisoltanto tre categorie: i residenti,chi ci lavora e i disabili; i turisti, ochi viene per visita di piacere,dovrebbero parcheggiare la mac -china fuori dalle mura, negli ap -positi grandi parcheggi -aprendonella necessità anche il viale delparterre.

Inoltre non vedo di buon oc -chio i percorsi ztl. Chi vive nellanostra città dovrebbe transitarecome e dove vuole all’interno diessa, senza vincoli particolari.

Forza, ridiamo Cortona ai cor -tonesi!

Nostra intervista con Andrea Vignini, Delegato provinciale di Liberi ed Uguali: “Ricostruire l’Italia in vera libertà ed uguaglianza”

Mercatini di Natale

Cortona Piazza di Pescheria n. 2Tel. 0575-63.05.18

col li toscani sprigiona l’inconfondibile profumo della tradizione dellaOfficina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella.

Il primo in assoluto è statoquello del lunedì prima diNatale a Dresda nel 1434;poi si sono succeduti gli e -sperimenti del Nord Europa;

infine, sono seguite le declinazioniitaliane.

E così, nel 1990 è nato quellodi Bolzano che nel 2010 circa haassunto la fisionomia ormai con -solidata: eh sì, il mercatino di Na -tale ha una lunga storia alle spallee una prospettiva di vita ancorapiù lunga. Negli ultimi anni, poi, èapprodato anche a Cortona e din -torni dove ha conquistato grandi epiccini.

“Il successo di questa iniziati-va è in ascesa- conferma unesperto del settore - e ogni annoaumentano le località che organiz-zano i mercatini di Natale, la lorodurata e il ricavo complessivo”.

Infatti i mercatini di Natalenon sono tutti uguali: alcuni diessi si rivolgono in maniera speci-fica al flusso turistico, altri sonostrutturati per i cittadini o, al mas -simo, per i residenti delle vicinelocalità, altri ancora, come quellodi Cortona, cercano di combinarele due finalità. Non a caso, la To -scana accoglie oltre il 5% di Mer -catini di Natale del territorio na -zionale, superando l’Alto Adige e ilTrentino che tuttavia non hannocompetitors, cioè rivali, per ap -peal, cioè richiamo e capacità digenerare valore economico. Macosa vendono gli espositori aCortona? E cosa cercano gli acqui-renti? Basta un giretto per scoprir-lo: decori e addobbi, prodotti

alimentari e di ristorazione velocela fanno da padroni in questigiorni anche se - racconta diverti-to un turista- non sempre compe-riamo ciò che serve. Tuttavia, ingenere le persone hanno le ideechiare sui desiderata -ambienta-zione natalizia, fabbriche dicioccolato e magari Babbo Natale,meglio se accompagnato da unpaio di elfi -, e sulle cose da evi -tare, vale a dire prodotti comuni aprezzi più alti, traffico, parcheggilontani e poco illuminati. Traaddobbi e colori non va, comun-que, dimenticato il business core,cioè l’aspetto economico dei mer -catini di Natale. La domanda, al -lora, è d’obbligo: quanto spende-ranno i turisti e gli escursionistinei mercatini di Natale a Cortona?I dati sono ancora teorici, ma unacosa è certa: il tempo dedicato a -

gli acquisti è in aumento e si sup -pone oscilli da un minimo diun’ora a un massimo di tre, consoste più lunghe in corrisponden-za del servizio ristorazione e streetfood, cioè cibo da passeggio.

Resta ora un ultimo interroga-tivo: cosa ricordano gli abitanti e ituristi del mercatino di Cortonadello scorso dicembre? Addobbi,cibo o luci?

La risposta è pressoché uni -voca: il decoro comperato per lamamma, la sciarpa per la cugina,il dolcetto da gustare con gli ami -ci. Sono i fattori emozionali quelliche rimangono nella mente e nelcuore delle persone. E in questo,Natale è sempre Natale.

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L’ETRURIA N. 23 CULTURA

PAGINA 3

Nella rubrica precedente ab -bia mo parlato della Pieve di S. Eu -sebio a Cegliolo, importante chie -sa del territorio cortonese. La Pie -ve è intitolata ad un Santo pocoricordato nel nostro territorio madi particolare importanza per l'af -fermazione del cristianesimo delleorigini. Secondo la tradizione a -gio grafica, Eusebio ebbe i natali inun luogo non identificato dellaSar degna intorno al 283 dopo Cri -sto. Dopo la scomparsa del padrevittima di martirio, insieme allamadre e alla sorella minore si tra -sferì a Roma ove fu ordinato sa er -dote.

Nel 345, Papa Giulio I lo no -minò Vescovo di Vercelli. Dedicòla sua vita alla diffusione del mes -saggio evangelico, grazie ad unamirabile oratoria che riusciva apenetrare l'animo degli ascoltatoriinducendoli sovente alla conver-sione. Fervente fu inoltre il suoimpegno nel combattere il paga -nesimo e l'eresia ariana. Duranteil dominio degli imperatori Co -stan zo e Giuliano l'Apostata - aria -no il primo e pagano il secondo -subì per lunghi anni l'esilio inEgitto e in Medio Oriente. Riuscì aritornare nella sua cattedra vesco-vile solo pochi anni prima dellasua morte - avvenuta il 1 agostodel 371 - adoperandosi per la dif -fusione del culto mariano e favo -rendo la nascita nell'area piemon-tese dei primi santuari dedicatialla Madre di Gesù.

La figura di Sant'Eusebio èstata ricordata anche da Papa Be -ne detto XVI nell'Udienza Generale

del 17 ottobre 2007, che ha mes -so in risalto il particolare e singo-lare rapporto che ha legato questoVescovo con la sua città e con isuoi fedeli. Legame evocato ancheda Sant'Ambrogio in una letteraindirizzata ai vercellesi nel 394,più di vent'anni dopo la morte diEusebio, nella quale l'allora Ve -scovo di Milano rivela la sua am -mirazione per lo strenuo difenso-re della fede cristiana. Il calenda-rio liturgico lo ri corda nella datadel 2 agosto. E' pa trono della cittàdi Vercelli ed i suoi attributi sonoil pastorale e la mitra.

31 dicembre 2017

Un incontro per scoprireil fascino e il vero signi-ficato della fotografia,nonché per prevenire irischi nell'utilizzo delle

immagini, specialmente sui socialnetwork. Sono queste le tematicheaffrontate da una cinquantina dialunni degli istituti superiori diCortona che il 16 dicembre scorsohanno seguito, con crescente inte -resse e grande partecipazione, unalezione di fotografia e di educazio-ne all'immagine organizzata, nel -l'am bito delle iniziative del “Natalea Cortona, dal Fotoclub Etruria inuna sala di Palazzo Ferretti, gentil-

mente messa a disposizione dallaproprietaria.

La lezione - tenuta da JohnnyGadler, presidente del FotoclubEtruria nonché giornalista espertonelle normative sulla privacy e sul

copyright delle immagini - si è svi -luppata partendo da un concettodi fondo semplice, quanto talvoltamisconosciuto: la fotografia, cheetimologicamente significa “scrive-re con la luce”, è un linguaggiouniversale perché comprensibileda tutti, oggi come nell'antichità.Infatti nel corso della storia i mes -

A scuola di fotografia con il Fotoclub Etruriasaggi più importanti - basti pen -sare all'arte sacra - sono stati affi -dati alle immagini pittoricheprima dell’avvento della fotografia.Non è un caso, dunque, se moltigrandi fo toreporter consiglianoagli a spi ranti fotografi di studiareinnanzi tutto la storia dell'arte el'uso della luce adottata dai grandipittori.

Agli alunni presenti a Pa laz zoFerretti sono state fornite, inoltre,le nozioni base sulla com -posizione fotografica, affinchépos sano ot te nere, con pochi esem plici accorgimenti, dellefotografie più efficaci e coinvol-

genti.Un capitolo finale è stato de di -

cato alla privacy: quando è assolu-tamente vietato scattare una foto,quando la si può fare ma non la sipuò pubblicare se non con appo -

sita liberatoria e quando, invece,si può fotografare e pubblicarelibe ramente la propria foto.

I partecipanti alla conferenzafotografica si sono mostrati moltosoddisfatti, così come il FotoclubEtruria che presso Palazzo Ferrettiha allestito pure la mostra fotogra-fica “Sguardi d'autore” visitabile

Per le feste di Natale sottol’attenta regia dell’As so -cia zione Culturale Lux èstato predisposto un ric -co campionario di inizia-

tive ed eventi fino al 7 gennaio.Nel pomeriggio di venerdì 22

la Filarmonica cortonese ha suo -nato pez zi famosi del Natale in

piazza Signorelli, come documen-ta la fo to e per le vie principalidella città. La seratafredda lasciava un po’ di tristezzaperché non c’era gente a passeg-gio e neppure nei pressi delle

casette natalizie in piazza Si gno -relli e in piazza Garibaldi.

E’ stato sufficiente sentire lenote della banda per indurre lagente a scendere per strada edinfervorarsi alla musica natalizia.

Quando la banda ha percorsovia Nazionale, la seguivano tantepersone che non avevano più il

senso del freddo ma la gioia dellamusica.

Una considerazione, la Filar -monica deve vivere ma ha grandebisogno di aiuto dalle istituzioni.E’ un bene unico e irripetibile.

Mons. Giuliano Chirimbaldi o TestiLa Diocesi di Cortona e i suoi Vescovi

A cura di Isabella Bietolini

Dopo la morte di Be ne -detto Vallato, al popolocortonese toccò in sorteun altro domenicano,na tivo del posto: fra Giu -

liano Chirimbaldi o Testi. Così ven -nero corrisposti, questa volta, idesideri del popolo e del clero diCortona che fin dalla dipartita delVescovo Nucciarelli nel 1364 ave -vano indicato in “..fra GiulianoTesti la personalità più adattaper la carica episcopale..” comescrive Girolamo Mancini nell’ope-ra Cortona nel Medio Evo (pag.214).

La famiglia Chirimbaldi, anticae nobile, vantava la signoria dellacontea di Cignano. Fra Giulianoera cresciuto, dal punto di vistareligioso, all’interno dell’Ordinedo menicano salendone le gerar-chie: fu Papa Urbano VI, nel 1382,ad insediarlo sulla cattedra epi -scopale cortonese. Don GiuseppeMirri, citando antiche fonti, lo de -scrive quale uomo “..onesto, pro -bo, dotto.. di lui abbondano no -tizie per il tempo che visse nel -l’Ordine mentre scarseggianome morie del suo episcopato..”(G.Mirri, I vescovi di Cortona,pag.46). Senza dubbio mons. Giu -liano godè della stima pontificia:nel 1382, appena insediato, fuGiudice Delegato di Urbano VI perdirimere una spinosa controversiain terra senese circa le difficoltàpatite da un sacerdote per entrarein possesso della pievania asse -gnatagli dallo stesso pontefice. Po -co dopo l’elezione, costruì unaCap pella, dedicata a S.Maria Mad -da lena, nella parte a ponente delpalazzo episcopale dove oggi vi èla Sacrestia del Duomo: questacappella venne distrutta allorchè ilCard.Passerini rifece l’Episcopio.Nel 1384 ebbe un ulteriore incari-co ad arbitro e mediatore in al -cune vertenze di giurisdizionegiac chè “..la sua prudenza erettitudine congiunta alla dot -trina ne facevano un soggetto di

molto credito ed autorità..” co -me afferma ancora don G. Mirri.Ma quelli erano tempi davverodifficili, di lotte e di congiure. Nonne fu esente il Signore di CortonaUguccio Casali che nel 1385 ri -schiò di cadere vittima di una co -spirazione ordita da illustri perso-naggi locali, tra cui anche TestaChirimbaldi, fratello del Vescovo.Scoperti ed incalzati dall’infuriatoCasali, tutti i componenti dellacon giura e, soprattutto, tutti imem bri della famiglia Testi-Chi -rimbaldi, compreso il vescovo,fug girono da Cortona. L’odio covòper anni e furono anni di esilio: ilVescovo mancò da Cortona dal1385 al 1388 e si ha traccia dialmeno due Vicari vescovili pergestire la Diocesi. Non è chiaro seMons. Giuliano abbia avuto unruolo nella congiura, ma certo èche Uguccio perseguitò tutti i Chi -rimbaldi arrivando, sembra, aduccidere padre Alessio di MartinoChirimbaldi, anch’egli domenica-no, per vendicarsi. Il Casali tramòanche per far rimuovere il vescovoGiuliano da Cortona: per ottenerequesto scopo pare che “maneg-giasse con gli Avignonesi..” co -me afferma il Mancini nell’operacitata, ovvero con l’Antipapa chesedeva in Avignone.

Mancano tuttavia argomenticerti e probanti a suffragio di que -sta ipotesi.

Non possiamo dire con certez-za se il Vescovo Chirimbaldi oTesti abbia rivestito fino al 1389 apieno titolo la sua carica: forsealla fine fu costretto a rinunciarealla sede viste le mai cessate azioniritorsive del Casali.

Secondo alcuni studiosi morìnel 1388, secondo altri l’anno do -po: tutti concordano comunquenel l’attestare che la sua morte av -venne a Cortona, segno che l’esilioera finito o forse il Vescovo erapotuto rientrare proprio perchéprossimo al chiudersi del suotempo terreno.

“Il pifferaio magico” dei fratelli Grimm

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Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

Sant’ Eusebio(Seconda parte)

Auguriper un felice 2018

da Marisa e Maurizio Lovari

Lovari Restauri CortonaPalazzo Ferretti 2017

“Diamo un futuro al nostro passato”Foto: Luciano Lorenzoni

Presso Palazzo Ferretti, nell’ambito delle manifestazioni di “Notte a Cortona”

fino al 7 gennaio prossimo. Il contesto di Palazzo Ferretti,

grazie anche all'accurato allesti-mento scenografico predispostoin ogni minimo particolare daMaurizio Lovari, si candida cosìad essere sempre più, nel prossi-mo futuro, uno spazio espositivomolto importante nel panoramacittadino, sia per la sua colloca-

zione strategica nel percorso ur -bano cortonese, sia per la presen-za di spazi flessibili e perfettamen-te mo du labili a seconda dellevarie ne cessità di allestimento, iltutto in una cornice di assolutopregio sto rico e architettonico cherap presenta il valore aggiunto diogni evento che voglia farsi ricor-dare.

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PAGINA 4

L’ETRURIA N. 23 CULTURA 31 dicembre 2017

Giovedì 21 dicembre nelpomeriggio, duranteuna delle letture ani ma -te del progetto Nati PerLeggere, che da tempo

qualifica la promozione alla lettu -ra presso i lettori più piccoli allaBiblioteca Comunale di Camucia, ibimbi sono stati sorpresi da unevento inatteso e del tutto inedito:l'arrivo di Babbo Natale in Biblio -teca. La magia della lettura ad alta

voce, che con passione e sapienzaSimona e Katia sanno creare e ri -creare ogni mercoledì pomerig-gio, riattualizzando il rito del rac -conto collettivo che è antico quan -to l'uomo e che, oltre ad attivarele sinapsi, riscalda il cuore, si è

animata della presenza non menomagica di Babbo Natale.

Dal suo sacco non è uscitones sun regalo costoso, solo qual -che caramella, che tuttavia ha ar -ricchito di un dono ben più pre -zioso un luogo, la Biblioteca, cheè chiamata ad essere stimolo efonte di meraviglia per i bambinidi ogni età.

L’Amministrazione desiderarin graziare le operatrici della coo -

perativa Athena e il personale del -la biblioteca in particolare StefanoBianchi, che con semplicità ecom petenza collaborano per con -fermare il ruolo di Cortona comecittà attenta ai diritti dei bambini.

A.Laurenzi

Il neofascismo e il Graal dell’innocenza recuperata

Da tempo in Italia e anchenei nostri Comune ePro vincia è in corsoun’operazione storico-politica di marca neofa-

scista che io definisco la ricercadel santo Graal dell’innocenza. Ciòaccade in vari modi: un’estetizza-zione del fascismo e dei suoisimboli a partire dal saluto ro -mano e dall’immagine del ducedi ventata ormai una icona pop; laminimizzazione di fatti gravissimiimputabili alla dittatura fascista delventennio con contemporanea e -sal tazione di marginali glorie qualii treni in orario, i due campionatidel mondo di calcio vinti nel 1934e 1938 o l’architettura modernistadi pregio dell’Eur; ancora e peg -gio, lo sfregio ai monumenti chericordano le vittime del nazifasci-smo, come accaduto a Santa Ca te -rina un mese fa. Infine, ed ecco latecnica più raffinata, con lo scredi-tamento della Resistenza che, damoto fondativo della Costituzionee della Repubblica italiana, vienefatta regredire, nella propagandanera, a un’attività di foschi mascal-zoni senza ideali e senza seguitopopolare interessati solo alla ra pi -na e alla violenza vigliacca sugliinermi.

Ora facciamo questo esperi-mento e leggiamo le citazioni se -guenti: «Beato chi afferrerà i tuoipiccoli (i bambini di Babilonia) eli sfracellerà contro la pietra»;«Così parla il Signore riguardo aifigli e alle figlie che nascono inque sto paese, alle madri che lipar toriscono e ai padri che li ge -nerano in questo paese: essi mo ri -ranno consumati dalle malattie,non saranno rimpianti, e non a -vranno sepoltura; serviranno di le -tame sulla faccia della terra, sa -ranno consumati dalla spada edal la fame, e i loro cadaveri sa ran -no pasto per gli uccelli del cielo eper le bestie della terra».

Se vi dicessi, ex abrupto, cheque sti passi sono tratti pari paridalla Bibbia ci credereste? Molti divoi probabilmente non ci crede-rebbero, mi risponderebbero cheso no, magari, invenzioni di qual -che ateo e anticlericale. Invece èco sì, sono tutti versetti biblici (po -tete controllare rispettivamente alSalmo 137 e a Geremia 16,3-4).Stanno quindi dentro un libro checontiene, però, anche l’annunciodi Isaia che «verrà il tempo in cuiIl lupo dimorerà insieme con l'a -gnello, la pantera si sdraierà ac -canto al capretto; il vitello e illeon cello pascoleranno insieme eun fanciullo li guiderà»; la

parabola del buon samaritano, ilcomandamento di amare il prossi-mo come se stessi, l’invito a por -gere l’altra guancia allo schiaffeg-giatore e la frase di Cristo al mo -mento della crocifissione «Padre,

perdona loro perché non sannoquello che fanno».

Se io - da questo giornale e daal tri mass media - proponessi insi -stentemente ai lettori solo i passimal vagi (nella Sacra Scrittura cene sono abbastanza) quanti cre -denti continuerebbero ancora apensare che la Bibbia è un libroispirato da Dio e quanti iniziereb-bero a dubitare che è piuttostopura parola di Satana? Io credoche in molti virerebbero il lorogiudizio verso il demoniaco.

Un’operazione come questaap pena illustrata sulla Bibbia sichiama decontestualizzazione: daqualunque testo, storico nel no -stro caso (diari, raccolte di testi-monianze scritte e orali, saggi), siestraggono solo quei particolari,anche minimi, che possano suffra-gare un pregiudizio, cioè, allalettera, un giudizio che è già statoemesso in cuor proprio prima diqualunque analisi, dopo di che lisi ripete a oltranza come l’eco diun martello, li si fa dilagare edeflagrare fino a che non diventi-no, nelle orecchie e nella mente dichi legge o ascolta, l’unica verità,quella che, a ritroso, illuminerà,anzi oscurerà, l’intera vicenda dicui al contrario sono solo unapiccola parte, screditando, diquel la stessa vicenda, il valorecom plessivo se non addirittura ri -baltandolo. I neofascisti stanno fa -cendo questo con la Resistenza, lacoprono d’infamia estendendo atutti i partigiani le colpe che fu -rono solo di alcuni. Da decenni

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Cento anni fa

La disfatta di Caporetto è an co -ra in atto, le truppe tedesche stan -no correndo verso Ovest, occu -pando vaste porzioni di territorioitaliano e il nostro esercito sta cer -cando di fermare questa terribileondata del nemico, che si infran-gerà finalmente sulla linea difensi-va del Piave. Come già detto, glialti comandi militari cercarono discaricare la colpa della cocentesconfitta sulla codardia dei nostrisoldati, cosa che poi si è rivelatanon vera, ed è interessante vederecome la stampa cattolica cortone-se nell’immediatezza dell’eventonon fece alcuna menzione in me -ri to a comportamenti indecorosidel nostro esercito; manifestò in -ve ce la chiara volontà di restare u -ni ti, oltre che nelle trincee, anchee soprattutto sul fronte interno,lasciando da parte polemicheinutili e pericolose.

Dall’Etruria del 18 novembre1917. “L’inno nazione ingleseco mincia «Dio salvi il re» Noidi ciamo «Dio salvi l’Italia!».Dalle Alpi del Friuli, donde disce-sero le orde dei barbari, sonoora calate le forze germaniche,che profittando della disfattapolitica e militare della Russia,si sono rovesciate contro di noiin sieme a Turchi e Bulgari, mas -sa cratori di Armeni e dei Serbi.Dio salvi l’Italia! Altre volte equante! I Tedeschi di tutte leraz ze, da tutti i punti della Ger -mania hanno calpestata, deva -stata, rapinata l’Italia […] ITedeschi del Barbarossa cadderoa Legnano, i Tedeschi di Fe de -rico II furono sconfitti a Parma.Sarà così anche questa volta?Noi non lo sappiamo. Le nostrearmi e quelle dei nostri alleatisapranno resistere all’urto for -midabile? Speriamolo. Certo ilmo mento è terribile; nella storia

d’Italia non fu mai un’ora cosìangosciosa […] dalle Alpi allaSicilia tutti i suoi giovani figlisono raccolti alla difesa dellapatria. Non vi è lembo d’Italiache non abbia mandato lassùuna schiera di giovani, il sanguedel suo sangue. Ma non bastache i combattenti facciano illoro dovere, bisogna che la po -po lazione si mantenga calma,non ci sia chi con esagerate af -fermazioni o con tristi presenti-menti diffonda lo scoraggia-mento in mezzo alle famiglie,nei pubblici ritrovi, nelle vie,nelle piazze, in nessun luogo.

È questi un traditore, comecolui che indicasse al nemicouna posizione favorevole per as -salirci alle spalle. Noi cattolicinon volemmo la guerra […]non fummo neppure molto en -tusiasti quando la guerra fu di -chiarata: la seguimmo con tre -pida ansietà, confidando in Dio,nel valore dell’esercito. Ma orache la fortuna ci si mostra av -versa, non vogliamo abbando-narci all’avvilimento, allo scon -forto. […] Ma non sono tra noii traditori […] Ora raccoglia-moci tutti di qualunque fede, diqualunque partito per concorre-re all’opera di salute della patrianostra. Dio salvi l’Italia!”.

Mario Parigi

essi producono una narrazionedegli anni 1943-45 alternativa allaverità, sempre in bilico fra il pia -gnisteo dello sconfitto e gli esplici-ti propositi di vendetta. Questanarrazione è seduttiva per molti

ma serve anche a loro, innanzitut-to per autoconfermarsi, perconvincersi cioè, a ogni risvegliola mattina, di aver fatto la scelta di

campo giusta, quindi per chiuder-si a qualsiasi presa di coscienzadelle ragioni dell’altro e, non ul -timo, per galvanizzarsi nel ca me -ratismo e nell’azione. Finora ilpaese aveva gli anticorpi percontrastare queste menzogne, og -gi non li ha più, i testimoni dellaguerra di Liberazione stannoscomparendo per cause anagrafi-che e ai giovani piace più lastrafottenza del coetaneo pettorutoe a braccio levato su facebook chela ponderatezza di chi argomentae riflette sulla storia a scuola o inluoghi meno moderni di internet.

Se non verranno smascherati,sui giornali, in televisione e sulweb, nel loro tentativo di deconte-stualizzazione falsificante i neofa-scisti e i neonazisti raggiungeran-no presto il santo Graal dell’inno-cenza sociale maggioritaria e legit-timante e a quel punto nessunopotrà più impedirgli di applicareun by-pass cruento al cuore dellastoria per collegare direttamente ilpresente al 1945, cancellando conun semplice, brutale colpo dibisturi 70 anni di democrazia epace europea.

Alvaro Ceccarelli

Una dimostrazione di affetto

Nel mese di novembre,in ricordo che la nuo -va edizione è natapro prio in questo me -se, l’amministrazione

del giornale da sempre invia agliabbonati il bollettino di contocorrente postale. Oggi è anchepossibile fare un bonifico ban -cario. In questa circostanza in -vita gli amici de L’Etruria adessere solleciti nel versare laquo ta annuale per darci l’op -por tunità di programmaaresenza affanno l’attività edito-riale del nostro giornale perl’an no successivo.

Lo scorso anno per una gra -ve malattia un nostro ab bonato,che da oltre 40 anni non ha maitralasciato di ver sare la quota,ha corso il rischio di morire.

La famiglia ha avuto qual -che problema economico ed ha

dovuto provvedere a “tagliare”quelle che potevano essere lespese superflue.

La mo glie che, con profon-da tri stezza ma con estremalucidità, ci chiedeva di sospen-sere l’abbonamento per i proble-mi so pra citati.

Non ci è sembrato giusto edab biamo comunicato alla si -gnora l’intenzione di offriregra tuitamente il nostro giornalead un cortonese che aveva sem -pre dimostraato un profondoattaccamento a L’Etruria.

Fortunatamente si è ripresoin salute; oggi sta bene. L’altrogior no è venuto da noi per rin -graziarci dell’omaggio ricevutoe per comunicarci che per il2018 intendeva rinnovare l’ab -bo namento.

Un graze di cuore per que -sto gesto.

Dio salvi l’Italia

Che sorpresa! Babbo Natale in biblioteca a Camucia

Il monumento alle Vittime della strage di Santa Caterina ripulito dopol’ol traggio. Nel gruppo il presidente dell’ANPI cortonese Emanuele Ra -chini e i figli di due Vittime.

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PAGINA 5

L’ETRURIA N. 23 TERRITORIO

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a cura di Laura Lucente

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31 dicembre 2017

Terontola e frazioni) e regolare inmaniera più stringente le altre (ilriferimento è soprattutto al centrostorico).

La nuova disciplina stabilisceun sistema tariffario fatto di incen-tivi e penalizzazioni legati alla qua -lità e quantità dei servizi offerti daiconcessionari.

La prima sostanziale novità èche, per le attività legate alla som -ministrazione alimentare (bar eristoranti) non si potrà richiedere

suolo pubblico se non trascorsidue anni dall’apertura. “Una sortadi moratoria - spiega ancora Ba sa -nie ri - che cerca, seppur nei ter -mini di legge e nel rispetto dellalibertà di commercio, di gestire ilfenomeno dei “mangifici” e di re -stituire la fruibilità degli spazi pub -blici ai cittadini e ai turisti”.

Per tutte le attività non di som -

A domicilio:- prevenzione- cure infermieristiche - assistenza domiciliare- riabilitazione

ministrazione (attività artigianali,antiquariato, produzioni a kmzero), invece, sono stati incentivatil’utilizzo di suolo pubblico per lapromozione dei prodotti.

Incentivi in arrivo anche perchi tiene aperta l’attività per tuttol’anno e non solo per la stagioneturistica e in base ai servizi offertial cittadino e al turista (per per -sone disabili, bambini, telecame-re, wi-fi, decoro urbano e miglio-ramento estetico della città).

Vengono anche fissate delle e -senzioni per tutti gli eventi privi dirilevanza economica ma che sonofunzionali alla promozione dellacittà.

Vorrei evidenziare - continua ilsindaco di Cortona Basanieri - chenella maggior parte dei comuni avocazione turistica, e Cortona èuno dei maggiori della Toscana,già da tempo è stata introdotta laCosap e che i risultati sono statisicuramente positivi; tra l’altro letariffe non sono mai aumentatedal 1994 e corrispondono al mi -ni mo di legge. Soprattutto per lapar te più pregiata del centro sto ri -co di Cortona, sono palesementefuo ri scala rispetto al valore com -merciale dell’area occupata e ri -spetto a quanto normalmente vie -ne applicato in altri comuni a vo -ca zione turistica”.

Sulla questione tariffe e su altripunti del nuovo regoalmento in -ter vengono le associazioni di cate -goria del commercio, Con fe ser -centi e Confcommercio per boccadei loro rappresentanti di vallata,rispettivamente Genni Bondi eCar lo Umberto Salvicchi.

Il passaggio alla Cosap pre ve -de, un aumento tariffario da 22 a66 euro al metro quadro. Un co -sto che Bondi e Salvicchi ritengo-no davvero troppo oneroso.

“Malgrado l’indubbio au men -to dei flussi turistici di questi anni

- commenta Confesercenti e Conf -com mercio - vorremmo comun-que evidenziare come l'aumentodegli esercizi abbia portato a piùconcorrenza e quindi a minoriintroiti. Inoltre i servizi da offrireai clienti (servizi per disabili, wifi etelecamere) sebbene qualificantiper l’offerta, sicuramente preve-dranno numerosi anni di ammor-tamento”.

Si dicono, invece, favorevolialla scelta che le attività di sommi-nistrazione di nuova apertura deb -bano attendere almeno due anniper poter richiedere il suolo pub -blico (scoraggiando quindi nuoviavviamenti), così come la scelta diavere una proporzione di suolopubblico tra i metri occupati daitavoli fuori dal locale e la metratu-ra del locale stesso.

“Chiediamo che debba peròes sere garantito che nei cambi dira gione sociale si mantengano idiritti acquisiti dal vecchio ge -store”, commentano ancora Bon -di e Salvicchi.

Parere Favorevole anche aduna suddivisione del territoriocomunale in 4 categorie territoria-li. “Riteniamo infatti che sia op -portuna una differenziazione dellostesso per le caratteristiche, l'at -trattività e le percentuali di per so -ne che richiamano i diversi luoghie territori anche se appartenentiallo stesso comune”, ma credonoche lo sconto della tassa che ri -guarderà le frazioni (pari al 10%)sia di “esigua ricaduta pratica perla sostenibilità stessa dell’esercizioin queste zone”.

“Chiediamo che il regolamen-to sia sottoposto a verifica almenodopo un anno per poter individua-re le criticità e chiediamo che glistessi regolamenti attuativi fattidalla giunta vengano preventiva-mente messi in discussione”.

Laura Lucente

20 dicembre – Lucignano I militari della locale stazione di Lucignano hanno rintracciato earrestato C. Z. di 37 anni separato, autista, pregiudicato. I carabinieriha dato esecuzione di ordinanza misura cautelare degli “arresti domici-liari” emessa dal Tribunale Arezzo nei confronti dell'uomo già sottopo-sto alla misura di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla exconiuge separata. Arrestato, concluse formalità rito, è stato accompa-gnato alla sua abitazione.

20 dicembre – Cortona I Carabinieri di Cortona, aliquota radiomobile – durante un controllostraordinario del territorio in prossimità delle festività natalizie, hannodenunciato alla Procura della Repubblica di Arezzo un 39 anni che aFoiano della Chiana, alla guida della propria autovettura, invitato daimilitari operanti a sottoporsi controllo tasso alcolemico, si è rifiutato.La patente di guida è stata immediatamente ritirata e il veicolo affidatoad una persona idonea indicata dal proprietario. Inoltre è stato denunciato un 23enne, il quale, lungo sr71, alla guidadella propria autovettura è risultato positivo al test etilometrico (primaprova 1,19 g/l, seconda prova 1,15 g/l). Amche in questo caso lapatente di guida è stata immediatamente ritirata e il veicolo affidato aduna persona idonea indicata dal proprietario. A seguito della medesima attività di controllo del territorio i militaridella stazione di Castiglion Fiorentino hanno segnalato all' autoritàamministrativa quale “assuntore di sostanza stupefacente” un giovane23enne del luogo,sorpreso in possesso di un involucro di cellophanecon all’interno gr. 3,4 di hashish, detenuto per uso personale.

20 dicembre – Arezzo Incidente stradale lungo la Sr 71, nella zona di Vitiano. Si è trattato diuno scontro frontale tra due auto. Sono rimaste coinvolte in tutto trepersone, tra cui una bambina di 9 anni. Sul posto sono arrivati i sanita-ri del 118 con tre ambulanze e l'elisoccorso Pegaso. La bambina e la madre di 43 anni, entrambe di Arezzo, sono stateportate via con il Pegaso in codice rosso. La piccola è stata trasportataal Meyer per un trauma addominale, mentre la mamma a Careggi. Laconducente dell'altra auto, una 29enne di Pesaro, è stata portata inambulanza in codice giallo al pronto Soccorso di Arezzo. Sono interve-nuti anche i vigili del fuoco con una squadra di Arezzo e la poliziamunicipale.

21 dicembre – Monte San Savino Dopo sette anni dalla tragedia, la sentenza. Tutti assolti, nessunaresponsabilità si può attribuire agli educatori per la morte del piccoloStefan Tironiac, il bimbo deceduto nel 2010 al Crocodile durante icampi solari. Il bimbo rumeno perse la vita per una tragica fatalità. Sulbanco degli imputati erano in tre: il titolare delle piscine Crocodile edue educatori dell’associazione Baobab ai quali il Comune di MonteSan Savino aveva affidato il campo solare. Per questi ultimi l’accusa eradi colpa in vigilando.

22 dicembre 2017 L’11 marzo 2017, a Marciano della Chiana nela frazione Cesa, morivauna giovane donna di origine magrebina, Sarah Smahi. Gli immediatiaccertamenti a cura della Compagnia Carabinieri di Cortona, Hannopermesso di stabilire che la ragazza, morta per overdose da oppiacei,aveva ricevuto “la dose fatale” da due tunisini che risultavano esserestati in sua compagnia fino ad alcune ore prima del decesso. Uno deidue è stato identificato nel 22enne Moez Jbeli detto “Bimbo”, gravatoda numerosi pregiudizi penali specifici, che per sottrarsi alle indagini siera reso irreperibile. L’autorità giudiziaria, concordando con le risultanze investigative deiCarabinieri della Compagnia di Cortona, ha emesso nei suoi confrontiun provvedimento restrittivo in carcere, eseguito dal personale dellaCompagnia Carabinieri di Pisa. E’ tutt’ora in coso da parte dei militaridella Compagnia di Cortona l’attività investigativa volta all’identificazio-ne del secondo soggetto che ha concorso alla morte per overdose dellagiovane marocchina

Saggio di Natale

Dal 1 gennaio a Cortona si pagherà la Cosap

Venerdì 15 dicembre si èsvolto presso il teatro Si -gnorelli di Cor tona ilsag gio di Natale dellaScuo la di Danza Classica

e Moderna di Camucia diretta daSte fania Gnagni. Ben ventisei bal -letti, divisi in due tempi: danzaclas sica, moderna, hip-hop, danzaacro batica… Abiti, interpretazio-ni, sorrisi, emozione, acconciatu-re, coreografie sorprendenti. Tan -

ta voglia di esprimersi, di vol teg -giare, di raccontarsi attraverso ilcor po e gli occhi.

Il sipario si apre, la musicascen de come neve e le luci dannoun colore e un sapore a una seratadi gioia. La danza è gioa, liberazio-ne, poesia: fa riconoscere le emo -zioni al proprio corpo, le incanta,le esprime. Sono state tante lestorie raccontate, le paure, i sogni.

Questo spettacolo, esattamente

10 giorni prima del Natale, ciprepara all'emozione che questoperiodo si porta con sé: una magiache ci fa tornare bambini, quandosi cre deva con forza alle favole eche i cat tivi si potevano combatterecon una luce uguale a quella di unpas so di danza.

Per un anno di sogni ballerini.

Albano Ricci

E’ stato approvato a finean no e sarà subito ope -rativo. Dal 1 gennaio, in -fatti, entra in vigore laCo sap il nuovo canone

che disciplina in modo articolatoil suolo pubblico, le fattispecieimpositive, le esenzioni, le tariffe eil rilascio delle concessioni.

“La ragione di questo passag-gio, afferma il sindaco di CortonaFrancesca Basanieri, è che con lanuova disciplina possiamo contri-

buire più efficacemente al miglio-ramento dell’immagine e dellaqualità dei servizi che la città puòoffrire ai propri cittadini e visitato-ri”. Il nuovo regolamento haprevisto la differenziazione dellezone del comune di Cortona (intutto 4) per diversificare quelledo ve co sono più difficoltà com -mer ciali (ad esempio Camucia,

Scuola di Danza Classica e Moderna di Camuciadiretta da Stefania Gnagni

Un carro funebre per la Misericordia di Camucia

Già da tempo è in essereil sodalizio di collabora-zione fra la Con fra ter -nita di Misericordia “S.Ma ria delle Grazie” Ca -

mucia -Calcinaio (http://miseri-cordiacamucia.it/) e la locale dittadi Onoranze Funebri I.F.A. Tre,tanto che il Legale Rap pre sen tan -te, nella persona di Daniele Tre -mo ri, ha cre duto opportuno con -solidare il rap porto di reciprocitàcon la do nazione di un’autofunebre modello limousine.

Mercoledì 15 Novembre, ul -timo scorso, alle ore 17:30, pres -so la sede della Misericordia diCa mucia, si è tenuta una piccolace rimonia in forma privata per of -ficiare la consacrazione del mez -

zo. don Benito Chiarabolli, par ro -co della chiesa “Cristo Re”, ha ce -le brato il rito di benedizione alqua le erano presenti il Go ver na to -re, una rappresentanza dei Vo lon -tari Attivi della Confraternita e perla dit ta I.F.A. Tre il suo Rap pre sen -tante Legale ed i collaboratori piùstretti. Il Magistrato e tutti i Volon -ta ri della Misericordia, nel ritene-re tale gesto altamente qualificantee be nefico per la popolazione lo -cale, ringraziano sentitamente lacitata ditta I.F.A. Tre con l’auguriodi perpetrare tale spirito di colla-borazione negli anni a venire.“… che Dio ve ne renda me ri -to…”

Il Magistrato della Misericordia

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L’ETRURIA N. 23 TERRITORIO

Il freddo cominciava a farsisen tire, così il Tuttù decise di tor -narsene al calduccio di casa suadall'altra parte del mondo. Chia -mò Pottero, che per fortuna si tro -vava a passare di là e si offre didar gli un passaggio molto volen-tieri. Il Tuttù sistemò le sue cose,andò a salutare i suoi amici dicen-dogli che con la bella stagione sa -rebbe tornato, poi andò all'elipor-to ad aspettare Pottero che arrivòpuntuale.

Il Tuttù salì e partirono. L'e li -cottero salì sopra le nuvole, mapar cheggiata sopra ad una nuvo -letta grigia c'era una vecchina chea veva messo il triangolo per se -gna lare il pericolo e nella speran-za di ricevere un aiuto da unabuon'anima.

Pottero rallentò fino a fermar-si. La vecchina lo ringraziò e glidisse che il suo mezzo di locomo-zione si era rotto e non sapevacome fare a ripartire. Fu solo al -lora che i due amici si accorserodi essere al cospetto della Befana!

Il Tuttù la guardò poi gli chiese“scusi signora, ma lei è la Be fa -na?”, lei sorrise, poi rispose “cer -to, hai visto qualcun altro viag -giare su di una vecchia scopa diquesti tempi?”. No, in effetti erarimasta l'unica a viaggiare su quelvecchio trespolo. Le fecero un po'di posto, lei salì e poi ripartirono.Il problema era che quella vecchiascopa non ne voleva più sapere diripartire. L'unico che poteva ri pa -rarla abitava nella città più anticadel mondo. A dire il vero non sa -pevano se fosse ancora in attività,vista la scarsità del lavoro. La cittàera molto lontana e lei non sapevaproprio come arrivarci. Il Tuttù neparlò a Pottero, la deviazione eralunga, ma come lasciare tuttequel le calze vuote appese ai cami -ni e poi come ci sarebbero rimastii bimbi che aspettavano i dolcetti!

Decisero di accompagnarla.Una volta là avrebbero avuto quat -tro ore di tempo per trovarlo, poisarebbero dovuti ripartire. La Be -fa na accettò, quattro ore eranosuf ficenti, così appena arrivati simisero alla ricerca del riparatoredi scope magiche.

La città era caotica come sem -pre, mercatini e vie strette la carat-terizzavano. Ora poi era pie na diambulanti arrivati dalla campa-gna,;girarono un bel po'. Tro va ro -no la vecchia bottega, si affaccia-rono alla vetrina, ma di scope ma -giche non ce ne era neanche l'om -bra. Suonarono la campanella sulbancone e in un baleno apparveun giovane. La Befana lo guardò,poi gli chiese “ma è questa labottega di Said?....”. Il giovane glirispose prima che lei finisse diparlare, “Said è mio nonno, edha lasciato a me la bottega ed iol'ho un po' trasformata”.

C'e ra no molti più attrezzi elet -tronici che meccanici là pronti peressere riparati. La Befana chiese alragazzo mostrandogli la vecchiasco pa “tu riesci a ripararla que -sta quà”. Il ragazzo la guardò, poiscosse il capo e fu allora che daldietro bottega arrivò un vocione,“neanche io potrei più ripararlaquella là ormai non esistono piùi pezzi di ricambio”. Era la vocedel Nonno che aveva riconosciutoquella della Befana. Uscì fuori dalretrobottega e si abbracciaronofor te, si conoscevano da una vita,poi il vecchio prese la scopa, lapog giò sul bancone e con un mo -vimento l'aprì. Internamente ilmec canismo era perfetto, smontòun piccolo serbatoio e vide chec'era un piccolo forellino.

Allora prese il saldatore, ripa -rò il sebatoio, poi disse “questo èil serbatoio della polverina ma -gi ca, una volta pieno può du ra -re anche mille anni, ma pur -troppo di poverina non ce ne èpiù, e non so proprio dove tro -var la”. Anche la befana scosse ilcapo. Il vecchio fece per rimontar-lo nella scopa, quando il Tuttù lofermò, “io un po' di polverina cel'ho, non so se va bene, ma sipuò provare”.

Era la polverina che gli avevadonato Babbo Natale, ma per unacau sa così importante se ne sa reb -be privato con gioia.

Frugò nella sua cassettina la te -rale e ne estrasse il sacchetto. AlNon no e alla Befana brillarono glioc chi, il Nonno lo prese con cau -tela e poi cominciò a versarlo nelpiccolo serbatoio fino a riempirlo.Ne restò un po’ meno della metà,ma come il vecchio glielo porselui lo donò alla Befana. A lei a -vreb be fatto di certo più comodo.Pro vò ad accendere la scopa epar tì al primo colpo. Ringraziò ilNon no e il Tuttù, poi con una ma -gia trasportò il Tuttù e Potteroall'e liporto in un attimo. Salutò eringraziò di nuovo i due amici,promettendogli una calza speciale,poi partì; un duro lavoro l’aspetta-va. Così i nostri amici si involaro-no verso casa, in perfetto orario.In fondo non vedevano l'ora di es -sere a casa e passare la festa del -l'Epifania assieme ai loro ami ci.

Emanuele [email protected]

31 dicembre 2017

Le favole di EmanueleLa storia a puntate

L’anno accademico del l’U -NI TRE - Università delletre età di Terontola, è i ni -ziato alla grande, il 2 di -cem bre, con la presenta-

zione del direttivo appena eletto,l’elenco dei corsi, la presentazionedi un libro coinvolgente e, inconclusione, il momento convivia-le organizzato dalle donne del l’U -NITRE, che si confermano ottimecuoche e pasticciere prelibate.

La neoeletta presidente,prof.ssa Cesarina Perugini, che harap presentato l’Associazione sindalla sua fondazione, ha introdottoil corrente anno di attività per que -sta UNITRE, sorta ben 15 anni faper l’entusiasmo di un gruppo dipersone che hanno visto nella reteassociativa delle UNITRE le finalitàdi educare, informare, aprirsi alsociale e al territorio, per contri-buire alla promozione culturaledei soci e per un confronto tra lecul ture e tra le generazioni.

La prima UNITRE è sorta a To -ri no nel 1975 ed ora le sedi attivesono quasi trecento,e sono di -stribuite in tutto il territorio nazio-nale.

Cesarina Perugini ha ricordatoche l’UNITRE di Terontola si è co -sti tuita grazie all’impegno di Giu -seppe Bronzi, un docente di Te -ron tola e grazie al sostegno del -l’Amministrazione comunale, cheha messo subito a disposizione lasede di via Leopardi, sino alloscor so anno, quando c’è stato iltra sferimento alla sede attuale.

In questi 15 anni di attivitàque sta associazione di volontariatoè cresciuta diventando un punto diriferimento per il territorio, carat-terizzata dall’apertura alle istanzesociali e al dialogo intergenerazio-nale, che costituisce un’ancora di

sal vezza per giovani ed anzianitrop po spesso emarginati e con -dan nati alla solitudine esistenziale.

Ogni anno accademico è im -portante per tutti gli iscritti, sem -pre animati da una inesauribilevoglia di apprendere, ma anche distare insieme in solidarietà e ami -ci zia.

Ma perché un’associazione siaviva e attiva, ci vogliono persone divalore che lavorano per essa: per -sone che credono nel suo proget-to e investono le loro risorse perpro muoverlo e consolidarlo.

L’UNITRE può contare su per -sone così, che dedicano il lorotem po agli altri, che credono inquello che stanno portando avantie per questo l’Associazione costi-tuisce un modello di umanità ecultura. Cesarina Perugini ha poirin graziato l’Istituto Comprensivo“Gi no Bartali” perché costituisceun interlocutore speciale, con ladirigente dott.ssa Antonietta Da -

mia no, gli insegnanti e gli studentiche partecipano con entusiasmoalle iniziative proposte anno dopoanno e ormai diventate una tradi-zione.

Quindi Anna Gallucci,respon-sabile dei corsi, ha presentato ilcalendario dei corsi attivati, cheso no tanti e tutti interessanti: Artee disegno, Inglese, Informatica,Spa gnolo, Storia della Musica, De -coupage, Diritto. Acquerello, Pit tu -ra ad olio, Degustazione vini e Pit -tu ra su vetro. Altri corsi, comequel lo di Letteratura del prof. Ni -cola Caldarone, avranno inizio conil nuovo anno.

Per saperne di più basta colle-garsi alla pagina Fb dell’Unitre op -pure provare a frequentare gli in -contri: sarà sicuramente una bellaesperienza!

PAGINA 6

Via Dell’Esse 30/A Camucia di Cortona (Ar)Tel. 0575 - 630.572 - Fax 0575 - 606.719Cell. 340-97.63.352

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Il Tuttù senza fari e una vecchietta speciale!

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Spettacolo delle classi quinte di Terontola

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Don Alessandro Nelli, parrocodi Terontola, ha portato agli inter-venuti il suo saluto e il suoaugurio per un anno di pace e dilavoro pro ficuo, nel segno dell’u-manità e della solidarietà, quindila se con da parte della serata èstata de di cata alla presentazionedel libro “Un giorno, la vita” diFranca Ca napini, con relatori ilprof. Cal darone e la prof.ssaFernanda Ca prilli, critica lettera-ria.

Essi fanno parte dell’Associa -zio ne “Tagete”, che riunisce epro muove molti scrittori aretini.L’U NI TRE ha collaborato in pas -sato con l’associazione culturale“Ta ge te”e ha in programma dicontinuare la collaborazione, ap -profondendo alcuni temi co mu ni.

L’autrice Franca Canapini haletto alcuni brani del suo libro,introdotto dal prof. Caldarone,quin di Fernanda Caprilli ha ap -

profondito i temi conduttori dellibro: ciascuno vive la sua vita, maqualcosa, o qualcuno, è in gradodi scombinare le carte in tavola efar ripensare alla propria vita inmodo nuovo e distaccato.

In questi casi non si cerca ilcol pevole, ma si cerca perché lavita ha preso quella direzione de -finita, il significato reconditori unascelta, di ogni scelta.

Si tratta in definitiva del gran -de tema dell’esistenza che diventamateriale concreto fra le abili ma -ni dell’autrice e mentre seguiamole scelte fatte dalla protagonista, o -gnuno ripensa ai passi che l’han -no condotto fino a questo puntodel l’esistenza.

Fernanda Caprilli scava tra lerighe, a cercare il filo rosso cheunisce le vicende della protagoni-sta alle singole storie di vita, ricor-dando che ogni vita merita un ro -man zo. UNITRE di Terontola

Al Piccolo teatro del Se -mi nario di Cortona, sa -ba to 13 gennaio, alle ore17.00, andrà in scena lospettacolo “Oltre il mu -

ro cosa c’è”, che vedrà sul palco-scenico gli alunni delle classi V A eV B della scuola primaria di Te -ron tola, plesso dell’IC “Gino Bar -tali”.

L’insegnante Patrizia Galeazzici ha descritto l’esperienza: loscorso anno la lettura di classe èstata “Oltre il muro cosa c’è”, diRocco Sestito, che si è conclusacon la costruzione di un diario dibordo che è cresciuto insieme airagazzi, e ha raccolto impressioni,emozioni e ricordi che sono an da -ti a formare un libro parallelo,scritto però dai ragazzi. Nella rap -presentazione finale sono confluiticosì anche i lavori che i ragazzihan no sviluppato nell’ambito delprogetto sulla sicurezza “Comun-I-care”, i cui argomenti sono risul-tati strettamente intrecciati al lavo -ro sulla lettura e l’analisi dei signi-ficati più reconditi del testo.

Il lavoro è piaciuto tantissimo,tan to che le insegnanti si sonomes se in contatto con l’autore perraccontargli l’esperienza e da quiè nata l’idea dello spettacolo, a cuisarà presente l’autore, in cui i ra -gazzi porteranno in scena le vi -cende narrate, che ormai sentonocome proprie.

L’attività successiva di sceneg-

giatura e di recitazione è stata svi -luppata dalle insegnanti di classe:Patrizia Galeazzi, Roberta Men ca -rini, Tiziana Tosti e Stefania Muccicon il contributo fondamentale diFranca Paci nel ruolo di esperto,che ha messo la sua esperienzateatrale a disposizione dei ragazzi.

La spiegazione del lavoro, datadalle insegnanti, è molto forte: es -se intendono infatti motivare i ra -gazzi ad apprendere superando ipro pri limiti emozionali e relazio-nali, perché il compito della scuo -la non si esaurisce nello sviluppodelle “3C”, cioè conoscenza, capa -ci tà e competenza, ma deve crearedelle situazioni che rendano fertileil processo di apprendimento nel -l’ottica delle life skills, che riguar-dano lo sviluppo personale e lostare bene con gli altri, in un re ci -proco scambio che permette aciascuno di crescere.

A questo si aggiunge il fattoche la classe quinta costituisce ilmo mento di preparazione verso lascuola media, in cui il corpo cam -bia ma anche il rapporto con sestessi diventa più condizionatodall’immagine che gli altri riman-dano di sé, in un continuo giocodi specchi che porta a mutare lapercezione di se stessi, degli altri edello spazio circostante.

Il teatro è un’ottima modalitàper portare alla luce questo mo -mento di passaggio e di crescita,in modo da rendere ciascuno con -sapevole di quello che sta vivendoin prima persona e da dare signifi-cato concreto a parole come ami -cizia, amore, autostima.

Il lavoro è iniziato ad ottobreed è continuato con grande en tu -siasmo da parte dei ragazzi e delleinsegnanti, che sono sostenute daigenitori per la preparazione deicostumi e da un genitore in parti-colare, Massimo Barneschi, nelruolo di tecnico video-musicaleper quanto concerne gli apportimultimediali e i paesaggi sonori.Lo spettacolo è aperto a tutti.

MJP

Inaugurazione dell’anno accademico dell’Unitre

Al Piccolo Teatro del Seminario

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PAGINA 7

L’ETRURIA N. 23 TERRITORIO

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

“In un momento particolare,una serietà particolare”

31 dicembre 2017

Nella scuola primaria lostudio della Storia siferma alla caduta del -l’impero romano, ma lein segnanti trovano il

mo do di aprire delle finestre sullevicende storiche più recenti attra-verso attività e approfondimenti incui gli studenti dimostrano tutta laloro curiosità per le vicende stori-che di cui trovano tracce tangibilinella realtà.

Sono vicende che interessanoe di cui sentono parlare, quindiquesti momenti di studio per lorosono coinvolgenti: una dimostra-zione concreta è costituita dal pre -sepe che i ragazzi della classequin ta hanno costruito a Pergo,ples so dell’IC “Gino Bartali” diTerontola.

Tutto è iniziato un po’ per ca -so, ci racconta l’insegnante Au gu -sta Cacciamani, che in quinta in se -gna, tra l’altro, Storia, Geografia,Italiano e Arte.

Il fatto emerso era la tregua diNatale, la notte del 1914 in cui laguerra si fermò sul fronte occi -den tale e i soldati inglesi e tede -schi iniziarono a cantare, ciascunonella propria trincea, un canto cheracchiudeva tutta la nostalgia perla famiglia lontana e tutto il rim -pianto per un Natale trascorso afa re la guerra.

Brutta cosa, la guerra.

Finiti i tempi degli eroi ome -rici, che danzavano nei combatti-menti corpo a corpo, intrisi dipas sione e anelito al sacrificio,restava il fango e il freddo dellepostazioni avanzate, dove le malat-tie uccidevano più delle pallottolenemiche e le valanghe d’invernoseppellivano tutto sotto una biancacoltre di morte.

Ma quella notte no, l’umanitàdi ciascuno emerse oltre le ban -diere e donò un sogno a ciascunsoldato: come per incanto usciro-no dalle trincee e brindarono in -sieme al Natale, intonando caroleche avevano la stessa melodia, an -che se la lingua era diversa. Anche

Durante il periodo na -ta lizio nelle terrecor tonesi fin dal Me -dio evo esiste l’usanzadi allestire Presepi, sia

in casa, sia nelle chiese, piccoleo grandi, che sono i segni, laban diera della nostra civiltà.La tradizione del presepe o pre -sepio anche da noi ha originimedievali e risale al Nataledel 1224, cioè all’anno dopola pri ma realizzazione delpre se pe fatto in Greccio daSan Francesco su autorizza-zione di Papa Onorio terzo. Sirac conta che nel 1224 anche ise guaci cortonesi di Francescorea lizzarono in diverse loca -lità cortonesi alcuni presepi.Senz’altro uno fu realizzatoalle Celle. Si racconta che unofu realizzato anche nell’anticachiesetta di Casale che allorasi trovava in località Santarzo(cioè, molto probabilmente, ilpoggio dove ancor oggi è visi -bile un grosso mucchio di sas -si e nell’alto Medioevo sorseuna chiesetta dedicata a SanTer zo, il terzo martire cristia-no della Byzacena e vescovo diSicilibba, V secolo) e dovesem bra si recassero spesso iprimi frati cortonesi seguacidi San Francesco.

Nella composizione del prese-pio, che può avere svariate gran -dezze, come tutti sappiamo, sonopresenti statue di materiali variposizionate in modo realistico.Tra dizionalmente c’è un una grottao una capanna, all’interno dellaquale è collocata la mangiatoia incui alla mezzanotte tra il 24 e il 25Dicembre sarà posta la statua diGesù Bambino. Accanto a lui sonoposizionati San Giuseppe e la Ma -donna, il bue e l’asinello con in -torno i pastori, le pecore e gli an -geli. Nel giorno dell’Epifania ven -gono aggiunte le statue dei Re Ma -gi che, da tradizione, andarono ada dorare Gesù portando i loro do -ni.

Quest’anno sono stati tan -ti, ma meno del solito, i presepipubblici nelle nostre terre corto-nesi. Vuoi per la grande crisi mo -rale epocale che attanaglia l’interaItalia, vuoi per un forte (e forsealtrettanto epocale) spopolamentodegli autoctoni, il Natale è statoanche da noi soprattutto unevento commerciale e di ri tro -vo dell’effimero più che reli -gio so.

Soprattutto nelle terre del -la nostra montagna, dove moltechiese sono in palese stato di ab -bandono o di non frequenza, so -prattutto a causa della forte emi -grazione avvenuta negli ultimi ses -sant’anni, il presepio non è più unmomento di ritrovo religioso e so -ciale per pregare e sentirsi fratelliin una comune fede cui i nostrigenitori e nonni tenevano tanto esu cui, nei duri secoli passati, sep -pero costruire la loro civiltà dimon tanari o “montagnini” che dirsi voglia.

Davanti a queste sempliciconstatazioni e vedendo lo

i morti, quei giorni, ebbero cri -stia na sepoltura e vennero or ga -nizzate partite di calcio, mentre siscambiavano sigarette e liquori.

L’episodio è stato narrato inun film e ritorna nei diari e nellelettere di molti soldati, perché latregua si protrasse per più giorni,anche se nelle alte sfere cercaro-no di cancellarne la memoria.

Così i ragazzi della classequin ta di Pergo hanno interpretatoil presepe: presepe è ovunque cisia pace e fratellanza, oltre le ban -diere, oltre il filo spinato e l’orro-re della guerra, anche solo per unframmento di tempo, ritrovarel’umanità nell’altro.

Così intorno a questa idea i ra -gazzi hanno costruito le scene del -la guerra, con le bandiere, le trin -cee e i soldatini, ma hanno anchecercato notizie in rete, e hanno os -servato che l’evento è stato ri por -tato su documenti, lettere e diariscritti dai diretti protagonisti e leinformazioni coincidevano: un bella voro di ricostruzione storica del -le vicende narrate e dello scenariodella guerra.

La maestra Augusta parla conorgoglio del lavoro svolto: i suoiragazzi improvvisamente sono di -ven tati più grandi, sono pronti peraltri traguardi, ma questo è pro -prio il lavoro dell’insegnante, darele ali ai ragazzi e farli volare verso

le mete che si sono prefisse, peròcon una consapevolezza in più.

Essi sanno: sanno che nelsecolo scorso la guerra è dilagatain Europa portandosi via unagenerazione, ma è necessario vigi -lare ogni giorno, perché purtrop-po si potrebbe ripetere.

Ma ciascun ragazzo di quellaquinta sa di poter scegliere, sa chese ciascuno si impegna, quellanot te di Natale può durare tutta lavi ta.

Grazie ragazzi, il vostro mes -sag gio di pace e umanità rallegraque sto Natale: cerchiamo di ser -bar lo nel cuore perché è prezioso.

MJP

Auguri maestro Ruggiu

Tuteliamo i nostri risparmiL’investimento è una ottima garanzia per il nostro futuro, ma dobbiamo conoscere le sue regole per non sbagliare. Proviamo ad aiutarti.

A cura di Daniele Fabiani, Consulente Finanziario

Il risparmiatore consapevole nonpuò non iniziare dalla necessità didedicare al proprio patrimonio iltem po necessario che questo me -ri ta. E’ indispensabile avere sem -pre presente la propria posizione,aggiornata e dettagliata. Inoltre èopportuno ricordare che la vita èdinamica come sono dinamici ibisogni di ciascuno di noi, quindigli investimenti dovranno conside-rare le diverse esigenze temporali:per esempio l’inizio degli studiuniversitari di un figlio dovrà es se -re considerato per tempo. Infinesa rà importante valutare con gran -de attenzione il rischio complessi-vo al quale si è esposti.

Nella gestione della finanzaper sonale c’è il pericolo di scivo-lare in cattive abitudini o di pren -dere decisioni per ragioni sbaglia-te. Essere consapevoli delle trap -pole comportamentali e delle ten -ta zioni che si profilano per il ri -sparmiatore è il primo passo perevi tarle. E’ necessario cercare dievi tare i seguenti errori di base:• fare da solo: i danni possonoessere inimmaginabili. La tendenzanaturale ad essere eccessivamentesicuri delle proprie ca pa cità èspesso disastroso per i ri spar mia -tori, li conduce a fare va lutazioniin base ad informazioni non accu -rate o non complete, a so prav -valutare la precisione delle lo roprevisioni o -peggio ancora- a cre -dere di essere esenti da er ro ri • tenere tutti i soldi soltanto inconti correnti: è consigliabile farloesclusivamente per la sola parte didenaro realmente necessaria nelbreve termine (cioè entro 12 me -si)• investire in singole azioni o insingole obbligazioni: il rischio èsempre molto alto. Se il vostropor tafoglio è adeguatamente di -ver sificato questo rappresenta laforma di protezione più ragione-vole. Sono rari i casi in cui tutti i

settori d’investimento registranoun crollo contemporaneo, in ge -ne re si hanno situazioni in cui daun lato si guadagna e dall’altro siperde• farsi prendere dall’euforia neimomenti positivi oppure dal pa ni -co in quelli negativi: la calma e lapazienza si confermano come ele -menti imprescindibili per otteneredei buoni risultati• informarsi troppo poco: investi-re è semplice, ma non è facile!!Sot toscrivere prodotti che non sicapiscono è sempre sbagliato, bi -so gna chiedere e chiedere…finoa comprendere bene, altrimentilasciar perdere• informarsi…troppo: in unmon do caratterizzato da un ec ces -so di dati è facile avere un’indige-stione di informazioni. Adottareun approccio disciplinato significaanche essere in grado di resisterealla tentazione di cambiare le basidi valutazione ogni volta che sipre senta una “moda” passeggera(quel la attuale riguarda i bitcoindi cui abbiamo parlato recente-mente)• non dare il giusto valore al tem -po: volere tutto e subito può es se -re molto pericoloso. Investire nelmedio-lungo termine potrebbesem brare una strategia scontata,ma soltanto pochi risparmiatori laadottano, e soprattutto, la manten-gono nel tempo. Un approcciomeno “goloso” ed in grado di so -stenere le oscillazioni del Mercatonegli anni e non solo per alcunesettimane, nella maggior parte deicasi si rivela più proficuo oltre chemeno costoso. Essere un investito-re virtuoso è sicuramente una sfi -da: richiede di resistere a com -por tamenti im pulsivi, di non a -scol tare le fre quenti sirene prove-nienti dal Mer cato, di mantenerela calma e la lucidità prescinden-do dalle condizioni in cui si opera.

[email protected]

La fine dell’anno per Mario Ruggiu e per la moglie si è dimostratoparticolarmente difficile. Per cause incidentali Mario è caduto in casa esi è rotto il femore. Considerando la sua “veneranda” età è stato im -mediatamente operato. L’intervento è andato bene e per il suo recuperofunzionale è stato trasferito nella struttura di Foiano della Chiana.Mentre si rallegrava per la positività della conclusione dell’incidente, gligiunge la notizia che anche la moglie è caduta in casa e si è rotta il fe -mo re. Ora sono entrambi a Foiano. Nella certezza che Mario continueràad essere un nostro valido collaboratore formuliamo ad entrambi gliauguri per una pronta guarigione e recupero funzionale.

Gli errori da evitare nella gestione della finanza personale

Il Presepe di Pasquèle della CermentòsaPERGo Plesso dell’IC “Gino Bartali” di Terontola Al passo della Cerventosa un’iniziativa natalizia per richiamare l’attenzione sul declino della nostra montagna

Il Presepe nella scuola primariasta to di abbandono e rovinain cui versa da anni la Cap pel -lina della Cerventosa (co -struita a fine Settecento o neiprimi decenni dell’Ottocento)nei giorni scorsi un redivivoPasquèle de la Cermentòsa edalcuni volenterosi degli ultimimontagnini rimasti, fedeli allacultura religiosa e storica so -pra richiamata, si sono ritro-vati all’imbocco della stradaper Ginezzo e senza tante i -nu tili chiacchiere hanno ri pu -lito alla meglio la piccolachie sa (in cui si racconta di -ce vano messa alla domenica iparroci di Casale e di Torniafin dai tempi del famoso Ma -ran gue lone, pardon donChie riconi) ed hanno allestitoun piccolo essenziale prese-pio per ricordare a tutti che ilNatale è una Festa Cristiana.

Una festa religiosa dai signifi-cati e dai valori antichi che cirichiama a riflettere sulla crisiterribile in cui siamo caduti e cherischia di mutare per sempre lanostra ci viltà, la nostra cultura, lavita dei nostri nipoti se nonvengono mes si in atto i cambia-menti ne ces sari.

Secondo Pasquèle redivivoe i gli ultimi montanini, semprepiù soli e abbandonati nella tutela,nella difesa di un territorio dovespini e piante infestanti la stannofa cendo da padroni da oltre tren -t’anni, il Presepe de la Cer men tò -sa dovrebbe far riflettere tutti sulfu turo della nostra montagna: sia icittadini che son rimasti nelle lorocase sperando nell’inversione del -la rotta sia le autorità istituzionalilocali e nazionali che dovrebberomettere in campo quei provvedi-menti indispensabili per la per -ma nenza e la ripresa civile edeco nomica degli abitanti dellanostra montagna, a partire dalladetassazione completa per tutticoloro che ci abitano, rivendican-do il diritto all’economia domesti-ca, o investono in attività agricolee di selvicoltura moderne.

Servirà questo richiamo nata -lizio della nostra tradizione cri -stiana che nella montagna corto-nese ha scritto tante belle, glorio-se pagine di storia locale a farsmuovere le acque?

Pasquèle e gli altri volen-terosi del presepio semplicerealizzato per il Natale 2017 lungola provinciale umbro-cortonese,seppur molto infreddoliti a causadel vento e della neve che nellamattinata del ventun dicembre do -minavano il passo della Cerven -tosa, se lo augurano e lo spe -ra no con tutto il cuore.

Il cronista lieto dell’incontrocon Pasquèle, redivivo dopo i re -centi fasti novembrini al Teatro Si -gnorelli e al Centro Sociale di Te -rontola, riporta volentieri le lororiflessioni e si unisce, assieme atutta L’Etruria, alla loro speranzadi riscatto montagnino.

Naturalmente pubblica a chiu -sura dell’articolo anche la piccolapoesiola che Pasquèle ha affissosotto al presepe:

“A l’ultòmo minuto / so’ arnuto/ pe’ fè un prisipjno/da cristjènopichjno, / ma fiero d’esse /unmon tagnino, senza calesse, madivoto a Gesù Bambino.Nun ce vergognémo d’esse cri -stjèni, / anco si sémo armastiquattro chèni, / férmemméce alPresepe de la Cermentòsa / fattoda Pasquèle de la Cermentòsa /

co’ l’aiuto de gl’ultimi cristjèni,/ che, senza préte, se son fattisacrestèni.”

Dopo la firma, Paquèle fa gliauguri di Buon Natale e BuonAnno Nuovo a tutti e “..anco aquel ladrone che ha rubbo lapietra co’ la data de nascéta desta chjesina”.

Ivo Camerini

La chiesetta della Cerventosa e il piccolo presepe realizzato

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L’ETRURIA N. 23 VERNACOLO 31 dicembre 2017

Via Matteotti, 41-43 - CamuciaTel. e Fax 0575-62.285 - [email protected]

Syrah; altre desiderano andare a tea -tro o al cinema oppure ascoltare unconcerto di musica classica o dei Go -spel. I più sportivi invece sentono ilde siderio di bruciare le loro energiecon una bella camminata di ore nellabella natura toscana e magari farenuo ve conoscenze in allegria. Le gio -vani coppie con i bimbi ancora pic -coli vogliono coinvolgerli in giochifantastici come il lancio delle lanterneoppure fantasticare con loro nellacasa di Babbo Natale.

Le Signore alla Moda desideranoinstancabilmente fare shopping ed iloro Signori per non annoiarsi scelgo-no le degustazioni dei prodotti.0: sa -lu mi, formaggi, tartufi, salse alla ri cot -ta melanzane peperoni, crema di ru -cola, olive e mandorle, per non par -lare dei cioc colatini fondenti con salee zucchero! (da provare con un goc -cio di grappa!). Gentili lettori che mileggete nel mio blog da ogni parte delmondo tut to quello che ho de scritto aCor tona si può facilmente realizzare.(Per qualsiasi informazione rivolgersial l’Associazione Culturale Lux Vicolodel Precipizio 2/a Cortona tel. 0575-601966). Le Eleganti e confortevolidimore alberghiere, ristoranti stellati,tradizionali trattorie toscane offrono aprezzi speciali un’ospitalità indimenti-cabile e non dimentichiamoci gli E -tru schi, il Lorenzetti, il Beato An ge -lico, il Signorelli, Pie tro da Cortona edil Severini che co me Padroni di Casavi donano un’Arte con la “A Maiu sco -la”!

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

Sto lavorando al p.c. da ore.. orastacco e bevo un buon caffè profuma-to, fuori è mattina ma è buio come sefosse pomeriggio, tutto nuvolo e ne -ro… Certo la scorsa estate avremmopagato oro per la pioggia che stascendendo!

Chiamo Fabio: “Cosa organizzia-mo per le prossime Feste Nata lizie?In vitiamo un po’ di amici a Cortonaper il Capodanno, balliamo la discomusic in Piazza .. or mai non andiamopiù a ballare!!!!”- LUI: “Tutto quelloche vuoi!”- IO: “e bravo così scarichitutte le responsabilità su di me!” -LUI: “Così non potrai rompere !!!” Lasolita storia sulle mogli!!! :O)

Le Feste di Fine Anno sono un ap -puntamento per lo Spirito e per l’E co -nomia in tutto il mondo e Cortonanon fa eccezione, ha necessità di in -crementare le presenze per non sen -tirsi abbandonata nelle sue antichemura di pietra. Ma noi tutti cosa de -sideriamo realmente?

Le nostre aspettative festaiolequa li desideri nascondono? La Se re -nità, la Ricchezza, la Pace, la BuonaSalute, la Semplicità. Molte personea spirano solo a potersi accomodarein poltrona di fronte ad un caminodalla fiamma scoppiettante in compa-gnia di un libro interessante, magarispizzicando del pecorino di Pienzaaccompagnato da un buon calice di

conto che l'America è steta sempregrande fin da quando Colombo percaso c'è sbatte contro. Il King Kon Coreano la smetta delancia pe aria i missili, ma faccia unpò di girandole son più divertenti epiù belle. In casa nostra: L'Ominodalla cravatta se fisseto, vul fere ilca po del governo, un dorme più lanotte, ma, el mi cocco, chi tel fa fe -re, se finora è fatto poco o gnente,armani un dù se steto, tel consiglio. Il Berlusca, alla villa di Arcore hamisso tante stilline colorete, aspettavisite e un bel sole quando se ari -sveglia. La Gloria ha il suo Bebè dacullere, ed è il più bel mestiere delmondo. Il Salvini vada un po' in giro perl'Europa, tanto un glie costa gnente,e smetta di chiedere il testamento alBerlusca, se dice che a paghè e amori c'è sempre tempo. Al Renzitrovemogli un trenino magari a va -pore con il fumaiolo nero, e unafer rovia tutta per Lui. Baffino, che èriuscito a incastrare anco Grasso,un nel vedo più come marineo main cantina con una bella boccia dequel bono. L'Omo de Piacenza èbelle che partito ma un se sa dovefi nirà. Insomma Vi chiediamo a tut -ti, fatece fe le feste in Santa Pace, unpensete più a NOI, vel chiedemo perquesti pochi giorni da Natele allaBefena. Grazie e tanti tanti Auguri a TUTTIdal vostro. Tonio de Casale

gli Amici di Vada, si stanno prodi-gando nella vendita dei biglietti inogni occasione possibile, sia nelproprio privato, che ad eventipub blici, che agli ingressi dei su -per mercati, affrontando anche ilbuio e l'inizio di timido freddo dique sto periodo.

Perciò si invita calorosamentee vivamente tutta la popolazionedel Comune di Cortona e dei co -muni limitrofi a comprare i nostribiglietti, permettendoci di conti-nuare ad aiutare i nostri ragazzicon le nostre iniziative di svagoche alleggeriscono la loro situa-zione.

Si ringrazia come sempre tutticoloro che contribuiscono con illoro tempo alle nostre raccoltefondi e alla vendita dei biglietti, inostri sponsor che mettono adisposizione i premi della sotto-scrizione interna e tutte le personegenerose del nostro territorio checon un piccolo contributo ren do -no e renderanno realizzabile que -sto nostro obbiettivo.Il volontario degli Amici di Vada

Francesco Cioni

NataleE arivo NATELE, che sé porto dietrotutte le feste. Il Capodanno, in dòs'arparte de novo, con un anno inpiù, sperendo de' vi meglio decome semo iti fino a mò. La Be-fenache come dice il ditto populare “Pùvien l'Epifania che tutte le feste leporta via”. Son quindici giorni de trambustogenerale, sembremo tutti ammattiti.Se parte con i regheli: a quello cheglie se fa? Lu vol la felpa quell'altroi calzini, eppù i guanti, le borse,borsellini e portafogli, eppù i fiori, idolci e finalmente i panettoni. Poi ildilemma: dove se fanno i pranzi e lecene? La Vigilia, viene Babbo Natele,una volta si chiamea “Il Ceppo”, c'èla distribuzione dei regheli. Se fa danoi s'acende il focolare, cosa raranella modernità. Poi per Natele semo tutti da Lù. Il Veglione di fine anno, i giovini vanvia de chesa e l'arvedi l'anno dopostracchi morti e gli occhi piccicosi,per altri la compagnia inseparabiledella televisione termina la serata. La Befena porta le calze, una voltaera piena de bon carbone fatto conla legna de quercia, mò ce sonmescole tante cianfusaglie che un sémanco da do vengheno. E si i tempison cambi, però armene sempre lapiù bella festa dell'anno, in d tutti cesintimo più boni e più sereni.Chissa ai nostri Politici come virà:Il Trump, speremo che dia un oc -chio alla carta geografica e se renda

È arrivato per gli Amici di Va -da il periodo della vendita dei bi -glietti della sottoscrizione internaa premi e la generosità degli spon -sor ha permesso di mettere in pa -lio anche questa volta quindicipre mi di notevole valore, che ver -ranno estratti il 21 Dicembre alleo re 18.00 presso lo Studio No ta -rile del Dott. Giuseppe De Stefano.

La particolarità che contraddi-stingue quest'anno la raccoltafondi, attraverso la vendita dei bi -glietti, è che il ricavato andrà in -teramente devoluto per l'acquistodi un pulmino attrezzato con pe -da na per le carrozzine.

In questo modo, tale iniziativarientra nella serie di eventi checom prende cene, spettacoli ed e -venti sportivi, attraverso i qualispe riamo di raggiungere la cifranecessaria, con la speranza di a ve -re a disposizione il mezzo già perle prossime vacanze estive con ira gazzi.

Questa iniziativa sta talmente acuore all'associazione che tutti ivolontari, le famiglie dei ragazziassistiti e tutte le persone vicine a -

VERNACOLO

Amici di Vada

Feste*Feste*Feste*Feste*

Premio Poesia in Dialetto Chianino 2017 - 1Come di consueto pubblichiamo le poesie vincitrici e segnalate del premio svoltosi l’otto dicembre 2017 a San Pietro

a Cegliolo, in occasione della Festa dell’Immacolata e della tradizionale Sagra della Ciaccia Fritta. Il primo Premio è stato assegnato a Donatella Poesini, con la poesia “I tempi son cambièti”. (IC)

I tempi son cambiètiL'artro giorno son vita a badè i mi niputini

ch'aveon la fèbbra e ve dico che l'ho fatto volentiéri.

Eron tutti e dua a letto che giochèno fissi a la tilivisioneche manco me rispondéno.

Nun sapeo che fère e son vita 'n cucina a preparère la colazionee me sentìo osservèta da 'n' occhioche girèa a gni mi movimento.

Sò vita a domandère e quello de du anni ma dittoch' èra 'l robot che sorveglièa la chèsa.

Son artornèta 'n cucina e voleo fè il caffé,ma non trovèo la machinetta.

Son artornèta da quel de du anniche ha lascièto malvolentiéri 'l suo giòco

e m' accompagnèto 'n sèla 'n du c'éra na machinèttache pigièto 'l botone m' ha lancièto caffé, zucchoro e palittina pe' girallo.

'l caffè n' era mèle e pu 'n c'era da lavè niente.

Sempre quello de du anni s' è preparèto 'n tazzone de latte con la cioccolètasempre lancièta da quella machinetta.

Pu ho sintito 'n romore e 'n soffio e ho visto girè na macchina tonda.Son tornèta da quello de du anni che s' è messo a ride

e m' ha spiegèto ch' era 'l robot programmèto che spazzèa.

Allora me son messa a sedé... ho acceso la tilivisionee me son riposèta tanto c' era chi facéa.

Però 'n me sembréa giusto 'n fé niente,son artornata 'n cucina e ho frughèto e ho trovèto farina e ova.Nun trovèo 'l matterello e ho preso il mannico de la scopa.

Me son messa a stende la sfoglia osservèta da quei duae me facéon le domande e se parléa de quando ero picina e de quello che

facéo.

Pu m' hann' aiutèto a fè le strisciuline, abbiamo messo la pentolae quando son tornèti i genitori sono corsi loro incontro

a raccontère quanto serono divirtiti a fè la pasta verae quanto era stèto bello parlère e esse ascoltèti mentre se lavora 'nsieme.

Donatella Poesini

Nelle foto: la premiazione di Donatella Poesini da parte del vice presidente dellaBpc, Roberto Egidi; sotto, il comitato e i volontari della Sagra della ciac ciafritta.

Un biglietto per il nuovo pulmino

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Circa cento anni fa, a No vem -bre secondo il calendario grego-riano, o ad Ottobre secondo quel -lo giuliano, aveva luogo la rivolu-zione di ottobre, che portò alpotere i bolscevici, ponendo lebasi della nascita del primo paesecomunista della storia.

Leader della rivoluzione fuLenin, destinato a divenire l'icona

mondiale dell'estrema sinistra.Con trariamente a quello che ilmon do pensa, la deposizionedello Zar non dipese dalla rivolu-zione di ottobre, ma bensì il mo -

narca decadde vari mesi prima inseguito ad una rivolta più "borghe-se", per le continue disfatte russedurante la Prima guerra mondiale.

E' facile contrapporre Lenin aNicola II Romanov; sono loro leicone che in qualche modo incar-

nano una prima e un dopo nellastoria sovietica.

Lenin è un campione assolutodegli omaggi filatelici, vantandoneoltre seicento, seppure limitati apaesi dell'ex blocco comunista,come Urss, Ddr, Cina, Vietnam,Nord Corea; Nicola II può contareinvece soprattutto su dentelliemes si dal suo impero durante ilsuo regno, ma non solo.

Compare anche su alcune se -

rie dedicate ai protagonisti dellaPrima guerra mondiale (Guyana,Far/Oer), in una serie del Mozam -bico sulla dinastia Romanov e inun'emissione della Russia odier -

na, in una serie sui protagonistidella storia russa.

Insomma in filatelia è accadu-to come nella storia: un Re ed unRivoluzionario fra gli opposti chesi respingono e si attraggono!

IL FILATELICo L’ETRURIA N. 23 ATTUALITÀ 31 dicembre 2017

a cura di MARIO GAZZINI

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possa venir accolto da qualchegiovane studioso. Cosa di cui av -verto la necessità. Siamo infatti alleprese con una fase critica. Comesono sempre state tutte quelle dipassaggio. Tra le caratteristichedell’incerto presente, per il socio-logo Zigmunt Bauman (teoricodella “società liquida”) si deveannoverare la crisi dello Stato,quale conseguenza del progressi-vo affievolimento della libertà de -cisionale di fronte allo strapoteredelle forze supernazionali. In par -ticolare della finanza. Si è perciò,mano a mano, indebolita una

entità che, nel passato, garantiva laragionevole possibilità di affronta-re e cercare di risolvere i vari pro -blemi che coinvolgono il lavoro ela stessa concezione di una in -dispensabile coesione sociale. Ineffeti, con la crisi dello Stato, sonoentrate in crisi le ideologie, unita-mente ai partiti ed alle garndiorganizzazioni sociali. In sostanzale strutture che, con tutti i lorolimiti, avevano costituito il tramiteper una comunità di valori chepermetteva al singolo di sentirsiparte di qualcosa che ne interpre-tava i bisogni. Ma soprattutto lesperanze un possibile migliora-mento. Con la crisi del concetto dimodernità, così come lo avevamoconosciuto nella seconda metà delsecolo scorso, tutto si è risolto inun individualismo sfrenato. Dovenessuno si sente più compagno distrada di nessuno. Ma antagonistadi tutti. Dai quali è perciò indottoa guardarsi. Questo “soggettivi-smo” ha ovviamente, minato le ba -si della modernità. L’ha resa fra -gile, producendo una situazionenella quale, mancando ogni puntodi riferimento condiviso, tutto sidissolve in una sorta di “liquidità”.Dove , secondo Bauman, si finisceper perdere la certezza del dirittoe le uniche soluzioni, per l’indivi-duo senza punti di riferimento,sono, da un lato, l’apparire a tutti icosti (fino ad alzare la voce soloper essere notato!) ed il consumi-smo. Oltretutto si tratta per tanti,per molti, di un consumismo chenon mira al possesso di oggetti dicui si sente la necessità per ap -pagare un reale bisogno. Ma unasorta di bulimia senza scopo.(…) Tenuto conto che il dialoga-re della crisi delle ideologie, dellegrandi organizzazioni sociali, deipartiti, ha prodotto il dilagare del -l’antipolitica e, persino, un cre -scen te disamore per la democra-zia rappresentativa(...) la stessa

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I’11 dicembre è venuta aman care la maestra GiulianaBril li di Castiglion Fiorentino,vedova del prof. Nello Sil -vestri, indimenticato profes-

sore, vicepreside e preside dellocale Liceo Scientifico.

La signora Giuliana, conosciu-ta come la “Maestra Silvestri” hapassato ben 26 anni della sua vitaprofessionale nella Scuole Ele -

mentari di Vitiano, dopo aver svol -to l’attività didattica anche nellavicina Poggio Ciliegio.

Per Vitiano la Maestra Silvestriera un’istituzione e una benedizio-ne. Ricordo bene la felicità deigenitori quando i loro figli capita-vano in una sua classe. E questoperché era una di quelle personeche ti segnano l’esistenza, con laloro semplicità, il loro esempio ela loro instancabile e preziosa

attività. Maestra esemplare, verso isuoi alunni aveva un bel rapporto,fatto di affetto, comprensione, maanche fermezza nel pretendere ilrispetto delle principali regoledella vita comune. L’affetto verso isuoi alunni si manifestava anchenella sua partecipazione ai loromomenti lieti, come la cerimoniadella Prima Comunione.

La sua attività didattica non siesauriva nella teoria insegnata inclasse, ma spesso si completavacon lezioni all’aperto, a contattocon la natura, con il paesaggio econ le vestigia del nostro passato.Uno dei suoi tanti meriti, è quellodi aver avvicinato i suoi alunni allastoria locale ed all’archeologia,seguendo i consigli che tante voltemons. Angelo Tafi ha rivolto aimaestri. E i risultati li ho toccati diper sona, con mano, quando gliormai adulti scolari della MaestraSil vestri segnalavano “cocci” an ti -chi incontrati casualmente nellepasseggiate.

Insegnava ai suoi ragazzi l’a -mo re per i territorio circostante ericordo le lettere che scrisse in -sieme a loro, al Sindaco di Arezzoe perfino al Presidente Pertini, suldegrado di certi corsi d’acqua osu discariche a cielo aperto.

L’affetto che lei ha avuto per iragazzi di Vitiano è stato contrac-cambiato. E oggi molti vitianesi so -no addolorati, come tutti i suoi exalunni e porgono le più sentitecondoglianze alla famiglia.

Grazie maestra Silvestri!Santino Gallorini

La maestra Brilli Silvestri ci ha lasciato

so cietà vive ormai un continuopro cesso di precarizzazione. Checosa si potrà sostituire a questa“liquefazione”? Non lo sappiamo.Si può solo supporre che la transi-zione non sarà breve. In effetti, èfacile constatare che, finita la fedein una salvezza proveniente dall’al-to, dallo Stato o dalla Rivoluzione,ciò che si è fatto strada è un mo -vimento di indignazione. Poco ras -sicurante per la buona ragaioneche sa ( o dice di sapere) cosanon vuole, non cosa vuole. Perciòil presente appare dominato dal -l’in certezza, dall’insicurezza.Quin di la mia speranza, anche conquesta piccola donazione, è chetra le nuove generazioni si facciastrada la volontà e l’impegno allaricostruzione di una nuova spe -ran za collettiva. Si affermi cioèl’interessamento a ridefinire idealie strumenti per una più rassicu-rante individuazione di un destinocomune, partendo dalla consape-volezza che nessuno si può salvareda solo.

Insomma, il mio auspicio èche i più motivati delle nuovegenerazioni ci aiutino a compren-dere la portata della sfida con cuisiamo alle prese e magari indicar-ci le possibili vie d’uscita. Forse miilludo, ma credo che la riscoperta,da parte dei giovani, della culturaclassica possa essere di aiuto an -che nella ricostruzione di una spe -ranza collettiva”.

Successivamente, nel mese diottobre, Pierre Caniti ha donato isette volumi della Cambridge sullaStoria del Medioevo alla Bibliotecadel Liceo Classico Luca Signorellie la preside Maria Beatrice Ca pec -chi così, tra l’altro, gli ha scritto:“Caro Pierre, La ringrazio sentita-mente per il dono alla nostra Bi -blioteca dei sette volumi dellaCam bridge sulla ‘Storia del Me dio -

evo’(…) E’ un regalo che ci ono -ra e che sarà di grande ausilio peri nostri studenti(…)

Spero di poter organizzarenella prossima primavera unseminario di studio sulle suedonazioni a Cortona e find’ora lainvito ad essere con noi”.

Su L’Etruria online(http://www.letruria.it/cultura-e-spettacolo/studiare-i-classici-per-refaire-la-renaissance-la-donazio-ne-di-libri-antichi-e-moderni-fatta-da-pierre-carniti-a-cortona-3977) è possibile consultare l’attodi donazione e il repertorio essen-ziale del “Fondo Libri PierreCarniti donati alla BibliotecaComunale della Città di Cortona”.Cioè alcune chicche dei libri del1500 e del 1600 “di e su” Erasmoda Rotterdamdi ora disponibiliper studiosi e giovani studenti, so -prattutto per qualche liceale chevo lesse farci una tesina per laprossima maturità del 2018.

Ci auguriamo che le belle,rare edizioni di testi trovino ap -passionati per letture specialisti-che in latino e greco da gustarean che come profumo secolare diquel lo che fino ad oggi è il sup -porto indistruttibile della cultura,cioè la carta.

In questo caso la buona cartadi questi libri stampati nei secolipassati e che, grazie a questodono, arricchiscono i beni cultu-rali della nostra storica città.Nella foto collage, concessa inesclusiva, si vede Carniti nella suacasa romana mentre legge lalettera del sindaco Basanieri, do -po averla ricevuta brevi manu pertramite dell’intermediario corto-nese e la pagina finale del do cu -mento di donazione da lui firmatasempre nella sua abitazione roma -na.

Ivo Camerini

La donazione di libri, antichi e moderni, fatta da Pierre Carniti a CortonaStudiare i classici per “refaire la Renaissance”

Nella scorsa primavera lanostra Biblioteca co mu -nale e Cortona si sonoar ricchite con una do -na zione di beni librari

davvero importante: “Il fondolibrario Pierre Carniti”. Circa cen -to venti volumi di autori classici,tra quelli donati a Palazzo Casali(Biblioteca comunale) e a PalazzoVagnotti (Biblioteca del LiceoClas sico Luca Signorelli) sono daottobre a disposizione di studiosie giovani studenti per ritornareallo studio delle humanae litteraee darsi da fare per ricostruire una

nuova speranza collettiva sia nellanostra Piccola Patria sia nel gran -de patria italiana e mondiale. In -som ma, per "refaire la Re nais san -ce". Senza addentrarmi in consi-derazioni e riassunti sul contenutodei libri in bella, rara edizione an -tica e moderna, donatici da PierreCarniti, che ancora non sono pos -sibili in quanto non ho avuto iltempo di leggerli e studiarli, voglioperò presentare questo ecceziona-le dono alla nostra città, ai corto-nesi giovani soprattutto, attraversola segnalazione di alcuni docu -menti che hanno concretizzato ildo no.

Comincio dalla sentita letteradi gratitudine del sindaco di Cor -tona, Francesca Basanieri, a Pier -re Carniti a lui consegnata brevimanu dall’intermediario cortone-se il 31 maggio scorso.

Nella lettera il Sindaco di Cor -tona, tra l'altro, scrive: "....questebrevi righe vogliono ringraziarla anome mio e di tutta la comunitàcortonese per la straordinaria do -nazione che ha voluto fare alla no -stra Biblioteca comunale. L'im -portanza del suo gesto va aldilàdel valore storico e culturale deitesti donati, che già rappresentanodi per sé un grande patrimonio. Èla dimostrazione del suo grandeimpegno civico e umano che dasempre ha caratterizzato la suaazione pubblica. Per Cortona è unonore custodire questa collezionee metterla a disposizione di gio -vani studenti e studiosi delle hu -manae litterae....Spero di averealtre opportunità di incontro e l'a -spetto a Cortona".

Nella sua lettera di risposta alsindaco Basanieri, Carniti, tral’altro, scrive: “(…) Circa il miopiccolo contributo alla Bibliotecadi Cortona Le confermo che si ètrattato solamente di un modestostimolo verso la cultura umanisti-ca. Suffragato dalla speranza che

Per tanti anni ha educato i bambini di Vitiano

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“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Gentile Avvocato, ho stipulatoun preliminare di vendita d’im -mobile ma l’immobile che do -vrei acquistare è in parte a bu -sivo. Il contratto preliminare ènullo? Grazie.

(lettera firmata)Non ricorre inadempimento delpromittente venditore se il promis-sario acquirente è a conoscenzadella - parziale o totale - abusivitàdell'immobile. Nel contratto preli-minare di compravendita immobi-liare stipulato dopo l'entrata invigore della legge n. 47/1985, in -fatti, la sanzione della nullità previ-sta dall'art. 40 della legge trovaapplicazione nei soli contratti coneffetti traslativi, e non per quellicon efficacia obbligatoria come ilpreliminare di vendita.Lo ha stabilito la Seconda SezioneCivile della Cassazione, con la sen -tenza n. 20707 depositata il 4 set -tembre scorso, precisando che ladichiarazione, o la documentazio-ne, che attesta la regolarità dellaedificazione, può essere fornita al -l'atto della stipulazione del con -tratto traslativo definitivo, o anchein corso di giudizio e prima dellapronuncia della sentenza.Nel caso di specie, a seguito dellasottoscrizione di un contratto pre -li minare di compravendita im mo -biliare, una promissaria acquiren-te di un immobile citava in giudi-zio i promittenti venditori invocan-do la nullità del preliminare e, invia subordinata, la sua risoluzione.Le parti promittenti venditrici sierano accollate le spese della do -manda di sanatoria, che inoltreera stata presentata tardivamente.I convenuti eccepivano che l'attri-ce era consapevole della parzialeabusività dell'immobile, e delman cato esaurimento della praticadi condono.Eccepivano anche la responsabi-lità dell'attrice per aver realizzatoopere abusive - senza autorizzazio-ne - che avevano determinato ilsequestro e il procedimento pe na -le, e il mancato pagamento dellaterza rata del prezzo.Il Tribunale autorizzava il seque-stro giudiziario dell'immobile, econ successiva sentenza escludevala nullità del preliminare e dichia-rava la risoluzione per inadempi-mento dell'attrice, che proponevaappello, il quale veniva però di -chiarato inammissibile a causadella mancata instaurazione delcontraddittorio nei confronti diuno dei promittenti venditori ri -ma sto contumace. La Cassazionecassava la sentenza di appello, edisponeva il rinvio, a seguito delquale la Corte territoriale rigettaval'appello dell'attrice. L'attrice nondemorde e ricorre nuovamente in

cassazione, che lo ri getta asseren-do, come da precedenti decisioniche «non è configurabile ladedotta nullità del pre liminare perabusività dell'immobile. Infatti, alcontratto preliminare di compra-vendita di immobili stipulato dopol'entrata in vigore della legge n. 47del 1985 non è ap plicabile lasanzione della nul lità, previstadall'art. 15 della legge n. 10 del1977, in relazione agli at ti giuridi-ci aventi ad oggetto u ni tà ediliziecostruite in assenza di con -cessione, essendo stata dettadisposizione interamente sostituitada quelle di cui al capo primodella citata legge n. 47 (Cass., Sez.II, 26 aprile 2017, n. 10297, chedà continuità a Cass., Sez. II, 21agosto 2012, n. 14579).D'altra parte, per costante giuri-sprudenza, la sanzione della nul li -tà prevista dall'art. 40 della leggen. 47 del 1985, e succ. mod., conri ferimento a vicende negozialirelative ad immobili privi dellanecessaria concessione edificato-ria, trova applicazione nei solicontratti con effetti traslativi e nonanche con riguardo ai contratticon efficacia obbligatoria, quale ilpreliminare di vendita di cui all'ar-ticolo 1351 cod. civ., ben potendoessere resa la dichiarazione oprodotta la documentazione relati-ve alla regolarità dell'edificazione,all'eventuale concessione in sa na -toria o alla domanda di oblazionee ai relativi primi due versamenti,all'atto della stipulazione del de fi -nitivo contratto traslativo, ovveroin corso di giudizio e prima dellapronunzia della sentenza ex art.2932 cod. civ., che tiene luogo dita le contratto (Cass., Sez. II, 28mag gio 2010, n. 13117; Cass.,Sez. II, 6 ottobre 2010, n. 20760;Cass., Sez. II, 9 maggio 2016, n.9318)». Ma la Cassazione confer-ma la decisione della Corte diAppello poiché «la Corte distret-tuale, ade guatamente scrutinandole risultanze processuali, ha cor -ret tamente affermato che non po -teva darsi inadempimento dei pro -mittenti ven ditori: sia perché della- per vero soltanto parziale - abusi-vità del l'immobile la promissariaacquirente era perfettamente aconoscenza sin dal momento dellastipula del preliminare, sia perchédetta situazione edilizia non pre -cludeva la possibilità di rogarel'atto definitivo, essendosi di fron -te, sotto il profilo della tipologiadel l'abuso, ad un vizio di regola-rità urbanistica non oltrepassantela soglia della parziale difformità(cfr. Cass., Sez. II, 18 settembre2009, n. 20258)».

Avv. Monia Tarquini [email protected]

L’ETRURIA N. 23 ATTUALITÀ 31 dicembre 2017

tanti famosi autori si può ricorda-re Giorgio La Pira.

Nel 1963 l’azienda passa alfiglio Giuseppe che, in considera-zione dell’evolversi della tecnica,affiancò la stampa tipografica conquella offset e sostituì il nomedella ragione sociale in GraficheCalosci snc..

A Giuseppe, che con i figliGuido, Gaetano e Giulio sta prose-guendo la tradizione, si deve l’ini-zio dell’attività editoriale ed oggil’uso della stampa con il sistemadigitale.

Nel corso della sua lungaattività a questa azienda graficasono stati assegnati vari prestigiosiriconoscimenti fra cui il Premiodella Cultura per il 1987 conferi-tole dalla Presidenza del Consiglio

dei Ministri. Due edizioni hanno avuto

l’onore di essere state presentatedai Presidenti della Repubblica:Giorgio Napolitano e Oscar LuigiScalfaro. Una terza uscita qualchemese fa, dal titolo Il futuro sta nelnostro passato, è stata lodata allapresenza dell’attuale PresidenteSergio Mattarella.

Nel ricco catalogo sonoelencate centinaia di ottimepubblicazioni tra cui quelle facentiparte della collana “Storia deiTrasporti Pubblici” attualmentearrivata a novanta titoli.

Infine, questa tipografia stacurando la stampa del quindicina-le giornale L’Etruria, fondato nel1892 con abbonati in tutto ilmondo.

Dal 1992 è un modernostabile, nella zona in -dustriale di Cortona, adospitare una delle piùan tiche tipografie di

que sta provincia.La data di fondazione della ex

Tipografia Commerciale, oggiGrafiche Calosci, si perde nellanot te dei tempi. Già nei primi annidel ‘500 a Cortona esisteva unavalida tipografia, che con unprimitivo torchio non solo riuscivaa stampare libri, ma trasmetteva ilnuovo nobile mestiere alle cittàvicine come Città di Castello. Al -cune pubblicazioni, curate daifratelli tipografi cortonesi Nicola eBartolomeo de Guccijs, lo attesta-no.

Di questa antica storia ne èmuta testimone una vecchiamacchina da stampa collocata in

un angolo dello stabilimento:l’antico torchio tipografico datato1862, tuttora funzionante concaratteri mobili di piombo e dilegno.

Di antico in questa tipografiavi è altro ancora come “Il bulletti-no” dell’Istituto di Diritto Romanodel 1912, autore Vittorio Scaloja,professore di Diritto nella R.Univeristà di Roma. Questa anticapubblicazione, conservata nell’ar-chivio aziendale, testimoniaulteriormente la lunga qualificatatradizione nella stampa ed inparticolare nei libri. La storiacontemporanea delle GraficheCalosci ha inizio con Guido neglianni Trenta del Novecento chedivenne titolare stampatore, moltepubblicazioni per varie UniversitàItaliane soprattutto relative allaStoria del Diritto Romano; tra i

Preliminare valido anche se l’immobile è parzialmente abusivo

Distanze dal confine: ecco le regole valide per i vani tecnici e le canne fumarie

Il proprietario di un immobileaveva eseguito dei lavori di ma nu -tenzione straordinaria, realizzan-do un vano contatori e una cannafumaria.Il vicino citava in giudizio il pro -prietario del fabbricato per la vio -lazione delle distanze dal confine.Il Tribunale di Verona ordinava lademolizione delle suddette opere;successivamente la Corte di ap -pello di Venezia confermava lasen tenza di primo grado.Veniva, dunque, presentato ri -corso in Cassazione dal proprie-tario dell’immobile.La Corte di Cassazione, con sen -tenza n. 23973/2017, si esprimesul ricorso presentato.Vano Contatori:Il Tribunale aveva ordinato lademolizione del manufatto conte-nente i contatori di acqua e gas,costruito in aderenza al murettodi recinzione, in quanto nuovacostruzione infissa permanente-mente nel suolo e non rispettosadella distanza legale.Il ricorrente sostiene che trattan-dosi di volume tecnico non eracomputabile nella volumetria del -la costruzione e che il Rego -lamento attuativo del PRG nonsolo consente la costruzione, mastabilisce che queste costruzioniaccessorie sono escluse ai finidella misurazione della distanzatra i fabbricati dal confine.Secondo la Corte di Cassazione lanozione di costruzione, agli effettidell’art. 873 c.c., non può subirederoghe da parte delle normesecondarie, sia pure al limitatofine del computo delle distanzelegali, in quanto il rinvio ivi conte-nuto ai regolamenti locali è circo-scritto alla sola facoltà di stabilireuna “distanza maggiore” tra edi -fici o dal confine.Canna fumaria:Il giudice di prime cure avevaordinato l’abbattimento dellacanna fumaria perché pericolosa“in quanto realizzata in modoirregolare”.Parte ricorrente denuncia che lacostruzione della canna fumariaera invece consentita dai regola-menti locali, non essendo sogget-ta al disposto dell’art. 889, ma aquello dell’art. 890 c.c., secondocui “chi presso il confine, anchese su questo si trova un murodivisorio, vuole fabbricare forni,camini, magazzini di sale, stalle esimili, o vuol collocare materieumide o esplodenti o in altromodo nocive, ovvero impiantare

macchinari, per i quali puòsorgere pericolo di danni, deveosservare le distanze stabilite dairegolamenti e, in mancanza,quelle necessarie a preservare ifondi vicini da ogni danno allasolidità, salubrità e sicurezza”. Secondo i giudici di Cassazione laCorte di appello aveva omesso unaprecisa qualificazione della fatti-specie, secondo cui la distanza dialmeno 1 metro dal confine, chel’art. 889 comma 2 cod. civ.prescrive per l’installazione deitubi dell’acqua, del gas e simili, siriferisce alle condutture cheabbiano un flusso costante disostanze liquide o gassose e,conseguentemente, comportinoun permanente pericolo per ilfondo vicino, in relazione allanaturale possibilità di trasuda-mento e di infiltrazioni.Detta norma, pertanto, non èapplicabile con riguardo allecanne fumarie per la dispersionedei fumi delle caldaie le quali,avendo una funzione identica aquella del camino, vanno soggettealla regolamentazione di cuiall’art. 890 cod. civ. e, quindi,poste alla distanza fissata dairegolamenti locali.Secondo gli Ermellini, dunque,prima di ordinare la demolizionedella canna fumaria, è necessarioesaminare la fattispecie alla lucedei regolamenti locali.Pertanto la Corte di Cassazionerigetta la parte di ricorso relativoal vano contatori, ma accoglie ilsecondo motivo di giudizio legatoalla canna fumaria.

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La Tipografia Calosci premiata da Confcommercio

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

Una nuova casa per gli abitanti di Ossaia

E’ nata una nuova casa pertutti gli Ossaiesi. Dopo unlungo percorso fatto daalcuni compaesani, in vi -tati dall’Am mini strazione

Comunale ad un corso volto a svi -luppare una maggiore attenzioneai beni comuni, tenutosi pressol’uf ficio delle Politiche Sociali gui -dato dall’assessore Bernardini e

dalla dott.ssa Stellitano, siamo riu -sciti a riappropriarci di alcunispazi che sono simboli ineludibilidella nostra frazione.

Sono, infatti, intessati dal neostipulato patto di collaborazione ilo cali delle ex-scuole, il parco del aVilla Romana e l’area verde co no -

sciuta da tutti noi come “il Cam -petto”.

Tutte le associazioni che gravi-tano intorno all’Ossaia, i giovaniinteressati di sport del G.S. Ossaia,l’associazione VROSS con il suointeresse primario di riportare laVilla Romana al centro del nostropaese, i cacciatori dell’associazio-ne Amici della Pernice, la coope-rativa Athena, guidati dal nostroCircolo ARCI hanno da subitorisposto presente a questa impor-tante chiamata.

Il Patto di Collaborazione chequeste hanno firmato il 16 agostoscorso, dopo una lunga serie diincontri in cui si sono discussi tuttii dettagli burocratici e soprattuttoprogettuali, mette a loro disposi-zione i magnifici spazi che ricor-davamo sopra, in cambio di unserio impegno nel ridare ad essiun volto nuovo che possa sorride-re a tutti coloro che vorranno ve -nire a visitarli.

Ora però le associazioni soleper portare avanti un progetto cosìambizioso non bastano più. Ognu -no di noi può dare il proprio con -tributo con idee e partecipazioneattiva, non limitiamoci ad averauna casa, VIVIAMOLA!!!Arci Ossaia il Consiglio direttivo

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L’ETRURIA N. 23 ATTUALITÀ 31 dicembre 2017

balzelli del fisco, dalla mancanzadi lavoro per buona parte dell’an-no. Un’altra industria che potreb-be dare lucro e guadagno è quelladella villeggiatura estiva, che qui siriguarda con troppo puerile legge-rezza, mentre tanti paeselli, condoni naturali minori del nostro, nehanno fatta come il loro fulcroprincipale di guadagno e la sfrut-tano a profitto di tutta la popola-zione.

Su questo argomento abbiamotrattato e ribattuto e non possiamoastenerci dal tornarci ancora,perché ci sembra ignavia assolutanon comprendere come lo svilup-po della villeggiatura estiva nonrechi vantaggio soltanto ai pro -prietari dei villani, ma a tutta laclasse degli esercenti.

Riusciremo a chiamare i fo -restieri quando proprietari di ville,esercenti e Municipio saprannoprovvedere ad alcune indispensa-bili necessità, tante e tante volteaccennate.

I primi a cedere i locali aprezzi modici e a tenerli condecenza, i secondi a smerciare igeneri di prima qualità e a prezziconvenienti e l’ultimo a provvede-re all’aumento dell’acqua potabile,suo miglioramento mediante filtriartificiali e a render più decente ilservizio della diligenza che va allastazione ferroviaria, decenza chenon potrà attenersi che medianteun equo aumento all’attuale prez -zo d’appalto.

Parlare dell’impianto di untram elettrico è un mito peradesso, ma richiedere che la cittàsia dotata di omnibus comodi, diuna certa eleganza, non è undomandar troppo in nome delpubblico che paga e dei forestieriche giungano fin quassù e chehanno diritto a qualche riguardo,tanto più che a torto o a ragioneva pel mondo decantata la genti-lezza toscana.

Non manca che un po’ dibuona volontà, che facendo capoal Municipio e traversando lenumerose associazioni dovrebberipercuotersi in tutto i cittadiniper ché tutti direttament o indiret-tamente risentano un vantaggio.

Migliorati alcuni servizi pub -blici, cittadini ed associazioni do -vrebbero cooperare nel migliormodo possibile a rendere graditoil soggiorno fra noi ai forestieriimprovvisando divertimenti cam -pestri nelle vicinanze della città,quali l’ “Etruria” da sola già più diuna volta ebbe a promuovere econcretare con felice esito, dandoqualche spettacolo al teatro, manon a scopo di lucro, qualchemattineè di musica e facendo ditutto perché i corpi filarmonicifacessero sortire il più spessopossibile e sempre in diverselocalità onde gli esercenti tuttirisentissero qualche vantaggio.

Il Circolo Benedetti, a onor delvero, da qualche anno fa del suomeglio per riparare all’apatia chedomina fra noi, ma è poca cosa,ed in estate specialmente non tuttisi sentono di stufare delle oreentro una sala e quindi il suonobilissimo scopo in gran parte vaperduto.

Parta da esso, l’iniziativa d’a -fratellamento di forze vive e vigo -rose del paese onde l’industria delforastiero.

Noi dedicheremo a quest’ope-ra tutta la nostra energia e buonavolontà certi di renderci utili allanostra città meglio che con tutti glisproloqui politici, le guerricciolesterili e le punture biliose di cuiabbondano molti confratelli.

Noi sorgemmo col nobileintento di renderci utili al paese,di additare ad esso i suoi figli chedentro e fuori si fanno onore e si

con qualche insistenza, ciò che nelmentre non risolverebbe l’arduoproblema, tornerebbe oneroso pelComune per la spesa di adatta-mento dei nuovi locali.

Deferenti alla disciolta Am -mini strazione Comunale presiedu-ta per tanti anni dal Commen -datore sig. Luigi Tommasi-Aliottinon inveimmo contro la nuovadiretta dall’avvocato conte RinaldoBaldelli-Boni attendendola allaprova, perché ci piacque sempreavere una benevola aspettativa pertutti. Noi non ci sentiamo autoriz-

zati a combattere le idee politichedi un’Amministrazione Comunale,perché politica i Municipi nondovrebbero farne, ma faremo sen -tire la nostra voce ogni qualvoltal’ostacolare un’iniziativa sia esizia-le pel paese o il proteggerla torni asuo detrimento.

Né chiediamo neppure al no -stro rappresentante al Parla mentola sua fedina politica col fine dicreargli degl’imbarazzi, ma desi -deriamo che egli vigorosamentepatrocini gl’interessi della nostratroppo negletta regione e cooperia rialzare le sorti di questa città,che col buon volere di tutti po -trebbe essere una delle più pro -gredite della Toscana, nel mentrela gioventù, che ha patrimoniod’intelligenza e d’iniziativa, è co -stretta ad emigrare non trovandodove esplicare la propria attivitànon solo, ma neppure dove o ne -stamente allogarsi per guadagnareda vivere.

Cessino in nome di questaterra baciata dal sorriso di Dio legare infeconde, gli attriti sterili opuerili ed i nostri maggiorentiaggregati in cumunione d’interessivedano di provvedere alla comunebisogna impiantando una qualun-que industria, che senza perditadel loro denaro, dia da vivere alnostro popolo, sollevi la classedegli operai oppressa, pù che dai

Fummo trattati non benevol-mente e sorsero organetti agridarci la croce addosso, intenti ademolirci in tutti i modi, desidero-si di farci abbassare questabandiera che spiegammo nelnostro programma di giovani eche resta ancora ad attestare l’o -nestà dei nostri intendimenti, voltitutti al miglioramento morale emateriale del nostro paese natale.

Trattammo quistioni vitalissi-me quali quelle dell’acqua e dellaluce in relazione al progresso eall’igiene, fautori della prima piùche della seconda, perché cisembra che sarebbe ben deplore-vole per un paese che non ha cheacqua scarsa spendere migliaia dilire pel lusso di una illuminazionesfarzosa, la quale in fine nonpresenta che una necessità moltorelativa. In quest’argomento anzitor neremo in breve dimostrandoco me con una spesa limitata sipos sa avere acqua abbondante edi buona qualità anche in estate eco me un piccolo sforzo di bilan-cio si possa giungere ad avere mi -gliorata la pubblica illuminazione.

Ci occupammo a suo tempodella sistemazione del nostromaggiore Istituto classico, il Gin -nasio, che si potrebbe esser giuntida tanto tempo al desiderato pa -reggiamento o meglio a renderlore gio come fu già praticato per lascuo la Tecnica. Anche questo ar -gomento dolorosamente di attua-lità dopo la riduzione del persona-le insegnante merita di esserediscusso con serenità d’animo, macon pari fermezza, perché gli studiclassici son gloriosa tradizione delnostro paese e non possono su -bire quindi diminuzione.

Più volte trattammo del pro -blema edilizio in rapporto allenostre Scuole Elementari incitan-do la Cassa di Risparmio ad im -pie gare i superi della riserva in unpalazzo per allogarvele che corri-spondesse alle esigenze dell’igienee didattica conforme hanno prati-cato in altri paesi Istituti consimili,ma fin qui non solo non si è fattonulla, ma neppure si sono avviatepratiche al riguardo che possanofa re sperare alcun che per l’avve-nire.

Anche a questo riguardo nonmancheremo tornare sull’argo-mento onde le Scuole Elementarimaschili non debbano finire peressere traslocate dall’ex Conventodi S. Agostino in un locale se nonpeggiore presso a poco uguale,conforme si vocifera pel paese

Gente di Cortona

di Ferrucio Fabilli

La scomparsa di Enzo Rinaldini psicoterapeuta edonista dall’animo poetico

conquistano con l’attività ed illavoro il meritato guiderdone e losanno bene gl’innumerevoli con -cittadini che risiedono fuori, i cuinomi, fossero o no di abbonati,furono registrati nelle colonne diquesto giornale, lo sanno quelliche vi risiedono che ogni loroutile manifestazione, ogni lorosforzo a fin di bene fu reso dipubblica ragione e lodato senzasecondi fini e sottintesi e questocontinueremo a fare anche perl’avvenire perché serva d’incita-mento a quanti si sentono capacidi qualche nobile iniziativa, aquanti sta a cuore gl’interessi dellapatria comune, a quanti desidera-no che questa città non periscaper anemia.

Come pel passato il nostrogior nale sarà palestra per gliuomini di buona volontà equalunque proposta che possatornare utile alla maggioranza noi

l’accoglieremo e cercheremo difarle strada perché sia accettatanon solo, ma attuata.

Grave è il compito che ci sia -mo imposti, ma siccome l’ufficiodi giornalisti è eminentemente ci -vile, così non ci ritrarremmo pur -ché il pubblico compreso del no -stro buon volere ci aiuti e c’inco-raggi.

Un giornale non sussidiato habisogno di molti lettori e noifacciamo appello tanto a quelli deinostri concittadini che risiedonoentro le patrie mura quanto aquel li che in altre città e nei negozie nelle arti e nel commercio e ne -gli impieghi sudano e lavorano pelloro interesse e pel buon nome diCortona.

A furia di buon volere, sobbar-candoci a spese non indifferenti,quale per ultimo quella dell’im-pianto di una tipografia, nell’inten-to che il giornale non subisse ri -

tar di nella spedizione, l’ “Etru ria”entra nel suo undicesimo anno divita e vi entra con la sicurezza diaver compiuto il proprio dovereve rso il paese, e verso i propriconcittadini.

E a questo punto, non senzalegittima commozione, ci sovvienedei dolori sofferti e delle gioiegodute, più quelli che queste, indieci anni di vita dell’ “Etruria”,passati tra il conforto dei buoniche apprezzano la feconda e nonin teressata opera nostra e il disgu-sto di avversari senza cuore.

Gratitudine agli uni, non ran -core agli altri. Tutti ci hanno gio -vato; gli amici proteggendoci, inemici ammonendoci.

A tutti, in questi giorni per noimemori, che compendiano 10 a -nni di lavoro, stringiamo fraterna-mente la mano.

Ezio Cosatti Direttore de L’Etruria

A 85 anni, Enzo Rinaldini è de -ceduto nel comune di Tuoro sulTrasimeno dove si era trasferitoda alcuni anni con la moglie Mar -ta. Emigrati dal quartiere di viaRoma verso una casa più agevoleper l’età avanzata dei due coniugi,a Cortona, Enzo aveva mantenutonumerosi legami affettivi con ami -ci e compagni di una lunga vita.Se gli amici non si facevano vivi,dopo un po’ era lui a cercarli.Originario della piana cortonese,trascorse adolescenza e giovinez-za tra s. Lorenzo e Capezzine, do -ve frequentò l’Istituto agrario, pri -ma studente e poi Censore, comechiamavano i tutor scolastici. La madre, severa ma tollerante,consentì al figlioletto unico diseguire una compagnia di girova-ghi per una quindicina di giorni aspasso per l’Umbria. Affascinatodal loro vivere libero nomade,den tro un carro multicolore, nu -triti di fantasie da saltimbanchi ecircondati da animaletti esotici.Esperienza indimenticabile cheaprì ad Enzo una finestra specialesu certi valori della vita.La mamma, maestra esigente suirisultati degli studi, forse, conquel legame incombente, fu tra lecau se che misero Enzo alla frustafecendolo soffrire al punto dabalbuziare. Handicap che, nellamaturità, affrontò transitando dastudi agrari a quelli psicologici;un percorso culturale per giunge-re alle radici dell’imbarazzantedisturbo.A Firenze, negli anni Settanta, alleCascine frequentò la prestigiosaFacoltà di Agraria - il cui livello diricerca sulla comunicazione tra lepiante ha raggiunto fama interna-zionale -, poi dirottò a Psicologia,coltivata per il resto della vita,

divenendo stimato terapeuta insoccorso a menti disorientate daimutamenti radicali intervenutinel la società contemporanea. AVenezia, seguì Salomon Resniksuo “supervisore” di scuola Freu -diana. Residente a Coverciano, condiviseincontri amichevoli con giovanicortonesi impegnati a Firenze instudi universitari, trasmettendoloro il piacere di aver conosciutoun uomo affettuoso, colto e gen -tile, dal pensiero profondo quantopoco versato in cose pratiche.Massimo Castellani ricorda lavolta in cui Enzo lo chiamò perfarsi rimettere in sesto la libreria,di quelle che si auto compongo-no: aveva installato la base al ver -tice e viceversa, col conseguentecrollo dell’intero impianto. Lostesso ricorda la gita di Enzo colbabbo in Costa Azzurra: avendo idue lasciato la valigia semiapertasul tettuccio della macchina, giun -sero a destinazione senza panni diricambio. O quella volta che gli siera fermata l’auto senza benzina,Enzo si giustificò di aver travisatola spia rossa della riserva: pensavaindicasse il pieno… Rinaldini fu psicoterapeuta ricer-cato e benvoluto, e consigliereefficace per giovani in procinto diintraprendere la sua professione,molti di loro giunti al successo. La psicanalisi per Rinaldini nonriguardava solo la coscienza deisingoli, ma doveva contribuire amigliorare anche i rapporti traindividui. Organizzatore di conve-gni nazionali sulla materia prefe-rita, fece convergere a Cortonamol ti incontri scientifici. Ani ma -tore culturale, insieme a intellet-tuali cortonesi, quali Gian do me -nico Briganti, Italo Monacchini,Roberto Borgni e altri, dettero vitaal circolo cultuale la Sfinge, stam -pando un periodico in cui riversa-rono le loro opinioni. La rivistasopravvisse fino alla scomparsadel prof. Briganti, supporto de -cisivo.Figlio di genitori cristiani creden-ti, Enzo invece maturò convinzionimaterialistiche, seguendo principietici e politici egualitari, con no -stal gie per la militanza nel PCI. Fi -no a volere sopra il proprio fe re -tro una vecchia bandiera comuni-sta tirata fuori dalla naftalina. Lacoerenza ideale, mantenuta finoall’ultimo, forse gli procurò soffe-renze più d’ogni altra cosa in annirecenti, allorché, a causa delledivisioni politiche seguite allo

scioglimento del PCI, gli si inter-ruppero amicizie radicate. Amante dei piaceri a tavola, delbuon vino e del buon mangiare,come un ragazzino, cercava disvicolare agli affettuosi rimbrottidi Marta preoccupata per la suasalute. Nell’Agosto 2017, aveva dato allestam pe un secondo libro di poe -sie, dal titolo: “L’albero del tem -po”, ispirato alla poesia omoni -ma: “L’albero del tempo ci crescedentro./Sentiamo l’attimo chenasce e la piccola/ illusione che ciporta,/ ma subito si spenge/ nel -l’attimo dopo./ Così di attimo inattimo,/ l’albero del nostro tempo/si defoglia,/ e invano attende laprimavera./ “Carpe diem”/ mentreti passa/ tra le mani/ la luce delsuo rubino”; quasi presago dellafi ne incombente, Enzo aveva con -vertito in versi la luce assorbita nelmondo: sensazioni e nostalgie diamori per la vita e per le personecare anche scomparse. Calei do -scopio di sentimenti e immagini,capaci di riassumere i passaggifon damentali nella vita di un uo -mo curioso e passionale.Il suo latore testamentario, Fer -nan do Ciufini, ricorda come nelloro ultimo incontro, quasi traspa-risse in Enzo Rinaldini la consape-volezza della fine, a cui stava rea -gendo con mezzo sorriso sullelab bra. Soddisfatto di una vita vis -suta nell’amore condiviso conMarta, in pace con gli uomini e lanatura, avendo compiuto il suocammino facendo del bene aquan ti aveva incontrato. Con l’u -nico, evidente, rammarico di do -ver lasciare per sempre la compa-gna.Fernando in viaggio all’estero, di -spiaciuto, non ha potuto essere fi -no in fondo il suo esecutore testa-mentario, pur avendo da lontanofatto scendere da una soffitta ildrappo rosso che Enzo gli avevaordinato per le sue esequie civili.Sepolto nella tomba di famiglia,realizzata dal nonno nel cimiterodi Cortona. A parenti e amici, raccolti perl’ultimo saluto alla salma, una vo -ce femminile ha letto alcune poe -sie di Enzo, creando l’effimerasensazione di intima malinconicavicinanza al defunto. Non richie-sto, è intervenuto un pre te in virtùdi norme concordatarie che loconsentono, ma la cui esigibilitàandrebbe ben valutata, prima dirisultare imposta.

www.ferrucciofabilli.it

da pag. 1 Etruria gennaio 1902 anno XI n. 1 - Dieci anni dopo

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L’ETRURIA N. 23 ATTUALITÀ 31 dicembre 2017

C iao Andrea, so che tusei molto legato a tuozio, anche se in realtànon l’hai conosciutodi rettamente…

Sì, purtroppo per pochi mesinon ho potuto conoscere questabella figura di uomo e di vescovo,nonostante questo mi sento legatoprofondamente a lui per il suo la -scito morale, spirituale e artistico.

Partendo da quest’ultimopunto, so che tuo zio tenevamol to appunto all’Arte e credoche a Cortona sia stato uno deiprimi a valorizzare Severini, ri -chiamandolo dopo la sua par -tenza (perché bisogna dire cheSe verini, nonostante fosse co no -sciuto all’estero, in realtà non loera altrettanto in patria).

Il vescovo Franciolini riconob-be l’Arte e il Genio che era in lui,commissionandogli diverse opere,tra cui la “Via Crucis”, che parteda Porta Berarda, per arrivare alSantuario di Santa Margherita -realizzata per il pubblico voto fattoda lui stesso, chiedendo che Cor -to na non venisse toccata durantela Seconda Guerra Mondiale; nel1961 un’altra importante opera fuper il settimo centenario dalla pro -clamazione di San Marco Pa tro no,nell’occasione in cui venne rea -lizzato il bellissimo mosaico raffi-gurante il santo, inserito sulla fac - ciata della chiesa inferiore a luidedicata, senza contare altre pic -cole commissioni, comunque im -portanti, che non si stanno qui a e -lencare.

A parte Severini, per cos’altrosi è contraddistinto a livelloartistico?

Innanzitutto dobbiamo ricor-dare l’inaugurazione del MuseoDio cesano, avvenuto il 25 apriledel 1945, proprio nel giorno dellali berazione e del Patrono di Cor to -na.

A proposito di questo, so chetuo zio, eroicamente, salvò delleopere d’arte, rischiando anche lavita…

Esatto Stefano, le opere eranostate nascoste in cattedrale, datoche i tedeschi avevano intenzionedi portarle via, per fortuna nes -suno scoprì mai il nascondiglio eil vescovo non fu esortato a svelaredove fossero nascoste.

Di che opere si trattava?Le opere sono quelle attual-

mente presenti nell’attuale museo,ricordiamo in particolare “L’An -nun ciazione” del Beato Angelico,opere poi di Luca Signorelli, Bar -to lomeo della Gatta, Pietro Lo ren -zetti…

A parte il Museo, ci sonoanche atre opere da lui compiu-te…

Sì, per esempio la vetrata deiSanti Cortonesi in Cattedrale, ope -ra di Francesco Ciotti, pittore ro -mano, dipinta nel 1962; l’esecu-zione, poi, della Tomba dei Ve sco -vi, sempre in Cattedrale, ricordan-do l’importante portale eseguitodal Verginelli. Vi sono poi gli affre-schi presso la cappella del l’E pi -sco pio e la Chiesa di Poggioni,rea lizzati dall’artista Ignazio Lu ci -bello. Annovero anche il restaurodella tomba del Beato Guido Va -gnottelli, senza contare molte altreo pere…

C’è un’altra impresa eroicacompiuta da tuo zio…

Forse quella più rilevante è ilfatto di aver nascosto all’internodel l’Episcopio i signori Hannau,famiglia ebrea, durante la Seconda

Guerra Mondiale, mettendo a ri -schio anche in questo caso la suavi ta.

E dal punto di vista spiritua-

le, qual è la cosa che secondo telo contraddistingue?

A seconda dei racconti e dellememorie ricevute, si diceva chefos se fortemente attratto dalla fi gu -ra di Santa Margherita e innamo-rato della sua città, definendo Cor -tona “la sua sposa” e rinunciò adiverse occasioni di essere elevatoalla porpora cardinalizia, che l’a -vrebbe portato fuori dalla suaamata diocesi.

AS. Chiara, in Poggio,mar tedì 19 dicembre2017, abbiamo vissutouna veglia di preghierain pre parazione all’av-

vento del Si gnore.Suor Cristina, tra le sorelle

Cla risse ci ha accolto - ricono-scendoci per nome, ricordandocinell’impegno Scout e presentandoal parroco don Simone, qualefrut to dell’impegno di don An -tonio, premuroso sostegno dellaloro comunità e di quella cister-cense.

Nelle ore successive, suorChia ra Stucchi è tornata al suo Si -gnore, in quello stesso Mona sterodi S.Chiara; Ella, con le sorelle,rispose prontamente all’esigenzadi dotare il nostro branco di una

sede per i lupetti di Cortona.Giovanni il babbo di Akela,

loro muratore, aveva reso un fon -do prossimo al Monastero, da stal -la a “tana” del branco le Vec chiemura. D’allora, da oltre 50 anni,suor Chiara, suor Benedetta, suorCri stina ci hanno accolti donandoalla comunità capi, agli scout, airo vers, importanti momenti dicon divisa preghiera.

La nostra formazione alla vitafamiliare all’impegno sociale, allari cerca della fede, è maturata gra -zie alla collaborazione, che, inizia-

ta con suor Chiara badessa, le Cla -risse di Cortona hanno avuto condon Antonio Mencarini parroco diS. Cristoforo e nostro Baloo.

“Il gruppo don Antonio e i suoi scout”

Suor Chiara e gli Scouts

Mons. Giuseppe Franciolini, il vescovo che amò Cortona

di Angori e Barboni s.n.c.Via IV Novembre, 13 Camucia di Cortona Tel. 0575/63.12.63

Si può ben dire che oggifigure come queste manchino,sia a livello locale che naziona-le…

Purtroppo Stefano non possoche darti ragione, oggi avremmopiù che bisogno di figure di que stospessore spirituale, che prima de -gli interessi hanno messo da van ti ipropri valori e la propria missio-ne.

Stefano Duranti Poccetti

Riflessioni di padre Samuele Duranti

Modelli di fede

Lettera a Gesù BambinoCaro Gesù Bambino, tu sei venutofra noi, ma evidentemente non ciconosci: nella povertà e nella sem -plicità, nell’umiltà e nel nascodi-mento; ti sei mostrato fragile e de -bole, piccolo e inerme, indifeso esprovveduto; ci hai portato la fede,la speranza, la preghiera, l’inno-cenza, la mitezza, il candore, labontà, la pace, il perdono, la luce,la verità, la vita; ci hai additato co -me cose bellissime le umili realtàdi ogni giorno: la casa, la famiglia,l’amore, gli affetti, la maternità, lapaternità, il dovere, il sacrificio, illavoro...Ma, caro Gesù Bambino, lasciache te lo dica francamente: haisbagliato tutto, proprio tutto! evi -dentemente non ci conosci! Noinon sappiamo che farcene di unDio disarmato e debole, povero eumile, piccolo, inerme; noi, forti,sicuri, autosufficienti non abbiamobisogno di queste cose che ci haiportate.A noi non piacciono né la povertàné l’umiltà, né l’innocenza né lapurezza. Nè la riconciliazione né ilperdono e tanto meno il silenzio eil nascondimento; a noi non piac -ciono più di tanto neanche la casae la famiglia, nidi di amore, culled’amore, focolari d’amore; su benaltri basi abbiamo costruito lanostra società, la nostra storia, lano stra vita; su ben altri pilastri:sul la ricerca del benessere e dellosvago, sull’ambizione e sull’orgo-glio, sull’avidità e l’arrivismo, sullaprepotenza e sull’egoismo; questesì che son basi ben solide basiche danno sicurezza e felicità anoi artefici di scoperte scientifichee di progresso tecnologico, a noi,ormai autosufficienti, dominatoridella terra e del suo destino.Se non che, accendendo la televi-sione o leggendo le cronache deigiornali leggiamo ogni giorno pa -gine insanguinate di violenze, dide litti e di guerre; ogni giorno sia -mo costretti a constatare che que -sta nostra sedicente civiltà non cirende poi tanto tranquilli e sereni,contenti e felici, soddisfatti edappagati: l’economia scricchiola,la violenza aumenta, l’ingiustiziadilaga così l’inganno e il sorpruso,mentre tanti nostri fratelli sonoalla disperazione e alla fame, edanche noi ci ritroviamo disorienta-ti, spesso sfiduciati e soli, schiac-ciati da problemi più grandi dinoi; e allora, se vogliamo essere o -ne sti, dobbiamo riconoscere che

NO! non hai sbagliato TU! siamoNOI che sbagliamo tut to!Tu hai ragione, eterna ragione!E se vogliamo edificare una so cie -tà e una storia degne dell’uomodob biamo convincerci che vannocostruite sulla verità e il rispetto,sulla fratellanza e il perdono, sul -l’onestà e il lavoro, sulla famiglia ela vita, sulla solidarità e la giustizia,sulla bontà e il sacrificio, sulla ri -conciliazione e la pace, sulla gioiae il dono di sé. E così, per forza dicose, ancora una volta siamo ri -but tati a TE, siamo necessitati amisurarci con il tuo NATALE: conla grotta, la paglia, la mangiatoia; eascoltare e fare nostro il cantodegli angeli: “Gloria a Dio e pacesulla terra agli uomini che Dioama!”, e fare come i pastori e ve -nire ad incontrarti, e come Giu -sep pe, come Maria!... in ginocchiodavanti a te!A te, Bambino, fragile, debole, di -sarmato, indifeso. E siamo necessitati a riprenderetutto quello che sbrigativamenteabbiamo abbandonato, tutto quel -lo che tu ci hai por tato, perché so -lo così, soltanto così, potremo co -struire un mondo più bello, piùgiusto e più buono, un mondo piùpa cifico, più fraterno, più umano:cristiano!E questo ora è possibile, perchéo ra tu sei con noi!Ormai sei com promesso con lanostra sto ria, e ci rimani, uno dinoi, solidale con noi. Tu solo seicapace di cambiarci, di liberarci,ri rinnovare il mondo.Solo che lo vogliamo anche noi,perché tu vuoi servirti di noi.Caro Gesù Bambino, abbiamoin finito bisogno di te; aiutaci arom pere il cerchio del male per -ché il peccato muoia in noi; aiutacia spezzare il pane del perdono perseminare la speranza e la gioia; aricordaci la verità di ogni tua pa -rola e donaci di amare le cose conocchi nuovi, con cuore nuovo fa’che non viviamo egoisticamenteper noi stessi; fa’ che crediamoche la vendetta si vince solo con ilperdono, l’odio si vince solo conl’amore e la guerra si vince solocon la pace!Ascoltaci, Dio della vita, Dio dellagioia, Dio dell’amore.Caro Gesù Bambino, per te nonc’era posto: auguri di trovare po -sto dentro di noi, così verrai a na -scere nei nostri cuori, e sarà veroNatale per noi.

Orario invernale - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO - S. MESSA PREFESTIVA

15,30 - S. Celestino FOSSA DEL LUPO16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S.Pietro a CEGLIOLO - S. Giovanni Evangelista a MONTALLA - S. Nicolò a CIGNANO16,30 - Cristo Re a CAMUCIA - S. Bartolomeo a PERGO17,00 - S. Filippo a CORTONA - S. Maria a MER CATALE - S. Cristoforo ed Emiliano aMONTECCHIO - Eremo delle CELLE - S. Margherita a CORTONA17,30 - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA 18,00 - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA

DOMENICA mattina8,00 - Basilica S. MARGHERITA - Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA MU CIA 8,15 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA8,30 - S. Filippo a CORTONA - Suore a TERONTOLA8,45 - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) a CORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. Donnino aMERCATALE - S. Filippo e Giacomo a VALECCHIE9,30 - S. Maria a RICCIO - S. Martino a BOCENA9,40 - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia)10,00 - S. Francesco in CORTONA - Basilica di S. Margherita in CORTONA - Cristo Re a CA -MUCIA - SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Ca te rina alla FRATTA - S. Leopoldoa PIETRAIA - S. Francesco a CHIANACCE - S. Giovanni Battista a MONTANARE - S. Marcoin VILLA10,30 - Eremo delle CELLE - S. Gio van ni Battista a MONTANARE - S. MicheleArcangelo a S. ANGELO - (a rotazione) S.Ippolito a CRETI - S. Biagio a RON -ZANO - S. Giusto a FRAT TICCIOLA11,00 - Cattedrale di CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - San Bartolomeo aPERGO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - S. Eusbio a TAVAR-NELLE11,15 - S. Lorenzo a RINFRENA - S. Maria a MERCATALE - S. Maria Assunta a FARNETA- San Giovanni Evangelista a TERONTOLA11,30 - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo a TEVERINA

DOMENICA pomeriggio15,30 - S. Pietro a POGGIONI 16,00 - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Eurosia a PIAZZANO (4 ̂domenica del me -se) 16,30 - Cristo Re a CAMUCIA 17,00 - S. Maria a MERCATALE - Eremo delle CELLE17,30 - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA18,00 - S. Domenico a CORTONA - S. Margherita a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Turno settimanale e notturnodall’1 al 7 gennaio 2018Farmacia Chiarabolli (Montecchio)Sabato 6 gennaio 2018Farmacia Chiarabolli (Montecchio)Domenica 7 gennaio 2018

Farmacia Chiarabolli (Montecchio)Turno settimanale e notturnodall’8 al 14 gennaio 2018Farmacia Centrale (Cortona)Domenica 14 gennaio 2018Farmacia Centrale (Cortona)

GUARDIA MEDICA

Cortona, vicolo Mancini 0575/30.37.30

� �

Intervista ad Andrea Rossi

Andrea Rossi è il nipote dell’ultimo vescovo di Cortona Mons. Giuseppe Franciolini e ci tiene a ricordare questa grande figura, che ha reso gloria al nostro territorio

Mons. Giuseppe Franciolini con don Dario Alunno

La tana del Branco, presso le Clarisse

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L’ETRURIA N. 23 ATTUALITÀ POLITICHE 31 dicembre 2017

materiale dalla piazza non è statochiesto nulla.

Le attrezzature sono rimasteaccatastate in alcune aree dipiazza Chateau Chinon fino allafine di ottobre e che la festa del Pdè terminata il 3 di settembre.

«Non ci pare un comporta-mento corretto e coerente daparte dell’amministrazione comu -nale riservare un tale trattamentodi favore al Pd quando allo stessotempo invece è preteso con lamassima precisione ogni adempi-

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mento relativo al suolo pubblicoai commercianti del territorio –dichiara il portavoce M5S in con -siglio comunale, Matteo Scorcuc -chi –.

Proprio in questi giorni è indiscussione la modifica della tassaper l’occupazione del suolopubblico, che diverrà canone, e alsuo interno sono previsti aumentiper la concessione del suolo aicommercianti quando invece peril Pd si abbuonano quasi due mesidi occupazione». M5S Cortona

NECROLOGIO

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

E’ sorprendente che ilP.D. di Cortona, avendopreso atto del ma lessereche pervade la strutturaospedaliera del “S. Mar -

gherita de la Fratta”, si propongaquale interlocutore credibile perfare proposte ed aassumere im pe -gni per una battaglia (sic) che fac -cia tornare (sic) l’Ospedale parteattiva del modello di Sanità to sca -no celebrato al primo posto (sic).

La battaglia è contro se stesso;il P.D. esprime nella conferenzadei sindaci il presidente: la sig.raBasanieri che è del P.D.

Per tornare ad essere parte at -ti va è necessario evitare l’errore diescludere dalle decisioni cheriguardano l’organizzazione ospe -da iera, gli operatori sanitari, comede nunciato, in una lettera già af -fissa all’albo dei dipendenti, inospedale.

Per convincere i cittadini chela Sanità toscana è al primo postonon basta ricorrenze ai sondaggied agli standard di qualità, bensìoccorre dare prestazioni puntuali,in tempi solleciti e con ticket chesiano perlomeno inferiori, per lea nalisi, ai costi del privato.

D’altronde le critiche che ri -guardano, nella fattispecie l’O spe -dale della Fratta vengono da fontiinterne oltre che da esponenti del -la stessa maggioranza.

Per quanto da me sperimenta-to, sia per prestazioni chirurgicheche per accesso al Pronto Soc cor -so, di relativa o modesta comples-sità, ho sempre trovato esito po si -tivo ed umana assistenza, ciò no -nostante è sotto gli occhi di tutticome l’Ospedale sia stato ridotto

sia per i livelli assistenziali che peri servizi tanto che lo stesso P.D. diCor tona reclama, ovviamente a sestesso, il diritto di proporre 10 ri -solutive proposte.

Peccato che il P.D. non am -met ta che anche a livello burocra-tico amministrativo, sia assolutoed orgoglioso padrone del potereprogettuale e deliberativo e quindiresponsabile delle difficoltà de -nun ciate.

Non avendo competenze sani -tarie, mi astengo nel merito dellequestioni che, con tanta sagacia, ilP.D. di Cortona affronta, convintodi riportare la nostra Sanità a pri -meggiare in Valdichiana.

Di quale Valdichiana si parlinon è dato sapere; probabilmentedi quella senese visto che l’O spe -dale di Nottola, per esperienza di -retta degli utenti cortonesi, vienepri viligiato nella programmazioneospedaliera.

E’ inutile piangere sul lattever sato. Mi limiterò a ricordarecome, una ventina di anni fa, al -lor ché si trattò di assecondare lacostruzione dei due nuovi ospeda-li voluti dal ministro Rosy Bindi,ebbi modo di esprimere tutta lamia contrarietà, in seduta pubbli-ca del Consiglio Comunale, rice -vendo sonori sberleffi da politicidi sinistra e faccendieri interessatialle costruzioni dei nosocomi.

Sostenevo, lo ammetto, la tesipoco campanilistica di adeguarealla bisogna la buona struttura diCastiglion Fiorentino.

Oggi l’Ospedale della Fratta siavvia ad un evidente declino, nonvorrei che si replicasse la parabo-la del vecchio nosocomio di Cor -

to na città, che dopo aver dispensa-to per secoli cure ed umanità,venne chiuso e lasciato nel de gra -do assoluto.

Nel dopoguerra, per decenni ilConsiglio di Amministrazione del -l’Ospedale progettò un nuovo O -spe dale al Torrino; alla fine delmillennio la sinistra cortonese neha vagheggiato la destinazione apolo scolastico.

Forse un giorno lo stesso de -stino toccherà all’Ospedale dellaFrat ta, ne faremo un campus sco -la stico della Valdichiana Est?

Intanto il P.D. affida alla sig.raBasanieri il compito di rassicurarei propri concittadini, sapendo diessere impotente rispetto alle de -ci sioni della nuova A.S.L. di Areava sta.

Francesco Cenci

“Già da qualche tempo-af fer -ma Marco Casucci, Consi gliereregionale della Lega Nord-ave va -mo avuto sentore che potesse es -sere chiusa la biglietteria, attual-mente operativa nella stazione diCastiglion Fiorentino.” “Ebbene,ora-prosegue il Consigliere-pareche la nostra preoccupazione sipos sa, ben presto, trasformare inrealtà, con tutte le inevitabili con -seguenze del caso.” “Di tale incau -ta soppressione-precisa l’espo-nente leghista-ne soffrirebberosicu ramente i vari lavoratori pen -dolari, nonché i turisti, special-mente, statunitensi che frequenta-no con buona periodicità la loca -

lità aretina.” “Inoltre-sottolinea il rappre-

sentante del Carroccio-sarebbero,inevitabilmente, a rischio alcuniposti di lavoro e la stessa sicurezzadella stazione, stante questa pro -babile defezione di personale, nerisentirebbe sicuramente.” “Per -tan to-conclude Marco Casucci-hodeciso di predisporre un’interro-gazione per fare piena chiarezzasulla vicenda, allargando la miaspecifica richiesta ad altri scaliferroviari toscani che, secondo lenostre informazioni, potrebberosubire la stessa nefasta sorte dellabiglietteria castiglionese.”

Lega Nord

Contrari alla chiusura della biglietteriadella stazione di Castiglion Fiorentino

Successo per la prima Fieradell’Orientamento scolasticoin Valdichiana svoltosi al

Centro Convegni S. Agostino

Non sappiamo quantire gali ha trovato sotto il suo alb e -ro di Natale il Partito democraticocortonese, ma sicuramente un belregalo lo ha già ricevuto a settem-bre dall’amministrazione comuna-le, che gli ha permesso di occupa-re per circa due mesi piazzaChateau Chinon a Camucia pa -gando solo per una settimana.

Infatti, da quanto risulta dallarisposta data dal sindaco allanostra interrogazione, il Partitodemocratico ha pagato l’occupa-zione del suolo pubblico solamen-te per il periodo che riguardava losvolgimento della festa, per quelloche riguarda invece i giorni prece-denti l’inizio dell’evento e, soprat-tutto, tutto il periodo di tempo cheè andato dalla fine della manifesta-zione all’effettiva rimozione del

Da che pulpito ... viene la predica

Cortona ha ospitato mercoledì20 dicembre la prima fiera dell’o-rientamento scolastico per leScuo le Superiori della Valdichiana.Centinaia di studenti da tutte lescuole della Valdichiana hannopartecipato con entusiasmo allaFiera svoltasi presso il centro Con -vegni S.Agostino.

Qui tutti gli istituti superioridella Valdichiana si sono presenta-ti a studenti e famiglie rappresen-tando il proprio programma di -dat tico e di formazione.

Quattro le scuole presenti: ISISVegni di Capezzine Cortona, IISLuca Signorelli di Cortona, IIS G.Da Castiglione di Castiglion Fio -rentino e l’omnicomprensivo Mar -celli di Foiano della Chiana.

L’evento è stato organizzato

dal la Rete delle Scuole della Valdi -chiana Aretina con il contributodell’Amministrazione Co mu nale diCortona. Un’esperienza straordi-naria che ha visto gli stessi studen-ti delle ultime classi raccontarecon pas sione e competenza ai piùgiovani le qualità delle loro scuole.

I ragazzi possono scegliere tranu merosi indirizzi: Liceo Classico,Liceo Artistico, Tecnico-Economi -

co con specializzazione Ammini -strazione Finanza e Tecnico-E co -nomico con specializzazione Mar -keting e Turismo, Pro fessio naleSo cio-Sanitari, Professionali Ope -

ratori del Benessere, Tecnico A -gra rio e Alberghiero, Liceo Scien -tifico, Liceo delle Scienze Ap pli -cate, Liceo Scienza Umane, Li ceoLinguistico, Professionale per laMeccanica, Tecnico Com mer ciale,Professionale Mecca ni co.

Per il Pd cortonese Babbo Natale arriva sempre in anticipo

Improvvisamente ha lasciato nel profon-do dolore il marito Mario con il qualeha vissuto lungamente in serenità e inamore.Era nata a Milano il 24 aprile 1933; èdeceduta il 9 novembre 2017.Siamo vicini al nostro amico che da tan -ti anni collabora con il nostro giornalecon la sua vena poetica.

Carla Radaelli Romualdi

Cara mamma nel cielo brilla una stellacon tante stelline che ti fanno cerchioche sono i nostri cari riposate nellebraccia del Signore ci manchi tanto.I tuoi cari

Eleonora Nello, Prisca, Federico,Lapo Aurelio

Maria Donati ItalianiV Anniversario

Non brillano le Stelle di Natale.Quest’anno sembran pallide, son fredde.L’Angelo che adornava questa stradanon è tornato a infonderle la gioiache sfavillava in case, cose e luoghie pur nei volti della gente attrattadal gaudio prodigioso dell’Avvento.Predomina il paesaggio sconfortante.affrescata da tinte prepotentila via consueta non asterge l’alma.S’insinuano i colori deturpantidella pubblicità rozza e pacchiana.Sarà che di recente t’han ghermitolasciandomi smarrito e sconsolato?...Creatura dal sorriso senza tempo,con gli occhi nelle lacrime affogati,io l’ho percorsa di sovente a nottee nel mirare il Cielo palpitanteho discoperto dove sei allogataed il sentiero ch’ivi mena rattoe, in men che non si dica, appena posso,quando verrà il momento del distacco,sarà al tuo fianco mia Stellina Rosa,nel Borgo ascoso in mezzo al firmamento.E’ questo il desio che mi sorregge. Mario Romualdi

“Nel Borgo ascoso...”

Carissime e carissimi, Natale è nell’aria: nelle luci, nelprofumo, nel cuore... Il PSI Cortonese augura a tutti voi unfelice Natale e un sereno 2018. Natale è un momento di gioia,di riflessione e di responsabilità, e ci richiama all’ascolto deglialtri e di noi stessi. Tutti abbiamo il diritto e il dovere diguardare al futuro con fiducia e spirito costruttivo, impegnan-dosi in nuove forme di solidarietà, di aggregazione e integra-zione, manifestando una maggiore attenzione e cura al nostropaese e territorio. Natale è ... nei nostri cuori. Ci auguriamoche la nostra comunità sappia essere concretamente vicinaagli ammalati, ai loro medici, agli anziani, alle persone sole ein difficoltà, alle famiglie, soprattutto a quelle che nel corsodell’anno hanno perso i loro cari, ai bambini e ai ragazzi chefrequentano le scuole, ai loro insegnanti, ai volontari delletante associazioni, a tutte le forze dell’ordine che sono puntodi riferimeto essenziale nel nostro territorio. Natale è ...magia. Ca mucia si risveglia da un lungo sonno e sotto l’alberodi Natale in piazza Sergardi (illuminato ma già ingiallito),pone per scritto alcune necessità urgenti per ridare vita esperanza al paese: un polo scolastico unico; un’idonea siste-mazione del vecchio campo sportivo denominato “Maialina”,con un’area attrezzata per bimbi appositamente recintata; uncentro civico con farmacia e biblioteca (che non sia più unnegozio di libri); un centro di aggregazione tante voltepromesso, degno del valore e delle tante attività dei soci, insostituzione di uno scantinato condominiale; manutenzione epulizia del manto stradale delle vie interne; pulizia e potaturadi giardini pubblici e nei parchi, con un nuovo e adeguatoarredo urbano; controlli per chi non rispetta le norme delservizio di raccolta porta a porta, in quanto Camucia non puòessere una discarica; sistemazione dell’area della stazione F.S.;agevolazioni per le nuove attività commerciali. Il cuore diCamucia deve tornare a palpitare momenti di socialità, diaggregazione e di integrazione. Natale è nell’aria... Auguri ebuon lavoro anche a Lei carissima Sindaco, con la speranzache si possano vedere realizzati i nostri sogni.

La Segreteria PSI Cortonese

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L’ETRURIA N. 23 SPORT 31 dicembre 2017

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Abbiamo attivato un percorsovirtuoso, dichiara il Sindaco diCortona, per coinvolgere in varipro getti le forze economiche, im -prenditoriali e associative del no -stro comune.

Un’idea di condivisione dellaquale sono particolarmente fiera,

Si è concluso positivamentel’iter amministrativo perin dividuare il partner chean drà a restaurare l’anticoorologio della torre del Pa -

lazzo Comunale di Cortona, unodei simboli stessi della città e delterritorio.

La serie C Regionale hagio cato con il Rugby Mu -gel lo sul campo di casa diCa stiglion Fiorentino; i ra -gazzi di Mammone dimo -

strano di aver assimilato gioco,mettono in evidenza azioni chepon gono difficoltà ai pur quotatiav versari. Ci si batte alla pari e ilpunteggio del primo tempo, 14-14, dimostra quanto possa esserestata interessante la gara. Pur trop -po per un fallo banale a 10’ daltermine il Clanis rimane in 14 e sismarrisce, il Mugello ne approfittae con due mete nel finale si aggiu-dica la partita per 14 a 26.

Gli U16 del Clanis, franchigiaCenteauri, sono scesi in campo a

Gli Amici della Musica diCortona hanno accoltocon entusiasmo l’invitodello staff della RSASan ta Rita di Terontola e

nel pomeriggio di sabato 16 di -cembre, mentre infuriava la gra -dita tem pesta di neve, i giovani al -lievi e alcuni insegnanti dellaScuo la di Musica Comunale“Mon tagnoni - Lanari” hanno i -

Città di Castello per misurarsi conla Franchigia Ghibellini-1, compo-sta da Vasari Arezzo e e Cus Siena.I ragazzi di Igor Polvani hannocer cato di tener testa ad una com -pagine che all’inizio della stagioneam biva alla categoria Élite dellaU16, ma la supremazia dei ragazziAretini/Senesi era evidente, biso -gnava limitarla e i Centauri ci sonoriusciti in parte concludendosconfitti per 10 a 30. Ora vacanzadi gara fino a metà gennaio, maallenamenti in tensi per tutti perriprendere for ma fisica e miglio-rare su tecnica e tattica.

Il Rugby Clanis Cortona asdaugura a tutti buone feste e un fe -lice 2018.

che gratifica il pri va to, va beneficiodella comunità e rafforza i legamistessi tra Ente Pub blico e aziendeprivate.

In questo quadro abbiamolan ciato qualche settimana addie-tro l’avviso pubblico per la ricercadi sponsor privati per i lavori direstauro dell’orologio della torredel Palazzo Comunale, che neces-sita un profondo intervento di pu -lizia e verifica.

Con estrema soddisfazione ab -biamo rapidamente ricevuto unaproposta da una delle maggioridit te edili cortonesi, l’impresa edi -le Magini, che ha presentato un’of-ferta di sponsorizzazione generosae professionale.

A rafforzare questo progetto viè la collaborazione con il LionsClub Cortona Valdichiana Host chesosterrà economicamente il re -stau ro collaborando con la stessaimpresa Magini.

A questo punto, prosegue ilsindaco Basanieri, espletate leprocedure amministrative, buro -cra tiche e progettuali, procedere-mo all’affidamento dei lavori, che

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Una bella esperienza per le squadre maschili

Collaborazione tra Comune e aziende private per il restauro dell’orologio della torre comunale

Ancora una trasferta perle “Don ne Etrusche” cheiniziano il gi rone di ri -torno a Torre del Gre co,in quella che sarà l’ulti-

ma partita del 2017; un impegnodi per sé tutt’altro che facile, vistala notevole crescita delle campanedall’inizio del campionato, resoan cora più complicato dalle nu -me rose assenze con le quali devefare i conti la formazione tosco-umbra e che costringono coachVillanacci a vere e proprie alchi-mie tattiche per presentare unaformazione priva, tra l’altro, dellacoppia titolare di mediani.

L’inizio della partita vede le E -trusche insolitamente contratte etimorose, l’iniziativa è tutta nellemani di Torre del Greco, incapaceperò di approfittare del momenta-neo blackout ospite; a rompere l’i -nerzia di una partita che sembraor mai bloccata su uno sterile pre -dominio campano e una difesasen za affanni etrusca è Bianchiche, alla mezz’ora, placca un’av -ver saria sulla propria metà cam -po, ruba palla e si invola fino adarrivare in meta per lo 0-7, risulta-to che si trascina stancamente finoalla fine del primo tempo di unmatch che rimane piatto e senzaulteriori sussulti.

Nella ripresa le Etrusche ap -paiono più determinate, riesconoriprendere il controllo della par ti -ta e segnare due volte nel giro diap pena dieci minuti, prima conBianchi (0-12) e poi con Al Majali

Le Etrusche chiudono alla grande il 2017: a Torre del Greco vittoria per 24 a 0che schiaccia l’ovale in meta conun pick and go da ruck nei cinquemetri (0-19). A chiudere definiti-vamente la gara sullo 0-24, chesignifica anche conquista del pun -

saranno seguiti dal nostro ufficiotecnico, che porteranno al com -pleto restauro dell’orologio.

Se non vi saranno intoppi ilavori, che dureranno alcune setti-mane, verranno eseguiti entro laprima metà del 2018.

Sono convinta che questa mo -dalità di lavoro, che mette assiemeprofessionalità e risorse pubblichee private, nel completo rispettodelle normative vigenti, sia vera -mente una strada da percorreresenza timori. Il nostro comune èricco di imprese ed aziende pro -fondamente legate al territorio eche hanno passione ed entusia-smo. Uomini e donne che voglio-no contribuire allo sviluppo diCor tona, alla difesa della nostrastoria e a rendere il nostro territo-rio migliore e più vivibile.

Lo stiamo verificando con iPatti di Collaborazione, nel mondodel volontariato ed oggi anche nelsettore delle imprese.

In primo luogo questo risulta-to mi rende orgogliosa della miacomunità e credo lo dobbiamo es -sere tutti.

to bonus, è ancora Bianchi, bravaad approfittare di una ripartenzaveloce dopo l’ennesimo calcio dipu nizione.

Ottimo successo per le Etru -

sche che, oltre a conquistare laquinta vittoria consecutiva, esconodal campo ancora una volta senzasubire mete dagli avversari, invirtù di una difesa che risultaessere la migliore del campionato,con appena 55 punti subiti in dieciincontri.

Dopo la pausa le Etruscheospiteranno, il ventuno gennaio, lacapolista Montevirginio, in unmatch che sarà un banco di provafondamentale verificare i progressie misurare le ambizioni della fran -chigia.

DONNE ETRUSCHE: Mastroforti,Pellicani, Bettarelli, Bianchi, Sal va -tori, (1’st Piccioni), Matteo, Pinto,Keller, Roggi, Giovannini (30' stMonzali), Cimino G, Cimino A. DiRenzo, Scialdone (30'st Panfili),Al MajaliA disposizione: BiscariniCoach: Villanacci

Rugby Clanis CortonaAl cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca PellegriniLa Ruota delle Meraviglie

Woody Allen torna negli Stati Uniti per laterza volta di fila dopo Irrational Man e CaféSociety. L’occhialuto regista ci fa girareindietro fino al 1950, dove le vite di quattropersonaggi si intrecciano ai piedi dellacelebre ruota panoramica costruita neglianni venti: quella dell’instabile Ginny (KateWinslet), ex attrice che sbarca il lunariocome cameriera; di suo marito Humpty(Jim Belushi), rozzo manovratore di giostre;del bel Mickey (Justin Timberlake), unbagnino aspirante commediografo (alterego di Allen); e della ribelle Carolina (JunoTemple), la figlia di Humpty costretta anascondersi nell'appartamento del padreper sfuggire a un gruppo di spietati gangster. Giudizio: Discreto

E’ attiva da dicembre 2017 la possibilità di svolgereil percorso di Alternanza Scuola-Lavoro pressol’associazione Radio Incontri Valdichiana, che daoltre trent’anni trasmette comunicazione socialenelle province di Arezzo, Siena e Perugia. Nel Re gi -stro Nazionale (https://scuolalavoro.registroim-prese.it) è possibile trovare i nostri percorsi legati alsettore delle co municazioni radiofoniche, in partico-lare:- tecnici delle trasmissioni radio-televisive;- annunciatori della radio e televisione.Collaborano con Radio Incontri InBlu figure diesperienza che potranno supportare gli studenti nelloro persorso di formazione.L’Alternanza presso Radio Incontri InBlu risulteràun’esperienza variegata e arricchente che permet-terà di entrare in contatto con il mondo dellacomunicazione sociale, di aprirsi alle problematichedel mondo di oggi, di imparare a cogliere, vagliare,riferire una notizia, valutare un avvenimento, ma an -che esprimersi attraverso il mondo della musica edel l’intrattenimento.Siamo a disposizione delle Istituzioni scolastiche percostruire programmai personalizzati sulla figuradello studente e sul suo progetto formativo.RADIO INCONTRI INBLU 88.4 92.8 FM

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nau gurato i festeggiamenti natali-zi.

Le sale della Residenza eranogremite di ospiti e dei loro pa ren -ti, che hanno applaudito con gioiale esecuzioni musicali al pianofor-te, violino, chitarra e tromba, inat te sa dell’arrivo di Babbo Natalee della prosecuzione della seratacon musica, giochi e intratteni-menti vari. M. P.

Natale al Santa Rita

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Direttore Responsabile: Vincenzo LucenteVice direttori: Isabella Bietolini e Ivo CameriniResponsabile redazione online: Laura LucenteCollaboratori: Antonio Aceti, Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta relli, Piero Borrello, Olimpia Bruni, AlvaroCec carelli, Fran ce sco Cenci, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Emanuele Mearini, Mario Pa ri gi,Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al bano Ricci, Ma rio Rug giu, Da ni lo Se sti ni, Mo nia Tarquini,Elena Valli, A les sandro Ven turi, Carlo Viviani, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Ferruccio FabilliConsiglieri: Vin cen zo Lucente, Riccardo Fiorenzuoli

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Il giornale, chiuso in Redazione sabato 23 è in tipografia martedì 27 dicembre 2017Gli articoli sono pubblicati sotto la personale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA N. 23 SPORT 31 dicembre 2017

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partita in trasferta contro il Chiusi,poi inizierà il girone di ritorno.

Cosa puoi dire al pubblicovisto che la squadra adesso inmodo particolare avrebbe biso -gno del sostegno dei suoi tifo -si?

Il pubblico quest'anno scarseg-gia ancor più che nelle passate sta -gioni: quest'anno possiamo attribui-re la scarsa presenza e lo scarsosostegno anche alla classifica maanche nelle annate precedenti in cuiabbiamo giocato bene e eravamodavvero nelle posizioni di verticenon è che il pubblico fosse moltopiù numeroso.

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propria società, il proprio spoglia-toio che vanno aldilà dei singoli epi -sodi. Non credo alla sfortuna e allamala sorte ma credo che quest'an-no non siamo riusciti a ricreare, perora, quell'ambiente e quella atmo -sfe ra positiva che aveva caratterizza-to la squadra e la società nelle pas -sate edizioni in cui siamo stati vin -centi. Quel clima che trasformaspesso le sconfitte in pareggi ed ipareggi in vittorie.

Credo che in questo momentomanchi soprattutto un po' di se re -nità che certo condiziona le nostreprestazioni e la nostra autostima.

Come siete intervenuti sulmercato?

La società ha deciso di interve-nire sulla rosa dal momento cheper ora ha deciso di dare continuitàalla guida tecnica: soprattutto credosull'analisi e sulla stima di quelloche era stato fatto nelle annate pre -cedenti. Analizzando i numeri dellarosa a quel punto visti i pochi golfatti ed i pochi punti in classifica hadeciso di cambiare. Per la maggiorparte i giocatori che sono andati viasono quelli che erano arrivati nel -l'ultima sessione di mercato estiva;erano an dati a sostituire i giocatorimolto importanti e di esperienza nelnostro gioco di collettivo non soloin campi ma anche nello spoglia-toio, i vari Beoni, Filosi e Peluc chi -ni. I nuovi arrivati non erano riuscitinon soltanto colpa per colpa loroma anche per questa mancata tran -quillità che c’era nell'ambiente adintegrarsi nel gruppo.

Non si è creato l'equilibrio equindi la società ha rinunciato acinque giocatori prendendone altritre: giocatori di esperienza e naviga-ti che potessero inserirsi subito inuna nuova squadra, nel nostro con -testo. Un curriculum di tutto rilievoquello dei nuovi, però si sa che nonè mai facile inserirsi a stagione incorso e in un nuovo ambiente e an -che se l'impatto è stato positivo perora non è stato determinante.

Avete preso due centrocam-pisti e un attaccante, giusto?

Sì i nomi dei nuovi sono Ni kolla

che è un centrocampista, un ra gaz -zo di Castiglion del lago, an cora gio -vane con caratteristiche di qualitàche ha dei trascorsi anche in serieD. Adesso giocava in promozioneumbra e può darci davvero qualco-sa in più a livello di qualità delgioco a centrocampo. Gli altri duesono giocatori di maggiore espe -rienza. L'altro centrocampista, Cec -ca gnoli è del ‘78 un ragazzo di etàabbastanza elevata ma integro fisica-mente e con molta esperienza. Pro -viene da campionati di serie D edEccellenza. Giocatore che ha qualitàdi temperamento. L'attaccante inve -ce si chiama Porricelli, anche luiultra trentenne, dell'81, attaccantedi grande dinamicità e proviene dacampionati di serie D e di Eccel -lenza nella sua carriera e sta re cu -perando da un infortunio. Il com pi -to più difficile è amalgamare sia alivello caratteriale che a livello tec -ni co questi ragazzi e di farli inserirein un campionato in cui non hannomai giocato. In corsa non è sempli-ce ma speriamo che la sosta natali-zia ci aiuti a conoscerci meglio.

La sosta capita a propositosu cosa lavorerà maggiormente?

Il lavoro sarà come semprecom binato con quello del prepara-tore atletico Andrea Svetti, inizierà illavoro con dei test fisici per vedereil livello della squadra e anche deinuovi arrivati sfrutteremo questesettimane per mettere benzina sialivello atletico e cercheremo l'amal-gama il tutto il gruppo. Dal gruppoprecedente sono partiti sono cinquegiocatori e ne sono arrivati tre,quindi c’è da valorizzare tutto ilgrup po precedente integrandoli coni nuovi arrivi. Non facile da fare astagione in corso e fare nello stessotempo risultato in campionato maquesto dobbiamo riuscire a fare. Ciproveremo, ovvio che sarebbe statomeglio farlo con qualche punto inpiù per avere una maggiore tran -quillità ma dobbiamo lottare anchecontro questa insicurezza.

Quanto manca alla fine delgirone di andata?

Manca una sola giornata la

Il contributo in pubblico delledue città non è mai stato come quel -lo di altre realtà magari minori incui davvero seguono la squadra intutte le condizioni e senza remo re.

Chiaramente non è per noi unalibi né deve esserlo quest'anno inmodo particolare ma certo in certesituazioni ed occasioni un sostegnomaggiore ci darebbe davvero unamano. Quest'anno in particolare ab -bia mo bisogno di tutte le compo-nenti dal pubblico alla società e noii primis.

"In bocca al lupo" e buon la vo -ro.

Riccardo Fiorenzuoli

ASD Cortona Volley

ASD Cortona Camucia Calcio

Dopo un inizio di cam -pionato tribolato la so -cietà arancione ha cer -cato in tutti modi dimigliorare la situazio-

ne arrivando al mercato inverna-le a cambiare alcuni dei suoi ele -menti rosa: diversi sono stati ipar tenti ma in modo particolaretre sono stati i nuovi arrivi mapur con questi però la squadranon è riuscita ad ottenere la pri -ma vittoria, pur avendola sfioratain tutte e tre le gare ed essendoandata per prima in vantaggio.

Prima della sosta abbiamopar lato con l'allenatore Enrico Te -stini per cercare di capire qualisaranno le strategie e il percorsoche seguirà la società e la squadraper cercare di uscire da questadifficile empasse.

Allenatore, un'annata diffi-cile nelle ultime gare sono ar ri -vati comunque tre pareggi, cosaci può dire?

Ultime gare sono quelli chehan no coinciso con l'apertura delcalcio mercato e quindi anche conl'utilizzo dei nuovi arrivi che co -munque hanno preso il posto deipar tenti: prima di questi tre pareggic'era stata la sconfitta di misura con

l'Olimpia Palazzolo anche prece-dentemente altri tre pareggi che te -stimoniano comunque la difficoltàdella squadra a gestire la gara. Fac -ciamo comunque prestazioni all'al-tezza anche con avversari che oc -cupano posizioni di classifica moltoin alto ma poi prendiamo gol. Spes -so è mancato l'episodio di termi-nante per raccogliere i tre punti siaprima che dopo il calcio mercato.

Ma alla fine quello che conta èche i punti sono davvero pochi laclassifica e misera e chiudiamol'an nata sicuramente consapevoliche dobbiamo provare ad invertirela rotta in maniera netta.

Cos'è che è mancato allasqua dra in certe occasioni?Per ché davvero in certe situa-zioni ci poteva stare la vittoria!

Il calcio è davvero una discipli-na molto studiata ma che rimanesempre qualcosa di imponderabilee difficile da sviscerare in pieno eper questo rimane lo sport piùamato più seguito. Aldilà delle valu -tazioni tecniche in ogni cronaca allesingole partite c’è quella compo-nente che è soprattutto mentale, ca -rat teriale, di entusiasmo, di fiduciae autostima di compattezza tra unambiente ed il proprio pubblico e la

Ragazze vincenti

Non arriva la prima vittoria

Concludono con una vitto-ria per 5-1 il 2017 le ra -gazze del calcio a 5. Laso cietà nata nel 2009 daun gruppo di ragazze

della valle. Da 3 anni sono guidateda mister Emilio Raspati con lacollaborazione prima di NicolaGen nari ed ora da Roberto Ciac -cini come preparatori dei portieri.

Il gruppo negli anni si è am -pliato fino a formare una squadracompatta e competitiva. Questopermette loro di puntare alle zonealte della classifica.

Passione, grinta, sacrificiosono il motto delle ragazze.

Questa la rosa:Bassini Chiara, Caprini Cristina,Mar ras Alessia, Matracchi Giulia,Mo scioni Martina, Negroni Mar -tina, Occhini Elisa, Orsini Chia ra

(cap), Orsini Maddalena, Pan nac -ci Francesca, Panfili Alice, Pro -cacci Elisa, Secci Lavinia, Secci Sa -ra, Volpi Sara, Zoccolini Ilaria.

La squadra milita nel campio-nato di promozione C.S.I. di Pe -rugia ed ha 18 punti frutto di 6vittorie in 9 gare. Occupa la terzaposizione in classifica.

Mister Raspati dichiara"quan do abbiamo iniziato nonpensavo di raggiungere questirisultati, ma ci speravo, sonofie ro delle ragazze".

Anche la dirigenza con Mar -cel lo Moscioni si dichiara soddi-sfatto "le ragazze si impegnanoanche contro le basse tempera-ture di questo periodo ed arriva-no grandi risultati".

Buone feste a tutti.L.S.

I l Val di pierle chiude allagran de il girone di an da ta. Altermine di una bella ga rabatte il Pistrino per 3-1. Su -bito in vantaggio, i bianco-

verdi controllavano la gara fino araddoppiare prima del riposo.Ripresa combattuta che ve de va gliospiti accorciare le distanze esfiorare il pari. Ar ri vava in con -tropiede la rete sicurezza per ilocali.

Buona la prima parte di cam -pionato, dopo una partenza diffici-

le. Il Valdipierle è arrivato die tro leprime, con buone prospettive peril girone di ritorno.

Chiudono alla grande anche ibambini del settore giovanile il lo -ro piccolo campionato. Comesem pre non conta il risultato malo stare insieme, frequentare altrerealtà ed altri ragazzi e imparare agiocare a calcio. Ci riesce tutto be -nissimo, come la splendida foto diau guri che dedichiamo a tutti ibam bini del mondo, naturalmenteanche ai grandi. L.S.

Battuto il Pistrino

Chiude l’anno in quinta posizione

U.P.D. Valdipierle

Valdipierle femminile C 5

Con la partita giocata sa -bato 16 dicembre e ter -minata la parte di cam -pionato relativa al 2017del campionato di serie

C girone B: nell'ultima gara diquest'anno la squadra allenatada Marcello Pareti e incappatanella terza sconfitta delle 10 garesin qui giocate.

Una sconfitta che interrom-pe una serie positiva che era co -minciata dopo la gara contro lapal lavolo Sestese e che avevapor tato la squadra Cortonese ari salire in classifica fino a rag -giungere i 20 punti grazie allecinque vittorie consecutive.

Certo un risultato positivoavrebbe definito l'aggancio allapar te alta della classifica ma co -munque anche con questa scon -fitta la squadra è in quinta po si -zione, ultimo posto per i play-offe comunque ben staccata dallapiù diretta inseguitrice di quat -tro punti.

La gara in questione è quellagio cata contro la polisportivaRe mo Masi che aveva gli stessipunti in classifica della Cor to -nese prima di questa gara mache pur avendo vinto lo stessonumero di partite (7) adesso hatre punti in più in classificagrazie a una coriacea e temibileresistenza in tutte le gare sin quigiocate alcune delle quali perse èvero ma al tie-break.

Il tabellino della gara rac -conta di una partita combattutadove le squadre sono andate sulpareggio nei primi 2 sets poi nelterzo e quarto set la squadraCor tonese si è disunita e non hatrovato quella continuità e quel -la cattiveria agonistica che gliavevano permesso di conquista-re molte altre gare; una inter-pretazione della gara non otti -male dove Marcello Pareti non èriuscito a far mantenere alta laqualità del gioco soprattutto nel -le fasi decisive dei set e quindidel la gara.

I parziali, 25/22,19/25, 25

/17 e 25 21 testimoniano di unin contro non interpretato condeterminazione e cattiveria ago -nistica come serviva in una garadi questo livello e di questa im -portanza con gli avversari che dicerto non erano qualitativa-mente più elevati degli atletiCor tonesi.

Dicevamo dei 20 punti inclas sifica che assegnano allasqua dra del presidente EnricoLombardini il quinto posto che ètutto sommato un buon risulta-to visto che nelle gare sin quigio cate la squadra ha dimostra-to una discreta continuità, halottato contro le più forti dellaclassifica strappandole anche inentrambe le gare almeno un setma che comunque testimonia diuna squadra che ancora devecre scere e trovare quella conti-nuità necessaria per poter lot -tare con successo una volta rag -giunto un posto play-off.

Una squadra per cui il fatto -re campo è ancora troppo im -portante e che se vorrà cresceredovrà saper gestire anche le par -tite fuori casa in modo più ac -corto e cinico.

La sosta potrebbe arrivare aproposito per consentire allasquadra di fare un carico di la -voro importante e ripartire il 6gennaio già dalla gara contro ilValdar nin sie me con una verveagonistica più accesa.

Soprattutto poi nella garasuc cessiva contro la GRM InfissiClub Arezzo, (13 gennaio) e l'ul -tima del girone di andata controla Ruini San Giusto, (20 gen -naio) servirà essere al top.

Occorrerà un lavoro miratoperché la squadra riesca ad es -sere equilibrata e soprattutto la -vorare sui punti ancora da per -fezionare: la rosa e' all'altezza ela conquista di un posto play-offè alla portata ma certo poi bi -sognerebbe avere anche la forzaper potersela giocare con qual -che chance.

R. Fiorenzuoli