5 aprile 2011

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5 Aprile 2011 Martedì Attigliano – Jerez de La Frontera Finalmente eccoci a questo 5 aprile che tutti noi, studenti e professoresse, aspettavamo con tanto entusiasmo. Alle 6.00, ancora un po' insonnoliti, siamo tutti pronti alla stazione di Attigliano per prendere il treno, tutti tranne, purtroppo, David che sta male e sua mamma, quasi in lacrime, è lì a dirci che non potrà essere dei nostri. Il tempo stringe e, tra un saluto, un abbraccio e un bacio, quasi non ci accorgiamo che il treno sta arrivando, il papà di Francesco Berretta, per fortuna, ci aiuta con i bagagli e …. siamo a bordo! Arrivati alla stazione Roma Tiburtina dobbiamo aspettare qualche minuto per prendere il treno che ci porterà a Fiumicino, ma ora siamo tutti un po' più svegli e abbiamo voglia di scherzare! Salire sul treno per l'aeroporto ci sembra impossibile e invece ….! Il treno arriva in perfetto orario e noi, in modo ordinato, ci presentiamo al check-in con tutti i documenti necessari e ci accettano tutti, ma proprio tutti! A questo punto le prof. e la preside sono molto più tranquille e ci avviamo al controllo documenti. Alessandro si dimentica di riprendere lo zaino, ma c'è un motivo: la sua attenzione è stata attratta da un personaggio famoso, “venite, guardate chi c'è …. è Fabio Capello! Corri, andiamo a chiedergli l'autografo”. “No, ragazzi ora …, e va bene dai”. E così abbiamo anche incontrato una personalità

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5 Aprile 2011 MartedìAttigliano – Jerez de La Frontera

Finalmente eccoci a questo 5 aprile che tutti noi, studenti e professoresse, aspettavamo con tanto entusiasmo. Alle 6.00, ancora un po' insonnoliti,

siamo tutti pronti alla stazione di Attigliano per prendere il treno, tutti tranne, purtroppo, David che sta male e sua mamma, quasi in lacrime, è lì a dirci che non potrà essere dei nostri. Il tempo stringe e, tra un saluto, un abbraccio e un bacio,

quasi non ci accorgiamo che il treno sta arrivando, il papà di Francesco Berretta, per fortuna, ci aiuta con i bagagli e …. siamo a bordo!

Arrivati alla stazione Roma Tiburtina dobbiamo aspettare qualche minuto per prendere il treno che ci porterà a Fiumicino, ma ora siamo tutti un po' più svegli e abbiamo voglia di scherzare!

Salire sul treno per l'aeroporto ci sembra impossibile e invece ….!

Il treno arriva in perfetto orario e noi, in modo ordinato, ci presentiamo al check-in con tutti i documenti necessari e ci accettano tutti, ma proprio tutti!

A questo punto le prof. e la preside sono molto più tranquille e ci avviamo al controllo documenti. Alessandro si dimentica di riprendere lo zaino, ma c'è un motivo: la sua attenzione è stata attratta da un personaggio famoso, “venite, guardate chi c'è ….

è Fabio Capello! Corri, andiamo a chiedergli l'autografo”. “No, ragazzi ora …, e va bene dai”. E così abbiamo anche incontrato una personalità

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prima del nostro volo. Davvero il viaggio inizia bene e tutti siamo felici fino a quando non vediamo dove dobbiamo salire: “E quello è il nostro aereo? Ma è piccolo! Piccolo? Piccolissimo!”

Insomma con un po' di incredulità ci imbarchiamo, e, dopo le spiegazioni sulle misure di sicurezza, momento sempre scomodo, si parte davvero! In aereo siamo bravi, come ci hanno raccomandato le prof., ma non possiamo fare a meno di notare la bellezza folgorante delle hostess spagnole che con tanta cura e gentilezza ci offrono snack e bibite e già siamo con la mente a Jerez dalle nostre amiche e amici spagnoli.

Nonostante le perplessità, viste le dimensioni dell'aereo, arriviamo senza intoppi a Madrid ed

ora il nostro stomaco ci ricorda che abbiamo

fame, tutti abbiamo fame! Il tempo di una foto di gruppo e poi via verso il cibo!Ora ci sentiamo meglio e siamo pronti per il secondo volo da Madrid a Jerez.

Arrivati finalmente a ….

ci precipitiamo alla ricerca delle nostre valigie, ne vediamo passare alcune: “Ci sarà la mia? E la mia? Speriamo di sì, altrimenti chi mi presta i vestiti?”

Si, si le valigie ci sono tutte e, dopo pochi minuti, sfilano una dietro l'altra sul nastro trasportatore dell'aeroporto di Jerez in attesa di essere prese. E ora che abbiamo le valigie che si fa? “Io devo andare la bagno”; “Io mi devo rifare il trucco”; “Io ancora non l'ho presa” …. Insomma siamo ancora lì ad organizzarci sotto gli sguardi divertiti degli assistenti di terra e

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delle guardie di finanza spagnole con i loro cani meravigliosi.

Intanto, da fuori, ogni volta che si aprono le porte si sentono voci che si spegnono dopo pochi secondi, ma finalmente ci decidiamo ad uscire e…

sono tutti qui che ci aspettano!Ci salutiamo, ormai, come vecchi amici e i ragazzi salgono ognuno nell'auto della propria famiglia mentre i prof. nell'auto dei loro colleghi spagnoli Sara, Carlos e Asunción per dirigerci tutti al Colegio Compañía de María dove ci hanno preparato una sorpresa, solo la prima delle tante!

Hanno allestito un angolo con i libri e i lavori che abbiamo regalato loro quando sono venuti in Italia,

e pure un gran bel rinfresco, su una tavola apparecchiata con tovaglie rosse, bianche e verdi

e dello stesso colore sono anche i bicchieri e i tovaglioli, ma … un momento, un momento, non è ancora ora di mangiare!

La preside Elena ci accoglie con il cappellano don Francisco e Sara. Il discorso è in spagnolo ma non facciamo fatica a capire le sue parole di benvenuto.

Ed ora lo spettacolo organizzato per noi inizia con l'esecuzione al flauto della melodia da “La vita è bella” e prosegue con un balletto delle nostre dolcissime amiche spagnole.

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Al termine, anche la nostra preside pronuncia un breve discorso di ringraziamento sottolineando che questo progetto ci ha dato e ci darà la possibilità di migliorare nella comunicazione tra culture diverse utilizzando la lingua inglese, spagnola e italiana ma soprattutto si augura che, attraverso la comunicazione, possiamo creare legami di amicizia duraturi nel tempo.

Ed ora davvero si mangiano quei meravigliosi dolcetti che le mamme e le nonne hanno preparato per noi e, nel frattempo, anche le prof. si rilassano e chiacchierano con le loro amiche spagnole.

I nostri commenti

Il viaggio è stato molto duro ma arrivati qui ho trovato un paesaggio bellissimo (Antonio).

Quando sono partito l'unica cosa di cui avevo paura era di non mangiare bene ma sono rimasto soddisfatto (Gianmarco).

Il viaggio è stato molto bello perché non avevo mai viaggiato in aereo. Alla fne ero un po' stanco e la famiglia è stata molto ospitale (Alessandro).

Non ho mai viaggiato in aereo ed è stata la mia prima volta. All'inizio ero molto tesa poi, devo dire, che mi piaceva talmente da non volerne più scendere. Arrivati a Jerez Ana e la sua famiglia è stata molto gentile e ospitale con me (Alessia).

Il viaggio è stato molto lungo e duro. Arrivati a Jerez sono stato accolto benissimo, come non mi sarei aspettato (Marco).

Il viaggio è stato lungo e mi ha fatto annoiare un po', ma alla fne ne è valsa la pena. L'arrivo a Jerez è stato molto entusiasmante, rivedere tutti, spero che questi giorni non passino mai (Flavio).

E' stata una giornata impegnativa e faticosa ma ne è valsa la pena (Valerio).

Mi mancano già i miei parenti e la mia famiglia, ma sono stata molto bene con quella di Ludy … sono molto gentili (Gaia).

Nella famiglia di Belen si sta benissimo, i suoi genitori sono gentilissimi, spero che questi giorni non passino troppo velocemente (Rachele).

Il viaggio è stato lungo, ma anche molto divertente; non ero mai stata su un areo prima ed è stata un'esperienza unica. Il paesaggio era magnifco e la mia famiglia mi ha accolto benissimo (Federica).