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Inchiesta: Foggia al voto Candidati sindaco a confronto Inchiesta: Foggia al voto Candidati sindaco a confronto Personaggio Pio e Amedeo, “foggiani” come noi Cucina Menù di Pasqua, tra simboli e memoria Bellezza Occhi in primo piano

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Inchiesta: Foggia al votoCandidati sindaco a confrontoInchiesta: Foggia al votoCandidati sindaco a confronto

PersonaggioPio e Amedeo,

“foggiani” come noi

CucinaMenù di Pasqua,

tra simboli e memoria

BellezzaOcchi in primo piano

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2 a p r i l e duemilaquattordici sommario

ditoriale

Chi segue il work in progressdel magazine 6Donna anche tra-mite i social network (e in parti-colar modo la nostra pagina Fa-cebook), probabilmente sapràgià che tipo di giornale staper sfogliare. Lo aveva-mo, infatti, annuncia-to in grande stile e apiù riprese tramite inostri canali, assecondando la vo-lontà - condivisa da tutta la reda-zione e avvertita a più livelli - didedicare ampio spazio all’ap-puntamento più importante pre-visto per la città. Quello eletto-rale, quello che si staprofilando a poco più di unmese dall’uscita di questonumero di 6Donna. Consape-voli di rivestire, seppure indiret-tamente, un doppio ruolo in que-sta partita - quello di“mediatori/traduttori” tra i pa-lazzi e i lettori; e viceversa di“pungolo” tra i lettori e chi siedenelle stanze dei bottoni - abbiamodeciso di aprire le porte della re-dazione ad un confronto tra i va-ri candidati alla carica di primocittadino. Un incontro pacato e ci-vile - come da tempo non accadeva -con qualche sparuto guizzo polemi-co e qualche frecciatina politica. In-somma, il minimo consentito permantenere vivo il gioco delle parti,in campagna elettorale. Poiché nonvogliamo che l’appuntamento alleurne possa trasformarsi in una sortadi “blind audition” abbiamo volutoporre i candidati che hanno accoltoil nostro invito (Lucia Lambresa, Au-gusto Marasco e Luigi Miranda; glialtri hanno declinato) dinanzi allestesse domande, ovvero questioni diordine quotidiano, concrete e popo-lari per poter ricostruire, almeno agrandi linee, obiettivi e progettuali-tà che vi invitiamo a leggere con at-tenzione. E’ questa, infatti, l’Inchie-sta del numero di aprile. A seguire,una sorta di Guida al voto, con tutte leinformazioni utili per recarsi alle ur-ne e una panoramica completa deinomi in lizza per la poltrona di primocittadino. L’appuntamento elettora-le ormai alle porte, però, non ha of-fuscato il nostro sguardo sul territorioe in questo numero vi proponiamoun doppio Personaggio del mesepre-sentando il successo di due giovanifoggiani e del loro primo film pro-dotto da Taodue: loro sono le ienePio&Amedeo, nelle sale con “Amicicome noi”. A seguire, in pieno stile6Donna, Storie al femminile, due ap-profondimenti riguardanti altrettan-ti progetti che strizzano l’occhio allastoria del territorio e al mondo delladanza. Rubriche e approfondimentidi Moda, Salute e Bellezza comple-tano il tutto. Insomma, come sempre,un numero ricco di spunti di rifles-sione per leggere insieme la città e isuoi cambiamenti. Buona lettura!

di MARIA GRAZIA FRISALDI

4 Personaggio del mese• Pio e Amedeo, “foggiani” come noi

5 Progetti al femminile• Mara Cinquepalmi e le donne

della fabbrica di carta• Ada Santamaria, misteri e benefici

delle danze orientali

6 Inchiesta• Corsa al Palazzo: Foggia al voto

I candidati nella redazione di 6Donna• Un sorso di veleno,

domande indiscrete

8 Politica• Guida al voto,

tra doppia preferenza e europee• Gli altri candidati: le schede

10 Bellezza• Sopracciglia perfette:

occhi in primo piano

11 lui&lei• Quando il desiderio cala:

i consigli della psicosessuologa

12 Moda• La giacca di pelle, capo passe-partout

17 Rubriche

23 Cucina• Menù di Pasqua tra simboli e memoria• La ricetta: semifreddo di pastiera

FIOCCO AZZURRO NELLA REDAZIONE DI 6DONNA

Il direttore, l’editore e l’intera redazione for-mulano i più affettuosi auguri all’archi-tetto Simonetta Campanella per la nasci-ta del piccolo DOMENICO SIMONE.

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3a p r i l e duemilaquattordici

Care mamme e cari papà di Foggia, mi state a cuore, voi per me siete i veri eroi moderni.

Dopo anni spesi per difendere i diritti dell’infanzia inAmerica Latina, in Africa, come ex giudice minorile e comeGarante Provinciale dell’Infanzia, ora voglio spendermi peri bambini, gli adolescenti e le famiglie della mia città, checonsidero terra di missione.

Sogno una città in cui un genitore in difficoltà abbia unservizio sociale dotato di tutti i mezzi per sostenerlo, a par-tire dai genitori che perdono il lavoro e dai genitori separa-ti, perché la separazione dei genitori genera impoverimen-to della famiglia e turbamento nei figli.

Sogno una città che faccia di tutto per lanciare i proprifigli verso la vita e li protegga dal male e dalle insidie delmondo, investendo in cultura, oratori e centri sportivi.

Sogno genitori che il sabato e la domenica debbano ave-re solo l’imbarazzo della scelta tra le varie alternative ludiche,sportive, artistiche e culturali che Foggia offrirà loro.

Sogno genitori che portano in discarica la Playstation ela Nintendo, perché la politica li ha affiancati nella battagliacontro questi due mostri sacri del tempo libero dei proprifigli. Sono per una città libera dalle sale per scommesse,perché generano dipendenza e rovinano le famiglie.

Pretendo che le famiglie che avviano i figli allo sportabbiano incentivi e sgravi, anche attraverso servizi gra-tuiti.

Sogno genitori che non soffrano per la lontananzadei figli. Sogno genitori che quando votano sanno chequel voto è anche per rendere più liberi e felici i proprifigli.

Io sogno in grande per i vostri figli, e voi?

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4 a p r i l e duemilaquattordici personaggio

Pio e Amedeo, “foggiani” come noiIl loro primo film, “Amici come

noi”, prodotto da Pietro Valsec-chi e distribuito da Medusa, con-

tinua a riempire le sale cinemato-grafiche pugliesi, e anche nel restodello Stivale sta registrando buoninumeri. Stiamo parlando diPio&Amedeo (all’anagrafe PioD’Antini e Amedeo Grieco), le “ie-ne” foggiane che sono riuscite agabbare il regista Premio Oscar,Paolo Sorrentino, e far brindare indialetto foggiano Ridge, il fascino-so di Beautiful.

Su di loro, e sulla loro comicitàgenuina, ha puntato tutto il produt-tore di Taodue, e i risultati non sonotardati ad arrivare: in 24 ore di pro-grammazione, infatti, la pellicola haregistrato il primo posto al boxoffi-ce, scalzando il costosissimo “300:l’alba di un impero”. Insomma, al ci-nema la Puglia piace e diverte. A fir-mare la colonna sonora del film (che

vede tra i protagonisti anche Ales-sandra Mastronardi, Maria Di Bia-se e Massimo Popolizio), poi, c’è

Checco Zalone. Il brano si chiama“Fuggi da Foggia” ma sono tutti ac-corti nel precisare subito: “Non è co-me sembra”.

Due amici, un matrimonio chesalta e un viaggio. Sembra l’inizio diuna barzelletta, invece è la tramadi “Amici come noi”…

Pio:“In questi termini non l’ave-vamo mai pensata (sorride, ndr) pe-rò sì, è così. Come sempre nella vitaci vuole un po’ di fortuna: lo scorsoanno avevamo avuto molto succes-so con gli Ultras Vip, e I Soliti Idiotiavevano terminato il loro ciclo. Co-sì il produttore Valsecchi ci ha chie-sto se avevamo un film da propor-gli, ma noi non lo avevamo. Ce lo harichiesto, gli abbiamo detto di sì edè nata questa storia, sceneggiata tral’altro insieme al foggiano Aldo Au-gelli.

“Puglia Power”, in questo mo-mento gallina dalle uova d’oro peril cinema. Dal Barese, però, ci spo-stiamo nel Foggiano: quali sono lepotenzialità di questa terra, di que-sto dialetto e di questo modo di vi-vere…

Pio: Foggia ha un potenziale in-credibile. Noi vediamo solo quellocomico perché è un territorio che faridere, bonariamente parlando. Ildialetto foggiano poi incuriosisceper questo modo di parlare per “co-dici fiscali”, senza vocali. Noi vor-remmo contribuire a far conoscerel’intero territorio foggiano, per que-sto abbiamo chiesto alla Taodue digirare il film qui, tra Foggia e il Gar-gano.

Amedeo: Nel film si vede la bel-lezza del nostro Gargano, con Mon-te Sant’Angelo, una delle sue gem-me. E noi speriamo di essere unvalido spot per questa terra ricchis-sima e piena di potenzialità.

E allora qual è il Foggiano-ti-po che intendete esportare con

questa pellicola?Pio: Noi esasperiamo alcuni ca-

ratteri del maschio meridionale cheè un po’ più cazzaro (passami il ter-mine), più caciarone. Ma è profon-damente buono, ruspante e maigretto.

Amici nella vita, colleghi sul la-voro. Come è composta questa cop-pia, da quali dinamiche è regolata?

Amedeo: In realtà non ci sonodinamiche fisse e non abbiamo untecnica rodata. Questa è la nostrapecca, ma anche la nostra forza e lanostra fortuna. Credo sia questo chesi evince guardandoci: che nulla èpreparato, è tutto sempre molto ge-nuino e naturale. Perché siamo veri,cioè noi siamo proprio così…

Da Foggia, però, siete fuggitianche voi, almeno per lavorare…

Amedeo: siamo andati fuori perrubare, ma non per rubare all’auto-grill (ride, ndr). Siamo andati fuoricasa per imparare, conoscere e con-frontarci con gli altri. Perché se si re-sta chiusi nelle solite quattro murasi rischia di diventare provinciali.Siamo fuggiti perché era importan-te farlo in quel momento per cre-scere, ma come vedi siamo qui…

Avete forzato gli accordi con laMedusa per essere tutto il giornoin città per incontrare il pubblicoche verrà a vedere il vostro film…

Pio: Ci sembrava doveroso far-lo: Foggia è una città schiacciata dal-la crisi, come molte altre del Sud Ita-lia e noi vogliamo ringraziare estringere la mano a quanti sono qui,oggi, per sostenere noi, il nostro film,e il nostro territorio sul grande scher-mo.

Amedeo: Il nostro obiettivo è farconoscere altrove questa città - cheè sempre bistrattata da tutti, ma chein fondo sa essere anche divertente- senza dimenticare di esserle rico-noscenti. Maria Grazia Frisaldi

Le due Iene del Tavoliere al loro debutto cinematografico

Nei cinema d’Italia con la pellicola “Amici come noi” (Medusa)“Vogliamo essere uno spot per questa terra, piena di potenzialità”

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EditorePublicentro Servizi Pubblicitari s.r.l.

Direttore ResponsabileMaria Grazia Frisaldi

Direzione commercialeAngela Dalicco

In redazioneDalila CampanileIrma MeccaMariangela MarianiSimona Donatelli

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RedazioneFoggiaVia Tressanti, I trav. (vill. Artig.)Tel. 0881.56.33.95 - Fax 0881.56.33.19

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Impaginazione e stampaPublicentro Graphic

Mensile di attualità e informazione.Registrazione presso il Tribunale di Foggia

n° 2/2002 del 26/09/2002

La collaborazione è volontaria e gratuita. I testi e le foto da voi inviate non verranno restituite.

Questo numero è stato stampato in 43mila copie e distribuito gratuitamente a domicilio nella città di Foggia

L’odore della colla ce l’ha an-cora nel naso una delle “don-ne di carta” di Mara. Quella

puzza rimaneva appiccicata sullemani, anche se le lavavi. I fogli ti ta-gliavano le dita nell’IPZS, l’IstitutoPoligrafico e Zecca dello Stato diFoggia. La Cartiera anni ‘60, quan-do le donne si spezzavano la schie-na per sollevare le risme da 25 chili.Avrebbero dovuto aspettare 20 an-ni gli elevatori. Mara Cinquepalmi,giornalista foggiana, ha ficcato il na-sonella loro vita passata, in una fab-brica, 50 anni dopo. Le loro storie,per ironia della sorte, non sono sta-te affidate alla carta ma al web, inuna sezione del progetto “Via delMare racconta” (www.viadelmare-racconta.it).

L’autrice, ormai bolognesed’adozione - vive lì da 18 anni -, hail pallino dei numeri: la sua ricercaparte dai 1446 operai del 1946, fon-te Archivio di Stato. Applicando lasua inclinazione alla lettura di ge-nere, 146 operaie non sono più sol-tanto cartellini timbrati. “Si parlasempre degli operai della Fiat, deilavoratori dell’Elettrolux, si parla po-co, invece, delle donne della Fiat,

delle donne dell’Elettrolux. Perl’Omsa è stato diverso, perché erauna fabbrica più femminile”. A pen-sarci bene, quelle operaie avrebbe-ro sfilato come fantasmi pure nellamemoria dei foggiani: chi ci avreb-be giurato che negli anni ‘40 ci fos-sero delle donne nella Cartiera.

Mara Cinquepalmi si occupa didatajournalism, il giornalismo deidati che elabora graficamente le in-formazioni.”Quando mi sono trova-ta tra le mani l’elenco dell’Archiviodi Stato, quello era davvero un da-tabase ante litteram, mi è venuto fa-cile lavorarci”.

È un vulcano di idee e questa l’èbalenata quasi due anni fa, mentreera in vacanza. “Lo dico sempre: ame le vacanze fanno male. Legge-vo sui giornali le cronache dell’Ilvadi Taranto e a un certo punto mi so-no detta che anche noi, a Foggia, ab-biamo un’industria di Stato che sot-to tanti punti vista ha inciso sulterritorio”.

A dirla tutta, è stato un mezzocalvario trovare le carte: non esisto-no libri sulla Cartiera, all’ArchivioCentrale di Roma non avevano do-cumenti e all’Archivio di Stato di

Foggia, scavando, hanno trovato unfascicolo che ne conteneva circaventi datati tra il 43 e il 46. In 24enormi fogli battuti a macchina, chepoi ha trascritto in formato elettro-nico, era contenuto l’elenco al ‘46 dioperai, impiegati e lavoratori del-l’azienda agricola annessa allo sta-bilimento. Quel materiale non po-teva rimanere in un cassetto. Non èescluso che un giorno possa diven-tare un e-book oppure un libro tra-dizionale, in formato cartaceo. Ma-ra aveva messo a dura prova lapazienza di troppi colleghi e del di-rettore dell’Archivio per rimandare.Ma non poteva deludere soprattut-to le sue donne che si erano doman-date chi fosse quella “matta” che vo-

leva sapere cosa facessero in fab-brica. La Cartiera ci teneva a loro esono ancora grate all’azienda: “Ave-vano il nido aziendale, che negli an-ni 60 era una cosa normalissima, lacolonia, i buoni per l’acquisto dei li-bri, gli ambulatori”.

Mara, mille impegni e una fa-miglia, appartiene alla rete Giulia,le GIornaliste Unite Libere Autono-me. Femministe, ci tengono al lin-guaggio di genere. “Leggiamo an-cora nelle cronache il ministro e nonla ministra che in italiano si può dire,ma c’è qualcuno che ancora si ostinaad usare il maschile anche se si trat-ta di una donna”. Il suo ultimo pro-getto dà la caccia agli stereotipi ses-sisti nelle cronache sportive. In unblog, “Un certo genere di sport”, fale pulci ai media su come racconta-no le atlete. “Le tenniste sono bellee brave; il binomio donne e motoriaccompagna le cronache delle prin-cipali manifestazioni automobilisti-che; le sciatrici o le pattinatrici sulghiaccio sono le regine delle nevi”.Sarà pure un tantino oltranzista, maa scorrere titoletti e fotogallery val-le a dare torto.

Mariangela Mariani

5a p r i l e duemilaquattordiciprogetti al femminile

IN CONFIDENZA

SUL WEB

Tutte le donne della fabbrica di carta di Via del Mare

Datajournalism e comunicazione di genere

I falsi miti svelati dalla danzatrice Ada Santamaria

Come un fulmine a ciel sere-no, una notizia che spiazza emette in discussione decen-

ni di falsi miti, sostenuti dalla mi-gliore cinematografia e letteraturadi sempre. Mai fidarsi delle appa-renze, insomma: “Le danze orien-tali - per intenderci, la danza delventre - sono nate dalle donne perle donne”. Ada Santamaria, istrut-trice federale di Discipline Musica-li, danzatrice e coreografa è sempli-ce e diretta e, sull’argomento, nonlascia spazio a dubbi o ombre. “E’un falso mito quello secondo il qua-le la danza orientale sia nata per al-lietare gli uomini”, precisa Ada,danzatrice raffinata nei gesti e nel-le movenze, ed elegante nella scel-ta di costumi e coreografie.

“Solo nei primi del Novecentoquesto tipo di cultura viene ‘occi-dentalizzata’ in forma di cabaret,con tanto di lustrini e paillettes, at-traendo per i movimenti sinuosi delbacino soprattutto il pubblico ma-schile”. Si tratta, infatti, di una tra-dizione antichissima nata comedanza di culto della dea Iside oIshtar: i movimenti rotatori e sinuo-

si (tecnicamente detti “otto”) ri-prendono gli antichi significati del-la fertilità e della prosperità legatialla dea Madre e che vedono il ven-tre della donna come luogo simboloper eccellenza.

“Ma la ‘pancia’ è anche la sededel nostro secondo cervello, quelloemozionale, e questo tipo di lavoropuò riservare straordinari beneficia livello psico-fisico”. Ada, infatti, -che si è avvicinata alla danza a 20anni e da allora non se ne è più al-lontanata, padroneggiando ora stru-menti quali veli, fan-veils, sciabola eali di Iside, solo per citarne alcuni - èstrenuamente impegnata nel con-dividere le opportunità di benesse-re che la pratica delle danze orientalipuò donare al corpo e allo spirito, di-sciplina che insegna ad una classeaperta ed eterogenea composta dadonne “di tutte le taglie e di tutte leetà”. Determinata a portare e a farradicare questa cultura anche aFoggia (“dove c’è davvero troppapoca conoscenza e grettezza al ri-guardo”, spiega) oggi sperimentaun percorso di “danza emozionale”,da lei stessa creato ma non ancora

brevettato, per esprimere pathos edemozione attraverso la danza. Unpercorso che porti sullo stesso bina-rio la sua formazione accademica (èlaureata in Scienze dell’Educazio-ne) con la sua formazione artistica,avvicinandosi alla danza-terapia.

Selezionata per esibirsi sul pal-co del prestigioso Bellyfusion Le-gend Festival, ad Assisi, lo scorso ot-tobre, Ada continua a formarsi con imigliori insegnanti di danze orientaliin giro per l’Italia, tessendo una re-

te di contatti da portare presto a Fog-gia. “Ho organizzato stage con Lui-sa Piro (nome d’arte Layal el Shar-qi, sua insegnante insieme a NataliaBonanese,ndr) affinché Foggia pos-sa liberarsi dei preconcetti con i qua-li si approccia a questo tipo di cultu-ra, evidenziando solo il risvoltomateriale della sensualità che tra-spare da questa danza che, al con-trario, vuole dare un valore nuovoalla femminilità”.

Per Ada, infatti, la danza orien-tale è ali e radici: radici ben saldenell’humus delle proprie origini, eali che spingono verso nuove formedi contaminazione. “Ma non dob-biamo cadere nel tranello di consi-derare la danza orientale solo comeforma artistica”, spiega. “I beneficipsico-fisici che apporta sono davve-ro molteplici: i movimenti ritmici deifianchi rilassano il bacino e gli or-gani interni. Inoltre, migliora la cir-colazione e irrobustisce la muscola-tura dorsale, tanto da essereraccomandata per il trattamento deidolori lombari e delle scoliosi contutti i benefici della ginnastica po-sturale e correttiva”. Ideale anche

come ginnastica pre e post parto, ladanza orientale aiuta a combatterelo stress e a staccare dalla quotidia-nità. Inoltre, si lavora moltissimo sul-la consapevolezza del proprio cor-po e della propria femminilità: “ilcontatto costante con lo specchioaiuta a piacersi e affrontare i propritabù e le proprie insicurezze, ricer-cando costantemente l’eleganza nelmovimento”.

Maria Grazia Frisaldi

Una disciplina artistica e un “toccasana” per il corpo e la mente

Tutto il mistero delle danze orientali:un regalo delle donne per le donne

La giornalista foggiana Mara Cinquepalmi racconta sul web le operaie della Cartiera

Ada Santamariafoto di Ivano Bottaccio

Ada Santamariafoto di Ivano Bottaccio

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Non ci può essere una inver-sione di rotta se non si ha pienaconsapevolezza del posto in cui citroviamo e della meta da raggiun-gere. E allora vi chiediamo: a chepunto è la città? Verso quali lidi vo-gliamo traghettarla?

Lambresa: Il mio obiettivo è re-cuperare la fiducia che i cittadinihanno perso nelle Istituzioni. Perquesto vorrei che la prossima Am-ministrazione fosse in grado di rile-gittimare le Istituzioni come luoghiin cui si prendono le decisioni e nonsi lasciano incancrenire i problemi.E’ questa la presentazione del no-stro agire politico: concretezza e tra-sparenza.

Marasco: dove siamo è eviden-te: a tutti è noto lo stato di sofferen-za in cui versa la città. L’apertura dicredito nei miei confronti dice che icittadini vogliono partecipare allescelte per il loro futuro: sono certoche verrà colta l’opportunità delmeccanismo della doppia preferen-za perché - ne sono convinto - con ledonne si lavora meglio e, se mi saràdata l’opportunità, il rinnovamentopartirà proprio dalla composizionedella mia Giunta…

Miranda: Abbiamo assistito, nelcorso di quest’ultima consiliatura, amolti eventi drammatici: dall’ade-sione al Salva Città (per me un “dis-sesto pilotato”) alla fine della muni-cipalizzata Amica e del suosottobosco di cooperative. Dolosa-mente, le classi dirigenti che si sonoalternate hanno tolto la speranza aifoggiani, facendo credere loro chela città fosse in uno stato comatosoirreversibile. Ma Foggia non è que-sta: è arrivato il momento conse-gnare la città ad una classe dirigen-te di persone oneste e competentiper renderla finalmente attrattiva

sotto tutti i punti di vista.Arresti eccellenti al Comune di

Foggia: l’accusa di concussione en-tra nel Palazzo. Le liste pulite e ilpotere della tecnostruttura. Il con-sigliere arrestato insieme al diri-gente era stato eletto nella lista diLucia Lambresa. L’architetto è sta-to assessore in una materia affineai lavori pubblici. Lei non avevamai capito nulla?

Marasco: Non trascorsero ottomesi dal mio insediamento che giàlamentai una serie di ineffi-cienze della tecnostruttura pa-ventando la possibilità di di-mettermi. Mi sono adoperatofortemente affinché il proces-so di riorganizzazione portas-se all’unificazione dei ServiziUrbanistica, Lavori Pubblici eSuap, che rilasciano permes-si di costruire e che non collo-quiavano tra di loro. È chiaroche anche la politica e i livellidecisionali devono avere unruolo fondamentale di indirizzo.Quando esiste un quadro di re-gole certe vale per tutti, e nonc’è la possibilità di individuarescorciatoie o alternative.

Lambresa: Nel momentoin cui mi sono dimessa, c’è stata unadiffida formale ai due consiglieridella mia lista ad utilizzare il mio no-me e il mio simbolo. Questa volta,ho registrato l’associazione e tutti gliiscritti hanno firmato un codice eti-co. Vicende del genere sono ecla-tanti e vengono sbattute in primapagina, però nel corso di questi an-ni non si può certo dire che l’ammi-nistrazione comunale sia stata im-mune da avvisi di garanzia, indaginie processi. Tempi certi nell’adozionedei provvedimenti e nella loro at-tuazione potrebbero contribuire a

non incorrere più in queste situa-zioni. Quando invece anche per larichiesta di occupazione del suolopubblico devi fare il giro delle settechiese è chiaro che da qualche par-te si può inserire l’elemento di tur-bativa.

Miranda: Nel momento in cuimanca un controllo sulle procedure

che insistono in alcuni settori èevidente che determinati sog-getti formano dei veri e propripotentati, dei mini-regni. Dob-

biamo fare in modo chegli assessori competen-ti, i vari dirigenti, maanche i funzionari e gliimpiegati abbiano con-trolli stringenti e conti-nuativi. L’onestà credosia un valore assoluta-mente irrinunciabile

per i candidati. La listaMiranda Sindaco non ha

volutamente intercettatopersonaggi che avesseroricoperto ruoli in politica fi-no a questo momento, ec-cezion fatta per il sotto-scritto, per dare unrinnovamento reale.

Il vento dell’antipo-litica soffia ancora, forte.

Si teme un’alta percentuale diastensionismo. Come pensate di in-tercettare il voto degli scontenti?Come riavvicinare i giovani allapolitica?

Miranda: La politica ha dato unpessimo esempio in questi anni an-che nella nostra città. È un’antipoli-tica che non deve essere demoniz-zata ma dev’essere compresa eanalizzata profondamente nelle sueradici perché da lì dobbiamo ripar-tire. È necessario spiegare a questiamici che non hanno più intenzione

di votare che purtroppo non fannoun favore agli altri e che è necessa-rio andare a votare in maniera co-sciente, senza seguire le solite logi-che legate al voto di scambio o allapromessa di un posto di lavoro.Dobbiamo spezzare questa logicache ha portato la città nello stato incui vive.

Lambresa: Io vengo da un’espe-rienza politica che mobilitò molto imovimenti giovanili anche in ma-niera contrapposta - mi riferisco aglianni 70 - e posso dire però che a quel-l’epoca l’essere contro il sistema ge-nerava partecipazione e quindi undesiderio di rappresentanza anchetra le fasce di emarginazione politica.Auspicherei che avvenisse la stessacosa: finché l’antipolitica trova in unaforma organizzata, sul web o altro-ve, la possibilità di arrivare nelle isti-tuzioni sono tranquilla. Mi preoccu-perebbe molto di più se l’antipoliticasi traducesse nel rifiuto della demo-crazia e delle istituzioni.

Marasco: È evidente la distan-za che vivono i cittadini oggi rispet-to alla politica. Ho avuto modo diconstatare personalmente che tan-ta gente che è venuta a votare alleprimarie era gente delusa dalla po-litica, dall’offerta del centrosinistrae del centrodestra, persone che daanni non votavano. Se riusciamo astimolare le corde giuste tanta gen-te si riavvicinerà e darà un’aperturadi credito alla politica che dovrà ri-generarsi partendo da questo se-gnale. Per quanto riguarda i giova-ni, ho un sogno ma ritengo che nonsia solo tale perché appartiene allaprogrammazione che bisogneràmettere in atto: creare almeno 20imprese di ragazzi che possano la-vorare con la cultura e le nuove tec-nologie.

Tasse. Sul fronte fiscale per viadel Salva Città la prossima ammi-nistrazione sarà ingessata. Però cisono dei margini per ridurre il ca-rico fiscale, soprattutto sulle im-prese, sui commercianti.

Lambresa: L’operazione veritàsul decreto Salva Città è una dellecose che faremo appena ci insedie-remo per conoscere i margini di ma-novra. L’ultima cosa che io e la no-stra lista faremo è quella di illuderela gente che dal giorno dopo tuttoandrà bene, perché la bacchettamagica non ce l’abbiamo. Allora sele tasse sono commisurate al costodei servizi agiremo sul costi dei ser-vizi. Se i costi dei servizi presenta-no delle spese che non trovano giu-stificazione o che possono essereriviste noi lo faremo volentieri. Sem-pre che il governo non continui conquesta logica di vessazione nei con-fronti dei comuni.

Marasco: io credo che una ridu-zione della tassazione, a meno dileggeri aggiustamenti, non saràpossibile. Questa tassazione serveper assicurare i servizi che signifi-cano prendersi cura della città: ma-nutenzione delle strade, pubblica il-luminazione, rifiuti. Credo che sidebba abbandonare la politica del-l’improvvisazione. Sulla scorta del-le risorse a disposizione bisogneràindividuare gli strumenti concretiper dare risposte in termini di quali-tà dei servizi.

Miranda:È ovvio che non ci sia lapossibilità nel breve tempo di ab-bassare le tasse. Noi abbiamo inse-rito nel programma un’opzione chein altre città d’Italia sta funzionandobene: nel momento in cui il Comuneè nell’impossibilità di poter garanti-re questi servizi, i commercianti pos-sono consorziarsi con dei contratti di

6 a p r i l e duemilaquattordici inchiesta

VERSO IL VOTO Antipolitica, sicurezza, tasse e pari opportunità:

Corsa al Palazzo, Poche promesse,

Seduti allo stesso tavolo e posti dinanzi alle medesime que-stioni: quelle di ordine quotidiano, concrete, popolari. E’ co-sì che i tre candidati sindaco che hanno partecipato, lo scor-

so 3 aprile, all’incontro sulla Foggia che verrà organizzato dallaredazione di 6Donna, si sono presentati: senza claque e sostenito-ri. Hanno bussato alla nostra porta immaginando di doversi sotto-porre ad un “fuoco di fila”, salvo poi dare vita ad un incontro pacatoe civile - come non accadeva da tempo - con qualche guizzo pole-mico (per lo più precisazioni, puntualizzazioni) e qualche freccia-tina politica. Insomma, il minimo consentito per mantenere vivo ilgioco delle parti, in campagna elettorale.

Seduti allo stesso tavolo e posti dinanzi alle medesime que-stioni, dicevamo. Solo così potevamo tratteggiare tre personalitàcosì diverse e distanti, così come differenti sono i modi di vivere eintendere la città possibile nel post-Mongelli.

Loro sono (in rigoroso ordine alfabetico) Lucia Lambresa, Au-gusto Marasco e Luigi Miranda, ormai nel pieno delle relative cam-pagne elettorali. Pacato e meditabondo, come un giocatore di scac-chi, è Augusto Marasco: guarda spesso l’orologio che corre eappare infastidito quando viene ricordato loro di contenere gli in-terventi in un tot di tempo stabilito. L’esatto opposto di Lucia Lam-bresa. Lei - ma questo lo sapevamo già - alla testa ha sempre ag-giunto la pancia: semplice e diretta, attacca e schiva continuamente.

Nel mezzo c’è Luigi Miranda, con la sua voglia di rinnovamen-to e le sue proposte per sostenere le best practice in città. Ascoltai suoi competitor e annuisce, a volte approva con tanto di pollice rec-to, altre volte tiene le distanze, prendendo nota di tutto con la suastilografica nel blocco note. Miranda, Lambresa e Marasco hannoaccettato il confronto e l’incontro - mediato attraverso queste pa-gine - con la città. Assente giustificato il candidato sindaco Leo-nardo Di Gioia per sopraggiunti impegni nella Capitale e assentegiustificabile il candidato del centrodestra Franco Landella che,spiega, accetta di confrontarsi solo con la città. Non pervenuti, permotivi di differente natura, i consensi dei candidati Domenico Fia-no (Onda del Popolo) e Giuseppe Martorana (Forza Nuova).

E mentre il giornale sta per essere chiuso in redazione, una set-timana dopo la nostra tavola rotonda, il Movimento Cinque Stellenomina Vincenzo Rizzi candidato pentastellato e Gianfranco Pie-montese candidato sindaco della lista L’Altra Foggia a Sinistra.

A cura di Maria Grazia Frisaldi e Mariangela Mariani

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rete, convenzionandosi con il Co-mune. Gli stessi commercianti pos-sono porre rimedio ai disservizi che ilComune nell’immediato non è ca-pace di garantire per mancanza difondi, dallo smaltimento dei rifiuti al-la potatura degli alberi, e poi il Co-mune dovrà comminare agli stessiuno sconto nelle tasse rispetto aquanto hanno speso.

Serve un piano straordinario dimanutenzione delle strade. Moltezone della città sono al buio: da anninon si sblocca la gara d’appalto per lapubblica illuminazione. Ma sapetedove trovare le risorse, i soldi?

Marasco:Abbiamo 85 km di re-te cittadina. Ci sono fonti finanzia-rie destinate a questi interventi e so-no quelle che rinvengono dalrilascio dei permessi di costruire inordine agli oneri di urbanizzazioneprimaria. Lo scorso anno abbiamoincassato 1 milione 400mila euro.Potevamo rifare ex novo 14 km distrade. Non è possibile gestire inemergenza: la nostra città ha la ne-cessità di programmare. Così per ilbando della pubblica illuminazioneche si è eternato fino ad oggi: siamoclienti in fascia privilegiata, signifi-ca che l’energia elettrica che pa-ghiamo costa di più. Se consideria-mo quello che abbiamo pagato finoad oggi e se quegli importi fosserostati aggiunti a quelli messi a gara, leimprese avrebbero partecipato.

Miranda: Devono spiegarci ilmotivo per il quale le strade sono ri-dotte in questo stato: o la manuten-zione non è stata fatta per niente op-pure abbiamo pagato a vuoto ebisognerà dare un volto a precise re-sponsabilità. Bisogna uscire dalla lo-gica emergenziale per programma-re un rifacimento completo delmanto stradale. Certamente nell’im-mediato non sarà possibile per tuttigli 85 km, ma i fondi si possono re-

perire per esempio dismettendo al-cuni immobili comunali inutilizzati.Oppure potremmo pensare di ri-spolverare una vecchia opzione af-frontata male, quella della vendita dialcuni immobili occupati da privati: ri-sparmieremmo circa otto milioni dieuro annui per la manutenzione.

Lambresa: come al solito sem-bra che siamo stati appena calati daMarte tutti quanti. Il collega Mara-sco parla oggi di un provvedimentoche dovrebbe essere supportato eco-nomicamente dai permessi a co-struire. Questo significa che bisognacostruire ancora per continuare a fa-re le strade. Non è possibile che an-che nelle poche strade che sono sta-te fatte ex novo e pagate, il giornodopo passa Fastweb o l’Enel e lesventra. Io intendo program-mare, e questo lo devono fa-re gli uffici, i dirigenti. Io dol’indirizzo per program-mare in cinque anni il rifa-cimento di un numero dichilometri di strade e me lodeve dire lui quelle che sonoprioritarie, poi mi deve dimostrareche ogni anno lo ha fatto.

Tema strettamente connesso al-la sicurezza. Il numero dei furtid’auto in città è impressionante, lapercezione di sicurezza tra i citta-dini è ai minimi storici. Cosa pro-ponete?

Miranda: Innanzitutto unamaggiore presenza della Poliziamunicipale, in maniera costante econtinua, in tutta la città. Anche per-ché ritengo che abbia quantomenonel numero dei suoi componenti lapossibilità di garantire un presidio,soprattutto nelle zone più difficili.Ho avuto un dibattito qualche tem-po fa con il sindaco Gianni Mongel-li sul discorso della prostituzione di-nanzi al cimitero che ritengo siaassolutamente vergognoso, che va

combattuto. Sono convinto che siaabbastanza semplice provarci: ba-sta piazzare delle pattuglie della po-lizia municipale per una settimana.

Marasco: il tema della sicurezzaè legato a quello della legalità. Dob-biamo innanzitutto risvegliare ilsenso civico dei cittadini che devo-no diventare i primi controllori. Èchiaro che questa azione deve ac-compagnarsi ad una maggiore pre-senza della polizia urbana. Questo

non può esse-re affidato unica-

mente all’Amministra-zione comunale: bisognerà rivederein che termini le forze dell’ordinepossono affiancare la Polizia Urba-na in questo presidio del territorioche non significa militarizzare la cit-tà, ma dare la percezione della pre-senza dello Stato. Quanto alla pro-stituzione credo chel’amministrazione debba aiutaretante giovanissime a uscire fuori daquesta condizione con azioni di sup-porto.

Lambresa: La sicurezza è statauno degli argomenti che abbiamoaffrontato quando eravamo convin-ti che si potesse cambiare la città aldi là delle formule e delle alleanzetradizionali, tanto da aver tenuto unConsiglio comunale monotematiconel febbraio 2010. Io assunsi due im-

pegni in quell’occasione: l’appro-vazione del nuovo regolamento del-la Polizia Municipale che prevede-va la formazione e l’armamento, e ilregolamento per la videosorve-glianza per l’installazione delle te-lecamere in città. Bisogna riscrivereil patto per la sicurezza della città diFoggia. Quello che ha generato lacollaborazione è ormai obsoleto: so-no cambiati i tipi di reato, i luoghidove vengono consumati, è cam-

biato anche l’atteggiamento del cit-tadino e talvolta si è incancrenito il ri-fiuto del rispetto delle regole.

Ora parliamo di donne. Senti-te di poter prospettare una paritàdi genere in Giunta? Che program-mi avete in favore delle donne?

Lambresa: L’otto marzo abbia-mo dedicato una delle nostre “con-versazioni” alla città e alle donne do-mandandoci se reciprocamente siamano. È venuto fuori che i tempinon sono assolutamente conciliabiliperché il trasporto pubblico ha le suedeficienze e i costi dei servizi non so-no abbordabili. Il peso maggiore ri-cade sulle donne. Nelle liste, bene ledonne purché consapevoli, in Giun-ta il numero degli assessori è ridottodalla legge però mi auguro di averecompetenze femminili da valorizza-re, adeguate a quello che è il mio di-segno di amministrazione.

Marasco: L’amministrazionedella quale ho fatto parte negli ulti-mi due anni ha istituto la consultadelle pari opportunità che celebre-rà un anno proprio in occasione del-l’appuntamento elettorale. Mi au-guro che la doppia preferenza siad’impulso ad un rinnovamento so-stanziale della compagine consilia-re. Il mio impegno è quello di darevisibilità concreta a partire dallacomposizione della Giunta, salva-guardando il principio “personegiuste al posto giusto”.

Miranda: Noi sediamo su unabomba ad orologeria che si chiamaemergenza sociale. Un dramma perle famiglie, prese dalla disperazio-ne, e la donna gioca un ruolo di stra-ordinaria importanza. La politica de-ve essere vicina a queste situazionimettendo a disposizione sportellicon degli psicologi. Le donne che la-vorano non hanno la possibilità difare la politica e il proprio lavoro per-ché anche in questo caso non c’è unwelfare degno di questo nome, nonci sono asili nido nelle aziende chedovrebbero essere la regola. Daresoltanto la doppia preferenza la-sciando completamente la donnanell’impossibilità materiale di potersvolgere il ruolo di lavoratrice, mam-ma e politico è un’ipocrisia.

Che percentuale pensate di to-talizzare al primo turno?

Lambresa: noi non facciamoquesto ragionamento. Tra l’altro,guarda caso, noi siamo certi di por-tare in Consiglio comunale una rap-presentanza femminile.

Marasco: 50 più un voto. Miranda: (“che non è il mio”,

scherza rivolgendosi all’architetto,ndr)Le percentuali le potremmo an-che dire perché abbiamo realizzatosondaggi ma la cosa importante èla grande simpatia che nutre la gen-te nei nostri confronti.

7a p r i l e duemilaquattordiciinchiesta

UN SORSO DI VELENO

primo confronto tra i candidati sindaci nella redazione di 6Donna

ma senza la bacchetta magica per i miracoli si stanno attrezzando

Lucia Lambresa anche lei ha fatto qual-che passaggio, ma soprattutto ha fatto unaccordo con il centrosinistra di GianniMongelli che per alcuni ha rappresenta-to un tradimento. Crede di aver creato“confusione” e di aver perso voti ri-spetto ad allora?

No, Alleanza Nazionale si èsciolta, nel 2009 nasceva il PDL e ionon ho aderito a questo progetto po-litico ma ho scelto di correre con unalista civica che portava il mio nomee che poi ha trovato la disponibilità al sostegno da parte dell’UDCe di altre liste civiche. Al secondo turno, sulla scorta di una mancanzadi volontà del candidato sindaco del centrodestra di ricucire la dia-spora e rispetto invece ad una disponibilità manifestata da parte delsindaco Gianni Mongelli a recepire le nostre istanze programma-tiche la coalizione che mi aveva sostenuto ha detto sì. C’è stata unastretta di mano tra me e Gianni Mongelli davanti alla gente, inpiazza, stabilendo quali erano i principi ai quali non bisognava de-rogare. Dopo un anno e mezzo Mongelli - non il centrosinistra - èvenuto meno a quel patto e io ho abbandonato l’amministrazione.Siamo stati defraudati del nostro diritto di rappresentanza consi-liare e di possibilità di incidere nelle scelte dell’amministrazione.Questa volta io vinco, quindi non ho bisogno di apparentarmi.

Non abbiamo resistito alla tentazione di torturare gli aspiranti sindacocon qualche domanda scomoda e impertinente. Coraggiosamente non si sono tirati indietro e hanno tirato fuori gli scheletri dall’armadio. A loro va l’onore delle armi.

Luigi Miranda lei viene dagliAzzurri, poi è passato nell’Udc.Avrebbe voluto essere il candi-dato sindaco del centrodestra epoi ha ripiegato su una lista ci-vica. Se non dovesse vincere leie qualora ci fosse un secon-do turno, quando arriveràil momento degli appa-rentamenti cosa farà, vi-sto che nel centrodestrail rapporto coi suoi ami-ci si è incrinato?

Non ho nemici perché faccio politica nell’interesse deicittadini. Sui passaggi le dico che alcune volte per noncambiare idea è necessario cambiare partito, soprattut-to quando i partiti sono gestiti da soggetti che hanno pau-ra di chi ha voglia di lavorare. La mia scelta non è stataun ripiego, tutt’altro. Cosa succederà al primo turno ionon lo so. Ci sono sondaggi che spero che vengano con-fermati, però dovremo capire quali saranno i risultati ve-ri. A quel punto riuniremo tutti i candidati della nostra li-sta: non c’è un padre padrone nella lista Miranda Sindacodecidiamo in maniera corale nell’interesse della citta-dinanza.

Augusto Marasco le continuano adire che è un uomo di destra prestatoalla sinistra. E un candidato di sinistranon c’è. Lei cosa risponde? E poi, do-po le primarie, lei ritiene di gui-dare una coalizione unita?

Io non ho mai avuto unatessera di partito. Ho fatto par-te di un’amministrazione dicentrosinistra nel corso diquesti ultimi due anni. La miaè stata una scelta di coerenzaperché ho votato nel 2012 perla scelta del candidato premier, alle parlamentarie del PD,alle primarie per l’elezione del segretario cittadino del PD.Io non ravviso alcun elemento di contraddizione. La par-tecipazione alle primarie è stata della cittadinanza, nonsoltanto di truppe cammellate che si riferiscono ai partiti. E’questo il segnale che vorrei sottoporre a di chi oggi deve ri-conoscersi in un candidato sindaco. Quanto alle contrad-dizioni che vengono superate perché Rifondazione Co-munista e Sel per problemi oggettivi di mancanza di quadridirigenti si tirano fuori dalla coalizione, diciamo che ci sia-mo parlati fino ad un certo punto e questa storia è finita co-sì, a metà.

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Comunicazione di servizio: il 25maggio l’elettore può esprime ladoppia preferenza solo per un uomoe una donna della stessa lista. Con-dividi, retwitta e falla girale. L’eser-cito di candidati consiglieri avver-te il pericolo di un cortocircuito

informativo e sfrutta i social net-work (Facebook e Twitter i piùamati dai politici) per far circolare lapuntualizzazione, per nulla di po-co conto. Pena l’annullamento del-la seconda preferenza.

Meglio farla più tragica, specieper i diretti interessati: “il voto ènullo”. Per la prima vota a Foggiasi vota per il rinnovo del ConsiglioComunale con la doppia preferen-

za, introdotta dalla legge 215 en-trata in vigore a dicembre del 2012.Se nelle liste nessuno dei due sessipuò essere rappresentato in misurasuperiore a due terzi, non c’è inve-ce alcun obbligo di votare insiemeun uomo e una donna. L’elettorepuò infatti esprimere una o due pre-ferenze nelle apposite righe stam-pate sotto lo stesso simbolo, scri-vendo il cognome di non più di duecandidati compresi nella lista da luivotata, di sesso diverso.

Per salvare capra e cavoli, c’èchi ha stampato manifesti e santiniin coppia. Sentirete parlare di tic-ket, termine mutuato dalle elezioniamericane - e storpiato rispet-to al significato origi-nario - per indicarel’abbinamento uomo-donna: un candidato euna candidata dellastessa lista fanno cam-pagna elettorale l’unoper l’altra oltre che per sestessi, in tandem. Le nuove di-sposizioni per promuovere il rie-

quilibrio delle rappresentanze digenere nei consigli e nelle giuntenon garantiscono l’elezione diquelle donne. È ammesso ancheper il voto disgiunto. Si può trac-ciare un segno sia sul simbolo del-la lista, con l’eventuale indicazio-ne della preferenza, sia sul nome diun candidato Sindaco non collega-to a quella lista.

Si vota anche per le Europee,con una scheda di colore diverso aseconda della circoscrizione di ap-partenenza, Sud a Foggia. Si pos-sono esprimere fino a tre preferen-ze del partito scelto econtrassegnato con una croce. In

questo caso, è stata intro-dotta, limitatamen-te alle elezioni euro-pee del 2014, lacosiddetta triplapreferenza di gene-re: qualora l’eletto-re decidesse diesprimere tre prefe-

renze, dovranno riguardarecandidati di sesso diverso, pena

l’annullamento della terza prefe-renza. È una disciplina transitoriafinalizzata ad introdurre nella leg-ge elettorale europea disposizioniper rafforzare la rappresentanza digenere. Tanto per aumentare l’en-tropia, la confusione, ci si è messoanche l’Election Day. Se per mesila stampa ha detto che si votava il25 e 26 maggio (e ancora oggi aqualcuno scappa, con tanto di trac-ce in Internet), a un certo punto èintervenuto il Consiglio dei Mini-stri che, nell’ottica di una raziona-lizzazione della spesa pubblica, per

risparmiare insomma, ha stabilitoche le elezioni amministrative edeuropee si svolgeranno in un uni-co giorno, domenica 25, dalle 7 al-le 23, con eventuale ballottaggio l’8giugno. Si procederà con lo scruti-nio prima delle schede per le euro-pee e solo il giorno successivo per leamministrative.

Un giorno solo, altro motivo dipreoccupazione per i candidati chele previsioni le guardano tutte,compreso il meteo: che il tempo siapure bello, ma non troppo.

Mariangela Mariani

Per la prima volta si possono indicare un uomoe una donna, purché della stessa lista

8 a p r i l e duemilaquattordici

Piccolo vademecum per il voto: attenzione alla doppia preferenza

Leonardo di Gioia

Seggi aperti un solo giorno, il 25 maggio, dalle 7 alle 23

Domenico Fiano

Franco Landella

GianfrancoPiemontese

Giuseppe Martorana

E’ stato lungamento evariamente corteggiato. Poi,dopo attente valutazioni, ri-pensamenti e vaghi accen-ni di consenso, l’assessoreregionale al Bilancio, Leo-nardo Di Gioia, ha deciso discendere in campo e candi-darsi a sindaco di Foggia.Sotto il suo nome, un cartel-lo di liste civiche e il bene-placito dei Socialisti Daunidi Pino Lonigro. La sua èuna candidatura in grado difar saltare il tavolo da gioco,essendo quella dell’asses-sore 43enne una designa-zione trasversale, in gradodi intercettare - almeno sul-la carta - i voti del centro, ivoti della sinistra che non sisente rappresentata alle ur-ne e quelli di una fetta delcentrodestra.

Venerdì 11 aprile è stataufficializzata anche un’altracandidatura alla carica disindaco. E’ quella di Gian-franco Piemontese, per“L’Altra Foggia a Sinistra”.Insomma, dopo lo strappodalla coalizione del centro-sinistra e quindi dal candi-dato eletto dalle Primarie,Augusto Marasco, SinistraEcologia e Libertà annunciala sua partecipazione alleamministrative del 25 mag-gio con il candidato Gian-franco Piemontese, “a cui –spiegano - riconosciamo lacompetenza, la tenacia, lacoerenza e l’onestà assolu-tamente necessarie per rico-prire un incarico di certo nonfacile e che sicuramente ri-chiederà il suo massimo im-pegno”.

Ufficializzata in tempinon sospetti la candidatura asindaco di Foggia di Giusep-pe Martorana, pienamentesostenuto dai movimenti po-litici di Nuovo Ordine Nazio-nale e da Forza Nuova.

Una candidatura discus-sa e presentata pubblica-mente come “alternativa alobby cittadine politicamen-te trasversali”. Nell’illustra-re i perché a sostegno dellasua candidatura, Martoranaha affrontato tematiche eu-ropee attraverso le quali sonoemerse le proposte di FN:uscire dall’euro, ripudiare ildebito pubblico creato dallafinanza internazionale, bloc-co dell’immigrazione clan-destina e difesa della fami-glia tradizionale.

Franco Landella è ilcandidato sindaco dellacoalizione del centrodestra.

A sostenerlo un cartel-lo di sette sigle e movimen-ti politici che lo affianche-ranno nella sua corsa aPalazzo: Forza Italia (il pri-mo partito a sostenere il suonome), il Nuovo Centro De-stra, Destre Unite, Fratellid’Italia, La Puglia Prima diTutto e Unione di Centro.Infine c’è la sua lista: “De-stinAzione comune” checonterrà nuove energie del-la politica, del mondo dellaassociazioni cattoliche eparrocchiali con le quali ilcandidato sindaco intendeinstaurare un dialogo profi-cuo. Dopo aver incassato ilconsenso del NCD, puntaalla vittoria al primo turno.

Anche la lista civica On-da del Popolo scalda i moto-ri per la sua corsa al Palazzo.E lo fa con il candidato sin-daco Domenico Fiano.

Una decisione maturataal termine di una riunionetenutasi tra i componentidella lista civica, i quali han-no scelto il candidato sinda-co che meglio rappresenta ivalori e gli ideali in cui crede,ribadendo la propria volon-tà di restare distante dai par-titi politici tradizionali, ap-partenenti al passato, e dipartecipare da soli alla com-petizione elettorale di mag-gio.

Onda del Popolo, infat-ti, è un movimento di rottura,che si pone come fine la ri-nascita della città e la tuteladei cittadini.

Vincenzo Rizzi

Candidatura sul filo dilana. Almeno per l’uscita delnostro giornale. VincenzoRizzi, ambientalista 46ennefoggiano, è ufficialmente acapo della lista del Movi-mento 5 Stelle per le Ammi-nistrative di maggio.

La sua candidatura aprimo cittadino di Foggia ar-riva dopo lo spoglio delle“Comunarie” (sorta di pri-marie tra i diversi meet up lo-cali): gli sono bastati 71 votiper staccare gli altri due pa-pabili candidati pentastella-ti, ovvero Antonio Dembech(47 voti) e Nunzio Lops (29voti). La comunicazione ègiunta ufficialmente dallostaff nazionale del movi-mento, all’esito dello scruti-nio di voto on line sul blog diBeppe Grillo.

politica

ELECTION DAY

GLI ALTRI CANDIDATI

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9a p r i l e duemilaquattordici

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Tra gli appuntamenti ai quali le donnenon rinunciano mai, c’è sicuramentequello con lo specchio e la pinzetta.

Folte o sottili: anche le sopracciglia hanno ilproprio stile. Se ben disegnate, infatti, le so-pracciglia possono valorizzare lo sguardo. E’importante scegliere la forma giusta, affi-dandosi ad un centro estetico o a un’estetistadi fiducia.

In caso di sopracciglia rade e indefinite

però, pinzetta e matita posso fare ben poco. Lasoluzione a questo inestetismo si chiama truc-co cromatico. Contrariamente al tatuaggiodelle sopracciglia, questo nuovo interventoestetico consente di correggere in modo se-mipermanente l’imperfezione dal punto divista cromatico. I pigmenti utilizzati sono ipo-allergenici nonché disponibili in una vastagamma di colori compatibili con le varie esi-genze. L’effetto ricercato è naturale e in ar-monia con il colore della pelle e quello dei ca-pelli, parametri che dovrebbero essere tenuti

sempre in considerazione per delle soprac-ciglia impeccabili e raffinate.

Il trucco cromatico ha una durata plu-riennale anche se sbiadisce nel corso del tem-po e necessita di alcuni ritocchi. Rispetto alvecchio tatuaggio delle sopracciglia però, la

pigmentazione viene immessa solonella parte superficiale della cute enon in quella transdermica come av-

viene per il tatuaggio. Per tuttigli altri casi invece c’è il classico

metodo della matita nera omarrone con la quale “in-

foltire” le sopracciglia fi-no al prossimo risciacquo

del viso; spazzolate poi i peli verso l’alto e ver-so l’esterno per un aspetto ordinato. Nelle oc-casioni speciali invece non disdegnate un po’di gel fissatore per sfoggiare uno sguardo im-peccabile (e duraturo).

Dalila Campanile

10 a p r i l e duemilaquattordici bellezza

La forma di tendenza

Curata ma naturale: è questo il binomiopreferito da alcuni make-up artist per labella stagione. Non tutti, comunque, sonodello stesso avviso: le sopracciglia folte eun po’ selvagge rendono lo sguardo ma-gnetico anche se il rischio è quello di farassumere al viso un’aria severa. L’evolu-zione di questa forma è nelle sopraccigliamarcate: folte al centro ma più sottili versol’esterno dell’occhio: allargano la palpe-bra superiore, l’ideale per chi ha la frontebassa. Se le sopracciglia sono sottili e chia-re allora si può cambiare espressione con unpo’ di correttore e cipria: questa sarà la ba-se su cui passare la matita con una manoferma per disegnare sopracciglia anni ’20.La forma che sta bene a tutte? L’ala di gab-biano: esalta lo sguardo ed è facile da man-tenere.

Storia dellesopracciglia

Negli anni ‘20 le sopracciglia si porta-vano “a filo”: questa forma consentiva dienfatizzare le espressioni delle attrici delcinema muto. Negli anni ‘30 le sopracci-glia assumono le fattezze di un arco alto:anche in questo caso per esigenze cine-matografiche, poi l’arco si ingentilisce ne-gli anni ’40. Sopracciglia folte e definitecon la matita: questa la moda negli anni’50 grazie ad Audrey Hepburn. Negli an-ni ’60, invece, si verifica un ritorno del-l’arco che si sposa con l’occhio da bambo-la con tanto mascara, sdoganato daTwiggy. Le sopracciglia naturali e che ri-chiedono una cura minima fecero la loroprima comparsa solo negli anni ’70. Que-sto look ebbe successo a tal punto che ne-gli anni ’80 le sopracciglia andarono dimoda incolte e non definite. Nel decenniosuccessivo (anni ’90) si affermano le so-pracciglia ad ala di gabbiano, ancora og-gi una delle forme più gettonate. Gli anni2000 infine vedono trionfare una via dimezzo tra naturalezza e definizione.

OCCHI in primo pianoTutto quello che

c’è da sapereper uno sguardo

impeccabile

Sopracciglia perfette

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Nella pratica clinica, moltospesso si ha a che fare con coppieche lamentano un drastico calo deldesiderio sessuale, denominatopropriamente “disturbo del desi-derio sessuale ipoattivo”.

L’eziologia del calo del desi-derio può essere fisica (variazioniormonali, l’assunzione di alcunifarmaci, ecc.), intrapsichica (dimi-nuita autostima, stress, ansia e pre-occupazioni, ecc) o relazionale(conflitti, difficoltà comunicative,routine, ecc). Bisogna considerareche il desiderio nella coppia puòessere discontinuo nel tempo mala sua assenza totale segnala unadifficoltà.

Nella donna il calo del deside-rio si evidenzia con dispareunia evaginismo, nell’uomo invece, condifficoltà erettili. A volte anche so-

lo problemi di comunicazione, rou-tine e convinzioni distorte portanola coppia a “raffreddarsi” sessual-mente, come nel caso di Riccardo eMaria.

IL CASO DI RICCARDO E MARIAI due sono fidanzati da cinque

anni e convivono da due. Si recano

da me per un drastico calo del de-siderio dell’uomo (che dura da 8mesi) e per una conseguente rela-zione fortemente in tensione. Lasessualità di coppia non compren-de solo il rapporto fisico ma ancheuna vasta gamma di relazioni e diemozioni che sta intorno ad essa.Il percorso psicosessuologico cerca

di indagare queste dimensionistrettamente interconnesse, e nelfar ciò si scopre che tra Riccardo eMaria un dialogo aperto e schiettocirca le loro problematiche rela-zionali e sessuali non c’è mai stato.

Lui, che dopo grandi spese ini-ziali per la casa, è eccessivamen-te preoccupato per la loro condi-zione economica.

Lei che nell’ultimo anno è in-grassata di alcuni kg, crede di nonattrarre più il compagno quandoriscontra il suo distacco sessuale(ciò la rende triste, nervosa, pre-occupata di un possibile tradi-mento).

L’uomo poi, percepisce la com-pagna come pressante nelle sue ri-chieste sessuali, tanto da viverel’intimità come un dovere. Tuttoquesto non era mai stato dichiara-to tra i due, convinzioni strisciantiche guidavano i due partners e liallontanavano. Oltre a ciò sonoemerse errate aspettative e impor-

tanti esigenze sessuali reciproche.Bisogna ricordare che il desiderio,rispetto al periodo dell’innamora-mento, può diventare meno impe-tuoso. Combattere la routine connuovi desideri o giochi sessuali,sorprendere il partner con un ab-bigliamento intimo* più audace ocon piacevoli massaggi, non puòche esser utile a rilanciare la cop-pia. Maria lamentava gli scarsipreliminari che il compagno elar-giva, così come Riccardo deside-rava una partner con maggior ini-ziativa sessuale. Accettando dimodificare atteggiamenti e com-portamenti non funzionali e di mi-gliorare il dialogo tra loro, Riccar-do e Maria sono tornati ad unanormale sessualità piena e soddi-sfacente.

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Le tappe del percorso terapeutico di Riccardo e Maria

La sessualità non comprende solo la fisicità ma una vasta gamma di relazioni ed emozioni

Quando il desiderio cala…

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12 a p r i l e duemilaquattordici moda

La giacca di pelle è il capo mustcon cui far fronte alle tiepidegiornate primaverili. Il modelloclassico si presta ad un abbina-mento con capi moderni dai co-lori vivaci e fluo. La giacca di pel-le dalla forma più corta esfiancata si abbina con camicie avista, per chi vuole essere trendyanche quando va a lavoro. Colo-ri vivaci e dettagli fashion? La so-la giacca di pelle può vivacizzareun look casual. E per il tempo li-bero, l’ispirazione arriva dallestar: pantalone della tuta, snea-kers e giacca di pelle colorata,l’ideale per chi vuole comodità etendenza in una sola mise.

…di giorno

La giacca di pelle? Alleata per ogni situazione

Sarà il capo passe-partout per il 2014: impossibile farne a meno

…di sera

…i dettagliE’ un classico rivisitato la pelle con impuntura matelassè: non passa maidi moda e si attualizza con i colori pastello. Cerniere e borchie possonoessere tono su tono per un look più sobrio oppure a contrasto per un effet-to rock. La catena è la nuova protagonista della giacca di pelle: percorre inlunghezza i bordi esterni oppure il bavero. Alternativo il binomio pellecon pietre dure e cristalli che sfumano un unico colore per un dettaglioglam. Anche la giacca di pelle rende omaggio al pizzo, richiamandolo conlavorazioni floreali e traforate. Infine non vanno trascurati i colori: i più quo-tati della bella stagione sono il marrone e il rosa.

Per le serate mondane non sisbaglia con la giacca di pelle.Coprispalle e boleri apparten-gono a uno stile ormai sconta-to: le moderne tendenze predi-ligono un abbigliamento dicarattere. Osate pure la classi-ca giacca di pelle nera con unabito romantico: il contrasto èservito direttamente dalle pas-serelle. Tubino elegante con ilpunto vita segnato? Via liberaalla moderna giacca di pellecorta e strizzata per una com-binazione sexy. Colei che inve-ce vuole esaltare la femminilitàpotrà optare per giacche di pel-le dai colori tenui provviste dibalze, taschine, fiocchi e tuttigli altri particolari strategici chepermettono di fare un figuronepur indossando un evergreen.

E’ nell’armadio di tutte, ma poche sanno quando e come indossarla…

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Scopri il nuovo condizionatore Emura

Ritira la Smartbox con il trattamento bellezza in regalo

Daikin omaggia la regina della casa Si avvicina l’estate, è tempo di

pensare alla climatizzazione. In-stallare un impianto di condiziona-mento del-l’aria puòessere unaso luz ioneper refrige-rarsi como-damente acasa pro-pria. Coniu-gare benes-sere earmonia de-gli spazi do-mestici? Daoggi è possi-bile graziealla nuova gamma Daikin Emura.

Da aprile 2014 sono disponibilipresso il rivenditore autorizzato –Colder Sud a Foggia – i climatizzato-ri Emura, unità a parete caratteriz-zate da tecnologia intelligente e de-sign essenziale. Si tratta di modelliunici in grado di garantire presta-zioni innovative come efficienza aimassimi livelli (fino a serie A +++),funzionamento silenzioso e flusso

d’aria 3D. La nuova gamma DaikinEmura inoltre si gestisce online: as-seconda la tua voglia di aria condi-

zionata azio-n a n d o l adirettamen-te dal tuo ta-blet, pc esmarthpho-ne.

P r o f i l oaerodinami-co, design di-screto e raf-finato, coloriche varianodal grigioantracite alc l a s s i c o

bianco assoluto opaco: i climatizza-tori Emura sono un vero e proprioelemento di arredo che non passamai di moda. Così il climatizzatorenon viene più percepito come un ap-parecchio estraneo bensì come unoggetto di design in grado di inte-grarsi con l’ambiente circostante.

L’estetica del climatizzatore è unaspetto su cui si esprime la donna dicasa, o meglio, la regina della casa.

È dedicata proprio alla donna l’iniziativa Daikin secondo cui,ogni potenziale cliente che si recherà in un negozio Daikin Ae-rotech per una consulenza o un preventivo, potrà ritirare unaSmartbox offerta dall’azienda leader mondiale nel settore del-la climatizzazione.

Il cofanetto benessere in regalo dedicato alle donne , consi-ste in una seduta trucco omaggio che avrà luogo in un centroestetico convenzionato con l’iniziativa nella città di Foggia.

DAIKIN REGALA ISTANTI DI BELLEZZA

Nuovo Daikin emura

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16 a p r i l e duemilaquattordici Promotion

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in pocheparole

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La disprassia verbale è un di-sturbo del linguaggio in cui il bam-bino sa quello che vuole dire, ma ilsuo cervello ha difficoltà a dirigeree coordinare i movimenti muscola-ri necessari per pronunciare suoni eparole precise, con la velocità nor-male e ritmo.

La caratteristica cardine dellapatologia è che il bambino riesce aprodurre i movimenti fini della zo-na bucco-fonatoria in maniera au-tomatica, ma non riesce a produrli inmaniera spontanea, soprattutto sescollegati da un contesto. È impor-tante che il bambino effettui quan-to prima una visita specialistica fo-niatrica ed una valutazionelogopedica funzionale, per esclu-dere altre cause.

I marcatori che aiutano a di-stinguere i casi di disprassia sono:la produzione di errori incostanti divocali e consonanti (sia nella pro-duzione spontanea, sia nella ripe-tizione), errori e difficoltà nel pas-saggio dai suoni alle sillabe e inultimo la prosodia (velocità intona-zione ritmo) inappropriata.

Formulare una diagnosi preco-ce di disprassia verbale su un bam-bino piccolo risulta problematicopoiché la valutazione necessita di

una cooperazione attiva, ma ci sonodelle caratteristiche che possono in-dirizzare a tale diagnosi come la po-vertà nei vocalizzi e gorgheggi, lacomparsa ritardata delle prime pa-role, la difficoltà a passare dal suo-no isolato alla sillaba e dalla sillabaalla parola, il bambino semplifica leparole in misura maggiore rispettoai bambini normali, uso limitato disillabe, difficoltà a combinare i suo-ni posseduti in sillabe e parole, ladifficoltà ad usare le parole con mo-dalità volontarie.

Nel bambino più grande i segnidella disprassia verbale sono: com-mettere errori variabili nel lin-guaggio, avere una comprensionedel linguaggio migliore del-l’espressione, cercare le posizionicorrette della lingua e delle labbra,avere maggiore difficoltà con glienunciati più lunghi, avere diffi-coltà con la ripetizione di parole, sil-labe e frasi, il linguaggio è pococomprensibile. I bambini dispras-sici presentano sistematicamenteun importante deficit nell’acquisi-zione del codice linguistico che puòinteressare o il versante recettivo-espressivo o quello prevalente-mente espressivo. Al momento del-la scolarizzazione se il disturbo

persiste si associa ad una compro-missione della memoria di lavorofonologica e possono presentarsidifficoltà di letto-scrittura. Il tratta-mento della disprassia verbale sicompone di tecniche di riabilita-zione condotte dai logopedisti, cheattraverso esercizi mirati, migliore-ranno l’espressione delle parole,dei concetti e dei suoni. In partico-lare la riabilitazione verbale preve-de un’accurata osservazione e va-lutazione delle competenze deldistretto bucco-fonatorio del pa-ziente; verrà valutata la capacità dicompiere determinati movimentispontaneamente, su imitazione eveicolati da oggetti che inducono il

movimento (ad esempio la cande-la per soffiare); poi si attuano duedifferenti strategie.

La prima strategia si suddividein diversi momenti: rieducazione alsuono, aumentando il numero e laqualità delle articolazione dei suo-ni prodotti per poter formare frasidi senso compiuto, e stimolare ilbambino a compiere vocalizzazionispontanee. In un secondo momen-to alle vocalizzazioni spontanee diaffiancano le sillabe e l’aumentodell’inventario dei suoni. In un ter-zo momento alla fonetica si asso-ciano le immagini, utilizzate comerinforzo alla memorizzazione e a fa-vorire la corretta articolazione de-gli schemi fonetici. Una secondastrategia prevede l’allenamento deimuscoli facciali attraverso la mimi-ca, prima di movimenti semplici as-sociati ad un oggetto, poi gli stessimovimenti verranno decontestua-lizzati; infine il bambino dovrà imi-tare delle sequenze di 2-3 movi-menti. Gli esercizi e le attivitàproposte sono inserite in un conte-sto ludico e piacevole per il bambi-no, in modo da motivarlo ad unapartecipazione attiva ed efficaceper cercare di risolvere quanto pri-ma il disturbo.

Disprassia verbale infantile

DI TIZIANA CELESTE

GINECOLOGA

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Vorrei dire, ma non ci riesco…

A quante di voi è capitato di sve-gliarsi alcune mattine con l’irrefre-nabile desiderio di scagliare un pe-sante oggetto contundente contro ilmalcapitato partner?

Ebbene sappiate che in GranBretagna si “rischia” l’assoluzionedall’omicidio per squilibrio ormo-nale di tipo premestruale. In effettinell’immediato periodo post-ovula-torio e perimestruale si verificanonelle donne una serie di disturbi fisicie psichici che vengono denominatisindrome premestruale.

La sindrome premestruale(SPM) colpisce il 25% della popola-zione italiana femminile ed è unaeterogenea sindrome che accorpasia sintomi fisici (tensione mamma-ria, gonfiore, aumento di peso, diar-rea, stipsi, attacchi di fame, cefalea,acne, dolori muscolari) che psichici(irritabilità, aggressività, facilità alpianto e alla collera, riduzione dellalibido, difficoltà di concentrazione,depressione, astenia, insonnia), e sipresenta in genere subito dopol’ovulazione per poi scomparire al-l’inizio del flusso mestruale.

Non si è individuata una cau-sa certa ma si ipotizza che il males-sere abbia una base multifattoriale,

che include squilibri ormonali, ca-renze di vitamine e sali minerali.

La SPM è destinata a peggiora-re nel tempo, quindi conviene tene-re un diario su cui registrare il tipodi sintomi, l’entità, e la frequenza: sipone diagnosi di SPM se compaio-no i sintomi per più di 3 cicli conse-cutivi. La SPM può avere ripercus-sioni sia a livello sociale, tanto dainterferire con l’attività lavorativa,che coniugale poiché l’aggravarsisfocia in un disturbo disforico pre-mestruale (le donne manifestanocomportamenti psicotici o addirittu-ra atti criminali).

Pertanto il ginecologo deve in-

dividuare la terapia più adatta perla donna in base ai sintomi:1) Antidepressivi sono i farmaci di

prima scelta sia nella SPM, chenella DDPM, perché gli inibitoriselettivi della ricaptazione dellaserotonina (Sereupin, Prozac e Zo-loft) agiscono direttamente controfame, insonnia, stanchezza ed il lo-ro uso è limitato ai giorni in cuicompare la SPM.

2) Antinfiammatori come ibuprofe-ne e naprossene sono in grado dialleviare crampi muscolari e ten-sione mammaria.

3) Diuretici servono a combatterel’aumento di peso ed il gonfiore.

4) Contraccettivi orali perché bloc-cando l’ovulazione stabilizzano glisbalzi ormonali, e quindi possonocontrollare sia i sintomi fisici chepsichici. Se sono predominanti isintomi psichici si può provare lapillola monofasica ad alto dosag-gio, anche se diverse evidenzescientifiche hanno dimostrato inalcuni casi un peggioramento diumore, ansia e disforia.

5) Medrossiprogesterone acetato

blocca l’ovulazione, tuttavia puòaumentare l’appetito ed il pesocorporeo, può causare mal di testae depressione.

Bisogna ricordare che oltre la te-rapia farmacologica si deve porre at-tenzione all’alimentazione, all’atti-vità fisica ed al sonno. L’attività fisicaaiuta a combattere lo stress, comesappiamo, perché elimina le tossinee rilascia endorfine, di conseguen-za allevia i crampi muscolari ed aiu-ta a dormire meglio, grazie alle en-dorfine che aumentano il senso dibenessere e serenità. Per quanto ri-guarda l’alimentazione sono da evi-tare: caffè, tè, coca cola, superalco-lici e cibi ricchi di zuccheri semplici.

Il sale va assunto con modera-zione, perché aumenta la ritenzio-ne idrica, i cibi ricchi di grassi satu-ri innalzano i livelli di estrogeni, edinfine i cibi in scatola contengonoGlutammato, un amminoacido dal-l’azione eccitante. E’ buona regolaconsumare tanti piccoli pasti ricchidi frutta e verdura fresca, che trami-te le vitamine ed i sali minerali com-battono efficacemente il gonfioreaddominale e la stitichezza.

Tra gli integratori consigliabilisono fondamentali il Magnesio ed ilCalcio, come le vitamine C, E, B6: ilMagnesio come il Calcio riducel’ipereccitabilità muscolare, elimi-nando i crampi muscolari ed uteri-ni, mal di testa ed a livello psichicoplaca il malumore.

A molte donne altera la qualità della vita

Quello strano malumore...

E un disturbo del linguaggio: i sintomi da riconoscere,e l’iter terapeutico da seguire in accordo col logopedista

La prossima volta che qual-cuno vi farà notare che giocatetroppo a Candy Crush Saga, po-tete rispondergli tranquilla-mente: “Lo faccio per la scien-za”. Per superare un quadro delvideogioco sviluppato daKing.com infatti, bisogna risol-vere un rompicapo assimilabilead una classe di problemi mate-matici definiti NP difficili, la cuisoluzione ha delle implicazionifondamentali nel campo del-l’informatica teorica. Lo dimo-stra uno studio realizzato da To-by Walsh, ricercatore deldipartimento di ComputerScience and Engineering dellaUniversity of New South Wales.

Nella sua analisi, come ri-vela il portale di Galileo.net,Walsh ha studiato una versioneipotetica di Candy Crush Saga incui il tabellone del gioco ha unagrandezza indefinita, e ha pre-so in esame alcune specifichesequenze di caramelle, equiva-lenti, almeno da un punto di vi-sta matematico, a proposizionilogiche, cioè affermazioni a cuiin logica può essere assegnatoil valore vero o falso. Walsh hadimostrato quindi che capirequali caramelle bisogna girareper ottenere un determinatopunteggio a Candy Crush equi-vale a risolvere un problema disoddisfacibilità booleana, unproblema matematico che con-siste nel determinare quali pro-posizioni logiche devono esse-re vere o false perché risulti veral’espressione da loro composta.

Poiché i problemi di soddi-sfacibilità booleana sono perdefinizione NP difficili, devequindi esserlo anche CandyCrush Saga. Più precisamente,il videogioco appartiene a unsottoinsieme di questi problemimatematici definiti NP comple-ti, che hanno la caratteristica didiventare sempre più compli-cati con l’aumentare delle va-riabili prese in esame. Si trattainoltre di uno dei campi di studiopiù importanti dell’informaticateorica, tanto che un problemadel genere, il cosiddetto pro-blema delle classi P e NP, è sta-to inserito tra i sette problemidel millennio, per la cui solu-zione l’Istituto matematico Claydi Cambridge ha offerto in pre-mio un milione di dollari. CandyCrush Saga, con i suoi milioni diutenti, potrebbe aiutare i mate-matici: “Sarebbe interessantescoprire se è possibile approfit-tare delle ore che gli esseri uma-ni dedicano a risolvere i proble-mi di Candy Crush”, scriveinfatti Walsh nello studio.

Irma Mecca

“Giochini”matematici

La sindrome premestruale colpisce il 25% delle donne eincide nella quotidianità a livello sociale e coniugale

DI ILENIA PALMIERI

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LOGOPEDISTA

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Fermare l’invecchiamento è undesiderio irrealizzabile, ma rallen-tarlo è possibile. Innanzitutto è be-ne capire cosa sia l’invecchiamentoe da cosa è determinato.

I principali responsabili sono itelomeri, o meglio il loro progressi-vo accorciamento. Essi sono le por-zioni del Dna che hanno il compitodi riparare i danni che si verificanonel corso degli anni, quasi semprea causa dei radicali liberi.

Il processo di accorciamento deitelomeri è regolato dall’enzima te-lomerasi, il quale più è attivo più ral-lenta la degenerazione dei tessuti.Agenti inquinanti, radiazioni,stress, raggi solari rendono pigra latelomerasi, mentre altre sostanze laattivano, in particolare molti cibi na-turali. L’invecchiamento si può com-battere certamente dalle buone abi-tudini a tavola e dall’utilizzo di cibiricchi di antiossidanti. Infatti questialimenti aumentano le difese del-l’organismo contro i radicali liberi.

L’ideale sarebbe mangiare al-meno cinque porzioni al gior-no di frutta e verduraalternando il più pos-sibile la varietà.Ciascun tipo divegetale contieneantiossidanti diver-si che concorronoin sinergia al risulta-to auspicato. Ad esem-pio troviamo nell’uva il resveratro-

lo, che protegge il Dna dall’invec-chiamento, mentre nel pomodoro èpresente il licopene che rallenta ilprocesso di danneggiamento cuta-neo e riduce il rischio di infarto. Al-tro consiglio è quello di limitarel’utilizzo di cibi di origine animale,

che rallentano i flussi circolatori,accelerando l’invecchiamento

celebrale. Via libera, inve-ce, alle proteine vegetali,contenute in legumi, so-

ia, cereali integrali ed agliacidi grassi polinsaturi di ti-

po omega 3 contenuti nellafrutta secca in guscio. Per condi-

re è preferibile l’utilizzo di oli vege-tali da usare a freddo, olio extraver-

gine di oliva, di girasole, di mais, disemi di zucca.

Alleati molto utili sono anche iSuperfood, ossia alimenti dalle pro-prietà salutistiche grazie al loro te-nore di vitamine ed antiossidanti, co-me la mela Red Love, le bacche diGoji, le bacche di Acai, il tè verde e iltè bianco, il peperoncino. Utili anchegli integratori di vitamine e sali mi-nerali, oltre a mirtilli e frutti di bosco,

papaia, ananas, anch’essi ricchi disostanze ad azione antiossidante.

Un aiuto prezioso possiamo tro-varlo in un settore e una scienzausata da migliaia di anni: la fitote-rapia con i suoi fitoestratti. La fito-terapia utilizza le proprietà natura-li delle piante e viene in soccorso delnostro organismo combattendo l’in-vecchiamento grazie a tutte le erbeche hanno azione di difesa, libe-randoci dai radicali liberi e dalle tos-sine. Si utilizzano a tale scopo labardana, il tarassaco, l’aloe, il car-do mariano.

Per migliorare la circola-zione linfatica si ricorre alla casta-

gna vesca ed alla linfa di betulla. Ot-timi alleati sono anche le pianteadattogene che migliorano la ri-sposta dell’organismo allo stress adalto effetto antiossidante. Le più uti-lizzate sono la schisandra, la noni,la ashwaganda, il ginseng, l’eleu-terococco, il guaranà, la maca.

Contro l’invecchiamento men-tale è da tempo conosciuto e sfruttatol’effetto fluidificante sul microcir-colo celebrale del ginko biloba piut-tosto che l’effetto di miglioramentosulla efficienza dei neuroni della ro-dhiola. La griffonia invece aumen-ta i livelli di serotonina ed agiscesull’umore, altra arma che ci per-mette di vivere meglio e più a lungo.

Anche una costante ed ade-guata attività fisica permette dimantenere il fisico e i muscoli toni-ci e giovani, scegliendo sempre losport più adatto alle proprie esi-genze. Sicuramente molto di modaoggi lo yoga, il pilates, ma non me-no efficaci lo jogging, l’aerobica el’attività all’aria aperta come la bi-cicletta e la corsa. Tutti questi ac-corgimenti ci faranno modificaretantissimo il nostro stile di vita, chenon potrà che trarne giovamento evitalità.

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Come proteggere il Dna a tavolaDI GIOVANNA BRUNO

ESPERTA IN NUTRIZIONE

“Superfood”, elisir di lunga vitaRallentare

l’invecchiamentocellulare e

contrastare lostress ossidativo

Rischiara la vita

in pocheparole

Una telefonata per difendere lavita, attivo il numero verde

800.72.20.98Un bambino è un amore di-

ventato visibile. Questo afferma-va il poeta tedesco Novalis, mapurtroppo non per tutte le donneil periodo della gravidanza è cosìbello e felice. Quei nove mesi chein molte aspettano con ansia perrealizzare il sogno di maternità,per alcune si trasforma in una gra-ve preoccupazione, un ‘incidentedi percorso’ cui rimediare prati-cando l’aborto. Per aiutare e so-stenere queste donne è nato ilgruppo parrocchiale ‘Rischiara lavita’, con sede presso la Parrocchiadi San Giovanni Battista a Foggia,fondata dal parroco Don GaetanoMarcheggiano e costituita daun’equipe di dieci operatori, so-prattutto donne.

La missione dell’associazioneè difendere la vita nascente, perchésolo restando accanto - fisicamen-te e moralmente - alle donne in dif-ficoltà sarà possibile salvare i loro‘futuri’ bambini. Per portare a ter-mine il loro incarico, l’equipe di‘Rischiara la vita’ ha istituito il nu-mero verde gratuito 800.72.20.98 alquale le donne con qualsiasi tipodi problema possono rivolgersi etrovare conforto o un aiuto con-creto.

“La solitudine è il dramma chevivono le donne dopo l’incidentedi percorso – afferma Don Gaeta-no – e la creatura che dovrebberodare alla luce si trova a combatte-re tre nemici: l’immaturità dei futurigenitori, la povertà dei mezzi disussistenza e l’influenza negativadelle persone vicine”. E continua:“Tali donne, di fronte a questi pro-blemi, preferiscono l’aborto. Eccoperché, con la nostra comunitàparrocchiale, ci siamo sentiti chia-mati in causa da un problema chesembra passare inosservato nellanostra città, soprattutto perché‘mascherato’ dalla famosa leggeche da’ il diritto alla madre di sce-gliere se portare avanti la gravi-danza oppure no”. Il numero ver-de nasce quindi sia per le donneche hanno appena scoperto di es-sere incinta e non sanno come af-frontare questa situazione non de-siderata. Ma anche per quelle chehanno già praticato l’aborto e de-vono curare la ferita psicologica espirituale che tale gesto può averprovocato. “Molto spesso la don-na non si rende conto di ciò che fa– dichiara Don Gaetano - E quan-do prende coscienza di quanto av-venuto nel grembo materno, la fe-rita è troppo grande da sostenere.Il servizio telefonico è un’occasio-ne per queste donne, nostre sorel-le: per poter iniziare i passi dellariconciliazione con se stesse e conil Creatore”.

La linea telefonica gratuita èattiva dal lunedì al sabato dalle16.30 alle 20.00 e il venerdì dalle16.30 alle 18.00. Per ulteriori in-formazioni: [email protected]. Inoltre è stata aperta ancheuna pagina Facebook: rischiara lavita. Simona Donatelli

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Una breve guida per non fare confusione

Quando entrate nello studio delvostro dentista, potreste chiedervichi sono e che compiti hanno le per-sone che vi lavorano: è bene dun-que facciamo un po’ di chiarezza inmerito.

Nel settore odontoiatrico, infat-ti, operano quattro figure diverse,ognuna con competenze ben defi-nite, che permettono loro di adem-piere a compiti precisi.

L’odontoiatra o dentista è unmedico, come sancito dall’art.1 delCodice di deontologia medica, ilquale è in possesso della laurea ma-gistrale in odontoiatria e protesidentaria o in medicina e chirurgia.Ha sostenuto un esame di stato permezzo del quale si è abilitato allaprofessione e, successivamente, siè iscritto all’albo degli odontoiatri,presso l’ordine dei medici chirurghie degli odontoiatri. Egli si occupadella salute orale e generale dei pa-

zienti e può prescrivere tutti i far-maci utili all’esercizio della sua pro-fessione o decidere, in accordo colmedico curante dei suoi pazienti, difar loro sospendere determinati far-maci e medicinali, in vista di speci-fici interventi odontoiatrici.

L’odontoiatra o dentista, inoltre,sa attuare tutti i procedimenti ido-nei a salvaguardare i pazienti e agestire le complicanze, minimiz-zando i possibili rischi cui sonoesposti sia il paziente che gli opera-

tori, grazie alla diligenza sua e delteam di cui si circonda, all’aggior-namento continuo e ad apparec-chiature specifiche tenute in co-stante manutenzione. È

fondamentale che si prenda curaanche della salute psicofisica deisuoi pazienti, garantendo un am-biente confortevole e rasserenante,manifestando doti empatiche e diascolto utili a comprendere le esi-genze e le aspettative dei pazientidi tutte le età, usando loro cortesiaed essendo il più chiaro ed esausti-vo possibile nelle spiegazioni rela-tive alle diagnosi ed ai piani di trat-tamento.

L’igienista è un operatore sani-tario che ha conseguito il diplomadi laurea triennale abilitante e che èautorizzato ad eseguire alcuni deicompiti che anche l’odontoiatra, pe-raltro, è abilitato a compiere (profi-lassi, igiene orale, sbiancamentoetc.). Le sue mansioni sono chiaritenel Decreto Ministeriale n° 669 del1994. L’assistente alla poltrona è uncollaboratore dell’odontoiatra cheha ottenuto l’attestato di qualificaprofessionale, al termine di un cor-so di formazione della durata di al-cuni mesi: ha mansioni segretariali,allestisce la poltrona, prepara lo

strumentario ed i materiali porgen-doli all’odontoiatra, effettua radio-grafie e le sviluppa.

Infine l’odontotecnico è, secon-do il Regio Decreto n° 1334 del 1928tutt’oggi in vigore, un artigiano, ilquale lavora nel suo laboratorio: ècolui che costruisce gli apparecchiprotesici ed ortodontici su indica-zione dell’odontoiatra, lavorando suimodelli in gesso che riproducono fe-delmente la bocca del paziente.

Ogni operatore del settoreodontoiatrico ha delle responsabi-lità, perciò è richiesta un’adeguatae continua formazione teorico-pra-tica al fine di operare con coscien-za, senza mettere in pericolo la salutedei pazienti.

Ecco perché è importante sce-gliere con cura il proprio odontoia-tra e la sua equipe, affidandosi soloa lavoratori in possesso della quali-fica a svolgere il loro mestiere.

Odontoiatra, igienista,

odontotecnico:impariamo a riconoscere

i diversi ruoli

DI VALENTINA LA RICCIA

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DENTISTA

Tutte le figure dell’Odontoiatria

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Diritti dei consumatori:tutte le novità

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E’ stato pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale n. 58 il testo del de-creto legislativo del 21 febbraio2014, n. 21, che attua la direttiva eu-ropea (2001/83/Ue) sui diritti deiconsumatori. Con la pubblicazionein Gazzetta del D.Lgs. n. 21/2014 ilcodice del consumo subisce so-stanziali modifiche.

In particolare viene sostituitaintegralmente la parte del Codice,dall’articolo 45 all’art. 67 che ri-guarda i contratti negoziati fuori dailocali commerciali, i contratti a di-stanza, il diritto di recesso ovvero diripensamento e infine il regimesanzionatorio.

Tra le principali novità, bisogna

evidenziare la previ-sione in capo al profes-sionista di maggio-ri obblighi diinformativa precon-trattuale in ordine al-l’identità del profes-sionista, allecaratteristiche del pro-dotto o del servizio of-ferto, al costo totale delprodotto ovvero delservizio offerto, allemodalità di pagamento ed alle ga-ranzie previste dalla legge a favoredel consumatore. Cambia anche laprevisione di obblighi di formascritta dei contratti e di uso di lin-guaggi chiari e comprensibili per iconsumatori. I contratti telefonici,solo per fare un esempio, sarannovalidi solo dopo la firma. Si mette,così, la parola fine ai raggiri telefo-nici ed ai contratti stipulati sulla ba-se di consensi strappati con l’in-ganno ovvero per errore. In base aldecreto, infatti, per i contratti a di-stanza che vengono conclusi me-diante l’utilizzo del telefono, l’im-

presa è obbligata a confermare alconsumatore l’of-ferta. Il consumato-re, a sua volta, èvincolato ad essa

solo dopo averla fir-mata ed accettata periscritto anche mediantefirma elettronica.

I cambiamenti ri-guarderanno anche laprevisione di termini per

l’esercizio del diritto di re-cesso (ovvero ripensamento) chesaranno più lunghi. Il consumatorese correttamente informato del-l’esistenza di tale diritto può,unila-teralmente, entro 14 giorni (non più10 giorni) e senza necessità di mo-tivazione, recedere dal contratto. Incaso di omessa comunicazione alconsumatore dell’informazione sul-l’esistenza del diritto di recesso iltermine per l’esercizio del diritto diripensamento passa da 60 giorni a12 mesi.

Ancora, la previsione dell’ob-bligo per il professionista, nel casodi vendite transfrontaliere, di uti-

lizzare un modello tipo di recessovalido per tutti i Paesi UE e la pre-visione della possibilità per il con-sumatore che esercita il diritto di re-cesso ovvero di ripensamento direstituire il prodotto bene anche sedeteriorato essendo stata previstala responsabilità del consumatoreper la diminuzione del valore delprodotto/bene custodito.

Novità anche per la previsionedell’obbligo di consegnare al con-sumatore i beni ovvero prodotti intempi stretti senza ritardi ingiusti-ficati. Se la consegna non avvieneentro il termine stabilito, il consu-matore può fissare un termine sup-plementare trascorso il quale ha ildiritto di risolvere il contratto. Daultimo, cambia la previsione in ca-po al professionista/venditore diogni rischio di perdita ovvero didanneggiamento del bene fino aquando il consumatore non entra fi-sicamente in possesso del bene. Lenuove disposizioni entreranno in vi-gore dal 13 giugno 2014 e si appli-cheranno ai contratti stipulati suc-cessivamente a tale data. Più tutele,pertanto, per i consumatori italianied europei, garantiti dal recepi-mento della direttiva europea pre-detta sulla quale vigilerà anchel’Antitrust.

Recepita la nuova direttiva europea

“Il bacio è un dolce trovarsidopo essersi a lungo cercati”, re-cita un proverbio anonimo. E, ineffetti, le labbra non mentono.Stando ad uno studio inglese con-dotto da Rafael Wlodarski e RobinDunbar, due ricercatori dell’Uni-versità di Oxford, il bacio permet-terebbe di trovare il partner idea-le. Non solo: nelle coppieaiuterebbe a mantenere viva larelazione, più di quanto faccia ilsesso. I risultati dello studio, pub-blicato sulle riviste Archives of Se-xual Behavior e Human Nature econdotto su un campione di 900persone, mettono in evidenzal’importanza del bacio, più per ladonna che per l’uomo: alla prima,infatti, servirebbe per sceglierel’anima gemella. L’importanza delbacio, a quanto rivela il portaledella salute del Secolo XIX, va-rierebbe anche a seconda delladurata e della qualità del rappor-to: se all’inizio può rappresentareuna sorta di “input” per appro-fondire la conoscenza e andareavanti, nel caso dei rapporti dura-turi aiuterebbe a non spegnere lapassione. Nelle relazioni occasio-nali costituirebbe invece il primopasso per “finire” a letto.

Insomma, il bacio non ha so-lo proprietà terapeutiche, comequelle di stimolare i muscoli fac-ciali, diminuire lo stress e alzarele difese immunitarie, ma rappre-senterebbe addirittura il termo-metro dell’amore, quello vero.

Per gli uomini e le donne l’at-to del baciare in genere è perce-pito e vissuto in maniera differen-te. Tendenzialmente, per le donneè uno scambio di grande intimità,di comunicazione profonda, ungesto cui fanno particolare atten-zione, non solo per una predispo-sizione emotiva, ma anche per ba-si di tipo fisiologico. Le donneinfatti vengono stimolate fisica-mente dal bacio molto più degliuomini, che sono invece più sen-sibili a stimoli di tipo visivo. In ge-nere gli uomini tendono a vivere ilbacio con meno implicazioni emo-tive e lo percepiscono perlopiù co-me un’attività piacevole che pre-lude all’atto sessuale.

Nelle relazioni più stabili, ildivario tra i due sessi però si re-stringe. Il bacio aumenta di im-portanza e di significato anche pergli uomini, diventando un mezzoimportante di scambio affettivo.Per le donne, comunque, il bacioresta un importante mezzo di co-municazione, un prezioso stru-mento per coltivare ed alimenta-re l’intimità. Irma Mecca

in pocheparole

Baci&Baci,termometrodell’amore

Una carrellata delle modifiche in vigore da giugno:dai tempi del diritto di recesso ai contratti telefonici

DI ROSANGELA LORISO

MOVIMENTO CONSUMATORI

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La relazione di coppia è un in-contro tra differenze, un incastro distorie relazionali. Quando parlia-mo di coppia non parliamo solo didue individui. La coppia, infatti, ècomposta da tre parti, due indivi-dui e una relazione: io, tu, noi. Lecoppie, infatti, sviluppano dei con-tratti espliciti e impliciti, degli stili dicomunicazione, dei modelli per af-frontare o evitare il conflitto. Di so-lito la relazione è l’esperienza piùimmediata perché più facilmenteosservabile. Ma non dobbiamo di-menticare che ogni partner ha unasua storia unica e radicata nellapropria famiglia di origine.

Queste esperienze passate epresenti influenzano il rapporto adue. In molti casi la coppia ri-creadei problemi irrisolti con i propri ge-nitori o in relazioni precedentiusando i partners o i figli come so-stituti. Nel momento in cui due per-sone si incontrano e, scegliendosi,danno vita ad una relazione di cop-pia non hanno certo idea di quantie quali passaggi mettono in movi-mento, indipendentemente dal fat-to che tale scelta possa successiva-mente dare vita ad una convivenza,ad un matrimonio o semplicemen-te ad una relazione duratura. Dalmomento dell’incontro in poi po-tremmo dire che la coppia da’ vitaad un processo che sarà caratteriz-zato da diverse tappe: il fidanza-mento, il matrimonio o convivenza,

la nascita del primo figlio,l’uscita dei figli da casa,ecc.. Durante questi pas-saggi di importanti cam-biamenti fisiologici posso-no insorgere delledifficoltà al punto da por-tare la coppia a chiedereaiuto ad un esperto. Nellapsicoterapia sistemico-re-lazionale vengono presi inconsiderazione i meccani-smi che hanno reso il rap-porto sempre più limitante nellacreatività individuale per restitui-re alla coppia quella competenza edominio della propria vita. Di par-ticolare importanza è la possibilitàdi trovare nuove e funzionali mo-dalità di ascolto reciproco e diespressione dei bisogni personalirimanendo nel rispetto di ciascunoe ritrovare così una soluzione alconflitto. La vita di coppia viene in-fluenzata dalle relazioni con la fa-miglia d’origine, dal tipo di profes-sione, dagli accordi economici più omeno espliciti, dalle amicizie, dal-l’eventuale presenza di figli o exmogli/mariti e da molti altri fattori.

Fare terapia di coppia non vuol

dire cercare un modo per fare stareassieme le persone che richiedonodi intraprendere un percorso tera-peutico, ma cercare di capire se c’èancora uno spazio in cui interagire,in cui trovare una comunicazione.Attraverso la psicoterapia si offre lapossibilità di aprirsi a nuove possi-bilità di confronto, al fine di capirein un ottica sistemica senza giudi-care l’altro cosa sia accaduto a noi eall’altro, quali cambiamenti sonoresponsabili di un eventuale allon-tanamento del nostro partner. E’ at-traverso la possibilità di comunica-re il disagio che si pongono lepremesse per accogliere nuove ri-flessioni che escono dai binari del-

la recriminazione verso l’al-tro, al fine di favorire la cre-scita personale e relaziona-le.

La psicoterapia sistemi-co relazionale si rivolge alpaziente non come individuoisolato, ma come membro diun complesso sistema di re-lazioni. In essa si considerala famiglia di origine comedeterminante nella costru-zione dell’identità persona-

le e come risorsa per affrontare iproblemi relazionali attuali, sianoessi quelli di coppia, quelli tra ge-nitori e figli, o quelli tra fratelli. Tut-to ciò che è osservabile nel qui edora: i comportamenti, le relazioni,la comunicazione verbale e nonverbale sono manifestazioni ed al-lo stesso tempo, il terreno su cui in-tervenire al fine di produrre il cam-biamento terapeutico. L’obiettivoprincipale è quello di modificare lemodalità di relazione disfunziona-li all’interno della famiglia. Il finedella terapia è quello di trovare mo-dalità relazionali diverse con i si-stemi di appartenenza e fornire unachiave di lettura più completa.

Le esperienze passate influenzano il rapporto a due: l’importanza del confronto e della comunicazione

Io, tu, noi: la “coppia” perfettaDI INES PANESSA

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PSICOLOGATerapia di coppia, cosa c’è da sapere

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20 a p r i l e duemilaquattordici

Parlate:il neonatovi ascolta

Leggere favole e parlare aineonati fin dai primi giorni di vi-ta ha effetti assolutamente posi-tivi: così il piccolo crescerà più in-telligente. Ne sono sicuri iricercatori della Stanford Univer-sity, che hanno seguito per mesiun gruppo di bambini. Se mam-ma e papà si danno da fare eprendono quest’abitudine il figlioconquisterà facilità di linguaggioe capacità cognitive più ampie.Uno sviluppo che, secondo i ri-cercatori e quanto riportato sul si-to di Repubblica, influisce sui ri-sultati scolastici e può dare unvantaggio nei prossimi sei-setteanni di crescita.

“Parlare ai neonati - spiegaAnne Fernald, docente di psico-logia alla Stanford University - liaiuta a capire più in fretta le re-gole e i ritmi del linguaggio. Que-sto da’ loro una base per intuirein fretta come funziona il mondo.Ripetere più volte una cosa, li aiu-ta invece a ricordare le parole e acapire i collegamenti fra parole.Questo da’ loro un vantaggioenorme quando vanno a scuola”.

Una risposta dunque ai tantidubbi di quei genitori che non ca-piscono quanto sia utile dialoga-re a un neonato. Già studi prece-denti hanno messo in evidenzaquanto l’archiviazione delle pa-role incominci fin dai primi mesi divita. Nella sperimentazione Fer-nald ha utilizzato il computer conimmagini semplici come quelledi un cane e di un ragazzino.Quando i genitori parlavano dipiù, i piccoli imparavano più infretta le parole. Tanto che, neglianni successivi, chi era stato se-guito di più risultava più prepa-rato. Dopo i 5 anni fra loro c’erachi aveva un vantaggio di 24 me-si rispetto ai coetanei per quantoriguarda le capacità collegate allinguaggio e alla memoria. Fer-nald ha constatato che i risultatierano ancora più positivi se i dia-loghi coinvolgevano tematicheche suscitano l’interesse dei bam-bini. Mentre l’esperta ricorda chela televisione o i giochini dell’iPadnon possono considerarsi unbuon sostituto di una buona con-versazione con il bambino e pos-sono addirittura danneggiare losviluppo del linguaggio.

“Fra l’altro i genitori che par-lano ai loro bambini, possono rea-lizzare più facilmente le loro po-tenzialità di crescita - concludeFernald - Siamo obbligati a dareloro da mangiare, a lavarli e ve-stirli. Basta parlare con loro men-tre si fanno queste cose. Non è ne-cessario abbandonare il nostrolavoro e tenerli a casa per parlareloro in continuazione”.

Irma Mecca

in pocheparole

I bambini in età prescolare oadolescenti, talvolta, mostranoscarsa attenzione alle regole di-sobbedendo più o meno spesso aigenitori o agli insegnanti. Questocomportamento, quando è limitatonel tempo e nell’intensità e noncrea disadattamento, solitamentenon produce effetti negativi impor-tanti né richiede alcun tipo di in-tervento clinico.

Diversamente, quando talicomportamenti mostrano una fre-quenza, una durata e una intensitàpiù rilevante, creando disadatta-mento dei soggetti interessati, si fariferimento a quadri clinici del di-sturbo oppositivo-provocatorio odella condotta che richiederannoinvece un inquadramento diagno-stico e un percorso rieducativo al fi-ne di ridurre le gravi conseguenzedisadattive dei bambini\ragazzicoinvolti.

Si parla di Disturbo Oppositi-vo-Provocatorio (DOP) quando unbambino o un adolescente mette inatto, nei confronti degli adulti, unaserie di atteggiamenti e comporta-menti negativi che comprendonooppositività e provocatorietà. Ilbambino si rifiuta di rispettare le ri-chieste e/o le regole, sfida e fa irri-

tare deliberatamente genitori o in-segnanti, accusando gli altri per ipropri errori e giustificando così ilproprio cattivo comportamento. Ilbambino spesso è litigioso e colle-rico, rancoroso e vendicativo versogli altri. La rabbia è persistente edinappropriata al contesto e si ac-compagna spesso ad irritabilità.

Tali comportamenti si presen-tano con una frequenza ed una in-tensità superiore a quella normal-mente osservabile nei coetanei ecompromettono la vita sociale, fa-miliare e scolastica. I genitori spes-so , esasperati dalle difficoltà di ge-stione del bambino, mettono in attouna serie di misure limitando usci-te e contatti con l’esterno che pos-sano acuire le problematiche. Ascuola gli insegnanti lamentano an-

che cadute negli ap-prendimenti comeconseguenza del cat-tivo adattamento sco-lastico. Stime recentiindicano che il DOPinteressa una percen-tuale compresa tra il 2e il 16% della popola-zione dei bambini edegli adolescenti. Inepoca prepuberale il

disturbo è più diffuso tra i maschi,mentre dopo la pubertà, è ugual-mente distribuito tra i sessi.

Il disturbo si manifesta dappri-ma in ambito familiare e poi anchein altri ambiti, quali per esempioquello scolastico e, se non adegua-tamente trattato, può evolvere in unpiù severo disturbo della condotta.

L’intervento cognitivo-com-portamentale per i bambini e gliadolescenti con problemi di con-dotta e di aggressività è il tratta-mento più indicato insieme al pa-rent training e teacher training. Puòessere utile infatti concentrare l’at-tenzione sul bambino da un latocon un percorso di regolazione delcomportamento, ma allo stessotempo lavorare sulle conoscenzedei genitori e degli insegnanti. Per

esempio, a volte i genitori e gli in-segnanti di bambini con problemicomportamentali tendono a crede-re che la causa (e di conseguenzala soluzione) delle difficoltà delbambino riguardi esclusivamenteil bambino e sottovalutino il ruolofondamentale dell’interazione congli adulti all’interno e all’esternodella famiglia e delle risposte chel’ambiente fornisce abitualmenteal bambino ribelle. I genitori ten-dono a pensare a volte che il lorobambino sia l’unico responsabiledel suo comportamento, che inten-zionalmente si comporti male ma-nifestando rabbia o ripicche/di-spetti e che i problemi del bambinosiano non modificabili o incontrol-labili. In altri casi, alcuni genitori ri-tengono che i problemi del bambi-no siano totalmente causati da loro,perché non sono bravi genitori ededucatori.

Le attribuzioni genitoriali ne-gative e pessimistiche sono da te-nere in debito conto, dal momentoche, non solo generano stati emoti-vi negativi nei genitori (per esempiorabbia e frustrazione), ma li indu-cono anche ad assumere delle pra-tiche disciplinari fallimentari o peg-giorative.

Disturbo oppositivo-provocatorio

Bambini ribelli? E’ colpa del DopTra i campanelli d’allarme il rancore e la collera.Riguarda dal 2% al 16% di bambini e adolescenti

PSICOLOGA DELL’APPRENDIMENTO DI ANNA MARIA ANTONUCCI

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Il Centro Antiveleni di Foggia,attivo h24 per intossicazioni acute ocroniche o semplici consulenze,sempre più spesso viene contattatoda medici, veterinari o utenti per in-tossicazioni che potrebbero interes-sare gli amici a quattro zampe.

Infatti, in questo periodo, le con-sulenze inerenti cani o gatti si sonomoltiplicate per il pericolo rappre-sentato da punture di api e vespe,ma soprattutto per il contatto acci-dentale con un bruchetto chiamato“processionaria”.

Nel periodo primaverile ed esti-vo, questa larva - molto comune sulGargano - fa strage di amici a quat-tro zampe. La processionaria è unafarfalla notturna della famiglia deiNotodontidi, il cui ciclo vitale si com-pone di quattro fasi: l’uovo, la larva,la crisalide e la farfalla.

La processionaria del pino(quella più comune dalle nostre par-ti) è un bruco peloso, dal colore scu-ro ed è un parassita delle piante, ov-vero si nutre degli arbusti su cui vivefino a distruggerli. Questo bruchinoè anche fastidioso - anzi pericoloso -per l’uomo.

Per quest’ultimo, la tossicità èlegata alla lanugine che ricopre in-teramente i bruchi, in quanto è mol-to urticante e rilascia istamina. Sipossono avere effetti non solo en-trando in contatto con la larva maanche attraverso i peli liberati nel-l’aria e portati dal vento.

Per gli animali il pericolo è an-cora maggiore: può capitare, infatti,che annusando il terreno, i nostriamici ingeriscano questi peli. I sin-tomi per un cane sono purtroppospesso gravi: intensa salivazione, in-fiammazione della mucosa orale,dello stomaco e dell’esofago. La lin-gua si ingrossa quasi subito, o dopoalcuni minuti, e a volte essa stessapuò provocare il soffocamento.

I peli, a contatto con la lingua,cominciano immediatamente unprocesso di distruzione delle cellule,con conseguente necrosi linguale.Se nell’immediato non si avvisa nul-la di tutto ciò, sintomi più tardivi po-trebbero essere febbre, astenia, vo-mito e diarrea anche emorragica.

Se il vostro cane dovesse ri-scontrare tali sintomi, è bene nonperdere tempo: telefonate al CentroAntiveleni. Il primo intervento è illavaggio della bocca con acqua e bi-

carbonato; successivamente la som-ministrazione di cortisonici. Oltre al-le processionarie, in questo periodo,ci sono anche altri pericoli: può suc-cedere che il cane sia morso da api oda vipere. Se dovesse accadere èutile mantenere la calma. Se la cau-sa del malessere del cane è una pun-tura di vespa, di ape o di calabrone

noteremo subito un gonfiore dellaparte (spesso la bocca, con il serio ri-schio di soffocamento). Applicaresulla zona colpita impacchi di ghiac-cio e una pomata a base di cortiso-ne. Se il gonfiore aumenta e coin-volge naso o gola è opportunosomministrare cortisonici, dopoaverci consultato.

La processionaria, nemico dei cuccioli

Un bruco pericolosissimo per gli animali e per l’uomo

Primavera, S.O.S. insettiMEDICO CAV

DI ANNA LEPORE

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Pericolosi quanto morsi di vi-pere e api, sono i veleni domesticio di frequente utilizzo che, se in-geriti, mettono a rischio la vita delproprio cane o del gatto. Vediamoquali sono:InsetticidiSintomi: scialorrea (abbondantesalivazione), bruciore agli occhi,diarrea, vomito, contrazione mu-scoli facciali, lacrimazioni e con-vulsioni.Stricnina (si trova nel veleno pertopi).Sintomi: la morte può giungereanche dopo un solo minuto dallacomparsa di spasmi, rigidità esten-soria, contratture e asfissia.Alcool etilicoSintomi: barcollamento, ipoter-mia, midriasi (dilatazione della pu-pilla), vomito e coma.Metaldeide (veleno per lumache)

Sintomi: tachicardia, scialorrea,dolori muscolari, convulsioni, in-sufficienza respiratoria.Veleno per topiSintomi: alterazione della coagu-lazione, ematomi, emorragie in-terne, anemia. L’animale trema, èdebole e non si regge sulle zam-pe.Glicole etilenico (contenuto nel-l’antigelo per auto e nelle pellico-le fotografiche a colori).Sintomi: depressione S.N.C. e re-spiratoria, vomito, aumento dellasete, atassia, insufficienza renale,collasso cardiocircolatorio.Piombo (proiettili da caccia, piom-bini da pesca, vernici, palline dagolf)

Sintomi: irritazione gastroen-terica, diarrea, vomito, anoressia,dolori addominali, aggressività,allucinazioni, coma.

I VELENI DOMESTICI

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22 a p r i l e duemilaquattordici

Costruire un’intera carriera la-vorativa sulla formazione professio-nale e sulla qualità dei prodotti com-mercializzati. E’, in breve, la storiadi Annamaria Vantaggiato, espertanel settore della vendita diretta, conuna particolare attenzione (e fidu-cia) nei prodotti marchiati D&D Evo-lution, giovane impresa campanache, negli ultimi anni, si è impostasul mercato dei casalinghi grazie alRoyal Cooking, uno straordinarioutensile da cucina in grado di otti-mizzare - dal punto di vista di tempo,salute e sapore - la modalità di cot-tura dei cibi.

“Lavoro nel campo della vendi-ta diretta da 28 anni e ho sempre af-fidato la mia credibilità professio-nale alla commercializzazione diprodotti di alta qualità”, spiega ladottoressa Vantaggiato. “All’iniziodel mio percorso ho lavorato con be-ni durevoli, quali sistemi di riposoed elementi di arredo, ma il miocompito principale è stato sempre

quello di formare e far cresceregruppi di lavoro capaci e motivati.

Nel corso della mia carriera, infatti,ho dato modo a tante donne di en-trare facilmente nel mondo del la-voro fornendo loro una opportunitàconcreta per realizzarsi professio-nalmente, secondo tempi e modali-tà in linea e confacenti con il loro ruo-lo di moglie e madre”.

In particolare, i prodotti dellaD&D Evolution si pongono a metàstrada tra beni durevoli e beni diconsumo e sono quindi ideali per chili acquista (perché non è necessarioricorrere a prestiti o finanziarie, contutti i problemi legati alle difficoltà

di accesso al credito) e per chi li com-mercializza (le strategie commer-ciali legate al prodotto riescono a ga-rantire una continuità lavorativa allacollaboratrice).

“Il nostro ottimizzatore di cottu-ra - continua Vantaggiato - ripren-de fedelmente il brevetto del suoideatore, l’ingegnere Hendersonche lo ha inventato con la finalità dimantenere, durante la cottura, unatemperatura costante sui 100 gradicentigradi, preservando le sostanzee mantenendo inalterate tutte le pro-prietà nutrizionali di cibi”. Co-nosciuto anche come “Co-perchio Magico”,il prodotto dellaRoyal Cooking è ingrado di adattarsi aqualsiasi tipo di pentola:la sua composizione è diqualità AISI 430 (acciaio privo di ni-chel) e consente di ottenere una cot-tura omogenea e sana. “L’utilizzodel coperchio Royal Cooking impe-

disce, tra l’altro, il diffondersi di cat-tivi odori e permette di accorciarenotevolmente i tempi di cottura”,precisa. “Grazie a questo brevetto,infatti, riusciremo a cuocere diretta-mente sul gas tutto ciò che prima ve-niva cotto in forno, a cominciare dal-la pizza al piatto (cotta a puntino inappena 7 minuti) fino ad arrivare aqualunque tipo di dolce, senza di-fettare in sapore e bontà”. Insomma,un doppio investimento a breve elungo termine: il primo, in termini disalute e gusto, il secondo in termini

di risparmio. In questo modo, in-fatti, la cucina risulterà più

salutare grazie al ri-dotto uso di condi-

menti (olio, sale, spezie)poiché i sapori sarannogià esaltati dalla tipologia

di cottura; inoltre, dopo un pa-io di mesi di ammortamento, si ini-zierà a godere del risparmio direttosulle utenze domestiche, soprattut-to energia e gas.

Aspetto non secondario è quel-lo dell’investimento su sé stessi e sul-la propria formazione. “In uno sce-nario socio-economico cosìmutevole, l’unica vera forma di in-vestimento non destinata a perder-si è quella che ogni lavoratore fa’ sul-la propria persona. La nostraazienda investe nella formazione deisuoi venditori perché solo grazie aprecise tecniche di comunicazione,accompagnate dalla capacità di ar-gomentare il prodotto venduto, con-sentono chiudere la vendita con suc-cesso. E il mercato di Royal Cooking,destinato ad entrare presto in tuttele famiglie, è ancora aperto”.

Quesiti, suggerimenti o criti-che costruttive possono fatte per-venire alla dottoressa Vantaggiatoall’indirizzo di posta: [email protected].

L’esperienza nella vendita diretta di Annamaria Vantaggiato

Un doppio investimento in termini di salute e di risparmio:ridotti drasticamente consumi, condimenti e tempi di cottura

Un ottimizzatore di cotturaper mangiare sano

La D&D EVOLUTION conl’originale ROYAL COO-KING ha intrapreso una

campagna nazionale di educa-zione sanitaria sulla sicurezzaalimentare finalizzata ad unanuova concezione di cottura cibi.

La cottura con un coperchiotradizionale infatti, crea unostrato di vapore denso che im-pedisce la cottura della parte su-periore delle pietanze, invececon la tecnologia ROYAL COO-KING la tua cucina non sarà piùla stessa: grazie ai suoi fori cali-brati consente la fuoriuscita diparte del vapore che si conden-sa sotto l’ombrello posto allasommità del pomello, rientran-

do poi per gravità sulla pietanzaattraverso i fori stessi.

In tal modo il cibo non solomantiene ils u o

gusto e gli aromi, ma è sottopo-sto ad una cottura omogenea inquanto il calore può riflettersicontro il coperchio e trattare an-che la parte superiore della pie-tanza. Di fatto si crea un tipo dicottura che sfrutta i vantaggi siadi quella a vapore che del fornotradizionale, senza l’effetto bol-lito della prima né l’eccessiva

secchezza della seconda.Recenti studi scientifici

hanno dimostrato checon la tecnica dicottura del ROYALCOOKING la qualenon supera i 100gradi, si evita il ri-

schio della formazio-

ne di sostanze tossiche che siformano durante la cottura tra-dizionale ad alte temperature.

Grazie al ROYAL COO-KING potrete assaporare i vostripiatti senza il rischio di ingerirequeste sostanze.

Sei stufo di aziende che tirichiedono sacrifici enormi,mandandoti in giro con prodottiinvendibili, riservandoti percentualimisere? Vuoi cimentarti conun’azienda professionale, incontinua ascesa, che mette adisposizione tua, e dei tuoi clienti, ilmiglior prodotto presente sulmercato, ad un prezzo più checoncorrenziale? Se hai voglia dilavoro in cui sei tu a gestire il tempo,e i guadagni con possibilità di farecarriera all’interno di una realtàdinamica, allora ti sei imbattuto nellagiusta realtà.

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• Non sporca fornelli, cappe, e mobili della cucina. • Consente di cucinare con meno olio in perfetta salute• Si adatta a qualsiasi pentola fino a 36 cm di diametro• Riduce notevolmente i tempi di cottura e di

conseguenza i consumi di energia• Grazie a tutto ciò si risparmia fin dal primo uso perchè

utilizzando il dispositivo un’ora al giorno, si recuperal’investimento in appena sei mesi, dopo sarà sologuadagno in soldi e salute.

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D&D EVOLUTION al fine dioffrire ai propri informatori eclienti un’informazione scien-tifica e qualificata ha istituitonell’ambito aziendale una Di-rezione Medica presieduta dalprof. Dr. Carlo MessinaSarà cura della Direzione Me-dica elaborare studi e ricerchefinalizzate all’ottimizzazionedel Royal Cooking

Annamaria Vantaggiato

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23a p r i l e duemilaquattordicicucina&dintorni

Ricette gustose Semifreddo di pastiera

Ingredienti: 1 disco di pasta frolla già cotto, g 250 di ricot-ta vaccina, g 120 di zucchero a velo, g 60 di zucchero semola-to, 5 tuorli freschissimi, 2 cucchiai di crema pasticcera, g 10di colla di pesce, g 50 di panna, g 500 di panna montata, aran-cia candita, buccia d’arancia grattugiata, vaniglia, cannella, aroma fiori d’arancio

Procedimento:Setacciate la ricotta e mescolare con zucchero a velo. Nel frattempo, montare le uova

con lo zucchero fino ad ottenere uno zabaione spumoso. Aggiungere alla ricotta tutti gliaromi, dosandoli a piacere, lo zabaione e la panna montata. Riscaldare appena la pannaliquida e sciogliervi dentro la gelatina fatta ammollare in acqua fredda. Aggiungere de-licatamente al composto e quindi versare il tutto nella tortiera con il fondo di frolla. La-sciare raffreddare una notte in frigorifero. Sformare e decorare a piacere con biscottini difrolla, piuttosto che con ovetti di zucchero o cioccolato e servire.

A cura di Letizia ConsalvoIl calendario dice che è arrivata la pri-

mavera: con essa si risveglia la natura ed è iltrionfo di odori e profumi. Anche in cucina.Le “primizie”, infatti, ci consentono di spa-ziare con la fantasia per preparazioni gusto-se e leggere. La festa di primavera per ec-cellenza è la Pasqua che ci permette di creareun menu ed una tavola in linea con i profumie i colori di stagione. Quando pensiamo almenu di Pasqua si pensa immediatamenteall’agnello, certa tradizione della nostra ter-ra, cotto con verdure di stagione, asparagi ei famosi “cardoncelli”, che non sono i funghi,ma un cardo spinoso, che raccolto ancora te-nero e debitamente sfilacciato è una vera lec-cornia di stagione.

Ricordiamo però la più dolce tradizione,soprattutto leccese, che in periodo di Pasquase parla di agnello si riferisce a quello che an-cora oggi preparano con grande maestria lesuore, di pasta di mandorle che racchiude unripieno ricco di cioccolata, marmellata diamarene o altra marmellata rigorosamentepreparata in casa, pan di spagna e segreto ofantasia di ciascun pasticcere.

La tavola (o comunque la cucina pa-squale) è ricca di simbologia, in parte dellatradizione cristiana: l’agnello simbolo del sa-crificio di Cristo e la colomba simbolo delloSpirito Santo portatore della buona novellae di pace, ma anche l’uovo, sia di cioccolatache no, è presente in gran parte delle prepa-razioni, come per esempio la torta pasquali-na, e lo stesso agnello con le ver-dure si fa mantecare con leuova strapazzate, sicura-mente simbolo paganodella vita che si rinnova.

Nella tradizionenord europea e ameri-cana la fa da padrone ilconiglio o, come più diqualcuno ritiene, la lepre.Anche qui la tradizione ciriconduce ad un antico sim-bolo pagano di rinnovamento del-la vita e della primavera. Entrambe questianimali sono ritenuti tra i più fertili e prolife-ri, con l’arrivo della primavera popolano pra-ti e giardini tanto che la tradizione raccontaai bambini che proprio il coniglietto porta leuova che però, essendo un pochino dispet-

toso e giocherellone, nasconde in giardinotra i cespugli.

In cucina, un altro ingrediente “pasqua-le” che non manca mai è la ricotta, sicura-mente legata alla tradizione dell’agnello: na-scono tanti agnelliniì e si produce tanto latteche si trasforma. La ricotta di capra o di pe-cora, sicuramente più gustosa e ricca di quel-la vaccina, si presta ottimamente per prepa-razioni dolci e salate. Solitamente il pranzodi Pasqua si avvia con il “Benedetto”, anti-pasto composto da salumi, che dopo l’asti-

nenza quaresimale dalla carne, trion-fano nel piatto accompagnati

appunto da una buona ricottaal naturale, fave fresche, uo-

va sode, arancia e cedro,una torta rustica con ri-cotta, uova e verdure, perchiudere ancora con la ri-cotta in versione dolce.

Il dolce di ricotta, an-che chiamato pizza di ricot-

ta dolce, vede una grandequantità di varianti, da zona a zo-

na, ma anche semplicemente da casa a casa.Dalla più semplice ricetta che prevede pastafrolla ripiena di ricotta semplicemente farci-ta con zucchero uova e buccia di limone, aquella che arricchisce con cioccolata o fruttacandita, alla complessa pastiera napoletana.

La ricotta è la regina delle preparazioni,in pizze rustiche salate o dolci golosi

Non solo agnello e cardoncelli

Cucina pasquale?Simboli e memoria

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24 a p r i l e duemilaquattordici