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www.wireless4innovation.it gennaio | 2012 COVER STORY Il successo degli Sms nella comunicazione ai clienti La messaggistica si afferma come lo strumento più semplice ed efficace per la promozione di prodotti e servizi. Intervista a Giorgio Nani, AD di Mobyt INTERVISTA Eni sulla frontiera dell’innovazione Un avveniristico Data Center, un’infrastruttura completamente virtualizzata e nuove modalità di gestione delle applicazioni. Un grande progetto di trasformazione guidato dal CIO Gianluigi Castelli SPECIALE Mobile App Awards Premiate a Milano le aziende vincitrici del primo contest italiano per le applicazioni smartphone e tablet

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Gennaio 2012 - Numero 22

Transcript of Wireless 22

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gennaio | 2012

COVER STORY

Il successo degli Sms nella comunicazione ai clienti La messaggistica si afferma come lo strumento più semplice ed efficace per la promozione di prodotti e servizi. Intervista a Giorgio Nani, AD di Mobyt

InTERVISTa

Eni sulla frontiera dell’innovazioneUn avveniristico Data Center, un’infrastruttura completamente virtualizzata e nuove modalità di gestione delle applicazioni. Un grande progetto di trasformazione guidato dal CIO Gianluigi Castelli

SPECIaLE

Mobile app awardsPremiate a Milano le aziende vincitrici del primo contest italiano per le applicazioni smartphone e tablet

The Global Machine-2-Machine Applications & Solutions NetworkThe Global Machine-2-Machine Applications & Solutions Network

www.m2mapps.com

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SOMMARIO

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Abbonamento annuale: 49 euro

Comitato ScientificoPresidente: Alessandro Perego (Politecnico di Milano)

Cesare Alippi (Politecnico di Milano), Federico Barilli (Confindustria Digitale), Luigi Battezzati (Politecnico di Milano), Ugo Biader Ceipidor (Università La Sapienza), Massimo Bolchini (Indicod-Ecr), Carlo Alberto Carnevale Maffè (Università Bocconi), Carlo Maria Medaglia (Università La Sapienza), Massimo Merlino (Università di Bergamo), Stefano Novaresi (Gruppo Comifar - Consorzio Dafne), Emilio Paolucci (Politecnico di Torino), Andrea Rangone (Politecnico di Milano), Francesco Sacco (Università dell’Insubria-SDA Bocconi)

Hanno collaborato a questo numeroRomina Arata, Paola Capoferro Ronchetta, Andrea Ferretti, Alessandro Longo, Angela Malanchini, Mario Maschio, Emanuela Pala, Marta Valsecchi, Vincenzo Zaglio

DIRettORe ReSPOnSAbIleManuela [email protected]

PubblICItà[email protected]

[email protected]. +39 (02) 3657 8869

WIReleSS4InnOvAtIOnè una testata di ICT and Strategy S.r.l.Via Schiaffino, 25 - 20158 Milano Rivista trimestrale distribuita in abbonamentoCopyright © 2000.

testi e disegni: riproduzione vietata.

Registrazione presso il Tribunale di Milano.

Autorizzazione N° 55 del 23-01-2008

Iscrizione presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n. 16446

Grafica e impaginazione ADM Studio Sas - Cologno Monzese (MI)

Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI)

Immagini: copyright Thinkstock

Associato a

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eDItORIAle05 GENERAZIONE BYOD (BRING YOUR OwN DEVICE)

COveR StORy8 PROMOZIONI E SERVIZI, IL SUCCESSO è VIA SMS di Manuela Gianni

APPROfOnDIMentI14 FOCUS CIO L’ICT di Eni sulla frontiera dell’innovazione di Manuela Gianni

20 SCENARI Le reti mobili verso l’LTE di Alessandro Longo

24 SPECIALE Mobile App Awards @ Smau 2011 di Andrea Ferretti

34 MOBILE PAYMENT Pagamenti da cellulare al via di Andrea Ferretti

PublIReDAzIOnAlI31 Esselunga35 Auriga36 Softec

RubRICHe06 Ricerche dal mondo38 RFId & Internet of Things42 Mobile Marketing & Service45 Mobile Force & Mobile workspace48 wireless Supply Chain51 Mobile Internet & App 54 Eventi e formazione58 Brevi dalle aziende62 Cambio di poltrone

BETWEEN TECHNOLOGY & BUS INESSB R I D G I N G T H E G A P

Executive

BETWEEN TECHNOLOGY & BUS INESSB R I D G I N G T H E G A P

Event

Prof. Giuliano Noci Ordinario di Marketingpresso il Politecnico di Milano

E V E N T

L’ESPERIENZA DIVENTA MULTICANALEStrategie e strumenti per la creazione di valore

K E Y N O T E S P E A K E R

P A R T N E R

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A G E N D AD E S C R I P T I O N

ICT4Event, in collaborazione con Oracle, è lieta di invitarla alla tavola rotonda “L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore” che si rivolge ad un numero selezionato di Responsabili Marketing delle maggiori imprese italiane.

La tavola rotonda, presieduta dal Prof. Giuliano Noci della School of Management del Politecnico di Milano, si focalizzerà sui temi del Customer Experience Management e della Multicanalità, la cui valenza strategica si sta sempre più a�ermando all’interno di qualsiasi impresa, grazie all’evoluzione delle esigenze dei clienti, alla di�usione sempre maggiore di dispositivi mobili - Smartphone, Tablet PC, Pad, ecc. - e alla possibilità per l’impresa di sfruttare soluzioni basate sui paradigmi del Web 2.0, che consentono una partecipazione attiva dei propri clienti nel processo di co-creazione del valore.

GIULIANO NOCI è ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2007, è opinionista del TG1, TG2, SkyTg24 e Radio24. L’ultimo suo libro si intitola “Open Marketing: costruire con il cliente un’esperienza multicanale” e si propone di evidenziare i principali cambiamenti indotti nel processo di marketing dalla crescente pervasività delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dalla sempre maggiore rilevanza giocata dal cosiddetto fenomeno del Web 2.0.

10.00_ Registrazione e welcome coffee

10.15_ Benvenuto di Oracle

10.30_ L’esperienza diventa multicanale: strategie e strumenti per la creazione di valore Prof. Giuliano Noci, School of Management Politecnico di Milano

11.15_ Dibattito e confronto con i partecipanti

13.00_ Fine dei lavori e light lunch

W H E N W H E R E

08 Marzo 201110:00 – 13:00

Spazio ChiossettoVia Chiossetto 20, Milano

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I | www.ict4event.it

Event

Organizzazione di diverse tipologie di evento(tavola rotonda a porte chiuse, evento open, smart meeting, webinar, ecc.) in una formula “chiavi in mano”, a supporto delle attività di lead generation.

Progettazione della strategia di comunicazione multicanaleverso un target selezionato da un database di oltre 400.000 contatti.

Ideazione e realizzazione di contenuti a valore(presentazioni, realizzazione di casi di studio, ecc.)grazie ad una partnership con i migliori docenti universitaried analisti delle differenti tematiche.

ICT4EXECUTIVE SUPPORTA I PROPRI CLIENTI NELL’IDEAZIONE E NELL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTIA VALORE RIVOLTI AD UN TARGET BUSINESS SELEZIONATO

PER INFORMAZIONI| tel. +39 02 36 57 88 71 | [email protected] | www.ict4executive.it |

Event

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editoriale

Generazione BYod(Bring Your own device)

el 2011 che ci siamo appena lasciati alle spalle si è delineato un nuovo e signifi-cativo trend dell’IT, prontamente ridotto ad acronimo: BYOD, Bring Your Own Device, traducibile in italiano come “porta il tuo dispositivo”. Si intende la possibilità per il dipendente di utilizzare, per le proprie attività lavorative, dispo-sitivi mobili che lui stesso ha scelto - pc, smartphone e tablet - acquistandoli au-tonomamente oppure facendoli compra-

re dall’azienda.Alcuni analisti statunitensi ne parlano come il più grande cambiamento dell’IT degli ultimi decenni, un cambiamento che è avvenuto nell’arco di soli due anni. La causa scatenante è da ricondursi all’e-splosione dei dispositivi mobili personali, con l’av-vento dell’iPhone e degli altri smartphone recenti, entrati prepotentemente nelle aziende sia per l’uso personale sia per il lavoro quotidiano. Un fenome-no chiamato anche consumerizzazione dell’IT e le-gato allo sfumare dei confini tra il tempo dedicato al lavoro e quello della vita privata.

A conferma che non si tratta solo di un tema per convegni ci sono già molte testimonianze illustri di aziende che hanno ritenuto necessario e inevitabile affrontare il nuovo scenario, rivedendo la strate-gia IT nell’ottica di riuscire a gestire, in sicurezza e secondo policy definite, la pletora di dispositivi e sistemi operativi oggi disponibili, dal BlackBer-ry ai dispositivi Apple, dagli smartphone Windows Phone a quelli Android. L’approccio BYOD ha il vantaggio, per le aziende, di delegare all’utente – in parte o in toto – non solo l’acquisto ma anche gli oneri della manutenzione e dell’assistenza dei terminali. L’ha spiegato sullo scorso numero di Wireless4in-novation il CIO di Procter&Gamble, compagnia che ha deciso di invertire la rotta passando da un approccio che assegnava a tutti i collaboratori lo stesso identico computer a uno improntato alla massima libertà di scelta, secondo criteri stabiliti e graduali. Ai neoassunti il computer non viene più

fornito dall’azienda (che però rimborsa in busta paga l’acquisto) mentre il supporto tecnico è ca-librato in base al ruolo della persona in azienda. In alcuni casi, ad esempio per gli utenti mac, ci si deve affidare a una rete di auto-assistenza gestita direttamente dagli utenti.Come P&G, che ha circa 100mila dipendenti, ci sono negli Usa diverse importanti aziende che han-no avviato strategie di BYOD: si sono mosse Citrix, Kraft, VMWare e Ibm.

Il trend appare dunque destinato ad arrivare nei prossimi mesi anche in Italia, nonostante le pro-fonde differenze culturali che separano il mondo del lavoro anglosassone da quello del nostro Paese, ma al momento la reazione dei CIO sull’argomento è molto tiepida.Una ricerca pubblicata di recente dalla School of Management del Politecnico di Milano, che ha sondato l’opinione di circa 250 Chief Information Officer delle principali organizzazioni pubbliche e private del nostro Paese, evidenzia con chiarezza lo scetticismo verso le logiche del “BYOD”, prevalen-temente riconducibile all’esigenza di garantire la sicurezza dei dati aziendali, eventualmente presenti sui dispositivi “personali”, e alla necessità di inte-grare e interfacciarsi con diversi Sistemi Operativi Mobile. Ma la spinta che viene dagli utenti è molto forte e il successo di tablet e smartphone di ultima genera-zione in Italia è maggiore che in altri Paesi. Mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi non è certo la scelta giusta.

di manuela Gianni

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Ricerche dal mondo

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In crescita gli acquisti fatti da telefonino in Italia

Il 2011 ha fatto registrare una nuova accelerazione dell’eCommerce italiano,

che supera oggi quota 8 mi-liardi di euro, in crescita del 20% rispetto al 2010 secon-do quanto riportato dall’Os-servatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano. In particolare, il segmento del Mobile Com-merce cresce nel 2011 in tripla cifra (+210% rispetto al 2010) e vale l’1% delle vendite online. Il valore del

Mobile Commerce – inteso come il valore delle vendi-te al consumatore finale da parte di merchant con ope-ratività in Italia, mediante Mobile Site o Application per smartphone – passa da 26 milioni di euro nel 2010 ad 81 milioni di euro nel 2011. I due terzi delle ven-dite sono di prodotti e un terzo di servizi. Nel 90% dei casi si tratta di situazioni di acquisto dove è importan-te cogliere una occasione

Il Politecnico di Milano stima per il 2011 un valore di 81 milioni di euro

essendo online in un pre-ciso istante. Alcuni esempi sono rappresentati dalle aste online (la cui chiusura è stabilita/regolamentata), dalle vendite a tempo (in cui la tempestività nell’ac-quisto è determinante viste le disponibilità limitate di prodotti), dalle prenotazio-ni (e/o i cambi) di biglietti per i mezzi di trasporto e di camere d’albergo, in cui l’acquisto può essere guida-to da esigenze improvvise e

non pianificate. Per le altre vendite, in cui è il clien-te a decidere il momento dell’acquisto, l’utilizzo del Mobile sembra essere pe-nalizzato per un’oggettiva “inferiorità” del device ri-spetto al desktop/notebook, a causa dello schermo trop-po piccolo, della limitata possibilità di fruire di con-tenuti multimediali, della velocità di navigazione non sempre all’altezza. La mag-gior parte di queste vendite è riconducibile all’abbiglia-mento, anche grazie ad una buona propensione all’ex-port (USA e Giappone in primis, dove il Mobile Com-merce ha raggiunto buoni tassi di diffusione). Meno significativo il valore delle vendite nell’informa-tica ed elettronica di consu-mo e nell’editoria, musica ed audiovisivi, dove tro-viamo iniziative comunque importanti come ad esem-pio Amazon, Bol, Media World. Nonostante la dif-fusione di altri sistemi ope-rativi (primo fra tutti An-droid), il Mobile Commerce sembra anche nel 2011 un business supportato preva-lentemente da iOS di Apple (e quindi iPhone), che pesa nel 2011 per l’80% del va-lore totale delle vendite. La ragione non è riconducibile tanto alla bontà del sistema operativo (comunque indi-scussa), ma ad altri due fat-tori. In primis, l’offerta di applicazioni è stata fino ad oggi più ricca per iOS che per Android. In secondo

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Il Mobile Commerce in Italia

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eCommerce Servizi Vendite tradizionali

Mobile Commerce Prodotti Vendite time based

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2011(dato stimato)

2011(dato stimato)

26mln E

6.799mln E

81mln E

8.141mln E

Mobile Commerce:Prodotti - Servizi

Mobile Commerce:Tipologia vendite

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+210%

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luogo, la base utenti iPho-ne è altamente profilata e più avvezza all’utilizzo di tutte le potenzialità delle nuove tecnologie. Difficile fare previsioni sullo svilup-po del Mobile Commerce. Nei principali mercati – con l’eccezione del Giap-pone dove per i noti fattori socio-culturali le vendite via Mobile rappresentano il 20% del totale eCommerce – la penetrazione del mo-bile sul totale eCommerce è di qualche punto percen-tuale (5% nel 2011 in UK). «Riteniamo che la diffusio-ne del Mobile Commerce, sia in Italia che all’estero, dipenderà dalla creazione di nuove occasioni in cui l’utilizzo dello smartphone porti dei chiari benefici per il cliente – ha commenta-to Riccardo Mangiaracina, responsabile dell’Osserva-torio B2C Netcomm-Poli-tecnico di Milano - come ad esempio la semplifica-zione del processo di ac-quisto mediante la ricerca dei prodotti supportata dalla macchina fotografica integrata, la soddisfazione di un bisogno nato da un impulso, ovvero l’acquisto tramite smartphone alle migliori condizioni di mer-cato di un prodotto iden-tificato su punto vendita, l’integrazione con l’espe-rienza di acquisto in nego-zio, ad esempio la vendita di coupon proposti in base alla posizione del cliente rilevata tramite GPS inte-grato».

La banda larga Mobile più diffusa della fissa

Nel mondo si contano 5,9 miliardi di sot-toscrizioni Mobile su un totale di 7 mi-liardi di abitanti, mentre è circa un terzo del totale la popolazione che ha accesso a Internet. La penetrazione globale del Mobile sulla popolazione è dell’87%, del 79% se si considerano i soli Paesi emer-genti. Questo quanto emerge dal rap-porto dell’ITU “The World in 2011: ICT Facts and Figures”, rilasciato in occasione dell’evento ITU Telecom tenutosi lo scor-so ottobre a Ginevra.Gli utenti che accedono ad Internet tra-mite connessioni a banda larga mobi-le sono 1,2 miliardi, il doppio di coloro che accedono tramite una connessione a banda larga fissa, e sono cresciuti ad un tasso del 45% annuo negli ultimi quat-tro anni. La Corea del Sud, economia che da quanto emerge dal rapporto è la più avanzata al mondo in termini di diffusio-ne delle tecnologie ICT, è anche il Paese in cui, tra i vari record, più si utilizza la banda larga mobile, con 91 sottoscrizio-

ni attive ogni 100 abitanti. In Italia tale valore è di 59 ogni 100 abitanti per il Mobile e di 22 ogni 100 per il fisso.L’Europa nel suo complesso è comunque il continente in cui più si è diffusa la connessione a banda larga sia fissa che mobile, con una penetrazione sulla po-polazione rispettivamente del 26% e del 54%.Anche i Paesi in via di sviluppo sono in corsa per la banda larga; e molti di que-sti sono stati in grado di beneficiare delle tecnologie mobili per superare le bar-riere infrastrutturali e fornire l’accesso alla rete in zone prima non raggiungibili. Mentre le persone all’interno delle eco-nomie più sviluppate usano sia la con-nessione Mobile che quella fissa, spesso in questi Paesi quella in mobilità è l’uni-co metodo di connessione disponibile. In Africa, per esempio, la penetrazione della banda larga mobile è del 4%, nettamente più alta di quella relativa alla fissa, infe-riore all’1%.

Sono 1,2 miliardi gli utenti nel mondo

Banda larga fissa Banda larga mobileOlanda 38,1 Korea (Rep.) 91,0

Svizzera 37,9 Giappone 87,8

Danimarca 37,7 Svezia 84,0

Korea (Rep.) 35,7 Australia 82,7

Norvegia 35,3 Finlandia 78,1

Islanda 34,1 Hong Kong, China 74,5

Francia 33,9 Portogallo 72,5

I Paesi con la maggiore penetrazione della banda larga nel mondo. Sottoscrizioni ogni 1000 abitanti

Font

e: IT

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Promozioni e servizi, il successo è via Sms

semplice ed efficace, il messaggino è diventato il mezzo di comunicazione

d’elezione per promuovere eventi e offerte speciali e per migliorare il servizio ai clienti.

Ne parliamo con Giorgio Nani, Amministratore Delegato di Mobyt,

società italiana specializzata nell’offerta di servizi e soluzioni di Mobile Messaging

con oltre 23 mila clienti e un fatturato in costante crescita

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Promozioni e servizi, il successo è via Sms

algrado l’età e i li-miti del formato - 160 caratteri di puro testo - l’Sms è oggi più vitale che mai. Sono ormai milio-ni i messaggini che

viaggiano ogni giorno sulle reti degli operatori mobili e il nu-mero è in costante crescita. Se fra i giovani l’Sms è ormai il mezzo di comunicazione predi-letto, sono sempre più numero-se le aziende che lo utilizzano come strumento di Marketing, in particolare per i servizi al cliente e le promozioni. Sempli-ce e immediato, l’Sms è andato nel tempo a sostituire mezzi di comunicazione più tradizionali, come ad esempio la stampa di locandine o la distribuzione di depliant informativi. Una crescita che si riflette an-che nei risultati di Mobyt, lea-der italiano nel Mobile messa-ging, che dalla sua nascita, nel 2002, ha aumentato costante-mente il fatturato e il numero di clienti, espandendo la presenza a livello internazionale con l’a-pertura, nel 2006, di una sede nel Sud della Francia che si af-fianca a quella di Ferrara. Oggi sono 23mila le aziende che uti-lizzano i servizi di Mobyt, per un totale di 20 milioni di Sms spediti ogni mese.

A Giorgio Nani, Amministratore Delegato della società, abbiamo chiesto le ragioni del successo del Mobile messaging.

Il numero di Sms inviati dalle aziende continua a crescere. Quali sono, in sintesi, le ragioni di que-sto successo?L’Sms è uno degli strumenti di comunicazione “one to one” più efficaci per le aziende: ga-rantisce sempre velocità di dif-fusione e certezza di lettura da parte del cliente, un vantaggio notevole rispetto all’e-mail, da sempre afflitta dallo spamming. Se per le mail il tasso di aper-tura è intorno al 22%, per gli Sms è del 98%, e con risultati molto positivi in termini di re-demption. Nessun altro canale ha questa efficacia: per questo è lo strumento ideale per le pro-mozioni di prodotti e servizi e per i servizi al cliente. Mobyt da

sola ha inviato nel corso dello scorso anno 170 milioni di Sms per conto dei propri clienti, per il 60% in ambito service e per il 40% in ambito promotion.In Italia gli investimenti in que-sto settore sono aumentati del 17% rispetto all’anno preceden-te, toccando i 70 milioni di euro, e Mobyt è leader di mercato con una quota del 10%.

Quali tipologie di clienti ne fanno un maggiore uso? Inizialmente l’uso dei messag-gi si è diffuso molto nel settore dell’entertainment, in partico-lare i locali e le discoteche, che avvisano i loro clienti quando vengono organizzati partico-lari eventi. Ma ora aziende di ogni settore, sia grandi sia pic-cole realtà locali, hanno creato propri database che utilizzano per l’invio di comunicazioni ai propri clienti, con contenuti sia

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di MANuelA GiANNi

promozionali che di servizio. Per esempio nell’abbigliamento, per avvisare i clienti qualche gior-no prima dell’inizio dei saldi, in modo che possano avere le mi-gliori occasioni, o nel commer-cio in genere, GDO compresa, per comunicare promozioni. Un esempio di servizio è la conces-sionaria che avvisa quando l’au-to che è stata portata a riparare è pronta.Abbiamo diversi clienti che comprano da anni, anche piccoli quantitativi acquistando un cre-dito prepagato che poi rinnova-no quando viene esaurito.

I messaggi vengono anche in-viati a scopo pubblicitario a persone che non sono clienti di un’azienda?In genere i nostri clienti già dispongono di una loro rubri-

Giorgio Nani Amministratore

Delegato di Mobyt

il boom degli Sms in italia e in tutto il mondoNel 2010 in tutto il mondo sono stati inviati quasi 7 mila miliardi di Sms, pari a oltre 200 mila messaggi al secondo, di cui 85 miliardi solo in Italia. Ormai nel no-stro Paese praticamente tut-ti coloro che hanno l’età per usare un cellulare lo possiedo-no, per un totale di 50 milioni di telefoni in circolazione. Un’indagi-ne rivela che 9,7 milioni di persone tra i 15 e i 65 anni vorrebbero ricevere informazioni tramite Sms su nuovi prodotti o su sconti/offerte speciali. Gli Sms diventano quindi sempre più parte integrante dei servizi for-niti dalle aziende ai propri clienti: nel 2010, in Italia, il mercato degli Sms Bulk (inviati dalle aziende) si è attestato tra 900 milioni e 1,2 miliardi di messaggi spediti.

cover story

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Kwixo, un sistema di pagamento tramite smsSviluppato da Fia Net società del grup-po Crédit Agricole, Kwixo è una soluzio-ne di pagamento di nuova generazione. Semplice, rapida e sicura, Kwixo offre la possibilità di effettuare tutti i pagamenti quotidiani: acquisti online, spedizione di denaro tra privati, con un semplice clic, sia dal proprio cellulare che dal computer. Dovete rimborsare un amico, ma non siete davanti al computer e non avete accesso ad internet dal cellulare? Nessun proble-ma, con Kwixo inviate il denaro via Sms.Per effettuare i pagamenti, basta iscriver-si al servizio e inviare dal proprio cellula-re (il numero serve da codice identifica-tivo) un Sms ad un numero prestabilito con l’ammontare della cifra da pagare e il numero di cellulare del destinatario. A questo punto un servizio vocale chiama per avere conferma dell’effettiva volon-tà di effettuare il pagamento e rendere sicura l’operazione. Una volta effettuato il pagamento un Sms informa il mittente.Mobyt France, filiale della società italiana leader di mercato nei servizi Sms per le aziende, è partner del progetto da quando è stato lanciato, all’inizio dell’anno. For-nisce il numero di ricezione e gli Sms per confermare l’avvenuto pagamento.Al momento il servizio è disponibile solo in Francia, ma le intenzioni sono quelle di renderlo disponibile in tutta Europa.

ca di contatti e su questa base clienti viene effettuata l’azione di promotion. I destinatari sono dunque persone che hanno già dato il consenso all’azienda o al commerciante, e che quin-di sono interessate a ricevere la comunicazione. Diverso è il caso di messaggi pubblicita-ri inviati a prospect: in questo caso gli unici a poter fornire i contatti sono gli operatori di telefonia mobile, i quali hanno ricevuto il consenso da parte dei loro clienti. L’Advertising via Sms permette di inviare messaggi mirati, ad esempio a una determinata fascia di età, per regione o città specifica, ma non è possibile in questo caso sapere se queste persone possono essere interessate al prodotto o servizio che viene proposto. I tassi di apertura e la redemption per l’Advertising sono quindi molto più bassi.

Quest’anno abbiamo vissuto il boom delle App, molto utilizzate anche come strumento di Marke-

ting. Il fenomeno ha influenzato il mercato del messaging? A mio avviso le App sono com-plementari al nostro servizio. Una ricerca di settembre relativa a 5 Paesi, Gran Bretagna, Fran-cia, Germania, Spagna e Italia, mostra che le App e il browser si attestano al di sotto del 30% di utilizzo, mentre gli Sms supera-no l’80%. A dispetto dell’evolu-zione tecnologica che coinvolge il Mobile, è sempre l’Sms lo stru-mento principe della comunica-zione via cellulare, sia privata sia a scopo commerciale.A proposito di App, anche Mobyt ne renderà disponibile a breve una che permette di invia-re messaggi e si interfaccia con la nostra piattaforma, rendendo possibile sincronizzare le rubri-che, e questo è molto utile per chi si occupa di promotion.

Gli Mms non hanno mai avuto grande diffusione: qual è oggi l’utilizzo?Non hanno mai avuto una gran-de diffusione perché il costo è

Promozioni e servizi, il successo è via sms

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sempre stato eccessivo: per spe-dire immagini o allegati convie-ne mandare le mail. Basta pen-sare che noi spediamo appena 2mila Mms al mese, a fronte di 20 milioni di Sms.

Qual è in dettaglio il ruolo di Mobyt nella realizzazione dei ser-vizi di Messaging per i clienti?Mobyt fornisce ai clienti stru-menti completi per spedire Sms in autonomia e li supporta nel-la gestione del servizio e nella pianificazione della campagna promozionale. Il nostro sof-tware, sviluppato internamente e accessibile via Web, permette al cliente di caricare la propria rubrica, creare gruppi e gesti-re invii mirati in pochi minuti, dal proprio computer. La piat-taforma tecnologica è ospitata nella server farm di INet/Bri-tish Telecom a Milano, e da lì forniamo ai clienti i servizi e le connessioni agli operatori di telefonia mobile, sia per l’Italia che per la Francia. Garantiamo massima qualità e supporto,

anche nella definizione della campagna: la cura del cliente, sia grande che piccolo, per noi è fondamentale.

Nel 2010 siete cresciuti del 36%. A cosa si deve questo ec-cezionale risultato e quali sono le previsioni per il 2011?La crescita del fatturato di Mobyt è costante da anni, in media 15-20%, e anche il 2011 è in linea con questo dato. Nel 2010 abbiamo assistito a un boom dei servizi: credo che il mercato abbia raggiunto la piena consapevolezza di quan-to possa essere potente questo strumento. Il nostro fatturato è

intorno a 9 milioni di euro: ab-biamo ancora ampi margini di crescita e le prospettive sono po-sitive sia in Italia sia in Francia: prevediamo di chiudere il 2011 con 240 milioni di messaggi in-viati. Ma stiamo anche pensando a una diversificazione dei canali rispetto al Mobile. Stiamo guar-dando altri Paesi, per continuare la crescita verso l’estero: già nel 2007 eravamo pronti a sbarcare negli USA ma in quel merca-to c’erano e vi sono tuttora dei paletti normativi che finora ci hanno frenato, in particolare il fatto che al momento paga non solo chi invia ma anche l’utente che riceve il messaggio.

Fitness First comunica con i soci delle palestre con i messaggiFitness First, multinazionale leader mondiale nella gestione diretta di fitness club, vanta più di 500 club del benessere in Europa, Asia e Austra-lia, per un totale di 1.500.000 soci. In Italia, dove il primo centro è stato inaugurato nel 2001, Fitness First re-gistra una crescita costante: ad oggi, infatti, sono ben 18 i club aperti. Tra questi, le quattro strutture attive della città di Milano offrono soluzio-ni innovative sul fronte dei servizi ai clienti, come ad esempio un Club ri-servato solo alle donne, con uno staff interamente femminile, e una piscina per allenarsi anche in acqua.Con l’obiettivo di creare un’occasione in più per allenarsi e incontrare gli amici, e nello stesso tempo far cono-scere i propri servizi, Fitness First ha organizzato in tutti i centri d’Italia l’iniziativa “Porte Aperte” che, per un

week-end, dava a chiunque la pos-sibilità di accedere ai servizi Fitness First e di allenarsi gratuitamente. L’avviso a tutti i soci è stato inol-trato via Sms, attraverso la piatta-forma tecnologica fornita da Mobyt. Il riscontro in termini di presenze all’iniziativa, unito alla semplicità di gestione della comunicazione, è stato eccellente. L’esigenza di Fitness First di rivolger-si a una società come Mobyt è nata, infatti, proprio per rendere più im-mediate, più semplici, e più efficaci tutte le comunicazioni tra il club, i soci ed altri eventuali stakeholder: informare sulle promozioni, sulle nuove attrezzature inserite in sala macchine, ricordare la scadenza dell’abbonamento mensile, chiedere un feed-back a chi ha effettuato una prova in palestra e così via.

«Nel 2010 abbiamo una crescita del 36%: credo che il mercato abbia raggiunto la consapevolezza di quanto possa essere potente questo strumento»

COSA OFFRE

I candidati che supereranno il processo di valutazione:

• saranno supportati – dal team degli Osservatori – nella messa a punto del progetto imprenditoriale,

con l’obiettivo di accelerarne lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi di business;

• avranno la possibilità di frequentare gratuitamente un percorso di alta formazione presso il MIP – la Business

School del Politecnico di Milano – �nalizzato ad accrescere le competenze e l’empowerment del gruppo imprenditoriale;

• saranno supportati del team degli Osservatori nella ricerca dei capitali di rischio necessari.

MISSIONE

Giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate sull’innovazione: è questo l’obiettivo che gli Osservatori ICT & Management si pongono a partire da quest’anno, nella convinzione che ciò rappresenti un ingrediente fondamentale per il rilancio della nostra economia.

Per questo motivo nasce il progetto Start-up Boosting che, attraverso il succedersi di una serie di Call for Ideas collegate ai diversi Osservatori, intende identi�care le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo dalla School of Management del Politecnico di Milano.

CHI PUÒ PARTECIPARE

Alla Call 4 Ideas possono partecipare:• persone �siche (singole o in gruppo) in

possesso di un’idea di business fortemente innovativa;

• aziende in fase di start-up e con elevato potenziale di crescita;

• imprese anche già avviate che abbiano sviluppato innovative idee di business.

AMBITI DELLE CALL 4 IDEAS

Start-up Boosting

S S E R V A T O R I . N E Tict & management

M O B I L E I N T E R N E T, C O N T E N T & A P P S

C L O U D C O M P U T I N G & I C T A S A S E R V I C E

G I O C O O N L I N E E C O M M E R C E B 2 C

E N T E R P R I S E 2 . 0 A U G M E N T E D R E A L I T Y

E G O V E R N M E N T D I G I TA L M A R K E T I N G

S E M A N T I C W E B I N T E R N E T O F T H I N G S

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M O B I L E B U S I N E S S & A P P

M O B I L E M A R K E T I N G & S E R V I C E

N F C & M O B I L E PAY M E N T

I C T S E C U R I T Y

N E W S L O T & V I D E O L O T T E R I E

E P R O C U R E M E N T & E S U P P L Y C H A I N

U N I F I E D C O M M U N I C AT I O N & C O L L A B O R AT I O N

www.osservatori.net

INFORMAZIONI GENERALI

• la partecipazione è gratuita;• i partecipanti, inviando la propria candidatura e i

documenti necessari per la partecipazione al processo di valutazione, dichiarano che le informazioni fornite sono

veritiere e che ogni decisione del Comitato di Valutazione verrà accettata incondizionatamente;

• tutti i documenti presentati devono essere redatti o in italiano o in inglese;

• una carenza nelle informazioni inviate potrà causare l'esclusione dalla selezione.

COSA OFFRE

I candidati che supereranno il processo di valutazione:

• saranno supportati – dal team degli Osservatori – nella messa a punto del progetto imprenditoriale,

con l’obiettivo di accelerarne lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi di business;

• avranno la possibilità di frequentare gratuitamente un percorso di alta formazione presso il MIP – la Business

School del Politecnico di Milano – �nalizzato ad accrescere le competenze e l’empowerment del gruppo imprenditoriale;

• saranno supportati del team degli Osservatori nella ricerca dei capitali di rischio necessari.

MISSIONE

Giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate sull’innovazione: è questo l’obiettivo che gli Osservatori ICT & Management si pongono a partire da quest’anno, nella convinzione che ciò rappresenti un ingrediente fondamentale per il rilancio della nostra economia.

Per questo motivo nasce il progetto Start-up Boosting che, attraverso il succedersi di una serie di Call for Ideas collegate ai diversi Osservatori, intende identi�care le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo dalla School of Management del Politecnico di Milano.

CHI PUÒ PARTECIPARE

Alla Call 4 Ideas possono partecipare:• persone �siche (singole o in gruppo) in

possesso di un’idea di business fortemente innovativa;

• aziende in fase di start-up e con elevato potenziale di crescita;

• imprese anche già avviate che abbiano sviluppato innovative idee di business.

AMBITI DELLE CALL 4 IDEAS

Start-up Boosting

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INFORMAZIONI GENERALI

• la partecipazione è gratuita;• i partecipanti, inviando la propria candidatura e i

documenti necessari per la partecipazione al processo di valutazione, dichiarano che le informazioni fornite sono

veritiere e che ogni decisione del Comitato di Valutazione verrà accettata incondizionatamente;

• tutti i documenti presentati devono essere redatti o in italiano o in inglese;

• una carenza nelle informazioni inviate potrà causare l'esclusione dalla selezione.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Ogni candidatura, anche sottoposta da team, deve indicare un referente principale.

Per partecipare occorre iscriversi compilando il Form di registra-zione sul sito www.osservatori.net che include una breve descri-zione del progetto imprenditoriale, in cui vengono messi in evidenza: prodotti/servizi innovativi erogati, mercato target, principali concorrenti, fatturato previsto e investimenti stimati (anche solo in modo approssimato).

In seguito all'iscrizione il referente riceverà tramite e-mail la conferma di iscrizione e un codice utente identi�cativo.

Successivamente il referente dovrà inviare a [email protected] una descrizione più dettagliata del progetto imprenditoriale secondo le modalità indicate nel MODULO A, indicando nella e-mail il proprio codice identi�cativo.

L'organizzazione invierà al referente una conferma della ricezio-ne della documentazione.

Le idee di business e i progetti imprenditoriali saranno analizzati e valutati da un apposito Comitato di Valutazione. I componenti del Comitato sono docenti del Politecnico di Milano con grande esperienza nel mondo dell’innovazione e dell’high-tech.

Il Comitato valuterà la documentazione ricevuta sulla base dei criteri indicati nel MODULO B.

SCADENZE

Ogni mese vengono valutate le proposte pervenute.

CONFIDENZIALITÀ

Le sole persone che avranno accesso alla documentazione inviata saranno i componenti del Comitato di Valutazione, che garantisco-no l'assoluta riservatezza delle informazioni e dei dati forniti.

MODULI

MODULO A - Formato della documentazione

Ogni candidato deve inviare la propria documentazione in forma-to pdf stampabile, non più lunga di 30 pagine (inclusi eventuali allegati tecnici o tabelle o altri elementi utili), che descriva i seguen-ti punti principali:

• Idea di Business: bisogni del mercato che l'impresa intende soddisfare, con quali tipi di prodotti/servizi;

• Piano Strategico: analisi della concorrenza, vantaggi compe- titivi, strategia deliberata;

• Piano di Marketing: mercato potenziale, mercato obiettivo, previsioni di vendita, scelte di marketing mix;

• Piano Operativo: catena del valore, processi chiave dell'azien da, management team, risorse chiave;

• Piano Economico-Finanziario: struttura finanziaria, fabbiso- gno di �nanziamenti, sintesi dei risultati economico/�nanziari attesi.

MODULO B - Valutazione delle proposte

Il Comitato valuterà la documentazione ricevuta principalmente sulla base di:

• originalità dell'idea di business e del progetto imprenditoriale;

• sostenibilità nel lungo termine (reali fonti del vantaggio competitivo);

• potenziale del mercato obiettivo;

• prospettive economico-finanziarie.

Saranno inoltre valutati i seguenti criteri:

• fattibilità e grado di sviluppo tecnico già raggiunto;

• appeal su scala internazionale;

• qualità e competenze del team imprenditoriale;

• qualità e completezza dell'informazione fornita.

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Start-up BoostingRegolamento

S S E R V A T O R I . N E Tict & management

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L’IcT di Enisulla frontiera dell’innovazione

di ManueLa GIannI

n Eni dal 2006, Gianluigi Castelli è a capo dell’or-ganizzazione che gestisce l’ICT della multinazionale italiana. Nel suo gruppo lavorano 675 persone e il budget gestito è di 475 milioni di euro l’anno, cui si aggiunge la spesa per l’estero, circa 250 milio-

ni di euro. Per rispondere in modo più efficace e tempestivo alle esigenze ICT di un’azien-da così diversificata come Eni, dallo scorso ottobre l’organiz-zazione è stata rivista per ma-cro processi aziendali (come l’esplorazione, la produzione, il commerciale…): unità inte-grate verticalmente e libere di adottare il modello operativo più efficace nei confronti delle linee di business con cui inte-ragiscono. Gianluigi Castelli sta traghet-tando Eni lungo un percorso di trasformazione dell’IT destinato a ridisegnare completamente le modalità di erogazione dei ser-vizi nel segno della massima ef-ficienza e flessibilità: un nuovo Data Center, in via di realizza-zione, ospiterà un’infrastruttura virtualizzata su cui poggerà la quasi totalità delle applicazioni. Un progetto molto innovativo e articolato che vedrà l’azienda impegnata per i prossimi due anni. Con il CIO ripercorriamo le tappe di questa trasformazione dell’ICT di Eni.

Eni ha avviato di recente i lavo-ri per la realizzazione del nuovo

Il cIo Gianluigi castelli sta guidando la multinazionale italiana dell’energia lungo un percorso di profonda trasformazione dell’IcT, che vede il suo punto di arrivo nell’avveniristico green data center in via di realizzazione e passa per il rinnovamento completo sia dell’infrastruttura sia della gestione delle applicazioni, che saranno interamente migrate nella nuova server farm virtualizzata

IL’IcT di Eni

sulla frontiera dell’innovazioneGreen Data Center, elemento car-dine del progetto di IT Transfor-mation. In cosa consiste e qual è l’origine del progetto?Si tratta di una profonda tra-sformazione tecnologica e ap-plicativa, che parte dal nuovo data center per arrivare a un ri-disegno di tutta l’infrastruttura e della gestione operativa delle ap-plicazioni. Negli ultimi anni, in-fatti, abbiamo progressivamente migliorato l’efficienza operativa dell’IT di Eni, ma ritengo che si possa fare di più e meglio, grazie al progetto di IT Transformation. Nel 2006 in Eni ogni applica-zione aveva il suo server o i suoi server di riferimento. Non c’era una strategia chiara su cosa fondare l’infrastruttura e quindi avevamo un’elevata frammentazione: server di tutti i tipi, con costi operativi elevati e flessibilità molto bassa. An-che la continuità ne risentiva: a meno delle applicazioni più cri-tiche, non era economicamen-te sostenibile una ridondanza completa. Quando si rompeva una macchina, quindi, non c’e-ra la possibilità di migrare la relativa applicazione su un’al-tra in tempi brevi. Dal 2007 abbiamo iniziato un processo di consolidamento in logica di server farm, compran-do macchine grandi che poteva-no essere partizionate. Il ridotto numero di macchine riduceva la complessità operativa, ma c’era ancora un’elevata eterogeneità. Contemporaneamente, per il mondo Wintel abbiamo avviato

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L’IcT di Enisulla frontiera dell’innovazione

Gianluigi Castelli

Executive Vice President Information &

Communication Technology

L’IcT di Enisulla frontiera dell’innovazione

un esteso programma di vir-tualizzazione: una trentina di server molto grandi totalmente virtualizzati hanno rimpiazza-to qualche centinaio di server piccoli. Adesso il passo che ci apprestiamo a fare è di cogliere l’occasione del data center nuo-vo per realizzare un’infrastrut-tura totalmente omogenea.

Come sarà realizzata questa infra-struttura e quali sono i vantaggi?Tranne poche eccezioni deter-minate dalla natura molto spe-cifica di alcune applicazioni, useremo quasi solo server basati su blade industry standard con sistema operativo Linux e con un livello spinto di virtualizza-zione: otterremo così una mag-gior saturazione delle CPU, una migliore capacità di assorbire i

picchi di carico - perché è possi-bile in ogni momento attribuire i processori alle applicazioni che ne hanno bisogno – e una mi-gliore continuità di servizio: se si rompe un server fisico, il ser-ver virtuale e le relative appli-cazioni vengono migrate dina-micamente. Per la gestione delle applicazioni sui nuovi server abbiamo anche messo a punto uno schema operativo, battez-zato ENI Dynamic Infrastructu-re. Ma questo avverrà nel 2013. Nel 2012 completeremo i muri e le parti fisiche del Data Center, poi è necessario un po’ di tempo per testare tutta l’infrastruttu-ra, i cablaggi e la rete. Il 2013 sarà dedicato allo spegnimento progressivo dei vecchi server e all’avviamento delle applicazio-ni sulla nuova struttura.

chi è Gianluigi Castelli Gianluigi Castelli è nato a Milano nel 1954 dove si è laureato in Fisica a Indirizzo Cibernetico nel 1978.Dall’agosto del 2006 è Executive Vice President ICT di Eni S.p.A.Dal 2001 al 2006 ha ricoperto diversi ruoli all’interno del Gruppo Vodafone: inizialmente come CIO di Voda-fone Italia, quindi è divenuto Chief Technology Officer di Vodafone Italia unificando sotto un’unica responsa-bilità tutte le tecnologie IT e di Rete. Infine, è stato CIO di Gruppo, con responsabilità di governo e integra-zione di tutte le funzioni IT delle società operative del Gruppo Vodafone. Dal 1997 al 2001 ha operato all’interno del Gruppo

Fiat, prima come CIO di Fiat Auto, poi come Ammi-nistratore Delegato e Direttore Generale della società di servizi software del Gruppo (GSA). Nel 1996-1997 è stato CIO di Infostrada. Dal 1978 al 1996 ha rico-perto diversi incarichi all’interno di Etnoteam S.p.A., fino a diventare direttore della Divisione di System Integration. Dal 1978 al 1997 ha anche svolto at-tività accademica presso il Dipartimento di Scienze dell’Informazione dell’Università Statale di Milano. Nel 1995 ha vinto l’European Commission Informa-tion Technology European Award e nel 2009 l’EUCIP Champion Award. È inoltre presidente di CIO AICA Forum, il ramo italiano di EuroCIO.

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Ha affermato che negli ulti-mi anni avete progressivamente migliorato l’efficienza operativa dell’ICT. Che risultati avete otte-nuto finora?All’inizio del 2007 abbiamo av-viato un programma di efficien-za che ha portato in quattro anni a una riduzione dell’organico da 1045 a 675 persone e a un ri-sparmio di quasi 100 milioni di euro all’anno sulla spesa esterna. Ora abbiamo stabilizzato sia il budget che l’organico, ma siamo alla ricerca costante di una ul-teriore ottimizzazione dei costi, con alcuni punti fermi. Ritengo infatti che sia doveroso compra-

re al miglior prezzo, integrato da precisi indicatori di qualità: in altre parole è giusto mettere i fornitori sotto pressione, ma esi-stono delle soglie al di sotto delle quali non è ragionevole scendere perché, come dico spesso “If you pay peanuts you get monkeys”. Abbiamo ben chiare quali sono le tariffe al di sotto delle quali diventa estremamente pericoloso scendere, sia perché si inquina il mercato - perché non sono reali - sia perché porta ad un decadi-mento della qualità. In futuro, il recupero di efficienza pensiamo di ottenerlo con la IT Transfor-mation.

La migrazione verso il nuovo data center prevede anche un inter-vento sul parco applicativo? Abbiamo già avviato un grande progetto di razionalizzazione del-le applicazioni. Alcune verranno eliminate, altre incorporate o so-stituite: io sarei soddisfatto se ri-uscissimo a spegnerne un numero compreso tra 100 e 140, arrivando cioè a circa 400-450 applicazioni rispetto alle 545 oggi a portafo-glio. È un progetto molto com-plesso: anche per la sua parte più semplice, lo spegnimento appun-to, dobbiamo stare attenti perché molte applicazioni sono anche in uso presso gli altri Paesi in cui Eni è presente e dobbiamo garantire che il servizio non subisca inter-ruzioni. Non tutte le applicazioni comunque potranno essere porta-te sulle piattaforme standard. Un certo numero, di tipo industriale specifico, continuerà a girare su server dedicati, perché il fornitore non le rende ancora disponibi-li sulle piattaforme che abbiamo scelto.

State dunque realizzando una tra-sformazione verso una infrastrut-tura Cloud privata?C’è troppa enfasi attorno alla parola Cloud, ma è vero che a livello di infrastruttura si tratta assolutamente di un’Infrastructu-re as a Service, e a livello di piat-taforma avremo una buona per-centuale di Platform as a Service. Tuttavia, a livello di software applicativo non vorrei parlare di Cloud per due ragioni: la prima è che le nostre applicazioni sono tante, quindi strutturare in logica di servizio un portafoglio appli-cativo eterogeneo come questo è troppo oneroso. Dall’altro noi abbiamo utenti che utilizzano classi di applicazioni ben defi-nite, quindi il beneficio del self provisioning tipico del mondo del Cloud non ci interessa. Fac-ciamo nostri quei concetti del Cloud che ci abilitano flessibilità, continuità, miglior efficacia nella gestione della risorsa di calcolo, ma non abbiamo necessità di re-alizzare un vero Cloud applicati-vo privato.Stiamo invece investigando l’op-portunità di creare un catalogo di

I numeri di EniFondata nel 1953 come Ente Nazionale Idrocarburi, Eni oggi è una Società per Azioni quotata sulla Borsa di Milano e al New York Stock Exchange (NYSE). È un’impresa integrata nell’energia, impegnata a crescere nell’atti-vità di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale, presente in 79 Paesi con circa 80.000 dipendenti.Nel 2010 ha prodotto 1,8 miliardi di barili di petrolio al giorno e ha venduto 97 miliardi di metri cubi di gas. I ricavi superano i 98 miliardi di euro.

L’IcT di eni sulla frontiera dell’innovazione

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Il Data Center più efficiente del mondo Eni ha inaugurato lo scorso 3 ottobre a Ferrera Erbo-gnone (Pavia) il cantiere che porterà alla realizzazione del nuovo Green Data Center, progettato per ospitare i sistemi informatici centrali di elaborazione di Eni attual-mente dislocati sul territorio nazionale.Il nuovo centro costituirà un primato nel Paese per ti-pologia e dimensione e utilizzerà le più innovative so-luzioni tecnologiche improntate al risparmio energetico, consentendo di ridurre notevolmente anche i costi ope-rativi. L’efficienza energetica del nuovo centro, che sarà completato entro il 2012, si tradurrà in una riduzione di emissione di CO2 pari a 335 mila tonnellate annue (un valore pari a circa l’1% dell’obiettivo italiano contenuto nel protocollo di Kyoto).Il data center si contraddistingue per affidabilità, in-novazione e sostenibilità, a partire dal luogo scelto per la sua realizzazione. L’energia per l’alimentazione verrà infatti fornita dalla vicina centrale Enipower e prodotta mediante turbogas a metano, la più pulita tra le fonti fossili di produzione di energia elettrica. La vicinanza permette inoltre di ridurre al minimo la dispersione di energia elettrica nel trasporto e garantisce la presenza costante di squadre di intervento altamente specializ-zate.L’azienda si pone l’obiettivo di superare il miglior risulta-to in termini di efficienza energetica mai raggiunto dai data center a livello mondiale, misurata con il parametro standard internazionale PUE (Power Usage Effectiveness - rapporto tra consumi totali del data center e i soli consumi degli apparati dedicati ai processi informatici).

Il Data Center di Eni raggiungerà un livello di efficien-za pari a un PUE medio annuo inferiore a 1,2, migliore dell’attuale record a livello mondiale che è di 1,27 e alla media italiana che presenta valori tra 2 e 3.L’efficienza del Data Center deriva soprattutto dal parti-colare sistema di raffreddamento adottato, che prevede l’utilizzo dell’aria esterna per almeno il 75% delle ore dell’anno, attraverso la tecnica del free-cooling diretto, limitando l’utilizzo dei condizionatori al solo rimanente 25% del tempo, soprattutto nella stagione calda. Inol-tre, la temperatura di esercizio dei server non è come di solito tra 18 e 20 gradi, ma di 24 gradi, dato che le nuove tecnologie dei processori supportano temperature superiori rispetto al passato. In caso di guasto, il singolo blade dei server può essere sostituito senza difficoltà, essendo tutta l’infrastruttura virtualizzata.Per la realizzazione del centro sono state messe a punto soluzioni totalmente innovative, come per esempio, sul fronte elettrico, i gruppi di continuità (UPS) in tecnolo-gia off-line realizzati su commissione diretta di Eni, che, a differenza di quelli già esistenti, sono sempre spenti e si attivano rapidamente solo quando necessario.Non ci saranno, inoltre, generatori diesel di emergenza: una doppia rete di alimentazione totalmente indipen-dente garantisce la costante disponibilità dell’elettricità.Inizialmente verranno allestite 4 delle 6 sale macchine previste, per un investimento di 98 milioni di euro. Il pay back del data center è in meno di 7 anni se calcolato a costi costanti dell’energia, un arco temporale destinato a ridursi all’aumentare del costo dell’energia.

processi di business indirizzabili tramite BPaaS, ovvero Business Processes as a Service, con cui, insieme ai colleghi delle linee di business, decidere se acquistare servizi integrati e non solo IT. Naturalmente garantendo la cor-retta interoperabilità con le altre applicazioni presenti in Azienda.

Eni è presente in oltre 7O Paesi. Come gestite l’ICT nelle diverse realtà in cui operate?

Il modo in cui siamo presenti in questi Paesi varia moltissi-mo, quindi un modello uguale per tutti non può funzionare. La natura e le dimensioni delle ap-plicazioni locali possono essere molto diverse. Operiamo in vari modi. Nel Kazakistan, per esem-pio, esiste una forte presenza, circa 150 persone locali guidate da manager nominati da noi: l’IT è nelle mani di due italiani. Stessa cosa in Nigeria, dove ab-

biamo una sessantina di persone. In altre realtà il presidio da parte nostra è minore: è il caso dell’E-gitto dove abbiamo una ventina di persone. In termini di infrastruttura, ab-biamo una delle reti IP più este-se in Europa e nel mondo, cer-tamente la più grande in Italia. Su questa viaggia tutta la nostra fonia, con un beneficio sui co-sti molto elevato: tutte le sedi remote si attaccano alla nostra rete secondo standard definiti e governati da noi. Le reti dati spesso non sono affi-dabili: in molti Paesi sono molto scadenti anche perchè i nostri impianti non sono mai nella ca-pitale, ma sono magari in mezzo alla foresta. Anche i collegamen-ti satellitari non sempre sono adeguati a fornire un servizio 24 per 7 e in taluni casi la latenza

nel 2012 completeremo il Data center e realizzeremo i test. Il 2013 sarà dedicato allo spegnimento progressivo dei vecchi server e alla migrazione delle applicazioni

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non è adeguata per certi tipi di applicazioni. In questi casi rea-lizziamo perciò data center locali per avere quel grado di affidabi-lità che le reti geografiche non sempre garantiscono.

Avete già migrato tutta la telefo-nia internazionale su IP? Il progetto VoIP è iniziato nel 2005 ed è stato completato nel 2010. Tutta la telefonia è IP con funzioni di least cost routing (instradamento al minor costo) basate su tecnologia Italtel: se, dall’Italia, si compone un nu-mero di rete pubblica, ad esem-pio del Congo, la nostra centra-le “cattura” la chiamata e la fa

uscire verso la rete pubblica nel punto più vicino, ovvero nella nostra sede in Congo. Questo meccanismo ha prodot-to svariati milioni di euro di risparmi all’anno sui costi di telefonia.

Qual è il vostro approccio alla Mobility? Come e da chi vengo-no utilizzati in Eni gli smartpho-ne e i tablet?Anche in Eni questi dispositivi stanno diventando sempre più comuni, ma si tratta ancora di numeri piccoli rispetto alla nostra dimensione: attualmen-te sono in uso un centinaio di iPad, circa 200 iPhone, sem-

pre più richiesto, altrettanti Blackberry, e un migliaio di smartphone Nokia. Stiamo pensando di sviluppare un Enterprise App Store: non vogliamo che si crei una pro-liferazione di App diverse, che se utilizzate per scopi aziendali ci potrebbero creare problemi di security. Un catalogo di App certificate ci permetterà di ottenere il du-plice scopo di governare la spe-sa al meglio, senza che questa ricada sul singolo dipendente, e di garantire i più elevati stan-dard di sicurezza. Stiamo lavo-rando a un’App di Business In-telligence che fornirà cruscotti e informazioni in mobilità per il top managementStiamo anche sperimentando l’uso dei tablet per applicazio-ni specifiche di campo, quali l’Augmented Reality per rende-re più efficace la manutenzione di impianti: il tecnico manu-tentore con la videocamera in-quadra l’impianto e sovrappone l’immagine. Bisogna conside-rare che dove opera Eni - in Pakistan piuttosto che in Iraq - spesso non c’è copertura. Le applicazioni devono funziona-re anche se il dispositivo non è connesso: è necessario poter caricare offline l’informazione che serve, per esempio il lay-out dell’impianto. Per questo, stiamo valutando diversi mo-delli tablet con porte USB e la possibilità di usufruire di dati specifici anche in assenza di in-frastrutture di rete. Nella scelta dei dispositivi va ricordato anche che nei nostri impianti ci sono molte strut-ture metalliche imponenti che hanno quindi forti interferenze elettromagnetiche e che nelle raffinerie il rischio di incendi è molto elevato, e quindi la sicu-rezza è al primo posto.Sempre in tema di Mobility, Eni ha sviluppato un’App per la lettura dei contatori, utiliz-zabile anche dai clienti. Da ta-blet è possibile anche utilizzare l’applicazione di Collaboration eniWay, che integra sulle nostre reti IP tutti i servizi di fonia e dati inclusa la videoconferenza.

Le esigenze di gestione efficiente dei flussi informativi, di condivisione delle informazioni e di utilizzo di avanzati sistemi di Knowledge Management sono da sempre elementi centrali nella strategia di Eni per il supporto alla co-municazione e collaborazione tra tutti i dipendenti operanti nel mondo. Per rispondere a queste esigenze, a marzo 2010 prende avvio il progetto eniWa-ve, che consente la fruizione da parte dei dipendenti di servizi di collabora-zione e comunicazione integrati e di-sponibili in qualsiasi sede del gruppo o via web. Con il semplice utilizzo del proprio laptop, è possibile visualizza-re lo stato di presenza di un collega, partecipare a una videoconferenza anche dal proprio tablet in mobilità, visualizzare i partecipanti e condivide-re documenti o applicazioni con tutti gli utenti. EniWave ha raggiunto quasi 30.000 dipendenti Eni nel mondo e ogni giorno 17.000 persone utilizzano i servizi messi a disposizione.Nel 2011 è stato realizzato Moka, un social network interno rivolto inizial-mente alla comunità ICT e poi esteso a tutto il personale di Eni. Moka con-sente al dipendente la definizione del

proprio profilo, l’utilizzo di una foto personale sincronizzata con le direc-tory degli strumenti di messaging e di uno sfondo personalizzato per la propria home page, la localizzazione automatica (opzionale) presso le sedi Eni, la tracciabilità dello storico dei propri viaggi, la definizione di inte-ressi personali e creazione del proprio Blog, la condivisione di documenti e la possibilità di costruirsi un network di relazioni indipendente dalla struttura organizzativa di appartenenza. Le due applicazioni sono perfettamente in-tegrate, infatti tutti i servizi eniWave sono fruibili partendo da Moka, clic-cando semplicemente sulla persona con cui si vuole comunicare.La combinazione di eniWave e Moka risponde alle esigenze di geolocalizza-zione delle informazioni e ha favorito la creazione di dinamiche collaborative e trasversali tra i dipendenti attraver-so creatività e propositività dal basso, interazione veloce e diretta tra le per-sone, indipendentemente da schemi organizzativi, e accesso immediato alle persone competenti e alle informazio-ni necessarie per prendere decisioni in tempi rapidi.

Il progetto eniWave&MokaInnovativi strumenti di comunicazione e collaborazione, in chiave 2.0, per tutti i dipendenti nel mondo

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Il progetto si declina in un trimestrale cartaceo, in una serie di newsletter digitali verticali e in un insieme di siti tematici, che si rivolgono a specifiche community di Manager, Professional ed Executive. Le tematiche coperte sono molteplici e includono, tra le altre, Cloud Computing, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Supply Chain, Logistica, Acquisti, Enterprise 2.0, Sanità, Piccole e Medie Imprese, Internet of Things.

FUNZIONE / TARGET

www.ict4procurement. it

AREA APPLICATIVA

www.ict4cloud. it

SETTORE

www.ict4pmi. it

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Sscenari

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Le reti mobili verso

a rete mobile italiana avrà un enorme sviluppo nei prossimi due anni, favorendo nuove applica-zioni Internet per le aziende e i consumatori: si prepara l’alba del Mobile Cloud e

dell’Unified Communications in mobilità. La svolta verrà grazie a una banda larga più

Dopo la gara per l’assegnazione delle frequenze, gli operatori italiani hanno avviato i lavori per far evolvere le reti verso

la tecnologia mobile di quarta generazione, che sarà

disponibile dal 2013. i collegamenti Mobile internet saranno più capillari e veloci,

un terreno ideale su cui poggeranno le applicazioni

business del prossimo futuro

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estesa e più veloce rispetto a quella attuale. Gli operatori lavorano infatti sulla quarta generazione (LTE, Long Term Evolution), per la quale si sono aggiudicati di recente all’asta nuove frequen-ze per 3,94 miliardi di euro (a 800, 1800 e 2600 MHz). Cre-eranno nuovi siti per le anten-ne, e potenzieranno gli attuali; metteranno collegamenti di backhauling più veloci (tra le antenne e il resto della rete), il che migliorerà anche le presta-zioni dell’attuale generazione di banda larga mobile (Umts/Hspa). Ma non solo: gli operatori ne estenderanno anche la copertu-ra, sfruttando per l’Umts/Hspa le frequenze finora utilizzate solo per il Gsm (900 MHz). È il cosiddetto “refarming”. Per tutto questo, dichiarano che intendono investire nella rete 6 miliardi di euro (gradualmente e in un arco di tempo variabi-le a seconda delle condizioni di mercato). Comunque vada, alla fine avre-mo una Internet Mobile più estesa e più veloce: è questo il terreno su cui si svilupperan-no varie applicazioni business, che in fondo sono già disponi-bili ma che si sono diffuse poco anche per colpa, appunto, dei limiti della rete mobile.

Le reti mobiliverso l’LTELTE

Le applicazioniPromettente è il Mobile Cloud, le cui applicazioni business saran-no un mercato da 39 miliardi di dollari nel 2016 secondo Juni-per Research. Secondo quest’os-servatorio di ricerca, la crescita verrà soprattutto dalla spesa in servizi Unified Communications su Mobile Cloud. Sulla stessa li-nea un recente rapporto della School of Management del Po-litecnico di Milano, che descri-ve questi servizi nella categoria della convergenza fisso-mobile (applicazioni per accedere tra-mite dispositivi mobili, come

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di aLessanDro Longo

Management», continua. Mol-ti di questi servizi saranno in Cloud - non residenti quindi sul terminale mobile ma ac-cessibili via Internet- per due motivi. Primo, smartphone e ta-blet hanno capacità di storage e computing limitate rispetto ai computer dell’ufficio e quindi è più congeniale che sfruttino risorse remote nella nuvola. Se-condo, il Cloud permette di non tenere informazioni riservate sul terminale mobile, dove que-ste potrebbero cadere in mani sbagliate. Alcuni esempi: «in mobilità è possibile avere la presen-ce online dei clienti, partner e colleghi e con loro comunicare attraverso servizi di collabora-tion, anche in tempo reale, ad esempio con le videoconferen-ze», dice Mariano Corso, do-cente del Politecnico di Milano ed esperto di Cloud Computing e Unified Communications. Un gruppo di lavoro può fare video conferenze e intervenire sullo stesso documento a prescindere che i membri siano in ufficio, a casa o in mobilità. Un addet-to commerciale quando viag-gia può accedere alla lista di clienti e fornitori, ospitata sui server aziendali. Un manager può controllare in ogni posto l’agenda e fare scelte esecutive (come l’approvazione di spese) su una piattaforma accessibi-le in mobilità. E ancora: «con l’LTE le aziende possono trac-

palmari/smartphones, netbook, notebook, tablet, a servizi e in-formazioni aziendali). Servizi poco diffusi - pari al 2 per cen-to delle pmi e al 35 per cento delle grandi aziende - ma con una buona crescita prevista, se-condo il rapporto.In generale, con la nuova banda larga mobile possiamo aspettar-ci che decollerà l’uso mobile di tutte le applicazioni già utiliz-zate in ufficio. Anche quelle più sofisticate. «Per ora il 90 per cento delle aziende si limita ad avere in mobilità la mail, il browsing, telefonate ed Sms»,

dice Neil Mawston, analista di Strategy Analytics. «La situa-zione cambierà e in mobilità si diffonderanno applicazioni so-prattutto di Unified communi-cations e Customer Relationship

Promettente è il Mobile cloud, le cui applicazioni business, in particolare di Unified communication, saranno un mercato da 39 miliardi di dollari nel 2016 secondo Juniper research

scenari

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ciare la flotta aziendale, per il trasporto delle merci, in modo più sofisticato rispetto al sem-plice GPS, tramite connessioni machine to machine su banda larga», dice Mawston. Le stesse reti permetteranno inoltre il Cloud Computing mo-bile per gli utenti consumer, il che sarà nell’immediato un bu-siness ancora più grande rispet-to alle applicazioni aziendali: da 6,5 miliardi di dollari nel 2016, secondo Juniper. Si tratta per esempio di servizi Android, Apple e Windows Phone per lo storage e il back up online di dati presenti nel telefono (con-tatti, musica, video, foto…).

I piani degli operatoriLa condizione di partenza, per la crescita di questi servizi, è quindi il potenziamento delle attuali reti banda larga mobile. Gli operatori andranno avan-ti con gli investimenti, perché è necessario per il futuro di questo business: «o si fa così o si smette di fare gli operatori mobili», dice Oscar Cicchetti, direttore strategy di Telecom Italia. Nemmeno gli altri ope-ratori si tireranno indietro, an-che se Wind e Vodafone hanno lamentato che i tagli ai prez-zi della terminazione (decisi dall’Autorità garante delle co-municazioni a novembre) po-trebbero incidere sulla forza dei futuri investimenti. Telecom, Vodafone e Wind concordano che useranno le frequenze a 800 MHz (che saranno liberate dalle tv locali entro il 2012) per avere una copertura LTE estesa anche nelle zone rurali. 3 Italia sopperirà alla mancanza di fre-quenze a 800 MHz costruendo più antenne e sfruttando quelle a 1800 MHz e 2.6 MHz, aggiu-

dicate all’asta. Tutti gli opera-tori useranno queste due bande di frequenza anche per gestire i picchi di traffico nelle città, dove offrire una velocità di 100 Megabit al secondo. «Partiremo con l’LTE a inizi 2013, ma anche prima se le tv locali libereranno in anticipo le frequenze», dice Cicchetti. Si-mile la posizione di Vodafone: «cominceremo a offrire l’LTE nelle principali città nel 2012, ma il lancio di massa sarà nel 2013», dice Stefano Parisse, di-rettore strategy e new business di Vodafone Italia. «Comince-remo nel 2012, con l’obiettivo di coprire le principali città nel 2013», aggiunge Maximo Ibarra, direttore business unit consumer di Wind. «Ritengo che saremo i primi a lanciare l’LTE, nel 2012», dice Dina Ra-vera, Chief operating officer di 3 Italia. Quest’operatore stima

di investire un miliardo di euro nel 2011-2012 nella rete (Umts/Hspa e LTE). Le antenne LTE sa-ranno poste in parte su nuovi siti e in parte su quelli già usati per l’Umts/Hspa, di cui però gli operatori dovranno potenziare il backhauling. Se ne avvan-taggerà quindi anche l’attuale tecnologia di banda larga mo-bile: l’Umts/Hspa potrà toccare i 42 Megabit (teorici) già nel 2012, dagli attuali 28 Mbps. «L’Italia è il primo Paese in Eu-ropa ad avviare il refarming, grazie alla spinta dell’Auto-rità», dice Stefano Mannoni, consigliere di Agcom (Autorità garante delle comunicazioni). Risultato, l’Umts/Hspa potrà sfruttare le frequenze a 900 MHz e quindi tenderà a rag-giungere una copertura pari a quella dell’attuale Gsm (poco meno del 100 per cento della popolazione). Telecom e Voda-fone hanno già avviato il refar-ming, nel 2011.Insomma, ben presto saranno possibili ovunque la mail mo-bile, lo scambio di file, l’acces-so a rubrica e agenda aziendali, la presence con chat e VoIP; la videoconferenza in mobilità sarà disponibile invece in una quota crescente del territorio grazie all’LTE.

Le antenne LTe saranno poste in parte su nuovi siti e in parte su quelli già usati per l’Umts/Hspa, di cui però gli operatori dovranno potenziare il backhauling

Roaming, la spina nel fianco della Unified communicationÈ opinione comune degli esperti che le tariffe di roaming saranno uno dei principali ostacoli al decollo dei servizi Mobile Cloud e mobile UC (Unified communications), almeno per le aziende dove il personale viaggia anche all’estero. Ma c’è qualcuno che ha uti-lizzato l’Unified communication appunto per ridurre i costi delle chiamate a/dall’estero: Schweitzer Project, gruppo nel settore dell’abbigliamento, con sedi in Italia e in sei altri Paesi. La piatta-forma UC prende in carico tutte le chiamate fatte dal personale e le indirizza sulla rete più economica (fissa, mobile, VoIP…) a seconda dei casi, dell’origine e della destinazione della chiamata. Sarà favorevole al fenomeno però anche il ruolo della Com-missione Europea, che imporrà il calo delle tariffe roaming dati all’interno dell’Unione Europea. Il prezzo massimo scenderà così a 90 cent al MB da luglio 2012 e poi a 50 cent entro luglio 2014. Nel 2010 gli utenti pagavano in media 1,06 euro al MB e fino a 12 euro al MB.

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Mobile App awards @ smau 2011

i è tenuta lo scorso 21 ottobre, in occasione dell’ultima giornata di SMAU Milano, la ceri-monia di premiazione dei Mobile App Awards, il primo contest italia-no di applicazioni Mo-bile organizzato dalla School of Management

del Politecnico di Milano. Sono state premiate le migliori Appli-cazioni per smartphone e tablet: cinque nell’ambito consumer e tre nell’ambito business. I vin-citori sono stati selezionati fra numerosissime candidature, a te-stimonianza del grande fermento imprenditoriale che il mercato delle Mobile App sta attivando anche nel nostro Paese: sono sta-te infatti ben 188 le applicazioni consumer candidate da parte di oltre 145 aziende o sviluppatori indipendenti, e 78 le applicazioni business presentate da 65 softwa-re house. Per l’ambito business si è trattato principalmente di applicazioni per dispositivi ta-blet, mentre nel mondo consu-mer la piattaforma d’elezione è lo smartphone (in larga maggio-ranza iPhone). Tra i partecipanti

si è chiuso con successo il primo concorso italiano per applicazioni tablet e smartphone business e consumer, a testimonianza del fermento imprenditoriale che anima il mondo Mobile: oltre 260 le app candidate da circa 200 tra imprese e sviluppatori indipendenti

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Mobile App awards @ smau 2011

load di App pari a 30 miliardi dal momento del lancio dei pri-mi Store. Secondo Renga, lo sviluppo di un’offerta sempre più ampia di contenuti è solo uno degli ele-menti che hanno scatenato un circolo virtuoso nel mercato del Mobile, che per la sua portata si potrebbe definire Mobile Revo-lution. Diversi sono i dati a testi-monianza di questa tesi:

•il numero di smartphone starapidamente crescendo (+50% le vendite nel 2011), anche gra-zie alla diffusione di dispositi-vi dal prezzo contenuto. Con i tassi di crescita previsti, si sti-ma che nel giro di 3/4 anni gli smartphone (ad oggi circa 500 milioni nel mondo) supereran-no in numero i PC (oggi pari a circa 1,4 miliardi);

•ilnumerodiutenticheaccedo-no a Internet da Mobile conti-nua a crescere a tassi elevatissi-mi e arriverà entro massimo tre anni a superare a livello mon-diale il numero di utenti che vi accedono usando un PC;

•inmoltiPaesisistannogiàim-plementando le reti cellulari di nuova generazione (LTE), che permetteranno di portare la ve-locità di connessione su Mobile oltre i 100 megabit al secondo (superiore di un ordine di gran-dezza a quella attuale, basata su tecnologia Hsdpa);

•gli over-the-top - attori delcalibro di Google, Amazon e Facebook - stanno adattando la loro offerta al canale Mobile con servizi e contenuti specifi-

al contest, molto rilevante la pre-senza di piccole imprese e svilup-patori indipendenti. «Il mercato del Mobile sta cono-scendo un momento di espansio-ne senza precedenti – ha afferma-to durante la premiazione Filippo Renga, responsabile della ricerca degli Osservatori Mobile del Po-litecnico di Milano – perché si è innescato un circolo virtuoso alimentato sia dall’evoluzione tecnologica, con il proliferare di device sempre più evoluti, utenti entusiasti e la disponibilità di reti cellulari di nuova generazione, sia da un’offerta che vede i grandi over-the-top spingere il mercato in questa direzione, a beneficio anche di player più piccoli. In Ita-lia esistono numerose esperien-ze di successo e in questi anni è maturata una competenza molto forte su questi temi: sono molte-plici, quindi, le opportunità per le aziende italiane».

La Mobile Revolution è iniziataNel mondo sono circa un mi-lione le applicazioni disponibili sui principali Application Store, con un numero totale di down-

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Filippo Renga

Responsabile della ricerca

degli Osservatori

Mobile della School of

Management del Politecnico

di Milano

ci, contribuendo alla diffusione e popolarità del mezzo e con effetti positivi che si ripercuo-tono sull’intera filiera

In questo contesto l’Italia, a dif-ferenza di quanto è accaduto nel più tradizionale mondo dell’Inter-net PC-centrico non ha nulla da invidiare alla maggior parte degli altri Paesi europei:

•per la penetrazione dismartphone sul totale dei tele-foni cellulari (39%), tra le più alte a livello mondiale e mag-giore, per esempio, di quella degli Stati Uniti (dato comSco-re luglio 2011);

•perladiffusionedibandalargaMobile (39%) (dato OECD giu-gno 2010);

•per il numero di persone chenavigano su Internet dal telefo-nino, che raggiunge quasi i 13 milioni al mese, pari alla metà del totale utenti Internet (dati Nielsen primo trimestre 2011);

•perl’utilizzopoliedricodelcel-lulare che viene fatto dagli ita-liani, che va ben al di là della semplice comunicazione;

•per le imprese presenti nelnostro Paese specializzate nel mondo Mobile e che possiedo-no competenze specifiche, con

una presenza significativa an-che in altri mercati internazio-nali.

Contando su queste solide basi, in Italia il Mobile può quindi rap-presentare anche una importante opportunità per contribuire a su-perare il digital divide sia infra-strutturale che culturale nella for-nitura di servizi, anche da parte della Pubblica Amministrazione. Data la familiarità con il mezzo non è improbabile pensare che, per esempio, nel nostro Paese ci saranno persone che utilizzeran-no servizi di Internet Banking prima da Mobile che da PC.

Alla ricerca dei ricaviIl mercato delle applicazioni è stato interessato da un tasso di crescita importante nel corso degli ultimi anni e vale a livello mondiale 3,5 miliardi di euro e in Italia circa 70 milioni. Le oppor-tunità esistono ma gli attori de-vono trovare il modo di riuscire a coglierle e a convertirle in ricavi, elaborando le opportune strategie e modelli di business. Il mercato è giovane e in continua evoluzione, indicativo è per esempio il fatto che nel corso dell’ultimo anno il modello di revenues si sia com-pletamente ribaltato: se nel 2010

le App consumer le App businessDelle 188 App candidate il 28% appartiene alla ca-tegoria “Utilità, Strumenti e Produttività”, il 25% a “Giochi e Intrattenimento”, il 24% a “MobileMarke-ting & Service”, il 16% a “Informazione, Media ed Editoria” ed il 7% a “Mobile Commerce & Payment”. Tre su quattro applicazioni candidate sono state svi-luppate per terminali smartphone, mentre una su quattro per tablet. Oltre il 75% delle applicazioni fa riferimento al mondo Apple, solo il 10% ed il 3% ri-spettivamente ad Android-Google e BlackBerry.Per quanto riguarda infine il modello di ricavo, si evidenzia una forte presenza di applicazioni gratuite (67%), mentre solo l’11% prevede un modello di reve-nue “in-app billing”, ovvero l’acquisto di funzionalità aggiuntive dall’interno di una App gratuita.

Tra le App candidate la metà appartiene alla cate-goria “Business Intelligence e Altre App Innovati-ve”, il 32% è relativo a soluzioni a supporto della Forza Vendita (categoria “Sales ForceAutomation”) ed il restante 18% riguarda la “Work Force Auto-mation”.A differenza delle candidature ricevute per il mondo consumer, tra le App business dominano quelle svi-luppate per i dispositivi tablet (58%). Inoltre, nonostante più della metà delle App (56%) sia specifica per il mondo Apple, la quota di Android-Google e BlackBerry è maggiore (rispettivamente 21% e 4%), a riprova del fatto che questi sistemi operativi rappresentano sempre più, soprattutto nel mondo business, una valida alternativa.

di andrea Ferretti

il 70% delle App disponibili sugli Store erano distribuite secondo una logica di pay-per-download, oggi questa percentuale si è ridot-ta al 30%, a vantaggio del mo-dello - evidentemente più efficace - dell’ “in-app billing”, per cui le applicazioni sono scaricate gratu-itamente e vengono invece forni-te a pagamento delle funzionalità aggiuntive da acquistare diretta-mente dall’applicazione.

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Activia è l’applicazione di Danone che si propone di aiu-tare con programmi di fitness e benessere i suoi consu-matori. Il programma fornisce semplici e utili consigli per condurre una vita sana e leggera, permette la visione di video-esercizi e mette a disposizione dell’utente un vero e proprio personal trainer, oltre ad un‘ampia lista di ricette per portare in tavola piatti saporiti ed equilibrati. Altre funzionalità prevedono la creazione di una lista della spesa personalizzata e di impostare dei “reminder” per i consigli del Programma Activia. L’applicazione, lanciata a luglio 2011 per iPhone, è sta-ta realizzata da Kettydo, azienda fondata nel 2004 con l’intento di offrire strumenti di comunicazione all’a-vanguardia e soluzioni di marketing digitale. Come tutte quelle appartenenti a questa categoria l’App è scaricabile gratuitamente dallo Store di Apple. Si è ag-giudicata il premio grazie alla ricchezza delle attività proposte, semplici ed efficaci, unita ad un ottimo livel-lo di usabilità e creatività. Si tratta di un bell’esempio di applicazione di Marketing che mira a creare engage-ment con il cliente.

Prezzi Benzina permette, tramite l’uso della tecnologia GPS, di ricercare la stazione di benzina nelle proprie vici-nanze che applica il prezzo dei carburanti più conveniente.La base dati che permette il funzionamento dell’applica-zione è in parte alimentata in modo automatico, in parte dagli stessi utenti che, utilizzando la fotocamera integrata nel proprio smartphone, quando fanno benzina scattano una foto alla stazione di servizio e inviano i prezzi rilevati al sistema rendendoli disponibili alla comunità.L’applicazione, lanciata inizialmente a maggio 2010 e ag-giornata costantemente con diverse release, è disponibile per diversi sistemi operativi (iPhone, Android, Symbian) ed è stata sviluppata da DuePuntoUno, Software Hou-se specializzata nello sviluppo di App per Web e Mobile grazie anche alla collaborazione con Federconsumatori e Adiconsum. L’App è scaricabile gratuitamente e ad otto-bre aveva già superato i 300 mila download. L’applicati-vo sfrutta efficacemente le peculiarità del Mobile, quali la geo-localizzazione, la componente social e la fotocamera, fattori che ne hanno determinato la vittoria nella categoria di appartenenza.

Paolo Rigamonti CEO di DuePuntoUno«L’idea è nata da un progetto universitario, ma ha da subito registrato un interessante tasso di gradimento e di diffusione che ci ha persuaso a proseguire. Molto impor-tante è la dimensione sociale dell’applicazione: ovvero quella fetta di utenti, circa il 10% del totale, che aggiorna assiduamente il prezzo prati-cato dai gestori delle pompe di benzina che frequenta, rendendo di fatto possibile il funzionamento dell’App».

Categoria: Mobile Marketing & Service

CONSUMER CONSUMERCategoria:

Utility, Strumenti e Produttività

DanoneApp: Activia

DuePuntoUnoApp: Prezzi Benzina

Anna Simonotti Digital Marketer di Danone«L’obiettivo principale è stato quello di creare un nuovo pun-to di contatto tra azienda e consumatori per offrire un ser-vizio ancora più completo per quanto riguarda il programma Activia, e che permettesse di continuare l’esperienza di prodotto anche in mobilità. Siamo molto contenti dei risultati ottenuti nei download ed abbiamo progetti in corso che mirano ad una ulteriore evoluzione dell’applicativo che lo porteranno ad integrare nuove funzionalità».

Speciale Mobile App Awards: i vincitori

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Rome MVR consente di visualizzare lo stato dei principali siti archeologici di Roma e, tramite la realtà aumentata, di vederne la ricostruzione storica in grafica 3D grazie alla modalità “salto nel tempo”. Se si utilizza in loco, il siste-ma MVR (Mixed Virtual Reality) mostra una visione pa-noramica attuale e georeferenziata della zona; spostando l’iPhone, l’immagine segue i movimenti dell’utente indivi-duando i monumenti che ricadono nel campo visivo e pre-sentandoli così come apparivano nell’antichità. L’applica-zione per iPhone è stata lanciata ad agosto 2011 da Altair4 multimedia, azienda che raggruppa diverse competenze di progettazione e sviluppo oltre che di architettura e archeo-logia. L’App è scaricabile gratuitamente e si basa su un mo-dello di ricavi del tipo “in-app billing”, che prevede l’ac-quisto della funzionalità aggiuntiva di visualizzazione 3D dei diversi siti archeologici disponibili. Hanno determinato la vittoria le caratteristiche fortemente innovative relative all’ambito del turismo, settore estremamente rilevante per il nostro Paese, e l’efficace utilizzo di tecnologie evolute come la grafica 3D, la realtà aumentata, la tecnologia GPS e lo sfruttamento di bussola e giroscopio.

Stefano Moretti CEO di Altair4Multimedia«L’App nasce dalla consta-tazione della difficoltà di un turista a comprendere fino in fondo il valore e l’importan-za dei Fori Romani nel corso di una visita, e vuole fornire uno strumento in grado di aiutarlo con una rappresen-tazione visiva. È dal ’91 che ci occupiamo di valorizza-zione del territorio italiano, e nel tempo abbiamo matu-rato una certa competenza e stretto collaborazioni con importanti università italia-ne e straniere».

PetPals è un video-libro interattivo per bambini estratto dall’omonima pellicola cinematografica della casa di pro-duzione Gruppo Alcuni - di cui ripropone alcuni spezzoni in 3D - che presenta una serie di puzzle da risolvere per proseguire nella trama. Attraverso la narrazione, il bambino può interagire con i personaggi e la storia, divertendosi con le funzionalità multimediali proposte, come i giochi (“Unisci i Puntini”, “Memory”, ecc.), mappe interattive (per scoprire i luoghi di ambientazione della storia), karaoke, inediti wallpaper dei “Cuccioli” protagonisti delle storie, possibilità di colorare

disegni tramite touchscreen, e molto altro. L’applicazione per iPad è stata lanciata a maggio 2011 da Melazeta, una new me-dia factory nata nel 1998 e specializzata in Rich Media, Advergames e App ed è scari-cabile a pagamento al prezzo di 1,59 euro.

Lara Oliveti CEO e co-founder di Melazeta«Il mercato del gaming su Mo-bile è ipercompetitivo, anche limitandosi ai soli contenuti pensati per bambini ci si ritrova infatti a competere con giganti come Disney. Sono però con-vinta del fatto che la qualità e la componente educativa dei giochi verranno in futuro sempre più visti come fattori determinanti nel processo di scelta da parte dei genitori che acquistano per i propri figli, ed è su questo che puntiamo per distinguerci».

CONSUMER CONSUMERCategoria:

Informazione, Media ed EditoriaCategoria:

Giochi e Intrattenimento

Altair4 multimediaApp: ROME MVR

Marco Polo’s Code - MelazetaApp: PetPals

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L’applicazione di Promod, la nota catena di abbigliamento femminile, permette di visua-lizzare ed acquistare ogni capo d’abbigliamento presente nella collezione scegliendo tra i vari colori e le taglie disponibili, oltre a segnalare i negozi più vicini all’utente sfruttando la geolocalizzazione. Un’ulteriore funzionalità con-sente di visualizzare dei mo-delli di look a cui ispirarsi per scegliere ed acquistare gli abiti più adatti per ottenerlo. L’App è stata lanciata a marzo 2011 ed è scaricabile gra-tuitamente dallo Store di Apple.I principali motivi che ne hanno determinato la vittoria sono legati alla facilità d’uso (in particolare per la navi-gazione tra i diversi capi), alla qualità grafica e alla pos-sibilità di completare il processo d’acquisto in maniera rapida ed intuitiva.

Massimo Santonocito Responsabile sviluppo di Promod Italia«L’App è nata dalla necessità di avvicinarci alle esigenze dei clienti. Abbiamo lanciato a livello di gruppo questa applicazione in diversi Paesi d’Europa e l’Italia, seppur essendo partita più tardi, sta ora progredendo molto più velocemente. Si tratta di un indicatore molto importante che mostra chiaramente la propensione dei nostri conna-zionali a compiere questo tipo di acquisti da Mobile, e che terremo sicuramente in con-siderazione nella definizione della nostra strategia futura».

Categoria: Mobile Commerce & Payment

PromodApp: Promod

iLibrary è una soluzione basata su tablet che permette ai consulenti finanziari di realizzare presentazioni per-sonalizzate per i clienti. L’applicazione, che si trova in fase di sviluppo, grazie ad una struttura modulabile e attraverso un’interfaccia utente dedicata permette di preparare una presentazio-ne multimediale scegliendo, oltre alle soluzioni finan-ziarie da proporre, una serie di contenuti aggiuntivi (vi-deo, audio, approfondimenti, presentazioni dinamiche e altro) coerenti al livello di competenza finanziaria del cliente e al suo rapporto con gli investimenti. iLibrary permetterà di offrire un servizio ancora più personalizzato, rispondendo in maniera attiva alla ne-cessità dei clienti di comprendere scenari economico-finanziari sempre più complessi, globalizzati e inter-connessi. La soluzione è stata premiata per l’ampia copertura delle funzionalità e per i nuovi paradigmi di gestione della relazione con il cliente abilitati dall’introduzione dell’App.

Luca Agosto Responsabile Private Banking Identity & Communications di UniCredit«L’applicazione pone le sue fondamenta sulla solida base di conoscenze in nostro possesso che ci permette di accompagnare il cliente nelle scelte di investimento e nella comprensione degli scenari di mercato, attualmente molto difficili da interpretare. Quello che ci aspettiamo è che diventi sempre più semplice per il cliente affron-tare queste scelte attraverso strumenti che, come iLibray, permettono di raccontare le opportunità da noi offerte in maniera molto più efficace».

CONSUMER BUSINESSCategoria:

Sales Force Automation

UniCreditApp: iLibrary

Speciale Mobile App Awards: i vincitori

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BaseFloor Mobile è un’applicazione per Nokia N900 e per Android pensata per gli operatori che effettuano la manu-tenzione programmata e straordinaria su ascensori e im-pianti di elevazione.La soluzione, sviluppata dalla software house BaseFloor, è attualmente in fase di test avanzato e si rivolge a piccole società di manutenzione di impianti elevatori. Sfruttando la tecnologia NFC, l’App permette al manuten-tore di identificare l’impianto leggendo un tag apposto e accedendo così ad uno storico delle attività di manuten-zione svolte in precedenza, anche in assenza di connettivi-tà. A fine turno, il manutentore può inoltre aggiornare le informazioni contenute nel tag semplicemente passandoci sopra il telefono e andando così ad aggiungere all’elenco l’attività effettuata sull’impianto.L’applicazione è stata premiata per l’utilizzo della tecno-logia NFC associata ai dispositivi mobili, che permette di operare anche in assenza di connettività garantendo quin-di la continuità del lavoro dell’operatore.

Vincenzo Copia System Integrator di BaseFloor«La tecnologia NFC consen-te notevoli vantaggi rispetto all’utilizzo dei Barcode o di altri sistemi: operati-vità anche in assenza di connessione, disponibilità delle informazioni storiche sul posto, identificazio-ne semplice ed univoca dell’impianto, velocità di lettura e semplicità di uti-lizzo. Con l’aumento della disponibilità di terminali dotati di NFC e la riduzione dei costi di acquisto dei tag, la tecnologia è oggi alla portata di tutti».

LibroFirma è un servizio web che permette di apporre facilmente una firma digitale su qualsiasi documento, supportando diverse tipologie di certificati e di dispo-sitivi di firma. La soluzione, realizzata da Eco-Mind, società di consu-lenza, progettazione e sviluppo ICT, consente ai manager di interagire a distanza con il proprio ufficio in tempo reale, permettendo di accedere in qualsiasi momento ai documenti posti alla propria attenzione, leggerli, firmar-li o rifiutarli utilizzando un comune Internet browser, oppure scaricandoli sul proprio tablet iPad. LibroFirma, se configurato per utilizzare certificati di firma rilasciati da un ente certificatore accreditato, ge-nera documenti con piena validità legale.L’applicazione è stata scelta per le potenzialità legate alla completa dematerializzazione dei processi e dei workflow aziendali.

Fabio Chinaglia Amministratore Unico di Eco-Mind« Le tecnologie, sposandosi con la normativa, permettono di creare innovazione e introdurre importanti benefici per tutti gli attori. La Pubblica Ammi-nistrazione italiana ha già intrapreso diverse iniziative, come la Posta Elettronica Certificata e la firma digitale. L’avvento del Mobile nella vita di tutti i giorni ha reso familia-re la tecnologia alle persone, e non solo ai giovani. Credo quindi che i telefonini, ed in prospettiva i tablet, abbiano tutte le potenzialità per diven-tare il canale privilegiato della Pubblica Amministrazione per raggiungere il cittadino nel prossimo futuro».

BUSINESS BUSINESSCategoria:

Work Force AutomationCategoria:

BI e altre App innovative

BaseFloorApp: BaseFloor Mobile

Eco-MindApp: LibroFirma

I l DATABASE

• Oltre 120.000 contatti profilati

I R ISULTATI

Nel corso dell’ultimo anno le attività di promozioneper i nostri clienti hanno ottenuto mediamentei seguenti risultati:

• Tasso medio di apertura 18%

56%

End-user

44%

Offertae canale ICT

La segmentazione dei contatti End-user:

FUNZIONE

ICT, Sistemi Informativi | 32%

Commerciale,

Business Development | 14%

Marketing, Comunicazione | 12%

Amministrazione, Finanza,

Controllo | 10%

Ricerca e Sviluppo, Design | 6%

Acquisti | 5%

Logistica Supply Chain | 5%

Produzione, Operations | 3%

Risorse umane,

Organizzazione | 2%

Altro | 11%

DIMENSIONE IMPRESE (n. addetti)

< 50 | 59%

Da 51 a 250 | 17%

> 250 | 24%

IDEAZIONE E PROGETTAZIONE DI CAMPAGNE DI DIRECT EMAIL MARKETING SU UN TARGETSELEZIONATO DI ICT E BUSINESS DECISION MAKER

DEM

PER INFORMAZIONI| tel. +39 02 36 57 88 71 | [email protected] | www.ict4executive.it |

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IRED

AZIO

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Le nuove Mobile App per i clienti EsselungaCurate nella grafica e ricche di funzionalità, le App per smartphone e tablet sono disponibili sullo store di Apple e su Android Market

sselunga ha realizzato la prima App ufficiale per iPhone, iPad, smartphone e tablet Android.L’applicazione, contrad-distinta dall’immagine di Mago Melino, è dispo-nibile gratuitamente su App Store e sull’Android Market. La presenza on-line di Esselunga diventa

quindi ancora più importante: queste App mobile si affiancano a servizi con-solidati come l’Ecommerce (“Clicca il pomodoro”), l’Esselunga Music Store ed il nuovo “Esse-lungajob” per la ricerca di oppor-tunità di lavoro in Azienda.

La graficaIn linea con il resto della comu-nicazione Esse-lunga, la grafica delle app è parti-colarmente cura-ta. Garantire alta qualità sulla varie-tà di smartphone android è stata una sfida e i risultati sono più che soddisfacenti. Il massimo è comunque offerto dagli schermi HD dei tablet, che offrono un’esperienza dav-vero interessante.

PromozioniUna delle vere novità dell’App è la se-zione promozionale: oltre alla classica funzionalità di visualizzazione dei vo-lantini, ottimizzati per i device mobi-li, l’App permette di navigare i reparti del punto vendita completi di tutti gli

Earticoli in offerta. È inoltre possibile filtrarli secondo la categoria di promozione op-pure cercare direttamente i prodotti di proprio interesse.

Store Locator

Tramite lo Store Locator è possibile cercare il negozio preferito o farsi gui-dare dall’App verso quello più vicino. Nel dettaglio di ogni negozio sono consulta-bili gli orari di apertura ordinari e stra-ordinari, i reparti e i servizi presenti nel punto vendita.

NotificheGrazie al sistema di notifiche persona-lizzabili, l’utente può richiedere di essere avvisato in modo puntuale sulle promo-zioni, scegliendo la categoria di proprio

interesse, le aperture straordinarie e l’u-scita di nuovi volantini dei suoi negozi preferiti. I canali previsti sono il push, la mail e l’Sms. Tutte le notifiche sono attivabili e disat-tivabili.

Sezione FìdatyCon l’App Esselunga il saldo punti della propria carta Fìdaty sempre aggiornato è a portata di mano ed è facile scoprire nell’apposita sezione delle promozioni quali prodotti regalano più punti Fra-gola.

Sviluppi futuriNei prossimi rilasci sarà possibile visua-lizzare il Catalogo Fìdaty, con la possibi-lità di prenotare i premi dall’App, donare i propri punti a un’altra carta Fìdaty e una innovativa lista della spesa.

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O w w w . o s s e r v a t o r i . n e t

LE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (ICT) svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle e�cacemente per ottenere bene�ci signi�cativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza con un insieme ampio e articolato di vicende che analizzano la migliore esperienza italiana, con una forte attenzione agli scenari internazionali.

GLI OSSERVATORI si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità o�erte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc.

GLI OSSERVATORI si rivolgono anche a tutte le aziende che o�rono soluzioni e servizi ICT (so�ware vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotogra�e approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l’intento di supportarle nella messa a punto di o�erte più e�caci.

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT, con i suoi 80 analisti e ricercatori, hanno svolto nell’ultimo anno più di 40 ricerche, analizzando oltre 3.000 imprese e pubbliche amministrazioni e organizzando circa 100 eventi tra Convegni e Workshop.

W O R K S H O P D I A P P R O F O N D I M E N T OA C O N D I Z I O N I A G E V O L AT E

1 2 0 O R E D I V I D E O O N D E M A N D

O L T R E 1 3 0 R E P O R T

C I R C A 6 5 0 P R E S E N TA Z I O N ID E I R E L AT O R I A I C O N V E G N I

Q U A S I 2 0 0 0 C A S I D I S T U D I O

D I R E T TA W E B D E I C O N V E G N I

SEZIONE PREMIUMper avere accesso alla più ampia

base di conoscenza online sugli impatti di business

delle tecnologie ICT in Italia

www.osservatori.net

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O w w w . o s s e r v a t o r i . n e t

LE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (ICT) svolgono un ruolo sempre più pervasivo e strategico in qualsiasi organizzazione, diventando una potente leva di innovazione e di miglioramento delle performance. Una corretta conoscenza di queste tecnologie e, soprattutto, del loro impatto sul business può portare una qualsiasi azienda a sfruttarle e�cacemente per ottenere bene�ci signi�cativi e migliorare la sua competitività. Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano nascono proprio con l’obiettivo di contribuire a questa conoscenza con un insieme ampio e articolato di vicende che analizzano la migliore esperienza italiana, con una forte attenzione agli scenari internazionali.

GLI OSSERVATORI si rivolgono in particolare ai manager e ai decision maker delle aziende utilizzatrici di ICT per fornire loro informazioni sulle opportunità o�erte dalle soluzioni più innovative attraverso ricerche puntuali, studi di caso, benchmark, video degli eventi, atti dei convegni, ecc.

GLI OSSERVATORI si rivolgono anche a tutte le aziende che o�rono soluzioni e servizi ICT (so�ware vendor, hardware vendor, service provider, consulenti, operatori del canale), fornendo fotogra�e approfondite sugli scenari di mercato in Italia, con l’intento di supportarle nella messa a punto di o�erte più e�caci.

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENT, con i suoi 80 analisti e ricercatori, hanno svolto nell’ultimo anno più di 40 ricerche, analizzando oltre 3.000 imprese e pubbliche amministrazioni e organizzando circa 100 eventi tra Convegni e Workshop.

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1 2 0 O R E D I V I D E O O N D E M A N D

O L T R E 1 3 0 R E P O R T

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Alcuni esempi di domandea cui gli Osservatori contribuisconoa dare risposta

1. Quali sono le opportunità che le soluzioni

basate sul Cloud computing o�rono

agli operatori del canale ICT?2. Qual è la redditività degli operatori

del Canale ICT?

1. Quali sono le dinamiche di crescita

dell’eCommerce B2c italiano nei principali

comparti merceologici (turismo, elettronica,

libri, assicurazioni, moda, ecc.)?

2. Quali sono le reali potenzialità della

multicanalità per un retailer?

Come possono essere sfruttate al meglio?

1. Quanto sono di�use le soluzioni ICT

erogate in modalità as a Service

(sia a livello infrastrutturale

che applicativo) nelle PMI italiane?

2. Quali sono i fattori che condizionano

la di�usione dei servizi applicativi

e infrastrutturali in modalità

“as a Service”?

1. Come stanno evolvendo i meccanismi di governance e le logiche contrattuali per gestire e�cacemente i nuovi modelli

di o�erta as a Service?2. Quali sono i principali ostacoli della delocalizzazione dei servizi ICT?Quali sono gli impatti sulla governancedella relazione cliente-fornitore?

1. Quali sono i bene�ci di una soluzionedi Fatturazione Elettronica e come si valutano concretamente?

2. Quali sono i principali “fattori criticidi successo” di un progetto di Fatturazione Elettronica?

1. Quali sono i casi di successodi Mobile Payment in Italia

e all’estero?

2. Che spazio c’è in Italiaper i solution Provider?

1. Quali sono i trend di investimento in

iniziative Enterprise 2.0 in relazione alla

dimensione, al settore di appartenenza e

al livello di internazionalizzazione delle

aziende?

2. Quanto sono di�usi blog, wiki,

podcasting e servizi di social networking

nelle aziende? Come si possono utilizzare

all’interno dei processi aziendali?

1. Quanto vale il mercatodelle mobile application in Italia?

2. Quali sono i comportamentidegli utenti che naviganodal telefonino?

1. Quanto è cresciuto il mercato del Mobile

Advertsing negli ultimi anni in Italia?

2. Che risultati si possono concretamente

ottenere con il Mobile Marketing?

M O B I L E M A R K E T I N G

N F C & M O B I L E PAY M E N T

M O B I L E I N T E R N E T, C O N T E N T & A P P S

E N T E R P R I S E 2 . 0

FAT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A

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I C T & P M I

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C A N A L E I C T

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Mmobile payment

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l 2011 è stato un anno di grande fermento per il Mo-bile Payment. Le numerose iniziative in corso fanno ben sperare per un futuro decollo dei servizi, superan-do l’impasse in cui il setto-re si trova ormai da qual-che anno. I progetti attivi oggi in Italia riguardano prevalentemente il Remote

Payment, ovvero quei servizi che permettono di effettuare un paga-mento a distanza tramite la rete cellulare (per esempio inviando un Sms o utilizzando un’App, magari per pagare un parcheg-gio o ricaricare la smart card del digitale terrestre), mentre ancora stenta a decollare il Proximity Payment, per cui il pagamento viene effettuato in prossimità, av-vicinando il telefonino ad un POS abilitato, grazie in particolare alla tecnologia NFC.

Le iniziative italianeLa piattaforma del consorzio Mo-vincom, che ha iniziato a ope-rare nei mesi scorsi, continua a raccogliere consensi: anche se è ancora presto per parlare di risul-tati in termini di numero di utenti e transazioni effettuate, si rileva un sostanziale interesse da parte degli esercenti, che aderiscono in numero sempre maggiore.Anche le Telco italiane si sono riunite in un consorzio chiamato Mobile Pay, fenomeno interes-sante alla luce dell’eterna rivalità e competizione che le ha storica-mente contrapposte. L’obiettivo è la creazione di una piattaforma

unica per i paga-menti via Mobile che è al momen-to disponibile per i soli beni digitali, ma che nel futuro non è esclu-so possa essere estesa ad altri prodotti e servizi.Nell’attesa che si diffondano i cel-lulari dotati di tecnologia NFC e i POS Contactless che li suppor-tano, l’offerta (al momento Banca Sella, Auriga e BeMoov) sta spe-rimentando nuove soluzioni che permettono al mondo Remote e a quello Proximity di avvicinarsi attraverso l’utilizzo di soluzioni come i QRcode. Questo sistema permette infatti di acquistare in un contesto di prossimità attivan-do il pagamento attraverso un QR code da inquadrare con la fotoca-mera del proprio smartphone.

Il Proximity PaymentCome accennato, nel nostro Paese il Proximity Payment è ancora in una fase embrionale e si limita ad alcune sperimentazioni avviate in ambiti territoriali ristretti. Le iniziative in questa fase rivestono soprattutto la funzione di andare a creare la base infrastrutturale e di educare i consumatori in vista di uno sviluppo futuro.Tra i progetti avviati in questo ambito si segnala Paypass a Mila-no, progetto di carte di pagamen-to contactless per il quale sono già stati installati qualche miglia-io di POS Contactless attivi pres-so gli esercenti che hanno aderito all’iniziativa, e, sempre a Milano, il progetto lanciato dall’azienda

le numerose iniziative avviate in italia negli ultimi mesi fanno ben sperare per il 2012

NI dei trasporti ATM in collabora-zione con Telecom Italia, che per-mette di pagare l’abbonamento ai trasporti pubblici con Paypal su un sito ottimizzato per Mobile e quindi di accedere ai mezzi sem-plicemente avvicinando il telefo-no ai tornelli.Va segnalata anche la sperimen-tazione avviata a fine anno da Intesa Sanpaolo, chiamata Move and Pay e basata su cellulari NFC forniti da Samsung.

Il panorama internazionaleNel panorama internazionale esi-stono diversi esempi nell’ambito del Proximity Payment, come Google Wallet negli Stati Uniti, il cui lancio è stato strillato sulle prime pagine dei principali quo-tidiani. Si tratta di un borsellino elettro-nico che permette di associare la propria carta di credito al telefo-nino e quindi di effettuare paga-menti Contactless sfruttando la tecnologia NFC presso gli eser-centi che aderiscono al circuito. In diversi altri Paesi sono sta-ti inoltre annunciati accordi di collaborazione tra le Telco con l’obiettivo di creare piattaforme interoperabili per il Proximity Payment, come è avvenuto in Spagna, in Polonia, in Danimar-ca, in Germania, in Inghilterra, in Olanda e negli Stati Uniti.

Pagamenti da cellulare al via

di andrea ferretti

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Auriga punta su PlainPayl’innovativa applicazione di Mobile Payment multi-piattaforma

Per effettuare un pagamento è sufficiente installare l’applicazione sullo smartphone, catturare il QR Code, inserire importo e codice PIN

Code, e inserire importo e codice PIN per-sonale per poter confermare il pagamento (Mobile Proximity e Remote Payment): è quindi facile da usare anche per le perso-ne meno “tecnologiche”.Con PlainPay diventa più facile anche mettere in atto campagne promozionali o interattive on-line grazie al QR Code Couponing, utilizzabile attraverso vari mezzi quali le locandine, le email, pagine pubblicitarie e anche le vetrine dei negozi.Inoltre, uno dei problemi maggiormente sentiti dalle banche e dagli utenti è si-curamente il timore di frodi. Le tecniche di contraffazione diventano sempre più sofisticate ma anche sotto questo aspet-to PlainPlay, dimostra tutta l’affidabili-tà e sicurezza, tipici dell’offerta Auriga. Infatti, gli utenti, per confermare ogni operazione, dovranno sempre inserire il proprio codice segreto di autorizzazione ovvero il PIN PlainPay (con possibilità di cambiarlo dall’app e dal portale priva-

to). Inoltre i movimenti sono sotto controllo, in quanto c’è la possibi-lità di visualizzare in qualsiasi mo-mento e in tempo reale sul proprio smartphone, e sul Portale, lo storico delle operazione in arrivo e uscita. Infine, In caso di furto, è possibile bloccare l’app del Portale o chia-mando il Call Center.Scenari innovativi e sguardo rivolto al domani. Grazie a PlainPlay, Auriga rinnova la propria propensione a re-alizzare prodotti perfettamente in linea coi sempre più rapidi cambia-menti in corso nel mercato, apren-dosi anche a nuove dimensioni e a nuovi settori.

servizi Mobile, intesi come Mo-bile Banking, Mobile Payment, Mobile Marketing o ora anche Mobile Security, sono un feno-meno in continua ascesa nel nostro Paese. Il loro sviluppo si basa su 3 asset principali: il crescente sviluppo tecnologico degli smartphone, la possibilità di avere connessioni a Internet molto veloci e poco dispendiose

e la forte propensione del consumatore italiano a utilizzare lo smartphone nelle varie attività del vivere quotidiano: ope-rare sul proprio conto corrente, tenersi in contatto con gli amici, ascoltare musica, etc..Sono infatti più di 20 milioni gli utilizza-tori smartphone in Italia, un numero in costante crescita e che ha anzi fatto regi-strare nel 2011 un +52% rispetto all’anno precedente (fonte: Nielsen, 2011). E sono 13 milioni quelli che accedono alla rete tramite dispositivo mobile. Il mercato della tecnologia mobile e la presenza capillare degli smartphone all’interno della popola-zione italiana rappresentano quindi un po-tenziale enorme, in base al quale il mondo bancario, e non solo, anche il mondo retail e il mondo del business in generale devo-no tenerne conto nella definizione delle le loro strategie future.Auriga, dopo diversi anni di esperienza nel mondo bancario, ha deciso quindi di puntare su PlainPay, l’innovati-va applicazione multi-piattaforma per i servizi mobile, come il mobile payment e anche il mobile security.PlainPay, oltre ad essere più versa-tile e completa rispetto alle altre applicazioni già presenti sul mer-cato, trasforma lo smartphone in un vero e proprio borsellino virtuale, sempre a portata di mano, econo-mico in quanto non richiede nessuna apparecchiatura hardware aggiunti-va, e soprattutto sicuro.A dimostrazione dell’efficacia di

I PlainPlay il gruppo SBA, leader nel set-tore della fornitura di servizi di supporto bancari e strategici alle Banche socie, ha scelto di utilizzare l’applicazione di Au-riga come nuovo dispositivo di sicurezza per autenticare l’accesso al proprio home banking. PlainPay non è più quindi solo un sistema di pagamento o di trasferimento di denaro, in totale sicurezza, grazie ai QR Code, diventa anche uno strumento reali-sticamente in grado di sostituire o affian-care gli altri sistemi di sicurezza attual-mente presenti sul mercato, garantendo maggiore economicità e praticità.Progettata e sviluppata per funzionare sui principali sistemi operativi utilizzati dagli smartphone, PlainPay permette il trasferimento di denaro tra utenti (C2B, B2B, P2P) senza l’utilizzo dei circuiti con-venzionati di moneta elettronica e dei contanti, ma addebitando il costo su un conto corrente o su una carta di credito o carta prepagata. È sufficiente scaricare e installare l’applicazione, catturare il QR

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AlessiTab2, connubio ideale fra tecnologia e designUn tablet di nuova concezione nato dalla collaborazione tra Alessi, che ha sapientemente creato un design dal carattere “domestico”, e Promelit, che ha messo la sua esperienza nella produzione di hardware innovativo. Softec lo ha infine dotato di intelligenza curando lo sviluppo della piattaforma software

ticolare i media. Oggi il web vede la presenza di circa 1,5 miliardi di PC e un miliardo di device mobili. Le stime ci dicono che entro 5-10 anni saranno oltre 100 miliardi i dispositivi collegati a Internet e saranno gli oggetti più sem-plici a dominare la scena.E non fatevi ingannare, non sta accadendo solo nei centri di ricerca delle grandi aziende, protagoniste del mercato ICT, o nei laboratori universitari; tutto questo riguarda la no-stra quotidianità sempre più

ensate a un mon-do in cui gli oggetti sono collegati tra di loro e contribuisco-no a raccogliere dati e informazioni per offrire alle persone diversi tipi di suppor-

to e di servizio. State pensan-do al futuro? Non è del tutto esatto… perché la vera rivolu-zione tecnologica, l’Internet of Things, è cominciata!La progettazione di oggetti collegati alla rete attraversa ormai tutti i settori e in par-

caratterizzata da “cose” che, grazie al collegamento alla rete, acquisiscono un ruolo at-tivo. Insomma, la rivoluzione è nelle nostre case! Già oggi siamo abituati a interagire in modo nuovo con alcuni og-getti di uso comune: possiamo programmare la lavatrice per un minor consumo energeti-co, siamo svegliati dal caffè che ci ha preparato la nostra moka evoluta, il termostato si comporta secondo le nostre indicazioni o in base alle con-dizioni esterne, la tv ci ricorda

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AlessiTab2, connubio ideale fra tecnologia e designche sta per iniziare il nostro programma preferito. Non è che l’inizio… saran-no sempre più numerosi gli oggetti che si rendono rico-noscibili e acquistano intelli-genza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi ed accedere a informazioni aggregate da altri.Presto avremo sveglie che suonano prima in caso di traf-fico, piante che ci comunicano quando è il momento di avere acqua, concime e sole, scarpe da ginnastica che trasmetto-no tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, vasetti di medicine che avvisano se ci si dimentica di prendere i farmaci.

Provate a immaginare la casa del futuro: elementi di arredo dal design essenziale piegati alla funzionalità, oggetti di uso comune dotati di intelli-genza e costantemente col-legati alle rete, possibilità di accedere a fonti informative contestualizzate in ogni luogo e ogni momento…

La nuova release di AlessiTab rappresenta un passo concre-to verso questa visione.Il tablet di nuova concezione è nato dalla stretta collabo-razione tra Alessi, che ha sa-pientemente creato un design dal carattere “domestico” per uno strumento normalmen-te utilizzato al di fuori delle mura di casa, e Promelit che ha messo la sua esperienza nella produzione di hardware innovativo. Alessi e Promelit si sono avvalsi del supporto e della collaborazione di Softec che lo ha dotato di intelligen-za curando lo sviluppo della

piattaforma software al suo interno.

Alessi, azienda di punta tra le Fabbriche del Design Italiano a livello internazionale, dopo tanti articoli per la tavola e la cucina ha voluto creare un oggetto capace di sintetizza-re il connubio tra la voglia di casa e il bisogno di tecnologia.AlessiTab2 promette di di-ventare l’oggetto icona del Paesaggio Casalingo Alessi di nuova generazione. Rivol-gendosi ad un’utenza di tipo domestico, si distingue dalle

numerose “tavolette” nate negli ultimi anni. È stato in-fatti progettato per essere un dispositivo semplice, intelli-gente e versatile, capace di andare incontro alle esigenze di tutti i componenti del-la famiglia: dalla casalinga in continua ricerca di nuovi spunti in cucina, al cultore di cinema e musica, dal fi-glio appassionato di touch technology, al genitore de-sideroso di avere un accesso agile e costante alle informa-zioni. Queste caratteristiche di semplicità e versatilità

L’applicazione realizzata da SoftecSoftec ha sviluppato un’applicazione specificatamente pensata per l’utenza di tipo consumer e domestica a cui è destinata la nuova tavoletta AlessiTab.L’interfaccia grafica, sviluppata secon-do principi di estrema semplicità di utilizzo, e le funzionalità presenti sul dispositivo, rispondono quindi ai bi-sogni di tutti i componenti del nucleo familiare.

In particolare nella nuova release, at-traverso la connessione Wi-Fi, è pos-sibile gestire la posta personale per mezzo di video tastiera, effettuare chiamate vocali e video, riprodurre in alta definizione e condividere contenu-ti multimediali, sfruttare la predispo-sizione per ricevere la tv digitale ter-restre e la web tv, accedere a 13.000 stazioni radio di tutto il mondo grazie all’accordo con Radiotime, avere noti-zie aggiornate e informazioni sul meteo della propria città dal sito ILMeteo.it. Non mancano poi una serie di funzio-nalità che rendono il nuovo AlessiTab uno strumento specifico e innovativo

per il suo utilizzo in cucina, facilita-to dalla possibilità di posizionare il dispositivo a 30° e di consultarlo con una sola mano. Le icone presenti sulla schermata principale dell’applicazione consentono infatti di collegarsi one touch a servizi interattivi pensati ad hoc: una vasta selezione di ricette, ma anche contenuti editoriali con notizie in tempo reale, approfondimenti ed esclusivi contributi multimediali.

Grazie alla collaborazione con presti-giose aziende quali Alessi e Promelit, Softec si conferma come azienda di riferimento per la realizzazione di ap-plicazioni e servizi in ottica Internet of Things, Ubiquitous Computing e Virtual Workspaces per un mercato già attento alle esigenze di un futuro ormai vicino in cui, con una straordinaria inversio-ne di tendenza, saranno gli oggetti a prendersi cura delle persone.

Per ulteriori informazioniwww.softecspa.it

sono nate dalla creatività di Stefano Giovannoni, designer incaricato da Alessi per que-sto progetto, che ha saputo realizzare un design funzio-nale per la fruizione della tavoletta in diverse posizioni, dall’esperienza pluriennale di Promelit nella realizzazione di sistemi multimediali, e da Softec che ha valorizzato il sistema operativo Android del tablet attraverso una soluzio-ne basata sulla piattaforma DesktopMate® per la gestio-ne e l’erogazione di contenuti web di diversa natura.

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L’Internet of Things per la prevenzione dei disastri ambientali: l’esempio (da imitare) di Imperia

Recentemente si è, purtroppo, toccato con mano quanto gli

eventi meteorologici rap-presentino una minaccia per molti territori idroge-ologicamente a rischio. In questi casi la tempestività con cui si riesce a rileva-re un evento critico, quali esondazioni, smottamenti e frane o incendi, e quel-la con cui l’allarme viene diramato, è di vitale im-portanza. Un aiuto in tal senso arriva dalla tecnolo-gia: vi sono infatti ormai diversi progetti riguardan-ti l’applicazione di reti di sensori per il monitoraggio ambientale anche se anco-ra poche implementazioni.

Milano combatte le affissioni abusive tramite RFIdL’Assessore alle infrastrutture e mobilità della Provin-cia di Milano, Giovanni De Nicola, ha ufficializzato un progetto, in partnership con VarGroup, Liberologico e Paypal, legato all’integrazione di un unico sistema di ge-stione e di controllo per il rilascio delle autorizzazioni legate alla cartellonistica pubblicitaria e alle concessioni stradali per la realizzazione di accessi privati, dai lavori di tombinatura all’occupazione di suolo lungo le strade provinciali. Per quanto riguarda la cartellonistica pub-blicitaria, il sistema sfrutta la tecnologia RFId per l’i-dentificazione dei cartelloni e la verifica della legittimità della concessione: ad ogni elemento fisico oggetto di concessione o di autorizzazione, infatti, verrà assegnato un tag univoco che permetterà, una volta letto tramite terminale portatile, di verificare la legittimità dell’affis-sione o l’abuso, punito con eventuale sanzione. In caso di

affissione abusiva, infatti, lo stesso palmare scatta una foto del cartello e trasmette tutti i dati relativi, inclusa la posizione anomala georeferenziata, attivando in au-tomatico il procedimento di generazione del verbale e trasmissione della sanzione via Postel all’impresa pro-prietaria del cartello. Le spese successive di rimozione del cartello abusivo saranno puntualmente recapitate al responsabile dell’abuso.Da gennaio, dunque, tutti i cartelli pubblicitari presenti lungo le strade provinciali saranno catalogati e mappati attraverso un sistema di georeferenziazione satellitare a base RFId. Per supportare la procedura, ai cantonieri e al personale della polizia provinciale sono stati dati in dotazione 50 palmari, in grado di leggere il tag ad una distanza di una decina di metri, per un investimento pari a 50mila euro.

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Pazienti sotto controllo con il sistema Zigbee

L’NFC incontra l’arteAl via una innovativa iniziativa dei Musei CapitoliniTag NFC (Near Field Communication) per la fruizione di contenuti culturali, arricchendo il percorso di visita all’in-terno del museo: è questo il tema di un nuovo progetto annunciato dai Musei Capitolini di Roma. Il sistema, inaugurato il 24 novembre in occasione dell’esposizione al pubblico di Aποξυομενος, l’atleta del Kimbell Art Museum che i Musei Capitolini hanno ricevuto in prestito in cambio del dipinto La Buona Ventura di Caravaggio, interes-sa inizialmente 300 opere nelle sale di Palazzo Nuovo, Palazzo dei Conservatori e Pinacoteca. Il visitatore, grazie all’u-tilizzo di un cellulare NFC, personale o fornito dal museo stesso, potrà, tramite la lettura del tag NFC posizionato nelle vicinanze dell’opera, accedere a infor-mazioni aggiuntive sulle opere d’arte e la storia che le riguarda, con approfon-dimenti sugli artisti, i ritrovamenti, le

recensioni e le critiche. Le informazioni per ora sono in italiano e inglese, ma al sistema saranno aggiunte nuove lingue e nuovi tag. Nei prossimi mesi, inoltre, il servizio sarà esteso alla quasi totalità delle opere esposte nelle sale dei Musei Capitolini, andando ad integrare i siste-mi informativi tradizionali già presenti (didascalie e totem), con particolare ef-ficacia nelle sale storiche dove è più pro-blematica l’istallazione della segnaletica tradizionale a stampa. Il progetto, nato da un’idea di Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con Zètema Progetto Cul-tura, è stato implementato in collabora-zione con Samsung Electronics che, oltre a supportare i Musei nello sviluppo di tutta l’iniziativa, ha messo a disposizione 200 telefoni cellulari Samsung Star NFC per i visitatori.

Un esempio in tal senso lo offre il Comune di Imperia che ha adottato il sistema FloodAlert di Minteos per il monitoraggio dei livel-li del torrente Impero che attraversa alcuni quartieri della città. Infatti i torrenti seconda-ri che attraversano zone urbane sono spesso poco monitorati, nonostan-te presentino pericolo di esondazioni in caso di eventi pluviometrici di una certa rilevanza e pos-sano causare la chiusura di importanti vie di comuni-cazione e notevoli disagi per la popolazione. Il sistema è composto da alcune sentinelle di livello, ovvero sensori wireless ta-rati in modo da far scatta-re l’allarme quando si rag-giunge una soglia critica, posizionati lungo l’alveo di questo piccolo torrente, e da un gateway. Le senti-nelle inviano i dati rileva-ti alla centrale operativa, dove vengono resi visibili tramite l’interfaccia Na-turalert, tramite gateway. Oltre alla consultazione dei dati di livello in tempo reale il sistema permette di accedere ad uno storico dei dati stessi e consente di lanciare un allarme in caso di superamento di soglie pre-impostate tramite web, Sms e chiamata telefonica, allertando tempestivamen-te Istituzioni e squadre di intervento per interventi preventivi, quali eventuali evacuazioni o chiusure di strade e ponti.

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Efficienza e accuratezza nella Supply Chain dell’abbigliamento grazie all’RFId

Veicoli interconnessi per la viabilità in tempo realee la sicurezza stradaleL’Internet of Things trova applicazione in svariati ambiti, non ultimo quello del trasporto privato, grazie alla pos-sibilità di connettere diversi veicoli tra di loro. Un esempio in tal senso è dato dal progetto X-Netad (Cross-Network In-formation Dissemination in Vanets), realizzato dal Wisp italiano Gugliel-mo, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’ Università di Parma e relativo al tema delle reti Wi-Fi vei-colari (Wi-Fi local Vehicular Ad-hoc NETworks, VANETs appunto) applicate alla viabilità in tempo reale. X-Netad è stato sviluppato in partnership con Cellint, azienda israeliana specializza-ta nel monitoraggio del traffico auto-mobilistico tramite rete 3G/4G, con lo scopo di migliorare le condizioni del traffico stradale e salvaguardare vite umane tramite la tempestiva dissemi-nazione di informazioni e alert relativi al traffico tra veicoli adiacenti. Il si-

stema, utilizzando il protocollo pro-prietario IF (Irresponsible Forwarding), sfrutta la connessione Wi-Fi per met-tere in comunicazione i diversi veicoli, creando un network dove tutti coloro che dispongono di dispositivi mobi-li di ultima generazione (smartphone) possono ricevere e trasmettere ad altre vetture messaggi relativi alla situazio-ne stradale in tempo reale, segnalando incidenti, lavori in corso, code e qualsi-asi informazione che possa essere d’a-iuto al guidatore. Per garantire a tutti di utilizzare questo servizio è stata realizzata su piattafor-ma Android una applicazione, che nel prossimo futuro potrà essere installa-ta direttamente sul proprio cellulare o tablet. X-Netad è al momento rivolto principalmente al mercato della via-bilità stradale estera ed è ancora alla fase iniziale di sperimentazione, ma si auspica una prossima applicazione concreta già nel 2012.

ricezione tramite l’utilizzo di palmari RFId. Come te-stimoniato da Laura Leal Londono, Logistics Mana-ger di Crystal Vestimundo, il 9 novembre scorso alla conferenze “RFId Textil y Confeccion”, il pilota ha mostrato come il tempo di processamento di un collo in ingresso è passato da 24 a meno di 4 minuti, con un tasso di lettura pari al 100%.Visto il successo del pilo-ta l’azienda ha deciso di proseguire a febbraio 2012 con un secondo pilota di dimensioni maggiori che ponga le basi per un even-tuale roll-out massivo. Nel secondo pilota i capi sa-ranno provvisti di tag in-tegrato e la sperimentazio-ne verrà estesa includendo l’attività di spedizione presso il Centro Distributi-vo e, oltre al ricevimento in negozio, l’attività di ri-fornimento piano vendita e la registrazione dell’item venduto alla cassa.

Tra i diversi settori in-teressati dall’introdu-zione delle tecnolo-

gie RFId, l’abbigliamento si è sempre mostrato uno dei più interessanti per la relativa facilità di imple-mentazione e l’entità dei benefici raggiungibili. Una ulteriore conferma viene dall’esperienza di Crystal Vestimundo, pro-duttore e retailer colom-

biano di abbigliamento, che ha appena concluso con successo un pilota di tre mesi, tra giugno e ot-tobre 2011, volto a testa-re l’impiego di tecnologie RFId per l’identificazione e la tracciabilità di capi lun-go la propria supply chain. In particolare il pilota, condotto in collaborazio-ne con LOGyCA, società di consulenza di Bogotà,

ha riguardato 5000 capi, corrispondenti a circa 50 tipologie di prodotto dif-ferenti, ed ha coinvolto il centro distributivo di Me-dellin, dove i capi sono stati dotati di tag UHF EPC Gen2 e due punti vendita della stessa città, dove è stato possibile verificare l’impatto della tecnologia in termini di efficienza e accuratezza dei processi di

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La tecnologia migliora la vita degli anziani a Bolzano

Migliorare la quali-tà della vita degli anziani e conte-

nere i costi della Sanità pubblica. Due obiettivi prioritari per il nostro Pa-ese, che deve fare i con-ti con i tagli della spesa pubblica e con l’invec-chiamento della popola-zione, e che è possibile cogliere insieme grazie all’impiego delle nuove tecnologie. Lo testimonia il successo della speri-mentazione realizzata a Bolzano nell’ambito del progetto Abitare Sicuri - Sicheres Wohnen, frutto di una collaborazione tra Comune, Ibm e diversi partner locali. L’iniziativa ha coinvolto trenta cittadini dai 66 agli 80 anni di età, cui è sta-to fornito accesso all’as-sistenza e all’intervento medico direttamente dalla propria casa, con la pos-sibilità di comunicare con gli operatori sanitari, che

Una rete di sensori nelle case trasmette i dati a un team di specialisti, che monitora i pazienti a distanza

hanno monitorato a di-stanza lo stato di salute e i progressi nelle attività dedicate ad incrementare il livello di attenzione e di abilità motoria dei pa-zienti. Il tutto grazie a sensori wireless e apparecchiature di monitoraggio che ge-nerano allarmi e scenari comportamentali, forniti via Sms, e-mail e Twitter.Questi dispositivi hanno permesso ai pazienti di interagire con gli opera-tori sanitari sulle attività quotidiane programmate, consentendo agli addetti di fornire suggerimen-ti su una serie di attivi-tà, tra cui training fisico guidato, esercizi per alle-nare le facoltà mentali o di rispondere a domande sanitarie.Come risultato del pro-getto pilota, l’80% degli anziani si è sentito più si-curo, il 66% ha migliorato la propria mobilità grazie agli esercizi e il 50% ha imparato un nuovo modo per interagire con gli altri attraverso la tecnologia.Il progetto dimostra che, considerando anche i vantaggi economici deri-vanti dalla prevenzione di incidenti domestici, con una soluzione di questo tipo è possibile produrre risparmi economici fino al 31%, migliorando al

contempo la qualità di vita degli anziani, grazie ad una maggiore indipen-denza e integrazione nella società.Durante la sperimenta-zione sono stati raccolti e analizzati più di 238.000 dati ambientali sui parte-cipanti e sono stati rileva-ti ed elaborati 541 alert. In 128 situazioni di po-tenziale pericolo, un team dedicato dell’Azienda Ser-vizi Sociali di Bolzano ha monitorato il processo a distanza ed è intervenuto.Più del 22% dei cittadini di Bolzano ha più di 65 anni e vorrebbe vivere a casa propria il più a lungo possibile. «Il progetto, il primo del suo genere in Alto Adi-ge, dà agli anziani que-sta possibilità e assicura i familiari che i loro cari siano sicuri a casa», spie-

ga Michela Trentini, di-rettrice dell’Ufficio Piani-ficazione del Comune di Bolzano.La soluzione è stata svi-luppata da Ibm con il sup-porto di Tis Innovation Park, che ha fornito so-stegno locale. Il sistema si basa su una rete di sensori integrati, che trasmettono i dati riguardo l’assistito e l’ambiente domestico tra-mite un’architettura svi-luppata su un WebSphere Application Server, DB2 e MQ Telemetry Transport per una messaggistica af-fidabile. Le informazioni vengo-no visualizzate su un dashboard nella sala di controllo e sui dispositivi mobili Android dell’ope-ratore via e-mail, Sms o Twitter. Altri partner tec-nologici sono Eurotech, Huawei e PPM.

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Un gioco Heineken unisce TV e iPhone

Heineken ha svilup-pato Starplayer, un’applicazione per

iPhone che permette di gio-care in tempo reale mentre si guardano le partite di Champions League, di cui è stata sponsor ufficiale per anni. L’idea è partita dalla constatazione di un feno-meno definito “dual scre-en”, per il quale le persone tendono, mentre guardano la TV sedute sul divano, ad utilizzare in contemporanea il proprio smartphone o lap-top, tipicamente navigando sui social network. Il feno-meno è supportato da dati concreti: durante la presen-tazione della cerimonia de-gli Oscar di quest’anno sono stati inviati oltre 1,2 milio-ni di tweet che la citavano, con picchi di 12.000 al mi-nuto, mentre durante l’ul-timo match del SuperBowl americano se ne è arrivati a registrare 17.000 al minuto.Il gioco funziona in real-ti-me, ovvero interagisce con gli avvenimenti della parti-ta in corso di cui gli utenti

Focus (Gruner+Jahr/Mondadori) è il men-sile italiano di attuali-

tà, scienza e sociologia più diffuso, con più di 6 milioni di lettori.Per ovviare al problema dell’uscita del mensile in edicola sempre in date di-verse, Focus ha deciso di comunicare tramite un av-viso via Sms la data e il ti-tolo dei principali articoli ai propri lettori.Grazie all’integrazione del Gateway Sms Skebby e dei servizi di Invio e Ricezione

sono chiamati a fare prono-stici riguardo ciò che avver-rà nei successivi minuti di gioco. I giocatori possono guadagnare punti in diversi modi: prevedendo determi-nati eventi durante la par-tita, come un’occasione da goal, un calcio d’angolo, un rigore, un fallo o altro. Se si preme il pulsante “Goal”, l’opzione più difficile, ed entro 30 secondi una delle due squadre segna si gua-dagnano punti extra.Altro modo per guadagnare punti è rispondere alle do-mande che vengono poste durante il match, che mira-no a testare la conoscenza dei Paesi in cui si svolge la Champions League.Quello che rende l’applica-zione accattivante è che il punteggio può essere condi-viso su Facebook e, sempre tramite il social network, è possibile sfidare gli amici.

Il cellulare aiuta a sconfiggere la fame in AfricaIl Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha lanciato un’iniziativa che utilizza la tecnologia dei telefoni cellulari per facilitare i trasferimenti di de-naro contante a 54.000 persone che vivono nei quartieri più poveri di Abidjan, in Costa d’Avorio, per aiutarli ad acquistare cibo. Più di 10.000 famiglie riceveranno un Sms sui loro telefonini che li avvertirà della transazione in modo che possano prelevare denaro dai punti MTN, che forniscono il servizio a livello locale. «Questo metodo di pagamento innovativo è particolar-mente adatto per le famiglie che hanno uno scarso po-tere d’acquisto - dice Alain Cordeil, Direttore dell’ufficio WFP in Costa d’Avorio -. Il WFP sta rafforzando il pro-prio intervento sotto forma di trasferimenti di contante nelle zone urbane, dove il cibo è disponibile nei mercati, ma le persone più povere non possono permetterselo».Ai beneficiari sono state date delle schede SIM affinché possano ricevere gli Sms che li avvisano del trasferimen-to di contante. Per il progetto verranno versati in totale 1,6 milioni di dollari.«Il trasferimento di contante verrà reso effettivo per due mesi, durante i quali ogni famiglia riceverà un totale di 75 dollari al mese, l’equivalente del costo mensile di una razione alimentare per una famiglia di cinque persone», dice Cordeil.

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Focus avvisa i propri lettori via SmsSms ed Sms Group, Focus ha potuto realizzare l’inno-vativo servizio “Memo Fo-cus” ed in particolare:•la creazione automatica

del database dei numeri di cellulare e la sua sud-divisione in gruppi: l’i-scrizione avviene grazie all’invio di un Sms ad un numero di ricezione con il testo “Memo Focus On” (opt-in) o “Memo Fo-cus Stop” per cancellarsi (opt-out) nel pieno rispet-to della privacy;

•l’inviomultiploemassivo

di Sms ai diversi gruppi di lettori iscritti ai servizi, in concomitanza con l’usci-ta in edicola delle diverse riviste (Focus, Focus Sto-ria, Focus D&R...);

•l’invio a costo zero deiMemo Focus ai lettori che hanno scaricato l’applica-zione Skebby Sms Gratis sul cellulare (oltre 20% del totale) co-promossa da Focus sulla rivista.

Ciò ha permesso a Focus di minimizzare il costo per contatto che è risultato in-feriore a 3 cent/Sms. Come

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WineAmore porta la carta dei vini su tablet

WineAmore è l’ap-plicazione per iPad rivolta a ri-

storanti ed enoteche: gra-zie ad essa i clienti dei ri-storanti non ricevono più una lista dei vini cartacea da sfogliare, bensì un iPad e possono scegliere in modo nuovo ed interatti-vo i vini, scoprire infor-mazioni aggiuntive su di essi, leggere la lista ed i suoi contenuti in diverse lingue. Il ristoratore può così tenere la lista sempre aggiornata in modo sem-plice, fornire ai clienti una nuova esperienza di scelta del vino, consigliare al meglio gli abbinamenti ai piatti del giorno. L’appli-cazione è completamente personalizzabile secondo le esigenze del ristorante, e viene distribuita sia in Italia che all’estero.WineAmore consente di

A Torino il taxi si paga con il QR codeDallo scorso ottobre Radiotaxi 5730, compagnia di taxi di Torino, ha aderito al circuito Movincom, introducendo la possibilità per i propri utenti di pagare la corsa in taxi via cellulare.Movincom è un consorzio di aziende in-teressate ad attivarsi sul fronte del pa-gamento di beni e servizi tramite telefo-no cellulare che ha sviluppato Beemov, una piattaforma comune che permette ai consorziati di ricevere pagamenti via Mobile.Per accedere al servizio è sufficiente iscri-versi al sito www.bemoov.it e, tramite una delle banche abilitate, associare il proprio numero di cellulare allo strumento di pa-gamento su cui si vogliono addebitare gli acquisti (ad esempio la carta di credito). Completata l’iscrizione, per effettuare il pagamento basterà inviare un Sms a un numero dedicato o, utilizzando l’appli-

cazione BuyBemoov, inquadrare con la fotocamera del proprio smartphone il co-dice QR presente all’interno del taxi per effettuare il pagamento, ricevendo subito dopo un messaggio di conferma.Il sistema permette di effettuare la tran-sazione in tutta sicurezza e non richiede in alcun momento di digitare dati sensi-bili della carta. Radiotaxi 5730 è il primo esercente ita-liano ad attivare la modalità di pagamen-to tramite QR code.«Grazie a questo sistema siamo ora in grado di offrire alla nostra clientela un servizio ad alto contenuto tecnologi-co ed estremamente pratico - dice Pier Giovanni Bestente, Presidente Coopera-tiva Radiotaxi 5730 -. Inoltre, il servizio consente a tutti i nostri conducenti di risparmiare tempo rispetto al pagamento in contanti o con carta di credito».

spiega Sandro Boeri, Diret-tore di Focus, «Grazie alla innovativa piattaforma of-fertaci abbiamo risparmiato il 1500% sui costi di con-tatto offrendo contestual-mente un servizio a valore aggiunto ai nostri lettori».Insieme all’invio massivo di Sms economici, Focus ha potuto creare in automatico un database consenziato di numeri di cellulare dei suoi lettori da utilizzare anche per la promozione della proprie applicazioni mobili, ad esempio Meteo Meduse.

fornire più informazioni al cliente rispetto ad una tradizionale carta dei vini, permettendo di visualiz-zare fotografie, etichette, mappe con l’indicazione della zona geografica di provenienza e altri con-tenuti multimediali. Per funzionare non necessita di alcun collegamento a Internet in quanto tutte le informazioni e i dati necessari risiedono nella memoria fisica del tablet. WineAmore è una start-up con sede a Bergamo, fondata da quattro soci che vantano una notevo-le esperienza nelle nuove tecnologie.

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Jaguar: pubblicità “in-App” per promuovere le vetture in Canada

La casa automobilisti-ca di lusso Jaguar si è affidata al Mobile

per una campagna finaliz-zata a creare engagement con i propri consumatori potenziali in Canada e in-vogliarli a prenotare un test drive presso le con-cessionarie.La campagna ha previ-sto l’inserzione di banner pubblicitari all’interno di Poynt, App per iPhone, Android e Blackberry che dà informazioni su eser-cizi commerciali, concerti ed eventi in USA e Cana-da.I banner testuali su iPho-ne e Android direziona-vano ad una pagina web contenente un video pro-mozionale, mentre quelli su Blackberry ad un’altra pagina che mostrava il concessionario più vicino, invitando a prenotare un test drive.Secondo quanto rilascia-to da Poynt la campa-gna, lanciata lo scorso anno per la durata di due mesi, ha portato risultati eccellenti, con un Click Through Rate (percentua-le che esprime il numero di persone che hanno clic-cato sul banner) del 7,4%, valore oltre 10 volte supe-riore alla media riscontra-ta con altri inserzionisti.

Chi viaggia in aereosi aspetta dalle compagnie più servizi MobileLa tecnologia mobile è destinata a tra-sformare sia i servizi offerti dalle compa-gnie aeree sia l’esperienza di viaggio dei consumatori. Questo quanto emerge dal report “The always-connected traveller: How mobile will transform the future of air travel” commissionato da Amadeus (azienda leader nella distribuzione e nella fornitura di tecnologie avanzate per l’in-dustria dei viaggi e del turismo) e basato sulle risposte fornite da 2.978 viaggiatori di tutto il mondo.Dalla ricerca emerge che il Mobile potreb-be intervenire in tutte le fasi del viaggio, contribuendo a migliorare l’esperienza di volo. Prima dell’imbarco, nel processo di prenotazione; in aeroporto, per risolvere eventuali problemi coi bagagli o con la prenotazione; a bordo, offrendo accesso a Internet, e una volta a destinazione, cercando di monitorare il flusso di infor-mazioni che gli utenti riversano sui social network riguardo le loro esperienze e uti-lizzandolo per avere un preciso feedback sul servizio offerto.Il 16% degli intervistati usa già uno

smartphone per prenotare il proprio viag-gio; nella fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni la percentuale sale al 18%, ar-rivando al 33% tra i viaggiatori abituali. Inoltre, il 3,4% dei consumatori utilizza oggi il proprio dispositivo mobile per ef-fettuare il check-in del volo, con un picco del 7,4% tra i viaggiatori asiatici.Attualmente i vettori asiatici e nord americani sono tra i maggiori offerenti di servizi mobili per i viaggiatori, mentre i rimanenti sono ancora in una fase di spe-rimentazione.L’1,4% dei viaggiatori dichiara inol-tre di aver acquistato tramite il proprio smartphone dei servizi ancillari - come i pasti a bordo, l’accesso a club privati e i posti premium - componente di ricavo sempre più fondamentale per le com-pagnie aeree ma ancora poco veicolata tramite Mobile. L’indagine ha inoltre ri-levato che circa il 40% dei consumatori vorrebbe poter ricevere aggiornamenti in tempo reale relativi al bagaglio e al volo sul proprio dispositivo mobile, se il servi-zio fosse disponibile.

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Whirlpool punta sulla Unified Communication

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una delle divi-sioni del gruppo Whirlpool Corpo-ration e ha cen-tro operativo a Comerio (VA), in Italia; con 12.000 dipendenti, è pre-sente sui mercati di oltre 30 Paesi. Nel 2002, vista l’elevata disper-sione territoriale, ha avviato un

progetto di Unified Com-munication & Collabo-ration che permettesse al personale dislocato nelle differenti sedi di comuni-care e coordinarsi in ma-niera efficace ed efficiente. Il primo approccio ha pre-visto la condivisione dei processi lavorativi a di-stanza supportata da una piattaforma che consente di effettuare chiamate, uti-lizzare l’instant messaging, il file sharing, gestire il ca-lendar e la posta elettronica e organizzare meeting on

permesso l’implementazio-ne in alcune sedi di contact center integrati con dispo-sitivi back end a risposta automatica e principal-mente impiegati nelle atti-vità di assistenza al cliente. Per garantire maggiore produttività ad alcune fa-sce aziendali si è previsto, inoltre, l’utilizzo di alcuni strumenti di Unified Com-munication & Collabora-tion tramite device mobili: a tal proposito, il senior management a livello europeo fruisce attraver-so smartphone di servizi quali la posta elettronica e il calendario aziendale, mentre un numero ristret-to di executive ha accesso agli stessi servizi tramite tablet. L’integrazione di strumenti di Unified Com-munication & Collabora-tion con i device mobili ha giocato un ruolo di primo piano. Gli sviluppi futuri dell’iniziativa intrapresa da Whirlpool EMEA saran-no proprio in quest’ottica: nel 2012 un’evoluzione delle capability aziendali consentirà a un insieme più numeroso di utenti di integrare i device mobili personali con le applica-zioni aziendali di collabo-ration. Si potrà, in questo modo, garantire maggiore operatività al personale e rafforzare l’immagine di innovatività che identifi-ca l’azienda. L’obiettivo a lungo termine sarà quello di eliminare la necessità di fornire laptop a determi-nate figure aziendali (forza vendita, tecnici…) e dotarli solo di tablet.

line. Questa piattaforma è integrata con una soluzio-ne che mette a disposizione degli utenti uno spazio di lavoro sul web studiato per la collaborazione in team. La società ha implemen-tato, in un secondo mo-mento, centralini VoIP con l’obiettivo di ridurre i costi di comunicazione: gli Headquarter del grup-po possono interfacciarsi, pertanto, in riunioni vir-tuali, attraverso attività di videoconference su IP e su standard ISDN. L’u-tilizzo di tale servizio, li-mitato a 10 sedi europee, verrà esteso ad altre sedi nel momento in cui si provvederà a realizzare un upgrade di banda, che consentirà di ottenere un livello di qualità maggio-re. Le comunicazioni sono inoltre rese disponibili tra-mite teleconferenze per le quali Whirlpool si affida a provider esterni. La terza fase del progetto ha previsto, infine, l’inte-grazione del sistema con differenti device: ciò ha

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Agenti di Utensileria Lughese più produttivi e clienti soddisfatti grazie all’iPad

commerciale per risponde-re a diverse esigenze: da un lato supportare gli agenti nella gestione delle scon-tistiche che consentono di applicare tariffe person-alizzate per ciascuno dei 3000 clienti dell’azienda; dall’altro conoscere in real time la disponibilità a magazzino o eventual-mente la reperibilità dei prodotti richiesti. Infine, vi era la volontà di ridurre la complessità di gestione del centinaio di cataloghi attualmente usati.L’idea di utilizzare un’applicazione di Sales Force Automation basata su dispositivi tablet con connessione Wi-Fi e 3G è nata dall’esigenza di avere una maggiore portabilità, l’accensione istantanea e

un’interfaccia grafica us-er-friendly molto pratica e immediata.L’applicazione G-agent sviluppata da Gulliver per dispositivi iPad è stata fornita a tutti gli agenti a settembre, dopo un test-ing durato qualche mese su un utente che ha avuto esiti più che positivi. Le funzionalità disponibili vanno dalla consultazione dei cataloghi in formato pdf alla raccolta degli or-dini; dalla verifica della disponibilità e reperibilità articoli alla visualizzazi-one dei prodotti sostitutivi in caso di mancata dis-ponibilità. Inoltre è possi-bile consultare listini, pro-mozioni disponibili, sconti personalizzati e storici di acquisto dei clienti sui tre

La Sales Force Automation di Luxottica nel mondo passa al tablet Fondata nel 1961, Luxottica Group è oggi una mul-tinazionale operante nel settore della produzione e distribuzione di montature da vista e da sole. Il portafoglio prodotti include sia marchi propri, tra cui Ray-Ban, uno dei brand di occhiali da sole più conosciuti a livello mondiale, sia marchi in licenza. Tra giugno e luglio 2011 l’azienda ha deciso di intro-durre una soluzione di Sales Force Automation ba-sata su dispositivi tablet. L’applicazione, attualmente in fase di testing presso la filiale italiana e america-na, sarà estesa, a regime, ai 1200 agenti distribuiti in tutto il mondo.L’applicazione, sviluppata da DS Group, include mol-teplici funzionalità. Consente in primo luogo agli agenti di vendita di visualizzare in qualsiasi momen-

to lo storico degli ordini del cliente e può inoltre accedere ad attributi qualitativi sul punto vendita, che permettono di orientare in modo più efficace le iniziative di marketing. La segmentazione dei punti vendita può essere ese-guita su diverse dimensioni quali, per esempio, la clientela o la posizione, e nelle prossime evoluzioni la soluzione consentirà agli agenti di modificare gli attributi stessi.Oltre al progetto per la forza di vendita, Luxottica sta intraprendendo diverse iniziative volte a intro-durre i tablet a supporto del management, impie-gando questi dispositivi per gestire applicazioni di Business Intelligence, per svolgere videoconferenze e prendere appunti durante i meeting.

Utensileria Lughese, impresa di 25 di-pendenti con sede

a Lugo (RA), rappresenta una delle realtà più signif-icative del panorama della vendita e della distribuzi-one di utensili e macchine utensili in Emilia Romag-na. Attualmente il numero di codici gestiti e inclusi nel catalogo ammonta a 315.000 (di cui il 20% a magazzino), e rappresenta un notevole elemento di complessità, sia per la ges-tione fisica delle giacenze a magazzino sia per quan-to riguarda il processo di acquisizione ordini e pre-sentazione dell’offerta al cliente. L’azienda ha quin-di deciso di introdurre una soluzione basata su tablet a supporto del processo

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Applicazioni iPad per dirigenti, partner e commerciali di BenettonBenetton Group ha recentemente ha adottato l’iPad a diversi livelli della struttura organizzativa e a supporto dell’attività di diverse figure profes-sionali.Come sottolineato da Aldo Chiaradia, CIO del Gruppo, «l’introduzione dell’i-Pad è stata vincente anche perché con il suo video calibrato è possibile avere un’ottima visualizzazione degli abiti, riuscendone ad apprezzare tessuti e co-lori. Per noi è fondamentale che il vir-tuale assomigli il più possibile al reale».Per manager e C-level sono state rese disponibili applicazioni di repor-tistica e business intelligence e, in alcuni casi, il tablet ha gradualmen-te sostituito il pc portatile. Secondo Chiaradia «l’introduzione dell’iPad ha rappresentato un’esperienza entusia-smante. Appena i manager e i C-level ne hanno riscontrato la facilità d’uso, si è passati a un’adozione “di massa” in modo dirompente e rapido, come un fiume in piena».

Per quanto riguarda la forza commer-ciale, sono state realizzate due diverse applicazioni New Tablet: la prima so-stituisce le tradizionali cartelle colore, cataloghi e lookbook in formato car-taceo; la seconda è dedicata ai partner proprietari di negozi Benetton Group e permette loro di visualizzare la disposi-zione dei capi all’interno dei punti ven-dita. Grazie a tutto ciò, è possibile for-nire agli agenti un catalogo aggiornato sempre con le ultimissime modifiche in modo tempestivo, e inserire per ciascun capo un numero maggiore di dettagli, facilmente visualizzabili attraverso il dispositivo. Inoltre è possibile compi-lare gli ordini direttamente sui tablet, inviandoli automaticamente al sistema informativo aziendale.La seconda applicazione consente ai partner di visualizzare in modalità 3D un “negozio tipo”, completamente navigabile, all’interno del quale viene visualizzata la disposizione per i capi della collezione.

anni precedenti, oltre a verificare degli ordini in sospeso o inevasi. Infine, l’applicazione permette all’agente di pianificare le visite e gestire l’agenda appuntamenti, oltre a con-sentire la raccolta e con-sultazione di dati CRM.I benefici riscontrati dall’azienda riguardano, in primo luogo, la reazione dei clienti: l’immediatezza del processo di acqui-sizione ordini ha aumen-tato il loro livello di sodd-isfazione, che si è tradotto anche in un aumento dell’immagine di Uten-sileria Lughese. Anche gli agenti si sono dimostrati molto interessati al nuovo strumento di lavoro, e la loro produttività è aumen-tata sensibilmente.

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Iseo Serrature monitora l’avanzamento della produzione con l’RFId

Iseo Serrature - azien-da a conduzione fami-liare della provincia di

Brescia che conta 760 di-pendenti – ha adottato un nuovo sistema per il rileva-mento dello stato di avan-zamento della produzione interconnesso a quello per il rilevamento delle presen-ze in reparto sia nella casa madre che nelle principali sedi estere (tra le altre quel-le di Dubai, Cina e Spagna).Grazie al nuovo sistema è possibile rilevare in manie-ra automatica i dati di pro-duzione a supporto della Direzione aziendale nella definizione di precisi piani basati sull’effettivo stato di avanzamento delle lavora-zioni e sul reale fabbisogno di materie prime, con un miglioramento dell’effi-cienza dell’intero ciclo pro-duttivo.Alessandra Giampà, CIO del Gruppo, racconta che «il nuovo software provvede ogni due ore ad aggregare e a trasmettere al sistema gestionale i dati accumu-lati, per un aggiornamento progressivo sull’avanza-mento della produzione giornaliera e, sulla base di tali dati, il sistema gestio-

nale aziendale si occupa della realizzazione dei pia-ni di produzione, allocati ai centri di lavoro coinvolti nella produzione. Gli ope-ratori ricevono le infor-mazioni visualizzandole sugli schermi dei terminali mobili, permettendogli di richiamare gli ordini da produrre e le informazio-ni circa l’attrezzaggio dei centri di lavoro».Ciascun reparto produttivo è stato infatti dotato - in collaborazione con Artech - di terminali industriali Argo collegati a un PC che si occupa della raccolta dati e della loro trasmis-sione al sistema gestiona-le aziendale. I terminali industriali sono dotati sia di lettori di tessere RFId a memoria riscrivibile con crittografia brevettata, sia di diverse porte di ingres-so per la rilevazione di se-gnali digitali provenienti dai sensori installati sui macchinari. In tal modo, ciascun terminale racco-glie i dati di produzione calcolando automatica-mente la quantità di pezzi effettivamente prodotti e rileva, attraverso la lettura delle tessere RFID in dota-

zione a ciascun dipenden-te, l’entrata in servizio e il cambio di reparto.Tali informazioni con-sentono al terminale di calcolare le ore effettive di lavoro degli operato-

ri suddivise per reparto e per tipologia (ordinarie, straordinarie ecc.), evi-denziando assenze, ritardi e anomalie ai turni pro-grammati. L’integrazione del sistema di rilevazione presenze con l’applicativo di gestione delle paghe ha semplificato i processi am-ministrativi e ha permesso di attuare piani di incen-tivazione dei dipendenti legati al rendimento, che favoriscono l’adozione e la condivisione di compor-tamenti virtuosi da parte del personale a beneficio dell’efficienza dei processi interni.

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Hasbro Ireland innova la gestione del magazzino

Hasbro Ireland, l’azienda produt-trice di celebri giochi di marca quali Monopoli, Forza 4, e l’Alle-

gro Chirurgo, ha adottato le tecnologie Mobile&Wireless al fine di ottimizzare il proprio magazzino che ha sedi a Limerick e a Dublino. In particolare, con il dupli-ce obiettivo di ridurre i costi e migliora-re la redditività, la società irlandese, che produce annualmente circa 10 milioni di giochi da tavolo, ha implementato 20 ter-minali veicolari Zetes di tipo touchscreen integrati con il proprio sistema gestionale Sap per l’acquisizione dei dati: ora i pal-let di prodotti finiti arrivano in modo più rapido dalle linee di produzione ai con-tainer di spedizione con la possibilità da parte degli addetti di gestire un volume maggiore di operazioni di trasporto. Alla soluzione mobile di acquisizione dei dati, Hasbro ha affiancato il servizio To-talCare per la gestione dei dispositivi wi-reless in dotazione. In tal modo, il nuovo sistema permette di identificare a distanza la localizzazione in tempo reale dei terminali, di ricevere

notifiche di allerta in caso di problemi di sicurezza, e di aggiornare applicazio-ni o sistemi operativi su tutta la base in-stallata avendo una visione completa e trasparente della scadenza delle licenze software.

Il Wireless migliora la produttività dei processi logistici di IC IntracomAttiva in Italia da 20 anni, la multinazionale IC Intra-com specialista in data communication, reti strut-turate e cablaggio di reti, cavi e accessori per computer ha adottato la piattaforma software .on-Log di Aton, basata su terminali industriali Wireless, per il controllo della movimentazione dei prodotti di magazzino e per automatizzare l’evasione di oltre 400 ordini giornalieri. Ora la scansione del codice a barre presente nell’or-dine consente il ricevimento sul palmare (PDA) delle informazioni circa la dislocazione dei prodotti all’in-terno del magazzino. In tal modo, ciascun addetto è informato sulla posizione precisa a scaffale del ma-teriale da reperire ed è in grado di procedere a siste-

ma con le operazioni di composizione ordine, imbal-laggio e stampa delle etichette e dei codici a barre necessari per la relativa spedizione. IC Intracom, presente in 15 paesi, grazie all’automa-zione dei processi ha la possibilità di ottimizzare in termini di efficienza le operazioni di picking con una riduzione dei tempi impiegati per la composizione degli ordini. L’organizzazione automatica della merce in arrivo, l’organizzazione dei pallet e lo smista-mento negli scaffali e nelle zone a deposito, ha consentito di ottenere un 15% in più di spazio disponibile a magazzino con un incremento conside-revole degli articoli presenti: circa il 98% dell’intero catalogo.

Wireless Supply Chain

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Il settore dell’Entertainment & Media si dimostra un promettente ambito di applicazione delle soluzioni Mobile &

Wireless per l’acquisizione automatica dei dati. Ne è un esempio Hastings Entertainment, la catena americana attiva a livello mon-diale nella vendita di prodotti multimedia-li, libri e film, che ha adottato 750 mo-bile computer Skorpio Gun di Datalogic per gestire in modo efficiente le vendite al pubblico e i processi di immagazzina-mento e di inventario dei suoi 147 punti vendita. Al contempo, in Gran Bretagna Sony DADC, che fornisce tecnologia per l’indu-stria dell’intrattenimento, dell’educazio-ne e dell’informazione, per aggiornare in tempo reale il proprio sistema di picking web-based presente nel magazzino di En-field ha scelto 63 terminali Wi-Fi per ge-stire la preparazione dei singoli ordini in magazzino e 9 terminali veicolari montati sui carrelli elevatori per la gestione delle scorte. Se in precedenza la soluzione uti-lizzata era basata su vecchi terminali ora i nuovi mobile computer tascabili sono in-tegrati con il sistema web-based di gestio-ne del magazzino della Sony: in tal modo,

gli operatori sono in grado di prelevare i prodotti in modo facile e veloce in tutto il magazzino. In Francia Canal+ Group, fornitore di ca-nali televisivi a pagamento, assegna ai ne-gozi della propria catena di distribuzione le apparecchiature necessarie al servizio. Siccome le scorte di decoder e le tessere di abbonamento presenti in ogni singolo punto vendita sono di proprietà di Canal+ è necessaria da parte del Gruppo francese, anche per obbligo di legge, la realizzazio-ne di inventari regolari durante l’anno, un numero che varia da 1 a 4 a seconda delle dimensioni del negozio, al fine di control-lare e di regolare i livelli di stock. La so-cietà francese ha adottato per questo una soluzione che integra uno scanner portati-le per la lettura dei codici a barre e un ter-minale GPRS per trasferire le informazioni in tempo reale e fornire un inventario ag-giornato a ciascun negozio. Il terminale mobile in dotazione consente al personale di vendita tramite la scansio-ne dei codici a barre dei prodotti a magaz-zino di eseguire un conteggio aggiornato del numero di decoder e di schede di sot-toscrizione disponibili nel singolo punto vendita.

Acquisizione automatica dei dati per il settore dell’Entertainment & Media

Più efficienza nella vendita di libri allo stand La casa editrice spagnola Siruela Edizioni che dal 1982 cura la pubblicazione e la traduzione di opere d’arte dimenticate della letteratura medioevale euro-pea ha scelto un nuovo sistema per automatizzare la gestione del magazzino e il processo di vendita. La casa editrice spagnola infatti ha utilizzato il sistema per interagire con i propri clienti e migliorare la qua-lità del servizio reso presso il proprio stand presente, come ogni anno, alla Fiera del Libro di Madrid. Ora il personale dello stand può semplicemente prendere il libro che interessa al cliente e leggendo il suo codice a barre con il terminale mobile è subito in grado di

visualizzare sullo schermo tutte le informazioni cor-relate: il prezzo, l’eventuale sconto, la disponibilità e l’autore. Se il cliente decide di acquistarlo, il vendi-tore può procedere in automatico con la stampa dello scontrino dalla stampante mobile per una conclusio-ne rapida della vendita. Grazie alla nuova tecnologia, tutte le informazioni sono registrate in automatico in tempo reale permettendo a Siruela Edizioni un pie-no controllo dello stato delle vendite effettuate alla Fiera del Libro. Il sistema è basato sull’applicazione Stockapp sviluppato da Id Jedren Soluzioni e il Mobile computer compatto Memor di Datalogic.

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La strada verso la banda larga è in salita

La strada per soddisfare le richieste della Di-gital Agenda europea

in termini di copertura in banda larga è lunga e com-plessa. I passi avanti che si sono compiuti quest’anno in Italia riguardano, in pri-mo luogo, una serie di pro-getti lanciati a livello locale da singole aziende e regio-ni. Questo grazie principal-mente ai fondi approvati dalla Commissione Europea ad inizio 2011 (230 milioni di euro complessivamente)

zioso e importante: in tutta la Lombardia verrà azzerato il digital divide nel corso di soli due anni. La Regio-ne Lombardia finanzierà il progetto con circa 41 milio-ni di euro, mentre Telecom Italia si occuperà della parte restante (53,8 milioni). Infine, a ottobre, è stato lanciato il piano Metroweb che prevede di acquisire e sviluppare piccole reti in fi-bra ottica locali, nelle zone più remunerative del terri-torio italiano. Telecom Italia

per questo progetto ha pro-mosso sul campo l’iniziati-va e siglato poco dopo un accordo per cablare 36mila edifici dell’area milane-se. Azionisti e finanziatori della società sono Fastweb, Banca Intesa, A2A, F2i Fon-di Italiani per le Infrastrut-ture SGR e la Cassa Depositi e Prestiti. Le prime città che saranno interessate dal pia-no sono: Bergamo, Brescia, Genova e Piacenza. Secon-do alcune fonti non uffi-ciali, Metroweb si è detta pronta a investire 57 milio-ni di euro nella fibra ottica. Il piano Metroweb, seppur interessante, non risolve i problemi di copertura delle zone rurali: secondo la Co-munità europea il sostegno pubblico è fondamentale per scongiurare il rischio di un ulteriore Digital Divide tra le zone urbane e le zone rurali. Non è invece anda-

ta a buon fine la possibilità di uti-lizzare il 50 per cento del surplus dell’asta fre-quenze LTE (fini-ta a 3,9 miliardi di euro, contro una base di 2,4 miliardi) che sarebbe dovuto essere destinato ad investimenti in telecomunica-zioni. La nuova boz-za della legge di Stabilità dello scorso ottobre ha destinato, infatti, questi soldi al fondo per l’am-mortamento dei titoli di Stato e all’istruzione.

A 8 mesi dall’accordo tra Nokia e Microsoft, che prevede l’utilizzo del sistema operativo Windows Phone 7 su tutti i terminali di fascia alta del device manufacturer finlan-dese, sono stati lanciati i nuovi terminali Nokia Lumia. Nokia continuerà invece a presidiare internamente il set-tore dei feature phone con i nuovi Nokia Asha destinati ai Paesi emergenti. La prima sfida di questa partnership, annunciata al Mobile World Congress del febbraio scor-so, è stata quindi colta: lanciare i nuovi terminali entro il periodo natalizio. Proprio questi terminali sono stati sfruttati da Microsoft per il lancio europeo della release 7.5 del proprio software mobile, denominato “Mango”. Interessante, al fine di comprenderne la strategia con-giunta, la scelta di Microsoft di appoggiarsi ad HTC per la presentazione della nuova versione del sistema opera-tivo negli USA, senza menzionare Nokia. Nel frattempo lo store di Microsoft ha superato le 40 mila applicazioni, con una previsione di 50 mila entro inizio 2012. Questi numeri lo rendono il terzo store per ampiezza tra quelli gestiti dagli owner dei sistemi operativi, anche se mol-to distante dai capofila App Store e Android Market. Si profila, quindi, un 2012 particolarmente combattuto, che vedrà, inoltre, l’arrivo di Windows 8 per lanciare la sfida all’attuale duopolio anche nel settore dei tablet.

per la banda larga in Italia, in merito al Piano nazionale per l’abbattimento del Digi-tal Divide nelle aree rurali e ai progetti portati avanti da sei regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Trenti-no Alto Adige, Sardegna e Toscana. Inoltre, a maggio, Telecom Italia ha vinto una gara d’appalto da 94,8 mi-lioni di euro che consentirà di portare la banda larga a 707 comuni lombardi - dove si potrà navigare fino a 20 Mb. Il progetto è ambi-

Partnership Nokia-Microsoft: inizia a delinearsi la strategia comune

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Google si lancia anche nel mondo della musica digitale

L’industria musica-le, nell’ultimo de-cennio, ha risentito

molto dell’impatto di inter-net e della digitalizzazione dei formati. La crescente diffusione della vendita di musica digitale continua, infatti, a non compensa-re le perdite prodotte dalla vendita di supporti musicali fisici (Cd e Lp): secondo le stime di Gartner, la musica digitale passerà dai 5,9 mi-liardi di dollari del 2010 ai 7,7 miliardi del 2015, men-tre la componente fisica, nello stesso periodo, scen-derà da 15 a 10 miliardi.C’è attesa, quindi, per com-prendere se l’ingresso di un altro Over the Top come Google nell’arena compe-titiva velocizzerà queste dinamiche di mercato. An-nunciato il 16 novembre a Los Angeles, Google Music potrebbe diventare un vero rivale per Apple, Amazon e altri siti specializzati. I fattori chiave su cui pun-ta sono: l’archiviazione in cloud e lo streaming - gra-tuiti per l’utente - di 20mila tracce musicali; la possibi-lità di poter accedere alla propria musica in qualsiasi momento e da qualsiasi di-spositivo (anche non basato su Android) sia in modalità online che offline (salvan-do però preventivamente i brani preferiti sui singoli device); i prezzi competiti-vi (il costo dei singoli bra-ni va da un minimo di 69 centesimi ad un massimo di 1,29 dollari), nonché la disponibilità di brani ine-diti e tracce gratuite; la possibilità di condividere

gratuitamente le tracce acquista-te con i contatti attivi sul social network Goo-gle+; l’opportu-nità per musicisti indipendenti di vendere online la propria musica tramite l’apposito servizio “Artist Hub”. Con questo servizio, Google fa anche un ulterio-re passo avanti nella pro-filazione e conoscenza del

Una forte spinta verso lo sviluppo di App – è noto – è stato dato anche dalla mancanza di compatibilità con la tecnologia Adobe Flash (che supporta attualmente il 75% circa dei contenuti vi-deo presenti sul Web) da parte dei prodotti Apple. La ragione di questa scelta passa dalle risposte ufficiali a quelle ufficiose: tra le prime le eccessive risorse di sistema utilizzate e la natura “chiusa” della piattaforma di Adobe (come peraltro la maggior parte dei prodotti Apple); tra le altre, storici screzi tra le due società.Anche la crescente diffusione dell’HTML5, in grado di garantire a siti Web e Mobile Web un più semplice supporto alla riprodu-zione di video (senza necessità di ricorrere a plugin come Flash appunto), è stata agevolata dal successo di Apple.Ora, quindi, è la stessa Adobe a far marcia indietro con la deci-sione di abbandonare lo sviluppo di Flash lite, che non sarà più disponibile dopo la versione 4.0 di Android. La nuova strategia mobile sarà, quindi, incentrata sul supportare i propri sviluppa-tori (ci sono oltre un milione di sviluppatori Flash nel mondo, oltre il doppio degli sviluppatori Apple e quasi il doppio degli sviluppatori Java su Android, che rappresentano l’ecosistema na-tivo mobile più diffuso) nella realizzazione di applicazioni per smartphone basate su tecnologia Adobe AIR. Lo sviluppo e il continuo aggiornamento della tecnologia Flash rimarrà, invece, prioritario in ambito desktop. Nel frattempo Adobe garantisce un pieno supporto ad HTML5, che sta crescendo velocemente sia in ambito Web che Mobile.

Adobe dice addio a Flash lite Un passo avanti per HTML5

comportamento dei propri utenti; fattori estrema-mente rilevanti per un’azienda basata principal-mente su un mo-dello di business pubblicitario.

Il servizio è per ora attivo solo in America, ma si at-tende il suo arrivo a breve anche nel resto del mondo. Sarà particolarmente inte-ressante vedere l’impatto

che avrà in Italia, dove il mercato della vendita di musica digitale fatica an-cor più che all’estero, per via di una forte presenza di pirateria - che in Italia è pari al 25% secondo la Federazione Industria Mu-sica Italiana -, della minor propensione degli utenti ad utilizzare la carta di cre-dito per pagare sul Web e delle difficoltà causate dal digital divide in termini di banda larga.

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Amazon sfida Apple “in verticale”

Dopo il successo di Kindle, l’ebook rea-der a basso costo di

Amazon, che ha riscontra-to i favori del pubblico nei paesi anglofoni grazie al vastissimo catalogo dispo-nibile e all’impareggiabile qualità dello schermo in fase di lettura prolungata, l’azienda americana prova ad entrare nel campo dei tablet multimediali. Per fare questo ha realiz-zato una soluzione, battez-zata “Kindle Fire”, che va a contrapporsi direttamente ad Apple iPad e ai tablet Android, grazie allo scher-mo lcd multitouch da 7” e all’utilizzo della piattafor-ma Mobile sviluppata da Google. Quello che lo dif-ferenzierà sostanzialmente dalle altre proposte basate

proposto da Apple: mono-prodotto, mono-store e con uno stretto controllo dell’u-tente; se si aggiungono i rumors legati alla possibile realizzazione da parte di Amazon di uno smartphone con le medesime caratte-ristiche, le analogie con la strategia delineata in questi

È avvenuto nel secondo trimestre del 2011 il sorpasso degli smartphone sui feature phone in Europa Occiden-tale: secondo i dati di Idc, infatti, il numero di smartpho-ne distribuiti ha superato, per la prima volta, quello dei cellulari meno evoluti, un sorpasso che rappresenta un forte segnale per le opportunità di sviluppo nei prossimi mesi. Per Idc, gli smartphone costituiscono 21,8 milio-ni dei 42,2 milioni di telefonini distribuiti nel secondo trimestre, segnando una crescita del 48% rispetto allo scorso anno. Nello stesso periodo, i feature phone di-stribuiti sono diminuiti del 29%. Per quanto riguarda i sistemi operativi, Android risulta al primo posto nelle vendite in Europa Occidentale, rappresentando il 48,5% del totale degli smartphone distribuiti nel trimestre con-clusosi a giugno 2011. Sta, inoltre, riducendo il gap ri-spetto ad Apple in termini di download di applicazioni: nel 2011, infatti, verranno scaricate complessivamente circa 10 mld di app da App Store e 6,5 mld da Android Market (nel 2010 erano rispettivamente: 6,7 e 2,1 mld).Anche i tablet stanno registrando una notevole cresci-ta, ma in questo segmento Android (così come gli al-tri player) risente ancora del ritardo iniziale rispetto ad Apple, tanto che Gartner ha ridotto di 6 mln le stime complessive di vendite di tablet. Il dominio assoluto di Apple sui tablet lo si vede anche dalle analisi fatte sul traffico Web da Mobile: l’incidenza del traffico generato da iPad sul totale traffico da tablet sarebbe del 95,5% secondo una recente ricerca portata avanti da comScore sul mercato USA e dell’88% a livello mondo secondo i dati di Statcounter. Un dato interessante riguarda an-che l’incidenza del traffico generato da iOS sul totale traffico Web (compresi i Pc): superato l’1% (Mac OS X è poco sopra il 7%).

Smartphone e tablet, mercato in fermento

su Android è la presenza di un Application store pro-prietario, che rimarrà com-pletamente compatibile con quello ufficiale, l’Android Market (quindi nessun costo di porting per gli sviluppa-tori), ma che permetterà ad Amazon un controllo asso-luto dei contenuti e degli utenti e, soprattutto, la ge-stione del meccanismo di pagamento: forte dell’enor-me database di carte di cre-dito utenti già registrate sul proprio Web store, Amazon andrà ad abbattere di fatto una delle principali resi-stenze da parte degli utenti, quello della sottoscrizio-ne di servizi di pagamento Mobile con carta di credito per micro-pagamenti. Un modello quindi verticale, del tutto analogo a quanto

anni dalla multinazionale di Cupertino diventano ancora più forti. Nel frattempo Amazon cre-sce in Italia: dopo lo Store online, è arrivato anche il Kindle al prezzo di 99 euro, con un’offerta di libri in lin-gua italiana iniziale pari a 16 mila titoli.

Eventi e Formazione

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A febbraio riparte Smau Business Roadshow

Laboratori ICT e Energia24 gennaio Padova26 gennaio Milano

Saranno tablet, app e cloud computing le tecnologie protago-

niste della prossima edi-zione di Smau Business Roadshow che da febbraio a giugno, in collaborazio-ne con le Regioni di riferi-mento e con le filiali ter-ritoriali di Confindustria e Confcommercio, farà tap-pa nei distretti più attivi e promettenti d’Italia. Si par-tirà da Bari l’8 e 9 febbraio per poi andare a Roma il 21 e 22 marzo, Padova il 18 e 19 aprile e Bologna l’8 e 9 giugno. Anche quest’anno non manche-ranno i momenti forma-tivi dedicati alla Unified Communication & Colla-boration, alla virtualizza-zione e alle applicazioni di business analytics, alla fatturazione elettronica, al web 2.0, al marketing

Dopo Roma, continua-no i Laboratori ICT e Energia, un Ro-

adshow itinerante dedicato alle soluzioni ICT innova-tive per ridurre i costi in azienda. L’evento si articola in una sessione plenaria di apertura sul tema dell’ef-ficienza energetica per le imprese e in tre laboratori interattivi dedicati ai temi specifici del Green Data-center, Virtualizzazione e Cloud Computing, della Unified Communication & Collaboration e della Dema-terializzazione, con la par-tecipazione dei docenti del-la School of Management

L’Osservatorio Internet of Things presenta a Milano la prima ricercaPer la prima volta si terrà a Milano il 29 febbraio il Convegno di presentazione dei risultati dell’Osserva-torio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.Nato nel 2011 dalla forte esperienza acquisita dagli Osservatori ICT & Management su tecnologie e ap-plicazioni correlate all’Internet of Things (RFId Solu-tion Center, Osservatorio RFId, Osservatorio Mobile & Wireless Business, etc.), il nuovo Osservatorio ha l’obiettivo di rispondere al crescente interesse verso l’Internet of Things e le sue potenzialità in un contesto caratterizzato da poca chiarezza sullo stato dell’arte delle applicazioni, sui benefici abilitati e sull’evolu-

zione attesa del mercato. In particolare gli obiettivi della ricerca sono tre: comprendere come il paradigma Internet of Things possa impattare nella progettazione e nell’erogazione di servizi che toccano i cittadini e le aziende pubbliche e private; individuare tra i numerosi ambiti applicativi potenzialmente interessanti quelli più promettenti (per rilevanza dei benefici, per matu-rità delle tecnologie, per spinte esterne, per “sintonia” dei decisori, etc.); analizzare in profondità il valore creato dalle soluzioni di Internet of Things negli am-biti applicativi più promettenti.Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net

digitale e all’innovazione nel retail, raccontati da docenti e analisti delle più prestigiose business scho-ol italiane. Tra le inizia-tive di maggior successo dell’edizione milanese di Smau, il Mob App Awards, avrà una declinazione ter-ritoriale e, in ogni tappa del circuito premierà le migliori App in ambito business e consumer rea-lizzate da sviluppatori del territorio. Inoltre come sempre sarà immancabile il Premio Innovazione ICT, che consegnerà un rico-noscimento ai progetti più innovativi di introduzione delle moderne tecnologie da parte delle aziende e pubbliche amministrazioni italiane. Per candidare la propria App o i progetti visitare il sito www.smau.it.

del Politecnico di Milano. La formula del laboratorio consente ai partecipanti di confrontarsi direttamente con i docenti e, attraverso il loro supporto, di avva-lersi di una metodologia di valutazione per misurare i risparmi raggiungibili nella propria azienda attraver-so l’utilizzo delle soluzioni ICT più innovative ed ef-ficaci. Ogni partecipante, attraverso la compilazione di un breve questionario di “diagnosi”, potrà richiedere una valutazione dei benefici ottenibili.Per ulteriori informazioni www.ict4executive.it

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New Media & New Interneta marzo al Politecnico di Milano

Convegno dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment, 9 febbraio

L’Osservatorio per-manente New Me-dia & New Internet

della School of Manage-ment del Politecnico di Milano, in collaborazione

L’Osservatorio NFC & Mobile Payment, promosso dalla School of Manage-ment del Politecnico di Milano in

collaborazione con l’RFId Solution Center, presenterà il 9 febbraio i risultati del suo se-condo anno di attività. L’obiettivo principale sarà analizzare i sistemi innovativi di ultima generazione, concentrandosi in particola-re sui pagamenti legati al telefono cellula-re mobile (sia Remote sia Proximity) e sui Contactless Payment (attraverso carte con-tactless). Pertanto nel corso della ricerca sa-ranno censite e analizzate le evoluzioni più

rilevanti dello scenario applicativo naziona-le e internazionale, sarà studiata la catena del valore dell’offerta, saranno analizzati il punto di vista degli esercenti e le caratte-ristiche della domanda di servizi di Mobile Payment. Quest’anno è inoltre previsto il consolidamento e lo sviluppo di progetti pi-lota come aree di test al fine di comprendere per mezzo di analisi quantitative e qualita-tive il punto di vista degli esercenti e degli utenti e sperimentare logiche di filiera.Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net

Il 26 gennaio al Politecnico di Milano l’evento dedicato al Mobile Marketing & Service In ottica di continuità con le edizioni precedenti, ma con la volontà di ampliare il proprio ambito di analisi, la ricerca condotta nel corso di quest’anno dall’Osservato-rio, oltre ad approfondire l’analisi sull’utilizzo del telefono cellulare, punta anche a monitorare le evoluzioni degli strumenti di Mobile Marketing & Service, soprattutto in ottica multicanale, identificando i trend in atto con particolare attenzione a tutti gli strumenti più innovativi (applicazioni, qr-code, ecc.) e ai nuovi device fruibili in mobilità (e-book reader, tablet, navigatori ecc.). Saranno inoltre identificati i trend di crescita del mercato, valutati i benefici conseguibili dai clienti, analizzati i processi di azione e pianificazione dei nuovi strumenti per le aziende utenti finali e, infine, sa-ranno definiti il grado di conoscenza, il livello di utilizzo e le competenze che hanno i player della filiera dei servizi a support della comunicazione aziendale.Per maggiori informazioni visitare il sito www.osservatori.net

con il Cefriel, presenterà a marzo i risultati della ri-cerca che ha posto sotto la lente d’ingrandimento l’e-voluzione del mondo dei Media, a seguito dell’in-

troduzione delle nuove piattaforme digitali.In particolare, la Ricerca 2011/12 punta a: defini-re i confini del “nuovo Internet”, identificando tutti i possibili formati e definendo un framework complessivo condiviso da tutti gli attori; valorizza-re le peculiarità dei nuovi mezzi e le metriche più corrette per la valutazio-ne delle performance del “nuovo Internet” e per la valorizzazione dell’adver-tising; valutare quantita-tivamente il mercato dei New Media e del New In-ternet nelle sue principali articolazioni; monitorare la diffusione dei diversi device; analizzare il ruo-lo che sapranno giocare i Social Network nonché le modalità con cui gli Edi-tori tradizionali sapranno rapportarsi con essi; ap-profondire l’evoluzione dell’utilizzo del video sui mezzi digitali; studiare lo sviluppo degli Appli-cation Store nel conte-sto del “nuovo Internet” multi-device; effettuare un benchmark internazionale dei Media digitali e trat-teggiare alcuni possibili scenari futuri. Per mag-giori informazioni visitare il sito www.osservatori.net

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Mobile Health Summit 2012

14 e 15 maggio, Corso MIP New Media e New Internet

D al 29 maggio all’1 giugno si terrà a Cape Town il Mo-

bile Health Summit, MHS 2012. Prendendo spunto dalla passata edizione che ha riscosso un grande suc-cesso, quest’anno l’MHS porterà l’esperienza dei principali player nel cam-po della salute e del Mobi-le, grazie anche al supporto della GSMA – l’associazio-ne mondiale degli operato-ri mobili – e dell’mHealth Alliance – l’associazione che promuove l’utilizzo delle tecnologie Mobile per migliorare la qualità dei servizi sanitari. La portata globale delle iniziative gestite da queste due organizzazioni rap-presenterà infatti il tramite per imbastire importanti collaborazioni e relazioni in grado di dare espres-sione al potenziale della Mobile Health. L’edizione

Il 14 e 15 maggio i Manager di Media Company e i Content Provider sono chiamati a partecipare al Corso Breve

“New Media: opportunità e rischi” offerto da MIP Politecnico di Milano e CEFRIEL, che fornirà loro le competenze per com-prendere criticamente le opportunità e le minacce aperte dalla rivoluzione spinta dalle tecnologie digitali nel mondo me-dia. Sotto la guida dei suoi tre direttori – Gabriele Faggioli, Andrea Rangone, Vin-cenzo Russi – si cercherà di comprendere

criticamente le opportunità e le minacce aperte dalla “rivoluzione” spinta dalle tecnologie digitali nel mondo dei media, le caratteristiche del “nuovo Internet” ba-sato su più multi-device (tablet, PC, Tv), le strategie e i modelli di business dei diversi attori in gioco, le molteplici tec-nologie alla base dei new media e infine fornire un quadro dello scenario legale di riferimento.Per maggiori informazioni visitare il sito www.mip.polimi.it

del 2012 prevede una con-ferenza plenaria focaliz-zata sui temi più caldi e i principali topic del merca-to della Mobile Health, la presentazione dei prodotti e dei servizi più innova-

tivi, momenti di incontro con i leader di mercato - per favorire la creazione di un network sul tema della Mobile Health -, con i C-level delle principa-li istituzioni sanitarie, gli

Technology-Enabled Business ModelsMIP Politecnico di Milano 20 e 21 giugnoIl 20 e 21 giugno avrà luogo il Corso Breve “Technology-Enabled Business Models” organizzato dal MIP Politecnico di Milano per for-nire ai partecipante gli strumenti indispensabili per approfondire gli aspetti concettuali dei modelli di business e acquisire le skills neces-sarie per crearne dei nuovi.Con i due direttori del corso - Fi-lippo Passerini, CIO worldwide di

Procter&Gamble, e Andrea Rango-ne, professore del Politecnico di Mi-lano e fondatore degli Osservatori ICT & Management della School of Management -, si analizzeranno le forze economiche, demografiche, tecnologiche che stanno avendo un impatto sul mondo “mega tren-ds”; si approfondiranno gli aspetti concettuali dei modelli di business, gli elementi che aumentano le pro-

babilità di successo e gli errori da evitare; si acquisiranno attraverso numerosi casi di studio le cono-scenze e le “skills” necessarie per creare nuovi modelli di business, si analizzaranno le concrete opportu-nità imprenditoriali abilitate dalle tecnologie e i fattori critici di suc-cesso alla base di start-up hi-tech.Per maggiori informazioni visitare il sito www.mip.polimi.it

operatori di rete mobile, le organizzazioni di settore, i fornitori, nonché i legisla-tori e i politici.Per maggiori informazioni visitare www.mobilehealth summit.com.

PROSSIMIEVENTI

LA SCHOOL OF MANAGEMENTLa School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi del management, dell’economia e dell’industrial engineering che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano.La School of Management ha ricevuto nel 2007 l’accreditamento EQUIS.

GLI OSSERVATORI ICT & MANAGEMENTGli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano(www.osservatori.net) vogliono o�rire una fotogra�a accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, �liere, mercati, ecc.

Gli Osservatori sono ormai molteplici e a�rontano in particolare tutte le tematiche più innovative nell’ambito delle ICT: B2b – eProcurement e eSupply Chain, Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise 2.0, eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Strategica dell’ICT, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & Business Innovation nel Fashion-Retail, ICT & Commercialisti, ICT & PMI, ICT Accessibile e Disabilità, ICT in Sanità, ICT nel Real Estate, ICT nelle Utility, ICT Strategic Sourcing, Information Security Management, Intelligent Transportation Systems, Internet of �ings, Intranet Banche, Mobile & Wireless Business, Mobile Banking, Mobile Internet, Content & Apps, Mobile Marketing & Service, Multicanalità, New Media & New Internet, New Slot & VLT, New Tablet & Business Application, NFC & Mobile Payment, RFId, Social Network, Uni�ed Communication & Collaboration.

P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I V I S I TAT E I L S I T O w w w . o s s e r v a t o r i . n e t

OSSERVATORIO MOBILE MARKETING & SERVICE

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca che si è posta i seguenti obiettivi:

ampliare l’analisi degli scenari applicativi, monitorando le evoluzioni degli strumenti di Mobile Marketing & Service, soprattutto in ottica multicanale, e identi�cando i trend in atto con particolare attenzione a tutti gli strumenti più innovativi (applicazioni, qr-code, ecc.) e ai nuovi device fruibili in mobilità (e-book reader, tablet, navigatori ecc.); valutare puntualmente per alcune aziende utenti �nali i bene�ci derivanti dall’implementazione di iniziative sul Mobile, con particolare attenzione a quelle inserite in più ampi progetti di comunicazione multicanale e agli aspetti innovativi e peculiari di utilizzo del Mobile; individuare e analizzare il pro�lo e le caratteristiche del target di iniziative di Mobile Marketing & Service; realizzare alcune stime quantitative su speci�ci segmenti del mercato in Italia. La presentazione dei risultati della Ricerca sarà seguita da Tavole Rotonde a cui parteciperanno aziende che hanno implementato pratiche di Mobile Marketing & Service che racconteranno la loro esperienza, e player della �liera che si confronteranno sulle evoluzioni in atto in questo mercato.

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Politecnico di MilanoAula Carlo De CarliCampus BovisaVia Durando 10, Milano

OSSERVATORIO INTERNET OF THINGS

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca che si è posta i seguenti obiettivi: identi�care

i principali ambiti di applicazione dell’Internet of �ings; individuare i progetti più interessanti avviati in Italia e strutturare un confronto con lo scenario internazionale; misurare il livello di di�usione in Italia dei progetti di Internet of �ings nei principali ambiti di applicazione e de�nire il valore dell'adozione di questo tipo di soluzioni; contribuire alla divulgazione delle soluzioni tecnologiche e dei relativi standard in grado di supportare l’Internet of �ings; analizzare la struttura del processo decisionale, per chiarire quali condizioni in�uenzino l'adozione di tali soluzioni; comprendere le implicazioni sociali dell’Internet of �ings (es. privacy); porre le basi per l’avvio di progetti pilota. La Ricerca a�ronta a 360° le applicazioni dell’Internet of �ings e presenta approfondimenti verticali su tre ambiti applicativi speci�ci: Smart City, Smart Metering & Smart Grid, Smart Home & Smart Building. I risultati della Ricerca saranno discussi con i principali player di questo mercato (Telco, Service & Technology Provider, Utilities, ecc.).

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Politecnico di MilanoAula RogersCampus LeonardoVia Ampére 2, Milano

OSSERVATORIO NFC & MOBILE PAYMENT

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011Durante il Convegno verranno presentati i risultati della nuova Ricerca che si è posta i seguenti obiettivi: monitorare ed

analizzare le evoluzioni più rilevanti dello scenario applicativo nazionale ed internazionale, anche attraverso una quanti�cazione del Mobile Payment in Italia; studiare i Business Model del Mobile Proximity Payment con l'obiettivo di confrontare i diversi modelli di �liera (collaborativi e player centrici), comprendere i ruoli dei di�erenti player coinvolti e disegnare i modelli di business che potrebbero adattarsi meglio al contesto italiano; analizzare il valore per gli esercenti derivante dall’utilizzo del Mobile Payment (sia Remote sia Proximity), valutando puntualmente gli impatti delle applicazioni di Mobile Payment su alcuni esercenti mediante modelli quantitativi che stimino gli impatti (ad esempio riduzione dei costi per la gestione del contante e ottimizzazione delle code); analizzare più in profondità le caratteristiche della domanda di servizi di Mobile Remote Payment, cercando di comprendere quali caratteristiche dei servizi potrebbero spingere l’utilizzo o bloccarne l’adozione; consolidare e promuovere lo sviluppo di progetti pilota come aree di test, al �ne di comprendere il punto di vista degli esercenti e degli utenti e sperimentare logiche di �liera. I risultati della Ricerca saranno discussi con i principali player di questo mercato (Telco, Banche, Service & Technology Provider, Esercenti, ecc.).

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Politecnico di MilanoAula Carlo De CarliCampus BovisaVia Durando 10, Milano

OSSERVATORIO GIOCO ONLINE

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2011Durante il Convegno, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, dall’Amministrazione Autonoma

dei Monopoli di Stato (AAMS) e da Sogei in collaborazione con i principali attori della �liera, verranno presentati i risultati della nuova Ricerca, che ha avuto come obiettivi quelli di: misurare il mercato nelle sue diverse articolazioni (raccolta, fatturato, prelievo �scale, diverse tipologie di gioco, ecc.); censire e analizzare l’o�erta online (sistemi di deposito e prelievo, servizi di customer care, strumenti di interazione, ecc.); comprendere le strategie dei principali operatori e, più in generale, dei diversi attori della �liera; studiare l’approccio e il comportamento dei consumatori nei confronti dei giochi online; valutare alcuni indicatori chiave del settore (versato medio per conto di gioco, numero di conti medi per utente, conti di gioco registrati per i quali sia stato �rmato il contratto, ecc.); tratteggiare i principali trend in atto e i possibili scenari evolutivi. Seguirà una Tavola Rotonda a cui prenderanno parte i principali player del settore per commentare i risultati emersi dalla Ricerca.

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Politecnico di MilanoAula Carlo De CarliCampus BovisaVia Durando 10, Milano

Brevi dalle aziende

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Lo storage NetApp per le medie imprese Lo specialista dello storage NetApp ha presentato una nuova linea di prodotti entry level studiata per le medie imprese che offre presta-zioni, semplicità, valore e livelli di efficienza tre volte superiori alle precedenti versioni.Le medie imprese sono sempre più sotto pressione: tenere il passo con i cambiamenti e le evoluzioni dei mercati e fare di più con meno ri-sorse non è facile. In molti casi le aziende utilizzano applicazioni ob-solete e non possono rimandare gli investimenti per costruire un’in-frastruttura IT solida e al contem-po economica da sfruttare come volano per la crescita. Per questo l’azienda ha pensato a una nuo-va piattaforma che offra a questo comparto di aziende una gestione evoluta del dato con l’utilizzo di

Il software motore di crescita per IbmContinua ad aumentare il peso del software all’interno dell’offerta di Ibm, che per il 2012 si mostra ottimista, in particolare riguardo a tre ambiti ap-plicativi: Business Analytics, Social e Collaboration, Smarter Commerce (e-commerce e Web experience). «Sono certo che in queste aree Ibm in Italia crescerà più del mercato: l’obiettivo è un aumento del 50%», ha affermato Paolo degl’Innocenti, Vice President Software, che ha ricordato come l’a-zienda, grazie a una lunga serie di acquisizioni e di investimenti mirati, negli ultimi anni ha costantemente ampliato il portafoglio di offerta e l’ampiezza delle soluzioni proposte. «Pur in un mercato che non è brillante – ha aggiunto il manager - la divisio-ne sw Ibm nei primi 9 mesi dell’anno è cresciuta del 12%».L’approccio Ibm è quello del consulen-te di processo piuttosto che di esperto di prodotto, per risolvere le proble-matiche di business che più stanno a

cuore alle aziende oggi. Con la Busi-ness Analytics, ad esempio, Ibm va ben oltre l’analisi dell’andamento storico ma porta nelle aziende Performan-ce Management, Predictive Analytic, modelli statistici per analisi what if ed elaborazioni in real time, sempre più importanti per guardare avanti.

tecnologie intelligenti di storage efficienty, consentendo ai clienti di crescere in base alle esigenze gra-zie alla scalabilità della soluzione.

Backup 2.0 da Achab e AppAssureAchab - azienda milanese che di-stribuisce applicativi software per le PMI - ha siglato un accordo con l’americana AppAssure – provider di soluzioni software per il backup e il disaster recovery in ambiente Windows, VMware e HYper-V - per la distribuzione sul mercato italiano delle sue soluzioni di ba-ckup 2.0.Andrea Veca, Amministratore di Achab, ha dichiarato: «Per un’a-zienda di qualsiasi dimensione è vitale sia la protezione dei propri dati, sia la capacità, in caso di inci-dente, di ripristinarli con efficacia e in breve tempo. Siamo entusiasti

di rappresentare AppAssure e sia-mo convinti che sarà apprezzata dai nostri rivenditori».Dal canto suo Todd Frederick, Co-fondatore e Executive Vice Presi-dent Sales & Marketing di AppAs-sure, ha affermato: «Siamo contenti che sia Achab a introdurre AppAs-sure sul mercato italiano. Siamo fiduciosi che insieme costruiremo una significativa presenza».

Le prospettive dei pagamenti Mobile secondo OberthurNella prestigiosa cornice del Grat-tacielo Pirelli di Milano è andato in scena l’incontro annuale di Oberthur Technologies, azienda fornitrice di soluzioni software e applicazioni basate sulle carte Sim e smart card multi-applicazioni. All’evento hanno partecipato gli esperti di Master Card, Visa, Poste Mobili e della School of Manage-ment del Politecnico di Milano, insieme al top management di Oberthur. Quest’anno l’attenzione è stata posta sull’NFC (Near Field Communication) che abilita i te-lefoni cellulari a transazioni con-tactless a breve distanza (2-4 cm dal lettore) consentendo ad esem-pio di effettuare pagamenti, ac-cedere a servizi pubblici, visitare musei, parcheggiare le automobili, aderire a programmi di fidelizza-zione. Nel corso dell’evento l’a-zienda ha anche ribadito il proprio impegno rivolto al miglioramento dell’interoperabilità tra piattaforme differenti e allo sviluppo delle spe-cifiche orientate alla messa a pun-to di uno standard globale.

I dispositivi proliferano, McAfee li proteggeMcAfee ha pubblicato i risultati della ricerca Digital Assets Survey e contestualmente ha lanciato una nuova soluzione di protezione, che permette ai consumatori di proteg-gere in modo rapido e immediato il crescente numero e tipologie di dispositivi collegati a Internet. Se-condo quanto rilevato dall’analisi condotta, c’è un significativo au-mento del numero di dispositivi

Paolo degl’InnocentiVice President Software,

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consumer: il 25% dei consumatori a livello mondiale possiede cinque o più dispositivi digitali e il 60% ne possiede almeno tre. Inoltre, i con-sumatori risultano essere sempre più “coinvolti”: il 41% utilizza per oltre 20 ore alla settimana i pro-pri dispositivi digitali per attività personali. Todd Gebhart, co-presi-dente di McAfee, ha affermato «La maggior parte delle famiglie oggi possiede un insieme di PC, Mac e dispositivi mobili ma non li man-tiene aggiornati per proteggerli tutti in modo adeguato. Nel mo-mento in cui prendono coscienza delle minacce per i loro dispositivi e della necessità di proteggerli, il costo e la complessità li scorag-giano. La nostra nuova soluzione consente di avere una protezione ininterrotta ovunque gli utenti si colleghino in linea con la realtà che vede il possesso e l’utilizzo di più dispositivi - smartphone, ta-blet, netbook, PC e Mac - collegati a Internet».

La piattaforma ERP di Epicor sbarca in ItaliaEpicor, software house americana con quasi 40 anni di esperienza nel campo delle soluzioni gestionali e un portafoglio di 20mila clienti in oltre 150 Paesi, sbarca in Italia con il suo ERP dedicato alle medie imprese. E a traghettare l’azienda statunitense è stata SOME (Suite Of Management Elements), che ven-derà e supporterà le soluzioni ERP di nuova generazione. «Siamo lieti di collaborare con Epi-cor – ha affermato il Sales Director di SOME, Franco Giannini – perché il nostro obiettivo era quello di riu-scire a proporre alle medie aziende italiane qualcosa all’avanguardia, che si adattasse alla nostra realtà, ma che fosse anche web 2.0 nativo e flessibile, ovvero in grado di ri-spondere alle diverse esigenze che realtà variegate possono avere».La soluzione business enterprise è costruita su un’architettura service oriented (Soa) di seconda genera-zione, denominata Epicor Internet component environment 2.0 (Ice), e si rivolge in particolare ai settori

Indagine Axiante: la Business Intelligence diventa Mobile Axiante - società di consulenza ap-plicativa che opera a livello interna-zionale – ha condotto un’indagine sui responsabili IT di 200 imprese me-dio-grandi attive in Italia nei settori manifatturiero, commercio e servizi sull’uso delle applicazioni di Business Intelligence, Analytics e Performance Management su tablet e smartphone. Tra le conclusioni emerse dall’inda-gine, è da sottolineare che il tema della BI in mobilità attira con pre-potenza l’attenzione: se solo due anni fa, nel 2009, era considerato futuristico e nel 2010 era diventato un argomento di curiosità, oltre il 70% delle aziende coinvolte nell’in-dagine afferma che attualmente sta

pianificando la sua realizzazione. Dal punto di vista degli utenti, il ruo-lo fondamentale in questa evolu-zione sarà svolto dai manager, che dovrebbero trascinare tutto il resto dell’organizzazione in un processo di tipo top-down. Romeo Scaccabarozzi, Presidente di Axiante, ha dichiarato: «L’indagine ci ha fornito numerosi spunti inte-ressanti, tanto che possiamo quasi affermare che siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione tecnolo-gica, più che a una evoluzione sul fronte Mobile, che avrà influenze significative sia sui processi opera-tivi Business to Business sia su quelli Business to Consumer».

del manifatturiero, della distribu-zione, del retail, dell’hospitality e dei servizi.

TechnoSolutions: le opportunità del Mobile di oggi e domaniTechnoSolutions, società del grup-po Pico, in collaborazione con Sedoc Digital Group, Metis Lab, Adobe e il Politecnico di Mila-no ha promosso l’evento “THINK MOBILE! Capire come gestire le opportunità date dal mobile oggi, saper intuire quelle di domani”, che si è tenuto a novembre presso la sede Milanese dell’Associazione Patrocinante, Assintel. L’intro-duzione nel mercato corporate di tablet e smartphone di nuova generazione sta rivoluzionando la gestione delle informazioni aziendali e ne derivano una serie di interrogativi in termini di quali dispositivi adottare, come gestirli in futuro, che tipo d’investimenti fare e che ritorni aspettarsi. L’o-biettivo dell’evento pertanto è sta-to fornire gli strumenti necessari per supportare le scelte ritenute più idonee in base alle esigenze attuali, ma anche in visione pro-

spettica. Si è inoltre parlato dello scenario in cui si muove il mer-cato oggi e sono state presentate le possibili applicazioni della so-luzione Oxigene – la suite di so-luzioni, lanciata da Metis Lab e distribuita da TechnoSolutions, in grado di gestire e comunicare le informazioni relative ai prodotti con velocità, precisione su qua-lunque media, anche Mobile –.

Dynamics AX 2012, il nuovo ERP di Microsoft Microsoft ha presentato Dynamics AX 2012, un’innovativa soluzione gestionale, disponibile in 25 Paesi e 23 lingue, pensata per rendere le aziende più flessibili e versatili, eli-minando le barriere e i limiti tipici di sistemi ERP obsoleti.«Microsoft Dynamics AX 2012 inaugura una nuova generazione di applicazioni aziendali a suppor-to della competitività delle imprese di medie e grandi dimensioni, ope-ranti in qualsiasi settore verticale - ha dichiarato Giovanni Stifano, Direttore Partner e Dynamics di Microsoft Italia -. Un’architettu-ra flessibile, un’esperienza utente personalizzata in base ai ruoli, una

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business intelligence pervasiva e funzionalità verticali integrate rappresentano asset strategici, con cui ci proponiamo di supportare la crescita delle aziende in un oriz-zonte di lungo termine».Grazie all’architettura flessibile della soluzione, che integra fun-zionalità adatte a vari settori e a diverse aree geografiche, gli uten-ti possono apportare facilmente e con rapidità modifiche a processi e ad attività personali al fine di sod-disfare le mutevoli esigenze delle proprie aziende, indipendentemen-te dal livello di complessità dell’or-ganizzazione.

G Data arricchisce l’offerta di security G Data, azienda tedesca specializ-zata nella sicurezza informatica, arricchisce l’offerta con la rinno-vata versione della propria suite pensata per aziende medio grandi e una nuova soluzione pensata ap-positamente per le PMI.Un’interfaccia più semplice da uti-lizzare grazie alla nuova console di amministrazione centralizzata e un sistema di scansione “intelligente” che si attiva quando l’utente non utilizza il PC, queste le principali novità della nuova generazione di prodotti G Data. Small Business

Solution – la soluzione pensata per le PMI - si compone di due proposte: Small Business, che of-fre l’Antivirus Business, soluzione centralizzata per la gestione dei client presenti nella rete azien-dale, e Small Business Plus, che comprende anche l’Endpoint Pro-tection dotato di Policy Manager. Questo sistema di controllo con-sente di applicare criteri specifici agli endpoint per impedire attacchi e fughe di dati.

Da QlikView la Business Intelligence user-drivenLa Business Discovery, la Business Intelligence di tipo user-driven, si pone l’obiettivo di colmare il diva-rio fra la BI tradizionale e le appli-cazioni isolate per la produttività aziendale. QlikView, specialista in questo ambito, ha presentato la versione 11 del prodotto, che offre l’analisi comparativa per il confronto interattivo tra raggrup-pamenti definiti dall’utente in tem-po reale. Tra gli altri vantaggi, la semplificazione e l’accelerazione dello sviluppo applicativo e il mi-glioramento della gestione e della sicurezza per le aziende di gran-di dimensioni. La nuova versone integra inoltre la “social business discovery”, che permette a grup-pi di lavoro e team di collaborare esplorando collettivamente i dati, creando spazi di lavoro comuni e dando la possibilità di pubblicare e rispondere ad annotazioni con-testuali. La nuova versione rende inoltre possibile accedere alla piat-taforma in mobilità da dispositivi tablet e smartphone basati su qual-siasi piattaforma.

Unified Communication più efficace con WildixWildix è una società italiana che sviluppa e produce soluzioni har-dware e software di comunica-zione integrata, in particolare nell’area VoIP. Tra le novità nella gamma di prodotti spicca in primo luogo Wildix Management System 2.0, un potente strumento di con-figurazione dotato di interfaccia Web che permette di programma-

Le reti di Allied Telesis creano più valore con la consulenzaLa multinazionale giapponese Allied Telesis festeggia quest’anno 25 anni di età, un lungo periodo di attività durante il quale si è sempre man-tenuta fedele alla propria mission iniziale. Il focus dell’offerta, infatti, resta quello del networking, con una gamma ampia adatta alle esigenze delle piccole e delle grandi aziende come dei provider, con prodotti in-teramente sviluppati internamente nei cinque centri di ricerca nel mon-do, fra cui uno a Milano. «Vogliamo proporre architetture affidabili ma anche semplici ed economiche da gestire – afferma Antonella Santoro, Managing Director & South Europe Sales Director –. Per questo abbia-mo affiancato all’offerta di prodotti una linea di servizi professionali, per l’assessment iniziale e l’ottimizzazio-ne, che è stata molto ben accettata dal mercato. È la direzione giusta e continueremo anche in futuro». Se il networking va verso la consumerizza-zione, le aziende dimostrano di avere sempre più bisogno di consulenza sui progetti, per evitare o rimediare er-rori nella progettazione. «Nella vide-osorveglianza, ad esempio – spiega la manager – la rete rappresenta il 10% del costo del progetto: ma se la scelta

non è giusta, perchè questo aspetto è sottovalutato e non viene fatta un’a-nalisi per la gestione dei flussi video, il sistema non funziona». Proprio la gestione del video, insieme alle soluzioni in fibra ottica, è uno dei leit motiv dell’azienda giappone-se, che in Italia impiega 40 persone e vanta una base installata ampia nella PA, nella Sanità ma anche in altri ambiti come il manifatturiero e i provider: fra i progetti più recenti figurano Riso Scotti e la provincia di Foggia.

Antonella Santoro, Managing Director & South Europe

Sales Director di Allied Telesis

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re, controllare e gestire da remoto l’intero network composto da PBX (centralini privati), telefoni VoIP e media gateway targati Wildix, erogando servizi di Comunicazio-ne Unificata in modo omogeneo a tutti gli utenti della WMS Network.Wildix fa della Ricerca e Svilup-po uno dei capisaldi delle proprie attività, rendendo così possibile proporre al mercato soluzioni e prodotti evoluti e costantemente aggiornati tecnologicamente. Ad oggi l’azienda conta una rete indi-retta composta da circa 150 part-ner certificati e qualificati e 4.000 impianti installati in tutta Italia; nel 2011 stima di raggiungere un fatturato di 3 milioni di euro.

Ibm innova l’offerta server e storageNel più grande aggiornamento del suo portafoglio di quest’anno, Ibm ha presentato ad ottobre più di 55 tecnologie server e storage nuove e perfezionate, che aiutano le im-prese ad acquisire velocemente dai dati elementi di conoscenza, ad aumentare la capacità IT e a forni-re nuovi servizi rapidamente. Le nuove offerte sono la risposta concreta ai temi strategici dell’ICT: Big Data, Cloud Computing, Busi-ness Analytics, sistemi ottimizza-ti e data center virtualizzati. E in questo contesto, emerge indiscusso il valore dei sistemi Ibm: nella pri-ma metà del 2011 sono state 1.485 le aziende che hanno scelto di ab-bandonare piattaforme dei concor-renti per passare ai sistemi Ibm. In particolare per le PMI le novi-tà riguardano la piattaforma Po-wer Systems, punto di riferimento per il mercato italiano, e Storwi-ze V7000, che integra hardware e software avanzati per gestire in maniera semplice e coerente risor-se eterogenee. Per aiutare concre-tamente le aziende, la Ibm Global Financing ha inoltre ampliato e arricchito la gamma delle offerte finanziarie, creando una serie di proposte ritagliate su misura per le loro esigenze che rendono pos-sibile l’innovazione, realizzando un’infrastruttura tecnologica soli-

da e flessibile, pronta a integrarsi con le soluzioni di domani, in as-soluta sicurezza.

Websense e i rischi dei social media La “Ricerca internazionale sui ri-schi dei Social Media” - condotta dal Ponemon Institute e sponso-rizzata da Websense, fornitore di soluzioni per la sicurezza dei con-tenuti - ha rivelato nelle imprese di tutto il mondo pericolose man-canze nella sicurezza dei sistemi informativi.Il 63% degli intervistati (4.000 re-sponsabili IT provenienti da 12 Pa-esi) riconosce che l’uso dei social media da parte degli impiegati sia un rischio per la sicurezza. Solo il 29% afferma però di effettuare i controlli necessari. Anche se le aziende hanno policy che riguar-dano l’uso sul posto di lavoro, il 65% afferma che non le rafforzano e che quindi non sono sicure. Il 60% degli impiegati utilizza i so-cial media per motivi personali al massimo per 30 minuti al giorno. Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Italia e Messico sono i Paesi che più registrano un uso dei social media per motivi non professiona-li; al contrario le aziende tedesche sono quelle che più li usano per motivi di lavoro. I Paesi che maggiormente ricono-scono i social media come stru-menti importanti per raggiungere obiettivi di business sono Regno Unito, Germania, Hong Kong, In-dia e Messico, mentre quelli che meno ne riconoscono l’importanza sono Australia, Brasile e Italia.

Una gamma completa per lo storage da Dell Una serie di acquisizioni mirate – in particolare Compellent a inizio 2011, Exanet e Ocarina Networks (2010), EqualLogic (2008) - ha raf-forzato la posizione di Dell in am-bito storage e permesso alla società di presentare oggi al mercato una gamma completa e innovativa, che la pone in concorrenza diretta con Ibm, NetApp, Emc e Hitachi. «Le soluzioni storage di Dell aumen-

tano l’efficienza, sono scalabili in maniera trasparente, consentendo di comprare solo quello che serve in quel momento, e utilizzano pro-tocolli standard – afferma Gianlu-ca Colombo, Compellent Business Developing Manager -. I risultati sono misurabili: normalmente il costo dello storage diminuisce al crescere della capacità dei dischi e aumenta con la loro velocità. Con Compellent siamo in grado di bi-lanciare performance e e capacità, con riduzioni del TCO tra il 50 e l’80%. In futuro i sistemisti non dovranno più far le notti a migrare i dati, ma si potranno concentrare sulla gestione».La soluzione, Fluid Data Architec-ture, disaccoppia la gestione dei dati dall’HW in modo che i dati siano sempre al posto giusto, nel momento giusto e al giusto co-sto. La gamma Dell risponde alle diverse esigenze di dati da archi-viare, che si “muovono” in modo automatico da un sistema all’altro e sono deduplicati e compressi. Inoltre, l’architettura è interamente virtualizzata, quindi è possibile an-che aggiungere un disco per volta.

La crescita di Citrix passa per le PMIDopo 3 anni di crescita fra il 6 e l’8% l’anno, Citrix Italia ha festeg-giato il 2011 con un +44% e un numero di risorse più che triplicato in un anno (da 11 a 35 persone).A spingere le vendite della socie-tà è stata certamente la virtualiz-zazione a livello enterprise (si se-gnalano due grossi progetti, uno con Telecom Italia e l’altro con un importante operatore Telco inter-nazionale) e la filiale di Roma che attualmente rappresenta il 25-30% del business. Citrix Italia punta ora in modo importante sulle piccole e medie imprese, attraverso una soluzio-ne di virtualizzazione all in one per il desktop, chiamata Vdi-in-a-box, che non richiede l’analisi, l’assessment e le risorse (IT, stora-ge, server) tipiche delle soluzioni più articolate quali XenDesktop e XenServer.

Cambio di poltrone

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Nuova squadra Marketing & Operations per Microsoft

In occasione di Smau 2011, Microsoft ha pre-sentato la nuova squa-

dra Marketing & Opera-tions, guidata da Silvia Candiani (foto), che ha il compito di sviluppare il business, le strategie marketing e competitive, le linee guida a livello commerciale, le relazio-ni esterne, la Customer and Partner Satisfaction e le attività di Corporate

Social Responsibility del-la filiale italiana sia sul fronte business che con-sumer. Il nuovo team ha la re-sponsabilità di accelerare l’adozione delle tecnolo-gie innovative nel nostro Paese, con l’obiettivo di favorire la competitività delle imprese e la digita-lizzazione della PA, dei cittadini e dei consumato-ri. In particolare, la squa-dra punterà a diffondere i benefici derivanti dal Cloud Computing presso le aziende di ogni dimen-sione e attraverso un’am-pia rete di partner. Il team è composto da Vieri Chiti, nel ruolo di Direttore della Divisione Office, Claudia Bonatti,

nella posizione di Diret-tore della Divisione Win-dows, Luca Venturelli, nel consolidato ruolo di Direttore della Divisiohne Server, Tools & Cloud, e Giovanni Zoffoli, sempre con l’incarico di Diretto-re Enterprise Marketing. Completano la squadra, sul fronte marketing, comunicazione e corpo-rate social responsabi-lity, Massimo De Caro, nominato Direttore Mar-keting Centrale, Chiara Mizzi, Direttore Relazioni Esterne, Pierluigi Maz-zuca, Direttore Customer e Partner Experience e Roberta Cocco, che assu-me l’incarico di Direttore Corporate Social Respon-sibility.

Pierfrancesco Di Giuseppe

Country Leader di Oracle ItaliaPierfrancesco Di Giuseppe ha as-sunto il ruolo di Country Leader di Oracle Italia, che affianca alla re-sponsabilità di business di Vice Pre-sident Sales Oracle Applications per il mercato Communications, Media & Utilities per l’area Western Euro-pe. Oggi, con la nomina a Country

Leader, Di Giuseppe ha la responsabilità di coordi-nare l’indirizzo dell’offerta completa e integrata di Oracle sul mercato italiano, operando per rafforzare il valore già riconosciuto da clienti e partner. Dopo la laurea in Ingegneria Elettronica all’Università di Ancona e con un Master in Scienze Statistiche negli Stati Uniti, presso la University of Georgia, intra-prende una brillante carriera nell’ICT e nelle TLC. In Oracle ha ricoperto dapprima il ruolo di Vice Presi-dent Consulting; è stato inoltre Sales Director con responsabilità del mercato TLC; quindi ha assunto un ruolo europeo, con l’incarico di Vice President Sales, Western Europe Applications e Industry Leader for Communications, Media & Utilities. Di Giuseppe è stato anche Managing Director di Atlanet e Mana-ging Director per l’Italia e President per la regione Sud Europa di Nortel Networks.

Andrea Barbano Direttore Commerciale di IFM Group

Nell’ambito del pro-getto di espansio-ne che, grazie agli

importanti investimenti di ricerca, vede il Gruppo allargare le proprie pro-spettive dal mercato del Contact Center e CRM alla gestione degli eventi, della videosorveglianza attiva e del M2M, IFM annuncia la nomina di Andrea Barba-no a Direttore Commercia-le del Gruppo.Andrea affronterà la nuova sfida, forte di una variegata esperienza na-zionale ed internazionale

sviluppata in Telecom ita-lia e poi in SIRM, azienda di prodotti e servizi ICT del settore marittimo.

Silvia Candiani

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