4/2011 Eco della Rossa

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Anno LVIII - 2011 - N. 4 bim. - 26/10/2011 Sped. in abbonamento postale - art. 2 comma 20/C legge 662/96 filiale di Ancona PERIODICO BIMESTRALE D’INFORMAZIONE E CULTURA Contributi per sostenere il periodico CCP n. 14236608 intestato Parroco Santuario Cuore Immacolato di Maria 60048 Serra San Quirico Staz. (Ancona) Tel. (0731) 86030 Via A. Moro, 4 SANTUARIO CUORE IMMACOLATO DI MARIA L L ’ECO ’ECO DE DE LA LA ROSSA ROSSA Messaggio per la 84 a Giornata Missionaria Mondiale “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” www.ecodellarossa.it L’Italia gioca d’azzardo In occasione del Giubileo del 2000 il beato Giovanni Paolo II, all’inizio di un nuovo millennio dell’era cristiana, ha ribadito con forza la necessità di rinno- vare l’impegno di portare a tutti l’annuncio del Vangelo "con lo stesso slancio dei cristiani della prima ora" ( Novo millennio ineunte, 58). È il servizio più prezioso che la Chiesa può ren- dere all’umanità e ad ogni sin- gola persona alla ricerca delle ragioni profonde per vivere in pienezza la propria esistenza. Perciò quello stesso invito risuona ogni anno nella celebra- zione della Giornata Missionaria Mondiale. L’incessante annuncio del Vangelo, infatti, vivifica anche la Chiesa, il suo fervore, il suo spirito apostolico, rinnova i suoi metodi pastorali perché siano sempre più appropriati alle nuove situazioni - anche quelle che richiedono una nuova evan- gelizzazione - e animati dallo slancio missionario: "La mis- sione rinnova la Chiesa, rinvi- gorisce la fede e l’identità cri- stiana, dà nuovo entusiasmo e nuove motivazioni. La fede si rafforza donandola! La nuova evangelizzazione dei popoli cri- stiani troverà ispirazione e sostegno nell’impegno per la missione universale" Questo obiettivo viene conti- nuamente ravvivato dalla cele- brazione della liturgia, special- mente dell’Eucaristia, che si conclude sempre riecheggiando il mandato di Gesù risorto agli Apostoli: “Andate…” (Mt 28,19). La liturgia è sempre una chiamata ‘dal mondo’ e un nuovo invio ‘nel mondo’ per testimoniare ciò che si è speri- mentato: la potenza salvifica della Parola di Dio, la potenza salvifica del Mistero Pasquale di Cristo. Tutti coloro che hanno incontrato il Signore risorto hanno sentito il bisogno di darne l’annuncio ad altri. Destinatari dell’annuncio del Vangelo sono tutti i popoli. La Chiesa, "per sua natura è mis- sionaria, in quanto essa trae ori- gine dalla missione del Figlio e dalla missione dello Spirito Santo, secondo il disegno di Dio Padre" Questo compito non ha perso la sua urgenza. Anzi, "la missione di Cristo redentore, affidata alla Chiesa, è ancora ben lontana dal suo compimento… Uno sguardo d’insieme all’umanità dimostra che tale missione è ancora agli inizi e che dobbiamo impegnar- ci con tutte le forze al suo servi- zio". Non possiamo rimanere tranquilli al pensiero che, dopo duemila anni, ci sono ancora popoli che non conoscono Cristo e non hanno ancora ascoltato il suo Messaggio di salvezza. Non solo; ma si allarga la schiera di coloro che, pur aven- do ricevuto l’annuncio del Vangelo, lo hanno dimenticato e abbandonato, non si ricono- scono più nella Chiesa e molti vari elementi. Tra questi, un’at- tenzione peculiare da parte del- l’animazione missionaria è stata sempre data alla solidarietà. Questo è anche uno degli obiet- tivi della Giornata Missionaria Mondiale, che, attraverso le Pontificie Opere Missionarie, sollecita l’aiuto per lo svolgi- mento dei compiti di evangeliz- zazione nei territori di missio- ne. Si tratta di sostenere istitu- zioni necessarie per stabilire e consolidare la Chiesa mediante i catechisti, i seminari, i sacer- doti; e anche di dare il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone in Paesi nei quali più gravi sono i fenomeni di povertà, malnutrizione soprat- tutto infantile, malattie, carenza di servizi sanitari e per l'istru- zione. Anche questo rientra nella missione della Chiesa. Annunciando il Vangelo, essa si prende a cuore la vita umana in senso pieno. Non è accettabile, ribadiva il Servo di Dio Paolo VI, che nell’evangelizzazione si trascurino i temi riguardanti la promozione umana, la giustizia, la liberazione da ogni forma di oppressione, ovviamente nel rispetto dell’autonomia della sfera politica. Così, attraverso la partecipazione corresponsabile alla missione della Chiesa, il cristiano diventa costruttore della comunione, della pace, della solidarietà che Cristo ci ha donato e collabora alla realizza- zione del piano salvifico di Dio per tutta l’umanità. Le sfide che questa incontra, chiamano i cri- stiani a camminare insieme agli altri, e la missione è parte inte- grante di questo cammino con tutti. In essa noi portiamo, sep- pure in vasi di creta, la nostra vocazione cristiana, il tesoro inestimabile del Vangelo, la testimonianza viva di Gesù morto e risorto, incontrato e creduto nella Chiesa. La Giornata Missionaria ravvivi in ciascuno il desiderio e la gioia di “andare” incontro all’uma- nità portando a tutti Cristo. Nel suo nome vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica, in par- ticolare a quanti maggiormente faticano e soffrono per il Vangelo. Benedetto XVI ambienti, anche in società tradi- zionalmente cristiane, sono oggi refrattari ad aprirsi alla parola della fede. La missione universale coin- volge tutti, tutto e sempre. Il Vangelo non è un bene esclusi- vo di chi lo ha ricevuto, ma è un dono da condividere, una bella notizia da comunicare. E questo dono-impegno è affidato non soltanto ad alcuni, bensì a tutti i battezzati, i quali sono "stirpe eletta, … gente santa, popolo che Dio si è acquistato” (1Pt 2,9), perché proclami le sue opere meravigliose. Ne sono coinvolte pure tutte le attività. L’attenzione e la coo- perazione all’opera evangeliz- zatrice della Chiesa nel mondo non possono essere limitate ad alcuni momenti e occasioni par- ticolari, e non possono neppure essere considerate come una delle tante attività pastorali: la dimensione missionaria della Chiesa è essenziale e pertanto va tenuta sempre presente. E’ importante che sia i singoli bat- tezzati e sia le comunità eccle- siali siano interessati non in modo sporadico e saltuario alla missione, ma in modo costante, come forma della vita cristiana. La stessa Giornata Missionaria non è un momen- to isolato nel corso dell’anno, ma è una preziosa occasione per fermarsi a riflettere se e come rispondiamo alla voca- zione missionaria; una rispo- sta essenziale per la vita della Chiesa. L’evangelizzazione è un pro- cesso complesso e comprende Tre giorni diocesana: conclusioni dell’Arcivescovo Collaboratori della vostra gioia Il vento dei giovani nelle vele della Missione “Sognatori si nasce, milionari si diventa” recita lo slogan del Superenalotto, il gioco che forse più di tutti incarna le speranze di milioni di cittadini alle prese con la crisi economica, cassa integra- zione e precariato, che vedono nelle scommesse e nelle pun- tate la strada per cambiare vita. Sogni e speranze che lo Stato coltiva con campagne pubblicitarie e creando nuovi giochi come “Win for Life”. Rivisitando il vecchio motto “panem e circenses”, ecco il modo rapido e indolore per riempire le casse in rosso senza scontentare ma anzi divertendo il popolo. Soltanto nel 2010 il Lotto ha assicurato circa 60 milioni di euro ai Beni culturali e nei primi cinque mesi del 2011 il sistema gioco ha fruttato circa 30 miliardi di esazione indiretta secondo l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, con una crescita di quasi il 20% rispetto allo stesso periodo del 2010. Nel solo mese di maggio 2011 gli introiti vanno oltre 3.500 milioni da apparecchi ai 157 milioni del “bingo”. In conside- razione del calo nei consumi di tabacco e alcol e delle relative entrate, lo Stato investe sul gioco. Con il decreto legge per la ricostruzione dell’Abruzzo, il governo ha dato il via libera a giochi “on line” non ancora legali in altri Paesi dell’Ue, con lo scopo di raccogliere 500 milioni di euro annui. Nell’ultima manovra finanzia- ria, infine, l’attuale governo ha messo in cantiere settemila nuovi punti per scommesse, concessioni per nove anni a duemila agenzie e cinquemila corner e, inoltre, ha liberalizza- to il “poker live” rendendo pos- sibile giocarlo anche nei circo- li. I Monopoli giustificano que- sta legalizzazione anche per togliere terreno alla criminalità, poco importa se si rischia un aumento degli effetti della dipendenza, che in Italia rag- giunge circa già tre milioni di persone secondo una ricerca dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche. Tra questi più a rischio sono i giovani: se è vero che la legge impedisce il gioco ai minorenni, nella realtà i luo- ghi in cui si pratica si moltipli- cano e i controlli sono insuffi- cienti: bar, tabacchi, autogrill, sino alla “terra di nessuno” dell’ “on line”. Dal 18 luglio, inoltre è approdato in Italia il “casinò on line”. Se la tendenza a usare scommesse e game per fare incassi è proprio di tutti i parti- ti, lo è d’altronde , anche la preoccupazione per la patolo- gia sociale connessa. “Ormai il gioco è una tassa sui più debo- li”. Una rilevante esposizione pubblicitaria, data da televisio- ne, radio, internet, giornali, affissioni, lancia “messaggi ingannevoli, studiati per indur- re a credere che il gioco d’az- zardo sia divertente ed ecci- tante e sia anche un sistema per fare tanti soldi facilmente”. Diventato per gli italiani il santo a cui votarsi per uscire dalla crisi economica, il fenomeno sta richiamando l’attenzione degli addetti ai lavori in tema di dipendenze. Secondo recenti ricerche tra i 15 e i 19 anni, il 58 % dei maschi e il 37% delle ragazze sono affetti da questa patologia e nonostante il divie- to, sono 550 mila i giocatori minorenni, attratti soprattutto da “gratta e vinci” e lotterie istantanee. E se in teoria il 71 % della popolazione considera il gioco un comportamento rischioso, disapprovato dal 60 %, nella pratica questo sembra diventare sempre di più il pas- satempo preferito degli italiani. (Da “Il Giornale di S. Patrignano” agosto- settembre) I 51 partecipanti alla GMG della nostra Diocesi a Madrid “ Grazie perché ci avete ridato la gioia della fede, la gioia di cre- dere”. Sono le parole con cui gli abitanti di Madrid salutavano i giovani di tutto il mondo durante la Giornata mondiale della gio- ventù, in agosto. Un grido che nasceva non dalla perfezione con cui venivano trasmessi chis- sà quali contenuti ma dall’incon- tro di chi aveva fatto migliaia di chilometri c on quanti avevano aperto la propria casa. Azioni entrambe coraggiose per la distanza che oggi, più che mai ci separa dall’altro. Ma forse la stra- da più lunga l’hanno fatta loro, i giovani. Mossi da più diversi impulsi, certo, capaci però di cambiamento vero quando, davanti a ciò che vivevano e vedevano accadere, le domande sul senso arrivavano dritte all’es- senziale e i perché che salivano dal cuore imitavano il vento d’au- tunno quando pulisce gli alberi dalle foglie secche. Senza tocca- re le radici, che a primavera riempiranno ancora di verdi spe- ranze tutta la pianta. In questo ottobre la Chiesa, provocata come ogni dalla celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù (domenica 23) si ritrova a vivere il suo “mese missiona- rio”. Un’iniziativa tradizionale e consolidata, ma anche – teme più d’uno – forse un po’ stanca, opacizzata dalla routine, o dalla insufficiente vitalità missionaria Segue a pag. 5 “Collaboratori della vostra gioia” è stato lo slogan della “ Tre giorni” diocesana svoltasi il 30 settembre, l’ 1 e 2 ottobre . Al termine del convegno il nostro arci- vescovo Francesco Giovanni così ha riassunto le conclusioni pastorali: di vita, di evangelizzazione e come accompagnamento dei sacramenti . Il secondo aspetto è quello di discerne- re, aiutare tutti cioè a comprendere che Dio è presente negli eventi della nostra vita in maniera molto umile, ma autentica. Occorre allora guarda- modo che questo accompagnamento diventi una corresponsabilità di tutte le forze della parrocchia. Però la par- rocchia pur restando il punto fonda- mentale di riferimento non è tuttavia sufficiente: ecco perché ho chiesto di fare in modo che tutto ruoti intorno alla vicaria. E’ questo il luogo dove le risorse possono essere messe insie- me e diventare più cospicue. Creare una sorta di rete vicariale, in maniera di sostenere i parroci nelle loro fati- che, ma soprattutto in maniera da integrare le comunità. In tal modo riusciremo a diventare dialoganti anche con le istituzioni, la scuola,le associazioni sportive, le realtà comu- nali, per capire, anche attraverso i pubblici amministratori quali sono le disponibilità del territorio (sanità, lavoro, volontariato...). Altro punto importante è la qualificazione della vita cristiana dei praticanti. Abbiamo, grazie a Dio, tanta gente che pratica; non sempre però la prati- ca dei nostri cristiani sfocia in una assunzione di responsabilità pastora- le. Credo sia necessario fare in modo che laici maturi, famiglie responsabi- lizzate nell’educazione dei figli si facciano carico anche dei cammini degli altri. Riguardo alle principale emergenze sono da sviluppare tre particolari attenzioni: Attenzione ai ragazzi, quindi la scuola coinvolgen- do i professori, soprattutto gli inse- gnanti di religione, in maniera tale che, accanto ai genitori, i professori sostengano i ragazzi nel cammino educativo. Ascoltare le esigenze dei nostri sacerdoti, dialogare con loro, comprenderne le difficoltà, e fare in modo che i laici stiano vicino ai preti con responsabilità per aiutare a rag- giungere le persone che da soli non riuscirebbe ad avvicinare. Dedicarci ai catechisti. Non possiamo pensare che i nostri ragazzi siano seguiti da persone volonterose, generose, enco- miabili, ma non sempre in grado di essere sostenute nella qualificazione dei temi fondamentali e delle meto- dologie più opportune per aiutare i giovani a far si che il patrimonio della fede cristiana diventi una scelta di vita. In fine per me, un’esperienza molto bella l’ordinazione dei due diaconi permanenti. Questo significa che la nostra Chiesa è in cammino, attenta al Concilio, guarda al futuro dedicando- si alle vocazioni, ma prestando atten- zione anche a coloro che, per diffi- coltà, si trovano ai margini. Quindi i lontani e in particolare le coppie che, per varie ragioni, vivono il disagio della separazione o del divorzio, per- ché il bene dei figli deve trovarci tutti solidali a recuperare i valori umani, morali e religiosi che permettano di vivere la responsabilità nei riguardi dei ragazzi. In primo luogo occorre tornare all’ascolto della Parola di Dio. Nei laboratori dei ragazzi abbiamo potuto vedere come ogni loro esperienza era intervallata dalla Parola di Dio. E’ necessario pertanto che la nostra pastorale ordinaria parta sempre dal- l’ascolto della Parola non solo nei tempi forti, come vero e proprio stile re a fondo la nostra esperienza quoti- diana e far emergere con gli occhi della fede la presenza di Dio. Il terzo grande momento è dato dalla parola accompagnare: i ragazzi nei momen- ti di ricezione dei sacramenti, i giova- ni nei momenti importanti di forma- zione, i fidanzati nella loro prepara- zione al matrimonio. Bisogna fare in

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Bimestrale di informazione,cultura e religione di Serra San Quirico e dintorni

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Anno LVIII - 2011 - N. 4 bim. - 26/10/2011Sped. in abbonamento postale - art. 2 comma 20/C legge 662/96 filiale di Ancona

PERIODICO BIMESTRALED’INFORMAZIONE E CULTURA

Contributi per sostenereil periodico

CCP n. 14236608intestato Parroco

Santuario Cuore Immacolatodi Maria

60048 Serra San Quirico Staz.(Ancona)

Tel. (0731) 86030Via A. Moro, 4

SANTUARIOCUOREIMMACOLATODI MARIA

LL’ECO’ECO DEDE LALA ROSSAROSSAMessaggio per la 84a Giornata Missionaria Mondiale

“Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”

www.ecodel larossa. i t

L’Italia gioca d’azzardo

In occasione del Giubileo del2000 il beato Giovanni Paolo II,all’inizio di un nuovo millenniodell’era cristiana, ha ribaditocon forza la necessità di rinno-vare l’impegno di portare a tuttil’annuncio del Vangelo "con lostesso slancio dei cristiani dellaprima ora" ( Novo millennioineunte, 58). È il servizio piùprezioso che la Chiesa può ren-dere all’umanità e ad ogni sin-gola persona alla ricerca delleragioni profonde per vivere inpienezza la propria esistenza.Perciò quello stesso invitorisuona ogni anno nella celebra-zione della GiornataMissionaria Mondiale.L’incessante annuncio delVangelo, infatti, vivifica anchela Chiesa, il suo fervore, il suospirito apostolico, rinnova i suoimetodi pastorali perché sianosempre più appropriati allenuove situazioni - anche quelleche richiedono una nuova evan-gelizzazione - e animati dalloslancio missionario: "La mis-sione rinnova la Chiesa, rinvi-gorisce la fede e l’identità cri-stiana, dà nuovo entusiasmo enuove motivazioni. La fede sirafforza donandola! La nuovaevangelizzazione dei popoli cri-stiani troverà ispirazione esostegno nell’impegno per lamissione universale"

Questo obiettivo viene conti-nuamente ravvivato dalla cele-brazione della liturgia, special-mente dell’Eucaristia, che siconclude sempre riecheggiando

il mandato di Gesù risorto agliApostoli: “Andate…” (Mt28,19). La liturgia è sempre unachiamata ‘dal mondo’ e unnuovo invio ‘nel mondo’ pertestimoniare ciò che si è speri-mentato: la potenza salvificadella Parola di Dio, la potenzasalvifica del Mistero Pasqualedi Cristo. Tutti coloro chehanno incontrato il Signorerisorto hanno sentito il bisognodi darne l’annuncio ad altri.Destinatari dell’annuncio delVangelo sono tutti i popoli. LaChiesa, "per sua natura è mis-sionaria, in quanto essa trae ori-gine dalla missione del Figlio edalla missione dello SpiritoSanto, secondo il disegno diDio Padre" Questo compitonon ha perso la sua urgenza.Anzi, "la missione di Cristoredentore, affidata alla Chiesa, èancora ben lontana dal suocompimento… Uno sguardod’insieme all’umanità dimostrache tale missione è ancora agliinizi e che dobbiamo impegnar-ci con tutte le forze al suo servi-zio". Non possiamo rimaneretranquilli al pensiero che, dopoduemila anni, ci sono ancorapopoli che non conosconoCristo e non hanno ancoraascoltato il suo Messaggio disalvezza.

Non solo; ma si allarga laschiera di coloro che, pur aven-do ricevuto l’annuncio delVangelo, lo hanno dimenticatoe abbandonato, non si ricono-scono più nella Chiesa e molti

vari elementi. Tra questi, un’at-tenzione peculiare da parte del-l’animazione missionaria è statasempre data alla solidarietà.Questo è anche uno degli obiet-tivi della Giornata MissionariaMondiale, che, attraverso lePontificie Opere Missionarie,sollecita l’aiuto per lo svolgi-mento dei compiti di evangeliz-zazione nei territori di missio-ne. Si tratta di sostenere istitu-zioni necessarie per stabilire econsolidare la Chiesa mediantei catechisti, i seminari, i sacer-doti; e anche di dare il propriocontributo al miglioramentodelle condizioni di vita dellepersone in Paesi nei quali piùgravi sono i fenomeni dipovertà, malnutrizione soprat-tutto infantile, malattie, carenzadi servizi sanitari e per l'istru-zione. Anche questo rientranella missione della Chiesa.Annunciando il Vangelo, essa siprende a cuore la vita umana insenso pieno. Non è accettabile,ribadiva il Servo di Dio PaoloVI, che nell’evangelizzazione sitrascurino i temi riguardanti lapromozione umana, la giustizia,la liberazione da ogni forma dioppressione, ovviamente nelrispetto dell’autonomia dellasfera politica. Così, attraverso lapartecipazione corresponsabilealla missione della Chiesa, ilcristiano diventa costruttoredella comunione, della pace,della solidarietà che Cristo ci hadonato e collabora alla realizza-zione del piano salvifico di Dio

per tutta l’umanità. Le sfide chequesta incontra, chiamano i cri-stiani a camminare insieme aglialtri, e la missione è parte inte-grante di questo cammino contutti. In essa noi portiamo, sep-pure in vasi di creta, la nostravocazione cristiana, il tesoroinestimabile del Vangelo, latestimonianza viva di Gesùmorto e risorto, incontrato ecreduto nella Chiesa. LaGiornata Missionaria ravvivi inciascuno il desiderio e la gioiadi “andare” incontro all’uma-nità portando a tutti Cristo. Nelsuo nome vi imparto di cuore laBenedizione Apostolica, in par-ticolare a quanti maggiormentefaticano e soffrono per ilVangelo.

Benedetto XVIambienti, anche in società tradi-zionalmente cristiane, sonooggi refrattari ad aprirsi allaparola della fede.

La missione universale coin-volge tutti, tutto e sempre. IlVangelo non è un bene esclusi-vo di chi lo ha ricevuto, ma è undono da condividere, una bellanotizia da comunicare. E questodono-impegno è affidato nonsoltanto ad alcuni, bensì a tuttii battezzati, i quali sono "stirpeeletta, … gente santa, popoloche Dio si è acquistato” (1Pt2,9), perché proclami le sueopere meravigliose.

Ne sono coinvolte pure tuttele attività. L’attenzione e la coo-perazione all’opera evangeliz-zatrice della Chiesa nel mondonon possono essere limitate adalcuni momenti e occasioni par-

ticolari, e non possono neppureessere considerate come unadelle tante attività pastorali: ladimensione missionaria dellaChiesa è essenziale e pertantova tenuta sempre presente. E’importante che sia i singoli bat-tezzati e sia le comunità eccle-siali siano interessati non inmodo sporadico e saltuario allamissione, ma in modo costante,come forma della vita cristiana.La stessa GiornataMissionaria non è un momen-to isolato nel corso dell’anno,ma è una preziosa occasioneper fermarsi a riflettere se ecome rispondiamo alla voca-zione missionaria; una rispo-sta essenziale per la vita dellaChiesa.

L’evangelizzazione è un pro-cesso complesso e comprende

Tre giorni diocesana: conclusioni dell’Arcivescovo

Collaboratori della vostra gioia

Il vento dei giovani nelle vele della Missione

“Sognatori si nasce,milionari si diventa” recita loslogan del Superenalotto, ilgioco che forse più di tuttiincarna le speranze di milionidi cittadini alle prese con lacrisi economica, cassa integra-zione e precariato, che vedononelle scommesse e nelle pun-tate la strada per cambiarevita. Sogni e speranze che loStato coltiva con campagnepubblicitarie e creando nuovigiochi come “Win for Life”.Rivisitando il vecchio motto“panem e circenses”, ecco ilmodo rapido e indolore perriempire le casse in rossosenza scontentare ma anzidivertendo il popolo. Soltantonel 2010 il Lotto ha assicuratocirca 60 milioni di euro ai Beniculturali e nei primi cinquemesi del 2011 il sistema giocoha fruttato circa 30 miliardi diesazione indiretta secondol’Amministrazione autonomadei monopoli di Stato, con unacrescita di quasi il 20% rispettoallo stesso periodo del 2010.Nel solo mese di maggio 2011gli introiti vanno oltre 3.500milioni da apparecchi ai 157milioni del “bingo”. In conside-razione del calo nei consumi ditabacco e alcol e delle relativeentrate, lo Stato investe sulgioco. Con il decreto legge perla ricostruzione dell’Abruzzo, ilgoverno ha dato il via libera agiochi “on line” non ancoralegali in altri Paesi dell’Ue, conlo scopo di raccogliere 500milioni di euro annui.Nell’ultima manovra finanzia-ria, infine, l’attuale governo hamesso in cantiere settemilanuovi punti per scommesse,

concessioni per nove anni aduemila agenzie e cinquemilacorner e, inoltre, ha liberalizza-to il “poker live” rendendo pos-sibile giocarlo anche nei circo-li. I Monopoli giustificano que-sta legalizzazione anche pertogliere terreno alla criminalità,poco importa se si rischia unaumento degli effetti delladipendenza, che in Italia rag-giunge circa già tre milioni dipersone secondo una ricercadell’Istituto di fisiologia clinicadel Consiglio nazionale dellericerche. Tra questi più arischio sono i giovani: se è veroche la legge impedisce il giocoai minorenni, nella realtà i luo-ghi in cui si pratica si moltipli-cano e i controlli sono insuffi-cienti: bar, tabacchi, autogrill,sino alla “terra di nessuno” dell’“on line”. Dal 18 luglio, inoltre èapprodato in Italia il “casinò online”. Se la tendenza a usarescommesse e game per fareincassi è proprio di tutti i parti-ti, lo è d’altronde , anche lapreoccupazione per la patolo-gia sociale connessa. “Ormai ilgioco è una tassa sui più debo-li”. Una rilevante esposizionepubblicitaria, data da televisio-ne, radio, internet, giornali,affissioni, lancia “messaggiingannevoli, studiati per indur-re a credere che il gioco d’az-zardo sia divertente ed ecci-tante e sia anche un sistemaper fare tanti soldi facilmente”.Diventato per gli italiani il santoa cui votarsi per uscire dallacrisi economica, il fenomenosta richiamando l’attenzionedegli addetti ai lavori in tema didipendenze. Secondo recentiricerche tra i 15 e i 19 anni, il58 % dei maschi e il 37% delleragazze sono affetti da questapatologia e nonostante il divie-to, sono 550 mila i giocatoriminorenni, attratti soprattuttoda “gratta e vinci” e lotterieistantanee. E se in teoria il 71% della popolazione considerail gioco un comportamentorischioso, disapprovato dal 60%, nella pratica questo sembradiventare sempre di più il pas-satempo preferito degli italiani.

(Da “Il Giornale di S. Patrignano”agosto- settembre) I 51 partecipanti alla GMG della nostra Diocesi a Madrid

“ Grazie perché ci avete ridatola gioia della fede, la gioia di cre-dere”. Sono le parole con cui gliabitanti di Madrid salutavano igiovani di tutto il mondo durantela Giornata mondiale della gio-ventù, in agosto. Un grido chenasceva non dalla perfezionecon cui venivano trasmessi chis-sà quali contenuti ma dall’incon-tro di chi aveva fatto migliaia dichilometri c on quanti avevanoaperto la propria casa. Azionientrambe coraggiose per ladistanza che oggi, più che mai cisepara dall’altro. Ma forse la stra-da più lunga l’hanno fatta loro, igiovani. Mossi da più diversiimpulsi, certo, capaci però dicambiamento vero quando,davanti a ciò che vivevano e

vedevano accadere, le domandesul senso arrivavano dritte all’es-senziale e i perché che salivanodal cuore imitavano il vento d’au-tunno quando pulisce gli alberidalle foglie secche. Senza tocca-re le radici, che a primaverariempiranno ancora di verdi spe-ranze tutta la pianta. In questoottobre la Chiesa, provocatacome ogni dalla celebrazionedella Giornata Mondiale dellaGioventù (domenica 23) si ritrovaa vivere il suo “mese missiona-rio”. Un’iniziativa tradizionale econsolidata, ma anche – temepiù d’uno – forse un po’ stanca,opacizzata dalla routine, o dallainsufficiente vitalità missionaria

Segue a pag. 5

“Collaboratori della vostragioia” è stato lo slogan della “ Tregiorni” diocesana svoltasi il

30 settembre, l’ 1 e 2 ottobre . Altermine del convegno il nostro arci-vescovo Francesco Giovanni così hariassunto le conclusioni pastorali:

di vita, di evangelizzazione e comeaccompagnamento dei sacramenti . Ilsecondo aspetto è quello di discerne-re, aiutare tutti cioè a comprendereche Dio è presente negli eventi dellanostra vita in maniera molto umile,ma autentica. Occorre allora guarda-

modo che questo accompagnamentodiventi una corresponsabilità di tuttele forze della parrocchia. Però la par-rocchia pur restando il punto fonda-mentale di riferimento non è tuttaviasufficiente: ecco perché ho chiesto difare in modo che tutto ruoti intornoalla vicaria. E’ questo il luogo dovele risorse possono essere messe insie-me e diventare più cospicue. Creareuna sorta di rete vicariale, in manieradi sostenere i parroci nelle loro fati-che, ma soprattutto in maniera daintegrare le comunità. In tal modoriusciremo a diventare dialogantianche con le istituzioni, la scuola,leassociazioni sportive, le realtà comu-nali, per capire, anche attraverso ipubblici amministratori quali sono ledisponibilità del territorio (sanità,lavoro, volontariato...). Altro puntoimportante è la qualificazione dellavita cristiana dei praticanti.Abbiamo, grazie a Dio, tanta genteche pratica; non sempre però la prati-ca dei nostri cristiani sfocia in unaassunzione di responsabilità pastora-le. Credo sia necessario fare in modoche laici maturi, famiglie responsabi-lizzate nell’educazione dei figli sifacciano carico anche dei camminidegli altri. Riguardo alle principaleemergenze sono da sviluppare treparticolari attenzioni: Attenzione airagazzi, quindi la scuola coinvolgen-do i professori, soprattutto gli inse-

gnanti di religione, in maniera taleche, accanto ai genitori, i professorisostengano i ragazzi nel camminoeducativo. Ascoltare le esigenze deinostri sacerdoti, dialogare con loro,comprenderne le difficoltà, e fare inmodo che i laici stiano vicino ai preticon responsabilità per aiutare a rag-giungere le persone che da soli nonriuscirebbe ad avvicinare. Dedicarciai catechisti. Non possiamo pensareche i nostri ragazzi siano seguiti dapersone volonterose, generose, enco-miabili, ma non sempre in grado diessere sostenute nella qualificazionedei temi fondamentali e delle meto-dologie più opportune per aiutare igiovani a far si che il patrimoniodella fede cristiana diventi una sceltadi vita. In fine per me, un’esperienzamolto bella l’ordinazione dei duediaconi permanenti.

Questo significa che la nostraChiesa è in cammino, attenta alConcilio, guarda al futuro dedicando-si alle vocazioni, ma prestando atten-zione anche a coloro che, per diffi-coltà, si trovano ai margini. Quindi ilontani e in particolare le coppie che,per varie ragioni, vivono il disagiodella separazione o del divorzio, per-ché il bene dei figli deve trovarci tuttisolidali a recuperare i valori umani,morali e religiosi che permettano divivere la responsabilità nei riguardidei ragazzi.

“ In primo luogo occorre tornareall’ascolto della Parola di Dio. Neilaboratori dei ragazzi abbiamo potutovedere come ogni loro esperienza eraintervallata dalla Parola di Dio. E’necessario pertanto che la nostrapastorale ordinaria parta sempre dal-l’ascolto della Parola non solo neitempi forti, come vero e proprio stile

re a fondo la nostra esperienza quoti-diana e far emergere con gli occhidella fede la presenza di Dio. Il terzogrande momento è dato dalla parolaaccompagnare: i ragazzi nei momen-ti di ricezione dei sacramenti, i giova-ni nei momenti importanti di forma-zione, i fidanzati nella loro prepara-zione al matrimonio. Bisogna fare in

Page 2: 4/2011 Eco della Rossa

2 LL’ECO’ECO DEDE LALA ROSSAROSSA 4/11

ANNIVERSARI DI NOZZE

Festeggiando

VITA DEL SANTUARIO

MATRIMONI

FESTA PARROCCHIALE IN ONORE DI MARIA: IMMAGINI E PENSIERIUn grazie di cuore a quanti hanno collaborato al buon esito della manifestazione

Piccole Mary Poppins

Chiesa Madonna di Loreto: quadri e merletti

MAURIZIO FERRETTI e PIERA BASILI - 24-8-2011

MARIO CIRIACI eSIMONETTA CERIONI14-9-2011

TULLIO CIRIACI e GIOVANNA - 24-9-2011

GIAMPIERETTI ROBERTO e SABRINA GATTUCCI - 31-8-2011

MAURO MICHELANGELETTI E MATILDE FIORANI - 4-9-2011e Battesimo di Mia

FRANCESCO FIORENTINI e RAMONA PRIORI - 18-9-2011

EMANUELE PERINI - 18-9-2011

Tipi affidabili?

Le ragazze dell’oratorio

BATTESIMO

Nei giorni 19, 20 e 21 agosto, aSerra San Quirico si è svolta la festain onore della Madonna. Una festache ha fatto divertire tutto il paese esopratutto i giovani durante il primogiorno, venerdì 19, grazie alla parte-cipazione di Francesco Capodacqua,cantante del Reality Amici. Ha sapu-to intrattenere il pubblico cantandocanzoni famose italiane per ben dueore. Durante il suo spettacolo leragazze dell'oratorio “Serra OraL'Amicizia” hanno mostrato il fruttodel loro duro lavoro di preparazione,durato più di qualche mese, ballandosul palcoscenico. Sia il pubblico, siale ragazze che hanno ballato, siaFrancesco si sono divertiti moltissi-mo in quella serata che però non siera ancora conclusa del tutto. Infatti,dopo l’esibizione del cantante c'èstato il concerto rock di una bandcomposta da 4 ragazzi di Serra SanQuirico. La loro musica è stata benaccolta da tutti, specialmente dai gio-vani. C'era gente che cantava insiemea loro e gente che applaudiva oppurebatteva le mani a ritmo. Con il con-certo rock la prima serata si è conclu-sa con enorme successo. Un'altra

serata importante e molto coinvol-gente è stata quella di Domenica 21con la sfilata di moda. Le modellehanno sfilato indossando capi inver-nali del prossimo anno e anche ivestiti da sposa. Durante la manife-stazione e durante le varie pause, adintrattenere il pubblico c'erano lascuola di danza Gaspare Spontini e dinuovo l'Oratorio Serra OraL'Amicizia. Hanno ballato entrambesulla scalinata e grazie all'aiuto diMassimo, il tecnico della luce e delsuono, l'effetto è stato grandioso emolto gradito dal pubblico.Ovviamente dietro a questa festa nonè mancato il duro lavoro di molte per-sone, tra cui, da non dimenticare lecuoche e tutti coloro che si dedicava-no alla cucina, i vari gruppi musicalinelle varie serate e i ragazzi chegestivano il gioco dei tappi e il chio-sco. E sopratutto un grazie a DonMichele che ci ha permesso di faretutto ciò e il merito va a lui se questafesta è stata gradita da tutti e ha crea-to un atmosfera festosa in tutto ilpaese. Grazie di cuore Don "Mich"!!!

Ilenia Tisba

Concerto del M° PetroneTradizionale processione in auto

Il bel ... Francesco

La canzone ... di Piera ... e le altre?

I vittoriosi del torneo

Anche quest’anno si sonotenuti i festeggiamenti in onoredel “Cuore Immacolato diMaria” presso la parrocchia diSerra San Quirico stazione. Ifesteggiamenti sono iniziaticon il torneo di calcio a 6“memorial Don Elvio Scipioni”giunto alla XIV edizione dovehanno visto contendersi il tro-feo 8 squadre con la vittoriadella squadra TabaccheriaCarotti. Gli organizzatorihanno premiato LucaMichelangeletti come migliorportiere, a cui facciamo i nostrimigliori auguri per l’intrapresacarriera universitaria, PatrizioCocilova come capocannonie-re e Riccardo Montesi comemiglior giocatore distintosi percorrettezza, gioco di squadrae bravura. L’organizzazioneringrazia il comune e la provin-cia per i premi messi a dispo-sizione. La festa ha preso vitadal giorno 19 Agosto, con lapartecipazione di FrancescoCapodacqua dalla scuola di“Amici” di Maria De Filippi cheha intrattenuto il folto pubblicocon gag e canzoni. Nella stes-sa serata abbiamo ammiratole performance artistiche dellacantante Piera e il ballo delle

ragazze dell’oratorio direttoda Silvia Grassi. Il tutto si èconcluso con la band dei NoWay Out. La festa è prosegui-ta sabato con la travolgentepartecipazione del RitmoItaliano e domenica 21 si èconclusa con l’atteso radunodi auto e moto d’epoca; nellaserata si è svolta la consuetasfilata di moda seguita dall’e-strazione della lotteria termi-nata poi con i gavettoni chehanno visto come protagonistiDon Michele e la cuoca GinaZampetti. Ringraziamo tutticoloro che hanno reso possi-bile la realizzazione della festain particolare la Pro Loco capi-tanata da Daniele Boria, tutti iragazzi del gioco dei tappi edella pesca, tutti i cuochi ecamerieri, allo staff delBar…collo con affettuoso ecaloroso saluto alle valletteMarta Brega e MariaMantovani che si sono distinteper bellezza e simpatia.

Un sentito ringraziamentova a Don Michele che ha resopossibile tutto ciò e ci hasostenuto con la sua bravura esimpatia.

Damiano Ciriacie Yuri Petrellini

Carissimi amici,augurandovi buon 50° anniversario di matrimonio, vi siamo vicini

con tanto affetto, perché l’amicizia e il calore degli amici non manchi-no mai; possano offrire quella compagnia che non ci fa sentire soli pervivere le stagioni della vita, che il nostro Signore vorrà regalarci.

Un augurio di serenità alla vostra splendida famiglia.LE AMICHE

Eleganza in passerella

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4/11 LL’ECO’ECO DEDE LALA ROSSAROSSA 3

ATTIVITA’ PASTORALI

Catechismo e oratorio al via

Oratorio in festa dalle Clarisse

Tre giorni diocesana

La parola ai giovani

Giornata Mondiale della Gioventù 2011

Giovani: bello e faticoso credere ...

Domenica 9 ottobre abbia-mo festeggiato l’inizio di unnuovo anno di catechismo e dioratorio. Nell’aria fresca delpomeriggio il piazzale dellachiesa si è animato di tantibambini e ragazzi che con illoro giocoso entusiasmohanno scaldato l’atmosfera; ilsagrato della chiesa è statoaffollato di genitori e tutt’intor-no palloncini, bandierine ecartelloni colorati hanno crea-to una bella cornice di festa.Nel teatrino parrocchiale alcu-ne ragazze e “ragazzine” del-l’oratorio ci hanno presentatodue balletti dal ritmo moltocoinvolgente; la loro gioiosapresenza è stata una testimo-nianza della bellezza dellostare insieme, del costruireinsieme, in semplicità, con rin-novato spirito di servizio.

Don Michele poi ha presen-tato le varie attività del nostrooratorio invitando tutti, daibambini di 6 anni ai più grandi,senza limite di età, a prender-ne parte il mercoledì e il saba-to di ogni settimana, perchéinsieme si cresce e si maturanella correzione fraterna, nellacondivisione, nella preghiera.

Attraverso il gioco, lo sport,l’attività in cucina, l’arte, il tea-tro, il ballo, la musica, il canto,si può annunciare la verità cheabbiamo ricevuto e lodare ilnome del Signore. La nostrafesta è continuata con unabella e ricca merenda prepa-rata dalle brave e volenterosesignore della cucina e da tantepersone di buona volontà:pizza e dolcetti vari per la gioiadei nostri occhi e soprattuttodel nostro palato! La SantaMessa ha concluso il belpomeriggio insieme. La cele-brazione eucaristica è stataanimata dalla presenza di

molti bambini e ragazzi ancheperché c’è stata la “benedizio-ne degli zainetti”, segno delloro impegno quotidiano per lacostruzione del loro futuro. Aricordo di questa giornata,sono stati donati dei Crocifissidi San Damiano: come Gesùparlò a San Francesco tantianni fa, così oggi parla ancoraa noi, in ogni istante dellanostra vita, ma spesso ilnostro “rumore” copre la suavoce e non lo sentiamo.Questo semplice oggetto por-tato con fede e rispetto vuoledavvero benedire tutti noi, per-ché possiamo metterci sem-pre in ascolto attento dellaParola di Dio.

Il Vangelo proclamato ciaiuta a comprendere l’impor-tanza di essere sempre vigi-lanti per entrare nel Regno deicieli. Gesù ci parla di unafesta, quella di un re per lenozze del figlio. Siamo nelcontesto del Tempio diGerusalemme e intorno aGesù tramano per ingannarlo,ma Egli non teme nulla, anzireagisce raccontando le para-bole che ascoltiamo in questedomeniche. I primi invitati rifiu-tano la convivialità mostrandocosì la loro incapacità adaccettare l’amicizia e a farfesta con Dio, che invece hamandato il Figlio proprio perfar festa con tutta l’umanità.Anche oggi molti non voglionoesserci al banchetto, nonvogliono adeguarsi per mante-nere la veste bella, né impe-gnarsi per accogliere il dono diDio che ci apre al Suo Regnodi luce infinita. Non dobbiamoscoraggiarci, ma impegnarcinella semplicità del quotidianoin cui siamo stati chiamati.

Gli animatori dell’oratorio

Hola!!!Partecipare alla GMG a

Madrid per me è stata unabella esperienza, partire èstata dura, solo l’idea diandare in una casa estra-nea, non sapere la lingua enon conoscere le personeche ci abitavano dentro, unpo’ mi ha terrorizzata, mapoi ho riflettuto a lungo e misono fatta coraggio; poi misono domandata perchéquesto viaggio? Che cosa misarei aspettata? E che cosami aspettava? Ho pensato aqueste due settimane con ildesiderio di avvicinarmi dipiù a Dio. Sono partita perquesta avventura, mi sem-brava un sogno ma erarealtà. Quando siamo arriva-ti a Corral di Almaguer, unacittadina vicino a Toledo lagente ci ha accolti a bracciaaperte, soprattutto la famigliache ha ospitato me e la miaamica Sheila. Con loro è

stato davvero bellissimopeccato che i quattro giorniin famiglia sono passati infretta. La seconda settimanaa Madrid è stata più intensae più riflessiva: soprattutto lecatechesi erano interessantie mi hanno fatto pensaremolto. La cosa che mi èdispiaciuta di più è stata lapioggia, nella notte dellaveglia. Il giorno dell’incontrocon il Papa è stato commo-vente ed emozionante e poila gioia quando hannoannunciato che il prossimoappuntamento dellaGiornata mondiale dellaGioventù, fra due anni inBrasile a Rio de JaneiroQuesto viaggio per me èstato molto utile e poi ho sco-perto che Dio a volte simanifesta nelle persone cheincontriamo sul nostro cam-mino. Lo ringrazio di aver-melo fatte conoscere.

Annalisa Stigliano

Questa estate ho avuto lapossibilità di partecipare allaGiornata Mondiale dellaGioventù che si svolta aMadrid ed è culminata neigiorni del 20 agosto, con laveglia presieduta dal Papa, edel 21 agosto, con la SantaMessa. Ma questa emozio-nante esperienza è iniziatadue settimane prima a Corralde Almaguer, un paesino neipressi di Toledo, dove ilnostro gruppo diocesano èstato ospitato. Per me è statauna bella sensazione potersperimentare l’affetto e ilcalore con cui gli abitanti delpaese hanno accolto ilnostro gruppo e poter vederecome tanti cittadini fosseropartecipi alla vita della par-

rocchia. Uno dei giorni chericordo con più piacere èstato il giorno di Ferragostodove tutti erano per le stradeper la processione in onoredella Madonna, con variestatue raffiguranti Maria chevenivano portate fino allachiesa principale del paeseper poi rimanere lì fino alprossimo Ferragosto.Lasciato Corral de Almaguere dopo una sosta di un gior-no a Toledo abbiamo rag-giunto Madrid dove, fin dasubito, ho potuto assaporarela sensazione di gioia e l’at-mosfera di fratellanza che haaccompagnato i giorni cheho trascorso nella capitalespagnola. Nei tre giorni pre-cedenti all’incontro con ilPapa si sono svolte le cate-chesi presiedute da vescovidi diverse diocesi che hannorappresentato un momentoimportante di riflessione e dispiritualità. Stancanti masignificative sono state poi legiornate del 19 e 20 agostoin cui i pellegrini provenientida ogni parte del mondoerano riuniti nell’aeroporto“Quatro Vientos” di Madrid.Eravamo lì, tanti giovanidella mia età, tutti quanti unitidalla fede in Cristo e dallavoglia di essere suoi testimo-ni. La GMG è stata un espe-rienza forte e positiva che miha aiutato a crescere nellafede e nell’amore per Cristoe mi ha incoraggiato a esse-re sua testimone.

Sara Bravi

Quest’anno ho avuto lafortuna di partecipare all’e-sperienza della GMG diMadrid. Aspettavo, anziaspettavamo tutti, credo conansia l’arrivo del mese diagosto e alla fine è arrivato,forse anche un po’ troppo infretta. Devo dire la verità,sono partita senza saperecosa mi aspettasse, peròavevo dentro di me una pic-cola speranza, quella di riu-scire ad accrescere la miafede in Dio, intesa come rap-porto diretto con lui. E’ stataun’avventura davvero entu-siasmante, soprattutto per ilnostro gruppetto di giovaninovelli e inesperti. L’aspettoche più mi ha colpito di que-sto percorso al quale non eroabituata è stato il doveraffrontare un insieme di fortiemozioni contemporanea-mente. La prima settimana èstata a dir poco straordina-ria: abbiamo trascorso dellegiornate indimenticabili nellefamiglie che ci hanno ospita-to. Ci hanno accolto a brac-cia aperte con un forte calo-re. La nostra famiglia spa-gnola, quella mia e diAnnalisa, era molto credentee prima di partire ci ha rive-lato che era molto rammari-cata del fatto che nessungiovane del posto avessepensato di partecipare aquest’esperienza, e che noigiovani eravamo modelli daseguire. Abbiamo trascorsouna notte a Toledo, doveabbiamo partecipato a una

messa con altre migliaia digiovani, pur giungendo daStati differenti e parlandoquindi lingue diverse, honotato lo stesso che c’era ungrande affiatamento tra noi:tutti eravamo lì per il Signore.Onestamente non pensavoci fossero così tanti giovani aqueste giornate, poi però lasera dei canti di Taizé, ilsabato della veglia insiemealla Messa della domenicacon il Papa mi sono dovutaricredere: eravamo addirittu-ra più di un milione e mezzo.Questa esperienza mi hasegnato e credo di poterlaconsiderare come un nuovopunto di partenza per benradicare la mia fede, datoche il mio rapporto con Dio sistava rivelando, prima di par-tire, debole. Speriamo chefra due anni possa riviverequesta avventura a Rio deJaneiro!

Sheila Compagnucci

Lo scorso agosto, la voce deigiovani si è sentita forte aMadrid nella Giornata Mondialedella Gioventù. Nel mondo inte-ro è risuonata l’eco di questoevento che ha coinvolto nonsolo un milione e mezzo di gio-vani che vi hanno partecipato,ma tutti i giovani che sentono ildesiderio di seguire Cristo. Unaparola questa che in pochiminuti, per mezzo dei rapidissi-mi mezzi di comunicazione haparlato insieme a quella delPapa in tempo reale, chiara eforte. Così anche nella recenteTre Giorni Diocesana si è pen-sato di continuare a dar voceanche ai nostri giovani, e nonuna voce al vento, ma un mes-saggio da presentare agli adultiche per una volta dovevano soloascoltare e cercare di compren-dere. All’appello di sabato 1ottobre pomeriggio, nei sotterra-nei del palazzo arcivescovile diCamerino, si sono presentatiuna trentina di giovani, prove-nienti dalle varie zone della dio-cesi per attualizzare la propostaelaborata dall’equipe di pastora-le giovanile. Si sa che i giovanisi esprimono in modi diversi,quindi si è pensato di dividersiin laboratori: mimo, talk show,corridoio di oggetti, riflessionisulla Bibbia e teatro. Hannolavorato tutti con grande impe-gno, ma anche divertendosi, sti-molati dal forte desiderio di farsiconoscere, di trasmettere quelche c’è nel profondo, al di là diquello che esteriormente sem-brano dimostrare. La tecnologiadel computer ha presentato levarie attività diocesane e par-rocchiali dell’estate, con unosguardo alla proposta “scout” eda quella degli oratori. Il mimo edil teatro hanno presentato spez-zoni di vita in famiglia, le incom-prensioni quotidiane e anche ladifficoltà di emergere in unasocietà dove il giovane è facil-mente criticato e non sempre a

ragione. Davvero interessante ilcorridoio degli oggetti, dovehanno esposto ciò di cui ogginon si può fare a meno, a con-fronto con alcuni oggetti cheappartenevano al tempo in cuisono stati giovani, gli adulti dioggi.Tra un laboratorio e l’altro ilfilo conduttore, che non ha divi-sioni generazionali, è stata laParola di Dio. I brani su cuidovevano riflettere i giovani ave-vano come tema: “Al di là dellosguardo” , “Il grido nascosto”,“Gesù educatore” e “L’incontro”.Molti sono i passi dei Vangeliche racchiudono queste temati-che, ma ne sono stati sceltiquattro per poi rifletterci inprofondità. E’ stato un lavoropaziente, forse anche un po’meno divertente degli altri, maabbiamo visto lo stupore deiragazzi nel ritrovare attualissi-mo il messaggio di duemila annifa. Ecco perché è importanteprendere dimestichezza con laBibbia e conoscerla a fondo:soltanto così la Parola può par-larci come se fosse scritta oggiper noi. Certo non è stato facilefar affiorare dal cuore dei giova-ni i pensieri e le riflessioni; sonoin difficoltà a comunicare connoi, forse e soprattutto perpaura di non essere compresi.In quella Parola letta insieme,abbiamo travato l’amore incon-dizionato di Gesù: anche noi cisiamo sentiti protagonisti comeZaccheo, il giovane ricco, laSamaritana, il cieco nato e intutti quegli incontri abbiamoconosciuto un Gesù sempre piùvicino, attento anche ai nostritempi e capace, se ci affidiamoa Lui totalmente, di placare l’in-quietudine del momento cheviviamo. Al passaggio degliadulti, dalle nostre riflessioni delpomeriggio, sono nate delleprovocazioni o meglio degliappelli da parte dei giovani:

“Amateci tanto e ci sentiremosicuri di non smarrirci”.

“E’ solo la luce di uno sguar-do che ci cambia e ci spinge atestimoniarlo nella nostra vita”.

“ Lasciatevi amare perchèdietro mode, atteggiamenti,arroganza, sfrontatezza ci sonocuori semplici e umili. Nonsiamo perfetti, ma crediamo esperiamo nella salvezza e nelperdono”.

“ Gesù e’ la parola che dàsenso alla vita: voi siete prontiad educare i giovani a questaparola e ad essere testimonicon la vostra vita?”

“Abbiamo bisogno che anchevoi adulti crediate in noi: vor-

remmo essere amati per quelloche siamo e quello che valiamo;allora vi chiediamo di accettarcicon le virtù ed i difetti, cosicchépotremo mostrarvi ciò che sap-piamo e possiamo fare”.

Riflettiamo allora sulla paroledei giovani: quello che ci hannodetto nei linguaggi a loro piùcongeniali è stato dettato dav-vero dal profondo. Proviamo acomprenderli ed a apprezzare illoro impegno nelle cose chefanno, cerchiamo di star lorovicino: sono il nostro futuro!

Donata Cattaneo

Domenica 16 ottobre, io con lemie compagne e alcuni adulti siamoandati a Camerino per festeggiareun anno della canonizzazione diCamilla Battista da Varano nel suomonastero, dove ora vivono in pre-ghiera le Clarisse. Ci siamo ritrovatinel primo pomeriggio davanti allachiesa di Serra San QuiricoStazione e dopo una breve chiac-chierata, siamo partiti versoCamerino. Dopo un’ oretta di viaggiosiamo giunti a destinazione e lì, io etutti i ragazzi siamo stati fotografatidai nostri papà sotto ad un grandemanifesto di Santa Camilla Battista.Finiti gli scatti siamo entrati nell’atrio del monastero dove abbiamosubito incontrato una suora di nomeSuor Chiara Cristiana che era dietroa delle sbarre che rappresentano lasua clausura. Molto gentilmente ciha illustrato il bagno e alcune stan-ze per cambiarci. Poi tutti gli adulti,escluse Silvia, Donata e Annalisa,sono andati in chiesa per celebrareassieme ad altre suore i Vespri,mentre noi bambine siamo rimastenel monastero. Dalle 16:30 alle18:00 io e le mie compagne siamostate frenetiche e “sbizzarrite”:dovevamo sfogarci e buttare vial’ansia degli sguardi curiosi che ciavrebbero fissato per un breveperiodo. Inoltre abbiamo ripassato iballetti e le scenette da recitare, per-ché dovevamo essere sicure e chia-re nell’esprimerci a un pubblico così

eterogeneo. Così, dopo chiacchieree prove, ecco che arrivano i parteci-panti e le suore con il corteo deinostri genitori: è il momento crucia-le. Si prendono le posizioni e lamusica “Preferisco il Paradiso”parte: dopo pochi minuti si scatenaun grande applauso e si dà il via allarecitazione. Forse qualche piccolaimprecisione o qualche sostituzionedi parole, comunque abbastanzabene; il nuovo applauso parte e tuttisorridono contenti … ma non èancora finita! Il pulsante play vienepremuto e si dà inizio al balletto“Ballano i Santi” molto bello e signi-ficativo; infatti le suore hanno volutoil bis! Io ne ero molto contenta, per-ché quel balletto mi aveva appassio-nato particolarmente, ma non so seera lo stesso per le mie compagne!Comunque siamo piaciuti molto e diquesto ne vado fiera. Alla fine dellospettacolo le suore e alcunemamme, molto brave nell’ ambitoculinario, ci hanno offerto dei buo-nissimi dolci di tutti i tipi che sonoandati veramente a ruba! Nel torna-re a casa ero un po’ triste, perché miero divertita così tanto da volerrestare almeno un altro giorno, perconoscere lo stile di vita delle suore.Insomma, da come potete dedurre,questa gita è stata proprio una bellaesperienza per stare insieme edivertirsi in modo sano.

Caterina Brocanelli

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4 LL’ECO’ECO DEDE LALA ROSSAROSSA 4/11

LA VOCE DI SAN QUIRICOA 60 anni dalla canonizzazione

di S. Antonio Gianelli

Sul Monte Murano

NOZZE D’OROBATTESIMI

Esperienze estive

Festa del Patrono 2011:

Punto di partenza e di camminoGiornata Missionaria a San Quirico:

Testimoni di Dio

CUICCHI VALFRIDO e MATILDE - 9-10-2011

CHIODI MARIO e CATERINA - 2-10-2011

“Sono tormentata da folle dibambini affamati... < Ho fame...dammi un piatto colmo..> Questisi fanno abbracciare, mi parlano.Così diversi dai duri, sospettosibambini del deserto. Che conso-lazione per il mio cuore e allostesso tempo che tormento per-ché, immediatamente, diventanopersone conosciute nella loroindividualità, da amare, da cura-re con la più grande attenzione etenerezza”. (Annalena Tonelli,laica missionaria, uccisa il 5ottobre 2003 a Somaliland.)

TESTIMONI DI DIO è loslogan della 84a GiornataMissionaria Mondiale. Nelmanifesto di questa giornata, cer-tamente affisso nelle nostre chie-se, appare un missionario sedutosu rudimentali assi di legno pog-giate su ruote che teneramenteparla a dei piccoli bambini africa-ni. Lui sorride e loro rispondonoal suo sorriso, anche con i lorograndi occhi. Cosa si dicono nonpossiamo saperlo, ma senza dub-bio lì c’è evidente l’amore di Dio.Chi spende la vita per gli altri savivere il Vangelo, che parlasoprattutto di amore e comunio-ne. Molti sono stati e continuanoa essere “testimoni di Dio”, anchesenza diventare martiri: migliaiadi sacerdoti, religiosi e laici mis-sionari lasciano tutto e partonoper le terre di missione. Oggianche noi nella celebrazione uni-ficata delle due parrocchie diSerra San Quirico, abbiamo

Benin. Una testimonianza sem-plice, ma incisiva, soprattuttorivolta ai molti bambini e ragazzirichiamati da noi catechisti, pro-prio in occasione di questa gior-nata. Ci ha raccontato delle fati-che dei bambini africani che ognimattina per raggiungere la scuolafanno chilometri e chilometrisulle strade polverose, in unclima umido e caldo, ma semprecon la gioia perché sanno che lostudio può cambiare il loro futu-ro. Per non parlare poi dei rac-conti terribili di bambini sacrifi-cati dai capi tribù per allontanarequelle che definiscono “fatture”.In missione certo è importantecostruire scuole, pozzi, chiese,ma è molto più importante inse-gnare che siamo tutti figli di Dio,che le nostre povertà si supere-ranno con molta più difficoltà senon c’è unione e pace. E’ davveronel volto del povero che ritrovia-mo Cristo: non possiamo essereindifferenti ai molteplici sguardiche chiedono aiuto. Certo pochis-simi riusciranno a vivere un’espe-rienza di missione, ma anche noinel quotidiano possiamo modifi-care il nostro stile di vita, impa-rando a non sprecare, a nonlamentarci sempre e soprattutto,quando possiamo essere dono pergli altri con il nostro tempo, lenostre attenzioni . Con piccoligesti possiamo diventare anchenoi “testimoni di Dio” ogni gior-no. Sulla matita dai colori dei cin-que continenti, consegnata airagazzi del catechismo, alla finedella Messa troviamo scritto:“Sono una matita missionarianelle mani di DIO”. Sentiamocianche noi strumenti dell’amoredi Dio, lasciamo che sia lui a gui-dare la nostra vita, non dimenti-chiamo i lontani in difficoltà eoccupiamoci di chi vicino a noi cichiede aiuto. In questa giornataabitualmente si consegna il“mandato missionario” a chi èdestinato alla partenza per leterre di missione, a noi è statoconsegnato un “mandato catechi-stico” per annunciare ai ragazzicon la stessa forza e intensità ilVangelo di Gesù, perché la suaParola non ha confini.

D. C.

accolto Fra Emanuele, cappucci-no della comunità di Maceratache ci ha “testimoniato Dio” nellasua esperienza di missione in

Non ho la presunzione di pen-sare che il mio articolo dell'annopassato sulla scarsa valorizzazio-ne della tradizionale (forse mille-naria) processione di S. Quiriconell'ambito della Festa delPatrono di Luglio o che i mani-festi e gli articoli a varie firme diquest'anno di denuncia dell'ab-bandono del Centro Storico daparte delle Istituzioni abbianosortito l'effetto di un generalerisveglio di coscienza e azionenei serrani. Di fatto però que-st'anno si è notata in molti unariscoperta della propria "serra-nità" da far auspicare che l’annopassato ovvero il 2010 possaessere ricordato da noi tutti comeil punto più basso del degradosociale e culturale raggiunto dalCentro Storico (fotografatobenissimo da quelle 30 personedietro ad una statua , a luglio, insilenzio e senza musica, in unapiazza vuota e con tutti gli eser-cizi commerciali chiusi).Limitandomi a commentare leFeste del Patrono 2011 (altri-menti dovrei allargare il temaalla chiusura Carifac ed ad altrequestioni) oltre ad aver provatouna naturale paterna soddisfazio-ne per il coinvolgimento di miafiglia Letizia alla "Corrida deiPiccoli" con un brano musicaleal piano (tastiera), sono statoveramente contento di vederetornare Piazza della Libertà ariempirsi e a “vivere” come siaddice ad una qualsiasi civilecomunità umana. Azzeccata lascelta di dare rilievo in primisalla musica e al canto (un popoloche non canta è un popolo desti-nato a estinguersi) che ha segna-to le serate d'inizio settimanad'introduzione alla processioneed alla festa finale e che ha carat-terizzato anche la processionecon la fortunata scelta dellabanda musicale che ci ha accom-pagnato per un percorso final-mente adeguato ai nostri splendi-di luoghi. Poi l'aspetto gastrono-mico con gli stands sotto leLogge. Quindi la partecipazionedella gente semplice (dai bambi-ni agli ultranovantenni come mianonna) e delle associazioni diqualsiasi genere (a dimostrazio-

ne che quando le cose si organiz-zano dal basso funzionanomeglio) e che non cito per nonfar torto a nessuno. La processio-ne di quest'anno in particolare èstata realmente un avvenimento:stavolta c'erano tutti. Mi ha com-mosso ad es. ritrovarmi con 7-8portantini a trasportare la statuadei santi patroni, tra cui personenon certo assidue frequentatricidi funzioni religiose, spinte chia-ramente da un desiderio diappartenenza ad un Mistero piùgrande. Che cosa serve ora affin-ché questo movimento di gentenon duri lo spazio di un'età ado-lescenziale ? Affinché un incon-tro o un’emozione bella diventiuna storia che duri nel tempo eporti frutti? A mio avviso occor-rono, oltre naturalmente allalibera volontà della singola per-sona, due fattori : 1) veri educa-tori di popolo cioè persone etestimoni autorevoli (nella fede)capaci di attrarre e di farsi segui-re e 2) luoghi stabili di aggrega-zione dove ci si sostenga ariprendere continuamente leragioni della fede del singolo edove si faccia esperienza di cri-stianesimo.

Io ed altri amici delMovimento di CL a Serra abbia-mo ad esempio costituito da que-st’anno un Gruppo di Fraternità(denominato della Santa Spina)che ha come suo unico scopoquesto aiuto ad un cammino allasantità personale dentro il cari-sma particolare del fondatore delnostro Movimento : Don LuigiGiussani. Esperienza di cristia-nesimo che, con la freschezza ditrentadue anni fa (abbiamo ini-ziato nel 1979), pur cambiando ivolti di molti di noi, continuaserenamente a ridire a tutti cheCristo è una Presenza viva e cherende la vita degna di essere vis-suta e amata (anche dentro lacrisi economica). Sabato 1 otto-bre c’è stata in Ancona la giorna-ta d’inizio d’anno mentre conti-nua il nostro incontro settimana-le di Scuola di Comunità (ognimartedì alle 21.30 : per informa-zioni telefonare al 333.7950337).

Romeo Ferrini

ALBANESI DALILA e BRUTTI EDOARDO - 4-9-2011

COSTARELLI KEVIN - 17-7-2011

Il 21 ottobre 1951 Pio XII loproclama santo.

Il Gianelli ci ha tracciato con lavita e le parole che cosa signifi-chi vivere il Vangelo: “ Tutti siamoobbligati a farci santi e tutti pos-siamo farcela se lo vogliamo.

La vera santità consiste nelfare la volontà di Dio. La divinavolontà per ciascuno in particola-re sono i doveri del proprio stato:adempiteli e sarete santi.

Non è difficile il farci santi, èdifficile volerselo fare. Occorreformarsi un sistema di timor diDio, ma di un certo timor di Dioche non è da tutti compreso”.

La santità allora, è assumereil quotidiano come il luogo diincontro con il Signore, dovesiamo chiamati a scrivere unapagina del Vangelo, la nostrapagina. E’ fare entrare Gesù in

ogni piega del vissuto perchépossa purificare, trasformare,liberare, sanare e generare vitanuova.

Alle sue figlie ha lasciatocome testamento:

“Andrete dove le altre nonvanno”.

“Vi farete sante facendo delbene a tutti”,

“ Vi farete sante aiutando glialtri a santificarsi”.

Il Gianelli voleva le sue suore“martiri della carità” che, scorda-te del proprio interesse, del pro-prio comodo e fin di se stesse, sifanno tutte a tutti sull’esempiodel Divino Maestro.

Oggi le gianelline sono intante parti del mondo piccolemissionarie di Cristo ad imitazio-ne del Gianelli: Bolivia, Brasile,Cile, Paraguay, India, Africa!

Ferragosto a Madonna delle Stelle

Dopo la GMG di Madrid, chi c’è stato ... e chi voleva andarci!

Durante il periodo di fine estate,siamo andati a lasciare traccia di noi,come nostra tradizione, sul montedominante, che affianca il nostro pae-sino e gli dà un tocco magico:MonteMurano. Siamo saliti su, fino al risto-rantino, poi, proseguendo a piedi,siamo arrivati alla cima, vicino allacroce. Siamo stati tutti felici, appenagiunti in cima, perché il nostro cuorepalpitava di gioia, di emozione... e distanchezza, perché, pur essendo statauna camminata abbastanza dura pertutti, ce l'abbiamo fatta grazie allenostre anime che ci imprimevanocoraggio e serenità.

Arrivati su, è stata celebrata laMessa, rabbrividendo dal freddoe...lamentandoci dal forte sole.

Eh si, faceva freddo, ma il solepicchiava forte! La cerimonia dellaMessa è stata particolarmente sentita,perchè lassù, ho avvertito la grandez-za di Dio nello spirito della natura emi è parso che tutti, in questo, ci sen-tissimo più uniti. Don Michele poi, ilnostro caro parroco, ci ha invitatitutti ad un piccolo spuntino, doveabbiamo condiviso tutte le specialitàportate dai partecipanti, in armoniacon l'ambiente. Prima di intraprende-

re la strada del ritorno, abbiamolasciato un piccolo ricordo alla croceche svetta sul monte dove il corag-gioso Damiano ha attaccato sulla suacima una bandiera firmata da tutticoloro che hanno partecipato alla gitaparrocchiale. La passeggiata è statadi certo stancante, ma ha lasciato neinostri cuori un ricordo di condivisio-ne, di armonia e di spirito comunita-rio.

Alessandra Vitiello

Piove o c’è il sole?

ORARIO SOLAREMESSA FERIALE ore 17.00

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LA VOCE DI AVACELLI

L’ESPERIENZA DELLA TENDOPOLISagra in allegria

LA VOCE DI CASTELLARO

Estate avacellana

Il vino novello

Viva le poste

Direttore responsabile:Michele Giorgi

Capo Redattore: Donata CattaneoRedattori:

Laura Corinaldesi, Teresa GiorgiEva-Edvige Martorelli

Autorizzazione Tribunale di Anconan. 122 dell’8-5-1952

Stampanova - Jesi (AN)Via Abruzzetti, 12

Telefono (0731) 207556Fax (0731) 214549

L’ANGOLO DELLA POESIA

Il vento dei giovani nelle vele della Missione

Vino novello, dolce dolce frizzantino,nel buio, nel silenzio dell’odorosa cantina,ti spogli dalla nebbia che t’avvolge emergi limpido e profumato,anche un nome ti hanno dato!Ma come il vento sei volubile e capriccioso,a volte forte e cattivo,ma si ama tanto quel certo non so che.Un goccio in più, a volte fa girar la testa,regalando euforia alla compagnia.Un bicchiere di vino, cela una storia affascinante,filari di vigne al sole,lavoro sapiente dell’uomo,per gustare un dolce nettaretutto racchiuso in una scintillante coppa di buon vino.

Mirella Ortolani

Senza le poste cosa faremmo?Giornalmente porta cose belle, ma ci fa anche piangere,dei giorni, la posta fa splendere il sole!

Sono vari secoli che lei gira nel mondo,si rinnova, prima era portata dai cavallipoi dalle carrozze. Oggi arriva fin nel deserto.Nel bene e nel male senza le postenon possiamo più stare,la vita era e sarebbe meno bella; sempre più moderna, la posta,oggi le notizie sono qui,domani già là! Sulla luna ancora non arriva,forse fra cento anni ci sarà!Le notizie così pioveranno dal cielo con continuità!

Christine Keller

Quest’anno io, Anna,Katia e i ragazzi del GruppoTend di Angeli abbiamo par-tecipato alla XXXI Tendopoliche come tutti gli anni sisvolge a San Gabriele in pro-vincia di Teramo, nell’ultimasettimana di agosto. Ognianno c’è un tema e quello diquest’anno è stato “Alzati erisplendi” nel quale come ciha spiegato il nostro caroPadre Francesco Cordeschi igiovani da una staticità di tor-pore devono alzarsi perdiventare i protagonisti dellaloro storia. La Tendopoli duracinque meravigliosi giorni:ogni mattina appena alzati efatto colazione ci rechiamo inChiesa per recitare le Lodimattutine e poi c’è sempreuna relazione. Quest’annoabbiamo avuto 3 importantirelazione di CostanzaMiriano, di Claudia Koll e infi-ne di Dag Tessore. CostanzaMiriano, di quaranta anni,giornalista Rai al tg3 ci hapresentato il suo libro“Sposati e sii sottomessa,pratica estrema per donnesenza paura”. Lei è sposatae le piace sottolineare che è

sottomessa con quattrobambini. Claudia Koll hasvolto la relazione “Primache sorga l’alba vegliamonell’attesa”. Ed infine abbia-mo avuto la relazione di DagTessore, nato in Etiopia,esperto di lingue orientali,laureatesi con una tesi sulCorano: è cristiano ortodos-so e vive attualmente in unvillaggio di povertà e sempli-cità in Marocco. Il pomeriggioci dividiamo tutti in gruppi ediscutiamo sulla relazioneche abbiamo avuto la matti-na stessa, tranne il venerdìpomeriggio che c’è il desertocioè delle ore in cui ognunodeve stare da solo in qualun-que luogo della Chiesa perpregare. La sera, dopo lacena c’è sempre il Tend-festcioè una discoteca, e servesoprattutto per stare tuttiinsieme e conoscerci meglio,tranne il venerdì che dopo ildeserto c’è la Via Crucis. E’stata la mia secondaTendopoli, dopo quella delloscorso anno: un’esperienzadavvero forte!

Giulia Pittori

di tante comunità. Può la chiesaessere affaticata nel compiereciò che le rende bella e prezio-sa? E’ dalla missione che essanasce e rinasce continuamente,lo sappiamo bene. La missionenon è l’impegno che ci assumia-mo quando decidiamo, da adulti,che cosa fare della vita, né loslancio del battezzato perfetto,ma l’oggi della vita ordinaria. E’nella missione che la fede crescee si purifica: e’ nella missione checomprende il valore profondo deldialogo con la diversità comeunica via perché Dio faccia brec-cia nella vita dell’uomo e appaiaa tutti come Padre. Forse giustifi-chiamo la nostra poca ansia mis-sionaria con il fatto che oggi l’al-tro lo troviamo sotto casa nostra:perché andare allora? Sono

sempre più convinto che lenostre parrocchie abbiano biso-gno dei giovani per ritrovare illoro slancio missionario prima ditutto perché per primi essi si sen-tono attraversati dall’inquietudinedi questo nostro tempo. La Gmgdi Madrid ci ha offerto nuova-mente lo spettacolo di una fedegiovanile aperta, che non hapaura del confronto e non vivealcun complesso di inferioritàdavanti ad altri modelli di vita. Igiovani non si difendono chiu-dendosi nel loro gruppetto marispondono alle provocazioni ealle domande, con il silenzio, conl’adorazione. Sempre guardan-doti negli occhi. Sono loro cheoggi possono insegnare allenostre parrocchie a non abban-donare il coraggio del primopasso e a rilanciare davanti adogni sconfitta. Qualcuno dice

che sono fragili. Per quel che miriguarda , seguendoli da vicino

ormai da tempo, ho visto chemessi davanti alla crudezza della

vita tirano fuori doti impensabili.Non sarà, forse, che oggi i giova-ni si trovano a vivere stretti nellamorsa di una società che li ubria-ca e li rende dipendenti da biso-gni indotti e superflui e di unacomunità ecclesiale che spessocontinua a trattarli come bambinisenza responsabilità?

La missione è giovane perchéosa strade nuove, perché non siarrocca in paludamenti e abitudi-ni ma avvicina mondi distantiquanto il cielo e la terra. Perchéla missione torni a far correre lanave della chiesa con il vento deigiovani bisogna sciogliere le veleanche quando la barca ci sembraancora non perfettamentecostruita.

Ciò che incontreremo nellanavigazione non sarannodomande scritte a tavolino ma la

necessità di ogni uomo di averequalcuno che incroci il suosguardo, e si prenda cura di lui.

Don Francesco Pierpaoli(responsabile pastorale giovani-

le delle Marche)

Segue da pag. 1

Percorso enogastronomico

Passeggiata nel parco Festa di San Lorenzo con il nostro Vescovo

Attori provetti

Come ogni anno, anche se conmeno risorse rispetto ad altripaesi, nella nostra località sonostate portate avanti diverse inizia-tive. Dalla tradizionale festa del1° maggio (che il prossimo anno“compie” 50 anni!) volta a valo-rizzare il prodotto tipico: l’aspa-rago di montagna; il percorso

enogastronomico itineranteovvero una degustazione dei piat-ti e prodotti locali, che ogni annoregistra gran successo. Poi, il“sogno di una notte di mezzaestate”: una più originale festadedicata alle tradizioni della“notte di S.Giovanni Battista”.Inoltre, dal 1° maggio al 31 otto-

bre è stata proposta una mostrasu Avacelli: attraverso foto edidascalie si è creato un percorsosui cambiamenti storici del paese(con l’augurio che il prossimoanno ci siano persone motivate acontinuare a raccontare Avacelliin tutte le sue sfumature). Il 10agosto, oltre ai rituali religiosi peril patrono S.Lorenzo, è stata pro-posta la commedia “la famigliaCimmicciolla” (testo e regia diValentina Impiglia) dalla compa-gnia teatrale “fusi&sfusi” diAvacelli, che sarà riproposta a

fine novembre (probabilmente il26)a Serra S.Quirico, pressoD.Michele. Con l’occasione siringraziano tutti quelli che hannocollaborato alle attività svolte ecoloro che han partecipato alpranzo del 3 luglio per salutareD.Corrado che, lasciata la nostraparrocchia, è stato trasferito inquella di Monsano. Ora comin-ciamo a “mettere in pentola”nuove idee: il 2012 è vicino e c’èancora tanto da realizzare: finchéc’è la volontà c’è tanto da raccon-tare sul nostro paesello…..

Con il “dolce della solidarietà” sono stati raccoltieuro 250,00 destinati all’asilo “Casita di Maria” inperiferia di Lima (Perù).

GRAZIE A TUTTI

Per sempre23 luglio 2011Alcune volte basta un attimo

per dimenticare una vita, mentrenon basta una vita per dimenti-care un attimo. Siamo certi chel’emozione, l’entusiasmo e lafelicità che abbiamo vissuto il 23luglio durerà per sempre. La

complicità, l’amore e la fede checi hanno portato all’altaresaranno la strada del nostrocammino insieme.

La nostra promessa d’amoreè un dolce inizio che non con-templa una fine.

Elisa e Manuele

BORDI MANUELE e BORIA ELISA - 23-7-2011

ATTILIO MERCANTIn. 19-5-1928 † 3-8-2011

SS. MESSE PER I DEFUNTILUNEDI’LUNEDI’ 31 O31 OTTTTOBREOBREprefestiva Solennità dei SantiOre 17.00MARMARTEDI’TEDI’ 1 NO1 NOVEMBREVEMBRESolennità dei SantiOre 11,00 in Chiesa Ore 15.30 al cimiteroMERCOLEDI’MERCOLEDI’ 2 NO2 NOVEMBREVEMBREMemoria di tutti i defuntiOre 15.30 al cimitero

OOTTTTAAVVARIO DEI DEFUNTI:ARIO DEI DEFUNTI:(da giovedì 3 a mercoledì 9novembre): Ore 17.00

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6 LL’ECO’ECO DEDE LALA ROSSAROSSA 4/11

PARROCCHIADI S. LORENZO

Tel.0731/814866

cell. parroco 333 7206497

SERVIZI RELIGIOSI:

- Messe festiveore 10,00

- ore 11,15

- Messa prefestivaore 17,30

LA VOCE DI MERGOS. Cresima

Laurea

Ricordiamo i nostri morti

Nuovo Anno Pastorale

Tornata

alla

Casa

del

Padre

Convegno Missionario

Inizio catechismoe oratorio parrocchiale

Nei primi giorni del mesedi settembre u.s. si è tenutoa Recanati il 25° ConvegnoMissionario dei PadriCappuccini sul tema “Voistessi date loro da mangia-re”; una giornata di riflessio-ne, di preghiera e di festa peri numerosi partecipanti: alcu-ni missionari e tanti simpatiz-zanti che li sostengono conla preghiera e le offerte.

Con varie testimonianzesono stati illustrati gli innu-merevoli bisogni dellaMissione cappuccina nelBENIN (Africa), che que-st’anno celebra il 25° dellasua fondazione.

Quando in TV vediamotanti bambini denutriti, dasembrare piccoli scheletri,

forse ci scagliamo con sde-gno contro i “GRANDI” chenon sanno risolvere l’annosoproblema della fame nelmondo, dimenticando chemolto possiamo fare noi, inparticolare con la formuladell’adozione a distanza.

Nella nostra Parrocchiasono già molti quelli chehanno aderito alla suddettaformula. A Natale, ogni anno,viene lanciato lo slogan“aggiungi un posto a tavola”per promuovere l’iniziativadell’adozione a distanza. Sispera, per il prossimoNatale, che altri numerosiparrocchiani accolgano l’invi-to a partecipare alla merito-ria iniziativa.

Rosanna

Tantissime congratulazionial neo-dottore

MATTEO FILIPPONIche lo scorso 14 luglio ha con-seguito la laurea in Ingegneriadella Produzione IndustrialeMeccanica presso l’ UniversitàPolitecnica delle Marche,discutendo la tesi sperimentale

in Corrosione e Protezione deiMateriali dal titolo: “STUDIODEL FENOMENO DELL’IN-FRAGILIMENTO DELL’AC-CIAIO IN FASE DI ZINCATU-RA”, relatore Prof. RomeoFratesi, riportando la votazionedi 105/110. La famiglia e tuttigli amici sono orgogliosi di te!

COSTANTINA SPUGNI20-12-1923 † 30-8-2011

Cari amici,anche per questo nuovo

anno pastorale 2011-2012voglio riproporvi una breveriflessione di qualche annofa: come in ogni inizio siamochiamati dal Signore ariprendere con più lena ilnostro cammino di fede siasingolarmente che comecomunità. Io aggiungo unaccorato appello a serrare lefila, non solo perché anchela nostra ComunitàParrocchiale sembra avverti-re un crescente affievolimen-to della pratica religiosa edella stessa fede, ma ancheperché anche il Parrocoavverte sempre di più lapesantezza degli anni. Comepiù volte ricordato, è indi-spensabile la collaborazione

di tutti i volenterosi perché lanostra Parrocchia possa pro-gredire in una vita semprepiù cristiana.

Gli impegni principaliche ci attendono sono: anzi-tutto il Catechismo parroc-chiale, in particolare la pre-parazione alla PrimaComunione e alla Cresima.La casa parrocchiale con ilteatrino, l’Oratorio e il Circoloattendono non solo bambinie ragazzi del catechismo, main particolare i Giovani.

Voglio ancora raccoman-dare la frequenza alla SantaMessa sia ai grandi che aipiccoli.

Con l’aiuto del Signore esotto lo sguardo dellaMadonna della MisericordiaAVANTI!!!

LUNEDI’ 31 OTTOBRE:Ore 17,30 S. Messa Prefestiva – Casa di Riposo

MARTEDI’1° NOVEMBRE: Festa di tutti i SantiOre 10,00 S. Messa – AngeliOre 11,15 S. Messa – Chiesa ParrocchialeOre 15,15 S. Messa – Chiesa Cimitero

MERCOLEDI’ 2 NOVEMBRE: Memoria dei DefuntiOre 8,15 S. Messa - Chiesa CimiteroOre 17,30 S. Messa Casa di RiposoOre 18,30 S. Messa – Chiesa Angeli

GIOVEDI’ 3 e VENERDI’ 4 NOVEMBREOre 17,30 S. Messa – Casa di RiposoOre 18,30 S. Messa – Chiesa Angeli

SABATO 5 NOVEMBREOre 17,30 S. Messa Prefestiva - Casa di Riposo

DOMENICA 6 NOVEMBREOre 10,00 S. Messa – Chiesa AngeliOre 11,15 S. Messa – Chiesa Parrocchiale

DOMENICA 13 NOVEMBRE: Festa di San MartinoOre 10,00 S. Messa – Chiesa AngeliOre 11,15 S. Messa – Chiesa ParrocchialeOre 12,00 Omaggio ai Caduti – Monumento

DA LUNEDI’ 7 A MERCOLEDI’ 30 NOVEMBREOre 17,30 S. Messa – Casa di RiposoOre 18,30 S. Messa – Chiesa Angeli

Sabato 15 ottobre u.s., nelteatrino parrocchiale, tutti ibambini e ragazzi della par-rocchia, dalla 1° elementarealla 2° media, insieme ai lorogenitori, le catechiste e ilParroco, si sono ritrovati perdare inizio al nuovo annocatechistico 2011-2012. E’stato un incontro festoso, ral-legrato da canti, utile perconoscersi ancora meglio,fare piccoli programmi e …propositi perché il catechismosettimanale, insieme allaMessa festiva, sia un appun-tamento cui si vuole rimanerefedeli.

Il Parroco non ha manca-to di far risaltare l’importanzadella parte che spetta allafamiglia per un’armoniosa

crescita, nel corpo e nello spi-rito dei loro figli e … perché noper una loro riscoperta di unafede più genuina e di una pra-tica religiosa più fedele.

Nello stesso gioiosopomeriggio si è dato inizioanche all’Oratorio Parroc-chiale con un appuntamento,per ora, settimanale (lunedì),sempre nel teatrino parroc-chiale.

L’incontro si è conclusocon un’ abbondante merendaper tutti e un arrivederci adomani, domenica 16, perimplorare, nelle Messe di ora-rio, l’aiuto del Signore perchéil nuovo anno catechistico siaveramente fruttuoso per tutti.

Teresa

Domenica 9 ottobre alleore 11,15 nella nostraChiesa Parrocchiale si ècelebrato il Sacramentodella Confermazione perdieci dei nostri ragazzi:Aurora Vico, PaolaRomagnoli, Luca Olivanti,Lucia Mercanti, FrancescoRomiti, Lucia Ciaccaglia,Maurizio Castro, SoniaGatta, Andrea Corinaldesie Jacopo Binci.

Ha celebrato Mons.Antonio Napolioni, VicarioPastorale della nostraDiocesi, delegato dalnostro Vescovo.

La comunità parrocchia-le ha partecipato numerosae si è stretta intorno ainuovi cristiani “maturi”.

Il Coro Parrocchiale hareso ancor più festosa lacelebrazione.

Una festa preceduta epreparata da un lungo

periodo d'impegno catechi-stico da parte delle nostrecatechiste, Rossana,Francesca ed Elisa, con laguida del nostro Parroco.

Tutto completato con il“Ritiro Spirituale” presso ilSantuario “Madonna delleMacchie” in Gagliole conRosanna e Teresa, sotto laguida saggia di Suor Gina,della Pastorale GiovanileDiocesana, e con le parolepaterne e ricche di sapienzadel nostro Arcivescovo cheè venuto a conoscere salu-tare e incoraggiare i cresi-mandi, non potendo farlo ilgiorno della Cresima.

Da domenica 9 ottobrela nostra comunitàParrocchiale potrà contare,si spera, su nuovi cristiani“Adulti” pronti a impegnar-si per il Regno di Dio.

Stefano e Nadia

Teatrino parrocchiale

MARCO MAIOLATESI e MARZIA TISBA - Sposi 12 giugno 2011

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naliera di condividere l’affet-to di sua moglie Rita, sposainseparabile da 48 anni, suofiglio Massimiliano, le ama-tissime nipotine Selina edAlissia per le quali era moltopiù di un nonno, suo generoJean Pascal che ha trovatoin lui un secondo padre eme, Guendalina. A me hainsegnato tutto, ma soprat-tutto che l’onestà e gli affettiti aprono la porta della feli-cità. E’ morto a Serra S.Quirico suo paese nataleteatro di tutte le gioie di gio-ventù e dove ritornava conpiacere più volte l’anno. Perquello che ha fatto per tutti,ma soprattutto per me glisarò riconoscente tutta lamia vita.

Guendalina

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DAL CONGRESSO EUCARISTICO DI ANCONA

NELLA CASA DEL PADRE

In memoria di Elettra Scarabotti Bondoni

Nonno Marino

Ricordo a 60 anni dalla morte

Mia madre Dolores

Domenica 11 settembre èla giornata conclusiva delXXV Congresso EucaristicoNazionale. Siamo in tanti adattendere l’arrivo del SantoPadre che presiederà la cele-brazione dell’Eucaristia.

L’atmosfera è quella gioio-sa della festa, ma si avvertela solennità del momento e lepersone mostrano una gran-de compostezza. Canti e pre-ghiere allietano l’attesa perl’arrivo di Benedetto XVI e…finalmente lo vediamo affac-ciarsi e scendere dall’elicot-tero salutando tutti sorriden-te!

Un brivido di emozione micoglie e mi ritrovo a pensareal senso della vita, al motivoper cui mi trovo qui.Nell’omelia il Papa afferma lanecessità di “recuperare ilprimato di Dio nel nostromondo e nella nostra vita”partendo propriodall’Eucaristia. Spesso, diceBenedetto XVI, “confondiamo

la libertà con l’assenza di vin-coli, con la convinzione dipoter fare da soli, senza Diovisto come limite alla libertà”,in realtà, “è solo nell’aperturaa Dio, nell’accoglienza delsuo dono che diventiamoveramente liberi, liberi dallaschiavitù del peccato che sfi-gura il volto dell’uomo ecapaci di servire al vero benedei fratelli”. “Non c’è nulla diautenticamente umano” pro-segue il Papa, “che non trovinell’Eucaristia la forma ade-guata per essere vissuto inpienezza”; egli parte propriodalla realtà quotidiana affin-ché essa diventi il “luogo delculto spirituale per vivere intutte le circostanze il Primatodi Dio”. Il Santo Padre auspi-ca vivamente che dallaComunione eucaristica“nasca una nuova ed intensaassunzione di responsabilitàa tutti i livelli della vita comu-nitaria, nasca uno svilupposociale positivo che ha al

centro la persona, speciequella povera, malata o disa-giata”, perché “ chi sa ingi-nocchiarsi davantiall’Eucaristia, chi riceve ilCorpo del Signore, non puònon essere attento, nellatrama ordinaria dei giorni,alle situazioni indegne del-l’uomo e sa piegarsi in primapersona sul bisognoso…”. Leparole del Papa mi sollecita-no una profonda riflessionesul senso della Eucaristia edella nostra fede. AccogliereDio nella nostra vita e lascia-re che ci sostenga e ciaccompagni nel camminoquotidiano è come rinasceread una vita nuova; non c’èniente di più bello che aprireil cuore a Lui nella consape-volezza della Sua presenza.Questa presenza che a voltesfugge dalla nostra percezio-ne, ma se riusciamo acoglierla… allora si che si faviva dentro di noi e nasce ildesiderio di ricercarla e

costantemente rinnovarlanella quotidiana preghiera, inmodo che diventi parte delnostro essere. Da questonasce e deve nascere unamaggiore responsabilità intutti gli ambiti della vita quoti-diana, a partire dalle situazio-ni più personali. Non possia-mo essere indifferenti di fron-te alle situazioni poco degne,ogni individuo che ha apertoil suo cuore al Signore sentedi voler essere in ogni situa-zione come Gesù è stato connoi, pur con tutte le fragilitàdell’essere umano. Un incon-tro questo che accresce lamia “rinata” fede ed ancora dipiù la consapevolezza delmistero della stessa che ognivolta viene rinnovato con lacelebrazione dell’Eucaristia.

Concludo con le parole diBenedetto XVI “Buon cammi-no con Cristo Pane di Vita atutta la Chiesa che è in Italia!”

G.R.

Dal mondo sei volato in Paradiso or sono sessant’anni; sembra ieri.Le grandi tue virtù, il far deciso, gli insegnamenti saggi e veritieri:si può lasciar sepolto nel passato il molto che di bene hai seminato?

Di te conservo tanto nella mente. Ricordo l’amarezza tua, la pena per quella chiesa tutta fatiscente; l’idea e l’adesione poi più piena da parte dei fedeli, ed il fervore nel far la nuova casa del Signore.

Campavi di elemosina: esaltante per te, votato a vivere il Vangelo.Di quella quasi tutto, noncurante, lo davi pei lavori. E quanto zelonel trasportare pietre con le mani in testa a tutti quanti noi paesani!

Intanto coronavi l’altra impresa. L’esempio tuo, offerto in umiltà,ti fece conseguir la mèta attesa di trasformare noi in Comunità.Il ritrovarsi insieme, la preghiera per superare, uniti, ogni barriera!

Mostravi, confidando nel Divino, amore e fede saldi in abbondanza.Pastore buono e giusto, cristallino, al Cielo ci guidavi con speranza.La tenera e suadente tua fermezza toglieva da ogni animo l’asprezza.

Ricordiamo ben grati i parrocchiani il gesto che seguì alla schermaglia fra due tedeschi e alcuni partigiani. Soldato steso a terra: rappresaglia!Rischiasti la tua vita con coraggio ai fini del rilascio d’ogni ostaggio!

Partito un dì da Sasso, di nascosto per non svelare tutto il tuo dolore,sei morto mesi dopo, ma un posto per te esiste sempre in ogni cuore.Avendo dato a tutti e amato assai, nell’intimo di Dio per certo stai!

(Antonio Ferretti)

Il 26 ottobre del 1951 rende-va la sua bellissima anima a Dioil sacerdote don GuidoMinnucci, che per circa noveanni aveva validamente guidatola parrocchia di Sasso di SerraSan Quirico con dedizioneassoluta ed in condizioni ditotale povertà essendo essapriva del titolo giuridico e perciòanche dell’assegno personale,oltre che di benefici. Dopo lacommovente solenne celebra-zione del 18 novembre 2001 per

il cinquantenario della morte,presieduta dall’allora arcivesco-vo di Camerino mons. AngeloFagiani, vorrei riproporre, qualeex parrocchiano e chierichetto,nel 60° anniversario che cadequest’anno, alcuni aspetti piùsignificativi dell’impegno pasto-rale svolto da don Guido a favo-re della sua gente, la cui rilevan-za si desume soprattutto dalgrato affettuoso ricordo che dilui tuttora si conserva a distanzadi moltissimo tempo.

DON GUIDO MINNUCCIn. 12-6-1914† 26-10-1951

Martedi 1 novembre ore 15.00Mercoledì 2 novembre ore 8.30 - 15.00

Domenica 6 novembre ore 15.00Domenica 13 novembre ore 15.00

MESSE DEI DEFUNTI AL CIMITERO DI SERRA

PACINI GIANFRANCOn. 21-7-1960 † 8-9-2011

Fai buon viaggio amicomio!!! E’ vero, la salita èstata lunga e tortuosa,con ta...nti scivoloni,però sono sicuro che tuadesso sei lì, in cima allamontagna e fai quel tuosorriso con l’angolo dellabocca, mentre guarditutti noi.Ciao Gianfranco !!!!

BARBARESI AMEDEOn. 24-11-1940 † 9-6-2011

SUOR FRANCESCA PUCCIn. 31-10-1926 † 26-8-2011

SCALCO CESARINAn. 14-10-1926 † 29-8-2011

ARPINI FILIPPOn. 10-2-1923 † 25-8-2011

Un uomo vero, affidabile,sempre presente per la suafamiglia che amava moltissi-mo. Viveva nella felicità gior-

Tu hai capito la vita più diogni altro lasciando ad ognigiorno il suo corso, provandogioia e dolore e, con forza,sopportare ogni cosa. Solocosì l’esistenza può diventa-re una festa ...e nel giornodel saluto ti hanno donatotanti fiori, ma tanti ne haiavuti attorno per tutta la vita ituoi figli, nipoti, pronipoti,gioie che sono divenute ilmiracolo, il sogno realizzato,il regalo inaspettato, la festa

da scoprire giorno per gior-no. Poi cose tristi, tristissimeti hanno fatto conoscere laprofondità del dolore. Eribella in quella foto di famigliadei primi anni trenta, avraiavuto quattordici, quindicianni, una bambina-signorinadallo sguardo buono, dolce.Eri con tuo padre, le tuesorelle, i tuoi fratelli, lamamma acquisita. Poi ègiunto Giovanni e con lui l’a-more conservato intatto neltempo, quindi i meravigliosicinque figli e ...la vita. Haidonato a tutti, prendendoticura di tutti, proteggendolidagli eventi, dallo scorreredelle cose, dalle crepe deltempo. A novanta e più annieri ancora bella, i segni del-l’età, quelli del dolore nonavevano intaccato il tuo sorri-so dolce come la tua anima.Nei tuoi cari, ora, hai lasciatoun vuoto grande e per tuttinoi non resterà che cogliereper te l’ultima rosa del giardi-no, quella bianca che fiorisceprima dell’arrivo della neb-bia.

L. S.

Pastore che ha condot-to con pazienza e bontàil suo gregge e la suavita; con le stesse virtùè andato incontro agliuomini.I figli gli sono grati perl’umile e gioiosa testi-monianza di valori anti-chi e perenni

CHIARALUCE MARINOn. 21-1-1926 † 29-8-2011

ORTOLANI OTTAVIAn. 27-6-1930 † 13-8-2011

Nella vita sei stato un gran lavoratore.Per tutti sei stato un appoggioPer nonna sei stato un gran sostegnoPer le tue figlie sei stato un grande aiutoPer noi nipoti sei stato un’ ispirazioneTi ringraziamo per tutto quello che hai fatto,sarà difficile senza di te,ma ti porteremo sempre nel nostro cuore.“Tutto parla di te,il cuore ti ricorda;noi sappiamo che dal cielotu vegli su di noi”

MANTOVANI FABIOn. 27-7-1953 † 10-9-2011

DOLORES SAUDELLIved. BRANCHINI

n. 19-4-1920 † 22-9-2011

BORIA ELENAn. 2-11-1916 † 1-10-2011

Gli anni ci hanno cambiato, mamai allontanate. Madre e figlia,padre e figlio con legame per lavita. L’amore materno è come l’ariaè così scontato che non lo si nota ea volte un po’ soffocante, un po’esclusivo, ma del quale non puoifarne a meno. E’ stato sempre uncarburante che mi ha permesso diandare avanti. Se torno indietro conla memoria ricordo quando ancheogni mio insuccesso lo tramutavi insuccesso. Papà ti definiva la miapaladina, non c’era cosa di me chenon andasse bene anche control’evidenza e non nascondo chequesto a volte mi recava un certodisagio, ma eri la mia mamma. Lamia mamma che mi proteggeva inun guscio invalicabile. Gli anni sonopassati e questi ultimi sono stati

sentiti come una nave senza timo-niere. Tu avevi bisogno di me inmaniera diversa, io ero il tuo puntodi riferimento, la tua ancora di sal-vezza e ne sono certa che papà miha sempre guidato in questo lungopercorso. Luca e Marco erano ituoi tesori, quando chiedevi di loroti si illuminava il viso. Peppino, ilcaro buon Peppino, come lo chia-mavi tu è stato sempre vicino nelsuo silenzio affettuoso. Un bacio aimiei genitori che hanno fatto sem-brare belli anche i tempi brutti. Laperdita dei genitori è stata un’am-putazione, il dolore è straziante,non ha età e per di più la vita tiimpone i suoi ritmi, i suoi impegni,ma lui sta li in agguato a ricordartisempre cosa è che ti manca. Viabbraccio e so che nel cielo ci sonodue stelle che brillano per me e lamia famiglia. Susy

molto difficili e dolorosi. La perditadi papà ha segnato in noi tutti unprofondo solco di dolore e ci siamo

n. 26-12-1914 † 25-8-2011

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Notizie flash

“I delitti irrisolti”

Appuntamentocon il medico

a cura della Dottoressa EDWIGE RIPANTI

Guardia di Finanza

“La Pro Loco ... storia e contemporaneità del nostro territorio”

NOTIZIARIO DI CRONACA

CROCE VERDE

• L’Associazione e tutti ivolontari augurano al nuovoPresidente della CroceVerde di Serra San Quirico,TEODORI ATTILIO, un gran-de in bocca al lupo per l’im-portante incarico assunto.

• Si informa la popolazio-ne che in questi giorni stia-mo distribuendo i calendaridell’Associazione sul territo-rio comunale e dei comunilimitrofi. Si invitano le perso-ne disponibili a farsi avanti

per collaborare nella distribu-zione.

• Il nostro parco macchinesi è arricchito di un nuovomezzo, un pulmino disabiliFiat Doblò che verrà utilizza-to per trasporto disabili edaltri servizi sanitari.

• Si informa inoltre la citta-dinanza che presto prenderàil via un corso di PrimoSoccorso completamentegratuito rivolto a tutti i cittadi-ni senza limiti di età.

Il 30 Giugno nella nostrasede si sono presentati unMaresciallo e un Brigadieredella Guardia di Finanza dellaTenenza di Fabriano per inizia-re un controllo fiscale nei con-fronti della nostraAssociazione, al fine di control-lare l’adempimento delle dispo-sizioni contemplate dalla nor-mativa tributaria dell’IVA, delleimposte sui redditi, ai sensi eper gli effetti di vari articoli dileggi regionali e nazionali. Imilitari ci hanno invitato ad esi-bire tutti i libri, i registri, lescritture ed i documenti attinen-ti all’attività della Croce VerdeONLUS per l’anno 2007.Abbiamo messo a disposizione:il libro giornale e i movimentocontabili, tutte le fatture, imodelli IRAP, il bilancio e idocumenti per la sua redazione,il libro inventario, il libro cespi-ti ammortizzabili, i registi IVA,il libro cassa, il registro verbaliassemblea ecc. Tutti i documen-ti prelevati in sede e presso lostudio di Luchetta Giorgio, daanni nostro commercialista,sono stati sequestrati e portatinella sede di Fabriano per un

minuzioso e capillare controllo.Ci siamo chiesti il perché diquesto controllo ad unaONLUS (organizzazione nonlucrativa di utilità sociale ) unadelle più piccole delle 48 regio-nali che si occupano di traspor-ti sanitari programmati e diemergenza 118. Le leggi vigen-ti prevedono questi controlli, finqui niente di anormale, l’anno2007 è stato scelto perché cosipossono controllare fino a cin-que anni indietro. EmilianoSpaccia allora era il Presidentedella Croce Verde e il sottoscrit-to il Segretario. Durante lalunga attesa per il responsofinale, i militari si sono recati acasa di militi ed ex militidell’Associazione, invitandoliin caserma per acquisire ogniinformazione utile.Successivamente sono statocontattato telefonicamente perpreparare una ulteriore docu-mentazione: libro matricolavidimato dall’INAIL, bustepaga con tredicesima dei dipen-denti, libro soci e “soci assicu-rati” vidimato dalla Camera diCommercio di Ancona, copiaattestato di iscrizione

all’ANPAS con ricevuta di ver-samento quota associativa. Hoconsegnato personalmente inviale XIII Luglio a Fabrianoquanto richiesto ed ilMaresciallo dopo un minuziosocontrollo mi ha in parte restitui-to quanto portato. Il 30Agosto,esattamente due mesi dopo l’i-nizio del controllo, presso gliuffici dello studio Luchetta,viene redatto il verbale conclu-sivo che recita testualmente :”Da quanto sopra esposto, nonemergono irregolarità fiscali in

materia di IVA ed IIDD com-presi gli obblighi del sostitutodi imposta”.

Tutto è bene quel che finiscebene, in ogni modo teniamopresente che la visita dellaGuardia di Finanza è statarichiesta e che l’esito finale delcontrollo non soddisfa propriotutti. Incredibile ma vero!!!Hanno tentato di far saltarel’Associazione ma per questavolta non ci sono riusciti.

Il SegretarioElvio Evangelisti

L’immagine di PapaGiovanni Paolo II negli ultimianni dell’impareggiabile esi-stenza sulla TERRA nonprescinde dalla sua salute,minata per tanto tempo dauna delle malattie neurolo-giche più complesse, pro-gressive ed invalidanti chepossano colpire un essereumano. Lo ricordiamo allasua elezione, ancora giova-ne, in salute, pieno di ener-gie, combattivo, deciso acambiare il corso dellaStoria. Poi con il tempo lapersona mutò, e non soloper lo scorrere degli anni,ma soprattutto per l’insorge-re del Morbo di Parkinson,sempre più ingravescente;che tuttavia non gli impedì isuoi storici raduni, i suoiviaggi, il contatto coi giova-ni, la ricerca costante deldialogo fra le religioni, pursofferente, a volte moltoprovato e con i segni dell’at-tentato in Piazza S. Pietro.La malattia di Parkinson col-pisce ogni anno un milionedi soggetti negli Stati Uniti.Insorge intorno ai 60 anni dietà con una durata dai 10 ai25 anni. Una minima parte(5%) è d’origine familiare,con esordio più precoce.Viene riconosciuta unasuscettibilità genetica con lapresenza di fattori di rischio,quale il sesso maschile, lafamiliarità, traumi cranici,esposizione a pesticidi,acqua di pozzo, vita rurale. Isegni cardinali sono tre: tre-more a riposo, rigidità, bra-dicinesia, cioè lentezza delmovimento. Il tremore è par-ticolarmente importante ecompromette gli atti volon-tari della persona; di fre-quente rappresenta il sinto-mo d’esordio. L’espressionedel volto è ipomimica, lapostura curva ed instabilecon difficoltà nella deambu-lazione. Si perde la destrez-za nella scrittura e nel lin-guaggio, cioè nella pronun-cia delle parole. Ma la carat-teristica motoria più disabili-tante è la bradicinesia, cheinterferisce con il viverequotidiano, limita le azioni,circoscrive il paziente, alte-ra il tono dell’umore, com-promette le relazioni socialie familiari. In alcuni casi

interrompe la vita lavorativa.L’instabilità posturale provo-ca cadute, traumi, fratturefemorali. Nei primi anni dellamalattia le cadute dalla sta-zione eretta possono sug-gerire un Parkinson atipicoe di difficile diagnosi. Ladepressione ne è parteintrinseca e può presentarsisia in fase tardiva che pre-coce, in alcuni casi accen-tuata dalle terapie farmaco-logiche. Comuni i disturbidel sonno e lo stato diansia. Depressione, inson-nia, ansia fanno parte dellamalattia piuttosto che rap-presentare una reazionealla malattia. Il substratoanatomico è dato dalla per-dita di neuroni che produco-no una sostanza dettadopamina, indispensabileper il movimento e la rego-lazione del SistemaNervoso Centrale in toto. Laricerca scientifica attualemira ad individuare la malat-tia nella sua fase preclinica,prima della comparsa deisintomi più gravi ed indiziaridi patologia conclamata,come avviene nel 70% deicasi. In questo momento lepatologie neurologichesono ancora in gran parteconsiderate croniche e noncurabili. Il malato impara aconvivere con la sua disabi-lità, supportato dalla medici-na riabilitativa, da farmaciche riducono i disturbi, daausilio psicologico e familia-re. Si merita un’attenzioneed un’assistenza particolarinel suo difficile percorso divita.

Festa del biscotto di mosto e vin cotto - 23-10-2011

Il termine Pro Loco è latinoe significa “a favore/a vantag-gio del luogo” e la sua “missio-ne” è di valorizzare le poten-zialità della comunità localeideando, progettando e realiz-zando iniziative atte a favorirela conoscenza e la promozionedel territorio, evidenziandonele peculiarità sociali, culturali,storico – artistiche ed ambien-tali.

Come molti di voi sapranno,la Pro Loco di Serra SanQuirico è rimasta sospesa in unlimbo improduttivo per alcunianni, facendo perdere le pro-prie tracce e soprattutto il valo-re aggiunto che ha sempreapportato alla nostra cittadi-nanza.

Questo stato delle cose,voluto o meno, forse comesempre accade nel nostropaese, per favore di pochi e nondi tutti, nel novembre del 2009è cambiato ed un nuovo e gio-vane Consiglio Direttivo siinsedia con “nobili” aspettativee “sogni” da rendere realtà. Permille motivi spesso legati allapoca conoscenza interpersona-le come alla mancanza di espe-rienza nel settore, lo stesso haincontrato difficoltà di naturarelazionale interna ma graziead un profondo senso e senti-mento di appartenenza territo-riale è riuscito a trovare unosplendido equilibrio, mentre irapporti con l’esterno (partedella cittadinanza, parte deicomitati, associazioni e pubbli-ca amministrazione) ancorasono da leggere in controluceo, per meglio dire, sono di fati-cosa costruzione. QuestoConsiglio Direttivo è meritevo-le di FIDUCIA come è merite-vole di fiducia la Pro Loco tutta(soci e sostenitori).

Molte cose sono state fatte emolte altre se ne faranno. Il CDvorrebbe ricordare le iniziativerealizzate finora:

- Cena medievale alle canti-ne Piccioni

- Osteria in Piazza, cena inpiazza con ricette medioevaliin occasione della Festa dellaSacra Spina. (200 presenze)

- Concerti di gruppi locali,presso il Monumento dei cadu-ti

- Connessione Vega, eventodedicato alla scienza, allo stu-dio delle stelle.

- Casa di Babbo Natale 12Dicembre, con consegna deiregali a domicilio la vigilia diNatale.(180 presenze)

- Allestimento dell’albero diNatale in Piazza.

Anno 2011- Festa del Calcione con pro-

duttori tipici (400 presenze)- Caccia al tesoro in

Notturna in collaborazione conla Parrocchia

- Festa del biscotto di mostoe vino cotto

- Casa di Babbo Natale - Allestimento Albero di

NataleLa forza motrice che spinge

lo scrivente ad andare avanti sipuò ricercare nel profondo edautentico affetto che quotidia-namente prova per il nostrocomune, per il nostro meravi-glioso paese, bellezza più unicache rara, e per le stupenda cit-tadinanza con cui condivideproblemi e gioie.

Oltre all’organizzazione dieventi o progetti riguardantispettacoli pubblici, manifesta-zioni sportive, sagre, recuperoambientale, promozione dellespecialità eno-gastronomichelocali, il macro obiettivo chevorremo raggiungere con l’aiu-to di voi lettori è il seguente:

- Avvicinare a sé tutti coloro(soci e non soci, associazionitutte, comitati di varie nature,Enti ed AmministrazioneComunale) che intendono ope-rare attivamente per favorire losviluppo del territorio e permigliorare la qualità della vitadei suoi residenti;

Ricordiamo a chi non losapesse o ad alcuni che fannofinta di non ricordare, scusan-doci se nella presente comuni-cazione il concetto è stato ripe-tuto più volte, che la Proloco èriconosciuta a livelloNazionale quale ente prepostoper lo sviluppo delle risorseturistico, storico, culturali, eno-gastronomiche, per la gestionedi beni ambientali estorico/culturali e molte altreattività. Questa Pro Loco, dun-que, deve essere considerata atutti gli effetti una istituzionepubblica, forte di una strutturadi scambio e di confrontonazionale che solitamente va abraccetto con la locale ammini-strazione comunale (UnioneNazionale Pro Loco d’Italia),in grado, grazie alle sue com-petenze, al suo ingegno, al suospirito innovativo e soprattuttoal suo buon senso e al profondoaffetto per il suo luogo natio, diavvicinare i cittadini al territo-rio ed il territorio ai cittadini.

Auspicando una sentita epartecipe risposta ringraziamotutti voi per l’attenzione dataci.

Consiglio Direttivo Pro Loco di Serra San Quirico

Il neonato ComitatoCulturale “Domenico Gaspari”ha voluto dare inizio alla propriaattività di divulgazione edapprofondimento di avvenimenticulturali e di rilevanti fenomenidi attualità, invitando il 2 Luglioscorso una giovane ed affermatagiornalista, molto nota ai tele-spettatori che seguono il pro-gramma di Bruno Vespa “ Porta aPorta”, in seconda serata sullaRAI: la Dottoressa CristianaLodi: una professionista in rapi-dissima carriera passata da unatestata di provincia “La Voce diMantova” a “l’Indipendente” diVittorio Feltri ed attualmente inforza a “Libero” , voluta e ricon-fermata da Bruno Vespa in qualitàdi inviata speciale al seguito deirecenti clamorosi episodi di cro-naca nera.

La sala di Palazzo Piccioni èstata l’elegante cornice di unaconferenza-dibattito gremita da

un pubblico ansioso di conoscerel’opinione di un addetto ai lavorisu argomenti che quotidianamen-te ma superficialmente affollano inotiziari.

Una curiosità ripagata dal rac-conto di un’esperienza diretta e diun forte coinvolgimento sul pianoumano.

Al tavolo dei relatori era pre-sente il Dottor Pietro Pacchioni ,giornalista del “Corriere dellaSera”, con la cui collaborazionela Dottoressa Lodi ha prodottovarie pubblicazioni su episodi diomicidi seriali.

Calorosi applausi ed un omag-gio dell’AmministrazioneComunale consegnato ai relatoridal Consigliere Eva Martorelli,hanno concluso il dibattito.

L’incontro invece è piacevol-mente proseguito sui tavoli delristorante “La Pianella”.

Comitato Culturale“Domenico Gaspari”

Inaugurazione di due scuolabus - 15-19-2011