-6 - Visit Ferrara · 2019. 10. 8. · dioevo che raccontano la sto - ria dell'antica foce del Po...

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---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 6 VENERDÌ 13 SETTEMBRE 2019 GAZZETTA WEEKEND LA GITA COMACCHIO Tre fine settimana per celebrare la regina delle Valli LUCA PELAGATTI p Di sicuro non è bella. E nep- pure particolarmente simpa- tica. Eppure i gourmet non hanno dubbi: in tavola è una star. Stiamo parlando dell'anguil- la, la regina delle valli di Co- macchio, che ogni anno de- dica a questo strano pesce tre weekend (dal 28 settembre al 13 ottobre) di feste e assaggi, appuntamenti e pranzi. E che rendono i prossimi fine set- timana il momento perfetto per una gita alla scoperta di questo paese speciale fatto d’acqua e di ponti monumen- tali in cotto e pietra. Questo perché l’anguilla è per Co- macchio un piatto tipico, ma soprattutto un simbolo delle tradizioni e della sua cultura marinara, della sua storia e della sua vita. Per secoli scan- dita e vissuta proprio al ritmo lento delle correnti delle val- li. Anche per questo Comacchio si presenta come una piccola Venezia da scoprire passeg- giando su e giù per i suoi pon- ti. Dal ponte degli Sbirri si go- de la vista più bella: da una parte l’antico Ospedale degli Infermi dall’altra l’ottocente- sco palazzo Bellini e il celebre Trepponti, simbolo di Co- macchio. Dal porticato dei Cappuccini, che conduce al santuario di Santa Maria in Aula Regia si accede all'antica Manifattura dei Marinati, edi- ficio novecentesco un tempo centro dell’economia di Co- macchio, dove fu girata una famosa scena del film «La donna del fiume» con Sophia Loren, dove è possibile visi- tare la «Sala dei fuochi», con 12 camini per la cottura allo spiedo delle anguille prima della marinatura. E qui pulsa proprio il cuore della Sagra dedicata all'anguilla. Nella Manifattura dei Marinati, si potrà assistere alla spiedatu- ra, all’accensione dei camini e alla cottura delle anguille che poi si potranno gustare nel- l'area ristorativa allestita al- l'intero della sala fuochi. Dopo la pausa golosa è tempo di riprendere la scoperta del- la cittadina con una sosta al Museo Delta antica ospitato nel settecentesco Ospedale degli Infermi. Qui si trova un ricco patrimo- nio di beni archeologici pro- venienti dal territorio, dalle prime testimonianze di epo- ca protostorica sino al me- dioevo che raccontano la sto- ria dell'antica foce del Po che, con i numerosi canali navi- gabili e le vie di terra, è stata nei secoli un importante sno- do di commerci e di civiltà che collegava il mondo Mediter- raneo e l'Europa continenta- le. Di particolare rilievo le sezio- ni dedicate alla città etrusca di Spina, con gli oggetti pro- venienti dall'abitato e i ricchi corredi delle tombe, al mondo romano, alla nascita di Co- macchio nell'alto medioevo come emporio commerciale e sede vescovile. Nel museo è stato trasferito, con un nuovo suggestivo allestimento, il prezioso carico della nave ro- mana di Comacchio, un'au- tentica Pompei del mare che è uno spaccato del mondo glo- balizzato dell'impero roma- no. Quindi, prima di un ulteriore pausa nello stand gastrono- mico per assaggiare il pesce di mare e di valle si può pren- dere parte ad alcune interes- santi escursioni nei dintorni. Tra natura e pesca. Ogni sabato e domenica di sa- gra (alle 11, 12.30, 15 e 16.30) dal pontile pubblico c/o ANMI in via dello Squero), si salpa a bordo di una piccola imbar- cazione per percorrere le Valli a ridosso del centro cittadino. Dopo aver attraversato un ambiente naturale unico e suggestivo, si arriva a Stazio- ne Foce, nel cuore delle Valli, per una visita con dimostra- zione di pesca al tradizionale lavoriero utilizzato sin dal passato per la cattura delle anguille; una breve passeggia- ta riporterà al pontile per il rientro in città. Oppure 8sem- pre nei sabato e domenica del- la sagra alle 9.30, 11.30, 15 e 17) con partenza dalla Manifat- tura dei Marinati si va con un minibus e una guida per rag- giungere uno dei luoghi più amati del parco delle ovvero la Salina, dove nidificano i feni- cotteri. DA SAPERE LA STRADA PER ARRIVARE Per arrivare in auto da Parma prendete la A1 fino a Bologna e poi la A13 (direzione Padova) fino a Ferrara Sud. Prendere poi la Superstrada Ferrara -Porto Garibaldi fino a Comacchio oppure proseguire fino all'uscita sulla S.S. 309 Romea che collega i 7 Lidi di Comacchio. ALLA SCOPERTA DEI CASONI Le valli di Comacchio costituiscono il più vasto complesso di zone umide salmastre della regione caratterizzate da acque poco profonde, in media 60 cm con massimi di 1,5-2 m. Questi specchi d'acqua si sono formati soprattutto con l'estinzione del ramo principale del delta del Po in epoca etrusco-romana. l'Eridano. All’interno delle valli sono disseminati vecchi edifici, i casoni, usati per la pesca. La cattura del pesce avviene sfruttando i movimenti migratori di massa all’uscita dei bacini interni verso il mare; Comacchio è famosa nel mondo per la pesca dell’anguilla, ma nelle sue valli troviamo anche cefali, branzini, orate, passere, acquadelle. Alcuni dei casoni sono stati restaurati e costituiscono i capisaldi di un itinerario turistico che si snoda sugli argini e lungo canali interni alle valli. La Salina ha una superficie di circa 550 ettari e fu realizzata nei primi anni del 1800, nell'antica foce del Po di Eridano, che fluiva a nord delle attuali Valli. Essa è formata sia da bacini di aspetto completamente naturale utilizzati per l'accumulo delle acque marine e la prima evaporazione ma anche da bacini di forma regolare dove l’evaporazione viene completata fino alla cristallizzazione del sale. La Salina rappresenta un particolarissimo ecosistema, con una caratterizzazione ambientale «estrema» e un importante sito per la nidificazione di molte specie tra cui il fenicottero rosa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fino alla metà di ottobre torna la sagra dedicata all'anguilla. Un'occasione golosa per scoprire un mondo di lagune e canali

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    CO M ACC H I OTre fine settimanaper celebrarela regina delle Valli

    LUCA PELAGATTI

    pDi sicuro non è bella. E nep-pure particolarmente simpa-tica. Eppure i gourmet nonhanno dubbi: in tavola è unas ta r.Stiamo parlando dell'anguil-la, la regina delle valli di Co-macchio, che ogni anno de-dica a questo strano pesce treweekend (dal 28 settembre al13 ottobre) di feste e assaggi,appuntamenti e pranzi. E cherendono i prossimi fine set-timana il momento perfettoper una gita alla scoperta diquesto paese speciale fattod’acqua e di ponti monumen-tali in cotto e pietra. Questoperché l’anguilla è per Co-macchio un piatto tipico, masoprattutto un simbolo delletradizioni e della sua cultura

    marinara, della sua storia edella sua vita. Per secoli scan-dita e vissuta proprio al ritmolento delle correnti delle val-li.Anche per questo Comacchiosi presenta come una piccolaVenezia da scoprire passeg-giando su e giù per i suoi pon-ti. Dal ponte degli Sbirri si go-de la vista più bella: da unaparte l’antico Ospedale degliInfermi dall’altra l’ottocente -sco palazzo Bellini e il celebreTrepponti, simbolo di Co-macchio. Dal porticato deiCappuccini, che conduce alsantuario di Santa Maria inAula Regia si accede all'anticaManifattura dei Marinati, edi-ficio novecentesco un tempocentro dell’economia di Co-macchio, dove fu girata una

    famosa scena del film «Ladonna del fiume» con SophiaLoren, dove è possibile visi-tare la «Sala dei fuochi», con12 camini per la cottura allospiedo delle anguille primadella marinatura. E qui pulsaproprio il cuore della Sagradedicata all'anguilla. NellaManifattura dei Marinati, sipotrà assistere alla spiedatu-ra, all’accensione dei camini ealla cottura delle anguille chepoi si potranno gustare nel-l'area ristorativa allestita al-l'intero della sala fuochi. Dopo la pausa golosa è tempodi riprendere la scoperta del-la cittadina con una sosta alMuseo Delta antica ospitatonel settecentesco Ospedaledegli Infermi.Qui si trova un ricco patrimo-nio di beni archeologici pro-venienti dal territorio, dalleprime testimonianze di epo-ca protostorica sino al me-dioevo che raccontano la sto-ria dell'antica foce del Po che,

    con i numerosi canali navi-gabili e le vie di terra, è statanei secoli un importante sno-do di commerci e di civiltà checollegava il mondo Mediter-raneo e l'Europa continenta-l e.Di particolare rilievo le sezio-ni dedicate alla città etruscadi Spina, con gli oggetti pro-venienti dall'abitato e i ricchicorredi delle tombe, al mondoromano, alla nascita di Co-macchio nell'alto medioevocome emporio commerciale esede vescovile. Nel museo èstato trasferito, con un nuovosuggestivo allestimento, ilprezioso carico della nave ro-mana di Comacchio, un'au-tentica Pompei del mare che èuno spaccato del mondo glo-balizzato dell'impero roma-n o.Quindi, prima di un ulteriorepausa nello stand gastrono-mico per assaggiare il pesce dimare e di valle si può pren-dere parte ad alcune interes-

    santi escursioni nei dintorni.Tra natura e pesca.Ogni sabato e domenica di sa-gra (alle 11, 12.30, 15 e 16.30) dalpontile pubblico c/o ANMI invia dello Squero), si salpa abordo di una piccola imbar-cazione per percorrere le Vallia ridosso del centro cittadino.Dopo aver attraversato unambiente naturale unico esuggestivo, si arriva a Stazio-ne Foce, nel cuore delle Valli,per una visita con dimostra-zione di pesca al tradizionalelavoriero utilizzato sin dalpassato per la cattura delleanguille; una breve passeggia-ta riporterà al pontile per ilrientro in città. Oppure 8sem-pre nei sabato e domenica del-la sagra alle 9.30, 11.30, 15 e 17)con partenza dalla Manifat-tura dei Marinati si va con unminibus e una guida per rag-giungere uno dei luoghi piùamati del parco delle ovvero laSalina, dove nidificano i feni-c otte r i .

    DA SAPERE

    LA STRADAPER ARRIVARE

    Per arrivare in auto daParma prendete la A1 fino aBologna e poi la A13(direzione Padova) fino aFerrara Sud. Prendere poi laSuperstrada Ferrara -PortoGaribaldi fino a Comacchiooppure proseguire finoall'uscita sulla S.S. 309Romea che collega i 7 Lididi Comacchio.

    ALLA SCOPERTADEI CASONI

    Le valli di Comacchiocostituiscono il più vastocomplesso di zone umidesalmastre della regionecaratterizzate da acquepoco profonde, in media 60cm con massimi di 1,5-2 m.Questi specchi d'acqua sisono formati soprattuttocon l'estinzione del ramoprincipale del delta del Poin epoca etrusco-romana.l'Eridano.All’interno delle valli sonodisseminati vecchi edifici, icasoni, usati per la pesca.La cattura del pesceavviene sfruttando imovimenti migratori dimassa all’uscita dei baciniinterni verso il mare;Comacchio è famosa nelmondo per la pescadell’anguilla, ma nelle suevalli troviamo anche cefali,branzini, orate, passere,acquadelle.Alcuni dei casoni sono statirestaurati e costituiscono icapisaldi di un itinerarioturistico che si snoda sugliargini e lungo canali internialle valli. La Salina ha unasuperficie di circa 550 ettarie fu realizzata nei primianni del 1800, nell'anticafoce del Po di Eridano, chefluiva a nord delle attualiValli. Essa è formata sia dabacini di aspettocompletamente naturaleutilizzati per l'accumulodelle acque marine e laprima evaporazione maanche da bacini di formaregolare dovel’evaporazione vienecompletata fino allacristallizzazione del sale.La Salina rappresenta unparticolarissimoecosistema, con unacaratterizzazioneambientale «estrema» e unimportante sito per lanidificazione di moltespecie tra cui il fenicotterorosa.

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    Fino alla metà di ottobre torna la sagradedicata all'anguilla. Un'occasione golosaper scoprire un mondo di lagune e canali

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