22 febbraio1973

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Quotidiano / Anno L / N. 52 ( - 1 * Gloved) 22 febbraio 1973 / L 90 " 40 mila manifestano in piazza San o pe la a di Venezia a pag. 4 ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO Al o e scandalo su i nascoste pe non e un e A pag. 5 Gravissime azioni contro le prospettive di soluzione pacifica e tese ad esasperare il pericolo di guerra UN AEREO DI LINEA UBICO ABBATTUTO NEL SINAI DA UN ATTACCO U CACCIAISRAEUANI: 75 MORTI La tragedia e avvenuta a poche ore da una massiccia incursione «terra-aria-mare » contro il nord del Libano che aveva provocato I'uccisione di 30 persone - II Boeing libico era in volo con 113 persone da Tripoli al Cairo: aveva smarrito la rotta e denunciava noie alia radio - L'equipaggio era francese - Sei bimbi fra le vittime - Sdegnate reazioni nelle capitali arabe e nel mondo Nuovo atto o nel o delta a della tensione Napoli: studente in fin di vita per una brutale carica della PS Vincenzo , 19 anni, o pe a e e sottoposto a o chi- o - E' stato colpito da un candelotto o e il o stava pe scio- i - i comuniste al o - e mette sotto accusa il o . 21. Un barbaro, inaudito attac- 00 israeliano — die ha segui- to di poche ore l'aggressione al o settentrionale — ha insanguinato oggi il cielo del Sinai, rendendo incandescente il clima del o Oriente e sollevando l'indignazione di tutto il mondo civile: un aereo di linea libico, intercettato da caccia di Tel Aviv, e stato ab- battuto in pieno deserto, pro- vocando la morte di almeno 75 persone, fra passeggeri e Terrorismo internazionale A TTO mostruoso di pira- teria e di deliberata ag- gressione e l'attacco con cui l'aviazione israeliana ha ab- battuto ieri un aereo civile libico. Oltre settanta sono si- nora le vittime fra i passeg- geri. Altri, feriti gravi, po- trebbero allungare la lista. Non vi e attenuante possi- bile per un'impresa cosl in- fame. Siamo in grado di dir- lo sulla base delle stesse — peraltro contraddittorie dichiarazioni ufficiali delle autorita israeliane. Un ap- parecchio di linea e facil- mente riconoscibile, sia per il suo modello che per le in- segne con cui viaggia. Si e trattato quindi di un crimi- ne che nessuna esigenza mi- litare, nessuna logica di guerra, nessuna tensione possono, non diremo giusti- ficare, ma neppure spiegare. suoi autori sono quegli stessi dirigenti israeliani che accusano di « attivita terro- ristica > i palestinesi, cioe un popolo da loro privato della sua terra e sottoposto da anni a un terrorismo spie- tato, organizzato con i piu moderni strumenti di guer- ra. a molto tempo i rea- zionari israeliani continuano a commettere imprese crimi- nali di tali proporzioni e gravita da costituire una delle peggiori operazioni terroristiche internazionali, cui si sia mai assistito. Quel- ia di oggi e tuttavia una delle piu allarmanti. diri- genti israeliani si sono fat- ti quasi un punto di vanto nel disprezzare ogni forma di legalita, ogni norma di di- ritto, ogni deliberazione po- litica degli organismi inter- nazionali. e si e vi- sta una piu cinica ostenta- zione di forza e aggressivita al servizio di uno scopo pspansionistico. e contro l'ae- reo libico segue di poche ore quella compiuta < per mare, per cielo e per terra » contro una zona settentrio- nale del , paese che non e mai stato in guerra con , pur avendo do- vulo subire da parte sua in passato non pochi attacchi, altrcttanto ingiustificati. Que- sta volta nemmeno il vergo- gnoso argomento della rap- prcsaglia puo essere invoca- to, poiche gli stessi israe- liani riconoscono che la frontiera fra i due Stati e da tempo tranquilla. Si e trattato una volta di piu di uno sfoggio deliberato di violenza. Perche? Non e difficile constatare come quest! atti di pirate- ria, sempre meno maschc- rati, vcngano intrapresi in un momento internazionale particolare, quello stesso che vede con l'estendersi della pace in , l'afferma- zione del diritto dei popoli ad un'esislenza libera e in- dipendente. Con la fine del- la guerra vietnamita un grande lavoro diplomatico si c awiato nelle sedi piu di- verse attorno ai problem i del o Oriente. a solu- zione trovata nel Sud Est asiatico — come sempre ac- cadc in simili casi — ha ac- ceso spcranze di un rcgo- lamento anchc per questo secondo conflitto. Proprio tale momento viene scclto da n e dai suoi colleghi per dichiarare che per - le « la pace non e 1'obiet- tivo prioritario >. E poiche il valorc pcrsuasivo delle pa- role non e mai stato il loro forte, essi prefenscono la- r parlare gli atti. membri dell'equipaggio; altre 9 persone sono rimaste fe- rite, alcune in gravi condizio- ni. Secondo la Air nes, cui l'aereo apparteneva, a bordo e'erano 113 persone, equipaggio compreso, 29 di esse mancano dunque al- l'appello. o era composto di personale del- (uno steward e una hostess francesi sono fra i feriti). n massima parte i passeggeri erano egiziani e li- bici: di essi sei erano bambini piccoli. Tempeste di sabbia ostacolano i soccorsi. a notizia del gravissimo episodio e venuta mentre era ancora viva l'eco dell'incur- sione condotta con l'impiego di commandos trasportati da navi ed elicotteri contro alcu- ne localita del o del nord; in questo attacco. alme- no trenta persone. per lo piu civili, sono morte e numero- si edifici sono stati distrut- ti. fra gli altri, una scuola e un edificio delle Nazioni Unite. A sole dodici ore di di- stanza, 1*« incidente » dell'ae- reo appare difficilmente spie- gabile come una tragica coin- cidenza, ma appare piuttosto un elemento di una catena di sanguinose provocazioni volte a negare ogni prospet- tiva di soluzione pacifica del- la crisi mediorientale. E ci6 e tanto piu vero se guardiamo ai dettagli . Secondo le fonti ufficiali di Tel Aviv, infatti. l'aereo e penetrato < nello spazio aereo israeliano > (cioe del Sinai egiziano occupato dai soldati di Tel Aviv) a circa 80 km. dai Canale di Suez ed ha sor- volato posizioni militari. caccia si sono levati in volo e hanno intimate al pilota di atterrare in un aeroporto mi- litare israeliano; non aven- do ottenuto risposta, hanno senz'altro aperto il fuoco, ab- battendo l'aereo, nonostante si trattasse chiaramente di un Boeing 727 civile, con i con- trassegni della societa libica. premier Golda . a no- me del governo israeliano. ha diramato piu tardi una dichia- razione che « esprime ramma- rico per la perdita di vite e per il fatto che il pilota del- l'aereo libico non abbia ot- temperato all'ordine di atter- raggio »; a sua vclta il mini- stro l Galili, ben noto per le sue ricorrenti dichia- razioni oltranziste, ha detto che l'abbattimento dell'aereo « e stato un incidente », che i piloti degli aviogetti hanno agito < secondo il diritto in ternazionale » e che « e diffi- cile comprendere perche il pilota del Boeing non abbia risposto alle intimazioni dei caccia >. Forse per raffor- zare questa versione, un'altra fonte israeliana. che ha volu- (Segue in ultima pagina) O A le rivelazioni sui precedenti della trattativa per il Vietnam II portavoce della Santa Sede, professor Alessandrini, ha ieri confermato le rivelazioni di stampa sui contatti tra la Direzione del PCI ed il Vaticano alio scopo di facilitare un dialogo tra Hanoi e Washington e spianare la via alia pace nel Vietnam. Nel dicembre del '66 una delegazione del PCl guidata dai compagno Berlinguer consegno, infatti, al compagno Ho Chi Min un promemoria del Papa. NELLA FOTO: I'incontro tra il compagno Berlinguer ed il compagno Ho Chi Min ad Hanoi nel dicembre del 1966. A PAGINA 2 a Conferenza mondiale di solidarieta con il Vietnam comincia oggi a a Oggi alle ore 15 presso la sala dei con- gressi Raffaello» (Hotel Jolly) a Roma si aprono i lavori della Conf erenza mon- diale per il Vietnam. Oltre sessanta dele- gazioni di paesi d'Europa, Africa, Asia, America Lalina, Australia e Stati Untti, assieme a centinaia di personality italiane del mondo politico, culturale, rappresentanti di organizzazioni sindacali e di massa, assi- steranno ai lavori che iniziano con le rela- zioni sulla situazione nel Vietnam del Nord e del Sud. Oomenica I delegati e i parfecipanti alia Conferenza prenderanno parte a una mani- festazione che si svolgera al Teatro Adriano sotto I'egida del Comitato romano di Italia- Vietnam. A PAGINA 14 La nuova a dei popoli indocinesi nella lotta pe Findipendenza Firmato nel Laos Taccordo di pace a guerra e finita questa mattina alle 6 (ora italiana) - trattato vede riconosciute le richieste fondamentali avanzate dalle forze popolari - Sull'ultimo fronte aperto, la Cambo- gia, Tesercito di n Nol ha subito gravi rovesci nonostante i massicci bombardamenti USA o di pace nel s 6 stato firmato ieri a Vientiane. nel corso di una solenne cerimo- nia. dai segretario generate del Fronte patrioltico lao. Phoumi Vongvichit. e dai ministro ple- nipotonziario Peng Phongsavdn. o prevede. tra , un cessate U fuoco « in loco» che inizia questa mattina alle 6 (ora italiana) e la costituzie ne di un go»erno di coalizione che dovra preparare elezioni general!. Nell'ultimo paese in docinese ancora vittima dcl- raggrcssione imperialista. la Cambogia. e forze popolari hanno respinto una serie di of- fensive lanciate dagli uomini di n Nol. ad una trentina di chilometri di Phnom Penh. Nel Vietnam del Sud i saigonesi hanno bombardato ed attaccato una citta liberata. mentre nel Nord si fissano gli ohiettivi della ricostruzionc. A PAG. 13 e PC La Direzione del PCI e convocata per mercoledi 28 febbraio alle or* 9. ( ^ il o A gli esponenli dei par- titi sempre ptit impe- gnati in un colloquio desti- nato. prima o poi, a pre- parare una nuova maggio- ranza, quello che piu ci commuove 6 il segretario del OJU Bignardi, del quale non si dice mai che intcrviene nel dialogo o vi prende parte o vi figura, ma che vi «si inserisce*, dandoci il senso, a un tem- po, della sogliola e del non invitato, che si mette in mezzo alle cose, inaspetta- to e vano. giorno era stato detto che Von. Bi- gnardi aveva avuto un col- loquio con questo ultimo ha smentito Vincon- tro e il segretario del si e dichiarato contento: nessuno gli ha parlato, nes- suno gli ha telefonato, nes- suno visto. lascia- no sulla banchisa, non dovete pensare che il si rifiuti di con- frontarsi con i socialisti. A questo proposito Von. Bi- gnardi ha parlato chiaro quando ha detto (Nazione di ieri) che «il fareb- be un errore a chludersi completamente al confron- to con il » alleggeren- do il nostra cuore da una grossa preoccupazione. Not ci dicevamo con angoscia: «Vuoi scommettere che i liberali stanno meditando di chiudersi al confronto con i socialisti? % e ci sen- tivamo sconsolati soprat- tutto per i socialisti t qua- li. come tutti sanno. sogna-, no notte e giorno di con- frontarsi 'con i liberali. Avrete notato, infatti, che gli esponenti del si di- chiarano interessati a in- contri con la col e col ma non accen- nana mai ai liberali per- chi, conoscendo U caratte- re di Bignardi, hanno pau- ra che costui si rifiuti di incontrarli e temono una sua brutale ripulsa. il segretario del in fan- do, e indulgente, e si di- chiara disposto a parlare anche con i socialisti: si di una generosa di- sponibilita che lo onora e che apre nuove interessan- ti prospettive al dibattito politico in corso. ha anche detto Bignardi con bella imma- gine marrnara — cdeve mantenere 11 periscopio a- perto, per scrutare qualche - possibile cambiamenUo nel- Pambito della politica so- cialista. n due parole: ne chiusura ermetica ne aper- tura intempestlva ». Adesso i socialisti sono awertitU se vedono sulla distesa del mare un plrolo che afflora, sappiano che t il perisco- pio di Bignardi, il quale non smette di sperare che U cambi politica e va- da verso i liberali, sempre disposti, bonta loro, a in- contrarlo. non sono nt chiusi n£ apertt: sono co- me quelle cozze malamen- te socchiuse nei confronti delle quali non e'e di me- glio che butlarle via. Forttbraccto a nostra redazione , 21. Uno studente di 19 anni in fin di vita all'ospedale colpito da un candelotto lacrimogeno, nume- rosi altri feriti, decine e decine di cittadini indiscriminatamente pestati a manganellate e col- piti da candelotti lacrimogeni, una decina di fermi dei quali quattro sono stati tramutati in arresto: questo tl bilancio degli incident! verificatisi nella tarda mattinata di oggi nel centro di Napoli. in seguito alia violenta reazione della polizia e dei ca- rabinieri contro i partecipanti alia manifestazione proclamata da alcuni settori studenteschi. All'iniziativa, come e noto—. mentre avevano data la loro adesione le formazioni extra- parlamentari, nonche la Federa- zione giovanile socialista ave- va negato il proprio appoggio la Federazione giovanile comu- nista, ribadendo innanzitutto che la lotta in difesa delle liberta studentesche non pu6 essere disgiunta da obiettivi positivi di riforma e soluzione dei proble- mi delta scuola, in collegamento con le altre componenti della scuola e con la classe operaia impegnata a battersi contro la dura repressions nelle fabbri- che, e sottohneando che gli in- dirizzi e le forme di lotta det- tate dai <gruppetti> espongono le masse studentesche all'isola- mento e alle provocazioni poli- ziesche del governo Andreotti- . corteo. di alcune migliaia di giovani (6 o 7 mila), partito da piazza i (nei pressi della ferrovia) e direttosi lungo il o e via a a piazza Plebiscito. per poi puntare verso piazza , via , via z fino a piazza - teotti, e scorso tranquillamente fin quasi alia fine. Nel corteo alcuni dei dimostranti davano fondo al repertorio dei loro slogans piu insultanti nei con- fronti degli agenti di P.S. . proprio quando pareva che la dimostrazione stesse per conclu- dersi. e stata fatta scattare la molla della provocazione. che sarebbe poi servita a gettare lo scompiglio nel centro cittadino. E' accaduto alle 11.50, quando la coda del corteo — composta prevalentemente dai cosiddetti tComitati di lotta» — stava per svoltare da via . verso via . n quel punto. vi era un forte concentramento di carabinieri e poliziotti, di- retti dai vicequestore Olivieri. . il funzionario di questura. per motivi non com- prensibili. si staccava dagli agenti e afferrava per un brac- cio un giovane partecipante alia manifestazione; un gruppo di dimostranti si lanciava subito a difesa del giovane. temendo che il funzionario volesse arrestarlo: guardie di PS e carabinieri scat- tavano a loro volta, mcominda- vano gli scontri. i tafferugli, le cariche. Cariche. come si e premurata di prccisare la que- stura — dopo aver corretto la prima versione, secondo cui esse sarebbero state originate da land di cubetti di porfido ef- fettuati da partecipanti al corteo — che non sarebbero state ordi- nate dai vicequestore, ma sa- rebbero state intraprese. di loro iniziativa. dagli stessi agenti. resi furenti dai comportamento dei manifestanti nei loro con- front! e (sempre secondo quanto afferma la questura). come rea- zione sia alTincidente in cui si era trovato coinvolto il dottor Olivieri, sia ad una detona- zione (peraltro non udita da nessuno) che a loro era sero- brata di arma da fuoco. a provocazione ormai era scattata e, proprio perche im- prowisa, in una situazione di apparente calma che aveva hv coraggiato passanti e curiosi a trattenersi nella piazza o a disbrigare i propri affari (in piazza i hanno sede la posta cent rale. - ne provinciale, e molti altri uf- fici. oltre a un grande magaz- Ennie Simeone (Segue a pagina 7) Comunicato della Federazione e della FGCI di Napoli Sut traglci fatti di Na- poli la co- munista e la napo- letane hanno emesso il seguente comunicato: a federazione comunlsta napoletana e la federazione giovanile comunlsta napoleta- na esprimono la propria indi- gnata protesta per la brutale aggressione delle forze di po- lizia contro student! che eser- citavano il diritto di manife- stazione, provocando decine di feriti e il gravissimo ferimen- to di uno studente di 19 anni. , per il momen- to in cui si e svolta, cioe al termine del corteo, per i modi con i quali si e sviluppata. coinvolgendo persino centinaia di estranei alia manifestazio- ne, rispondeva chiaramente a una preordinata volonti di dura ed estesa repressione ed intimidazione. a condanna senza scusan- ti dei responsabili e pubblico a Napoli non puo oscurare le responsabilita. pri- marie degli organ! centrali e di governo. diritto d! manifestazione, la liberta personale e 1'incolu- mitk fisica di centinaia di cittadini sono stati violatl a Napoli. comunlsti si rivolgono al- le masse popolari, alle forze democratiche, aU'opinione pub- blica di Napoli perche si svi- luppi sui terreno della demo- crazia una ferma risposta po- litica e di massa alia linea e all'azione del governo Andreot- . a federazione comunlsta e la FGC di Napoli si rivolgo- no fraternamente a tutti gli studenti, quale che sia l'orga- nizzazione politica a cui ap- partengono: la lotta contro la repressione deve essere coor- dinata con il movimento dei lavoratori e con llmpegno-di tutte le forze democratiche su contenuti di rinnovamento strutturale e politico della scuola e della societa. n que- sto senso la federazione co- munlsta e la FGC di Napoli riconfermano la giustezza del- la posizione degli studenti co- munisti di dissociazione dal- la manifestazione del 21 e nei confronti dei gruppi la cui impostazione politica, cui tempi e modi di manifestare, tendono ad isolare 11 movi- mento degli studenti dai fron- te dl lotta popolare e dall'ini- ziativa politica democratica, Per spezzare la spirale del- la repressione padronale, po- liziesca e giudiziaria, occorre respingere la logica, le parole d'ordine. iniziative ed atti di gruppi irresponsabili la cui li- nea pu6 recare gravi danni alia lotta operaia e democra- tica e favorire la strategia della tensione. Tutti i militant! comunisti sono impegnati nelle fabbri- che, nei quartieri, nelle scuo- la per estendere l'azione de- mocratica e unitaria di lotta contro la linea repressiva e controriformatrice del gover- no, per il pieno rispetto delle liberta democratiche. Una spirale che deve essere spezzata Netta e chiara 6 stata la posizione del nostro e della giovanile comunlsta italiana suite ma- nifestazioni studentesche in- dette da alcuni gruppi. Noi siamo stati contrari a queste iniziative per motivi di fondo di linea politico. primo luogo nol siamo contrari a una impostazione che tende a stabilire nelle scuole e nel una spirale senza via d'uscita. combattere le misure repressive bisogna sal- dare un vasto fronte unitario democratico su una iniziati- va positiva che non colga soltanto la questione deUe mi- sure repressive, che vi sono e gravi, ma affronti tutto U problema del funzionamento della scuola su parole d'or- dine giuste, chiare, capad di mobilitare tutti i lavoratori, le famiglie, i docenti, nione pubblica democratica. Se la scuola 6 nel coos, cib e in primo luogo per le colpe delle classi dominanti e dei governi. noi siamo perchi la scuola funzioni sci- luppandosi. rinnovandosi nei contenuti didattici, nei meto- di, nelle flnalita. a questa piattaforma, che ab- biamo specifloato in concrete proposte legislative, si pub mobilitare un ampio schiera- mento sociale e politico e, an- che, la grande massa degli studenti oggi assai spesso lontani da una partecipazio- ne effettiva. manifestazio- nt di ieri non corrispondeva- no a questa necessith, anzi la contraddtcevano. isolava- no il tema della repressione in un'azione puramente difen- siva. tendevano a stac- care gli studenti dai docenti e dai lavoratori. per- cid esse si prestavano a esse- re campo di manovra di ogni sorta di provocazioni. noi siamo stati con- trari a queste manifestaziom perche le parole d'ordine che alcuni gruppi portano avanli sono non solo totalmente sba- gliate, ma pericolose. colarmente pericoloso & sutto personale e volgare lan- ciato sistematicamente contro singoli agenti di pubblica sicu- rezza, oppure l'attacco indiscri- minato contro tutti gli agenti. Quesli metodi giovano solo ai fascisti, perche aUontanano dalle masse popolari e dalle forze democratiche molti a- genti deU'ordine pubblico che sono figli del popolo, che vengono dalle zone piit sfrut- tote del che non solo non debbono essere insultati ma debbono essere chiamati a unirsi ai luvoratori in un comune impegno per la demo- crazia, per la pace e per il progresso. Tutto cib e chiarissimo e rimane assolutamente fermo, secondo le argomentazioni e le posizioni sancite dai no- stro Comitato cenirale. Sem- mai, i fatti di ieri conferma- no ancora, drammaticamente, la piena giustezza di questa impostazione. questo, noi abbiamo contemporaneamente sotloli- neato nel nostro Comitato centrale che i metodi che ven- gono seguiti dai governo per affrontare i problemi posti dai caos della scuola e dalla inquietudine degli studenti e delle famiglie sono radical- mente sbagliati. 6, sopral- tutto, da condannare e da (Segue o pagimm 7)

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Quotidiano / Anno L / N. 52 ( - 1 * Gloved) 22 febbraio 1973 / L 90

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40 mila manifestano in piazza San o pela a di Venezia

a pag. 4 ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO

Al o e scandalo su i nascoste penon e un e

A pag. 5

Gravissime azioni contro le prospettive di soluzione pacifica e tese ad esasperare il pericolo di guerra

UN AEREO DI LINEA UBICO ABBATTUTO NEL SINAI DA UN ATTACCO U CACCIAISRAEUANI: 75 MORTI

La tragedia e avvenuta a poche ore da una massiccia incursione «terra-aria-mare » contro il nord del Libano che aveva provocato I'uccisione di 30 persone - II Boeing libico era in volo con 113 persone da Tripoli al Cairo: aveva smarrito la rotta e denunciava noie alia radio - L'equipaggio era francese - Sei bimbi fra le vittime - Sdegnate reazioni nelle capitali arabe e nel mondo

Nuovo atto o nel o delta a della tensione

Napoli: studente in fin di vita per una brutale carica della PS

Vincenzo , 19 anni, o pe a e e sottoposto a o chi-o - E' stato colpito da un candelotto o e il o stava pe scio-i - i comuniste al o - e mette sotto accusa il o

. 21. Un barbaro, inaudito attac-

00 israeliano — die ha segui-to di poche ore l'aggressione al o settentrionale — ha insanguinato oggi il cielo del Sinai, rendendo incandescente il clima del o Oriente e sollevando l'indignazione di tutto il mondo civile: un aereo di linea libico, intercettato da caccia di Tel Aviv, e stato ab-battuto in pieno deserto, pro-vocando la morte di almeno 75 persone, fra passeggeri e

Terrorismo internazionale

ATTO mostruoso di pira-teria e di deliberata ag-

gressione e l'attacco con cui l'aviazione israeliana ha ab-battuto ieri un aereo civile libico. Oltre settanta sono si-nora le vittime fra i passeg-geri. Altri, feriti gravi, po-trebbero allungare la lista. Non vi e attenuante possi-bile per un'impresa cosl in-fame. Siamo in grado di dir-lo sulla base delle stesse — peraltro contraddittorie — dichiarazioni ufficiali delle autorita israeliane. Un ap-parecchio di linea e facil-mente riconoscibile, sia per il suo modello che per le in-segne con cui viaggia. Si e trattato quindi di un crimi-ne che nessuna esigenza mi-litare, nessuna logica di guerra, nessuna tensione possono, non diremo giusti-ficare, ma neppure spiegare.

suoi autori sono quegli stessi dirigenti israeliani che accusano di « attivita terro-ristica > i palestinesi, cioe un popolo da loro privato della sua terra e sottoposto da anni a un terrorismo spie-tato, organizzato con i piu moderni strumenti di guer-ra. a molto tempo i rea-zionari israeliani continuano a commettere imprese crimi-nali di tali proporzioni e gravita da costituire una delle peggiori operazioni terroristiche internazionali, cui si sia mai assistito. Quel-ia di oggi e tuttavia una delle piu allarmanti. diri-genti israeliani si sono fat-ti quasi un punto di vanto nel disprezzare ogni forma di legalita, ogni norma di di-ritto, ogni deliberazione po-litica degli organismi inter-nazionali. e si e vi-sta una piu cinica ostenta-zione di forza e aggressivita al servizio di uno scopo pspansionistico.

e contro l'ae-reo libico segue di poche ore quella compiuta < per mare, per cielo e per terra » contro una zona settentrio-nale del , paese che non e mai stato in guerra con , pur avendo do-vulo subire da parte sua in passato non pochi attacchi, altrcttanto ingiustificati. Que-sta volta nemmeno il vergo-gnoso argomento della rap-prcsaglia puo essere invoca-to, poiche gli stessi israe-liani riconoscono che la frontiera fra i due Stati e da tempo tranquilla. Si e trattato una volta di piu di uno sfoggio deliberato di violenza. Perche?

Non e difficile constatare come quest! atti di pirate-ria, sempre meno maschc-rati, vcngano intrapresi in un momento internazionale particolare, quello stesso che vede con l'estendersi della pace in , l'afferma-zione del diritto dei popoli ad un'esislenza libera e in-dipendente. Con la fine del-la guerra vietnamita un grande lavoro diplomatico si c awiato nelle sedi piu di-verse attorno ai problem i del o Oriente. a solu-zione trovata nel Sud Est asiatico — come sempre ac-cadc in simili casi — ha ac-ceso spcranze di un rcgo-lamento anchc per questo secondo conflitto. Proprio tale momento viene scclto da n e dai suoi colleghi per dichiarare che per -le « la pace non e 1'obiet-tivo prioritario >. E poiche il valorc pcrsuasivo delle pa-role non e mai stato il loro forte, essi prefenscono la-

r parlare gli atti.

membri dell'equipaggio; altre 9 persone sono rimaste fe-rite, alcune in gravi condizio-ni. Secondo la Airnes, cui l'aereo apparteneva, a bordo e'erano 113 persone, equipaggio compreso, 29 di esse mancano dunque al-l'appello. o era composto di personale del-

(uno steward e una hostess francesi sono fra i feriti). n massima parte i passeggeri erano egiziani e li-bici: di essi sei erano bambini piccoli. Tempeste di sabbia ostacolano i soccorsi.

a notizia del gravissimo episodio e venuta mentre era ancora viva l'eco dell'incur-sione condotta con l'impiego di commandos trasportati da navi ed elicotteri contro alcu-ne localita del o del nord; in questo attacco. alme-no trenta persone. per lo piu civili, sono morte e numero-si edifici sono stati distrut-ti. fra gli altri, una scuola e un edificio delle Nazioni Unite. A sole dodici ore di di-stanza, 1*« incidente » dell'ae-reo appare difficilmente spie-gabile come una tragica coin-cidenza, ma appare piuttosto un elemento di una catena di sanguinose provocazioni volte a negare ogni prospet-tiva di soluzione pacifica del-la crisi mediorientale. E ci6 e tanto piu vero se guardiamo ai dettagli .

Secondo le fonti ufficiali di Tel Aviv, infatti. l'aereo e penetrato < nello spazio aereo israeliano > (cioe del Sinai egiziano occupato dai soldati di Tel Aviv) a circa 80 km. dai Canale di Suez ed ha sor-volato posizioni militari.caccia si sono levati in volo e hanno intimate al pilota di atterrare in un aeroporto mi-litare israeliano; non aven-do ottenuto risposta, hanno senz'altro aperto il fuoco, ab-battendo l'aereo, nonostante si trattasse chiaramente di un Boeing 727 civile, con i con-trassegni della societa libica.

premier Golda . a no-me del governo israeliano. ha diramato piu tardi una dichia-razione che « esprime ramma-rico per la perdita di vite e per il fatto che il pilota del-l'aereo libico non abbia ot-temperato all'ordine di atter-raggio »; a sua vclta il mini-stro l Galili, ben noto per le sue ricorrenti dichia-razioni oltranziste, ha detto che l'abbattimento dell'aereo « e stato un incidente », che i piloti degli aviogetti hanno agito < secondo il diritto in ternazionale » e che « e diffi-cile comprendere perche il pilota del Boeing non abbia risposto alle intimazioni dei caccia >. Forse per raffor-zare questa versione, un'altra fonte israeliana. che ha volu-(Segue in ultima pagina)

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le rivelazioni sui precedenti della trattativa per il Vietnam

II portavoce della Santa Sede, professor Alessandrini, ha ieri confermato le rivelazioni di stampa sui contatti tra la Direzione del PCI ed il Vaticano alio scopo di facilitare un dialogo tra Hanoi e Washington e spianare la via alia pace nel Vietnam. Nel dicembre del '66 una delegazione del PCl guidata dai compagno Berlinguer consegno, infatti, al compagno Ho Chi Min un promemoria del Papa. NELLA FOTO: I'incontro tra il compagno Berlinguer ed il compagno Ho Chi Min ad Hanoi nel dicembre del 1966. A PAGINA 2

a Conf erenza mondiale di solidarieta con il Vietnam comincia oggi a a

Oggi alle ore 15 presso la sala dei con-gressi Raffaello» (Hotel Jolly) a Roma si aprono i lavori della Conf erenza mon-diale per il Vietnam. Oltre sessanta dele-gazioni di paesi d'Europa, Africa, Asia, America Lalina, Australia e Stati Untti,

assieme a centinaia di personality italiane del mondo politico, culturale, rappresentanti di organizzazioni sindacali e di massa, assi-steranno ai lavori che iniziano con le rela-zioni sulla situazione nel Vietnam del Nord e del Sud.

Oomenica I delegati e i parfecipanti alia Conferenza prenderanno parte a una mani-festazione che si svolgera al Teatro Adriano sotto I'egida del Comitato romano di Italia-Vietnam.

A PAGINA 14

La nuova a dei popoli indocinesi nella lotta pe Findipendenza

Firmato nel Laos Taccordo di pace a guerra e finita questa mattina alle 6 (ora italiana) - trattato vede riconosciute le

richieste fondamentali avanzate dalle forze popolari - Sull'ultimo fronte aperto, la Cambo-gia, Tesercito di n Nol ha subito gravi rovesci nonostante i massicci bombardamenti USA

o di pace nel s 6 stato firmato ieri a Vientiane. nel corso di una solenne cerimo-nia. dai segretario generate del Fronte patrioltico lao. Phoumi Vongvichit. e dai ministro ple-nipotonziario Peng Phongsavdn.

o prevede. tra , un cessate U fuoco « in loco» che inizia questa mattina alle 6 (ora italiana) e la costituzie ne di un go»erno di coalizione che dovra preparare elezioni general!. Nell'ultimo paese in docinese ancora vittima dcl-raggrcssione imperialista. la Cambogia. e forze popolari hanno respinto una serie di of-fensive lanciate dagli uomini di n Nol. ad una trentina di chilometri di Phnom Penh. Nel Vietnam del Sud i saigonesi hanno bombardato ed attaccato una citta liberata. mentre nel Nord si fissano gli ohiettivi della ricostruzionc. A PAG. 13

e PCLa Direzione del PCI e

convocata per mercoledi 28 febbraio alle or* 9.

( ^ il o A gli esponenli dei par-

titi sempre ptit impe-gnati in un colloquio desti-nato. prima o poi, a pre-parare una nuova maggio-ranza, quello che piu ci commuove 6 il segretario del OJU Bignardi, del quale non si dice mai che intcrviene nel dialogo o vi prende parte o vi figura, ma che vi «si inserisce*, dandoci il senso, a un tem-po, della sogliola e del non invitato, che si mette in mezzo alle cose, inaspetta-to e vano. giorno era stato detto che Von. Bi-gnardi aveva avuto un col-loquio con questo ultimo ha smentito Vincon-tro e il segretario delsi e dichiarato contento: nessuno gli ha parlato, nes-

suno gli ha telefonato, nes-suno visto. lascia-no sulla banchisa,

non dovete pensare che il si rifiuti di con-frontarsi con i socialisti. A questo proposito Von. Bi-gnardi ha parlato chiaro quando ha detto (Nazione di ieri) che «il fareb-be un errore a chludersi completamente al confron-to con il » alleggeren-do il nostra cuore da una grossa preoccupazione. Not ci dicevamo con angoscia: «Vuoi scommettere che i liberali stanno meditando di chiudersi al confronto con i socialisti? % e ci sen-tivamo sconsolati soprat-tutto per i socialisti t qua-li. come tutti sanno. sogna-, no notte e giorno di con-

frontarsi 'con i liberali. Avrete notato, infatti, che gli esponenti del si di-chiarano interessati a in-contri con la cole col ma non accen-nana mai ai liberali per-chi, conoscendo U caratte-re di Bignardi, hanno pau-ra che costui si rifiuti di incontrarli e temono una sua brutale ripulsa. il segretario del in fan-do, e indulgente, e si di-chiara disposto a parlare anche con i socialisti: si

di una generosa di-sponibilita che lo onora e che apre nuove interessan-ti prospettive al dibattito politico in corso.

— ha anche detto Bignardi con bella imma-gine marrnara — cdeve

mantenere 11 periscopio a-perto, per scrutare qualche

- possibile cambiamenUo nel-Pambito della politica so-cialista. n due parole: ne chiusura ermetica ne aper-tura intempestlva ». Adesso i socialisti sono awertitU se vedono sulla distesa del mare un plrolo che afflora, sappiano che t il perisco-pio di Bignardi, il quale non smette di sperare che U cambi politica e va-da verso i liberali, sempre disposti, bonta loro, a in-contrarlo. non sono nt chiusi n£ apertt: sono co-me quelle cozze malamen-te socchiuse nei confronti delle quali non e'e di me-glio che butlarle via.

Forttbraccto

a nostra redazione , 21.

Uno studente di 19 anni in fin di vita all'ospedale colpito da un candelotto lacrimogeno, nume-rosi altri feriti, decine e decine di cittadini indiscriminatamente pestati a manganellate e col-piti da candelotti lacrimogeni, una decina di fermi dei quali quattro sono stati tramutati in arresto: questo tl bilancio degli incident! verificatisi nella tarda mattinata di oggi nel centro di Napoli. in seguito alia violenta reazione della polizia e dei ca-rabinieri contro i partecipanti alia manifestazione proclamata da alcuni settori studenteschi.

All'iniziativa, come e noto—. mentre avevano data la loro adesione le formazioni extra-parlamentari, nonche la Federa-zione giovanile socialista — ave-va negato il proprio appoggio la Federazione giovanile comu-nista, ribadendo innanzitutto che la lotta in difesa delle liberta studentesche non pu6 essere disgiunta da obiettivi positivi di riforma e soluzione dei proble-mi delta scuola, in collegamento con le altre componenti della scuola e con la classe operaia impegnata a battersi contro la dura repressions nelle fabbri-che, e sottohneando che gli in-dirizzi e le forme di lotta det-tate dai <gruppetti> espongono le masse studentesche all'isola-mento e alle provocazioni poli-ziesche del governo Andreotti-

. corteo. di alcune migliaia

di giovani (6 o 7 mila), partito da piazza i (nei pressi della ferrovia) e direttosi lungo il o e via a a piazza Plebiscito. per poi puntare verso piazza , via , via z fino a piazza -teotti, e scorso tranquillamente fin quasi alia fine. Nel corteo alcuni dei dimostranti davano fondo al repertorio dei loro slogans piu insultanti nei con-fronti degli agenti di P.S. . proprio quando pareva che la dimostrazione stesse per conclu-dersi. e stata fatta scattare la molla della provocazione. che sarebbe poi servita a gettare lo scompiglio nel centro cittadino. E' accaduto alle 11.50, quando la coda del corteo — composta prevalentemente dai cosiddetti tComitati di lotta» — stava per svoltare da via . verso via . n quel punto. vi era un forte concentramento di carabinieri e poliziotti, di-retti dai vicequestore Olivieri.

. il funzionario di questura. per motivi non com-prensibili. si staccava dagli agenti e afferrava per un brac-cio un giovane partecipante alia manifestazione; un gruppo di dimostranti si lanciava subito a difesa del giovane. temendo che il funzionario volesse arrestarlo: guardie di PS e carabinieri scat-tavano a loro volta, mcominda-vano gli scontri. i tafferugli, le cariche. Cariche. come si e premurata di prccisare la que-stura — dopo aver corretto la prima versione, secondo cui esse sarebbero state originate da land di cubetti di porfido ef-fettuati da partecipanti al corteo — che non sarebbero state ordi-nate dai vicequestore, ma sa-rebbero state intraprese. di loro iniziativa. dagli stessi agenti. resi furenti dai comportamento dei manifestanti nei loro con-front! e (sempre secondo quanto afferma la questura). come rea-zione sia alTincidente in cui si era trovato coinvolto il dottor Olivieri, sia ad una detona-zione (peraltro non udita da nessuno) che a loro era sero-brata di arma da fuoco.

a provocazione ormai era scattata e, proprio perche im-prowisa, in una situazione di apparente calma che aveva hv coraggiato passanti e curiosi a trattenersi nella piazza o a disbrigare i propri affari (in piazza i hanno sede la posta cent rale. -ne provinciale, e molti altri uf-fici. oltre a un grande magaz-

Ennie Simeone (Segue a pagina 7)

Comunicato della Federazione e della FGCI di Napoli

Sut traglci fatti di Na-poli la co-munista e la napo-letane hanno emesso il seguente comunicato:

a federazione comunlsta napoletana e la federazione giovanile comunlsta napoleta-na esprimono la propria indi-gnata protesta per la brutale aggressione delle forze di po-lizia contro student! che eser-citavano il diritto di manife-stazione, provocando decine di feriti e il gravissimo ferimen-to di uno studente di 19 anni.

, per il momen-to in cui si e svolta, cioe al termine del corteo, per i modi con i quali si e sviluppata. coinvolgendo persino centinaia di estranei alia manifestazio-ne, rispondeva chiaramente a una preordinata volonti di dura ed estesa repressione ed intimidazione.

a condanna senza scusan-ti dei responsabili e pubblico a Napoli non puo oscurare le responsabilita. pri-marie degli organ! centrali e di governo.

diritto d! manifestazione, la liberta personale e 1'incolu-mitk fisica di centinaia di cittadini sono stati violatl a Napoli.

comunlsti si rivolgono al-le masse popolari, alle forze democratiche, aU'opinione pub-blica di Napoli perche si svi-luppi sui terreno della demo-crazia una ferma risposta po-litica e di massa alia linea e all'azione del governo Andreot-

.

a federazione comunlsta e la FGC di Napoli si rivolgo-no fraternamente a tutti gli studenti, quale che sia l'orga-nizzazione politica a cui ap-partengono: la lotta contro la repressione deve essere coor-dinata con il movimento dei lavoratori e con llmpegno-di tutte le forze democratiche su contenuti di rinnovamento strutturale e politico della scuola e della societa. n que-sto senso la federazione co-munlsta e la FGC di Napoli riconfermano la giustezza del-la posizione degli studenti co-munisti di dissociazione dal-la manifestazione del 21 e nei confronti dei gruppi la cui impostazione politica, cui tempi e modi di manifestare, tendono ad isolare 11 movi-mento degli studenti dai fron-te dl lotta popolare e dall'ini-ziativa politica democratica,

Per spezzare la spirale del-la repressione padronale, po-liziesca e giudiziaria, occorre respingere la logica, le parole d'ordine. iniziative ed atti di gruppi irresponsabili la cui li-nea pu6 recare gravi danni alia lotta operaia e democra-tica e favorire la strategia della tensione.

Tutti i militant! comunisti sono impegnati nelle fabbri-che, nei quartieri, nelle scuo-la per estendere l'azione de-mocratica e unitaria di lotta contro la linea repressiva e controriformatrice del gover-no, per il pieno rispetto delle liberta democratiche.

Una spirale che deve essere spezzata

Netta e chiara 6 stata la posizione del nostroe della giovanile comunlsta italiana suite ma-nifestazioni studentesche in-dette da alcuni gruppi. Noi siamo stati contrari a queste iniziative per motivi di fondo di linea politico. primo luogo nol siamo contrari a una impostazione che tende a stabilire nelle scuole e nel

una spirale senza via d'uscita. combattere le misure repressive bisogna sal-dare un vasto fronte unitario democratico su una iniziati-va positiva che non colga soltanto la questione deUe mi-sure repressive, che vi sono e gravi, ma affronti tutto U problema del funzionamento della scuola su parole d'or-dine giuste, chiare, capad di mobilitare tutti i lavoratori, le famiglie, i docenti,nione pubblica democratica.

Se la scuola 6 nel coos, cib e in primo luogo per le colpe delle classi dominanti e dei governi. noi siamo per chi la scuola funzioni sci-luppandosi. rinnovandosi nei contenuti didattici, nei meto-di, nelle flnalita. a questa piattaforma, che ab-biamo specifloato in concrete proposte legislative, si pub mobilitare un ampio schiera-mento sociale e politico e, an-che, la grande massa degli studenti oggi assai spesso lontani da una partecipazio-ne effettiva. manifestazio-nt di ieri non corrispondeva-no a questa necessith, anzi la contraddtcevano. isolava-no il tema della repressione in un'azione puramente difen-siva. tendevano a stac-care gli studenti dai docenti e dai lavoratori. per-

cid esse si prestavano a esse-re campo di manovra di ogni sorta di provocazioni.

noi siamo stati con-trari a queste manifestaziom perche le parole d'ordine che alcuni gruppi portano avanli sono non solo totalmente sba-gliate, ma pericolose.colarmente pericoloso &sutto personale e volgare lan-ciato sistematicamente contro singoli agenti di pubblica sicu-rezza, oppure l'attacco indiscri-minato contro tutti gli agenti. Quesli metodi giovano solo ai fascisti, perche aUontanano dalle masse popolari e dalle forze democratiche molti a-genti deU'ordine pubblico che sono figli del popolo, che vengono dalle zone piit sfrut-tote del che non solo non debbono essere insultati ma debbono essere chiamati a unirsi ai luvoratori in un comune impegno per la demo-crazia, per la pace e per il progresso.

Tutto cib e chiarissimo e rimane assolutamente fermo, secondo le argomentazioni e le posizioni sancite dai no-stro Comitato cenirale. Sem-mai, i fatti di ieri conferma-no ancora, drammaticamente, la piena giustezza di questa impostazione.

questo, noi abbiamo contemporaneamente sotloli-neato nel nostro Comitato centrale che i metodi che ven-gono seguiti dai governo per affrontare i problemi posti dai caos della scuola e dalla inquietudine degli studenti e delle famiglie sono radical-mente sbagliati. 6, sopral-tutto, da condannare e da

(Segue o pagimm 7)

Page 2: 22 febbraio1973

PAG. 2/ vita italiana d / giovedi 22 o 1973

Confermate dal Vaticano le rivelazioni sulle prime iniziative italiane per la soluzione del conflitto

L'I MPEG NO DEL PCI PER CONTRIBUIRE ALL'APERTURA DELLE TRATTATIVE PER LA GIUSTA PACE NEL VIETNAM

o le prime rivelazioni sulle iniziative e e vaticane per la soluzione del

conflitto nel Vietnam, Sera ha pre-sentato lerl una rlcostruzlone ampla e dettagliata della partecipazione italiana a tutta la drammaiica vlcenda vietnamita. Vi sono sottolineatl 11 ruolo svolto dal

, i passl compiuti dal Vaticano e da ambient! cattolicl preoccupati per la pa-ce, nonche l'appoggio dato a queste ini-ziative da parte di alcunl esponenti poli-tic! del partito di maggioranza relativa.

a a o Ci n puntl sallentl della rlcostruzlone di

Sera sono: la missione di a Pira ad ; la consegna di un promemorla del papa ai dirlgenti vietnamlti tramite la delegazione del PC nel Vietnam del Nord guidata dal compagno Berlinguer;

a da parte del Vaticano del Palaz-si lateranensi come sede della conferenza di pace per 11 Vietnam (che si sarebbe poi tenuta a Parigi), offerta lasciata ca-dere dal governo italiano; la consegna da parte del PC (al quale l'aveva fatta ave-re 11 ministro degli Esteri di ) nel-le manl del sottosegretario agli Esteri Pe-dini della lista di prigionieri di guerra american! nel Vietnam fino a tutto il '70.

a ricostruzione parte dal vlaggio della delegazione del PC ad i nell'aprlle del '65, quando gi& apparlva chlaro a se-guito del massiccl bombardamenti statu-nitensl sul territorio del Vietnam del nord, che il conflitto era diventato una vera e propria guerra* di sterminio. a delega-ziono comunlsta era guidata dal compa-gno G. C. Pajetta.

Alia vigilia della partenza la delegazio-ne del PC accetta di farsi latrice di una lettera scritta dal professor Giorgio a Pira a o Ci . a lettera si a al principio che se si fosse rlusciti a crea-re le condizioni per portare attorno a un tavolo di trattativa gli aggrediti e gli ag-gressor!, non sarebbe potuto derlvarne che un bene. a lettera rlspecchiava sollecita-zioni e preoccupazionl espresse dal vertl-ce della Chiesa cattolica, in particolare da Paolo . momenta era favorevole giac-che da i si stava imprimendo mag-giore respiro all'azione politica e diplo-matica.

Pu Gian Carlo Pajetta a consegnare la lettera di a Pira a o Ci . n quello Bcritto figurava un motto latino «Spes contra spem » (« Speranza al dl la di ognl speranza»). o Ci n comprese subito il senso del motto: a speranza non ha limiti se e a ». Sel mesi piu tarcli — in possesso di quella precedente creden-ziale — partiva alia volta di i lo stes-BO a Pira accompagnato da un giovane professore dl fisica , o Pri-mlcerio. Essi raggiungevano la capitate nord vietnamita con un volo che ebbe per tappe Varsavla, a e Pechino. A quan-ta poi si e saputo, si trattava dl una mis-sione e segreta: le proposte dl cui era portatrice avevano perb carattere ufficiale per la serleta degli intentl. i es-se si era fatto mallevadore lo stesso par-tita comunlsta. o dal viaggio, a Pira e Primicerio — i quail avevano avu-to colloqui con o Ci n e PhamVan

g — riportarono, assieme alia confer-ma clel carattere aggressiyo della presen-za armata americana nel Vietnam, la pro-va provata che, nel rispetto della pariti e della reciproca sovranlta, 1 vietnamiti (cioe i e il ) erano disrxinibili. nonostante il barbaro crescere delloffen-siva USA, alle trattative.

Proposta di pace vietnamiti confermarono a a Pira, n

quella occaslone, di volere «la cessazione dei bombardamenti, la applicazione degli accordi di Ginevra del '54. la dichiarazione da parte americana del loro ritiroa. aCi basta una dichiarazione sul loro ritiro, ri-badirono i dirigentl vietnamiti, stendiamo anche un tappeto d'oro, perd anche con la loro presenza nol iniziamo 1 negoziati».

a proposta dl pace — continuaSera — fu fatta pervenire a Panfani, al-tera presidente dell'ONU, 11 quale aveva approvato e corredato di sue raccoman-

dazioni la missione dl a Pira. Fanfani la comunicd al rappresentante degli Stati Unit! presso l'ONU e tramite quest'ultimo al o di Stata. a 1'allora se-gretario di Stato, , come ha rivelato poi a Pira, soffid la notizia a un giomale di New Orleans, al chiaro scopo di sabo-tare l'iniziativa di pace. a pubblicazione della notizia scateno un'ondata oltranzi-sta anche nel nostra paese: si voleva la guerra a ogni costo; il a partita america-no» in a passd al contrattacco co-prendo di vituperi a Pira. e coinvolgen-do Fanfani, senza che il governo di -ma, incapace di concepire un ruolo auto-nomo e sovrano del nostra paese, mo-strasse interesse e intenzione a interveni-re per farsi promotore di una iniziativa di pace.

Tramontava. per il momenta, il faticoso lavoro di tessitura. Se la missione avesse avuto una buona conclusione, sarebbero 6tate risparmiate centinaia di migliaia di vite umane. a guerra sarebbe finita seV te anni prima.

E tuttavia, commenta Sera, un meccanismo si era messo in moto e di-ventava impossibile fennarlo. Cera una

fnrecisa preoccupazione di vasti settori ita-ianl, anche cattolici, di svolgere una poli-

tica dl pace. Nel dicembre del '66 si re-cava ad i una seconda delegazione del PC questa volta guidata dall'onore-vole Berllnguer. Essa era portatrice — a quanta si e potuto apprendere — di un promemoria redatto dal Papa e rivolto ai dirlgenti della a a del Vietnam.

V si faceva cenno alia volonta del Paoa di contribulre alia costruzione di una pa-

ce onorevole e capace di garantlre ordlne e prosperity alle popolazioni delle due zone del Vietnam, secondo uno spirito di giustlzla e dl concordia. promemoria conteneva la esplicita dichiarazione della

a pontlflcia verso il popolo del Vietnam del Nord e della sua volonta dl contribuire, senza alcun fine politico, al-

a c al soccorso nella speranza del superamento di ognl difficolta e dif-fidenza.

vietnamiti non fermarono tanto la lo-ro attenzione sui punti del promemoria (che non conteneva una chlara condanna dell'aggressione) quanta sulla parte co-struttiva: cioe la ove si accennava alia formula della pace da realizzarsl nell'ono-re e nella non separability della «nazio-ne vietnamita ».

Nel luglio del '66, Paolo V aveva lan-clato da Castelgandolfo un appello a tutti i responsabili per « una giusta e onorevo-le soluzione del conflitto vietnamita». a al suo appello aveva fatto eco piu tardl, nel Natale di quello stesso anno, un di-scorso oltranzista del cardinale amerlca-no Spellman che, parlando al termlne di una messa celebrata nella base americana di Saigon, aveva definite quella nel Viet-nam «una guerra di civilta», contro co-munlsti atei e materialisti.

Al ritorno della delegazione del PC da i agli inizi del '67 fu indetta una con-

ferenza stampa, nel corso della quale ven-ne presentato il nuovo orribile ordlgno assassino, la cosiddetta « bomba a biglie » di fabbricazione e impiego americani. A una domanda rivolta a proposito delle speculazioni americane su una presunta questione cattolica nella V i dirlgenti comunlsti risposero di aver appreso con soddisfazione del recente viaggio di un monslgnore della «Charitas -lis» ad , monsignor , con i'offerta di un'lntera attrezzatura ospeda-llera per 11 Vietnam del Nord.

Continui contatti contatti continuarono con una certa

alternanza fino al momenta in cui gli sfor-zl congiunti approdarono finalmente alia apertura della Conferenza di Parigi Ci si sedeva ad un tavolo. Un punto era fissato benche dovessero ancora trascorrere anni prima di arrivare alia pace. a — scrive Sera — che quegli sforzi pas-earono per via intermedia anche tra l'oa

i o e il Vaticano. E qui si inserisce una grossa rivelazio-

ne: il Vaticano — scrive ancora Se-ra — offrl i Palazzi i come se-de di quella che sarebbe stata nella tarda estate del '68 la Conferenza di Parigi. -offerta urto contro 1 vincoll che legavano U governo italiano agli USA e all'Alleanza atlantica. Neppure un'arawce come quel-la vaticana — che owiamente doveva ave-re la plena approvazione del Papa — pote 6muovere il «partito americano» dalle 6ue posizioni. Una grande occaslone di fare a e del mondo cattolico il centra per la ricerca della pace venne la-sciata cadere. Sono gli anni del telegram-mi di Paolo V a n Johnson e a

o C ; dei colloqui del presidente vietnamita con il segretarlo della o Chari-tas» tedesca monsignor l e con il pastore luterano Niemoeller, nel corso dei quail o Ci n aveva detto del Papa: a So che egli e cosl umano da amare 11 suo nemico come un fratello. Ci6 che at-tendo da lui? Non tocca a me dirglielo. Egli sa meglio di me cid che deve fare e pu6 esercitare una grande influenzas.

Sera ricorda a questa punto co-me la collaborazione del PC si esplicd anche per quanta riguarda i contatti cer-catl (come ha ricordato Fanfani alia TV dopo la firma dell'accordo di pace) tra il governo italiano e il governo della . A Praga nel luglio del '67 con 1'ambascia-tore vietnamita Zu, si incontrarono 1'am-basciatore i e il compagno Carlo Galluzzl che gia aveva fatto parte della delegazione del PC a i nel '66. Zu dichiaro che i vietnamiti, pur accoglien-do tutti i contributi di pace, non potevano accettare 11 principio di un rapporto dele-gate con gli Stati Uniti. a non do-veva rappresentare la parte dell'intenne-diario, ma della sincera collaboratrice nella costruzione del solo fatto politico diplomatico che avrebbe potuto portare a conclusione la guerra: la convocazione di una conferenza fra tutte le parti interes-sate. Zu, dopo questi colloqui, venne a -ma. Si incontrd con il compagno o e con Fanfani. a ancora una volta i lega-mi di sudditanza atlantica a im-pedirono che il nostra paese svolgesse una parte decisiva alia conferenza di pa-ce. governanti atlantici si accontentaro-no di moderare il loro appoggio alia ag-gressione americana passando dall'iniziale a comprensione » alia « preoccupazione ».

Tuttavia — prosegue Sera — X canali fra , il , determinate for-ze politiche italiane e le massime autorl-ta della Chiesa cattolica non vennero mai chiusi anche nei momenti piu acuti della

a politica. o l'apertura della Conferenza di

Parigi, quando il negoziato stentava ad andare avanti per il deliberate sabotaggio 6volto dal rappresentanti di Nixon e men-tre la guerra di aggressione si faceva sem-pre piu feroce. ebbe luogo a a un -contro tra Fanfani e Xuan Thuy. che ave-va gia vista nella sede delle Botteghe Oscure . Pajetta e Galluzzl.

Ce ancora un capitate di grande impor-tanza, con cui si conclude la ricostruzione di Sera, Al governo italiano venne data dal governo nordvietnamita la possi-bility di farsi latere della prima lista com-pleta dei prigionieri di guerra americani nella V fino a tutto il 1970 a lista venne consegnata, durante to svolgimento dei lavori del Congresso del PCUS a -sca. dal ministro degli esteri della V alia delegazione comunlsta composta da

. Pajetta e Segre. a lista fu porta-ta a a e consegnata nelle man! del sottosegretario agli esteri. Pedini.

Si terra a Roma a fine marzo

Convegno nazionale del PCsulla riforma della V

Nel quadro dell'azione gene-rale del Partito comunisia e del movimento democratico per trasformare le strut ture dell'in formazione e delle comunica xioni di massa al fine di otte nere una estensione ed un ar ricchimcnto della vita democra tica del paese. si svolgcra a

a — nci giorni 29, 30 e 31 marzo — il Convegno Nazio nale del PC per la riforma della V e -

convegno si svotgera nella Sala dei Pittori l Jolly.

Obiettivo deU'iniziativa e quello di puntualizzare e arnc chire la piattaforma politica dei comumsti nel settore del

. con speciale at-tenzione ai problem) della ra dio televisione. convegno in-tende dunque essere un punto di partenza per un dibattito ed un confronto con le altre forze democratiche del paese, al fine di sviluppare una azione di massa che abbia come obiet-

tivo immediato lo sviluppo di un movimento capace di eser-citare la necessana pressione per la riforma del settore. te-nuto conto in particolare della scadenza della proroga della Convenzione fra Stato e -TV.

E' in questo quadro che i co-munisti presenteranno fra po-chi giorni in Parlamento una proposta di legge per la rifor-ma della . proposta che e attualmente alio studio dei gruppi parlamentari comunisti.

a conferma del Vaticano e rivelazioni fatte da

«Paese Sera» e rlprese da altri organl di stampa -ni e stranierl relatlvamente al contatti l tra la direzione del PC e il Vati-cano al fine dl facilltare un dialogo tra i e Washing-ton e spianare la via alia pa-

ce, hanno trovnto lerl mattina plena conferma da parte del portavoce della S. Sede. prof. Alessandrini. Questi — rlspon-dendo alle domande del glor-nallsti partlcolarmente colplti dal fatto che fosse stato pro-prlo il compagno Berlinguer a portare nel dicembre del 1966 ad i e a consegna-re riservatamente ad o Chi

n un promemoria di Pao-lo V — ha rilasciato la se-guente dichiarazione: «Con rlferimento alle notizie diffu-se da organl di lnformazlone n merito all'azione svolta

dalla S. Sede per la pace nel Vietnam e. in particolare, sul contatti con 1 governanti del Nord Vietnam, posslamo con-fermare che nell'intento di raggiungere tutte le parti in conflitto secondo quanta lo stesso S. Padre ebbe a dire. la S. Sede ha fatto ricorso ad ogni tramite che potesse consent! re l'awio del contat-ti desideratl».

Va rllevato che. dopo 11 viaggio ad i nel 1965 del compagno Pajetta che prena-r6 la missione a Pira e do-po la constatazione dl certl limiti da parte del governo

o (dovuti al fllo-ame-rlcanlsmo domlnante) nel por-tare fino n fondo un'opera dl medlazione che Fanfani aveva detto di voler appog-giare. la dlplomazia vatica-na si oonvinse che 11 PC fos-se il canale piu ldoneo per stabllire un contatto dlretto con governo di i e con o Chi n al quale Pao-lo , n occaslone del capo-danno del 1965 e 1966. aveva

o messaggi augurali di pace. . a Pira, di ritor-no da. , foxnl alio stes-so Papa (non a caso ha volu-te riceverlo in udienza dopo la firma del cessate il fuoco) indicazioni in questo senso.

, parlando nel luglio del 1986 da Castelgandolfo, Paolo V lo fece intendere: aAbbiamo avuto di recente da una delle parti n causa nel Vietnam assicurazionl di buona volonta e dl sincero impegno dl mettere fine a tutte le rovlne che si abbat-tono sulle popolazioni. Voglia-mo sperare che uguale impe-gno di buona volonta sia di-mostrato da tutti ».

NeU'ottobre 1966, 11 neo-car-

dinale, Sergio Pignedoli, fu lnviato da Paolo V a Sai-gon per «cercare — come ha rivelato di recente — dl rac-cogliere i cattolicl lntorno a queste idee: fare la pace in-terna per aiutare la pace con 11 Nord; guardare alia popo-lazione del Nord con simpa-tia, senza pregiudlzi, in atte-sa dell'unificazione». e dieel giorni a Saigon e ten-t6 anche di mettersl n con-tatto con , ma la guer-ra incalzava. Nacque, cosl, l'idea dl ricercare un contat-to diretto con 11 Vietnam del Nord e il viaggio della mis-sione Berlinguer aprl la stra-da a questo progetto rlcco di altri svlluppi. fra cui ne men-zioniamo due di rillevo: la missione di mons. , presidente della Charitas del-la Germania ovest, ad i (fu rlcevuto da o Chi )

per organizzare aiuti alle po-polazioni colplte dal bombar-damenti americani; la mis-sione di mons. Casaroll a Pa-rigi per lncontrare 1 nordvjet-namiti ed informarll della dlsponibllita della S. Sede di offrl re 11 Palazzo del -rano per la conferenza che si e tenuta, poi, per circa quattro anni a Parigi.

o di Paolo V con 11 ministro Xuan Thuy la settlmana scorsa, l'iniziativa del vescovl ! per rac-cogliere fondi per 11 Vietnam e la partecipazione del pre-sidente della Charitas -na alia riunlone di lerl a Bruxelles per questo sco-po, sono 1 segnl dl una azione dellcata e complessa nel cui quadro anche 11 nostra parti-ta ha svolto un ruolo impor-tante a favore della pace.

Alceste Santini

Per trasferire 230 miliardi nei « carrozzoni» mutualistici

governo vuole manomettere il fondo assegni familiari

e complessa sotto il o tecnico ma a nella sua sostanza e - a opposl-

zione dei i comunisti e della a al o Al Senato e lnlziata lerl la

battaglla del gruppo comunl-sta e e di sini-stra contro 11 decreto legge che manomette la Cassa per gli assegni familiar!, cioe i soldi dei lavoratori, per tra-sferire 230 miliardi nei bilan-ci senza fondo dei « carrozzo-ni » mutualistici.

e che 11 governo dl centrodestra tenta di rea-

lizzare e molto complessa da un punto di vista tecnico, ma e semplice e chiara nella sua sostanza conservatrice.

a un lato il decreto, a de-correre dal 1. gennalo 1973, rl-duce le allquote contrlbutlve per gli assegni familiar! a ca-rlco dei padroni, ai quail — con la scusa dl favorlre le

e produttlve — vlene fatto un grosso regalo; dal-

Con un attacco rivolto soprattutto al presidente del Senato

PESANTE POLEMICA Dl ANDREOTTI VERSO GLI 0PP0SIT0RIINTERNI

II presidente del consiglio accusa Fanfani di « prenorarsi per il futuro governo » -« Non me ne andro senza un voto di sfiducia » - Solidarieta con la questura di Milano - « Qua-si pronta » la legge sui servizi segreti - Nuove prese di posizione delle sinistre dc

Con una serle di risposte di volta in volta sprezzanti o velenose, di battute elusive o demagogiche sui princlpaU te-ml della politica interna, dl affermazioni gravi, come lo avallo al comportamento della questura di , il presi-dente del consiglio Andreotti ha confermate, in una intenrt-sta all'Espresso la sua tenace volonta di restare al governo e di portare avanti lp llnea del ' centro-destra nonostante sia gia aperta — e nel suo partito prima di tutto — la discussione su chi dovra suc-cedergli.

Partlcolarmente aspro, n questo contesto. 11 tono della polemlca con Fanfani, pesan-teraente accusato di aver ef-fettuato un voltafaccla da so-stenitore della a central ita-» a paladino del centro-sinistra: « i vuol prenotarsi per tt futuro governo di legisla-tura? un suo diritto Vuol prenotarsi per un governo di centro-sinistra respingendo co-si le obieztoni di chi si osti-na a classificarlo ancora co-me uno dei maggiori teorici della centralita democristia-

Grave lutto per il Partito

E morto Enrico o

F/ scomparso lerl tragica-mente il compagno Eiirico

. n compagno ha paste fine ai suoi giorni, nel pro-prio paste di lavoro. a palaz-zo Giustiniani. Scompare. con

, un autentico combat-tente per la liberta, e un va-loroso dirigente comunlsta.

o era nato nel 1906 a Civita Castellana in provin-cia di Viterbo da una fami-glia di lavoratori. Operaio ceramista, all'eta di 16 anni aderi al Partito comunlsta e inizib la sua battaglia contro il fascismo che si affacciava, con il suo volte piu nero, al-ia ribalta della vita italiana.

o fu una delle prime vit-ttme di quella barbarie: a 21 anni, nel 1927, fu condan-nato dal tribunale speciale a 12 anni di reclusione. ridotti poi a sette per condoni ed amnistie. Appena libera ri prese la sua attivita politica. nella clandestinita, organizzan-do i quadri comunisti nelle province di Viterbo e .

Arrestato di nuovo. dopo po-co tempo, fu questa volta con-dannato a 22 anni di reclusio-ne. Solo alia caduta del fa-scismo fu liberate e pote" par-tecipare alia a partigiana a a organizzando la -sistenza nel . Comples-sivamente rimase in carcere 15 anni.

e dal PC a consul-tore nazionale nella commis-sione e e belle ar-tl», fu eletto deputato alia Costituente nel colleglo di -ma. Successivamente i depu-tati comunisti lo nominaronn segretario del gruppo. Nelle varie legislature alle quali ha partecipato a Palazzo -ma. e stato membro dellacommisslone (Presidenza del consiglio e ) e della V commisslone (Finanze e Te* soro) della quale b stato an-che segretario.

Nel 1953 e nel '58 era stato eletto senatore nel collegio di ClvitavecchlA - Civltacastelia-

na Nel '63 fu eletto alia Ca-mera nella circoscrizione di

a - Viterbo Frosinone -. ma non aveva mai

abbandonato il Comune nata-le. Civitacastellana. del qua-le e stato per van anni sin-daco. Come sindaco e come membro del direttivo naziona-le dell'ANC (Associazione nazionale dei Comuni d'ltalia) diede un grande contributo al-ia battaglia per le autonomic.

o il '68 cessata l'attivita parlamentare, si impegnb n varl compiti politic! e social!.

Enrico o e stato un punto di riferimento per co-munisti laziali; la sua fede nella battaglia per la demo-crazia e il progresso dei lavo-ratori restano un esempio.

compagno Pema. presi-dents del gruppo comunlsta al Senato. ha lnviato alia moglie

seguente telegramma: «An-gosciatl per la perdita del ca-rissimo compagno Enrico -nio. dirigente comunlsta, par-lamentare e sindaco esempkt-re. senatori comunisti ti espri-mono il loro commosso cor-doglio e la piu arTettuosa par-tecipazione al tuo doloren.

na? Anche questo e un suo diritto ».

Quanta alle prospettive, 11 presidente del consiglio ci tie-ne a sottolineare che il suo governo non se ne andra sen-za una dura a per la so-prawivenza: *Spetta al par-lamento congedare con un vo-to di sfiducia il governo...

del governi e dannosa e la Costituente ha voluto premunirli dalle imbo-scate e daUe manovrette...

parlano di chiarimento e di dialogo: che vengano a chiarire e a dialogare alia Camera, parlando e votando pubblicamente com'e loro di-ritto ». *Sinora» afferma an-cora Andreotti, la flducla non lTio posta. «ma sono pronto a metterla*.

a a questo punto la qua-lunqulstica abilita verbale di Andreotti mostra la corda: nessuno infatti ha ancora avu-to il tempo di dimenticare che un voto. e ben chiaro. alia Camera e'e stato soltanto una settlmana fa, quando 11 go-verno e stato messo n mino-ranza su un emendamento delle sinistre dc alia legge per 1 fittl agrari, sostenuto e ro-tate « pubblicamente ». come Andreotti chiede. Non era forse quello il momente, per chi mostra a parole tanto e incondizionato rispetto per il parlamento, di porre la que-stione di fiducia? Evidente-mente. Andreotti non era. al-lora. ancora « pronto».

a Quando e quale sara il do-po non saprei dirlo. n& credo rhe sia il caso di far tragedie personalt e — chiarisce 11 presidente del consiglio mettendo cosl 1'ac-cento sul punto centrale del rag!onamento — che nel frat-tempo il governo finchi 6 in carica governi», secondo la nota llnea che fin qui lo ha ispirato.

Affrontando poi alcunl pro-blem! politic! concreti e scot-tanti. Andreotti inizla con una professione di riconoscen-za verso la polizia e la ma-gistratura, rispondendo ad una domanda sul suo giudi-zio circa l'operato della que-stura di . presidente del consiglio dice a questo proposito. brutalmente* *so che anche Giorgiose venisse preso a lancio di bottiglie molotov. non rispon-derebbe solo con versetti della Bibbta* i qui ad una aper-ta espressione di solidarieta con chi. invece. ha o sparando e uccidendo. il pas-so non e lungo, e che a farlo sia i) presidente del consiglio non pud che suonare assai grave, in un momento di dif-ficili tensionl nel paese.

Fra gli altri probleml af-frontati. quello della riforma dei servizi segreti. che secon-do Andreotti e «quasi pron-ta*, e prevede il decentra-mento di questi servizi a di-versi ministeri Come si ri-cordera. i deputati comunisti hanno di recente presentato una mozione su questi argo-menti, dato anche che il go-verno si . subito dopo il dibattito sul Sifar. a pre-sentarsi al parlamento entro tre mesi. Ne sono passati 24. e il presidente del consiglio preferisce ora te cokmne di un giomale alle Camere. do-po essere stato costretto dal-l'iniziativa comunlsta a rom-pere 11 silenzio.

Oltre ad una serle di const-derazioni suite vioende mone-tarie e sulla n che non vanno al di la delle an-notazioni di colore. Andreotti sclvola su un altro spinoso problema. quello dei prezzl: 11VA — egli afferma — iha avuto effetti negativi abba-stanza minori* dl quanta si temesse , evidente-mente, tutte le assicurazionl del suo governo sulla inno-

cuita della nuova lmposta ri-spetto al costo della vita, e finge di lgnorare che questi effetti « abbastanza minor!» si sono in verita tradotti n un rlncaro del generl di pri-ma necessita cosl pesante da provocare fra Taltro uno seat-to senza precedentl di cin-que punti della contlngenza.

A C . GaUc-ni, della corrente di «Base» della C il dialogo fra le for-ze politiche per costruire una alternatlva «prosegue positi-vamenten fra C e , e si allarga verso 1 republican! ed importanti settori soclalde-mocraticl. a sinistra dc — afferma Gallon! — si augura

che 11 dibattito fra le forze politiche contribuisca «o for-mare dentro la una mag-gioranza vasta e autorevole, capace di compiere in sede di congresso, o eventualmente anche prima, una scelta di ti-nea politica e non di opportu-nismo di poterev.

J n u o v o giudjee co-stituzionale, professor Astuti, ha smentito ieri la notizia circa un suo messaggio al congresso nazionale del . Egli afferma di aver rice-vuto l'lnvito circolare a par-tecipare al congresso, e di averlo declinato per iscritto «rfn adempimento di un nor-male atto di cortesia ».

in crisi Comune e Provincia

. 21. a crisi interna della C ca-

tanese. dilaniata da lotte di po-tere fra gli esponenti delle cor-renti di c o democrati co» r - Piccoli) da una parte e a popolare» (Soelba) dall'altra. ha parab'z-zato le amministrazioni pubbli-che della citt&. causando le di missioni sia della giunta comu-nale che di quella provinciate. entrambe formate da . .

. Nei giorni scorsi si erano avu-

te le dimissioni dei tre assessor! di « a popolare ^ in seno

all'Amministrazione provinciate. seguite a ruota da quelle del-1'assessore repubblicano: al Co-mune erano stati i due asses-sor!* del a rimettere i pro-pri mandati. lasciando il sin-daco o praticamente privo di maggioranza.

E' di stamattina la decisione di ufficializzare la crisi sia al Comune che alia Provincia: le due amministrazioni si presen-teranno dimissionarie in blocco alle prossime riunioni di consi-glio. convocate domani. giovedi. alia Provincia e venerdi al Co-mune.

l'altro lato si mantiene il contributo previsto dal «de-cretone» anticonglunturale del 1970 con cui 1'allora gover-no dl centrosinlstra aveva -teso tappare qualcne falla dei deficitari bilancl mutualistici e avviare la riforma sanitaria.

a in queste secondo caso il contributo — per la precisio-ne 205 miliardi m e 25 miliardi alia mutua bono-miana del coltivatorl direttl — viene prolungato senza ter-mlne. cioe — dice testualmen-te 11 decreto — «sino all'at-tuazione della riforma sanita-ria» (riforma che proprio 11 ministro del o e della Previdenza sociale. Coppo, presentatore del provvedi-mento in esame, affermb a suo tempo non potersl fare prima di 10-15 anni e che an-che le piu reeenti e ottimisti-che dichiarazioni dei ministr! interessatl dell'attuale gover-no rinviano di almeno cinque anni) n terzo luoso si di-minuisce la disoonibillta di fondi per gli assetjni familla-rl e per l'indennita di disoc-cupazione. che sono irrisor! e che, oltretutto. mantensono gravl discriminazloni a dan-no del lavoratori autonomi e. partlcolarmente. dei conta-dini.

Vi sono quindl serl motivi che. nel merito. giustiflcano la critica dell'opposizione di sinistra — che lerl e interve-nuta nel dibattito con i com-

i , -, . del com-

pagno socialista O e deirindlnendente di sinistra BONAZZ — e le propaste di modiflca nel caso che la mag-gioranza e 11 governo insists-no nel prowedimento cosl come e.

Gia in sede dl esame »reli-minare nella competente cc:?-missione. sia da parte d** re-latore dc Sica. sia in alcur interventi della maggioranz;. sono state sollevate rtserve e obiezlonl circa il metodo e la sostanza del prowedimento.

compagno -, che lerl e o r

prlmo. ha rlproposto con for-za quelle obiezioni sol le van-do la questione di incostitu-zionalita del decreto E?li ha rllevato come il governo. do-po la serie di decreti-lesree sul petrolio e su altre questio-ni, abbia fatto ricorso nuova-mente a un decreto senza che vi fossero quel motivi di ne-cessita e di urgenza previsti a legittimarlo

compagno . che ha concluso gli interven-ti per il gruppo comunista. si e occupato della situazio-ne delle mutue dei coltivatori diretti. oroponendo una ini-ziativa unitaria alio scono di utilizzare bene i fondi che si intendono erogare e chieden-do che siano innanzitutto pa-gati 1 debiti contratti dalla mutua bonomiana verso gli ospedali.

C. t.

Ieri il dibattito alia Camera

: avra un fondo di dotazione di 50 miliardi di lire aU'anno

Anche , dopo una prova decennale in cui sono convissuti fattori positivi e negativi, avra un proprio fondo di dotazione, cioe un finanziamente statale di 50 miliardi l'anno fino al 1976 alio scopo di potenziarne la base finanziaria.

Questo il tema in discussio-ne alia Camera: un tema che non riguarda tanto la giu-stezza dello stanziamento quanto le sue finalita.

gruppo comunista e in-tervenuto su tutti gli aspetti essenziali della politica del grande ente energetico.compagno A ha notato come tutte le forze conservatrici che si batterono contro la nazionalizzazione deU'energia elettrica sono sta-te smentite. a del-TENE contiene un messag-gio concrete a favore delle riforme, ma anche ammonl-menU su come esse debbano essere concepite e gestite. -schiella ha indicate tre ob-blettivi priori tar i post! dalle forze riformatrici che vollero la nazionalizzazione e che non sono stati realizzati.

n pri mo luogo non si e ve-riflcata quella connesslone fra l'ENE e la riforma gene-rate dello stato che avrebbe dovuto portare ad un tipo di ente profondamente demo-cratico: esso e, invece, una sorta di plramide gerarchica e centralistica. n secondo luo-go, l'ENE avrebbe dovuto essere U momento centrale di una generate ristruttura-zione del settore energetico in senso pubbliclstico: ma, inve-

ce, si assiste ad un peso cre-scente della autoproduzione privata.

e e mancato alia poli-tica elettroenergetica un qua-dro certo di riferimento ge-nerale

compagno Giovanni - ha sollevate la

questione delle responsabilita che ricadono anche sull'ENEper lo scemplo ecologico e per rinquinamente. governo lamenta che si sia scatenato un conflitto fra 1'ente e mol-ti comuni (meglio sarebbe di-re: numerose popolazioni) per quanto riguarda la loca-lizzazione delle central!. E tende a risolvere il proble-ma — come di mostra il dise-gno di legge recentemente ap-provato dal consiglio dei mi-nistr! — sottraendo ogni po-tere agli enti locali e all* regioni.

— ha detto Berlin guer — deve cessare di prefe-rire come combustibile 11 pe-trolio che e il piu inquinan-to. Occorre un sistema pub-blico di controlli antl-inqul-namento, una diversificazlone delle font! energetiche con particolare riguardo a quella nucleare, un program ma -tegrativo di ricerche, produ-zionl strumentall e localizza-zionl oculate.

compagno in-fine ha chiesto una profonda

Tutti i deputati comuni-sti sono ftnutl ad essere presenti ALLE SEDUTE di oggi.

revisione delle tariffe elettn-che che attualmente colpisco-no le utanze popolari e privi-tegiano le grand! imprese e che si traducono anche in minor! entrate per .

comunisti si asterranno sul prowedimento.

A conclusione della seduta, 11 compagno ha sollevato la delicata questio-ne della messa all'ordine del giorno dell'aula della propo-sta di legge comunista sulla trasformazione dei contratti di mezzadria e colonia in af-fitto, proposta presentata ben otto mesi or sono e che la maggioranza ha sempre ten-tato di sottrarre aU'esame della Camera con la scusa che questa questione andreb-be affrontata solo a seguite della introduzione nella legi-slazione italiana delle diret-tive agricole comunltarte. n realta 11 governo e la C hanno evitato di affrontare questo che e uno dei maggio-ri nod! social! delle campa-gne e, in generate, dell'eco-nomia delle regioni -lia centrale per le evldentl

l sociali e politiche di una riforma richiesta da un movimento dl a che si sviluppa da molti anni.

fatto che su a del PC questo rilevante tema venga ftnaimente portato al-l'ordine del giorno dell'aula apre un nuovo capitolo della

a sociale e parlamentare per la trasformazione dei rap-portl contrattuali nelle cam-pagne.

Page 3: 22 febbraio1973

1 ' U n i t A / giovedl 22 o 1973 PAG. 3 / afftualita e c o m m e n t ! Nel trigesimo della morte

O Nella sua straordinaria esperienza il pensiero rivoluzionario moderno si unifica con la realta di una societa africana estremamente arre-trata - « Per calda che sia I'acqua della fonte, non scaldera il fuo riso»

L'ultima volta che ho vi-sto Amilca l e stato

a e mesi fa. i aveva dato appuntamento a piaz-za e pe e una e della vec-ohia a » che gli piaceva moltissimo. Come al solito

i da ogni . Voleva e alcuni -genti politici, ma senza al-cuna , badando al-ia sostanza delle cose. o

a i da solo pe e le -bili bellezze » di questa cit-ta. o che in occasio-ne di una a -nazionale di a con la lotta di e delle « colonie » , ave-vamo o un efficien-te o di vigilanza pele delegazioni della Guinea

, del o e del-l'Angola, ospitandole in una villa vicino a Genzano. Ca-

l ne fu palesemente in-fastidito. a la a volta che veniva in a e disse che vi a un solo modo di

e una citta: « con i piedi e con gli occhi». Si

i e eludendo tutte le e di a —

, e del , a stato assas-

sinato poco tempo a — i a e e

« o » in un o situato nelle adiaccnze di Campo de' .

Battaglia ideale

o a che, nella stessa occasione, finita la

a gli chiesi come voleva e i due i che gli o a del-la . La sua , lo confesso, mi stupi: chiese se a possibile e una visita da qualche e che gli consentisse di cono-

e c la e -ne e » e « una espe-

a a avanzata e a » del o pae-se. j e ipotesi, scelse il, o dove e potiito e uno o di a -scimentale e nel contempo

a che si va com-piendo nel comune di San Giovanni . a sta-to lui a e quel viag-gio, molto, come ammise

, e le e e di San Gio-

vanni avevano inviato ai i guineani una ap-

a completa pele i e ma molto anche e gli sa-

e piaciuto e « un'oc-chiata alia a di o della . Quando

o a valle, con i compagni che si -savano , l -duceva e ampliava, con una acuta conoscenza, pe -cisca, una militante del

C e un o coman-dante , che aveva voluto con se e « tut-to questo a alia lotta pe quanto lontano dai com-piti i della a po-tesse e ». a questo uno dei i essenziali del-l'uomo e del , del-l'intellettuale e del combat-tente, del o e -

. Avevo conosciuto l

nel 1967 e visitavo co-me inviato de VUnita il -te Sud della a di libe

e della Guinea u i aveva gelato con una a

pida e a battuta. Aven-domi chiesto una a im-

e su cio che avevo visto, non avevo saputo na-

e la mia eccitata emo-zione pe i i di una lotta cccezionale. o il flusso delle mie e con un gelido: « evidcntemente ti hanno nascosto i difetti che ci sono ».

L'assenza di ogni -ca, del , cosi comu-ne in , a le e e la a delle cose, del-la e del sog-gettivo alia a dei fat-ti oggettivi, anche i piu ele-

, non a solo un o del suo e

, bensi il o di una lunga e non semplice — come mi disse successi-vamente — battaglia idea-le con se stesso e con la

. Non a vo-i di se stesso e della

sua , ma ogni tanto nel-le lunghe i del-la a in Guinea e in successivi i in cui

o si siano stabiliti lega-mi di amicizia e ol-

e politica, o i di una giovinez-

za a (cgli fu, se j non o male, uno dei novc giovani della Guinea

u e di e che o e a studi

i a Lisbona) che subiva tutte le tentazioni di un distacco — sia o c

, che costmito su un o e -

e — anch'esso tipico di tanta e dcll'intcllcttua-lift , dalla a

; pe poi invece -e o politico e

nella milizia a un collegamento -mente o con l'espe-

a del o popolo, la sua , i suoi biso-gni, le sue . -do che non si i in al-cun modo il giudizio su Ca-

, se si a che 6 stato il o leader -cano che ha saputo unifi-

e nella a e nella a il punto piu alto del

o o mo-o e la a di una so-

cieta a -te .

A chi gli chiedeva il se-o della a

a che aveva sapu-to su quoste basi , individualmente e colletti-vamente, nella lotta di libe-

e della Guinea , l a con -

de semplicita con un antico o : « pe cal-

da che sia a della fon-te, non a il tuo o ». Una semplicita , poiche quel o sim-boleggiava un complesso la-

o o e o di « e » del o

o nazionale, l'indivi-duazione esatta della a

a in cui , e la conseguente e di una a di lotta ad es-sa adeguata.

Compito non facile, poi-che non solo si a con gli schemi i con-

i da -zioni e del o nazionalista o — « la

i di conoscenza », « l'as-senza di ideologic -che » cui egli accennava co-si di e — ma si calava anche in un limite oggettivo dominato dalla pe-sante, spesso schiacciante,

a di un dominio colo-niale che ha o « fuo-

i della » i popoli . e questa e

a di e che l e utilizzan-

do in modo creativo tutti gli i delFindagine

a pe e una analisi attenta delle -e e delle e

, non e o idealizzate) della societa

a andando al e dei i di e in un mondo colonizzato — nel modo e in cui la colonizzazione si e -sa in a — e dominato

a in a e dal «villaggio » della a e della savana. Quello che egli

venne compiendo e un la-o minuto e minuzioso

che mette in luce le ten-sion! i e le poten ziali i di una societa a ma non pe questo immune e -nea alle leggi i del-lo sviluppo sociale. E tutto questo non pe e una a da o intellettuale, ma pe -e una a e una a

, e vita a una lotta di popolo, e una e scientifi-ca pe e uno sboc-co positivo e vincente.

Un contributo creativo

n questo senso il pensie-o — ma egli e -

fiutato questa e — di . la e e il e della sua analisi, la sapienza della sua -tegia e tattica, il o

o dato al o -, sono e an-

a da e nella o pienezza, al di la dell'eco che ha avuto il o del-la a e da lui dii'etta. E' un o in-fatti che va ben e — ma anche questo lo , con una modestia non -male — i confini di quel piccolo paese che e la Gui-nea , pe e i

i piu complessi del o a e e

e nazionale nei paesi del cosiddetto « o mondo », a volonta del sog-getto o e o di sviluppo delle e -duttive, a lotta a e lotta politica, a popolo e

e politica, a a e masse, a di-

mensione nazionale e -nazionalismo della lotta an-

. Questo complesso di ela-

i continuamente spe-, e e in

una a y di , nella a di

una lotta che ha saputo -e una nuova fase nel na-

zionalismo o fanno di Amilca l un leader

o di ecceziona-le , una uma-na di una a non co-mune, un a di questi non facili decenni del continente . Chi lo ha ucciso sapeva come e dove

.

Romano Ledda

Come la Polonia celebra il quinto centenario della nascita del grande scienziato

rj ANNO DI COPERNICO ^

a continuity di un patrimonio di storia e di cuitura al centro delle manifestazioni di Torun, la sua citta natale — f luenza incalcolabile della rivoluzione operata dai suoi studi sulla concezione del mondo e del-l'uomo — Un omaggio nutrito dell'impegno a realizzare un vasto piano di miglioramenti del sistema educativo

Migliaia di giovani polacchi hanno dedicato una parte delle loro vacanze, Testate scorsa, per creare un centro turistico-culturale nel villaggio di From-bork, dove Copernico visse e dove sono raccolti documenti della sua attivita

Esperienze, possibility e limiti attuali di un processo unitario

e sinistre in Finlandia comunisti e il bilancio della o e al o da l '66 al '71 - Si pu6 e a

un a comune? . i i i di una nuova e e « valida ma non immediata » - La situazione dell 'economia, dominata d a venti « i famiglie »

l nostro corrispondente , o

/ comunisti sono slali al governo in Finlandia — in una coalizione, tra altri, con il « del Centro» e i socialdemocratici — dal 1966 al 1971. La loro prospettiva. a lunga scadenza. e quella di una ripresa di questa colla borazione. politica estera non vi sono difficolta, per che i tre partiti condividono e appoggiano la politica del Vattualenen. 1966 fu propio la politica estera Velemenlo ca-talizzatore per la formazione del governo di sinistra.sostanza. questo vide la luce quando anche il so-cialdemocratico fece propria la linea di rigorosa neutrali la e di amicizia con VUmone sovietica che si tdentifica con il nome di

La partecipazione dei co munisti al governo cesso per ragioni di politica economi-ca e sociale. Sarebbe lungo rifare ora la storia deltaglia-ta di quella esperienza di go-verno. ci pare, tuttavia, riportare il giudizio che ne danno i dirigenti del

parliamo con fran chezza con il compagno Jor-ma Simpura. dircttore dell'or-gano ccntrale dei comunisti finlandesi. « Uutiset >.

« Si e trattato — ci dice il compagno Simpura — di una esperienza confusa e contrad-dittorm. sostanza, noi par-tecipammo al governo per appoggiare la politica estera del per geltare le bad di una collaborazione con i socialdemocratici e per poter influemare la politica

sociale. bilancio presentava aspetti posilivi e aspetti ne-gativi. furono alcu-ne riforme sociali di rilievo i cui risultati si cominciano a vedere soltanto oggi: rifor-ma del sistema delle pensio ni e nforma scolaslica. Sul piano politico, positivo fu il processo unitario quel pe riodo le diverse organizzazio-ni sindacali dei lavoratori si fusero creando una confede razione unwa su basi di clas se: migliorarono soslanzial menle i nostri rapporti con il partito socialdemocratico. Al lato opposto. sotto la vo ce "aspetti negativi", occor re indicare una certa delusio ne delle masse popolari che si attendevano dalla presenza comiinisla al governo una piu larga soddisfazione delle lo ro aspirazioni, e la jrattura apertasi all'interno deltito che ci ha portati sull'orlo della scissione. Jrattura che non abbiamo ancora supe ralo >.

i politica

« Valutando in termini auto-critici la nostra politica di al-tera — prosegue il direttore del Uutiset" — oc-corre dire che a monte del-la nostra enlrata nel gover no vi furono due gravi lacu ne: la debolezza della spinta popolare, il che ridusse Vef-ficacia della nostra azione, e la mancanza di un vero e pro prio programma unitario di politica economica e sociale. almeno tra comunisti e »o-claldemocratici >.

Sulla base di questa analisi autocritica e sull'esempio di quanto e avvenuto in Fran-cia tra comunista e

socialista, i compagni finlandesi. almeno nella loro maggioranza. ritengono che anche per il loro paese si ponga il proWema di un <r programma di governo » dei due partiti operai per realiz-zare quella prospettiva «a lunna <cadenza » di cui par lavarr.o all'iivz'o. 1 socialde mocralici. invece. in linea ge nerale, negano la ralidita di una inlesa del genere.chterfo la ragionc a Lip ponen, segretario del partito socialdemocratico per le que-.Niioni internazionah. in un lungo colloquio che ha ab-bracciato tutti i temi delVat-tuaUta politica finlandese. dalla rielezione dialia prepnrazione delle elezio-ni politiche del 1976.

* nostro partito — di-chiara Lipponen — le posi zioni sono differenti. lo cre-do che con i comunisti oc-corre discutere anche proble mi prospettiva e non sol-tanto questioni concrete del presente. non so se si pud arrivare ad un "program-ma di governo". La situazione finlandese non e come quel-la francese. Un governo social-democratici-comunisti, da noi, non e una ipotesi reale. Oc-correra ricercare Valleanza di altre forze politiche. Un vero e proprio programma di go verno a due limilerebbe quin-di la nostra azione politica >.

11 compagno Lipponen non lo dice, ma e chiaro che un € programma di governo > con i comunisti che oggi sono all'opposizione suonerebbe co-me una condaxna dell'attuale

I

governo di cui i socialdemo-cratici sono parte essenziale; e poi vi sono ragioni latli che. « della coali-zione > (destra) e sull'orlo della rottura Se la parte ol-tranzista si staccasse, quella restante diverrebbe una peri-colosa concorrente dei social-democratici nell'elettorato mo-derato. Anche Lipponen, co-munque. ritiene valida in un futuro non immediato Vipo lesi di una collaborazione di governo tra comunisti, social democratici e « o del Centro >.

problemi di fondo

realta il problema e di sostanza. dibaltito sulla si- tuazione economica e socia-

le in Finlandia sembra oggi esaurirsi tutto nel quesito se firmare o non firmare Vac-cordo di libero scambio con il attesa della de cisione, Vindustria non si im-pegna in piani di prospetti-va, mentre il movimento sin-dacale e incerto, perche non sa se la firma sara accompa-gnata dalle necessarie misu-re protettive, per il control-lo dei prezzi e dell'occupa-zione. oltre la questio-ne dell'accordo con ile malgrado una congiuntura economica favorevole, il paese deve affrontare problemi eco-nomici di fondo gravi: crisi della piccola proprieta conta-dina, trasferimento di larghi strati della popolazione dalla campagna alia citta, larga fa-scia di diioccupaxwn* cronU

ca, appena mitigata dall'emi grazione in Svezia, sottosvi hippo di vaste regioni.

governo attuale (social democratici, « del Cen tro * e formazioni minori> non e preparato a risolvere questi problemi. va avanti alia giornata, senza un programma organico e senza neppure approntare gli stru menti per la sua elaborazio ne. L'economia del paese con timia ad essere dominata al Vincirca da venti famiglie. manca la volonta di valorizza re le aziende di Stato che con trollano il trenta per cento dell'industria. sanare questa situazione, una intesa delle sinistre (la si chiami c programma di governo», o come si vuole) e essenziale.

un precedente servizio abbiamo osservato che la po lemica sulla futura relazio ne con il non ha crea to fratture insuperabili tra comunisti e socialdemocrati-ci. c Sul piano dell'unita del-le sinistre — afferma il dot-tor Alenius, presidente del-la "Lega democratico-popola-re", Vorganizzazione unitario nelle cui liste anche i comu-nisti si presentano alle ele-zioni — esiste una situazio ne di ristagno. se non si arrivera alia intesa, c'd da te-mere un riesplodere di con-trasti e di polemiche pro-fonde. ultimi due an-ni, dall'uscila dei comunisti dal governo, il pericolo e sta-to evitato. Fin quando si po-tra continuare cost? ».

Romolo Caccavale

l nostro corricpondente . febbraio

Quando, nel 1543 — l'anno stesso della e di Nicol6

o — il o « e s m coele-

stium » e pe la a volta a stampa a , il mondo acquisi una a

e scientifica di una ipotesi in se non nuova. quella della e della

a o al sole. a ap-puiito, pe la a volta. questa antica ipotesi cessava di e tale pe e una

a matematicamente dimo e e , clie si e in seguito a

anche . dal le i * di Galileo ai voli spaziali

Questo punto o n to dal o umano a de stinato ad e una influenza incalcolabile non solo sullo svi-luppo o . ma sulla stessa concezione fi-losofica del mondo e dell'uo-mo in o ad esso.tale e la diciassettesi-ma sessione dell'Unesco stabi-li di e del 1973. 500. anni-

o della nascita del -de scienziato polacco. un anno

e . n . l'anno -

cano e stato o « an-no della scienza polacca », e al quinto o che il mon-do a qui se ne aggiun-gono i due. che pe una

e combinazione coinci-dono con esso: i due secoli dal-la fondazione della commissio ne di educazione nazionale, os sia del o o della pubblica e in -pa. ad a del e illu minista polacco o -taj: e i cento anni dell'Acca-demia polacca delle scienze, la cui . sul o di un paese o a le e potenze confinanti. costituiva un o atto di -mazione di una e cul-

e nazionale che a di i .

o questa continuity e stato il tema e delle ma-nifestazioni con le quali si 6

o solennemente a . domenica , questo anno

. A poche centinaia di i dalla casa dove il 19

o del 1473 o nacque. sulla piazza del -to dominata dall'imponen-te municipio medioevale. una fiaccolata a ha -to le vicende di questi cin-que secoli della citta. E ad ogni o a una lotta di : libe-

e dalle e dei ca-i teutonici, nella quale

la a citta e si impegno con uomini e dena-i (e una somma ingente -

so anche la famiglia -nik), e che o qui segno un o punto a o vantaggio con la a della « pace di m »: e dal dominio dei potentati che pe e un secolo vol-

o e del o po-lacco: . infine. dal-

e nazista.

La legittima. piena -nenza di o al -monio o e e del popolo polacco e una delle no-te dominanti delle manifesta-zioni che si stanno svolgen-do in tutta la . Non bi-sogna tuttavia e questo atteggiamento, che non e ne ovvio ne sciovinista: chi abbia l'eta pe e come solo una a d'anni fa nel-le e scuole si e del c tedesco » o puo agevolmente e il

e di questa sottolineatu-. a in questa definizione

nazionale del e scienzia-to e'e anche 1'indicazione del suo o o con il

o tempo, un tempo nel quale i popoli uscivano fatico-samente o e al tempo stesso dal -

o medioevale e venivano i o e definendo i -

i . appunto. nazio-nali. La vita di o e un esempio indicativo di <iue-sto .

Studia in o e a — . -

gna, . a — secon-do la e dei medioeva-i i vagantes » — ma

a attivamente pe tutta la sua eta adulta nel suo pae-se natale; e in latino. la lingua che continua ad e lo o di comunicazio-ne a i dotti di . le sue e scientifiche, ma im-piega il polacco nei suoi p

i ; si -sce in e discipline, dal

o canonico alia medicina, alia a classica. secon-do una concezione a uni-

l is tica del . ma a-a le sue nozioni in atti-

vita e e quotidiane: a un . e

o pe i i della antichita ma non esita a dis-

i dalle o concezioni non appena le e ,

o di e il li-o o del o pen-o ad una a dog-

matica e .

Questa a di Co-o e e il la-

to della sua a che meglio lo indica come « 1'uo-mo nuovo ». E su questo lato insistono e i di-

i pubblici e saggi i che in questo mese gli vengo-no dedicati nel suo . Si

a la sua efficienza come e della diocesi di

, la sua utilita di -e del sistema ,

la sua capacita di -e della difesa a del

castello di Olsztyn, la sua -tica di medico; in una , il suo costante e nella

. , si . non senza , che le i

nel cosmo hanno il o lon-tano o negli studi

; e la citta di Olsz-tyn. capoluogo di quella -ne dove o passo 40 anni della sua vita, vanta a il nuovissimo . l'uni-co in a capace di -e emozionanti immagini del-o spazio come le o il

o satellite umano: lo Sputnik. . mi-ziative nazionali dedicate ad

e la a del -de polacco e e lo stu-dio e la conoscenza -

a del suo . si con-tano a decine: dalla edizione

a omnia nelle -pali lingue e ad un -co a di i scientifici dedicati al suo pen-

o e alle attuali implica-zioni di esso; dalla -zione di monumenti al -o di vestigia e

della sua epoca. (significativa l'azione di « k 1001 >, che pe sei anni consecutivi ha impegnato migliaia di gio-vani in un o di -o del o o del-

la cittadina dove o condusse i suoi ultimi studi e dove e sepolto). Sono ini-ziative che sono e nella

vita quotidiana di tutto il .

a il senso , che la -lonia ha scelto di e a que-sto anno , non va

o in queste manifesta-zioni di occasione. neanche nelle piu e di esse. 1973 e un anno che il o e il go

o indicano come un an-no decisivo pe lo sviluppo del . E pe tale sviluppo una condizione indispensabi-le viene a nella qualificazione scientifico tecni-ca delle e e e — a monte di esse — dei qua-

i dell'insegnamento. questo, un vasto piano

di e e di -ti nel campo degli studi e in via di attuazione, e si -la in e : -

a scolastica, o in vista di una e del o degli studi in cit-ta e in campagna: -namento e o del-le e didattiche in ogni e e tipo di scuola:

e degli jnse-gnanti e o delle

o condizioni economiche e sociali: o dei -

i di e tecni-co-economica pe e alia a di i al -lo che i nuovi tempi, -dono e che il suo potenziale consente. Questi i sono

stati i dal e dell'Accademia delle scienze, Janusz , e dal

o dell'Ufficio politico del . Jozef Tejchma. che hanno o le allocu-zioni ufficiali nelle e di a delle -ni, domenica. nel nuovo -de edificio a Ni-colo o di . E questo impegno e 1'omaggio piu o che la a -a al suo e figlio.

Paola Boccardo

Alio studio degli scienziatl

compiti dell'uomo nei viaggi spaziali

Un articolo degli scienziati sovietici pone I'accento sull'importanza delle osservazioni visuali - Von Braun afferma che il metodo di'controllo della salu-te dei piloti potrebbe essere applicato negli ospedafi

Lo scienziato sovietico l v e i cosmonauti

S n Nicolaev e Vitaly Sevastjanov hanno

o un o pe la stam-pa sovietica in cui o in esame l'attivita dell'uomo nello spazio. n , es-si o che soltanto l'os-

e visiva dei piloti spaziali ha consentito di indi-

e la a di -giamento e -zione a a su-

. Anche se le i e nel cosmo sono lega-

te all'utilizzazione di -chi automatici — o gli

i o — in awe-e le i visuali

o a e un o .

La e e da e dell'uomo della -

cie della a e dei fenomeni ottici a -senta una e e dei i scientifici ese-guiti sulle navi cosmiche pi-lotate e sulle stazioni i di lunga .

Le i visuali, in-fatti — iniziate con i voli delle navi cosmiche «Soyuz» e del-la stazione e «Saljut» — o 1 dati i dal-le i e e

i e si o un e mezzo dl a

suU'ambiente e sulle e , a vantaggio della

scienza e dell'economia. e notizie sull'attivita

dell'uomo nello spazio sono state e a Washington. nel o di una , da Von . Egli ha

o che il metodo usato dagli scienziati della NASA pe e sotto o le condizioni di salute degli a-

i e e ap-plicato negli ospedali pe sal-

e la vita di molti pazienti. La tecnica messa a punto con-siste infatti nel conti-nuamente via , -so i diagnostici appliaa-ti al , il battito , il o o e la -

. Secondo Von . negli ospedali e possi-bile una vigilanza sul malato di o e su ventl-

. usando 1 i con il o a i -

i sul o e o uma-

no. compute e in questo caso e e a medici e e ogni volta che e una deviazione della .

La tesi di Van n e che o cosl l

e 1 l il malato e costi

,

ottl oae» ^3

Page 4: 22 febbraio1973

PAG. 4 / e c o n o m i c ! e l a v o r o I'Unit £ / giovedl 22 febbraio 1973

Imponenti cortei di lavoratori, studenti e cittadini

40 mila in piazza S. Marco si FERMANO I METALMECCANICI per la rinascita di Venezia

Verso lo sciopero generate del 27 deciso dalla Federazione CGIL, CISL, UIL

Un momento della grande manlfestazione dei lavoratori veneziani in piazza San Marco durante il comizio di Lama

Per I'aumento dei minimi e I'agganciamento ai salari

MIGLIAIA DI PENSIONATI IN LOTTA MANIFESTANO A

i giunte da numerose regioni del Centro-sud e del Nord - Com-battivi cortei - Gli obiettivi della vertenza che e stata aperta con il governo

II comizio del compagno Luciano Lama Vaste adesioni di forze democratiche - Non deve diventare una citta «terziaria», senza veneziani - II problema va affrontato con I'impegno del!e masse popolari

a nostra redazione . 21

e 40.000 , stu-denti, cittadini hanno manife-stato questa mattina a Venezia pe l'occupazione, un nuovo sviluppo economico e sociale,

o la legge speciale soste-nuta dal , pe un in-

o o pe Ve-nezia che tenga conto della ne-cessity di e la salva-

a e il o del o o contestualmente

al suo sviluppo civile, sociale ed economico.

Una manifestazione civile, , imponente. Come

ha detto il compagno Lama, o e della fede-

e Cgil, Cisl, Uil, -do e folia a in piazza San , una manife-stazione , una di quel-le manifestazioni che danno il senso o della , del fiato. della capacita di lotta della classe . del movi-mento dei i del o

. a due e Vene-zia ha o degli slogans, dclle e , delle can-zoni di lotta che o i hanno o in ogni zona, nei campi, a file i di

e abbassate. La , infatti, -

tccipando pe la a volta ad un'azione di o con le

e , ha o possi-bile questo o al quale hanno o anche gli am-bulant! chiudendo i ; i comunali e gli statali. i dipen-denti e -vincial e degli i enti locali hanno o gli ufflci; i ban-

i hanno abbandonato in mas-sa gli i degli istituti di

: studenti e insegnanti, nei . le scuole ; anche gli i hanno chiu-so le o botteghe in ; -tuali e i hanno abban-donato compatti il posto di la-

. Questi i cosl i a . pe , i

e , si sono i nel-le , hanno «occupato» Venezia, pe i alia classe

a di o , della . del o sto-

o in una a di lotta le cui motivazioni non possono

e e da alcuno. La lotta o la situazione

di , i i di -e capitalistica in atto,

gli i che in modo * so o il o ,

o a e la . ha alle sue spalle un impegno attivo in e dell'elabo-

e di una a -nativa che, come ha

. o e della , o la mani-festazione in a San -co. e venuta o e ma-

o a delle lotte che il movimento sinda-dale ha o e o in questi anni. n questo senso l'im-

e manifestazione -na non e e di una

e e vuota . ma ac-quista il signihcato o di

a consapevole del mondo del o pe e i -blemi di Venezia e della sua

. i della a com-

plessiva capace di e un nuovo meccanismo di sviluppo economico e sociale della no-

a a sono stati -si dal compagno Luciano Lama. il quale, in questo , ha

o anche il a del-la a di Venezia e della legge speciale, in discus-sione in . Egli ha

o che la soluzione a del a di Venezia non puo e dalle tendenze este-tizzanti sostenutc da«elites» (che non possono es-

e nemmeno definite -li). che. pe il fatto di e

e al passato, sono incapa-ci di e Venezia > in quanto incapaci di e al

e e e della citta.

o le e che. in a di . mette-o in moto un o

speculative che e i del meccanismo di

espulsione che ha gia scacciato i ultimi vent'anni e 60

a veneziani dalla o citta, compagno Lama ha o

come a divenga, quin-di. la battaglia pe e questi i che

o pe e Venezia n una citta . una « citta

. senza veneziani. pei , pe il godimento da

e di pochi. di un -nio che e la sua stes-sa qualita nei momento in cui fosse imbalsamato nei suo pas-sato.

Lama ha poi sottolineato che fa stessa legge speciale. se do-vesse e o del-1'attuale meccanismo di svilup-po e e nazionale) non e e -mente il a di Venezia. A questo o Lama ha -

o la tematica del «po-lo y di o . una con-

e a di -di e di base, special-mente chimica, le cui conse-guenze la citta paga anche in

i di , e che di condition! di vita sociale e ci-vile. a qui l'esigenza del c no > alia chimica di base pe e la scelta di attivita economiche non inquinanti (ivi e la chimica a e la seconda-

dello sviluppo del o e collcgato alia

qualificazione dell'attivita can-a e al potenziamento

della a pubblica. e il compagno Lama ha

fatto alia a e del o che,

nei clima o o dalle e fasciste, e eviden-

temente. ma , di e e una a sul vimento slndacale.

DI TUTTE LE AZIENDE PUBBLICHE Per quattro ore il lavoro rimarra bloccato - Le iniziative a Napoli - L'adesione dei lavoratori del commercio e degli enti locali alia grande giornata di lotta

E MILAN0

D. D'Agostino

Si e svolta i a a la ma-nifestazione dei pensionati di sei

i del o sud, nell'am-bito della lotta nazionale in-detta dai sindacati pe 1'au-mento dei minimi di pensione e o alia dina-mica . Sono giunti fin dalla mattinata con decine di puliman dalla Toscana. dal-

, dalle , dal Lazio. dalla Campania e dagli

. nella capitale pe davita alia manifestazione. Scen-dendo dai puliman -giati in i punti del o (a piazza S. a , al Colle Oppio. al Colosseo. a S. Giovanni) hanno o tanti piccoli i che -

o le vie della citta sono affluiti o il o -caccio.

o centinaia e centinaia di vecchi. uomini e dmne. tutti

i pensionati in -sentanza di qucgli milioni

a cui quasi otto milioni di ex i dipendenti. i e impiegati) che sono i a e con i talmente

i da non e nemme-no a i l'affltto. lino dei tanti i innalzati dai pen-sionati diceva infatti (come

a la foto a in piaz-za S. a ) -do 19 mila e di pensione e pago 15 mila e d'nffitto*. Negli i i i dal-le delegazioni di . di La-Una. di . di Ancona. di

i e di tutte le e -ce e o sinte-tizzati gli obiettivi della -tenza che i pensionati hanno

o con il : * eleva-mento dei minimi ad un o dei : * le pensioni deb-bono e gestite dai -

i »; c no alle i a chi ha meno e chi piu di

65 anni »: « e de-a v

Alle le delegazioni sono

affluite net o e hanno o o sia la platea

che a a . Tut-ti i posti i e la gente an-che in piedi. a duemila -sone, quindi, ad e gli

i dei sindacalisti e il

saluto o a gli i dal consiglio di a del Nuo-vo e di . dalla

e statali e dalla fede-e . Sullo -

mo campeggiava in e cu-bitali la a e della

EAl o della lotta dei pensionati, a con a , le seguentl e e dalle e

: a) e annuale di tutte le pensioni — mi-

nimi i — di una e i o che si a nei o medio degli i dell'indu-

; con tale a - si vuole e o nei tempo il o . che si in-

a al momento del pensionamento. si da e che le pensioni vengano ad e svalutate dal continuo

e di e della moneta e dall'aumento dei ; b) uniflcazione ed aumento dei minimi di pensione

(L. 30.000 mensili pe o che hanno meno di 65 anni; L, 32.000 pe o che hanno piu di 63 anni). pen-sionati ex dipendenti da i che hanno le pensioni al minimo sono e 4 milioni. i al 60% di tutti i pen-sionati i dipendenti;

c) i alle pensioni di , isti-tuendo, a , un secondo o di invalidity pen sionabile, o la pensione di invalidity in quella di vecchiaia al compimento della eta pensionable, n dendo pensionabile l'invalidita , ecc;

d) una e di modifiche e che attengono anche alle pensioni di , ai i dei coloni, i e i . nonche ad assicu

e S la a autonomia ed una miglion funzionalita.

Sul a delle pensioni . com'e noto. 1'ul timo o con 11 o del o e i

o e 1972, e le i conte-nute nella nota consegnata dal o alle a zioni in data 28 e sono pe lo piu vaghe e gene-

. o di , il o e dovuto -e megllo le sue posizioni sulle e avanzate dai

sindacati, ma le i — nonostante alcuni solleclti che sono stati effettuati — attendono a di

e convocate.

i di Bonomi e Natali

a di chi sono amici ? Che Bonomi e il

« suo» minlstro dell'Agrtcol-tura Lorenzo non fos-sero poi tanto amici dei con-tadini lo sapevamo da un pezzo. lo abbiamo anche ripetutamente scritto. Tutlavia ieri al convegno nazionale dei dirigentl della Coldiretti han-no dato una ulteriore dimo-strazione di questo loro at-teggiamento attaccando a fon-do la nuova legge sul fltti agrari, nei testo approvato dalla Camera dei Deputati, e che e costato al governo di centro destra una dura scon-fitta. Bonomi addirittura ha auspicato che «al Senato bi-sogna ripristinare il vecchio testo» che era, come i noto, impregnato di contenuto con-troriformatore e di spirito antireglonalista. si & sea-gliato controFracanzani, deflnendo Vepiso-dio al cui centro e appun-to venuto a trovare il par^

lamentare democristiano, un «increscioso atto di tndtsci-plina all'interno della mag-gioranzart poi ha det-to cose peggiori: secondo lui «sotlo la speciosa giustifica-zione di un'esaltazione regio-nale sono state varate norme di dubbia legitttmita e quindi destinate a cadere». di difendere gli interessi della grande proprieta terriera, del-la rendita e del privilegio consoUdalo, si amva al di-sprezzo delle decisioni del

che & grave per un din-gente contadino quale pre-tende essere Bonomi, ma i ancor piu grave, addi-rittura scandaloso, per un mi-nistro in cartca,

tl capo della Coldiretti. nei suo dtscorso di apertura, ha detto dell'altro: non ha potuto, ad esempio, ignorare la proposta unitaria partita

dal congresso di Firenze del-VAlleanza dei contadim e preoccupato che qualcuno dei suoi, alia base, Vaccetti,immediatamente respinta con il solito bolso ntornello an-ticomunista, aggiungendo pe-rd che la Coldiretti i carat-terizzata da una unita gra-nitica. Una precisazione que-sta che Von. Bonomi non avrebbe mat fatto se non avvertisse che nelle provin-cie e nelle regioni non tutto ftla liscio, come invece egli tenta di far credere. La real-ta, infatti, e ben diversa.contadtni, anche quelli della Coldiretti, hanno bisogno di unita per risolvere i gravi problemi della nostra agii-coltura, vogliono atti positivi, iniziative concrete. Degli anatemt non sanno pro-prio cosa farsene.

TO. bo.

manifestazione: i di-gnitose in un o sistema sociale >. La manifestazione e stata conclusa del o

e della Uil .

a nostra redazione . 21.

Oggi, a , sono i pen-sionati a e le e sindacati. Sono venuti in piu di diecimila da tutte le i del-

a . e dalle citta piu lontane del Veneto e dell'Emilia hanno o un viaggio in puliman di e e . Si sono i tutti in piazza Giulio . Qui hanno alzato i o . hanno spiegato gli . hanno sciolto le

e ! delle Leghe ed hanno o un e

. un amalgama di anziani i delle . di -

cianti , di donne o scandito i o slogans

pe una pensione dignitosa. peuna vecchiaia a anche pechi ha o tanti anni. Le

e i del c sindacato dei pensionati » si sono confuse con quelle e delle Leghe

. dei sindacati di ca-. delle i del-

le . L'appuntamento dei pensionati

a o e stato innanzitutto una e al , alle e i che non vogliono e la a delle pensioni di fame, che ten-tano di e «a data da

i > la soluzione di un . quello della

delle pensioni. che invece e ne-o e e e

al piu . questo alia manifestazione

di oggj o a o i pensionati o tanto i e cosi combattivi. a

o nei i della a . Qui sono i

decine e decine di puliman; di qui e o il .

o il e e della e L L dei

pensionati. veniva quello del consiglio di a della T di . i le -tanze foltissime delle e

, dal e alia Lom-. alia . ail'Emilia.

c Siamo pensionati i — diceva un o degli emi-liani —. viviamo con pensioni di fame >.

Foltissime anche le -sentanze del Veneto e -tava le glonose e -

i delle Leghe. e con a da mani . c quel-

la a della Lega slovena. Se-guivano le delegazioni di -luno. di , di .

o ha o il e viale e , ha o piazzale Lotto e quindi piazza

. dove e il o dello .

La manifestazione si e avviata alia conclusione con i comizi ufficiali. Silvano i ha -lato a nome della e nazionale ; o

. e Costantini e o i hanno -lato pe la e nazio-nale dei pensionati.

e le adesioni dei sin-dacati di . degli Enti locali a le e citiamo quel-le della e -gna e del sindaco Aniasi), dei

i politici . . .

a nostra redazione , 21

a avuto luogo stamattina la a stampa convo-cata dalla e -vinciale dei metalmeccanici pe e e al-

e pubblica, in un mo-mento decisivo dello o

, i i dell'at-tacco o che viene

o dalle i statali o 1 , n

e a Napoli. Questo attacco che, come

ha sottolineato il o e della FL -

di nella , non e motivate solo dal o

, ma e i obiettivi politici, e sta-

to un dato costante della -tenza fin dal suo inizio, cin-que mesi fa. Esso e passato

o tentativl lntlml-i con le ammonlzlonl, le e di diffida, le multe, le

sospensioni in massa dal la-o e la a del sa-o o al o fatto

a due astensloni e in i e come -fa Sud, , ,

, . Ad essei di a sono dl -a i dolegati di .

Si e i al licenziamento dei delegati o (Alfa Sud), Conte e Salatiello )

La e metalmecca-nici e che la e a Napoli nasce dalla volonta delle i statali, che in questi anni costante-mente hanno sostenuto le scel-te del o , dl

i al o sugli impegni i e le cose non

. Un giudizio -dito anche da . -venuto a nome della -

a nazionale del sindacato, il quale ha detto che a Na-poli le i e sono venute con intent! e speculativi. Al Sud si pensava di e un o -vole. a qualcosa e cam* biato in questa ; si svi-luppa una coscienza nuova,

e un nuovo tipo dl sin-dacato.

l al E me-talmeccanici o con-to degli i delle -clpazloni statali. e -ste che 1 sindacati o

a la e in aggiunta a quello di domani di uno o pe Toccupa-zione, gli , le -

. Nella stessa a di oggi la a della FL si e a coll'Uf-ficio dl a della -gione campana, sollecltando una a a di poslzione sui contenuti della a

Franco De Arcangelis *

GENOVA, 21 Alio o di o e

di domani, nelle aziende me-talmeccaniche a -ne statale pe 11 o e

o la , nella a a -

no anche gli , i tecnici e gli impiegati delle officine

. La a dl lotta a a pe i e

zone. o e in continuazione tutte le piazze della a e Villa -

, a ; in matti-nata i navali -

o piazza e .

Oggi si fermano i 12 mila

della Michelin . 21.

i o gli scio-i i 12 mila i del

o n con una asten-sione che a gli stabili-menti di , Cuneo ed Ales-

a pe tutta la . e la a a luogo

a Cuneo. in piazza . una manifestazione alia quale

o — e ai lavo-i del locale stabilimento

— anche i e degli impianti di o e di

.

Mentre per quattro ore si fermano oggi I metalmeccanici del-le aziende a partecipazlone statale per protestare contro I'at-tegglamento assunto dall'lnterslnd al tavolo delle trattatlve con II rifluto ad accogliere la riduzlone dell'orarlo a 38 ore per I slderurglcl e contro I'azione represslva, si rafforza in tutto II paese la mobllitazlone per lo sciopero generate del 27. La decl-slone di proclamare quattro ore d! sciopero nell'lndustria presa dalla Federazione Cgil, Cisl, Uil ha suscltato vasti consensl.

Con I lavoratori dell'industria si schierano altri milioni di la-voratori delle campagne del servizl, del pubblico Implego. Ieri ha aderlto alia giornata di lotta la Federazione dei lavoratori del commercio che ha sottolineato la i reslstenza escluslvamente politica che Impedlsce una posltlva conclusione del contralti In corso di rlnnovo». I lavoratori del settore daranno vita a sclo-perl con forme e criterl stabllite terrltorlalmente. Anche la Fe-derazione Cgil, Cisl, Uil dei lavoratori degli enti locali afferma che «la posizione della classe imprendltoriale privata coincide dl fatto con la linea politica governativa tendente ad impedlre II ragglungimento dl positivi risultatl delle vertenze in atto nei settore pubblico». I dipendenti degli enti locali Interromperanno II lavoro per un'ora rlunendosi in assemblee unitarle.

La giornata di lotta di oggi nelle aziende a partecipazlone statale assume particolare rilievo anche alia luce degli ultimi avvenlmenti. Ieri ha avuto luogo un Incontro fra I dirigentl della FLM, della Cgil, Cisl, Uil e II minlstro del Lavoro II quale I'altra sera, In un precedente incontro, aveva affermato che esl-stevano magglorl possibility di riprendere la trattatlva con I'ln-tersind. Dopo la riunlone I segretari della FLM hanno affer-mato che «alio stato attuale non eslstono assolutamente ele-ment! che potrebbero consentire un dlverso sviluppo della ver-tenza. Rispetlo a quanto gia sapevamo non si e mosso nulla».

Nei corso della giornata dl lotta odierna manifestazioni si svolgeranno fra l'altro a Napoli con assemblee popolari nelle zone dl Casoria, Casavatore e Arzano. A Torre Annunzlata e Castellammare i lavoratori manlfesteranno presso I Consigli co-munali. Comizi volant! verranno tenuti in citta. A Bar!, dove sono stati licenzlati due delegat! della Breda Standard si svol-ge'4 una manifestazione presso le Fuclne Meridional!. Manife-stazioni avranno luogo al Palalldo di Milano e a Sesto S. Gio-vanni. A Bologna tre cortei confluiranno davanti alia asso-clazione Industrial!.

Anche ieri intanto si sono avuti forti scloperi In numerose aziende fra cui la Fiat.

Intensa attivita sindacale

i i i impegnati

pe il o Fitta serie di inconfri per giungere a positive conclusio-ni delle vertenze Rinviata la riunione per i braccianti Una intensa attivita sindacale

a in questi i le e i degli 80 mi-

la , dei 130 mila i e dei 150 mila .

e si stanno svolgendo o sono in a

i delle i al o del , dove Coppo a di . con i me-

. le distanze a le -Uve .

— i da cinque , senza . i -

i sindacali della Filpc-c e -

fici sono in a o il o del o pe giun-

e alia definizione di una ipo-tesi di o .

essendo i nei o delle questioni decisive della

a sindacale. o e a distante. Le -

stenze i o su aspetti decisivi del .

Oggi o i sindacati o 1'esame delle

e questioni con i i i alia a dal mi-

. — Anche pe

questa a le e al tavolo delle e sono

e pe la posizione di tc-tale a dell'ENEL. sin dacati degli i hanno gia indetto uno o nazionale di 4 e da e il 27 .

e o nuove azioni . Anche pe la

a con l'ENEL il o del o ha convocato pe le

e 10 di domani i -tanti delle aziende (ENEL e

) e pe le 11 i sindacati Fidae-Flaei-Uilsp.

i intanto sono continuate le , e . a

la a (aziende mu-nicipalizzate) e sindacati. Sono stati esaminati alcuni punti: la-

o , appalti. qua-

lifiche e e -nale. i intese sono state

e su appalti e -zione . Nessuna base di intesa invece pe le

e questioni. o insufficiente dl

questa sessione di e — dice un comunicato sindacale —

a il giudizio o in a unitamente alle con-. e o si invi-

tano i i a e la mas-sima adesione alio o del 27 >.

AUTOFERROTRANVIERI -u complessa la a di

questa . Le e a le i sono state -

e a un mese fa e le i sindacali di cate-

a Fiai-Fenlai-Fnai hanno chiamato i i ad un -

a di i i e fino al 28 feb-

. Nei o di queste azioni sabato si o nuovamente pe 3 e gli auto-

i del Lazio. Questa mattina il o

Coppo, nei tentativo di e la a del negoziato, sen-

a alle 11.30 i i sindacali.

— la -tenza dei i e i

i (1.700.000) laa pe questa settimana

al o del o non a piu luogo. E' stata -

nata alle e 17 del 28 feb-.

Essendo scontato che non in-o fatti nuovi a di

questa data, in quanto la Conf-a e le e

sindacali a la a del nuovo o nazionale di . la a a vita alio scio-

o nazionale di 24 e indetto dai sindacati i pe il 27

.

Per lo sviluppo della vertenza contrattuale

A convegno lavoratori dei pubblici esercizi

Le trattative rotte da un mese per I'intransigenza della FIPE

: chiesto incontro

con Cefis Le e della a

zione L e della e a chimici

hanno inviato al * della , Eugenib Ce-fis. una a in cui dopo ave o che i -mi posti dall'attuftle fase di

e della -dison ed in e quelli altamcnte i pe la occupazione nei e delle

e chimiche, o il momento e e decisivo pe la a di tutto il -po. chiedono un o -gent* pe e gli ulte-

e nei o delle fi-i sviluppi della u

e nei a e chlmlch*.

a 200 i dei pub blici i .autognll. mense. snack . ecc.) si sono i a con-vegno con i i sindacali delle i i e della e a del

. La a — ol-e 220 mila dipendenti a ca-

. cuochi. impiegati. ba- — e in lotta da mesi pe

il o del o nazio nale.

a e — a dalla e del compagno Zazza

cui hanno fatto seguito nu-i i di -

tanti sindacali — e a a e il punto sull'andamento

della a le cui e sono e dal 12 gennaio

o a causa delta * genza della e e

) che ha o ogni discussione sugli obiettivi qua-lificanti della . -

: classiflcazJone uni-

ca a i e impiegati. e o di o

a 40 e (attualmente sono 46). o o pe i -

tualisti. delle -zioni e e aumento delie . e e

i i con -nazione di un o nazionale

i a 90 mila e mensili e aumento e di 20 mila

. easpetti e e i sin-dacali.

i hanno gia effet-tuato uno o nazionale di 24 . pienamente , e

e azioni e de-cise nelle singole e che. pe la o incisivita, hanno fatto e talmente i

i i da fa minac-e ia . convegno

ha sottolineato l'esigenza di po-e la lotta, con inizia-

tive nei ! di i lavo-i e dcll'opinione pubblica.

Domani col governo

Statali: incontro per concludere la vertenza

o « decisivo » — cosi da piu i viene o —

a o e sindacati degli sta-tali, che e dovuto aveluogo questa mattina a o Vidoni, e stato , pe so-

i impegni -li, a domani mattina. n se-guito a tale spostamento. anche i i degli Esecutivi i dei e sindacati i al-ia , fissati pe i po-

, sono stati spostati a oggi.

i , intanto, — a quanto si 6 o — si e svolta una

e a il e del Consiglio i e i i

i alia a dei 320 mila i dello Stato (del

o i e del o Coppo) pe un esame delle -poste (di fatto un'ipotesi -lutiva di ) e dai sindacati nei o a

e a le . o di domani b

be appunto e la sede qualificata pe il o pe

e le e e ed e la a delle Fe-i L e del-

l'Unsa, e pe le quali la a — e bene o

— si e ampiamente mobilitata nei mesi . dando vita a

i e manifestazioni pub bliche e o con le al-

e e , del pubblico impiego e con i citta-dini una sostanziale uniti pegli obiettivi qualificanti di i

. La sostanza e la a del

« pacchetto » o del-la . acquisibile in se-de di a con il o viene a e in una e a dei sinda cati, a all'indomani dell" ultimo o col o

E - E* acqui sita la a e (1 gennaio '73 - 31 e *75). T

o si impegna a a e un apposito emenc'nmento al

. 24 della legge 775 del '70 INDENNITA' PEREQUATIVA -

o si impegna a -e al , o il me-

se di . un apposito disegno di legge pe la istituzione di un assegno o con -

a 1. gennaio '73. secondo le e e dai sindacati.

pensionabile e con effetto anche sull'indennita di buonuscita.

Tale indennita a sostitui-. pe la a n

te. gli attuali i aeces i in godimento. i dal

compenso pe o a o effettivamente . dalla in

dennita di missione e dalle indennita pe i ch*>

o i e disagi. T.' anche questa una delle e ste qualificanti della n

o o alia o gazione definitiva di tutto quel sottobosco non e di

i i che hanncostituito o fecondo a! clientelismo. al . all?

. STATUTO DEI LAVORATORI -Vengono estese alcune e essenziali. pe cui !a a viene e a e dei i sindacali (tutela del

e sindacale. gestione delle istanze associative e ecc.) i degli i a

. ' — e o ma

zo il o e impegnato a e al o un di

segno di legge pe e petutti gli istituti i dal

o di dipendenza una stes sa disciplina pe i ed im piegati (tale a

a la mensilizzazione della . congedi e le a

spettative. i compensi pe lavo o o ecc.)

A A - sinda cati hanno e dimo

o al o come l'attuale a delle qualifiche nnn

sia n6 funzionale n6 incenti-vante pe la . 4 inco-

a la e degli i e e spinte al-

ia non funzionalita del funziona-. . pu o

pe la a il e del Con-siglio e della . ac-cetta fl o e si impcena a . o e

o di e gli i che o a

la e delle qunlifiche. L'acquisizione definitiva di

questo obiettivo a un colleaamento con le . gli Enti locali. gli i i del pubblico impiego. pe -

e una nuova a delle qualifiche che sia -mente funzionale ai singoli ap-

. Un'azione. dunqae. che si a immediatamente al-ia battaclia in atto nei e e nei o pe un -do o della a

. Quest! gli aspetti essenziali

dell'itwtesi di . sin-dacati i sono giunti a que-sto o snll'onda di una

e azione a alia cate-a ed , in plena au-

tonomia e coscienti del fatto che questa a a a valida pe i nienamente al movimento di lo'ta in atto pe le e sociali.

govemo si e o pe la a volta di e a questa

a e la a stessa. al fianco dei sindacati . de-gli autonomi dell'UNSA. che hanno fatto a (dopo amhi-gue e e vicende) la piatta-

a ha -giato possibni e cliente-

i e i come e suc-ces«o in nas"!a'o. di p -

e tese alia divi«"nne. Sulla a deT'mi'a la ca-

a e ^ 'n n'tp<t! ul-timi anni F. *n e«'» » an-cnta mi!Ovc«! nnp«»o i

i «taf» » nipna-m»»nte e n^nnti. ona-

a i imTied'nti n o a'V ssnetfatV

ve che si sonn delineate, a -e con n'i\ e e enm-

pattezza la lotta.

p. gL

Page 5: 22 febbraio1973

PAG. 6 /

IL RUOLO UNICO DEGLIINSEGNANTI

un obiettivo democratico

1 ' U n i t a / gloved) 22 febbraio 1973

Nella piaitaforma umtarla sulla quale i sindacatl autono-mi e quelli confederals del personate della scuola hanno iniziato il 20 febbraio gli scio-peri interregionali sono com-presi alcuni punti di notevole interesse: liberta d'insegna-mento, che il testo del dise-gno di legge sullo stato giu-ridico in discussione al Se-nate intende come «autono-mic didattica nel rispetto de-gli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato» eltmi-nando il riferimento al « qua-dro dei princtpi costituziona-li» affermato dalla precedente pur essa criticabile versione; abolizione delle note di qua-lifica; diritto di assemblea in orario di servizio; aumento degli stanziamenti previsti dal governo; pensionabilita del-

a partire dal 1973 anzichd dal 1976; sollecita si-stemazione del personate non di ruolo.

11 sindacato scuolapone perb Vaccento anche su un'altra rivendicazione che non e inclusa nelle richieste comuni: dei ruo-li del personate insegnante a partire dal 1. gennaio 1974, da realizzare introducendo un ruolo dei diplomati e uno dei laureati.

Si propone doe" di eliminare uno dei ruoli in cui sono at-iualmente organizzati gli in-segnanti (naturalmente all'in-terno di questi ruoli sono in vigore diversi parametri re-tributivi): ruolo A, insegnanti laureati di scuola secondaria superiore e tutti gli insegnanti di religione; ruolo B, profes-sori e insegnanti diplomati (di educazione artistica, educazio-ne musicale, applicazioni tec-cniche) della scuola media; ruolo C, insegnanti di scuola « materna > ed elementare e insegnanti tecnico-pratici.

Una concezione «vecchia» A parte i professori di re-

ligione, che godono di un pri-vilegio (appartengono al ruo-lo A anche se insegnano nella scuola media) dovuto all'ap-plicazione delle norme concor-datarie in tempo fascista, e i diplomati della scuola secon-daria, la struttura attuale dei ruoli rispecchia la concezione ottocentesca della scuola e della funzione docente. Chi insegna agli adolescenti, nella scuola tradizionalmente desti-nata a formare la classe di-rigente, vale piu di chi in-segna nel settore obbligatorio della scuola media anche se ha compiuto i medesimi stu-di; chi insegna ai bambini della scuola elementare o chi « custodisce > i bambini nella scuola materna dev'essere meno preparato culturalmente e deve essere collocato ad un livello normativo, retributivo e sociate inferiore, al livello del € popolo», di un'istruzione concepita in modo che le clas-si subalterne, quelle che han-no sempre mandato i figli alia sola scuola primaria, non deb-bono « sapere di scienza *.

non tutti comprendo-no che quella distinzione ha motivazioni politiche e sociali, non culturali e pedagogiche. C'e ancora chi crede che il problema sia posto corretta-mente chiedendo come si pos-sa considerare pari in dignita il lavoro di una maestra che fa fare il girotondo ai bam-bini e gli insegna a soffiarsi il naso, di un maestro che insegna a comporre facili pen-sierini e a leggere qualche riga, di un professore che insegna il greco o la filoso-fia. Chi crede questo e pri-gioniero di quella concezione tradizionale della scuola che

e propria delle classi domi-nanti, e se e un lavoratore accetta che suo figlio nella scuola « materna » debba solo fare il girotondo, nella scuola elementare scrivere pochi pensierini sciocchi e leggere brutti libri, mentre nella scuo-la superiore, dove forse suo figlio non andra, la final-mente si devono fare le cose grandi e serie. a bambini di tre o sei anni, o a ragazzi di quattordici, o a giovani di diciotto, com-porta modalita diverse da set-tore a settore, ma e la stessa attivita, e presenta difficolta, richiede preparazione e atti-tudini che e impossibile con-siderare « superiori * e « infe-rioH ».

Nel momento in cui dalle categorie operate e dalle loro organizzazioni viene un at-tacco generate all'organizza-zione tradizionale del lavoro, al vecchio sistema delle qua-lifiche, si chiedono forme di inquadramento unico, riesce piu facile la comprensione del significato che assume la ri-chiesta di unificazione dei ruoli nella scuola. Organizza-re Vesperienza del bambino dai tre ai cinque anni, nel gioco e nelle prime acquisi-zioni di conoscenze, far ap-prendere le tecniche di base del leggere, dello scrivere, del calcolo, fornire gli strumenti dell'espressione, guidare la prima conquista di elementi della cultura o lo sviluppo e

di queste conquiste e un processo unico che ha al suo centro i pro-blemi della crescita, della ma-turazione personate, della for-mazione di capacita e abilita, che sono problemi difficili qualunque sia Veto, dei ragazzi.

docente moderno Certo, gli insegnanti attuali,

del liceo come dell'elemen-tare, non sono in possesso di quesla preparazione, se si e-scludono poche eccezioni.non e colpa loro. Si e go-vernato il sistema dell'istru-zione in modo che dalle scuole magistrali. dagli istituti ma-gistrali, dalle facolta univer-sitarie uscissero maestre di scuola c materna >, maestri e-lementari, professori inade-guati al loro compito. Anche questo e un aspetto della de-gradazione della scuola che e slata gestita dalle classi do-minanti con incapacity per un verso, con cinismo per Vol-tro. Si tratta di agire con-temporaneamente per abolire questo stato di cose preparan-do diversamente gli insegnanti e riqualificando la scuola, ma anche facendo crollare le vec-chie ripartizioni che negano sul terreno giuridico quella realta che e" la situazione pro-fessionale. buona o cattiva che sia, di chi insegna.

Si tratta. nella scuola come nella fabbrica. di negare og-geltivita all'attuale organizza-zione del lavoro, nella scuola rifiutando i contenuti vecchi e reazionari e il posto che le classi dominanti hanno asse-gnato a chi dovrebbe avere il compito di imporre questi contenuti. diversi sono, per un vreciso interesse operaio prima di tutto, ma anche per un interesse evi-dente dei docenti e per Vin-teresse generate, quelli che hanno una salda base di co-noscenze, un patrimonio di ca-pacita professionali, Vattitu-dine ad apprendere e ad ag-giornarsi, una mentalita de-mocratico, la disponibilita ad affrontare coi giovani i pro-blemi della realta cullurale e sociale. questi inse-gnanti significa abolire la scuola magistrate emagistrate (vogliamo inse-gnanti preparati all'universita per i nostri figli di ire o di died anni), trasformare le fa-colta universitarie in istituti che diano preparazione cul-turate e professionale di base, far seguire alio studio uni-versitario un tirocinio retri-

e Quindi Vassunzione im-

mediate in ruolo. questo quadro, la riven-

dicazione dei due ruoli e par-ziale e transitoria.di fondo e quello del c ruolo unico di tutti gli insegnanti», per il quale il comuni-sta assegna una scadenza pre-cisa: non appena il titolo di studio richiesto per entrare nella scuola elementare ma-terna sia la laurea, nel mo-mento in cui il primo mae-stro formato secondo questo criterio entrera nella scuola, la distinzione deve cadere del tutto. Oggi la richiesta. gia giustificata, di un unico in-quadramento per tutti gli in-segnanti incontra grandi dif-ficolta nell'esistenza dei due diversi titoli di studio, il di-ploma e la laurea. Anche per questo occorre conquistare strutture unitarie per la pre-parazione dei maestri e dei professori: perche cada an-che quella giustificazione giu-ridica delle differenze d'in-quadramento.

occorre battere il governo, che si pro-pone di mantenere e perpe-tuate i vecchi schemi e le vecchie ripartizioni, con una lotta degli insegnanti e con Valleanza delle altre catego-rie. che viene da una parte del mondo della scuola, aU'organizzazione delle strutture scolastiche dimostra che il mondo operaio e que-sla parte del mondo della scuola parlano lo slesso lin-guaggio; dall'una e dall'altra parte vengono richieste che rompono gli schemi corpora-tivi e colgono Vimportanza di collegare in un disegno glo-bale chi lotta nella fabbrica e chi lotta nell'istituzione sco-lastica. Accanto alia figura dell'operaio che & cresciuto nell'esperienza politico e sin-dacale, nel possesso d'una cul-tura che gli viene dalla pro-pria riflessione sull'esperienza della vita e della lotta nel reparto, nella fabbrica e nel-la societa, e sorta la figura dell'insegnante che ha impa-rato a lavorare, a giudicare il propria lavoro e il propria ruo-lo, ad assumere propro po-sto nella lotta.

Giorgio Bini

n una scuola di a si studia in modo nuovo AlPistituto tecnico della Provincia insegnanti, studenti, cittadini hanno instaurato un rappor-to democratico - Un impegno per il rinnovamento culturale - a articolazione delForario

, 21 Contlnua all'lstituto tecnico

industrial provinciate ) di Ferrara, — gestlto dall'Am-ministrazlone Provinciate — una larga attivita democrat!-ca volta ad aprire la scuola al rnondo esterno attraverso continul confront! con la real-ta sociale e le forze che la

muovono; a far vivere e svl-luppare un costante rapporto dlaleltico e democratico tra studenti. i e dlrezio-ne dell'istltuto; a condurre lot-te politiche e slndacali per la riforma della scuola.

E* di questi ultlml giornl la decmlone presa daU'assem-blea generale degli -ti, ai lavorl della quale han-no partecipato attivamente numerosissimi student!, dl pro-muovere ai piu presto l'attua-zione della gestione sociale

P con la partecipazlo-ne dt rappresentantl degli En-ti , dei Sindacati, dei Comprensorl, del Quartlere. dei Conslgli slndacali di zo-na, di tutU? le componentl del-la scuola. Questa- innovazione viene conslderata come alter-native positlva alia vecchia

gestione autoritarla, burocratl-ca e chiusa dell'attuale scuo-la statale.

gestione sociale

Tl dibattlto ha messo n luco l'lmpegno degli i e degli studenti per individuare 1 metodi ed 1 contenuti neces-sari a realizzare effettivamen-te la gestione sociale sicche tutle le forze rappresentate, siano impegnate attivamente

a di rinnovamento culturale. Tutti e dieci 1 grup-pi di lavoro hanno gludicato positive le l contenute in un documento, elaborato at*

traverso un'ampla consultazlo-ne tra i e studenti.

Queste ipotesl vanno dallo stu-dio del rapporto « uomo-socle-ta» a quello delle correnti dl penslero e del processi che tendono ad un rinnovamento

a scuola. dalla formazlonft del penslero logico alia pro-

a di ristrutturazione del-la scuola e delle sue metodo-logie. Proprio per il loro ca-rattere dl ipotesl, esse vanno verificate all'interno di ricer che di carattere interdiscipli-nary. che vedano o 11 biennlo, come periodo unico per la formazione culturale, connessa alia sperlmentazlone non isolata dal contesto so dale in cui vlve ed opera l'al-lievo ed il triennlo come dl-ramazione, a seconda delle singole speclalizzazloni pro-fessional!, degli aspettl scien-tific! dei teml in esame.

E" stato utilizzato spesso, durante la discussione e la elaborazione del doeumenti programmatic! (dei quail si terru conto nella stesura dl un programma finale di lavo-ro. che verra reallzzato con 1'apnorto di tutte le compo nenti della scuola ed aperto al contrlbuto dl forze ester-ne, lnteressate dl volta in vol-ta alle varie tematiche) 11 concetto di , legato a proposte organlche di ricerca, non solo per la possl-bllita di far crollare le pare-ti che rinchludono e soffoca-no le varie discipline, la dico-tomia tra materie sclentlfiche ed umanistiche. ma anche per superare l'lsolamento tra scucla e societa.

e studenti ed inse-gnanti in una ricerca interdi-sciplmare, come ricercatorl, da inoltre la possibility di con-fjgurare concretaroente: una iiucva articolazione dell'orario che riesca a fondere tra di ioro i momenti per insegna-menti disciplinari con quelli

interdisclplinari ed altri auto-gestiti dagli studenti; una nuo-va struttura della classe, non piu intesa come momento sta-tico, ma come struttura che ha la rapacita di dilatars! e dl scomporsl orizzontalmente e verticolmente con le altre classi e con 11 mondo ester-no; la prcvlslone dl retrlbul* re a! docenti ore oltre l'ora-rlo di cattedra, sottollneando

a di un nuovo stato sriuridlco degli insegnanti.

// rapporto uuomo-ambienten

Un esemplo concreto dl -terdlscipllnarita e stato dato dall'mdicazione di una ricer-ca sul rapporto auomo-am-bicnte >'- nel Basso Ferrarese,

cosl come storlcamente si e configurato, dal punto di vi-sta ambientale, storico-socla-1« fisico-naturalistlco, che lm-pegni 11 quinquennio del corso di Flslca con la possibility, fra l'altro, in accordo con la Ammmlstrazione Provinclale, di elaborate una carta pro-vinclale degli inqulnamenti.

a queste proposte e da al-tre e sorta anche l'eslgenza di riconsiderare le attuali for-me con le quail si accerta e si misura 11 « rendimento sco-lastlco » degli allievl e che. a gludizio di numerosi insegnan-

ti, dovrebbero perdere il vec-chio e deteriore carattere fi-scale, per dare all'impegno messo nel lavoro dl ricerca un nuovo piu giusto valore.

Sono, tutte queste, risposte politiche vallde alia llnea re-stauiatrlce e conservatrlce del governo Andreotti-Scalfaro, ma anche testimonlanze della validita della linea politlca so-stenuta dal nostro Partito. dal-le altre forze di sinistra, pro-gressiste e slndacali, per la

riforma della scuola, che -de nella sua democratlzzazlo-ne la condlzione indlspensabl-le per liberare nuove energie, e creare le condlzionl perche esse possano svolgere un fon-damentale ruolo dl rinnova-mento della nostra societa. Su questo terreno si e svllup-pata, . una larga ag-gregazione, tra gli insegnanti, dl forze e e polltlca-mente eterogenee tra di loro, ma tutte convlnte dell'eslgen-7.a dl cambiare il ruolo e la fisionomla dell'educatore e della scuola. Si e venuta an-che conflgurando la sconfltta deflnltiva dei gruppuscoli e si e giuntl alia costituzlone di un Conslgllo dl delegati dl classe che sta o sempre maggiore capacita dl direzlone politica non solo al-

l'interno dell'lstituto ma anche nel confronti degli studenti degli altri istituti dl Ferrara, verso la creazione dl un mo-vimento di massa autonomo studentesco.

Tutto eld e stato posslbUe perchft rAmminlstrazione Pro-vinclale ha sostenuto finanzia-riamente e politicamente ogni attivita rivolta a rlnnovare la scuola. Questa P e una esperlenza molto impegnativa, non solo per la nostra pro-vincia. in quanto il valo-re della gestione democrati-ca P va molto al dl la della nostra provincia, poiche e proprio nelle scuole gestite democraticamente, do-ve c'6 una forte presenza po-litlca ed e del nostro Par-tito e delle altre forze dl si-nistra che e posslbile matu-rare esperienze che diventlno stimolo e motivo di lotta per tutto il movimento impegnato nella battaglia per la riforma della scuola, contro 1 tentativi restauratori del governo An-dreotti-Scalfaro.

Walter Zago

Si discute sul o di un maestro»

La trasmisslone televisiva «Diario di un maestro», giunta adesso alia vi-gilia della terza puntata, ha suscitafo molto interesse. II dibattlto e particolar-mente vivace fra maestri e maestre, ma investe anche genitori e ragazzi. Le opi-nion! sono spesso contrastanti poiche al-cuni riconoscono al telefilm di De Seta

un positivo ruolo di rottura del vecchio modo tradizionale di far scuola, mentre altri gli rimproverano di aver isolato I'esperienza singola di un insegnante sottovalutando il contributo del resto del mondo della scuola e delle forze sociali e politiche del quartiere. Poiche su que-sto argomento ci sono arrivate nume-

rose lettere, torneremo prossimamente a parlarne nella pagina della scuola. NELLA FOTO: il profagonista del c Dia-rio di un maestro», I'attore Bruno Ci-rino, con suo figlio, assieme agli scolari di Pietralata durante una pausa della lavorazione del film.

r che: Pattacco governativo contro le universita statali

La proliferazione clientelare delle facolta voluta dalla DC aggrava la crisi degli atenei mar-chigiani - II disegno della maggioranza di centro destra da ampio spazio alle iniziative pri-vate - La valida risposta delle forze democratiche - II ruolo programmatore della Regione

e e con 1.372.643 abi-tanti ha quattro sedi univer-sitarie. Ancona, Urbmo,cerata, Camenno. con tre fa-colta di legge, due di lettere ed altri doppioni.

a proliferazione ha domi-nate incontrastata e gh studi universitaxi sono stati, per la

, uno dei tanti episodi di lotta tra le correnti per il po-tere e la clientela. a batta-glia per la creazione delle fa-colta di a e -na ad Ancona e stato l'ultimo di questi episodi e ha dato come risultato per le e altri due corsi che si dibatto-no in un mare di difficolta. Basti pensare che c'e un solo professore di ruolo per ogni corso di laurea, e che per la € ricerca » ad ingegneria, que-st'anno sono stati stanzia-ti solo cinquanta milloni.

a la «corsa» alle univer-sita non e finita. infatti e noto che la C lavora perch6 l'ate-neo di a abbia una se-de dlstaccata, ad AscoU. dl E-conomla e Commercio (altro doppione). mentre a Camerino si manovra per un'altra facol-ta di . a prolifera-zione della facolta e le spin-te munlclpallstiche non han-no assolutamente risolto n5 il problema del diritto alio stu-

dio, ne la qualificazione degli studi universitari nella regio-ne, anzi la situazione si e ag-gravate.

e e sono oggi ogget-to di una sperimentazione che mette a nudo il disegno del governo e della classe dirigen-te conservatrice che mentre manda alia rovina lUniversi-ta lascia perd ampio spazio alle iniziative private, o di enti a partecipazione statale.

che gia nelle e ha istituito una serie di socie-ta: Tecnico, Geotecnico, -tecnico. Ecoimpianti, ha com-perato declne di ettari di ter-reno nel Comune di Urbino e senza alcun contatto preventi-vo con rAmminlstrazione Co-munale ha presentato un pro-getto che prevede, per il movi-mento, la costruzione di una struttura per lo svolgimento di un corso residenziale a nu-mero chiuso sulle «Tecnolo-gie avanzate* e per il 1974 un a corso dl ingegneria gene-rale al quale accederanno — in numero Umitalo — studenti che abbiano superato altrove il biennio di fisica, matematica, oppure chlmica; e un veto e proprio corso trien-nale di laurea, anche »e, co-me ha avvertito Girottl, "non posslamo offrire a questi al-

lied nessuna garanzia circa U valore del titolo che conse-guiranno" ».

disegno e chiaro: si e scelto Urbino perch6 c'e una a a Universita » che pud perd facilmente prestarsi a cer-te operazioni; l'EN che non ha problemi. tirera fuori un po* di denaro e tutto il di-scorso della statalizzazione ri-schia di essere rimesso in di-scussione. Non a caso -colista de a Giorno » conclu-de affermando che: 9 la rina-scita dell'Universita italiana pub forse avere ad Urbino il suo punto di partenza».

E* attraverso tali scelte, com-piute, tra l'altro da aziende a partecipazione statale, al dl so-pra del parere e della parte-cipazione degli enti locali, sen-za tenere minimamente conto di una qualsiasi ipotesl di pro-grammazione regionale, che di fa passare la controriforma Scalfaro.

Si lasci pure il valore lega-le alle lauree in una univer-sita rldotta a liceo, ma poi chi coUochera nel rrmrcato del lavoro 1 tecnici aitamente spe-clalizzati usclti da queste su-per universita private? Noci solo, l'esemplo dl Urbino au-torizza sempre piu a confl-gurare le Partecipazion! Stata-

li come veri e propri centri di potere al di sopra di tut-to, che fanno e disfanno a se-conda di cid che correnti del-ta C e tutto il partito di maggioranza vogliono.

Tra gli obbiettivi primari da perseguire oggi nelle e c'e quello della statalizzazione deU'ateneo di Urbino nel qua-dro di una ben precisa riqua-lificazione; il Consiglio di Am-ministrazione a ed il Consiglio Comunale han-no deliberato da molto tem-po in tal senso. a C che ha permesso la statalizzazio-ne delle due facolta anconeta-ne in sei mesi si e sempre opposta tenacemente a fare altrettanto per Urbino.

a e e deve gio-care un proprio ruolo nella programmazione degli studi a tutU t i e quindi 11 PCe le forze democratiche deb-bono stanare la C dalle po-sizioni equivoche e campani-listiche. e , attra-ver?o un grande movimento di massa, pud e deve venire un notevole contributo alia lotta che tutto il mo vi men too de-mocratico porta avantl per sconfiggere il disegno contro-riformatore dl centro-destra,

Bruno Bravetti

successo degli incontri fra lavoratori e studenti negli istituti di o Alle assemblee all'inter-no delle scuole hanno partecipato anche i pre-sidi e gran parte dei

professori

, 21 o una serie di i

tra gli organism! rappresen-tativi degli studenti (i nuo-vi Consign , i dele-gati di classe, ecc.) con la Federazlone i -meccanici, si e giunti ad una importante esperlenza di in-contro tra lavoratori. studen-ti e insegnanti nella maggior parte degli istituti superiori livornesi. Per la prima volta rappresentantl degli opera! in lotta per il contratto di la-voro sono entrati nelle scuo-le. e si e aperto un dlalogo vivo, stimolante, ricco di in-teresse reciproco tra il mon-do del lavoro e il mondo del-la scuola.

Al 1. e al 2. liceo scienti-fic©, all'lstituto Tecnico Com-merclale, all'lstituto Tecnico per Geometri (e in altri isti-tuti nei prossimi giomi) i la-voratori hanno parlato agli studenti e agli insegnanti dei temi di fondo delle lotte con-trattuali, della occupazione, del , dl un nuo-vo sviluppo economico nel quale trovino posto adeguato e qualificato le nuove genera-zloni uscite dalla scuola. Nel dibattlto sono emersi con par-ticolare vivacita i temi delia dfemocrazia, della battaglia antifascista, degli sbocchl pro-feisionali, della lotta per una effettiva riforma della scuo-la media superiore.

Tra gli insegnanti e i pre-sidi 1'inlziativa aveva susci-tato al suo inizio non poche perplessita, e qualche decisa opposizione. n qualche col-leglo dl insegnanti si e dlscus-so a lungo sul significato rea-le di questi incontri con i la-voratori, e se i lavoratori po-tessero essere qualificati co-me gli « esperti» di cui parla in modo volutamente generico e amblguo la circolare Scal-faro. a parte di gruppi, pe-raltro assai limitati, di inse-gnanti e venuta la solita can-tilena: gli operai non sono esponenti della « cultura», la loro presenza nelle scuole si-gnifica aprire le porte alia «politica», la «politlca» e una cosa diversa dalla «cul-tura », e via di questo passo.

a grande maggioranza de-gli insegnanti ha apertamente respinto questa convinzione gretta e miope che vuole staccare la cultura e la scuo-la dalla realta e dalle vicen-de degli uomini, che coltiva ancora l'immagine di una cul-tura che non serve agli uomi-ni e alia loro liberazione ma che alimenta la loro schia-vitu e il dominio di una clas-se sopra le altre.

a ai voti, la proposta e passata dovunque con lar-ghissimo margine, e nelle as-semblee con gli operai sono stati presenti tutti i presidi e foltissimi gruppi di insegnan-ti, alcuni dei quali sono an-che intervenuti.

i miti sono stati abbat-tuti: gli operai hanno concre-tamente mostrato di essere portatori non di ristretti bi-sogni di categoria, ma di gran-di esigenze nazionali; in alcu-ne aule e risucnato per la prima volta, dopo tanti anni, U linguaggio semplice e di-retto delle esperienze di vi-ta e di lavoro, dei bisogni del-la societa, della lotta per di-fendere la democrazia.

n cliche degli operai vio-i e sopraffattori e cadu-

to in frantumi; dai lavorato-ri invece, come da molti stu-denti e dagli insegnanti, e ve-nuto appello alia responsa-biiita, alia necessita di con-durre una lotta chiara, ca pa-ce di conquistare 1'opinione pubblica, di isolare le forze fasciste e di neutralizzare la azione sconsiderata e peri-colosa del gruppetti estre-mistl.

e assemblee e venuto chiaro l'appello a continuare su questa strada, a dare sboc-chl concrcti alia azione di lotta, a concentrare l'iniziati-va unitaria; ed e stato indi-vidual nella giomata del 27 febbraio l'occasione per una grande giomata di lotta nel-le fabbriche e nelle scuole (in Toscana e in Umbrla scio-pereranno anche gli inse-gnanti), per i contratti, la ri-forma della scuola media su-periore, per la dlfesa della democrazia e un nuovo svi-luppo economico del paese.

m. b.

all9 Unita: dibattlto sui

i i a e

della sua riforma Cara Unita,

ho avuto occasione di par-tecipare venerdl scorso alio incontro pubbllco indetto alia Statale di dal Comi-tato interpartitico e ne ho riportato una impressione complessivamente positlva.primo luogo perche da tempo, anzi, mat prima d'ora alia Statale, si era vista una as-semblea tanto afjollata, segno che il problema della orga-nizzazione della vita democra-tico all'interno deU'ateneo e un problema sentito dalla maggioranza degli studenti.secondo luogo perche final-mente si e assistito ad un'as-semblea che ha vistosizione, sia pure conlrastatis-slma, di un arco di posizioni estremamente vasto; le tradl-zionali assemblee delmento Studentesco, monocor-dl e monotone, erano ormai inascoltabili e si conflgurava-no, piu che come momenti di sia pur llmttato dibattito, co-me veri propri aattlviu nel corso dei quali i dirigenti che, tra l'altro, non si sa be-ne da chi siano stati nomi-natl, davano alia « base» le proprie direttlve.

sostanza credo chesemblea di venerdl abbla da-to un primo colpo alia pre-test. illusoria delStudentesco milanese di po-ter battere posizioni politi-che non gradite, ma nondi-meno fortemente radicate nel-la societa, sempllcemente im-pedendo loro di esprimersi nel dibattito che si svolge al-l'interno dell'universita.realta la Cristia-na non si batte limitandosi a lanclare anatemi o ricordan-do con violenta monotonia che essa e il principale nemi-co delle masse popolari.vero problema, al contrario, e proprio quello di portare lo scontro sul terreno piu fa-vorevole alle forze rivoluzio-narie e, in genere alle masse popolari: doe quello del di-battito democratico sui con-creti problemi dell'universita e delta sua riforma.

Tenere il giovane democri-stlano fuori dal dibattito uni-versitario non significa — co-me afferma — <rrenere la fuori dall'universita». Al contrario: significa farla rientrare, non con le proprie idee e con le proprie con-traddizioni interne, ma con le forze di polizia ispirate dalle filippiche del democri-stiano della ((maggioranza si-lenziosau Carolis, com'e di fatto awenuto il 16 giu-, gno del 1972.

saluti.

)

Se si volesse, lavo-o pe i i

ce ne e tanto Caro direttore,

tempo eddietro il ministro Andreotti richiamava i lau-reandi e le loro famiglie alia realta a. concetto era piu

o meno questo: una volta lau-reati, non venite a prolesta-re se non trovate un lavoro; mentre cinquant'anni la le lau-ree annue erano meno di 20 mila — diceva il ministro —, oggi se ne contano almeno 66 mila all'anno e quindi non c'e posto per tutti.costui vorrebbe i suoi ssud-ditio tutti ignoranti e pia-gnucoloni.

A mio avvlso, sia il gior-nale sia i diretti interessati, non hanno fatto sufflciente chiarezza su sifjatta grossola-na statistics. Se si volesse far diventare veramente effl-clente e moderno questo no-stro paese, quanti laureati ci vorrebbero' fare ad esem-pio una modesta riforma sa-nitaria, sarebbero necessari subito altri centomila medi-ci; e si sa bene, tra l'altro, che questi specialisti non na-scono certamente dall'oggi al domani e soltanto per loro buona volonta.

Se facciamo una vlsita al-le campagne, ci accorgiamo che esse sono ogni giorno di piu abbandonate perche i gio-vani contadini si rendono con-to che per condurre la ter-ra at giomi nostri, e cioe in competitivita. dovrebbero a-vere almeno una preparazio-ne ed un diploma da perito agrario. Se poi il contadino ha bisogno del veterinario per all animali Cclla sua stalla, 'it piu delle volte non lo tro-va; e non lo trova perche questa societa ha ridotto il giovane laureato in veterina-ria a propagandista degli in-numerevoli medicinali che le case farmaceutiche immetto-no sul mercato.

Se ancora andiamo a guar-dare le montagne. le colline in dissesto — e ne vale la penal — ci accorgiamo che non ci sono gli specialisti in geologia (questi nostri cost in-dispensabili medici del sotto-suolo), perche costoro, dopo aver preso la laurea, magari sono stati costretti ad an-dare a fare i rappresentantl di caramelte. intanto le montagne e le colline scen-dono a valle, spessc volte, purtroppo, travoigendo anche i loro abitanti.

infine un'occhiata al-ia scuola: vediamo migliaia e mlgliaia di professori e mae-stri disoccupati, e nello stes-so tempo nelle scuole si fan-no i doppi turni, si saltano le lezioni, mancano i dopo-scuola!

U nostro paese ha piit che max bisogno di specialisti, di giovani prepa-rati, di diplomati, di laureati.

e anche vero che per met-tere al servizio della comuni-ta questi giovani e necessa-ria una politica ben diversa daU'attuale, e sono proprio le forze del lavoro che devo-no battersi per questo. con tutta la consapevolezza che il problema richiede.

O N (Vittorlo Veneto)

Come funziona una scuola situata in un ghetto naseosto nella pancia della Fiat . Cara Unita,

sono un operaio delle fer-rovie. Ti mando copia di una lettera che ho tndirizzato al

agli studi, all'i-spettrice scolastica e per co-noscenza al sindacati

e Come puol ve-dere, essa e stata soltoscrit-ta per solidarieta da altre 20 persone e reca una postllla della Comunita scuola-fami-glia. Ciudica tu se e da pren-dere in conslderazlone.

Ho quattro figli che fre-quentano la scuola elementa-re di via succursale della «Salvemini», in zona

Sento il dove-re, come lavoratore e padre, di denunciare quanto poco la scuola sia un servizio per chi si trova in una situazio-ne come quella dalla mia fa-miglia. A ottobre ho dovuto spendere circa quarantamila lire per forniretrizla, Concetta e di materlale vario (dal gremblu-

alle cartelle, oltre la can-cellerla) ma so per esperlen-za che non ho finito dl tirar fuori soldi perobbligatoria e gratuita del miel ngli.

Costretto dalla situazione, mi sono sottoposto alia uml-liazione di presentare la bu-sta paga di ferroviere (cen-todtecimila lire menslll) per iscrivere i figli alscolastlco, ma ne ho vlstl ac-cettati solo tre. Cosl il do-poscuola del scola-stico non solo divide i ric-cht dai poveri, ma introduce una dtvislone anche fra i po-veri fortunatl e gli ultimi del-la fila.

alia sera, se non sono al lavoro, ho a casa il turno di insegnante per i miel figli; infatti la scuola — e come questa credo che ce ne saranno molte — spedi-sce a casa i ragazzi con il carico giornaliero di cose da imparare. mio problema e quello dl non esser sempre in grado di spiegare quel com-piti e di far ripassare le le-zioni, perche al paese ho fat-to solo le elemenlarl.se io avessi studiato di piu, t miei figli ne saprebbero di piit e questo e un altro a-spetto della cosiddetta a scuo-la uguale per tutti».

Non e finita qui: da via gli insegnanti se ne

vanno con la rapidita con cui compaiono; e una scuola do-ve non restano. Questo e un mistero, che comunque dal di fuori si pud cosl interpreta-re: e un ghetto naseosto nella pancia della

aggtungiamo a questo che si tratta di una scuola priva non solo di attrezzature discrete ma persmo delle co-se normall di cui in genere dispongono le scuole (non e priva invece di bambini, che sono tanti); e si pud capire allora il motivo del via vat degli insegnanti.

O O (Torino)

- la postilla del-la Comunita scuola-famiglia: a Alia cortese attenzlone delle autorita scolastiche. Associan-dosl alia denuncia fatta da un genitore, i firmatari richie-dono per la scuola di viava: attrezzare i locali con ar-redamento adeguato e mate riale didattico; tsti'uire un doposcuola per tutti coloro che lo richiedono e che va-da nella direzione del tem-po pieno; risolvere il proble-ma del continuo cambio di insegnante facendo in modo che anche per i maestri sia gradevole sceghere di rimane-re in questo ambiente di la-voro».

e la a che isola

i i di leva Caro direttore,

sono un militare del Centro di Anzio.

un po' di tempo si veri-ficano vari incidenti, di cut naturalmente « fuori m non si sa nulla. piit recente: un mio amico e rimasto seria-mente ustionato in volto per una fiammata di benzina men-tre con altri compagni stava togliendo della ternice dalla parte di un apparato radio.

i nostri superio-ri si limitano a scaricare la responsabilita su alcuni sot-tufficiali o, peggio ancora, cercano di attribuirla alia «disaitenzior.e» delle stesse viltime. alto loco si la invece lo * scaricabarile w, si cerca di * calmare le acque ». si minimizza la gravita dcl-Vincidente onde evitare che voci indiscrete trapelino al di fuori della caserma.la colpa e di tutti coloro che «sanno» della totale mancan-za delle piit elementari nor-me di sicurezza, e tacciono!

precauzioni anlinfortuni-stiche sono completamcnte ignorate e coloro che ne subi-scono le dirette conseguenze siamo proprio noi militari dt leva, che veniamo continua-mente impiegati e sfruttati per qualsiasi genere di lavo-ro, anche tra i piit pericolosi.

Occorre intervenire per evi-tare che questi casi riman-gano impuniti e finiscano ne-gli archivi. A tale propo<tito, ritengo valida Vazione dei de-putati del i quali chie-dono una vera riforma demo-cratico delle Armate. anche al fine dt rompcre una volta per tutte quella bar-riera d'isolamcnto che estste fra Vamblente militare e quel lo civile.

Cordlalt saluti. A A

(Anzio . )

^ . / V l & £ ^ ^ H f t M & » .'*?.,* tf^lA.,.. l ^ fc* f - k l ^ t i

Page 6: 22 febbraio1973

1 ' U n i t £ / giovedl 22 febbraio 1973 i - PAG. 7 /ect i i e notizie

I gravissimi incidenti durante i quali e stato ridotto in fin di vita uno studente di 19 anni , , , II - ' ' - ' H I

Centinaia di passanti coinvolti nelle violente cariche poliziesche Numerosi i feriti — Quattro arresti — Esplosi decine di lacrimogeni — Un candelotto ha provocato un incendio nel palazzo della Provincia — Agenti in borghese in teruta da « motociclisti» per confondersi con i dimostranti

Contro il decreto governativo

DELEGAZIONI AL SENATO DALLE ZONE

DELL'ALLUVIONE Si rafforza e si allarga il movimenfo di lotta delle popolazioni calabresi e siciliane per la difesa del suolo, la rinascita, I' occupazione

prima pa gin a) lino), ha coinvolto un gran nu-mero di cittadini del tutto estranei alia manifestazione. Agenti c carabinieri si sono scatenali coi manganelli c col calcio dei moschetti inseguendo e picchiando cliiunque giunges-se a tiro. Contemporaneamente, essi facevano esplodere decine di candelotti lacrimogeni, alcuni ad altezza d'uomo, altri a para-bola, tant'e che un candelotto in-frangeva una vetrata del se-condo piano del palazzo del-la Amministrazione provinciale, piombando nell'archivio dove si sprigionava un incendio subito domato dall'intervento dei vigili del fuoco e degli impiegati,

a piazza si svuotava mentre in questura venivano trascinati i primi fermati; ma poliziotti e carabinieri continuavano ad inseguire i fuggitivi verso via

a fin nei vicoli dei Quar-tieri Spagnoli e Piazza Carita. dove, pero, ad essere colpiti erano passanti, donne che usci-vano dai negozi con la borsa della spesa: una ragazza, figlia del titolare di una oreficeria della zona, andata alia -scente > per delle compere, ci ha mostrato le lividure riportate.

fermi, indiscriminati, sali-vano a dieci. Quattro di questi venivano poi tramutati in ar-resti e fra essi, e'erano anche due giovani iscritti alia FGCdi 16 aoni e una professoressa di 51 anni. Pure fermato un giovane di 17 anni che si e di-chiarato di destra che va a ag-giungersi a un altro giovane, sempre di destra, portato in Questura. AU'ospedale Pelle-grini si presentavano una de-cina tra agenti e carabinieri per farsi medicare leggere con-tusioni; ma in questo stesso ospedale. in ben altre condi-zioni, era stato trasportato, privo di sensi, il giovane Vincenzo Caporale. 19 anni. studente al primo anno di , ade-rente ai cComitati di lotta*, figlio di un impiegato dei tele-foni di Stato, abitante al e Cavalleggeri d'Aosta. e sue condizioni apparivano subito rnolto gravi ai sanitari, che, immediatamente, lo ricoverava-no, con giudizio riservato, in sala di rianimazione, da dove e itato poi trasferito in sala ope-ratoria (per soprawenuta eraor-ragia cerebrale) in un dispe-rato tentativo di salvargli la vita. giovane e stato ferito proprio durante i primi taffe-rugli, all'angolo tra via a e via , nello scontro col vicequestore. questore Zam-parelli, parlando con i giorna-listi, ha detto che «la polizia ha fatto uso di manganelli e can-delotti lacrimogeni. Pertanto se il giovane risultera ferito da candelotti lacrimogeni o man-ganelli, allora e stata la polizia a ferirlo*. Tanti giri di frase sono comunque chiariti dalle ammissioni dli Sart al Senate

Sempre all'ospedale Pellegrini veniva ricoverato un altro gio-vane. Vincenzo Biancolillo. 24 anni. studente universitario, abi-tante anche lui in un quartiere popolare, il e . a intanto giungevano (erano le 13) notizie allarmanti da un altro punto della citta. i al-l'lstituto Orientale, in via -zocannone. un gruppo di stu-dent! di e si era radunato per recarsi ad un'assemblea sui gravi fatti accaduti in piazza : nuovi scontri, nuovo lancio di lacrimogeni e nuove cariche in cui stavano risch^ando di essere coinvolti an-che esponenti sindacali e operai metalmeccanici che si recavano a Santa a a Nova, sede del Consiglio provinciale. dove doveva svolgersi un incontro tra la Federazione metalmeccanici e 1'ufficio di presidenza del Consiglio regionale.

n ogni punto dove sono state effettiuate cariche troviamo, ac-canto ad agenti in divisa. agenti in borghese. in tenuta da « mo-tociclisti >. che si confondono — per la o tenuta — con i di-mostranti: questo e un partico-lare che ci e stato sottollheato anche da molti dei cittadini che hanno subito pestaggi. Cid di-mostra che la polizia si era predisposta a sfruttare l'occa-

e odierna, a cogliere in qualunque modo il pretesto per utilizzare l'azione dei gruppetti alia montatura del grosso inci-dente. e 1'incidente e'e stato.

La ferma protesta del PCI

al Senato gravi incidenti dl Napo-

11 sono stati discussi al Se-nato per iniziativa del grup-po comunista che ha presen-tato una interrogazione lllu-strata con grande vigore dal compagno . Egli ha contestato la versione dei fatti data dal sottosegre-tario , secondo cui la polizia avrebbe sparato can-delotti lacrimogeni contro il corteo degli studentl per inv pedire che i manlfestantl po-tessero compiere gravi gesti di violenza.

o la meccanica dei fatti il sottosegretario Sarti comunque non ha po-tuto fare a meno dl ammet-tere testualmente: aPoiche la ferita riportata dallo studen-te presenta forma tondeg-giante, non si puo esclude-re che sia stata causata da un artlficio lacrimogeno o da altro corpo contundentew.

n realta — ha detto Chia-romonte — a Napoll sono sta-te date due versioni ufficiali dei fatti, l'ultima della quale afferma una cosa molto gra-ve e cioe che i candelotti so-no stati sparati, ad altezza d'uomo, senza che un ordine in questo senso fosse stato impartito dall'autorlta.

Chiaromonte, ha ricordato che lo sciopero e la manife-stazione a Napoll come in al-tre citta, erano stati indetti da alcuni settori studenteschi e che sia il PC che la FGCsi erano dissociati non condi-videndone l'impostazione, im-postazione che noi — ha detto — gludichiamo lontana dagli obiettivi di una profonda ri-forma della scuola e per uno sviluppo democratico del pae-se. A maggior ragione, dun-que — ha affexmato con for-za Chiaromonte — i comuni-sti esprimono una critica fer-ma e severa all'atteggiamento della polizia e del governo.

comunisti — ha prosegui-to Chiaromonte — non sono per una critica indiscrimina-te verso la polizia e i carabi-nieri, sanno fare le necessa-rie distinzionl. a il fatto che si sia sparato ad altezza d'uomo senza un ordine pre-ciso, analogamente a quanto e awenuto a o dove alcu-ne settimane fa e stato ucci-so lo studente Franceschi, e la prova che non solo esi-stono centrali di provocazlo-ni italiane e stranlere, ma che gruppl consistent! di provoca-ted sono present! negli stes-si corp! di polizia.

a ragione dl tutto questo — detto Chiaromonte — e piu profonda: e nella manca-ta riforma della scuola e dell'universita, e nella inca-pacity di questo governo di affrontare i problem! della so-cieta italiana, e nel fatto che questa coalizione di centro-destra si regge su questi epi-sodi e su questa tensione. Perclb occorre che questo go-verno se ne vada: e urgente una inversione di tendenza che porti, innanzitutto, a rl-stabilire la legalita costitu-zionale e antifascista.

Chiaromonte ha chiesto — infine — la e e la punizione dei responsabili. ed ha tiviato, a nome del gruppo comunista, un augu-rio di pronta guarlgione a! giovani feriti.

Alia Camera e stata pre-sentata intanto un'altra in-terrogazione al ministro del-l'lnterno dal compagni Nat-ta, . Galluzzi, -ma, Conte, Sandomenico. Una interrogazione e stata anche presentata sempre alia Came-ra dai compagni Giorgio Amendola, Napolitano. -ria, , Sbriziolo. -sullo.

a spirale da spezzare prima pagina)

respingere con forza il conli-nuo alle armi- Cid ha gid causato la mortc dello studente ae ien ha portato al ferimento grave di un giovane a Napo-li che si trova, ora, in fin di vita. meccanica dei fatti di Napoli prova ancora una vol-ta la gravisstma responsabi-lita dei dirigenti dell'ordi-ne pubblico: una responsa-bilita che non ammelte scu-santi nel mentre non $i prov-vede in alcun modo a colpire con tutto il rigore della leg-ge le centrali della sovversio-ne fascista.

Questo metodo rende evi-dente che, come abbiamo piii volte denunciato, vi sono for-ze nel governo e nell'appara-to dello Stato che perseguo-no lo stesso scopo delle cen-trali della destra everstva; lo scopo, cioe, dt alimentare una spirale di violenza. di creare continuamcnte il caso provo-calorio, il fattaccio, le vitti-me.

Not chiamtamo dunque ttittt i comunisti, tuttt i lavoratort, tutti i democrattci sinceri a lottare per spezzare questa spirale che rischia di portare il alia rovina

Nessuna forza democrattca geve pcrmetterst di giocare trresponsabilmente con post-wtoni, come quelle deU'av-

venturismo sedicente di si-nistra ormat chiaramente sconsiderate o provocatorie.

Contemporaneamente. non 6 ammissibile nessuna coper-tura alia azione nefasta di quei settori del governo e deU'apparato statale che non solo non colpiscono, ma ten-gono mano alia sovversione fascista, favoriscono e alimen-tano la strategia della provo-cazione, ordinano Vuso delle armi, cercano di affrontare i gravi problemi del paese con metodi repressivt

Not ribadiamo. dunque, la necessxta di una grande mo-bilitazione popolare contro la linea della tensione e della provocazione. Occorre porta-re avanti una grande campa-gna contro la provocazione fascista, sugli obiettivi unita-riamente indicatt dalla peli-zione popolare che sta raccogliendo git centinaia e centinaia di migliata di fir-me. Occorre smascherare e denunciare la linea gover-nativa e quella dt chi, ne-gli apparatt statall, con atti e fatti concreti spinge avanti un'opera contraria alia lega-litd democrattca e costituzto-nale.

Occorre combattere ogni posizione. comunque masche rata, che fornisca alibi o co-perture alia strategia eversi-va di destra e alia linea go-vernativo.

Ecco la prova che gll agenti hanno sparato i candelotti ad a Itezza d'uomo anche dopo che i dimostranti si erano dispersi

Altissima partecipazione alle astensioni di ieri

Insegnanti e personale scolast ico: continuant) gli scioperi articolati

o l'adesione compatta dell'Emilia e delle , scioperano oggi il Veneto, il Friuli, la Venezia Giulia e il Trentino - n giornata nuovo incon-tro governo-sindacati - Assemblea af f ollata a Palermo - Corteo a Bologna

Scalfaro e i documenti

fantasma ministro Scalfaro si era

impegnato entro martedl alle 17 a far avere alle organiz-zazioni Confederali un docu-mento che aggiornasse le ul-time posizioni governative sullo stato giuridico ed in par-ticolare sui calcoli per gli impegni flnanziari del famoso articolo 3.

tutto martedl, del do-cumento di Scalfaro non si sono avule notizie. Stesso si-lenzio per Vintera giornata di ieri.

la confusio-ne, e assieme i giochi di potere e le contrad-dizioni polittche paralizzano il governo di centro destra e Scalfaro in particolare.

Che insegnanti e personale della scuola siano ormai de-cisi a non lasciar piu spazio alle latitanze del governo lo stanno dimostrando gli scioperi in corso: questa en-nesima inadempienza confer-ma come la responsabilita del-ta crisi sia unicamente del governo e delle forze che lo sostengono.

Dalla commissione

PI della Camera

Awiota I'indagine

sugli Atenei milanesi

ET stato dato. dal Presiden-te della Camera, il via alia indagine conoscitiva della commissione P. di -torio sulla sltuazione nelle quattro unlversita di : Statale, Bocconl, Politecnl-co, Cattolica. t punti oggetto dell'indagine saranno cinque: 1) situazione deU'insegna-mento; 2) situazione della ri-cerca; 3) situazione del diritto alio studio; 4) situazione del dirittl democratic!; 5) rap-porto fra Unlversita e societi

a sui primo grup po riguardera le aule. 1 lo-cali, le biblioteche, il nume-ro degli studentl, le iscrizkml la distribuzlone degli student! per facoita U rmpporto tra immatricolazionl e lauree, 1 plant di studio, le tesl di lau-rea. la liberta dl tnsegnamen-to e dt studio, il numero dei docenti, il rapporto tra i va-ri tip! di docenti, il rapporto tra docenti e studentl, le cat-tedre convenzlonate.

Quanto alia ricerca, primo obiettivo sara e sui rapporto fra o e ricerca, e sui rmpporto fra UnlvenlU ed altre UUtuxlonl

Anche la seconda giornata dello sciopero nelle scuole ha visto una partecipazione assai larga di insegnanti e perso-nale non docente. NeU'Eml-

a e nelle , le due region! in lotta ieri, le astensioni hanno superato 1*80 per cento, e molte scuo-le sono rimaste completamen-te chiuse.

n concomitanza con lo sciopero, si e svolta a Bolo-gna una manifestazione degli student! medi e unlversitarl. Un corteo dl diverse migliaia di giovani si e snodato per le vie del centro, scandendo la protesta contro le mano* vre repressive nelle fabbri-che e nelle scuole e ribaden-do la collocazione della par-te piu consapevole del mo-vimento studentesco al fian-co della classe operaia e del-le sue lotte per i contratti, le riforme social! e U rinno-vamento della scuola.

A Palermo un'assemblea eccezionalmente vasta ha de-ciso l'adesione degli studenti, dei docenti subaltern! e del personale alio sciopero gene-rale di martedl prcssimo. a decisione ha siglato una ma-nifestazione svoltasi nel Po-liclinico

ET stata proprio la maturi-ty politica e lo spirito unita-rio della grande assemblea (un awenimento che. anche per le sue dimensioni. non ha precedenti nelle recenti cro-nache palermitane) a -»sti-tuire una significativa rispo-sta a! tentativi scissionisti di alcuni gruppl che per le stes-se ore avevano indetto un corteo poi risoltosi in un fal-limento. ET da rilevare inol-tre che la manifestazione di ien rappresentava un primo momento di sintesl delle lc*-te che si sviluppano a livello di facoita rilanciando la bat-taglia per la democrazia in stretto collegaroento con il movimento operaio

o sciopero prosegue intan-to secondo il calendario gia concordato n precedenza: og-gi si astiene dal lavoro 11 per-sonale scolastlco (mateme, elementari, medie e seconda-rie) del Priuli Venezia Giu-lia e del Trentino Alto Adige e domani tocca alia -dia e alia Sardegna.

i si sono riunite anche le organizzazioni sindacali per fare il punto sia suU'anda-mento della lotta sta sui vari incontri con Andreotti e con Scalfaro. o i due incon-tri delle Confederazionl del lavoro e dei sindacatt scuola confederal! con Andreotti e Scalfaro giovedl e 'unedl scorsl (tema essenztale prov-vedimenti per l'unlverslta) martedl sera si era svolto un

m dei sindacatl autono-mi con Scalfaro (questio-n! normative ed economiche dello stato giuridico). Oggl -vece nuovo incontro sinda-cati-govemo a palazzo Chlgi ancora essenzlalmente sulle question) unlversitarie.

Come si vede, 11 fatto che 1 600 mlla e piu insegnanti e non docenti siano scesl in lotta contemporaneamente, pur non avendo raggiunto un accordo completo *u tuttt 1

punti della piattaforma riven-dicativa (11 slndacato scuola della e 11 , sep-pur con motivazloni diverse fra loro, si erano differenziati dalla piattaforma degli altri sindacatl), ha costretto 11 go-verno a dare inlzio almeno ad un primo confronto con le

organizzazioni sindacali. Un altro elemento assai signifi-cative e che alia discussione col governo sui problemi del-la scuola abbiano partecipa-to dlrettamente assieme ai sindacatl di categoria, le tre Confederazioni , e

.

Alia commissione P.I. .

Stato giuridico: ennesimo rinvio o ha deciso la C in contrasto

con la richiesta comunista di un immediato trasferimento in aula

Montecitorio

Critiche al governo

per il fermo di polizia

Alia Commissione giustizia della Camera, ieri, il ministro Gonella ha avallato — rispon-dendo ad una - interrogazio-ne del nostro compagno de putato Coccia — il grave di-scorso pronunciato dal PO-della Cassazione. Guamera, in occaslone della apertura del 1'anno giudiziario.

Guamera, come si ricorde-ra, attaocd 1 magistratl demo-cratic!, crei». a suo awiso, dl « rare politica »; e. contem-poraneamente. prese posizio-ne a favore della legge sol « fermo di polizia » elaborata, e proposta al Parlamento. dal governo Andreotti.

11 compagno Coctia ha ri-badlto che 11 P.G. della Cassa-zione, con U suo dlscorso, esercltd una indebita pressto-ne sulle assemble* legislati-ve. tentando di colpirne l'au-tonomia. Guamera — ha poi aggiunto 11 deputato del PC— ha, com'e noto. aperto :a strada ad una serie di atti represslvl contro i magistra-tl democratic!.

Anche il dc Cervone — che aveva presentato una propria

e — si e dichla-rato sostanzlalrnente -sfatto per la posldone as-sunta dal ministro.

ET inoltre da segnalare un pronunclamento contro la legge sui « fermo di polizia > di un altro parlamentare dc, il sen. : i l l ddl del governo — egli ha detto — e espressamente rlfiutato dall'artlcok) 13 della Costltu-done ed anche da ripetute

e della Oorta Coatitu. aloaalaa. %

Un ennes.mo rinvio della discussi me su un punto chia-ve dello stato giuridico del personale delia scuola — quel-lo della strut tura dei ruoli e del trattamento economl-co — e srato strappato da! democristian! della commis-sione Pubbtica e del Senato. Alia f o e di un ani-mato diaatt'tc che ha avu-to anche moment! di ten-sione, il gruppo dc ha de-ciso per il rinvio in contra-sto con la richiesta del com-pagno Pern* di trasferire sen-za altri indugi in aula la discussione ' prowedi men-to. Cid per superare in mo-do drastico Yimpasse a cui la maggioranza ha ridotto da mesi la tommlssione su que-sto pronlema.

a della sinistra, e pert riiiiC ta a porre final-mente un wrmlne alia con-cluslone celi'esame del pro-getto n commissione: 11 11-mite e suto ailazionato al 9 marzo per a del re-pubblicaiio Spadolini, ma e comunque positivo che si sia riusciti a fssarlo.

o ten intanto. su in-vito del gruppo comunista, ai sono rtuniti a Palazzo -dama 1 rappresentanti di al-cuni sindacatl della scuola

. Smdacato scuola , SNASE e

) ai quail 1 compagni Urbanl e Plovano hanno 11-lustrato le posizioni dei co-munisti in ordine alio stato giuridico compagno Urba-nl, n partiro.are, ha fattopunto sull'articolo 3 e suicrl-teri che "ono alia base della proposra comunista per una soluzione "nr.glunta e organl-ca sia della struttura del ruo-li che del trattamento eco-nomico. nella prospettlva dl una scuola a tempo pieno.

rappresentanti del sinda-catl hanno nel complesso espresso un giudizio posltl-vo sulla posizione del comu-nisti. avanzando alcune os-servazlonl e rlllevi che ver-ranno tenutl presentl nell'ul-teriore messa a punto d * gll .

l nostro corrispondente , 21.

St allarga e si rafforza 11 movimento di lotta delle po-polazioni calabresi per la ra-dicale modifica del vergogno-so decreto governativo «a favore » degli alluvionati e per un dlverso sviluppo che, par-tendo dalla difesa del suo-lo, awli la rinascita econo-mica, sociale e civile della regione.

Venerdl e sabato astensioni dal lavoro si svolgeranno in due vaste e importanti zone del Catanzarese: la Pre-Sila e il Borgese. comunl dove sono previste manlfestazloni sono: Taverna, , Ser-sale. Cerva, Petrona. Slmeri Crichl, nella Pre Sila; e Bor-gia. Caraffa, Girifalco, Ama-roni e Vallefiorita nel Bor-gese. Anche qui l'azione e pro. clamata dalle organizzazioni sindacali, con l'adesione del-le amministrazioni comuna-11 e, per quanto rlguarda la zona della Pre-Sila, 6 quasi certa anche l'adesione della Comunita montana.

, , sempre maggiore interesse ed entu-siasmo la proposta lanciata domenica scorsa nel corso della grande giornata dl lotta degli alluvionati sicilianl e del convegno delle popolazio-ni e degli ammlnistratori del-la Vallata del Tuccio nel -gino dl fare in modo che sia presente a a una forte rappresentanza di lavoratori calabresi e Sicilian! in conco-mitanza con l'inizio della di-scussione al Senato del de-creto-legge governativo che si prevede vada in aula tra la fine di febbraio e i primi di marzo.

Per domenica, inoltre, fe con-fermato a Catanzaro lo svol-glmento dell'assemblea di tut-ti 1 sindacl della Calabria. promossa dal Consiglio re-gionale. e assise avra lo scopo di fornire alia

e le valutazionl e le i degli ammlnistra-

tori comunali per portare avanti la battaglia per la mo-difica del decreto e per l'av-vlo dl tutte quelle misure le-gislative e polltiche che si renderanno necessarie da par-te della e stessa al fi-ne di raccogllere e interpre-tare la collera e resasperazio-ne delle popolazioni - cala-bresi.

Nei prossimi giornl la . glone, secondo quanto stabl-lito dal Consiglio. dovra an-che prendere contatto con 1 parlamentarl.

Tutto questo, mentre si moltlpllcano le . le prese di posizione. le riunio-nl dl amministrazioni comu-nali e provincial! e si esten-de una reale unita fra le mas-se po polar 1, che si battono non soltanto per liberarsl dall'lncubo delle alluvionl e per t risarcimentl e la rico-struzlone. ma che sentono ora piu che mal il bisogno dl uni-ta e dl lotta per lmporre la soluzione del problemi della occupazione e dello sviluppo n una e sconvolta dal-

l'esodo e con una economia che si indebolisce sempre piu. non avendo per altro di fron-te a se alcuna prospettiva di sviluppo diversa per 11 futuro.

Ecco perchfe l'azione con-tro 11 decreto governativo si lntreccia con le rlvendicazio-nl concrete e immediate per il lavoro e lo sviluppo. Nel-le zone della Pre-Sila e del Borgese, al centro della lot-ta sono anche questi obbiet tlvl: la forestazione, l'irreggi-mentazione dei corsi d'acqua. l'lrrlgazione e la trasforma-zione delle campagne, la co-struzione di abitazioni. l'e-sproprio del terrenl ora in mano agli agrari assentei-sti, la costruzione di opere di clvilta (come scuole, strade. asili nido), la nascita di -strie legate all'agricoltura, la applicazione della legge sul-la montagna, la costruzione di stabilimenti per la lavora-zione del legno, la rationa-le utllizzazione del terreni de-maniall, la costruzione dl acquedotti rurali, dl strade interpoderali, e cosi via.

Si tratta di rivendicazionl capaci, appunto. di dare la-voro, di cambiare segno al-io sviluppo e dl apportare un reale miglioramento delle condizioni di vita delle masse lavoratrici, aprendo, nello stes-so tempo, una prospettiva al-le masse giovanill.

Franco Marfelli

Alto vondalico alia Federazione del PCI di Pavia

, 21 Grave atto vandalico di

chiara marca fascista ieri sera alia Federazione comunista di Pavia. Verso le 23, un gruppo dl quattro o cinque giovani si sono awictnatl alia sede del nostro Partito e hanno in-franto a sassate la vetrina della facclata. tepplstl han-no poi cercato dl darsi alia fuga, ma la pronta reazlone dei compagni che erano an-cora nella sede della Fede-razione, ha permesso dl im-mobillzzare uno del giovlna-stri.

giovane e stato portato n Questura ed e stato inter-

rogato. a gia ammesso di essere stato .in compagnia dl altri quattro o cinque lndivi-dui, di cui ancora non al cono-acono 1 noml.

o il convegno delsulle « zone bianche »

Verona: 100% degli iscritti

Ampio e positivo dibattito alia Conferenza fem-minile della Federazione siciliana di Capo d ' Or-lando — L' assemblea congressuale della sezione

PCI - Ferriere di Torino

Anche la Federazione del PC dl A ha raggiun-to 11 100% degU . Stratta di una rlsultato parti-colarmente slgnlflcatlvo, per-che realizzato nel corso della preparazlone del convegno dl Partito sulle «zone bianche » che si terra a Brescia il 16, 17, 18 marzo e che interesse-ra quadrl comunisti dl al-cune provincie lombarde e piemontesl e soprattutto del Veneto.

telegramma inviato al compagno Berllnguer dal com-pagno Cesare , segre-tario della Federazione, nel-l'annunciare il ragglungimento (con 1.300 nuovi reclutatl) del numero degli iscritti al Parti-to e alia FGC del '72, ne sotto-linea appunto il significato quale « prima rlsposta positi-va alle scelte del Partito ver-so le zone blanche». com-pagno Berlinguer ha rlsposto felicitandosl per l'importante risultato e augurando nuovi successl alia Federazione dl Verona.

Fra le numerose iniziative e dibattiti che hanno avuto luogo nei giornl scorsl segna-liamo la conferenza femmini-le dl organizzazione svoltasi a CAPO O n Sicl-

, n preparazlone della con-ferenza femmlnlle meridiona-le che si terra Napoll 11 31 marzo-1 aprile, e l'assem-blea congressuale della sezio-ne di fabbrica della Ferriere-

T di Torino. Alia conferenza femminile

di Capo d'Orlando, la prima svoltasi in questa Federazio-ne, e che e stata presieduta dalla compagna Simona -

fai, dell'esecutivo regionale del . erano presenti 80 delega-

te, elette dalle assemblee femminili di sezione. Tema

in discussione. la funztone protagonista delle donne lavo-ratrlcl per un vasto movi-mento di rinascita del -zoglorno e dl rlnnovamento della societa.

A , l'assemblea con-gressuale della sezione PCFerriere, svoltasi con la pre-senza del compagno Sanloren-zo, della CCC, e stata, per la ricchezza e qualita del dibat-tito e per le caratterlstiche stesse del compagni presentl, un segno della senslbile cre-sclta delle forze dl ruolo del Partito n questa fabbrica, che e una vecchia sezione si. derurglca della . Tratto caratteristico e stata la pre-senza dl numerosi compagni venutl al Partito nel corso delle recenti lotte operate polltiche e sindacali: piu del-la met& dei partecipanti al congresso erano i al Partito nel corso o anno (gli iscritti sono passa-tl da 181 agli attuall 230).

compagno Valenza

vice responsabile della propaganda

a segreteria del PC ha no-minate il compagno Pietro Va-lenza vice responsabile della se-zione centrale di stampa e pro-paganda in sostituzione del com pagno Gianni Giadresco eletto responsabile della sezione ceti medi e associazionismo nella re-cente riunione del Comitato Cen trale.

Indirizzate a Gava e a Mariangela Melato

e esplosive recapitate a a

Una lettera esploslva e sta-ta recapltata, lerl mattlna, alia segreterla del minlstero per la riforma burocratica, che ha sede n palazzo Vido-ni, a Corso Vittorlo: 11 plico era indirizzato al ministro Gava. Quando il segretario particolare del ministro. dot-tor o . a aperta, la busta e esplosa con una fiammata, ustionando leg-germente le man! del funzio-nario. peritl hanno accer-tato, in seguito, che il conge-gno esplosivo conteneva un

preparato chimico a reazlone immediata.

Un'altra lettera esplosiva. infine, e giunta, sempre nel-la mattinata di ieri, nell'abi-tazione dell'attrlce -la , in via dell'Anlma 27. Ad aprire la busta e stata la sorella della , Anna, di 21 anni. Anche in questo caso e'e stato uno scoppio e una fiammata e la ragazza ha ri-portato leggere ustioni alle mani. a lettera recava il tim-bro postale di San Giovanni Valdarno.

a a Parigi la salma di Petain Arrestati sei individui tutti di estrema destra Anche due candidati alle elezioni fra i responsabili

. 21. a salma «rubata» del mare-

sciallo collaborazionista Philip-pe Petain e stata ritrovata dalla polizia francese, e sa-ra riportata domani nel ci-mitero dell'isola di Yeu. dal quale era stata sottratta do-menica scorsa.

o hanno annunciate stasera fonti della polizia, aggiungendo che almeno sei persone sono in stato di arresto in relazione all'episodio.

Quanto ai protagonisti dcl-1'impresa (non tutte le identita sono note) si tratta di elementi di estrema destra. due dei quali — t l e Boux e Casson — sono candidati alle prossime elezioni: il primo a Parigi nelle file dell*< Alliance

republicaine». il secondo in Vandea come indipendente di destra.

Un terzo arrestato a a nel pomeriggio. si chiamerebbe Pierre Garau e potrebbe es-sere la stessa persona (o un parente?) dell'uomo che ha gui-dato la macchina con a bordo la salma dall'isola di Yeu ai dintorni di Parigi. Una persona che si e presentata come Ar-nault Garau ha allosgiato in un albergo di Port Joinvillc del-l'isola venerdi notte: questo Arnault Garau era l'auiista di una seconda macchina che sa-rehbe servita per il trasporto della salma e che apnarlerreb-be a una certa signora Boche. venditrice ambulante. che si trova anch'es^a al Quai des Orfevres.

Si puo controllare il contatore telefonico

GENOVA. 21. Qualsiasi utentc ha il diritto

di accedere alle centrali tele-foniche per il controllo dei con-tatori delle proprie linee: lo ha stabilito il pretore di Genova Pierandrea . accoglien-do il ricorso di un legale geno-vese e ordinando quindi alia Societa italiana per Tescrcizio telefonico ) «di consentire al ricorrente la lettura del con-tatore facente fede dell'effetti-vo volume del traffico telefo-nico delle linee per le quali 1'utente ha contratto abbona-mento

a sentenza e stati deposita-ta proprio ogei. Essa afTerma inoltre che cio pud awenire «in ogni tempo a semplice ri-chiesta dell'utente salva even-tuate regolamentazione degli orari giornalieri a mezzo di an-posita patturzione contrattuale >.

a vertenza era stata aperta da un ricorso presentato nei confronti della P dall'awo-cato genovese Nino .

Va segnalato che si tratta di una sentenza pilota: risulta in-fatti che in tutto il mondo la tariffazione telefonica a conta-tore awiene, cosl come b av-venuta flno ad oggi in . mediante tassazione degli uten-ti in base alle risultanze dei contatori di centrale preclusi a qualunque controllo che non sia quello dell'eserdzio del tervizto.

Condannati Capanna e altri studenti

. 21. Con quattro condanne e una

assoluzione si e concluso sta-sera davanti al pretore della prima sezione penalc. dott. i Palma. il processo cominciato il 30 gennaio scorso contro cin-que dirigenti del o stu-dentesco: o Capanna (tut-tora latitante e colpito da ordi-ne di cattura per la denuncia di aggressione fatta dal -re deirUniversita Statale. Schia-vinato). Salvatore Toscano (de-tcnuto per reticenza in mento alio stesso episodio awenuto il 25 gennaio. ma presente nel-1'aula). Alfonso Gianni, a Caficro e o .

e accuse riguardavano l'or-ganizzazione di alcune manife-stazioni non autorizzatc

Un mese di arresto c O mila lire di ammenda sono stati m-flitti a Cafiero; 20 giorn: di ar-resto e 40 mila lire di ammen.la a Toscano e Gianni. E' stato assolto perche il fatto non sus-siste il , che era aec\. sato di un solo episodio. pre-tore ha conccsso i henofici di legge a Capanna c a Gianni e la sola sospensionc della pena a Caficro. benefici sono stati inveoe oegati a Toscaiw

n - i ^ . " t . . j / » ^ « - J W r il-V ,"%i«.- sL t'^i *-

Page 7: 22 febbraio1973

PAG. 8 / e c h i e notizle lv U n i t A / gloved) 22 febbraio 1973

Dibattito al «Salvemini» sulla politico economica

Piano economico 1973 fatto saltare

prima ancora di nascere L'assenza di Giorgio Ruffolo - Svafufazione e fiscalinazione non sono un'allemaliva

ne per la congiunfura ne per le riforme - Unanimifa sul peso negafivo del governo

l l l l l t l M l l l l l l l l l l l l l l l l i l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l M l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l i l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l i i t l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l t l l l l l l l l l l l M I I I I I H I t l l l l l l l t l l l l l l l l N l l i n i l l l l l l l l l l l l l l l l l M I I I I I I I I I I I I I I M I I I I i i i i l i i i i l l

coslddetto «Piano annua-le 1973» b un pezzo dl carta gia contraddetto dall'azlone del governo qualche giorno prima del la sua pubbllcazlone su di un giornale economico. a scopo di memoria e di po-lemics. segretario del Co-mitato interministeriale per la Programmazione. Giorgio -folo, e il primo a denun-ciarlo ritirando la sua ade sione al dibattito organizzato dal circolo «G. Salvemini» martedi sera al o del-l'Eliseo, in , sullanomic. italiana nel 1973. -folo, dovendo parlare oggi sa-rebbe costretto a contraddirsi o a polemizzare.

Al suo posto hanno pole-mizzato con gli esponenti del gruppi finanziari e del gover-no il conduttore del dibattito. Paolo Sylos . e gll invi-tatl, gli economist! Pasquale Saraceno, i Spaventa. An-tonio Pedone ed Eugenio Peg

gio. Unanime e la denuncia delle scelte politiche che de-terminano 1'attuale approfon-dimento della crisi. e mo-tivazioni particolart. tuttavla, offrono un quadro articolato dl posizionl che consentono di vedere anche le difficolta che si frappongono fra le aspre denunce ed un'azlone positiva. Svalutazione della lira. Spa-

venta rlleva che con essa vengono e le espor-tazioni, che vanno gia bene, mentre punisce le imprese che operano prevalentemente sul mercato interno, piu difficile.

a 11 colpo di scena po-litico: due settimane dopo avere lstituito il dopplo mer-cato, per iniziare il controllo sui movlmenti di capltall, il governo rovescla la tattica approfittando a a-mericana. a sua conclusione tuttavia e minimalista: un po' di svalutazione e inevitabile.

Nonostante la ripresa

Chiuse in sei mesi 1250 piccole aziende

II peso di molivi specifici: cosfo del danaro, fiscalila La Confindusfria si limifa a speculare sulle difficolta

vicepresidente della Confin-dustria Nicola a ha detto ieri, in una relazione al Comi-tato confederale per la piccola industria, che nel secondo se-mestre del 1972 le piccole azien-de che hanno chiuso sono state 1250 per un totale di 41.500 di-pendenti. Questo in un periodo in cui. secondo le informazioni pubblicate ieri o per la congiuntura, si e avuta una «tendenza al progressivo mi-glioramento della domanda di prodotti industrially.

a c mortalita > delle piccole imprese ha cause specifiche, presenta una patologia non con-frontabile a quella dei gruppi industriali medi e grandi, ge-stiti da grandi gruppi finanziari che fanno pesare anche la loro forza politica sullo Stato. a Confindustria stessa lo ricono-sce ma proprio nella riunione di ieri, convocata in preparazio-ne dell'assemblea paclronale del-1'8 marzo, e stato ribadito il ri-fluto a dar vita ad un'organiz-zazione autonoma delle piccole imprese sull'esempio di ci6 che gia hanno deciso di fare per conto loro una parte degli im-prenditori associandosi nelle Associazioni Piccola a

) provinciali e nella Con-federazione Piccola a

. a riunione d'ieri sono i

resi noti riassunti delle rela-zioni a e .

a ha delineato una poli-tica in otto punti che non con-tengono niente di nuovo: 1) per il «credito>. miglioramento (non e detto in qual senso) del Fon-do di garanzia e potenziamento dei consorzi fidi (per dare ga-ranzie); esclusa invece per ot-tenere la fine della discrimi-nazione nei tassi d'interesse; 2) per l'c edilizia > Tunica propo-sta esplicitata poi nell'interven-to del presidente della Confin-dustria, e quella di affossare la legge per la casa; esclusa in-vece l'associazione dei piccoli imprenditori edili per parteci-

* pare collettivamente ai pro-\ grammi pubblici; 3) sulla «ri-1 . forma tributaria >, a dice

di volere A «quanto piu semplice e meno onerosa possi-bile » ma non chiede la revisio-ne . mentre -bardi. piu malizioso. ha invi-tato ad applicare A com'e. aspettando... miglioramenti da mani a diretta (che peraltro la Confindustria non ha mai chiesto); 4) le cesportazio-ni > dovrebbero essere « soste-tiute >. in pratica tassando le imprese che vendono all'interno a favore di quelle che vendono aU'estero. mentre niente viene detto a favore delta stabilita dei cambi valutari o dei centri collettivi di ricerca mercantile e vendita; 5) i «contributi pre-videnziali >. naturalmente. deb-bono essere fiscabzzati. ma

i ha precisato c non in modo selettivo. a favore delle piccole imprese» che devono pagare piu delle grandi (il cmassimalo e h a provarlo): non e detto se con la fiscaliz-zazione i piccoli imprenditori e le loro famiglie avranno anche il Servizio sanitario gratuito; 6) la ricerca deve essere « poten-ziata » ma non d stato detto in che modo le piccole imprese possano accedere ai grossi re-gali fatti in questo campo alle grandi; 7) si devono fare «ri-forme», non meglio specificate (nemmeno di quella creditizia sono fomite indicazioni); 8) si chiede una politica del -zogiorno» non meglio spec fi cata.

Come si vede ci sono i titoli delle cose che interessano la piccola impresa. Questa e l'uni ca novita: per il resto la Con findustna s: limila a chiedere ai piccoli imprenditori di fare argine contro le nchieste sin dacali. o di r di. di cui abbamo rifento alcu ni spunti. e stato e una difesa senza ammissioni di tutto cid che padronato e go verno Andreottj hanno fatto e fanno.

E E - c E spresso* pubblica un'intervista in cui il presidente Andreotti

e ci6 che tutti sanno. e cioe che il seppellimonto del dop pk> mercato dei cambi e stato voluto dalla Banca d'ltalia. Per tua parte il Governatore, dottor Guido Carli, ha rilasciato pro-

prio ieri un'intervista per chia-rire ulteriormente che i control-li del movimento dei capitali i dirigenti bancari italiani non li vogliono e che non resta al-tro da fare che accordarsi a qualunque prezzo con gli altri membri della Comunita europea per una fluttuazione generale delle monete davanti al dollaro.

ministro delle Partecipazio-hi statali. o Ferrari Aggra-di, parlando ieri alia Fiera di

o ha suonato l'opposta campana: a lira fluttuante — ha detto — espone i prezzi a pericoli crescenti e sopratutto e estranea alle regole che vigo-no all'interno della Comunita europea». dibattito moneta-rio investe sempre piu scelte di regime politico. Per Carli «or-mai non c'e piu tempo da per-dere. Un grande mercato finan-ziario europeo consentirebbe alle imprese di soddisfare le loro esigenze all'interno del-1'area europea riducendo forte-mente i legami con l'euromer-cato » (che ad onta del suo no-meeun mercato anglo-svizzero-americano). a quali imprese?

e grandi. ovviamente. cioe una piccola minoranza del nostro apparato industriale. Queste, oltretutto. sanno come guada-gnare sulle fluttuazioni, aggiu-stamenti e riallineamenti mone-tari a spese di tutti. E persino sugli alti tassi d'interesse. il cui costo e scaricato su chi deve per forza sottostare alle banche locali.

O O — i l'oro e stato quotato 78 dollari l'oncia. contro il prezzo ufficiale di 38. a c corsa all'oro > e ripresa

perche gli ambienti economici valutano che la svalutazione del dollaro ha inasprito e non risolto la crisi.

Discussa alia

Commissione sanita

a posizione degli enti locali

sulle centrali dellENEL

a commissione Sanita della Camera, nel quadro della inda-gine conoscitiva sui prob'emi posti dalla costruzione di cen-trali termoelettriche da parte

. ha ieri ascoltato rap presentanti di ammimstrazioni locali interessate: anzitutto i compagni o Ghiandi, per il Comune di Piombino — il cen-tro siderurgico toscano salito alia ribalta per o contra-sto che ha con 1'ente naziona-lizzato: e . sindaco di

o Calabro. Varese. sin-daco di a Spezia; quindi il sin-daco di . Foggia. un assessore regionale delle

, un rappresentante del-la e Toscana.

e marchigiano ha fra 1'altro accusato di aver tentato di corrompere gli amministratori di comuni mar-chigiam. onde far loro accetta-re. cosl come sono. le centrali termoelettriche.

Tutti i rappresentanti locali e delle i intervenuti han no unanimemente criticato la legge antismog in vigore. de-nunciandone le insufficicnze e rivendicando agli enti locali un ruolo decis vo nella determina zione dello insediamcnto delle centrali.

Essi hanno criticato anche il disegno d: legge governativo sull'Enel. che andava in aula nel pomenggio, e hanno messo in evidenza i pericoli che pos sono derivare da insediamenti indiscriminati di centrali di que-sto tipo. . alia sa-lute dei cittadini.

compagno on. a Bella, del gruppo comunista. ha proposto ai rappresentanti locali di ela-borare una piattaforma di mo-difies della legge antismog e ha chiesto che per il funziona-mento delle central! ENE sia usato combustibile a basso te-nore di zolfo.

ma facciamone poca, per usa-re pid largamente la fiscaliz-zazione di contributi previden-ziali.

n questa anallsl le cause lnternazionali della crisi mo-netaria, il rifiuto degli Statl Uniti a dar vita ad un nuovo sistema monetario che con-templi obblighi uguall per tutti i paesi, rimangono sullo sfon-do e quasi estranei alia poli-tica italiana. Eugenio Peggio 1'ha invece richiamati: la crisi monetaria, la minaccia di guerra commerciale creano un clima di precarieta. Tanto piu che il governo Andreotti-

i ne prende pretesto per portare alle estreme con-seguenze la vecchia politica di far giuocare alle esporta-zionl il ruolo trainante dello sviluppo, anziche al mercato interno. a svalutazione, in questo quadro, esprlme una politica coerente quanto antl-tetica al bisogni del Paese — riduzione dei debitl delle imprese e facilitazione di ven-due aU'estero — e per re-splngerla serve non un'altra soluzione tecnica, ma un cam-biamento di direzione politica.

Sylos . su questo pun-to, e sostanzialmente sulle po-sizionl di Spaventa,

contributi. Per Spaventa 6 da sostenere per motivi generici, nel senso che e preferibile alia svalu-tazione e alia paralisi della spesa pubblica. a Pedone, concordando, ne ha dato una definizione che presenta la fi-

scalizzazione come un attacco frontale ai lavoratori: si de-vono ridurre 1 contributi per-che negli altri paesi della Co-munita europea sono piu bas-si. , come ha poi preci-sato Peggio. anche i salari e la spesa sociale sono piu bassi in a rispetto agli altri paesi. Togliere il con-tribute malattia e metterlo a carico dello Stato va bene, ma soltanto se diamo nel me-desimo tempo una contropar-tlta (il Servizio sanitario, chiedono i sindacati). Pedone, tuttavia, e giunto — consa-pevole o no — ad una posi-zione di attacco frontale ai lavoratori, definendo i contri-buti una imposta sulla mono-dopera, quando in realta- sono una componente del salario destlnata a pagaxe salario (in-diretto, prevldenzlale) sotto forma dl assegni familiar], pension!, indennita. Quanto agli effetti dei contributi sulla piccola impresa, e da rile-vare questa assurdlta: l'lnte-resse bancario, piu caro del 5-6 per cento per la piccola impresa, non sarebbe discri-minatorio; il contributo prevl-denzlale invece lo sarebbe no-nostante che si applichl su salari che proprio nelle pic-cole imprese sono piu bassi che altrove.

imprese. E" stato Pasquale Saraceno che, par-lando del , ha tl-rato in hallo le piccole im-prese, dlcendo che queste po-trebbero risultare favorite dalle attuall tendenze deireco-nomia italiana. Egli ha citato fatti di varia incidenza ed aleatorieta, dalle rimesse de-gli emigrati a possiblli nuove incentivazioni. Saraceno ha perd ignorato, ad esempio, un'affermazione di Spaventa:

o un eccesso di in-termediazione bancaria, di proflttl, di devlazione di tassi d'interesse dal mercato. dl potere bancario» che poteva avere un interesse notevole non solo per il o e la piccola , Peg-gio ha rlcordato che fino a che la speculazione edilizia offre il massimo guadagno non vi sara una spinta alia piccola impresa industriale nel . che non si puo pensare aU'ampliamento dei mercati. necessario alle piccole imprese, senza tra-sformare l'agricoltura. Argo-mentl « vecchi», sui quail gli economist! pare si siano stan-cati di discutere nonostante che la vita sociale e poli-tica 1! ponga ogni giomo al centro.

Spesa pubblica, Una posi-zione dl stanchezza e emersa, come ha rilevato Peggio, an-che di fronte al problema del rapporto spesa pubblica ri-forme. Nel 1972. hanno rile-vato Spaventa. Pedone e Sylos

. ci si aspettava moito dall'incremento degli invest!-menti pubblici. ma questo non si e verificato. Sylos -bini ne ha ripreso un capi-tolo. quello della legge per la casa, sostenendo vivacemente che la possibilita di spesa e'era e naturalmente ri ma-ne. a allora, perche la scel-ta della fiscalizzazione a tap peto per dar soldi al pa-dronato anziche un"energ:ca azione di riforma che rimuo-va la spesa pubblica arre-trata e programmata? Sylos

i e tomato a polemiz zare con 1 slndacati, accu sati di .ion avere offerto ter-renl concreti per e pub-blica, peraltro senza docu mentarlo a pero detto che ora non e piii cosl; e allora bisoenerebbe appoggiare la azione dei slndacati. non of frire pretest!, presenundo la fiscalizzazione come una sorta di «altemativa immediata» ad una spesa pubblica che verra « poi».

Aumentt dei prezzi. O ora-tor! si dicono concordi nella prevlsione dl un aumento del prezzi record, del 9 per cento come mini mo. Si sono detti sfiduclatl n mlsure d! con-trollo ammlntstratlvo. B" una opinione che ri porta dlritti dl fronte al problema delle ri-forme, specie in settorl come

a e ragrlooltura, dove prezzi rincarano dl piu.

r.t.

Buon gusto qualita e fantasia le armi della magjieria italiana Queste caratteristiche peculiar! della nostra produzio ne, e non la compressione dei cost!, rappresentano i piu valido strumento di lotta alia concorrenza sui mer cati esteri - Attorno ai 1.000 miliardi, di cui la me'

esportata, la produzione del settore nel 1972 a e ,

1 due saloni dedlcat! rispetti-vamente all'abbigliamento a maglia e aU'abbigliamento ul-timo, verranno inaugurati nel Quartlere Fieristico dl Bolo-gna il 22 febbraio e per quat-tro giornate costituiranno il classico appuntamento con la produzione italiana del setto-re.

Si tratta di due manifesta-zionl relativamente giovani:

a si e inaugurata infatti nell'autunno del 1971 e a nel 1972.

Eppure, n cosl breve tem-po, si sono imposta all'atten-zione degli operator! econo-mici italiani e, soprattutto, stranieri, come le rassegne principl del settore, in gra-do dl offrire una panoramlca significativa della produzione italiana. Esse si svolgono, co-me noto, due volte l'anno: a febbraio, e cioe al finire dell'inverno, ed a settembre, cioe al finire dell'estate, per-che due sono i moment! mo-da dl quest! importanti set-torl, la primavera-estate e lo autunno-inverno.

Cosa presentano e come so-no articolate? o anzitut-to che esse sono dedicate e-sclusivamente al prodotto ita-liano, e questa loro caratte-ristica le rende estremamen-te appetibili soprattutto ai compratori stranieri che ve-dono in esse la possibilita di cogliere l'immagine completa di quanto l'estro e la fantasia italiana propongono in fatto di moda e di qualita. a parte esse si presentano in forma speclalistlca ma com-pleta: accanto aU'abbiglia-mento a maglia ed aU'abbi-gliamento intimo, infatti, il visitatore trovera le fibre e i filati, i tessuti a maglia, macchine e attrezzature per maglieria, ed inflne tutti gli accessor!.

e stesse date di effettua-zione permettono un giusto equilibrio tra campionatura e produzione: difatti il merca-to deUa maglieria tende a ritardare quanto piu possi-bUe U momento deU'acqul-sto per aderire aUe esigenze della moda.

l 22 al 25 febbraio vedre-mo pertanto a Bologna le col-lezloni autunno-inverno 1973-"74 e nel contempo U pronto-moda per la primavera-estate di quest'anno.

a questi sono 1 adati tec-nlci» della manifestazione.

n effetti i Saloni di -maglia e a sono na-ti con l'intenzione di offrire agU operatori del settore qualche cosa dl piu di una semplice manifestazione com-merciale. Essi hanno infatti lo scopo di porsi quale vali-do strumento per l'afferma-zione del prodotto italiano sul mercato nazlonale e sui mer-cati esteri.

Si 6 partiti, nel varame la formula, da alcune considera-zioni di base sul settore del-la maglieria. a ita-liana e , nel , la maggior produttrice di ma-glieria estema e nel contem-po la maggior esportatrice. e prime stune fanno prevedere che nel 1972 il valore della produzione abbia toccato 1 1.000 miliardi di lire, di cui oltre la meta esportata, con un buon incremento nei con-fronti deU'anno precedente.

a il tasso di sviluppo va diminuendo, anno dopo anno, e si ritiene che U mercato nazlonale possa espandersi ad un ritmo non superiore al 3-4Vo l'anno. E' quindi gioco-forza guardare sempre di piu airesportazione. a 1 pro-blem! dei costi e la concor-renza di altri Paesi impon-gono alle nostre e nuove strategic e una nuova mentalita per mantenere e migliorare le nostre posizio-nl sui mercati esteri.

E' finito il tempo dei pro-dotti a basso prezzo, delrfta-lia esportatrice di articoh correnti, legati, piu che alia moda, alle quotazioni concor-renziaU. Oggi la qualita e il contenuto moda sono divenu-ti elementi determinantl per le nostre esportazioni, e per far cid e necessario un coor-dinamento ed una stretta col-laborazione tra tutti coloro che operano e lavorano in questo settore.

e economie non possono piii essere realizzate compri-mendo i costi di lavorazione, anzi in continua ascesa, ma applicando tecniche gestio-nali e di marketing piii mo-deme, utilizzando meglio tut-te le risorse, attuando concen-trazioni orizzontali per ov-viare, almeno in parte, e la dove e necessario, alia polve-rizzazione delle imprese, dan-do vita a vere e proprie cam-pagne promotional! sui mer-cati stranieri piu interessanU.

a per giungere a tuuo questo occorre superare la mentalita isolazionista del set-tore e coordinare le varie iniziative.

e Fiera di Bologna, che patrocina e organizza que-ste manifestazionT, ha inte-so portare il suo contributo alia soluzione di quest! pro-blem!, ed assolvere in tal mo-do ad una funzione econo-mica e sociale (il settore da lavoro a 160.000 persone).

Ecco perche si pub afh:< mare che a e o daintima non sono manifesta zionl puramente commerclali, ma si pongono come punto d'incontro dl esperlenze co-muni e rappresentano un idea le luogo di ritrovo fra tutr coloro che, direttamente o in direttamente, operano nc! settore.

Tutto elb, d'altronde, e sta to ben compreso dagl! opr ratori italiani che hanno da to un'adesione entusiasta al le passate edlzioni: nel -jet tembre dello scorso anno, ad esempio, gli espositori pre sent! furono 454, l'area espo sitiva superb i 36.000 metr quadri, e gli operatori econ<> mlci i e stranieri ii visita furono ben 21.000.

Per la manifestazione i:. programma dal 22 al 25 feb-braio le adesloni gia perve-nute fanno ritenere che que-sti risultati risulteranno di gran lunga superati.

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Vivacita, colore, Cor-el iale efficienza sono alcuni dei dati caratte-rizzanti del movimen-tato mondo della ma-glieria che si da con-vegno due volte l'anno al « Modamaglia ». Osservando questa fo-to che ritrae I'interno di uno stand dell'edi-zione 1972 dovremmo aggiungere anche: gio-ventO e vivo Interesse. I saloni < Modama-glia » «Modaintfma» trovano ospltalita, co-me noto, nei padiglio-ni modernissimi del quartiere fieristico di Bologna, un comples-so in costante crescita quantitativa e qualita-tive che offre, sui suoi 500.000 metri quadra-t i di superficie com-plessiva, un'area di 60 mila mq. di padiglioni coperti, 120 mila mq. di superficie attrezza-ta scoperta, parcheg-gi alberati esterni od interni al recinto fie-ristico per un totale di 6.000 macchine « tutt i i servizi tecnico-commerclali piu ag-giornati di cui le de-cine di migliaia di vi-sitatori ed espositori possano avere bisogno

iiiini:isiiii:e hi All'uscita del catello Medenrtud dell'Autottradi del Sole in loce-lita San Donnlno al trova la sade della piii grand* azlenda dl pronto moda, un complesso di vaste dlmenslonl che comprendo repartl dl produzione, laboratorl, aala dl vendita, saloni di etpo-sizione uffici. La varieta dei modelll * dei tetiuti, II llmltato numtro dl cap! prodotti per claicuna serle * la tapiente diatrl-bualone hanno decretato II tuccetso di Modatole. Infatti grazfe a quetti fattorl I'acqulranto pu6 contaro In pratica »u di ima vara propria etclutiva. Modatole dispone per la clientele rlvon-dltorl dl proprl centri dlttribuzlona a: Roma (tal. 039-369.232), Milano (tel. 02-655.707), Bologna (tel. 051-276.888), (tal. 055-367.543), Geneva (tel. 010-586.765) Trieste (t fono 040-774.691).

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Page 8: 22 febbraio1973

PAG. 10 / r o m a - r e g i o n e _ ^ ^ _ _ _ _ e decisione del Consiglio per risolvere il problema dei trasporti

I ' U n i t 3 , / gioved. 22 febbnio 1973

La Regione approva la requisizione | T r a cce d i sangue II «giallo » della coppia uccisa a Secondigliano

Alle societa private saranno presi i pullman indispensabili e di provata idoneita — Tentativo ricattatorio di Zeppieri — II compagno Lombardl denuncia le responsabilita della glunta — Occorre respingere ogni manovra dei privati di ottenere risarcimenti ingiustificati — II governo regionale deve applicare subito il provvedimento — Contrari i missini e i liberali

consiglio regionale ha ri-badito ieri il suo intendimento di avviare a soluzione il pro-blema dei trasporti extraurbani. Al termine di un dibattito aperto su una dichiarazione del presi-dente Cipriani, 1'assemblea ha approvato una delibera che im-pegna la giunta a provvedere alia requisizione dei pullman di proprieta delle societa private, necessari alia Stefer e alia

a Nord per nornializzare la situazione dei trasporti. a re-quisizione si limitera ai mezzi «indispensabili e di provata idoneita > e sara applicata nci confronti delle societa ex con-cessionarie che non accetteran-no. entro 24 ore, di cedere gli automezzi in noleggio alia -gione. a delibera. che sosti-tuisce una precedente decisione del consiglio, impugnata dal commissario di governo e mai attuata dalla giunta, e stata approvata con una maggio-ranza qualificata, come pre-vede lo Statuto nel caso in cui il provvedimento debba essere applicato con urgenza. o votato a favore i gruppi del

. . . C e : contrari i missini, i liberali e l'« indipendente» di destra e

. dibattito che ha preceduto

il voto ha messo nuovamente in luce le gravi responsabilita della giunta regionale per la lunga interruzione dei servizi di trasporto, interruzione che ha provocato in tutto il o una serie di disagi a decine di mi-gliaia di pendolari, lavoratori e studenti. Nel corso del dibattito sono emersi anche i continui ricatti di Zeppieri contro la

e e gli appoggi politici che il noto autotrasportatore laziale gode aU'interno della stessa maggioranza di centro-sinistra, grazie alle sue ami-cizie con alcuni notabili dc e in particolare col presidente Andreotti.

E' stato Cipriani che ha ri-velato il ricatto di Zeppieri.presidente della giunta. facen-do la storia delle trattative in-tercorse con le aziende private per raggiungere una intesa sul-la cessione dei pullman in no-leggio, ha detto che fu proprio Zeppieri a rinnegare un prece-dente accordo, condizionando la consegna degli automezzi a una serie di agevolazioni finan-ziarie, non ultima quella di im-pegnare la giunta a ricono-scergli un forte indennizzo al momento dell'entrata in fun-zione del consorzio regionale dei trasporti. Zeppieri opero questo voltafaccia quando si accorse che la Stefer e la a Nord non avevano intenzione di pren-dere in noleggio tutti i suoi pullman, compresi quelli inser-vibili da lungo tempo. e due aziende pubbliche. come sap-piamo. dopo aver ricevuto la comunicazione dalla giunta del-l'accordo stabilito con i pri-vati, aprirono una trattativa sui pullman da prendere in no-leggio. Fu in quel momento che Zeppieri rinnego l'accordo e invid alia giunta una traco-tante lettera.

Nel dibattito che si e aperto sulle dichiarazioni di Cipriani, il socialista o ha spo-stato il tiro delle sue critiche dalla giunta, come aveva fatto in una precedente lettera, alia gestione della Stefer che sta-rebbe scavalcando — ha detto — ogni controllo per far tro-vare la e di fronte al fatto compiuto sulle assunzioni e sul suo ampliamento. com-pagno i ha rilevato che e giusto vedere cosa succede nella Stefer, ma che in questo momento il problema impellente per la e e quello di tro-vare una via d'uscita al caos del trasporto nel . Non ci sono dubbi — ha detto ancora

i — che la giunta di centrosinistra ha una grave re-sponsabilita: lo stesso Cipriani non ha saputo spiegare perche si sono attest 13 giorni prima di rinnovare le concession! alia Stefer. permeltendo in questo modo 1'inserimento di manovre di Zeppieri e soci. consi-gliere comunista ha poi denun-ciato le collusioni fra alcuni settori della C e il noto auto-trasportatore. respingendo nel modo piu assolufo la pretesa che la e riconosca. nella legge che dovra essere appro-Tata sugli indennizzi, qualsiasi risarcimento a titoio di tri-sarcimento commerciale». E' questa una pretesa illegale che fa a pugni contro ogni logica — ha detto. i le conees-sioni per i trasporti affidate ai privati sono prowisorie e at-tualmente sono da considerarsi decadute.

o gli interventi di Alciati . del rapprcsentante mis-

sino (contrari alia requisizione) e la replica e Pie-trosanti. il capogruppo dc ha annunctato la presentaztone del-la delibera che e stata messa in votazione. voto favorevole del PC e stato motivato dal compagno Berti il quale ha sot-tolineato l'esigenza che la giunta renda subito operanti i prowedimenti di requisizione.

a seduta della mattina era ttata dedicata a una serie di fnterrogaztoni. compagno -nalli aveva vivacemente prote-stato nei confronti e Cutrufo il quale, dopo 21 giomi. non e stato in grado di rispon-dere ad una interrogazione urgente relativa al decreto del medico provinciale col quale si * proceduto al trasferimento di personate dellTNAT al Centro traumatologic© ospedaliero.compagno Gigliotti, vice pre-sidente dell'assemblea, ha sol-

o dalla giunta una ri-sposta a due interrogazioni ur-gent!. Nella prima interroga-zione si chiedc di conoscere quando la giunta intenda pre-sentare il progetto di bilancio. che dovrebbe essere discusso e approvato entro il 31 marzo, e il bilancio consuntivo del 71. Nella seconda interrogazione Gigliotti chiede di sapere quanti automezzi sono stati trasferiti dairamministrazione dello Stato

a , chi li usa e con Quale spesa.

B consiglio regionale tornera riunirsi mcrcoledl prossimo.

sulPauto di Vito Adamo

Neirautomobile deiritalo-canadese assassinato, la «scientifica » ha tro-vato anche un bossolo di pistola e numerose impronte - Forse i killers si sono imbarcati a Fiumicino dopo aver abbandonato la vettura delle vittime

Un gruppo di lavoratori attende, all'alba, II pullman che II condurra alle fabbrlche di Pomezia

Viaggio assieme ai i che da m a si o nelle f e di a

I «pendolarialia rovescia> e e e i pe la a incolumita - dipendenti E i ad i

e e un pullman - a al mattino a a - Le disfunzioni del o effet-tuato dalla A - « Ci e il o ed un collegamento con la stazione di S. a »

II viaggio per t pendolari t alia rovescia» incomincla prima dell'alba. Sono migliala che si spostano da Roma o dal Castelli per raggiungere le fabbriche della zona pontina. Infatti, come risulta da un'indagine svolta dal sindacati su aziende campione, rappresentative dei quasi 20 mila occupati negli stabilimenti di Pomezia, solo il 24% risiede nella cittadina; il resto viene da a (26%), da Albano e i paesi dei Castelli (23,4%), dalla zona di Vel-letri (7,6%) o dai comuni della litoranea (18,7%). Abitano fuqri perch6 Pomezia non e stata

costruita come residenza ope-

L'editore Savelli querela

la RAI-TV e del libro cStrage di

Stato », Giulio Savelli, ha pre-sentato ieri al pretore una que-rela contro la V e, in particolare, contro la direzione del Telegiornale che la sera del 13 febbraio scorso trasmise la notizia della conclusione del processo per diffamazione in-tentato contro Savelli da un gruppo di espouenti dell'estre-ma destra.

Nell'atto di querela si affer-ma che il Telegiornale (edi-zione della notte) si espresse in questi termini: a quarta se-zione penale del tribunale di

, su querela dell'onorevole Giorgio Almirante, ha condan-nato per diffamazione conti-nuata aggravata l'editore Giulio Savelli a un anno e due mesi di reclusione, in relazione a quanto pubblicato nel o

a strage di Stato"...*. n Telegiornale, in sostanza

si limito a trasmettere 0 testo di un comunicato diffuso dalla direzione de] , mettendosi quindi a «complete disposizio-ne» del partito neofascista e trascurando di chiarire che il tribunale. pur condannando l'edi-tore per la querela di Almi-rante. lo aveva peraltro assolto « perche il fatto non costituisce reato*. dalle accuse mossegli da altri tre querelanti, ed ha sospeso il giudizio per tre ulte-riori querele in attesa della istruttoria. condotta a o dal giudice Gerardo -sio. per la strage di piazza Fontana.

Savelli contesta anche il lin-guaggio del Telegiornale. che ha definito < Strage di Stato > con il termine spregiativo di " o ".

piccola

Urge sangue II compagno Orazio Bramucci,

della sezione Garbatella, ha urgen-te bisogno di trasfusioni di sangue. Chiunque pud donarlo si pud recare alia clinics S. Vincenzo (via Caset-ta Mattei) dove il compagno e ricoverato nel lelto n. 10 del re-parto Medicina.

Smarrimento La compagna Uliana Fiori Chias-

si, iscritta alia sezione Garbatella. ha smarrito la tessera del 1973 n. 1603592. La present* vale anche come diffida.

Lutti E' deceduto il padre del compa-

gno Luigi Piombino, iscritto alia sezione Postelegrafonici. Al compa-gno giungano le piu sentite condo-glianze da parte dei compagni del-la sezione, della Federazione e del-I'Unita.

*I compagni della sezione Mazzini

esprimono il loro dolor* per la scomparsa improwisa della giovane Donatella Sprcga, torella della compagna Simonetta, investita da du* auto I'altra ieri. A Simonetta Sprega, e agll altri parent! della scomparsa, giungano le Iraterne condoglianxa della nostra redazione.

raia, ma in modo del tutto speculativo; il che ha slgnifi-cato case a prezzi troppo alti per la maggior parte del sala-ri industriali.

Ciascuno quindi deve sob-barcarsi spese enormi — in denaro, tempo, salute — per recarsi n fabbrica e molto spesso rischiando persino la vita — ancora bruciante e il ricordo della sciagura nella quale sono periti quattro ope-rai della .

Per atoccare con mano» la questione dei trasporti sia-mo saliti sui pullman dei di-pendenti della , azienda del gruppo . Co-minciava appena ad albeggia-re quando, sulla via Tiburti-na, siamo giunti alia fermata del pullman che giunge alle 6,45 circa. Saliamo insieme ad altri quattro lavoratori. Non e molto pieno oggi, perche' nelle due prime ore si sciope-ra e la maggior parte prefe-risce aTTivare tra le 10 e le 10 e 30.

«Questo non 6 il pullman dell'aziendn — precisano su-bito i lavoratori — lo dbbia-mo affittato not e lo paghiamo a nostre spese; soltanto ad al-cuni rimborsa otto-mila lire mensilia. Chi ne usufruisce sono per la maggior parte gli impiegati. molti dei quali o nella sede ro-mana prima che anch'essa si trasferisse a Pomezia, ma sulla vettura salgono anche gli ope-ra! che abitano nelle zone pro-spicienti percorso. a Siamo stati costretti a ricorrere a questo espediende — aggiungo-no — perchi i servizi pubblici non funzionano e, tutto som-mato. sono piu dispendiosubus della ad esempio passa, tra le 6JO e le 7, parten-do da Castro con una frequenza di died minuti. poi uno ogni ora. piu delle vol-te si rischia di perderlo e co-sta 250 lire a corsa. quindi 500 lire al giorno, alle quali si aggiungono le spese per lo autobus col quale raggiungere il capolinea

e un giovane im-piegato: e'e a fatto che i bus di linea sono sempre pieni zeppi e spesso non so-stano ad ogni fermata, Se lo perdi arrivi tardi al lavoro*. «Non basta — dice un altro (la discussione si anima e o-gnuno interviene a dire la sua) — spesso e capitato che rima-nesse senza benzma o che i freni non funzionassero be-ne: si sa che alia societa inte-ressa poco controUare la per-fetta efficienza dei mezzi. Ci quindi da aggiungere il rischio di incidenti su una strada pe-ricolosa come la a. « fermata della e an-che lontana dalla fabbrica: dobbiamo fare molta strada a piedi e quando piove o nelle mattinate gelide d'inrerno e particolarmente pesante*. An-cora peggio per quelli che abi-tano al Castelli. 'Ci sono dei nostri compagni di laroro che aspettano in mezzo alia stra-da anche tre quarti d'ora, la sera, all'uscita dalla fabbrica, prima di poter prendere il pullman ».

Cos sono costretti ad an-dare a lavorare in machina magari mettendosi d'accordo in tre o quattro e dividendo le spese per la benzina. i aui anche l'intasamento della Pontina sulla quale nelle ore di punta si cammina a passo d'uomo. dietro file di camion, autotrenl. pullman o auto-mobili.

, la corriera passa accanto al punto in cui e an-dato fuori strada qualche set-timana fa il pullman della

n provocando la morte di quattro ltvoratorl. Tuttl si

voltano a guardare. «Non e'e nessuna protezione al bordo della strada — dice un lavo-ratore — soto ora stanno met-tendo i guard-rails nei punti piii pericolosi». i a not viaggia il bianco pullman della Sigma-Tau, un'azienda chimica di Pomezia. «Quella vettura e proprio della ditta — ci precisano —. Alcune so-cieta infatti mettono a disposi-zione loro automezzi, altre co-me la li prendono in ap-palto. la nostra, invece, non ha fatto nemmeno questo».

a ci sono misure anche immediate che potrebbero rendere meno pesante, perico-loso e costoso il viaggio da casa al lavoro? «Si potrebbe utilizzare la ferrovia — dice una ragazza —. Ce un treno che giunoe fino a S.ma la stazione e posta prati-camente in mezzo ad un deser-to. Non e'e nessun collega-mento con nessun servizio comunale che unisca i vari centri. Hanno pensato a fare il terminal per i contai-ners svendendo un sacco di miliardi, avrebbero potuto pur pensare a utilizzare i trenl per colleaare in modo effi-cace. rapido ed economico

a nSi parla di prolunoare la metropotitana — aeeiunee un altro — ma se le cose procedono di questo passo si imriegheranno ancora dei decenni».

Sono ormai le otto; 11 pull-man volta sulla via del e e dopo O si ferma davanti alia . Ci sono altri operai che attendono e stanno fa-cendo il picchetto davanti ai canrelli. Si sclopera per il oontratto. a — ci dice un sindflra'ista — tuttazia srenderfi in lotta per i tra-svorti pubblici e oli altri drammatici problemi sociali' un ospedale o comunque una unith sanitaria locale, la casa. i fitti. Vaumento dei prezzi i>.

II pullman che trasporfa i lavoratori della IME: sono essi stessi a pagarselo .

Ad un anno dal vara della riforma

Decentramento al 50 per cento Nella prossima settimana saranno insediati altri tre consigll: , 9" e 14 — Per altri died nessuna data e: stata ancora fissata a riforma del decentramento

amministrativo, ad un anno cir-ca dal voto del Consiglio comu-nale che . va ancora avanti a singhiozzo. i sera in apertura della seduta del Consiglio comunale. il vice sin-daco i Segni ha comunicato che nella prossima settimana saranno insediati tre consigli circoscrizionali; lunedi quello della prima circoscrizione -

e giovani arrestati

per la droga e giovani, sorpresi in pos-

sesso di tre etti di hashish, sono stati arrestati ieri dalla polizia per detenzione di so-stanze stupefacenti. Si tratta di o Armeni, 19 anni, abitante m via Nicastro 16, e Gabriele Ciccantelli, 20 anni, abitante in via Corigliano 14. due sono stati fermati alle

15,30 da alcuni agent! n bor-ghese a bordo di un'auto ci-vile, mentre percorrevano via' le Traatevere

ti. Trevi. Colonna, Campo -zio. Ponte, Parione. , S. Eustachio, Campitelli, San-t'Angelo. . Trastevere, E-squilino. . Sallustiano. Castro Pretorio. Celio-parte, Te-staccio. S. Saba, Appio -parte. Ostiense-parte. Ardeati-no-parte): il 28 quello della

V a sacra, Fiumicino. Fregene. Castel di Guido. Pon-te Galeria-parte. , Torrimpietra e Palidoro); e il primo marzo quello della nona (Tuscolano, Appio . -no . S. Giovanni).

o della Giunta. piu volte ribadito. era quello di in-sediare tutti e venti i consigli circoscrizionali entro il 15 feb-braio. Tenuto conto di quelli che saranno insediati nella pros-sima settimana. l'impegno e stato assolto solo al cinquanta per cento: dicci consigli su venti. . . - r -

i Segni a nome del sindaco si e impegnato a convocare ed insediare le rimanenti circoscri-zioni entro venti giorni.

Nelle scorse sedute il proble-ma era stato piu volte sollevato con forza dal gruppo comunista.

i sera sono scesi in lizza an-che due consiglieri del , Caputo Celestre, i quali ban-

no accusato la Giunta di non mantenere gli impegni program-matici lasciando spazio alle cri-tiche dell'opposizione di sinistra. Caputo e Celestre hanno minac-ciato di non votare il .bilancio di previsione qualora al mo-mento del voto i consigli di cir-coscrizione non siano stati tutti insediati e non siano state rin-novate le commissioni ammini-stratrici delle aziende e degli enti comunali scadute.

(in breve j TORRE SPACCATA — Ois l

assembles dei genitori presso il Centre sociate, alle ora 17 . Sara present* per il PCI n consigfr*-re della V I I I circoscrizion* Fran-ce Vkh i .

TOR DE' SCHIAVI — Alle era 16,30, si riunisc* il cemitate geniteri della acvela > Trilossa ».

PONTE M A M M O L O — Alle era I t , eel dnente Ger ln i l » ,

a eer la cectitndene del CewKite el eeartlera. Parteciae-ranne le ferze pelitiche, seciall e

i 4*1 qmrtier* eella V ClreMcrltli

Numerose macchie di san-gue, un bossolo di pistola cal. 6.35 e diverse impronte digitali sono state trovate, ieri mattina, dagli agenti del-la polizia scientifica, dentro 1'Alfa o « l > di Vito Adamo, l'italo-canadese trovato ucciso insieme alia sua arnica, a Savo, nel giar-dino del ristorante « O Pulla-stie.'lo i di Secondigliano, nei pressi di Napoli. Questi nuo-vi elementi del «giallo» la-scerebbero supporre che, for-se, la coppia e stata assassi-nata dagli sconosciuti killers a bordo dell'Alfa : i cadaveri, quindi, sarebbero stati nascosti successivamente nel giardino del ristorante. Ora la « scientifica » d al la-voro per accertare, attraver-so numerosi esami biochimi-ci e di laboratorio, se le mac-chie di sangue appartengono effettivamente alle due vitti-me.

a veloce automobile, di co-lor verde bottiglia e targa-ta Pesaro 118333, e stata sco-perta l'altra sera, parcheg-giata davanti alle linee in-ternazionali dell'aeroporto di Fiumicino dove era stata la-sciata — come ha accertato la polizia — la sera del 25 gen-naio scorso. il giorno dopo, cioe, lo spietato delitto. E a questo punto non possono es-serci dubbi: a lasciare -fa o <t » nel parcheggio a pagamento del

o da Vinci» non possono essere stati che gli assassini che, con ogni pro-babilita, ormai si trovano -tani. forse negli Stati Uniti o nel Canada. E vedremo piu avanti perche gli inquirenti non escludono affatto questa ipotesi.

e macchie di sangue sono state trovate sul «tunnel» della scatola del cambio del-l'auto e sui tappetini poste-riori. dietro al sedile di guida. Altre macchie sono state rin-venute sulla leva del cambio e su alcuni fazzolettini di car-ta contenuti in una scatolet-ta aperta. Anche il bossolo di pistola si trovava sul tap-petino posteriore. Gli agenti hanno scoperto suUa c -treal » anche numerose im-pronte digitali che gli esper-ti stanno esaminando, come anche alcuni mozziconi di si-garetta e un paio di guanti da uomo, nella speranza di trovare qualche traccia

Con la scoperta dell'automo-bile di Vito Adamo all'aero-porto di Fiumicino. diventa-no due gli elementi croma-ni » del «giallo > di Secon-digliano. Pochi giorni fa. in-fatti, la polizia aveva trova-to i bagagli delle due vit-time in una stanza dell'al-bergo < Cesare Augusto >, a Vigna Clara, dove la coppia aveva alloggiato dal 13 al 24 gennaio scorso, il giorno del delitto: i due partirono la mattina del 24, molto pre-sto, lasciando le loro due va-ligie e due borse. a polizia ha trovato un libretto di un deposito bancario di 40 mi-lioni che l'italo-canadese ave-va depositato in una banca fuori a e diecimila dol-lari, in biglietti da cento, cuciti in un calzino nascosto nella manica di una giacca.

e tutto il periodo in cui alloggio nell'albergo di Vigna Clara, Vito Adamo ri-cevette ed effettud numerose telefonate. Anche dopo il 24 gennaio, numerosi personag-gi telefonarono all'albergo, chiedendo dell'Adamo.

Quello che e certo. comun-que, e che nel cgiallo* di Secondigliano sono molti i mi-lioni in giro, molte le coinci-denze. o ieri la polizia ha fatto bloccare nella sede del Banco di Sicilia a Tra-pani, 5 milioni versati su un conto corrente intestato a Vi-to Adamo e la maggior parte del versamento sarebbe stato fatto in valuta straniera. Tut-to questo lascia supporre che dietro al duplice delitto ci sia una storia di droga e che il movente va ricercato nel traffico intemazionale di stu-pefacenti.

Si parla sempre piu insi-stentemente del clamoroso se-questro di 90 chili di eroina, provenienti da Napoli, effet-tuato dagli agenti delloa New York il 19 gennaio scorso. Una scoperta dovuta, probabilmente. a una csof-

.fiata*. E a questo punto — e solo una circostanza? — Vito Adamo, tra la fine di di-cembre e i primi di gennaio (quando, cioe la grossa parti-ta di droga e partita proba-bilmente da Napoli) entra in possesso di una cospicua som-ma di denaro. 19 awiene il sequestra della droga. il 24 si sa che Vito Adamo ha te-lefonato alia moglie, dicendo che deve rimanere a Napoli per un contrattempo: la se-ra stessa viene ucciso insie-me all'amica e il giorno dopo la sua macchina viene abban-donata davanti alle linee in-temazionali di Fiumicino. -ficile parlare, di fronte a que-sti fatti, di pure e semplici coincidenze.

o suicidio in viale Eritrea

Si getta nel vuoto davanti ai marito

La donna, Bice Castroni, si e sfracellata sulla strada mentre passava il figlio

a scavalcato il davanzale della finestra mentre il mari-to la scongiurava di fermarsi, e si e sfracellata sulla strada sotto gli occhi del figlio che rientrava a casa. dramma-tico suicidio e avvenuto alle 13 di ieri mattina a viale Eri-trea 91.

Bice Castronl, di 64 anni, sposata con un pensionato

, Ugo Saviantoni. 67 anni, si e tolta la vita dopo un litigio con il marito per futili motivi. a discussione e iniziata mentre la donna stava preparando il pranzo: improvvisamente Bice Ca-stroni ha interrotto brusca-mente 11 litigio e si e chiusa a chiave nella camera da letto. marito da dietro la porta, ha tentato di convln-cerla ad uscire, temendo che potesse accadere il peggio: infine ha cercato di sfondare la porta ma non vi e riuscito.

A questo punto, capendo che stava per accadere una tragedla il pensionato e u-scito sul pianerottolo e si e affacciato alia finestra delle scale, da dove si vede quella della camera da letto della sua abitazione: proprio in quel momento la donna stava salen-do sul davanzale per gettar-si di sotto. marito terro-

rizzato le ha gridato di fer-marsi, l'ha scongiurata, ma lei e piombata sulla strada, proprio quando uno dei due flgli. Sergio di 27 anni, stava rientrando a casa: e stato cosl che 11 giovane ha visto la madre sfracellarsi aullo asfalto della rampa del gara-ge di via .

a donna — che un'altra volta aveva tentato di suici-darsi — recentemente si era recata da un neurologo il qua-le, dopo averla visitata, le a-veva consigliato di ricoverarsi in una casa di cura.

Sempre ieri, un giovane di di ciannove anni, Paolo Goffari. studente al secondo anno di medicina. ha tentato di suici-darsi sparandosi un colpo di pistola alia tempia: ora si tro-va in fin di vita all'ospedale Fatebenefratelli.

giovane. figlio del vicepre-fetto Federico . Goffari, viveva con la madre a in un ap-partamento di via Grottaros-sa 55. i pomeriggio verso le 16.45 aveva passato alcune ore dentro casa ed era stata una giornata tranquilla come tante altre: improvvisamente la ma-dre ha sentito un colpo di pi-stola. o studente e stato soc-corso immediatamente e tra-sportato .

Precipita dalla finestra della camerata

Militare agonizzante: suicidio o disgrazia?

Un soldato di 27 anni, Gio-vanni , militare di leva di stanza al Forte Trlon-fale, glace in fin di vita al Policlinico Gemelli, dove e stato ricoverato nella matti-nata di ieri per la frattura della regione frontale ed or-bitale sinistra. Secondo quan-to e trapelato finora, il mili-tare e precipitato da una fi-nestra della sua camerata, al secondo piano della caserma di via Trionfale. Questo e quanto hanno detto i carabi* nieri. che hanno ammesso lo accaduto soltanto dopo molte insistenze, cercando fino a tarda sera di mantenere na-scosto il drammatico ed oscu-ro episodio.

E* a causa dello stretto ri-serbo delle autorita mllitari e dei carabinieri (come sem-pre, del resto ogni volta che awengono episodi simili) dunque. che ancora non si sa cosa sia veramente acca-

duto all'interno del Forte Trionfale: Giovanni , nato e residente a a Franca, in provincia di Taran-to. ha tentato di suicidarsi. gettandosi dalla finestra, op-pure si tratta di una caduta accidentale, come dicono i carabinieri? E* significative comunque, che gli stessi ml-litari sono stati costretti ad ammettere che, alio stato at-tuale delle cose, non si pud escludere neanche la prima ipotesi.

Secondo quanto si e appre-so, il corpo inanimato del giovane militare sarebbe sta-to scoperto verso le dieci del mattino nel cortile del Forte Trionfale- giovane giaceva proprio sotto la finestra della sua camerata: e stato soc-corso ed e stato immediata-mente trasportato al Policli-nico Gemelli, dove adesso si trova in stato di coma.

Cariche della polizia

Incidenti al "Giulio Cesare" otto arresti e quattro fermi

Quattordici giovani apparte-nenti a gruppi della cosiddetta « sinistra extraparlamentare a sono stati fermati ieri mattina durante degli incidenti awe-nuti davanti al liceo «Giulio Cesare», in seguito ad una provocazione fascista: otto sono stati trattenuti in ar-resto per violenza e resi-

Incontri alia Regione per la conferenza sulle

partecipazjoni

In preparazione della conferen-za regionale sulle partedpszioni statali, convocata per la f in* di marzo, la commission* Bilancio ha iniziato in questi 'giomi le con-sultation! con le organizzazioni inv prenditoriali, sindacati e politiche del Lazio. Nella giornata di ieri la commisfione ha ricevuto, pre-sente anche I'assessore Santarelli, una delegazione dell'Union* indu-striali del Lazio composta dal presidente e dai rappresentanti di tutte le province laziali. E* se-guito poi I'incontro con la dele-gazione del piccoli e medi im-prenditori aderenti alia Confapi, composta dal consigner* delegate Dal Monte, dal vie* president* dal segretario general* della

organizzazion*. Le delegation! han-no ausplcato, al termine dell* rlunloni, Incontrl periodic! con la Regione dato ch* il metodo del-la consultation*, ch* rapprnenta una Innovazione da part* del con-siglio regionale, ha dato risultat! apprezzabili gia nei prtml contatti.

stenza a pubblico ufficiale, detenzione di armi improprie ed adunata sediziosa, mentre gli altri sei sono stati denun-ciati a piede libera soltanto per quest'ultimo reato.

giovani arrestati sono: Pa-brizio , 19 anni; o Natoli, 18 anni; Vincenzo Gof-fredo, 20 anni; Paolo Battinel-li, 22 anni; o Barca, 20 anni; Giampiero Giansanti, 20 anni; C.C. e . di 17 anni. Quest'ultimo e stato denuncia-to anche per lesioni.

Gli incidenti sono iniziati alle 13, quando un gruppo di giovani, che avevano parteci-pato alia manifestazione stu-dentesca dei « gruppi a in piaz-za Esedra, sono arrivati da-vanti al liceo di Corso Trie-ste e sono stati provocati da alcuni fascist! che solitamen-te stazionano indisturbati da-vanti alia scuola. Ne sono nati scontri in seguito ai quali e intervenuta la polizia che ha effettuato la carica e ha fatto uso di candelotti lacrimogeni; al termine degli incidenti quattordici giovani sono stati fermati.

Aggresslone fascista, ieri mattina anche , nei pressi delta stazione della me-tropolitana della : un gruppo di studenti del

V liceo scientifico, che sta-vano uscendo da scuola per recarsi alia manifestazione in-detta in piazza Esedra da gruppi extraparlamentari, so-no stati assaliti da una squa-draccia fascista ed alcuni di essi sono rimasti .

Page 9: 22 febbraio1973

PAG. 12 / s p o r t r U l l i t d / giovedi 22 febbraio 1973

a ad oggi la decisione definitiva I 1 I Da oggi in attesa di un successore a Stacchi I

a l Ce l a f a ? i Lega: i I

Cordova: gran regia e persino un goal

(per fortuna che secondo H.H. e stanco)

La Under 23 » brilla ton I'Assitalia (5-0)

Gli « under 23 » a Ost ia: in pr imo piano a sinistra CORDOVA

selezionati della «Unde23» hanno disputato i un sostanzioso galoppo di allena-mento o la solida com-pagine dilettantistica dell'As-sitaha a della a pe o che a og-gi). Neanche a , gli az-

i si sono imposti netta-mente dall'alto della o clas-se, o cinque i e

o la a alme-no in a decina di occa-sioni. Agli i di t (che fungeva anche da -

, si sono i nel -mo tempo:

; , ; , , Cuccu-

; , e Cec-coni. Villa, , Spadoni.

L'Assitalia, dal canto suo, si e a con ;

, ; , , Ciocci; , Can-

. , , -dini.

o speciale . na-, , convo-

cato in seno alia -tativa nonostante che -a lo avesse escluso dalla

a a pe la -a di Napoli. Che . .

abbia o una solenne can-tonata e o dal fat-to che Ciccio e stato netta-mente il e in campo,

o il gioco a suo piacimento, o di tan-to in tanto lunghi e millime-

i lanci alle all, e -do o a e un goal: insomnia Ciccio ha o tutto il suo o di gio-

e di classe. o che se a e o stanco, co-

me sostiene il suo , non a che i un posto nella nazionale -na pe quando si a -bilito.

Nel o del o tempo, pu o una netta su-

a , la com-pagine a non e a a e il o o difensivo degli i sia

e i i o giustamente piu alia a di un efficace gioco di assie-me che al , sia pe la

a di . il -e dell'Assitalia. che in piu di

una occasione ha evitato la capitolazione con i

. a i pall e in uscita,

Anche u ha fatto e cose . e il

iuo noto dinamismo gli ha -messo di l nel gioco

o con a Tutto sommato il suo nome -be e una a pela a di o a difesa ben poco da e -don, . . -solo e i non hanno dovuto e il benche mini mo . dal mo-menta che i giovani «assicu-

. pu ben assestati nel o difensivo, d'ff'cil

mente o a e la linea di O

n attacco. i e i hanno fatto molto

movimento ma solo di o sono i a ! ve

e i sotto " o meslio di o si e mos

so il o Villa, au-

Nuova societa di scherma

o della nuova societa a a c a

S. e >. a dal . Um o i e sotto la gui

da tecnica del o Antonio Lomclc, e stato uno dei piu po sitivi.

i le i a a Giudice. a a

Fia. Albina Sen c atello (queste due ultimo eaodienti). si sono classificatc a le mifil:on alia a nazionale « Coppa Galliano > disputata a

o il 17 e 18 u.s, a a a tutte lo , alia

quale , eccetto la . la a a al

.

, a o di un goal molto bello, al 30' (non con-validato dal tecnico).

a , nella a e di gioco, anche una a colpita dal a , , con un ti-

o a a che aveva gia o o e

, ed una e di Spadoni, al 37", annullata an-che questa, pe gioco -loso.

Nella , i so-stituiva , a i pali,

e , , , , -

maschi, o o e . Vavas-

, , -li, e Cecconi e Villa, il quale Villa, dal suo canto, si schie-

a all'ala a al posto di Spadoni. E nella a la pioggia di . a

a con una doppiet-ta al 6' e all'll'. o i

i applausi al o pubblico e a 6 mi-la . Al 19' a -

zot a fa o o da pochi passi una a -spinta di n su o s di . Al 36' a

a la sua e -stazione spedendo a fil di -

a la palla scagliata dal li-mite . i

a poi il bottino con un diagonaje ,

o all'ultimo minuto. , , alia

fine del galoppo e o soddisfatto ed ha o di ave visto tutti i convo-cati in ottime condizioni di

. Alia a insisten-te dei i a la -ma2ione che a 1 -chi, e ha -to con una e sibillina ma eloquente: «...la e del o tempo mi e a molto in gamba. Nella -

a sono venute le . d'ac-, ma i giovani -

i avevano accusato netta-mente la dlstanza.

g. d. a.

I campionati indoor di atletica

i battuti tre primati

Sara Simeoni nell'allo (1,81), Cinzia Petrucci nel peso (m. 15,56) e Visini nei fre chilometri di marcia

GENOVA. 21. e i italiani sono

stati battuti nella seconda a dei campionati ita-

liani c » di atletica . o se lo e ag-

giudicato la a Cinzia , che ha lanciato il

peso a m. 15,56. La . che ha appena 18 anni, ha su-

o il vecchio d della o che a di m. 15.25.

secondo o e andato a a Simeoni, che ha -giunto nel salto in alto la mi-

a di m. 1.81, o se stessa. e fallendo di poco n,85. e il e

o Visini. con il tempo di 1226"8 ha stabilito il nuo-vo d italiano dei e chi-

i di . e questi -

ti si intendono « al o > e non sono o validi agli effetti delle e ufficiali in campo .

a gli i i da se- J c il O di Ezio i nel salto o con

m. 15,48. a Govoni. d il can- ' to suo, ha fatto il bfllo e ilcattivo tempo nei 400 piani j vincendo come ha voluto in ' 56*4. {

l duello nei 400 piani a o Abeti e Claudio . a spuntata Abe-

ti pe un decimo di secondo giungendo o al a

o in 48"2. Nei 1500 i ha vinto in

campo maschile e in .V48"8 e in campo femminile la o in 4'29'9.

a e la bolla o va di Vinconzi i che. noi 60 i piani, ha cgua-gliato il o italiano in 6"6. e o le vit-

e di Luifii i nol salto in lungo con m. 7,47 e quella nei 60 ostacoli femmi-nili di Antonella a con il tempo di 8"7.

Commissario del C0NI alia FIR

La Giunta Esccutiva del COha deciso i di e -scmblea della c di

y ed ha nominato com-o della stessa 1'aw.

. o del o . con o di e

nuove elczioni o 40 . Nel o della di Giunta l'avv. Onesti ha comuni-cato di e «dovuto

Ad l giocherebbe Pulici all'ala sinistra (e Anastasi n. 9) - Facchetti preferito a -

chetti - Oggi il « galoppo » a a

commissario ? l nostro inviato

, 21 forse si, forse no;

torna a Cagliari,parte per A Cover-ciano, oggi, 7ion s'b parlato che di Vn ginepraio di voci, di illazioni, di ipotesi poi .flinalmente, a sera ormai fatta, la decisione.

Una decisione, per la verita, molto astii generis» perche" lascia, nella loro sostanza, le cose come stavano. Segiochera o meno, infatti, a

ancora non b dato sa-perlo.

Si sa pert, almeno, che il gioatore «provera» ancora doniani prima della partitella programmata a che restera comunque in ritiro e partira con gli altri per la Turchia, che sosterra un altro test sabato mattina abul dopo di che Valcareggi dird Vultima, e flnalmente de-finitiva, parola e che nessu-na convocazione supplettiva si i dunque resa necessaria.

Questo il sticco di una riu-nione tenutasi al piano supe-riore del « college » di Cover-ciano cut hanno preso parte il presidente del settore tecni-co dott. Carraro, il CT Valca-reggi, il dott. e il prof. Vecchiet. Tema della discus-sione la contrattura agli ad-duttori della coscia destra che affligge sinistra titolare della nazionale e che, dopo il test odierno, anzichi risolver-si, come Vottimismo dei sani-tari lasciava ieri intendere, pare essersi ulteriormente dif-fusa.

soltanto un'impressione ovyiamente, che niente di uffl-

dale in proposito e trapelato. pur dopo le insistite bordate dei cronisti, a conclusione del-ta serie di movimenti. di pal-leqgi, di scatti cui la prezio sissima coscia 6 stata sottopo-sta, ma un'impressione confor-tata dall'enlgmatico giro di pa-role dei medici che si trince-rano dietro il gergo tecnico-scientiflco con il risultato di ingarbugliare vieppiit Vattesa, dalla preoccupazione di Valca-reggi leggibile sul suo viso come sti un libro aperto, dal-la diplomazia prenditempo di Carraro.

Avessimo dovuto a questo punto giudicare da tali atteg-giamenti avremo dovuto scrt-vere che, senza piu alcun dub-bio, avrebbe finito col fare la valigia, salutare la compagnia e andarsene agiuno a stemperare nel lago natio Vamarezza di una possi-bile vendetta mancata. Senon-chi il a bomber » azzurro. cosl fleramente intenzionato a ri-scattarsi da quella cattiva pro-va di Navoli che ancora gli peso addosso come viombo. a smentire nel miglior modo possibile il coro delle critiche non sempre, e non tutte, sere-ne che gli erano piovute ad-dosso dopo quglla prova, ave-va praticamente dal canto suo smentito un pb tutti. assicu-rando di non sentirsi affatto taaliato fuori e comunque me-gfto assai di quanto, pur nel suo loqico ottlmismo, potesse sperare.

Qualche dolorino diffusa at-torno alia parte interessata. qualche particolare movimen-to ancora difficoltoso, ma la sensazione netta di un possi-bile ulteriore miqltoramento nella nottnta e dunque la pos-sibility. diciamo puretunita. di un altro « test» do-mani

dunque a questo pun-to aqgiungere che proprio il parere di b rittscito alia fine ad import qui, al-tera, Vaffare

nel frattempo. e con quale e quanta apprensione si pub capire. attende gli even-ti: lui difatti i il sostituto uf-ficialmente desiqnato, lui 6 pronto a raccogliere la pesante eredita e ad accollarsene dun-que tutte le responsabilita.

linea teorica al di la delle sfumature extra-tecnico che il cambio comporta, fuori

dentro le cose non dovrebbero, per Valcareg-gi, mutar molto; all'atto pra-lico potrebbero perb sorgere per il CT nuovi problemi, po-trebbero magari ingiqantirsi certi suoi dubbi che solo va-gamente espressi con uti-lizzabile acquisterebbero sicu-ramente forma e peso senza

Alludiamo, per inlender-ct, a certe pur relate tiluban-ze, che abbiamo creduto di po-ter stamane captare cucendo con pazienza assieme eerie di-chinrazioni a mezza voce di alia a della a

di a su i a . in cui e o un CUS Valcareogi. sul nome dt Ana-nel e 1'attivita svol- stasi o. in subordine, di Causio ta ai fini della e di contnbuti da e del CON ». Oggi alle 12 l'aw. Onesti a una a stain pa.

Sarebbe un pb insomma ta sto-ria dell'unica «punta» non potendo piu ovviamente cata-loqarsi come tale il centravan ti bianconero. portato dalle at-

II 9 marzo al « Palasport»

Arcari-Fernandez rivincita a a L" e Sabbatini

ha definito le e pela a — su 10 e - a o i e s

, il o di San o che fece e al

campione 1'unico knock-down della sua ,

match si a il -simo 9 o a) o del-lo t di ,

« i — ha splegato Sabba-tini — pe quanto a la e di , U tuoce*-

sivo impegno a o con Lopopolo, il 28 e a Genova. Lopopolo sa che pud

e la a a ». bis z e

un o awenimento che sostitulsce il possibile match

a lo stesso z e Lo-popolo. Cosl Lopopolo, alzan-do da un glomo o la

a (da 2 a 4 mllioni) pe ! con , ha o un'ottima occasione di un o o con Arcaxl d'alto tnteratte,

tuali esigenze tattiche della Juve a vestire praticamente i panni del centrocampista.

proposito il CT si b di-chiarato sicuro sulla pronta metamorfosi in senso inverso di Anastasi che reputa anzi centravanti fatto su misura per il prevedibile gioco dei turchi, ma d chiaro, per esem-pio che le speranze dici (validamente espresse an-che con presente) e per-sino quelle di Chinaglia, che non ha certo riyiunciato a te-ller viva la flammella pur nel contesto di una polemica non sempre garbata, harino trova-to radici, e spesso fondate. ncll'umore dell'ambiente.

gli interni, chia-ro che non ci sarebbe scelta: o Anastasi o Causio. Altre gra-ne, per il momenta, non ci so-no. Anche Vincertezza

per la maglia nu-mero 3 sembra essersi infatti deflnitivamente dissolta.

omaggio al vecchio capi-tano che torna (e non, va pre-cisato, per retorici ripensa-menti dei tecnici ma per schietti e diniostrati meriti

dell' interessato) Valcareggi passa sopra alle esigenze tat-tiche che il blocco juventino suggerisce e comporta e schie-rera ad il nerazzurro ovviamente reintegrato nelle sue funzioni di 'capitano'.

il resto non c'b altro. Tutti in ottima salute, tutti senza 'drammi' personall (Vec-cezione, e fl.no ad un certo punto, pub essere Chinaglia) o ingiustizie latenti che possa-no indurre a mendicare con-forto e comprensione. Anche Agroppi, da quel ragazzo be-neducato che b, si tira per il momento senza rancori da parte e spera, al piii, in tem-pi migliori. come b da tempo noto, la troupe si trasferisce armi e bagagli a

dove, di mezzo merig-gio incontrera il Camaiore. Troppo impegnativa, evidente-mente, la e Valcareg-gi, dopo della pri-mavera del Napoli, non vuole correre altri rischi del gene-re. Che non b coraggioso, d'al-tra parte, si sa.

Bruno Panzera : tutto il cnlcio nelle sue mani

MILANO, 21. Domani a Milano alle 15

avra luogo la riunione d'ur-genza del Conslglio dlref l l -vo della Lega, allargata ai president! di serie A e B, per esamlnare la crisl aper-tasi con le dimlssioni di Stac-chi e per trova re una solu-zione.

A quanto si e appreso nel-le ultlme ore la maggioran-za del president) e d'accor-do nel chiedere che si ponga subito fine al periodo dl ca-renza dl governo: dove in-vece comlnciano I disaccor-di e sul nome da proporre per II vertlce della Lega (accerlato ovviamente che per ora si parla solo di una soluzione di ripiego perche per la nomina di un nuovo presidente occorre convoca-re una assemblea particola-re entro precis! l imit i Indi-cati dallo statuto).

C! sarebbe al rlguardo una corrente favorevole alia no-mina di Pianelll, attuale v i -cepresidente, a commissario della Lega: al t r i invece sa-rebbero per Zenesini (che avrebbe I'appoggto dei presi-dent! della serie B) o per Ceravolo

Per6 ognuno dl questi per-sonagg! e troppo legato ad una societa (Pianelll e pre-

sidente del Torino, Zenislnl del Mantova, Ceravolo del Catanzaro) cosicche e pro-babile che alia f ine tutt i si rivolgano alia soluzione che gia dalla vigllia sembra ave-re la maggioranza. Cioe la nomina a commissario del presidente della Federcalcio Franchi o del suo c puplllo » Carraro, vice presidente del-la stessa Federcalcio e pre-sidente del Settore Tecnico.

In effett i tutta la «con-giura dl palazzo» contro Stacchi era diretta a trova-re una poltrona per Carraro: e quindi sarebbe loglco che gia domani I'amblzioso ex presidente del Milan venga Insediato alia Lega. Ma poi-che questo e un periodo mol-to delicato e quindi Carraro rischierebbe di essere « bru-ciato» verde, si dice che Franchi fintra per assume-re lui la veste di commissa-rio alia Lega, tenendo il posto « caldo » per Carraro (quando cloe verra rcgolar-mente nominato presidente In un periodo meno burra-scoso). Carraro poi a sua volta ricambiera i l piacere a Franchi, assumendo la reggenza della Federcalcio quando il dr. Artemio verra nominato presidente della U.E.F.A.

tofneo anglo- italiano di calcio La Roma perde (2- 0) anche col Newcastle

o Bet - Fischiati i giallorossi

Confinua la serie nera del la Roma: ora s i e infortunato Bet (distorsione al ia cav ig l ia)

ROMA: Ginul f i ; Scaratti, Pec-cenini; Satvori, Bet (dal 39' Berl in!) , L iguor i ; Orazi, Di Bartolomei (dal W Vichi) , Mujesan, Mor in i , Rocca.

NEWCASTLE UNITED: Mc Fau l ; Craig, Clarke; Nattrass, Howard, Moncur; Barrow-clough, Reed, McDonald, Tudor, Hibitt.

ARBITRO: Taylor (Ingh.) MARCATORE: Tudor al 28'

del primo tempo e al 32' della ripresa.

o o del o anglo-italiano non poteva in-

e peggio pe la -ma che , aU'Olimpico, ha incassato una a sconfit-ta ad a degli inglesi del Newcastle (2-0), che occupa il sesto posto nel campiona-to inglese, ma che vanta ben 48 gol all'attivo (di cui 16 segnati da d e 15 da

, pe cui e il piu -lifico attacco della A. E' in-dubbio che pe la a si possano e delle vali-de attenuanti, viste le assen-ze di , t e Spa-doni chiamati nella «Unde

23 », e di i e Cappel-lini l

, pe l'occasione e data la situazione contingen-te, si a visto o a

e una e -gamente , dando fiducia a , il -

» che aveva ben o e o lo -

ta di , e immettendo an-che il giovanissimo i -tolomei, e in panchina si e anche o gli i due « a » Vichi e -nella, ed anche . L'in-tenzione di a di pun-

e sulla «linea , on-de e a e o ad uno o che, pe

a di cose, non poteva -to fa conto a e

. E nel o tempo, con a ala tattica e i i mezz'ala, qualcosa di e si e visto: ottimi i di a che ha o in tutti i mo-di di e o al -campo, e i i si e fatto e pe i pas-saggi i alle punte e qualche o di -to. a il Newcastle non a

Per i bianco-azzurri ha segnato La Rosa

Una Lazio incompleta cede di misura all'Hull C. (2-1)

HULL CITY : Wealands; Banks, Beardstey; Kaye, Nei l l , Knigthfon; McGil l , Houghton, Pearson, Holme, Greenwood.

LAZIO: Pul ic i ; Facco, Pelrel-l i ; Wilson, Oddi, Nanni; La Ro-sa. Mar t in i , Catarci (Polentes dal 75'), Frustalupi, Manservisi.

ARBITRO: Gussonl. MARCATORI: nel primo tem-

po Knigthfon al 14', Greenwood al 22*; nella ripresa La Rosa al 4 ' .

. 21. La Lazio ha o pe

due i ad una o o nel o anglo-ita-

liano o la solida compa-gine dello l City.

Le e assenze di Chi-naglia, i e e Cec-coni. hanno finito col pesa-e piu del o nell'eco-

nomia del gioco . o un o che. -

so dalla e smania offensiva . lasciava ampi spazi al e dei laziali, un elemento come Chi-naglia, infatti, e potu-to e a vin-cente pe .

Cosi o non e stato, in quanto sia La a che -

e i non hanno palesato le e dei

i di . Comunque, non e che la

Lazio abbia o al co spetto dei colleghi inglesi. e in e Nanni e Wilson si sono distinti pe la consue-ta lueiditA di gioco. Lo l City 6 passa to in vantaggio al 14' del o tempo. pe>" m e*

o del mediano , o a e una

indecisione collettiva della di-fesa capitolina a n con-

e da un s del di-e . Gli inglesi han-

no poi o al 22', quan-do d ha o un

o di e e fulminato in e eludendo o ten-tativo di .

i hanno poi o la a con un

animo piu o ed han-no o o le distan-

ze con una e di La . il quale e stato o a

e e e in fon-do al sacco un lungo lancio del o dieci, .

susseguente tentativo di e il o non

ha o 1'effetto o vuoi pe la a delle pun-te, vuoi pe 1'indubbio e degli .

I risultati A Como: Como e Fulham 0-0;

a Bologna: Bologna e Oxford United 0-0; a Roma: Newcastle United-Roma 2 0; Hull C i t y -Lazio 2-1; Manchester United e Fiorentina 1-1.

Torino-Blackpool si disputera domenica prossima.

Cordiale accoglienza alia Delegazione cinese ieri a Milano

«Siamo qui per l'hockey e per fare piu amicizia»

La squadra azzurra battuta nell'incontro di ieri sera per 5-3

. 21. e o e non con-

ta. e e che l'amici-zia a pe e >, con queste e Fu Ching Chi, capo delegazione. ha o oggi, nel o di una confe-

a stampa, la a di hockey su ghiaccio della -pubblica e cinese in -nee in a (dopo la a di a i cincsi o

a con gli i l a , il 25 a a e il 26 a . Le e di Fu Ching Chi danno il senso della visita che i i i com-piono in : e dei vincoli di amicizia che possano anche i in i . cSiamo i — ha continuato Fu Ching Chi — di e net-

tamente i sul piano tec-nico agli italiani. ma siamo venuti qui pe e ami-cizia e in c pe impa-

e qualche cosa. L'hockey e uno t e giova-ne in Cina. o t ci sia-mo potuti e solo dopo il 1950. ma l'hockey su ghiaccio conta gia migliaia di -ti. esistono dueccnto societa e si disputano campionati a li-vello . e e cittadino >.

a e Cina si o gia in-. 1' anno , ai

« mondiali > in : gli az-i si o pe 7-1. Sta-

a le cose sono andatc in modo : hanno vinto i cinesi pe 5-3.

La comitiva cinese e compo-sta da una ventina d: . in n e giovanissimi: il piu anziano e g n Fa che ha c anni, fa 1'au-tista ed assomiglia vagamente a Gimondi. Gli i sono stu-denti. , insegnanti e tec-nici. Nel o della a stampa Fu Ching Chi ha con-segnato al e della Fe-

o italiana. , un . . in-

o il e o con i , ha sottolineato l'impegno del CON pe 1'am-missione della Cina al Comitato olimpico . < Questi

i — ha dctto i — sono e amichevoli; noi ci

o di i c alle e Olimpiadi >.

o che si potesse im-e con qualche fugace

folata di , e -jesan e mancato completa-mente alia . tutto il o tempo la e inglese e stata continua, -

a da un o che a di una spanna

quello , e le due punte d e Tu-do seminavano lo scompi-glio nella difesa , che aveva in Ginulfi il suo punto piu debole (l'uscita

i tempo al 28', ha -tato la a e agli ingle-si, ma anche in e occasio-ni egli si e o a mal -tito), e , bene o ma-le, a a e quel

, chiamato piu vol-te da y in Nazionale. salvo poi o (al 40' del

o tempo) alle e di , pe ave o

una e alia caviglia , in uno o o

con la mezz'ala. a 1'unico gol del o

tempo non deve e in , e gia all'8' Gi-

nulfi si e salvato -mente, di piede, su una pu-nizione di e al 44* e 45' gli inglesi o potuto

e e due i con Tudo e . L'unica occasione la a l'ha avuta con , su passaggio di

i i al 25*, ma la mezz'ala ha indugiato quel tanto che e bastato a un di-

e pe . Nella a a ha lasciato

negli spogliatoi i i ed ha fatto e Vichi che ha assunto il o di Sal-

, con il o intento di e spinta alle offensive. alia a del . E al 15' e o j che colpisce

o dei pali delia a di . con azione -ta da , a da

i e palla scodellata da . a gli inglesi -

dono pe le , con . il cui o e bloccato -samente a a da Ginulfi e con d che viene

o da i in a e che a un calcio a due agli inglesi. a fa da con-

o alia a e (punizione di , testa di

. Ginulfi esce -cipitosamente dai pali e Tu-do insacca con tutta -quillita), viene la seconda, anch'essa a pe un nuovo e della difesa: sia-mo al 32'. Ginulfi e un pallone , la a e sui piedi di i che ha di

e , a di o ma la palla pic-

chia . Ginulfi -viene e e di pugno a

, e Tudo e segna . Al 41* nuovo pe-

o pe la a giallo-: Tudo dalla a la-

scia e un . Ginulfi a a battuto, ma 11 palo o si a di -

e l'insidia. E al 43' o si a di e

la sua e non concedendo un e . pefallo di k su n che stava accingendosi al .

e e che i fi-schi o di a e del i hanno accol-to la fine o

Negli spogliatoi poi il -sidente Anzalonc ha avuto uno scatto . o al clima di contestazione o la societa, o di -

! i o di lui ed a e che e a di a

finita, d anziche a pa-e egll e anche deciso a

e con document! al-ia mano: alio sco-perto — ha o to-stualmentc —. Li faccio sot-tare tutti», e a chi si -

, in , non si e capito bene.

f.

Page 10: 22 febbraio1973

i U n i t d / giovedl 22 o 1973 PAG. 13 / ffatti n e l m o n d o Oggi Bruxelles precisa gli interventi sui prezzi

NEMMENO I COLTIVATORI PROTETTI DAGLI EFFETTI

DELLA SVALUTAZIONE contadini pagano l'inflazione sui i !

ed i i - Le i dell 'Alleanza dei contadi-ni - Una e di i ai i della i

Erano disarmafi i due 'terrorists uccisi a Londra

dalla polizea Avevano 17 e 19 anni Intendevano compiere un

gesto dlmostrativo

l nostro corrispondente , 21.

L'eco della « battaglla della Aldwychn, alia sede diploma-tlca , non si e a spenta o lo o uffi-ciale di e -vamente il o episodic La a e del

o e della stampa e stata quella di e lo

o della polizia che ha «agito secondo i -t l». a i fatti. via via che andavano , hanno accumulate una e di al-

l . due , quelli che al-

cunl i si ostinano an-a a e ! »,

o due giovanl i di 17 e 19 anni i quali inten-devano , con un ge-sto o e -te futile, pe il o dei novantamlla i cat-

l a nel a h t n e

d f . insieme ad un o amico di 15 anni. abitavano a . una a zona -ziale a d di : i -mi due o , . il o o dopo la

, e uno studente. Le indaginl sui o possl-

bili collegamenti d non hanno dato a alcun -sultato. Times ha o

i a una telefonata ano-nima intesa ad e la esistenza di una -zione di cui mai nessuno a-veva sentito : « -

e n messaggio. fino a a

, va accolto con mol-to scetticismo. , infiam-mati a intensa-mente nazionalista della co-munita pakistana . possono e agito di -

a inlziativa. La polizia ha e lo

alloggio di t seque-o venticinque i

magnetic!. Contengono solo i di musica -

tale. La tecnica scelta dal -zetto pe il o assalto alia alta commissione a non poteva e piu -mentale. Se e o che vole-vano e in ostaggio qualche o di o

, non sapevano nep-e e gli ufflci

delle o e . So-no l in azione alle 9.30 senza e che i -genti dell'ambasciata a vanno in sede solo alle 10 Le

i o due pistole giocat-tolo e una sciabola non affila-ta. di quelle che stanno at-taccate al o a scopo -namentale.

Quando la polizia e -venuta o minuti dopo la chiamata telefonica) -deva di e a che e con temibili i .

e che le pistole impugna-te dai due o delle imi-tazioni . tali da -e in inganno anche piu m-

calllto e scelte due . . non -

o obbedite e di -i Uno e stato ucciso

con un col po al e nel mezzo del salone .

o con un e alia testa e stava o di i a

La vicenda, n succinto. e tutta qui. Le domande -gono spontanee. La a a

e e stata la Lesa dei i o che ha

domandato un'inchiesta pub-blica o a

e pe e del la polizia che ha ammazzato due giovanl senza che quest!

o o o o ca paci di o Gli agent!. -i dal panico. hanno agito con

eccesslva ? ». Consiglio Nazionale pe

le a Civili ha o e legale commes-

sa a! danni del o di quindlci anni detenuto da piu di o e e sottopo-sto a e -

. L'opposizione . -

a i come chiunque al-o dal confuso episodio. vuo-

le ad esso e e le disposizion! e alia

a Speciale di Scotland d includano e di

« e a e n o chi e stato . a o o a . come « ».

e y Williams ha detto: «Gli agentl specia-li che hanno o un ad-

o alle ! tanto metlcoloso, sono o n -do di e in modo da -

e e e 1'av-: o e non ucci-

» Se cost fosse awenu-to. i o e oggi meno e pe le auto-

e inglesl che hanno dovuto ad esemplo i vela e gli effet-tivi a ) della

a Speciale -mente a duecento uomini i che a o

o in auto il o di a i ad e

» a qualunque a del o e della notte

Antonio Bronda

La Commissione della CEE a a punto oggi i -

lament! applicativi -do in base al quale gli au-menti di o sulle -zioni e italiane dovuti alia svalutazione di futto del-la a o pagatl dal Fon-do o . L'ineffi-cacia di questa , pe

e i . 6 a da due fatti: 1) la compensa-zione a anticipata dal go-

o italiano, ma questo non ha deciso alcuna a di

o sulla e del

E o ; 2) -e escluso dalla compensa-

zlone il o dell'acquisto di vitelli (un milione e 800 mila capi all'anno).

La a , tendente ad e l'idea che non si deve fa niente -che a la « compen-sazione ». e tanto piu falsa in quanto sono iniziate le con-

i sui tema dell'au-mento e dei i

. Questi aumenti. su cui si a dopo le elezioni

i e , vengono giustificati appunto: 1) dalla

a a e in manie-a sostanziale la spinta infla-

zionistlca. di cui gli stessi col-l sono vittime; 2) dal

o di e i finanzia-menti pubblici (fondo -colo o e stanziamenti nazionali e ) ai soli

i e nei soli casi in cui sia a l'insuffi-cienza del o ed il legame

a finanziamento e -mento delle i che mancano sui o italiano, in special modo la .

o o a -xelles dai i -

a del paesi i al C sulle conseguenze della

svalutazione del , della fluttuazione delle monete e sulla svalutazione della a mette a una volta n evi-denza, secondo l'Alleanza dei contadini, la a di tutto il sistema , e in

e della politica dei i , accettata dal-

la CEE. Tale sistema, a giu-dizio dell'Alleanza, ha suoi puntl di e debolezza

o del ! di o all'unita di conto

(che puo e a solo simbolica e a 11

e o a] . 625 , e quello e e'e

i una a in meno del 20%); nel sistema -tivo che a i -cianti i e -

i e non si a di quanto tale e danneggi i

i (i quail si -mano e piu in -i pe conto del compless! fl-

, ! e indu-! e e meno in im-

i autonomi in o di e essi stessi il compenso del o o e dei capital! investiti): nel la non definizione dei i

! pe quanto -a le i e i latticin!

(le e l alimen-j sono cosl soggette a l

acute che o e -i negative sia sui

i i che sui con-, o nuovi

aumenti dei i al consu-mo)

a b e valida la posizione a dal l'Al-leanza dei contadini anche -centemente al 4 o sull'esigenza dj e subito una politica di . al-

a alia e dei i e dei .

a che deve e mediante massicci finanzia-menti le e e comuni-

e e dei colti-i i e deli'associa-

zionlsmo, in a alia -ta e e zonale, pe am-

e e e competi tiva la a a e

e e un o di e pnmano nello svilup-

po dell'economia nazionale A tal fine, secondo l'Alleanza.

e : -ne del o ai i che voghono e le aziende; i! o assolu-to in senso di scelte che fi-nanzi la politica dello svilup-po delle e associative e

; il o dei i dei mezzi tecnici acqui

stati a e l'Alleanza sostiene

che le vicende e di questi giomi o a piii e la necessita che si stabiliscano piii i -

i a il o comune e altn i d> paesi in modo da e la a del

o sulla politica finan-a ed economics della CEE.

Una e dell'on. o i ha o ien il con-

vegno i della -ti. Egli ha o 11 -

e anticomumsta della sua . e

il e . ed ha polemizzato con le i caziom e Alle , ha poi detto che «la meta e

e i -vi dei cosu» in : cl6 a e una -

e delle e la e di un e effetti-

vo dt e con 1 i e i dell'im-

a , la -ne della , ma i non ne ha .

Una pagina di pace si apre nel piu piccolo dei paesi indocinesi dopo un conflitto di trenfanni

E finita stamane la guerra nel Laos Proseguono in Cambogia duri combattimenti

II fuoco § cessato alle 6 di oggi (ora italiana) — L'accordo firmato ie ri a Vientiane da Phoumi Vongvichit, segretario del FPL, e dal ministro Peng Phongsavan — In Cambogia — dove proseguono i bombarda menti americani — le forze popolari hanno inflitto notevoli perdlte all'esercito di Lon Nol — Pressioni di Washington per un ritiro del dittatore — Nel Sud Vietnam i saigonesi attaccano una citta liberata

VIENTIANE — Phoumi Vongvichit, segretario generale del Fronte patrioltico lao (a destra), ed il ministro Pheng Phong-savan, rappresentante plenipotenziario dell'amministrazione di Vientiane (a sinistra), flrmano l'accordo di pace

Vasta eco al discorso di Pham Van Dong

RDV: I GRANDI OBBIETTIVI PER LO SVILUPP0 DEL PAESE

La ricostruzione nel quadro di una ulteriore avanzata del socialismo nel Nord Vietnam Riconferma del ruolo del « Nord socialista come base rivoluzionaria di tutto il Paese »

L'interscambio triplichera nel 73

USA secondo partner commerciale della Cina

Ottimismo a Washington sugli sviluppi dei rap-porti con Pechino - Kissinger riferisce a Nixon

. 21. y , o

i o a Washing-ton dal suo o viaggio che a o ad ,

o e Tokio. ha o subito dopo il suo o con Nixon pe o dei colloqul avutl nelle e

! capital! asiatiche. Oggi il e ha dl nuo-vo o il suo consiglie e in un lungo o av-

volto nella e piu i a

o non ha o m pedito al o di Washing ton di fa e la sua soddisfazione pe i della visita di a

o bocca del sotto-o di stato aggiunto

pe gli i dellAsia e del . l , la

e a ha. infatti. sottolineato che quest'a nno o

e a Cina e Sta-ti Uniti a l mente la a dl o mil^nl di . o 1 cento dei "72 ed i cinque del "71 Cid collocp gli Stati Uni-ti al secondo posto a i pae-si che o con la Cina.

n ha poi o che viaggio compluto o

o da Nixon a o «ha cambiato la politica delle na-zionb ed ha aggiunto che dopo quel viaggio nabbiamo

o pe e ed e le e i

con la Cina nelle e e zlonl e dal comunica-to di Shangai: . con-tatti ! e comunicazio-ni da o a govemoo

n ha quindi detto che il conflitto vietnamiia «non e stato i a . ma una volta che Stall Uniti e Cina si sono i ca paci i una soluzio-ne nel Vietnam diventava tanto piu o.--sibile».

A o di a il o o a-mencano ha detto che la que-stione non s a a a -

o i a Wa-shington e Ffchmo e da

o e i cinesi, ai due lati dello o di Taiwan. a a

a quei% . pa e che Washington i

con ottim:?n» alio svilup>x) dei i con . Ed oggi. da lokio econ e a la no-tizia deila a istituzio-ne di un u^ficio e statumten^e a o

l nostro irmato . . 21

La stampa di i dedl-ca oggi amplo o al di-

o o i dlnan-zi all'Assemblea Nazionale dal m Van g pe e la a e pe

e le linee ! del-la e del -se. la a volta dalla fine della a nel dLscoso di m Van g ven-gono esposti in modo -co gli obiettivi non solo pela a del . ma pe una e avanzata del socialismo nel -nam o o

a innanzitutto il o del d socialista come «base

a di tutto 11 -se ed avamposto inviolabi-le del sistema socialista nel Sud est asiatico» e e 1'esistenza delle condizionl fa-

i pe la ediflcazlone di una economia e di una cul-

e socialist* a o o dal popolo vietna-

Un messaggio di Breznev

a Nixon , 21

o e del S v ha o al

e Nixon che -do di pace pe il Vietnam

e « nuove possibilita » peil o delle -z:oni e e il o e della sliuazione mondiale. Lo hanno o oggi fonti della Casa . -do che v ha fatto queste i in una

a di l in-viata a Nixon, a seguito del-la o di pace di i sui Vietnam.

II governo italiano si esclude dal negoziato sulla riduzione degli armamenti

Fuga dalla responsabilita Nella conferema stampa le-

nuta al termine dalla sua vi-sita a Vienna, il sen.ha enunciato la posizione ita-liana sui colloqui preparato-

per la conferema sulla ri-duzione reciproca delle forze in colloqui che sono in corso, appunto, nella capi-tate austrtaca.

posizione espressa da e inaccettabile. go-

verno italiano. in sostanza, si accontenta del fatto che il nostro sia soltanto un osservatore nelVimportantissi-Too negoziato ministro de-gli non ha usato la parola w osservatore , troppo scopertamente rinuncialaria: ma Vessema e questa.infatti, giudicando ovvio che la trattativa sia ttlimitata al-

centrales dato che cr questa e la regione in cui

e maggiore la concentrazione delle forze delle due allean-ze», ha dichiarato che«prende parte a queste con-versazioni non come diretto partecipanle ma soltanto con uno statulo speciale a carat-tere consultiro» /J che vuo-le appunto semplicemente di-re che tutt'al piu as-siste al negoziato, senza pren dcrri parte effettira e atttva

legittimo a questo pun-to chiederst come possa un governo responsabile esclude-re a priori il nostrodall'area e dalla sostanza di questa trattativa, quasi che la riduzione degli armamenti fosse un problema che riguar da solo le regioni e i popoli situati fra le Alpi e il Baltico e non quelli che stanno a sud delle Alpi. Come senon entrasse abbondantemen-

te nel raggio d'azione dei mis silt e delle armi atomiche si-tuate centrale. Co me se, infine. non ospi-tasse a sua volta bast mtli-tari straniere dotate dt armi che a coprono» anche terri-tort a nord delle Alpi.

Una posizione. ripetiamo, in-Qiustiftcabile e che va red-saw en e respmta. deplore-vote che i/ governo dinon sta sensibile nemmeno aU'esigenza dt difendere il prestigio internazionale e la sovramta del an-cora dt piii lo e questa auten-tica fuga dalla responsabilita di contribuire con intervento diretto al processo di riduzio-ne degli armamenti nel no-stro continente. trovando an-che questo modo per porre, tra l'altro, anche la questio-ne, per not vitale, delterraneo.

mita nella lotta — a m Van g — deve -

i in e pe e tutte le dlfficol-ta. E' o e lontano e fa a dl -mento nel o e nell'azlo-ne ed e e

! cose e del e e del popolo». m

Van g insiste sulla neces-sita di e a

» della -zione e dello sviluppo econo-mico «su e scala e a

a scadenza» ponendo lo obiettivo di e a a pas-si i dalla piccola -zione alia e e socialista» o nel campo . Fa-cendo appello alia a ed alia abnegazione di ogni cit-tadino il della V indica quindi compiti -ti pe e -mente la situazione economi-ca e la vita della popola-zione. e e e alio stesso tempo e 1'eco-nomia, pu dedicandosi al consolidamento della difesa nazionale a dei

i e delle comunica-zioni sconvolte dalla , vlene posto come uno degli elementl di a -

e Nel campo dell in-a si punta sullo svilup-

po delle e i e sulla e e di

i di consu mo. ponendo anche il a di iibe-

. o -mento dei sistemi di -zione. e la meccanizzazione

a la mano a a pe il set-

e . m Van , pu -

stendo sui ! piu -tamente economici. nel qua-

o della e del paese. ha o ampia-mente anche quelli -ti la , i'educazione. la salute pubblica, la a scientifica a o e — ha detto 11 o o — possiede abbondanti -se , una a

a e i che hanno gia o una a

o popolo. ha e . molta mtelligenza e

o e Con l'aiuto dei paesi socialist! e la pos-sibilita dl e la coope-

e con l t paesi. esso deve e a

e essenzialmpnte su'le e , anche pe ben

e questo aiuto» o poi )

deila e e della ammi-e del . m

Van , ha insistito sui o del o a

tutti i livelli. sui -to o statale. sullo sviluppo della a sa ciallsta che deve e alle masse di e il

o o dl i del collettivoo

Oggi o o m Van , ha o

capi delle delegation! del-a del Canada, e della

, component! la com missione e pe la vigilanza ed il o -te nel 1954 n base aell ac-

! dl . pe -i del o da ess! svo]-

to.

Massimo Loche

, 21 o pe la pace nel

Laos e stato o questa matti:ia poco a di mez-

, nella villa di Vien-tiane del e Suvanna-fuma, da i Vongvichit,

o e del -te o Lao, e da g

, o degli i e

di Vientiane e e dl Suvannafuma. a alle sei, a , il fuoco ces-

a in tutto 11 Laos e c subito avviato il meccanismo pe la soluzione del -ma politico laotiano, secon-do linee che o la sostanza degli ! dl Gi-

a del 1954 e del 1962 e che o l sem-

e sostenuti dal e pa-.

due , dopo la , si sono l -

samente la mano, e i Vongvichit, l

o il e Suvannafu-ma, lo salutava giungendo le mani secondo il costume lao-tiano.

Subito dopo i due negozia-i tenevano una a

stampa nel o della quale o 1 i dell'ac-

. E" stato o che e am o

Godley, che fino a i a il e delle azioni di

o o le zo-ne . si e o con i Vongvichit Que-sti, a sua volta. a quanto -

a lo ha o pe quanto ha fatto pe la

e . -i e fonti avevano detto

che gli i avevano o alia a lao

tiana la cessazione dei bom-i i sui

Laos o 11 25 . Nel suo o commento

. o i ha detto che esso « e alia a comune pe il consolidamento della pace in

, nel Sud Est asiati-co e nel mondj.. La cessazio-ne del fuoco pone fine alia

a di e -cana, a una a selvaggia senza , o il po-polo laotiano... La a del-

o a che gli Stati Uniti ed 1 o lacche son stati i a e fi-ne alia a e a l dal Laos»

Soddisfazione pe la a o c stata a

anche a , il cui -gime a costantemente -venuto negll i i del Laos, e in e capital! asia-tiche.

, 21 Le e del e unito

nazionale di Cambogia (Funk) hanno o e e posl-zioni e tenute dai sol-dati del e di m

, ad una ventina di chi-i appena dal o del-

la capitale. e sette posi-zioni sono state attaccate e le o i hanno su-bito .

, tuttl gli attac-chi lanciati con e dovi-zia di mezzi e con 1'appog-gio dell'aviazione a dalle e del e o le unita i che -lano le sponde del g a soli 27 km. ad est di m

h si sono i in un fal-llmento.

La i e del -me si accompagna ad una sua a l politica, accentuate dalla a degli

! pe i> Vietnam ed a di quelli pe 11 Laos. -gime . La meno di due decimi del i to io naziona-le, ed e e isolate

o di m h e di e citta e dalle

e . Gl! i stanno o m — nonostante le smentite ufficiali e a Washing-ton — e il e Lon Nol abbandoni il suo posto. col o dei motivi di sa-lute, e pass! la mano a Si-nk , che e no-minato vice e del-la . Contempo-

. e e aliontanato anche Lon Non,

o di Lon NoL che e mi-o . e b

be e a la base del o

Con queste e gli Sta-ti Uniti o di e il

e e nelio stesso tempo di e il o ad una s o 1 u z 1 one di -so. che il Funk, negando qua! siasi legittimita al e di Lon Nol. ha a .

. 21 Le e di Saigon o

di e la cittadina e di Sa , nella a di Quang Ngal. im

pegnando nell'azione e di , i e unite navali. Sa

. sulla a a o . e sotto attacco fin

dal o in cui o in e gli i pe la

. o e ha o che gli attacchi

«hanno causato i -te alia popolazione, in -ni di vile umane e di beni».

La cittadina si a al cen-a di una vasta fascia costie-

a in cui le zone e so-no e ample e che le e di Saigon o in-vano di e Combatti-menti sono n o anche nelle a di h .

e e in-tanto di e una nuova tettica pe e il -

o o sulle zone an-a conte?tate, lnvlandovi

i di « l » vissu-ti pe anni nel camp! -natlvi, e che 11 e -ne «fl<UU».

14 articoli delFaccordo di Vientiane

Riconosciuta I'indipendenza e la neutralita del Laos, che Stati Uniti e Thailandia debbono rispet-tare rigorosamente - II governo di coalizione

preparera le elezioni generali

, 21 testo degli !

«sul o della pace e la e della

a nazionale nel Laos», o questa mattina, e composto da

l , di cui pubbllchiamo l'ampio sun-to o dall'agenzia

. O 1 — -

lo o enuncia alcuni « i i » e -

a che «la -ne sulla a del Laos in data 9 luglio 1962 e gli ! di a del 1962 sui Laos sono ba-si e pe la politica

a di pace, d'indipen-denza, dl a del

. Le i laotiane . gli Stati Uniti

, la Thailandia e gli i paesi i debbono e ed ap-

e . Le questioni e del Laos debbono e e da-gli stessi laotiani, senza in-

e di paesi . o o a

e 1'esistenza di due « zone » e -tamente dalle due .

O 2 — Una ces-sazione del fuoco sulle po-sizioni occupate al mo-mento della sua a in

, totale e simulta-nea su tutto il o laotiano, a applicata, a

e dalle e 12 a di Vientiane) del 22 o 1973. n :

a) - paesi i pongono fine completa-mente e definitivamente a tutti ! o -ti su tutto 11 o lao-tiano. e che 1 o in-

, ! od ogni e di impegno

. b) - Le e e

, alio stesso mo-do, pongono fine ad ogni

o attivita. c) - Le e e di

tutte le i laotiane in-o definitivamen-

te le o attivita i ostili. i ed .

O 3 — Le mo-dalita a in vigo-e della cessazione del fuo-

co vengono e in o punti che vietano:

a) - qualsiasi attacco, sconfinamento. minaccia o violazione e — -

e od a — di una delle i o la zona

e -late dalla e ;

b) - tutte le azioni mi-i ostili, banditismo. at-

tivita di i di -. attivita e e di

spionaggio al suolo ed in . Qualsiasi passaggio

da una a zona » ad a pe motivi come -vigionamento . co-

e oggetto di un ac-o a le due ;

c) - tutte le ; di . di -

. di , di attentate alia vita ed ai beni della popolazione. tut-ti gli atti di a e di e con-

o le e che hanno e con la e

a e la ; d) - e nel

Laos di e di qualsia-si , di i e mate-

e e di paesi -i (ad ecezione di quel-

li i negli i del 1954 e del 1962). Nel caso in cui a necessa-

o e alia sosti-tuzione di i e di ma-

l i i di uso -, le due i ne di-

o e o di comune . o canto le due i si im-pegnano ad e i -fughl a e -te nei o villaggi di -gine.

O 4 — La -mazione del o -

o di unione naziona-le e del consiglio consulti-vo politico nazionale. il -

o dal paese del -nale . il o di tutte le e e

i ed ) e lo smantellamento degli

i i e -i dei paesi i

debbono e compiuti o 60 . Le a e

speciali» , -mate, e e coman-date daU'estemo debbono

e liquidate, insieme con tutte le basi, installa-zioni e posizioni di queste

e special!. O 5 — Conse-

gna. di comune , ed al piu i o i 60

i a e dalla data della e del go-

o o d'unione nazionale e del consiglio consultlvo politico nazio-

. nale, di tutte le e e e e in

e pe ave -te con la e , senza dlstlnzlone di nazio-nallta.

O 6 — Le « clausole politiche» -vedono elezioni i pe e l'assemblea nazionale ed il o di unione nazionale definiti-ve, autentici -ti dei componenti tutti i

i etnici del Laos. Le modalita e la data delle elezioni i o fissate dl comune -do dalle due . n at-tesa delle elezioni, le due

i o un nuo-vo o o ed un nuovo consiglio con-sultlvo politico al piu -di o i a i a

e dalla data della a o di pa-

ce, al fine di e gl! i l e e

gli i del paese. O 7 — 11 nuo-

vo o o a -

tanti della e del go-o di Vientiane e del-

la e delle e pa-e in o egua-

le, e a due a che sono i alia pace. , la

a e la -zia, scelte di comune ac-

. o o mi-o non a o

nel o delle due . o o dl

unione nazionale a -mate pe invest! a di-

a da sua maesta il e e a secondo 11

o dell" unanimlta. Esso a come compito di e gli i ed il a politico a-dottato dalle due .

O 8 — 11 con-siglio consultlvo politico nazionale, o * di con-

a nazionale, e com-posto alio stesso modo da un o eguale di -

i delle due -ti e da un o o di a che sono

i alia pace, -pendenza, la a e la , ma cui

o a e di comune . Le due

, una volta -do, o la lo-

decisione al o o che la sotto-

a a sua maesta il . Esso a sui -cipio dell'unanimita pe

e tutti i i ! del paese -

blemi politic!, applicazione degli , elezioni).

O 9 — La citta di Luang g e la ca-pitale Vientiane vengono

e . O 10 — n at-

tesa dell'elezione dell'As-semblea nazionale e della

e del o dl unione nazionale definiti-ve. ciascuna e -v e d la zona -mente sotto il suo -lo e si a di applica-e il a politico

del o o adottato di comune -do. Le due i si -

o di e condl-zioni i alia -lazione delle popolazioni. Le due i o atto dell'intenzione degli Stati Uniti a di

e il o -te a dine del .

O 11 — -de la e di una commissione mista pe la esecuzione degli i e della commissione -nazionale di e e di o che a immediatamente in azio-ne dopo che a a n e la cessazione del

fuoco. O 12 — La com-

missione e di e e di o

costituita in seguito agli i di a del

1962 sui Laos, composta da delegati , polacchi e canadesi, con il delegate indiano come ,

e le sue attivita in a ai compiti, po-

j e i di . come sono i nel

o degli stessi ac-i di .

O 13 — La -te del o di Vientia-ne e la e delle e

e si impegnano ad e il e ac-

o ed a e i ne-goziati al fine di -e tutte le clausole gia con-

e e e 1 -blem! n sospeso -danti le due .

O 14 — L'ac-o a in e a

e dalla data della sua .

Seguono le e dl g , -

sentante o e o del -

no di Vientiane, e dl -mi Vongvichit, -tante o e pleni-

o delle e pa-.

Page 11: 22 febbraio1973

PAG. 14 / fatt i n e l m o n d o l U n i t d / giovedi 22 frebbraio 1973

Present! centinaia di personalitd italiane e di tutto il mondo T .1 _ . ! II r - 1 T l - T - . 1 . - - .J - L - 1 . 1 L J L _ 1 I I I I I

Oggi a Roma la conf erenza mondiale per il Vietnam

Oltre sessanta delegazioni e piu di duecentocinquanta delegati dall'Europa, Asia, Africa, USA, Ame-rica Latina, Medio Oriente Presenti anche esponenti dell'opposizione ai regimi fascisti di Grecia, Spagna e Portogallo Foite rappresentanze regionali italiane L'arrivo della delegazione della RDV

Sono giunte ieri a Roma le delegazioni del Vietnam del Nord Conferenza mondiale per il Vietnam. La delegazione del Vietn nistro della Cultura del governo di Hanoi, Mai Lam, Le Duy La delegazione del GRP e composta dai compagni Nguyen Van GRP nella RDV, dalla compagna Ma Thi Chu, da Nguyen Van i compagni delle delegazioni sovietica e laotiana. A ricevere Enriquez Agnoletti e Roberto Nardi, in rappresentanza della pr chietfi, della Direzione del PCI , Mechini, del CC e Galleni della NELLA FOTO: le delegazioni vietnamite e laotiana

e del GRP del Vietnam del Sud che partecipano da oggi alia am del Nord e composta dai compagni Hoang Minh Giam, mi-Van, dalla compagna Ha Tr i True e da Nguyen Trung Hien. Tien, membro del CC e del FLN rappresentante speciale del

Sy e da Nguyen Denh Kha. Sullo stesso aereo hanno viaggiato all'aeroporto le delegazioni e'erano il sen. Mauro Calamandrei, esidenza del Comitato nazionale Italia-Vietnam. I compagni Vec-

sezione esteri del PCI hanno portato il saluto del nostro Partito.

Si e trattato di un massiccio attacco condotto da I mare, dai cielo e da terra

DECINE IN LIBANO LE VTTTIME DELL'AGGRESSIONE ISRAEUANA 30 morti per lo piu civili, linora recuperati; ma molti alfri — afferma Beirut — sono sotto le macerie - I campi profughi bombardati dalle navi e dagli aerei, con bombe a scoppio rifardalo - Distrulfa una sede dell'enfe assistenziale dell'ONU - Furiosi scontri con la milizia palestinese

Sdegno e protesta dei governi arabi

t a un o al Consiglio di a

II premier Salam: « Un deliberato atto di aggressione» — Le prime reazioni libiche all' abbattimento dell' aereo sul Sinai

. 21 o libanese ha annunciato la -

tazione di una e a al Consiglio di a delle Nazioni Unite pe -

ne a di stanotte o i campi pale-stinesi di Naha al d e El , nel d del . 11 comunieato ufficiale non a se a a anche la e del Consi-glio.

o , Saeb Salam. o in . ha condannato e l'azio-

ne di Tel Aviv ed ha invitato la popolazione li-banese ad e la a a con i palestinesi

l canto suo. il o degli i Abu d ha detto che l'attacco «non e stato -

ceduto da nessuna azione che potesse e ad e il o pe ; si e

o di e pe il gusto dell'ag-. L'attacco — ha aggiunto d —

ha causato la e o il o di molte -sone e la e di case e installazioni ci-vili. i edifici dell'ONU. E' stata una

e violazione dei i delle Nazioni Unite *.

, 21 o i ha dato notizia dell'abbatti-

mento o a sei e dopo l'episo-dio. L'emittente ha detto che a o -no 113 .

comunieato di o i e del se-guente : «Le e del nemico sioni-sta hanno abbattuto oggi un " pas-

i e all'aviazione civile li-bica. , in volo da i al

, aveva o la a a causa delle cattive condizioni e e si a sul Sinai, quando e incappato nel fuoco del nemico sionista alle 14,05 a locale, ed e Etato abbattuto. a fonte ufficiale a che o a 104 i di va-

e nazionalita e un equipaggio di nove e ». o i ha o in a i nomi

dei i con le o nazionalita. Salvo due cittadinl tedeschi. i i o tutti , i di Libia, , Egitto,

, Libano e Sudan. L'equipaggio a o da cinque , due libici e due

hostess libanesl.

La a e peil Vietnam, convocata a -m a dalla a -nente di Stoccolma e dai Co-mitato Nazionale -nam, a i i i oggi 22 o alle e 15 nella Sala dei i

o o l'hotel Jolly, o , 1.

e la a politica e le ultime modalita

e e e dei i si e o i po-

o il u della Con-a di Stoccolma. che e

t oma to a i . i si o con

u n a seduta , e la quale o svolti -

i sulla situazione del d e del Sud Vietnam, e in

a o insediate le Commissioni di o che

o i seguenti punti: 1) Condizioni pe la piena

applicazione degli i di .

2) l e e pe lo sviluppo o del Sud Vietnam, anche in

e al a della e dei i po-

litici. 3) a di aiuti pe

la e dei -i devastati dalla .

a mat t ina i delega-t i alia a -

o ad una manifestazione che si a al o o di , a dai Comi-t a to o .

i mat t ina sono giunte la delegazione del d Viet-nam, guidata dai o della a g h Giam; quella sovietica e com-ponenti della delegazione del Laos.

A e i delegati, al-o di Fiumicino. pe

il Comitato a Vietnam, o il sen. o Cala-

, z Agnoletti e o i della -

za del Comitato. L'on. Vecchietti, o

i e o Galleni -no i o pe

e alle delegazioni il saluto della e del

. Sono e alia se-a della a nuo-

ve adesioni e annunci di -tecipazione da e di -ganizzazioni sindacali e demo-

, di uomini di , di i di Comuni e di e italiane, di -ganizzazioni e di esponenti

. o sono attese e sessanta delega-zioni, e piu di duecentocin-quanta delegati. e dieci delegazioni sono in -

sentanza di paesi e di -ment i anticolonialisti dell'A-

a e del o . a e pe -

ca del Sud e del . -cola e a si -nuncia la delegazione degli USA. a sono attese

a dieci delegazioni, com-i quelle del

del Sud Vietnam, della -za » sudvietnamita, dei Laotiani e Cambogia-ni . Assai a la delega-zione giapponese. Una dele-gazione a in -sentanza . Le n -manenti delegazioni giungono

a occidentale e : o -

ta t i , a gli i paesi. la , il o e la

Spagna (da esponenti dell'op-posizione ai i fascisti), la T e la . Le delega-zioni e piu e

o quelle della a e .

Continuano intanto a -e le adesioni di -

zazioni e y da tut-te le i d ' l tal ia. La delega-zione dell'Unione e -liane composta da a

e a , della a nazionale, nel

e l'adesione della e femminile de-

. a il suo im-pegno e la pace, con-quis ta ta con i anni di lot-t a e di o dai popolo

Telegromma di adesione

di Longo compagna Luigi Longo.

e del . ha in-viato all'on. o Loni-

, e del Comi-tato . il se-guente : -sibilitato a . con

o la mia a ade sione alia a mon diale pe il Vietnam, o che essa a in a e nel mondo un o im-pegno delle e -t ic!^ e di pace pe la difesa ed il consohdamento delle

e e delle e e vietnamite c un

appoggio solidale a di o delle immani

e e s sione a >.

Una mozione presentata alia Camera

: r la rinascita

aiuti vietnamita

deputati comunisti i della Commissione i hanno

o — i i f li i Gian o a e Galluzzi — la seguente mo-Xione pe adeguate iniziative

a a di -zione del Vietnam: c LaCommissione della , a conclusione del dibattito sulle comunicazioni del o sulla

e tecnica con i pae-si in via di sviluppo; tenuto conto che insieme con k> s\cJ-gimento dei negoziati di pace ha o l'av\'io una vasta azio-ne e pe -e alia e o alio svi-

luppo del Vietnam, flagellato da lunghi anni di ; o atto che il o o ha impegnato la Commissione CEE in tal senso. e -ma la necessita che a sia adeguatamente e nel

o dell'azione o nalc e . impegna il

o 1) a . avvalcn

dosi anche dei i c dei mczzi i ad esso attn-feuiti dalla legge 1222 del 15 di-

c 1971, sulla e ttcnica con i paesi in via di

sviluppo. ed in e del punto e) . 5 a

a di installazioni. -, i e i pe

o e potenzia-mento di e a tive. ambientali, sanitane e <o ciali). un o a

o di aiuti pe la -e c lo sviluppo del Viet-

nam; 2) a c contatto con

tutte le a di o -conosciute dagli i di pace

a a del Vietnam. a del Viet-nam (Sud). o -no o del Vietnam del Sud) pe i i ac-

i sul contenuto di tale -;

3) a , nel piu e tempo possibile. al

noscimento della V ed alio stabiiimento di i canah di e e diplomatici con il del Vietnam del Sud d come esigenza -mai e dell'azione

e . come evidente conchzione e pe l'attuazinne dei punti 1 e 2 della e e >.

vietnamita. sia effettivamente e e e sia assicu-

a la giusta applicazione de-gli , la a e la e delle migliaia di uomini, donne e bambini che a oggi sono -

i nelle ! e nei cam-pi di .

a l il suo im-pegno o , come e gia s ta to fatto con

i notevoli nel passa-to, iniziative e nelle

e pe la a di fondi, indumenti , e

o pe la e del Vietnam. Annuncia a l'al-

o che il e « Don-ne » nel o o speciale dell'8 , -na ta e della don-na, a una -ne a tu t te le donne italiane pe e alia -zione ad i della -ca tessile a e mano

a femminile « 8 o » che e s ta ta a nei

i del e Anche e , che

in questi anni hanno dato un o specifico o nel contesto dell'azione ge-

e del o Ope-o o pe la cessazio-

ne della a in . pe il o dei di-

i vitali del popolo viet-tanimta. o alia con-

a mondiale pe il Viet-nam. e . e si battono e il -no italiano a la -pubblica a Viet-namita . o di dove

e la o iniziativa mobilitando il movimento as-sociative e pe con-

e e alia e e del

Vietnam del . Una folta e e de-

legazione a la Si-cilia. Essa e e di un

o « Comitato Sicilia pe il Vietnam n. -tivo di un vasto o d: e politiche sociali e intellettuali. che pe e ha lanciato una sottosenzione pe la co-

e di un ospedale a delegazione fanno -

te i n delle a di . La . e di -

sina. ; i i -gionali del Saladmo. e del Oechetto. nonche il vice o e della

C N:colosi; i sociologhi ge-suit: a e Vitale: il

e n Nistico ed il a cattolico :

o Sciascia e o Guttuso: e e il vice -sidente del o e

a , il vice -dente dell'Ai^semblea o

: gli on. a ) e a ; il e

j . a delegazione fanno al-

i e il e -nale delle ACL Along:, il se-

o e della L La , i! e del-

Colajanni e : doc-enti i a -

de della facolta di Scienze a . o e

della facolta di Ca-tania) ; . e del l 'istituto di etimolo?:a a a

: l . e dell'Lstituto di a le gale di ; tentini. e

. e dell ' lsti tuto di a e del

. Una a e quaiificata de-

lecazione a il -li-Venez'a Giulia. Essa c gui-data dai . e Ca

. e e dei comitati d i a con il Vietnam, e composta dal-la a a

, e -o o di .

dai . o . di-e dell'ospedale psichia-

o di , dai e Giuseppe Zigaina. da o

, o e della , da o Fain.

e e delle . o Tiziano

a . sindaco di Tol-mezzo, da Giuseppe , sindaco di Caneva -ne) , da Wilie . vice sindaco di a e da Sil-vano Cosolo, in -za dei comuni i del mandamento .

Indignazione in tutto il mondo

ISRAELE VUOLE SILURARE OGNI SFORZO DI S0LUZI0NE PACIFICA

Mosca: Tel Aviv intende imporre il suo diktat - Londra: energica deplorazione della violenza - Wa-shington: pregiudicati i tentativi di riaprire un negoziato - Parigi: convocato I'ambasciatore israeliano

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NELLA CARTINA: le localifa colpile dagli israeliani nel Libano e la zona del Sinai dove e stato abbattuto I'aereo di linea libico

Presentata ieri alia Camera

e del PCsugli attacchi israeliani compagni deputat i . Galluz-

zi, G. C. , , Se-, i e o han-

no o al o de-gli i la seguente -gazione:

« e se il -no non mtenda immediata-mente e a! o di e la e e la condanna a pe Tab batt imento da e di caccia

i di un o delle li-nee civilj libiche. abbattimen-to che ha causato la e di

e 70 i e il -mento d. i i e pe e se ai e a que-sto a t to o che segue a poche e di distanza 1 in

e in a di p pe e nel o li banese e l'attacco a to a campi di i pale stinesi con i i e

i a la popolazione civi-le dei campi il o non

a di dove e con a iniziative poli-tiche e diplomatiche at te a

e un o alia a del conflitto o cui sem-

o e gli atti di ag-e e le violazioni di

ogni o civile e umano i dai i

i e che si muovano nella e di una solu-zione pacifica del conflitto in a t to nel o e ba-sata nel o dei i nazionali di tut t i i popoli esi stenti in a ».

Una a e a -s ta o l'azlone -sttca compiuta dalle e

e nel Libano e s ta ta a . alia commissio-

ne i della , dai compagno o . 11 quale ha anche o un e del .

Con questo a t to i depu-tat i comunisti o ia condanna o le e in-

i della cosiddetta « a di massa ». at-tua ta da . e impegna-no il o «ad e alle a e la -ma a a pe si-mili a t t i . che acuiscono la violenza e le tensioni a

; a e piu adeguate iniziative sia pe ac-

e i! peso e la qualita della a e nei

i delle popolazion; pa lestlnesi . sia pe con-

e a e soluzioni di fondo al o conflit-to . che com-

o il o dei i nazionali del popolo

o di a nel qua-o di una pacifica convi-

venza di tu t t i popoli e na-zionalita di a del mondo ».

compagno a — che a nella discussione

sulla legge di a pe e anni del o alle Na-zioni Unite pe gli aiuti ai

' i palestinesi — ha di-o il voto e del

o comunista sebbene o sia o esiguo -

spetto alia a del-le condizioni di vita nei cam-pi del .

a nostra redazione . 21.

c n questi ultimi tempi si sono e sulla stampa oc-cidentale i secondo le quali Tel Aviv e il

" pe e ad un o e del con-

flitto . fatti -vano a cosa. e e

e decisa a e il suo "diktat" e e a si-

e la e della -soluzione del Consiglio di sicu-

a del 22 e 1967. Questa politica a ag-

a la tensione nel o e e danneggia la pace ge-

a le». n questi i la TASS og-

gi pomenggio commenta le nuove sanguinose i

e o il Libano. Ta-li . sottolinea la agenzia sovietica, sono una te-stimonianza < della volonta di conquista a da » i cui i continuano a chiac-

e sul o «attaccamen-to alia pace*. a testimo-nianzii, e la TASS. sono c i i di Tel Aviv i alia colonizzazione a dei n i invasi ». l 1967 e ha fondato nei -

i occupati una cinquantina di «kibbutz > speciali i quali non sono o che *avamposti

i nella lotta o i pae-si i >.

i commento dell'agenzia so-vietica sottolinea infine il fatto clie egli atti di e dei

i i o il vicino Libano. cosi come la mes-sa a punto di nuovi piani di colonizzazione dei i oc-cupati. vengono i nel momento in cui si concludono a Washington e sulla concessione di un nuovo aiuto

o a e > di 515 milioni di . o a e un aiuto . eco-nomico e politico — c la TASS — i i i di e Atlantico o la politica espansionistica di Tel Aviv e la spingono sulla

a di nuove e ag-e >.

r. c. , 21

Gii ambienti diplomatici in-glesi stigmatizzano l'abbatti-mento o di linea li-bico da e degli aviogetti

. o a i dettagli dell'incidente — ha

o un e del Fo-reign Office — tuttavia de-p lonamo nel i piii -gici la violenza e la a di tante vite umane. L*ac-caduto sottolinea a di piii la necessita di e a una soluzione pacifica al piii o possibile».

e fonti hanno o esplicitamente l'opinione che il o o da -te dl Tel Aviv abbia pe obiet-tivo il sabotaggio delle -tive di pace a t tualmente in

, i sondaggi che. ad esem-pio, vedono adesso la visita a a e a Washington dell 'inviato di Sadat, : it Gli i stanno -mente o gli amici e la simpatia di cui possono

a e ».

, 21 Nixon ha invlato meseaggl

a Gheddafi e a Sadat -mendo il » del go-

o USA pe l'abbattimen-to o libico.

Fonti diplomatiche -ne hanno detto che l'episo-dio a gli i degli Stat i Uniti in vista di -

e un negoziato pe -e la pace nel o . a fonte ufficiale ci si -

fiuta pe il momento di com-e la notizia ma secon-

do gli i la Libia a gli Stati i ad at-

e passi di un o vi-e o gli . L'in-

cidente, si , a w i e n e nella stessa set t imana in cui il e specia-le del e Sadat, -fez , si a a -

i a Washington pe col-loqui con il e Nixon e con il o di S ta to William .

*. 21

n seguito alia notizia del-l 'abbattimento nel Sinai sot-to occupazione a di un o di linea libico con equipaggio , il mini-

o degli i e Schumann ha convocato pedomani o i

o a .

L , 21 L'Egitto ha accusato e

di ave e abbat-tu to o di linea libico ed ha definito il fatto un « -ne o e inumano che viola il o e e tu t t i i i umani ».

o , citando e di un e di , ha

o che l 'abbattimento del g 727 costituisce a un

. e o as-sassinio di civili , a cui donne e bambini» .

» » NEW , 21 o e delle

nazioni unite t Waldheim ha o oggi alia Libia il

o sgomento e le condo-glianze pe o da

e dei caccia i di un o di linea libico. Quan-do gli e s ta to chiesto se Wal-dheim solitamente faccia di-

i sui i , il e del o ge-

e ha : « questa j e una a a -

, in e del fat-j to che o e stato abbat-i t u to» .

» » » Negli ambienti della -

sina si e che il -o e del o

degli , e Gaja, ha convocato pe que-sta mat t ina e di

e a , .

Abu Daud condannato a morte?

. 21. L'agenzia di i pa-

lestinese (WAFA) a que-sta a che il c -dano pe la a dello sta-to ha condannato Abu , leade e di -sistenza palestinese «A Fa-tah ». c i 16 commando pa-lestinesi, alia pena capitale.

. 21. Emozione, sdegno, i

sono i sentimenti , og-gi nel Libano, di e alia

, massiccia e del tutto ingiustificata e sca-tenata questa notte dagli -liani o i campi palestinesi di Naha al d ed El -dawi nel d del , a piu di 180 km. a e della linea di e con -le. Azione ingiustificata, e da e due inesi il confine

a i due i e assolutamente calmo e sono cessate le -sioni dei fedayin, in base agli

i stipulati a il o di t e i i della -sistenza palestinese; azione a le piu massicce e i pele modalita secondo cui essa si e svolta.

L'attacco o si 6 in-fatti sviluppato in o fasi:

o dai e del campo di Naha al , col-pito «pesantemente», secondo quanto o le fonti pa-lestinesi; o di coniniandos (350 uomini) sia dalle unita na-val i e lanciamissili) che da ; assalto ai campi, con i i anche al-

a bianca e la e sistematica di edifici e installa-zioni, anche civili; infine dis-seniina sul o di bombe a scoppio , che hanno continuato ad " anche dopo il o degli attavcanti.

coniniandos i .sono stati impegnati in i

i con i i e la milizia palestinesi di a ai campi; Tel Aviv a di «de-cine di i ^ uccisi e lamenta. come al solito. da -te delle sue e appena « ot-to ; le fonti palestinesi e libanesi mvece pailano di

i i e . come si desume anche dai fatto che ben 12 i sono stati im-piegati pe e gli attac-canti e e i caduti

a e , come si 6 detto, il bilancio e -mente pesante. date sia la -

a che la entita dei mezzi impiegati dagli attaccanti. A Naha al d i i sono 18

a cui una donna e un bam-bino) e i i ; a Eo

, sono stati uccisi do-dici palestinesi, quasi tutti ci-vili. Si a o solo delle vittime gia ; non si sa quante e ce ne possano

e sotto le e degli edifici . Anche i i sono : le ambulanze hanno fatto a lungo la spola

a la citta di i e i cam-pi attaccati, che si o a una quindicina di i dall'abitato.

a gli edifici . e a molte e ed abitazioni, sono la sede del Comando della Lotta Annata e di Naha al , due uffici di Al Fatah, due i del . un . una scuola. un deposito dell'ente dell'ONU pei i . uno sta-biiimento tessile. un o di

o e pe.

Come si e detto. e non si e o di e nemmeno il piii piccolo o immediato (come la solita azio-ne di ) pe l'attac-co; ne gli e stato possi-bile, dato che la a con il Libano e, pe ammissione de-gli stessi . del tutto calma. Un ufficiale e di Tel Aviv ha detto -mente che l'attacco «fa e della a a o l'at-tivita a * ed ha accusato il o di -

t di non vole e que-sta attivita: «in questo campo — ha detto — il Libano non ha fatto nulla e e la base

e pe 1'attivita dei -! in tutto il mondo >. Sem-

e secondo la fonte e di Tel Aviv, nei campi attac-cati si o i i fedayin i del colpo di -naco, i giapponesi della e di Lod (nel maggio dell'anno

) e vi o ospi-tati < i » . -ni. giapponesi. . Gli -liani anzi hanno o di

e o un o di Al Fatah di nazionalita -ca; ma e da e che nei campi di Al Fatah si o spesso militant! i e -niani che vanno poi a combat-

e in a o le e i di a e .

alleate di Tel Aviv. A t non si e alcun

dubbio: il pesante attacco -a un o monito di Tel

Aviv a tutti o che in que-sto settimane stanno conducen-do i , a van" livelli. sulla i -tale.

o abbattuto

(Dalla prima pagina) to e l'anonimato, ha sostenuto che il pilota del

, che a , e o alle intima-

zioni: « Non o i da e ». a e ben dif-

ficile che uno o comandante, con un centinaio di i a . si com-

i in questo modo. Ci sono del o elementi

di fatto che o con queste tesi . Le con-dizioni del tempo o -se, secondo gli stessi -spondenti i , pe una tempesta di sabbia che a di molto la visi-bilita. E ' dunque plausibile — se o e e pene-

o sul Sinai — che il pilota abbia o la a (l'ae-

o del o e a soli set-te minuti di volo dalle linee

e sul Canale). Tutta-via, il pilota di un o liba-nese, che seguiva a soli quat-

o minuti di volo il g li-bico, ha o non -

i che il suo collega fosse i a e di e a un -

to punto sentito la o di o e le e

s siamo stati colpiti ». , una fonte a dell'ae-

o del o ha dichia-o che il pilota del g

aveva poco a denunciato di e difficolta alia

e (e gli -liani non potevano non avecaptato la , se il

g a e sul Si-nai) . Tutto depone dunque con-

o la comoda tesi del < -gico incidente»; e del o sono ben note le i e

e minacce e dai di-i i alia Libia

pe il suo appoggio ai pale-stinesi.

Colpito dai caccia, o e o a 20 km. dai Canale. a in volo a -poli e il , dove doveva

e alle 14,05. quan-to a il o delle

e a o secondo la o a queste o

a 70 e 90. o episodio ha su-

scitato sdegno e commozione in tutto il mondo. come -

o in a e del -nale: il o dell'ONU Waldheim ha o il suo « sgomento »; il o ha ac-cusato Tel Aviv di «assassi-nio in massa :

a e Washington hanno manifestato e pe il i della situa-zione.

3.000 student! occupano

I'universita di Afene

ATEXE, 21. a a studenti hanno

occupato la facolta di -a a di A-

lene e deciso di i ac-campati e la notte. gio-vani intendono in questo modo

e pe la decisione del o di e a decine di

o colleghi il o del -vizio . La polizia ha

o l'edificio. capi del movimento studentesco hanno

o di ave avuto il -messo di e la facolta dallo stesso .

n a alia a d: Atene si sono i i

a polizia e studenti. e centinaia di giovani. affluiti da scuole vicine, sono giuntizi la facolta di a pe e con i a compagni che la occupano. So-no stati effettuati i -

. e i sono esplosi

la notte a ad Atene sot-to le automobili di due citta-dini i facenti e della missione diplomatica degli Stat i Uni in .

Direttore ALDO TORTORELLA

Condlrettore LUCA PAVOUNI

Direttore responsablle Alessandro Cardulli

lacritto *l n. 243 tftl tUstetro Stamr« ** Trikmuls <1 Rom L1INITA' maliMtmrio— fionwto maral* BSMMTO 4S55

OIREZIONE REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONEi 0O1I5 K(MR% Via *ri Taarini, 19 - Tatofoal caatraliaot 4950351 43503324950353 - 4950355 4951251 - 4951252 4951253 4951254 4951255 AttONAMENTO UNITA' ( i n w e n l o m c/c reatato a. 3/5531 Intestate m AjuwiaWrariona « I'Ualta. viato Fal«K Tacti. 75 . 20100 Milaao) AUONAMENTO A C NVMERIi ITALIA anno 23.700, aaaiaatra 12.400. triawrtra 0300. ESTERO aano 35.700, atmestra 13.400, trimastra 9.500 Co* CUNITA' DEL LUNEDI'i ITALIA anno 27300. atwailia 14.400. trimastra 7350. ESTEROi aaao 41.0O0, aaatastra 21.150, trinMstra 10.900. rniNUCITA'i Concassieaaria asclaslwa S.P.I. (Sadata aar la Pa*. MlcJta la Italia) Roata, Piazza Saa Leraase la Latina, a. 20 a ana Mccarsan in ll«4ia - Tatafoae 689341 - 2 - 3 - 4 - 5 . TARIFFI (a aw*, aar coloana) Ceaimardala. Ealxioaa tsaaralaj fariala L, 550, fastreo L, 700. 14. Itana aattantrionalat L. 400-450. E4. Italia cantroHnarlaleaala L. 300-350. Cranacha locaHi Roma L. 150-250] rlraaza 130-200| Toscana U 100-150; Naaeli, Camaaaia L, 100-130) Rafionala Cantro-Sa<l L. 100-120; Milaao. Lombarala L. 180-250;

a L. 155-300; Gcnova. Ufuria L. 150-200; Torino. Pi*> monta, Moaana, Rafalo E^ Emilia-Romasna L. 100-150; Tra V*> aatia L. 100-120 PURBLICITA' FINANZIARIA, LEGALE. REDA-ZlONALEt Edixlooa fanerala L. 1.000 al mm. E*. Italia a*ttantria> nala L. 500. Edlrion* Italia Ctnrro-Sud L. 500.

Itaaniraanto Tiaofraflco G.A.T.E. 00183 Roma - Via aai Taajriai, I t

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