73 - VS Agosto 2014

8
Agosto 2014 - Anno IX - n.73 Mensile dell’Associazionismo salentino cultura speciale le parole che contano M entre crescono le adesioni e il consenso attorno a questo grande processo partecipativo messo in campo dal CSV Salento e fortemente voluto dal consiglio direttivo che ha dato l’impulso per l’avvio ai Cantieri della sussidiarietà, forse pochi hanno com- preso il senso profondamente innova- tivo di questo processo che mette in campo straordinarie energie conosci- tive e responsabilità politiche chia- mando in causa proprio tutti, dai cittadini, alle associazioni, ai decisori politici. Il principio della sussidiarietà, sancito dalla nostra Costituzione, ripreso nella modifica del titolo V con la legge co- stituzionale 3/2001, è stato per questi lunghi tredici anni malamente interpre- tato quando non proprio ignorato. Nelle lunghe serate estive itineranti dei Cantieri per la sussidiarietà la folta par- tecipazione di cittadini e amministra- tori di cui vi diamo conto nelle pagine interne hanno dimostrato che è possi- bile un altro modo di occuparsi della cosa pubblica, del Bene Comune, che è possibile sviscerare nel profondo problemi e situazioni che riguardano tutti e che è possibile anche indivi- duare strategie e soluzioni condivise e alternative, nel bene di tutti. Questi due sono i canali che abbiamo scelto: infor- mare e individuare percorsi e strategie risolutivi. L'informazione che stiamo dando è la vera rivoluzione, il vero cambiamento. Speriamo ora che la po- litica abbia il coraggio di seguire questi "nuovi profeti", cittadini attivi che si spendono per fare crescere il proprio territorio. Il senso dei cantieri non è ro- vesciare il sistema ma informare e in- citare il cambiamento, consapevoli che è possibile uno sviluppo del territorio consapevole, eticamente compatibile e sostenibile, che è possibile un’altra po- litica, quella in cui cittadini consape- voli e informati sono al fianco delle amministrazioni per produrre il vero cambiamento. Per questo esporteremo il nostro metodo, contaminando altre comunità e altri luoghi, consapevoli che il cambiamento efficace e duraturo non può che passare attraverso le co- scienze dei singoli, attraverso percorsi maturi di consapevolezza. Non c’è niente di più essenziale per il genere umano di quelle attività che sembrano assolutamente gratuite e inessenziali. Nuccio Ordine, L’utilità dell’inutile editoriale di Luigi RUSSO i CanTieRi, un meTodo da eSpoRTaRe È disponibile sul sito del CSV Salento la graduatoria relativa alla seconda scadenza del Bando Formazione 2014 promosso dal Centro Servizi Volontariato Sa- lento che finanzia progetti delle Organizzazioni di volontariato mi- rati alla formazione dei volontari. La seconda scadenza riguarda le iniziative da realizzare dal 1 agosto al 31 dicembre 2014. Finanziati 20 progetti su un totale di 41 presentati: 17 non potranno essere sostenuti, pur ammissibili al finanziamento, per insufficienza di fondi, mentre gli altri 4 non rispet- tavano i requisiti richiesti dal Bando. “Con questa seconda tornata si conferma la significativa parteci- pazione delle associazioni – dice Luigi Russo, presidente del CSV Salento – a significare quanto il nostro volontariato sia pronto, de- sideroso a formarsi per crescere e affrontare le sfide di oggi. La co- noscenza, lo abbiamo sperimentato più volte, è la marcia in più per agire in maniera consapevole e da cittadini attivi e produrre il vero cambiamento". Bando FoRmazione 2014 pubblicata la graduatoria Le nuove pRomeSSe peR iL TeRzo SeTToRe È stato presentato lo scorso 6 agosto dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, e dal sottosegretario Luigi Bobba, il Disegno di legge delega per la riforma del Terzo Settore, dell'impresa sociale per la disci- plina del Servizio civile universale. Il testo era stato approvato il 10 lu- glio scorso dal Consiglio dei mini- stri e quasi un mese più tardi se ne conoscono i contenuti nel dettaglio. Ora finalmente la riforma del terzo settore può approdare in Parla- mento con il disegno di legge de- lega che – una volta approvato - darà al governo il compito di met- tere mano alla normativa con tra- sparenza e del riordino l’obiettivo di semplificare e rendere più tra- sparente tutto il sistema. Nelle pa- gine interne del nostro giornale daremo conto delle principali inno- vazioni introdotte nel testo di legge “Delega al governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa so- ciale e per la disciplina del servizio civile universale” che prevede – fra le altre cose - che il governo sem- plifichi l’iter di riconoscimento giuridico delle associazioni, istitui- sca un registro unico delle organiz- zazioni del terzo settore, produca una semplificazione della legisla- zione fiscale, definendo i vantaggi, fissando l’esatta nozione di “ente non commerciale”, razionalizzi de- duzioni e detrazioni dal reddito, ri- formi in modo strutturale il cinque per mille. Per ora le enunciazioni di principio ci sono tutte e la cor- nice normativa invita a pensare che buone promesse di razionalizza- zione e di stabilizzazione, oltre che di riconoscimento del Terzo Set- tore, siano preludio di innovazioni più profonde e significative. Serenella Pascali Ripartire dall’inutile Cantieri per la Sussidiarietà a pag. 4 a pagg. 6-7 Matteo Renzi al raduno dei volontari scout

description

 

Transcript of 73 - VS Agosto 2014

Page 1: 73 - VS Agosto 2014

Agosto 2014 - Anno IX - n.73Mensile dell’Associazionismo salentino

cultura speciale

le parole che contano

Mentre crescono le adesioni e ilconsenso attorno a questo grande

processo partecipativo messo in campodal CSV Salento e fortemente volutodal consiglio direttivo che ha datol’impulso per l’avvio ai Cantieri dellasussidiarietà, forse pochi hanno com-preso il senso profondamente innova-tivo di questo processo che mette incampo straordinarie energie conosci-tive e responsabilità politiche chia-mando in causa proprio tutti, daicittadini, alle associazioni, ai decisoripolitici. Il principio della sussidiarietà, sancitodalla nostra Costituzione, ripreso nellamodifica del titolo V con la legge co-stituzionale 3/2001, è stato per questilunghi tredici anni malamente interpre-tato quando non proprio ignorato.Nelle lunghe serate estive itineranti deiCantieri per la sussidiarietà la folta par-tecipazione di cittadini e amministra-tori di cui vi diamo conto nelle pagineinterne hanno dimostrato che è possi-bile un altro modo di occuparsi dellacosa pubblica, del Bene Comune, cheè possibile sviscerare nel profondoproblemi e situazioni che riguardanotutti e che è possibile anche indivi-duare strategie e soluzioni condivise ealternative, nel bene di tutti. Questi duesono i canali che abbiamo scelto: infor-mare e individuare percorsi e strategierisolutivi. L'informazione che stiamodando è la vera rivoluzione, il verocambiamento. Speriamo ora che la po-litica abbia il coraggio di seguire questi"nuovi profeti", cittadini attivi che sispendono per fare crescere il proprioterritorio. Il senso dei cantieri non è ro-vesciare il sistema ma informare e in-citare il cambiamento, consapevoli cheè possibile uno sviluppo del territorioconsapevole, eticamente compatibile esostenibile, che è possibile un’altra po-litica, quella in cui cittadini consape-voli e informati sono al fianco delleamministrazioni per produrre il verocambiamento. Per questo esporteremoil nostro metodo, contaminando altrecomunità e altri luoghi, consapevoliche il cambiamento efficace e duraturonon può che passare attraverso le co-scienze dei singoli, attraverso percorsimaturi di consapevolezza.

Non c’è niente di più essenziale per il genere

umano di quelle attività che sembrano

assolutamente gratuite e inessenziali.

Nuccio Ordine, L’utilità dell’inutile

editoriale di Luigi RUSSO

i CanTieRi, unmeTodo da eSpoRTaRe

Èdisponibile sul sito del CSVSalento la graduatoria relativa

alla seconda scadenza del BandoFormazione 2014 promosso dalCentro Servizi Volontariato Sa-lento che finanzia progetti delleOrganizzazioni di volontariato mi-rati alla formazione dei volontari.La seconda scadenza riguarda leiniziative da realizzare dal 1 agostoal 31 dicembre 2014.Finanziati 20 progetti su un totaledi 41 presentati: 17 non potrannoessere sostenuti, pur ammissibili alfinanziamento, per insufficienza difondi, mentre gli altri 4 non rispet-tavano i requisiti richiesti dalBando.“Con questa seconda tornata siconferma la significativa parteci-

pazione delle associazioni – diceLuigi Russo, presidente del CSVSalento – a significare quanto ilnostro volontariato sia pronto, de-sideroso a formarsi per crescere eaffrontare le sfide di oggi. La co-noscenza, lo abbiamo sperimentatopiù volte, è la marcia in più peragire in maniera consapevole e dacittadini attivi e produrre il verocambiamento".

Bando FoRmazione 2014pubblicata la graduatoria

Le nuove pRomeSSe peR iL TeRzo SeTToRe

Èstato presentato lo scorso 6agosto dal ministro del Lavoro

e delle Politiche Sociali, GiulianoPoletti, e dal sottosegretario LuigiBobba, il Disegno di legge delega

per la riforma del Terzo Settore,dell'impresa sociale per la disci-plina del Servizio civile universale.Il testo era stato approvato il 10 lu-glio scorso dal Consiglio dei mini-

stri e quasi un mese più tardi se neconoscono i contenuti nel dettaglio.Ora finalmente la riforma del terzosettore può approdare in Parla-mento con il disegno di legge de-lega che – una volta approvato -darà al governo il compito di met-tere mano alla normativa con tra-sparenza e del riordino l’obiettivodi semplificare e rendere più tra-sparente tutto il sistema. Nelle pa-gine interne del nostro giornaledaremo conto delle principali inno-vazioni introdotte nel testo di legge“Delega al governo per la riformadel terzo settore, dell’impresa so-ciale e per la disciplina del serviziocivile universale” che prevede – frale altre cose - che il governo sem-plifichi l’iter di riconoscimentogiuridico delle associazioni, istitui-sca un registro unico delle organiz-zazioni del terzo settore, producauna semplificazione della legisla-zione fiscale, definendo i vantaggi,fissando l’esatta nozione di “entenon commerciale”, razionalizzi de-duzioni e detrazioni dal reddito, ri-formi in modo strutturale il cinqueper mille. Per ora le enunciazionidi principio ci sono tutte e la cor-nice normativa invita a pensare chebuone promesse di razionalizza-zione e di stabilizzazione, oltre chedi riconoscimento del Terzo Set-tore, siano preludio di innovazionipiù profonde e significative.

Serenella Pascali

Ripartiredall’inutile

Cantieri per laSussidiarietà

a pag. 4 a pagg. 6-7

Matteo Renzi al raduno dei volontari scout

Page 2: 73 - VS Agosto 2014

CSvS inFoRma

La rivista “Volontariato Puglia” èuna nuova avventura editoriale,

portata avanti da un soggetto interes-sante, il sistema dei CSV, che da oltredieci anni contribuisce allo sviluppodi un protagonismo efficace ed effi-ciente del volontariato pugliese, inrapporto con l’intero Terzo Settore econ le Istituzioni regionali e locali.Una rivista figlia di una elaborazioneculturale condotta non solo dai CSVpugliesi, ma anche dal Comitato diGestione, con il quale negli ultimianni si è condiviso un approccio at-tento alla collaborazione e al coordi-namento, alla trasparenza, allaefficienza. Da questa elaborazione èvenuto fuori il progetto “azioni Re-gionali”, di cui la rivista è appuntouna delle cinque colonne. E la sceltadi realizzarla solo in formato digitale,che si troverà sui siti dei sei CSV eche verrà spedita a quasi 10mila indi-rizzi mail, risponde da una parte a unaesigenza di maggiore pervasività, maanche di rispetto per l’ambiente.Molti i temi in agenda. Innanzituttotutto quello che ruota attorno al si-stema del Terzo Settore e del volon-tariato in particolare. Troverannospazio anche le storie significative deivolontari pugliesi e italiani, con loscopo specifico di raccontare un per-corso quotidiano (e non solo eroico)di vivere la cittadinanza responsabile,il valore della cultura del dono e dellasolidarietà, anche in un tempo in cuil’utilitarismo sembra voler schiac-ciare tutto sotto il macigno dell’egoi-smo e della convenienza, che ben sisposano con l’arroganza e l’illegalità.Naturalmente ci sarà il dovuto spazioriservato alla informazione “dai” e“sui” CSV della Puglia, che – ormaiè evidente – non stanno svolgendosoltanto una azione di supporto mate-riale alle attività delle associazioni edei volontari del loro territorio, maanche un supporto globale alla cul-tura del volontariato e della responsa-bilità sociale e della sussidiarietàcircolare.La collaborazione, oltre le divisionicampanilistiche e i particolarismi e lediffidenze, è il senso della storia realedel volontariato in Italia e in Puglia ela rivista che sta nascendo è un esem-pio concreto. Le linee guida della ri-forma del terzo settore parlano di un“riordino” del sistema dei CSV e pen-sano sicuramente a una stabilizza-zione finanziaria, ma anche a unmaggiore coordinamento tra i centri,e probabilmente anche all’aperturaverso tutto il volontariato, quello “ti-pico” e anche quello “atipico”; per-ché, infine, il processo avviato daCSV Net Puglia in questi anni, coe-rente con quello nazionale di CSVNet che va verso la “federazione”, èirreversibile, e questo lo si riscontasia in termini di visibilità, sia in ter-mini di efficacia nelle interlocuzionipolitiche, sia in termini di pervasivitàsui tavoli che contano e sulle que-stioni sociali e culturali che stannoscrivendo il futuro della Puglia.

Luigi RussoPresidente CSV Net Puglia

In estate si viaggia in camper,perchè ci si può spostare con co-

modo, si possono raggiungere sva-riate mete, si può portare appressoun “pezzo” di casa, di noi. Eccoche il CSV Salento ora che è estatedecide di muoversi, di farsi no-made, di portarsi appresso unaparte di sé per incontrare più da vi-cino i territori, i cittadini, le piazze.Il progetto Social Tour – in campercon il volontariato – è infatti unvero e proprio camper con a bordoun team di operatori esperti, che at-traversa borghi, piazze, marine sa-lentine per l'intera stagione estivaed anche oltre, fino a novembre,con un duplice obiettivo: da una

Sono undici gli assi prioritariprevisti nella prima bozza di

Programma Operativo Regionale(POR Puglia 2014-2020) approvatodalla Giunta regionale lo scorso 17luglio. Pur nelle condizioni di in-certezza dello scenario nazionale, laGiunta regionale, infatti, ha sceltodi presentare il POR nella attualeconfigurazione e dotazione finan-ziaria, in attesa di conoscere le ul-teriori evoluzioni. Si tratta di unabuona base di partenza per discu-tere delle ipotesi operative su cuicominciare a lavorare per la mi-gliore definizione del Piano Opera-tivo regionale di dettaglio, ai finidella attivazione delle varie linee diattività.Tra gli undici assi di interventoprioritari risulta particolarmente ri-levante per lo sviluppo equo e soli-dale della nostra regione, l’assedenominato “OT IX Promuoverel’inclusione sociale, la lotta alla po-vertà e ogni forma di discrimina-zione”. L’obiettivo quota oltre340milioni di euro in un sessennioper combattere le povertà nella no-

SoCiaL TouR, in CampeR Con iL voLonTaRiaToil CSv Salento incontra i territori attraverso un progetto itinerante di informazione,

promozione e sensibilizzazione su volontariato, sussidiarietà, cittadinanza attiva

parte informare i cittadini singoli oassociati su attività e progetti delCSV Salento oltre che sulle prin-cipali tematiche al centro dell'ini-ziativa quali: principio disussidiarietà, beni comuni, demo-crazia dal basso, attivismo civico,cittadinanza attiva; dall'altra vuolecoinvolgere attivamente i cittadiniper esempio in attività di cura deibeni comuni. Il Social Tour spessoè presente in eventi già nel cartel-lone estivo in cui propone piccoleattività, spesso legate al tema del-l'evento, che puntano in particolaresul principio di sussidiarietà che haa che fare con una nuova idea di es-sere "cittadini" e con il diritto diogni individuo di attivarsi nella so-luzione di problemi che riguardanola collettività. Nucleo principaledel progetto è quindi quello di farsapere al maggior numero possibiledi persone che esiste nella nostra

Costituzione, all'art. 118, il princi-pio di Sussidiarietà, attraverso ilquale è possibile costruire unnuovo modello di società in cui cit-tadini attivi e responsabili collabo-rano con le amministrazioni nelprendersi cura dei beni comuni. Il camper è già partito e ha toccatolocalità come Merine, Campi Sa-lentina, Corsano, Specchia. Arri-verà fino a Leuca passando perAlessano, Lecce, Andrano,Otranto, Galatina ecc... In ognitappa saranno proposte attività di-verse, per raccogliere punti di vistasul territorio, sul volontariato, suciò che va bene e su quello che oc-corre migliorare. Per tenersi infor-mati sul calendario e sui luoghi cheil Social Tour attraverserà è possi-bile consultare il sito del CSV Sa-lento www.csvsalento.it oppure lapagina Facebook. Buona estate in-sieme al Social Tour!

Maria Grazia Taliani

una RiviSTaRegionaLe deLvoLonTaRiaTo

La SFida deL nuovo pRogRamma opeRaTivo euRopeostra regione. L’Italia, al cospettodegli altri paesi europei presenta unindice di deprivazione particolar-mente elevato: l’incremento risultatra i più significativi in Europa in-sieme a quello fatto registrare daGrecia e Cipro. In questo scenario,risulta necessario intervenire con po-litiche corpose e integrate per offrireai cittadini pugliesi opportunità con-crete di fuoriuscita dalle condizionidi povertà, attraverso, ad esempio,percorsi di immissione o di re-im-missione nel mercato del lavoro dellepersone in condizioni di obiettivosvantaggio. L’asse del contrasto allepovertà si pone anche come obiettivodi sfondo la realizzazione di un “wel-fare generativo capace di attivare ilcapitale sociale delle comunità lo-cali”. Qui gioca un ruolo di tutto ri-lievo il volontariato e il Terzo Settorepiù in generale, chiamato a discuteree decidere, di concerto con la Re-gione Puglia e con tutto il partena-riato sociale, le scelteprogrammatiche dell’intero asse.Una scelta di condivisione quellaoperata dalla Regione Puglia, che ha

permesso, anche in fase di primaprogrammazione del Piano, di pia-nificare le scelte a partire dalla fo-tografia di prossimità, sempre moltoreale e concreta, che solo il valoretestimoniale ed esperienziale delvolontariato può offrire. Una reale lotta alla povertà non puòpoi che passare attraverso la rigene-razione dei contesti urbani degra-dati, la migliore accessibilità aiservizi sociali, sanitari e sociosani-tari, il consolidamento dell’offertaanche attraverso strategie di innova-zione sociale che scongiurino ognirischio di esclusione e tengano as-sieme, all’interno di un’unica stra-tegia, le politiche nazionali per ilsostegno e l’inclusione attiva (SIA).Le priorità di investimento dei fondiFESR e FSE assegnati a questoobiettivo tematico, includonoanche la lotta alla discriminazione ea ogni rischio di emarginazione so-ciale, la conciliazione tra i tempi divita e di lavoro, la promozione dellalegalità.

Serenella Pascali

2

Page 3: 73 - VS Agosto 2014

CSvS inFoRma 3

diSponiBiLi i modeLLi peR L'imu aL non pRoFiTLa scadenza slitta al 30 settembre. nessuna sanzioni per chi non

ha presentato la dichiarazione entro lo scorso 16 giugno

Se ci fossero ancora dubbi sulla necessità diintervenire sulla legislazione inerente il terzo

settore, i numerosi corto circuiti tra le diversenorme ne sono una prova tangibile. Lo sottoli-nea Alceste Santuari, docente di Diritto dell'eco-nomia degli enti non profit presso l'Universitàdi Bologna in un articolo pubblicato sul sitowww.personaedanno.it in merito alla sentenzan. 411 emessa lo scorso 23 giugno 2014 dallaprima sezione del Tar Basilicata che, analiz-zando la giurisprudenza nazionale ed europea,ha accolto il ricorso di un'associazione di volon-tariato in merito alla sua esclusione alla parteci-pazione a una gara per l'affidamento dei servizidi trasporto sanitario della Asl della regione Ba-silicata. Al netto delle diverse legislazioni na-zionali e dei singoli casi, infatti, emerge un temapreponderante, quello di combinare il principiodi sussidiarietà sancito nell’art. 118 della Costi-tuzione con la verifica delle capacità econo-mico-produttive ed organizzative delleassociazioni di volontariato. «Considerando

proprio l’evoluzione in senso economico - pro-duttivo delle stesse – spiega Santuari nell'arti-colo – si potrebbe forse intervenire modificandoil dpcm 30 marzo 2001, nel senso di eliminareil riferimento alle organizzazioni di volontariatoquali enti giuridici non profit “suppletivi” ri-spetto alle organizzazioni non profit imprese so-ciali, mettendo le prime sullo stesso piano delleseconde». Secondo la sua analisi, infatti, allaluce del quadro giurisprudenziale, «nonostantela l. 266/91, attraverso l’istituto della conven-zione, avesse inteso escludere le organizzazionidi volontariato dalle ordinarie procedure di as-segnazione e fornitura dei servizi, in ragionedella loro specifica configurazione, nel corsodegli ultimi anni, si è assistito, ormai in molticasi, alla deroga alla suddetta esclusione, sianell’ordinamento comunitario sia nell’ordina-mento italiano». Un tema cruciale anche allaluce dell'attuale processo di riforma del TerzoSettore a livello nazionale. «Il dpcm 30 marzo2001, attuativo dell’art. 5, l. n. 328/2000, rela-

tivo ai rapporti tra P.A. e soggetti del terzo set-tore – continua – stabilisce un intervento sussi-diario delle organizzazioni di volontariatorispetto a quello delle realtà maggiormente or-ganizzate in senso economico-imprenditoriale(leggi: imprese sociali) chiamate a partecipareai confronti concorrenziali. E la valutazione inoggetto risulta a fortiori urgente considerati i nu-merosi interventi della Corte europea di giusti-zia. Come più volte si è avuto di ricordare, inqualità di organizzazioni di Terzo Settore, le or-ganizzazioni di volontariato costituiscono par-tner privilegiati delle pubbliche amministrazioninella gestione ed erogazioni di servizi alla per-sona. La l. 266/1991 consente, infatti allo Stato,alle regioni e alle province autonome, ed alla ca-tegoria degli “altri enti pubblici”, di stipulareconvenzioni con organizzazioni di volontariato,“purché iscritte da almeno sei mesi in appositoregistro regionale e purché dimostrino attitudinee capacità operativa” (l. 11.8.1991, n. 266, art.7, 1° co.)».

RiFoRma deL TeRzo SeTToRe, un paSSo neCeSSaRioper Santuari è necessario combinare il principio di sussidiarietà con le capacità economico-produttive del volontariato

Si sposta al 30 settembre la sca-denza per la presentazione della

dichiarazione Imu per gli enti noncommerciali. Si è concluso nellescorse settimane, infatti, il lungopercorso legislativo che ha portatoalla definizione della normativa del-l'imposta municipale e della Tasiper scuole, sanità, attività ricettivee di ricerca del non profit. Slittaanche la scadenza per il pagamentodel conguaglio 2013. La risoluzione1/2014 aveva bloccato la normativache introduceva il pagamento diTasi e Imu al non profit avviatol'anno scorso con molta confusioneper i contribuenti. Sono stati diffusi,quindi, i modelli e le istruzioni cheriguardano la dichiarazione del2012 e del 2013 entro il 30 settem-bre, rimandando al 2015 il debuttodel termine ordinario del 30 giugnoper i modelli relativi all'anno prece-

dente disponibili sul sitowww.csvsalento.it in allegato allanotizia "Ecco i modelli per l'Imu alnon profit". Non sono più previstesanzioni per gli enti non commer-ciali per il mancato e insufficienteversamento di Imu e Tasi entro il 16giugno ma che decide di pagareentro il 16 luglio (termine, comun-que, flessibile) o ha effettuato unversamento insufficiente. Questo,però, accade solo se c’è un appositoprovvedimento del Comune: a sta-bilirlo, la Risoluzione 1 del 23 giu-gno 2014 del Ministero delleFinanze, che vale anche per l’Imu.I Comuni possono anche prenderedecisioni differenziate per Imu eTasi. Le sanzioni, infatti, non pos-sono essere applicate viste le nume-rose difficoltà riscontrate daicontribuenti nella compilazionedegli appositi modelli.

SCn, appRovaTe Le Linee guida RegionaLi peR La Redazione dei pRogeTTiadeguate, rispetto al prontuario nazionale, le linee guida regionali per la redazione dei progetti di

Servizio Civile nazionale per gli enti accreditati negli albi regionali con sedi di attuazione in puglia

Èstata pubblicata nel Bollettinoufficiale regionale n.97 del 21

luglio 2014 la deliberazione diGiunta n.1352, in cui si appro-vano gli Indirizzi e i criteri ag-giuntivi per la redazione deiprogetti di Servizio Civile Nazio-nale per gli enti accreditati neglialbi regionali con sedi di attua-zione in Puglia. Si consente, così, agli Enti accre-ditati agli albi regionali, con sedidi attuazione in Puglia, di presen-tare progetti che prevedano un nu-mero minimo di due e massimo di

quindici volontari, come discipli-nato al punto 1 del DPCM del4.11.2009. Nell'albo della RegionePuglia, infatti, sono iscritti 289 entidi SCN. Tra le indicazioni riportate, quellarelativa alla valorizzazione dei pro-getti che favoriscano lo sviluppo dipolitiche di pari opportunità conazioni finalizzate alla prevenzionee/o al superamento di forme di di-scriminazione, incentivando l’ac-cesso al Servizio di giovani conbassa scolarizzazione e/o di gio-vani con disabilità; manifestino la

volontà dell’Ente di favorire lapartecipazione dei volontari alleiniziative sul SC organizzate opromosse dalla Regione Puglia;manifestino la volontà dell’Entedi inviare alla Regione Puglia larelazione finale di verifica e valu-tazione di progetto; prevedanocorsi di primo soccorso che nonsiano in sovrapposizione al mo-dulo sui rischi connessi all’im-piego dei volontari nei progetti diSCN, previsto dalle nuove Lineeguida sulla formazione nell’am-bito della formazione specifica.

Il volontariato è una scelta divita. Lo dimostrano i dati ela-

borati nella ricerca “Le trasfor-mazioni delle Organizzazioni diVolontariato” che la ConVol(Conferenza permanente delle as-sociazioni, federazioni e reti divolontariato) sta realizzando inItalia secondo cui l'impegno di unvolontario dura diversi anni (nel34,6% dei casi almeno 15 anni) eper il 21,7% di loro l'impegnoquotidiano è di almeno 20 ore almese. I dati, elaborati su una base

di quasi 900 organizzazioni eoltre 1000 volontari, sono statipresentati a Reggio Calabria inoccasione dell'Assemblea nazio-nale durante la quale è stata ri-confermata presidente EmmaCavallaro. Fare volontariato fabene: per l'81% degli intervistatiaiuta a relazionarsi con gli altri equindi incrementa la fiducia neglialtri, mentre non conduce a unamaggiore fiducia nelle istituzionie nella politica: solo il 24,5% deivolontari italiani ha dichiarato diavere fiducia nella politica. L'im-pegno politico risulta legger-mente più forte al Sud rispetto alNord. Buono il giudizio sulle or-ganizzazioni, sia a Nord che alSud: tra chi decide di abbando-nare l'attività volontaria, solo il16,5% lo fa perché non si ricono-sceva nell’organizzazione o era indisaccordo su come si prende-vano le decisioni. Due i principalisettori in cui si muove l'attivitàvolontaria: quello socio-assisten-ziale e sanitario e quello della tu-tela dei diritti. Noveorganizzazioni su dieci, inoltre,ritengono che le OdV siano unasoluzione alla crisi del welfare.

iL voLonTaRiaTo peR RiSoLveReLa CRiSi deL weLFaRe

Secondo l'ultima indagine della Convol l'impegnovolontario è assiduo e fa bene alle relazioni con gli altri

Page 4: 73 - VS Agosto 2014

CuLTuRa 4

Con L'aRT BonuSdonaRe aLLa CuLTuRa

Conviene

il decreto Cultura definisceun recupero fiscale per le

donazione liberale allacultura pubblica

In Italia, diventa sempre più con-veniente fare una donazione a fa-

vore di interventi culturali grazieall'Art bonus deciso dal Governocon il decreto Cultura. Un inter-vento che mira a produrre un recu-pero fiscale pari al 65% dellasomma versata a favore di beni cul-turali pubblici in Italia. L'intento èdi rivoluzionare il rapporto tra pri-vati e beni culturali grazie a mece-nati come privati cittadini, maanche enti, società, aziende. In ter-mini percentuali, un trattamento delgenere finora era stato riservato soloa interventi di natura ben diversacome i lavori di riqualificazioneenergetica degli immobili (il cosid-detto ecobonus) e quindi per l’ac-quisto di beni e servizi. Neldettaglio, le misure per “favorire ilmecenatismo culturale” prese dalgoverno prevedono che “le eroga-zioni liberali per gli interventi dimanutenzione, protezione e restaurodi beni culturali pubblici, per il so-stegno degli istituti e dei luoghidella cultura pubblici o per la rea-lizzazione di nuove strutture o il re-stauro e il potenziamento dellefondazioni lirico-sinfoniche e deiteatri pubblici possono beneficiaredi un credito di imposta al 65% pergli anni 2014 e 2015 e al 50% per il2016”. L’Art bonus al 65% si ap-plica a chi fa donazioni alla culturapubblica, si tratti di beni culturali,luoghi, teatri o fondazioni lirico sin-foniche. Le onlus (e con le diffe-renze del caso i partiti) non possonoinvece fregiarsi di questa naturapubblica: nonostante rispondano aesigenze democratiche, assolvono acompiti e ruoli di rango costituzio-nale, svolgono attività di rilevanteinteresse pubblico favorendo la coe-sione sociale e spesso permettendoanche risparmi alle casse statali, re-stano comunque espressioni di li-bera iniziativa privata. Nulla incontrario, se non che una detrazionedel genere stacca di gran lungaquelle al non profit e persino ai par-titi politici. Donare al volontariato,in definitiva, diventa sempre menoconveniente in confronto ad altritipi di erogazioni liberali. La detra-zione riconosciuta a chi dona ad unaonlus, infatti, è pari al 26% su unimporto massimo di poco più di 2mila euro e la detrazione per chidona ad un partito è sempre del26% ma su un importo massimofino a 30 mila euro. In coda a tutti,quindi.

peR un uSo Comune dei Beni CuLTuRaLial via la fase preliminare del Bando storico-artistico 2014 realizzato dalla

Fondazione con il Sud

Gratuità, solidarietà, bene comune.Cosa hanno a che fare queste pa-

role con l'attualità? Cosa hanno a chefare con lo sfrenato consumismo di cuisono intrisi tutti i rapporti, dalle rela-zioni commerciali a quelle affettive epersonali? Eppure una connessione c’è,e a dirlo, anzi a scriverlo, ci ha pensatoun filosofo contemporaneo, Nuccio Or-dine dell’università della Calabria cheha scritto quello che, a tutti gli effetti,possiamo oggi definire un vero e pro-prio best seller “L’utilità dell’inutile”(Bompiani), che ha dato lo spunto peril “Festival dell’Inutile” che si è svoltoa Corigliano d’Otranto (Le) dal 7 al 13luglio, nella meravigliosa cornice delCastello de’ Monti, suggestivo scenariocinquecentesco in cui giornalisti, pen-satori, filosofi, musicisti, sociologi sisono alternati nella più interessantekermesse filosofica che la Puglia abbiaospitato negli ultimi anni. Tra gli ospitici sono stati Paolo Mieli, Nuccio Or-dine, Giulio Giorello, Edoardo Bonci-nelli, Massimo Bray, Luca Serianni eSossio Giametta.Attraverso le riflessioni di grandi filo-sofi (Platone, Aristotele, Zhuang-zi,Pico della Mirandola, Montaigne,Bruno, Campanella, Bacone, Kant,Tocqueville, Newman, Poincaré, Hei-degger, Bataille) e di grandi scrittori(Ovidio, Dante, Petrarca, Boccaccio,Alberti, Ariosto, Moro, Shakespeare,Cervantes, Milton, Lessing, Leopardi,Hugo, Gautier, Dickens, Herzen, Bau-delaire, Stevenson, Kakuzo Okakura,García Lorca, García Márquez, Ione-sco, Calvino, Foster Wallace), i pensa-tori che si sono susseguiti hanno

inviata esclusivamente online. Gliimmobili proposti saranno valutatidalla Fondazione sulla base di speci-fici criteri come le condizioni gene-rali, il potenziale utilizzo per attivitàsocio-culturali economicamente so-stenibili, l’accessibilità e la fruibilità.Solo successivamente a questa fasedi screening, la Fondazione pubbli-cherà sul proprio sito web il bandovero e proprio, rivolto alle organiz-zazioni del terzo settore e del volon-tariato di Basilicata, Calabria,Campania, Puglia, Sardegna, Siciliache potranno presentare proposte diprogetto per la valorizzazione degliimmobili selezionati dalla Fonda-zione nella prima fase. Le propostedovranno prevedere attività socio-culturali economicamente sosteni-bili, capaci di favorire la pienafruizione da parte della collettivitàdei beni individuati. Nel bando chemetterà a disposizione 4 milioni dieuro, saranno descritti modalità e ter-mini di partecipazione. Attraverso ledue precedenti edizioni del bando, laFondazione con il sud ha sostenuto

Il patrimonio culturale dell'Italia ètalmente ricco da poter immagi-

nare il territorio dello stivale comeun vero e proprio “museo a cieloaperto”. Una risorsa non ancora suf-ficientemente valorizzata in terminisocio-culturali. Come valorizzarel'uso “comune” dei beni culturalidelle regioni meridionali rendendolistrumento di coesione sociale? Pertrovare una formula condivisa e dareuna risposta concreta a questa do-manda, la Fondazione con il Sud haavviato la fase preliminare del terzoBando storico-artistico e culturale2014, che sarà pubblicato nei pros-simi mesi, rivolgendo un invito a entipubblici e privati del sud d'Italia pro-prietari di immobili di valenza sto-rico-artistica e culturale che potrannomanifestare il loro interesse a candi-dare il bene alla valutazione dellaFondazione entro il 9 settembre, pro-ponendolo come luogo da restituirealla comunità attraverso modalità cheil territorio stesso sarà in grado diidentificare. La documentazione ri-chiesta relativa al bene dovrà essere

21 progetti per la tutela e valorizza-zione del patrimonio storico-artisticoe culturale (beni materiali e immate-riali), per un’erogazione complessivadi oltre 8 milioni di euro. L'iniziativa nasce dalla convinzioneche l'assenza di cura e tutela del pa-trimonio artistico, storico e culturaledella nostra terra rappresenta un veroe proprio danno sia in termini mate-riali che immateriali. Storie, testimo-nianze, leggende rischiano di finirenell'oblio impoverendo identità localie sottraendo alle generazioni futureuna preziosa eredità. La crisi econo-mica e l'assenza di una visione chiarasulle destinazioni d'uso dei beni nonha fatto altro che peggiorare il tutto,favorendo situazioni di degrado. Lavera innovazione del bando promossodalla Fondazione è rappresentato dalcoinvolgimento attivo dei cittadini aquello che è un patrimonio della col-lettività, contribuendo a rafforzare lacoesione sociale delle comunità e acreare migliori condizioni per lo svi-luppo socio-economico dei territori.

Lara Esposito

Ripartire dall’inutiledimostrato come l’ossessione del pos-sesso e il culto dell’utilità finiscano perinaridire lo spirito, mettendo in peri-colo non solo le scuole e le università,l’arte e la creatività, ma il senso stessodella civica.Un’intera settimana, con un pubblicosempre molto attento e numerosissimo,per tessere l’elogio dei saperi “inutili”,quelli che non producono profitto, gua-dagni e per questo considerati inutili inuna società dove soldi e profitto sonotutto: poesia, arte, filosofia, linguaggio,sono nelle democrazie mercantili, sa-peri ritenuti “inutili” che invece si ri-velano di una straordinaria utilità,perché nutrono lo spirito e contribui-scono al radicamento di alcuni valorifondamentali come la dignitas hominis,l’amore e la verità. Perché contribui-scono a creare e consolidare legami,quei legami che rinsaldano il sensodella solidarietà e della comunità.Siamo giunti a una deriva che sta cor-rompendo e disumanizzando l’umanitàa tal punto da considerare l’uomostesso e i suoi sentimenti come mercedi scambio. La logica nefasta dell’uti-litarismo è arrivata anche a invadereambiti dove non dovrebbe avere ac-

cesso: si pensi all’istruzione – lescuole e le università ridotte adaziende e gli studenti a clienti; alla sa-nità – dove anche i malati vengonoconsiderati clienti, puri numeri al ser-vizio di bilanci da far quadrare e di in-teressi lobbistici da continuare aforaggiare; agli eventi culturali – conla promozione delle cosiddette bel-lezze facili, quelle bellezze superfi-ciali che non richiedono sforzi eperdite di tempo.L’evento proposto dal Comune di Co-rigliano d’Otranto, e sostenuto dallaRegione Puglia, fa parte delle inizia-tive del Piano annuale di promozioneturistica 2013 (curato da Maison deCréatif).Per i promotori (Amministrazione Co-munale di Corigliano d’Otranto gui-data da Ada Fiore, in collaborazionecon Regione Puglia, Associazione“Salento che pensa”, Maison de Créa-tif di Mariangela De Carlo, Love Sa-lento di Saveria e Mario Carparelli),l'idea è nata da una constatazione: èsotto gli occhi di tutti che ogni singoloaspetto della vita degli uomini sia in-quinato dall’utilitarismo, dal bisognosfrenato di ricavare profitto.

Luigi Russo

Page 5: 73 - VS Agosto 2014

RiFoRma TeRzo SeTToRe 5

«La legge Delega approvata è unpasso decisivo per cambiare il ruoloe definire il volto del non profit inItalia, senza eliminare i caratteriidentitari di ciascuna organizza-zione». Commenta così Luigi Russo,presidente regionale del CSV PugliaNet (il coordinamento regionale deiCentri al Servizio di volontariato) evicepresidente dell’Osservatorio re-gionale del volontariato, l’approva-zione della Legge Delega per lariforma del Terzo settore, dell'im-presa sociale e del Servizio Civileavvenuta lo scorso 10 luglio nelConsiglio dei Ministri e presentato loscorso 6 agosto dal ministro del La-voro e delle politiche sociali Giu-liano Poletti e dal sottesegretarioLuigi Bobba.La legge, che prevede poi il rinvio anorme attuative successive, pre-scrive innanzitutto la revisione del-l’attuale disciplina in materia di

Legge deLega peR iL TeRzoSeTToRe: un Sì “eSigenTe”

dai voLonTaRi deLLa pugLiainterviene sul tema Luigi Russo: «un passo decisivo per

cambiare il ruolo e definire il volto del non profit in italia»

attività associative, di volontariato edi promozione sociale, in particolaredella legge-quadro sul volontariato(legge 11 agosto 1991, n. 266) edella legge di disciplina delle asso-ciazioni di promozione sociale(legge 7 dicembre 2000, n. 383). Unmondo che in Puglia conta al 2009oltre 2.000 organizzazioni di volon-tariato iscritte e non iscritte nel regi-stro regionale censite grazie ad unaricerca condotta dal CSV Net Pugliaper conto dell’assessorato regionaleal Welfare.

Al centro dei sette articoli approvati,alcuni temi cruciali: il Servizio civileuniversale, per arrivare, nelle inten-zioni di legge, a mettere a frutto sulterritorio l’operosità di circa 100milavolontari all'anno; il 5 per mille sta-bilizzato per legge, ma le cui coper-ture finanziarie saranno oggetto dellalegge delega fiscale in programmanell’agenda di Governo; l'assegna-

zione a favore degli enti del Terzosettore degli immobili pubblici inuti-lizzati, nonché dei beni immobili emobili confiscati alla criminalità or-ganizzata, per un loro riutilizzo so-ciale ed anche al fine di valorizzare inmodo adeguato i beni culturali e am-bientali. All’interno della legge de-lega c’è un chiaro riferimento allanecessità di promuovere e riordinarei Centri di Servizio al Volontariato,quasi 80 in tutta Italia.«Avevamo chiesto espressamente,nella nota pugliese inviata al Governonella fase di consultazione della legge– spiega nel merito Luigi Russo – dimettere mano al riordino del nostrosettore, conferendo una stabilità aquesto sistema che tanto ha prodottoe produce in termini di sviluppo dellacultura solidaristica, della responsa-

bilità civile e della difesa dell’am-biente. Accogliamo con grande fa-vore la presenza, nell’articolato dilegge, di un enunciato che indirizzerài decreti legislativi successivi. Da su-bito assumeremo l’iniziativa di pro-porre al governo i temi più caldi perla stabilizzazione del sistema dei Csv:la perequazione delle risorse tra norde sud, la riorganizzazione territorialee l’espansione del bacino di benefi-ciari dei nostri servizi».Al riordino e alla semplificazionedella disciplina degli enti si affiancal’espressa intenzione di rafforzare ilruolo della cittadinanza attiva orga-nizzata in termini di capacità di in-tervenire nella programmazionedelle politiche pubbliche in base alprincipio di sussidiarietà, sancitodalla Costituzione.

In occasione della presentazione daparte del Governo delle proposte di ri-

forma del Terzo settore, l’Assessorato alWelfare della Regione Puglia ha coordi-nato un gruppo di lavoro e confrontosulle Linee guida emanate dal governoRenzi finalizzato all’elaborazione di undocumento di proposte e discussionepubblica, aperto al contributo delle prin-cipali organizzazioni di rappresentanzadel terzo settore e del volontariato pu-gliese. A seguito del partecipatissimo in-contro che si è svolto lo scorso 5 giugnoa Bari, alla presenza del sottosegretarioLuigi Bobba, e che ha visto la partecipa-zione di CSV Puglia net, Forum terzosettore, Legacoop, Federsolidarietà, Con-fcooperative, Osservatorio regionale delvolontariato, la Puglia, unica regione adaver coordinato i lavori per la redazionedi un documento unico di sintesi, ha in-viato al Governo, nella scadenza previstadel 13 giugno scorso, un lavoro che riper-corre i cinque punti delle Linee guida delgoverno, formulando proposte e sugge-rendo innovazioni.Tra le più importanti, nell’ambito del vo-lontariato, senza dubbio l’adeguamentodella legge quadro nazionale ai dettati co-stituzionali (il principio di sussidiarietà),il riconoscimento delle altre forme emer-genti di volontariato tra cui quello di cit-tadinanza, la stabilizzazione del sistemadei Centri di servizio. L’attuale sistemapenalizza infatti il Sud che – si legge neldocumento – “pur contando il 35% dellapopolazione italiana, usufruisce solo del

RiFoRma deL TeRzo SeTToRe: Le pRopoSTe deLLa pugLiaTra i punti principali: riconoscimento del principio di sussidiarietà e delle imprese di comunità,

sostegno alle sperimentazioni di innovazione sociale, stabilizzazione del sistema dei Csv.

5% dei fondi delle Fondazioni Bancarie”.Nella riforma uno spazio importante deveesser riconosciuto poi alle imprese di co-munità. La Puglia ha recentemente appro-vato una legge regionale (20 maggio2014, n. 23 Disciplina delle cooperativedi comunità) che individua una tipologiaestremamente interessante di impresa dicomunità, già sperimentata con successoa Melpignano, in provincia di Lecce(www.coopcomunitamelpignano.it).Quanto poi alla riforma del welfare, il do-cumento sottolinea l’importanza non solodi rivedere la legge nazionale, ma di de-finire i Livelli essenziali delle prestazionisociali, per restituire dignità al Fondo na-zionale politiche sociali e individuare unafinalizzazione di risorse finanziarie perl’integrazione sociosanitaria. Il docu-mento pone poi l’accento sulla necessitàdi sostenere e promuovere esperienze diinnovazione sociale legate alla libera ini-ziativa dei cittadini nel welfare locale. LaPuglia su questo punto ha infatti da tempoavviato interessanti sperimentazioni (Pu-gliaCapitaleSociale, Case della Sussidia-rietà, Cantieri per la sussidiarietà). «Per la prima volta, dopo 20 anni – diceil presidente del CSV Salento Luigi Russo- il Governo ha messo le mani su una que-stione, quella del riordino del Terzo Set-tore, che nessun governo precedenteaveva mai considerato. Quei governi chein fin dei conti ci avevano costretti ad as-sumere la strategia della continua ridu-zione dei danni. Eppure il Terzo Settore èun asse strategico dell’economia del

paese, anche se non profit. Ma tutti sap-piamo che il profit non è tutto, e la cre-scita incredibile del volontariato in questiultimi anni (dati Istat, +1,5 milioni) edelle imprese dell'economia sociale e larelativa occupazione, dimostrano chel'Italia e gli italiani, puntano molto per laqualità della loro vita su questo settore,che non è 'terzo', come dice il presidentedel Consiglio, ma 'primo'. Abbiamo chie-sto al Governo, di sposare in pieno la ri-forma del titolo V della Costituzione,principio di sussidiarietà, dando ricono-scimento al valore politico del Terzo Set-tore e valorizzando le esperienze tipoquelle dei 'Cantieri per la sussidiarietà' incui il CSV di Lecce fa esperienze pilota;

stabilizzare, poi, il sistema dei CSV ita-liani, superando le incertezze, e soprat-tutto le sperequazioni che, di fatto,favoriscono le associazioni delle regioninelle quali ci sono le sedi legali delle fon-dazioni; ma prima di tutto, abbiamo chie-sto al governo di annullare la circolareVisco che ha tolto al sistema del volonta-riato italiano circa 30 milioni di euro al-l'anno e di razionalizzare il sistema del 5per mille per evitare che risorse impor-tanti vadano a finire nelle mani di soggetti(filo profit) che camuffano finalità falsedi utilità sociale; infine abbiamo posto iltema della rappresentanza del Terzo Set-tore, anche in riferimento ai rapporti conle Istituzioni».

Mensile delle associazioni di volontariato della Provincia di LecceAgosto 2014 - Anno IX - n. 73

Iscritto al n. 916 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 24/01/2006Direttore Responsabile: Luigi Russo

Redazione: Serenella Pascali (coordinatrice),Maria Grazia Taliani, Pina Melcarne

Grafica e impaginazione: Vito Bleve

Sede: Centro Servizi Volontariato Salento - via Gentile, 1 - LecceTel./Fax 0832.392640 - Direttore Responsabile: 335.6458557

www.csvsalento.it [email protected]: BLEVE PUBBLICITÀ - Corsano (Le) - Tel. 0833.532372

Page 6: 73 - VS Agosto 2014

trasparenza: "analisi scientifica"della vicenda, discussione, propo-ste raccolte in un documento poli-tico finale da sottoporre alleautorità competenti. La logica cheha ispirato la nascita di questispazi di partecipazione condivisaè quella “Patto di Sussidiarietà tra

Terzo Settore e Isti-tuzioni locali” sot-toscritto da RegionePuglia, ANCI Pu-glia, Forum TerzoSettore Puglia,Forum nazionaleTerzo Settore,CONVOL Puglia,CSV Net Puglia. Edè proprio da uno dei

SpeCiaLe CanTieRi peR La SuSSidiaRieTa’ 6

Ogni cittadino è chiamato apartecipare allo sviluppo so-

ciale, civile ed economico di unacomunità per costruire insieme diuna società sostenibile e responsa-bile. Nasce da questa certezza ilprogetto dei “Cantieri per la sussi-diarietà”, promosso dal CSV Sa-lento, da CSV Net Puglia,coordinamento regionale dei Cen-tri di Servizio al Volontariato eForum Terzo Settore Puglia. Al"Cantiere" hanno aderito le asso-ciazioni SOS 275, SOS Costa Sa-lento, Gaia, Forum Ambiente eSalute, ACLI Puglia, Comitato NoTap, i comuni di Tiggiano, Tricase,Alessano, Castrignano del Capo,Gagliano del Capo, Patù, Corsano,Salve, Acquarica del Capo, Ra-cale, Melpignano, Melendugno eCorigliano d’Otranto, Ugento,Specchia e Montesano, cui si ag-giungono diversi deputati del Par-lamento italiano ed esponenti delmondo accademico pugliese. Unmodello innovativo quello propo-sto dai Cantieri che, partendo delleurgenze sociali, ambientali ed eco-nomiche del territorio, punta a ri-cercare soluzioni condivise,mantenendo quale orizzonte im-prescindibile la tutela del BeneComune. A farla da padrone, lacorretta informazione e la neces-

eSpeRimenTi dipaRTeCipazione

Tra le numerose esperienze diattuazione del principio di

sussidiarietà, da diverso tempoesiste un contenitore innovativoche sta segnando interessantistrade di innovazione. Si tratta diLabsus, laboratorio per la sussi-diarietà, iniziativa con sede legalea Roma in cui si elaborano idee,si raccolgono esperienze e mate-riali di ogni genere e si segnalanoiniziative che vanno nella dire-zione di promuovere la partecipa-zione attiva dei cittadini allequestioni di pubblico interesse.Portato avanti da volontari, Labusè uno spazio in continua evolu-zione che trova forma nel portalewww.labsus.org. Leitmotiv deicontributi raccolti e delle inizia-tive in atto, la certezza che i citta-dini non sono solo portatori dibisogni ma anche di capacità che,se valorizzate, diventano patrimo-nio collettivo prezioso per contri-buire a dare soluzione, insiemecon le amministrazioni pubbliche,ai problemi di interesse generale.Cittadini autonomi, solidali e re-sponsabili fautori della tutela delBene Comune.

Salute pubblica, tutela ambien-tale, valorizzazione delle

azioni di welfare, potenziamentodella sanità, valorizzazione delterritorio, accessibilità, inclusionesociale, trasparenza delle politichepubbliche: sono solo alcuni deitanti temi di interesse comune ri-spetto ai quali i "Cantieri per lasussidiarietà" possono diventareun luogo di confronto costruttivo.Il progetto nasce per diventareuno spazio aperto alle istanzedella cittadinanza attiva che vo-gliono trovare un luogo di con-fronto, di stimolo, di denunciacostruttiva e di scambio di compe-tenze e sensibilità al fine di tro-vare possibili soluzioni alleurgenze del territorio. Già nel2011, il CSV Salento con la pub-blicazione del dossier "Visti danoi. Lo sguardo del volontariatosui bisogni del territorio", 7 dos-sier tematici resoconto di un labo-rioso raccordo che ha interessatoassociazioni di volontariato, gior-

a TuTeLa deL Bene Comune

sità di coinvolgere tutti i soggettiinteressati – istituzioni, realtà eco-nomiche, sociali, culturali e politi-che del territorio, cittadinanzaattiva – alle specifiche questionidel territorio per animare un dibat-tito costruttivo. Il metodo è essen-ziale, diretto e punta alla piena

punti di riferimento fondamentalidella politica del Centro ServiziVolontariato degli ultimi anni e digran parte del mondo del terzo set-tore, il principio di sussidiarietàsancito dall'art. 118 della Costitu-zione che si muove questo per-corso itinerante, secondo cui“Stato, Regioni, Città metropoli-tane, Province e Comuni favori-scono l’autonoma iniziativa deicittadini, singoli e associati, per losvolgimento di attività di interessegenerale, sulla base del principiodi sussidiarietà”. Attivare intelli-genze, competenze e ruoli dalbasso per "incalzare" e supportarel'operato della pubblica ammini-strazione per renderlo sempre piùaderente ai bisogni reali del terri-torio.

nalisti, esperti di settore, economi-sti, sociologi sullo stato di Am-biente, Povertà, Disabilità,Psichiatria, Sanità, Carcere e Im-migrazione ha voluto concentrareil proprio interesse sulle necessitàdel Salento. Un'attenzione co-stante alle istanze sociali e am-bientali per sensibilizzare lacittadinanza, le istituzioni, i mediae tutti i soggetti interessati allosviluppo responsabile di questaterra. Negli ultimi mesi, l'esperi-mento dei Cantieri ha visto la suaprima attuazione nel Capo diLeuca con un ciclo di incontri sulpericoloso intreccio tra veleni pro-venienti dalle discariche tombate,incremento dell'incidenza tumo-rale e progetto della s.s. 275, il cuipercorso intreccia proprio alcunidei punti di raccolta di rifiuti pe-ricolosi. Quattro partecipati ap-puntamenti, a Tiggiano, Alessanoe Patù e Tricase in cui associa-zioni, cittadini e sindaci si sonoconfrontati – dati alla mano – sot-

toscrivendo un documento poli-tico finale con 5 proposte con-crete. Si è concluso positivamenteanche il Cantiere sui divieti di bal-neazione imposti dalla Capitane-ria di porto nella zona traNovaglie e Leuca. Due partecipatiappuntamenti grazie ai quali lacittadinanza attiva ha sottopostoall'attenzione dei sindaci dellearee interessate i dubbi sull'oppor-tunità di bloccare la stagione turi-stica del Capo di Leuca per un"eccesso" di sicurezza. I divietisono stati, così, rimossi. Aperto dapochi giorni, inoltre, un terzo can-tiere sull'emergenza salute nellazona della Grecìa salentina, al finedi analizzare le motivazioni allabase del forte incremento di pato-logie tumorali in questa zona eproporre vie d'uscita concrete.

Le associazioni di volontariato e lacittadinanza tutta sono invitate asollevare questioni urgenti di pub-blico interesse da portare all'atten-zione dei Cantieri.

uno spazio aperto alle istanze del territorio

Page 7: 73 - VS Agosto 2014

SpeCiaLe CanTieRi peR La SuSSidiaRieTa’ 7

Una stagione estiva, quella 2014partita con il piede sbagliato,

dalle scoperte delle discariche di rifiutiad Alessano e Tricase e alla loro evi-dente connessione con l’aumento delleneoplasie nel Capo di Leuca, ai divietialla balneazione imposti dalla capita-neria di Porto di Gallipoli sulle costeadriatiche, da Melendugno a SantaMaria di Leuca. Una stagione, che,complice la crisi economica, si pro-spettava nera. Invece, grazie al grandelavoro di concertazione tra Centro Ser-vizi Volontariato Salento, cittadinanzaattiva, imprenditori del settore turi-stico, associazioni di categoria, comeFederbalneari e sindaci interessati alproblema, i divieti che riguardavano labalneazione, sosta e ancoraggio di tuttele unità navali, pesca professionale esportiva e ogni attività, dai tuffi alleescursioni subacquee, sono man manocaduti. Un grande risultato, che mettein evidenza quanto i problemi che ri-cadono sul territorio, la tutela dei BeniComuni non è materia esclusiva dellapolitica, roba da amministratori locali,regionali o ex provinciali, ma è terrenodi decisioni ragionate, condivise. E al-lora il Csv Salento si é fatto promotoredi un modo innovativo di gestire lacosa pubblica, un modo dialogico, incui trionfano le istanze dal basso, leproposte, ma anche le frustrazioni e larabbia di lavoratori, come i pescatori,che non hanno avuto mai spazi ade-guati per esprimere le loro istanze: i“Cantieri per la sussidiarietà”. Due in-

Rifiuti abbandonati in ogni dove, ettari edettari di terreno inquinati da materiale tos-

sico interrato e salute dei cittadini messa a ri-schio. È il quadro del Salento dei giorni nostri,un quadro dipinto da almeno un ventennio discelte scellerate e, spesso, volutamente tenutenascoste. Sebbene non sia ancora dimostratoil nesso di causalità tra inquinamento ambien-tale dovuto a discariche e aumento di tumori,una correlazione geografica esiste come dimo-strano i dati del registro Tumori della Puglia edella Campania, regioni particolarmente col-pite dall’aumento di neoplasie.Una delle prime vere bombe ecologiche sa-lentine vede protagonista il Capo di Leuca eil pericoloso intreccio tra i veleni provenientidalle discariche tombate, l’incremento dell’in-cidenza tumorale e il progetto della s.s. 275,il cui percorso attraversa alcuni dei punti diraccolta di rifiuti pericolosi. La questione èstata affrontata all’interno del progetto “Can-tieri per la sussidiarietà”, promosso dal CSVSalento, da CSV Net Puglia, coordinamentoregionale dei CSV e Forum Terzo Settore Pu-glia. Al progetto hanno aderito numerose as-sociazioni e comuni salentini, ma anchediversi deputati del Parlamento italiano ed

SaLenTo,è aLLaRme TumoRi

Nella provincia di Lecce ci si ammalatroppo di cancro. Lo dimostrano i dati

resi noti dalla Lilt – Lega Italiana per la lottaai tumori, aggiornati al 2011, che intreccianoquelli sulla mortalità messi a disposizionedall'Istat e quelli dell'Osservatorio Epidemio-logico della Regione Puglia. In vent'anni(dagli anni 90 fino al 2011) c’è stato un in-cremento pari al 38% della mortalità per can-cro. Nel solo 2011 sono 2.200 i decessi pertumore nella provincia salentina, 252 in piùrispetto al dato atteso e con un tasso superiorerispetto alla provincia barese del 5,1%.L'emergenza riguarda i polmoni: se in Pugliasi sono registrati 1865 decessi (1543 uominie 322 donne), nella provincia salentina sonostati 519 i decessi (429 maschi e 90 donne).Tra gli uomini si supera, quindi, il 22% dellamedia nazionale e del 30% quella regionale.Impressionante anche la densità di mortalitàper tumori alla vescica negli uomini nei co-muni del Capo di Leuca. Basti pensare che su100 (numero di riferimento) i morti a Castri-gnano del Capo sono stati 136 e ad Alessano132.

inSieme peR SaLvaRe La STagione TuRiSTiCagrande risultato per l’edizione dei Cantieri per la sussidiarietà sui divieti di balneazione nel capo di Leuca

contri, Novaglie e Leuca e una nuotatadi protesta al Ciolo per discutere e in-dividuare insieme soluzioni che potes-sero andare nella direzione dellasalvaguardia dell’ambiente, della sicu-rezza delle persone e del turismo. Ilpressing che Csv Salento e volontari,insieme ai titolari degli esercizi com-merciali colpiti dalle interdizionihanno esercitato sugli amministratori(quelli di Alessano, Tiggiano, Corsano,Castrignano del Capo e Gagliano delCapo) che non hanno mancato un ap-puntamento, ha avuto i risultati sperati.I sindaci, infatti, si sono impegnati conogni mezzo a loro disposizione, primadi tutto le relazioni tecniche dei geo-logi che hanno certificato una minorepericolosità di alcuni tratti, classificaticome Pg2 e quindi agibili alla balnea-zione. I tempi serrati che si richiede-vano non hanno fatto dormire sonnitranquilli, tant’è che poche ore dopogli incontri, i rilievi dell’Autorità di ba-cino sono arrivati, nonostante le ma-reggiate, a placare gli animi dellagente, inviperita per il danno all’im-magine che ne conseguiva. E proprioper scongiurare l’eventualità che que-sta terra fosse percepita dai turisticome fragile e pericolosa il Csv Sa-lento si è impegnato ad avviare unaseria campagna di comunicazione peresaltarne la bellezza, la cultura, le tra-dizioni, nel tentativo di recuperarel’immagine e l’appeal del Capo diLeuca così faticosamente costruiti inquesti ultimi anni. L’intervento del

presidente del Csv Salento, LuigiRusso, a margine dei “Cantieri” la dicelunga sulle intenzioni, tutt’altro checontingenti, di questo continuo e capil-lare impegno civico: “Riteniamo chequestioni così importanti e complesse,come quelle dell'utilizzo del patrimo-nio costiero del Capo di Leuca, contutte le connessioni con l'attività turi-stica, praticamente unica fonte di red-dito per molti salentini, non possaessere lasciata alla improvvisazione oall'emotività o ai calcoli tecnici. I can-tieri funzioneranno se si esigerà dalleIstituzioni trasparenza, competenza,capacità di vedere lungo e in sensostrategico. Il modello di sviluppo diquesto territorio deve contemperarebellezza, cultura, tradizione e sicu-rezza. La sicurezza non può sovrastaretutto. Nessuno può imporre un mo-dello di sviluppo senza prima confron-

tarsi con i cittadini e senza informareadeguatamente”. Niente più improvvi-sazioni e prassi da emergenza, dunque.Il Salento non ci sta. Vuole essere pen-sato come un territorio unico, con ca-ratteristiche uniche, tutte davalorizzare. Solo così potrà realizzarsiun sistema economico – turistico lon-gevo, lontano dalle logiche del capita-lismo selvaggio, che tutto distrugge etutto ricrea per un unico scopo: la suaautoconservazione. In questa logicarientra l’impegno e la lotta contro ogniaggressione del territorio, che si trattidi strade faraoniche o megaprogetti perle energie alternative. Il volontariatoc’è ed è attento alle coste, al mare, al-l’entroterra, dai borghi alle aree agri-cole, alle nostre colture e alla nostracultura, alla salute e al benessere dellepersone, ai beni comuni.

Pina Melcarne

esponenti del mondo accademico pugliese che,durante gli incontri, ancora in corso, si sonoconfrontati sulla delicata questione delle tonnel-late di rifiuti pericolosi che sono venuti a gallanegli ultimi tempi, rendendo sempre più tangi-bile il rischio di inquinamento della falda acqui-fera. A far scattare l’allarme sono state le segnala-zioni dei volontari, i numerosi esposti alla Pro-cura e le inchieste giornalistiche che hanno fattoemergere la massiccia presenza nel Salento didiscariche chiuse e mai bonificate. Nel frat-tempo, il CSV Salento ha formulato delle pro-poste concrete e continua, con una modalitàitinerante su tutto il territorio, ad informare i cit-tadini e i volontari perché solo attraverso la co-noscenza si può attuare vero cambiamento.

iL SaLenTo dei RiFiuTi ToSSiCidi Luigi Russo

Page 8: 73 - VS Agosto 2014

8

Mi chiamo Giorgia, e vengodalla provincia bergamasca.

Quando sono partita quest’annonon avrei mai pensato che pochesere dopo mi sarei ritrovata in unacucina all’aperto, circondata dapentoloni colmi d’olio bollente,contenitori colmi di impasto lievi-tato a puntino, verdure a pezzetti,ma soprattutto da nove vocianti,sudate e iperattive donne salentine,ad imparare l’arte della prepara-zione delle PITTULE!Trascorro le mie estati in Salentooramai da qualche anno, complici imiei genitori, che hanno deciso difare i pensionati intelligenti e ditrasferirsi a San Dana per vivereil resto della loro vita vicino almare. Il mio abituale risveglio conquotidiano fresco di stampa e co-

Elda Alvigini è tutt’altro che laVIP che trascorre le sue va-

canze tra yacht e barche a vela e al-berghi di lusso. E’ innanzitutto unapersona che ama stare tra la gentecomune, fare colazione nel bardove vanno tutti i turisti, fare laspesa dal fornaio e dal fruttiven-dolo, partecipare alle sagre culina-rie del Capo di Leuca, allerappresentazioni artistiche dellapizzica (soprattutto quelle della suaamica salentina di Maristella Mar-tella). Ha trovato casa a Corsano,che divide con i due amici Barbarae Pino, una collocazione semplice,popolare, che ti permette di gustarela vita di paese. Insomma, alla pro-tagonista (professoressa Masetti)della serie televisiva de “I Cesa-roni” – ma la Alvigini è stata pro-tagonista di decine di film eprogrammi TV a partire dal 1983 aoggi – piace proprio questo annul-larsi nella normalità, per gustaresapori, odori, colori del Salento.Anche se non si contano le decinee decine di richieste di foto che lefanno i ragazzi di Corsano, maanche gli adulti, in ricordo di que-sto incontro speciale.“Non è la prima volta che vengoqui nel Salento – ci racconta men-tre prende il sole presso lo stabili-mento Lo scalo di Novaglie – equesta volta devo dire che ho avutoconferma di quanto ho sempre pen-sato di questa terra e della sua cul-tura: qui avete una naturabellissima, un mare splendido, pa-

“o il Salento difende la propria bellezza o non avrà futuro”intervista all’attrice elda alvigini protagonista della serie televisiva “i cesaroni”.

norami mozzafiato, costruzioni ru-rali e muretti a secco unici. Masento anche che, a differenze dialtri posti d’Italia, qui si è svilup-pato negli ultimi anni un movi-mento massiccio di persone chedifendono la bellezza di questo ter-ritorio e del suo panorama, contra-stando la voracità di imprenditorisenza scrupoli che puntano solo albusiness; centinaia di persone siimpegnano a valorizzare anche lacultura, la religiosità e la musica diquesto popolo, una ricchezza cheavete nel sangue. Sono contenta diavere scelto il Capo di Leuca per lemie vacanze di quest’anno. Stobene. Anche perché ho conosciutodiversi amici che sono personevere”.Ma a cosa si riferisce Elda Alvi-gini quando parla di difesa della

bellezza di questa terra? “Sono ve-nuta a fare le vacanze e ma inevi-tabilmente ho incrociato personeche mi hanno trasmesso la lorogrande passione a difesa dei benicomuni, che portano avanti senzarisparmio. Sono soprattutto volon-tari, artisti, perfino tantissimi turi-sti italiani e stranieri, o personeche hanno scelto il Salento cometerra dove venire a vivere, da ogniangolo del mondo, d’Europa e del-l’Italia. E le loro battaglie sonotutte condivisibili, e le condivido,anzi mi sento anche io parte conloro di questa impegno a salvare labellezza. Provo a elencarne al-cune, quelle che più mi hanno col-pito: salvaguardia delle coste dagliabusivismi, impegno a impedire losbocco del gasdotto TAP nellazona splendida di San Foca, a fer-

mare le trivelleper il petrolio;ma anche im-pegno a bloc-care laproliferazioneassurda di au-tostrade senzasenso, tra Ma-glie e Leuca,tra Lecce e SanFoca, tra Ma-glie e Gallipoliche distrug-gono il paesag-gio; infinel’impegno a ri-sanare gli ef-

fetti dell’inquinamento delle di-scariche di rifiuti.Ma non è un problema che i citta-dini salentini non nascondano i loropanni sporchi? Non è che i turistialla fine si fanno una cattiva idea?“Sono stata informata di tutte que-ste cose, belle e brutte, e mi sonofatta l’idea che qui c’è tanta gentedai sani principi, che non amal’ipocrisia, che forse ha da inse-gnare che cosa significa essere cit-tadini attivi. Il saper fare verità,l’impegno a salvare i beni comunie a promuovere la cultura, sono lamiglior carta da visita di questo po-polo e apre crediti infiniti. Speroche i salentini continuino ad accre-scere i valori del loro territorio edella sua storia e cultura, che sonola più grande ricchezza di questoterra baciata dalla bellezza. E’ soloquesto che piace a noi turisti inna-morati del Salento”.

Luigi Russo

Foto di Barbara Ledda

SToRie di voLonTaRi

Elda Alvigini con Gemma, una fan salentina

lazione fuoricasa mihanno prestocondotta aC o r s a n o ,dove ognimattina pertutto il mesed’agosto micoccolo conlettura, caffèe pasticcini(perché in vacanza si va in pastic-ceria, mica al semplice bar!): quiho conosciuto Paola e Massimo.Il 7 agosto incontro Paola e mi diceche tutto il paese è in fermento: èla giornata della Sagra Agreste, or-ganizzata dalla Pro Loco (e da tanteassociazioni, quest’anno ancheSOS Costa Salento e CSV Salento)

e molte per-sone delpaese, com-presi i mieidue nuoviamici, colla-b o r e r a n n oalla realizza-zione di que-sto evento.Loro ancoranon lo sanno,

ma come si dice dalle mie parti ioin queste cose ci sguazzo, cosi nonperdo tempo e chiedo se posso farequalcosa anch’io: ecco fatto, sonostata precettata, alle 19.30 mi pre-sento alla festa, Massimo mi con-segna maglietta e cappellino efaccio ufficialmente parte dellostaff!

La festa non ve la racconto, speroandrete a vederla di personal’anno prossimo. Fatemi dire soloche non mi succede frequente-mente di essere accolta in manieracosì calorosa da persone mai vistein precedenza, la magia dell’im-pegno volontario per un “bene co-mune”. Un’ultima riflessione,riservata a noi turisti: per favorericordiamoci, mentre siamo in filaad aspettare - e spesso ad esigerevelocemente - la nostra cena, cheil personale è esclusivamente vo-lontario, che anche se di solitonon possiamo vederlo tutti sidanno un gran da fare, e soprat-tutto che noi SIAMO IN VA-CANZA! La fretta possiamo perqualche giorno lasciarla tranquil-lamente a casa, no?

Lo zen è l’arte della pittulaL’esperienza di una ragazza bergamasca che si è trasformata da turista in volontaria

A destra: Giorgia, la volontaria bergamasca.