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I PROGETTI La seguente sezione è dedicata ai progetti proposti all’interno Piani Integrati di Zona 2003/2004 che hanno come precipuo obiettivo l’inserimento e il recupero sociale in ogni ambito di vita dei disabili, con particolare riguardo alla socializzazione e al po- tenziamento delle abilità e delle capacità espressive nel tempo libero. In effetti mentre il diritto alla formazione ed al lavoro, così come il diritto all’integrazione scolastica sono stati resi concreto, anche se non pienamente soddisfatti, da normative speciche in grado di incentivare e dare supporto ad accordi di programma fra enti nalizzati ad attuare tali diritti, la possibilità di praticare attività sportive e ricreative è ancora pre- valentemente legata alle opportunità offerte da singole Associazioni ed Enti in base a propri programmi e sistemi di relazioni intrecciate nel contesto in cui operano. È pe- raltro in progressivo aumento il numero dei progetti dedicati ai disabili che ogni anno ricevono un nanziamento all’interno del Piano Provinciale per lo sport. Le tavole che seguono (tav. A-B-C-D) riportano il quadro generale dei progetti com- presi nei Piani di zona, disaggregati a livello di zona socio-sanitaria. La tavola succes- siva (tav. E), invece, è dedicata ai Progetti sostenuti nell’ambito del Piano Provinciale dello sport tra il 2000 e il 2004. Inne in chiusura della sezione (tav. F) sono sinteticamente riportati i sette progetti vincitori del Bando “Contributi ad organizzazioni terzo settore e tutti soggetti interes- sati per progetti nalizzati al superamento di barriere ostative alla piena cittadinanza, pari dignità ed integrazione sociale dei cittadini portatori di handicap” promosso dalla Provincia di Livorno nell’ambito degli interventi sussidiari nalizzati alla rimozione delle barriere ostative alla piena cittadinanza dei cittadini portatori di handicap. Tav. A PROGRAMMA OPERATIVO DI INTERVENTO DELLA ZONA LIVORNESE TITOLO OBIETTIVI UTENZA ENTE ATTUA- TORE Opportunità e tempo libero: percorsi di relazione e aggregazione sviluppo di interventi volti a favo- rire la fruizione di opportunità di relazione e per il tempo libero 6-7 disabili medio-gravi Associazione C.U.H. Laboratorio teatrale per disabili e non della città di Livorno socializzazione e potenziamento delle abililtà e delle capacità e- spressive nel tempo libero 15 soggetti disabili con handicap psichico e 15 soggetti non disasbili Associazione ANFFAS Onlus Livorno Laboratorio di Danceability Coinvolgere persone disabili e non preparandoli alla realizza- zione di spettacoli di danceability, e sensoriali di incontrarsi per danzare insieme giovani con disabilità fisiche, psicofiifche e psichiche dai 14 anni in su Officina integrata dello spettacolo e della comunica- zione Laboratorio di Informatica Apprendimento dell’utilizzo del computer e di programmi specifi- ci per la realizzazione di sceno- grafie multimediali e la comuni- cazione via internet giovani con disabilità uditive dai 14 anni in su Cooperativa so- ciale Centro Mul- tiservizi per Disa- bili "M.T. Todaro" "Io Corporeo" miglioramento dell'autonomia, ed educazione all’adozione di stili di vita sani Associazione sportiva Studio Live Fitness Un anno di sport e non solo Favorire lo sviluppo psicomotorio e facilitare la socializzazione giovani disabili Associazione sportiva Zenith

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I PROGETTI

La seguente sezione è dedicata ai progetti proposti all’interno Piani Integrati di Zona 2003/2004 che hanno come precipuo obiettivo l’inserimento e il recupero sociale in ogni ambito di vita dei disabili, con particolare riguardo alla socializzazione e al po-tenziamento delle abilità e delle capacità espressive nel tempo libero. In effetti mentre il diritto alla formazione ed al lavoro, così come il diritto all’integrazione scolastica sono stati resi concreto, anche se non pienamente soddisfatti, da normative specifi che in grado di incentivare e dare supporto ad accordi di programma fra enti fi nalizzati ad attuare tali diritti, la possibilità di praticare attività sportive e ricreative è ancora pre-valentemente legata alle opportunità offerte da singole Associazioni ed Enti in base a propri programmi e sistemi di relazioni intrecciate nel contesto in cui operano. È pe-raltro in progressivo aumento il numero dei progetti dedicati ai disabili che ogni anno ricevono un fi nanziamento all’interno del Piano Provinciale per lo sport.

Le tavole che seguono (tav. A-B-C-D) riportano il quadro generale dei progetti com-presi nei Piani di zona, disaggregati a livello di zona socio-sanitaria. La tavola succes-siva (tav. E), invece, è dedicata ai Progetti sostenuti nell’ambito del Piano Provinciale dello sport tra il 2000 e il 2004.

Infi ne in chiusura della sezione (tav. F) sono sinteticamente riportati i sette progetti vincitori del Bando “Contributi ad organizzazioni terzo settore e tutti soggetti interes-sati per progetti fi nalizzati al superamento di barriere ostative alla piena cittadinanza, pari dignità ed integrazione sociale dei cittadini portatori di handicap” promosso dalla Provincia di Livorno nell’ambito degli interventi sussidiari fi nalizzati alla rimozione delle barriere ostative alla piena cittadinanza dei cittadini portatori di handicap.

Tav. A

PROGRAMMA OPERATIVO DI INTERVENTO DELLA ZONA LIVORNESE

TITOLO OBIETTIVI UTENZA ENTE ATTUA-TORE

Opportunità e tempo libero: percorsi direlazione e aggregazione

sviluppo di interventi volti a favo-rire la fruizione di opportunità direlazione e per il tempo libero

6-7 disabili medio-gravi AssociazioneC.U.H.

Laboratorio teatrale per disabili e nondella città di Livorno

socializzazione e potenziamentodelle abililtà e delle capacità e-spressive nel tempo libero

15 soggetti disabili conhandicap psichico e 15soggetti non disasbili

AssociazioneANFFAS OnlusLivorno

Laboratorio diDanceability

Coinvolgere persone disabili enon preparandoli alla realizza-zione di spettacoli di danceability,e sensoriali di incontrarsi perdanzare insieme

giovani con disabilitàfisiche, psicofiifche epsichiche dai 14 anniin suOfficina integrata

dello spettacolo edella comunica-zione

Laboratorio diInformatica

Apprendimento dell’utilizzo delcomputer e di programmi specifi-ci per la realizzazione di sceno-grafie multimediali e la comuni-cazione via internet

giovani con disabilitàuditive dai 14 anni insu

Cooperativa so-ciale Centro Mul-tiservizi per Disa-bili "M.T. Todaro"

"Io Corporeo"miglioramento dell'autonomia, ededucazione all’adozione di stili divita sani

Associazionesportiva StudioLive Fitness

Un anno di sport e non solo Favorire lo sviluppo psicomotorioe facilitare la socializzazione giovani disabili Associazione

sportiva Zenith

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Tav. B

PROGRAMMA OPERATIVO DI INTERVENTODELLA ZONA DELLA BASSA VAL DI CECINA

OBIETTIVOSTRATEGICO

Consolidamento degli interventi finalizzati al mantenimento del disabile nel nucleo familiare, poten-ziamento quantitativo delle attività dei servizi semiresidenziali e sperimentazione sul programma“Dopo di Noi”, attivazione di esperienze pilota di sostegno all’integrazione sociale

Potenziamento assistenza domiciliare (aiuto alla persona) e costituzione di budget di riserva perattivazione immediata di eventuali nuovi interventi

Ampliamento delle attività dei Centri Diurni e potenziamento del servizio di trasporto collegato alfunzionamento dei Centri stessi

Attivazione progetto sperimentale di trasporto personalizzato con particolare riguardo a esigenze diminori in particolari situazioni familiari o sociali

Attivazione progetto sperimentale di sostegno all’apprendimento delle tecniche d’uso di attrezzaturein dotazione al Laboratorio Zonale Ausili per la Comunicazione

Avvio esperienza pilota di residenzialità temporanea per 10 utenti in struttura di prossima apertura

Consolidamento attività di terapia occupazionale

OBIETTIVI SPE-CIFICI

Consolidamento attività di inserimento lavorativo a scopo socioterapeutico

TITOLO OBIETTIVI UTENZA ENTE ATTUATORE

GOIF VESMIA Sostegno psicologico a famiglia configli disabili fascia di età 0-3 anni

Famiglie con minori disa-bili

Azienda USL 6 Bassa Val diCecina

Terapia occupa-zionale

Potenziamento dell’ attività di terapiaoccupazionale Disabili 18-65 anni Consorzio Nuovo Futuro

Centri Diurni2003-2004

Potenziamento dei centri diurni dellaBassa Val di Cecina Disabili 18-65 Consorzio Nuovo Futuro

Progetto Vita In-dipendente

Avvio esperienza pilota di residenzia-lità temporanea per 10 utenti instruttura di prossima apertura

Disabili 18-65 Azienda USL 6 Bassa

Progetto Briciola Attività ippica per disabili Disabili 14-18Azienda USL + Centro Ippico S.Marco + Associazione GiubbeVerdi

Laboratorio AusiliAttivazione del progetto sperimentaledi sostegno all’apprendimento delletecniche d’uso di attrezzature

Disabili in età scolare Azienda USL 6

Ventaglio 2 Sostegno famiglie con minori disabili Famiglie con minori disa-bili Azienda + CNF

Trasporto H Attivazione progetto sperimentale ditrasporto personalizzato Disabili 18-65 Azienda usl + P.A. Cecina

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Tav. C

PROGRAMMA OPERATIVO DI INTERVENTO DELLA ZONA DELLA VAL DI CORNIA

OBIETTIVOSTRATEGICO

Favorire e potenziare le condizioni per rendere possibile l'inserimento e il recupero sociale in ogniambito di vita dei disabili. Mantenimento nel proprio ambiente di vita dei soggetti con disabilità gra-vi. Interventi di sviluppo delle opportunità di utilizzo del tempo libero

aiuti alla persona per l'integrazione nel contesto sociale attraverso l'incremento dei progetti per il"tempo libero" (sperimentale legge n. 162/98), attività estive, campi solari;

incremento assistenza domiciliare come sostegno alla famiglia e alla persona;

sviluppo dei centri diurni, a sostegno della permanenza in famiglia di persone con handicap medio-grave, con apertura di un centro diurno nella zona nord ed ampliamento della sede del centro diVenturina;

incremento degli interventi di riabilitazione finalizzati al recupero dei soggetti con handicap grave,anche nell'ambito della comunicazione (interpretariato);

potenziamento dell'attività di presa in carico e di indirizzo del recupero del disabile da parte delGOIF e dei GOM per rendere effettivamente operativo l'inserimento scolastico con piena inclusionesociale;

potenziamento collaborazione per i progetti di orientamento preformazione professionale e forma-zione (Corsi con la Provincia e con la scuola convitto per ciechi del Comune di Firenze;

OBIETTIVISPECIFICI

potenziamento dei programmi di inserimenti socio-terapeutici per favorire le condizioni per l'auto-determinazione e la libera scelta nell'ambito delle opportunità offerte (incremento numero conven-zione con aziende pubbliche e private del territorio, protocollo operativo con il Circondario della Valdi Cornia anche ai fini della facilitazione all'inserimento lavorativo degli iscritti nelle liste provincialiLegge n. 68/99.

TITOLO OBIETTIVI UTENZA ENTE ATTUATORE

Stamperia Carsalinserimento sociale e lavorativo, for-malizzazione di modelli per percorsilavorativi condivisi ed efficaci

6 soggetti frequentanti (conincremento fino a 8)

Az. USL 6 - Zona Val diCornia, Comuni della Val diCornia

Aiuto alla Persona migliorare la qualità della vita del por-tatore di handicap grave

qualunque cittadino della Valdi Cornia in situazione di h.grave.

Az. USL 6 - Zona Val diCornia, Comuni della Val diCornia

Centri diurni Car-sal CST e SanVincenzo

potenziamento dei centri diurni 12 soggetti per ogni centrodiurno

Az. USL 6 - Zona Val diCornia, Comuni della Val diCornia

Tempo Libero

socializzazione e potenziamento delleabilità e delle capacità espressive delsoggetto nel tempo libero e sostegnoalle famiglie

portatori di handicap graveresidenti nel territorio deiComuni della Val di Cornia

Az. USL 6 - Zona Val diCornia, U.F. AssistenzaSociale, G.O.I.F.

Noi, nel territoriocon gli altri

socializzazione e potenziamento delleabilità e delle capacità espressive delsoggetto nel tempo libero

disabili psicofisici Ass.ne "LA PROVVIDEN-ZA"

Spazio Cultura

potenziamento dei programmi di inse-rimentoi socio-terapeutici individualiper favorire le condizioni per l'auto-determinazione e ll'inserimentolavora-tivo nelle aziende del territorio

portatori di handicap presentinella zona Val di Cornia,proposti dai G.O.M. dei cen-tri socio-sanitari del distretto

Coop.va Sociale NUOVAPROPOSTA

Progetti del III° settore approvati

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Tav. D

PROGRAMMA OPERATIVO DI INTERVENTO DELLA ZONA ELBA

TITOLO OBIETTIVI UTENZA ENTEATTUATORE

Servizio di piscina persoggetti portatori didisabilità

socializzazione e potenziamento delleabilità e delle capacità espressive neltempo libero; sviluppo dell'autonomia

Soggetti minori e/o adulti con disa-bilità psico-fisica e/o sensoriale

Coop.va so-ciale ARCA

Intervento aiuto per-sonale disabili gravi L.104/92

Potenziamento degli intertventi di aiutopersonale, al fine di raggiungere unamigliore integrazione nel contesto so-coiale

disabili gravi 0 - 64 anniAzienda U.S.L.6 Livorno -Zona Elba

Centro diurno di So-cializzazione per di-sabili gravi

Potenziamento Centri Diurni

disabili gravi in possesso dell'atte-stazione di handicap ex L: 104/92,in età compresa tra 22 - 45 anni,con disabilità psichico, accompa-gnato talvolta da disabilità fisica esensoriale

Coop.va so-ciale "DI VIT-TORIO"

Inserimenti socio-terapeutici lavorativi

Rimozione degli ostacoli di tipo socio-culturale e materiali ai fini del raggiun-gimento dell'autonomia, e della relativarealizzazione personale e lavorativa

12/14 unità (disabili medio-gravi emedio-lievi maggiorenni e in pos-sesso di attestazione ex L. 104/92)

ambienti pub-blici e privati

2000

L'equitazio-ne per tutti oEquitazioneRiabilitativa

Spazio H con lacollaborazione delServizio Socialedell'Az. U.S.L. n. 6

organizzazione di corsi diequitazione per soggettisvantaggiati

Piombino24 individui di entrambi isessi di etàcompresa tra8 e 40 anni

2000 Uno per tutti

Associazionesportiva "Efesto" incollaborazione conConsorzio "NuovoFuturo" e Ass.ne"Nuovo Futuro

attività ludico motoria finaliz-zata all'ampliamento delleattività motorie e all'avvici-namento agli sports propostidalla F.I.S.D.

Comuni del laBassa Val di Ce-cina

ragazzi dei centri diurniper disabili della BassaVal di Cecina, della tera-paia Occupazionale etutti gli iscritti ad "Efesto"residenti nella Bassa Valdi Cecina

2001-

2004

Scuola per-manente diVela per di-sabili

"Assonautica"associazione Na-zionale per la nau-tica da diporto se-de provinciale diLivorno

corso teorico-pratico di velaper soggetti disabili Livorno

2001-

2004

C o r s i d iTennis perdisabili

associazione"S.I.L." Sport In-sieme Livorno

corsi di tennis presso il Cir-colo Tennis Libertas Sport Livorno

disabili in carrozzina alivello di professionisti eprincipianti con particola-re coinvolgimento di ju-nior e bambini

2002 Corso Equi-tando A.S.Ha. Livorno

ippoterapia, rieducazioneequestre e attività ludico-sportiva/agonistica

Livorno 10 ragazzi disabili

2002-

2003UP DOWN

Associazione I-struttori Vela Inter-nazionali (A.I.V.I.)

corso di progressione allavela finalizzato all'acquisi-zione della preparazionenecessaria alla partecipa-zione ad una serie di regate

Livorno 12 ragazzi con la sindro-me down

Tav. E

PROGETTI APPROVATI E FINANZIATI DAL PIANO PROVINCIALE DELLO SPORT

anno NOME SOGG. ATTUA-TORE DESCRIZIONE COMUNE DI

SVOLGIMENTO UTENTI

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2003 Dentro alVulcano

Associazionesportiva "Efesto"

incontri settimanali condottida insegnanti I.S.E.F. fina-lizzati a migliorare i rapporticon gli altri a partire dal pro-prio io avvalendosi dell'inse-rimento in gruppi sportivi edi attività diversificate

Comuni del laBassa Val di Ce-cina

ragazzi/e iscritti al-l'ass.ne sportiva "Efesto"residenti nella Bassa Valdi Cecina

2003 CrescereInsieme

Nuoto LibertasRosignano

corsi personalizzati perpromuovere il dinamismofunzionale dei partecipanti

Rosignano M.mo soggetti disabili o co-munque svantaggiati

2003Attività nata-torie per di-sabili

Comune di Porto-ferraio in collabo-razione con il Cir-colo Teseo Tesei

permettere la pratica delnuoto a soggetti disabili osvantaggiati

Portoferraio (pi-scina ex caser-ma Guardia diFinanza)

soggetti minori e/o adulticon disabil ità psico-sensoriale

2004 Giornatedello sport

Polisportiva arciuisp

sostegno di attività sportivea carattere multidisciplinaredestinate anche a studentidisabili psichici e fisici

Campiglia M.ma

bambini delle elementaridell'I.C. Venturina nelcomune di CampigliaM.ma

2004Un anno disport … enon solo

AssociazioneSportiva ZENITHLivorno Onlus incollaborazione conA.S.L. 6, FISD,CONI, L ivornoSport, Croce Ros-sa Italiana

far partecipare ragazzi condisabilità a gare di nuoto Livorno

2004CrescereAncora In-sieme

Nuoto LibertasRosignano

corsi personalizzati perpromuovere il dinamismofunzionale dei partecipanti

Rosignano M.mo soggetti disabili o co-munque svantaggiati

2004 Divertiamocicon il tennis

Associazione Ten-nis Cecina

insegnamento del tennis informa ludica Cecina

bambini delle scuole e-lementari e medie delDistretto scolastico n. 21

2004 S p o r t i nstrada Comune di Livorno

il gioco portato sulle strade epiazze cittadine con funzio-ne sociale eed aggregantedello sport attraverso il giocolibero

Livorno

2004 Vacanze In-sieme

Ass.ne SportivaVela Insieme (diMontepulciano)

vacanze in barca a vela nel-l'Arcipelago toscano: dueturni con 4 persone disabili e2 accompagnatori

Livorno 8 disabili

Tav. E

PROGETTI APPROVATI E FINANZIATI DAL PIANO PROVINCIALE DELLO SPORT

anno NOME SOGG. ATTUA-TORE DESCRIZIONE COMUNE DI

SVOLGIMENTO UTENTI

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I PROGETTI APPROVATI E FINANZIATI DAL BANDO "PROGETTI FINALIZZATOAL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE OSTATIVE ALLA PIENA CITTADINANZA, PARI DIGNITA'

ED INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI PORTATORI DI HANDICAP" ANNO 2003-2004

soggetto proponente Titolo del progetto Descrizione

Coop.va DI VITTORIO "Tutela e salvaguardia dellatestuggine di Hermann"

favorire l'integrazione, lo sviluppo, il mantenimento della rete direlazione tra soggetti diversamente abili ed il territorio nel qualevivono attraverso la pet therapy

ISIS MATTEI "Andiamo a cavallo"coinvolgere direttamente ragazzi in situazione di handicap iscrittinelle quattro scuole comprese nell'ISIS MATTEI in attivitàmotorie a cavallo attivate sul territorio

Ass. ne Nuovo Teatrodell'Aglio progetto tempo libero realizzazione di laboratori teatrali rivolti a soggetti con handicap

psico-fisici

A.I.P.D. sez. Pisa-Livorno "L'autonomia va in vacanza!!"

realizzazione di soggiorni estivi per ragazzi con la sindrome diDown (in età compresa tra i 17 e i 32 anni) in una localitàbalneare

C . M . D . C e n t r oMultiservizi per disabili"M.T. Todaro

progetto per la realizzazione diuna guida on-line sui servizirivolti alla disabilità presentinella provincia di Llivorno

realizzazione di una guida che renda visibili e più facilmenteaccessibili i numerosi e diversi servizi sociali rivolti alla disabilitàerogati dagli enti pubblici, dalle Cooperative Sociali, dalleAssociazioni e dal Volontariato presenti in Livorno e Provincia

Sport Insieme LivornoIX ed. del TorneoInternazionale di Tennis susedia a rotelle "Città di Livorno"

il torneo è un mezzo ideale per lo spettatore di avvicinarsi almondo dei diversamente abili; costituisce quindi un veicolo diinformazione delle problematiche inerenti al mondodell'handicap, inoltre stimola i ragazzi al reinserimento sociale

Circolo Arci LotiPandoiano "Senza Barriere"

definitiva attuazione di un progetto già iniziato volto a consentirela piena fruizione dei locali del circolo, la messa in sicurezzadegli ambienti adiacenti e la costruzione di un percorso guidatoper disabili al fine di poter offrire, in un ambiente paessaggisticoaffascinante, una vasta zona di svago, di socializzazione e diconoscenza del territorio nel Comune di Collesalvetti (frazione diColognole)

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ALCUNI DATI SULLA DISABILITÀ NELLA PROVINCIA DI LIVORNO

La L.R. n. 72/97 prevede la realizzazione dell’Osservatorio Sociale Regionale arti-colato a livello provinciale, ed assegna alle Province il compito di curarne la struttura organizzativa.

Come da dettato normativo quindi la Provincia si avvale di un Osservatorio Provin-ciale che è stato attivato al fi ne di raccogliere ed elaborare i dati del Sistema Informati-vo Sociale, sviluppando ricerche su diverse tematiche, tra cui l’handicap. Ciò al fi ne di realizzare la “funzione operativa fi nalizzata all’osservazioen, all’analisi, alla previsio-ne dei fenomeni sociali ed alla diffusione delle conoscenze e delle elaborazioni” (art. 64 L.R. n. 72/97).

L’Osservatorio costituisce uno strumento fondamentale per leggere il reale bisogno della collettività, monitorare i punti di forza e di debolezza del territorio, al fi ne di pro-grammare interventi che partendo dalla conoscenza complessiva del territorio attuino il principio della corrispondenza tra bisogni e servizi/ interventi rispondenti ai bisogni individuati. Osservatorio inteso quindi come struttura permanete al servizio del terri-torio in grado di fornire dati conoscitivi a supporto delle decisioni, sia dei soggetti isti-tuzionali, sia dei soggetti sociali che della comunità tutta, in una logica di promozione della cittadinanza, con l’obiettivo di offrire un quadro della realtà sociale esaustivo, una lettura del territorio dinamica e puntuale, al fi ne di realizzare la programmazione delle politiche sociali sul territorio provinciale.

Seguono i dati relativi ai soggetti disabili nella Provincia di Livorno e agli Interventi predisposti per soggetti portatori di handicap per tipologia di intervento zona socio-sanitaria.

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SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP - DATI RELATIVI AL 2003Zona Livornese

Tipologia di handicap CLASSI DI ETA' Totale

0-3 4-18 19-25 26-39 40-64

Psichico 3 240 60 116 82 501

Fisico 6 35 15 69 219 344

Sensoriale 0 24 15 17 19 75

Plurihandicap 10 116 67 135 128 456

Totali Zona Livornese 19 415 157 337 448 1376

Zona Bassa Val di CecinaTipologia di handicap CLASSI DI ETA' Totale

0-3 4-18 19-25 26-39 40-64

Psichico 6 114 36 42 83 281

Fisico 2 26 14 23 115 180

Sensoriale 1 9 3 48 7 68

Plurihandicap 1 23 15 5 39 83

Totali Zona BassaVal di Cecina 10 172 68 118 244 612

Zona Val di CorniaTipologia di handicap CLASSI DI ETA' Totale

0-3 4-18 19-25 26-39 40-64

Psichico 0 115 31 55 48 246

Fisico 3 22 8 47 147 227

Sensoriale 0 6 8 8 4 26

Plurihandicap 1 14 6 20 16 57

Totali Zona Val di Cornia 4 157 53 129 213 559

Zona ElbaTipologia di handicap CLASSI DI ETA' Totale

0-3 4-18 19-25 26-39 40-64

Psichico 0 62 22 33 61 178

Fisico 0 2 3 10 38 53

Sensoriale 2 3 5 1 4 15

Plurihandicap 0 11 6 13 39 69

Totali Zona Elba 2 78 36 57 142 315

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DATI RELATIVI AL 2003 - ZONA LIVORNESE

numero Spesa Totaleeuro

di cui su bilanciocomunale

Soggetti inseriti in strutture educative (asili nido-scuole materne) 52

Soggetti inseriti in strutture scolastiche

- Scuola dell'obbligo 250

- Scuola superiore 79

- Università 4

Soggetti inseriti in attività di preformazione 20

Soggetti inseriti in attività formativa 3

Soggetti che hanno usufruito dell'assistenza allapersona nell'ambito scolastico 70 72.758 72.758

Soggetti che hanno usufruito di ausili per gliapprendimenti nell'ambito scolastico 28 88.807 88.807

Soggetti che hanno usufruito di ausili e sostegni pergli apprendimenti in ambito extrascolastico 2 9.900

Soggetti che hanno usufruito di aiuto domestico 97 561.000 561.000

Soggetti che hanno usufruito di aiuto personale 54 134.683 81.532

Soggetti che hanno usufruito di inserimenti socio-terapeutici o borse lavoro 84 89.274,48 79.274,38

Soggetti inseriti al lavoro 3

Soggetti che hanno usufruito del trasporto 49 160.290 158.290

di cui per trasporto scolastico 1 313.489 313.489

Soggetti inseriti in strutture residenziali 24

Soggetti inseriti in Residenze Sanitarie Assistenziali(R.S.A)

Soggetti inseriti in strutture semiresidenziali concosto a carico del fondo sociale 81 1.153.561 1.126.542

Soggetti che hanno usufruito di interventi pervacanze estive 153 54.235 54.235

Soggetti ai quali non è stata data risposta:

a) per mancanza di risorse 30

b) per richiesta impropria 2

* non rilevabile spesa del comune di Collesalvetti(servizio effettuato con personale ATA

** per il Comune di Livorno solo trasporto socialeverso attività in strutture semiresidenziali

Soggetti portatori di handicap 0-64 anni 1376

* di cui accertati ai sensi dell'art. 4 L. 104/92 1136

in situazione di gravità

a - accertati ai sensi degli artt. 3 e 4 587

b - da accertare

soggetti per i quali è stato predisposto il PARG 1352

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DATI RELATIVI AL 2003 - ZONA BASSA VAL DI CECINA

numero Spesa To-tale euro

di cui su bilanciocomunale

Soggetti inseriti in strutture educative (asili nido-scuole materne) 23

Soggetti inseriti in strutture scolastiche

- Scuola dell'obbligo 83

- Scuola superiore 43

- Università

Soggetti inseriti in attività di preformazione

Soggetti inseriti in attività formativa

Soggetti che hanno usufruito dell'assistenza allapersona nell'ambito scolastico 65.563,26 65.563,26

Soggetti che hanno usufruito di ausili per gli ap-prendimenti nell'ambito scolastico 15 27.189 6.679,95

Soggetti che hanno usufruito di ausili e sostegni pergli apprendimenti in ambito extrascolastico / /

Soggetti che hanno usufruito di aiuto domestico 64 290.189,80

Soggetti che hanno usufruito di aiuto personale 50 161.074 3.578

Soggetti che hanno usufruito di inserimenti socio-terapeutici o borse lavoro 25 71.050

Soggetti inseriti al lavoro 34

Soggetti che hanno usufruito del trasporto 83 281.529 41.529

di cui per trasporto scolastico 10 27.872 27.872

Soggetti inseriti in strutture residenziali 7 88.200

Soggetti inseriti in Residenze Sanitarie Assistenziali(R.S.A) 97

di cui con domic.Ass. in quanto provenienti da altreAASSLL 84

Soggetti inseriti in strutture semiresidenziali concosto a carico del fondo sociale 24 239.076

Soggetti che hanno usufruito di interventi per va-canze estive 14 10.746 10.300

Soggetti ai quali non è stata data risposta:

a) per mancanza di risorse 7

b) per richiesta impropria /

Soggetti portatori di handicap 0-64 anni 612

* di cui accertati ai sensi dell'art. 4 L. 104/92 486

in situazione di gravità

a - accertati ai sensi degli artt. 3 e 4 286

b - da accertare

soggetti per i quali è stato predisposto il PARG 252

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– 83 –

DATI RELATIVI AL 2003 - ZONA VAL DI CORNIA

numero Spesa To-tale euro

di cui su bilanciocomunale

Soggetti inseriti in strutture educative (asili nido-scuole materne) 9

Soggetti inseriti in strutture scolastiche

- Scuola dell'obbligo 84

- Scuola superiore 43

- Università 2

Soggetti inseriti in attività di preformazione 9

Soggetti inseriti in attività formativa 6 19.751,74 19.751,74

Soggetti che hanno usufruito dell'assistenza allapersona nell'ambito scolastico 7 / /

Soggetti che hanno usufruito di ausili per gli ap-prendimenti nell'ambito scolastico 7 9.248 9.248

Soggetti che hanno usufruito di ausili e sostegni pergli apprendimenti in ambito extrascolastico 9 3.581

Soggetti che hanno usufruito di aiuto domestico 8 6.272 6.272

Soggetti che hanno usufruito di aiuto personale 41 52.341 52.341

Soggetti che hanno usufruito di inserimenti socio-terapeutici o borse lavoro 52 72.000 72.000

Soggetti inseriti al lavoro 1

Soggetti che hanno usufruito del trasporto 21 14.728 14.728

di cui per trasporto scolastico 64.646,70 64.646,70

Soggetti inseriti in strutture residenziali 10

Soggetti inseriti in Residenze Sanitarie Assistenziali(R.S.A) 4 21.449,91 21.449,91

Soggetti inseriti in strutture semiresidenziali concosto a carico del fondo sociale 28 273.523,64 273.523,64

Soggetti che hanno usufruito di interventi per va-canze estive 66 57.508,71 57.508,71

Soggetti ai quali non è stata data risposta:

a) per mancanza di risorse /b) per richiesta impropria

Soggetti portatori di handicap 0-64 anni 559

* di cui accertati ai sensi dell'art. 4 L. 104/92 422

in situazione di gravità

a - accertati ai sensi degli artt. 3 e 4 246

b - da accertare 26

soggetti per i quali è stato predisposto il PARG 315

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– 84 –

DATI RELATIVI AL 2003 - ZONA ELBA

numero Spesa Totaleeuro

di cui su bilanciocomunale

Soggetti inseriti in strutture educative (asili nido-scuole materne) 14

Soggetti inseriti in strutture scolastiche

- Scuola dell'obbligo 62

- Scuola superiore 16

- Università 1

Soggetti inseriti in attività di preformazione 4 *

Soggetti inseriti in attività formativa /

Soggetti che hanno usufruito dell'assistenza allapersona nell'ambito scolastico 14 94.119,52 82.119,00

Soggetti che hanno usufruito di ausili per gli ap-prendimenti nell'ambito scolastico / / /

Soggetti che hanno usufruito di ausili e sostegniper gli apprendimenti in ambito extrascolastico 1 1.960,80 1.960,80

Soggetti che hanno usufruito di aiuto domestico 14 34.529,50 34.529,50

Soggetti che hanno usufruito di aiuto personale 21 18.075 18.075

Soggetti che hanno usufruito di inserimenti socio-terapeutici o borse lavoro 12 21.000 21.000

Soggetti inseriti al lavoro

Soggetti che hanno usufruito del trasporto 23 90.292,29 90.292,29

di cui per trasporto scolastico 7 40.900,68 40.900,68

Soggetti inseriti in strutture residenziali 9 230.000

Soggetti inseriti in Residenze Sanitarie Assistenziali(R.S.A) 3 85.000 23.000

Soggetti inseriti in strutture semiresidenziali concosto a carico del fondo sociale 16 206.463,71 157.000

Soggetti che hanno usufruito di interventi per va-canze estive 1 2.255,95 2.255,95

Soggetti ai quali non è stata data risposta:

a) per mancanza di risorse 1

b) per richiesta impropria /

* costi a carico della Provincia

Soggetti portatori di handicap 0-64 anni 315

* di cui accertati ai sensi dell'art. 4 L. 104/92 296

in situazione di gravità

a - accertati ai sensi degli artt. 3 e 4 146

b - da accertare 5

soggetti per i quali è stato predisposto il PARG 153

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– 85 –

Dati sulla Commissione ex L. 104/92

TABELLA INDICATORI PSR (2003) Zona Li-vornese

Zona BassaVal di Cecina

Zona Valdi Cornia

ZonaElba

n.ro soggetti 0-18 certificati 434 182 161 80

n. soggetti accertati 1136 486 422 296

Indicatori Hn.ro soggetti accertati nell’anno in situazione di H. grave 587 286 246 146

n.ro PARG 1352 252 315 153

n. soggetti gravi in assistenza domiciliare 97 64 8 14

H.gravi:aiuto personale: risposta 71 50 41 21

Centro diurno: risposta 81 24 28 16

H. gravi: trasporto sociale: risposta 280 83 21 23

H. 0 – 18 anni, assistenza in ambito scolastico: risposta 70 12 7 14

H 0 – 18 anni; sostegno extrascolastico: risposta 2 - 9 1

Domande non evase a vario titolo 32 7 - 1

Anno 2003

Descrizione Livorno Cecina Piombino Elba Tot.Az.

n. soggetti accertati con handicap (L.104/92)in situazione di gravità di età 0 – 64 anni 92* 18 37 8 155*

tot. Soggetti accertati con handicap 274* 51 132 53 510*

n. soggetti in situazione di gravità con inter-venti di aiuto alla persona 82** 48 41 21 192**

n. soggetti accertati in situazione di gravità 202 30 89 31 352

*di cui 14 sottoposti a seconda visita**di cui 62 in forma diretta e 20 in forma indiretta

Anno 2002

Descrizione Livorno Cecina Piombino Elba Tot.Az.

n. soggetti accertati con handicap (L.104/92)in situazione di gravità di età 0 – 64 anni 60 50 32 21 154

tot. Soggetti accertati con handicap 185 101 89 42 417

n. soggetti in situazione di gravità con inter-venti di aiuto alla persona 78 21 34 16 149

n. soggetti accertati in situazione di gravità 125 70 61 9 265

TABELLA INDICATORI PSR (2002) ZonaLivornese

Zona BassaVal di Cecina

Zona Valdi Cornia

ZonaElba

n.ro soggetti 0-18 certificati 421 165 141 105

n. soggetti accertati 1030 460 360 235

Indicatori Hn.ro soggetti accertati nell’anno in situazione di H. grave 495 233 208 109

n.ro PARG 1200 391 229 137

n. soggetti gravi in assistenza domiciliare 105 94 56 20

H.gravi:aiuto personale: risposta 78 21 34 16

Centro diurno: risposta 80 25 26 12

H. gravi: trasporto sociale: risposta 191 81 27 20

H. 0 – 18 anni, assistenza in ambito scolastico: risposta 45 7 4 11

H 0 – 18 anni; sostegno extrascolastico: risposta 6 - 13 -

Domande non evase a vario titolo 31in attesa

di AD- - 2

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– 86 –

Descrizione Livorno Cecina Piombino Elba Tot.Az.

n. soggetti accertati con handicap (L.104/92)in situazione di gravità di età 0 – 64 anni 65 16 19 7 107

tot. Soggetti accertati con handicap 175 55 79 20 329

n. soggetti in situazione di gravità con inter-venti di aiuto alla persona 97 32 9 16 154

n. soggetti accertati in situazione di gravità 57 30 41 16 144

Anno 2001

TABELLA INDICATORI PSR( 2001) ZonaLivornese

Zona BassaVal di Cecina

Zona Valdi Cornia

ZonaElba

n.ro soggetti 0-18 certificati 279 58 145 106

n. soggetti accertati 954 421 360 235

Indicatori Hn.ro soggetti accertati nell’anno in situazione di H. grave 455 233 208 109

n.ro PARG 950 284 272 109

n. soggetti gravi in assistenza domiciliare 84 44 48 16

H.gravi:aiuto personale: risposta 97 32 9 16

Centro diurno: risposta 81 22 27 13

H. gravi: trasporto sociale: risposta 190 69 27 20

H. 0 – 18 anni, assistenza in ambito scolastico: risposta 49 7 3 10

H 0 – 18 anni; sostegno extrascolastico: risposta 32 10 6 3

N.B.:tutte le domande di servizi, a vario titolo, sono state evase escluso 5 richieste di “aiuto personale”in Bassa Val di Cecina che, per carenza di fondi, non è stato possibile soddisfare.

Soggetti accertati ai sensi dell’art. 4 L. 104/92 al 31.12.2003

Accertamenti handicap - Anno 2003

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– 87 –

APPENDICE

GLOSSARIO

ACCESSIBILITÀ: è determinata dall’insieme delle condizioni che rendono possibile all’utenza l’ottenimento delle prestazioni erogate dal servizio. Le agenzie del territorio con un’accessibilità elevata, ad esempio sono dislocate nei pressi dell’utenza alla quale si rivolgono, sono aperte ad un orario adeguato, hanno liste di attesa brevi, hanno personale ed ambienti che fanno sentire le persone accolte, esistono infrastrutture che facilitano l’accesso ai disabili.

ACCESSO, CRITERIO DI: con questa espressione si indica la modalità scelta dall’ente erogatore del servizio per selezionare la tipo-logia di utenza destinataria dell’intervento. In senso più generale, il Piano nazionale degli in-terventi e servizi sociali 2001-2003, in accordo con quanto affermato nella legge 328/2000, dichiara che il criterio di accesso al sistema in-tegrato di interventi e servizi sociali è il bisog-no. Il piano Nazionale auspica una trasformazi-one culturale che conduca ad erogare servizi che siano destinati a tutte le persone e a tutte le famiglie, piuttosto che essere riservati solo a certe categorie di persone e di famiglie. A tal proposito, il Piano afferma che per raggiungere questo scopo non basta defi nire graduatorie di priorità, che potrebbero da sole avere persino un effetto di segregazione sociale. Occorre pertan-to sviluppare azioni positive miranti a facilitare e incoraggiare l’accesso ai servizi e alle misure disponibili. Tali azioni dovranno riguardare la messa a punto di strumenti di informazione adeguati, di modalità di lavoro sociale (al con-tempo attive e rispettose della dignità e della competenza dei soggetti), di misure di accom-pagnamento che compensino le situazioni di fragilità e valorizzino le capacità delle persone e delle loro reti sociali e familiari.

ACCORDO DI PROGRAMMA: è pre-visto dalla L.142/90 per la <<defi nizione ed attuazione di opere, interventi o di programmi che richiedono, per la loro completa realizzazi-one, l’azione integrata e coordinata di Comuni, Province e Regioni, amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici o comunque di due o più soggetti predetti (...) per assicurare il coordina-mento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità il fi nanziamento ed ogni altro con-nesso adempimento>> (art.27 L 142/90).

ACCREDITAMENTO: si tratta del procedi-mento attraverso il quale una struttura socio-sanitaria, un ente o un‘associazione privata che gestisce servizi sociali o sanitari, a seguito della verifi ca del rispetto dell’insieme di criteri e standard qualitativi, ottiene l’instaurarsi di rapporti contrattuali ed economici con le aziende del SSN per l’acquisto di prestazioni sanitarie. Il sistema di accreditamento, con-sentendo l’acquisto di servizi, defi nisce anche, nel rapporto contrattuale fra Azienda sanitaria e privati, i vincoli relativi alle risorse disponibili. In virtù di tali accordi gli enti privati, anche se erogano servizi ulteriori non possono chiedere il fi nanziamento delle prestazioni se non sono previste nell’accreditamento. Attualmente, al normativa che determina le linee fondamentali riguardanti l’accreditamento è l’art.8 del d.l 229/1999.

ARTICOLAZIONE ZONALE DELLA CONFERENZA DEI SINDACI: prevista dalla L.R n. 72/’97, esercita le proprie funzioni di defi nizione degli indirizzi programmatici, di elaborazione ed approvazione del piano zonale all’interno della Conferenza di Zona. É costi-tuita da tutti i Sindaci dei Comuni compresi in una stessa zona socio-sanitaria. Per gli adempi-menti procedurali relativi alla programmazione si avvale di una struttura tecnica come prevista per la Conferenza di Zona.

ASSISTENZA: indica un’azione di aiuto e di soccorso a favore di chi si trovi in modo temporaneo o permanente in una situazione di diffi coltà. Dal punto di vista legislativo, dopo

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alcuni anni di attesa è stata fi nalmente varata la nuova legge sull’assistenza che apporta modi-fi che sostanziali alla precedente legislazione in materia. La riforma dell’assistenza, sancita con al legge 328/2000, cambia l’accezione tradizio-nale di assistenza passando dall’idea del sod-disfacimento discrezionale dei bisogni all’idea di protezione sociale attiva. La legge ipotizza la costruzione di un sistema integrato di interventi e servizi e prestazioni, con la partecipazione di attori istituzionali e della solidarietà. La riforma è caratterizzata da livelli di prestazioni accessi-bili a tutti, con particolare attenzione a chi vive in condizioni di svantaggio sociale.

ASSISTENZA DOMICILIARE: è un ser-vizio erogato prevalentemente agli anziani ma anche minori e disabili ne possono usufruire. L’obiettivo è quello di assicurare a chi ne usufruisce una assistenza specializzata pur rimanendo in casa propria. É un’attività per-manente di assistenza sociale perché viene confi gurata come prestazione domiciliare e di collaborazione familiare ed è inserita tra quelle attività integrative alla famiglia quando questa si trova in diffi coltà. L’assistenza domiciliare agli anziani è un servizio che viene erogato soprattutto per il contenimento dei ricoveri in strutture protette quando ciò non sia davvero necessario.

ASSISTENZA DOMICILIARE INTE-GRATA (ADI): è un servizio di assistenza a domicilio in cui le prestazioni di assistenza sociale e le prestazioni di assistenza sanitaria vengono erogate insieme, in forma integrata e coordinata, attraverso l’intervento di due o più operatori con diversa professionalità (infermi-eristica, riabilitativa, psicosociale e sociale), e sulla base di un progetto personalizzato fi naliz-zato al miglioramento della qualità della vita e al recupero o mantenimento dell’autonomia personale del cittadino/utente.

ASSISTENZA SOCIALE: insieme delle at-tività messe in atto dalle istituzioni sociali per intervenire in quei settori e nei confronti di quei cittadini che altrimenti rimarrebbero esposti

ad uno stato di bisogno perché non coperti dal sistema previdenziale.

AUTOSUFFICIENZA/NON AUTOSUF-FICIENZA: la condizione di non autosuffi -cienza si determina quando un soggetto diventa incapace di muoversi o di agire da solo nella propria realtà sociale e risulta impossibilitato a soddisfare i propri bisogni quotidiani senza l’assistenza di un operatore o di una persona esterna.

BARRIERE ARCHITETTONICHE: con questo termine ci si riferisce a tutti quegli ostacoli di tipo fi sico che il soggetto disabile incontra quotidianamente. Una persona con handicap non incontra però solo questo tipo di barriere ma anche quelle di tipo psicologico e sociale; con le prime ci si riferisce a tutto ciò che ha a che fare con l’impatto che la disabilità ha sulla persona stessa. Con il termine bar-riere sociali si intende riferirci a tutto ciò che ha a che fare con la società nella quale vive il soggetto: dalla cultura prevalente in un dato momento storico, allo status socio-economico del soggetto, alle diffi coltà sociali ed economi-che della famiglia

CATEGORIE PROTETTE: si tratta di un canale preferenziale riservato alle cosiddette categorie protette, un termine introdotto con la vecchia legge 482/1968, di stampo assisten-zialistico, che cercava di valutare i bisogni e le capacità reali delle persone disabili e di in-serirle nel posto adatto. La riforma dei servizi per l’Impiego, avviata dal legislatore alla fi ne degli anni novanta, ha determinato il conferi-mento alle Province ed alle Regioni di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, fra cui fi gura anche il collocamento obbligatorio. Normativa che è stata profondamente rinnovata con l’abrogazione della legge n. 482/1968 e l’entrata in vigore, in data 18 gennaio 2000, della Legge 12 Marzo 1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”

CENTRO DIURNO:si intendono quelle strut-ture semiresidenziali che hanno funzioni tera-

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peutico riabilitative tese a prevenire e contenere il ricovero in strutture residenziali. L’utenza è di solito costituita da persone i cui bisogni deriva-no da incapacità o gravi defi cit nello stabilire validi rapporti sociali o relazionali. Si rivolgono in prevalenza ad anziani, handicappati gravi e pazienti psichiatrici

CENTRO DI SOCIALIZZAZIONE: si in-tendono quelle strutture semiresidenziali che hanno funzioni di socializzazione attraverso l’offerta di attività socio-ricreative, ludiche e/o di socializzazione. Sono rivolti a minori, handi-cappati fi sici e psichici

CENTRI DI PREFORMAZIONE E FORMAZIONE PER HANDICAPPATI: sono strutture formativo professionalizzanti che si collocano tra la scuola ed il mondo del lavoro. Lo scopo dei corsi di formazione o preformazi-one professionale è quello di inserire, dopo un’adeguata preparazione nei laboratori di cui la struttura solitamente è dotata, e dopo un tiro-cinio guidato,i soggetti disabili nel mondo del lavoro. Il personale è composto dal coordinatore del centro, educatori professionali,tecnici per le specifi che attività. La formazione professionale deve caratterizzarsi come luogo privilegiato per la preparazione attraverso progetti riabilitativi/abilitativi orientati a specifi che attività

DIAGNOSI FUNZIONALE: la L.517/77 stabilisce che è compito delle Az.Usl, fornire alle scuole dove sono inseriti alunni portatori di handicap, un supporto da parte dell’équipe psico-sanitaria per rimuovere quegli ostacoli che impediscono una corretta integrazione del disabile. Alcune circolari fanno riferimento alla diagnosi funzionale che deve essere redatta da operatori dell’équipe e nella quale si deve evidenziare capacità residue e potenzialità dell’ handicappato oltre ai defi cit.

DISABILITÀ: secondo l’Oms (1981) è una ri-duzione parziale o totale della capacità di svol-gere un’attività nei tempi e nei modi considerati normali. Può essere transitoria o permanente, reversibile/irreversibile, progressiva/regressiva.

Può essere conseguenza di una menomazione o una reazione psicologica ad una menomazione fi sica e/o sensoriale o di altro tipo.

DISTRETTO: articolazione o porzione di ter-ritorio per lo svolgimento integrato di attività di primo livello e di pronto intervento nelle ASL. É inteso come ambito territoriale, demografi co, relazione per realizzare gli interventi di sicurez-za sociale e per garantire ai cittadini un’effettiva partecipazione alla programmazione, promozi-one e gestione dei servizi di base/dei servizi so-cio-sanitari. La legge 833/78 stabiliva che ogni unità sanitaria locale doveva essere articolata in distretti di base.

HANDICAP: secondo la defi nizione data dall’OMS nel 1981, per handicap si intende una condizione di svantaggio risultante da un danno o da una disabilità, che limita o impedisce lo svolgimento di un ruolo normale in rapporto all’età, al sesso, ai fattori sociali e culturali. É quindi una condizione soggetta a possibili miglioramenti o peggioramenti. É distinta dalla disabilità o menomazione.

HANDICAPPATO: è colui che <<presenta una minorazione fi sica, psichica e sensoriale stabilizzata o progressiva, che è causa di dif-fi coltà di apprendimento, di relazione, o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazi-one>> (L.104/92)

INSEGNANTE DI SOSTEGNO: tale fi gura è stata istituita con la L.517/77 delegandole un ruolo di integrazione, sostegno e contenimento del soggetto portatore di handicap inserito nella scuola pubblica. Non ha competenze assisten-ziali ma un ruolo di formazione della personal-ità del soggetto con handicap da mettere in atto attraverso l’interazione con tutti gli alunni della classe.

INSERIMENTI LAVORATIVI A SCOPO RIABILITATIVO E TERAPEUTICO: si intendono quegli interventi assistenziali che hanno come scopo l’integrazione nel mondo

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del lavoro di portatori di handicap, svantaggiati, tossicodipendenti, pazienti psichiatrici, ecc

INSERIMENTI LAVORATIVI CATEGO-RIE SVANTAGGIATE E CATEGORIE PROTETTE: inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate (disabili psichici e/o fi si-ci, invalidi civili, tossicodipendenti ed ex tossi-codipendenti, detenuti ed detenuti, immigrati e nomadi) in applicazione dell’art. 18 L. 196/?97 e del D.M. 142/’98, della L.R. 72/’97 e della L. 68/’99, attraverso azioni individuali di counsel-ing, orientamento, bilancio di competenze, cur-riculum, organizzazione di stage e tirocini con tutor, attività di preformazione e formazione, promozione dell’autoimprenditorialità rivolte ai soggetti e interventi di sostegno alle imprese quali contributi per l’adeguamento del posto di lavoro, integrazioni salariali, agevolazioni sugli oneri sociali, tutoraggio. Inoltre sostegni alla creazione e allo sviluppo di impresa, alle cooperative sociali, ecc

PARG (progetto abilitativo riabilita-tivo globale): è un progetto che si avvia con l’attestazione di handicap (L.104/92) e si svi-luppa parallelamente alla diagnosi funzionale. Il PARG riunisce tutti gli interventi ritenuti utili e necessari ad attivare funzioni e capacità del disabile a partire dall’età infantile fi no all’età adulta. Concorrono alla sua predisposizione le seguenti fi gure professionali: assistente sociale, terapisti della riabilitazione,psicologi, psichi-atri, neuropsichiatri infantili, neurologi, fi siatri, pedagogisti ecc.Nel PARG si sviluppano i piani di intervento individuali, mirati e specifi ci ad-eguati ai bisogni che la persona presenta in quel determinato momento. Il PARG contiene la situazione globale dell’ handicappato ed avvia i piani di intervento che possono essere di tipo sanitario, socio-educativo, lavorativo, sociale.

PEI (piani educativi individualizzati): ven-gono redatti dagli organismi didattici sulla base delle indicazioni contenute nella diagnosi funzionale. Il PEI è fi nalizzato all’integrazione ed all’apprendimento del portatore di handi-

cap, dovrà defi nire gli obiettivi e i percorsi e le strategie per controllare e valutare i servizi realizzati. La partecipazione, nelle sue varie forme, deve essere sostenuta da una capillare diffusione della informazione sulla che si in-tendono portare avanti, gli eventuali strumenti e sussidi didattici personalizzati che possono facilitare i processi i processi di apprendimento/assimilazione dell’alunno, sia durante l’attività didattica che negli altri momenti ricreativi. Suc-cessivamente all’elaborazione dei PEI sono previsti almeno due momenti di verifi ca: uno iniziale ed uno fi nale, allo scopo di monitorare gli effetti dei vari interventi. Alla stesura del PEI partecipano oltre agli operatori scolastici, l’assistente sociale, il neuropsichiatra infantile, il terapista della riabilitazione, il logopedista, il fi siatra ed i genitori del disabile.

PIANO SOCIALE DI ZONA: è lo strumento di programmazione dei servizi alla persona nell’ambito della zona socio-sanitaria. Con esso vengono defi niti gli obiettivi di salute, il sistema dei servizi, le forme e le modalità di gestione e i processi operativi e metodologici. Il piano si confi gura, dunque lo strumento che determina il sistema di welfare locale che le istituzioni, i soggetti pubblici e privati intendono garantire, per la tutela dei diritti dei cittadini, attraverso la messa in rete di responsabilità, risorse, servizi. Esso può essere considerato il “piano regola-tore dei servizi” per la popolazione della zona. Come previsto dalla L.R n.72/’97, il processo programmatorio che viene attivato per formu-lare il piano deve garantire anche la parteci-pazione dei soggetti comunitari, sia nella fase i lettura dei bisogni sia in quella di diagnosi e defi nizione degli obiettivi e degli interventi.

POF: piano dell’offerta formativa. Espressione dell’autonomia scolastica: è la carta d’identità di una scuola. Il Piano dell’offerta formativa, elaborato ed approvato annualmente dal Col-legio Docenti, è una struttura in evoluzione, fl essibile ai diversi bisogni della comunità alla quale si propone, è rivolto alle tre componenti (studenti, docenti, genitori), coinvolte nei pro-cessi educativi. Il Piano riassume in sé una serie

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di azioni coordinate ed uno degli elementi carat-terizzanti è il collegamento con il territorio

PROGETTI INTEGRATI DI SOSTEGNO: consistono in misure che valorizzano ed aiutano la soggettività e l’auto-organizzazione delle persone, delle famiglie, dei gruppi, della comunità.sono attivabili in tutte le politiche previste dalla L.R. n 72/’97. connotano le politiche attive della solidarietà sociale nei rapporti tra le comunità istituzionali, le organiz-zazioni sociali ed i singoli. Necessitano della messa in rete dei servizi territoriali, di norma distrettuali, e di prassi agibili ed accessibili per la comunicazione/informazione. Postulano un’inclinazione all’ottimizzazione e riequi-librio delle risorse e delle opportunità sociali per superare le ricorrenti logiche di modelli storicizzati. Gli interventi di sostegno possono riguardare sia piani individuali sia progetti di aiuto a favore di gruppi di comunità.

SERVIZIO SOCIALE: il servizio sociale è una professione di aiuto che si sviluppa all’interno dei servizi sociali quali strutture pub-bliche o private di welfare. L’elemento centrale del servizio sociale è sempre stato e rimane il processo di aiuto alle persone, prese singolar-mente o come gruppo che esso attiva, a partire da situazioni individuali o da bisogni collettivi, attraverso il quale, con un adeguato uso della relazione interpersonale professionale nei con-fronti dell’utenza e degli elementi signifi cativi del sistema ambientale in cui opera, evidenzia i problemi, promuove le risorse personali, isti-tuzionali e collettive, raccorda bisogni e risorse, organizza e gestisce servizi e prestazioni. Si può affermare di conseguenza che: il metodo generale del servizio sociale prevede il re-sponsabile e disciplinato utilizzo di sé in una relazione con un individuo o un gruppo, mentre il proposito generale del Servizio sociale è la promozione o il ripristino, di una interazione mutua e benefi ca tra individui e società al fi ne di aumentare la qualità della vita delle persone.

SERVIZIO SOCIO-SANITARIO DI BASE: servizio di primo livello e di pronto intervento,

servizio di base e/o primario rivolti alla glo-balità della persona, della famiglia e della comunità locale. Si intende (secondo i piani so-cio-sanitari regionali) un complesso di attività generali (cioè rivolte ai cittadini) o specifi che (cioè fi nalizzate a progetti obiettivi): segretari-ato sociale, assistenza sanitaria di base, attività sociale di base, educazione socio-sanitaria, igiene pubblica e del territorio, prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, assisten-za pschiatrica, attività consultoriali, recupero e rieducazione funzionale.

TERZO SETTORE: con questo termine si intende il complesso di organismi che accanto alle istituzioni pubbliche e al mercato produce beni e servizi di interesse pubblico e collettivo, utili per la comunità. Formano il terzo settore: il volontariato, l’associazionismo, la coopera-zione sociale, le imprese no profi t, le fondazi-oni, gli enti morali. Gli utili del terzo settore sono sempre reinvestiti in generi di pubblica e comune utilità. Esistono molte altre defi nizioni alternative di terzo settore: ovvero terzo siste-ma, privato sociale, economia sociale, settore no profi t ecc. Le organizzazioni di terzo settore forniscono prestazioni di benessere collettivo ed accanto agli apparati pubblici occupano un posto di rilievo all’interno dei sistemi di wel-fare. In passato hanno rappresentato un ruolo assai ambiguo di supplenza del sociale ed in parallelo al sistema politico. Oggi essi hanno un ruolo di protagonismo all’interno della vita politica e sociale del paese.

ZONA SOCIO-SANITARIA: la legislazione regionale toscana ha stabilito, fi n dal 1994, che le aziende Usl siano articolate in zone socio-sanitarie, in numero variabile a seconda dell’ampiezza e delle caratteristiche geomor-fologiche del proprio territorio, delimitandone l’ambito – salvo eccezioni – con riferimento all’area delle Usl costituite nel 1980. La L.R. n. 72/’97 ha assunto la zona socio-sanitaria come ambito territoriale per la programmazione dei servizi e per la gestione associata fra i Comuni. Le LL.RR n. 72/’97 e n. 22/’00 ne hanno preci-sato il profi lo anche per la gestione delle com-

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petenze sanitarie, individuandola come prima articolazione del budget aziendale e ridiseg-nando le funzioni del responsabile di zona.

UNITÀ OPERATIVA: insieme organizzato monoprofessionale del personale che eroga prestazioni all’interno di enti locali e aziende sanitarie utilizzando le strutture e gli spazi ad essi assegnati.

VOLONTARIATO: sono comprese nelle attività di volontariato tutte le attività svolte con prestazione personale, in modo gratuito, libero e spontaneo, con fi nalità solidaristica, di aiuto ai bisogni. Le attività di volontariato e i rapporti tra le organizzazioni di volontari e le amministrazioni pubbliche, centrali, regionali e locali sono regolamentate attraverso la L n. 266/’91 (legge quadro sul volontariato). La leg-islazione distingue il volontariato organizzato, le cui attività si svolgono in modo formalizzato e all’interno di unente, dalle prestazioni di aiuto spontaneo e informale. Nella medesima legge si prescrive alle Regioni l’obbligo di istituire un registro, dove inserire gli enti in possesso dei requisiti richiesti. L’iscrizione al registro regio-nale è una condizione necessaria per ottenere convenzioni con le amministrazioni pubbliche, gli enti locali e le Az Usl. Attraverso al regist-razione, inoltre i gruppi di volontariato possono accedere a diversi benefi ci fi scali.

WELFARE STATE: può essere tradotto con stato assistenziale, stato di sicurezza sociale, stato dei servizi sociali, stato del benessere so-ciale. É quindi un sistema politico che assume come compito principale il soddisfacimento dei bisogni sociali dei cittadini. Riconosce che i bisogni sono dei diritti tali da non poter essere soddisfatti dal libero mercato.deve cioè intervenire lo stato per il soddisfacimento delle richieste sociali della popolazione.può essere ti tipo:- residuale cioè quando lo stato interviene

solo dopo il fallimento delle iniziative pri-vate (USA)

- meritocratico-funzionale: ognuno deve es-sere in grado di soddisfare i propri bisogni

secondo le sue possibilità e lo stato intervi-ene solo quando il mercato non è più in gra-do di raggiungere gli obiettivi di benessere sociale;

- istituzionale redistributivo: lo stato deve prevenire i bisogni dei cittadini e soddisfare tutte le necessità. C’è totale sfi ducia nel li-bero mercato (Paesi Scandinavi).

- Residuale istituzionale: la politica sociale dello stato è indirizzata verso gruppi speci-fi ci di persone che benefi ciano degli inter-venti insieme ad una politica sociale rivolta a tutti. Il sistema residuale preferirà certi gruppi e quello universalistico preferirà la totalità delle persone (Italia).

Wilensky lo defi nisce come l’insieme delle ga-ranzie e degli interventi forniti dal Governo per assicurare standard minimi di reddito, alimen-tazione salute, alloggio, istruzione, ad ogni cit-tadino, come diritto sociale e non come carità.

Fonte: Cesaroni M., Lussu A., Rovai B., “Pro-fessione Assistente Sociale” Edizioni del Cerro, Tirrenia (PI), 2000Tiberio A., Fortuna F “Dizionario del Sociale”Franco Angeli, Milano 2001Legge regionale 72/’97 “Manuale di orienta-mento e uso Testo Glossario” Acronimi Re-gione Toscana – Giunta Regionale Dipartimen-to del diritto alla salute e delle politiche della solidarietà Programma di Iniziativa Regionale “Promozione della cittadinanza sociale”, Fi-renze 2001

ACRONIMI

AISM: Associazione Italiana Sclerosi MultiplaADI: Assistenza Domiciliare IntegrataANCI: Associazione Nazionale Comuni Ital-ianiANFFAS: Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli SubnormaliANPAS: Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeARS: Agenzia Regionale SanitariaAUSER: Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà

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AZIENDA USL: Azienda Unità Sanitaria LocaleBURT:Bollettino Uffi ciale Regione ToscanaCD:Centro DiurnoCESVOT:Centro Servizi Volontariato ToscanoCUP:Centro Unico PrenotazioniDPL: Direzione Provinciale del LavoroDSM:Dipartimento Salute MentaleENPI: Ente Nazionale per la Prevenzione degli InfortuniERP:Edilizia Residenziale PubblicaFRAS:Fondo Regionale Assistenza SocialeFERS:Fondo Europeo Sviluppo RegionaleFMI: Fondo Monetario InternazionaleFSE:Fondo Sociale EuropeoGOIF:Gruppo Operativo Interdisciplinare FunzionaleGOM:Gruppo Operativo MultifunzionaleGR:Giunta RegionaleGU:Gazzetta Uffi cialeGUCE: Gazzetta Uffi ciale Comunità EuropeeHIV: Human Immunodefi cency VirusIDL: Ispettorato del lavoroIPAB:Istituzioni Pubblica Assistenza e Benefi -cenzaISE:Indicatore Situazione EconomicaLR:Legge RegionaleLSU:Lavori Socialmente UtiliMCQ:Miglioramento Continuo della QualitàMIUR: Ministero dell’Istruzione, Università, e della RicercaOMS:Organizzazione Mondiale della SanitàONG:Organizzazioni Non GovernativeONLUS:Organizzazioni Non Lucrative Utilità SocialePIA:Progetti Integrati di AreaPARG:Progetto Abilitativo Riabilitativo Glo-balePEI: Progetto educativo IndividualizzatoPIR:Programma Iniziativa RegionalePIRS:Piano Integrato Sociale RegionalePO:Progetto ObiettivoPOF: Piano Offerta FormativaPOR: Progetto Operativo RegionalePRS:Piano Regionale SviluppoPSN: Piano Sanitario NazionalePSR:Piano Sanitario RegionaleRA:Residenza Assistenziale

RMI:Reddito Minimo di InserimentoRSA:Residenza Sanitaria AssistenzialeSSN:Sistema Sanitario NazionaleTU:Testo UnicoUE:Unione EuropeaUIC: Unione Italiana CiechiUIL: Unione Italiana del lavoroUO:Unità OperativaURPT:Unione Regionale Province Toscane

BACHECA

1. Portale di informazione sull’handicap http://www.disabili.com

2. Sito Uffi ciale dell’Istat: http://handicapincifre.it

3. Sito uffi ciale della Provincia di Modena http://www.agevoliamo.it

4. Associazione per lo Sviluppo dei Progetti Informatici per gli Handicappati http://www.asphi.it

5. Progetto tecnologie per la qualità della vita http://andi.casaccia.enea.it

6. Tecnologie informatiche e didattica della minorazione visiva

http:// www.provvstudi.vi.it/erica7. Fondazione Don Carlo Gnocchi, sito

dedicato alle tecnologie per l’autonomia e l’integrazione sociale delle persone con disabilità http: //www.siva.it

8. Gruppo di lavoro interregionale centri ausili elettronici ed informatici per dis-abili http://www.centriausili.org/

9. Associazione Nazionale Istruttori di ori-entamento, mobilità e autonomia perso-nale http://www.4net.com/aniomap/

10. Sito Uffi ciale dell’Unione Italiana Ciechi http://uiciechi.it

11. Sito della Federazione Associazione Do-centi per l’integrazione scolastica http://www.fadis.freeweb.org

12. Sito uffi ciale delle Famiglie Italiane As-sociate per la difesa dei diritti degli Audi-olesi http://www.fi adda.it

13. Associazione Italiana Persone Down http://www.aipd.it

14. Federazione Italiana Sport Disabili http://www.fi sd.it

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15. Sito dell’Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti http://www.anglat.it

16. Legge sull’handicap http://handylez.org17. Lega del Filo d’Oro che opera per

l’assistenza, la riabilitazione, l’educazione e il reinserimento nella società di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali http://www.legadelfi lodoro.it

18. Informa Handicap Piemonte http://informahandicap.it

19. Percorso guidato nei siti italiani dell’handicap. A cura del Dipartimento Politiche Sociali del Ministero del Welfare http://www.affarisocialihandicap.it

20. Ausilioteca [Ausl, Aias Bologna] http://www.ausilioteca.org

21. Sito del Ministero dell’Industria sul tur-ismo accessibile http://italiapertutti.it/

22. Scuola, handicap, tecnologie http://bdp.it/handitecno

23. Rivista sui temi della mobilità http://www.mobilita.com

24. Inserimento mirato dei disabili nel mon-do del lavoro http://handimpresa.it

25. Portale del Centro Studi Erikson di Trento. Si occupa di ricerca, consulenza, informazione di operatori e amministra-tori di servizi sociali e scolastici http://www.erickson.it

26. Uffi cio Handicap CGIL http://www.cgil.it/uffi cio handicap

27. SynjobNet è la risorsa on-line dedicata agli operatori che si occupano profes-sionalmente di inserimento lavorativo di persone disabili http://www.synjobnet.net

28. UIDM (Unione Italiana Lotta alla Distro-fi a Muscolare) http://uildm.org

29. Associazione Italiana Sclerosi Multipla http://www.aism.it

30. Associazione Italiana Terapisti della Ri-abilitazione http://www.aitr.it

31. Associazione Italiana Dislessia http://www.dislessia.it

32. Associazione genitori per la riabilitazione http://www.agor.mediacity.it

33. Riabilitazione oggi, sito utile per gli op-eratori socio-sanitari (terapisti, medici,

psicologi) per le Associazioni, Istituzioni, Enti pubblici e privati che si occupano di riabilitazione, nonché per gli utenti che necessitano di attività sanitarie di tipo ri-abilitativo: vuole fornire un servizio http://www.riabilitazioneoggi.com

34. Sito uffi ciale della Società Italiana di medicina fi sica e riabilitativa http://www.sinfer.it

35. Sito essenziale su disabili e lavoro http://www.disabililavoro.com

36. Associazione ciechi tematici http://www.geocities.com/ascitel

37. Parlare insieme di handicap http://www.accaparlante.it

38. Il nuovo sito sulla disabilità http://www.nolimit.it

39. Associazione Italiana Stomizzati http://aistom.org

40. Cometa Cordinamento di associazioni di malattie metaboliche ereditarie http://www.cometa.isnet.it

LEGISLAZIONE ESSENZIALE DI RIFERIMENTOCOSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Articolo 2La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove svolge la sua per-sonalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica.Articolo 3Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzi-one di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,di condizioni personali e sociali. È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

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Articolo 32La repubblica tutela la salute come fondamen-tale diritto dell’individuo e interesse della col-lettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.Articolo 35La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori Articolo 38Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al manteni-mento e all’assistenza sociale.

NORMATIVA STATALE

Legge 30 marzo 1971, n. 118 “Scuola – mu-tilati ed invalidi civili – soggetti portatori di handicaps – diritto alla frequenza delle scuole secondarie superiori”Legge 4 agosto 1977, n. 517 “Forme di inte-grazione e di sostegno [ ] portatori di handicap da realizzare con i docenti di ruolo in servizio nella scuola media comune”Legge 13 maggio 1978, n.180 “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”Legge 23 dicembre 1978, n 833 “Istituzione del servizio sanitario nazionale”Legge 21 dicembre 1978, n 845 “Legge quadro in materia di formazione professionale”D.P.R. 12 febbraio 1985 n 104 “Approvazione dei nuovi programmi didattici per la scuola pri-maria (Alunni in diffi coltà di apprendimento ed integrazione dei soggetti portatori di handicap”Legge 9 gennaio 1989 n. 13 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifi ci privati”Legge 15 dicembre 1990, n 385 “Disposizioni in materia di trasporti (art 7)Legge 11 agosto 1991, n 266 “Legge quadro sul volontariatoLegge 8 novembre 1991, n.381 “Disciplina delle cooperative sociali”Legge 5 febbraio 1992, n.104 Legge quadro

per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”Legge 14 luglio 1993, n.235 “Norme sulla pub-blicità negli ascensori fi nalizzata al sostegno degli interventi in favore delle persone handi-cappate”Legge 11 gennaio 1996, n.23 “Norme per l’edilizia scolastica”Legge Bassanini 15 marzo 1997, n.59 “Del-ega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la sempli-fi cazione amministrativa”Legge 28 agosto 1997, n.285 Disposizione per la promozione dei diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenzaLegge 21 maggio 1998, n.162 Modifi che alla Legge 104/1992Legge 12 marzo 1999, n.68 Norme per il diritto al lavoro dei lavoratori disabiliLegge 17 maggio 1999, n.144 “Misure in materia di investimenti, delega al governo per il riordino degli incentivi per l’occupazione e della normativa che disciplina l’Inail, nonché disposizioni per il riordino degli Enti Previ-denziali”Legge 22 marzo 2000, n.69 Interventi fi nan-ziari per il potenziamento e la qualifi cazione dell’offerta di integrazione scolastica degli alunni con handicap (art, 1 e 2).Legge 8 novembre 2000, n.328 “Legge quadro per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali”D.P:C.M. 1 dicembre 2000 “Atto di indirizzo e coordinamento concernente il rimborso delle spese di soggiorno per cure dei soggetti porta-tori di handicap in centri all’estero di elevata specializzazioneLegge 7 dicembre 2000, n 383 “Disciplina delle associazioni di promozione sociale”D.lgs 26 marzo 2001, n.151 “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e so-stegno della maternità e della paternità”D.P.R 6 giugno 2001, n.380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in ma-niera edilizia”.Legge 15 luglio 2003, 189 “Norme per la pro-mozione della pratica dello sport da parte delle

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persone disabili”;Legge n.4 del 9 gennaio 2004 “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”Legge 9 gennaio 2004 , n. 6 Amministratore di sostegno Modifi che al codice civile in materia di interdizione e di inabilitazione;D.P.C.M 8 aprile 2004 Attività svolte dalla Federazione Italiana Sport Disabili, quale Co-mitato Italiano Paraolimpico

NORMATIVA REGIONE TOSCANA

L.R. 9 aprile 1990, n.36 “Promozione e svi-luppo dell’associazionismo”L.R. 9 settembre 1991, n. 47 “Norme sull’abolizione delle barriere architettoniche”L.R. 17 ottobre 1994, n.76 Disciplina sulle at-tività agrituristiche” (art 9 co 9)L.R. 16 gennaio 1995, n.5 “Norme per il gov-erno del territorio” (art 28 e 29)L.R. 20 dicembre 1996, n.96 “Disciplina per l’assegnazione, gestione e determinazione del canone di locazione egli alloggi di edilizia res-idenziale pubblica (art. 15 tab B relativa ll’art 9 comma 2).L.R. 3 ottobre 1997, n.72 “Organizzazione e promozione di un sistema di diritti di cittadi-nanza e di pari opportunità: riordino dei servizi socio-assistenziali e socio sanitari-integrati”L.R. 24 novembre 1997, n.87 “Disciplina dei rapporti con le cooperative sociali e gli enti pubblici che operano in ambito regionale”L.R. 14 aprile 1999 n. 22“Interventi educativi per l’infanzia e l’adolescenza”L.R. 8 marzo 2000, n.22 Riordino delle norme per l’organizzazione del Servizio Sanitario Re-gionaleL.R. 20 marzo 2000, n. 34 Modifi ca ed inte-

grazione della legge regionale 9 settembre 1991 n.47 “Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche”L.R. 26 luglio 2002, n.32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazi-one professionale e lavoro”.L.R. 8 dicembre 2002, n.42 “Disciplina delle associazioni di promozione sociale. Modifi ca dell’art 9 della legge regionale 3 ottobre 1997, n.72 (organizzazione e promozione di un sistema di diritti di cittadinanza e di pari oppor-tunità: riordino dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari integrati).

NORMATIVA EUROPEA

Conclusioni del Consiglio europeo del 6 febbraio 2003 “eAccessibility” - Migliorare l’accesso delle persone con disabilità alla soci-età dei saperi. Risoluzione del Consiglio europeo del 25 marzo 2002 (2002/c 86/02) sul piano d’azione eEurope 2002: accessibilità del pubblico ai siti web e al loro contenuto.Decisione del Consiglio europeo del del 3 dicembre 2001 (Dec. 2001/903/CE) relativa all’anno europeo dei disabili 2003.Risoluzione del Consiglio europeo dell’ 8 ot-tobre 2001”e-Partecipazione” - Sfruttare le pos-sibilità offerte dalla società dell’informazione ai fi ni dell’inclusione sociale. Comunicazione della Commissione europea del 12 maggio del 2000 (COM(2000) 284 def.) “ Verso un’Europa senza ostacoli per i disabili”.Linee guida per l’accessibilità dei contenuti web elaborate dal progetto WAI del Con-sorzio World Wide Web (W3C).