approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management

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L’A M B IE N TE D IM A R K ETIN G PRO CESSO PR O D U TTIVO PROCESSO PR O M O ZIO N A LE VEN D ITA PO ST-VEN D ITA PRODOTTO PREZZO PR O M O ZIO N E PUNTO VEN D ITA SER VIZIPO ST-VEN D ITA

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approccio ad alcuni concetti micro-economici funzionali alle tematiche del marketing management. teoria neoclassica dell’impresa. il perseguimento di tali fini. nel loro divenire perseguono molteplici. fini. persone. per soddisfare i bisogni svolgono, fra l’altro. - PowerPoint PPT Presentation

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L’AMBIENTE DI MARKETING

PROCESSO PRODUTTIVO

PROCESSOPROMOZIONALE

VENDITA

POST-VENDITA

PRODOTTO

PREZZO

PROMOZIONE

PUNTO VENDITA

SERVIZI POST-VENDITA

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approccio ad alcuni approccio ad alcuni concetti micro-economici concetti micro-economici funzionali alle tematiche funzionali alle tematiche

del marketing del marketing managementmanagement

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teoria neoclassica teoria neoclassica dell’impresadell’impresa

Page 4: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

la sequenza la sequenza FINI - BISOGNI - ATTIVITA’ FINI - BISOGNI - ATTIVITA’

ECONOMICHEECONOMICHEpersonepersonepersonepersone nel loro divenire perseguonoperseguono molteplici nel loro divenire perseguonoperseguono molteplici finifinifinifini

di variaspecie

di variaspecie

di variogrado

di variogrado

il perseguimentoperseguimento

di tali finifini

suscita

bisognibisognisuscita

bisognibisogni

per soddisfare i bisognibisognisvolgono, fra l’altro

per soddisfare i bisognibisognisvolgono, fra l’altro

attività economicheattività economicheattività economicheattività economiche

ossia le attività diossia le attività diproduzioneproduzione e econsumo consumo didi

beni economicibeni economici(merci e servizi)(merci e servizi)

ossia le attività diossia le attività diproduzioneproduzione e econsumo consumo didi

beni economicibeni economici(merci e servizi)(merci e servizi)

si svolgono

nell’ambitodi

istitutiistituti

si svolgono

nell’ambitodi

istitutiistituti

le FAMIGLIEFAMIGLIEle FAMIGLIEFAMIGLIE

le IMPRESEIMPRESEle IMPRESEIMPRESE

le PUBBLICHEPUBBLICHEAMMINISTRAZIONIAMMINISTRAZIONI

le PUBBLICHEPUBBLICHEAMMINISTRAZIONIAMMINISTRAZIONI

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chi è l’imprenditorechi è l’imprenditore::

C.C.C.C.art.art.20822082

C.C.C.C.art.art.20822082

“È imprenditore chi esercita professionalmenteprofessionalmente un’attività economicaun’attività economica

organizzataorganizzata al fine della produzioneproduzione edello scambioscambio di benibeni o di serviziservizi”

“È imprenditore chi esercita professionalmenteprofessionalmente un’attività economicaun’attività economica

organizzataorganizzata al fine della produzioneproduzione edello scambioscambio di benibeni o di serviziservizi”

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IMPRESA e AZIENDAIMPRESA e AZIENDA::

aziendaaziendaaziendaaziendaè l’assetto strettamente economicoassetto strettamente economico

di un ISTITUTOISTITUTOè l’assetto strettamente economicoassetto strettamente economico

di un ISTITUTOISTITUTO

aziendaaziendadidi

produzioneproduzione

aziendaaziendadidi

produzioneproduzione

è propria del caratteristicoistituto economico-socialeistituto economico-sociale

IMPRESAIMPRESA

è propria del caratteristicoistituto economico-socialeistituto economico-sociale

IMPRESAIMPRESA

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l’IMPRESA e l’IMPRESA e il PROCESSO il PROCESSO PRODUTTIVOPRODUTTIVO

Page 8: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

il ruolo dell’IMPRESA in il ruolo dell’IMPRESA in un’economia di mercato: un’economia di mercato:

l’impresal’impresal’impresal’impresa produce BENI (MERCI)BENI (MERCI)

SERVIZISERVIZI

per la sopravvivenza delper la sopravvivenza delSISTEMA ECONOMICOSISTEMA ECONOMICO

per la sopravvivenza delper la sopravvivenza delSISTEMA ECONOMICOSISTEMA ECONOMICO

PRODUZIONPRODUZIONEE

trasformazione trasformazione fisica dellefisica delle

mercimerci

trasformazione trasformazione fisica dellefisica delle

mercimerci

attività di ricercaattività di ricercae sviluppoe sviluppo

attività di ricercaattività di ricercae sviluppoe sviluppo attività di acquistoattività di acquisto

e venditae venditaattività di acquistoattività di acquisto

e venditae vendita

Page 9: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

l’impresa produce BENI l’impresa produce BENI utilizzandoutilizzando

FATTORI PRODUTTIVI:FATTORI PRODUTTIVI:

LAVOROLAVORO

RISORSE NATURALI(materie prime, energia…)

RISORSE NATURALI(materie prime, energia…)

CAPITALE(terra, macchine...)

CAPITALE(terra, macchine...)

tali fattorisono disponibili

inquantità quantità limitatalimitata

(sono scarsi cometutti i

beni economici)

tali fattorisono disponibili

inquantità quantità limitatalimitata

(sono scarsi cometutti i

beni economici)

Page 10: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

la scarsità dei fattori la scarsità dei fattori produttivi è un VINCOLO allo produttivi è un VINCOLO allo

svolgimento dei processi svolgimento dei processi produttivi produttivi • Tale scarsità pone il problema della Tale scarsità pone il problema della

NECESSITA’ DI EFFETTUARE DELLE NECESSITA’ DI EFFETTUARE DELLE SCELTESCELTE

• NON SI PUO’ PRODURRE TUTTO CIO’ NON SI PUO’ PRODURRE TUTTO CIO’ CHE SI VUOLE !CHE SI VUOLE !

l’IMPRENDITOREè

posto di frontea

3 problemi3 problemi:

l’IMPRENDITOREè

posto di frontea

3 problemi3 problemi:

quali BENI produrre ?

quale quantità di BENI produrre ?

qual è la combinazione ottimale

di fattori produttivi

Page 11: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

l’imprenditore è posto di l’imprenditore è posto di fronte a problemi di natura fronte a problemi di natura

DECISIONALE:DECISIONALE:

• ovvero, deve effettuare delle ovvero, deve effettuare delle SCELTESCELTEl’imprenditore deveSCEGLIERESCEGLIERE(decidere)

l’imprenditore deveSCEGLIERESCEGLIERE(decidere)

nella logica dellaricercadellaMAXMAX

EFFICIENZAEFFICIENZA

ricercadellaMAXMAX

EFFICIENZAEFFICIENZA

ovverodeve trovare la

MIGLIOREMIGLIOREOPPORTUNITA’OPPORTUNITA’

ovverodeve trovare la

MIGLIOREMIGLIOREOPPORTUNITA’OPPORTUNITA’

vuol dire ancheRINUNCIARE aOPPORTUNITA’OPPORTUNITA’

MENO UTILIMENO UTILI

vuol dire ancheRINUNCIARE aOPPORTUNITA’OPPORTUNITA’

MENO UTILIMENO UTILItutto ciò significa

AVVIARE un PROCESSO ECONOMICOPROCESSO ECONOMICO

tutto ciò significaAVVIARE un

PROCESSO ECONOMICOPROCESSO ECONOMICO

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avviare un processo economico vuol avviare un processo economico vuol dire, nella realtà, avviare un dire, nella realtà, avviare un

PROCESSO PRODUTTIVOPROCESSO PRODUTTIVO

ogniprocessoprocesso

produttivoproduttivo

ogniprocessoprocesso

produttivoproduttivoricerca:

il MIGLIOR RISULTATOMIGLIOR RISULTATOFINALEFINALE (outputs)

il MIGLIOR RISULTATOMIGLIOR RISULTATOFINALEFINALE (outputs)

perper

unità di RISORSE IMPIEGATEunità di RISORSE IMPIEGATE(inputs)

unità di RISORSE IMPIEGATEunità di RISORSE IMPIEGATE(inputs)

Page 13: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

analisi generale del PROCESSO analisi generale del PROCESSO PRODUTTIVO: PRODUTTIVO:

riconoscimento dellenecessitànecessità dell’uomo

riconoscimento dellenecessitànecessità dell’uomo

soddisfacimentodelle

necessitànecessità dell’uomo

soddisfacimentodelle

necessitànecessità dell’uomo

AZIENDE:AZIENDE:processoprocesso

produttivoproduttivo(processotecnico)

AZIENDE:AZIENDE:processoprocesso

produttivoproduttivo(processotecnico)

analisidi

mercato

analisidi

mercato

strategiedi

vendita

strategiedi

venditamercatomercatomercatomercato

PREFASI - Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4 ... Fase nPREFASI - Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4 ... Fase n

PREFASI e FASI di avvio del PROCESSO PRODUTTIVO

PREFASI e FASI di avvio del PROCESSO PRODUTTIVO

Page 14: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

l’indagine di mercato (uno degli l’indagine di mercato (uno degli aspetti del marketing) permette di aspetti del marketing) permette di trovare una risposta al 1° quesito trovare una risposta al 1° quesito

dell’imprenditore:dell’imprenditore:

mercatomercatomercatomercato

indica

all’imprenditore

COSACOSAPRODURREPRODURRE

indica all’imprenditore

COSACOSAPRODURREPRODURRE

marketingmarketingmarketingmarketing

Page 15: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

PREFASE (1): analisi delle PREFASE (1): analisi delle condizioni di ambientecondizioni di ambiente

Struttura istituzionale, normativa

Cultura

Domanda e offerta di lavoro

Progresso tecnologico

Domanda e offerta di capitale

Mercati di merci e servizi

…….ecc.

FattibilitàFattibilitàambientaleambientaleFattibilitàFattibilità

ambientaleambientale

Page 16: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

PREFASE (2): analisi della PREFASE (2): analisi della struttura del struttura del

settore settore (insieme omogeneo di (insieme omogeneo di aziende)aziende)

Struttura ed elasticità della domanda

Economie di scala

Barriere all’entrata

Funzioni di costo

Concentrazione

Differenziazione dei prodotti

Fedeltà alla “marca”

FattibilitàFattibilitàsettorialesettorialeFattibilitàFattibilitàsettorialesettoriale

Page 17: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

PREFASE (3): analisi del PREFASE (3): analisi del comportamento delle aziende di comportamento delle aziende di

settore settore

Politiche dei prezzi-ricavo

Pubblicità

Ricerca e sviluppo per innovazionedel prodotto e del processo produt.

Variazioni di capacità produttiva

Variazioni di localizzazione

Coordinamento accordi fra aziendeconcorrenti

Diversificazioni, uscite dal settore

FattibilitàFattibilitàaziendaleaziendale

(commercializzazione(commercializzazionedeldel

prodotto)prodotto)

FattibilitàFattibilitàaziendaleaziendale

(commercializzazione(commercializzazionedeldel

prodotto)prodotto)

Page 18: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

PREFASE (4): analisi dei risultati PREFASE (4): analisi dei risultati attesiattesi

Livelli di remunerazione delcapitale proprio e del lavoro

Tassi di espansione dimensionaleassoluti e relativi

Efficienza

Competitività

…….ecc.

FattibilitàFattibilitàeconomicaeconomicaFattibilitàFattibilitàeconomicaeconomica

Page 19: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

l’OBIETTIVO delle aziende di l’OBIETTIVO delle aziende di produzione: produzione:

Prefase 1:Prefase 1: analisi delle condizioni di analisi delle condizioni diambienteambiente

Prefase 2:Prefase 2: analisi della struttura del analisi della struttura del settoresettore

Prefase 3:Prefase 3: analisi del comportamento analisi del comportamentodelle aziende di settoredelle aziende di settore

Prefase 4:Prefase 4: analisi dei risultati attesi analisi dei risultati attesi

fase 1:fase 1: controllo controllo possibilitàpossibilitàtecnichetecniche

fase 2:fase 2: controllo controllo

deideicosticosti

fase 3:fase 3: controllo controllo

deideitempitempi

fase 4:fase 4: controllo controllo

delledellequalitàqualità

avvio processo produttivoavvio processo produttivo

obiettivoobiettivoprimario:primario:

MAXMAXPROFITTOPROFITTO

obiettivoobiettivoprimario:primario:

MAXMAXPROFITTOPROFITTO

Page 20: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

cosa si intende col termine cosa si intende col termine PROFITTO ? PROFITTO ?

premesso che le “teorie classiche” si basano sull’ipotesi premesso che le “teorie classiche” si basano sull’ipotesi di coincidenza, nella figura dell’IMPRENDITORE, del di coincidenza, nella figura dell’IMPRENDITORE, del

“PROPRIETARIO” e del “MANAGER”“PROPRIETARIO” e del “MANAGER”• ciò premesso: il concetto di PROFITTO è un concetto ciò premesso: il concetto di PROFITTO è un concetto

“ambiguo”:“ambiguo”:• > remunerazione “normale” del capitale proprio> remunerazione “normale” del capitale proprio• > parte eccedente la remunerazione “normale”> parte eccedente la remunerazione “normale”• > profitto di breve e di lungo periodo> profitto di breve e di lungo periodo• > remunerazione del rischio> remunerazione del rischio• > remunerazione della funzione di “organizzazione > remunerazione della funzione di “organizzazione

dei fattori produttivi”dei fattori produttivi”• > differenza fra i RICAVI (della vendita) e i COSTI > differenza fra i RICAVI (della vendita) e i COSTI

(produzione)(produzione)

a volte l’obiettivo primario può non coincidere con la ricerca del max profitto:a volte l’obiettivo primario può non coincidere con la ricerca del max profitto:> un’azienda può perseguire un obiettivo di > un’azienda può perseguire un obiettivo di incremento dell’immagineincremento dell’immagine

> un’azienda può perseguire un obiettivo di > un’azienda può perseguire un obiettivo di incremento quota di mercatoincremento quota di mercato……ecc.ecc.

a volte l’obiettivo primario può non coincidere con la ricerca del max profitto:a volte l’obiettivo primario può non coincidere con la ricerca del max profitto:> un’azienda può perseguire un obiettivo di > un’azienda può perseguire un obiettivo di incremento dell’immagineincremento dell’immagine

> un’azienda può perseguire un obiettivo di > un’azienda può perseguire un obiettivo di incremento quota di mercatoincremento quota di mercato……ecc.ecc.

Page 21: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni “obiettivi” funzionali allo alcuni “obiettivi” funzionali allo stato della domanda: stato della domanda:

stato della domandastato della domandacompito del marketingcompito del marketingdenominazione formaledenominazione formale

D. NEGATIVA disingannare la D. M. di conversione

D. INESISTENTE creare la D. M. di stimolo

D. LATENTE sviluppare la D. M. di sviluppo

D. VACILLANTE

D. IRREGOLARE

D. SATURA

D. SOVRABBONDANTE

D. NOCIVA

rivitalizzare la D.

sincronizzare la D.

mantenere la D.

ridurre (o spostare) la D.

distruggere la D.

remarketing

sincromarketing

M. di mantenimento

demarketing

contromarketing

gli obiettivi di un’azienda possono essere gli obiettivi di un’azienda possono essere contemporaneamente molteplici, anche se la ricerca contemporaneamente molteplici, anche se la ricerca

del PROFITTO è inevitabile nella nostra Economia di mercatodel PROFITTO è inevitabile nella nostra Economia di mercato

gli obiettivi di un’azienda possono essere gli obiettivi di un’azienda possono essere contemporaneamente molteplici, anche se la ricerca contemporaneamente molteplici, anche se la ricerca

del PROFITTO è inevitabile nella nostra Economia di mercatodel PROFITTO è inevitabile nella nostra Economia di mercato

Page 22: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

per la quantificazione del per la quantificazione del PROFITTOPROFITTO

come determiniamo i RICAVI e i come determiniamo i RICAVI e i COSTI ? COSTI ? • determinare i RICAVI è facile: determinare i RICAVI è facile:

Qn (volume fisico delle vendita) . prezzo unitario = RQn (volume fisico delle vendita) . prezzo unitario = R

• determinare i COSTI è più difficile:determinare i COSTI è più difficile:• > NON SEMPRE I COSTI SI IDENTIFICANO CON L’ESBORSO DI > NON SEMPRE I COSTI SI IDENTIFICANO CON L’ESBORSO DI

MONETA CHE HA LUOGO DURANTE IL PROCESSO PRODUTTIVOMONETA CHE HA LUOGO DURANTE IL PROCESSO PRODUTTIVO• Es.:Es.:• acquisto una macchina che costa 20.000 Euro (gennaio 2004)acquisto una macchina che costa 20.000 Euro (gennaio 2004)• la macchina viene utilizzata per 5 annila macchina viene utilizzata per 5 anni• alla produzione di gennaio si imputerà una “quota” dell’esborso alla produzione di gennaio si imputerà una “quota” dell’esborso

complessivo di 20.000 Euro, quella relativa al logorio (fisico - complessivo di 20.000 Euro, quella relativa al logorio (fisico - economico) che subisce la macchina nel corso del mese di gennaio economico) che subisce la macchina nel corso del mese di gennaio

• al processo produttivo va imputato il costo relativo al processo produttivo va imputato il costo relativo all’AMMORTAMENTO della macchina (che è inferiore all’esborso all’AMMORTAMENTO della macchina (che è inferiore all’esborso sostenuto per l’acquisto della macchina nel mese di gennaio 2004) sostenuto per l’acquisto della macchina nel mese di gennaio 2004)

Page 23: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni aspetti specifici della alcuni aspetti specifici della generica voce “COSTO”: generica voce “COSTO”:

• COSTO OPPORTUNITA’: quando l’impresa utilizza, nel processo COSTO OPPORTUNITA’: quando l’impresa utilizza, nel processo produttivo, RISORSE PROPRIE (senza corrispondere alcun produttivo, RISORSE PROPRIE (senza corrispondere alcun prezzo) - vi è, però, sotto il profilo economico una “rinuncia”, prezzo) - vi è, però, sotto il profilo economico una “rinuncia”, implicita, ad utilizzare tali risorse in altro modoimplicita, ad utilizzare tali risorse in altro modo

• def. COSTO OPPORTUNITA’: E’ LA REMUNERAZIONE CHE LE def. COSTO OPPORTUNITA’: E’ LA REMUNERAZIONE CHE LE RISORSE, DI PROPRIETA’ DELL’IMPRESA, POTREBBERO RISORSE, DI PROPRIETA’ DELL’IMPRESA, POTREBBERO OTTENERE SE UTILIZZATE NEL MODO PIU’ CONVENIENTE OTTENERE SE UTILIZZATE NEL MODO PIU’ CONVENIENTE (MIGLIORE OPPORTUNITA’) AL DI FUORI DELL’IMPRESA STESSA(MIGLIORE OPPORTUNITA’) AL DI FUORI DELL’IMPRESA STESSA

• ad Es.: se l’Impresa utilizza “fondi propri” (non ricorre al ad Es.: se l’Impresa utilizza “fondi propri” (non ricorre al credito di banche), in bilancio non verranno imputati costi per credito di banche), in bilancio non verranno imputati costi per l’esborso di interessi, ma il “costo opportunità” del mancato l’esborso di interessi, ma il “costo opportunità” del mancato guadagno che si sarebbe potuto registrare nell’ipotesi di guadagno che si sarebbe potuto registrare nell’ipotesi di prestito dei “fondi propri” a terziprestito dei “fondi propri” a terzi

Page 24: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni aspetti specifici della alcuni aspetti specifici della generica voce “COSTO”: generica voce “COSTO”:

• COSTO DELL’IMPRENDITORE: il compenso dovuto COSTO DELL’IMPRENDITORE: il compenso dovuto all’imprenditore per la sua attività di all’imprenditore per la sua attività di organizzazione della produzione (tale organizzazione della produzione (tale “compenso” può quantificarsi con riferimento ad “compenso” può quantificarsi con riferimento ad un ipotetico identico servizio erogato a “terzi”)un ipotetico identico servizio erogato a “terzi”)

• > il compenso per l’organizzazione della > il compenso per l’organizzazione della produzione dovuto all’imprenditore NON DEVE produzione dovuto all’imprenditore NON DEVE CONFONDERSI con il profitto dell’imprenditoreCONFONDERSI con il profitto dell’imprenditore

il COMPENSO PER L’ORGANIZZAZIONE

il COMPENSO PER L’ORGANIZZAZIONE entra neientra nei

COSTICOSTIDIDI

PRODUZIONEPRODUZIONE

COSTICOSTIDIDI

PRODUZIONEPRODUZIONE

il PROFITTOil PROFITTO entra neientra nei RICAVIRICAVIRICAVIRICAVI

Page 25: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni aspetti specifici della alcuni aspetti specifici della generica voce “COSTO”: generica voce “COSTO”:

• COSTO DI PRODUZIONECOSTO DI PRODUZIONE: è il valore delle risorse (fattori di produzione) che trovano impiego nel particolare processo produttivo a cui si riferiscono e, come tale, non può identificarsi che con l’esborso monetario che in quel periodo ha luogo. Vi è, comunque, un’eccezione (riferita all’esborso monetario): la QUOTA D’AMMORTAMENTO dei beni capitali imputabile al singolo processo produttivo

Page 26: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

la determinazione del la determinazione del LIVELLO OTTIMALE DI LIVELLO OTTIMALE DI

PRODUZIONE: PRODUZIONE: 2 differenti contesti 2 differenti contesti

• per la determinazione del livello per la determinazione del livello ottimale di produzione debbono ottimale di produzione debbono considerarsi 2 diversi contesti:considerarsi 2 diversi contesti:

LUNGO PERIODOLUNGO PERIODOLUNGO PERIODOLUNGO PERIODO

BREVE PERIODOBREVE PERIODOBREVE PERIODOBREVE PERIODO

possono variaretutti i

FATTORIFATTORIPRODUTTIVIPRODUTTIVI

possono variaretutti i

FATTORIFATTORIPRODUTTIVIPRODUTTIVI

alcuni fattori produttivisono considerati

FISSIFISSI

alcuni fattori produttivisono considerati

FISSIFISSISTOCK diSTOCK diCAPITALECAPITALESTOCK diSTOCK diCAPITALECAPITALE

Page 27: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

i COSTI nel BREVE PERIODO: i COSTI nel BREVE PERIODO:

CtCt

QnQn0 1 2 3 4 5 6 ………………. n

costi fissicosti fissicosti fissicosti fissiCt’Ct’

costi variabilicosti variabilicosti variabilicosti variabili

Cf + Cv =Cf + Cv =COSTOCOSTOTOTALETOTALE

Cf + Cv =Cf + Cv =COSTOCOSTOTOTALETOTALE

costo marginalecosto marginalecosto marginalecosto marginale

Page 28: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

la determinazione del la determinazione del LIVELLO OTTIMALE DI LIVELLO OTTIMALE DI

PRODUZIONE PRODUZIONE (risposta al 2° quesito (risposta al 2° quesito dell’imprenditore) : dell’imprenditore) :

• premesso che:

obiettivoobiettivoprimario:primario:

MAXMAXPROFITTOPROFITTO

obiettivoobiettivoprimario:primario:

MAXMAXPROFITTOPROFITTO

che si raggiunge:che si raggiunge:

massimizzandoil

PROFITTO

massimizzandoil

PROFITTO

minimizzandoi

COSTI

minimizzandoi

COSTIla piccola impresa (che si pone in un mercato di libera concorrenza) non puònon può

influenzare i prezzi dei beni prodottiinfluenzare i prezzi dei beni prodotti

la piccola impresa (che si pone in un mercato di libera concorrenza) non puònon può

influenzare i prezzi dei beni prodottiinfluenzare i prezzi dei beni prodotti

Page 29: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

la determinazione del la determinazione del LIVELLO OTTIMALE DI LIVELLO OTTIMALE DI

PRODUZIONE PRODUZIONE (risposta al 2° quesito (risposta al 2° quesito dell’imprenditore) : dell’imprenditore) : • per poter determinare il livello ottimale di produzione per poter determinare il livello ottimale di produzione

possiamo ricorrere all’analisi marginale, per far ciò possiamo ricorrere all’analisi marginale, per far ciò dobbiamo conoscere alcuni indicatori:dobbiamo conoscere alcuni indicatori:

• > prezzo di mercato del bene> prezzo di mercato del bene• > ricavo totale - ricavo marginale> ricavo totale - ricavo marginale• > costo fisso totale> costo fisso totale• > costo variabile totale> costo variabile totale• > costo totale - costo marginale> costo totale - costo marginale• > profitto totale - profitto marginale > profitto totale - profitto marginale • VEDIAMO UN ESEMPIO:VEDIAMO UN ESEMPIO:

Page 30: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

ANALISI MARGINALE APPLICATA AL PROCESSO PRODUTTIVO

1) QUANTO PRODURRE ?

TAB.1 - COSTI E RICAVI TOTALI DELLIMPRESA

QUANTITA PREZZO RICAVOTOTALE

COSTOFISSOTOTALE

COSTOVARIABILETOTALE

COSTOTOTALE

PROFITTOTOTALE

0 15 0 20 0 20 (20 + 0) - 20

1 15 15 20 5 25 (20 + 5) - 10

2 15 30 20 8 28 (20 + 8) 2

3 15 45 20 13 33 (20 + 13) 12

4 15 60 20 20 40 (20 + 20) 20

5 15 75 20 31 51 (20 + 31) 24

6 15 90 20 46 66 (20 + 46) 24

7 15 105 20 66 86 (20 + 66) 19

8 15 120 20 92 112 (20 + 92) 8

24 max profitto totale

ANALISI MARGINALE APPLICATA AL PROCESSO PRODUTTIVO

1) QUANTO PRODURRE ?

TAB.1 - COSTI E RICAVI TOTALI DELLIMPRESA

QUANTITA PREZZO RICAVOTOTALE

COSTOFISSOTOTALE

COSTOVARIABILETOTALE

COSTOTOTALE

PROFITTOTOTALE

0 15 0 20 0 20 (20 + 0) - 20

1 15 15 20 5 25 (20 + 5) - 10

2 15 30 20 8 28 (20 + 8) 2

3 15 45 20 13 33 (20 + 13) 12

4 15 60 20 20 40 (20 + 20) 20

5 15 75 20 31 51 (20 + 31) 24

6 15 90 20 46 66 (20 + 46) 24

7 15 105 20 66 86 (20 + 66) 19

8 15 120 20 92 112 (20 + 92) 8

24 max profitto totale

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TAB. 2 - COSTI E RICAVI MARGINALI DELLIMPRESA

QUANTITA RICAVO MARGINALE COSTO MARGINALE PROFITTOMARGINALE

1 15 (15 - 0) 5 (25 - 20) 10 (- 10 - 20)

2 15 (30 - 15) 3 (28 - 25) 12 (2 - 10)

3 15 (45 - 30) 5 (33 - 28) 10 (12 - 2)

4 15 (60 - 45) 7 (40 - 33) 8 (20 - 12)

5 15 (75 - 60) 11 (51 - 40) 4 (24 - 20)

6 15 (90 - 75) 15 (66 - 51) 0 (24 - 24)

7 15 (105 - 90) 20 (86 - 66) - 5 (19 - 24)

8 15 (120 - 105) 26 (112 - 86) - 11 (8 - 19)

quantit 6 prezzo = ricavo marginale = costo marginalequantit 6 profitto marginale (ricavo marginale - costo marginale) = 0

TAB. 2 - COSTI E RICAVI MARGINALI DELLIMPRESA

QUANTITA RICAVO MARGINALE COSTO MARGINALE PROFITTOMARGINALE

1 15 (15 - 0) 5 (25 - 20) 10 (- 10 - 20)

2 15 (30 - 15) 3 (28 - 25) 12 (2 - 10)

3 15 (45 - 30) 5 (33 - 28) 10 (12 - 2)

4 15 (60 - 45) 7 (40 - 33) 8 (20 - 12)

5 15 (75 - 60) 11 (51 - 40) 4 (24 - 20)

6 15 (90 - 75) 15 (66 - 51) 0 (24 - 24)

7 15 (105 - 90) 20 (86 - 66) - 5 (19 - 24)

8 15 (120 - 105) 26 (112 - 86) - 11 (8 - 19)

quantit 6 prezzo = ricavo marginale = costo marginalequantit 6 profitto marginale (ricavo marginale - costo marginale) = 0

il R.M. di ogniunità prodotta

è ==

all’incrementodel ricavo totale

a cui essada luogo

il R.M. di ogniunità prodotta

è ==

all’incrementodel ricavo totale

a cui essada luogo

il P.M.è l’incremento

delprofitto totale

perogniunità

addizionaleprodotta

il P.M.è l’incremento

delprofitto totale

perogniunità

addizionaleprodotta

qn 6 : prezzo = ricavo marg. = costo marg.qn 6 : profitto marg. (ricavo marg. – costo marg. = 0

Page 33: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management
Page 34: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcune osservazioni intorno allaalcune osservazioni intorno allarisposta al 2° quesitorisposta al 2° quesito

dell’imprenditore: dell’imprenditore:

• in presenza di un in presenza di un certo prezzocerto prezzo, determinato dal , determinato dal mercato, esiste per l’Imprenditore (di una mercato, esiste per l’Imprenditore (di una piccola Impresa, collocata su un mercato di piccola Impresa, collocata su un mercato di “libera concorrenza”“libera concorrenza”) ) un’unica quantità un’unica quantità ottimale di produzioneottimale di produzione

• a a variazioni del “prezzo di mercato”variazioni del “prezzo di mercato”, , l’Imprenditore risponde l’Imprenditore risponde mutando il volume mutando il volume della produzionedella produzione

Page 35: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

variazioni del prezzo di mercato variazioni del prezzo di mercato (mercato di “libera concorrenza”) (mercato di “libera concorrenza”) e e

mutamento del volume della mutamento del volume della produzione: produzione:

PPPP

QQQQ

P’

Q’

P’’

Q’’

P’’’

Q’’’

curva dell’OFFERTAcurva dell’OFFERTAcurva dell’OFFERTAcurva dell’OFFERTA

Page 36: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

individuazione della COMBINAZIONE individuazione della COMBINAZIONE OTTIMALE DI FATTORI PRODUTTIVI OTTIMALE DI FATTORI PRODUTTIVI

(risposta al 3° quesito(risposta al 3° quesito dell’imprenditoredell’imprenditore)) : :

• il problema viene descritto dalla Teoria economica con riferimento alle CURVE DI PRODOTTO COSTANTE (isoquanto), tali “curve” sono mutuate dalle “curve di indifferenza”“curve di indifferenza”

• unauna curva di prodotto costante curva di prodotto costante indicaindica le le diverse combinazioni delle quantità di 2 fattori diverse combinazioni delle quantità di 2 fattori produttivi produttivi di fronte alle quali l’Imprenditore, di fronte alle quali l’Imprenditore, che deve scegliere, èche deve scegliere, è “indifferente” “indifferente” >>> stessa >>> stessa utilità, stesso livello di produzione (output)utilità, stesso livello di produzione (output)

Page 37: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

individuazione della COMBINAZIONE individuazione della COMBINAZIONE OTTIMALE DI FATTORI PRODUTTIVI OTTIMALE DI FATTORI PRODUTTIVI

(risposta al 3° quesito(risposta al 3° quesito dell’imprenditoredell’imprenditore)) : :

• se è facile, conoscendo le qn di fattori produttivi (inputs), determinare la qn di prodotto (output)

• NON è facile, conoscendo la qn di prodotto (output), determinare la qn dei fattori produttivi e la loro combinazione ottimale

• > possono esservi, infatti, per alcuni prodotti, > possono esservi, infatti, per alcuni prodotti, diverse possibilità di “combinazioni”diverse possibilità di “combinazioni”

Page 38: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

““rapporti fissi”rapporti fissi” di combinazione: di combinazione:

AA

B

P = qn 5

P = qn 10

P = qn 15

A’

B’

A’’

B’’

viaviadell’espansionedell’espansione

viaviadell’espansionedell’espansione

zona di

eccedenza di AAzona di

eccedenza di AA

zona di

eccedenza di BBzona di

eccedenza di BB

B**B**

BB = eccedenza di B

Page 39: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

combinazioni fra fattori combinazioni fra fattori ”perfetti ”perfetti sostituti” sostituti” l’uno dell’altro l’uno dell’altro (non vi sono (non vi sono

“zone di eccedenza”)“zone di eccedenza”): :

AA

BBP = qn 5 P = qn 10

P = qn 15

A’

B’

A’’

B’’

ogni unità di A può essere sostituita perfettamente da ogni unità di B

Es.:combinazione 1: 3A - 2B3A - 2Bcombinazione 2: 2A - 3B2A - 3B

combinazione 3: 1A - 4B1A - 4B … ecc.

ogni unità di A può essere sostituita perfettamente da ogni unità di B

Es.:combinazione 1: 3A - 2B3A - 2Bcombinazione 2: 2A - 3B2A - 3B

combinazione 3: 1A - 4B1A - 4B … ecc.

Page 40: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

fattori fattori ”reciprocamente sostituibili” ”reciprocamente sostituibili” l’uno all’altro in vario grado: l’uno all’altro in vario grado:

AA

BBP = qn 5

P = qn 10

P = qn 15A’

B’

A’’

B’’

A può essere sostituito entro certi limiti da B (sostituibilità NON proporzionale)

Es.:combinazione 1: 3A - 1,2B3A - 1,2Bcombinazione 2: 1A - 3,1B1A - 3,1B

combinazione 3: 0,5A - 4B0,5A - 4B … ecc.

A può essere sostituito entro certi limiti da B (sostituibilità NON proporzionale)

Es.:combinazione 1: 3A - 1,2B3A - 1,2Bcombinazione 2: 1A - 3,1B1A - 3,1B

combinazione 3: 0,5A - 4B0,5A - 4B … ecc.

Page 41: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcune osservazioni intorno alla alcune osservazioni intorno alla COMBINAZIONE OTTIMALE dei ff.pp.: COMBINAZIONE OTTIMALE dei ff.pp.:

• 11a a osservazione: osservazione:• ipotizzando una variazione proporzionale dei

ff.pp. nel caso in cui si verificasse una, identicaidentica, variazione proporzionale della SCALA DELLA PRODUZIONE [a [a ± ± ΔΔ ff.pp. (inputs) ff.pp. (inputs) corrisponde un corrisponde un identico identico ± ± ΔΔ della produzione (output) della produzione (output)]]

• > si avrà un processo produttivo che presenta RENDIMENTI DI SCALA RENDIMENTI DI SCALA COSTANTICOSTANTI

• però si possono avere anche:• > RENDIMENTI DI SCALA DECRESCENTIRENDIMENTI DI SCALA DECRESCENTI• > RENDIMENTI DI SCALA CRESCENTIRENDIMENTI DI SCALA CRESCENTI (economie di economie di

scalascala)

Page 42: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcune osservazioni intorno alle alcune osservazioni intorno alle

economie di scalaeconomie di scala: :

• con riferimento alla natura dei fenomeni che le generano le economie di scala possono distinguersi in:

• > PECUNIARIE> PECUNIARIE• > REALI> REALI

quando l’impresa beneficia di

prezziprezzi più bassipiù bassi nell’acquisizione degli inputs.

Per la “legge della D e della O” infatti all’aumento della qn richiesta

il prezzo diminuisce

quando l’impresa beneficia di prezziprezzi più bassipiù bassi

nell’acquisizione degli inputs.

Per la “legge della D e della O” infatti all’aumento della qn richiesta

il prezzo diminuisce

Es.:

> costi minori per > costi minori per il finanziamento esternoil finanziamento esterno

> minori spese di trasporto> minori spese di trasporto

> prezzi più bassi per > prezzi più bassi per le materie primele materie prime

quando si assistea riduzione delle qndi inputs impiegatiall’aumentare di

livelli di output

quando si assistea riduzione delle qndi inputs impiegatiall’aumentare di

livelli di output

Page 43: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

fra le diverse tipologie di fra le diverse tipologie di economie di scalaeconomie di scala vi sono:vi sono:

• l’effetto di costo fisso:l’effetto di costo fisso: in edilizia è il caso delle coperture, a in edilizia è il caso delle coperture, a parità di superficie coperta, di forma e tecnologia un tetto parità di superficie coperta, di forma e tecnologia un tetto avrà un’incidenza di costo minore in edifici con più piani avrà un’incidenza di costo minore in edifici con più piani f.t.f.t.

• le economie di capacità di riserva:le economie di capacità di riserva: un’azienda che utilizza un’azienda che utilizza molte macchine identiche dovrà tenere in magazzino, in molte macchine identiche dovrà tenere in magazzino, in proporzione, un numero minore di pezzi di ricambio proporzione, un numero minore di pezzi di ricambio rispetto ad un’azienda che possiede una sola macchinarispetto ad un’azienda che possiede una sola macchina

• le economie di scorte:le economie di scorte: le scorte di materie prime le scorte di materie prime aumentano meno che proporzionalmente in ragione aumentano meno che proporzionalmente in ragione dell’incremento di dell’incremento di outputoutput

Page 44: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

fra le diverse tipologie di fra le diverse tipologie di economie di scalaeconomie di scala vi sono:vi sono:

• le economie di specializzazione:le economie di specializzazione: a maggiori livelli a maggiori livelli di produzione corrisponde un più vivace indirizzo di produzione corrisponde un più vivace indirizzo verso la divisione e la specializzazione del lavoro, verso la divisione e la specializzazione del lavoro, con conseguenti aumenti di produttività e con conseguenti aumenti di produttività e riduzione dei costiriduzione dei costi

Page 45: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

la soluzione del problema della la soluzione del problema della COMBINAZIONE OTTIMALE dei ff.pp.:COMBINAZIONE OTTIMALE dei ff.pp.:

• innanzitutto si deve sottolineare che:

• > mentre le economie di scalaeconomie di scala possono avere andamenti diversi

• > la produttività marginaleproduttività marginale è sempre decrescentedecrescente

• ovvero: ovvero: a qn addizionali di 1 dei fattori produttivi a qn addizionali di 1 dei fattori produttivi (mantenendo costanti gli altri fattori) si avranno (mantenendo costanti gli altri fattori) si avranno incrementi di prodotto sempre più piccoliincrementi di prodotto sempre più piccoli

• dunque: dunque: con riferimento alla produttività marginale si può con riferimento alla produttività marginale si può definire la POSIZIONE DI EQUILIBRIO dell’Impresa (ovvero, definire la POSIZIONE DI EQUILIBRIO dell’Impresa (ovvero, la COMBINAZIONE OTTIMALE dei ff.pp.) quando si la COMBINAZIONE OTTIMALE dei ff.pp.) quando si verificherà la seguente situazione: verificherà la seguente situazione:

pmF1

prezzo F1

pmF2

prezzo F2

……..

pmFn

prezzo Fn

Page 46: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

un esempio di un esempio di determinazione della determinazione della posizione di equilibrio posizione di equilibrio dell’Impresa dell’Impresa (combinazione ottimale dei ff.pp.)(combinazione ottimale dei ff.pp.): :

nel caso di 2 fattori produttivinel caso di 2 fattori produttivi F1 > terraF1 > terra

F2 > lavoroF2 > lavoro

che presentano i seguenti dati economici:

che presentano i seguenti dati economici:

pmF1 = 20prezzo F1 = 2pmF1 = 20

prezzo F1 = 2

pmF2 = 15prezzo F2 = 1pmF2 = 15

prezzo F2 = 1

la situazione non si presenta in perfetto equilibrioperfetto equilibrio

poiché:

la situazione non si presenta in perfetto equilibrioperfetto equilibrio

poiché:

pmF1 (20)pmF1 (20)::

prezzo F1 (2)prezzo F1 (2)

= = 1010

pmF1 (20)pmF1 (20)::

prezzo F1 (2)prezzo F1 (2)

= = 1010

pmF2 (15)pmF2 (15)::

prezzo F2 (1)prezzo F2 (1)

= = 1515

pmF2 (15)pmF2 (15)::

prezzo F2 (1)prezzo F2 (1)

= = 1515≠≠

Page 47: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

le possibili soluzioni del caso proposto le possibili soluzioni del caso proposto (alla luce della Legge della (alla luce della Legge della

produttività marginale decrescenteproduttività marginale decrescente) ) possono essere le seguenti: possono essere le seguenti:

• 1°) si decrementa qn F2decrementa qn F2 (lavoro) ►++pmF2pmF2

• 2°) si incrementa qn F1incrementa qn F1 (terra) ► --pmF1pmF1

fra le 2 possibili soluzionisi sceglierà quellaa COSTO MINORECOSTO MINORE

fra le 2 possibili soluzionisi sceglierà quellaa COSTO MINORECOSTO MINORE

Page 48: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcune nozionialcune nozionirelativerelative

al al BILANCIO D’IMPRESABILANCIO D’IMPRESA

alcune nozionialcune nozionirelativerelative

al al BILANCIO D’IMPRESABILANCIO D’IMPRESA

Page 49: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

cos’è il cos’è il bilanciobilancio::

• è il documento, redatto dagli Amministratori, dal quale risulta la composizione del patrimoniocomposizione del patrimonio e del redditoreddito conseguito dall’Impresa** al termine dell’esercizio cui è riferito. È composto dallo STATO PATRIMONIALESTATO PATRIMONIALE (che evidenza le attivitàattività, le passivitàpassività e il capitale nettocapitale netto), dal CONTO CONTO ECONOMICOECONOMICO (CONTO PROFITTI - PERDITE) (che mostra i risultati ottenutirisultati ottenuti nel corso dell’esercizio stesso) e da una RELAZIONERELAZIONE degli Amministratori sull’andamento della gestionesull’andamento della gestione

** le Società quotateSocietà quotate hanno l’obbligo di presentare,

oltre al bilancio annuale,anche una

RELAZIONE trimestrale e/o semestraleRELAZIONE trimestrale e/o semestraleallo scopo di consentire agli azionisti di verificare l’andamento aziendale

e, quindi, decidere se mantenere il portafoglio titoli

oppure vederli

** le Società quotateSocietà quotate hanno l’obbligo di presentare,

oltre al bilancio annuale,anche una

RELAZIONE trimestrale e/o semestraleRELAZIONE trimestrale e/o semestraleallo scopo di consentire agli azionisti di verificare l’andamento aziendale

e, quindi, decidere se mantenere il portafoglio titoli

oppure vederli

Page 50: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• ASSET (“attività”):ASSET (“attività”): tutto ciò che una Impresa (Società) possiede o le è dovuto. In concreto: (1) (1) current assetscurrent assets, cioè attività liquideattività liquide (contanti, investimenti, crediti, materie prime e scorte), (2) (2) fixed assetsfixed assets, ovvero capitale immobilizzatocapitale immobilizzato (beni immobili e impianti) e (3) intangible assets(3) intangible assets, ossia beni non tangibilibeni non tangibili (brevetti e avviamento)

• BILANCIO CONSOLIDATO:BILANCIO CONSOLIDATO: espone la situazione patrimonialesituazione patrimoniale e economicaeconomica dell’ente capogruppo e di tutte le aziende che a questo fanno capo

Page 51: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• BILANCIO PREVENTIVO:BILANCIO PREVENTIVO: documento i cui valori sono frutto di previsioni generali sull’andamento dell’esercizio futurodell’esercizio futuro

• BUDGET:BUDGET: bilancio preventivo programmaticobilancio preventivo programmatico relativo all’attività produttiva di un’Impresa per un determinato esercizio. A differenza del bilancio preventivo in senso stretto, viene aggiornatoaggiornato in relazione a nuove situazioni che si vengono a creare nell’Impresa e nei mercati in cui opera

Page 52: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• CAPITALE D’ESERCIZIO:CAPITALE D’ESERCIZIO: l’insieme di l’insieme di tutti i “mezzi”tutti i “mezzi” che, sia economicamenteeconomicamente che finanziariamentefinanziariamente, concorrono al funzionamento dell’Impresa

• CAPITALE ECONOMICO:CAPITALE ECONOMICO: valore valore “attuale” dei redditi presumibilmente “attuale” dei redditi presumibilmente realizzabili realizzabili dall’Impresa (Società), calcolato in base a un ipotizzato tasso di ipotizzato tasso di interesse (i)interesse (i)

Page 53: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• CAPITALE PROPRIO:CAPITALE PROPRIO: l’ammontare complessivo del capitale versatocapitale versato (o ”fondo di dotazione””fondo di dotazione” o ”fondo patrimoniale””fondo patrimoniale”) e delle riserveriserve, diminuito diminuito delle perditedelle perdite e aumentato degli utiliaumentato degli utili dell’esercizio non distribuiti

• CASH FLOW (flusso di cassa):CASH FLOW (flusso di cassa): si ottiene sommando al reddito netto sommando al reddito netto l’ammontare l’ammontare addebitato per ammortamenti e riserveaddebitato per ammortamenti e riserve. In pratica, si tratta di quelle deduzioni contabili che non sono state accompagnate di fatto da effettivi esborsi di effettivi esborsi di contantecontante

Page 54: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• CERTIFICAZIONE DI BILANCIO:CERTIFICAZIONE DI BILANCIO: viene realizzata sul bilancio d’esercizio destinato a bilancio d’esercizio destinato a pubblicazionepubblicazione, con l’obiettivo di indurre le Imprese a redigere bilanci secondo corretti principi contabili

• CONTO ECONOMICO:CONTO ECONOMICO: è la seconda parte del bilancio (dopo lo stato patrimonialestato patrimoniale). Ha la forma di un prospetto che riassume tutte le prospetto che riassume tutte le operazioni relative all’aspetto redditualeoperazioni relative all’aspetto reddituale: il risultato è un utile nettoutile netto o una perdita nettaperdita netta

Page 55: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• MOL (margine operativo MOL (margine operativo lordo):lordo):

• > viene determinato aggiungendo ai ricavi netti d’esercizio ai ricavi netti d’esercizio i costi costi capitalizzati capitalizzati e le variazioni di variazioni di magazzinomagazzino. Da sottrarre, invece, gli acquisti nettiacquisti netti, le spese per spese per prestazioni di servizi prestazioni di servizi e le spese spese relative al personalerelative al personale

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alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• ROE (ROE (return on equity - return on equity - ritorno sugli ritorno sugli investimenti):investimenti):

• > indice di redditività indice di redditività che misura il rendimento del capitale proprio rendimento del capitale proprio investito investito in una data attività produttiva. Risulta essere tanto più alto quanto maggiore è il ROI (redditività del ROI (redditività del capitale investito)capitale investito), quanto minore è il tasso degli investimenti tasso degli investimenti e quanto più elevato è il ricorso al creditoricorso al credito

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alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• ROI (ROI (return on investment -return on investment -redditività redditività del capitale investito):del capitale investito):

• > indice di bilancio indice di bilancio che si ottiene come rapporto tra gli utili [al lordo degli oneri rapporto tra gli utili [al lordo degli oneri finanziari pagati al capitale esterno finanziari pagati al capitale esterno ((interessi + speseinteressi + spese) e delle imposte] ) e delle imposte] e il totale delle “attività” (capitale investito = totale delle “attività” (capitale investito = capitale interno + capitale esternocapitale interno + capitale esterno)). Misura la performance (efficienza) performance (efficienza) dell’Impresadell’Impresa sotto il profilo della gestione gestione industrialeindustriale

Page 58: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• ROS (ritorno sulle vendite):ROS (ritorno sulle vendite): • > indice di redditività indice di redditività usato per

determinare il risultato operativo per risultato operativo per unità di venditaunità di vendita. Si ottiene dividendo il valore del venduto valore del venduto per il valorevalore dell’inventario mediodell’inventario medio

Page 59: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• ROA (ROA (return on asset - return on asset - rendimento rendimento delle “attività”):delle “attività”): rendimento finanziario rendimento finanziario di un’Impresa di un’Impresa risultante dal rapporto tra il reddito al netto degli ammortamenti reddito al netto degli ammortamenti e il valore effettivo delle attivitàvalore effettivo delle attività

• ROC (ROC (return on capital - return on capital - reddito del reddito del capitale):capitale): tasso di remunerazione del tasso di remunerazione del capitalecapitale

Page 60: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

alcuni termini per una migliore alcuni termini per una migliore comprensione dell’analisi di bilancio: comprensione dell’analisi di bilancio:

• EPS (utile per azione):EPS (utile per azione): rapporto fra utile utile netto netto e numero delle azioni componenti il numero delle azioni componenti il capitale socialecapitale sociale. Si differenzia dal dividendo, perché in questo caso si prescinde da quella che è la politica di ripartizione dell’utile effettuata dalla Società

• VALORE DI LIBRO:VALORE DI LIBRO: si tratta di un’espressione utilizzata per indicare il valore unitario effettivo valore unitario effettivo di ogni singola azione di ogni singola azione di una Società, sulla base dei relativi dati di bilancio

Page 61: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

il bilancio:il bilancio:

• è il documento contabile fondamentaleè il documento contabile fondamentale

• contiene, in modo sintetico, le informazioni principali:

• > sullo stato dell’Impresa> sullo stato dell’Impresa• > sull’attività svolta nell’anno> sull’attività svolta nell’anno

• il bilancio è formato da 3 documenti:il bilancio è formato da 3 documenti:• 1) 1) STATO PATRIMONIALESTATO PATRIMONIALE• 2) 2) CONTO ECONOMICO (CONTO PROFITTI - CONTO ECONOMICO (CONTO PROFITTI -

PERDITE)PERDITE)• 3) 3) RELAZIONE RELAZIONE

Page 62: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

STATO PATRIMONIALESTATO PATRIMONIALE : :

• dà informazioni su:dà informazioni su:

dimensionedimensionedimensionedimensione

composizionecomposizionecomposizionecomposizione

deldelpatrimoniopatrimonio

deldelpatrimoniopatrimonio

all’ultimoall’ultimogiornogiorno

dell’annodell’anno

all’ultimoall’ultimogiornogiorno

dell’annodell’anno

lo S.P. “fotografa” lo stato dell’Impresa in un dato istantelo S.P. “fotografa” lo stato dell’Impresa in un dato istantelo S.P. “fotografa” lo stato dell’Impresa in un dato istantelo S.P. “fotografa” lo stato dell’Impresa in un dato istante

lo S.P. è un documentolo S.P. è un documento““statico”statico”

lo S.P. è un documentolo S.P. è un documento““statico”statico”

i dati hanno natura dii dati hanno natura di““stock”stock”

i dati hanno natura dii dati hanno natura di““stock”stock”

Page 63: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

CONTO ECONOMICOCONTO ECONOMICO (conto profitti - perdite):(conto profitti - perdite):

• dà informazioni su:dà informazioni su:

varie operazioni fattevarie operazioni fattedall’Impresadall’Impresa

in in 1 anno1 anno

varie operazioni fattevarie operazioni fattedall’Impresadall’Impresa

in in 1 anno1 anno

il C.E.il C.E.èè

““dinamico”dinamico”

il C.E.il C.E.èè

““dinamico”dinamico”

i dati hanno i dati hanno natura dinatura di““flussi”flussi”

i dati hanno i dati hanno natura dinatura di““flussi”flussi”

Page 64: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

STATO PATRIMONIALESTATO PATRIMONIALEe CONTO ECONOMICO:e CONTO ECONOMICO:

NON sonoNON sonoindipendentiindipendenti

fra lorofra loro

NON sonoNON sonoindipendentiindipendenti

fra lorofra loro

le variazioni dile variazioni di““stock”stock”

dello S.P.dello S.P.

le variazioni dile variazioni di““stock”stock”

dello S.P.dello S.P.

sono spiegatesono spiegateanalizzando analizzando l’andamentol’andamento

dei dei “flussi”“flussi” del C.E. del C.E.

sono spiegatesono spiegateanalizzando analizzando l’andamentol’andamento

dei dei “flussi”“flussi” del C.E. del C.E.

Page 65: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

facciamo un “esempio” per capire come può essere facciamo un “esempio” per capire come può essere redatto un BILANCIOredatto un BILANCIO

si immagini di analizzare un’Impresa “si immagini di analizzare un’Impresa “” e ” e proponiamoci di costruire il suo proponiamoci di costruire il suo ”stato ”stato

patrimoniale”patrimoniale” ad una certa data: 31/12/2003 ad una certa data: 31/12/2003::

1°) INVENTARIO di ciò che l’Impresa “ ” possiede al 31/12/2003

esempio:

denaro in CASSA e in BANCA 1.000 impianti 1.500 edifici (immobili) 2.000 crediti nei confronti di “terzi” 1.000 debiti 3.500

1°) INVENTARIO di ciò che l’Impresa “ ” possiede al 31/12/2003

esempio:

denaro in CASSA e in BANCA 1.000 impianti 1.500 edifici (immobili) 2.000 crediti nei confronti di “terzi” 1.000 debiti 3.500

Page 66: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

dopo aver schematizzato l’INVENTARIO dopo aver schematizzato l’INVENTARIO (al 31/12/(al 31/12/20032003) )

guardiamo allo STATO PATRIMONIALE (al guardiamo allo STATO PATRIMONIALE (al 31/12/31/12/20022002))::

2°) STATO PATRIMONIALE dell’Impresa “ ” al 31/12/2002

ATTIVITA’ PASSIVITA’ denaro in

CASSA e inBANCA

1.000 debiti 3.500

impianti 1.500 mezzi propri: capitale 1.500

edifici(immobili)

2.000 mezzi propri: riserve 500

crediti neiconfronti di“terzi”

1.000

totale 5.500 totale 5.500

2°) STATO PATRIMONIALE dell’Impresa “ ” al 31/12/2002

ATTIVITA’ PASSIVITA’ denaro in

CASSA e inBANCA

1.000 debiti 3.500

impianti 1.500 mezzi propri: capitale 1.500

edifici(immobili)

2.000 mezzi propri: riserve 500

crediti neiconfronti di“terzi”

1.000

totale 5.500 totale 5.500

dal lato delle “attività”si riportano le

voci dell’inventario fisicodell’inventario fisico

(attività tangibili)(attività tangibili)

dal lato delle “attività”si riportano le

voci dell’inventario fisicodell’inventario fisico

(attività tangibili)(attività tangibili)

è un “espediente“espedientecontabile”contabile” per far

quadrare il bilancioquadrare il bilancio

è un “espediente“espedientecontabile”contabile” per far

quadrare il bilancioquadrare il bilancio

infatti:per ottenere la voce “mezzi propri” si devono sottrarre alle

attività tangibili (5.500)attività tangibili (5.500) i debiti (3.500)debiti (3.500) = 2.000 2.000 (2.000 = valore del capitale al 31/12/2002)(2.000 = valore del capitale al 31/12/2002)

infatti:per ottenere la voce “mezzi propri” si devono sottrarre alle

attività tangibili (5.500)attività tangibili (5.500) i debiti (3.500)debiti (3.500) = 2.000 2.000 (2.000 = valore del capitale al 31/12/2002)(2.000 = valore del capitale al 31/12/2002)

2.0002.0002.0002.000

Page 67: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

consideriamo ora il CONTO ECONOMICO consideriamo ora il CONTO ECONOMICO costi (perdite) costi (perdite) e i e i ricavi (profitti) ricavi (profitti) nel nel 20032003::

3°) PROFITTI (RICAVI) e PERDITE (COSTI) dell’Impresa “ ” nel 2003

COSTI RICAVI materie prime 1.000 vendita merci 5.000 lavoro 2.000

interessi (suidebiti)

500

ammortamenti(20 impianti e10 edifici)

300

utiledistribuito

700

utiletrattenuto

500

totale 5.000 totale 5.000

3°) PROFITTI (RICAVI) e PERDITE (COSTI) dell’Impresa “ ” nel 2003

COSTI RICAVI materie prime 1.000 vendita merci 5.000 lavoro 2.000

interessi (suidebiti)

500

ammortamenti(20 impianti e10 edifici)

300

utiledistribuito

700

utiletrattenuto

500

totale 5.000 totale 5.000

perdita di valoreperdita di valore, nel 2003, di impianti ed

edificiNON è NON è

esborso effettivoesborso effettivo

perdita di valoreperdita di valore, nel 2003, di impianti ed

edificiNON è NON è

esborso effettivoesborso effettivo NON è il PROFITTO !NON è il PROFITTO !non sono stati inclusi tra i COSTI

> remunerazione del capitale investito> remunerazione del capitale investito> remunerazione dell’imprenditore> remunerazione dell’imprenditore

NON è il PROFITTO !NON è il PROFITTO !non sono stati inclusi tra i COSTI

> remunerazione del capitale investito> remunerazione del capitale investito> remunerazione dell’imprenditore> remunerazione dell’imprenditore

nel caso di Società: nel caso di Società: ai Socinel caso di Imprese individuali: nel caso di Imprese individuali:

al Proprietario

nel caso di Società: nel caso di Società: ai Socinel caso di Imprese individuali: nel caso di Imprese individuali:

al Proprietariova ad aumentare il capitalecapitale dell’Impresava ad aumentare il capitalecapitale dell’Impresa

ricaviricavi (5.000)

-- costicosti (1.000 + 2.000 + 500 + 300)= utile (1.200)utile (1.200)

ricaviricavi (5.000)

-- costicosti (1.000 + 2.000 + 500 + 300)= utile (1.200)utile (1.200)

Page 68: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

ricaviamo la SITUAZIONE PATRIMONIALESITUAZIONE PATRIMONIALE (non è lo “stato patrimoniale” !)(non è lo “stato patrimoniale” !) al

31/12/200331/12/20034°) SITUAZIONE PATRIMONIALE dell’Impresa “ ” al 31/12/2003

tale situazione è diversa rispetto a quella registratasi al 31/12/2002

CASSA e BANCA 1.000 + introiti: (vendita merci) 5.000

Totale 6.000

- esborsi materie prime lavoro interessi (passivi) utile distribuito

1.0002.000 500 700

Totale 4.200CASSA e BANCA (consistenza finale) 1.800

4°) SITUAZIONE PATRIMONIALE dell’Impresa “ ” al 31/12/2003

tale situazione è diversa rispetto a quella registratasi al 31/12/2002

CASSA e BANCA 1.000 + introiti: (vendita merci) 5.000

Totale 6.000

- esborsi materie prime lavoro interessi (passivi) utile distribuito

1.0002.000 500 700

Totale 4.200CASSA e BANCA (consistenza finale) 1.800

Page 69: approccio ad alcuni concetti micro-economici  funzionali alle tematiche del marketing management

dalla “situazione patrimoniale” (al 31/12/2003) dalla “situazione patrimoniale” (al 31/12/2003) giungiamo allo STATO PATRIMONIALE (al giungiamo allo STATO PATRIMONIALE (al

31/12/31/12/20032003))::

2°) STATO PATRIMONIALE dell’Impresa “ ” al 31/12/2002

ATTIVITA’ PASSIVITA’ denaro in

CASSA e inBANCA

1.000 debiti 3.500

impianti 1.500 mezzi propri: capitale 1.500

edifici(immobili)

2.000 mezzi propri: riserve 500

crediti neiconfronti di“terzi”

1.000

totale 5.500 totale 5.500

2°) STATO PATRIMONIALE dell’Impresa “ ” al 31/12/2002

ATTIVITA’ PASSIVITA’ denaro in

CASSA e inBANCA

1.000 debiti 3.500

impianti 1.500 mezzi propri: capitale 1.500

edifici(immobili)

2.000 mezzi propri: riserve 500

crediti neiconfronti di“terzi”

1.000

totale 5.500 totale 5.500

5°) 2003

1.800(consistenza finale)

1.300(1.500 - 200)

ammortamentoammortamento

1.900(2.000 - 100)

6.0006.0006.0006.000

1.000(500 + 500)

utile trattenutoutile trattenuto

6.0006.0006.0006.000ugualeuguale

(per ragionicontabili)

il valore del capitalevalore del capitale al 31/12/2003 è dato da:attività tangibili (6.000)attività tangibili (6.000) - debiti (3.500)debiti (3.500) = 2.5002.500

(si sono registrati + 500+ 500 rispetto alvalore del capitale al 31/12/2002 = 2.000)500 >>> è il valore dell’utile trattenuto500 >>> è il valore dell’utile trattenuto

il valore del capitalevalore del capitale al 31/12/2003 è dato da:attività tangibili (6.000)attività tangibili (6.000) - debiti (3.500)debiti (3.500) = 2.5002.500

(si sono registrati + 500+ 500 rispetto alvalore del capitale al 31/12/2002 = 2.000)500 >>> è il valore dell’utile trattenuto500 >>> è il valore dell’utile trattenuto