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pubblico che si è speso in lunghi applausi. I Solisti dell'ORT è un com- plesso di archi formatosi nel 1982, ed ha un repertorio che spazia dal barocco alla musica del '900. Attualmente è guidato dal maestro Andrea Tacchi, violinista fiorentino, solista a fianco di musicisti di fama mondiale e Primo Violino dell’Orchestra della Toscana fin dalla sua istituzione. sua perfezione, la sua forza, la sua vitalità. Così fu per il compositore veneziano che, partendo da quattro sonetti che descrivono i cambiamenti stagionali, compose la sua opera più famosa. Così è stato per il compositore argentino che, tra 1965 e il 1970, scrisse le “sue” quattro stagioni. La bravura e la perfetta sincronia dei musici- sti, nonostante l'estrema difficoltà dei brani eseguiti, ha esaltato il PAGINA 1 di Laura Lucente Si è concluso con luci e ombre il Mix Festival 2016 Loc. Le Piagge, 33/A - Camucia di Cortona (Ar) Locale climatizzato Chiuso il lunedì tel/fax 0575-62.996 tel. 0575-95.51.87 cell. 33125.44.379 www.cantanapoli.net [email protected] Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 Anno CXXIV - N° 14 Cortona - Lunedì 15 agosto 2016 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80 Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 Via Nazionale 20, Cortona (AR) T. 0575 601867 Loc. La Fratta 173, Cortona (AR) T. 0575 617441 [email protected] ENGLISH SPOKEN www.alessandrofratini.com CENTRO BENESSERE ESTETICO Via Nazionale 22, Cortona (AR) T. 0575 62158 [email protected] www.alessandrofratini.com S i chiude anche per que- st’anno la quinta edizione del Cortona Mix Festival. Un appuntamento che ha miscelato, come nella migliore tradizione, uno shaker di arti estremamente variegato che ha abbracciato i gusti di molti. Lo zoccolo duro delle presen- tazioni letterarie, quest’anno inter- calato anche da dibattiti di strin- gente attualità, hanno attratto un pubblico sempre più vasto e appassionato, nel ricordo di Umberto Eco affidato a tutti gli scrittori ospiti della manifestazio- ne, che hanno scelto un suo brano e l’hanno letto all’inizio dei propri incontri. La carrellata di autori che hanno popolato “il salotto lettera- rio” del centro convegni Sant’Agostino ha registrato ogni pomeriggio un’ottima affluenza, salvo in alcuni casi in cui gli appuntamenti in giro per la città si sono sovrapposti tra loro. Tra gli scrittori più applauditi Simonetta Agnello Hornby, che ha raccontato il suo ultimo romanzo “Caffè amaro”, ma anche il vincitore del Premio Strega 2016 Edoardo Albinati, il fotografo Oliviero Toscani che ha disquisito sulla creatività (fotografica e non solo), Ivan Cotroneo, che ha parlato del bullismo e dell’omofobia, Maurizio de Giovanni, che ha portato al Festival le atmosfere noir della “Serenata senza nome”, Chaimaa Fatihi, la giovane studen- tessa musulmana che ha affrontato sulla resistenza al fondamentali- smo e lo scrittore Nicolaj Lilin famoso per l’Educazione siberia- na, libro da cui Salvatores ha tratto l’omonimo film e cha a Cortona ha presentato la sua ultima opera “Spy Story Love Story”. Piacevoli anche gli incontri con Iaia Caputo sulle tre genera- zioni di donne protagoniste del suo “Era mia madre”, il reading “Che si dice sull’amore?” i “Racconti d’amore spiegati bene” di e con Antonio Pascale. S i parla dei nuovi parcheggi creati a Cortona e questa è certamente una notizia po- sitiva. Credo però che i po- sti tracciati siano più comodi per un turista, o comun- que per qualcuno che viene a Cor- tona senza abitarci. Sono convinto quindi che dovremmo cominciare anche a parlare seriamente di come si potrebbero creare posti macchina privati per i nostri citta- dini. Insomma, lo si sa che il cen- tro storico di Cortona negli ultimi anni si è spopolato e che dentro le mura siamo rimasti ormai in meno di mille. Penso che non sa- rebbe utopistico il ragionamento su una serie di parcheggi privati a SEGUE A PAGINA 2 L’Opinione a cura di Stefano Duranti Poccetti Parcheggi privati per i residenti SEGUE A PAGINA 2 pé, Arditi, Lehár, Kálmán e con i più celebri valzer di Strauss. Un programma brillante reso ancor più entusiasmante dalla direzione sui generis del M° Guth che ha stimolato e reso partecipe il nu- meroso pubblico presente, inci- tandolo a rispondere a tono ai ri- chiami dell'orchestra con risate e battiti di mani. Come precisa lui stesso, questi richiami sono in- dicati proprio nelle partiture, che richiedono, appunto, tale suppor- to. La voce squillante e la simpatia scenica della soprano Elisabeth Jahrmann hanno completato il quadro, divertendo gli spettatori che hanno tributato agli artisti numerosi applausi a scena aperta. Una rivelazione (soprattutto per i più cresciutelli) la storia della giovanissima scrittrice Cristina Chiperi in “My Dilemma Is You” che scala le classifiche di vendita con tre libri scritti con il suo telefonino, applausi anche per il racconto della mite follia del figlio di Palmiro Togliatti, che Massimo Cirri ha discusso insieme a Simonetta Fiori e nell’ultima giornata per Walter Veltroni e il suo libro “Ciao” dedicato al padre Vittorio. L’intreccio fra storia collettiva e individuale è stato al centro dell’appuntamento con Wlodek Goldkorn, che con Chiara Valerio ha illustrato il suo libro “Il bambino nella neve” e di quello con Stefano Valenti sulla resisten- za, protagonista di “Rosso nella notte bianca”, mentre l’attualità della riflessione sull’Europa e le sue sfide multiculturali ha tenuto banco nel dibattito tra Guido Viale e Filippo Miraglia. Nello spirito del mix fra temi e personaggi, il pubblico ha potuto seguire con grande interesse l’incontro A tu per tu con il grande jazzista Enrico Rava, le avventure del killer di sentimenti protagonista de “L’innamoratore”, ultimo romanzo di Stefano Piedimonte, immergersi nell’epica dello sport con “Le vittorie imperfette” di Emiliano Poddi. Tutto esaurito per gli appunta- menti enogastronomici proposti organizzati da Terretrusche, con una cena di gala in piazza con ben 7 chef stellati e lo street food in giro per la città. Interessante anche l’idea di proporre una gara tra barman in collaborazione con Bottega Baracchi e Aibes. Al confine fra danza, arte e turismo culturale, anche quest’an- no il pubblico ha potuto seguire Secret Pieces – Libere azioni e Itinerario poetico, un percorso fra spazi, strade e scorci di paesaggio uso degli abitanti cortonesi, di modo da garantirne almeno uno per famiglia. La ZTL è stata in parte giusta, ma essa non deve rappresentare solo delle limitazioni, ma anche delle comodità per chi abita nel nostro centro storico, se la città dunque è aperta solo ai residenti, allora è giusto che questi a mio avviso abbiano diritto di avere almeno un posto macchina per famiglia non distante dall’abitazio- ne. A mio parere, con tutte le limi- tazioni logistiche a cui la nostra città può essere soggetta, questa impresa è perfettamente possibile, basta solo un po’ di amore per i cittadini. Q uando si parla di una grande orchestra, versa- tile e con un organico tale da poter far fronte ad un'infinità di forma- zioni con caratteristiche diverse, non ci sono dubbi; stiamo parlando dell'Orchestra della To- scana. Ormai di casa a Cortona è stata protagonista indiscussa del Mix Festival 2016. Sabato 30 luglio alle 21,30 in piazza Signorelli, una formazione composta da quaran- tacinque elementi diretta dal mae- stro Peter Guth con la partecipa- zione del soprano Elisabeth Jahr- mann, ha presentato “Saluti da Vienna”, un concerto all'insegna dell'allegria con musiche di Sup- Lunedì 1 agosto alle 19,30 nella chiesa di S. Francesco, An- drea Tacchi e “I Solisti dell'ORT”, hanno presentato “Le otto stagio- ni”, un concerto che ha messo a confronto Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla. La forza della musica di Vivaldi ispira, due secoli dopo, Piazzolla che compone “Las cuatro estaciones”, quattro com- posizioni legate da una concerta- zione unitaria, nell'inconfondibile stile dell'autore. Molto spesso l'arte si è ispirata alla natura, alla Le vetrate della Chiesa del Calcinaio Presentazioni letterarie e dibattiti Saluti da Vienna al Mix 2016 Domenica 21 agosto alle ore 18,30 un incontro con la popola- zione su un tema caro a tanti cortonesi: La Chiesa del Calci- naio e le sue vetrate. Interverranno il parroco don Ottorino Cosimi e l’assessore alla cultura Albano Ricci. Relatori Olimpia Bruni storica dell’arte e maestra vetraia e Pietro Matracchi docente di restauro architettonico all’Università di Firenze che ha curato un impor- tante libro sul Santuario del Cal- cinaio. musica”. Infatti, la serata si è aperta con Ludwig Van Beethoven (dal quartetto per archi n.16 in Fa magg. Op.135) per poi passare a Sergei Prokofiev (dal quartetto per archi n. 2 Op. 92) magistralmente eseguiti dal quartetto d'archi formato da Clarice Binet ed Elisa Marashi al violino, Edoardo Un concerto originale quello di giovedì 4 agosto al Teatro Signo- relli, che ha visto protagonista Andrea Chimenti e l'orchestra da camera “I nostri tempi” che si so- no cimentati in un connubio tra “sacro e profano”. Beethoven e Prokofiev “dentro” David Bowie. “Basta con la musica seria, quella leggera, jazz, rock, blues o quant'altro” dice Chimenti musici- sta e cantante aretino, “la musica è Il Duca bianco rivive al Signorelli La soprano Elisabeth Jahrmann Piazzolla chiama Vivaldi I Solisti dell'ORT

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pubblico che si è speso in lunghiapplausi.

I Solisti dell'ORT è un com -plesso di archi formatosi nel

1982, ed ha un repertorio chespazia dal barocco alla musica del'900. Attualmente è guidato dalmaestro Andrea Tacchi, violinistafiorentino, solista a fianco dimusicisti di fama mondiale ePrimo Violino dell’Orchestra dellaToscana fin dalla sua istituzione.

sua perfezione, la sua forza, la suavitalità. Così fu per il compositoreveneziano che, partendo daquattro sonetti che descrivono i

cambiamenti stagionali, composela sua opera più famosa. Così èstato per il compositore argentinoche, tra 1965 e il 1970, scrisse le“sue” quattro stagioni. La bravurae la perfetta sincronia dei musici-sti, nonostante l'estrema difficoltàdei brani eseguiti, ha esaltato il

PAGINA 1

di Laura Lucente

Si è concluso con luci e ombre il Mix Festival 2016

Loc. Le Piagge, 33/A - Camucia di Cortona (Ar)

Locale climatizzato Chiuso il lunedì

tel/fax 0575-62.996 tel. 0575-95.51.87 cell. 33125.44.379www.cantanapoli.net [email protected]

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg.Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892

Anno CXXIV - N° 14 Cortona - Lunedì 15 agosto 2016 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80

Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236

Via Nazionale 20, Cortona (AR)T. 0575 601867

Loc. La Fratta 173, Cortona (AR)T. 0575 617441

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ESTETICOVia Nazionale 22,

Cortona (AR)T. 0575 62158

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Si chiude anche per que -st’anno la quinta edizionedel Cortona Mix Festival.Un appuntamento che hami scelato, come nella

migliore tradizione, uno shaker diarti estremamente variegato cheha abbracciato i gusti di molti.

Lo zoccolo duro delle presen-tazioni letterarie, quest’anno inter-calato anche da dibattiti di strin-gente attualità, hanno attratto unpubblico sempre più vasto eappassionato, nel ricordo diUmberto Eco affidato a tutti gliscrittori ospiti della manifestazio-ne, che hanno scelto un suo branoe l’hanno letto all’inizio dei propriincontri. La carrellata di autori chehanno popolato “il salotto lettera-rio” del centro convegniSant’Agostino ha registrato ognipomeriggio un’ottima affluenza,salvo in alcuni casi in cui gliappuntamenti in giro per la città sisono sovrapposti tra loro. Tra gliscrittori più applauditi SimonettaAgnello Hornby, che ha raccontatoil suo ultimo romanzo “Caffèamaro”, ma anche il vincitore delPremio Strega 2016 EdoardoAlbinati, il fotografo OlivieroToscani che ha disquisito sullacreatività (fotografica e non solo),Ivan Cotroneo, che ha parlato delbullismo e dell’omofobia,Maurizio de Giovanni, che haportato al Festival le atmosferenoir della “Serenata senza nome”,Chaimaa Fatihi, la giovane studen-tessa musulmana che ha affrontatosulla resistenza al fondamentali-smo e lo scrittore Nicolaj Lilinfamoso per l’Educazione siberia-na, libro da cui Salvatores ha trattol’omonimo film e cha a Cortonaha presentato la sua ultima opera“Spy Story Love Story”.

Piacevoli anche gli incontricon Iaia Caputo sulle tre genera-zioni di donne protagoniste delsuo “Era mia madre”, il reading“Che si dice sull’amore?” i“Racconti d’amore spiegati bene”di e con Antonio Pascale. S i parla dei nuovi parcheggi

creati a Cortona e questa ècertamente una notizia po -sitiva. Credo però che i po -sti tracciati siano più

comodi per un turista, o comun-que per qualcuno che viene a Cor -tona senza abitarci. Sono convintoquindi che dovremmo cominciareanche a parlare seriamente dicome si potrebbero creare postimacchina privati per i nostri citta-dini.

Insomma, lo si sa che il cen -tro storico di Cortona negli ultimianni si è spopolato e che dentro lemura siamo rimasti ormai inmeno di mille. Penso che non sa -rebbe utopistico il ragionamentosu una serie di parcheggi privati a

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L’Opinionea cura di Stefano Duranti Poccetti

Parcheggi privati per i residenti

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pé, Arditi, Lehár, Kálmán e con ipiù celebri valzer di Strauss. Unprogramma brillante reso ancorpiù entusiasmante dalla direzionesui generis del M° Guth che hastimolato e reso partecipe il nu -meroso pubblico presente, inci -tandolo a rispondere a tono ai ri -chiami dell'orchestra con risate ebattiti di mani. Come precisa luistesso, questi richiami sono in -dicati proprio nelle partiture, che

richiedono, appunto, tale suppor-to. La voce squillante e la simpatiascenica della soprano ElisabethJahrmann hanno completato ilquadro, divertendo gli spettatoriche hanno tributato agli artistinumerosi applausi a scena aperta.

Una rivelazione (soprattuttoper i più cresciutelli) la storiadella giovanissima scrittriceCristina Chiperi in “My DilemmaIs You” che scala le classifiche divendita con tre libri scritti con ilsuo telefonino, applausi anche peril racconto della mite follia delfiglio di Palmiro Togliatti, cheMassimo Cirri ha discusso insiemea Simonetta Fiori e nell’ultimagiornata per Walter Veltroni e ilsuo libro “Ciao” dedicato al padreVittorio. L’intreccio fra storiacollettiva e individuale è stato alcentro dell’appuntamento conWlodek Goldkorn, che con ChiaraValerio ha illustrato il suo libro “Ilbambino nella neve” e di quellocon Stefano Valenti sulla resisten-za, protagonista di “Rosso nellanotte bianca”, mentre l’attualitàdella riflessione sull’Europa e lesue sfide multiculturali ha tenutobanco nel dibattito tra Guido Vialee Filippo Miraglia. Nello spirito delmix fra temi e personaggi, ilpubblico ha potuto seguire congrande interesse l’incontro A tuper tu con il grande jazzista EnricoRava, le avventure del killer disentimenti protagonista de“L’inna mo ratore”, ultimoromanzo di Ste fano Piedimonte,immergersi nell’epica dello sportcon “Le vittorie imperfette” diEmiliano Poddi.

Tutto esaurito per gli appunta-menti enogastronomici propostiorganizzati da Terretrusche, conuna cena di gala in piazza con ben7 chef stellati e lo street food ingiro per la città. Interessanteanche l’idea di proporre una garatra barman in collaborazione conBottega Baracchi e Aibes.

Al confine fra danza, arte eturismo culturale, anche quest’an-no il pubblico ha potuto seguireSecret Pieces – Libere azioni eItinerario poetico, un percorso fraspazi, strade e scorci di paesaggio

uso degli abitanti cortonesi, dimodo da garantirne al meno unoper famiglia.

La ZTL è stata in parte giusta,ma essa non deve rappresentaresolo delle limitazioni, ma anchedelle comodità per chi abita nelnostro centro storico, se la cittàdunque è aperta solo ai residenti,allora è giusto che questi a mioavviso abbiano diritto di averealmeno un posto macchina perfamiglia non distante dall’abitazio-ne.

A mio parere, con tutte le limi -tazioni logistiche a cui la nostracittà può essere soggetta, questaimpresa è perfettamente possibile,basta solo un po’ di amore per icittadini.

Quando si parla di unagrande orchestra, versa-tile e con un organicotale da poter far frontead un'infinità di forma-zioni con caratteristiche

diverse, non ci sono dubbi; stiamoparlando dell'Orchestra della To -scana. Ormai di casa a Cortona èstata protagonista indiscussa delMix Festival 2016. Sabato 30 luglioalle 21,30 in piazza Signorelli, una

formazione composta da quaran-tacinque elementi diretta dal mae -stro Peter Guth con la partecipa-zione del soprano Elisabeth Jahr -mann, ha presentato “Saluti daVien na”, un concerto all'insegnadel l'allegria con musiche di Sup -

Lunedì 1 agosto alle 19,30nella chiesa di S. Francesco, An -drea Tacchi e “I Solisti dell'ORT”,hanno presentato “Le otto stagio-ni”, un concerto che ha messo aconfronto Antonio Vivaldi e AstorPiazzolla. La forza della musica di

Vivaldi ispira, due secoli dopo,Piazzolla che compone “Lascuatro estaciones”, quattro com -posizioni legate da una concerta-zione unitaria, nell'inconfondibilestile dell'autore. Molto spessol'arte si è ispirata alla natura, alla

Le vetrate della Chiesa del Calcinaio

Presentazioni letterarie e dibattiti Saluti da Vienna al Mix 2016

Domenica 21 agosto alle ore18,30 un incontro con la popola-zione su un tema caro a tanticortonesi: La Chiesa del Calci -naio e le sue vetrate.

Interverranno il parroco donOttorino Cosimi e l’assessore allacultura Albano Ricci.

Relatori Olimpia Bruni storicadell’arte e maestra vetraia e PietroMatracchi docente di restauroarchitettonico all’Università diFirenze che ha curato un impor-tante libro sul Santuario del Cal -cinaio.

musica”. Infatti, la serata si èaperta con Ludwig Van Beethoven(dal quartetto per archi n.16 in Famagg. Op.135) per poi passare aSergei Prokofiev (dal quartetto perarchi n. 2 Op. 92) magistralmenteeseguiti dal quartetto d'archiformato da Clarice Binet ed ElisaMarashi al violino, Edoardo

Un concerto originale quello digiovedì 4 agosto al Teatro Signo -relli, che ha visto protagonistaAndrea Chimenti e l'orchestra dacamera “I nostri tempi” che si so -no cimentati in un connubio tra“sa cro e profano”. Beethoven eProkofiev “dentro” David Bowie.“Basta con la musica seria, quellaleggera, jazz, rock, blues oquant'altro” dice Chimenti musici-sta e cantante aretino, “la musica è

Il Duca bianco rivive al SignorelliLa soprano Elisabeth Jahrmann

Piazzolla chiama Vivaldi

I Solisti dell'ORT

L’ETRURIA N. 14 ATTUALITÀ

PAGINA 2

Carissimo prof. Caldarone,ho letto, nell’ultimo numero de L’Etruria, l’articolo del dott. Umberto San -tic cioli sui parcheggi inventati dall’Amministrazione Comunale di Cortona.E non si può commentare la novità di questi posti macchina al cimitero ea Santa Maria Nuova se non con quella dose di ironia usata dallo stessoSanticcioli. Una operazione del genere dimostra quanto siano lontani gliamministratori della cosa pubblica dall’interesse dei cittadini e dai lororeali problemi e in quale considerazione tengano i loro pareri. Io credoche su un argomento come quello dei parcheggi sarebbe stato opportu-no e anche utile dal punto di vista del consenso, ascoltare più gente possi-bile, i tecnici e poi procedere alla realizzazione di un progetto provviso-rio in attesa di una soluzione più concreta e definitiva nell’interesse deiresidenti innanzitutto e poi dei turisti. Ma qui siamo di fronte a un reale,preoccupante e accentuato scollamento tra classe politica e cittadini. Unsuo lettore ha recentemente dichiarato di non aver visto mai girare per lestrade di Cortona il sindaco, gli assessori o il capoguardia, per megliocapire quello che non va. Ma in che mondo vivono questi sedicenti ammi -nistratori? Ma non si sono accorti i lor signori che la gente è sempre piùlontana dalla politica e sempre meno si reca alle urne? E il partito disinistra sta facendo di tutto per essere abbandonato nei comuni dellaprovincia di Arezzo, come è accaduto nelle recenti elezioni. E’ statonecessario l’intervento deciso e responsabile di un comune cittadino perfar spostare la sosta della navetta dal piazzale di San Domenico in PiazzaGaribaldi onde evitare che la bislacca decisione danneggiasse i viaggiato-ri. Essendo io uno che ha votato gli attuali amministratori, mi sento indiritto sia di criticare certi comportamenti che di suggerire, per evitare illoro tracollo e le brutte figure, la formazione di un gruppo di lavoro fattodi gente seria, competente, presente nel nostro territorio e che abbia da toprova di essere vicina ai problemi della comunità, a prescindere dallaloro appartenenza politica, che intervenga, suggerisca e proponga misureadatte e di vero interesse generale. E sempre a proposito di parcheggi,come è possibile vedere posti riservati solo a una parte dei cittadiniresidenti in una zona della città e trascurando altre zone e altri residenti?E mi fermo qui anche se altre cose avrei da sottoporre alla sua sempreaccorta attenzione e riflessione. Per ora la ringrazio e la saluto.

Un abbonato che si firma

Sì, ho letto sia l’articolo del dott. Santiccioli che quello del dott.Pie ro Borrello apparsi nell’ultimo numero del nostro Giornale,rispettivamente sui nuovi posti-macchina nel piazzale del cimite-ro e in Santa Maria Nuova e sulla sosta della navetta-bus di fron -te alla chiesa di San Domenico: ambedue soluzioni impratica-bili, alla luce del buon senso e della praticità. Così come, osser-vando alcune zone del Centro storico “riservate” e altre divenutedi recente a pagamento, stando all’ultima considerazione fattadal mio interlocutore, si creano inevitabilmente situazioni pa -sticciate e soggette a malcontenti e risentimenti. Cosa fare,allora? Innanzitutto, in considerazione del fatto che vivere aCortona è sì un atto di amore ma è anche un sacrificio per tuttauna serie di legittime motivazioni, occorre privilegiare i residen-ti riservando ad essi gli spazi esistenti entro la cerchia muraria eai turisti e ai non residenti i parcheggi e il transito fuori dalCentro storico. E siccome tutti dicono che non sono sufficientigli attuali posti-macchina a contenere le auto dei nostri visitatorie vacanzieri, è compito degli amministratori provvedere, sevogliono mantenere e promuovere l’immagine di una città chebasa la sua economia sul turismo. Sono decenni che si parla di un intervento nei pressi di PortaColonia che potrebbe essere risolutivo, ma finora senza succes-so, anche se, a parere di tecnici consultati, sarebbe l’unica areaadatta allo scopo e senza alcun impatto ambientale che consen-tirebbe finalmente di accontentare sia i residenti che i nostriassidui e numerosi visitatori. Tra l’altro si eviterebbe l’indecentespettacolo di vedere giorno e notte le piazze più belle diCortona imbruttite e violentate dal transito e dalla sosta disordi-nata delle auto. A rendere ancora più pesanti le criticità rilevatee più volte inutilmente segnalate sono il cattivo funzionamentodelle scale mobili, l’assenza nelle ore notturne dei vigili urbanie il degrado presente e tollerato presso alcuni esercizi pubblici.So che queste critiche non sono bene accolte dai nostri suscetti-bili amministratori, troppo acerbi, (beati loro!) per capire che,come ha recentemente scritto l’attore e drammaturgo MoniOvadia “Chi ti critica è il tuo migliore amico”.

15 agosto 2016

Caro Amicoti scrivo ...

di Nicola Caldarone

Parcheggi? Una trovata geniale!

urbano animati e abitati dagliartisti, alla scoperta di luoghisegreti e di un modo diverso diviverli. E ancora spazio al benesse-re con lo Yoga proposto daGabriele Chi.

Tra le iniziative valevoli dimenzione anche il concorso HackCortona gara di programmazionea squadre in cui sviluppatori edesigner si sono ritrovati percompetere nello sviluppo diun’applicazione mobile, un sitoweb o qualsiasi altro prodotto cheabbia a che fare con il mondodella tecnologia.

La giuria, composta da

Antonia Bertolino (ISTI – CNR),Andrew Coles (King’s CollegeLondon), Vittorio Gio vannetti(Scuola Normale di Pisa) e GianniValeri (UnoIn formatica), hadecretato i più valevoli progettiche sono stati quelli di Pet Finder,che ha sviluppato un'app perriconoscere automaticamente glianimali smarriti mediante tecni-che di deep learning; Switch-it,che ha creato un dispositivo perindividuare i melanomi cutanei;Web Zapi, che ha presentatoun'app che permette di trasforma-re i siti in interfacce API.

Laura Lucente

Rosadini alla viola e Pietro Horvatal violoncello. Poi è entrato inscena Chimenti che, accompagna-to dalla sua band, ha eseguitoLazarus il singolo tratto da Blac -kstar, ultimo album di Bowieuscito due giorni prima della suamorte avvenuta il 10 gennaio

guendo gli arrangiamenti trascrittida Marco Bucci. Un'atmosferasobria, pulita, quasi sottovoce cheha reso la serata un piccolo gioiel-lo, omaggio al grande artistalondinese.

da pag.1

da pag. 1 Il Duca bianco rivive al Signorelli

Presentazioni letterarie e dibattiti

Programma:Sabato 17 settembre: NAPOLI/PALERMO

1° Giorno: ore 11.00 partenzadal piazzale della Coop di Ca -mucia; soste durante il tragitto ear rivo a Napoli per imbarco in -torno alle ore 21.Domenica 18 settembre:PALERMO/MONREALE

2°Giorno: arrivo a Palermo,trasferimento in città e visita delcentro storico e con le testimo-nianze della civiltà araba, norman-na, sveva e spagnola. Sarannovisitati i seguenti monumenti: ilDuomo con le tombe di FedericoII e di altri reali, e la CappellaPalatina. Seguirà il Pranzo/De gu -

stazione presso un’antica focacce-ria palermitana. Segue partenzaper Monreale, famosa per la suasplendida Cattedrale e il suochiostro Al termine, sistemazionein albergo, cena e pernottamento.

Lunedì 19 settembre: ERICE E MARSALA

3° Giorno: prima colazione inhotel. Partenza per Erice, la citta-dina medievale nota come il“Paese del silenzio”. Visita al Duo -mo in stile medievale e all’anticafortezza Castello di Venere. Seguedegustazione dei famosi dolcetti dimandorle innaffiati al Marsala.Nel pomeriggio visita libera diMarsala.

Martedì 20 settembre: AGRIGENTO E PIAZZA ARMERINA4° Giorno: colazione in hotel.Partenza per Agrigento per visitarela Valle dei Templi. Pranzolibero. Partenza per Piazza Arme -rina per la visita alla Villa del Casa -le che ospita la più bella collezio-ne di pavimenti musivi romani.Ce na e pernottamento in hotelzona ionica.Mercoledì 21 settembre:NOTO E SIRACUSA

5° Giorno: prima colazione inhotel. Partenza per la visita diNoto, "capitale" del barocco eu -

ropeo. Pranzo in ristorate tipico.Nel pomeriggio visita alla città diSiracusa e al suo Parco Archeo -logico, con l'Anfiteatro Romano,l'A ra di Ierone II, il Teatro Greco,le Latomie con il celeberrimo"Orecchio di Dionisio".

Giovedì 22 settembre:TAORMINA

6° Giorno: prima colazione inhotel. Visita di Taormina. Sosta alTeatro greco-romano e al Duo modedicato a San Nicola. Rientro inhotel in zona ionica per la cena eil pernottamento.

Venerdì 23 settembre: ETNA e CATANIA

7° Giorno: prima colazione inhotel. Escursione sull’Etna. Pran -zo / degustazione della tradiziona-le cucina rustica contadina. Spo -stamento verso Catania e passeg-giata libera. Al termine trasferi-mento al porto di Catania e im -barco per Napoli. Pernot tamento abordo

Sabato 24 settembre8° Giorno: Sbarco a Napoli in -torno alle 8 e partenza per Cor -tona, arrivo previsto intorno alle15. Costo: € 895 con un minimo di 25partecipanti. L’iscrizione può essere effet-tuata non oltre il 26 agosto2016.Per maggiori informazioni eper avere il programma completodel Tour rivolgersi a Organiz za -zione tecnica: CREA Tours andE vents, Via Guelfa 27 - 52044Cortona (AR) www.creacorto-na.comInfo: Maria Grazia 339 6109752 /Ilaria 349 8710824 / Laura 3803327572.

Tra arte, tradizione e sapori

CREA Tours and Events

Gran tours della Sicilia: un’isola unica

2016. Di seguito altri undici brani tra ipiù significativi del repertorio delcantante inglese, seguiti coninteresse e partecipazione dalnumeroso pubblico presente.Oltre ai quattro musicisti delgruppo Davide Andreoni alle

chitarre, Mauro Maurizi al co -ntrabbasso, Marco Fanciullini allabatteria e Francesco Chimenti alpianoforte (figlio d'arte), si èinserito alla perfezione sui brani diBowie il quartetto d'archi, ese -

Anche la musica dance può essere silenziosa

Una chitarra per la vita

Il leader del gruppo SubsonicaSamuel Romano, Dj Ralf e Fede -rico Grazzini (cortonese) si sonoesibiti in piazza Signorelli venerdì

5 agosto alle 21,30. I tre, chesono tra i più attivi Dj italiani, sisono alternati alla consolle con leloro personalissime performance,tra gli entusiasmi della follasterminata che ha preso letteral-mente d'assalto piazza Signorelli.

Nella seconda parte della serata èandata in scena una originalesessione denominata “SilentDisco”, nella quale i tre si esibiva-no in contemporanea ed il pub -blico, dotato di cuffie wireless,poteva decidere quale di loroascoltare, continuando così aballare fine a notte fonda senza

arrecare disturbo alla città.Suggestiva l'acustica di questaparte di spettacolo, in cui sisentiva solo il rumoreggiare ed i

cori della piazza nella totaleassenza di musica, udita solo daipartecipanti attraverso le cuffie.L'evento è stato preceduto da unworkshop pomeridiano al teatroSignorelli dove i Dj hannoraccontato le loro esperienze ed il

percorso fatto, e dove il pubblicoha potuto interagire e soddisfarele proprie curiosità musicaliponendo domande. Il dibattito,moderato dal giornalista DamirIvic, è stato concepito in modo daavvicinare artista e spettatore, percapire in modo diretto comenasce la loro musica.

La chitarra è il simbolo dellamusica per eccellenza, ma quellache ha fatto la sua apparizione almix di quest'anno, ha un saporetutto particolare. E' stata costruitadal liutaio cortonese Giulio CarloVecchini utilizzando il legno pro -veniente da pezzi di scafo stoccatia Lampedusa, scafi che hannocondotto i migranti verso un fu -turo che molto spesso si è tramu-tato in tragedia.Legno bagnato dal mare, che haassistito a dolori indicibili. «Volevoche tra le sei corde di questachitarra trasparisse l’idea del viag -gio e della disperazione» dice Vec -chini, «volevo che dessero voce achi non ce l’ha. Penso di esserciriuscito, perché lo strumento suo -na come nessun altro». Sul palcodel Signorelli la chitarra ha presoparte agli spettacoli insieme aglialtri strumenti, ed è stata suonata,

almeno per un brano, in ognunodei concerti dai chitarristi che sisono succeduti.

Antonio Aceti

Il liutaio cortonese Giulio CarloVecchini e la sua chitarra

Andrea Chimenti e l'orchestra da camera I nostri tempi

I tre dj al lavoro durante il Dj set.

Dj Set e la piazza

L’ETRURIA N. 14 CULTURA

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Difetti e difettucci della vita quotidiana

Prove di Galateodi Nicola Caldarone

Guido Ceronetti poeta, filosofo, scrit-tore, giornalista e drammaturgo ita -liano, uomo di grande erudizione edi sensibilità umanistica (ma chi loconosce?) qualche tempo scrisseche “Agosto è il più crudele dei me -si”. E ne descrive le peculiarità conla sua ben nota ironia: “Agosto è ilvuoto civile: solitudine a vita per ivecchi e chi pensa agli altri è punitoper eccesso di umanità. E il rimedioal vuoto è di aumentare la rumoro-sità, in specie notturna, con evoca-zioni medievali, diluvi di canzoni,balli per anziani, festival di partito,tutto a non meno di cento decibel.Non far dormire è l’idea fissa dei Co -muni e per questo scopo i fondi nongli difettano. Non mi spiego che daiPaesi, dove il silenzio è protetto dallalegge, vengano a frotte in questa pe -nisola a far code mostruose sulle au -tostrade, spendere tanto per dormiretra molestie di piazza e a mangiareall’aperto tra i gas di scarico incon-trollati. Un Paese dove chi abbia ri -guardo per gli altri è perduto - ad -dirittura perseguitato, per eccesso diciviltà”. Parole sante, dettate dallasaggezza e da una sensibilità cultura-le e umana sulle quali tutti dovrem-mo con umiltà riflettere; ma sonopa role che, purtroppo, stridono allenostre orecchie, avvezze alle chiac-chiere e alle risse e ai bla-bla-bla deinostri politicanti. Le parole di Ce -ronetti sono confortate da un elzevi-ro di Gillo Dorfles, altro autorevole e

saggio intellettuale e critico d’arte,che, facendo riferimento a certe pro -grammazioni estive eccessivamentefitte di iniziative fa notare che “le no -stre capacità percettive hanno unlimite e sono destinate a ottundersiper eccesso di stimolazioni cui so -no sottoposte”. E prospetta il timoreche “senza una provvidenziale pausao intervallo l’umanità rischia di pre -cipitare nell’orrore del “pieno” nonpiù dominabile e di divenire total-mente succube del troppo pieno edel troppo rumore”. E, ancora, sipo ssono fare i nomi di KenzaburoOe, premio nobel nel 1994 e delloscrittore israeliano Amos Oz che, inuno scambio epistolare, hanno mes -so in guardia l’uomo di fronte ai pe -ricoli dell’attuale società con una e -spressione che supera per efficacia isoliti trattati e convegni di casa no -stra: “dall’isteria del nostro secoloso lo il silenzio potrà salvarci”.

Parlando della mostra ancora insvol gimento al MAEC, Etruschi Mae -stri di Scrittura”(aperta fino alpros simo 11 settembre), dobbiamonecessariamente dedicare la nostraat tenzione ad uno dei pezzi più im -portanti per la comprensione di que -sta Civiltà e della sua lingua: la Ta -bula Cortonensis. Datata III-II sec.a.C., è il terzo testo più lungo ritrova-to dopo il Liber Linteus e la Tegoladi Capua.

Composta da una lamina inbron zo di 45,8 centimetri di altezza e28,5 di larghezza, con iscrizioni e -trusche su entrambe le facce, è spez -zata in otto parti (una delle quali èmancante). La sua recente e ancoranon ben definita scoperta (1992),non permette purtroppo di risalire alluogo di origine del reperto. Un ope -raio calabrese denunciò il ritrova-mento in località “Le Piagge” di Ca -mucia il 12 ottobre 1992, ma per gliesperti tale luogo non sarebbe quelloreale. Nel cantiere indicato si è infattipassata al setaccio tutta la terra manon si sono trovati altri reperti. Nellecomplessive 40 righe e 206 paroledella tavola, viene probabilmentedescritta una vendita di terreni. Nonsi parla, infatti, di defunti o riti fu -nerari, come succede in genere nei

reperti Etruschi, ma di un complessopas saggio di proprietà a tutela dellepro prie ricchezze da parte di per so -ne viventi. Molte ancora le parolenon decifrate ma per la prima voltacom pare quella del lago Trasimeno(Tarsminaśś). All'epoca della crea -zione della Tabula, il lago Trasimenoera luogo della famosa battaglia diAnnibale contro l'esercito romano,gui dato dal console Gaio Flaminio.L'ipotesi al momento più fondata èche la "Tavola di Cortona" racconti diuna transazione tra Petru Scevas conla moglie Arntlei e la nobile famigliacortonese della famiglia Cusu (Vel -che e Laris con i rispettivi figli). Moltigli studiosi che hanno provato a farechiarezza sul contenuto del testo co -me il prof. Luciano Agostiniani cheha ipotizzato tre elenchi di nomi al -l'interno dello stesso: il primo rap -presenta i venditori, il secondo icompratori e il terzo i garanti dellaregolarità del contratto. Questi ultimierano il magistrato supremo, i figli ei nipoti delle due parti. Ciò significache nel diritto orale etrusco, chigarantiva la regolarità del contratto ei pagamenti non lo faceva solo persé, ma anche per i propri discenden-ti che, in caso di disgrazia o di insol-venza, dovevano onorare l'impegno.

15 agosto 2016

Piazza Signorelli, 16 - 52044 Cortona (Ar) - Tel./Fax 0575-62.984

dal costone, all’altezza di punta ValDritta del Monte Baldo, nella suacorsa a valle, aveva raso al suolo le“casermette” del Gruppo artiglie-ria, divelto i cannoni dalle loropostazioni, e cancellato ogni riferi-mento per l’individuazione della“malga” sede del comando deiTerritoriali.

Nella notte poi la temperaturasi abbassò; la mattina seguente lasella si presentò come un grandelago gelato.”

“…I Ristori erano stati notaidi padre in figlio per moltegenerazioni. Silvio, unico maschiodi una numerosa prole di Giro -lamo Flaviano, frequentò la scuolaelementare e il Ginnasio nella suacittà, Cortona, il liceo ad Arezzo esi laureò in legge nell’Università diBologna. Fra il 1885 ed il 1887 fua Siena dove, con il grado diSottotenente partecipò alla costitu-zione del 184° Battaglione Fa n -teria Milizia Territoriale. Superatol’esame per il notariato svolseattività di legale a Spoleto e Forlì;agli inizi del nuovo secolo si stabilìdefinitivamente in Cortona dove,per le sue qualità professionali edi uomo super partes, svolse at -tività di notaio e partecipò alla vitapubblica della sua città con lapresenza in molte istituzioni locali.

Nel 1910, all’età di cinquantaanni, Silvio Ristori chiese ed ot -tenne di non essere cancellato dairuoli degli Ufficiali della riserva,quindi fu richiamato alle ar mi…”e nella Prima Guerra Mon diale sitrovò a combattere mentre anche isuoi due figli erano sotto le armi.

Il Capitano Ristori ebbe unavita piena e strettamente legata allasua Cortona; è quindi per rimar-care l’affetto verso il nonno e lostretto legame che lo unisce allasua città che l’ing.Ristori gli hadedicato il concerto al Teatro

Signorelli, nella convinzione che lamusica superi le barriere dellospazio e del tempo e che la Storiache ci ha condotto sino a qui siafor mata da tante piccole ma im -portanti narrazioni individuali.

In una lettera inviata dalfronte, all’inizio del 1917, ad Ar -dengo Soffici, Giuseppe Ungarettiscriveva: “… la neve è veramenteun segno di lutto, non so perchégli occidentali abbiano scelto ilnero; i cinesi, anche in questohanno avuto più intelligenza dinoi; nel nero sento il mistero, lapaura, l’assoluto, l’infinito, Dio, lavita universale; ma il bianco mi dàil senso della fine, il ghiaccio dellamorte…”

Il libro è scaricabile gratuita-mente da internet con il suo titolo“Sentieri di gloria”grazie a MarcoMarcellini, socio dell’AssociazioneOrgani Storici.

Il concerto è aperto a tutti esarà introdotto dal dott. MarioAimi, il cui nonno partecipò alcon flitto come medico in prima li -nea.

Il giorno successivo al concer-to, alle 17.45, in una prestigiosaresidenza privata, si svolgerà l’in -contro dedicato ai soli soci, perfesteggiare in musica e amicizia ilsedicesimo anno della fondazionedel loro sodalizio con un concer-to di liuto.

MJP

esclusivamente strumenti originalid’epoca, trovando la sua peculia-rità nell’esecuzione del repertoriostrumentale del ‘600 e ‘700, ovve -ro nell’affascinante produzioneper tromba naturale e archi, an co -ra poco nota.

I giovani musicisti si sono for -mati sotto la guida di alcuni mae -stri che costituiscono i massimiriferimenti del repertorio anticosia in Italia che all’estero, pressoistituzioni di prestigio che hannopermesso loro di conseguire, neltempo, una preparazione e un’affi-nità ai più alti livelli.

Il concerto si focalizza sullapro duzione musicale della finedel ‘600, quando la Francia è a -l’apice della sua grandezza politicaed esercita un ruolo culturale eartistico preponderante sull’interaEuropa, anche attraverso la suaproduzione musicale. Inghilterra eGermania, partendo dalla cifrastilistica francese, rielaboranopropri percorsi in chiave naziona-le: H. Purcell e G.P.Telemann sonoi protagonisti di questo passaggio,attraverso l’elaborazione di stilemipropri, a partire dalle culture na -zionali di appartenenza..

L’ing. Gian Carlo Ristori, infati-cabile Presidente dell’Associazioneper il recupero e la valorizzazionedegli Organi storici di Cortona, hadedicato il concerto alla memoriadel Capitano Silvio Ristori, nelcentenario della morte, avvenutanel 1916 nei campi della Grandeguerra. Nel suo libro “Sentieri digloria” l’ing. Ristori parla diffusa-mente dei caduti e dei feriti corto-nesi durante il primo conflittomondiale, riportando con preci-sione le fonti storiche; il capitolo“La morte bianca” è dedicato allafigura del Capitano Silvio Ristori,che trovò la morte sotto una gi -gantesca slavina che”… staccatasi

Concerto al Teatro Signorelli in memoria del capitano cortonese Silvio ristori

un galateo per l’estate

Ho visitato la mostra diAn na Magi, ho osserva-to i suoi quadri alle pa -reti del Chiostro delCen tro Convegni S. A -

go stino a Cortona e devo confessa-re di aver trovato improprio iltitolo “Pande mo nium”, attribuitoalla esposizione: termine creato daMilton nel suo poema Paradisoper duto per indicare la capitaledell’inferno e che nel linguaggiocomune sta per tumulto, frastuo-no, baraonda. In realtà, i quadridi Anna Magi, pittrice foianese,con i suoi colori, con le sue pen -nellate in libertà, con le immaginiappena tratteggiate e visibili, purnel groviglio delle passioni che leagitano e le definiscono, provoca-no emozioni e un viaggio intro-spettivo intenso che commuove eanima la fantasia di chi è pronto ari flettere sulle eterne vicende del -l’esistenza umana. E questi dipintihanno la capacità di trasferire larealtà confusa e aggrovigliata nellafiaba e di trasformare in sognopositivo gli elementi sparsi di unarealtà che Anna Magi definiscecon struggente tenerezza, con no -stalgia per una serenità che mancaall’umanità del XXI secolo, ma ver -so cui tende la sua trasparentespe ranza. Quindi non ho vistopan demoni di sorta in questa e -sposizione, semmai temi che ap -partengono a una pittura nuova di

aria e di luce, pronta a sostenerel’espressione di volti soffusi di vi -brante luminosità poetica. E, aproposito di poesia, non a caso ildépliant della mostra presenta

dei versi della pittrice che riassu-mono con intensità di sentimentie di parole la sua grande anima ela sua avventura nel mare dell’esi-stenza: “… Ho voluto attraversa-re il mare/ le parole mi hanno nu -trito / lembi di abiti mi hanno pro -tetto …”. E, infine, l’assenza, inquesti dipinti, della classica figuraumana o del paesaggio convenzio-nale non vuol dire disimpegno oevasione dai canoni tradizionalidella pittura, bensì denuncia delmalessere presente nell’uomo enella natura, particolarmente ac -centuato in questo inizio di seco -lo, e, pertanto, argomenti impro-ponibili all’occhio e alla sensibilitàartistica di chi, come Anna Magi,sogna e propone un mondo diarmonia e di bellezza.

n.c.

L’arte di Anna Magi in mostra a Cortona

Il 27 agosto, alle ore 21, pres -so il Teatro Signorelli di Cor -tona, è in programma il con -certo “Purcell versus Tele -mann”, nell’ambito della XVI

edizione della Rassegna Musicalee Organistica, organizzata d l l’As -sociazione Organi Storici di Cor to -na. I musicisti sono: Simone A -meli, tromba naturale, Isotta Graz -zi e Giulia Benelli, violini, Mal -gorzata Bartman, viola, AlessandroCu liani, violoncello e FrancescaBacchetta, clavicembalo, che for -ma no “La lira di Orfeo”, En sem -

ble che riunisce le energie e leesperienze di giovani musicisti cheda alcuni anni si sono affacciatisulla scena concertistica interna-zionale nell’ambito della musicaantica.

Il nome riprende il mito di Or -feo, quindi rende omaggio al po -te re vivificante della musica e allasua peculiare facoltà di parlare alcuore di ogni uomo.

L’Ensemble propone musichedel repertorio barocco italiano edeuropeo, nel segno di un rigorosocriterio filologico ed utilizzando

Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

La Tabula

Cortonensis

Il fascino di una personale curata da Marco Botti

L’Aforisma del giorno, ovvero il sussulto della coscienza

Strana epoca, diranno di noi gli storici del futuro, quella in cui la sinistra non era la sinistra, la destra non era la destra, e il centro non stava nel mezzo. André Malraux(1901-1976) è stato uno scrittore e politico francese. Tra i suoi scritti il romanzo “La condizione umana” del 1933.

XVI edizione della Rassegna musicale e organistica

pratiche di cittadinanza attiva.Bam bini di provenienze diverse,età diverse, formazione diversa,hanno collaborato tutti gomito agomito, avendo come unico scopoil “risultato dell’insieme”: per unavolta non ci sono state gare econcorsi ma una coralità che haaggiunto magia alla magia deltesto di Carrol.

Una bellissima soddisfazioneper Manu Lalli, Daniele Bacci e laCompagnia Venti Lucenti di Fi ren -ze, impegnati per il quarto annocon secutivo a diffondere tra i

giovani del Comune di Cortonal’in teresse per il teatro musicale. Egran de soddisfazione anche perAION Cultura, da sempre im pe -gnata a sostenere progetti di didat-

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L’ETRURIA N. 14 CULTURA 15 agosto 2016

no i carabinieri il Sansatiniveniva accompagnato all’Ospe -dale, perché grondante sangue,ed il fascista protetto dai suoicompagni, si dava alla fugainutilmente inseguito […] Ver -so le ore 15 comparvero improv-visamente in città numerosifascisti della campagna e diComuni limitrofi. […] Pocodopo le ore 16, due fascisti sirecarono nella bottega del frutti-vendolo Zampagni Natale sitasulla piazza, ove trovavisi laGuardia Municipale CantiniAzeglio. Il Cantini fu affrontatoaspramente dai due fascisti, unodei quali lo riprese dicendogli“Che cosa sta osservando, ma -scalzone? Quando ci sono ifascisti lei non deve starci”. IlCantini a tali parole per pruden-za si allontanò, ma aveva fattoappena pochi passi che furaggiunto dall’altro fascista, ilquale, gridandogli ripetutamen-te “Spia del Commissario”, glidiede un pugno alla testa eposcia gli tirò una bastonatacolpendolo sulla rivoltella che ilCantini aveva al fianco […]Giunse poi in città la notiziache nella frazione Torreone[…]i fascisti, in numero di seio sette, armati di bastoni e dirivoltelle, verso le ore 17,30 sipresentarono all’abitazione delSaccenti e, trovatolo che stavalavorando, gli chiesero se era ilpadrone, cioè il Saccenti. Allarisposta affermativa si diedero apercuoterlo con bastoni. Allegrida accorsero la figlia e la mo -glie Guerrini Annunziata, maquest’ultima fu pur essa basto-nata, mentre la ragazza vennesoltanto minacciata di rivoltella[…] Verso le ore 19, il falegna-me Lorenzini Osvaldo, ex asses-sore socialista, che aveva lavora-to tutta la giornata, dopo averchiuso la sua bottega, si dirigevaal Circolo Operaio per sorbirviun caffè, quando, giunto inpiazza Signorelli, si accorse diessere rincorso da alcuni fasci-sti, non tutti di Cortona. Allorasi diede alla corsa, sempre in -seguito dai suddetti che lominacciavano e insultavano eraggiunse la sua abitazione, overiuscì a rinchiudersi.

Gli inseguitori tentarono al -lo ra di abbattere la porta conuna leva di ferro. Il Lorenziniallora, temendo che la porta ce -desse, raggiunse il tetto e sidiede alla fuga riuscendo asottrarsi alle ricerche. Gli stessiindividui, visto riuscire inutili iloro sforzi, passarono nellavicina via Guelfa e, veduto ilgiovane socialista Migliacci Dar -dano alla finestra, lo invitaronoa scendere. Al rifiuto di costuitentarono d’invadere l’abitazio-ne, ma non vi riuscirono perchéla sorella del Migliacci fece intempo a chiudere la porta. Fuallora che fra le proteste e legrida della gente accorsa, iripetuti individui tiraronodiversi sassi contro la finestra,rompendo tutti i vetri e spararo-no contro la finestra diversicolpi di rivoltella, allontanando-si poi di corsa […] A spiegare ilforte contrasto esistente tra ifascisti e i socialisti di Cortonaricorderò che solo in quel co mu -ne è rimasta in piedi la Cameradel Lavoro, mentre tutte le altreAsso ciazioni socialiste già esi -stenti nei centri operai dellaProvincia (Arezzo, S. GiovanniValdarno, Cavriglia ecc.) furonodistrutte o si dovettero sciogliereda tempo in seguito alla violentaazione fascista”.

Mario Parigi

Una lettura del romanzodi Lewis Carroll che neesalta i caratteri visiona-ri e onirici e che hatrovato una naturale

cor nice nella preziosa architetturadel Teatro Signorelli di Cortona.Uno spettacolo che ha coinvolto ilpubblico in un viaggio da sogno,un viaggio che, prese le mosse da

quel pomeriggio in cui il genialescrittore inventò per la sua gio -vane musa ispiratrice i personaggidello Stregatto, del Cappellaiomatto o della Lepre marzolina, perconcludersi con il racconto dellevicende del manoscritto del ro -manzo, diventato nel breve volgeredi qualche anno un successoplanetario. Uno spettacolo che hainteso andare oltre lo specchio,nel dominio assoluto della fanta-sia, delle immagini, della musica.Questo quanto è stato portato inscena nei giorni scorsi al TeatroSignorelli dalla Compagnia VentiLucenti di Firenze insieme adAION Cultura. Sul palco, a crearela magia di questa versione di“Alice nel Paese delle Meraviglie”,oltre ottanta bambini di elementarie medie provenienti da tutti icentri del Comune di Cortona, unaventina di coristi adulti, otto balle-rine e ben quindici tra animatori eattori professionisti.

Un risultato straordinario alquale si è giunti grazie all’impegnodi genitori, sponsor e tanti cittadi-ni i quali, di fronte al rischio chel’esperienza del laboratorio teatra-le estivo (dopo tre anni) venissemeno, si sono organizzati ed han -no mobilitato tutte le energie perrendere possibile a Cortona unnuovo percorso di promozionedella cultura del teatro musicaleche, allo stesso tempo, offrisse allefamiglie una ulteriore opportunitàtra le attività estive extra scolasti-che previste per i propri figli.

Questo bisogno collettivo,promosso con tanta determinazio-ne da parte di alcune “persone dibuona volontà”, ha incontrato ladisponibilità delle istituzioni e dimolte aziende, arrivando infine adar vita ad uno spettacolo straor-dinario che ha incantato piccoli egrandi. Il “progetto Alice” infatti ènato su spinta e richiesta di unvero movimento popolare, coordi-nato dalla Cooperativa AIONCultura, sostenuto dal Comune diCortona e da molte aziende localiche ne hanno riconosciuto l’im -portante valenza sociale e cultura-le garantendogli patrocinio e sup -porto organizzativo.

L’esperienza particolare diquest’anno ha poi avuto un impor-tante valore aggiunto, inauguran-do una formula diversa da quelledegli anni procedenti, proponen-do cioè ai giovanissimi del territo-rio cortonese un campus estivovero e proprio, un percorsoconcentrato in otto giorni intensied estremamente produttivi, du -rante i quali i bambini sono diven-tati protagonisti di una storiameravigliosa, insieme ad attoriprofessionisti e in un clima digran de partecipazione, che si è di -mostrata essere occasione inegua-gliabile per la diffusione di buone

Nell’estate 1922 i tempierano ormai maturi perl’affermazione definitivadel fascismo e la si ni -stra italiana, ormai de -

bole e divisa al suo interno, cercòdi mobilitare e compattare tutte leforze democratiche e antifascistenazionali proclamando uno “scio -pero legalitario” per i primi tregiorni di agosto. L’iniziativa nonebbe il successo sperato ancheper la scarsa adesione dei lavora-tori, intimoriti dall’ondata dispedizioni squadristriche che intutta Italia si resero responsabili dinumerose aggressioni e di violentiscontri. A Cortona il primo di a go -sto trascorse abbastanza tranquil-lo, se si eccettua un’isolata incur-sione fascista nella frazione diCreti, dove furono manganellati eminacciati con le armi alcunicontadini simpatizzanti socialistiche, volendo aderire allo sciope-ro, avevano sospeso la trebbiatura.Ma il giorno successivo numerosesquadre d’azione fasciste, prove-nienti dalle campagne e dai co -muni limitrofi, misero a soqqua-dro l’intero centro cittadino. Gra -zie ai particolareggiati rapporti delprefetto di Arezzo è possibile ri co -struire ciò che avvenne a Cortonain occasione dello sciopero ge ne -rale del 2 agosto 1922.

“N. 19319. Da Arezzo li 2 a -go sto 1922 ore 24 - Roma ar ri -vato ore 4,30 del 3 agosto 1922.In frazione Torreone di Cortonafascisti, entrati nell’abitazionedei coniugi Saccenti, socialisti,li percossero di bastone, produ-cendo loro lesioni guaribili in

dieci giorni. Contemporaneamente altri

fascisti invadevano abitazionealtri due socialisti, commetten-do violenze senza conseguenze esparando colpi di rivoltella con -tro la casa. Accorsi un fun zio -nario ed Arma RR. Cara bi nieri,procedettero arresto tre fascisti,identificandone un altro. Te me -si concentramento fascistichiamati dai paesi vicini. Perimpedirlo ed evitare altreviolenze, non ho potuto inviaresul posto che trenta guardieregie ma, essendo richiesti altri

rinforzi, prego disporre chegruppo legione Firenze, cui misono rivolto, invii urgenza quialmeno cinquanta carabinieri,di cui potrò servirmi per altribisogni, essendo militari Armagià insufficienti pei moltepliciservizi, fra cui vigilanza ferro-vie. Prefetto Enrico Cavalieri”.Dopo circa tre settimane il pre -fetto di Arezzo inviò un lungo ede finitivo rapporto alla Dire -zione Generale della PubblicaSicurezza del Ministero del -l’Interno: N. 866 - Div. 1. […] Ilgiorno 1° agosto nessun segnodi sciopero si ebbe in Cortona ela giornata trascorse nel piùperfetto ordine […] La mattinadel 2 i fascisti locali si riunirononella loro sede col proposito,come avevano deliberato la seraprecedente, di impedire even -tuali violenze da parte di operai,che avessero cercato di trascina-re i lavoratori allo sciopero. Peròessi non ebbero bisogno diintervenire, poiché tutti glioperai si recarono regolarmenteal lavoro. Solamente verso le ore10 alcuni muratori e manovalioccupati in lavori eseguiti ineconomia dal Comune, allegan-do frivoli pretesti e simulandomalattie, abbandonarono illavoro. Alle ore 12,30 circa,mentre il muratore socialistaSansatini Nazzareno fu Biagio,di anni 53, trovavisi nei pressidella piazza Vittorio Emanuele aparlare con altri due muratori,ai quali, a quanto egli afferma,stava dicendo di essere costrettoa fare sciopero per forza, perché

disoccupato, fu avvicinato daun fascista e rimproverato dieccitare gli operai allo sciopero.Fra i due avvenne un vivacescambio di parole e, poiché ilfascista fece atto di alzare ilbastone, il Sansatini parò ilcolpo con la mano e con unpugno colpì leggermente il fasci-sta al sopracciglio. Il fascistarispose allora con una bastonatacolpendo il Sansatini alla testa,in seguito di che egli cadde aterra, ove da altri fascisti accorsivenne ripetutamente colpito apugni e calci. Mentre accorreva-

Significativo Premio di Pit tu -ra per gli Artisti del l’U -niversità della Georgia, do -menica 10 luglio 2016 aCortona, con il patrocinio

del MAEC e dell’University ofGeorgia. Organizzato dal maestroPier Luigi Galli, in accordo con ilMAEC, CortonArt, e UGA, la mostra‘La scrittura Etrusca’ ha previstol’esposizione delle opere a PalazzoCasali alle ore 18.00 e la premia-zione alle ore 19.00 presso la Saladel Consiglio e si è inserita nelcontesto culturale più ampio del -l’esposizione “Gli Etruschi mae stridi scrittura” al MAEC.

Grazie anche al preziosocontributo, tra gli altri, di Kristine

Sicurezza Ambiente e sul LavoroToscana - Umbria

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tica culturale.Un ringraziamento particolare

va al Comune di Cortona, che haso stenuto l’iniziativa mettendo adi sposizione il teatro e contri-buendo alla promozione dell’e-vento, così come ai main sponsor(Monnalisa, MB Elettronica, Fon -dazione Nicodemo Set tem brini,Banca Popolare di Cortona, BancaValdichiana, Concessionaria Tam -bu rini) e alle altre aziende chehanno aderito con entusiasmo esenza il contributo delle quali il“progetto Alice” non avrebbe po -tuto essere realizzato.

Ma il ringraziamento più gran -de va senz’altro ai genitori chehanno creduto nel progetto e che,caparbiamente, hanno voluto adogni costo conservare questo tipodi percorso formativo culturale ri -tenendolo importante per i proprifigli. Per inciso, campus di questotipo sono una formula pressochéunica in Italia, per cui Cortonapuò vantarsi una volta di più di

promuovere metodi innovativinella diffusione del patrimonioculturale. Non resta che dire: ar ri -vederci al prossimo anno… spe -riamo! Eleonora Sandrelli

Sparatorie a Cortona nell’agosto 1922Alice e le “sue” molte meraviglie. L’Alice di Venti Lucenti

La scrittura etruscaSchramer, Courtney Starrett, IrisSchaer, Enza Valente, l’iniziativa diGalli si è profilata come una singo-lare sfida per il mondo artistico:“le opere sono contesti- ha sottoli-neato, infatti, il pittore - e gliartisti amici con cui parlare ancheper strada”.

E’ stata, infatti, la passionedecennale di Galli per l’arte e perCortona a suggerire al maestrol’idea del concorso di pittura, unmodo innovativo di proporre aigiovani d’oltremare la culturaetrusca. Un’occasione unica, lamo stra, per esplorare le nostreradici e dirigere l’estro creativoverso gli spazi della modernità.

Elena Valli

Il servizio medico

Cento anni fa

La guerra imperversava ormaida un anno e molti medici corto-nesi furono chiamati alle armi einviati al fronte per dare assisten-za e conforto all’enorme massa diferiti che ogni giorno si riversavanei nostri ospedali da campo.Rimasero così sguarnite moltecon dotte cortonesi, allora il Co -mune di Cortona fu costretto ariorganizzare il servizio dei pochidottori rimasti a disposizione, cer -cando di venire incontro alle esi -genze del vasto territorio comuna-le.

Dall’Etruria del 1916: “Inseguito allo stato di guerra sonorimaste vacanti alcune condottemediche della città e delle cam -pagne.

Per questo l’Am mini strazio -ne Comunale ha stabilito unorario razionale ed opportunoonde corrispondere alle do -mande di coloro che abbisogna-no del medico condotto edinsieme ovviare ad un lavorodoppio e scomodo per questo. Ilservizio perciò rimane cosìfissato: Dott. E. Alcidi - Al l’O spe -dale tutti i giorni dalle 9 alle 11.Dott. E. Ferranti - I° Circon -dario Città tutti i giorni dalle 7alle 8. Dott. V. Roncati - II°

Circondario tutti i giorni dalle 7alle 8 - Camucia il Martedì ed ilVenerdì dalle 9 alle 10. Dott. A.Franceschini - III° Circondariotutti i giorni dalle 7 alle 8 - Cretiil Lunedì e Giovedì dalle 9 alle10. Dott. E Campanacci - Ricciotutti i giorni alle 7 - Cingano ilMartedì e Giovedì alle ore 8.Dott. C. Mancini - Mercataletutti i giorni alle 7 - Teverinatutti i giorni alle 8. Fissato cosìl’orario, il Sindaco ne racco-manda ai cittadini la scrupolosaosservanza, poiché le chiamateinutili possono privare dell’assi-stenza medica chi ne ha effetti-vamente bisogno”.

Mario Parigi

Premio di pittura per gli artisti dell’Università della Georgia

Osvaldo Lorenzini con i figli nel laboratorio di falegnameria a Cortona

Teatro Signorelli di Cortona il 19 e 20 luglio 2016

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15 agosto 2016

Entrando in Via Nazionale, in -gresso principale della cittàdi Cortona, ancor prima diaddentrarci nel centro, pri -

ma ancora di potersi incantare conle meraviglie dei sui palazzi e dellePiazze di epoca tardo rinascimenta-le, l’occhio del turista non può nonsoffermarsi alla sua sinistra e visita-re Piazza Giuseppe Garibaldi meglioconosciuta dai cortonesi come“Car bonaia” e porgere lo sguardo,da questo balcone naturale, per am -mirare a perdita d’occhio, dall’alto

verso il basso, il meraviglioso, fanta-stico ed entusiasmante panoramadella Val di Chiana, del lago Tra -simeno e delle sue chiese. Lo sguar -do poi non può non soffermarsi sulbel Palazzo e terrazza che sovrastain questa Piazza, e fa da sentinella aVia Nazionale; da non molto ristrut-turato e rimbiancato, curato neimi nimi particolari sia riguardo altetto con i tradizionali coppi toscaniche i comignoli in cotto faccia avista ma soprattutto nelle facciate dicolore giallo ocra. Ebbene, nellafacciata di questo Palazzo, nellaparte che più colpisce l’occhio dichi entra in Via Nazionale, neltempo, per volere delle Ammi nistra -zioni, per il desiderio dei cittadinied a memoria futura, vennero postetre lapidi datate rispettivamente 22giugno 1914, 13 maggio 1962 e 18maggio1913 dedicate rispettivamen-te a Giuseppe Mazzini, agli aviatoricortonesi caduti in guerra e in paceed ad Andrea Costa. Di norma, co -me sappiamo, le lapidi vengonoapposte in edifici pubblici, salvoeccezioni come nello specifico, inedifici privati, perché queste ricor-dino ai posteri le virtù, le opere, ipensieri o le azioni compiute dacittadini eccelsi ed esemplari, dilevatura nazionale o locale e degnidi imperitura memoria, e siano ben

visibili, ben curate e ben accessibili,per consentire le cerimonie pubbli-che che potrebbero svolgersi nellericorrenze a quanti dedicate.

Alle tre lapidi dedicate ad uo -mini di pensiero come GiuseppeMazzini, “per ammonire come nes -sun nembo oscurantisca nessunafuria iconoclastica potrà maioffuscare il trionfo del genio che aprezzo di martirio sulla storia delsuo popolo incise la parola reden-zione” ad aviatori che potesseroessere di “lezione perenne di

prontezza al sacrificio e fedeltàverso la patria”, ad Andrea Costa,primo deputato socialista, che “maturò nelle persecuzioni e nell’esi-lio/ nella miseria e nelle carceri/ igermi fecondatori di una nuovaciviltà …..” sono state aggiuntenuove lapidi.

Due poi di particolare rilievo,anonime, senza data, impressio-nanti per fattura o concezione cherichiamano alla mente non il“memento homo, quia pulvis es etin pulverem reverteris” di cristianarecitazione ma quella più materiali-stica di “ricordati uomo che devivivere per mangiare e non mangiareper vivere”.

Le due lapidi riprodotte in foto,né di marmo né di pietra, in pancalidi legno, ornate di strumenti culina-ri ad essi appesi di colore rosso vivoquali pentole, pentoline, coltelli,forchette, scolapasta e mattarelli,fanno da richiamo ai cittadini sullenuove virtù della città: non più cittàdel silenzio, non più artistica emonumentale, non più archeologi-ca, non più paesaggistica ma diristoro, godereccia, gaudente, dapeccati di gola e perché no, dicucina da tutelare, di cucina tradi-zionale e non, da non sottovalutare.

Il tutto sotto vincolo e tutela dicontrolli solo nominalmente pre -

ventivi ed irrilevanti i successivi;con trolli ridicoli se superati da fattisuccessivi non in grado di oggettivavalutazione d’insieme; controlli pre -ventivi superflui se non in grado diinterferire sulle fasi successive; con -trolli nulli se legittimati da attiamministrativi incongruenti o con -traddittori.

Per mettere un’insegna si chie -

de tutto e di più e poi? Non c’è dameravigliarsi più di tanto; in tantocaos esistente le insegne cu linarie,coltello, forchetta ed accessori,danno pacificazione al corpo e allospirito, danno il benvenuto agliospiti, danno senso di tranquillità erilassatezza; offuscano pensieri ne -ga tivi, stimolano i succhi gastrici.

Piero Borrello

Vecchie e nuove lapidi

Anniversario nozze: 70 anni insiemeLa Zi’ Tonina, 99 anni

Se n'è andata, alle soglie delsecolo, la più giovane di seifratelli. Gli altri cinque per -si per strada, dal più gio -vane Umberto morto nel

1931, frate diciottenne, a Or lan domorto1978.

La Maria Antonietta Gnerucci"Tonina" era una donna forte ecoraggiosa, sempre attiva, granlavoratrice, sempre pronta ad aiu -tare tutti, senza tirarsi mai indie-tro. Capace di adattarsi con profit-

14 agosto 1946 - 14 agosto 2016

Con l'aiuto dei Soci e dei Lavoratori Coop Centro Italia di Cortonavengono raccolti oltre duemila euro a favore del Banco Alimentare

Grande successo per lacena di solidarietà or ga -nizzata il 14 luglio scor -so dall'Associazione"Ra dio Incontri" con il

so stegno dei Soci e dei LavoratoriCoop Centro Italia di Cortona.Proprio di fronte al supermercato,all'interno del Centro Com mer -ciale Coop "I girasoli" di PiazzaPer tini, sono stati allestiti i tavoli ele panche per questo insolito mo -mento conviviale.

Hanno partecipato alla cenaoltre centoventi persone, contri-buendo al raggiungimento di unincasso di 2.054,00 €, che sa -ranno destinati all'acquisto di unfurgone per le attività del BancoAlimentare.

L'iniziativa, che ha visto i Socidella sezione e i Lavoratori diCamucia cucinare e preparare lacena, rientra nell'ambito del pro -getto "Buon Fine", indirizzato alcontrasto agli spre chi alimentari.

Nel corso della se ra ta, SoniaMencaroni ha allestito un piccolo

"laboratorio del riuso" per dimo -strare come ognuno di noi puòrecuperare prodotti e imballaggiche saremmo soliti buttare e tra -sformarli in qualcosa di utile.

La collaborazione tra RadioIn contri e Coop Centro Italia non

si ferma qui: nel negozio di Ca mu -cia è presente, e lo rimarrà pertutto il 2016, il contenitore per la"Spe sa sospesa" (in cui ogni con -sumatore può lasciare dei prodottia lunga scadenza da donare allefamiglie che ne hanno bisogno), equotidianamente vengono conse-gnati ai volontari del Banco Ali -mentare i prodotti che altrimentiandrebbero buttati.

"Un sentito ringraziamento",ha affermato don Ottorino Cosimi,

fondatore di Radio Incontri, "nonsolo per la riuscita di questa bel -lissima iniziativa, ma anche per lagenerosità, motivazione e impegnocon cui Coop Centro Italia conti-nua a seguire il nostro percorso disolidarietà”.

Una serata per un buon fine

to a qualsiasi lavoro della campa-gna, senza distinzione, sia chefosse semina o mietitura, grano ofieno, vendemmia o raccolta diolive. Non restava mai indietroanche di fronte agli uomini. Unadonna da prendere in esempio,una donna brillante, loquace,dalla battuta facile, battagliera, conla risposta sempre pronta.

Potrei sembrare di parte, machi l'ha conosciuta, ne ha appre-zato il carattere, il comportamen-to, il suo modo di fare, la sua di -sponibilità.

Una donna che nella vita hasempre saputo difendersi, supera-re le avversità e gli ostacoli, guar -dando sempre avanti con ser nità.

Grazie del tuo insegnamento.Ciao Zi Tonina.

Bruno Gnerucci

Vittorio Canneti e Hilda Cardalana condividono con parenti eamici un traguardo molto importante della loro vita.

Tra gioie e dolori hanno felicemente vissuto 70 anni di un matrimoniod’amore.

Congratulazioni da tutti gli amici di Cortona.

Ricordi del passato, strumenti del presente MonSIGLIoLo Festival della Gioventù

La razza chianina è stata protagonista

Il festival della gioventù diMon sigliolo da quest’anno haintrapreso la strada dellatutela e della valorizzazione

del la razza chianina. Per daremaggiore visibilità all’iniziativa, gliorganizzatori - con il concorsodel la associazione “Terre etru -sche” e “Il gigante bianco”- hannoinvitato il famoso oste Giorgione ilquale, lunedì 27 giugno, nellecucine del Circolo RCS ha prepa-rato alcune sue specialità e haanimato la serata. Due parole dicommento merita il discorsointroduttivo che ha fatto l’oste diMontefalco dell’Umbria (vero no -me Giorgio Barchiesi), prima cheiniziasse la cena di cui la chianinaè stata la involontaria protagoni-sta. Egli ha parlato della suafilosofia gastronomica che si river-bera in un intero stile di vita. Haraccontato della sua avventura aSky, canale Gambero Rosso, tra -smissione “Giorgione Orto e Cu ci -na”, che doveva essere roba di po -che settimane e che invece è giun -ta a più di 130 puntate, del suc -cesso oltre le aspettative, delcompenso percepito: 400 euro apuntata, e dei confini e limitazioniche gli voleva imporre un dirigen-

te sussiegoso della televisionesatellitare, quindi della sua resi -tenza e infine della sua contropro-posta che ha raccontato così:“Non vengo io in studio da voi maverrete voi a casa mia, io cucineròcome faccio sempre, e non cisaranno finzioni a uso di teleca-mera. Hanno accettato. Ho volutocosì perché la mia è una cucinaripetibile e umana non è un espe -rimento da couturier dei fornelliche lascia stupiti ma è impossibileda rifare nelle case di periferiadell’Italia ordinaria.

Io uso i miei tegami, i mieiattrezzi e non ac cetto sponsor chemi imporrebbero il ricatto: soldicontro marchio inquadrato ogni 5minuti”. Grosso modo è questoquanto ha detto Giorgione primache lo interrompessero perché, lo

si sa dai tempi di Claudio G. Fava,le presentazioni dei film ritardanoil godimento dei film, figurarsi diuna cena.

Sono d’accordo, tutte bellecose e tutte vere, Giorgione, ma tusei lo specchio preciso preciso diquelli che invece queste porche-riole le fanno. Tu ottieni successonegandoti alla pubblicità (almenoquella esplicita e spudorata), loro- i grandi cuochi che tutti cono -sciamo, i maître à penser del XXIsecolo - hanno altrettanta o mag -giore fortuna perché strafanno enon si negano né alle folle incerca di un guru né agli sponsor.Siete contrari e simili. Troppo.Anzi, siete necessari l’uno aglialtri, poiché la differenza fra i duestili crea dinamicità dentro ilconformismo mediatico e rime -scola le acque, nell’occasionequel le di cottura. Tutti esconopremiati perché l’eccezione bene -ficia della norma e la norma godeche vi sia l’eccezione in quanto neè ribadita.

Se si va in televisione non sene esce innocenti, purtroppo. ilmiglior modo per fare televisioneè non farla. La tivù per sua naturanon è emendabile, si può essere

meno venali e ipocriti di altri masi sarà sempre schiavi del mezzo edelle sue leggi.

Per questo, pur apprezzandola schiettezza simpatica di Gior -gione e la distinzione che ha ope -rato con brillante eloquenza fra lecategorie di chef e di oste (oste èsuperiore anche come parolaperché evoca l’ospite da nutrire,mentre chef in francese significacapo: il capo della cucina, e caposa piuttosto di gerarchia che dimanicaretti prelibati), mi toccadire che la sua e tutte le trasmis-sioni che han fatto del cibo unfeticcio per idolatri e dei cuochiuna razza di divinità isteriche esadiche, sono deleterie per la sa -lu te del corpo: forse, e dello spi ri -to: senz’altro.

Alvaro Ceccarelli

Giorgione fra i commensali

L’ETRURIA N. 14 TERRITORIO

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E' deciso, quest'anno tutti invacanza, tutti insieme al mare!Il Tuttù, Doc, Amed, Molla,Greggio, preparano le valige, unabella vacanza al mare per poi ripar-tire al lavoro belli e rilassati. E’quello che ci vuole, direzioneoceano, nella più bella spiaggia enella cittadina dove ci si può rifocil-lare con i migliori manicaretti delpaese, poi un po di divertimento esvago che fa bene a tutti.Appuntamento alla stazione diservizio. Il primo ad arrivare è Doc,poi Amed e il Tuttù, i due amicisono proprio in versione estiva confoulard di cotone e cappello dipaglia, Doc è sempre composto.Si parte canticchiando, poche ore liseparano dalla vacanza. A breve siritrovano in una cittadina tranquil-la, colorata e felice.Appena sistemati decidono direcarsi in spiaggia, i lunghi vialisono pieni di bancarelle chevendono di tutto, nuovo ed usato.Una lunga fila di Eucalipti riparanodai forti raggi solari e il vento,muovendo leggermente i rami, li fasembrare come degli spettatorifestanti ad una partita di footballamericano. Dall'altra parte della viai bagni fanno bella mostra di se,tutti colorati e allineati e tutti diversiallo stesso tempo. I nostri amicipercorrono i vialetti che portanoalla spiaggia, poi uno spettacoloincredibile gli si para davanti agliocchi.L'oceano è azzurro e sconfinato, lasabbia bianca, i mega Gazebi el'ambulante che passando nelmezzo grida “olio, olio bello!”, .I ragazzotti sgommano attornoalzando la sabbia e facendo arrab-biare chi cerca di riposarsi un po.Qualcuno indica qualcosa in lonta-nanza, i nostri amici portano legommine sopra gli occhietti percoprirsi dal riflesso del sole evedere meglio. Al largo si distin-guono decisamente. Sono tanti,grandi immensi e davanti a loro c'èun pic coletto che li guida inmaniera un po avventata . D'untratto colonne di acqua si alzanoverso il cielo e Amed dice “sonobalene!”, Doc le guarda, sonobellissime, eleganti, poi pensa frase, “ma non saran no troppovicine alla riva”. Detto fatto, ilpiccoletto, un barracuda di nomeStecchino, le fa avvicinare troppoalla spiaggia, vuole fare il boss, edecco che la prima, la più grande,sbanda perico losamen te, cerca diriprendersi ma si va a spiaggiareproprio di fronte a loro.E' come vedere una montagna ca -derti addosso. Per fortuna si fermaprima dei gazebi. Il Tuttù corre dalei per sincerarsi che stia bene ,mentre il barracuda cerca di

svignarsela, ma a rimetterlo alposto c'è Greccio il peschereccio.Ora sono tutti da lei. E’ un po’ammaccata, ma sta bene. Il Tuttùgli si avvicina la guarda negliocchioni , poi gli chiede, “staibene, come ti chiami”, lei loguarda poi gli dice “ti ringrazioche ti preoccupi per me, perfortuna sto bene e mi chiamoMari le na,” la balena poi girandosiverso il barracuda dice stizzi ta,“Stec chino sei sempre il solitonon ne fai una giusta”.Ora bisogna rimetterla in acqua. Lamaggior parte dei vacanzieri laguarda impaurito, così anchequesto diventa un lavoro per inostri amici. Greggio allunga lereti, mentre Doc costruisce unargano per sollevarla smontandoun gazebo vicino con l'aiuto diAmed e del Buggy Lino, il bagnino.Al Tuttù toccherà il lavoro piùarduo, dovrà sollevarla quel chebasta perché Molla riesca a farglipassare sotto il capo della corda,fasciarla con delicatezza con la reteda pesca di Greggio, poi riaccom-pagnarla in mare.L'operazione non è facile, il Tuttùaffonda nella sabbia, cosi gli piazza-no sotto le ruote 4 tavoloni di legnodi quercia. Allora via, ci si riprova.Ora va molto meglio. La Balena simuove leggermente e il Tuttù tirapiù forte e più sente muoversi la“piccola” e più tir. Un piccolospiraglio di luce appare sotto la suapancia, tutti trattengono il fiato, nonvola una mosca. Molla coglie l'oc -casione e lancia il capo di cordasotto la pancia della balena, dall'al-tra parte Lino il bagnino la prendeal volo, poi la aggancia a Greggio. Un applauso nasce spontaneo, urladi gioia accompagnano la Balenache viene rimorchiata verso il largoda Greggio. Anche se stanchi, sfini -ti, un sorriso di gioia nasce sulvolto dei nostri amici. La balena èsalva, quello scellerato di Stecchinoè garantito alla giustizia, potevaessere proprio un disastro. Ai no -stri amici si avvicina Lino, “non soproprio come ringraziarvi”, glidice passandosi una gommina sullafronte, “senza di voi proprio nonavrei saputo cosa fare”, poi ag -giunge “ditemi come posso sdebi-tarmi, se c'è qualcosa che possofare per voi....”?I nostri amici si guardano, poi Docgli risponde “noi saremmo quaper una settimana e uno di queiga zebo ….”. E' si, un po’ di ombra, qualcosa difresco da sorseggiare, la brezza delmare e il suo canto, anche se perpochi giorni, il paradiso si puòtrovare anche qua, buone vacanzea tutti!!!

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15 agosto 2016

Le favole di EmanueleLa storia a puntate

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La sera di sabato ad atten-dere il sindaco di Cor to -na, dott.ssa Francesca Ba -sa nieri, la presidente delconsiglio Comunale pro -

f.ssa Lorena Tanganelli, l’assessoreai servizi sociali ing. Andrea Ber -nar dini ed il presidente della com -missione garanzia, sig. LucianoMeo ni ci sono nonni, genitori, ziie soprattutto tanti ragazzini che,im pazienti, attendono il loro mo -mento, quell’inaugurazione delPar co giochi di Pietraia.

Una gradevole serata, inaspet-tatamente arrivata in una stagionebizzarra per pioggia e vento, hapremiato l’impegno dei volentero-si promotori.

Da tempo Alessandro Zambried Enrico Viola, con l’utile inter-vento dell’escavatore del Comune,avevano liberato l’area da albera-ture pericolanti bonificandola dasassi e rottami.

Una accurata recinzione rea -lizzata dalle esperte maestranzedel vicariato, con il capace ap por -to di Dante Giorgi, rende sicuro ilcom plesso della attrezzatura digioco per bambini, posta in esserea norma di legge, con il campettodi calcio e quello di pallavolo conle reti di nuova fattura.

All’arrivo di don AlessandroNel li titolare, per il vicariato,dell’area posta tra la sala parroc-chiale ed il retro della chiesa de -dicata a S. Leopoldo il Pio, vienesco perta una targa dal Sindaco edalla Presidente del Lions ClubCortona Corito Clanis arch. Do -natella Grifo. In essa si proclamala intitolazione del parco a donGi no Fucicni che nel 1955 rea -lizzò, con grande concorso po po -lare, la sala-teatro concendondo,nel 1964, il terreno necessario al -la realizzazione del campo sporti-vo per le attività della polisportiva

giallo-nera.Il piccolo Edoardo porge su

un pregevole vassoio ligneo diantica fattura, le forbici con lequali il primo cittadino taglia il

nastro tricolore teso tra i lati delrobusto ferreo cancello d’ingressoal giardino.

Il manufatto, realizzato nel1999 per la generosa abilità di

Renato Stanganini e Angiolino Sal -vadori, fu posto a decoro del mo -numento ai caduti recentmen tetraslocato, a lato della chiesa pa -rocchiale, consentendo così larealizzazione del vasto parcheggionei pressi della sala civica.

Don Alessandro impartendo labenedizione, recita una preghieraaffinché i nostri bambini e ragazzipossano crescere in sapienza egrazia, come Gesù.

Lo sciame gioioso dei piccoliastanti conquista prontamente illudico spazio ben ombreggiato datigli e quercie ove è collocata, tragiovani olivi, una via Crucis realiz-zata dai ragazzi di Pietraia.

Lo stendardo del Lions, sovra-stto dal tricolore, viene posto acentro del cerchio dei piccoli checantando esprimono gratitudineper il dono realizzato con il soste-gno economico dell’Azienda MBElettronica, del Lions Cortona Co -rito Clanis e la collaborazione del -la Municipalità.

La Sindaco ricora come fu ap -punto Edoardo ad interpellarlacirca la necessità di realizzarel’area attrezzata a gioco per i suoicoetanei e che a tale progetto,come sovente accade, ha pronta-mente aderito il Lions femminilecortonese la cui Presidente e -sprime soddidsfazione per la va -lidità dell’opera posta a sostegnodell’azione educativa svolta nell’o-ratorio di Pietraia.

Il Parroco da atto alla Pro Lo -co, con la presidente DanielaBanelli, ed alla Polisportiva con ilmanager Giuseppe Basanieri, diaver collaborato, superando ognipregiudizio, allo sforzo messo inatto dal Vicariato, per risanare,recuperare e sviluppare le struttu-re della parrocchia.

In tale prospettiva siamo im -pegnati nella riorganizzaziozne delcampo sportivo e nell’avvio delCir colo C.S.I. utile alla crescitadella popolazione. Il coreograficocanto dei bambini, culmina nellancio di multicolori pallonciniche accompagnano, verso l’azzurocielo, un mappamondo liberatodal sindaco con coerente invitoalla fraternità.

I piccoli risalgono con lenascivoli e torri, incuriositi dallanovità dei giochi approntati, i piùgrandi palleggiano nel volley e nelcalcetto, mamme e papà gustano,sul sagrato, una ricca vivanda conl’ospitale comunità parrocchialeoffre in onore dei convenutimentre il richiamo è all’impegno,cui nessuno può sottrarsi, a colla-borare per il buon mantenimentodel parco che sarà aperto alpubblico tutti i giorni.

Francesco Cenci

Il Tuttù senza fari e un pezzetto di paradiso!

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Il Centro di Aggregazione So -ciale di Camucia ha pro -rammato una escursione inlocalità S. Martino a Bocenaper visionare il mulino ad

acqua del sig. Paolo Valiani, pur -troppo del suo glorioso passato èrimasto ben poca cosa.

Comunque è stato interessantevedere qualche pezzo di storia perrendersi conto, poi con l'immagi-nazione, del meccanismo che erasi mile in ben altri 16 mulini cheesistevano, diversi anni fa, sul RioLoreto.

Ecco allora il "Botaccio", luo -go dove veniva raccolta l'acquaper il mulino e poi il passaggioforzato dell' acqua sotto l'abitazio-ne che andava a movimentare lepale che azionavano le macinepredisposte alla frantumazione di:grano granturco, castagne, orzo,ed anche ... rena.

L'acqua poi defluiva e tornavasul rio ad alimentare un altromulino e cosi via.

L'acqua, questo bene inesti-mabile, dava in un modo stupendoe meraviglioso, vita, economie,progresso.

Con l'occasione abbiamo vi -sionato anche il mulino delleolive, ma qui la storia è recente edè raccontata con macchinarimoderni, comunque è statointeressante vedere la ziraia con igrossi otri, ancora unti dal tantoolio che hanno visto entrare eduscire.

A Paolo e alla gentile signora ilnostro grazie più sincero visto cheabbiamo movimentato, un po',un'oasi di pace con il nostrochiassoso incontro storico-cultu-rale.

Ci siamo poi inoltrati, a mezzacosta, per ombrose "stradelle" equalcuna con una gloriosa estorica "vita" perché costruita, concura ed arte dai nostri antichi avi iRomani molti secoli fa.

Siamo giunti alla famosa fab -brica di "Catrosse" dove la fa mi -glia facoltosa e nobile dei Venuticominciò, attraverso miscugli diparticolari argille e terre, molte

giungevano da Cignano dallaFattoria "Il Loggio", a cuocereoggettistica che diventò familiarein molte cucine, nelle camere neibagni, e poi an che in diversemolte edicole. Questi prodotti venivano amalga-mati ed impastati quindi messi informelle che poi venivano inforna-te e, a varie calorie, erano cotte.Quindi si procedeva alla loropittura e si adornavano con varipregi e erano infine immessi suitanti mercati.

Sarebbe interessante che ilcomune di Cortona sovraintendes-se o sostenesse un' opera diconservazione di questa fabbricache altrimenti andrà presto inperdizione.

Nell'interno ancora si possonovedere i vari forni, che, per ora,sono abbastanza ben conservati equindi sarebbe auspicabile unaparticolare attenzione. Non sareb-bero certamente economie disper-se ma, dirette alla conservazionedi beni che molti cittadini italianima anche stranieri, potrebberovisionare. Questo impegno sa -rebbe auspicabile poiché giàqualche costruzione, come peresempio, l'essiccatoio è parzial-mente crollato.

Quindi siamo en trati nellastraordinaria villa Ve nuti, dove ilsignor Aldo Migliacci, proprieta-rio, e il sig. Dino Ceccarelli cihanno accolto con grande magna-nimità e signorilità, in particolareci hanno aperto alcune stanze, equi la numerosa comitiva hapotuto ammirate l'arredo, latinteggiatura, le pitture, diverse

La socialità fa cultura

PIETrAIA Una gradevole serata

Inaugurazione Parco Giochi

opere in somma che danno allavilla quell'importanza e quellospaccato, non tanto economico,ma storico-culturale.

La particolare accoglienza ciha permesso di visitare anche lecantine, con antichi ed imponentiotri, otri che sono sparsi innumero smisurato in tutto ilparco. Qui i professori MauroLuciani ed Adelfo Novelli hannodescritto la particolare flora di cuiil luogo è dotato.

La comitiva è rimasta attenta

ed affascinata dalla particolaresensibilità che i docenti hannoofferto nel trattare argomenti nonfacili, dalla peculiarità delladescrizione di piante ed arbusti.

Un grazie particolare lo vogliorivolgere all'amico dotto SergioAngori che, è tra l'altro nativo delposto, ed ha "tradotto" in un ap -passionato e meraviglioso"viaggio" letterario le Maioliche, laVilla e tutti i suoi storici punti diriferimento.

Stremati un po' dalla caluraabbiamo accolto di buon grado ilpranzo che ci è stato imbanditodalle cuoche del Centro Socialeche hanno dato l'anima perrenderei piacevole ed utile questanostra piacevole sosta.

Un ringraziamento ovviamentealla ditta di ortofrutta di Grazianoe di Francesca Brini che hannoqui un moderno e produttivo mu -lino per la frangitura delle olive, laloro accoglienza ci è stata di aiutoperché oltre i servizi hannodonato la loro solarità e grandedisponibilità.

Ora il salmo è alla fine macome in ogni storia è stato piace-vole incontrarsi, chiacchierare,scambiare parole e -saluti, vivereuna piacevole mattinata certamen-te diversa da solito e l'averappreso delle notizie che "stavanosepolte" sulla nostra collina ma,ora contente di essere state"scoperte, conosciute, ammirateed amate".

Ivan Landi

PAGINA 7

L’ETRURIA N. 14 TERRITORIO

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

15 agosto 2016

N el pomeriggio del 26luglio u.s. è venuto im -provvisamente a man -ca re, con immane sbi -got timento e dolore di

tutta questa comunità, Giorgio Ri -ganelli, 73 anni, fondatore dell’As -so ciazione Avis, poi della Mi se ri -cor dia Val di Pierle, di cui è stato alungo Governatore e realizzatoredi straordinarie, ingenti, beneficheiniziative.

Già poche ore dopo la suascom parsa, nel web della Con fra -ternita appariva un commosso sa -lu to a lui così rivolto: “Ciao Gior -gio, siamo sicuri che anche lassùlascerai un segno! A noi piace ri -cordarti così, sempre tra la gentecon un sorriso e una parola gen -tile. Grazie per tutto quello che cihai lasciato”.

Immediate e spontanee paroleche ci piace evidenziare poiché insole poche righe esse hanno sapu -to offrire il ritratto completo diGiorgio. “Anche lassù lascerai unsegno!”, e c’è da immaginarlodav vero perché da un uomo comelui, mai stato con le mani in mano,non possiamo proprio aspettarciche nel mondo celeste che l’haaccolto intenda rinunciare allarea lizzazione di ancora altri pro -getti per la famiglia e con ugualefervore organizzativo per gli altri.

Altrettanto reale e luminoso èpoi il ricordo che ce lo fa vedere“sem pre tra la gente con un sor -riso e una parola gentile”, accatti-vante nella sua naturale socievo-lezza di grande riguardo versotutti, saggia e paterna guida deimol ti giovani che hanno collabo-rato con lui, distinto per la suaaffabile e squisita cortesia, resamanifesta da una formazione in -teriore fatta di delicati sentimenti edi cristiano impegno.Infine “grazie per tutto quello

che ci hai lasciato”. Ed è una ere -dità d’infinita ricchezza, tutta afavore della comunità in granparte anziana dell’intera vallata,che per merito suo può godereoggi di servizi di straordinariaefficienza nel soccorso o nell’ac-compagnamento e trasporto dipersone bisognevoli di esami cli -nici e terapie. Giorgio, divenutoconcittadino d’adozione in seguitoal matrimonio con la sua adorataLucia, si era in breve tempo in te -grato nel nuovo contesto paesanomostrandosi non indifferente, maattento e sensibile, alle più impel-lenti e trascurate necessità esisten-ti nel territorio.

L’osservazione che In modoprioritario aveva destato il suointeresse riguardava le varie diffi-coltà di questa popolazione do vutealla distanza dai centri mag giori,difficoltà da richiedere particolareattenzione quando ri fe rite allafunzionalità sanitaria, ne gli speci-fici interventi assistenziali o diimmediato soccorso.

Perciò, sebbene ancora im pe -gnato nel suo lavoro svolto col sa -

crificio della pendolarità, nel 1996trova il tempo per istituire in Mer -catale l’Associazione dell’Avis.

Molte le persone che attrattedalla sua carismatica capacità or -ganizzativa e dall’importanza del -l’i stituzione lo seguono facendosidonatori.

Poi la sua tessitura si estendeol tre, coinvolgendo diversi gio va -ni e adulti d’ambo i sessi in unnuovo spirito, accolto con passio-ne ed entusiasmo, che è la de di -ione al volontariato.

Nasce così la Confraternita diMisericordia Val di Pierle - positi-vamente unificante le due comunità di Mercatale conLisciano - della quale Giorgio è inmo do unanime eletto Gover nato -re.

Una dirigenza, la sua, svolta inmodo ineguagliabile e portata a -vanti fino allo scadere del suo se -condo mandato, nel 2010, consem pre crescenti adesioni all’As -sociazione e all’impiego volonta-rio, con lo sviluppo quantitativo equalitativo del parco automezzi, ilcostante miglioramento dei servizie il frequente aggiornamento, tra -mite corsi specifici, della prepara-zione individuale dei soccorritori.Alcune gravi minacce alla sua sa -lute verificatesi in quegli anni nonso no mai riuscite a piegare la vo -lontà, la forza e l’agire del suo ca -rattere. Fino a che, repentinamen-te, il suo generoso cuore ha orace duto. Profondo e sconvolgente il lutto

Caro Giorgio,mai avremmo pensato di rivolgerea te queste parole così presto.Quando ci siamo avvicinati almondo del volontariato eravamoragazzi giovani ed inesperti, maabbiamo avuto la fortuna di incon-trare te, guida, esempio, stimolo,

ma, soprattutto, un grande amico.Ti ringraziamo per essere statotutto questo e per averci sempreincoraggiati ad essere uniti, adavere rispetto gli uni degli altrianche nei momenti di difficoltà,aiutandoci a scoprire la gioia distare insieme. Ci hai fatto capirequanto sia importante aiutare glialtri, regalandoci in questo modoun anno di crescita. Non dimenti-cheremo mai la tua simpatia, latua ironia, il tuo modo di averesempre una parola gentile pertutti. Ci hai fatto sentire figli tuoi eti ricorderemo sempre con unsorriso.Ciao, i tuoi ragazzi e le tue bimbe.Marco P., Paola O., Maicol T.,Letizia A., Jessica A., Simona Z.,Sara A., Debora C., Chiara O.,Pamela A., Elisa T., Mora A., AliceP., Matteo C., Mirko P., Daniela P.,Therry T., Martina M., Luca C.,Elisa O., Cristina C. ALice A.

di tutta la gente della Valle, cheunendosi al dolore della famiglia,ha voluto tributare l’estremo sa -luto e l’attestazione della propriagra titudine al caro Giorgio, giusta-mente onorato e ricordato comeautentico benefattore.

Immensa quindi la folla viva -mente commossa alle esequiesvol tesi il mattino del giorno 28nel la chiesa di Pierle, peraltro ca -pace di contenerne solo una mini -ma parte.

In quella piccola chiesa pocodiscosta dalla sua abitazione, al -l’ombra del grigio castello, si sonodati convegno al mesto rito il sin -daco Gianluca Moscioni di Liscia -no Niccone, il vicesindaco TaniaSalvi di Cortona e, indossando ledivise dell’Associazione, il Go ver -na tore, i Consiglieri e i Volontaridella Misericordia Val di Pierle.

Durante il mesto rito, concele-brato dai sacerdoti don FrancoGiusti, don Alvaro Bardelli e padreMauro Angelini, suscitava im men -sa e visibile commozione la letturadelle affettuose e grate parole disaluto rivolte a Giorgio, e riportatequi accanto, a nome del consi-glieri, poi dei ragazzi della Miseri -cor dia. Alla moglie Maria Lucia, ai figli

Francesco ed Elena, al genero, aicari nipotini, al fratello, alla sorel -la e a tutti gli altri congiunti por -giamo ancora i sensi di profondocordoglio unitamente a quelli ditutta la Redazione de L’Etruria.

Mario Ruggiu

Caro amico Giorgio,sei partito all'improvviso, insilenzio, lasciandoci nellosconcerto, proprio nel ventesimoanno dalla fondazione dellaMisericordia e, per una stranacoincidenza, sei stato soccorsoproprio dalla tua Misericordia,quella che tu con tanta determi-nazione fondasti.Era infatti il lontano '96quando, ancora in età lavorati-va, con pochissime persone chela tua sensibilità aveva indivi-duato, con scarsi mezzi econo-mici, ma con l'ottimismo e laserenità dell'uomo di fede,confidando nell'aiuto di Dio edel prossimo, fondasti in questavalle prima l'AVIS, di cui eriancora consigliere, poi laMisericordia.Avevi capito che questo luogolontano da centri ospedalieri econ molte persone anzianeaveva ed avrebbe avuto bisognodi una struttura di tal genere.Grazie al tuo carattere umilema, determinato, aperto e socie-vole con tutti, riuscisti acoinvolgere molti volontari didue paesi e a muovere tutte letue conoscenze per organizzareal meglio e consolidare questastruttura.Hai ricoperto due volte il ruolodi Governatore, poi diConsigliere e di GovernatoreOnorario e, se è vero che neglianni sono cambiate le persone el'organizzazione si è consolida-ta, ed è in piena efficienza,ancora la Misericordia della Val

mo partiti per Beaune, capitale deivini di Borgogna, dove abbiamoiniziato con la visita de l’Hôtel-Dieu, grandissimo ospizio per ipoveri voluto da Filippo Il Buono ecostruito dal 1443 al 1452. Questogrande edificio è sempre nellostile gotico-fiammaggiante, ma

diversamente dal Monastère duBrou, è famoso in tutto il mondo.Entrando abbiamo subito ammira-to il Cortile d’Onore con le suetegole multicolori. Fra le stanzepiù importanti la grande corsia deipoveri, la cappella, l’antica farma-

Grande successo del Gruppo storico di Cortona!...

Inostri amici francesi erano aCor tona nel 2014. Que st’an -no toccava a noi ad andare aChâteau-Chinon. Come ave va -mo fatto con la “Compagnia

del Cilindro” nel 2008 e 2012,que sta volta abbiamo voluto por -tare con noi una piccola rappre-

sentanza del “Gruppo Storico diCortona”, sempre con lo stessoscopo: far conoscere ai nostriamici transalpini le tradizioni pre -senti e passate di Cortona e dellaValdichiana. Alcuni membri delCilindro, erano anche loro connoi. Non siamo mai stati piùpuntuali come questa volta: siamopartiti da Cortona il 12 luglio alle3.55, cioè con cinque minuti d’an -ticipo, e siamo arrivati a Château-Chinon il 13 alle 17.55, quandol’arrivo era previsto alle 18.00…

Siamo partiti da Cortona con ilbel tempo, nel Piemonte abbiamotrovato la pioggia che ci ha ac -compagnati in modo intermittenteper tre giorni. Eravamo partitimolto presto in modo da visitare aBourg-en-Bresse il Monastère duBrou: una vera meraviglia in stilegotico-fiammeggiante costruita dal1505 al 1552, che meritava diessere visitata. Dopo una buonacena con i meno stanchi siamopar titi per la visita di Bourg-en-Bresse di notte.

Secondo giorno, 13 luglio.Do po una copiosa colazione sia -

cia, la cucina e la bellissimaCorsia San Luigi ; tutte le stanzedell’ospizio sono arredate.All’uscita ci siamo divisi per ilpranzo libero, e chi ha voluto haanche visitato la Collegiata NotreDame, l’Hôtel de Ville e la PorteSaint Nicolas.

Verso le 15,30 abbiamo la -sciato Beaune e passando dalla“Route des Vins de Bourgogne”siamo arrivati a Château-Chinon:Per tanti sarà soltanto una stradadei vini, ma è soprannominata gli“Champs Elysées de la Borgogna”e dal luglio 2015 l’Unesco ha i -scritto 1247 dei suoi “climats”nel la lista del Patrimonio Mon -diale dell’Umanità.

Siamo arrivati a Château-Chi -non assolutamente in orario can -tando come le altre volte a squar-ciagola “Oh Mon Morvan” in o -no re di chi ci ospitava. In Comunele famiglie francesi aspettavano ivecchi amici e i nuovi partecipan-ti. Dopo un aperitivo, siamo partiticon i nostri gemelli per passare laprima serata nelle famiglie.

A Château-Chinon con il Comitato gemellaggio

MErCATALE E’ stato il fondatore dell’Avis e della Misericordia Val di Pierle

Grave lutto della comunità per la morte di Giorgio riganelli

Il 12 luglio scorso, presso l’U ni -versità degli Studi di Torino, EliaLuzzi di Mercatale ha conseguitocon il voto di 110 e lode la LaureaMagistrale in Psicologia Clinica edi Comunità. La tesi, riferita a untema particolarmente attuale, haavuto come titolo: “Muoversi neglispazi: molteplicità e dissociazionenel fenomeno migratorio. Il con -

tributo della psicoanalisi relazio-nale”. Relatore il prof. Cesare Al -basi, correlatore il dott. DanielePa radiso.Al bravo Elia vanno le più vive

congratulazioni unite a molti af fet -tuosi auguri. Ai suoi genitori Sil va -no e Celestina esprimiamo la n stracordiale partecipazione al la loroimmensa gioia. M.R.

Elia Luzzi

I tuoi ragazzi e le tue bimbe

Testimonianze di affetto sincere

Laurea

di Pierle si identifica nel tuonome.Negli ultimi anni della tua vitaanche quando motivi di salutenon te lo avrebbero del tuttopermesso, grazie alla tua fedeattiva, hai continuato adaiutare le persone con le parolee con i fatti.Queste poche righe di commiatoracchiudono i sentimenti delGovernatore, di tutti i consiglie-ri, dei volontari, dei ragazzi delservizio civile, di tutta la po -

polazione della valle e in parti-colare di tutti coloro che sonostati da te aiutati.Porgiamo le più vive condo-glianze a Lucia e ai tuoi figli cheti hanno sempre sostenuto inquesta attività, al genero e ainipoti che tanto adoravi.Sappi che ci mancherai molto eti salutiamo per l'ultima voltacon le parole che eri solito scri -vere e dire " che Dio ti rendame rito per quello che hai fatto".

Silvana Domenichini

Sbandieratori devanti al Comune

Cadre de Guy, con Guy, Francesca Basanieri e Mirelle

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L’ETRURIA N. 14 ATTUALITÀ 15 agosto 2016

que dotto comunale e questa ri -sorsa è stata per tanto tempo fontedi "vita" per una comunità anchese piccola. Dopo un lungo e tor -tuo so viaggio nei boschi siamogiunti ad un Pozzo Pubblico dovesiamo potuti entrare e abbiamovisionato la semplice e piccolastrut tura che generosamente, ben -ché luglio, do nava fresca acqua,questa visione, se non altro, ci hasollevato dalla calura dell' afosagiornata. In ultimo abbiamo ispe -zionato tutta una serie di altri Poz -zi e Fonti che davano vitalità adabitazioni e agli orti sulle colline diOssaia. L'architetto Silvia Neri ha,una volta rientrati dalla escursio-ne, nel la sala del circolo, brillante-mente relazionato sul tema degli"Orti e Giardini per la Cucina deiRomani". Attraverso un filmato hatrascinato le attenzioni verso unfatto che poi alla pizzeria "La Tufa"ha preso più concretezza e qui si è

Via Matteotti, 41-43 - CamuciaTel. e Fax 0575-62.285 - [email protected]

Interessante e ben organizzatoil trekking archeologico pro -grammato per il 21 luglio dalMaec, Rotary Club, Lovari sase Circolo Arei di Ossaia: SUL -

LE VIE DELL'ACQUA Un interessato gruppo di ap -

passionati si è avviato su di un non

facile percorso, che partendodalla piccola frazione di Ossaia sisnodava per qualche chilometrosulle vicine colline. Prima tappa laCisterna Romana di cui rimaneben poco ma, alla gente, giunta daCastiglion Fiorentino, da Perugia,ovviamente alcuni residenti nel

cortonese ed ancora bisognaricordare alcuni simpatici stranie-ri, è stato sufficiente per avere unainformazione complessiva delleopere che al tempo erano impor-tanti e determinanti per la vita diuna comunità.

Siamo saliti poi, attraverso unsentiero tra gli olivi, e abbiamoammirato la chiesa di San Donatoche risale al 1409. Questo ormairudere ha come punto qualificanteil campanile che è stato da tempomesso in parziale sicurezza.

Dopo una forzata andaturasiamo giunti ad un' altra CisternaRomana ma anche questa è solopunto cartaceo.

Più in alto ecco infine la Ci -ster na di Fontelunga e qui la gen teha potuto toccare con mano l'ac -qua e vedere un antico Pozzo. Daquesto punto si prelevava acquaper la frazione di Ossaia quandoancora non era in funzione l'ac -

Auguri di BuonFerragosto

Le notti dell’archeologia

Carissimi, desidero dedicare i Migliori Au -guri per un Buon Ferragosto 2016ai miei lettori Ultra Ottantenni.Forse nel quotidiano dovremmorenderli più protagonisti attraver-so le esperienze dei nostri giovanima non è questo il trend del Bu -siness Mondiale. Invecchiare Bene ed in Salute èl’obiettivo in assoluto più saggioche ogni individuo possa auspica-re. Parte “va alla fortuna”, mamolto alle scelte che compiamonel percorso della nostra vita. Nei giorni scorsi sono andata invisita da una mia amica novanten-ne con la quale, fino allo scorsoanno, condividevamo il piacere dinuotare al mattino presto. Con ilsuo ritmo svolgeva 49 vascheconsecutive a dorso. E’ tuttora l’I -dolo del Gruppo del Nuoto LiberoFon te Meravigliosa h.7.00! E’ il

no stro Buon Esempio! E’ una don -na con un carattere molto deter-minato e grazie al suo tempera-mento, ha superato grosse diffi-coltà, uscendone sempre vittorio-sa e più forte di prima. Il Nuoto è uno sport molto sanoper l’uomo ma anche molto noio -so. Per distrarmi, mentre affronto lamonotonia del movimento dellebracciate che si susseguono, scri -vo col pensiero i miei articoli ematuro idee nuove … Una volta le chiesi: “A cosa pensimentre nuoti?” “Recito il Ro -sario” mi rispose …Ora è ricoverata per sostenere unaimportante riabilitazione, in cuorsuo teme che il luogo doverisiede, possa essere la sua ultimacasa.

Avverto la sua Disperazione, il suoDolore ma percepisco anche cheal suo interno scorrono ancorafiumi di lava vulcanica. Infattipossiede una sorprendente ener -gia da vivere e donare.Allora la invito ad abbandonare ilrifugio egoistico che privilegia l’at -teggiamento delle persone an zia -ne, la rabbia che porta a contra-stare lo Stato più Impietoso che ipiù fortunati di noi saranno co -stretti ad affrontare (non ci dob -biamo mai dimenticare che bimbie fanciulli sono strappati alla vitacon sofferenze atroci) e la invitoad accompagnare giornalmente,con la sua forza, i compagniricoverati insieme a lei. La esorto a sostenerli, incoraggiar-li distrarli. La mia amica ha vissutofino ad ora una vita Splendidaquanto Avventurosa, sicuramentemolto Difficile perché i suoi ob -biettivi sono stati sempre al disopra degli standard comuni. Edha vinto! Per ragioni legate allasua privacy non diffondo natural-mente il suo nome ma è quellache si definisce in questi casi :“Una Donna fuori dal Comune”.Ora Lei deve accorgersi che ha di

fronte la possibilità di rendereinteressanti, tenere, divertenti ed avolte Uniche le giornate dei suoi“Colleghi Ricoverati” con i soliracconti della sua vita. Ha difronte la rara occasione di distri-buire la sua ricchezza interiore!Con la sua Brillante Personalitàsono sicura che renderà indimen-ticabili i giorni di ricovero a moltianziani malati, intristiti e magariabbandonati dalle loro famiglie.Carissima Amica, Carissimi Lettorivi Auguro di trascorrere un Sere -no Buon Ferragosto e di dedicha-re in questa giornata, un minuto alpiacere di ricordare con amore egioia un Vostro Vissuto non conRim pianto ma con Orgoglio diAver lo Vissuto.

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it

Incontri da “Spiaggia”

Auguri Ivana

Corsi di Yoga, lingua inglese e ginnastica dolce

Pensèo che certi esemplèri dé villiggianti,comme i "dinoseuri", fusséno ormèi istinti,ma comme dirèbbe 'n famoso giornalista,dé le volte s'arpresènténo, 'n bèlla vista.

La coppia d'altri tèmpi, 'n quistione,mama e figliola, co' l'umbrillino pèrasole,'l capillino rosapallédo, stile "Rossella"gastighèté, n'un custume 'n tero dé flanèlla.

Rigorosamente, 'n ténta unita marron coio.che risalta la carnagion ch'è stèta al buio,come 'l billo, li per li, da le penne pulito,mé rifirisco a la giovena che 'nn ha marito.

Anche si sembra abbastanza attempatella,sembra la "zia Marta" dé la famiglia, la "zitella",inutéle cerchère, 'tu la coscia o la spallina,un tatuaggino, che so' 'na bella farfallina.

Oggi cusi tanto dé moda, è 'na gran gioia,tornaran l'anni venti, e s'aripèté la storia.

Bruno Gnerucci

VERNACOLO

Da lo stregone (1)Cliente ‘N c’è mica lo stregone?Serva Veggente!!Cliente Si c’è gente ‘n emporta, aspettarò.Serva S’acòmmidi, passi…Cliente Veramente…

su ‘sta stanza almeno… me sbagliarò,

‘n c’è nissuno… Ah, ecco.Serva (forte) C’è un cliente!

Stregone Che volete?Cliente ‘Sti dó capelli c’ ho,

vurrìa sapé da vó’, che séte sì sapiente,si la persona me vu’ béne o no…

Stregone Dète qua… sì, veggo… è donna virtuosa.Cliente (fra sé) Ma che dice?...Stregone V’arsiguro che v’adora,

e che presto sirà la vostra sposa.

Cliente Cogliova! Testo propio ‘n mel cridìo,c’è sol che i peli, chèro signore,sòn queli del canonneco mi’ zio!!

Rolando Bietolini1) Nei tempi andati (ma disgraziatamente ancor oggi a quanto si dice) siincontrava abbastanza di frequente la figura del guaritore-stregone al qualeper dabbenaggine si ricorreva, dietro compenso, con la speranza di risolve-re ogni sorta di “problema”, di salute, di affari, di cuore ecc. Questo ne è unesempio.

Franco, Andrea, Ivana, la torta

Ivana Chiovoloni vive da 60anni, meta toccata il 23 luglio2016, e da quasi altrettanti,agisce e si muove sulla terra congenerosità, dedizione e altruismo.Ivana ha pensato di rado a sestessa, prima si è dedicata allavoro, poi alla cura dellamamma

Nella scomparsa due anni fa eora a quella del padre Orlando,non dimenticando il maritoFranco (che però se la cavabenissimo da solo e la aiuta piùche farsi aiutare), il figlio Ales san -

Il Centro di Aggregazione So -ciale in collaborazione l’Asl e ilCo mune di Cortona organizzanocorsi di Yoga e ginnastica dolce.

Possono partecipare sia uo -mini che donne ma è necessariopossedere o richiedere la tesseradel Centro Sociale.

Per legge è necessario comun-que avere un certificato di idoneitàrilasciato dal medico di base.

Per la ginnastica dolce le le -zioni sono progammate nei giornidi lunedì dalle ore 9 alle ore 10 edalle ore 10 alle ore 11 venerdìdalle ore 9 alle ore 10.

Questo corso inizierà il 16 set -tembre con iscruttore Lucia In fe -lici.

Per quanto riguarda il corso

di yoga le lezioni sono program-mate il martedì dalle ore 10,15alle ore 11,15 con l’istruttoreGabriele Chi.

Per quanto riguarda il corsodi inglese possono iscriversi quan -ti vogliono cimentarsi in questaesperienza.

Il numero minimo di iscritti è7, il massimo è 10.

Le lezioni si svolgeranno pres -so il Centro di Aggregazione So cia -le tutti i mercoledì dalle ore 10 al -le ore 11,30.

L’insegnante è la dott.ssa LauraSanticcioli.

Una volta iscritti è obbligatoriala frequenza come è anche obbli-gatoria l’iscrizione al Centro So -ciale.

conclusa l'interessante visita ar -cheologica. Doverosamente unrin graziamento a Maurizio Lovariche ha bril lantemente guidato ilgruppo, all'architetto Silvia Neriper la sua condivisione nell'escur-sione e per la qualificata relazione,all'assessore alla cultura delComune di Cortona Albano Ricciper aver predisposto la fruibilità

del per corso che ha visto moltiimpegni per riattivare tutti i puntivisionati che da tempo erano statidimenticati dalla comunità.

Un saluto cordiale a tutti ipartecipanti che hanno condivisoquesto bell'itinerario che, sarebbeopportuno, andrebbe ancora con -so lidato per essere frequentato an -cora per il futuro. Ivan Landi

San Donato, abside

Centro di Aggregazione Sociale di Camucia

dro e la nuora, una vera e propriaseconda figlia, Gabriela. Da treanni ha anche un nuovo grandeamore: il nipotino Andrea.

Per tutte queste ragioni il 60°compleanno di Ivana non è la suafesta soltanto, ma quella di ungruppo di persone e di un grumoforte di relazioni e di affetti che laprecedono e la proseguono e dicui lei sta al centro. Sempre pertutte queste ragioni le facciamotanti auguri anche dalle pagine deL’Etruria.

Alvaro Ceccarelli

francobollo per la Croce Rossa: inquesto caso non discuto la ricor-renza per la benemerita istituzio-ne, ma soltanto a me sembra chenon sia efficace la ripetizione cheormai avviene da ben otto volte. Il MISE è l'artefice di tutto il caos,tanto è vero che dopo ripetuteproteste con un colpo di coda inextremis ha recuperato l'emissio-ne per il settantesimo della fonda-zione della Repubblica Italiana,data che aveva clamorosamente"bucato". Adesso a tale programma farannoseguito le emissioni dedicate aSanta Francesca Saverio Cabrini(7 Luglio), associazione Sloowfood Italia(26 Luglio), Il secoloXIX (30 Settembre ), per ilgesuita, geografo e astronomoLeo nardo Ximenes (27 Dicem -bre), per la basilica Santuario diSanta Maria della Quercia aViterbo, per il docente e partigianoTeresio Olivelli, per il bando delGran ducato di Toscana, per l'Ac -

ca demia di Francia a Roma, per ilgemellaggio Roma-Parigi, per ilPastificio De Cecco, per AnnaMagnani e Luchino Visconti, que -ste ultime previste per il 31 A -gosto, mentre per quelle senzadata il preciso Ministero ancoranon ha fissato le date!

IL FILATELICo

L’ETRURIA N. 14 ATTUALITÀ 15 agosto 2016

a cura di MARIO GAZZINI

Come evento collaterale al -la mostra “Etruschi mae -stri di scrittura”, è stataor ganizzata una seratafriz zante e gustosissima al

MAEC di Cortona, nell’ambito delle“Notti coritane 2.0”: a parlare delruolo dell’immagine nella divulga-zione della storia c’erano il famosis-simo illustratore ed autore SimoneFrasca e la fumettista Giulia Conti,laureata all’Accademia di Belle Artidi Perugia.

La serata, organizzata in colla-borazione con la libreria “Libriparlanti” di Castiglion del Lago, havisto la presentazione di EleonoraSandrelli e l’introduzione dell’asses-sore Albano Ricci, coinvolto anchein prima persona in quanto babbodi una bambina deliziosa e moltoamante dei libri.

Il tema del suo discorso è statala scoperta attraverso il divertimen-to: il museo infatti è un luogo dovesi scopre la storia mettendosi neipanni dei protagonisti e si imparagiocando. Lui stesso, da piccolo, siricorda di aver imparato i numeriattraverso l’album delle figurine deicalciatori e i miti greci guardando ilcartone animato di Pollon e si ca pi -sce così perché l’illustrazione riescaa guidare il lettore a comprenderela complessità del reale.

Eleonora Sandrelli ha precisatoche al Museo vengono organizzatemolte attività dedicate ai bambini,ma sempre nel rispetto della Storia,coerentemente con le fonti e ladocumentazione, tutto al fine di farconoscere e rispettare il territorio.

Quindi Simone Frasca ha pre -sentato la nuova collana da lui cu ra -ta per la Giunti: si tratta di una seriedi libri di lettura, nella fascia dai 7ai 10 anni, in cui un gruppo di bam -bini scopre di avere dei superpoteriin quanto i loro antenati erano deipersonaggi mitologici. L’ultimo libroè “I mitici sei - L’isola di Circe”e

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Il progetto regionale Campusal Museo, nato in collabora-zione tra la Regione, i museie le biblioteche della To -scana, UnicoopFi, al secondo

anno di svolgimento, è una delleiniziative regionali in favore deibambini in età scolare.

Dal settembre 2016, Campusal Museo cambia grafica e nome;e accanto alle immagini del Pe -gaso cavalcato da due bambini, iCampus museali diventano Centriestivi Settembrini s- Passo almuseo per rendere maggiormentericonoscibili le edizioni che sa -ranno realizzate d'ora in avanti.Per far conoscere meglio l'iniziati-va, Regione e UnicoopFi hannorealizzato anche strumenti infor-mativi che illustrano i progetti deisingoli musei aderenti all´iniziati-va.

Il nome cambia, il contenutodel progetto rimane lo stesso: icen tri estivi settembrini sonoun'ot tima occasione per i bambinidai 5 ai 10 anni e per i ragazzidagli 11 ai 13 anni di trascorreregiornate divertenti ma allo stessotempo ricche di esperienze legatealla cultura, all'apprendimento ealla socializzazione.

Sono svolti da operatori mu -seali qualificati specializzati nelladidattica, che condurranno i bam -bini e ragazzi in visite guidate e la -boratori, passeggiate nella naturae nella conoscenza del territorio,lezioni d'inglese, svolgimentocompiti delle vacanze, piacevoliletture nelle biblioteche, che sonosempre partner dei musei, colla-borando con questi per le iniziati-ve delle due settimane. Sicu ra -mente un'esperienza legata alla

cultura, allo sviluppo delle poten-zialità di creatività apprendimentoe socializzazione dei bambini.

I be nefici dell'esposizioneall'arte anche per i più piccolisono com provati anche scientifi-camente. Uno studio recente,apparso su autorevoli riviste dipedagogia, dimostra che glistudenti abituati a frequentareistituzioni culturali, come musei ecentri d'arte, non solo acquisisco-no una maggiore predisposizionedal punto di vista artistico, madimostrano anche di svilupparemaggiori livelli di tolleranza, diempatia, così come una migliorecapacità di memorizzare ciò cheimparano e di sviluppare unpensiero critico.

Questo tipo di centri estivi, dal29 agosto/2 settembre al 5/9 set -tembre 2016, nasce per consenti-re alle famiglie una miglioreconciliazione tra vita familiare evita lavorativa. Si svolgono neiperiodi di chiusura scolastica: nel -le vacanze estive ma anche inquel le natalizie e pasquali.

I musei aderenti al progettodelle province di Arezzo, Firenze,Grosseto, Livorno, Pisa, Prato eSiena sono 27, ognuno di essi halavorato su un proprio filo condut-tore, su un tema specifico che puòessere letto sulla pagina dedicatanel sito regionalewww.regione.toscana.it/campiset-tembrini2016.

Anche il MAEC, con il suo ser -vizio di didattica organizzato pen -sato e gestito da AION Cultura, èstato selezionato dalla Regione trai musei aretini, insieme a: Museodella Battaglia e di Anghiari, Mus -eo delle Terre Nuove di S. Gio -vanni Valdarno, Museo Comunaledi Lucignano, Museo Paleon to lo -gico Valdarnese del Poggio, Il Cas -sero per la Scultura Italiana del -l’Ot tocento e del Novecento diMon tevarchi.

Il Museo dell'Accademia Etru -sca e della città di Cortona presen-ta il progetto: Storia della scrittura.Dai graffiti allo smartphone, de di -cato a bambini dai 5 agli 11 anni(info e prenotazioni Tel 0575630415; [email protected];www.cortonamaec.org), ancheper la concomitanza della mostra“Gli Etruschi. Maestri di scrittura”.

Tema del nostro campus è l’e -

Simone ha raccontato come sononati i personaggi e le loro storie,spiegando i miti greci attraverso ilfiltro dei personaggi della Marvel.

Per sua ammissione, è la primavolta che si avventura nella mitolo-gia, anche se è il retroterra comuneche cha dato origine a tante storie,inoltre lui è famoso per la serie di“Bruno lo zozzo”, amatissimo per -so naggio che va a ruba nelle biblio-teche scolastiche.

Ha confessato di aver iniziato dapiccolo a disegnare, ha spiegato co -me si riconosce al volo un perso-naggio buono dall’antagonista, il ne -mico cattivo che ostacola il raggiun-gimento dell’obiettivo, e intanto hadisegnato personaggi sulla lavagna,con quel tratto veloce e deciso checontraddistingue i suoi libri.

Quindi Giulia Conti ha presenta-

to il suo libro “Ora tocca a te!- Illampadario etrusco di Cortona rac -conta la sua storia”sull’avventura didue ragazzi alla scoperta del MAEC.Giulia ha fatto un libro a fumetti, incui cioè il testo è funzionale all’im-magine e la lettura si svolge contem-poraneamente sul piano grafico elinguistico. E’ una persona stupefa-cente nel suo amore totale per l’illu-strazione, che la porta a spaziare at -traverso generi e autori più diversi.

Ha ricordato che al MAEC lepresentazioni sono anche tattili, peroffrire un canale ulteriore di co -municazione, quindi ha disegnato ipersonaggi del suo libro e soprattut-to ha mostrato delle slides per mo -strare come lavora: le pagine che hacostruito piaceranno tantissimo aira gazzi e agli adolescenti, perchérap presentano il loro modo di ap -procciarsi alla realtà.

Il numeroso pubblico ha ap -plaudito i due Autori, quindi è ini -ziato il rito delle dediche, perché èbello mantenere la memoria diincontri così speciali.

MJP

voluzione della scrittura nel mon -do occidentale, dai segni cuneifor-mi fino ai pittogrammi moderni

degli smartphone. I ragazzi riela-boreranno con prove pratiche re -perti conservati nel MAEC (ge ro -glifici, iscrizioni greche, etrusche,latine e medioevali).

La prima settimana verteràsugli inizi della scrittura fino aigeroglifici egizi. La seconda sullescritture alfabetiche mediterraneefino alla carolingia per poi tornareagli emoticon at tuali!

Noia e divertimento dipendo-no da come le storie si racconta-no, da come navigano nella nostratesta, da come l’emozione dà co -lore e figura, da come adulti ebam bini, maestri e scolari sannomettersi in gioco allo stesso gioco.

Albano Ricci

Anche il Maec tra i musei selezionati dalla regione Toscana

Sempre a margine del terremotoaccaduto in filatelia da parte delMinistero interessato, nel mese diGiu gno, si continua a discutere eda evidenziare in maniera netta idanni che continuano a crearecon cadenza precisa. Secondo mea Roma cercano di trovare ilmigliore dei metodi per far allon-tanare il collezionista dal franco-

bollo: loro sicuramente penseran-no di fare per il meglio, ma daquel 12 maggio l'onda lunga deiloro benefici non si è ancorasentita. Infatti giugno lo possiamo ritenereun mese "horribilis" per i collezio-nisti italiani: ha deluso chi siaspettava un francobollo percelebrare un personaggio viventee tutti pensavamo all' immaginedella prima donna nominataministro nel momento del giura-mento alla Re pubblica, come peresempio Tina Anselmi, di cui sivociferava nei cortili del Ministero.Invece il 1° giugno ci siamotrovati con l'ottava emissione di un

Cerimonie sociali e rapporti internazionali delle aristocrazie etrusche

Nuovo appuntamento conla Scrittura Etrusca aluglio al MAEC con lacon ferenza a cura delprof. Daniele F. Maras

‘Il dono e il suo racconto. C ri -monie sociali e rapporti interna-zionali delle aristocrazie etruschenel contesto mediterraneo’ nel -l’ambito delle Notti Coritane 2.0,eventi proposti e organizzati dalMAEC per una migliore illustrazio-ne della mostra "Gli Etruschimaestri di scrittura".

Alla presenza dell’Assessorealla Cultura Al bano Ricci, che haprospettato un’analisi sociologicadel dono, e con una sapienteintroduzione del Prof. PaoloBruschetti, cui va il merito di unariflessione diacronica sul tema, laserata ha voluto indagare ilconnubio tra scrittura e donativinell’ambito etrusco alla luce dinuove acquisizioni epigrafiche.

Elemento discriminante nelpassaggio dalla preistoria alla sto -ria secondo una distinzione con -venzionale, anche se fuorviante inquanto tralascia la complessitàdella fase pre-scrittoria, la scrittu-

ra, per Bruschetti, si colloca in uncontesto cerimoniale caro ancheai primi Accademici; questi, negliesperimenti letterari delle NottiCoritane hanno tramandato ai po -steri la modernità di una Cortonaovviamente ‘pre 2.0’, cioè prece-dente alla fase informatica, mavicina al contesto odierno per laprofondità dei temi trattati e lascientificità del vaglio. Si compren-de, allora, la pregnanza del co re -do di influssi culturali associati al -la scrittura in generale ed a quellaetrusca in particolare, influssi“che traevano origine dall'am-biente levantino e caratterizzaronoil periodo storico Orientalizzantenel bacino del Mediterraneo”. Intale contesto il dono si pone, perMaras, sin dai poemi omerici,come ‘documento’ e ‘testimonian-za’ di contratti sociali in quanto,da un lato, conserva ciò che l’ora-lità avrebbe rischiato di disperde-re, e dall’altro, riporta iscrizioniindicative dell’ambiente e deirapporti sociali del destinatario edell’offerente.

E se nei poemi omerici ipro tagonisti si scambiano oggetti

di valore come pegni di amicizia ealleanza, lo stesso si verifica neiperiodi successivi; ne sono provaalcuni oggetti del VII e VI secoloa.C. trasmessi con l’espedientedell'«oggetto parlante» per cui ildono si presenta in prima per so -na, come avviene con una coppadi Narce («Io sono il dono daparte di Aule») e un'anforetta diVeio («Io, la madre Anaia, ho do -nato a Venel. Velthur ha fatto»).

Nella maggior parte dei casi ilformulario prevedeva soltanto ilnome del donatore, secondo iltipo ‘muluvanice Laris Velxanas’,«mi ha donato Laris Velchanas» -,poiché questa era l’informazioneprincipale da tramandare, soprat-tutto se lo scambio avveniva nel -l'ambito di un simposio; in altricasi, tuttavia, iscrizioni su fibuled'oro recano dati sulla produzio-ne, come documentano la fibuladi Castelluccio presso Chiusi, do -nata da un Manurke Tursikina aun Aranth Velavesnas, e la FibulaPre nestina, donata da un Manios aun Numasios.

La necessità di registrare ildono e nobilitarlo motiva la diffu-

sione della scrittura in Etruriapresso gli artigiani e pone la scrit-tura come segno di status sociale.Inoltre, la presenza di singolelettere e brevi iscrizioni su oggettitradizionalmente riservati allasfera femminile, quali rocchetti efuseruole funzionali al la filatura,prova l'accesso alla scritturaanche da parte delle donne conrisvolti anche «letterari», comesembra documentare il testo conelementi poetici sull'aryballosPoupé (seconda metà del VIIsecolo a.C.).

E’, infatti e infine, intorno aque sto periodo, quando gli etru -schi iniziarono a modificare al cu -ne norme e ad elaborare caratteri-stiche autonome rispetto alla scrit-tura greca, che si può parlare discrittura etrusca, anzi di scrittureetrusche, dal momento che i sin -goli centri mostrano ciascuno pre -ferenze grafiche caratterizzanti. Edè da questo momento che il viag -gio degli etruschi alla conquista dise stessi prende forma e avvio, abordo di anni, poi divenuti secoli einfine declinatisi in millenni.

E. Valli

Incontri di letture al Maec Centri estivi settembrini, s-Passo al Museo: in vacanza dalla scuola è vietato annoiarsi

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“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Gentile Avvocato, sono stato er -roneamente inserito in centralerischi e rischio che mi venganorevocati tutti i fidi dell’aziendaindividuale di cui sono titolare.C’è modo di avere un provvedi-mento rapido senza fare unacau sa che duri anni?. Grazie.

(lettera firmata) Tribunale, Milano, sez. VI civile,ordinanza 14/04/2016In un caso analogo a quello delno stro lettore, il Tribunale di Mila -no, Sez. VI civile, ha ritenuto e -speribile il procedimento di cui al -l’art. 700 c.p.c. per la cancellazio-ne del nominativo dalla CentraleRischi della Banca d’Italia e/o altrebanche dati del sistema c.d. “Eu -risc”. La vicenda nasceva dalla contesta-zione che la società faceva allapropria banca per la riduzione diun affidamento di credito che da100.000,00 euro veniva ridotto a75.000,00, sfociato in un procedi-mento giudiziario nel quale la so -cietà contestava le condizioni eco -nomiche dell’affidamento.Nelle more la banca comunicavala revoca del credito, intimando ilrientro immediato e successiva-mente la comunicazione alla Cen -trale rischi del nominativo dellasocietà con apposizione dell’indi-cativo di “sofferenza” e di “creditonon contestato”. In tal modo lasocietà non poteva riaprire lineedi credito con altri istituti bancarie da qui il ricorso ex art. 700c.p.c.L’ordinanza in commento muove isuoi fondamenti su tre punti, l’am -missibilità del ricorso cautelare aisensi dell’art. 700 c.p.c., del sussi-stenza del fumus boni iuris e delpe riculum in mora.Dapprima il giudice ritiene am -mis sibile il procedimento di ur -genza richiesto in quanto metodore siduale rispetto a quello previstodall’art. 10, comma 3 del D.L.vo n.150 del 2011, il quale prevede unrimedio urgente esclusivamente“av verso i provvedimenti del Ga -

ran te per la protezione dei datiper sonali”, che ha quindi ad og -getto solo l’operato del Garante,fat tispecie non applicabile al caso,in quanto non è contestato l’ope-rato della Centrale Rischi e/o dellaBanca d’Italia, ma bensì quello siun soggetto terzo, l’istituto di cre -di to. Consegue che la cancellazio-ne della segnalazione non rientranell’ambito del procedimento tipi -co di cui all’10, comma 3 delD.L.vo n. 150 del 2011 ed è quindiammissibile il rimedio cautelareresiduale di cui all’art. 700 c.p.c.Per ciò che concerne il fumus bo -ni iuris, il Giudice ritiene che laclas sificazione della sofferenza co -me “credito non contestato” siaerrata in quanto la pendenza diuna causa in merito alle condizio-ni economiche della linea di cre -dito, sia elemento idoneo a far ri -tenere il credito come “contesta-to”, a prescindere dalla sua fonda-tezza.Il Giudice ritiene inoltre che lostato di “sofferenza” debba esseredesunta da una valutazione com -plessiva della situazione patrimo-niale della società e richiede unostato di insolvenza o di grave enon transitoria difficoltà economi-ca. Difatti dai bilanci della societàricorrente si evidenza un calo del l’“utile” registrato negli ultimi an ni,ma l’ “utile” è pur sempre un datopositivo.Quando al periculum in mora lasegnalazione alla Centrale Rischi,ritiene il Giudice, comporta unpre giudizio imminente ed irrepa-rabile per la società ricorrente,con sistente nella lesione del me -rito creditizio del soggetto segnala-to con la conseguente difficoltà diaccesso a nuove linee di credito.Sottolinea ancora il Tribunale chetrattasi di un pregiudizio irrepara-bile per una società che ha neces-sità di ricorrere al credito per losvolgimento della propria attivitàimprenditoriale.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

L’ETRURIA N. 14 ATTUALITÀ 15 agosto 2016

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

confermata possibilità del ricorso ex 700 Cpc

Sul sacrato della bella chie -sa di Santa Maria Nuova aCortona, sabato 16 luglio,in tarda serata che però ri -cordava più il tempo a -

tunnale, la compagnia teatrale:"Gen te de Santa Marinova" ha pre -sentato in cinque quadri un'operadi Franca Paci: "Se va al merche-to".

A riscaldare però gli attori e ilfolto pubblico ci ha pensato Fran -ca che con la sua opera ha rac -colto spesso il consenso e gliapplausi.

Sarà bene precisare che tuttigli "attori" erano veramente "ru -spanti", non abituati ad affrontareun incontro con il pubblico e adestreggiarsi nella recitazione,invece tutti hanno centrato l'obiet-tivo che era quello di far rivivere atutti il "passato mercheto di Cor -tona".

Mercato che solitamente sisvol geva in piazza Signorelli e eraveramente originale e colorito,chiassoso, coinvolgente. Sarebbe

interessante rivivere quelle ore diincontri, ricordati bene da Francanella sua opera, e sarebbe statoan cor più bello riviverlo tra la gen -te che si mischiava in continua-mente. Personalmente mi ricordoqueste mani che tenevano strette ipolli o i conigli, le anatre e i pa -nie ri carichi delle - uova e mi ri -cordo bene le trattative che spessodi dilungavano molto. Le cittadine"ta stavano" i polli e i conigli, chie -devano di scendere con il prez zo,si mostravano attente ad altrecom pre per mettere tutto in con -correnza. La piazza era brulicantee le voci si accomunavano e ren -de vano il "mercheto" qualcosa dioriginale e affascinante.

Si giocava tutta la fatica dellacontadina che contenta di qualchesoldo lo andava a nascondere inqualche profonda.tasca, oppure loimpegnava nell'acquisto di refe,sale, qualche oggetto per la c u ci -na, una sottoveste o una "pannuc-cia".

Franca attraverso la bravuradegli amici attori ci ha fatto rivive-

re momenti simpatici e coloriti, siperché vi erano sempre dei perso-naggi al di fuori della normalità,ed erano quelle persone che riu -scivano a vendere, un vecchio gal -lo o una coniglia un po' attardatadal tempo, per animali ecceziona-li.

Tutti sono stati all'altezza, macer tamente qualcuno ha datoanche qualcosa di più e senza farenomi mi affido al lettore, se erapresente, dare un suo giudizio,che, per quanto mi riguarda èveramente lodevole.

Abbiamo citato l'autrice dell'o-pera che ha condotto anche la re -gia Franca Paci, che nella sua re ci -

tazione si faceva in quattro persorreggere le "pause" di qualcheattore ma, poi subito bisognacitare l'aiutoregista, tecnico delleluci e del suono Marino Giovaniche ha trasmesso in tutti quella si -cu rezza che ha dato spigliatezza aiprovetti attori. A Valerio Bucalettiche ormai sembra collaudato apiù ardue prove, e che dire dell'a-mico Pietro Castellani che calca lascena con padronanza e ormai"biascica" il chianino come la lin -gua madre. E poi abbiamo ascol-tato il prete Santi Cosci che ha nelprofondo dell'animo qualcosa dicelestiale, e la moglie di "Berto"Lo riana Brilli che, con il passarnel la recitazione ha acquisito

Segnalazione alla Centrale Rischi,

Permesso di costruire: il Consigliodi Stato chiarisce che la crisi eco -nomica non costituisce valido mo -tivo per la mancata ultimazionedei lavoriIl Consiglio di Stato si è pronun-ciato sul ricorso proposto da unComune nei confronti di un’im-presa edile relativamente allascadenza dei termini del permessodi costruire per mancata ultima-zione di lavori edili.In particolare, l’impresa edile,proprietaria di alcuni terreni, nonaveva ultimato nei tempi stabilitidal permesso di costruire i lavoriper la costruzione di alcune villet-te, facendo così decadere i 2permessi di costruire concessi dalComune rispettivamente nel 2005e nel 2007.Il Comune nel 2011 aveva appro-vato il nuovo Prg (piano regolato-re generale), secondo il quale iterreni dell’impresa ricadevano inparte in zona agricola e in parte inarea soggetta a vincolo idrogeolo-gico (vincolo PAI).Il Comune ordinava, quindi, lademolizione delle opere già realiz-zate ma non ancora ultimate e ri -gettava la SCIA presentata dall’im-presa per ultimare i lavori.A seguito dell’ordinanza di demo -li zione, l’impresa oltre a presenta-

re ricorso sull’irregolarità del Prg,motivava al Tar l’omessa ultima-zione dei lavori a causa della crisieconomica edilizia in atto.Il Tar Abruzzo accoglieva il ricorsodell’impresa.Conseguentemente il Comune ri -cor reva al Consiglio di Stato che,con la sentenza 1520/2016, acco -glieva il ricorso.In particolare, relativamente allaquestione relativa alla crisi econo-mica che ha afflitto il settore del -l’e dilizia, il CdS sostiene che non èun motivo valido per chiedere unaproroga: secondo l’art. 15 comma2 del Dpr 380/2001, “i terminipossono essere prorogati conprovvedimento motivato solo perfatti sopravvenuti estranei allavolontà del titolare del Pdc, o inconsiderazione della mole dell’o-pera da realizzare o di particolarisue caratteristiche tecnico-costrut-tive”.Il Cds sottolinea che la crisi con -giunturale dell’edilizia non è unavalida ragione opponibile all’inuti-le decorso dei termini predetti enon può giustificare l’inerzia deltitolare del pdc, perché fa riferi-mento a considerazioni generichenon rilevanti rispetto all’obbligo diosservare i tempi d’inizio e com -pletamento dei lavori.

“Se va al mercheto”Permesso di costruire: la crisi economica non giustifica la mancata ultimazione dei lavori

Distanze legali in condominio (art. 899 cc),cosa ne pensa la Cassazione sull’installazione di tubazioni

Distanze legali in condominio, laCas sazione ribadisce che occorreri spettare l’art. 889 cc e che non èpossibile eseguire opere che ledonoi diritti di altri condòminiUn condòmino si rivolgeva al Tri -bunale di Verona per spostare gliscarichi idrici che il vicino aveva in -stallato in prossimità del suo appar-tamento senza rispettare le distanzelegali in condominio, così comesta bilite dall’art. 889 cc.Il vicino, infatti, nel suddividere ilproprio appartamento in 2 unitàim mobiliari indipendenti, aveva in -stallato le tubazioni idriche a me nodi un metro dal confine.Cosa prevede il Codice civile inmerito alle distanze in condominioL’art. 889 cc prevede che le tubazio-ni idriche di adduzione o scaricosiano installate almeno ad un metrodi distanza dal confine.In particolare, l’art. 889 cc in ma -teria di distanze per pozzi, cisterne,fosse e tubi dispone che: “chi vuolea prire pozzi, cisterne, fosse di la -trina o di concime presso il confine,anche se su questo si trova un murodivisorio, deve osservare la distanzadi almeno due metri tra il confine eil punto più vicino del perimetro in -terno delle opere predette. Per i tu bi d’acqua pura o lurida, perquelli di gas e simili e loro dirama-zioni de ve osservarsi la distanza dial me no un metro dal confine. Sonosalve in ogni caso le disposizioni deire golamenti locali”.Inoltre, l’articolo 1122 cc (opere suparti di proprietà o uso individuale)prevede che: “nell’unità immobilia-re di sua proprietà ovvero nelle par -ti normalmente destinate all’uso co -mu ne, che siano state attribuite inpro prietà esclusiva o destinate al -l’uso individuale, il condòmino nonpuò eseguire opere che rechinodanno alle parti comuni ovvero de -terminino pregiudizio alla stabilità,alla sicurezza o al decoro architet-tonico dell’edificio.”Sentenza della Corte di CassazioneLa Cassazione, con la sentenza n.12633/2016 del 17 giugno, confer-ma quanto deciso già in primo e se -con do grado: il vicino deve rimuo-

vere le tubazioni che non rispettanole distanze legali.Inoltre, non ricorrono neanche lecon dizioni per poter richiedere unaderoga alle prescrizioni di cuiall’art. 889 cc: la deroga al rispettodelle distanze, infatti, è subordinataall’impossibilità di posizionare letubazioni in maniera differente. Nel caso in esame, però, la scelta diposizionare gli scarichi in prossi-mità dell’abitazione confinante eradettata dal voler suddividere l’ap -partamento in 2 abitazioni indipen-denti a scopo puramente speculati-vo.Infine, il vicino contravveniva anchealle disposizioni dell’art. 1122 cc: ilprivato ha diritto di godere edisporre del proprio appartamento,apportando modifiche o trasforma-zioni che ne possano migliorare lautilizzazione, con il limite di nonledere i diritti degli altri condòmini.In definitiva, attestata la violazionedella normativa sulle distanze legaliin condominio e ravvisata la lesionedei diritti nei confronti di un altrocondòmino, la corte di Cassazioneri getta il ricorso e conferma la con -danna.

[email protected]

sempre più destrezza e padronan-za della parte. All'amico Seba -stiano Sarchielli non posso direnulla, ha recitato come fa tutti igiorni, a lui non è difficile perché"el mercheto" lui lo fa anchequando non c'è. Fabrizio Pacchia -cuc chi ha trasmesso la sua positi-vità anche sulle battute, e poi conparti meno impegnative: Vin cen -zina Rago, Valeri Tilde, AntonellaMilietti Franca Coltellini, Paola

Ric ci, Giovanni Mancioppi ed in -fine ancora Andrea Adreani, MariaVit toria Camorri, Alessia Be nar -dini, Jasmine Hanley, Alicia Ha ley eil noto appassionato di moto d'e -poca: Vanesio Pagani. Tutti, pro -prio tutti hanno dato lustro alla se -rata che ha riportato la nostra me -moria a tempi lontani, certamenteso piti ma non del tutto dimentica-ti.

Ivan Landi

ATTUALITÀ

PAGINA 11

Con comunicato del 14luglio 2016 dell’Ammi ni -stra zione Comu nale diCor tona si apprende che“Nel contesto generale di

totale revisione del sistema par -cheggi su Cortona Centro Storico,dopo la realizzazione di più di 80

stalli gratuiti in Via Santa MariaNuo va e nell'area antistante il Ci mi -tero Monumentale, continua l'azio-ne dell'Amministrazione Comunaleper la revisione generale dei par -cheggi a Cortona, come da delibera58 del 7 Giugno 2016.

In questi giorni sono in corso i

L’ETRURIA N. 14 15 agosto 2016

Gente di Cortona

di Ferrucio Fabilli

Tito Barbini, nell’autobiografia, da comunista a post comunista cerca nuove strade per sé e il suo partito, il PD

Il 21 luglio scors, come mostrala foto ricordo qui pubblicata,il nostro amico (redattore etra i primi dieci rifondatori delnostro giornale nel lontano

1975) Ivo Ulisse Camerini ha la scia -to la direzione dell'Archivio sto riconazionale della Cisl, che, su incaricodi Carniti, aveva fondato e organiz-zato nel 1979.

L'amico Ivo, dopo una brevepre senza nell'attività politica (tra il1974 e il 1978 fu delegato comuna-le dei giovani dc cortonesi, segreta-rio particolare del Presidente Fan -fani e capoufficio del DipartimentoCultura alla Dc nazionale durante lapresidenza Moro e la SegreteriaZac cagnini) nel febbraio 1978 fuchiamato alla Cisl come redattoredel giornale Conquiste del Lavoro.

Dopo l'uccisione di Aldo Moro(maggio 1978), lascia la politica emilita esclusivamente nel sindacatocattolico, assumendo importanti in -ca richi di operatore sindacale nel -

l'ambito della Centrale confederalee svolgendo anche il ruolo di Se -gre tario regionale della Cisl umbratra il 1988 e il 1993. Tra il 1993 e il1996 partecipa come consiglierenazionale alla vita del Movimentodei Cristiano sociali, fondato da Car -niti e Gorrieri.

All'amico Ivo devo riconoscereche è stato uno dei pochi a fare ilpro fessore e il sindacalista viaggian-do sempre in seconda classe e, finoal 2002, facendosi rimborsare solole spese vive sostenute nella sua at -tività. Nel duemiladue, non essendopiù possibile fare ciò a seguito dellemodifiche di legge, ha sottoscrittocon il sindacato un contratto di“co copro” da mille euro al mesesu cui ha versato regolari contributie tasse irpef.

Davvero una delle poche mo -sche bianche nel panorama italiano.Ma Ivo è fatto così. Anche a L’Etrurianon ha mai voluto alcunché. Glirendo pubblico onore riportandointegralmente quanto da lui postatosu Fb, sotto la foto che lo ritrae conil segretario nazionale Ragazzini.So no sicuro che, come scrive nellasua nota, resterà ancora a lungo un

Scoperta l’acqua calda

la vori di trasformazione di alcunistalli liberi su Viale Cesare Battistiin aree di sosta a pagamento ricol-legandosi con le aree già blu finoall'intersezione con via Marco Poloper 57 posti a cui si aggiungono 2 aservizio di persone disabili….”

Meraviglioso, fantastico, ina -spet tato, agognato e sollecito inter-vento qualificante dell’Ammini stra -zione Comunale sul tema dei par -cheggi: nessuno, prima di questaAm ministrazione aveva avuto la fan -tasia, la bacchetta magica di fartro vare, in poco tempo, tanti stalliposti auto in Cortona Capoluogo.Nessuno aveva avuto l’avvedutezza elungimiranza di creare, in un fiat,tanti nuovi posti auto a costo zerose non con un intervento di resty-ling della segnaletica verticale edorizzontale. E’ bastato un colpo divernice azzurra per togliere in VialeCesare Battisti tanti posti auto liberigià tracciati con vernice bianca eridotti o tolti in larga misura airesidenti; è bastato eliminare sullato sinistro di direzione di marciadei veicoli, il divieto di sosta in ViaSanta Maria Nuova e trovare i più di80 posti; quel divieto di sosta scia -gurato era stato messo forse percon sentire meglio lo scambio diau to circolanti in doppio senso,dimenticandosi che, fra alberature,in Via di Santa Maria Nuova, sonosem pre esistiti stalli naturali di par -cheggio, sempre i cortonesi li han -no usati per parcheggi in mancanzadi altri più vicini al centro abitato;l’eliminazione era avvenuta per o -pera della precedente amministra-zione e non si sa perché; la delimi-tazione con strisce bianche fatte fa -re dall’amministrazione comunaleso no solo una trovata, un per dipiù; un semplice spreco di vernicee di costi. Che dire poi dell’altratrovata del parcheggio nell’areaantistante il Cimitero?

Anche questa area, in parte diproprietà della Confraternita diMisericordia, già da anni era statautilizzata da roulotte e caravan permotivi logistici e funzionali: possibi-lità di manovra e utilizzo di serviziigienici ed acqua Dunque, i nuoviparcheggi, i nuovi posti auto creatie tanto reclamizzati, non sono altroche la scoperta dell’acqua calda daparte dell’Ammi ni strazione Co mu -na le, dell’Asses so re preposto allaPo lizia Municipale e di chi ha cal -deggiato tale operazione. Nulla dinuovo sotto il sole, niente creazio-ne di nuovi posti, niente agevolazio-ne per i residenti, pochi vantaggiper i turisti. Restituito in parte ilmal tolto! Si spaccia il piombo peroro! Seguendo la logica dell’Am mi -ni stra zione, si potrebbero crearetanti altri posti auto eliminando,come più volte provocatoriamentesuggerito dallo scrivente, gli inutilispauracchi di divieto di sosta, venti-quattro ore su ventiquattro, da Lar -go Beato Angelico al Piazzale Ga ri -baldi.

Questi valgono solo di giorno,solo per paura che per caso possatransitare, anche per sbaglio, qual -che vigile, mentre la sera, dopo leore venti, è una corsa per accapar-rarsi il posto migliore, il posto piùvicino all’accesso di Via Nazionale,al centro della movida notturna, alcentro del caos creato e/o tolleratodall’Amministrazione e subito dairesidenti loro mal grado. PiazzaleGaribaldi, da “Belvedere” sulla Valdi Chiana è diventato parcheggioauto incustodito, luogo inaccessibi-le ad anziani, bambini ed a chi nonsia dotato di agilità atletica. Megliotogliere dunque i cartelli segnaleticidi divieto: non vengono rispettati,non vengono fatti rispettare, si famigliore figura e si sarebbe piùcredibili nel non appalesare l’inca-

realizzazione parcheggi o stalli di sosta

Una vita per il Sindacato Cisl

cislino. Ecco il testo."Roma, 21 luglio 2016: foto

ricordo con il Segretario confede-rale della Cisl, Piero Ragazzini cuialle ore nove di stamani ho conse-gnato ufficialmente i materialidell'Asn-Cisl, tramite inventarioredatto nei mesi febbraio-giugnoe verbali dettagliati dei documen-ti e cimeli di particolare interessesto rico. A sessantasei anni, dopoa ver fondato e costruito nel 1979,su incarico di Pierre Carniti, l'Ar -chivio storico della Cisl e dopo a -ver passato una vita a ricercare,sal vaguardare e tutelare la me mo -ria storica della Confederazioneitaliana sindacati lavoratori, la -scio pertanto la mia creatura nel -le mani della Segreteria naziona-le, di Ragazzini e del Segretarioge nerale Annamaria Furlan. Negliul timi sei anni ho progettato epor tato a realizzazione l'Archivioe Biblioteca Digitale della Cisl

(ott ocentomila pagine di docu -menti, www.abd.cisl.it) lavoran-do come un mulo e rubando tem -po alla famiglia e al sonno.

Non me ne pento. Anzi sonofiero di aver dato il mio modestocontributo alla vita e alla storiadella Cisl, che è storia sociale diprimo piano dell ' Italia repubbli-cana. Anche perché ho militatonella Cisl, pure quando feci perquattro anni il segretario regio-nale della Cisl umbra, cercandosempre di praticare i valori delcislino: democrazia, libertà, plu -ralismo, solidarietà, responsabi-lità,passione, dovere, senso dellimite. Un grazie di cuore a tutti icislini e a tutte le cisline che hoincontrato dal 1978 ad oggi e chemi hanno aiutato a crescere e mihanno riempito il cuore e lamente di doni preziosi e rari. Dado mani ...... "è un altro gior no" eve drò cosa fare. Certa men te re -sterò un cislino. Buona gior nata atutti e a tutte."

Ai tanti grazie inviatigli su FaceBook, unisco quelli dell'Etruria tuttae il mio personale. Grazie Ivo.

Enzo Lucente

Grazie Ivo!

Nelle trecento avvincenti pagineau tobiografiche “Quell’idea che ciera sembrata così bella”, Tito ar -gomenta l’orgoglio di appartenerea una generazione tanto impegna-ta d’aver esordito definendosi (sepure nell’improntitudine giovani-le): “rivoluzionario di professio-ne!”. La sua storia, a uno sguardosuperficiale, potrebbe dirsi condi-visa da strette elites dirigenziali delPCI, di cui è stato parte - frequen-tando scuole di partito e coprendoruoli politici e amministrativi api -cali: provinciali, regionali, nazio-nali - invece - da indagatore in -nan zi tutto di sé stesso sulla giran-dola di incarichi ricoperti, e suglieventi che hanno caratterizzato ilperiodo trascorso - ricostruisceun’avventura in cui migliaia di(ex) comunisti italiani possono inlarga parte riconoscersi. (Quantoavviene durante le numerose pre -sentazioni del libro: occasioni diautoanalisi collettiva). Disillusodall’ideologia comunista, soprat-tutto nell’attuazione pratica, allaricerca di nuovi percorsi politici,tuttavia Tito rifiuta l’abiura,rifacendosi anche allo scritto diLucio Magri: “Il sarto di Ulm”. Chericorda la storia d’un tizio che nel‘500 volle dimostrare d’essercapace di volare, schiantandosi aterra. Ma, a distanza di tempo,l’uo mo vola facilmente... ciò chepotrebbe accadere a rinnovateidee comuniste. La solida “fede” politica, impres-sagli dal padre e dal norcino Spi -naldo, tradotta in adesione primaall’organizzazione giovanile, poi alPCI - raccontata nelle prime righedel libro - fecero di lui un politicoprofessionale simile a una loco -motiva. Nel senso che Tito contavasu ‘una strada segnata’, su un fu tu -ro ragionevolmente sicuro”; fin -ché non s’è tramutato nel bu fa loche scarta di lato - come nellacan zone “Buffalo Bill” di Fran ce -sco De Gregori. Strada segnata,ma interrotta volontariamente pergravi divergenze, nel 2003, con ladirigenza cittadina del partito, adArezzo.

Bastò poco tempo per trasmetter-ci idee e illustrarci i progetti utilial fu turo di Cortona. Tito lasciòanche un bel debito - di cui siricorda nel libro - frutto d’unasvol ta nella politica comunale:mense e trasporti scolatici gratuiti,welfare che seguitammo, ripia-nando i debiti ed avendo la fo r -tuna di tramutare i suoi e i nostriprogetti dal libro dei sogni inrealtà. In cinque anni, da succes-sori di Tito, realizzammo progettie ottenemmo finanziamenti in talquantità e qualità mai più ripetute.(Edilizia popolare pure inCortona, allestimento del PIP alVallone, potenziamento dell’ac-quedotto comunale, metanizzazio-ne, piscina coperta, ponte sul l’Es -se, centro convegni S. Agostino,nuove aree di espansione ediliziain molte frazioni, PIP d’iniziativaprivata a Terontola, depurato-re,… per ora , basta). Tanto chequalche compagno cortonese harimproverato Tito, politico dirilievo provinciale, di non averspinto la successiva dirigenzacortonese, ambiziosa ma di scarsocostrutto.Anche Tito era ambizioso, egoevoluto in forte passione, consen-tendogli una carriera politicarilevante, sempre all’altezza degliincarichi ricoperti, con frutti ri -conosciuti validi nel tempo,menzionati nel libro. Quell’amorproprio - gli ho detto scherzando,rispettoso di regole pubbliche e dipartito, gli ha consentito di naviga-re a lungo senza incappare in viziaborriti: corruzione e opacità delpotere, che, coniugati alla scarsapartecipazione alla gestione dellacosa pubblica, han portato i citta-dini al distacco dalla politica;senza più “quell’idea che ci erasembrata bella” s’è pure ingiganti-ta nel tempo la questione moraledenunciata da Enrico Berlinguer eSandro Pertini, principio a cuisiamo ancorati, insieme a Tito.Che chiude il libro a Cortona,dove, a mo di metafora politica, sidomanda: cosa o chi potrebbeessere il Godot da attendere? in -sod disfatto della direzione e dellecondizioni in cui versa il suopartito, il PD. Il quale, trascurando “idee disinistra”, di cui son portatoriindividui alla Barbini, sta scavan-do un fosso tra i problemi realidel paese e le “riforme” di cui sivanta: sul lavoro, sulla Co sti tu -zione, sulle regole della democra-zia... ma questo è un altro di scor -so, che trova spazio nel libro d’unTito amareggiato e poco ottimista.

www.ferrucciofabilli.it

(Ricordiamo le metamorfosi delsuo partito: da PCI a PDS, DS,PD). Dopo lo scarto di lato, hacontinuato a viaggiare, leggere,interrogarsi su quanto era capitatoa lui e al partito, pur smesse levesti dirigenziali, avendo piùtempo disponibile senza ansieperformative. Fin’allora la “loco -motiva” Tito aveva corso senzarisparmio di energie; ambizioso,dinamico, intelligente in ogniruolo ricoperto: dirigente giovani-le, segretario cittadino e provincia-le del PCI, sindaco di Cortona,presidente della Provincia e dellaUSL, assessore regionale…Giàdurante la corsa s’era posto inter-rogativi sul comunismo realizzato,e sulla compatibilità tra ideologiae sistema democratico pluralista, esu come continuare l’infinitabattaglia, intrapresa fin da ragazzo,per una giustizia sociale coniugataalla libertà … Interrogativi ingigantiti dalla ca -duta del Muro di Berlino. A cuidedicò un libro di viaggi e rifles-sioni: “Caduti dal Muro” che, giànel titolo tragicomico, tradisce itormenti dello scrittore, fino asentirsi in colpa per non avercompreso prima i risvolti dram -matici del “socialismo reale” neipaesi dell’Est europeo - puravendoli frequentai - e finanche inCina e Cambogia. Tanto che so -vrapponendo la lettura dei duelibri citati, notiamo il ripetersiossessivo degli stessi interrogativi:in cui si rimprovera avvedutezzatardiva, aggiungendo altri dilemmipolitici che lo tormentano...Mosso da tanto auto accanimento,provo a consolarlo: anche fossestato più tempestivo nell’acquisireconsapevolezza, cosa avrebbepotuto fare? Gran parte della storiaè fuori dalla portata individuale. Epoi, forse che avresti negato algiovane Tito incontri amorosi consplendide ragazze dell’Est?!... Cose che non si scrivono inautobiografie politiche, ma talipensieri um a ni potrebbero esserstati loro a di stoglierlo dalla realtà,passando il checkpoint Charlie...mi permetto questa facezia per lanostra lunga amicizia da porcospi-ni (quelli di Carlo Verdone: nétroppo vicini né troppo lontani,per non pungersi). Mentre ricor -da con nostalgia l’e sperienza for -mativa e gratificante da sindaco diCortona, carica in cui ebbi il pia -cere di subentrargli come in unastaffetta. Ricordo la basilare riunione da luiindetta: tra Giunta comunale u -scente e quella entrante da me di -retta.

Da Sinistra: Piero Ragazzini e Ivo Camerini

E d’inverno che ne facciamo di tan -ti posti a pagamento vuoti?

Penalizziamo ancora i residen-ti? Li vogliamo colpevolizzare per

restare ancora nel centro storico osi vuol fa re di questo un centrovuoto, spet trale, mummificato?

Piero Borrello

pacità, l’inerzia o impossibilità or -ganizzativa e di controllo. Il tuttosarebbe meglio giustificato, meglioac colto, meglio ben visto. Le fotoche si pubblicano, sono un mo -desto esempio della situazione diquanto avviene dopo le venti, con ivigili accasati. E poi, tutti questinuovi presunti posti creati, questoriassetto di revisione generale deiparcheggi, come impostato, p o -treb be risultare solo penalizzanteper i residenti? Quali benefici po -treb be apportare alle casse comu -nali? Quanti disagi potrebbe arre -care? Vengono garantiti i residenticon trenta euro l’anno di postimacchina o devono vagare per cer -care al Cimitero, non il posto eter -no, ma quello temporaneo estivo?

PAGINA 12

L’ETRURIA N. 14 MOMENTI DI RIFLESSIONE

Il profeta Geremia appartienea una famiglia sacerdotale. Nasceverso il 650 circa avanti Cristo, aAnatòt, piccolo villaggio a circa 7Km. da Gerusalemme. Giovane,for se di soli 20 anni, è chiamatoda Dio: Mi fu rivolta questa parola:Prima di formarti nel grembomaterno, ti conoscevo; prima chetu uscissi alla luce, ti avevo consa-crato; ti ho stabilito profeta dellenazioni. Risposi: Ahimè, SignoreDio, ecco io non so parlare, per -ché sono giovane. Ma il Signoremi disse: Non dire: sono giovane,ma và da coloro a cui io ti man -derò e annunzia ciò che ti ordi -nerò. Non temerli perché io sonocon te per proteggerti. Oracolo delSignore. Il Signore stese la mano,mi toccò la bocca, e il Signore midisse: Ecco, ti metto le mie parolesulla bocca. Ecco, oggi ti costitui-sco sopra i popoli e i regni persradicare e demolire, per distrug-gere e abbattere, per edificare epiantare. Così Dio sceglie Geremiaper una missione immane; lui, ilmeno adatto a minacciare cala -mità e distruzioni; lui,mite, pro -penso a un vivere sereno e tran -quillo, è sbatacchiato nel turbinedelle guerre, della fine del tempio,dell’esilio del suo popolo in Babi -lonia, a opera di Nabucodò nosor(597 a.C.), e ssuccessivamente nel586 a.C.

Le profezie di Geremia sonosoprattutto tessute di lamentazio-ni: Dio si lamenta del suo popoloper le ripetute continuate infe -deltà, allontandosi da lui e volgen-dosi agli idoli. Sono lamenti intrisidi rimpianto, di quando Israeleseguiva il Signore.

Mi fu rivolta questa parola delSi gnore: Va’ e grida agli orecchi diGe rusalemme: Così dice il Signo -re: Mi ricordo di te, dell’affettodella tua giovinezza, dell’amore altempo del tuo fidanzamento...Israele era cosa sacra al Signore...Lo fece uscire dall’Egitto, lo guidònel deserto, lo condusse in unaterra da giardino, ma subito hatradito il mio amore. Ha commes-so due iniquità: Ha abbandonatome, sorgente di acqua viva e si èscavato cisterne screpolate chenon tengono l’acqua.

Attraverso un gesto simbolicoDio annuncia come tratterà il po -polo infedele. Comanda a Ge remiadi prendere una cintura di lino enasconderla in un crepaccio umi -do presso l’Eufrate. Dopo del tem -po gli ordina di riprenderla; latrova marcita. Ecco, dice il Signo -re, in questo modo io ridurrò inmarciume la gloria di Guida e diGerusalemme.

Questo popolo, che rifiuta diascoltare le mie parole e sicomporta secondo la caparbietàdel suo cuore, segue altri dèi perservirli e adorarli, diventerà comequesta cintura, che non è più buo -na a nulla.

A tanta minaccia, il profeta,sicuro dell’amore inesauribile diDio, prega così: Hai completa-mente rigettato Giuda, oppure tisei disgustato di Sion? Riconoscia -mo la nostra iniquità; abbiamopeccato contro di te!

Per amore del tuo nome, nonabbandonarci! Non rompere la tuaalleanza! In te è la nostra fiducia. Eancora una volta Dio mostra ilvolto della sua misericordia.

15 agosto 2016

Di come fosse organizzatala vita contadina, delmo do e degli attrezziche venivano usati nellacol tivazione dei campi

nel novecento, spesso viene nar ra -to agli scolaretti dai loro nonnimen tre non manca, segnatamentealla Fratticciola, di poter rivivere latrebbiatura a fermo sull’aia anti -stante il Museo della Civiltà conta-dina dal quale vengono sottratte alletargo le trebbie dell’epoca.

Se le serate estive e le prescri-zioni salutistiche lo permettono èpossibile riassaporare quel sugodi collo d’ocio che condiva le pa -stasciutte prologo di tavolate im -bandite per il ristoro di macchini-sti, di trattoristi, di bifolchi e del vi -cinato accorso, in assenza degli at -tuali rischi sanzionatori, per pre -stare solidale scambio di manod’o pera.

Lo stesso don Sante Felici l’ul -ti mo etrusco, come amava defi -nirsi l’abate di Farneta, narra d’es -se re andato in cerca di frumentosull’aie di contadini che issavanola bandiera rossa sull’alta “meta”(mucchia) innalzata con una mol -titudine di manne (covoni) ricchedi bionde spighe.

Nel comune di Cortona, la col -tivazione del frumento da sempre,specie nel piano e sulle colline, fuelemento essenziale per la gestio-ne prima della azienda mezzadrilepoi per la conduzione del coltiva-tore diretto.

Il grano raccolto, macinatonei numerosi molini locali, ren de -

va farina a km zero, in parte utiliz-zata per quel pane casareccio, ri -go rosamente insipido, cotto dallamassaia con cadenza settimanale,as sieme a dolci ed arrosti, nel -l’am pio forno di casa, in mattoni,scaldato a dovere con fascine di“gascio” (acacia) e spino. Mentrecrusca farinaccio e paglia alimen-tavano vacche chianine, prolifiche“troie” (scrofe) e “razzi” (pol la -me) di ogni specie assicurandouna pulita e rinnovata lettiera albe stiame, allevato sotto casa, evi -tando, per quanto possibile, sgra -devoli odori.

Allora, con un quintale di gra -no si comprava l’equivalente di unquintale di pane; oggi con un chilodi grano si acquista un solo caffè!Guidati da Leonardo Bel perio e daLeonardo Guada noli l’uno presi-dente l’altro segretario della Col di -retti cortonese i cerealicoltori del -la Valdichiana hanno partecipatoal presidio di protesta dinanzi alMinistero per le Politiche agricoleche si è tenuto mercoledì 27 luglioin Roma; il Ministro Martina scesotra i manifestanti, ha assicurato dicondividere le proposte avanzatedalla bonomiana che oltre a su pe -rare l’attuale metodo di contrattaz-zione, soggetto alla turbolenze deimercati internazionali, introducel’obbligo di tracciabilità delle se -mo le e delle farine indicando l’o -ri gine del grano impiegato nell’eti-chetta della pasta e dei prodotti daforno.

Dopo l’ultima trebbiatura, ice rearicoltori di Cortona hanno

Riflessioni di Padre Samuele Duranti

Il volto della misericordiaI profeti: Geremia (atto primo)

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Beato Giacomo da CortonaLa civiltà contadina e l’importanza della coltivazione del frumento

A buon diritto Cortona puòvantarsi di aver dato i natali aquesto illustre figlio di S.Francesco perché a nessuno èsecondo nella ghoria della dottri-na e della santità.

Il Beato Giacomo trovò le suedolcezze nella preghiera e nellameditazione nel Crocifisso adesempio di S. Bonaventura ed inquesto pio esercizio trovò ilprincipale suo libro di studio.

Con ciò addivenne sì grandeche ben presto si fece distinguereper la candidezza dei costumi perl’osservanza scrupolosa dellapovertà francescana, per l’affabi-lità nel conversare, per la piena

conoscenza delle cose teologichee per lo spirito di profezia di cui fudivinamente insignito.

La sua parola infuocata di zeloapostoico seppe attrarre le folleovunque l’avesse fatta sentire econquiderle con insuperabile estringenti argomentazioni.

Predicatore nel paese diSeggiano predisse a quel popolofuture calamità le quali si avvera-rono dopo tre anni.

Altra volta predicando nellachiesa di S. Margherita nell’occa-sione della festa de 22 febbraiopredisse ad un giovinetto laprossima sua morte per averardito, dietro meritata correzioneper il suo cattivo contegno inChiesa, lanciare indispettito controdi lui un arancio.

E infatti, otto giorni appresso,il giovinetto moriva ucciso, mentrecercava di difendere un amicoinseguito dall’avversario.

La morte di questo grandepredicatore avvenne l’anno 1484nel patrio Convento di S.Margherita, ove ebbe pure sepol-tura con immenso concorso dipopolo.

Il suo abito, recato agli infermie tribolati, operò più volte strepi-tose guarigioni.

Orario estivo - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO - S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta 17,00 - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Bartolomeo a PERGO - S. Celestino aFOSSA DEL LUPO 17,30 - S. Francesso a CORTONA - S. Giovanni Evangelista a MONTALLA18,00 - S. Filippo a CORTONA - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Cristoforo e Biagio a OSSAIA -S. Maria a MER CATALE - S. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Margherita aCORTONA18,30 - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA

DOMENICA mattina7,30 - S. Pietro a CEGLIOLO8,00 - Basilica S. MARGHERITA - Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA -MUCIA - S. Agata alla FRATTA.8,30 - S. Filippo a CORTONA - Suore a TERONTOLA - S. Filippo e Giacomo a VALECCHIE8,45 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) aCORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. DONNINO diMercatale9,30 - S. Maria a RICCIO - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia)10,00 - S. Francesco in CORTONA - Basilica di S. Margherita in CORTONA - Cristo Re aCAMUCIA - SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Giusto a FRATTICCIOLA - S. CATERI-NA - S. Eusebio a TAVARNELLE - S. Leopoldo a PIETRAIA - S. Giovanni a MONTANARE10,15 - S. Francesco a CHIANACCE 10,30 - Eremo delle CELLE - S. Pietro a CEGLIOLO - S. Martino a BOCENA - SS. Mi che -le Arcangelo a S. ANGELO10,50 - RONZANO11,00 - Cattedrale S.Maria Assunta a CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - SanBartolomeo a PER GO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - S. Lorenzoa RINFRENA11,15 - S. Maria a MERCATALE - S. Marco in VILLA - S. Maria Assunta a FARNETA - S.Gio vanni Evangelista a TERONTOLA 11,30 - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo a TEVERINA11,45 - SS. Ippolito e Biagio a CRETI

DOMENICA pomeriggio16,00 - S. Pietro a POGGIONI - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO16,30 - SEPOLTAGLIA (3 ̂domenica del mese) - PIAZZANO (4 ̂domenica del mese) -Santuario del Bagno, PERGO (1 ̂domenica del mese)17,00 - Eremo delle CELLE17,30 - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA 18,00 - Basilica S. Margherita in CORTONA - Cristo Re a CAMUCIA - S. Maria a MERCATALE18,30 - S. Domenico a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Turno settimanale e notturnodal 16 al 21 agosto 2016Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 21 agosto 2016Farmacia Bianchi (Camucia)

Turno settimanale e notturnodal 22 al 28 agosto 2016Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 28 agosto 2016Farmacia Ricci (Tavarnelle)

Turno settimanale e notturnodal 29 ag. al 4 settembre 2016Farmacia Comunale (Camucia)Domenica 4 settembre2016Farmacia Comunale (Camucia)

Turno settimanale e notturnodal 5 all’11 settembre 2016Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 11 settembre 2016Farmacia Boncompagni (Terontola)

GUARDIA MEDICA

Cortona, vicolo Mancini 0575/30.37.30

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subito la flessione del 35% per ilgra no duro e del 20% del granotenero oltre un calo delle rese uni -tarie ad ettaro e del peso specificodovuto alle persistenti piogge pri -maverili.

Il risultato economico risultatalmente pesante, sino ad essereinsufficiente a coprire i costi diproduzion, tanto da indurre allarisoluta conclusione che, nel pros -simo autunno, nessuno semineràfrumento nelle campagne cortone-si, così mutandone il caratteristicopaesaggio già in questa stagione,largamente privato del vivace gial -lo dei girasoli.

Oggi, forti delle normative eu -ropee, i pastifici italiani, spessoam ministrati dalle multinazionali,che pure mantengono il primatocommerciale legato alla tradizionedella qualità del made in Italy, im -portano grandi quantità di granoduro americano, in particolare ca -nadese, di datata produzione, ri -fiutando il prodotto nazionale. Ilperito agrario Marcello Sacco cheda decenni, prima al ConsorzioAgrario oggi a “Agri due mila” con -siglia i produttori del nostro terri-torio sia in ordine agli aspetti

colturali che a quelli commerciali,mi ricorda, come alla fine deglianni ‘80, la produzione del granoche era nel cortonese da sempreesclusivamente di grano tenero,fosse indotta, dal consistente aiutoconcesso dalla Comunità Europea,ad incrementare in maniera e spo -nenziale la produzione di granoduro con la cui semola si produceappunto la pasta italiana.

Sul finire degli anni settanta,ancora a Fontarronco era attiva,diretta dal noto genetista di cerealiFranco Quagliotti, l’importanteselezione “ense” che assicuravagrani teneri certificati non solo allaValdichiana.

La stessa fattoria di Santa Cate -rina delle Bonifiche Ferrari è stataper decenni esempio di tecnicaapplicata alla cerearicolturamentre l’Istituto Agrario AngeloVegni ha assicurato, sulla scia diun impegno secolare, la formazio-ne di tecnici capaci di affrontare leesigenze colturali e fitoiatriche in -dotte anche dalle mutate condizio-ni climatiche.

Oggi le notevoli produzioni di

gra no tenero e duro sono egregia-mente servite da capienti strutturedi stoccaggio che, nel cortonese,con i centri del Consorzio Agrariodi Monsigliolo e dei ponti di Foia -no possono essere polmone vitaleper la commercializzazione e lascelta dei grani certificati che ven -gono selezionati nelle strutturecon sortili di Sinalunga.

Quindi si comprende facil-mente che la minaccia che incom -be sul nostro comune è quella diuna crisi di produzione che oltre amettere in difficoltà i cerearicoltoriprofessionali trascini l’indotto deiconto terzisti del commercio e delturismo per le conseguenze idro -geo logiche, dovuto all’abbandonodel territorio e paesaggistiche, so -pra accennate.

Venendo a mancare il soste-gno comunitario, ci ricorda Gua -ltiero Ghezzi, che alla AziendaAgra ria del Vegni ed all’insegna-mento delle pratiche agronomicheha dedicato una vita, occorreritornare alla rotazione ed agli a -vicendamenti colturali, ripristinan-do l’interramento delle paglie ar -ricchite d’urea, dando quindi acomprovate varietà le condizioni

favorevoli per ottimi risultati inglutine, proteine, peso specifico ecolore.

Ed infine al grano duro occor-rerà riservare i terreni di medioimpasto tendenti all’argilloso, dal -la granula consistente quali quellidelle colline comprese fra Farneta,Ronzano e Cignano.

Si escluderanno quindi i ter -reni del piano sabbiosi per l’80%che da sempre hanno visto ottimeproduzioni di grano tenero.

Negli scorsi anni ha preso l’av -vio, in collaborazione con il pasti-ficio Fabianelli di Castiglion Fio -ren tino il progetto dei Consorzid’I talia che produce “pasta italia-na”, con solo grano duro a Km.zero, tutto toscano.

E’ un prodotto di nicchia chemerita certificazione d’origine: lanostra potrebbe essere in zona diproduzione “poggio di Chiane”,per farne una pasta d’eccellenzache condiremo con quel sugod’ocio (oca) che oggi viene pro -posto solo nelle nostre sagre dipae se.

Francesco Cenci

PAGINA 13

L’ETRURIA N. 14 ATTUALITÀ POLITICHE 15 agosto 2016

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

NECROLOGIO

Il Movimento 5 Stelle nelConsiglio Comunale del 07/06/2016ha interrogato l'amministrazioneper sapere quali progetti fosserostati definiti per il ripristino dellasicurezza delle 2 scuole di Cortonae della Caserma dei Vigili del Fuocodi Tavarnelle e pochi giorni fàabbiamo avuto la risposta da partedel'assessore ai lavori pubblici che

purtroppo però ci lascia con fortipreoccupazioni.

Ricordiamo che gli edifici inquestione sono stati oggetto diverifiche da parte del DIDA diFirenze che nel Maggio scorso hacomunicato al Comune di Cortona iriscontri di tali indagini che hannoevidenziato forti criticità statiche ,tali da rendere necessarie ordinan-

Sembra che in Italia ci sia unaforza che in qualche modo vogliadistruggere la nostra economia enon solo, con attacchi mirati elegati alla sola speculazioneeconomica internazionale, dan -neggiando così le imprese Italiane,il PIL, l’economia di uno stato.Ho ricevuto varie lamentele daparte di alcuni agricoltori localiche dopo essersi prodigati peravere il grano di ottima qualitàhan no subito una vera umiliazionecon la valutazione del prezzo delgrano che è a dir poco sconvol-gente. Il prezzo del grano durooscilla da € 18 a € 19 al Ql., unavera miseria.Lancio un appello a tutte le istitu-zioni, per sensibilizzare un serioproblema che metterà in crisivarie aziende, le stesse con i prezziimposti, non ripagheranno nem -meno i costi del prodotto.In Italia si importa il grano davarie paesi, a mio avviso anche didubbia provenienza, danneggian-do i nostri agricoltori locali che sivedono costretti, nonostante pro -ducano grano di qualità ad abban-donare le produzioni, causa per di -te economiche abnormi. La notizia gira da giorni ma pur -troppo nessuno sta prendendo sul

serio il problema, l’Italia è sottoat tacco, la “guerra” economicadettata dalle multinazionali stadistruggendo la nostra economia,le nostre aziende agricole e nonsolo.Lo stato, la Regione, ma anche ico muni devono far sentire lapropria voce, in difesa delle nostreaziende agricole, della qualità delprodotto, non è tollerabile che siimporti il grano di dubbia prove-nienza e non si incentivi il nostrosano prodotto. E’ evidente che die -tro i prezzi ridicoli di offerta per ilproduttore, c’è la mano dei solitispe culatori che ogni mattina guar -dano il solo dato matematico diuna rete “infame” di alta finanza,dove conta solo il reddito sicuro,le commercializzazioni internazio-nali di prodotti poco raccomanda-bili, distruggendo così la nostrastoria e soprattutto la buona qua -lità.A questo dobbiamo ribellarci, fa -cendo sentire la propria voce,basta grano straniero, vogliamo ilnostro grano proveniente dallanostra rete di aziende che da sem -pre producono con serietà e pro -fessionalità.

Luciano Meoni Il Consigliere Comunale

Sicurezza scuole e Caserma VV.FF.

Il sottoscritto consigliere comuna-le visto e considerato che:- Viale Passerini, noto anche comeViale del Parterre, è sempre piùspesso aperto al transito stradaleper essere adibito a parcheggio;- il Viale è a senso unico di marciain uscita dal centro abitato e taleapertura consente il parcheggio diautoveicoli all’interno della car -reggiata in entrambi i lati come daOrd. 84/05 del 15/06/2005;- conseguentemente il transitopedonale è costretto nella partedestra nel corridoio, delimitato amonte dagli alberi e valle da unabassa, esigua e diradata siepe,peraltro ormai non più presente indiversi punti e per diversi metri;- la pluriennale mancanza di ma -nutenzione ha permesso che ilcor dolo e gli scoli presenti neltem po fossero coperti dalla terra,così da provocare la tracimazionee l’erosione del muro d’appoggiodella parte pedonale;- lungo tale percorso non è pre -sente alcun tipo di barriera o altromanufatto idoneo ad evitare che ipedoni o bambini su piccoli cicli otricicli possano cadere nella scar -pata;- a tutt’oggi non risulta che questaAmministrazione abbia avviato unprogetto per il ripristino dei dannidavanti al c.d “Alberone” già se -gnalati e riferiti oltre un anno fa,che sono stati transennati in modoimproprio ed oltre misura tale daimpedire il transito dei pedoni du -rante l’Apertura del Viale al traffi-co indiscriminato;- perciò i pedoni, loro malgrado, èpossibile che siano obbligati atransitare lungo il margine internodella carreggiata stradale, anzichénella fascia pedonale;- il limite di velocità presente di 30Km/h non è conforme a quantopre visto dall’Ordinanza 84/05 ci -tata che prevede e impone che tut -ti i veicoli transitanti dovrannopro cedere a passo d’uomo, met -tendo così direttamente in perico-lo l’incolumità dei pedoni in parti-colare i bambini e altresì indiretta-mente a causa del fondo stradalecostituito da pietrisco che può es -se re proiettato a distanza o sca -gliato in aria dai veicoli in transito,oltre e non certamente da meno,

il fastidioso e antigenico solleva-mento di polvere che rende il vialeoltremodo impraticabile a piedi:...oltre a denunciare quanto sopra,chiede se condivida o meno la ne -cessità di provvedere e con ur -genza, affinchè:• le parti marginale adibite altra nsito pedonale che versanonelle condizioni prima indicate,vengano messe in sicurezza inmodo tale da scongiurare la ca -duta nella scarpata sottostante;• la parte transennata dell’areaan tistante al c.d. “Alberone”, ven -ga rimodulata per consentire iltransito pedonale;• venga apposta la prescritta se -gnaletica per il limite di velocitàprevisto ed ovviamente la relativase gnaletica d’obbligo nonchéquel la di pericolo per “presenzadi bambini” e “materiale instabilesu strada” altresì, auspicabile,quel la prevista di delimitazionedella fine del centro abitato allimite previsto.Come già suggerito ad inizio man -dato, La invito ancora a valutare, alfine di rendere fruibile il Viale atutti durante l’apertura comeparcheggio per giornate di grandee continuo afflusso, l’attuazione diun servizio di irrorazione dellasede stradale, così da evitare l’in -nal zamento di polveri. Allo scopo risulta che il Comuneabbia a disposizione un idoneomezzo dotato di cisterna al qualepuò essere collegato un irroratorea caduta e che nel Viale è presen-te un punto per prelievo di acquao che per tale servizio può ancheessere prevista apposita conven-zione con la Sezione VAB -Vigi -lanza Antincendi Boschivi- di Ca -mucia, che potrebbe fornire al -l’occorrenza anche un adeguatopresidio antincendio in loco.

Fabio Berti

“Ogni anno-afferma Marco Casucci,Consigliere regionale della LegaNord- è sempre la stessa storia;l’erba alta invade le strade provin-ciali nr. 34 e 38 e l’incolumità degliautomobilisti che le percorrono,viene messa in costante pericolo. ““Ci risulta, da segnalazioni prove-nienti da diverse persone -prosegueil Consigliere-che il taglio dell’erbasi sia interrotto da una decina digior ni e quindi permane un possibi-le problema legato alla sicurezzastra dale”. “Inoltre-sottolinea l’esponente le -ghista-ci chiediamo come mai que -

sta operazione non avvenga un paiodi volte all’anno, rendendo così an -che più visibili i cartelli stradali abor do strada.” “E’ fondamentale, dun que-concludeMarco Casucci-che le amministra-zioni locali si at ti vino in questosenso anche per una forma dirispetto nei confronti dei tantipendolari che quotidianamentepercorrono le predette arterie; inol -tre, cari signori, quando s’inizianodei lavori, è auspicabile che poiven gano anche conclusi, magarinon in tempi biblici…”

Lega Nord

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

Ormai è l'argomento di fondoper tutti i giornali, le bacheche, letelevisioni. E' l'avvio e la chiusuradi discorsi a vari livelli e uno diquelli che dominano, alla grande,tra le gente, quello che comune-mente viene meglio compreso conil termine dell' immigrazione.

Anche sul nostro giornale honotato vari interventi e li ho letticon attenzione e scrupolo, rilevan-do alcune posizioni assai condivisi-bili, per altri ha avuto notevoliperplessità. Che il tema sia qualifi-cante è ovvio anche se tutto il"male" che oggi si descrive forse losi deve alla politica espressa dallanostra civile Europa.

L'analisi dunque, per essererealisti, bisogna farla risalire, inprimis, alla nostra politica di "con -quista" prodotta verso tutto il terzomondo. Abbiamo esportato si lanostra cultura e civiltà ma, assiemeabbiamo venduto, consegnato, amol ti paesi, armi, che non sono se -gni di pace e di collaborazione o diintegrazione.

Se si esclude l'opera di moltimis sionari cattolici e protestanticerto la nostra civile Europa habril lato nello sfruttamento del suo -lo, del sotto suolo e soprattutto de -gli uomini. Basti pensare alle navidi schiavi africani sbattuti in tutto ilmondo.

Se dunque alcune colpe ci so -no penso che dobbiamo rifarcianche alla nostra storia passata,allora ci stava bene avere beni emano d'opera, allora eta tuttopossibile, allora non vi erano cro -ciate e manifesti ignobili come ve -do esposti anche a Camucia.

Ora l'Europa vuole tutelarsi ederigere barriere, fili spinati, muri,allora non ci facevamo caso quantimorti vi erano in altre nazioni perfar belli i colli delle nostre signore,quanti morti in precarie ed insicu-

Il Sindaco di Cortona rimandato a settembre

re miniere, quanti morti per qual -che zanna di elefante o qualcheborsa di serpente o ancora perqual che pozzo di petrolio.

Ora tutte questi popoli chehan no benissimo imparato come sifa la guerra la stanno esercitandotra di loro e anche verso di noi. Ilpopolo invece cerca disperatamen-te qualche speranza verso spondepiù pacifiche, più vivibili e ri -schian do la vita vengono da noicon ogni mezzo.

Certamente che il flusso migra-torio sia eccessivo è sotto gli occhidi tutti ma cosa fare se abbiamoper secoli seminato zizzania?

Ora sono in molti a schierarsiper porre un freno, un rimedio maè difficile porre unitariamente unaalternativa che esiste solo si riusci-remo, assieme, a riportare la veraciviltà, se ne abbiamo ancora, ver -so quelle popolazioni ed è quelladi aiutare queste popolazioni adavere governi stabili e democratici,occorrerà finanziare in loco inizia-tive per creare lavoro, iniziative chefacciano crescere la sicurezza altri-menti andremo incontro ad unainvasione incontrollata.

Con i finanziamenti rivolti ver -so i bombardamenti, verso l'impie-go di migliaia di militari, navi edaerei si potrebbero fare mille ini -ziative rivolte alla pace e alla in -tegrazione che è la sola via d'usci-ta, la sola via che sa veramente diciviltà.

A nulla varrà la nostra "betto-laia" chiacchiera salottiera di "eli -minare" in qualche maniera questiindividui che nolenti o volentisaranno, fra poco tempo, classedominante anche nella civilissimanostra Europa. Allora sarà tardivoil nostro impegno e i figli di questagenerazione pagheranno le colpedei padri.

Ivan Landi

Guerra del grano

Il viale del “Parterre” attende da 11 anni!

Ti ricordiamo con tanto amoreassieme al babbo Rino.

I tuoi cari

11 agosto 2010

Rosa Gostinicchived. Mancianti

VI Anniversario

Il 20 giugno 2016 è venuta a man -care Maria Stella Barbini in Cariccia.Era nata a Cortona, ma da molti anniaveva lasciato il paese natio, per tra -sferirsi in Sardegna per l’insegna-mento.Qui ha cono sciuto suo marito. Ma nelsuo cuore è rimasto sempre vivol’affetto per la sua terra natia.Quasi ogni anno, in estate, ritornavacon la famiglia a Cortona, per incon-trare parenti ed amici. Un grandeaffetto e amicizia legava da anni lafamiglia Cariccia con la famigliaLucani.Stella e Ines amiche fin dall’infanziahanno vissuto insieme all’orfanotrofiovicino al vecchio ospedale. La fami -glia Lucani e molti amici di Cortona

Maria Stella Barbini in Cariccia

ricordano Stella con affetto. Tutti noiin questo triste momento siamo vi -cini al marito Luciano, ai figli G. Lu -ca, Francesca e agli amati nipotiBian ca e Luca. Ombretta e Andreasin cere condoglianze.

Angela Lucani

Maggiore manutenzione per la montagna cortonese

ze tecniche che prescrivono l'eva-cuazione degli edifici in caso dineve e altre calamità oltre addirittu-ra il "non affollamento dei solai deipiani superiori al piano terra" perla scarsa tenuta degli stessi.

Nella risposta avuta alla nostradomanda , piuttosto evasiva e fretto-losa , ci informa che da parte degliuffici comunali è in corso la proget-tazione delle opere da mettere inpratica al fine di ristabilire lasicurezza, senza che ci venissecomunicata una data certa per larealizzazione dei lavori e quali inter-venti saranno effettuati.

Ma se ancora a metà Luglio è incorso la realizzazione del progetto,che poi dovrà essere approvato, perSettembre le scuole di Cortonasaranno in sicurezza?

Qualora non ci fossero i tempi,quale sarà il piano alternativo delComune? Al momento l'assessorealla minimizzazione dei probleminon ci ha dato risposte. Non siamo

certo soddisfatti di come l'ammini-strazione comu nale sta affrontandola situazione , secondo noi grave,vorremmo un impegno maggioreed un'attenzione massima su questitemi dato che stiamo parlandodella sicurezza dei bambini e deiVigili del Fuoco , che oltretuttoironia della sorte dovrebberoessere coloro che intervengono incasi di emergenza ma che , standocosì la situazione dell'edificio,sarebbero i primi a dover eva cuarela caserma se effettivamente cifosse qualche tipo di calamità.

Il M5S sarà attento e terrà ilfiato sul collo al sindaco ed a tuttal'amministrazione affinchè nel girodi poche settimane si presentino iprogetti operativi e si possa quindiprocedere con i lavori di messa insicurezza degli edifici in questione.

Come sempre cercheremo ditenere informata la popolazione diquanto sta accadendo.

M5S Cortona

L’amministrazione cortonese il 29 luglio scorso, ad un mese e mezzo dall’ini-zio dell’anno scolastico, ha bandito la gara per l’affidamento del serviziomense scolastiche, procedura di pubblicazione che si concluderà il 2Settembre per dar luogo poi alla valutazione delle offerte ricevute e conse-guente aggiudicazione del servizio.Nonostante l’unica nota positiva in questo bando, che vogliamo cogliere consoddisfazione, sia il recepimento da parte dell’amministrazione comunaledel nostro suggerimento di eliminare dalle mense scolastiche le bottiglie inPET utilizzando quelle di vetro e gestire gli approvvigionamenti di acquaminerale con il sistema del vuoto a rendere riducendo sensibilmente così irifiuti prodotti , l’operato degli amministratori cortonesi ci lascia assoluta-mente esterrefatti. Ci si può ridurre così a ridosso dell’inizio dell’anno scola-stico per designare il gestore del servizio mensa per le scuole? Il nuovo gestore avrà il tempo di organizzare il servizio ed evitare inutilidisagi sia al personale delle mense che alle famiglie all’avvio di stagione?Noi crediamo di no. La cosa grave è che l’amministrazione da molti mesisapeva bene che non si sarebbe andati verso il rinnovo di contratto, previstocome facoltativo dall’accordo di servizio, con il vecchio gestore mense,infatti né da parte del Comune di Cortona né da quella del gestore Elior risto-razione S.P.A. c’era l’intenzione di allungare il rapporto di servizio oltre iprimi due anni, per motivi di reciproca insoddisfazione. Il MoVimento 5Stelle per questo aveva sollecitato l’amministrazione sulla questione mensescolastiche con due interrogazioni, la prima nel 2015 chiedendo se si avesseo meno intenzione di rinnovare l’accordo con il gestore Elior ristorazione eprocedere quindi ad una nuova gara, e la seconda per segnalare alcuneinsoddisfazioni sia da parte degli utenti che da parte del personale addetto alservizio, l’assessore Salvi rispose che andava tutto bene e che si sarebberoattivati ad inizio 2016. Non siamo all’inizio ma oltre metà dell’anno, nelfrattempo, augurandoci che questa evidente carenza dell’amministrazionenon ricada sui cittadini che pagheranno il servizio, regaleremo al sindaco uncalendario! M5S Cortona

non dobbiamo avere paura

Questa pagina “aperta” è dedicata

ai movimenti, ai partiti ed all’opinione

di cittadini che vogliono esprimere le loro idee

su problemi amministrativi del Comune di Cortona

PAGINA 14

L’ETRURIA N. 14 ATTUALITÀ E SPORT

Lo sport come la vita è unpercorso di crescita; laparola "incontro" scrivevaGiussani implica in primoluogo qualcosa di impre-

visto e di sorprendente, l'imbatter-si imprevisto con qualcosa di reale"che ci arriva da fuori di noi" el'esperienza è un metodo fonda-mentale attraverso cui la naturafavorisce lo sviluppo della co -scien za e la crescita della persona.Per questo non è esperienza sel'uomo in essa non si accorge di"crescere", ma per crescere vera -mente l'uomo ha bisogno di es se -re provocato o aiutato da qualcosadi diverso da lui, di oggettivo, daqualcosa che "incontra".

Questo percorso non ha ter -mine, "non si finisce mai di im -parare" si dice e dunque dobbia-mo essere sempre consapevoli deipropri limiti ma anche delle pro -prie potenzialità.

L'incontro e le difficoltà insitein esso dunque vissute per Leo -nardo come una opportunità dicrescita; con le giuste motivazionie il giusto atteggiamento (proposi-tivo) tutto è possibile, senza è im -possibile arrivare agli obbiettivista biliti che devono essere benchia ri.

Certo il successo ha spessol'ef fetto di una dinamo, riaccendela luce e ti fa guardare il mondocon occhi diversi, vincere aiuta avincere, il primo obbiettivo però a17 anni è quello di migliorarsi e a -

vere una visione chiara delproprio cammino a lunga gittata.

Il tennis non è una corsa con -tro il tempo, è un gioco di conqui-sta del campo avversario, il servi-zio, la voleé, il passante, la rispo-sta, il diritto e il rovescio sono ifondamentali ma oltre a ciò con -tano molto l'esperienza, la gestio-ne dell'incontro e la personalità,tutti aspetti che possono sempreessere migliorati, ma soprattutto a17 anni in una fase di piena cre -scita. Giocare partite impegnative èun modo perfetto per crescere.

Su questi aspetti si è concen-trata l'attività tennistica di Leo -nardo Catani, tesserato per il Ten -nis Club Cortona, in questa prima

parte del 2016, con l'obbiettivo didisputare il maggior numero dipartite possibili e di dare conti-nuità alle prestazioni.

Molte le sfide a consuzionericche di spunti tecnici interessantidisputate in questi ultimi mesi acominciare dalla finale vittoriosa aPoggio Mirteto nell'Open Localecontro il quotato reatino Scar dao -ni 3.1 dove aveva la meglio per6/0 6/0, poi l'ottimo torneo a Pie -diluco, dove giungeva nei quartiad un passo dalla vittoria contro ilquotato, attuale 2.6, Giulioli Giulio,nominato tra l'altro tecnico umbrodell'anno 2015, quindi sempre iquarti ottenuti nell'Open delloJunior Tennis Arezzo, dove ègiunto a due punti dalla vittoriaquando conduceva 7/6 6/5 30/30

15 agosto 2016

contro il bravo giocatore orvietanoFeola Simone di classifica 2.6, lasemi finale nell'Open di Mon tepul -ciano dove ha avuto ben 3 setpoint contro il futuro vincitore 2.4Taliani, dopo avere sconfitto negliOttavi il forte napoletano LucioliGiovanni per 6/3 6/1 e nei quarti ilpromettente giocatore del C.T.Giotto di Arezzo Bulletti Alessio 2.7per 6/16/2 e infine nell'ultimo tor -neo disputato a Igea Marina, ungran bel torneo, nel quale ha do -vuto alzare bandiera bianca sem -pre nei quarti per un dolore albrac cio destro dopo aver sconfittoavversari di seconda categoria,ben 3, e aver dimostrato di avere illi vello per giungere all'incontro fi -nale.

Il prossimo obbiettivo da rag -giungere con entusiasmo e misurasarà quello di confrontarsi conavversari inseriti nella classificamondiale, il livello di gioco c’è.

Chi mi conosce saprà dellamia grande passione peril calcio; per molti anniho arbitrato, per altri ho“allevato” e visionato

gio vani arbitri, per tanto temposo no stato l’addetto AIA presso il

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52042 CAMUCIA (Arezzo)

Crescita costante di Leonardo Catani Giudice Sportivo provinciale, allaFIGC di Arezzo. Tra l’altro, essendointrufolato in que sto mondo dilet-tantistico, cono sco bene questosettore del calcio mi nore.

Nella passata stagione2015/16, un carissimo amicocalciatore, ed ex collega d’ufficiodi mio figlio, al bar mi chiese unfavore di aiutarlo ad iscriversi alcorso allenatori, che si sarebbesvolto alla FIGC proprio ad Arezzo.Lo feci e il ragazzo par tecipò conaltri 40 iscritti.

Naturalmente discutendo conil giovane amico, quasi lo sconsi-gliai ad intraprendere questacarriera, perché le materie dastudiare erano molte ed ancheabbastanza difficili, in considera-zione che si trattava di un ele -mento ancora troppo giovane esenza importanti esperienze. Aquel punto il ragazzo mi guar dòcon cruccio e, con molta sicurezzae decisione espresse tutta la suavoglia e passione per diventare untec ni co di calcio. Così iniziòquesta bella storia di cui sonoorgoglioso e per la quale, anchese in minima parte, mi sento diaver fatto qual cosa di buono.

Il giovane cortonese in que -stione è Luigi Nocentini, nato aFoia no della Chiana il 14 novem-bre 1988. Ecco il suo curriculum.

Gioca nel settore giovanile nelCortona Camucia, con debutto inPromozione con mister Cipriani,quindi va a Montecchio e vince ilcampionato di 2a. Categoria sottola guida Mirco Baroncini.

Passa al Terontola e qui si gio -ca i playoff per la 1a. con misterBrini.

Nelle ultime stagioni gioca conlo Spoiano, Camucia Calcio, quin -di in Prima con la Poliziana diMon tepulciano, dove, nel campio-nato 2015/16, funge anche daallenatore in seconda. Nell’anno2015, il giovane ha conseguito ilpatentino FIGC “UEFA B.” e afebbraio del ’16, ha ottenuto inquel di Brescia, la Certificazione“DPS Match a na lysis” mediante laPanini Digital. Una nota importan-te da sottolineare e da menziona-re, utile senza meno anche nelmondo del calcio, è la sua laureain economia.

Adesso cari amici sportiviarriva il miracolo. Il nostro “Gigi”viene scelto da Mmter MaurizioSarri allenatore del Napoli, dive -ntando a tutti gli ef fetti collabora-tore e facente parte del suo stafftecnico.

Per tutto ciò bisogna aggiunge-re, che nella stagione 2014/15,Lui gi ha iniziato a seguire Sarri adEmpoli, andando a visionare al le -namenti e partite entrando in con -tatto con il suo Staff Tecnico, spe -cialmente con il Vice Fran ce scoCalzona (anche quest’ultimo are -tino), il collaboratore Bonomi e ilpreparatore Sinatti che con Lui giaveva giocato nel Terontola.

Fatti questi chiarimenti, tut ta lasquadra, compreso lo staff tec -nico, naturalmente anche Luigi el’allenatore, si ritrovano il 6 luglioa Castelvolturno dove è ini ziato ilritiro, poi sabato 9, tutti so nopartiti per il Trentino a Dimarodove è iniziata la preparazione.

A questo punto mi sento indovere di farmi una domanda: -Luigi Nocentini chi deve ringrazia-re se ha ottenuto questo particola-re exploit? Penso proprio nessuno,deve ringraziare soltanto se stesso,soprattutto per aver ciecamente eintelligentemente creduto in quel -lo che face va.

Certamente al nostro caroami co Gigi, tutti gli facciamo gliauguri e le nostre congratulazioni,soprattutto da noi addetti ai lavorie in particolare, per aver saltato apie’ pari tantissime categorie, dallaSeconda alla Serie “A”.

Bravo Gi gi…! Danilo Sestini

Zona P.I.P. Vallone, 34/I - 52042 Cortona (Ar)Tel. 0575/67.83.44 - Fax 0575/67.97.84

Sede di Cortona: Loc. Le Piagge, 5/A52044 Cortona (Ar)Phone: +39 0575 63.02.86Web: www.tamburiniauto.it

Sede di Arezzo: Via Edison, 1852100 Arezzo

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“Calcio, una bella storia”

Il 3 agosto 2016, presso lostadio Santi Tiezzi si è svolto,in vista della prossima stagio-ne 2016/2017, un primo in -contro fra lo staff tecnico e la

prima squadra, fra giocatori con -fermati e nuovi arrivati.

In un clima particolarmenteri lassato ed in qualche modo an -cora vacanziero, è stata ribaditafermamente la volontà, da partedel presidente Alessandro Acciolie dell’ allenatore Enrico Testini, didare continuità alle ultime dueottime stagioni, nelle quali, ricor-diamo, sono state ottenute unasplen dida promozione dalla PrimaCategoria alla Promozione ed unapiù che brillante salvezza nelcampionato appena trascorso, conla squadra arancione che, ricor-diamolo per i più smemorati, è

stata in lotta per raggiungere unposto nei play - off fino all’ultimagiornata. Società seria e ambizio-sa, ha voluto giustamente sottoli-neare Accioli.

Importanti innesti sono statifinora effettuati e non è da esclu-dere qualche nuovo acquisto perrendere la squadra ancora piùcompetitiva.

Qui di seguito riportiamo lacomposizione dello staff tecnico edella prima squadra:- Enrico Testini (allenatore)- Alessandro Cateni e Lorenzo Pie -roni (collaboratori)- Massimiliano Magi (allenatorepor tieri)- Andrea Svetti (preparatore atleti-co)- Matteo Mancini e Rodolfo delPulito (fisioterapisti)

Questa, invece, la composizio-ne attuale della prima squadra:Portieri: Agati, (98), provenientedal la Sansovino, Caneschi e Tor -

resi, (99).Difensori: Casini, Guerri, Poggesi,(98) dal Santa Firmina, Tam ma -riello, (98), Tanganelli e Tori.Cen trocampisti: Beoni dalla N.SChiu si, Betti, (97), dal Foiano, Ca -cioppini, (97), Filosi, anch’essodalla N.S. Chiusi, Milani, Palazzinie StarniniAttaccanti: Bianconi, Dai Prà, (98)dall’Arezzo Berretti, Gerardini,(97) dal Foiano, e Pelucchini.Dalla Juniores si aggregheranno,inizialmente, alla prima squadra,altri tre giocatori: Chifor, (98),Neri, (97) e Vitali, (98).

Al raduno era presente ancheLeo nardo Guadagnoli, pilastrodel la squadra arancione delle ul ti -me due stagioni, in segno di vi ci -nanza e appartenenza alla squa -dra.

Le 38 primavere, l’allargamen-to della famiglia e nuovi in ca richilavorativi gli impediranno di conti-nuare l’attività agonistica, ma daparte di tutti c’è l’auspicio affinchèLeonardo possa restare in qualchemodo in questa Società che con leparole dell’Allenatore ha volutonuovamente ringraziarlo perquanto espresso dentro e fuori dalcampo.

Per quanto riguarda le date diinizio della preparazione, dall’11al 13 agosto si svolgerà il preradu-no per i primi test atletici, mentrela preparazione vera e propriaavrà inizio il 17 agosto presso loStadio Santi Tiezzi.

Ovviamente, un enorme inboc ca al lupo per una stagioneche riporti ai fasti del gloriosopassato, un passato ormai un po’troppo remoto; ma le ultime duesta gioni inducono ad un certo ot -timismo.

Stefano Bertini

Lo staff tecnico incontra i giocatori

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

The Zero TheoremA tre anni dalla presentazione ufficialealla 70esima Mostra del Cinema diVenezia, approda nelle sale The ZeroTheorem, l’ultimo visionario film diTerry Gilliam che torna a fare incur-sione nel genere fantascientifico conun’opera orwelliana. Ambientata in unfuturo distopico e surreale, dove l’u -manità è controllata da multinazionalie da “uomini videocamera”, la pelli-cola segue le ricerche dell’eccentricoQohen Leth (Christoph Waltz): unhacker che tenta di risolvere il miste-rioso “Teorema Zero” per scoprire “Ilsenso della vita”. Dopo Parnassus, unaltro travagliato lavoro di Terry Gilliam la cui uscita risale al 2009: all’epocaBilly Bob Thornton fu ingaggiato nel ruolo di Qohen Leth. Il progetto, però,saltò e il regista decide di dedicarsi a cortometraggi e documentari; nel 2011,ad esempio, gira i 20 minuti di The (W)holly Family con Cristiana Capotondiper l’azienda specializzata in pasta, Garofalo. L’estetica retro-futurista del filmè debitrice a Brazil, diretto dall’ex Monty Python nel 1985. Il film dovevaessere girato a Londra con un budget di 20 milioni di dollari. Tuttavia, laproduzione ha deciso di spostarsi a Bucarest, in Romania, risparmiando 11milioni e 500 verdoni. Più della metà della pellicola si svolge all’interno diuna cappella in rovina allestita dallo scenografo, David Warren, sulla basedell’architettura Ortodossa e unendo lo stile delle chiese inglesi e rumene.Warren ha impiegato nove settimane per sistemarla.Giudizio: Buono

A.S.D. Cortona Camucia

Tennis Club Cortona

Lorenzo Catani vince la Tappa Salaria Tennis Tour a Poggio Mirteto

PAGINA 15

Direttore Responsabile: Vincenzo LucenteVice direttore: Isabella BietoliniRedazione: Ivo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Laura LucenteOpinionista: Nicola CaldaroneCollaboratori: Antonio Aceti, Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta relli, Piero Borrello, Olimpia Bruni, AlvaroCeccarelli, Fran ce sco Cenci, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Emanuele Mearini, MartinaMaringola, Prisca Mencacci, Mario Pa ri gi, Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al bano Ricci, Ma rioRug giu, Da ni lo Se sti ni, Mo nia Tarquini, Elena Valli, A les sandro Ven turi, Carlo Viviani, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola Caldarone - Vice Presidente: Mario ParigiConsiglieri: Piero Borrello, Ivo Camerini, Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin cen zo Lucente, UmbertoSan ticcioli

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l. Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione lunedì 8 è in tipografia martedì 9 agosto 2016Gli articoli sono pubblicati sotto la personale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA N. 14 SPORT

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15 agosto 2016

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Estero Europa € 80,00 - Estero America € 120,00Necrologi euro 30,00Lauree euro 40,00 Compleanni, anniversari euro 30,00

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Inizia la prepazione per il Campionato

L'11 agosto inizia lanuo va stagione per lasqua dra maggiore delCor tona Camucia cal -cio, con i test atletici e

poi dopo Ferragosto la prepara-zione vera e propria.

Nel mezzo l'organizzazionedella tradizionale Sagra dellaBistecca, una ricorrenza impor-tante e immancabile per Cor to -na e per la società.

Abbiamo parlato con il tec -ni co Enrico Testini prima dell'i-nizio di questa nuova avventu-ra.

E’ già iniziata la prepara-zione?

Si comincia presto a gettare lebasi per il prossimo campionato:già dall'11 agosto si comincerà,allo stadio Sante Tiezzi, per tregiorni verranno fatti dei test atleticiguidati dal professor Svetti Andrea,il preparatore atletico come annoscorso. Quindi alcuni giorni diriposo per sviluppare i risultati;dal 17 agosto poi iniziamo con ladoppia seduta, mattina e pomerig-gio, fino al 21.

Poi continueremo per circa unmese con allenamenti mirati invista del campionato che comin-cerà il 18 settembre e della coppache giocheremo o il quattro o l'11settembre.

Cosa ci può dire della rosache avrà a disposizione cisono delle novità?

Tra i veterani e arrivato Beoni,di cui abbiamo già parlato: quindiabbiamo preso inoltre Filosi, excentrocampista e capitano deiChiu si che ha trascorsi anche tra iprofessionisti.

Centrocampista di qualità equantità oltre che di esperienza,un buon arrivo davvero che au -menterà il tasso tecnico in mezzoal campo.

Tra i giovani chi avrà a di -sposizione?

Abbiamo la conferma di Tor -re si,'99 portiere; Cacioppini, '97centrocampista; Tammariello '98difensore; questi erano già nell'or-ganico precedente.

In più sono arrivati Dai Pra'98 dalla Berretti dell'Arezzo,Gerardini, '97 dal Foiano, Boggesi'98 dal Santa Firmina, difensore eBetti '97 centrocampista ancoradal Foiano. Sui giovani poi siamoancora i vigili: se dovesse capitarequalche buona occasione aumen-teremo ancora la rosa.

Alla fine pensa di avereuna rosa abbastanza equili-

brata e completa?Sì. Credo che abbiamo au -

mentato a livello di numeri la rosasoprattutto sui giovani.

Volevamo intervenire aumen-tando di numero anche il repartoattaccanti puri, visto che nelle ul -time due stagioni abbiamo avutovari problemi con Bianconi: almomento a parte Dai Pra che èun attaccante esterno di movimen-to non abbiamo inserito nessuno.

Non si sono verificate le situa-zioni giuste per intervenire in quelreparto; stiamo vigili e se ci saràuna buona occasione la cogliere-mo.

Al momento comunque ab -biamo Bianconi, Pelucchini, DaiPra ed anche Gerardini, del '97.

Vista l'esperienza di annoscorso farete la stessa prepa-razione?

Dal punto di vista atleticocredo che cambieremo poco; latipologia di lavoro usata ha datobuoni frutti in questi anni, miglio-reremo qualcosa.

Per quanto riguarda l'aspettotecnico e tattico credo che in se -rirò qualcosa di nuovo visto chegran parte della rosa è confermatae che quest'anno è il secondo an -no nello stesso campionato equin di abbiamo più tempo permi gliorare e lavorare su nuoveopzioni.

Come giudica le avversarieche troverete quest'anno?

Sarà ancora una volta un cam -pionato equilibratissimo: squadreche hanno fatto bene anno scorsohanno quasi tutte confermato granparte della rosa. Le squadre chesono arrivate a centro classifica ohanno evitato i play out nelleultime giornate si sono quasi tutterinforzate e con progetti abbastan-za ambiziosi.

Teoricamente il livellamentodovrebbe essere ancora maggioredi quello che è stato anno scorso.

Mi aspetto quindi un campio-nato dove non ci saranno squadreche prenderanno il via con facilitàma dove ogni partita potrà fare ladifferenza e non ci saranno nean -che squadre che faranno un brut -to campionato sin dall'inizio; ungrande equilibrio quindi sarà mol -to difficile emergere per chi lovor rà fare.

A ferragosto ci sarà lasagra, cosa vuol dire ai tifosi?

Oltreché intervenire alla sagrache è importante per la società maanche per Cortona e per tutto ilsuo Comune, auspico sempre checi sia un buon ritorno a seguire lamaglia arancione.

Tanti anni fa c'era un seguitomolto maggiore, poi le cause pos -sono essere molteplici, però cre -do sia giusto che l'amore e l'at -tac camento per la maglia arancio-ne ritorni dal basso ovvero che siagiusto che la gente critichi e giudi-chi in positivo e in negativo il la -voro fatto dagli addetti ai lavori madopo averlo seguito sul campo.

R. Fiorenzuoli

Campus 2016

Memorial S. Piccioloni

Debutta Alvarez

Luca Vanni al Torneo Open di Tennis a CortonaSi è concluso il 29 luglio il campus "avviciniamoci allo sport".Successo strepitoso dell’iniziativa che ha coinvolto 50 ragazzi dai 3 ai14 anni, felicissimi i piu piccoli che al Roncalli si sono superati congiochi vari: sono stati preferiti i giochi con l’acqua. Bagnarsi è statauna passione. I più grandi hanno conosciuto posti e percorsi nuovi e

bellissimi. Indimenticabile l’attraversata da cima Montanare a cimaGosparini, la visita al Sasso di S.Donnino, la passeggiata a Reschio e non perultimo un fantastico pomeriggio in piscina. Un ringraziamento particolare achi ha reso possibile tutto questo: Chiara Cesarini. Grazie Martins e LuigiSegantini.Un arrivederci al prossimo anno.

ASD Cortona Camucia Calcio

Non sarà certo sfuggito ilsuo nome a chi si è i -scritto online primadel la compilazione deitabelloni.

L'Open di Cor tona è appenainiziato ma ha già fatto parlare tragli addetti ai lavori. Luca Vanni,attuale n°178 del ranking ATP,parteciperà, na turalmente da fa -vorito, al torneo. Impegni permet-tendo perché il tennista di Foianodella Chiana sta giocando proprioin questi giorni a Recanati ma faràdi tutto per esserci qualora nondovesse ar rivare in fondo alchallenger mar chigiano. Di sicurola presenza del giocatore dellaValdichiana, già n°100 della clas -sifica mondiale, è una motivazionein più per tutti i partecipanti maanche per il pubblico che potràammirare il talento di un campio-ne affermato.

Ma oltre a Vanni ci sono an -che tanti altri giocatori di grandequalità.

Uno su tutti è l'argentino Die -go Alvarez, maestro presso il TcSinalunga, un passato da pro -fessionista ed ex 216 al mondo.Tutta la "pattuglia" dei secondacategoria è di prim'ordine conforti “racchette” come Pecorella,Tozzi, Fratini, pronti a conferma-re il loro elevato bagaglio tecnico.

Ai nastri di partenza anche moltitennisti di terza e quarta categoriache proveranno a fare lo sgambet-to ai colleghi più quotati a livellodi classifica.

Si prevedono colpi di scena etanto spettacolo nei due cam pi interra rossa del Tc Cor tonaCamucia che ha organizzato almeglio il torneo Open, un even toormai imperdibile per tutti gliappassionati sportivi della zona enon solo.

Grazie alla sua posizione invi -diabile e al paesaggio da cartolinail circolo può essere consideratouna piccola oasi estiva pronta adac cogliere tutti coloro che vorran-no assistere alla magia regalata daltennis.

Nicola Carini

Torneo Tennis Open Cortona

Continua lo spettacolo del grande tennis a Cortona. Sotto un caldosole estivo il tabellone ha visto l'esordio dei giocatori di secondacategoria che hanno dato vita a match interessanti per la gioia delpubblico che a più riprese ha battuto le mani dopo aver assistito acolpi tecnici di pregio. Da oggi si entra nel vivo, con i "big" pronti a

scalare gli ultimi gradini per sognare l'accesso alla finale. Alle 18 scende incampo l'ex professionista argentino Alvarez che se la vedrà con una dellesorprese del torneo, il giovane Mattesini. A seguire esordio per i forti Tozzi eFratini. Ad ore è attesa la decisione di Luca Vanni con i tanti appassionatidella zona, e non solo, pronti ad organizzare la trasferta per vedere da vicinoil tennis dell'ex n.100 al mondo.

Se il giocatore di Foiano, impegni tennistici permettendo, ce la faràgiocherà sabato la semifinale nel primo pomeriggio. Si prevede un weekenddi grande sport alla rotonda del Parterre.

Si è disputato il 31 luglio ilmemorial S.Piccioloni.Que st’an no in occasione diun raduno v oluto dal mi -ster Pescari è stato di -

sputato il Memorial dalla primasquadra con Pistrino e Monte Acu -to. Ha vinto il Pistrino davanti adun numeroso pubblico in una

Dopo aver concluso lapassata stagione inmodo soddisfacente ilCortona volley si ap -presta ad iniziare una

nuova avventura che sarà an -cora una volta, complicataappassionante e difficile.

Abbiamo parlato con il pre -sidente Enrico Lombardini percercare di capire che tipo di an -no sarà il prossimo.

Soddisfatto fino in fondodella passata stagione?

Si, direi proprio di sì. Ottimo ilrisultato del femminile: aver rag -giunto la salvezza con una squadraunder 19 è stato entusiasmante.

Non potevamo chiedere di piùalle nostre atlete e alle nostriallenatrici: abbiamo lottato a tratticon atlete lcon molta esperienza econ squadre molto più attrezzatedi noi; a volte è mancata un po' lacontinuità, ma questo credo siaper la mancanza anche di espe -rienza ma molte volte abbiamolot tato alla pari e questo dimostrala bontà del lavoro svolto e la

qualità della nostra rosa.Per il maschile resta il ramma-

rico per i numerosi infortuni chesi sono susseguiti durante l'anno,soprattutto con il nostro oppostoTim Sheepers che non è riuscitomai a dare il suo apporto comple-tamente, anche al rientro dall'in -fortunio a gennaio non si è maicompletamente ripreso.

È mancato quindi il punto diforza su cui avevamo puntato perfare un buon campionato.

Chi ha giocato, sia gli atletigiovani che quelli più esperti sisono dimostrati sicuramente all'al-tezza, hanno lottato e cercato didare il massimo e quindi nonposso recriminare più di tanto.

L'unica cosa è stata la man -canza di fortuna su qualche tie-break perso di troppo.

È d'accordo sull'afferma-zione che i migliori acquistiper il prossimo anno sono leconferme dei due allenatori?

Si, decisamente. AbbiamoMar cello Pareti per il maschile,allenerà la prima squadra e parte

Cortona Volley

del settore maschile; inoltre ri co -prirà il ruolo di direttore tecnico.

Carmen Pimentel per il femmi-nile, ricoprirà anche lei il ruolo didirettore tecnico, allenerà la squa -dra di serie C e le squadre dellepiù piccole.

Nello staff tecnico ci sonodelle novità?

Lo staff tecnico è stato intera-mente confermato. Siamo quasi alcompleto nel senso che mancasolo un allenatore nel settore ma -schile e lo stiamo cercando. Chiha prestato il suo servizio alla so -cietà l'anno scorso è stato confer-mato.

Il risultato di anno scorso èstato ottimo, buoni input agli atleti,alla società e alle famiglie.

Non potevamo fare altro checonfermarli.

Cosa ci può anticipare perle due squadre maggiori?

Preferisco ancora aspettare:stiamo definendo in questi giorniun importante acquisto per lasquadra maschile. Un opposto im -portante che dovrebbe risolvere iproblemi che abbiamo avuto l'an -no passato. Noi speriamo che pos -sa dare una svolta fondamentale algioco della squadra.

Stiamo cercando anche un la -terale e un centrale ma siamoancora nelle fasi di contrattazione.

Per il femminile più o meno la

stessa cosa: stiamo cercando unlaterale, forte, che dia continuità algioco delle ragazze. Inoltre stiamola vorando per qualche innestodal le società vicine. Alcune atletesi sono dimostrate molto interes-sate a venire da noi.

Come continuerete la pro -grammazione nel settore gio -va nile e per i più piccoli?

A partire dal femminile rifare-mo tutte le categorie: cosi ancheper il maschile.

Stiamo cercando ed in parte leabbiamo già trovate, delle collabo-razioni con società limitrofe perriunire nel settore maschile efemminile alcune giovanili in cuiné noi né loro avevano i numeriper poter partecipare direttamen-te.

L'abbiamo già trovata con Si -nalunga e con Arezzo, con lanuov a società che per il maschilesi è creata ad Arezzo. Coll a bo ra -zioni appunto e le squadre giova-nili vengono fatte da entrambe lesocietà, formate da atleti di en -trambe le società.

La preparazione comincerà il22 agosto, mentre la prima do me -nica di ottobre verrà riproposto iltorneo intitolato a Marco Laurenzi,alla terza edizione, che quest'annosarà dedicato alla serie C maschi-le.

Riccardo Fiorenzuoli

La nuova annata nelle parole del presidente Lombardini

gior nata caldissima dove si è ce -cato un giusto divertimento inricordo di un ragazzo che rimarràper sempre nei nostri cuori.

Ora l’appuntamento è per il18 agosto quando il Valdipierleinizierà la preparazione in vistadel prossimo campionato.

L. Segantini