52° Convegno Nazionale di Studio degli Economi di Comunità CONTROLLO DI GESTIONE E MONITORAGGIO...
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52° Convegno Nazionale di Studio degli Economi di Comunità
“CONTROLLO DI GESTIONE E MONITORAGGIO DELL’ATTIVITA’.
INDICATORI GESTIONALI”
Dr. ssa ROMINA REGOLI
Roma, 24-26 Ottobre 2012
OBIETTIVI DELL’INCONTRO
Acquisire spunti di riflessione Acquisire spunti di riflessione sul controllo di gestione sul controllo di gestione nella fase ordinaria e in nella fase ordinaria e in fase di riorganizzazione fase di riorganizzazione
delle opere. Interpretazione delle opere. Interpretazione del proprio ruolo e la propria del proprio ruolo e la propria
dimensione oggi.dimensione oggi.
Dr.ssa Romina REGOLI
PIANIFICAZIONE
BUDGETINGREPORTING
E CONTROLLO
AZIONE E MISURAZION
E
STRATEGIE
revisione piano
Revisione budget
Azioni correttive
Modificazione delle strategie
Potremmo partire da qui:
Dr.ssa Romina REGOLI
PIANIFICAZIONE
BUDGETINGREPORTING
E CONTROLLO
AZIONE E MISURAZION
E
STRATEGIE
revisione piano
Revisione budget
Azioni correttive
Modificazione delle strategie
Potremmo partire da qui:
Dr.ssa Romina REGOLI
Il tempo che viviamo ci Il tempo che viviamo ci chiede di guardare chiede di guardare
oltre o forse, di oltre o forse, di guardare indietro!guardare indietro!
… … o forse, di GESTIRE?o forse, di GESTIRE?
Dr.ssa Romina REGOLI
ECONOMIA GESTIONALE e VITA RELIGIOSA
Il tema gestionale è stato poco Il tema gestionale è stato poco popolare tra i religiosi e, tuttavia, popolare tra i religiosi e, tuttavia, non può essere estraneo alla Vita non può essere estraneo alla Vita
Consacrata; esso vi deve occupare il Consacrata; esso vi deve occupare il giusto posto. Sono molte le giusto posto. Sono molte le
ripercussioni che esso ha nella ripercussioni che esso ha nella missione delle congregazioni; la missione delle congregazioni; la
missione non può prescindere dalla missione non può prescindere dalla gestione delle opere; l’economia la gestione delle opere; l’economia la finanza non possono prescindere finanza non possono prescindere
dalla GESTIONE. dalla GESTIONE.
. Dr.ssa Romina REGOLI
L’ECONOMIA che L’ECONOMIA che intendiamo noi, deve intendiamo noi, deve
essere un’ economia al essere un’ economia al servizio della missione. servizio della missione.
Pertanto deve essere Pertanto deve essere un’economia solidale, un’economia solidale,
sana. sana.
Dr.ssa Romina REGOLI
GESTIONE, professionalità e Vangelo.
Un’opera professionalmente ben Un’opera professionalmente ben
gestita può permettere di ”gestita può permettere di ”AvereAvere” ”
per ”per ”DareDare” e di ”” e di ”AvereAvere” per ” per
””PortarePortare avantiavanti” la missione del ” la missione del gruppo religioso. Solo così diventa gruppo religioso. Solo così diventa
possibile la solidarietà, una possibile la solidarietà, una solidarietà accurata ed operativa. Nel solidarietà accurata ed operativa. Nel Vangelo troviamo importanti criteri Vangelo troviamo importanti criteri che non sono affatto contrari a una che non sono affatto contrari a una buona amministrazione, ma bensì buona amministrazione, ma bensì
offrono alla stessa orizzonti nuovi. offrono alla stessa orizzonti nuovi. Dr.ssa Romina REGOLI
GESTIRE GESTIRE
Dr.ssa Romina REGOLI
DEFINIAMO LA GESTIONE
““ATTIVITA’ OPPORTUNAMENTE ATTIVITA’ OPPORTUNAMENTE SVOLTA VERSO IL CONSEGUIMENTO SVOLTA VERSO IL CONSEGUIMENTO
DI UN CERTO RISULTATO DI UN CERTO RISULTATO DESIDERATO, OVVERO ATTIVITA’ DESIDERATO, OVVERO ATTIVITA’
SVOLTA DA SVOLTA DA TUTTI COLORO CHE SONO TUTTI COLORO CHE SONO PREPOSTI O CHE SONO CAPACI DI PREPOSTI O CHE SONO CAPACI DI AGIRE IN MODO CONGRUENTE E AGIRE IN MODO CONGRUENTE E
CONSEGUENZIALECONSEGUENZIALE PER IL PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVIOBIETTIVI
DELL’ORGANIZZAZIONE”DELL’ORGANIZZAZIONE”
Dr.ssa Romina REGOLI
CONCETTO DI RUOLO ORGANIZZATIVOLO SPAZIO DI ATTIVITA’ AFFIDATO AD UNA PERSONA CHE OCCUPALO SPAZIO DI ATTIVITA’ AFFIDATO AD UNA PERSONA CHE OCCUPAUNA DETERMINATA POSIZIONE ALL’INTERNO DEL SISTEMA UNA DETERMINATA POSIZIONE ALL’INTERNO DEL SISTEMA ORGANIZZATIVO E DEFINITO DA UN OBIETTIVO FONDAMENTALE.ORGANIZZATIVO E DEFINITO DA UN OBIETTIVO FONDAMENTALE.
PER
SPA
ZIO
SI
INTEN
DE
UN
INS
IEM
E D
I AR
EE
AREA PRESCRITTA
AREA DISCREZIONALE
AREA INNOVATIVA
Obiettivo fondamentale
Dr.ssa Romina REGOLI
IL RUOLO DEL …GESTORE (O CONGREGAZIONE?)
al fine del conseguimento dial fine del conseguimento diobiettivi, costi e tempi obiettivi, costi e tempi
STABILITISTABILITI
individuaindividua
impegnaimpegna
e coordinae coordina
Le risorseLe risorse
Il ”GESTORE”Il ”GESTORE”
È colui che È colui che
Dr.ssa Romina REGOLI
CONOSCENZE TECNICHECONOSCENZE TECNICHE
Indispensabili per la comprensione e conduzione Indispensabili per la comprensione e conduzione delle attività del progettodelle attività del progetto
CAPACITA’ GESTIONALI CAPACITA’ GESTIONALI
Per affrontare le complessità tipiche di ogni Per affrontare le complessità tipiche di ogni progetto progetto
Il “GESTORE” possiede
•IMPOSTARE UN’ATTIVITA’, UN’OPERA pianificando le tante variabili e controllando lo stato di avanzamento dei lavori fino alla conclusione;
•INTUIRE e ANTICIPARE LE RICHIESTE DEL MERCATO E DEI CLIENTI (OSPITI);
•INTUIRE e ANTICIPARE LE PROBLEMATICHE tecniche insite nella GESTIONE;
•COORDINARE LE RISORSE che sono tante ed eterogenee;
•COMPORTARSI DA LEADER;
•PRENDERE DECISIONI E RISOLVERE naturali CONFLITTI che possono sorgere.
Le capacità gestionali servono in particolare per:
Complessità della gestione delle varie opereRischi (gestionali, finanziari, economici)Ristrutturazione organizzativa (flessibilità)Pianificazione e stima preventiva di prezzi
CHI GESTISCE HA DELLE DIFFICOLTA’:
Dr.ssa Romina REGOLI
PIAFINIFICAZIONECHI GESTISCE DEVE PIANIFICARE!
COS’E’ LA PIANIFICAZIONE?
E’ IL LAVORO DI TRADUZIONE DEGLI OBIETTIVI INDIVIDUATI NELLA FASE DI PIANIFICAZIONE IN UNA STRUTTURA
ORGANIZZATA IN MODO TALE DA CONSENTIRNE IL RAGGIUNGIMENTO.
(Reperimento risorse- azioni da compiere – loro sequenzialità anche temporale – attribuzione di ruoli,
responsabilità competenze)
Dr.ssa Romina REGOLI
17
1.OBIETTIVI DELLA GESTIONECosa deve essere fatto
2.ATTIVITA’ DA SVOLGERECome deve essere fatto
3. COMPETENZE NECESSARIEQuali conoscenze, capacità
4.DEFINIZIONE ED ASSEGNAZIONEChi lo deve fare
5.SCHEDULING DELLA GESTIONEQuando si deve fare
6.DEFINIZIONE ED ASSEGNAZIONE RISORSE ECONOMICHE DEL GESTIONE
Quanto costa
7.SISTEMA DI CONTROLLOCome verificare
8.PUNTI DI ATTENZIONE E MODALITA’ DI RISOLUZIONE DEI PROBLEMI
Quali fattori di rischio
IL PIANO DI GESTIONE: STRUTTURA
MATRICE DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITA’
MATRICE DI RESPONSABILITA’
Rappresentazioni Temporali
BUDGET DI GESTIONE
SISTEMA DI REPORTINGSISTEMA INFORMATIVO
Tecniche e sistem
i di supporto
Dr.ssa Romina REGOLI
PIAFINIFICAZIONE
CHI GESTISCE DEVE CONTROLLARE!
CONTROLLI ED INDICI DI MONITORAGGIO
Dr.ssa Romina REGOLI
I controlli I controlli esterniesterni
Il controllo Il controllo
internointerno
I Sistemi di I Sistemi di ControlloControllo
Collegio dei revisori
Collegio sindacale
Società di revisione
Controllo manageriale
Controllo strategico
Controllo Gestionale
Controlli interni ed esterni
Dr.ssa Romina REGOLI
I CONTROLLI GESTIONALI
Devono puntare alla “verifica del grado di continuità GESTIONALE”. In questa prospettiva assumono significato e valore ANCHE le tradizionali verifiche:
- di cassa (e delle altre attività finanziarie)
DUNQUE STIAMO PARLANDO DI CONTROLLI
- gestionaligestionali finalizzati a verificare l’esistenza e la sussistenza del patrimonio
- organizzativiorganizzativi con particolare riferimento all’analisi del sistema di controllo interno.
Dr.ssa Romina REGOLI
Controllo organizzativo
Controllo amministrativo (rispetto regole, procedure)
Controllo sociale (tramite gruppi informali)
Controllo individuale
Complesso di strumenti volti ad influenzare il comportamento dei soggetti che operano all’interno della organizzazione
Strumenti
Formali
Informali
Sistemi di ricompensa/punizione; carriera, remunerazione,
formazione
Variabili soft: Cultura, valori conoscenza, meccanismi di
apprendimento
Dr.ssa Romina REGOLI
Definizione di controllo interno
Il controllo interno è un processo, svolto dalle diverse responsabilità “INTERNE” della struttura / istituzione, che si prefigge di fornire una ragionevole sicurezza sulla realizzazione degli obiettivi rientranti nelle seguenti categorie:
efficacia ed efficienza della gestione;
attendibilità delle informazioni di bilancio;
conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore.
Dr.ssa Romina REGOLI
Commento alla definizione
Dunque, il controllo interno è:
un processo: un mezzo mirato ad un fine e non
un fine per se stesso;
svolto da persone
volto a dare una ragionevole sicurezza (non
assoluta)
raggiungere gli obiettivi (o che si è in linea)
Dr.ssa Romina REGOLI
La storia del controllo
• La fase iniziale… Controlli perchè? Sembrano necessari... E ciò senza particolari valutazioni. Sembrano necessari... E ciò senza particolari valutazioni.
SembraSembraChe operare più controlli sia meglio che farne meno. I Che operare più controlli sia meglio che farne meno. I
responsabili responsabili Della attività seguono il “business” altri i controlliDella attività seguono il “business” altri i controlli
• Il “governo del controllo” ossia la ...perchè governo?Perchè abbiamo obiettivi da presidiare cui condurrePerchè abbiamo obiettivi da presidiare cui condurreL’organizzazione, perchè dobbiamo massimizzare l’efficaciaL’organizzazione, perchè dobbiamo massimizzare l’efficaciaE l’efficienza e conoscere i costi, perchè dobbiamo E l’efficienza e conoscere i costi, perchè dobbiamo Garantire responsabilità e trasparenza ai vari portatori Garantire responsabilità e trasparenza ai vari portatori
d’interessid’interessi
• Il “governo del rischio”• Il “governo del rischio sostenibile”
Dr.ssa Romina REGOLI
IL GOVERNO DEI RISCHILa sopravvivenza di un’organizzazione è assicurata dalla La sopravvivenza di un’organizzazione è assicurata dalla
sua capacità di creare valore per i portatori di interesse sua capacità di creare valore per i portatori di interesse (stakeholder). (stakeholder).
Tutte le organizzazioni devono affrontare eventi incerti e la sfida Tutte le organizzazioni devono affrontare eventi incerti e la sfida di di
chi ha la responsabilità della conduzione è di determinare il chi ha la responsabilità della conduzione è di determinare il
““quantum” di incertezza accettabile per creare il valore.quantum” di incertezza accettabile per creare il valore.
INCERTEZZA
RISCHI
OPPORTUNITA’
VALORE
VALORE
Dr.ssa Romina REGOLI
Un’opportunità da poter e saper sfruttare
La consapevolezza del “rischio” comporta la necessità di evoluzione da un modello orientato alla effettuazione dei controlli previsti dalle discipline di riferimento (controlli contabili, fiscali, giuridici …), ad un approccio finalizzato al governo dei rischi, in cui i controlli assumono un ruolo strumentale alla prevenzione dei rischi medesimi.
L’EVOLUZIONE DEL MODELLO:dai controlli al modello dei rischi
Dr.ssa Romina REGOLI
le principali…
4.4. Mifid, Basilea II, Mifid, Basilea II, Funzione ComplianceFunzione Compliance
2. D.lgs. 231/012. D.lgs. 231/01
3.3. L. 262/02L. 262/02
5.5. Modelli organizzativi Modelli organizzativi normativa di settore normativa di settore
Vari ambiti: reati societari, market abuse, riciclaggio, sicurezza di lavoro, PA…
Qualità, Sicurezza (D.Lgs 81/08), Controllo di gestione
Affidabilità del reporting finanziario
Disposizioni del settore bancario e finanziario
1.1. Codice di AutodisciplinaCodice di AutodisciplinaBorsa ItalianaBorsa Italiana
Corporate governance società quotate
Un mondo di controlli
Dr.ssa Romina REGOLI
le principali…
4.4. Accreditamento e Joint Accreditamento e Joint CommisionCommision
2. Revisore esterno2. Revisore esterno
3.3. Auditing di QualitàAuditing di Qualità
5.5. Standard Standard internazionaliinternazionali
Affidabilità dell’informativa societaria
Corretta tenuta della contabilità
Rispetto delle condizioni di “cittadinanza”
Coerenza con le procedure di qualità
Coerenza con i requisiti di funzionamento organizzativi e strutturali
1.1. Collegio SindacaleCollegio Sindacale Adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile
Un mondo di “controlli”
Dr.ssa Romina REGOLI
le principali…
4.4. Verifiche “ispettive” Verifiche “ispettive”
2. Progetti ONG MAE2. Progetti ONG MAE
3.3. Progetti FSEProgetti FSE
5.5. AuthorityAuthority
Certificazione dell’inerenza della spesa
……
Certificazione dell’inerenza della spesa
Controlli della pubblica amministrazione
1.1. Bilancio delle ONLUSBilancio delle ONLUS Relazione di uno o più revisori
Un mondo di “controlli”
Dr.ssa Romina REGOLI
Proliferare di funzioni di controllo con Proliferare di funzioni di controllo con diversi approccidiversi approcci
Molteplici modelli di valutazione del Molteplici modelli di valutazione del Sistema di Controllo sia interno che Sistema di Controllo sia interno che esternoesterno
Carenza di coordinamento tra i diversi Carenza di coordinamento tra i diversi attoriattori
Gli EFFETTI
Dr.ssa Romina REGOLI
EfficienzaEfficienza
Efficacia Efficacia dell’azione di dell’azione di governancegovernance
Oneri complessivi Oneri complessivi della gestione del della gestione del sistema superiori ai sistema superiori ai benefici ottenuti in benefici ottenuti in termini di termini di contenimento dei contenimento dei rischirischi
Copertura parziale o Copertura parziale o frammentata dei rischi frammentata dei rischi
I rischi
Dr.ssa Romina REGOLI
Comitato per il Controllo Interno
Controllo Organizzazione
Collegio Sindacale
Risk ManagementInternal Auditing
Responsabile, Gestore
Organismo di Vigilanza
Sistema di Controllo Interno
Società di revisione
Visione integrata
Controllo di qualità
Dr.ssa Romina REGOLI
Conseguenze organizzative
Maggiore integrazione nel senso di “convergenza parallela” tra strutture dedicate ad attività conseguenziali (compliance – internal auditing)
Migliore dialogo e coordinamento tra gestori delle attività e gestori del rischio
Creazione di uno STAFF UN TEAM DI FIDUCIA dove “OGNUNO FACCIA IL SUO E SECONDO LE REALI COMPETENZE”
Dr.ssa Romina REGOLI
ReattivitàRobustezzaPertinenza
agli obiettivi
Verifiche dianomalia
Disponibilitàrisorse
Verificheconformità al
piano
Politiche di RischioPolitiche di Rischio
Obiettivi di controllo
Obiettivi di controllo
AdeguatezzaAdeguatezza
Danno
Costi delcontrollo
Costi dirisoluzione
PianoPiano FunzionamentoFunzionamento Efficienza Efficienza
Tempestività, costo/beneficio, affidabilità delle informazioni, qualità, prevenzione illeciti
Progettare il “sistema”
Dr.ssa Romina REGOLI
L'analisi e la valutazione del Sistema di controllo interno presuppone quindi di poter dare una risposta alle seguenti domande:
esiste un sistema ufficiale di riferimento all'interno dell’ente? (regolamenti, direttive consolidate,procedure scritte,ecc.)
il funzionamento effettivo segue le regole? Quali deviazioni e per quali motivi?
le regole, nel loro complesso, sono in grado di garantire un adeguato controllo interno? Quali elementi di debolezza e di forza sono stati riscontrati (elementi di SWOT Analysis)
Elementi di valutazione…
La valutazione del sistema riguarda sia i controlli generali che quelli specifici.
CONTROLLI GENERALI
concorrono a dare affidamento all'organizzazione dell’opera/ente a LIVELLO COMPLESSIVO
e sono realizzati mediante la struttura organizzativa la realizzazione di un articolato sistema contabile la protezione dei beni materiali ed immateriali IL CONTROLLO INTERNO.
CONTROLLI SPECIFICI
sono invece quelli direttamente riferiti al processo di formazione di ogni singola voce di bilancio o ciclo operativo o semplice processo.
Tipologie di controlli
Dr.ssa Romina REGOLI
è appropriata se l'esercizio del potere decisionale
è attribuito a livelli elevati di competenza e di responsabilità
è coerente con dimensione e natura
dell'attività
se si tende a separare le funzioni operative da quelle di custodia,
registrazione e controllo dei beni
è efficiente
se esiste una chiara suddivisione di
compiti e di identificazione di
responsabilità tramite
ORGANIGRAMMI che individuano i rapporti di
coordinamento e di subordinazione intercorrenti fra i settori aziendali e le
diverse funzioni
MANSIONARI che esplicitano i compiti e le funzioni di
ogni operatore
PRINCIPI
ogni livello di autorità risponde al superiore diretto sia del proprio lavoro che di quello svolto dai propri collaboratori
STRUMENTI
direttive e procedure aziendali documentate, aggiornate e portate a
conoscenza di coloro che devono osservarle
SCELTE
responsabili qualificati e personale operativo competente
CONTROLLI GENERALI sullaCONTROLLI GENERALI sulla
STRUTTURA ORGANIZZATIVASTRUTTURA ORGANIZZATIVA
Possibili esemplificazioni
individuazione delle persone autorizzate a disporre dei beni e dei
valori
controllo degli accessi e delle presenze
protezione dei beni soggetti a deterioramento fisico
archiviazione di documenti e valori in aree protette
controllo periodico dell'adeguatezza delle coperture assicurative
protezione del patrimonio informativo con particolare riferimento all'elaborazione automatica dei dati
CONTROLLI GENERALI sulla
PROTEZIONE DEI BENI
Dr.ssa Romina REGOLI
Per attuare una efficace attività di controllo di gestione è fondamentale disporre di dati ed informazioni utili a monitorare le prestazioni del contesto “controllato”.
Questi dati ed informazioni, per lo più di carattere contabile ed analitico, verranno aggregati in indici e rapporti che permettono la creazione di un “cruscotto di monitoraggio” da cui acquisire riscontri ed evidenze sull’effettivo andamento della gestione dell’opera.
Dr.ssa Romina REGOLI
Controlli sulla gestione
Se consideriamo, ad esempio, la gestione di una casa per ferie, i dati fondamentali da rendere disponibili per le successive analisi e aggregazioni potrebbero essere:
• Entrate e uscite (flussi finanziari attuali e futuri)• Dettaglio dei costi mensili (utenze, biancheria, tovagliato, alimenti - divisi per pasti e colazioni, materiali pulizie e cortesia, materiali vari, manutenzione, etc.)• Dettaglio dei costi del personale (distinti per reparto /centro di costo)• Dettaglio dei ricavi (distinti per vendita camere e pasti erogati)• Dettaglio delle prenotazioni già confermate e loro importo• Numero di presenze
Dr.ssa Romina REGOLI
Controlli sulla gestione
• Numero di camere
• Numero di pasti erogati
• Numero di offerte effettuate sul web
• Statistiche accesso sito web
• Numero di indirizzi e-mail acquisiti dagli ospiti con autorizzazione privacy
• Riscontri degli ospiti sulla soddisfazione e gradimento e segnalazioni
• Etc.
Dr.ssa Romina REGOLI
Controlli sulla gestione
Controlli sulla gestione Aggregando i dati in funzione degli aspetti che maggiormente si vuol tenere sotto controllo, è possibile strutturare, ad esempio su base mensile, i seguenti strumenti di monitoraggio:1.Cash flow previsionale: inteso come la differenza tra le entrate e le uscite monetarie previste per un determinato periodo
2.Forecast: fatturato previsto per il periodo futuro sulla base delle prenotazioni già confermate.
3.Andamento fatturato su budget: rapporto % di conseguimento dell’obiettivo di fatturato prefissato
4.Andamento costi su budget: rapporto % di conseguimento dell’obiettivo riduzione/mantenimento dei costi in rapporto al fatturato di periodo
5.Saturazione: rapporto % tra camere occupate e disponibili
6.Ristorazione: rapporto % tra pasti erogati e ospiti presenti
Dr.ssa Romina REGOLI
7. Costo pasto: rapporto tra costo ristorazione (alimenti, utenze, personale) e numero di pasti erogati;
8. Costo presenza: rapporto tra costi riferiti a singola presenza (biancheria, prodotti colazioni, materiale cortesia, pulizie, costi generali) e numero presenze periodo;
9. Costo camera: rapporto tra costi riferiti a singola camera (biancheria, prodotti colazioni, materiale cortesia, pulizie, costi generali) e numero camere vendute nel periodo;
10.Ricavo medio per camera: rapporto tra ricavi da vendita camera e numero di camere vendute;
Dr.ssa Romina REGOLI
Controlli sulla gestione
11.Andamento costo per tipologia di acquisto: confronto mensile dei costi riferiti alle diverse tipologie di acquisto (alimenti, materiale pulizia e cortesia, utenze, manutenzione, servizi, etc.)
L’analisi continua di tali rapporti ed indici consente un controllo sistematico sulla gestione della struttura dando ai Responsabili della Casa la possibilità di implementare tutte le azioni necessarie per correggere eventuali scostamenti rispetto ai parametri ed obiettivi gestionali stabiliti all’inizio dell’anno.
Dr.ssa Romina REGOLI
Controlli sulla gestione
La Crisi?La Crisi?
Ci salva LA Ci salva LA PROVVIDENZA!PROVVIDENZA!
Dr.ssa Romina REGOLI
QUANTO SPAZIO DIAMO ALLA PROVVIDENZA
NELLA NOSTRA VITA E NELLE NOSTRE OPERE?
Dr.ssa Romina REGOLI
La prima Provvidenza è il La prima Provvidenza è il nostro lavoro.nostro lavoro.
L’affidamento alla Provvidenza L’affidamento alla Provvidenza non ci esime da un nostro non ci esime da un nostro
impegno produttivo.impegno produttivo.
Noi dobbiamo IMPEGNARCI ma Noi dobbiamo IMPEGNARCI ma non PREOCCUPARCI.non PREOCCUPARCI.
Dr.ssa Romina REGOLI
Ogni Fondatore ha saputo ben coniugare la fiducia nella Provvidenza e impegno
operativo.
I poveri, maestri per noi, ci insegnano a vivere con
fiducia nella Provvidenza.
Dr.ssa Romina REGOLI
La Provvidenza è l’impegno a La Provvidenza è l’impegno a collaborare con l’azione collaborare con l’azione
provvidente di Dio, di tale provvidente di Dio, di tale collaborazione fa parte anche collaborazione fa parte anche
una accurata gestione dei una accurata gestione dei beni affidati.beni affidati.
Proviamo a definirla:
Dr.ssa Romina REGOLI
Per questo la Per questo la responsabilità è ancora più responsabilità è ancora più
grande, per questo è grande, per questo è importante GESTIRE ed importante GESTIRE ed
ATTUARE UN CONTROLLO ATTUARE UN CONTROLLO DI GESTIONE PUNTUALE SU DI GESTIONE PUNTUALE SU
OGNI OPERA …OGNI OPERA …
… … perché perché
CONCLUSIONI
Dr.ssa Romina REGOLI
… … perché perché
il mondo èil mondo è
la sfida del cristianola sfida del cristiano
Grazie per l’attenzione. Grazie per l’attenzione. Dr.ssa Romina REGOLI