Indagine Confcommercio-Gfk Eurisko sui fenomeni criminali - Emilia-Romagna e Bologna 2015
A CHE PUNTO SIAMO ADVERTISING E BRAND COMMUNICATION 13 ABC_F-O.… · automobili e accessori,...
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ADVERTISINGE BRAND
COMMUNICATION
PROF. PAOLA PANARESE
4 NOVEMBRE 2019
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A CHE PUNTO SIAMO
Gli step della pianificazione strategica:
§ brief del cliente
§ analisi situazionale
§ precisazione dei risultaN e formulazione della diagnosi
§ definizione degli obiePvi e del target
§ pianificazione della strategia
§ ideazione del concept e valutazione preliminare delle diverse
§ progeRazione delle azioni, in termini di mezzi e contenuN
§ realizzazione dei contenuN ed esecuzione delle azioni
§ monitoraggio, follow-up e valutazione consunNva.
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VEDREMO OGGI
§ Le prime
informazioni da raccogliere
§ La segmentazione
del target (di marketing)
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ANALISI SITUAZIONALE
§ Consiste nella raccolta ed
elaborazione di informazioni
sul commiRente, la sua
offerta e l’ambiente in cui
opera
§ Conduce alla formulazione
di una diagnosi: una
spiegazione della situazione, che
individui criNcità e opportunità
rispeRo agli obiePvi di markeNng.
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Si colloca nella prima fase di
sviluppo di una campagna
§ Cognitiva
§ Precisiva
§ Esplorativa
§ Ideativa
§ Esecutiva
§ Consuntiva
ANALISI
SITUAZIONALE
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ANALISI SITUAZIONALE
ContenuN:
§ Scenario
§ CompeNtors
§ Target
§ Campagne pregresse
§ SWOT/PEST/mappe di
posizionamento
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LO SCENARIO
Comprende informazioni
sull’azienda/organizzazione:
§ Storia
§ Leve del marketing
§ Mission e Vision
§ Obiettivi (di breve, medio e lungo periodo)
§ Identità di marca
§ Immagine della marca e qualità
percepita
§ Brand awareness
§ Precedenti campagne comunicative
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LO SCENARIO
Comprende informazioni
sull’azienda/organizzazione:
§ Storia
§ Leve del marketing
§ Mission e Vision
§ Obiettivi (di breve, medio e lungo periodo)
§ Identità di marca
§ Immagine della marca e qualità
percepita
§ Brand awareness
§ Precedenti campagne comunicative
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MISSION
La dichiarazione d’intenti di
un’organizzazione o un’impresa,
ovvero il suo fine ultimo, legato al core business e capace di
distinguerla dai concorrenti.
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Coca Cola: «Rinfrescare il mondo; ispirare momenN di
oPmismo e felicità; creare valore e fare la differenza»
MISSION
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MISSION
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MISSION
Ikea: «Offrire una vasta quanNtà
di mobili e oggeP per la casa, di buon design, funzionali, di
grande qualità e lunga durata, a
prezzi così bassi che la maggioranza delle persone
possa permeRerseli»
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VISION
È la proiezione del contesto e dello
scenario futuro in cui l’impresa
intende operare.
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VISION
MISSION VISION
OGGI
Cosa si fa?
Per chi?
Perché?
DOMANI
ProspePve
Cultura ideale
Ricadute socio-culturali
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VISION
Samsung: «Ispirare il
mondo, dare forma al futuro»
Ikea: «Creare una vita quoNdiana migliore per la
maggioranza delle
persone»
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LO SCENARIO
Comprende informazioni
sull’azienda/organizzazione:
§ Storia
§ Leve del markeNng
§ Mission e Vision
§ ObiePvi (di breve, medio e lungo periodo)
§ IdenNtà di marca
§ Immagine della marca e qualità
percepita
§ Brand awareness
§ PrecedenN campagne comunicaNve
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MARCA
Sistema complesso di
senso legato a elementi immateriali
come l’identità,
l’immaginario, la memoria.
Contribuisce a stabilire un rapporto durevole
con il cliente,
generando un valore
che implica benefici
funzionali, emotivi o di
auto-espressione
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IDENTITÀ DI MARCA
Insieme degli elemenN di riconoscimento del brand (nome, simboli,
logo, slogan, jingle, ecc.) che rifleRono l’orientamento e gli obiePvi dell’azienda,
oltre a personalità e valori della marca
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IDENTITÀ di
MARCA
Esprime l’immagine che
l’azienda vuole dare di sé e dei propri prodotti ai
consumatori, cioè
l’immagine desiderata
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L’IDENTITÀ DELLA MARCA
(fonte: J-N Kapferer, “The New Strategic Brand Management: Creating And Sustaining Brand Equity”, Kogan Page, 2004)
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Insieme di attributi tangibili,
oggettivi e salienti.
Può essere il prodotto capostipite o la prima caratteristica che viene alla mente
quando si cita il brand (per Ferrero è il
cioccolato, per Bialetti l’omino coi baffi).
Ciò che la marca evoca in maniera
inequivocabile e distintiva.
FISICO
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PERSONALITÀ
La marca acquisisce un carattere dal momento in
cui inizia a comunicare.
I suoi discorsi la rendono simile a una persona
(Barilla è affettiva, Mulino Bianco è naturalezza, Diesel è
giovinezza e trasgressione, etc.)
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PERSONALITÀ
La via più semplice per conferire personalità a un brand è quello di affidarlo a un portavoce.
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L’universo culturale, il
sistema di valori di un brand, frutto dei suoi
principi, delle sue origini,
delle sue manifestazioni. (Benetton si fa portavoce di una
cultura multietnica, e più in
generale del valore della
diversità)
CULTURA
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RELAZIONE
Il tipo di rapporto umano, interpersonale e sociale che la
marca mette in scena, ma anche il
patto con il consumatore (Barilla è
famiglia, Expedia è avventura).
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RIFLESSO
È l’immagine esteriore che la marca
restituisce del proprio utilizzatore
ideale.
Il riflesso non è il target, ma un pubblico ideale.
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Relazione che il consumatore intraPene
con se stesso aRraverso l’uNlizzo della
marca.
È ciò che si crede di esprimere aRraverso l’uso
delle marche.
MENTALIZZAZIONE
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IMMAGINE
DI MARCA
È il riflesso dell’identità di
marca presso il pubblico
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BRAND AWARENESS
§ Occorre rilevare percezioni e
notorietà del brand
§ Si può farlo cercando ricerche
già fatte o realizzandone di nuove
TOP OF MIND: riconosco subito il brand
BRAND RECALL: riconosco il marchio se vengo
sNmolato
BRAND RECOGNITION: riconosco il marchio solo
se questo mi viene mostrato
UNAWARE OF BRAND: non riconosco il marchio
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BRAND AWARENESS
§ GC: quasi nulla, ma si può provare
a rintracciarla online
§ Rotta di Enea: nulla
§ Ingegneria elettronica: da rilevare
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BRAND AWARENESS
§ Possibili strumenN:
quesNonari o interviste
§ Ma meglio non fare analisi deboli su
campioni ridoP e
non rappresentaNvi
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SULLA PERCEZIONE
§ Si può usare la senNment
analysis
§ Consiste nell’estrazione e
analisi delle opinioni che gli utenN esprimono nel
web rispeRo a diversi
prodoP/servizi.
§ Viene anche chiamata social media
analysis.
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SENTIMENT ANALYSIS
§ L’obiePvo principale è
determinare la polarità
generale di un testo (una
recensione, un commento ad un post,
ecc.), ossia classificarlo
come posiNvo, negaNvo o neutro.
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GLI AMBITI
§ MarkeNng e promozioni (quali sono i prodoP/servizi più o meno apprezzaN?)
§ PoliNca (quali sono le intenzioni di voto?)
§ Finanza (qual è influenza delle noNzie sull’andamento dei Ntoli?)
§ Televisione/Cinema (quali personaggi tenere in vita in una serie tv? Come andra un film al box office?)
§ Moda (quali sono le linee più apprezzate dai
clienN?)
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TRE TIPI
§ Manuale
L’operatore cerca manualmente i commenti e li cataloga singolarmente
§ Automatica
Un sistema automatizzato rileva i commenti e li clusterizza attraverso un software semantico
§ Semi-automatica
La raccolta e parte dell’analisi sono automatizzate, ma il controllo è umano
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SENTIMENT
ANALYSIS
§ Diversi tools (es. Talkwalker) con
alcuni limiti
§ Se automatica ha il limite di non
cogliere l’ironia.
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I COMPETITORS
§ Vanno individuati sulla base della somiglianza di offerta, target e fascia di prezzo
dell’offerta.
§ Si distinguono in diretti e indiretti
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I COMPETITORS
§ GC: da verificare
§ RoRa di Enea: no, ma benchmark
§ Ingegneria eleRronica: da individuare
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I COMPETITORS
§ Come cercarli?
§ Online, per PC o su canali di vendita
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I COMPETITORS
Si possono rintracciare in 4 i
possibili territori di mercato:
§ Area verNcale
§ Area orizzontale o
merceologica
§ Segmento
§ Nicchia
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AREA VERTICALE
Prodotti che soddisfano lo stesso bisogno del consumatore
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AREA ORIZZONTALE
ProdoP della stessa categoria merceologica
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SEGMENTO
Porzione di di una
categoria merceologica in cui i
prodoP sono
caraRerizzaN da una peculiarita in
comune
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NICCHIA
SeRore merceologico i cui prodoP sono indirizzaN ad una fascia ristreRa di
consumatori
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I COMPETITORS
Vanno valutati anche in relazione all’area geografica.
Globale - Transnazionale - Nazionale - Locale
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I COMPETITORS
§ Per ogni competitors vanno
raccolte informazioni relative all’azienda/organizzazione, alle
campagne comunicative
pregresse e al target
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§ Principali canali uNlizzaN
§ SNle comunicaNvo
§ Immagini, headline e claim
significaNvi
LE CAMPAGNE
PREGRESSE
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INOLTRE
Occorre definire il
target
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IL TARGET
§ Segmentazione
socio-demografica e
psico-grafica
§ FonN: Eurisko o altre
ricerche di mercato
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IL TARGET
§ Non bisogna confondere il
target group che risponde all’obiettivo di marketing con
quello che risponde
all’obiettivo di comunicazione
§ Nella maggior parte dei casi, il target di comunicazione è più
ampio
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IL TARGET
Esistono anche:
§ I consumatori potenziali
§ I responsabili dell’acquisto
§ I decisori
§ I prescrittori
§ I consiglieri
§ I rivenditori
§ Gli opinion leader
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IL TARGET
§ Bisogna distinguere tra
target totale e core (o focus) target
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IL TARGET
§ Una volta individuato il
target group, bisogna descriverlo e delimitarlo
§ Entra in gioco la
segmentazione
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IL TARGET
§ La consapevolezza che l’uditorio
non fosse un tuRo unico e universale era giù diffusa tra gli
anNchi retori
§ AnNstene, nel V secolo a.C.
affermava:
§ «è segno di ignoranza adoperare
un’unica forma di discorso con
coloro che sono variamente disposN.»
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IL TARGET
§ Aristotele disNngue l’uditorio
in base alle età (giovani, maturi, vecchi), all’origine
familiare, alla ricchezza, al
potere e alla fortuna
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IL TARGET
La congiunzione tra attenzione
all’uditorio e tecniche di
segmentazione avviene negli anni
Sessanta del Novecento, grazie alla
diffusione degli scritti di Perelmane alle ricerche psicografiche
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LA SEGMENTAZIONE
La segmentazione è una sorta di compromesso
virtuoso tra l’efficacia della comunicazione personale
e l’economia della comunicazione di massa.
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LA SEGMENTAZIONE
§ Si tratta di costruire un
simulacro di quello che per Eco era il lettore modello,
per la pubblicità è il
consumatore modello
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LA SEGMENTAZIONE
La segmentazione tende a dividere l’universo del pubblico in segmenti
(o clusters) che siano
§ Sufficientemente omogenei al proprio interno
§ Sufficientemente disomogenei rispetto agli altri
§ Chiaramente identificabili e descrivibili
§ Misurabili e sufficientemente numerosi
§ Abbastanza stabili nel tempo
§ Raggiungibili
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LA SEGMENTAZIONE
§ La segmentazione può tener
conto di variabili socio-demografiche e psicografiche
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SEGMENTAZIONE
SOCIO-DEMOGRAFICA
ROSA ROSSI BIANCA BIANCHI
32 anni 29 anni
Casalinga Casalinga
Residente a Lodi Residente a Novara
Laureata in Filosofia Laureata in Scienze dell’Educazione
Convivente - due figli Coniugata - due figli
Il compagno guadagna 2100 € Il marito guadagna 2000 €
Acquista caffè Lavazza Acquista caffè Lavazza
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SEGMENTAZIONE
PSICOGRAFICAROSA ROSSI BIANCA BIANCHI
È casalinga perché non trova lavoro
ma è convinta che il ruolo della donna sia paritario a quello
del’uomo
È casalinga per vocazione ed è
convinta che il ruolo della donna sia quello di moglie e madre
Vota un partito di sinistra Vota un partito di destra
È una consumerista È una consumista
È permissiva con i figli È rigida con i figli
Acquista Lavazza perché le piace,
ma è disposta a sostituirlo con marche in promozione
Acquista Lavazza perché piace al
marito e perché lo comprava suamadre
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LA SEGMENTAZIONE
Per il vostro lavoro potete
utilizzare la sinottica di
Eurisko o altre ricerche
psicografiche equivalenti (per la popolazione italiana)
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EURISKO
§ Si basa su tre rilevazioni
annuali da 4.000 interviste
ciascuna (con un
sovracampionamento del 5%).
§ Il campione è rappresentativo
della popolazione italiana
superiore ai 14 anni.
§ L’universo è determinato dal più recente censimento Istat.
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EURISKO
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I dati riguardano:
§ profilo socio-demografico
§ profilo psicologico
§ orientamenti di consumo
§ opinioni
§ aspettative e valori
§ obiettivi nella vita
§ consumi (alimentari, abbigliamento, cosmesi, salute, prodotti finanziari,
automobili e accessori, prodotti per la casa, beni semidurevoli e dotazioni casa, ecc.)
§ consumi mediali
EURISKO
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La popolazione italiana è
suddivisa in clusters, detti Stili di Vita, che identificano
gruppi di individui simili per
comportamento ed atteggiamento.
EURISKO
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