A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

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A) A) approccio ad alcuni approccio ad alcuni concetti micro- concetti micro- economici economici funzionali alle funzionali alle tematiche del tematiche del marketing management marketing management

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A)A)approccio ad alcuni approccio ad alcuni

concetti micro-concetti micro-economici economici

funzionali alle funzionali alle tematiche del tematiche del

marketing marketing managementmanagement

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A2)A2)teoria del teoria del

consumatore consumatore e della e della

domandadomanda

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approccio approccio storico allastorico allateoria del teoria del

consumatore consumatore e della e della

domandadomanda

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Richard CantillonRichard Cantillon

1680 - 17341680 - 1734

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il MOTORE DELL’ECONOMIA:il MOTORE DELL’ECONOMIA:

• nonnon è il proprietario-capitalistaè il proprietario-capitalista• nonnon è il lavoratoreè il lavoratore• è è l’imprenditorel’imprenditore: “: “la circolazione e lo la circolazione e lo

scambio delle mercanzie e la loro produzione, scambio delle mercanzie e la loro produzione, avvengono ad opera degli imprenditori e a avvengono ad opera degli imprenditori e a loro rischio”loro rischio”

• l’imprenditorel’imprenditore è colui che: è colui che:• > intuisce la > intuisce la “combinazione produttiva”“combinazione produttiva”• > la prepara> la prepara• > la realizza> la realizza• > ne assume il rischio in vista del profitto> ne assume il rischio in vista del profitto

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sul concetto di VARIAZIONE DEL PREZZO AL sul concetto di VARIAZIONE DEL PREZZO AL VARIARE DELLA DOMANDA e VARIARE DELLA DOMANDA e

sull’INCERTEZZA dell’imprenditoresull’INCERTEZZA dell’imprenditore • ““il fittavolo impiega una parte della terra (presa in fitto il fittavolo impiega una parte della terra (presa in fitto

dal proprietario) per nutrire greggi, per produrre grano, dal proprietario) per nutrire greggi, per produrre grano, vino, foraggio…secondo vino, foraggio…secondo il proprio giudizioil proprio giudizio, senza poter , senza poter prevedere quale di questi generi di derrate procurerà il prevedere quale di questi generi di derrate procurerà il prezzo migliore. Questo prezzo delle derrate prezzo migliore. Questo prezzo delle derrate dipenderà dipenderà in parte dalle stagioniin parte dalle stagioni e e in parte dal consumoin parte dal consumo; se vi sarà ; se vi sarà abbondanzaabbondanza di grano in proporzione al consumo, esso di grano in proporzione al consumo, esso avrà un avrà un prezzo bassoprezzo basso, se ve ne sarà , se ve ne sarà scarsitàscarsità, il , il prezzo prezzo sarà altosarà alto. Chi può prevedere il numero delle nascite e . Chi può prevedere il numero delle nascite e dei decessi in uno Stato nel corso d’un anno ? Chi può dei decessi in uno Stato nel corso d’un anno ? Chi può prevedere l’aumento o la diminuzione delle spese che prevedere l’aumento o la diminuzione delle spese che può verificarsi nelle famiglie ? E tuttavia il prezzo delle può verificarsi nelle famiglie ? E tuttavia il prezzo delle derrate del fittavolo dipende naturalmente da simili derrate del fittavolo dipende naturalmente da simili avvenimenti che egli non può prevedere, e di avvenimenti che egli non può prevedere, e di conseguenza egli conduce il suo podere nell’conseguenza egli conduce il suo podere nell’incertezzaincertezza.”.”

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Scuola CLASSICAScuola CLASSICA

da metà ‘700 a metà ‘800da metà ‘700 a metà ‘800

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Adam SmithAdam Smith(1723 - 1790)(1723 - 1790)

OPERA:

La ricchezza delle Nazioni1776

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Smith individuò le cause dello Smith individuò le cause dello sviluppo economico:sviluppo economico:

• 1) 1) l’accumulazione dei beni capitalil’accumulazione dei beni capitali (che entrano nel processo produttivo) (che entrano nel processo produttivo)

• 2) la 2) la divisione del lavorodivisione del lavoro

• 3) 3) l’incremento demograficol’incremento demografico

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David RicardoDavid Ricardo(1772 - 1823)(1772 - 1823)

OPERA:

Principi di Economia Politica1817

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VALORE e UTILITA’:VALORE e UTILITA’:

• Ricardo distinse, senza ambiguità, i due concetti, Ricardo distinse, senza ambiguità, i due concetti, affermando cheaffermando che ”non esiste rapporto tra l’utilità ”non esiste rapporto tra l’utilità totale ed il valore”totale ed il valore”: : “se l’utilità è necessaria “se l’utilità è necessaria perché una merce abbia un valore di scambio, la perché una merce abbia un valore di scambio, la stessa utilità, però, non misura il valore. Vi sono, stessa utilità, però, non misura il valore. Vi sono, infatti, dei beni molto utili (grano) che valgono infatti, dei beni molto utili (grano) che valgono poco; dei beni poco utili (brillanti) che valgono poco; dei beni poco utili (brillanti) che valgono molto; dei beni indispensabili (aria) che non molto; dei beni indispensabili (aria) che non valgon nulla.”valgon nulla.”

• intorno al concetto di valore si espresse in modo intorno al concetto di valore si espresse in modo laconico:laconico: “il valore è il rapporto nel quale si “il valore è il rapporto nel quale si scambiano le merci fra loro.”scambiano le merci fra loro.”

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teoria del VALORE-LAVORO teoria del VALORE-LAVORO

• la teoria del la teoria del valore-lavoro valore-lavoro è la è la prima teoria del valore proposta prima teoria del valore proposta da un economista. Con essa si da un economista. Con essa si considerò preminente l’aspetto considerò preminente l’aspetto della della produzioneproduzione (quale (quale generatore generatore del valore)del valore)

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William Nassau SeniorWilliam Nassau Senior(1790 - 1864)(1790 - 1864)

OPERA:

An Outline of Political Economy

1836

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il concetto di RARITA’:il concetto di RARITA’:

• corresse la teoria ricardiana del valore, corresse la teoria ricardiana del valore, affermando che affermando che esso non deriva esso non deriva esclusivamente dal lavoro, ma anche dalla esclusivamente dal lavoro, ma anche dalla raritàrarità del bene del bene

• definì, perciò, la ricchezza come definì, perciò, la ricchezza come ”tutto ciò ”tutto ciò che può essere scambiato e che possiede che può essere scambiato e che possiede valore essendo valore essendo trasferibiletrasferibile, , utileutile e e scarsoscarso””

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il concetto di UTILITA’ il concetto di UTILITA’ DECRESCENTE:DECRESCENTE:

• “ “ non solo vi sono limiti al piacere che certi non solo vi sono limiti al piacere che certi beni procurano, ma il piacere stesso beni procurano, ma il piacere stesso diminuisce diminuisce sempre più rapidamentesempre più rapidamente e molto prima che e molto prima che questi limiti siano raggiunti. questi limiti siano raggiunti. Raramente due Raramente due beni dello stesso genere offriranno doppio beni dello stesso genere offriranno doppio piacere di quello offerto da uno di essipiacere di quello offerto da uno di essi. Di . Di conseguenza, quanto più un bene è conseguenza, quanto più un bene è abbondante, tanto più è probabile che sia abbondante, tanto più è probabile che sia grande il numero di quelli che ne sono provvisti grande il numero di quelli che ne sono provvisti e che non desiderano aumentare la loro scorta; e che non desiderano aumentare la loro scorta; cosicchè, per costoro, cosicchè, per costoro, un’offerta addizionale un’offerta addizionale perde tutta, o quasi tutta, la sua utilitàperde tutta, o quasi tutta, la sua utilità.” .”

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i 2 elementi che determinano il i 2 elementi che determinano il VALORE:VALORE:

• lala DOMANDADOMANDA e l’e l’OFFERTAOFFERTA sono i due sono i due elementi essenziali per determinare il elementi essenziali per determinare il valore di un benevalore di un bene

P

QO D

Punto di equilibrio

q’

p’

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John Stuart MillJohn Stuart Mill(1806 - 1873)(1806 - 1873)

OPERA:

Principles of Political Economy 1848

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Mill individua 3 tipologie (classi) del Mill individua 3 tipologie (classi) del VALORE:VALORE:

• 1) 1) Valore temporaneo (o corrente) Valore temporaneo (o corrente) che che dipende dalla DOMANDA e dall’OFFERTAdipende dalla DOMANDA e dall’OFFERTA

• 2) 2) Valore permanente (o naturale) Valore permanente (o naturale) al quale al quale il “valore temporaneo” tende ad il “valore temporaneo” tende ad avvicinarsi e che concerne i beni risultanti avvicinarsi e che concerne i beni risultanti da un lavoro, i quali possono essere da un lavoro, i quali possono essere aumentati in modo indefinibile senza aumentati in modo indefinibile senza particolari difficoltà (beni di consumo)particolari difficoltà (beni di consumo)

• 3) 3) Valore di rarità Valore di rarità è il valore permanente è il valore permanente di alcuni beni “non aumentabili” e, di alcuni beni “non aumentabili” e, comunque, non sufficienti a soddisfare la comunque, non sufficienti a soddisfare la totalità della DOMANDA (beni economici)totalità della DOMANDA (beni economici)

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Autori PRE-NEOCLASSICIAutori PRE-NEOCLASSICI

prima metà ‘800prima metà ‘800

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Jeremy BenthamJeremy Bentham

1748 - 1832

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il concetto di PIACEREil concetto di PIACERE ed il principio dell’UTILE ed il principio dell’UTILE (utilitarismo)(utilitarismo)::• ““il il piacere piacere è l’unico scopo dell’esistenza è l’unico scopo dell’esistenza

umana, che può esprimersi in forma di umana, che può esprimersi in forma di utilitàutilità””

• ovveroovvero: “ogni azione (e, perciò, anche quella : “ogni azione (e, perciò, anche quella economica) è utile se porta ad un economica) è utile se porta ad un incremento incremento di piaceredi piacere””

• ““il dovere non proviene né da Dio, né dalla il dovere non proviene né da Dio, né dalla Legge, ma dalla tendenza, innata nell’uomo, a Legge, ma dalla tendenza, innata nell’uomo, a procurare a sé ed agli altri una maggiore procurare a sé ed agli altri una maggiore somma di felicità”somma di felicità”

• il il “principio dell’utile”“principio dell’utile” può, dunque, può, dunque, riassumersi nella formula: riassumersi nella formula: “la più grande “la più grande felicità del maggior numero di persone”felicità del maggior numero di persone”

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Jean Baptiste SayJean Baptiste Say

1767 - 1832

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la genesi del VALOREla genesi del VALORE

• ““il valore delle merci non dipende, unicamente, il valore delle merci non dipende, unicamente, dalla dalla quantità di lavoro occorrente per produrli quantità di lavoro occorrente per produrli e e neppure dall’neppure dall’insieme dei costi di produzioneinsieme dei costi di produzione““

• ““il valore di ogni cosa è il risultato dellail valore di ogni cosa è il risultato della valutazione contraddittoria valutazione contraddittoria tra colui che ne ha tra colui che ne ha bisogno e colui che l’ha prodotta e la offre”bisogno e colui che l’ha prodotta e la offre”

• i “fondamenti del valore” sono:i “fondamenti del valore” sono:• > 1) l’> 1) l’utilitàutilità, che provoca la DOMANDA, che provoca la DOMANDA• > 2) i > 2) i costi di produzionecosti di produzione, che limitano , che limitano

l’estensione della domanda, “poiché ciò che l’estensione della domanda, “poiché ciò che costa troppo cessa di essere domandato”costa troppo cessa di essere domandato”

• il prezzo, dunque, non è determinato dalla il prezzo, dunque, non è determinato dalla domanda e dall’offerta, ma agisce su di esse domanda e dall’offerta, ma agisce su di esse

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Federico BastiatFederico Bastiat

1801 - 1850

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dalla teoria del “valore-lavoro” alla dalla teoria del “valore-lavoro” alla teoria del VALORE-SERVIZIO:teoria del VALORE-SERVIZIO:

• “ “ il valore è il rapporto di due servizi il valore è il rapporto di due servizi scambiati ed eseguire un servizio per scambiati ed eseguire un servizio per qualcuno è risparmiargli una pena “ qualcuno è risparmiargli una pena “

• > in questa teoria Bastiat presenta il > in questa teoria Bastiat presenta il punto di vista del punto di vista del consumatoreconsumatore

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Hermann Heinrich GossenHermann Heinrich Gossen

1810 - 1858

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riprese il concetto di “utilità decrescente” riprese il concetto di “utilità decrescente” già evidenziato da Nassau Senior, già evidenziato da Nassau Senior,

giungendo alla determinazione del VALORE giungendo alla determinazione del VALORE di un bene:di un bene:

• ““un affamato è disposto a pagare una prima un affamato è disposto a pagare una prima forma di pane molto più di quel che realmente forma di pane molto più di quel che realmente costa; una seconda pagnotta costa; una seconda pagnotta (dopo aver mangiato (dopo aver mangiato la prima)la prima) gli procura una soddisfazione minore e, gli procura una soddisfazione minore e, perciò, ha per lui un valore minore; l’individuo, perciò, ha per lui un valore minore; l’individuo, infine, continuerà a comprare pane sino a infine, continuerà a comprare pane sino a giungere ad un punto in cui il sacrificio del giungere ad un punto in cui il sacrificio del denaro (che deve dare in cambio) sarà superiore denaro (che deve dare in cambio) sarà superiore al piacere di disporre del pane; l’ultima forma di al piacere di disporre del pane; l’ultima forma di pane (quantità marginale) determina pane (quantità marginale) determina l’estensione della sua domanda: l’estensione della sua domanda: il prezzo della il prezzo della pagnotta marginale, allora, determina il valore pagnotta marginale, allora, determina il valore al quale viene venduto tutto il lotto di paneal quale viene venduto tutto il lotto di pane.” .”

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visualizziamo il concetto di UTILITA’ visualizziamo il concetto di UTILITA’ MARGINALE DECRESCENTE:MARGINALE DECRESCENTE:

• mentrementre l’utilità totalel’utilità totale aumenta sempre,aumenta sempre, l’utilità l’utilità marginalemarginale decresce con l’incremento delle dosi decresce con l’incremento delle dosi possedute di un benepossedute di un bene

U

dosi0 1 2 3 4 5 6………n

U.T.

U.M.

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le “LEGGI” di Gossen:le “LEGGI” di Gossen:• > 1)> 1) legge della “decrescenza dei godimenti protratti”: legge della “decrescenza dei godimenti protratti”: • ““il godimento, se protratto, diminuisce a gradi d’intensità il godimento, se protratto, diminuisce a gradi d’intensità

così da offrire risultati edonistici (piacere, profitto...) così da offrire risultati edonistici (piacere, profitto...) sempre inferiori, finchè si arriva ad un momento di sempre inferiori, finchè si arriva ad un momento di saturazione, quando si estingue la soddisfazione”saturazione, quando si estingue la soddisfazione”

• > 2)> 2) legge del “massimo edonistico” (massimo profitto):legge del “massimo edonistico” (massimo profitto):• ““attesa la possibilità di scelta fra i vari piaceri, si ottiene il attesa la possibilità di scelta fra i vari piaceri, si ottiene il

massimo edonistico col godere ogni piacere in misura tale massimo edonistico col godere ogni piacere in misura tale che l’intensità di ogni singolo piacere sia uguale a quella di che l’intensità di ogni singolo piacere sia uguale a quella di ogni altro e cioè in modo che i gradi finali di intensità dei ogni altro e cioè in modo che i gradi finali di intensità dei piaceri siano tutti uguali. In una economia monetaria, ogni piaceri siano tutti uguali. In una economia monetaria, ogni individuo individuo deve ripartire le sue disponibilità monetarie tra deve ripartire le sue disponibilità monetarie tra le varie soddisfazioni che vuole procurarsi le varie soddisfazioni che vuole procurarsi (distribuzione (distribuzione del reddito)del reddito) , in modo che la soddisfazione ottenuta da , in modo che la soddisfazione ottenuta da ciascuna unità di reddito speso sia uguale. Solo a questa ciascuna unità di reddito speso sia uguale. Solo a questa condizione si ha il massimo teorico di soddisfazione.”condizione si ha il massimo teorico di soddisfazione.”

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Scuola NEOCLASSICAScuola NEOCLASSICA

seconda metà ‘800 - prima metà ‘900 (ma ancora oggi alcuni

economisti si basano sull’apporto teorico del pensiero neoclassico)

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esponenti della Scuola Neoclassica:esponenti della Scuola Neoclassica:

• SCUOLA INGLESE:SCUOLA INGLESE:• > William Stanley Jevons (1835 - 1882)> William Stanley Jevons (1835 - 1882)

• SCUOLA VIENNESE (Scuola psicologica):SCUOLA VIENNESE (Scuola psicologica):• > Karl Menger (1840 - 1921)> Karl Menger (1840 - 1921)• > Eugen Von Böhm Bawerk (1851 - 1914)> Eugen Von Böhm Bawerk (1851 - 1914)

• SCUOLA AMERICANA (Scuola sociologica):SCUOLA AMERICANA (Scuola sociologica):• > John Bates Clark (1847 - 1938)> John Bates Clark (1847 - 1938)

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un confronto fra un confronto fra Scuola ClassicaScuola Classica e e Scuola Scuola NeoclassicaNeoclassica

• la Scuola Classica, in particolare con Ricardo, diede la Scuola Classica, in particolare con Ricardo, diede all’Economia uno spiccato all’Economia uno spiccato senso oggettivosenso oggettivo

• in Ricardo fu assente lo in Ricardo fu assente lo studio psicologicostudio psicologico, mancava, cioè, , mancava, cioè, la la ricerca dei motiviricerca dei motivi che che determinano le azioni economichedeterminano le azioni economiche

• come sottolinea Gustavo Del Vecchio: come sottolinea Gustavo Del Vecchio: “oggetto “oggetto dell’economia ricardiana non sono gli dell’economia ricardiana non sono gli uominiuomini, ma le , ma le cosecose……Non c’era altro modo, per uscire dal sistema ricardiano, che Non c’era altro modo, per uscire dal sistema ricardiano, che quello di spostare il punto di attacco allo studio dei quello di spostare il punto di attacco allo studio dei fenomeni economici. Bisognava passare dall’fenomeni economici. Bisognava passare dall’aspetto aspetto oggettivo oggettivo all’all’aspetto soggettivoaspetto soggettivo, cioè dallo studio delle , cioè dallo studio delle merci e delle ricchezze, allo studio degli uomini che queste merci e delle ricchezze, allo studio degli uomini che queste ricchezze producono, desiderano, scambiano…Bisognava ricchezze producono, desiderano, scambiano…Bisognava spostare l’inizio dello studio dell’Economia, dallo spostare l’inizio dello studio dell’Economia, dallo studio del studio del valorevalore (come faceva Ricardo) a quello dell’ (come faceva Ricardo) a quello dell’utilitàutilità……Bisognava, perché il concetto di utilità potesse divenire Bisognava, perché il concetto di utilità potesse divenire base del sistema economico, applicare alla utilità il base del sistema economico, applicare alla utilità il concetto di concetto di marginemargine (già applicato da Ricardo nella teoria (già applicato da Ricardo nella teoria della rendita).”della rendita).”

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il concetto di MARGINE:il concetto di MARGINE:

• ““fino a quando - fino a quando - prosegue Gustavo Del Vecchioprosegue Gustavo Del Vecchio - consideriamo l’utilità senza riferimenti - consideriamo l’utilità senza riferimenti quantitativi, sul concetto di utilità non si può quantitativi, sul concetto di utilità non si può creare una teoria economica…Invece parlando creare una teoria economica…Invece parlando di utilità delle cose in genere, parleremo di utilità delle cose in genere, parleremo dell’dell’utilità che hanno le singole quantità utilità che hanno le singole quantità componenti la massa d’una mercecomponenti la massa d’una merce. Fin quando . Fin quando si parla dell’utilità del panno non si conclude si parla dell’utilità del panno non si conclude nulla, ma quando noi nulla, ma quando noi identifichiamoidentifichiamo l’utilità l’utilità d’una pezza di quel pannod’una pezza di quel panno, , tenuto conto delle tenuto conto delle altre pezze esistenti sul mercatoaltre pezze esistenti sul mercato, allora il , allora il problema diventa problema diventa risolvibilerisolvibile.”.”

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William Stanley JevonsWilliam Stanley Jevons(1835 - 1882)(1835 - 1882)

OPERA:

Theory of Political Economy 1871

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l’utilità dipende dalla l’utilità dipende dalla quantità quantità disponibiledisponibile

e distinse fra:e distinse fra:

• utilità totale: utilità totale: l’utilità che un bene, l’utilità che un bene, complessivamente preso, ha per un complessivamente preso, ha per un individuoindividuo

• grado finale di utilità: grado finale di utilità: l’utilità che per l’utilità che per un individuo hanno le singole dosi di un individuo hanno le singole dosi di un bene, e, soprattutto, un bene, e, soprattutto, l’ultima dosel’ultima dose conseguitaconseguita, , attesaattesa o o speratasperata

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Jevons criticò la teoria del “valore-Jevons criticò la teoria del “valore-lavoro” di Ricardo:lavoro” di Ricardo:

• il “paradosso dei pescatori di perle”il “paradosso dei pescatori di perle”: : ““se un pescatore invece di portare in se un pescatore invece di portare in superficie delle perle, porta solo sassi, superficie delle perle, porta solo sassi, il suo lavoro non conferisce ai sassi un il suo lavoro non conferisce ai sassi un valore, anzi il lavoro stesso perde ogni valore, anzi il lavoro stesso perde ogni valore. Quindi valore. Quindi il valore non deriva dal il valore non deriva dal lavoro e neppure dal costo di lavoro e neppure dal costo di produzioneproduzione; deriva solo dall’; deriva solo dall’utilitàutilità delle merci, combinata con la delle merci, combinata con la raritàrarità..””

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intorno al concetto di UTILITA’intorno al concetto di UTILITA’::

• ““l’utilità è l’attitudine di un bene a l’utilità è l’attitudine di un bene a procurare piacere o ad evitare una pena”procurare piacere o ad evitare una pena” (“purchè la volontà o l’inclinazione della (“purchè la volontà o l’inclinazione della persona interessata sia assunta come il persona interessata sia assunta come il solo criterio, in quel momento, di ciò che solo criterio, in quel momento, di ciò che è o non è utile”)è o non è utile”)

• ““l’utilità non è una qualità intrinseca del l’utilità non è una qualità intrinseca del bene, ma è bene, ma è l’espressione di un rapportol’espressione di un rapporto fra un fra un oggettooggetto e un e un soggettosoggetto, fra il , fra il benebene e e l’uomol’uomo””

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gli effetti indiretti del COSTO DI gli effetti indiretti del COSTO DI PRODUZIONE sul VALORE:PRODUZIONE sul VALORE:

• > il costo di produzione determina:

• > l’offerta (quantità prodotta) determina:

• > il grado finale di utilità determina:

l’offertal’offerta

il grado finale di utilitàil grado finale di utilità

il VALOREil VALORE “valore di scambio” (prezzo del bene)“valore di scambio” (prezzo del bene)

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una critica alla teoria del valore di una critica alla teoria del valore di Jevons:Jevons:

• Jevons derivò il “valore di scambio” Jevons derivò il “valore di scambio” (prezzo) di un bene direttamente dal (prezzo) di un bene direttamente dal grado finale di utilità, senza alcun grado finale di utilità, senza alcun riferimento al riferimento al VALORE D’USOVALORE D’USO

• ed è sulla questione del “valore d’uso” ed è sulla questione del “valore d’uso” che la Scuola Austriaca amplierà, in che la Scuola Austriaca amplierà, in modo più completo, la teoria del valoremodo più completo, la teoria del valore

Page 40: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

Karl MengerKarl Menger(1840 - 1921)(1840 - 1921)

OPERA:

Principi di Economia Politica1871

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il VALORE concepito nel suo significato il VALORE concepito nel suo significato “subbiettivo”, cioè come UTILITA’ che il “subbiettivo”, cioè come UTILITA’ che il

soggetto economico attribuisce a un bene soggetto economico attribuisce a un bene atto a soddisfare un suo bisogno, fu già atto a soddisfare un suo bisogno, fu già

concepito dai “classici” e fu indicato dal Say concepito dai “classici” e fu indicato dal Say quale supporto del COSTO, a causa quale supporto del COSTO, a causa

dell’influenza dell’utilità sulla DOMANDA e dell’influenza dell’utilità sulla DOMANDA e di conseguenza sull’OFFERTA e sui COSTI DI di conseguenza sull’OFFERTA e sui COSTI DI

PRODUZIONE:PRODUZIONE:• il concetto di VALORE D’USO fu messo in il concetto di VALORE D’USO fu messo in

evidenza anche dai nostri economisti:evidenza anche dai nostri economisti:• > Davanzati (1529 - 1606)> Davanzati (1529 - 1606)• > Montanari (1633 - 1687)> Montanari (1633 - 1687)• > Galiani (1728 - 1787)> Galiani (1728 - 1787)• > Genovesi (1713 - 1769)> Genovesi (1713 - 1769)• > Beccaria (1738 - 1794) > Beccaria (1738 - 1794)

Page 42: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

il concetto di il concetto di VALORE D’USO VALORE D’USO presenta presenta un significato assai vasto:un significato assai vasto:

• A) A) può essere inteso come può essere inteso come utilità utilità astratta (Nützlichkeit)astratta (Nützlichkeit), generalmente , generalmente riferito a tutti i beni utili, senza che riferito a tutti i beni utili, senza che nessuno faccia sforzi per procurarseli nessuno faccia sforzi per procurarseli (acqua, aria…)(acqua, aria…)

• B) B) può essere inteso come può essere inteso come utilità utilità concreta (Nutzen)concreta (Nutzen), ovvero utilità di , ovvero utilità di beni beni esistenti in quantità limitataesistenti in quantità limitata, perciò , perciò desiderati desiderati e richiedente e richiedente uno sforzo per uno sforzo per procurarseliprocurarseli; tali beni hanno un COSTO; tali beni hanno un COSTO

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dunque nel concetto di UTILITA’ è dunque nel concetto di UTILITA’ è incluso anche il concetto di incluso anche il concetto di COSTOCOSTO e, e, altresì, i concetti di altresì, i concetti di SCARSITA’ SCARSITA’ e di e di

BISOGNOBISOGNO::

• da questi concetti basilari Menger da questi concetti basilari Menger trasse le sue teorie fondamentali:trasse le sue teorie fondamentali:

• > la > la TEORIA DEI BENITEORIA DEI BENI

• > la > la TEORIA DEL VALORETEORIA DEL VALORE

Page 44: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

TEORIA DEI BENI:TEORIA DEI BENI:

• def. di “def. di “bene”bene”: : “ogni cosa atta a soddisfare “ogni cosa atta a soddisfare un bisogno umano, che sia un bisogno umano, che sia disponibiledisponibile per per tale scopo”tale scopo”

• beni di 1° grado: beni di 1° grado: beni direttibeni diretti (che soddisfano (che soddisfano direttamente i bisogni umani)direttamente i bisogni umani)

• beni di grado superiore: beni di grado superiore: beni indirettibeni indiretti (che (che servono a produrre beni di 1° grado)servono a produrre beni di 1° grado)

• def. di def. di “bene economico”“bene economico”: : un bene può dirsi un bene può dirsi economico quando è disponibile in quantità economico quando è disponibile in quantità limitata ed insufficiente rispetto alla massa limitata ed insufficiente rispetto alla massa dei bisogni. Solo i beni economici sono dei bisogni. Solo i beni economici sono acquistabiliacquistabili, solo essi hanno un , solo essi hanno un valorevalore

Page 45: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

TEORIA DEL VALORE:TEORIA DEL VALORE:• > > il valore è il valore è l’utilità l’utilità che il soggetto economico che il soggetto economico

attribuisce ad un bene ritenuto adatto a soddisfare attribuisce ad un bene ritenuto adatto a soddisfare un bisognoun bisogno (quando scompare il bisogno, (quando scompare il bisogno, scompare, per quel soggetto economico, il valore scompare, per quel soggetto economico, il valore del bene !)del bene !)

• > > il valore il valore si palesa anche al di fuori dello scambio. si palesa anche al di fuori dello scambio. L’individuo puòL’individuo può classificareclassificare i beni di cui dispone in i beni di cui dispone in funzione della loro utilità funzione della loro utilità (si instaura, così, un (si instaura, così, un rapporto fra i vari beni posseduti dall’individuo)rapporto fra i vari beni posseduti dall’individuo)

• 2 sono i valori:2 sono i valori:• > > valore d’uso (che dipende dall’utilità)valore d’uso (che dipende dall’utilità)• > > valore di scambiovalore di scambio

Page 46: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

come può stabilirsi il VALORE D’USO ?come può stabilirsi il VALORE D’USO ?

• Menger prese l’avvio dalle Leggi di Gossen:Menger prese l’avvio dalle Leggi di Gossen:

• > 1) in ogni individuo i beni hanno > 1) in ogni individuo i beni hanno differenti livelli di importanza:differenti livelli di importanza:“il cibo ha “il cibo ha più importanza dell’abbigliamento, più importanza dell’abbigliamento, l’abbigliamento è più importante l’abbigliamento è più importante dell’esigenza di istruzione…” dell’esigenza di istruzione…”

• > 2) ogni bisogno ha > 2) ogni bisogno ha un’intensità un’intensità inversamente proporzionale inversamente proporzionale al proprio al proprio grado di soddisfazionegrado di soddisfazione

Page 47: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

tavola “mengeriana”:tavola “mengeriana”:

gruppi di bisogni (e dei VALORI D’USOVALORI D’USO)

gradi di

soddisfazionee

scala di importanza

(UTILITA’)(UTILITA’)

I II III IV V VI VII VIII IX X109876543210

109

9

88

8

9

II8

III

77

77

>la tavola mengeriana rappresenta unmeccanismo di tipo decisionale

(dove l’UTILITA’MARGINALE indirizza la scelta)> e, altresì, permette di quantificare l’UTILITA’ e il VALORE D’USO dei beni

>la tavola mengeriana rappresenta unmeccanismo di tipo decisionale

(dove l’UTILITA’MARGINALE indirizza la scelta)> e, altresì, permette di quantificare l’UTILITA’ e il VALORE D’USO dei beni

Page 48: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

attraverso la sua “tavola” Menger attraverso la sua “tavola” Menger spiegò:spiegò:

• il il meccanismo psicologicomeccanismo psicologico della della VALUTAZIONEVALUTAZIONE

• ovvero:ovvero: come un individuo attua un GIUDIZIO come un individuo attua un GIUDIZIO DI VALORE che anticipa la SCELTA DI VALORE che anticipa la SCELTA (la scelta (la scelta di “distribuire” il proprio REDDITO fra più di “distribuire” il proprio REDDITO fra più beni per soddisfare i propri bisogni)beni per soddisfare i propri bisogni)

• il valore (sia esso VALORE D’USO o VALORE il valore (sia esso VALORE D’USO o VALORE DI SCAMBIO) è sempre DI SCAMBIO) è sempre condizionatocondizionato da da valutazioni soggettivevalutazioni soggettive

Page 49: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

Eugen Von BEugen Von Bhm-Bawerkhm-Bawerk

1851 - 1914

Page 50: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

intorno al concetto di intorno al concetto di VALORE COMPLEMENTAREVALORE COMPLEMENTARE::

• > 1° caso) > 1° caso) quando 1 elemento del gruppo non quando 1 elemento del gruppo non può aver altro uso al di fuori del gruppo stesso: può aver altro uso al di fuori del gruppo stesso: il singolo elemento acquista il valore totale del il singolo elemento acquista il valore totale del gruppo, ma isolato dal gruppo non possiede gruppo, ma isolato dal gruppo non possiede alcun valorealcun valore

• > 2° caso) > 2° caso) quando i singoli elementi del gruppo quando i singoli elementi del gruppo possono essere utilizzati individualmente: possono essere utilizzati individualmente: il il valore del singolo elemento oscillerà fra la valore del singolo elemento oscillerà fra la grandezza dell’utilità marginale che esso è grandezza dell’utilità marginale che esso è capace di generare capace di generare (valore min)(valore min) e la grandezza e la grandezza del valore marginale comune alla combinazione, del valore marginale comune alla combinazione, meno il valore marginale degli altri elementi meno il valore marginale degli altri elementi (valore max)(valore max)

Page 51: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

esemplificazione della determinazione del esemplificazione della determinazione del VALORE COMPLEMENTARE:VALORE COMPLEMENTARE:

beni

AB

C

VALORI MARGINALI dei singoli elementi

10

20

40

valori marginali: VABC = 70

Valore marginale comune:

V{ABC} = 100

se togliamo A dal gruppo >>> quanto varrà A ?

valore MIN 10 valore MAXV{ABC} - VBC = 100 - 60 = 40

Page 52: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

BENI PRESENTI e BENI FUTURI:BENI PRESENTI e BENI FUTURI: • > i beni presenti sono, di norma, preferiti a > i beni presenti sono, di norma, preferiti a

quelli futuri; quelli futuri; per 3 ragioni:per 3 ragioni:

• 1) PSICOLOGICA: 1) PSICOLOGICA: la differenza di valutazione la differenza di valutazione sta nella differenza dei rapporti fra il bisogno sta nella differenza dei rapporti fra il bisogno e la sua soddisfazione nei diversi periodi di e la sua soddisfazione nei diversi periodi di tempo; tempo; si corre meno rischio e si apprezza di si corre meno rischio e si apprezza di più la soddisfazione immediatapiù la soddisfazione immediata

• 2) ECONOMICA: 2) ECONOMICA: si sottovalutano i bisogni ed i si sottovalutano i bisogni ed i mezzi futurimezzi futuri

• 3) TECNICA: 3) TECNICA: i i beni presentibeni presenti, essendo preferiti , essendo preferiti per ragioni tecniche per la soddisfazione dei per ragioni tecniche per la soddisfazione dei bisogni, bisogni, possiedono una “utilità marginale” possiedono una “utilità marginale” superioresuperiore

Page 53: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

John Bates ClarkJohn Bates Clark

1847 - 1938

Page 54: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

intorno al concetto di VALORE intorno al concetto di VALORE SOCIALE:SOCIALE:

• ““sebbene l’UTILITA’ appaia come sebbene l’UTILITA’ appaia come fenomeno individuale e soggettivo, fenomeno individuale e soggettivo, la valutazione dell’utilitàla valutazione dell’utilità che sul che sul mercato costituisce il VALORE, mercato costituisce il VALORE, è è data dalla societàdata dalla società””

• > Clark intraprese la strada > Clark intraprese la strada dell’interpretazione “sociologica” dell’interpretazione “sociologica” dei fenomeni economici e, dei fenomeni economici e, soprattutto, avviò una “lettura” del soprattutto, avviò una “lettura” del VALORE come manifestazione sociale VALORE come manifestazione sociale

Page 55: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

Alfred MarshallAlfred Marshall(1842 - 1924)(1842 - 1924)

OPERA:

Principles of Economics1890

Page 56: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

operò un tentativo di mediazione fra la operò un tentativo di mediazione fra la teoria del “Valore oggettivo”, di Ricardo, e teoria del “Valore oggettivo”, di Ricardo, e

quella “subbiettiva”, o dell’utilità quella “subbiettiva”, o dell’utilità soggettiva, di Jevonssoggettiva, di Jevons

• il Valore è, nella teoria marshalliana, un il Valore è, nella teoria marshalliana, un punto di equilibriopunto di equilibrio fra fra UTILITA’ (aspetto UTILITA’ (aspetto soggettivo)soggettivo) e e COSTI (aspetto oggettivo)COSTI (aspetto oggettivo)

• cioè: >>>cioè: >>> fra le forze che spiegano la fra le forze che spiegano la DOMANDA (UTILITA’)DOMANDA (UTILITA’) e quelle che e quelle che determinano determinano l’OFFERTA (COSTI)l’OFFERTA (COSTI)

• in questa logica, lo SCAMBIO avverrà in questa logica, lo SCAMBIO avverrà quando: quando: sarà vantaggioso (almeno sarà vantaggioso (almeno soggettivamente) per le due parti, quando, soggettivamente) per le due parti, quando, cioè, assicura ai contraenti un BENEFICIOcioè, assicura ai contraenti un BENEFICIO

Page 57: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

le Leggi che regolano la FORMAZIONE le Leggi che regolano la FORMAZIONE DEI PREZZI: DEI PREZZI:

• sono diverse a seconda del sono diverse a seconda del periodo di tempoperiodo di tempo preso in esame:preso in esame:

• > il “breve periodo”: > il “breve periodo”: ovvero nel tempo in cui ovvero nel tempo in cui l’azienda l’azienda mantiene inalterata la consistenza mantiene inalterata la consistenza dei propri impiantidei propri impianti e e varia, solo, il volume di varia, solo, il volume di produzioneproduzione nei limiti della propria capacità nei limiti della propria capacità produttivaproduttiva

• > il “lungo periodo”: > il “lungo periodo”: ovvero nel tempo in cui ovvero nel tempo in cui si suppone che si suppone che mutino sia la consistenza mutino sia la consistenza degli impianti,degli impianti, che che il numero delle aziendeil numero delle aziende

Page 58: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

nei 2 periodi si può osservare:nei 2 periodi si può osservare:

• nel “breve periodo”: nel “breve periodo”: l’OFFERTA è considerata l’OFFERTA è considerata immutabileimmutabile e e non può influenzare il prezzonon può influenzare il prezzo, , né né adattarsi alla DOMANDAadattarsi alla DOMANDA

• nel “breve periodo”: nel “breve periodo”: si può accettare la teoria si può accettare la teoria marginalista del marginalista del PREZZO determinato PREZZO determinato dall’UTILITA’dall’UTILITA’

• nel “lungo periodo”: nel “lungo periodo”: l’influenza del COSTO l’influenza del COSTO appare decisivaappare decisiva

• Marshall annotò: Marshall annotò: “più sarà breve il periodo “più sarà breve il periodo preso in esame, più si dovrà tener conto preso in esame, più si dovrà tener conto dell’influenza che la DOMANDA esercita sul dell’influenza che la DOMANDA esercita sul VALORE; al contrario, più tale periodo sarà lungo VALORE; al contrario, più tale periodo sarà lungo e più importante sarà l’influenza esercitata dal e più importante sarà l’influenza esercitata dal COSTO DI PRODUZIONE sul VALORECOSTO DI PRODUZIONE sul VALORE

Page 59: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

Arthur Cecil PigouArthur Cecil Pigou(1877 - 1959)(1877 - 1959)

OPERA:

The Economics of Welfare 1920

Page 60: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

come può attuarsi l’armonia fra come può attuarsi l’armonia fra INTERESSI PRIVATI e INTERESSI INTERESSI PRIVATI e INTERESSI

SOCIALI ?SOCIALI ? • attraverso il “libero gioco” delle attraverso il “libero gioco” delle forze economicheforze economiche

e degli e degli egoismi individualiegoismi individuali• ma aggiunse che, in taluni casi, l’optimum può ma aggiunse che, in taluni casi, l’optimum può

raggiungersi solo con raggiungersi solo con l’intervento dello Statol’intervento dello Stato• lo Stato, comunque, dovrà agire ragionevolmente, lo Stato, comunque, dovrà agire ragionevolmente,

per poter raggiungere il massimo della per poter raggiungere il massimo della soddisfazione collettiva: soddisfazione collettiva: dovrà applicare una dovrà applicare una politica economica che tenda alla migliore politica economica che tenda alla migliore distribuzione della ricchezzadistribuzione della ricchezza

• per Pigou l’Economia deve occuparsi, per Pigou l’Economia deve occuparsi, particolarmente, di “welfare”, di “benessere” e particolarmente, di “welfare”, di “benessere” e tale tale benessere è tanto maggiorebenessere è tanto maggiore quanto meglio si quanto meglio si assicura assicura la costanza del dividendo (ricchezza)la costanza del dividendo (ricchezza) e e l’eguaglianza nella distribuzione (di costi e benefici l’eguaglianza nella distribuzione (di costi e benefici sociali)sociali)

Page 61: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

Lèon WalrasLèon Walras(1834 - 1910)(1834 - 1910)

OPERA:

léments d’économie politique pure 1874

Page 62: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

un’interpretazione marginalista un’interpretazione marginalista dell’idea di VALORE-RARITA’:dell’idea di VALORE-RARITA’:

• ““ogni uomo raggiunge la sua ogni uomo raggiunge la sua massima massima soddisfazione individualesoddisfazione individuale, o il suo , o il suo equilibrio equilibrio individualeindividuale, quando , quando l’UTILITA’ FINALE l’UTILITA’ FINALE (denominata RARITA’) di ogni bene di consumo(denominata RARITA’) di ogni bene di consumo, , divisadivisa per il per il prezzo del rispettivo beneprezzo del rispettivo bene, e la , e la DISUTILITA’ FINALE di ogni SERVIZIO DISUTILITA’ FINALE di ogni SERVIZIO PRODUTTIVO COSTOSOPRODUTTIVO COSTOSO (fertilità della terra, (fertilità della terra, produttività del capitale, forza del lavoro), produttività del capitale, forza del lavoro), divisadivisa per il per il prezzo del rispettivo servizioprezzo del rispettivo servizio, diano lo , diano lo stesso quoziente (risultato), che rappresenta stesso quoziente (risultato), che rappresenta anche l’UTILITA’ FINALE del REDDITO NETTO anche l’UTILITA’ FINALE del REDDITO NETTO PERPETUO moltiplicato per il SAGGIO DI PERPETUO moltiplicato per il SAGGIO DI INTERESSE.”INTERESSE.”

Page 63: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

l’l’EQUILIBRIO ECONOMICOEQUILIBRIO ECONOMICO è basato è basato sulla solidarietà di 2 mercati:sulla solidarietà di 2 mercati:

mercato del CONSUMO

(beni/prodotti)

mercato del CONSUMO

(beni/prodotti)

mercato deiSERVIZI

PRODUTTIVI(terra, capitale,

lavoro)

mercato deiSERVIZI

PRODUTTIVI(terra, capitale,

lavoro)

SCAMBIO

BENI

SERVIZI

£££

SI ACQUISTANO

in un sistema perfetto di LIBERA CONCORRENZAil Valore dei beni eguaglia il Valore dei servizi

Vb = Vs

in un sistema perfetto di LIBERA CONCORRENZAil Valore dei beni eguaglia il Valore dei servizi

Vb = Vs

Page 64: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

il problema della CAPITALIZZAZIONE:il problema della CAPITALIZZAZIONE:

Walras presume un 3° mercato:Walras presume un 3° mercato: il mercato delRISPARMIORISPARMIO

il mercato delRISPARMIORISPARMIO

i lavoratori risparmiano una partedel Valore dei

SERVIZI PRODUTTIVI venduti

i lavoratori risparmiano una partedel Valore dei

SERVIZI PRODUTTIVI venduti

i capitalisti risparmiano una partedel Valore dei BENI venduti

i capitalisti risparmiano una partedel Valore dei BENI venduti

successivamentesuccessivamente

trasformanoil risparmio

in NUOVI CAPITALI

(macchine…)

trasformanoil risparmio

in NUOVI CAPITALI

(macchine…)la qn dei NUOVI CAPITALI deve essere uguale alla qn del RISPARMIO

se: qnNC > qnRil tasso di interesse si abbassa e diminuisce R

la qn dei NUOVI CAPITALI deve essere uguale alla qn del RISPARMIO

se: qnNC > qnRil tasso di interesse si abbassa e diminuisce R

Page 65: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

EQUILIBRIO PARZIALE ed EQUILIBRIO PARZIALE ed EQUILIBRIO GENERALE EQUILIBRIO GENERALE

nella nella Teoria dello scambioTeoria dello scambio di Walras: di Walras:

• in un in un sistema perfetto di libera concorrenzasistema perfetto di libera concorrenza lo lo scambio dipende da 2 fattori:scambio dipende da 2 fattori:

• 1)1) la possibilità di ottenere, per ogni scambista, la possibilità di ottenere, per ogni scambista, la la max utilitàmax utilità

• 2)2) l’uguaglianza fra la qn domandata e la qn l’uguaglianza fra la qn domandata e la qn offertaofferta di ogni merce per tutti gli scambisti di ogni merce per tutti gli scambisti

P

QO D

Punto di equilibrio

q’

p’

gli EQUILIBRIPARZIALI si compongono

nell’EQUILIBRIOGENERALE

gli EQUILIBRIPARZIALI si compongono

nell’EQUILIBRIOGENERALE

Page 66: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

Vilfredo ParetoVilfredo Pareto(1848 - 1923)(1848 - 1923)

OPERA:

Manuale di Economia Politica 1906

Page 67: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

il concetto di UTILITA’ il concetto di UTILITA’ e il concetto di OFELIMITA’:e il concetto di OFELIMITA’:

• il concetto di utilità non possiede un identico il concetto di utilità non possiede un identico significato nel linguaggio comune e in quello significato nel linguaggio comune e in quello economicoeconomico

• def. OFELIMITA’: def. OFELIMITA’: l’attitudine di un bene a l’attitudine di un bene a soddisfare un bisogno (tale soddisfazione deve soddisfare un bisogno (tale soddisfazione deve essere percepita dall’uomo, che ne trae un essere percepita dall’uomo, che ne trae un piacere)piacere)

• ““una medicina non desiderata da un bambino non una medicina non desiderata da un bambino non ha per lui alcuna ofelimità, ma certamente è ha per lui alcuna ofelimità, ma certamente è utile”utile”

• ofelimità è, dunque, una ofelimità è, dunque, una qualità soggettivaqualità soggettiva: : “non “non è sufficiente che vi siano dei beni, occorre che tali è sufficiente che vi siano dei beni, occorre che tali beni siano beni siano desiderati dall’uomodesiderati dall’uomo””

Page 68: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

il concetto di il concetto di OFELIMITA’ OFELIMITA’ ELEMENTAREELEMENTARE::

• Pareto, riferendosi a Edgeworth, Pareto, riferendosi a Edgeworth, ritenne che ritenne che l’ofelimità elementare l’ofelimità elementare (il (il piacere ricavato da un piccolo piacere ricavato da un piccolo incremento del bene, quando un incremento del bene, quando un individuo ne ha già consumato una individuo ne ha già consumato una certa quantità) certa quantità) è funzione della è funzione della quantità consumata di tutti i beniquantità consumata di tutti i beni

Oe = f (Oe = f (QCQCbb))Oe = f (Oe = f (QCQCbb))

Page 69: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

la spiegazione dell’EQUILIBRIO col la spiegazione dell’EQUILIBRIO col riferimento ai riferimento ai GUSTIGUSTI e agli e agli OSTACOLIOSTACOLI::

• l’individuo stila una l’individuo stila una graduatoriagraduatoria dei dei vari beni di vari beni di consumoconsumo (ovvero: (ovvero: ordina tutte le possibili ordina tutte le possibili combinazioni di preferenzacombinazioni di preferenza) )

• l’equilibrio economicol’equilibrio economico risulta dall’opposizione fra i risulta dall’opposizione fra i gustigusti degli uomini e gli degli uomini e gli ostacoli ostacoli che si frappongono che si frappongono alla soddisfazione dei gustialla soddisfazione dei gusti

• per spiegare il per spiegare il meccanismo dei gusti e degli ostacolimeccanismo dei gusti e degli ostacoli e e determinare la quantità e i prezzi dei benideterminare la quantità e i prezzi dei beni, Pareto , Pareto ricorse alle ricorse alle “combinazioni di indifferenza”“combinazioni di indifferenza”::

• > se un individuo esita fra 2 combinazioni possibili > se un individuo esita fra 2 combinazioni possibili per la soddisfazione dei suoi gusti, allora tali per la soddisfazione dei suoi gusti, allora tali combinazioni hanno per lui la medesima importanza combinazioni hanno per lui la medesima importanza (ovvero non ha preferenze)(ovvero non ha preferenze)

Page 70: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

le COMBINAZIONI INDIFFERENTI:le COMBINAZIONI INDIFFERENTI:

• esempio:esempio:• > un individuo ha: > un individuo ha: 10 Kg bene A10 Kg bene A -- 10 litri bene B10 litri bene B• egli può egli può consumareconsumare differenti quantità dei 2 beni, differenti quantità dei 2 beni,

con con soddisfazioni identichesoddisfazioni identiche::

AA

BB

1,6

0,7

0,6

1,1

S1S1

gradogradodidi

soddi=soddi=sfazionesfazione

questaquestaserieseriepuòpuò

prolungarsiprolungarsi

questaquestaserieseriepuòpuò

prolungarsiprolungarsi

si chiamasi chiamaserieserie

didiindifferenzaindifferenza

si chiamasi chiamaserieserie

didiindifferenzaindifferenza

Page 71: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

““curve di indifferenza”: curve di indifferenza”: la salita verso la max soddisfazionela salita verso la max soddisfazione

AA

BB

S1S1

S2S2

S3S3

S4S4

obiettivo

max soddisfazionemax soddisfazione

puntopuntodidi

terminetermine

Page 72: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

per Pareto vi sono per Pareto vi sono 2 generi di 2 generi di ostacoliostacoli::

• 1) i gusti degli altri consumatori1) i gusti degli altri consumatori

• 2) la limitazione della quantità di 2) la limitazione della quantità di merci, la non disponibilità di esse merci, la non disponibilità di esse nel tempo e nello spazionel tempo e nello spazio

• > questi ostacoli limitano la > questi ostacoli limitano la variabilità del prezzo durante o variabilità del prezzo durante o prima dello scambioprima dello scambio

Page 73: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

se gli ostacoli sono i GUSTI dei se gli ostacoli sono i GUSTI dei consumatori:consumatori:

• ci troviamo di fronte ad una ci troviamo di fronte ad una situazione che coinvolge i situazione che coinvolge i produttoriproduttori

• la la collina dei gusticollina dei gusti si trasforma in si trasforma in collina dei profitticollina dei profitti

• > il produttore, nella sua ricerca del > il produttore, nella sua ricerca del max profitto, tenderà a salire il più max profitto, tenderà a salire il più possibile sulla collina, fino a possibile sulla collina, fino a raggiungere la situazione più raggiungere la situazione più favorevole: favorevole: il prezzo di monopolioil prezzo di monopolio

Page 74: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

alla ricerca dell’EQUILIBRIO alla ricerca dell’EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE:ECONOMICO GENERALE:

• per raggiungere lo stato di “equilibrio per raggiungere lo stato di “equilibrio economico generale” si devono trovare i economico generale” si devono trovare i punti (sulle curve di indifferenza) che punti (sulle curve di indifferenza) che corrispondono, corrispondono, allo stesso tempoallo stesso tempo, , all’equilibrio dei gustiall’equilibrio dei gusti (per il (per il consumatore) e consumatore) e all’equilibrio degli ostacoliall’equilibrio degli ostacoli (per il produttore), nelle varie ipotesi (per il produttore), nelle varie ipotesi dello scambio:dello scambio:

in condizioni diin condizioni diLIBERA CONCORRENZALIBERA CONCORRENZA

in condizioni diin condizioni diLIBERA CONCORRENZALIBERA CONCORRENZA

ein condizioni diin condizioni di

MONOPOLIOMONOPOLIOin condizioni diin condizioni di

MONOPOLIOMONOPOLIO

Page 75: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

riassumendo:riassumendo:

CANTILLONCANTILLON imprenditoreimprenditore >>> motore dell’economiaimprenditoreimprenditore >>> motore dell’economia

abbondanza di beniabbondanza di beni >>> prezzo basso

scarsità di beniscarsità di beni >>> prezzo alto

abbondanza di beniabbondanza di beni >>> prezzo basso

scarsità di beniscarsità di beni >>> prezzo alto

RICARDORICARDO valorevalore >>> rapporto nel quale si scambianole merci fra loro

valorevalore >>> rapporto nel quale si scambianole merci fra loro

valorevalore >>> dipende dalla qn di lavorovalorevalore >>> dipende dalla qn di lavoro

NASSAU S.NASSAU S. valorevalore >>> dipende dal lavoro e dalla rarità,ma anche dalla Domanda e Offerta

valorevalore >>> dipende dal lavoro e dalla rarità,ma anche dalla Domanda e Offerta

utilità decrescenteutilità decrescenteutilità decrescenteutilità decrescente

BENTHAMBENTHAM piacerepiacere >>> unico scopo dell’esistenza umana che si esprime in forma di utilità

piacerepiacere >>> unico scopo dell’esistenza umana che si esprime in forma di utilità

Page 76: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

riassumendo:riassumendo:

BASTIATBASTIAT valorevalore >>> rapporto fra 2 servizi scambiati,ed eseguire un servizio per qualcuno è

risparmiargli una pena(punto di vista del consumatore)(punto di vista del consumatore)

valorevalore >>> rapporto fra 2 servizi scambiati,ed eseguire un servizio per qualcuno è

risparmiargli una pena(punto di vista del consumatore)(punto di vista del consumatore)

GOSSENGOSSEN utilità marginale decrescenteutilità marginale decrescenteutilità marginale decrescenteutilità marginale decrescente

2 leggi2 leggi >>> “decrescenza del godimento” “massimo edonistico”

2 leggi2 leggi >>> “decrescenza del godimento” “massimo edonistico”

JEVONSJEVONSutilitàutilità >>> attitudine di un bene a procurare

piacere o ad evitare una penautilitàutilità >>> attitudine di un bene a procurare

piacere o ad evitare una pena

utilità utilità >>> non è intrinseca al bene, è l’espressione di un rapporto: bene/uomo utilità utilità >>> non è intrinseca al bene, è l’espressione di un rapporto: bene/uomo

MENGERMENGER tavola mengerianatavola mengeriana >>> meccanismo ditipo decisionale

tavola mengerianatavola mengeriana >>> meccanismo ditipo decisionale

Page 77: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

riassumendo:riassumendo:

BÖHM-BAWERKBÖHM-BAWERK beni presentibeni presenti preferiti ai beni futuribeni futuribeni presentibeni presenti preferiti ai beni futuribeni futuri

CLARKCLARK valorevalore >>> come manifestazione socialevalorevalore >>> come manifestazione sociale

MARSHALLMARSHALL formazione dei prezziformazione dei prezzi >> breve periodo lungo periodo

formazione dei prezziformazione dei prezzi >> breve periodo lungo periodo

WALRASWALRAS punto di equilibrio > Domanda/Offertapunto di equilibrio > Domanda/Offertapunto di equilibrio > Domanda/Offertapunto di equilibrio > Domanda/Offerta

Page 78: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

teoria del teoria del consumatore consumatore

e della e della domandadomanda

Page 79: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

così come per l’Imprenditore, così come per l’Imprenditore, anche per il consumatore esiste anche per il consumatore esiste un un comportamento ottimizzantecomportamento ottimizzante rivolto al raggiungimento di una rivolto al raggiungimento di una posizione di equilibrioposizione di equilibrio, ove egli , ove egli appare appare soddisfatto delle scelte soddisfatto delle scelte

effettuate e non desidera mutarleeffettuate e non desidera mutarle, , a meno che si verifichino a meno che si verifichino

mutamenti nelle mutamenti nelle condizionicondizioni che che l’hanno condotto a farlel’hanno condotto a farle

variazioni nelREDDITOREDDITO

del consumatore

variazioni nelREDDITOREDDITO

del consumatore

variazioni nelPREZZOPREZZOdei beni

variazioni nelPREZZOPREZZOdei beni

Page 80: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

ilil comportamento ottimizzantecomportamento ottimizzante del del consumatore:consumatore:

ovvero:ovvero:

il consumatore ricerca lail consumatore ricerca la massima soddisfazionemassima soddisfazioneil consumatore ricerca lail consumatore ricerca la massima soddisfazionemassima soddisfazione

tenendo conto di 2 variabili2 variabili:tenendo conto di 2 variabili2 variabili:

il suoREDDITOREDDITO

il suoREDDITOREDDITO

il PREZZOPREZZOdei beni

il PREZZOPREZZOdei beni

GOSSEN GOSSEN - legge del “massimo edonistico” (max profitto - max soddisfazione):- legge del “massimo edonistico” (max profitto - max soddisfazione):

““attesa la possibilità di scelta fra i vari piaceri, si ottiene il massimo edonistico attesa la possibilità di scelta fra i vari piaceri, si ottiene il massimo edonistico col godere ogni piacere in misura tale col godere ogni piacere in misura tale

che l’intensità di ogni singolo piacere sia uguale a quella di ogni altro che l’intensità di ogni singolo piacere sia uguale a quella di ogni altro e cioè in modo che i gradi finali di intensità dei piaceri siano tutti uguali. e cioè in modo che i gradi finali di intensità dei piaceri siano tutti uguali.

In una economia monetaria, In una economia monetaria, ogni individuo ogni individuo deve ripartire le sue disponibilità monetarie deve ripartire le sue disponibilità monetarie

tra le varie soddisfazioni che vuole procurarsi tra le varie soddisfazioni che vuole procurarsi (distribuzione del reddito)(distribuzione del reddito) , , in modo che la soddisfazione ottenuta da ciascuna in modo che la soddisfazione ottenuta da ciascuna

unità di reddito speso sia uguale. unità di reddito speso sia uguale. Solo a questa condizione si ha il massimo teorico di soddisfazione.”Solo a questa condizione si ha il massimo teorico di soddisfazione.”

GOSSEN GOSSEN - legge del “massimo edonistico” (max profitto - max soddisfazione):- legge del “massimo edonistico” (max profitto - max soddisfazione):

““attesa la possibilità di scelta fra i vari piaceri, si ottiene il massimo edonistico attesa la possibilità di scelta fra i vari piaceri, si ottiene il massimo edonistico col godere ogni piacere in misura tale col godere ogni piacere in misura tale

che l’intensità di ogni singolo piacere sia uguale a quella di ogni altro che l’intensità di ogni singolo piacere sia uguale a quella di ogni altro e cioè in modo che i gradi finali di intensità dei piaceri siano tutti uguali. e cioè in modo che i gradi finali di intensità dei piaceri siano tutti uguali.

In una economia monetaria, In una economia monetaria, ogni individuo ogni individuo deve ripartire le sue disponibilità monetarie deve ripartire le sue disponibilità monetarie

tra le varie soddisfazioni che vuole procurarsi tra le varie soddisfazioni che vuole procurarsi (distribuzione del reddito)(distribuzione del reddito) , , in modo che la soddisfazione ottenuta da ciascuna in modo che la soddisfazione ottenuta da ciascuna

unità di reddito speso sia uguale. unità di reddito speso sia uguale. Solo a questa condizione si ha il massimo teorico di soddisfazione.”Solo a questa condizione si ha il massimo teorico di soddisfazione.”

Page 81: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

la triade la triade COMSUMATORE - BISOGNI - BENI COMSUMATORE - BISOGNI - BENI

(o SERVIZI)(o SERVIZI)

CONSUMATORECONSUMATORECONSUMATORECONSUMATORE BISOGNIBISOGNIBISOGNIBISOGNI

BENIBENIBENIBENI

caratteristica dei beni èla loro capacità di procurarecapacità di procuraresoddisfazionesoddisfazione e accrescereaccrescere

l’utilità totalel’utilità totale del consumatore

caratteristica dei beni èla loro capacità di procurarecapacità di procuraresoddisfazionesoddisfazione e accrescereaccrescere

l’utilità totalel’utilità totale del consumatore

BENI ECONOMICIBENI ECONOMICIBENI ECONOMICIBENI ECONOMICIutiliutiliutiliutili scarsiscarsiscarsiscarsi

il consumatore, nel procurarsi i beni,il consumatore, nel procurarsi i beni,segue un comportamento ottimizzante:segue un comportamento ottimizzante:ricerca della max soddisfazionericerca della max soddisfazione

(in funzione del suo reddito e del prezzo)(in funzione del suo reddito e del prezzo)

il consumatore, nel procurarsi i beni,il consumatore, nel procurarsi i beni,segue un comportamento ottimizzante:segue un comportamento ottimizzante:ricerca della max soddisfazionericerca della max soddisfazione

(in funzione del suo reddito e del prezzo)(in funzione del suo reddito e del prezzo)

Page 82: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

il il comportamento ottimizzantecomportamento ottimizzante del del consumatore: consumatore:

UmB1

prezzo B1

UmB2

prezzo B2

……..

UmBn prezzo

Bn

l’equilibrio del consumatore (max soddisfazione)l’equilibrio del consumatore (max soddisfazione) si raggiungequando: l’utilità marginale dell’ultima dose di B1 (diviso ill’utilità marginale dell’ultima dose di B1 (diviso il

suo prezzo), eguaglia l’utilità marginale dell’ultima dose di B2suo prezzo), eguaglia l’utilità marginale dell’ultima dose di B2(diviso il suo prezzo), ……ecc(diviso il suo prezzo), ……ecc

Page 83: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

mutamento delle condizioni che hanno mutamento delle condizioni che hanno condotto alla scelta ottimizzante dei condotto alla scelta ottimizzante dei

consumatori:consumatori:

variazioni nel

prezzoprezzodei

beni

variazioni nel

prezzoprezzodei

beni

variazioni nel

redditoredditodei

consumatori

variazioni nel

redditoredditodei

consumatori

beni concorrenti:beni concorrenti: effetto di sostituzioneeffetto di sostituzionebeni concorrenti:beni concorrenti: effetto di sostituzioneeffetto di sostituzione

beni indipendenti:beni indipendenti: effetto di sostituzioneeffetto di sostituzionelimitato limitato (dipende dal “peso” che tali beni(dipende dal “peso” che tali beni

hanno nel “paniere” del consumatore)hanno nel “paniere” del consumatore)

beni indipendenti:beni indipendenti: effetto di sostituzioneeffetto di sostituzionelimitato limitato (dipende dal “peso” che tali beni(dipende dal “peso” che tali beni

hanno nel “paniere” del consumatore)hanno nel “paniere” del consumatore)

si potrà registrare un si potrà registrare un aumentoaumento o una o unadiminuzionediminuzione generalizzati nel consumo generalizzati nel consumo

di tutti i beni, ma di tutti i beni, ma non nelle stessenon nelle stesseproporzioniproporzioni per per beni di consumobeni di consumo, per, perbeni voluttuaribeni voluttuari e per e per beni economicibeni economici

si potrà registrare un si potrà registrare un aumentoaumento o una o unadiminuzionediminuzione generalizzati nel consumo generalizzati nel consumo

di tutti i beni, ma di tutti i beni, ma non nelle stessenon nelle stesseproporzioniproporzioni per per beni di consumobeni di consumo, per, perbeni voluttuaribeni voluttuari e per e per beni economicibeni economici

Page 84: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

il concetto di CURVA DI il concetto di CURVA DI DOMANDA:DOMANDA:

cos’è lacurvacurvadididomanda domanda ?

cos’è lacurvacurvadididomanda domanda ?

a cosa serve lacurvacurvadididomanda domanda ?

a cosa serve lacurvacurvadididomanda domanda ?

è quella funzione che indica comeè quella funzione che indica comevaria la quantità domandata di unvaria la quantità domandata di unbene al variare del prezzo del benebene al variare del prezzo del bene

in questionein questione

è quella funzione che indica comeè quella funzione che indica comevaria la quantità domandata di unvaria la quantità domandata di unbene al variare del prezzo del benebene al variare del prezzo del bene

in questionein questione

PPPP

qnqnqnqn

P1

qn1

P2

qn2

nel breve periodobreve periodo la CdD indicaall’Imprenditore qual’è la

variazione della qn di bene alvariare del prezzo

nel breve periodobreve periodo la CdD indicaall’Imprenditore qual’è la

variazione della qn di bene alvariare del prezzo

per certi beni questa astrazioneper certi beni questa astrazionenon è valida ! non è valida !

ad Es.: per oro, gioielli, abbigliamento diqualità…il decremento del prezzodecremento del prezzo

fa diminuire la domandafa diminuire la domanda

per certi beni questa astrazioneper certi beni questa astrazionenon è valida ! non è valida !

ad Es.: per oro, gioielli, abbigliamento diqualità…il decremento del prezzodecremento del prezzo

fa diminuire la domandafa diminuire la domanda

la CdD viene costruita la CdD viene costruita con riferimento allacon riferimento alla

““collettività dei consumatori”collettività dei consumatori”

(media ponderata del comportamento(media ponderata del comportamentodi tutti i consumatori, di tutti i consumatori,

costruita attraverso le indaginicostruita attraverso le indaginidi mercato)di mercato)

la CdD viene costruita la CdD viene costruita con riferimento allacon riferimento alla

““collettività dei consumatori”collettività dei consumatori”

(media ponderata del comportamento(media ponderata del comportamentodi tutti i consumatori, di tutti i consumatori,

costruita attraverso le indaginicostruita attraverso le indaginidi mercato)di mercato)

Page 85: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

la CdD ha la CdD ha natura istantaneanatura istantanea, col , col passare del tempo la sua forma e la passare del tempo la sua forma e la

sua posizione possono mutaresua posizione possono mutare::

PPPP

qnqnqnqn

DD

D’D’incremento di reddito del consumatore incremento di reddito del consumatore

effetto della pubblicità pubblicità e altre promozionialtre promozioni effetto della pubblicità pubblicità e altre promozionialtre promozioni

andamento del prezzo di altri beni andamento del prezzo di altri beni

altri fattori che influiscono sui gusti e sul comportamento del consumatore

altri fattori che influiscono sui gusti e sul comportamento del consumatore

P1P1P1P1

qn1qn1 qn1’qn1’

Page 86: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

la la RENDITA DEL CONSUMATORERENDITA DEL CONSUMATORE::

PPPP

qnqnqnqn

DD

punto di equilibriopunto di equilibrio punto di equilibriopunto di equilibrio P1P1

qn1

tutti i consumatoridisposti ad acquistare aun prezzo < P1< P1NON ACQUISTERANNONON ACQUISTERANNO

tutti i consumatoridisposti ad acquistare aun prezzo < P1< P1NON ACQUISTERANNONON ACQUISTERANNO

tutti i consumatoridisposti ad acquistare a un prezzo > P1> P1AVRANNO UN VANTAGGIOAVRANNO UN VANTAGGIO

tutti i consumatoridisposti ad acquistare a un prezzo > P1> P1AVRANNO UN VANTAGGIOAVRANNO UN VANTAGGIO

RENDITA DEL CONSUMATORERENDITA DEL CONSUMATORERENDITA DEL CONSUMATORERENDITA DEL CONSUMATORE

tale area misura iltale area misura ilvantaggio (rendita) conseguitovantaggio (rendita) conseguito

da un consumatore da un consumatore per il fatto che operaper il fatto che opera

non isolatonon isolatobensì come componentebensì come componente

di una comunitàdi una comunità

tale area misura iltale area misura ilvantaggio (rendita) conseguitovantaggio (rendita) conseguito

da un consumatore da un consumatore per il fatto che operaper il fatto che opera

non isolatonon isolatobensì come componentebensì come componente

di una comunitàdi una comunità

Page 87: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

relazione fra relazione fra QUANTITA’ DOMANDATAQUANTITA’ DOMANDATA e e PREZZOPREZZO

da quanto esposto sappiamo che..da quanto esposto sappiamo che..da quanto esposto sappiamo che..da quanto esposto sappiamo che..

quando il quando il prezzo diminuisceprezzo diminuisce la la qn domandata aumentaqn domandata aumenta(e viceversa)(e viceversa)

quando il quando il prezzo diminuisceprezzo diminuisce la la qn domandata aumentaqn domandata aumenta(e viceversa)(e viceversa)

ma può essere necessario conoscere ma può essere necessario conoscere quale è la quale è la dimensionedimensionedell’incrementodell’incremento di domanda provocato da una certa di domanda provocato da una certa

diminuzione di prezzo diminuzione di prezzo

ma può essere necessario conoscere ma può essere necessario conoscere quale è la quale è la dimensionedimensionedell’incrementodell’incremento di domanda provocato da una certa di domanda provocato da una certa

diminuzione di prezzo diminuzione di prezzo

variazione % del prezzo e della qn domandatavariazione % del prezzo e della qn domandata(elasticità della domanda rispetto al prezzo)(elasticità della domanda rispetto al prezzo)

variazione % del prezzo e della qn domandatavariazione % del prezzo e della qn domandata(elasticità della domanda rispetto al prezzo)(elasticità della domanda rispetto al prezzo)

Page 88: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

variazione % del prezzo e della qn domandatavariazione % del prezzo e della qn domandata(elasticità della domanda rispetto al prezzo)(elasticità della domanda rispetto al prezzo)

variazione % del prezzo e della qn domandatavariazione % del prezzo e della qn domandata(elasticità della domanda rispetto al prezzo)(elasticità della domanda rispetto al prezzo)

= - {[= - {[q : (q . 100)] : [q : (q . 100)] : [p : (p . 100)]} = p : (p . 100)]} =

= - [(= - [(q : q ) : (q : q ) : (p : p )] =p : p )] =

= = - [(- [(q : q : p ) . (p : q)]p ) . (p : q)]

= - {[= - {[q : (q . 100)] : [q : (q . 100)] : [p : (p . 100)]} = p : (p . 100)]} =

= - [(= - [(q : q ) : (q : q ) : (p : p )] =p : p )] =

= = - [(- [(q : q : p ) . (p : q)]p ) . (p : q)]

il concetto di elasticità può essere applicato anche allo studio:il concetto di elasticità può essere applicato anche allo studio:•della elasticità della qn domandata rispetto al redditodella elasticità della qn domandata rispetto al reddito

•della elasticità della qn domandata rispetto al prezzo di altri benidella elasticità della qn domandata rispetto al prezzo di altri beni•…….ecc..ecc.

Page 89: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

3 casi di “elasticità della domanda” 3 casi di “elasticità della domanda” rispetto al rispetto al prezzo costanteprezzo costante::

PPPP

qnqnqnqnq1q1

le variazioni diprezzo non

influenzano la D

le variazioni diprezzo non

influenzano la D

PPPP

qnqnqnqnP1P1

D potenzialmente infinitaper P1, ogni variazione delprezzo ha effetti notevoli

sulla qn domandata

D potenzialmente infinitaper P1, ogni variazione delprezzo ha effetti notevoli

sulla qn domandata

PPPP

qnqnqnqn

iperbole equilateraiperbole equilatera (p . q = a)(p . q = a) cioè (p = a/q)(p = a/q) dove (a = costante)(a = costante)iperbole equilateraiperbole equilatera (p . q = a)(p . q = a) cioè (p = a/q)(p = a/q) dove (a = costante)(a = costante)

il prodotto p . q è sempre costanteil prodotto p . q è sempre costante il prodotto p . q è sempre costanteil prodotto p . q è sempre costantela variazione % della qn èuguale (anche se di segno contrario) alla variazione %

del prezzo

la variazione % della qn èuguale (anche se di segno contrario) alla variazione %

del prezzo

Page 90: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

curva della D curva della D inelastica - inelastica - curva della D curva della D elastica elastica ::

PPPP

qnqnqnqn

un aumento % del prezzoaumento % del prezzoprovoca una

diminuzione % minorediminuzione % minore della qn domandataqn domandata

un aumento % del prezzoaumento % del prezzoprovoca una

diminuzione % minorediminuzione % minore della qn domandataqn domandata

ciò provoca un aumento dellaaumento dellaspesa del consumatorespesa del consumatore e del

ricavo totale dell’Imprenditorericavo totale dell’Imprenditore

(e viceversa nel caso di unadiminuzione del prezzo)

è questo il casodei

beni di prima necessitàbeni di prima necessità

PPPP

qnqnqnqn

un aumento % del prezzoaumento % del prezzoprovoca una

diminuzione % maggiorediminuzione % maggiore della qn domandataqn domandata

un aumento % del prezzoaumento % del prezzoprovoca una

diminuzione % maggiorediminuzione % maggiore della qn domandataqn domandata

la spesa del consumatore eil ricavo dell’Imprenditore

tenderanno a diminuiretenderanno a diminuire

(e viceversa per diminuzionidi prezzo)

è questo il casodei

beni di lusso beni di lusso (o voluttuari)(o voluttuari)

lo studio dell’elasticità della domandalo studio dell’elasticità della domandaè fondamentale, poiché il modo con cuiè fondamentale, poiché il modo con cuivaria percentualmente la qn domandatavaria percentualmente la qn domandata

alla variazione percentuale dei prezzialla variazione percentuale dei prezziindica all’Imprenditore la strategia daindica all’Imprenditore la strategia da

perseguire per attuare unaperseguire per attuare unapolitica dei prezzipolitica dei prezzi efficace ed efficiente, efficace ed efficiente,

dato che la spesa del consumatoredato che la spesa del consumatore(cioè, p . q)(cioè, p . q)

equivale al ricavo totale cheequivale al ricavo totale chel’Imprenditore ottienel’Imprenditore ottiene

lo studio dell’elasticità della domandalo studio dell’elasticità della domandaè fondamentale, poiché il modo con cuiè fondamentale, poiché il modo con cuivaria percentualmente la qn domandatavaria percentualmente la qn domandata

alla variazione percentuale dei prezzialla variazione percentuale dei prezziindica all’Imprenditore la strategia daindica all’Imprenditore la strategia da

perseguire per attuare unaperseguire per attuare unapolitica dei prezzipolitica dei prezzi efficace ed efficiente, efficace ed efficiente,

dato che la spesa del consumatoredato che la spesa del consumatore(cioè, p . q)(cioè, p . q)

equivale al ricavo totale cheequivale al ricavo totale chel’Imprenditore ottienel’Imprenditore ottiene

Page 91: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

relazioni tra SPESA e REDDITO relazioni tra SPESA e REDDITO (Legge (Legge di Engel)di Engel)::

all’aumentare del redditoall’aumentare del reddito del consumatore, alcuni beni tendono ad essere consumati in misura proporzionalmente maggioreproporzionalmente maggiore, e altri

in misura proporzionalmente minoreproporzionalmente minore

spesa per tipospesa per tipo

redditoredditoRRminminRRminmin RR11

RR11 RR22RR22

alimentaricasa

vestiariobeni voluttuari

RRminminRRminmin RR11

RR11 RR22RR22

oltre un certo livelloparte del reddito

vienerisparmiatarisparmiata

oinvestitainvestita

oltre un certo livelloparte del reddito

vienerisparmiatarisparmiata

oinvestitainvestita

Page 92: A) approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management.

Incidenza dei canoni d’affitto sul reddito:

classe di reddito Incidenza % sul

reddito (vecchi

affitti)

Incidenza % sul

reddito (canoni

liberi)

note

Inf. 10.600 Euro/anno 31,4% Nel caso dei

canoni liberi una

famiglia, anche in

un piccolo centro,

avrebbe un’uscita

superiore all’8%

delle sue entrate

Fra 10.600 Euro/anno

e 21.150 Euro/anno

20,2% 45,6% (città intermedia)

62,0% (grande città)

È la fascia di

reddito più ampia

(oltre 2 milioni di

famiglie)

Fino a 31.700

Euro/anno

14,4% 27,1% (città intermedia)

36,9% (grande città)

Fino a 42.300

Euro/anno

12,1% 26,4% (città intermedia)

Sup. a 42.300

Euro/anno

11,9% (città intermedia)

16,2% (grande città)

Fonte: Nomisma - Banca d’Italia