31/07/2014 Film TV - N.30 - 3 Agosto 2014 Pag fileLA FASE REM LA W MOSTRA INTERNAZIONALE DI...

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% (i _^__» „, , '•'.•*' LA FASE REM LA W MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA CURATA DAL LEONE D'ORO REM KOOLHAAS SI APRE ALLA DANZA, AL TEATRO, SOPRATTUTTO AL CINEMA: CON LA SEZIONE MONDITALIA CHE RESTITUISCE UN RITRATTO DEL PAESE IN 82 SEQUENZE DI OSCAR IARUSSI C y è parecchio cinema nei Fundamentals della 14 a Mo- stra internazionale di architettura diretta dall'olan- dese Rem Koolhaas. L'esposizione allestita tra Arse- nale, Giardini e altri luoghi veneziani, aperta fino al 23 novem- bre 2014, si presenta in controtendenza rispetto alle stagioni delle archistar. Come negarlo? L'architettura negli ultimi de- cenni è stata in prima fila nell"'economia del protagonismo" realizzata dalla tv e tracimata nella vita culturale tutta, di cui parla lo studioso messicano Gabriel Zaid in // segreto della fa- ma (2010, Jaca Book). «A suscitare l'attenzione è l'autore, mentre l'opera praticamente scompare», scrive Zaid. «Archi- tettura, non architetti», proclama Koolhaas in apertura del ca- La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 31/07/2014 Pag.12 Film TV - N.30 - 3 Agosto 2014

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LA FASE REMLA W MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA

CURATA DAL LEONE D'ORO REM KOOLHAAS SI APRE

ALLA DANZA, AL TEATRO, SOPRATTUTTO AL CINEMA:

CON LA SEZIONE MONDITALIA CHE RESTITUISCE UN

RITRATTO DEL PAESE IN 82 SEQUENZE DI OSCAR IARUSSI

C y è parecchio cinema nei Fundamentals della 14a Mo-stra internazionale di architettura diretta dall'olan-dese Rem Koolhaas. L'esposizione allestita tra Arse-

nale, Giardini e altri luoghi veneziani, aperta fino al 23 novem-bre 2014, si presenta in controtendenza rispetto alle stagionidelle archistar. Come negarlo? L'architettura negli ultimi de-cenni è stata in prima fila nell"'economia del protagonismo"realizzata dalla tv e tracimata nella vita culturale tutta, di cuiparla lo studioso messicano Gabriel Zaid in // segreto della fa-ma (2010, Jaca Book). «A suscitare l'attenzione è l'autore,mentre l'opera praticamente scompare», scrive Zaid. «Archi-tettura, non architetti», proclama Koolhaas in apertura del ca-

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

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talogo edito da Marsilio, per quanto lui stesso sia partecipedell'olimpo divistico fin dal libro che lo rivelò tra i guru delpostmoderno {Delirious New York, 1978, Electa).

NUOVE FONDRmENTRSpazio dunque alla riscoperta dei fondamenti o, siamo a Vene-zia, delle "fondamenta nuove". In sintonia col presidente PaoloBaratta, la Biennale Architettura curata da Koolhaas - che fuLeone d'oro alla carriera nel 2010 - si apre alla danza, alla musi-ca, al teatro e soprattutto al cinema, attingendone sostrato, ma-teria, tragitto al posto del "solito" progetto. Infatti il basico, l'es-senziale, il pratico, insomma il fondamentale non configuranoaffatto un ritorno all'antico. Piuttosto, la fase Rem in Laguna ra-dicalizza la dimensione visionaria e la vocazione onirica che glisono proprie, offrendo al cantiere del contemporaneo elementidella "tecnologia del fantastico" cara all'Olandese Volante. Sce-neggiatore in gioventù (De blanke Slavin, 1969), Koolhaas hachiesto manforte al direttore della Mostra del cinema Alberto

Barbera e al critico Alberto Momo per allestire la sezione intito-lata "Monditalia" alle Corderie dell'Arsenale. La storia e il pre-sente del paese, assunto come emblematico del caos che può tra-dursi in creatività (grazie grazie: troppo onore), sono ripercorsiin una galleria chiaroscurale scandita da una gigantesca riprodu-zione in stoffa della Tabula Peutingeriana. È una mappa stradaleromana dell'Europa, risalente al V secolo, in cui l'Italia con lasua estensione mediterranea occupa il centro della scena. La Ta-bula lungo i 316 metri delle Corderie induce un paradossalestraniamento nel visitatore: la geografia nota di città, paesi, marie monti italiani non è immediatamente riconoscibile nella tramaarcaica che fa da roadmap per il futuro.

I PRRRDIGmi DELL'OSSERVRTOREIntanto, sugli schermi scorrono 82 sequenze stralciate da pel-licole più o meno famose, che contrappuntano 41 casi di stu-dio o installazioni sviluppati da architetti, fotografi, saggisti eartisti in dialettica o in contrasto con altrettante località. Dal15 agosto, poi, 22 di quei film verranno proiettati in versioneintegrale sul palco F delle Corderie, trasformato in una salacon quattro schermi sui lati. Si potrà assistere alla proiezioneda punti diversi dello spazio, sperimentando i paradigmi del-l'osservatore, che l'antropologia culturale invita a non consi-derare mai esterno al campo osservato. Tra i film che sarannoproposti in toto, Sfromboli di Roberto Rossellini, Profondo

rosso di Dario Argento e // Vangelo secondo Matteo di PierPaolo Pasolini nel cinquantenario della pellicola appena riva-lutata daH"'Osservatore Romano". Il capolavoro di Pasolini,attendendo l'opera che Abel Ferrara ha dedicato alla figura delregista, in queste settimane è anche al centro sia della Bienna-le danza con Appunti del Vangelo secondo Matteo di VirgilioSieni sia di una mostra omaggio nel Palazzo Lanfranchi diMatera dove fu girato.

V1RBBI IN ITRLIRMa in "Monditalia" la geografia è evocativa, non certo da guidaturistica alle location. Per esempio, il Vangelo pasoliniano è con-testualizzato fra le rovine di L'Aquila terremotata e Lamerica diGianni Amelio, ambientato tra la Puglia e l'Albania nel 1994, èriferito a Lampedusa, agli sbarchi dei migranti, all'esodo che di-sorienta l'Occidente, in coppia con Lettere dal Sahara di VittorioDe Seta (presente anche con Banditi 'a Orgosolo). Il Mediterra-neo del Post-Frontier ha il Respiro di Crialese e quello vulcanico

di Stromboli di Rossellini,del quale non manca Viag-gio in Italia. Mentre la re-torica fascista del marenostrum viene destruttu-rata da II leone del desertodi Moustapha Akkad e rie-cheggia in Lo specchio diDiana di Yervant Gia-nikian e Angela Ricci Lue-chi - che hanno alle Cor-derie pure il documentariosulla prima guerra mon-diale Su tutte le vette è pa-ce - nonché in Sicilia!, en-trambi del 1999. Risplen-'

Alcune immagini tratte da dono film di Michelangelo"Monditalìa", sezione cinematografica Antonioni (L'avventura,dalla 14" Mostra internazionale di ,. ,, , , ,architettura, ai Giardini e all'Arsenale Deserto rosso), del qualedi Venezia fino al 23 novembre 2014 scopriamo la villa-perfor-

mance costruita da Dante'Bini nel 1970 col fine di"sentire il mare" più che divederlo, a patto di non ri-velare i nomi dei clienti(Antonioni e la Vitti). Cisono le rovine di Pompeicui danno del tu Le occa-sioni di Rosa di SalvatorePiscicela (1981) e titoli

storici di Fellini, Visconti, De Sica, Zurlini, De Santis, Monicelli,Malaparte, Rosi, Bene, Olmi, Godard, Taviani, Ferreri, Losey,Risi, Angelopoulos, Bellocchio, Bertolucci, Garrel, Troisi, Moret-ti, Cipri e Maresco... Ma ecco le incursioni nei generi: Non si se-vizia un paperino di Fulci, Don Camillo di Duvivier, Milano cali-bro 9 di De Leo, Bianco, rosso e Verdone del Carlo nazionale, Ec-cezzziunale... veramente di Vanzina e, vivaddio!, Le vacanze in-telligenti di Sordi del 1978. È l'episodio di Dove vai in vacanza?in cui Albertone fruttivendolo romano e la consorte "buzzicona"Anna Longhi si aggirano nella Biennale Arte, ignari e felici Irwww.labiennale.org

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