Anno VIII n. 7 Settembre 2015  · della Banda Musicale della Città di Carouge. ... 19, 20 e 21...

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Anno VIII n. 7 Settembre 2015 www.saig-ginevra.ch La festa della musica spalanca le porte all'estate tra concerti e vernissage Anche la SAIG ha partecipato alla kermesse musicale Dopo il successo del 2014, per il concerto al Victoria Hall, la collaborazione tra la SAIG e la Città di Ginevra si è rive- lata, ancora una volta, vincente. Di fatti, due eventi hanno caratterizzato il fine settimana della festa della musica a Ginevra: una mostra di pittori italiani all’estero e un Con- certo per piano e violino Segue a pag. 4 e 5 La SAIG invitata dalla Città di Ginevra all’Expo di Milano 2015 Per il Coordinatore della SAIG Carmelo Vaccaro: Una grande soddisfazione per l’emigrazione italiana a Ginevra Lucchesi nel Mondo e Marica Mazzotti Ass. Emiliano- Romagnoli, guidati dal coordinatore Carmelo Vaccaro. Questa, per la SAIG, è stata un'occasione propizia, un'op- portunità per presentare la nuova associazione “Quelli dell’Aperitivo Italiano rappresentata dal presidente Raoul Derito. Segue a pagine 8 - 9 e 10 Nei trascorsi giorni del 10 e 11 Settembre 2015 la SAIG (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra) ha parteci- pato all'Expo di Milano su invito del consigliere ammini- strativo del Dipartimento della Cultura e dello Sport, Sami Kanaan. A partecipare all'occasione alcuni membri della stessa Società, quali i presidenti delle associazioni aderenti: An- tonio Scarlino Ass. Regionale Pugliese, Menotti Bacci Ass. In occasione della festività, che ha visto la musica come protagonista, la SAIG, Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, ha voluto salutare anch'essa la stagione pri- maverile, per dare il suo benvenuto a quella estiva, con l'organizzazione di un magnifico Vernissage prima ed un Concerto di piano e violino dopo.

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Anno VIII n. 7 Settembre 2015 www.saig-ginevra.ch

La festa della musica spalanca le porte all'estate tra concerti e vernissageAnche la SAIG ha partecipato alla kermesse musicale

Dopo il successo del 2014, per il concerto al Victoria Hall,la collaborazione tra la SAIG e la Città di Ginevra si è rive-lata, ancora una volta, vincente. Di fatti, due eventi hannocaratterizzato il fine settimana della festa della musica aGinevra: una mostra di pittori italiani all’estero e un Con-certo per piano e violino Segue a pag. 4 e 5

La SAIG invitata dalla Città di Ginevra all’Expo di Milano 2015Per il Coordinatore della SAIG Carmelo Vaccaro:

Una grande soddisfazione per l’emigrazione italiana a Ginevra

Lucchesi nel Mondo e Marica Mazzotti Ass. Emiliano-Romagnoli, guidati dal coordinatore Carmelo Vaccaro.

Questa, per la SAIG, è stata un'occasione propizia, un'op-portunità per presentare la nuova associazione “Quellidell’Aperitivo Italiano rappresentata dal presidente RaoulDerito.

Segue a pagine 8 - 9 e 10

Nei trascorsi giorni del 10 e 11 Settembre 2015 la SAIG(Società delle Associazioni Italiane di Ginevra) ha parteci-pato all'Expo di Milano su invito del consigliere ammini-strativo del Dipartimento della Cultura e dello Sport, SamiKanaan.

A partecipare all'occasione alcuni membri della stessaSocietà, quali i presidenti delle associazioni aderenti: An-tonio Scarlino Ass. Regionale Pugliese, Menotti Bacci Ass.

In occasione della festività, che ha visto la musica comeprotagonista, la SAIG, Società delle Associazioni Italianedi Ginevra, ha voluto salutare anch'essa la stagione pri-maverile, per dare il suo benvenuto a quella estiva, conl'organizzazione di un magnifico Vernissage prima ed unConcerto di piano e violino dopo.

Anno VIII n. 7Settembre 2015I consigli del dott. F. Artale

Questo è il temponecessario per ese-guire una diagnosidi aneurisma addo-minale, bastano die-ci minuti per salva-re la vita di una per-sona.

Qualche anno fà ebbi l’onore di dirigereun progetto organizzato dalla SocietàItaliana di Chirurgia Vascolare sulla pre-venzione della rottura dell’aneurismaaddominale. Progetto limitato ad unquartiere di Roma, ma che coinvolse co-munque circa mille abitanti. In tre giorniriuscimmo a consultare e praticare esamiecografici a tutti i pazienti coinvolti nelprogetto, ma soprattutto riuscimmo asalvare la vita di cinque persone, le quali,se non fossero state sottoposte a questaindagine, sarebbero sicuramente andateincontro a rottura dell’aorta addominalecon una percentuale di sopravvivenzamolto bassa, solo del 10%.

Quanto riferito non vuole assolutamentecreare terrore, ma semplicemente sensi-bilizzare la popolazione a prevenire unapatologia sicuramente molto grave, mache, se diagnosticata in tempo, porta acompleta guarigione nel 90% dei casi.Detto ciò, credo valga la pena sottoporsioccasionalmente ad un’indagine ecogra-fica assolutamente non invasiva, delladurata di soli pochi minuti per evirare unproblema i cui esiti sono nella maggiorparte dei casi letali.

L’aorta rappresenta il vaso arterioso piùgrande del nostro corpo, quello che di-stribuisce il sangue ossigenato prove-niente direttamente dalla parte sinistradel cuore a tutti i nostri organi, cervellocompreso. Dilatazioni de calibro del vaso

si possono realizzare a qualsiasi livellolungo tutto il decorso del vaso, ma permotivi strutturali, anatomici, la partedell’aorta più soggetta a dilatazioni èquella addominale.

Sicuramente l’aterosclerosi rappresentaun fattore di rischio importante, ma lacondizione che ne favorisce l’insorgenzapiù di ogni altra è rappresentata dallaipertensione arteriosa.È quindi più che evidente che tutti coloroche sono affetti da ipertensione arteriosa,anche trattata con farmaci, debbano sot-toporsi almeno una volta l’anno a questotipo di indagine estremamente semplice.

Difficilmente si presenta prima dei 50anni, a meno che non intervengano deifattori genetici.

Il trattamento chirurgico dell’aneurismadell’aorta addominale, un tempo estrema-mente difficile e complicato, è diventatooggi notevolmente meno invasivo graziealle tecniche di chirurgia endovascolare.Viene utilizzato un dispositivo particolarechiamato protesi endovascolare.L'endoprotesi è progettata per essere in-serita attraverso un accesso inguinale,senza quindi la necessità di eseguire un'a-pertura chirurgica dell'addome e dell'aor-ta. Una volta introdotta, l'endoprotesiviene posizionata all'interno dell'areadanneggiata ricostituendo completamen-te il lume del vaso e quindi il normaleflusso sanguigno.

Dr. Francesco ArtaleAngiologo e Chirurgo vascolare a Ginevra

VEIN CLINICChemin Malombré, 5 - 1206 GenèveTél. : 022 800 01 02 - www.vein-clinic.ch

Editore: S.A.I.G.10, Av. Ernest-Pictet

1203 GenèveTel. + fax + 41 22 700 97 45

C.C.P. [email protected]

Direttore editoriale:Carmelo Vaccaro

Natel: +41 (o) 78 865 35 00

Amministratore:Sebastiano Murgo

Natel: 079 469 43 61

Redattori e Collaboratori:Menotti Bacci

Oliviero Bisacchi Marica Mazzotti Silvio Isabella Antonio Scarlino

Organo uff. della S.A.I.G.

Collaboratori:Remigia Grion

Antonella Chiarolanza Dott. Francesco Artale Foto: © Athon Lo Coco Foto e video: © Riccado Galardi

Tiratura 3.000 copie Distribuzione: Poste GE

Distribuito ai membri delleassociazioni e agli italiani del

Cantone di Ginevra

10 numeri l’anno, esclusoi mesi di luglio e agosto

Il valore di questa copia e di2.00 frs.

Gli articoli impegnano solo laresponsabilità degli autori.

Avec l'appui de laVille de Genève

( Département de la CohésionSociale et de la solidarieté)

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Anno VIII n. 7Settembre 2015 dalle Associazioni

lianità nel Cantone.

Carouge, chiamata con orgoglio an-che la vecchia città sarda oggi inglo-bata nel cuore di Ginevra, con il suoparticolare assetto urbanistico rap-presenta la testimonianza più palpa-bile dell’estensione del Regno di Sa-voia fino alle sponde del lago Lema-no.

Qui, da 73 anni, alla fine di agosto sisvolge una festa popolare, “La Voguede Carouge”, promossa dalla Società“Cartel di Carouge” che riunisce arti-giani e associazioni locali. La festa èdivenuta una kermesse di grandespessore culturale, ed è ormai tradi-zionale appuntamento da non man-care non solo per gli abitanti dellacittà, ma anche di Ginevra e dei din-torni.

I rappresentanti della comunità ita-liana sono stati presenti, già dal ve-nerdì e per tutta la tre giorni, per ac-cogliere il pubblico e far conoscere almeglio i prodotti tipici delle rispetti-ve regioni, rappresentando al meglioquella che è la tradizionale gastrono-mia italiana.

ge, Nicolas Walder e Anne Hiltpold,il consigliere municipale della Cittàdi Ginevra, Jean-Charles Lathion ealtri personalità politiche, civili emilitari.

Dopo i discorsi ufficiali, l’occasionesi è presentata per immortalatale unmomento conviviale, con alcuni no-stri amici di Carouge e non solo, conlo sfondo dello stand dell’Associa-zione Calabrese Ginevra, la quale,sono sempre pronti a sostenere l’ita-

Come da tradizione ormai, l’ultimofine settimana di agosto, si svolgeuno dei più importanti appuntamentiannuali del Cantone di Ginevra: larinomata Kermesse della Vogue deCarouge.

L’edizione 2015, svoltasi dal 28 al 30agosto, è iniziata il venerdì sera conla cerimonia di apertura, caratteriz-zata con la presenza delle autoritàcantonali, comunali ornata dalle notedella Banda Musicale della Città diCarouge. Di fatti, dopo l’interventodel Presidente del Cartel de Carouge,Daniel Mouchet e il Presidente delConsiglio Comunale della Città diCarouge, Pierre Maulini, si sono suc-ceduti il Sindaco Stéphanie Lammare il Consigliere di Stato, Serge DalBusco. Presenti anche il Consiglieredi Stato Luc Barthassat, i Consigliereagli Stati, Robert Kramer e LilianeMaury Pasquier, il Consigliere Nazio-nale, Hugues Hiltpold, i consiglieriAmministrativi della Città di Carou-

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eventi SAIG Anno VIII n. 7Settembre 20154

La festa della musica spalanca le porte all'estate tra concerti e vernissageAnche la SAIG ha partecipato alla kermesse musicale

eseguito dai maestri Ales-sandra Lussi e Vincenzo Di Silvestro.

L' esposizione si è tenuta nei giorni19, 20 e 21 Giugno scorso presso laSalle communale di Plainpalais: unevento a cui ha lavorato la SAIG conil Dipartimento della Cultura e delloSport della città di Ginevra, che hariscosso un rilevante successo, lostesso che, ancora una volta, confer-ma e rafforza la stessa collaborazio-ne.

La città ginevrina, per la prima volta,è stata così sede di esposizione delleopere d'arte di pittori italiani resi-denti in Italia e all'estero. Artisti perdiletto, non pittori professionisti,eppure le loro tele hanno, sin da su-bito, catturato l'anima dei loro osser-vatori.Un'unica rassegna, una mostra cheporta con sè alcuni aspetti della figu-

ra del cittadino italiano trasferitosiall'estero. Quell'italiano che, oltreall'affetto per il tricolore, la profes-sionalità in campo lavorativo, evolu-tosi nella cultura o in altre forme diespressione artistica, porta la suaidea di pittura, seppur dilettantisti-ca, oltre i confini.

Vi hanno partecipato artisti comeCarmelo Margarone provenientedalla Germania, Antonio Salernodall'Italia, Tino Rosano da Losanna,Ilaria di Resta da Ginevra e le teledell'artista, scomparso alcuni annifa, Antonio Ilona da Basilea. A rap-presentare l’arte dilettante ginevri-na, l’organizzazione ha invitato l’ar-tista, Jacqueline Losmaz.

La serata, inoltre, di Sabato 20 Giu-gno, non finisce qui. La stessa orga-nizzazione, infatti, fedele alla sua"scaletta" da palcoscenico, ha pre-sentato a suon di applausi il gran

concerto per Piano e Violino.

Un turbinìo di bellissime emozioni,più di quanto si possa immaginare,regalate dal Maestro di violino, Vin-cenzo Di Silvestro, fortemente richie-sto per l'occasione sulla scia del gran-de successo riscosso con l'esibizionetenutasi lo scorso anno al Victoria Halle che lo ha visto violinista solistanell'esecuzione della colonna sonoradella celebre pellicola cinematograficadal titolo "Schindler's list". Questavolta, però, un duetto. Infatti, ad ac-compagnarlo è stato il Maestro di pia-no, Alessandra Lussi.I due artisti hanno così eseguito operesingolari: da "Romanza in fa" di Bee-thoven, alla "Danza ungherese n.5" diBrahms, volendo citarne alcune, a "Ilpostino" premio come miglior colonnasonora dell'omonimo film, all'incon-fondibile colonna sonora del premioOscar "La vita è bella" e, per conclude-re, a grande richiesta, alcuni accennidei successi eseguiti, nello scorso con-certo, dal noto violinista.

In platea, tra il pubblico presente, idue Parlamentari eletti dalla circoscri-zione europea, l'On. Laura Garavina el'onorevole Gianni Farina, quest'ulti-mo conosciuto nel Cantone per esserestato presente negli ultimi eventi,svolti dalla SAIG inerente al flussomigratorio di italiani nella città di Gi-nevra, come l'inaugurazione di alcunimonumenti ed altri importanti mani-festazioni.

Segue a pag. 5

eventi SAIGAnno VIII n. 7Settembre 2015 5

A coordinare il grandevenements e la ge-stione dei premi, ilCoordinatore dellaSAIG, Carmelo Vacca-ro, il quale, insieme aMarzia Del Zotto investe di assistente, hachiamato così sul pal-coscenico il Consiglie-re Amministrativodella città di Vernier,Pierre Ronget che,insieme ad alcuni deipresidenti della stessaSocietà, quali France-sco Decicco, Vice-presidente dell’Associazione Cala-bresi Ginevra, Oliviero Bisacchi, Pre-sidente del Club Forza Cesena, Mari-ca Mazzotti, Presidente dell’Associa-zione Emiliano-Romagnoli, MenottiBacci, Presidente dell’AssociazioneLucchesi nel Mondo e Antonio Scar-lino, Presidente dell’AssociazioneRegionale Pugliese, hanno premiatocon una grande targa dai bordi delsuo velluto blu, i pittori, conceden-do, inoltre, un omaggio floreale alledonne partecipanti, da parte del

Coordinatore.Gli onorevoli, Laura Garavina eGianni Farina, hanno poi consegnatoil premio, firmato SAIG, ai musicistiDi Silvestro e Lussi, facendo poi do-no anche loro dell'illustre medagliacommemorativa della Camera deiDeputati.

Il celebre violinista Vincenzo Di Sil-vestro, inoltre, ha ricambiato rega-lando una copia del suo ultimo lavo-ro discografico "Invisibile la felicità"

ai presidenti della SAIGe alle personalità pre-senti, di cui uno dei bra-ni, estrapolato dallostesso disco, "Domani èdomenica" è già moltonoto.

La SAIG ha ben pensatodi concludere i dueeventi, la mostra d'arteed il gran concerto, ri-spettivamente con unaperitivo per il primo edun sontuoso buffet per ilsecondo.Gli ospiti, infatti, hanno

potuto così gustare e assaporare letante prelibatezze preparate dalla col-laboratrice della Società, IncoronataFerro.

La SAIG, infine, ringrazia RiccardoGagliardi, partner della stessa, a cui sideve la bellezza dei reportage foto-grafici e della galleria video che benincorniciano tutti gli eventi svolti.

Antonella Chiarolanza

La SAIG festeggia la fine del Corso di Cucina 2014-2015

legami tra le culture culinarie re-gionali italiana e, nello stessotempo, a promuovere i nostri pro-dotti per il piacere di deliziare ipalati dei cultori. L’equipe diquest’anno è stata molto interes-sata a questi corsi di cui si è pale-sata l’assidua partecipazione,nonché il numero sempre cre-scente dei partecipanti.

A partire da questa esperienzapositiva, la SAIG intende apporta-re significativi cambiamenti, apartire da settembre 2015, nellastruttura e nell’insegnamento del-le pietanze italiane, con la confer-

ma della responsabile dei corsi, alpresidente dell’Associazione Lucchesinel Mondo, Menotti Bacci.

Con la consapevolezza di tutto ciò,modifiche importante saranno ap-portate anche al numero delle iscri-zioni, aumentati da dieci a dodici, perdare spazio non solo agli italiani, maanche ai cittadini ginevrini.

La SAIG da appuntamento alle iscri-zione al Corso di Cucina “L’Italia atavola” per l’anno 2015-2016.

L’apprezzamento generale dopo ladegustazione (eufemismo per indi-care una mangiata pantagruelica)ha confermato ancora una volta ilsuccesso del Corso di cucina regio-nale promosso dalla SAIG, che offrela possibilità ai frequentatori di sco-prire, o riscoprire, la ricchezza e lavarietà delle specialità gastronomi-che italiane.

Questo incontro bimensile, peradesso rimane il secondo e l’ultimogiovedì del mese, volge a stringere i

Una festa molto intima quellasvoltasi lo scorso 25 giugno, inoccasione della fine del Corso dicucina della SAIG: l’Italia a tavo-la” 2014-2015.

Anche in questa occasione laSAIG ha dato prova di fedeltà alletradizioni culinarie italiane e re-gionali. Altissima e fedele l’af-fluenza per questo appuntamentobimestrale con la cucina con ospi-ti sempre diversi e sempre piùattratti dai sapori nostrani. Non sirisparmiano complimenti e la cu-riosità per i piatti della tradizioneitaliana sono in crescente aumen-to. Come quelli preparati dalle allie-ve rimaste per festeggiare la fine delCorso di quest’anno.

Dopo aver percorso e riproposto,molte regioni dell’Italia culinaria,un’altra serata all’insegna dell’amici-zia e della buona armonia è stata vis-suta dagli addetti ai lavori, purtroppocaratterizzata dai pochi partecipanti, ,a causa delle molte partenze anticipa-te per le ferie estive, con diverse pie-tanze eseguite dagli stessi abitualiiscritti.

dalla giovane Italia Anno VIII n. 7Settembre 20156

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Ginevra: La giovane Italia all’estero che inventa

L’italiano dell’altra Italia

si attraggono e non co-noscono via di mezzo. Èqui che si inserisce "IlSiciliano": il pret a por-ter ginevrino, ma inte-ramente italiano, sicilia-no. Dove è possibileacquistare l'artigianali-tà, l'originalità dei pro-dotti e delle ricette dellanostra cucina gastrono-mica e portarle a tavola,sulla propria tavola,assaporando così l'e-strema semplicità con-cepita da pochi ingre-dienti, affidandoci allaqualità degli stessi piut-tosto che alla comples-sità nella preparazione.

Qual'è l'obiettivo, lo step suc-cessivo, della stessa Patisserie?

L'obiettivo, dunque, lo step successi-vo della Patisserie è rivolgerci ai cit-tadini svizzeri a cui vogliamo mostra-re, rivelare l'esistenza di un'alternati-va culinaria, dell'arte di cucinaredall'identità tipicamente italiana.Importiamo la tradizione qualeespressione ora di un assaggio deisapori e degli odori italiani rivolta acoloro che vogliono affacciarsi alleconsuetudini gastronomiche sicilianee ora il ritrovo del profumo “di casa”per chi, invece, è lontano da questestesse tipicità della propria terra d'o-rigine.La nostra azienda, inoltre, è anche ingrado di fornire prodotti personaliz-zati.Infatti, su richiesta, sono presentilinee dedicate alle varie esigenze deicommittenti, senza rinunciare allaqualità.

Antonella Chiarolanza

una dimensione familiare. Infatti,ciò che mi ha permesso oggi di oc-cuparmi della ristorazione è l'espe-rienza maturata negli anni affian-cando mio padre nello stesso setto-re. Lavoro che ha appassionato nonsolo me, ma anche mio fratello,tant'è vero che ha esportato anchelui la stessa tipicità, a Helsinki, inFinlandia.

Questo è, senza dubbio, un primoelemento che diversifica, sin dagliesordi, un qualsiasi prodotto italia-no: mantenere un legame con il ter-ritorio e trasformarlo in prodotti dieccellenza.

Cosa porta, perciò, secondolei, a fidelizzare il cliente?

In Svizzera, o per meglio dire, nellacittà di Ginevra i cittadini possonoriscontrare soltanto l'haute coutureda un lato e il venditore di cibo am-bulante dall'altro. Insomma duepoli opposti che, in questo caso, non

Domenico Motta:da Catania a

Ginevra.

Nato a Ginevra il 10 No-vembre del 1976. Trascor-re gli anni che vannodall'infanzia alla gioventùin Italia, precisamentenella città di Catania, inuna delle perle dell'Italiadel Sud: la Sicilia.Da giovane, poi, ritorna aGinevra, dove lavora comebanchiere.Oggi Domenico è sposato,ha quattro figli ed è unristoratore.

Protagonista dell'estate2015, infatti, è stata l' inaugurazionedella patisserie “Il Siciliano”, di Do-menico Motta. La SAIG, che ha fattouna delle sue attività, promuoverel’italianità in questo Cantone, lo haintervistato.

Cos'è, innanzitutto, "Il Sicilia-no"?

È SAPORE, TRADIZIONE, GENUI-NITA': queste le parole chiave.Alla base c'è l'adozione di quel con-cept che, via via, va sempre più a con-solidarsi. Un concetto che concepiscela produzione di prodotti genuini,soprattutto di provenienza italiana, etipici: tutte prelibatezze del Made inSicily.

Da dove ha inizio, dunque, lapatisserie?

“Il Siciliano" nasce da quella forzadi marchio italiana: concepire un si-stema produttivo che ha in gran parte

Domenico Motta, l'italiano dell'altra Italia

Anno VIII n. 7Settembre 2015 7

dalla SAIG Anno VIII n. 7Settembre 20158

La SAIG invitata dalla Città di Ginevra all’Expo di Milano 2015

piacevole conversazione.

Il primo ad esprimersi è statoil console svizzero di Milano,Massimo Baggi che, dopo averdato il suo benvenuto ai pre-senti, ha così sottolineato larelazione privilegiata che sus-siste tra la Svizzera e l’Italiasia per la posizione geograficadei due paesi, sia in meritoall’evoluzione del progetto delPadiglione Svizzero all’ExpoUniversale di Milano.

È stata, poi, la volta del di-scorso del consigliere ammi-nistrativo Sami Kanaan il qua-le tra ringraziamenti alle isti-tuzioni ginevrine presenti,come il Presidente del Consi-glio di Stato Antoine Barde, e

le istituzioni italiane, ha cosìillustrato la natura del PadiglioneSvizzero -“molti partner pubblici e privaticontribuiscono a questa presenzasvizzera” - afferma il consigliere Ka-naan - “presenza svizzera incarnatadai quattro Cantoni del Gottardo chesono i Grigioni, il Ticino, Uri e Valle-se e tre città: Basilea, Zurigo e Gine-vra. Segue a pag. 9

“Genus”, Francesco Arese Visconti,il quale ha presentato ben dieci au-toritratti e storie di alcuni italiani aGinevra.

A seguire l’interessante e dettagliatavisita guidata del Padiglione Svizze-ro guidata da Angelita Dragone, èstato l'aperitivo offerto dagli orga-nizzatori agli ospiti: la maniera piùsemplice di creare un momento di

Infatti, è proprio nel padiglio-ne svizzero che è stato cosìproiettato, in anteprima asso-luta, il cortometraggio ITALÌ,“Il Corto Che Ti Da La Sveglia”,prodotto dalla stessa associa-zione “Quelli dell’Aperitivo Ita-liano”, realizzato da RiccardoGalardi partner della SAIG.

Per il gruppo SAIG l’avventuraè iniziata all’alba del 10 Set-tembre dall'incontro con RemyPagani, consigliere ammini-strativo della città di Ginevra eincaricato al Dipartimento del-le Costruzioni.Il tempo di un’intervista ed uncaffè siamo giunti nella città diMilano, dove, una volta incon-trati anche gli onorevoli GianniFarina e Alessio Tacconi lì pre-senti per accompagnare la SAIGin questo evento, la nostra attenzionenon poteva non essere catturata dalleimponenti e decorative strutture cheben allestiscono l'ingresso dell'Expo.

La SAIG non ha potuto fare a meno dinotare la piacevole accoglienza pressoil Padiglione Svizzero offerta, con lapresenza anche del Console Generaled’Italia a Ginevra, il presidente delComites e l'autore del progetto

dalla SAIGAnno VIII n. 7Settembre 2015 9

ziato la Città di Ginevra per aver ge-nerato, in tale occasione, una notevo-le presenza italiana, ha poi ringrazia-to e salutato le istituzioni ginevrinepresenti e gli onorevoli Farina e Tac-coni.

Il Console Bertozzi ha così espressola soddisfazione di avere apprezzatoil Padiglione Svizzero, ringraziando ilConsigliere Amministrativo SamiKanaan per le belle parole spese perla Comunità italiana a Ginevra e ri-chiamando alla mente alcuni perso-naggi storici italiani legati alla cittàsvizzera di Ginevra, quali da Cavour aMazzini passando da Garibaldi. Hapoi ricordato, con orgoglio, la parte-cipazione del Consolato ginevrino aiprogetti GENUS e ITIALì.

Alla fine, ma non per questo di mino-re importanza, l’ultima parola è statariservata ai nostri parlamentari, glionorevoli Alessio Tacconi e GianniFarina che, quest’ultimo prendendola parola e dopo aver ringraziato lepersonalità italiani e ginevrine, hacosì espresso un forte sentimento dirispetto e di ammirazione per la cittàdi Ginevra, la stessa città che ha benaccolto la comunità italiana presentenel proprio territorio e, con stima econsiderazione, anche le rappresen-tanze associative.

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sul Padiglione svizzero e della cul-tura che l’accompagna.Abbiamo una storia comune chenon conoscevo fino a recentemente:nel 15esimo secolo i mercanti discambi fiorentini, di spezie di Ge-nova e di Milano, che sono venuti aGinevra a proporre i loro affari econtribuito alla prosperità dellaCittà. Citando l’epoca della metàdel 16esimo secolo, ha evidenziatoil saper fare degli italiani nella ma-nifattura della seta e i tessuti dilusso. Più tardi nel tempo, gli ita-liani si sono distinti nella societàintellettuale, nella scienza e nellagiurisprudenza ginevrina” -Ha poicontinuato nei tempi più recenti-“gli italiani che hanno costruito laSvizzera, quelli dello statuto di sta-gionale, di cui sono stati ricono-sciuti in seguito, la tragedia dellaDiga di Mattmark. 14% della popo-lazione ginevrina è di origine ita-liana notevolmente integrata, dicui hanno portato le tradizioni del-la cucina italiana. Gli italiani sonopresenti nella politica italianacon14 consiglieri al Gran Consiglioginevrino, di cui due Consiglieri diStato. Anche nella Città di Ginevragli italiani sono ben rappresentaticon 3 membri del Consiglio Ammi-nistrativo e diversi consiglieri co-munali. Per finire, desidero ringra-ziare i partner di questa giornatadedicata all’italianità, alla SAIG,Carmelo Vaccaro e la delegazionedella Società delle Associazioni Ita-

liane di Ginevra,nonché la presen-za dei progetti GE-NUS e ITALì cheabbiamo sostenu-to” - conclude.

Anche il ConsoleGenerale d’Italia aGinevra, AndreaBertozzi ha ringra-

Ginevra, la seconda città più grandedella Svizzera, partecipa a questogrande evento del 2015, ciò che è l’E-sposizione Universale. Essa ha l’ob-biettivo di promuovere, insieme altrecittà partner, una Svizzera innovati-va, sostenibile, culturale e urbana. Iltema dell'Expo “Nutrire il Pianeta,energia per la vita” ha una risonan-za particolare per la Città di Gine-vra, che ha sviluppato delle ottimepratiche in materia di alimentazio-ne” - continua lo stesso consigliere -“Che si tratta del suo programma“Nutrire la Città” o delle prestazioniproposte nel quadro dei ristorantiscolastici e per la Piccola Infanzia,dell'agricoltura urbana o dei mercatidi prodotti del territorio, la Città diGinevra avrà anche l’opportunità dicontribuire a questa importante ri-flessione che concerne tutti noi.Una tale esposizione, si rivela unapiattaforma unica per far risplende-re Ginevra sul piano internazionale.Questa esposizione universale ci of-fre l'opportunità eccezionale di posi-zionare Ginevra, seconda Città dellaSvizzera e capitale dei diritti umaniriconosciuti, come Città di cultura eCittà sostenibile”, precisa Sami Ka-naan, Consigliere Amministrativo,incaricato del Dipartimento dellaCultura e dello Sport della Città diGinevra. La partecipazione Ginevrapertanto risolutamente focalizzatasulle tematiche dell’alimentazione nelcontesto dell’esposizione o di eventi

dalla SAIG Anno VIII n. 7Settembre 201510

lori della città di Gine-vra lungo le stradestoriche milanesi, lacui sfilata dal Duomodi Milano si è direttaverso il Castello Sfor-zesco, fino al TeatroBurri, all’interno delParco Sempione con ilmagnifico Arco dellaPace che ne fa dasfondo.

La SAIG è stata lietaed onorata di accom-pagnare Sami Kanaan

e le istituzioni ginevrine anche inquesta occasione, la stessa che è mo-tivo, ancora una volta, di consolidarel’intesa tra la città di Ginevra e laSAIG.

La SAIG, inoltre, ringrazia NicolòIacobello, Michele Lodato e AlfonsoVarrone per la gradita ospitalità ed ilsupporto logistico.

ugualmente carica di emozioni. In-fatti, dopo una visita al centro diMilano, alle ore 17.30 Piazza Duomoha saputo ben accogliere i musicistidella Fanfara Municipale della Cittàdi Ginevra guidata dal suo presiden-te, Guy Dossan.

La banda musicale ginevrina si ècosì mostrata degna di portare i co-

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L’onorevole Farina haconsegnato, perciò,una medaglia comme-morativa della Cameradei Deputati ai consi-glieri amministrativiSami Kanaan e RemyPagani, ringraziandoliper l’impegno dellaCittà di Ginevra a favo-re degli italiani: que-sto, un momento digratitudine reciprocadi cui ne siamo stati orgogliosi.

Un sontuoso buffet ha chiuso i di-scorsi ed ha preceduto la visita di al-cuni padiglioni di altre nazioni e l’en-trata in scena, per il programmatoconcerto, della famosa Fanfara Muni-cipale della Città di Ginevra.

Per la delegazione della SAIG la gior-nata di venerdì 11 Settembre è stata

anche una crescita dello stesso. Conquesta attività, la SAIG intende rin-graziare e dare affetto alle nostre me-morie storiche ricordando ancorauna volta il sacrificio dei nostri immi-grati e le generazioni ginevrine pas-sate che hanno dato prova di solida-rietà nell’integrare i nostri connazio-nali.

Il progetto, come piùvolte annunciato, sca-turisce da una iniziati-va comune della SAIGe l’Unità d’Azione Co-munitaria dei quartie-ri “Servette St Jean-P e t i t - S a c o n n e x ” ,(UAC) della Città diGinevra. L'intento spe-cifico dell'UAC, in questa attività, èquello di diversificare i punti di con-tatto con la popolazione per consen-tire agli anziani di ricreare, laddovepossibile, un nuova socialità nel loroquartiere.

L’auspicio di questo progetto, sem-pre fiorente, è ovviamente quello diuna continuità del programma ed

È stato numeroso e movimentato ilprimo incontro della stagione, 2015– 2016, con gli anziani del quartiere,che ha dato anche inizio alle attivitàdella SAIG per i prossimi dieci mesiintensi di attività volti al sociale, allacultura italiana e informative.

Felici di ritrovarsi, dopo le vacanzeestive, gli habitué hanno fatto subitoconoscenza i nuovi arrivati. Un’altrabella esperienza, che si è aggiunta alleprecedenti dal 2013, con 22 anzianidel quartiere, che hanno Grazie aipresidenti Antonio Scarlino, Ass. Re-gionale Pugliese e Menotti Bacci, Ass.Lucchesi nel Mondo, per la prepara-zione del sontuoso pranzo e a LisetteBacci e Incoronata Ferro per la lorogradita presenza come aiutanti.

Inizio esilarante con il tradizionale pranzo degli anziani del quartiere alla SAIG

dalle AssociazioniAnno VIII n. 7Settembre 2015 11

Il Club Forza Cesenadi Ginevra

annuncia la scomparsadell’amica e socia

IOLE BARTOLOMEIMembro del Club da molti anni.

Il Direttivo porterà indelebile il ricordoPorgiamo ai figli e alla sua famiglia,le nostre più sincere condoglianze.

Per il Club Forza CesenaOliviero Bisacchi

L’Associazione Calabresedi Ginevra

comunica la perditadell’amica

ELISABETTA CARUSOCORTESE

Attiva da anni nella nostra Associazione

Al Direttivo e a tutti noi rimarrà il ricordo indelebilePorgiamo ai figli e al marito Giovanni,

le nostre più sincere condoglianze.

Per l’Ass. CalabreseSilvio Isabella

dalla SAIG Anno VIII n. 7Settembre 201512

nue des Champs-Élysées, in una cor-nice maestosa e davvero scenica. Nel2008 sono state invitate a partecipa-re anche alcune rappresentanze deglistati membri dell’Unione Europea ealcuni reparti delle Forze Armate deirispettivi paesi e, fatto relativamenterecente, anche le truppe dell’ONU.

1880, il 14 luglio diventa festanazionale

In seguito, la celebrazione del 14 lu-glio è stata sospesa fino a quando,sotto la IIIa Repubblica, grazie allalegge del 6 luglio 1880, il 14 luglio èstata proclamata la festa nazionale.Per testimoniare la rinascita dellaFrancia, la celebrazione si è arricchitadi un carattere più patriottico e mili-tare.La celebrazione inizia tradizional-mente il 13 luglio sera, con una fiac-colata. Il giorno successivo, le campa-ne delle chiese annunciano la sfilatamilitare. Alla fine della giornata sonoorganizzati balli e fuochi d'artificio.Così, dal 1880, il 14 luglio è ufficial-mente la Festa Nazionale Francese erappresenta per i francesi la fine del-la monarchia assoluta e l'inizio dellaRepubblica.

te del Consiglio di Stato, Carlo Lam-precht e altre personalità tra cuianche militari.

Questa festa nazionale è stata anchel’occasione per riscoprire qualchespecialità culinaria francese in unacornice suggestiva come quella delMuseo.

La festa della Francia del 14 luglio èmolto sentita ed i cittadini francesisono fieri di viverla sempre congrande spirito patriottico. La cele-brazione è iniziata con il consuetoinno nazionale e il discorso del Con-sole ai cittadini, in pieno stile fran-cese.Nel discorso di apertura ai cittadiniil Console Odile Soupison si è sof-fermata sull’importanza della co-munità francese nel cantone dellaSvizzera Romanda che conta ora-mai, tra frontalieri e residenti, circa80.000 cittadini francesi.

Grandi festeggiamenti soprattutto aParigi per la Festa Nazionale, doveogni anno si tiene una grande para-ta militare alla presenza del Presi-dente della Repubblica francese edelle alte cariche di Stato. Dal 1980questo evento si svolge lungo l’Ave-

Mancavano solo i fuochi d’artificio, leparate militari e le suggestive decora-zioni dei Champs-Élysées di Parigiper celebrare l’“ambiance” al Muséede l’Art et de l’Histoire (MAH) in oc-casione della Festa Nazionale France-se del 14 luglio.

Il Console Generale di Francia a Gi-nevra, Odile Soupison, ha accoltocalorosamente le rappresentanze isti-tuzionali e associative francesi e in-ternazionali presenti nella città diCalvino.In rappresentanza della SAIG è statoinvitato il Coordinatore Carmelo Vac-caro accompagnato dal Presidentedell’Associazione Emiliano-Roma-gnoli Marica Mazzotti.

Presente anche la delegazione delGruppo Alpini di Ginevra, guidata dalCapogruppo, Antonio Strappazzon,dal vice Luciano Caon, dalla Segreta-ria Maddalena Fronda e dal Capo-gruppo Onorario, Franco Vola.

Non sono mancate le personalità gi-nevrine ad onorare la festa NazionaleFrancese con il Consigliere NazionaleManuel Tornare, il Consigliere Am-ministrativo delle Città di GinevraGuillaume Barazzone e l’ex Presiden-

Ginevra: La SAIG invitata ai festeggiamenti della Festa Nazionale francese

dalle Associazioni

Attività della SAIG

Il Corso di cucina della SAIG del mese di ottobreGiovedì 15 ottobrePolastr a la cassadora del Langhe - Pollo alla cacciatora delle Langhe - con polenta.(Regione Piemonte)Giovedì 29 ottobreFricco e polenta pasticciata ai funghi - Dolce: “Pinza friulana”(Regione Friuli-Venezia-Giulia)

Per iscriversi al Corso di Cucina, 2014 - 2015:C. Vaccaro 078 865 35 00

Informazioni sulle attività della SAIG (10, av Ernest-Pictet 1203 Genève)La Permanenza sociale Lunedì mercoledì e venerdì dalle 14:00 alle 17:00

Il corso d’informatica si svolge tutti i mercoledì dalle 18.30 alle 20.00

Per informazioni e iscrizioni: Bruno Labriola 076 381 97 12Carmelo Vaccaro 078 865 35 00

www.saig-ginevra.ch

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Il Gagliardetto del Gruppo Alpini di Ginevra sulla Cima del Grappa

In rappresentanza del Ministro dellaDifesa era presente il Sottosegretariodi Stato On. Domenico Rossi. Presen-ti anche il Presidente dell’ANA, Seba-stiano Favero e tante autorità politi-che, civili e militari. La Santa Messacelebrata da S.E. Mons. GianfrancoAgostino Gardin Vescovo di Trevisoe, in conclusione della cerimonia, unomaggio è stato reso ai Caduti delCimitero Austro-Ungarico.

Durante tutta la cerimonia, sono statieseguiti dei brani d’epoca dai grup-pi: Società Filarmonica di Crespanodel Grappa; Coro Edelweiss - ANAMonte Grappa e Bürgermusikkappel-le St. Wolfgang i. S. (Austria).

La tradizionale cerimonia, a caratterecivile, religioso e militare della primadomenica di agosto, si ripete da oltreun secolo.

denti delle regioni di Vicenza Trevi-so e Belluno, i sindaci di numerosicomuni circostanti e alcuni Deputa-ti veneti.Il Massiccio del Monte Grappa faparte delle Prealpi Venete e si trovaal confine tra le province di Belluno,Treviso e Vicenza, l'altezza raggiun-ge i 1775 m/slm.

Sono intervenutiil Sindaco di Cre-spano del Grap-pa, AnnalisaRampin, l’Asses-sore al territorio,cultura e sicurez-za della RegioneVeneto, CristianoCorazzari, che haletto il messaggiodel PresidenteLuca Zaia.

Lo scorso 2 agosto, il Monte Grappa èstato protagonista di un raduno mili-tare e paramilitare dove hanno sven-tolato centinai di Gagliardetti di tuttele armi. La Bandiera italiana e quellaaustriaca si sono innalzate insiemeper commemorare i caduti della Pri-ma Guerra Mondiale nell’anno delcentenario.

Presenti migliaia di persone, tra iquali la maggior parte alpini delleprovincie venete, ma anche venuti datutta l’Italia e dall’Estero. Tra le cen-tinaia di gagliardetti schierati, anchequello del Gruppo di Ginevra, portatocon fierezza dall’alpino ginevrinoMarcello Sartor e, tra le numerosepenne nere, anche quelle della dele-gazione ginevrina del Gruppo di Gi-nevra, con la presenza del capogrup-po, Antonio Strappazzon e del vice,Luciano Caon e di Carmelo Vaccaro.Una messa è stata celebrata d’avantia molte personalità tra i cui i presi-

so il Centro SportivoSous-Moulin, sullapiazza di Graveson,davanti la sede dell'as-sociazione 3 ChêneCulture all’avenueTronchet ed ancorapresso la sala feste diThônex. Su ciascuna,figura un " QR code".Una volta scannerizza-to con lo smartphone,scoprirete tutti i luo-ghi dove si trovano lecassette per libri.

Il comitato di 3 ChêneCulture spera che que-sto progetto innovati-vo possa perduraregrazie alla benevolen-za degli utenti.

non è destinato a fallire? Gli autorinon lo credono, perché molte per-sone hanno piacere a tenere unlibro tra le mani e a girare le pagi-ne di carta. Queste cassette sonostate installate nei parchi pensan-do alle madri che vengono con iloro figli, persone che passeggianosenza il loro iPad e che avrannoprobabilmente piacere a leggere unlibro tranquillamente in piena na-tura.

Queste cassette sono state installa-te nei seguenti luoghi pubblici: nelparco dell’Ancienne Mairie, inquello di Mirany, nel parco Florai-re, nel parco Puthon, nel parcoStagny, nel parco di Conche, pres-

Chi non si è mai tro-vato nella situazionein cui la sua bibliotecaè piena di libri purnon sapendo cosa far-ne? Gettarli ? Ma pertanti, è impossibilemettere un libro nellaspazzatura! Darli inbeneficenza? Buonaidea, tranne che nonsempre prendiamo iltempo di spostarci neiloro edifici. Perchénon offrirli e dare lorouna seconda vita?

É in questo spirito cheda maggio di que-st'anno, dieci luoghipubblici dei Trois-Chêne propongonocassette per libri comepiccole case attraversole quali chiunque puòporre libri che non usapiù per metterli a di-sposizione di altri let-tori, leggere un libro sul posto, o sem-plicemente prendere un libro da legge-re a casa e, perché no, rimetterlo poi inun'altra cassetta.

Questo progetto iniziato dall'associa-zione 3 Chêne Culture a l’unico scopodi mettere a disposizione libri alla gen-te del posto. Non si tratta di scambio.Non è necessario depositare un libroin una cassetta per prenderne un altro.L'associazione ha voluto anche perspingere il concetto di condivisioneincoraggiando i lettori a lasciare com-menti nei capi, la data di lettura, unapprezzamento, un luogo, ecc. Per farevivere i libri!

All’ora del digitale, questo concetto

dal Comune di Chêne-BourgCassette per libri a disponsizione della popolazione dei Trois-Chêne

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dalla Città diPulizia degli argini dell'Arve. Presto la protezione civile di Carouge all'opera

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Alla fine del mese di maggio,il personale dell'ufficio dellaprotezione civile di Carouge(OPE) si è impegnato per 3giorni nella pulizia delle rivedell'Arve, mal ridotte dalleviolente piene della scorsaprimavera.

La Città di Carouge ha volu-to portare il suo contributoalla pulizia degli arginidell'Arve coinvolgendo gliuomini della protezione civi-le di Carouge che ha pertan-to modificato il programmadel suo corso iniziale, pereliminare i tronchi d'alberovenuti ad arenarsi lungo lerive dell'Arve interamenteridisegnate dalle piene.Un'opera di lungo respirodove gli imprevisti non sonomancati.“La nostra missione era dipulire le rive dell'Arve dalponte di Val-d'Arve fino alcantiere del CEVA. Il lavoroconsisteva nel tagliare intronconi i grossi alberi che sierano arenati, nel ritirare gli enormimucchi di legno che si era ammassatie nel separare gli oggetti non biologici(plastica, cerchioni di bici, lattine,ecc.) per eliminarli. Ma non tutto si èsvolto come pensavamo", sottolineaThierry Pasche, responsabile dell'uffi-cio OPC Carouge.

Gestire gli imprevisti

"Il primo problema che si è presenta-to è stata l'impossibilità di utilizzarela strada di Orpailleurs e la passerellaCEVA come avevamo previsto. Que-st'ultima non potendo essere utilizza-ta come accesso per i veicoli, è stato

necessario moltiplicare gli andiri-vieni con un rimorchio tirato a ma-no fino al bocciodromo dove si tro-vavano i nostri veicoli, poi assicu-rarne il trasporto fino alla bennasituata nella zona del cantiere CE-VA. Seconda sorpresa: i cumuli dimateriale mescolato a legno e sab-bia, molto compatti, impedivano diricorrere alle seghe elettriche. È sta-to necessario quindi tirarli fuori condei cavi e poi romperli e tagliarli conl'aiuto di zappe e asce. Questo hacomportato una notevole perdita ditempo rispetto alla nostra program-mazione di base, ma l'importante èche questi tre giorni di intervento si

siano svolti senza incidenti",afferma il nostro interlocuto-re. Insomma, eliminandouna benna di 30 m3 di rifiutial posto delle due previste, i50 uomini dell'OPC impe-gnati sul luogo – di cui 30lavoravano direttamentesugli argini dell'Arve - hannoraggiunto la metà degliobiettivi prefissati. ThierryPasche spera di potere finirela pulizia intrapresa, duranteil mese di settembre, cioè nelmomento in cui avviene ilnormale abbassamento dellivello dell'acqua.

Imparare dai propri er-rori

"Gli insegnamenti che si pos-sono trarre dai problemi in-contrati sono sempre moltoutili e, in questo caso, noi neabbiamo riscontrati di duetipi : non è sufficiente saperequal è il compito che ci spet-ta, è necessario anche preve-dere e verificare tutto ciò che

dipende dagli altri. Come i carichiammissibili per il passaggio di ca-mion sui ponti o sulle passerelle, cosache avevamo fatto, per esempio, almomento della nostra dimostrazionein occasione dei 50 anni della Prote-zione Civile nel 2013, per la pavimen-tazione di piazza Sardegna. Non biso-gna lasciarsi influenzare da ciò che sicrede : sia che riguardi le autorizza-zioni, le imposizioni tecniche o ilcoordinamento tra i diversi operato-ri. Si può intervenire soltanto su dellecertezze e queste devono, per ognilavoro, essere valutate nei minimidettagli", conclude Thierry Pasche.

Foto in alto: Antonio Esposito haavuto l'idea di abbellire i cortili dipin-gendo il pavimento di giochi colorati.

Diverse altre realizzazioni sono pre-viste queste prossime settimane neicortili delle scuole di Racettes, diTattes e del Villaggio di Onex. Di-verse le tappe necessarie per con-cretizzare ogni forma di gioco, cosache può richiedere fino a una setti-mana di tempo. Bisogna per primopulire accuratamente il pavimento,poi usare un filo per tracciare dellelinee, mettere dello scotch per deli-mitare la superficie che sarà succes-sivamente dipinta.

« Terminiamo sempre con uno stra-to di pittura antiscivolo per garanti-re la sicurezza degli allievi», precisail pittore comunale, che istalla siste-maticamente delle barriere protetti-ve attorno alle pitture in corso pergarantire la sicurezza dei piccolicuriosi. Contenti di questi nuovigiochi, gli alunni se ne sono in se-guito appropriati.

Anne Buloz

Delle campane, una scacchiera, unlabirinto, un bruco dell'alfabeto: icortili delle scuole di Onex-Parc, diBelle-Cour e di Bosson han visto sor-gere nuovi giochi questa primavera.Queste opere colorate e ludiche sonostate realizzate dal pittore della Cittàdi Onex, Antonio Esposito, e dal suoapprendista, Samy.

Abbellire i cortili dando loro nuovavita e far contenti gli allievi: questeerano le intenzioni di Antonio Esposi-to quando, dopo essere arrivato quat-tro anni fa nel comune, ha propostodi dipingere dei giochi sul pavimentodei cortili delle scuole. È AlexandraGurtler, responsabile delle relazionialle scuole al Municipio di Onex, adaver fatto da tramite con i direttori ele direttrici di scuola e i Consigli diamministrazione. Questi ultimi han-no selezionato, in mezzo a una vastascelta, i giochi più adatti all'età deglialunni.

Altri progetti in corso

dalla Città diScuole: i pittori del comune abbelliscono i cortili

Anno VIII n. 7Settembre 201516

dalla Città diAnno VIII n. 7Settembre 2015 17

zata e questo a integrazione dellenostre istituzioni di democrazia rap-presentativa e diretta. In questa pro-spettiva, il Consiglio amministrativovorrebbe rinforzare per la polazionei procedimenti di partecipazionetramite l'espansione dei contratti diquartiere e la consultazione regolaredegli abitanti.

Vernier e la Costituzione del2013

La Costituzione entrata in vigore ilprimo gennaio 2013 prevede di defi-nire le competenze tra il Cantone e icomuni. Nel quadro di queste nuoveripartizioni, il Consiglio ammini-strativo si impegnerà a difendere gliinteressi di Vernier. In vista di tuttoquesto, le risorse fiscali destinate aicomuni saranno oggetto d'impor-tanti trasformazioni, dalla riformadella tassazione delle imprese allatassa professionale passando per latassazione esclusiva sul luogo di do-micilio. Non si ha la certezza che nel2020 la Città di Vernier disporràdegli stessi mezzi di cui dispone og-gi. Quello che è certo, però, è che gliabitanti di Vernier continueranno arivolgersi verso la loro città perquanto riguarda le ricerche di lavo-

Entrato in funzione il primo giugno2015, il Consiglio amministrativoha intenzione di dirigere il Comunecon la tranquillità necessaria al suobuon funzionamento. Vorrebbeinoltre avere dei rapporti di fiduciacol Consiglio municipale per poteroperare in modo intelligente per ilbene della popolazione. Con l'o-biettivo di poter dunque risponde-re ai bisogni legittimi di quest'ulti-ma, privilegerà nel suo operatodelle soluzioni coerenti e durature.

La legislatura 2015-2020 si apre conquattro certezze, che rappresentanoaltrettante sfide verso le quali la Cittàdi Vernier sarà confrontata e il cuiprogramma legislativo deveapportare delle risposte concrete.

Vernier si sviluppa

Il quartiere di Étang trasformeràprofondamente la Città di Vernier eaccoglierà, da qui al 2021, 2'500nuovi abitanti. In questo modo,aggiungendo a questo sviluppo ladensificazione che sta avendo corsonel quartiere della Concorde, lapopolazione di Vernier aumenterà dicirca 3'000 abitanti. In tutti glisviluppi urbani presenti o futuri, ilConsiglio amministrativo presteràparticolare attenzione nel difendereun'urbanistica di qualità oltre adifendere le proposte degli abitanti enel consentire solo piani finanziarisostenibili per le generazioni future.

Vernier partecipa

Una scarsa partecipazione alle elezio-ni e un numero crescente di liste chenon hanno raggiunto il quorum, sonosegni che la nostra democraziadev'essere costantemente ridinamiz-

ro, di alloggio, di nuovi posti perasili e di qualità di vita. È dunqueprimordiale adottare una politicafinanziaria prudente e agire per unaripartizione intercomunale che nonpeggiori il nostro Comune.

Vernier e le città

Essendo l'82% della popolazioneginevrina concentrata nei dodicicomuni, il Cantone di Ginevra vedeoggi la nascita di nuovi poli urbani.Le città ginevrine con le stesse pro-

blematiche devono ormai far fronteall'individualizzazione della società eallo sviluppo di una forte concorrenzatra la popolazione, provocata da unamancanza di beni primari (alloggi,lavoro, sicurezza, ecc.). In questo con-testo, la sfida consiste nel mantenereuna forte coesione sociale tramite im-pegni pubblici assicurati. È quindinecessario che le città interessate simobilitino, assieme al Cantone, versoforti misure che permettano di mante-nere e sviluppare una coesione socialee un vivere meglio insieme. A questoscopo, Vernier, seconda città del Can-tone e quinta della Svizzera romandadeve assumere un ruolo primario inquesto nuovo scenario sociale e istitu-zionale che si sta designando. In que-sta prospettiva, il Consiglio ammini-strativo vuole avere un ruolo centralein tutti i processi tra i comuni e assie-me al Cantone e ciò con lo scopo didare risposte concrete oltre che di ap-portare la perizia e la creatività neces-saria negli ambiti cruciali per il futurodella nostra Città e del nostro Canto-ne.

Yvan Rochat, Thierry Apothéloz,Maire, et Pierre Ronget.Crédit photo : Eric Rossier

Programma legislativo del consiglio amministrativo 2015 - 2020

Speciale elezioni federali 2015 Anno VIII n. 7Settembre 201518

Il prossimo 18 ottobre, i cittadini svizzeri - in patria come all'estero - saran-no chiamati a votare per il rinnovo del parlamento federale.

Qual è la posta in gioco di queste elezioni ? Quali sono le priorità dei partiti?E quali sono i temi che la popolazione considera i più importanti?

La SAIG ha domandato a quattro candidati ginevrini, al Consiglio Nazionale, di esprimersisu alcune preoccupazioni dei cittadini in materia della sicurezza, immigrazione e impiego.

Guillaume Barazzone,consigliere nazionale PDC eConsigliere Amministrativodella Città di Ginevra

Cosa può fare e dovrebbe fare la Sviz-zera sicurezza, immigrazione e impie-go?

Più sicurezza, più impieghi e un'apertura della Svizze-ra sul mondo: ecco ciò che difenderò a Berna se saròrieletto al Consiglio nazionale quest'autunno.

Gli accordi bilaterali con l'Unione europea devono adogni costo essere mantenuti per preservare la nostraeconomia e i nostri lavori in Svizzera. In un mondocompetitivo, bisogna investire nell'innovazione, so-stenere le piccole e medie imprese e creare lavori per igiovani che faranno la Svizzera di domani.

Da ormai quasi 70 anni la Svizzera è terra d'immigra-zione la quale ha partecipato al successo del modellosvizzero. Gli immigrati italiani, ad esempio, han pie-namente contribuito allo sviluppo economico dellaSvizzera del XX secolo. Mi auguro che si valorizzi dipiù il contributo della mano d'opera straniera piutto-sto che stigmatizzare incessantemente gli stranieri.Da sempre la Svizzera difende i valori umanisti, biso-gna perpetuare questa tradizione.

La popolazione svizzera dev'essere e deve sentirsisempre in sicurezza. Tuttavia, nel contesto attuale, laSvizzera non è più al sicuro da atti violenti quali gliattentati terroristici. Per evitare un simile dramma,m'impegno a rinforzare i servizi dell'intelligence dellaConfederazione e ad aumentare i mezzi di polizia. Percombattere contro la criminalità di confine, mi impe-gno anche ad aumentare il numero delle guardie difrontiere. Mi impegno infine anche a modificare ilcodice penale con lo scopo di rendere più efficaci lesanzioni riguardanti i delinquenti.

Lisa Mazzone,Candidata al Consiglio Nazionale eDeputata al Gran Consigli0 ginevrino

La Svizzera attraversa un momentocruciale per il suo futuro. Dopo la scia-

gurata decisione di chiudere le frontiere il 9 febbraio 2014 -contro la volontà del nostro cantone - è ora arrivato il tempodi scelte importanti. Come vogliamo proseguire le nostre rela-zioni con l’Europa e il mondo, quale futuro per gli accordibilaterali? La Svizzera, i Verdi la vogliono aperta e solidale.

Noi siamo sempre stati chiari: non vogliamo una nazione ri-piegata su se stessa; non vogliamo che le paure distruggano lacoesione sociale. Vale la pena ricordare il ruolo fondamentaleche hanno avuto i migranti nella storia del nostro paese. Do-po essere stata un paese di emigranti, la Svizzera ha costruitola sua prosperità grazie al lavoro di molti immigrati stranieri;e in questo gli Italiani hanno avuto un ruolo fondamentale.La diversità della sua popolazione è da sempre una ricchezzache ha forgiato la nostra Svizzera. Infatti, è il dinamismo eco-nomico, culturale e sociale che rende attrattivo il nostro pae-se.

Il problema non è l’immigrazione, ma la chiusura delle fron-tiere che indebolisce tutto il mondo del lavoro, creando lavoronero e dumping salariale. Bisogna quindi accompagnare lalibera circolazione della gente con misure di protezione deilavoratori ; più controlli sui posti di lavoro e uno stipendiominimo garantito.

Inoltre, la politica economica preconizzata oggi ci sta portan-do in un vicolo cieco. Il rischio maggiore è di non considerareancora la limitazione delle risorse naturali. Dobbiamo riloca-lizzare e ripensare la nostra economia, per renderla più verde.La transizione energetica e la riduzione dei rifiuti creerà nuo-vi impieghi utili e duraturi. Come ha detto anche Ban KiMoon, non abbiamo un pianeta B. È quindi urgente riportarela nostra impronta a « un solo pianeta». Questo è l’obiettivodell’Iniziativa dei Verdi discussa alle camere federali; unabella opportunità per il nostro paese!

Per di più, di fronte al dramma umano che si sta svolgendonel mare Mediterraneo, dobbiamo agire con urgenza, rispet-tando le Convenzioni di Ginevra sullo stato dei rifugiati. Biso-gna aprire il nostro paese a un’accoglienza più importante edignitosa. Se, in Svizzera, siamo riusciti ad accogliere circa50'000 migranti alla fine degli anni ’90, perché non potrem-mo aprire oggi la porta a 30'000 nuovi migranti? È inumanolimitarsi a contare i morti: l’accoglienza deve essere una no-stra responsabilità prioritaria!

Speciale elezioni federali 2015Anno VIII n. 7Settembre 2015 19

Manuel Tornare,consigliere nazionale socialista, exSindaco di Ginevra.

Il bambino di Bodrum: una commozioneche deve diventare ragione.

Le catastrofi collegate all'immigrazione si moltiplicano.Così, dopo la morte per asfissia dei 71 rifugiati su un'au-tostrada austriaca, la foto del cadavere del bambino cur-do di Bodrum, un piccolo innocente addormentato persempre su una spiaggia spazzata dalle onde, ha risveglia-to la coscienza universale!

Molto tardi e per quanto tempo?È chiaro che queste situazioni purtroppo continueranno.Certi paesi europei, invischiati in un nazionalismo ego-centrico e spudorato, conducono una politica di espulsio-ne indegna, senza ricordarsi, come accade per esempio inUngheria, della compassione e l'accoglienza in Europaoccidentale di migliaia di cittadini di questo paese nel1956, dopo l'invasione sovietica!

Nel mese di maggio dell'anno corrente sono andato inSicilia con una delegazione parlamentare del Parlamentofederale per incontrare, sotto la presidenza di Carlo Som-maruga, le autorità politiche, poliziesche, amministrativee le ONG che accolgono questi sfortunati rifugiati. Abbia-mo anche fatto visita a un villaggio destinato ad assister-li.

Ho potuto rendere omaggio all'Italia che, nella sua gran-de maggioranza (escludendo i piccoli gruppi neofascistiche fanno scalpore, ma sono in grande minoranza), fa unlavoro di accoglienza e assistenza notevoli, fondati sull'u-manismo e l'altruismo, degni di un gran paese cristiano.Tuttavia l'Italia non può, da sola, assumersi questa in-combenza colossale. L'Europa, e anche la Svizzera, devo-no svegliarsi, se si vuole evitare di rimettere in causaSchengen, con paesi che si rinchiudono nel loro egoismo.

In Svizzera si è parlato molto del potenziale che rappre-sentano i rifugiati per il mercato del lavoro (il paragonecon le immigrazioni italiane, spagnole, portoghesi è con-creto), specie dopo l'iniziativa del 9 febbraio. È necessa-ria una vera politica d'integrazione da parte delle autoritàpolitiche e delle sfere economiche, poiché l'integrazionecontiene certamente un valore caritatevole, ma ancheeconomico.

Tutto ciò è possibile tramite un'integrazione che facilitil'apprendimento delle nostre lingue, la determinazione diqualifiche, certificati ed esperienze professionali e la ri-mozione degli ostacoli burocratici per le imprese.In questo modo daremo dignità a questi sfortunati e, do-po la commozione, ritroveremo la nostra dignità.

Il bambino di Bodrum non sarà morto invano.

Silvia ZederCandidata al Consiglio Nazionale

Cos'è stato fatto nel no-stro cantone riguardo alla Sicurezza, alLavoro e all'Immigrazione?

Riguardo alla Sicurezza, i cittadini possono apprezzare glisforzi fatti dai nostri due magistrati PLR, I. Rochat, cheha apportato numerose modifiche, e P. Maudet che dirigeoggi con determinazione il Dipartimento di Polizia. Nellostesso tempo, la coordinazione con la Giustizia, sotto laguida di O. Jornot (PLR) ha apportato, come mostrano lestatistiche, un abbassamento della criminalità per lagrande gioia dei nostri cittadini.

Riguardo al Lavoro, c'è sicuramente da menzionare il fat-to che il settore finanziario sta subendo una forte pressio-ne con le importanti conseguenze che ciò può avere per ilCantone di Ginevra e per le tasse percepite. Da questopunto di vista, penso a nuovi modelli d'affare che si deli-neano come delle vere opportunità, soprattutto per posi-zionare Ginevra come Capitale di una Finanza duraturanelle sue scelte d'investimento. Effettivamente, per la ri-soluzione delle sfide - ambientali e sociali - la finanza hauna carta importante da giocare. In parole povere, per igestori del portafoglio si tratta di selezionare per lo stessosettore l'impresa che sceglie di produrre ottimizzando lerisorse usate, comprese quella ambientali. L'ottimizzazio-ne richiede spesso una riflessione in più in partenza, ma ègaranzia di redditi durevoli. Se è vero che in caso di cadu-ta diffusa dei mercati finanziari un'impresa sostenibilenei suoi processi di produzione vedrà anche lei il suo cor-so crollare, è anche vero che, rispetto ad altre, ci guada-gna in stabilità a medio-lungo termine. Inoltre, un'impre-sa di questo genere può dare spiegazioni riguardo le suepratiche, mantenendo così il suo capitale simpatia pressoi suoi clienti ed evitando scandali irreparabili.Per finire, grandi banche, specie straniere, hanno giàadattato i loro criteri d'investimento in questo senso. Fi-guratevi che anche la Cina, dal gennaio del 2014, haemesso una legge che favorisce i prestiti bancari alle im-prese che rispettano le norme ambientali.Sostenere la Finanza svizzera e trovare nuove piste d'in-vestimento redditizie nell'innovazione o per la transizioneenergetica risponde a numerosi incertezze legate all'eco-nomia, al lavoro e, in maniera più generale, alla nostraprosperità.

Per concludere, riguardo al tema immigrazione, vista lasituazione attuale, una migliore coordinazione con l'ONUmi sembra essenziale. Rifiutare completamente i rifugiatipolitici è disumano, ma accettarli in massa è irrealistico.La cosa più sensata da fare sarebbe agire in concentrazio-ne di modo che la stabilità si reinstalli nei paesi dove irifugiati scappano (principalmente Eritrea e Siria) e, cer-tamente, identificare le migliori misure provvisorie senzaperò minacciare la nostra stabilità.

JAB1200 Genève 2 den

eventi Anno VIII n. 7Settembre 201520