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Fiamme Gialle 4 / 2003 3 Il 21 marzo u.s. si è svolta la ceri- monia del giuramento degli Allievi Ispettori della Guardia di Finanza pro- venienti dai civili, presso il campo sportivo annesso alla Scuola di L’A- quila, che porta il nome del M.M. Vin- cenzo Giudice, Medaglia d’Oro al Va- lor Militare. La cerimonia ha avuto inizio con lo schieramento del Battaglione di for- mazione, che comprendeva anche la Compagnia degli Allievi del Corso “Podgora II”. All’esterno dello schieramento mi- litari in “divisa storica”, la rappresen- tanza dei soci ANFI della Sezione lo- cale, il Gonfalone del Comune di L’A- quila, rappresentanze di altre Asso- ciazioni d’Arma e Combattentistiche con bandiere e labari. Alla cerimonia ha presenziato an- che il Comandante degli Istituti di Istruzione, Gen. C.A. Osvaldo Cucuz- za, che ha rivolto agli Allievi un vi- brante discorso. Il Comandante della Scuola, Gen. B. Walter Cretella Lombardo, dopo la lettura del telegramma di auguri del Comandante Generale, Gen. C.A. Al- berto Zignani, rivolto agli Allievi, ha pronunciato un significativo discorso sul giuramento. Subito dopo ha preso A L’AQUILA IL GIURAMENTO DEGLI ALLIEVI ISPETTORI DEL 75° CORSO “PODGORA II” Nelle foto: in alto , il Gen. C.A. Osvaldo Cucuzza, Comandante degli Istituti di Istruzio- ne, durante il suo discorso agli Allievi. In basso , il Medagliere dell’ANFI con i componenti la scorta, formata da un ufficiale dell’Accademia, dall’Alfiere, Consigliere Nazionale, Alfio G. Costanzo, dal M.A. Sabatino Galgani, Presidente della Sezione di L’Aquila, e dall’App. Osvaldo Fontana, Consiglie- re della stessa Sezione. di Alfio G. Costanzo la parola il Gen. Amedeo De Ianni, Medaglia d’Oro al V.M., designato dal Gruppo Medaglie d’Oro, che ha posto in evidenza le tradizioni gloriose della Guardia di Finanza, che nel rispetto di esse molti nostri militari immolaro- no la loro vita per la Patria sui campi di battaglia o in altre circostanze non meno importanti. Terminate le allocuzioni, il Co- mandante della Scuola ha chiamato a sé la Bandiera e ha dato lettura della formula del giuramento. Al che un possente “lo giuro” si è levato dai pet- ti di quei giovani che hanno cantato poi in coro l’Inno nazionale. Quindi il Cappellano della Scuola ha letto la preghiera per la Patria. Ha avuto poi luogo lo sfilamento dei reparti con la partecipazione del Gruppo Medagliere dell’A.N.F.I., for- mato da un ufficiale dell’Accademia del Corpo, dall’Alfiere e da due soci della Sezione di L’Aquila. La cerimonia si è conclusa con la resa degli onori finali alle massime Autorità presenti.

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Il 21 marzo u.s. si è svolta la ceri-monia del giuramento degli AllieviIspettori della Guardia di Finanza pro-venienti dai civili, presso il camposportivo annesso alla Scuola di L’A-quila, che porta il nome del M.M. Vin-cenzo Giudice, Medaglia d’Oro al Va-lor Militare.

La cerimonia ha avuto inizio con loschieramento del Battaglione di for-mazione, che comprendeva anche laCompagnia degli Allievi del Corso“Podgora II”.

All’esterno dello schieramento mi-litari in “divisa storica”, la rappresen-tanza dei soci ANFI della Sezione lo-cale, il Gonfalone del Comune di L’A-quila, rappresentanze di altre Asso-ciazioni d’Arma e Combattentistichecon bandiere e labari.

Alla cerimonia ha presenziato an-che il Comandante degli Istituti diIstruzione, Gen. C.A. Osvaldo Cucuz-za, che ha rivolto agli Allievi un vi-brante discorso.

Il Comandante della Scuola, Gen.B. Walter Cretella Lombardo, dopo lalettura del telegramma di auguri delComandante Generale, Gen. C.A. Al-berto Zignani, rivolto agli Allievi, hapronunciato un significativo discorsosul giuramento. Subito dopo ha preso

A L’AQUILA IL GIURAMENTO DEGLI ALLIEVI ISPETTORIDEL 75° CORSO “PODGORA II”

Nelle foto:

in alto, il Gen. C.A. Osvaldo Cucuzza,Comandante degli Istituti di Istruzio-ne, durante il suo discorso agli Allievi.

In basso, il Medagliere dell’ANFI con icomponenti la scorta, formata da unufficiale dell’Accademia, dall’Alfiere,Consigliere Nazionale, Alfio G.Costanzo, dal M.A. Sabatino Galgani,Presidente della Sezione di L’Aquila, edall’App. Osvaldo Fontana, Consiglie-re della stessa Sezione.

di Alfio G. Costanzo

la parola il Gen. Amedeo De Ianni,Medaglia d’Oro al V.M., designato dalGruppo Medaglie d’Oro, che ha postoin evidenza le tradizioni gloriose dellaGuardia di Finanza, che nel rispettodi esse molti nostri militari immolaro-no la loro vita per la Patria sui campidi battaglia o in altre circostanze nonmeno importanti.

Terminate le allocuzioni, il Co-mandante della Scuola ha chiamato asé la Bandiera e ha dato lettura della

formula del giuramento. Al che unpossente “lo giuro” si è levato dai pet-ti di quei giovani che hanno cantatopoi in coro l’Inno nazionale.

Quindi il Cappellano della Scuolaha letto la preghiera per la Patria.

Ha avuto poi luogo lo sfilamentodei reparti con la partecipazione delGruppo Medagliere dell’A.N.F.I., for-mato da un ufficiale dell’Accademiadel Corpo, dall’Alfiere e da due socidella Sezione di L’Aquila.

La cerimonia si è conclusa con laresa degli onori finali alle massimeAutorità presenti.

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L’ARTE RITROVATALA GUARDIA DI FINANZA A TUTELA DEI BENI CULTURALI

Il Comandante Generale, Gen. Zigna-ni, nel sul discorso di inaugurazionedella mostra.

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On.le Letta,con il Comandante Generale, Gen. Zignani, e il Capo di S.M. Gen. Di Paolo.

Venerdì 28 marzo u.s., presso ilcomplesso del Vittoriano, in via delTeatro Marcello a Roma, si è svoltal’inaugurazione della mostra di beniarcheologici ed opere d’arte, pro-mossa su iniziativa dell’AccademiaInternazionale ARCO, cui si deve ilconcepimento e la realizzazione del-l’evento.

Con indubbia competenza delComitato Scientifico sotto la guidadel Prof. Francesco Sisinni, e dellaSovrintendenza Speciale per il PoloMuseale Romano, la Guardia di Fi-nanza, responsabile del ritrovamentodi tali prestigiosi reperti ha trovatoquella collaborazione necessaria perla realizzazione della manifestazio-ne.

Sono intervenuti il Sottosegretarioal Ministero per i Beni e le AttivitàCulturali On. Nicola Bono, LarissaAnisimova, Presidente dell’Accade-mia ARCO, il Soprintendente Prof.Claudio Strinati ed il Gen. B. Vincen-zo Basso, Comandante delle UnitàSpeciali della Guardia di Finanza(dal quale dipende il Gruppo per latutela del patrimonio archeologico,nell’ambito del Nucleo Speciale per iservizi extratributari), BaldassarrePonticello, curatore della Sezione Ar-cheologica; Marco Gallo, curatoredella Sezione storico-artistica e FelixSemyonov, curatore della Sezionededicata alle icone; sotto il patrociniodella Presidenza della Repubblica,della Presidenza del Consiglio deiMinistri, del Ministero dei Beni Cultu-rali e degli altri Ministeri interessati,della Ambasciata della FederazioneRussa in Italia e degli enti locali (Re-gione, Provincia e Comune di Ro-ma).

Sono molte le opere d’arte recu-perate dalla Guardia di Finanza, trale quali le più importanti: “Madonnain Gloria”, olio su tela di Lorenzo Lot-to (1480-1556), “Santa Margherita”,olio su tela di Giovanni FrancescoBarbieri, detto il Guercino (1591-1666) e numerosi beni archeologici,che rendono questa mostra unica,poiché certi reperti una volta restitui-

ti ai loro siti di provenienza, non sem-pre possono essere poi portati inesposizione, per motivi conservativio a causa di altre problematiche con-nesse con la storia stessa dei beniculturali.

Ampio spazio all’interno della mo-stra è dedicato alle Icone Russe re-cuperate e restituite alla patria di ori-gine, che costituiscono un patrimonioa sé all’interno della più vasta espo-sizione e risultano di grande interes-se per gli esperti d’arte e per gli ope-ratori del settore.

A queste opere si aggiunge unaimportante lettera autografa di Gia-como Leopardi ed una selezione im-portante di materiale numismatico diambiente magnogreco con moneteche vanno dal VI secolo al 775 d.C..

La scelta stessa del Vittoriano co-me sede dell’evento, rende ancor dipiù questo spazio espositivo simboli-co e solenne, carico di significati im-plicanti la valorizzazione di grandiistanze ideali della storia patria.

La presenza, quindi, della Guar-dia di Finanza, ha consacrato ulte-riormente tale concezione, sulla cuibase la Sovrintendenza intenderafforzare il principio di un saggio uti-lizzo del Vittoriano, luogo dedicato

all’identità nazionale e al culto dei va-lori etici e culturali che vanno mante-nuti ed incrementati con iniziative delgenere.

Le tradizioni ed il patrimonio cul-turale ed artistico testimoniano infat-ti, il secolare sviluppo di uno Stato e

di Andrea De Liberis

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Il Gen. Zignani con le Autorità intervenute alla mostra.

del suo popolo, promuovendone l’im-magine in tutto il mondo.

In quest’ottica, la Guardia di Fi-nanza opera da sempre per la pre-venzione e la repressione di atti ille-citi che incidono sui beni artistici edarcheologici nazionali e la mostra of-fre l’opportunità di conoscere ed ap-prezzare questo fondamentale e rile-vante aspetto dell’attività del Corpo.

Le opere esposte presso il Vitto-riano rappresentano, infatti, l’espres-sione più concreta del duro lavoro in-cessantemente svolto dalla Guardiadi Finanza nel settore e costituisconoil riscontro più tangibile delle capa-cità della Fiamme Gialle di contrasta-re con successo illeciti nel settore delmercato dell’arte.

Alla cerimonia di inaugurazioneera presente il Comandante Genera-le della Guardia di Finanza, Gen.C.A. Alberto Zignani, con il Capo diStato Maggiore, Gen. D. Nino DiPaolo, e numerosi altri Ufficiali delCorpo, fra i quali i Generali De Mar-co, Pappa, Di Bartolomeo, Macchia,Cicciò, Gentili, e il Presidente Nazio-nale dell’ANFI, Generale Di Marco,con il Vice Presidente Nazionale Vi-cario Generale Spezia; numerose leSignore presenti. Sono intervenutepersonalità della politica, fra cui l’On.Gianni Letta, Sottosegretario di Statoalla Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri, l’On. Carlo Giovannardi, Mini-stro per i Rapporti con il Parlamento,l’On. Enzo Bianco, Presidente delComitato parlamentare per i Servizi

di Informazione e il Segreto di Stato,l’On. Nicola Bono, Sottosegretario diStato per il Ministero dei beni e delleattività culturali, l’On. Teodoro Bon-tempo, il Prof. Carmelo Rocca, Se-gretario Generale del Ministero per ibeni e le attività culturali, il PrefettoPietro Soggiu, Commissario Straor-dinario del Governo per le politicheantidroga, il Prefetto di Roma Emiliodel Mese e il Gen. C.A. Ugo de Ca-rolis, Presidente del Centro Alti StudiDifesa.

Presente anche un numerosopubblico di amanti dell’arte.

Un catalogo ben dettagliato e connumerose illustrazioni delle opere pre-senti alla manifestazione è stato pub-blicato e distribuito agli invitati, e lamostra durerà fino al 20 maggio p.v.con ingresso libero per il pubblico.

Il Gen. Zignani e consorte visitano le opere esposte al Vittoriano.

Madonna con bambino di Cima daConegliano - Gemona del Friuli,Museo Civico - Recupero del Nucleoprovinciale pt di Udine, anno 1973.

Santa Margherita di Antiochia amman-sisce il drago con la croce (1644) diGiovanni Francesco Barbieri dettoGuercino, Roma, Basilica di San Pie-tro in Vincoli - Recupero del NucleoCentrale pt di Roma, anno 1976.

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L’8 dicembre u.s., organizzatadal Presidente della Sezione di S.Donà di Piave (Venezia), Fin. SergioFolador, e dai soci della Sezione, haavuto luogo a Caposile, puntualmen-te come ogni anno, la cerimoniacommemorativa dei Finanzieri delVII ed VIII Battaglione, caduti nellastrenua difesa della linea del Piavenel giugno 1918.

Ha conferito particolare solennitàalla cerimonia la partecipazione delPresidente della Commissione Dife-sa della Camera, On. Gen. C.A. Lui-gi Ramponi, già Comandante Gene-rale della Guardia di Finanza, delComandante Regionale del Veneto,Gen. D. Mario Maugliani, del Co-mandante Provinciale di Venezia,Col. Francesco Capasso, del Col.Carmine Lopez del Comando Regio-nale di Venezia e del Cap. DonatoMontagna, Comandante della Com-pagnia della Guardia di Finanza diSan Donà di Piave.

Tra le altre Autorità intervenute ilDott. Remo Smitti, Procuratore dellaRepubblica presso il Tribunale di Ve-nezia, il Col. Pillitteri della Polizia diStato, il Comandante della PoliziaStradale locale, il Comandante dellaStazione Carabinieri di S. Donà, ilSindaco del Comune di Musile di Pia-ve, una nutrita rappresentanza delleSezioni ANFI e delle altre Associazio-ni Combattentistiche e d’Arma.

La cerimonia è iniziata con la ce-lebrazione della S. Messa, officiatadal Cappellano militare Don AngeloBassi. Dopo la lettura della preghie-ra del Finanziere è stata depostauna corona di fiori nella cripta, ovesono raccolti i resti del Milite Ignotodel Piave. Subito dopo si è formatoun corteo che ha raggiunto il Monu-mento ai Finanzieri caduti, erettosulle sponde del Fiume Piave Vec-chio, ove è stata deposta una coro-na d’alloro, mentre un’altra corona èstata lanciata nelle acque del Piave,ove perirono combattendo tanti no-stri commilitoni.

È seguito il discorso del Presi-dente della Sezione di S. Donà, Fin.

Folador, quindi ha preso la parolal’On. Ramponi e il Col. Capasso cheha pronunciato il discorso comme-morativo. La cerimonia si è conclusacon il pranzo sociale. Il Presidentedella Sezione, Fin. Folador, dopo

aver ringraziato i presenti per la par-tecipazione, ha donato all’On. Ram-poni e ai Comandanti Regionale eProvinciale di Venezia, Gen. Mau-gliani e Col. Capasso, il Crest dellaSezione.

San Donà di Piave, 8 dicembre 2002Il Presidente della Sezione ANFI di San Donà, Fin. Sergio Folador, consegna alPresidente della Commissione Difesa della Camera, On. Gen. C.A. Luigi Rampo-ni, già Comandante Generale della Guardia di Finanza, una targa ricordo delMonumento di Caposile.

San Donà di Piave, 8 dicembre 2002Cerimonia dell’alzabandiera presso il Monumento agli eroici Finanzieri di Capo-sile.

CERIMONIA COMMEMORATIVA SVOLTASI A CAPOSILE INMEMORIA DEI FINANZIERI DEL VII E VIII BATTAGLIONE

CADUTI IN COMBATTIMENTO NEL 1918

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Il 16 marzo u.s. ha avuto luogo l’i-naugurazione della Sezione ANFI diSalò.

Sono intervenute alla cerimonia Au-torità civili e militari, tra le quali il Cap.Angelo Longo e Signora in rappresen-tanza del Comandante Provinciale diBrescia, Col. Mario Ortello; il Consiglie-re Nazionale per la Lombardia, Comm.Stanislao Di Pascale, in rappresentan-za del Presidente Nazionale dell’ANFI,Gen. C.A. Pietro Di Marco; il Sindaco diSalò, Avv. Giampiero Cipani; il Presi-dente della istituenda Sezione, M.M.Gaetano Compagnone; il Luogotenen-te Achille Lo Prejato, Comandante del-la Brigata di Salò.

Sono inoltre intervenuti il Dott. Do-menico Arena, Direttore dell’Agenziadelle Entrate di Salò; il Dott. Guido DeCarlo, Vice Direttore dell’Agenzia delleEntrate, il Presidente della ComunitàMontana Alto Garda Bresciano, Avv.Bruno Faustini; il Comandante dellaCompagnia Carabinieri di Salò; il Co-mandante della Polizia stradale di Salò;le rappresentanze delle Associazionid’Arma locali e i Presidenti delle Sezio-ni ANFI di Brescia, Como e Chiari.

Madrina della Sezione è stata laDott.ssa Angela Cannizzaro, CapoArea dell’Agenzia delle Entrate di Bre-scia.

La cerimonia è iniziata con la depo-sizione di una corona d’alloro al monu-mento dei Caduti e con la celebrazionedella S. Messa nel Duomo, officiata daMons. Francesco Andreis in suffragiodei Finanzieri caduti.

La cerimonia si è conclusa con ilpranzo sociale, al quale hanno parteci-pato anche le Autorità presenti e i socicon i loro familiari.

INAUGURATA LA SEZIONE ANFI DI SALO’

Foto in altoIl Consigliere Nazionale per la Lom-bardia, Comm. Di Pascale, con il Sin-daco di Salò e il Presidente dellaSezione si reca a deporre la corona alMonumento dei Caduti.Foto al centroLa benedizione della bandiera nelDuomo di Salò.Foto in bassoIl Consigliere Nazionale, Comm. DiPascale, posa per una foto ricordoassieme ai Presidenti delle SezioniANFI lombarde.

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Il 2 aprile del 2003 è stato celebra-to degnamente il 50° anniversario del-la fondazione della Rivista della Guar-dia di Finanza nel prestigioso saloned’onore del Comando Generale delCorpo.

Ha aperto le celebrazioni il Coman-dante Generale della Guardia di Fi-nanza, Gen. C.A. Alberto Zignani, chenel suo discorso di apertura ha elogia-to la continuità di alta professionalitàdella Rivista delineando le sue lineefondamentali e programmatiche, inperfetta sintonia con quelle dichiaratenella presentazione del primo numerodella Rivista dal suo fondatore, il Gen.C.A. Antonio Norcen, ComandanteGenerale del Corpo, di eccezionali ve-dute sui destini della Guardia di Finan-za e di fervide conseguenti realizza-zioni, come più ampiamente dirà in se-guito l’attuale Presidente della Rivista,il Generale C.A. del Corpo GaetanoNanula, che ha tenuto un’accorataprolusione sui cinquant’anni della Rivi-sta.

È stato ricordato anzitutto che laRivista della Guardia di Finanza è sta-ta fondata nel 1952 allo scopo di con-tribuire alla formazione culturale e pro-fessionale degli appartenenti al Corpo,consentire alla Istituzione di essere di-rettamente coinvolta nel dibattito dot-trinale su argomenti e temi di attualità,e far conoscere al pubblico le moltepli-ci attività istituzionali demandate allaGuardia di Finanza.

E che la stessa Rivista, attraversoil contributo offerto da autorevoli espo-nenti del mondo accademico, docenti

universitari, magistrati, appartenenti alCorpo, funzionari ed esperti nelle variediscipline giuridiche, ha saputo acqui-sire nel tempo una posizione di primopiano nelle pubblicazioni a caratterescientifico. Per i meriti riconosciuti alperiodico nei primi cinquant’anni di at-tività, è stata conferita alla Bandiera diguerra della Guardia di Finanza il di-ploma di prima classe con medagliad’oro, per mano del Presidente dellaRepubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

Nell’occasione sono state tenuteanche alcune relazioni di rilevante edattuale interesse, coordinate dal Dott.Pasquale Marino, Direttore della Rivi-sta “Il Fisco”, sulle seguenti tematiche:“Economia ed etica nell’Europa dellaglobalizzazione”, dal Prof. GiovanniMaria Flick, Giudice della Corte Costi-tuzionale; “La responsabilità penale

delle imprese: il decreto legislativo n.231/2001”, dal Prof. Bruno Assumma,docente associato presso la Facoltà diGiurisprudenza dell’Università Federi-co II di Napoli; “Il nuovo diritto penaledell’economia tra legislativo ed esecu-tivo”, dal Prof. Enzo Musco, Ordinariodi diritto penale dell’economia pressol’Università di Tor Vergata in Roma;“Sicurezza, interessi nazionali e globa-lizzazione”, dal Generale C.A. OsvaldoCucuzza, Ispettore per i Reparti diIstruzione; e “Aspetti di fisiologia e pa-tologia del vigente sistema penale tri-butario” dal Gen. C.A. Nicolò Pollari,Direttore del S.I.S.mi.

Presenti alla cerimonia con il Capodi Stato Maggiore, Gen. D. Nino DiPaolo, i Vertici del Corpo con numero-si Ufficiali in servizio nella Capitale, ingran parte collaboratori della Rivista(anche del primo numero, come il Ge-nerale Arturo Dell’Isola che presentò“La Guardia di Finanza ... questa sco-nosciuta”) e tanti seguaci del primo Di-rettore Responsabile della Rivista, ilGenerale Angelo Dus.

Col Presidente Nazionaledell’A.N.F.I., Generale Pietro Di Mar-co, e il Vice Presidente Nazionale Vi-cario, Generale Antonino Spezia, nu-merosi altri Ufficiali in congedo.

Sono intervenuti alla cerimonia an-che il Sottosegretario di Stato presso ilMinistero dell’Economia e delle Finan-ze, Sen. Gianluigi Magri, nonché nu-merose Autorità religiose, civili e mili-tari ed esponenti del mondo accade-mico universitario.

La Direzione del periodico “Fiam-me Gialle augura alla Rivista lunga vi-ta e sempre maggiori affermazioni.

CELEBRATO NEL SALONE D’ONORE DEL COMANDO GENERALEIL 50° ANNIVERSARIO DELLA RIVISTA DELLA GUARDIA DI FINANZA

di Tommaso Santamaria

Il Comandante Generale, Gen. C.A. Zignani, nel corso della cerimonia celebrati-va, con le Autorità intervenute, tra le quali, da destra, il Prof. Assumma, il Gen.C.A. Nanula, il Dott. Marino e il Gen. C.A. Cucuzza.

Il Prof. Giovanni Maria Flick, Giudice della Corte Costituzionale, partecipa allacelebrazione del 50° anniversario di fondazione della Rivista della Guardia diFinanza, alla sua destra il Comandante Generale, Gen. C.A. Zignani, e alla suasinistra il Gen. C.A. Pollari.

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Il 4 marzo u.s. il Presidente Nazio-nale dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro DiMarco, accompagnato dal Segretariogenerale, Magg. Giuseppe Ruggieri,e dal Presidente della Sezione ANFIdi Campobasso, M.C. Michele Ra-puano, si è recato a S. Giuliano di Pu-glia per consegnare al Sindaco diquella cittadina, Dott. Antonio Borrelli,la somma di Euro 26.333,00, qualecontributo di solidarietà in favore dellapopolazione terremotata del Molise.

La campagna di solidarietà si èsviluppata spontaneamente da partedelle varie Sezioni ANFI d’Italia chehanno potuto raccogliere la sommapredetta da destinare al Comune diS. Giuliano, particolarmente colpitodal sisma del 31 ottobre 2002. Il Gen.Pietro Di Marco ha espresso, a nomedi tutte le Fiamme Gialle in congedo,l’augurio che il gesto compiuto di so-lidarietà verso quella popolazionepossa contribuire alla rinascita dellaComunità di S. Giuliano di Puglia nelcommosso pensiero anche di queipiccoli figli strappati all’affetto dei lorocari da un crudele destino.

Il Sindaco di S. Giuliano di Pugliaha voluto inviare poi una lettera di rin-graziamento all’Associazione Nazio-nale Finanzieri d’Italia che riportiamoqui di seguito:

“”Siamo profondamente colpitidalla Vostra generosità, esprimia-mo il nostro più grande ringrazia-mento per la solidarietà dimostratanei confronti della nostra comunità.

La solidarietà che abbiamo rice-vuto in questi giorni così tragici edifficili ci dà la forza di superare leavversità della vita e di ritrovare unminimo di serenità.

Grazie ancora di vero cuore.

Il SindacoDott. Mario Antonio Borrelli””.

CONSEGNATO AL SINDACO DI S. GIULIANO DI PUGLIAIL CONTRIBUTO A.N.F.I. PRO TERREMOTATI

S. Giuliano di Puglia, 4 marzo 2003Il Presidente Nazionale dell’ANFI assieme alla consorte Sig.ra Gianna Balzari, econ il Segretario Generale Magg. Ruggieri e il Presidente della Sezione di Cam-pobasso, M.C. Rapuano, viene accolto dal Sindaco, Dott. Borrelli.

S. Giuliano di Puglia, 4 marzo 2003Il Presidente Nazionale dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di Marco, consegna al Sinda-co di S. Giuliano, Dott. Borrelli, un assegno di Euro 26.333, quale contributo disolidarietà in favore della popolazione terremotata del Molise.

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1. Premessa.Diciamo subito che la speciale

forma di responsabilità degli enti,siano essi società regolari o di fatto,è stata recentemente introdotta perfar fronte a gravi fenomeni di crimi-nalità organizzata, e più recente-mente per gravi reati societari, maavrà sicuramente sviluppo in altriimportanti settori, fra cui anche il di-ritto tributario e il diritto penale co-mune. Trattasi in breve della cosid-detta “responsabilità penale di fattodegli enti”, che si affianca al princi-pio della “responsabilità penale per-sonale delle persone fisiche”, percostituire una deterrenza più effica-ce contro gravi fenomeni di crimina-lità, spesso aventi anche riflessi incampo internazionale, ed in lineacon analoghi strumenti di lotta giàadottati da altri Paesi.

In particolare, con l’articolo 14della legge 29 settembre 2000 n.300 il Governo è stato delegato adadottare, entro otto mesi dalla suaentrata in vigore, un decreto legisla-tivo avente per oggetto la disciplinadella responsabilità amministrativadelle persone giuridiche e delle so-cietà, associazioni od enti privi dipersonalità giuridica, che non svol-gono funzioni di rilievo costituziona-le, secondo principi e criteri direttivicontenuti nell’articolo 11 della leg-ge, che autorizzava, fra l’altro, la ra-tifica della Convenzione di Bruxel-les del 1995 sulla tutela finanziariadelle Comunità europee e dellaConvenzione dell’OCSE del 1997sulla lotta alla corruzione di pubbliciufficiali stranieri nelle operazionieconomiche di carattere internazio-nale.

E con il decreto legislativo 8 giu-gno 2001 n. 231, approvato dalConsiglio dei ministri il 2 maggio2001 e pubblicato sulla GazzettaUfficiale n.140 del 19 giugno 2001,

LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI IN CASO DI CONDANNA DI PERSONEAI VERTICI O SOTTOPOSTE PER DETERMINATI GRAVI REATI

è stata data attuazione alla delega,prevedendo una disciplina innovati-va nella legislazione italiana, inquanto introduce una nuova formaspeciale di responsabilità ammini-strativa, che da esperti è stata qua-lificata anche come responsabilitàpenale di fatto, in presenza di de-terminati reati commessi da dirigen-ti o amministratori di società od an-che da soggetti sottoposti alla dire-zione o alla vigilanza degli enti sud-detti.

Ma più coerentemente la nuovadisciplina si inserisce nel quadrodelle forme classiche delle respon-sabilità - penale o amministrativa -con una nuova forma di responsa-bilità, che secondo la relazione aldecreto legislativo, può assumerela qualificazione e la denominazio-ne di responsabilità penale-ammini-strativa. Essa è connessa ad unaresponsabilità penale per determi-nati reati commessi da rappresen-tanti o sottoposti di una personagiuridica o di un ente, nel loro inte-resse o a loro vantaggio, riguarda lapersona o l’ente beneficiario, ed èapplicata dallo stesso giudice com-petente ad applicare le sanzioni pe-nali al rappresentante o al sottopo-sto. Di fatto potrebbe assumere an-che la denominazione di responsa-bilità penale della società, sulla ba-se di analoghe discipline introdottein altri Paesi, ma il legislatore ha vo-luto usare cautela qualificandolanon-penale, perché - viene afferma-to nella relazione ministeriale - l’ar-ticolo 27 della nostra Costituzionecollega ancora la responsabilità pe-nale per i reati all’elemento psicolo-gico, che è riferito soltanto alla per-sona fisica e non, quindi, alle so-cietà, affermando che societas de-linquere non potest.

Di qui la qualificazione come re-sponsabilità amministrativa, in

quanto le sanzioni corrispondentihanno sostanziale natura ammini-strativa, o meglio come responsabi-lità penale-amministrativa (dandoluogo ad tertium genus di respon-sabilità, secondo la relazione al de-creto, rispetto alle due indicate),perché le sanzioni sono applicatedallo stesso giudice penale compe-tente per i reati connessi e sono as-sistite da principi generali previstidallo stesso Dlgs.231/2001, di natu-ra sostanziale o procedimentale, di-versi da quelli per i reati, previsti dalCodice penale, e diversi dai principigenerali previsti per la sanzioni am-ministrative dalla legge n.689/1981.Diverge dalla responsabilità civileper il risarcimento del danno e dellucro cessante (che in materia tribu-taria assume la configurazione delpagamento della imposta evasa edei relativi interessi moratori).

Il suddetto decreto legislativo èstato emanato in ritardo rispetto altermine ordinatorio previsto, appe-na risolto il nodo dei reati cui riferiretale responsabilità amministrativa,che potevano essere solo quelliprevisti dalla Convenzione OCSEsulla corruzione (reati di corruzione,concussione, malversazione e truf-fa) oppure da una rosa più ampiache comprendesse altri reati in ma-teria di sicurezza sul lavoro am-bientale, edilizia, anche se non pre-visti dalle Convenzioni da ratificare.Il decreto legislativo testimonia, co-munque, la scelta adottata colle-gando la responsabilità amministra-tiva soltanto ai reati di corruzione,concussione e truffa ai danni delloStato o delle Comunità Europee,previsti dal Codice penale, anchese commessi all’estero, purché nonproceda lo Stato del luogo in cui èstato commesso il fatto, ed anchese soltanto tentati.

Più recentemente con l’articolo 3

IL PUNTO SULLE NOVITÀ TRIBUTARIE E AMMINISTRATIVE

di Tommaso Santamaria

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Fiamme Gialle 4 / 2003 11

del Dlgs. n. 61 del 2002, medianteinserimento dell’articolo 23-ter nelDlgs.231/2001, è stata prevista an-che la responsabilità amministrativadegli enti per le nuove ipotesi direati societari, escludendo solo ireati di infedeltà patrimoniale a se-guito di dazione o promessa di uti-lità per l’evidente ragione che in ta-le caso si è in presenza di condottecontrarie all’interesse societario.

2- La responsabilità ammini-strativa delle società riferita a de-terminati reati comuni commessidai “vertici o sottoposti”.

I reati sono specificati singolar-mente dal decreto, in quanto riferitialle ipotesi previste dai seguenti ar-ticoli, con le delimitazioni dovuteper il necessario adattamento aldettato delle Convenzioni interna-zionali citate: articolo 316-bis, permalversazione a danno dello Stato,di altro ente pubblico o delle Comu-nità europee, relativamente a con-tributi, sovvenzioni, o finanziamentidestinati a favorire iniziative direttealla realizzazione di opere od allosvolgimento di attività di pubblicointeresse; articolo 316-ter, per in-debita percezione di erogazioni adanno dello Stato; articolo 640,comma 2, n.1, per truffa ai dannidello Stato o di altro ente pubblico;articolo 640–bis, per truffa aggra-vata per il conseguimento di eroga-zioni pubbliche; articolo 640-ter,per frode informatica; articolo 317,per corruzione; articolo 318, percorruzione per atto d’ufficio; artico-lo 319, corruzione per atto contra-rio ai doveri d’ufficio; articolo 319-bis, per corruzione avente per og-getto conferimento di pubblici im-pieghi o stipendi, o pensioni o la sti-pulazione di contratti nei quali siainteressata l’amministrazione alquale l’impiegato appartiene; arti-colo 319-ter, per corruzione in attigiudiziari; articolo 320, per corru-zione di persona incaricata di pub-blico servizio; articolo 321, che pre-vede pene per il corruttore di unpubblico ufficiale o di un incaricatodi pubblico servizio; articolo 322,per istigazione alla corruzione; earticolo 322-bis, per peculato, con-

cussione, corruzione e istigazionealla corruzione di membri degli or-gani delle Comunità europee e difunzionari delle Comunità europeee di Stati esteri.

3- I criteri di imputazione e l’a-dozione di modelli di organizza-zione e gestione, idonei a preve-nire i reati connessi, come causadi esclusione della responsabi-lità amministrativa.

La responsabilità amministrativadella società (comprendendo in taletermine le persone giuridiche, le so-cietà, associazioni od enti privi dipersonalità giuridica che non svol-gono funzioni di rilievo costituziona-le) è connessa alla commissionedei reati, indicati in premessa, nelsuo interesse e a suo vantaggio,da:

1) persone che rivestono funzio-ni di rappresentanza, di amministra-zione o direzione o di una sua unitàorganizzativa dotata di autonomiafinanziaria e funzionale nonché dapersone che esercitano di fatto lagestione e il controllo dello stesso,unificati nel termine “apici o vertici”nella relazione ministeriale al de-creto;

2) persone sottoposte alla dire-zione e vigilanza dell’ente, unificatinel termine “sottoposti“ nella stessarelazione ministeriale.

La responsabilità è esclusa sedette persone hanno agito nell’inte-resse esclusivo proprio o di altri.

È anche esclusa, relativamenteai reati commessi dalle persone in-dicate al punto 1) se venga provatoche:

- l’organo dirigente ha adottatoed efficacemente attuato, primadella commissione del fatto, model-li di organizzazione e di gestioneidonei a prevenire reati della speciedi quello verificatosi;

- il compito di vigilare sul funzio-namento e l’osservanza dei modellie di curare il loro aggiornamento èstato affidato ad un organismo del-l’ente dotato di autonomi poteri diiniziativa e controllo;

- le persone hanno commesso ilreato eludendo fraudolentemente imodelli di disorganizzazione e di

gestione;- non vi sia stata omessa o in-

sufficiente vigilanza da parte dell’or-gano speciale di controllo attivato.

Mentre è anche esclusa, per ireati commessi dalle persone indi-cate al punto 2), se la commissionedel reato è stata possibile dallainosservanza degli obblighi di dire-zione o vigilanza o non siano statiadottati e attuati modelli di organiz-zazione e gestione da società construttura complessa.

Inoltre la responsabilità dell’entesussiste sia quando l’autore delreato non è stato identificato o nonè imputabile, sia quando il reato siestingue per una causa diversa dal-l’amnistia. In caso di amnistia, inve-ce, l’ente può rinunciare all’amnistiae, comunque, non è perseguibile,nel caso in cui l’imputato ha rinun-ciato alla sua applicazione.

La responsabilità della società è,comunque, autonoma dalla respon-sabilità per i reati commessi, anchese presuppone la commissione diuno dei reati indicati.

Relativamente a quanto premes-so è stata rilevata anzitutto l’impor-tanza sia dei modelli di organizza-zione e gestione (che devono esse-re sottoposti alla approvazione delcompetente Ministero di Giustiziasulla loro idoneità a prevenire i rea-ti), sia dei relativi organi di controllo,per cui appare giustificata la premu-ra con la quale la Confindustria hacostituito un apposito gruppo di la-voro con l’obiettivo di valutare l’op-portunità e la realizzabilità di un do-cumento che definisca i modelli or-ganizzativi d’impresa, che consen-tano di evitare la responsabilità am-ministrativa; e successivamente diredarre una vera e propria “cartaetica” che dovrà avere una strutturafissa e la possibilità di essere arti-colata in vari moduli da tarare sullaspecificità dei singoli settori produt-tivi.

Detti modelli, si rileva, ricalcano icosiddetti “compliance programs”statunitensi, che consistono in ap-positi programmi finalizzati alla pre-venzione e individuazione dei rischiscaturenti dalla condotta illecita po-sta in essere dall’impresa e dai pro-pri dipendenti, e costituiscono, nel

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quadro della cultura etica dell’im-presa, l’effettiva promozione dei va-lori etici nell’esercizio dell’impresa ela previsione di meccanismi di con-trollo e monitoraggio.

Al riguardo viene opportuna-mente osservato (da Assumma, nelSole-24 Ore del 5 giugno 2001) cheindubbiamente la introduzione nelnostro ordinamento di una respon-sabilità di enti, che si affianca allaresponsabilità penale delle personefisiche, apre nuovi e complessi sce-nari nella organizzazione delle im-prese, dovuti ai modelli di organiz-zazione e gestione, oggetto di con-trollo da parte di un nuovo organodotato di iniziativa e di poteri di con-trollo.

È ovvio che l’adeguamento allanuova disciplina comporterà costi eoneri, per coloro che intenderannointrodurre i modelli di controllo, chepotranno scoraggiare specialmentei piccoli imprenditori. Ma cosa puòaccadere agli enti che non si ade-guino (non essendovi obbligati), masemplicemente indotti dalla conve-nienza per usufruire di una causa dinon punibilità? Dovranno anzituttodimostrare faticosamente la loroestraneità ai reati, ma possono es-sere anche oggetto di azioni di re-sponsabilità da parte dei soci neiconfronti degli amministratori, chenon abbiano adottato gli strumentidi controllo previsti dalla legge.

4- Le sanzioni amministrativein generale e loro distinzione

L’articolo 9 del decreto distinguele sanzioni amministrative per gli il-leciti amministrativi, dovuti all’inte-resse o al vantaggio conseguito op-pure alla mancata vigilanza sui col-pevoli dei reati speciali indicati dal-la legge, in:

- sanzione pecuniaria; - sanzioni interdittive;- confisca;- pubblicazione della sentenza.La pena pecuniaria viene sem-

pre applicata, per quote in numeronon inferiore a cento, né superiorea mille, considerando che una quo-ta va da un minimo di lire 500.000ad un massimo di lire tre milioni; lalegge prevede anche casi di ridu-

zione della sanzione. Dell’obbliga-zione al pagamento della sanzionepecuniaria risponde soltanto l’entecon il suo patrimonio o con il fondocomune.

Le sanzioni interdittive sono: l’in-terdizione dall’esercizio dell’attività;la sospensione o la revoca delle au-torizzazioni, licenze o concessionifunzionali alla commissione dell’ille-cito; il divieto di contrattare con lapubblica amministrazione, salvoche per ottenere le prestazioni diservizi; e il divieto di pubblicizzarebeni o servizi; ferme restando lapossibilità che il giudice nomini uncommissario giudiziale per la pro-secuzione dell’attività o la loro inap-plicabilità nei casi previsti di ripara-zione delle conseguenze del reatocommesso.

La legge prevede anche l’appli-cabilità di altre sanzioni interdittive,se l’ente ha tratto dal reato un pro-fitto rilevante; e regola anche ilconcorso di sanzioni interdittivepreviste da diverse disposizioni dilegge, quando si rendono applica-bili sanzioni di contenuto identico oanalogo.

La pubblicazione della sentenzaavviene secondo le comuni regole eviene eseguita a spese dell’ente.

La confisca del prezzo o del pro-fitto del reato è sempre dispostacon la sentenza di condanna e puòaver luogo anche con beni o altreattività di valore equivalente al prez-zo o al profitto del reato.

Trattasi di sanzioni aventi una si-cura efficacia di prevenzione, per-ché più temute di quelle penali.

Un ricordo del Senatore Avvocato Giovanni AGNELLI

In occasione della Sua scomparsa lo si vuol ricordare con una fo-to, che lo ritrae con l’allora Comandante della Scuola di Polizia Tribu-taria, Col. Tommaso Santamaria, durante la conferenza ad alta qua-lificazione professionale, tenuta nel 1984 nel salone d’onore dellaScuola di Polizia Tributaria, su un delicato ed ancora attuale tema:IMPRESE MULTINAZIONALI E SVILUPPO DELL’ECONOMIA MON-DIALE: UN BILANCIO E QUALCHE PREVISIONE.

L’Avvocato, accolto dal Comandante Generale, all’ingresso dellaScuola, visitò anche il Museo Storico della Guardia di Finanza, ap-prezzando le opere esposte e i riferimenti militari anche alla parteci-pazione bellica di altre Forze Armate: era noto il Suo passato di Uffi-ciale di Cavalleria impegnato in Russia (con lo CSIR), nell’Africa set-tentrionale e infine – dopo l’armistizio – nella Liberazione con le trup-pe italiane incorporate nella IV Armata, meritando la Croce di guerraal valor militare.

Le Fiamme Gialle, che lo hanno conosciuto e ammirato, lo ricor-deranno sempre come uno dei grandi e più famosi italiani del nostrotempo.

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Fiamme Gialle 4 / 2003 13

Molte volte mi è accaduto di doverintervenire d’urgenza per liberare unanziano paziente dalle sofferenzecausategli da un’improvvisa impossi-bilità di urinare. Dolore al basso ad-dome, tensione nervosa, malesseregenerale, sono i sintomi che accom-pagnano l’inappagato bisogno di eli-minare l’urina che continua a racco-gliersi in vescica e che ne distendesempre più le pareti. Un caso partico-lare è rimasto nel mio ricordo, per laconcomitanza di due diverse infer-mità, una delle quali, se eliminata intempo, avrebbe potuto cambiare radi-calmente due vite.

Ecco come si era svolto il fatto.Una mattina ero stato chiamato da unasignora sulla sessantina a visitared’urgenza il marito, che avvertiva fortidolori al ventre. Quel poveretto era im-mobilizzato a letto da qualche tempoper una paralisi e non riusciva ad uri-nare dal giorno precedente. Alla visitanotai sopra l’osso del pube, propriodove si trova la vescica urinaria, unamassa duro-elastica che sembrava unpallone. All’esplorazione rettale riscon-trai una prostata dio grosse dimensio-ni, per cui pensai di applicargli subitoun catetere, per svuotare la vescica.Tuttavia, per altri motivi, non fu possi-bile poi applicargli il catetere e alloradovetti farlo ricoverare in ospedale. Inattesa dell’ambulanza la moglie miconfidò che il marito aveva sempre sa-puto di avere un’anomalia del prepu-zio, che con termine medico si chiamafimosi. Però non l’aveva mai detto anessuno, nel timore che gli fosse con-sigliata la circoncisione per eliminarlo.Si erano sposati una decina di anni pri-ma, ambedue già avanti con l’età, ma,a causa di quel difetto, non aveva maiavuto rapporti completi.

Il giorno seguente, per soprag-giunte complicazioni circolatorie, ilvecchio morì. Il suo terrore per unsemplice intervento chirurgico gli ave-va impedito una normale attività ses-suale. E pensare che alcune razze,per religione o tradizione, come gliebrei, praticano la circoncisione damillenni. Se l’inconveniente della ri-tenzione urinaria gli fosse capitatoqualche decennio prima, sono sicuroche sarei riuscito a convincerlo a far-si operare.

La prostata è una ghiandola che faparte degli organi sessuali maschili.Ha la forma di una grossa castagna e

vi si possono distinguere tre parti,dette lobi: due laterali e uno medio. Èsituata sotto la vescica urinaria ed èattraversata nella parte centrale dal-l’uretra, quel canale che porta l’urinadalla vescica all’esterno. Sotto l’in-flusso del testosterone, l’ormone ma-schile secreto dai testicoli, la prostataaumenta di volume dalla pubertà finoall’età di vent’anni; dopo di che la suagrandezza rimane tale fino ai qua-rant’anni. Secerne un liquido che èparte dello sperma.

Dopo i quarant’anni, sempre adopera del testosterone, la prostataaumenta progressivamente di volu-me. Si può dire che già all’età di ses-sant’anni tutti gli uomini siano affettida ipertrofia prostatica benigna, ter-mine con cui s’intende il naturale in-grossamento della prostata. La com-pressione che causa sull’uretra pro-voca in molti soggetti disturbi urinari,come la maggiore frequenza dell’uri-nazione durante il giorno; la necessitàdi svuotare la vescica una o più volteanche di notte; il bisogno impellentedi urinare; la difficoltà di iniziare laminzione; la minor validità del gettodell’urina, che fuoriesce più lenta-mente; l’impossibilità di svuotarecompletamente la vescica; a voltepuò esserci emissione di sangue in-sieme alle urine.

Se l’ipertrofia prostatica si fa piùevidente, in particolare se l’ingrossa-mento riguarda il lobo medio, si puòarrivare alla ritenzione urinaria, cioèall'arresto dell'urinazione, per l'osta-colo determinato dalla compressionedella prostata sull’uretra. La ritenzio-ne avviene con più frequenza se si èstati in posizione seduta per moltotempo, come per un lungo viaggio inmacchina; se si è fatto abuso di so-stanze alcoliche; se si è praticataun’eccessiva attività sessuale. Comesi vede, diverse sono le ragioni percui si può avere una congestione del-la prostata e un ostacolo all’emissio-ne dell’urina. Quando ciò si verifica,poco alla volta la vescica si riempie esi distende, provocando dolore.

Se la distensione è molto intensa,si ha emissione di qualche goccia diurina, per cui si ha l’illusione che tuttostia risolvendosi. Se però non si arrivaalla ricanalizzazione dell’uretra, l’uni-co modo per far defluire l’urina è l’ap-plicazione di un catetere. Questo è untubicino di gomma o di plastica della

lunghezza di 25-30 centimetri, di cali-bro diverso a seconda del diametrodell’uretra del paziente. Dopo averlolubrificato si fa giungere la punta delcatetere fin dentro la vescica, in mododa permettere all’urina di uscire. Visono due diversi tipi di catetere: uno èun semplice tubo che viene toltoquando la vescica è stata svuotata;l’altro invece è munito di un palloncinoche si gonfia d’aria quando è in vesci-ca, onde permettere al catetere (detto“a permanenza”) di restare in sede. Ladifficoltà della minzione provocata dal-l’ipertrofia prostatica può causare del-le complicazioni, come lo sfiancamen-to della vescica, infezioni urinarie, laformazione di calcoli vescicali.

Le cure mediche hanno qualcheefficacia solo se iniziate precocemen-te, quando cioè l’ipertrofia non è giun-ta ad un grado elevato. Se però i di-sturbi urinari si sono instaurati in mo-do permanente, l’unica terapia è quel-la chirurgica. Il chirurgo urologo dovràaccertarsi delle condizioni dellaghiandola innanzitutto con l’esplora-zione rettale, che consiste nell’intro-duzione nel retto del dito indice pro-tetto da un guanto lubrificato. Essen-do la prostata posta anteriormente al-l’intestino retto, con la punta del ditose ne può verificare il volume, la con-sistenza, le eventuali irregolarità dellasuperficie. Sarà poi indispensabilecompletare le indagini con l’ecografia,per determinare la posizione e la for-ma della prostata; l’urografia permet-terà di controllare la forma e la fun-zionalità del rene, degli ureteri e dellavescica. Dopo di che l’intervento saràscelto di volta in volta in base alle ne-cessità, alle condizioni della prostatae del paziente. Potrà consistere nelletotale asportazione della prostata conil metodo tradizionale o nella resezio-ne endoscopica parziale attraversol’uretra, oppure nella crioterapia (chesi attua con applicazioni di freddo).Ognuna di queste tecniche operatorieha i suoi vantaggi e le sue controindi-cazioni. Le temute conseguenze diimpotenza sessuale o di incontinenzaurinaria, tanto frequenti in passato,ora sono estremamente rare. Adat-tando l’intervento a ogni paziente, siriporta a una normalità funzionale unapparato tanto delicato come quellogenito-urinario che, come dice la pa-rola, accomuna organi urinari e ses-suali.

ATTENZIONE ALLA PROSTATAdi Gian Franco Cavicchioli

Geriatra in Roma

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14 Fiamme Gialle 4 / 2003

Il Comandante Generale dellaGuardia di Finanza, Gen. C.A. AlbertoZignani, accompagnato dal Gen. C.A.Antonio Di Bartolomeo e dal Coman-dante Regionale della Sardegna, Gen.B. Domenico Minervini, ha incontratonella sede di Olbia, durante una recen-te visita ispettiva ai Reparti della Guar-dia di Finanza dell’Isola, il socio dellalocale Sezione ANFI, App. Antioco Car-ta, che ha raggiunto la veneranda età di103 anni, essendo nato nel 1899.

Partecipò appena diciottenne alla 1°guerra mondiale sul fronte di Caporettoe a Fiume. Si arruolò nel Corpo dellaGuardia di Finanza nel 1929 congedan-dosi, con il grado di Appuntato, nel1946.

I 103 ANNI DI UNA FIAMMA GIALLA

Un reparto di militari del Corpo in ser-vizio con il Presidente, M.M. Scara-mucci, e alcuni soci della SezioneANFI di La Spezia durante il varo del“G3 Di Bartolo”.

Il Gen. C.A. Zignani offre all’App. Carta una statuina in porcellana raffigurante unfinanziere in divisa storica del 1800. Alla sua destra, il Gen. C.A. Di Bartolomeo.

Il 26 febbraio u.s. presso il Cantiere“INTERMARINE” di Sarzana (La Spe-zia) si è tenuto il varo del Guardacoste“G3 Di Bartolo” della classe Bigliani Vªserie.

Alla cerimonia numerose le Autoritàintervenute, tra le quali il ComandanteGenerale della Guardia di Finanza,Gen. C.A. Alberto Zignani, e il Sottose-gretario al Ministero dell’Economia edelle Finanze, On. Maria Teresa Armo-sino. La benedizione della nuova unitàè stata impartita dal Cappellano militareDon. Giovanni De Negri.

La Sezione ANFI di La Spezia è in-tervenuta con una sua rappresentanzaassieme ad un reparto di militari delCorpo in servizio.

A SARZANA IL VARO DEL GUARDACOSTE“G3 DI BARTOLO” DELLA CLASSE BIGLIANI

Il Guardacoste G3 DiBartolo nel CantiereIntermarine di Sarzana.

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Fiamme Gialle 4 / 2003 15

INTITOLATA AI FINANZIERI ATTANASIOE GUGLIANDOLO LA SEZIONE ANFI DI CATANIA

CERIMONIA A BORDO DELLA MOTOVEDETTA MEATTINIORGANIZZATA DALLA STAZIONE NAVALE DI ANCONA E

DALLA LOCALE SEZIONE ANFI

Il 20 settembre 2002, in occasio-ne della festività di S. Matteo, si èsvolta una breve e commovente ceri-monia per intitolare la Sezione ANFIdi Catania ai Finanzieri Giuseppe At-tanasio e Pierpaolo Gugliandolo, de-ceduti in attività di servizio.

Alla cerimonia hanno partecipatoAutorità civili e militari che hanno as-sistito allo scoprimento della targa diintitolazione della Sezione da partedelle madri dei due giovani finanzieri.

Il 12 ottobre 2002 su iniziativadel Comandante della Stazione Na-vale della Guardia di Finanza di An-cona, Cap. Roberto Di Vito, e delPresidente della Sezione ANFI aquella sede, M.M.A. c.s. Pietro Ar-tese, si è tenuto un incontro tra i fi-nanzieri in servizio e quelli in con-gedo alla sede di Ancona.

La cerimonia si è svolta a bordodella motovedetta “Meattini”. Dopoil saluto del Cap. Di Vito a tutti i con-venuti, sono state spiegate e mo-strate le nuove tecnologie dei mez-zi navali del Corpo.

Il M.M.A. Artese nell’occasioneha consegnato al Brig. del contin-gente di mare Carmelo Malizia unattestato di benemerenza conces-sogli dal Presidente Nazionale del-l’ANFI, Gen. C. A. Pietro Di Marco.

Le madri dei due giovani finanzieri, Giuseppe Attanasio e Pierpaolo Gugliando-lo, scoprono la targa di intitolazione della Sezione di Catania, che porta i nomidei loro figli.

Nelle foto:in alto, il Cap. Roberto Di Vito spiegaal Presidente della Sezione di Ancona,M.M.A. Artese, alcune tecnologie esi-stenti a bordo della motovedetta Meat-tini.In basso, il M.M.A. Artese consegna alBrig. Malizia un attestato di beneme-renza concessogli dal PresidenteNazionale dell’ANFI.

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16 Fiamme Gialle 4 / 2003

Il Vice Brigadiere Salvatore Pagna-no, Presidente della Sezione ANFIdi Udine, e alcuni soci di quella Se-zione vorrebbero organizzare un in-contro con tutti quei militari che han-no prestato servizio presso il CentroRadio “A e B” della soppressa Le-gione di Udine. Il Raduno potrebbeaver luogo il prossimo autunno2003. Gli interessati potranno met-tersi in contatto con il V.Brig. Pagna-no, telefonando al numero339/6907078 oppure scrivendo allaSezione ANFI di Udine – Via Cister-na, 1 – presso, il locale Comando diCompagnia della Guardia di Finan-za.

* * *

L’App. Elio Picchio, della SezioneANFI di Novi Ligure, gradirebbe rive-dere i seguenti commilitoni che neglianni 1962-1963 prestavano servizioalla Brigata della Guardia di Finanzadi Vipiteno (Bolzano), comandata al-l’epoca dal Brig. Clotario Della Torredi Valsassina:- V.Brig. Giuseppe Maccarone;

RICERCA DI COMMILITONI

V A R I E

CURE TERMALI PRESSO IL GRAND HOTEL TERMEDI MARGHERITA DI SAVOIA

Anche per la prossima stagione termale 2003 il Grand Hotel Terme di Mar-gherita di Savoia propone per i soci ANFI e loro familiari tariffe veramente mol-to vantaggiose come da prospetto che segue:

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ERRATA CORRIGE

Sul nr. 3/2003 di Fiamme Gial-le, a pag. 7, è stata riportata la no-tizia dell’avvenuta inaugurazione,in data 14 novembre u.s., dellanuova sede della Sezione ANFI diBergamo, come pubblicata da al-cuni quotidiani locali, mentre ilPresidente della Sezione di Ber-gamo, Cap. Alvaro Giacomini, hachiarito subito che l’inaugurazio-ne ufficiale avverrà quanto prima.

Si è trattato di una visita di cor-tesia effettuata alla nuova sededella Sezione da parte del Coman-dante della locale Accademia del-la Guardia di Finanza, Gen. D.Giuseppe Quaranta, e di alcuni al-tri ufficiali del Corpo presso quel-la sede.

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Fiamme Gialle 4 / 2003 17

- V.Brig. Italo Lombardi;- Fin. Frau (Corso a Predazzo

1961);- Fin. Busatto (Corso a Predazzo

1961);- Fin. Giovambattista Giusti – Asser-

gi (AQ);- Fin. Giovanni Baldini di Pescara;- Fin. Di Ierno (autiere).Per eventuali comunicazioni scrive-re a Elio Picchio, via del Monte, 40 –15061 Arquata Scrivia (AL), oppuretelefonare al n. 0143/667887.

La Comunità parrocchiale di S.Giovanni Incarico (Frosinone) hafesteggiato di recente il Consi-gliere della Sezione ANFI di Ce-prano, App. Massimo Tucci, cheha ricevuto il Ministero dell’Acco-litato nella Cattedrale di Ponte-corvo. Il Tucci, dopo alcuni annidi preparazione e di studi, ha ot-tenuto dal Vescovo diocesano,Mons. Luca Brandolini, tale am-bito riconoscimento.Massimo Tucci era accompagna-to dai suoi familiari e da altri pa-renti, dai parroci della Diocesi diS. Giovanni Incarico, Don Anto-nio e Don Aurelio Ricci e da al-cuni soci della locale SezioneANFI. Nella foto in alto, il neo Ac-colito Tucci durante la celebra-zione del rito nella Cattedrale diPontecorvo.

MASSIMO TUCCIÈ MINISTRO LAICO

Passo Mulat – Agosto 1947Alcuni Allievi finanzieri della Scuola Alpina di Predazzo posano per unafoto ricordo.La foto è stata gentilmente inviata alla Redazione di Fiamme Gialle dalMagg. Rodolfo Caneschi, 1° militare a sinistra che regge il moschetto.Coloro che si riconoscono nella fotografia possono mettersi in contattocon il Magg. Caneschi per potersi incontrare in data e luogo da stabilire.I numeri di telefono: 338/3092276 oppure 0575/352313.

Frascati (Roma), anno 1951Militari del Corpo partecipanti al 1° Corso Speciale per motociclisti svol-tosi presso la Scuola Sottufficiali di Ostia Lido.Nella foto, in piedi, da sinistra, in seconda fila, il Capitano Femminò,Comandante del corso, e gli istruttori Maresciallo Epifani, BrigadieriBedetta e Guarino.(La foto è stata inviata dal M.M.A. Pietro Rapanotti, Presidente dellaSezione ANFI di Cremona, recentemente deceduto, che all’epoca erauno degli Allievi frequentatori del corso).

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L E T T E R E A L D I R E T T O R E

di Pietro Di Marco

PENSIONE ORDINARIADEFINITIVA PER FINE

AUSILIARIA

Un socio della Sezione ANFI diMazara del Vallo, transitato nellariserva per fine ausiliaria, lamentala mancata attribuzione sulla pen-sione dei benefici economici con-seguiti nel periodo di ausiliaria.

Da oltre 3 anni, il Reparto Tec-nico Logistico Amministrativo perla Sicilia non ha ancora deciso diformalizzare il relativo decreto dipensione definitiva.

In tal senso chiede se vi sonodisposizioni che regolano l’istrut-toria delle pratiche pensionistichein tempi ragionevolmente brevi, inmodo tale che il pensionato nondebba attendere all’infinito per ot-tenere quanto dovutogli.

Peraltro, il predetto ritardo oltreal danno che subisce l’avente dirit-to, comporta anche la correspon-sione degli oneri accessori per lesomme corrisposte in ritardo.

In risposta al quesito del socio diMazara del Vallo e di numerosi altripensionati della Sicilia, informiamoche, in applicazione del Decreto mi-nisteriale 19 ottobre 1994, n. 678(Regolamento di attuazione degli ar-ticoli 2 e 4 della legge 241/1990, re-cante nuove norme in materia di pro-cedimento amministrativo, relativa-mente ai procedimenti di competen-za di organi dell’Amministrazionedelle finanze, ivi compresi il Corpodella Guardia di Finanza e l’Ammini-strazione autonoma dei monopoli diStato), prevede che l’Unità organicaresponsabile del procedimento (ex

Comando di Legione o Ente equipa-rato) attuale Reparto Tecnico Logi-stico Amministrativo del Corpo, deveprovvedere ad istruire i relativi de-creti di pensione ordinaria degli uffi-ciali fino al grado di tenente colon-nello, dei sottufficiali, appuntati e fi-nanzieri entro il termine di 180 giornidalla data del congedo.

La riliquidazione dell’indennità diausiliaria o della pensione per fineausiliaria, il provvedimento finale de-ve essere adottato entro il termine di240 giorni.

Tutto ciò premesso, consigliamoil socio di sollecitare per iscritto,(raccomandata con ricevuta di ritor-no) il predetto Comando, affinché lostesso provveda a far conoscere lefasi burocratiche della trattazionepensionistica, in base alla legge241/1990, chiedendo che gli vengacomunicato, entro trenta giorni dallaricezione della lettera, l’eventualeresponsabile del procedimento, lafase attuale ed il termine entro ilquale sarà definita la pratica.

Se il socio vuole avere soddisfa-zione del ritardo accumulato è ne-cessario rivolgersi alla magistraturacompetente per verificare se vi sonostate delle responsabilità da partedell’Amministrazione.

SEI SCATTI SULLABUONUSCITA INPDAP PER

IL SERVIZIO PRESTATODA RICHIAMATO

Un socio della Sezione ANFI diSan Severo (FG) chiede se nelle

rubriche “Lettere al Direttore” o“Trattamenti Pensionistici” delperiodico “Fiamme Gialle” sia sta-to trattato il particolare problemadei sei scatti previsti dall’art. 1,comma 15/bis, della legge 468/87e dall’art. 11 della legge 231/1990,relativo al periodo di richiamo,che non sempre l’INPDAP liquidaper intero.

In risposta al quesito, informia-mo che in tema del beneficio deisei scatti sono stati forniti numero-si chiarimenti e, in particolare, perquanto riguarda i sei scatti utili ai fi-ni della buonuscita INPDAP per ilservizio prestato da richiamato otrattenuto, la risposta è stata pub-blicata su “Fiamme Gialle” n.6/1998, nella rubrica “Lettere al Di-rettore”. Infatti, l’importo dei seiscatti sono determinati al momentodella cessazione dal servizio per-manente e non sono rivalutati népossono essere ricompresi per ilservizio prestato da richiamato,non essendosi avvalso della fa-coltà prevista dall’art. 41, 3° com-ma, del D.P.R. 1032/1973, che dàla possibilità agli interessati di farvalere i propri diritti alla data dicessazione dal servizio, anterioreal richiamo.

In tal caso la liquidazione sa-rebbe stata erogata al termine ditutti i servizi e liquidata sull’ulti-mo stipendio percepito alla datadel congedo con i relativi benefi-ci virtuali calcolati a quest’ultimadata.

In questa rubrica vengono prese in considerazione solo le richieste chepossono interessare anche gli altri soci dell’A.N.F.I.

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Sull’importante argomento ci sem-bra opportuno segnalare la decisionen. 693/2002 del 16 luglio 2002 dellaSezione giurisdizionale della RegioneMarche della Corte dei Conti per lasua esaustività e per la congerie degliargomenti trattati.

Riportiamo la motivazione in dirittodi detta sentenza.

““L’obbligo per la pubblica ammini-strazione di corrispondere gli interes-si legali e la rivalutazione monetariasui debiti di pensione è stato discipli-nato, la prima volta, dalla Legge 30 di-cembre 1991, n. 412 (recante “dispo-sizioni in materia di finanza pubbli-ca”), il cui art. 16, comma 6, prevedeche “gli enti gestori di forme di previ-denza obbligatoria sono tenuti a corri-spondere gli interessi legali, sulle pre-stazioni dovute, a decorrere dalla da-ta di scadenza del termine previstoper l’adozione del provvedimento sul-la domanda. L’importo dovuto a titolodi interessi è portato in detrazionedelle somme eventualmente spettantia ristoro del maggior danno subito daltitolare della prestazione per la dimi-nuzione del valore del suo credito”.

In seguito, l’art. 22, comma 6, del-la Legge 23 dicembre 1994 n. 724(recante “misure per la razionalizza-zione della spesa pubblica”) ha preci-sato che “l’art. 16, comma 6, dellaLegge n. 412/1991 si applica ancheagli emolumenti di natura retributiva,pensionistica ed assistenziale, per iquali non sia maturato il diritto allapercezione entro il 31 dicembre 1994,spettanti ai dipendenti pubblici e pri-vati in attività di servizio o in quie-scenza. I criteri e le modalità di appli-cazione del presente comma sonodeterminati con decreto del Ministrodel tesoro, da emanare entro trentagiorni dalla data di entrata in vigoredella presente legge”.

In forza di detta delega è statoemanato il decreto ministeriale n. 352del 1° settembre 1998 il quale, dopo

avere esposto l’ambito di applicazio-ne e dettato i criteri per la correspon-sione degli interessi legali e della ri-valutazione monetaria, ha precisato(all’art. 2) che tali somme accessoriesono corrisposte d’ufficio, fermi re-stando gli ordinari termini di prescri-zione, e, (all’art. 3) che le sommestesse “decorrono dalla data di matu-razione del credito principale, ovverodalla scadenza del termine previsto aisensi dell’art. 2 della legge 7 agosto1990 n. 241, per l’adozione del relati-vo provvedimento e sono dovuti finoalla data di emissione del titolo di pa-gamento, da comunicare all’interes-sato nel termine di trenta giorni”.

Il citato art. 2 della Legge n.241/1990 stabiliva che qualsiasi pro-cedimento amministrativo iniziatod’ufficio o conseguente ad una istan-za deve essere concluso mediante unprovvedimento espresso, e che lepubbliche amministrazioni determina-no per ciascun tipo di procedimento(ove non già direttamente dispostoper legge o per regolamento) il termi-ne entro cui deve concludersi. Ovenon sia provveduto, il termine è stabi-lito in trenta giorni.

Premesso il dato normativo vigen-te, occorre tuttavia precisare che il di-ritto alla rivalutazione monetaria e agliinteressi legali sulle somme pensioni-stiche corrisposte in ritardo rispettoalle normali scadenze era stato rico-nosciuto esistente ancor prima dellasua espressa codificazione, sia dallagiurisprudenza della Corte dei Conti,che da quella del Consiglio di Statoanche sulla base delle pronunce dellaSuprema Corte di Cassazione e dellastessa Corte Costituzionale.

Secondo la prevalente giurispru-denza, la norma di riferimento era co-stituita dall’art. 429, ultimo commac.p.c. (applicabile ai crediti previden-ziali per effetto delle sentenze dellaCorte costituzionale n. 52 del 24 mar-zo 1986 (che ha stabilito, ai fini del-

l’automatica rivalutazione monetaria,la piena equiparazione dei crediti dilavoro pubblico e privato) e n. 156 del12 aprile 1991, a tenore del quale alcreditore spettano “gli interessi nellamisura legale” e “il maggior dannoeventualmente subito... per la diminu-zione del valore del suo credito... condecorrenza dal giorno della matura-zione del diritto”.

La rivalutazione monetaria e gli in-teressi legali costituiscono parte inte-grante del credito pensionistico, inquanto non introducono un elementoulteriore nelle ragioni del creditore maoperano una quantificazione di valoreontologicamente e funzionalmentecoincidente con i momenti originari dimaturazione del diritto alla pensione.

Si tratta di un principio di caratteregenerale, che ricade sotto la tuteladell’art. 38 della Costituzione e cheancor prima dell’intervento del Giudi-ce delle leggi aveva ricevuto ricono-scimento dalla giurisprudenza dellaCorte dei Conti (Sez. III, pens. civ., n.64143 del 25 luglio 1990 e n. 64164del 13 settembre 1990) la quale ave-va affermato che nella materia dellepensioni ordinarie la rivalutazione egli interessi hanno lo scopo di conser-vare il valore originario dell’obbliga-zione pensionistica: la rivalutazione intermini di valore attuale attraverso ilmeccanismo di cui all’art. 429, com-ma 3, c.p.c. e art. 150 disp. att. c.p.c.;gli interessi (corrispettivi, ex art. 1282c.c.) mediante il ristoro della mancata,naturale fecondità del denaro noncorrisposto alle scadenze d’obbligo.

Inoltre, le conseguenze del ritardonell’adempimento dell’obbligazionedevono essere valutate in rapporto al-la scadenza delle singole rate. Ed in-fatti, dal rapporto previdenziale nonscaturisce una singola e complessivaobbligazione, avente ad oggetto unaprestazione unitaria da assolvere ra-tealmente, ma deriva una serie di ob-bligazioni a cadenza periodica, cia-scuna delle quali realizza l’intera pre-stazione dovuta per quel determinatoperiodo, per cui ogni rata (o rateo)della prestazione è soggetta, in caso

INTERESSI E RIVALUTAZIONE MONETARIAPROBLEMATICHE RELATIVEALLA LORO LIQUIDAZIONE

CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICApresso la Presidenza Nazionale dell’ANFI

di Antonio Taviano

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di inadempimento, al regime previstodalla legislazione vigente al momentodella sua maturazione, e la nozione dimaturazione del credito coincide conquella di esigibilità, atteso che non èconfigurabile ritardo nell’adempimen-to, quale presupposto per l’attribuzio-ne della rivalutazione e degli interessi,anteriormente alla scadenza dell’ob-bligazione stessa.

Da tutto quanto esposto discendo-no le seguenti conseguenze:

a) La rivalutazione e gli interessispettano a prescindere dall’epocadell’emanazione del provvedimen-to di liquidazione della pensione, edunque anche per periodi prece-denti all’avvento delle norme rego-latrici della materia, in particolarele disposizioni contenute nel de-creto del Ministro del tesoro n. 352del 1° settembre 1998, - aventi de-correnza dal 1° gennaio 1995 –sono da ritenersi applicabili allafattispecie in esame quale ius su-perveniens, giacché con esse sidisciplinano gli effetti del ritardonell’adempimento, anche per icrediti maturati nei periodi prece-denti, senza incidere sulla fatti-specie generatrice.

b) L’adeguamento automatico deicrediti di pensione deve essere ri-conosciuto solo a quei trattamentiche derivano da un rapporto d’im-piego con lo Stato, come le pen-sioni ordinarie e quelle privilegiatecon funzione sostitutiva o integra-tiva della pensione normale.

c) Ai fini del riconoscimento del dirit-to del creditore alla rivalutazionemonetaria e degli interessi legalinon è richiesto l’accertamento del-l’esistenza di un comportamentocolposo o anche soltanto dilatorioda parte dell’amministrazione, percui tali crediti devono essere sod-disfatti d’ufficio, unitamente al cre-dito principale, indipendente dauna domanda diretta allo scopo.

d) Le somme accessorie a caricodell’erario non possono comun-que comprendere il periodo ne-cessario alla formazione dell’attoamministrativo di attribuzione o disemplice liquidazione del tratta-mento pensionistico, secondoquanto disposto dagli specifici re-golamenti emanati ai sensi del-l’art. 2 della legge 7 agosto 1990n. 241.

e) Gli interessi e la rivalutazione mo-netaria sono dovuti dalla data dimaturazione del credito principa-le, ossia dalla data di scadenzadelle singole rate di pensione, finoalla emissione del relativo titolo dispesa.

f) Gli interessi legali e la rivalutazio-ne monetaria sono determinati,quanto al loro ammontare e allaloro cumulabilità, secondo i criteristabiliti dal decreto ministeriale n.352 del 1° settembre 1998.

Benché il diritto a pensione sia im-prescrittibile ai sensi dell’art. 5 del t.u.29 dicembre 1973, n. 1092, i crediticoncernenti i singoli ratei di pensionesono invece soggetti a prescrizioneestintiva quinquennale, come previstodall’art. 2, comma 3, del R.D.L. n.295/1939, convertito nella Legge 2giugno 1939, n. 739, come sostituitodall’art. 2, comma 4, della Legge 7agosto 1985 n. 428, ed espressamen-te richiamato dall’art. 143 del t.u. pre-detto con valenza estesa a tutti i tipi dipensione disciplinati dal testo unicomedesimo.

Ma poiché nei crediti pensionisticiassimilabili ai crediti di lavoro, rivalu-tazione ed interessi sulle somme tar-divamente corrisposte costituisconoun “unicum” inscindibile dal creditoprincipale del quale acquisiscono lanatura, essi sono necessariamentesoggetti allo stesso regime del creditoprincipale, comprese le richiamate di-sposizioni in tema di prescrizione.

Queste prevedono che “le rate distipendio e di assegni equivalenti, lerate di pensione e gli assegni indicatinel D.lgs. 2 agosto 1917 n. 1278, do-vuti dallo Stato, si prescrivono con ildecorso di cinque anni” (comma 1);che “il termine di prescrizione quin-quennale si applica anche alle rate edifferenze arretrate degli emolumentiindicati nel comma precedente spet-tanti ai destinatari o ai loro aventi cau-sa e decorre dal giorno in cui il dirittopuò essere fatto valere” (comma 2);che “le indennità una volta tanto chetengono luogo di pensione... si pre-scrivono con il decorso di dieci anni”(comma 3); che “la prescrizione de-corre dal giorno della scadenza dellarata o assegno dovuti quando il dirittoalla rata o assegno sorga direttamen-te da disposizioni di legge o di regola-mento, anche se l’amministrazione

debba provvedere d’ufficio alla liqui-dazione o al pagamento. Nel caso in-vece in cui il diritto sorga in seguito eper effetto di un provvedimento ammi-nistrativo di nomina, di promozione esimili o comunque dopo una valuta-zione discrezionale dell’amministra-zione, la prescrizione decorre dalgiorno in cui il provvedimento sia por-tato, a norma delle disposizioni in vi-gore, a conoscenza dell’interessato”(comma 4); infine, che “la prescrizio-ne è interrotta soltanto da istanza o ri-corso in via giudiziale amministrativao contenziosa o da atto giudiziale va-levole a costituire in mora” (comma5).

Da ultimo, il D.M. 1° settembre1998 n. 352 (emesso su delega dellaLegge n. 724/1994) conferma l’appli-cabilità della prescrizione alle sommedovute per interessi e rivalutazione.

In deroga all’art. 2938 c.c., la pre-scrizione dei crediti pensionistici puòessere rilevata d’ufficio. Ciò sul fon-damento:

a) dell’art. 2937 c.c., secondo cui“non può rinunciare alla prescri-zione chi non può disporre valida-mente del diritto”. Nel caso del-l’amministrazione pubblica, costi-tuisce evidente diritto indisponibi-le il vantaggio che consegue al-l’applicazione della prescrizioneestintiva dei propri debiti;

b) dell’art. 3 del sopra citato R.D.L.n. 295/1939, il quale prescrivel’obbligo del recupero da partedell’amministrazione di sommeprescritte (riguardanti stipendi,pensioni ed emolumenti in gene-re) ove ne sia stato disposto il pa-gamento, in deroga a quanto pre-visto dall’art. 2940 c.c. che, all’op-posto, non ammette la ripetizionedi ciò che è stato spontaneamen-te pagato in adempimento di undebito prescritto;

c) della particolare disciplina cheinforma il processo pensionisticodinanzi alla Corte dei conti, sicco-me ispirato al principio sindacato-rio, inteso all’esercizio di una giu-risprudenza piena sul rapportosostanziale, con ampi poteriistruttori azionabili d’ufficio, senzache le ragioni o le eccezioni de-dotte dalle parti in causa possanocostituire un limite all’indagine co-noscitiva e alla decisione del giu-dice””.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Potenza

Il Col. Giovanni Liverini, ComandanteRegionale della Basilicata, ha visitatola Sezione ANFI di Potenza, accoltodal Presidente M.A. Cav. Rocco Bo-chicchio e dal Consiglio di Sezione.Nella foto, il Col. Liverini con i nume-rosi soci della Sezione.

Sezione di Codroipo

Presso la sede della Sezione è statoufficialmente e di recente nominato,dal Consiglio Nazionale dell’A.N.F.I.,il M.M.A. Francesco De Fazio Presi-dente Onorario di quella Sezione.Al termine della cerimonia è stato of-ferto ai presenti un signorile rinfresco.Nella foto a lato, il M.M.A. De Fazio ri-ceve il diploma dal Presidente dellaSezione, M.A. Fabio Papei.

Sezione di Avezzano

In occasione dell’incontro convivialedi fine anno i soci e i familiari dellaSezione hanno posato per la foto ri-cordo pubblicata qui a lato.

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Sezione di Gela

La Sezione ha preso parte alla com-memorazione dei Caduti di tutte leguerre con la deposizione di coronedi alloro e assistendo alla celebrazio-ne della S. Messa in suffragio delleanime dei defunti presso il Cimitero diGela. Nella foto, militari in servizio ein congedo partecipanti alla comme-morazione assieme al Sindaco dellacittà di Gela.

Sezione di Forlì

La Sezione di Forlì ha effettuato di re-cente una gita sociale ad Assisi. I so-ci e i familiari, piuttosto numerosi, ac-compagnati dal Presidente della Se-zione, M.A. c.s. Giancarlo Ceccherini,e dal Vice Presidente, M.C. GiorgioBrognara, hanno visitato le splendideBasiliche di S. Francesco, S. Rufino,S. Chiara e S. Maria degli Angeli.La foto ritrae i soci in un parco neipressi di un noto ristorante della città.

Sezione di Ivrea

La Sezione ha organizzato l’annualepranzo sociale presso un noto e ca-ratteristico ristorante della città conlarga partecipazione di soci e familia-ri. Ospite d’onore è stato il Coman-dante della Compagnia della Guardiadi Finanza di Ivrea, Cap. Andrea Tau-rasi, accompagnato dal Luogotenen-te Giuseppe Romano. Durante il con-vivio è stato consegnato al socio,V.Brig. Francesco Del Sorbo, l’atte-stato di benemerenza concesso dalPresidente Nazionale per il suo 80°compleanno. Nella foto il Cap. Taurasi mentre con-segna l’attestato al V.Brig. Del Sorbo.

VITA NELLE SEZIONI

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Fiamme Gialle 4 / 2003 23

Sezione di Roma-3

La Sezione di recente ha effettuatouna gita sociale nell’Umbria e nelleMarche visitando le Città di Gubbio,Norcia e Ascoli Piceno.Nella foto sopra, i soci sono ripresidurante la visita alla città di Ascoli Pi-ceno.

Sezione di Alba

Soci e familiari della Sezione hannopartecipato ad un miniraduno socialesvoltosi all’insegna della coesione edello spirito di Corpo, al quale hannopartecipato anche il Gen. Libero Por-cari, il 1° Cappellano militare capoMons. Jean Pierre Ravotti, e i Coman-

Sezione di Gaeta

Il Presidente della Sezione, Magg.Benito Gelasio, con una rappresen-tanza di soci, unitamente al Coman-dante della Scuola Nautica, Col. Ma-rio Farnesi e il picchetto d’onore, hareso omaggio alle tombe degli Ap-puntati di mare Erasmo Stamegna eLuigi Laccetta, periti durante una for-te esplosione a bordo del guardaco-ste Galiano mentre era in navigazio-ne al largo di Civitavecchia il27.5.1972.Nella foto, la cerimonia della deposi-zione delle corone di fiori sulle tombe.

danti delle Compagnie di Alba e Bra.Dopo la deposizione della corona d’al-loro al monumento dei Caduti (Vd. fo-to) i radunisti hanno assistito alla San-ta Messa. Quindi è seguito il pranzosociale con la cerimonia di premiazio-ne dei soci benemeriti della Sezione.

VITA NELLE SEZIONI

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Sezione di Milano

La Sezione ha organizzato nel mesedi dicembre u.s. il pranzo sociale di fi-ne anno, al quale hanno preso parteanche il Col. Rodolfo Meccarelli, Ca-po di Stato Maggiore del ComandoRegionale Lombardia, il Magg. Miche-le Buccella del Comando Provincialedi Milano e Mons. Ugo Borlenghi.Nella circostanza, il Presidente dellaSezione, Magg. Giovanni Froio, haconsegnato gli attestati di beneme-renza ad alcuni soci e notificato al Vi-ce Presidente Nazionale, Gen. B. Ni-cola Morelli, di essere stato elettoPresidente onorario di quella Sezionee al Ten. Carboni (vedere foto) è sta-

to consegnato l’attestato di socio be-nemerito dell’ANFI.

Sezione di Vasto

Incontro conviviale di fine anno deisoci della Sezione con la gradita par-tecipazione del Ten. Fernando Ca-pezzuto, Comandante della Tenenzaa quella sede.Nell’occasione il Ten. Capezzuto haconsegnato al Fin. Eugenio Caraccio-lo l’attestato di benemerenza conces-sogli dal Presidente Nazionale (Ved.foto a lato).

Sezione di Roma-1/Nord

Un gruppo di soci della Sezione AN-FI di Roma-1/Nord, si è recato in gitaa Praga.La foto lo ritrae mentre si appresta adentrare nello storico Castello dellaCittà.

VITA NELLE SEZIONI

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Soci che si fanno onore

Leonardo CALOSSI

Il Ten. Leonardo CALOSSI, socio della Sezione di Firenze, nel 1987pubblicò un libro dal titolo “Noterelle di un internato in Germania 1943 –1945”. Di recente il libro è stato stampato in lingua tedesca, e la prefazio-ne al testo è stata scritta dall’Ambasciatore d’Italia a Berlino, Dott. LuigiFagiolo. Il 13 marzo u.s. il libro è stato presentato durante una cerimoniaimportante a Schweinfurt in Franconia ed è stato letto uno dei suoi passipiù significativi e l’autore è stato elogiato ed applaudito calorosamente datutti.

Enrico BAR

Il M.C. Enrico BAR, socio dellaSezione di Tarvisio, come compo-nente di una squadra della Protezio-ne civile friulana, ha prestato la pro-pria opera meritoria nella tendopolidi Rotello, frazione di S. Giuliano diPuglia, località colpita dal sisma del31 ottobre u.s.. Si è così adoperatocon i suoi colleghi nel soccorrerequelle popolazioni abbisognevoli dicure ed assistenza. La foto a lato loritrae assieme alle suore e ai bambi-ni di una scuola materna.

Donato CARLUCCI

Il Col. o.a. pil. ris. Donato CAR-LUCCI, socio della Sezione di Parma,alle ultime elezioni amministrative del-la città è stato eletto Consigliere Co-munale. Per le sue ottime doti messesubito in mostra il predetto ufficiale èstato nominato membro di ben treCommissioni Dipartimentali (elettora-le, personale ed organizzazione -controllo su istituzioni, enti e parteci-pate) ed è stato scelto anche comereferente per l’Amministrazione pres-so i Forum europeo e italiano - per lasicurezza urbana. (Vd. foto a lato)

Antonio IORIO

Il Magg. Dott. Antonio IORIO, so-cio sostenitore della Sezione di ViboValentia, figlio del Presidente di quel-la Sezione, è stato di recente nomina-to Direttore Centrale per le Relazioniesterne dell’Agenzia delle Entrate.

Giovanni CAPPELLETTI

Al M.M.A. c.s. Giovanni CAPPEL-LETTI, consigliere e segretario della

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AnniversariIl 4 novembre 2002, il M.O. Comm.Giovanni BLANDINO, socio dellaSezione di Roma-1/Nord, e consor-te Sig.ra Giuseppa Teresa CRIMI,hanno festeggiato il 48° anniversa-rio del loro matrimonio, in compa-gnia dei figli, Francesco e MariaGrazia e dei nipoti Ylenia e Gian Lu-ca.

Il 5 gennaio 2003, il M.C. BenitoROSSI, socio della Sezione di Rovi-go, e consorte, Sig.ra Franca FOR-ZAN, attorniati dai figli, dalle nuore edai nipoti, hanno festeggiato il 40°anniversario di matrimonio.

Il 24 febbraio 2003, il Fin. SantoPIEMONTESI, Vice Presidente del-la Sezione di Piacenza, e consorte,Sig.ra Grazia BRUNASSO CIPAT,in compagnia delle figlie, nipoti e ge-nero, hanno festeggiato il loro 40°anniversario di matrimonio.

L’App. Pietro MINELLI, Consiglieredella Sezione di Lecco, e consorte,Sig.ra Valeria BENCIVENGA, attor-niati dai figli, generi, nipoti e amici,hanno festeggiato il 40° anniversa-rio di matrimonio.

Nozze d’oroIl 19 marzo 2002, l’App. FrancescoACCETTURA, Sindaco effettivo del-la Sezione di Thiene, e consorte,Sig.ra Pierina CHIZZOLA, hanno fe-steggiato il loro 50° anniversario dimatrimonio in compagnia dei figli, laSig.ra Marilena ed il Dott. Michelan-gelo, con le rispettive famiglie, ed ungruppo di amici.

Il 5 luglio 2002, il M.M. BerardinoMANCINO, socio della Sezione diRoma–1/Nord, e consorte Sig.ra Filo-mena RICCIO, hanno festeggiato inlocalità Pietramelara (Caserta), paesed’origine di entrambi i coniugi, il loro50° anniversario di matrimonio.

Il 28 settembre 2002, è stato celebra-to nella Chiesa di S. Leonardo di Ca-nelli, in compagnia dei figli, il 50° an-niversario di matrimonio del M.O.Francesco PANNO, socio della Se-zione di Asti, e della consorte Sig.raLuisa SACCO.

Il 25 ottobre 2002, il M.M. GiuseppeCAMOZZI, socio della Sezione diCremona, e consorte Sig.ra SofiaBAZZANELLA, hanno festeggiato incompagnia del figlio, Dott. Gianni, laSig.ra Silvia ed i nipotini, Lorenzo eValentina, il loro 50° anniversario dimatrimonio.

Il Fin. Armando DI GIAMPIETRO, so-cio della Sezione di Ciampino, e con-sorte, Sig.ra Maria COZZI, il 4 dicem-bre 2002 hanno festeggiato il loro 50°anniversario di matrimonio in compa-gnia del figlio Gabriele e dei nipotini,Alessandra e Federica e di alcuni pa-renti ed amici.

L’8 febbraio 2003, il Brig. Levino CO-STANTINI, socio della Sezione di Pe-scara, e consorte, Sig.ra FilomenaSTENTA, hanno festeggiato il loro50° anniversario di matrimonio circon-dati dall’affetto dei figli Claudio, Ga-briella e Paolo, delle nuore, del gene-ro e dei nipoti.

L’8 febbraio 2003, il M.M.A. RosarioROTUNDO, socio della Sezione di Fi-renze, e la Sig.ra Maria AURO, han-no festeggiato il 50° anniversario dimatrimonio, allietati dalla presenzadella figlia Carmelina, del figlio Cesa-re, della nuora, del genero e delle ni-poti Sara e Nadia.

Il M.O. Lodovico TRIMELONI, sociodella Sezione di Predazzo, e la con-sorte, Sig.ra Dina GIRARDI, l’11febbraio 2003, in compagnia dei fi-gli, nipoti, parenti ed amici, hannofesteggiato il 50° anniversario dimatrimonio.

Il 14 febbraio 2003, presso la Chiesa

di San. Matteo in Livorno, l’App. Fran-cesco ERNANDES, socio della Se-zione di Livorno, e la Sig.ra GiuseppaTORRENTE hanno festeggiato, insie-me ai numerosi familiari, il loro 50° an-niversario di matrimonio.

Il 21 febbraio 2003, il V.Brig. Carme-lo Fortunato, socio della Sezione diVarese, e consorte, Sig.ra EnricaNEBULONI, hanno festeggiato incompagnia di parenti ed amici, il loro50° anniversario di matrimonio.

Nozze d’argentoIl 5 giugno 2002, il M.A. SantoloD’ANGELO, socio della Sezione diNapoli, e consorte, Sig.ra Livia MAR-RAZZO, in compagnia dei figli, pa-renti e amici, hanno festeggiato il lo-ro 25° anniversario di matrimonio.

Il 12 gennaio 2003, i coniugi Brig.Rocco CAZZATO, socio della Sezio-ne di Gallipoli, e Sig.ra Maria AMI-CO, hanno ricordato il loro 25° anni-versario di matrimonio, circondatidall’affetto dei figli, parenti e amici.

Il 2 febbraio 2003, il ComandanteProvinciale della Guardia di Finanzadi Agrigento, socio della locale Se-zione ANFI, Ten. Col. GiuseppeCONTI, e consorte, Sig.ra RosaGUARISCO, in lieta compagnia deifigli, parenti e amici, hanno celebratoil loro 25° anniversario di matrimonio

NozzeIl 15 giugno 2002, il Sig. SalvatoreTOPAZIO, figlio del Brig. C. Franco,socio della Sezione di Corigliano Ca-labro, si è unito in matrimonio con laSig.na Clara TRANCHIDA. La ceri-monia nuziale ha avuto luogo nellaChiesa Madonna in Campagna diBollate (MI).

Il 31 agosto 2002, la Dott.ssa LidiaFAVIA, figlia del compianto M.A.Francesco e della Sig.ra AngelicaD’ORONZO, socia della Sezione diLanciano, si è unita in matrimonio conil Dott. Giampiero CRINI. La cerimo-nia nuziale è stata celebrata nell’Ab-bazia di San Giovanni in Venere diFossacesia (CH).

Il 5 ottobre 2002, la Sig.na Roberta

Sezione di Brindisi, è stata conferita la“Stella di Bronzo per meriti sportivi”. IlCONI con questo premio ha ricono-sciuto al suddetto sottufficiale, che èsocio fondatore e Presidente delGruppo Sportivo Ciclistico “Deltaze-ro”, l’impegno e la capacità di dirigen-te sportivo esplicati nei confronti deigiovani. La cerimonia del conferimen-to si è tenuta il 16 dicembre u.s. nel-l’Auditorium della Biblioteca provincia-le di Brindisi alla presenza delle Auto-rità civili, militari e sportive della città.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

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EGIZIO, figlia del M.A. Giuseppe,socio della Sezione di Taranto, si èunita in matrimonio con l’Avv. LuigiFINO.

Il 7 dicembre 2002, il Dott. MassimoVULCANO, figlio del M.A. Giuseppe,socio della Sezione di Corigliano Ca-labro, si è unito in matrimonio con laDott.ssa Grazia CASCONE ORA-ZIO. La cerimonia nuziale ha avutoluogo nella Chiesa Maria SS. di Por-to Salvo in Ascea Marina (SA).

Il 22 febbraio 2003, nella Chiesa SanCarlo alla Cà Granda di Milano, l’Ing.Marco VOLPE, figlio del M.M.A.Manfredi, socio della Sezione di Mi-lano, si è unito in matrimonio con laSig.na Maria Liliana BUFFA.

CulleIl 16 gennaio 2002 è nato Vincenzo,figlio dei coniugi Sig.ra RaffaellaD’ANGELO e Sig. Vincenzo CAU-CIELLO. Ne danno il lieto annuncio inonni materni, Sig.ra Livia Marrazzoe il M.A. Santolo D’Angelo, sociodella Sezione di Napoli.

Il 30 settembre 2002, la casa dei co-niugi Antonella CARDINALE e Nico-la PROTO è stata allietata dalla na-scita di Alessia. Ne danno il lieto an-nuncio i nonni paterni, Sig.ra PaolaSavarino e il M.M.A c.s. FrancescoProto, socio della Sezione di Roma-1/Nord.

Il 10 ottobre 2002 è nato Patrick, ni-pote del Brig. C. Giuseppe Ceccari-glia, socio della Sezione di OlgiateComasco.

Il 19 ottobre 2002 è nata Luisa, se-condogenita dell’App. Antonio VINCI-GUERRA, in servizio presso la Sezio-ne operativa della Guardia di Finanzadi Catania. Ne dà il lieto annuncio ilnonno paterno Brig. C. mare Vito, so-cio della Sezione di Gaeta.

Il 24 novembre 2002 è nata Chiara,secondogenita del M.O. DamianoBARIS, in servizio presso la BrigataGuardia di Finanza di Ceprano esocio simpatizzante della locale Se-zione ANFI e Sig.ra Cinzia PERNA.Ne danno la lieta notizia gli stessigenitori.

Il 5 dicembre 2002 è nato Matteo, ni-potino del Cap. Tito Marini, Presiden-te della Sezione di Alessandria.

Il 17 dicembre 2002, la casa dei co-niugi M.O. Alessandro PANNO eSig.ra Luisa LEONCINI è stata allieta-ta dalla nascita di Martina. Ne dannoil lieto annuncio i nonni paterni, M.O.Francesco Panno, socio della Sezio-ne di Asti, e la consorte, Sig.ra Luisa.

Il 26 dicembre 2002, la figlia del Brig.C. Giulio Mantovani, Consigliere dellaSezione di Andria, ha dato alla luceun bel bambino di nome Antonio.

Il 30 dicembre 2002 è nato Riccardo,figlio del Fin. Francesco PIGHEDDU,in servizio presso la Scuola di PoliziaTributaria della Guardia di Finanza.La bella notizia viene data dal nonnopaterno Brig. C. Marco Pigheddu, so-cio della Sezione di Catania.

Il 13 gennaio 2003 la casa dei coniu-gi Dott.ssa Micaela PORCEDDU edel Dott. Riccardo SOLFANELLI èstata allietata dalla nascita della se-condogenita Chiara.Ne danno con gioia la lieta notizia lasorellina Clelia e i nonni materniSig.ra Maria Gabriella Zocchi e Dott.Vittorio Porceddu, Consigliere Nazio-nale ANFI.

Il 14 gennaio 2003 è nato Mirco, ter-zogenito dei coniugi Antonia e Sal-vatore QUARANTA, Appuntato scel-to in servizio e socio simpatizzantedella Sezione di Imperia. Ne danno illieto annuncio i fratelli Andrea edAlessandro.

Il 15 gennaio 2003, la casa dei coniu-gi Antonella SCHIROSI e FrancescoLEPORALE è stata allietata dalla na-scita della loro secondogenita Chiara.Ne danno il lieto annuncio la sorellinaSara e i nonni materni, Sig.ra MariaCembalaio e Sig. Antonio Schirosi,socio simpatizzante della Sezione diGallipoli.

Il 20 gennaio 2003 è nato Edoardo,primogenito della Sig.ra Sandra CRI-STOFARO e del Sig. Franco PICCI-RILLI. Ne danno la lieta notizia i non-ni materni Sig.ra Zita Brugnerotto el’App. Gaetano Cristofaro, socio dellaSezione di Ceprano.

Il 21 gennaio 2003 è nato Karim, figliodella Sig.ra Sonia RALA e del M.O.dei Granatieri di Sardegna Alvaro IO-RIO. Ne danno il lieto annuncio i non-ni materni, Sig.ra Carmen e M.M.A.Angelo Rala, socio della Sezione diRoma-1/Nord.

Il 21 gennaio 2003 è nata Claudia, fi-glia dei coniugi Cristina MINETTI eLuigi COPPOLECCHIA e nipote delBrig. Matteo Coppolecchia, Consiglie-re della Sezione di Trani.

Il 22 gennaio 2003, la casa dei coniu-gi Dott.ssa Roberta CAVATAIO e delCap. di Cavalleria Enrico CARLUC-CIO è stata allietata dalla nascita diGiulia. Ne dà il lieto annuncio, il non-no materno App. m. Tommaso Cava-taio, socio sostenitore della Sezionedi Salerno.

Il 23 gennaio 2003 è nato Alessio, fi-glio della Sig.ra Patrizia IGNAZZITTOe del M.C. dell’Esercito Francesco SI-CA. Ne dà il lieto annuncio il nonnomaterno, Brig. Giuseppe Ignazzitto,socio della Sezione di Salerno.

Il 29 gennaio 2003 è nata Giulia, figliadel M.llo Maurizio GALIMBERTI, inservizio sul pattugliatore “Vizzari” del-la Guardia di Finanza. Ne dà la lietanotizia il nonno paterno Brig. C. LuigiGalimberti, socio della Sezione di Ci-vitavecchia.

La casa dei coniugi, Sig.ra BarbaraBARAUSSE e Sig. Adolfo REDAELLIè stata allietata dalla nascita della lo-ro secondogenita Chiara. Ne danno illieto annuncio i nonni materni, Sig.raGiuseppina Frigerio e il M.M. Corradi-no Barausse, socio della Sezione diLecco.

Il 6 febbraio 2003 è nato Riccardo, fi-glio del Cap. Giovanni SARDELLA,Comandante la Compagnia dellaGuardia di Finanza di Chiavari, e ni-pote del M.M. Egidio Sardella, sociodella Sezione di Cervignano del Friu-li.

Il 7 febbraio 2003 è nata Gaia, primo-genita del M.O. Luca LEPORE e del-la Sig.ra Vittoria VETTESE. Ne dannoil lieto annuncio i nonni, Sig.ra AnnaMaria e il M.M.A. c.s. Cav. Antonio

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Lepore, Presidente della SezioneANFI di Cassino, e lo zio M.O. MarcoLepore.

Il 9 febbraio 2003 è nata Sofia, pri-mogenita dei coniugi Sig.ra France-sca MANNA e Sig. Nicola SIRONI.Lo annunciano con gioia i nonni ma-terni, Sig.ra Anna Gigante e l’App. sc.Filippo Manna, socio della Sezione diGenova.

Il 10 febbraio 2003, la casa dei co-niugi Sandra DEL PICCOLO e Ales-sandro STECCO è stata allietata dal-la nascita di Matilde. Ne danno la fe-lice notizia i nonni materni, Sig.raFranca Pelizzatti e il Gen. B. VirgilioDel Piccolo, socio della Sezione di Fi-renze.

Il 14 febbraio 2003 è nata Ilaria, pri-mogenita dei coniugi Sig.ra Simonet-ta VALENTINI e Sig. AlessandroGIOVANNERCOLE. Lo annuncianocon gioia i nonni, Sig.ra Olimpia Mat-tios e l’App. Luigi Valentini, socio del-la Sezione di Pescara.

Il 20 febbraio 2003 è nata Marika, fi-glia della Sig.ra Maria Antonietta PA-CE e del Sig. Costantino GRAZIA-NO. Ne danno il lieto annuncio i non-ni materni, App. Pasquale Pace, so-cio della Sezione di Corigliano Cala-bro, e consorte.

Il 26 febbraio 2003 è nato Francesco,figlio della Sig.ra Giovanna ASSEN-SO e del M.O. Giuseppe MARINO, inservizio alla Brigata della Guardia diFinanza di Gaeta. Ne danno il feliceannuncio, il fratellino Mario ed i nonnipaterni, Sig.ra Antonella Del Masto eil Brig. C. Francesco Marino, sociodella Sezione di Nocera Inferiore.

LaureeSi sono recentemente laureati:

- La Sig.na Lucia CASABLANCA, fi-glia del M.M.A. Antonino, socio dellaSezione di Messina, in “Lettere Clas-siche” presso l’Università di Messinacon il punteggio di 108/110.

- Il Sig. Giuseppe CIARLONE, figliodel M.M.A. Luigi, socio della Sezionedi Terracina, in “Economia e Com-

mercio” presso l’Università La Sa-pienza di Roma.

- Il Sig. Domenico COLUCCI, figliodell’App. Leonardoantonio, socio del-la Sezione di Ostuni, in “Agraria eAmbiente del Territorio”, presso l’Uni-versità di Taranto.

- Il Sig. Luca DE ROSA, figlio del-l’App. Domenico, socio della Sezionedi Olgiate Comasco, in “Economia eCommercio” presso l’Università diVarese.

- Il Sig. Lorenzo DORIGO, figlio delM.A. Rolando, socio della Sezione diPadova, in “Scienze Motorie”, con ilmassimo dei voti.

- Il Sig. Domenico EPIFANI, figlio delLuogotenente Onofrio, in serviziopresso il Nucleo PT della Guardia diFinanza di Catania e socio della loca-le Sezione, in “Farmacia” con ottimopunteggio.

- Il Sig. Alberto GRASSO, figlio del-l’App. Antonio, Consigliere della Se-zione di Mirandola, in “ IngegneriaElettronica” con il massimo dei voti.

- La Sig.na Tiziana GROSSO, figliadell’App. sc. Augustale, socio dellaSezione di Olgiate Comasco, in “In-gegneria Elettronica” con il massimodei voti.

- La Sig.na Mirella MURA, nipote del-la Sig.ra Concetta Orsin, vedova del-l’App. Mario Mura, socia della Sezio-ne di Nocera Inferiore, in “Filosofia”con il punteggio di 110/110 e lode.

- La Sig.na Daniela PANARITI, figliadel M.C. Salvatore, socio della Sezio-ne di Vicenza, in “Architettura” con ilpunteggio di 105/110.

- La Sig.na Sabrina PANDOLFI, figliadel S.Ten. Ivano, Consigliere dellaSezione di Macerata, in “Psicologiadell’Educazione” presso l’Universitàdi Macerata, con il punteggio di110/110.

- Il Sig. Claudio PIERGIOVANNI, fi-glio del M.M. Mauro, socio della Se-zione di Roma-1/Nord e fratello delM.O. Fabio, in servizio presso il Nu-

cleo PT della Guardia di Finanza diSassari, in “Economia delle Ammini-strazioni Pubbliche e Istituzioni Inter-nazionali” presso l’Università La Sa-pienza di Roma.

- Il Sig. Mauro RAZZINO, figlio delM.M.A. Carmine, Consigliere dellaSezione di Bergamo, in “Economia eCommercio” presso l’Università diBergamo”.

- La Sig.na Maria Grazia RISOLO, fi-glia del M.M.A. Fernando, socio dellaSezione di Bologna, in Economia eCommercio” con il punteggio di100/110, presso l’Università di Bolo-gna.

- La Sig.na Maria RIU, figlia dell’App.Leonardo, Presidente della Sezionedi Alghero, in “Pedagogia” con il pun-teggio di 110/110 e lode presso l’Uni-versità di Sassari.

- Il Sig. Vincenzo ROMANO, figlio delM.M. Pasquale, socio della Sezionedi Gela, in “Giurisprudenza” pressol’Università degli Studi di Camerino.

- La Sig.na Daniela SABATINI, figliadel M.M.A. c.s. Giambattista, sociodella Sezione di Fano, in “Filosofia”con il punteggio di 110/110.

- La Sig.na Isabella SAPONARO, fi-glia del Brig. C. mare Francesco in“Architettura”, presso il Politecnico diTorino.

- La Sig.na Lina SILVESTRI, figlia delM.A. c.s. Cav. Italo Germano, Consi-gliere della Sezione di Latina, con ot-timo punteggio in “Economia e Com-mercio” presso l’Università La Sa-pienza di Roma.

- Il Sig. Antonio TOBIA, figlio dell’App.Antonino, Sindaco supplente dellaSezione di Angri, in “Ingegneria Elet-tronica” con il massimo dei voti.

- Il Sig. Giacomo VARONE, figlio delBrig. Cav. Domenico, socio della Se-zione di Bologna, in “Sociologia”presso l’Università di Urbino, con ilpunteggio di 105/110.

- La Sig.na Katia ZANON, figlia del-l’App. Aldo, socio della Sezione di

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Fiamme Gialle 4 / 2003 29

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Rovereto, in “Scienze dell’Educazio-ne con Indirizzo Esperti nei ProcessiFormativi”.

Tristia

Il 13 dicembre 2002 il Gen. C.A.Adolfo Palermo ci ha lasciato.

Nato a Montebello Jonico (ReggioCalabria) il 16 gennaio 1916, si ar-ruolò nel Corpo della Guardia di Fi-nanza il 28 gennaio 1936 conse-guendo la promozione a sottote-nente nel marzo 1939.

Da ufficiale subalterno tenne il co-mando della Tenenza di Susa e poifu comandante di plotone presso laLegione Allievi in Roma.

Con la promozione a Capitano nelmarzo del 1948, dopo aver coman-dato interinalmente per alcuni anni,nell’ordine, la Compagnia di RodiEgeo, una Compagnia della Legio-ne Allievi di Roma e il Nucleo di Po-lizia Tributaria di Trapani, continuòa reggere il comando di quest’ulti-mo reparto fino al 31 agosto 1950,per poi essere assegnato al Nucleopt di Livorno e al Nucleo pt di Trie-ste. Promosso Maggiore nel gen-naio 1958 fu destinato al Comandodel Circolo di Menaggio. Dal marzo’59 al marzo 1967 tenne incarichi dicomando alla sede di Roma. Con lapromozione a Colonnello, nell’ago-

sto 1967, fu trasferito a Milano qua-le Comandante del Nucleo Regio-nale di Polizia Tributaria a quellasede. Dal settembre 1969 al set-tembre 1970 e dal settembre 1971all’agosto 1972 tenne il Comandodella Scuola di Polizia Tributaria aRoma e poi il Comando della 9ª Le-gione.Da Generale di Brigata fu trasferitoal Comando della Zona di Napoliove assunse successivamente, conla promozione a Generale di Divi-sione, il Comando dell’Ispettoratoper l’Italia Meridionale.Promosso Generale di Corpo d’Ar-mata nel gennaio 1980 fu collocatoin ausiliaria e poi in congedo asso-luto nel gennaio 1989.Si fregiava delle seguenti ricompen-se al Valor Militare:della campagna di guerra 1941-1943, del distintivo della guerra diLiberazione 1944-45, della croce almerito di guerra, della medaglia d’o-ro al merito di lungo comando, del-la croce d’oro al merito di servizio,della Medaglia Mauriziana al meritodi 10 lustri di carriera militare. EraGrand Ufficiale dell’Ordine al Meritodella Repubblica Italiana.Ai familiari del Gen. Palermo giunga-no le più sentite condoglianze dallaDirezione e Redazione di “Fiamme

Gialle”.Ricordo personalmente di Lui la squi-sita signorilità e la profonda compe-tenza professionale non disgiunta dasereno esercizio di comando partico-larmente al Reparto Operazioni delComando Generale, al Nucleo Cen-trale pt. e al Nucleo Regionale pt. diMilano oltre che ai Comandi di Verticenella sede napoletana e alla Scuola diPolizia Tributaria. (T.S.)

Il 27 novembre 2002 è deceduto ilGen. C.A. Italo Poli. Nato a Spec-chia (Lecce) il 17 febbraio 1916 funominato sottotenente nella Guar-dia di Finanza il 1° settembre 1938.Ebbe successivamente le promo-zioni, nell’ordine:a Tenente ad anzianità il 1° settem-bre 1940;a Capitano, ad anzianità, il 1° set-tembre 1947;a Maggiore, a scelta speciale peresami, il 29 ottobre 1955;a Ten. Col., ad anzianità, il 16 apri-le 1960;a Colonnello a scelta il 19 luglio1966;a Gen. di Brigata a scelta il 31 di-cembre 1971;a Gen. di Divisione in data16.2.1978.Fu posto in congedo per limiti dietà, nella categoria dell’ausiliaria, il18.2.1978 e in congedo assoluto il18.2.1989 e successivamente fupromosso Generale di Corpo d’Ar-mata a titolo onorifico.Dall’8 agosto 1943 al 15 aprile 1946fu mobilitato in territorio dichiaratoin stato di guerra. Durante la suacarriera ebbe ad assolvere incarichidi particolare importanza.Era insignito della medaglia d’oro almerito di lungo comando, della cro-ce al merito di guerra, del distintivodella guerra di liberazione e del pe-riodo bellico 1940-43, del diplomadi benemerenza della pubblica fi-nanza di 2ª classe con medagliad’argento, ed era stato autorizzatoa sormontare il nastro della croced’oro al merito di servizio con unastelletta.Era Grand Ufficiale dell’Ordine alMerito della Repubblica Italiana.Ai familiari del Gen. Poli giunganoda parte della Direzione e Redazio-

Il Gen. C. A. Adolfo Palermo

Il Gen. C. A. Italo Poli

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30 Fiamme Gialle 4 / 2003

- Sig. Roberto BOVE, padre delBrig. C. Gregorio, Presidente dellaSezione di Ostuni, del Brig. Riccar-do socio della Sezione di Firenze, esuocero del M.C. Giuseppe De Si-mone, socio della Sezione di Brin-disi, il 27.02.2003.

- Sig.ra Elisa BRIGNOLA, consortedel S.Ten. Michele D’Almo, sociodella Sezione di Torino, il7.02.2003.

- Sig. Mario BRULLO, fratello delS.Ten. Alfredo, socio della Sezione diCatania, il 17.02.2003.

- M.M.a. c.s. Loriano BURCHIANTI,socio della Sezione di Bologna, il9.07.2002.

- Sig.ra Angela BURCHIELLARO,suocera del M.M.A. Comm. LucianoZuliani, socio della Sezione di Vero-na, il 22.12.2002.

- S.Ten. Venanzio CALISE, sociodella Sezione di Civitavecchia,l’1.02.2003.

- Fin. Levio CANCELLIERO, sociodella Sezione di Trieste, l’1.02.2003.

- Sig. Nicolò CANTALE, padre del-l’App. Giuseppe, socio della Sezionedi Catania, il 12.02.2003.

- Sig.ra Ivana CASALINI, madre delM.A. Remo Piro, socio della Sezionedi Orbetello, il 27.03.2003.

- Sig.ra Nunzia CASIERI, consortedel V. Brig. Nicola Dell’Elce, Consi-gliere della Sezione di Lanciano, il18.03.2003.

- Sig.ra Maria CASON, consorte delCol. Vincenzo Esposito, socio dellaSezione di Padova, l’11.02.2003.

- M.M. Natale CATTONI, socio dellaSezione di Trento, il 22.02.2003.

- Sig.ra Ida CAVAGLIANI, vedova delFin. Pierino Nicali, socia della Sezio-ne di Novara, il 10.03.2003.

- Sig. Michele CAVUOTO, padre delLuogotenente Benedetto, socio della

ne di “Fiamme Gialle” le più sentitecondoglianze.Dopo aver dato tempestiva notiziadella sua scomparsa riteniamo dove-roso richiamare la Sua figura di bril-lante ufficiale che ha saputo essere diesempio di serietà e competenzaprofessionale, richiamandolo alla me-moria di quanti hanno avuto la ventu-ra di conoscerlo e seguirlo nell’attivitàdi servizio, in pace e in guerra (T.S.).

Sono inoltre deceduti i seguentisoci o loro congiunti:

- Ten. Paolo AMENTA, socio dellaSezione di Messina, il 23.03.2003.

- Sig. Gianfranco ANDREOLI, sociosimpatizzante della Sezione di Vero-na, il 23.03.2003.

- App. Aniello BALSOFIORE, sociodella Sezione di Bergamo, il25.02.03.

- Sig.ra Rachele BARONE, madre delFin. Antonio Orlando, socio della Se-zione di Dongo, il 24.02.2003.

- Sig.ra Evelina BELLAMI, consortedell’App. Anacleto Sordini, socio dellaSezione di Velletri, il 3.02.2003.

- App. Paolo BELLI, socio della Se-zione di Caprarola, il 4.03.2003.

- Sig.ra Leontina BENAZZI, sorelladell’App. Antonino, socio della Sezio-ne di Bologna, il 31.12.2002.

- V. Brig. Vittorino BENEDETTI, Con-sigliere della Sezione di Predazzo, il27.02.2003.

- Sig. Francesco BIANCHINO, sociosimpatizzante della Sezione di Noce-ra Inferiore, figlio dell’App. Antonio,sindaco effettivo della stessa Sezio-ne, il 24.02.2003.

- Sig.ra Giuseppina BOCCIARELLI,consorte del Brig. Giuseppe Silvestri,socio della Sezione di Bologna, il16.02.2003.

- M.M.A. Vincenzo BORRUSO, sociodella Sezione di Genova, il20.02.2003.

Sezione di Gallipoli, il 2.03.2003.

- App. Pietro CECCHI, Sindaco effet-tivo della Sezione di Novi Ligure, il18.03.2003.

- App. Bruno CERBONI, socio dellaSezione di Castiglione del Lago, il21.02.2003.

- Sig. Alberto CESCUTTI, suocerodell’App. Guido Ferigo, Sindaco dellaSezione di Tolmezzo, il 28.02.2003.

- Sig.ra Maria CIABATTONI, madredel M.llo Graziano Leorini, socio del-la Sezione di S. Benedetto del Tron-to, il 25.02.2003.

- Sig. Principio COPPOLA, padre delM.A. Agostino, socio della Sezione diCivitavecchia, il 17.03.2003.

- Sig. Salvatore Sergio CORBO, fra-tello del socio benemerito Dott. Gio-vanni, della Sezione di Agrigento, il13.02.2003.

- App. Nicola CORFIATI, socio dellaSezione di Catania, il 9.03.2003.

- Sig.ra Valeria CORNELIA, suoceradell’App. Dario Serafini, Consiglieredella Sezione di Biacesa, il3.02.2003.

- Sig. Antonino CORRAO, padre delM.A. Salvatore, socio della Sezionedi Mazara del Vallo, il 20.02.2003.

- Magg. Sabino CUCCINIELLO, fra-tello del M.M. Antonio, socio della Se-zione di Menaggio, il 3.03.2003.

- App. Santino CUCCUS, socio dellaSezione di Bologna, il 9.02.2003.

- Sig.ra Silvia DAI PRA’ , sorella delS. Ten. Gino, socio della Sezione diBelluno, e del S. Ten. Brunello, Pre-sidente della Sezione di Este, il19.02.2003 all’età di 91 anni.

- V.Brig. Vincenzo DALLA PRIA, so-cio della Sezione di Verona, il30.03.2003.

- Fin. Orfeo DE GRANDIS, socio del-la Sezione di Modena, l’11.01.2003.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

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Fiamme Gialle 4 / 2003 31

- Sig.ra Angela DI BUO’, sorella delS. Ten. Gabriele, socio della Sezio-ne di S. Benedetto del Tronto, il27.03.2003.

- M.M.A. Umberto DI PIETRO,Consigliere della Sezione di Rieti,l’1.02.2003.

- M.A. Arnaldo DI VITO, socio dellaSezione di Rimini, il 3.03.2003.

- App. Fortunato DONATI, sociodella Sezione di Roma-1/Nord,l’8.12.2002.

- Fin. Giuseppe ERAMO, socio del-la Sezione di Trieste, l’1.07.2002.

- Sig.ra Mirosa FERRARIS, con-sorte del M.M.A. Gino Ferrando,socio della Sezione di Alessandria,il 20.02.2003.

- Brig. Santo Nunzio FERRO, sociodella Sezione di Catania, l’1.03.2003.

- Sig.ra Caterina FIORENTINO,consorte del S.Ten. Vincenzo Rai-mondi, socio della Sezione di Livor-no, il 20.03.2003.

- App. Angelo FIORI, socio dellaSezione di Stradella, l’8.02.2003.

- Brig. mare Francesco FORNA-RO, Consigliere della Sezione diMessina, il 13.02.2003.

- Sig.ra Teresa FRACASSO, suo-cera del Brig. C. Giuseppe Maccio-ne, socio della Sezione di Vasto, il15.03.2003.

- Sig.ra Virginia FRIGO, madre delM.A. Renato Frigo, Consigliere dellaSezione di Padova, il 2.03.2003.

- Sig. Rocco GARZARELLA, padredel Brig. Giovanni, socio della Sezio-ne di Chieti, il 15.01.2003.

- Fin Giuseppe GATTO, socio dellaSezione di Cividale del Friuli, il14.02.2003.

- Sig.ra Antonia GATTU, madre del-l’App. Bachisio Ruggiu, socio dellaSezione di Bosa, il 12.03.2003.

- Ten. Cav. Mario GIOVANNELLI,socio della Sezione di Parma, il7.02.2003.

- App. Luigi IMPERATORI, sociodella Sezione di Rieti, il 30.6.2002.

- Sig.ra Emma LADSTAETTER,consorte del M.A. Angelo De Carlo,socio della Sezione di Mirandola, il3.03.2003.

- Sig.ra Vincenza LAMARCA, ma-dre del Brig. C. Domenico Rutiglia-no, socio della Sezione di Novara,il 18.03.2003.

- Brig. Luigi LA ROSA, socio dellaSezione di Catania, il 7.03.2003.

- Sig. Ciro LEONE, suocero delM.A. Francesco Lanciano, sociodella Sezione di Foggia,l’8.03.2003.

- Sig. Salvatore LOI, fratello delFin. Mario, Consigliere della Sezio-ne di Catania, l’11.03.2003.

- Fin. Vincenzo LUCIANO, sociodella Sezione di Bergamo, il17.02.2003.

- App. Alfonso MACERONI, sociodella Sezione di Perugia, il4.02.2003.

- Ten. Riccardo MARCACCIOLI,socio ed ex Vice Presidente dellaSezione di Modena, il 7.03.2003.

- Sig.ra Marinella MARINI, figliadell’Aiutante di Battaglia MarinoMarini, socio della Sezione di Civi-tavecchia, l’11.03.2003.

- Sig.ra Maria Irene MARZILIANO,madre del Brig. Giuseppe Loverro,Segretario e Consigliere della Se-zione di Bitetto e suocera del Sig.Vito Cianciotta, socio simpatizzan-te della stessa Sezione, il21.02.2003.

- Sig.ra Diva MASI, consorte delFin. Ubaldo Ravaglia, socio dellaSezione di Imola, l’1.02.2003.

- Sig.ra Maria MAZZON, vedova

dell’App. Antonio Lorettu e madredel socio simpatizzante, NotaioCornelio Lorettu, della Sezione diThiene, il 7.02.2003.

- App. Donato MECCA, padre delSig. Vito Roberto, socio della Se-zione di Agrigento, il 28.02.2003.

- Sig.ra Giuseppina MICARELLI,madre del Brig. C. Tullio Valente,socio della Sezione di L’Aquila, il15.03.2003.

- M.llo dei Carabinieri Antonio MU-LE’, figlio dell’App. Vincenzo, sociodella Sezione di Rimini,l’8.03.2003.

- Sig.ra Luigina NADALINI, suoce-ra del V.Brig. Giovanni Muretti, so-cio della Sezione di Trento, il10.02.2003.

- App. Cosimo NUZZO, socio dellaSezione di Lecce, il 21.03.2003.

- Sig.ra Elena OLIVIERI, madre delM.M. Fernando Roncaccioli, sociodella Sezione di Modena, il15.02.2003.

- Fin. Domenico ORFEI, socio del-la Sezione di Parma, il 20.03.2003.

- App. Silvio ORSI, socio della Se-zione di Sondrio, il 20.03.2003.

- M.M.A. Luciano PISELLO, sociodella Sezione di Padova, il20.02.2003.

- Brig. Davide SABINO, in serviziopresso la Compagnia Guardia diFinanza di Verona, nipote delM.M.A Croce Furnò, socio dellaSezione di Verona, il 22.02.2003.

- S.Ten. Giovanni SATTA, sociodella Sezione di Roma-1/Nord, il22.12.2002.

- S.Ten. Saverio VIVINO, socio del-la Sezione di Roma-1/Nord, il4.03.2003.

Ai familiari degli Estinti il nostrosentito cordoglio.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA