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I D E A S P I R I T U A L I S T A Stralci stenografici. Lezione n. 36 3 del 2.1 . 12. 19 57 Fratelli , sio nell'imminenza del Natale e, .logi c e nt e , vi attendete che io parli su questo grande mistero della vita cristiana ; ve ne parlerò , r non interrompend o del tutto i l progrma delle lezioni. La festa che la chie�a cri · stiana è d' acc do di c elebre il 25 dicembre non c orri - sponde esattam e nt e .al giorno in cui nacque il fnciullo Gesù; il giorno del la nascit a è probabilmente i l 6 gennaio, cioè il gi orno in cui la chiesa ce lebra l ' Epi faa, cioè la "maf e stazione " del Signore. Del resto, da un c omputo delle lune e dei mes i, noi possiamo effettivament e fisse la nascita al 6 gennaio , se giustamente interpretiamo l ' appizione dell' - ca�gelo Gabriele e l ' annunci a zi o ne di Mia. Anche s e i nterpretio il cale ndio giudaico , la nascita sarebbe aenuta nei rimi giorni di gennaio. La chi e sa cristiana , si u ò di r e, fin dai suoi rimordi , deci.se di celebrare i l 25 di cembre il Natale de l Signore er togliere importanza ad una tichissi ma festa gentile , la festa · del s olstiz io d ' ierno, la festa della rinasc ita del sole. Pres- so tti i opoli , e si uò dir e in tutte le e'r e , il sole fu il grande simbolo della vita. Ne l suo crescere , egli portava la primavera; nel suo tront ar e, portava l ' ierno e così , in tutti i tempi, la vita del l ' u omo è stata e s arà s empre legata al ci clo agric ol o ed in tu tti i t empi pas sati ed in tu tti i t empi fut uri , 11artern delle stagioni e dei movimenti cosmi ci s arà a emr e di grande imo�tanza. P er traslato , la chiesa vide nel s i mbolo d el s ole , il s imbolo di Cristo. Infatti, come il so le i l lumina contln� mente tutta la gente e onque porta vita e porta giorno , co- sì il Cristo il lumi na e orta vita e gi orno a tte le anime in ogni temo e in og laga . Per chi ha s eguit o e attenta- mente letto i quaderni di Idea Spiri tualista , sà famglie questo linguaggi o. Noi non ritenio che il Cristo sia s ol o nella fi� ra di Gesù di Nazareth ; il Cristo era prima che il tempo e lo sazio fos s ero e il Cristo sarà quando il t emp o e lo spazi o non s aranno che un nome oto di sigficato. Cri s to è il Ver bo che si fece carne ed abitò fra gli uomini. Attraverso gli - evi e attraverso le epoche , abbi amo c er c ato di rife l ' itin e rari o de l Verbo di Dio ; ebblamo c ercat o di vederlo in quest• a nelito e abbiamo delineato que l le che possiamo chi amar e le linee primordiali del drma uomo-Di o. N oi non possiamo vede- re il Cristo limitato ad un' e�oca , ad un po� olo o ad una r az� za ; il Cri s to è di sempre e sarà sempre ; pos siamo però vede r- lo esplicarsi nella più splendida figura umana c · he è quella di Gesù di Nazare th . Attraverso i quaderni , abbiamo dimostra- to come la scita de l Cri s to in Gesù fosse n miraoolosa

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I D E A S P I R I T U A L I S T A

Stralci st enografi c i. Le zione n. 36 3 del 2.1 . 12. 19 57

Fratelli , s i amo ne ll'immi nenza del Natal e e, .logi c ament e ,vi at t e ndet e che io parli su qu est o grande mi s t er o d ella vita cri stiana ; ve ne parler ò , :pur non int errompend o d el tut to il programma delle le zioni. La festa che la chi e�a cri·s tiana è d ' acc or do di c elebrare il 25 di c embre non c orri -spond e e sat tamente .al giorno in cui nacque i l fa:nciullo Gesù; il giorno della nas ci ta è probabilment e il 6 gennai o, cio è il gi orno in cui la chi e s a c elebra l ' Epi fania, cio è la "manif e stazione " del Signore. Del r e s to , da un c omputo de lle lune e dei mesi , noi pos siamo effettivament e fissare la nas cita al 6 gennaio , s e gius tament e int erpr etiamo l ' appari z i o ne dell ' ar -ca�gelo Gabriele e l ' annunci a zi one di Maria .

Anche s e interpr eti amo il c alendario giudaico , la nas cita s arebbe avvenuta nei :primi giorni di gennaio. La chi e s a cri stiana , si :pu ò dire, fin dai suoi :primordi , deci.s e di c elebrare il 25 di c embre il Natale d e l Signor e :per togliere la impor tanz a ad una antichi s sima f e s t a gentile , la f esta · del s ols tizio d ' inverno, la festa d ella rinascita d el sole. Pres­s o tutti i :p opoli , e si :può dir e in tut te le e'r e , il sole fu il grande simbolo d ella vi ta. N el suo cre s c ere , egli p ortava la primavera; nel suo tramont are, portava l ' inverno e così , in tu.tti i t empi, la v i ta dell ' uomo è s tata e s arà s empre legata al cic l o agri col o ed in tutti i t empi passati ed in tu tti i t empi futuri , 11arternar delle s t agi oni e dei movimenti cosmi ci s arà aem:pre di gr ande im:po�tanza.

P er traslat o , la chiesa vide nel simbolo d el s ole , i l simb olo di Cri s t o. Infatti, c om e i l s ole illumina contl.nu,� ment e tutta la gente e ovunque porta vita e p or ta giorno , co­sì il Cristo illumina e :p ort a vi t a e gi orno a tutte le anime in ogni tem:po e in ogni :plaga . Per chi ha s eguit o e attenta­ment e letto i quad erni di Idea Spiri tualista , sarà fam:Lgliare que s t o linguaggi o.

Noi non riteniamo che i l Cris to s i a sol o nella fi� ra d i Gesù di Nazareth ; il Cris to era prima che il t empo e lo s:pazi o fos s ero e il Cri s t o sarà quand o il t empo e lo spazio non saranno che un nome vuoto di s i gnific ato. Cri s to è il V er bo che si f e c e c arne ed abi t ò fra gli u omini. Attravers o gli­

evi e attraverso l e epoche , abbi amo c ercato di r ifare l ' i tine rari o de l Verbo di Dio ; ebblamo c ercat o di vederlo in qu est• a neli t o e abbiamo delineato quelle che pos siamo chiamare le linee primordiali d e l dramma uomo-Di o. Noi non pos siamo vede­re il Cris to limitato ad un ' e�oca , ad un po�olo o ad una raz� za ; il Cri s to è di sempr e e sarà sempre ; pos s i amo per ò veder­l o esplicarsi nella più splendi da figura umana c·he è quella di Gesù di Nazare th . Attraverso i quaderni , abbiamo dimos tra­t o come la nascita de l Cri s to in G e sù fos s e nOÌl. miraoolos a

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nel sens o f ol c l or i sti c o d ella par o la , ma fac o ltà normale d e l la cr eazi o ne p er enneme nt e i n at t o . I n un divi no c onnubi o ci� l o e t erra si uni s c on o e frutto di qu est o c onnubi o è il par ­t o verginal e . C ome v er gi nalment e c onc episce , c o sì virgi nal -ment e Maria par t oris c e C o lui c he er a venuto a s egnare i l t e_!!! p o di equi no zi o , i l t empo di s epar azi o ne d ei t empi ; il t empo d e ll'individu o · non d ella massa; i l t emp o d el ri s c att o che è sempre sol o si ng o l o e mai c o ll e t tiv o . La f i gura di. G esù si sc agli a gi gant e nei mi llenni e noi v ogli amo av ere tutt o 1 1 0� · goglio e tu tta l ·' umi ltà d i chi amarlo nostro frate l lo frate l-

. l o de lla nostra c arne , e d e l n ostro spiri t o , d ella nostra pu r e z z a e d ella nostra impuri t à , d ella nostra sp er anz a e d e lla nostra di�p er a zi one .

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Egl i è fratel l o nostr o , uomo i n m e z z o agli u omini , Di o in me z z o agli dèi ; è c olui . che ha piant o , che ha s angui­na t o ' ma è_ anche c 'olui che ha so_rriso , glori o sament e vinc i t o r e d i tu tti i su oi nemi c i � ·Ora , i suoi nemi ci son o i no stri ; la l ot ta c he abbi amo c omba·t.tut o. e c omb atti amo è qu ella che Lui ha c omb attut o e che c omb at t e . N oi non amm e t tiamo s epar a­z i o ne : si amo Lui , . P er chè Lui · è noi ; d avanti a Lui , noi pro -clamiamo i l dir i tto della carne e d e l sangu e , Frat ello nostro primogeni t o , sì , ma anche ultimogeni to e c osì p ossiamo rial­lac c i are i p o p oli , le stirpi , le raz·z e e le er e . N o.i lo pos­si amo veder e c ome at trav erso ad un mir ac o l oso e immane àrc o­b al eno che c ongiunge il ci e l o é la t erra , l ' uno all ' altr o e ­mi sf er o , l ' una all ' altra r ealtà , l'una all ' altra sostanz a . ·

Una sola c o sa v eramente è imp ortant e : la c onti nui­tà d ell o spir i t o attr av ers o i l c i c l o della mat er i a . S e noi riusc iamo a ;ri c o stì tuìr e e· ad ì nd ovare il punt o c e ntrale d el la suprema r e alt à d e l l o spiri t o che è il Verb o di Di o , noi non c i sentir em o :più orfani e s o li , ·ma sapr em ò ch e ·siam o in diri t to di asp e ttar c i la c o nso lazi o ne , pe r c hè quant o è avve ­nut o anc ora avv errà . S e i eri una donna p ar t orì virginalment e i l fi gli o di Di o che è G e sù , d omani c osì . farà l ' umanità par­t or end o il Cri s to . Anc ora una v o l t a p ossi amo pr o clamar e la messi ade e anc or a una v olta ognuno di noi può sentirsi un Crist ofor o , c i o è un p or tat or e di Crist .o . E ' p er qu esta ind i ­struttibi le r e al.tà d el l o spir i to ch e ognuno può at ting ere alla sorgent e de ll'essere e attuar e le sc aturigi ni vive d el ­la sua essenzial e natura d ivi na . � l re sto , tut t o i l r est o , è cr onaca ed esi s t e nz a e non ha i mp or tanz a ! Noi d ob b i am o c om -pi er e il mir ac o l o di sent ir palpi tar e nelle n ostre pLù nasc� st e intime fibri ll e l'e ssenz a d e lla d ivi nità ; noi d obbi amo � v er e la su pr e .ma aud acia di l evar e gli o c chi al ci e l o e chia ­mar e Di o Padr e n ostr o , p oi chè i l su o Verb o n o n sd egnò di ri ­vestir e la n ostra natur a !

All ' ori gi ne di tut t e l e c ivi ltà più al t e , noi abbi§:. mo la fi gura d e l l ' u omo Di o , la f igur a d e lla mi st eri o sa i p o -stasi fra i l c i e l o e la t erra , f ra i l p erf e t t o mas chi o . e la p erfet ta f emmi na e ogni qual volta il Di o si c ongiunge allo u omo nasce un R e d ent or e . Anch ' oggi que sto r e d entore può na -

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s c er e per ognuno s ol o che ognuno ne ri svegli i l germe i n s e s t e s s o . E non è d iffi c i l e risvegli ar e que s to germe , non è c omplic at o c ome s i :può cr ed ere e p ensare ; bas ta · atacc arsi dal "picci o l o " d i cui vi h o parlat o s abato s c ors o e l ' i denti ficarsi nella 11mand orla divi na " ma non nel mal l o , non nel gg, · s ci o , non nell a p elli c ola am ara e nemmeno nella d olc e polpa ; bis ogna identifi c ar s i nel germe , i l quale darà l ' alb ero e nel quale la mandorla l everà vers o il ci el o le su e frond e .

Ora , s e p ermet tet e , c onti nuer ò a dilungarmi sul :pi c ci olo : il pic ci ol o è 1 1 1 1 i o appar ent e " c i o è qu ell ' aspett o che ognuno manife s ta di s è , ma che non è e è , b ensì è il s è che vive negli spettat ori . N el pre c ed ente i nc o ntro mi s ono di_lungato sul . rapporto maU...c e - figli o e ho d et t o - anche c o,g tras tato dal c ons i glio - c ome eff et tivament e i l f i gli o non p o s s a mai ved ere " la d onna" nella madre e c ome non p os s a a!!! . mett ere il pr obl e�a s es suale_ del la madr e , p er chè per lui è s olo la madr e . L o s t e G s o mirac o l o che ha avut o c ome c oncr eta z i one la sua nao c ita è vu oto di s i gnifi c at o per i l figlio e� per rev <?r sibi l i tà $ l o è anche p er la madre . P er i l figli o , tutto c i ò che è stata , negli s t ati pr ece denti , la s t e � s a d o n na che è or a sua madre n on l o ri guarda , non l o i nt er e s s a e non lo c omp�ende ; c os ì pe� l R m A dre , i l figlio è s empr e i l b ambino che s i è :p or t at a al s eno . NeA suna. madrP "Y' i i 1 l=l 0 irà mai a vedere nel figli o o nella fj. gl i a qual c os a che non s i a i l :pargol o . I l figl i o :p otrà d i ven-eare c apo d e l governo , i ngegn� r e nucleare , s omlilo poeta , s ant o ; p otrà avere i capel li b i an­chi e la madre più bi anchi di lui, ma rimarrà s empre i l su o pargol o .

_ .L 1 al l o::-;. l:i anament o d el fi glio si gnifi cherà per l a m.§:_ dr e stac c ar n i dal su o b amb i no , signifi cherà r e cidere i l c or ­d one omb e li c al e . I l pr oblema s es suale d el figli o l o potrà c om:pr ondere il :padre , ma non la madr e . I 1 di s si di o suoc era -nuora è un di s s idi o ·che affonda le sue r ad i ci nella carne e nel s angue . La madr e c om:prenderà che i l fi gli o pos s a avere u na amici zia , ma non che pos s a dire a una d onna : tu s ei carne c1 Plla mia carne e s B ngue del mi o s angue . Non potrà mai capi.!:, l o e aui c al c 0 s1_i_1_ f-:l c;J -!. 0 T!lae �hi o . Il di gsidi o su o c ara-nuo ra non è mai i l di ssidi,o gener o�su o c era . P er chè ? P erchè , :per la madr e , un s ol o i o e si ste nel q11ale lei s i è trasfusa ; qu!_ s t o " i o " è quello cl e lla gravid anz a , del :parto , d e ll ' allatta­ment o ; è l ' i o nel quale la d onna ha :più s offerto e :più godu­t o e al qual e tor n8�à s empr e id e alme nte . La d o nna , e iv enend o madre , si t r a � f or::na s os tanz i almente e c os a e s trt:mament e dif­fi cile per la d onna è que lla di div enire madr e e rima�ere donna , c i ò che non avvi ene nell ' u omo . E ' p os sibile un ra:pp o!:_ t o di ·ami c i zia fra figli o e p a d�e ma è imp os sibi le fra fi gli o e madre , :pe rchè e arebbe c ome dir e che la f oglia :può es­s er e i n ami c i zia .c o n i l r em o c he l ' ha :pro dot ta , mentre e s s a non è ch e l a C Oli.t h11 1 A.Z; f'IY)P il P l ram 0 � t PSS O .

Ora , i l ramo s ar ebb e molt o stupit o che gl t �� �1 � s ­s ero d e ll ' ami ci zi a sua :per l a fogl i a e d ella foglia per lui . S e v·o:... riu <=l �i tP a c apire la multanei tà del vo s tr o es s ere e

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la vos.tra im:pos si bili tà di c omuni care agli altri e le s t e s s e imp os sibi li tà degli altri d i comuni c ar e a v oi , capirete anche c ome qualsiasi giu dizi o su qualsi asi :piano su quals i asi e s s e re è s empre azzardat o . Voi p otete · giudic ar e un aspetto o un att eggiament o 7 ma' non :p o� e t e s ap ere che c o s a vi è di etro qu ell ' aspe t t o . Ec c o qui ndi le s olenni :par ole : "non giudi c at e s e non vole te e s s ere giudi cati . V oi mi dir e t e : ma. il dono del ragi o namento , l ' intelle tto che ci è s tat o dato , non d ob­bi amo · adop erarlo ? S ì , ad operat e l o pure , ma ne i limi ti . Ado:p� ratel o :p er dir e : :p er me , in que s t o speci fi c o stat o , v ed o c o­s ì ; :p er ò , non s o ohe c o s a :p os s a vedere un altr o . All ora i l . vos tro giudi zi o è r e t t o :p er chè e sponete ci ò che è :p e r v o i e non infirmate il . giudi zi o altrui ; l o s t es s o e s s ere :pu ò e s s e ­re giudi cat o u n martire o · un c olpevo le . nell o s t e s s o temp o .

Natur alment e , quando riuscir emo a d i s tinguere " l ' i o appar e nte " da11• 11i o r�al e " di a ti nguerem9 l ' e s i s t ent e dall ' e!! s ent e e d i l :primo :p as s o sulla via d ell ' asc e si s arà fatt o . A­mare il :pros simo nos tro. è una bella fras e , ma non è nulla di :più di una bella fras e ; bis ogna avere il c oraggi o di dirl o e di ri c onos c er l o . N oi e.mi a.mo. il

. :pr os simo nos tro c on una s erie

di " di s ti ngu o " , inv e c e di àJrlarlo i n bloc c o com ' è . E qui s or­g e la d omanda : chi è il mi o pr os s imo? E ' c olui che ci vive ac c anto , come c o lui c he è al l ' altra es tremità d ella terra ; � miamo il nos tro :pr os simo s e rinunci am o ad e s ercitare un giu­di zi o ; s ol o all ora lo avrem o c ompr e s o , e la più alta f orma d ' am ore è la . c ompr ens ione , che è appunto vera rinunc ia ad e s er citare giudi zi .

Fino a che giudicheremo , noi .al z er emo un enorme c ontraff o.rte di s eparazi one e c omme tteremo 1 1 err ore di :pren­d er e l ' ombra :p er il c orp o e l ' apparenza :p er la r e altà ; p er c o ns eguenzà , tut to il nos tr o viv ere o operare s aranno fal s a­ti , :p er chè non giudi cherem o :part end o dall ' es terno vers o l ' i n t ern o ; · ma dall ' int e rno vers o l ' e s terno .

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C osì , i l ' giudi zi o . e la cri t i ca :pr ovo cheranno ne c e s sari a.niente altri giudi zi e al t r e cri ti che ; il c ens or e è censu rat o ; il cus t o d e è cus todit o . S ol o s e noi rius ciremo a . re ci -­

d er e qu e s t o b e ne d e tt o o mal e detto :pic ci olo , s e rius ciremo a s ep ar are l ' i o appar ent e dall ' i o reale , entrer emo nella cono­s c enz a , in s ens o b ibli o ; noi ci o è c onos c er em o il nostro :pr os simo quando c onos c er emo noi s t e s s i e capir emo chi s i amo . Al­l ora il :piano di e si s t enza s i t ras formerà in quello di e s s en za e il c ontraffor t e che s epara animà da anima crollerà .

S ombra un :pic c ol o . lav or o da ni ente ; eppur e tut t o quel mira c o l o d i s acrifi ci o e di abnegazi one che v a s otto il nome di s antità è sci ogliere e di s truggere il :pi cci olo : se -:parar e 1 1 e's i s t e nzi al e dall.' e s s enziale . I l :pi cci ol o o l ' i o a.E_ :parente non è s oltant o quel l o che :pr oi ettiamo negli altri ,ma è anche quel l o che gli altri pr oiettano su noi . Infatti :per­chè la lode ci e s alta , l ' adulazi one ci lusinga , la criti c a ci abbatte e d i l r im!>I' overo ci e sac erb a? V i si e t e mai chi e s ti tutt o ci ò'? E ' :p os sibile . che con una :paro la s i :p os s a far e un u omo c ont ento e uno avvi li t o ? S e i o non s ono quello che gli

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altri :pensano di me , .:perchè quell o che :pene ano gli altri ag! a c e su di me? E:p:pure è :pr opri o c osì . I l rapporto di vi ta as­s ociata avviene sul pic ci ol o non s ol o dall ' e s terno ·a11 1 int er no , ma anche dall ' interno all ' e s t erno . Finchè s ar ò ' legat o a1 l ' albero non diverr ò mai alb er o nè germiner ò mai , L ' as c e si è il s epararsi dal ramo , g erminar e , fare fi ori e frutti .

o o . o

Rispos te a d omande vari e

D . - NellG culture primi tive i c omponent i del clan non s i trovavano , ver o , in p o s i z i one di pros simo ri spetto al cl!:!-n � · ma b ensì c ome :prolung ament o , All ora il " :pi a ci olo 1 1 non 0 I era . o o o yer ò?

R . - .Effe ttivamente il pi c ci ol o non c ' era , è venu­t o mano mano generand osi :p er ne c e s si tà di rapp or ti dur ant e il :pri ncipi o d ' indivi duali z zazi one . Infatti , nemmeno negli � nimali abbiamo un ":pic ci ol o " : un lu:po è d i e c imila lupi e un ca:ne è diec imila cani . Quand o l ' uomo , p er usare u na fras e cE_ mune , :porta all ' ammas s o il suo c ervello e la sua c osci enza , 1, s criv end osi al :partito , egli non è :più l ' uomo , ma è quel :P9.!, ti to . E se il :partit o fa una c attiva azi one - che , c ome u omo avrebb e ri nnegata - c ome par tit o la tr ova l og i ca . ·

L ' i s crizi one al partito è il ri entrare nel bran­co . V oi mi diret e : allora è c o s ì anche c on la r e ligi one . N o ! Ad una re ligione non ci si i s crive , ma vi s i . ad eris c e . Vi è una differenza s os tanziale fra il :par ti to e la r eligi one : il :parti t o t ende s empre più a chè l ' individu o diventi mass a e tutte le religi o ni te ndono a ch è , dalla mas s a , si sviluppi l ' uomo ; i par titi hanno d e i tradi t ori e non d egli ere ti c i . Che c os ' è l 1 ereti c o? E ' colui che vede la veri tà in un al tro aspe tt o , N el :par tito no . ·1 1Tu s ei con noi o c ontro di noi " . I n certo qual modo , l e ere sie s ono il s egno di vi tali t à a.elle re ligi oni .

D . - Chi è il nos tr o.pr os simo?

R , - Ne ho già :parlat o ; c omunque rip e t o il nostro :pros simo è colui che ha bis ogno d i noi . I n :pr oposi to , vi è una s tupend a :p ar ab ol a , ques ta : un uomo , andand o :per la s tra­da , fu dai ladroni s p ogliato e �bb and onato c ome morto . Pas s a . . -r ono un levi ta e d un s ac er d ot e e c o ntinuar ono la l oro s trada ; :pas s ò un :p ov ero s amarit ano e , v i s to il di s graz i at o in que llo s tat o , gli si avvi ci nò . Ac c ortosi che vi era anc ora un s of fi o di vit a , l o curò , lo c ari c ò sul suo asi no e l o portò al--

1 ' alb ero ; ne f e c e mallevador i a , dic end o all ' alb ergat ore ; ab­bi ne cur a , pr ovveder ò i o per lui .

Un re :può avere bi s o gno .di noi ; :può non mrerne bi­s ogno un mendi c o . Il nostro nemi c o :pu ò avere ··bi s ogno di noi e :pu ò ess ere qui ndi nos tro :pr os simo ,

D . - Hai detto che ne gli animali · non e si s t 0 evolu

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zi one ; eppure • • • •

R . - N on esi s te effe ttivamen te . I l c as t oro , c he mi l lenni or s ono . c o s truiva dighe , c on tinua a c os truirle allo s tes s o modo ; i l ragn o c on tinua a tes sere tel e e c os i pure le api e le f ormi che c ontinuan o ad esplicare i l l oro s oli t o la­v oro , ment re l'u omo dal primate , dal gi bbone , è arriv ato a Leonardo da Vi nci ! N oi pos s i amo dire che vi è evo luzi one nel la materi a , nel la forma , ma n on negli animal i , La s pec i e c he non serve più non s i ev olve , s i el imina. Altre t tant o n on si pu ò dire della raz za umana , perchè una razza s i evolve , mut a i caratteri , . e muta gli s t ati di animo.

D. - Hai det t o eh.e ne·ssun o può rimet t erci i pec c a­ti s e non noi s tes si. L'as s o luzi one del c o nfe s s o re è in c on­tras t o e non valida?

R . - Il c on fe s s ore e s erci ta l a sua grande , formida bi le azione ; però , se non ti penti , non pu oi luc rare quel l ' .§: zi one , ma a c cumuli · malvagi tà.. Il s acerd ote , è l o s trument.o , i l mez z o di liberazi one , c ome i l medi cò

-psi c analis ta. N on p o

tresti fare d a s o l o , perchè t i mandherebbe i l. gius to vagli o d� l gius to giudizi o .

L e gra nd i religi oni mon oteis te hann o tutte l a c on­fes s i one o qualc o s a del genere , mentre le religi oni p oli tei­s te non hann o nulla di s imi lare. An che gli aspe t ti riformati dal la s te s s a religi one cri s t i ana hann o respint o la c onfes s i.2_ ne ; però , ri mane i l fat to c he l e f orme di mal at tie psichiche aumentano nei p op oli e nel le raz ze che n on hanno l o sfogo del la co nfe s s i one ; sfogo nec es s ari o perchè i l s acerdote cri s t i a· n o

· o buddi s ta o i l medi c o. psi c an al i s ta dànn o elementi di gi�

di zi o ; e s s i operano una mes s a a punt o , una c hi arifi c azi one , per cui l ' in c ons c i o diventa c on s cio. Se i l tu o int eri·ore n on d ivent a verbo , tu s tes s o n on pu oi ren derti c on t o e foc ali z­zar e i l tuo problema , poi chè ti man can o gli elementi d i giu� di zi o di cu i hai bi s ogno ,

Agli atlet i , prima d i pre s entarsi alle olimpi adi , � ra impos ta l a c onfes si one e , s e avevan o c olpe , d ovevan o offri re s acrifi c i e spiat ori. Del re s t o , il "matad or " , prima di "ma tar " deve avere o s s ervat o tre set timane di as tinen z a dal la c ar ne ; egli tre sett imane prima di mat ar , si all on tana ·d al tet to c oniugale e vive in un c onvento facendo e s ercì zi s piri tual i. Colui c he . s i s ente puro affronta la belva; c hi n on è pur o s i crea de i c omplessi ed . ha paura. Le c orri de s on o l ogi che per l a Spagna , . ma n on per al tri s tati c ome l'I tali a , la Franc ia e .l ' Inghi lterra. Per c hè n on at te c chi s c on o in I t ali a? N on dimenti chi am o

· che men tr e · la Spagna è 1 1 estrema :propaggi -

n e del l ' Afri c a , l ' Italia l o è del l ' Europa; l ' Itali a è l'à ' più afri cana provin c i a d ' Euro pa e .la Spagna è la più afri c ana provi nci a lat i na; ora , d ove più fermen t an o gl i i s tinti primi geni i , più s ono neces s arie la drammat i z zazi one . e la reali z -zazione tragi c a effettuand o c ome nelle c orri d e s acrifi ci c on creti. D ove i nvece gli i s tinti. primigeni i s ono attuti ti , al-

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tri sacrifi ci s i richi edono : ma s acrifici i ncruenti .

Pri ma che ci rivediamo, avrete c elebrat� il solsti zio d ' inverno. Pos s a il s ole so�gere sulle tene br e del vos tro i nc ons cio e illuminar e, ris caldare , fecondar e e vivifi care tutta la vostra parte spiritual e !

I . S .