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PAGINA 1 Chianina e Syrah una manifestazione da portare all’estero Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 Anno CXXV - N° 6 Cortona - Venerdì 31 marzo 2017 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80 Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 Via Nazionale 20, Cortona (AR) T. 0575 601867 Loc. La Fratta 173, Cortona (AR) T. 0575 617441 [email protected] ENGLISH SPOKEN www.alessandrofratini.com CENTRO BENESSERE ESTETICO Via Nazionale 22, Cortona (AR) T. 0575 62158 [email protected] www.alessandrofratini.com L e eccellenze di Cortona e del territorio in vetrina e con successo. La tre gior- ni di “Chianina e Syrah” andata in scena dal 23 al 25 marzo scorso ha dato prova, ancora una volta, che fare sistema premia. Si tratta sulla carta del terzo anno della manifestazione, anche se, in questa veste di modalità rassegna, è di fatto la sua edizione zero. Un “festival in terra di To- scana” lo ha definito il suo ideato- re e deus ex machina Vittorio Ca- morri che con il suo staff di Ter- retrusche ha saputo dare vita ad una nuova interessante manifesta- zione per la città. Manifestazione che, per altro, meriterebbe di crescere e di di- ventare una vetrina di più alto re- spiro, in grado di riuscire a pro- muovere al di fuori dei nostri con- fini, magari anche all’estero, quel- lo che di buono e di bello sappia- mo e continuiamo a fare. Per crescere, però, occorrono risorse e non solo la buona volon- tà di tutti coloro (tanti) che hanno partecipato, per altro con convin- zione ed entusiasmo. L’ammini- strazione comunale ha offerto spazi e location ma, forse, nel futuro, sarà necessario fare qual- cosa di più. Sappiamo che le risorse scarseggiano e che la co- perta è corta. Ma forse è il mo- mento di guardare oltre le casse comunali e cercare di lavorare per trovare risorse altrove conti- nuando anche nella direzione intrapresa, con il privato che per primo scommette e si mette in gioco. Tornando alla manifestazione Chianina e Syrah va detto che la tre giorni di eventi ha dato i suoi buoni frutti e che la formula è sta- ta apprezzata. Si è cominciato con la musica abbinata ad una degustazione del- le etichette Cortona Doc Syrah al teatro Signorelli con le note del pianista Fabrizio Paterlini, un Lu- dovico Einaudi in stile libero. Poi è stato un susseguirsi di eventi che hanno visto andare a braccetto, at- tualità, storia ed enogastronomia. Tra gli eventi più attesi e più riusciti c’è stata sicuramente la cena di gala organizzata venerdì 24 nella suggestiva location del- l’auditorium della chiesa di San- “DE ARTE VENANDI CUM GUFIBUS” Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar) Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195 E-mail: [email protected] t’Agostino. Una serata che ha visto la partecipazione, con una formu- la già applaudita in passato, di chef di altissimo livello che hanno al petto blasonate stelle Michelin. E sempre l’auditorium e il chio- stro del centro convegni Sant’Ago- stino sono stati il contenitore delle altre iniziative in programma. E’ stata importante la collabo- razione di Consorzio Cortona Vini, Associazione Amici della Chianina La Valle del Gigante Bianco, Asso- ciazione Cuochi Arezzo, Istituto A.Vegni, Ristoranti di Cortona. Hanno collaborato attivamente al- l’evento anche: Associazione Cuo- chi Siena, Ais Toscana, Fisar Dele- gazione Valdichiana, Coldiretti Arezzo, Bonifiche Ferraresi, Ti- phys, Enoteca Molesini, Tenuta La Braccesca Marchese Antinori, A- berto Martini Sommelier, Risto- rante Tonino, Christian Pagani Au- dio Luci, Garden Felici, Associa- zione Il Carro Fratticiola. Sponsor della manifestazione Banca Popo- lare di Cortona, MB Elettronica. Laura Lucente comune. Senza dubbio un prota- gonista vero della scena politica cortonese che fino alla fine a dato il suo contributo. Desidero espri- mere alla famiglia le condoglianze mie e di tutta l’Amministrazione Comunale. Francesca Basanieri Sindaco di Cortona Per ricordare Marco Nocchia, beneficenza a Km 0 Vero protagonista della politica cortonese tra gli anni ‘80 e ‘90 E ’ con grande dispiacere che abbiamo appreso della scomparsa di Guer- riero Nocentini, già con- sigliere comunale tra gli anni ’80 e ’90 e consigliere pro- vinciale fino agli anni 2000. E’ stato un uomo con una pas- sione politica intensa, che anche dalla parte della minoranza ha saputo sostenere i grandi cambia- menti che hanno investito il nostro La mia Cortona (Foto Tommaso 12 anni) Nella foto del 1991, Guerriero Nocentini, consigliere comunale saluta Alexander Dubeck all'arrivo a Cortona E’ scomparso Guerriero Nocentini Una Cometa di Simpatia e Amore sta per Illuminare Cortona la compagnia del “Piccolo Teatro della Città di Cortona” offre una Serata di Beneficenza al Teatro Signorelli per ricordare Marco Nocchia e per sostenere l’Associa- zione Onlus Comitato per la Vita ”Daniele Chianelli” che lo ha ospitato durante la sua malattia … segue a pag. 8 nella Rubrica di Roberta Ramacciotti

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  • PAGINA 1

    Chianina e Syrah una manifestazione da portare all’estero

    Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz.della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

    PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892

    Anno CXXV - N° 6 Cortona - Venerdì 31 marzo 2017 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80

    Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236

    Via Nazionale 20, Cortona (AR)T. 0575 601867

    Loc. La Fratta 173, Cortona (AR)T. 0575 617441

    [email protected]

    ENGLISH SPOKEN

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    CENTRO

    BENESSERE

    ESTETICO

    Via Nazionale 22,Cortona (AR)T. 0575 62158

    [email protected]

    Le eccellenze di Cortona edel territorio in vetrina econ successo. La tre gior -ni di “Chianina e Syrah”andata in scena dal 23 al25 marzo scorso ha dato prova,

    ancora una volta, che fare sistemapremia.

    Si tratta sulla carta del terzoan no della manifestazione, anchese, in questa veste di modalitàrassegna, è di fatto la sua edizionezero. Un “festival in terra di To -scana” lo ha definito il suo ideato-re e deus ex machina Vittorio Ca -morri che con il suo staff di Ter -retrusche ha saputo dare vita aduna nuova interessante manifesta-zione per la città.

    Manifestazione che, per altro,meriterebbe di crescere e di di -ventare una vetrina di più alto re -spiro, in grado di riuscire a pro -muovere al di fuori dei nostri con -fini, magari anche all’estero, quel -lo che di buono e di bello sappia-mo e continuiamo a fare.

    Per crescere, però, occorronorisorse e non solo la buona vo lon -tà di tutti coloro (tanti) che hannopartecipato, per altro con convin-zione ed entusiasmo. L’am mini -stra zione comunale ha offertospa zi e location ma, forse, nelfuturo, sarà necessario fare qual -cosa di più. Sappiamo che lerisorse scarseggiano e che la co -perta è corta. Ma forse è il mo -mento di guardare oltre le cassecomunali e cercare di lavorareper trovare risorse altrove conti-nuando anche nella direzioneintrapresa, con il privato che perprimo scommette e si mette ingio co.

    Tornando alla manifestazione

    Chianina e Syrah va detto che latre giorni di eventi ha dato i suoibuoni frutti e che la formula è sta -ta apprezzata.

    Si è cominciato con la musicaabbinata ad una degustazione del -

    le etichette Cortona Doc Syrah alteatro Signorelli con le note delpia nista Fabrizio Paterlini, un Lu -dovico Einaudi in stile libero. Poiè stato un susseguirsi di eventi chehanno visto andare a braccetto, at -tualità, storia ed enogastronomia.

    Tra gli eventi più attesi e piùriusciti c’è stata sicuramente lacena di gala organizzata venerdì24 nella suggestiva location del -l’au ditorium della chiesa di San -

    “DE ARTE VENANDI CUM GUFIBUS”Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar)Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195

    E-mail: [email protected]

    t’A gostino. Una serata che ha vistola partecipazione, con una for mu -la già applaudita in passato, dichef di altissimo livello che hannoal petto blasonate stelle Michelin.E sempre l’auditorium e il chio -stro del centro convegni San t’A go -stino sono stati il contenitore dellealtre iniziative in programma.

    E’ stata importante la collabo-razione di Consorzio Cortona Vini,Associazione Amici della ChianinaLa Valle del Gigante Bianco, Asso -ciazione Cuochi Arezzo, IstitutoA.Vegni, Ristoranti di Cortona.Han no collaborato attivamente al -l’evento anche: Associazione Cuo -chi Siena, Ais Toscana, Fisar Dele -gazione Valdichiana, ColdirettiArez zo, Bonifiche Ferraresi, Ti -phys, Enoteca Molesini, Tenuta LaBrac cesca Marchese Antinori, A -berto Martini Sommelier, Ri sto -rante Tonino, Christian Pagani Au -dio Luci, Garden Felici, Asso cia -zione Il Carro Fratticiola. Sponsordella manifestazione Banca Po po -lare di Cortona, MB Elettronica.

    Laura Lucente

    comune. Senza dubbio un prota-gonista vero della scena politicacortonese che fino alla fine a datoil suo contributo. Desidero espri-

    mere al la famiglia le condoglianzemie e di tutta l’AmministrazioneCo mu na le. Francesca Basanieri

    Sindaco di Cortona

    Per ricordare Marco Nocchia, beneficenza a Km 0

    Vero protagonista della politica cortonese tra gli anni ‘80 e ‘90

    E’ con grande dispiacereche abbiamo appresodel la scomparsa di Guer -riero Nocentini, già con -sigliere comunale tra glianni ’80 e ’90 e consigliere pro -vinciale fino agli anni 2000.

    E’ stato un uomo con una pas -sione politica intensa, che anchedalla parte della minoranza hasaputo sostenere i grandi cambia-menti che hanno investito il nostro

    La mia Cortona

    (Foto Tommaso 12 anni)

    Nella foto del 1991, Guerriero Nocentini, consigliere comunale salutaAlexander Dubeck all'arrivo a Cortona

    E’ scomparso Guerriero Nocentini

    Una Cometa di Simpatia e Amoresta per Illuminare Cortona lacompagnia del “Piccolo Teatrodella Città di Cortona” offre unaSerata di Beneficenza al TeatroSignorelli per ricordare MarcoNocchia e per sostenere l’Asso cia -zione Onlus Comitato per la Vita”Da niele Chianelli” che lo haospitato durante la sua malattia … segue a pag. 8 nella Rubrica diRo berta Ramacciotti

  • L’ETRURIA N. 6 ATTUALITÀ

    PAGINA 2

    31 marzo 2017

    Aseguito di una raccoltadi fir me da parte deicittadini residenti ed e -ser centi attività profes-sionali e produttive inVia Severini, reclamanti ciò chelegittimamente loro era stato ri -conosciuto con ordinanza n. 74del 2007 dell’ex sindaco AndreaVignini, di avere la disponibilità distalli di sosta riservati per ogninucleo familiare, la solerte am mi -nistrazione comunale, con notadel 21 novembre ultimo scorso, sipremurava di dare riscontro allarichiesta, sottolineando “come latematica dei parcheggi nel centrostorico di Cor tona sia oggetto diforte attenzione da parte di questaamministrazione e risulti in pienaevoluzione”. Ed inoltre così preci-sava “E’ evidente la necessità di

    conciliare le esigenze dei cittadiniresidenti con la disponibilità di unadeguato numero di stalli necessa-ri soprattutto nel periodo di piccoturistico, fattore questo irrinuncia-bile per la nostra Città e per lanostra economia…. E fatte questedovute premesse si ribadisce chela situazione è in piena evoluzioneed i primi mesi del 2017 ci ve -dranno impegnati sia nella ge -stione diretta dei parcheggi a pa -gamento che nella gestione dellezone Z.T.L….”.

    Belle parole, buone intenzio-ni ma poche attenzioni. L’Ammi ni -stra zione Comunale che avevaprov veduto a risolvere anticipata-mente con il gestore dei parcome-tri il contratto per la fine del 2016,e con riscatto economico nonindifferente degli impianti, si erapremurata di fare sostituire inViale Cesare Battisti ed annessospiazzo, tutti gli stalli contrasse-gnati da segnaletica bianca (ov ve -ro parcheggi gratuiti) con nuovi

    stalli, contrassegnati da segnaleticablu (ovvero parcheggi a pagamen-to). E mentre sono già trascorsi iprimi messi dell’anno senza potercomprendere la strategia dell’Am -ministrazione Comunale, senzapoter capire quali risultati abbiaottenuto, senza poter vedere alcunmiglioramento della situazione senon l’aggravio di un forte disagioper i residenti, avendo loro sottrat-to la disponibilità degli stalli bian -chi e liberi da contribuzione, co -stringendoli a reperire a stento,con fatica e sofferenza altri luoghiper parcheggiare, a rendere la lo -ro vita più disagiata anziché piùcomoda, ecco i risultati conseguiti,visibili agli occhi di tutti, evidenti econvincenti.

    Stalli di sosta a pagamento au -mentati, fila ininterrotta di auto,

    ressa per occupare posti tale dafare registrare il tutto esaurito,vigili per dirigere il traffico: il tuttodal mese di novembre ultimoscorso, come si può ben vederedalle foto, loquacemente prospet-tanti desolazione e desertificazionedel territorio. In compenso lecasse comunali sono state oltre-modo impinguate! Macchè, vuotepri ma, vuote ora e forse…. vuotein futuro!

    I cittadini non possono pagareposteggi non garantiti o a costi

    elevati, i turisti potrebbero esseredissuasi dal frequentare Cortona,non per le sue bellezze ed oppor-tunità ma dagli esosi ed antipaticibalzelli. I brutti, cattivi e noiosiper ditempo cittadini cortonesi re -si denti in Via Severini e dintorniche hanno fatto la petizione, chehanno importunato un’ammini-strazione attenta e sensibile ai loroproblemi, sono stati accontentati adovere.

    Cerchino altrove il parcheggio,collaborino con l’Amministra zio -ne, paghino o lascino i miglioriposti ai ricchi turisti da spolpare:con i pezzenti cittadini non voglia-mo a che fare, la città vive e pro -spera grazie ai ricconi che ven -gono da fuori e non con le entratedei contribuenti; delle quisquiliedei parcheggi è inutile parlarne.Camminino, si sacrifichino e va -dano a parcheggiare alla casa deldiavolo, farà loro bene!

    I problemi amministrativi sonoaltri: non sono le petizioni a farcambiare idea ad una amministra-zione, non sono le lamentele chepos sano distogliere gli ammini-stratori dalle loro incombenze,non saranno i biasimi che potran-no ricevere per non aver loro ri -solto un problema: affari più im -portanti incombono. Vendere gliimmobili per costruire il nuovopolo scolastico, raschiare il barileper insensato acquisto di un im -mobile scolastico a perdere da quia tre anni, pagare i mutui differitinel tempo ma loquaci fin da ora,occuparsi di residui attivi nonriscossi e consistenti, aumentarequal che imposizione per poi sper -perare o mantenere le casse vuoteco me evidenziato.

    Così è se vi pare! Al male nonc’è rimedio. Piero Borrello

    Sabato 25 marzo al CentroConvegni di S.Agostino èstata presentata la ristampaanastatica della “Mono gra -fia sulle condizioni agrico-le del Comune di Cortona” ope rapubblicata dal cortonese PietroCappannelli nel 1888.

    La presentazione è stata in se -rita nel vasto programma di eventied iniziative promozionali “Chia -nina e Syrah-Ter ra di To scana” or -ganizzato dal Comune di Cortona,una tre giorni di valorizzazioneper prodotti a gro ali me n tari d’ec -cellenza, musi ca ed eventi cultura-li.

    La Monografia Agricola di Pie -tro Cappannelli, opera quasi sco -no sciuta ai nostri giorni, conseguìsul finire del 1800 una serie diimportanti riconoscimenti nel cor -so delle prime grandi manifesta-zioni espositive post-unitarie, qualila Grande Esposizione Na zionaledi Torino nel 1886, evento al qua -le lo stesso autore prese parte eraccolse così tanti consensi che ilgiovane Cappannelli ven ne insi -gni to della Croce di Cava liere del -la Corona d’Italia per questo suocospicuo e documentato studio:scomparso per una malattia infet-tiva a soli trentatré anni, tuttavia,egli non potè raccogliere altri frut -ti da questo lavoro, né realizzarneul teriori, e ben presto la sua me -mo ria si perse. Anche la sortedella Monografia ha dovuto scon -tare lo scorrere dei decenni ca -dendo nell’oblio: ai giorni nostri,dell’edizione 1888, si potevanocontare solo pochi esemplari.

    Il progetto editoriale finalizza-to alla ristampa della Monografiasi deve ad Isabella Bietolini che hafirmato anche il saggio introdutti-vo con l’obbiettivo di inquadrarela figura di Pietro Capannelli gra -zie ad una serie di notizie inedite edocumentazioni originali trattedalla Biblioteca e dall’Archivio sto -rico della Camera di Commerciodi Arezzo.

    Alla presenza di un folto pub -blico e di numerosi allievi del l’I -stituto A.Vegni, la presentazione èsta ta caratterizzata dalla presenzadell’assessore Albano Ricci, cheinserendo l’evento nel contesto deitre giorni dedicati a Cortona eSyrah ne ha voluto sot tolinearel’originalità e l’importanza, dellapreside dell’Istituto Ve gni BeatriceCapecchi, del consi gliere regiona-le Lucia De Ro bertis e dellacuratrice della ri stampa a na -statica, Isabella Bietolini.

    L’assessore Albano Ricci haaperto gli interventi e, approfon-dendo gli argomenti esposti nell’o-pera, ne ha sottolineato la straor-dinaria valenza sociologica e sto -rica, ben al di là di una “sem pli -ce” Monografia agricola.

    In particolare, l’assessore Ric -ci si è soffermato sull’estrema ra -zionalità di Pietro Cappannelli, unautore che come pochi ha analiz-

    zato il tessuto economico-socialedella nostra terra lasciando a noi,oggi, un’eredità interessantissimae da valorizzare.

    Il dirigente scolastico BeatriceCapecchi, nell’indirizzo di saluto,ha evidenziato come la Mono gra -fia porti anche il ricordo di An g eloVegni, fondatore dell’omonimoistituto agrario, esortando i ragazzia riservare la massima attenzionealle testimonianze del passato persapersi proiettare nel futuro.

    Successivamente, in un vivacedomanda e risposta, l’assessoreRicci ha coinvolto Isabella Bie -tolini approfondendo le tematichesalienti della Monografia: la figuradi Cappannelli, il suo lavoro, leaccuratissime analisi statistiche ele curiosità che da esse scaturisco-no, la viabilità, il patrimonio zoo -tecnico, le difficili condizioni divita dei coloni, le mappe illu stratedisegnate dallo stesso au tore qualevalente cartografo.

    La presentazione ha visto poil’intervento della consigliera DeRobertis che ha evidenziato l’im -portanza di questa ristampa ed ilsuo valore in termini di conoscen-za, documentazioni ed anche cu -

    riosità. Sono quindi seguite alcune

    do mande dal pubblico.Presente alla riunione anche

    l’avv. Nicodemo Settembrini che,con la propria Fondazione, hacol laborato al progetto editoriale.

    Infine la curatrice della ri -

    stampa ha spiegato le motivazionidi questo lavoro di recupero cheha avuto per obbiettivo prioritarioquello di far ri-conoscere l’operadi Pietro Cappannelli riproponen-dola al vasto pubblico con tutta lasua ricchezza di dati economico-statistici dall’indubitabile valoresociologico, così come è stato os -

    servato e sottolineato dagli oratoripresenti.

    Un’opera che di diritto deveessere annoverata tra quelle che,nel tempo e anche attraverso i se -coli, hanno contribuito a far co no -scere l’evoluzione del nostro terri-torio: forse, tra tutte, l’unica che

    restituisce l’immagine completa diCortona dal punto di vista econo-mico-sociale in un ben preciso pe -riodo della sua storia dando og gilo spunto e la base per ul te rioristudi e paralleli.

    Ottimo anche il lavoro edi to -ria le della Casa editrice F&C e di -zioni che ha realizzato la ristampa.

    Gent.mo prof. Caldarone,nell’ultimo numero de L’Etruria finalmente ho avuto la opportunità eanche la soddisfazione di leggere un articolo dal titolo “Cara Cortona tiriscrivo” di una persona non di Cortona, a firma Annateresa, in cui sileggono considerazioni che corrispondono perfettamente alle mie.L’autrice espone le sue riflessioni sull’abbandono di una città senza piùquella carica di energia che un tempo la rendeva viva e accogliente masoprattutto abitata. Oggi il numero dei residenti è sceso in modo preoccupante e, per alcunilunghi mesi, Cortona appare un fantasma. Dai 3.500 abitanti degli anni Settanta del secolo scorso, credo che residen-ti effettivi durante tutto l’anno non siano oggi che poche centinaia. Unfenomeno triste che lei, in più circostanze, ha rilevato nella sua Rubrica.Nell’articolo, inoltre, si fa riferimento a negozi che chiudono e al loroposto si vedranno paninoteche e argenterie, cioè attività poco utili per gliabitanti, i quali, per qualunque esigenza, sono costretti ad andare fuori. “A proposito di questo le autorità che fanno? - si legge nell’articolo - e cosaraccontano a chi, come me, qui hanno investito, acquistando casa pergodere di tutto quello che un tempo questa città offriva? Non ci sono più lebelle estati di una volta e non si organizzano più eventi importanti, nelcorso dell’anno, che richiamavano tanta gente, anche fuori della stagioneturistica”. Inoltre, l’articolo rileva l’insufficienza, per animare la città, di Cortona onthe move, il pur importante evento fotografico ideato e promosso dagiovani, che ha assunto un carattere internazionale. Cortona avrebbebisogno di una programmazione seria, costante, effettuata in collaborazio-ne con gli operatori economici e culturali del territorio, come lei hasempre sostenuto, e opportunamente divulgata, attraverso i sofisticatimezzi di comunicazione, in tutto il mondo. Credo che sia giunto il tempodi interrompere questa corsa verso il basso e di dare un segnale chiaro dirinascita a una città che tante risorse ancora possiede in grado di essereriproposta all’attenzione dei visitatori e dei residenti come uno dei Borghipiù belli e interessanti del mondo. Per ora è la Fondazione “Nicodemo Settembrini” a ravvivare, con le sueiniziative, il grigiore di questa lunga e penosa crisi. La ringrazio dell’attenzione e la saluto cordialmente.

    Un abbonato che si firma

    Se l’argomento della lettera non è nuovo per questa Rubrica, vuoldire che alla base un motivo serio dovrà pur esserci. Vuol direche è difficile accettare il periodo di magra che sta attraversandola vita di una città come Cortona. E’ difficile per i giovani, che nonvi scorgono neppure un barlume di speranza per la sicurezza delloro futuro; è triste per gli anziani sempre più soli e in difficoltàdi fronte alla chiusura di servizi necessari alle loro comprensibiliesigenze; è difficile per gli affezionati visitatori pensare diprogrammare il ritorno in una città che, soprattutto d’estate,riesce a offrire solo lo spettacolo di una squallida movidanotturna e di auto in perenne e caotica sosta vietata nelle stori-che piazze. Gli argomenti dell’articolo, al quale ha fatto riferimento il miointerlocutore, se per un verso puntano il riflettore sulle principa-li sofferenze che, in questo momento, colpiscono la città, rilevatenegli esercizi commerciali chiusi, nelle strade deserte, nelle casevuote, nei palazzi storici bui e malinconici, per l’altro versorappresentano un appassionato invito, rivolto ai responsabilidelle istituzioni locali, a invertire la rotta e a farlo senza alcunindugio, a cominciare dagli indispensabili interventi di manuten-zione e di abbellimento della città, fino alla programmazione dieventi che facciano orientare, come ho scritto in altre circostanze,il navigatore satellitare dei viaggiatori verso Cortona. Che direpoi dell’impoverimento del centro storico? L’argomento va posto con altrettanta urgenza all’ordine delgiorno nei consigli delle varie istituzioni locali, allo scopo diconcordare strategie che arrestino il desolante esodo. Va bene Cortona on the move che vede impegnati alcuni giovanicapaci e intraprendenti; ma non basta. Sarò forse monotono (pazienza!), ma non mi stancherò dispronare chi di dovere a cercare un serio incontro con la ScuolaNormale Superiore di Pisa, sia per ripristinare a Cortona i corsidi preparazione universitaria durante l’estate, misteriosamentedirottati a San Miniato di Pisa, che per trasferire nella nostra cittàun corso universitario permanente, di quelli che sono stati inven-tati recentemente per Firenze. Se non altro per mantenere fede al patto di collaborazione previ-sto nel documento di donazione del rinascimentale Palazzone.

    Caro Amicoti scrivo ...

    di Nicola Caldarone

    La Città fantasma

    Presentata la ristampa anastatica dell’opera di Cappannelli edita nel 1888

    Monografia sulle condizioni agricole del Comune di Cortona

    Tematica dei parcheggi nel Centro Storico

    Parcheggi e casse vuote

  • L’ETRURIA N. 6 CULTURA

    PAGINA 3

    Difetti e difettucci della vita quotidianaProve di Galateo

    Don Lorenzo Milani, nella sua“Lettera a una professoressa” del1967, scriveva, tra l’altro: “Lacultura vera è fatta di due cose:appartenere alla massa e possede-re la parola”. Cerchiamo di svilup-pare il secondo elemento del con -cetto espresso dal Priore di Bar -biana, per il quale usare corretta-mente e arricchire il lessico ènecessario per la formazione so -ciale dell’individuo e per meglioconcorrere alla definizione di unasocietà democratica. Innanzituttoè indispensabile avere familiaritàcon le parole nuove e con i di -scorsi letti o ascoltati di scrittori odi intellettuali veri; se non simettono in pratica, cioè se non siusano, le parole appropriate e idiscorsi chiari, letti o ascoltati, siperdono, così come si perde lacapacità di ragionare, se non cisono luoghi dove praticare l’artedel dialogo e del confronto, neces-saria per meglio rapportarsi con ilmondo degli altri e anche con sestessi. Il problema, che abbiamovoluto qui riproporre, fu sollevatocon ruvida precisione da ungruppo di ragazzi contadini, figli dianalfabeti, 50 anni fa. A fornire lo -ro le parole necessarie c’era al lo -ra il ricordato Don Milani nel suoultimo anno di vita. Se oggi si ri le -vano difficoltà di scrittura nei

    giovani, e anche tra chi ambisceandare ad insegnare, recentemen-te rilevate nel manifesto firmato daintellettuali e accademici italiani,forse dovremmo domandarci seabbiamo mai avuto la possibilità,nel corso dei nostri studi, di tra -scorrere giornate intere corpo acorpo con lo studio della lingua eil senso della scrittura, cioè quelleproposte ai suoi ragazzi da Lo -renzo Milani, per riuscire a scrive-re correttamente una lettera. Pur -troppo molti dei più nobili ideali,propugnati in nome di don Milani,hanno incontrato in Italia un’am-pia eco ma anche un’applicazioneper lo più deteriore con risultatiche sono sotto gli occhi di tutti. Ese per don Milani la promozionedi tutti i ragazzi era certo la suaconvinzione, andare a scuola si -gnificava essere seriamente impe -gnati 365 giorni all’anno senzafeste e ricreazioni e l’unica accusache proprio non si può fare èquella di attribuirgli una surrealepaternità di scuola facile e permis-siva, che non boccia e non si curadell’istruzione dei ragazzi. Oggique sta Italia, incapace di darecorpo alla Costituzione, avrebbebisogno di molti don Milani, difare scuola sempre, anche di do -menica mattina, come lassù a Bar -biana.

    La chiesa di San Biagio a Ronzano,come quella di San Giusto allaFratticciola precedentemente de -scritta, è affidata a don GiovanniTanganelli. Come si evince dalleparole di don Bruno Frescucci:“... sappiamo che nel 1400 ab -biamo notizie di un pagamentodi tre fiorini all'Abbazia di Far -ne ta...”. E' molto antica ed ha su -bìto, nei secoli, diversi rifacimentie restauri, ultimo quello di sette

    anni fa, reso possibile anche gra -zie al contributo della popolazionedel luogo. Piccola ma molto accogliente(misura circa quattordici metriper sei), è dotata di riscaldamentoe ha alle pareti alcune interessantiopere tra cui spicca una bella ViaCrucis lavorata a rilievo, posizio-nata molto in alto rispetto allealtre. Alle spalle dell'altare mag giore sitrova una pala di buona fatturafirmata “S. Rosa 1875”, raffigu-rante San Biagio, titolare dellachiesa, ed altri santi. Le due cam -pane sono originali, una da ta ta1551 è opera del cortonese Gio - vanni Paolo di Tommaso, l'al tra, diautore ignoto, è del 1552. Moltoin teressante ed inedito un do cu -mento che ho ricevuto da donTanganelli. Scritto da don SanteFelici descrive proprio le chiese diRonzano e di Creti, a cominciare

    dalla loro posizione geografica,citando addirittura i passi dellaDivina Commedia di Dante “...illento mòver della Chia na...”(Paradiso XIII, 23) e “...glispedali di Valdichiana tra 'lluglio e 'settembre...” (InfernoXXIX, 46-7). Don Sante ci narra che nel Me -dioevo sorgeva a Ronzano un ca -stello appartenente ai conti dell'o-monimo paese e che furono pro -

    prio loro a fondare la chiesa.“...con pietà e munificenza ilMonastero di Santa Maria diFarneta verso il IX-VIII secolo,divenuta poi grande e celebreAbbazia. I Monaci Benedettinidetti Neri per le vesti, lavoraronoe pregarono nel luogo ben tresecoli prima del Mille” “...e suc -cessivamente se ne ha memorianel le vecchie bolle di Papi ed Im -peratori riferendosi all'Ab baziadi Farneta da cui dipendeva,non ché da documenti conserva-ti nella Biblioteca Comunale eall'Accademia Etrusca di Co r to -na e nell'Archivio Vaticano Se -gre to”.In conclusione del suo scritto donSante Felici afferma che l'esterno el'interno della chiesa sono staticompletamente restaurati nel1978-79 con il contributo dellapopolazione che all'epoca era di119 abitanti.

    31 marzo 2017

    nale “Città di Spoleto” (secon dopo sto) e molti altri. Con l'ultimavit toria maturata a Ric cione, Da -nis, oltre ad un importante premioin denaro, ha vinto la pos sibilità diesibirsi in cinque con certi sulterritorio nazionale.

    Educare a scrivere secondo don Milani

    Uno sguardo ai tesori della nostra terra

    di Olimpia Bruni

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    Onore dunque a questo ta len -to nostrano che, nonostante lagio vane età, vanta già un curricu-lum di tutto rispetto, per la felicitàdi papà Roberto e di tutta la suafamiglia.

    Antonio AcetiAndare al Museo Ar cheo -lo gico di Napoli ed in -ter vistare celatamente idipendenti del “nostro”Paolo Giulierini, che èalla guida del prestigioso MANNda ottobre 2015, è un'esperienzasin golare. Premesso che il Museoè straordinario ed invito, per chinon l'avesse ancora fatto, a visitar-lo, io che lo conosco bene permotivi di studio, sono rimasta pia -cevolmente sorpresa dai cambia-menti e da quella ventata di fre -schezza e di ottimismo che hapor tato il nuovo Direttore.

    Dirigere un Museo così im -

    portante non è cosa semplice, mail “dott. Paolo Giulierini” lo fa inun modo nuovo e brillante. Ha fat -to centro, ha colpito tutti con lasua semplicità, spontaneità e sim -patia. Che fosse una persona pre -parata lo sapevamo, ma che si fa -cesse volere bene e stimare tantoin un posto così diverso dal nostronon era scontato. Anche perché lepolemiche che ci sono state primadel suo insediamento non lascia-vano certo presagire al meglio! Daun preludio incerto un camminolu minoso.

    E' stata riaperta la Sezione Egi -zia e programmate due mostremol to importanti come quella suPompei e la Grecia e quella suiLongobardi. A cadenza settimanaleal MANN ci sono conferenze, con -certi, mostre ed eventi collateraliper far vivere a trecentosessantagradi il Museo. L'uso dei socialco me mezzo di promozione versoi più giovani che spesso si sentonolontani da questi mondi, e a voltesolo perché è sbagliato l'approc-cio, è stata una grande novità. C'èstato un incremento di visitatoridel trenta per cento per l'anno2016 con più di quattrocentocin-

    In molte città d’Italia, il 21mar zo scorso, si è celebratala giornata mondiale dellaPoesia, indetta dall’UNESCO.I poeti e gli amanti aretinidella poesia si sono ritrovati pres -so la Casa del Petrarca, gentilmen-te concessa, con un programmaconcordato dall’Associazione degliScrittori Aretini “Tagete” e dellasezione locale dell’Unesco. Hanno

    introdotto l’evento il presidentedell’Accademia Francesco Pe trar -ca il prof. Giulio Firpo, la prof.ssaLuigia Besi, presidente dell’Unescoe il prof. Nicola Caldarone presi-dente dell’Asso ciazione aretina“Tagete”. La dott.ssa Olimpia Bru -ni, storica dell’Arte, ha presentatoi poeti che hanno aderito all’inizia-

    tiva con la lettura delle loro poesiee che rispondono ai nomi di AduaBidi Piccardi, Franca Canapini,Do natella Caneschi, Cinzia DellaCiana, Patrizia Fazzi, Gabriella Pa -ci, Evaristo Seghetta e Anna Sol -dani. Tra gli altri, hanno seguitol’e vento il Presidente della Fon da -zione “Nicodemo Settem brini Cor -tona” e la signora Neda, il prof.Claudio Santori e la direttrice della

    Casa editrice Florence Art Edi zio -ni, la dott.ssa Silvia Tozzi.

    La manifestazione è servita adi mostrare che, nonostante laprofonda crisi di valori in atto, lapoesia ha ancora un ruolo e unsignificato capaci di orientare po -si tivamente il cammino dell’uma-nità.

    quantamila presenze. A febbraio,complice il bel tempo, c'eranomolti turisti, scolaresche e talmen-te tanti visitatori che quasi era diffi-cile muoversi all'interno del Mu -seo. Figuriamoci d'estate! Alle 7,30Giulierini è già al lavoro perchépieno di appuntamenti, uno dietrol'altro che affronta sempre con il

    Giornata mondiale della Poesia

    Danis Pagani onora Cortona

    un cortonese alla guida dell’Archeologico di Napoli

    Scrittori Aretini alla Casa del Petrarca

    Dal 9 al 12 Marzo si èsvol to a Riccione il XVConcorso di E se cu zio -ne Musicale “Città diRic cione” rivolto a pia -nisti e formazioni cameristiche el'VIII Premio Pianistico EuropeoBiennale “Riviera di Rimini” perquelli di tutta Europa.

    Si tratta di uno degli eventipiù importanti del suo genere, e lodimostrano i no mi dei membrichiamati a formare la giuria, tra ipiù prestigiosi del panorama pia -nistico italiano. Il no stro gio vaneconcittadino Danis Pagani haconquistato il primo po sto assolu-

    to, suonando al piano forte duebrani: Ballata n. 2 S 171 in Si mi -nore di Franz Liszt e Pre ludio o pe -ra 23 n. 5 in Sol minore di SergeiRachmaninov.

    Danis nasce ad Arezzo il 14Giugno 2000 da una famiglia dimusicisti da ben quattro genera-zioni e fin dalla più tenera etàmanifesta un forte carattere istrio-

    nico ed artistico, con una chiarapropensione per la musica. Il suopercorso musicale parte dallaScuo la di Musica Comunale diCor tona dove, sotto la guida delM° Michele Lanari, inizia lo studiodel pianoforte classico. Dopo lescuole medie sceglie di frequenta-re il Liceo Musicale di Arezzo“Fran cesco Petrarca”, prose-guendo il percorso pianistico eini ziando, contemporaneamente,lo studio del violino. Nel 2009par tecipa per la prima volta alla XE dizione del Concorso PianisticoNa zionale “Città di Castiglion Fio -rentino” vincendo il primo pre -

    mio, iniziando così una lunga se -rie di partecipazioni a manifesta-zioni importanti: Concorso Na -zionale “Enrico Zangarelli” Città diCastello (primo premio); 28°Concorso Internazionale “Città diAlbenga” (terzo posto); XV Con -corso Musicale CALCIT di Arezzo“Gianfranco Barulli” (primo po stoassoluto); Concorso Inter na zio -

    L’Aforisma del giorno, ovvero il sussulto della coscienza

    Virgilio e Orazio sperimentarono, ai loro tempi, il peso dell’invidia. Ma le critiche sono andate perdute, mentre le opere, che avevano subito gli strali della maldicenza, rimangono in eterno. Certe critiche sonocome quegli insetti che fanno seccare le foglie degli alberi, i quali, al ritorno della primavera, sempre rinverdiscono. Da “I pensieri” di Montesquieu (1689-1755). Filosofo, giurista e storico francese.

    sorriso sulle labbra. La breve in -tervista amichevole che mi ha con -cesso, si è svolta nell'unico mo -mento libero che aveva, ed il soledi Napoli che entrava dalla finestraha fatto da cornice ai bei progettidi cui mi ha parlato. A suo agio,sod disfatto e felice di ciò che stafacendo, mi annuncia che ha in

    pro gramma, proprio come i piùgrandi musei del mondo, di a -prire una caffetteria ed un risto-rante anche all'interno di questo.

    La semplicità di Paolo possia-mo vederla anche nella foto chegli ho fatto nella sua stanza da di -rigente. Non ha voluto farla sedutodietro la scrivania maestosa, ma

    semplicemente dietro un tavolo dalavoro. Tipico dello stile “Giu lie ri -ni”.

    Instancabile e pieno di en tu -siasmo, è sempre presente aglieventi che riescono in modo inec -cepibile. Che abbia il dono dell'u-biquità...

    Olimpia Bruni

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    L’ETRURIA N. 6 CULTURA 31 marzo 2017

    Fin da bambino e, per la ve -rità, anche piuttosto di re -cente, ho sentito spessoparlare di un’ipotetica fon -tana cortonese che i peru -gini, non si sa come né quando, ciavrebbero sottratto per portarla nellaloro piazza Maggiore, dove ancoraoggi si può tranquillamente ammira-

    re nella sua medievale bellezza. Vi vi -do è il ricordo della mia prima visitaa Perugia: il breve viaggio, ma lungoper il fanciullo che ero, mi lasciòalquanto deluso e perplesso. Speravodi poter vedere la famosa fontanacortonese e non appena il miosguar do misurò l’enorme vasca dipiazza Maggiore mi resi conto, anchese non adulto, dell’impossibilità chetutta quella pietra potesse esserecontenuta da una piazza di Cortona e

    di quanto fosse ridicolo il solo averlopensato. Da allora mi è rimasto ildesiderio di conoscere la verità suquella fontana, anche perché letradizioni, se pur all’apparenza mol -to fantasiose, spesso possono basarsisu fatti realmente accaduti. NellaBiblioteca Comunale e del l’Acca de -mia Etrusca di Cortona ho trovato ciòche cercavo: nel codice cartaceocinquecentesco N. 512 a carta 52 c’èuna bellissima immagine che ripro-duce fedelmente fin nei minimi parti-colari la scomparsa fontana cortone-se. Numerosi gli storici che in pas -sato si sono occupati della questione:Domenico Tartaglini nel 1700, unanonimo nel 1827, Paolo Uccelli nel1835, Girolamo Mancini nel 1897 enel 1909, Alberto della Cella nel1900, K. Hoffmann-Curtius nel 1968e per ultimo, nel medesimo anno,Francesco Santi, dal lavoro del qualeho tratto le notizie più interessanti.Dunque, il disegno inserito nel sud -detto codice misura mm. 334 x 232ed è opera del canonico TommasoBraccioli, uno studioso cortonesemorto il 20 gennaio 1589. La fon -tana, che poggia su un basamentopo ligonale, sembra collocata in unterreno in pendenza ed è divisa indue vasche, una superiore e l’altrainferiore. La prima è formata daspec chi concavi intramezzati dacolonne tonde e lisce; la seconda, Ha preso avvio domenica19 marzo presso ilMAEC a Cortona il ciclo"I cantieri del l’Ar chi da -do. Incontri, laboratori

    e stage sulla cultura e la societàmedievale cortonese", organizzatodal Consiglio dei Terzieri e dal l’Ac -cademia Etrusca con il contributodella Fondazione Settembrini e ilpatrocinio del Comune di Cortona

    e dell’Università di Siena. Intro -dotta dall’assessore Albano Ricci,la relazione di Andrea Barlucchi(Università di Siena) sul tema ‘Ilvino a Cortona nel medioevo:produzione e consumo’, si è ar -ric chita del contributo di MarcoGian noni, presidente del Con sor -zio Vini Cortona, di Filippo Bezzi,enologo Marchesi Antinori s.p.a. edi Marco Molesini dell’omonimaEnoteca. “Nessuno, può racconta-re il vino come il nostro Paese” hasottolineato, infatti, Ricci, perché“la storia non si racconta, né siscrive, ma si fa”. Ed è una storia,quella del vino, che per Barlucchimerita di essere riscoperta poiché“motore e volano di sviluppo”, ilvino è “patrimonio da valorizzareper i nostri figli, anche perché il

    nostro mondo globalizzato neces-sita di solide radici”.

    Radici, dunque, suggerite siadai documenti scritti che dall’ico-nografia sacra. Sconvolge, in talsenso, il ‘Torchio mistico’ di al cu -

    ne miniature, dove Cristo si offreal Padre in riscatto dell’Umanità;di più ampio respiro le illustrazio-ni a corredo di parabole, dove lavi gna è spesso ‘chiusa’, cioè pro -tetta da siepi. Ed è proprio lamag giore o minore presenza dellerecinzioni a caratterizzare ora lacosiddetta ‘fase borghese’, con vi -ti gni entro le mura urbiche, oraquella ‘eroica’, con viti nei campi

    aperti. Si tratta - precisa ancoraBarlucchi - di una “coltura pro -mi scua specializzata’, a volte cor -re data di alberi da frutto e perciòdetta ‘piantata’ o ‘alberata’, conpiante di diversa statura e varietà(21 diversi vitigni, di cui 13 bian -chi e 8 rossi). Ben presto , il vi nocompare anche nella trattatistica:Pier de’ Crescenzi (1233-1321) ePaganino Bonafede (metà Tre -cento) illuminano, ad esempio,sul la tipologia di vini, che dal ‘vinopuro’ (‘fiore’) passava a quello di‘pri ma o seconda spremitura’, fi -no a comprendere il vino ‘accon-ciato’, con aggiunta di vinacce; in -formano che si preferiva il vino‘giovane’, bianco, abboccato e abassa gradazione e si tendeva acompensare eventuali squilibrinegli elementi (aria acqua, terra,fuoco) per opposti: l’amaro-a -spro con il ‘dolce’; il ‘debole conil forte; il freddo con il caldo.

    Questo, fino all’incontro conl’oriente bizantino e arabo, chevede una sempre maggiore ri le -vanza del ‘terroir’, cioè del territo-rio di provenienza del vino, e lepr ime multe per chi danneggiavigneti ( 10 lire per vigne con 10fi lari, fino a 500 lire per vigne didimensioni superiori). Un incon-tro, allora, la cultura del vino. Dapromuovere, come ha precisatoGiannoni. Valorizzare come haconfermato Bezzi. Sostenere comeha concluso Molesini. Perché il vi -no è lo specchio della nostra e po -ca. E della mente, come affermavaEschilo. Elena Valli

    Scomparsa la fontana duecentesca di Cortona

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    Sabato 11 marzo, presso ilCastello di Grochwitz inGer mania, si è svolta la pri -ma esecuzione pub blicadelle Variazioni GoldbergBWV 988 di Johann SebastianBach ad opera di Francesco At -testi. �

    L'opera consiste in un'ariacon trenta variazioni composte daJohann Sebastian Bach fra il 1741e il 1745 e pubblicate a No rim -berga dall'editore BalthasarSchmid. Concepita come un'archi-tettura modulare di brani dispostiseguendo schemi matematici esim metrie che le conferiscono

    una continuità che non ha egualinella storia della musica, è dedica-ta a Johann Gottlieb Goldberg, aquel tempo in servizio come mae -stro di cappella presso il conteVon Brühl a Dresda. Insieme al -l'arte della fuga, è considerata iltop delle sperimentazioni di Bachdal punto di vista tecnico e dellostile, miscelando ricerche di altoli vello sia musicali che matemati-che.

    Il concerto è stato preceduto,il giorno prima, da una conferen-za esplicativa sulla concezione esulla nascita dell'opera, vero epro prio monumento all'intelligen-

    za del grande compositore tede -sco. Dalla Germania alla Franciadove, presso il Teatro “Le Granit”di Belford, sabato 18 marzo alle20,00 Attesti ha replicato il con -certo per un pubblico selezionato.La tecnica espressiva ed esecutivarichiesta dall'esecuzione, testimo-niano ancora una volta le indub-bie capacità del pianista cortoneseche, con i suoi concerti, tiene altoil nome della nostra città nel mon -do. Antonio Aceti

    I concerti europei di Francesco Attesti

    Il vino a Cortona nel Medioevo

    Cortona, fine ‘800. Chiesa dello Spirito Santo (Fondo fotograficoAccademia Etrusca di Cortona)

    Cortona, 2017. Chiesa dello Spirito Santo

    si è guasta ai nostri et nel 1278 fudetta fonte incominciata si comeio stesso d.T.B. ho visto in certipez zi di pietra, di poi che fu gua -sta”.

    I motivi che causarono la di -truzione dell’antica opera idraulicanon ci sono completamente noti, senon per la testimonianza dello stu -dioso ottocentesco Narciso Fabbrini,il quale riferisce: “Dice il Braccioliche la bellissima fonte ch’era an -ticamente nella piazza pubblica diCortona, fu cominciata a demolirein parte nel 1530 per vendere unaparte della piazza ai privati, e to -talmente distrutta nel 1550 perchél’acqua del condotto pubblico perfranamento di monte era statasmarrita e la detta fonte si era resainutile”. Purtroppo nessun fram -men to della fontana sembra esseregiunto sino a noi. Di sicuro, comun-que, c’è il disegno dal vivo fatto dalBraccioli prima della sua distruzionee appare chiaro che i legami tra le

    co né dardo e finisce acuta” (A.Del la Cella, Cortona antica, Cortona,1900, p. 246).

    In linea di massima, dunque, ilconcetto strutturale e i motivi de co -ra tivi ricordano quelli della fontanape rugina; infatti, nelle formelle dientrambe le opere vi sono le icono-grafie dei dodici mesi dell’anno, an -che se per la fontana cortonese ciò èsolo dedotto, poiché nel disegno s novisibili la Mietitura e la Battitura, valea dire i soli mesi di Giugno e Luglio.Al la base del disegno del Braccioli silegge: “La fonte di Piazza di Co -tona et era nel mezzo, cosa bella avederla, e dava acqua in abundan-tia grande”. A carta 53 dello stessoco dice è la scritta: “A di 9 di marzo1550 si guastò la fonte di Piazza,ch’era dinanzi alla schale dellaMag.ci Sig.ri Priori di Cort. eraque sta fonte certamente assai bel -la et ben composta, si come si puòconoscere nel suo disegno, et sipuò di questo giudicare fussi fattacon grande spesa, et questa fonte

    che sembra esagonale, è compostada formelle scolpite e unite da cop -pie di colonnine. Nella parte superio-re si scorgono dei bocchiglioni bron -zei, in figura di draghi alati, da cuido veva sgorgare l’acqua destinata al -la vasca più bassa. Il motivo del dra -go alato deriva sicuramente dal piùantico stemma di Cortona: “Co min -ciamo dall’arme della Città. Essaera un drago alato in campo rosso,sormontato da una stella d’oro asei punte. Il drago era verde condue gambe terminanti in zampe dicoccodrillo; il collo lungo, nodoso elargo alla base si erge quasi per -pendicolarmente al corpo; la testa,quasi di lupo, colle orecchie diriz-zate è rivolta all’indietro, e dallabocca esce una fiamma. Dove in -comincia il collo sono inserite duegrandi ali (una per parte) cartila-ginose. Il corpo, quasi di grossoserpente dalle gambe in giù, si varestringendo e termina in una co -da rialzata, ripiegata a nodo versola punta. La punta non ha né fioc -

    due fontane sono abbastanza stretti,anche se il monumento cortonesesem bra di minore dimensione ecomplessità figurativa. Il Santi, moltopiù ferrato di me nella cultura artisti-ca, crede di individuare nell’architet-to e scultore Giovanni Pisano il me -de simo autore di entrambe le opere:“L’artista, forse nello stesso ’78, do -po il compimento della fontanape rugina, si recò probabilmente aPisa per i lavori del Battistero, maciò non vieta che abbia dato di -segni e direttive per la più modestafontana cortonese ad un qualchecollaboratore. Non è che una puraipotesi, ma che forse, se trovassepiù concreti sostegni, potrebbe va -lere a favore delle tesi dell’ideazio-ne da parte di Nicola e di Giovanni(Pisano) dell’architettura dellaFon tana Maggiore di Perugia; tan -to, in ambedue le fontane, ma piùin questa cortonese, sono evidentii legami con i pulpiti pisaneschi”.

    Mario Parigi

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    L’ETRURIA N. 6 TERRITORIO

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    31 marzo 2017

    Spesso, in ogni località, vi -vono dei personaggi parti-colari che sono figure spe -ciali e, quando lascianoque sta terra, vengono ricordate inmolteplici maniere.

    Questi personaggi hanno, ma -gari, ricoperto posizioni impor-tanti e di rilievo, sono stati puntodi riferimento ed hanno contribui-to a dare indirizzo ad una interaco munità, hanno insomma im -presso la loro speciale qualitàumana sul la vita culturale, socialee ricreativa. Vi sono però anchepersone che vivono a lato dell'atti-vità so cia le di una comunità e nonlasciano apparentemente alcunsegnale particolare. Con la scom -parsa di Giancarlo Lombar diniCamucia invece perde non solouna per sona speciale ma, direiunica. Ca mucia perde un po' della

    10 marzo – Cortona Oltre 200 bottiglie di olio sequestrate e una multa da10mila euro. E’ l’esito di una operazione dei carabinieriforestali a Cortona. Le forze dell’ordine hanno scopertoetichette di olio d’oliva irregolari all’interno di un magazzi-no, al termine di un’indagine durata alcuni mesi. Le botti-glie, con etichetta in lingua inglese, erano destinate almercato americano. Gli accertamenti hanno consentito diappurare la reale provenienza dell’olio, effettivamenteprodotto con olive colte e frante in Valdichiana, ma noncertificato da alcun ente.

    15 Marzo – CortonaE’ stato trovato con dosi di cocaina ed eroina in auto ed èstato denunciato per spaccio. A finire nei guai stato un39enne senese che ieri è stato sorpreso dai carabinieri aTerontola. I militari dell’Arma, durante un servizio nottur-no, hanno fermato l’auto e svolto un controllo. Nell’autosono state trovate dosi di stupefacenti per un totale di 2,5grammi. A quel punto è scattata la perquisizione domicilia-re: nell’abitazione è stato trovato hashish, un bilancino diprecisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Il39enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica diArezzo per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dispaccio.

    18 marzo – Castiglion Fiorentino Raccolta e trasporto di rifiuti non autorizzato e portoabusivo di oggetti atti ad offendere. Sono queste le motiva-zioni che hanno spinti i carabinieri di Castiglion Fiorentinoa denunciare un 27enne di origini kossovare. Nei giornipassati durante un normale controllo del territorio i militaridella Valchiana, coadiuvati da personale dai carabinieriforestali di Cortona, hanno individuato nei pressi diCastroncello il 27enne alla guida di un furgone. Dopoavergli imposto l’alt hanno provveduto al controllo delmezzo e all’interno hanno trovato vario materiale ferroso ebatterie per veicoli a motore, trasportato senza autorizzazio-ne.

    20 marzo – Foiano della Chiana I Carabinieri della Stazione di Foiano della Chiana hannoarrestato un 20enne albanese ed una 18enne italiana,entrambi residenti in Valdichiana, per detenzione ai fini dispaccio di sostanze stupefacenti. Una pattuglia di militari,impegnata in un servizio mirato alla repressione dellospaccio di sostanze stupefacenti, ha proceduto al controllodell’autovettura a bordo della quale viaggiavano i duearrestati e, nell’effettuare una perquisizione personale eveicolare, hanno trovato nella borsa della ragazza circasessanta grammi di marijuana. I militari hanno decisoquindi di estendere la perquisizione anche alle abitazionedei due, dove hanno trovato nella casa della ragazza altri900 grammi di marijuana.Lo stupefacente è stato sequestrato e i due giovani arrestatiper detenzione ai fini di spaccio in concorso.

    26 marzo – Foiano della Chiana Ha rischiato di soffocare con una caramella. Attimi pauraper un bimbo di 10 anni residente a Foiano della Chiana. Lamadre ha avvisato subito il 118 e gli operatori al telefono lehanno fornito le prime indicazioni per soccorrerlo.Indicazioni seguite dalla donna che è riuscita a dare unprimo soccorso. Il bambino è stato salvato e portato all’o-spedale San Donato.

    sua umanità. Giancarlo era ed èun personaggio da segnalare, an -che se lui non ci teneva affatto,anzi era schivo e riservato; sempli-ce e metodico.

    La sua famiglia oltre quellanaturale, era anche la Miseri cor -dia di Camucia-Calcinaio dove tra -scorreva molto tempo e qui si tro -vava, con la sua bella divisa, pro -prio come a casa sua.

    Attaccato alla sua sigaretta eagli amici confratelli, viveva giornodopo giorno tra loro e per loro,vi veva anche per tante personeche sono state aiutate, in mille ma -niere. Giancarlo era infatti donato-re di sangue, faceva parte attiva delgruppo donatori della FRATRES ecredo abbia donato più di una"damigiana" di sangue. Moltepersone devono a lui una guari-gione, forse la vita stessa.

    Da poco tempo aveva raggiun-to tutte le benemerenze che un'as-sociazione potesse dare e solo lasua età lo ha costretto a limitare ledonazioni.

    Il compagno per eccellenza diGiancarlo era il dott. Alfredo Bian -chi che ha riservato verso di luiogni attenzione; lo ha voluto spes -se volte con se nelle sue escursio-

    E' questo il messaggio in -ven tato da Nanni Alessioper rilanciare, ancorauna volta, il mercatinodell'usato. Nell'ampio spazio alla Coop di

    Camucia in piazza Sandro Pertinila seconda domenica di ogni mesefino a ottobre vedremo esposti subanchi, bancherelle o sem pli ce -mente distesi per terra mille og -getti, libri, casalinghi, tendaggi,quadri, pitture, monete, attrezziagricoli, francobolli, cartoline emille e mille altre cose che ungiorno arredavano le nostre ca seod erano buttate nei nostri garage.Oggi tro vano nuova vitalità e simostrano ed aspettano buoni in -tenditori di cose più o meno an -tiche.

    Alcuni banchini presentanolavori fatti a mano, tende e to -vaglie, lenzuola e federe per tutti igusti. Altri og getti sono cimeli diguerra, trofei e berretti militari,anche piccoli ricordi che sono

    L'assistenza domiciliare aCor to na è, in modo evi -dente e verificabile, di al taqualità e professionalità.Il servizio attuato è pie -namente rispondente e soprattuttodotato di personale altamentequalificato e di una sensibilità uni -ca.

    Da qualche tempo si aggiungea questo servizio una figura di altoprofilo professionale che offre unapiena disponibilità: 24 ore su 24.

    Parlo dell'amico Antonio Vi -nerbi che si è attivato, con la pas -sione e la meticolosità che molticittadini conoscono ed ap prez -zano, per svolgere un importanteservizio che va incontro al mondodel bisogno.

    L'infermiere professionale An -

    tonio è quindi disponibile perun'as sistenza domiciliare.

    An drà a portare aiuto a per -sone che si trovano nelle diversenecessità.

    Difficoltà create oggi dalla no -stra vita, perché le famiglie nonso no numerose come una volta. E’

    stati dimenticati ma che qualcheamatore vuo le ri proporre all’at-tenzione della gente.

    La sfida che Alessio ha lancia-to è stata vinta perché, se nellaseconda domenica di febbraio, i"banchini" erano solo due, do me -nica 12 marzo han no raccoltol'in vito del l'estroverso personag-gio cortonese oltre venti espositoriche, a sentire i commenti, ad a -prile ci saranno loro e altri an co -ra.

    Le cose si diffondono a mac -chia d'olio, corre il passa parola eper domenica 9 aprile sono attesiuna quarantina di partecipanti;saranno presenti alcuni artisti di"strada" come vogliono definirsi,alcuni barbuti individui che la san -no lunga sul come accettare la sfi -da della vita. L'appuntamento al lo -ra è per il 9 aprile a partire dalleore 8 fino alle 19. Per informazio-ni contattare info 346-78.16.119 oe-meil [email protected]

    Ivan L.

    ricicla-riduci-risparmia-riusa

    Si è più poveri, perchéquando viene a mancareun “sim bolo”, un elemen-to unico, che caratterizzaun si stema, quel sistema èpiù povero, più debole, più fragile.Il sistema che oggi si scopre piùdebole non è solo quello dellanostra Confraternita di Mise ricor -dia, ma, oserei dire, dell’interacomunità di Camucia qui riunita adare l’ultimo, fra terno saluto alcaro Giancarlo.

    Più poveri, perché la sua pre -senza all’interno dei due nucleisociali era forte, pervasiva, centra-le, anche se na scosta da unamitezza ed una disponibilitàumana non facilmente riscontra-bile in ciascuno di noi. Giancarloera, anzi, è il sim bolo stesso dellanostra Mise ri cordia, un tutt’unocon il nostro la baro, quel labaroche non ce deva a nessun altro,cosciente co m’era della valenzarap presentativa che quell’asta equel tessuto significavano per Lui.

    Perciò tutti sentiamo semprepiù struggente la sua man canza.

    Quel labaro sarà anche lui“or fano” della sua mano che, cona mo re e tanta pazienza, lo por tavanelle varie circostanze in cui Gian -carlo, a nome e per conto nostro,era presente come istituzione.

    Mitezza e rispetto: ecco cosaci è parso di cogliere nel suo rap -portasi con e verso gli al tri. Sonoqualità nascoste dietro un’ap pa -rente burbero benefico. Spesso siteneva in disparte ma queste e -rano le note del suo vi vere con glialtri.

    Troppo facile dire, caro Gian -carlo, ci mancherai; quel la sediavicino al tavolo del telefono saràsempre più vuota.

    Questi nostri pensieri espri-mono il nostro dolore e do cu -mentano ora l’autentico affettoche o gnuno di noi ha sempre nu -trito ver so di Te, anche senzaaverti mai fatto ma nifestazioniesteriori di rilievo.

    La verità è però un’altra. Da og gi, siamo tutti un po’ più

    poveri!I volontari attivi

    CAMuCIAL’umanità di Giancarlo Lombardini

    sufficiente considerare che a Ca -mucia risiedono oltre trecentopersone che vivono sole.

    Bisognerà che le Politiche So -ciali di una Amministrazione, sen -sibile a queste problematiche, siattivino per dare una concretarisposta in particolari momenti diurgenza infermieristica, che puòdurare nel tempo ma, può essereanche occasionale e di rapidasoluzione, se trattata da personalequalificato.

    Molte persone non possonoavvalersi di parenti vicini e prontiall'assistenza. Ecco la possibilità dichiamare questa nuova fi gura chenasce per un evidente ca renza disocialità che è una delle più gravicolpe del nostro vi vere quotidia-no. In svariati casi per sone o fami -

    glie che vivono nello stesso pa -lazzo non si conoscono, non sifrequentano ed allora an che irapporti umani non si attivano o sidiradano, presto si chiu dono e lasolitudine, la preoccupazione, lapaura assale molti anziani masoprattutto le persone che vivonoda sole.

    Ad Antonio facciamo gli au -guri che il suo servizio, “missioneimportante”, sia di sostegno aduna collettività che si ricorda diessere tale, solo nel mo mento delbisogno. E' importate ac cennareche questo servizio ha un modestocosto ma, Antonio, è pronto adare concretezza alla ve ra solida-rietà. I. Landi

    un nuovo servizio sociale

    A GiancarloDa oggi, siamo tutti un po’ più poveri!

    ni; è andato con lui a seguirel'amata squadra della Juventus.Giancarlo, spesso, era l'ombra diAlfredo, perché Alfredo lo hacapito e lo ha gratificato come unfratello. Giancarlo ha lasciato que -sto mondo e la sua Camucia cheforse non lo ha completamentecompreso e ricambiato con affettoe ca lore. Queste spesso sono lepecche di un mondo che guardatroppo spesso alle persone che

    fanno parlare di se e si mettono invista e magari dimenticano quelleche non si mettono in risalto,fanno del bene, nel silenzio, nellasemplicità, senza nulla chiedere.

    Camucia allora chiede scusaad un suo vero "personaggio" evo gliamo sperare che da lassù so -stenga, attraverso la sua grandeMi sericordia, tutti noi che non cisia mo accorti di lui e della suagrande generosità. Ivan Landi

  • L’ETRURIA N. 6 TERRITORIO

    E così la primavera di nuovoinondava prati e colline di millecolori e profumi, miriadi di insettie di farfalle multicolori andavanoda un fiore all'altro senza sosta.

    L'aria era fresca al mattino,ma con il passare delle ore si scal -dava al punto giusto e lavorarediventava un vero piacere. Così inostri amici, Amed e il Tuttù se neandavano più tranquilli al lavoro ein fondo alla giornata gli pareva diessere meno stanchi e tornavano acasa fischiettando allegramente.

    Giunsero all'incrocio per laca sagarage quando videro un po'spae ato un gattino a macchiebian che e nere che pareva averperso la via di casa. Il Tuttù gli sifece in contro e gli chiese se avessebisogno di qualcosa o se avessesmar rito la via di casa; lui gli ri -spose che era sulle traccie di unabanda di Topi birboni e che volevatrovarli prima di far ritorno a casa.Anche lui abitava nella gran defattoria di Wolfinger.

    Si sa, i gatti ci vedono anche dinotte, ma lui voleva assolvere alsuo compito prima che il sole fos -se tramontato all'orizzonte. Allorail Tuttù gli chiese: “potrei saperecome ti chiami?” il gattino tuttofe lice gli rispose: “il mio nome èFulmiraggio!”. La sua voce eradol ce e gentile, ma da come simuo veva doveva essere veramenteforte. Il Tuttù e Amed ormai eranoquasi giunti a casa e il sole era ve -ramente prossimo al tramonto,così chiesero a Fulmiraggio se vo -leva rifocillarsi da loro, poi a -vrebbe continuato la caccia a sto -maco pieno. La proposta gli pia c -que, così accettò volentieri e si in -camminarono insieme verso lacasa garage.

    Il pranzetto fu squisito, poipri ma di salutare, Fulmiraggiochie se al Tuttù come si difendessedai topi, visto che la sua era moltogrande come casagarage. Il Tuttùlo portò in magazzino e là Fulmi -raggio rimase di stucco. Sugliscaffali attaccati alle pareti avevatutti i tipi di trappole per topi, mala più incredibile era gran dissima,tutta in acciaio e po teva contenereanche uno grande e grosso comeil Tuttù, “questa serve per cattu-rare bande di to pi, proprio comequelli a cui tu dai la caccia”,disse tutto soddisfatto il Tuttù, poiaggiunse, “que sta non ha maifatto cilecca!”. Il gattino rimase

    senza parole, poi salutò i suoinuovi amici e riprese la caccia. Inostri amici andarono a dormire,la giornata era stata lun ga e fatico-sa, spensero le luci e si addor-mentarono.

    Ma nel bel mezzo della nottedei strani rumori svegliarono ilTuttù. Venivano dal magazzino;andò a svegliare Amed, ma non lotrovò nel suo box, così de cise diandare a vedere nel magazzino.Come entrò, le gommine comin-ciarono a scivolare e in un balenosi ritrovò nella mega trap pola pertopi assieme ad Amed. “Ehi, macosa succede,” disse stupito? Inquel momento la luce si accese eun brutto Topone con la codalunghissima ridacchiando disse“pensavi di metterci in gab bia einvece ci sei finito tu”. Un corodi risate si alzò, era la banda alcompleto. Erano veramente tanti,poi il Topone continuò “è ba statomettere un po' di olio a terra e ilgioco è fatto e ora sia mo liberidi prendere ciò che vo gliamo!”.

    Ma il suo buonumore erapros simo a finire, d'un tratto laporta del magazzino si schiusecon forza, Woff apparve dal nulla esulla sua schiena in piedi Fulmi -raggio, già pronto a mettere le co -se a posto.

    Così, mentre il canone abbaia-va con forza costringendo la ban -da in un angolo, Fulmiraggio velo -ce come una saetta colpiva unodopo l'altro i topi infilandoli al vo -lo nelle gabbie che il Tuttù avevanegli scaffali e a breve rimaserosolo lui e il terribile Topone.

    Fulmiraggio scattò veloce, mail birbone infilò l'unico buco cheaveva il magazzino. Quando eraor mai sicuro di avercela fatta, unacorda lo afferrò per il collo, erastato il Tut tù che, tolta dalla casset-ta la terale, a mò di lazo, l’avevafatta pas sare tra le sbarre dellagabbia e lo aveva catturato con uncolpo da maestro.

    Un sorriso di soddisfazione sidipinse sul musetto dei nostriamici, Woff aprì la gabbia e ap -pena furono fuori ci misero i bir -boni. L'indomani li avrebbero con - segnati alla legge, poi si salutaronofelici della nuova amicizia, anchese un po' particolare, ma di certomol to proficua.

    Emanuele [email protected]

    31 marzo 2017

    Le favole di EmanueleLa storia a puntate

    Enzo Moretti, classe 1948,molto conosciuto nellacomunità cortonese per ilsuo impegno nel Comitatodi Tutela ambientale dellaValdichiana nonché per i suoi pun -tuali interventi presso le Istituzioniper il monitoraggio delle aree ar -cheologiche della civiltà etrusca èoggi teste privilegiato nel ses -san tesimo anniversario deitrat tati di Roma fondanti l’integra-zione euro pea.

    Se di certo l’attenzione all’ar-cheologia gli deriva dalla ricca pre -senza, nel borgo natio, l’Ossaia, dipregevoli reperti di epoca augustea,la tenacia per le lunghe battaglie asalvaguardia della piana di Renaiasono maturate dall’esperienza dei

    cinque anni di Dirigente funzionariodella burocrazia comunitaria.

    Cresciuto nella domestica pa -lestra di vita che gli offriva l’appaltogestito dalla sua famiglia - al tempominuscolo centro commerciale eluogo di relazioni sociali del paese -si diploma Perito Indu striale perlaurearsi poi in Statistica all’Uni -versità fiorentina.

    Nel 1962 giovanissimo, chiama-to da don Donato e don An to nio,insegna matematica, fisica e tecno-logia meccanica all’Inapli di Ca -mucia, indimenticabile scuola difor mazione al lavoro del nostro ter -ritorio.

    L’avvento delle Regioni, nel1972, lo proietta negli Uffici dellaprogrammazione degli interventi diformazione professionale della Pro -vincia di Arezzo, acquisendo poi nel2003, con pubblico concorso, ilruolo di Dirigente regionale.

    Con le modifiche della pro -grammazione comunitaria per lepolitiche del lavoro, il nostro “bu -rocrate” si distingue, in un incontrocon le istituzioni europee, nell’e-sporre i nuovi criteri di gestione deicentri dell’impiego ottenendo ap -prezzamenti dai dirigenti comunita-ri. Sarà così che l’assessore regio-nale Paolo Be ne speri, aderendo consoddisfatto orgoglio alla richiestacomunitaria ne disporrà il trasferi-

    mento presso l’Ufficio di Bruxellesper trasmettere le buone ed innova-tive pratiche, sperimentate in To -scana, nell’ambito comunitario.

    Favorito dall’attrazione che Cor -tona già esercitava verso la gioventùeuropea, Moretti si trasferisce conun sufficente bagaglio linguisticoche perfezionerà con corsi di lin -gua francese ed inglese preferitenegli uffici della C.E.E.

    L’Ufficio di rappresentanza dellaRegione Toscana favorirà la co no -scenza dei colleghi nonché la in -tegrazione nel luogo di lavoro oveEnzo Moretti sarà chiamato amonitorare i piani operativi delleRe gioni Italiane, Portoghesi, Mal te sie, all’epoca, della candidata Roma -nia.

    Nei cinque anni di impegnopresso gli Uffici della DivisioneGenerale occupazione e poltichesociali, Enzo, oltre a visitare conregolare assuduità tutte le RegioniItaliane per programmare e verifi-care l’azioni di sostegno al lavoro inagricoltura, artigianato, commercioed industria, ebbe a rappresentare,con meritato orgoglio, il nostroPaese nella Commissione per lavalutazione degli effetti occupazio-nali delle politiche del lavoro.

    L’Unione Europea ha individua-to quattro Regioni cosidette “motorid’Europa” quali modello di pro -grammazione e di sviluppo; ilnostro Enzo fu referente della Lom -bardia per l’Italia rispetto a Lioneper la Francia, Ruhr per la Ger -mania ed Edimburgo per la Scozia.

    L’esperienza di controllore haportato Moretti, in veste di verifica-tore, ad incontrare politici siasiciliani che lombardi assai disin-volti nell’esplicita corruzione, traquesti alcuni condannati daiTribunali in via definitiva.

    Eppure l’Olaf - la Polizia co -munitaria - indica la Danimarca intesta tra i Paesi ove è diffusa lacorruzione con la differenza che lìviene punita con la certezza delcarcere mentre nel nostro paesepuò divenire avanzamento di carrie-ra.

    All’Italia viene riconosciuto unsano pragmatismo capace di su -perare i problemi che, uniti allafantasia, ci rende maestri di pro -grammazione ed innovazione.

    Ad Enzo cui spesso i colleghidel nord Europa facevano ricorsoper trovare soluzione ai cavilli bu -rocratici, veniva apprezzato il trattocritico capace di stemperare, nell’i-ronia toscana, ogni diffidenza nazio-nalista. Eppoi, forse per la comunematrice cattolica, irlandesi e spa -gnoli ci considerano fratelli mentregli stessi inglesi, ormai prossimiall’uscita, rivendicando le originilegate all’Impero Romano si diconoantica culla del cattolicesimo.

    Sono inoltre un po’ tutti i paesidel nord Europa che sognano, agiudizio del nostro concittadino, al -l’epoca già dirigente della buonabu rocrazia europea, un nuovorinascimento italiano quale risorgi-mento dell’Europa stessa.

    Purtroppo però l’Europa soffredi una sorta di provincialismo; ac -centuata dall’allargamento dell’U.E.ai 28 stati membri che di fatto privi-legia l’assunzione dei ruoli decisio-nali ai paesi francofoni, anglofoni epiù recentemente, con l’ingressodegli Stati dell’est, di lingua tedesca.Insomma mentre Norcia ospita ileader europei per riflettere sull’im-pronta benedettina e Roma apparenuovamente destinata a proporsiper rilanciarne i valori fondanti,Enzo Moretti azzarda una provoca-zione: “...e se noi italiani facessimo

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    Dal 20 gennaio del 1994fino al 1 marzo 2017,Si liano ha svolto, con at -taccamento e appassio-nata meticolosità, la suamissione di volontario della Mi -sericordia di Camucia-Calcinaionel settore dei servizi funebri.

    Appena raggiunta la pensionecome ferroviere subito si offrìcome volontario alla Misericordiaed ha svolto, per tanti anni, questosuo impegno.

    Ancora oggi benché, come hodetto, ha terminato di seguire iservizi funebri, è voluto comunquerimanere tra i confratelli attivi inquesta benemerita Associazione.

    Siliano ha curato questa suamissione con particolare attenzio-

    ne e dedizione, ha effettuato il suoservizio non solo in Italia, ma an -che all'estero: Slovacchia, Ger ma -nia tanto per ricordarne qualcuno.

    Questo impegno ha richiesta erichiede una dedizione particolareperché bisogna essere capaci esoprattutto sempre disponibili an -che nei giorni festivi, anche nelletradizionali e grandi festività.

    Si è reso sempre pronto eque sta è una particolare dote chelo ha sempre contraddistinto e gliha valso la stima e l'ammirazionedi tante persone.

    Certo che questo mio im -pegno, dice Siliano, è stato pur -troppo davvero triste, in particola-re quando dovevo, egli dice, fareun servizio funebre per un gio -vane, per qualche persona che a -ve va tanto sofferto.

    Ora, certamente, avrà più tem -po da dedicare ai figli: Roberto eRoberta, al suo orto, alla sua ca sama, sarà ancora pronto a rispon-dere e a mettersi in divisa per fareil volontario alla Mise ri cordia edessere al servizio della comunitàtutta.

    Siliano ama la compagnia, èun tipo conciliante, molto disponi-bile, accetta lo scherzo, è signori-le, non ama mai alzare la voce,cerca la condivisione, è insommauna di quelle persone che fannogrande una comunità.

    Alessandro Grazzini

    Enzo Moretti per cinque anni è stato un funzionario della Comunità Europea

    Il Tuttù senza fari e la trappola ... per topi

    C ’è una diffusa scuola dipensiero (penso all’iro-nico film “Quo Vado” diChecco Zalone) secondola quale coloro chelavorano nel Pubblico Impiegosono quasi sempre una massa difannulloni ed incapaci. Giorni faho notato che il marciapiedepubblico antistante la casa dovevivevano i miei genitori, in ViaDante a Terontola, presentavadelle evidenti buche ed inoltrealcune mattonelle del rivestimentosi erano spaccate. Spontaneo ilpensiero immediato: “il Comunedi Cortona per qualche operapubblica pensa solo a Cortonacit tà o a Camucia e a noi delleFrazioni non rimane niente…”.Chi mi conosce sa che sono piut -tosto caparbio: così ho telefonatoall’Ufficio Tecnico del Comune diCortona segnalando il problemaalla persona preposta che indicoben volentieri, il Geom. Sabatini.La telefonata è stata accolta benis-simo ed anzi sono stato invitato ,proprio come semplice cittadino,a segnalare qualsiasi altra esigen-za o disservizio che dovessi notarein futuro. In proposito mi è statodetto che non è possibile monito-rare tutto il territorio a causadella cronica carenza di Personaledegli Enti Locali (e dell’UfficioTecnico in particolare) proprio acausa dei famosi tagli delle Ma -novre Finanziarie del GovernoCentrale. A Terontola abbiamo a -vu to fortunatamente in servizioper tanti anni come operatoreecologico il caro Loriano Caval -luc ci, attentissimo nel notare e se -gnalare a chi di dovere qualunqueproblematica del territorio, se -guendone poi la soluzione. Pur -

    troppo (per noi…) dallo scorsoSettembre è andato meritatamentein pensione: è indubbio che isostituti (dipendenti di una Coo -pe rativa di servizi) e non sonotenuti a fare ciò che Loriano fa ce -va invece così bene. Ma torniamoa noi: Il geom. Sabatini mi ha as -si curato che avrebbe effettuato insopralluogo al più presto. Conmia grande sorpresa, dopo solicinque giorni dalla telefonata, èentrato nel mio negozio il sig.Adriano Redi (Titolare della Dittaincaricata dei lavori) per dirmiche il giorno dopo sarebbe venutoad effettuare l’intervento. Nonnego di essere rimasto favorevol-mente stupito sia per l’efficienzaorganizzativa di tutte le personecoinvolte, sia per la qualità deilavori eseguiti. Niente di eccezio-nale, direte: hanno semplicemen-te fatto il loro dovere. Mi vieneperò da pensare che questa ce le -re e risolutiva risposta sia in partederivata anche dalla richiestarivolta in tono gentile e cortese daparte di un comune cittadino chenon si è assolutamente permessodi urlare o rivendicare al telefonorichieste assurde o quant’altro.Vediamo perciò di essere piùfiduciosi e rispettosi nei confrontidi persone che, come tutti, siguadagnano la “pagnotta” facen -do lavori dignitosi e magari piùambiti del nostro: lasciamo perciòda parte una volta tanto il pregiu-dizio che “tanto quelli del Co mu -ne non si sudano a lavorare…”.Un plauso a tutti e un invito a tuttii cittadini ad avere maggior fi -ducia nei Pubblici Servizi mante-nendo con loro un sincero spiritodi collaborazione.

    Francesco Magi

    Lettera al Comune

    Siliano Petrucci va ancora ... in pensione

    come i tedeschi che si sono ripresiScultz, maturato nella politicaeuropea, per proporlo al Governodella Germania anziché spedire inEuropa i nostri ex capi partito lo -

    gorati nella politica italiana...” ov -viamente, viene da dire salvo provacontraria vista la discussa esperien-za dei professori Prodi e Monti.

    Francesco Cenci

  • PAGINA 7

    L’ETRURIA N. 6 TERRITORIO

    Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

    Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

    “In un momento particolare,una serietà particolare”

    31 marzo 2017

    Grande soddisfazione nel -l’ambiente sportivo mer -ca talese e nella cittadi-nanza per il “PremioSpor tivo dell’Anno”,pro mosso dall’AmministrazioneComunale di Cortona (Assessoratoal lo Sport), assegnato quest’anno,nella sua terza edizione, anche alGruppo Sportivo Cicloamici Val diPierle. Dopo alcuni importanti at -

    testati di benemerenza ricevuti re -centemente nella Sala dei Grandiin Arezzo ad opera della Fede ra -zione Ciclistica Provinciale, eccoora lo stesso nostro Gruppo fra ipro tagonisti premiati per i lorome riti sportivi dal sindaco Fran -ce sca Basanieri con l’assessoreAn drea Bernardini durante unamemorabile cerimonia svoltasidomenica 19 marzo alle 21 alCen tro convegni Sant’Agostino inCortona gremito di circa 400 per -sone.

    I premi, suddivisi in due se zio -ni, la prima per il riconosciutome rito “Sportivo dell’Anno” e lase conda per l’impegno nello“Sport e Solidarietà”, sono stati as -segnati in base al risultato di oltreseimila voti espressi on line dalpubblico e dalle società sportive.In testa alla classifica della primasezione i suffragi hanno collocatoil campione di mountain bike Si -mo ne Magi, al secondo posto latennista Katy Agnelli. Gli altri voti,oltre al Gruppo Sportivo Cicloa -mici Val di Pierle, sono andati allapri ma squadra di calcio di Mon -sigliolo, alla S.D. Calcio FrattaSanta Caterina, alla calciatrice Ila -ria Lucarini e alla squadra regio-nale juniores del Cortona Bocce.

    Per la sezione “Sport e So li -darietà”, destinata agli atleti o allesocietà che mediante lo sport han -no promosso anche egregie fina -

    lità di carattere educativo, i mag -giori riconoscimenti sono andatiex aequo alla S.P. Regby Clanis diCortona e all’allenatore di calcioLionel Matias Manso appartenenteal settore giovanile del Cortona-Camucia. Stesso premio inoltre al -la Virtus Buonconvento e al VISTriathlon a.s.d. di Cortona.

    Ad onorare la bella serata e losport cortonese erano presenti

    ospiti speciali: il pugile campioneeuropeo e mondiale Patrizio Oliva,la campionessa d’atletica FionaMay (due volte oro mondiale eargento olimpico), l’ex calciatorecor tonese di serie A Attilio Sorbi(at tualmente istruttore della Figcdi Coverciano) ed il nuotatoreolimpico, anch’egli cortonese, Mi -chele Santucci.

    Manifestazione di grande spes -sore per il suo riconosciuto e ap -prezzato valore che assume il lealeimpegno degli atleti e delle societàsportive del nostro territorio co -mu nale; premiazione di vivo inte -resse e perciò di grande parteci-pazione, tanto che dapprima de -signata a svolgersi nella Sala Con -siliare, ha avuto invece luogo -come abbiamo detto - nel più ca -piente auditorium del Centro con -vegni Sant’Agostino. Siamo lietiche anche la Val di Pierle sia statain questa occasione avvolta dalleluci della ribalta, grazie ai meritisportivi del suo Gruppo Cicloa mi -ci, che con impegno e grande pas -sione ha ridato nuova vita e lustroal G.P. Città di Cortona, organiz-zandone ormai da 18 anni lo svol -gimento, fino a farlo assurgere nel2016 a prova unica del Cam pio -nato Regionale Juniores. Un rin -graziamento anche al nostro Co -mu ne per la sua diligente attenzio-ne rivolta allo sport.

    M. Ruggiu

    Ogni anno, il Lions Intern -a tional propone ai prea -dolescenti di tutto ilmon do un tema sullapa ce, per alimentare ilso gno di serena convivenza fra po -poli che è il caposaldo del viverein amicizia ed armonia, guardan-do all’altro come ad un arricchi-mento, anche e soprattutto per lesue diversità. Ormai da vari anni, ilLions Club “Cortona Corito Clanis”si fa interlocutore con le scuoledel territorio, promuovendo espon sorizzando il concorso “UnPo ster per la pace”.

    L’argomento proposto vieneinfatti sviluppato in forma artisti-ca, e si realizza da parte di ciascungiovane artista un poster, sottopo-sto alla valutazione di una com -missione, che assegna un premioper ogni sezione partecipante. Fraquesti un’ulteriore se lezione invia imigliori al distretto, nel nostrocaso il 108LA, riguardante laToscana, da cui la selezione conti-nua verso il premio nazionale edinternazionale, fino a de cretare ilvincitore in assoluto.

    Quest’anno, celebrativo delcen tenario dalla fondazione delLio nismo da parte di Melvin Jons,il tema proposto era “Una celebra-zione della Pace”, a cui le classiterze della scuola media hanno

    lavorato sotto la guida dei loroinsegnanti, consentendo la realiz-zazione di ottimi lavori. La com -missione costituitasi all’interno delclub, coordinata dalla socia lionsFranca Biagiotti Belelli, ha provve-duto alla scelta dei migliori, segna-lati per la premiazione, che è av -venuta in due diverse fasi. L’I sti tutoComprensivo Cortona 1 ha inseri-to la cerimonia nell’ambito di unaltro momento didattico partico-larmente significativo, ovvero larappresentazione, a Teatro Signo -relli, il 24 febbraio, dello spettaco-lo “All’ombra del Pagliaio”, realiz-zato anch’esso dalle stesse classiterze, in rigoroso dialetto dellaChia na, con la regia del maestroGiu seppe Calussi. Introdotto daisa luti del dirigente scolastico, Al -fonso Noto, e della vice-sindaco,Ta nia Salvi, lo spettacolo ha riper-corso, mediante significative sce -

    nette, un secolo di storia, quelladel ‘900, nelle nostre campagne. Aseguire, la “band” della scuola,diretta da Gaetano Crivelli e PierLuca Zoi, ha intrattenuto il pubbli-co con alcuni passi musicali.

    In fine, Franca Biagiotti Belelliha in trodotto la cerimonia dipremiazione dei migliori poster, aseguire un filmato realizzato daCarla Cal desi Mancini, officerdistrettuale, e infine la presidentedel club, Do natella Grifo, haconferito i singoli premi, presen-tando al pubblico i vincitori, primipari merito, segnalati per il Di -stretto, che riportiamo di seguito:Umberto Gedeone (III C, Ca -mucia), Leonor Polezzi (III D,Cor tona) Syria Rosano (III E, Frat -ta).

    Premiazione interna: LauraPa terni, Riccardo Maccarini, Me -lis sa Ghezzi, hanno riportato ri -spettivamente il primo, secondo eterzo premio per la classe III A diCamucia; Martina Vitiello, GaiaGo ri, Giovanni Polezzi si sono se -gnalati per il primo, secondo, ter -zo premio nella sezione B di Ca -mucia, mentre per la sezione Cdel la stessa Camucia si sono di -stinti nel medesimo ordine Lu cre -zia Giorgi, Angelica Isernia, AdelePostiferi. Per la sezione D di Cor -tona sono stati vincitori del primo,

    secondo e terzo premio rispettiva-mente: Alecsandra Coman, Fran -ce sco Piegai, Francesca Mo gnoni.Nella sezione E di Fratta i premisono andati rispettivamente a Die -go Meacci, Angela Torresi, SofiaVer razzani. Altra data è stata in -vece scelta dall’Istituto Com pren -sivo 2, comprendente le sezioni Ae B di Terontola e la sezione C diMontecchio. La dirigente scolasti-ca, prof. Antonietta Damiano, hapreferito inserire la premiazionenella settimana di celebrazioni perl’intitolazione della Scuola a GinoBartali; questa si è tenuta, pertan-to, nel pomeriggio del 3 Marzo.Ad assegnare i premi, la coordina-trice del service, nonché presiden-te della commissione interna,Fran ca Biagiotti Belelli, che hapor to i saluti della presidente, Do -natella Grifo, assente per motivi dila voro. Sono state premiate e se -

    Lo scorso 11 Marzo ha a -vu to luogo a Mon te pul cia -no la presentazione dellibro: “Il Pozzo del l'A mo -re nella Città Sotterr a -nea”.

    Montepulciano è protagonistae non più semplice scenario esfondo truccato a mascherarla daFirenze, in una novella storicaispi rata alle sue vicende, ripropo-ste con garbo ai lettori attraversouna storia d'amore incastonata trai palazzi e le strade del borgo tre -centesco, quando Siena, Firenze ePerugia si contendevano la supre-mazia sul territorio.

    Paolo Barcucci, che da edi -tore, assessore all'ambiente edeco logista ha animato la vita cultu-rale poliziana ed ora se ne è allon-tanato per impegni professionali,dimostra il suo attaccamento alleradici rielaborando le tante rico -struzioni storiografiche e di storiadell'arte su Montepulciano ed ilsuo territorio, a partire dalla fon -damentale storia di Spinello Ben -ci, più volte riedita anche in ana -statica. Paolo è stato editore e cu -ra tore di tante guide e opere de di -cate all'arte, all'architettura e allastoria del territorio, oltre ad es -serne sagace fotografo, e dun quepadroneggia perfettamente il re -per torio delle fonti, studiato a suotempo da Ilio Calabresi, di cui sista riordinando l'archivio adAcqua viva.

    La novità della riproposizionedelle vicende medievali, dell'epo-ca in cui dominavano i Del Pecorain lotta con altre famiglie e divisitra loro nel sostegno a Siena o aFirenze, sta nella forma favolisticache mette al centro due giovani,Niccolò e Francesca, rampolli ri -spettivamente di due famiglie riva -li, i del Pecora e i Vignanesi (Ca -pu leti e Montecchi locali). E illuo go magico dell'incontro sono isotterranei dei palazzi, quelle gal -lerie scavate nel tufo che percor-rono la città collinare fin dall'epo-ca etrusca, facendone ideali can -

    tine per la conservazione del vinoe depositi di cibo per il commer-cio, preziosi in caso di assedio, edanche vie di fuga quando i conflittiintestini si fanno troppo acuti.

    Questo libro, che esce con -tem poraneamente anche in linguainglese con la traduzione di JanetMiners Hobbss, aiuterà a capireche non ci sono solo gli intrighidella famiglia Medici, come nelserial televisivo di successo, in cuiMontepulciano si è travestita daFirenze; anche i fratelli Del Peco -ra, Jacopo e Niccolò, erano rivalinelle alleanze, e il controllo diMon tepulciano, così come diMon te San Savino, poteva esserefondamentale per gli equilibri inToscana, innescando lotte fratrici-de. Interessanti le tante divagazio-ni socioeconomiche sulle produ-zioni dell'epoca nel territorio,dallo zafferano alla vite all'olivo, esul ruolo mercantile della classedirigente locale, così come i detta-gli sanitari, vestimentari e più ingenerale antropologici che Paoloriesce a trasmettere al lettore. Nonmanca l'accenno alla peste e al -l'antisemitismo che spinse ad attri-buire un ruolo di untori agli ebreipresenti all'epoca nella cittadina.

    Poetico il riferimento agli af -freschi del Lorenzetti a Siena, im -ma ginando che Francesca abbiaispirato i tratti della Pace nel Pa -lazzo Pubblico di Siena.

    Accurati i dettagli paesaggisticinelle descrizioni dei viaggi versol'A miata, Siena o Monte San Sa vi -no. Beh, personale impressione dichi scrive ed era presente allaconferenza stampa?!?

    Montepulciano ormai, sull’on-da dello slancio che lo vede comeuno dei centri più ferventi e ricchidi idee della vallata, dopo avervisto cosa è accaduto a Cortona eper Cortona con “Under the Tu -scan Sun”, si è rimboccato le ma -ni che e se ne è inventato e scrittouno in proprio! Che dire… com -plimenti!

    Stefano Bistarelli

    Questa Associazione nasce il 9 marzo di quest’anno. L’idea è nata inoccasione di un pranzo tra cacciatori e fungaioli tenutesi nellontano ottobre 1994 che si è consumato al passo della Cerventosae a Castelgirardi. In quell’occasione fu realizzato un filmato daMario Alunni e Alfredo Muffi. Una copia è a disposizione del Club. Questa associazione è stata promossa da nove persone e ha come

    finalità per seguire scopi sportivi, culturali e scientifici, di studio e di forma-zione su tutto quello che possa sviluppare conoscenze ornitologiche evenatorie rispetto alla selvaggina migratoria, stanziale e l’uso del cane.

    Intende contribuire la caccia con la pratica di un esercizio venatorioequilibrato e rispettoso sia degli animali che dell’ambiente in cui viviamo.

    E’ una Associazione aperta a tutti, anche ai non cacciatori che ab biano acuore il motto: “Amanti del bosco”.

    I promotori sono Alfredo Muf fi, Massimo Tiezzi, Alberto Ta ta nelli, MarioAlunni, Giancarlo Ma don, Dino Diacciati, Rosato Muffi, Ivan Vinerbi eAgostino Burbi. A questa Assocazione gli auguri di perseguire puntualmentetutte le belle finalità che si sono prefissi.

    MErCAtALEAl Centro convegni Sant’Agostino

    Club della doppietta a cani esterni ItaliaDonne cortonesi d’altri tempiQueste donne hanno fatto un

    pezzo della storia italiana MarisaMatilde Gavilli, è cresciuta in unafamiglia numerosa e umile consette figli. Ognuno di loro si pro -di gava per l’andamento economi-co della famiglia; hanno vissutosempre uniti d’amore e d’accor-do. Come tantissime donne italia-ne è stata una madre esemplare,religiosissima, premurosa ed at -taccata ai valori tradizionali di Dio,Patria e Famiglia. Come moglie èstata sempre fedele al suo maritoGiulio. Grazie mamma.

    Alberto e Carla Fratini

    Ai Cicloamatori Val di Pierleil “Premio Sportivo dell’Anno”

    La premiazione ai Cicloamici Val di Pierle

    Il folto pubblico mentre parla il Sindaco

    MoNtEPuLCIANo

    “Il Pozzo dell’Amore nella Città Sotterranea

    Lions Club “Cortona Corito Clanis”

    Lions, costruttori di pacegnalate al Distretto le alunne Co -rinne Donnini, III A , Terontola eA lessia Tralci, III C, Montecchio.La premiazione interna ha inveceriguardato per il primo, secondoe terzo premio, le alunne AnnaPerugini, Martina Rosini, ElisaCor radini, per la sezione III A diTe rontola, rispettivamente glialun ni Filippo Pepe, SamueleTacchini, Lo renzo Fragai, per la III

    B di Te rontola, ed infine, per la IIIC di Mon tecchio, primo, secondoe ter zo premio sono stati assegnatia Sara Lombardi, Chiara Verdelli,Leonardo Fierli; alla “band” dellascuola il gradito compito di allie-tare la serata. Il Lions Club ringra-zia docenti ed alunni e quanti han - no lavorato per tali bellissime ini -ziative.

    Clara Egidi

  • PAGINA 8

    L’ETRURIA N. 6 ATTUALITÀ 31 marzo 2017

    Via Matteotti, 41-43 - CamuciaTel. e Fax 0575-62.285 - [email protected]

    darci intorno nel nostro Km 0 e sea vremo voglia troveremo moltimo di per aiutare gli altri e così daun Grande Dolore potrà nasceretanto Amore.

    La Signora Banacchioni invitatutti i residenti dell’esteso territo-rio del Comune Cortonese a parte-cipare numerosi il 7 aprile 2017alle h 21,15 al Teatro Signorelli diCortona dove si rappresenterà:“Natale al Basilico” di Valerio diPi ramo, regia di Marco Nocchia e

    Fer dinando Fanfani. Due Atti diuna divertente Commedia sul temaNatalizio, anche se siamo vicinialla Santa Pasqua! Andrea San -ticcioli, Lucia Palmer, la stessapre sidentessa Patrizia Ba nac chio -ni, Rossana Morelli, Mario Bocci,Carlo Andrea Pareti, TommasoBan chelli e Leo Pescatori recite-ranno insieme intrattenendoci al -le gramente. E’ un lavoro che è sta -to già raccontato nella stessa sedeproprio sotto la guida della regiadi Marco Nocchia nel lontano 16gennaio di 2 anni fa. Ricordo diquanto mi complimentai con luiper la bravura sua e degli attori.Fu una felice scoperta che descris-si con molto piacere. Allora fu unsuc cesso e, per la prossima se ra -ta, lo sarà ancor di più grazie allaVo stra Generosità.

    Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

    Beneficenza a Km 0Per ricordare Marco

    … segue dalla prima paginaNel mio “Incontro Ideale” per

    un’intervista a Patrizia Banac chio -ni, Presidentessa del “Piccolo Tea -tro della Città di Cortona”, im ma -gino la Signora stringermi sorri-dente la mano e, prima ancora dipronunciare il suo nome per pre -sentarsi, annunciare la sua pro -fonda amicizia per la famiglia Noc -chia e tutto l’amore che ha spesoper aiutare Marco, attore e registaper passione, stimato galleristaper la Cittadinanza.

    Al riguardo la signora Banac -chio ni si è rivolta all’organizzazio-ne dell’Associazione Onlus Comi -ta to per la Vita ”Daniele Chianelli”che opera per la ricerca e la curadelle leucemie, linfonodi e tumoridi adulti e bambini e finanzia lagestione del Residence di 30 ap -partamenti dove i malati ricevonole cure ambulatoriali del vicino O -spe dale Santa Maria della Mi se -ricordia di Perugia.

    Marco è stato ospitato in que -sta struttura ed ha avuto modo dipreservare dignitosamente la suaintimità nell’appartamento a lui ri -servato. Il decoro personale è una spetto che spesso non viene tu te -lato perché inesorabilmente siamovincolati dai ridottissimi “limiti dispesa” dove la cura per la malattiae gli eventuali costi della terapiadel dolore che accompagna in ex -tremis l’infermo, già sforano il“bud get”. E’ nella sana natura del -l’uomo fare del Bene e quando siopera in tal senso si scopre diriceverne “Molto di Più” di quelloche si dona. La Beneficenza è “tut -ta buona” certamente necessaria,ma molte volte siamo imprigionatinelle complesse spire burocrati-che, anche solo per una sempliceBuona Azione. Allora è facile guar -

    Guerriero Nocentini, fondatore della Coldiretti cortonese, salutava col sorriso

    Lido Sartini ci ha lascito dieci anni fa

    In un volumetto di Camerini uscito in questi giorni

    cac cia, sulla quale era prodigod’iniziative e tavolate, riunendoecumene politiche. Generoso eospitale senza secondi fini, leproposte sindacali o amministrati-ve - quasi sempre sensate - comele accennava, erano accolte osostenute. Equilibrato e logico nelvalutar le cose - qualità non tutteriscontrabili tra politici e sindaca-listi -, se insisteva, non era su que -stioni balzane. Legava facile con lepersone. Intelligente, concreto,ir nico, condivideva con amici eco noscenti la gioia di vivere, conspirito da eterno ragazzo.Nel gennaio 1990, mi concesseuna lunga intervista sulla suastoria, intrecciata a quella dellecampagne cortonesi, che inseriinel libro I Mezzadri - lavoro,con flitti sociali, trasformazionieco nomiche, politiche e cult