Fragilita' e Vulnerabilita' in sanita'. Risultati preliminari dello studio (Paolo Longoni)
Forme associative della MG in Italia (Paolo Longoni)
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P.L. 2007 1
Seminario di PrimaveraCSeRMEG 2007Costermano (VR)
Paolo Longoni
P.L. 2007 2
Forme associative in
medicina generale:
diamo i numeri
P.L. 2007 3
Commentati da:Johann Sebastian Bach
L’arte della fuga
Interpretato da:Ramin Bahrami
P.L. 2007 4
L’ultima indagine sulleforme organizzate in
medicina generale in Italiaè del dicembre 2004,
a cura delMinistero della Salute
P.L. 2007 5
P.L. 2007 6
Il campione
n. %
Numero ASL coinvolte 195 100
Numero ASL che hanno risposto 181 92,8
Numero MMG a livello nazionale 47.111 100
Mumero MMG che hanno risposto 44.306 94,0
P.L. 2007 7
Medici di medicina generale che lavorano in “solo practice”
17.955 (42%)
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Medicine in associazione semplice
• 3.256 medicine in associazione semplice
• 16.126 MMG riuniti in associazione
• 19.143.101 utenti delle associazioni
P.L. 2007 9
Medicine in rete
• 744 medicine di rete
• 4.308 MMG partecipanti
• 5.370.540 assistiti da medici in rete
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Una medicina di rete “tipo”è costituita da 6 MMG,connessi tra loro per viainformatica da un serverremoto, con la condivisionedegli archivi informatici
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Medicina in rete: le Regioni a maggiore prevalenza
Emilia Romagna 518
Campania 496
Lombardia 148
Sicilia 98
Lazio 92
Piemonte 84
Liguria 63
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Medicine di gruppo• 1.541 medicine di gruppo
• 6.077 MMG riuniti in gruppo
• 7.805.175 assistiti
• 567 assunti come personale infermieristico
• 3.262 assunti come personale di segreteria
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Una medicina di gruppo“tipo” è quindi composta da4 medici e una segretaria.
Più raramente la medicina digruppo è composta da 5 o 6medici, due segretarie e unainfermiera.
All’interno di ogni studio di medicina di gruppo è presenteun server LAN, che consentela condivisione degli archiviInformatici.
P.L. 2007 14
Medicina di gruppo: le Regioni a maggiore prevalenza
Lombardia 241
Lazio 213
Toscana 169
Emila Romagna 145
Veneto 131
Campania 125
Puglia 102
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Forme di aggregazione sperimentali
• Nel 17,1% delle ASL esistono, a livello sperimentale, forme di aggregazione tra medici riconducibili ad un modello evolutivo quale ad esempio unità di cure primarie, nuclei o gruppi di cure primarie
P.L. 2007 16
Dove sono le forme di aggregazione sperimentali?
23 ASL (74,2%) al nord
7 ASL (22,6%) al centro
1 ASL (3,2%) alsud e isoleIn totale, nel 17,1% delle ASL esistono forme sperimentali
P.L. 2007 17
E il fenomeno delle Cooperative?
P.L. 2007 18
Cooperative di MMG per Regione
81
1
5 9
111
11
481
2
98 secondo i dati delMinistero della Salute
P.L. 2007 19
Cooperative di MMG per Regione
71
9
15
17
283
1
103 secondo i dati delConsorzio Sanità
4
1
7
P.L. 2007 20
Ricapitolando, alla fine del 2004 in Italia:• 16.126 MMG (36%) lavoravano in associazione
semplice, per un totale di 3.256 associazioni e 19.543.101 pazienti assistiti
• 4.308 MMG (9%) lavoravano in medicina in rete, per un totale di 744 associazioni e 5.370.540 pazienti assistiti
• 6.077 MMG (13%) lavoravano in medicina di gruppo, per un totale di 1.541 associazioni e 7.805.175 pazienti assistiti
P.L. 2007 21
42%
36%
13%9%
solo practice
associazione semplice
medicina in rete
medicina di gruppo
P.L. 2007 22
e inoltre c’erano:
• 98 (o 103) Cooperative di servizi di MMG
• 554 equipe territoriali
• 31 modelli sperimentali
P.L. 2007 23
Top sevenAssociaz.semplice
MedicinaIn rete
Medicina di gruppo
Lombardia 5.556 77 765
Emilia Rom. 81 171 585
Veneto 314 15 461
Toscana 204 14 1.042
Lazio 272 28 701
Campania 112 120 431
Sicilia 187 121 177
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Fanalini di codaAssociaz. Semplice
Medicina in rete
Medicinadi gruppo
R.A. Bolzano 0 0 15
Val d’ Aosta 7 1 0
Molise 2 4 4
Umbria 9 7 59
Sardegna 19 4 8
Marche 13 8 52
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Linee guida condivise
• patologie cardiovascolari 56,9% delle ASL
• patologie metaboliche nel 46,9% delle ASL
• patologie neurologiche 14,9% delle ASL
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Esiste una politica di budget a livello aziendale?
AREE GEOGRAFICHE % SI % NO
NORD 81,9 18,1
CENTRO 67,6 32,4
SUD 53,2 46,8
ISOLE 42,9 57,1
P.L. 2007 27
E quando esiste la politica di budget, a che livello si esprime?
Singolo medico 17,1%
Forma associativa 12,7%
Raggruppamento distrettuale 44,7%
Raggruppamento interdistrettuale 9,9%
P.L. 2007 28
Anche se la realtà italiana èa macchia di leopardo, sembra che una buona parte dei medicidi medicina generale sia molto interessata ai temi della organizzazione
Nella nostra analisi SWOT (2004)l’organizzazione è stata, di granlunga, il tema più rilevantequando i medici di medicinagenerale descrivono la loro practice
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Punti di forza 26,4% Opportunità 23,5%
Punti di debolezza 30,6% Minacce 19,5%
ORGANIZZAZIONE: 45% DELLE CITAZIONI
•Medicina di gruppo•Informatizzazione•Appuntamenti•Segreteria•Laboratorio
•Accesso libero/affollamento•Tempi di attesa•Tempo dedicato ai pazienti•Assenza segretaria•Telefonate
•Equipes multidisciplinari•Offerta servizi•Personale pagato da ASL•Protocolli patologie cr.•Rete informatica
•Eliminazione studi singoli•Perdita caratteristiche individuali in M. di gruppo•Scarsa risposta a richieste urgenti
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Questi i numeri della medicina generale nel 2004
e adesso?
P.L. 2007 31
Il nostro futuro è più incerto?
P.L. 2007 32
Forse un po’ diverso da quelloche potevasuggerirci il nostrorecente passato…
P.L. 2007 33
P.L. 2007 34
P.L. 2007 35
P.L. 2007 36
Innanzitutto vorrei sgombrare il campo da un possibile equivoco: la Casa della salute non è un modello di riorganizzazione della medicina territoriale. E’ un’idea, un’opportunità, la proposta di una sperimentazione da condividere in un contesto di ascolto e valorizzazione delle tante esperienze territoriali. Non è qualcosa che abbiamo inventato a tavolino al Ministero, ma un’idea che cresce, che abbiamo raccolto e che sarà utile perchè si tradurrà in esperienze concrete.
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Insisto, la richiesta di continuità della assistenza da parte dei cittadini nell'arco delle 24 ore, sette giorni su sette, rappresenta, in questo momento, una priorità assoluta ancora disattesa.
P.L. 2007 38
I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta che si renderanno disponibili avranno ambulatori propri con sale di attesa, spazi per attività collegiali, servizi di segreteria, disponibilità di tecnologie diagnostiche e informatiche (Telemedicina e Teleconsulto), servizi d’informazione. La casa della salute, luogo di ricomposizione delle cure primarie e della continuità assistenziale direttamente collegati con il Centro Unificato di Prenotazione (sportello), archivio informatizzato delle cartelle cliniche, ecc.
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Prevenzione E’ lo spazio strategico della Casa della Salute nel quale si costruiscono rapporti di collaborazione tra Servizi sociosanitari e cittadini, si sviluppano programmi partecipati di intervento sui fattori ambientali, sulle cause di malattia, si predispongono e si realizzano gli screening per la prevenzione delle principali patologie, si impostano i programmi di educazione alla salute, anche attraverso l’intervento della scuola, con i Centri sociali degli anziani, con i Patronati dei Sindacati, con le organizzazioni di utenti e cittadini, con le Associazioni del volontariato.
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La costruzione di questo secondo pilastro deve basarsi, prevalentemente, sulla capacità di assicurare risposte, in tempi brevi e certi, ai bisogni dei cittadini, con particolare attenzione per:
1. la continuità assistenziale h 24 e sette giorni su sette
2.Il potenziamento delle forme associative dei medicidi medicina generale e degli altri professionistisanitari
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3. la valorizzazione del ruolo delle farmacie.
4. l’istituzione del Punto unico di accesso del cittadino.
5. l’istituzione del Dipartimento delle cure primarie.
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La Casa della salute è un insieme di attività organizzate in aree specifiche di intervento profondamente integrate tra loro, in cui: si realizza la presa in carico del cittadino per tutte le attività socio sanitarie che lo riguardano;
si persegue la prevenzione orizzontale e per tutta la vita;
si attiva un’assistenza domiciliare delle cure a forte integrazione multidisciplinare.
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In ogni caso, la Casa della Salute costituisce la sede del coordinamento per le attività comuni di tutti i medici di medicina generale, sia che operino esclusivamente all’interno sia che mantengano il proprio studio al di fuori della nuova struttura.
P.L. 2007 44
*
*da “Doctor News, 5 aprile 2007
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