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SCHEDA LA CROCE ROSSA

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SCHEDA

LA CROCE ROSSA

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CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Locale di Villar Dora

Corso di Primo Soccorso Ver.2.10

1 A cura dei monitori di P.S. Prevot Bruna e Campazzo Davide

LA CROCE ROSSA

Il precursore della Croce Rossa Italiana fu un certo FERDINANDO PALASCIANO Durante i moti di Messina del 1848 PALASCIANO che era un medico chirurgo dell’esercito borbonico si adoperò a prestare le sue cure anche ai nemici feriti. Per questo suo adoperarsi venne condannato ad un anno di carcere, ma non cessò mai di proporre con forza la sua idea di neutralità PALASCIANO ribadiva il concetto che tutte le potenze belligeranti riconoscessero il principio di neutralità dei combattenti feriti Palasciano proclama per la prima volta uno dei più importanti principi fondamentali del Movimento internazionale della Croce Rossa

ORIGINI DELLA CROCE ROSSA L’idea di creare un’associazione che avesse lo scopo di portare soccorso a tutti i feriti sui campi di battaglia, senza alcuna discriminazione, nacque ad un giovane ginevrino di nome HENRY DUNANT (nato l’8 maggio 1828 e morto il 30 ottobre 1910), il quale dovendosi recare da Napoleone III per trattare affari si trovò casualmente, durante la guerra di indipendenza italiana, ad assistere ad un cruento combattimento nei pressi di Solferino, che il 24 giugno 1859 vedeva fronteggiarsi gli eserciti di Francia e Austria e che lasciò sul campo di battaglia un considerevole numero di vittime (circa 40.000 fra morti e feriti).

Henry Dunant, vedendo gli esiti della battaglia fu molto impressionato dallo stato di totale abbandono dei feriti, dei moribondi, e dall’inefficienza della sanità militare che portava feriti e moribondi da Solferino al vicino borgo di Castiglione delle Stiviere ammassandoli in chiese adibite ad ospedali senza che potessero avere alcuna cura; Henry Dunant, spinto da uno spirito umanitario, facendosi aiutare dalla popolazione del luogo organizzò immediatamente un’azione di soccorso. L’impressione per ciò che aveva visto fu tale che tre anni dopo, nel 1862, ritornato a Ginevra Dunant pubblicò un libro intitolato “Un ricordo di Solferino”. Questo

libro sconvolse la coscienza del mondo di allora perché in esso venivano descritte le scene di sofferenza e di sangue a cui aveva assistito.

Dunant nel libro avanzò anche due proposte fondamentali: - La costituzione di associazioni volontarie di soccorso che in tempo di pace si preparino per intervenire in aiuto dei feriti in tempo di guerra a fianco della sanità militare. - Un accordo internazionale per la protezione del personale e delle attrezzature destinate

al soccorso dei feriti e malati di guerra.

L’idea di Dunant fu raccolta e condivisa da quattro suoi concittadini (il giurista Gustav Monyer, il generale Guillaume Henry Dufur ed i dottori Luis Appia e Theodore Maunoir), i quali, in seno alla Società Ginevrina di Utilità Pubblica, nel febbraio del 1863 con Dunant costituirono un Comitato chiamato il “Comitato dei cinque” che doveva occuparsi della realizzazione delle idee di Dunant.

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Il Comitato dei Cinque evidenziò subito la necessità di convocare una conferenza internazionale alla quale invitare i rappresentanti di tutti i Governi d’Europa; per ottenere questo Dunant scrisse e prese contatto con numerosi Sovrani, e giunto alla notorietà grazie al suo libro ottenne ovunque un’accoglienza positiva. Il “Comitato dei Cinque” il 26 ottobre 1862 convoca una Conferenza Internazionale alla quale partecipano i rappresentanti di 16 Governi che adottarono 10 risoluzioni che si possono considerare “l’Atto di Nascita “ della CROCE ROSSA, queste risoluzioni prevedevano: •

La creazione in ogni paese di un Comitato di Soccorso ai feriti in tempo di guerra, che fosse ausiliario della sanità militare. La formazione, tramite tali comitati, d’infermieri volontari in tempo di pace. L’adozione di un segno distintivo uniforme per tutto il personale, a qualunque parte belligerante appartenesse. Questo segno doveva essere un Bracciale bianco con una croce rossa, le parti belligeranti dovevano inoltre riconoscere la neutralità delle ambulanze, degli ospedali e del personale sanitario fosse questo militare o civile.

Successivamente sorsero le prime dieci associazioni di soccorso tra le quali quella italiana denominato Comitato Milanese di Soccorso. Per far si che i Governi assumessero reciproci impegni sulla protezione al personale e alle strutture destinate alla cura dei feriti occorreva riunire una conferenza diplomatica Internazionale; con l’appoggio del Governo Svizzero l’8 agosto 1864 venne convocata la Conferenza Diplomatica. Ad essa intervennero i plenipotenziari di 12 Governi, i quali sottoscrissero il 22 AGOSTO 1864 la “Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei ferite delle forze armate in campagna”. Con tale convenzione gli Stati si impegnavano a riconoscere la caratteristica di NEUTRALITA’ e quindi a proteggere e rispettare gli ospedali militari, le ambulanze ed il personale ad esso adibito. Per riconoscere i mezzi ed il personale veniva stabilita l’adozione di una bandiera e di un bracciale uguale per tutti con una croce rossa in campo bianco. Questo emblema era privo di ogni significato religioso, ma fu scelto in omaggio alla

Svizzera che aveva dato ospitalità e appoggiato la nascita della CROCE ROSSA. Nel 1876 la Turchia (paese mussulmano) in occasione della guerra con la Russia adotto il segno della “MEZZALUNA ROSSA” in luogo della croce rossa, questo emblema fu poi adottato dalla maggior parte dei paesi mussulmani (la croce rappresenta un segno cristiano non accettabile dai mussulmani). La firma di questa prima Convenzione è una tappa importante nella storia

dell’umanità, poiché essa aprì il cammino al diritto convenzionale della guerra ed al diritto umanitario. La guerra ed il diritto erano fino a quel momento considerati contrari ed inconciliabili. Con la nascita della CROCE ROSSA è nata anche la concezione che il diritto possa farsi strada e reggere anche il comportamento delle parti in guerra.

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SVILUPPO DELLA CROCE ROSSA Lo sviluppo della CROCE ROSSA è contrassegnato da due fattori costanti, l’azione e il diritto. Se l’azione influenza il diritto, quest’ultimo pone a sua volta limitazioni all’azione. Se la battaglia di Solferino aveva portato alla Prima Convenzione di Ginevra, la guerra Russo Giapponese portò all’estensione della protezione dei feriti sul mare (1907), la prima Guerra Mondiale portò a fissare le norme per la protezione dei prigionieri di guerra (1929); la seconda Guerra Mondiale, che aveva mostrato gli orrori delle deportazioni e dei campi di concentramento, portò all’estensione della protezione alle popolazioni civili dei territori occupati ed in territorio nemico. L’opinione pubblica mondiale era stata scossa dalla sorte toccata a tante vittime innocenti; alla fine delle ostilità il Comitato Internazionale della Croce Rossa decise di fare una revisione delle Convenzioni. Nell’aprile del 1949 si riunì a Ginevra una Conferenza Diplomatica che, sulla base dei testi preparati dal C.I.C.R., adottò il 12 agosto 1949 le quattro Convenzioni di Ginevra. I – CONVENZIONE di GINEVRA Per il miglioramento della sorte dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna.

II – CONVENZIONE di GINEVRA Per il miglioramento della sorte dei feriti, malati e naufraghi delle forze armate sul mare.

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III – CONVENZIONE DI GINEVRA Relativa al trattamento dei prigionieri di guerra. IV – CONVENZIONE DI GINEVRA Relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra.

Al dicembre del 1997 le quattro Convenzioni di Ginevra risultano essere state ratificate da 188 Stati. L’Italia ha ratificato le convenzioni con legge del 27.10.1951 n. 1739. Il depositario delle CONVENZIONI è il Governo Svizzero. Il numero dei conflitti verificatisi dopo il 1945 e lo sviluppo delle armi nucleari hanno portato il C.I.C.R. a predisporre nuove norme per la protezione delle popolazioni, queste norme hanno portato l’8 Giugno del 1977 all’adozione di DUE PROTOCOLLI AGGIUNTIVI ALLE CONVENZIONI DI GINEVRA

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I° PROTOCOLLO Regola i conflitti armati internazionali, rafforzando la protezione della popolazione civile. Estende la protezione a tutti gli effetti delle ostilità Il personale sanitario civile, le unità sanitarie civili godono della stessa protezione di quelli militari. E’ vietato far uso di mezzi di combattimento non convenzionali e di attacchi contro i civili (uso della fame come arma per rappresaglia). Estensione della tutela dei prigionieri di guerra. Il campo di applicazione delle quattro Convenzioni di Ginevra e del I° protocollo copre anche le guerre contro la dominazione coloniale, l’occupazione straniera e i regimi razzisti. II° PROTOCOLLO Regola i conflitti armati non internazionali Sviluppa e integra l’art. 3 comune alle quattro convenzioni. III° PROTOCOLLO Il movimento della croce rossa ha quindi sviluppato un nuovo simbolo IL CRISTALLO ROSSO all’interno del quale potranno essere inseriti i simboli locali o anche nessun simbolo.

Il Cristallo Rosso è il simbolo ufficiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale dall’8 dicembre 2005.

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PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CROCE ROSSA Alla luce delle esperienze fatte la CROCE ROSSA ha compiuto delle riflessioni sui propri compiti e sui propri ideali giungendo alla formulazione dei “PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CROCE ROSSA”: sono sette e sono stati adottati all’unanimità alla XX Conferenza Internazionale di Vienna del 1965. UMANITA’ Nata dal desiderio di portare soccorso senza discriminazione ai feriti dei campi di battaglia, la Croce Rossa sotto l’aspetto internazionale e nazionale si sforza di prevenire e di lenire in ogni circostanza le sofferenze degli uomini; ha lo scopo di proteggere la vita e la salute nonché di far rispettare la persona umana. Essa favorisce la comprensione reciproca, l’amicizia, la cooperazione ed una pace duratura fra tutti i popoli.

IMPARZIALITA’ Essa non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, condizione sociale e appartenenza politica. Si applica soltanto a soccorrere gli individui a seconda delle loro necessità e ad intervenire nei casi di necessità più urgenti.

NEUTRALITA’ Allo scopo di conservare la fiducia di tutti, si astiene dal partecipare alle ostilità, ed in ogni caso alle controversie d’ordine politico, razziale, religioso, filosofico ed economico.

INDIPENDENZA La Croce Rossa è indipendente, ausiliaria dei poteri pubblici nelle loro attività umanitarie e sottoposta alle leggi dei rispettivi Paesi; le Società Nazionali devono ciò non di meno conservare una autonomia che permetta loro di agire sempre sulla base dei principi fondamentali della Croce Rossa.

CARATTERE VOLONTARIO LA Croce Rossa è una istituzione di soccorso volontaria e disinteressata.

UNITA’ Non vi può essere che una sola Società di Croce Rossa in uno stesso paese. Deve essere aperta a tutti ed estendere la sua azione umanitaria all’intero territorio nazionale.

UNIVERSALITA’ LA Croce Rossa è una istituzione universale in seno alla quale tutte le società consorelle hanno eguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente.

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STRUTTURA DELLA CROCE ROSSA La CROCE ROSSA INTERNAZIONALE comprende:

- Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (C.I.C.R.) - La Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (F.I.C.R.) - Le Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa

La più alta autorità della Croce Rossa Internazionale è la Conferenza internazionale della Croce Rossa, la quale è convocata ogni quattro anni e riunisce anche i rappresentanti dei Governi firmatari delle Convenzioni di Ginevra. Essa ha il compito di analizzare le attività svolte e di stabilire le linee guida per le attività future.

CONFERENZA INTERNAZIONALE Questo organo è composto da:

- Comitato internazionale della Croce Rossa - Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa - Società Nazionali di Croce rossa e Mezzaluna Rossa - Governi firmatari delle convenzioni di Ginevra

La Commissione Permanente della Croce Rossa Internazionale, che si riunisce di norma due volte l’anno, è l’organo preposto alla preparazione delle Conferenze Internazionali e assicura il coordinamento fra C.I.C.R. e F.I.C.R. durante gli intervalli fra le riunioni della Conferenza.

COMITATO INTERNAZIONALE DELLA CROCE ROSSA Come già visto, il C.I.C.R., nato nel 1863 a Ginevra come “Comitato dei Cinque” , è l’organo fondatore della Croce Rossa. Ha sede a Ginevra ed i suoi organi sono:

a) l’Assemblea, che riunisce tutti i membri del Comitato (25 persone al massimo) tra i quali viene eletto il presidente

b) il Consiglio Esecutivo formato da sette membri del Comitato c) la Direzione, formata dai Direttori dei cinque dipartimenti (Operazione, Dottrina e Diritto, Agenzia

Centrale Ricerche, Finanze ed Amministrazione, Personale) Tranne qualche eccezione il personale permanente C.I.C.R. è di nazionalità Svizzera. Il C.I.C.R. è finanziato dai contributi volontari dei Governi firmatari delle Convenzioni di Ginevra e delle Società nazionali; è un’istituzione INDIPENDENTE e NEUTRALE sul piano politico, ideologico e religioso. Promotore delle Convenzioni di Ginevra il C.I.C.R. vigila sul rispetto delle stesse.

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COMPITI IN TEMPO DI PACE Come promotore delle Convenzioni di Ginevra, cioè dell’introduzione del diritto nei rapporti fra belligeranti, il C.I.C.R. provvede a perfezionare ed a diffondere il diritto internazionale umanitario (D.I.U.) ed a prepararne l’ulteriore sviluppo. In quanto “guardiano dei principi fondamentali” della Croce Rossa il C.I.C.R. decide sul “riconoscimento” delle Società nazionali di nuova costituzione, cioè sul possesso dei requisiti necessari per far parte della CROCE ROSSA INTERNAZIONALE. COMPITI IN TEMPO DI GUERRA In base alle Convenzioni di Ginevra il C.I.C.R. esercita la funzione di intermediario NEUTRALE fra le vittime della guerra, che hanno dei diritti, e gli Stati che hanno dei doveri; affinché le vittime, siano esse militari o civili, ricevano protezione ed assistenza. Più specificatamente, esso provvede:

- Visitare ed intrattenersi senza testimoni con i prigionieri militari e con gli internati civili. A tal fine il C.I.C.R. invia i propri delegati a visitare i campi, gli ospedali, i luoghi di detenzione e di lavoro dove si trovano i prigionieri per accertarne le condizioni di vita. Quando queste non sono idonee il C.I.C.R. interviene presso la Potenza detentrice.

- Raccogliere notizie sui prigionieri ed i feriti, nonché sugli internati civili. - Organizzare e convogliare soccorsi per le popolazioni civili nei territori occupati, il C.I.C.R. è il

solo che – grazie al suo ruolo di organismo umanitario e neutrale – possa entrare e circolare nei territori occupati e vigilare affinché i soccorsi siano distribuiti realmente ai destinatari.

- Esercitare il ruolo di sostituto della Potenza Protettrice, cioè di quegli Stati neutrali che siano stati incaricati di salvaguardare gli interessi delle Potenze belligeranti nel paese nemico

- Offrire i propri servigi alle Parti in caso di conflitto a carattere non internazionale, con ciò esercitando la facoltà di prendere ogni iniziativa umanitaria conforme al suo ruolo di organismo neutrale ed indipendente. Il C.I.C.R. opera con assoluta discrezione (diversamente da Amnesty International che tende alla liberazione dei detenuti mobilitando l’opinione pubblica), ed i risultati delle visite effettuate formano oggetto di rapporti riservati che esso invia alle Autorità responsabili con i suggerimenti per migliorare le condizioni di vita dei detenuti. Affinché i miglioramenti ottenuti non siano effimeri, è necessario che i delegati del C.I.C.R. possano rinnovare periodicamente le visite, e ciò è possibile solo mantenendo la discrezione circa ciò che essi hanno visto, e rendendo pubblico soltanto il numero, i luoghi e le date delle visite effettuate. Non si può parlare di C.I.C.R. senza parlare di uno dei servizi essenziali “L’AGENZIA CENTRALE DELLE RICERCHE”. La sua origine risale alla guerra Franco-Prussiana (1870-1871) allorché il C.I.C.R. riuscì a dare notizie alle le famiglie dei congiunti caduti nelle mani del nemico. L’agenzia si è sviluppata progressivamente al punto che durante la I° Guerra Mondiale le fu affidato anche il compito di ricevere e trasmettere la corrispondenza fra prigionieri e famiglie. Durante la II° Guerra Mondiale l’Agenzia Centrale di Ricerche raggiunge uno sviluppo senza precedenti, poiché al lavoro connesso alle liste militari (prigionieri e dispersi, ecc.) si aggiunse quello enorme connesso alle liste dei civili, vittime dirette o indirette della guerra.

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FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELLA CROCE ROSSA E DELLA MEZZALUNA ROSSA All’indomani della I° Guerra Mondiale il diffondersi di alcune gravi epidemie (spagnola, tifo, colera) che provocarono più vittime di quante ne avesse provocate la guerra suggerirono ad un dirigente della Croce Rossa Americana, HANRY DAVINSON, di federare le varie società nazionali di Croce Rossa in un’unica organizzazione internazionale che si ponesse come scopo il miglioramento della salute, la prevenzione delle malattie, l’alleviamento delle sofferenze. Il 5 maggio 1919 a Parigi venne fondata la LEGA delle SOCIETA’ di CROCE ROSSA: i membri fondatori furono le Società Nazionali di Croce Rossa degli Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Giappone ed Italia. Nel 1991 la Lega cambiò la propria denominazione in Federazione. Le Società Nazionali, che al dicembre del 1997 fanno parte della F.I.C.R. sono 175.

SOCIETA’ NAZIONALI Dalle dieci iniziali Società Nazionali, che si erano costituite dopo la Conferenza Internazionale del 1863 si è passati alle 59 Società dopo la seconda Guerra Mondiale 1945 fino ad arrivare alle 175 Società attualmente “RICONOSCIUTE” che raccolgono più di 230 milioni di aderenti. “RICONOSCIUTE” significa rispondenti ad alcune “CONDIZIONI” che sono state determinate dalla XVII Conferenza Internazionale (Stoccolma 1948). Il compito di “RICONOSCERE” una nuova Società è stato attribuito, come già visto, al C.I.C.R.. Le condizioni di “RICONOSCIMENTO” e, quindi, di ammissione nella Croce Rossa Internazionale sono:

- Essere costituita in uno Stato indipendente firmatario delle Convenzioni di Ginevra. - Essere l’unica Società Nazionale di quello Stato, con un organo centrale che la rappresenti anche

sul piano internazionale. - Essere riconosciuta dal proprio Governo come associazione volontaria ed ausiliaria dei pubblici

poteri. - Godere di un’autonomia che le permetta di agire secondo i Principi Fondamentali della Croce

Rossa. - Fare uso della denominazione e dell’emblema della Croce Rossa o della Mezzaluna Rossa secondo

le Convenzioni di Ginevra. - Avere un’organizzazione efficiente. - Estendere la sua azione su tutto il territorio del Paese - Essere aperta a tutti i cittadini senza distinzione di razza, religione, classe, opinione politica - Aderire allo statuto della Croce Rossa Internazionale ed alla solidarietà che unisce i membri di

questa. - Aderire ai Principi fondamentali della Croce Rossa e svolgere la propria azione ispirandosi allo

spirito delle Convenzioni di Ginevra.

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STRUTTURE SOCIETA’ NAZIONALI

COMITATO CENTRALE

COMITATO REGIONALE

COMITATO PROVINCIALE COMITATO LOCALE COMITATO LOCALE COMPONENTI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA

1) CORPO MILITARE C.R.I. (Ausiliario delle FF.AA.) fondato nel 1866 2) CORPO INFERMIERE VOLONTARIE (Ausiliario delle FF.AA.) 3) COMITATO NAZIONALE FEMMINILE C.N.F. (Patronesse) 4) DONATORI DI SANGUE 5) PIONIERI 6) VOLONTARI DEL SOCCORSO

COMPITI IN TEMPO DI CONFLITTI ARMATI Soccorrere e curare i feriti ed i malati , assistere i prigionieri ed i civili, addestrare il personale infermieristico, distribuire soccorsi, ricercare dispersi. COMPITI IN TEMPO DI PACE

- Predisporre quanto necessario per intervenire in caso di eventuale conflitto. - Partecipare ai soccorsi in caso di catastrofi, sia nazionali che internazionali. - Svolgere una vasta gamma di attività nel campo sanitario-sociale. - Realizzare programmi destinati alla gioventù. - Diffondere i Principi Fondamentali della Croce Rossa ed il Diritto Internazionale. Umanitario.

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ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLA CROCE ROSSA La Croce Rossa Italiana è una delle prime Società Nazionali ad essere nata, fondata il 15 giugno del 1864 con la denominazione di Comitato Milanese. L’8 giugno 1872 si costituiva a Roma il Comitato Centrale della C.R.I.. Fino al 1997 la C.R.I. è stata disciplinata secondo l’ordinamento, approvato con R.D.L. 10/VIII/1921 n. 2034 e lo statuto con R.D. 21-1-1929 n. 111 i quali ne hanno definito l’organizzazione. Con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri n. 110 in data 7 marzo.1997 è stato approvato il nuovo Statuto dell’Associazione Italiana della Croce Rossa. Tale decreto vede finalmente realizzata la normativa del nuovo ordinamento dell’Ente che segue i seguenti criteri:

1) PRINCIPIO VOLONTARISTICO – nel senso che la qualifica di socio si riconosce a chiunque si impegna ad offrire prestazioni volontarie e personali per il raggiungimento delle finalità istituzionali dell’Associazione.

2) COMPITI – Contribuire in tempo di guerra e comunque in caso di conflitto armato in conformità di quanto previsto dalle Convenzioni di Ginevra, allo sgombero e alla cura dei feriti e malati di guerra nonché delle vittime civili Attivare il servizio di ricerca e di assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati e dei dispersi. Organizzare e svolgere, in tempo di pace e sempre in conformità alle convenzioni e risoluzioni internazionali, servizi di assistenza sociale e di soccorso sanitario in favore di popolazioni, anche straniere, in occasione di calamità e di situazioni di emergenza, sia interne che internazionali Diffondere e promuovere i principi umanitari

3) STRUTTURE – da articolarsi secondo il seguente modulo: Un’organizzazione centrale composta dal presidente Nazionale, dall’assemblea Generale e dal Consiglio Direttivo nazionale. Tale ultimo organo nomina nel suo ambito la Giunta Esecutiva Nazionale. Un’organizzazione periferica costituita dai Comitati Regionali e dai Comitati Provinciali e dai Comitati Locali

4) GRATUITA’ DELLE CARICHE – le cariche dell’associazione sono gratuite e non compatibili con incarichi retribuiti dall’Associazione stessa.

In data 6 giugno 2005 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 97 è stato approvato il nuovo statuto dell’Associazione Italiana della Croce Rossa (G.U. n. 131 del 8 Giugno 2005).