A proposito del trasporto scolastico

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Curno, 13 settembre 2012 A proposito del trasporto scolastico L’amministrazione comunale ha dovuto rinunciare a completare la gara di appalto che aveva avviato per il servizio del trasporto scolastico a causa dei limiti imposti dal patto di stabilità: a Curno, questi limiti impongono di spendere entro la fine dell’anno almeno 577.000 in meno di quanto si incassa. Al momento attuale, invece, le spese superano le entrate. In particolare: Sono stati incassati 511.000 in conto capitale, ma ne sono stati spesi 711.000: si tratta dei soldi spesi per il rifacimento dei marciapiedi di Largo Vittoria e del parco della Roggia Curna (via Marconi), opere eseguite dall’amministrazione Gandolfi, ma che paghiamo adesso. In generale, l’edilizia è ferma e non sono entrati in conto capitale oltre 800.000 previsti a bilancio. La recente normativa (spending review) in agosto ha tolto a Curno altri 57.000 di trasferimenti dallo Stato. Per queste ragioni, ogni spesa è stata attentamente valutata e bloccata, se non strettamente necessaria. Il trasporto scolastico è un servizio utile e comodo e, l’anno scorso è stato utilizzato da 102 alunni di Curno (cui si aggiungono 20 non residenti). Le famiglie hanno pagato mediamente una retta annuale di 192 , ma il Comune ha dovuto integrare i costi con 79.881 : una cifra importante, insostenibile in anni di crisi. Nell’assemblea pubblica indetta dall’amministrazione, i genitori hanno espresso la loro contrarietà e i loro problemi, ma sono emerse anche proposte utili a limitare i disagi: Organizzazione di un servizio pre- e post- scuola di accoglienza per gli alunni che arrivano presto a scuola o che rientrano tardi a casa Estensione del servizio mensa anche nei giorni senza rientro scolastico pomeridiano Potenziamento dell’esperienza del Piedibus in collaborazione con il Comitato Genitori Ricerca di volontari per accompagnare i ragazzi sulla linea 9 ATB che attraversa il paese da Longuelo alla Marigolda e viceversa. Ora, il consigliere Gandolfi dice e scrive che la “disastrosa situazione finanziaria” sarebbe determinata dalle nostre decisioni. Ricordiamo a tutti che: da maggio non abbiamo fatto spese, se non di ordinaria manutenzione in consiglio comunale, la scelta di estinguere i mutui è stata presa all’unanimità e nella dichiarazione di voto, dopo l’elogio dell’operazione da lui fortemente voluta, il consigliere Gandolfi ha dichiarato “adesione piena e totale all’estinzione” nel verbale del consiglio (approvato all’unanimità) in cui, il 30 giugno, si è approvato il bilancio di previsione, si legge: “Per quanto riguarda il trasporto scolastico, il consigliere Gandolfi premette che la sua amministrazione non ha mai avuto il coraggio di fare scelte forti e che da un anno all’altro si è trovata con una spesa esponenziale; ritiene che, al posto della dottoressa Serra, lui avrebbe tagliato di netto la spesa piuttosto che aumentare le imposte. Ritiene che sarebbe stato un atto coraggioso e sarebbe stato felicissimo di averne notizia. Anche se non avrebbe abbassato l’intera prima aliquota dell’Irpef avrebbe potuto costituire un segno di speranza, anche a fronte della copertura del solo 16% dei costi da parte degli utenti.” Il capogruppo consiliare Aldo Benedetti

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Curno, 13 settembre 2012

A proposito del trasporto scolastico

L’amministrazione comunale ha dovuto rinunciare a completare la gara di appalto che aveva avviato per il servizio del trasporto scolastico a causa dei limiti imposti dal patto di stabilità: a Curno, questi limiti impongono di spendere entro la fine dell’anno almeno 577.000 € in meno di quanto si incassa.

Al momento attuale, invece, le spese superano le entrate. In particolare:

• Sono stati incassati 511.000 € in conto capitale, ma ne sono stati spesi 711.000: si tratta dei soldi spesi per il rifacimento dei marciapiedi di Largo Vittoria e del parco della Roggia Curna (via Marconi), opere eseguite dall’amministrazione Gandolfi, ma che paghiamo adesso.

• In generale, l’edilizia è ferma e non sono entrati in conto capitale oltre 800.000 € previsti a bilancio. • La recente normativa (spending review) in agosto ha tolto a Curno altri 57.000 € di trasferimenti dallo

Stato.

Per queste ragioni, ogni spesa è stata attentamente valutata e bloccata, se non strettamente necessaria.

Il trasporto scolastico è un servizio utile e comodo e, l’anno scorso è stato utilizzato da 102 alunni di Curno (cui si aggiungono 20 non residenti). Le famiglie hanno pagato mediamente una retta annuale di 192 €, ma il Comune ha dovuto integrare i costi con 79.881 €: una cifra importante, insostenibile in anni di crisi.

Nell’assemblea pubblica indetta dall’amministrazione, i genitori hanno espresso la loro contrarietà e i loro problemi, ma sono emerse anche proposte utili a limitare i disagi:

• Organizzazione di un servizio pre- e post- scuola di accoglienza per gli alunni che arrivano presto a scuola o che rientrano tardi a casa

• Estensione del servizio mensa anche nei giorni senza rientro scolastico pomeridiano

• Potenziamento dell’esperienza del Piedibus in collaborazione con il Comitato Genitori

• Ricerca di volontari per accompagnare i ragazzi sulla linea 9 ATB che attraversa il paese da Longuelo alla Marigolda e viceversa.

Ora, il consigliere Gandolfi dice e scrive che la “disastrosa situazione finanziaria” sarebbe determinata dalle nostre decisioni. Ricordiamo a tutti che:

• da maggio non abbiamo fatto spese, se non di ordinaria manutenzione

• in consiglio comunale, la scelta di estinguere i mutui è stata presa all’unanimità e nella dichiarazione di voto, dopo l’elogio dell’operazione da lui fortemente voluta, il consigliere Gandolfi ha dichiarato “adesione piena e totale all’estinzione”

• nel verbale del consiglio (approvato all’unanimità) in cui, il 30 giugno, si è approvato il bilancio di previsione, si legge:

“Per quanto riguarda il trasporto scolastico, il consigliere Gandolfi premette che la sua amministrazione non ha mai avuto il coraggio di fare scelte forti e che da un anno all’altro si è trovata con una spesa esponenziale; ritiene che, al posto della dottoressa Serra, lui avrebbe tagliato di netto la spesa piuttosto che aumentare le imposte. Ritiene che sarebbe stato un atto coraggioso e sarebbe stato felicissimo di averne notizia. Anche se non avrebbe abbassato l’intera prima aliquota dell’Irpef avrebbe potuto costituire un segno di speranza, anche a fronte della copertura del solo 16% dei costi da parte degli utenti.”

Il capogruppo consiliare

Aldo Benedetti