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M artedì 30 agosto, alle ore 21.15, nella Sala Medicea di Palazzo Casali, è stato conferi- to a Romana, figlia del grande artista Gino Severini (uno degli esponenti più significativi del Futurismo, del quale quest'anno ricorre il cinquantesimo della morte) il Premio Cortonantiquaria 2016 con la seguente motivazione A Romana Severini. Per rac- chiudere nella sua storia fami- liare e personale l’anima pro- fonda della nostra città, illumi- U na serata di gran classe quella di martedì 30 a- gosto alle 21,00 a Cor- tona nella Sala Medicea del MAEC dove si è svolta la cerimonia di consegna del prestigioso Premio CortonAnti- quaria 2016, assegnato quest'an- no a Romana Severini, figlia del grande Gino, illustre personaggio cortonese famoso nel mondo per essere uno dei maestri futuristi del '900. L'evento è stata l'occasione per gustare appieno il bel concer- to organizzato dall'Associazione Amici della Musica Cortona ese- guito dall'Ensemble Hubay, il quartetto d'archi formato da mu- sicisti talentuosi apprezzati da tem- po dal pubblico cortonese. Il programma musicale si è svolto in due parti: la prima dedi- cata a Franz Joseph Haydn (Ro- hrau 31 marzo 1732 - Vienna 31 maggio 1809), con Quinten quar- PAGINA 1 di Enzo Lucente Premio Cortonantiquaria a romana Severini Musica d’autore al Premio Cortonantiquaria La lettera al Vescovo Loc. Le Piagge, 33/A - Camucia di Cortona (Ar) Locale climatizzato Chiuso il lunedì tel/fax 0575-62.996 tel. 0575-95.51.87 cell. 33125.44.379 www.cantanapoli.net [email protected] Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 Anno CXXIV - N° 16 Cortona - Giovedì 15 settembre 2016 www.letruria.it e-mail: [email protected] EurO 1,80 Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 Via Nazionale 20, Cortona (AR) T. 0575 601867 Loc. La Fratta 173, Cortona (AR) T. 0575 617441 [email protected] ENGLISH SPOKEN www.alessandrofratini.com CENTRO BENESSERE ESTETICO Via Nazionale 22, Cortona (AR) T. 0575 62158 [email protected] www.alessandrofratini.com T iriamo le prime somme della stagione estiva 2016. La partenza era stata altisonante con una conferenza stampa del Sindaco di Cortona nei primi mesi dell’anno nella quale consegnava ai giornalisti presenti una brochu- re ricca di tante manifestazioni che si sarebbero svolte nel pe- riodo primaverile-autunno. Successivamente ci siamo resi conto che le due manifestazioni più grosse, il Mix Festival e la Cor- tonantiquaria erano state pro- grammate solo nelle date. Temevamo un fallimento della stagione. Per fortuna non siamo stati buoni profeti e il Mix Festival 2016, con chiari e scuri, si è concluso dimostrando ancora una volta che la manifestazione può andare ma occorre saper pro- grammare per tempo con gente seria. L’Amministrazione Comunale sa che è mancata nella parte della comunicazione per cui le lacune che ci sono state e che in parte sono state tamponate derivano da questa scarsa organizzazione. Daltronde il programma è stato chiuso quasi con l’inizio del- la manifestazione. Anche la Cortonantiquaria ha sofferto di mancanza di program- mazione che si è vista soprattutto nelle manifestazioni culturali. Tradizionalmente erano colle- gate in qualche modo alla iniziati- va dell’esposizione della mostra antiquaria. Quest’anno erano totalmente slegate e questo deriva dal fatto che anche questa manifestazione è stata realizzata in tempi brevi sen- za quell’adeguata preparazione verificata per le passate edizioni. Un plauso lo rivolgiamo al- l’antiquario Velona che si è sob- barcato l’onere di predisporre questa 54ma edizione. A detta di intenditori la qualità SEGUE A PAGINA 2 L’Opinione a cura di Stefano Duranti Poccetti La scalinata del palazzo comunale SEGUE A PAGINA 2 giamento comprensibile qui e al- trove ma che rischia di depauperare un vero e proprio patrimonio del- l’Umanità che mostriamo di m- ritarci nei fatti ben poco. A Cortona è un pianto vedere come è ridotta all’esterno la chiesa del Calcinaio bellissima opera di Piergiorgio Martini, ma qui non so onestamente quanto sia competenza del Vescovo. La preoccupazione che mi su- scitato la lettera del dr. Lucente ri- guarda anche lo scollamento evi- dente tra la Comunità ecclesiale ed il suo Pastore. Non dovrei parlarne io che sono extra-ecclesiam ma è proprio la Chiesa una delle agenzie più qualificate per fronteggiare con sensibilità ed esperienza il proble- ma epocale della immigrazione che anche a Cortona mostra vistosi segni di non integrazione, insofferenza, disagio reciproco, al di là del politi- cally correct di facciata. Avere la Chiesa unita e motivan- te al proprio fianco, laici o credenti che si sia, a promuovere soluzioni attente, meditate, nonché ferme quando occorre, dei problemi e- mergenti diventa bene prezioso. Altrimenti si rischia un arretra- mento generale nella civiltà dei rapporti, una perdita di umanità. Un arroccamento ben più che cipiglioso da parte nostra con esiti sociali e politici purtroppo preve- dibili. Basta guardarsi intorno in tutta Europa. Le nostre terre di- ventano dei muri dei reticolati, delle porte chiuse. A Cortona per dirla molto in soldoni si cambia supermecato per non avere a che fare con giovani africani sempre più allo sbando di cui non ci preoccupiamo se non quando di- ventano importuni. Per questo vorrei sempre ave- re una chiesa forte con il proprio Vescovo tra di noi. Giancarlo Parodi dei mobili esposti era superiore a quella degli anni scorsi. Terza manifestazione che non teme momenti di rilassamento è la Cortona On The Move ideata e organizzata ormai da più anni dal cortonese Antonio Carloni. Questa manifestazione è la più lunga nel tempo perché è stata aperta il 14 luglio e si concluderà il 2 ottobre 2016. Il successo è stato enorme tanto che è di questi giorni la no- tizia che dopo Cortona si trasferirà a Monopoli in Puglia. Bravo Antonio! Ma non ha concluso la sua iniziativa cortonese, anzi da que- st’anno è partito con un progetto veramente eccellente dal titolo “Fai volare il Girifalco-un’Acca- demia di fotografia per far risolge- re la Fortezza di Cortona”. Questa associazione ha otte- nuto dal Comune di Cortona l’affi- damento della Fortezza del Giri- falco dal 2015 per 10 anni. La stagione estiva 2016 è di fatto la prima organizzata in For- tezza. L’obiettivo che si è prefisso è quello di un completo recupero degli ambienti della Fortezza per farne un polo internazionale di produzione ed esposizione artisti- ca e la sede di un’Accademia In- ternazionale di fotografia. Il primo momento operativo è la raccolta di 25.000 euro ne- cessari per interventi urgenti per il miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli spazi. La seconda fase, attraverso una ricerca di sponsor e mecena- ti, mirerà a raccogliere la conside- revole somma di 1.650.000 euro necessari per il completo restauro del palazzo del Capitano in modo da rendere la Fortenzza fruibile 365 giorni all’anno. Tutti i lavori S correndo uno degli ultimi numeri del settimanale L’E- spresso trovo e leggo con sorpresa e piacere e qual- che motivo di preoccupazio- ne un cristallino incisivo scritto del dr. Lucente su delle criticità nel rapporto con il Vescovo di Cortona, città dove vivo sempre più per ra- gioni familiari provenendo da Ro- ma. Le questioni trattate mi sembra che esulino pienamente da una di- mensione localistica e abbiano in- vece rilevanza nazionale: qui è il forte interesse che vi ho trovato: la Periferia pone concretezza e passio- ne dove nel Centro c’è un dibattito più generico e astratto e a volte appesantito da pregiudiziali ideolo- giche o comunque velato. La prima questione che mi col- pisce è come beni di inestimabile valore artistico (a Cortona c’è a mio avviso la più bella Annunciazione del Beato Angelico e altre opere mi- rabile del cortonese Signorelli, per citare la loro straordinaria qualità) siano custodite in locali malsani inadatti o addirittura non esposte. Certo non è un fenomeno solo locale Roma è piena di esempi del genere. Basti pensare alla ingente statuaria romana collezione dalla famiglia Torlonia... a Trastevere. Qui l’ente affidatario è la Chiesa che, come in molte altre parti del Paese impegnata su altri fronti spesso molto delicati, non appare interes- sata e solerte a promuoverne la cu- stodia, la cura e l’esposizione. Atteg- L’organizzazione di Cortona On The Move Un gioiello da valorizzare e aiutare Quando guardo le scalinate del comune di Cortona, non posso che amareggiarmi, ripensando a quando la porta d’ingresso princi- pale era aperta e quando un andirivieni continuo si muoveva sulle scale. Da quando l’ingresso del palazzo comunale è stato spostato qualche anno fa in Via Roma (anche giustamente, per- ché in questo modo anche le per- sone svantaggiate possono acce- dere con maggiore facilità) pur- troppo si assiste a questo triste deserto. A parer mio, accanto alla nuova apertura da poco inaugura- ta, sarebbe stato importante man- tenere anche quella del portone principale, da sempre un simbolo importante per la città di Cortona, visto che rappresenta appunto l’entrata primaria al palazzo del primo cittadino. Insomma, a mio parere non dovremmo togliere l’ipotesi di un doppio ingresso: uno situato come al momento in Via Roma, l’altro situato sopra le scalinate, ripristinando così quello originario, ridando ai cortonesi un po’ della loro storia. tet Op. 76 n. 2 in Re minore (Alle- gro, Andante o più tosto allegretto, Minuetto, Finale), la seconda a Wolfgang Amadeus Mozart (Sali- sburgo 27 gennaio 1756 - Vienna 5 dicembre 1791), con Quintetto per archi e clarinetto Kv 581 in La maggiore (Allegretto, Larghetto, Minuetto, Tema con variazioni). Questa seconda parte ha visto, in aggiunta al quartetto d'archi formato da Damiano Babbini ed Elena Casagrande al violino, Stefa- no Rondoni alla viola ed Ermanno Vallini al violoncello, il clarinetti- sta Ivano Rondoni, che si è inseri- to magistralmente nel gruppo. Di- plomato al Conservatorio Morlac- chi di Perugia, ha suonato con tutte le più grandi orchestre da Camera internazionali e con nu- merose orchestre italiane, con le quali ha eseguito tutto il reperto- rio più importante della letteratu- ra concertistica per clarinetto. Antonio Aceti

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Martedì 30 agosto, alleore 21.15, nella SalaMe dicea di PalazzoCasali, è stato conferi-to a Romana, figlia del

grande artista Gino Severini (unodegli esponenti più significativi delFuturismo, del quale quest'annoricorre il cinquantesimo dellamorte) il Premio Cortonantiquaria2016 con la seguente motivazione“A Romana Severini. Per rac -chiudere nella sua storia fa mi -liare e personale l’anima pro -fon da della nostra città, illumi-

Una serata di gran classequella di martedì 30 a -gosto alle 21,00 a Cor -to na nella Sala Mediceadel MAEC dove si è

svolta la cerimonia di consegnadel prestigioso Premio CortonAn ti -qua ria 2016, assegnato quest'an-no a Romana Severini, figlia delgrande Gino, illustre personaggiocor tonese famoso nel mondo peressere uno dei maestri futuristi del'900.

L'evento è stata l'occasioneper gustare appieno il bel concer-to organizzato dall'AssociazioneAmi ci della Musica Cortona ese -guito dall'Ensemble Hubay, ilquar tetto d'archi formato da mu -sicisti talentuosi apprezzati da tem -po dal pubblico cortonese.

Il programma musicale si èsvol to in due parti: la prima de di -cata a Franz Joseph Haydn (Ro -hrau 31 marzo 1732 - Vienna 31mag gio 1809), con Quinten quar -

PAGINA 1

di Enzo Lucente

Premio Cortonantiquaria a romana Severini

Musica d’autore al Premio Cortonantiquaria

La lettera al Vescovo

Loc. Le Piagge, 33/A - Camucia di Cortona (Ar)

Locale climatizzato Chiuso il lunedì

tel/fax 0575-62.996 tel. 0575-95.51.87 cell. 33125.44.379www.cantanapoli.net [email protected]

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg.Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892

Anno CXXIV - N° 16 Cortona - Giovedì 15 settembre 2016 www.letruria.it e-mail: [email protected] EurO 1,80

Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236

Via Nazionale 20, Cortona (AR)T. 0575 601867

Loc. La Fratta 173, Cortona (AR)T. 0575 617441

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CENTRO

BENESSERE

ESTETICO

Via Nazionale 22,Cortona (AR)T. 0575 62158

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Tiriamo le prime sommedella stagione estiva2016. La partenza erastata altisonante con unaconferenza stampa del

Sindaco di Cortona nei primi mesidell’anno nella quale consegnavaai giornalisti presenti una brochu-re ricca di tante manifestazioniche si sarebbero svolte nel pe -riodo primaverile-autunno.

Successivamente ci siamo resiconto che le due manifestazionipiù grosse, il Mix Festival e la Cor -tonantiquaria erano state pro -gram mate solo nelle date.

Temevamo un fallimento dellastagione. Per fortuna non siamostati buoni profeti e il Mix Festival2016, con chiari e scuri, si èconcluso dimostrando ancora unavol ta che la manifestazione puòan dare ma occorre saper pro -grammare per tempo con gentese ria.

L’Amministrazione Comunalesa che è mancata nella parte dellacomunicazione per cui le lacuneche ci sono state e che in partesono state tamponate derivano daque sta scarsa organizzazione.

Daltronde il programma èsta to chiuso quasi con l’inizio del -la manifestazione.

Anche la Cortonantiquaria hasofferto di mancanza di program-mazione che si è vista soprattuttonelle manifestazioni culturali.

Tradizionalmente erano colle-gate in qualche modo alla iniziati-va dell’esposizione della mostraantiquaria.

Quest’anno erano totalmenteslegate e questo deriva dal fattoche anche questa manifestazione èstata realizzata in tempi brevi sen -za quell’adeguata preparazioneverificata per le passate edizioni.

Un plauso lo rivolgiamo al -l’antiquario Velona che si è sob -barcato l’onere di predisporrequesta 54ma edizione.

A detta di intenditori la qualità� SEGUE

A PAGINA 2L’Opinione

a cura di Stefano Duranti Poccetti

La scalinata del palazzo comunale

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giamento comprensibile qui e al -trove ma che rischia di depauperareun vero e proprio patrimonio del -l’U manità che mostriamo di m -ritarci nei fatti ben poco.

A Cortona è un pianto vederecome è ridotta all’esterno la chiesadel Calcinaio bellissima opera diPiergiorgio Martini, ma qui non soonestamente quanto sia competenzadel Vescovo.

La preoccupazione che mi su -scitato la lettera del dr. Lucente ri -guar da anche lo scollamento evi -dente tra la Comunità ecclesiale edil suo Pastore. Non dovrei parlarneio che sono extra-ecclesiam ma èproprio la Chiesa una delle agenziepiù qualificate per fronteggiare consensibilità ed esperienza il proble-ma epocale della immigrazione cheanche a Cortona mostra vistosi segnidi non integrazione, insofferenza,disagio reciproco, al di là del politi-cally correct di facciata.

Avere la Chiesa unita e motivan-te al proprio fianco, laici o credentiche si sia, a promuovere soluzioniattente, meditate, nonché fermequan do occorre, dei problemi e -mer genti diventa bene prezioso.

Altrimenti si rischia un arretra-mento generale nella civiltà deirapporti, una perdita di umanità.

Un arroccamento ben più checipiglioso da parte nostra con esitisociali e politici purtroppo preve-dibili. Basta guardarsi intorno intutta Europa. Le nostre terre di -ven tano dei muri dei reticolati,delle porte chiuse. A Cortona perdirla molto in soldoni si cambiasupermecato per non avere a chefare con giovani africani semprepiù allo sbando di cui non cipreoccupiamo se non quando di -ventano importuni.

Per questo vorrei sempre ave -re una chiesa forte con il proprioVe scovo tra di noi.

Giancarlo Parodi

dei mobili esposti era superiore aquella degli anni scorsi.

Terza manifestazione che nonteme momenti di rilassamento è laCortona On The Move ideata eorganizzata ormai da più anni dalcortonese Antonio Carloni.

Questa manifestazione è lapiù lunga nel tempo perché è stataaperta il 14 luglio e si concluderàil 2 ottobre 2016.

Il successo è stato enormetanto che è di questi giorni la no -tizia che dopo Cortona si trasferiràa Monopoli in Puglia.

Bravo Antonio!Ma non ha concluso la sua

iniziativa cortonese, anzi da que -st’anno è partito con un progettoveramente eccellente dal titolo“Fai volare il Girifalco-un’Acca -demia di fotografia per far risolge-re la Fortezza di Cortona”.

Questa associazione ha otte -nuto dal Comune di Cortona l’affi-damento della Fortezza del Giri -falco dal 2015 per 10 anni.

La stagione estiva 2016 è difatto la prima organizzata in For -tezza.

L’obiettivo che si è prefisso èquello di un completo recuperodegli ambienti della Fortezza perfarne un polo internazionale diproduzione ed esposizione artisti-ca e la sede di un’Accademia In -ter nazionale di fotografia.

Il primo momento operativoè la raccolta di 25.000 euro ne -cessari per interventi urgenti per ilmi glioramento della sicurezza edella fruibilità degli spazi.

La seconda fase, attraversouna ricerca di sponsor e mecena-ti, mirerà a raccogliere la conside-revole somma di 1.650.000 euronecessari per il completo restaurodel palazzo del Capitano in mododa rendere la Fortenzza fruibile365 giorni all’anno. Tutti i lavori

Scorrendo uno degli ultiminu meri del settimanale L’E -spresso trovo e leggo consor presa e piacere e qual -che motivo di preoccupazio-

ne un cristallino incisivo scritto deldr. Lucente su delle criticità nelrapporto con il Vescovo di Cortona,città dove vivo sempre più per ra -gioni familiari provenendo da Ro -ma.

Le questioni trattate mi sembrache esulino pienamente da una di -mensione localistica e abbiano in -vece rilevanza nazionale: qui è ilforte interesse che vi ho trovato: laPeriferia pone concretezza e passio-ne dove nel Centro c’è un dibattitopiù generico e astratto e a volteappesantito da pregiudiziali ideolo-giche o comunque velato.

La prima questione che mi col -pisce è come beni di inestimabilevalore artistico (a Cortona c’è a mioavviso la più bella Annun cia zionedel Beato Angelico e altre opere mi -rabile del cortonese Signorelli, percitare la loro straordinaria qualità)siano custodite in locali malsaniinadatti o addirittura non esposte.

Certo non è un fenomeno sololocale Roma è piena di esempi delgenere. Basti pensare alla ingentestatuaria romana collezione dallafamiglia Torlonia... a Trastevere. Quil’ente affidatario è la Chiesa che,come in molte altre parti del Paeseimpegnata su altri fronti spessomolto delicati, non appare interes-sata e solerte a promuoverne la cu -stodia, la cura e l’esposizione. At teg -

L’organizzazione di Cortona On The MoveUn gioiello da valorizzare e aiutare

Quando guardo le scalinate delcomune di Cortona, non possoche amareggiarmi, ripensando aquando la porta d’ingresso princi-pale era aperta e quando unandirivieni continuo si muovevasulle scale. Da quando l’ingressodel palazzo comunale è statospostato qualche anno fa in ViaRoma (anche giustamente, per -ché in questo modo anche le per -sone svantaggiate possono acce -dere con maggiore facilità) pur -troppo si assiste a questo tristede serto. A parer mio, accanto alla

nuova apertura da poco inaugura-ta, sarebbe stato importante man -tenere anche quella del portoneprincipale, da sempre un simboloimportante per la città di Cortona,visto che rappresenta appuntol’entrata primaria al palazzo delprimo cittadino. Insomma, a mioparere non dovremmo toglierel’ipotesi di un doppio ingresso:uno situato come al momento inVia Roma, l’altro situato sopra lescalinate, ripristinando così quellooriginario, ridando ai cortonesi unpo’ della loro storia.

tet Op. 76 n. 2 in Re minore (Al le -gro, Andante o più tosto allegretto,Minuetto, Finale), la seconda aWol fgang Amadeus Mozart (Sa li -sburgo 27 gennaio 1756 - Vienna5 dicembre 1791), con Quintettoper archi e clarinetto Kv 581 in Lamag giore (Allegretto, Larghetto,Minuetto, Tema con variazioni).

Questa seconda parte ha visto,in aggiunta al quartetto d'archifor mato da Damiano Babbini edE lena Casagrande al violino, Ste fa -

no Rondoni alla viola ed ErmannoVallini al violoncello, il clarinetti-sta Ivano Rondoni, che si è inseri-to magistralmente nel gruppo. Di -plomato al Conservatorio Mor lac -chi di Perugia, ha suonato contutte le più grandi orchestre daCa mera internazionali e con nu -me rose orchestre italiane, con lequali ha eseguito tutto il reperto-rio più importante della letteratu-ra concertistica per clarinetto.

Antonio Aceti

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L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ

PAGINA 2

Caro Prof. Caldarone,ho pensato tante volte di scrivere qualcosa per la sua stimolante Rubricama solo ora, dopo il recente terremoto di Amatrice e dopo aver sentito eletto tanti pareri e tante considerazioni sulla tragedia, ho pensato di ester-nare a lei e ai suoi lettori un mio pensiero, al di fuori di quelli che sonogli argomenti di specifico interesse locale. Ho seguito giorno per giorno ilnumero sempre crescente dei morti, il dolore e la disperazione deisopravvissuti seduti per terra, ho visto le rovine su rovine di abitazioni, dichiese, di uffici pubblici, ho seguito i funerali e poi le immancabili inchie-ste sul perché di questa immensa catastrofe. Quello che mi sento di direin questa circostanza è che da oggi in poi, per un Paese come l’Italiasoggetta a puntuali eventi tellurici, è scaduto il tempo per il rituale dellechiacchiere che puntuali si ascoltano all’indomani di una catastrofenaturale. La missione che deve essere affrontata senza indugi è la messa insicurezza dell’intero territorio italiano. Una operazione non più rinviabileanche per fermare la ripetizione di piccole e meno piccole tragediecausate dal dissesto idrogeologico, dalla follia dell’abusivismo, dagli effettidi piani regolatori sconsiderati. Un compito che non può ammettere rinviio distrazioni e l’obiettivo è quello di restituire sicurezza ai cittadini ebellezza al nostro paesaggio che significa pure qualità della vita, sviluppodel turismo, investimenti e crescita economica. Purtroppo il nostro Paeseè portatore dissennato di bellezza. Facciamo di tutto per maltrattarla, perignorarla e per farne a meno; siamo campioni di politiche ottuse e incon-sapevoli voltiamo le spalle alle immense risorse che abbiamo. Eppure labellezza risorge in continuazione, e milioni di persone, nonostante noi,arrivano nelle nostre città per restare a bocca aperta. Si spera che il pianodi intervento lanciato dal presidente Renzi non resti uno slogan (casaItalia), uno dei tanti insomma che caratterizzano la sua politica. Non soloil Governo centrale ma anche quello locale ha il dovere di un rinnovatosenso di responsabilità di fronte al problema della sicurezza del territorioe dei cittadini che lo abitano. E si parta subito affinché altri italiani nonprovino in futuro lo stesso dolore. Colgo l’occasione per ringraziarladell’ospitalità e salutarla cordialmente.

Un suo lettore che si firma

Un Giornale come il nostro, anche se legato per lo più alla vitadel suo territorio, non può certo ignorare la tragedia di A ma -trice, Accumoli e Arquata del Tronto che, dalla notte del 24agosto, continua a tenere viva la nostra attenzione sulle rovine,sui morti, sui feriti e sulle condizioni disperate dei superstiti. Neparlo in questa Rubrica, stimolato dal gentile e sensibile interlo-cutore, anche perché di fronte a questo dramma, sembra chequalcosa sia cambiato anche in noi che abbiamo seguito il tuttoda lontano; sembra che le cose abbiano acquistato un senso chenemmeno sapevamo avessero. Insomma il terremoto non ci hasfiorato, è accaduto lontano ma ci è entrato dentro per rifletteresulla vita nostra e su quella degli altri, e sull’importanza el’urgenza da parte nostra, da parte di tutti, di una riconsidera-zione consapevole del rispetto per tutto ciò che ci circonda. Eccoperché l’autore della lettera fa presente che “è scaduto il tempoper il rituale delle chiacchiere che puntuali si ascoltano all’indo-mani di una catastrofe naturale”. Durante il rito funebre adAmatrice il vescovo di Rieti ha pronunciato parole chiare chesottolineano la necessità di un cambiamento di rotta da parte ditutti e in particolare di chi ha il compito e il dovere di stare,senza le immancabili attenuanti di comodo, dalla parte dellacollettività: “A uccidere non sono i terremoti ma l’opera dell’uo-mo”. Parole forti che giungono nel momento in cui si riparla difalse ricostruzioni seguite ai vari terremoti degli ultimi decenni,di soldi spariti, di appalti fasulli, di scuole e di edifici pubblicimai adeguatamente ristrutturati. E di queste forme di paleseillegalità, nel nostro Paese, nessuno è mai responsabile. Ma èscaduto il tempo delle chiacchiere e della dilagante corruzione.Così si impone un vero cambiamento, per il rispetto verso i mortisotto le macerie e per non dover più constatare che le rovine ele morti siano dovute, ancora una volta, alla mancanza di tuteladel paesaggio, dei borghi, dei monumenti e delle case. E nelrispetto dell’art.9 della Costituzione (la Repubblica tutela ilpaesaggio e il patrimonio storico e artistico della Na zio ne) tuttidevono essere coinvolti: cittadini, istituzioni e politici ad ognilivello, consapevoli che il tempo della corruzione e delle chiac-chiere è scaduto.

15 settembre 2016

Caro Amicoti scrivo ...

di Nicola Caldarone

Di fronte alla tragedia

nata da un esempio unico digenio e sensi bili tà. Custode ge -nerosa di una tradizione artisti-ca e umana che ha reso grandeCortona.”.

Il premio, giunto alla sedicesi-ma edizione, viene assegnato apersonaggi del mondo della cul -tura e dell'economia che hannoun particolare legame con la no -stra città. Una serata sobria, collo-quiale, quasi un dialogo tra Ro -mana ed il sindaco Francesca Ba -sanieri intervistate da Andrea Lau -renzi. La Severini ha incantato ilpubblico con i suoi racconti sulpadre e sul loro rapporto familia-re. La simpatia della figlia delgran de artista si è rivelata anchequando ha confidato di esserestata una bambina particolare.

Mentre suo padre desiderava di -segnasse (tutti i bambini sognanodi essere artisti), Romana preferi-va invece immergersi nei libri enello studio, anche se successiva-mente si è dedicata alla danzaclassica per accontentare i genito-ri, nonostante i suoi interessi fos -sero altri.

Oggi l'erede del grande mae -stro è comunque fiera ed or -gogliosa di vedere i quadri di suopadre esposti nei più importantimusei del mondo. E proprio aCor tona, Gino Severini è sepolto,perchè qui è nato e questa era lasua terra. Molte opere, oltrequelle già donate da Romana,arricchiranno la già nutrita colle-zione del MAEC nell'apposita SalaSeverini. Il Sindaco Francesca Ba -sa nieri ha ringraziato la famigliaSe verini per tanta generosità,ricambiando con affetto sincero lastima per il grande artista sempreben valorizzato dalla sua città in

Associazione Culturale ONTHE-MOVE iban:IT85F0549625400000010697498bic: POCSIT31

swift: CIPBITMMcausale: Art Bonus - erogazione li -berale a favore del progetto “In -ter venti di restauro, consolida-mento e rifunzionalizzazione dellaFortezza del Girifalco”.

E’ un progetto importanteche ha bisogno di aiuto. Non di -mentichiamo che possiamo de ter -minare la vera rinascita di quelmo numento della nostra storia lo -cale per il forte interessamento diun cortonese intelligente e dispo-nibile a realizzare l’impresa.

“Professionisti in Allegria”

da pag. 1

La cena a base di A ma tri -cia na è stata organizzatain piazza Cha te au-Chi nona Camucia. La pioggiabattente non ha fermato

la solidarietà dei cortonesi che in1.111 hanno voluto partecipare aquesta bella prova di solidarietà econtribuire ad aiutare le personee i territori colpiti dal grave sismadel 24 agosto scorso.

La somma raccolta ammontaa 12.535 euro e questi fondi an -dranno ad un progetto di ricostru-zione ben preciso individuatodirettamente assieme alle Am mi ni -strazioni Comunali colpite dal ter -remoto, e per questo importantetraguardo raggiunto il sindaco diCor tona, Francesca Basanieri, de -si dera ringraziare tutta la co mu -nità e le persone intervenute:

“Cari concittadini, avete da -to grande prova di solidarietà eavete dimostrato di essere unacomunità sensibile e attenta aciò che ci circonda. Vorrei che lepopolazioni colpite dal terremo-to vedessero le foto della cenache certo non li consola ma unpochino li aiuta. Sappiano chenon sono soli, che siamo vicinoa loro con tutto il cuore. Sap -piano che Cortona c’è, tutta”.

Poi il sindaco ringrazia tutte leassociazioni di volontariato “in sie -me a noi hanno dato vita a questaserata.

Siete una grande famiglia. Gra -zie a chi ha cucinato, a chi ha ser -vito i piatti, a chi ha preparato i

tavoli, a chi li sta rimettendo aposto, grazie a tutti coloro che inun modo o nell’altro hanno la -vorato. Grazie a chi ha contribuitoad acquistare il materiale. Graziealla Giunta che è stata presenteper aiutare fin dal primo pomerig-gio. Grazie a Consiglieri Comunali,tutti, che sono stati presenti spa -mando crostini e partecipandoalla cena dimostrando così grande

senso delle istituzioni”.Infine il sindaco conclude:

“Grazie a tutti voi che avete par -tecipato alla cena, che siete statiin fila sotto la pioggia. Moltihanno voluto dare più dellaquota prevista e altri hannovoluto solo lasciare un contribu-to scegliendo di non cenare.

Un ringraziamento partico-lare a tutte le associazioni di Vo -lontariato, a quelle sportive, cul -turali, di tempo libero, di cacciache hanno partecipato e aiutato,al Comitato Festa Pd per le strut-ture e alle aziende che hannoofferto prodotti per la cena dimartedì 30 agosto: Ellemme diRosadini, Ellevi, Pastificio Fa -bia nelli, SFL di Pelucchini e Pa -savanti, Azienda Agricola diBrini Francesca, Panificio Are -na, Soc. Coop Agrizoo di LucianoFanelli, Circolo Arci Chianacce,Frantoio di Valiani Paolo, DolceForno,, Panificio La Fonte,, Pa -nificio Nespoli, Panificio LazzeriPanificio Arte Bianca, ProntoCar ta, Pagani Audio Luci.�Graziedi cuore a tutti.”

L’Amministrazione Comunale di Cortonaassieme alle associazioni di volontariato del territorio

ogni occasione. Durante la seratascorrevano sullo schermo imma -gini delle opere del maestro, inmodo da ripercorrerne l'eccellen-te carriera artistica e la notevoleproduzione. L'intera cerimonia èstata accompagnata dalle musichedell'Ensemble Hubay, per unapro duzione del l’Associazione Ami -ci della Musica di Cortona del pre -sidente Mario Parigi. Presenti insala, oltre al numeroso pubblico,Lucia De Robertis, vice presidentedel Consiglio Regionale; AlbanoRicci, assessore alla cultura delComune di Cortona; i rappresen-tanti della Fondazione NicodemoSettembrini e dei Carabinieri dellastazione di Cortona; Paolo Bru -schetti, presidente del MAEC; l'ar -tista che ha realizzato il premio

Paolo Babetto; Furio Velona, diret-tore scientifico della Cor tonan ti -quaria; Andrea Viti della CortonaSviluppo; il direttore generaledella Banca Popolare di CortonaRoberto Calzini e il presidenteGiu lio Burbi, che ci ha lasciatoqueste parole sentite riguardo ilsuo ricordo del grande artista“Gino Severini, molto amico dimio nonno, era una personagra devole e di una semplicità e -strema. Camminare vicino a luiera come camminare con unapersona qualunque, nemmenoti accorgevi ci fosse. Amava tor -nare d'estate e passare le sue va -canze nella sua amata Cortona.Mi dispiace solo di non averloconosciuto meglio”.

Al termine della serata è statado nata a Romana la preziosa o -pera in argento del maestro orafoBabetto, omaggio della GalleriaAn tonella Villanova.

Olimpia Bruni

sa ran no di tipo conservativo e nelri spetto dei caratteri tipologici,delle tecniche e dei materiali tradi-zionali. La Fortezza è stata selezio-

nata dal Governo come uno deibeni pubblici toscani che protran-no usufruire dell’Art Bonus, stru -mento che consente di ottenere uncre dito di imposta del 65% a chieffettua una donazione.

Dunque è possibile fare unpensiero positivo verso questopro getto ed effettuare una do na -zione con la certezza di avere unritorno di credito di imposta del65%.

L’erogazione potrà avvenirecon bonfico bancario intestato a:

... a Romana Severini da pag. 1 L’organizzazione di Cortona ...

Il risultato è stato straordinario: 1111 persone, 12.535 euro di ricavato devoluto

Organizzato martedì 30 agosto, una cena a base di amatriciana per raccogliere fondi per i terremotati

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L’ETRURIA N. 16 CULTURA

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Difetti e difettucci della vita quotidiana

Prove di Galateodi Nicola Caldarone

Esiste in Italia un’Associazione,de nominata TRELLE, fondata nel2001, che ha come obiettivo il mi -glioramento della qualità dell'edu-cazione (educazione, istruzione,formazione). Inoltre, offre, attra-verso i suoi scritti e i suoi incontriun servizio all'opinione pubblica,alle forze sociali, alle istituzioni e -du cative nazionali e locali. Si im -pegna a svolgere un'attenta azionedi monitoraggio sui sistemi educa-tivi e sulle esperienze innovative dialtri Paesi. In un recente quader-no, TRELLE formula proposte co -crete per educare i giovani a vi ve -re con gli altri nel XXI secolo, par -tendo da uno scritto del filo sofoGuido Calogero: “Come volete chei giovani imparino ad essere buonicittadini se non imparano a discu-tere?... Quel che è importante è ilnuo vo modo di insegnare … d i -scu tendo in comune … e questosi può fare soltanto quando siabbia agio e tempo per la discus-sione e non quando si sia osses-sionati dall’ansia di finire ilprogramma”. Oggi, in particolare,in seguito alla entrata in campo dinuove forme di comunicazione(Tv, internet, smartfone…) cheoperano in concorrenza con lascuola e spesso in disaccordo conla sua impostazione educativa, e inseguito all’indebolimento deltessuto sociale del passato,formato dalla famiglia, dallachiesa e dalle associazioni giovani-li, lo spazio della formazione nellascuola ha necessità di essere

riempito da contenuti più aggior-nati e finalizzati al rispetto deivalori costitutivi della nostraciviltà. Quindi è compito della“buona scuola” farsi carico nonsolo di istruire ma di educare igiovani a saper vivere con gli altri.Una proposta potrebbe prevederela presenza in tutti i curricoliscolastici di un tempo specificoper l’educazione alla cittadinanzafatto non di lezioni ma di attivitàinterattive su argomenti di eticapubblica, attingendo alle oredestinate alle assemblee deglistudenti, così da restituire a queltempo la dimensione educativache è andata perduta. Il tuttorichiede consapevolezza epassione da parte degli insegnantise vogliono dare un senso allaloro professione e un contributoserio alla formazione umana deglistudenti, esposti come sono, conpreoccupante frequenza, acomportamenti di insicurezza, diaggressività e di inciviltà.

L’Abbazia di Farneta (che prendeil nome da “farnia”, nome co mu -ne di una specie di quercia), è unluogo di culto che sorge nell’omo-nima frazione di Cortona. Fu co -struita dai monaci benedettini trail IX ed il X secolo ed è dedicata aSan ta Maria Assunta. La sua po si -zione isolata, immersa nel verde esituata in un'altura, ne fa un luogodi grande suggestione e spiritua-lità. Purtroppo i cambiamenti do -

vu ti a modifiche e ristrutturazioninel corso dei secoli ne hanno mu -tato profondamente l'assetto origi-nario. L'interno è a croce latina conun'u nica navata che termina contre absidi. Il presbiterio, situato inposizione molto elevata rispettoalla navata, è collegato da novesca lini. Scendendo troviamo lacrip ta che è il vero gioiello dellachie sa. Composta da colonne ori -ginali antiche (una proviene addi -rittura da Assuan) tutte interrate aldi sotto del livello della fondazio-ne.La cripta fu riportata alla luce nel1940 in quanto fino ad allora erasoltanto una fossa comune per imorti di peste del XVI secolo. È strettamente legata alla figura didon Sante Felice: il parroco chenel secondo dopoguerra raccolse

reperti paleontologici che hannodato vita al Museo di Farneta. Suaè anche la corposa pubblicazione“L'Abbazia di Farneta in Val diChia na”, la cui prima edizione ri -sale al 1967, essenziale volumeper chi vuole entrare nella storiadel tempo, dei restauri, delle sco -perte. L’Abbazia è stata valorizzata da donSante che dal 1937 iniziò il restau-ro dell’architettura. Ad impreziosi-

re le pareti dell'interno ci sono gliaffreschi di Tommaso Bernabeidet to il Papacello, autore dei fa -mo si dipinti nel Palazzone del car -dinale Passerini a Cortona.All'esterno della chiesa si può no -tare, sopra il portale laterale, lostem ma dei monaci olivetani incot to, e sul muro a Sud una me ri -diana con la scritta” Non segno leore se non sono serene”. Quella che vediamo oggi non è lafacciata originaria, abbattuta nelXVIII se co lo. Il piccolo campanileè a vela con due campane, ma untempo esisteva una torre campa-naria ad dossata al transetto che fudistrutta all'inizio del XIX secolo.Le vetrate invece, di cui parleremonella prossima rubrica, hanno unastoria molto particolare, una dellequali è collegata alla vicina chiesadi Montecchio del Loto.

31 agosto 2016

Piazza Signorelli, 16 - 52044 Cortona (Ar) - Tel./Fax 0575-62.984

mento rivolgo nell’occasione alComitato Organizzatore, all’As -so ciazione per il recupero e lava lorizzazione degli Organi Sto -ri ci della Città di Cortona e aquan ti, con apprezzabile im pe -gno e grande sensibilità, hannovoluto realizzare un’iniziativadestinata a custodire, onorare etramandare la memoria dei Ca -duti di tutte le guerre attraversola commemorazione della figura

del Capitano Ristori e dei cadutiaretini.Il capitano Silvio Ristori, com -bat tente della Prima guerramon diale, scomparve nel 1916,quando una slavina seppellì lepostazioni militari del gruppoartiglieria di cui faceva parte; inquesto modo trovarono la mortetanti soldati che come lui com -battevano sulle montagne delfronte italo-austriaco.Una nazione deve vivere anchenel ricordo dei suoi figli caduti

nella difesa della Patria, come ilCap. Ristori, perché difendere laPatria vuol dire difendere ancheuna somma di valori, di princi-pi,di aspetti culturali,di tradi-zioni e di interessi ben più am -pia della semplice difesa del ter -ritorio nazionale. Vuol dire di -fendere la pace, la libertà,lademocrazia; beni preziosi perogni Paese civile specie in mo -menti in cui il fanatismo re li -gioso li pone in discussione.Onoriamo pertanto, senza di -stinzione di Patria, i soldati ca -

duti nei conflitti mondiali eren diamo omaggio anche a chiha perso la vita nelle missioniinternazionali in difesa dellapa ce, della giustizia, del diritto edella solidarietà uma na.Quella solidarietà che oggi ci u -ni sce nell’aiuto comune a quan -ti sono stati colpiti dal recentetragico terremoto nel Centro Ita -lia. Auguro, dunque, il pienosuc cesso della manifestazione eLe e sprimo i sensi della mia piùsin cera considerazione. On. Do -me nico Rossi”.

Sabato 27 agosto, in oc ca -sione del concerto, al Tea -tro Si gnorelli, dell’ensem-ble “La lira di Orfeo”, perricordare i cento anni dalla

scomparsa del Ca pi tano SilvioRistori, il dott. Mario Aimi ha lettola lettera inviata dall’on. Do me ni -co Rossi all’ing. Gian Carlo Ristori,nella memoria del nonno e di tuttii soldati cortonesi scomparsi inguerra.

Questo è il testo della lettera:“Sig presidente Ristori, la ringrazio per l’invito ma sonopurtroppo impossibilitato a pre -senziare al Concerto in me mo -ria del capitano Silvio Ristori. E’, però, con sentimenti di sin -cera vicinanza che desidero in -viare a Lei e a tutti i presenti, ilpiù caloroso saluto come Sot to -se gretario alla Difesa e mio per -so nale.Un saluto particolare e un’e -spressione di sincero apprezza-

Messaggio del sottosegretario alla Difesa, on. Domenico rossi

una scuola per buoni cittadini

Domenica 28 agosto i so -ci dell’Associazione Or -gani Storici di Cortonasono stati accolti dalpre sidente ing. Gian

Car lo Ristori e dalla proprietariaEugenia Roselli nel piacevolissimoresort “Le Ter re dei Cavalieri” diFratta, per un incontro convivialededicato alla musica e alla buonatavola.

Nel giardino ombreggiato c’èun pergolato fresco e ventilato, incui gli ospiti si sono intrattenuticon il liutista Massimo Lonardi,che conserva ancora un bel ri cor -do di quando suonò, sempre perl’Associazione, nella Chiesa delGe sù, alcuni anni fa.

Massimo Lonardi era im pe -gna to in un corso di specializza-zione sul lago di Garda, ma hatrovato il tempo di tornare a Cor -tona per questa particolare oc ca -sione, approfittando dell’ospitalitàdella signora Eugenia, che hacrea to con il marito Paolo questoluogo stupendo.

L’ing. Ristori ha dato il benve-nuto agli intervenuti, quindi si èraccomandato il silenzio, perché illiuto ha sonorità sommesse, e lamusica è stata deliziosamente ac -com pagnata solo da rari cinguettiie da un leggero stormire di foglie,nel verde splendente del giardino.

Il maestro ha suonato un liutorinascimentale, che è la copia diuno strumento del 1580, offrendobrani di rara bellezza, soprattuttodi J. Dowland, compositore e liuti-sta che visse a cavallo tra il 1500 e

il 1600, visitò l’Italia e fu così fa -moso come musicista di corte cheanche Shakespeare gli dedicò unsonetto. Così tra Pavane, Fan tasie,brani di diversi autori e brillantiRicercari di Francesco da Mi lano,il pomeriggio è volato. E’ statoquin di emozionante parlare conMassimo Lonardi e conoscere lasua storia, che lo ha portato adinsegnare liuto al Conservatorio diPavia e alla Scuola di musica an -tica di Venezia, partendo però dal -la passione per la chitarra.

Finito il concerto, è stato ilmo mento dell’ottima cucina dellasignora Eugenia, che ha preparatouna serie di prelibatezze della cu -cina locale, rivisitate in modocrea tivo e presentate con maestria,insieme ad un’eccellente scelta divini.

L’incontro è stato graditissimodai numerosi ospiti anche perchéper molti è stata una novità potergodere di un luogo di tranquillità,da cui lo sguardo spazia, da unlato, alla città di Cortona, adagiata

sul profilo della collina, dall’altroal castello di Montecchio, in untipico paesaggio toscano, fatto dilinee morbide e accoglienti.

All’incontro era presente lacontessa Maria Candida Morosini,socia dell’Associazione, presidentedel Festival Milano Classica e “si -gnora della musica” del Festivalmusicale di S.Quirico d’Orcia, chesi è dichiarata entusiasta per lacordialissima accoglienza, la ma -gia del luogo e la musica, sempli-cemente sublime. MJP

Incontro al resort “Le terre dei cavalieri”

Mercoledì, 7 settembrescor so, nel Salone Me -di ceo di Palazzo Casaliè stato presentato il ca -ta logo delle edizioni

quat trocentesche della Bibliotecadel Comune e dell’Accademia Etru -sca di Cortona dal titolo “Una colle-zione per una città”. E’ un contribu-to di grande valore scientifico eculturale che raccoglie i titoli e ledescrizioni di centocinquanta edi -zioni che im preziosiscono la nostralocale Bi blioteca.

Il lavoro è stato realizzato daPiero Scapecchi della Biblioteca Na -zionale Centrale di Firenze e curato

dal prof. Edoardo Barbieri dell’U ni -versità Cattolica di Milano. L’eventoha concluso una giornata di studi,prevista dal programma della Scuo -la estiva dell’Università Cattolica diMilano, che si è svolta a Torrita diSie na nella prima settimana di set -tembre su “Le origini della stampatipografica: mito e tecnica e storia”.

Presente per l’Ammi nistra zio neComunale la dott.ssa Tania Sal vi,che ha espresso la sua soddisfazio-ne per questo ulteriore contributoculturale offerto alla città di Corona;per la città di Torrita di Siena l’as -sessore alla cultura, nonché presi-dente della Società Bi blio graficaToscana, l’avv. Paolo Tiez zi e per ilMAEC il vice lucumone dell’Acca de -mia Etrusca il dott. Paolo Bruschettie il prof. Ser gio Angori che hannomes so a di sposizione le loro com -pe tenze e la totale disponibilità nellarealizzazione della ricerca biblio-grafica e nella organizzazione dellastessa presentazione.

Il prof. Carlo Pulsoni dell’Uni -versità di Perugia ha illustrato laparti salienti del catalogo e ilvalore culturale e storico di unaricerca, tra l’altro arricchita dauna pre messa e da una introdu-zione ri spettivamente di EdoardoBar bieri e Piero Scapecchi.

Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

L’Abbazia di Farneta Associazione Organi Storici

In occasione del centenario della morte nella I guerra mondiale del capitano Silvio Ristori (1860-1916)

L’Aforisma del giorno, ovvero il sussulto della coscienza

Il sapere e la ragione parlano, l’ignoranza e il torto urlano. Arturo Graf, (1848 - 1913) poeta, critico letterario italiano e aforista. Nel 1883 fonda il Giornale storico della letteratura italia-na, collabora alla rivista Critica Sociale e a Nuova Antologia sulla quale pubblica le opere in versi "Medusa" , "Dopo il tramonto" e "Rime della selva".

Presentato a Cortona un significativo evento bibliografico

Il Catalogo degli incunaboli

Gian Carlo Ristori, Mas si mo Lonardi, Eugenia Roselli.

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santa Margherita. L’accordo è natopr oprio per “ritagliare” questotrat to dal suo contesto transnazio-nale e quindi “perfezionarlo” conpiccole deviazioni mirate versochiese e monumenti limitrofi, car -tellonistica adeguata, eventi cultu-rali appositamente creati e quantoancora potrà servire a conferirgliuna specifica autonomia.

L’antica via Romea Germanicaparte dalla città tedesca di Stade,in Bassa Sassonia, e si stende per2220 km fino a Roma, dove giun -ge dopo aver scavalcato il Bren -nero e essersi congiunta a Mon te -fiascone con la via Francigena.Romea e Francigena, insieme conil più famoso Cammino di San -tiago e altri percorsi minori, fannopar te delle grandi vie che nel

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L’ETRURIA N. 16 CULTURA 15 settembre 2016

un effetto unico. Sono stati eseguiti: il Concerto

in Do minore di B.Marcello, Ga -briel’s oboe di E.Morricone, NightClub 1960 di A.Piazzolla, Largo eLamento di D.Bedard, Ave Mariadi Schubert, Autumn leaves diJ.Kosma, Someone to watch overme di G.Gershwin ed Echi dellame moria, composto dallo stessoSan tucci per il concerto di Fal za -no. Una serie di composizioni fan -tastiche, molto sentite sia dal pub -blico che dai musicisti, che siconfermano esecutori appassiona-ti e grandi esperti, capaci di pre -sentare un repertorio sempre ori -ginale e stuzzicante: hanno scel -to, fra gli altri, due brani moltoevo cativi di Bedard, musicista ecompositore canadese che fuallie vo di Gustav Leonhardt,

Bisogna anche dire che Fran -cesco e Massimiliano condividonouna profondo entusiasmo per lamusica:Francesco è appena rien -trato da una serie di registrazionicon l’orchestra della Rai e Massi -miliano ha da poco seguito uncorso di perfezionamento in Fran -cia, eppure domenica erano en -trambi qui per suonare per i loroamici di Cortona.

Alla fine l’emozione si potevaleggere negli occhi di tutti; persinodon Ottorino aveva il sorriso beatodi chi è in pace con il mondo,vedendo una partecipazione cosìintensa.

Poi, lentamente, ognuno è ri -tor nato alla realtà quotidiana, conil cuore più leggero e la consape-volezza che armonia e altruismospesso si tengono per mano.

MJP

C’è sempre un albero chefa da spettatore partecipeai grandi mutamenti nel -la vita degli uomini: l’al -bero della conoscenza

per Adamo e Eva, il fico dell’illu-minazione per il Buddha, la quer -cia per santa Margherita, la vita u -ma na e quella vegetale che si at -traggono e si sorreggono. La festadi S. Margherita al Pentimento sisvolge ogni anno proprio nellospazio retrostante quella grandequercia-testimone in frazioneGior gi, fra Petrignano e Pozzuolo,con tre giorni di celebrazionireligiose, iniziative ludiche e risto-razione. Venerdì 26 agosto nelpro gramma è stata inserita unaconferenza di presentazione delCammino di santa Margherita acui sono intervenuti Claudio Mo -nel lini, presidente della “Asso cia -zione Franco Rasetti” di Pozzuolo,in funzione di moderatore, IvanaBricca, assessora alla cultura diCasti glione del lago, Albano Ricci,as sessore alla cultura di Cortona,il signor Eraldo Ciarini, peregrina-tore per l’Europa a piedi e inbicicletta, e infine don Piero Be -che rini, storico e attivissimo par -ro co di Pozzuolo. È invece man -cato, per sopraggiunta indisponi-bilità, Franco Rossi, assessore allacultura di Montepulciano. L’in con -tro faceva seguito alla intesa del 12dicembre 2015, firmata a Valiano,con la quale i Comuni sopraricor-dati avevano stabilito di dare unospeciale rilievo al tratto della viaRo mea Germanica che porta daCor tona a Pozzuolo in virtù delfatto che esso è anche indissolu-bilmente legato alla vicenda di

Domenica scorsa la Catte -drale di Cortona era af -follata da tanti appassio-nati di musica e volon-tari, per partecipare al

concerto di Massimiliano Rossiall’Organo e Francesco Santucci alSax.

Nella loro introduzione, MarioAimi per l’Associazione OrganiSto rici e Marco Bassini per l’As -so ciazione Amici di Vada, hannospiegato che a Cortona sono già inuso quattro defibrillatori, ma èimportante acquistarne altri pertutto il comune: questo strumentosalva la vita ed è necessario che siadiffuso nel territorio insieme alle

persone che lo sappiano usare,una volta conseguita l’idoneitàfre quentando i corsi organizzatidal le Misericordie. Ecco perché èim portante che Comune e associa-zioni collaborino nell’intento con -diviso. Così, in occasione dellarac colta fondi per un nuovo de fi -brillatore, abbiamo potuto ascolta-re una serie di brani che i duemusicisti avevano già presentato aFal zano, dove Massimiliano suo -na va un organo elettronico cherisentiva dell’ambiente circoscrit-to, mentre l’Organo della Catte dra -le distende le sue ali potenti tra va -ri registri, e la musica del Sax siar ricchisce e si espande creando

Sono aperte le iscrizioniper l’Anno Scolastico2016/2017 presso laScuola di Musica Co mu -nale “Mon ta gno ni-La na -

ri”, gestita dall’Asso cia zio ne Amicidella Musica “Cor to na-Camucia”.

Anche quest’anno tantissimefamiglie cortonesi confermerannola loro fiducia a questa istituzioneormai divenuta “storica” nel no -stro territorio. Infatti, da quasitren ta anni la Scuola di Musicarappresenta un insostituibile pun -to di riferimento culturale ed edu -cativo, oltre che musicale, perquei genitori che vogliono offrireai propri figli un valido momentofor mativo e allo stesso tempo ri -creativo.

L’offerta didattica comprende icorsi di: Basso elettrico e Con -trabbasso; Batteria e Per cussioni;Canto; Chitarra classica, elettrica ejazz; Clarinetto; Corno fran cese;Fi sarmonica; Flauto traverso; Or -

Sicurezza Ambiente e sul LavoroToscana - Umbria

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medioevo furono le coronarie delCuore Europa e che l’hanno cultu-ralmente resa un unico continentepri ma che condottieri, imperatori,re, dittatori tentassero infinite efallimentari avventure di unifica-zione politica: ultimo a patirescon fitta Capitan €uro. La partetosco-umbra della via Romea chesfila davanti alle nostre case e

varca i nostri fiumi desumerà, peril pellegrino a piedi o per l’appas-sionato di mountain-bike, dallapersonalità storica e spirituale disanta Margherita un carattere af -fatto peculiare e un ulteriore river-bero di significati. È anche su que -sto che puntano le tre Ammi ni stra -zioni per un incremento dell’at-trattività turistica dei loro territori.

Alvaro Ceccarelli

Musica e bene comune un cammino per S. Margherita

Open Day Musicale

In ricordo di Duilio Peruzzi

ga no; Pianoforte e Pia nofortecom plementare; Pro pe deuticamu sicale; Sassofono; Storia dellaMu sica; Teoria e solfeggio indivi-duale e collettivo; Tromba; Trom -bone; Violino; Violoncello, oltrealla consolidata attività dell’Or ch -stra della Scuola. Visto il grandeinteresse degli adolescenti per glistrumenti “elettrici”, si prevedonoulteriori iscrizioni per le classi diBasso elettrico, Chitarra elettrica,Batteria e Percussioni.

Le lezioni si tengono nelle auledelle sedi di Cortona e Camucia etutti gli studenti a fine anno so -stengono un esame di teoria e unodi strumento per il passaggio al li -vello successivo, mettendo a fruttoi loro preziosi insegnamenti in oc -ca sione di saggi, concerti, eventiculturali e musicali.

Per qualunque informa-zione dal 19 settembre p.v.sa rà possibile contattare laSe greteria della Scuola diMusica nella sede di Camucia invia Quinto Zampagni n. 18/20,aperta dal lunedì al venerdì dalle16.00 alle 19.00 (durante l’annoscolastico dalle 17 alle 19 tranneil mercoledì), telefono e fax 0575-601773.

Infine verranno dedicate duegiornate all’OPEN DAY MUSICA-LE, sabato 24 settembre esabato 1° ottobre, dalle 16 al -le 19, LEZIONI GRATUITE pergran di e piccini, così che po -tranno scegliere lo strumento piùgra dito.

Sabato 24 settembre e sabato 1° ottobre

Apertura nuovo anno scolastico della Scuola di Musica Comunale Nuovi particolari sull’infanticidio di MonsiglioloCento anni fa

I fatti di cronaca a Cortona e -ra no molto più frequenti cento an -ni fa di adesso, in qualcosa siamomigliorati! Nelle mie ricerche sulleantiche pagine de L’Etruria spessomi imbatto in episodi di violenza esolo raramente li cito nella miarubrica. Questa volta, pur trattan-dosi di una storia triste, non cisono molti particolari scabrosi,quindi ho deciso di pubblicarla.Dall’Etruria del 1916. “Profonda impressione produssenel villaggio di Monsigliolo lascoperta dell’involto contenenteun neonato morto, tanto chemol ti dettero la più ampia li -bertà al loro scilinguagnolo efacilitarono così il compito dellagiustizia. Si venne a sapere cheun forte sospetto gravava su diuna certa ragazza B., orfana dipa dre e di madre, la quale a bi -tava con uno zio proprio in vi ci -nanza del luogo ove venne ri -pescato l’involto. La perizia me -di ca venne appunto eseguita incasa della giovane che oggi è reaconfessa, appunto perché quelloera il luogo più propizio che si

prestava nel momento. Ma essanon dette nessun segno visibiledi alterazione e confusione. For -se qualche denunzia ano nimaha facilitato l’opera della Au to -rità. I Reali Carabinieri do me ni -ca si recarono in casa della gio -vane e la invitarono a seguirlicollo zio nella vicina Caserma diCa mucia. Quivi sotto le abili in -terrogazioni e dopo altre co sta -tazioni di fatto la giovane fi -nalmente si dichiarò rea del de -litto di cui era sospettata. Essa èstata trasferita ad Arezzo in at -te sa del giudizio”. Mario Parigi

Le antiche vie dei pellegrini nell’Italia centrale (immagine dalla Rete)

Quando una persona cara cilascia, ti assale una sensazione divuoto, ma se questa persona halasciato una traccia importante delsuo passaggio, attimi eterni di vitati ritornano in mente, e ti aiutanoa ricordare e superare il mo men -to di sconforto.

Duilio Peruzzi è partito perl'ul timo viaggio, il 1 Settembre,dalla sua residenza in California,ma il suo cuore è sempre statodiviso tra l'America e Cortona.

Era nato in Pennsylvania nel1926, figlio di emigrati cortonesinegli Stati Uniti, (mamma Pelle -grina Sarchielli del Sodo e babboAmbrogio Peruzzi di San Lo ren -zo), torna all'età di 3 anni a Cor -tona con la famiglia, a seguitodella crisi economica del 1929.

Qui rimane fino alla fine dellaII guerra mondiale, frequenta lescuole del Sodo, Cortona, Città diCastello e Castiglion Fiorentino.

Nel 1946 rientra negli StatiUniti, come cittadino americano;nel 1954 si laurea in Geografiaall'università di Detroit, Michigan.

Una borsa di studio lo riportaa Cortona nel 1955-56, per lericerche di tesi sulla RiformaFondiaria e sulla Maremma eduno studio geografico per il dotto-rato di ricerca.

In circa 1 anno e mezzo, rac -conta attraverso l'occhio dellamacchina fotografica, un misto diemozioni personali e immagini

documentali, che fissano persempre un periodo storico dellanostra storia recente. Le numero-se immagini della vita nellacampagna cortonese, restano latestimonianza preziosa di unmondo rurale e di un modo divivere, che di lì a poco muterà persempre.

Duilio poi ha insegnato geo -grafia, all'Università di san Josefino alla pensione.

Ha sempre viaggiato fra laCalifornia e la Toscana, in partico-lare anche quando nel 1976-77,quando era responsabile di uncorso universitario con sede aFirenze, o per il gemellaggio dellaContea di Santa Clara con laProvincia di Firenze all'inizio deglianni 2000

Le foto in particolare del1955-56, furono donate dall'auto-

re al Comune di Cortona, cheinsieme al Fotoclub Etruria, realiz-zarono una splendida mostra nel2001.

Cortona quindi è sempre statanel suo cuore, e qui tornavasempre durante l'estate, ancheper lunghi periodi; Era considera-to il "luogo natio", del quale nonsi puo fare a meno.

Ci mancherà. Mancherà ai suifamiliari, ai parenti, agli amici,alla sua Cortona, e il suo caratteremite, la sua disponibilità e la suagenerosità saranno il ricordo mi -gliore per tutti noi che gli ab bia -mo voluto bene.

Fabrizio Pacchiacucchi

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PAGINA 5

L’ETRURIA N. 16 TERRITORIO

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChianciano

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15 settembre 2016

Da tempo mi sono im pe -gnato attraverso un grup -po di persone che ave va -no a cuore la realizzazio-

ne di un sistema museale e di do -cu mentazione della civiltà rurale edel lavoro contadino. Fu promos-so anche un apposito Comi ta toPro motore per questa valorizza-zione ma, benché fortemente mo -tivati, il tutto si esaurì con la crea -zione di una stanza-museale inlocalità Fratticciola, che per la ve -rità non rispondeva ottimamenteai desideri del comitato.

Al tempo fummo sostenuti dauna petizione popolare che rag -giunse quasi mille firme che cre -devano sul progetto che invecepre vedeva l'individuazione di una

Ca sa Leopoldina da adibire a mu -seo perché vi era e vi è ancora inzona moltissimo materiale chepotrebbe riportare a "vivere" nuo -vamente una casa contadina.

Inoltre mi sto impegnando in -torno ad una ricerca storica sullavita contadina della nostra Val diChiana e precisamente quella cheorbitava intorno alla regia fattoriadi Creti oggi di Santa Caterina, per -tanto il tema è, per me, di estremointeresse.

Anche su questo giornale

23 agosto - Cortona Nei guai è finito un 51enne della Valdichiana accusato di deten-zione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. A trarlo in arresto ci hanno pensato i Carabinieri della Stazionedi Mercatale, unitamente a quelli delle Stazioni Cortona eCamucia. L’uomo è stato sorpreso mentre irrigava 20 piante, alte circa 3metri, di sostanza stupefacente tipo “cannabis indica”. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare iCarabinieri hanno trovato ulteriori 15 grammi di sostanza stupe-facente tipo "marijuana”.

31 agosto - Monte San Savino Drammatico incidente in località La Casina a Monte San Savino. Un 82enne, I.C. le iniziali, è stato investito travolto da un tratto-re. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente su cui stannoindagando i carabinieri. Sul posto si sono recati i sanitari del 118 che hanno allertato ilPegaso. L’elicottero ha trasportato l’anziano al Policlinico LeScotte di Siena. L’uomo ha riportato un trauma toracico, vascolare e addomina-le.

31 agosto - Valdichiana Un forte temporale si è abbattuto in Valdichiana da San Zenoverso Castiglion Fiorentino. Tante le situazione critiche. In un’ora si è scatenato un vero eproprio nubifragio. In tre ore sono caduti 83mm di pioggia adOttavo e 44 a Castiglion Fiorentino. Moltissime le chiamate di soccorso ricevute dai vigili del fuoco.

2 settembre - Arezzo Bruno Failla, romano, sostituisce Enrico Moja al vertice dellaquestura aretina. Promosso dirigente superiore dal consiglio diamministrazione del personale della Polizia di Stato il 23 marzoscorso, Failla ha ricoperto a lungo il ruolo di dirigente dicommissariato, a Roma. Di particolare rilievo (e grande impatto mediatico) la responsa-bilità sulle grandi manifestazioni sportive allo stadio Olimpico,come quando affrontò i tumulti dei tifosi durante la finale diCoppa Italia 2014 tra Fiorentina-Napoli. Gli ultrà partenopei guidati da Gennaro De Tommaso, noto come“Genny ‘a Carogna”, chiedevano il rinvio della partita, poigiocata.

7 settembre - Castiglion FiorentinoE’ stata riaperta a tempo di record, alle ore 12.30, la circolazio-ne stradale lungo la strada regionale 71. Il tratto stradale erastato chiuso in seguito al ritrovamento di un pericoloso ordignobellico risalente alla seconda guerra mondiale. Dopo circa 30 minuti di delicate operazioni la bomba, del pesodi oltre 287 chili e con oltre 40 chili di esplosivo, è statatrasportata in una cava del territorio dove è stata fatta brillare.Sono arrivati gli artificieri dell’Esercito Italiano che hannoprima espletato tutte le operazioni di rito per mettere in sicurez-za l’ordigno di artiglieria italiana, 305 millimetri alto esplosivoda cannone, e poi, con molto cautela, lo hanno riportato insuperficie. Nessun pericolo per le famiglie che risiedono neipressi.

8 settembre - Valdarno Un bambino di tre anni è rimasto schiacciato sotto un pesantecancello in Valdarno. L’incidente è avvenuto alle 19,20 a Per -gine. Il cancello pesava circa un quintale. Il primo soccorso èarrivato dalla madre, che ha allertato il 118. Attivate automedicae ambulanza. Poi è stato allertato anche il Pegaso per il trasferi-mento del piccolo a Careggi, l’elicottero è stato successivamentedirottato su un’altra emergenza. Il piccolo ha riportato untrauma toracico, addominale e cranico non commotivo.

qual cuno ha avanzato qualchepro posta ma abbastanza confusaed evasiva, insomma non confor-tata sul da fare.

Persino il Protocollo d'intesasottoscritto, in questi giorni da varicomuni della Valdichiana e la Re -gione Toscana, per il "salvataggio"delle Leopoldine recita parole chesono troppo generali, ed allora ilprogetto, benché teoricamente diestremo interesse è poco esplicito.

Vorremmo capire cosa si in -tende con questo recupero che èparziale, quello che dice veramen-te e quello che sottintende, invecesarebbe interessante non tantodire che, in Valdichiana vi sono ol -tre trecento Leopoldine oggi, traqual che anno non ve ne saranno

so lo pochissime, e di quelle chesa ranno recuperate, se sarannore cuperate cosa ne sarà di pre ci -so.

Il protocollo non chiariscequa le uso, il protocollo non si e -splicita chiaramente.

Noi vorremmo semplicementeche almeno una Leopoldina siaristrutturata in ogni comune chesia usufruibile a tutti e per tutti,riproposta insomma al pubblico ela vorremmo come ... era, altri-menti è un recupero riservato solo

per qualcuno. E quindi ad uso dipochi e con il cambio totale oquasi del passato.

Sarebbe bello che la stalla siastalla, che l'erbaio, sia erbaio, chela cucina e le camere siano altret-tanto che la colombaia sia colom-baia. I materiali per arredare unasi grande struttura ci sono perchémolti amatori li hanno gelosamen-te conservati e -quindi si tratta difar "rifiorire" una Leopoldina asco po museale e questo noi inten-diamo fare opera storica, operamorale, opera di progettualità per

il futuro. Allora attendiamo con fermez-

za una chiarificazione specifica, laquantità dei mezzi a disposizione esoprattutto capire la destinazione.Mille parole di qualche articolonon danno un minimo di concre-tezza, dicono e non dicono.

Quindi è meglio scrivere pocoe stare ad attendere se son fiorifio riranno altrimenti saranno an -cora solo parole perché di solitosi dice che dal dire al fare c'è dimezzo il mare.

Ivan L.

Dal dire ... al fare

Era stata programmata datem po e il gruppo sporti-vo Ju ven tina e la co mu -nità tutta della Fossa del

Lupo era già attivata per daregrazie ai tanti volontari che a ve -vano sostenuto con il loro servi-zio, agli sponsor che avevanogenerosamente contribuito arendere possibile il tradizionaleFestival della Lumaca, quandoimprovvisamente è giunta lanotizia dell'immane tragedia delterremoto.

Gli organizzatori allora nonci hanno pensato due volte etutto ciò che era previsto persabato 10 settembre, ovvero unabella cena sociale è stato annul-lato ed è stato rimandato allefestività autunnali.

La solidarietà però non èsta ta ri mandata e tutto quelloche sa reb be stato incassato nelcorso del la serata sarà devolutoverso quelle popolazioni cosìduramente colpite.

Una comunità è grandequan do è grande la solidarietàche dimostra verso gli altri e laFossa del Lupo è frazione princi-pe per questo ed è giusto che sene parli e che si segnali a tutti ilettori questi atti concreti di altaciviltà ed altruismo.

Personalmente, il giornaleL’E truria, ma credo che molticit tadini vogliano rivolgere aque sta piccola ma generosa fra -zione il proprio sentito GRAZIE.

I. Landi

Esempi da imitare

Angiolo Barbini

FOSSA DEL LuPO

Anche la parrocchia di Cri -sto Re a Camucia ha parte-cipato alla raccolta difondi da destinare alle

popolazioni colpite dal terremoto. Sabato 3 settembre il grande

piazzale davanti alla chiesa e tuttigli spazi dove è stato possibile al -lestire tavoli, erano occupati ed

impegnati ad accogliere oltretrecentocinquanta persone chehan no consumato un sempliceprimo piatto e un po' di frutta,certi di dare il loro contributo perun'opera altamente meritoria.

Grazie a molti volontari la ce -

na sociale ha avuto successo e co -sì oltre quattromila euro sono statiraccolti per essere impegnati alsoccorso di popolazioni che sonostate duramente colpite dallanatura ma anche dalla malvagità edagli egoismi dell 'uomo.

Il parroco don Benito Chia ra -bolli, i volontari e tutta la Parroc -

chia ringraziano tutti coloro chehanno offerto generi alimentariche hanno contribuito a limitare lespese e a dare un maggior soste-gno per la causa per cui tutto èstato perfettamente organizzato.

Ivan Landi

Una serata dedicata a chi ha più bisognoCAMuCIA Oltre 350 persone hanno partecipato

Il 4 marzo di quest'anno termi-nava il percorso della sua vitaAngiolo Barbini. Era un sociodel Centro di Aggregazione So -

ciale di Camucia e lo frequentavaqua si tutte le domeniche nel po -me riggio. Amava fare una partita,che magari si dilungava per ore,con i soliti amici. Non si curavamol to di vincere a briscola o ascopa ma gli piaceva stare in com -pagnia e chiacchierare del più edel meno.

Ricordava spesso il tempo tra -scorso e si lamentava un po' degliac ciacchi che si facevano avantisem pre più decisi. Era un tipo ca -rat teristico e le sue sornioni risatela sapevano lunga sui discorsi, lesue secce battute erano in contra-sto con le lungaggini di molti altriche spesso annoiavano tutto e tut -ti.

Angiolo era un lavoratore del -la terra, era un uomo semplice macon una fede politica molto ra di -cata e forte. Era per valorizzare chi

si impegnava, per difendere lagen te debole, sostenere tutti co lo -ro che operavano per la gente chelavorava e alla quale, poco, la vitadonava. Angiolo era un "compa-gnone" e spesso mi piaceva farlotornare con i suoi racconti ai tem -pi lontani, passati; e lui li descrive-va sempre con malinconia ma,spes so li ricordava con qualchebril lante battuta. Certamente rac -contava delle fatiche ma, anche leavventure, quelle avventure chepo tevano fare le persone di cam -pagna, di chi lavorava dall'alba altramonto.

Comunque anche questi eranobrevi spazi che facevano ri fletteree, a volte, sorridere di vero gustochi ascoltava. Ora Angiolo si ri -posa nel suo semplice camposan-to a Monsi gliolo e la sua Maria havoluto, dopo qualche mese ricor-darcelo, e noi lo abbiamo ve ra -mente nella nostra memoria e nelcuore, con un atto di generosità edi vera solidarietà.

Grazie Maria per quello chehai donato al Centro, ma ancorpiù per tutto quello che tu vuoidir ci con quel gesto, che è un ge -sto consueto per le persone checredono nella solidarietà e nellavera vita aggregativa.

I. L.

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L’ETRURIA N. 16 TERRITORIO

PAGINA 6

La stagione dei semi di girasole èfinalmente finta, ora ci si puòriposare al fresco del giardino.Amed è in città e quando il telefo-no squilla il Tuttù va a risponderecon fatica. Il suo è un “pronto”stanco, di chi si è appena fermato.Ma appena ha sentito chi c'eradall'altra parte del filo di nuovol'energia lo pervase.A chiamarlo è Carlo, il trattoreitaliano della fattoria degli ulivi edha un problema: le sue olive sonominacciate dalla mosca!Il Tuttù chiama Pottero, che percaso si trovava a passare là, picco -la deviazione e il nostro amico ègià in viaggio, rotta verso il paesel-lo.Arrivo a notte fonda. Ad attenderloci sono i suoi amici toscani, per -corrono il tratto che porta dall'eli-porto fino alla fattoria, il percorsoè meraviglioso anche di notte, solole stelle più luminose fanno mo -stra di se, stasera la luna fa sfoggiodi tutta la sua bellezza e con i suoibianchi raggi illumina la campa-gna, come sempre bella e ordina-ta. Il canto del gallo da la sveglia atutti. Sotto il grande capannone cisono tutti gli attrezzi per dare l'an -tiparassitario alle piante di olivoche quest'anno sono state propriogenerose. I loro ra mi sono carichi di olive,verdi e tur gide, così belle che senon ven gono trattate le mosche cifanno il nido per le loro larve.I contenitori sono tre. Carlo, ilBab bo e il Tuttù se li aggancianodietro, mentre Mario l'apina rossacoi baffi porta la pompa e il tuboper prendere l'acqua dal ruscelloche scorre tra gli ulivi, quandoquella delle botti sarà finita.Si parte, gli olivi sono sui ter -razzamenti tipici del posto, moltobelli, ma pericolosi. Ad un tratto ilTuttù si ferma, è impossibile an -dare avanti, ci sono delle grossebuche nei campi tra gli olivi, cosìCarlo gli spiega che sono i cin -ghiali a farle di notte, “bisognaconvincerli a non farne fino allafine del trattamento”, dice il Tut -tù, poi continua, “stasera mi ap -posterò qua e cercherò di con -vincerli”.Carlo e il babbo cercano di con -vincerlo a desistere, ma si sa,quan do il Tuttù si mette in testauna cosa....Ormai è notte, a fargli compagniac'è il Babbo che si è fatto coraggioperchè, come sappiamo, il Tuttùnon ha i fari. Si sono messi sotto-vento al riparo di un greppo,quan do eccoli arrivare, babbocinghiale e tutta la famiglia. Ac ci -denti è proprio grosso. Il babboalla vista comincia a tremare,

“sshhh, così sferragli e li faiscap pare”, gli dice il Tuttù, ma aquel punto il chinghiale alza il ca -po e fa per andarsene. Il Tut tùprende la situazione in ma no, e gligrida “fifone, sei capace solo ascappare,”. Il cinghiale si ferma e colpito nel -l'orgoglio lo guarda con aria di sfi -da, poi gli risponde “fifone achi!”, i due si avvicinano, ora sonouno di fronte all'altro, “questo è ilmio campo” gli grida il cinghiale ,“ma noi dobbiamo trattarlocontro la mosca delle olive e contutte queste buche non riuscia-mo a farlo,” gli dice il Tuttù.Allora il cinghiale si guarda in tor -no e visto il disastro compiuto dalui e la sua famiglia dice guardan-do il Tuttù “i miei ragazzi hannofame e io devo portarli in giro acercare cibo, non abbiamo tem -po per richiudere le buche chefac ciamo”.

Il Tuttù rimane pensieroso, poi gliocchi gli si illuminano. Ha la so -luzione. Guarda il cinghiale e glidi ce “ci devi promettere che peril periodo del trattamento nonro visterai nei nostri campi enon ci farai andare altri cin -ghiali. Noi in cambio ti mettere-mo la quantità di granturco cheser ve a sfamare te e i tuoi ra gaz -zi”, poi guardandolo da ca po apiedi, “mi sembri abbastanzaro busto da riuscirci” gli dicecon aria di sfida. Il cinghiale non ci pensa due volte,accetta l'offerta del Tuttù, in siemerichiudono le buche mentre ilbabbo fa luce con i suoi fari, poitutti a letto, l'indomani è già pienodi lavoro.Per tutto il giorno successivo trat -tano gli olivi, poi la sera met tono ilgranturco ai bordi dell'oliveto eper i giorni successivi, di not te,nessuno si avventura nei campidella fattoria, fino a che non eb -bero finito di trattare tutti gli olivi,mettendoli in salvo dal pericolodella mosca. E' stata una bella fa -ticaccia, ma pienamente ripagatadall'atmosfera e dal luogo dovesorge la fattoria. Aver fatto amiciziacon un cinghiale è ve ramente u ni -co, non rimane che sa lutare gliamici to scani e tornare a casa conuna nuova storia da raccontare.

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15 settembre 2016

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Il Comune di Cortona e SeiTo scana mettono a disposi-zione dei cittadini un altroimportante servizio di raccol-ta differenziata, alimentando

così il progetto complessivo diriorganizzazione dei servizi iniziatoormai più di un anno fa nel terri-torio comunale e nell’intera areadella Val di Chiana aretina. Obiet -ivo delle azioni che l’amministra-zione di Cortona, in collaborazio-ne con Sei Toscana e Ato ToscanaSud, ha messo e continua a met -tere in campo è quello di incre-mentare sempre più le percentualidi rifiuti raccolti differenziatamen-te avviando a riciclo sempre più

materiali.Dai prossimi giorni, quindi,

presso il mercato del Centro Sto -rico del comune di Cortona equel lo della frazione di Mercatale

prenderà servizio una stazioneecologica itinerante. Si tratta di unfurgone attrezzato per la raccoltadifferenziata di particolari tipolo-gie di rifiuti che in giorni ed orari

stabiliti darà la possibilità ai citta-dini di poter conferire corretta-mente quei rifiuti che non pos so -no essere raccolti attraverso i con -sueti contenitori stradali o attra-verso la raccolta domiciliare portaa porta.

"Questo servizio - ha dichiara-to l’assessore all’ambiente AndreaBernardini - rappresenta una na -turale evoluzione delle azioni chestiamo intraprendendo nella ge -stione dei rifiuti assieme al gestoree all’Ato. Da due anni a questaparte sono state fatte molte cose:la riorganizzazione del servizio diraccolta porta a porta nel centro

storico di Cortona e l’estensionedello stesso servizio a Terontola ainizio 2016, l’apertura del centrodi raccolta di Biricocco a Camuciaa Maggio 2016 e la prossima e -stensione nel 2017 del porta aporta in gran parte del territoriocortonese. Adesso, con la stazioneecologica itinerante, si vuole of -frire ai cittadini la possibilità didifferenziare al meglio tutti i rifiutiche si possono produrre in am -bito domestico, con particolare ri -guardo per quelli che difficilmentesi riesce ad intercettare e a farconfluire nel circuito della raccol-ta differenziata”.

I rifiuti che i cittadini potrannopor tare al furgone itinerante sa -ranno: pile, farmaci, Olio esaustodi cucina, Vernici, Piccoli rifiuti e -lettrici ed elettronici (dimensioni25X25 cm) come telefoni, tastiere,mouse, phon ecc. Lam pade e tubial neon, Bom bolette spray.

Mercoledì 7 settembre la sta -zione ecologica itinerante ha pre -so ufficialmente il via a Merc tale,presso il mercato settimanale, do -ve presterà servizio con frequenzaquindicinale il 1° ed il 3° merco-ledì di ogni mese.

Sabato 10 settembre è stata lavolta del mercato di Cortona, dovesarà poi in servizio il 2° e 4°sabato del mese.

Il Tuttù senza fari e il pericolo “mosca”

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Drenaggio linfatico manuale

Dal 24 al 29 agosto si èsvol to a Cortona pressola Casa per ferie Betaniail seminario estivo “ILVAN GELO DI LUCA: CAN -

TICI E PARABOLE”, organizzato daBIBLIA, associazione laica di cul -tura biblica, che si propone di col -mare un vuoto culturale, dovuto amolteplici ragioni che, nel nostroPaese, non hanno favorito la lettu -ra del testo biblico.

La sua attività è pertanto rivoltaa promuovere la conoscenza dellaBibbia tra le donne e gli uominidel nostro tempo, siano o non sia -no mossi da convinzioni religiose.

La Bibbia infatti, oltre che fonda-mento dell’ebraismo e cristianesi-mo e riferimento imprescindibileper l’islam, è una delle compo-nenti essenziali delle culture del -l’Occidente, sul piano letterario,ar tistico, simbolico, linguistico,po litico e giuridico.

Biblia è un’associazione laica,non laicista, vale a dire essa non i -deo logicamente antireligiosa.

La lai cità di Biblia si manifesta

nel l’es sere luogo di ospitalità perper sone dei più diversi orienta-menti, uniti tra loro dal desideriodi stu dio, di conoscenza e dalproposito di produrre unafeconda e im pe gnativa ‘culturadello scambio’ attraverso un fitto einteressante programma di inizia-tive culturali e produzioni editoria-li.

L’incontro di Cortona avevaper titolo IL VANGELO DI LUCA:CAN TICI E PARABOLE. Tra gli au -tori dei vangeli canonici Luca è ilsolo che si presenta al lettore inprima persona («è parso beneanche a me …», 1.3), dichiaran-do esplicitamente i suoi intenti le -te rari, storici e teologici. Dal pun -to di vista narrativo la sua opera èsegnata dalla personalità di unautore che padroneggia con agiola sua materia, sa alternare effettidi suspense e di sorpresa, e di -pinge, con pochi tratti penetranti,scene, situazioni e personaggi checolpiscono vivamente la fantasiadel lettore.

Sono stati tanti i partecipanti,provenienti da tante regioni d'Ita -lia e apparatenenti a vari credi re -ligiosi.

Hanno avuto tanti momentiper apprezzare il nostro territorio,la nostra città, i nostri musei. L'as -sociazione BIBLIA ha scelto Cor -

tona perchè luogo perfetto: acco -gliente, silenzioso, riempie gliocchi, la mennte e lo spirito..."con dizione necessaria per verifi-care se le parabole possano an -cora propiziare quel «capovolgi-mento della visione, dell’immagi-nazione, del cuore» che - come hascritto Paul Ricoeur - era inscrittonel la loro intenzionalità origina-ria".

Albano Ricci

COrTONAIn servizio presso i mercati del capoluogo e della frazione di Mercatale con frequenza quindicinale

un altro passo avanti nella raccolta differenziata con la stazione ecologica itinerante

COrTONA 24-29 agosto 2016, Casa per ferie Betania

Il Vangelo di Luca: cantici e parabole

Il ... puzzo è d’importazionePIETrAIA

Quando, anni fa, iniziò la v i cen -da relativa alla centrale di produzio-ne di energie alternative alimentataa biomasse con olio di palma, allapro testa di alcuni residenti, si ag -giunsero forti dichiarazioni di e -sponenti politici di opposizione e diambientalisti.

Il clamore di tali dichiarazioniri schiò di suscitare perplessità nel -l’utenza agrituristica per la immagi-ne di un territorio assai inquinatoche veniva trasmessa. Oggi EnzoMo retti, annovera tra le localitàcolpite dall’inquinamento olfattivoPietraia, a suo dire a causa dell’irre-sponsabile gestione degli alleva-menti di maiali.

Residente da oltre mezzo secoloe, per decenni allevatore di suini,debbo precisare che il “puzzo” diPietraia è tutto d’importazione.

Per capirsi non è a “chilometrozero” secondo la fortunata defini-zione di “Campagna amica” con laquale la Coldiretti promuove i pro -dotti anche del nostro territorio.

A Pietraia il nauseante disagioper gli abitanti, non è colpa dei“maia li”. Anche perché, salvo qual -

che porcellino allevato nello stallet-to sotto casa, gli allevamenti sonostati dismessi da molti anni e le por -cilaie sono state quasi tutte recupe-rate ad altri usi civili.

Sin dalle prime luci dell’alba,nelle scorse settimane, capienti bi li -ci di fanghi, vengono scaricati suicampi di Pietraia e dintorni; questi,con appositi carri e macchine ope -ratrici, vengono sparsi e quasi sem -pre interrati con prontezza nel

terreno. In qualche giornata, parti-colarmente torrida, si cerca di miti -gare il terribile fetore ricorrendoall’irrigazione della superficie co -sparsa di residui delle lavorazioniindustriali. I fanghi quindi sono te -stati e certificati; le modalità di in -terramento sono rigorosamentemonitorate.

Le autorità preposte, nazionali,regionali, ex provinciali e comunalici garantiscono e prontamente cirassicurano circa la assoluta regola-rità del tanfo e della atossicità deglistessi. L’unico elemento che non civie ne fornito, come invece con bea -ta fiducia accettiamo per l’acquami nerale, è la certificazione di salu -brità.

Quindi stia tranquillo il Mo retti,si preoccupi di Riccio e di li di Os -saia, ma non di Pietraia.

Noi di Pietraia, il profumo distalla, quello vero delle vacche sottocasa o degli stalletti, sempre tirati alucido con la lettiera di paglia pulitaper il maialino destinato alla sa la -gione domestica, non ce lo abbiamopiù. Ce lo sognamo!

Era il tempo delle magliettaie

che si lagnavano quando aprivanole finestre al frizzo dell’aria settem-brina, sopportando un po’ d’odore,coscenti che anche l’allevamento dipolli e maiali contribuiva al soste-gno economico della famiglia pe -mettendo persino ai figli di andare astu diare.P.S. Solo per Enzo e per gli amici deL’Etruria, la guancia ce l’ho, salatada me, a casa mia.

Francesco Cenci

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PAGINA 7

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

15 settembre 2016

Studentessa alla Facoltà diFi sica dell’Università di Pe -ru gia, città dove lei risiede,Arianna Fracassini, discen-dente da antica e cono -

sciutissima famiglia mercatalese,unisce ai suoi studi scientifici unastraordinaria propensione lettera-ria e poetica. Le sue poesie costi-tuiscono una innumerevole rac -colta, ancora inedita, iniziata giàagli albori della sua adolescenzacon sentimenti che travalicanoogni aspetto superficiale, suscitatisempre con vibrante emozione dalsuo giovanile incontro con la real -tà e le esperienze gioiose o tristiche va facendo della vita. La lorooccasionale lettura, compiuta dame a fine agosto allorché Ariannaera qui a Mercatale assieme ainon ni, mi ha sorpreso e affascina-to.

Sorpreso in quanto è comune-mente raro, all’età dei suoi primiversi finanche all’attuale, possede-re una capacità d’osservazionecosì introspettiva come quella dalei resa palpabile su tutto ciò che èd’appartenenza naturale o che faparte di vicende umane.

Affascinato lo sono dalle rifles-sioni che ne trae e che profonda-mente coinvolgono la sua menteed il suo cuore, tutta la sua tenerae dolce personalità, estremamente

sensibile ma ben determinata consaggezza e maturità nelle valuta-zioni conclusive, da cui emergetutto quanto è più vicino a sestessa e alle sue libere aspirazioni.Af fascinato sono inoltre dal suostile poetico e dalla sicura padro-nanza degli strumenti metrici edespressivi, oltremodo efficaci adar risalto alla sua interiorità, ri -guardosa in primo luogo per leme raviglie del Creato, troppospes so inquinato e vilipeso dal -l’uomo.

Creato da rispettare e as se -condare per il bene individuale ecollettivo dell’umanità, che per lasua gioiosa sopravvivenza - co meArianna tiene a sottolineare nellesue poesie - vuole tutti allacciatil’un l’altro con la mano nellamano, nel simbolo sublime del -l’Amore, da cui scaturisce vigoro-sa la vita e su cui la vita e la pacepossono trovare unico sostegno.

A un anno dall’avvenimentoche impressionò il mondo intero eche riportò sugli schermi televisivil’immagine del corpo del piccoloAyan, profugo siriano annegatonel le acque turche e depositatodal mare sulla spiaggia di Bo -drum, segue qui la bella poesia diArianna “La strage degli innocen-ti” che ne piange la tragedia.

M. Ruggiu

Cortona etrusca, Cortoname dioevale, Cortona tu -ri stica, Cor tona bella ericca di opere d’arte e dichiese, di santi, artisti ed

uomini illustri, piace a tutti ma so -prattutto ai suoi abitanti: ne sonoorgogliosi e fieri. Guai ad infangar-ne la memoria, guai a toccarla edeturparla.

E’ come la mamma: è sacra!Come figli a volte la trascuriamo,la facciamo invecchiare pri ma deltempo, la rendiamo impresentabi-le per i nostri com portamenti, perla nostra incuria, per la nostraincapacità di vedere ciò che ladeturpa, di discernere il bello dalbrutto, di sfiorirne la grandezza, labellezza e la sua sto ria. Le immagi-ni che seguono non necessitano dicommento, sono una triste realtà.Con poco si può mettere rimedio:basta più attenzione, più sensibilitàe più passione.

Così non piace!Le ore nel quadrante dell’oro-

logio non si vedono più. L’As so -

ciazione per il recupero e la va -lorizzazione degli organi storici diCortona si è fatta carico del pro -getto di manutenzione e nel mesedi febbraio 2016 alcuni tecnici,co me da foto, hanno effettuato i ri -

lievi.La spesa complessiva am mon -

ta a circa ventimila euro e si è incerca di sponsor.

Basterebbe ritrovarsi e discu-tere intorno ad un tavolo le inizia-tive da intraprendere. La praticaintanto è ferma. Occorre una ac -ce lerata! Forse una sottoscrizione!

Questo giornale è pronto ad

iniziare. Già nel numero venti del15 ottobre 2012, con l’articolo “El’orologio non si vede più” si de -nunciava la situazione di degrado.

Di seguito, altre immagini lo -quaci.

Chi decide tali interventi? ese -cuzione in catrame da rabbrividi-re! Lavori mai finiti, in sospeso datanto tempo

Fontanella a secco e tante altrein città da riattivare!

Mancano interventi di ordina-ria manutenzione agli infissi e bal -cone; tenuta poco decorosa dellebandiere!

E cosa dire sull’utilizzo ano -malo del Viale Passerini (Parter -

re) come parcheggio e transitoauto in Ztl con disastro ambientaleed impossibili passeggiate?

Le foto parlano, il commento…..su perfluo !

Piero Borrello

MErCATALE Arianna Fracassini

Nata con la poesia nel cuoreCortona piace, ma non così

Le foto documentano lostato dei cassonetti situatiimmediatamente dietro lachiesa di S.Angelo che,come molti sanno, è uno

dei monumenti religiosi piùimportanti del nostro territorio.Sono state scattate nei primigiorni di settembre ma la situazio-ne che si vede è ormai endemicaed ormai è normale vedere rifiutiabbandonati fuori dai contenitori;

rifiuti impropri, ovvero che an -drebbero conferiti negli appositiluoghi di raccolta; rifiuti pericolosiquali vetri rotti o, addirittura, a -mianto; scarti di demolizioni, vec -chi elettrodomestici etc. Insom ma,roba per tutti i gusti.

I cassonetti dell’immondiziadomestica non sono depositi in -distinti di qualsiasi cosa inutile oda scartare,questo lo dovrebberosapere tutte le persone civili ma,

soprattutto, i rifiuti non devono es -sere gettati attorno ai cassonettipensando sempre che “qualcuno”li raccoglierà!

A poche decine di metri daicassonetti fotografati c’è la chiesadi S.Angelo il cui profilo viene cosìdecisamente “abbellito” da questopietoso e diuturno spettacolo.

La zona è altamente apprezza-ta dai turisti, la chiesa è una pre -ziosa testimonianza di fede ed artee tutto l’ambiente gode ancora di

una bellezza quasi intoccata:allora sarebbe opportuno, innan-zitutto, trovare una collocazionemeno invasiva per i cassonetti equesto non dovrebbe essere poicosì difficile. In secondo luogooccorre esortare chi deposita irifiuti ad avere maggiore rispettodel proprio ambiente e per lasalute pubblica adottando com -portamenti meno incivili e dan no -si anche per sé stessi.

Isabella Bietolini

rifiuti e inciviltà

La strage degli innocentiSapevi solo che dovevate partireper cercare la salvezza.Una terra promessa.Dove le bombe non sarebbero stateche un eco lontano.Come ti ha traditol’umanità malata.Che avrebbe dovuto prometterti vita. La stessa vita che ti ha spezzatoin cambio di quel denaroche ora odora di sangue.Hai sofferto, quando il mare ti ha ingoiato?Lui, incredulo complicedella follia umana.Dal suo grembo salatohai ora raggiunto una culla di stelle.Silenzioso è il tuo riposo.Ora non odi più le bombe,

le cattiverie dell’uomo non ti possonoraggiungere.Eppure, qualcosa freme,nell’eternità a cui troppo presto sei pervenuto.E’ il dolore che condanna i tuoi assassini,quello che dilania il cuore dei tuoi carida quando il corpicino tuo hanno riconosciuto.E’ uno strazioche urla appropriate non hae ti giunge all’orecchio ancora.Sono quelle dei tuoi cari, di tua madre,che gridano con voci ininterrotte:“Piccolo mio, dove sei?In quale notte?”

Arianna Fracassini

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L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ 15 settembre 2016

Via Matteotti, 41-43 - CamuciaTel. e Fax 0575-62.285 - [email protected]

Cose turche si sarebbe det -to una volta, ma conquel lo che sta succeden-do in questi tempi con ilmondo islamico sarà me -

glio evitare, non si sa mai.L’affermazione, che potrebbe

sembrare un vaneggiamento seni -le, si rivelerà invece la chiave dilettura di una decisione presa adalto (?) livello da una istituzione,la Scuola, che dovrebbe porsi afondamento della vita di ogni so -cie tà. Vedrò di spiegarmi.

Dovendo consigliare, su lororichiesta, i parenti di una bambinarumena a scegliere il prosegui-mento degli studi in Austria, doveessi attualmente lavorano, o in Ita -lia, ho fatto una sgradevolissimascoperta che mi ha lasciato ester-refatto e inorridito, tanto macro-

scopicamente espressione di su -perficialità e, spero di no, ignoran-za.

Scolasticamente il nostro terri-torio comunale è stato diviso indue istituti comprensivi (non spa -ventatevi, il termine non intenderiferirsi all’intelligenza, al com -prendonio, ma solo a una questio-ne di contenuti di scuole di diversilivelli): Cortona 1 e Cortona 2., ilprimo dei quali è stato intitolato“Margherita da Cortona” (sic!?).

Lascio immaginare la mia sor -presa e curiosità, perciò mi mettosubito ad indagare sull’identitàdella Margherita che nel Cor to -nese si era meritata tale onore.

Era forse la Margherita del Ca -stagno, una simpatica vecchiettaco noscitrice del nostro dialettochia naiolo con la quale avevo a vu -

to incontri piacevolissimi sul signi-ficato di certi termini e modi di di -re dialettali? No, nonostante i me -ri ti, non ritenevo che la sua famafosse così diffusa da farle meritarel’intitolazione di una scuo la.

Era forse la Margherita delCampaccio, una vicina di casa cheavevo conosciuto nella mia adole-scenza e che ricordo ancora conpiacere nella sua figura di donnaalta, secca allampanata, aperta,so cievole e simpatica? No, nonpoteva essere neanche lei, tantopiù che, abbastanza giovane, si eratrasferita in terra fiorentina senzapiù far ritorno nella madre patriacortonese.

Era forse la Margherita di…L’elenco si allungherebbe a dismi-sura, senza però cogliere nel se -gno.

Ma allora chi era questa Mar -ghe rita?

Non nascondo che per unattimo ho creduto di aver risoltol’e nigma, ipotizzando che “Mar -ghe rita” non fosse un nome pro -prio di persona, ma identificasse ilfiore che per numerosi mesi del -l’anno tappezza i prati della nostraterra: la Margherita pratolina.

Ma mi è apparso subito chiaroche no, non poteva essere, per -ché, anche se le mie conoscenzebotaniche floreali sono quasi nul -le, non mi sembrava che la Mar -gherita Cortonese avesse una suapropria particolare identità dacon traddistinguerla rispetto allealtre pratoline di Castiglion Fio ren -tino, di Montepulciano, Foianoecc., sì da intitolarne una scuola.

E allora? Altra idea luminosa(led questa volta). Mi affiora allamente un passo del Vangelo diMatteo (7,6) “Nolite dare sanctumcanibus, neque mittatis margaritasvestras ante porcos” “Non date lecose sante ai cani (espressione ve -ra mente profetica) e non gettate levostre perle ai porci”. Margherita= Perla, quindi. Ma anche qui:non mi risultava che nei corsid’acqua cortonesi, Esse, Mucchia,Riciocquelo, Loreto ecc. si fossemai verificato il ritrovamento diqualche ostrica perlifera.

Il mistero si infittiva e la solu -zione tardava a venire, quando unmio collega, ex compagno liceale,sti matissimo insegnante in pensio-ne, mi svela tutto l’arcano, il mi -stero della Margherita (bel titoloper un Giallo!).

Si trattava di Santa Margherita

da Cortona, come a lui, che avevacompiuto in merito appropriatericerche, era stato da un eminentere sponsabile del “comprensivo”ampiamente (?) confermato e do -cumentato. Era stato il Collegio deidocenti di Cortona 1 a decidere dinominare l’istituto “Mar ghe rita daCortona”, decisione ratificata dalConsiglio d’Istituto, come da ver -bale, solo grazie al quale si notifi-ca l’identificazione della fantoma-tica Margherita con la Santa diCor tona (il verbale, curiosamentee po co appropriatamente, riporta“poi (?) divenuta Santa”, se mai“dichiarata””proclamata”, megliocanonizzata”). Che l’eliminazione

dell’aggettivo Santa col quale Mar -gherita era stata sempre accompa-gnata ancor prima della canoniz-zazione del 1728 sia stata effettua-ta come degradazione meritataper non aver compiuto miracolisoddisfacenti? Che ci sia sottoqualche altro oscuro motivo?

Non mi è dato sapere. Tutto èstato deliberatamente nascosto,puerile mezzuccio, nei meandri diun verbale approssimativo dalquale non risulta se ci sono stateeventuali controproposte, dissensi,e in che misura, ecc.

Ma ciò che più indigna è il so -spetto che la scelta sia stata effet-tuata per una malintesa multietni-cità e multireligiosità della popola-zione scolastica di utenza, per iltimore di suscitare rimostranze dichicchessia e per un’altrettanta fa -sulla concezione della laicità dellascuola pubblica.

Ma signori, il laicismo è un’al-tra cosa, è vera democrazia e veralibertà, non compromesso ipocri-ta, è chiarezza non bizantinismosofista. E allora, perché sceglierepro prio una Santa, privandola del -la caratteristica fondamentale del -la sua essenza? Potevate scegliere,che so io, il poeta Antonio Gua -dagnoli, il grandissimo studiosocortonese Girolamo Mancini, perrimanere in ambito locale, o an -che Avicenna od altre eminentissi-me personalità di tutte le fedi,interessi, conoscenze, settori d’in -da gine. Il bacino di utenza era in -fi nito e vi sareste risparmiati al me -no un brutta figura. Salvo erroriod omissioni.

Quasi dimenticavo: per labam bina ho consigliato la scuolaa striaca.

Rolando Bietolini(Fine prima parte)

Mercatini a Km. 0di punta. Non esiste un confine tra iltuo respiro e quello della personaestranea che ti sta di fronte!Il buon clima, le strade arredate daipalazzi antichi, le sfumature dei co -lori della pietra serena consumata, ilblu dei cieli toscani, i buoni odori deiforni, del legno, della cera, del cuoioed i “puzzi” sono gli ambienti idealiche caratterizzano le nostre attività dipiazza diversamente dalle altre nelmondo.Ogni “cliccata” che parte dai miei oc -chi è una sorpresa e paragono PiazzaSignorelli ad un enorme “cappello acilindro”! Si sente parlare stranierocome in aeroporto ed allora immagi-no come agli occhi dei turisti tuttociò debba apparire.Consiglio di visitare il mercatino del -l’antiquariato che si svolge ogni 4°domenica del mese. E’ molto attesoperché conserva ancora la scopertadi oggetti di pregio, è la versioneridotta della “Porta Portese” romanao il mercato delle “Pulci” a Parigi. Almattino, prestissimo, si incontranoalcuni antiquari cortonesi che curio-sano fra i banchi: quale miglioregaranzia!? In questo caso la manife-stazione consente anche agli artigianied hobbisti di riservare degli spazi.Diversamente si succedono nell’arcodell’anno la fiera del Rame, del Verdeed il Consiglio dei Terzieri promuove

sempre delle originali e persino gu -stose iniziative come quella passatadel “Nutella Party”. Si respira un’at-mosfera d’altri tempi quando sisolleva la cornetta di un “telefonobianco”, ci sono le cartoline stampa-te in bianco e nero e le monete delle5 lire che per me sessantenne rap -presentano un’epoca ormai felice-mente passata. Il mio potente radarha la capacità di catturare fotografieper le mie nuove ispirazioni. Pensoche nulla sia “Proprio Solo Nostro”perché la novità è ideata anche da ciòche ci ruota e vive intorno ed è, perquesto, bello vivere in un contestoricco di cultura, eleva la nostracondizione originaria.

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

I mercatini nella piazza di Cortonariflettono ancora dei folklori toscani,ma quanto potranno resistere ancorai veri artigiani che cuociono la cera -mica nei forni dei loro piccoli labora-tori o quelli che a mani nude intrec-ciano i rami degli alberi per farne ce -sti, vassoi, cassetti, paralumi e ricove-ri per la legna? Sono oggetti che han -no molta “personalità”, provate acon frontare dei cestini del pane invendita a 2 € nelle grandi distribu-zioni con quelli che la sig.ra Irma Za -ga nella confeziona ed espone du -rante il Mercatino organizzato daiTer zieri in piazza Signorelli sotto gliocchi di tutti: Mondi agli Antipodi!Queste creazioni diventano dei veri epropri elementi d’arredo per internied esterni e trasmettono una grandecarica di umanità perché espressionedell’ingegno dell’uomo per l’uomo.Oggi dove è quasi tutto di plasticaridettano scelte stilistiche fra le più

sofisticate. Il lino, il cotone, il legno, ilferro, il vetro ritornano eccellentipro tagonisti.Nella triste Era della Globalizzazione“Sotto il Sole della Toscana” a Cor to -na si svolgono diversi mercatini men -sili, stagionali e settimanali comequel lo del sabato, una consuetudineper la rivendita commerciale di ge ne -ri alimentari, d’abbigliamento, di ca -sa linghi, indumenti per l’intimo. Rap -presenta una gioia per i clienti per -ché si può ancora contrattare il prez -zo e la merce si può toccare, annusa-re e la si lascia se si vuole. Forse nonsarà igienico come al supermercato,dove tutto è inesorabilmente sottopla stica, ma del resto pensate al “Fe -stival dei Virus e Batteri” che si godeprendendo la metropolitana nelle ore

Il mistero della Margherita ovvero non c’è più religione

Disegno di “R. Ramacciotti”

Gentile Direttore,approfitto delle pagine del Suo gior nale per ringraziare calorosamente unVigile Urbano del Co mu ne di Cortona. L'episodio risale allo scorso 25 a prile quando ritrovai la mia auto par -cheggiata sotto al Parterre con una ruota a terra. L'Agente di po lizia munici-pale si offrì immediatamente di darmi una mano a sostituirla, dopo averappreso che le mie condizioni di salute non mi consentivano di provvedereda solo. In questi mesi ho cercato di rivederlo per ringraziarlo di per sonama purtroppo non è mai ca pitato. Nel frattempo ho scoperto il suo nome: sichiama Gian do me ni co Gor gai. Grazie di cuore! Giorgio Capacci

referendumAi nostri amatissimi politici, politi-chesi e politicanti chiedemo defacce Vire a Votere, de dacce unopunto pe fallo e di un fere commaper le trivelle, tanto chiasso pe uncapicce gnente, andò s'é buttoquei boni pe i cativi. Se tratta de diSi o No è coma quando se va al -l'altere per sposesse, vulete cam -bie calcosina se dice Si, vulete ar -manere come semo se dice No.Sembraribbe fecile, el disse anco ilmi Gosto, ma un né così, è perchètutti a parole vuglion il cambia-mento e tutti stan bene in do sonoaloggi mò. In più de mille cian misso quasido' anni pe' tire fora uno scritto indò se fa en se fa, se toglie e sar -met te, se toglie Caio pe mette Ti -zio, è steto il giochino delle trecarte dei nostri politici che se loso no rimpalleto da una parte al -l'altra per ben cinque volte. Ma un né finita; forse qualcosa pùcambiere veramente per noaltrepoveri diavoli dopo settantanni?Alora vengan fora i personalismi, ighelfi e ghibellini, se vince il No,Matteo primo ea ditto “Io vedo achesa mia “Eh no!! Saribbe troppocommoda la cosa, gnissun te l'àchiesto, Tu deve restè Lì e spiegac-ce perchè ete misso in mezzo tantepentole senza potè scodelle la mi -nestra. Matteo secondo un se reg -ge più, vule manda via il Primo intutti i modi, e l'à come il fume in

tu l'occhi, mò pe ferrragosto ch'èla festa dei gingilli, se misso ancola divisa, è tutto dire. Anco da destra e da sinistra amicie nemici, che bonta loro veggonocome il povero Chiucchino, cheea un occhio solo e quello con lacateratta, anco l'Omo della bellaGallipoli è assurto dalle acque, pe -cheto che un ce sia steto un pit -tore a faglie l'arsomiglio. Alora, mi si permetta egregi signo -ri nostri politici, saliti ai seggiolonicon il nostro consenso, smettetela,fate le persone serie dite onesta-mente i perchè e i percome, quise tratta di cambiare qualcosa cheinteressa tutti gli Italiani, non cisono par titi o fazioni che tenghe-no, il mutare un sistema può essebene o male, dipende da come sifa, lo star fermi è pigrizia e ign via,la natura dell'uomo è portata aicam biamenti, perchè in essi hatrovato il progresso e la ragion devita ed è in questo che si differen-zia dal resto che lo circonda. Il Popolo Italiano Vi chiede che siaSi o NO, de stare attenti al dopo enon mette tutto in fondo al casettodel canterano come tante voltepurtroppo è successo.Mi vien un ricordo del mio amicoAngelone che una volta me disse“El sé To nio, che anco i somerican tano?” A si “Quando raglie-no!!!”

Tonio de Casele

Incontri tra le RugheOsservando co' 'n tantino d'atinsione,sé scopre gènte, 'n po' particolère,una "signora" dé l'età dé la ragione,più o mén sessanta senza esagérère.

Coi calsoni strappèti tù i ginocchj,commé una che n'arnia dà la macchja,a leghèré frasche, mannèlle e ciocchi,una facènda "divertente" 'na pacchja.

Però, dico tra mé questa la conosco,mé sembra la moglie dé 'n prufissionista,én cé credo c'ha bisogno dé vi' al bosco,macché, questa è moda me dice 'l barrista.

Tu s'è armasto 'n ghjetro e mica poco,'l mondo ormèi s'è tutto arinvercèto,le grandi firme, hano 'n mèno 'l gioco,io co' panni rotti mé sò sèmpre vergognèto.

Bruno Gnerucci

VERNACOLO

Lettere a L’Etruria

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vigneti, santi e industrie che pre -tenderanno presto, come gli altri,un loro francobollo. Non molto tempo fa un alto Di -rigente del settore chiese in girocosa si potesse fare per avvicinaresempre più gente alla filatelia; glifu risposto che desse una regola,una volta per tutte, alle emissionisenza senso, con più rispetto a chideve acquistare il materiale in og -getto, mettere delle direttive pre -cise che evitino di conseguenzaspa zio alle interpretazioni perso-nali. Ancora siamo solo a settembre e

non è di fuori che qualche "zerbi-notto che conta" si presenti conqualche nuova, sciocca richiesta,magari per celebrare il complean-no della tartaruga che sta nell'orto:cosa possibile, per come vienegestita ora la filatelia nel suo a -spetto più importante che è l'emis-sione del francobollo.

IL FILATELICO

L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ 15 settembre 2016

a cura di MARIO GAZZINI

E’ aperta dal 2 al 23 set -tembre una mostra degliartisti Ernesto Carini eLucia Lucchini presso lesale adiacenti al Teatro

Signorelli di Cortona, sede delleesposizioni del Circolo Culturale‘Gino Severini’. La mostra vede

all’opera due architetti, diversi performazione, ma accomunati da unpari interesse per l’arte. ErnestoCarini, pittore nato e operante aCortona, docente dell'ITIS "G. Ga -li lei" di Arezzo e del Centro StudiInternazionali Baldassarre Casti -glio ne di Arezzo, è specializzato inStoria dell'Arte, Disegno dal vero eArchitettura d'interni ed esterni.Ha frequentato la scuola del mae -stro Achille Sartorio di Cortona eha al suo attivo mostre personali ecollettive oltre alla partecipazione,spesso vittoriosa, a vari concorsiar tistici con notevoli riscontri dicri tica e pubblico. Le opere diCarini si contraddistinguono, nelleparole di I. Landi, per “la delica-tezza e la linearità” in cui “le de ci -se linee, i ragionati calcoli ma te -matici, trovano pace e si annulla-no in composizioni floreali daicolori delicati e tenui”. Grafiche,alberi, fiori si dispongono su cartapergamenata e altri supporti se -

condo una ritmica limpida che livede inseriti in una natura coltatrasversalmente in linee poetichecosteggiate dalla macchia del sole.

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ca e suggestiva che ha inebriato ilpubblico che si è lasciato coinvol-gere ballando e cantando insiemeal gruppo. Un territorio musicale,quello salentino, che con la piz zi -ca ha sempre manifestato la pro -pria identità trasportando, nellamusica e nella danza, le antichecredenze. Il fatidico morso dellaTa ranta, curato e guarito attraver-

so il ballo, un fenomeno culturaleantico, che racconta come suona-tori di tamburelli e strumenti afiato, cercavano di ristabilire, at -traverso vibrazioni musicali chedu ravano anche interi giorni, l'e -quilibrio delle tarantolate. Ancora una volta siamo di frontead una delle eccellenze artisticheitaliane.

Un prato-barriera accoglie l’i -tinerario floreale della Natura esem bra contrarre il fluire del tem -po e fissarlo nell’oggi; un cielovelato, quando presente, limitato epartecipe di quell’atmosfera digioia e sensibilità, indaga fiori dicampo e piante. Al di là di ogni

enfasi e retorica, la forte incisivitàdescrittiva caratterizza le opere diCarini, non prone rispetto all’ac-cademismo conformistico, ma e -spressione di una padronanza tec -ni ca che digrada nella sensibilitàe spressiva. Quanto a Lucia Luc -chini, pittrice di origine mantova-na specializzata nella pittura adacquerello, ha approfondito lostu dio dell’epoca etrusca e ro ma -na di Cortona e della storia dell’ar-te. Allieva di Liz Rigden, SarahMiatt e Andrew Wood, ha speri-mentato varie pratiche pittorichein più indirizzi artistici, perfezio-nando la tecnica a olio nella ritrat-tistica e nel paesaggio e nellostudio dell’acquerello. Dal 2013l’artista segue il filone “Arte ecittà”, sovrapposizione strutturaledi un’eredità artistica del passatocon ambientazioni architettonichedella Cortona dell’oggi. Anche perquesto, la mostra di Lucchini si ar -ticola in due sezioni; nella prima,acquarelli e oli richiamano la li -nea espressionistica di ‘Arte e Ar -cheologia: dal museo al territorio’(MAEC, 2012) ed evidenziano ilreperto archeologico nell’ambien-te, nell’architettura e nei siti; laseconda sezione, invece, con i di -pinti a olio segue il filone ‘Arte ecit tà’. Nel complesso, la forte con -no tazione iconografica si mescolain Lucchini alla quotidianità e alladimensione attuale di una Cortonache eredita i capolavori di artisti,dal Beato Angelico a Gino Severini,e si fa essa stessa capolavoro nellemani della pittrice.

Carini e Lucchini compionoun passo significativo verso l’ado-zione di temi tratti dal passato condeclinazioni di vita moderna; ilrespiro artistico di entrambi ècostituito da affetti e con interio-rizzazione del vero e alti raggiun-gimenti della poetica espressiva,per alcuni aspetti memore delpurismo in quanto trattiene unacommozione autentica. Scultoridel la natura entrambi, i due pittorinon dipingono ciò che vedono,ma ciò che sentono, ciò che di co -no a se stessi riguardo a ciò chehanno visto (Picasso).

E.Valli

Enrico Rava. Per gli appassionatidel genere ma anche per tutti co -loro che amano la buona musica,questo nome è sinonimo di perfe-zione, professionalità, ma soprat-tutto jazz. Trombettista e flicornistaraffinato è stato definito dallastam pa anglosassone il Miles Da -vis italiano. Ha collaborato con tutti i piùgrandi, da Pat Metheny a RichardGalliano, da Steve Lacy a GatoBarbieri, suonando nei più impor-tanti templi del jazz mondiale.Capelli lunghi color argento,portando con disinvoltura i suoi76 anni, è salito sul palco delSignorelli con il New 4ET formatoda tre giovani musicisti con cui hainciso l'ultimo album Wild Danceed ha incantato il pubblico con ilsuono caldo ed espressivo che locaratterizza. Francesco Diodati alla chitarra,Gabriele Evangelista al contrab-basso ed�Enrico Morello alla bat -teria hanno accompagnato Rava in

modo sublime, da grandi profes-sionisti nonostante la giovane età.Una serata delicata e di altissimolivello musicale, che ci mostra an -cora una volta la grandezza deimusicisti di casa nostra.

Antonio Aceti

Spettacoli musicali del Mix Festival 2016

Si continua a prendersi in giro:infatti le nuove emissioni del 9giugno u.s. sono un' offesa grave aquanto fu deciso solo nel maggioscorso alla riunione degli Statigenerali della filatelia: colpa dichi? Non esiste, come al solito in Italia,nessun colpevole; infatti il colpe-vole più colpevole, è il poverocollezionista che si trova in unmo mento così delicato a dover af -frontare una nuova pesante spesa. E cosa importa al Responsabiledel dicastero dello sviluppo eco -

no mico che gli altri, anche per te -nere lui nella poltrona, si devonoautotassarsi per un hobby che fapiacere anche a tantissimi! Siamo divenuti tutto ad un trattoun Paese pronto a commemorarepersonaggi, accademie, basiliche,giornali, aziende commerciali ecanonizzazioni varie; ancora alMise non sono giunte richieste di

Personale di Ernesto Carini e Lucia Lucchini

Potremmo definirla “La notte del -la Taranta” quella di lunedì quan -do, in una gremitissima piazza Si -gnorelli, si è presentato in unastraordinaria performance il piùim portante gruppo di musica po -po lare salentina, fondato nel 1975dalla scrittrice Rina Durante: il“Canzoniere Grecanico Salentino”formato da Mauro Durante -voce,per cussioni e violino- Giulio Bian -

co -zampogna, armonica, flauti,fiati popolari e basso- GiancarloPa glialunga -voce e tamburied -dhu- Massimiliano Morabito -or -ganetto- Emanuele Licci -voce,chi tarra e bouzouki- Alessia To n -do e Silvia Perrone rispettivamentecantante e ballerina. Un viaggiosug gestivo tra passato e presente,con il ritmo travolgente della piz -zica tarantata, un'esplosione magi -

Il morso della Taranta

Deposizione, Lucia Lucchini

Ernesto Carini

Il gruppo salentino Canzoniere Gracanico Salentino

Indietro nel tempo con il sound anni ‘60 e ‘70

Il violino stregato di Nemanja Radulovic

Con Ian Anderson & Jethro Tull sichiude il Mix Festival edizione2016. Un finale col botto potrem-mo dire! La storica band non hadeluso le aspettative del pubblicoche si è presentato in massa alconcerto di domenica sera inpiazza Signorelli. Un'ora e mezzadi buon rock accompagnatodall'energia del leader (tipico ilsuo “ballettare” su una gamba so -la) che si muoveva senza sostasuo nando il suo inseparabile flau -to. E poi cantare, imbracciare lachitarra, conversare con il pubbli-

co; un'infaticabile performanceche ha convinto tutti. Sentire letipiche sonorità dell'organo ham -mond che caratterizzavano ilsound dei gruppi degli anni '60 e

'70, gli strumentisti dialogare traloro con fraseggi “botta e rispo-sta” e perfino un'assolo di batteriadurato oltre quattro minuti co -m'era di moda in quegli anni, èsta to un vero e proprio salto in -dietro nel tempo, nel periodod'oro del rock, quando in unepoca senza internet e con scarsimezzi di comunicazione di massa,l'unico modo per ascoltare dellabuona musica era quello di an -dare a vedere dal vivo i concertidelle rock star. Sappiamo benissi-mo che Anderson da molti anni ha

intrapreso una carriera da solista,ma vogliamo sperare che nontrascuri anche la band e continuiad emozionarci con tanta buonamusica tra passato e presente.

Jethro Tull

Mercoledì sera alle 21.30 è an -cora piazza Signorelli che fa dacornice allo straordinario concer-to dell’Or chestra della Toscanadiretta questa volta dal maestrogiapponese Eiji Oue. Mendelssohncon l’Ouverture de La bella Me -lusina Op. 32, Čajkovskij con ilConcerto per violino e orchestra

Op. 35 e Beethoven con la Sin -fonia n. 7 Op. 92, sono stati e -seguiti dall'orchestra con la parte-cipazione del giovane violinistaserbo Nemanja Radulović che hadato prova di uno straordinariotalento espressivo. A soli sette an -ni Radulović inizia lo studio delviolino e dopo solo quattro anniviene insignito del “Premio otto -

bre” della città di Belgrado e diquello speciale del Mi nistero dellaPubblica Istru zione della Re pub -blica Serba “Ta lento dell’anno1997”. Succes si vamente si trasfe-risce in Francia per studiare alconservatorio di Parigi, diventan-do ben presto uno dei più apprez-zati violinisti. La sua è stata un'ese-

cuzione tra vol gente e spettacolareche ha am maliato gli spettatori,magistralmente diretto da EijiOue, anch'egli pluripremiato edirettore delle più grandi orche-stre del mondo, nonché allievo delgrande Leo nard Bernstein, defini-to dai critici uno dei musicisti piùtalentuosi e di successo nella sto -ria americana.

Orchestra della Toscana diretta dal maestro giapponese e il violinista

Il Miles Davis italiano

Enrico Rava

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“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Gentile Avvocato, sono ostatovittima di un sinistro stradaleed ero terzo trasportato sul vei -colo. Devo dimostrare la colpa dicolui che mi trasportava peravere il risarcimento? Grazie.

(Lettera firmata)

Il trasportato non deve dimostrarela colpa del vettore: CassazioneCivile sezione III 2 agosto 2016 n.16037. La mera possibilità chel'evento dannoso possa essere sta -to cagionato da una serie di altrecircostanze (rispetto al solo ipotiz-zato "improvviso colpo di son -no"), da provarsi ad onere del tra -sportato, è ipotesi antigiuridica. LaCassazione ha espresso tale princi-pio in relazione al caso di untrasportato che conveniva in giudi-zio proprietario, conducente edassicuratrice dell'autovettura abordo della quale era trasportato,chiedendone la condanna al risar-cimento dei danni riportati a se -guito della fuoriuscita di strada edel ribaltamento del veicolo. Tri -bu nale e Corte di appello respin-gevano la domanda, ritenendo cheil trasportato non avesse dimostra-to la inesistenza di altre causedell’incidente, rispetto all’ipotizza-to colpo di sonno del vettore. Iltrasportato ricorreva in Cassazionela quale sentenziava che il traspor-tato deve dimostrare il fatto sto -rico, giammai la responsabilità delvettore. Il principio tanto vetusto,quanto incompreso dagli interpre-ti, risale al 1998, quando la IIISezione della Cassazione Civile,con sentenza mai sufficientementenota del 26 ottobre 1998 n.10629, pose fine alla inutile distin-zione, in termini di prova, tra tra -sporto gratuito e trasporto one ro -so riportata nei vecchi manuali didiritto privato. Prima del 26 ot to -bre 1998, si distingueva tra tra -sporto a titolo gratuito (ovveroami chevole, ovvero di cortesia, ov -vero extracontrattuale), con quel -lo a titolo oneroso (ovvero con -trattuale): nel primo, l'onere dellaprova incombeva sul trasportatoex art. 2043 c.c., nel secondo laprova incombeva sul vettore, aisensi dell'art. 1681 c.c., in forzadel titolo di viaggio (biglietto).Sulla scia di quella sentenza, la IIISezione ribadisce nella sentenza incommento: “tra i mezzi di prova

utilizzabili dal giudice civile in ma -teria di responsabilità derivantedal la circolazione dei veicoli vi so -no le presunzioni sancite dall'art.2054 c.c.; tale norma esprime, inciascuno dei commi che la com -pongono, principi di carattere ge -nerale applicabili a tutti i soggettiche dalla circolazione co mun quericevano danni e, quindi, anche aitrasportati, qualunque sia il titolodel trasporto, di cortesia ov verocon trattuale, oneroso o gratuito,potendo il trasportato, indipen-dentemente dal titolo del traspor-to, invocare i primi due commidell'art. 2054 c.c. per far valere laresponsabilità extracontrattualedel conducente ed il terzo commaper far valere quella solidale delpro prietario, il quale può liberarsisolo provando che la circolazionedel veicolo è avvenuta contro lasua volontà ovvero che il condu-cente aveva fatto tutto il pos sibileper evitare il danno (Cass. n.11270 del 2014). I nol tre, il terzotrasportato, qualunque sia il titolodel trasporto, può e sercitare l'a -zione diretta nei confronti dell'as-sicuratore del veicolo nel caso incui sussista una condotta colposadel l'assicurato proprietario delvei colo (Cass. n. 23918 del2007)”. Alla luce delle seguenti considera-zioni di diritto, la mera possibilitàche l'evento dannoso possa esserestato cagionato da una serie di al -tre circostanze (rispetto al solo i -potizzato "improvviso colpo disonno" nella sentenza in commen-to), da provarsi ad onere del tra -sportato, è ipotesi gravemente an -tigiuridica.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ 15 settembre 2016

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

Ceccho de Tuti not. a dì viij de se -te(n)bre.

Ancho dea dare el dectoIacomo lj. xij per la meità d’unavacca de pelo bianchetto, e ’ldecto not. n’à carta a dì xv deldecto mese.

Ancho dea dare el fratello deldeto Iacomo xxx s. perfino a dì vijde febraio»; «Buccio de Giovannida Musiliolo dea dare li. Xiij 10per preçço de la meità de unagiomenta de pelo [***] a dì vj desetenbre, per mano de Lippo not»;«Anco pagai una vaccha lj. viiij s.iij.

Anco una vaccha robbia condoi vitelgli e uno camarone lj.xxxviij s. xv. Anco pagai una vac -cha bianca con uno vitello e conuno toro lj. xxvij s. x».

Le citazioni realizzano alcuneinformazioni di grande importan-za: una, non da poco, è il nomedei primi monsigliolesi di cui siabbia notizia: Guido de Ceccho,Iachomo, Loreto, Buccio de Gio -vanni; un’altra è la varianza nellagrafia e fonetica del toponimoMonsigliolo - Musiliolo, Musi -gliuo lo - che fornisce radici an ti -che alla dizione dialettale corrente“Musijólo” e lascia invece dubbio-si sulla forma odierna cólta enormalizzata - calcata su mon(te)- di Monsigliolo (un no me di pae -se frutto dell’ipercorrettismo diaccatastatori e cartografi grandu-cali?); l’ultima è la consegna allalinguistica di un meraviglioso ha -pax: camarone.

L’hapax è una voce che ricorrenei testi una sola volta, e camaro-ne in tutto il corpus del volgareitaliano è attestato esclusivamentenel Registro del Maestro Passarada Cortona.

Mai più altri autori hannoscritto e impiegato questa parola,mentre è rimasta sempre viva evitale nell’oralità di vari dialetti, acominciare dal nostro.

Qualunque allevatore dellaValdichiana potrà confermare chescamarro (ma pure scamarrone ealtre varianti) è l’aggettivo gergale“specializzato” per indicare unabe stia scadente, magra, brutta,sgraziata, malcresciuta e malfatta.

Per analogia, la parola si usavae si usa talvolta per dire, conmetafora cruda, che un uomo ouna donna non sono precisamen-te degli dèi greci: “Quella citta èpro pio ʾna scamarra!” oppure:“Madunnina che scamarro!

Ma comm’ha fatto la su’ don -na a pigliallo!?”.

Il libro “Lampaduza” pubbli-cato da Sellerio è stato scritto daDavide Camarrone.

Sorvolando in questa sede sulsuo impegno civile, alto e traspa-rente considerati titolo e editore, ilcognome dell’autore, nato a Pa ler -mo, testimonia la non avvenenza

dei suoi antenati, in perfetta analo-gia, d’al tronde, con l’ingleseCameron che è il frutto della tra -sformazione del gaelico scozzese“camshron”: na so adunco, aquili-no (alla Dante Ali ghieri, per ca -pirci), a sua volta poggiato sullabase “cam”: curvo, deforme,storto di corpo e di occhi, guer -cio.

Adottato dapprima in funzionedi soprannome stig matizzante,cam shron/ca me ron è stato neutra-lizzato nel significato dall’uso (lostesso di Claudio che in originevoleva dire zoppo) e è divenutofrequente nel mondo an glo -sassone sia come cognome, si ri -cordi l’ex primo ministro britanni-co David Cameron, che comenome: l’attrice Cameron Diaz, fraaltri e altre (ma che strano, unadonna tanto bella con un nomeche davvero non le somiglia!).

E tutto ciò, secondo GiovanniSemerano, è figlio, nipote e proni-pote della radice sumerica gam:piegarsi.

Tornando infine al Registro ealla “vaccha bianca con uno vitelloe con uno toro” è facile capire sitrattasse di esemplari di chianina,confermando così il valore econo-mico che questa razza ha ininter-rottamente avuto.

Il professor Pär Larson, unodei redattori del Tlio = Tesorodella lingua italiana delle Origini,www.ovi.cnr.it/, venne in sala delConsiglio a Cortona il 23 aprilescorso per una conferenza or -ganizzata dal “Centro Studi Frate

Elia” e dal Consiglio dei Terzieri su“La lingua volgare cortonese delTrecento” che ebbe come uniciog getti, e insieme strumenti di in -dagine, il “Registro” - avendone e -gli anche approntato una nuovaedizione che si può liberamentescaricare dal sitowww.academia.edu -, il Laudariocortonese (1270-1297) e lo Sta -tuto del Comune di Cortona(1325-1380) recentemente pub -bli cato per le nuove cure di Si -mone Allegria e Valeria Capellipres so Olschki.

Gli esempi e le citazioni diLarson esclusero però camarone eriguardarono invece altri lemmiquali: coççulo (tra scritto còzzulo

Sinistro stradale: trasportato non devedimostrare la colpa del vettore

Il danno da rumore è risarcibileanche in assenza di una prova ri -gorosa del danno lamentato nelcaso immissioni sonore superiorialla normale tollerabilità I danni conseguenti all’esposizio-ne prolungata ad un livello ecces-sivo di rumore, superiori alla nor -male tollerabilità, sono risarcibilianche senza dover documentare algiudice con prove rigorose di aversubìto un danno alla salute.Questo quanto chiarito dalla Cortedi Cassazione nella sentenza13208/2016, in seguito al ricorsopre sentato da alcuni condòminidisturbati dal rumore eccessivoproveniente da una vicina discote-ca.In primo grado il Tribunale con -dannava i proprietari della disco-teca all’apposizione di un’idoneasigillatura delle porte - finestre delprimo piano, rigettando la richie-sta di risarcimento danni da im -missioni rumorose, in assenza diuna prova rigorosa del dannolamentato.La Corte di Appello condannavain vece i proprietari del locale an -

che al pagamento di 10.000 euro,in favore di ciascun condòmino,come risarcimento dei danni giàsubiti.La Cassazione conferma il risarci-mento da parte dei proprietari neiconfronti dei vicini. Secondo i giu -dici, anche in assenza di opportu-na documentazione medica circale condizioni di salute in seguitoall’esposizione prolungata ad unlivello eccessivo di rumori, il risar-cimento è dovuto.Non potendo il danno da rumoreessere configurato quale danno inre ipsa (in sè stesso), ci si avvaledella regola di comune esperienzasecondo la quale le immissionirumorose che superano la nor -male tollerabilità sono idonee acompromettere l’equilibrio psico-fisico del soggetto ripetutamentee sposto ad esse. Pertanto, la di -scoteca che arreca danni conse-guenti all’esposizione prolungataad un livello eccessivo di rumoreai vicini è tenuta al risarcimentoindipendentemente dalla prova deldanneggiamento, in quanto il dan -no alla salute è presunto.

Questo articolo è un camarone

Quando il danno da rumore è risarcibile?I chiarimenti della Cassazione

Frazionamento unità immobiliari,ecco quando è possibile in un condominio

Frazionamento unità immobiliari:il condòmino può dividere ilproprio appartamento se non ledei diritti degli altri inquilini. Ichiarimenti della CassazioneIl Tribunale di Roma e in secondogrado la Corte di Appello dichiara-vano illegittimo il frazionamentodi un appartamento in 2 unitàimmobiliari, accogliendo ledoglianze di un condòminio che,tra le altre cose denunciava laviolazione del regolamentocondominiale che non prevedevala possibilità di aumenti di unitàabitative.Frazionamento unità immobiliari:la sentenza di CassazioneLa Corte di Cassazione con senten-za n.13184 del 24 giugno 2016,ribalta il giudizio maturato neiprimi due gradi, ritenendo fondatii motivi del ricorso del proprieta-rio dell’appartamento.La Corte dimostra che il condòmi-no con il frazionamento non haleso i diritti degli altri condòmini equindi arrecato danno alle particomuni come previsto dall’art.1122 del cc: nell’unità immobilia-re di sua proprietà il condòminonon può eseguire opere cherechino danno alle parti comuniovvero determinino un pregiudi-zio alla stabilità, alla sicurezza o aldecoro architettonico dell’edificio.La Cassazione incentra il propriogiudizio sul possibile danno alleparti comuni, arrecato dall’even-tuale modifica delle quote millesi-mali dovute al frazionamento.La riforma del condominio (legge220/2012) prevede la revisionedelle tabelle millesimali quandoviene alterato per più del 20% ilvalore proporzionale dell’unità

immobiliare, a seguito dellemutate condizioni di una partedell’edificio (incremento di unitàabitative).Nel caso in esame la somma deivalori dei due appartamenti nonsupera il 20% del valore origina-rio dell’appartamento, quindi letabelle millesimali non devonoessere riviste e dunque la costitu-zione dell’assemblea condominia-le rimane inalterata.In definitiva, la Cassazioneaccoglie il ricorso del proprietariodell’appartamento frazionato equindi annulla la sentenza dellaCor te di Appello, non essendo sta -to leso alcun diritto di altrocondòmino, in quanto il fraziona-mento non comporta modifichealle tabelle millesimali.

[email protected]

Nel 1949 l’insigne storicodella lingua Arrigo Ca -stellani curò l’edizionedi un manoscritto ine -dito cortonese del XIV

secolo: Il registro di crediti epagamenti del Maestro Passaradi Martino da Cortona (1315 -1327), dove, all’anno 1316, si leg -ge la seguente nota: «Guido de

Ceccho da Musiliolo dea dare li.xv per preçço de la meità de unagiomenta de pelo bruno, a dì xxiiijd’aprile, e carta n’è per mano deTofano de Ragnialdello».

E, a anni successivi, questealtre: «Iachomo ...... Loreto e .....da Musigliuolo dea dare lj. Xv perpreçço d’una vac ca chon unvitello de pelo robbio, e carta n’à

sul Tlio) ovvero giovenco in età dicozzare con le corna, e cióncola:scrofa giovane.

Solo a conferenza finita io e il

professore ci intrattenemmo sullaparola di cui e da cui il presentecamaronesco articolo.

Alvaro Ceccarelli

Marco e Sara, Filippo e Ceciliafanno festa al cuginetto Leo -nardo per l’arrivo della sorellinaSofia che con grande gioia bab -bo Gianluca e mamma Beatricehanno deposto in una splendidaculla di Pietraia.

FIOCCOROSASofia

Quintieri

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ATTUALITÀ

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In difesa delle Alpi Apuanescendono in campo scrittorie intellettuali. Da AndreaCamilleri a Moni Ovadia, daSalvatore Settis a Adriano

Prosperi all'ex presidente dellaCorte Costituzionale Paolo Mad da -lena: urbanisti, personalità dellacultura e dello spettacolo e gior -nalisti lanciano un appello:"Le AlpiApuane sono una parte importantedell'ecosistema del nostro paese, èdovere dei cittadini difenderlecon tro il loro sfruttamento intensi-vo e il continuo prelievo di marmodalle cave".

La battaglia per le Apuane du -ra ormai da anni. "L'ultima ag -gres sione - spiega l'Arci MassaCar rara - è la pretesa di alcunegrandi imprese del marmo e delcarbonato di calcio di rivendicarela proprietà di una parte impor-tante dei giacimenti marmiferi diCarrara, approfittando del conten-zioso aperto presso la Corte Co -stituzionale dal governo contro lanuova legge sulle cave della Re -gione Toscana". L'appello degli in -tellettuali, dunque, serve a chiede-re alla Corte di "riconoscere lanullità della pretesa di privataproprietà sui cosiddetti "beniestimati", cioè le concessioni sugliagri marmiferi di Carrara iscrittiall'estimo (ora il catasto) nel1751. Da allora alcune grandiimprese del marmo rivendicano laproprietà privata e la concessioneperpetua. Nel 2015 la RegioneToscana ha fatto così una leggeper dichiarare pubblici quei "beniestimati". "Legge che però è stataim pugnata alla Corte Co sti -

tuzionale dal governo Renzi - spie -ga l'Arci Massa Carrara - in base aun conflitto di competenze. In at -te sa della sentenza del 20 settem-bre 11 aziende del marmo si sonorivolte ai giudici per chiedere laproprietà".

Da Carrara parte così l'appelloper la Corte Costituzionale, e tra iprimi firmatari, oltre alle associa-zioni come Italia Nostra, Le gam -biente e Arci anche Giuseppe UgoRescigno, Tomaso Montanari, Ro -

berta De Monticelli, MaurizioMag giani, Paolo Baldeschi, MariaPia Guermandi e Mario Perrotta."Va respinto con forza ogni tentati-vo di privatizzazione delle cavedelle Apuane - si legge nella letteraappello - in quanto proprietà col -

L’ETRURIA N. 16 15 settembre 2016

Domenica 23 settembre,alle 18, nella Chiesa diS.Domenico, il pro -gram ma annuale del -l’As so cia zione Organi

Sto rici della Città di Cortona siconcluderà con il concerto del -l’Or ganista Luca Scandali.

L’Organo di S.Domenico fu co -struito da Luca di Bernardino da

Da Salvatore Settis a Andrea Camilleri all'ex presidente della Corte Costituzionale Paolo Maddalena:“Va respinta la privatizzazione voluta dalle aziende delle cave”

let tiva le Apuane non sono sacrifi-cabili all'interesse di singole im -prese che asportano intere partidella montagna con il solo fine direalizzare enorme profitto per sé,distruggendola in modo irreversi-bile".

Secondo i firmatari "un di -verso modello di sviluppo nelleApuane, assolutamente necessarioe non più rinviabile, può coincide-re soltanto con il riconoscimentoche esse - a partire dalle cave -

sono proprietà della collettività: datutelare e non da violentare, sac -cheggiare e mercificare a vantag-gio di pochi e a danno di tutti".

Tra le adesioni anche quella diMario Perrotta, attore vincitore delPremio Ubu: "Scavare la monta-gna come fosse un panetto diburro che tanto, quando si finiscesi ricompra, è semplicemente stu -pido - si legge nel suo messaggio -

Carrara, in difesa delle Alpi Apuane l’appello di scrittori e intellettuali

Nella Chiesa di San Domenico

Cortona nel 1547 e venne mo di fi -cato da Francesco Fedeli nel1760, che aggiunse il registro diVo ce umana. Il restauro è datato2007, ad opera di Marco Fratti, suiniziativa dell’Associazione.

Luca Scandali presenterà: “G.B. Fasolo, un francescano musici-sta”, in occasione della presenta-zione in Cortona dell’Annuale diGiovanni Battista Fasolo (Asti ca1598 - Palermo post 1664), mi no -re francescano, compositore,Mae stro di Cappella a Monreale ecoe taneo del musicista cortoneseMichelangelo Amadei, che l’As so -ciazione ha contribuito a riscopri-re attraverso la trascrizione e l’e -se cuzione dei “Mottetti”.

Anche questo organo sarà ilprotagonista di una serie di re gi -strazioni per la Tactus, che entran-do nel circuito commerciale, eren dendo accessibile a tutti l’a -scolto delle antiche voci, divulghe-ranno anche all’estero la con -scenza di questi prodigi dellatecnica antica che rende Cortonaunica anche dal punto di vistamusicale.

MJP

Gente di Cortona

di Ferrucio Fabilli

Umberto Morra aristocraticogentile dalla vita “ribelle”

Concerto di Luca Scandali

Il conte Umberto Morra di La -vriano e della Montà si rese po -polare a Cortona per due gesti cla -morosi: quando, nel plebiscito del1934, deposta nell’urna la schedacontraria al regime, apostrofatodal segretario del fascio: “Conte,ha sbagliato scheda!” rispose de -ciso: “E’ lei a sbagliare!...” Scam -pando olio di ricino e manganello,perché ritenuto vicino alla casareale: al battesimo ebbe padrini reUmberto I e regina Margherita.L’al tro fatto, non meno singolareper generosità, fu alla morte, al -lorché lasciò ogni avere in dono:ai domestici la villa di Metelliano ei poderi ai contadini che ci viveva-no. Anziano, in condizioni finan-ziarie ristrette, non si disfece diquei beni - che gli avrebbe con -sentito miglior agio - quale segnoestremo d’altruismo. Riservato, generoso, gentile, cul -tura vasta in un’intelligenza so -praffina, poliglotta,… visse inten-samente (pur affetto da fastidiosazoppia causata da tubercolosiossea) e viaggiò molto: in Italia, inEuropa, negli Stati Uniti, seguendole sue passioni. Trovar fondi peralleviare la miseria delle popola-zioni vittime della guerra; assisteremilitari feriti e badare al rispettodelle condizioni dei prigionieri diguerra; coltivare la sete di cono -scenza intrattenendo infinite ami -cizie con persone di cultura, arti -sti, politici,… aiutandoli se in dif -fi coltà e condividendone insaziabi-li aneliti libertari e avversione alleingiustizie, senza distinzioni tracattolici, liberali, socialisti, marxi-sti, anarchici,… E’ opinione co -mu ne che Umberto Morra acquisìquel suo stile particolare di vitagrazie all’amicizia fraterna conPiero Gobetti. Cattolico (tutta la vita), allo scop -pio della prima guerra mondiale -vicino ai nazionalisti de La Voce -vi partecipò volontario nonostantela zoppia; assegnato alla Casa delsoldato come assistente ai feriti, sirese conto dell’immane offesa algenere umano causata dalla guer -ra; e da quell’esperienza uscì di -sgustato dalla politica, in toto, di -silluso anche dal colpo di stato fa -scista, ideologia che gli era parsaespressione d’un rinnovato libera-lismo, fino alla Marcia su Roma.Collaboratore della rivista “LaRivoluzione Liberale”, l’incontrocon Gobetti fu decisivo nel fargliassumere come proprie categorieideali - mai più abbandonate - tra -smesse da Piero: “una concezionevolontaristica della vita che accet-tasse il proprio tempo abbando-nando pessimismo e nostalgia rea -zionaria; che si impegnasse anchein condizioni avverse e senza cer -tezza di vittoria con un progettomi rato a un esito rivoluzionario;che concepisse la rivoluzione li -berale come rivoluzione essenzial-mente morale interiore, e il libera-lismo come metodo, processo easpirazione piuttosto che cometeoria e sistema” (in Dizionariobiografico degli italiani, Enci clo -pedia Treccani). In tal liberalismonon sistematico, Morra fece convi-vere liberalismo e cattolicesimocon simpatie azioniste, socialiste,comuniste, anarchiche, … svilup-pate nel tempo su aspetti utili arisolvere problemi contingenti.Distanza abissale da opportunismipolitici, non avendo, lui, persegui-to mai tornaconti personali. Anzi,sostenne materialmente personein difficoltà, ospitandole o nascon-

dendole in villa a Metelliano; buenretiro e porto franco a cui attinse-ro tanti senza distinzione di credo,che, ricordarli tutti, sarebbe unampio viaggio nella cultura italianadel ‘900.Pubblicista e conferenziere a so -stegno dei diritti umani e dell’e-quità sociale, scrittore raffinato(pubblicò un bel libro di viaggi,Inghilterra, e i non meno famosiColloqui con Barenson - eccellenteesperto d’arte, riservato, che l’eles-se a suo memorialista - iniziò, sen -za concluderla, una Biografia diPiero Gobetti pubblicata postu ma,…); per breve periodo fu capogabinetto del ministro Cianca, a -zio nista; nell’immediato secondodopoguerra, a Cortona, svolse att -vità politica d’intesa con PietroPan crazi, sostenendo tra l’altro lamarcia della pace Camucia-Cor -tona promossa dall’amico AldoCapitini, contro la minaccia dellaguerra atomica… Parrebbe incre-dibile tanto dinamismo col suohan dicap. Così come, vivendo inagiate condizioni economiche, a -vrebbe potuto optare per ozi tran -quilli e dedicarsi ai piaceri. Mentreinvece, nell’apparente mitezza,visse “La vita da ribelle”, com’indi-ca il titolo del libro dedicatogli daG. Benzoni. Spirito ribelle in nettocontrasto con la vita del padre, fe -dele e intransigente servitore delloRegno: il generale Roberto Morra- brutale e spietato - represse nelsangue, con centinaia di morti epri gionieri, i moti dei Fasci sicilia-ni, finendo ambasciatore d’Italia aSan Pietroburgo, dove il piccoloUmberto contrasse la tubercolosiossea. A fine anni Settanta, fu con -ferita a Umberto Morra la cittadi-nanza onoraria di Cortona, nato aFirenze (1897) ma vissuto a lungoa Cortona. Lo conobbi di persona l’anno pri -ma della sua morte (1981): affabi-le e intelligenza straordinaria. Ri -cordo il mio imbarazzo al primoincontro. A Follonica. Con AlfredoGnerucci, lì per iniziare la collabo-razione, a tutt’oggi duratura, conla Fondazione Feltrinelli che inquella città organizzava un conve-gno internazionale di studi suTrotskij. Vicini alla sede del con ve -gno incontrammo Umberto Mor ra,sorretto da stampelle, nella stessadirezione. Pronti, gli offrimmo unpassaggio in macchina…ma forseera meglio non averlo disturbatoper quel breve tratto, vedendone ledifficoltà con cui salì e scesedall’auto… Con Giustino Gabriellifui ospite a pranzo del “Conte” o“Professore”, come rispettosamen-te lo chiamavano. E lo ricordopresente nella sala del ConsiglioComunale, a salutare un amico dilunga data: il prof. Alessandro Pas -serin d’Entrèves, filosofo e storicodel diritto tra i più noti. In altraoccasione, Morra ci favorì l’incon-tro col filosofo Norberto Bobbio elo storico Massimo L. Salvatori.(L’amicizia tra Bobbio e Morra èfissata nel disegno - anni Trenta -del giovane Renato Guttuso, ospitea Metelliano con Guido Calogero eAldo Capitini, antifascisti del movi -mento Giustizia e Libertà). Assillati da vortici oscuri (guerre,crisi economiche, disoccupazione,immigrazione, …) orfani di spiritiliberi e “ribelli” alla Umberto Mor -ra, scorgiamo con maggiore diffi-coltà cosa oggi corrisponda dav -vero agli universali valori di giusti-zia e libertà.

www.ferrucciofabilli.it

Guardare gli altri che scavano emangiano burro senza protestareè semplicemente miope.

Un giorno quel panetto finirà enon si potrà ricomprarlo al super-mercato. Non ci sarà più, sempli-cemente".

L'attore continua: "Un ventofreddo dal nord si infilerà laddoveprima la montagna faceva barrierae congelerà tutto e tutti, soprattut-to chi, con la bocca aperta, guar -dava gli altri magiare.

Chi mangiava, invece, sarà giàandato via con la pancia piena incerca del prossimo panetto diburro da radere al suolo.

Colpevoli loro e le loro pancepiù degli altri.

Colpevoli quelli con la facciainchiodata a bocca aperta dal ge -lo: meno dei pancia-piena, macol pevoli".

Gerardo Adinolfi

La nostra amica abbonata AnnaMaria Micheli dalla Germania ciha evidenziato questo articolopubblicato sul sito www.repubblica.it di mercoledì 7settembre.Abbiamo visto che tanti perso-naggi importanti hanno sotto-scritto questo documento disalvaguardia; ha aderito anchel’ex sindaco di Cortona Tito Bar -bini.Anche noi come giornale ci ren -diamo solidali perché è giustoche la nostra natura sia salva-guardata dalla speculazioneeconomica.Quando piove in quelle parti al -te della nostra Toscana abbiamodovuto constatare quanto l’uo -mo abbia rovinato l’ambienteche si vendica. Incominciamo arispettarlo!

Gruppo storico e sbandieratori di Castiglion Fiorentino

In udienza privata dal Papa

Le bandiere bianco rossedegli sbandieratori casti-glionesi saranno ricevutein udienza privata da Pa -pa Francesco, per con -

fermare l’impegno preso di por -tare messaggi di pace e solidarietàin tutto il mondo: iniziano così ifesteggiamenti per i trenta anni diattività dell’associazione, che toc -cheranno il culmine i giorni 15 e16 ottobre, con grandi ospiti edun evento patrocinato dalle mag -giori istituzioni.

Trenta anni di viaggi ed esibi-zioni in tutto il mondo, con 37

diversi paesi toccati in tutti i conti-nenti: questo il traguardo che ilGruppo Storico e SbandieratoriCittà di Castiglion Fiorentino siappresta a festeggiare, nel pienodell’attività (recenti esibizioni inColombia, Spagna, Francia edAustria) e con oltre 200 tesserati.

Domenica 16 Ottobre esibizio-ne in Castiglion Fiorentino delGrup po attuale con la partecipa-

zione speciale delle “vecchie glo -rie”; per chiudere una specialecelebrazione presso la Chiesa diSan Francesco, accompagnata dal -la Corale Monsignor Luigi Sessa diFirenze. Si terrà inoltre per l’interofine settimana una mostra fotogra-fica presso il Chiostro di San Fran -cesco, uno degli angoli più sugge-stivi di Castiglion Fiorentino; unamostra di sculture di Enzo Sca -tragli, autore tra l’altro dello sten -dardo del Gruppo Storico e Sban -dieratori, presso l’atrio del PalazzoComunale di Castiglion Fiorentino.

Ricordiamo che il Gruppo Sto -

rico e Sbandieratori Città di Ca sti -glion Fiorentino è aperto a tutti, lapartecipazione è totalmente gratui-ta, e chiunque può venire a co no -scere le avventure degli Sban die -ratori, senza impegno, ogni Lu ne -dì e Giovedì dalle 21 presso la se -de in Via Madonna del Rivaio epresso il campetto del Rivaio inVia le Mazzini a Castiglion Fio ren -tino.

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L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ

Sacerdote e profeta vive all’e-poca di Nabucodònor, che conqui-sta Gerusalemme e ordina la primadeportazione in Babilonia. Depor -tato, ha la visione di Dio sul le rivedel canale di Chebàr. La mano delSignore fu sopra di me; mi disse:Figlio dell’uomo, alzati, ti voglioparlare. Io ti mando agli Israeliti,un popolo di ribelli che si sonorivoltati contro di me. Tu dirai loro:Dice il Signore! Ascol tino o nonascoltino tu riferirai le mie parole.

Mi disse: Figlio dell’uomo,man gia ciò che hai davanti mangiaquesto rotolo, e poi va’ e parla allacasa d’Israele. Io lo mangiai, e fuper la mia bocca dolce come ilmiele. Poi mi disse: Ora va’, rècatidagli Isaraeliti e riferisci loro lemie parole. Non si può in manierapiù chiara evidenziare come ilprofeta parli a nome di Dio eproferisca quello che Dio gli ispira.

Ezechiele inizia la missionerim proverando acerbamente ilpopolo infedele; che dà retta aifalsi profeti, crede alle loro falsevisioni e ai loro bugiardi vaticini.Redarguisce il popolo perchéabbandoni idoli e distolga la facciadalla tante immondezze e iniquità;con danna con forza i loro abo -mini; nonostante la tante cure epremure rivolte a Dio a Israele findalla nascita. Con espressionid’amore, Dio ricorda: Nascesti, manon fosti avvolta in fasce; nessunocchio pietoso si volse su di te;come un oggetto ripugnante fostigettata via, in piena campagna. Pas -sai vivino a te e ti vidi; ti raccolsi...Cre scesti e ti facesti grande e giun -

gesti al fiore della tua giovinezza; iltuo petto divenne fiorente ed erigiunta ormai alla pubertà; ma erinuda e scoperta. Passai vicino a tee ti vidi: ecco la tua età era l’etàdell’amore; io stesi il lembo del momantello e coprii la tua nudità,giurai alleanza con te, e diventastimia. Ti lavai con acqua, ti ripuliidel sangue e ti unsi con olio; tivestii di ricami, ti calzai di pelle ditasso, ti cinsi il capo di bisso e ticoprii di seta; ti adornai di gioielli;ti misi braccialetti ai polsi e unacollana al collo; misi al tuo nasoun anello, orecchini agli orecchi euna splendida corona sul tuo capo.Così fosti adorna d’oro e d’argento;le tue vesti erano di seta, di bisso ericami; fior di farina e miele e oliofurono il tuo cibo; diventasti sem -pre più bella e giungesti ad essereregina.

La tua fama si diffuse fra legen ti per la tua bellezza che eraperfetta, per la gloria che io avevoposta in te -parola del Signore. Tuperò, infatuata per la tua bellezza eapprofittando della tua fama, ti seiprostituita, concedendo i tuoi favo -ri ad ogni viandante. Così hai di -sprezzato il giuramento e violatol’alleanza... Ma io mi ricorderòdell’alleanza conclusa con te neltempo della giovinezza e stabiliròcon te un’alleanza eterna; cosìsaprai che io sono il Signore -quando ti avrò perdonato quelloche hai fatto... Una splendida pa gi -na di amore; una triste risposta diinfedeltà.

Sopraffatta dalla pietà del voltodi misericordi di Dio -Amore.

15 settembre 2016

Il mio approccio con la sel -vag gina, da bambino sullePrealpi comasche, era datodall’avvistamento di qualchelepre e da quei carnieri di

ele ganti cacciatori, rigorosamentebaffuti, che ci vagavano attornomentre giocavamo tra i boschi dirobinie dei monti Lariani.

Si c’era pure quel fucile, daldop pio cane, che ho ritrovato ini -ziando, a metà degli anni sessanta,la mia esperienza contadina. L’im -bracciava, all’alba ed al tramonto,Ottorino il mio vicino coltivatoredi retto, un po’ per svago un po’per arricchire di stanziale caccia-gione la propria tavola.

Oggi quella doppietta, con ilcorredo di scovoli e la macchinet-ta per assemblare cartucce a pal li -ni di piombo, è custodita, comeuna reliquia, dalla figlia Annina alpari della macchina da cucire apedale con la quale Marietta, lamadre, sapientemente confeziona-va il bianco corredo al pari dellepappardelle alla lepre piuttostoche l’arrosto di variopinti selvatici.

D’altronde son quasi trentanniche il Lunghini cercava il soccorsodella cingolata agricola per essereestratto dal “lote” (fango) ove erasfin gato per essersi avventurato al -la “gorga” (stagno); dalla “botte”immersa al centro di essa si “ti ra -va” (sparava) dopo lunga attesa,a gli acquatici, posatisi sull’acqua.

Convocato dalla Coldiretti, as -sie me a decine di Cortonesi, nellator rida mattinata di martedì 2 a -gosto, partecipo alla manifestazio-ne, nell’assolata piazza Duomo diFirenze, di alcune migliaia di pro -duttori agricoli.

Si protesta per la mancatacom pleta applicazione della re -cen te legge regionale tesa a fron -teggiare l’abnorme esubero deiselvatici che devastano, con lepro prie scorribande, il territorio ele coltivazioni, originando seri edrammatici episodi a danno dellastessa incolumità dei residentianche del nostro comune.

Leonardo Belperio enumera leconsistenti perdite di reddito per icoltivatori diretti impegnati nellacerealicoltura; frumento ed avenama anche mais e girasole vengonocalpestati da affamate orde di cin -ghiali che non disdegnano di tru -folare tra i castagneti mentre, nellacollina, “rumano” tra i bulbi dellozaf ferano che giovani coltivatoripro ducono per ottenere, dal gial -lo-rosso pistillo, la polvere dell’o-monimo prelibato risotto.

Ormai, tra gli ugolati, sonofuo ri controllo, nel nostro territo-rio pure i caprioli.

Questi simpatici saltellantimam miferi, ai tempi della mia gio -vinezza, li avevo avvistati tra gli in -ne vati canaloni dello Stelvio men -tre dei cinghiali maremmani neavevo letto nelle “veglie di Ne ri” diRe nato Fucini.

Oggi, anche nei campi di Pie -traia, appaiono balzando, tra i vi -gneti di Antinori ed i meleti diPantella, famiglie di caprioli che sicibano di germogli dei fruttiferinon disdegnando i verdi grappolidi uve pregiate.

La difesa delle coltivazioni conl’elettropascolo si rivela inadegua-ta per contenere l’irruente assaltodei cinghiali e la rete elettrosalda-ta non ferma l’olimpionico salto

Riflessioni di Padre Samuele Duranti

Il volto della misericordiaI profeti: Ezechiele (atto primo)

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di Angori e Barboni s.n.c.Via IV Novembre, 13 Camucia di Cortona Tel. 0575/63.12.63

Beata Giulia da CortonaI cinghiali devastano le coltivazioni e sono pericolosidei cervi ormai dediti a brucare ilsottobosco ritardandone la cresci-ta dopo lo sterzo programmatocon la Forestale.

Eppure nelle famiglie ruralidel cortonese non vi è rivalsaverso i cacciatori - in esse c’è purequalche vegano - ed un tempoconsideravano “predatori” i raffi-nati seguaci di Diana che, giuntidalle città, sparavano dentro l’aia atutto ciò che si muovesse.

Oggi anche tra i cittadini c’èallarme e, come riconosce DinoDiacciati dal suo “comando” dicaccia di Metelliano, occorre chegli ugulati vengano eradicati dallezone dove le coltivazioni agricoleassicurano reddito alle imprese edalle famiglie. Oggi, assicura, a 20giorni dalla manifestazione diFiren ze, tenutasi davanti alConsiglio regionale, ci sono stati iprimi abbattimenti di cinghiale nelterritorio di Cortona.

Ciò risponde alla filosofia dellalegge obiettivo di recente adottatadalla Regione Toscana, per laquale la presenza di cinghiali e di

cervidi come pure di predatoriprotetti dovrebbe essere consentitain zone vocate, in quanto prive dicoltivazioni di rilevante interesseeconomico.

L’allarme di Diacciati si fa piùpregnante rispetto alla minacciadei lupi, ormai presenti in branchiinsolitamente numerosi e semprepiù audaci nell’avvicinarsi all’abi-tato ove hanno ucciso piccoli ani -ma li da compagnia o addirituraaz zannato una vacca nei pressi diTeverina.

E’ giunto forse il momento ditro vare una intesa tra produttori,cittadini e cacciatori. Questi, pa -gando salate tasse di concessione,con tribuivano, al tempo degli am -biti territoriali di caccia, oggi com -missariati, al rimborso dei dannicausati dalla selvaggina.

Oggi anche per le incertezzede liberative, conseguenti alla sop -pressione dell’Ente provincia, si èin attesa di una gestione ordinatadel fenomeno venatorio che inne -

gabilmente ricalca con le proprie“squadre di caccia al cinghiale”,in vaste zone del cortonese, latradizionale aggregazione parroc-chiale.

A tale proposito se la Coldirettievidenzia i rischi sanitari connessialla pratica della macellazione do -me stica, ormai rigidamente nor -mata per il suino ad uso famiglia-re, i cacciatori invocano la sempli-ficazione per assicurare utilitàcommerciale agli abbattimentipro grammati le cui carni prelibatevengono soppiantate, nella ristora-zione locale, da quelle congelatedi diversa provenienza. Alla Col -diretti che si oppone all’alimenta-zione della selvaggina, che nefavorirebbe la stanzialità, come iostesso ho verificato sui campi, alla“lombarda”, c’è chi propone didestinare apposite coltivazioni,oppure di “governare” i cinghialicon granaglie pagate dagli amantidella caccia visto che gli ambienta-listi nulla spendono per la selvag-gina che amano osservare e con -templare. Su una azione di risoluto

contenimento di cinghiali e ca -prioli convergono sia agricoltoriche cacciatori in quanto cittadini;la sicurezza dei territori e dei loroabitanti diviene prioritaria rispettoai gravi episodi di infortunisticastradale, che numerosi danni han -no arrecato ai veicoli ed ai tra -sportati, in molte località del Co -mune di Cortona.

Se infatti la devastazione di ortie giardini, suscita rabbia e risenti-mento verso chi elude gli obblighidi risarcimento, il tragico evento,che poco più di un anno fa, ha vi -sto la prematura scomparsa dellostimato funzionario del Consorzioagrario di Camucia, il rag. AndreaAlari, non può essere derubricatoa fatalità. L’Ente preposto al con -trollo della selvaggina, invocandola collocazione di numerosi se -gnali di pericolo per la presenza diugulati, lungo le strade del nostroterritorio, si ritiene sollevato daogni responsabilità.

Francesco Cenci

Fra i Medaglioni ornanti dellaSacrestia di S. Margherita si os -serva ancora una Beata volata incielo l’anno 1369.

Questa Beata appellata Giulia,fino dalla sua tenera infanzia sidedicò esclusivamente a Diodietro l’esempio della Peni tente S.Margherita, vivendo tra le Po -verelle del Monastero di S. Gi ro la -mo.

Quì, mediante la pratica della

virtù, dell’orazione e della carità,fu arricchita dal Signore di moltidoni spirituali fino al giorno da leitanto sospirato in cui andò a rag -giungerlo in Paradiso.

Si distinse particolarmente peril disprezzo delle cose del mon doe per la dolcezza speciale chegustava in quella di Dio.

La memoria che ne fa il Wad -dingo all’anno suddetto, onora laBeata col seguente elogio: “Iuliaa Cortona Virgo Tertii ordinis S.P. Francisci alumna mediritis,virtutibus, et sanctis operibuscumulata, hoc anno, incerta dieibidem (Cortona) migravit adsponsum”.

L’iscrizione apposta sotto lasua figura in atto di contemplazio-ne davanti al Crocifisso nel Me da -glione di Sacrestia dice: “B. IuliaCortonensis Tertii ordinis S. P.Francisci viertibus admodumrefulgens ac meritis ditissimecumulatata ad sponsum Iesumevocavit anno Redem ptionisno strae MCCCLXIX”.

Nuova viabilità a Camucia

Da lunedì 5 settembre2016 parte il divieto peril transito autocarri conmassa complessiva pie -no carico superiore a

18 Tonnellate nel centro abitato diCamucia.Una misura programmata da tem -po e che ha come obiettivo quellodi alleggerire il traffico nel centroabitato di Camucia e di migliorar-ne la viabilità e la vivibilità.Da tempo la viabilità alternativadella circonvallazione di Camuciaè stata ultimata e, dopo le necessa-rie verifiche e l’installazione del -l’op portuna segnaletica, è giunto ilmomento di dare applicazione atutte le normative e delibere ap -provate.I veicoli che percorreranno la SR71 dovranno avvalersi della nuovavariante che permette di oltrepas-sare interamente il centro abitato

di Camucia, questo garantirà mag -giore sicurezza e fluidità della cir -colazione stradale, nonché di ri -durre i costi economici, sociali edambientali derivanti dal trafficoveicolare.Per gli autocarri che devono effet-tuare carico e scarico all’internodell’area di divieto la circolazioneè consentita purchè in possesso diun documento comprovante ladestinazione da raggiungere.

In alternativa è possibile chiedereun permesso in deroga, ciò puòessere fatto sia via web dal sitowww.comunedicortona.it , areaservizi online, servizi Polizia Mu ni -cipale, richiesta transito auto carriCamucia, oppure via telefono,contattando la Polizia Muni cipaledi Cortona al tel 0575 637225 ovia smartphone o ta blet, utlizzandoun apposito co di ce QR.

Orario estivo - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO - S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta 17,00 - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Bartolomeo a PERGO - S. Celestino aFOSSA DEL LUPO 17,30 - S. Francesso a CORTONA - S. Giovanni Evangelista a MONTALLA18,00 - S. Filippo a CORTONA - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Cristoforo e Biagio a OSSAIA -S. Maria a MER CATALE - S. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Margherita aCORTONA18,30 - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA

DOMENICA mattina7,30 - S. Pietro a CEGLIOLO8,00 - Basilica S. MARGHERITA - Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA -MUCIA - S. Agata alla FRATTA.8,30 - S. Filippo a CORTONA - Suore a TERONTOLA - S. Filippo e Giacomo a VALECCHIE8,45 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) aCORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. DONNINO diMercatale9,30 - S. Maria a RICCIO - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia)10,00 - S. Francesco in CORTONA - Basilica di S. Margherita in CORTONA - Cristo Re aCAMUCIA - SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Giusto a FRATTICCIOLA - S. CATERI-NA - S. Eusebio a TAVARNELLE - S. Leopoldo a PIETRAIA - S. Giovanni a MONTANARE10,15 - S. Francesco a CHIANACCE 10,30 - Eremo delle CELLE - S. Pietro a CEGLIOLO - S. Martino a BOCENA - SS. Mi che -le Arcangelo a S. ANGELO10,50 - RONZANO11,00 - Cattedrale S.Maria Assunta a CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - SanBartolomeo a PER GO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - S. Lorenzoa RINFRENA11,15 - S. Maria a MERCATALE - S. Marco in VILLA - S. Maria Assunta a FARNETA - S.Gio vanni Evangelista a TERONTOLA 11,30 - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo a TEVERINA11,45 - SS. Ippolito e Biagio a CRETI

DOMENICA pomeriggio16,00 - S. Pietro a POGGIONI - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO16,30 - SEPOLTAGLIA (3 ̂domenica del mese) - PIAZZANO (4 ̂domenica del mese) -Santuario del Bagno, PERGO (1 ̂domenica del mese)17,00 - Eremo delle CELLE17,30 - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA 18,00 - Basilica S. Margherita in CORTONA - Cristo Re a CAMUCIA - S. Maria a MERCATALE18,30 - S. Domenico a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Turno settimanale e notturnodal 12 al 18 settembre 2016Farmacia Centrale (Cortona)Domenica 18 settembre 2016Farmacia Centrale (Cortona)Turno settimanale e notturnodal 19 al 25 settembre 2016

Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 25 settembre 2016Farmacia Bianchi (Camucia)

Turno settimanale e notturnodal 26 sett. al 2 ottobre 2016Farmacia Ricci (Tavarnelle)

GUARDIA MEDICA

Cortona, vicolo Mancini 0575/30.37.30

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Page 13: Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mes i 35 euro; web ... · 2016 con la seguente motivazione ... t rov em ach is d pu un vero e proprio patrimonio del-l’Umanità che mostriamo

PAGINA 13

L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ POLITICHE 15 settembre 2016

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

NECROLOGIO

bolimento. Per contenere i costidelle istituzioni e dell’organizza-zione amministrativa bastano leggiordinarie. Per questo questa rifor -ma costituzionale non convince.Non ci convince neppure il fattoche si dica che i senatori nonavranno indennità. Siamo abba -stanza smaliziati per prevedereche comunque i senatori che simuo vono da più parti d’Italia va -dano a Roma senza prebenda,sen za percepire alcun gettone,

sen za percepire più un duino.Andranno a Roma come vacanzie-ri a spese proprie? Non possiamocre derci! Questa riforma non con -vince e non mi convince. Il lettorecomunque si legga la riforma edautonomamente dia un giudizio. Ilvin buono non ha bisogno di fra -sca! Su questa riforma si stannomettendo molte frasche ma nonsembra di vedere o percepire ilvino buono!.

Piero Borrello

Ci avviciniamo alla data da definiresul referendum delle riforma co -stituzionale e poco se ne è parlatoo se ne parla; i mass media (gior -nali o televisioni) per lo più tac -ciono sull’argomento o danno inpillole quel poco che viene dettodai politici degli schieramenti gliuni contro gli altri armati, senzaentrare nel merito dei contenuti.Come semplice cittadino, per noncadere nel tranello fuorviantedella politica spettacolo, ho fattouna cosa semplice ed elementare:mi sono andato a leggere la Co -stituzione e le modifiche apportatecon la riforma da sottoporre a re -ferendum. Altrettanto dovrebbero fare tutti icit tadini che responsabilmente an -dranno a votare perché il loro vo -to sia ragionato e perché dovran-no dire con un “SI” o con un“NO” alla riforma di quella che èla legge fondamentale di ogni sta -to. Quella che era la più bella co -stituzione, la più chiara, la più ric -ca di principi e con articoli per lopiù formati da due, tre o quattrocommi leggibilissimi e lucidissimi,è diventata una costituzione irrico-noscibile, male articolata, opacanei contenuti, di non facile com -prensione sotto il profilo lettera-rio. In buona sostanza troppo arzi -gogolata come scritta. Nel meritopoi, come ha ben scritto il ma gis -trato dr. Federici, questa riformanon mi convince per troppi motivie solo alcuni da mettere in eviden-za. Non è vero che si dimezzeran-no i tempi per l’approvazionedelle leggi: il Governo ha semprea vuto lo strumento del decretolegge per far passare una miriadidi leggi sempre che la maggioran-za fosse coesa. Non è vero che conl’eliminazione del Senato comeseconda camera legiferante vi siaun notevole risparmio di spesa: sesi voleva veramente il risparmio sisarebbe dovuto eliminare comple-tamente il Senato e non farlo di -ven tare un organo “di casta”, per -ché di questo organo, non più diemanazione diretta popolare, faràparte solo la casta di nominati conil discutibile sistema elettorale. Ilri formato articolo 57 della Costi tu -zione prevede la riduzione da 315

se natori a 95 (oltre quelli setten-nali e a vita) e la molto criticatadisposizione che prevede ancoracinque senatori di nomina presi-denziale, mentre non si compren-de che cosa possano questi fare inuna assemblea di rappresentanzaterritoriale. Se risparmio dovevaessere fatto, perché non rivederein particolare le regioni a statutospeciale come quella siciliana, chesono una vera spina nel fianco peril sistema di finanza allegra specienella retribuzione dei suoi funzio-nari o dirigenti e per il loro nu me -ro elevato?

Se risparmi si devono fare,per ché non rivedere la giungla re -tributiva fra apparati dello stato,en ti locali, parastatali e enti didiritto pubblico o l’eliminazione dicarrozzoni come i tanti consorzi,garanti ed ambiti territoriali delleregioni con nuova formulazione dimacro regioni? Questa riforma,come ben detto da Federici, nonci convince. L’obiettivo condivisibi-le del superamento del bicamera-lismo perfetto (peraltro improprioadditare a questo come la maggio-re causa delle disfunzioni del no -stro sistema) e dell’attribuzionealla sola Camera dei deputati dellafunzione di accordo o revoca dellafiducia al Governo, ci sembra chesia perseguito in modo incoerentee sbagliato. Si è previsto un Senatoindebolito privo delle funzioniessenziali per realizzare un verore gionalismo cooperativistico, pri -vato di poteri effettivi nell’approva-zione di molte leggi più rilevantiper l’assetto regionalistico, ne fun -zioni che possano essere di con -certazione fra Stato e Regioni. Altrieffetti negativi sembrano essere lapluralità dei procedimenti legisla-tivi differenziati a seconda dellediverse modalità di intervento delnuovo Senato e con rischi di in -cer tezze e conflitti. L’intento dicon tenere i costi di funzionamentodelle istituzioni, se pregevole, con -fligge a volte con il loro buon fun -zionamento. Questo è un costonon solo legato al numero delleper sone svolgenti pubbliche fun -zioni ma di equilibrio fra organidiversi e di potenziamento degliorgani elettivi e non del loro in de -

Una piccola reprimenda caroVincenzo a proposito della rubrica“Referendum sì referendum no”:bisognava suggerire non solo labrevità ma il rispetto della verità enon menzogne di parte, comel'intervento pubblicato che contie-ne palesi e imperdonabili ignoran-ze, visto il pulpito, dei meccanismiche regolamentano i referendum,tutti assolti. Io me ne frego di Ren -

zi, del suo governo e dei suoi de -trattori. Il mio è un intervento nondi parte (non vado più a votare damolto tempo!) e non entro nelmerito, sono solo rispettoso dellaverità, che esigo dalla carta stam -pata e dalla televisione. Ovvia -mente il discorso meriterebbe piùspazio, ma non è il caso. Salutissimi.

Rolando Bietolini

Con due lettere indirizzate perconoscenza al Sindaco del Co -mune di Cortona, la Soprin ten -denza archeologica di ArezzoSiena e Grosseto rende noto che aCamucia esiste senza alcun dubbiouna opportunità unica, regalata atutti cittadini cortonesi e dellaValdichiana dal rinvenimento diimportanti reperti archeologiciriconducibili all'epoca etrusca.

Le due lettere riguardano irinvenimenti effettuati a seguitodegli scavi eseguiti in via Capitini,dove è stata riscontrata la presen-za di resti di edifici sacri e nell'a-rea del la "Maialina" e dei limitrofivi vai.

Ci inorgoglisce che grazieanche al nostro impegno degliultimi mesi si è evitato la distruzio-ne di reperti di valore inestimabilecome purtroppo è successo inpassato a Camucia nella medesimaarea.

A questo punto quello chechiediamo in maniera ferma edecisa è che l'amministrazione co -munale si impegni a coglierequesta opportunità di sviluppo emi glioramento del centro diCamu cia, trasformando l'area inun parco archeologico che attire-rebbe ancor più interesse sulnostro territorio , già fortementevotato al turismo legato al patri-monio storico culturale, creandonuovi posti di lavoro e dando unnuovo im pulso per la ripresa delcentro di Camucia che in questiultimi anni non sta purtroppoattraversando un periodo roseoper il commercio.

Un parco archeologico nelcuore di Camucia, magari realiz-zato anche con l'accesso da partedel Comune di Cortona ai fondieuropei a disposizione per gliinterventi in materia di cultura etruismo, potrebbe senz'altro ri -portare interesse nel centro dellafra zione più popolosa del comu -ne, migliorando la situazione perle attività commerciali oltre che,cosa non secondaria, migliorareanche la qualità della vità per chivi risiede.

La scelta risulterebbe indiscu-

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

Cortona è ormai censita comecittà turistica e come tutte le cittàturistiche deve avere necessaria-mente tutti i servizi possibili tesiall’accoglienza dei turisti ma an -che al sollievo dei problemi arre -cati ai residenti.

La città, il territorio sono ric -chi di storia, arte, cultura e tradi-zioni, da sempre metà di turistiche apprezzano i beni storici,molto meno i servizi, uno di questila mancanza di posti auto. Troppotempo sta passando senza avermai dato risposte serie ad unproblema che è, oltre che evidenteanche dannoso per l’economialocale, infatti si fa presto a decade-re come flusso turistico grazie adelle lacune e incapacità di gestireun territorio stupendo come èCor tona.

In vari comuni turistici con lapresenza di centri storici a trafficolimitato, si sono costruiti parcheg-gi sotterranei, in modo da nondeturpare il paesaggio e/o l’am -biente, con soluzioni moderne efruibili che di fatto hanno dato aglistessi un vero slancio di aumentodei visitatori e quindi di economia.Oggi ancor più di ieri Cortona stasubendo un contraccolpo grazieappunto alla mancanza dei par -cheggi, in questi giorni si sono vi -ste cose incredibili, gente dispostaa par cheggiare ovunque pur di ve -dere la città, purtroppo gli stessi sisono ritrovati poi un bel bigliettoda visita nel parabrezza, una multache non dimenticheranno mai.

A mio modesto avviso credoche una delle posizioni predomi-nanti e forse più adatta per la co -struzione di un parcheggio multi-piano sia la zona di Porta Colonia,ma gari con ingresso nella parte al -ta e uscita da sottostante parcheg-

gio esistente. Tuttavia per non dan -neggiare nessuna attività commer-ciale bisogna cercare un giusto e -quilibrio per i vari ingressi alla cit -tà.

Il tempo passa velocemente,prima che sia troppo tardi e cheCor tona perda ancora quel pri -mato che da sempre ha avuto epuò ancora avere, occorre lavora-re da subito ad un serio progetto,se l’amministrazione comunalenon vuole investire, anche se finoad oggi è stato detto più volte chesarebbe un comune “virtuoso”, cisono i privati che potrebbero farequello che ad oggi una pubblicaamministrazione non riesce a fare.Occorre prima di tutto presentareun bando di interesse pubblico, inmodo da sondare ancor prima seci sono ditte interessate a questotipo di investimento, a quel puntodeve subentrare il progetto chepotrebbe essere affidato anche adelle università. Se Cortona nonporrà fine a questo annoso pro -blema dei parcheggi ci sarà unari caduta in termini turistici edeconomici per tutto il territorio.Quando si parla di Cortona cittàbisogna ricordare che anche ilterritorio comunale subisce, infattimolti che pernottano nelle struttu-re fuori dalla mura a sua volta nonaccettano che durante il giornonon si possono fermare nel centrostorico causa la mancanza deipar cheggi.

Chiederò con tutte le forze unimpegno imminente, se poi agliamministratori di questo splendi-do Comune non gli interessa crea -re e costruire parcheggi, quindiser vizi ed economia, si facciano daparte, tanto nessuno si metterà apiangere visto i loro risultati!

Luciano Meoni

un NO all’ibrido bicameralismo

Sono rispettoso della verità

A Camucia creiamo un parco archeologico

Problema parcheggi a Cortona

La Chiesa di S. Agostino

Questa pagina “aperta” è dedicata

ai movimenti, ai partiti ed all’opinione

di cittadini che vogliono esprimere le loro idee

su problemi amministrativi del Comune di Cortona

Il 19 agosto te ne sei andataera il tuo difetto andare sempre difretta. Ti sei presa cura di noi. Ri -cordo quando io più piccola di tepiangevo la notte e tu mi prendeviper mano per accompagnarmi nellettone del babbo e la mamma, oquando mi mettevano in punizio-ne perché non volevo mangiare etu di nascosto mi portavi il parmi-

19 agosto 2016

PierangelaMaffei

giano di cui ero ghiotta. Poi siamocresciuti e con Giuseppe tuomarito ti sei presa cura di Rosalbanostra sorella.

Sei stata una zia attenta epremurosa verso i tuoi nipoti Mat -teo Luca Maria Chiara e Stefania.

Nonostante il tuo carattereschivo e a volte solitario hai avutotantissime manifestazioni di affettoche in questo momento di doloreci sono state di grande conforto.

Riposa in pace sorellina nellebraccia dei nostri genitori Vittoriae Gianni che tanto hai amato.

Con affetto.Le tue sorelle Franca, Maria e

Rosalba; tuo fratello Piersilvio etuo marito Giuseppe.

LuciQuante luci,si accendono nel buio...e quanti faris’incrociano nella notte!Sono come un’anima persa

in un grande cimitero.Ora so,che neanche una stellabrillerà più,nella mia notte. Alberto Berti

Asia e le rondiniCome leggera auretta,un garrire di rondiniha sfiorato la sogliadella mia finestrarecandomi lieta novella.E' nato un fiorenel giardino della felicità.

E' arrivatoinsieme alle rondini,in un afflato d'amore.Piccola Asia,calore e colore di primavera!

Azelio Cantini

Dibattito sul referendum, riforma della Costituzione

Il complesso di S.Agostino a Cortona che comprende anche la storicachiesa, è gestito dalla Cortona Sviluppo per delega del Comune di Cortona,dopo un atto formalizzato tra Diocesi e Comune stesso. Nell’atto stipulato datempo risulterebbero degli accordi in merito al rispetto all’utilizzo del luogoSacro, infatti la chiesa a differenza di quanto più volte detto non risulterebbesconsacrata. Tuttavia secondo indiscrezioni vicine al clero, nella chiesa sipotrebbe ancora celebrare la Santa Messa, tra l’altro in un luogo affascinantenon solo per i cortonesi. Risulterebbe ancora che le manifestazioni politiche,come per esempio la scuola politica che più volte ha organizzato il PD,sarebbe in contrasto con gli accordi presi che prevedevano un uso sociale,culturale e religioso dei luoghi. Ad oggi la chiesa che come detto non risul-terebbe affatto sconsacrata, potrebbe essere rivalutata non solo per icongressi, quelli rientranti nell’accordo, ma proprio come luogo di culto.Sicuramente i cortonesi e non solo sarebbero contenti di poter parteciparea messa in una chiesa che storicamente appartiene alla comunità Cristianacortonese, mi domando qualora la notizia trovasse fondamento, perché nonsi sia richiesto prima di celebrare la Santa Messa nella chiesa suddetta. Midomando anche il perché, la Diocesi non si sia fatta sentire, visto che alcunemanifestazioni svolte all’interno della chiesa stessa siano state fortemente incontrasto, in base al contratto stipulato, con il luogo di culto come peresempio una scuola politica del PD.

Purtroppo a Cortona le regole valgono solo per alcuni, mentre gli altriquelli di un certo colore politico hanno sempre il lascia passare, alla facciadella democrazia. Questo modo di governare la città deve finire, questisignori non sono i padroni di Cortona, ma bensì sono stati eletti per governa-re Cortona, cosa che fino ad oggi non sono stati in grado di fare.

L. MeoniConsigliere comunale

tibilmente in linea con quelleprese in passato di valorizzare e ein vestire nel nostro patrimonio ar -ti stico culturale, che hanno resoCortona uno dei luoghi piùconosciuti in Italia ed all'esteroper quanto riguarda l'arte la storiae la cultura.

Va inoltre ricordato che ilprogramma di governo dell'attualegiunta proposto agli elettori allescorse elezioni prevedeva la realiz-zazione di un parco alla Maialina,indirizzo ampiamente condivisoda tutti , ma ad oggi dopo esserearrivati oltre alla metà delmandato la Giunta non ha ancorapresentato alcun progetto perquell'area, continuando a portareavanti una situazione di stallo cheva a pesare sulla frazione.

Crediamo che questi nuovisviluppi resi dalle lettere dellaSoprintendenza possano presenta-re uno spunto notevole dal qualela Giunta possa partire per elabo-rare un progetto organico a tuttal’a rea interessata dai ritrovamenti.

Infine una decisione definitivain merito è a nostro avviso urgenteed auspicabile anche per i soggettiprivati che avevano presentatoprogetti di edificazione su questiterreni e che ad oggi si vedono inuna situazione di stallo ed incer-tezza dovuta alla mancanza dichiarezza da parte dell’ammini-strazione, ma anche per le abita-zioni e le attività commercialilimitrofe all’area degli scavi èdovuto un intervento che, in attesadi un eventuale progetto definitivo,stabilizzi la situazione e ripristini ildecoro dell’area.

M5S Cortona

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L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ 15 settembre 2016

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52042 CAMUCIA (Arezzo)

La nuova stagione teatrale 2016/2017

Dopo il Circolo Frat tic -ciola parliamo delMon tecchio Cal cio, al -tra nitida realtà calcisti-ca del Comune di Cor -

tona.Il Montecchio, calcisticamente

parlando, viene fondato da unmanipolo di vecchi appassionatimontecchiesi nel 1967.

Teniamo a memoria questadata, perché nella prossima sta -gione sportiva, in quel di Mon -tecchio verranno organizzati fe -steggiamenti con varie manifesta-zioni per il 50° anniversario del lafondazione del sodalizio.

In questo quasi mezzo secolodi attività, la compagine dai coloribianco-rossi, ha sempre parteci-pato a campionati, prima Pro vin -ciali di Terza Categoria, quindi lasquadra è salita in Seconda, finoal la conquista addirittura dellePrima Categoria Regionale pochestagioni fa, quando sedeva in pan -china della squa dra, il castiglione-se Mirco Ba roncini e presiedeva laSocietà, Daniele Romiti.

Certamente un livello moltoelevato, almeno per quanto con -cerne i limiti modesti della piccolafrazione cortonese.

Come tutti gli sportivi montec-chiesi ricorderanno, quel l’ec ce -zionale avvenimento sportivo, èstato il vero fiore all’occhiello ditutti questi numerosi anni di parte-cipazione, nell’ambito regionaledella Toscana.

Adesso, dopo alcuni campio-nati giocati così e così, e anchedopo qualche fortunato ripescag-gio, il Montecchio parteciperà an -cora nella Seconda Categoria Gi -rone “N”.

Dobbiamo felicemente annun-ciare agli aficionados bian co-rossi,se il buongiorno si vede dalmattino, che in questa stagione lasquadra dovrebbe conquistare alminimo una tranquilla salvezza.

Deduciamo tutto questo, dalmomento che abbiamo assistitoall’incontro di “Coppa Toscana”contro i cugini della Fratticciola.

Il tecnico Massimo Del Gob bo,ha messo la squadra in campomolto bene, facendo già vedere un

evidente amalgama tra i vari re -parti.

Nessuna inferiorità nei con -fronti degli avversari giallo-rossi,apparsi, almeno per noi, piùavanti nella preparazione e menoimballati dei giocatori locali.

Adesso, che abbiamo sempresim patizzato e sostenuto questasim patica squadra, facciamo ungrande in bocca al lupo a tutto ilclan montecchiese, il lustrarvi tuttii quadri della Società.

Presidente: Carlo BiagiantiVice Presidente: Marco RosadiSegretario: Alfredino Mariottoni

Staff TecnicoAllenatore: Massimo Del GobboVice allenatore: Gian MicheleBugossiCollaboratore: Matteo PelucchiniPreparatore portieri: Luigi Chia -rabolliMassaggiatore e fisioterapista:Mar co Sciarri

Giocatori: F.Adiletta (C.), A.D’agostino (D.),S.Alberti(A.), G. De Angelis (P.),A. Baldissara (C.), A.Del Pulito(D.), D. Bennati (A.), A. Favilli(D.), G.M. Bugossi (D.), F. Fred -doni (D.), M.Camerini (A.), G.Guer rini (D.), A.Cela (C.), T.Kurti(A.), A.Cesarano (A.), G.Laurenzi(A.), L.Chiarabolli (P.), R. Lo do vi -chi (P.), N.Coradeschi (C), S. Mi -la n: Capitano (C.), J.Trancucci(C.), M.Paci (D.), A.Tudisco (A.),F. Tanini (A.), L.Torquato (P.).

Danilo Sestini

Zona P.I.P. Vallone, 34/I - 52042 Cortona (Ar)

Tel. 0575/67.83.44 - Fax 0575/67.97.84

Polisportiva A.S.D. Calcio Montecchio

Parte la stagione dell’u.P.D. Valdipierle

Al Teatro Signorelli di Cortona

Sede di Cortona: Loc. Le Piagge, 5/A52044 Cortona (Ar)Phone: +39 0575 63.02.86Web: www.tamburiniauto.it

Sede di Arezzo: Via Edison, 1852100 Arezzo

Phone: +39 0575 38.08.97Web: www.tamburiniauto.it

Coppa Umbra

Parte per una nuova stagionel’U.P.D. Valdipierle in seconda ca -egoria umbra. Come da copioneinizia con la Coppa, nel girone Binsieme a Monte Acuto, Promano,San Biagio Promano. I biancoverdidi mister Pescari perdono la pri -ma contro il Monte Acuto. Partitacondizionata dalle molte assenze.

Ottima squadra si è di mostrata

quella di Umbertide.Il Valdipierle è così sceso in

campo: N. Gennari, F. Mancini,Ferracci, Nicconi, Casacci, Pe -truzzi, Moussa, Mariotti, Del bene,L. Mancini, Meoni; in panchina:Governatori, Perugini, A. Gennari,Palazzetti, Marconi, L. Squarta,Volpi.

L. Segantini

L’Accademia degli Arditi, in collaborazione con il Comune di Cortona, la fondazione Toscana Spettacolo Onlus organizzano per la prossima stagione invernale uncartello impegnativo di spettacoli in due turni: turno giallo e turno verde. Per prenotazioni e abbonamenti rivolgersi al Teatro Signorelli di Cortona (0575-60.18.82).

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Direttore Responsabile: Vincenzo LucenteVice direttore: Isabella BietoliniRedazione: Ivo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Laura LucenteOpinionista: Nicola CaldaroneCollaboratori: Antonio Aceti, Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta relli, Piero Borrello, Olimpia Bruni, AlvaroCeccarelli, Fran ce sco Cenci, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Emanuele Mearini, MartinaMaringola, Prisca Mencacci, Mario Pa ri gi, Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al bano Ricci, Ma rioRug giu, Da ni lo Se sti ni, Mo nia Tarquini, Elena Valli, A les sandro Ven turi, Carlo Viviani, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola Caldarone - Vice Presidente: Mario ParigiConsiglieri: Piero Borrello, Ivo Camerini, Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin cen zo Lucente, UmbertoSan ticcioli

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l. Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione venerdì 9 è in tipografia sabato 10 settembre 2016Gli articoli sono pubblicati sotto la personale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA N. 16 SPORT

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Il presidente Lombardini parla della nuova Stagionebuona consapevolezza dei proprimezzi. Ci sarà il ritorno al centrodi Martina Barneschi, atleta che hamilitato in questi anni in B1 e B2;ma tornata molto maturata,contentissima di rientrare sotto laguida tecnica di Carmen Pimentel.

Abbiamo ottenuto in prestitodue atlete dal Cassero; erano giàstate con noi con il progetto Val -dichiana, anche loro voluto etornare sotto la guida di Carmenin questa avventura della serie Cfemminile.

Come rosa è confermata intutto sono 15 atlete un numero piùche sufficiente.

Per il settore giovanile?Anche qui per problematiche

particolari, abbiamo stretto gliultimi accordi; in particolare conil Cassero per il prestito di alcuneatlete per la Under 18 che si faràcome Cortona volley e che saràcomposta dalle nostre atlete e unacompagine importante di atletedel Cassero.

Per l'under 16 siamo riusciti astrutturare un piccolo gruppo diatlete ma ce la facciamo a fare ilcampionato.

Abbiamo un fortissimo grupponella 12 e nella 13 che stannocrescendo con voglia ed entusia-smo e saranno un serbatoioimportantissimo per le varieannate future.

Confermato Fabrizio Vernicome allenatore delle giovanili, in

team con Carmen Pimentel eMarcello Bucci che seguirà invecela under 18.

Come vi avvicinerete alcampionato vi preparerete

La preparazione è iniziata afine agosto prima la maschile poila femminile: stiamo organizzandoper il maschile il torneo MarcoLau renzi che sarà anche un riferi-mento importante per la prepara-zione e che si svolgerà la primadomenica di ottobre.

Vi parteciperà anche la Arezzopallavolo il nuovo club academyArezzo dove gioca Zampetti esortirà quindi una bella partita trale due società.

Aspettiamo la conferma di altridue squadre Umbre, a completa-mento del quadrangolare.

Sia per il maschile che per ilfemminile comunque gli allenatorihanno predisposto delle amiche-voli per arrivare con la giustapreparazione in vista e di questotorneo e dell'inizio del campiona-to.

Un programma molto intensoe corposo. Quattro o cinqueallenamenti settimanali anche condoppia seduta nella fase iniziale.

Quanta soddisfazione c'èper gli accordi di collabora-zione con queste società equanto è "costato"?

È stato un lavoro intenso:probabilmente a livello locale nonsiamo pronti per queste collabo-razioni. Ritengo che lo sviluppo laformazione, la crescita delle co -munità locali non può prescinde-re da queste.

Noi non siamo una societàesclusivamente legata al nome delnostro club, l'obbiettivo importan-te che ci siamo dati sia nel ma -schile femminile è di far crescerequesto sport di far crescere laconsapevolezza negli atleti che sipossono divertire, possonogiocare nelle giovanili e arrivare aun livello agonistico o ancheamatoriale in cui continuare apraticarlo.

Collaboriamo con altre societàperché i ragazzi e le ragazze chequest'anno giocano con noi ilprossimo anno tornino o possanofarlo anche in altri ambiti.

L'obbiettivo è di creare questecollaborazioni e sinergie di modoche noi non abbiamo atleti inprestito in questa fase ma lavoria-mo insieme, dividiamo le spese,per far crescere gli atleti.

Non si tratta di prestiti, lacollaborazione serve per ilconfronto degli allenatori per farlicrescere così come agli atleti perfargli conoscere realtà nuove epermette di raggiungere ilmassimo delle loro potenzialità insinergia.

Ci si apre quindi ad altrerealtà ad altri tipi di pallavolo persviluppare una crescita piùomogenea. Si conoscono quindialtre scuole altri pensieri e ci sievolve.

L'obbiettivo è far giocare ognianno gli atleti e farli crescereanche a livello umano. Creare unlegame importante.

Questo approccio ha datobuoni frutti anche con le famigliesoprattutto nel maschile: le colla-borazioni a livello maschile avven-gono in maniera molto più fluidaqualche resistenza in più nelsettore femminile.

L'esperienza di quest'anno èstata intensa anche se ci haportato via molto tempo ma credoche sarà un ottimo investimentoper il futuro.

Merito anche di un gruppodirigenziale che il Cortona volleyin questi anni ha strutturato e ciha aiutato a gestire e tesserequeste ragnatele. I rapporti che sisono intrecciati in questi anninelle varie fasi hanno reso possi-bili queste collaborazioni comerisultato finale.

Questo obiettivo lo perseguire-mo fino in fondo e soprattutto ilmaschile senza queste collabora-zioni sarebbe molto complicatoda portare avanti.

Inoltre noi ci crediamo ferma-mente.

R. Fiorenzuoli

Cortona Volley

La preparazione per lastagione 2016 2017 è co -minciata dopo Fer rago -sto: la doppia seduta ini -zialmente ha preparato

la squadra per il lavoro sullatecnica e sulla tattica che si stasvolgendo ancora in questi giorni.

Le prime amichevoli hannodato dei risultati confortanti an -che se non univoci il tecnico En -rico Testini è comunque molto ot -timista sul lavoro che l'aspetta perquesta nuova stagione.

Come sta andando questapreparazione?

Più o meno tutto sta proceden-do secondo i programmi; stiamolavorando con una buona intensità;i ragazzi stanno mettendo il giustoimpegno in questo periodo negliallenamenti che vengono fatti.

C'è da lavorare molto, ovvia-mente, non solo ma trovata la con -dizione atletica bisogna anche amal -gamare un gruppo che per il 50% ècomposto da nuove unità.

Molti nuovi arrivi quest'an-no ce ne vuol parlare?

I nuovi arrivi per quanto ri guar -

da gli over sono Beoni e Filosi, duecentrocampisti provenienti entram-bi dal Chiusi, due elementi di es pe -rienza.

Ci sono una serie di giovani inquota: un portiere Agati del 98, di -fensori, Poggesi 98, centrocampisti,Betti del 97, con gli attaccanti e -sterni Gerardini, 97 e Dai Pra, 98che vanno ad aggiungersi ai ragazziche già erano nell'organico, ovveroTorresi, 99 e Tam ma riello, 98 eCacioppini 97. Parco quote quindiquasi completamente nuovo. Siamoquindi lavorando molto sull'inseri-mento dei nuovi.

Cosa ci può dire invece del -le conferme dei veterani?

Della rosa è rimasto il portiereCaneschi, i difensori Tanganelli, ol -tre a Guerri, Tori e Casini; quindi ilcentrocampista Palazzini, il capita-no. Quindi ancora Starnini, che loscorso avuto un ottimo impattonella nostra squadra e gli attaccantiPe lucchini e Bianconi. Infine ab -biamo Milani che purtroppo dovràsta re fermo per un po' ma che con -tiamo di avere al più presto supera-ta la pubalgia.

ASD Cortona Camucia

Come sono andate le pri mea michevoli?

Abbiamo fatto dei test che sonorisultati andamenti alterni; dopo unbuon pari all'esordio con la Tra -simeno, pari categoria ma più a -vanti nella preparazione, un altroottimo pareggio a Sinalunga accom-pagnato da una buona prestazionecontro una squadra di Eccellenza,poi un passo falso sia a livello dirisultati che di prestazione perden-do tre a uno contro il Monte pul -ciano.

Quindi sabato abbiamo giocatocontro il Guazzino, vincendo 1-0.

Mercoledì 7 settembre contro ilTerontola, buono il primo tem po, incui gli arancioni erano in vantaggioper 1 a 0; poi dopo mol ti cambi nelsecondo tempo risulto finale 2 a 1per gli avversari.

Sabato poi inizia la Cop pa.Soddisfatti degli abbina-

menti in Coppa?Speravamo di essere un po' più

avanti con la preparazione intesaco me costruzione e amalgama digruppo, speravo di avere più certez-ze.

Ma in questo periodo dove sicerca di mettere dentro lavoro atle -tico e molti concetti e principi dasviluppare ci può stare che occorrapiù tempo per raggiungere gli obiet-tivi; sono comunque ottimista sulproseguo del lavoro.

Abbiamo nel nostro girone a treSubbiano e Lucignano: sono duesqua dre navigate e con molta e -sperienza anche di coppa. Nel pri -mo turno il Lucignano ha espugnatoSubbiano, 1 a 0.

Domenica 11 settembre il Sub -biano verrà in casa nostra e poi ilturno fuori casa a Luci gna no.

Come affronterete questepartite?

Noi onoriamo sempre questepartite anche in virtù delle soddisfa-zioni che ci ha dato la coppa dueanni fa: la finale raggiunta due annior sono è stato un traguardo ecce -zionale e bellissimo.

La Coppa al primo turno fa co -munque subito una selezione duris-sima eliminando due terzi delle pre -tendenti occorre anche un pizzicodi fortuna.

Molto difficile poter puntare suquesta manifestazione bisogna gio -care partita dopo partita cercandodi non commettere errori. Daremocomunque il massimo.

Soddisfatto della rosa a di -sposizione in vista del campio-nato che inizierà il 18?

Sì, mi ritengo abbastanza soddi-sfatto. La società credo che abbia la -vorato bene, sono curioso di vederela squadra all'opera nelle partite dicampionato in cui ci sono i tre puntiin palio.

La metà della rosa dei giocatoriè stata sostituita, cambiata, la forzadi questa squadra quindi si vedràstrada facendo con il lavoro e lacrescita.

Adesso è difficile dare una valu -tazione molto precisa.

Con tanti nuovi arrivi sicom porterà come lo scorso an -no nell'approccio alla gara ene gli allenamenti?

Stiamo lavorando anche su so -lu zioni nuove: anche dal punto di vi -sta tattico e dell'approccio alla gara.Cambiando le caratteristiche di al -cuni giocatori cerchiamo di avereuna possibilità di scelte più ampia.

Poi saranno le partite a farci ca -pire se le soluzioni che abbiamopensato sono quelle giuste.

Riccardo Fiorenzuoli

Sta cominciando unanuova stagione per ilCortona volley ancorauna volta impegnativa,entusiasmante e difficile.

Abbiamo parlato con ilpresidente Lombardini percercare di capire come hannopreparato questa nuova stagio-ne.

Come avete preparato lasquadra maschile per lanuova stagione?

Abbiamo innanzitutto confer-mato il direttore tecnico e coachdella nostra squadra Marcello Pa -reti: quadra simile all'anno scorsoma con alcune importanti confer-me dei ragazzi di Cortona comeCesarini, Veri e gli altri veteraniassieme ai giovani dell'under 17neo under 18 che sono staticonfermati all'interno della primasquadra.

I nuovi arrivi: Marco Cittadinoatleta di B1 Che aveva militato nelCortona volley nel 2010 2011quan do fu vinto il campionato diB1. L’anno scorso ha giocato adAversa ed ha vinto il campionato diB1: una new entry importante, alto2 m e 08, centrale opposto che cidarà una grossa mano.

Quindi un ragazzo provenienteda Sansepolcro, Atleta esperto del71, Pieroni Fabio, che aiuterà lacompagine dei centrali.

Un altro ragazzo giovane, BoniEdoardo, dalla Poliziana, unlaterale. Ancora in ballo l'ultimorin forzo della prima squadra sucui ancora stiamo lavorando.

Cosa può dirci riguardo alsettore giovanile maschile?

Sono avvenute cose moltoimportanti: data la difficoltà di fareda soli dei campionati competitiviin alcune annate come Under 18 e16 abbiamo trovato collaborazionicon altre società per gestire almeglio questa situazione.

Abbiamo parlato con personeche avevano i nostri stessi proble-mi e abbiamo trovato accordimolto buoni: ci siamo messi insin tonia.

Faremo quindi una under 16 euna under 18 con il Sinalunga incui sei dei nostri ragazzi andrannoa giocare con loro con una buonasinergia tra i nostri allenatori , inostri atleti e tra il gruppo dirigen-ziale delle due società. Abbiamoimprontato questa collaborazioneperché non sia unica ma perchéin futuro si possa anche svilupparedi più.

Il gruppo storico dell'under17 quello che è arrivato alle finalinazionali farà una under 18 con laEmma Villa's Chiusi, quadra diserie A2.

Questa è una buona collabora-zione, un buon accordo, faremoallenamenti sia a Chiusi che aCortona e la squadra si chiameràEmma Villa's Cortona. Sarà unasquadra molto competitiva.

Quindi faremo anche l'under14, under 13 e Under 12 con lenostre forze e con i nostri atleti eallenatori che sono Pareti Mar cel -lo, Marcello Bucci.

Stiamo ancora definendo larosa degli allenatori per comple-tarli con un altro nominativo.

Per il femminile invececosa ci può dire?

Conferma di Carmen Pimentele come allenatrice e direttoretecnico. La prima squadra saràuna squadra giovane anchequest'anno.

Sarà certo accresciuta dallaesperienza fatta in serie C e serie Danno scorso. Le nostre atlete Un -der 18 e 19 sono arrivate a una

Soddisfatto l’allenatore Enrico Testini per la preparazione della sua squadra

Andrew’s Cup

Simpatica iniziativa delGolf Club Valdichianacon la Andrew's Cup2016 che si è svolta loscorso 3 e 4 settembre

2016; chiamando all'appello tut -ti i golfisti del club per festeggia-re il direttore, appunto AndreaGuerrini alla guida del circolo,

da ben due anni esatti. Una 36 buche su tre catego-

rie di gioco di handicap cheoltre alla gara alla quale hannopartecipato ben oltre cento gio -catori; è stata una festa per tutticon attività collaterali qualimostre di pittura, sfilate di abiti,concerti di musica e degustazio-

ni di vini. Due giorni di gara, che ha

visto in premiazione: Serra,Mat tesini, Martini, Marcucci,Bian calani, Papini, Milanesi,Tiezzi, Vestri, Magrini, Bertocci,Lucioli, Boschi, Catalani J, Pie -trantoni, Spadacci, Paglicci,San tini A., Cipriani, Faralli e

Ciam parini. Presenti alla premiazione

Ric cardo Agnoletti Sindaco delCo mu ne di Sinalunga, PriscaMen cacci Ufficio Stampa Fe der -golf Toscana e ovviamente An -drea Guerrini, direttore del club(in foto).

Golf Club Valdichiana