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ANNO V | #078| MARTEDÌ’ 08 LUGLIO 2014 COM visioni / juan carlos de martin Quale sarà il rapporto tra la scuola e la tecnologia? La rivoluzione educativa per via tecno- logica non si è mai materializzata. A im- pedire lo sforzo di generazioni di “creatori di- struttivi” è stata la tecnologia stessa, inadatta a rimpiazzare il rapporto docente-studenti 22 Gli ultimi dati rilevati da ContactLab riportano che nel mese di maggio 2014 il 35,70% delle aperture è avvenuto da un dispositivo mobile Più ricettivi su mobile! Nel mese di maggio 2014, abbiamo analizzato oltre 1 miliardo e di email spedite dalla piattaforma ContactLab per rilevare l’andament delle aperture mobile: più di un’apertura su 3 è stata fatta da dispositivi Dal 2012 ad oggi il tasso di aperture in mobilità è aument costantemente, con picchi durante i periodi di vacanza, quando di s si trascorre più tempo lontano dal pc. E questa estate che cosa ci riserverà? Seguiteci e lo scoprirete... L’email piace su ! # 2012 21.36% 26.27% 30.53% DICEMBRE AGOSTO MAGGIO 2013 32.26% MAGGIO 38.65% 38.00% AGOSTO DICEMBRE 2 8 3 10 12 14 20 marketplace media company scenario link Bertolli, primo atto dopo il silenzio Tv: su Fine Living è arrivata l’estate Vertu for Bentley, cellulari di lusso Email da mobile: aperture in crescita Gartner: nel 2015 più tablet che pc Illycaffè afferma il valore della coerenza

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ANNO V | #078| MARTEDÌ’ 08 LUGLIO 2014COM

visioni / juan carlos de martinQuale sarà il rapporto tra la scuola e la tecnologia?

La rivoluzione educativa per via tecno-logica non si è mai materializzata. A im-

pedire lo sforzo di generazioni di “creatori di-struttivi” è stata la tecnologia stessa, inadatta a rimpiazzare il rapporto docente-studenti

22

Gli ultimi dati rilevati

da ContactLab

riportano che nel

mese di maggio 2014

il 35,70%

delle aperture è

avvenuto da un

dispositivo mobile

Più ricettivi su mobile!Nel mese di maggio 2014, abbiamo analizzato oltre 1 miliardo e mezzodi email spedite dalla piattaforma ContactLab per rilevare l’andamentodelle aperture mobile: più di un’apertura su 3 è stata fatta da dispositivi mobili.

Dal 2012 ad oggi il tasso di aperture in mobilità è aumentato costantemente, con picchi durante i periodi di vacanza, quando di solitosi trascorre più tempo lontano dal pc.

E questa estate che cosa ci riserverà? Seguiteci e lo scoprirete...

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35.70%

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83 10 12 14 20marketplace mediacompany scenario linkBertolli, primo atto dopo il silenzio

Tv: su Fine Living è arrivata l’estate

Vertu for Bentley, cellulari di lusso

Email da mobile: aperture in crescita

Gartner: nel 2015 più tablet che pc

Illycaffè afferma il valore della coerenza

Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale.

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Questione di

IntervIsta a susanna BellandI, gloBal Brand dIrector dI Illycaffé

di RobeRto Nucci

Incontriamo Susan-na Bellandi, glo-bal brand director di Illycaffé, a metà giugno in occasio-

ne della presentazione di illy-words, ovviamente di fronte ad una fumante tazzina di caffè della casa. Scopo dell’incontro par-lare delle novità di pro-dotto e di comunicazione dell’azienda triestina.

Che importanza ha avuto la comunicazione nel creare un brand globale come Illy?Credo che abbia pesato so-prattutto la coerenza della comunicazione. Illy, come marca, si è posizionato nel-la testa e nell’immaginario delle persone per l’estrema coerenza perseguita sia nel prodotto sia nella ricerca della qualità. Con una co-municazione sempre all’al-tezza di questo mix otti-male. Quando questi due ingredienti, il prodotto e la qualità, vanno di pari pas-so, in genere la marca ne beneficia moltissimo. Una coerenza perseguita anche grazie alla vicinanza con il mondo dell’arte contempo-ranea che la marca Illy ha da oltre vent’anni. L’idea di Francesco Illy è sempli-ce: far abbracciare il pro-dotto, il miglior caffè del mondo, con l’arte. Per au-mentare la consapevolezza del momento del consu-mo. A cominciare dalle

coerenzaun dIalogo approfondIto In occasIone della presentazIone dI Illy-words, ovvIamente dI fronte a una fumante tazzIna dI caffè della casa. scopo dell’Incontro: parlare delle novItà dI prodotto e dell’artIcolata strategIa dI comunIcazIone adottata ddll’azIenda trIestIna

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tazzine disegnate e deco-rate dai migliori artisti del mondo. E con un approc-cio decisamente democra-tico, nel senso che queste tazzine sono distribuite in tutti i bar; e questo lo trovo un elemento molto interes-sante. Poi, quello che pochi sanno, e io l’ho scoperto da quando sono in azienda, da circa un anno e mezzo, è che in Illy le cose si fanno, ma non si sbandierano più di tanto. Noi lavoriamo con i migliori artisti del mon-do e il rapporto con loro è il più amicale e democra-tico che possa essere. Noi diciamo all’artista: inter-preta tu, in piena libertà,

le esigenze del consumato-re. Un rapporto molto par-ticolare, anche di amicizia, che spesso sfocia in mo-stre, eventi, momenti ar-tistici. E questo ha fatto sì che in più di vent’anni l’arte sia diventata parte del dna della marca. Oltre alla taz-zina facciamo tante cose: oggi siamo in Triennale perché abbiamo deciso di incominciare a raccontare che cosa faremo per Expo. Qui gestiremo il catering del caffè e racconteremo la storia del caffè dal chicco alla tazzina. Noi vogliamo incominciare ad anticipare questo percorso attraverso un iter artistico con le in-

stallazioni di un ar-tista inglese e le musiche di Lu-dovico Einau-di. Valorizze-

remo l’origine del prodotto, ma anche la soste-nibilità sociale attraverso l’in-stallazione con le foto di Salga-do. E raccontia-mo qui tutta la storia di Illy, in-sieme alla rica-rica del baratto-lino. Abbiamo creato Refil-ly con materia-le riciclabile, un’innovazio-

ne di prodot-to sostenibile. Bene, a questi

interventi sull’arte uniamo, poi, una comunicazione tradizionale di tutti i tipi, con un intenso lavoro di relazioni esterne fatto an-che attraverso i protagoni-sti della famiglia. Lo stes-so Andrea Illy é in prima linea nella comunicazio-ne con una grande passio-ne per il prodotto “sposata” con le persone.

Quali sono i tratti salienti della vostra comunicazione 2014?Intanto stiamo attenti a non essere troppo distanti o sofisticati rispetto all’of-ferta comunicativa degli altri competitor, visto che Illy è, a tutti gli effetti, un brand premium. Ma que-sto non ci impedisce di cercare di allargare la base dei nostri consumatori, in-cludendo anche i giovani. In estrema sintesi, puntia-mo ad avere due livelli di comunicazione: una più alta, con le iniziative cul-turali, e una tradizionale, con gli usuali mezzi. Que-sto non impedisce di avere messaggi che si intreccia-no: oltre alla comunicazio-ne più alta, più corpora-te, non toglie che useremo anche un linguaggio più facile, più comprensibile, per comunicare a tutti. La nuova campagna, ideata da Saatchi&Saatchi, non è an-cora uscita e pensiamo di farlo a settembre, puntan-do come novità proprio su

Refilly, una ricarica intel-ligente. Si tratta di un si-stema innovativo di rica-rica del classico barattolo da 250 grammi del blend illy per il consumo dome-stico. In abbinamento con un altro tipo di comuni-cazione puntiamo a far ri-conoscere, anche a un tar-get più giovane, l’unicità di questo brand. Perché ab-biamo visto che certe volte diamo un po’ per scontata, in un mercato dove c’è una domanda ampia, la qualità Illy. Noi, in effetti, offriamo una miscela unica top qua-lity, un blend fatto di nove arabica diverse provenien-ti da nove Paesi diversi, con l’equilibrio migliore. Quin-di, una campagna più di prodotto, che poi diventa il pretesto per parlare della qualità unica di Illy insie-me alla sua storia azienda-le. Dietro al marchio, infat-ti, c’è una storia ricchissima di rapporti con i coltiva-tori, di ricerca della quali-tà, di selezione dei chicchi singoli. Penso che una ad una dobbiamo raccontarle queste cose. La campagna, se ci riusciamo, dovrebbe uscire l’anno prossimo an-che con il supporto all’Ex-po. Oggi, le nostre ricer-che lo dimostrano: nella testa della gente siamo al secondo posto come pro-pensione all’acquisto, men-tre nei bar siamo leader. Qui il prezzo, più o meno, è uguale e allora la gente sce-

glie la qualità. Per quanto riguarda Refilly comincia-mo, come mezzi, con un’af-

fissione, andando anche vi-cino ai punti vendita, per poi allargarci. Refilly è già

in distribuzione e una volta completata l’operazione va-luteremo l’impatto, magari ampliando il media plan anche ad altri mezzi.

Illy è molto impegnata nello sponsorship culturale. Quali le ultime iniziative?Noi non parliamo di spon-sorizzazione, ma di copro-getti. Da almeno dodici anni partecipiamo a bien-nali facendo nostri proget-ti, come a Venezia, quella d’arte. Noi non vogliamo solo la semplice presenza della marca, ma vogliamo proporre un nostro proget-to come quello recente del-la Triennale a Milano con “Sebastiao Salgado e illy: insieme per un viaggio fo-tografico attraverso i Paesi del caffè”. E’ un approccio all’arte in maniera creativa. Questo è anche il fil rouge che ci porta da qui all’Ex-po. Per nutrire con il caffé la mente. Questa bevanda, infatti, è uno stimolatore scientificamente provato. Stimola la mente e quindi la creatività. Diventiamo, così, uno dei migliori ami-ci dell’artista. E con lui la tensione verso la perfezio-ne, la passione per il bello e il ben fatto hanno spinto illy ad amplificare il piace-re sensoriale dato dal caf-fè, coinvolgendo anche la vista e l’intelletto, attra-verso l’arte. Nascono così, nel 1992, da un’idea di

susanna BellandI

una delle ImmagInI scattate da seBastIano salgado nelle pIantagIonI dI caffè

a expo 2015 Illycaffè gestIrà Il caterIng del caffè e ne racconterà la storIa a 360 gradI

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Francesco Illy, le illy Art Collection, le celebri tazzi-ne d’artista che hanno tra-sformato un oggetto quoti-diano in una tela bianca su cui, negli anni, si sono ci-mentati oltre settanta noti e apprezzati artisti di fama internazionale: da Miche-langelo Pistoletto a Mari-na Abramović, da Anish Kapoor a Daniel Buren, da Robert Rauschenberg a Jeff Koons, da Jan Fabre a Ja-mes Rosenquist, da Jannis Kounellis a Julian Shnabel, da Louise Bourgeois a Wil-liam Kentridge. Il progetto ha coinvolto anche giovani artisti, come Norma Jeane o Shizuka Yokomizo, per i quali la collaborazione con illy è stata un’importan-te occasione di visibilità e di crescita nel panorama dell’arte internazionale. E si arriva al reportage foto-grafico nelle terre del caffè che si propone di mostra-re l’amore e la dedizio-ne di chi, nelle piantagio-ni, si occupa dei preziosi chicchi: una storia fatta di immagini di forte impatto emotivo immortalate per illy dall’obiettivo del gran-de fotografo Sebastião Sal-gado in Costa Rica e Sal-vador. Il tutto è in mostra in anteprima mondiale, dall’11 giugno, all’interno dello spazio illyartlab alla Triennale di Milano. Poi, lo scorso 18 giugno abbiamo presentato allo Skira Boo-kstore Triennale il proget-

to illy.words, una pubblica-zione che sta a cavallo tra il libro e la rivista dove arte, cibo, fotografia e illustra-zioni sono diversamente intrecciate. Inoltre, in pre-parazione a Expo 2015, illy ha inaugurato alla Trien-

nale di Milano “Feeding the Mind”, un percorso narrativo che, dal chicco alla tazzina e da oggi sino all’esposizione universale, esplora i valori e i territori della marca e li propone at-traverso l’arte contempora-

nea, da sempre il linguag-gio d’elezione di illy.

E altre iniziative sullo sfondo di Expo 2015?In Expo 2015 il caffè Illy sarà il protagonista del padiglione tematico che

l’azienda curerà nei conte-nuti e nell’allestimento per Expo 2015, nel suo ruo-lo di official coffee partner. Secondo Andrea Illy, pre-sidente e amministratore delegato di illycaffè, Expo 2015 vedrà il caffè protago-nista della più grande ce-lebrazione mai realizzata nella storia. Illy curerà la regia e i contenuti del Cof-fee Cluster, un padiglione interamente dedicato alla nera bevanda, dal chic-co alla tazzina. Grazie alla collaborazione con Trien-nale, in questi mesi che ci separano dall’esposizione universale anticiperemo i temi che presenteremo all’interno del padiglione del caffè: dalla sostenibili-tà all’arte, dai Paesi produt-tori alle modalità di consu-mo. Quindi, in relazione a Expo 2015 abbiamo vinto la gara e ci siamo aggiudi-cati il club del caffè. I padi-glioni dedicati a una mer-ceologia non esistevano nelle edizioni precedenti: nel 2015 ci saranno padi-

glioni dei vari paesi, come è sempre stato, ma per quei paesi che non se lo possono permettere sono stati crea-ti dei padiglioni temati-ci: caffè, riso, soia, grano e così via. Noi siamo i gesto-ri di quello del caffè e sia-mo stati riconosciuti come quelli che meglio rappre-sentano la qualità di que-sto prodotto. Siamo gli of-ficial party di Expo per il

caffè e accogliamo in que-sto spazio anche altri die-ci Paesi che non avrebbero potuto partecipare ad Expo con una propria location.

Illy si sta dimostrando un brand che ama spe-rimentare, sempre. Qual è, allora, il suo pensiero sui media online? Sicuramente l’azienda ha costruito tanto a livel-

da trIeste al mondoIllycaffè, con sede a Trieste, produce e commercia-lizza un unico blend di caffè espresso ed è marca lea-der nel segmento del caffè di alta qualità. Ogni gior-no vengono gustate oltre 6 milioni di tazzine di caffè illy. Viene venduto in oltre 140 paesi in tutto il mon-do ed è disponibile in oltre 100 mila fra i migliori ri-storanti e bar. Espressamente illy, la catena di caffè all’italiana in franchising, tocca ad oggi oltre trenta Paesi, con all’attivo 230 locali. Con l’obiettivo di ac-crescere e diffondere la cultura del caffè, l’azienda ha istituito l’Università del Caffè, il centro di eccel-lenza che offre una formazione completa, teorica e pratica, ai coltivatori, ai baristi e agli appassionati su tutte le tematiche attinenti al caffè. Illycaffè è, poi, partner ufficiale di Expo 2015 per l’ideazione e la ge-stione di contenuti, esposizioni ed eventi dedicati al caffè, nell’area comune del cluster tematico. A li-vello globale la società impiega circa 1.050 persone e ha realizzato nel 2013 un fatturato consolidato di 374 milioni di euro. Illy acquista il caffè verde diret-tamente dai produttori della più pregiata arabica at-traverso rapporti di partnership basati sullo svilup-po sostenibile. Con i migliori coltivatori del mondo - in Brasile, nei Paesi dell’America Centrale, in India e in Africa - l’azienda triestina sviluppa un rapporto di collaborazione a lungo termine, trasferendo loro conoscenze e tecnologie e riconoscendo una remu-nerazione superiore ai prezzi di mercato.

andrea Illy, presIdente dI Illycaffè

I mercatI esterI hanno un peso sempre pIù consIderevole sulle vendIte dell’azIenda

Illycaffè possIede oggI una catena dI 150 Bar In tutto Il mondo. uno

strumento dI marketIng formIdaBIle

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lo di marca e si affianca bene ai mezzi tradiziona-li e a quelli innovativi. In quest’ottica usiamo molto l’online, a cominciare an-che dal potenziamento del sito. Nel mondo online ci sono, infatti, vari momenti di contatto con il consuma-tore. Si va sul sito se voglio informarmi, ma ci sono anche altri momenti di ag-gancio e quindi devo crea-re anche qui le condizioni per un rapporto, come ac-cade per la vendita online. E’ un servizio soprattutto per chi compra le macchi-ne e le capsule, dove abbia-mo un buon successo. An-che all’estero, soprattutto negli Stati Uniti. L’estero ha un grande potenziale, pesa per il 60% ed è in costante crescita.

Ma cosa chiedono oggi i consumatori alla marca?Chiedono soprattutto veri-tà. Noi abbiamo da offrire vere opportunità. Le cose le facciamo davvero e non abbiamo niente da nascon-dere. La nostra qualità non è un generico “bla bla” ma è provata. Tra l’altro, oggi basta un tweet, un com-mento su Facebook, e una reputazione finta viene su-bito scoperta. Oggi stia-mo mettendo a punto una nuova strategia sui social media, la nuova agenzia si chiama iCorporate; e sia-mo avvantaggiati proprio

perché possiamo racconta-re tutto, non avendo sche-letri nell’armadio. Le mar-che che soffriranno di più sono quelle finte. Un brand creato a tavolino incontra maggiori difficoltà, mentre hanno vita più facile quelle che hanno una storia vera da raccontare.

Quali le novità in illy da attendere a breve? Usciremo con nuove mac-chine visto che il mercato capsule é in crescita anche se rimane ancora picco-lo. Punteremo su Refilly nella grande distribuzio-ne, mentre nei bar avremo come punto di forza le no-stre tazzine. Abbiamo una catena di 150 bar nel mon-do che sono un elemento di marketing formidabi-le per la nostra immagine. All’estero non comunichia-mo quasi nulla in adverti-sing classico anche se pre-senziamo sui media nuovi e utilizziamo le iniziative di relazioni esterne. Comun-que c’è l’idea di investire un po’ di più e di selezio-nare alcuni mercati visto che 140 sono tanti. Resta comunque sempre valido il sogno dell’imprenditore illy: creare il miglior caffè e portarlo ovunque.

Ma come si riesce a prosperare in un mercato dove si confrontano aziende davvero giganti?

Illy è un’azienda atipica che si può definire familiare/globale. Le logiche sono di-verse dalle tante multina-zionali, e ci contraddistin-guono quel calore, quella passione e quel piacere del rischio e del fare le cose bene tipico delle migliori aziende del Sistema Italia. Siamo anche diversifica-ti. E’ un aspetto poco noto, ma illy è presente, per esempio, anche nel ciocco-lato e nella marmellata.

E come ci si muove in un momento economico contraddistinto dalla precarietà?Siamo in un momento sto-rico particolare dove l’eco-nomia, in generale, vede mercati che vanno bene e altri in forte crisi. Poi esi-stono realtà aziendali gi-ganti anche nel settore fo-od-drink con i quali fare i conti. Ma esistono an-che nicchie di eccellenza, dove puntare a un posizio-namento distintivo con la possibilità di creare e man-tenere una market share di qualità. Noi, come illy, pun-tiamo a un recupero valo-riale del prodotto italiano. Attraverso una politica di grande coerenza espressa dal prodotto, dalla distri-buzione e da un potenzia-le di marca che valorizzia-mo anche attraverso una comunicazione distintiva e di qualità.

le tazzIne In cuI vIene servIto Il caffè Illy. un altro elemento dI dIstInzIone

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MARKETPLACE

un pIano artIcolato che prevede televIsIone, ma anche weB e InIzIatIve sul punto vendIta

Bertolli, primo atto dopo il silenzioprotagonIste sono tre BellIssIme gemelle: laura, sofIa, monIca. a ognuna Il compIto dI rappresentare uno deI tre tIpI dI olIo extra vergIne che compongono la gamma

Sarà in onda per tutto il mese di luglio e poi di ago-sto il nuovo spot di Ber-tolli, l’olio più venduto al mondo secondo i dati di Euromonitor riferiti all’ul-timo anno. Ideato da Vi-nizius Y&R e prodotto da Filmmaster con la regia di Ago Panini, il 30 secondi è il primo atto di una campa-gna più articolata che vede Bertolli ritornare in comu-nicazione dopo alcuni anni di silenzio. Il piano pre-vede, infatti, tv ma anche web e iniziative sul punto vendita. Lo spot si svilup-pa come il trailer di un vero action movie, le cui prota-

di MaRiaNNa MaRcovich

goniste sono tre bellissime gemelle: Laura, Sofia, Mo-nica. A ognuna il compito di impersonare i tre diver-si tipi di olio extra vergine che compongono la gamma Bertolli: Robusto, Fragrante e Gentile. Partendo dal con-cetto di “Uguali, ma diver-se nei gusti” lo spot mostra i tre modi avventurosamen-te diversi di essere delle ge-melle Bertolli, che anche davanti alle scelte culinarie continuano ad avere incli-nazioni differenti. Bertolli riporta così attenzione e va-lorizza una delle più impor-tanti distintività di questo marchio storico, che pri-mo fra tutti in Italia ha in-trodotto nel 1997 la possi-bilità di scegliere l’olio extra vergine sulla base del gu-sto. Un concetto di segmen-tazione del sapore che Ber-tolli continua a sostenere grazie alle tre diverse inten-sità di gusto a scaffale - Ro-busto, Fragrante e Gentile -. Il nuovo movie recupe-ra lo stile scanzonatamen-te ironico che aveva caratte-rizzato anche l’ultimo spot Bertolli, quello in cui il de-tective Bert apriva ogni spot con la frase di rito: “Il mio nome è Bert e mi occupo di condimenti. Tra primi e se-condi ho risolto più di 1.000 casi”. Lo spot andrà in onda in versione da 30’ e 15’’ sui canali Rai, Mediaset, Cairo, Sky e del digitale terrestre. La pianificazione sarà cura-ta da Initiative Media.

I credIts della campagnaCliente: Carapelli FirenzeDirettore Generale: Mauro TosiniDirettore Marketing: Mariella CerulloMarketing Manager: Gualtiero D’AmianoAgenzia: Vinizius Y&RCreative Director: Manu DíezArt Director: Nacho DíazCopywriter: Sergio BallantiProducer: Lidia VilarAccount Manager: Salvador ReyProduzione: FilmmasterRegia: Ago PaniniDop: Paolo CaimiProducer: Valentina BellanzaCostumi: Roberto ChiocchiScenografia: Totoi SantoroEditor: Antonio Di PeppoPost Produzione: Edi

dal 2009 Il fatturato dell’agenzIa è crescIuto del 44%

Sette nuovi partner rinforzano CayennesI amplIa Il vertIce managerIale della sIgla

di davide de vecchi

Cayenne, fin dalla sua na-scita, nel 2003, ha sem-pre privilegiato il capita-le umano. E ora conferma questa filosofia nominan-do, accanto all’attuale so-cio di maggioranza e oggi amministratore delegato, Peter Michael Grosser, e ai due soci di minoranza, il direttore generale Lapo Brogi e il direttore creati-vo esecutivo Stefano Tu-

miatti, ben sette nuovi partner. Si tratta dei di-rettori creativi Federico Bonriposi e Matteo Airol-di, dei direttori servizio clienti Paola Rossi e An-tonio Anfossi, del diret-tore digital Paola Naldi, del direttore It Matteo Ca-pretto e del direttore me-dia Cinzia Sant’Ambrogio. Tutti professionisti che in questi anni hanno contri-buito alla costante cresci-ta di Cayenne, trend che è

proseguito anche durante la crisi economica iniziata nel 2009 e che ha ridotto gli in-vestimenti pubblicitari di oltre il 30%; mentre, nel me-desimo periodo, Cayenne ha aumentato il proprio fattu-rato del 44%. «Da due anni siamo indipendenti. Ab-biamo ricomprato le quote dal network Dentsu - affer-ma Peter Michael Grosser - e pertanto, oggi più di ieri, dobbiamo fare affidamento sulla qualità del nostro la-voro. Per contro non abbia-mo l’assillo di dover perde-re tempo in reporting e di pagare un management fee a qualche headquarter este-ro o di rinunciare a investi-re perché obbligati a massi-mizzare i profitti».

successo per la start up dI socIal customer servIce e crm

Ibm Smartcamp 2014, vince Social Bullguardla socIetà verrà ora ammessa all’IBm gloBal entrepreneur

di veRa Modesto

Social Bullguard, la start up dedicata al social cu-stomer service e crm, ha vinto l’edizione 2014 di Ibm SmartCamp. L’inizia-tiva promossa da Ibm ha visto l’iscrizione di più di cinquanta aziende, di cui solo quattroi finaliste. So-cial Bullguard, società che vede tra i principali azio-nisti CubeYou e Blogmeter, verrà ora ammessa all’Ibm Global Entrepreneur, pro-gramma internazionale di mentoring e networking di Ibm. Con questo pro-gramma lanciato nel 2012 Ibm mette a disposizione

delle imprese una serie di risorse tecniche. Inoltre, sempre Social Bullguard rappresenterà l’Italia alla finale europea del premio che si terrà in dicembre a Londra. Il vincitore finale

è stato premiato da Nicola Ci-niero, ceo di Ibm Italia, e da Roberto Maroni, Presidente della Ragione Lombardia. La vittoria di Social Bullguard è stata decretata da un comita-to di ben ventidue esperti.

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COM PANY

alleanza tra Il produttore Inglese dI telefonIa dI lusso e Il marchIo dI maestrIa artIgIana

Cellulari di gran luxury: sono i “Vertu for Bentley”partnershIp esclusIva quInquennale e lancIo del prImo telefono gIà a ottoBre 2014. prevIsto un modello specIale per ognuno deI 5 annI dI durata dell’accordo. contenutI esclusIvI fIrmatI dal gruppo automoBIlIstIco. e InvIatI tramIte un’app sul dIsposItIvo

di Matteo dedè

Vertu, produttore ingle-se di telefoni cellulari di lusso, ha annunciato la firma di una partnership quinquennale con Ben-tley, un marchio sinoni-mo di maestria artigiana britannica, eleganza con-temporanea, elevate pre-stazioni e tecnologia di lusso. L’amministratore delegato, Massimiliano Pogliani, ha commenta-

to così il raggiungimento di questo accordo: «Vertu rappresenta l’incarnazio-ne contemporanea del-la grande sapienza arti-giana inglese. Siamo un marchio di lusso sobrio e desideravamo collabo-rare con un partner auto-mobilistico che riflettesse il nostro stesso posiziona-mento. Questa partner-ship consentirà a Vertu d’integrarsi pienamente con il marchio Bentley: i

telefoni saranno proget-tati congiuntamente dai team di progettazione di Vertu e Bentley, sulla base di un rapporto che va ben oltre il semplice utilizzo di materiali e degli spun-ti di design. Siamo fidu-ciosi - aggiunge il mana-ger - che i cellulari “Vertu for Bentley” siano in gra-do di soddisfare il deside-rio di raffinatezza, abilità artigiana e meccanica di precisione dei clienti di

entrambi i marchi». Dal-la sede centrale di Ben-tley, nella città di Cre-we, Wolfgang Dürheimer, presidente e ammini-stratore delegato di Ben-tley Motors, commenta così: «La nuova partner-ship di Bentley con Ver-tu riunisce due marchi leader a livello mondiale, che si contraddistinguo-no per il loro impegno nelle prestazioni, nel lus-so e nella customer expe-rience. La collaborazione estende la gamma di lus-so di Bentley all’innova-tivo mondo della comu-nicazione mobile e offre ai clienti un nuovo modo di vivere il mondo Ben-tley. I contenuti esclusivi firmati Bentley saranno diretti ad automobilisti, viaggiatori e appassiona-ti del marchio, attraverso una partnership che tiene fede sia all’aspetto tecno-logico che a quello sen-soriale. Oggi - continua Dürheimer - assistiamo all’unione di due grandi marchi di caratura inter-nazionale, che rappresen-tano la quintessenza del patrimonio e della repu-tazione britannici. L’espe-rienza unica del lusso e delle elevate prestazioni intrinseca a ogni Bentley ha ora trovato un’ulterio-re espressione nel mon-do dei telefoni cellulari più desiderati al mondo». Il lancio del primo tele-

fono “Vertu for Bentley” è previsto per il mese di ottobre 2014 e sarà se-guito da quattro ulterio-ri smartphone di lusso speciali, ognuno dei qua-li comprenderà elemen-ti di design iconici e au-tentici di Bentley, oltre a servizi lifestyle di lusso. L’esperienza esclusiva di Bentley e i contenuti più recenti del marchio de-stinati ai proprietari e agli appassionati saranno riu-niti in un’applicazione di-rettamente sul dispositi-vo. La partnership “Vertu for Bentley” sarà suppor-tata da una campagna di marketing globale con-giunta, che vedrà Vertu lavorare al fianco di Ben-tley a livello sia mondia-le che regionale su eventi, crm e attività di customer insight.

Il marchIo vertu è sInonImo dI eleganza contemporanea

nella foto, a sInIstra, wolfang durheImer, presIdente e ammInIstratore delegato dI Bentley motors e, al centro, massImIlIano poglIanI, ammInIstratore delgato dI vertu

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ME DIA

I programmI del canale dI lIfestyle al numero 49 del dIgItale terrestre

Tv: su Fine Living esplodono l’estate e la voglia di vacanzel’emIttente, che fa capo al produttore e Broadcaster mondIale scrIpps networks InternatIonal, ha In palInseasto “hawaII lIfe”

Su Fine Living, il nuovo canale di lifestyle trasmesso al nume-ro 49 del digitale terrestre, l’esta-te e il desiderio di vacanza sono alle porte. Preparatevi, quindi, a vivere un periodo estivo ricco di prime tv assolute a base di mare, spiagge e piscine da sogno, in luoghi esclusivi in giro per il mondo. Con “Piscine da Urlo” (“Cool Pools”, dal 20 luglio ogni domenica alle 21:10) ci si tuffe-rà nelle piscine private più in-credibili degli Stati Uniti. Vere e proprie opere di design, caratte-rizzate da architetture sorpren-denti, forme insolite e dimen-sioni spropositate. Circondate da vegetazioni esotiche e situate all’interno di lussuosissime abi-

tazioni ci immergeremo in pi-scine degne di un imperatore ro-mano, passando per quelle che si estendono tra grotte, cascate e giochi d’acqua o attrezzate come spa da mille e una notte. Invece, per chi desidera scoprire e ma-gari sogna di vivere in uno degli arcipelaghi più belli del mondo, Fine Living - che fa capo al pro-duttore e broadcaster mondia-le Scripps Networks Internatio-nal - propone “Hawaii Life” (dal 27 luglio, ogni domenica, alle 20:15). In ogni episodio, fami-glie comuni, insieme ad agenti immobiliari dell’agenzia Hawaii Life, girano in lungo e in largo le Hawaii, da Oahu a Kauai, pas-sando per Maui e Big Island, per trovare l’immobile adatto al pro-prio stile di vita. Una carrellata

di proposte immobiliari per tut-te le tasche: da quelle più a buon mercato a quelle extra lusso con qualsiasi tipo di comfort. E inol-tre, perfettamente a tema con l’estate e le vacanze, arriva “Vi-sta Mare” (“Hot beach houses”, dal 29 luglio, ogni martedì, alle 21:10): un emozionante tour in giro per il mondo alla scoperta delle più belle case al mare. Co-struiti direttamente sulla spiag-gia, vedremo le ville e gli appar-tamenti più esclusivi affacciati su acque cristalline con vista su panorami mozzafiato. Delle reg-ge uniche e stravaganti, da fare letteralmente perdere la testa: dal castello costruito su una col-lina dei Caraibi, alla villa messi-cana abitata anche da un branco di zebre, passando per il palaz-zo in Spagna dove ogni cosa è ricoperta d’oro 24 carati. Infi-ne, per tutti gli appassionati di makeover e design, da venerdì 25 luglio, a partire dalle 21:10, durante tutto il periodo estivo, andrà in onda la serata specia-le “Rinnoviamo Casa” con i mi-gliori designer ed esperti di ri-strutturazione di Fine Living: ovvero Brunelleschi Construc-tion, Giardini Impossibili, An-tonio Style e Color Splash. E ov-viamente, nel corso dell’estate, non poteva mancare anche l’ap-puntamento fisso con il guru della ristorazione italo-amari-cana Giada De Laurentiis che, da giovedì 26 giugno alle 22:00, è protagonista della serata spe-ciale i “Consigli per i weekend”. Una rassegna dei migliori epi-sodi del suo popolare show “Weekend con Giada”.

di Luca aNeLLi

“pIscIne da urlo” è uno deI programmI nel palInsesto estIvo proposto da fIne lIvIng

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345 MILIONI DI PAGINE VISTE

12 MILIONI DI CONTATTI UNICI

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Immagina di unire l’agilità di una redazione giornalistica 100% web ai contributi esclusivi dei blogger più esperti di ogni settore. Questa è la nuova ricetta di Leonardo.it, il primo portale verticale nato per soddisfare ogni giorno qualunque sete di sapere: dalle news alla moda, dalla salute allo sport e molto altro ancora. Una realtà giovane e in continua crescita, che ti invitiamo a scoprire in un solo drink. O meglio, in un solo click.

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dal 2012 a oggI Il tasso dI aperture In moBIlItà è aumentato costantemente, con pIcchI durante I perIodI dI vacanza

Cresce senza sosta l’andamento delle aperture dell’email da mobilesecondo contactlaB, che ha analIzzato oltre un mIlIardo e mezzo dI emaIl spedIte dalla sua pIattaforma a maggIo 2014, pIù dI un’apertura su tre (35,7%) avvIene da moBIle, In crescIta dell’11% rIspetto alle rIlevazIonI effettuate lo scorso anno sullo stesso mesedi sebastiaNo ZeRi

Gli ultimi dati rilevati

da ContactLab

riportano che nel

mese di maggio 2014

il 35,70%

delle aperture è

avvenuto da un

dispositivo mobile

Più ricettivi su mobile!Nel mese di maggio 2014, abbiamo analizzato oltre 1 miliardo e mezzodi email spedite dalla piattaforma ContactLab per rilevare l’andamentodelle aperture mobile: più di un’apertura su 3 è stata fatta da dispositivi mobili.

Dal 2012 ad oggi il tasso di aperture in mobilità è aumentato costantemente, con picchi durante i periodi di vacanza, quando di solitosi trascorre più tempo lontano dal pc.

E questa estate che cosa ci riserverà? Seguiteci e lo scoprirete...

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agosto dell’anno scorso le aperture da mobile aveva-no raggiunto quasi il 39% del totale delle aperture, per poi attestarsi intorno al 38% anche in dicembre. Se quindi nei mesi dell’an-no in cui abitualmente si trascorre più tempo lonta-no dall’ufficio la consulta-zione della posta da smar-tphone e tablet è ancora più frequente, i dati Con-tactLab dimostrano che la fruizione dell’email da mo-bile è un’abitudine conso-lidata in qualsiasi periodo dell’anno, destinata a radi-carsi ulteriormente. «Sono numeri che stanno trasfor-mando il settore del digital direct marketing nel suo complesso - spiega Stefano Lena, vice president sales di ContactLab -. ll mobile è un dato di fatto, ed è quin-di necessario adeguare i propri strumenti di mar-keting a questa evoluzio-ne per garantire all’utente una customer experience di alto livello sul mobile. Le nostre analisi, insieme ai dati resi pubblici dal mercato, ci hanno porta-to a operare un forte inve-stimento per offire un ser-vizio sempre al passo con

Cresce senza sosta l’an-damento delle aperture dell’email da mobile. Se-condo ContactLab, che ha analizzato oltre 1 miliar-do e mezzo di email spe-dite dalla sua piattafor-ma a maggio 2014, più di un’apertura su tre (35,7%) avviene da mobile, in cre-scita dell’11% rispetto alle rilevazioni effettuate lo scorso anno sullo stes-so mese. Dal 2012 a oggi il tasso di aperture in mobi-lità è aumentato costante-mente, con picchi durante i periodi di vacanza, quan-do di solito si trascorre più tempo lontano dal pc: se la percentuale rilevata a mag-gio 2014 supera il 35%, ad

l’evoluzione delle abitudi-ni dei consumatori». Con-tactLab ha di recente rila-sciato una nuova soluzione, il Page Builder Responsive 3.0, il tool per la creazione e l’editing delle email sulla base di template struttura-ti, senza bisogno di alcuna conoscenza di Html, che in questa versione 3.0 con-sente - oltre alle normali funzionalità di un PageBu-ilder di ContactLab - di ge-stire in totale autonomia e con facilità la creazione di newsletter completamen-te responsive a partire dal template master plurifun-zionale creato dall’agency di ContactLab. Con que-sta soluzione ContactLab copre tecnicamente il 95% dei dispositivi mobile, da tutte le versioni iOs, An-droid, Windows Phone a Blackberry. Il PageBuilder permette di seguire le best practice dell’email marke-ting e, grazie alla sua fles-sibilità, è facilmente per-sonalizzabile e adattabile a seconda delle esigenze di ogni singola campagna. Il modulo permette di modi-ficare immagini, testi, co-lori e link, senza dover in-tervenire sul codice html, in tempo reale e in modo intuitivo, snellendo così tutto il processo di gene-razione delle email inviate al proprio database senza dover sacrificare la varietà dei contenuti, con un im-patto positivo sulla qualità

e i risultati delle campagne dei nostri clienti. «L’inve-stimento che stiamo facen-do nel mobile è una scelta obbligata ma non banale - conclude Lena -. Se ci si guarda in giro la tecnolo-gia responsive non è re-altà anche se viene quasi sempre data per scontata, specialmente nel settore dell’email marketing. Lad-dove invece se ne fa uso il cliente può davvero godere di una customer experien-ce ottimale. Che poi è quel-lo che chiede». La rispo-

sta dell’azienda guidata da Massimo Fubini alle evolu-zioni del mercato e all’uti-lizzo sempre più radicato dei dispositivi mobile non si limita al PageBuilder re-sponsive: propone soluzio-ni integrate omnicanale per generare customer en-gagement tramite email, sms e push notification. Sono inoltre già allo studio soluzioni integrative per veicolare campagne ad hoc tramite i servizi di mes-saggeria istantanea come WhatsApp o WeChat.

eventI / cross creatIvItySi è concluso con entusiasmo e un ottimo riscontro di pubblico Cross Creativity, appuntamento internaziona-le promosso da Regione Lombardia, grazie al proget-to europeo Creative Companies in Alpine Space, al suo terzo anno di attività. Realizzato con Expo delle Start up e in collaborazione con Unioncamere Lombardia, Politecnico di Milano e Meet the Media Guru, l’evento ha suscitato l’interesse e la curiosità di circa 2.500 per-sone nella due giorni che si è svolta a Palazzo Lombar-dia e nell’antistante Piazza Città di Lombardia. “Creati-ve pitching”, “Reverse pitching” e i tanti altri interventi di creativi, istituzioni e investitori hanno animato l’Au-ditorium Testori e hanno interessato una platea di cir-ca 500 ospiti. Tantissimi i progetti presentati, sviluppa-ti da giovani e brillanti creativi, nell’ambito di diversi percorsi a supporto dell’avvio e della crescita di nuo-ve idee e attività. Una giuria composta da investitori ha selezionato i quattro progetti ritenuti più significativi per l’idea proposta e/o per il percorso svolto: CraftVen-ture sull’arte della manifattura e il turismo; ArTù per bambini da 6 ai 10 anni; Baby pram - bike sharing de-dicato a genitori di bambini piccolissimi da 0 a 6 mesi; Urban Games Factory, una casa di produzione di “ur-ban games” economicamente sostenibili.

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LINKsocial & ecommerceShopping online anche su Twitter?Per pochissimo tempo, ma è successo. Sull’app mobile di Twitter è com-parso il nuovo tasto “buy it”. Con tutta probabili-tà, il social ha voluto te-stare la piattaforma per espandersi nel commer-cio elettronico .NINJAMARKETING.IT

appPer un risveglio davvero miglioreSe vi capita spesso di svegliarvi col piede sini-stro, ecco elencate delle app che possono sempli-ficarvi il risveglio. Strea-ching, meditazione, me-teo e tutto il necessario per organizzare al me-glio la vostra giornata.FASTCOMPANY.COM

inFormaZione

tecnoloGia

Nuove fonti per i giornalisti

La rivoluzione si chiama GoPro

Un terzo dei giornalisti ritiene che i social me-dia non siano una fonte affidabile di informazio-ni. Nonostante questo, però, la metà degli stes-si giornalisti afferma che i social media sono la loro principale fonte di informazione. Sorpren-dentemente, la metà dei giornalisti dichiara di ri-tenere che l’opinione de-gli utenti sia più affida-bile di una dichiarazione di un’organizzazione. Lo afferma lo studio “The Social Media Impact (#SMING14)”, condotto da ING tra un campione di giornalisti e professio-nisti della comunicazio-ne impegnati in vari pae-si del mondo.

L’invenzione di Nicho-las Woodman ha rivo-luzionato l’industria dell’immagine. Nel 2005 il giovane trentenne ha un’intuizione: portare l’azione nelle foto stati-che. Così decide di cre-are GoPro: era picco-la, compatta, racchiusa in un case subacqueo; e aveva una cinghia che consentiva di agganciar-la al corpo e farla girare su se stessa. Negli anni si continua a evolvere: più piccola, più potente e con obiettivo fish-eye per le riprese. GoPro, oggi, è diventata il baluardo del mercato della fotogra-fia non professionale che gli smartphone stanno massacrando.

ETALIA.NET

ILSOLE24ORE.COM

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LINKscenariSi avvicina la “fine” di internet?Una riflessione attenta, sug-gestiva e completa su come internet potrebbe, presto, cambiare radicalmente ri-spetto a come siamo abitua-ti a conoscerlo, con i network e i regolamenti regionali che rimpiazzeranno l’attuale as-setto “global”.

editoria diGitaleTra Hachette e Amazon è guerraNon tutti sanno che, negli Usa (ma anche nel resto del mondo) è in corso una guer-ra a colpi di lettere tra la casa editrice libraria Hachet-te e Amazon. Da non con-fondere con una guerra tra scrittori e “autopubblicati”. Oppure si.

curiositàApparire “smart” nelle riunioniTutti vogliamo fare bella fi-gura nelle riunioni di lavo-ro. Ma a tutti sarà capitato, più di una volta, di ritrovar-si a pensare alle vacanze o a qualsiasi altra cosa rispetto all’argomento trattato. Dieci trucchi “di mestiere” per non inciampare.

THEATLANTIC.COM

LATIMES.COM

MEDIUM.COM

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s e a r c h & s o c I a l m e d I a m a r k e t I n g

13-14 novembre 2014mico – milAno congressi

m i l A n

www.smxmilan.itPer informazioni ed iscrizioni riservate ai lettori di daily media e daily net:

Ilaria Biasini - 06.84541.292 - [email protected]

organizzato da

The Executive Network

programma a cura di

Founding sponsor

in collaborazione con

sponsor

Danny SullivanFounding EditorMarketing Land

Chris ShermanFounding EditorSearch Engine Land

supporting mediA

Rivista mensile di comunicazione, marketing e media business in rete

Il quotidiano della comunicazione Il quotidiano del marketing in rete

AdvocAcies

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LINK

copia privataL’indagine che imbarazza SiaeNel dicembre scorso, quando esplose il dibat-tito sul rincaro dell’equo compenso, è stata realiz-zata un’indagine sul com-portamento degli italiani rispetto alla copia privata. Completamente ignorata?

scenari 2Benvenuti nella Cina digitaleChi pensa che il totalita-rismo del Governo Cinese non permetterà lo svilup-po dell’economia digitale nel Paese asiatico sbaglia. E di grosso. Un’overview sugli attori, le piattaforme nonché sugli utenti cinesi.

ricerche La rincorsa di Google ad AmazonGoogle è il re indiscusso di ogni tipo di ricerca online, tranne una: quella sui pro-dotti. In questo campo, pur-troppo per BigG, è Amazon a dominare il mercato. E non si può dire che Google non ci abbia provato...

diGital liFeCome la tecnologia influenza ilsonnoC’era un tempo in cui le no-stre camere da letto era-no dei “santuari” del riposo, con dentro niente più che un letto, un armadio con i vesti-ti e alcuni effetti personali. Oggi c’è molto altro. Ma non è detto che sia un bene...

TOMSHW.IT ECONSULTANCY.COM

RECODE.NET DASHBURST.COM

scenari 1I tablet mettono la freccia sui pcSecondo l’ultimo rapporto Gartner, il declino dei pc a spese dei tablet vedrà il suo punto di svolta già nel 2015. Quest’anno, intan-to, di 2,4 miliardi di devi-ce, l’88% sarà mobile. E la metà “gira” con Android.

TECHCRUNCH.COM

censura diGitaleI Paesi dove i social sono vietatiCome ci ha insegnato bene la Primavera Araba, i so-cial media non sono solo un “luogo” dove posta-re foto di gattini. Lo sanno bene anche i capi di nume-rosi regimi più o meno as-solutistici nel mondo...

DIGITALINFORMATIONWORLD.COM

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Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012

Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium,

è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale.

Per i possessori di Tv dinuova generazione ecco la magia

dell’alta definizione.

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Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione

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partIcolare de “la morte dI socrate”, Jacques-louIs davId, 1787

Ci si interroga sul rapporto tra tecnologia e istruzione da 2.400 anni, ovvero dal dialogo tra Socrate e Fedro sulla scrittura. Ma anche restando agli ultimi 150 sono innumerevoli le proposte e gli esperimenti riguardanti l’uso della tecnologia nella scuola. Tuttavia, la ri-voluzione educativa per via tecnologica non si è mai materializzata. A impedire lo sforzo di generazioni di “creatori distruttivi” è stata la tecnologia stessa, finora inadatta a rimpiaz-zare il rapporto docente-studenti e con esso tutte quelle situazioni che si creano quando un numero limitato di esseri umani condivi-de uno spazio fisico per imparare insieme. Si può, allora, concludere che la tecnologia non avrà mai posto nelle classi? Ovviamente no. Innanzitutto, perché nei decenni questa si è già conquistata un ruolo significativo, benché ancora marginale. Ma soprattutto perché non è possibile predire il futuro: ogni novità an-drà valutata senza pregiudizi, soppensando vantaggi e svantaggi. Ciò vale anche per l’on-

data tecnologica digitale. Innanzitutto, la tec-nologia è un mezzo e non un fine: è raziona-le adottarla solo se permette di raggiungere meglio determinati obiettivi educativi. In se-condo luogo, dopo oltre due secoli di espe-rimenti, il modello “tradizionale” impostato sulla presenza fisica deve essere trattato con rispetto, giacché ha dato ragionevole prova di sé nell’arco di numerose generazioni e in contesti sociali, economici e politici molto di-versi tra loro. E’ utile, quindi, concentrarsi sui punti deboli del sistema attuale. In tal senso, due aspetti mi sembrano promettenti: effica-cia e inclusione. Efficacia perché ci sono ar-gomenti che potrebbero essere affrontati con migliori risultati se alla parola venissero af-fiancati nuovi strumenti basati (anche) sulle immagini. Inclusione perché il digitale facilita il coinvolgimento di coloro che hanno difficol-tà a frequentare un’aula. Rivoluzione, dun-que? Non credo. Ma, con pazienza e rigore potremo avere evoluzioni importanti.

vIsIonIdi Matteo dedè

quale sarà Il rapporto tra scuola e tecnologIa

Juan Carlos De Martinè professore di ruolo presso il dipartimento di automatica e informatica del politecnico di torino, dove ha co-fondato e co-dirige il centro nexa su internet e società. dal 2011 è faculty fellow presso il Berkman center for internet & society della harvard university e senior visiting researcher presso l’internet and society laBoratory della keio university (tokyo). è noto per la sua attività nell’amBito internet e società, con particolare attenzione ai temi del diritto d’autore nell’epoca digitale e della neutralità della rete. fa parte del consiglio scientifico dell’enciclopedia treccani e dei coordinatori del consiglio scientifico di “Biennale democrazia”. dal 2005 al 2012 è stato il “lead” di creative commons italia. è stato esperto del governo italiano nel comitato “scienza e società” del vii programma Quadro (2007-2013) della commissione europea e, dall’aprile 2013, è “national point of reference” per l’open access nei confronti della commissione europea

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spazIo a... 8/31 luglIo - trIennale @ mIlanothe cloud shelter

loBoreet ut alIt alIt lum vel ute dIt acIdunt luptat enIs nIBh erIt ullut ad mIncIpIt alIquIsI euIpIt, volor

Dall’8 al 31 luglio lo spazio TIM4Expo in Triennale - a Milano, in viale Alemagna 6 - ospita la mostra foto-grafica “Telecom Italia Data Center - The Cloud Shel-ter”, realizzata in collaborazione con Magnum Photos ed Expo 2015. Il progetto nasce dall’idea di valorizza-re la realtà intangibile del Cloud Computing tramite immagini e video del Data Center Telecom Italia per dare visibilità e dignità estetica al “sistema nervoso centrale” del Digital Expo e di tutta la Digital Smart City di Expo Milano 2015. Infatti, tutta l’infrastruttu-ra tecnologica dell’Esposizione Universale si basa sul Cloud Computing e le risorse saranno fisicamente al-locate presso il Data Center di Rozzano, nei pressi di Milano, in un’apposita area dedicata, per abilitare in completa sicurezza i processi d’interazione con l’Ex-po “virtuale” e con gli innovativi servizi resi disponi-bili nell’area espositiva. la mostra rappresenta, quin-di, un viaggio nel mondo del Cloud Computing, della Digital Expo e della Digital Smart City di Expo Mila-no 2015. Un viaggio che assume le forme di un servi-zio fotografico realizzato da tre dei più importanti fo-tografi dell’agenzia internazionale Magnum Photos: Paolo Pellegrin, Peter Marlow e Harry Gruyaert. At-traverso punti di vista diversi hanno dato una perso-nale rappresentazione della tecnologia e dei servizi innovativi alla base della vita digitale quotidiana.

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