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• Anno 21 - Numero 55 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 5 Marzo 2012 DI MARINO LONGONI [email protected] I l decreto legge sulle «semplifica- zioni fiscali», dopo una settima- na di anticipazioni e di smentite e un’altra settimana (successiva al consiglio dei ministri che l’avrebbe approvato) di aggiustamenti e lima- ture, è stato pubblicato sulla Gazzet- ta Ufficiale di venerdì 2 febbraio. Chi si aspettava di trovare una radicale semplificazione di un sistema tribu- tario ormai così ingarbugliato da non essere quasi più un sistema organi- co e coerente sarà deluso. Nel dl n. 16 ci sono solo un paio di norme che potrebbero essere catalogate sotto la voce semplificazione: la più impor- tante è la reintroduzione dell’elenco clienti-fornitori, in sostituzione dello spesometro, che le categorie interes- sate consideravano ingestibile. Una misura necessaria, ma che non man- cherà, a sua volta, di sollevare grossi problemi perché per i dati del 2011 si dovrà continuare ad applicare lo spesometro. L’altra semplificazione è la previsione di una soglia di 500 euro per far scattare l’obbligo di co- municazione sulle transazioni con controparti black list. Fine. Tutto il resto assomiglia molto all’ennesima manovra economica, con l’inasprimento degli studi di settore, l’aumento dei poteri degli organi dell’accertamento in materia di controlli finanziari, regole più se- vere per chi non emette lo scontrino fiscale. Il dimezzamento, da 10 a 5 milioni di euro per le compensazioni libere dei crediti Iva. Non mancano neppure le agevola- zioni, come la possibilità di chiede- re il rimborso dell’Irap sul costo del lavoro versata negli ultimi 4 anni, calcolata con un metodo analitico. O i limiti a Equitalia, che non potrà iscrivere ipoteche per importi infe- riori a 20 mila euro. Ci sono anche norme un po’ strane, come quella che riapre la possibilità di chiedere la rateazione dei debiti tri- butari. Norma che si fatica a compren- dere cosa significhi. E sorge il dubbio che si tratti di una regolarizzazione mascherata degli irriducibili delle quote latte, che verrebbero riammessi alla rateazione dei loro debiti, anche se hanno contenziosi aperti. Per ora si notano alcune assenze eccellenti, come una più precisa disciplina dell’abuso di diritto, dell’elusione tributaria o la revisio- ne degli estimi. Ma ci sono ancora due mesi di tempo per la conver- sione in legge. E i parlamentari si stanno attrezzando. © Riproduzione riservata • NELL’INSERTO: FINANZIAMENTI ALLE PMI, LE OPPORTUNITÀ DEI BANDI UE E REGIONALI • www.italiaoggi.it Sette IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE I N E VIDENZA * * * Milleproroghe - Dalla definizione delle liti fiscali all’operatività del Sistri, passando dai voucher: tutte le nuove scadenze previste dalla legge 14/2012 Felicioni-Cirioli-Dragani da pag. 7 Moratoria dei debiti - Credito a chi ha già credito e via di uscita dalla illiquidità per le banche: i contenuti della nuova moratoria. E il punto di vista degli addetti ai lavori Pollio-Bargelli-Lui da pag. 10 Fisco - Scatta il conto alla rove- scia per l’armo- nizzazione delle disposizioni in- terne in materia di Iva: al via dal 17 marzo le rego- le sui servizi generici scambiati con operatori esteri Ricca da pag. 12 Impresa - Click day fissato al 16 marzo per accedere al Fondo Kyo- to (200 milioni di euro). Caccia aperta alle minori risorse destinate alla fonti rinnovabili Lenzi a pag. 17 Documenti - La sen- tenza della Cassazione sul rischio penale per l’elusione fiscale www.italiaoggi.it/docio7 t l Un’altra mezza manovra Le semplificazioni fiscali possono attendere. Nell’ultimo decreto legge tante regole per potenziare la macchina tributaria e la lotta all’evasione Il potere è donna Professioniste al comando degli studi legali d’affari da pag. 29 Da LinkedIn a Facebook La caccia ai talenti è sui social network da pag. 49 * con guida «TUIR 2012» a € 6,00 in più; con guida «Le novità iscali sulla casa» a € 6,00 in più; con «L’Atlante delle Società 2012» a € 1,30 in più; con guida «Le comunicazioni telematiche al isco» a € 6,00 in più; con guida «Bilanci 2012» a € 6,00 in più Mario Monti http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

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Page 1:  · • Anno 21 - Numero 55 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 5 Marzo 2012 • DI MARINO LONGONI mlongoni@class.it I l decreto legge sulle

• Anno 21 - Numero 55 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 5 Marzo 2012 •

DI MARINO LONGONI

[email protected]

I l decreto legge sulle «semplifica-zioni fiscali», dopo una settima-

na di anticipazioni e di smentite e un’altra settimana (successiva al consiglio dei ministri che l’avrebbe approvato) di aggiustamenti e lima-ture, è stato pubblicato sulla Gazzet-ta Ufficiale di venerdì 2 febbraio. Chi si aspettava di trovare una radicale semplificazione di un sistema tribu-tario ormai così ingarbugliato da non essere quasi più un sistema organi-co e coerente sarà deluso. Nel dl n. 16 ci sono solo un paio di norme che potrebbero essere catalogate sotto la voce semplificazione: la più impor-tante è la reintroduzione dell’elenco clienti-fornitori, in sostituzione dello spesometro, che le categorie interes-sate consideravano ingestibile. Una misura necessaria, ma che non man-cherà, a sua volta, di sollevare grossi problemi perché per i dati del 2011 si dovrà continuare ad applicare lo spesometro. L’altra semplificazione è la previsione di una soglia di 500 euro per far scattare l’obbligo di co-municazione sulle transazioni con controparti black list. Fine.Tutto il resto assomiglia molto all’ennesima manovra economica, con l’inasprimento degli studi di settore, l’aumento dei poteri degli organi dell’accertamento in materia di controlli finanziari, regole più se-vere per chi non emette lo scontrino fiscale. Il dimezzamento, da 10 a 5 milioni di euro per le compensazioni libere dei crediti Iva.Non mancano neppure le agevola-zioni, come la possibilità di chiede-re il rimborso dell’Irap sul costo del lavoro versata negli ultimi 4 anni, calcolata con un metodo analitico. O i limiti a Equitalia, che non potrà iscrivere ipoteche per importi infe-riori a 20 mila euro.Ci sono anche norme un po’ strane, come quella che riapre la possibilità di chiedere la rateazione dei debiti tri-butari. Norma che si fatica a compren-dere cosa significhi. E sorge il dubbio che si tratti di una regolarizzazione mascherata degli irriducibili delle quote latte, che verrebbero riammessi alla rateazione dei loro debiti, anche se hanno contenziosi aperti.Per ora si notano alcune assenze eccellenti, come una più precisa disciplina dell’abuso di diritto, dell’elusione tributaria o la revisio-ne degli estimi. Ma ci sono ancora due mesi di tempo per la conver-sione in legge. E i parlamentari si stanno attrezzando.

© Riproduzione riservata

• NELL’INSERTO: FINANZIAMENTI ALLE PMI, LE OPPORTUNITÀ DEI BANDI UE E REGIONALI •

www.italiaoggi.it

SetteIL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE

IN EV IDENZA* * *

Milleproroghe - Dalla definizione delle liti fiscali all’operatività del Sistri, passando dai voucher: tutte le nuove scadenze

previste dalla legge 14/2012

Felicioni-Cirioli-Draganida pag. 7

Moratoria dei debiti - Credito a chi ha già credito e via di uscita dalla illiquidità per le banche: i contenuti della nuova moratoria. E il punto di vista degli addetti ai lavori

Pollio-Bargelli-Lui da pag. 10

Fisco - Scatta il conto alla rove-scia per l’armo-nizzazione delle disposizioni in-terne in materia di Iva: al via dal 17 marzo le rego-

le sui servizi generici scambiati con operatori esteri

Ricca da pag. 12

Impresa - Click day fissato al 16 marzo per accedere al Fondo Kyo-to (200 milioni di euro). Caccia aperta alle minori risorse destinate

alla fonti rinnovabili

Lenzi a pag. 17

Documenti - La sen-tenza della Cassazione sul rischio penale per l’elusione fiscale

www.italiaoggi.it/docio7

t

l

Un’altra mezza manovraLe semplificazioni fiscali possono attendere. Nell’ultimo decreto legge tante regole per potenziare la macchina tributaria e la lotta all’evasione

Il potere è donna Professioniste al comandodegli studi legali d’affari

da pag. 29

Da LinkedIn a FacebookLa caccia ai talentiè sui social network

da pag. 49

* con guida «TUIR 2012» a € 6,00 in più; con guida «Le novità i scali sulla casa» a € 6,00 in più; con «L’Atlante delle Società 2012» a € 1,30 in più; con guida «Le comunicazioni telematiche al i sco» a € 6,00 in più; con guida «Bilanci 2012» a € 6,00 in più

Mario Monti

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2 Lunedì 5 Marzo 2012 ITALIAOGGI SETTE PREVIEW

AVVOCATIOGGI* * *

IOLAVORO* * *

Roberto Allara a capodelle vendite di Sace Bt

Roberto Allara è il nuo-vo direttore commerciale di Sace Bt, la società del gruppo Sace specializzata nei rami credito, cauzioni e rischi della costruzione. Ad Allara viene affi data la responsabilità del-la rete vendita, delle iniziati-ve commerciali e delle attività assuntive per tutte le linee di business della società. Allara, 42 anni, laureato in economia e commercio, ha maturato esperienza nel ramo credito presso altri operatori del settore: Coface, dove è stato direttore vendite e direttore del ramo credito, ed Euler Hermes, dove ha ricoperto ruoli nell’area commerciale.

Alexander Fink alla guidadella neonata Edelman Schweiz

Edelman ha acquisito K Comms GmbH di Zurigo. Alexander Fink, ex am-ministratore delegato di K Comms, sarà il responsabile della neonata Edelman Schweiz. Nella regione Svizzera di lingua francese, l’agenzia di nuova costituzione continuerà la collaborazione con Ftc Communication, che ha sede a Losanna. Edelman Svizzera conta attualmente set-te dipendenti e serve una vasta gamma di clienti nazionali e internazionali.

Massimo Rosi nominato ad di Bluvacanze, Cisalplina e Going

Massimo Rosi è stato nominato nuovo amministratore delegato di Bluvacanze, Cisalpina Tours e Going. Rosi proviene da analogo incarico in Italiana Pellets, azienda attiva nel settore delle energie

rinnovabili controllata da Am-bienta 1, fondo di private equi-ty europeo specializzato in inve-stimenti nel settore ambientale. In precedenza aveva ricoperto incarichi di vertice in aziende del settore tlc come Albacom, Atlanet e British Telecom.

Laura Manghi presidentedei notai di Reggio Emilia

Un notaio donna per la

prima volta alla guida dei notai di Reggio Emilia. È Maura Manghi il nuovo presidente del Consiglio no-tarile. Manghi raccoglie il testimone da Gianluigi Martini. A seguito del parziale rinnovo del Consiglio, la com-pagine del nuovo direttivo dei notai reggiani risulta ora così composta: Antonio Caranci (segretario) Giulia d’Avolio (tesoriere), Giovanni Aricò, Gian Marco Bertacchini, Federico Grasselli, Gianluigi Martini (consi-glieri).

PROFESSIONI IN MOVIMENTO

Come riconoscere ■ e valorizzare i geniCorso dell’Università di Bergamo rivolto ai docenti per sfruttare al meglio le potenzialità degli stu-denti

a pag. 50

Il direttore marketing ■ diventa globaleLe i gure più richieste dalle multi-nazionali per promuovere l’attività a livello internazionale

a pag. 51

Caccia ai talenti ■ sui social netkworkLinkedIn, Facebook, Google+: tre società su quattro fanno recrui-ting sfruttando il canale 2.0

alle pagg. 52 e 53

La carica dei 900 ■ nella consulenzaKpmg apre le porte ai neolau-reati. Richieste nelle aree audit, advisory e tax

a pag. 55

La birra entra ■ nelle universitàCrescono i progetti delle aziende produttrici della bevanda bionda in collaborazione con gli atenei

a pag. 56

Pink power 2012, ■ le avvocatesse al top Anche quest’anno AvvocatiOg-gi traccia la mappa del potere legale in rosa nelle law firm. Le operazioni più importanti co-minciano essere al femminile

alle pagg. I, II e III

Uk, il Magic Circle ■ pronto per la BorsaSecondo uno studio sarebbe-ro già sei i grandi studi legali che, per fatturato, sarebbero in grado di potersi quotare in Borsa

a pag. IV

La vera sfida ■ è ampliare il mercatoAnnalisa Pescatori, respon-sabile della sede milanese di Tonucci&Partners, racconta la sua carriera di esperto di banking e finance

a pag. V

Pharma, brevetti ■ a rischio tempoLa recente pronuncia dell’An-titrust in materia di farmaci generici riapre il dibattito tra gli esperti sulla durata dei brevetti

a pag. VII

P OFES IONI N MO IMEN OPRO SSI I IN OVI NTO

Nuovo partner nel corporate per Dewey & LeBoeuf

Dewey & LeBoeuf si rafforza nell’m&a. Con l’ingresso, in qua-lità di equity partner, di Giorgio Gallenzi, che andrà a rafforzare i dipartimenti corpo-rate m&a ed energy. Specializzato in pri-vatizzazioni, Gallenzi sarà basato a Roma. È

stato partner da Delfino e associati Willkie Farr & Gallagher e, prima, di Ernst & Young. Con i nuovi arrivi il numero totale dei professio-nisti dello studio è 127.

Allen & Overy con Fga Capital nel bond da 500 milioni di euro

Allen & Overy ha assistito Fga Capital spa, so-cietà finanziaria nata dalla joint venture pariteti-ca tra Fiat Group Automobiles e Crédit Agricole, nell’emissione di un prestito obbligazionario da 500 milioni di euro, emesso tramite la controllata Fga Capital Ireland e a valere sul programma Mtn da 2 miliardi di euro. L’operazione è a tasso fisso pari al 5,250% e con scadenza 2014. Le ban-che che hanno agito come joint lead managers sono Crédit Agricole, Citi e UniCredit. Il team di A&O è composto dai partner Cristiano Tom-masi e Craig Byrne, coadiuvati da Patrizia Pasqualini, Stefano Basile e Joanna Bell.

Cba e Labruna Mazzotti Segni a i anco di Ambienta nell’investimento in Tower Light

Cba studio legale e tributario ha assistito Ambienta nella strutturazione dell’operazione di Lbo per l’ingresso nel capitale di Tower Light.

Il Fondo di Nino Tronchetti Provera ha investito nell’azienda di Pavia 13,5 milioni in equity rile-vando l’82% dell’azienda. L’operazione ha visto a fi anco di Ambienta sgr: Giuseppe Alessan-dro Galeano di Cba, Cirino Pomicino dello studio Labruna Mazzotti Segni, ed Ernst & Young per la due diligence. Tower Light è stata assistita dallo studio Marcantonio, mentre il fi nancing bancario è stato messo a disposizione da Cariparma, Icrrea Bancaimpresa e Banca Centropadana Bcc, assistite da Fabrizio Dotti, dello studio legale Simmons & Simmons, coa-diuvato da Andrea Vignozzi e Ilaria Griffo.

Tmt, Bird & Bird si rafforza con Leone

Arturo Leone, avvocato romano esperto di Tlc, entra come partner, insieme ad Alessan-dro Berti Arnoaldi Veli, nella squadra di Bird & Bird guidata da Massimiliano Mostardini. Leone è specializzato in Ip, Advertising e Litigation nel mondo delle tlc, con clienti come Telecom Italia, ma anche nel settore Automotive, Food e Gaming.

Dla Piper apre la sede di Mexico City

Dla Piper apre una nuova sede a Mexico City, ampliando il proprio presidio del mer-cato latino-americano con l’inserimento di 14 risorse provenienti dalla studio internazionale Thompson & Knight llp. Il team messicano è specializzato nelle attività corporate, cartolariz-zazioni, tax, energy, real estate, project finance e infrastrutture. «La sede di Mexico City», affer-ma Federico Sutti, country managing partner di Dla Piper in Italia, «è un ulteriore tassello nell’attuazione della strategia di espansione a livello globale del nostro studio e conferma la nostra volontà di crescere nelle aree in pieno sviluppo economico».

De Berti Jacchia Franchini Forlani nomina socio Claudio Corba Colombo

Nuovo socio per De Berti Jacchia Franchini For-lani. Si tratta di Claudio Corba Colombo , pro -mosso nella sede di Milano. Corba Colombo è specia-lizzato in operazio-ni straordinarie, quali acquisizioni nazionali e internazionali, fusioni e joint venture. Si occupa, inoltre, di contrattua-listica e vanta una solida esperienza in materia di fondi di investimento esteri. Con questa nuova nomina De Berti Jac-chia Franchini Forlani può contare oggi 24 soci.

Due nuovi soci per Legance

L’assemblea dei soci di Legance Studio Legale Associato, ha deliberato la nomi-na di due nuovi soci. Si tratta di Rosella Antonucci, attiva nel settore del diritto bancario, finanziario e project financing, e di Silvia Tozzoli, attiva nel diritto del lavoro e delle relazioni industriali.

Bonelli Erede Pappalardo vince il premio «Equity deal of the year»

Bonelli Erede Pappalardo si è ag-giudicato il premio «Equity deal of the year» per l’ipo Prada nell’ambito degli Asia Awards 2012 istituiti dall’Iflr, In-ternational Financial Law Review.

Gabriele Ventura

Altro che appartenenti alla Casta, con il governo dei tecnici fare il par-lamentare è diventato proprio un me-stieraccio. Se non fosse per l’aumento dei prezzi alla Bouvette, l’anonimato sarebbe quasi il minore dei mali. Ma se poi nelle uniche occasioni in cui c’è l’opportunità di fare una comparsata si rischia di rimetterci il mandato allo-ra le cose si fanno serie. Prendiamo per esempio il Professional day del 1° mar-zo. E quando capitava un’altra occa-sione del genere per stare dalla parte dei professionisti? Così in molti si sono presentati all’Auditorium Conciliazio-ne per dare il proprio sostegno. Saran-no state le telecamere o l’astinenza dai talk show televisivi, che qualcuno si è pure dimenticato della posizione del proprio partito sulle liberalizzazioni. È successo per esempio a Pierluigi Man-tini, presidente della Consulta Profes-sioni dell’Udc. Il leader del suo partito, Pierferdinando Casini, la mattina del 1° marzo, infatti, aveva defi nito «inde-cente l’assedio delle lobby e delle corpo-razioni sulle liberalizzazioni». Poche ore dopo Mantini affermava davanti ai diversi rappresentanti delle cate-

gorie che «il professional day è stato un “professional pride”, una giornata dell’orgoglio delle professioni italia-ne che finalmente si conciliano con il governo offrendo proposte utili al Paese: dalla rigenerazione delle città all’agricoltura, dal fi sco più semplice alla sanità e alla giustizia. È un fatto nuovo e rilevante». E che dire di Feli-ce Belisario dell’Idv? Il presidente del suo partito, sempre nella stessa matti-nata, aveva bocciato il provvedimento del governo in quanto «Monti avrebbe liberalizzato i fi chi secchi» lasciando intendere che ci voleva più coraggio. Ha pertanto suscitato non poco stupore il rammarico di Belisario di non po-ter scioperare insieme ai suoi colleghi avvocati in segno di protesta. Ma sono stati tanti i parlamentari (soprattut-to del Pdl o ex Pdl) che si sono accon-tentati pure di un minuto: Maurizio Sacconi, Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri, Maria Grazia Siliquini. E dire che quando erano al governo la riforma delle professioni non l’hanno voluta fare.

Moustique

In prima fila per gli ordini. E le tv

Claudio Corba Colombo

Giorgio Gallenzi

Roberto Allara

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3Lunedì 5 Marzo 2012LSEMPLIFICAZIONI FISCALI

Gli obiettivi del pacchetto di misure tributarie del dl n. 16/2012 viaggiano su un doppio binario

Marcatura stretta all’evasione e adempimenti sulla preferenziale

Pagina a cura DI VALERIO STROPPA

Semplifi care gli adempi-menti tributari e rende-re ancora più effi ciente la lotta all’evasione. È il

duplice obiettivo che il governo Monti ha cercato di raggiun-gere con l’approvazione del dl n. 16/2012, pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale n. 52 del 2 marzo 2012. Nel primo ambito rientrano misure quali la can-cellazione dello spesometro per le operazioni «b2b» superiori a 3 mila euro, sostituito a far data dal 1° gennaio 2012 dalla rein-troduzione dell’elenco clienti-fornitori, e la previsione di una soglia pari a 500 euro per far scattare l’obbligo di comunica-zione sulle transazioni con con-troparti black list.

Nel filone del recupero dell’evasione, invece, si collocano il potenziamento delle indagini finanziarie per la Guardia di fi nanza, l’elaborazione da parte del Fisco di un’apposita «lista nera» degli esercenti pizzicati ripetutamente a non emettere scontrini o ricevute, o ancora l’ulteriore stretta sulle compen-sazioni Iva. Intervento, quest’ul-timo, che consentirà all’erario di risparmiare nel 2012 circa 300 milioni di euro, secondo le stime dell’esecutivo.

Non mancano, nel decreto sulle semplifi cazioni fi scali, norme di natura procedurale. Le quali, pur non avendo effetti immediati sul gettito, consentono di risolvere situazioni di dubbia interpreta-zione e/o che vedono la propria le-gittimità, anche costituzionale, in attesa di giudizio. In tale ottica le precisazioni sono molteplici. Una interessa i cosiddetti «costi da re-ato». L’articolo 14, comma 4-bis della legge n. 537/1993 prevedeva fi nora l’indeducibilità tout court degli oneri riconducibili a fatti o atti qualifi cabili come reato. Di-sposizione che ha dato luogo nel tempo a numerosi contenziosi, che hanno fatto approdare la vi-cenda sul tavolo della Consulta, per un possibile contrasto con il principio della capacità contribu-tiva sancito dall’articolo 53 della Costituzione. La nuova versione della norma, invece, circoscrive l’indeducibilità ai soli costi e spese relativi a beni o servizi di-rettamente utilizzati per il com-pimento del reato non colposo. Con riferimento ai delitti colposi, pertanto, i costi eventualmente sostenuti per il loro compimento saranno scomputabili dal reddito imponibile.

Un’altra precisazione riguar-da i rimborsi della maggiore Irpef/Ires pagata a causa della deduzione solo parziale (10%) dell’Irap relativa al costo del la-voro (si veda altro servizio a pagi-na 4, ndr). Dopo che la manovra Monti ha previsto la deducibilità analitica, così come era avvenuto per effetto del dl n. 185/2008 si

apre la possibilità di chiedere la restituzione di quanto versato. E a tal fi ne, stabilisce il decreto, sarà l’Agenzia delle entrate con un proprio provvedimento a de-fi nire modalità e termini per la presentazione delle istanze (nel 2009 fu scelta la soluzione del click day).

Ma le puntualizzazioni ope-rate dal dl n. 16/2012 non si fermano qui. L’articolo 4, com-ma 2 stabilisce, infatti, che le disposizioni concernenti l’impo-sta sulle assicurazioni Rc auto di cui all’articolo 17 del dlgs n. 68/2011 si applicano su tutto il territorio nazionale, facendo salve le deliberazioni già ema-nate. L’intervento è importante perché consentirà la variazione delle aliquote dell’imposta sulle

Rc auto, il cui gettito dal 2012 è appannaggio proprio delle province, anche nelle regioni a statuto speciale. Dalla lettura sistematica del citato dlgs sul federalismo fi scale ciò sembra-va precluso. Ed eventuali delibe-re da parte delle province delle autonomie speciali avrebbero comportato seri problemi al Mef, tenuto a pubblicare sul proprio sito le decisioni in questione (rendendole così operative) e a proporre l’impugnativa al Tar nel caso in cui la provincia non intenda annullare l’atto.

E mentre il termine per il ver-samento delle imposte di bollo sui capitali «scudati» slitta al 16 maggio, per contrastare la fuga dei capitali all’estero attraverso il transito di denaro non dichia-

rato alla frontiera vengono ina-sprite le sanzioni. In particolare, vengono modifi cate le previsioni in materia di controllo del con-tante recate dal dlgs n. 195/2008. Nella versione in vigore dal 1° gennaio 2009 era previsto che in caso di violazione del limite dei 10 mila euro era possibile estin-guere immediatamente l’illecito richiedendo di effettuare il paga-mento in misura ridotta, a titolo di oblazione, con aliquota pari al 5% della somma eccedente (con un minimo fisso di 200 euro). L’oblazione non era ammessa laddove l’eccedenza avesse su-perato la soglia di 250 mila euro o quando il soggetto se ne fosse già avvalso nei 365 giorni pre-cedenti la contestazione. Deter-rente ritenuto dal governo «non

realmente dissuasivo ed effi cace come ipotizzato dal Regolamen-to comunitario n. 1889/2005 del 26 ottobre 2005. In particola-re, l’istituto dell’oblazione, per come oggi formulato, consente al trasgressore di assumersi un rischio fi n troppo accettabile e conveniente, soprattutto in rela-zione all’effettiva possibilità di essere sottoposto a controllo ed essere scoperto privo della pre-scritta dichiarazione». Da qui il giro di vite: il soggetto che tenta di trasportare illecitamente de-naro oltre frontiera potrà chie-dere l’oblazione solo fino a 40 mila euro oltre soglia e l’istituto costerà di più (dal 5% si passa al 15%, salvo che per violazioni fi no a 10 mila euro).

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Le principali semplifi cazioni tributarie

RISCOSSIONE

Ri-rateazioneAbrogata la disposizione che stabiliva come, in caso di decadenza dalla rateazione prevista per il pagamento delle somme dovute a seguito della comunicazione di irregolarità, il debito residuo non poteva più essere ulteriormente rateizzato

Rate crescentiDecadenzaIpoteche

Prevista la possibilità di ottenere un piano di rateazione a quote crescenti i n dall’inizio (ma i piani a rata costante già in essere restano immutati, salvo che in caso di proroga);viene stabilito che non si avrà più decadenza dalla rateazione per il mancato pagamento della prima rata o di due rate successive, ma solo se l’inadempimento interesserà due rate consecutive; ricevuta la richiesta di rateazione, Equitalia potrà iscrivere ipoteca solo in caso di mancato accoglimento o di decadenza (sono fatte salve le ipoteche eventualmente iscritte i no a quel momento)

Pignoramenti ed espropriazioni

Modii cati i limiti di pignorabilità delle somme dovute a titolo di stipendio o salario: i no a 1/10 per importi i no a 2.000 euro; i no a 1/7 per importi da 2.000 a 5.000 euro; 1/5 oltre i 5.000 euro; i ssata a 20.000 euro la soglia unica al di sotto della quale non è possibile avviare l’espro- priazione immobiliare

Crediti minimiDal 1° luglio 2012 non si procederà ad accertamento, iscrizione a ruolo e riscossione per crediti inferiori a 30 euro per ciascun periodo d’imposta

COMUNICAZIONI TELEMATICHE E ADEMPIMENTI FORMALI

Regimi fi scali opzionaliCinque per mille

In presenza dei requisiti sostanziali, gli errori formali o la presentazione tardiva della comunica-zione non precluderanno l’accesso ad alcuni regimi opzionali (trasparenza, consolidato i scale, enti associativi). Ciò purché la correzione avvenga entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile e comunque prima che siano iniziate attività di accertamento. La sanzione applicabile sarà di 258 euro. Disposizioni analoghe per l’accesso al 5 per mille

Lettere d’intento

Modii cato il termine per la comunicazione al Fisco delle dichiarazioni d’intento. La scadenza non sarà più i ssata al giorno 16 del mese successivo alla ricezione, bensì entro il termine della prima liquidazione Iva (mensile o trimestrale) nella quale sono ricomprese le forniture effettuate in sospensione d’imposta in dipendenza delle dichiarazioni d’intento

Spesometro

Semplii cato lo «spesometro». Dal 1° gennaio 2012, limitatamente alle operazioni rilevanti ai i ni Iva soggette all’obbligo di fatturazione, viene meno la soglia dei 3.000 euro e ritorna l’elenco clienti-fornitori. Per le operazioni «b2c» continua invece a sussistere la soglia dei 3.600 euro, al lordo dell’Iva

Comunicazioni black list

L’obbligo di comunicazione sarà limitato ai soli casi in cui le operazioni black list siano di importo superiore a 500 euro

TRACCIABILITÀ DEI PAGAMENTI

Turisti

Il limite di 1.000 euro per i pagamenti in contanti non si applica nei confronti di turisti extracomu-nitari per acquisti presso imprese che operano nel settore del commercio al minuto e agenzie di viaggio e turismo. Gli operatori che intendono avvalersi di tale facoltà dovranno tuttavia inviare comunicazione preventiva alle Entrate

Proroga tracciabilità pensioni e stipendi

Rinviata al 1° maggio 2012 l’entrata in vigore della norma che prevede il pagamento di stipendi e pensioni di importo superiore a 1.000 euro esclusivamente tramite strumenti di pagamento elettronico bancari o postali

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4 Lunedì 5 Marzo 2012 SEMPLIFICAZIONI FISCALI

Tempi e modalità per presentare le istanze relative all’imposta pagata sul costo del lavoro

Irap, porte aperte ai rimborsiPagina a cura

DI ANDREA BONGI

Il decreto semplificazioni tributarie apre la porta ai rimborsi per la deduzione analitica dell’Irap sul lavo-

ro. Grazie alla norma inserita nel comma 12 dell’articolo 4, del dl 16/2012 licenziato dall’esecu-tivo e pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale n. 52 del 2 marzo, i con-tribuenti potranno richiedere il rimborso delle maggiori impo-ste dirette versate nei periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2012 per effetto della deducibilità forfettaria dell’Irap in misura pari al 10% anziché nella nuo-va misura analitica stabilita dall’articolo 2 del dl 201/2011 (manovra Monti).

Il provvedimento inserito nel decreto sulle semplifi cazio-ni tributarie integra proprio la disposizione della manovra Monti che ha modifi cato la de-ducibilità dell’Irap afferente il costo del lavoro da forfetta-ria ad analitica. Superamento che si è reso necessario, come si legge nella relazione tecnica che accompagna il dl 201/2011, per superare eventuali profi li di illegittimità costituzionale della deduzione in misura solo forfettaria dell’imposta regio-nale sulle attività produttive afferente il costo del lavoro.

La norma contenuta nel com-ma 12 dell’articolo 4 del dl sulle semplifi cazioni tributarie inse-risce dunque un nuovo comma all’articolo 2 della manovra Monti nel quale si prevede espressamente che, in relazione a quanto previsto nella dispo-sizione stessa in relazione alla deducibilità analitica dell’Irap afferente al costo del lavoro non deducibile dal valore della pro-duzione, tenuto conto di quanto a suo tempo previsto dai com-mi da 2 a 4 dell’articolo 6 del dl n. 185/2008 (norma che aveva inserito la deducibilità forfet-taria dell’Irap), i contribuenti potranno presentare istanze di rimborso relative ai periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2012.

La norma si preoccupa inol-tre di congelare il diritto al rimborso delle maggiori impo-ste dirette pagate stabilendo al contempo che dalla data di entrata in vigore del decreto sulle semplifi cazioni tributarie verranno interrotti i termini di decadenza del diritto ai rimbor-si stessi previsti nell’articolo 38 del dpr 602/73.

Stando così le cose, se la nor-ma verrà confermata anche nei lavori di conversione del decreto, per i contribuenti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare il diritto al rimborso dovrebbe coprire le ultime quattro annualità d’im-posta antecedenti al 2012.

Ciò premesso vediamo bre-vemente come si articolerà la nuova procedura di rimborso.

Soggetti interessati. Po-tranno richiedere il rimborso

delle maggiori imposte dirette pagate i titolari di redditi d’im-presa e di lavoro autonomo per i quali il costo del lavoro indeducibile costituisce una componente, più o meno rile-vante, della base imponibile del tributo regionale sulle attività produttive.

Naturalmente così come avvenne al momento dell’in-troduzione della deducibilità forfettaria dell’Irap dalle im-poste dirette, le richieste di rimborso saranno diverse a se-conda del soggetto richiedente. Se quest’ultimo è un soggetto

all’imposta sul reddito delle società (srl, spa ecc.) la richiesta di rimborso riguarderà proprio la maggior Ires dallo stesso corrisposta per effetto della diminuzione della base imponibile correlata alla maggiore deducibilità Irap su base analitica anziché limitata forfettariamente al solo 10%.

Se invece la richiesta di rim-borso è presentata da un sogget-to trasparente (società di perso-ne, srl trasparenti ecc.) allora alla stessa dovranno affi ancarsi anche le richieste dei soci nelle quali si determinerà l’importo

della maggior Irpef pagata per effetto della più elevata quota di reddito ad essi imputato per trasparenza.

Modalità e tempistica. Come abbiamo visto sarà un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate a stabilire le «modalità di pre-sentazione delle istanze di rim-borso». La norma non prevede un termine entro il quale tale provvedimento dovrà essere emanato e pertanto la tempi-stica dei rimborsi dipenderà

dal momento in cui tale prov-vedimento verrà emanato e dai suoi contenuti.

Ciò che è assolutamente im-portante al momento è che dal-la data di entrata in vigore del decreto sulle semplificazioni tributarie si interromperanno i termini di decadenza di 48 mesi previsti dal dpr 602/73 per la richiesta di rimborso dei versamenti diretti effettuati dai contribuenti.

Ciò significa che una volta entrato in vigore il decreto, il ritardo nell’emanazione del provvedimento direttoriale non determinerà alcuna compres-sione dei diritti al rimborso da parte dei contribuenti.

Quanto alle modalità dei rim-borsi il richiamo alle disposizio-ni contenute nei commi da 2 a 4 dell’articolo 6 del dl 185/08 la-scia intravedere un meccanismo basato su procedure telemati-che e sull’ordine cronologico di presentazione delle istanze da parte dei contribuenti.

Incerto invece il limite di spesa destinato dall’esecutivo a questa nuova campagna di rimborsi. Nella relazione tecni-ca che accompagna il provvedi-mento si legge infatti «al riguar-do, si stima che la disposizione in esame non determini oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato, consentendo, altresì, di perseguire importanti benefi ci in termini di effi cienza e di ra-zionalizzazione delle modalità di effettuazione dei rimborsi in esame».

I rimborsi dell’Irap forfet-taria. In vista della probabile nuova stagione di richieste di rimborso delle maggiori impo-ste dirette pagate a seguito del-la sola deducibilità forfettaria dell’Irap, viene altresì sponta-neo chiedersi che fi ne abbiano

fatto le prime istanze di rim-borso presentate dai contribuenti ai sensi del ri-chiamato articolo 6 del dl 185/08.

Allora i periodi d’imposta in gio-co erano quelli anteriori a quel-lo in corso al 31 dicembre 2008 con il limite dei 48 mesi previsto dall’articolo 38 del dpr 602/73.

Dopo il click day con l’invio telema-

tico di un vero e proprio fi ume di richieste di rimborso non si è saputo più nulla. Forse, prima di lanciare una nuova massiccia campagna di rimborsi, sarebbe il caso di capire quale sia la sorte delle richieste presentate nell’anno 2009.

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Rimborsi analitici dell’Irap sul lavoro alla prova del calcolo di convenienza. Tenuto con-to della platea dei soggetti potenzialmente interessati ad attivare la via del rimborso delle maggiori imposte dirette pagate negli anni scorsi (si veda altro articolo in pagina) ciò che farà davvero la differenza saranno gli interessi in gioco.Quando l’importo della maggiore Ires o Irpef pagata assumerà importi di un certo rilievo allora la via del rimborso sarà sicuramen-te da percorrere. Negli altri casi invece, in presenza di scarsa infl uenza del costo del lavoro indeducibile sulla base imponibile complessiva dell’imposta regionale, imbar-carsi in calcoli piuttosto laboriosi e complessi potrebbe risultare un esercizio inutile oltre che dispendioso.La deducibilità analitica dell’Irap sul costo del lavoro, introdotta dall’articolo 2 del dl 201/2011, si traduce in una convenienza vera rispetto a quella forfettaria ex articolo 6 del dl 185/2008 solo in presenza di una quota rile-vante di costi del personale indeducibile.Nelle altre situazioni la deducibilità forfet-taria del 10% utilizzata negli esercizi scorsi può rappresentare un limite insormontabile che mina alla base la convenienza delle stesse istanze di rimborso. Nel meccanismo della de-ducibilità forfettaria dell’Irap dalle imposte sui redditi era infatti suffi ciente la presenza anche di un solo euro di costo del lavoro per far scattare la deducibilità dell’importo pari al 10% dell’imposta regionale corrisposta nell’anno di riferimento.Questa doppia forfetizzazione potrebbe dun-que rendere poco appetibile la presentazione di istanze di rimborso fondate sulla nuova deducibilità analitica in tutte quelle circo-stanze in cui il costo del lavoro indeducibile

dalla base Irap assuma valori percentuali scarsamente signifi cativi rispetto al valore complessivo della produzione.Negli altri casi invece la convenienza alla ri-chiesta di rimborso sarebbe assolutamente evidente. Una volta che il Dl sulle semplifi cazioni tribu-tarie sarà legge dello Stato occorrerà dunque verifi care l’importo dell’Irap deducibile sulla base del nuovo criterio analitico previsto dal dl 201/2011 che si sarebbe potuto applica-re per ciascuno degli esercizi passati. Detto importo dovrà essere poi confrontato con quanto effettivamente dedotto in base alla deducibilità forfettaria del 10% e in caso di differenza positiva procedere al calcolo della maggior Ires o Irpef pagata che costituirebbe l’oggetto di richiesta di rimborso per quello specifi co periodo d’imposta.Solo quando si avranno a disposizioni tali elementi sarà possibile rendersi conto della opportunità o meno di presentare le istanze di rimborso.

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Gli interessi in gioco faranno la differenza

La nuova stagione dei rimborsi

OggettoRimborso maggiori importi per Ires/Irpef pagati per effetto della deducibilità limitata dell’Irap afferente il costo del lavoro

Disposizione normativa

... con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate sono stabilite le modalità di presentazione delle istanze di rimborso relative ai periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2012, per i quali, alla data di entrata in vigore del presente de-creto sia ancora pendente il termine di cui all’articolo 38 del dpr 602/73…

Periodi d’impostaPer i soggetti solari si tratta degli esercizi 2008, 2009, 2010 e 2011

Soggetti interessatiSocietà soggette a Ires con istanza rimborso in pro-prio e società ed enti trasparenti con istanza di rim-borso congiunta ai soci per la maggior Irpef

Modalità rimborsoSecondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze

Tempi di presentazione istanze Sulla base del futuro provvedimento direttoriale

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/rimborso+Irap

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5Lunedì 5 Marzo 2012LSEMPLIFICAZIONI FISCALI

Tutte le novità in materia Iva. Marcia indietro invocata dalle imprese contro lo spesometro

Elenchi clienti/fornitori. Il ritorno

Pagina a cura DI FRANCO RICCA

Vanno e vengono, gli elen-chi clienti e fornitori. Adesso siamo nella fase del ritorno, questa volta

addirittura invocato da imprese e consulenti come la liberazione dallo «spesometro», e dunque, un po’ paradossalmente, in fun-zione della semplifi cazione degli adempimenti tributari. Ma non è l’unica novità che il dl di sem-plifi cazione fi scale (decreto legge n. 16/2012 pubblicato sulla G.U. n. 52 del 2 marzo scorso) intro-duce in materia di Iva. Vengono toccate, infatti, le compensazio-ni dei crediti, le comunicazioni «black list» e quelle dei dati del-le lettere d’intento. Viene inoltre aperta la porta dell’anagrafe tri-butaria al libero accesso di coloro che sono interessati a verifi care se una partita Iva è realmente in attività e a chi è intestata. Ecco una panoramica sulle novità.

Elenchi clienti/fornitori. L’art. 2, comma 6, ha modifi cato l’art. 21 del dl n. 78/2010, ossia la disposizione che ha istituito la comunicazione telematica delle operazioni Iva di importo non inferiore a 3.000 euro, confi gu-rando in sostanza due modalità per l’adempimento, differenzia-te in ragione della sussistenza o meno dell’obbligo di emissione della fattura.

La nuova formulazione della disposizione prevede ora che:

a) le operazioni soggette a ob-bligo di fatturazione dovranno essere comunicate non analiti-camente, ma per l’ammontare complessivo (annuo) riferito a ciascuna controparte; si torna, in pratica, agli elenchi clienti e fornitori, per cui non assume più rilevanza l’importo della singola operazione, non essendo previsto, in tale ambito, alcun limite;

b) le operazioni senza obbligo di fattura devono essere comuni-cate se di importo non inferiore a 3.600 euro comprensivi dell’Iva; per tali operazioni resta quindi in vigore il meccanismo dello «spesometro», con le regole fa-

ticosamente elaborate nei mesi scorsi, anche in relazione alla quantifi cazione della soglia di rilevanza.

Come accennato, l’elemento distintivo dell’una o dell’altra modalità di comunicazione è co-stituito dalla sussistenza o meno dell’obbligo di emissione della fattura, mentre appare del tutto irrilevante lo status del cessio-nario/committente. Anche le ope-razioni «business to consumer» per le quali è obbligatoria l’emis-sione della fattura, pertanto, dovrebbero rientrare nell’elenco clienti (è il caso, per esempio, delle prestazioni professionali); sotto questo profilo, dunque, la riconfigurazione dell’adem-pimento, con l’abolizione della soglia, rappresenterà per molti operatori una complicazione, ma evidentemente non è facile conci-liare le esigenze di tutti.

Sorgono, naturalmente, que-stioni che dovranno essere chia-rite. Prima fra tutte se la nuova

versione della comunicazione (elenco clienti e fornitori), per la quale occorrerà forse ela-borare un tracciato specifico, entri in funzione già nel 2012, con riferimento alle operazioni del 2011, oppure soltanto nel 2013 con riferimento alle ope-razioni del 2012. La necessità di adeguare i programmi farebbe propendere per la seconda so-luzione. Qualora si scegliesse la prima, accogliendo le istanze di semplifi cazione «immediata», si dovrebbe probabilmente riconsi-derare anche la scadenza del 30 aprile per la trasmissione degli elenchi 2011.

Bisognerà poi chiarire se l’ele-mento caratterizzante dell’elen-co clienti e fornitori sia effetti-vamente l’obbligo della fattura, come si evince dalla disposizione, o piuttosto la circostanza che sia stata comunque emessa fattura, anche volontariamente o su ri-chiesta del cliente (come autoriz-zava a ritenere, in relazione alle

analoghe previsioni contenute nello «spesometro», per esempio ai fi ni della individuazione della soglia, la circolare dell’Agenzia delle entrate n. 24/2011).

Soglia delle compensazioni

libere. Una novità poco gradita ai contribuenti è la riduzione da 10.000 a 5.000 euro annui del limite entro il quale la com-pensazione del credito Iva può essere effettuata senza i vincoli introdotti dal dl 78/2009, ossia senza avere prima presentato la dichiarazione (o istanza) e senza passare obbligatoria-mente per i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. In base alle modifi che apportate dall’art. 8, commi 17 e 18 del de-creto alle disposizioni dell’art. 17, dlgs n. 241/97 e dell’art. 37 del dl n. 223/2006, infatti, i pre-detti vincoli scatteranno oltre la soglia di 5.000 euro.

È opportuno precisare che non è stata invece modifi cata

la disposizione dell’art. 10 del dl n. 78/2009 circa l’obbligo di apporre sulla dichiarazione annuale Iva il «visto di confor-mità» (ovvero, in alternativa, la sottoscrizione dei compo-nenti dell’organo di controllo contabile), qualora si intenda compensare il credito annuale per importo superiore a 15.000 euro; questa soglia è pertanto rimasta invariata.

Per quanto concerne la de-correnza, la riduzione della soglia non può che interessare, ovviamente, le compensazioni effettuate dopo l’entrata in vi-gore del decreto. Ciò detto, va preso atto che la norma deman-da all’Agenzia delle entrate di stabilire con apposito provve-dimento i termini ed eventuali modalità di applicazione delle nuove disposizioni.

Comunicazione «black list». Con l’art. 2, comma 8, viene introdotto un limite d’importo al di sotto del qua-le le operazioni Iva effettuate con operatori stabiliti in paesi «black list» non dovranno esse-re segnalate ai sensi dell’art. 1 del dl n. 40/2010. L’entità della soglia di esonero è stata quan-tifi cata in 500 euro.

Si tratta di una semplifi ca-zione apprezzabile, che eviterà l’adempimento in molti casi nei quali il rapporto con operatori di paesi «black list» è di natura del tutto occasionale, come, per esempio, quando in occasione di trasferte di lavoro in paesi a regime fi scale privilegiato si fruisce di prestazioni di servizi quali il trasporto, la ristorazio-ne, il pernottamento (un sem-plice pranzo di lavoro a Lugano fa scattare l’obbligo, qualora si voglia imputare la spesa all’at-tività).

Anche in questo caso occorre interrogarsi sulla decorrenza: se con effetto dalle operazioni poste in essere dopo la data di entrata in vigore del decreto, op-pure, come parrebbe preferibile, con effetto dalle comunicazioni da inviare dopo tale data.

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ticosamente elaborate nei mesi versione della comunicazione analoghe previsioni contenute

Il comma 9 dell’art. 2 del decreto modifi ca le disposizioni sulla cessazione d’uffi cio delle partite Iva inattive introdotte dalla manovra estiva, prevedendo un differente meccanismo di «radiazione», non più collegato automa-ticamente alla sussistenza della condizione di inattività o di omessa dichiarazione Iva protratta per un triennio.L’Agenzia delle entrate, in base agli elemen-ti in proprio possesso, individuerà i contri-buenti Iva inattivi, che presumibilmente non hanno presentato la dichiarazione di cessa-zione dell’attività, e comunicherà loro che provvederà alla cessazione d’uffi cio del nu-mero di partita Iva. Il contribuente, entro 30 giorni dalla comunicazione, potrà segnalare all’Agenzia elementi non considerati o valu-tati in modo erroneo; oppure potrà pagare la sanzione per omessa presentazione della dichiarazione nella misura di un terzo del mi-nimo, ossia 86 euro. Nel caso in cui il contri-buente non si attivi per dimostrare di essere operativo, né si avvalga della possibilità di pagare la sanzione ridotta, l’Agenzia cancel-lerà la posizione e iscriverà direttamente a ruolo la sanzione per omessa presentazione della dichiarazione di cessata attività. Que-sta previsione prefi gura quindi una deroga

al procedimento di applicazione delle san-zioni tributarie, sia in ordine alle modalità (iscrizione a ruolo, in luogo di contestazione con apposito atto), sia alla possibilità della defi nizione agevolata (che parrebbe implici-tamente preclusa). Dovrebbe però restare fermo che se il con-tribuente impugna l’iscrizione a ruolo, l’ese-cuzione della sanzione sarà sospesa fi no alla decisione della Ctr.A proposito delle partite Iva inattive, si se-gnala che l’art. 29, comma 6, del dl 29/12/2011, n. 216, convertito dalla legge n. 14/2012, ha riaperto il termine per avvalersi delle dispo-sizioni sulla cessazione agevolata delle parti-te Iva inattive, contenute nell’art. 23, comma 23, del dl n. 98/2011. Sarà quindi possibile chiudere la posizione inoperosa versando entro il 2 aprile 2012, in quanto la scaden-za del 31 marzo cade di sabato, l’importo di 129 euro (maggiore, quindi, rispetto alla som-ma dovuta nel caso di defi nizione secondo la nuova procedura introdotta dal decreto semplifi cazioni). A tal fi ne occorre utilizza-re il modello F24 con dati identifi cativi, nel quale bisogna riportare la data di cessazio-ne dell’attività. Non è necessario alcun altro adempimento.

Soggetti inattivi, cambiano le regole

Un’innovazione per certi versi rivoluziona-ria è contenuta nel nuovo art. 35-quater che l’art. 2, comma 9, del decreto ha aggiunto nel dpr n. 633/72.Allo scopo di contrastare le frodi Iva, l’Agen-zia delle entrate renderà liberamente acces-sibile a chiunque l’elenco dei contribuenti Iva; più esattamente, consentirà di verifi care all’anagrafe tributaria la validità di un nume-ro di partita Iva e l’intestazione del soggetto cui risulta attribuito, rivelando anche la de-nominazione se si tratta di persona giuridica oppure il nome e cognome se persona fi sica. Si potrebbe dire che la rilevante novità è forse ispirata dalle disposizioni comunitarie contenute nel regolamento n. 904/2010, en-trate in vigore proprio all’inizio di quest’an-no. Tali disposizioni, com’è noto, impongono a tutti gli stati membri, nell’ambito delle in-formazioni da rilasciare ai soggetti passivi interessati all’effettuazione di operazioni intracomunitarie, di comunicare, a seguito

dell’interrogazione presentata dall’interes-sato, non soltanto se il numero di partita Iva del quale è richiesta la verifi ca sia o meno attivo, ma anche il nome e l’indirizzo del sog-getto passivo al quale risulta attribuito. Il comma 4 dell’art. 2 ha modifi cato il termi-ne entro il quale i fornitori degli esportatori abituali devono comunicare telematicamente all’Agenzia delle entrate i dati delle lettere d’intento ricevute dai loro clienti: non più il giorno 16 del mese successivo a quello di ricevimento delle lettere d’intento, ma il ter-mine per l’effettuazione della prima liquida-zione periodica Iva, mensile o trimestrale, nella quale confl uiscono le prime operazioni realizzate senza applicazione dell’imposta. Questo implica che l’adempimento non dovrà essere eseguito fi ntanto che non sono effet-tuate operazioni in sospensione d’imposta, per cui viene meno una possibile occasione di violazione sanzionabile.

Verifi che libere contro le frodiLe novità Iva del dl semplifi cazioni fi scali

I vincoli per le compen-

sazioni dei crediti Iva

scattano oltre 5.000

euro annui (anziché

10.000)

Torna l’elenco clienti e

fornitori per le operazio-

ni con obbligo di fattura;

per le altre operazioni

resta lo «spesometro»

se l’importo è pari o su-

periore a 3.600 euro

Escluse dalla comunica-

zione «black list» le ope-

razioni di importo i no a

500 euro

Cambia il termine per

l’invio dei dati delle let-

tere d’intento, collegato

ora alla liquidazione pe-

riodica di competenza

delle operazioni in so-

spensione

Diventa accessibile a

tutti l’anagrafe degli

operatori Iva

Saranno cancellate d’uf-

ficio le partite Iva ino-

perose, con iscrizione a

ruolo della sanzione per

omessa dichiarazione di

cessata attività

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6 Lunedì 5 Marzo 2012 SEMPLIFICAZIONI FISCALI

Stop alle lotterie da resto. Istituito un fondo da 100 mila euro per i controlli in incognito

Giochi, innestata la retromarcia

Pagina a cura DI NICOLA TANI

Il governo fa un passo in-dietro, piccolo ma signifi -cativo, dopo un decennio di aumento dell’offerta di

giochi pubblici. Il decreto sulle semplifi cazioni fi scali approva-to dal consiglio dei ministri ha cancellato l’imminente lancio delle lotterie da resto, previste dalla legge per la ricostruzio-ne dell’Abruzzo e imperniate sulla trasformazione alla cas-sa del supermercato del resto della spesa (fi no a un massimo di 5 euro) in biglietto per un gioco a estrazione. All’Erario sarebbe stata destinata una ricca fetta della torta (il 30% degli incassi), ma le polemiche delle ultime settimane hanno convinto il ministero dell’eco-nomia a cancellare un prodotto che, per la sua presenza trop-po invasiva, avrebbe avuto un impatto negativo sull’opinione pubblica e sui consumatori, in-vitati al gioco anche al super-mercato. Fumata nera per i concessionari e per le catene di supermercati, che punta-vano a un ricco business da

commercializzare attraverso almeno 150 mila registratori di cassa. «L’abrogazione», è scritto nella relazione tecnico-illustrativa al provvedimento, «non comporta oneri a carico dello stato, visto il già avve-nuto raggiungimento e supe-ramento del livello di entrata imputato al settore giochi dal decreto Abruzzo». La sterzata è netta, rileggendo la relazione del governo Berlusconi al de-creto Abruzzo, laddove si face-va riferimento alle lotterie da resto come a un gioco «volto a contrastare la ghettizzazione dei giocatori in locali specifi ca-mente dedicati». Era appena il 2009, ma sembra un secolo fa. Sul fronte strettamente fi scale, gli interventi si sono limitati almeno in questa prima fase, ma la partita in parlamento si preannuncia apertissima, a una trasformazione in legge delle modifi che introdotte dal-la manovra estiva e già rese esecutive da un decreto dei monopoli di stato di ottobre. La volontà di via XX Settem-bre era però quella di evitare il rischio di ricorsi che avrebbero messo in pericolo entrate per

4,5 miliardi di euro tra il 2012 e il 2014. Il primo pacchetto di provvedimenti dunque com-prende la «tassa sulla fortuna» (il 6% della parte eccedente i 500 euro) sulle vincite ottenute con Gratta e Vinci, SuperEna-lotto e Videolotteries (Vlt). Il decreto consolida poi il ritocco apportato alla tassazione nel settore degli apparecchi: per le slot machine prelievo ridotto all’11,8% nel 2012 (nel 2011 era al 12,6%), così da consen-tire ai concessionari l’adegua-mento dei sistemi delle Vlt per calcolare la tassa sulla fortu-na. Per il 2013 e 2014 il pre-lievo sulle macchinette salirà al 12,7%, mentre scenderanno le vincite, dal 75 al 74% degli incassi. Ulteriore, piccolo rial-zo nel 2013, quando il prelievo toccherà il 13%. Cambio di tas-sazione in vista anche per le Vlt: l’aliquota, attualmente al 4%, sarà del 4,5% a partire da gennaio 2013. Da quest’ultima misura sono previste maggio-ri entrate tra i 1.400 e 1.600 milioni di euro, nel triennio 2012-2014, mentre la rimo-dulazione del prelievo sulle slot machine contribuirà con

oltre 600 milioni complessivi. Il governo mette poi altri pa-letti alle possibili infi ltrazioni malavitose nel settore: sarà necessaria la documentazio-ne antimafi a per il rilascio e il mantenimento delle con-cessioni, con un ampliamento dei controlli anche al coniuge e ai parenti fi no al terzo gra-do del soggetto che richiede la certifi cazione. Nel testo anche l’allargamento delle fattispe-cie penali (per condannati, im-putati e anche semplici inda-gati) che precludono l’accesso alle concessioni in materia di giochi pubblici (e il loro man-tenimento), includendo i reati di frode fi scale, quelli contro la pubblica amministrazione e il patrimonio.

Il decreto istituisce inoltre un fondo da 100 mila euro l’anno per avviare controlli in incognito di personale dell’am-ministrazione negli esercizi che offrono gioco pubblico. Una curiosità: le eventuali vincite degli «agenti provoca-tori» inviati nei locali saran-no conferite al fondo stesso. Ai monopoli di stato poi l’obbligo di richiedere il parere del con-

siglio di stato per effettuare le gare per le concessioni di gioco pubblico. Infi ne, colpo di freno alle norme fi scali ‘salva-ippica’, che avrebbero prodotto almeno 40 milioni di contribu-to per il disastrato comparto dei cavalli ma non hanno su-perato il vaglio della Ragio-neria generale dello stato. In attesa della discussione par-lamentare, via libera quindi a provvedimenti di minor impat-to: transazione dei cosiddetti ‘minimi garantiti’, suddivisio-ne tra Aams e Assi (ex Unire) delle spese sostenute da Sogei per il totalizzatore, mentre la posta unitaria minima di gio-co è stabilita tra 5 centesimi e un euro. «Un intervento», è scritto nella relazione tecnica, «che non comporta alcun effet-to negativo in termini di era-rio ma è fi nalizzato a rendere più accattivante il prodotto». L’incasso fiscale derivante dall’ippica, sottolinea però il governo, è sceso nell’ultimo quadriennio da 100 milioni an-nui a circa 65, con un’ulteriore contrazione del 20% prevista nel 2012.

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Giochi solo nei locali specializzati, per-ché una rete troppo ampia favorisce criminalità. La pensa così Francesco Ginestra, presidente di Assosnai, l’as-sociazione «storica» dei concessionari di scommesse, che negli ultimi giorni ha espresso critiche sull’operato del governo in materia di giochi, puntando l’indice verso l’eccesso di offerta. Domanda. Condivide quindi la decisio-ne di cancellare le lotterie da resto nei supermercati? Risposta. Sì, anche se il problema non è il gioco in quanto tale, ma l’indiscri-minata offerta: lo stato sta istigando i cittadini a giocare con la continua cre-azione di nuovi giochi per fare cassa, distribuiti in ogni angolo delle città. Va restituita centralità alla rete specializ-zata dei negozi/agenzie, facilmente con-trollabile e dove ci si reca con il preciso

scopo di giocare, non per prendere un caffè ed essere invogliato da sogni a buon mercato che poi si trasformano in incubi. Va evitata l’espansione capilla-re di gioco che rischia di restituire alla criminalità il mercato faticosamente creato da noi operatori, poiché incre-mentare una rete già così estesa porta all’impossibilità di controllarla e quindi al collasso della legalità.D. Nei prossimi mesi, le norme prevedo-no che saranno pubblicati bandi per 7 mila agenzie di scommesse e mille sale da poker «live»: quali sono i rischi che derivano dall’allargamento del network di raccolta di giochi pubblici?R. Incrementare la rete di raccolta è una follia, poiché già gli attuali punti vendita sono in grande diffi coltà, cir-condati agenzie senza concessione sta-tale e senza neppur poter vendere tutti

i giochi pubblici, invece presenti in tut-te le ricevitorie. Per questo, Assosnai, a seguito del decreto Monti, ha inviato una lettera ai Monopoli di stato chie-dendo di estendere ai punti di raccolta scommesse la possibilità di raccogliere tutti i giochi pubblici. Ora attendiamo una risposta.D. Nel decreto fi scale sono contenute diverse misure a sostegno dell’ippica: basterà per risollevare il settore dalla crisi? R. Attendiamo la fi ne dell’iter parla-mentare per un giudizio sulle misure fi scali. Ritengo però illegittime le ri-chieste dei monopoli di stato relative al pagamento dei «minimi garantiti» sull’ippica, come già ripetutamente e sistematicamente sentenziato da parte dei giudici amministrativi.

Assosnai: giochi solo in locali specializzati

4 5 miliardi di euro tra il 2012 oltre 600 milioni complessivi siglio di stato per effettuare

Il ministero dell’economia scommette sul recupero del denaro trasferito verso siti di gioco non autorizzati. Secondo l’atto d’indi-rizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fi scale 2012-2014 fi rmato dal mini-stro Mario Monti, i Monopoli di stato avranno il compito di rendere operative le procedure previste nei confronti delle banche e delle società che emettono carte di credito che non rispetteranno l’obbligo di segnalare i nomina-tivi di giocatori e intermediari che trasferi-scono denaro verso operatori online dislocati

all’estero. Tra gli obiettivi, anche maggiori controlli sulle agenzie prive di concessione dislocate sul territorio italiano (mille in tut-to secondo una stima dello stesso Mef), cui sarà richiesto il pagamento delle tasse sulla raccolta. Intanto, l’attività del comitato di vigilanza contro il gioco illegale, presieduto dal dg Aams Raffaele Ferrara, ha portato nel 2011 alla denuncia di 760 persone per 802 violazioni a carattere penale, al sequestro di 1.257 apparecchi new slot e alla contestazio-ne di 1.687 violazioni amministrative.

Il recupero porterà risorse

Interventi contro il gioco illegale

Interventi 7.504

Denunce 8.274

Sequestri slot machine 3.933

Sequestri agenzie di scommesse non autorizzate 1.549Fonte: Guardia di fi nanza

Manovra fi scale 2012-2014

Prelievo VltPayout slot

machine

2012 4-500 0

2013 5-600 260

2014 5-600 348

Dati in milioni di euro

Fonte: Min. Economia, Agipronews

Il settore nel 2011

Incassi 79,9

Vincite 61,5

Spesa reale 18,4

Erario 9Dati in miliardi di euro

Fonte: Aams

Francesco Ginestra

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7Lunedì 5 Marzo 2012LunedM I L L E P R O R O G H E

Le novità in materia i scale contenute nella legge di conversione del decreto Milleproroghe

Dalla definizione delle liti fiscali alle partite Iva: si guadagna tempo

Pagina a cura DI ALESSANDRO FELICIONI

Più tempo per defi nire le liti con il fi sco e man-tenimento delle agevo-lazioni per transfron-

talieri e soggetti con familiari a carico non residenti. Il Mille-proroghe (dl 216/2011, converti-to nella legge n. 14/2012 pubbli-cata sulla Gazzetta Uffi ciale del 27 febbraio scorso) in materia fi scale, tocca da vicino le perso-ne fi siche impegnate nella pros-sima dichiarazione dei redditi e interviene con differimenti di nuove scadenze e mantenimen-to di alcuni benefi ci in dirittura d’arrivo.

In tema di cessazione delle partite Iva, per esempio, slitta al 31 marzo 2012 il termine en-tro il quale è possibile procedere a comunicare tardivamente la chiusura della partita Iva ver-sando la sanzione, in misura ridotta, di importo pari a 129 euro.

Per i lavoratori italiani all’estero (cosiddetti transfron-talieri) viene confermata la franchigia dal reddito anche per il 2012; il limite però, scende da ottomila a 6700 euro.

La franchigia ha lo scopo principale di evitare la doppia imposizione fi scale per i lavora-tori che risiedono in Italia e la-vorano in stati esteri, con i quali l’Italia non ha sottoscritto ac-cordi specifi ci, principalmente la Repubblica di San Marino e il Principato di Monaco; l’importo della franchigia non tassabile era fissato, fin dal 2003, in 8 mila euro.

La possibilità di defi nire le liti fi scali di valore non superiore a 20 mila euro viene allargata a tutti quei giudizi pendenti alla data del 31 dicembre 2011. Il nuovo termine per il pagamen-to dell’importo forfettario do-vuto per la chiusura agevolata coincide con il termine fi ssato per la presentazione della re-lativa domanda di defi nizione, ovvero il 2 aprile 2012.

Viene inoltre prorogate a tut-to il 2012 le detrazioni per cari-chi di famiglia, stabilite all’art. 12 del Tuir, per i soggetti non residenti che diano prova, con idonea documentazione, che le persone fi scalmente a cari-co, presenti nel proprio nucleo familiare, non posseggano un reddito complessivo superiore, al lordo degli oneri deducibili, a 2.840,51 euro, compresi i red-diti prodotti fuori dal territorio dello stato, e di non godere, nel paese di residenza, di alcun be-nefi cio fi scale connesso ai cari-chi familiari.

La detrazione relativa all’an-no 2012 inoltre, si specifica nel mille proroghe, non rileva ai fini della determinazione dell’acconto Irpef per l’anno 2013.

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Estesi fi no al 2015 gli incentivi per i la-voratori comunitari che rientrano in Italia; il Milleproroghe interviene sulla disposizione che offre una tas-sazione ridotta ai talenti italiani che hanno maturato esperienze all’estero e intendono ora ritornare nella loro madre patria.La modifi ca in questione è intervenu-ta in sede di conversione del decreto legge; il comma 16-quinques dell’arti-colo 29 prevede una proroga al perio-do d’imposta in corso al 31 dicembre 2015 della spettanza dei benefi ci fi sca-li disposti in favore di quei lavoratori rientrati in Italia; peraltro la novella amplia altresì la platea dei benefi-ciari delle agevolazioni fi scali origi-nariamente contenute nella legge 30

dicembre 2010, n. 238. In particolare le agevolazioni vengono estese ora non solo ai cittadini comunitari, in posses-so dei requisiti di legge dal 20 gennaio 2009, ma anche a coloro che risultino in possesso del titolo alla data del 20 gennaio 2009.Le agevolazioni fi scali derivanti dal rientro in Italia dei talenti trovano applicazione nei confronti di cittadini dell’Unione europea nati dopo il pri-mo gennaio 1969, che sono assunti o avviano un’attività d’impresa o di la-voro autonomo in Italia trasferendovi il proprio domicilio, nonché la propria residenza entro tre mesi dall’assunzio-ne o dall’avvio dell’attività e che dal-la data del 20 gennaio 2009 (non più «alla data del 20 gennaio 2009»). Gli

incentivi consistono nell’assoggettare i redditi che concorrono a formare la base imponibile ai fi ni dell’Irpef a una misura ridotta. Queste misure ridotte consistono nel 20% per le lavoratrici e nel 30% per i lavoratori. L’incentivo in oggetto spet-ta fi no al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2015. Il benefi ciario degli incentivi fi scali decade dal diritto di usufruirne quan-do trasferisce nuovamente la propria residenza o il proprio domicilio fuori dall’Italia prima però che decorrono i cinque anni dalla data della prima fruizione del benefi cio. Si provvede-rà allora al recupero dei benefi ci già fruiti, applicando le relative sanzioni e interessi.

Talenti rimpatriati, incentivi fi no al 2015

Il calendario fi scale

Disposizione normativa Contenuto Proroga

Articolo 29, comma 1Determinazione fabbisogni standard delle funzioni di comuni e province

Entro il 30 aprile 2012

Articolo 29, comma 2Decorrenza delle modii che alla disciplina dei capital gains

Dall’1 gennaio 2012

Articolo 29, comma 3Decorrenza modii che sulle aliquote delle ritenute alla fonte su proventi i nanziari

Dall’1 gennaio 2012

Articolo 29, comma 4 Comunicazioni di inesigibilità per iscrizioni a ruolo Entro il 31 dicembre 2013

Articolo 29, comma 5-bis Riscossione ad opera dei comuni Dall’1 gennaio 2012

Articolo 29, comma 6 Cessazione delle partite iva inattive 31 marzo 2012

Articolo 29, comma 6-bis Detrazioni per familiari a carico non residenti 31 dicembre 2012

Articolo 29, comma 7 Presentazione telematica dati dipendenti 31 gennaio 2014

Articolo 29, comma 8 Variazione categoria catastale immobili rurali 30 giugno 2012

Articolo 29, comma 8-ter Utilizzazione edii catoria aree fabbricabili 10 anni

Articolo 29, comma 9 Certii cati per conservatoria immobiliare 30 giugno 2012

Articolo 29, comma 10 Termine per le dismissioni immobiliari 31 dicembre 2012

Articolo 29, comma 11 Funzioni dei comuni Nove mesi di proroga

Articolo 29, comma 11-ter

i comuni con popolazione non superiore a 5 mila abitanti dovranno obbligatoriamente afi dare a un’unica centrale di committenza l’acquisizione di lavori, servizi e forni-ture

31 marzo 2013

Articolo 29, comma 12Termini di pagamento dell’imposta unica sulle scommes-se ippiche e sulle scommesse su eventi diversi dalle cor-se dei cavalli

Termini posticipati dal 1° mar-zo 2012

Articolo 29, comma 13Concessione diritti esercizio e raccolta giochi su base ippica e sportiva

30 giugno 2012

Articolo 29, comma 14 Aumento addizionale regionale Irpef 31 dicembre 2011

Articolo 29, comma 15Adempimenti tributari e contributivi per interessati da avversità meteorologiche

16 luglio 2012

Articolo 29, comma 16 Sfratti 31 dicembre 2012

Articolo 29, comma 16-bis Chiusura liti pendenti 31/03/2012

Articolo 29, comma 16-ter Determinazione importi tributi regionali 31 dicembre 2011

Articolo 29, comma 16-sexies Franchigia per redditi lavoro dipendente transfrontalieri 31 dicembre 2012

Articolo 29, comma 16-decies Chiusura attività Commissione tributaria centrale 31 dicembre 2013

Articolo 29, comma 16-undecies

Percentuale per calcolare il corrispettivo dovuto per la rimozione dei vincoli alla determinazione del prezzo mas-simo di cessione delle singole unità abitative di edilizia residenziale pubblica

Dall’1 gennaio 2012 la percen-tuale è stabilita dai comuni

Articolo 29, comma 16-duodecies

Determinazione dei fabbisogni standard che entreran-no in vigore nel 2013 con riguardo ad almeno due terzi delle funzioni attribuite a comuni, città metropolitane e province

2013 anno di avvio della fase transitoria e 31 marzo 2013 termine i nale

Articolo 29, comma 16-terdecies

Disposizioni che consentono alle imprese di assicura-zione di derogare agli ordinari criteri di valutazione con-tabile dei titoli posseduti emessi da Stati dell’Unione europea.

Fino all’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione della direttiva n. 2009/138/Ce (Sol-vency II)

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8 Lunedì 5 Marzo 2012 M I L L E P R O R O G H E

Pagina a cura DI DANIELE CIRIOLI

Prorogate per il 2012 le prestazioni a sostegno del reddito a favore de-gli apprendisti e dei la-

voratori a progetto. Lo prevede tra l’altro la legge n. 14/2012 di conversione del dl Millepro-roghe. Inoltre, via libera anche per tutto il 2012 alle deroghe in materia di lavoro occasiona-le accessorio (voucher) a favo-re dei lavoratori a part-time e di quelli titolari di ammor-tizzatori sociali. Ritoccata, in-fi ne, la riforma delle pensioni Fornero con diversa novità, tra cui il blocco fi no a tutto l’anno 2017 della penalizzazione per i cosiddetti «precoci». Ma an-diamo con ordine.

Per quanto concerne le no-vità in materia di lavoro, due sono le proroghe per i cosid-detti voucher, ossia per il la-voro occasionale accessorio. La prima interessa i lavoratori che sono occupati a part-time. A loro, la Finanziaria del 2010 (la legge n. 191/2009) ha dato la possibilità di impiegarsi con questo tipo di prestazioni nell’ambito di qualsiasi setto-re produttivo, con l’unica ecce-zione del datore di lavoro già titolare del contratto di lavoro a tempo parziale. Questa pos-sibilità doveva operare, in via sperimentale, solamente per quell’anno (cioè per il 2010); successivamente è stata proro-gata per l’anno 2011 e adesso il decreto Milleproroghe l’ha procrastina fi no al 31 dicem-bre 2012. La seconda proroga, sempre in materia di lavoro occasionale, interessa i sogget-ti percettori di ammortizzatori sociali. Il loro impiego esteso in ogni settore produttivo non-ché a favore degli enti locali, reso possibile negli anni 2009 e 2010 e poi confermato per il 2011, viene di nuovo prorogato per l’anno 2012. Le categorie di soggetti che devono intendersi destinatari di questa proroga sono: percettori di prestazioni di integrazione salariale; per-cettori di prestazioni connesse con lo stato di disoccupazione (disoccupazione ordinaria, mo-bilità, trattamenti speciali di disoccupazione edili). In questi casi di utilizzo, è previsto un limite massimo dei compensi che, per singolo percettore, è di tre mila euro per anno solare (diverso e inferiore rispetto a quello fi ssato in via di prin-cipio a cinque mila euro per singolo committente).

Relativamente agli ammor-tizzatori, il Milleproroghe prevede per il 2012 la dispo-nibilità di risorse necessarie al fi nanziamento delle misure a favore dei lavoratori apprendi-sti e dei lavoratori a progetto. In quest’ultimo caso si tratta della speciale «indennità di di-soccupazione», sotto forma di indennità una tantum, intro-dotta dal dl n. 185/2008 (primo decreto anticrisi) e poi proro-gata dalla legge n. 191/2009 (Finanziaria 2010) per gli anni 2009-2011 con qualche leggero ritocco della disciplina che ne ha ampliato requisiti e misura.

Si tratta, dunque, di una mi-sura a sostegno del reddito, di cui sono destinatari i lavorato-ri iscritti in via esclusiva alla gestione separata (quindi con aliquota piena del 26,72% nel 2011 e del 27,72% nel 2012) in presenza di taluni requisiti. Sarà per via proprio di que-sti requisiti, forse stringenti, ma la richiesta dell’indennità è risultata scarsa negli anni. L’ultimo report sulle risorse finanziarie, infatti, dice che a fronte della disponibilità di circa 200 milioni di euro ne sono avanzati circa 170 milioni, il che vuol dire che sono stati utilizzati soltanto 30 milioni di euro, segno ap-punto dello scarso appeal che l’indennità ha avuto sui lavo-ratori. Per aver diritto all’una tantum bisogna verifi care tut-te le seguenti condizioni: a) il rapporto di collaborazione deve cessare per «fi ne lavoro» (tale situazione è rilevabile dalla comunicazione obbliga-toria, la Co, che il committente è tenuto ad inviare al centro per l’impiego per denunciare la risoluzione del contratto di lavoro); b) deve trattarsi di un rapporto di mono-committenza (quello per il quale si è verifi -cato l’evento di «fi ne lavoro»), ossia di un rapporto esclusivo tra il lavoratore/collaboratore e un unico committente; c) il reddito relativo all’anno pre-cedente deve essere compreso tra 5 mila e 20 mila euro; d) il lavoratore deve essere disoc-cupato (assenza di contratto di lavoro) da almeno due mesi; e) il lavoratore deve far valere un doppio requisito relativo all’ac-credito contributivo: almeno tre mesi nell’anno precedente e almeno un mese in quello di riferimento.

La liquidazione dell’inden-nità è subordinata alla presen-tazione di apposita domanda all’Inps, entro 30 giorni dalla data in cui risultano soddi-sfatti i requisiti per il diritto. Alla domanda va allegata co-pia della Did (dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o a percorso di riqua-

lifi cazione professionale). Se manca la Did si decade dal di-ritto all’indennità; come pure se ne perde il diritto laddove, sottoscritta la Did, il lavora-tore rifi uti poi un percorso di riqualifi cazione professionale o l’offerta di un lavoro.

La misura dell’indennità è pari al 30% del reddito di la-voro percepito nell’anno pre-cedente, comunque fi no a un massimo di 4 mila euro.

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Le scadenze prorogate dalla l. 14/2012: interessati anche i titolari di ammortizzatori sociali

Part-time, voucher per tutto il 2012

Diverse le novità in materia di pensioni, tutte fi nalizzate (in qualche misura) ad allentare le maglie della riforma Fornero, in vigore dal 1° gennaio 2012. A partire dai genitori di fi gli di-sabili gravi; infatti, mamme e papà che al 31 ot-tobre 2011 erano in congedo straordinario per assistere il proprio fi glio disabile, e che avreb-bero raggiunto i «40 anni» di contributi entro 24 mesi dall’inizio del predetto congedo, potranno andare in pensione così come avevano program-mato, cioè con i requisiti previgenti alla riforma. La stessa opportunità di andare in pensione con i vecchi requisiti, inoltre, viene prevista anche per i lavoratori che hanno perso il lavoro entro il 31 dicembre 2011 in ragione di accordi individuali o in applicazione di specifi ci accordi collettivi d’in-centivo all’esodo. Ancora, per gli «esodati» viene allungata di un anno (da 59 a 60 anni) l’età fi no alla quale i lavoratori potranno restare a carico degli speciali fondi di solidarietà, in attesa della pensione. Infi ne, ai lavoratori cosiddetti precoci viene stoppato, fi no all’anno 2017, la penaliz-zazione sulla quota «retributiva» di pensione. Si tratta del nuovo meccanismo punitivo per i soggetti che, avendo cominciato a lavoratore da giovani, possono andare in pensione prima dei 62 anni d’età, contando sul solo requisito degli anni di contribuzione (avvalendosi, cioè, della nuova pensione anticipata). La riforma Forne-ro ha stabilito che, in questi casi (accesso alla pensione prima dei 62 anni d’età), sulla quota di pensione «retributiva» (quella cioè relativa alle anzianità contributive maturate prima del

1° gennaio 2012), venga applicata una riduzione percentuale di 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso alla pensione rispetto all’età di 62 anni, nonché di 2 punti percentuali

per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a primi due anni, ossia per gli anni di anticipo ri-spetto ai 60 anni. Il Milleproroghe sospende gli effetti di tale penalizzazione per i soggetti che maturano il requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, a patto però che tale anzianità contributiva derivi esclusivamente da prestazioni effettive di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per materni-tà, per assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e cassa integrazione guadagni ordinaria.

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La riforma della riforma delle pensioni

Le proroghe per l’anno 2012

Disoccupazione agli apprendisti

Trattamento sperimentale, pari all’indennità ordinaria di disoccu-pazione con requisiti normali, ai lavoratori assunti con qualii ca di apprendista, con un limite di spesa pari a 12 milioni di euro

Una tantum ai lavoratori a progetto

Istituto sperimentale di tutela del reddito a favore dei lavoratori a progetto in possesso di determinati requisiti, attualmente pari al 30% del reddito percepito l’anno precedente

Utilizzo voucher/1Praticabilità del lavoro occasionale accessorio da parte dei la-voratori che sono occupati a part-time (ma non presso il datore di lavoro)

Utilizzo voucher/2

Praticabilità del lavoro occasionale accessorio da parte dei sog-getti che sono percettori di ammortizzatori sociali presso ogni settore produttivo, nonché a favore degli enti locali

Le novità in materia di pensioni: nuove deroghe ai requisiti di pensionamento

I casi previsti dalla riforma Fornero in vigore dal 1° gennaio 2012:Lavoratori collocati in mobilità, anche lunga, sulla base di accordi sindacali stipulati prima • del 4 dicembre 2011 che maturano i requisiti per la pensione entro il periodo di fruizione della mobilità; lavoratori che, alla data del 4 dicembre 2011, sono titolari di prestazione straordinaria a carico • dei fondi di solidarietà di settore;lavoratori per i quali sia previsto da accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011 il diritto • di accesso a fondi di solidarietà; i lavoratori, in tal caso, restano a carico degli stessi fondi i no al compimento di almeno 60 anni di età (prima era stato previsto 59 anni), ancorché maturino prima del compimento della predetta età i requisiti per l’accesso alla pensione previsti prima della riforma Fornero; lavoratori autorizzati a versare i contributi volontari prima del 4 dicembre 2011; • lavoratori che al 4 dicembre 2011 hanno in corso l’istituto dell’esonero dal servizio.•

Le nuove ipotesi introdotte dal MilleprorogheLavoratori che al 31 ottobre 2011 risultano essere in congedo straordinario per assistere i gli • con disabilità grave i quali maturino, entro 24 mesi dalla data d’inizio del predetto congedo, i “40 anni” per la pensione d’anzianità;lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia risolto entro il 31 dicembre 2011, in ragione di ac-• cordi individuali o in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo a condizione, tra l’altro, che il lavoratore risulti in possesso dei requisiti di età e di contribuzione tali che, in base alla vecchia disciplina, avrebbero comportato la decorrenza della pensione entro il 31 dicembre 2013.

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9Lunedì 5 Marzo 2012LunedM I L L E P R O R O G H E

Pagina a cura DI VINCENZO DRAGANI

È quella del 30 giugno 2012 la nuova data at-torno alla quale ruota la partenza degli adem-

pimenti operativi contemplati dal Sistri, il nuovo sistema di tracciamento telematico dei ri-fi uti previsto dal dlgs 152/2006 (cd. «Codice ambientale») e provvedimenti satellite che impone comunicazione online dei rifi uti gestiti, tracciamen-to satellitare dei mezzi di tra-sporto, videosorveglianza di ingressi/uscite dalle discari-che. La legge 14/2012 di con-versione del dl 216/2011 (cd. «Milleproroghe») ha, infatti, spostato al 30 giugno 2012 sia il termine a partire dal quale tali adempimenti dovranno es-sere assolti dai medio-grandi gestori di rifi uti, sia il termine non prima del quale gli stessi adempimenti potranno essere imposti dal ministero dell’am-biente tramite proprio decreto ai piccoli produttori di rifi uti pericolosi. La conversione del Milleproroghe conferma anche lo slittamento al 3 luglio 2012 dell’obbligo di iscrizione al Si-stri per gli imprenditori agri-coli che conferiscono i rifi uti a piattaforme o a circuiti orga-nizzati di raccolta, sebbene un altro provvedimento in corsa, la legge di conversione del dl 2/2012 (cd. «dl ambiente») pre-vede l’esenzione defi nitiva per tali soggetti in relazione alle citate attività.

Adempimenti operativi Sistri. La legge di conversio-ne del dl 216/2011 sposta al 30 giugno 2012 i termini per l’av-vio degli adempimenti opera-tivi Sistri sia in relazione alla generalità dei soggetti obbligati alla sua adozione (ossia: medio/grandi produttori di rifi uti pe-ricolosi; commercianti e inter-mediari; Consorzi di riciclaggio; trasportatori professionali) sia in relazione ai più piccoli ope-ratori ugual-mente tenuti alla sua ado-zione (ossia: produttori di rifi uti speciali pericolosi con non più di 10 dipendenti , compres i i produttori che effettuano il trasporto dei propri rifiuti entro i 30 Kg/litri al gior-no). In parti-colare, per il primo novero di soggetti la data del 30 giugno 2012 costituirà (in luogo di quella del 2 aprile) il termine a par-tire dal quale dovranno adem-piere (in base al proprio ambito di attività) agli obblighi ope-rativi coincidenti con la comu-nicazione dei rifi uti gestiti al cervellone gestito dall’arma dei carabinieri, il tracciamento sa-tellitare del trasporto di rifi uti tramite «black box» installata sui mezzi di movimentazione,

il monitoraggio degli ingressi e delle uscite dei mezzi che tra-sportano i rifi uti. Per il secondo novero di soggetti la data del 30 giugno 2012 costituirà in-vece (in luogo di quella del 1° giugno 2012) solo la data non prima della quale agli stessi potrà essere (tramite apposito decreto regolamentare) imposto dal ministero l’adempimento dei medesimi obblighi. Com-plessa, e vale la pena ricordarlo sia per sottolineare l’ipertrofi a della produzione legislativa in materia sia per dare indicazio-ni agli operatori del settore, la ragnatela normativa utilizzata per dettare le due proroghe. Il rinvio degli obblighi relativi alla

prima catego-ria di soggetti viene infatti dalla legge di c onvers i one del Millepro-roghe, realiz-zato mediante la modifi ca del termine recato dal dl 216/2011 (articolo 13/3) che a sua volta modifi ca il ter-mine previsto dal dl 138/2011 (articolo 6/2) che (ancora) a sua volta mo-difi ca il termi-ne previsto dal dm ambiente

2011 (uno dei provvedimenti madre in materia di Sistri che stabilisce, in attuazione del dlgs 152/2006, l’operatività del Sistri). Il rinvio degli obblighi relativi alla seconda categoria di soggetti è invece dalla stessa legge di conversione, realizza-to mediante la modifi ca del dl 216/2011 che, a sua volta, mo-difi ca il termine previsto dal dl 70/2011.

Sistri per le imprese agri-cole. Confermata dalla legge di conversione del Milleproroghe il differimento al 3 luglio 2012 dell’obbligo di iscrizione al Sistri (e quindi dei connessi adempi-menti operativi) per gli impren-ditori agricoli che producono e trasportano a una piattaforma di conferimento, oppure conferi-scono a un circuito organizzato di raccolta, i propri rifi uti pe-ricolosi in modo «occasionale e saltuario» (secondo le specifi che condizioni dettate dall’articolo 39/9 del dlgs 205/2010). Tale «deroga a tempo» rischia però di essere presto superata dal-la «deroga defi nitiva» prevista per gli stessi soggetti dal ddl di conversione del dl 2/2012 (cd. «dl ambiente»). Tale disegno di legge, già licenziato dal senato il 23 febbraio scorso e ora alla camera, prevede, infatti, sia la trasformazione da proroga a esenzione defi nitiva dagli obbli-ghi Sistri per gli imprenditori in parola, sia un ampliamento della platea delle imprese agri-cole che ne potranno godere, e ciò mediante la rivisitazione (al rialzo) dei limiti quantita-tivi entro i quali il trasporto e/o conferimento dei rifiuti è considerato «occasionale e sal-tuario» (aumentando da 100 a 300 la soglia dei Kg/litri annui ammessi al regime in deroga). Una parziale esclusione dagli obblighi Sistri per alcune ope-razioni di gestione dei rifi uti compiute dalle imprese agrico-le, lo ricordiamo, è già in vigore dallo scorso 10 febbraio 2012. Il dl 5/2012 (cd. «dl semplifi -cazioni») ha, infatti, sancito, mediante la diretta modifi ca dell’articolo 193 del Codice ambientale, che non è più con-siderato «trasporto di rifi uti» (con conseguente fuoriuscita di tale attività, ma solo di questa, dall’obbligo di tracciamento dei

rifi uti e quindi sia cartaceo che telematico) la movimentazio-

ne di rifiuti finalizzata al de-posito temporaneo effettuata sia da aziende agricole, anche percorrendo la via pubblica, tra suoi fondi purché distan-ti massimo 10 Km sia da im-prenditori agricoli dai propri fondi al sito delle loro coope-rative.

Adempimenti connessi al Sistri. Oltre all’obbligo di iscrizione al Sistri (dal momento di inizio dell’atti-vità di gestione dei rifiuti) e al novero degli adempimenti operativi sopra ricordati, un ulteriore onere interessa i soggetti coinvolti dal Sistri: quello del cd. «Mudino». En-tro il prossimo 30 aprile 2012 i produttori iniziali di rifiuti e le imprese e gli enti che effet-tuano operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti già tenuti alla presentazione cd. «Mud» ex legge 70/1994 e ora obbligati alla adozione del Sistri dovranno infatti (come previsto dal combinato disposto del dm ambiente 17 dicembre 2009 e del dm am-biente 12 novembre 2011) co-municare alle Autorità i dati relativi ai rifiuti gestiti nel corso dell’anno 2011 mediante l’apposita scheda Sistri pre-vista citato dm 17 dicembre 2009 (scheda meglio nota come «Mudino»).

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Slitta l’operatività del sistema di tracciabilità dei rii uti. Proroga al 3/07 per le imprese agricole

Sistri, appuntamento al 30 giugno 2012

IN EDICOLA

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Le nuove date del Sistri

Adempimenti operativi Sistri

Medio/grandi produttori di rifi uti pericolosi, commercianti e intermediari, consorzi di riciclaggio; trasportatori professionali:

comunicazione online dei rii uti gestiti, tracciamento satellitare dei mezzi di trasporto, vide-• osorveglianza di ingressi/uscite dalle discariche a partire dal 30 giugno 2012

Produttori di rifi uti speciali pericolosi con non più di 10 dipendenti, compresi i produttori che effettuano il trasporto dei propri rifi uti entro i 30 Kg/litri al giorno:

comunicazione online dei rii uti gestiti, tracciamento satellitare dei mezzi di trasporto, vide-• osorveglianza di ingressi/uscite dalle discariche dopo il 30 giugno 2012, secondo la data stabilita da un futuro dm Ambiente

Sistri per le imprese agricole

Imprenditori agricoli che producono e trasportano a una piattaforma di conferimento, oppure conferiscono a un circuito organizzato di raccolta, i propri rifi uti pericolosi in modo «occasionale e saltuario»:

obbligo iscrizione e adempimenti operativi• dal 3 luglio 2012

Adempimenti connessi al Sistri

Produttori iniziali di rifiuti, imprese ed enti che effettuano operazioni di recu-• pero/smaltimento già tenuti alla presentazione cd. «Mud» ex legge 70/1994:comunicazione dati rii uti gestiti nel corso dell’anno 2011 mediante l’apposita scheda Sistri prevista dm 17 dicembre 2009 (cd. «Mudino») entro il 30 aprile 2012.

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10 Lunedì 5 Marzo 2012 MORATORIA DEI DEBITI

Chi può accedere e con quali modalità alla moratoria bancaria siglata il 28 febbraio con l’Abi

Credito, nuova boccata d’ossigeno per imprese a corto di liquidità

Pagina a cura DI MARCELLO POLLIO

E ELISABETTA BARGELLI

Dopo la conclusione dell’ultima proroga della moratoria bancaria già defi nita nell’estate 2009,

scaduta il 31 luglio 2011, a gran-de richiesta, è stato sottoscritto un nuovo accordo al quale questa volta ha partecipato anche il mi-nistero dello sviluppo economico, oltre al ministero dell’economia e delle fi nanze, Abi e associazioni datoriali.

Lo scopo del nuovo accordo na-sce dall’esigenza di permettere, in un periodo di grave crisi di li-quidità, che coinvolge le banche, di assicurare la disponibilità di adeguate risorse fi nanziarie per le imprese. Tuttavia le disponibi-lità non deriveranno dalla conces-sione di nuovi affi damenti e linee di credito, in quanto la maggiore liquidità potrà, anche questa vol-ta, essere reperita dalle imprese clienti delle banche solo attraver-so la riduzione dei rimborsi per le somme dovute a titolo di capitale già ricevuto in prestito. Inoltre, non tutte le imprese sono bene-fi ciarie dell’agevolazione, poiché solo quelle che hanno in essere rapporti bancari regolari, che non registrano tensioni finan-ziarie ed economiche eccessive, la cui situazione di crisi non in-fi cia le prospettive economiche possono presentare domanda per ottenere la sospensione dei pagamenti o l’allungamento dei debiti. L’accordo ha l’obiettivo dichiarato di potere essere uno strumento idoneo al superamen-to delle attuali situazioni di cri-ticità per traghettare le imprese verso l’auspicata inversione del ciclo economico, anche se, per la verità, la moratoria sembra più studiata per evitare che le ban-che debbano impegnare a favore del credito alle pmi la ingente liquidità attinta da poco dalla Banca centrale. Il vantaggio per le imprese è comunque evidente, oltre a obbligare la banca a non variare le condizioni economi-che dei fi nanziamenti concessi e a non addebitare spese per le operazioni di moratoria, eccetto quelle effettivamente sostenute dalla banca nei confronti di terzi (es. notaio) ai fi ni della realizza-zione delle agevolazioni.

Come funziona la nuova moratoria. La nuova moratoria si compone di distinti strumenti: a) la moratoria vera e propria che consiste in una sospensione del pagamento della quota capitale dovuta alla banca e b) la possi-bilità di allungare la durata dei mutui e la possibilità di spostare in avanti la scadenza delle anti-cipazioni a breve.

Le imprese per usufruire della nuova moratoria dovranno pre-sentare apposita richiesta all’isti-tuto bancario, purché quest’ul-timo abbia aderito all’accordo (come per le precedenti edizioni

è prevista un’adesione in massa). Le domanda di sospensione dei pagamenti e di allungamento po-tranno essere presentate sino al 31 dicembre 2012. Per le impre-se che possono prima sfruttare la sospensione dei pagamenti dei mutui o per le quali i termine è pendente al 31 dicembre 2012, la domanda di allungamento potrà, invece, essere presentata sino al 30 giugno 2013. Non è ancora disponibile una specifi ca modulistica, che ciascun istituto potrà adottare, tuttavia la pre-cedente esperienza può essere di indirizzo per reperire modelli già consolidati e precedentemen-te approvati da Abi. Le banche

di norma dovranno rispondere entro 30 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda o delle informazioni aggiuntive richieste dalla banca.

Nel caso l’impresa non abbia ritardati pagamenti e si trovi in posizione di regolarità con l’isti-tuto di credito, le domande si in-tendono ammesse al benefi cio nel silenzio assenso, diversamente occorre un esplicito rifi uto della banca. Qualora l’impresa richie-dente si trovasse interessata da ritardo di pagamento inferiore a 90 giorni, la domanda sarà va-lutata attentamente dalla banca per valutare la persistenza della continuità aziendale.

Le forme tecniche di fi nan-ziamenti che rientrano nel-la moratoria. Rientrano nelle operazioni di sospensione tutti i finanziamenti a medio-lungo termine, anche se agevolati o perfezionati tramite il rilascio di cambiali, nonché le operazioni di leasing fi nanziario «immobilia-re» e «mobiliare», in essere alla data del 28 febbraio 2012 e che non abbiano già usufruito della sospensione prevista dall’avviso comune del 3 agosto 2009. Le rate dei mutui non devono es-sere scadute da oltre 90 giorni. Sono ammissibili alla richiesta di allungamento i mutui (anche assistiti da contributo pubblico

in conto capitale e/o interessi) in essere al 28 febbraio 2012, che non abbiano fruito di analogo beneficio ai sensi dell’accordo per il credito alle pmi del 16 feb-braio 2011, nonché le operazioni di anticipazione su crediti certi ed esigibili e il credito agrario ex art. 43 del Tub, perfezionato con o senza cambiali.

In particolare rientrano nell’ambito di applicazione dell’accordo le forme tecniche per anticipazione di crediti, ad esempio, gli anticipi sbf (salvo buon fi ne) su effetti o ricevute e gli anticipi su fatture Italia ed estero. Non sono compresi, inve-ce, né i fi nanziamenti all’impor-tazione (perché non costituiscono un’operazione di anticipazione di crediti vantati dal cliente, ma un fi nanziamento per il pagamen-to delle merci acquistate), né le operazioni di fi nanziamento su anticipazioni su contratti (perché i requisiti di certezza ed esigibi-lità del credito si verifi cherebbe-ro solo con l’adempimento della prestazione nei confronti della controparte contrattuale). Infat-ti l’avviso si applica a tutti i cre-diti «certi» (il cui contenuto cioè risulti delimitato e determinato dal titolo) non necessariamente giunti a scadenza, comprese le future anticipazioni di crediti ed «esigibili» (il cui pagamento av-viene presso la banca).

Possono beneficiare dell’al-lungamento i mutui che hanno già usufruito della sospensione prevista dall’avviso comune del 3 agosto 2009 o del nuovo accordo appena siglato. In tal caso, l’im-presa richiedente potrà accedere all’allungamento del periodo di ammortamento del mutuo solo al termine della sospensione già concessa e comunque non oltre il 30 giugno 2013.

Il meccanismo della sospen-sione. Attraverso la sospensione, le quote capitale previste dal pia-no di ammortamento originario vengono sospese per la quota ca-pitale, essendo invece dovuta la sola quota interessi del periodo. Le rate sospese (per capitale) non vengono «accodate» all’ultima rata del piano di ammortamento come per la precedente edizione dell’accordo, bensì queste vengo-no fatte slittare immediatamente dopo il periodo di sospensione, ed ovviamente sul capitale gravano proporzionalmente interessi, per cui le rate restano di identica en-tità. La sospensione decorre dalla prima rata non pagata, quindi la sospensione può essere anche di fatto retroattiva, con una durata massima di 12 mesi complessi-vi. Ad esempio, nel caso di un fi -nanziamento con rateizzazione mensile e con tre rate arretrate, la sospensione potrà essere ac-cordata per ulteriori nove mesi e non per altri 12. In ogni caso non sono ammissibili i fi nanziamenti con rate scadute e non pagate da oltre 90 giorni.

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è prevista un’adesione in massa) di norma dovranno rispondere Le forme tecniche di finan-

Quella che appare la più importante age-volazione introdotta con il nuovo accor-do è rappresentata dall’allungamento dei mutui, che sarà certamente sfruttata dalla maggior parte degli interessati. L’allunga-mento dei finanziamenti è la possibilità concessa dalla banca all’impresa di spalma-re il proprio debito in un numero maggiore di anni. Il «periodo di allungamento» potrà essere al massimo pari al 100% della du-rata residua del piano di ammortamento e in ogni caso non superiore a due anni per i mutui chirografari e a tre anni per quelli

ipotecari.L’allungamento dei mutui può essere cu-mulato con la sospensione e, quindi, una volta terminata la sospensione per 12 o 6 mesi, il cliente della banca può richiedere l’allungamento del mutuo, che se ipoteca-rio, può essere di ulteriori tre anni. Con l’allungamento del mutuo, ad esempio, una rata ventennale di 59.794 euro può essere ridotta a 48.580 euro portando la durata a 23 anni oltre i 12 mesi di sospensione.

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La nota positiva? L’allungamento dei mutui

Un caso tipo

Esempio: allungamento di 3 anni del piano di ammortamento di un fi nanziamento ipotecario

20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32

Rata con allungamento di tre anni = € 48.580

Primo periodod'ammortamentoRata = € 59.754

Rata senza allungamento= € 59.754

Sospensione Avviso Comunesolo interessi da versare = Euro 43.818

L’esempio si riferisce al fi nanziamento ventennale di € 1.500.000 a un tasso d’interesse del 5% e rata semestrale

Un esempio

Mutuo capitale € 1.500.000 con rimborso 20 anni rate semestrale

PIANO DI AMMORTAMENTO ORIGINARIO

N. RataRate

da pagareQuota

interessiQuota capitale Capitale residuo

21 59.754 23.288 36.466 895.054

22 59.754 22.376 37.378 857.676

23 59.754 21.442 38.312 819.363

24 59.754 20.484 39.270 780.093

… dopo la sospensione delle rate nn. 22 e 23 con moratoria 12 mesi il PIANO DI AMMORTAMENTO si presenta così

21 59.754 23.288 36.466 895.054

22 22.376 22.376 --------- 895.054

23 21.442 21.442 --------- 895.054

24 59.754 22.376 37.378 857.676

25 59.754 21.442 38.312 819.363

26 59.754 20.484 39.270 780.093

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11Lunedì 5 Marzo 2012MORATORIA DEI DEBITI

Pagina a cura DI DUILIO LUI

La fi rma della moratoria sui debiti delle pmi ri-ceve il plauso di analisti e imprenditori, ma non

risolve uno dei nodi decisivi di questa fase congiunturale: la diffi coltà di accesso al cre-dito da parte delle imprese che non avevano già posizioni aperte, ma che hanno bisogno dell’ossigeno proveniente dal mondo del credito per supera-re la ricaduta in recessione. È la sensazione che si ricava da un giro d’opinioni che Italia-Oggi Sette ha condotto tra gli addetti ai lavori.

Posizioni concordi sulla misura adottata. «Una boc-cata d’ossigeno, una spinta per uscire fuori da una crisi drammatica e prolungata». La posizione di Massimo Vivo-li, vice presidente vicario del-la Confesercenti è quella più comune tra le associazioni di imprese. «L’aggravarsi della crisi economica, fi nanziaria e creditizia che si è rifl essa in modo pesante sul restringi-mento dei fi nanziamenti alle pmi», prosegue nella sua ana-lisi, «hanno reso necessario concordare queste nuove mi-sure». Per Vivoli ora ci sono le condizioni «per rimettere in moto il mondo delle piccole im-prese, mentre a noi che le rap-presentiamo spetta il compito di affiancarle, fornendo loro assistenza e consulenza».

Una posizione condivisa da Mario Resca, presiden-te Confimprese, che plaude al ruolo giocato dal governo: «Ha fatto un passo avanti ver-so una migliore collaborazione tra banca e impresa non solo per incentivare l’economia re-ale, ma anche per dare respi-ro alle aziende in un momento in cui la domanda continua a calare e il clima di fi ducia è ai minimi storici». Da Con-fi mprese Lab, l’osservatorio dell’Associazione sul retail, emerge che nella sola distri-buzione moderna i fatturati del non food hanno segnato in gennaio 2012 un trend negati-vo particolarmente accentuato pari all’8% sul 2011.

Anche il mondo agricolo ac-coglie positivamente l’intesa. Coldiretti sottolinea che nel 2011 è aumentato del 30% il numero di aziende del compar-to in sofferenza nel far fronte al pagamento di mutui. Men-tre per la Cia, con il rinnovo della moratoria sui debiti» si evita il crac di migliaia di piccole e medie imprese agri-cole». Attualmente, sottolinea l’associazione, l’indebitamento del mondo agricolo con le ban-che si attesta sui 40 miliardi di euro, anche se si tratta di debiti a breve termine nei due terzi dei casi.

Solo un primo passo. Per Paolo Galassi, presidente di Confapi, secondo il quale il nuovo accordo «era un atto necessario, ma purtroppo non si rivelerà risolutivo, data la gravità della condizione in

cui versano moltissime im-prese». Il suo ragionamento si basa sulla considerazione che, «senza ulteriori iniezioni

di liquidità il futuro di miglia-ia di aziende resta incerto». Il riferimento, in particolare, è alla necessità di crescita del-

la capitalizzazione per resi-stere alle diffi coltà della con-giuntura attuale. Lo scorso anno, secondo quanto rilevato

dall’associazione, il 55% delle aziende piccole o medie non ha effettuato alcun tipo di inve-stimento e le previsioni sono ancora più negative oggi, con il 64% non ha intenzione di in-vestire nemmeno nei prossimi mesi.

Dello stesso avviso è l’ana-lisi di Claudio Giovine, re-sponsabile del dipartimento politiche industriali e credito della Cna. «L’accordo è benve-nuto, dimostra una capacità di collaborazione tra mondo pro-duttivo e del credito che non può che far bene in questa dif-fi cile fase dell’economia». La sua attenzione è, comunque, concentrata sull’ultimo punto dell’intesa, che indica questo come il primo passo di un lungo percorso che richiederà nuove iniziative a breve. «È fondamentale istituire subito un tavolo tecnico e studiare misure urgenti per fronteggia-re l’emergenza», sottolinea.

I Confi di non bastano più. Crif Decision Solutions parte dall’esito della precedente mo-ratoria per analizzare le ne-cessità attuali.

«Il provvedimento adotta-to oltre due anni fa ha visto l’accoglimento del 78% delle domande, con benefi ci per 179 mila aziende e un ammontare di 54 miliardi di euro», spiega Enrico Lodi, direttore gene-rale credit bureau services dell’azienda bolognese. «Per-tanto, era nella logica delle cose una riproposizione della misura, che fa comodo a tut-ti: la maggioranza di imprese con un default rate più alto si annida, infatti, proprio tra quelle che hanno avuto ac-cesso alla moratoria, per cui chiedere loro di cominciare ora a restituire le quote capitale alle banche potrebbe metterle defi nitivamente in ginocchio». Cosa che porterebbe a un’im-pennata delle partite a inca-glio o sofferenza per le banche. «Una situazione che costringe-rebbe gli istituti di credito a coprire il maggior rischio con maggiori coperture, che si ri-fl etterebbero in una ulteriore contrazione della liquidità di-sponibile», aggiunge. Intanto resta sul tappeto il rimpallo di responsabilità tra mondo pro-duttivo e del credito sul tema dell’offerta e della domanda di credito. «In un certo sen-so hanno ragione entrambi», sottolinea Lodi. «Risolto con la moratoria il problema di dare respiro a chi aveva debiti in corso, in attesa che arrivi la ripresa, resta sul tavolo la dif-fi coltà di accesso ai fi nanzia-menti da parte delle aziende che fi nora ne sono state esclu-se. In questo senso occorro-no nuovi sistemi di garanzia perché evidentemente il la-voro svolto in maniera me-ritoria dai Confidi non è più sufficiente». Così anche Re-sca, secondo il quale «sarebbe auspicabile che ora le banche riaprissero anche i cordoni della borsa per permettere l’avvio di nuove forme di mi-cro-imprenditorialità».

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Analisti e imprenditori chiedono maggiori erogazioni per fronteggiare il credit crunch

Irrisolto il nododi nuove risorse

Un ruolo attivo da parte di Bankitalia sul fron-te dei crediti commerciali. È quanto chiede Ernesto De Martinis, vicedirettore generale e direttore commerciale di Coface Assicura-zioni. «La moratoria va nella giusta direzio-ne», commenta. «Negli ultimi mesi abbiamo registrato un aumento marcato di mancati pagamenti da parte delle piccole e medie imprese italiane (oltre il 35%) e la causa principale è da ricercare principalmente nel credit crunch del sistema bancario».Ora, però, occorrono nuovi interventi: «Au-spico una maggiore attenzione, da parte della Banca d’Italia, verso lo strumento dell’assicurazione dei crediti che, in questo contesto, gioca dunque un ruolo fondamen-tale, confermandosi come uno strumento in-

dispensabile di mitigazione del rischio sia per le imprese che per le banche», spiega.Per Massimo Mancini, country manager di Atradius per l’Italia, «le procedure di adeguamento ai criteri di Basilea 2 hanno attribuito un particolare rilievo agli inso-luti delle imprese». Da qui l’auspicio, in una fase di possibile incremento sistemico dell’incidenza dei mancati pagamenti, «di promulgare a livello sistemico l’utilizzo di garanzie accessorie del credito commerciale presentato allo smobilizzo. Seppur prive dei requisiti espressamente previsti da Basilea 2 in merito agli strumenti di mitigazione del rischio», prosegue, «queste avrebbero un ef-fetto regolatore dei mercati».

Ruolo attivo per Bankitalia

«Dopo la nuova iniezione di liquidità giunta dalla Bce, è auspicabile che le banche aprano i cordoni della borsa, soprattutto per chi vuo-le avviare una nuova impresa e non ha spal-le abbastanza robuste per farcela da solo». Fabrizio Pezzoli, responsabile sviluppo di Thun chiede l’apertura di una nuova fase nel rapporto tra mondo del credito e im-

prese. Lo fa alla luce dei contatti quotidiani che ha con gli imprenditori del franchising e aspiranti tali: «In questa fase registriamo un grande interesse verso il settore dell’af-fi liazione, anche alla luce delle diffi coltà occupazionali del mercato italiano: è impor-tante che questi sforzi vengano sostenuti e incoraggiati».

Occorre incoraggiare le nuove imprese

cui versano moltissime im- di liquidità il futuro di miglia- la capitalizzazione per resi-

Il miglioramento dell’accesso al credito passa anche attraverso una maggiore cultura fi nan-ziaria in ambito aziendale. Partendo da que-sta premessa, l’Aiaf (Associazione italiana degli analisti fi nanziari) promuove un cor-so di formazione in fi nanza d’impresa, che si svolgerà a Milano a partire dal 23 marzo presso la sede dell’associazione. Il program-

ma prende in esame l’analisi del bilancio, la pianifi cazione e il controllo del cash fl ow, la corretta strutturazione di un business plan, per poi descrivere la valutazione del merito di credito da parte delle banche e la gestio-ne dei rischi fi nanziari. Il corso si conclude con un esame scritto al termine di 70 ore di lezioni, strutturate in sette moduli.

Gli analisti fi nanziari fanno scuola

La foto della domanda

DOMANDA DI CREDITO DELLE IMPRESE

(numero di richieste) – a parità di giorni lavorativi

Andamento cumulato % anno su anno 2009-2011 (base: 2009=100)

Domanda di credito delle IMPRESE

Var. % 2011 su 2010 Var. % 2011 su 2009

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12 Lunedì 5 Marzo 2012 F I S C O

Entrano in vigore dal 17 marzo le norme sui servizi generici dopo l’armonizzazione con i criteri Ue

Iva, ora si fa sul serio: operative le regole sugli scambi con l’estero

Pagine a cura DI FRANCO RICCA

È scattato il conto alla rovescia per l’armoniz-zazione di alcune dispo-sizioni interne in mate-

ria di Iva prevista dalla legge comunitaria 2010 (n. 217/2011), tra cui i criteri sull’effettuazione delle prestazioni scambiate con l’estero. Dal prossimo 17 marzo, infatti, diventeranno operative, con oltre due anni di ritardo ri-spetto alla data del 1° genna-io 2010 fi ssata dalla direttiva 117/2008/Ce, le nuove regole sul momento di effettuazione delle prestazioni generiche scambia-te con operatori esteri.

La legge n. 217/2011 ha ap-portato all’art. 6 del dpr 633/72 le modifi che necessarie al rece-pimento dei criteri armonizzati a livello comunitario. Andando probabilmente addirittura oltre il dovuto, in quanto i nuovi cri-teri saranno applicabili anche nei rapporti con gli operatori extracomunitari. Sempre dal 17 marzo, inoltre, gli operatori nazionali che ricevono servizi generici da fornitori Ue appli-cheranno l’Iva integrando la fattura del fornitore, nei modi e tempi previsti per gli acquisti intracomunitari. Vediamo più in dettaglio che cosa cambia.

Momento di effettuazione

delle prestazioni. Come ac-cennato, per quanto riguarda gli scambi intracomunitari di servizi, la comunitaria 2010 recepisce le disposizioni della direttiva n. 117 del 2008 circa il

momento di effettuazione delle prestazioni cosiddette generi-che, sulle quali l’imposta è do-vuta nel paese in cui è stabilito il soggetto passivo committente con il meccanismo dell’inversio-ne contabile, completando così la riforma scattata il 1° gennaio 2010.

Allo scopo di uniformare, dal punto di vista temporale, la for-nitura alle autorità fi scali delle informazioni da parte del ceden-te/prestatore e del cessionario/committente, la direttiva 117 ha infatti vincolato gli stati mem-bri ad adottare, dal 1° gennaio 2010, una disciplina omogenea sui criteri di effettuazione delle suddette prestazioni, revocando la facoltà di prevedere criteri derogatori.

La comunitaria 2010, conse-guentemente, ha apportato le dovute modifi che all’art. 6 del dpr 633/72, al quale ha aggiun-to, in fi ne, un comma che stabi-lisce che «in deroga al terzo e al quarto comma, le prestazioni di servizi di cui all’articolo 7-ter, rese da un soggetto passivo non stabilito nel territorio dello stato a un soggetto passivo ivi stabilito, e le prestazioni di ser-vizi diverse da quelle di cui agli articoli 7-quater e 7-quinquies, rese da un soggetto passivo sta-bilito nel territorio dello stato ad un soggetto passivo che non è ivi stabilito, si considerano effettuate nel momento in cui sono ultimate ovvero, se di ca-rattere periodico o continuati-vo, alla data di maturazione dei corrispettivi. Se anteriormente al verifi carsi degli eventi indica-ti nel primo periodo è pagato in tutto o in parte il corrispettivo, la prestazione di servizi si in-tende effettuata, limitatamente all’importo pagato, alla data del pagamento. Le stesse prestazio-ni, se effettuate in modo conti-nuativo nell’arco di un periodo superiore a un anno e se non comportano pagamenti anche parziali nel medesimo periodo, si considerano effettuate al ter-mine di ciascun anno solare fi no all’ultimazione delle prestazio-ni medesime».

Prima di fermare l’attenzione sui contenuti della nuova dispo-sizione, è bene delimitarne con precisione il campo oggettivo e soggettivo, che comprende esclusivamente (i) le prestazio-ni di servizi cosiddette «generi-che» (ii) che siano scambiate fra un soggetto passivo nazionale e un soggetto passivo estero (co-munitario o non comunitario).

Nulla cambia, invece, al di fuori dell’area appena delinea-ta, sicché restano applicabili i tradizionali criteri (pagamento del corrispettivo o fatturazione) per la determinazione del mo-mento di effettuazione delle:

- prestazioni di servizi, di qualsiasi tipologia, scambiate fra soggetti passivi nazionali

pagni, nusupcomparsi cminall’ni

Psuisizpree sescni dcheun un mu

Nfuota, tradelperme

-qufra

Il problema dell’individuazione del momento di ultimazione della pre-stazione non si pone per i servizi a carattere continuativo o periodico,

i quali, come si è detto, si considerano effettuati alla data di maturazione dei corrispettivi. Qualifi care una prestazio-ne come continuativa oppure periodica, pertanto, può rappresentare una via d’uscita dal problema, in quanto consen-tirà di adottare un riferimento più sicu-ro, sottratto al rischio di difformi inter-pretazioni tra le parti, predeterminabile contrattualmente. Per l’identifi cazione delle prestazioni continuative o periodi-che, può tornare utile in prima battuta, in attesa di chiarimenti dell’ammini-strazione fi nanziaria, la distinzione tra prestazioni di servizi erogate in un’unica soluzione e prestazioni di servizi erogate in più riprese, richiesta dai modelli In-trastat servizi attraverso l’indicazione delle modalità di erogazione: codice I (prestazione istantanea), oppure codice R (prestazione a più riprese); ciò anche se, invero, non sembra esservi perfetta

coincidenza tra queste ultime prestazio-ni e quelle continuative/periodiche.

Al riguardo, si ricorda che, nella cir-colare n. 36 del 21 giugno 2010, l’Agen-zia delle entrate ha precisato che la modalità «istantanea» si riferisce alle ipotesi di servizi erogati in un’unica so-luzione, per esempio trasporto unitario, singola lavorazione, mentre la modalità di erogazione «a più riprese» si riferisce alle ipotesi di servizi erogati ciclicamente, quali per esempio le manutenzioni perio-diche o il contratto di trasporto che preve-da più esecuzioni per essere eseguito. L’agenzia, in tale occasione, ha ritenuto che il contratto di agenzia, il rinnovo di una licenza software, il contratto di ma-nutenzione, presentano le caratteristiche proprie delle prestazioni erogate a più ri-

prese, mentre rientra tra i servizi istan-tanei la prestazione di recupero crediti relativo a un solo cliente, in relazione al quale l’avvocato abbia emesso tante fat-ture quanti sono gli assegni rilasciati dal cliente. Nel caso in cui le parti intendano qualifi care, ovviamente non senza fonda-

mento, le pre-stazioni come continuative o periodiche, al fine di as-sumere quale momento di riferimento per gli adem-pimenti Iva la data di matu-razione dei corrispettivi, sarà opportu-

no, se non necessario, che i termini del rapporto risultino formalizzati in un te-sto scritto, che potrebbe essere rappre-sentato da un vero e proprio contratto, oppure da un altro documento.

LA VIA D’USCITA AL PROBLEMA

Prestazioni continuative e periodiche, conta la maturazione dei corrispettivi

Come cambia il momento impositivo delle prestazioni

Tipologia di prestazione Momento di effettuazione

Fino al 16 marzo

2012

Dal 17 marzo 2012

Prestazioni di qualsiasi tipo-a. logia scambiate tra soggetti passivi nazionali

Pagamento del corrispetti-vo o, se precedente, emis-sione della fattura

Invariato

Prestazioni di qualsiasi tipo-b. logia rese a privati

Pagamento del corrispetti-vo o, se precedente, emis-sione della fattura

Invariato

Prestazioni generiche istan-c. tanee scambiate con sog-getti passivi esteri

Pagamento del corrispetti-vo o, se precedente, emis-sione della fattura

Ultimazione del servizio o, se precedente, pagamento anche parziale

Prestazioni generiche conti-d. nuative o periodiche scam-biate con soggetti passivi esteri

Pagamento del corrispetti-vo o, se precedente, emis-sione della fattura

Data di maturazione dei corrispettivi o, se prece-dente, pagamento

Prestazioni generiche con-e. tinuative ultrannuali rese a soggetti esteri

Pagamento del corrispetti-vo o, se precedente, emis-sione della fattura

In assenza di pagamenti, il 31 dicembre di ciascun anno

Prestazioni generiche con-f. tinuative ultrannuali ricevute da fornitori Ue

In assenza di pagamenti, il 31 dicembre di ciascun anno

Invariato

Prestazioni generiche con-g. tinuative ultrannuali ricevute da soggetti extra Ue

Pagamento del corrispetti-vo o, se precedente, emis-sione della fattura

In assenza di pagamenti, il 31 dicembre di ciascun anno

Prestazioni specifi che (art. h. 7-quater e 7 quinquies) scambiate con soggetti esteri

Pagamento del corrispetti-vo o, se precedente, emis-sione della fattura

Invariato

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Page 13:  · • Anno 21 - Numero 55 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 5 Marzo 2012 • DI MARINO LONGONI mlongoni@class.it I l decreto legge sulle

13Lunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 Marzo 2012F I S C O- prestazioni di servizi, di

qualsiasi tipologia, rese da un soggetto passivo nazionale a privati consumatori, residenti e non residenti

- prestazioni di servizi «spe-cifi che» (disciplinate cioè dagli artt. 7-quater e 7-quinquies del dpr 633/72) scambiate fra un soggetto passivo nazionale e un soggetto passivo estero.

Tanto precisato, andiamo a vedere ora che cosa cambia per le prestazioni ricadenti nell’area interessata, ossia le prestazioni generiche scambia-te da operatori nazionali (sia in veste di fornitori che di clienti) con soggetti passivi esteri.

Per le prestazioni effettuate a decorrere dal 17 marzo prossi-mo, il momento di effettuazione sarà:

- la data di ultimazione del servizio, ovvero

- la data di maturazione dei corrispettivi, qualora si tratti di prestazioni continuative o periodiche, ovvero

- il 31 dicembre di ciascun anno, se si tratta di prestazioni continuative di durata ultran-nuale che non prevedono paga-menti nel corso del periodo.

In ogni caso, l’eventuale pa-gamento, anche parziale, del corrispettivo anteriormente al verifi carsi dei predetti eventi (ultimazione, maturazione, scadenza dell’anno), realizza l’effettuazione della prestazio-ne, limitatamente all’importo pagato.

Un’ulteriore particolarità della speciale disciplina in-trodotta nell’ultimo comma dell’art. 6 per le prestazioni in esame è l’irrilevanza dell’even-tuale emissione anticipata del-la fattura: in assenza del ve-rifi carsi di alcuno degli eventi prima menzionati (ultimazione, maturazione, scadenza dell’an-no, pagamento), la fatturazio-ne spontanea della prestazione non comporta l’effettuazione della stessa.

La modifi ca dei criteri di ef-fettuazione delle prestazioni fa

sorgere questioni interpretati-ve del tutto nuove nel mondo dell’Iva, come l’individuazio-ne, non sempre agevole, del momento in cui la prestazione deve ritenersi ultimata, non-ché l’individuazione delle pre-stazioni a carattere periodico alle quali si applica il criterio della data di maturazione dei corrispettivi; meno diffi coltosa sembra l’individuazione delle prestazioni a carattere conti-nuativo, alle quali si applica lo stesso criterio: tipicamente, per esempio, un contratto di noleg-gio o locazione di beni mobili (la locazione di immobili è una prestazione «specifi ca», per cui non è interessata dalle modifi -che in esame).

Tali questioni hanno poi importanti riflessi di ordine operativo, circa il momento in cui devono essere effettuati gli adempimenti previsti dalla legge (fatturazione o autofattu-razione dell’operazione).

A questo proposito, va os-servato che in base all’art. 21, comma 4, del dpr 633/72, la fattura (o l’autofattura) deve essere emessa al momento di effettuazione dell’operazione,

fatta salva la possibilità di ri-correre, per le sole cessioni di beni la cui consegna risulta da un documento, alla fatturazio-ne differita, che può essere an-che cumulativa mensile.

Il comma 3 dello stesso art. 21 consente inoltre l’emissione di un’unica fattura a fronte di diverse operazioni effettuate con la controparte nello stesso giorno.

Relativamente alle presta-zioni di servizi, l’obbligo di fatturazione non aveva fi no ad ora posto problemi pratici, es-sendo collegato esclusivamente al pagamento del corrispettivo; né si avvertiva, per la stessa ragione, la mancanza della pos-sibilità della fatturazione dif-ferita e/o cumulativa, di fatto adottabile con la pianifi cazione dell’incasso del corrispettivo.

Con le nuove disposizioni, però, il discorso cambia. Le prestazioni generiche rese da soggetti italiani a soggetti esteri, infatti, dovranno essere fatturate entro il giorno di ul-timazione del servizio (ovvero entro il giorno di maturazione del corrispettivo se di tratta di servizi continuativi o periodi-

ci, o al 31 dicembre di ciascun anno se si tratta di servizi con-tinuativi ultrannuali).

Analogamente, in relazione alle medesime prestazioni ac-quisite presso fornitori extra-comunitari, i committenti na-zionali dovranno provvedere negli stessi termini di cui so-pra all’emissione dell’autofat-tura (alle prestazioni acquisite presso fornitori comunitari si applicano invece le regole spe-ciali descritte nell’apposito pa-ragrafo).

È evidente che l’obbligo istantaneo di fatturazione e di autofatturazione è, dal punto di vista gestionale, gravoso per gli operatori, per cui occorre-rebbe consentire l’esecuzione materiale dell’adempimen-to (emissione della fattura o dell’autofattura) in un termine congruo, senza pregiudizio per la contabilizzazione dell’Iva nel periodo di competenza.

Un soccorso in tal senso sta per arrivare dalla normativa comunitaria, ma riguarderà solo i rapporti intracomunitari. Il nuovo testo dell’articolo 222 della direttiva 112 del 2006, come sostituito dalla direttiva

n. 45 del 2010 con effetto dal 1° gennaio 2013, prevede infatti che per le cessioni intracomu-nitarie e per le prestazioni di servizi per le quali l’imposta è dovuta dal committente, la fattura deve essere emessa en-tro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui si è verifi cato il fatto genera-tore dell’imposta. Il successivo art. 223, inoltre, prevede che gli stati membri autorizzano i soggetti passivi a emettere fat-ture periodiche riepilogative di diverse cessioni e/o prestazioni di servizi la cui imposta sia di-venuta esigibile nel medesimo periodo. Trattandosi di disposi-zioni precise e incondizionate, che riconoscono un diritto ai cittadini comunitari, saranno direttamente applicabili dal prossimo 1° gennaio anche nell’ipotesi in cui non dovesse-ro essere formalmente recepite nell’ordinamento interno.

Sarebbe comunque oppor-tuno che le soluzioni in arrivo venissero anticipate, rispetto alla data del 1° gennaio 2013, anche in via interpretativa, magari facendo leva sulle vigenti disposizioni della di-rettiva, che già le consentono facoltativamente. Rimane co-munque aperto il problema del-le prestazioni acquisiste presso soggetti extracomunitari, che sono formalmente al di fuo-ri della soluzione normativa appena ricordata, alle quali dovrebbero essere però estese, con riferimento agli obblighi di autofatturazione, le medesime semplifi cazioni operative.

Nessun problema si pone, invece, per le prestazioni rese da soggetti nazionali a sogget-ti extracomunitari, considerato che si tratta di operazioni ex-traterritoriali senza obbligo di fatturazione ai fi ni dell’Iva (si rammenti, tuttavia, l’obbligo di comunicazione «black list», qua-lora ricorrano i presupposti di legge).

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Gli adempimenti dal 17 marzo

Prestazione generica resa a soggetto passivo Ue

Emissione di fattura non soggetta art. 7-ter, con riferimen-to al momento di effettuazione della prestazione. L’operazione è comunque esclusa dal volume d’affari. Obbligo Intrastat se l’operazione nel paese del commit-tente è imponibile

Prestazione generica resa a soggetto passivo extra Ue

L’operazione non è soggetta né a fatturazione né a ob-bligo Intrastat

Prestazione generica ricevuta da fornitore Ue

Integrazione della fattura con riferimento al mese di rice-vimento. Emissione di autofattura per regolarizzazione in caso di mancato ricevimento della fattura.Obbligo Intrastat se l’operazione è imponibile

Prestazione generica ricevuta da fornitore extra Ue

Emissione di autofattura con riferimento al momento di effettuazione della prestazione

Un’altra modifica di natura procedurale introdotta dalla legge comunitaria 2010, sempre con effetto sulle operazioni effet-tuate dal 17 marzo prossimo, riguarda le modalità di applicazione dell’Iva da par-te dei committenti nazionali che ricevono prestazioni generiche da fornitori comu-nitari. È stato infatti integrato l’art. 17, secondo comma, del dpr n. 633/72, pre-vedendo che «nel caso delle prestazioni di servizi di cui all’articolo 7-ter rese da un soggetto passivo stabilito in un altro stato membro dell’Unione, il committente adempie gli obblighi di fatturazione e di registrazione secondo le disposizioni degli artt. 46 e 47 del decreto legge 30 agosto 1993, n. 331».In sostanza, nell’ipotesi in esame, il com-mittente nazionale, al fine di applicare l’Iva con l’inversione contabile, dal 17 marzo 2012 non deve più emettere l’auto-fattura (nel momento di effettuazione del-la prestazione, determinato con le nuove regole), ma deve procedere all’integrazio-ne della fattura del fornitore comunitario, seguendo le stesse regole previste per gli acquisti intracomunitari dagli artt. 46 e 47 del dl n. 331/93.Pertanto, il committente nazionale do-vrà:- numerare la fattura del fornitore comu-

nitario e integrarla con l’indicazione del controvalore in euro del corrispettivo e degli altri elementi che concorrono a for-mare la base imponibile dell’operazione espressi in valuta estera, nonché dell’am-montare dell’Iva, calcolata secondo l’ali-quota applicabile;- annotare la fattura integrata entro il mese di ricevimento, ovvero anche suc-cessivamente ma comunque entro 15 giorni dal ricevimento e con riferimento al relativo mese, distintamente nel regi-stro vendite, secondo l’ordine della nu-merazione, con l’indicazione anche del corrispettivo dell’operazione espresso in valuta estera;- annotare la stessa fattura integrata, di-stintamente, anche nel registro acquisti; l’annotazione, funzionale all’esercizio del diritto alla detrazione, dovrà effettuarsi anteriormente alla liquidazione periodica o alla dichiarazione annuale nella quale è esercitato il diritto (ma è naturale che, al fine di neutralizzare l’annotazione e debito nel registro vendite, l’annotazione in acquisto sarà effettuata nello stesso periodo); - in caso di mancato ricevimento della fattura entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, emette-re entro il mese seguente autofattura in

unico esemplare, indicandovi anche il nu-mero di partita Iva del fornitore Ue;- in caso di ricevimento di una fattura in-dicante un corrispettivo inferiore a quello reale, emettere fattura integrativa entro il quindicesimo giorno successivo alla re-gistrazione della fattura originaria;- annotare l’autofattura o la fattura in-tegrativa emesse per regolarizzare l’ina-dempimento o l’irregolarità del fornitore entro il mese di emissione.Va da sé che per le prestazioni esenti o non imponibili, per esempio l’addebito di interessi, l’integrazione della fattura del fornitore si limiterà all’eventuale in-dicazione del controvalore in euro, con l’indicazione del titolo e della norma di inapplicabilità dell’Iva; si ricorda inoltre che, in questo caso, l’operazione non deve essere indicata nel quadro VJ della di-chiarazione annuale.La possibilità di assolvere l’Iva sulle pre-stazioni in esame mediante integrazione della stessa fattura del fornitore, anziché attraverso l’emissione di una autofattura, era già stata consentita dall’agenzia del-le entrate sino dalla circolare n. 12/2010, ma solo sul piano strettamente materia-le, fermo restando quindi l’osservanza delle regole in materia di effettuazione dell’operazione.

Per effetto della nuova disposizione ag-giunta nel secondo comma dell’art. 17, invece, si dovrà applicare la procedura prevista per gli acquisti intracomunitari, descritta prima, ragion per cui il punto di riferimento per l’esecuzione degli adempi-menti finalizzati all’applicazione dell’Iva non sarà più il momento di effettuazione dell’operazione, ma il momento di ricevi-mento della fattura del fornitore comuni-tario (fatto salvo quanto espressamente previsto per l’eventualità in cui la fattura del fornitore non dovesse arrivare entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione).La procedura di integrazione della fattu-ra del fornitore può dunque comportare uno slittamento fino a due mesi nella contabilizzazione dell’Iva: in relazione a una prestazione effettuata il 18 marzo 2012, per esempio, mentre la procedura di autofatturazione imporrebbe di liquidare l’imposta con riferimento a tale mese, la procedura di integrazione consente di at-tendere l’arrivo della fattura del fornitore fino al mese di aprile e liquidare l’imposta con riferimento a tale mese, o addirittura, qualora la fattura del fornitore non arri-vasse entro tale mese, con riferimento al successivo mese di maggio.

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Fornitori comunitari, stop all’autofatturazione del committente

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14 Lunedì 5 Marzo 2012 F I S C O

In rassegna le ultime pronunce delle commissioni tributarie italiane pro e contro il Fisco

La non operatività vuole oggettività Una società di comodo è tale fino a prova contraria

Pagina a cura DI ANDREA BONGI

Società di comodo sì, ma fi no a prova contraria. Anche a fronte di un esito negativo dell’in-

terpello disapplicativo la com-missione tributaria può, infatti, riconoscere l’esistenza di ogget-tive situazioni che possono aver di fatto impedito alla società di raggiungere i ricavi minimi pre-visti dall’articolo 30 della legge n.724/94 e superare il famige-rato test di operatività.

Quando, invece, mancano tali oggettive situazioni le difese e le possibilità per il contribuen-te si riducono al lumicino e il giudizio delle corti di merito è inevitabilmente a favore dell’uf-fi cio.

È lo scenario che si delinea esaminando le ultimissime pronunce delle commissioni tributarie italiane in materia di società di comodo.

Si tratta di sentenze che offro-no diversi spunti di rifl essione sulle posizioni della giurispru-denza tributaria che va forman-dosi su questa materia, nella quale presto irromperanno nuo-vi scenari, anche contenziosi, in relazione alla fattispecie di non operative per tutte quelle socie-tà con perdite triennali di cui al dl 138/2011.

Leggendo le varie pronun-ce delle commissioni di primo e secondo grado si avverte la concezione delle società di co-modo come un istituto di natura prettamente elusiva, superabile ogni qual volta non si sia in pre-senza di uno schermo societario fi nalizzato a nascondere la vera titolarità dei beni e delle attivi-tà sociali.

Si tratta di una concezione che forse i provvedimenti della scorsa estate potrebbero aver superato, introducendo un con-cetto diverso di società di como-do, essendo possibile incappare nelle maglie della disposizione antielusione anche da parte di soggetti pienamente operativi, con tanto di personale, strut-ture, ,mezzi etc., ma in perdita fi scale nel triennio precedente.

Resta da chiedersi se questi mutamenti introdotti dal legi-slatore avranno rifl essi profondi anche nel convincimento delle corti di merito che dovranno considerare l’evoluzione nor-mativa con fi nalità non tanto antielusive quanto con le esi-genze di cassa che la stessa si prefi gge (una sorta di minimum tax a tutti gli effetti).

Tornando alla rassegna di giurisprudenza, due sentenze favorevoli all’uffi cio (Ctp Roma del 6/12/2011, n. 212 e Ctp Fi-renze n. 155 del 7/12/2011) sono entrambe connotate da un esito negativo dell’interpello disap-plicativo presentato dalle socie-tà e dall’assenza o insuffi cienza, di elementi probatori in grado di deporre per una oggettiva impossibilità a raggiungere i

livelli di ricavi minimi previ-sti dall’articolo 30 della legge n.724/94.

Nel caso deciso dai giudici fi orentini si è inoltre ritenuto impossibile includere tra i ri-cavi i proventi conseguiti dalla società in occasione della ven-dita di un immobile in quanto proventi aventi natura straor-dinaria. L’articolo 30 della legge n.724/94 esclude, infatti, i pro-venti straordinari dalla somma dei ricavi utilizzabili per il su-peramento del test di operati-vità contenuto al primo comma della disposizione citata basato unicamente sui ricavi ordinari, gli incrementi di rimanenze e dei proventi, esclusi quelli or-dinari, risultanti dal conto eco-nomico.

Ciò posto vediamo invece quali sono i contenuti che han-no convinto i giudici di merito a riconoscere le argomentazioni difensive dei contribuenti in al-tri quattro casi (si veda tabella) anche alla luce delle possibili conseguenze sulle accennate modifi che alla disciplina delle non operative.

Ctp Treviso, sentenza 50 del 7/6/2011. Il caso deciso dai giudici trevigiani nasce dal ricorso presentato dalla so-cietà e dai suoi soci, contro gli atti emessi dall’uffi cio che per l’anno 2006 aveva applicato il regime delle società di como-do accertando il conseguente maggior reddito sulla società e distribuito ai soci per traspa-renza. Prima dell’accertamento dell’uffi cio la direzione regio-nale aveva respinto l’interpello disapplicativo presentato dal-la società sul presupposto che la stessa, nell’anno 2006, non

aveva posto in essere nessuna operazione attiva.

Ciò che ha convinto i giudici della bontà delle affermazioni dei ricorrenti è stata la situa-zione oggettiva attraversata dalla società nell’anno oggetto di verifi ca. Quest’ultima, si leg-ge in sentenza, è proprietaria di un capannone industriale che dopo un periodo di loca-zione durato fi no al 2003 è rimasto sfi tto. Nel 2007 l’immobile è stato nuova-mente locato, ma l’anno successivo il contratto si è interrotto per insolvenza del conduttore.

In casi del genere, affer-mano i giudici trevigiani, la non operativa è tutt’al-tro che una scelta della proprietà, ma una vera e propria situazione di fat-to: «Il mercato non richie-deva quel tipo di immobile e quando i locatori si sono trovati, sono risultati poi insol-venti». Secondo la commissione dunque, nel caso di specie, «non ricorrono le condizioni perché la ditta sia dichiarata società non operativa».

Ctr Lombardia, sentenza 170/28/11 del 5/12/2011. Anche il caso deciso dai giudici della regionale Lombardia è basato su oggettive situazioni che di fatto hanno impedito alla socie-tà di raggiungere e superare il c.d. test di operatività previsto al primo comma dell’articolo 30 della legge n.724/94.

L’accertamento emesso dall’uffi cio sulla base di tali pa-rametri ammontava a oltre 400 mila euro di reddito presunto in capo alla società con conse-guente determinazione delle

maggiori imposte e sanzioni.Vi è prova, si legge nella sen-

tenza, che la società ricorrente contattò operatori del settore per la gestione del complesso immobiliare a uso albergo di sua proprietà. Due operatori, prosegue la commissione, pre-sentarono offerte annue per euro 250 mila (durata locazione

9 + 9 anni) e tali offerte pos-sono costituire un valido para-metro di riferimento dei valori di mercato della zona di ubi-cazione dell’azienda turistico-alberghiera.

I parametri di calcolo conte-nuti nel test di operatività della legge 724/94 non tenevano in-fatti in debita considerazione la particolare ubicazione del complesso turistico in un picco-lo comune montano con meno di mille abitanti. Circostanza che è stata poi oggetto di specifi co intervento normativo ad opera della legge finanziaria 2008 che ha ridotto le percentuali dei ricavi presunti in relazione a immobili ubicati nei piccoli comuni.

Ctr Toscana, sentenza

n.5 del 30/1/2012. Nel caso di specie una società di gestione immobiliare aveva acquistato immobili con contratti di loca-zione i cui canoni non risulta-vano modifi cabili fi no alla sca-denza dei contratti stessi. La società aveva inoltre acquistato un immobile che però risultava ancora sfi tto.

Tali circostanze non furono ritenute degne di accoglimento dalla direzione regionale della Toscana che, chiamata a pro-nunciarsi sull’istanza di inter-pello disapplicativo presentata dalla società ai sensi dell’arti-colo 30 della legge n.724/94, la respinse.

A seguito del rigetto dell’istan-za per la disapplicazione della disciplina delle società di como-do la società venne raggiunta da un avviso di accertamento del locale uffi cio delle entrate con il quale, facendo riferimen-to al mancato superamento del test di operatività di cui al pri-mo comma dell’articolo 30 della citata norma, veniva rettifi cato sia il reddito dichiarato ai fi ni Ires sia il valore della produzio-ne Irap.

Avviso di accertamento pron-tamente impugnato dalla so-cietà che veniva parzialmente accolto dalla commissione tri-butaria provinciale che provve-deva ad una riduzione, seppur marginale, dei maggiori impo-nibili accertati dall’uffi cio.

Ciò che non fecero a suo tem-po i giudici del primo grado, ovvero entrare nel merito delle circostanze oggettive che ave-

vano impedito alla società di superare il suddetto test di ope-ratività, è stato inve-ce l’oggetto centrale del giudizio presso la commissione regio-nale.

Secondo i giudici dell’appello le circo-stanze addotte dalla società, già in sede di interpello disappli-cativo, erano più che fondate ed oggettive. L’esistenza di con-tratti di locazione non

modifi cabili fi no alla loro sca-denza temporale impediva la possibilità di superare i ricavi minimi individuati dal test di operatività.

Si è dunque di comodo per de-fi nizione normativa ma si può essere prosciolti da tale vinco-lo fi scale dimostrando oggettive situazioni che hanno impedito il raggiungimento dei ricavi minimi.

Quando inizieranno i pri-mi interpelli disapplicativi e i primi contenziosi per le nuove società considerate di comodo perché in perdita nel triennio precedente, le situazioni ogget-tive si sposteranno dal man-cato conseguimento dei ricavi al conseguimento dei risultati negativi stessi.

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Le ultimissime delle corti di merito

Ctp TrevisoSentenza n.50 del 7.6.2011

(favorevole al contribuente)

Non si applica la disciplina delle società di comodo lad-dove la condizione di non operatività non sia dettata da una scelta della società contribuente ma dalle condizioni obiettive del mercato

Ctr LombardiaSentenza n. 170/28/11

del 5.12.2011

(favorevole al contribuente)

Il ricorso alle c.d. società di comodo... come schermo per occultare l’effettivo proprietario dei beni... non è il caso della società ricorrente in quanto appare evidente che lo strumento societario utilizzato non si prei gge lo scopo di nascondere l’effettivo proprietario dei beni

Ctp RomaSentenza n. 212 del 6.12.2011

(favorevole all’uffi cio)

La circostanza per cui la società non può essere ritenuta non operativa perché ha stipulato un contratto di afi tto di azienda non costituisce, da sola, una fattispecie di esclusione dalla disciplina delle società di comodo

Ctp FirenzeSentenza n. 155 del 7.12.2011

(favorevole all’uffi cio)

Per la disapplicazione della disciplina per le società non operative devono essere date prove dell’esistenza di circostanze di carattere oggettivo, non dipendenti dalla volontà del contribuente, alle quali imputare il mancato conseguimento dei ricavi presunti

Ctr ToscanaSentenza n. 5 del 30.1.2012

(favorevole al contribuente)

Costituiscono motivi oggettivi per la non applicazione della disciplina delle società di comodo l’acquisto di im-mobili con contratti di locazione non modii cabili i no alla i ne del contratto e di altro immobile non ancora locato

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15Lunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 Marzo 2012F I S C O

Gli effetti della sentenza della Cassazione sull’abuso di diritto e la violazione di norme ad hoc

Elusione, ultima parola ai giudiciRicostruzioni indipendenti in sede tributaria e in sede penale

DI ALESSANDRO PALLARA

Fino a qualche giorno fa, imprese e professionisti di tutta Europa che si occupavano di proget-

ti con controparti italiane o che vedevano nell’italianità il punto di partenza del processo di internazionalizzazione nel contesto economico globale, po-tevano «limitarsi» a valutare che le operazioni progettate ed effettuate rispondessero prima-riamente a ragioni economica-mente apprezzabili e quindi non potessero confi gurarsi come uso abusivo della norma tributaria. Oggi, stando ai principi stabi-liti dalla recentissima senten-za della Corte di cassazione n. 7739 del 28 febbraio scorso (che ha riaperto il processo penale a carico degli stilisti Dolce & Gabbana, che avevano ceduto il marchio a una società lussem-burghese ed erano quindi stati accusati di truffa aggravata ai danni dello stato e dichiarazio-ne infedele), l’attenzione dovrà essere anche rivolta a verifi care che il progetto posto in essere non possa anche a posteriori essere ritenuto come elusivo, con effetti aventi rilevanza pe-nale, come per la prima volta affermato dalla giurisprudenza di legittimità. C’è da dire, tutta-via, che non si tratta di un in-gresso tout court dell’abuso di

diritto nelle aule penali dei tri-bunali: infatti, la stessa Corte di cassazione chiarisce che, con-trariamente a quanto avviene in ambito amministrativo, ove viene fatta valere l’immanenza nell’ordinamento giuridico di principi di contrasto dell’abuso di diritto, in ambito penale può affermarsi la rilevanza penale solo di condotte che rientrino in una specifi ca disposizione fi -scale antielusiva, senza che si possa riconoscere l’esistenza di una regola generale antielusiva. Ribadendo l’indipendenza del giudizio penale da quello ammi-nistrativo, la Corte rammenta che compete al giudice penale, nel merito, valutare i fatti re-

lativi alla fattispecie crimino-sa, senza essere vincolato alle ricostruzioni compiute in sede tributaria, ricordando la valen-za dei principi fondamentali in materia di prove e sottolinean-do che le presunzioni tributa-rie, seppur possano dar luogo

a una notizia di reato, «non possono, poi, assumere, di per sé, valore di prova nel giudizio penale, nel quale vengono meno l’inversione dell’onere della pro-va e le limitazioni alla prova poste dalla legge tributaria». Inoltre stabilisce la necessità

del riscontro dell’elemento psi-cologico, del superamento della soglia quantitativa minima di punibilità per l’imposta evasa, la cui determinazione compete al giudice penale.

Nel caso di specie la Corte di cassazione, a distanza di soli 5

giorni dalla pubblicazione di una sentenza (n. 7080/2012) con cui veniva confermato il reato di omessa dichiarazione dei red-diti relativamente a una società portoghese di Madeira, torna a occuparsi di «esterovestizione», situazione nei confronti della quale il legislatore ha da tempo posto rimedi specifi ci nel Tuir. In ambito Ires, l’art. 73, comma 3, prevede l’attrazione della re-sidenza fiscale in Italia delle società e degli enti (esistenti formalmente all’estero) che ab-biano nello stato, per la maggior parte del periodo d’imposta, la sede legale o la sede dell’ammi-nistrazione o l’oggetto principa-le. In tali casi, come noto, per quanto concerne l’accertamento tributario, è l’amministrazione a dover fornire la prova della propria pretesa, salvo che non si tratti dei casi di applicazione di norme che stabiliscono presun-zioni relative (per esempio quella di cui al successivo comma 5bis del medesimo articolo), con in-versione dell’onere della prova, alla quale sempre più frequen-temente fa ricorso la normativa tributaria. In tale casistica, come ricordato dalla Corte di cassazio-ne, la giurisprudenza, in sede pe-nale, si è espressa relativamente a ipotesi di infedele o omessa di-chiarazione da parte del sogget-to «che rivestiva all’interno della società esterovestita le qualifi che funzionali che in sede tributaria lo obbligavano alla presentazio-ne della dichiarazione stessa o della dichiarazione fedele, con la partecipazione a titolo di con-corso nel reato di eventuali altri soggetti». Rileva, inoltre, il giu-dice di legittimità che tali rischi possono essere ridotti mediante interpello preventivo. Rimane tuttavia qualche perplessità circa il rimedio posto dall’ordinamento nei confronti di comportamenti che possano essere considerati fi scalmente «elusivi» o «abusivi». Da un lato, sul piano ammini-strativo, come ribadito più volte dalla Cassazione e anche dalla Corte di giustizia, l’esistenza di un comportamento abusivo non deve condurre a una sanzione, per la quale sarebbe necessario un fondamento normativo chia-ro e univoco. Dall’altro, sul piano penale, la sentenza, seppur con alcune limitazioni e garanzie, la-scerebbe largo spazio alla puni-zione con irrogazione di sanzione penale. Sotto il profi lo soggettivo la sentenza della Corte di cassa-zione appare imputare l’abuso del diritto solo ai soggetti che di-rettamente hanno benefi ciato dei vantaggi fi scali, con esclusione, invece, dei soggetti terzi, come i professionisti, essendo nella fattispecie non confi gurabile il delitto di truffa aggravata ai danni dello stato.

Il principio

La sentenza n. 7739 del 28 febbraio 2012 della Corte di cassazione ha sancito il

principio della rilevanza penale per le ipotesi di

elusione i scale, nonostante l’indicazione prove-

niente dalla Relazione illustrativa al dlgs. 74/2000

(disciplina di riferimento in tema di sanzioni pe-

nali tributarie) e dalla giurisprudenza comuni-

taria. Compete al giudice penale, nel merito,

valutare i fatti relativi alla fattispecie criminosa,

senza essere vincolato alle ricostruzioni com-

piute in sede tributaria, ricordando la valenza

dei principi fondamentali in materia di prove e

sottolineando che le presunzioni tributarie, sep-

pur possano dar luogo a una notizia di reato, non

possono, poi, assumere, di per sé, valore di pro-

va nel giudizio penale, nel quale vengono meno

l’inversione dell’onere della prova e le limitazioni

alla prova poste dalla legge tributaria.

La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/docio7

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16 Lunedì 5 Marzo 2012 I M P R E S A

I chiarimenti del Consiglio del notariato: come rilevare il quinquennio rilevante ai i ni dei calcoli

Plusvalenze immobiliari in chiaroPer i contratti preliminari fa fede la data di stipula defi nitiva

Pagina a cura DI BRUNO PAGAMICI

Non scatta la norma sulla determinazione delle plusvalenze nel caso di cessione del

fabbricato in costruzione. Lo stesso avviene nella rivendita di immobili acquisiti per usu-capione. Mentre per il calcolo della plusvalenza nel caso di contratto preliminare stipula-to nel quinquennio dall’acqui-sto o costruzione dell’immobi-le, occorre fare riferimento alla data della stipula del contratto defi nitivo. Sia la permuta che la datio in solutum rientrano, invece, nella sfera applicativa dell’art. 67, 1° comma, lett. b), del Tuir. Sono queste alcuni dei principali chiarimenti for-niti dallo studio n. 45-2011/T sulle plusvalenze immobiliari pubblicato lo scorso 30 genna-io 2012 dal Consiglio naziona-le del notariato.

Permuta e datio in solu-tum. Nell’ambito della pre-vigente disciplina in tema di plusvalenze, la disposizione recata dall’art. 76 del dpr 597/73 prevedeva espressa-mente il prodursi di plusva-lenze in caso di vendita di beni immobili non destinati all’uti-lizzazione personale da parte del cedente o dei suoi familiari, se il periodo di tempo intercor-so tra acquisto e vendita non fosse stato superiore a cinque anni. Nella riformulazione del-la materia, come noto, il legi-slatore ha modifi cato il prece-dente assetto normativo; nella nuova impostazione, infatti, il termine «vendita», utilizzato nell’art. 76, è stato sostituito dall’espressione «cessione a ti-tolo oneroso» di signifi cato più ampio e comprensivo.

Di conseguenza, deve rite-nersi che nell’ambito di ap-plicazione della previsione attualmente vigente non rien-trino le sole ipotesi di compra-vendita, ma anche tutte quelle di cessione a titolo oneroso di diritti reali di godimento e di conferimento in società.

A tale conclusione si è age-volmente indotti avendo ri-guardo alla disposizione di cui all’art. 9, comma 5, del Tuir, in base alla quale, ai fi ni delle imposte sui redditi, le disposi-zioni relative alle «cessioni a titolo oneroso» valgono anche per gli atti a titolo oneroso che importano costituzione o tra-sferimento di diritti reali di godimento e per i conferimenti in società.

Nella sfera applicativa dell’art. 67, 1° comma, lett. b), del Tuir rientrano anche le ipotesi della permuta e della datio in solutum.

Si ricorda che tale istituto, in base a quanto delineato dall’art. 1197 c.c., consiste in un contratto di carattere solutorio, con effi cacia estin-

tiva dell’obbligazione, stipu-lato tra creditore e debitore e avente a oggetto la possibilità per quest’ultimo di liberarsi dell’obbligazione eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta,

Sulla questione è stato os-servato che l’estinzione dell’ob-bligazione valga a rendere tale contratto un atto a titolo oneroso, suscettibile, quindi, ad avviso della dottrina, di essere ricondotto nell’ampio e comprensivo concetto di «ces-sione a titolo oneroso» di cui al citato art. 67.

Contratto preliminare stipulato nel quinquennio dall’acquisto dell’immobile. Sulla possibilità che il contrat-to preliminare stipulato entro il quinquennio dall’acquisto o dalla costruzione di un immo-bile generi o meno plusvalenza si sono sviluppati vari dibattiti dottrinali e diverse pronunce giurisprudenziali. Tali appro-

fondimenti hanno riguardato i profi li civilistici del rapporto tra preliminare e defi nitivo, ri-levando che per quel che con-cerne la vicenda negoziale agli effetti fi scali, autorevole dot-trina ha affermato l’esistenza di una sostanziale unitarietà dell’operazione articolata nel-le due fasi della «promessa» e del «negozio defi nitivo».

Seppure la struttura fonda-mentale della sequenza pre-liminare-defi nitivo sia scissa cronologicamente in più fasi autonomamente rilevanti, la stessa costituisce pertanto un’unica transazione.

Nella coppia negoziale preli-minare-defi nitivo sussiste un collegamento funzionale tra tutte le fasi della vicenda. Di conseguenza, dal punto di vi-sta economico, la conclusione del preliminare esprime esclu-sivamente una valutazione «anticipata» dei risultati con-seguenti al perfezionarsi del contratto «defi nitivo».

Sul piano fi scale dunque la vicenda contrattuale prelimi-nare-definitivo deve essere apprezzata come unica mani-festazione di capacità contri-butiva.

Simili osservazioni, valide in astratto per le diverse ti-pologie di imposizione, pos-sono essere riferite anche al sistema delle imposte dirette e, dunque, ai redditi diversi di cui all’art. 67 del Tuir.

Per ciò che riguarda pertan-to le plusvalenze immobiliari di cui all’art. 67, 1° comma, lett. b, del Tuir la norma, operando un riferimento alla «cessione», richiama l’effetto traslativo che è proprio del contratto defi nitivo, inducen-do, di contro, a escludere che ai fi ni dell’imponibilità possa assumere rilevanza il contrat-to preliminare, che, come noto, ha contenuto meramente ob-bligatorio.

Ne consegue che per il quinquennio rilevante ai fi ni

del calcolo della plusvalenza, occorre fare riferimento alla data della stipula del contrat-to defi nitivo che, solo, realizza il trasferimento della titolari-tà del diritto sul bene e, quin-di, la «cessione». Per acquisire signifi cato e rilevanza pratica, infatti, il negozio originario deve consistere in un contrat-to preliminare vero e proprio, ossia un negozio in cui le parti si obbligano a concludere, in una fase successiva, il contrat-to defi nitivo.

Cessione di fabbricato in corso di costruzione. L’analisi svolta dal consiglio del notariato ha riguardato inoltre la possibilità che la cessione di un bene immobile in corso di costruzione rilevi, ai fini delle plusvalenze im-mobiliari, come cessione del fabbricato ovvero come cessio-ne dell’area sottostante.

A ben vedere, l’art. 67, 1° comma, lett. b) del Tuir, ri-ferendosi ai «beni costruiti da non più di 5 anni», induce intuitivamente a intendere la costruzione di tali beni come un qualcosa di «compiuto», di «condotto a termine»; non evocando, di contro, l’idea di un qualcosa che sia ancora in fi eri.

Pertanto, qualora il fabbri-cato in corso di costruzione non presenti ancora le ca-ratteristiche richieste ai fi ni dell’«esistenza» dello stesso (es. il rustico, comprensivo delle mura perimetrali delle singole unità, e la copertura completata), lo studio del nota-riato conclude che l’immobile non sia ancora esistente e che, di conseguenza, la cessione del medesimo non sia suscettibile di determinare plusvalenza ex art. 67, 1° comma, lett. b), pri-ma parte del Tuir.

Rimane fermo che la cessio-ne del suolo con sovrastante manufatto che non ha ancora raggiunto il minimum di re-quisiti sì da configurare un edifi cio esistente verrà comun-que a confi gurare un’ipotesi di alienazione dell’area edifi cabile sottostante ai sensi dello stesso art. 67, 1° comma, lett. b), secon-da parte. Simili considerazioni valgono anche con riferimento ai casi in cui l’immobile ogget-to di cessione sia «ricostruito». Nelle ipotesi di ricostruzione, conformemente alle conclusio-ni cui si è giunti in precedenti studi del consiglio nazionale del notariato, va detto che per poter stabilire se la cessione dell’im-mobile dia luogo a plusvalenza tassabile, occorre verifi care se la ricostruzione dello stesso si confi guri come nuova edifi ca-zione o come rifacimento, an-che «profondo» e pressoché in-tegrale, del preesistente cespite. Tale verifi ca costituisce quindi il presupposto su cui fondare l’eventuale tassazione.

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Secondo l’amministrazione finanziaria, il previgente art. 76, dpr 597/73 considera-va imponibili tutte le plusvalenza caratte-rizzate da «intento speculativo». L’attuale art. 67, 1° comma, lett. b) del Tuir, inve-ce, riduce l’imponibilità delle plusvalenze solo alle ipotesi specificamente indicate. L’Agenzia delle entrate sottolinea comun-que che anche nella normativa attualmen-te vigente non si riscontra la volontà del legislatore di assoggettare a tassazione tutti gli incrementi di ricchezza prodot-ti dalla cessione di cespiti immobiliari a titolo oneroso, ma solo le rivalutazioni dei capitali impiegati per fini di rispar-mio o di speculazione nella compravendita di cespiti immobiliari. In quest’ottica il legislatore ha escluso dalla sfera di im-posizione le plusvalenze prodotte dalle cessione di immobili pervenuti al cedente per successione, nelle quali, tenuto con-

to dell’elemento accidentale dell’acquisto mortis causa, è evidente l’impossibilità di ravvisare un’operazione di investimento.Pertanto, l’Amministrazione finanzia-ria, ritenendo che l’intento speculativo continui a connotare la ratio delle nor-me in tema di plusvalenze immobiliari, ha concluso che la rivendita di immobili acquisiti per usucapione non sia ricondu-cibile all’ambito di applicazione dell’art. 67, 1° comma, lett. b) in quanto, da un lato, l’acquisto avviene a titolo originario e non mediante atto traslativo a titolo oneroso, dall’altro, il tempo richiesto per il compimento dell’usucapione (vent’anni nel caso di ordinaria e dieci nell’ipotesi di usucapione abbreviata) risulta con-cettualmente incompatibile con l’inten-to speculativo sottinteso dalla previsione summenzionata.

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Usucapione sulla stessa scia

Il trattamento fi scale delle plusvalenze

Casistica Tipologia di beni interessati

Effetti sulla determinazione delle plusvalenze

Permuta e datio in solutum

Fabbricati, terreni agricoli

e aree edifi cabili

Rientrano nell’ambito delle fattispecie imponibili di cui all’art. 67, 1° comma, lett. b), del Tuir

Contratto preliminare sti-pulato nel quinquennio dall’acquisto o costru-zione dell’immobile

Fabbricati e terreni agricoli

Per il quinquennio rilevante ai i ni del cal-colo della plusvalenza, occorre fare riferi-mento alla data della stipula del contratto dei nitivo (e non di quello provvisorio)

Cessione di fabbricato in corso di costruzione

Fabbricati Se il fabbricato in corso di costruzione non è ancora esistente, la cessione del medesimo non è suscettibile di determi-nare plusvalenze

Cessione di immobile acquisito per usucapione

Fabbricati e terreni agricoli

Alla rivendita di immobili acquisiti per usucapione non si applica l’art. 67, 1° comma, lett. b) del Tuir in quanto, l’ac-quisto non avviene mediante atto tra-slativo a titolo oneroso e senza intento speculativo

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17Lunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 Marzo 20I M P R E S A

Dal 16 marzo sarà possibile presentare le richieste di accesso al i nanziamento: le istruzioni

Fondo Kyoto, parte il countdownSarà caccia alle minori risorse destinate alle fonti rinnovabili

Pagina a cura DI ROBERTO LENZI

Click-day fissato al 16 marzo per fonti rinnova-bili, microcogenerazione, climatizzazione degli

edifi ci e sostituzione di motori elettrici. Parte il primo ciclo di programmazione del Fondo Kyo-to con una dotazione di 200 milio-ni di euro, rispetto al totale previ-sto di 600 milioni di euro. Dal 16 marzo sarà possibile presentare la richiesta di accesso al fi nan-ziamento e sarà subito caccia ai fondi, soprattutto per quanto ri-guarda gli investimenti in fonti rinnovabili che presentano dota-zioni esigue di fondi rispetto alla potenziale richiesta. Non solo le imprese di tutte le dimensioni potranno accedere al fondo, ma anche soggetti pubblici, persone fi siche, altre persone giuridiche e condomini. Il fi nanziamento per gli investimenti in fonti rinnova-bili, cumulabile eventualmente con le agevolazioni previste dal conto energia, può contare su una dotazione complessiva di 10 milioni di euro, che però sono già ripartiti tra le singole regioni. Per esempio, la Lombardia dispo-ne di poco più di un milione di euro di fondi per questa misura, mentre per tutte le regioni del Mezzogiorno sono solo 4 i milioni a disposizione. Il fi nanziamento per le imprese potrà coprire il 70% dell’investimento preven-tivato a un tasso dello 0,50%. L’agevolazione opera in regime de minimis, per cui le imprese che hanno già ottenuto più di 200 mila euro di questo tipo di aiuti a partire dal 2010 non potranno accedere. Nessuna possibilità anche per le aziende che non hanno ancora depositato almeno due bilanci su base annuale e per le imprese che non si trovano in contabilità ordinaria, per le quali l’accesso al fondo è precluso. La domanda dovrà essere presenta-ta in via telematica e confermata con un invio cartaceo entro tre giorni (si veda altro servizio in pagina). Considerati i pochi fondi a disposizione, il mancato invio della domanda all’apertura dello sportello prevista per il 16 mar-zo (alle ore 12,00) potrebbe già determinare il mancato accesso al fondo. Si prefi gura quindi l’en-nesimo click-day.

Necessario rivolgersi alla banca per il rilascio della fi -deiussione. La Cassa depositi e prestiti, ente gestore del fondo, si avvale della collaborazione di una serie di banche convenzio-nate, il cui elenco è disponibile sull’applicativo web predisposto sul sito www.cassaddpp.it. Le banche convenzionate svolgono varie attività connesse all’attua-zione del Fondo Kyoto. In pri-mis, rilasciano all’impresa una comunicazione da allegare alla domanda di ammissione al fi nan-ziamento agevolato in cui dichia-rano di aver ricevuto la richiesta di fi deiussione bancaria pari al

30% dell’investimento previsto e in cui comunicano i dati rela-tivi ai parametri di affi dabilità economico-finanziaria dell’im-presa stessa. Sono poi chiamate a produrre contestualmente la dichiarazione di impegno al rila-scio della fi deiussione bancaria e, successivamente al provvedimen-to di ammissione, la fi deiussione bancaria per conto delle imprese. In seguito, stipulano il contratto di fi nanziamento e raccolgono la documentazione a supporto delle richieste di erogazione.

Spese ammissibili a partire dal 2 marzo. Il fi nanziamento copre esclusivamente le spese sostenute a partire dal 2 marzo, giorno successivo alla pubblica-zione della circolare esplicativa. I progetti possono essere stati avviati anche precedentemente, ma non prima del 22 aprile 2009, fermo restando che le eventuali spese precedenti non possono es-sere ammesse a fi nanziamento.

Nessuna ripartizione terri-toriale per motori elettrici e protossido di azoto. Le misure a sostegno della sostituzione di motori elettrici e degli interventi sui cicli produttivi delle imprese che producono acido adipico e delle imprese agro-forestali non sono sottoposte a una ripartizio-ne territoriale dei fondi. Pertanto, le imprese possono concorrere ad un unico budget nazionale. Per la sostituzione di motori elettri-ci sono a disposizione 15 milioni, mentre per la misura «protossido di azoto», le imprese possono con-tare su 5 milioni di euro.

Tetti massimi tecnici e di spesa per ciascun interven-to. Ciascun intervento prevede tetti massimi tecnici e di spesa. Per esempio, per quanto riguar-da il fotovoltaico sono fi nanziabili impianti di potenza compresa tra 1 e 40 Kwp integrati o parzial-mente integrati in edifi ci con una spesa massima fi nanziabile pari a 160 mila euro in caso di tecno-logie tradizionali e 260 mila euro in caso di tecnologie innovative. Il mini-idroelettrico è fi nanzia-bile fino a un massimo di 1,4 milioni per una potenza che non deve superare i 200Kwp. Stessa potenza massima anche per l’eo-lico, la cui spesa fi nanziabile non può superare i 400 mila euro. Per il termico a biomasse alimentato a pellets o a cippato potenza mas-sima fi ssata a 450 Kwt con spesa massima ammissibile di 135 mila euro. Per la sostituzione di moto-ri elettrici, la spesa è fi nanziabile fi no a un massimo di 7.500 euro a motore e la domanda dovrà esse-re presentata per la sostituzione di almeno due motori. Per la mi-sura «protossido di azoto» il tetto massimo di spesa è fi ssato a un milione di euro. È anche possibile presentare domanda integrando diverse misure, ma il massimale di fi nanziamento agevolato è co-munque fi ssato a 1,5 milioni.

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La domanda potrà essere presentata a partire dal 16 marzo (alle ore 12,00) tramite applica-tivo web disponibile sul sito www.cassaddpp.it. Già dal 2 marzo è possibile accreditarsi sul sito web ottenendo le credenziali di accesso. La prima fase è rappresentata quindi dall’ac-creditamento sul sito che permette di preno-tare i fondi a partire dal 16 marzo. Entro tre giorni solari successivi alla data di chiusura della transazione di inserimento della Doman-da di ammissione al fi nanziamento agevolato nell’Applicativo web, l’impresa deve trasmette-re la documentazione cartacea per l’istruttoria. Visto che il 16 marzo è venerdì, il weekend del 17 e 18 marzo ridurrà signifi cativamente il tem-po a disposizione delle imprese per trasmettere i documenti cartacei. • Necessario un progetto fi rmato da un tec-nico abilitato. La documentazione cartacea comprende anche un progetto defi nitivo re-

datto ai sensi del dpr 21 dicembre 1999, n. 554 e successive modifi che e integrazioni ovvero approfondito a un livello di dettaglio tale da consentire la piena valutazione delle soluzioni proposte. In entrambi i casi, il progetto deve essere sottoscritto in originale da un tecnico abilitato iscritto a un ordine o collegio pro-fessionale competente per materia, recante altresì l’apposizione del timbro da cui risulti la suddetta iscrizione. Il progetto deve com-prendere, in ogni caso, un computo metrico. È necessario anche allegare un crono-programma delle attività.L’impresa dovrà rivolgersi anche a Cciaa e tri-bunale. Alla domanda cartacea dovranno esse-re allegati anche un certifi cato di iscrizione alla Cciaa comprensivo di dicitura antimafi a e un certifi cato rilasciato dal competente tribunale fallimentare attestante l’assenza di procedure concorsuali a carico dell’impresa.

Le domande viaggiano solo online

La ripartizione per regione e province autonome

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18 Lunedì 5 Marzo 2012 I M P R E S A

Le società coinvolte e le modalità di pagamento del tributo per la numerazione di libri e registri

Spa, srl e sapa presto alla cassaEntro il 16 marzo va versata la tassa forfettaria annuale

Pagina a cura DI CINZIA DE STEFANIS

Spa, srl e sapa alla cassa: come ogni anno, le società di capitali, comprese quel-le consortili, sono tenute,

entro il 16 marzo, al pagamento della tassa annuale relativa agli anni successivi a quello di inizio attività, mediante presentazione del modello F24 (codice tributo 7085). È consentita la compen-sazione con le altre imposte e contributi.

La tassa di concessione gover-nativa è dovuta annualmente in misura forfetaria (viene nor-malmente defi nita come «tassa forfetaria annuale») ed è, infatti, considerata tassa «di anno», a differenza di quanto avviene per le imprese individuali e dalle imprese collettive diverse dalle società di capitali, per le quali è dovuta una tassa di libro. La tassa di concessione governati-va è dovuta a prescindere dal numero di registri tenuti e dalle relative pagine, per la bollatura e la numerazione dei medesimi registri, da tutte le società di capitali, anche se in liqui-dazione, comprese quelle consortili.

La norma generale circa l’applicazione della tassa di concessione go-vernativa per la bollatura e numerazione di libri e registri è ricavabile dalla nota 1 all’art. 23 della Ta-riffa vigente, nella quale si stabilisce che tale tassa «è dovuta per i libri di cui all’art. 2215 del codice civi-le e per tutti gli altri libri e registri che per obbligo di leg-ge o volontariamente (art. 2218 c.c.) sono fatti bollare nei modi ivi indicati, tranne quelli la cui tenuta è prescritta soltanto da leggi tributarie».

Per le società di capitali ed enti commerciali, a prescindere

dal numero di libri e dei registri tenuti e dal numero delle loro pagine, la tassa per la tenuta di tutti i registri deve essere versata in maniera forfettaria e annualmente secondo queste

modalità:- 309,87 euro se alla data del

1° gennaio 2012 l’ammontare del capitale sociale o del fondo di dotazione non è superiore a 516.456,90 euro;

- 516,46 euro se alla data del 1° gennaio 2012 l’ammontare del

capitale sociale o del fondo di do-tazione è superiore a 516.456,90 euro.

Pertanto sono soggetti alla tas-sa forfetaria annuale anche tutti gli enti dotati di capitale sociale o

fondo di dotazione aven-ti per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commercia-le (Ris. min. 27 maggio 1996, n. 90/E). In que-sta categoria vengono comprese: le società per azioni,; le società in accomandita per azioni; le società a responsabi-lità limitata; le società consortili a responsabi-lità limitata; le aziende speciali e i consorzi fra

enti territoriali (costituiti ai sen-si del dlgs n. 142/1990 sostituito dal dlgs n. 18 agosto 2000, n. 267 e in osservanza del capo III del dlgs n. 30 luglio 1999, n. 286) in quanto enti dotati di fondo di dotazione.

Il ministero delle fi nanze, con

circolare n. 108/E del 3 maggio 1996, sostiene che la tassa for-fettaria annuale resta dovuta per le società di capitale che sono in liquidazione ordinaria fi no a quando permane l’obbligo della tenuta dei libri e delle scritture contabili, e cioè fi no al momento della loro cancellazione dal Regi-stro delle imprese.

In questo caso, la tassa forfet-taria è commisurata al capitale sociale della società alla data del 1° gennaio dell’anno in cui la so-cietà è stata sciolta e massa in liquidazione.

Di contro, le stesse società sono peraltro esonerate dall’ob-bligo di pagamento della tassa annuale sulla partita Iva a par-tire dall’anno solare successivo a quello in cui è stata adottata la delibera di scioglimento e di mes-sa in liquidazione (art. 24, nota 4, Tariffa, dpr n. 641/1972).

Il ministero delle fi nanze, con parere espresso il 30 gennaio 1996, e successivamente con la circolare n. 108/E del 3 maggio

1996, sostiene che, società di ca-pitale assoggettate a procedure concorsuali o dichiarate fallite, devono ugualmente pagare la tassa annuale sulla numerazio-ne e bollatura di libri e registri, in quanto non espressamente esonerate dalla legge. In questo caso, la tassa è commisurata al capitale sociale della società alla data del 1° gennaio dell’anno in cui la società è stata ammessa a una delle procedure concorsuali o dichiarata fallita.

Per le modalità di versamen-to vanno eseguite con modalità diverse a seconda se si è in fase di nascita dell’impresa o se la so-cietà è già iscritta.

Le società di capitali di nuova costituzione: devono effettua-re il versamento sul c/c postale n. 6007 intestato all’Uffi cio del Registro – Tasse di concessioni governative – Roma ed esibire tale attestato. Per i versamenti di competenza della regione Si-cilia, occorre utilizzare il conto corrente postale n. 210906.

Per le società già iscritte: per gli anni successivi tali soggetti devono effettuare il pagamento in misura forfetaria, entro il ter-mine di versamento dell’imposta sul valore aggiunto dovuta per l’anno precedente (di norma il 16 marzo), mediante presentazio-ne del Mod. F24 codice tributo 7085 indicando, quale periodo di riferimento, l’anno 2012. Tale modello deve essere esibito al di-pendente che provvede ad anno-tare gli estremi del versamento nella dichiarazione di bollatura in calce al libro contabile. Nel caso di richiesta di bollatura di scritture contabili prima del 16 marzo si richiede l’esibizione dell’attestazione di versamen-to della tassa relativa all’anno precedente, mentre per le ri-chieste successive è suffi ciente esibire quella relativa all’anno in corso.

© Riproduzione riservata

Quale tassa deve essere pagata da una società di persone che, nel corso dell’anno, si trasforma in società di ca-pitali o viceversa e chiede la bollatura delle scritture contabili previste per la nuova struttura societaria? Quella ordinaria o quella forfettaria annuale? Ecco alcune semplifi cazioni.

CASO 1 - Trasformazione di Snc in Srl prima del 16 marzo: La società a re-sponsabilità limitata prima richiesta della numerazione e della bollatura dei libri sociali previsti dall’articolo 2478 del c.c., dovrà pagare la tassa forfeta-ria di 309,87 euro (o di 516,46 euro). In questo caso, il problema da risol-vere è come debba essere pagata: con il c/c postale n. 6007 o con il modello F24? Per dare una risposta al quesito, è necessario riferirsi a quanto stabilito nella nota tre, dell’art. 23 della Tariffa vigente, nella quale è scritto che «per l’anno di inizio dell’attività la tassa di cui alla presente nota deve essere cor-

risposta in modo ordinario», cercando di interpretare cosa il legislatore ab-bia voluto signifi care con la locuzione «l’anno di inizio dell’attività», si ritie-ne si possa dare unicamente una in-terpretazione letterale e sicuramente riduttiva affermando che il riferimento sia solo all’inizio dell’attività in sen-so materiale. Prevale, pertanto, una interpretazione più ampia afferman-do che il legislatore nella locuzione «inizio dell’attività» abbia voluto far-vi ricomprendere anche il caso della nascita di un «nuovo» soggetto con natura giuridica diversa, e pertanto «inizio dell’attività» potrebbe anche signifi care «inizio di un nuovo sogget-to giuridico». Per cui in questo caso, trattandosi, di fatto, della nascita di nuova società a responsabilità limita-ta (società di capitali), dovrà essere pagata la tassa forfettaria annuale, seguendo le stesse modalità previste per la costituzione, e cioè con il c/c postale n. 6007.

CASO 2 - Trasformazione di snc in srl dopo il 16 marzo: in questo caso devo-no essere seguiti gli stessi adempimen-ti previsti al Caso 1.

CASO 3 - Trasformazione di srl in snc prima del 16 marzo: In questo caso, per la numerazione e bollatura delle scritture contabili di cui agli articoli 2215 e 2218 c.c., dovrà ugualmente es-sere pagata la tassa forfetaria annua-le di 309,87 euro (o di 516,46 euro), utilizzando, in questo caso, l’apposito modello F24. Nonostante al momento della richiesta di bollatura la società sia una società di persone, e dunque soggetta al pagamento della tassa or-dinaria, è scattato con il 1° gennaio, a carico della precedente società di capitali l’obbligo tributario del paga-mento della tassa forfetaria annuale. Non ha rilevanza il fatto che la legge conceda la possibilità di pagare tale tributo entro il 16 marzo. Naturalmen-

te con il pagamento di tale tassa, la so-cietà nata dalla trasformazione potrà bollare, nell’anno in cui è avvenuta la trasformazione, tutti i libri che vuole, senza pagare alcuna altra tassa.

CASO 4 - Trasformazione di srl in Snc dopo il 16 marzo: In questo caso, essendo già stata pagata la tassa for-fetaria annuale di 309,87 euro (o di 516,46 euro), si ritiene che non debba essere pagata dalla nuova Snc alcuna altra tassa al momento della richiesta di bollatura delle scritture contabili, appunto perché la tassa in questione ha validità annuale. Sia nel caso 3, che nel caso 4, l’obbligo di pagamento della tassa forfetaria cesserà al 31 dicembre dell’anno in cui è avvenuta la trasfor-mazione e, pertanto, per la bollatura delle scritture contabili effettuata ne-gli anni successivi alla trasformazione sarà dovuta la tassa ordinaria di 51,65 euro per ogni libro e per ogni 500 pa-gine o frazione di 500 pagine.

L’importo dovuto in caso di trasformazioni

L’identikit della tassa

Soggetti interessati

le società per azioni le società in accomandita per azioni le società a responsabilità limitata le società consortili a responsabilità limitata aziende speciali e consorzi fra enti territoriali, costituiti ai sensi della legge n. 142 del 1990 (ora recepito dal dlgs n. 267/2000)

Soggetti esclusi dal pagamento

Società cooperative e di mutua assicurazione società dichiarate fallite

Importi della tassaL’importo della tassa forfettaria annuale è di 309.87 € (o di 516.46 €, qualora il capitale sociale o il fondo di dotazione, al 1° gennaio; è pari o superiore a 516.456.90 €)

Modalità di versamento Versamento con il modello F24 pagabile in banca, indican-do il codice tributo n. 7085 Vidimazioni Libri Sociali

Termine di pagamento Entro il termine per il versamento Iva (entro il 16 marzo 2012)

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19Lunedì 5 Marzo 2012IMMOBILI & CONDOMINIO

Il dl semplii cazioni liberalizza la circolazione delle aree adibite a posto auto pertinenziale

Parcheggio a trasferimento liberoBox cedibile anche a prescindere dalla vendita dell’immobile

Pagina a cura DI GIUSEPPE BORDOLLI

E GIANFRANCO DI RAGO

Liberalizzazione ad am-pio raggio anche per la circolazione delle aree adibite a parcheggio

pertinenziale. Il dl n. 5/2012 (decreto semplifi cazioni), mo-difi cando sul punto la cosid-detta legge Tognoli, ha infatti previsto che il proprietario di un immobile dotato di par-cheggio di pertinenza realiz-zato nel sottosuolo o al piano terra dell’edifi cio condominiale con le maggioranze agevolate di cui alla predetta legge del 1989, possa vendere quest’ul-timo anche a prescindere dal trasferimento della proprietà dell’appartamento, purché il nuovo acquirente abiti nel medesimo comune in cui è ubicato l’immobile. Nel ten-tativo di risolvere il problema dei parcheggi degli autoveicoli che, da svariati anni, soffocano i centri urbani e gradualmente hanno cominciato a occupare anche le zone semicentrali e periferiche, il legislatore è intervenuto a più riprese con svariate disposizioni inserite in numerosi testi normativi emanati nell’arco degli anni. In particolare, bisogna ricor-dare che alla fi ne degli anni 80, per cercare di porre rime-dio alla situazione sopra de-scritta, è stata introdotta una nuova normativa (legge 24 marzo 1989 n. 122, cosiddet-ta legge Tognoli) finalizzata all’incentivazione della costru-zione di parcheggi nelle aree sottostanti o pertinenziali agli edifi ci condominiali o nel pia-no terra degli stessi. Ebbene, il recente decreto legge sulle semplifi cazioni e lo sviluppo, nel tentativo di allentare i ri-manenti lacci e lacciuoli pre-visti dalla legge in materia di compravendita delle aree destinate a parcheggio degli autoveicoli, ha innovato pro-fondamente la peculiare di-sciplina prevista dalla vecchia legge Tognoli, che tanto aveva affaticato la giurisprudenza e la dottrina.

Legge 122/89 e condomi-nio: le norme fondamenta-li. La legge Tognoli ha previsto che i condomini possano realiz-zare nel sottosuolo o nei locali posti al piano terreno del con-dominio, oppure nel sottosuolo di aree pertinenziali esterne al caseggiato, parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari (cioè a uso esclusivo dei residenti), anche in deroga agli strumen-ti urbanistici e ai regolamenti edilizi vigenti. È importante sottolineare, però, che resta-no in ogni caso fermi i vincoli previsti dalla legislazione in materia paesaggistica e am-bientale (e i poteri attribuiti dalla medesima legislazio-

ne alle regioni e ai ministeri dell’ambiente e per i beni cul-turali). Naturalmente, poi, la realizzazione di questi spazi è subordinata alla richiesta dei necessari permessi edilizi. In ogni caso la realizzazione del parcheggio è possibile solo con una deliberazione approvata dall’assemblea condominiale, in prima o in seconda convo-cazione, con il voto favorevole della maggioranza degli inter-venuti e almeno la metà del valore dell’edifi cio.

Le condizioni per la re-alizzazione dei parcheggi. La realizzazione del parcheg-gio non può avvenire se è in contrasto con la stabilità o il decoro del fabbricato o se com-porta la sottrazione di parti comuni all’uso e al godimento di un solo condomino.

In secondo luogo, le opere in oggetto costituiscono inno-vazioni gravose, comportando oneri economici particolarmen-te rilevanti: di conseguenza i dissenzienti, così come prevede la legge, potranno essere eso-nerati da qualsiasi contribu-

zione alle spese ma potranno decidere in qualsiasi momento di aderire al progetto di par-cheggio, pagando le spese di esecuzione e manutenzione dell’opera. In altre parole è possibile realizzare box sot-terranei, previa delibera con-dominiale, pur se in numero inferiore a quello della totalità dei condomini, non potendo i condomini dissenzienti impe-dire tale realizzazione voluta invece dalla maggioranza dei partecipanti al condomini

Quindi è possibile che il nu-mero delle autorimesse sotter-ranee realizzate sia inferiore al numero degli appartamen-ti. Tuttavia la sottrazione di una parte del bene comune è consentita solo se è assicurata in futuro anche ai condomini dissenzienti il pari uso del sot-tosuolo avvalendosi della pos-sibilità di realizzare nell’area di detto bene comune rimasta libera un parcheggio pertinen-ziale dell’unità immobiliare di proprietà esclusiva: tutti i condomini, nessuno escluso, devono infatti avere la pos-sibilità di godimento del sot-

tosuolo secondo la sua desti-nazione (prevista normativamente) ad alloggiare au-torimesse. Solo se tale possibilità è garantita la de-libera adottata a maggioranza può essere ritenuta valida, in quanto non in contrasto con la legge.

Il vincolo a pertinenza de-gli appartamen-ti: le novità del decreto legge 9 febbraio 2012 n. 5. La legge Togno-li precisava che i parcheggi con le caratter is t i che di cui sopra non potevano essere ceduti separata-mente dall’unità immobiliare alla quale erano lega-ti da vincolo per-tinenziale e che i relativi atti di

cessione erano nulli.L’intento del legislatore era

stato evidentemente quello di evitare speculazioni da parte di chi aveva usufruito di spe-ciali deroghe e agevolazioni per la realizzazione degli spazi in oggetto, prevedendo espres-samente che i parcheggi in tal modo realizzati fossero sotto-posti sia a circolazione che a utilizzazione vincolata. In buona sostanza, unicamente per tali spazi, era stato pre-visto un vincolo di destina-zione di ordine pubblicistico, cioè il divieto di cessione del bene immobile separatamente dall’appartamento del quale lo stesso era da considerarsi per-tinenziale.

Tuttavia il recente decreto legge cosiddetto semplifica-zione e sviluppo (dl n. 5 del 9 febbraio 2012) all’art. 10, modifi cando sul punto la leg-ge Tognoli, ha stabilito che la proprietà dei parcheggi di per-tinenza delle abitazioni possa essere trasferita separata-mente dall’unità immobiliare di riferimento, a condizione che ciò avvenga solo con con-testuale destinazione del par-cheggio trasferito a pertinenza di altra unità immobiliare sita nello stesso comune. Il nuovo testo normativo prevede però ancora un’eccezione: esso sta-bilisce infatti che la cessione dell’area adibita a ricovero delle auto non possa avveni-re, pena la nullità dell’atto di trasferimento, ove abbia a og-getto parcheggi realizzati su previsione dei comuni nell’am-bito del programma urbano dei parcheggi da destinare a pertinenza di immobili privati, insistenti su aree comunali o nel sottosuolo delle medesi-me.

© Riproduzione riservatane alle regioni e ai ministeri zione alle spese ma potranno tosuolo secondo la sua desti-

I parcheggi creati sulla base della cosiddetta legge ponte, in quanto di obbligatoria edifi ca-zione in quantità proporzionale alla cubatura totale del condominio, hanno un vincolo di carattere pubblicistico, poiché tutti i condo-mini godono di un diritto reale d’uso sui pre-detti spazi, che non può essere frustrato dalla volontà contraria del costruttore. Questa la posizione espressa ormai da tempo dalla Su-prema corte in relazione ai parcheggi edifi cati in base alla legge n. 765/67 (che ha modifi -cato l’art. 41-sexies della legge urbanistica n. 1150/42), ribadita da ultimo nella recente sentenza n. 1214, depositata in cancelleria lo scorso 27 gennaio 2012.Si tratta di una tipologia di parcheggi che l’elaborazione giurisprudenziale ha ritenuto diversa da quella ricadente nella cosiddetta legge Tognoli (e della quale si occupa il recen-te intervento di liberalizzazione di cui al dl n. 5/2012). Infatti, come chiarito in maniera esemplare dalla stessa Cassazione (senten-za n. 21003 del 1° agosto 2008), mentre per quelli che ricadono nella disciplina di cui alla legge n. 122/89 (e ora liberalizzati a partire dal 10 febbraio scorso) non era ammissibile una commercializzazione disgiunta dall’ap-partamento al quale gli stessi si riferivano, per quelli previsti dalla cosiddetta legge pon-

te la libera circolazione era già prevista dalla legge, fermo restando il diritto reale d’uso dell’area in capo al proprietario dell’appar-tamento. Nel caso deciso dalla seconda sezione civile della Suprema corte con la predetta sentenza n. 1214/2012 gli acquirenti di un immobile di nuova costruzione avevano citato in giudizio l’impresa costruttrice che, nell’edifi care il palazzo, aveva trattenuto per sé la proprietà delle aree a parcheggio costruite, impedendo agli acquirenti di farne uso. Questi ultimi ave-vano quindi al tribunale di accertare il loro diritto di proprietà in relazione alle predette aree o, quantomeno, il loro diritto reale d’uso sulle stesse. In primo grado i giudici aveva-no quindi convalidato il sequestro giudiziario concesso in corso di causa, riconoscendo agli acquirenti, previo pagamento del prezzo, la proprietà di un posto auto individuato grazie a una consulenza tecnica d’uffi cio (che aveva anche provveduto a valutare il relativo valore di mercato). Nel giudizio di appello, promos-so dall’impresa costruttrice, la Corte territo-riale aveva invece ritenuto che non dovesse essere accolta la domanda degli acquirenti volta al riconoscimento di un proprio diritto di proprietà sugli spazi adibiti a parcheggio, trattandosi in realtà di un diritto reale d’uso

(relativo comunque alla stessa area ceduta in proprietà a se-guito della sentenza di primo grado). La Suprema corte, nel confermare sul punto la decisio-ne di appello, ha ricordato i nu-merosi precedenti di legittimità (da ultimo la sentenza n. 730 del 16 gennaio 2008) che han-no chiarito come ai proprietari degli appartamenti degli edifi -ci condominiali nei quali siano stati previste aree di parcheg-gio spetti il diritto reale di uso delle stesse, a prescindere dalla proprietà di esse, che può anche rimanere in capo all’impresa co-struttrice.

Tutti i condomini hanno diritto d’uso

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20 Lunedì 5 Marzo 2012 I N F O . E U R O PA

La strategia per la piazza i nanziaria svizzera passa per credibilità, coerenza, concorrenzialità

Si pensa al modello Rubik estesoL’obiettivo è quello di regolare i problemi fi scali del passato

DI ALESSANDRO PALLARA

A pochi giorni di distanza dall’annuncio dell’at-tivo finanziario (per il sesto anno consecu-

tivo, con un’eccedenza di 1,9 miliardi di franchi), il Consi-glio federale svizzero ha deciso di ripensare la sua strategia della piazza fi nanziaria, pila-stro della politica economica e fi scale.

Tre le parole d ’ordine dell ’esecutivo della Confederazione elve-tica, che intende pro-porre misure attuati-ve già entro il mese di settembre: «Credibili-tà», «concorrenzialità» e «coerenza» sul piano fi scale.

Il rapporto del Con-siglio federale divide il programma di lavoro in due fasi: la prima mira alla risoluzione dei problemi fiscali del passato, quelli noti alle cronache, in quan-to legati a fatti posti in essere nel decennio scorso. Si tratta dei casi della clientela bancaria costituita dai sogget-ti non residenti in Svizzera, che non hanno dichiarato in maniera corretta nel proprio stato di residenza i redditi di fonte estera così come le con-sistenze esistenti in Svizzera. La modalità per raggiungere tale obiettivo è quella della re-golarizzazione fi scale di valori

patrimoniali provenienti dalle relazioni con i clienti esistenti, in modo da ridurre i rischi giu-ridici per le banche. Pertanto, confermando quanto già in-trapreso nell’ultimo anno, la tecnica alla quale il Consiglio federale pensa è quella dell’im-posta liberatoria, sulla base del modello Rubik, già speri-mentato con Germania e Re-gno Unito, che consentirebbe ai clienti stranieri di sanare la loro posizione fi scale nello

stato di residenza, con una sor-ta di «scudo fi scale» effettuato all’estero e gestito interamente dagli intermediari svizzeri in collaborazione con l’Ammini-strazione federale.

La seconda mira a garantire, sulla scorta degli importantis-simi cambiamenti e risultati della Svizzera in ambito Ocse, la cooperazione internaziona-le e la futura imposizione dei

redditi e degli utili da capitale, ciò al fi ne di consolidare e so-stenere la concorrenzialità del suo sistema e, al contempo, di migliorare la propria immagi-ne a livello Ocse e nei confronti degli stati europei con i quali è a stretto contatto, Italia in-clusa.

L’approccio strategico si basa su tre punti cardine:

• Convenzioni internaziona-li sull’imposizione alla fonte, quali strumenti che garanti-

scono l’effettività della tutela del di-ritto al segreto ban-cario e alla riserva-tezza e l’effettività della tassazione dei redditi esteri con ri-messa a favore dello stato della residen-za del cliente delle banche svizzere. No-nostante l’esistenza di questioni ancora in parte irrisolte, questo approccio suscita l’interesse internazionale e il Consiglio federale

intende approfondirlo, al di là delle convenzioni già negozia-te con la Germania e il Regno Unito. È in fermento l’atten-zione degli operatori bancari, soprattutto nel Canton Tici-no, e dei clienti italiani, su un possibile accordo, fondato sul modello Rubik, tra la Confe-derazione elvetica e l’Italia. Tuttavia, a parte la conferma provenuta da ambo le parti,

sullo studio del dossier e sulle problematiche di compatibili-tà di un’eventuale convenzio-ne con la direttiva Ue sulla tassazione del risparmio (e il relativo accordo esistente con la Svizzera) e con i prin-cipi fondamentali dell’Unione europea, resta il timore che, sebbene una convenzione di tale tipo possa rappresentare un’importante entrata per lo stato italiano, gli aspetti tec-nici relativi all’applicazione e agli effetti di tale schema do-vranno essere approfonditi.

• Miglioramento dell’as-sistenza amministrativa e giudiziaria secondo standard internazionali, modificando di volta in volta le previsioni delle convenzioni contro la doppia imposizione già in es-sere, secondo il nuovo standard Ocse dell’art. 26 del modello di trattato e adeguandosi a tale standard per le nuove conven-zioni stipulate dalla Svizzera. Si tenga conto che già nel 2011 la Svizzera, secondo quanto evidenziato nel «Report on Tax International Financial and Tax Matters 2012» pubblicato nel mese di gennaio scorso da parte del dipartimento delle fi nanze dell’amministrazione federale elvetica, la Svizzera ha sottoscritto più di 40 nuo-ve convenzioni che prevedo-no il nuovo standard Ocse in materia di scambio di infor-mazioni tra amministrazio-ni fi scali. L’attuazione di tali Convenzioni è ulteriormente

concretizzata nella nuova leg-ge sull’assistenza amministra-tiva. Pertanto il Consiglio fe-derale evidenzia che in futuro i reati fi scali gravi dovranno essere presi in considerazione nella lotta contro il riciclaggio di denaro.

• Estensione degli obblighi di diligenza degli istituti fi nan-ziari quale parte complemen-tare. Gli obblighi di diligenza attuali delle banche vengono completati per impedire meglio l’accettazione di patrimoni che non siano stati assoggettati a tassazione/dichiarazione nello stato di residenza del cliente. In primo piano fi gurano obbli-ghi di diligenza rafforzati di istituti fi nanziari in occasio-ne dell’accettazione di denaro nonché un impegno dei clienti esteri di fornire un’autocertifi -cazione dell’adempimento de-gli obblighi fi scali nello stato di residenza.

Si tratta certamente di una linea programmatica che con-ferma l’approccio degli ultimi anni da parte della Svizzera, nella convinzione che, nono-stante le politiche restrittive adottate dai singoli stati nei propri confronti (basti pensare all’indicazione della Svizzera in tutte le black list fi scali ita-liane), il valore della traspa-renza fi scale è complementare, se non oramai prodromico, a quelli della concorrenzialità, della coerenza, della qualifi ca-zione e della specializzazione.

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«San Marino è ancora allo stadio preliminare nel-la lotta alla corruzione. È necessario, quindi,

aumentare i controlli, soprattutto nel settore pubblico perché ci siano maggiore integrità e trasparenza». Questa la sintesi del rapporto messo a punto dalla delegazione del Gruppo di stati del consiglio d’Europa con-tro la corruzione (Greco) al termine della visita sul Titano realizzata dal 20 al 24 giugno del 2011. «Il paese ha recentemente introdotto modifi -che importanti nell’attività di lotta al riciclaggio e al fi nanziamento del terrorismo, quali il miglioramento del quadro legislativo e lo sviluppo del suo aspetto istituzionale che pre-vede l’istituzione di organi/persone competenti in materia e il coordina-mento fra loro delle attività», hanno spiegato i delegati europei sulla Rupe valutando positivamente gli sforzi profusi dalle autorità sammarinesi in questo ambito. Nonostante i passi avanti nell’azione di contrasto alla corruzione, tuttavia, gli esperti del consiglio d’Europa hanno messo in

luce come il Titano non abbia ancora ratifi cato la convenzione penale sulla corruzione del con-siglio d’Europa fi rmata il 15 maggio 2003 e il suo protocollo addizionale. Nessuna fi rma, invece, sulla convenzione civile sulla corruzione. Mentre la convenzione delle Na-zioni Unite contro la cor-ruzione (Uncac) è stata siglata ma non ancora ratificata. Per fugare ogni dubbio su eventuali rischi futuri legati alla corruzione, i delegati del Greco hanno emanato 16 raccomandazioni da mettere in atto di qui a giugno 2013 con l’intento di migliora-re le azioni di contrasto alla corruzio-ne sulla Rupe. Tra queste, considerare la possibilità di emendare una legi-slazione che escluda espressamente la deducibilità fi scale delle tangenti o di altre spese collegate ai reati di corruzione; far sì che le autorità tri-

butarie prestino maggiore attenzione al problema della corruzione, in par-ticolare sviluppando direttive o linee guida adeguate, e promuovendo una specifi ca formazione relativamente all’individuazione di presunti reati di corruzione e relativa segnalazio-ne alle competenti autorità preposte

all’applicazione della legge; oltre a rivedere e rafforzare le sanzioni applicabili per i reati contabili per renderle effi caci, proporzionali e dissuasive. San Marino ha aderito al Greco il 13 agosto 2010, dopo la con-clusione della prima e della seconda tornata di valutazioni. Per questo motivo il Titano è stato sottoposto a una proce-dura di valutazione con-giunta che raggruppa i temi della prima e della seconda tornata ovvero l ’ indipendenza, spe-cializzazione e risorse degli organi nazionali

incaricati di prevenire e combattere la corruzione, l’entità e durata delle immunità, i proventi della corruzio-ne, la sua infi ltrazione nella pubblica amministrazione e i legami tra per-sone giuridiche e corruzione.

Tancredi Sequi© Riproduzione riservata

DAL RAPPORTO GRECO

Lotta alla corruzione, San Marino è ai primi passi

Le raccomandazioni inviate

Principato di Monaco 28Azerbaijan 27Federazione Russa 26Serbia 25Ucraina 25Montenegro 24Austria 24Armenia 24Italia 22Turchia 21Andorra 18Liechtenstein 18Svizzera 13

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21Lunedì 5 Marzo 2012

Grande successo per la settimana dedicata al settore fashion che si è svolta a Milano

Il made in Italy non conosce crisiBoom di acquirenti stranieri per le case di moda tricolore

Pagina a cura DI ANTONINO D’ANNA

L’amore degli stranieri per la moda italiana non conosce crisi. Lo hanno dimostrato le

passerelle della Settima-na della Moda di Milano, che hanno visto numero-si osservatori e potenzia-li acquirenti dall’estero. «Quello di Milano è un mercato molto più com-merciale rispetto a quel-lo di New York o Londra», dice all’Afp Ekaterina Moiseeva, direttore com-merciale per la catena russa del fashion Bosco di Ciliegi. E spiega: «Le russe prestano molta attenzione al loro abbi-gliamento, ma molte di loro non si metteranno niente di troppo eccentrico o sopra le righe, per cui Milano è perfetta». Parole che testimo-niano l’amore per l’industria del fashion tricolore, malgrado le previsioni parlino di un -5,2% negli incassi quest’anno, nono-stante una ripresa del +5,5%

del 2011. Dati che cozzano con l’estero, inclusa la Francia dove il gigante globale del lusso Ppr, proprietario altresì di Gucci e Bottega Veneta, prevede risul-tati positivi per il 2012.

È anche vero che molti mar-

chi del fashion si stanno risolle-vando grazie al forte incremen-to delle vendite in Asia. Per i brand italiani, catene come Bosco di Ciliegi, sono diventa-re sempre più vitali dal punto di vista economico. E la Moise-eva spiega: «Vengo a Milano da

vent’anni, ma riesco ancora a farmi trascinare quando mi vedo circondata da tante proposte di moda così stimolanti». I clienti di Bosco di Ciliegi sono russe sui 35 anni, che hanno una forte vita sociale e necessitano di ve-

stiti nuovi per dei party quasi tutte le sere così come di abbigliamento per il lavoro. An-che la vendita si è fatta virtuale, con un numero sempre crescente di clien-ti che guardano le passerelle in stre-aming online e immediatamente scrivono alla Moi-seeva che tipo di prodotto vogliono e da quale colle-zione. Una ten-

denza sempre più diffusa, come nel caso di Moda Operandi, che da Manhattan ha lanciato una collaborazione con Vogue e ha aperto le sue porte a tutti quelli che non vogliono perdere tem-po per avere vestiti di Armani o Fendi.

Decreto fiscale

RATEIZZAZIONE DEBITI TRIBUTARI

Cartella di pagamento. Rateiz-zabile anche in caso di mancato pagamento delle rate dell’avviso bonario. Estesa l’opzione per il versamento con rate variabili. Modifiche alla decadenza da rateazione. (Art. 1 decreto fiscale)

SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA TRIBUTARIA

Novità in materia di spesome-tro, comunicazioni black list e utilizzo di denaro contante per stranieri (art. 2 decreto fiscale)

ACCERTAMENTO

Studi di settore. Novità in ma-teria accertamento per errori o omissioni. Compensazione del credito Iva. Abbassata la soglia per cui è richiesta la preventiva presentazione della dichiarazio-ne (art. 8 decreto fiscale)

PATRIMONI ALL’ESTERO

Imposta sugli immobili all’este-ro. Introdotte esenzioni e modi-fiche alla base imponibile. Bollo sui conti all’estero. Applicabile in misura fissa se detenuto in stati white list (art. 8 decreto fiscale)

NORMATIVA DOGANALE

Trasporto di denaro al seguito. Variazione delle sanzioni appli-cabili (art. 11 decreto fiscale)

Imposte dirette

TFR

Applicazione della tassazione ordinaria, anziché della separa-ta, per la parte di tfr che supera il milione di euro (circolare dell’Agenzia delle entrate del 28 febbraio 2012)

Altre imposte e tasse

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

Ambito di applicazione, de-terminazione e versamen-to del contributo (circolare dell’Agenzia delle entrate del

28 febbraio 2012)

RiscossioneCODICE TRIBUTO

Istituzione del codice tributo per il versamento delle somme dovute a titolo di addizionale sulle vincite al gioco (risoluzione dell’Agenzia delle entrate del 29 febbraio 2012)

CODICI TRIBUTO

Versamento dei tributi speciali catastali dovuti per l’attribu-zione della rendita presunta (provvedimento e risoluzione dell’Agenzia delle entrate del 24 e 27 febbraio 2012)

EQUITALIA

Istanza di rateizzazione. Ob-bligo di presentazione della documentazione comprovante la difficoltà economica e della comunicazione sottoscritta dal professionista abilitato. Elevate le soglie (direttiva Equitalia del 1° marzo 2012)

Giurisprudenza tributaria

CORTE COSTITUZIONALE

L’elusione fiscale può essere punita penalmente (sentenza della Corte di cassazione n. 7739 del 28 febbraio 2012)

Altre notizie di rilevante interesse

IMPRONTA DIGITALE

Documenti informatici tributa-ri. Definite le regole (circolare delle Entrate del 29/2/12)

PRELEVAMENTI DI CONTANTE PRESSO GLI SPORTELLI AUTOMATICI

Operazioni di prelievo di denaro contante. Gli intermediari sono invitati a prestare la massima attenzione (provvedimento dell’unità di informazione fi-nanziaria della Banca d’Italia del 28/2/12)

FISCO FLASH

INCENTIVI

Camparisi rafforzanegli StatesCampari potenzia la sua pre-senza negli States: è stata annunciata nei giorni scorsi la costruzione di un nuovo impianto di imbottigliamento a Lawrenceburg, Kentucky. Lo stato americano ha approvato recentemente un pacchetto di incentivi economici pari a 2,35 mln $ (1,74 mln €) per creare lavori attraverso il progetto Campari del valore di 44 mln $ (33 mln € circa). L’impianto permetterà l’imbottigliamento e la confezione di tutti i mar-chi alcolici yankee del gruppo Campari, incluso non solo il whisky Wild Turkey, ma an-che la Vodka Skyy®. L’im-pianto, che dovrebbe aprire i battenti nell’autunno 2013, permetterà nel caso del Wild Turkey la capacità di gestire fi no a quattro milioni annua-li di casse di prodotto, per-mettendo di supportare la capacità d’impacchettamen-to Campari Nord America nel prossimo futuro, rispondendo alla crescita dei marchi Wild Turkey, Wild Turkey Ameri-can Honey, Russel’s Reserve, Rare Breed, Bourbon e Skyy Vodka negli Usa e nel mondo. Il nuovo impianto permette-rà miglioramenti sui costi, sul servizio offerto al clien-te, e aggiungerà fl essibilità produttiva.

Lunedì 5 Ma

ana dedicata al settore fashion che si è svolta a

I N F O . M O N D O

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Il i scol ash in versio-ne integrale è disponi-bile sul sitowww.italiaoggi.it/docio7

A cura dello StudioF. Ghiglione e A. Ghio

ENERGIA

Il governopunta versol’AlgeriaL’Italia si prepara a rafforzare i legami commerciali con l’Al-geria e in particolare nel setto-re energetico. A sottolinearlo è stato il ministro degli esteri Giulio Terzi di Sant’Agata nei giorni scorsi, annunciando che ci sarà un summit ad Al-geri alla fi ne del 2012. Terzi si è incontrato con il collega algerino Mourad Medelci nei giorni scorsi a Roma a mar-gine del meeting dei ministri degli esteri del Mediterraneo, evidenziando: «Le eccellenti relazioni bilaterali tra i due paesi». Una nota della Farne-sina ha anche precisato che: «I ministri hanno dichiarato che sperano di rafforzare ul-teriormente la cooperazio-ne, soprattutto nel settore dell’energia e in particolare nelle fonti rinnovabili, data la stretta interdipendenza che lega le due nazioni». A febbraio l’Italia, infatti, è ri-uscita a superare le fornitu-re ridotte di gas provenienti dalla Russia proprio grazie all’Algeria; e ha importato quantità di gas sempre mag-giori per far fronte all’onda-ta di freddo che ha colpito la Penisola. Secondo la nota della Farnesina: «I ministri hanno espresso il loro for-te desiderio di rilanciare la partnership italoalgerina».

EXPO 2012

Dalla Corea consiglisul turismoItalia-Corea, consigli per il tu-rismo e l’ecologia. Il commis-sario italiano per l’expo 2012 di Yeosu, Claudio Moreno, si è detto soddisfatto per la scelta del luogo, ma ha espresso alcu-ne perplessità: secondo Moreno la zona non sarebbe sfruttata al massimo delle sue potenzialità. Secondo il commissario italiano «il turismo potrebbe dare una mano d’aiuto sostenibile, il che non signifi ca cementifi care la costa». E precisa, paragonando i due paesi: sono entrambi delle penisole e «il turismo è il modo per ottenere un bilanciamento economico, creando attrazioni nel Sud. Questo peraltro è un problema di lunga data anche in Italia». A proposito dei punti di forza di Yeous, Moreno indica la possibilità di costruire piccoli porti per escursioni in barca o in motoscafo. Peraltro i porti turistici potrebbero essere co-struiti nella provincia di South Jeolla, che ha una popolazione suffi cientemente ampia da ri-chiamare una quantità di turi-sti in cerca di divertimento sul mare e sotto il mare. All’Expo gli italiani offriranno anche mini crociere sulle isole vicine a bordo degli yacht all’ultima moda, saranno esposte tec-nologie e prodotti delle fonti rinnovabili da biomasse, alghe e altre risorse marine.

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22 Lunedì 5 Marzo 2012 S P E N D E R E M E G L I O

I metodi per accumulare sconti, premi e soldi. E per restare alla larga dalle truffe online

Il click si trasforma in guadagnoDalla pubblicità ai sondaggi pagati: il web è remunerativo

Pagina a cura DI MARI PADA

Navigare sul web accu-mulando premi, sconti e, perché no, anche de-naro. Come? Attraver-

so la visione della pubblicità online, aggiungendo i propri commenti su prodotti e servizi, condividendo i propri dati per-sonali per sondaggi e monito-raggi. Un impegno quotidiano di almeno una o due ore per ar-rivare a raccimolare fi no a 75 euro al giorno. Ecco le principali fonti di guadagno.

La pubblicità ripaga. La rete è piena di insidie e di tra-bocchetti. Capofila di questi metodi è la classica «catena pi-ramidale» che promette guada-gni stellari pagando una cifra di ingresso e facendo fare lo stesso ai successivi affi liati. Tenendo da parte questo metodo e simi-lari, il web, mezzo fl essibile per natura, ha portato nuovi stru-menti di guadagno, spesso sot-toforma di premi e buoni sconto da spendere sulla stessa rete. E ce n’è per tutti i gusti.

In primo luogo, c’è il filone della pubblicità. È possibile scaricare dei software per rice-vere video e banner promozio-nali durante la navigazione. Il loro vantaggio è che sono molto semplici e consentono di guada-gnare mentre si usa il pc per altre mansioni. Se si hanno a disposizione più pc si aumenta-no in proporzione i guadagni e conviene se si ha internet fl at.

Spot amico è uno dei nuovi player che offrono il servizio. Premessa fondamentale è com-pilare un modulo con i propri interessi e dati anagrafi ci, in modo da ricevere poi pubblicità che ci possano interessare e che aiutino l’azienda a raggiungere il proprio target di clientela. I guadagni sono ancora bassi, ag-girandosi sui 60 euro al mese.

Nel caso della ricezione di email pubblicitarie, i guadagni si basano su centesimi di euro per ciascuna email, ma che sommati tra loro e affi ancati ad altre forme di guadagno (il pro-prio regolare stipendio o stru-menti di ritorno economico dal web) permettono di racimolare cifre pari a uno stipendio vero e proprio. Un esempio sono le email pubblicitarie: per la sola lettura hanno valore di 0,03 euro con area da cliccare frut-tano 0,06 euro, se inoltrate ad amici sommano altri 0,03 euro. In un’ora di lavoro da casa, sen-za spese da sostenere se non il costo della connessione inter-net, si guadagnano 5/10 euro. Il pagamento di solito avviene tramite bonifi co bancario, rica-riche su carta prepagata o su conto paypal, con il raggiungi-mento di soglie minime di accu-mulo di 30 euro.

Un gettone per una foto. L’acquisto delle fotografie di-

gitali online è un evento molto frequente e operato sempre più da operatori del marketing e dell’editoria. Oggi tutti posso-

no disporre di una macchina fotografi ca anche sul proprio cellulare. Anche scattare delle foto può essere remunerativo

per chi lo fa. Attraverso siti come Fotolia ogni persona con un minimo di estro fotografi co potrà esporre la propria gal-

leria fotografi ca su internet e vendere i propri prodotti. Ov-viamente per riuscire in questo intento potrebbe essere utile andare alla ricerca di soggetti adatti e ricondizionare un po’ il proprio target fotografi co. A ogni acquisto delle proprie foto condivise si riceve un compen-so in percentuale sulla vendita realizzata sotto forma di cre-diti, utilizzabili per acquistare altre foto o riconvertili in de-naro contante.

Youtube e Revver, video e incassi. È possibile guada-gnare con Youtube o siti simi-li come Revver mettendo on-line dei video e partecipando dell’introito pubblicitario. Su alcuni video di Youtube appa-re della pubblicità. Il suo ri-cavato viene diviso tra Google (Youtube) e l’autore del video, quindi potenzialmente, chiun-que carichi il proprio video. Per essere inseriti nel circui-to pubblicitario, i video devono essere visualizzati migliaia di volte dall’utenza del sito pri-ma di poter essere accettati. Quindi serve contenuto origi-nale e senza copyright. Alcu-ni publisher sostengono che si può raggiungere un guada-gno ogni mille visualizzazioni vari da 0,50 a 2 dollari, con dei cali signifi cativi ad agosto e con punte di guadagno di solito a dicembre. Ovviamen-te si tratta di valori medi che possono variare molto nelle diverse situazioni, inoltre a volte un advertiser può paga-re specificamente per avere degli annunci in un determi-nato canale. Sembra inoltre che alcuni youtubers guada-gnino non solo tramite i click sugli annunci adsense, ma anche grazie a dei bonus che fornisce youtube in base alla performance e anche grazie a product placement o prodotti che promuovono esplicitamen-te nei loro video.

Far fruttare la propria connessione fl at. Guadagna-re offrendo l’accesso wireless a pagamento alla nostra connes-sione Adsl fl at.

HotSpotSystem è uno dei metodi che offre gratuita-mente tutta l’infrastruttura tecnica necessaria e gestisce il sistema di autenticazione, di pagamento tramite carta di credito e quello di fatturazione. L’utente che vuole connettersi alla nostra rete viene avvisato che può navigare dietro paga-mento Una volta effettuata la transazione l’utente si connet-te tramite wireless al nostro Hotspot e naviga. Le tariffe di connessione le stabiliscono colo-ro i quali mettono a disposizio-ne la rete. Il guadagno dunque dipende in larghissima misura dal numero di persone che pos-sono potenzialmente accedere al servizio.

© Riproduzione riservata

Boxing, phishing, skimming, sniffi ng. Trashing, truffe con gli sms, le webcam, gli acquisti onli-ne e poi le storiche catene di sant’Antonio rivi-sitate in chiave moderna. Se compaiono nuove opportunità di guadagno online, seguono di pari passo anche le insidie. Le più frequenti si basano sulla credulità dell’utente o sul furto dei dati di carte di credito e conti. Lo sniffi ng, per esempio, è una tecnica per in-tercettare le coordinate di pagamento durante un acquisto online creando pagine uguali in tutto e per tutto a quelle originali, tranne che per il fatto di registrare i dati dell’acquirente. Per evitare che un pirata informatico catturi i dati, bisogna allora controllare sempre che la

pagina web su cui si sta digitando il numero della carta sia protetta da protocolli di sicu-rezza: nella parte bassa dello schermo deve comparire l’icona di un lucchetto o di una chia-ve e l’indirizzo web deve essere preceduto da https:// invece del solito http://. Questa tecni-ca è molto complessa ed è attuata da profes-sionisti hacker. Vengono utilizzati degli stru-menti per intercettare il traffi co dell’utente. Lo strumento principale è, appunto, lo sniffer. Uno sniffer è un qualsiasi strumento, sia esso un software o un apparato hardware, che rac-coglie le informazioni che viaggiano lungo una rete (network).

© Riproduzione riservata

Lo sniffi ng insidia le coordinate bancarie

Il «tariffario»

Metodi Guada-

gno mas-simo

Autonavigazione. Metodi che fanno guadagnare semplicemente lasciando acceso un browser che propone dei messaggi pubblicitari e naviga nei siti degli sponsor. Per ogni sito visitato si accumulano crediti che vengono poi convertiti in denaro.

1 euro

Barre pubblicitarie. Si scarica un software e il gioco è fatto. Si naviga con un banner pubblicitario in primo piano. Conviene se si ha internet l at ovvero a costo i sso mensile indipendentemente dalla navigazione.

6 euro

Carte di credito. Si propone una carta di credito agli amici e per ogni persona che la acquista e la utilizza verrà data una percentuale i ssa.

35 euro

Connessioni e Adsl. Guadagnare mettendo in condivisione la propria linea Adsl, a cui si possono collegare a pagamento altri utenti in zona.

20 euro

Sito, contenuti e blog. Creare il proprio blog o dare la propria opinione su prodotti e servizi. Gli utenti navigano e votano i commenti. Più contatti = più guadagni.

20 euro

Forex. Il Foreign Exchange market, creato nel 1973, è il mercato internazionale dei cambi, oggetto dello scambio sono quindi i soldi, si compra/vende una moneta contro un’altra. Il tasso di cambio rappresenta il meccanismo con cui si stabilisce il valore di una valuta in termini di un’altra.

75 euro

Email pubblicitarie. In gergo questi sistemi vengono chiamati dai più esperti PAY TO READ o nella sua abbreviazione PTR. Si clicca e si legge per una manciata di centesimi.

6 euro

Guadagnare giocando. Si guadagna giocando e si vincono punti superando i livelli, questi possono essere convertiti in denaro.

2 euro

Iscrizioni a servizi. Se ami fare acquisti in rete o iscriverti a servizi online puoi risparmiare o guadagnare qualcosa.

1 euro

Motori di ricerca. Si guadagna effettuando le normali ricerche attraverso una barra di ricerca o un sito dedicato, fornito dal promotore del servizio. Si guadagna in base all’intensità e alla frequenza delle ricerche.

10 euro

Pagati per cliccare. Sono presentati dei link e si viene pagati per cliccarli e a volte per vedere il sito per un tot tempo.

3 euro

Scaricare musica gratis o guadagnando. Per gli amanti della musica, da produrre, suonare o ascoltare, è il metodo giusto. La condivisione e i clic ge-nerati permetteranno di ottenere un ritorno e l’artista sarà sempre più conosciuto, facendosi promozione.

12 euro

Telefonino. Ricevere sms pubblicitari o mandare sms da siti dedicati permette di guadagnare denaro o più spesso ricariche telefoniche.

5 euro

Sondaggi e opinioni. Rispondere a questionari o compilare sondaggi di opi-nione a pagamento. Adatto a chi ha del tempo libero in orari particolari in quanto questi sondaggi e opinioni possono essere compilati in qualsiasi momento.

6 euro

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23Lunedì 5 Marzo 2012LuneA F FA R I I N P I A Z Z A

L’incertezza dei mercati spinge verso prodotti basati sulla distribuzione periodica di un dividendo

I titoli di stato ora fanno scuolaAnche i fondi comuni e gli Etf stanno puntando sulla cedola

Pagina a cura DI DUILIO LUI

Un’entrata periodica in grado di rimpinguare le finanze familiari e limitare le ansie gene-

rate dai saliscendi dei mercati. Un numero crescente di emit-tenti punta su fondi comuni ed etf che rilasciano una cedola periodica, in linea con quanto da sempre fanno alcuni titoli di Stato e azioni. Un fenomeno che, dato l’interesse suscitato tra i risparmiatori, promette di trovare conferma anche quando la fase di volatilità più accen-tuata sarà superata.

La strategia. Acquistando titoli che distribuiscono divi-dendi elevati si ottiene un be-nefi cio tipico dell’investimento obbligazionario, vale a dire la distribuzione della cedola perio-dica, mantenendo la prospetti-va di una crescita di valore del titolo nel tempo. Il valore ag-giunto dei fondi che investono su questo fronte è una maggiore diversifi cazione data dalla plu-ralità di sottostanti (che riduce l’incidenza di eventuali crolli o addirittura default di singoli titoli). Questa strategia è indi-cata soprattutto per chi investe in un’ottica di medio-lungo pe-riodo e punta a ottenere entrate

periodiche, utili per fronteggia-re le spese quotidiane, evitando così di dover liquidare le posi-zioni a rischio di accettare even-tuali minusvalenze.

Fin qui i vantaggi. Va co-munque ricordato che la distri-buzione di cedole non è da sola sintomo di salute dell’azienda. Per esempio, una società che distribuisce dividendi tropo elevati prima o poi contrarrà dei debiti, perché si tratta di una situazione che ostacola la crescita. Occorre quindi ana-lizzare attentamente la moti-vazione della politica dei divi-dendi in un’azienda: se punta a remunerare gli azionisti con l’extra-cassa della società è un fattore positivo ma se i dividen-di vengono distribuiti sottraen-

doli alle riserve può essere un segnale di futuri problemi di crescita della società.

Fondi comuni con incasso periodico. Tra i fondi comuni, uno degli ultimi nati è Pioneer obbligazionario sistema Italia a distribuzione, focalizzato sul mercato obbligazionario italiano (sia titoli di stato che emissioni societarie, con preferenza per le realtà che vantano bilanci sani e piani industriali convincenti), che è legato al benchmark 100% Barclays Capital Euro Aggrega-te Italian Issuers e prevede la distribuzione semestrale di un dividendo. È prevista una com-missione di sottoscrizione pari all’1,20% e una di gestione dello 0,9% annuo. Punta sulla cedola,

ma cambia la classe di investi-mento nel caso del Pictet Eur Corporate Bonds, specializzato nella selezione di emissioni ob-bligazionarie dell’area euro, li-mitando la selezione alle socie-tà investment grade, vale a dire con migliore merito creditizio. Il fondo presenta commissioni di gestione dell’1,15% annuo e in portafoglio ha 330 titoli (se-condo la rilevazione di fi ne gen-naio), con una duration media di 3,54 anni e fi nora ha reso in media il 5,54% annuo, con una cedola media del 4,93%.

Per il futuro, l’obiettivo dei gestori è ridurre il sovrappeso in merito agli emittenti a beta elevato e a quelli dell’Europa periferica, con l’obiettivo di rendere il portafoglio più resi-stente di fronte alla crisi del de-bito sovrano e alla pressione sui rating. Per questo, nell’ultimo aggiornamento viene indicata la preferenza per le scadenze a breve-medio termine, con una posizione neutrale sulle emis-sioni di lungo periodo che go-dono di rating elevato.

Per chi punta su altre aree, da segnalare il JP Morgan emerging market local currency debt, che ha una commissione di gestione annua dello 0,6%. I titoli con rating tripla A rap-presentano poco meno del 5%, mentre quelli con la singola

A sono un quarto del totale e quelli classifi cati con la tripla B sono oltre un terzo.

Diversifi cazione geografi -ca per gli etf. Non mancano le opportunità anche tra gli Etf. A metà febbraio è stato quotato a Milano il db x-trackers II Mts Ex-Bank of Italy Btp Etf, che investe in titoli pluriennali (la media di portafoglio è 5,69 anni) e tasso fisso e prevede una distribuzione annuale dei proventi ed è total return. La stessa Deutsche Bank ha quotato anche il db x-trackers II Mts Ex-Bank of Italy Ag-gregate Etf, che punta su un paniere di titoli di Stato misto per tipologia di tasso e durata - Bot, Btp, Cct e Ctz, con una duration media dei titoli in portafoglio di 4,62 anni.

Spdr propone, invece, due fondi-indice basati su stru-menti azionari a dividendo costante: si tratta di

Spdr S&P US Dividend Ari-stocrats, che replica l’indice delle società che hanno distri-buito dividendi crescenti ogni anno nel corso degli ultimi 25 anni, e di Spdr S&P Emerging Markets Dividend, che ripro-pone l’andamento di 100 azio-ni liquide e ad alto dividendo di 20 paesi emergenti in cre-scita negli ultimi tre anni.

© Riproduzione riservata

La svolta congiunturale non è ancora chiara, ma i segnali che arrivano dagli Stati Uniti inducono a un cauto otti-mismo. Secondo l’ultimo report di Janus Capital sul pae-se, infatti, i segnali macro indicano che il peggio è ormai

alle spalle, considerato che tanto i salari quanto il tas-so di disoccupazione sono in netto miglioramento (su quest’ultimo fronte, il livel-lo dell’8,3% rappresenta il minimo da tre anni), grazie anche alla ripresa delle pic-cole e medie imprese. Entrando nello specifi co dei settori, gli analisti guidati da Colleen Denzler, head of fixed income strategy della società, segnala che è in corso una ripresa della fiducia tra i consumatori, mentre le aziende mostra-no bilanci solidi e livelli elevati di cassa, cosa che permette loro di tornare a investire con una logica di medio-lungo periodo. I prezzi, da sempre un indi-

catore decisivo per gli sviluppi dell’economia, stanno tor-nando a crescere soprattutto sulla scia delle materie pri-me, mentre sul fronte dei salari le pressioni non sembrano destare particolari preoccupazioni. Lo scenario risulta in via di miglioramento anche grazie all’azione incisiva della Federal Reserve (Fed), che continua a mantenere eccezio-nalmente bassi i tassi sui prestiti in modo da sostenere la ripresa. Quest’ultima non sembra in grado di procedere esclusivamente sulle proprie gambe, tanto che Janus va-luta al 50% la possibilità di un altro quantitative easing entro l’estate, che torni a inondare di liquidità il sistema economico.

Segnali di fi ducia dagli Stati Uniti L’allentarsi delle tensioni sull’Italia è evi-

dente nelle ultime settimane, eppure ci sono ancora tre nodi da sciogliere per mettersi de-fi nitivamente alle spalle la crisi. È la convin-zione di Anima sgr, che attribuisce il miglio-ramento del sentiment sui mercati in primo luogo al maggiore interventismo della Bce, il principale catalizzatore del ritorno di appeti-to per il rischio da parte degli inve-stitori. Per l’Ita-lia il 2012 sarà un anno di sostan-ziale recessione, sottolineano gli analisti, anche se i due decreti del governo Mon-ti quanto meno hanno riportato fi ducia sui merca-ti fi nanziari. Nel giro di due mesi, i rendimen-ti sulla parte più breve della curva dei tassi italiana sono passati da oltre il 6% (allar-me rosso) a meno del 2%. Nonostante que-sto, restano comunque tre minacce lungo la strada verso la ripresa: le massicce aste di rifi nanziamento del debito pubblico a me-dio-lungo termine, in programma fi no alla primavera; la mancata implementazione del-le misure pro-crescita; una crescita del pil inferiore alle attese. Da qui il riposiziona-mento di portafoglio, che vede un sottopeso sul mercato monetario e un sovrappeso sulle scadenze più lunghe, per sfruttare l’appiat-timento della curva dei rendimenti (calo dei

tassi a lunga).I titoli societari dovrebbero benefi ciare del restringimento degli spread sui titoli di Sta-to, analizza il report. Intanto, il settore dei fi nanziari presenta ancora buone potenziali-tà, nonostante il rally delle ultime settimane, grazie a due fattori: le ricapitalizzazioni in corso, che migliorano la situazione patrimo-

niale; l’ampia liquidità for-nita dalla Bce. Gli altri setto-ri sono consi-derati solo in ottica di diver-sificazione di portafoglio. Il relativo ritor-no di appetito per il rischio è un sostegno anche per le altre classi di obbligazioni a spread: titoli ad alto rendi-mento e paesi emergenti.Allargando lo

sguardo al contesto europeo, Anima sgr è ottimista sull’azionario, grazie alla prospet-tiva di accelerazione della crescita econo-mica nel secondo semestre e al ruolo della Banca Centrale Europea. Il quadro macro è improntato a una stabilizzazione della cre-scita, mentre gli attuali multipli di Borsa appaiono allettanti. Poiché i mercati a loro volta anticipano l’economia reale, è la con-clusione, la congiuntura dovrebbe essere nel 2012 fattore di sostegno per i mercati azionari.

L’Italia non è più il grande malato

Colleen Denzler

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24 Lunedì 5 Marzo 2012 C O N TA B I L I TÀ

Secondo la Ctr Lazio il regime della pex non preclude la possibilità di dedurre le spese

Cessione della partecipazione, deducibili i costi di consulenza

Pagine a cura DI FRANCO CORNAGGIA

E NORBERTO VILLA

Due diligence deduci-bile nella cessione di partecipazioni. Il regi-me della participation

exemption (pex) non preclude la possibilità di dedurre le spese sostenute per la verifi ca della situazione patrimoniale e fi nan-ziaria della società partecipata ceduta. Questo il principio con-tenuto nella sentenza n. 255 del 27 settembre 2011, emessa dalla Commissione tributaria regionale del Lazio.

Sul tema, appare opportuno ricordare la tassazione di favore prevista dall’art. 87 del Tuir in tema di pex. Affi nché la cessio-ne di partecipazioni operate in regime di impresa sia esente da tassazione, occorre infatti che siano soddisfatti determinati requisiti sia di carattere sog-gettivo (ossia del soggetto che detiene la partecipazione), sia di carattere oggettivo (inerenti alla partecipazione posseduta). Tali requisiti sono così riassu-mibili:

a) ininterrotto possesso delle partecipazioni dal primo giorno del dodicesimo mese anteceden-te la vendita;

b) iscrizione della partecipa-zione tra le immobilizzazioni fi nanziarie;

c) residenza fi scale della so-cietà partecipata in un paese con regime fi scale non privile-giato;

d) esercizio della società par-tecipata di un’impresa commer-ciale ex art. 55 del Tuir.

Al sussistere di tali condizio-ni, la tassazione della plusva-lenza viene limitata al 5% della differenza tra corrispettivo per-cepito, al netto degli oneri ac-

cessori di diretta imputazione, e costo sostenuto per l’acquisto della partecipazione. In tal sen-so, l’art. 86, comma 2 del Tuir, relativo alla determinazione della misura della plusvalen-za. In proposito, occorre altresì considerare il principio previsto dall’art. 109, comma 5, del Tuir, che prevede la deducibilità delle spese solo nella misura in cui sono riferibili a proventi che concorrono a formare il reddito imponibile.

Il dubbio sorge allora in me-rito all’esatta definizione del concetto di «oneri accessori di diretta imputazione» e alla pos-sibilità di dedurre spese ineren-ti a plusvalenze esenti da tas-sazione, che non danno luogo a materia imponibile.

Nella controversia in esame, il problema si pone relativa-mente ai costi di due diligence sostenuti per la verifi ca della

effettiva situazione economico, fi nanziaria, patrimoniale e fi -scale della società partecipata. La società partecipante se ne accollava le spese, in quanto lo svolgimento della revisione rappresentava una condizione indispensabile per poter proce-dere alla cessione della parte-cipazione.

È evidente l’impatto di una corretta classifi cazione dei costi di revisione, che:

• qualora vengano considerati quali oneri accessori e imputati a diretta diminuzione del valo-re della partecipazione, condur-rebbero a un risparmio fi scale solo in misura pari al 5%;

• qualora siano invece ricono-sciuti quali onere autonomo, po-trebbero benefi ciare della piena deducibilità fi scale.

Ad avviso dell’Amministra-zione finanziaria, gli oneri derivanti dalla due diligence

devono essere considerati qua-li costi di diretta imputazione sostenuti per la cessione della partecipazione e, in quanto tali, di fatto privi di rilevanza fi sca-le (all’epoca della controversia, tra l’altro, l’esenzione della plu-svalenza era totale e non pari all’attuale 95%).

Tale orientamento poggia le proprie basi sull’articolo 4, lettera e) della legge 80/2003 (legge delega sulla riforma del sistema fi scale), che introducen-do il regime pex prevede l’inde-ducibilità dei costi direttamente connessi con la cessione di par-tecipazioni dotata di tali requi-siti. In senso conforme, pertan-to, l’Agenzia ha sostenuto che i costi relativi alla cessione della partecipazione, in quanto corre-lati ad un provento esente, non sono deducibili dall’imponibile (così la circ. min. n. 36/E/2004, in premessa).

La tesi dell’Agenzia, accolta in primo grado, è stata tuttavia rigettata in appello.

I giudici di secondo grado, constatato che né la legge de-lega né il Tuir contengono una esplicita individuazione degli oneri accessori, si rifanno a quanto precisato nella relazione illustrativa alla legge delega. In tale sede, vengono considerati indeducibili:

• gli oneri accessori sostenuti in occasione della cessione;

• altri oneri specifi catamen-te, e non solo indistintamente, collegati alla realizzazione delle plusvalenze esenti.

Tra l’altro, mentre la prima classe di oneri può essere fa-cilmente individuabile (spese notarili, provvigioni ecc.), la seconda appare meno defi nibile. Nel caso concreto, la sentenza precisa che i costi di due dili-gence non rientrano in nessuna delle due sopra citate categorie, in quanto:

• con riferimento alla prima, non sono oneri sostenuti in oc-casione della cessione, ma in epoca anteriore;

• con riferimento alla secon-da, non sono oneri collegati spe-cifi catamente alla realizzazione della partecipazione, in quanto non infl uiscono sul prezzo né sul valore della società.

Tale ultima osservazione, a dir la verità, fa sorgere talune perplessità, poiché le risultan-ze della due diligence possono indubbiamente concorrere a de-terminare prezzo e valore della partecipazione. È comunque in-negabile che la società cedente consegue un duplice vantaggio: cessione della partecipazione in regime pex e deduzione in-tegrale dei costi propedeutici alla cessione.

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Tassazione delle plusvalenze ad aliquota variabile per le persone fi siche. Le plusva-lenze derivanti da partecipazioni non qua-lifi cate scontano a far data dal 1° gennaio 2012 l’innalzamento dell’aliquota dal 12,5 al 20% (decreto legge 138/2011 convertito nella legge 148/2011), mentre nulla varia per le cessioni di partecipazioni qualifi ca-te, soggette a imposizione Irpef secondo le ordinarie aliquote progressive.Appurato che la persona fi sica detiene la partecipazione al di fuori dell’esercizio di impresa, per calcolare la corretta aliquota di tassazione occorre avere riguardo alla percentuale di quote detenute, che deter-mina regimi fi scali differenti.Per partecipazione qualifi cata si intende una partecipazione superiore al 2% dei voti per spa quotate in borsa o al mercato ristretto od al 20% dei voti per Spa non quotate e altri soggetti Ires. Sono altresì considerate qualifi cate le par-tecipazione di cui si dispone di oltre il 25% del capitale sociale (5% se trattasi di so-cietà quotate). Occorre quindi distinguere, in funzione del-la percentuale di quote detenuta, tra parte-

cipazione qualifi cata e partecipazione non qualifi cata. In sintesi avremo:a) tassazione in misura pari al 49,72% del-la plusvalenza realizzata e inserimento di tale provento quale ordinario componente di reddito, in caso di partecipazione qualifi -cata. In tal modo, la plusvalenza realizzata concorre a formare l’imponibile irpef e vie-ne assoggettata ad imposizione progressi-va, pur se in misura ridotta;b) tassazione a titolo di imposta in misura pari al 20% della plusvalenza realizzata in caso di detenzione di partecipazione non qualifi cata.Solo in una particolare ipotesi la tassazione di partecipazioni non qualifi cate potrebbe ancora scontare la previgente aliquota del 12,5%, in luogo dell’attuale 20%. La fatti-specie ricorre quando la cessione è stata effettuata entro il 31 dicembre 2011, ma il corrispettivo viene incassato successi-vamente a tale data. Negli altri casi, per i contratti di cessione stipulati nel 2012, le plusvalenze saranno assoggettate a tassa-zione in misura pari al 20%, mediante evi-denziazione delle stesse nella dichiarazione dei redditi (quadro RT).

Plusvalenze a tassazione modulata

Non solo società di capitale. Possono usufruire del re-gime pex anche le società di persone e gli imprenditori persone fi siche, pur con alcune particolarità al riguardo. In primo luogo, occorre che società di persone e imprendi-tori individuali adottino la contabilità ordinaria, mentre non possono usufruire della pex soggetti in contabilità semplifi cata. In tal caso, le imprese non redigono infatti alcuno stato patrimoniale e sono impossibilitate a esporre le parte-cipazioni detenute nelle immobilizzazioni fi nanziarie, requisito indispensabile per usufruire dell’esenzione da tassazione della plusvalenza.Anche la rilevanza del benefi cio appare ridotto rispetto alle società di capitale. Infatti per società di persone e imprenditori individuali l’esclusione della tassazione sulle plusvalenze realizzate non si verifi ca in misura quasi integrale (ossia al 95%), ma esclusivamente nella misura del 50,28% del guadagno realizzato. Posto quindi di aver conseguito una plusvalenza pari a 50 mila euro, soltanto l’importo di 24.860 euro sarà assoggettato a tassazione (vale a dire il 49,72% della plusvalenza realizzata), purché naturalmente ricorra-no le condizioni per l’applicazione della participation exemption.

Regime agevolato esteso alle società di persone

PEX E DEDUCIBILITÀ DEI COSTI

La tassazione La plusvalenza derivante dalla cessione di partecipazioni dotate dei re-quisiti pex benei cia dall’esenzione da tassazione in misura pari al 95%

La limitazioneNon sono deducibili i costi direttamente connessi con la cessione della partecipazione

La diffi coltàNon è sempre agevole distinguere tra costi direttamente connessi e altri solo collegati

Il casoLa deducibilità dei costi di due diligence relativi alla partecipazione ceduta sostenuti dalla società partecipata

La sentenzaCommissione tributaria regionale del Lazio, sentenza n. 225 del 27 set-tembre 2011

La decisione Le spese di due diligence sono pienamente deducibili

La motivazioneTrattasi di spese necessarie e propedeutiche alla cessione, ma non di diretta imputazione

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Page 25:  · • Anno 21 - Numero 55 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 5 Marzo 2012 • DI MARINO LONGONI mlongoni@class.it I l decreto legge sulle

25Lunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 MaC O N TA B I L I TÀ

Classificazione tra le immobilizzazioni fi-nanziarie per società controllate e collegate.

Altre partecipazioni oscillanti tra immobilizzazioni e attivo circolante, in relazione agli obiettivi societari.

Le partecipazioni sono iscri-vibili nell’attivo dello stato patrimoniale in una delle due seguenti voci:

a) immobilizzazioni fi nanzia-rie (B.III); ovvero

b) attivo circolante, tra le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni fi nanziarie (C.III).

La diversa classifi cazione di-scende dall’intento con il quale è stato effettuato l’acquisto del-la partecipazione:

• in presenza di partecipa-zioni destinate a rimanere per lungo tempo nel patrimonio dell’azienda, è configurabile un investimento duraturo che presenta i requisiti per essere iscritto tra le immobilizzazio-ni;

• qualora l’investimento ten-da ad avere natura temporanea, la partecipazione deve essere più correttamente iscritta tra l’attivo circolante, in vista di un suo prossimo smobilizzo.

Non è tuttavia necessario che la vendita avvenga entro un de-fi nito lasso di tempo; ciò che al contrario assume rilevanza è l’orientamento dell’impresa in ordine al destino della parteci-pazione. Se è stato deciso che a determinati livelli di prezzi la partecipazione verrà cedu-ta, già questo appare elemento suffi ciente per considerare di carattere transitorio l’inve-stimento effettuato e quindi inserirlo all’interno dell’attivo circolante. Che poi l’effettiva cessione avvenga entro tre mesi oppure entro tre anni, non muta comunque la natura tempora-nea dell’investimento.

Un’altra casistica che è possi-bile riscontare nella prassi, che risulta perfettamente lecita, è quella per cui la stessa parte-cipazione è suddivisa in una quota immobilizzata e in una quota facente parte dell’attivo circolante. Si pensi, ad esempio, al caso del possesso di una par-tecipazione pari al 60% del ca-pitale, in cui è però considerato strategico solo il mantenimento della maggioranza assoluta del capitale. In tale ipotesi, potreb-be giustifi carsi lo sdoppiamento della partecipazione: per il 51% iscrivibile tra le immobilizza-zioni fi nanziarie; per il restante 9% tra l’attivo circolante (tale situazione potrebbe essere sup-portata dalla convinzione che in presenza di condizioni di mer-cato favorevoli ovvero di fronte alla necessità di reperimento di risorse fi nanziarie aggiunti-ve rientra nei progetti societari una parziale cessione della quo-ta detenuta).

L’art. 2424-bis del codice civi-le, ai commi 1 e 2, infatti preve-de che «gli elementi patrimonia-li destinati a essere utilizzati durevolmente devono essere iscritti tra le immobilizzazioni. Le partecipazioni in altre im-prese in misura non inferiore a quelle stabilite dal terzo comma dell’art. 2359 si presumono im-mobilizzazioni».

Da quanto sopra discende pertanto che:

• le partecipazioni originate da un investimento fi nanziario di ampio respiro e di carattere durevole devono essere iscritte tra le immobilizzazioni fi nan-ziarie;

• le partecipazioni in imprese detenute in misura superiore al 20% (o 10% se quotate in bor-sa) devono essere iscritte per presunzione (relativa) di legge tra le immobilizzazioni fi nan-ziarie.

Vi è infatti una presunzione di legge che classifi ca in prima battuta (salvo prova contraria) tra le immobilizzazioni fi nan-ziare le partecipazioni in im-prese controllate e collegate.

La defi nizione di società con-trollate e collegate è fornita dall’art. 2359 del codice civile, in relazione al differente grado di intensità di controllo che il proprietario è in grado di eser-citare sulla società partecipata. In sintesi:

• quando esiste un controllo al massimo grado corrisponde una partecipazione in società controllata;

• nel caso di controllo a un grado intermedio corrisponde una partecipazione in società collegata

• in assenza di controllo la partecipazione non potrà che essere esclusa dalle due ca-tegorie di cui all’art. 2359 del codice civile.

Nel dettaglio una partecipa-zione può defi nirsi controllata quando:

a) si dispone della maggioran-za dei voti esercitabili nell’as-

s e m b l e a ordinaria della so-cietà par-tecipata. È la classica ipotesi in cui la par-tecipante d e t i e n e almeno il 50% delle quote del-la socie-

tà partecipata e non sorgono pertanto particolari problemi interpretativi;

b) si dispone dei voti suffi cien-ti per esercitare un’infl uenza dominante nell’assemblea or-dinaria. Si pensi, ad esempio, a una quota di partecipazione pari al 30% del capitale a fronte di una miriade di altri piccoli proprietari che non detengono quote signifi cative.

Appare chiaro come in que-sta ipotesi l’azionista di mag-gioranza relativa sia in grado di esercitare una profonda in-fl uenza sulle scelte della società partecipata.

Differente sarebbe il discor-so se a fronte del 30% detenuto vi fosse un altro socio con una quota di partecipazione pari al restante 70%;

c) si esercita, per effetto di particolari vincoli contrattuali, un’infl uenza dominante su di un’altra società. Si pensi, ad esempio, a una società di cui si detenga una partecipazione e di cui si rappresenti l’unico cliente, in un mercato privo di altri sbocchi.

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La classificazione la decide l’obiettivo

Iscrizione della partecipazione tra le im-mobilizzazioni fi nanziare e possesso per 12 mesi. Due le condizioni che il soggetto de-tentore della partecipazione deve soddisfare per poter fruire della pex.Il primo requisito di carattere soggettivo richiesto dall’art. 87 del Tuir riguarda il possesso ininterrotto della partecipazione dal primo giorno del dodicesimo mese ante-cedente la cessione della stessa. Esemplifi -cando, una partecipazione ceduta in data 20 febbraio 2012 dovrà essere posseduta alme-no dalla data del 1° febbraio 2011 per poter benefi ciare dell’esenzione. Se l’acquisto fos-se avvenuto in data 3 febbraio 2011, non si applicherebbe il regime della participation exemption.Con riferimento all’iscrizione in bilancio, l’art. 87, comma 1, lettera b), pone quale condizione che la partecipazione sia clas-sifi cata «nella categoria delle immobilizza-zioni fi nanziarie nel primo bilancio chiuso durante il periodo di possesso». Eventuali riclassifi cazioni nei bilanci successivi della partecipazione tra l’attivo circolante non assumerebbero rilevanza ai fi ni della parti-cipation exemption; la situazione risulta cri-stallizzata dalla prima iscrizione (discorso speculare in caso di prima iscrizione nell’at-tivo circolante).

Per le partecipazioni acquistate successiva-mente all’introduzione della pex (1° genna-io 2004 per le società con esercizio sociale coincidente con l’anno solare) vale la se-guente regola:a) partecipazioni acquistate nell’esercizio 2003: assume effi cacia la classifi cazione ope-rata nel bilancio 2003;b) partecipazione acquistata ante 1° genna-io 2003: assume effi cacia la classifi cazione operata nel bilancio 2002. Eventuali riclas-sifi cazioni operata prima di tale data non assumono quindi rilevanza. Al fi ne di evitare facili manovre elusive, il legislatore fi scale ha posto un freno alla di-screzionalità di iscrizio-ne delle partecipazioni in bilancio, prevedendo un’integrazione all’art. 37-bis del dpr 600/73. Alla lettera f) delle di-sposizioni anti-elusive è infatti prevista l’inop-ponibilità all’Ammini-strazione finanziaria delle classifi cazioni in bilancio delle parteci-pazioni detenute al fi ne di fruire di indebiti ri-sparmi d’imposta.

Due le condizioni da rispettare per i detentori

Residenza fi scale in paesi non a fi scalità pri-vilegiata ed esercizio di impresa commercia-le. Questi i due requisiti che devono essere soddisfatti dalla società partecipata in tema di pex; requisiti che devono inoltre sussistere ininterrottamente almeno dall’inizio del terzo periodo di imposta antecedente la cessione stessa. È interessante notare come il requi-sito «triennale» non sia riferito al periodo di possesso in capo alla partecipante, ma unica-mente alla partecipata. In altri termini, la partecipante può detene-re la partecipazione da un numero inferiore di periodi di imposta, ma la partecipata deve comunque aver soddisfatto i criteri di resi-denza ed esercizio di impresa da almeno tre periodi di imposta, pur se posseduta da sog-getti diversi. In caso la partecipata sia stata costituita da meno di tre anni, l’esenzione opera comunque a condizione che i requisiti siano rispettati dalla data di costituzione alla data di vendita (in tal senso la cm 36/E del 04 agosto 2004, punto 2.3.3)Quanto all’esercizio di impresa commerciale ai sensi dell’art. 55 del Tuir, per presunzio-ne assoluta (che non ammette quindi prova

contraria) tale requisito non è soddisfatto dalle società partecipate il cui patrimonio è prevalentemente costituito da beni immobili diversi da:a) immobili alla cui produzione e scambio è ef-fettivamente diretta l’attività dell’impresa;b) dagli impianti e fabbricati utilizzati diret-tamente nell’esercizio dell’impresa.Fanno tuttavia eccezione a quanto sopra gli immobili concessi in locazione fi nanziaria ed i terreni su cui la partecipata svolge l’attività agricola.Ai fi ni di appurare la prevalenza o meno del valore dei beni immobili rispetto al totale dell’attivo, la relazione ministeriale di accom-pagnamento al decreto precisa che il calcolo deve essere effettuato sul valore corrente e non sul valore contabile di immobili ed atti-vità. In prima approssimazione, la fattispecie non riguarda le società di costruzione o di compravendita, quanto piuttosto le società immobiliari di gestione, per le quali il trasfe-rimento delle quote (il cui valore è rappre-sentato dagli immobili detenuti dalla società) potrebbe nascondere una cessione di beni im-mobili sostanzialmente detassata.

Partecipate, conta il requisito triennale

QUATTO REQUISITI PER LA PEX

Requisiti della partecipante

Requisiti della partecipata(con vincolo triennale)

Possesso ininterrotto per 12 mesi

Iscrizione tra le immobilizzazioni

finanziarie

Residenza fiscale in paesi non a fiscalità

privilegiata

Esercizio di impresa

commerciale

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VALORI AL 15/02/2012

Adesso Index Aprile '07 93,430 MERRILL LYNCH & CO. INC. Baa1 | A- | A BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | BBB- | BBB

Adesso Index Febbraio '07 99,249 B.CA POPOLARE DI VERONA NOVARA Scarl Baa2 | BBB- | BBB * BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | BBB- | BBB

Alba Carim Index 08/07 101,175 CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.p.A. - ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

Alti Percorsi Index 1 – 2007 99,545 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA Baa1 | - | - UBS Ltd Aa3 | A | A

Carichieti Index Linked 2007 97,451 INTESA SANPAOLO S.p.A. A2 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa3 | A+ | A

Creberg altiplano marzo 07 98,700 CREDITO BERGAMASCO S.p.A. - | BBB- | BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | BBB- | BBB

Creberg Altiplano Aprile '07 91,780 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | BBB- | BBB

Creberg Polar Aprile '07 91,600 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | BBB- | BBB

Derby Index Linked Dicembre 2006 94,000 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB UNICREDIT S.p.A. A2 | BBB+ | A- ****

Derby Index Linked Ottobre 2006 95,220 BANCA POPOLARE DI BARI Scrl - | (1) | - BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | BBB- | BBB

Duomo Index Nuove Frontiere III serie 94,850 BANCA POPOLARE DI VICENZA - | BBB- | BBB BANCO BILBAO SA Aa3 | A | A+

Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 96,420 INTESA SANPAOLO S.p.A. A2 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | A+

Futuro Forte 1 - 2006 101,000 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A- | A SOCIETÉ GENERALE A1 | A | A+

Index Scatto piu' Persona Life 98,660 SOCIETÉ GENERALE A1 | A | A+

Index Up 1-2008 89,200 MORGAN STANLEY A2 | A- | A SOCIETÉ GENERALE A1 | A | A+

Scelgo Index 10 99,704 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba3 | - | - ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC A3 | A | A

Scelgo Index 11 99,474 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba3 | - | - CITIBANK N.A. A1 | A | A

Scelgo index 12 99,821 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba3 | - | - BANCO SANTANDER S.A. Aa3 | A+ | A

Scelgo Index 13 99,472 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba3 | - | - BARCLAYS BANK PLC Aa3 | A | A

Scelgo Index 14 98,570 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba3 | - | - JP MORGAN CHASE BANK Aa3 | A | AA-

Treviso Index 2007 99,545 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA Baa1 | - | - UBS Ltd Aa3 | A | A

PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE

TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE

TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

4,30% International Index Serie V Marzo 2007 94,010 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 | CCC+ | BB- UBS Ltd Aa3 | A | A

4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 98,600 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | A+

4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 98,970 HBOS Treasury Services Plc A1 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

4,30% International Serie VI Aprile 2007 95,000 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 | CCC+ | BB- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

4,30% International Serie VII Aprile 2007 95,000 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 | CCC+ | BB- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

4,30% International Serie X Giugno 2007 97,921 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa3 | A+ | A

AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 98,510 MORGAN STANLEY A2 | A- | A UBS Ltd Aa3 | A | A

Convergence Serie IX 2007 95,000 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 | CCC+ | BB- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

Convergence Serie VIII 2007 94,010 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 | CCC+ | BB- UBS Ltd Aa3 | A | A

Convergence Serie XI 2007 98,600 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | A+

Convergence Serie XII 2007 97,921 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa3 | A+ | A

Convergence serie XIV 2007 98,970 HBOS Treasury Services Plc A1 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

CRESCITA SICURA SERIE  VI  2006 100,128 MORGAN STANLEY A2 | A- | A BANCA IMI S.p.A. A2 | BBB+ | A-

CRESCITA SICURA SERIE I 2007 99,030 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

CRESCITA SICURA SERIE II 2007 96,570 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A COMMERZBANK AG A2 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE II/2006 101,690 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A SOCIETÉ GENERALE A1 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE III 2006 99,230 SNS BANK NV Baa1 | A- | BBB+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

Crescita Sicura Serie III 2007 97,980 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | NR | A ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 98,770 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | NR | A COMMERZBANK AG A2 | A | A+

Crescita Sicura Serie IV 2007 94,480 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa3 | A+ | A

CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 99,580 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

CRESCITA SICURA SERIE V 2006 98,320 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A- | A ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC A3 | A | A

Crescita Sicura Serie V 2007 98,600 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | A+

Crescita Sicura Serie VI 2007 97,921 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa3 | A+ | A

CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 99,440 BNP PARIBAS Aa3 | AA- | A+

Crescita Sicura Serie VII 2007 98,970 HBOS Treasury Services Plc A1 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 100,150 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

Crescita Sicura Serie VIII 2007 94,030 NIBC Bank NV Baa3 | BBB- | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

CRESCITA SICURA SERIE X 2006 98,980 BNP PARIBAS Aa3 | AA- | A+

CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 99,230 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 101,690 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A SOCIETÉ GENERALE A1 | A | A+

Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 98,590 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | NR | A HVB HYPO-UND EREINSBANK AG A2 | A | A+

EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 98,770 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | NR | A COMMERZBANK AG A2 | A | A+

EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 200699,440 BNP PARIBAS Aa3 | AA- | A+

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 99,580 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 98,980 BNP PARIBAS Aa3 | AA- | A+

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 99,230 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 100,150 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 99,030 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 98,320 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A- | A ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC A3 | A | A

EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 100,128 MORGAN STANLEY A2 | A- | A BANCA IMI S.p.A. A2 | BBB+ | A-

EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 96,570 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A COMMERZBANK AG A2 | A | A+

EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 101,690 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A SOCIETÉ GENERALE A1 | A | A+

Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 91,860 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | NR | A CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 99,230 SNS BANK NV Baa1 | A- | BBB+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 100,128 MORGAN STANLEY A2 | A- | A BANCA IMI S.p.A. A2 | BBB+ | A-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 98,770 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | NR | A COMMERZBANK AG A2 | A | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 98,320 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 | A- | A ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC A3 | A | A

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 99,440 BNP PARIBAS Aa3 | AA- | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 100,150 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 99,580 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 98,980 BNP PARIBAS Aa3 | AA- | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 99,230 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 96,570 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A COMMERZBANK AG A2 | A | A+

INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II99,030 ABN AMRO BANK NV A2 | A | A

Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 94,030 NIBC Bank NV Baa3 | BBB- | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 97,921 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa3 | A+ | A

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 98,600 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A2 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | A+

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 98,970 HBOS Treasury Services Plc A1 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | A

VALORI AL 15/02/2012

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27Lunedì 5 Marzo 2012

DI DEBORA ALBERICI

Nelle liti fi scali formali-tà più stringenti per la liquidazione dei com-pensi. Infatti, il contri-

buente soccombente di fronte alla Ctr che chiede una ridu-zione della condanna alle spese legali per violazione, fra l’altro della tariffa forense, deve indica-re espressamente nel ricorso le voci di tabella dei diritti e degli onorari che ritiene violate. È in-suffi ciente dedurre in giudizio la violazione delle norme in tema di liquidazione di tali spese.

Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 2604 del 22 febbraio 2012, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un contribuente che aveva perso, di fronte alla com-missione tributaria regionale del Piemonte, una causa sugli interessi, secondo lui ancora dovuti dall’amministrazione fi -nanziaria.

Il caso. L’uomo aveva fatto causa al fi sco di fronte alla ctp di Torino per ottenere il versamen-to, nel giudizio di ottemperanza, degli interessi dovuti sul suo cre-dito di imposta. L’amministra-zione aveva prodotto in giudizio un documento della Banca d’Ita-lia attestante tali somme. Ad avviso dei giudici di merito pie-montesi questo era bastato per provare l’avvenuto pagamento. Sul punto la Cassazione non ha aggiunto nulla dichiarando il ri-corso inammissibile. Ma non è tutto. Sul secondo motivo, quello riguardante le spese, i giudici di legittimità hanno fi ssato una se-rie interessante di paletti per la

richiesta di riduzione da parte del contribuente che ha perso la causa di fronte alla Ctr. Sono in-valide richieste generiche. Dun-que la Suprema corte ha scritto la parola fi ne sulla vicenda re-spingendo anche questa parte del gravame.

Le motivazioni. Inutile per il cittadino lamentare davanti alla Suprema corte una generica vio-lazione delle tariffe. Insomma, per usare le parole dei giudici supremi, «laddove il ricorso in Cassazione avverso il provve-dimento che abbia posto l’onere delle spese a carico della parte soccombente non specifi chi gli errori del giudice e non riporti le voci di tabella dei diritti e degli onorari che si ritengono violate, esso non consente di verifi care la pretesa violazione dei massimi, sia per i diritti che per gli onora-ri e, pertanto, non essendo auto-suffi ciente, è inammissibile».

In questo caso il contribuente si è limitato, sbagliando, alla ge-nerica deduzione della violazione delle norme in tema di liquida-zione delle spese in favore della parte vittoriosa, e cioè dell’am-ministrazione fi nanziaria, e si è limitato a esporre le voci relative ai soli onorari che, secondo lui, si sarebbero dovute riconoscere alla controparte, senza alcuna indicazione in relazione ai diritti e alle spese.

© Riproduzione riservata

Formalità rigide per la liquidazione

Liti, va dettagliata la violazione spese

DI DEBORA ALBERICI richiesta di riduzione da parte

È imponibile l’indennità supplementare erogata al dirigente a seguito di una transazione giudiziale con l’azienda per il licen-ziamento ingiustifi cato. Per questo è legittima la trattenuta a monte da parte dell’impresa in sede di liquidazione. È quanto affermato dalla Corte di cassazione (sent. n. 2196, 16/2/2012). Ad avviso del Collegio di legittimità, la somma va equiparata alla penale contrattuale che compensa la perdita professionale del manager. Nessun dubbio sull’imponibilità della somma. Sul punto in sentenza si legge infatti che: «Ne consegue che l’indennità in esame va assoggettata a imposta, poiché trova la fonte della sua obbligatorietà nella risoluzione non giustifi cata del rapporto di lavoro col dirigente e costituisce misura di matrice convenzionale volta, da una parte, a sanzionare la condotta datoriale priva di giustifi catezza, e, dall’altra, a risarcire il dirigente per la perdita del posto di lavoro, che non dipenda da profi li di sua colpa o responsabilità».

Indennità da licenziamento, somme imponibili

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VALORI AL 15/02/2012

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Il principio

«Laddove il ricorso in Cassazione avverso il provvedimento che ab-bia posto l’onere del-le spese a carico della parte soccombente non specifichi gli errori del giudice e non riporti le voci di tabella dei dirit-

ti e degli onorari che si ritengono violate, esso non consente di verifi ca-re la pretesa violazione dei massimi, sia per i di-ritti che per gli onorari e, pertanto, non essendo autosuffi ciente, è inam-missibile».

La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/docio7

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Professioni 2.0, la sfi da di tuttiè sulla qualità

«Mantenere un’elevata qualità e un alto standard nell’erogazione di consulenze

da parte dei professionisti rappresenta per il paese e per tutta l’Europa una missione estremamente importante». Con queste pa-role giovedì il ministro della giustizia, Pa-ola Severino, è intervenuto al «Professional day» organizzato da tutti gli ordini profes-sionali italiani per chiedere ascolto sugli interventi di liberalizzazione promossi dall’attuale governo e dal precedente a gui-da Berlusconi. «La qualità del professioni-sta e la qualità dei servizi devono convin-cere i cittadini del fatto che il professionista è uno degli elementi fondamentali della nostra società, il soggetto al quale affi darsi con assoluta serenità, sapendo che saprà dare un contributo alla risoluzione dei pro-blemi di ciascuno dei cittadini», ha aggiun-to l’avvocato Severino. Il ministro, insom-ma, ha centrato il cuore del tema. Che non è quello degli strumenti per l’esercizio della professione (professionista associato o stu-dio monoprofessionale, stp o coop) quanto quello della qualità della prestazione pro-fessionale offerta. Chi legge queste pagine del lunedì, che parlano del mondo degli studi legali d’affari, sa che quello dei servi-zi legali è un mercato molto ampio e che le dinamiche che spingono un cliente verso la scelta di un professionista anziché di un altro molto spesso sconfi nano dal semplice costo della prestazione, puntando sempre più verso la ricerca di un’elevata specializ-zazione e qualità. Bene, continueremo a parlare di questo, e a raccontare di chi si impegna perché, anche in futuro, sia questo il modello prevalente da trasmettere anche ai professionisti più giovani. Perché la sfi da ormai è questa: la qualità dei professionisti 2.0. Chi non la raccoglie ha già perso.

Roberto Miliacca

Anno 21 - Numero 55 - € 2,50 Lunedì 5 Marzo 2012

IL PRIMO GIORNALE DEI PROFESSIONISTI DELLA GIUSTIZIA

Avvocati

ALE DEI PROFESSIONISTI DELLA GIUSTIZIAALE DEI PROFESSIONISTI DELLA GIUSTIZIA

Oggi

Sette

Inserto specialedi ItaliaOggi7

Pink power 2012, le donne al top

nelle law firmDI ANDREA ALTAVISTA

Il 2012 per le donne negli studi le-gali è iniziato con una buona noti-zia. La presenza di Paola Severino nel delicato ruolo di Guardasigilli

del governo guidato da Mario Monti. Prima donna a ricevere questa nomina in Italia nella storia repubblicana.

Intanto, nei dipartimenti dei mag-giori studi d’affari italiani, le donne hanno siglato operazioni di peso, tra cui, solo per citarne una delle ultime, la ristrutturazione del gruppo San Raffaele seguita da Gabriella Covino, partner responsabile del gruppo Re-structuring di Gianni Origoni Grippo Cappelli & partners, e hanno trovato quotidianamente il delicato equilibrio tra vita privata e professionale, anche grazie al supporto costante della tec-nologia mobile.

Eppure, mentre al tavolo dei deal siedono sempre più spesso general counsel in gonnella, le professioniste hanno ancora una rappresentanza inadeguata nella partnership, come dimostrano i dati sui maggiori studi

italiani raccolti da AvvocatiOggi nel-la consueta indagine annuale sulla presenza e il ruolo delle donne nelle law fi rm.

Una disparità che, tuttavia, non va attribuita né alle politiche degli studi, sempre più attente a favorire la diver-sity e la vita privata delle avvocatesse, né a ostacoli reali affrontati dalle pro-fessioniste per accedere a ruoli di re-sponsabilità. Agli occhi dei clienti e dei colleghi infatti, le donne sono in grado di competere ad armi pari.

La differenza è eredità del passato forse, quando la carriera di una donna in Italia era rallentata da un muro di cristallo in alcuni casi diffi cile da spezzare o, forse, della differente atti-tudine alla carriera delle professioni-ste, spesso poste davanti alla diffi cile scelta tra famiglia o studio.

Sproporzione che, in qualsiasi caso, avrà bisogno ancora di diversi anni per essere superata. Anche, se nei fat-ti, il livello delle operazioni seguite, le professioniste stanno già ribaltando la storia.

© Riproduzione riservata

Anche quest’anno AvvocatiOggi ha fotografato la realtà al femminile negli studi legali d’affari, dove le professioniste seguono deal sempre più importanti

Contenimento dei costi e meno tasse per i professionisti più giovani. Dalla Campania, e in particolare dal nuovo Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da pochi giorni da Alessandro Diana, la tassa per la richiesta, arriva un segnale di forte discontinuità con il passato e di un agire più consono alla richiesta di contenimento dei costi. Sul fronte giovani, l’ordine guidato da Diana ha stabilito, nel corso della sua prima sedu-ta, sulla base di quanto promesso dalla giunta entrante in sede di elezioni, che la tassa per poter ottenere l’abilitazione al patrocinio venga ridotta del 40%, passando da 160 a 100 euro. Nella stessa seduta il nuovo Consiglio ha deliberato di non sostenere gli oneri e le spese di partecipazione (viaggio e soggiorno) dei delegati al congresso straordinario che si terrà a Milano a fi ne marzo che avrebbe richiesto «una presunta spesa di ventimila euro». Insomma, i consiglieri che vorranno partecipare al congresso sosterranno le spese di tasca propria. «La decisione è stata presa al fi ne di abbattere le spese e privilegiare politiche di riduzione dei costi».

CODICI & PANDETTE

Paola Severino, ministro della giustizia

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II Lunedì 5 Marzo 2012 S T U D I & C A R R I E R E

Pagine a cura DI ANDREA ALTAVISTA

Cresce il peso delle don-ne negli studi legali. Il pink power è ormai molto più che una re-

altà. Per mole law firm è una certezza. Il riconoscimento che il governo Monti ha attribuito a una donna, l’avvocato Paola Severino, conferendole il com-plesso ruolo di Guardasigilli, è solo l’ultima fotografia di una realtà al femminile che si sta facendo sempre più spazio nel-le strutture professionali orga-nizzate.

È solo di qualche giorno fa la notizia che una donna è diventata socio responsabile della sede di Milano di uno dei maggiori studi legali italiani, Tonucci & Partners (si veda più ampiamente a pagina V). Eppu-re, quando qualche settimana fa Anna-lisa Pescatori ha lasciato Grimaldi e Associati per unirsi allo studio romano, le notizie hanno riguardato la sua esperienza professionale più che il suo sesso. Solo un anno fa, spiega il fondatore Mario Tonucci, lo studio non aveva partner donna, mentre oggi oltre a Pesca-tori ha un ruolo di respon-sabilità anche Cristina Mazzamauro, da pochi mesi socio specializzato in diritto del lavoro.

Nel 2012 alle socie partner negli studi d’af-fari non sono riservati trattamenti di favore, e a dimostrarlo sono le ope-razioni chiuse dalle pro-fessioniste negli ultimi mesi. «Per una donna in uno studio legale, le sfi de sono le stesse dei colleghi uomini, e in ge-nerale di ogni professio-nista che intende svol-gere la propria attività con impegno e rigore. Agli occhi dei clienti forse in passato c’era maggiore diffi denza. Oggi questo pregiu-dizio non mi sembra sussistere», spiega Mazzamauro.

Il percorso di carriera è però ancora più lento

Anche se, il per-corso di carriera per le donne resta ritardato rispetto a quello degli uo-mini. A parlare sono i numeri. Non

solo quelli di Tonucci, dove delle 63 donne (su 139) solo due sono socie, ma della maggior parte degli studi, dove la percentuale delle donne cala all’aumentare della seniority.

Per esempio da Gianni, Ori-goni, Grippo, Cappel-li & Partners, dove le donne sono 146 su 370 professionisti, il 40%. La percentua-le cala al 18% se si considerano le part-ner, 12 su un totale di 69.

Il managing part-ner Tomaso Cenci spiega che lo studio punta di raggiun-gere un giusto equi-librio tra uomini e donne. «Ogni anno il numero delle donne nel nostro

studio aumenta. Nell’ultimo anno è proseguita la cresci-ta sia del numero di professioniste don-ne, sia del numero di donne socio. Di pari passo sono cresciute anche le loro respon-sabilità gestionali interne: oggi diverse donne sono responsa-bili di un’area di at-tività, come nel caso dell’amministrativo,

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le, o di u n a

funzione dello studio come av-viene nel caso della funzione di recruiting, e del desk India», spiega.

Lo studio è particolarmente sensibile sul fronte della ma-ternità, e il trattamento è stato

recentemente por-tato a un periodo di congedo retribuito di 20 settimane, con una retribuzione dell’80%, compreso il trattamento che viene riconosciuto dalla Cassa di Pre-videnza Forense.

Gabriella Covi-no, part-n e r r e -sponsabile del gruppo Restructu-

ring dello studio, ha seguito recentemente la ristrutturazione del San Raffaele. «Siamo stati coinvolti nella questione a luglio e da allora abbiamo seguito il piano di ristruttura-zione che ci ha portato a presentare e ottene-re l’ammissione di una proposta di concordato preventivo, con un piano che prevede il trasfe-rimento del ramo di azienda ospedaliero preventivamente conferito in una Newco a un in-vestitore e la liquidazione degli altri attivi non confl uiti nella NewCo. È una vicenda molto impegnativa e coinvolgente, di grande soddisfazione», spiega.

In Italia manca una pressione a realizzare norme di genere

Da Bonelli Erede Pappa-lardo, il primo studio italiano per fatturato, le donne sono 112 su 304, di cui 11 su 61 soci. In seguito all’entrata in vigore del-la legge che favorisce la parte-cipazione delle donne nei CdA,

alcune professioniste sono state segnalate per alte

cariche e responsabilità professionali, spiega lo studio. Ma, «in Italia non c’è una pressione né le-gislativa né di costume che invita ad adottare politiche di diversity specifi che, al di là della non discriminazione». Eliana Catalano, socio dello studio dal 2009, sta per diventare madre e spiega che la sfi da più importante è conciliare i pressanti impegni di la-voro con le responsabilità familiari.

«La mia area di pratica, l’M&A, impone un sforzo ed una dedizione costante. Questa condizione richiede a una donna delle capacità organizzative decisamen-te superiori a quelle di un

uomo e, talvolta, la necessità

di posticipare di qualche anno alcune importanti scelte perso-nali, come la mater-nità».

L’avvocato, che l’anno scorso è stata eletta nel comitato remunerazione dello studio, l’organo che si occupa di ripartire una quota dell’utile tra i vari soci, ha recentemente se-guito l’operazione Vimpelcom/Weather Investment e acqui-sizione per fondi di private equity.

Le percentua-li non sembrano differire in modo particolare negli studi internazio-nali. In Simmons & Simmons le donne sono 32 su 77, di cui 2 soci su 16. Negli ultimi mesi, spiega Mi-chele Citarella, country head dello studio, la sensibili-tà sul tema è molto

aumentata. «Si pensi solo che la prima

obiezione fatta a Facebook in merito alla quotazione è stata

fatta proprio sul tema del gen-der balance e della diversity.

Un fondo pensione ha fatto notare a Mark Zuckerberg che nel Consiglio di amministrazione di Facebook non risie-devano né donne né persone di colore», spiega Citarella.

La responsabile del dipartimento di contenzioso è Cri-stina Pagni, che fa riferimento al rap-porto 2010 del Cen-

sis «Intervento per le donne avvocato».

«Mentre circa la metà degli avvocati del nostro Paese è donna, l’Italia è in terzultima posizione, tra quelli europei, per rappresentanza femminile nel Consiglio nazionale forense. È altresì un dato di fatto che le donne avvocato guadagnano il 20% in meno rispetto ai colleghi uomini», spiega Pagni. Che ag-giunge che essere socia di uno studio attento «gender balance» che ha incoraggiato e sostiene un proprio network internazio-nale dedicato alle donne e che in molte giurisdizioni ha dato il via ad iniziative specifi che a supporto delle esigenze delle

Viaggio di AvvocatiOggi nelle law i rm italiane per fotografare la scalata delle professioniste

Pink power 2012, ecco la mappadel potere rosa negli studi legali

Non la fondatrice, ma la managing partner.

Nello studio giuslavorista Toffoletto De Luca Tamajo e Soci, Paola Tradati è managing part-ner, un titolo che la professionista ha mantenuto

anche in seguito alla recentissima fusione dello studio Toffo-letto con De Luca Tamajo.

Le donne in studio sono 7 su un totale di 18 soci, e 4 sono nel consiglio di ammini-strazione composto da 9 soci.

«Credo che quando le donne non saranno più considerate una «di-versity» forse avremo risolto molti problemi. Diciamo che all’inter-no dello studio vige la cultura della parità», commenta Tradati, che spiega l’estrema flessi-bilità offerta dallo stu-dio nella gestione dei tempi di lavoro, anche part time, alle mamme. Le sfide per le donne sono le stesse che per i colleghi: «Imparare, crescere, acquisire autonomia, entrare nella partnership. E poi avere visibilità esterna, diventare rain maker e ac-quisire ruoli decisionali all’interno dello studio», commen-ta Tradati.

Anche perché, nel 2012, una donna non è diversa agli occhi dei clienti. «Aggiungo che è sempre più comune ai tavoli avere una larga, se non maggioritaria, presenza femminile. I clienti sono spesso donne». Un cambiamento con cui gli studi d’affari devono iniziare a fare i conti.

© Riproduzione riservata

PAOLA TRADATI, TOFFOLETTO DE LUCA E SOCI

Donna non è diversity

Paola Severino

Paola Tradati

Gabriella Corvino

Eliana Catalano

Cristina Mezzamauro

Cristina Pagni

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IIILunedì 5 Marzo 2012LuS T U D I & C A R R I E R E

donne avvocato, sia di incorag-giamento.

Da Carnelutti le donne sono 3 0 s u 75, e 7 soci su 19. Va-lentina Poma-res, so-cio del diparti-m e n t o l a b o u r confer-ma che r i spet -to allo

scorso anno le quote rosa sono aumentate. Anche se, aggiunge

Pomares, «le statistiche indica-no che, soprattutto nelle imprese, le donne hanno una minore prospetti-va di carriera».

Non da Hogan Lovells , studio inglese dove so-prattutto in Ita-lia le donne sono da anni ai vertici della governance. Le professioniste sono 44 su un to-tale di 102 avvo-cati, di cui 4 soci, 5 of counsel e 6 senior associate. Tra le nomine recenti, quella di Francesca Angeloni, no-

minata soci o a capo del dipar-timento di diritto amministra-tivo.

Fulvia Astolfi, responsabi-le del dipartimento di tax e managing partner della sede di Roma commenta che «per alcuni clienti le donne sono considerate più affi dabili, per altri più «temibili», mentre pochi ormai sono quelli che han-no una preclusione verso le donne.

«In genere, cre-do che un avvocato donna sia inizial-mente «messo un po’ alla prova» dal cliente. Una volta feci una riunio-ne con quello che poi diventò il mio cliente maggiore, e mi «scontrai» con il Chairman della società, che non voleva credere a quello che gli dicevo. Il counsel interno della società era una donna. Ci guardavamo un po’ complici ed un po’ smar-rite. Ho dovuto far fare una te-

lefonata dal socio di riferimento per con-vincere il chairman che quello che dicevo era vero», ricorda.

Quando si parla di sesso debole, la società di consulenza Barza-nò & Zanardo punta soprattutto ai giovani. «L’incentivo di 10.400 euro previsto dal de-creto governo Monti per l’assunzione di giovani sotto i 35 anni e donne, sicuramente

è un aiuto», commenta l’ammi-nistratore delegato Alfredo Zanardo.

Maria Crist ina Storchi, è invece l’uni-co socio dello studio americano Latham & Watkins, dove su un totale di 46 professio-nisti 14 sono donne. L’avvocato, che ha fat-to parte del team dello

studio che ha assisti-to Atlantia nell’emissio-ne obbligazionaria di un miliardo, oltre alla ristrutturazione del debito di Seat Pa-gine Gialle, in quan-to lo studio è advisor legale dei bondholder Lighthouse. «Lo stu-dio è molto impegna-to nella tutela delle minoranze. L’obietti-

vo è ampliare quanto più possi-bile la presenza nell’ambiente di lavoro di persone apparte-nenti a diverse razze, etnie, generi e con diversi orienta-menti sessuali», spiega Stor-chi. Il Diversity Committee si confronta quotidianamente con gli altri organi dello studio e con avvocati e staff per meglio indirizzare le proprie iniziati-ve a sostegno della diversità. Le iniziative inclu-dono programmi di training per i nuovi assunti, una parti-colare attenzione al recruitment di mino-ranze, anche tramite borse di studio e la partecipazione atti-va di professionisti dello studio in asso-ciazioni promotrici della diversità nella professione legale.

Ma i clienti maschi hanno ancora dei preconcetti

In Legance, dove i soci donna sono 4 su 29, sono previste a breve nomine di nuovi soci e un au-mento delle quote rosa. E la partner Emanuela Cam-pari Bernacchi spiega che «ancora oggi la più grande sfi da è quella di far-si conoscere come professionista, far superare al cliente eventuali preconcetti, dimo-strargli che anche se sei donna sei in grado di assisterlo al pari di un colle-ga uomo».

Ma la meritocra-zia è ormai la chia-ve della carriera in studio. Da La Scala, la percen-tuale dei profes-sionisti è costante ai diversi livelli di seniority: il 43%. Le donne sono 42 su 97, e 10 soci su 23. La donne sono a capo delle sedi dello Studio di Torino, Vicenza, Bologna e Ancona, nonché dei dipartimenti di fallimentare, bancario, esecuzioni, regulato-ry, e proprietà intellettuale.

Claudia Parzani, è inve-ce l’unica socia dello studio Linklaters dove le donne sono

29 su 71. Studio che, tuttavia, ha investito sulla d ivers i ty con numerosi inizia-tive, essendo tra i soci sostenito-ri di Valore D e Parks Diversity, due associazioni che promuovono la diversità sul luogo di lavoro.

«Lo Studio ha poi ideato bre-akfast@Linklaters, iniziativa che si propone di promuovere il talento femmini-le, dedi-cata alle p r o f e s -s i on i s te dello stu-dio e alla business c o m m u -nity fem-minile in I t a l i a » , s p i e g a Parzani.

Le statistiche non sono mol-to differenti negli studi spe-cializzati. Da Lablaw infatti le donne sono 25 su 51, ma solo un partner su 13. Elisabetta

Cassaneti spiega che la crescita di re-sponsabilità è facili-tata dagli strumenti tecnologici, che rap-presentano un sup-porto per conciliare la vita familiare, tra cui BlackBerry, pc portatili e tablet.

Una cosa che Rita Santaniello, responsabile del dipartimento di di-ritto del lavoro di

Roedl & Partners, è riuscita a fare. Santaniello, madre di 5 fi gli, ha in iniziato a lavorare

in studio nel 1998, in attesa del primo fi glio, prima ancora della laurea.

Lorena Possa-gno, nominata socio di NCTM lo scorso anno, studio dove le donne sono circa il 30% delle professio-niste, sposta infi ne il discorso sui clienti. «I clienti stranieri, specie se di estra-zione nord europea

e anglosassone, sono senz’altro più avvezzi ad essere assistiti da una don-na e, palesemente, si aspettano di essere assistiti indifferen-temente da uomini o donne», commenta.

«I clienti italiani sono forse più “sorpre-si” dal ritrovarsi con una donna al tavolo del negoziato, ma, di norma, comprendono subito che non vi è differenza di servizio in termini di prepa-

razione, presenza, costanza e dedizione», conclude.

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Supplemento a cura di ROBERTO MILIACCA

[email protected]

Le donne hanno dimostrato di sapere accedere al tavolo dei deal non solo nei grandi studi, ma anche nelle strutture boutique dove il domus era tradizio-

nalmente una figura pa-triarcale.Elena Martini, fon-datrice dello studio Callegari & Martini è stata recentemente premiata con l’Ilo Client Choice Award 2012 nel settore della proprietà intellettuale. Un premio impor-tante, attribu-ito dai clienti c h e h a n n o dichiarato di

apprezzare nell’avvocatessa la combinazione tra elevata compe-tenza giuridica e mentalità busi-ness oriented, che la porta a ricerca-re sempre con successo le soluzioni più efficienti.Ma le donne che hanno successo negli studi di medie e piccole di-mensioni sono molte. Da Nun-ziante Magrone le donne sono 15: oltre alla socia fondatrice, 1 donna su 3 soci ordinari, 4 donne su 6 soci junior; 4 donne su 11 collaboratori e 5 donne su 12 of counsels. «Lo studio rifiuta da sempre il concetto di diversity riferito alle donne, poiché riconosce gli stessi diritti e doveri alle donne come agli uomini, quando si trovano a dover affrontare

difficoltà familiari e per-sonali», spiegano dallo studio.Ancora, nello studio Fer-rante le donne sono 5 su 10, e lo studio ha promos-so recentemente la office manager a managing di-rector, entrata in studio 7 anni fa come segretaria. Francesca Sbrana, so-cio dello studio Lipani & Partners dimostra

l ’ impegno ne-cessario per arrivare al successo. «Ho lavorato in studio fino all’ulti-ma settimana di gravidanza e dal secondo mese di vita del bambino, raggiungendo gli obiettivi profes-sionali senza trascurare le esigenze familiari», spiega.Nello studio Satta e Associati le quote rosa sono del 50%. Cin-que donne su 10 e un socio su due. «Le donne hanno sempre maggio-ri opportunità di emergere, anche perché sono spesso dotate di due qualità che premiano in questi tem-pi di rapida evoluzione: tenacia e

flessibilità», commenta Anna Romano, che aggiunge che il maggior fattore di differenzia-zione è generazionale: «Fra i giovani vi sono moltissime professioniste, che tendono natu-ralmente ad affermarsi nei settori emergenti, come l’energy e il diritto ambientale».

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STUDI BOUTIQUE

Quando il dominus ha la gonna

LA PRESENZA ROSA IN ALCUNI DEI MAGGIORI STUDI ITALIANI

Bonelli Erede PappalardoDa Bonelli Erede Pappalardo, il primo studio italiano per

fatturato, le donne sono 112 su 304, di cui 11 su 61 soci.

NCTMIl 32,4% dei professionisti, e il 6,1% dei soci, 3 su 49

Linklaters29 donne su 71 professionisti

1 socio su 9

Legance 64 professioniste su 158

4 donne su 29 soci

Tonucci & Partners63 donne sul totale, di cui solo 2 partner

Gianni Origoni Grippo Cappelli & PartnersLe donne sono il 40% delle professioniste e il 18% delle

socie

Simmons SimmonsIn Simmons & Simmons le donne sono 32 su 77, di cui 2

soci su 16

Elena Martini

Francesca Sbrana

Anna Romano

Valentina Pomares

Francesca Angeloni

Maria Cristina Storchi

Emanuela Campari Bernacchi

Claudia Parzani

Elisabetta Cassaneti

Rita Santaniello

Lorena Possagno

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IV Lunedì 5 Marzo 2012 A T T UA L I TÀ

Uno studio di Europa partners ha valutato gli assets dei principali studi legali blue-chip

Uk, sei law firm pronte per la BorsaGli studi del Magic Circle sono già quotabili per i loro fatturati

DI ANDREA ALTAVISTA

Gli studi legali d’affari nell’in-dice azionario Ftse100? Secon-

do la società di consu-lenza Europa Partners si può.

Da quanto emerge da una ricerca appena pubblicata dal gruppo infatti, sei dei maggio-ri studi legali inglesi avrebbero dimensioni sufficienti per entrare nell’Ftse100, l’indi-ce azionario delle 100 società più ca-pitalizzate quotate al London Stock Ex-change.

Europa Partners ha analizzato i risultati finanziari dei primi 30 studi UK per fatturato e ha scoperto che lo stu-dio Magic Circle Allen & Overy sarebbe il pri-mo della lista, con una valutazione complessi-va pari a 2,6 miliardi di sterline.

A seguire, i rivali Fre-shfields Bruckhaus Deringer, Linklaters, Clifford Chance, Ho-gan Lovells e Dla Pi-per, tutte law firm con base a Londra e sede in Italia e che avrebbero una valutazione superiore a 2 miliardi di sterline.

Da Slaughter and May, studio che ha adottato una strategia differente a livel-lo internazionale e non ha sede in Italia, i soci por-terebbero invece a casa 8 milioni di sterline a testa, a condizione che lo studio fosse quotato.

Una prospettiva che in Inghilterra, dove è appena entrato in vigore il Legal Services Act, normativa che liberalizza un mercato con valore stimato di 23 miliar-di di sterline, non sembra poi così fantascientifica.

Il Regno Unito è infatti l’unico paese, oltre all’Au-stralia, dove a breve sarà permesso l’intreccio tra l’universo professionale e quello del business.

La legge, attualmente in corso di implementazione, sta portando su un merca-to tradizionale quella che gli avvocati definiscono in modo unanime come una rivoluzione.

Il Legal Services Act per-mette infatti agli studi di accettare iniezioni di ca-pitale esterne e di operare sul mercato come struttu-re di business alternative (ABS), un nuovo modello organizzativo ibrido per il quale oltre 130 studi i hanno già fatto domanda di conversione.

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L’ingresso della London Stock Exchange

MARCO CONIDICINQUE ANNICD Route 61 Music

Cinque anni è l’album che segna il ritorno di Marco Conidi, dopo alcuni anni di silenzio discografi co. Il cd, che contiene 10 brani e 1 bonus tracks, è caratterizzato da atmosfere rock ad-dolcite da alcune pregevoli ballate. Non è un nuovo album in senso stretto visto che questo lavoro, come sotto-linea il sottotitolo Canzoni appunti viaggi e sogni: 1993-1997, racconta anni magici, faticosi e necessari. Anni in cui Marco Conidi scrive-va incessantemente e cercava una

strada un po’ più sua di quelle battute prima (l’artista aveva calcato per ben due volte il palco del Festival di Sanremo). Nei cinque anni intercorsi tra il singolo Stella di città e il quarto album Marco Conidi, l’artista romano ha prodotto più session, idee, registrazioni di quante possa contenerne un solo disco. Questo materiale esce oggi grazie a Ermanno Labianca e all’etichetta Route 61 Music, sensibile al buon cantautorato rock, che affonda le radici anche del rock statunitense. Come dimostrano i primi due brani del CD Disagio giovanile e Cine-città, che raccontano di ragazzi di periferia e sogni infranti. La cover Terra dove andare di Ivano Fossati, arriva da una live session, mentre Una vita da far brillare è presentata in una versione più veloce, furiosa e scarna rispetto a quella realizzata per l’album Marco Conidi. Come bonus track un’altra cover: Che sarà di Jimmy Fontana e Franco Migliacci, che Conidi propone in una versione dylaniana.

Consigliato ai professionisti che hanno costruito la propria carriera sulle attese e sui sacrifi ci.

SILETE VENTI! ENSEMBLEHANDEL – CONCERTI GROSSI OP. 3 / CONCERTO DOPPIO2CD Sony Classical

Prima registrazione mondiale del Concerto doppio “del Signor Haen-del” in Sol minore per oboe, fagotto e archi. L’opera, riscoperta di recen-te in Russia e attribuita a Georg Friedrich Händel, è stata curata da Sony Classical Italia con un cast di eccezione. L’esecuzione, infatti, vede protagonisti Simone Toni (oboe), Laurent Le Chenadec (fagotto) e l’Ensemble Silete Venti! Diretto da Corrado Rovaris. La partitura è sta-

ta scoperta a Kiev proprio da Simone Toni che, dopo averla stu-diata, l’ha proposta per la prima volta da vivo a Milano nel 2009. Per questa pubblicazione è stato scelto l’ensemble Silete Venti! (il migliore in fatto di strumenti d’epoca) diretto dal Maestro Corrado Rovaris, dal 2004 direttore principale della Philadelphia Opera Company. La cantabilità, la freschezza e il virtuosismo tipici del compositore si riconoscono nella partitura inedita. A favore della tesi che il Concerto doppio sia di Händel, c’è anche il fatto che l’opera si stata ritrovata nell’ex-Urss, dove dopo il saccheggio russo in Germania della seconda guerra mondiale sono fi nite tante par-titure. Di questa composizione colpiscono la divisione in quattro tempi, la tensione ritmica e il virtuosismo che mette a dura prova i musicisti. Questo album abbina all’inedito Concerto doppio in Sol minore la maestosa Opera 3, ovvero sei storici Concerti Grossi. Lavori, questi ultimi, composti da Händel a Londra, e dove l’oboe è strumento predominante.

Consigliato agli avvocati la cui parola d’ordine è non abbassare il livello.

Antonio Ranalli

CCO CONIDI SILETE VENTI! ENSEMBLECO CONIDI

Note legaliMARCCCO

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VLunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 ML’ I N T E R V I S TA

Pagina a curaDI FEDERICO UNNIA

Una sfida all’insegna della sua con-tinua professionalità. Rilanciare la sede milanese dello studio le-gale Tonucci & Partners, molto

accreditato nella realtà romana ma non pienamente valorizzato per le compe-tente che possiede su quella ben diversa di Milano. Chi meglio di lei, Annalisa Pescatori, potrebbe tentare l’impresa? E così Mario Tonucci, fondatore dello studio nel 1994 e gli altri soci, hanno scelto Annalisa Pescatori, classe 1964, avvocato civilista con una spiccata competen-za e un’impressionante serie di relazioni con le istituzioni finanziarie più significative.

«Devo dire che esse-re chiamata alla guida della sede milanese di uno studio come Tonucci costituisce un riconosci-mento e al tempo stesso una grande responsabilità. Soprattutto se ti poni l’obiettivo di inserire lo studio e i suoi professionisti nelle operazioni che contano che solo a Milano sono progetta-te, negoziate e concluse», dice con un tono cordiale e al tempo stesso deciso.

Che l’avvocato Pescatori sia la profes-sionista giusta per poter guidare uno studio che conta oggi, sotto la Madon-nina, 18 avvocati e complessivamente 25 professionisti, lo dicono la sua storia professionale ed alcune delle operazioni di cui si è occupata. Laureata cum lode con il professor Natalino Irti, ha svolto la pratica con Astolfo di Amato, ex ma-gistrato, oggi uno dei massimi esperti di diritto penale d’impresa, recentemente in prima linea nel processo Eternit. «Un grande professionista, da cui ho impara-to moltissimo di quello che ho poi potuto

mettere in campo», ammette. Poi il grande salto e l’inizio dell’attività

come legale della direzione affari gene-rali e legali dell’Imi - Istituto mobiliare italiano, avventura che durerà 6 anni. In questa posizione i suoi referenti sono stati i vertici dell’azienda, a cominciare dall’al-lora dg Rainer Masera, soprattutto nel periodo giapponese, essendosi occupata di importanti operazioni come l’ingresso di primarie banche nel capitale della Fi-ninvest, allora in grande diffi coltà. E an-

cora, le privatizzazioni da parte di Iri ed Eni e le cessioni di Ilva, Nuo-vo Pignone a General Electric, guidata da Paolo Fresco e assisti-ta da Ugo Draetta, il giurista d’impresa per eccellenza. Anni nei quali, alcuni ricorda-no, la Pescatori agiva da sola coordinando le sue risorse interne di staff.

Poi, l’offerta di en-trare nello studio lega-le Bonelli e Associati

(«Altra esperienza di vita professionale, un vero maestro nell’intelligenza giuri-dica e nella capacità di relazionarsi con i clienti e i giudici», ricorda Pescatori). Da qui il passaggio nello studio Grimaldi, pri-ma nella fase della relazione con Clifford Chance e poi nella compagine Grimaldi e Associati. Che si sia trattata di una sta-gione unica nella sua vita professionale lo conferma da un lato il livello di com-plessità dei progetti seguiti (specialmen-te operazioni di M&A, fusioni, operazioni straordinarie sul capitale) e, dall’altro, i nomi di alcune parti assistite: la fusione per incorporazione di UniCredito con Ca-pitalia, l’acquisizione da parte del Gruppo UniCredit delle attività bancarie ed as-sicuratrici del Gruppo Ing. E ancora, la riorganizzazione del patrimonio immobi-liare non strategico del Gruppo UniCredit

mediante conferimenti di rami d’azienda immobiliari in una newco partecipata dal Gruppo UniCredit e da Pirelli Real estate e Morgan Stanley.

«Tutte operazioni nelle quali ho po-tuto apprezzare il piacere di lavorare in team, con colleghi e professionisti di diversa estrazione, tutti però accomu-nati dall’obiettivo di ottenere il miglior risultato per il proprio cliente», sottolinea Pescatori.

Poi, e siamo a fi ne 2011, la decisio-ne di entrare in Tonucci & Partners, conclusasi l’avventura dello Studio Grimaldi. «Conservo ottimi ricordi e un rapporto umano e personale con i colleghi che diffi cilmente verrà meno. Quando Mario Tonucci e gli altri soci mi hanno chiesto di prendere in mano le redini dello studio di Milano ho ac-cettato quella che sulla carta è una nuova grande sfi da», spiega. Così dai primi di febbraio è impegnata non solo nella gestione del business e dei clienti ordinari ma, soprattutto, nell’identifi -cazione e valutazione delle potenzialità dei professionisti di Milano. «Credo oc-corra il contributo di tutti e uno sforzo per riportare lo studio al centro della scena fi nanziaria milanese. Ci sono le competenze e gli strumenti per farlo». Infatti, la sede milanese è molto spe-cializzata nel diritto societario e fi nan-ziario, commerciale e nelle operazioni straordinarie avendo già al suo interno professionisti competenti.

Annalisa Pescatori è anche autrice di pubblicazioni principalmente in materia societaria in cui ha messo a frutto la sua esperienza pratica con le nuove normative (fusioni transfron-taliere delle società di capitali). È relatrice a convegni, seminari e ma-ster. Insomma, con una guida così, diffi cile credere che la sfi da lanciata da Tonucci & Partners sotto la Ma-donnina nel medio periodo non possa essere vinta.

© Riproduzione riservata

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nata a Roma il 20 luglio 1964

IL PROFESSIONISTA

Avvocato, cresciuta professionalmente nello studio di Astolfo Di Amato, ha lavorato 6 anni in Imi. Poi l’esperienza in Bonelli e Associati prima dei 4 anni nello Studio Grimaldi e Clifford Chance e dal 2002 in Grimaldi e Associati, come equity partner, i no a i ne 2011., quando è entrata in Tonucci & Partners

LO STUDIO

Fondato da Mario Tonucci nel gennaio del 1994, lo studio Tonucci 6 Partners ha sedi a Roma, Milano, Padova, Firenze, Tirana e Bucarest. Vi operano 135 avvocati. Inoltre, attraverso la partecipazione a Network professionali a livello europeo e internazionale, lo studio è in grado di fornire assistenza legale globale.

Fatturato 2011: 24 milioni euro (stime)

L’addioa GrimaldiUn mese fa la pescatori ha dato l’addio allo studio Grimaldi dove era equity partner da 10 anni. «Conservo ottimi ricordi ed un rapporto umano e personale con i colleghi che difi cilmente verrà meno»

L’esperienzain ImiÈ stata di fatto la responsabile legale della funzione i nanza aziendale dell’Imi, seguendo alcune importanti operazioni come l’ingresso delle banche in Fininvest

La nascitadi CapitaliaÈ stata impegnata in prima linea come advisor legale esterno nella complessa fusione tra Unicredit e Capitalia, avvenuta nel 2007

Annalisa Pescatori, responsabile sede milanese Tonucci & Partners, racconta la sua carriera

La sfida è ampliare il mercatoA Milano giocando le carte dell’esperienza e del saper fare team

tà. Soprattutto

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(«Altra esperienza

«Occorrerà il contributo di tutti

e uno sforzo per riportare lo studio al centro della scena fi nanziaria milanese. Ci sono le competenze

e gli strumenti per farlo»

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VI Lunedì 5 Marzo 2012 SCENARI & TENDENZE

Nel dibattito sulle società tra professionisti non si considera quali siano le aspettative del nuovo azionista

Stp, cosa cerca il socio di capitaleChi investe in uno studio vuole una gestione imprenditoriale

DI GIULIA PICCHI

Mentre in Italia imper-versano le discussio-ni in merito alla convenienza, all’ade-

guatezza e alle caratteristiche delle società tra professionisti, in Inghilterra le cosiddette Abs (Alternative Business Struc-ture) sono già legge da marzo dell’anno scorso.

Senza voler entrare nel merito del confronto, vorrei qui prova-re a immaginare uno scenario, come quello inglese appunto, in cui uno studio comincia a pren-dere in considerazione l’idea di sfruttare questo cambio di nor-mativa e a interrogarsi su quale sia il miglior modo di procedere. L’idea di fondo è: «Non è detto che debba succedere adesso ma potrebbe accadere in futuro, per-ciò intanto portiamoci avanti nel ragionamento».

In prima battuta, poiché l’obiettivo è far affl uire nuovo ca-pitale allo studio, le discussioni si concentrano prevalentemen-te sulla struttura e l’attenzione fi nisce, quasi sempre, per foca-lizzarsi su quale sia quella più adatta ad attrarre investitori

esterni. In effetti, però, non è questo il

modo più effi cace di procedere perché, ad essere chiarite per prime, devono piuttosto essere le opzioni strategiche comples-sive della nuova realtà, il suo posizionamento e, in generale, la sua «proposizione di valore», ossia l’insieme di quegli ele-menti praticamente impossibili da copiare che rendono unica la propria offerta agli occhi del

cliente. Una volta fatto questo sforzo

(e di sforzo si tratta!), allora sì, ci si può interrogare su quale siano la struttura, e l’infrastruttura, che meglio si prestano a concre-tizzare queste strategie.

Che cosa signifi ca in sintesi? Signifi ca che, affi nché l’esercizio abbia davvero senso, è opportuno cambiare prospettiva e cercare di capire quali sono i parametri che saranno presi in esame dal

possibile investitore e non da chi già opera in studio.

Dovendo di fatto «scommette-re» i propri danari, l’investitore sarà attratto da quelle realtà che avranno dimostrato di esse-re guidate in modo «imprendi-toriale» e di aver considerato le attività svolte secondo economi-cità. ossia prestando attenzione a tutte quelle voci di bilancio che in ultima analisi contribu-iscono a determinare il reddito prodotto.

In effetti, a guardar bene, non è che veramente ci sia bisogno di far entrare un socio non pro-fessionista perché sia opportuno farlo, i partner, attuali o futuri che siano, sono già tutti investi-tori dello studio.

Comunque sia, per un investi-tore è importante che lo studio sia gestito come un business e perché ciò avvenga sono neces-sari tre elementi:

- una strategia robusta e vin-cente,

- un track record che dimostri che la cassa e la crescita dei pro-fi tti nel lungo periodo sono state opportunamente pianifi cate,

- una struttura e una cultura che provino che lo studio viene gestito ed effi cacemente guida-to (e non piuttosto che cresce in modo disordinato e incoerente).

Vediamoli brevemente in det-taglio.

Viene spesso detto che la ri-cerca del profi tto non è di per sé una strategia. D’altra parte è innegabile che il profi tto sia un fattore critico di successo, l’ele-mento che più di tutti consente a una qualsiasi realtà di misurare i suoi progressi e il risultato del suo impegno.

Il profi tto è la sintesi di una strategia intrinsecamente co-erente, che ha prima definito chiaramente e poi allineato i propri obiettivi, il modello di business e le modalità con cui fronteggiare la concorrenza.

Una strategia robusta pro-tegge le sue risorse più preziose facendone un punto di forza e sviluppa le aree su cui può van-tare le sue migliori competenze. Tradotto: si prende grande cura del proprio capitale intellettuale che in una realtà professionale

coincide più che altrove con le persone che operano all’interno dello studio.

Il secondo requisito, per un in-vestitore, è che lo studio sia in grado di dimostrare che è sta-to capace di gestire la propria crescita, nella sostanza più che nella dimensione, e la propria liquidità nel lungo periodo. Le performance fi nanziarie devo-no essere state stabili, previste e tali da garantire una crescita futura. Il che implica avere un portafoglio bilanciato di clienti e referral, in grado di veicolare, con ragionevole sicurezza, un continuo affl usso di incarichi, un certo numero di appuntamenti che dimostrino un buon livello di continuità e tutto quanto in generale concorre a provare la presenza e il costante sviluppo delle competenze in materia di business development dei pro-fessionisti.

E forse più ancora di que-sto, un investitore vorrà essere convinto del fatto che lo stu-dio è ben posizionato (e che ha posto le premesse per esserlo anche in futuro), gode di una buona reputazione e può van-tare un brand «di peso».

Solo alla fi ne l’investitore si preoccuperà della struttura e, ammesso ce ne sia bisogno, di una sua eventuale trasfor-mazione. Senz’altro è fonda-mentale che sia (la struttura) defi nita in modo chiaro, coe-rentemente organizzata e alli-neata sia con le visioni di chi è alla guida sia con gli obiettivi economici e strategici prefi ssa-ti. Qualsiasi realtà che voglia essere condotta come un’im-presa richiede un certo grado di disciplina, una struttura ben organizzata e una gestio-ne professionale orientata alle performance. Non solo. Deve anche dimostrare di saper offrire i suoi servizi in modo coerente e secondo un fl usso operativo rodato. E laddove il «management» non abbia tutte le competenze c’è sem-pre spazio per presenze «non-executive» che sappiano dare i giusti suggerimenti al Consi-glio di amministrazione.

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Un investitore vorrà sapere se lo studio è ben posizionato e se gode di una buona reputazione sul mercato

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Le società tra professionisti prendono forma in parlamento. Secondo l’emendamento del governo al decreto liberalizza-zioni approvato lunedì sera dalla commissione Industria del Senato il numero dei soci professionisti o la partecipazione al capitale sociale dei professionisti deve essere tale da determinare la maggioranza di due terzi nelle deliberazioni o decisioni dei soci. Il socio professionista, si legge nella norma che ha ottenuto il via libera, «può opporre agli altri soci il segreto concernente le attività professionali a lui affi date». Il venir meno della condizione dei due terzi, «co-stituisce causa di scioglimento della società e il consiglio dell’ordine o collegio professionale presso il quale è iscritta la società procede alla cancellazione della stessa dall’albo, salvo che la società non abbia provveduto a ristabilire la prevalenza dei soci professionisti nel termine perentorio di 6 mesi», recita l’emendamento.

L’emendamento del governo

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VIILunedì 5 Marzo 2012LuneDIRITTO & SOCIETÀ

La recente pronuncia dell’Antitrust nel caso Ratiopharm-Pi zer accende il dibattito tra gli esperti

Pharma, brevetti a rischio tempoL’Agcm mette freni a chi ostacola l’ingresso di farmaci generici

DI FEDERICO UNNIA

Per il titolare di una privativa brevettuale su un farmaco, la sca-denza è vista come un

evento particolarmente delica-to che comporta una riduzione di profi ttabilità. Che fare per ritardare o, meglio, per prolun-gare e valorizzare investimenti che nel caso di molecole farma-ceutiche possono aver richiesto investimenti variabili tra 4 e 11 miliardi di dollari?

La domanda è tornata d’at-tualità alla luce del recente in-tervento dell’Autorità Antitrust che nel procedimento contro Pfi -zer, promosso da Ratiopharm, ha ritenuto scorretto e confi-gurante un abuso di posizione dominate l’aver ritardato l’in-gresso di un farmaco generico concorrente di un proprio pro-dotto etico.

Decisione da cui lo studio Pa-via e Ansaldo, che ha assisti-to con successo Ratiopharm, ha tratto spunto per promuovere un incontro sul tema nei gior-ni scorsi a Milano. «L’idea del convegno muove da due coinci-denze», spiega ad AvvocatiOggi Stefano Grassani, partner e responsabile del dipartimento antitrust di Pavia e Ansaldo. «Da un lato, la normativa d’ur-genza che il governo ha emana-to in materia di liberalizzazioni e che tocca anche il comparto farmaceutico attualmente al vaglio del Parlamento; dall’al-tro lato, la recente decisione dell’Autorità antitrust nel caso Pfizer. Sono due «novità» che riguardano entrambe il diritto farmaceutico e che lo pongono come tema di assoluta attua-lità per tutti gli operatori del settore. In particolare, la de-cisione dell’Autorità Garante è monito per le imprese che i diritti di proprietà intellettuale attribuiscono sì diritti di esclu-siva ma non possono concedere immunità rispetto all ’applicazione delle regole del no-stro ordinamento e di quello europeo, in primis di quello antitrust. Si tratta allora di verifi care dove e quale sia l’equilibrio tra le meritevoli richie-ste dell’industria farmaceutica origi-nator e le legittime aspettative espres-se dalla concorren-za dei genericisti di poter competere una volta che sia spirata la protezio-ne brevettuale».

«L’Autorità ha sanzionato Pfi -zer per aver ritardato l’ingresso sul mercato di terzi concorrenti, attraverso il rilascio di ulterio-ri brevetti il cui scopo non era quello dello sviluppo tecnologi-co, ma solo di creare il formale presupposto per prolungare

la privativa industriale. Un fenomeno noto come Patent Linkage», spiega Gian Paolo Di Santo, responsabile dipar-timento Intellectual Property e Information Technology sempre di Pavia e Ansaldo.

In attesa del secondo grado di giudizio avanti al Tar del La-zio, ci si interroga su come fron-teggiare l’inevitabile scadenza della tutela. «Rispetto alla sca-denza brevettuale, la normale tutela di vent’anni dalla data di presentazione della domanda, nel campo dei brevetti relativi a prodotti farmaceutici o desti-nati a principi attivi per pro-dotti farmaceutici o a processi per la formulazione di prodotti farmaceutici, esiste la possibi-lità di ottenere un Certifi cato complementare di protezione (Ccp)», aggiunge Di Santo.

Questo è destinato ad allun-gare il periodo normalmente ventennale e ciò al fi ne di com-pensare la perdita di tempo per lo sfruttamento del brevet-to da parte del titolare. Come noto per i prodotti farmaceutici sono necessari pratiche ammi-nistrative per l’immissione in commercio e per la sperimen-tazione clinica che richiedono molto tempo. «Questa gestione

è perfettamente legittima, ma la legge impone che il relativo Ccp sia chiesto entro un deter-minato periodo (sei mesi dalla autorizzazione all’immissione in commercio ovvero dalla con-cessione del brevetto se questo è successivo, ndr); il rispetto

di tale termine è essenziale poiché il regime di pubblicità dei brevetti (mediante le re-lative iscrizioni nel registro dei brevetti tenuto dall’Uffi-cio Italiano Brevetti e Marchi presso il Ministero dell’Indu-stria), consente di conoscere da parte di terzi interessati le vicende relative alla validità di ogni brevetto, dando anche la possibili-tà di svolgere una programmazione rispetto alla data in cui, sulla base delle risultanze di tale registro, dove vengono iscritti anche i relativi Ccp, la privativa industriale cadrà in pubblico dominio e pertanto potrà essere sfruttata da chiunque in regime di libera concorrenza», aggiun-ge Di Santo.

La normativa vigente ga-rantisce fi no in fondo lo sfrut-tamento economico di un pro-dotto costato anche centinaia di milioni di dollari? «Il pro-lungamento dell’esclusiva di

cui si è detto dovrebbe essere suffi ciente, almeno in linea te-orica, a garantire al titolare del brevetto il rientro dalle somme spese per la ricerca ed il con-seguimento di un ragionevole guadagno», spiega Fulvio Mel-lucci, senior European Counsel

di Bird&Bird . D’altra parte, ag-giunge Mellucci, non può trascurar-si che «il brevetto, se da un lato con-siste in una sorta di ricompensa per gli investimenti effettuati per la ricerca, dall’altro è lo strumento di diffusione del-la conoscenza. È dunque necessa-rio trovare un ra-gionevole punto di equilibrio tra l’in-teresse del titola-re a prolungare il

più possibile la sua esclusiva e quello della collettività di poter sfruttare liberamente l’inven-zione, esigenza quest’ultima particolarmente sentita in un settore «delicato» quale quello farmaceutico».

Secondo Paola La Licata, of Counsel del Team Corpora-te Life Science di HoganLo-vells, «occorre distinguere il caso relativo allo sviluppo di principi attivi del tutto nuovi, che determinano un importan-te avanzamento nella terapia di determinate patologie, dal caso in cui il brevetto abbia ad oggetto perfezionamenti o miglioramenti di composti noti, oppure l’individuazione di composti analoghi a quelli già esistenti».

Quale può essere una strate-gia brevettuale fi nalizzata a di-fendere o ritardare la scadenza della privativa? «Sono possibili diverse strategie, per esempio depositare domande multiple di brevetti relativi allo stesso farmaco; oppure apportare al farmaco originale, in prossimi-tà della scadenza, delle modifi -che che consentano il consegui-mento di un nuovo brevetto. Ciò ovviamente comporta l’onere, anche economico, di far fronte a una nuova procedura di re-gistrazione, ma al contempo il vantaggio di avvalersi di una nuovo periodo di copertura bre-vettuale. Infi ne avviare proce-dimenti giudiziari o dar vita ad intese restrittive fi nalizzate ad ostacolare o comunque limitare

l’accesso al mercato delle case farmaceutiche produttrici di generici», spiega Paola Nun-ziata, Senior Associate di CMS – Adonnino Ascoli Casavola Scamoni.

Secondo Giovanni Ghirar-di, partner del team di Intel-lectual Property di HoganLo-vells, per ritardare la scadenza del brevetto il titolare può otte-nere un’estensione della dura-ta fi no a un massimo di 5 anni, domandando la concessione di un Certifi cato Complementa-re di Protezione. «In tal modo il titolare recupera almeno in parte il periodo di forzata non commercializzazione del pro-dotto, dovuta all’effettuazione degli studi e la preparazione della documentazione attestan-ti la sicurezza e l’effi cacia del farmaco, necessari ai fi ne della concessione dell’Autorizzazio-ne alla Immissione in Commer-cio. Un ulteriore estensione di

6 mesi può essere ottenuta nel caso di richiesta di autorizza-zione all’immissione in com-mercio per uso pediatrico. La stessa logica incentivante sta alla base del supplemento di protezione di 10 anni previsto a favore delle imprese che svi-luppino farmaci per la terapia di malattie rare».

Per Di Santo, «il titolare di una valida privativa indu-striale ha tutto il diritto di far valere fino all’ultimo giorno di validità del brevetto la sua esclusiva. Non è un caso al ri-guardo che in questo campo anche e soprattutto in Italia esista un sistema di tutela giudiziaria particolarmente competente, effi cace e rapido quale quello dei procedimen-ti cautelari avanti le sezioni specializzate in materia di proprietà industriale presso i principale Tribunali italiani. L’esperienza fa dire che con tale sistema il titolare di una privativa industriale può otte-nere procedimenti di sequestro e di inibitoria a carico del con-traffattore in tempi nell’ordine di pochissime settimane. È evi-dente che tanto più la privativa industriale sarà valida e tanto più meriterà tale tutela».

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Stefano Grassani Gian Paolo Di Santo

Paola La Licata Giovanni Ghirardi

Fulvio Mellucci Paola Nunziata

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49Lunedì 5 Marzo 2012

Supplemento a cura di FRANCA FLORIS

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LavoroIl settimanale delle

Opportunità professionali

2012BILANCI 2

conin edicola c

SUFrancois Hollande. I due terzi dei francesi ritengono Hollande più credibile di Sar-kozy contro la disoccupazione. Lo dice un sondaggio pubbli-cato sul Nouvel Observateur

GIÙDa LinkedIn a Facebook:Da LinkedIn a Facebook:domanda e offertadomanda e offertadi lavoro si incontranodi lavoro si incontranosui social networksui social network

Collocamento 2.0

International Crisis Group cerca un esperto ItInternational Crisis Group, un ente non profi t che ha lo scopo di prevenire e risolvere i confl itti, cerca un esperto It per la propria sede di Bruxelles, in Belgio. I principali requisiti per partecipare alla selezione sono i seguenti: laurea in informatica, un’esperienza lavorativa di almeno tre anni, conoscenza avanzata dell’inglese, dettagliate conoscenze informatiche. Per candidarsi bisogna inviare all’indirizzo [email protected] il proprio cv, una lettera di presentazione e i contatti di almeno tre referenti.

European Schoolnet offre uno stage a BruxellesEuropean Schoolnet, un network di 30 ministeri dell’istruzione europei con sede a Bruxelles, offre uno stage nel proprio team di scienze. Per parteci-pare alla selezione è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti: buona conoscenza dell’inglese scritto e parlato, laurea in scienze della formazione, scienze o comunicazione scientifi ca, buone conoscenze infor-matiche, esperienza nello scrivere articoli e report. Lo stage è di sei mesi con inizio immediato ed è prevista una retribuzione mensile pari a mille euro. Per candidarsi bisogna inviare una mail con cv e lettera di presentazione all’indirizzo [email protected].

La Camcom di La Spezia in aiuto degli imprenditoriLa Camera di commercio di La Spezia ha promosso il progetto microcredito, fi nalizzato ad abbattere gli ostacoli che impediscono agli aspiranti imprendi-tori di realizzare la propria idea di impresa. I soggetti che possono presentare domanda di accesso al progetto microcredito sono: aspiranti imprenditori che intendano costituire o rilevare microimprese. I benefi ciari possono richiedere un prestito da un minimo di 3 mila euro a un massimo di 15 mila euro. Le domande devono essere presentate entro il 6 aprile.

Un premio di laureada RobilantAssociati spaRobilantAssociati spa, società di brand advisory e design, promuove un bando di concorso per l’assegna-zione del premio di Laurea «Talent Almanack», rivolto a laureandi e laureati delle Università di Milano che abbiano svolto o intendano svolgere entro dicembre 2012 una tesi di laurea sul tema: «Creating Shared Value. Il possibile circolo virtuoso tra sviluppo del business e creazione di valore sociale». Il bando prevede l’assegnazione di un premio di laurea di 2.500 euro e la doman-da di partecipazione dovrà pervenire entro il 30 settembre 2012 presso la sede di RobilantAssociati spa.

SCELTI & PRESCELTI

I Simpsons. Bart e Marge cambiano voce. I doppiatori sto-rici dei due personaggi dei Sim-psons hanno rifi utato il taglio stipendi proposto da Mediaset e da Fox. Famiglia in crisi.

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50 Lunedì 5 Marzo 2012 F O R M A Z I O N E

L’Università di Bergamo si rivolge a tutti i docenti

Riconoscere talentiUn corso su come valorizzare i geni

Pagina a cura DI FILIPPO GROSSI

Riconoscere un genio per sfruttarne al meglio le potenzialità, persona-lizzando il suo percor-

so di apprendimento e in questo modo aiutandolo ad integrarsi in maniera equilibrata con il gruppo classe. È questo lo spi-rito con cui è nato, per la prima volta in Italia, il corso di perfezionamen-to in «Il riconoscimento della superdotazione de-gli studenti e i problemi educativi e didattici che ne conseguono» organiz-zato dal Centro per la qualità della didattica (Cqia) dell’Università degli studi di Bergamo. Il corso, partito una set-timana fa nell’Ateneo bergamasco, si rivolge ai docenti di tutti i gradi (ele-mentari, medie e superiori) con lo scopo di fornire loro quegli strumenti e quelle conoscen-ze, pedagogiche e psicologiche in particolare, che li aiutino a sapere come comportarsi nel

caso si trovino in classe un genio. Per dieci weekend, una trentina di docenti giunti da tutta Italia impareranno ad insegnare ad alunni «positi-vamente diversi». Il tema del-la diversità, fi n dagli anni 70, ha infatti riguardato studenti con disabilità o con particolari diffi coltà di apprendimento, ma in pochi hanno pensato ai su-

perdotati che sono ragazzi che hanno qualità sopra la norma in determinate materie e che necessitano di un insegnamen-to differenziato e personalizzato rispetto agli altri compagni di classe in modo da valorizzarne

ed armonizzarne le particolari specifi cità. Uno studente che, ad esempio, è superdotato in matematica non potrà seguire lo stesso percorso di apprendi-mento di soggetti normodotati o addirittura ipodotati se non si vuole che abbia manifestazioni di disinteresse e demotivazio-ne verso quella materia con il serio rischio di metterlo anche

in contrasto con il gruppo classe.

I docenti del primo corso di perfezionamen-to organizzato in Italia sulla superdotazione, partiranno dall’analisi delle biografi e di sogget-ti superdotati come Van Gogh, Mozart, Churchill, Bobby Fisher o Steve Jobs per capire come ri-conoscere un genio per poi passare all’appren-dimento psicologico, pe-

dagogico, medico e neurologico che occorre come base perché il docente sia preparato a realiz-zare un percorso personalizzato in caso di riconoscimento di una superdotazione.

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Arredare una pizzeria con un occhio rivolto ad un design innovativo? La possibilità è offerta

dal master in «Food experience design- Design per l’innovazio-ne di spazi e locali pizzeria» organizzato per il quinto anno consecutivo da Poli.design-Consorzio del Politecnico di Milano che, in questi ul-timi giorni, metterà a disposizione di architetti e progettisti che vi pren-d e r a n n o parte 10 bor-se di studio del valore di 3.500 euro l’una. Il percorso formativo partirà il prossimo 15 marzo e durerà fi no al 6 aprile 2012, si svolgerà presso il Cam-pus Bovisa di Poli.design-Poli-tecnico di Milano, e sarà comple-tamente dedicato all’ideazione, progettazione e arredamento di locali pizzeria innovativi. Quello delle pizzerie è infatti da sempre un settore ai vertici

della ristorazione italiana, ma oggi gli spazi dei locali più in-novativi necessitano di una tra-sformazione in ambienti spesso multifunzionali, di design e di atmosfera. Docenti del corso sa-ranno progettisti specializzati e professori del Politecnico di Milano a cui verrà affi dato lo svolgimento delle tematiche di

p r o g e t -tazione, d e s i g n , arreda-m e n t o , i l l u m i -nazione, util izzo del colo-re e dei materia-li, mar-

keting ed evoluzione delle tendenze. Il corso, infine, si chiuderà con un project work fi -nale ed un’educational tour nei più importanti locali pizzeria di Milano. Per richiedere la borsa di studio, iscriversi e visionare il programma e il calendario del master, occorre consultare il sito web: www.foodexperien-cedesign.it.

Master su come arredare un locale

In pizzeria il design diventa innovativo

Nel mese di maggio partirà a Fi-renze, a Roma e a Milano il master in Retail management, organizzato da Obi in collaborazione con E-ducation. Il master, dedicato a 20 laureati per ciascuna sede, ha lo scopo di individuare e formare nuovi potenziali manager con l’obiettivo finale di avviarli ad una carriera professionale all’interno dei punti vendita della catena. Durante questo percorso formativo verranno affron-tate diverse aree tematiche quali

la gestione economica del punto vendita, il marketing d’acquisto e i rapporti con i fornitori, la gestione del servizio al cliente, l’organizzazio-ne delle risorse umane nella grande distribuzione specializzata, fino alle capacità manageriali e gestionali. Il termine massimo per poter in-viare la propria candidatura sarà il 30 marzo 2012 per le edizioni di Roma e Firenze, mentre il 13 aprile per i corsi di Milano. Collegandosi al sito web di Obi www.obi-italia.it, gli utenti interessati potranno scaricare la modulistica necessaria per l’iscrizione.

Al via la nuova edizione dell’Mba della Fondazione Cuoa, realizzato in partnership con University of Mi-chigan - Dearborn. Il corso avrà una durata di quindici mesi e si svolgerà dal prossimo 14 marzo fino al 29 giugno 2013. Scopo del master, che

si rivolge principal-m e n t e a m a n a g e r e pro fes -sionisti, è quello di creare ma-nager in grado d i apprende-

re nuovi modelli di comportamento e di offrire risposte concrete alle esigenze di cambiamento. Il pro-gramma del corso, infatti, affianca alle più tradizionali lezioni d’aula anche attività di formazione outdoor, come l’orienteering dove gli allievi si orienteranno nel bosco con mappa e bussola per raggiungere la meta, e il team building per allenare la capa-cità di fare squadra, di coordinarsi e impegnarsi per un risultato comune. Le lezioni si terranno presso Villa Valmarana Morosini, ad Altavilla Vicentina (VI), sede della Fondazione Cuoa. Per iscriversi e per maggiori info, consultare il sito www.cuoa.it

Prenderà il via in questo mese di marzo nelle sedi di Roma, Milano, Napoli e Padova il master executive in Direzione del personale organizzato da Meliusform. Il corso è stato pensato per rispondere alle esigenze formative

di chi vuole avvicinarsi alla comples-sità della funzione delle risorse umane

in azienda e nasce dall’integrazione di altri due executive master: il master in Risorse umane, che approfondisce i soft skills (organizzazione, selezione, formazione, valutazione e sviluppo delle risorse umane), ed il master in Amministrazione del personale e consulenza del lavoro, che sviscera la parte hard (normative e adem-pimenti, paghe e contributi, budget del personale, relazioni sindacali e politiche retributive). Per maggiori informazioni, consultare il sito inter-net: http://mastercorsi.meliusform.it/contenuti.

Prenderà il via il 10 aprile prossi-mo il master in Brand management organizzato da Ied di Roma. Obiettivo del master, della durata di un anno, è quello di creare professionisti, titolari

d’azienda, responsabili o addetti al marketing e alla comunicazione che conoscano gli strumenti e le tecniche necessarie al fi ne di contribuire sensi-bilmente a una corretta brand analy-sis, alla pianifi cazione e alla gestione di ogni tipo di strategia di marketing, comunicazione e governance dei pro-cessi, nonché curare l’intermediazione con le fi gure più «operative» di questi settori, comprendendone, valutando-ne e coadiuvandone l’azione. Il corso si rivolge a laureati e neolaureati preferibilmente in Scienze della co-

municazione, Economia, Ingegneria gestionale, Psicologia del Marketing, ma anche a professionisti che inten-dano aggiornarsi- Per iscriversi al master, entro il 15 marzo 2012, e per avere maggiori informazioni, consul-tare il sito web: www.ied.it

Scadrà il 31 marzo 2012 il termine per iscriversi al master of laws in Intellectual Property organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Torino. Il corso, in inglese e della durata di nove mesi, scatterà il prossimo mese di giugno 2012 e durerà fino al feb-braio 2013. Il master è stato ideato per laureati che intendono acquisire le com-petenze necessarie per giocare un ruolo chiave nel di-ritto della proprie-tà intellettuale attraverso la pratica e l’insegna-m e n t o rivolti ad u n a p -p r o c c i o di compa-razione in-ternaziona-le. Le materie trattate durante il corso andranno dai brevetti legati al disegno indu-striale e alle biotecnologie, ai copywrite e i diritti ad esso correlati, ai marchi, fi no ad arrivare al mondo di internet, ai software, database e per fi nire sarà trattata la proprietà intellettuale an-che nell’e-commerce.. Per iscriversi e per avere maggiori informazioni sul master, consultare il sito web: www.turi-ip.com

CORSI & MASTER

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51Lunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 Marzo 2P E R C O R S I

Manageritalia sulle i gure più richieste a livello internazionale. Determinante anche la logistica

Il direttore marketing è globalPer le multinazionali è decisivo promuoversi su più mercati

Pagina a cura DI ROBERT HASSAN

Direttore marketing, lo-gistica e risorse umane. Queste le fi gure più ri-chieste in ambito inter-

nazionale secondo Manageritalia, associazione di dirigenti, quadri e professional del terziario. Nel-le multinazionali che accentra-no responsabilità per più stati il ruolo chiave del direttore marke-ting è quello di identifi care e pro-muovere iniziative di marketing internazionale in paesi stranieri, sviluppando promozioni e sup-porto alle vendite. L’espansione sui mercati esistenti, il monito-raggio e l’analisi delle vendite di questi mercati per aumentare la redditività è il core della sua at-tività. Questa posizione dunque gestisce le ricerche di mercato e lo sviluppo dei prodotti. Ha la responsabilità di massimizzare la quota di mercato internazio-nale dell’impresa e i profi tti. Per essere un buon direttore marke-ting internazionale occorre avere una forte conoscenza del mondo delle vendite e del marketing nel contesto globale. Questo ruolo generalmente deve avere fre-quentato un master in Business Administration con un focus sul marketing. Deve inoltre avere la

capacità di adattarsi a un’ampia varietà di ambienti e culture. È auspicabile la conoscenza delle lingue straniere, soprattutto l’inglese, dal momento che la posizione si occupa di economie estere, della politica e della cultu-ra su base giornaliera. I direttori marketing internazionali devono essere inoltre creativi e generato-ri di idee, avendo un ruolo chiave nel lancio di prodotti e servizi in tutto il mondo. Per aziende tra 150 milioni e 350 milioni di euro di fatturato, la sua retribuzione si aggira tra 130 mila e 160 mila euro lordi annui più variabile. Per aziende oltre 350 milioni di euro di fatturato fi no a un miliar-do, lo stipendio è tra i 200 mila e 250 mila euro più variabile.

«Il ruolo di direttore marketing

internazionale», spiega Enrico Pedretti, direttore marketing di Manageritalia, «è profondamen-te cambiato negli ultimi anni per vari motivi: per la sempre più re-ale globalizzazione dei mercati, dei media, soprattutto web/2.0, ma anche per l’attenzione alle differenti culture e per la ne-cessità di essere presenti in più paesi». «Questi sono i principali fattori che impongono a chi ha questo ruolo un continuo up gra-de delle sue conoscenze in questi ambiti e un continuo monitorag-gio di paesi, culture e modelli di vita, consumo e comunicazione. Se è possibile sviluppare e ven-dere un prodotto servizio uguale in tutto il mondo, vedi Apple, è altrettanto indispensabile diffe-renziare e personalizzare la sua

distribuzione e comu-nicazione a seconda del paese», aggiunge Enrico Pedretti.

Tra le figure più richieste in ambito internazionale, spic-ca anche il manager della logistica: sovrin-tende l’intero ciclo di produzione dei servi-zi che accompagnano la merce a destinazione. Progetta nuove procedure gestionali per effet-tuare interventi di razionaliz-zazione e organizzazione del sistema logistico-produttivo. È una fi gura con buone prospet-tive di crescita professionale. Il suo ruolo non è esclusivamente quello di supervisore delle azioni di logistica, ma è dunque anche

una parte attiva nella defi nizione degli obiettivi strategici azienda-li pianifi cati, di concerto con le parti direttive. Interlocutori im-portanti di questa fi gura sono le istituzioni e le autorità doganali. Il livello di responsabilità è alto: dal suo operato infatti dipende il corretto funzionamento della catena produttiva e distributiva dell’azienda. Deve avere quindi un’elevata capacità di analisi,

determinazione, orientamento al problem solving, spirito di inizia-tiva, capacità decisionali e organizzative, dinamismo e capacità di lavo-rare in team.

Questa figu-ra può ricevere una retribuzio-ne che varia in

base alla grandezza della strut-tura presso cui lavora e in base anche all’entità dell’esperienza acquisita nel campo. Mediamen-te lo stipendio annuo lordo è in media intorno ai 70/80 mila euro: il range retributivo può oscillare da un minimo di 70 mila euro per una fi gura junior fi no a oltre 100 mila euro per un senior.

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Un’altra fi gura richiesta in ambito internazionale, ovvero nelle multina-zionali che accentrano responsabilità per più stati, è il direttore risorse umane: la posizione sviluppa e implementa le strategie globali di human research, stabilendo dei modelli per supportare il business plan attraverso vari paesi e diverse culture. In particolare, questa fi gura professionale ha la responsabilità della mobilità internazionale, del succession planning, delle strutture organizzative e best practices in termini di employment policy e compliance. Si occupa anche di defi nizione e implementazione di politiche che supportano la strategia di reward, supporto all’attività di due diligence human research legata a mergers & acquisition, supporto ai team di regio-nal human research, coaching nei confronti dei line manager e dei colleghi dell’area human research per migliorare la performance di business. Per

aziende dai 150 milioni ai 350 milioni di euro di fatturato, la sua retribuzione generalmente si aggira tra i 120 mila e 140 mila euro lordi annui, più la parte variabile. Per aziende che superano i 350 milioni di euro di fatturato, lo stipendio invece è circa sui 200/220 mila euro lordi annui, più la parte variabile.«La fi gura del direttore delle risorse umane internazionale», Carlo Caporale, associate director di Robert Half, società di head hun-ting, «sta subendo una notevole evoluzione negli ultimi tempi. Le organizzazioni aziendali sempre più snelle, con risorse umane sempre più limitate, con meno ridondanze e sovrappo-sizioni di personale hanno reso la professio-ne più strategica e meno legata alle funzioni tecniche amministrative e contrattualistiche,

sempre più esternalizzate in outsourcing. Questo processo sta portando a spostare le competenze core di questa fi gura soprattutto sull’organizzazio-ne, e quindi anche riorganizzazioni, downsizing, esternalizzazioni, riduzioni di personale, sviluppo, formazione e training. Inoltre, la globalizzazione e le strutture sempre più snelle rendono più frequente lo sviluppo di ruoli internazionali, laddove il direttore human research diventa responsabile di aree internazionali sempre più ampie. La fi gura del human research manager Italia e Spagna o Sud Europa è tipica anche in piccole aziende multinazionali. Le relazioni sindacali restano invece materia di enorme rilevanza per questo ruolo e spesso legata a complessità locali, specie in paesi come l’Italia, la Spagna o la Francia», conclude Carlo Caporale.

Va di moda pure la fi gura del manager delle risorse umane

«La funzione risorse umane in ambito internazionale ha assunto re-centemente un approccio meno operativo e più strategico rispetto al passato; è caratterizzata sempre meno da comportamenti di controllo e sempre più da modalità di inte-razione di supporto e di stimolo». A sostenerlo è Cristina Sottotetti, amministratore delegato di Setter, società di selezione del personale. «Il direttore risorse umane interna-zionale», continua l’amministratore delegato, «ora è in grado di proget-tare e pianificare l’evoluzione delle strutture in relazione con il busi-ness che cambia: il suo compito è quello di collegare in modo coerente le strategie di sviluppo dell’ azienda con la politica delle risorse umane. La sua preoccupazione è quella di seguire con costante attenzione lo sviluppo professionale delle comu-nità professionali esistenti all’in-terno dell’organizzazione. Deve essere in grado di progettare sistemi di valutazione e di compen-sation collegati all’evolversi dei ruoli e del contesto, di individuare i bisogni di formazione e di progettare risposte adeguate a sostegno del cambiamento. Occorre che sappia reperire le risorse esterne necessarie, definendo i criteri di riferimento, sviluppare un sistema adeguato di comunicazione interna e di iniziative di coinvolgimento delle persone. Al contempo deve sapere definire i criteri di riferimento per la corretta applicazione delle normative e della contrattualistica». «Quella che vedo oggi è una funzione del personale che opera più in termini di regia e di orienta-mento attivo, fornendo supporto e indirizzi qualificati alla struttura dei responsabili a tutti i livelli. Infine, è importante il suo ruolo nel campo della formazione: progetta gli interventi di formazione da rea-lizzare e si occupa di individuare gli enti esterni di consulenza di cui eventualmente avvalersi. Cura poi l’organizzazione degli interventi di formazione programmati sotto il profilo didattico e logistico», conclude Cristina Sottotetti.

Sottotetti: la selezione del personaleha un ruolo sempre più strategico

Carlo Caporale

Cristina Sottotetti

La retribuzione

Ruolo Aziende tra i 150 e i 350 milioni di fatturato

Oltre 350 milioni di fatturato

Direttore marketing internazionale

tra 130.000 e 160.000 euro tra 200.000 e 250.000 euro

Direttore risorse umane internazionale

tra 120.000 e 140.000 euro sui 200.000/220.000 euro

Direttore logistica 70.000/80.000 euro Oltre i 100.000 euro

Enrico Pedretti

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52 Lunedì 5 Marzo 2012 L’ I N C H I E S TA

Tre società su quattro utilizzano il canale 2.0 per assumere. La community serve a fare business

LinkedIn, Facebook, TwitterCaccia ai talenti sui social media

Pagine a cura DI DUILIO LUI

Il mercato del lavoro diventa 2.0: community virtuali spe-cializzate nel creare contat-ti di business e networking,

strategie di recruiting sempre più mirate verso i «profi li» più attivi online. È il mondo dei so-cial network, che ha modifi cato radicalmente le dinamiche di do-manda e offerta del lavoro. Lin-kedIn, Facebook, Twitter, sono questi i nuovi canali per farsi notare dalle società in cerca di talenti. La conferma, da ultimo, arriva da uno studio realizzato dall’hr specialist Lorenzo Pulici, e presentato di recente all’uni-versità La Sapienza di Roma, da dove emerge che ormai tre aziende su quattro utilizzano questi strumenti per il recrui-ting (anche solo per raccoglie-re informazioni sui candidati), mentre oltre un terzo si è dotata di una vera e propria policy in merito. Secondo i dati raccolti, il social network più utilizzato è LinkedIn (96,1% dei 200 pro-fessionisti hr coinvolti nell’in-dagine), seguito da Facebook (37,7%), Twitter (18,2%), You-Tube (6,5%) e blog (5,2%). I pro-fi li più ricercati tramite i social media sono quelli commerciali (46,6%), economici (43,2%), inge-gneristici (40,9%) e informatici (20,5%). Seguono i profi li delle aree umanistica, legale, scienti-fi ca, medica e dell’architettura (1,1%). Per quanto concerne le assunzioni, la maggior parte delle aziende dichiara di aver concluso positivamente almeno una selezione che ha utilizzato un social network come canale di recruiting: il 56,5% degli in-tervistati ha infatti inserito il candidato nell’organico.

Trovare lavoro con i princi-pali social network. LinkedIn è la più grande rete professiona-le al mondo su internet, con oltre 150 milioni di membri in oltre 200 paesi. In Italia gli iscritti sono 2,6 milioni e ne arrivano in media due nuovi al secondo. Mi-lano è la città più rappresentata,

davanti a Roma e Bologna. Tra le professioni, spiccano i profi li It, davanti agli specialisti delle comunicazioni e al marketing & advertising. L’orientamento professionale di questo social network trova conferma anche in un altro dato: tra i gruppi presenti nella community, quelli dedicati al mondo della ricerca di lavoro sono dominanti, con «Job Rumors» che spicca da-vanti a tutti con oltre 32 mila iscritti «Il Mercato Italiano del lavoro» e a «Job Seeker» 30.261. Fer, riservato alle fonti ener-getiche rinnovabili, ha 14.793 membri, mentre Pambianco News, grup-po dedicato all’industria della moda, 9.861. Men-tre le aziende presenti in Italia con il maggior numero di dipendenti su LinkedIn sono Ipc Integrated Professional Cle-aning, Accenture e Studio-Tike. «I social network professionali giocheranno un ruolo sempre più centrale nell’identifi cazione e reclutamento dei migliori ta-

lenti al mondo», osserva Marcel-lo Albergoni, senior sales mana-ger di LinkedIn Italia, «perché permettono un reclutamento attivo e veloce, senza ricorrere alla classica modulistica carta-

cea». Da qui la decisione di lan-ciare Apply with LinkedIn, che rende più facile per i candidati l’invio della propria candidatu-ra, grazie a un semplice click su un pulsante presente sul pro-prio profi lo. I candidati posso-no modifi care il proprio profi lo,

decidendo di volta in volta, cosa includere nella domanda.

Facebook non è stata conce-pita con fi nalità professionali, eppure le opportunità per per-correre questa strada non man-

cano: secondo un recente studio della Northern Illinois University, la time-line (nuova modali-tà di presentazione dei profili utenti) viene usata sempre più frequente dai selezionatori per conoscere i tratti caratteristici della personalità dei can-didati. I ricercatori hanno raccolto an-che altre conside-razioni: un elevato numero di amici su Facebook lascia tra-

sparire socialità e dinamicità e la propria reputazione virtuale si riverbera di solito nella con-siderazione reale delle altre persone.

Anche Twitter può contribu-ire a trovare lavoro. Non solo seguendo i condensatori di an-

nunci di lavoro, che raccolgono le offerte presenti in Rete, ma anche seguendo strategie appo-site: per esempio, individuando le persone più informate sul mercato, per poi seguirle, e svi-luppando il proprio network at-traverso retweet di altri utenti.

Il discorso vale anche per Goo-gle+, che consente di suddivide-re i contatti tramite «Cerchie», come amici, colleghi di lavoro o persone da seguire in vista di possibili opportunità di bu-siness. Creando, per esempio, una categoria «Lavoro», ogni volta che vengono caricate in-formazioni, immagini e video si può decidere di condividerle con chi rientra in questa cerchia. Si può anche pensare a creare vi-deopresentazioni per le aziende, caricarla su YouTube in modali-tà pubblica o «non in elenco» e condividerla con le aziende che maggiormente interessano.

Aggregatori e app. Nuove opportunità possono nascere anche da applicazioni e aggre-gatori per il lavoro. Come Twi-tJobSearch, un sito che riprende i «cinguettii» riguardanti offerte di lavoro e le classifi ca per tipo-logia e località. Può quindi es-sere utilizzato al pari degli altri aggregatori di annunci, sapendo di poter contare su offerte fre-sche e, spesso, provenienti diret-tamente dai selezionatori.

Anche i motori di ricerca vira-no verso il social. La App BeK-nown sviluppata da Monster aiuta i candidati che cercano lavoro a condividere la propria identità professionale sulla Ti-meline di Facebook, in modo da massimizzarne la visibilità presso i potenziali interessati. BeKnown contiene la classifi ca-zione «Aziende in Evidenza de-gli Ex Alunni» che riporta fi no a 40 società che hanno assunto un numero rilevante di laureati o diplomati provenienti da una determinata scuola. Studenti ed ex-alunni possono navigare tra le offerte di lavoro e creare contatti diretti nelle Aziende che hanno già assunto laureati o di-plomati nella loro scuola.

Marco Ceresa, amministratore delegato di Randstad, promuove i social network come strumento per reperire informazio-ni e cercare occupazione: «Da un nostro studio è emerso che il 72% dei lavoratori italiani possiede un account, al pari degli inglesi e in misura di poco inferiore solo agli americani (77%). Nella ricerca di un nuovo lavoro, l’Italia risulta il paese in cui i lavoratori si fi dano maggiormente delle informazioni reperite sui social media riguardanti le aziende (47%), mentre la Gran Bretagna è, al polo opposto, lo stato più scettico (35%)». Secondo una ricerca realizzata da LinkedIn, poco meno di un professionista su cinque tra gli iscritti è alla ricerca di un lavoro, ma il 60% pren-derebbe in considerazione altre posizioni rilevanti, qualora si presentassero. In so-stanza, si va nelle community anche per monitorare l’evoluzione del mercato ed es-sere pronti a rispondere a eventuali oppor-tunità. Le società di ricerca del personale

sono tra le più attive su questo fronte. «Da due anni conduciamo un progetto di social recruiting multipiattaforma che ci consen-te di entrare in contatto diretto con tutti i nostri interlocutori, candidati, lavoratori o aziende», spiega Silvia Zanella, marketing and communication manager di Adecco. «Nei diversi canali attivati (su tutti Lin-kedIn, Facebook, Twitter) non diamo solo visibilità ad annunci di lavoro, ma cerchia-mo di trattare, pur con diverse modalità, le tematiche più stringenti del mondo del lavoro. L’idea è di prestare ascolto alle ri-chieste dei nostri utenti, defi nire aree di miglioramento del nostro servizio e, non ul-timo, reclutare per le nostre aziende clien-ti». «Reclutare social» per Adecco signifi ca fondamentalmente tre cose: «Dialogare con i nostri candidati online, individuare i migliori attraverso un’attenta analisi della loro presenza sui social media, pubblicare annunci e creare conversazione in canali sempre più verticali», aggiunge Zanella.

Oltre il 70% dei lavoratori ha un account

Dove è più diffuso LinkedinAziende su Linkedin

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53Lunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 MarL’ I N C H I E S TA

Le strategie per costruire l’immagine giusta da lanciare sul mercato. Selezionare i canali

Il profilo è la chiave per emergereI

l personal branding era un concetto praticamente sco-nosciuto fi no a pochi anni fa. La crescita dei social network

ha modifi cato velocemente la si-tuazione, tanto da spingere i ri-cercatori dell’Università Interna-zionale di Monaco a stilare una serie di consigli per promuovere al meglio la propria immagine sulle community di Internet in modo da facilitare la ricerca di lavoro.

Innanzitutto, spiegano gli autori dello studio, è bene con-siderarsi come un brand serve a creare un proprio marchio con una visione a lungo termine. Le persone a caccia di lavoro devo-no considerare il proprio profi lo come un prodotto che deve essere lanciato su un mercato specifi co (mercato del lavoro), con una conoscenza approfondita degli obiettivi (aziende e posti da oc-cupare).

Una volta creato il proprio brand, occorre gestirlo (e aggior-narlo) al meglio assicurandosi che non generi confusione nel target al quale ci si rivolge. Nel-le comunità professionali e nelle discussioni di gruppo si svolge il ruolo di «esperto friendly», che fornisce contenuti e dà pareri: come per i colloqui di lavoro, bi-sogna ascoltare attentamente, non essere troppo critici o censo-ri, scrivere le risposte sulla base dei fatti e non dei sentimenti, e invitare le persone a discussioni offl ine in una seconda fase. Se-condo i ricercatori, inoltre, è bene invitare al collegamento tutte le persone che si conoscono o che si sono incontrate nelle e-reti e con-trollare i contatti che si hanno in comune: se si aggiungono cinque nuovi contatti alla settimana, si arriva in poco tempo a centinaia di nuovi contatti. A patto, comun-que, di approcciarsi con i nuovi contatti evitando di apparire aggressivi.

Strategie per i professioni-sti. Giulia Picchi, senior partner di Marketude, consulente di mar-keting, comunicazione e sviluppo del business per studi di avvocati e di commercialisti, offre qualche consiglio ai professionisti interes-sati ai social network.

«La presenza in ottica di busi-ness/lavoro è non solo utile, ma fondamentale. A patto che venga gestita in modo effi cace», spiega. I vantaggi che ne possono deriva-re sono molteplici: dalla facilità di essere contattati alla possi-bilità di presentarsi al meglio sottolineando le proprie caratte-ristiche uniche (sia caratteriali, sia professionali), alla dimostra-zione di apertura mentale verso le novità e la capacità di essere davvero vicino ai propri interlo-cutori. Di fronte a un’offerta di canali in continua crescita, può essere utile una selezione: «Lin-kedIn, Twitter e Facebook, sono quelli che catalizzano maggiori attenzioni», commenta Picchi. «Ma non dimenticherei i blog, che sono canali di comunicazio-ne proprietari (dello studio o del singolo)».

La presenza in quanto tale non è, comunque, indice di successo. «Occorre proporsi con una stra-tegia precisa», spiega l’esperta, «sia in merito agli strumenti da usare, sia ai contenuti da veico-lare. Ed è fondamentale anche capire che i social media non sono tutti uguali: il linguaggio è diverso e l’approccio dei membri che ne fanno parte altrettanto diverso».

Detto questo, la costruzione della propria presenza deve es-sere guidata da obiettivi compa-tibili con ciò che i social media consentono in effetti di ottenere. «I social media aiutano i profes-sionisti a costruire la propria reputazione e credibilità, a iden-tificare potenziali clienti e ad avviare una conversazione con

loro, a fare networking, ossia a mantenere viva una rete di con-tatti che altrimenti sarebbe dif-fi cile alimentare, a trovare altri professionisti (da far entrare in studio o con cui collaborare a va-rio titolo) a rafforzare le proprie relazioni con i clienti, oltre che la visibilità dei propri servizi e del proprio brand», conclude.

Le nuove tendenze del set-tore. A invogliare i professioni-sti nello sviluppare una propria strategia sui social network do-vrebbe essere anche la conside-razione che non si tratta di un fenomeno passeggero.

I numeri degli iscritti continua-no a crescere in Italia, così come a livello internazionale, e le società che li gestiscono stanno diven-tando macchine di utili. Secondo uno studio realizzato dal porta-le americano Recruiter, il trend emergente in questa fase è la mi-grazione verso assunzioni target-tizzate: i social network, infatti, permettono alle aziende di sfrut-tare il network e le conoscenze dei dipendenti. Questo processo allarga il bacino di talenti ai qua-li attingere, mentre i dipendenti vengono coinvolti attraverso l’at-tivazione di bonus per l’impegno qualora il candidato presentato fosse poi il prescelto per il posto vacante. Un fenomeno emergen-te, sottolinea il report, è anche il marketing per il recruiting: la gestione della pagina dedicata alla carriera nei siti aziendali e la creazione di contenuti appositi nei social media permettono un investimento di tempo e denaro relativamente piccolo, per cui anche le piccole aziende possono aprire una pagina su Facebook o un account di Twitter e attra-verso la condivisione di contenuti ottenere l’interesse di molte per-sone, soprattutto se pubblicano foto e post per arricchire i conte-nuti scritti.

Numerose aziende hanno creato strategie mirate sui social network, non solo con fi nalità di marketing, ma anche nel campo del lavoro. Come Reply, società di consulenza e system integration con Starbytes, che si rivolge a neolaureati in discipline informatiche e telecomunicazioni, creativi, professionisti del settore ed esperti di tecnologie digitali, offrendo l’op-portunità di lavorare in remoto. In sostanza, si tratta di un nuovo modo di concepire i marketplace che crea un incontro diretto e senza interme-diazioni fra offerta e domanda. Dopo la registrazione al sito, gli iscritti possono accedere alla li-sta dei lavori pubblicati dalle società del gruppo Reply, sceglie-re il progetto che più interessa loro (tra i settori ci sono lo svilup-po di applicazioni mobili, il test dei software e la data analysis), presentare le proprie offerte per poi iniziare a lavorare. Nel 2011 Star-Bytes ha assegnato 180 progetti con una durata da tre a sei mesi, mentre il valore delle commesse è stato tra 200 euro e 10 mila euro. Mentre Everis, società multinazionale di consulenza, da qualche mese ha iniziato a usare al suo interno Yammer, un social network professionale che mette a disposizione dei dipendenti strumenti per la condivisione delle informazioni come blog, tag e chat. È uno strumento aziendale che coniuga l’evoluzione della tecnologia. «Ci capita di condividere le ultime novità in materia di applicazioni, fac-ciamo delle survey o delle proposte per migliorare il clima aziendale. Così, per esempio, è nata l’idea dei corner dedicati alle attività ludiche tipo tv, biliardino e caffè. Corner che poi sono stati effettivamente realizzati», spiega David Mogini, partner della società.

Le aziende creano strategie ad hocper coniugare lavoro e tecnologia

Con Vittorio Maffei, managing director di InfoJobs.it, abbiamo fatto il punto sull’evoluzione del mercato del lavoro (online e non solo) alla luce della crescita registrata dai social network.Domanda. Come sta cambiando il mondo della selezione?Risposta. I selezionatori, presenti in azienda o incaricati come head hunter professionisti, sono consapevoli delle potenzialità dei nuovi media di aumentare visibilità e contatti in maniera capillare e li uti-lizzano sempre più spesso per fare recruiting. Un numero crescente di responsabili delle risorse umane, a seguito di un curriculum vitae ricevuto via e-mail, cerca informazioni aggiuntive e complementari sulle piattaforme social, indicizzate dai motori di ricerca. Inserendo in motori di ricerca nome e cognome del candidato si può, infatti, avere accesso in modo veloce e immediato, a una serie di informazioni per delinearne meglio il profi lo. D. Quali sono i vostri progetti nel settore?R. Abbiamo da poco lanciato il Profi lo professionale pubblico, uno stru-mento che permette a tutti coloro che desiderano condividere la propria storia professionale online di farlo, grazie a un unico link, immediato e veloce. Questo servizio rappresenta l’evoluzione del biglietto da visita in formato 2.0, senza il rischio che la condivisione in rete del proprio percorso lavorativo possa intaccare la privacy personale. L’indicizza-zione del profi lo da parte dei motori di ricerca permette di comparire sempre in testa ai risultati qualora il proprio nome venga ricercato, fornendo quindi una overview aggiornata delle proprie esperienze pro-fessionali.

Maffei (InfoJobs.it): gli head hunterutilizzano le piattaforme social

«Un curriculum fi sico o online, rintracciabile in modi ordinari o tramite Web, rimane un semplice curriculum: la differenza è data dalla capacità di saperlo scrivere bene o dalle expertise manageriali espresse con risulta-ti, track record e competenze ricercabili in vari modi». William Griffi ni, ceo di Carter & Benson, invita a evitare facili entusiasmi. «Pensare che uno strumento informati-co possa essere sostitutivo di un’analisi qualitativa del mercato è riduttivo».Con la facilità di accesso ai dati tipica di oggi, spesso si danno per scontate le competenze descritte in un dato curriculum perdendo di vista la persona, secondo l’esper-to, e i conseguenti contributi o problemi che l’azienda potrebbe incontrare se le competenze stesse non fossero correttamente valutate. «Tramite questi strumenti alcu-ni si improvvisano e si vendono come capaci di risolve-re problemi organizzativi complessi», spiega. «Se è così scontato che un cfo abbia gli strumenti e l’expertise ne-cessari per chiudere un bilancio, non si può dire lo stesso per le risorse umane che invece presentano più aree grigie. Sono in molti a pensare di essere in grado di sele-zionare e valutare le persone senza possedere in realtà le dovute competenze», aggiunge. In sostanza, per Griffi ni, gli strumenti online per far circolare il proprio cv sono molto utilizzati, ma da una popolazione che li valuta

impropriamente. «Come strumenti arricchenti sono utili, contraria-mente risultano un’arma a doppio taglio», conclude. «La facilità di co-municazione non deve sostituire l’intelligenza di ruolo per cui si è investito tempo e valore e credo che questi strumen-ti vadano intesi come arricchenti, ma non bisogna commettere i l grande errore di considerarli come elementi sostitu-tivi».

Carter & Benson: non bisognaperdere di vista la persona

William Griffini

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54 Lunedì 5 Marzo 2012 C I D A

Il catalogo di corsi a mercato di Federmanager Academy. In un’ottica di life long learning

Sailing, luci puntate sui managerVia alla formazione dei dirigenti . Con al centro la domanda

Federmanager Academy, Management School, creata da Federmanager/Cida alla fine del 2010,

è una struttura di formazione aperta a dirigenti e quadri api-cali che operano nelle aziende fornitrici di beni e servizi e che intendono acquisire nuove com-petenze manageriali e soft skill sempre più orientate alla qualità e all’effi cacia del ruolo del leader, in un’ottica di life long learning.

Il modello di apprendimento di Fma si fonda sulla centralità della domanda anziché sull’offer-ta di formazione, per assicurare interventi mirati sui fabbisogni effettivi dei manager.

Fra i problemi principali per i manager vi è quello della com-patibilità dei tempi dedicati alla formazione con le esigenze di servizio. Fma sta cercando di ovviarvi con la proposta di va-rie modalità, alcune delle quali già operative e altre in fase di implementazione: formazione d’aula con docenti estremamente qualifi cati; study tour in luoghi di eccellenza mondiale; e-learning in modalità blended; outdoor; on the job. Una componente signi-fi cativa della docenza di Fma è affi data a manager che hanno maturato esperienza diretta sul campo, scelti sulla base di un’adeguata selezione e con corsi di preparazione alla docenza.

Nasce così Sailing, il catalogo di formazione a mercato di Fe-

dermanager Academy.Sailing è infatti l’acronimo

delle aree del Management che vedono sette lettere per cinque aree che volutamente non costi-tuiscono una proposta esau-stiva, ma vogliono spingersi

a concentrarsi sulle sfi de più importanti.

Strategia Aziendale, Inno-vazione, Leadership, Interna-zionalizzazione e marketing, Gestione operations.

Il catalogo è stato pensato e

progettato «ponendo al centro dell’attività formativa la fi gu-ra del manager, le sue reali esigenze di crescita culturale in un contesto ipercompetiti-vo», sostiene il presidente di Academy Giovanni Bigazzi.

dermanager Academy a concentrarsi sulle sfide più progettato «ponendo al centro

Cinquant’anni. Compiuti oggi. Il 5 marzo 1962 nasce-va la Fe.N.D.E.P. (Federazione Nazionale Dirigenti Enti Previdenziali), primo nucleo costituente dell’at-tuale «Cida Funzione Pubblica», che, accanto alle Organizzazioni preesistenti dei dirigenti di aziende industriali, di quelli del commercio, del credito, delle assicurazioni e dell’agricoltura, entrava a far parte della Cida, storica Confederazione della dirigenza, da allora privata e pubblica. Nata per rappresentare i dirigenti degli Enti pubblici non economici, la nuova Federazione si allargò ad altri settori, a quello della Sanità, della Ricerca, dell’Università, delle Regioni e degli Enti locali, della Scuola, dei Ministeri. L’incontro in ambito confederale fra culture gestionali diverse, quella delle Amministrazioni e degli Enti pubblici e quella delle aziende, fu prima di tutto il frutto di un’in-tuizione, felicemente anticipatrice rispetto al comune sentire dei soggetti in campo: che i mondi del lavoro privato e pubblico, fra di loro lontani e talvolta re-ciprocamente guardinghi e sospettosi, avevano un patrimonio ideale comune nei valori della responsa-bilità e del merito e un terreno di intesa nelle qualità manageriali da potenziare nei rispettivi campi di atti-vità per un miglioramento dei risultati e della qualità dei servizi al cittadino e della produzione ai clienti. Si è parlato d’intuizione e non di piena realizzazio-ne, perché, come spesso succede, alla velocità delle idee non corrisponde quasi mai altrettanta prontezza nell’adeguamento alle stesse della realtà. Ma è anche

vero che una così potente innovazione ha permeato di sé negli ultimi decenni anche i cambiamenti normativi e ordinamentali del mondo del lavoro delle pubbliche amministrazioni: nessuno vuole e può attribuirsene il merito ma che questa fosse l’idea ispiratrice dei precursori e dei protagonisti della storia associativa della Federazione è sicuramente ineccepibile. Cam-biamento in data più recente della Federazione, in piena sintonia con la Confederazione di appartenen-za, è stato quello di aprire la rappresentanza alle alte professionalità e ai quadri apicali, nel rispetto delle trasformazioni in atto dell’organizzazione del lavoro e della rappresentanza di quelle categorie che insieme ai dirigenti hanno un patrimonio valoriale comune. In 50 anni cinque presidenti: Orazio Paretti, Maurizio Angelo, Luigi D’Elia, Antonio Zucaro, oltre allo scri-vente. Il senso di un anniversario è anche quello di interrogarsi su cosa ci attende, soprattutto quando si è portatori di una storia importante. Nel nostro caso a me pare che alla Federazione tocchi un compito assai arduo, accanto a quello - tradizionale ma diffi cile nell’attuale fase storica - della valorizzazione delle categorie rappresentate, ovvero il compito di con-tribuire ad una riduzione della parcellizzazione della rappresentanza nelle Amministrazioni e negli Enti pubblici dove la concorrenza tra sigle sindacali è assai sviluppata e contribuisce non poco all’indebolimento delle Organizzazioni rappresentative.

Giorgio Rembado presidente Cida Fp

La Cida Fp compie cinquant’anni

Assidipost-Federmana-ger, Associazione sin-dacale dei dirigenti del Gruppo Poste, organizza il 6 marzo, dalle 10 pres-so la Camera dei depu-tati (Sala della Mercede – via della Mercede 55 - Roma) un convegno per sensibilizzare la politica sulle iniquità normative. Con il contributo di po-litici, giuristi e avvocati, verrà affrontato il tema della riforma pensioni-stica, che ha arrecato danni ai fi rmatari di eso-di incentivati, e il pro-blema delle indennità di buonuscita maturate dal personale postale al 28/2/98 che continuano a essere pagate al valore nominale del 1998.

Pensioniai raggi X

Federmanager Academy inaugura la primavera con due percorsi formativi già confermati sulle sedi di Milano e Roma. Il primo percorso, sul tema della strategia aziendale, si terrà a Milano e ha già esordito con un ottimo feedback d’aula lo scorso 21 febbraio, con il semi-nario tenuto dal dott. Mario Gibertoni «Turbolenza economica ed eccellenza aziendale». I prossimi appuntamenti in calendario sono:Il 5 marzo il seminario «Il nuovo impegno dei Risk Manager: costruire una strate-gia sostenibile per l’azienda» affronterà il tema della gestione strategica delle risorse. Relatore sarà Giovanni Basile, socio fondatore del Groppo Teikos, con-sulente e formatore senior in materia di ristrutturazione organizzativa e control-lo di gestione in prevalenza nel settore finanziario.Il 14 marzo il seminario «L’evoluzione della Balanced Score Card e l’Execution Premium» sarà una giornata dedicata a comprendere come trasformare la stra-tegia in azione. Relatore Cristiano Dao-lio, consulente di direzione e partner di Tantum Group.Il percorso culminerà a maggio 2012 con il seminario «Strategy Execution and Competitive Advantage». L’evento, organizzato in collaborazione con Tan-tum Group, ha l’obiettivo di fornire alle aziende, una panoramica completa del ciclo di gestione della strategia. Ospite e testimone d’eccezione Robert Kaplan: economista di statura internazionale,

fra i maggiori esperti mondiali in mate-ria di controllo e strategia. È l’inventore insieme a David Norton del metodo Ba-lanced ScoreCard.Il secondo percorso, sul tema della Lea-dership e della gestione del team è arti-colato su 4 appuntamenti che si conclu-deranno con il workshop in outdoor di due giornate in barca a vela nel Golfo del Tigullio insieme al «padre della forma-zione outodoor», Marco Rotondi. Il 17 aprile, si torna in aula a Roma con il seminario «Temporary Management come opportunità, non come precarietà», una giornata all’insegna della formazio-ne, delle testimonianze e dell’interazione finalizzata alla definizione di un nuovo stile di management orientato alla poli-funzionalità e al lavoro per obiettivi. La giornata è a cura del Laboratorio Fma.Il 4 maggio, il seminario «Avere il mondo in azienda e lavorare con il mondo. Prove di leadership e dialogo o negoziato con il Far East» sarà finalizzato a costruire uno stile di leadership efficace ed autorevole sia all’interno del team che nei rapporti con altre aziende, anche di provenienza geografica e culturale molto distante. Relatore della giornata Katia Bassi, consulente di Studio Sphera di Milano e manager in realtà imprenditoriali di assoluto rilevo.I giorni 22 e 23 maggio verrà realizzato il workshop in outdoor «Sailing davvero: un’esperienza per testare la leadership e il team building». Due giornate in barca a vela nel Golfo del Tigullio orientate a

sperimentare diversi stili di leadership e di guida di un team in un contesto as-solutamente inedito ed inusuale. Le due giornate verranno realizzate seguendo la metodologia Omt (Outdoor management training), basata sull’apprendimento attraverso l’esperienza. L’evento è orga-nizzato in partnership con Ien (Istituto europeo neurosistemica).Altri ancora sono gli appuntamenti in-teressanti proposti nelle prossime set-timane.Il 12 marzo si terrà a Parma il semina-rio, già realizzato a Roma, «Finanza per manager non di area Finance». Una gior-nata dedicata alle dinamiche finanziarie di impresa e all’approfondimento delle variabili economiche, patrimoniali e fi-nanziarie che determinano la creazione del valore. Relatore della giornata sarà Giovanni Basile.Il 4 aprile si terrà il primo incontro re-lativo all’area «Internazionalizzazione, Networking e Marketing» con il semi-nario «Blue Ocean Strategy per trovare mercati senza competizione: strumenti e nuovi casi concreti». L’ obiettivo è fare ac-quisire l’utilizzo concreto degli strumen-ti proposti dalla Bos per disegnare una proposizione di valore aziendale unica sul mercato ed in grado di differenziar-si dalla concorrenza. Relatore: Vincenzo Vasapolli, consulente di direzione e part-ner di Tantum Group.Il 20 aprile verrà realizzato il primo ap-puntamento dell’area «Gestione Opera-tions», articolata su tre incontri. Il pri-

mo, «Oltre il Lean e il Six Sigma: il Lean and Digitize», sarà una giornata volta a evidenziare vantaggi e limiti del Lean e Six Sigma e a proporre la nuova avan-guardia del Lean and Digitize, un me-todo innovativo sia a livello di prodotto che di cultura dei processi. Relatore sarà Bernardo Nicoletti, consulente senior e già manager in General Electric.Fma oltre all’iscrizione ai singoli corsi propone diverse opportunità di adesione che consentono un notevole vantaggio economico per le aziende ed i singoli partecipanti. In particolare la sottoscri-zione dell’Abbonamento 10 (10 corsi e/o 10 iscrizioni) è la formula in assoluto più conveniente e flessibile. Consente, infat-ti, di includere nell’abbonamento stesso il Seminario su Leadership e Team Bu-ilding che si terrà in outdoor Altre ancora sono le modalità di adesio-ne e le agevolazioni economiche previste; i costi, in linea con il mercato e tuttavia fortemente competitivi, sono stati pensa-ti in modo da venire incontro il più possi-bile alle aziende nell’attuale momento di contrazione economica e possono essere calibrati sulle specifiche esigenze al fine di personalizzare e favorire la parteci-pazione. È inoltre possibile prevedere il finanziamento dei seminari attraverso il conto formazione Fondirigenti.Per ogni informazione su programmi, si rimanda al sito: www.federmanage-racademy.it, Per ulteriori informazioni [email protected].

APPUNTAMENTI 2012

In primavera partono due percorsi a Roma e Milano

Pagina a cura diCIDA

Confederazione italiana

Dirigenti e Alte professionalità

Via Barberini 36, 00187 Roma

tel. 06/97605111 fax 06/97605109

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55Lunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 Marzo 20A Z I E N D E

Per i giovani opportunità di assunzione e tirocinio nelle aree strategiche: audit, advisory, tax

Chance per 900 nella consulenzaIl network Kpmg apre le porte a centinaia di neolaureati

Pagina a cura DI LAURA ROTA

Il network Kpmg, una delle più importanti realtà di ser-vizi professionali alle impre-se a livello internazionale,

tra le prime in Italia nell’attivi-tà di revisione e organizzazione contabile, nel business advisory, nei servizi fi scali e legali, con oltre 3 mila professionisti e 28 sedi nel nostro paese, continua la sua campagna di recruiting anche nel 2012. In particolare, nel corso dell’anno saranno in-seriti circa 900 neolaureati e laureandi, fra assunzioni (circa 600) e tirocini formativi (circa 300), con ingressi distribuiti nell’attività di revisione e or-ganizzazione contabile (Audit), nella consulenza manageriale (Advisory) e nei servizi fi scali e legali (Tax & Legal). Le as-sunzioni riguarderanno preva-lentemente risorse neolaureate con contratto iniziale di appren-distato professionalizzante. I candidati devono possedere una laurea in economia e com-mercio, ingegneria e giurispru-denza, conseguite con un buon risultato fi nale e accompagnate dalla conoscenza della lingua inglese. Relativamente alle soft skills, saranno valutate princi-

palmente le capacità analitiche e di problem solving, le doti re-lazionali e la predisposizione a lavorare in team. Ai prescelti la società offre sviluppo professio-nale, training on the job, forma-zione continua e l’opportunità di lavorare in team e di con-frontarsi con mentalità e modi di agire appartenenti a diffe-renti ambienti aziendali. «No-nostante il complesso scenario economico», afferma Francesco Spadaro, partner responsabile delle risorse umane di Kpmg in Italia, «i nuovi ingressi con-fermano il ruolo di Kpmg come grande piattaforma di opportu-nità per acquisire quella stru-mentazione di base tecnica, organizzativa e relazionale che diventa capitale intellettuale di valore del proprio percorso pro-fessionale. Con la crisi si entra in una nuova fase. Il merito e la competenza emergono come elementi fondamentali dello sviluppo individuale. Kpmg, in questa prospettiva, vuole posi-zionarsi come una delle realtà di riferimento per il terziario avanzato». Secondo i risultati di una recente ricerca interna-zionale condotta dalla società indipendente di Hr e Talent Management Universum, su un campione di 83 mila studenti di

12 paesi (Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Russia, Spagna, Stati Uniti e Regno Unito), l’azienda è al secondo posto nel mondo tra le società migliori dove iniziare la carriera lavorativa, seconda solo a Google. Kpmg offre sfi de professionali, opportunità inter-nazionali e un ambiente dinami-co. Entrare nel network signifi ca

arricchire il proprio curriculum di un’esperienza signifi cativa e unica fatta di competenze e co-noscenze che il mondo professio-nale è pronto a riconoscere. Nei prossimi tre anni, a livello globa-le, il network stima di assumere nel mondo circa 75 mila neolau-reati, a dimostrazione che i pro-cessi d’integrazione economica stanno alimentando un’energica

domanda di servizi professiona-li multidisciplinari alle imprese. Kpmg è attiva in 152 paesi del mondo con oltre 145 mila per-sone. Il suo obiettivo è quello di trasformare la conoscenza in va-lore per i clienti, per la propria comunità e per i mercati fi nan-ziari. Le società aderenti forni-scono ai clienti una vasta gam-ma di servizi multidisciplinari, secondo standard d’eccellenza omogenei a livello globale, va-lorizzando un approccio che si trasforma in un’opportunità di confronto e di crescita. In Ita-lia Kpmg è rappresentata da diverse entità giuridiche attive nella revisione e organizzazio-ne contabile, nel management consulting, nei servizi fi scali e legali. Fin dalle origini, ha avuto una vocazione interna-zionale. Il marchio nasce dalle iniziali dei fondatori delle fi rm che si sono fuse tra loro: la K deriva dall’olandese Klynveld, la P dall’inglese Peat, la M dall’americano Marwick e la G dal tedesco Goerdeler. Per candidarsi, è possibile con-sultare il sito www.careers.kpmg.it, visualizzando le po-sizioni aperte ed i profi li mag-giormente richiesti in tutto il network italiano.

© Riproduzione riservata

In Italia c’è un’azienda che cresce a ritmi da Silicon Valley e ha una sede che non ha niente da invidiare a quella di Google. Si tratta di Optima Italia, multi-utility che prende in ge-stione al 100% la fornitura dei servizi energe-tici e di Tlc delle aziende clienti e garantisce loro soluzioni e costi ad hoc per le singole esigenze di business, semplifi -cando la vita di imprenditori e manager, liberi di occuparsi solo del proprio core business. Per il 2012, la società ha ini-ziato una ricerca di 100 fi gure professionali da inserire in organico entro la fi ne dell’an-no solare. Si tratta di 50 per-sone per la sede centrale di Napoli e di 50 consulenti che andranno a rafforzare la rete commerciale. Per quanto ri-guarda la sede, l’azienda vuo-le potenziare il proprio servi-zio clienti, con l’ingresso di nuovi operatori telefonici, il reparto tecnico, grazie all’innesto di giova-ni sviluppatori di software, e il marketing, con fi gure junior da inserire nella divisio-ne. «Le persone», dichiara Alessio Matrone, fondatore e a.d. di Optima Italia, «passano molto tempo in uffi cio e siamo convinti che, se ci si sente a proprio agio, si produce di più e si migliora contemporaneamente la qualità della vita». «Fin dai primi anni», continua Matrone, «abbiamo prestato at-tenzione crescente all’aspetto delle risorse umane e crediamo che rappresenti uno dei fattori chiave alla base della nostra cresci-ta, insieme agli investimenti in ricerca e sviluppo, al canale di vendita proprietario e al forte investimento sulla formazione del personale e della forza vendita». I dipen-

denti possono benefi ciare di sale relax con lettini e poltrone per sedersi comodamente e ascoltare musica, una sauna, un bar, una sala giochi e una mensa interna. Ma non solo, importanti sono gli aperitivi del ve-nerdì sera in cui tutti, top manager inclusi, si incontrano in momenti di aggregazione,

bevendo un bicchiere insie-me prima del weekend. Inoltre, prima dell’esta-te, Optima Italia organizza ogni anno un fi ne settimana all’insegna del divertimento puro con tutto il personale aziendale in una splendida località italiana. Per questi elementi, che posizionano l’azienda a metà tra la gio-vane realtà rampante e il campus americano, i media nazionali hanno già iniziato a parlare di «Google del me-ridione». Il fatturato della società è cresciuto in ma-

niera verticale negli anni, passando dagli 8 milioni di euro del 2007 agli 85,1 milioni del 2011, con previsioni di incremento anche per il 2012. Già nel 2010 aveva raggiunto i 54,5 milioni di euro, grazie soprattutto allo sviluppo del segmento energia e alla nuova offerta relativa alla fornitura di gas. Infi ne, Optima Italia ha appena lanciato una nuova modalità per chiunque volesse pro-porsi per un colloquio conoscitivo: il video cv. Ogni candidato, infatti, attraverso il proprio smartphone, può registrare un mini-video di presentazione e postarlo direttamente sul sito http://www.optimaitalia.com/. Rimango-no validi anche i metodi di candidatura più tradizionali, come la sezione Lavora con noi, sempre nel sito.

Optima, occhi puntati sul servizio clienti

Pradac Informatica, attiva dal 2002 nel settore dell’innova-zione It, ha in programma l’inserimento di circa 20 nuove fi -gure professionali. La società investe in ricerca e sviluppo e collabora con importanti aziende italiane ed internazionali. Grazie alla passione per l’innovazione, riesce a superare gli schemi d’offerta tradizionali, anticipando le più evolute ten-denze nei servizi integrati per l’Ict. Si distingue per la capacità di proporre competenze specifi che nella progettazione e nella realizzazione di sistemi informativi aziendali, con l’obiettivo di aiutare il cliente a rispondere in modo appropriato alle nuove esigenze del mercato. È in grado di fornire un insieme completo di soluzioni business innovative, tecniche e di contenuto per

tutti i settori. Offre, inoltre, consu-lenza organizzativa, sistemistica, applicativa e fi gure professionali altamente qualifi cate. «Abbiamo», comunica Gabriele Prati, presiden-te della società, «ricerche aperte su tutto il territorio nazionale: i profi li che ci interessano sono principal-mente sviluppatori e analisti pro-grammatori J2ee, net. Selezioniamo anche professionisti di business in-telligence e specialisti di prodotto,

analisti funzionali, sistemisti, help desk e Dba». È possibile consultare l’elenco completo delle posizioni aperte al link http://www.pradac.it/project_area. L’azienda è ri-uscita a consolidare un portafoglio di competenze tecnologiche che le permettono di offrire soluzioni integrate destinate al mondo degli enti pubblici. Inoltre, ha creato una sinergia tra business unit e area tecnica, per proporre prodotti e soluzioni personalizzate ad alto contenuto tecnologico. Gli interessa-ti possono visitare il sito www.pradac.it e registrarsi per un’ autocandidatura o rispondere direttamente ad un annuncio; in alternativa, possono inviare un’e-mail con un curriculum chiaro ed esaustivo dei progetti seguiti e tecnologie utilizzate, preferibilmente in formato europeo, e riferimento della ricerca all’e-mail [email protected].

© Riproduzione riservata

Pradac Informatica cerca20 fi gure per l’innovazione

Francesco Spadaro

Gabriele Prati

Alessio Matrone

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56 Lunedì 5 Marzo 2012 R I S O R S E U M A N E

Heineken e Peroni a braccetto con Bocconi e Lumsa

La birra in ateneo Crescono i progetti con le università

DI GABRIELE VENTURA

La birra entra in universi-tà. Per promuovere pro-getti formativi rivolti agli studenti, che sfoceran-

no poi in un processo di selezione di nuovi giovani talenti, o per sostenere la ricerca universitaria fi nan-ziando percorsi di studio. Insomma, le iniziative delle aziende produttri-ci della bevanda bionda nel mondo accademico si molti-plicano. È il caso, da ultimo, di Heineken Italia e Birra Peroni, che hanno lanciato a stretto giro due pro-getti, in collaborazio-ne, rispettivamente, con l’Università Boc-coni e con la Lumsa di Roma. Vediamoli nel dettaglio. Heineken ha scelto per il secon-do anno di legarsi all’Università di economia e commercio mila-nese avviando una collabora-zione fi nalizzata alla creazione

di un progetto formativo che si rivolgerà agli studenti del corso di brand management, insegna-mento obbligatorio del piano di studi del corso di laurea spe-cialistica in marketing mana-

gement. L’iniziativa coinvolgerà oltre 180 studenti che potranno così av-vicinarsi al mondo del lavoro, venendo a contatto diretto con il know how e l’esperienza dei manager dei brand team del marke-ting di Heineken Italia e benefi ciando di un’opportunità di apprendimento lega-ta a una case history concreta e di succes-so. Il progetto è arti-colato in diverse fasi: dalla presentazione

dell’azienda, alla visi-ta al birrifi cio Heineken di Co-mun Nuovo, dove gli studenti potranno sperimentare l’intero processo produttivo della birra e approfondire la conoscen-za dell’azienda e dei prodotti.

A questa fase seguiranno dei check point in aula durante i quali sono previste le testimo-nianze di alcuni brand mana-ger della società che forniranno agli studenti le competenze in materia di brand management necessarie alla realizzazione di progetti specifi ci legati ai mar-chi Heineken. Tutti i lavori saranno presentati a giugno e i due team vincitori avranno la possibilità di partecipare a un In-Company training du-rante il quale prenderanno parte a un processo di sele-zione per le posizioni di stage che nell’arco dei mesi succes-sivi si apriranno all’interno delle funzioni eventi e trade marketing. Birra Peroni, in-vece, finanzierà un dottorato presso l’Università Lumsa di Roma. Tale progetto di ricerca in psicologia del lavoro e del-le risorse umane, sviluppato dal dipartimento di scienze umane della Lumsa, avrà l’obiettivo di studiare come e in che misura alcune variabi-li possano influire sulla sod-disfazione lavorativa di ogni singolo individuo.

DI MATTEO RIGAMONTI

Un percorso per il raf-forzamento delle com-petenze dei manager cucito su misura in

base alle necessità dell’azien-da e per il reclutamento delle fi gure professionali ricercate. È la nuova soluzione di «coaching on demand» messa a punto da Lang&Partners, società di con-sulenza nell’ambito delle risorse umane, specializzata nei settori di lusso e media/editoria. Il per-corso di coaching si compone di una prima fase di analisi delle esigenze (diagnosi) a cui seguo-no la defi nizione degli obiettivi e 10 incontri individuali dedica-ti alla formazione del manager, più uno fi nale per segnalare i feedback agli esperti di L&P. Per il manager sono previste, inoltre, sia la possibilità di frui-re degli incontri online (tramite Skype) sia quella di continuare il rapporto una volta terminati i dieci incontri, anche online. Il pacchetto, preventivamente ac-quistato, prevede la possibilità di spendere i singoli incontri nelle date scelte dall’azienda.

Saranno gli esperti L&P a re-carsi sul posto.

«In tempi di crisi la figura dell’head hunter si evolve e di-venta sempre più un consulente per le risorse umane, occupan-dosi anche di coaching, ossia di personal training dei manager», spiega Roberto d’Incau, mana-ging partner di L&P. Mentre, infatti, «la ricerca sul mercato di manager e fi gure apicali o specializzate continua a esse-re svolta dagli head hunter, la ricerca di fi gure di middle ma-nagement tende ad assumere i tratti di una commodity, ossia di un bene per cui la domanda è presente, ma per cui l’offerta si livella su standard qualitati-vamente simili. Le aziende, inol-tre», continua d’Incau, «hanno già iniziato a organizzare auto-nomamente il reclutamento, ad esempio usando il web, per fi gure facilmente reperibili sul mercato e per le quali non sempre è neces-sario cercare altrove le risorse di cui si ha bisogno ma per le quali talvolta è opportuno puntare su risorse interne all’azienda, giova-ni o meno giovani, e rafforzarle col coaching».

Progetto L&P. Incontri individuali

Manager, coaching cucito su misura

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57Lunedì 5 Marzo 2012

INFINITE OPPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE

Offro

PPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONEPPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE

LavoroAcquisti

Emilia-Romagna

Junior Strategical BuyerArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 2 junior strategical buyer per azienda operante nel settore metalmeccanico. Le risorse si occu-peranno di: ricezione delle richieste d’acquisto e analisi delle stesse; aggiornamento dei listini fornitori in relazione alle diverse tipologie di acquisto; supporto al controllo delle fatture; redazione e negoziazione dei contratti e delle condizioni di forni-tura; marketing d’acquisto al fine di trovare soluzioni più vantaggiose; partecipazione all’iter di qualifica ed omologazione di nuovi fornitori e prodotti. Si richiede: diploma tec-nico e/o Laurea in materie tecniche/economiche; esperienza di almeno 3 anni maturata in un ruolo analo-go, preferibilmente presso aziende industriali di medie dimensioni del comparto meccanico; familiarità con i principali strumenti informatici quali SAP e Pacchetto Office; buona conoscenza della lingua inglese par-lata e scritta. Completano il profilo capacità organizzative, orientamento al raggiungimento degli obiettivi ed al lavoro in team, attitudini relazionali e capacità negoziali. Si offre contratto di somministrazione finalizzato all’inserimento in azien-da. Sede di lavoro: Reggio Emilia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato cur-riculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizza-zione al trattamento dei dati perso-nali a: Filiale di Modena – Piazza Natale Bruni, 1 – 41100 Modena - Tel 059 243834 - Fax 059 243528 - [email protected]

Lombardia

BuyerRandstad Italia SpA, filiale di Le-gnano, ricerca buyer. Per azienda settore meccanico di Legnano sele-zioniamo impiegato ufficio acquisti proveniente necessariamente dalle lavorazioni meccaniche. Richiesta buona conoscenza disegno mec-canico, AS400 e lingua inglese. Necessaria provenienza da azienda meccanica di precisione e abitudine a dialogare con officine esterne per approvvigionamenti di ore di lavora-zioni meccaniche. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse

e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Filiale Randstad Italia SpA Legnano - Via XXIX Maggio, 113 20025 Legnano - Tel. 0331 593412 - Fax 0331 593556 - [email protected] Randstad Italia SpA

Buyer seniorArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca buyer senior per azienda leader nel settore chimico-agrofar-maceutico. La risorsa, rispondendo al Responsabile Acquisti, si occu-perà di: gestione fornitori, analisi mercati internazionali e ricerca di eventuali alternative per l’approv-vigionamento; analisi offerte e negoziazione prezzi; monitoraggio andamento prezzi materie prime e altri beni e servizi; definizione budget annuale. Si richiede: plu-riennale esperienza in aziende me-dio-grandi, in materia di acquisti di

materie prime, beni e servizi diretti, lavorazioni industriali presso terzi, maturata in contesti produttivi pre-feribilmente di aziende chimiche; Laurea in Chimica o Ingegneria Chimica o similari; autonomia nella gestione di progetti d’acquisto complessi in contesti destrutturati; buona padronanza nell’utilizzo dei principali strumenti informatici e sistemi gestionali; ottima conoscen-za della lingua inglese; disponibilità ad effettuare trasferte europee ed extra europee. La retribuzione e il livello contrattuale saranno valutati in base alla reale esperienza. Si of-fre inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: Milano. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posi-zione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a:

La Divisione Permanent Nord di Articolo1 Agenzia per il Lavoro - Via Gustavo Fara, 20 – 20124 Milano - Tel 02 29534092 - Fax 02 29533524 - [email protected]

Veneto

Buyer ufficio acquistiArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca buyer ufficio acquisti per azienda operante nel settore ali-mentare. Il candidato si occuperà di pianificazione acquisti e fornitori; individuare nuove e più convenienti fonti di approvvigionamento se-condo la logica della fruit farm ed eseguire la valutazione economica e qualitativa delle offerte; seguire ac-quisti di prodotti di filiera controllata direttamente nei paesi di produzione. Si richiede: Laurea in agraria o in di-scipline analoghe; conoscenza fluen-te dell’inglese e, preferibilmente, di altre lingue. Dinamismo, curiosità ed intraprendenza; capacità di team bulding; residenza nella zona di la-voro; disponibilità ad effettuare bre-vi trasferte. Sede di lavoro: Verona. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato cur-riculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’au-torizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – XX Settembre, 8 – 37129

Verona - Tel 045 8948213 - Fax 045 8948217 - [email protected]

Impiegato ufficio acquistiArticolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca 2 impiegati ufficio acquisti per azienda operante nel settore chimico. Le risorse dovranno occuparsi di rap-porto con i fornitori e reportistica su acquisti e margini di ottimizzazione. Si richiede: esperienza pregressa in ambito logistico o acquisti; laurea in economia; ottima conoscenza excel; buona conoscenza della lingua inglese o spagnola. Si offre contratto di somministrazione. Sede di lavoro: Verona zona lago. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – XX Settembre, 8 – 37129 Verona - Tel 045 8948213 - Fax 045 8948217 - [email protected]

Divisione Permanent Nord diticolo1 Agenzia per il Lavoro

I SETTORIcquisti 57

genti e Rappresentanti 58

mministrativi 58

ologia e Chimica 58

ommercio 58

ontabilità 59

formatica 60

ogistica 60

Manager 61

roduzione 61

Qualità 61

storazione 61

anità 62

egreteria 62

ecnici 63

urismo 63

enditori 63

Verona - Tel 045 8948213 - Fax 0458948217 verona@articolo1 it

LE OFFERTEperiti meccanici/elettrici, promo-

ter commerciale, commerciali estero, disegnatori meccanici, consulenti del lavoro, respon-sabili di produzione, perito chimico, proposal engineer, operatori cnc, ingegneri, ad-detto gestione commesse per Giornale di Brescia

commerciali, educatori-educa-trici, periti elettronici, program-matore macchine cnc, addetti reparto settore gdo, magazzi-nieri, edilizia, financial repor-ter, operatori di sportello, periti meccanici, capo officina, con-trollo qualità, cassieri per Openjob

ingegneri meccanici, ingegneri aerospaziali, ingegneri aero-nautici, analista strutturale, analista fluidodinamico, mon-tatori aeronautici, manutentori aeronautici, system engineer, commercio, ingegnere elettro-nico/meccanico, ingegnere gestionale, autisti, addetto alla logistica, commerciali, opera-tori sociosanitari, geometri, buyer tattico, operatori cnc, in-gegneri termotecnici, program-matori macchine cnc, contabili, responsabili di cantiere, ispet-tori nella ristorazione, sales promoter, tecnico gestore di commessa per Articolo1

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OFFROLAVORO

I professionisti, gli enti e le aziende che volessero segnalarele proprie offerte di lavoro possono inviare le richieste al numero di fax

o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] 02/58317598

L’informazione in tempo reale

SUL VIDEOCENTER

WWW.ITALIAOGGI.IT

L’informazione in tempo reale

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Ho contattato più volte la società di head hunting per cono-scere l’esito del mio colloquio in azienda. È scorretto?

Lina, MilanoQualora la ricerca di personale sia seguita da una società spe-cializzata nella selezione, in genere, dopo il colloquio con il con-sulente e il primo colloquio in azienda si avvia la delicatissima fase che condurrà alla scelta definitiva. In tale circostanza, en-trano in gioco alcune caratteristiche del candidato che, sovente, vanno al di là del curriculum professionale e che hanno a che fare con la sua motivazione e la capacità di risultare in linea con le aspettative aziendali, grazie alle precedenti esperienze o alle proprie aspirazioni. I candidati ritenuti non idonei ver-ranno informati dal selezionatore, mentre i pochi «concorrenti» ancora in pista saranno convocati per un incontro conclusivo. Il tempestare di telefonate il selezionatore non sortirà, certo, alcun effetto positivo: un’esclusione sarebbe stata repenti-namente comunicata e, dunque, sarà saggio il concedere ai responsabili del processo valutativo il tempo necessario per esaminare a fondo le candidature. Infatti, oltre alle difficoltà legate alla scelta della persona giusta (per esempio, il non la-sciarsi condizionare dalla prima impressione, dal momento che alcuni candidati sono in grado «vendersi» decisamente meglio di altri), a ritardare il momento del colloquio decisivo potranno subentrare ragioni burocratiche o la temporanea assenza delle figure che occupano i vertici dell’azienda. Pazienza e disponi-bilità saranno armi vincenti, soprattutto quando la decisione finale riguarderà un paio di persone al massimo e un passo falso risulterebbe fatale. L’attesa non sarà certamente facile da gestire (anche perché i tempi sono difficilmente prevedibili, in quanto condizionati dagli impegni della direzione generale), ma sarà bene tener presente che si tratterà di un momento prezioso ai fini di un’ulteriore raccolta di dati sull’organizza-zione, di una messa a punto della propria presentazione e di un’individuazione, il più possibile accurata, dei propri punti di forza.

Angelo Boccato - [email protected]

PSICOLOGIA DEL LAVORO

La pazienza è la virtùdei (candidati) forti

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Page 46:  · • Anno 21 - Numero 55 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 5 Marzo 2012 • DI MARINO LONGONI mlongoni@class.it I l decreto legge sulle

58 Lunedì 5 Marzo 2012 O F F R O L AVO R O

Agenti e Rappresentanti

Puglia

Agente di commercioArticolo1, agenzia per il lavoro, ricer-ca 5 agenti di commercio. Le risorse si occuperanno di ricerca e sviluppo di nuovi clienti nell’area business, al fine di acquisire gli stessi per pro-porre i servizi offerti e concludere i contratti. Si richiede: possesso della partita IVA e disponibilità a diventare agenti monomandatari. Dinamicità, flessibilità e forte predisposizione alla vendita completano il profilo. Si offre inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: Bari. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Corso Vittorio Emanuele, 171 – 70122 Bari - Tel 080 5282487 - Fax 080 5243185 - [email protected]

Amministrativi

Lombardia

Addetto back office appartenente alle categorie

protetteAlvin, divisione categorie protette di Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca addetto back office appartenente alle categorie protette Invalidi (Rif. BOV) per azienda operante nel settore delle prenotazioni alberghiere online. La risorsa affiancando l’Office Manager, sarà impegnata nello svolgimento del-le attività di supporto amministrativo. Si richiede: diploma o laurea; ottima conoscenza della lingua inglese; buona conoscenza del Pacchetto office; capa-cità comunicative e relazionali, doti organizzative, flessibilità, dinamismo. Si offre inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: Milano. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il ri-ferimento alla posizione di interesse e

l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Alvin Divisione Categorie Protette di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – Via Gustavo Fara 20 – 20124 Milano - Tel. 02 54101959 - Fax 02 54103177 - [email protected]

Piemonte

Impiegato amministrativoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 2 impiegati amministrativi. I candidati prescelto si occuperanno di fornire supporto all’ufficio am-ministrativo. Si richiede: diploma in Ragioneria o similare; buona cono-scenza della lingua francese; preferi-bile conoscenza del sistema SAP. Si offre contratto di somministrazione. Sede lavoro: Rivoli (TO). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Corso Vittorio Ema-nuele II, 67/D 10128 Torino - Tel 011 5690444 - Fax 011 5690503 - [email protected]

Puglia

Impiegato amministrativoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 2 impiegati amministrativi. Il candidato ideale ha conoscenze e competenze nel settore amministrativo (prima nota, fatturazione, rapporti con le banche) e in quello commerciale (ricerca di nuovi clienti e gestione di fornitori e clienti). Si richiede com-provata esperienza nel ruolo. Si offre contratto a tempo determinato con possibilità di proroghe. Sedi di lavoro: Barletta (BA), Bari Z.I. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Corso Vittorio Emanuele, 171 – 70122 Bari - Tel 080 5282487 - Fax 080 5243185 - [email protected]

Responsabile amministrativoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca responsabile amministrativo per azienda operante nel settore metalmeccanico. Il candidato si occuperà di: controllo di gestione; bilancio Annuale e Mensile; fattura-zione, scritture contabili, liquidazione IVA, dichiarazione intrastat; analisi degli scostamenti; Budget e Fore-cast; controllo e valutazione degli investimenti; controllo saldi conta-bili; contabilità industriale; analisi dei flussi finanziari. Sono requisiti imprescindibili Laurea in Economia e commercio o in Ingegneria Gestio-nale, perfetta padronanza della lingua inglese e pluriennale esperienza nella mansione. Si offre contratto a tempo determinato con finalità di inserimen-to. Sede di lavoro: Bari. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Corso Vittorio Ema-nuele, 171 – 70122 Bari - Tel 080 5282487 - Fax 080 5243185 - [email protected]

Veneto

Addetto amministrativoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 3 addetti amministrativi. Le risorsa, riportando al direttore amministrativo, si occuperanno di contabilità generale, gestione ciclo passivo,anagrafica fornitori, chiusure contabili (calcolo costi, competenze, analisi) nel rispetto delle scadenze civilistico-fiscali previste. Si richiede: diploma o laurea, esperienza, anche minima, nella mansione, ottima conoscenza del gestionale SAP. Ottime capacità analitiche, attitudine a lavorare per scadenze e capacità di organizzazione completano il profilo. Orario di lavoro: full-time. Sede di lavoro: Verona. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – XX Settembre, 8 – 37129 Verona - Tel 045 8948213 - Fax 045 8948217 - [email protected]

Biologia e Chimica

Lombardia

Perito chimicoRandstad Italia SpA, filiale di Legna-no, ricerca perito chimico esperto da inserire in laboratorio per controllo qualità, ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e utilizzo trafiletta per prepa-razione campioni. Lavoro su giornata. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curri-culum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizza-

zione al trattamento dei dati personali a: Filiale Randstad Italia SpA Legna-no - Via XXIX Maggio, 113 20025 Legnano - Tel. 0331 593412 - Fax 0331 593556 - [email protected] Italia SpA

Tecnico di laboratorio juniorArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 3 tecnici di laboratorio ju-nior. Le risorse si occuperanno di: creazione ricette di nuovi cosmetici a partire dalle indicazioni del cliente e rispondendo direttamente al re-sponsabile di laboratorio e all’ufficio marketing; analisi di laboratorio e test sui prodotti. Si richiede: diploma o Laurea in chimica (o titoli equiva-lenti); esperienza nel ruolo in aziende settore cosmetico, preferibilmente nel reparto emulsioni; esperienza in reparto di ricerca e sviluppo; af-fidabilità e autonomia nel lavoro. Si offre inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: Crema. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: La Divisione Per-manent Nord di Articolo1 Agenzia per il Lavoro - Via Gustavo Fara, 20 – 20124 Milano - Tel 02 29534092 - Fax 02 29533524 - [email protected]

Tecnico di laboratorio seniorArticolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca 2 tecnici di laboratorio senior per azienda operante nel settore della cosmetica. Le risorse si occu-peranno di: creazione ricette di nuovi cosmetici a partire dalle indicazioni del cliente e in collaborazione con l’ufficio marketing; analisi di labo-ratorio e test specifici sui prodotti; gestione e coordinazione del team di laboratorio. Si richiede: diploma o Laurea in chimica (o titoli equivalen-ti); pluriennale esperienza nel ruolo in aziende settore cosmetico, pre-feribilmente nel reparto emulsioni; affidabilità e autonomia nel lavoro; capacità di gestione di altre risorse. Si offre inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: Crema. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: La Divisione Per-manent Nord di Articolo1 Agenzia per il Lavoro - Via Gustavo Fara, 20 – 20124 Milano - Tel 02 29534092 - Fax 02 29533524 - [email protected]

Piemonte

Tecnico commerciale laureato in biologia

Articolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca 2 tecnici commerciali laureato in biologia per azienda operante nel settore chimico. I candidati si occupe-ranno della dimostrazione di utilizzo e funzionamento di apparecchiature

cito-istologiche in affiancamento agli agenti di vendita durante le visite commerciali. Si richiede: Laurea in Biologia; disponibilità a viaggiare sul territorio di Piemonte e Liguria; predisposizione alla vendita. Si offre inserimento diretto in azienda. Zona di lavoro: Piemonte e Liguria. Gli annun-ci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Corso Vittorio Ema-nuele II, 67/D 10128 Torino - Tel 011 5690444 - Fax 011 5690503 - [email protected]

Commercio

Lombardia

Commerciale esteroOpenjobmetis Spa filiale di Chiari ricerca per azienda di Cologne (BS) commerciale estero ottimo inglese e buono spagnolo/portoghese. E’ ri-chiesta una precedente esperienza in analoga mansione. La persona dovrà occuparsi di spedizioni con l’estero. Lavoro full-time, automunito/a, preferibilmente residente in zona. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessa-te possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimen-to alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Openjobmetis Spa - Filiale di Chiari - Viale Marconi, 3 - Chiari (BS) - Tel 0307101117 - Fax 0307012012 - [email protected]

Impiegato commercialecon ottimo tedesco

Randstad Italia SpA, filiale di Ma-riano Comense, ricerca impiegato commerciale con ottimo tedesco. Per importante azienda settore me-talmeccanico siamo alla ricerca di un impiegato commerciale in pos-sesso di una conoscenza fluente della lingua tedesca, scritta e parlata. Requisiti: ottima conoscenza della lingua tedesca, esperienza pregressa in ufficio commerciale estero nel settore metalmeccanico. Il candidato dovrà gestire in autonomia la gestio-ne dell’ordine attraverso il contatto diretto con la clientela e risolvere eventuali problematiche rapportandosi con la produzione ed il magazzino. Completano il profilo ottime capacità relazionali, determinazione e problem solving. Lavoro a giornata, richiesta disponibilità a straordinari. La ricerca è a scopo assunzione previo periodo in somministrazione. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Filiale Randstad Italia SpA Mariano Comense - Piazza Ro-ma, 50 22066 Mariano Comense - Tel. 031 3551155 - Fax 031 3551156 - [email protected] Italia SpA

Ogni settimana [email protected] offre ai suoi lettori il più completo servizio di segnalazione delle opportunità di accesso e di mobilità nel mondo del la-voro. Tutte le segnalazioni sono suddivise per settore. All’interno di questa classificazione il lettore potrà individuare, nel modo più rapido, la regione in cui preferirebbe svolgere la propria attività e lì cercare le offerte di lavoro

evidenziate dallo spoglio degli annunci. La sua ricerca, a livello regionale, risulterà agevolata dalla possibilità di selezionare solo quegli annunci che interessano le qualifiche e le esperienze professionali già maturate. Per esempio, un ingegnere minerario residente in Veneto che intenda trovare una nuova occupazione come consulente di una impresa petrolifera, dovrà

semplicemente ricercare nelle pagine seguenti, all’interno della sezione dedicata agli «Ingegneri» il sottotitolo riservato alle opportunità offerte in «Veneto» e, all’interno di questo, tutte le segnalazioni che richiedono un «Consulente». Avrà così, in un semplice colpo d’occhio, tutte le offerte presenti sul mercato che lo riguardano direttamente.

Guida all’uso di OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO, esercitando il diritto di cronaca, mette anche puntualmente in evidenza gli annunci

e le segnalazioni di possibilità di occupazione pubblicati sulla stampa italiana, nazionale e locale, sulle riviste specializzate e sui più prestigiosi organi di informazione internazionale.

Ogni annuncio si intende diretto indistintamente a uomini e donne.

Telefono 02-58219.1 - e-mail: [email protected]

Direttore ed editore Paolo Panerai (02-58219209)

Direttore Marino Longoni (02-58219207)

Redazione: Silvana Saturno (02-58219378)Roxy Tomasicchio (02-58219335)

Impaginazione e grafica: Alessandra Superti (responsabile)

ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374.Stampa: Milano, Seregni Cernusco srl, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 02-58219283. Concessionaria esclusiva per la pubblicità: Class Pubblicità - Via Burigozzo 8 - 20122 Milano - Tel. 02-58219521-2. Presidente: Domenico Ioppolo. Vicepresidente: Gianalberto Zapponini. Amministratore delega-to: Fabrizio Masini. Vicedirettore generale (finanza e legale): Francesco Rossi. Vicedirettore generale speciali: Danilo Altenburger.ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 174 del 25/3/95 - Direttore responsabile: Paolo Panerai. Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250

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Page 47:  · • Anno 21 - Numero 55 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 5 Marzo 2012 • DI MARINO LONGONI mlongoni@class.it I l decreto legge sulle

59Lunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 O F F R O L AVO R OResponsabile

commerciale esteroRandstad Italia SpA, Filiale di Bre-scia, ricerca responsabile commercia-le estero per un’importante azienda di distribuzione di software gestionali. Il candidato si occuperà della ge-stione del mercato estero,(composto esclusivamente dai paesi limitrofi all’Italia), in termini di mantenimento della clientela e di ricerca di nuovi clienti. È prevista anche la gestione di una parte della clientela italiana. È richiesta una buona conoscenza anche degli aspetti di fatturazione e utilizzo del CRM. Requisito in-dispensabile: ottima conoscenza lingua inglese e lingua tedesca. Si valutano esclusivamente candidature provenienti dal settore metallurgico e con pregressa esperienza nella posizione. La sede di lavoro sarà: provincia di Brescia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Filiale Randstad Italia Spa di Brescia - Via Foppa, 10 - 25122, Brescia - Tel 030 3756038 - Fax 030 2807104 - [email protected] Italia SpA

Contabilità

Emilia-Romagna

Addettoelaborazione buste paga

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 3 addetti elaborazione buste

paga per studio di consulenza. I candidati si occuperanno di elabora-zione buste paga e amministrazione del personale. Si richiedono espe-rienza pluriennale nella mansione e nell’utilizzo del gestionale, disponi-bilità immediata. Si offre contratto di somministrazione finalizzato all’inserimento. Sede di lavoro: Campogalliano (MO). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posi-zione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Filiale di Modena – Piazza Natale Bruni, 1 – 41100 Modena - Tel 059 243834 - Fax 059 243528 - [email protected]

Lombardia

Addetto ufficio pagheArticolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca addetto ufficio paghe per studio commerciale. Si richiede: diploma di ragioneria o ad indirizzo tecnico commerciale; comprovata esperienza nella mansione; provenienza dal set-tore edile; orario di lavoro: part-time. Sede di lavoro: Bergamo. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Via Don Luigi Palaz-zolo, 23/A – 24122 Bergamo - Tel 035 221258 - Fax 035 221585 - [email protected]

Reyl (Lux) Global Sicavwww.reyl.ch

Valori al 01/03/2012

Elite France-Europe B EUR 90,93

Em Mkts Eq B($) USD 136,35

Em Mkts Eq F($) USD 135,44

Em Mkts Eq J(Chf) CHF 118,57

Em Mkts Eq L EUR 135,65

European Equities B EUR 216,03

European Equities C(Chf) CHF 196,96

European Equities D($) USD 214,7600

European Equities F EUR 210,72

European Equities H EUR 204,30

European Opp B EUR 92,54

European Opp C(Chf) CHF 89,14

European Opp F EUR 91,66

European Opp N(Chf) CHF 88,46

Long/Short Em.Mkts Eq B ($) USD 101,48

Long/Short Em.Mkts Eq E EUR 101,28

Long/Short European Eq B EUR 97,80

Long/Short European Eq D ($) USD 98,23

North American Eq. B($) USD 159,62

North American Eq. E EUR 151,0700

North American Eq. F($) USD 156,6700

North American Eq. G EUR 147,2300

North American Eq. H($) USD 147,3100

Valori al 02/03/2012

Ivy Asset Strategy A1 EUR 1130,5500

Japan A1 EUR 584,51

US Large Cap Value A1 EUR 1075,19

W&R Science & Technology A1 EUR 1056,27

POLAR CAPITAL FUNDS

www.polarcapital.co.uk

Comparto Classe NAV Valori aldi Azioni

Global Technology EUR 13,37 29/02/2012 GBP 11,1900 29/02/2012 USD 17,8700 29/02/2012

Healthcare Opportunities EUR 8,16 01/03/2012 GBP 6,8200 01/03/2012 USD 10,8800 01/03/2012

Polar Japan Fund USD 18,79 02/03/2012 GBP 11,8200 02/03/2012 JPY 1531,3500 02/03/2012

UK Absolute Return EUR 12,39 02/03/2012 GBP 10,3100 02/03/2012 USD 16,4000 02/03/2012 EUR 12,5900 02/03/2012 GBP 10,4800 02/03/2012 USD 16,6600 02/03/2012

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U.O. Servizi Amministrativi e Affari GeneraliSezione Forniture e Servizi

Il Comandante

Avviso di revoca

Con riferimento al bando di gara pubblicato sulla G.U.R.I. n. 153 TS 11BFF26224 del 31/12/2011, relativo alla “Procedura aperta per l’affidamento del servizio di monitoraggio con elicottero del territorio di Roma Capitale per i compiti istituzionali della Polizia Locale di Roma Capitale” - (CIG) 367430760D - e con riferimento all’Avviso di rettifica e differimento termini di gara pubblicato sulla G.U.R.I. n. 17 del 10/02/12, si comunica che la procedura di gara è stata revocata.

Angelo Giuliani

POLIZIA ROMA CAPITALE

POLIZZE UNIT LINKED

www.chiaravita.it

Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 Milano - Cap. Soc. Euro 34.178.000 i.v.

Unidesio 760071 11,4700 24/02/2012

Unidesio 760072 10,3980 24/02/2012

Unidesio 760073 10,4060 24/02/2012

Unidesio 760074 10,4450 24/02/2012

Unidesio 760075 12,1040 24/02/2012

Unidesio 760077 10,7920 24/02/2012

Unidesio 760078 10,4050 24/02/2012

Unidesio 760079 10,7160 24/02/2012

Unidesio 760080 10,5550 24/02/2012

Unidesio 760082 9,7190 24/02/2012

Unidesio 760085 10,3900 24/02/2012

Unidesio 760087 11,5020 24/02/2012

Unidesio 760088 9,5400 24/02/2012

Unidesio 760090 7,0100 24/02/2012

Unidesio 760091 10,7110 24/02/2012

Unidesio 760092 10,6770 24/02/2012

Unidesio 760095 10,2470 24/02/2012

Unidesio 760096 10,3360 24/02/2012

Unidesio 760097 10,7830 24/02/2012

Unidesio 760098 11,0440 24/02/2012

Unidesio 760099 10,8690 24/02/2012

Unidesio 760100 10,4780 24/02/2012

Unidesio 760101 10,7140 24/02/2012

Unidesio 760102 10,4710 24/02/2012

Unidesio 760104 10,1560 24/02/2012

Unidesio 760105 10,6090 24/02/2012

Unidesio 760106 10,5420 24/02/2012

Unidesio 760109 10,7550 24/02/2012

Unidesio 760110 10,5570 24/02/2012

Unidesio 760124 11,115 24/02/2012

Unidesio 760125 10,686 24/02/2012

Unidesio 760126 10,365 24/02/2012

Unidesio 760129 11,266 24/02/2012

Unidesio 760130 10,580 24/02/2012

Unidesio 760133 10,664 24/02/2012

Unidesio 760137 10,458 24/02/2012

Unidesio 760138 10,758 24/02/2012

Unidesio 760139 11,168 24/02/2012

Unidesio 760140 11,060 24/02/2012

Unidesio 760141 10,1850 24/02/2012

Unidesio 760143 10,092 24/02/2012

Unidesio 760145 10,634 24/02/2012

Unidesio 760147 10,707 24/02/2012

Unidesio 760149 10,699 24/02/2012

Unidesio 760150 10,762 24/02/2012

Unidesio 760156 9,980 24/02/2012

Unidesio 760157 10,788 24/02/2012

Unidesio 760158 10,016 24/02/2012

Unidesio 760159 10,396 24/02/2012

Unidesio 760160 10,079 24/02/2012

Unidesio 760163 10,033 24/02/2012

Unidesio 760167 10,293 24/02/2012

Unidesio 760168 10,478 24/02/2012

Unidesio 760169 10,638 24/02/2012

Unidesio 760170 10,391 24/02/2012

Unidesio 760171 10,195 24/02/2012

Unidesio 760173 10,1700 24/02/2012

Unidesio 760174 10,3940 24/02/2012

Unidesio 760179 10,117 24/02/2012

Unidesio 760180 10,229 24/02/2012

Unidesio 760181 10,138 24/02/2012

Unidesio 760182 9,143 24/02/2012

Unidesio 760183 10,452 24/02/2012

Unidesio 760184 10,446 24/02/2012

Unidesio 760185 10,442 24/02/2012

Unidesio 760186 10,372 24/02/2012

Unidesio 760187 10,420 24/02/2012

Unidesio 760188 10,344 24/02/2012

Unidesio 760189 10,443 24/02/2012

Unidesio 760191 10,085 24/02/2012

Unidesio 760192 10,383 24/02/2012

Unidesio 760193 10,445 24/02/2012

Unidesio 760198 8,7820 24/02/2012

Unidesio 760201 10,378 24/02/2012

Unidesio 760202 10,321 24/02/2012

Unidesio 760203 10,7430 24/02/2012

Unidesio 760205 10,058 24/02/2012

Unidesio 760206 10,085 24/02/2012

Unidesio 760207 10,000 27/02/2012

Unidesio Obblig.

Breve Termine 10,043 24/02/2012

Unidesio Obblig.

Medio Termine 10,319 24/02/2012

Unidesio Azionario

Area Euro 8,614 24/02/2012

Unidesio Azionario

Internazionale 10,370 24/02/2012

Canale 55Canale 30

CANALE 27

I PROGRAMMI TV E RADIO DI CLASS EDITORI

7.00 Primo Tempo News - Notizie in diretta 11.35 Solo Classici «Attila l’Unno» - II parte Con G. Butler (2001) 14.00 Primo Tempo - Attualità «Chi ha paura di Equitalia?» 16.00 Tg Giorno 17.00 Class Meteo Show - di S. Giacomin «Fondo Kyoto» 17.30 Weather Proof - Serie TV «Trapped» 18.00 Caught on Camera - Serie TV 19.45 Punto e a Capo Le notizie del giorno attraverso i Tg Ospiti A. Alfieri (PD), F. Cecchetti (Lega) 21.00 Quelli del Lunedì - Calcio Intervista esclusiva a L. Moggi 22.45 Law&Order - Serie TV «Una trappola per Stone» - I p. 23.45 Lockup - Serie TV

7.00 Caffè Affari Le notizie in anteprima dai mercati 9.00 Linea Mercati Mattina 10.10 Trading Room 11.10 5 Giorni sui Mercati Di M. Valerio 12.10 Forex Update 12.20 Analisi Tecnica Intervenite chiamando lo 02.582.195.85 14.10 Universiadi del Trading 14.30 Bussola Economica I dati che muovono i mercati 15.00 Linea Mercati Wall Street 17.00 Linea Mercati Pomeriggio 18.00 Report Ospite F. Fiorini (Aletti Gestielle) 19.10 Desk China 22.00 Linea Mercati Notte 22.30 Italia Oggi Tg Il Tg dedicato ai professionisti

8.00 Parelli Natural Horsemanship 9.30 Museo Storico Arma Cavalleria «Riviviamo i fasti dell’Arma» 11.00 Class Horse TV Live «Rassegna, interviste e amici di FB» 12.00 Class Horse Tg 12.30 Il Fascino del Cavallo «Assetto di scuola e leggero» 14.40 Class Italian Tour: GP Manerbio «Concorso Naz. Salto Ostacoli» 17.00 Class Horse TV Live «Rassegna, interviste e amici di FB» 18.00 Class Horse Tg 18.30 Vintage «Viaggio nel tempo nel mondo equestre» 19.00 LIVE Talk Show Attualità «Il Redditometro» 21.00 Class Events: Coronation Cup «La 100ma edizione Polo»

Design&Living

Il gusto del Made in Italy

Top Lot

Le aste in diretta

Ride&Drive

Tutte le novità per un viaggio

straordinario

My Tech

La tecnologia utile di tutti i giorni

Tempo di Lusso

Vivere e conoscere ciò che fa la

differenza

Sapori&Profumi

Ecco le eccellenze culinarie

Nautilus

Il piacere di leggere

Art TV

Il mondo dell’arte

Canale 56

7.00 Tg Moda News 7.10 Milano Moda Donna 8.30 New York Fashion Week 9.30 Full Show Designer 11.00 Star&Style Le celebrity internazionali 11.30 Paris Pret a Porter 13.00 Next Generation 15.10 Men’s Fashion 16.00 Fashion Schools 16.30 Ready to Wear Le novità dai migliori negozi 17.15 London Fashion Week Le tendenze della moda inglese 18.00 Boys&Girls La moda per i giovani 19.15 On the Beach Le tendenze dalle spiagge del mondo 20.00 Tg Moda News 20.10 Paris Haute Couture 21.00 Full Show Designer

7.15 Rassegna Stampa Radio Class

9.05 Apertura Piazza Affari

e Borse Europee

10.00 Spazio D.J. Classico

Musica classica e aggiornamenti

sul traffico, meteo, borsa,

oroscopo, sport

15.30 Apertura Wall Street

Con Andrea Fiano da New York

16.00 Ultimo Grido

Le novità della classica

17.30 Chiusura Piazza Affari

e Borse Europee

18.00 Punto Piazza Affari

Linea diretta con gli ascoltatori

19.00 Vintage - I grandi del passato

19.30 Il Punto di Magnaschi

20.00 Onda della Sera I grandi concerti

22.00 Onda della Notte I grandi concerti

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Page 48:  · • Anno 21 - Numero 55 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 5 Marzo 2012 • DI MARINO LONGONI mlongoni@class.it I l decreto legge sulle

60 Lunedì 5 Marzo 2012 O F F R O L AVO R OAssistente contabilità

Randstad Italia SpA, filiale di Paderno Dugnano, ricerca assistente contabilità per azienda cliente. La risorsa sarà inserita nell‘Ufficio Contabilità Ge-nerale come supporto alla contabilità. Si richiede Laurea in Economia o Diploma di Ragioneria, conoscenza dei principi base di contabilità ge-nerale: dare – avere, costi – ricavi, stato patrimoniale, conto economico. Necessaria è la buona conoscenza del pacchetto Office e un’ottima co-noscenza di excel. Si offre contratto in somministrazione della durata di 3 - 6 mesi. Zona di lavoro: vicinanze Paderno Dugnano. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le per-sone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Filiale Randstad Italia SpA Paderno Dugnano - Via Gramsci 40, 20037 Paderno Gramsci (MB) - Tel 02 91082429 - Fax 02 99040830 - [email protected] Italia SpA

ContabileArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 3 contabili. I candidati si occuperanno di contabilità generale, registrazione fatture, contabilità at-tiva e passiva, rilevazione presenze, banche, gestione cassa. Si richiede: esperienza ed autonomia nella man-sione, domicilio in zona, disponibilità ad un contratto part-time. Si offre contratto di somministrazione. Sede di lavoro: Legnano (MI). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare

un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Piazza della Repub-blica, 5 – 21100 Varese - Tel 0332 1690276-7 - Fax 0332 1690353 - [email protected]

Impiegato contabileRandstad Finance & Administration, divisione di Randstad Italia SpA, ricerca impiegato contabile con co-noscenze di paghe e contributi per azienda cliente di Grandate (CO). Il candidato ideale deve essere una figura completamente autonoma in ambito contabile, fino alla stesura del bilancio, e avere conoscenze appro-fondite anche in ambito paghe e con-tributi, avendo maturato esperienza nell’amministrazione del personale in azienda o in studio. Richiesta di-sponibilità immediata e flessibilità oraria. Non è necessaria la conoscenza di lingue straniere. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le per-sone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interes-se e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Randstad Italia SpA, Filiale di Como - Via Diaz 36 22100 Como (CO) - Tel 031 240043 - Fax 031 241501 - [email protected] Italia SpA

Veneto

Impiegato contabileArticolo1, agenzia per il lavoro, ricer-

ca 2 impiegati contabili. Le risorse si occuperanno di: fatturazione, bolle, liquidazione IVA; gestione banche, prima nota; attività fiscale. Si richie-de pregressa esperienza maturata in uno studio commercialista. Orario di lavoro: full-time. Sede di lavoro: Verona est. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone inte-ressate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’au-torizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – XX Settembre, 8 – 37129 Verona - Tel 045 8948213 - Fax 045 8948217 - [email protected]

Informatica

Campania

ProgrammatoreIBM Websphere

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricer-ca 2 programmatori IBM Websphere per azienda leader nel settore infor-matico. Le risorse, riportando diret-tamente al cliente si occuperanno di: creare programmi capaci di permettere attraverso una piattaforma una celere comunicazione tra cliente e fornitore; manutenzione della piattaforma crea-ta; integrare e automatizzare i processi di business. Si richiede: pluriennale esperienza con l’utilizzo del software Websphere, portfolio di progetti svi-luppati e finiti, laurea in informatica. Si offre contratto di somministrazione di sei o dodici mesi con buone possi-bilità di inserimento. La retribuzione

e il livello contrattuali saranno com-misurati alla reale esperienza. Sede di lavoro: Napoli Centro Direzionale. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate pos-sono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al tratta-mento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro - Via G. Porzio, 4 Isola G1 Centro Direzionale – 80143 Napoli - Tel 081 19562800 – Fax 081 19562804 - [email protected]

Lombardia

Addetto ICT e certificazioniRandstad Italia SpA, Filiale di Bre-scia, ricerca addetto ICT e certificazio-ni per prestigiosa azienda del settore gomma-plastica. I requisiti richiesti sono: conoscenza diversi sistemi operativi (Linux soprattutto) e sistemi server unix (posta elettronica, group-ware, database), bash e scripting in generale, delle certificazioni ISO 9001 / 14001 / 18001 principali mansioni svolte: collaborazione alla gestione burocratica dell’ente (documenti ISO, dichiarazioni REACH...); riparazione piccoli guasti hardware; Help Desk agli utenti (anche di IGS e in parte di Graffiti); sistemazioni problemi sof-tware; monitoraggio dei sistemi e delle infrastrutture; sviluppo nuovi sistemi informatici e miglioramenti; elabora-zione dati ed informazioni per tutti gli enti; gestione e manutenzione server / infrastruttura aziendale. Requisito indispensabile: buona conoscenza della lingua inglese. Saranno valutate solo candidature con precedente espe-

rienza nella posizione. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Filiale Randstad Italia Spa di Brescia - Via Foppa, 10 - 25122, Brescia - Tel 030 3756038 - Fax 030 2807104 - [email protected] Italia SpA

Logistica

Emilia-Romagna

StatisticoArticolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca 2 statistici per azienda operante nel settore della logistica. La risorse si occuperanno di elaborazioni statisti-che su andamenti di mercato, analisi fatturato, concorrenza etc. Si richiede: Laurea in statistica; esperienza, anche minima, nella medesima mansione; disponibilità immediata; buona cono-scenza della lingua inglese. Si offre contratto di tre mesi con possibilità di proroghe e inserimento nell’or-ganico aziendale. Sede di lavoro: Campogalliano (MO). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il ri-ferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Filiale di Modena – Piazza Natale Bruni, 1 – 41100 Modena - Tel 059 243834 - Fax 059 243528 - [email protected]

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l’abbonato sempre in business class IL COSTO DELL’ABBONAMENTO È INTERAMENTE DEDUCIBILE NELLA DENUNCIA DEI REDDITI DI PROFESSIONISTI E AZIENDE,

A NORMA DEGLI ARTICOLI 54 E 56 DEL TUIR.

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61Lunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 O F F R O L AVO R OLombardia

Addetto alla logisticaOpenjobmetis Spa filiale di Chiari ri-cerca per azienda sita in Cazzago San Martino (BS) addetto alla logistica con esperienza e ottima conoscenza della lingua inglese e una seconda lingua straniera. E’ richiesta una precedente esperienza in analoga mansione. La persona si dovrà occupare della gestione dei contratti di trasporto e dei carichi oltre che cercare nuovi trasportatori. Lavoro full-time, au-tomunito, preferibilmente residente in zona. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone inte-ressate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autoriz-zazione al trattamento dei dati perso-nali a: Openjobmetis Spa - Filiale di Chiari - Viale Marconi, 3 - Chiari (BS) - Tel 0307101117 - Fax 0307012012 - [email protected]

Responsabiledi produzione logistica

Randstad Italia SpA, filiale di Vimer-cate, ricerca responsabile di produ-zione logistica che abbia maturato esperienza nella gestione delle risorse, 80 persone, e di tutto quello che ne compete e gestione della produzione. È preferibile la provenienza da magaz-zini di grandi dimensioni, disponibilità al lavoro su giornata con flessibilità di orario. Contratto iniziale di un mese con proroghe. Sede aicurzio (MB). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate pos-sono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trat-tamento dei dati personali a: Randstad Italia SpA, Filiale di Vimercate - Viale Iginio Rota 30/B - 20871 Vimercate (MB) - Tel 039 6612137 - Fax 039 6612168 - [email protected] - www.randstad.comRandstad Italia SpA

ManagerCampania

Capo repartoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricer-ca capi reparto per azienda operante nel settore del bricolage. I candidati si occuperanno di gestire il conto

economico di reparto, i fornitori (ordini-rotture, ecc), le promozioni e la successiva partenza di volantini pubblicitari, il monitoraggio della concorrenza, il personale addetto alle vendite e la formazione dello stesso. Si richiede: Laurea in materie econo-miche o diploma in ragioneria; espe-rienza pregressa in qualità di direttore in ipermercati o contesti similari; ottima predisposizione al contatto con il cliente e al commerciale; dispo-nibilità al trasferimento in tutta Italia. Sede di lavoro: Italia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro - Via G. Porzio, 4 Isola G1 Centro Direzionale – 80143 Na-poli - Tel 081 19562800 – Fax 081 19562804 - [email protected]

Lombardia

Neodiplomati da avviarealla carriera di capo reparto

Randstad Italia SpA, filiale di Pader-no Dugnano, ricerca diplomati per azienda della grande distribuzione da avviare alla carriera di capo reparto. Le risorse prescelte inizialmente si occuperanno delle normali attività operative previste all’interno del proprio reparto di inserimento e con il tempo acquisiranno sempre più autonomia e competenze gestionali attraverso un percorso di crescita professionale. Si richiede diploma di scuola secondaria superiore (pre-feribile indirizzo agrario, alberghiero, commerciale, turistico), disponibilità a lavorare full time su turni, interesse ad intraprendere un lavoro operativo e dinamico a contatto con il pubblico, buone doti relazionali, predisposizio-ne alla gestione di un team. Si offre un contratto iniziale a tempo deter-minato direttamente con l’azienda, con buone prospettive di inserimento successivo. Zona di lavoro: interland Milano nord. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le perso-ne interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Filiale Randstad Italia SpA Paderno Dugnano - Via

Gramsci 40, 20037 Paderno Gram-sci (MB) - Tel 02 91082429 - Fax 02 99040830 - [email protected] Italia SpA

Puglia

Capo repartoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 50 capi reparto per azienda operante nel settore del bricolage. I candidati si occuperanno di gestire il conto economico di reparto, i fornito-ri (ordini-rotture, ecc), le promozioni e la successiva partenza di volantini pubblicitari, il monitoraggio della concorrenza, il personale addetto alle vendite e la formazione dello stesso. Si richiede: Laurea in materie econo-miche o diploma in ragioneria; espe-rienza pregressa in qualità di direttore in ipermercati o contesti similari; ottima predisposizione al contatto con il cliente e al commerciale; dispo-nibilità al trasferimento in tutta Italia. Sede di lavoro: Italia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Corso Vittorio Ema-nuele, 171 – 70122 Bari - Tel 080 5282487 - Fax 080 5243185 - [email protected]

SupervisorArticolo1, agenzia per il lavoro, ricer-ca supervisor per aziende operanti nel settore delle telecomunicazioni. La risorsa ideale ha maturato un’espe-rienza di almeno due anni come operatore teleselling e almeno tre anni come Team Leader. La risorsa, riportando al Call Center Manager, si occuperà delle seguenti attività: coordinare un gruppo di Team Leader definendo e condividendo gli obietti-vi e i piani operativi, supervisionando l’attività svolta dal proprio staff; gestire i collaboratori garantendo formazione, performance e motiva-zione; gestire i contatti con la com-mittenza e le relazioni con i reparti in merito all’andamento operativo della commessa; analizzare i KPI operativi, marginalità economiche e costi della commessa. Il candidato ha forte predisposizione al lavoro per obiettivi, ottima capacità di ge-stire in autonomia processi, attività e persone. Possiede buone capacità di comunicazione e gestione delle relazioni interpersonali, problem sol-ving, leadership. Si offre un contratto a tempo determinato di sei mesi con possibilità di proroghe e successivo inserimento in azienda. Sede di lavoro: Modugno (BA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Corso Vittorio Ema-nuele, 171 – 70122 Bari - Tel 080 5282487 - Fax 080 5243185 - [email protected]

Veneto

Project ManagerArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca project manager per azienda operante nel settore automotive. Si richiedono: ottime doti relazio-nali, organizzative e commerciali; pregressa esperienza nel ruolo di

coordinatore e sviluppo marketing in aziende ben organizzate e struttu-rate; ottima conoscenza del PC, del pacchetto Office e in particolare di Power Point; ottima conoscenza della lingua inglese e di quella tedesca; disponibilità ad effettuare trasferte; flessibilità oraria. Sede di lavoro: Verona. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone inte-ressate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’au-torizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – XX Settembre, 8 – 37129 Verona - Tel 045 8948213 - Fax 045 8948217 - [email protected]

Produzione

Lombardia

Operaio appartenente alle categorie protette

Randstad Italia SpA, filiale di Ma-riano Comense, ricerca operaio appartenente alle categorie protette. Per importante azienda nostra cliente, ricerchiamo la figura di un operaio appartenente alle categorie protette. Si richiede disponibilità immediata e disponibilità al lavoro su 2 turni. E’ gradita la consocenza delle mac-chine CNC. La ricerca è a scopo di assunzione. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone inte-ressate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’auto-rizzazione al trattamento dei dati per-sonali a: Filiale Randstad Italia SpA Mariano Comense - Piazza Roma, 50 22066 Mariano Comense - Tel. 031 3551155 - Fax 031 3551156 - [email protected] Italia SpA

Operatoree programmatore CNC, Addetto tornio manuale

Randstad Technical & Engineering, divisione di Randstad Italia SpA, ricerca operatori e programmatori CNC/addetti tornio manuale. Sele-zioniamo candidati con esperienza come operatori e programmatori su centri a controllo numerico e operatori torni manuali. Richiesta buona lettura del disegno mecca-nico, esperienza nel piazzamento macchina e azzeramenti. Richiesta disponibilità per lavoro su due turni. Ottime opportunità di inserimento definitivo presso aziende site nella zona di Legnano. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di inte-resse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Randstad Italia SpA, Filiale di Legnano - V.XXIX MAGGIO,113 - 20025 Legnano - Tel +39 0331 593412 - Fax +39 0331 593556 - [email protected] Italia SpA

Vice Responsabiledi fonderia

Articolo1, agenzia per il lavoro, ricer-ca vice responsabile di fonderia. La risorsa affiancherà il Responsabile di Produzione condividendo compiti e responsabilità nello svolgimento delle seguenti mansioni: definizione delle modalità tecniche per la produ-zione dei getti ordinati dalla clientela o dei quali occorre effettuare il pre-ventivo (modelli, sistemi di colata ed

alimentazione, impianti da utilizzare, ecc.); gestione produzione della fonderia; controllo programmazione della produzione; gestione manuten-zione degli impianti e dei fabbricati; supervisione delle attività svolte dal laboratorio qualità; definizione delle direttive in materia di sicurezza e verifica del rispetto delle stesse; co-ordinamento dei reparti produttivi. Si richiede: laurea di primo o secondo livello in ingegneria meccanica ad indirizzo metallurgico; comprovata esperienza in area produzione di fonderia, con mansioni di gestione produzione, programmazione del-la produzione e manutenzione di impianti. L’ottima conoscenza del disegno tecnico, sufficienti cono-scenze di meccanica, elettrotecnica e di metallurgia completano il profilo. Sede di lavoro: vicinanze Aeroporto Malpensa. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le perso-ne interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Piazza della Repub-blica, 5 – 21100 Varese - Tel 0332 1690276-7 - Fax 0332 1690353 - [email protected]

Qualità

Lombardia

Addetto controllo qualitàArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca addetto controllo qualità. Il candidato, inserito all’interno di un team di lavoro, sarà di supporto al Responsabile Qualità e si occupe-rà di attività pratiche e redazione documenti. Si richiede: diploma in ambito meccanico; conoscenza degli strumenti di misura; esperienza maturata all’interno di un laborato-rio metallografico. Sede di lavoro: vicinanze di Varese. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizio-ne di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Arti-colo1 Agenzia per il Lavoro – Piazza della Repubblica, 5 – 21100 Varese - Tel 0332 1690276-7 - Fax 0332 1690353 - [email protected]

Toscana

Addetto controllo qualitàArticolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca 2 addetti controllo qualità per azienda operante nel settore della moda. I candidati si occuperanno di controllo accessori metallici delle diverse partite pervenute in magaz-zino, verificando eventuali difetti presenti negli accessori. Si richiede pregressa esperienza nella mansione e provenienza dal controllo accessori metallici. Orario di lavoro: full-time. Sede di lavoro: Scandicci (FI). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato cur-riculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’au-torizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Via Gordigiani, 56/C - 50127 Firenze - Tel 055 3215360 - Fax 055 3289961 - [email protected]

“Chi ha paura di Equitalia?”In onda oggi dalle 15 alle 16 su Class Tv msnbc

Un viaggio tra i tartassati dell’agenzia di riscos-sione, tra chi ne propone una riforma radicale, e chi ne vanta l’efficacia. Tra le due posizioni, i contribuenti, a volte evasori, a volte schiacciati dal peso di una macchina che «non guarda in faccia nessuno» e che per molti dovrebbero farlo. Consigli e strategie, per relazionarsi con il Fisco rimanendo cittadini esemplari. Su ClassTv (Canale 27 del digitale terrestre).

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62 Lunedì 5 Marzo 2012 O F F R O L AVO R O

Ristorazione

Lombardia

BaristaArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 5 baristi. Si richiede: com-provata esperienza nella mansione; possesso dell’attestato HACCP; ottime doti relazionali; orientamento al cliente. Orario di lavoro: part-time articolato su turni. Si offre contratto di somministrazione. Sede di lavoro: Orio al Serio (BG). Gli annunci so-no rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Viale Betelli, 35/37 - 24044 Dalmine (BG) - Tel 035 567381 - Fax 035 4512569 - [email protected]

Cuoco espertoArticolo1, agenzia per il lavo-ro, ricerca 10 Cuochi esperti Per azienda operante nel settore della ristorazione collettiva. I candidati si occuperanno della preparazione dei pasti all’interno delle mense. Si richiede: esperienza ed autonomia nella mansione, attestato HACCP in corso di validità, ottime capacità organizzative, domicilio in provincia di Varese. È necessario essere auto-muniti. Orario di lavoro: part-time. Sede di lavoro: provincia di Varese. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate

possono inviare un dettagliato cur-riculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’au-torizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Piazza della Repubbli-ca, 5 – 21100 Varese - Tel 0332 1690276-7 - Fax 0332 1690353 - [email protected]

Restaurant ManagerOpenjobmetis Spa filiale di Chiari ricerca restaurant managers per Abu Dhabi e zone limitrofe. Sono richiesti: pluriennale esperienza nella mansione, ottima conoscenza della lingua inglese, disponibilità immediata. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le perso-ne interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Openjobmetis Spa - Filiale di Chiari - Viale Marconi, 3 - Chiari (BS) - Tel 0307101117 - Fax 0307012012 - [email protected]

Sanità

Campania

Ottico / OptometristaArticolo1, agenzia per il lavoro, ricer-ca ottici/optometristi per azienda ope-rante nel settore ottico. I candidati, con minima esperienza nella mansione, si occuperanno di contatto diretto con il cliente, consulenza nella scelta di lenti appropriate, esame della vista, servizi

post vendita. Si richiede: diploma di ottico; abilitazione alla professione; buona predisposizione al rapporto con il cliente; disponibilità a lavorare su turni e nei week end; flessibilità oraria. È necessaria la disponibilità ad effettuare trasferte nei punti ven-dita presenti nella provincia. Si offre contratto di somministrazione con concretissime possibilità di inserimen-to in azienda. Sedi di lavoro: Mugnano (NA), Quarto (NA), Afragola (NA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate pos-sono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al tratta-mento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro - Via G. Porzio, 4 Isola G1 Centro Direzionale – 80143 Napoli - Tel 081 19562800 – Fax 081 19562804 - [email protected]

Lombardia

InfermiereArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 10 infermieri. Si richiede: Laurea triennale; iscrizione all’IPA-SVI; esperienza, anche minima, presso strutture sanitarie; orario di lavoro: part-time. Si offre contratto di somministrazione con concretis-sime possibilità di inserimento in azienda. Sede di Lavoro: provincia di Bergamo. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le perso-ne interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia

per il Lavoro – Viale Betelli, 35/37 - 24044 Dalmine (BG) - Tel 035 567381 - Fax 035 4512569 - [email protected]

Operatore Socio SanitarioArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 10 operatori socio sanitari. I candidati forniranno assistenza alle persone in stato di bisogno, occu-pandosi di cura, igiene e semplici compiti di tipo sanitario. Si richiede: esperienza nella mansione; attestato di qualifica professionale. Orario di lavoro: part-time. Si offre contratto di somministrazione con concretissime possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: provincia di Bergamo. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato cur-riculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizza-zione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Viale Betelli, 35/37 - 24044 Dalmine (BG) - Tel 035 567381 - Fax 035 4512569 - [email protected]

Operatore Socio SanitarioArticolo1, agenzia per il lavoro, ricer-ca 5 operatori socio sanitari per impor-tante struttura sanitaria. I candidati si occuperanno di assistenza e cura di persone anziane, aiuto nelle faccende domestiche. Si richiede: possesso di qualifica professionale; esperienza significativa nella mansione; domici-lio nella zona di lavoro; disponibilità a lavorare su turni a ciclo continuo. È necessario essere automuniti. Si offre

inserimento diretto. Sede di lavoro: vicinanze di Varese. Gli annunci so-no rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Piazza della Repub-blica, 5 – 21100 Varese - Tel 0332 1690276-7 - Fax 0332 1690353 - [email protected]

OtticoArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 5 ottici per azienda operante nel settore ottico. I candidati, con minima esperienza nella mansione, si occuperanno di contatto diretto con il cliente, consulenza nella scelta di lenti appropriate, esame della vista, servizi post vendita. Si richiede: diploma di ottico; abilitazione alla professione; esperienza nella mansione; spiccato orientamento al cliente ed ottime capacità relazionali; disponibilità a lavorare su turni e nei week end. Si offre contratto di somministrazione con concretissime possibilità di in-serimento in azienda. Sedi di lavoro: vicinanze di Varese. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le per-sone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Piazza della Repub-blica, 5 – 21100 Varese - Tel 0332 1690276-7 - Fax 0332 1690353 - [email protected]

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63Lunedì 5 Marzo 2012Lunedì 5 O F F R O L AVO R OPiemonte

Receptionist appartenente alle categorie protette

Alvin, divisione categorie protette di Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 2 receptionist appartenenti alle categorie protette Invalidi (Rif.RPT) per azienda operante nel settore sanita-rio. Le risorse saranno impegnate nello svolgimento delle attività di accetta-zione, accoglienza pazienti, gestione centralino, segreteria, gestione referti e appuntamenti. Si richiedono possesso del diploma e buona conoscenza del pacchetto Office. Sarà considerato requisito preferenziale l’aver maturato precedenti esperienze in ambito sani-tario. Completano il profilo capacità comunicative e relazionali, doti or-ganizzative, flessibilità e dinamismo. Sedi di lavoro: Alessandria, Prato. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curri-culum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazio-ne al trattamento dei dati personali a: Alvin Divisione Categorie Protette di Articolo 1 Agenzia per il Lavoro – Via Gustavo Fara 20 – 20124 Milano - Tel. 02 54101959 - Fax 02 54103177 - [email protected]

Segreteria

Lombardia

Addetto segreteria appartenente alle categorie

protetteRandstad Italia SpA, filiale di Paderno Dugnano, ricerca addetto segreteria appartenente alle categorie protette. La risorsa si occuperà del centralino, dell’archivio e dovrà essere in grado di stilare offerte commerciali. Si richiede un buon utilizzo dei principali stru-menti informatici. Zona di lavoro: vi-cinanze Bovisio Masciago. Gli annun-ci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Filiale Randstad Italia SpA Paderno Dugnano - Via Gramsci 40, 20037 Paderno Gramsci (MB) - Tel 02 91082429 - Fax 02 99040830 - [email protected] Italia SpA

Tecnici

Campania

Programmatore SAP/ABAPArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca programmatore SAP/ABAP. La risorsa, si occuperà di program-mazione ABAP in ambito SAP. Si richiede: esperienza di almeno tre anni nel ruolo; Conoscenza del set-tore aeronautico; Conoscenza delle principali casistiche di sviluppo, maturata su progetti di media durata. Sede di lavoro: Napoli. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posi-zione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro - Via G. Porzio, 4 Isola G1 Centro Direzionale – 80143 Napoli - Tel 081 19562800 – Fax 081 19562804 - [email protected]

Lombardia

Perito meccanicoOpenjobmetis Spa filiale di Chiari ri-cerca per azienda di Chiari (BS) perito meccanico anche prima esperienza da far crescere e formare in azienda. Automunito, preferibilmente residente in zona. Lavoro full-time. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Openjobmetis Spa - Filiale di Chiari - Viale Marconi, 3 - Chiari (BS) - Tel 0307101117 - Fax 0307012012 - [email protected]

Perito meccanicoRandstad Italia SpA, filiale di Maria-no Comense, ricerca periti meccanici. I candidati devono conoscere il dise-gno meccanico, avere una minima esperienza in ambiente produttivo preferibilmente su macchine uten-sili manuali e a controllo numerico, tornio, fresa e rettifiche. Requisito preferenziale sarà la conoscenza del linguaggio di programmazione fanuc, buone basi di trigonometria. Si offre contratto di apprendistato. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato cur-riculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizza-zione al trattamento dei dati perso-nali a: Filiale Randstad Italia SpA Mariano Comense - Piazza Roma, 50 22066 Mariano Comense - Tel. 031 3551155 - Fax 031 3551156 - [email protected] Italia SpA

Progettista meccanico seniorArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca progettista meccanico senior per azienda operante nel settore metalmeccanico. La risorsa, specia-lizzato in progettazione macchine di carpenteria metallica, coordinerà le attività di ufficio e di gestione tecni-ca, seguendo tutte le fasi di sviluppo della commessa. Il candidato dovrà conoscere fluentemente l’inglese, il pacchetto office, autocad, il disegno tecnico e la progettazione industriale (meccanica, carpenteria, impiantistica e fluidodinamica), nonché le tecnolo-gie di fabbricazione e di produzione. Orario di lavoro: full-time. Si offre contratto di somministrazione. Sede di lavoro: Urgnano (BG). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Viale Betelli, 35/37 - 24044 Dalmine (BG) - Tel 035 567381 - Fax 035 4512569 - [email protected]

Progettisti meccanici, peritio ing. meccanici Junior

Openjobmetis Spa filiale di Chiari ricerca per azienda di Travagliato (BS) progettisti meccanici, periti o ing. meccanici anche junior con minima esperienza nella progetta-zione di attrezzature. Automuniti, preferibilmente residenti in zona, lavoro full-time. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Openjobmetis Spa

- Filiale di Chiari - Viale Marconi, 3 - Chiari (BS) - Tel 0307101117 - Fax 0307012012 - [email protected]

Programmatore CAD/CAMRandstad Technical & Engineering, divisione di Randstad Italia SpA, ricerca programmatore CAD/CAM. Cerchiamo un programmatore cad/cam con esperienza nel ruolo, prefe-ribilmente maturata presso aziende che svolgono lavorazioni meccani-che su acciaio. Buone opportunità d’inserimento in azienda di Legnano. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curri-culum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazio-ne al trattamento dei dati personali a: Randstad Italia SpA, Filiale di Legna-no - V.XXIX MAGGIO,113 - 20025 Legnano - Tel +39 0331 593412 - Fax +39 0331 593556 - [email protected] Italia SpA

Programmatore PLCOpenjobmetis Spa filiale di Chiari ricerca per azienda metalmeccanica di Travagliato (BS) un programmatore plc per esecuzione programmi di auto-mazione a bordo macchina di impianti di varia natura. E’ richiesto diploma di perito elettronico o laurea in ingegne-ria elettronica, breve esperienza pre-gressa nella mansione e disponibilità a trasferte Italia/Estero. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Openjobmetis Spa - Filiale di Chiari - Viale Marconi, 3 - Chiari (BS) - Tel 0307101117 - Fax 0307012012 - [email protected]

Turismo

Lombardia

ReceptionistArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 2 receptionist per prestigioso albergo. I candidati si occuperanno di accoglienza, check in e check out. È richiesta l’ottima padronanza della lin-gua inglese ed è gradita la conoscenza del gestionale Opera. È necessario es-sere disponibili ad un orario di lavoro articolato su tre turni. Sede di lavoro: Somma Lombardo (VA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Piazza della Repub-blica, 5 – 21100 Varese - Tel 0332 1690276-7 - Fax 0332 1690353 - [email protected]

Marche

Addetto alla receptionArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca addetto alla reception per multinazio-nale operante nel settore dei servizi. Il candidato si occuperà di: accoglienza ospiti; gestione corrispondenza carta-cea ed elettronica; gestione corrieri per spedizioni; inserimento anagrafiche clienti e fornitori; contatto telefonico con clienti e fornitori per gestire even-tuali richieste o problematiche; stesura offerte; gestione reportistica interna; registrazione fatture; preparazione sala e coffee break per le riunioni program-

mate. Si richiede: diploma; esperienza e autonomia nella mansione; ottima conoscenza della lingua inglese scritta che parlata; ottima conoscenza Pac-chetto Office (Word, Excel e Power Point); ottimo standing, ottime doti comunicative, flessibilità; provenienza da contesti strutturati, preferibilmente da realtà multinazionali. È necessario essere automuniti. Orario di lavoro: full-time. Sede di lavoro: Ancona zona Industriale Baraccola. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il ri-ferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Via Martiri della Resistenza, 45/a - 65125 Ancona - Tel 071 204002 - Fax 071 9941015 - [email protected]

Venditori

Campania

PromoterArticolo1, agenzia per il lavoro, ri-cerca 10 promoter per azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. I candidati si occuperanno del processo di promozione e vendita del prodotto sino alla conclusione della trattativa contrattuale. Si richiede: precedente esperienza in attività di vendita; dispo-nibilità immediata a lavorare part-time, full-time e nel fine settimana. Comple-tano il profilo dinamicità, flessibilità e forte predisposizione alla vendita. Sede di lavoro: Caserta. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Via Verdi 90 – 81100 Ca-serta - Tel. 0823 1871171 – Fax 0823 1871318 – [email protected]

PromoterArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 20 promoter per azienda ope-rante nel settore delle telecomunica-zioni. I candidati si occuperanno del processo di promozione e vendita del prodotto sino alla conclusio-ne della trattativa contrattuale. Si richiede precedente esperienza in attività di vendita di almeno un anno. Completano il profilo affidabilità, professionalità, impegno e forte predisposizione alla vendita. Sedi di lavoro: Napoli e provincia, Salerno e provincia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un det-tagliato curriculum indicando il ri-ferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro - Via G. Porzio, 4 Isola G1 Centro Direzionale – 80143 Na-poli - Tel 081 19562800 – Fax 081 19562804 - [email protected]

Lombardia

Addetto venditaArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 2 addetti vendita madrelin-gua cinese per azienda operante nel settore dell’oggettistica e della pellet-teria di lusso. I candidati, riportando direttamente allo store manager della Boutique, si occuperanno di vendita assistita alla clientela. Si richiede: ottima conoscenza delle lingue

cinese, inglese e italiano; ottime capacità relazionali e comunicative; disponibilità immediata. Orario di lavoro: full-time articolato su turni. Sede di lavoro: zona Malpensa (VA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato cur-riculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizza-zione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Piazza della Repubblica, 5 – 21100 Varese - Tel 0332 1690276-7 - Fax 0332 1690353 - [email protected]

Inside salesRandstad Italia SpA, filiale di Legna-no, ricerca inside sales. Candidato addetto al controllo ordini e vendite con pregressa esperienza nel settore valvole e buona conoscenza della lingua inglese. Risorsa che farà da tramite tra i diversi uffici (tecnico, qualità e produzione) per verificare il corretto inserimento e il processo di sviluppo commessa. Azienda cliente di Rescaldina. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Filiale Randstad Italia SpA Legnano - Via XXIX Maggio, 113 20025 Legnano - Tel. 0331 593412 - Fax 0331 593556 - [email protected] Italia SpA

Toscana

Addetto venditaArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 2 addetti vendita per azienda operante nel settore dell’oggettistica di lusso. Il candidato si occuperà delle attività di accoglienza clienti e vendita, garantendo un eccellente livello del servizio in linea con il posizionamento del Brand. È requisito imprescindibile l’ottima conoscenza della lingua cinese e di quella italiana. Si richiede disponibilità immediata al lavoro full-time. Si offre contratto a tempo determinato finalizzato all’assunzione. Sede di lavoro: Firenze. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il ri-ferimento alla posizione di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Articolo1 Agenzia per il Lavoro – Via Gordigiani, 56/C - 50127 Firenze - Tel 055 3215360 - Fax 055 3289961 - [email protected]

Addetto venditaArticolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 2 addetti vendita per impor-tante negozio del settore pelletteria. I candidati ideali, madrelingua giap-ponese, hanno un’ottima conoscenza della lingua italiana e di quella inglese. Si richiede: orientamento al cliente; ottime capacità relazionali. Sarà considerato requisito prefe-renziale aver maturato precedente esperienza nella mansione. Sede di lavoro: Firenze centro. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi. Le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum indicando il riferimento alla posizio-ne di interesse e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a: Ar-ticolo1 Agenzia per il Lavoro – Via Gordigiani, 56/C - 50127 Firenze - Tel 055 3215360 - Fax 055 3289961 - [email protected]

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Page 52:  · • Anno 21 - Numero 55 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 5 Marzo 2012 • DI MARINO LONGONI mlongoni@class.it I l decreto legge sulle

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