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Relazione e Bilancio 2007 Banca Carime S.p.A. Sede legale e Direzione di Cosenza - Viale Crati – 87100 Cosenza - tel. 0984.8011 Direzione di Bari: Corso Italia, 9 - 70123 Bari - tel. 080.5781111 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia Capitale Sociale euro 1.468.208.505,92 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Registro delle Imprese di Cosenza n. 13336590156 Albo delle Banche n. 5678 - Albo dei Gruppi Bancari n. 3111.2 Soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Unione di Banche Italiane S.c.p.a. www.carime.it

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Relazione e Bilancio 2007

Banca Carime S.p.A.Sede legale e Direzione di Cosenza - Viale Crati – 87100 Cosenza - tel. 0984.8011

Direzione di Bari: Corso Italia, 9 - 70123 Bari - tel. 080.5781111Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia

Capitale Sociale euro 1.468.208.505,92Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Registro delle Imprese di Cosenza n. 13336590156

Albo delle Banche n. 5678 - Albo dei Gruppi Bancari n. 3111.2 Soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Unione di Banche Italiane S.c.p.a.

www.carime.it

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Elmo in bronzo Taranto - Contrada Lupoli, 1907 Fine del III secolo a.C. Museo Nazionale Archeologico di Taranto Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia- Archivio Fotografico.

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: Cariche Sociali

Consiglio di AmministrazionePresidente Andrea Pisani MassamormileVice Presidente Vicario Marcello CalbianiVice Presidente Domenico Palmieri

Giampiero Auletta ArmeniseErmanna CarciGaudenzio CattaneoAlberto CazzaniAlfredo GusminiCarlo PorcariErnesto RamojnoPio Giovanni ScarsiMario ScicutellaRiccardo SoraAlberto ValdembriGermano Volpi

Comitato EsecutivoPresidente Andrea Pisani MassamormileVice Presidente Vicario Marcello CalbianiVice Presidente Domenico Palmieri

Giampiero Auletta ArmeniseCarlo PorcariRiccardo Sora

Collegio SindacalePresidente Adelmo PaganiniEffettivi Roberto Giordano

Michele ViggianoSupplenti Giovanni Luigi Maria Boffelli

Nicola Vito Notarnicola

Direzione GeneraleDirettore Generale Riccardo SoraCondirettore Generale Raffaele AvantaggiatoVice Direttore Generale Sergio Passoni

Società di Revisione KPMG S.p.A.

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Direttore GeneraleR. Sora

Direzione Bilancio eControllo di Gestione

L. Montemurro

DirezioneAffari GeneraliG. Lombardi

DirezioneControlli Operativi

A. Fiore

DirezioneRisorse Umane

M. Papadia

DirezioneCrediti

G. Rispoli

AreaCommerciale

R. Avantaggiato

DirezioneMercato Retail

S. Passoni

DirezioneMercato CorporateR. Avantaggiato

ad interim

DirezioneMercato Private

G. Lenza

7 Aree Territoriali 2 Aree Territoriali

311 Filiali Retail

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ORGANIGRAMMA AL 31.12.2007

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Avviso di Convocazione

E’ convocata l’Assemblea ordinaria degli azionisti di Banca Carime S.p.A. presso la sede legale sita

a Cosenza, viale Crati snc, per giovedì 3 aprile 2008 alle ore 13,00 in prima convocazione e, occor-

rendo, per venerdì 4 aprile 2008 in seconda convocazione, stesso luogo e stessa ora, per deliberare

sul seguente ordine del giorno:

1. Presentazione del Bilancio al 31 dicembre 2007; proposta di riparto dell’utile; relazione del

Consiglio di Amministrazione sulla gestione; relazione del Collegio Sindacale; relazione della

Società di Revisione; deliberazioni relative;

2. Nomina dei Consiglieri di Amministrazione, previa determinazione del numero e della durata

in carica;

3. Determinazione degli emolumenti da corrispondere agli Amministratori;

4. Polizza responsabilità civile amministratori e sindaci: assunzione oneri.

Videoconferenza presso la sede di Bari, corso Italia n. 9, presso BPCI S.p.a., via della Moscova n. 33

- Milano e presso UBI Banca, piazza Vittorio Veneto n. 8 – Bergamo.

Possono intervenire all’Assemblea i titolari di azioni che esibiscano l’apposita certificazione, rila-

sciata dagli intermediari ai sensi della normativa vigente.

Milano, 6 marzo 2008

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

(Prof. Avv. Andrea Pisani Massamormile)

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INDICERelazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione 91. Lo Scenario di Riferimento 12

1.1 Il Quadro Macroeconomico 121.2 I Mercati Finanziari 151.3 Il Sistema Bancario 17

2. L’intermediazione Bancaria 192.1 I Crediti a Clientela 192.2. La Raccolta Da Clientela 20

3. La Politica Commerciale 213.1 La Politica Commerciale nel Mercato Corporate 213.1.1 Finanza Agevolata 22

3.2 La Politica Commerciale nel Mercato Retail 223.3 La Politica Commerciale nel Mercato Private 23

4. L’attività nei Mercati Finanziari 254.1 L’operatività in Strumenti Finanziari e sul Mercato Interbancario 254.2 L’operatività in Contratti Derivati 26

5. I Rapporti Infragruppo 266. Decisioni Soggette all’altrui Attività di Direzione e Coordinamento 267. La Corporate Governance 288. Il Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. 231/2001 299. Il Patrimonio Netto e l’adeguatezza Patrimoniale 31

9.1 Azioni Proprie 3110. Gli Assetti Proprietari 3111. Le Partecipazioni 3212. I Controlli Interni 3313. Basilea 2 3614. Il Controllo dei Rischi di Mercato e Operativi 36

14.1 La Gestione dei Rischi di Mercato 3614.2 La Gestione dei Rischi Operativi 38

15. La Direttiva di Ammodernamento dei Mercati Finanziari (Mifid) 3816. L’assetto Distributivo e la Rete Commerciale 3917. Le Risorse Umane 40

17.1 La Gestione delle Risorse 4017.2 La Formazione Delle Risorse e la Comunicazione Interna 4117.3 Le Relazioni Sindacali 4117.4 Riforma Tfr 42

18. Andamento del Conto Economico 4319. Fatti di Rilievo Avvenuti dopo la Chiusura dell’esercizio 4520. L’evoluzione Prevedibile della Gestione 4521. L’attività di Ricerca e Sviluppo 4522. Proposta di Ripartizione dell’utile netto 46

Estratto dal Verbale dell'assemblea Ordinaria degli Azionisti del 3 Aprile 2008 49Relazione del Collegio Sindacale 53Relazione della Società di Revisione 57Schemi di Bilancio 61Stato Patrimoniale 63Conto Economico 65Prospetto delle Variazioni del Patrimonio netto 66Rendiconto Finanziario - Metodo indiretto 67Nota Integrativa 69

Parte A - Politiche contabili 73A.1 - Parte generale 74A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio 81Principi Contabili 82

1. Attività e Passività Finanziarie detenute per la negoziazione e Attività e Passività Finanziarie Valutate Al Fair Value 82

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2. Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita 843. Crediti e Finanziamenti 854. Derivati di Copertura 875. Partecipazioni 906. Attività Materiali 907. Attività Immateriali 938. Debiti, Titoli in circolazione e Passività subordinate 959. Attività e Passività Fiscali 9510. Attività non correnti e Gruppi di attività in via di dismissione –

Passività associate ad attività in via di dismissione 9611. Accantonamenti a Fondi per Rischi ed Oneri 9712. Operazioni in Valuta Estera 9713. Altre informazioni 98

Parte B - Informazioni Sullo Stato Patrimoniale 101Attivo 102

Sezione 1 Cassa e disponibilità Liquide – Voce 10 102Sezione 2 Attività Finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20 103Sezione 3 Attività Finanziarie valutate al Fair Value – Voce 30 107

3.2 Attività Finanziarie valutate al Fair Value: composizione per Debitori/Emittenti 1083.3 Attività Finanziarie valutate al Fair Value diverse da quelle cedute e non

cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue 109Sezione 4 Attività Finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 110

4.5 Attività Finanziarie disponibili per la vendita diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue 112

Sezione 5 Attività Finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 113Sezione 6 Crediti Verso Banche – Voce 60 114Sezione 7 Crediti Verso Clientela – Voce 70 115Sezione 8 Derivati di Copertura – Voce 80 117Sezione 9 Adeguamento di valore delle Attività Finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 90 120Sezione 10 Le Partecipazioni – Voce 100 120Sezione 11 Attività materiali – Voce 110 121Sezione 12 Attività immateriali – Voce 120 125Sezione 13 Le Attività Fiscali e le Passività Fiscali – Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del Passivo 128Sezione 14 Attività non correnti e Gruppi di Attività in via di dismissione e

Passività Associate – Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del Passivo 131Sezione 15 Altre Attività – Voce 150 132

Passivo 133Sezione 1 Debiti verso Banche – Voce 10 133Sezione 2 Debiti verso Clientela – Voce 20 134Sezione 3 Titoli In Circolazione – Voce 30 135Sezione 4 Passività Finanziarie di Negoziazione – Voce 40 137Sezione 5 Passività Finanziarie valutate al Fair Value – Voce 50 139Sezione 6 Derivati Di Copertura – Voce 60 139Sezione 8 Passività Fiscali – Voce 80 140Sezione 9 Passività Associate ad Attività in via di dismissione – Voce 90 140Sezione 10 Altre Passività – Voce 100 141Sezione 11 Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 110 142Sezione 12 Fondi per Rischi e Oneri – Voce 120 144Sezione 14 Patrimonio dell'impresa – Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200 150Altre Informazioni 155

Parte C - Informazioni Sul Conto Economico 157Sezione 1 Gli Interessi – Voci 10 E 20 158Sezione 2 Le Commissioni - Voci 40 E 50 161Sezione 3 Dividendi e Proventi simili - Voce 70 163Sezione 4 Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 164Sezione 5 Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 165Sezione 6 Utili (perdite) da Cessione/Riacquisto – Voce 100 166Sezione 8 Le Rettifiche/Riprese di Valore nette per deterioramento – Voce 130 167

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Sezione 9 Le spese amministrative – Voce 150 168Sezione 10 Accantonamenti netti ai Fondi per Rischi e Oneri – Voce 160 170Sezione 11 Rettifiche/Riprese di Valore nette su Attività materiali – Voce 170 171Sezione 13 Gli altri Oneri e Proventi di gestione – Voce 190 172Sezione 14 – Utili (perdite) delle Partecipazioni – Voce 210 173Sezione 16 – Rettifiche di Valore dell'avviamento – Voce 230 174Sezione 17 – Utili (perdite) da Cessione di Investimenti – Voce 240 174Sezione 18 - Le Imposte sul Reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 260 175Sezione 19 - Utile (Perdita) dei Gruppi di Attività in via di dismissione al netto delle imposte – Voce 280 176Sezione 21 - Utile per Azione 177

Parte D – Informativa Di Settore 179

Parte E – Informazioni Sui Rischi e Sulle relative Politiche di Copertura 181Sezione 1 Rischio di Credito 182Sezione 2 Rischi di Mercato 205A. Aspetti Generali 205B. Processi di Gestione e Metodi di Misurazione del Rischio di Tasso di Interesse 205Sezione 3 Rischio di Liquidità 220Sezione 4 Rischi Operativi 229Incidenza delle perdite operative accadute nel periodo gennaio 2004 – dicembre 2007 per Risk Driver 233Incidenza delle perdite operative accadute nel periodo gennaio 2004 – dicembre 2007 per tipologia evento 234

Parte F – Informazioni sul Patrimonio 235Sezione 1 Il Patrimonio dell’impresa 236B. Informazioni di natura Quantitativa 238Prospetto di distribuibilità ed utilizzabilità delle voci di patrimonio netto 238Sezione 2 Il Patrimonio e i coefficienti di vigilanza 239

Parte G – Operazioni Di Aggregazione Riguardanti Imprese O Rami D’azienda 243Sezione 1 Operazioni tealizzate durante l’esercizio 244Sezione 2 Operazioni realizzate dopo la Chiusura dell’esercizio 244

Parte H – Operazioni Con Parti Correlate 245

Parte I – Accordi Di Pagamento Basati Su Propri Strumenti Patrimoniali 251

Allegati al Bilancio d’esercizio 253Allegato n. 1 - Bilancio d’esercizio della Società esercente Attività di direzione e coordinamento - dati essenziali (art. 2497 bis, comma 4, c.c.)Banche Popolari Unite S.c.p.a. (dal 01/04/07 - UBI Banca S.c.p.a.) 255Pubblicità dei corrispettivi di Revisione Contabile e dei Servizi Diversi dalla Revisione a norma del regolamento emittenti Consob art. 149 duodieces. 256

Glossario 261

Elenco Filiali 275

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Relazionedel Consiglio

di Amministrazionesulla gestione

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11 Relazione e Bilancio 2007

Il bilancio 2007 è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS (International AccountingStandards) e IFRS (International Financial Reporting Standard) emanati dall’International AccountingStandards Board (IASB) ed interpretati dall’International Financial Reporting Interpretations Commi-tee (IFRIC).La Banca chiude il bilancio 2007 con un utile netto di 65,9 milioni contro 69,4 milioni del 2006 (-5,1%). Il decremento del risultato economico è riconducibile ad eventi straordinari accaduti nel 2007che hanno fatto rilevare:

• alla voce “Utile delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte” 17,7 milioniderivanti dalla plusvalenza da cessione di 15 sportelli alla Banca Popolare Pugliese;

• alla voce “Spese del Personale” 52,1 milioni di oneri straordinari, conseguenti alla sottoscrizionedel nuovo accordo per l’accesso al Fondo sostegno al reddito ed all’esodo incentivato, oltre a 8,1milioni di proventi straordinari contabilizzati a seguito della riforma del TFR. L’effetto netto ne-gativo dei proventi/oneri straordinari, considerando anche il carico fiscale, è pari a 29,5 milioni.

Nel 2007 Banca Carime è stata interessata da due operazioni straordinarie che hanno interessatola rete commerciale: la cessione di 15 sportelli alla Banca Popolare Pugliese (Alberobello, Apricena,Biccari, Casamassima, Cassano Murge, Foggia Agenzia Centrale, Leveranno, Locorotondo, Mottola,Pisticci Ag. 1 – Valbasento, San Marco in Lamis, Scanzano Jonico, Termoli, Torremaggiore, Vieste,oltre lo sportello stagionale delle Isole Tremiti e lo sportello leggero presso l’Ente “Ospedali Riunitidi Foggia”) e lo switch di alcuni sportelli con la Banca Popolare di Ancona.Relativamente alla prima operazione straordinaria, in data 16 gennaio 2007 è stato sottoscritto conla Banca Popolare Pugliese il contratto di cessione del ramo d’azienda con data di efficacia 1° mag-gio 2007. Tale contratto prevedeva la cessione di tutti i rapporti di debito e di credito intrattenuti conla clientela e con i dipendenti, la cui gestione faceva capo agli sportelli ceduti, esistenti alla data del30/04/2007.Relativamente alla seconda operazione, in data 30 maggio 2007 è stato sottoscritto con Banca Po-polare di Ancona il progetto di switch degli sportelli che prevede:la cessione delle Filiali di Avellino e Montoro Inferiore a Banca Popolare di Ancona SpA;l’acquisizione delle Filiali di Angri, Mercato San Severino, Nocera Inferiore e San Severo da BancaPopolare di Ancona SpA.L’operazione di switch degli sportelli con Banca Popolare di Ancona è stata inclusa contabilmentenella situazione trimestrale al 30.9.2007. Tale operazione è da considerarsi priva di sostanza eco-nomica in considerazione della circostanza che è stata realizzata tra società appartenenti al mede-simo Gruppo (c.d. “business combination under common control” ex IFRS 3), con la conseguenza cheBanca Carime in qualità di venditore iscrive la plusvalenza a patrimonio netto (+24,3 mila euro alnetto dell’effetto fiscale) e in qualità di acquirente imputa il maggior importo pagato a riduzione sem-pre del patrimonio netto (-4.967 mila euro al netto della relativa fiscalità). Pertanto, l’importo com-plessivo netto relativo allo switch degli sportelli ha comportato una riduzione della riserva davalutazione Voce 160 dello stato patrimoniale di circa 4.967 mila.

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1. Lo scenario di riferimentoDalla seconda metà di luglio, la crisi nel settore dei mutui subprime statunitensi, in un contesto diforte incertezza circa l’entità e la distribuzione delle esposizioni, ha innescato acute turbolenze neimercati finanziari, monetari e borsistici internazionali. L’aumento generalizzato dei premi al rischio– che ha coinvolto anche i Paesi emergenti, sebbene in misura più contenuta rispetto a precedentiepisodi – si è tradotto in una forte caduta dei prezzi delle attività più rischiose. A partire da agostole banche centrali dei principali Paesi industrializzati hanno ripetutamente immesso liquidità nel si-stema contribuendo così ad attenuare la situazione di instabilità e a favorire un parziale recuperodei corsi azionari nelle settimane successive.Dalla metà di ottobre però le turbolenze hanno ripreso vigore, influenzate da una serie di fattori: l’ul-teriore peggioramento delle condizioni nel settore immobiliare statunitense; le revisioni al ribasso deirating relativi a strumenti connessi con i mutui ipotecari e ad altri prodotti di finanza strutturata;le ingenti svalutazioni di tali strumenti annunciate o iscritte a bilancio dagli intermediari finanziari, con il timore di ripercussioni sulla concessione del credito a famiglie ed imprese. Le borse mondialihanno registrato nuove consistenti diminuzioni; i differenziali di rendimento tra le obbligazioni so-cietarie e i titoli pubblici con scadenza analoga hanno ricominciato ad aumentare; la variabilità deiprezzi dei titoli a reddito fisso e delle azioni è nuovamente salita, superando in alcuni casi i livelli rag-giunti in agosto; la ricomposizione dei portafogli verso attività più liquide e meno rischiose (“flight toquality”), unitamente al consolidarsi delle attese di un rallentamento dell’economia, ha accentuatoil calo dei rendimenti delle obbligazioni pubbliche a lungo termine emesse dai Paesi industriali.In novembre i tassi d’interesse sui principali mercati interbancari sono risaliti marcatamente, ri-flettendo l’accresciuta percezione del rischio di controparte. Per contrastare queste tensioni a metàdicembre la Federal Reserve, la BCE e la Banca d’Inghilterra, assieme alle banche centrali canadesee svizzera, hanno attuato un’azione coordinata per soddisfare la domanda di liquidità da parte dellebanche. Tali interventi hanno mantenuto condizioni ordinate sui mercati a cavallo della fine del-l’anno ed attenuato le pressioni sui tassi interbancari, senza peraltro eliminarle.Nelle prime settimane del 2008 l’accentuarsi delle possibilità di recessione dell’economia americanada un lato e i timori relativi alle ripercussioni della crisi sui risultati di bilancio dall’altro hanno pe-nalizzato ulteriormente i corsi azionari, determinando forti perdite sia nei Paesi industrializzati chenei Paesi emergenti.

Nel complesso gli eventi descritti, oltre ad aver riflesso l’interazione tra rischi di credito, rischi di mer-cato e di liquidità secondo modalità mai sperimentate in passato, hanno reso evidenti alcune criti-cità in termini sia di inadeguatezza dei rating attribuiti ai prodotti finanziari più complessi, sia diinsufficienza dei profili della regolamentazione e della supervisione a livello internazionale, soprat-tutto in tema di rischio di liquidità.

1.1 Il quadro macroeconomicoNel corso del 2007 la turbolenza dei mercati finanziari si è accompagnata ed ha contribuito al ral-lentamento dell’economia mondiale che comunque è riuscita a crescere per il quarto anno consecu-tivo ad un ritmo superiore al 4%, sostenuta dall’elevato sviluppo dei Paesi emergenti, in particolaredell’area asiatica.Il conseguente aumento della domanda di materie prime alimentari, unitamente alle tensioni geo-politiche e alle preoccupazioni di una futura scarsità del greggio, hanno concorso a determinare unageneralizzata ripresa delle pressioni inflazionistiche. Nonostante l’aumento di produzione operato dall’Opec dal 1° novembre, le tensioni sui mercati pe-

troliferi non sono venute meno: il petrolioBrent, dopo aver chiuso l’anno a 93,9 dollarial barile (+54% nei dodici mesi), nelle setti-mane successive ha superato quota 100 dol-lari, così come il prezzo WTI del petrolioamericano.

I timori di una possibile recessione hannotrovato nuovi riscontri nella brusca frenatadell’economia americana nel quarto trime-stre. Il Pil è cresciuto solo dello 0,6% annua-lizzato, dopo il +4,9% del trimestreprecedente, sintesi di un complessivo peg-gioramento congiunturale di tutte le compo-

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nenti. Gli investimenti hanno avuto un impatto fortemente negativo (-12,5% contro il +5% del pe-riodo luglio-settembre), penalizzati dalla crisi del comparto residenziale (-25,2%); i consumi, purconfermandosi la componente trainante, sono in rallentamento (+1,9% rispetto al +2,8% del terzo tri-mestre); la bilancia commerciale ha ridimensionato il proprio contributo positivo in ragione di unaforte frenata dell’export (+4,8% a fronte del +19,1% dei tre mesi precedenti), nonostante la debo-lezza del dollaro. Complessivamente in media d’anno il Pil statunitense è cresciuto del 2,2%, il livellopiù basso degli ultimi cinque anni. La fragilità dell’economia ed il progressivo ampliarsi del differenziale rispetto ai tassi d’interesse eu-ropei – in seguito ai ripetuti interventi di politica monetaria operati dalla Federal Reserve – hannoindebolito la moneta americana nei confronti di tutte le principali valute internazionali ed in parti-colare dell’euro; dopo aver stabilito un nuovo minimo storico in novembre a 1,4879 dollari per euro,

la valuta USA ha chiuso l’anno a 1,4589 ri-spetto agli 1,3196 di fine 2006, arrivando asuperare quota 1,53 dollari per euro nellesettimane successive.La debolezza del dollaro e i rincari dei prodottialimentari ed energetici hanno alimentatol’inflazione che, dopo aver toccato un minimodel 2% in agosto, è rapidamente salita fino al4,1% di dicembre (2,8% il tasso medioannuo). A fine 2006 la crescita dei prezzi erastata pari al 2,5% con una media annua del3,2%. L’inflazione “core” (al netto dei prodottialimentari ed energetici) si è invece ridotta al2,4%, dal 2,6% del dicembre 2006.

Segnali negativi giungono anche dal mercato del lavoro con il tasso di disoccupazione che a dicem-bre è bruscamente salito al 5%, tornando sui livelli del 2005, in ragione di una riduzione dell’occu-pazione nei settori manifatturiero e delle costruzioni (4,6% il tasso medio annuo).I “deficit gemelli”, pur mantenendosi ancora su livelli elevati, sono andati ridimensionandosi: il de-ficit pubblico è ulteriormente diminuito a 187,9 miliardi dai 209,2 miliardi del 2006 (-10,2%); in-vertendo la tendenza degli anni precedenti, anche il disavanzo della bilancia commerciale nei dodicimesi è sceso a 711,6 miliardi di dollari, dai 758,5 miliardi del 2006 (-6,2%).

Preoccupata per l’evolversi della crisi economica e finanziaria interna, la Federal Reserve ha mutatoil proprio orientamento di politica monetaria riducendo per tre volte nel 2007 (50 punti base in set-tembre, 25 punti in ottobre e dicembre) e ancor più significativamente per due volte nel gennaio2008 (rispettivamente 75 e 50 punti base) il tasso sui fed funds, ora al 3%. In parallelo anche iltasso di sconto è stato portato al 3,5%.

Per il quinto anno consecutivo la Cina si è sviluppata ad un ritmo superiore all’11%, contribuendoper oltre un quarto alla crescita globale: gli investimenti fissi sono aumentati del 24,8% sostenendola produzione industriale (+18,5%); i consumi interni sono in accelerazione (+16,8%); il saldo posi-tivo record dell’interscambio commerciale (262,2 miliardi di dollari, +48% rispetto al 2006) ha am-pliato ulteriormente le riserve di valuta estera che a fine anno avevano superato i 1.500 miliardi didollari (+43,3% rispetto a fine 2006); solo le esportazioni, pur incrementatesi del 25,7%, hanno mo-strato una leggera moderazione rispetto all’anno precedente, influenzate in parte dal rallentamentodell’economia americana ed in parte dalla rivalutazione dello yuan rispetto al dollaro (6,4% nel 2007).Proprio dal rafforzamento della moneta cinese potrebbe venire un contributo al contenimento deltasso d’inflazione, salito in media d’anno dall’1,5% al 4,8% (6,9% il picco raggiunto in novembre) acausa in primis dei prodotti alimentari, ma anche delle materie prime. Per raffreddare la congiun-tura economica, stante l’elevata liquidità, e contrastare il rialzo dei prezzi, la People’s Bank of Chinaha intensificato le manovre di restringimento delle condizioni finanziarie, alzando sei volte il tassobancario ad un anno, dal 6,12% al 7,47%, a fronte di undici interventi (di cui uno nel gennaio 2008)sulla riserva obbligatoria, ora pari al 15%.

Tra gli altri Paesi emergenti anche l’India ha confermato nel 2007 un sostenuto ritmo di sviluppo delPil (+8,5%), alimentato da investimenti e consumi. Solo negli ultimi mesi dell’anno l’economia ha mo-derato il proprio slancio, risentendo in parte del mutato contesto internazionale ed in parte del-l’azione restrittiva adottata dalla Banca centrale indiana (due aumenti del “repurchase rate”, ora al7,75%) per contenere l’inflazione al consumo che, seppur in diminuzione al 5,6%, si confronta con

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un obiettivo di medio termine del 3%. Sul fronte dell’interscambio commerciale il deficit si è ulte-riormente ampliato.In Russia l’espansione è proseguita ad un ritmo superiore al 7% grazie al vigore della domanda in-terna alla quale si sta accompagnando un’inflazione intorno all’11%, sospinta dai prezzi alimentari.Sia la bilancia commerciale, favorita dalla forte crescita dei prezzi delle materie prime esportate (inparticolare quelle energetiche), sia il bilancio pubblico, supportato dalle entrate petrolifere, hannopresentato saldi positivi.Pur in un contesto di incertezza circa le future prospettive economiche, il Pil del Giappone è cresciutoin media d’anno di circa il 2%, beneficiando di un risultato dell’ultimo trimestre superiore alle at-tese (+0,9% congiunturale). A fronte di una contribuzione positiva, seppur in progressiva diminu-zione, dei consumi e di un andamento degli investimenti fattosi più vivace, la componenteresidenziale ha fornito un apporto costantemente negativo, controbilanciato però da un significativocontributo positivo netto dell’interscambio commerciale, grazie al buon andamento dell’export. Inparticolare, nel corso dell’anno si è assistito ad una ricomposizione dei flussi di esportazioni versol’area euro ed ancor più verso la Cina, divenuta il principale partner commerciale a scapito degli StatiUniti, anche in relazione al rafforzamento della valuta nipponica rispetto a quella americana (6,5%nel 2007).Segnali più contrastanti giungono invece dalla produzione industriale, cresciuta su base annua a di-cembre solo dello 0,8%, in linea con le anticipazioni del rapporto Tankan, che evidenziava un calodi fiducia per le grandi imprese manifatturiere e per tutte le categorie di imprese non manifattu-riere.Dopo un’accelerazione al 4% in settembre e ottobre – che lo ha riportato sui livelli di inizio anno – iltasso di disoccupazione è nuovamente sceso al 3,8% nell’ultimo bimestre; sul fronte dei prezzi al con-sumo le variazioni, negative o nulle nei primi nove mesi, sono divenute positive nell’ultimo trimestre(+0,7% a dicembre).In considerazione dell’incerta congiuntura economica interna, la Bank of Japan ha lasciato invariatiallo 0,5% il tasso di riferimento (call rate sui depositi overnight) e allo 0,75% il tasso di sconto, dopoi rialzi rispettivamente di 25 e 35 punti base operati nel febbraio 2007.

Pur in un contesto di rallentamento, l’espansione dell’area euro è risultata in media d’anno piutto-sto sostenuta (+2,6% rispetto al +2,8% del 2006), superando quella statunitense per la prima voltadal 2001. Nell’ultimo trimestre tuttavia la variazione congiunturale del Pil è stata solo dello 0,4% afronte del +0,7% dei mesi estivi, risentendo in particolare del rallentamento di Germania e Francia.L’indice della produzione industriale è cresciuto in dicembre dell’1,3% (+3,4% in media nel 2007 afronte del +4% del 2006), mostrando però una variazione congiunturale negativa per la terza voltanegli ultimi quattro mesi.Non si riscontrano per il momento conseguenze sul tasso di disoccupazione, sceso dal 7,8% di fine2006 al 7,2% dell’ultimo bimestre del 2007. Il quadro congiunturale è reso ancora più incerto dal brusco rialzo dell’Indice Armonizzato dei Prezzial Consumo, salito repentinamente dal minimo dell’1,7% di agosto al 3,1% di dicembre (1,9% a fine2006); il trend ha trovato ulteriore conferma nelle prime stime relative a gennaio (3,2%). L’indice de-purato delle componenti alimentari ed energetiche, nonché di alcolici e tabacchi, è invece rimastosostanzialmente stabile all’1,9% per buona parte dell’anno (1,5% a dicembre 2006).

La tradizionale attenzione della Banca Centrale Europea verso i rischi di inflazione, in un contestodi crescita sempre sostenuta del credito bancario, è andata accompagnandosi alla preoccupazioneper l’evoluzione delle tensioni finanziarie e per il conseguente impatto sull’economia reale; pertanto,dopo i due aumenti di 25 punti base ciascuno operati in marzo e giugno, nel secondo semestre laBCE ha lasciato invariato al 4% il tasso di rifinanziamento principale, ora superiore di un puntopercentuale rispetto al tasso americano sui fed funds.

Dal 1° gennaio 2008, con l’ingresso di Malta e Cipro, sono saliti a 15 i Paesi aderenti all’unione mo-netaria. Entrati a far parte dell’Unione Europea il 1° maggio 2004, i due Stati hanno soddisfattotutti i parametri (debito pubblico, disavanzo di bilancio, tassi di interesse e inflazione) necessari perl’ammissione.

Così come per l’area euro, anche l’economia italiana ha visto accentuarsi un processo di rallenta-mento della crescita che era già in atto quando è esplosa la crisi dei mercati finanziari. Nel 2007 la crescita del Pil è stata pari all’1,5% (+1,8% del 2006), sostenuta da una parziale ricom-posizione della contribuzione dagli investimenti ai consumi delle famiglie, stante l’apporto ancora

14Relazione e Bilancio 2007

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modesto, ma comunque positivo, della domanda estera, influenzata dall’apprezzamento dell’euro edal rallentamento dei principali mercati di sbocco. La dinamica dell’attività produttiva, misuratadall’indice della produzione industriale (corretto per i giorni lavorativi), è risultata negativa (-0,2% afronte del +2,6% del 2006) con un marcato peggioramento nell’ultimo trimestre (-3,4%), risentendodell’andamento sfavorevole di alcuni settori, in particolare “pelli e calzature” e “apparecchi elettricidi precisione”. Per contro risultati positivi sono stati conseguiti da “gomma e materie plastiche”, “raf-finerie di petrolio”, “tessile ed abbigliamento”.Segnali incoraggianti continuano invece ad arrivare dalla rilevazione della forza lavoro, che nel terzotrimestre ha evidenziato la nona riduzione consecutiva del tasso di disoccupazione (al netto dei fat-tori stagionali), ora al 5,9%.Sul fronte dell’inflazione, l’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo nel quarto trimestre è rapida-mente salito attestandosi a dicembre al 2,8%, dal minimo dell’1,7% dei mesi estivi (2% il tasso medioannuo rispetto al 2,2% del 2006), principalmente a causa del rincaro dei trasporti e dei prodotti ali-mentari; la tendenza è proseguita anche nel gennaio 2008, riportando il dato italiano (3,1%) quasiin linea con quello europeo (3,2%).

Consuntivi e previsioni

Il disavanzo della bilancia commerciale è sceso a 9,5 miliardi di euro dai 21,4 miliardi di fine 2006,beneficiando per circa due terzi dell’accresciuto surplus del settore dei beni strumentali e dei benidi consumo, e per la restante parte del minor deficit energetico.Per quanto attiene infine alla finanza pubblica, ed in particolare agli impegni assunti nel 2005 in sedecomunitaria, il rapporto indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche/Pil potrebbe esseresceso nel 2007 all’1,9% dal 3,4% - recentemente rivisto - del 2006, grazie a dinamiche delle spese edelle entrate rispettivamente inferiori e superiori a quella del Prodotto interno lordo. Se confermatoin sede di consuntivo ed avvalorato dalle previsioni 2008, tale risultato garantirebbe la chiusuradella procedura europea di infrazione per deficit eccessivo ancora aperta nei confronti dell’Italia.Dopo due anni di crescita anche l’incidenza del debito pubblico sul Pil, dovrebbe ridursi intorno al105%, a fronte del 106,8% registrato nel 2006.

1.2 I mercati finanziariA fine 2007 le curve dei rendimenti evidenzia-vano, soprattutto negli Stati Uniti, aspettativedi rallentamento dell’attività economica, conun’inclinazione negativa nel tratto a più brevescadenza. Sul medio-lungo termine, seppur inpresenza di rendimenti contenuti che scon-tano il processo di “flight to quality” in atto,l’inclinazione della curva era divenuta positivaa conferma della fiducia in una rapida ripresadell’economia.La tendenza descritta è andata accentuandosinel mese di gennaio: anche a seguito delle ul-

15 Relazione e Bilancio 2007

(Valori percentuali) Prodotto Prezzi al Disoccupazione Disavanzo (+) avanzo (-)interno lordo consumo (tasso medio annuo) sett. Pubbl. (%del Pil)

(tasso medio annuo)

OCSE

NON-OCSE

STATI UNITI

GIAPPONE

EURO

ITALIA

GERMANIA

FRANCIA

SPAGNA

REGNO UNITO

2006

2,9

7,3

2,9

2,4

2,8

1,9

2,9

2,0

3,9

2,9

2007

2,5

7,6

2,2

1,9

2,7

1,7

2,6

1,9

3,8

3,1

20081

1,8

6,5

1,6

1,8

1,7

1,1

1,8

1,6

2,6

2,3

2006

2,4

7,4

3,2

0,2

2,2

2,2

1,8

1,9

3,6

2,3

2007

2,2

6,9

2,8

0,1

2,1

2,0

2,3

1,6

2,8

2,3

20081

2,7

7,1

3,5

0,4

2,6

2,5

2,6

2,4

3,3

2,2

2006

n.d.

n.d.

4,6

4,1

8,2

6,8

9,8

9,2

8,5

5,3

2007

n.d.

n.d.

4,6

3,9

7,4

6,0

8,4

8,3

8,2

5,4

20081

n.d.

n.d.

5,4

3,9

7,1

5,8

7,6

8,1

8,1

5,9

2006

n.s.

n.s.

2,6

4,6

1,6

4,4

1,6

2,5

-1,8

2,8

2007

n.s.

n.s.

2,8

4,8

0,8

2,0

0,0

2,6

-1,6

2,6

20081

n.s.

n.s.

3,1

4,7

1,2

2,3

0,6

2,8

-0,6

3,0

1 Previsioni Fonte: Prometia e Statistiche ufficiali

Page 15: 2007 bilancio

16Relazione e Bilancio 2007

time due manovre espansive della Fed, la curva americana si è portata su livelli inferiori a quelli eu-ropei per tutte le scadenze.Per quanto attiene all’area euro, dopo il generalizzato innalzamento seguito alle due manovre re-strittive della BCE, l’ultima delle quali in giugno, la curva dei rendimenti ha assunto una confor-mazione simile a quella americana, evidenziando tuttavia, nella parte a più breve termine, le tensionisui tassi interbancari dovute all’accresciuta percezione del rischio di controparte, solo in parte rien-trate con l’inizio del nuovo anno allorquando sono divenute più evidenti le aspettative di ribasso deitassi ufficiali.

Per i mercati azionari il 2007 è stato un anno particolarmente difficile. I guadagni conseguiti dai li-stini europei, americani e giapponesi prima della crisi dei mutui subprime si sono fortemente ridi-mensionati ed in alcuni casi trasformati in perdite.In Europa la performance finale è stata mediamente positiva, con alcune brillanti eccezioni. Nono-stante l’accresciuta volatilità, gli indici di Wall Street, dopo aver segnato in alcuni casi nuovi mas-simi storici nel mese di ottobre, hanno chiuso l’anno con modesti rialzi in virtù di un andamento deititoli tecnologici ed energetici che ha bilanciato le perdite del comparto finanziario. In Giappone leperdite sono state superiori al 10%.Per quanto riguarda infine i mercati emergenti, il progresso – così come sintetizzato dall’indice azio-nario MSCI Emerging Market – ha superato il 35%. Anche quest’anno le borse cinesi hanno svoltoun ruolo trainante arrivando ad insidiare il secondo posto mondiale, in termini di capitalizzazione,detenuto dal Giappone. Questi gli andamenti nel 2007 dei principaliindici, espressi in valuta locale, di alcune trale più importanti piazze finanziarie: +22,3%per lo Xetra Dax di Francoforte; +9,8% per ilNasdaq Composite e +6,4% per il DJ Indu-strial di New York; +3,8% per il Ftse 100 diLondra; +3,5% per lo S&P 500 di New York;+1,3% per il Cac 40 di Parigi; -7% per lo S&PMib di Milano; -11,1% per il Nikkei 225 e -12,2% per il Topix di Tokio. Per quanto attiene alla realtà italiana si deveinnanzi tutto segnalare che, in seguito a fu-sione, dal 1° ottobre 2007 Borsa Italiana eLondon Stock Exchange hanno dato vita al principale gruppo borsistico a livello europeo. Que-st’operazione, di portata storica per la finanza italiana, ha permesso di integrare due modelli di bu-siness altamente efficienti e complementari, quello del London Stock Exchange negli strumentiazionari del Regno Unito e internazionali e il primato di Borsa Italiana nelle azioni italiane, negliETF1 e securitised derivatives2, nei derivati e nel reddito fisso, nonché nell’offerta di servizi di post-trading più efficiente d’Europa.

1. Exchange Traded Fund: fondi che replicano fedelmente l’andamento di un indice sottostante, acquistabili come un qualsiasi titolo azionario.2. Derivati cartolarizzati che si differenziano rispetto alle altre categorie di strumenti derivati, quali ad esempio futures ed opzioni, per il fatto di non

essere contratti, bensì titoli.

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17 Relazione e Bilancio 2007

Dopo quattro anni consecutivi di rialzi, i mercati gestiti da Borsa Italiana Spa hanno chiuso l’annocon performance negative ed un’accresciuta volatilità che non hanno però impedito il conseguimentodi nuovi traguardi.

In dettaglio, sia il numero di contratti (72,5 milioni) sia il controvalore complessivo degli scambiazionari (oltre 1.574 miliardi di euro) hanno raggiunto nuovi massimi; il controvalore degli scambimedi giornalieri è cresciuto del 37,8% da 4,5 al livello record di 6,2 miliardi; la media giornaliera deicontratti è salita, per il quinto anno consecutivo, del 27,3% a 288 mila. Si è inoltre confermata laleadership europea di Borsa Italiana per la turnover velocity degli scambi di azioni su sistemi tele-matici (214%)3, mentre è stato stabilito un nuovo massimo storico per il controvalore scambiato almercato serale (“after hours”), pari a 47 milioni di euro al giorno.A fine anno le società quotate erano 344, nuovo primato per il mercato italiano, 33 in più rispetto adodici mesi prima. A tale risultato hanno contribuito 49 nuove ammissioni che eguagliano il recorddel 2000. Nonostante l’ampliamento del listino, la capitalizzazione complessiva è scesa a 734 miliardi(-5,8% rispetto agli oltre 778 miliardi di fine 2006), equivalenti al 48% del Pil (52,8% a fine 2006).

Per il mercato del risparmio gestito si è trattato di un anno di ulteriore ridimensionamento. Accen-tuando il trend in atto sin dagli inizi del 2006, la raccolta netta è risultata negativa per 53,1 miliardidi euro, peggior risultato assoluto. I comparti maggiormente penalizzati sono stati gli obbligazionari(-46,3 miliardi) e gli azionari (-23,6 miliardi), affiancati dai bilanciati (-7,2 miliardi). Hanno inveceproseguito nel loro andamento favorevole gli hedge (+5,9 miliardi) e soprattutto i flessibili (+10,5 mi-liardi), mentre sono tornati a crescere i fondi di liquidità (+7,6 miliardi), beneficiando dell’incertezzache ha caratterizzato le scelte degli operatori nel secondo semestre. La contrazione della raccolta netta è stata particolarmente accentuata per i fondi di diritto italiano(-52,8 miliardi), a fronte di un calo più contenuto dei fondi roundtrip (-3,2 miliardi) e di un mode-sto incremento dei fondi esteri (+2,9 miliardi).Il generalizzato ridimensionamento del settore si è riflesso sulla consistenza del patrimonio nettocomplessivo di fondi e Sicav che a fine dicembre era sceso a 570,2 miliardi dai 609,2 miliardi di fine2006 (-6,4%); al suo interno merita di essere segnalata la riduzione del peso della componente ob-bligazionaria (dal 40,4% al 35,8%) a fronte di un aumento dell’incidenza della componente liquida(dal 13,7% al 16,5%), di quella flessibile (dall’8,5% all’11,7%) e degli hedge (dal 4,6% al 6,4%).

1.3 Il sistema bancarioA fine dicembre la raccolta diretta (depositi a risparmio, conti correnti, certificati di deposito e ob-bligazioni) delle banche italiane presentava una variazione annua del 6,3%, in leggera decelerazionerispetto a fine 2006 (+7,6%). Tale andamento è la risultante di un sempre sostenuto sviluppo delleobbligazioni (+12,1%) a fronte di un rallentamento delle altre forme tecniche (+2,4%).

Dal confronto europeo – riferito ad un aggregato più ampio che include oltre ai depositi e alle obbli-gazioni anche i prestiti subordinati – emerge un minor dinamismo delle banche italiane, cresciutedel 7,2% a fronte del +11,4% registrato dall’area euro, che ha interessato tutte le principali formetecniche, con la sola eccezione delle obbligazioni (+11,8% contro +9,4%).

Nonostante i timori circa un possibile inasprimento dei criteri per l’erogazione del credito, conse-guenza della crisi finanziaria in atto, l’espansione degli impieghi in Italia è rimasta sostenuta (+9,9%a dicembre), seppur in rallentamento rispetto a fine 2006 (+11,2%), a fronte di una domanda com-plessivamente elevata da parte sia delle famiglie che delle imprese. In analogia con il recente pas-sato, l’incremento ha interessato principalmente il segmento a medio e lungo termine (+11,8%) –nell’ambito del quale la domanda per l’acquisto di abitazioni ha continuato a segnare una dinamicarilevante ancorché in rallentamento – mentre la componente a breve (+6,6%) dal mese di aprile è indecelerazione.

Il confronto europeo – riferito ad un aggregato più ampio, comprensivo delle sofferenze e dei finan-ziamenti pronti contro termine – evidenzia uno sviluppo annuo dei prestiti italiani (+10,1%) legger-mente inferiore alla media dell’area euro (+11,4%).

Dal punto di vista della rischiosità, in dicembre la consistenza dei prestiti in sofferenza al lordo dellesvalutazioni cresceva su base annua dello 0,5% (+4,9% il dato relativo alle famiglie e +0,5% quelloinerente alle imprese), mentre lo stock delle sofferenze nette mostrava una diminuzione del 2,4%.

3. Indicatore che – rapportando il controvalore degli scambi telematici alla capitalizzazione – segnala il tasso di rotazione delle azioni.

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Anche in relazione alla persistente espansione dei prestiti, il rapporto sofferenze nette/impieghi sipresentava in miglioramento all’1,11% (1,25% a dicembre 2006), mentre il rapporto sofferenzenette/patrimonio di vigilanza si era ridotto al 6,13%, dal 6,71% di fine 2006.

Il portafoglio titoli, salito del 5%, ha mostrato al suo interno una sostanziale ricomposizione dai ti-toli a più breve scadenza (BOT e CTZ, -36,5%) agli “altri titoli” (+8,7%), in particolare obbligazionibancarie, nonché verso i titoli di Stato a medio-lungo termine (CCT e BTP, +10,3%). In dicembre ilrapporto fra titoli e impieghi in euro era in diminuzione al 12,8%, dal 13,4% di fine 2006.

Per quanto attiene infine ai principali tassi di interesse bancari, coerentemente con l’evoluzione delmercato, il tasso medio sulla raccolta da clientela (che include il rendimento dei depositi, delle ob-bligazioni e dei pronti contro termine per le famiglie e le società non finanziarie) si era portato a di-cembre al 2,93%, in aumento rispetto al 2,24% di fine 2006. Parallelamente anche il tasso medioponderato sui prestiti alle famiglie e alle società non finanziarie è progressivamente aumentato atte-standosi al 6,17%, dal 5,39% del dicembre 2006.

In ragione sia di una contenuta esposizione ai rischi connessi al settore dei subprime, sia di unminor ricorso ad operazioni di cartolarizzazione nel finanziamento dei nuovi volumi di intermedia-zione, il sistema bancario italiano, pur nella condivisione degli effetti negativi della crisi che sta in-teressando i mercati finanziari, è risultato finora scarsamente colpito dalle perdite sul mercato deititoli rivenienti da cartolarizzazioni, con effetti molto limitati sui conti economici.

Nel corso del 2007 lo scenario di riferimento per le banche italiane è stato oggetto di una serie di im-portanti novità.

Con l’emanazione, in aprile, del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze e, in maggio, delleIstruzioni di vigilanza, si è completato il quadro normativo che consente anche in Italia la creazionedi un mercato delle obbligazioni bancarie garantite (“covered bond”, le cui caratteristiche principalirispetto alle normali obbligazioni bancarie sono il profilo di rischio molto basso e l’elevata liquidità),ampliando così la gamma di strumenti finanziari a disposizione delle banche per migliorare la pro-pria raccolta, anche in termini di costo.

Al mese di aprile risale anche l’introduzione del divieto di penali (o altre prestazioni, comunque de-nominate) a carico dei clienti nei casi di estinzione anticipata, totale o parziale, quando si tratti dinuovi mutui destinati all’acquisto da parte di persona fisica della casa nella quale si intende stabi-lire la propria residenza o all’acquisto/ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazioneovvero allo svolgimento della propria attività economica o professionale.Il 2 maggio è stato sottoscritto il protocollo ABI–Associazione Consumatori finalizzato all’individua-zione dei parametri per la determinazione delle penali dovute per l’estinzione anticipata, totale oparziale, dei mutui in essere alla data di entrata in vigore della nuova normativa.

Dopo una serie di rinvii – che hanno cagionato all’Italia l’avvio di una procedura d’infrazione permancato recepimento di direttiva comunitaria – è stata recepita la direttiva MiFID (Markets in Fi-nancial Instruments Directive) entrata in vigore a partire dal 1° novembre. La nuova normativa, voltaad integrare ed ammodernare i mercati finanziari a livello europeo, ha introdotto maggiori tutele peri risparmiatori ampliando al tempo stesso le opportunità per gli intermediari, chiamati a ripensarele proprie strategie in termini di servizi da erogare e ad identificare il modello organizzativo più coe-rente.

In novembre è stato pubblicato il D.Lgs. 195/2007 che recepisce i contenuti della direttiva sull’ar-monizzazione degli obblighi di trasparenza, la cui mancata attuazione nei termini stabiliti aveva de-terminato l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia: tra le novità introdotte,merita di essere segnalata l’integrazione dell’articolo 154 bis del T.U.F. con più specifiche attribu-zioni in capo al dirigente preposto, nonché l’introduzione del nuovo articolo 154 ter che ha modifi-cato i termini di pubblicazione e i contenuti minimi dei bilanci e delle altre relazioni finanziarieintermedie. Le nuove disposizioni si applicano ad esercizi, semestri e periodi aventi inizio dalla datasuccessiva a quella di entrata in vigore del decreto, quindi a partire dall’informativa relativa al primotrimestre 2008.

Dal 1° gennaio 2008 inoltre è entrata in vigore l’Area Unica dei Pagamenti in Euro (“Sepa”) all’interno

18Relazione e Bilancio 2007

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della quale si potranno gradualmente effettuare e ricevere pagamenti in euro con condizioni di base,diritti e obblighi uniformi. Ad essa hanno aderito 31 Paesi europei (oltre ai 27 Paesi aderenti al-l’Unione Europea anche Svizzera, Norvegia, Islanda e Lichtenstein). Sempre dalla medesima data, infine, l’Ufficio Italiano dei Cambi è stato soppresso e le sue funzionisono ora esercitate dalla Banca d’Italia, ereditaria di tutti i diritti e rapporti giuridici di cui l’UIC eratitolare.

2. L’intermediazione bancaria

2.1 I crediti a clientelaL’attività creditizia di Banca Carime nel 2007 è stata caratterizzata da una ulteriore crescita degliimpieghi verso clientela, dopo la sostenuta fase espansiva del 2006.Nell’esercizio, infatti, si è registrato un incremento dei crediti per cassa (al netto delle filiali cedute)di 352 milioni su base annua (+9,6%) determinato soprattutto dalla crescita degli impieghi sia neisegmenti di clientela del Mercato Retail, sia dall’ampliamento del portafoglio clienti “imprese”. La variazione positiva dello stock non considera l’erogazione dei prestiti personali che, per effettodella convenzione sottoscritta con Banca 24.7, Carime ha svolto soltanto attività di collocamento; nelcorso del 2007 sono stati erogati da detta società 267 milioni. Considerando tra gli impieghi a clien-tela anche i prestiti collocati, la crescita si attesterebbe a +17%;

La variazione positiva dei crediti a clientela è stata determinata dalla sostenuta crescita del seg-mento Small Business del Mercato Retail, i cui stock sono passati da 957 a 1.138 milioni (+181mln.), e del Lower Corporate da 450 a 591 milioni (+141 mln.), nonostante il calo fisiologico degli im-pieghi nella Pubblica Amministrazione (da 224 a 161 mln. per effetto del rientro dei mutui in am-mortamento) e il decalage del credito del consumo (i cui stocks sono passati da 265 a 180 mln.), acausa del trasferimento dell’attività deliberativa ed erogativa in capo a Banca 24/7.

Per gli impieghi a medio-lungo termine è proseguita, in linea con il sistema, l’allocazione medianteinterventi creditizi in favore sia di controparti famiglie consumatrici che imprese (con lo stock pas-sato da 2,3 a 2,6 miliardi).La componente degli impieghi assistita da garanzia ipotecaria ammonta a 1,8 miliardi pari al 47%del portafoglio (contro 1,5 mld. del 2006) Le erogazioni mediante prestiti e mutui ipotecari è stata pari a 840 milioni (776 milioni nel 2006 paria 29% al netto dei prestiti al consumo), di cui 292 milioni a sostegno della domanda rivolta da con-troparti consumatrici per mutui residenziali; per la quota residua in favore di imprese individuali(157 milioni) e aziende costituite in forma societaria (357 milioni)

19 Relazione e Bilancio 2007

Valori lordi(dati in milioni di euro)

31.12.2007 31.12.2006 Var. 2007/2006

comp. % comp. % assoluta %

Crediti in bonis 3.913,4 97,8 3.569,4 97,8 344,0 9,6

Crediti dubbi 88,9 2,2 80,8 2,2 8,1 10,0

di cui: Crediti in sofferenza 45,5 1,1 35,0 1,0 10,5 30,1

Incagli 34,3 0,9 36,6 1,0 (2,4) -6,4

Crediti ristrutturati 1,1 0,0 0,0 0,0 1,1

Esposizioni scadute 8,0 0,2 9,1 0,3 (1,1) -12,3

Rischio paese 0,0 0,0 0,1 0,0 (0,1)

Totale crediti verso clientela 4.002,3 100,0 3.650,2 100,0 352,1 9,6

N.B.: I valori del 2006 comprendono i crediti delle filiali acquisite da BPA ed escludono quelli delle filiali cedute a BPA e BPP.

Valori netti(dati in milioni di euro)

31/12/2007 31/12/2006 Variaz. 2007/2006

assoluta %

Conti Correnti 733,3 778,0 (44,7) -5,8%

Mutui 2.425,6 2.005,9 419,7 20,9%

Carte di credito, prestiti personali e cessioni del V 148,2 233,8 (85,6) -36,6%

Altre operazioni 593,2 543,1 50,1 9,2%

Attività deteriorate 55,3 54,9 0,4 0,8%

Totale crediti verso clientela 3.955,5 3.615,7 339,8 9,4%

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La distribuzione del portafoglio crediti per categorie di prenditori (3,9 miliardi) ha registrato unaproporzionata crescita in tutte le sue componenti:in favore di controparti famiglie consumatrici il dato è rimasto stabile (da 1,3 a 1,4 miliardi) nel suocomplesso, ma con una diversa distribuzione fra le forme tecniche più rilevanti: per effetto della ri-ferita nuova operatività di Banca 24/7 la componente mutui è passata da 74% (985 milioni) a 81,4%(1.155 milioni), con conseguente calo della quota dei prestiti al consumo (da 265 a 180 milioni). Sta-bile l’impiego sulle aperture di credito in c/c (da 61 a 68 milioni);in favore di controparti imprese produttive Retail (con fatturato inferiore ai 2,5 milioni) per 1.138 mi-lioni (nel 2006 per 957 milioni) pari al 29% del portafoglio complessivo (27% nel 2006);in favore di controparti imprese del Mercato Corporate (con fatturato superiore ai 2,5 mln.) per 1.169milioni (991 mln. nel 2006) pari al 30% (28% nel 2006);la quota residua è riconducibile a controparti appartenenti alla pubblica amministrazione per 161milioni (224 nel 2006).

Il credito problematico, espresso nella versione aggregata di tutte le sue componenti (posizioni sottoparticolare osservazione, Past Due 180 giorni, incagli, ristrutturate e sofferenze) ammonta a fine2007 a 120 milioni (nel 2006 per 116 mln.) pari al 3,9% del portafoglio impieghi, sostanzialmentestabile rispetto alla rilevazione di fine dicembre 2006 (nel 2006 3,3% del portafoglio).I segmenti di prenditori che presentano un miglior profilo di rischiosità si confermano quelli relativialle famiglie consumatrici (2,2% del totale) e alle imprese Corporate dimensionalmente più struttu-rate (1,66%) rispetto a quelle Retail (6,35%) maggiormente esposte ai fenomeni congiunturali.

L’attività deliberativa ha registrato, nella comparazione con il 2006, una crescente operatività cheha condotto a fine 2007 all’erogazione di finanziamenti per un controvalore di 1,1 mld. (contro 0,8mld. del 2006), così ripartito: 0,6 miliardi a favore delle famiglie consumatrici e 0,5 miliardi a favoredelle imprese.

Rispetto a dicembre 2006 sotto l’aspetto qualitativo si registra sui valori al lordo delle rettifiche:l’aumento dei crediti “in bonis” per 344 milioni (+9,6%);l’incremento dei crediti non performing di 8,1 milioni (+10%) determinato dalla crescita delle sofferenzeper 10,5 milioni, nonostante la cessione effettuata nel corso del 2007 di posizioni di difficile recupe-rabilità per un valore netto di circa 2,4 milione, dei crediti ristrutturati per 1,1 milioni e dalla con-trazione degli incagli per 2,4 milioni e delle esposizioni scadute da almeno 180 gg. per 1,1 milioni.

La composizione qualitativa – al lordo delle rettifiche - è rimasta sostanzialmente invariata rispettoallo stesso periodo dello scorso anno. I crediti in bonis, infatti, rappresentano il 97,8% dell’interocomparto (come a dicembre 2006), mentre i crediti anomali si attestano complessivamente al 2,2%.

2.2. - La raccolta da clientelaLa raccolta globale da clientela ammonta al 31 dicembre 2007 a 13.742 milioni e registra un incre-mento su base annua di 191 milioni (+1,4%). In particolare:la raccolta diretta evidenzia un incremento di 354 milioni (+5%) dovuto in gran parte alla crescitadei prestiti obbligazionari;la raccolta indiretta registra un decremento di 163 milioni (-2,5%), nonostante la performance posi-tiva della raccolta assicurativa (+165 milioni pari a +16,3%). La flessione del comparto è dovuta,pertanto, esclusivamente alla riduzione del risparmio gestito di 260 milioni. Il peso della raccolta in-diretta sull’aggregato globale è diminuito rispetto all’anno precedente attestandosi al 45,7% (47,6%a dicembre 2006).

20Relazione e Bilancio 2007

N.B.: I valori del 2006 comprendono la raccolta delle filiali acquisite da BPA ed escludono quelli delle filiali cedute a BPA e BPP.

Raccolta da clientela 31.12.2007 31.12.2006 Var. 2007/2006

(dati in milioni di euro) comp. % comp. % Assoluta %

Raccolta diretta 7.468,1 54,3 7.114,6 52,5 353,5 5,0

Debiti verso clientela 4.787,2 34,8 4.848,8 35,9 -61,6 -1,3

Titoli in circolazione 2.680,9 19,5 2.265,8 16,4 415,1 18,3

Raccolta indiretta 6.273,7 45,7 6.436,5 47,6 -162,8 -2,5

Risparmio amministrato 1.628,0 11,8 1.530,5 11,4 97,5 6,4

Risparmio gestito 4.645,6 33,8 4.906,0 36,2 -260,4 -5,3

di cui Polizze Vita 1.179,1 8,6 1.014,1 8,0 165,0 16,3

Raccolta globale 13.741,8 100,0 13.551,1 100,0 190,7 1,4

Page 20: 2007 bilancio

21 Relazione e Bilancio 2007

Rispetto a dicembre 2007 l’analisi di dettaglio per forma tecnica evidenzia:nell’ambito della raccolta diretta, la contrazione dei certificati di deposito per 20 milioni (-6,3%) e deiconti correnti per 251 milioni (-5,4%), la consistente crescita dei prestiti obbligazionari per 437 mi-lioni (+22,5%) e dei pronti contro termine per 201 milioni (+120,1%);nell’ambito della raccolta indiretta, la crescita della raccolta assicurativa da 1.014 a 1.179 milioni(+165 milioni pari al +16,3%) e della raccolta amministrata (+98 milioni), mentre si evidenzia unaflessione dei fondi comuni d’investimento da 3.284 a 3.028 milioni (-256 milioni) e delle gestioni pa-trimoniali (-171 milioni) in linea con quanto accaduto nel mercato del risparmio gestito.

Nel corso del 2006 sono state collocate nuove polizze di Aviva Vita SpA per oltre 243 milioni, con par-ticolare riguardo alle polizze del tipo a “capitalizzazione” e “Index Linked”.

3. La politica commercialeLa struttura commerciale della Banca nel corso del 2007 ha intensificato le sinergie con le societàprodotto del Gruppo (soprattutto con UBI Assicurazioni S.p.A., Mercato Impresa-Coralis e UBI Pra-merica Sgr) e con Aviva Spa. Con Centrobanca è stata ulteriormente sviluppata l’attività di collabo-razione, anche per la vendita di operazioni di finanza strutturata e per la copertura dei rischi ditasso e cambio.

3.1 La politica commerciale nel Mercato CorporateNel 2007 si è registrato un buon trend di crescita del Mercato Corporate. Gli impieghi complessivi,infatti, sono cresciuti rispetto al 2006 di oltre 200 milioni (+20,6% su base annua) superando 1,2miliardi. In particolare nel segmento Lower, che rappresenta circa il 50% del Mercato, l’incrementoè stato superiore al 31% (+141 milioni), mentre per i segmenti Mid e Upper Corporate la crescita siè attestata a +22,6% (+52 milioni). Anche nel comparto del Large Corporate, dove si è verificato il di-simpegno di controparti istituzionali a basso rendimento e soprattutto di una importante società fi-nanziaria del Gruppo, a causa dell’accentramento operativo della tesoreria aziendale, si è registratauna crescita del 3,8%. Lo sviluppo degli impieghi a clientela Corporate su delineato è stato determinato da due direttrici: ilsempre maggior sostegno alla clientela acquisita e soprattutto il significativo incremento di nuovaclientela, rappresentata per lo più da aziende del segmento Lower Corporate in cui la penetrazionecommerciale del Mercato Corporate ha raggiunto circa un quarto delle società di capitali con fattu-rato maggiore di 2,5 milioni; tale percentuale supera il 40% per le aziende con fatturato superiore a25 milioni. La propensione al sostegno della struttura finanziaria delle imprese meridionali e la capacità con-sulenziale dei corporate bankers hanno riscontro nella rilevante crescita dei finanziamenti a medio-lungo termine erogati, che nel 2007 hanno superato i 240 milioni di euro. Sempre a sostegno degliinvestimenti delle aziende del territorio meridionale vanno anche annotate le operazioni veicolatealle società collegate Centrobanca Spa e UBI Esaleasing Spa .Questi risultati sono stati ottenuti con una costante attenzione alla qualità del credito e perseguendouna politica di pricing adeguata al rating dei clienti in un’ottica di avvicinamento ai dettami di “Ba-silea 2”.

Raccolta da clientela(dati in milioni di euro)

31.12.2007 31.12.2006 Var. 2007/2006

comp. % comp. % Assoluta %

Raccolta diretta 7.468,1 54,3 7.112,3 51,9 355,9 5,0

Conti correnti, depositi liberi e vinc. 4.372,0 31,8 4.623,3 34,3 -251,3 -5,4

Pronti contro termine 367,4 2,7 167,0 1,2 200,5 120,1

Altri debiti verso clientela 47,5 0,3 57,1 0,4 -9,6 -16,7

Certificati di deposito 305,3 2,2 325,9 2,3 -20,5 -6,3

Obbligazioni e passività subordinate 2.375,6 17,3 1.939,1 14,1 436,5 22,5

Raccolta indiretta 6.273,7 45,7 6.436,5 47,0 -162,8 -2,5

Risparmio amministrato 1.628,0 11,8 1.530,5 11,4 97,5 6,4

Risparmio gestito 4.645,6 33,8 4.906,0 36,2 -260,4 -5,3

di cui Fondi comuni di investimento 3.028,1 22,0 3.284,2 24,3 -256,1 -7,8

Gestioni patrimoniali 365,3 2,7 536,1 3,9 -170,9 -31,9

Polizze Vita 1.179,1 8,6 1.014,1 8,0 165,0 16,3

Raccolta globale 13.741,8 100,0 13.548,8 99,0 193,0 1,4

Page 21: 2007 bilancio

3.1.1 Finanza AgevolataNel 2007 nell’ambito della Finanza Agevolata sono state valutate complessivamente 492 operazionidi finanziamento ad imprese per circa 414 milioni così ripartite:

• Finanza agevolata e d’impresa- deliberate n. 329 operazioni per 180,6 milioni, di cui erogate n. 268 per 126,6 milioni e da ero-

gare n. 61 per 54 milioni;- in corso di valutazione n. 30 operazioni per 37,3 milioni;- declinate n. 30 operazioni per 39,2 milioni;

• Legge 598 Regione Calabria: n. 49 operazioni per 24,8 milioni da erogare;• Mutui Edilizi: valutate n. 53 operazioni per complessivi 132,5 milioni, così suddivise:

- deliberate n.33 pratiche per 62,6 milioni, oltre a connesse linee di credito per 4,8 milioni;- in corso di valutazione n. 13 pratiche per 35,5 milioni;- declinati n. 8 per 34,4 milioni.

Per il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI (Legge 662/96), nel 2007 sono state deliberate dalFondo 665 pratiche per 87 milioni. Lo stock finanziamenti garantiti dal menzionato Fondo al31/12/2007 è di 1.163 pratiche per 341,7 milioni. Carime è la terza Banca a livello nazionale e la prima nel Mezzogiorno ad utilizzare il Fondo di Ga-ranzia con una quota pari al il 12% del totale delle garanzia dirette concesse all’intero sistema ban-cario.La Banca utilizza anche altri fondi di garanzia costituiti dalla Regione Campania e dalla Regione Ba-silicata. Nel corso del 2007 sono state realizzate:n. 8 operazioni per 3,7 milioni nella Regione Basilicata;n. 12 operazioni per 19,2 milioni nella Regione Campania.

3.2 La politica commerciale nel Mercato RetailNel corso dell’esercizio 2007 il Mercato Retail ha orientato la propria politica commerciale verso il seg-mento famiglie (privati), piccoli operatori economici, piccole imprese ed Enti Pubblici.La raccolta diretta verso la clientela è leggermente aumentata, soprattutto quella a medio e lungo ter-mine registrando una buona performance in termini di mark down. In particolare, si evidenzia unabuona tenuta della raccolta diretta a vista sul segmento small business ed una contrazione sul seg-mento enti pubblici riconducibile anche ad una operazione di razionalizzazione del segmento stesso.

L’attività sulla raccolta indiretta si è concentrata sulla ricomposizione degli assets della clientelaprivati in considerazione degli aumenti registrati durante l’anno sui tassi passivi; buona è stata laraccolta del risparmio assicurativo ramo vita.

Gli impieghi verso la clientela hanno avuto un forte impulso per finanziamenti a breve termine masoprattutto per quelli a medio termine dove è risultata particolarmente sostenuta l’erogazione dimutui e prestiti alla clientela privati.

Nel corso dell’anno il credito al consumo è stato erogato tramite Banca 24/7 Società del Gruppo. Iprodotti e le modalità di erogazione si sono rivelate molto innovative per i nostri sportelli determi-nando performance decisamente importanti. È stato, inoltre, avviato con la società Prestitalia l’ero-gazione di prestiti con cessione del quinto.

Prosegue, in modo coerente con la politica commerciale, il sostegno alle piccole e medie imprese conlo sviluppo dei rapporti con le Associazioni di categoria e i Confidi con i quali è migliorata l’offerta intermini di prodotti e condizioni. A ciò si aggiunge la ripresa di sviluppo avviata nell’ambito del set-tore agrario che registra risultati interessanti anche in relazione alla realizzazione di uno specificoconto corrente e ad accordi raggiunti con le associazioni di categoria.

Il Mercato Retail gestisce per oltre 631 Enti Pubblici il servizio di tesoreria e di cassa. Durante l’eser-cizio 2007 ha partecipato a 272 gare pubbliche riguardanti il rinnovo di contratti in scadenza, ac-quisizione di nuovi enti pubblici, nonché partecipazione a gare per l’aggiudicazione di mutui.

La vasta gamma dei prodotti e servizi creati dalla Capogruppo sono collocati dalla rete delle filiali conmodalità commerciali costantemente orientate alla cura del cliente e dei suoi bisogni. Nel corso del-l’anno è stata gestita sulle piazze più attrattive una importante iniziativa a favore della clientela

22Relazione e Bilancio 2007

Page 22: 2007 bilancio

orientata all’acquisizione di nuovi conti correnti. Nel 2007 il Mercato Retail ha conseguito un risul-tato positivo circa la dinamica clienti.

L’articolata offerta di prodotti assicurativi nel settore danni a copertura dei rischi su beni e salute èstata indirizzata alla clientela privati tramite gli sportelli; per lo sviluppo verso le piccole imprese, ar-tigiani e commercianti le nostre filiali si avvalgono della rete di agenti assicurativi a supporto dellevisite presso i clienti.

Si registra una sempre più proficua collaborazione ed integrazione con le società prodotto del Gruppoche consentono di disporre di ulteriori leve commerciali sotto il profilo dell’offerta.

E’ proseguito il collocamento presso la clientela dei conti correnti a pacchetto che a partire dal pros-simo anno subiranno delle modifiche per recepire meglio le esigenze della clientela privati e aziende.

La multicanalità è stata garantita per i privati dal servizio di home banking denominato “QuiUBI” no-tevolmente migliorato nella sua facilità di accesso per il cliente e per le numerose funzionalità chegarantiscono, oltre che la sicurezza nell’operare, anche la possibilità di svolgere da casa molte ope-razioni bancarie di investimento e di cassa con notevoli risparmi di tempo e costi per il cliente. Nelcorso del 2007 anche il settore delle carte elettroniche si è arricchito della carta ricaricabile utiliz-zabile tramite il canale internet.

Le imprese hanno a disposizione due prodotti di remote banking: Levis e RB per poter compiere dal-l’ufficio le diverse operazioni commerciali: pagamenti diversi, presentazione effetti, informazioni.

Il collocamento dei prodotti e dei servizi presso la clientela è assicurato dalla capillarità degli spor-telli, dalla professionalità dei venditori che può contare su programmi di formazione, strumenti tec-nologici di interaction ed un’attività di supporto e animazione continua.

La clientela, altamente fidelizzata con un alto indice di cross selling, è stata premiata nell’ambito diuna iniziativa dedicata denominata “Plus 10” che ha azzerato i costi di gestione del conto corrente.

Nel corso del 2008 è in programma la razionalizzazione degli sportelli acquisiti dalla Banca Popolaredi Ancona e l’apertura di 9 nuovi sportelli. Prosegue l’aggiornamento tecnologico della nostra rete diATM in grado di coprire tutte le piazze in cui la Banca è presente.

3.3 La politica commerciale nel Mercato PrivateNel corso del 2007 è proseguita e si è intensificata l’azione di consolidamento delle relazioni con laclientela target. Si è ottenuto un buon successo nell’acquisizione di nuova clientela, procedendocontestualmente alla revisione dell’asset allocation dei portafogli della “vecchia” clientela, con l’obiet-tivo di ottimizzare i risultati, compatibilmente con l’evoluzione dei mercati di riferimento, sia in ter-mini di performance che di nuovi obiettivi di margine.

Sono stati collocati i seguenti prodotti/servizi innovativi dedicati al Mercato Private:- gestioni patrimoniali gestite da UBI Pramerica Sgr;- Wealthedge Multistrategy, il fondo di Hedge Funds gestito da Pioneer Alternative Investment Ma-

nagement SGRpA;- servizio di Active Wealth Advisory (AWA) per il monitoraggio e l’ingegnerizzazione delle attività fi-

nanziarie detenute da clientela Upper Private sia presso Banca Carime che presso terzi;- Prestiti Obbligazionari strutturati ordinari e di Gruppo “dedicati”: BPU Private Twin Win S&P -

BPU Private Twin Win DJ Eurostoxx – ABN AMRO DJ Stoxx Select Dividend 30;- Carta Kalia: prestigioso servizio offerto ai clienti più esclusivi per gestire, oltre le immediate di-

sponibilità di denaro, anche gli impegni sia personali che professionali;- Open Platform: convenzioni di collocamento con Black Rock - Merrill Lynch, Pioneer e Schroders.

Sono stati selezionati fondi che coprono tutte le asset class e le aree geografiche.Si è proseguito nell’azione di vendita dei prodotti assicurativi “dedicati” al Mercato Private:- “BPU Private Life Cap” polizza tradizionale a capitale e rendimento minimo garantito;- “BPU Private Unit Absolute” polizza appartenente alla tipologia di assicurazioni vita di tipo “Unit

Linked”.

Nelle politiche di sviluppo commerciale del Mercato Private, volte ad acquisire nuova clientela, sono

23 Relazione e Bilancio 2007

Page 23: 2007 bilancio

24Relazione e Bilancio 2007

state promosse numerose azioni promozionali.

Particolare attenzione è stata posta alla redditività, con azioni di repricing finalizzate al migliora-mento dei margini.

Il marcato e rapido aumento dei tassi di interesse registrato nel 2007, in concomitanza con l’accen-tuata volatilità registrata sui mercati azionari, ha spinto la clientela a privilegiare forme di investi-mento più tradizionali (pronti contro termine e prestiti obbligazionari): il comparto ha registrato,infatti, un significativo incremento delle masse rispetto al 2006.

Il risparmio amministrato ha subito un sensibile decremento per effetto di politiche commercialiadottate dal Mercato Private, mentre la contrazione del risparmio gestito è stata determinata daltrend negativo registrato sul mercato di riferimento in Italia.

Nel corso del 2007 è stato portato a termine il programma pianificato relativo ai controlli ispettivi sul-l’attività dei bankers.

I controlli effettuati hanno evidenziato sostanziali positività riguardanti pressoché tutti i bankers:una piena consapevolezza della propria attività ed una assunzione definitiva di responsabilità circai rischi connessi con la gestione della clientela target.

Inoltre, proprio verso la fine dell’anno, in occasione dell’emanazione della normativa MIFID, tutti iprivate bankers hanno messo in campo una immediata reattività, rispetto a questo tema fonda-mentale, che ha confermato la loro piena responsabilità del ruolo.

Page 24: 2007 bilancio

4. L’attività nei mercati finanziari

4.1 L’operatività in strumenti finanziari e sul mercato interbancarioNel corso del 2007 l’attività dell’area finanza è stata finalizzata ad ottimizzare la gestione degli as-sets in funzione del raggiungimento degli obiettivi concordati con la Capogruppo.

Considerato che l’operatività e il controllo dei rischi finanziari sono accentrati in UBI, Carime ha es-senzialmente svolto funzioni di supporto, di verifica e di reporting sull’attività specifica che è statacaratterizzata:- dalla scelta di conferire a UBI Pramerica sgr per il 2007 un nuovo mandato di gestione pari a 800

milioni, chiuso anticipatamente a metà luglio, e dall’elisione delle obbligazioni di propria emis-sione riacquistate dalla clientela con i relativi unwinding degli swap sottostanti;

- per le attività di controllo, dalle verifiche nei confronti di CAAM sgr (ex Nextra sgr), relativamentealle deleghe delle gestioni patrimoniali della clientela., e UBI Banca, relativamente alla ricadutaeconomica della gestione degli assets.

Il portafoglio titoli, a fine dicembre, risulta così composto:- Buoni Fruttiferi Postali (classificati come Loans & Receivables ai fini IAS) per un controvalore di

53 milioni;- Titoli di Stato per 0,5 milioni (compresi nella categoria IAS Available for Sale) a garanzia di ope-

razioni di credito con clientela e su cessate esattorie ex-Carical.Nel portafoglio non vi sono titoli classificati nella categoria HTM (Attività finanziarie detenute fino allascadenza).

Complessivamente gli assets finanziari netti ammontano a 4.435 milioni e registrano un decrementodi 137 milioni rispetto a dicembre 2006. Dal confronto con le risultanze dello stesso periodo dell’annoprecedente emerge che gli assets amministrati registrano le seguenti variazioni:- le attività finanziarie nette si riducono di 776 milioni per effetto della chiusura anticipata del

mandato di gestione conferito a UBI Pramerica;- i derivati di copertura attivi/passivi passano da -14,1 milioni del 2006 a +1,5 milioni soprattutto

per l’operazione di hedging realizzata nell’ultimo trimestre del 2006 su un deposito subordinatoper 700 milioni, che ha esplicato i suoi effetti positivi durante l’esercizio 2007;

- l’interbancario netto si incrementa di 623 milioni sempre per la chiusura anticipata del suddettomandato di gestione a Pramerica.

Ai sensi delle disposizioni di legge (ex art. 1253 c.c.) e coerentemente ai principi contabili IAS, a se-guito del riacquisto sul mercato secondario, nel corso dell’anno sono state annullate obbligazionidella Banca per complessivi 24,3 milioni.

Al 31 dicembre 2007 i principali investimenti risultano così ripartiti:• 1.500 milioni in depositi time,• 1.064 milioni in depositi subordinati,• 1.300 milioni in depositi vincolati,• 98 milioni in Riserva obbligatoria.

25 Relazione e Bilancio 2007

Valori di bilancio(dati in milioni di euro)

31.12.2007 31.12.2006 Variazione 2007/2008

Assoluta %

Totale Attività finanziarie nette 7,8 784,2 (776,4) -99,0

Attività finanz. detenute per negoziazione 30,5 820,9 (790,4) -96,3

Attività finanz. valutate al fair value 0,0 8,8 (8,8) -100,0

Attività finanz. disponibili per la vendita 7,4 8,3 (0,9) -10,9

Attività finanz. detenute fino alla scadenza 0,0 0,0 0,0

Passività finanz. detenute per la negoziazione (30,0) (53,8) 23,8 -44,2

Derivati di copertura attivi/passivi 1,5 (14,1) 15,6 -110,6

Derivati di copertura attivi 15,9 8,1 7,8 96,3

Derivati di copertura passivi (14,4) (22,2) 7,8 -35,2

Interbancario netto 4.425,6 3.802,2 623,4 16,4

Crediti verso banche 4.467,3 4.046,1 421,2 10,4

Debiti verso banche (41,7) (243,9) 202,2 -82,9

Totale Area Finanza 4.434,9 4.572,3 (137,4) -3,0

Page 25: 2007 bilancio

26Relazione e Bilancio 2007

Si fa infine presente che al 31 dicembre 2007 risultano in essere i seguenti depositi subordinati:

4.2 L’operatività in contratti derivatiNell’esercizio 2007, in previsione di un aumento dei tassi di interesse sui mercati finanziari, per ef-fetto di una scelta strategica condivisa con la Capogruppo, non sono state effettuate operazioni dicopertura del rischio di tasso con contratti derivati.

Inoltre, conseguentemente all’elisione dei titoli riacquistati sul mercato secondario, d’accordo con laCapogruppo, sono state effettuate operazioni di unwinding di contratti swap di copertura per 24,3milioni.

A fine dicembre risultano in essere i seguenti contratti derivati classificati come operazioni di co-pertura specifica:• interest rate swap di copertura di obbligazioni per l’importo nozionale di circa 743,5 milioni;• interest rate swap di copertura di un Deposito Vincolato Subordinato lower tier two per l’importo

nozionale di 700 milioni;• equity option di copertura di obbligazioni strutturate per l’importo nozionale di 195,3 milioni.

5. I rapporti infragruppoI crediti ed i debiti verso banche si riferiscono quasi esclusivamente a rapporti con la CapogruppoUnione Banche Italiane e sono tutti regolati a condizioni di mercato.

Al fine di garantire la partecipazione diretta di Carime alla manovra di rafforzamento del patrimo-nio di Vigilanza individuale della Capogruppo, sono stati costituiti tre depositi subordinati:• Upper tier two per un valore nominale di 164 milioni di euro, correlato ad un prestito subordinato

decennale collocato a clientela nel 2002 ed avente analogo livello di subordinazione; il deposito èremunerato allo stesso tasso del prestito maggiorato di uno spread;

• Lower tier two per un nominale di 700 milioni, durata di 12 anni, che garantisce per i primi setteanni una remunerazione a tasso fisso e negli ultimi 5 anni una remunerazione a tasso variabileindicizzata all’euribor 6 mesi maggiorato di uno spread;

• Upper tier two per un nominale di 200 milioni, durata di 10 anni, che garantisce per i primi dueanni una remunerazione a tasso fisso e negli altri 8 anni una remunerazione a tasso variabile in-dicizzata all’euribor 6 mesi maggiorata di uno spread.

6. Decisioni soggette all’altrui attività di direzione e coordinamento La Banca è soggetta all’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo Unione di Banche Italiane.

Tutte le operazioni svolte con UBI, con le altre società del Gruppo o con società terze sulla base diaccordi definiti dalla Capogruppo, sono regolate a condizioni di mercato ovvero, in assenza di ido-nei parametri di riferimento, sulla base dei costi sostenuti.

Con riguardo alla tipologia di operazioni regolate a condizioni di mercato – sia infragruppo (come leconvenzioni di collocamento di prodotti bancari, finanziari e assicurativi e, più in generale, contrattiaventi ad oggetto rapporti bancari e/o finanziari) sia con società terze – la stessa circostanza che talirapporti siano regolati a prezzi di mercato rende evidente la convenienza economica per la Banca.

Circa la seconda tipologia di operazioni (recupero dei costi sostenuti), la stessa concerne in partico-lare i contratti di global service forniti dalla Capogruppo nelle attività delle aree di governo, supportoe di business. Per la particolare rilevanza, si segnala il servizio informatico effettuato dalla Capo-

controparte Livello di subordinazione Decorrenza Scadenza Nom. € Mil. UBI Deposito Sub. upper tier two 25-giu-02 25-giu-12 164 UBI Deposito Sub. lower tier two 29-set-03 29-set-15 700UBI Deposito Sub. upper tier two 20-nov-03 20-nov-13 200

Totale depositi subordinati 1.064

Page 26: 2007 bilancio

gruppo. La determinazione dei corrispettivi di tali contratti sulla base del costo sostenuto dal pre-statore dei servizi tiene conto, in aderenza alla best practice in materia di transfer pricing, della cir-costanza che l’effettuazione di gran parte dei servizi rientranti nei predetti contratti non rientranell’oggetto principale dell’attività d’impresa della Capogruppo UBI. In ogni caso, le operazioni dellaspecie sono state valutate convenienti dalla Banca in relazione ai seguenti obiettivi, di interesse co-mune del Gruppo come pure della Società:a. miglioramento dei livelli di efficienza e produttività;b. omogeneità di offerta di prodotti al mercato e conseguente promozione dell’immagine unitaria del

Gruppo;c. realizzazione di sinergie ed economie di scala;d. recupero di risorse umane, a vantaggio dell’utilizzo delle medesime per il core business della So-

cietà, e cioè per il potenziamento delle unità commerciali.

Inoltre, ai sensi del contratto di global service è stata istituita apposita Commissione Tecnica di Co-ordinamento – composta in via paritetica da rappresentanti della Capogruppo e della Società – voltaa verificare, mediante riunioni periodiche, la congruità dei corrispettivi pattuiti anche in relazioneal livello qualitativo dei servizi resi.

Le decisioni soggette all’attività di direzione e di coordinamento, deliberate nel corso 2007, si pos-sono raggruppare in tre diverse tipologie relative a:• area di governance, (cfr. delibere 2007 dell’Organo Amministrativo dell’11 e 18 gennaio, 15 feb-

braio, 15 marzo, 19 aprile, 10 maggio, 12 e 28 giugno, 6 settembre, 11 ottobre, 8 novembre, 13e 20 dicembre) in cui rientrano:– l’approvazione/modifiche di regolamenti e strutture organizzative, tra cui modifiche al regola-

mento generale e al regolamento fidi, decentramento dei crediti di firma, aggiornamento delmodello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs 231/01, costituzione dell’Unità Ope-rativa Segreteria Societaria nell’ambito della Direzione Affari Generali, nomina del dott. Raf-faele Avantaggiato a Responsabile dell’Area Commerciale, conferma dei componenti dell’Organodi Vigilanza ex Legge 231/01 e nomina del componente supplente, nomina dei Vice Presidentie conferimento della funzione vicaria con particolari deleghe, nomina del Comitato Esecutivoe conferimento deleghe, nomina del Segretario del Consiglio di Amministrazione, delibera d’ur-genza per la sicurezza sui cantieri ex D. Lgs. 494/96, delega di poteri per attività della Bancarelativa a SACE svolte dalla Funzione Institutional Banking di UBI, policy di assunzione deirischi del Gruppo, progetto di Gruppo sulla Direttiva MIFID, Nuova struttura organizzativa diBanca Rete e modelli commerciale e dei crediti, nuovo modello di servizio dell’estero commer-ciale, progetto di accentramento in UBI dell’attività di recupero crediti,

– la definizione delle linee strategiche/programmatiche, tra cui approvazione del Piano econo-mico-finanziario correlato al nuovo Piano Industriale 2007-2010 di Gruppo, Piano sportelli diGruppo per l’apertura di nove filiali per Banca Carime ed integrazione del budget di spesa,cessione di 2 filiali e acquisizione di 4 filiali da Banca Popolare di Ancona, progetto di ristrut-turazione della partecipata Fincalabra S.p.A. e rettifiche di valore, recesso da Nemetria e dal-l’Osservatorio Regionale delle Banche-Imprese di Economia e Finanza scrl, sottoscrizionedell’aumento di capitale sociale della partecipata Sviluppo Costa d’Amalfi SpA, esercizio del di-ritto di opzione della partecipata Patto Verde ScpA, diritto di prelazione su azioni delle parte-cipate Crotone Sviluppo ScpA e SITEBA SpA, dismissione della partecipazione in Alto TirrenoCosentino ScpA, proposta di assunzione di una partecipazione nella costituenda Magna Gre-cia Servizi srl, esercizio dell’opzione put su SIA-SSB, liquidazione della partecipazione in Svi-luppo Italia Calabria S.c.p.a., rinnovo del contratto integrativo aziendale, premio aziendale euna tantum 2006, cessione di 15 sportelli e accordo transattivo con Popolare Pugliese per ri-sarcimento danni per la cessione anche delle filiali delle Isole Tremiti e Ospedale di Foggia,Piano 2007 delle attività di Auditing sulle Unità di Rete, liquidazione in linea capitale del FondoPensione ex Carical, proroga dell’incarico di revisione del bilancio fino al 2013 alla societàKPMG, programma di emissione di prestiti obbligazionari per 2007, adesione all’AssociazioneItaliana della Produzione, budget 2008;

• aree di supporto al business, in cui si include il contratto di global service – esteso alle attività diinternal auditing ed integrato con la proposta sui livelli di servizio (SLA) - stipulato con UBI cheottimizza i costi operativi attraverso economie di scala volti a realizzare risparmi di spesa attra-verso sottoscrizione di accordi quadro per la fornitura di servizi, progetto nuove insegne, accordointegrativo 2007 relativo al contratto quadro di prestazione di attività ausiliarie con modifiche

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dei corrispettivi 2007 dovuti da Carime a UBI Banca e dei livelli di servizio, contratto quadro diprestazione di attività ausiliarie e relativi corrispettivi 2007 dovuti da Carime a UBISS, contrattoper la fornitura di servizi di competenza dell’area recupero crediti (cfr. delibere del 2007 dell’Or-gano Amministrativo dell’8 novembre, 20 dicembre);

• aree di business, in cui si comprende la convenzione di collocamento con Merryl Lynch e Schro-der, e il nuovo mandato di gestione a UBI Pramerica, convenzioni con fabbriche prodotto, con-venzione con Banca 24-7 e Prestitalia per la cessione del V dello stipendio (cfr. delibere del 2007dell’Organo Amministrativo dell’11 gennaio, 19 aprile, 13 e 20 dicembre).

Le motivazioni che hanno determinato le decisioni dell’Organo Amministrativo per le tre tipologiesono le seguenti:

• area di governance: rientrano tra le funzioni proprie della Capogruppo l’emanazione di norme diindirizzo e coordinamento che tendono a standardizzare regolamenti, strutture organizzative,piattaforme tecnologiche, prodotti/servizi offerti e processi gestionali al fine di ottenere maggioreefficienza ed efficacia proprio dall’applicazione di modelli uniformi. Pertanto, le decisioni assunte- riconducibili a questa fattispecie - sono motivate da economie di scopo e dai risparmi conse-guibili in termini di costi operativi dall’applicazioni dei suddetti modelli;

• area di supporto: rientrano in questo ambito le decisioni relative al contratto di prestazione di ser-vizi. Infatti, nell’ambito del modello federativo confermato dal nuovo Piano industriale di Gruppo,a UBI Banca competono le attività di direzione e coordinamento previste dalla legge e ad UBI Si-stemi e Servizi la fornitura di servizi di supporto al business, che ottimizzandone i costi di pro-duzione attraverso economie di scala ed allineando il livello di servizio ai migliori standard delsettore, consentono la contrazione dei costi operativi e, quindi, la distribuzione dei prodotti e ser-vizi a prezzi più competitivi;

• nell’area di business sono comprese le deliberazioni aventi per oggetto accordi di natura com-merciale. Le motivazioni che hanno determinato tali decisioni sono riconducibili al pieno soddi-sfacimento dei bisogni della clientela, all’ampliamento della gamma prodotti e allo sviluppo dellemasse gestite.

7. La Corporate GovernanceL’organizzazione societaria di Carime rientra nel cosiddetto “modello tradizionale” e si fonda sui se-guenti organi sociali:

1. Assemblea dei Soci2. Consiglio di Amministrazione3. Comitato Esecutivo4. Presidente5. Collegio Sindacale

L’Assemblea dei Soci si riunisce almeno una volta l’anno, entro i 120 giorni dalla chiusura del-l’esercizio sociale, per approvare il bilancio di esercizio e tutte le materie sottoposte alla sua appro-vazione dal Consiglio di Amministrazione ai sensi di legge e di statuto. Nel corso del 2007 l’Assembleasi è riunita una volta il 12 aprile.

Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall’Assemblea ed è composto di non meno di nove enon più di quindici membri, che devono possedere i requisiti di onorabilità, professionalità ed indi-pendenza richiesti dalla normativa per gli esponenti bancari.Essi durano in carica sino a tre esercizi, scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approva-zione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili alla scadenza delmandato.Il Consiglio di Amministrazione elegge fra i suoi membri il Presidente e può nominare uno o più VicePresidenti.Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordi-naria della società. Ad esso sono conferite tutte le facoltà per il raggiungimento degli scopi sociali chenon siano, per legge o in forza di statuto, riservate in modo tassativo all’Assemblea.Oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge, è di competenza esclusiva del Consiglio:

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• definire i piani strategici, industriali e finanziari e valutare l’adeguatezza dell’assetto organizza-tivo, amministrativo e contabile della società nonché il generale andamento della gestione;

• approvare e modificare i regolamenti interni;• nominare l’Amministratore Delegato, il Direttore Generale, e gli altri componenti la Direzione Ge-

nerale, determinandone le relative mansioni, i poteri e il trattamento economico, e deliberandoneil collocamento a riposo;

• assumere, modificare, incrementare o cedere partecipazioni, ad eccezione di quelle riservate al-l’assemblea secondo quanto previsto dall’art. 2361 II comma c.c.;

• deliberare sulla stipulazione dei contratti che regolano il rapporto di lavoro ed il trattamento diquiescenza del personale della Società;

• deliberare su acquisti e alienazioni di immobili di qualsiasi valore unitario.

Nel rispetto delle disposizioni di legge e statutarie il Consiglio di Amministrazione può delegare pro-prie attribuzioni al Comitato Esecutivo, ad un Vice Presidente, all’Amministratore Delegato, e, perdeterminate categorie di atti, a dirigenti, ad altri dipendenti e ad un Comitato di Direzione nominatosecondo quanto previsto dallo statuto, determinando il contenuto, i limiti e le modalità dell’eserci-zio della delega.Gli organi delegati riferiscono al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale, almeno ognitre mesi sull’attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzionenonché sulle operazioni di maggior rilievo, per dimensioni e/o caratteristiche, effettuate dalla banca.Nei casi di urgenza giustificata e qualora non possa provvedere il Comitato Esecutivo, il Presidenteo chi lo sostituisce secondo lo statuto, può assumere deliberazioni in merito a qualsiasi affare od ope-razione di competenza del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, fatta eccezione perle materie riservate in via esclusiva al Consiglio di Amministrazione.Il Consiglio di Amministrazione risulta composto da 15 membri, nominati dall’Assemblea del 12aprile 2007. Esso resterà in carica fino all’approvazione del Bilancio 2007.Nel corso del 2007 si sono tenute n. 13 sedute consiliari, cui ha partecipato il Collegio Sindacale.Nel corso di tali riunioni il Consiglio di Amministrazione ha assunto n. 395 delibere.

L’attuale Comitato Esecutivo è stato nominato il 19.4.2007 ed composto da 6 membri; resta in ca-rica per la stessa durata del Consiglio di Amministrazione e ne fa parte di diritto il Presidente. Alleriunioni è chiamato a partecipare il Collegio Sindacale. Nel corso del 2007 il Comitato Esecutivo hatenuto n. 10 sedute ed ha assunto n. 107 delibere.

Il Presidente rappresenta la Società nei confronti delle istituzioni e delle autorità. Ha compiti di im-pulso e di coordinamento dell’attività della Società e degli organi collegiali cui partecipa, dei qualiconvoca le riunioni fissando l’ordine del giorno. Il Presidente cura che vengano fornite agli esponentila documentazione e le informazioni necessarie per l’assunzione delle deliberazioni del Consiglio edel Comitato Esecutivo.

Il Collegio Sindacale vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di cor-retta amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adot-tato dalla banca e sul suo corretto funzionamento.Il Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi e due supplenti, nominati dalla Assembleadel 12 aprile 2007 per un periodo di tre esercizi e rieleggibili alla scadenza del mandato. Nel corsodel 2007 il Collegio Sindacale ha tenuto n. 9 riunioni.

8. Il modello di organizzazione e gestione ex D.Lgs. 231/2001Banca Carime è impegnata nell’applicazione di una legge molto importante, emanata nel 2001, cheha fissato alcuni concetti innovativi in materia di responsabilità amministrativa degli enti. Il De-creto Legislativo 231, infatti, sancisce l’introduzione nel sistema giuridico italiano di una nuovaforma di responsabilità: le società possono essere ritenute “responsabili” per alcuni reati dolosi com-messi o tentati, nell’interesse o a vantaggio delle società stesse, da esponenti dei vertici aziendali (c.d.apicali) e da coloro che sono sottoposti alla direzione o vigilanza di questi.

La responsabilità amministrativa delle società è autonoma rispetto alla responsabilità penale dellapersona fisica che ha commesso il reato e si affianca a quest’ultima. Tale ampliamento mira so-stanzialmente a coinvolgere nella punizione di determinati reati gli interessi economici dei soci, i

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quali non pativano conseguenze dirette dalla realizzazione di reati commessi, nell’interesse o a van-taggio della propria società, da amministratori e dipendenti.

La responsabilità amministrativa della società è tuttavia esclusa se la società stessa ha adottato edefficacemente attuato modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire i reati stessi.

Alcune fattispecie di reato richiamate dal D.Lgs. 231/2001 sono i delitti contro la pubblica ammi-nistrazione (quali corruzione, malversazione e truffa ai danni dello Stato), contro la fede pubblica(quali falsità in monete, carte di pubblico credito) e in materia di terrorismo e di eversione dell’or-dine democratico, reati societari (quali false comunicazioni sociali, illecita influenza sull’assemblea)e in materia di abusi di mercato (abuso di informazioni privilegiate, manipolazione del mercato).

L’adozione di un modello di organizzazione e gestione ex d.lgs. 231/2001, oltre a rappresentare unmotivo di esenzione dalla responsabilità della Banca con riferimento alla commissione di alcune ti-pologie di reato, è un atto di responsabilità sociale di Banca Carime da cui scaturiscono benefici peruna molteplicità di soggetti: shareholder, manager, dipendenti, creditori e tutti gli altri soggetti i cuiinteressi sono legati alla vita dell’impresa.

La Banca ha, quindi, avviato già nel 2006 una serie di attività volte a rendere il proprio modello or-ganizzativo conforme ai requisiti previsti dal d.lgs. 231/2001 e coerente con il contesto normativo eregolamentare di riferimento, con i principi già radicati nella propria cultura di governance e con leindicazioni contenute sia nelle Linee guida ABI sia nelle linee guida di Gruppo elaborate con riferi-mento al “Progetto di compliance al d.lgs. 231/2001” di UBI Banca.

Oltre ad adottare modelli idonei a prevenire i reati, occorre affidare il compito di vigilare sul funzio-namento e l’osservanza del modello e di curarne l’aggiornamento ad un organismo dell’ente dotatodi autonomi poteri di iniziativa e controllo.

Banca Carime ha, pertanto, istituito un organismo di vigilanza in grado di assicurare l’effettività deicontrolli, in relazione alle proprie dimensioni ed alla propria complessità organizzativa, composto da5 membri:• un amministratore non esecutivo e indipendente;• il Responsabile dell’Area Auditing della Capogruppo;• il Referente Legale UBI in Carime;• il Responsabile delle Risorse Umane di Carime;• un professionista esterno (munito delle competenze specifiche necessarie).

Tale organismo, insediatosi nel 2006, ha anche adottato un suo regolamento.

A giugno 2007 sono state apportate modifiche all’art. 2 del documento in relazione alla variazionedella composizione dell’Organismo, integrata con il Responsabile delle Direzione Risorse Umane diCarime.Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01 è stato aggiornato nel 2007 alfine di recepire le novità normative introdotte dalla Legge n. 62/2005 relativamente ai reati di Mar-ket Abuse e dalla Legge n. 146/2006 sui Reati Transnazionali. Tale nuova versione del Modello èstata sottoposta al vaglio dell’Organismo in data 7 marzo 2007, che ne ha dato parere favorevole, esuccessivamente sottoposta all’Organo Amministrativo che l’ha approvata il 15 marzo 2007.

In seguito a tali modifiche, nel periodo ottobre/novembre 2007, è stato svolto un intervento di gapanalysis finalizzato a verificare la conformità del disegno e dell’impianto del sistema dei controlli in-terni relativi alle Attività Sensibili ex D.Lgs. 231/01, con quanto previsto dagli standard di controllocontenuti previsti nel documento.

Gli obiettivi di tale intervento sono stati: • integrazione delle rilevazioni con l’analisi sulle nuove Attività Sensibili introdotte nel Modello re-

lativamente ai reati di Market Abuse e Reati Transnazionali;• aggiornamento/integrazione delle analisi in relazione ai mutamenti organizzativi intercorsi;• follow-up in merito al superamento delle criticità rilevate (c.d. gap) nell’intervento svolto nel lu-

glio 2006.

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L’esito di tale analisi è stato presentato all’Organismo in data 20 dicembre 2007.

L’Organismo continuerà il monitoraggio della sistemazione dei gap segnalati, secondo i tempi e le mo-dalità che verranno indicate da parte della Direzione Generale.

Oltre all’approvazione del Modello, il Consiglio di Amministrazione di Banca Carime ha approvato indata 14 dicembre 2006 un Codice di Comportamento, inteso come elemento essenziale del modellodi organizzazione, gestione e controllo adottato dalla Società ai sensi del D.lgs. 231/2001, in quantointegra tale modello sul piano dell’espressione e comunicazione dei valori e delle regole di compor-tamento fondamentali della Società.A tale riguardo si segnala che è stata attivata una casella di posta elettronica indirizzata ai soggettiaziendali deputati, per le segnalazioni di eventuali violazioni dal Codice stesso.Nel corso del 2007 non sono pervenute segnalazioni.

A seguito di specifica richiesta inoltrata alla Capogruppo da parte della Direzione Generale di Carimesi è data diffusione generalizzata in azienda del Modello di Organizzazione e del Codice di Compor-tamento. Tutto il personale ha preso visione della normativa emessa. In caso di nuova assunzione,la Direzione Risorse Umane provvede alla consegna dei citati documenti al personale assunto, ai la-voratori interinali, agli stagisti ed ai distaccati, mentre la Segreteria Societaria provvede alla conse-gna agli esponenti aziendali. Anche sul sito Internet della Banca è disponibile una sintesi deldocumento descrittivo del Modello.

Il Piano di formazione in materia di Modello Organizzativo 231 e Codice di Comportamento è statoattuato dalla Capogruppo attraverso un progetto comune a tutte le società del Gruppo che hannoadottato il proprio Modello 231 di Gruppo, avvalendosi dello stesso provider che ha assistito ilGruppo nella redazione dei Modelli organizzativi.

Il Modello Organizzativo 231 prevede, inoltre, che l’Organismo predisponga un documento descrit-tivo delle attività di vigilanza attraverso il quale pianificare le proprie attività. A tale riguardo l’Or-ganismo ha approvato in data 7 marzo 2007 un proprio documento intitolato “Attività di Vigilanzadell’O.d.V.” contenente criteri di indirizzo e principi di riferimento per lo svolgimento dell’attività diverifica.L’Organismo si è avvalso dell’Area Audit di Capogruppo e di Gruppo per il monitoraggio delle atti-vità sensibili descritte nel Modello.

9. Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimonialeIl patrimonio di vigilanza ammonta a 1.041,9 milioni e registra un decremento di 3,5 milioni rispettoal 31.12.2006 determinato soprattutto dalla riduzione del patrimonio supplementare per effetto dellaprocedura di ammortamento delle passività subordinate.Il fabbisogno patrimoniale necessario al rispetto dei requisiti prudenziali è di 366,3 milioni; di con-seguenza si determina un’eccedenza patrimoniale di 675,7 milioni.Il coefficiente di solvibilità individuale è del 19,89% (19,03% a dicembre 2006) rispetto al requisitominimo del 7,0% richiesto per le banche appartenenti a gruppi bancari.Il patrimonio netto contabile IAS (considerando l’utile d’esercizio) ammonta a 1.604,9 milioni.

9.1 Azioni proprieBanca Carime al 31 dicembre 2007 non deteneva azioni proprie o della controllante e non ha altresìeffettuato alcuna movimentazione in corso d’anno.

10. Gli assetti proprietariIl capitale sociale di Carime è costituito esclusivamente da azioni ordinarie, nominative ed indivisi-bili.Al 31 dicembre 2007 il Capitale sociale di Banca Carime risulta perciò così distribuito:• per il 85,8272% a Unione Banche Italiane Scpa;• per il 14,1478% a Commercial Union Vita SpA;• per lo 0,0250% a soci di minoranza.

31 Relazione e Bilancio 2007

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Banca Carime al 31 dicembre 2007 non detiene azioni proprie e non ha altresì effettuato alcunamovimentazione in corso d’anno.

11. Le partecipazioniSecondo gli IAS/IFRS le società partecipate sono classificate in base alle seguenti tipologie:

• controllate (IAS 27): società soggette al controllo di una Capogruppo;• influenza notevole (IAS 28): società (collegate) sulla gestione delle quali la partecipante esercita

un’influenza notevole;• controllo congiunto (IAS 31): società per le quali vi sia un accordo contrattuale con il quale due

o più parti intraprendono un’attività economica soggetta a controllo congiunto;• nessuna influenza (IAS 39): società per le quali non si esercita alcuna influenza.

Il portafoglio partecipativo di Banca Carime al 31 dicembre 2007 è costituito da 40 società (di cui 9in liquidazione). Tali attività sono iscritte in bilancio tra le Attività finanziarie disponibili per la ven-dita (AFS), sono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valuta-zione ad eccezione dei titoli di capitale per i quali non può essere definito in maniera attendibile ilfair value e che sono iscritti al costo. Al netto di tale riserva i possessi azionari non qualificabili comepartecipazioni di controllo, controllo congiunto o ad influenza notevole e non detenuti per attività dimerchant banking e di private equity risultano iscritte per un valore di circa 5,2 milioni.

Con riferimento ai settori di attività è possibile distinguere tra Finanziarie, Finanziarie di sviluppolocale, Consorzi di sviluppo industriale, Agenzie di promozione imprenditoriale ed Altre. La presenzanelle società bancarie è limitata alla partecipazione al capitale della Banca d’Italia e di Isveimer (inliquidazione).Non esistono partecipazioni in imprese facenti parte del Gruppo.

Le partecipazioni nelle quali la Banca ha una maggiore presenza percentuale sono:

A fine esercizio n. 6 società partecipate hanno deliberato la distribuzione di dividendi per comples-sivi 120,1 migliaia di euro già incassati.

Nel corso del 2007 sono state deliberate rettifiche di valore per 13 società per complessivi 1.308 mi-gliaia di euro. In particolare:- la partecipazione in Sviluppo Italia Calabria S.c.p.a. è stata iscritta in portafoglio per euro 0,01

in seguito alla messa in liquidazione decisa dall’Assemblea dei soci in data 31 ottobre 2007.L’evento ha comportato la svalutazione di 392.812,61 euro. In precedenza l’assemblea ordinariadella società del 27 giugno aveva esaminato il bilancio dell’esercizio 2006, chiusosi con una per-dita di 9,5 milioni; inoltre l’assemblea aveva preso atto di una situazione patrimoniale al 31 mag-

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DENOMINAZIONE MISSION% INTE-

RESSENZA

Revisud S.p.A. in liquidazione Revisione e organizzazione contabile aziendale 23,00

Alto Tirreno Cosentino S.r.l. Gestione patto territoriale omonimo 19,98

PRO.ME.M. Sud Est S.p.A. Promozione mercati mobiliari e servizi per le PMI 16,04

Protekos S.p.A. Gestione patto territoriale del Cosentino 15,00

Patto Verde S.c.p.A. Gestione patto territoriale omonimo 15,00

Fincalabra S.p.A.Attuazione politica economica Regione Calabria; Finanza d’impresa e as-sistenza finanziaria alle piccole e medie imprese

11,49

Sacal S.p.A. Gestione aeroporto internazionale Lamezia Terme 10,22

Magnagrecia Servizi S.r.l.Servizi reali e assistenza ad imprese, intermediari finanziari creditizi enon, nonché ad altri enti pubblici e privati

10,00

Sviluppo Sele Tanagro S.p.A. Gestione patto territoriale omonimo 8,67

Crotone Sviluppo S.c.p.a.Promozione attività dirette allo sviluppo produttivo ed occupazionaledell’area di Crotone

7,94

Imarca S.c.r.l. in liquidazione Sviluppo territorio di riferimento 5,29

Patto Terr. Area Metrop. di Bari in liquidazione Gestione patto territoriale omonimo 5,10

Page 32: 2007 bilancio

gio 2007 dalla quale emergevano ulteriori perdite per euro 2,1 milioni. L’assemblea, convocata perdeliberare sulla copertura delle perdite o in alternativa sull’anticipato scioglimento della societàe sua messa in liquidazione, ha deliberato per la seconda opzione con la contestuale nomina diun collegio di tre liquidatori;

- la partecipazione in Fincalabra Spa è stata oggetto di rettifica di valore per un totale di euro800.000 operata alla fine del I semestre sulla base di previsioni di perdite pari a quelle registratenell’esercizio precedente. Successivamente è stato avviato un progetto di trasformazione della so-cietà che prevede l’uscita dei privati dalla compagine sociale. Nel corso di vari incontri è statapresa in esame una proposta di operazioni societarie avanzata da Banca Carime che prevede:una riduzione del capitale sociale per copertura perdite ed una riduzione effettiva dello stessoper esubero, il tutto allo scopo di assicurare all’azionista di maggioranza (Regione Calabria) ilcontrollo totalitario della finanziaria senza alcun impegno economico. In sede di approvazione delbilancio al 30/06/2007 nell’assemblea tenutasi in data 31 ottobre, la società ha deliberato per-dite ben inferiori rispetto a quanto preventivate al momento della svalutazione operata; questodato, assieme alla valutazione del progetto di trasformazione, ha suggerito una ripresa di valoredi euro 646.523,72 portando quindi il valore della finanziaria a 3.102,8 migliaia di euro.

Nell’esercizio, oltre all’operazione relativa a Fincalabra, sono state effettuate riprese di valore pereuro 6.218.

In data 12 aprile 2007 è stata ceduta alla Finpuglia SpA l’intera partecipazione in essa detenutapari a nr. 228 azioni iscritte in bilancio per 94,6 migliaia di euro. L’operazione ha comportato unaplusvalenza di 1,5 euro.Il 23 aprile 2007 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione della SIA nella società per i ser-vizi bancari – SSB S.p.A.. Le nr. 56919 azioni ordinarie SIA possedute da Carime sono state con-cambiate in nr. 142.298 azioni SSB di nuova emissione con un esborso di euro 1,28 per l’acquistodella frazione 0,50 derivante dal rapporto della fusione. La SSB inoltre ha modificato la denomina-zione sociale in SIA – SSB SpA. Nel novembre 2007 la Capogruppo UBI Banca ha attivato una op-zione put su nr. 61.835 azioni SIA- SSB di proprietà. L’opzione era stata concessa da Intesa SanPaolo, maggiore azionista di SIA, nell’eventualità che la società Seceti (facente parte del GruppoICBPI) non fosse stata coinvolta nell’integrazione SIA SSB, come in effetti è avvenuto. L’intera ope-razione genera per Carime una plusvalenza di 122,9 migliaia di euro non ancora registrata, in quantonon ancora definita alla fine dell’esercizio.In data 26/06/2007 è stata costituita insieme al Confidi Magna Grecia la Magna Grecia servizi srlcon capitale sociale sottoscritto di euro 100.000. Carime ha sottoscritto il 10% del capitale.In data 1° gennaio 2008 ha avuto effetto il recesso dall’Osservatorio Regionale Banche – Imprese dieconomia e finanza Scrl, deliberato in data 28/06/2007. L’operazione ha comportato la perdita dellaquota di partecipazione per euro 5.000. Inoltre, a seguito della trasformazione di Alto Tirreno Co-sentino da Società consortile per azioni in Società a responsabilità limitata, Banca Carime ha eser-citato il diritto di recesso spettante ai soci con comunicazione del 9 gennaio 2008, dopo che in data31/12/2007 è stata operata una rettifica di valore di 33,5 migliaia di euro.Si segnala infine che le società partecipate da Carime a composizione mista pubblico – privata stanno pro-cedendo all’adeguamento degli statuti e della composizione dei consigli d’amministrazione in applicazionedella legge 296 del 27/12/2006 e del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26/06/2007.La ratio delle disposizioni legislative è quella di limitare i costi delle attività riconducibili alla sferapubblica, nonché di incentivare gestioni positive. Infatti, oltre a stabilire il numero massimo deicomponenti di nomina pubblica non superiore a cinque nel consiglio d’amministrazione, viene pre-visto che non possono essere nominati amministratori di Società coloro i quali hanno ricoperto pre-cedenti analoghi incarichi nei cinque anni precedenti chiudendo in perdita tre esercizi consecutivi.

12. I controlli interniNel corso del 2007 sono proseguite le attività di revisione interna finalizzate alla “messa a regime”delle importanti modifiche di tipo organizzativo previste dal progetto di accentramento dell’attivitàdi Internal Audit in Capogruppo, che a far tempo dal marzo 2006, ha determinato la creazione al-l’interno dell’Area Audit di una struttura preminentemente dedicata a svolgere accertamenti sulleUnità Organizzative delle Banche Rete. La predetta funzione, denominata Auditing Unità di Retesino al 30 settembre e Audit Punti di Vendita dall’1 ottobre 2007 (a seguito della definizione delnuovo Organigramma deliberato da UBI Banca, nuovo Gruppo Bancario costituitosi dalla fusione del

33 Relazione e Bilancio 2007

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Gruppo BPU Banca con il Gruppo Banca Lombarda e Piemontese S.p.A., operativo dal 1° aprile2007), è stata articolata nelle seguenti Unità Operative:- n. 4 Poli Territoriali, tra i quali quello di Cosenza e Bari, che nel 2007 ha operato prevalente-

mente sulle strutture di Banca Carime con l’obiettivo di pervenire ad un presidio territoriale;- Pianificazione e Reporting, con il compito di effettuare la pianificazione degli accertamenti sulle

Unità di Banca Rete e di collaborare alla stesura della reportistica periodica e delle statistiche an-damentali;

- Monitoraggio e Controlli Ispettivi, che effettua prevalentemente verifiche a distanza finalizzate amonitorare l’andamento dei principali fenomeni aziendali ed alla prevenzione delle frodi, fornendoaltresì consulenze diverse alle Unità di Banca Rete.

La funzione si affianca alle altre unità organizzative dell’Area Audit che, mediante le analisi svoltesui processi della Banca svolti in delega dalla Capogruppo o da altre società del Gruppo, contribui-scono all’apprezzamento dell’idoneità del Sistema dei Controlli Interni della Banca ed al sistematicomonitoraggio delle diverse tipologie di rischio.

L’esternalizzazione della funzione di Audit non ha in alcun modo alterato la piena responsabilitàdegli Organi Amministrativi e di Controllo della Banca sulla funzionalità del complessivo sistema deicontrolli interni. Per agevolarne l’interazione con BPU Banca prima e con UBI Banca poi, è stata asuo tempo istituita e successivamente confermata la figura interna del Referente per la funzione direvisione, che assicura il necessario supporto tecnico ai Vertici Aziendali nell’analisi delle risultanzedell’attività, fornisce contributi per l’indirizzo dell’azione di controllo, monitora la qualità dei serviziricevuti e trasferisce all’Area Audit le specificità di contesto della Banca che devono essere recepiteai fini dell’ottimale indirizzo degli interventi.

Nell’ambito degli obiettivi che la Normativa di Vigilanza, la regolamentazione aziendale e le disposi-zioni vigenti assegnano al sistema dei controlli interni, l’Internal Audit esplica le proprie funzioni pergarantire l’efficacia ed efficienza dei processi aziendali, la salvaguardia del valore delle attività so-cietarie e la protezione dalle possibili perdite, l’affidabilità ed integrità delle informazioni contabili egestionali, la conformità dei fatti aziendali alle regolamentazioni esterne ed interne.

Mediante metodologie sviluppate in proprio anche beneficiando del contributo dei propri committentiinterni, l’Area Audit ha sviluppato e continua ad evolvere presidi mirati e sui comparti commerciale,del credito, dell’intermediazione finanziaria, del processo contabile-amministrativo, delle tecnologieinformatiche e sui processi di governo, che vengono analizzati sia sotto l’aspetto dell’impianto (strut-ture, procedure, regolamentazioni gestionali ed operative) che per quanto attiene alla correttezzaoperativa da parte degli addetti. Le metodologie adottate implicano sia verifiche in loco che la strut-turazione di basi dati idonee all’analisi a distanza di singoli fenomeni e/o dinamiche utili ad una ef-ficace identificazione di anomalie relative ai diversi ambiti d’analisi, tanto per le unità ed i processi“centrali” che per quelli propri delle unità di rete.

Per quanto riguarda le attività svolte nel 2007, nell’ambito delle analisi in loco sulla rete sportellidella Banca sono stati effettuati i seguenti accertamenti:- n. 122 verifiche sui Processi del Credito (n. 100 sul Mercato Retail e n. 22 sul Mercato Corporate),

nel corso delle quali sono state analizzate le diverse fasi che caratterizzano i processi (istruttoria,perfezionamento e gestione del credito), dedicando particolare attenzione alla conformità dei com-portamenti tenuti dagli addetti nella conduzione dei rapporti con la Clientela;

- n. 143 verifiche sui Processi di Gestione Operativa e di Vendita Prodotti e Servizi Bancari, oltre an. 15 verifiche mirate sulla Gestione Valori e mezzi forti (ivi comprese le verifiche di follow up), du-rante le quali è stata sistematicamente verificata la conformità dei principali adempimenti con-tabili ed amministrativi;

- n. 153 verifiche sui Processi dell’Intermediazione Finanziaria (n. 134 sul Mercato Retail e n. 19sul Mercato Private), nel corso delle quali è stata verificata la completezza-correttezza del corredodocumentale dei contratti, delle disposizioni di compra-vendita di strumenti finanziari e di sot-toscrizione di fondi comuni d’investimento.

I controlli a distanza posti in atto hanno inteso presidiare il rischio di credito assunto indiretta-mente per effetto d’anomalie nel trattamento di specifiche operazioni, quello reputazionale (con isuoi collaterali effetti patrimoniali) per inosservanza delle normative esterne (in particolare quelle cheregolano i servizi d’investimento e l’antiriciclaggio) e quelli operativi derivanti da infedeltà o errori.

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Per quanto concerne le attività di controllo sul service della Capogruppo, che l’Area Audit di UBI hasvolto contestualmente sia per la Capogruppo che per le Banche Rete che usufruiscono dei singoli pro-cessi, è innanzitutto opportuno segnalare come l’avvio dei cantieri di integrazione delle attività di Gruppo,dettagliati nel Piano Industriale 2007/2010, abbia modificato le attività di audit inizialmente previste.

Le principali analisi d’impianto condotte, finalizzate all’apprezzamento dell’efficacia, efficienza, affi-dabilità e compliance dei processi aziendali, hanno avuto per oggetto l’impianto tecnologico a sup-porto della continuità operativa e del disaster recovery, l’impianto organizzativo ed operativo definitoper progettazione, sviluppo test e gestione del nuovo sistema informativo, le procedure di banca de-positaria, il servizio di tesoreria per gli enti Pubblici, il Servizio Depositi, il processo di trasmissionein rete di bonifici esteri tramite il canale EBA STEP2, le attività della Gestione Fatture e gli EventiSocietari nell’ambito dei back office della finanza, contribuendo per alcuni ambiti alla focalizzazionedi possibili interventi migliorativi dell’impianto strutturale e delle regolamentazioni operative. Perquanto concerne i back office della Direzione Operations e Servizi, è stata anche esaminata la si-stemazione dei punti d’attenzione emersi nel corso delle analisi d’impianto svolte.Le verifiche di funzionamento, aventi lo scopo di accertare la coerenza dei comportamenti degli ad-detti ai disposti normativi e regolamentari, hanno avuto un particolare focus sui processi della fi-nanza, i cui back office sono stati oggetto di articolati approfondimenti sui diversi aspetti operativi;altre verifiche hanno interessato il piano di continuità operativa gestito dall’ICT, il completamentodella struttura tecnologica, la gestione delle partite sospese presso le unità organizzative della Dire-zione Operations e Servizi nonché presso i Servizi di Supporto, l’intermediazione in cambi e la ge-stione fatture, l’applicazione della Normativa Privacy da parte dei Servizi di Supporto. Le risultanzehanno talvolta evidenziato margini di miglioramento per quanto attiene alla puntualità operativa edall’ottimizzazione dei processi gestionali, confermando al contempo la sostanziale attitudine degliaddetti ad operare nel rispetto del disposto aziendale.Rilevante è risultata la consulenza erogata, sia in relazione ai molteplici cantieri di reingegnerizza-zione dei diversi processi aziendali che su tematiche di offerta commerciale, recepimento e rispettodelle normative (tra le quali segnaliamo per rilevanza la Mifid), regolamentazione interna, gestionedei reclami ed altro.Tra le attività di innovazione, aventi come finalità l’implementazione degli strumenti che suppor-tano operatività dell’Area Audit di Capogruppo e di Gruppo, particolare sforzo è stato profuso nel-l’aggiornamento delle metodologie e nello sviluppo degli strumenti per le verifiche sulle unità di retedelle Banche, con il progressivo allineamento delle modalità operative precedentemente in esserepresso gli ex Gruppi Banca Lombarda e BPU Banca.

Di ogni controllo svolto, sia sulle Filiali che sui processi di service, è stata assicurata una puntualeinformativa ai Vertici di Banca Carime per il tramite del Referente, che ha altresì fornito alla Capo-gruppo richieste relative a specifiche esigenze di controllo.

L‘esercizio 2008 vedrà la funzione di Audit Punti di Vendita impegnata, in particolare, a verificare lacorretta attuazione delle disposizioni inerenti la normativa MIFID (entrata in vigore il 1° novembre2007) sia per quanto riguarda il Mercato Retail sia per quello Private, a dare continuità al presidiosul credito anche relativamente al Mercato Corporate, ed a mantenere il controllo sulla correttezzaoperativa, sul Processo di Vendita di Prodotti e Servizi e sul rispetto delle normative vigenti. Sono at-tualmente in fase di sperimentazione metodologie di Control Risk Self Assessment la cui applicazionesistematica su tutte le controllate contribuirà all’ulteriore affinamento della valutazione dell’ade-guatezza e funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni delle singole Aziende e delGruppo nel suo insieme. Per quanto riguarda processi ed attività aziendali svolti in service dalla Ca-pogruppo e/o da altre società del Gruppo, l’azione di controllo sarà connotata da un sempre solidopresidio sui processi creditizi, finanziari e tecnologici, con un costante focus sui relativi back office,sul recepimento e rispetto delle normative di comparto e sull’offerta commerciale di Gruppo, non-ché dall’impegno per il monitoraggio – espressamente richiesto da Banca d’Italia – dell’andamentodei diversi cantieri di integrazione.

Per quanto concerne gli adempimenti inerenti alla privacy, si segnala che si è provveduto all’aggior-namento del DPS Carime, in ottemperanza alla disposizione legislativa di cui al comma 19 dell’Alle-gato B “Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza – artt. da 33 a 36 del Codice”che, così recita: “Entro il 31 marzo di ogni anno, il titolare di un trattamento di dati sensibili o di datigiudiziari redige anche attraverso il responsabile, se designato, un documento programmatico sulla si-curezza contenente idonee informazioni”.

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13. Basilea 2Nell’ambito del Piano Industriale di Integrazione 2007-2010 uno dei cantieri attivati è quello relativoal Progetto Basilea 2. Il cantiere ha come obiettivo l’integrazione dei modelli di valutazione dei rischi,già in uso presso le due realtà precedentemente alla fusione, ottimizzandone le performance predit-tive sulla base delle caratteristiche del nuovo Gruppo, con il proposito finale di sottoporre a Bancad’Italia, entro il 2009, la richiesta di autorizzazione all’utilizzo di tali modelli per la stima del requi-sito patrimoniale a fronte dei rischi della Banca. In dettaglio, con riferimento alle specifiche tipologie di rischio, è previsto:- Rischi di Credito: utilizzo di modelli interni con approccio avanzato (AIRB-Advanced Internal Ra-

ting Based)4 per le esposizioni verso imprese e al dettaglio (retail). Si veda in proposito quanto ri-portato nella Nota Integrativa Consolidata, Parte E, Punto 1.1 Rischio di credito;

- Rischi Operativi: utilizzo del metodo avanzato (AMA-Advanced Measurement Approach)5;Rischi di Mercato: utilizzo del modello interno;Rischi di Controparte: utilizzo di un modello interno di tipo EPE (Expected Positive Exposure) per la

valutazione dell’esposizione futura dei contratti derivati6. L’utilizzo dei modelli interni – già attivi a livello gestionale, anche a fini segnaletici – consente di fa-vorire una più precisa misurazione dei rischi accedendo a trattamenti più favorevoli in termini di re-quisiti patrimoniali, i quali andrebbero così a riflettere le caratteristiche di rischio specifiche delleesposizioni del Gruppo.Questo passo rappresenta anche un allineamento alle best practice nazionali ed internazionali con-sentendo lo sviluppo di politiche gestionali risk-based.Per garantire il successo di un progetto strategico come Basilea 2, estremamente complesso inquanto coinvolge la maggior parte delle Aree del Gruppo, sono state intraprese una serie di azioniquali:l’aggiornamento dell’Alta Direzione con report settimanali sull’avanzamento delle attività;la condivisione all’interno di un Comitato Tecnico per la definizione degli indirizzi strategici;la relazione periodica al Consiglio di Gestione e al Consiglio di Sorveglianza sullo stato di avanza-mento delle attività;il monitoraggio continuo, mediante un Project management dedicato, al fine indirizzare e monitorarele attività progettuali ed individuare prontamente eventuali interventi correttivi;la suddivisione in specifici cantieri/sottocantieri, ciascuno con obiettivi, responsabilità e piani di la-voro dettagliati;l’individuazione di referenti trasversali delle Unità Organizzative coinvolte e dei Progetti di Piano In-dustriale che hanno impatto sulle tematiche Basilea 2;la definizione di un processo di convalida interna dei sistemi di misurazione dei rischi oggetto dellarichiesta di autorizzazione così come previsto dalla normativa (Circolare Banca d’Italia n. 263 del 27dicembre 2006).

14. Il controllo dei rischi di mercato e operativiIl controllo dei rischi di mercato avviene attraverso il monitoraggio posto in essere, con cadenza tri-mestrale, dalla funzione di Risk Management di Gruppo che fornisce alla Banca il posizionamentosul rischio di tasso, di cambio e di liquidità.

A determinare il profilo di rischio degli assets di Carime concorrono, oltre ai rapporti con la clien-tela, le obbligazioni di propria emissione, il portafoglio titoli, i depositi interbancari e il book dei con-tratti derivati strutturati essenzialmente con finalità di copertura.

14.1 La gestione dei rischi di mercatoIl monitoraggio del portafoglio titoli avviene utilizzando il VaR (value at risk) con intervallo di confi-denza al 99% e orizzonte temporale di 1 giorno, mentre la valutazione più complessiva dell’esposi-zione al rischio di tasso del totale delle poste sensibili alle variazioni di tasso avviene attraversol’analisi della sensitivity e l’impatto sul margine di interesse.

Da un’analisi della liquidity policy delle poste sensibili al rischio di tasso (titoli, banche e clientela)si rileva uno squilibrio fra le scadenze dell’attivo e del passivo. In particolare, si registra un ecces-sivo sbilanciamento sul passivo a vista determinato dall’incidenza della raccolta a vista da clientela. La misurazione del rischio di tasso da un punto di vista statico avviene attraverso l’analisi della sen-sitivity che quantifica, alle condizioni di mercato del momento, la variazione del valore di mercato

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37 Relazione e Bilancio 2007

Variazione 1% Variazione 0,50% Variazione 0,25%Tassi in aumento + 23,0 milioni + 11,5 milioni + 5,8 milioniTassi in diminuzione - 37,4 milioni - 17,8 milioni - 8,1 milioni

Impatto sul Margine Sensitivity fra 12 mesi Impatto GlobaleTassi in aumento 100 bp + 23,0 milioni - 26,7 milioni + 3,7 milioniTassi in diminuzione 100 bp - 37,4 milioni + 30,3 milioni - 7,1 milioni

INDICATORI LIQUIDITA’ VALORE Obiettivo Note

Attivo prontamente liquidabili / Totale Attivo Sensibile 2,54% % attivo prontamente liquidabile

Attivo Liquidabile / Totale Passivo a vista 8,85% 35,00%rapporto fra attività liquidabili e totalepassivo a vista

Flussi di cassa netti < 12m (milioni) 1.227 > 0 saldo flussi di cassa con orizzonte 12 mesi

Copertura Fabbisogno Liquidità 46,36% 100,00%includendo nel fabbisogno il 15% dellaclientela a vista

Regola 2 / Attivo Sensibile (min 2%) 5,17% 2,00%

delle poste, sia attive che passive, riferite ad uno spostamento parallelo della curva dei rendimentidi 100 b.p.. Al 31 dicembre 2007 la sensitivity netta di Carime risulta pari a 36,7 milioni, in ridu-zione rispetto alla fine di dicembre 2006 (42,2 milioni).

L’altra misura del rischio di tasso è rappresentata dagli effetti economici, su un orizzonte temporaledi 12 mesi, derivanti dall’impatto della variazione dei tassi di riferimento sul margine di interesse cal-colato sulle poste che hanno una scadenza contrattuale ad un anno.Considerando che alcune variabili (ritardi di riprezzamento, diversificazione della clientela, ecc.) ren-dono asimmetrica la dinamica del trasferimento delle variazioni dei tassi di riferimento sui tassi in-terni, un movimento parallelo della curva dei rendimenti determinerebbe i seguenti effetti sulmargine di interesse:

Sulla variazione del margine di interesse della Banca i movimenti di riduzione dei tassi hanno unmaggiore impatto rispetto a quelli in aumento: questo differenziale si riduce in funzione del movi-mento parallelo della curva. Alla dimensione dell’impatto sul margine di interesse concorrono il ri-posizionamento delle poste a vista (ritardo nel repricing) e le ipotesi di elasticità, ovvero quanta partedella variazione dei tassi di riferimento si riflette sui tassi interni. Si sottolinea che alla luce dellanuova normativa (decreto Bersani - c.d. ius variandi), le stime di elasticità e vischiosità delle postea vista potrebbero non essere rappresentative della mutata situazione.Considerando un orizzonte temporale di 12 mesi, una misura di impatto complessivo, derivante daun movimento della curva, è riconducibile alla variazione del margine interesse nei prossimi 12 mesied alla sensitivity fra un anno.

La posizione globale di Banca Carime appare esposta sfavorevolmente in ipotesi di riduzione deitassi di interesse (-7,1 milioni contro + 3,7 milioni in caso di aumento dei tassi). L’esposizione al rischio di cambio, in sintonia con la vigente normativa, viene determinata appli-cando alla posizione netta aperta in cambi un coefficiente pari all’8%. L’assorbimento di patrimonioregolamentare (che prevede l’applicazione del coefficiente solo nei casi in cui la posizione netta su-peri il 2% del patrimonio di vigilanza individuale) risulta nullo per Banca Carime, alla data del 31dicembre 2007. L’assorbimento al lordo del floor patrimoniale (modello interno) risulta pari a circa0,04 milioni di euro.L’analisi di liquidità è stata condotta sulla base delle evidenze contabili e gestionali al 31 dicembre2007, e si sviluppa prevalentemente attraverso l’analisi dei gap per fasce temporali e l’individua-zione di indicatori sintetici di liquidità. La dimensione dell’analisi considera: la posizione di Tesore-ria, la Gap Analysis, gli indicatori di liquidità e l’analisi delle fonti.Le poste attive e passive sensibili alla posizione di liquidità sono distribuite per fasce temporali infunzione della scadenza delle singole poste. Per ogni livello di analisi è stato individuato un indica-tore sintetico di liquidità.

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14.2 La gestione degli rischi operativiLa gestione dei rischi operativi è sviluppata attraverso il Self Risk Assessment: procedimento attra-verso il quale i Responsabili dei processi aziendali identificano e valutano l’esposizione ai rischi ope-rativi che possono pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi aziendali.Obiettivo del Self Risk Assessment è quello di identificare, da un lato, i principali fattori che origi-nano l’esposizione ad un rischio e, dall’altro, di monitorare il loro andamento nel tempo.Per ciascun rischio, è stato strutturato un set di informazioni da censire, tra cui la mappa dei rischioperativi per tipologia, la Business Line di competenza, l’impatto unitario e la frequenza annua, lecause, il controllo posto a presidio e l’eventuale mitigazione del rischio.In relazione ai rapporti con la clientela, esiste un rischio operativo determinato dalla eventuale noncorretta esecuzione delle transazioni e, più in generale dal funzionamento più complessivo dellaBanca (cause passive, contenzioso del personale, ecc.). Nel 2007 sono stati censiti 28 eventi (73 nel 2006) che hanno determinato una perdita lorda pari a0,3 milioni (1,3 milioni nel 2006), in gran parte derivanti da eventi esterni e rapine.

15. La direttiva di ammodernamento dei mercati finanziari (MiFID)La Direttiva 2004/39/CE (c.d. Direttiva MiFID), entrata in vigore il 1° novembre 2007, persegue loscopo di realizzare, sotto il profilo legislativo, l’integrazione e l’ammodernamento dei mercati finan-ziari a livello europeo, rimuovendo le principali differenze esistenti tra gli Stati membri ed adeguandoalle nuove caratteristiche del mercato la legislazione comunitaria.

La Direttiva si applica ai mercati regolamentati e alle imprese di investimento dell’Unione Europea.Da un punto di vista oggettivo, essa ha uno spettro di intervento piuttosto ampio nel cui ambito sisegnalano:- l’abolizione dell’obbligo di concentrazione in Borsa degli scambi – ovvero dell’obbligo per gli in-

termediari finanziari di eseguire le negoziazioni di strumenti finanziari solo nei mercati regola-mentati – consentito agli Stati membri dalla normativa comunitaria precedente ed introdotto,nella legislazione nazionale, dal Regolamento Mercati (Delibera Consob n. 11768 del 1998). Conl’abolizione dell’obbligo di concentrazione degli scambi in borsa, la MiFID introduce la possibilitàdi eseguire le negoziazioni dei titoli, oltre che presso le Borse, su piattaforme ad esse alternative(c.d. MTF-Multilater Trading Facilities) e/o direttamente con imprese di investimento che “inter-nalizzano” gli ordini ricevuti (c.d. internalizzatori sistematici);

- le disposizioni in tema di trasparenza degli scambi azionari, con riferimento ad un concetto inte-grato di mercato dato dall’insieme delle borse nazionali, degli MTF e degli internalizzatori;

- le norme in tema di transaction reporting, con la previsione di nuove regole in merito alle comu-nicazioni che ciascuna impresa di investimento deve rilasciare alla propria Autorità nazionalecompetente in occasione dell’effettuazione di operazioni sul mercato;

- la dettagliata rivisitazione delle norme a tutela dell’investitore ovvero, in particolare, delle normein tema di esecuzione degli ordini alle condizioni più favorevoli per il cliente, delle regole da os-servarsi per la gestione degli ordini della clientela a tal fine distinta in tre diverse tipologie, cui ri-spettivamente affiancare diversi livelli di informazione e di protezione;

- la dettagliata disciplina in tema di conflitto di interessi (previsione dell’obbligo di adottare ogni mi-sura ragionevole per individuare i conflitti di interesse; disposizioni organizzative ed ammini-strative per evitare che i conflitti di interesse individuati incidano negativamente sugli interessidei clienti);

- la disposizione, in stretta correlazione con le sopra accennate norme comportamentali per gli in-termediari finanziari e con la materia dei conflitti di interesse, in merito all’ammissibilità dellecommissioni (c.d. incentivi) ricevute per il servizio di intermediazione prestato.

Dal punto di vista della legislazione nazionale e del suo stato di adeguamento alla Direttiva, il pro-cesso di recepimento, avviato con la Legge Comunitaria 2006 nella quale veniva delegato il Governoall’emanazione dei decreti legislativi attuativi, si è completato con la pubblicazione a fine ottobre2007 del Regolamento Mercati e del Regolamento Intermediari da parte della Consob nonché delRegolamento Congiunto Banca d’Italia-Consob (Emanato ai sensi dell’articolo 6, comma 2-bis, delTUF) che recepiscono la Direttiva MiFID, rispettivamente in materia di: trasparenza delle negozia-zioni, segnalazione di operazioni concluse e organizzazione e funzionamento delle trading venues;prestazione dei servizi, delle attività di investimento e dei servizi accessori; requisiti generali di tipoorganizzativo, conflitti di interesse, incentivi, disposizioni concernenti SGR e SICAV.

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Per quanto riguarda il Gruppo UBI il processo di adeguamento a suo tempo avviato si è conclusonella sua prima fase, che aveva come obiettivo minimale il raggiungimento della compliance entrola data di entrata in vigore della normativa, focalizzandosi sugli ambiti funzionali di impatto sullaclientela per i quali era disponibile la regolamentazione in consultazione. Al fine di monitorare l’impatto della nuova normativa sull’operatività quotidiana ed il corretto adem-pimento di quanto previsto, sono stati attivati appositi presidi. Inoltre è stato attuato uno specificopiano di formazione del personale per garantire la corretta informativa agli operatori che intratten-gono rapporti con la clientela. La gamma di prodotti e servizi offerti dal Gruppo sono conformi alla normativa sia per quanto attienea trasparenza, conflitti di interesse ed informativa alla clientela, sia per gli incentivi.In ambito MiFID, tra gli sviluppi futuri è prevista, compatibilmente al piano di integrazione appli-cativa, la graduale estensione a tutta la clientela del servizio di consulenza, che la normativa ha as-similato ad un vero e proprio servizio di investimento.Sarà così possibile migliorare ulteriormente la qualità del servizio offerto, grazie ad una più appro-priata valutazione dell’adeguatezza delle operazioni disposte e dei prodotti offerti sulla base del pro-filo di rischio del cliente (definito dall’insieme delle esperienze, delle conoscenze in materiafinanziaria, della situazione patrimoniale e finanziaria e degli obiettivi dell’investimento).

16. L’assetto distributivo e la rete commercialeCon delibera del 9 novembre 2006 il Consiglio, in considerazione di quanto previsto dal Piano In-dustriale 2006-2009, ha approvato i principi e le linee portanti del Piano Sportelli di Gruppo e, inparticolare, il progetto di razionalizzazione e ottimizzazione della copertura territoriale di Banca Ca-rime che prevedeva, tra l’altro, oltre alla cessione degli sportelli perfezionata in data 30 aprile 2007,l’apertura di circa 10 filiali nelle zone a maggiore attrattività nell’Italia Meridionale e lo switch di di-pendenze “avamposto” in Italia Centro-Meridionale tra Banca Carime e Banca Popolare di Ancona.

Per Banca Carime il progetto, oltre alla apertura di alcuni sportelli, prevedeva la cessione delle filialidi Avellino e Montoro Inferiore a Banca Popolare di Ancona e l’acquisizione delle Filiali di Angri, Mer-cato San Severino, Nocera Inferiore e San Severo dalla stessa banca.In data 30 Maggio 2007 è stato sottoscritto con la Popolare di Ancona il contratto di cessione e diacquisizione del ramo d’azienda la cui data di efficacia è stata il 1° Luglio 2007.

Dopo tali operazioni l’assetto distributivo di Banca Carime è suddiviso in tre mercati:• Retail costituito da 311 Filiali raggruppate in 8 Aree Territoriali (3 in Calabria, 3 in Puglia, 1 in

Basilicata e 1 in Campania);• Corporate formato da 7 Corporate Banking Office (CBO) e 3 Corner Corporate raggruppati in 2

Aree Territoriali; • Private composto da 7 Private Banking Office (PBO) e 3 Corner Private, che dipendono diretta-

mente dalla Direzione del Mercato.

Nel corso del 2007 è proseguita l’attività di collaborazione tra le filiali Carime e la Rete dei Promo-tori Finanziari della SIM di Gruppo: allo stato ci sono 56 Promotori.

39 Relazione e Bilancio 2007

Filiali per Regione 31.12.2007 31.12.2006 var. annua

Calabria 124 124 0

Basilicata 43 45 -2

Puglia 114 126 -12

Campania 30 29 1

Molise 0 1 -1

Totale 311 325 -14

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17. Le risorse umaneIl 2007 si è chiuso con un organico, comprensivo dei rapporti a tempo determinato, pari a 2.587unità. Rispetto alla fine dell’anno precedente sì registra una diminuzione di 113 unità, dovuta a duefenomeni: la cessazione dal servizio di 177 risorse (di cui 71 per passaggio delle filiali cedute a BancaPopolare Pugliese e 7 ceduti a BPA) e l’assunzione di 64 risorse (di cui 14 rivenienti dallo switch conBPA, 1 reintegro e 49 assunzioni con contratto a tempo determinato).

Il dato riferito al personale distaccato è il seguente:• da Società del Gruppo a Banca Carime: 12 (7 a fine 2006);• da Banca Carime ad altre Società/Enti : 2 (2 a fine 2006);• da Banca Carime ad altre Società del Gruppo:10 (10 a fine 2006);• da Banca Carime a UBI: 92 (291 a fine 2006);• da Banca Carime a UBIS: 196.

Al 31 dicembre 2007 Banca Rete Carime, al netto dei distacchi risulta composta da 2.299 risorse (-105 risorse rispetto a fine 2006). Il Personale delle Strutture Centrali (comprese le Direzioni dei Mer-cati) rappresenta l’7,9% ed il Personale di Rete il 92,1% del totale dipendenti Banca Rete, a fronterispettivamente dell’8,2% e del 91,8% rilevate alla data del 31 dicembre 2006.

Al 31 dicembre 2007, considerando anche il personale distaccato all’interno della Direzione Centrale,risulta in organico presso la rete commerciale l’81,4 % del personale e presso la Direzione Centraleil 18,6 %, contro rispettivamente l’81,9% ed il 18,1% di fine 2006.

17.1 La gestione delle risorseL’anno 2007 è stato caratterizzato dai seguenti eventi:• completamento del Piano Industriale 2005 – 2007 che ha previsto una serie di misure che hanno

permesso da una parte un efficientamento del personale e dall’altra un certo numero di assun-zioni e ricambio generazionale;

• conclusione della procedura di confronto relativa alla cessione di sportelli a Banca Popolare Pu-gliese e la sottoscrizione dell’accordo che ha previsto il passaggio senza soluzione di continuità didipendenti Carime alla BPP;

• conclusione della procedura sindacale riguardante la cessione di sportelli Infragruppo mediantela sottoscrizione di un accordo che ha previsto il trasferimento in BPA di due filiali Carime ed iltrasferimento in Carime di quattro filiali BPA;

• valutazione delle prestazioni: è stata avviata e conclusa l’attività di consuntivo relativa alla valu-tazione dell’anno 2006 (consulenza ai valutatori, preparazione ed invio della documentazione, as-segnazione e consegna dei giudizi professionali). E’ stata avviata e conclusa l’attività di preventivorelativa alla valutazione dell’anno 2007;

• rilevazione delle competenze: è stata avviata e conclusa l’attività di rilevazione relativa all’anno2007 (consulenza ai responsabili, preparazione ed invio documentazione);

• valorizzazione Ruolo Responsabile di Filiale: è stata effettuata una attività di analisi e valutazioneche ha riguardato n. 91 Responsabili di Filiale coinvolti nei trasferimenti e n. 6 Gestori Com-merciali (prime nomine);

• Programma Zenith: è stata conclusa l’attività relativa ai colloqui che ha coinvolto n. 158 Re-sponsabili di Filiale e che ha prodotto un report con l’indicazione delle azioni gestionali da effet-tuare in una logica di miglioramento. Si ricorda l’obiettivo del programma: supportare tutta la retecommerciale nella piena interiorizzazione dell’Approccio Master.

40Relazione e Bilancio 2007

31.12.2007 31.12.2006 Var. 2006/2005

Num. Comp. % Num. Comp. % Ass. %

Dirigenti 17 0,66% 19 0,70% (2) -10,5%

Quadri direttivi 905 34,97% 958 35,48% (53) -5,5%

3^ Area Professionale 1.619 62,56% 1.676 62,07% (57) -3,4%

1^ e 2^ Area Professionale 46 1,78% 47 1,74% (1) -2,1%

Totale dipendenti 2.587 100% 2.700 100,00% (113) -4,2%

Personale distaccato c/o altre società (300) (303) 3 -1,0%

Personale distaccato da altre società 12 7 5 71,4%

Totale risorse 2.299 2.404 (105) -4,4%

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La mobilità del personale verificatasi nel 2007 nasce dalla necessità improrogabile di mantenere unequilibrio quali-quantitativo della Rete (esigenze di natura organizzativa e commerciale), a causadelle cessazioni avvenute nei mesi precedenti. Il fenomeno della mobilità nell’esercizio ha visto coin-volte 474 risorse. Nel corso dell’anno 2007 ci sono state 138 nomine di Responsabili di Filiale, dicui 20 nuove nomine.Negli ultimi mesi dell’anno 2006 è stata costituita, nell’ambito della Direzione Risorse Umane, l’UnitàOperativa Gestione Sostituzioni che gestisce le richieste di temporanea sostituzione nelle Filiali pereffettive necessità in caso di corsi, malattie, ferie. Alla fine di dicembre 2007 sono 22 le Risorse as-segnate alla predetta Unità Operativa.

17.2 La formazione delle risorse e la comunicazione internaNell’anno 2007 sono state realizzate oltre 17.700 giornate uomo di formazione. Sono stati realizzatiinterventi in una logica di continuità rispetto a quanto fatto negli anni precedenti ma, soprattutto,è stato dato ampio spazio agli interventi formativi previsti dall’ISVAP con l’emanazione del Regola-mento n. 5 del 16/10/2006.Gli interventi più significativi hanno riguardato, in particolar modo, i seguenti ambiti di attività:• comparto assicurativo: sono state realizzati circa 9.450 giorni uomo per consentire a tutte le ri-

sorse commerciali della banca un ulteriore arricchimento delle conoscenze dei prodotti del com-parto assicurativo ramo danni, vita, e sono state effettuate le attività formative inerenti le novitàlegislative sui prodotti riguardanti la previdenza complementare, dove sono state coinvolte quasitutte le risorse commerciali della Banca;

• formazione commerciale, orientata ai temi relativi alla gestione della relazione con il cliente e ri-volta ai gestori mass market, affluent e small business ha visto completato, nel primo trimestre,l’intervento avviato nel 2006 e che ha coinvolto quasi tutti i gestori del Mercato Retail. Nel corsodel secondo trimestre sono stati coinvolti, in interventi formativi analoghi, i Private Banker e gliAccount Manager Corporate. Molti interventi di sensibilizzazione commerciale sono stati realiz-zati tramite incontri di area;

• comparto crediti riguarda prevalentemente i gestori small business ed i Responsabili di Filiale checontinuano il percorso avviato in aula nel 2005 con una fase di stage presso la Direzione Crediti;

• comparto finanza (azioni, obbligazioni, gestito) ha riguardato, prevalentemente, l’intervento sullanormativa dei Mercati e degli Intermediari Finanziari con quasi tutte le risorse commerciali dellaBanca. Tale intervento ha affrontato un tema di grande attualità. contribuendo a migliorare lecompetenze che permettono ai gestori maggiore serenità operativa e chiarezza nel collocamentodi prodotti e servizi per il cliente;

• aspetti normativi relativi alla Privacy che ha coinvolto circa 350 gestori commerciali, esposti a ri-schio rapina con oltre 100 persone coinvolte, antiriciclaggio per responsabili di Filiale, Legge 231per il management della banca, per i responsabili di Filiale, gli Account Manager Corporate ed iPrivate Banker;

• area operativa continua ad essere coinvolta in un percorso finalizzato ad accrescerne l’impor-tanza commerciale, in un’azione sinergica con i gestori della Filiale;

• percorsi di riqualificazione professionale sono stati realizzati con due edizioni coinvolgendo 60persone per un totale di oltre 670 giornate uomo. Intervento di particolare rilevanza che ha por-tato le risorse coinvolte, passate da ruoli di area operativa al ruolo di gestore Mass Market, ad ope-rare con maggiore consapevolezza e competenza nel nuovo ruolo;

• formazione manageriale rivolta ai Responsabili di Filiale ha concluso l’intervento riguardante itemi del Budget e della Programmazione Commerciale. Nel mese di settembre è stata avviata lacontinuazione del percorso per tali Responsabili con un intervento riguardante la “motivazione”del collaboratori.

In tutto sono state realizzate oltre 17.777 giornate uomo di formazione.

17.3 Le relazioni sindacaliNell’ambito delle relazioni sindacali sono stati diversi gli accordi raggiunti.• Il I trimestre 2007 è stato caratterizzato dalla conclusione della procedura di confronto relativa

alla vendita degli sportelli di Carime alla Banca Popolare Pugliese, avviata il 30.11.2006, me-diante la sottoscrizione di Accordo avvenuto in sede aziendale, in data 10.01.2007, tra BancaCarime, BPU, BPP e Organizzazioni Sindacale. L’accordo prevede il passaggio di 72 dipendenti Ca-rime alla BPP senza soluzione di continuità;

• In data 16.01.2007, in sede di Gruppo, mediante la sottoscrizione di un accordo, si è conclusa laprocedura di confronto, avviata il 21.12.2006, relativa alla riorganizzazione dei servizi immobiliaridi Gruppo. L’Accordo prevede, nell’ottica dell’ottimizzazione delle funzioni di supporto operativo

41 Relazione e Bilancio 2007

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di Gruppo, la creazione di 7 Unità Territoriali, consentendo un efficientamento degli organici;• In data 23.01.2007, in sede aziendale, è stata avviata la procedura di confronto relativa al Sistema

Incentivante 2007. La procedura si è conclusa il 22.02.2007 senza aver raggiunto un accordo;• In data 29.03.2007 è stata avviata la procedura sindacale riguardante la cessione di sportelli in-

fragruppo che si è conclusa in data 7 giugno, mediante la sottoscrizione di un accordo che pre-vede il trasferimento in BPA di 2 filiali di Carime ed il trasferimento in Carime di 4 filiali di BPA.

• In data 15.06.2007, in sede aziendale, è stato sottoscritto il Contratto Integrativo di Banca Ca-rime in linea con le indicazioni della Capogruppo. Il nuovo CIA prevede l’armonizzazione di nu-merose normative contenute nei CIA delle ex Casse, oltre all’incremento dell’importo dei buonipasto, della mobilità, del contributo ex Legge 104 e della contribuzione aziendale ai fondi di pre-videnza complementare. L’accordo è stato integrato con un verbale interpretativo, sottoscritto il27 giugno, col quale è stato precisato che le nuove misure relative all’indennità di reggenza sa-ranno corrisposte solo per gli incarichi di Responsabili di Filiale disposti da 1° luglio 2007 e chetroveranno applicazione automaticamente dal 1° gennaio 2009.

• Il 15 giugno è stato firmato anche l’Accordo relativo al premio aziendale 2006, erogato nel 2007,calcolato sulla base di quattro indicatori (Risultato Gestione Operativa, Incremento Redditività,Produttività e Redditività), nonché una somma Una Tantum pari a euro 120,00.

• In data 26 giugno, in sede aziendale, è stato firmato l’accordo sindacale per l’accesso ai finan-ziamenti del Fondo Paritetico Interprofessionale FORTE.

• In data 14.08.2007, in sede di Gruppo, mediante la sottoscrizione di un accordo, si è conclusa laprocedura di confronto, avviata il 29.06.2007, relativa al Piano Industriale 2007-2010. L’Accordoprevede, oltre alla concentrazione di diverse funzioni e attività in UBI Sistemi e Servizi, un rialli-neamento delle Strutture Centrali delle Banche Rete in correlazione al nuovo perimetro dellestrutture organizzative della Holding, un aggiornamento del modello distributivo ed un’imple-mentazione dei processi di automazione consentendo un efficientamento degli organici. E’ pre-visto, inoltre, un incentivo all’esodo per i dipendenti che hanno maturato o che matureranno ildiritto alla pensione sino al compimento del 64° anno di età, con apertura della finestra INPS nonoltre il 1° gennaio 2009.

• Il 14 agosto è stato sottoscritto, sempre in sede di Gruppo, un accordo per l’accesso al “Fondo disolidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazioneprofessionale del personale del credito” al quale possono accedere tutti i dipendenti che mature-ranno il diritto alla pensione con apertura della finestra INPS non oltre il 1° gennaio 2016.

• In data 4 ottobre 2007, in sede aziendale, si è tenuto un incontro con le Organizzazioni Sindacaliper presentare la polizza sanitaria e infortuni 2008 a favore dei dipendenti, come previsto dalCIA.

• Nell’ultimo trimestre, in sede di Gruppo, si sono tenuti diversi incontri per il confronto sulla mi-grazione informatica e accentramento operativo come previsto dal Piano Industriale 2007–2010.

17.4 Riforma TFRL’entrata in vigore del D.Lgs. 252/2005 ha introdotto la c.d. “riforma della previdenza complemen-tare” i cui effetti riguardano, tra l’altro, il debito relativo al T.F.R. dei dipendenti che interessa in viaesclusiva le quote di trattamento di fine rapporto maturande dal 1/1/2007 e prevede che a decor-rere da tale data le stesse debbano essere destinate, a scelta del lavoratore dipendente (entro il30/06/2007 per quelli già in servizio al 31/12/2006 ovvero entro 6 mesi dalla data di assunzioneper quelli assunti dal 1/1/2007) a forme di previdenza complementare (mediante scelta espressa ov-vero mediante il c.d. silenzio-assenso) ovvero debbano essere mantenute in azienda; in tale ultimocaso, qualora l’azienda conti almeno 50 dipendenti, le quote maturande vengono trasferite al FondoTesoreria Inps.

Per le aziende che redigono il bilancio in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS,l’introduzione della predetta normativa comporta la necessità di definire il trattamento contabiledelle quote di TFR maturate al 31.12.2006, maturande dall’1.1.2007 destinate alla previdenza com-plemen-tare e maturande dall’1.1.2007 destinate all’INPS. L’obbligazione rappresentativa del trat-tamento di fine rapporto maturato al 31/12/2006 rimane iscritta anche dopo il 1° gennaio 2007 nelpassivo patri-moniale del bilancio aziendale configurando, in continuità con la normativa previgenteed in applica-zione dello IAS 19, un piano a benefici definiti che deve continuare ad essere valutatosecondo le logiche attuariali. L’unica variazione, rispetto al passato, è che il modello di valutazioneutilizzato include le ipotesi di incremento per rivalutazione di legge previste dall’art. 2120 del CodiceCivile e non quelle stimate dall’azienda.

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43 Relazione e Bilancio 2007

L’applicazione del modello valutativo rivisto nel senso sopra descritto porta ad una riduzione com-plessiva del debito per TFR rispetto alla passività iscritta in bilancio al 31/12/2006 pari a Euro 8,1milioni; la differenza riscontrata è oggetto di rilevazione a conto economico, quale componente nonricorrente, tra le “Spese per il personale” per Euro 8,1 milioni al lordo dell’imposizione fiscale in con-tropartita appunto alla riduzione della citata passività. Ciò deriva dalla considerazione che la ri-forma introdotta produce un “curtailment” (leggasi riduzione) del piano a benefici definiti per tutti isoggetti aderenti al piano. Per l’analoga ragione, in virtù di quanto previsto dallo IAS 19, si è inoltreprovveduto ad azzerare le perdite attuariali pregresse mediante storno contro la Riserva da utili “Ri-serva ex riforma TFR” della “Riserva da valutazione” pari a 4,7 milioni.

18. Andamento del conto economicoPer consentire un confronto omogeneo tra i dati del 2007 con quelli dello stesso periodo dell’esercizioprecedente è stato predisposto il conto economico riclassificato pro-forma che evidenzia il risultatoal netto delle componenti economiche non ricorrenti verificatisi nel 2007 relativi al nuovo accordosindacale per l’accesso al Fondo esuberi e sostegno al reddito, alla riforma del TFR e alla cessionedei 15 sportelli alla Banca Popolare Pugliese, compreso il relativo effetto fiscale.Le componenti straordinarie rilevate nel conto economico 2007 e rettificate nel Pro-forma sono leseguenti:

CONTO ECONOMICO RICLASSI-FICATO (importi in migliaia di €)

2007 Pro-forma

Componentinon ricorrenti

20072006

Pro-formaComponenti

non ricorrenti2006

var. ass.Pro-forma

var %

Margine di interesse 303.441 303.441 303.441 273.779 273.779 29.662 10,8%

Dividendi e proventi simili 6.638 6.638 2.922 2.922 3.716 127,2%

Commissioni nette 123.390 123.390 109.408 109.408 13.982 12,8%

Risultato dell’attività di negozia-zione / copertura

(13.850) (13.850) 14.925 (456) 15.381 (28.775) n.s.

Altri Proventi /Oneri di gestione 6.078 6.078 5.270 5.270 808 15,3%

Proventi operativi 425.697 425.697 406.304 (456) 406.760 19.392 4,8%

Spese per il personale (160.487) (8.083) (152.404) (161.994) (161.994) 1.507 -0,9%

Altre spese amministrative (107.417 (107.417) (103.169) (103.169) (4.248) 4,1%

Rettifiche di valore nette su atti-vità materiali/immateriali

(13.797) (13.797) (12.920) (12.920) (877) 6,8%

Oneri operativi (281.702) (8.083) (273.619) (278.084) (278.084) (3.619) 1,3%

Risultato della gestione operativa 143.994 (8.083) 152.078 128.221 128.677 15.774 12,3%

Rettifiche di valore nette per de-terioramento di crediti

(7.979) 4.486 (12.465) (8.347) (8.347) 368 -4,4%

Rettifiche di valore nette per det.altre attività/pass. finanz.

(940) (940) 296 296 (1.235) n.s.

Accantonamenti netti ai fondi perrischi ed oneri

(1.025) 1.163 (2.189) (4.394) (4.394) 3.369 -76,7%

Rettifiche di valore dell’avvia-mento

0 136 (136) 0 0 0

Utili/perdite della cessione di in-vestimenti/partecipazioni

58 58 (1.526) 1.673 (90) -60,9%

Utile dell’operatività corrente allordo imposte

134.108 (2.298) 136.406 115.923 (1.526) 117.905 18.185 15,7%

Imposte sul reddito dell’eserciziodell’operatività corrente

(55.893) (3.051) (52.842) (48.509) 14 (48.523) (7.384) 15,2%

Oneri di integrazione (0) 35.354 (35.354)

di cui: spese per il personale 0 52.073 (52.073)

altre spese amministrative 0 741 (741)

imposte 0 (17.461) 17.461

Utile attività non correnti in viadi dismissione al netto imposte

(0) (17.650) 17.650

Utile d’esercizio 78.215 12.354 65.861 67.414 (1.512) 69.382 10.801 16,0%

Page 43: 2007 bilancio

• Spese del personale: effetto positivo per 8,1 milioni della Manovra Finanziaria 2007 relativo alladiversa contribuzione al fondo TFR;

• Rettifiche nette su crediti: effetto negativo di 4,5 milioni derivante dalla variazione del criterio peril calcolo delle rettifiche collettive sui crediti in bonis adottato da tutte le società del Gruppo, checonsidera un orizzonte temporale di 12 mesi per la stima delle previsioni di default in sostituzionedella misura dei 7/12 adottata fino a giugno 2007;

• Accantonamenti a fondi rischi: effetto negativo di 1,2 milioni relativo all’accantonamento previ-sto a conto economico a fronte del rischio di rettifica dell’avviamento pagato da Popolare Pugliesea causa della riduzione della raccolta sul ramo d’azienda ceduto;

• Benefici fiscali derivanti da Manovra Finanziaria 2008: effetto positivo di 3,8 milioni;

• oneri d’integrazione derivanti da:1. Protocollo di intesa sindacale, sottoscritto il 14 agosto 2007 nell’ambito delle procedure avviate

dalla Capogruppo per la realizzazione del Piano Industriale di integrazione 2007-2010, cheprevede per Carime l’attivazione di un Piano di incentivazione all’esodo volontario per 166risorse, oltre a 60 uscite incentivate che non costituiranno efficientamento essendo finalizzateal ricambio generazionale. L’impatto negativo a conto economico, rilevato alla voce spese delpersonale, ammonta a 52,1 milioni;

2. utili delle attività non correnti al netto delle imposte pari a 17,5 milioni derivanti dalla cessionedi 15 sportelli alla Popolare Pugliese. Tale importo è determinato dalla somma algebrica dei ri-cavi lordi dell’operazione straordinaria rettificata degli avviamenti ascrivibili agli sportelli ce-duti, dei costi correlati a tali operazioni straordinarie e dei relativi effetti fiscali.

Anche l’utile dell’esercizio 2006 è stato rettificato degli effetti economici derivanti dalla cessione aBPB Immobiliare della partecipazione in Immobiliare BPU.

Il conto economico riclassificato, al netto delle citate operazioni straordinarie, evidenzia un utilenetto pro-forma di 82 milioni contro 69,2 del 2006 (+21,7%).

L’utile dell’operatività corrente si attesta a 134,4 milioni e registra un incremento di 18,2 milioni(+15,7%) determinato dai seguenti fenomeni:• crescita del margine d’interesse da 273,8 a 303,4 milioni (+10,8%) dovuta soprattutto

all’aumento dei tassi di interesse, contestualmente allo sviluppo degli impieghi e alla maggiorecontribuzione della raccolta da clientela;

• incremento delle commissioni nette che si attestano a 123,4 milioni (+14 milioni sul 2006 conuna crescita del 12,8%) imputabile soprattutto a distribuzione di servizi di terzi (prestiti alconsumo di Banca 24/7) e all’incremento delle commissioni per intermediazione su prodottiassicurativi;

• contrazione del risultato netto dell’attività di negoziazione e copertura (da +15,4 a -13,9milioni) riconducibile principalmente alla negoziazione di strumenti finanziari e alle minoriplusvalenze realizzate sulle attività finanziarie di negoziazione correlate alla gestione conferita aUBI Pramerica;

• incremento degli altri proventi di gestione da 5,9 a 6,1 milioni;

• aumento degli oneri operativi, che passano da 278,7 milioni a 281,7 milioni (+3 milioni pari a+1,1%); in particolare:- le spese del personale pro-forma, che ammontano a 160,5 milioni, evidenziano un decremento

di 1,5 milioni (-0,9% su 2006) riconducibile soprattutto alla riduzione del numero deidipendenti, in parte compensata dagli incrementi retributivi per rinnovo del contrattointegrativo e dai maggiori oneri previsti per il rinnovo del contratto nazionale;

- le altre spese amministrative (107,4 milioni) registrano un incremento di 3,6 milioni (+3,5% subase annua) determinato soprattutto dall’accentramento presso la Capogruppo di alcunefunzioni e dall’incremento delle spese postali per aumenti tariffari, spese di manutenzioneimmobili e servizi professionali;

44Relazione e Bilancio 2007

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45 Relazione e Bilancio 2007

- le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (13,8 milioni) sonoaumentate di 0,9 milioni per effetto dei maggiori ammortamenti.

Le rettifiche di valore nette su crediti pro-forma si riducono da 8,3 milioni del 2006 a 8,0 milioni,nonostante l’incremento degli impieghi.

Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri ammontano a 1,0 milioni e registrano undecremento di 3,4 milioni su base annua in conseguenza dei minori accantonamenti su contenziosoper anatocismo e riprese dovute ad esuberi su contenzioso per revocatorie fallimentari.

L’utile netto pro-forma si attesta a 78,2 milioni facendo registrare un incremento di 10,8 milionisu base annua. Le imposte sul reddito pro-forma incidono sul risultato netto per 55,9 milioni conun tax rate pari al 41,7%.

19. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizioDopo la chiusura dell’esercizio tra i fatti di rilievo si segnala che, con decorrenza 1° gennaio 2008,è stato attivato il Nuovo Modello Commerciale, in attuazione delle linee guida definite nel “Piano In-dustriale di Integrazione 2007-2010”:• Mercato Retail: nell’ambito della Direzione Mercato Retail è stato introdotto il ruolo di “Planner

Support Retail”. In Area Territoriale viene meno il ruolo di “Controller Retail”. Nell’occasione laBanca ha deliberato l’apertura di 2 nuove Aree Territoriali e la ridenominazione delle altre. La si-tuazione aggiornata delle Aree Territoriali Retail è la seguente: 4 in Puglia (Bari, Bari sud, Foggiae Salento), 4 in Calabria (Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza Tirreno, Cosenza Sila), 1 in Basi-licata (Potenza) e 1 in Campania (Salerno);

• Mercato Corporate: nell’ambito della Direzione Mercato Corporate è venuto meno il ruolo di “Su-pervisor Corporate” ed è stato introdotto il ruolo di “Executive Manager Corporate”. Non sono piùoperanti le Aree Territoriali Corporate e contestualmente rinominati i CBO (Corporate Banking Of-fice) in CBU (Corporate Banking Unit) nei quali viene inserito il ruolo di “Responsabile CBU”;

• Mercato Private: nell’ambito della Direzione Mercato Private è venuto meno il ruolo di “ProductSupport Private” ed è stato introdotto il ruolo di “Executive Manager Private”. Sono stati rinomi-nati i PBO (Private Banking Office) in PBU (Private Banking Unit) nei quali è stato inserito il ruolodi “Responsabile PBU”.

A seguito delle modifiche organizzative, il nuovo Assetto Distributivo della banca si articola in: • Mercato Retail con 311 Filiali Retail raggruppate in 10 Aree Territoriali Retail; • Mercato Corporate con 5 Corporate Banking Unit e 2 Corner Corporate; • Mercato Private con 4 Private Banking Unit e 9 Corner Private.

20. L’evoluzione prevedibile della gestioneNel 2008 si prevede un miglioramento del margine d’interesse per effetto soprattutto del previstosviluppo delle masse finanziarie gestite. L’ulteriore accrescimento dei margini economici potrà deri-vare dalla riduzione dei costi del personale determinata dall’adesione al Fondo esuberi, già definitaa febbraio 2008.

21. L’attività di ricerca e sviluppoNel corso dell’esercizio Carime nella sua funzione di Banca rete del Gruppo UBI, non ha svolto atti-vità di ricerca e sviluppo in quanto riconducibili all’ambito di responsabilità dell’Area Organizza-zione Sistemi e Servizi della stessa Capogruppo.

A seguito della costituzione del Gruppo UBI Banca, infatti, sono stati posti in essere tutti gli inter-venti di carattere tecnico-organizzativo necessari all’implementazione del “Modello Organizzativo edi Funzionamento” del Gruppo.

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46Relazione e Bilancio 2007

Sono proseguite, nell’ambito del Gruppo, le attività finalizzate allo sviluppo ed al continuo affina-mento dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi sviluppati a livello di Gruppo, anche in otticaBasilea 2.

Con riferimento al modello avanzato di stima della distribuzione delle perdite operative, definito at-traverso la pluriennale collaborazione con l’Università di Bergamo e finalizzato alla misurazione delcapitale assorbito, sono state avviate le attività per recepire gli affinamenti resisi necessari a seguitodell’ampliamento del perimetro di applicazione conseguente alla fusione.

E’ continuata l’attività di sviluppo dei modelli per la valutazione di strumenti finanziari complessi:in particolare, oltre all’affinamento dei modelli per la valutazione di opzioni legate ad azioni, com-modities, indici e basket, sono stati sviluppati modelli per la valutazione di strumenti legati all’in-flazione ed ibridi. Tali modelli vengono impiegati per le valutazioni mark to market (a fini IAS) sia deglistrumenti dell’attivo, sia di quelli impliciti nelle strutture obbligazionarie emesse dal Gruppo.

I modelli di Internal Rating, entrati ormai a regime, sono stati oggetto di analisi ed affinamenti, perle diverse componenti di rischio (probabilità di default, loss given default e exposure at default), alfine di adeguarli all’ampliato perimetro di applicazione.

In particolare, ha assunto rilevanza la definizione delle metodologie per lo sviluppo di modelli di risk-adjusted pricing per la clientela. Tali metodologie, coerenti con i parametri di rischio stimati e con le metriche di misurazione dellacreazione di valore e di costo delle altre componenti rilevanti (costo del capitale, della raccolta, …),producono, come primi output, un’indicazione di risk adjusted pricing (differenziati per rating, pro-dotto e durata) correntemente utilizzati:• nelle analisi di creazione di valore per diversi sotto-portafogli di clientela (es.: mutui, confidi, …);• nella definizione dei pricing per le controparti large corporate di maggiore dimensione;• nella definizione delle retrocessioni infragruppo con riferimento alla produzione/ collocamento di

prodotti che comportano l’assunzione di rischio di credito.

Il modello di stima del rischio complessivo di portafoglio è stato affinato in alcune delle sue compo-nenti ed è stato completato uno studio per lo sviluppo di un modello econometrico che studi la re-lazione tra variabili macroeconomiche e l’andamento dei tassi di decadimento al fine di stimare lacorrelazione tra i default.

22. Proposta di ripartizione dell’utile nettoTenuto conto che l’utile netto di seguito esposto non risulta formato con plusvalenze non distribui-bili ai sensi dell’art. 6, comma 1, lettera a), D.Lgs. n. 38/2005, si propone la seguente ripartizionedel risultato netto di periodo di euro 65.861.221,20:accantonamento a riserva legale di euro 3.293.061,06, pari al 5% dell’utile dell’esercizio;assegnazione alle azioni ordinarie, ammontanti complessivamente a n. 1.411.738.948, di un divi-dendo unitario di euro 0,04157 per complessivi euro 58.685.988,07;assegnazione al Fondo per interventi socio-culturali di euro 500.000,00;accantonamento a riserva straordinaria del residuo utile di euro 3.382.172,07.Con l’approvazione di quanto proposto, il Patrimonio netto assumerà le seguenti consistenze

Capitale sociale 1.468.208.505,92Riserve: 73.948.514,58a) di utili 70.895.990,34Riserva legale 13.956.517,45Riserva straordinaria 56.939.472,89b) altre 3.052.204,74Altre Riserve 3.052.204,74Riserve da valutazione 3.522.204,74Patrimonio netto 1.545.679.225,24

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Signori Azionisti,a chiusura di questa relazione si esprimono i sensi di gratitudine nei confronti della Capogruppo UBIBanca per tutti i contributi forniti a supporto della strategia e dell’operatività aziendale.Del pari, si esternano i più sinceri ringraziamenti a tutto il Personale, per l’impegno profuso, ed alleOrganizzazioni Sindacali presenti nella Banca, per lo spirito di collaborazione cui hanno improntatole relazioni.Al Collegio Sindacale va l’apprezzamento per l’impegno e la professionalità con cui ha assolto le suedelicate funzioni.Si ringrazia la Società di revisione KPMG per la qualificata e puntuale attività professionale.Sensi di gratitudine si esprimono, inoltre, nei confronti degli esponenti della Banca d’Italia, delleAssociazioni di categoria e di tutte le banche corrispondenti per la disponibilità e le collaborazioniprestate.Alla clientela è riservato il pensiero riconoscente e grato per la fiducia e la fedeltà accordate allaBanca.

Il Consiglio di Amministrazione

47 Relazione e Bilancio 2007

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Moneta in argento da Terina con testa di ninfaAltamura (BA), 1961400-356 a.C.Museo Nazionale Archeologico di AltamuraMinistero per i Beni e le Attività Culturali.Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia - Archivio Fotografico.

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Estratto dal verbale dell'Assemblea

Ordinaria degli Azionisti

del 3 Aprile 2008

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ESTRATTO DAL VERBALE DELL’ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLIAZIONISTI DEL 3 APRILE 2008

l’Assemblea

tenuto conto di quanto esposto dal Presidente; preso atto della Relazione del Collegio Sindacale e della Relazione sul bilancio della Società di revi-sione, KPMG S.p.A.;

approva

il Bilancio al 31 dicembre 2007, che chiude con un utile netto di €. 65.861.221,20 (euro sessanta-cinquemilio-niottocentosessantunomiladuecentoventuno virgola venti), l’annessa Nota Integrativa ela Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione, e, quindi,

delibera

1. la seguente ripartizione dell’utile netto, tenuto conto che lo stesso non risulta formato con plu-svalenze non distribuibili ai sensi dell’art. 6, comma 1, lettera a), del D. Lgs. n. 38/2005:• accantonamento a riserva legale (5% dell’utile dell’esercizio) €. 3.293.061,06• assegnazione al Fondo per interventi socio culturali €. 500.000,00• assegnazione alle 1.411.738.948 azioni ordinarie di un

dividendo unitario di Euro 0,04157 per complessivi €. 58.685.988,07• accantonamento a riserva straordinaria dell’importo residuo €. 3.382.172,07

2. la distribuzione del dividendo nella misura anzidetta, con l’osservanza delle norme di legge, apartire dall’11 aprile 2008 (stacco cedola) e con pagamento 18 aprile 2008.In conseguenza di quanto ora deliberato, il capitale sociale e le riserve assumono le seguenti con-sistenze:

Capitale sociale €. 468.208.505,92Riserve: €. 73.948.514,58a) di utili €. 70.895.990,34Riserva legale €. 13.956.517,45Riserva straordinaria €. 56.939.472,89b) altre €. 3.052.524,24Altre riserve €. 11.380.827,55Riserva straordinaria: Utile/Perdite attuariali TFR. €. - 5.124.179,77 Riserva per annullamento Avviamento applic. OPI . €. - 3.204.123,54Riserve da valutazione €. 3.522.204,74Patrimonio netto €. 1.545.679.225,24

(euro unmiliardocinquecentoquarantacinquemilioniseicentosettantanovemiladuecentoventicinquevirgola venti-quattro).

Il Presidente dà atto che al momento, ore tredici e minuti venticinque, sono presenti o rappresen-tati numero 2 (due) Azionisti, portatori, in proprio o per delega, di numero 1.411.396.511 (unmi-liardoquattrocentoundici-milionitrecentonovantaseimilacinquecentoundici) azioni ordinarie, quindipone in votazione, per alzata di mano, la proposta che viene approvata all’unanimità dei presenti,senza, quindi, voti contrari o astenuti.

Il Presidente constata e dà atto che l’Assemblea ha approvato.

Estratto del verbale dell’assemblea51

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Diadema in lamina aurea Crispiano (TA) Contrada Cacciavillani Prima metà del IV secolo a.C. Museo Nazionale Archeologico di Taranto Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia- Archivio Fotografico.

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Relazione del Collegio

Sindacale

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Relazione del Collegio sindacale55

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2007

Signori Azionisti,il progetto di Bilancio 2007 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 6 marzo 2008 esottoposto alla Vostra approvazione nell’Assemblea indetta, in prima convocazione, per il giorno 3e, in seconda convocazione, per il giorno 4 aprile 2008.Esso è stato redatto con chiarezza ed in conformità ai principi contabili internazionali (IAS – Inter-national Accounting Standards e IFRS – International Financial Reporting Standard) ed è compostoda Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario, Prospetto di Variazione del Patri-monio Netto, Nota Integrativa e corredato della Relazione sulla Gestione.Il Bilancio in esame rappresenta in modo veritiero e corretto gli accadimenti di gestione ed il risul-tato economico del periodo ed è stato oggetto di revisione da parte della Società KPMG, ai sensi degliarticoli 116 e 156 del D.Lgs. 24/02/98 n.58. Alla stessa Società è stato, inoltre, affidato il controllocontabile previsto dagli articoli 2409 bis e seguenti del codice civile.Il Bilancio al 31 dicembre 2007 si chiude con un utile netto di 65,9 milioni di euro che scaturisceda:

STATO PATRIMONIALE

ATTIVITÀ Euro 9.654.921.291

PASSIVITÀ e PATRIMONIO NETTO Euro 9.589.060.070

UTILE D’ESERCIZIO Euro 65.861.221

CONTO ECONOMICO

RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA Euro 406.214.732

COSTI OPERATIVI ED IMPOSTE D’ESERCIZIO Euro (358.003.864)

UTILI DELLE ATTIVITÀ NON RICORRENTI Euro 17.650.353

UTILE D’ESERCIZIO Euro 65.861.221

Il patrimonio di vigilanza ammonta a 1.041,9 milioni di euro mentre il fabbisogno patrimoniale ne-cessario al rispetto dei requisiti prudenziali è di 366,3 milioni di euro; di conseguenza si determinaun’eccedenza patrimoniale di 675,7 milioni di euro.Il patrimonio netto contabile IAS (considerato l’utile di esercizio) ammonta a 1.604,9 milioni di euro.Il coefficiente di solvibilità individuale è del 19,89% rispetto al requisito minimo del 7,0% richiestoper le Banche appartenenti a gruppi bancari.Il Collegio Sindacale ha espletato il proprio incarico ispirandosi, nell’attività di vigilanza, alle normedi comportamento raccomandate da Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri.In particolare:

- ha partecipato all’Assemblea dei Soci e, con continuità, alle tredici adunanze del Consiglio diAmministrazione ed alle dieci del Comitato Esecutivo. Il Collegio Sindacale si è riunito nove volteverbalizzando le risultanze delle sue verifiche;- ha ottenuto dagli Amministratori, ma anche dai responsabili di varie funzioni aziendali, infor-mazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimo-niale effettuate dalla Banca, assicurandosi che le azioni deliberate e poste in essere fosseroconformi alla Legge e allo Statuto sociale e non fossero manifestamente imprudenti, in conflittod’interesse, in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea, lesive dei diritti dei Soci di mi-noranza o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;- ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull’adeguatezza della strut-tura organizzativa della Banca e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite os-servazioni dirette, raccolta di info0rmazioni e incontri con la Società di Revisione ai fini delreciproco scambio di dati e notizie rilevanti, anche in riferimento a disposizioni o comunicazionidella Consob e di Banca d’Italia;- ha valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema ammini-strativo-contabile nella sua continua evoluzione, nonché sull’affidabilità dello stesso a rappre-sentare correttamente i fatti di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabilidelle rispettive funzioni, l’esame di documenti aziendali e l’analisi dei risultati del lavoro svoltodalla Società di Revisione;- ha vigilato sull’osservanza delle norme di legge inerenti la formazione e l’impostazione del bi-

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Relazione del Collegio sindacale 56

lancio, della nota integrativa e della relazione sulla gestione, sull’adozione di corretti principi con-tabili, tramite verifiche dirette e informazioni assunte dalla Società di Revisione.

Il Collegio dà atto che nel corso dell’esercizio la Società ha tempestivamente predisposto e deposi-tato sia la relazione semestrale che le situazioni trimestrali, e che non gli sono pervenute denunceex art. 2408 del Codice Civile.Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, in data 14 dicembre 2006, un Codice di Comporta-mento, inteso come elemento essenziale del modello di organizzazione, gestione e controllo adottatodalla Società ai sensi D.Lgs.231/2001.In merito alle norme di antiriciclaggio, il Collegio ha constatato il sempre migliore impiego di presidie di procedure inerenti la rilevazione e segnalazione delle operazioni sospette in linea con le diret-tive emanate dall’Organo di Vigilanza.Il Collegio ha constatato che è proseguita l’attività di sensibilizzazione e formazione del personale sul-l’osservanza delle norme sulla privacy e sulla trasparenza delle operazioni dei servizi bancari.Nel corso dell’esercizio sono proseguite le attività di revisione interna previste dal progetto di ac-centramento della funzione di Internal Audit in Capogruppo; detta attività garantisce l’efficacia el’efficienza dei processi aziendali, la salvaguardia del valore delle attività societarie e la protezionedelle possibili perdite, l’affidabilità ed integrità delle informazioni contabili e gestionali, la conformitàdei fatti aziendali alle regolamentazioni esterne ed interne. Il controllo dei rischi di mercato è statogarantito dal monitoraggio posto in essere, con cadenza trimestrale, dalla funzione di Risk Manage-ment di Gruppo che fornisce alla Banca il posizionamento sul rischio di tasso, di cambio e di liqui-dità.La gestione dei rischi operativi è stata sviluppata attraverso il Self Risk Assestment: procedimentoattraverso il quale i responsabili dei processi aziendali identificano e valutano l’esposizione dei rischioperativi che possano pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi aziendali.L’attività svolta per il controllo dei suddetti rischi è ampiamente illustrata nella Nota Integrativa cheriporta, anche, i risultati ottenuti nel corso dell’esercizio.In conclusione il Collegio Sindacale rileva che:- gli schemi di bilancio adottati sono conformi a quanto previsto dalla normativa e dai provvedi-

menti della Banca d’Italia;- il Bilancio 2007 è stato redatto secondo i pricnipi contabili internazionali IAS e IFRS;- la Nota Integrativa è stata redatta conformemente alla normativa, ai provvedimenti della Banca

d’Italia e ai principi contabili sopra richiamati e riporta adeguate informazioni sui rischi e sullerelative politiche di copertura, così come sui rapporti con parti correlate;

- le valutazioni di bilancio sono state eseguite nella prospettiva di continuità dell’impresa; e gli ac-cantonamenti eseguiti risultano adeguati alle stime delle potenziali perdite. In particolare il Con-siglio assicura che il credito problematico (incagli, crediti ristrutturati e sofferenze) ammonta, afine 2007, a 120 milioni pari al 3,9% del portafoglio impiego, sostanzialmente stabile rispetto allarilevazione di fine 2006;

- la Relazione sulla Gestione rispetta il contenuto obbligatorio previsto dalle norme vigenti e daiprovvedimenti della Banca d’Italia ed alla stessa il Collegio fa rinvio per le informazioni di mag-gior rilievo.

Per tutto quanto sopra il Collegio Sindacale della Banca Carime S.p.A. nell’esprimere parere favore-vole all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2007 e della Relazione sulla Gestione nonché sullaproposta di destinazione dell’utile di esercizio e di distribuzione del dividendo ricorda che il Consi-glio di Amministrazione termina il suo mandato con l’approvazione del bilancio in esame e, pertanto,invita l’Assemblea a provvedere in merito.

Cosenza-Bari, 13 marzo 2008

IL COLLEGIO SINDACALEPresidente Dott. Adelmo PaganiniSindaco Effettivo Dott. Roberto GiordanoSindaco Effettivo Dott. Michele Viggiano

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Relazione della Società di Revisione

Page 55: 2007 bilancio

Milano Ancona Aosta BariBergamo Bologna Bolzano BresciaCatania Conio Firenze GenovaLecce Napoli Novara PadovaPalermo Parma Perugia PescaraRoma Torino Treviso Trieste UdineVarese Verona

KPMG S.p.A.

Revisione e organizzazione contabile

Via Abate Gimma, 62/a70121 BARI BA

Telefono 080 5243203Telefax 080 5243425e-mail [email protected]

Relazione della società di revisione ai sensi dell'art. 156 delD.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Agli Azionisti diBanca Carime S.p.A.

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio, costituito dallo statopatrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto,dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota integrativa, di Banca Carime S.p.A.chiuso al 31 dicembre 2007. La responsabilità della redazione del bilancio compete agliamministratori di Banca Carime S.p.A.. E’ nostra la responsabilità del giudizioprofessionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile.

Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabileraccomandati dalla Consob. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione èstata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se ilbilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso,attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche acampione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenutinel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei critericontabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori.Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostrogiudizio professionale.

Il bilancio d’esercizio presenta a fini comparativi i dati corrispondenti dell’esercizioprecedente, opportunamente riclassificati. Come illustrato nella nota integrativa, gliamministratori hanno opportunamente riesposto i dati comparativi relativi al bilanciodell’esercizio precedente, da noi assoggettato a revisione contabile e sul quale abbiamoemesso la relazione di revisione in data 23 marzo 2007. Le modalità di riesposizione deidati corrispondenti dell’esercizio precedente e l’informativa presentata nella notaintegrativa, per quanto riguarda le modifiche apportate ai suddetti dati, sono state da noiesaminate ai fini dell’espressione del giudizio sul bilancio d’esercizio chiuso al 31dicembre 2007.

1

2

KPMG S.p.A., an Italian limited liability sham capital company and amember firm of the KPMG network of independent member firmsaffiliated with KPMG International, a Swiss cooperative.

Socretà per azioniCapitale socialeEuro 6.728.450,00 i.v.Registro Imprese Milano eCodice Fiscale N. 00709600159R.E A Milano N. 512687Part. IVA 00709600159Sede legale Via Vittor Pisani, 2520124 Milano Mi

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Banca Carime S.p.A.Relazione della società di revisione

31 dicembre 2007

A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio di Banca Carime S.p.A. al 3 1 dicembre 2007 èconforme agli international Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea,nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38 del 28febbraio 2005; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero ecorretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico, le variazioni delpatrimonio netto ed i flussi di cassa di Banca Carime S.p.A. per l’esercizio chiuso a taledata.

La Società, come richiesto dalla legge, ha inserito nella nota integrativa i dati essenzialidell’ultimo bilancio della società che esercita su di essa l’attività di direzione ecoordinamento. Il giudizio sul bilancio della Banca Carime S.p.A. non si estende a talidati.

3

4

2

Bari, 20 marzo 2008

KPMG S.p.A.

Alberto LongoSocio

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Schemidi Bilancio

Page 58: 2007 bilancio

STATO PATRIMONIALE

63 Schemi di Bilancio

Attivo 31/12/2007 31/12/2006Variazioni

Assolute %

10 Cassa e disponibilità liquide 103.274.725 87.416.504 15.858.220 18,14%

20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30.475.404 820.911.148 (790.435.744) -96,29%

30 Attività finanziarie valutate al fair value 0 8.841.041 (8.841.041) -100,00%

40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 7.370.590 8.272.746 (902.156) -10,91%

60 Crediti verso banche 4.467.332.757 4.046.137.772 421.194.986 10,41%

70 Crediti verso clientela 3.955.535.902 3.568.413.077 387.122.825 10,85%

80 Derivati di copertura 15.920.087 8.109.551 7.810.536 96,31%

110 Attività materiali 170.499.932 177.254.594 (6.754.663) -3,81%

120 Attività immateriali 662.930.747 667.649.597 (4.718.850) -0,71%

- di cui: avviamento 662.930.597 667.649.447 (4.718.850) -0,71%

130 Attività fiscali 34.774.495 41.801.879 (7.027.384) -16,81%

a) correnti 10.001.119 9.132.888 868.231 9,51%

b) anticipate 24.773.376 32.668.991 (7.895.615) -24,17%

140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 0 82.378.401 (82.378.401) -100,00%

150 Altre attività 206.806.652 236.450.028 (29.643.376) -12,54%

Totale dell’attivo 9.654.921.291 9.753.636.338 (98.715.047) -1,01%

IL PRESIDENTEA. Pisani Massamorbile

IL DIRETTORE GENERALERiccardo Sora

IL DIRETTORE AMMINISTRATIVOLuigi Montemurro

I SINDACIAdelmo PaganiniRoberto GiordanoMichele Viggiano

Page 59: 2007 bilancio

64Schemi di Bilancio

Passivo 31/12/2007 31/12/2006Variazioni

Assolute %

10 Debiti verso banche 41.707.331 243.895.673 (202.188.343) -82,90%

20 Debiti verso clientela 4.787.203.477 4.831.745.810 (44.542.333) -0,92%

30 Debiti verso clientela 2.680.924.414 2.264.927.416 415.996.997 18,37%

40 Passività finanziarie di negoziazione 30.034.080 53.814.302 (23.780.223) -44,19%

60 Derivati di copertura 14.418.134 22.243.579 (7.825.445) -35,18%

80 Passività fiscali: 67.671.387 85.653.692 (17.982.304) -20,99%

a) correnti 13.280.162 8.812.888 4.467.275 50,69%

b) differite 54.391.225 76.840.804 (22.449.579) -29,22%

90 Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione 0 119.648.273 (119.648.273) -100,00%

100 Altre passività 257.536.727 336.997.000 (79.460.273) -23,58%

110 Trattamento di fine rapporto del personale 81.059.023 93.892.893 (12.833.870) -13,67%

120 Fondi per rischi e oneri: 89.501.505 94.408.201 (4.906.697) -5,20%

a) quiescenza e obblighi simili 57.460.279 62.185.979 (4.725.700) -7,60%

b) altri fondi 32.041.226 32.222.222 (180.997) -0,56%

130 Riserve da valutazione 3.522.205 (3.311.750) 6.833.954 -206,35%

160 Riserve 67.273.281 72.130.822 (4.857.540) -6,73%

180 Capitale 1.468.208.506 1.468.208.506 0 0,00%

200 Utile d’ esercizio 65.861.221 69.381.920 (3.520.699) -5,07%

Totale del passivo e del patrimonio netto 9.654.921.291 9.753.636.338 (98.715.047) -1,01%

IL PRESIDENTEA. Pisani Massamorbile

IL DIRETTORE GENERALERiccardo Sora

IL DIRETTORE AMMINISTRATIVOLuigi Montemurro

I SINDACIAdelmo PaganiniRoberto GiordanoMichele Viggiano

Page 60: 2007 bilancio

65

CONTO ECONOMICO 31/12/2007 31/12/2006Variazioni

Assolute %

10 Interessi attivi e proventi assimilati 436.313.232 369.323.031 66.990.201 18,14%

20 Interessi passivi e oneri assimilati (132.872.117) (95.543.681) (37.328.437) 39,07%

30 Margine d’interesse 303.441.115 273.779.350 29.661.764 10,83%

40 Commissioni attive 129.550.471 115.678.250 13.872.221 11,99%

50 Commissioni passive (6.160.796) (6.269.752) 108.956 -1,74%

60 Commissioni nette 123.389.675 109.408.498 13.981.177 12,78%

70 Dividendi e proventi simili 6.638.186 2.921.884 3.716.302 127,19%

80 Risultato netto dell’attività di negoziazione (13.060.267) 13.577.641 (26.637.908) -196,19%

90 Risultato netto dell’attività di copertura 336.383 1.490.990 (1.154.608) -77,44%

100 Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: (1.126.120) 312.275 (1.438.395) -460,62%

a) crediti (1.540.704) (111.738) (1.428.966) 1278,86%

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 130 456.056 (455.926) -99,97%

d) altre operazioni finanziarie 414.454 (32.043) 446.498 -1393,43%

120 Margine d’intermediazione 419.618.972 401.490.638 18.128.334 4,52%

130 Rettifiche di valore nette per deterioramento di: (13.404.240) (8.051.117) (5.353.123) 66,49%

a) crediti (12.464.600) (8.346.810) (4.117.789) 49,33%

b) attività finanziarie disponibili per la vendita (653.849) (930.795) 276.946 -29,75%

d) altre operazioni finanziarie (285.791) 1.226.488 (1.512.280) -123,30%

140 Risultato netto della gestione finanziaria 406.214.732 393.439.521 12.775.211 3,25%

150 Spese amministrative (330.506.367) (282.616.781) (47.889.586) 16,95%

a) spese per il personale (204.477.304) (161.994.096) (42.483.209) 26,23%

b) altre spese amministrative (126.029.063) (120.622.685) (5.406.378) 4,48%

160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.188.814) (4.393.913) 2.205.098 -50,19%

170 Rettifiche di valore nette su attività materiali (12.674.381) (12.319.700) (354.681) 2,88%

190 Altri oneri/proventi di gestione 22.825.037 22.122.402 702.635 3,18%

200 Costi operativi (322.544.525) (277.207.992) (45.336.533) 16,35%

210 Utile (Perdite) delle partecipazioni 0 1.526.195 (1.526.195) -100,00%

230 Rettifiche di valore dell’avviamento (135.744) 0 (135.744)

240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti 57.612 147.175 (89.563) -60,85%

250 Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 83.592.075 117.904.899 (34.312.824) -29,10%

260 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (35.381.207) (48.522.979) 13.141.772 -27,08%

270 Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 48.210.868 69.381.920 (21.171.051) -30,51%

280 Utile (Perdita) delle attività non correnti in via di dismissione alnetto delle imposte

17.650.353 0 17.650.353

290 Utile (Perdita) di periodo 65.861.221 69.381.920 -3.520.699 -5,07%

Schemi di Bilancio

IL PRESIDENTEA. Pisani Massamorbile

IL DIRETTORE GENERALERiccardo Sora

IL DIRETTORE AMMINISTRATIVOLuigi Montemurro

I SINDACIAdelmo PaganiniRoberto GiordanoMichele Viggiano

CONTO ECONOMICO

Page 61: 2007 bilancio

Esistente al 31.12.06

Modifica saldi apertura

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Schemi di Bilancio 66

Page 62: 2007 bilancio

A. ATTIVITÀ OPERATIVAImporto Importo

2007 2006

1. Gestione 88.996.850 34.157.995

-risultato d’esercizio (+/-) 65.861.221 69.381.920

-plus/mininusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passi-vità finanziarie valutate al fair value (-/+)

(849.508) (15.712.607)

-plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (336.383) (1.490.990)

-rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 12.464.600 10.085.785

-rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 12.810.125 12.319.699

-accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) (25.168.820) (107.945.025)

-imposte e tasse non liquidate (+) 54.345.290 9.043.588

-altri aggiustamenti (+/-) (30.129.675) 58.475.625

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 137.976.857 (237.863.771)

-attività finanziarie detenute per la negoziazione 791.285.252 (755.592.443)

-attività finanziarie valutate al fair value 8.841.041 (8.841.041)

-attività finanziarie disponibili per la vendita 1.324.135 (1.929.425)

-crediti verso banche: altri crediti (373.458.559) 863.552.046

-crediti verso clientela (290.015.011) (335.052.908)

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (166.043.328) 244.345.087

-debiti verso banche: altri debiti (174.326.855) (153.232.582)

-debiti verso clientela (266.285.021) (4.057.386)

-titoli in circolazione 400.658.220 97.909.653

-passività finanziarie di negoziazione (23.780.223) 13.261.348

-altre passività (102.309.449) 290.464.054

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 60.930.380 40.639.311

B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 30.018.634 9.620.732

-vendite di partecipazioni 0 9.474.719

-dividendi incassati su partecipazioni 0 130.633

-vendite di attività materiali 715.146 15.380

- vendite di rami d’azienda 29.303.488

2. Liquidità assorbita da (9.179.636) (3.889.204)

-acquisti di attività materiali (4.458.185) (3.889.204)

- acquisti di rami d’azienda (4.721.451) 0

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento 20.838.998 5.731.528

C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA

-emissioni/acquisti di azioni proprie 0 0

-emissioni/acquisti di strumenti di capitale 0 0

-distribuzione dividendi e altre finalità (65.911.157) (39.835.160)

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista (65.911.157) (39.835.160)

LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO 15.858.221 6.535.679

RENDICONTO FINANZIARIO - Metodo indiretto

Voci di Bilancio Importo Importo

2.007 2.006

Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 87.416.504 80.880.825

Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 15.858.221 6.535.679

Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 103.274.725 87.416.504

RICONCILIAZIONE

Legenda: (+) generata (-) assorbita

Schemi di Bilancio67

Page 63: 2007 bilancio

68Estratto del verbale dell’assemblea

Anfora risalente al 510 a.C. scena bacchica – proveniente dal sacello ipogeico.Paestum (Salerno) Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i beni Archeologici della Campania

Page 64: 2007 bilancio

69 Estratto del verbale dell’assemblea

NotaIntegrativa

Page 65: 2007 bilancio

Parte A – Politiche contabili

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale

Parte C – Informazioni sul conto economico

Parte D – Informativa di settore

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte F – Informazioni sul patrimonio

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Parte H – Operazioni con parti correlate

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

71 Nota Integrativa

Page 66: 2007 bilancio

73 Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

PARTE A: POLITICHE CONTABILI

Page 67: 2007 bilancio

A.1 - PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionaliIl progetto di bilancio d’esercizio approvato dal Consiglio di Amministrazione del 6 marzo 2008 esottoposto all’approvazione dell’Assemblea indetta per il giorno 3 (prima convocazione) e 4 (secondaconvocazione) aprile 2008, è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali emanatidall’International Accounting Standards Board (IASB) e omologati alla data di redazione dello stessononché relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC)7. Il presente documento è composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanzia-rio, Prospetto di variazione del patrimonio netto, Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sullaGestione.Il bilancio al 31 dicembre 2007 è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e cor-retto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico del periodo, la va-riazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa.

Sezione 2 – Principi generali di redazioneIl presente bilancio è redatto nel rispetto dei principi generali previsti dallo IAS 1 “Presentazione delbilancio” la prospettiva della continuità aziendale, , imputando costi e ricavi secondo la competenzaeconomica degli stessi, evitando compensazioni tra attività e passività, costi e ricavi.Le informazioni in esso riportate, se non diversamente specificato, sono espresse in euro quale mo-neta di conto e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le note informative/commento ele tabelle esplicative sono esposte in migliaia di euro. I relativi arrotondamenti sono stati effettuatitenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia. Le voci che non riportano valori per il pe-riodo corrente e precedente sono omesse.Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolaredi Banca d’Italia n. 262/2005; essi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2007, l’analogainformazione comparativa al 31 dicembre 2006.Lo schema di stato patrimoniale definito dalla predetta Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 edadottato nel presente bilancio elenca le attività e le passività patrimoniali in ordine decrescente diliquidità. Il conto economico espone i costi secondo la natura degli stessi.Tali impostazioni, oltre che essere specifiche previsioni normative di Banca d’Italia, consentono difornire informazioni attendibili e più significative rispetto alla distinzione tra poste patrimoniali cor-renti e non correnti.Gli importi relativi alle attività e passività nonché ai costi e ricavi non sono compensati tra di loro ameno che tale prassi sia indicata da un principio contabile o da una relativa interpretazione.

PRINCIPI CONTABILII principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione ecancellazione, sono sostanzialmente i medesimi adottati e descritti nel bilancio al 31 dicembre 2006del Gruppo BPU Banca.Costituisce eccezione, come già illustrato nella Relazione semestrale al 30 giugno 2007 e come rias-sunto in seguito8, il principio contabile adottato per la rilevazione del “Fondo TFR” in funzione delquale il Gruppo UBI ha optato per l’adozione del criterio di rilevazione degli utili/perdite attuarialia patrimonio netto.I principi contabili utilizzati sono tendenzialmente diretti all’applicazione del costo ad eccezione delleseguenti attività e passività finanziarie il cui valore è stato determinato applicando il criterio del fairvalue: strumenti finanziari detenuti per negoziazione (inclusi i prodotti derivati) e strumenti finan-ziari disponibili per la vendita. Le variazioni derivanti da modifiche di principi contabili piuttosto che da allineamento delle prassicontabili è stato recepito nel periodo comparativo pubblicato negli schemi di bilancio modificandodi conseguenza quanto qui riportato rispetto al bilancio pubblicato alla data di riferimento.

Variazione di principi contabili

Benefici ai dipendenti del tipo piani a “benefici definiti” – Fondo TFR e polizze sanitarieIl principio contabile IAS 19 “Benefici per i dipendenti”, successivamente alla modifica introdotta

7Si veda, in proposito, l’ “Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea”. I principi ivi elencati, nonché le relative Inter-pretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati e dell’anno da cui diventano applicabili.8 In proposito si il successivo paragrafo “Variazione di principi contabili”.

Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

74

Page 68: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

75

con Regolamento CE 1910/2005, contempla due diverse modalità per la rilevazione degli utili/per-dite attuariali. In particolare è possibile optare per il c.d. metodo del “corridoio” oppure per la rilevazione delle ci-tate poste a patrimonio netto. Entrambe le opzioni sono ritenute ugualmente percorribili dal prin-cipio medesimo.Con riguardo alla contabilizzazione degli utili/perdite attuariali relativi a piani a “benefici definiti”Banca Carime ha adottato, sino al 31/3/2007, il metodo del “corridoio” che permette di non rilevarecontabilmente parte degli utili/perdite attuariali se il totale netto dei medesimi, non rilevati al ter-mine del precedente esercizio, non eccede il maggiore fra:• il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti rilevata a quella data (cioè al terminedell’esercizio precedente);• il 10% del fair value di qualsiasi attività a servizio del piano a quella data (cioè al termine del-l’esercizio precedente).La quota di utili/perdite attuariali eccedente i predetti limiti è iscritta a conto economico sulla basedella vita lavorativa media attesa dei partecipanti al piano stesso.In sede di integrazione contabile con il Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, nella necessità peril nuovo Gruppo UBI di adottare un comune principio contabile, si è optato per l’adozione del crite-rio di rilevazione degli utili/perdite attuariali a patrimonio netto in una riserva da valutazione; talescelta, che consente una migliore informativa di bilancio poiché rende più immediatamente perce-pibile per il lettore l’ammontare del debito verso i dipendenti, ha comportato, per le società facentiparte dell’ex Gruppo BPU, la variazione di criterio contabile e quindi l’iscrizione degli utili/perditeattuariali precedentemente cumulati in luogo della loro sospensione fuori bilancio nei limiti del “cor-ridoio”.Le modalità con cui si è proceduto alla variazione del principio contabile sono coerenti con quantostabilito dallo IAS 8 “Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori” secondo cuil’operazione non deve avere impatto sul risultato di periodo bensì sul patrimonio netto. Si è per-tanto provveduto, in sede di riapertura dei saldi patrimoniali al 1/1/2007, ad incrementare la pas-sività per TFR e quella per le polizze sanitarie per la quota delle perdite attuariali (pari a circa Euro7,1 milioni) che al 31/12/2006 risultavano essere sospese, in contropartita all’iscrizione di una ri-serva negativa da valutazione, al netto dell’effetto fiscale, pari a 5,1 milioni di euro.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancioDopo la chiusura dell’esercizio, tra i fatti di rilievo, già commentati nella Relazione sulla gestione, sisegnala l’attivazione del Nuovo Modello Commerciale in attuazione delle linee guida definite nel“Piano Industriale di Integrazione 2007-2010”:Mercato Retail: nell’ambito della Direzione Mercato Retail è stato introdotto il ruolo di “Planner Sup-port Retail”. In Area Territoriale viene meno il ruolo di “Controller Retail”. Nell’occasione la Banca hadeliberato l’apertura di 2 nuove Aree Territoriali e la ridenominazione delle altre. La situazione ag-giornata delle Aree Territoriali Retail è la seguente: 4 in Puglia (Bari, Bari sud, Foggia e Salerno), 4in Calabria (Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza Tirreno, Cosenza Sila), 1 in Basilicata (Potenza) e1 in Campania (Salento);Mercato Corporate: nell’ambito della Direzione Mercato Corporate è venuto meno il ruolo di “Super-visor Corporate” ed è stato introdotto il ruolo di “Executive Manager Corporate”. Non sono più ope-ranti le Aree Territoriali Corporate e contestualmente rinominati i CBO (Corporate Banking Office)in CBU (Corporate Banking Unit) nei quali viene inserito il ruolo di “Responsabile CBU”;Mercato Private: nell’ambito della Direzione Mercato Private è venuto meno il ruolo di “Product Sup-port Private” ed è stato introdotto il ruolo di “Executive Manager Private”. Sono stati rinominati i PBO(Private Banking Office) in PBU (Private Banking Unit) nei quali è stato inserito il ruolo di “Respon-sabile PBU”.

Sezione 4 – Altri aspetti

Contabilizzazione operazioni di aggregazione tra attività aziendali o entità sotto controllocomune Nel corso dell’esercizio 2007, come dettagliatamente illustrato nel paragrafo Relazione del Consigliodi Amministrazione sulla gestione, si è realizzata la compravendita di sportelli bancari tra entità fa-centi parte del Gruppo UBI Banca. Più precisamente si è provveduto alla vendita di n. 2 sportelli aBanca Popolare di Ancona ed all’acquisto dalla stessa di n. 4 sportelli. Tale operazione, contrat-tualmente definita come la vendita e l’acquisto di un ramo d’azienda, costituisce un’aggregazione traentità sottoposte a controllo comune e come tale è esplicitamente esclusa dal campo di applicazione

Page 69: 2007 bilancio

del principio contabile IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”. Nell’assenza di un principio contabile di ri-ferimento, le operazioni della specie sono state contabilmente trattate nel presente bilancio appli-cando gli “Orientamenti preliminari Assirevi in tema IFRS” (c.d. OPI) ossia documenti di orientamentoche hanno l’obiettivo di individuare quale sia il trattamento contabile secondo gli IFRS nel bilancioseparato delle entità sottoposte a controllo comune, coinvolte in operazioni di aggregazione infra-gruppo. Nel caso di specie è stato in particolare applicato l’OPI n. 1 “Trattamento contabile delle bu-siness combinations of entities under common control nel bilancio d’esercizio e nel bilancio consolidato”. In estrema sintesi la prassi contabile indicata dall’OPI n. 1 deriva dal riconoscimento o meno di unasignificativa sostanza economica dell’operazione realizzata, laddove per sostanza economica si in-tende la generazione di valore aggiunto per il complesso delle parti interessate (quale ad esempiomaggiori ricavi, risparmi di costi, realizzazioni di sinergie) che si concretizzi in significative variazioninei flussi di cassa ante e post operazione delle attività trasferite. In particolare:il maggior valore pagato per l’acquisizione delle attività trasferite è iscritto a voce 120 “Attività im-materiali - avviamento” qualora venga riconosciuta all’operazione significativa sostanza economica;viceversa il maggior valore è iscritto a deduzione del patrimonio netto in apposita riserva;il maggior valore incassato per la vendita delle attività trasferite è iscritto a conto economico qualeplusvalenza qualora venga riconosciuta all’operazione significativa sostanza economica; viceversa ilmaggior valore è iscritto ad incremento del patrimonio netto in apposita riserva.In considerazione del fatto che allo stato attuale non si rileva una interpretazione omogenea e con-solidata dei contenuti espressi dagli OPI, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento della si-gnificativa sostanza economica, si è preferito adottare per il bilancio 2007 un approccio prudenzialeche ha portato all’iscrizione a patrimonio netto sia del maggior valore pagato che del maggior valoreincassato nell’ambito delle operazioni sopra descritte. La movimentazione dell’apposita riserva pa-trimoniale è oggetto di commento nella sezione 14 “Patrimonio dell’impresa” della Nota Integrativadel presente fascicolo.

Nuova normativa TFRL’entrata in vigore del Decreto Legislativo 252/2005 ha introdotto la c.d. “riforma della previdenzacomplementare” i cui effetti riguardano, tra l’altro, il debito relativo al trattamento di fine rapportodei dipendenti.La riforma in parola, che interessa in via esclusiva le quote di trattamento di fine rapporto maturandedal 1° gennaio 2007, prevede che a decorrere da tale data le stesse debbano essere destinate, ascelta del lavoratore dipendente9, a forme di previdenza complementare10 ovvero debbano esseremantenute in azienda; in tale ultimo caso, qualora l’azienda conti almeno 50 dipendenti, le quote ma-turande vengono trasferite al Fondo Tesoreria Inps11.Per le aziende che redigono il bilancio in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS,l’introduzione della predetta normativa comporta la necessità di definire il trattamento contabiledelle:quote di TFR maturate al 31.12.2006;quote di TFR maturande dall’1.1.2007 destinate alla previdenza complementare;quote di TFR maturande dall’1.1.2007 destinate all’INPS.L’obbligazione rappresentativa del trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2006 rimaneiscritta anche dopo il 1° gennaio 2007 nel passivo patrimoniale del bilancio aziendale configurando,in continuità con la normativa previgente ed in applicazione dello IAS 19, un piano a benefici defi-niti che deve continuare ad essere valutato secondo le logiche attuariali.L’unica variazione, rispetto al passato, è che il modello di valutazione utilizzato include le ipotesi diincremento per rivalutazione di legge previste dall’art. 2120 del Codice Civile e non quelle stimatedall’azienda. Per contro il modello continua a tenere in considerazione le usuali ipotesi demografi-che e finanziarie (leggasi, a titolo esemplificativo, ipotesi attuariali relative a mortalità, invalidità,cessazione dall’azienda per dimissioni o licenziamento, richieste di anticipazioni da parte del di-pendente nonché all’andamento del reale potere d’acquisto del denaro).

L’applicazione del modello valutativo rivisto nel senso sopra descritto ha comportato per Banca Ca-rime una riduzione complessiva del debito per TFR, rispetto alla passività iscritta in bilancio al 31dicembre 2006, pari a 8,1 milioni di euro; la differenza riscontrata è oggetto di rilevazione a conto

9 La scelta andava operata entro il 30 giugno 2007 per i dipendenti già in servizio al 31 dicembre 2006 ovvero entro 6 mesi dalla data di as-sunzione per i dipendenti assunti a far tempo dal 1º gennaio 2007.

10Mediante scelta espressa ovvero mediante il meccanismo del c.d. silenzio-assenso.11Si noti che tale fondo, diversamente da FondInps che è la forma pensionistica complementare istituita appunto presso l’INPS e destinata ad

accogliere le quote di TFR maturando dei lavoratori che si avvalgono del c.d. silenzio-assenso, non configura una forma di previdenza com-plementare.

Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

76

Page 70: 2007 bilancio

economico, quale componente positiva non ricorrente, tra le “Spese per il personale” in contropar-tita appunto alla riduzione della citata passività, per 5,4 milioni al netto dell’imposizione fiscale e deiterzi. Ciò deriva dalla considerazione che la riforma normativa introdotta produce un “curtailment”(leggasi riduzione) del piano a benefici definiti per tutti i soggetti aderenti al piano rivedendo in modoradicale le condizioni del piano stesso. Con riguardo alle quote di TFR maturande a far tempo dal 1° gennaio 2007 la riforma produce ef-fetti diversi a seconda della data di assunzione del dipendente (dipendenti già in servizio al 31 di-cembre 2006 ovvero dipendenti assunti dal 1° gennaio 2007). Per ulteriori approfondimenti riguardoalla riforma TFR si rinvia a quanto pubblicato nella relazione sulla gestione.

Allineamento di prassi contabiliGli interventi promossi nell’ambito del processo di allineamento delle prassi contabili hanno ri-guardato:1) un’omogenea classificazione delle componenti economiche (in particolare con riferimento alle voci

“Altre spese amministrative” e “Altri proventi/oneri di gestione”) e la relativa omogeneizzazionedelle informazioni contabili di dettaglio rese in forma tabellare con riferimento alle voci di contoeconomico “Altre spese amministrative” e “Altri proventi/oneri di gestione”;

2) l’identificazione di modalità comuni, a fronte delle divergenze riscontrate, per la rilevazione diparticolari eventi contabili tra i quali i principali concernono:- iscrizione di Fondi per rischi e oneriTali fondi sono, di norma, movimentati in contropartita alla voce “Accantonamenti netti ai fondiper rischi e oneri” di conto economico con l’unica eccezione dei fondi inerenti le spese per il per-sonale che vengono movimentati in contropartita a questa voce;- proventi e gli oneri riferiti ad esercizi precedentiSono iscritti nelle competenti voci di conto economico per natura e solo in via residuale, laddovenon esista una più idonea voce di conto economico, alla voce “altri proventi/oneri di gestione”;debiti verso fornitori, originati dalla fornitura di beni nonché dalla prestazione di servizi, chesono stati iscritti nella voce “Altre passività”;debiti e crediti verso capogruppo per consolidato fiscale, sono stati iscritti nella voce “Altrepassività” e “Altre attività”.Gli effetti derivanti dalle attività di omogeneizzazione sopra riportate non hanno comportato im-patti sul conto economico;

3) l’armonizzazione delle metodologie di calcolo delle rettifiche collettive sui crediti in bonis. Il crite-rio di calcolo prescelto, applicato a partire dal presente bilancio a tutte le società del Gruppo, èallineato ai criteri convenzionali di Basilea 2 che considerano un orizzonte temporale di 12 mesiper la stima delle previsioni di default. Tale scelta è inoltre dettata principalmente dalle seguenti ulteriori motivazioni:massima coerenza tra l’adozione di un parametro temporale unico e l’utilizzo omogeneo a regimedi processi, di sistemi di monitoraggio e di reportistica in materia di presidio del credito piena-mente uniformi all’interno del Gruppo, con conseguente maggiore semplicità organizzativa nellastrutturazione del sistema di rilevazione e monitoraggio;allineamento alla prassi adottata dal mercato nazionale che consente una maggiore comparabi-lità del bilancio aziendale a quello delle principali banche nazionali;orizzonte temporale attualmente supportato dal sistema informatico prescelto dal Gruppo.L’adozione del criterio in parola ha comportato un impatto negativo una tantum e non ricorrentesull’utile netto di circa 4,2 milioni di euro;

4) la finalizzazione del modello di misurazione dell’impairment degli avviamenti iscritti.

Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

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IAS/IFRS PRINCIPI CONTABILI OMOLOGAZIONE

IAS 1 Presentazione del bilancio Reg. 2238/2004, mod. 1910/2005, 108/2006

IAS 2 Rimanenze Reg. 2238/2004, 1358/2007

IAS 7 Rendiconto finanziario Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004, 1358/2007

IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori Reg. 2238/2004

IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio Reg. 2238/2004

IAS 11 Commesse a lungo termine Reg. 1725/2003

IAS 12 Imposte sul reddito Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004, 211/2005

IAS 14 Informativa di settore Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004, 108/2006

IAS 16 Immobili, impianti e macchinari Reg. 2238/2004 mod. 211/2005, 1910/2005

IAS 17 Leasing Reg. 2238/2004, 108/2006

IAS 18 Ricavi Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004

IAS 19 Benefici per i dipendentiReg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004, 211/2005,1910/2005, 1358/2007

IAS 20Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sul-l’assistenza pubblica

Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004

IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere Reg. 2238/2004

IAS 23 Oneri finanziari Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004

IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate Reg. 2238/2004 mod. 1910/2005

IAS 26 Fondi di previdenza Reg. 1725/2003

IAS 27 Bilancio consolidato e separato Reg. 2238/2004, 1358/2007

IAS 28 Partecipazioni in collegate Reg. 2238/2004

IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004

IAS 31 Partecipazioni in joint venture Reg. 2238/2004

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio Reg. 2237/2004 mod. 2238/2004, 211/2005, 1864/2005,108/2006

IAS 33 Utile per azione Reg. 2238/2004 mod. 211/2005, 108/2006, 1358/2007

IAS 34 Bilanci intermedi Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004, 1358/2007

IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività Reg. 2236/2004 mod. 2238/2004, 1358/2007

IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004

IAS 38 Attività immateriali Reg. 2236/2004 mod. 2238/2004, 211/2005, 1910/2005

IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione Reg. 2086/2004 mod. 2236/2004, 211/2005, 1751/2005,1864/2005, 1910/2005, 2106/2005, 108/2006

IAS 40 Investimenti immobiliari Reg. 2238/2004

IAS 41 Agricoltura Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004

IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili internazionaliReg. 707/2004 mod. 2236/2004, 2237/2004, 2238/2004,211/2005, 1751/2005, 1864/2005, 1910/2005, 108/2006

IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni Reg. 211/2005

IFRS 3 Aggregazioni aziendali Reg. 2236/2004

IFRS 4 Contratti assicurativi Reg. 2236/2004, 108/2006

IFRS 5Attività non correnti possedute per la vendita e attività ope-rative cessate

Reg. 2236/2004, 1358/2007

IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie Reg. 1910/2005, 1358/2007

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative Reg. 108/2006

IFRS 8 Settori operativi Reg. 1358/2007

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ELENCO DEI PRINCIPALI PRINCIPI IAS/IFRS OMOLOGATI DALLA COMMISSIONE EUROPEAI principi IAS/IFRS vigenti alla data di redazione del bilancio e le relative interpretazioni, adottatinella redazione del presente bilancio in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati,sono di seguito elencati.

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SIC/IFRIC DOCUMENTI INTERPRETATIVI OMOLOGAZIONE

IFRIC 1Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti, ripristini e passivitàsimilari

Reg. 2237/2004

IFRIC 2 Azioni dei Soci in entità cooperative e strumenti simili Reg. 1073/2005

IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing Reg. 1910/2005

IFRIC 5Diritti derivanti da interessenze in fondi per smantellamenti, ripristini e bonifi-che ambientali

Reg. 1910/2005

IFRIC 6Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato specifico – Rifiuti di ap-parecchiature elettriche ed elettroniche

Reg. 108/2006

IFRIC 7Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi dello IAS 29 “Informa-zioni contabili in economie iperinflazionate”

Reg. 708/2006

IFRIC 8 Ambito di applicazione dell’IFRS 2 Reg. 1329/2006

IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati Reg. 1329/2006

IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione durevole di valore Reg. 610/2007

IFRIC 11 IFRS 2 – Operazioni con azioni proprie e del gruppo Reg. 611/2007

SIC 7 Introduzione dell’Euro Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004

SIC 10 Assistenza pubblica – Nessuna specifica relazione alle attività operative Reg. 1725/2003

SIC 12 Consolidamento – Società a destinazione specifica (Società veicolo)Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004,1751/2005

SIC 13Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei parteci-panti al controllo

Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004

SIC 15 Leasing operativo – Incentivi Reg. 1725/2003

SIC 21 Imposte sul reddito – Recupero delle attività rivalutate non ammortizzabili Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004

SIC 25Imposte sul reddito – Cambiamenti di condizione fiscale di un’impresa o deisuoi azionisti

Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004

SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004

SIC 29 Informazioni integrative – Accordi per servizi di concessione Reg. 1725/2003

SIC 31 Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004

SIC 32 Attività immateriali – Costi connessi a siti webReg. 1725/2003 mod. 2236/2004,2238/2004

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Danzatrici del Choros – VI sec. a.C.Paestum (Salerno)Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i beni Archeologici della Campania

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A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione

2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita

3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

4 - Crediti

5 - Attività finanziarie valutate al fair value

6 - Operazioni di copertura

7 - Partecipazioni

8 - Attività materiali

9 - Attività immateriali

10 - Attività non correnti in via di dismissione

11 - Fiscalità corrente e differita

12 - Fondi per rischi ed oneri

13 - Debiti e titoli in circolazione

14 - Passività finanziarie di negoziazione

15 - Passività finanziarie valutate al fair value

16 - Operazioni in valuta

17 - Altre informazioni

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PRINCIPI CONTABILI

1. Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione eattività e passività finanziarie valutate al fair value

La categoria comprende:1.1. Definizione Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazioneUn’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. FairValue Through Profit or Loss – FVPL), ed iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la ne-goziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è:• acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve;• parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente per i

quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nelbreve periodo;

• un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di copertura– vedasi successivo specifico paragrafo).

Banca Carime iscrive tra le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” titoli appartenenti alportafoglio di negoziazione (escluse le emissioni obbligazionarie proprie), al portafoglio libero e alportafoglio di trading.

1.1.1. Strumenti finanziari derivatiSi definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche:• il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno stru-

mento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice diprezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita;

• non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore diquanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile acambiamenti di fattori di mercato;

• è regolato a data futura.

Banca Carime detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità dicopertura (per questi ultimi si veda successivo specifico paragrafo). Tutti i derivati di negoziazionesono iscritti nel comparto ad un valore iniziale pari al fair value che generalmente coincide con ilcosto. Successivamente, i contratti derivati sono valutati al fair value, pari al valore che la Banca pa-gherebbe o incasserebbe nell’ipotesi di rescindere, al momento della valutazione, il contratto deri-vato. Ogni variazione riscontrata nel fair value è imputata a conto economico nella voce “80 Risultatonetto dell’attività di negoziazione”.

Il fair value dei derivati è determinato mediante l’applicazione delle metodologie descritte nel suc-cessivo paragrafo “Criteri di valutazione”.

1.1.2. Strumenti finanziari derivati incorporatiSi definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido(combinato) che include anche un contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei flussifinanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a quelli del derivato preso a séstante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivatoa sé stante se e soltanto se:• le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati

alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario;• uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la defi-

nizione di derivato;• lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute per

la negoziazione.Il fair value dei derivati scorporati è determinato seguendo le metodologie descritte nel successivo pa-ragrafo “Criteri di valutazione”.

1.2. Definizione Attività e Passività finanziarie valutate al fair valueUn’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le “Atti-

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vità e passività finanziarie valutate al fair value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30 “Attività fi-nanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”

Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede dirilevazione iniziale solo quando:a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorpo-

rato modifica significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal con-tratto;

b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore infor-mativa in quanto:

elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazioneche altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativiutili e perdite su basi diverse;

o• un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento

viene valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o strategia diinvestimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai dirigenti con re-sponsabilità strategiche.

Banca Carime ha collocato nel comparto delle “Attività finanziarie valutate al fair value” le polizze dicapitalizzazione in essere in quanto trattasi di contratti ibridi contenenti derivati incorporati chemodificano significativamente i flussi finanziari contrattuali altrimenti previsti dal contratto ospite.

1.3. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e pas-sività finanziarie valutate al fair value” sono iscritti al momento di regolamento, se titoli di debito odi capitale, o alla data di sottoscrizione, se contratti derivati, ad un valore pari al costo inteso comeil fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamenteattribuibili agli strumenti stessi.

1.4. Criteri di valutazioneSuccessivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair valuecon imputazione delle variazioni riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle attività/pas-sività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione” e, per quanto ri-guarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle attività epassività finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività o passivitàdi un portafoglio di negoziazione è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni divalutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria e di seguito descritti.

1.4.1. Metodologie di determinazione del Fair ValueTitoli: quotati e non quotatiNel caso di titoli quotati su mercati attivi, la determinazione del fair value è basata sulle quotazionidel mercato di riferimento (ossia quello su cui si verifica il maggior volume delle contrattazioni) de-sumibili da provider internazionali e rilevate l’ultimo giorno di riferimento dell’esercizio o del periododi riferimento. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni riflettano normali operazioni dimercato, siano prontamente e regolarmente disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolarioperazioni di mercato.Nel caso di titoli non quotati il fair value è determinato applicando tecniche di valutazione finaliz-zate alla determinazione del prezzo che lo strumento avrebbe avuto alla data di valutazione in un li-bero scambio motivato da normali considerazioni commerciali. La determinazione del fair value èottenuta attraverso l’applicazione di metodologie diffuse a livello di mercati internazionali e modellivalutativi interni. In particolare, per le obbligazioni non quotate si applicano modelli di attualizza-zione dei flussi di cassa futuri attesi – utilizzando strutture di tassi di interesse che tengono oppor-tunamente in considerazione il settore di attività di appartenenza dell’emittente e della classe dirating, ove disponibile – e modelli di prezzo delle opzioni. Per i titoli di capitale vengono utilizzati iprezzi desumibili da transazioni comparabili, i multipli di mercato di società direttamente confron-tabili, nonché i modelli di valutazione di tipo patrimoniale, reddituale e misto.

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Derivati: quotati e non quotatiNel caso di derivati quotati la determinazione del fair value è basata su prezzi desunti da mercati at-tivi. Per i derivati non quotati il fair value è determinato applicando modelli di attualizzazione deiflussi di cassa futuri che ponderano anche il rischio di credito associato allo strumento finanziario.Nel caso di derivati negoziati con controparti istituzionali, in considerazione degli accordi di com-pensazione (c.d. CSA) miranti alla mitigazione del rischio di credito, si ritiene che tale rischio possaessere ritenuto pressoché nullo.

1.5. Criteri di cancellazioneLe “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e attività e passività finanziarie valu-tate al fair value” vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi fi-nanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o quando l’attività o passività finanziaria èceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse.Il risultato della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione è imputatoa conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione” diversamente il risul-tato della cessione di attività o passività finanziarie valutate al fair value è imputato a conto econo-mico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita

2.1. DefinizioneSi definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie nonderivate che sono designate come tali o non sono classificate come: 1. crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo);2. attività finanziarie detenute sino alla scadenza;3. attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto economico

(vedasi paragrafo precedente).

Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”.

Banca Carime colloca in questa categoria titoli provenienti dal portafoglio strategico (titoli obbliga-zionari e fondi) nonché i possessi azionari, non qualificabili come partecipazioni controllate, con-trollate congiuntamente o collegate, non detenuti per attività di merchant banking e di private equity.

2.2 Criteri di iscrizioneGli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo quando,l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regola-mento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli stessi. Tale valoreinclude i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi.L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare da riclassificazione dalcomparto “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”; in tale circostanza il valore di iscrizioneè pari al fair value dell’attività al momento del trasferimento.

2.3. Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita continuanoad essere valutate al fair value con imputazione a conto economico, della quota interessi (come ri-sultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a patrimonio netto nella voce“130 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione delle perdite durevoli per ri-duzione di valore, fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in cui l’utile o la perditacomplessivo rilevato precedentemente nel patrimonio netto deve essere rilevato a conto economico.I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera attendibile il fair value, secondo le me-todologie esposte, sono iscritti al costo.Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza diobiettive evidenze di riduzione di valore. In presenza di perdite durevoli di valore, la variazione cu-mulata, precedentemente iscritta a Patrimonio nella voce anzidetta, è imputata direttamente a contoeconomico nella voce “130 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finan-ziarie disponibili per la vendita”.

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La perdita durevole di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qual-siasi rimborso di capitale e ammortamento) di un’attività finanziaria disponibile per la vendita ec-cede il suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della rimozionedei motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate: • se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di patrimonio;• se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico nella voce

“130 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie disponibili perla vendita”.

In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento,in assenza di precedenti rettifiche, avrebbe avuto a quel momento.Per gli investimenti azionari quotati il valore di recupero è determinato sulla base del prezzo di mer-cato qualora la diminuzione osservata abbia raggiunto un livello tale che il recupero del valore dicosto non può essere ragionevolmente atteso in un prevedibile futuro. Per gli investimenti azionarinon quotati il valore di recupero è determinato applicando tecniche di valutazione riconosciute in-ternazionalmente. Il metodo standard applicato è basato su osservazioni multiple dei guadagni di so-cietà similari rinvenibili sul mercato.

2.3.1. Metodologie di determinazione del Fair ValueSi rinvia a quanto descritto nel paragrafo “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazionee attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

2.4. Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i di-ritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanzia-ria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietàdell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita è impu-tato a conto economico nella voce “100 Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: b) attività finan-ziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione si procede inoltre all’azzeramento,contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in precedenza im-putato nella riserva di patrimonio “130 Riserve da valutazione”.

3. Crediti e Finanziamenti

3.1. DefinizioneSi definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie nonderivate, aventi pagamenti fissi o determinabili che non sono stati quotati in un mercato attivo.Fanno eccezione:a quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate come pos-

sedute per la negoziazione, e quelle eventualmente iscritte al momento della rilevazione inizialeal fair value rilevato a conto economico;

b quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita;c quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale per

cause diverse dal deterioramento del credito; in tal caso sono classificate come disponibili per lavendita.

I crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clien-tela”.Banca Carime include tra i crediti gli impieghi con clientela e con banche, sia erogati direttamentesia acquistati da terzi; rientrano in tale categoria anche i crediti commerciali, le operazioni pronticontro termine ed i crediti originati da operazioni di leasing finanziario, i buoni fruttiferi postali pro-venienti dal portafoglio strategico ed i titoli di debito emessi da società del Gruppo UBI.

3.2. Criteri di iscrizione I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di uncontratto di finanziamento ossia quando il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle sommecontrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione del finanziamento. Ilvalore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde all’am-montare erogato comprensivo dei costi o proventi direttamente riconducibili allo stesso e determi-nabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel

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valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte de-bitrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è calco-lato mediante l’applicazione di apposite tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali circo-stanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata direttamente aconto economico nella voce interessi.I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivenditaa termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazionidi vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo per-cepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate comecrediti per l’importo corrisposto a pronti.

3.3. Criteri di valutazioneI crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse ef-fettivo.Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata misurataal momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dal-l’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza trail valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una riduzione di va-lore o di irrecuperabilità).Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passi-vità finanziaria (o gruppo di attività e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o pas-sivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente ipagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Al fine della de-terminazione del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in con-siderazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, il pagamentoanticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future su crediti. Ilcalcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parteintegrante del tasso di interesse effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti.

Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza cheun’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Talecircostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere l’ammontare do-vuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza:a. di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;b. di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli inte-

ressi o del capitale;c. del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del

beneficiario, estende al beneficiario una concessione che il finanziatore non avrebbe altrimentipreso in considerazione;

d. della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria;e. della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie;f. di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari

stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione iniziale diquelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le singole atti-vità finanziarie nel gruppo.

La valutazione dei crediti non performing (crediti che, in funzione delle definizioni attribuite da Bancad’Italia, si trovano in stato di sofferenza, incaglio, ristrutturati, esposizioni scadute) avviene secondomodalità analitiche. La valutazione dei restanti crediti secondo tecniche collettive, mediante rag-gruppa-menti in classi omogenee di rischio in termini di settore di appartenenza e tipologia di ga-ranzia.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basanosull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle eventualigaranzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini della determinazione del va-lore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassistimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’entità della perdita ri-sulta pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finan-ziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario.La modalità collettiva viene applicata anche per le esposizioni soggette al rischio paese ossia ai

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crediti non garantiti verso residenti in paesi che presentano difficoltà nel servizio del debito. Talicrediti non includono le esposizioni deteriorate per le quali si applica la valutazione analiticasopra richiamata.La valutazione dei crediti performing (posizioni in bonis ed esposizioni soggette al rischio paese) ri-guarda portafogli di attività per le quali non sono riscontrati elementi oggettivi di perdita e che per-tanto vengono assoggettati ad una valutazione collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività,aggregate in classi omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito vengono ap-plicate percentuali di perdita desumibili dalle serie storico-statistiche.Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo stessoè inserito in una categoria di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito equindi sottoposto a valutazione collettiva.

Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130 Ret-tifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti” così come i recuperi di parte o tuttigli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di una mi-gliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del ca-pitale e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivovenir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel casodi valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate inmodo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla data di valutazione.

3.3.1. Metodologie determinazione Fair ValueIl fair value di crediti e finanziamenti è determinato considerando i flussi di cassa futuri, attualiz-zati al tasso di sostituzione ossia al tasso di mercato in essere alla data di valutazione relativo aduna posizione con caratteristiche omogenee al credito oggetto di valutazione. Il fair value è determinato per tutti i crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanzia-menti oggetto di coperture efficaci, viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di co-pertura per fini valutativi.

3.4. Criteri di cancellazioneI crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali suiflussi finanziari dagli stessi derivanti o quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimentosostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà. In caso contrario i crediti e finan-ziamenti continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro titolarità giuridica sia trasferitaad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento residuo.Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto contrat-tuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume l’obbligazionecontrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo.Il risultato economico della cessione di crediti e finanziamenti è imputato a conto economico nellavoce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti”.

4. Derivati di copertura

4.1. DefinizioneLe operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato ele-mento (o gruppo di elementi) attribuibili ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su undiverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettiva-mente manifestarsi.

La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente rappresentazionecontabile, e che sono descritte nel prosieguo:• Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value dell’attività o

passività oggetto di copertura;• Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei flussi

finanziari attesi rispetto alle ipotesi iniziali.Solo prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda possono essere designati comestrumenti di copertura.

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4.2. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e suc-cessivamente misurati al fair value e sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale “80Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”.

Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e sol-tanto se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte:• all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di co-

pertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare lacopertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, l’elementoo l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come la Banca valuta l’efficacia dello stru-mento di copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento copertoo dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto;

• la copertura è attesa altamente efficace;• la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è altamente

probabile e presenta un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe incidere sulconto economico;

• l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata;• la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente efficace

per tutti gli esercizi di riferimento per cui la copertura era designata.

4.2.1. Metodologie di esecuzione test efficaciaLa relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione contabile,se all’inizio e durante la sua vita i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell’elemento co-perto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente compensati dai cambiamentidel fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale conclusione è raggiunta qualora ilrisultato effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso tra 80% e 125%.La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale mediante l’esecuzione del test pro-spettico ed in occasione della redazione del bilancio annuale mediante l’esecuzione del test retro-spettivo; l’esito di tale test giustifica l’applicazione della contabilizzazione di copertura in quantodimostra la sua attesa efficacia.

Con cadenza mensile viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata che si pone l’obiet-tivo di misurare il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di riferimento e quindi ve-rificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia stata effettivamente efficace.

Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico, mache non soddisfano i requisiti per essere considerati efficaci strumenti di copertura, sono registratinella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero “40 Passività finanziarie de-tenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80 Risultato netto del-l’attività di negoziazione”.

Per la descrizione dei metodi utilizzati ai fini del calcolo del fair value dei derivati si rinvia a quantoscritto nel paragrafo “Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e passi-vità finanziarie valutate al fair value”.

4.3. Criteri di valutazione

4.3.1. Copertura di Fair ValueLa copertura di fair value è contabilizzata come segue:• l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value è iscritto

a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”;• l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore contabile

dell’elemento coperto ed è rilevato immediatamente, a prescindere dalla categoria di appartenenzadell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta.

La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi:1. lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato;2. la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti;

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3. la Banca revoca la designazione.Nel caso sub 2, qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggioreo minore valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura dive-nuta inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivovigente al momento di revoca della copertura.Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle attivitào passività oggetto di copertura sono descritte nei paragrafi di commento alle attività finanziarie di-sponibili per la vendita, crediti e finanziamenti.

4.3.2. Copertura di flussi finanziariQuando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi fi-nanziari attesi da una attività o passività iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta al-tamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo:• gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte efficace della co-

pertura sono registrate nell’apposita riserva di patrimonio denominata “130 Riserve da valutazione”;• gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte inefficace della

copertura sono registrate direttamente a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’at-tività di copertura”;

• l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di appartenenza.

Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di un’attività o passività non finan-ziaria, i corrispondenti utili o perdite imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da valutazione”sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale all’attività o passivitàoggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura comporti successivamentel’iscrizione di una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite associati che erano stati inizial-mente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono riclassificati a conto eco-nomico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività acquistata o passività assuntaha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o perdite imputati alla predetta Ri-serva non sia considerata recuperabile, è riclassificata a conto economico nella voce “80 Risultatonetto dell’attività di negoziazione”.

In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati nellavoce “130 Riserve da valutazione” sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse moda-lità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto economico.

In ciascuna delle seguenti circostanze la Banca deve cessare prospetticamente la contabilizzazionedi copertura:a. lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo scopo, la

sostituzione o il riporto di uno strumento di copertura con un altro strumento di copertura nonè una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte della documentata stra-tegia di copertura della Banca). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello strumento di co-pertura rimane rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui la copertura eraefficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio netto sino a quando la programmata ope-razione, oggetto di copertura, si verifica;

b. la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso, l’utile ola perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto apartire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonionetto sino a quando la programmata operazione si verifica;

c. non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso qualsiasi corre-lato utile o perdita complessiva sullo strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimo-nio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto economico;

d. la Banca revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile o la per-dita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a par-tire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio nettosino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere.

Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che erastato rilevato direttamente nel patrimonio netto è stornato a conto economico.

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5. Partecipazioni

5.1. Definizione

5.1.1. Partecipazione collegata Si definisce “collegata” la società in cui si detiene almeno il 20% dei diritti di voto o su cui la parte-cipante esercita influenza notevole e che non è né una controllata né una controllata congiunta perla partecipante. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche fi-nanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le parteci-pazioni in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

5.2. Criteri di iscrizioneLe partecipazioni sono iscritte in bilancio in applicazione delle logiche espresse nei precedenti pa-ragrafi.

5.3. Criteri di valutazioneAd ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza chela partecipazione abbia subito una riduzione di valore. Si procede quindi al calcolo del valore recu-perabile tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà ge-nerare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. L’eventuale minor valore, rispetto alvalore contabile, così determinato viene imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce“210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future ripresedi valore laddove siano venuti meno i motivi che hanno originato le precedenti svalutazioni.

5.4. Criteri di cancellazioneLe partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi fi-nanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando sono cedute con trasferimento sostanziale ditutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di Partecipazionivalutate al patrimonio netto è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle par-tecipazioni”.

6. Attività Materiali

6.1. Definizione attività ad uso funzionaleSono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini del-l’espletamento dell’attività sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore del-l’esercizio. Sono ricompresi gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi.

6.2. Definizione attività detenute a scopo di investimentoSono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità dipercepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un inve-stimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del proprietario per il fatto che ori-gina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca.Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento) anchequelle iscritte a seguito di contratti di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle stesserimanga in capo all’azienda locatrice.

6.3. Criteri di iscrizione Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo (nellavoce “110 Attività Materiali”), comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa in fun-zione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili. Tale valore è successivamenteincrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici futuri. I costi di ma-nutenzione ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui si ve-rificano di contro le spese di manutenzione straordinaria da cui sono attesi benefici economici futurisono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono.Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici fu-turi sono iscritte:

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• se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, nella ca-tegoria più idonea, sia che si riferiscano a beni di terzi utilizzati in forza di un contratto di loca-zione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario;

• se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, ad in-cremento dell’attività cui si riferiscono, se utilizzate in forza di un contratto di leasing finanziarioovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per effetto di un contratto dilocazione.

Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se:è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda;il costo del bene può essere attendibilmente determinato.

6.4. Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo, comesopra definito, al netto degli ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore cumulata. Il va-lore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia l’ammontare previsto che si otterrebbenormalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se l’attività fosse già nelle con-dizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è ripartito sistematicamente lungola vita utile dell’attività materiale adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote co-stanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare eventuali stime significativa-mente difformi dalle precedenti, è definita come:• il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o,• la quantità di prodotti o unità similari che la Banca si aspetta di ottenere dall’utilizzo dell’attività

stessa.

In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti di di-versa vita utile, i terreni, siano essi a sé stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono soggettiad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile indefinita. Lo scorporo delvalore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i fabbricati, inproporzione alla percentuale di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati secondo i criterisopra esposti.

Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente desti-nato ad aumentare con il trascorrere del tempo.

L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando l’at-tività è eliminata contabilmente alla data più recente tra quella in cui l’attività è classificata per lavendita e la data di eliminazione contabile. Di conseguenza, l’ammortamento non cessa quando l’at-tività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia completamente am-mortizzata.

Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate:- se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come sopra de-

scritta;- se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in forza di un

contratto di locazione, secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese pos-sono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione ovvero, nel caso di beni utilizzatiin forza di un contratto di leasing finanziario, secondo la vita utile attesa dell’attività cui si rife-riscono.

L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce “150Altre Attività” è iscritto alla voce “190 Altri oneri/proventi di gestione”.

Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale esistenzadi indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confrontotra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero. Quest’ultimo è il minor va-lore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso inteso come ilvalore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita viene iscritta immediatamente a contoeconomico nella voce “170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”; in tale voce con-fluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore qualora vengano meno i motivi che hanno originatola precedente svalutazione.

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6.4.1 Definizione e determinazione del fair value

ImmobiliIl fair value viene determinato con riferimento al valore di mercato inteso come il miglior prezzo alquale la vendita di un bene immobile potrà ragionevolmente ritenersi come incondizionatamenteconclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, presupponendo:- che il venditore ed il compratore siano controparti indipendenti;- che la parte venditrice abbia la reale intenzione di alienare i beni;- che ci sia un ragionevole periodo di tempo (considerando la tipologia del bene e la situazione del

mercato) per effettuare una adeguata commercializzazione, concordare il prezzo e le condizioni ne-cessarie per portare a termine la vendita;

- che il trend di mercato, il livello di valore e le altre condizioni economiche alla data di stipula del pre-liminare del contratto di compravendita siano identici a quelli esistenti alla data della valutazione;

- che eventuali offerte da parte di acquirenti per i quali la proprietà abbia caratteristiche tali da farlaconsiderare come “fuori mercato” non vengano prese in considerazione.

Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti me-todi:• metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri si-

mili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concor-renziali;

• metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà si-mile, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato.

I metodi di cui sopra sono stati eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamentemediati.

Determinazione valore terrenoLa metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile alterreno si è basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia co-struttiva, dello stato di conservazione e del costo di ricostruzione a nuovo dell’intero immobile.

6.5. Attività Materiali acquisite in Leasing FinanziarioIl leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivantidalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto.L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suodiritto all’utilizzo del bene locato e corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del leasing.Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario comeattività e passività nel proprio bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al va-lore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore attuale dei pagamenti minimi do-vuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale implicito, se determinabile;in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento marginale del locatario. Even-tuali costi diretti iniziali sostenuti dal locatario sono aggiunti all’importo rilevato come attività.I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I primisono ripartiti lungo la durata contrattuale in modo da determinare un tasso d’interesse costantesulla passività residua. Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività og-getto di contratto e degli oneri finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento utilizzatoper i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i beni di proprietà al cui paragrafosi rinvia per una descrizione più dettagliata.

6.6. Criteri di cancellazioneL’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è per-manentemente ritirata dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Leeventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione dell’attivitàmateriale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività,sono rilevate a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.

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7. Attività immateriali

7.1. DefinizioneE’ definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utiliz-zata nell’espletamento dell’attività sociale. L’attività è identificabile quando:• è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza,

locata o scambiata;• deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano

trasferibili o separabili da altri diritti e obbligazioni.

L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventipassati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici alla Banca. La Banca ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici economici futuri deri-vanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi.I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi originatidalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo od altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’atti-vità da parte della Banca.Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se:a. è probabile che affluiranno alla Banca benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività;b. il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente.

La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti ragionevolie sostenibili che rappresentano la migliore stima dell’insieme di condizioni economiche che esiste-ranno nel corso della vita utile dell’attività.Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività èvalutato sulla base delle fonti d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale, dando unmaggior peso alle fonti d’informazione esterne.Banca Carime classifica quali attività immateriali esclusivamente l’avviamento.

7.1.1. Attività immateriale a vita utile definitaE’ definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il qualeci si attende la produzione dei correlati benefici economici.

7.1.2. Attività immateriale a vita utile indefinitaE’ definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al pe-riodo durante il quale ci si attende che l’attività generi benefici economici per l’azienda. L’attribuzionedi vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese future che nel corso deltempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività, prolungando la vita utile.

7.2. Criteri di iscrizione L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo edeventuali spese successive all’iscrizione iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare be-nefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite all’attività inmodo attendibile.

Il costo di un’attività immateriale include:• il prezzo di acquisto, incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo aver de-

dotto sconti commerciali e abbuoni;• qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo.

7.3. Criteri di valutazioneSuccessivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costoal netto degli ammortamenti complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi.L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile dell’immobi-lizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il metodo di ri-partizione a quote costanti.Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cuil’attività è eliminata contabilmente.Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi, avviamento, così come definito nel para-

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grafo successivo qualora positivo) sono iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di valore ri-scontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica dell’adeguatezza del valoredi carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non si procedeal calcolo dell’ammortamento.

Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è og-getto di rilevazione. Le spese di ricerca (o della fase di ricerca di un progetto interno) sono rilevatecome costo nel momento in cui sono sostenute.

Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è ri-levata se, e solo se, può essere dimostrato quanto segue:a. la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o

la vendita;b. l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla;c. la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale.

Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza eventualedi perdite di valore relative ad attività immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza tra il valored’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le eventuali riprese di valore,nella voce “180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali” ad esclusione delle perditedi valore relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche di valore dell’avviamento”.

7.4. AvviamentoSi definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passivitàacquisite nell’ambito di una aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o attivitàaziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del bilancio. Il risultato di quasi tutte leaggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente, ottiene il controllo diuna o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa acquisisce un gruppodi attività o di attivi netti che non costituiscono un’attività aziendale, questa alloca il costo dell’as-sieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair value alla data di acquisi-zione.Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e controllatanel quale l’acquirente è la controllante e l’acquisito una controllata dell’acquirente.

Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (c.d. purchasemethod).

Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi:a. identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo delle

altre imprese o attività aziendali aggregate);b. determinazione del costo dell’aggregazione aziendale;c. allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale alle attività acquisite

nonché alle passività e passività potenziali assunte.

Con il metodo dell’acquisto l’acquirente determina il costo di una aggregazione aziendale come lasomma complessiva:a) dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e

degli strumenti rappresentativi di capitale emessi dall’acquirente, in cambio del controllo del-l’acquisito;

b) di qualunque costo direttamente attribuibile all’aggregazione aziendale.

Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso grupposono contabilizzate in coerenza al riscontro della significativa sostanza economica delle stesse.In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto:• a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa sostanza

economica;• a deduzione del patrimonio netto in caso contrario.

Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

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Page 88: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

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7.4.1. Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle pas-sività e passività potenziali assunteL’acquirente:a) rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività;b) misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo dell’aggrega-

zione aziendale rispetto alla quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività, pas-sività e passività potenziali identificabili.

L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato dall’ac-qui-rente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere iden-tificate individualmente e rilevate separatamente.Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendaleal relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate.L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente,invece, verifica annualmente se abbia subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specificieventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di va-lore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile.

7.5. Criteri di cancellazioneL’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando nessun be-neficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione.

8. Debiti, titoli in circolazione e passività subordinateLe varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio“10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono ri-compresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario.

8.1. Criteri di iscrizioneLe passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della ricezionedelle somme raccolte o all’emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari al relativofair value comprensivo degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’opera-zione e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Nonsono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte dellacontroparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.

8.2. Criteri di valutazioneDopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzandoil metodo del tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi precedenti.

8.3. Criteri di cancellazioneLe passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con con-seguente ridefinizione del debito per titoli in circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di riac-quisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a contoeconomico nella voce “100 Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di: d) passività finanziarie”. L’even-tuale successivo ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile, costituisce,contabilmente, una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di collocamento,senza alcun effetto a conto economico.

9. Attività e passività fiscaliLe attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività fiscali”e “80 Passività fiscali”.

9.1. Attività e passività fiscali correntiLe imposte correnti dell’esercizio e di quelle precedenti, nella misura in cui esse non siano state pa-gate, sono rilevate come passività; l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività.

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Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelle precedenti, sono determinateal valore che si prevede di versare/recuperare nei confronti delle autorità fiscali, applicando le ali-quote fiscali e la normativa fiscale vigenti. L’entità delle attività/passività fiscali include anche il ri-schio derivante dall’eventuale contenzioso tributario.

9.2. Attività e passività fiscali differitePer tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che lapassività fiscale differita derivi da:• avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile; o• rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:

- non sia un’aggregazione di imprese e- al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile.

Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione d’im-posta relativi a partecipazioni e a riserve in sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo stato, ra-gionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione.

Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b) dif-ferite”.

Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà probabileche sarà utilizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza tem-poranea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da:• avviamento negativo che è trattato come ricavo differito;• rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:

- non rappresenta una aggregazione di imprese e- al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile.

Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale 130 Attività fiscali b) anticipate”.Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sonoquantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale saràrealizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto conto della normativa fiscale de-rivante da provvedimenti in vigore.

Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, dinorma, tra loro compensate.

10. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione– Passività associate ad attività in via di dismissioneLe attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il va-lore contabile sarà recuperato presumibilmente tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso con-tinuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato patrimoniale “140 Attività non correntie gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di dismissione”.Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in dismissione)devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi at-tivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve termine.Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto deicosti di cessione. Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismis-sione sono esposti nel conto economico nella voce “280 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via didismissione al netto delle imposte”. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di di-smissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico.

Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

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Page 90: 2007 bilancio

11. Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri

11.1. Definizione L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti.Per contro, si definisce passività potenziale:• un’obbligazione possibile, che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata so-

lamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo del-l’azienda;

• un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:- non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanzia-

rie;- l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità.

Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno chesiano giudicate remote.

11.2. Criteri di iscrizione e valutazioneL’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se:• vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e• è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a

produrre benefici economici; e• può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbli-

gazione.L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta peradempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezzeche inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamentoè rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’ob-bligazione laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condi-zionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se viè sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrrebenefici economici per adempiere l’obbligazione.

12. Operazioni in valuta estera

12.1. Definizione La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale della Banca, che a sua volta è lavaluta dell’ambiente economico prevalente in cui opera la stessa.

12.2. Criteri di iscrizioneUn’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta fun-zionale applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta funzionale ela valuta estera in vigore alla data dell’operazione.

12.3. Criteri di valutazioneA ogni data di riferimento del bilancio:a. gli elementi monetari12 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;b. gli elementi non monetari13 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti

usando il tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; c. gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti uti-

lizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value è determinato.

Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di elementimonetari a tassi differenti da quelli ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione ini-

12 Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività che devono essere incas-sate o pagate per un importo determinato di valuta. La caratteristica di un elemento monetario è quindi il diritto a ricevere o un’obbligazionea pagare un numero fisso o determinabile di unità di valuta.13 Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”.

Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

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Page 91: 2007 bilancio

ziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto economico dell’esercizio in cuihanno origine, ad eccezione delle differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che faparte di un investimento netto in una gestione estera.Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto inuna gestione estera di un’impresa che redige il bilancio, sono rilevate nel conto economico del bi-lancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale della gestione estera.Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patri-monio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel patrimo-nio netto. Viceversa, quando un’utile o una perdita di un elemento non monetario è rilevato nelconto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel conto econo-mico.

13. Altre informazioni

Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegniGli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessiall’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono de-terminati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti.Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce diconto economico 130 d) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazionifinanziarie”.

Benefici ai dipendenti

DefinizioneSi definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio del-l’attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra:• benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto

di lavoro e dai benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale) dovuti interamenteentro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato l’attività lavo-rativa;

• benefici successivi al rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro;• programmi per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro ossia accordi in virtù dei quali

l’azienda fornisce benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro;• benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, dovuti interamente entro i dodici mesi succes-

sivi al temine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto il lavoro relativo.

Trattamento di Fine Rapporto

Criteri di iscrizioneIl trattamento di fine rapporto è considerato quale programma a benefici definiti e richiede cometale la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamentoad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendentihanno prestato l’attività lavorativa relativa.

L’importo contabilizzato come passività è pari a:a. il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio;b. più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva

di patrimonio netto;c. meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate;d. meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano.

Criteri di valutazioneBanca Carime, relativamente alla contabilizzazione degli utili/perdite attuariali, ha optato per la ri-levazione diretta a patrimonio netto tra le riserve da valutazione di tali componenti.

Gli “Utili/perdite attuariali” comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazione di pre-cedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi.

98Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

Page 92: 2007 bilancio

Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che consi-dera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurandocosì ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale unità addizionale si ottienedividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell’assunzionealla data attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsifuturi sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziariadi tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini dell’attualizza-zione è determinato come media dei tassi swap, bid e ask alla data di riferimento della valutazioneopportunamente interpolata per le scadenze intermedie.

Ricavi

Definizione I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dellaBanca, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi de-rivanti dall’apporto degli azionisti.

Criteri di iscrizioneI ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilitàquando possono essere attendibilmente stimati.Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quandosono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:• l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato;è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società;• lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere atten-

dibilmente misurato;• i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibil-

mente calcolati.

I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completa-mento dell’operazione.

I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione sa-ranno fruiti dalla società. Tuttavia quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi èconnotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non è più probabile, èrilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato.

I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o divi-dendi sono rilevati quando:• è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa;• l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato.

Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene. Inparticolare:• gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre

differenze tra il valore contabile iniziale per un titolo e il suo valore alla scadenza.• gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” per la

parte ritenuta recuperabile.

I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il paga-mento.

CostiI costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio dellacorrelazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazionio eventi. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato edeterminabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluisconoa conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del qualesi rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nel periodo in cui sono rilevate.

99 Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

Page 93: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte A: Politiche contabili

100

Statue bronzee provenienti da Riace RC Metà del V sec. a. C. Museo Nazionale di Reggio Calabria Foto Archivio Fotografico Soprintendenza Archeologica della Calabria

Page 94: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

101

PARTE B: INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

Page 95: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

102

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

a) Cassa 103.275 87.417

b) Depositi liberi presso Banche centrali 0 0

TOTALE 103.275 87.417

Page 96: 2007 bilancio

Sezione 2 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

La diminuzione delle attività finanziarie detenute per la negoziazione rispetto al 31.12.2006 è statodeterminato principalmente dal disinvestimento, realizzato a luglio 2007, della gestione presso UBIPramerica SGR.

103 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

Quotati Non quotati

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 0 0 520.710

1.1 Titoli strutturati 0 0 0

1.2 Altri titoli di debito 0 0 520.710

2. Titoli di capitale 0 0 246.819

3. Quote di O.I.C.R 0 0 0

4. Finanziamenti 0 0 0

4.1 Pronti contro termine attivi 0 0 0

4.2 Altri 0 0 0

5. Attività deteriorate 0 0 0

6. Attività cedute non cancellate 0 0 0

TOTALE A 0 0 767.529

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari 0 30.475 53.382

1.1 di negoziazione 0 2.892 2223

1.2 connessi con la fair value option 0 0 0

1.3 altri 0 27.583 51.159

2. Derivati su crediti 0 0 0

2.1 di negoziazione 0 0 0

2.2 connessi con la fair value option 0 0 0

2.3 altri 0 0 0

TOTALE B 0 30.475 53.382

TOTALE (A+B) 0 30.475 820.911

Page 97: 2007 bilancio

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti

104Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

A. ATTIVITA' PER CASSA

1.Titoli di debito 0 520.709

a) Governi e Banche Centrali 0 403.587

b) Altri enti pubblici 0 117.122

c) Banche 0 0

d) Altri emittenti 0 0

2. Titoli di capitale 0 246.820

a) Banche 0 52.009

b) Altri emittenti: 0 194.811

- imprese di assicurazione 0 21.518

- società finanziarie 0 14.710

- imprese non finanziarie 0 158.583

- altri 0 0

3. Quote di O.I.C.R. 0 0

4. Finanziamenti 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri soggetti 0 0

5. Attività deteriorate 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri soggetti 0 0

6. Attività cedute non cancellate 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri emittenti 0 0

TOTALE (A) 0 767.529

B. STRUMENTI DERIVATI

a) Banche 28.260 51.948

b) Clientela 2.215 1.434

TOTALE (B) 30.475 53.382

TOTALE (A+B) 30.475 820.911

Page 98: 2007 bilancio

2.3 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: strumenti derivati

Saldi al: 31/12/2007Saldi al:

31/12/2006

Tassi di interesse

Valute e oroTitoli

di capitaleCrediti Altro Totale Totale

A) Derivati quotati

1) Derivati finanziari

- Con scambio di capitale

- Opzioni acquistate 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0

- Senza scambio di capitale

- Opzioni acquistate 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0

2) Derivati creditizi

- Con scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0

- Senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0

TOTALE A 0 0 0 0 0 0 0

B) Derivati non quotati

1) Derivati finanziari

- Con scambio di capitale

- Opzioni acquistate 0 2.025 0 0 0 2.025 1.828

- Altri derivati 0 44 0 0 0 44 31

- Senza scambio di capitale

- opzioni acquistate 211 0 27.583 0 0 27.794 51.205

- Altri derivati 612 0 0 0 0 612 318

2) Derivati creditizi

- Con scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0

- Senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0

TOTALE B 823 2.069 27.583 0 0 30.475 53.382

TOTALE (A+B) 823 2.069 27.583 0 0 30.475 53.382

105 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 99: 2007 bilancio

2.4 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione diverse da quelle cedute e noncancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue

La movimentazione delle attività finanziarie detenute per la negoziazione è stata determinata prin-cipalmente da acquisti e vendite correlati al mandato di gestione conferito a UBI Pramerica SGR.

106Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

2007

Titoli di debito Titoli di capitaleQuote diO.I.C.R.

Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali lorde 520.710 246.819 0 0 767.529

B. Aumenti 1.329.870 366.089 0 0 1.695.959

B.1 Acquisti 1.329.558 339.384 0 0 1.668.942

B.2 Variazioni positive di fair value 0 0 0 0 0

B.3 Altre variazioni 312 26.705 0 0 27.017

C. Diminuzioni (1.850.580) (612.908) 0 0 (2.463.488)

C.1 Vendite (1.766.383) (603.789) 0 0 (2.370.172)

C.2 Rimborsi (69.000) 0 0 0 (69.000)

C.3 Variazioni negative di fair value 0 0 0 0 0

C.4 Altre variazioni (15.197) (9.119) 0 0 (24.316)

D. Rimanenze Finali 0 0 0 0 0

Page 100: 2007 bilancio

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica

Le polizze di capitalizzazione sono state estinte nel corso del 2007. Nel 2006 sono state iscritte, sinoalla relazione trimestrale al 31/3/2006, nella categoria FVTPL (fair value through profit and loss, equindi valutate al FV con impatto a conto economico). La FVO, adottata nel bilancio 2006, impone,a parità di condizioni, di iscrivere lo strumento ibrido sempre nella categoria FVTPL, ma nel sot-toinsieme delle attività valutate al FV per designazione (e non per finalità di negoziazione) (voce 30dell’Attivo).

107 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007Saldi al: 31/12/2006

Quotati Non quotati

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 0 0 8.841

1.1 Titoli strutturati 0 0 0

1.2 Altri titoli di debito 0 0 8.841

2. Titoli di capitale 0 0 0

3. Quote di O.I.C.R 0 0 0

4. Finanziamenti 0 0 0

4.1 Strutturati 0 0 0

4.2 Altri 0 0 0

5. Attività deteriorate 0 0 0

6. Attività cedute non cancellate 0 0 0

TOTALE A 0 0 8.841

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari 0 0 0

1.1 di negoziazione 0 0 0

1.2 connessi con la fair value option 0 0 0

1.3 altri 0 0 0

2. Derivati su crediti 0 0 0

2.3 altri 0 0 0

TOTALE B 0 0 0

TOTALE (A+B) 0 0 8.841

Page 101: 2007 bilancio

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

108Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Titoli di debito 0 8.841

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri emittenti 0 8.841

2. Titoli di capitale (no partecipazioni) 0 0

a) Banche 0 0

b) Altri emittenti: 0 0

- imprese di assicurazione 0 0

- società finanziarie 0 0

- imprese non finanziarie 0 0

- altri 0 0

3. Quote di O.I.C.R. 0 0

4. Finanziamenti 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri soggetti 0 0

5. Attività deteriorate 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri soggetti 0 0

6. Attività cedute non cancellate 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri emittenti 0 0

TOTALE 0 8.841

Page 102: 2007 bilancio

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value diverse da quelle cedute e non cancellate e daquelle deteriorate: variazioni annue

2007

Titoli di debito

Titoli di capitale

Quote diO.I.C.R.

Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali lorde 8.841 0 0 0 8.841

B. Aumenti 372 0 0 0 372

B.1 Acquisti 372 0 0 0 372

B.2 Variazioni positive di fair value 0 0 0 0 0

B.3 Altre variazioni 0 0 0 0 0

C. Diminuzioni (9.213) 0 0 0 (9.213)

C.1 Vendite (8.869) 0 0 0 (8.869)

C.2 Rimborsi 0 0 0 0 0

C.3 Variazioni negative di fair value 0 0 0 0 0

C.4 Altre variazioni (344) 0 0 0 (344)

D. Rimanenze Finali 0 0 0 0 0

109 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 103: 2007 bilancio

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Tra gli “Altri titoli di capitale valutati al costo” è compresa la quota di partecipazione in Banca d’Ita-lia, stante l’impossibilità di determinare attendibilmente il fair value di una istituzione quale l’Organodi Vigilanza. Gli altri titoli di capitale valutati al fair value sono costituiti da partecipazioni minoritarie, che nonpresentano i requisiti per l’iscrizione alla voce 100 “Partecipazioni”.

110Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007Saldi al: 31/12/2006

Quotati Non quotati

1. Titoli di debito 439 4 1.023

1.1 Titoli strutturati 0 0 0

1.2 Altri titoli di debito 439 4 1.023

2. Titoli di capitale 0 6.928 7.250

2.1 valutati al fair value 0 6.370 6.492

2.2 valutati al costo 0 558 758

3. Quote di O.I.C.R. 0 0 0

4. Finanziamenti 0 0 0

5. Attività deteriorate 0 0 0

6. Attività cedute non cancellate 0 0 0

TOTALE VOCE 40 – ATTIVO 439 6.932 8.273

Page 104: 2007 bilancio

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

111 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Titoli di debito 443 1.023

a) Governi e Banche Centrali 439 1.015

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 4 7

d) Altri emittenti 0 1

2. Titoli di capitale 6.928 7.250

a) Banche 422 422

b) Altri emittenti: 6.506 6.828

- imprese di assicurazione 0 0

- società finanziarie 3.214 3.862

- imprese non finanziarie 3.292 2.966

- altri 0 0

3. Quote di O.I.C.R. 0 0

4. Finanziamenti 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri soggetti 0 0

5. Attività deteriorate 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri soggetti 0 0

6. Attività cedute non cancellate 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri soggetti 0 0

TOTALE 7.371 8.273

Page 105: 2007 bilancio

4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita diverse da quelle cedute e non cancellatee da quelle deteriorate: variazioni annue

Le movimentazioni di titoli di capitale si riferiscono essenzialmente a delibere assunte dal Consigliodi Amministrazione sul portafoglio partecipativo, in particolare:• versamento dei 3/10 per acquisto di quote della società Magna Grecia s.r.l. per 3 mila euro;• variazioni positive di FV per le società Centrale Bilanci (123 mila), Sacal (295 mila) e SITEBA (6

mila);• riprese di valore per euro 6 mila imputate a riserva patrimoniale;• cessione in data 12 aprile 2007 alla Finpuglia SpA dell’intera partecipazione in essa detenuta

pari a n° 228 azioni iscritte in bilancio per 94,6 migliaia di euro;• variazioni negative di FV per la società Sviluppo Italia Calabria per 8 mila euro;• svalutazioni da deterioramento imputate a conto economico in presenza di perdite durevoli di va-

lore riferite alle società Fincalabra (153 mila), Sviluppo Italia Calabria (385 mila) e altre societàAFS valutate al costo per un totale complessivo di 115 mila euro;

• le altre variazioni in aumento ed in diminuzione si riferiscono ai movimenti intervenuti a seguitodell’atto di fusione per incorporazione della SIA nella società per i servizi bancari – SSB S.p.A. sti-pulato il 23 aprile 2007 come più dettagliatamente specificato nella relazione sulla gestione.

Saldi al: al 31/12/2007

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali 1.023 7.250 0 0 8.273

B. Aumenti 445 732 0 0 1.177

B.1 Acquisti 437 3 0 0 440

B.2 Variazioni positive di FV 0 424 0 0 424

B.3 Riprese di valore 0 6 0 0 6

- imputate al conto economico 0 0 0 0

- imputate al patrimonio netto 0 6 0 0 6

B.4 Trasferimenti da altri portafogli 0 0 0 0 0

B.5 Altre variazioni 8 299 0 0 307

C. Diminuzioni (1.025) (1.054) 0 0 (2.079)

C.1 Vendite (3) (95) 0 0 (98)

C.2 Rimborsi (1.001) 0 0 0 (1.001)

C.3 Variazioni negative di FV 0 (8) 0 0 (8)

C.4 Svalutazioni da deterioramento 0 (653) 0 0 (653)

- imputate al conto economico 0 (653) 0 0 (653)

- imputate al patrimonio netto 0 0 0 0 0

C.5 Trasferimenti ad altri portafogli 0 0 0 0 0

C.6 Altre variazioni (21) (298) 0 0 (319)

D. Rimanenze finali 443 6.928 0 0 7.371

112Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 106: 2007 bilancio

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50

La Banca al 31.12.2007 non ha classificato alcuno strumento finanziario in questo comparto.

113 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 107: 2007 bilancio

Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

La riserva obbligatoria, sulla base di accordi infragruppo, viene assolta in via indiretta dalla Capo-gruppo UBI Banca, previa autorizzazione rilasciata dalla Banca d’Italia.

6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica

Si tratta di un’operazione di copertura del rischio di tasso sul Deposito Vincolato Subordinato lowertier two di nominali 700 milioni, costituito il 29/09/2003 con controparte UBI Banca. Con tale ope-razione la Banca ha trasformato fino al 29/09/2010 il tasso di interesse del deposito da fisso in va-riabile agganciato all’Euribor a 6 mesi.

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value:

a) rischio di tasso di interesse 694.260 700.358

c) rischio di cambio 0 0

d) rischio di credito 0 0

e) più rischi 0 0

2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:

a) tasso di interesse 0 0

b) tasso di cambio 0 0

c) transazioni attese 0 0

d) attività/passività coperte 0 0

Totale 694.260 700.358

114Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

A. Crediti verso banche Centrali

1. Depositi vincolati 0 0

2. Riserva obbligatoria 0 0

3. PCT attivi 0 0

4. Altri 0 0

B. Crediti verso banche

1. Conti correnti e depositi liberi 73.612 341.944

2. Depositi vincolati 3.994.728 3.376.385

3. Altri finanziamenti 398.993 197.104

3.1 PCT attivi 368.814 167.847

3.2 locazione finanziaria 0 0

3.3 altri 30.179 29.257

4. Titoli di debito 0 130.705

4.1 strutturati 0 130.705

4.2 altri 0 0

5. Attività deteriorate 0 0

6. Attività cedute non cancellate 0 0

TOTALE (Valore di bilancio) 4.467.333 4.046.138

TOTALE (Fair Value) 4.467.333 4.044.239

Page 108: 2007 bilancio

Sezione 7 – Crediti verso clientela – Voce 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

Nel corso del 2007 sono stati ceduti crediti non performing (oltre 1.000 posizioni per un valore nettodi circa 2,4 milioni di euro) ad un prezzo di cessione pari a circa 793 mila euro. Tale cessione è statamotivata dalla improbabile recuperabilità dei crediti in considerazione della data di accensione, dellanatura del rapporto, dei tentativi di recupero stragiudiziali esperiti inutilmente per il recupero e del-l’irrilevanza delle somme incassate.

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Conti Correnti 733.874 765.559

2. Pronti contro termine attivi 0 0

3. Mutui 2.429.917 1.978.244

4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 147.981 233.612

5. Locazione finanziaria 0 0

6. Factoring 0 0

7. Altre operazioni 535.904 492.054

8. Titoli di debito 52.542 47.995

8.1 strutturati 0 0

8.2 altri 52.542 47.995

9. Attività deteriorate 55.318 50.949

10.Attività cedute non cancellate 0 0

TOTALE (Valore di bilancio) 3.955.536 3.568.413

TOTALE (Fair Value) 4.097.793 3.702.007

115 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 109: 2007 bilancio

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Titoli di debito 52.542 47.995

a) Governi 0 0

b) Altri Enti pubblici 0 0

c) Altri emittenti 52.542 47.995

- imprese non finanziarie 0 0

- imprese finanziarie 52.542 47.995

- assicurazioni 0 0

- altri 0 0

2. Finanziamenti verso: 3.847.676 3.469.469

a) Governi 18.566 55.895

b) Altri Enti pubblici 163.603 229.539

c) Altri soggetti 3.665.507 3.184.035

- imprese non finanziarie 1.473.773 1.132.841

- imprese finanziarie 138.767 102.122

- assicurazioni 4.010 2.941

- altri 2.048.956 1.946.131

3. Attività deteriorate: 55.318 50.949

a) Governi 0 1

b) Altri Enti pubblici 1 64

c) Altri soggetti 55.317 50.884

- imprese non finanziarie 22.111 18.956

- imprese finanziarie 104 69

- assicurazioni 0 0

- altri 33.102 31.859

4. Attività cedute non cancellate: 0 0

a) Governi 0 0

b) Altri Enti pubblici 0 0

c) Altri soggetti 0 0

- imprese non finanziarie 0 0

- imprese finanziarie 0 0

- assicurazioni 0 0

- altri 0 0

TOTALE 3.955.536 3.568.413

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

116Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 110: 2007 bilancio

Sezione 8 – Derivati di copertura – Voce 80

8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti

Nella tabella figurano i derivati finanziari di copertura che al 31.12.2007 presentano un fair valuepositivo ed sono riconducibili principalmente al derivato sul deposito subordinato.Nella colonna “tassi di interesse” sono inclusi i derivati finanziari con sottostanti titoli di debito.

Saldi al: 31/12/2007

Tassi di interesse

Valute e oroTitoli

di capitaleCrediti Altro Totale

a) Derivati quotati

1) Derivati finanziari: 0 0 0 0 0 0

• Con scambio di capitale 0 0 0 0 0 0

- Opzioni acquistate 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0

• Senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0

- Opzioni acquistate 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0

2) Derivati creditizi: 0 0 0 0 0 0

• Con scambio di capitale 0 0 0 0 0 0

• Senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0

TOTALE A 0 0 0 0 0 0

b) Derivati non quotati

1) Derivati finanziari: 15.920 0 0 0 0 15.920

• Con scambio di capitale 0 0 0 0 0 0

- Opzioni acquistate 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0

• Senza scambio di capitale 15.920 0 0 0 0 15.920

- Opzioni acquistate 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 15.920 0 0 0 0 15.920

2) Derivati creditizi: 0 0 0 0 0 0

• Con scambio di capitale 0 0 0 0 0 0

• Senza scambio di capitale 0 0 0 0 0 0

TOTALE B 15.920 0 0 0 0 15.920

TOTALE (A+B) 15.920 0 0 0 0 15.920

TOTALE (A+B) al 31.12.2006 8.110 0 0 0 0 8.110

117 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 111: 2007 bilancio

8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

Attività e passività finanziarie coperte e non coperte

Saldi al: 31/12/2007

Saldi al:31/12/2006Copertura specifica Attività /

Passività non coperte

TotaleFV CF

Portafoglio attività finanziarie

- Voce 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 7.371 7.371 8.273

- Voce 50 Attività finanziarie detenute sino alla scad. 0 0 0 0 0

- Voce 60 Crediti verso banche 694.260 0 3.773.073 4.467.333 4.046.138

- Voce 70 Crediti verso clientela 0 0 3.955.536 3.955.536 3.568.413

- Voce 100 Partecipazioni 0 0 0 0 0

Portafoglio passività finanziarie

- Voce 10 Debiti verso banche 0 0 41.707 41.707 243.896

- Voce 20 Debiti verso clientela 0 0 4.787.203 4.787.203 4.831.746

- Voce 30 Titoli in circolazione 726.015 0 1.954.909 2.680.924 2.264.927

118Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007

Fair Value Flussi Finanziari

SpecificaGenerica Specifica GenericaRischio

di tassoRischio

di cambioRischio

di creditoRischio

di prezzoPiù

rischi

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0 0 0

2. Crediti 14.337 0 0 0 0

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0

4. Portafoglio 0 0

Totale Attività 14.337 0 0 0 0 0 0 0

1. Passività finanziarie 1.583 0 0 0 0

2. Portafoglio 0 0

Totale Passività 1.583 0 0 0 0 0 0

Totale Attività al 31.12.2006 7.152 0 0 0 0 0 0 0

Totale Passività al 31.12.2006 958 0 0 0 0 0 0

Page 112: 2007 bilancio

Sal

di

al:

31/12/2007

Sal

di

al:

31/12/2006

Coper

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CF

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24

2.2

64.9

27

119 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Att

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Page 113: 2007 bilancio

Sezione 9 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica –Voce 90

La Banca non ha al 31.12.2007 coperture generiche (“macrohedging”) su attività finanziarie.

Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 100

10.3 Partecipazioni: variazioni annue

Banca Carime non detiene possessi azionari qualificabili come partecipazioni di controllo, controllocongiunto o ad influenza notevole e/o detenuti per attività di merchant banking e di private equity.Il portafoglio partecipativo risulta iscritto in bilancio tra le attività finanziarie disponibili per la ven-dita (AFS).

120Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

A. Esistenze iniziali 0 7.949

B. Aumenti 0 1.526

B.1 Acquisti 0 0

B.2 Riprese di valore 0 0

B.3 Rivalutazioni 0 0

B.4 Altre variazioni 0 1.526

C. Diminuzioni 0 (9.475)

C.1 Vendite 0 (9.475)

C.2 Rettifiche di valore 0 0

C.3 Altre variazioni 0 0

D. Rimanenze finali 0 0

E. Rivalutazioni totali 0 0

F. Rettifiche totali 0 0

Page 114: 2007 bilancio

Sezione 11 – Attività materiali – Voce 110

11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo

I criteri di valutazione delle attività materiali sono in dettaglio riportati nella Parte A (sub A.2 punto6) della presente Nota Integrativa, in particolare i fabbricati ed i terreni sia strumentali che ad usoinvestimento sono stati rivalutati in base a “perizia” redatta da una società esterna in sede di FTA,così come consentito dall’IFRS 1. Il valore rivalutato è adottato quindi quale “sostituito del costo” dasottoporre a processo di ammortamento sulla base della vita utile. I terreni sono qualificati come benia vita utile indefinita non sono quindi soggetti a processo di ammortamento.

121 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

A. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà 160.288 168.389

a) terreni 39.833 40.509

b) fabbricati 109.307 117.711

c) mobili 4.146 3.879

d) impianti elettronici 2.823 2.211

e) altre 4.179 4.079

1.2 acquisite in locazione finanziaria 302 438

a) terreni 0 0

b) fabbricati 0 0

c) mobili 0 0

d) impianti elettronici 0 0

e) altre 302 438

TOTALE A 160.590 168.827

B. Attività detenute a scopo di investimento

2.1 di proprietà 9.910 8.428

Terreni 3.547 2.964

Fabbricati 6.363 5.464

2.2 acquisite in locazione finanziaria 0 0

Terreni 0 0

Fabbricati 0 0

TOTALE B 9.910 8.428

TOTALE (A+B) 170.500 177.255

Page 115: 2007 bilancio

11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Al 31.12.2007 non risultano impegni per acquisto di attività materiali.

122Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

2007

TerreniFabbri-

catiMobili

Impiantielettronici

Altre Totale

A. Esistenze iniziali lorde 40.517 169.449 20.252 12.893 17.546 260.657

A.1 Riduzioni di valore totali nette (8) (51.738) (16.373) (10.682) (13.029) (91.830)

A.2 Esistenze iniziali nette 40.509 117.711 3.879 2.211 4.517 168.827

B. Aumenti 0 1.855 1.305 1.613 1.590 6.363

B.1 Acquisti 0 0 1.304 1.613 1.535 4.452

B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 1.855 0 0 0 1.855

B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0

B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: 0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

b) conto economico 0 0 0 0 0 0

B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0

B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0

B.7 Altre variazioni 0 0 1 0 55 56

C. Diminuzioni (676) (10.259) (1.038) (1.001) (1.626) (14.600)

C.1 Vendite 0 0 (1) 0 (55) (56)

C.2 Ammortamenti 0 (8.715) (1.006) (994) (1.530) (12.245)

C.3 Rettifiche di valore da deterior. imputate a: 0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

b) conto economico 0 0 0 0 0 0

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: 0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

b) conto economico 0 0 0 0 0 0

C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0

C.6 Trasferimenti a: (676) (1.544) 0 0 0 (2.220)

a) attività materiali detenute a scopo di investimento (676) (1.544) 0 0 0 (2.220)

b) attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0

C.7 Altre variazioni 0 0 (31) (7) (41) (79)

D. Rimanenze Finali 39.833 109.307 4.146 2.823 4.481 160.590

D.1 Riduzioni di valore totali nette (8) (59.816) (17.419) (11.450) (14.713) (103.406

D.2 Rimanenze finali Lorde 39.841 169.123 21.565 14.273 19.194 263.996

E. Valutazione al costo 0 0 0 0 0 0

Page 116: 2007 bilancio

11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

123 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

2007

Terreni Fabbricati

A. Esistenze iniziali 2.964 5.464

B. Aumenti 682 1.545

B.1 Acquisti 6 0

B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0

B.3 Variazioni positive nette di fair value 0 0

B.4 Riprese di valore 0 0

B.5 Differenze di cambio positive 0 0

B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale 676 1.544

B.7 Altre variazioni 0 1

C. Diminuzioni (99) (646)

C.1 Vendite (98) (217)

C.2 Ammortamenti 0 (429)

C.3 Variazioni negative nette di fair value 0 0

C.4 Rettifiche di valore da deterioramento 0 0

C.5 Differenze di cambio negative 0 0

C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: 0 0

a) immobili ad uso funzionale 0 0

b) attività non correnti in via di dismissione 0 0

C.7 Altre variazioni (1) 0

D. Rimanenze Finali 3.547 6.363

E. Valutazione al Fair Value 0 0

Page 117: 2007 bilancio

11.5 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)

Al 31.12.2007 gli impegni assunti ammontano a 844 migliaia di euro e sono principalmente riferi-bili a progettazioni edili.

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

A. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà 844 1.026

- terreni 0 0

- fabbricati 137 945

- mobili 0 81

- impianti elettronici 0 0

- altri rischi 707 0

1.2 In leasing 0 0

- terreni 0 0

- fabbricati 0 0

- mobili 0 0

- impianti elettronici 0 0

- altri rischi 0 0

B. Attività detenute a scopo di investimento

1.1 di proprietà 0 0

- terreni 0 0

- fabbricati 0 0

1.2 In leasing 0 0

- terreni 0 0

- fabbricati 0 0

Totale 844 1.026

124Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 118: 2007 bilancio

Sezione 12 – Attività immateriali – Voce 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

L’avviamento è stato iscritto nel bilancio di Banca Carime in seguito a due operazioni straordinariedi aggregazione aziendale. La prima, avvenuta in data 1/1/1998 avente ad oggetto il conferimento dei rami d’azienda “in bonis”di tre Casse di Risparmio (Calabria e Lucania, Puglia e Salernitana), mentre la seconda - avvenutain data 1/7/2003 - avente ad oggetto la fusione per incorporazione di Banca Carime in BPCI FINS.p.a (che contestualmente ha cambiato la ragione sociale in Banca Carime S.p.a.) - società con-trollata dall’ex Banca Popolare Commercio Industria Scarl, che ha determinato un disavanzo di fu-sione da annullamento per effetto dell’elisione del costo della partecipazione detenuta da BPCI FINS.p.a e della quota parte del patrimonio netto dell’incorporata di pertinenza delle azioni detenute dal-l’incorporante annullate nell’occasione. Il disavanzo è stato contabilizzato come Avviamento incre-mentando il valore residuo dell’avviamento da conferimento, risultante dal bilancio della incorporataCarime al 31.12.2002.Tale avviamento rappresenta il pagamento effettuato in anticipo dalla Banca Carime per beneficieconomici futuri derivanti dalle operazioni di aggregazione aziendale descritte. Come indicato dallo IAS 36, un’entità deve valutare a ogni data di riferimento del bilancio se esisteun'indicazione che un’attività possa aver subito una riduzione di valore (c.d. impairment test). Conriferimento all’avviamento, indipendentemente dal fatto che vi siano eventuali indicazioni di ridu-zione durevole di valore è necessario effettuare la citata verifica almeno annualmente. Ai sensi delcitato IAS 36, un’attività ha subito una riduzione durevole di valore quando il suo valore contabilesupera il suo valore recuperabile inteso come il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di ven-dita e il suo valore d’uso. La verifica di impairment dell’avviamento iscritto in bilancio al 31/12/2007 è stata effettuata defi-nendo il valore d’uso dello stesso avviamento e confrontandolo con il relativo valore contabile

125 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Attività/ValoriSaldi al: 31/12/2007

Durata limitata Durata illimitata Totale

A.1 Avviamento 662.930 662.930

A.2 Altre attività immateriali 0 1 1

A.2.1 Attività valutate al costo 0 1 1

a) Attività immateriali generate internamente 0 0 0

b) Altre attività 0 1 1

A.2.2 Attività valutate al fair value 0 0 0

a) Attività immateriali generate internamente 0 0 0

b) Altre attività 0 0 0

TOTALE 0 662.931 662.931

TOTALE AL 31.12.2006 0 667.650 667.650

Page 119: 2007 bilancio

L’avviamento è stato allocato sull’intera entità legale quale complessiva unità generatrice di flussi fi-nanziari.La stima del valore d’uso è stata effettuata in base all’attualizzazione dei flussi reddituali, determi-nati tenendo conto di presupposti ragionevoli e dimostrabili, che rappresentano la miglior stima ef-fettuabile dalla direzione aziendale della gamma di possibili condizioni economiche che si possonomanifestare nel corso della vita utile dell’attività in commento. In considerazione del sostanziale al-lineamento dei risultati conseguiti nel 2006 a quelli pianificati nel primo anno di Piano 2006-2008,la valutazione a fini di impairment test è stata condotta in continuità con quelle realizzate nel 2005fondate sul valore in uso, calcolato sulla base dei redditi definiti nel Budget 2007 e del reddito 2008indicato nel suddetto Piano.Tale valutazione è stata comunque sottoposta ad un sanity check fondato sull’applicazione di mul-tipli di società comparabili, al fine di disporre anche di una misura di fair value. L’analisi compiuta ha permesso di riscontrare l’assenza di perdite durevoli di valore (c.d.impairmentlosses) dell’avviamento iscritto in bilancio di Banca Carime alla data del 31.12.2005. Inoltre, non sievidenziano cambiamenti ragionevolmente possibili agli assunti di base su cui la direzione aziendaleha fondato la determinazione del valore recuperabile dell’avviamento che possano alterare le risul-tan-ze dell’analisi determinando un valore recuperabile inferiore al valore contabile.Il decremento di 4,7 milioni di euro si riferisce al residuo costo dell’avviamento iscritto in sede di con-ferimento avvenuto il 31.12.97 per la quota delle filiali cedute. Importo quantificato analiticamen-tedall’Advisor al quale è stata affidata la valutazione e verifica dell’impairment dell’avviamento.Per quanto concerne il maggior valore pagato a titolo di Avviamento per l’acquisto di n. 4 sportellidalla Banca Popolare di Ancona di rimanda al commento nella sezione 14 “Patrimonio dell’impresa”della Nota Integrativa.

126Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 120: 2007 bilancio

12.2 Attività immateriali: variazioni annue

127 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

2007

Altre attività immateriali generate internamente

Altre attività imma-teriali: altre Totale

Avvia-mento

Durata limitata

Durata illimitata

Durata limitata

Durata illimitata

A.1 Esistenze iniziali 667.649 0 0 0 1 667.650

Rettifiche di valore totali nette 0 0 0 0 0 0

A.2 Esistenze iniziali nette 667.649 0 0 0 1 667.650

B. Aumenti 0 0 0 0 0 0

B.1 Acquisti 0 0 0 0 0 0

B.2 Incrementi di attività immateriali interne 0 0 0 0 0 0

B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0

B.4 Variazioni positive di fair value 0 0 0 0 0 0

- a patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

- a conto economico 0 0 0 0 0 0

B.5 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0

Differenze cambio positive input 0 0 0 0 0 0

Differenze cambio positive calcolate 0 0 0 0 0 0

Altre variazioni (+) 0 0 0 0 0 0

C. Diminuzioni (4.718) 0 0 0 0 (4.719)

C.1 Vendite (4.582) 0 0 0 0 (4.582)

C.2 Rettifiche di valore (136) 0 0 0 0 (136)

- Ammortamenti 0 0 0 0

- Svalutazioni (136) 0 0 0 0 (136)

- patrimonio netto 0 0 0 0

- conto economico (136) 0 0 0 0 (136)

C.3 Variazioni negative di fair value 0 0 0 0 0

- a patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

- a conto economico 0 0 0 0 0 0

C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismis- 0 0 0 0 0 0

C.5 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0

Differenze cambio negative input 0 0 0 0 0 0

Differenze cambio negative calcolate 0 0 0 0 0 0

Altre variazioni (-) 0 0 0 0 0 0

D. Rimanenze finali nette 662.931 0 0 0 1 662.932

D.1 Rettifiche di valore totali nette finali 0 0 0 0 0 0

E. rimanenze finali lorde 662.931 0 0 0 1 662.932

F. Valutazioni al costo 0 0 0 0 0 0

Page 121: 2007 bilancio

Sezione 13 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

13.2 Passività per imposte differite: composizione

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

128Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

Contropartita conto economico: 23.354 32.669

Accantonamenti a fondi di previdenza del personale non dedotti 7.965 9.872

Spese pluriennali stralciate in sede FTA – quote a deducibilità differita 168 7.793

Accantonamenti a Fondi oneri e rischi non dedotti 9.682 9.915

Spese del personale non dedotte 1.607 2.652

Svalutazione crediti - quote a deducibilità differita 1.048 1.167

Attività Materiali – Immobili ammortamenti a deducibilità differita 2.737 971

Altre 147 299

Contropartita patrimonio netto: 1.419 0

Avviamento – quote a deducibilità differita 1.419 0

TOTALE 24.773 32.669

Tipologia servizi/Valori Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

Contropartita conto economico: 54.108 78.784

Rettifiche di valore Avviamento dedotte extra-contabilmente 45.659 61.057

Fondo rischi su crediti dedotto stralciato in sede FTA 2.795 4.050

Valutazione rimanenza di titoli azionari 0 10.782

Accantonamenti a Fondo TFR dedotti extra-contabilmente 0 186

Plusvalenze a tassazione differita 5.438 167

Altre 216 599

Contropartita patrimonio netto: 283 0

Accantonamenti a Fondo TFR dedotti extra-contabilmente 283 0

TOTALE 54.391 76.841

2007 2006

1. Importo iniziale 32.669 36.836

2. Aumenti 6.490 21.575

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 6.392 11.973

a) relative a precedenti esercizi 0 0

b) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0

c) riprese di valore 0 0

d) altre 6.392 11.973

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 8

2.3 Altri aumenti 98 9.594

3. Diminuzioni (15.805) (25.742)

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (12.495) (25.742)

a) rigiri (12.495) (25.742)

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0

c) mutamento dei criteri contabili 0 0

3.2 Riduzione di aliquote fiscali (3.274) 0

3.3 Altre diminuzioni (35) 0

4. Importo finale 23.354 32.669

Page 122: 2007 bilancio

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

129 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

2007 2006

1. Importo iniziale 76.841 45.556

2. Aumenti 5.609 36.065

2.1 Imposte anticipate nell'esercizio 0 30.190

a) relative a precedenti esercizi 0 0

b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0

c) altre 0 30.190

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 74

2.3 Altri aumenti 5.609 5.801

3. Diminuzioni (28.342) (4.780)

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (19.514) (2.836)

a) rigiri (19.514) (2.836)

b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0

c) altre 0 0

3.2 Riduzione di aliquote fiscali (8.828) 0

3.3 Altre diminuzioni 0 1.944

4. Importo finale 54.108 76.841

2007 2006

1. Importo iniziale 0 9.586

2. Aumenti 1.552 8

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 1.517 0

a) relative a precedenti esercizi 0 0

b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0

c) altre 1.517 0

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0

2.3 Altri aumenti 35 8

3. Diminuzioni (133) (9.594)

3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (35) 0

a) rigiri (35) 0

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0

c) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0

3.3 Altre diminuzioni (98) (9.594)

4. Importo finale 1.419 0

Page 123: 2007 bilancio

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

13.7 Altre informazioniLe imposte anticipate sono rilevate in quanto si ritiene “probabile” la presenza, in futuro, di redditiimponibili in grado di riassorbire il riversamento delle stesse. A tal fine sono stati considerati: a) ipiani pluriennali, economici e commerciali predisposti, il positivo andamento reddituale della Bancanegli ultimi anni, che evidenzia un sufficiente livello di utili, la capacità della Banca di presidiare ef-ficacemente il mercato migliorando progressivamente le proprie quote, b) l’efficienza dimostrata neltempo dalla struttura organizzativa che si è rivelata in grado di affrontare anche progetti straordi-nari e particolarmente impegnativi.

Il fatto che non sono previsti eventi che possano portare ad una inversione della tendenza di cuisopra, portano a ritenere probabile il conseguimento, nell’intero arco temporale nel quale le predettedifferenze temporanee debbono essere riassorbite, di risultati imponibili superiori a quelli necessariallo scopo.

Le aliquote applicate sono quelle ad oggi prevedibili come vigenti al momento del riversamento. L’ali-quota Ires alla quale si ritiene si avrà il riversamento della fiscalità anticipata e differita è previstapari all’attuale 27,5%. Per l’Irap, in presenza di maggiorazioni di aliquota rispetto all’aliquota basedel 4,25%, in funzione di specifici interventi delle Regioni, è stata stimata l’aliquota media in basealla quale si avranno in futuro i riversamenti delle differenze temporanee nella misura del 4,33242%.

La fiscalità differita ed anticipata viene calcolata separatamente per ciascun tipo d’imposta (Ires edIrap).

Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poiché non sonoprevisti eventi che ne facciano venire meno il regime di non tassabilità, ciò anche in considerazionedel parere espresso sul punto dall’OIC (vedi Guida operativa per la transizione ai principi contabiliinternazionali) non sussistendo in particolare ipotesi di distribuzione avvalorate da conformi com-portamenti tenuti nel passato.

130Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

2007 2006

1. Importo iniziale 0 3.260

2. Aumenti 454 25.207

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 452 0

a) relative a precedenti esercizi 0 0

b) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0

c) altre 452 0

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0

2.3 Altri aumenti 2 25.207

3. Diminuzioni (171) (28.467)

3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 0 (22.666)

a) rigiri 0 (6.278)

b) dovute al mutamento dei criteri contabili 0 0

c) altre 0 (16.388)

3.2 Riduzione di aliquote fiscali 0 0

3.3 Altre diminuzioni (171) (5.801)

4. Importo finale 283 0

Page 124: 2007 bilancio

Sezione 14 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività asso-ciate – Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo

14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipo-logia di attività

131 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

A. Singole attività

A.1 Partecipazioni 0 0

A.2 Attività materiali 0 0

A.3 Attività immateriali 0 0

A.4 Altre attività non correnti 0 0

TOTALE A 0 0

B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)

B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0

B.2 Attività finanziarie valutate al fair value 0 0

B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0

B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0

B.5 Crediti verso banche 0 0

B.6 Crediti verso clientela 0 77.393

B.7 Partecipazioni 0 0

B.8 Attività materiali 0 343

B.9 Attività immateriali 0 0

B.10 Altre attività 0 4.642

TOTALE B 0 82.378

C. Passività associate ad attività non correnti in via di dismis-

C.1 Debiti 0 0

C.2 Titoli 0 0

C.3 Altre passività 0 0

TOTALE C 0 0

D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione

D.1 Debiti verso banche 0 0

D.2 Debiti verso clientela 0 109.331

D.3 Titoli in circolazione 0 6.645

D.4 Passività finanziarie di negoziazione 0 0

D.5 Passività finanziarie valutate al fair value 0 0

D.6 Fondi 0 0

D.7 Altre passività 0 3.672

TOTALE D 0 119.648

Page 125: 2007 bilancio

Sezione 15 – Altre attività – Voce 150

15.1 Altre attività: composizione

Il decremento delle “Altre attività” è motivato principalmente dalla sistemazione delle partite transi-torie, in particolare le “Appostazioni debitorie in sospeso presso servizi e sportelli” hanno subito unadiminuzione di 46,3 milioni rispetto al 31.12.2006.

132Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

Saldo partite illiquide di portafoglio 0 0

Altre attività - consolidato fiscale 6.184 19.798

Partite viaggianti attive 32.345 4.162

Appostazioni debitorie in sospeso presso servizi e sportelli 104.730 151.047

Clienti e corrispondenti per effetto titoli, cedole e competenze da addebitare 35.156 40.063

Crediti di imposta esercizi precedenti e relativi interessi 241 11.477

Assegni di c/c propri 2.477 4.801

Acconti imposta di bollo su documenti e atti bancari 10.546 0

Crediti di imposte per acconti IRPEF e TFR 248 794

Crediti di imposte per ritenute subite 1.048 97

Debitori per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 9 286

Migliorie su beni di terzi 3.110 1.960

Costi competenza esercizi futuri 0 3

Ratei attivi 33 0

Risconti attivi 434 255

Partite debitorie residuali 10.246 1.707

TOTALE 206.807 236.450

Page 126: 2007 bilancio

PASSIVO

Sezione 1 – Debiti verso banche – Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Debiti verso banche centrali 0 0

2. Debiti verso banche 41.707 243.896

2.1 Conti correnti e depositi liberi 29.991 162.155

2.2 Depositi vincolati (compresi c/c vincolati) 0 42.011

2.3 Finanziamenti 0 0

2.3.1 locazione finanziaria 0 0

2.3.2 altri 0 0

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 0 0

2.5 Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio 0 0

2.5.1 PCT attivi 0 0

2.5.2 Altre 0 0

2.6 Altri debiti 11.716 39.730

TOTALE 41.707 243.896

FAIR VALUE 41.828 230.315

133 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 127: 2007 bilancio

Sezione 2 – Debiti verso clientela – Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

2.5 Debiti per locazione finanziaria

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

Debito residuo verso società di leasing

- entro 1 anno 124 39

- tra 1 e 5 anni 137 130

- oltre 5 anni 0 0

134Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Conti correnti e depositi liberi 4.346.334 4.592.145

2. Depositi vincolati e c/c vincolati 25.640 31.166

3. Fondi di terzi in amministrazione 1.972 1.919

4. Finanziamenti 367.712 167.498

4.1 locazione finanziaria 261 414

4.2 altri 367.451 167.084

5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 0 0

6. Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio 0 0

6.1 PCT passivi 0 0

6.2 altre 0 0

7. Altri debiti 45.545 39.018

TOTALE 4.787.203 4.831.746

FAIR VALUE 4.787.209 4.941.119

Page 128: 2007 bilancio

Sezione 3 – Titoli in circolazione – Voce 30

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

Si rileva che tra i titoli in circolazione soltanto una emissione, denominata “Missione Rendita”, erastata quotata sul MOT (Mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato) ed è scaduta nel corsodel 2007.

3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati

135 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value

A. Titoli quotati 0 0 127.109 126.214

1. Obbligazioni 0 0 127.109 126.214

- strutturate 0 0 127.109 126.214

- altre 0 0 0 0

2. Altri titoli 0 0 0 0

- strutturati 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0

B. Titoli non quotati 2.680.924 2.694.914 2.137.818 2.155.392

1. Obbligazioni 2.375.584 2.389.574 1.818.590 1.836.164

- strutturate 331.595 332.939 351.572 354.824

- altre 2.043.989 2.056.635 1.467.018 1.481.340

2. Altri titoli 305.340 305.340 319.228 319.228

- strutturati 0 0 0 0

- altri 305.340 305.340 319.228 319.228

TOTALE 2.680.924 2.694.914 2.264.927 2.281.606

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

A. Titoli in circolazione

A.1 Titoli in circolazione – Subordinati 164.464 205.904

A.2 Titoli in circolazione – Convertibili 0 0

TOTALE 164.464 205.904

Page 129: 2007 bilancio

3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica

136Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value:

a) rischio di tasso d’interesse 726.015 901.445

b) rischio di cambio 0 0

c) più rischi 0 0

2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:

a) rischio di tasso d’interesse 0 0

b) rischio di cambio 0 0

c) altro 0 0

TOTALE 726.015 901.445

Page 130: 2007 bilancio

Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

LegendaFV = fair value - FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio

dell’emittente rispetto alla data di emissione. - VN = valore nominale o nozionale - Q = quotati - NQ = non quotati

Con il termine “derivati finanziari” si fa riferimento agli strumenti derivati, diversi dai derivati su cre-diti, come definiti dallo IAS 39.Nella sottovoce “derivati finanziari: altri” figurano i derivati enucleati da strumenti finanziari i cuicontratti “ospite” sono stati classificati in portafogli diversi da quello di negoziazione (per Carime iprestiti obbligazionari strutturati classificati nei titoli in circolazione).

137 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007

Saldi al:31/12/2006

VN FV FV*

Q NQ

A. Passività per cassa

1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0

2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0

3. Titoli di debito 0 0 0 0

3.1 obbligazioni 0 0 0 0

3.1.2 Altre obbligazioni 0 0 0 0

3.2 Altri titoli 0 0 0 0

3.2.2 Altri 0 0 0 0

TOTALE A 0 0 0 0 0

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari 0 30.034 53.814

1.1 di negoziazione 0 2.898 3.333

1.2 connessioni con la fair value option 0 0 0

1.3 altri 0 27.136 50.481

2. Derivati Creditizi 0 0 0 0

2.3 Altri 0 0 0

TOTALE B 0 30.034 53.814

TOTALE (A+B) 0 0 30.034 0 53.814

Page 131: 2007 bilancio

4.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti derivati

Nella colonna “tassi di interesse” sono inclusi i derivati finanziari con sottostanti titoli di debito.Nella colonna “titoli di capitale” sono comprese le operazioni su indici azionari.

138Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007Saldi al:

31/12/2006

Tassi di interesse

Valute e oroTitoli di ca-

pitaleCrediti Altri Totale Totale

A) Derivati quotati

1) Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0 0

- Con scambio di capitali 0 0 0 0 0 0 0

- opzioni emesse 0 0 0 0 0 0 0

- altri derivati 0 0 0 0 0 0 0

- Senza scambio di capitali 0 0 0 0 0 0 0

- opzioni emesse 0 0 0 0 0 0 0

- altri derivati 0 0 0 0 0 0 0

2) Derivati creditizi 0 0 0 0 0 0 0

- Con scambio di capitali 0 0 0 0 0 0 0

- Senza scambio di capitali 0 0 0 0 0 0 0

TOTALE A) 0 0 0 0 0 0 0

B) Derivati non quotati

1) Derivati finanziari 824 2.075 27.135 0 0 30.034 53.814

- Con scambio di capitali 0 2.075 0 0 0 2.075 1.862

- opzioni emesse 0 2.031 0 0 0 2.031 1.831

- altri derivati 0 44 0 0 0 44 31

- Senza scambio di capitali 824 0 27.135 0 0 27.959 51.952

- opzioni emesse 211 0 27.135 0 0 27.346 50.527

- altri derivati 613 0 0 0 0 613 1.425

2) Derivati creditizi 0 0 0 0 0 0 0

- Con scambio di capitali 0 0 0 0 0 0 0

- Senza scambio di capitali 0 0 0 0 0 0 0

TOTALE B) 824 2.075 27.135 0 0 30.034 53.814

TOTALE (A+B) 824 2.075 27.135 0 0 30.034 53.814

Page 132: 2007 bilancio

Sezione 5 – Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50

La Banca al 31.12.2007 non ha classificato alcuno strumento finanziario in questo comparto.

Sezione 6 – Derivati di copertura – Voce 60

6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attività sottostanti

Nella tabella figurano i derivati finanziari di copertura che al 31.12.2007 presentano un fair valuenegativo.Nella colonna “tassi di interesse” sono inclusi i derivati finanziari con sottostanti titoli di debito.

139 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007

Tassi di interesse

Valute e oroTitoli di capi-

taleCrediti Altri Totale

A) Derivati quotati

1) Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0

- Con scambio di capitali 0 0 0 0 0 0

- opzioni emesse 0 0 0 0 0 0

- altri derivati 0 0 0 0 0 0

- Senza scambio di capitali 0 0 0 0 0 0

- opzioni emesse 0 0 0 0 0 0

- altri derivati 0 0 0 0 0 0

2) Derivati creditizi 0 0 0 0 0 0

- Con scambio di capitali 0 0 0 0 0 0

- Senza scambio di capitali 0 0 0 0 0 0

TOTALE A) 0 0 0 0 0 0

B) Derivati non quotati

1) Derivati finanziari 14.418 0 0 0 0 14.418

- Con scambio di capitali 0 0 0 0 0 0

- opzioni emesse 0 0 0 0 0 0

- altri derivati 0 0 0 0 0 0

- Senza scambio di capitali 14.418 0 0 0 0 14.418

- opzioni emesse 0 0 0 0 0 0

- altri derivati 14.418 0 0 0 0 14.418

2) Derivati creditizi 0 0 0 0 0 0

- Con scambio di capitali 0 0 0 0 0 0

- Senza scambio di capitali 0 0 0 0 0 0

TOTALE B) 14.418 0 0 0 0 14.418

TOTALE (A+B) 14.418 0 0 0 0 14.418

TOTALE (A+B) AL 31.12.2006 22.244 0 0 0 0 22.244

Page 133: 2007 bilancio

6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

I derivati finanziari di copertura con fair value negativo si riferiscono a operazioni di copertura di pre-stiti obbligazionari emessi dalla Banca.

Sezione 8 – Passività fiscali – Voce 80

Vedi sezione 13 dell’attivo.

Sezione 9 – Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 90

Vedi sezione 14 dell’attivo.

140Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Operazioni/Tipo di copertura

Saldi al: 31/12/2007

Fair Value Flussi di cassa

SpecificaGenerica

Speci-fica

GenericaRischio

di tassoRischio

di cambioRischio di

creditoRischio di

prezzoPiù

rischi

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0 0

2. Crediti 0 0 0 0 0

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0

4. Portafoglio 0 0

Totale Attività 0 0 0 0 0 0 0 0

1. Passività finanziarie 14.418 0 0 0 0 0

2. Portafoglio 0 0

Totale Passività 14.418 0 0 0 0 0 0 0

Totale Attività 31.12.2006 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale Passività 31.12.2006 22.244 0 0 0 0 0 0 0

Page 134: 2007 bilancio

Sezione 10 – Altre passività – Voce 100

10.1 Altre passività: composizione

Anche per le “Altre passività” il decremento è motivato principalmente dalla sistemazione delle par-tite transitorie; in particolare le “Appostazioni creditorie in sospeso presso servizi e sportelli” hannosubito una diminuzione di 29,4 milioni rispetto al 31.12.2006.

141 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

Saldo partite il liquide di portafoglio 4.563 4.352

Altre passività - consolidato fiscale 33.453 1.273

Appostazioni creditorie in sospeso c/o servizi e sportelli 31.302 85.022

Somme a disposizione di clienti e banche per operazioni in esecuzione 23.151 37.508

Somme da riconoscere al fisco per conto terzi 4.425 5.261

Partite viaggianti passive 9.425 7.547

Somme della clientela non disponibili perché soggette a vincoli diversi 2.172 1.325

Ritenute su redditi riconosciuti a terzi 10.390 40.049

Imposte indirette da versare 3.618 2.440

Contributi previdenziali per conto terzi in corso di esecuzione 3 3

Dividendi e somme a disposizione dei soci 0 0

Debiti verso la cassa di previdenza del personale, compresi oneri accessori 138 282

Ratei passivi 0 0

Risconti passivi 346 205

Debiti per scopi di istruzioni culturali, benefici, sociali 232 169

Debiti derivanti da garanzie e impegni 765 309

Debiti inerenti al personale 102.513 131.924

Partite creditorie residuali 31.041 19.328

TOTALE 257.537 336.997

Page 135: 2007 bilancio

Sezione 11 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

11.2 Altre informazioniL’introduzione dei principi contabili internazionali ha comportato importanti modifiche per il cal-colo del debito per trattamento di fine rapporto, che in applicazione dell’art. 2120 Codice Civile espri-meva il debito maturato alla data del bilancio ipotizzando, quindi, la cessazione di tutti i dipendentia tale data.

Con l’applicazione del principio IAS 19, invece, la passività relativa al trattamento di fine rapportodel personale è qualificabile come programma a benefici definiti e richiede in quanto tale la deter-minazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali. In particolare, tale accantonamento deve tenere conto dell’ammontare già maturato alla data di bi-lancio, proiettandolo nel futuro per stimare l’ammontare da pagare al momento della risoluzione delrapporto di lavoro. Tale somma viene in seguito attualizzata per tenere conto del tempo che tra-scorrerà prima dell’effettivo pagamento.

A seguito dell’entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007 che, tra l’altro, anticipa all’1.1.2007 lariforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5.12.2005 n. 252, le quote diTFR maturate fino al 31.12.2006 rimarranno in azienda, mentre le quote di TFR maturande a par-tire dal 1.1.2007 dovranno, a scelta del dipendente (da esercitarsi per i dipendenti in servizio al31.12.2006, entro il 30.6.2007) essere:• destinate a forme di previdenza complementare;• mantenute in azienda la quale, se ha un numero di dipendenti superiore a 50, provvederà a tra-

sferire le quote di TFR maturande al così detto Fondo di Tesoreria INPS.Con l’entrata in vigore della Legge Finanziaria si configurano, quindi, le seguenti fattispecie:a. il TFR maturato, a partire dall’01.01.2007:

a.1 viene destinato a forme di previdenza complementare, oa.2 viene mantenuto in azienda e, nel caso di un numero di dipendenti superiore o uguale a 50, deve

essere trasferita all’INPS;b. l’eventuale Fondo già esistente al 31.12.2006 rimane presso le aziende.

A seguito delle modificazioni di normativa intervenute con la Legge Finanziaria 2007, si è procedutoa ricalcolare la passività al 31.12.2006, secondo la nuova metodologia di spalmatura del costo e ipo-tizzando che dal 1.1.2007 il 100% del nuovo maturato venga versato a Fondi esterni o all’INPS. Ladifferenza tra la passività così ricalcolata e la passività valutata con la precedente metodologia in sededi chiusura del bilancio al 31.12.2006, costituisce utile o perdita dovuta alla ‘riduzione’ da ricono-scere immediatamente a Conto Economico. L’applicazione di tale modello valutativo, rivisto a se-guito della riforma della previdenza complementare, ha comportato un’altra variazione indiminuzione del TFR rispetto alla passività precedentemente iscritta pari ad 8,1 milioni di euro qualecomponente economica positiva non ricorrente contabilizzata tra le “Spese del Personale”.

142Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

2007 2006

A. Esistenze iniziali 93.893 100.665

B. Aumenti 5.619 14.827

B.1 Accantonamento dell'esercizio 1.863 4.141

B.2 Altre variazioni in aumento 3.756 10.686

C. Diminuzioni (18.453) (21.599)

C.1 Liquidazioni effettuate (8.671) (13.786)

C.2 Altre variazioni in diminuzione (9.782) (7.813)

D. Rimanenze finali 81.059 93.893

Page 136: 2007 bilancio

La determinazione del valore attuale degli impegni è effettuata da un perito esterno secondo il me-todo della proiezione unitaria del credito (Projected Unit Credit Method), che considera ogni singoloperiodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR e misura ogni unità, separa-tamente, per costruire l’obbligazione finale.Tale unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni tra-scorsi dal momento dell’assunzione alla data attesa della liquidazione.Questo metodo serve, quindi, a determinare la proporzione dell’aumento dell’impegno dell’azienda,che si stima si incrementerà per ogni anno di servizio.

Il Gruppo UBI, che fino alla redazione del Bilancio di Esercizio al 31.12.2006 aveva adottato la tec-nica del “corridoio”, ha modificato tale impostazione e, a partire dall’esercizio 2007, ha adottato il me-todo SoRIE. Sono stati, quindi, imputati a riserva di patrimonio netto anche gli ActuarialGains/Losses non riconosciuti al 31 dicembre 2006 come riportati nella relazione attuariale, che alnetto degli effetti fiscali ammonta a 5,4 milioni di euro.

143 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 137: 2007 bilancio

Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri – Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

La riduzione dei Fondi di quiescenza deriva dalla pagamento delle pensioni nel corso dell’esercizio.

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

144Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Fondo di quiescenza aziendali 57.460 62.186

2. Altri fondi per rischi ed oneri 32.042 32.222

2.1 controversie legali 25.899 24.505

2.2 oneri per il personale 1.650 1.081

2.3 altri 4.493 6.636

TOTALE 89.502 94.408

2007 2006

Fondi di quiescenza

Altri fondi Totale Totale

A. Esistenze iniziali 62.186 32.222 94.408 202.353

B. Aumenti 2.405 10.037 12.442 29.949

B.1 Accantonamento dell'esercizio 2.405 8.936 11.341 16.604

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 0 932 932 778

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 169 169 174

B.4 Altre variazioni in aumento 0 0 0 12.393

C. Diminuzioni (7.131) (10.217) (17.348) (137.894)

C.1 Utilizzo dell'esercizio (7.131) (2.939) (10.070) (120.388)

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 0 0 0

C.3 Altre variazioni in diminuzione 0 (7.278) (7.278) (17.506)

D. Rimanenze Finali 57.460 32.042 89.502 94.408

Page 138: 2007 bilancio

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita

Gli utilizzi 2007 derivano dalla parziale realizzazione del progetto di liquidazione del Fondo, attuatonello scorso esercizio.

145 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

2007 2006

A. Esistenze iniziali 62.186 161.084

B. Aumenti 2.405 19.332

B.1 Accantonamento dell'esercizio 2.405 6.939

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 0 0

B.3 Variazioni dovute a modificare del tasso di sconto 0 0

B.4 Altre variazioni 0 12.393

C. Diminuzioni (7.131) (118.230)

C.1 Utilizzo dell'esercizio (7.131) (118.230)

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 0

C.3 Altre variazioni 0 0

Rimanenze finali 57.460 62.186

Page 139: 2007 bilancio

Illustrazione dei fondiAl 31.12.2006 sono presenti 3 Fondi di quiescenza a prestazione definita:1. Fondo di integrazione delle prestazioni dell’I.N.P.S. per l’assicurazione obbligatoria di invalidità

vecchiaia e superstiti per il personale in quiescenza della ex Cassa di Risparmio di Calabria e Lu-cania (reg. n. 9059 Albo dei Fondi Pensione);

2. Fondo di integrazione delle prestazioni dell’I.N.P.S. per l’assicurazione obbligatoria di invaliditàvecchiaia e superstiti per il personale in quiescenza della ex Cassa di Risparmio di Puglia (reg. n.9124 Albo dei Fondi Pensione);

3. Fondo di integrazione delle prestazioni dell’I.N.P.S. per l’assicurazione obbligatoria di invaliditàvecchiaia e superstiti per il personale in quiescenza della ex Cassa di Risparmio Salernitana (reg.n. 9053 Albo dei Fondi Pensione).

I Fondi erogano i seguenti trattamenti previdenziali a titolo di pensione diretta per:• vecchiaia, quando gli iscritti abbiano compiuto il 60° anno di età se uomini e il 55° anno di età

se donne, purché siano trascorsi almeno 15 anni di iscrizione al Fondo;• anzianità, a qualunque età quando gli iscritti abbiano compiuto 35 anni se uomini e 30 anni se

donne d’iscrizione al Fondo;• inabilità, a qualunque età quando siano inabili in modo assoluto e permanente al lavoro e siano

iscritti al Fondo (inoltre per il Fondo ex Cassa di Risparmio di Puglia l’invalidità deve dipendereda cause di servizio e per il Fondo ex Cassa di Risparmio Salernitana è richiesta l’iscrizione daalmeno 5 anni).

Inoltre, ai superstiti dell’iscritto spetta una pensione indiretta in caso di morte in attività di servizioed una pensione di reversibilità in caso di morte, purché sia stata liquidata la pensione diretta.

Descrizione delle principali ipotesi attuarialiI descritti Fondi di quiescenza a prestazione definita sono stati sottoposti alla valutazione attuarialeche nel bilancio tecnico ha determinato al 31.12.2007 l’importo della Riserva Matematica che per-mette in media, nel senso attuariale, il pagamento delle pensioni assegnate ai pensionati ed ai lorosuperstiti.Le valutazioni effettuate sono coerenti a quanto normato dal principio contabile IAS 19 e sono con-formi a quanto stabilito dalle leggi che regolano il sistema previdenziale di riferimento e dalle normedel regolamento aziendale.

Le ipotesi demografiche che sono state assunte nelle elaborazioni sono le seguenti:• per le probabilità di morte dei pensionati, quelle della popolazione italiana rilevate dall’ISTAT nel-

l’anno 2002 distinte per sesso;• per le probabilità di morte dei pensionati per invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel

modello INPS per le proiezioni al 2010, distinte per sesso;• per le probabilità di lasciare famiglia quelle, distinte per sesso, pubblicati nei rendiconti degli

Istituti di Previdenza;• per le probabilità di passaggio in seconde nozze dei vedovi e delle vedove, quelle dedotte dalle ta-

vole di nuzialità 1960/62 dell'ISTAT;• per le probabilità di morte dei vedovi e delle vedove, quelle della popolazione italiana rilevate dal-

l’ISTAT nell’anno 2002 distinte per sesso, mentre per gli orfani minori si sono supposte nulle leprobabilità di morte.

Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate nella valutazione attuariale sono:• Tasso annuo tecnico di attualizzazione 4,50%• Tasso annuo di inflazione 2,00%

Il tasso di attualizzazione nelle simulazioni attuariali rappresenta il tasso con il quale sono scontatefinanziariamente le obbligazioni pensionistiche che il fondo ha nei confronti dei propri iscritti. Inun fondo pensione con soli pensionati, se vi è uguaglianza alla data di valutazione tra il patri-monio e la riserva matematica, il tasso di attualizzazione indica il rendimento che mediamentedeve essere garantito dal patrimonio nel corso del tempo per mantenere in equilibrio tecnico lagestione del fondo a meno della componente demografica; in termini reali il tasso annuo di at-tualizzazione ipotizzato risulta pari circa al 2,45%.

146Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 140: 2007 bilancio

Valutazioni attuarialiNella tabella che segue sono riportati i risultati dalle valutazioni attuariali eseguite al 31 dicembre2007 in relazione ai diversi collettivi.

Movimentazione ai fini IAS 19 della passività nell’anno 2007

Quali impegni economici a carico del Fondo al 31 dicembre 2007, sono stati individuati il valore at-tuale medio delle pensioni in corso di godimento (oneri immediati).E’ stato adottato un sistema finanziario di capitalizzazione sufficientemente cautelativo, capace inogni istante di garantire, con le riserve accumulate, la copertura piena delle prestazioni da erogareal gruppo dei pensionati esistenti al 31 dicembre 2007.

147 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Fondo Carical Fondo Caripuglia Fondo Carisal

1. Past service liability inizio anno 46.872 12.996 763

2. Unrecognised gain / (loss) inizio anno 1.154 364 37

3. Passività in bilancio inizio anno 48.026 13.360 800

4. Service cost 0 0 0

5. Interest cost 2.109 585 34

6. Unrecognised (gain) / loss inizio anno (1.154) (364) (37)

7. Actuarial (gain) / loss dell’anno 1.243 91 19

8. Transfer in / (out) 0 0 0

9. (Utilizzi) (5.836) (1.333) (82)

10. Trasferimenti f.p. e tassazione 0 0 0

11. Past service liability stimato 44.299 12.611 752

12. Past service liability fine anno 44.388 12.338 734

13. Unrecognised actuarial gain /(loss) fine anno (89) 273 19

14. Passività in Bilancio a fine anno 44.299 12.611 752

Page 141: 2007 bilancio

12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

Relativamente agli accantonamenti si segnala che il decremento è dovuto ai minori rischi valutati surevocatorie fallimentari.

Fondi per rischi e oneri: informazioni aggiuntive

L’accantonamento per passività probabili è iscritto quando:- l’azienda ha un’obbligazione attuale (legale o implicita, riferita alla data di chiusura del bilancio diesercizio) quale risultato di un evento passato, verificatosi prima della data di chiusura dell’eserci-zio;- è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse (atte a produrre benefici economici) per adem-

piere l’obbligazione; e- può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.

Nel valutare l’esistenza di una obbligazione attuale scaturita da un evento passato si è tenuta in con-siderazione, sulla base delle conoscenze disponibili, la circostanza che sia più verosimile, piuttostoche il contrario, che esista un’obbligazione alla data del bilancio.L’importo rilevato rappresenta la migliore stima degli oneri richiesti per adempiere all’obbligazioneesistente alla data di riferimento del bilancio e rappresenta quindi l’importo che l’azienda ragione-volmente sosterrebbe per estinguere l’obbligazione alla data di riferimento del bilancio. Si è quindiproceduto a determinare il valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estin-guere l'obbligazione che si ritiene deriverà in capo alla banca da una specifica controversia passiva. A tal riguardo, muovendo dal presupposto in base al quale il tasso (o i tassi) di attualizzazione deb-bono riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro ed i rischi specificiconnessi alla passività, il processo di attualizzazione è stato condotto con riferimento a ciascunasingola controversia passiva ed alla durata residua della stessa. Si indicano di seguito i parame-tri legali generali ed astratti che sono alla base del predetto processo: • tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste

formulate dalla controparte. A tal fine potranno essere individuate delle "macro-famiglie" quali,ad esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie in materia di in-terme-diazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni (de-rivanti da inadempimento contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.;

148Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

Altri fondi per rischi e oneri

1. Fondo per rischi su revocatorie 2.109 4.878

2. Fondo rettifiche interessi commissioni e spese 0 0

3. Fondo per bond in default 2.384 1.758

4. Altri fondi per rischi e oneri 0 0

TOTALE 4.493 6.636

Importo totale al31/12/2007

Presunta data di esborso Passività potenziale

Fondo cause per il personale 8.570 21/02/2009 0

Fondo rischi su revocatorie 2.109 25/10/2008 0

Fondo per bond in default 2.384 24/09/2010 0

Fondo per anatocismo 11.777 02/10/2009 1.662

Fondo per altre controversie legali 7.201 26/03/2009 1.575

Totale 32.041 3.237

Page 142: 2007 bilancio

• grado di "innovatività" della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che l'og-getto della stessa verta su materie già conosciute e opportunamente "ponderate" dalla banca ov-vero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento (ad esempio perchèscaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali);

• grado di "strategicità" della controversia per la banca: la banca, per ragioni di natura "poli-tica", potrebbe ad esempio decidere di resistere in giudizio, con finalità dissuasive, per lungotempo anche in presenza di argomenti difensivi non decisivi. Per contro potrebbe invece decidere,per ragioni di opportunità commerciale, di chiudere la vertenza in modo rapido anche in pre-senza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio;

• durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè dellalocalizzazione del foro presso il quale la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. Atal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica dalla quale ricavare idati e ci si potrà avvalere dell'ausilio dei legali che assistono la banca nella vertenza e che hannouna conoscenza diretta del foro di volta in volta interessato;

• "natura" della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o meno,consumatore o meno, etc.).

La passività potenziale, dalla quale non scaturisce alcun obbligo di accantonamento, è invece defi-nita come:(a) una possibile obbligazione (sorta dopo la data di chiusura del bilancio di esercizio) che deriva da

fatti verificatisi anteriormente alla data di chiusura dell’esercizio la cui esistenza sarà confermatasolo dal verificarsi (o dal non verificarsi) di uno o più fatti futuri incerti, non totalmente sotto ilcontrollo dell’impresa; o

(b) un’obbligazione attuale che deriva da fatti passati ma che non è rilevata perché:(i) non è probabile (ma possibile) che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici eco-

nomici per adempiere all’obbligazione (ma residua un certo margine di dubbio su di un eventualeesborso, anche solo relativamente ad alcune delle componenti considerate ai fini del calcolo dellaperdita attesa);

(ii) l’importo dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità.

La Banca al 31.12.2007 ha in essere 1.884 giudizi passivi, di cui 1.082 (pari al 57,4%) sono oggettodi accantonamento in quanto rientranti nella categoria delle "passività probabili".Soltanto 157 pratiche, invece, sono state ritenute passività potenziali in quanto, allo stato, non è pro-babile il rischio di soccombenza (difetto di legittimazione, cause temerarie, ecc.). Infine, risultano anomalie (3.525 su 313 filiali) rilevate a seguito della migrazione informatica del2004 configurabili come “passività potenziale”, per le quali non è necessario effettuare accantona-menti in quanto la stima dei suoi effetti finanziari non può essere quantificata con attendibilità sod-disfacente e la probabilità di estinguere l’obbligazione risulta remota.

149 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Page 143: 2007 bilancio

Sezione 14 – Patrimonio dell'impresa – Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200

14.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

La riserva da valutazione del 31.12.2006 risulta modificata in quanto contiene gli effetti derivantidalla variazione del principio contabile Benefici ai dipendenti del tipo piani a “benefici definiti”com-mentato nelle Parte A Politiche contabili – Parte generale.

14.2 ”Capitale” e “Azioni proprie”: composizione

150Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Capitale 1.468.209 1.468.209

2. Sovrapprezzi di emissione 0 0

3. Riserve 67.273 72.131

4. Azioni proprie 0 0

5. Riserve da valutazione 3.522 (3.312)

6. Strumenti di capitale 0 0

7. Utile (Perdita) d'esercizio 65.861 69.382

TOTALE 1.604.865 1.606.410

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

Nr azioni ORDINARIE 1.411.738.948 1.411.738.948

da nominale Euro cadauna 1,04 1,04

Nr azioni PROPRIE 0 0

da nominale Euro cadauna 0 0

Page 144: 2007 bilancio

14.3 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

14.4 Capitale: altre informazioni

Il Capitale Sociale è composto da n. 1.411.738.948 azioni ordinarie di nominali 1,04 euro cadauna.Non sono previsti diritti, privilegi e vincoli di ciascuna categoria di azioni, inclusi i vincoli nella di-stribuzione dei dividendi e nel rimborso del capitale.

151 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

Ordinarie Altre Ordinarie Altre

A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 1.411.738.948 0 1.411.738.948 0

- interamente liberate 1.411.738.948 0 1.411.738.948 0

- non interamente liberate 0 0 0 0

A.1 Azioni proprie (-) 0 0 0 0

B.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 1.411.738.948 0 1.411.738.948 0

B. Aumenti 0 0 0 0

B.1 Nuove emissioni 0 0 0 0

- a pagamento: 0 0 0 0

- operazioni di aggregazioni di imprese 0 0 0 0

- conversione di obbligazioni 0 0 0 0

- esercizio di warrant 0 0 0 0

- altre 0 0 0 0

- a titolo gratuito: 0 0 0 0

- a favore dei dipendenti 0 0 0 0

- a favore degli amministratori 0 0 0 0

- altre 0 0 0 0

B.2 Vendita di azioni proprie 0 0 0 0

B.3 Altre variazioni 0 0 0 0

C. Diminuzioni 0 0 0 0

C.1 Annullamento 0 0 0 0

C.2 Acquisto di azioni proprie 0 0 0 0

C.3 Operazioni di cessione di imprese 0 0 0 0

C.4 Altre variazioni 0 0 0 0

D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 1.411.738.948 0 1.411.738.948 0

D.1 Azioni proprie (+) 0 0 0 0

D. 2 azioni esistenti alla fine dell'esercizio 1.411.738.948 0 1.411.738.948 0

- interamente liberate 1.411.738.948 0 1.411.738.948 0

- non interamente liberate 0 0 0 0

Page 145: 2007 bilancio

14.5 Riserve di utili: altre informazioniCome descritto tra le Politiche contabili alla Parte A della Nota Integrativa le operazioni di acquistoe vendita degli sportelli con Banca Popolare di Ancona sono state realizzate tra società appartenential medesimo Gruppo (c.d. “business combination under common control” ex IFRS 3) e non sono talida influenzare significativamente i flussi di cassa futuri delle attività nette trasferite per le societàinteressate.

Ne consegue che Banca Carime ha imputato in riduzione del patrimonio netto il maggior importo pa-gato per l’acquisto pari ad € 4.721.451 (importo che altrimenti sarebbe stato iscritto tra le attivitàalla Voce 120 Avviamento). Pertanto, detratta dopo aver scomputato la relativa fiscalità di €1.517.327, è stata registrata una riduzione delle Riserve Voce 160 b per l’importo netto di €3.204.124.

14.7 Riserve da valutazione: composizione

Si rimanda a quanto meglio descritto nella Parte F – Informazioni sul patrimonio.

152Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.705 1.280

2. Attività materiali 0 0

3. Attività immateriali 0 0

4. Copertura di investimenti esteri 0 0

5. Copertura dei flussi finanziari 0 0

6. Differenze di cambio 0 0

7. Utile / Perdite attuariali su Fondo TFR 1.285 (5.124)

8. Leggi speciali di rivalutazione 532 532

TOTALE 3.522 (3.312)

Page 146: 2007 bilancio

153 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

14.8

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Page 147: 2007 bilancio

154Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

14.1

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0

Page 148: 2007 bilancio

ALTRE INFORMAZIONI

1. Garanzie rilasciate e impegni

Il rischio di credito connesso a garanzie rilasciate ed impegni è valutato in modo analogo ai creditiper cassa. La parte stimata di dubbio realizzo trova appostazione tra le Altre Passività.

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

155 Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 3.997 5.569

a) Banche 0 0

b) Clientela 3.997 5.569

2) Garanzie di natura commerciale 100.439 102.855

a) Banche 316 30

b) Clientela 100.123 102.825

3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi 182.158 177.358

a) Banche 917 747

i) a utilizzo certo 917 747

ii) a utilizzo incerto 0 0

b) Clientela 181.241 176.611

i) a utilizzo certo 167.863 143.421

ii) a utilizzo incerto 13.378 33.190

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 0 0

5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 0 0

6) Altri impegni 0 0

TOTALE 286.594 285.782

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0

2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 439 1.010

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0

5. Crediti verso banche 0 0

6. Crediti verso clientela 0 0

7. Attività materiali 0 0

TOTALE 439 1.010

Page 149: 2007 bilancio

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

156Nota IntegrativaParte B: Informazioni sullo stato patrimoniale

Saldi al: 31/12/2007 Saldi al: 31/12/2006

1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi 0 0

a) Acquisti 0 0

1. Regolati 0 0

2. Non regolati 0 0

b) Vendite 0 0

1. Regolati 0 0

2. Non regolati 0 0

2. Gestioni patrimoniali 0 38.371

a) Individuali 0 38.371

b) collettive 0 0

3. Custodia e amministrazione di titoli 6.199.318 7.896.961

a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca deposi-taria (escluse le gestioni patrimoniali)

45.672 1.433.280

1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 0 0

2. Altri titoli 45.672 1.433.280

b) altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali): altri 6.091.868 5.742.553

1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2.327.656 0

2. Altri titoli 3.764.212 5.742.553

c) titoli di terzi depositati presso terzi 6.129.554 7.157.316

d) titoli di proprietà depositati presso terzi 61.778 721.128

4. Altre operazioni 65.462 7.564

Page 150: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

157

Parte C: INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Page 151: 2007 bilancio

Sezione 1 – Gli interessi – Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

158Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007

31/12/2006Attività finanziarie in

bonis Attività finanziariedeteriorate

Altre attività

Totale Titoli di Debito

Finanzia-menti

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 11.153 0 0 0 11.153 18.397

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 16 0 0 0 16 15

3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 0 0 0 0 0 0

4. Crediti verso banche 1.062 176.163 0 0 177.225 142.750

5. Crediti verso clientela 4.547 234.700 8.580 0 247.827 207.715

6. Attività finanziarie valutate al fair value 28 0 0 0 28 334

7. Derivati di copertura 0 0 0

8. Attività finanziarie cedute non cancellate 0 0 0 0 0 0

9. Altre attività 64 64 112

TOTALE 16.806 410.863 8.580 64 436.313 369.323

31/12/2007 31/12/2006

Interessi attivi su attività in valuta 568 379

Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria 0 0

Interessi attivi su crediti con fondi di terzi in amministrazione 0 0

Totale 568 379

Page 152: 2007 bilancio

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione (IAS 30/10, 16, 17; IAS 32/94.h.i; ED7/21.a.i.v, b, c; normativa vigente)

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

I differenziali positivi su derivati di copertura specifica del fair value sono relativi ad un deposito su-bordinato attivo e a prestiti obbligazionari.

Voci/Valori 2007 2006

A. Differenziali positivi relativi a operazioni di:

A.1 Copertura specifica del fair value di attività 42.252 6.434

A.2 Copertura specifica del fair value di passività 2.904 21.183

A.3 Copertura generica del rischio di tasso di interesse 0 0

A.4 Copertura specifica dei flussi finanziari di attività 0 0

A.5 Copertura specifica dei flussi finanziari di passività 0 0

A.6 Copertura generica dei flussi finanziari 0 0

Totale differenziali positivi (A) 45.156 27.617

B. Differenziali negativi relativi a operazioni di:

B.1 Copertura specifica del fair value di attività (39.480) (6.726)

B.2 Copertura specifica del fair value di passività (18.402) (25.222)

B.3 Copertura generica del rischio di tasso di interesse 0 0

B.4 Copertura specifica dei flussi finanziari di attività 0 0

B.5 Copertura specifica dei flussi finanziari di passività 0 0

B.6 Copertura generica dei flussi finanziari 0 0

Totale differenziali negativi (B) (57.882) (31.948)

C. Saldo (A–B) (12.726) (4.331)

159 Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/200731/12/2006

Debiti TitoliAltre

PassivitàTotale

1. Debiti verso banche (5.265) 0 (5.265) (7.246)

2. Debiti verso clientela (45.172) 0 (45.172) (29.584)

3. Titoli in circolazione (69.709) 0 (69.709) (54.383)

4. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0

5. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0

6. Passività finanziare a fronte di attività cedute non cancellate 0 0 0 0 0

7. Altre passività 0 0 0

8. Derivati di copertura (12.726) (12.726) (4.331)

TOTALE (50.437) (69.709) (12.726) (132.872) (95.544)

Page 153: 2007 bilancio

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta

1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria

Interessi passivi su fondi di terzi in amministrazione

160Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007 31/12/2006

Interessi passivi su passività in valuta (1.098) (1.375)

TOTALE (1.098) (1.375)

31/12/2007 31/12/2006

Interessi passivi su operazioni di locazione finanziaria (17) (20)

TOTALE (17) (20)

31/12/2007 31/12/2006

Interessi passivi su fondi di terzi in amministrazione 0 (6)

TOTALE 0 (6)

Page 154: 2007 bilancio

Sezione 2 – Le commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

La crescita delle commissioni su distribuzione di servizi deriva dal collocamento di prestiti al con-sumo erogati da Banca 24.7.

161 Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007 31/12/2006

a) garanzie rilasciate 1.567 1.149

b) derivati su crediti 0 0

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 63.218 45.351

1. negoziazione di strumenti finanziari 0 0

2. negoziazione di valute 378 432

3. gestioni patrimoniali 161 270

3.1. individuali 161 270

3.2. collettive 0 0

4. custodia e amministrazione di titoli 902 1.054

5. banca depositaria 73 1.476

6. collocamento di titoli 22.125 21.370

7. raccolta ordini 3.429 3.240

8. attività di consulenza 5 2

9. distribuzione di servizi di terzi 36.145 17.507

9.1. gestioni patrimoniali 3.550 3.173

9.1.1. Individuali 3.550 3.173

9.1.2. Collettive 0 0

9.2. prodotti assicurativi 11.501 9.185

9.3. altri prodotti 21.094 5.149

d) servizi di incasso e pagamento 14.947 17.425

e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 0 0

f) servizi per operazioni di factoring 0 0

g) esercizio di esattorie e ricevitorie 0 0

h) altri servizi 49.818 51.753

TOTALE 129.550 115.678

Page 155: 2007 bilancio

31/12/2007 31/12/2006

a) Presso propri sportelli 58.431 38.952

1. Gestioni patrimoniali 161 270

2. Collocamento di titoli 22.125 21.370

3. Servizi e prodotti di terzi 36.145 17.312

b) offerta fuori sede 0 0

1. Gestioni patrimoniali 0 0

2. Collocamento di titoli 0 0

3. Servizi e prodotti di terzi 0 0

c) Altri canali distributivi 0 0

1. Gestioni patrimoniali 0 0

2. Collocamento di titoli 0 0

3. Servizi e prodotti di terzi 0 0

TOTALE 58.431 38.952

31/12/2007 31/12/2006

a) garanzie ricevute 0 0

b) derivati su crediti 0 0

c) servizi di gestione e intermediazione: (1.137) (1.223)

1. negoziazione di strumenti finanziari (5) (2)

2. negoziazione di valute 0 0

3. gestioni patrimoniali (778) (764)

3.1. portafoglio proprio (778) (764)

3.2. portafoglio di terzi 0 0

4. custodia e amministrazione di titoli (45) (128)

5. Collocamento di strumenti finanziari 0 0

6. Offerta fuori sede di titoli, prodotti e servizi (309) (329)

d) servizi di incasso e pagamento (4.621) (4.618)

e) altri servizi (403) (429)

TOTALE (6.161) (6.270)

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

2.3 Commissioni passive: composizione

162Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

Page 156: 2007 bilancio

163 Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili - Voce 70

I dividendi su Attività finanziarie detenute per la negoziazione derivano dal portafoglio conferito ingestione a UBI Pramerica.

31/12/2007 31/12/2006

DividendiProventi da quote

O.I.C.R

A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 6.518 0 2.791

B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 120 0 131

C. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0

D. Partecipazioni 0 0

TOTALE 6.638 0 2.922

Page 157: 2007 bilancio

Sezione 4 – Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

Le perdite da negoziazione derivano dal portafoglio conferito in gestione a UBI Pramerica.

164Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007

31/12/2006Plusva-lenze (A)

Utile danegoziazione (B)

Minusva-lenze (C)

Perdite danegozia-zione (D)

Risultatonetto

[(A+B)-(C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 7 27.112 (7) (17.551) 9.561 42.828

1.1 Titoli di debito 7 299 (7) (8.467) (8.168) (7.357)

1.2 Titoli di capitale 0 26.530 0 (9.058) 17.472 49.990

1.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0

1.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 0

1.5 Altre 0 283 0 (26) 257 195

2. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 0

2.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0

2.2 Altre 0 0 0 0 0 0

3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio 0 1

4. Strumenti derivati 21.638 46.176 (20.834) (69.647) (22.621) (29.251)

4.1 Derivati finanziari 21.638 46.176 (20.834) (69.647) (22.621) (29.251)

- su titoli di debito e tassi di interesse 577 6.533 (554) (5.030) 1.526 2.501

- su titoli di capitale e indici azionari 21.061 39.643 (20.280) (64.617) (24.193) (31.823)

- su valute e oro 46 71

- altri 0 0 0 0 0 0

4.2 Derivati su crediti 0 0 0 0 0 0

TOTALE 21.645 73.288 (20.841) (87.198) (13.060) 13.578

Page 158: 2007 bilancio

Sezione 5 – Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90

5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione

165 Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007 31/12/2006

A. Proventi relativi a:

A.1 Derivati di copertura del fair value 16.220 10.394

A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 0 0

A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 3.711 14.555

A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari 0 0

A.5 Attività e passività in valuta 0 0

Totale proventi dell'attività di copertura (A) 19.931 24.949

B. Oneri relativi a:

B.1 Derivati di copertura al fair value (1.956) (12.761)

B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (4.718) (7.770)

B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (12.921) (2.927)

B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari 0 0

B.5 Attività e passività in valuta 0 0

Totale oneri dell'attività di copertura (B) (19.595) (23.458)

C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) 336 1.491

Page 159: 2007 bilancio

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

La voce accoglie:• gli effetti economici conseguenti alla cessione di crediti “non performing”; l’operazione ha riguar-

dato posizioni a sofferenza per un valore netto di circa 793 mila euro con un minusvalenza dicirca 1.610 mila euro;

• il risultato netto della negoziazione con clientela delle obbligazioni di nostra emissione.

166Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007 31/12/2006

Utili Perdite Risultato netto

Attività Finanziarie

1. Crediti verso banche 0 0 0 0

2. Crediti verso clientela 69 (1.610) (1.541) (112)

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 5 (5) 0 456

3.1 Titoli di debito 5 (5) 0 0

3.2 Titoli di capitale 0 0 0 456

3.3 Quote di O.I.C.R 0 0 0 0

3.4 Finanziamenti 0 0 0 0

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0

Totale attività 74 (1.615) (1.541) 344

Passività finanziarie 0

1. Debiti verso banche 0 0 0 0

2. Debiti verso clientela 0 0 0 0

3. Titoli di circolazione 692 (278) 414 (32)

Totale passività 692 (278) 414 (32)

Page 160: 2007 bilancio

Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la ven-dita: composizione

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composi-zione

167 Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007

31/12/2006

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)

Totale(1)-(2)

Specifiche

Di porta-foglio

Specifiche Di portafoglio

Cancellazioni

Altre A B A B

A. Garanzie rilasciate 0 (131) (131) 0 0 0 31 (204) (51)

B. Derivati su crediti 0 0 0 0 3.522 0 0 0 0 0

C. Impegni ad erogare fondi 0 0 (350) 0 0 0 92 (258) (162)

D. Altre operazioni 0 (169) 0 0 345 0 0 176 1.439

TOTALE 0 (282) (481) 0 354 0 123 (12.465) 1.226

31/12/2007

31/12/2006

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)

Totale(1)-(2)

Specifiche

Di porta-foglio

Specifiche Di portafoglio

Cancellazioni

Altre A B A B

A. Crediti verso banche 0 0 (4) 0 0 0 5 1 4

B. Crediti verso clientela (280) (11.979) (6.921) 1.041 3.522 74 2.077 (12.466) (8.351)

TOTALE (280) (11.979) (6.925) 1.041 3.522 74 2.082 (12.465) (8.347)

31/12/2007

31/12/2006Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)

Totale(1) - (2)

Specifiche Specifiche

Cancellazioni Altre A B

A. Titoli di debito 0 0 0 0 0 0

B. Titoli di capitale 0 (654) (654) (931)

C. Quote O.I.C.R. 0 0 0 0 0

D. Finanziamenti a banche 0 0 0 0 0 0

E. Finanziamenti a clientela 0 0 0 0 0 0

TOTALE 0 (654) 0 0 (654) (931)

Page 161: 2007 bilancio

168Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

Sezione 9 – Le spese amministrative – Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Nella voce “Altri benefici a favore dei dipendenti” sono compresi 52,1 milioni di oneri straordinari de-rivanti dall’accordo sindacale del 14 agosto 2007, definito nell’ambito delle procedure avviate per larealizzazione del Piano Industriale di integrazione 2007-2010, che prevede l’attivazione di un Pianodi incentivazione all’esodo volontario per 166 risorse, oltre a 60 uscite incentivate finalizzate al ri-cambio generazionale.

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Il numero dei dipendenti include il Personale di altre società distaccato presso l’azienda ed escludei dipendenti dell’azienda distaccati presso altre società.

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

31/12/2007 31/12/2006

1) Personale dipendente (201.237) (159.729)

a) Salari e stipendi (98.935) (100.396)

b) Oneri sociali (32.334) (32.769)

c) Indennità di fine rapporto (232) 0

d) Spese previdenziali 0 0

e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto 667 (8.622)

f) Accantonamento al fondo di trattamento di quiescenza e simili: (2.405) (6.939)

- a contribuzione definita 0 0

- a prestazione definita (2.405) (6.939)

g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (7.734) (4.139)

- a contribuzione definita (7.734) (4.139)

- a prestazione definita 0 0

h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 0 0

i) Altri benefici a favore di dipendenti (60.264) (6.864)

2) Altro personale (2.467) (1.629)

3) Amministratori (773) (636)

TOTALE (204.477) (161.994)

31/12/2007 31/12/2006

PERSONALE DIPENDENTE 2.352 2.471

a) dirigenti 20 20

b) totale quadri direttivi 786 820

(di cui: di 3° e 4° livello) 440 370

c) Restante personale 1.546 1.631

ALTRO PERSONALE 34 19

TOTALE 2.386 2.490

Descrizione 31/12/2007 31/12/2006

Incentivazione all'esodo e fondi sostegno al reddito (54.421) (2.481)

Spese per le trasferte del personale 0 0

Spese relative ai buoni pasto (2.709) (2.278)

Spese assicurative (1.462) (1.878)

Spese per partecipazione a corsi e formazione del personale (202) (515)

Recupero formazione personale esercizi precedenti 841 770

Spese relative a borse di studio a favore figli dipendenti (223) (200)

Costo per premio di anzianità (1.777) 0

Altre spese (311) (282)

TOTALE (60.264) (6.864)

Page 162: 2007 bilancio

9.5 Altre spese amministrative: composizione

Non vi sono spese di ricerca e sviluppo imputate a conto economico; tali attività di sviluppo vengonosvolte dalla Capogruppo e risultano incluse nel canone passivo alla stessa corrisposto per le attivitàdi ”service” svolte.

Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

169

31/12/2007 31/12/2006

A. Altre spese amministrative (106.103) (101.164)

Postali, telefoniche e telegrafiche (5.794) (4.696)

Utilizzo reti e servizi informatici (2.329) (2.546)

Servizi professionali (1.254) (1.039)

Spese legali e recupero crediti (2.350) (1.857)

Manutenzione e installaz macchinari, arredi etc. (110) (111)

Conduzione immobili e pulizie (7.172) (7.645)

Premi assicurativi (1.737) (1.857)

Contazione e gestione valori (3.072) (3.333)

Spese operazione di aggregazione UBI (751) 0

Pubblicità e promozione (832) (747)

Stampanti e cancelleria (1.096) (958)

Informazioni e visure (1.368) (1.318)

Manutenzione immobili (2.584) (1.382)

Vigilanza (1.049) (762)

Rappresentanza (152) (248)

Elaborazioni elettrocontabili c/o terzi (2.171) (1.323)

Manutenzione impianti (788) (1.484)

Emolumenti sindaci (167) (215)

Contributi associativi (629) (468)

Trasporti, traslochi e spese viaggil (4.275) (4.203)

Beni minimi (205) (183)

Periodici e volumi (140) (144)

Manutenzione immobili e impianti non di proprietà (1.745) (768)

Affitti passivi (5.891) (6.440)

Spese per prestazioni di servizi da Società del Gruppo (57.654) (56.459)

Canoni di locazione macchine, software, arredi etc. (67) (191)

Contributi diversi (1) (22)

Spese selezione del personale (5) 0

Altre spese (715) (765)

B. Imposte indirette (19.926) (19.459)

Imposte indirette e tasse 0 0

Imposte di bollo (15.754) (15.525)

Imposte comunale sugli immobili (972) (1.062)

Altre imposte (3.200) (2.872)

Totale (126.029) (120.623)

Page 163: 2007 bilancio

Sezione 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

In sede di integrazione con il Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, nella necessità per il nuovoGruppo UBI di adottare allineamenti contabili, sono stati promossi interventi che hanno riguardatol’identificazione di modalità comuni delle prassi contabili, a fronte delle divergenze riscontrate, perla rilevazione di particolari eventi contabili tra i quali l’iscrizione di Fondi per rischi e oneri. Tali fondi sono, di norma, movimentati in contropartita alla voce “Accantonamenti netti ai fondi perrischi e oneri” di conto economico con l’unica eccezione dei fondi inerenti le spese per il personaleche vengono movimentati in contropartita a questa voce.

170Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007 31/12/2006

Accantonamenti netti ai fondi rischi su revocatorie 2.736 (1.682)

Accantonamenti netti ai fondi rettifiche interessi, commissioni e spese 0 0

Accantonamenti netti ai fondi per bond in default (626) 6

Accantonamenti netti per controversie legali (4.299) (2.718)

Altri accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri 0 0

TOTALE (2.189) (4.394)

Page 164: 2007 bilancio

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170

11.1. Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

171 Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007 31/12/2006

Ammorta-mento (a)

Rettifiche divalore per dete-rioramento (b)

Riprese di valore (c )

Risultatonetto(a+b-c)

A. Attività materiali

A.1 Di proprietà (12.562) 0 0 (12.562) (12.222)

- Ad uso funzionale (12.133) 0 0 (12.133) (11.888)

- Per investimento (429) 0 0 (429) (334)

A.2 Acquisite in locazione finanziaria (112) 0 0 (112) (98)

- Ad uso funzionale (112) 0 0 (112) (98)

- Per investimento 0 0 0 0 0

- a livello individuale e a livello consolidato 0 0 0 0 0

- a livello individuale e funzionali a livello consolidato

0 0 0 0 0

TOTALE (12.674) 0 0 (12.674) (12.320)

Page 165: 2007 bilancio

Sezione 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

172Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007 31/12/2006

Ammortamento su migliorie beni di terzi (1.123) (600)

Sanzioni ed oneri per tardivi versamenti tributi (60) (19)

Manutenzioni ordinarie immobili detenuti a scopo di investimento 0 0

Altri oneri e sopravvenienze passive (1.311) (2.053)

Totale Altri oneri di gestione (2.494) (2.672)

31/12/2007 31/12/2006

Recuperi di imposte 17.870 17.454

Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 9 0

Aggiustamenti da consolidamento 0 0

Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c 1816 1.992

Recupero premi assicurativi 722 433

Altri proventi per gestione immobili 0 741

Fitti e canoni attivi 1.240 975

Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive 3.662 3.201

Totale Altri proventi di gestione 25.319 24.794

Totale Altri oneri e proventi di gestione 22.825 22.122

Page 166: 2007 bilancio

Sezione 14 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 210

14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

Nell’esercizio 2006, al fine di semplificare la struttura societaria del comparto immobiliare di Gruppoé stata ceduta la partecipazione in Immobiliare UBI alla BPB Immobiliare con una plusvalenza nettadi 1,5 milioni.

173 Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007 31/12/2006

A. Proventi 0 1.526

1. Rivalutazioni 0 0

2. Utili da cessione 0 1.526

3. Riprese di valore 0 0

4. Altre variazioni positive 0 0

B. Oneri 0 0

1. Svalutazioni 0 0

2. Rettifiche di valore da deterioramento 0 0

3. Perdite da cessione 0 0

4. Altre variazioni negative 0 0

RISULTATO NETTO 0 1.526

Page 167: 2007 bilancio

Sezione 16 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 230

16.1 Rettifiche di valore dell'avviamento: composizione

In occasione dell’operazione straordinaria di switch degli sportelli con la Banca Popolare di Anconasono state riscontrare perdite durevoli di valore (c.d. impairment losses) dell’avviamento iscritto inbilancio di Banca Carime alla data del 31.12.2007, riferito agli sportelli ceduti come già commen-tato nella Relazione sulla gestione.

Sezione 17 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 240

17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

174Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007 31/12/2006

Avviamento 0

Impairment rilevato nell’operazione di switch sportelli (136) 0

TOTALE (136) 0

31/12/2007 31/12/2006

A. Immobili 1 0

- Utili da cessione 2 0

- Perdite da cessione (1) 0

B. Altre attività 57 147

- Utile da cessione 64 153

- Perdite da cessione (7) (6)

TOTALE 58 147

Page 168: 2007 bilancio

Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

Le variazioni delle imposte anticipate sono costituite dalla differenza tra gli “aumenti” e le “diminu-zioni” indicate nella tabella 13.3 al netto degli importi esposti agli “altri aumenti” e alle "altre dimi-nuzioni". Le variazioni delle imposte differite sono costituite dalla differenza tra gli “aumenti” e le “diminuzioni”indicate nella tabella 13.4 al netto degli importi esposti agli “altri aumenti” e alle "altre diminuzioni".

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

175 Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

31/12/2007 31/12/2006

1. Imposte correnti (-) (54.345) (7.334)

2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 0 0

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 0 0

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (9.378) (13.761)

5. Variazione delle imposte differite (+/-) 28.342 (27.428)

6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (35.381) (48.523)

IRES Imponibile Imposta %

Onere fiscale IRES teorico 108.312 (35.743) 33,00%

Variazioni in aumento permanenti

- svalutazione titoli AFS non deducibile 654 (216) 0,00%

- altri oneri non deducibili 7.784 (2.569) 0,00%

Variazioni in diminuzione permanenti

- dividendi non tassati (6.306) 2.081 0,00%

- altre variazioni in diminuzione (372) 123 0,00%

- altre variazioni per cambio aliquota 5.514 -0,01%

Onere fiscale IRES effettivo 110.073 (30.810) 33,00%

Onere fiscale IRAP teorico 108.312 (4.672) 4,31%

Variazioni in aumento permamenti

- costi del personale non deducibili ai fini IRAP 198.648 (8.568) 7,91%

- rettifiche di valore su crediti non deducibili ai fini IRAP 10.086 (435) 0,40%

- svalutazione titoli AFS non deducibile 654 (28) 0,03%

- altri oneri non deducibili 4.126 (178) 0,16%

- interessi passivi indeducibili 14.400 (621) 0,57%

Variazioni in diminuzione permamenti

- plusvalenze esenti (205) 9 -0,01%

- dividendi (6.638) 286 -0,26%

- plusvalenza cessione ramo d'azienda (24.720) 1.066 -0,98%

- deduzioni Cuneo fiscale (27.626) 1.192 -1,10%

- altre variazioni (6.618) 285 -0,26%

- altre variazioni per cambio aliquota 23 -0,02%

Onere fiscale IRAP effettivo 270.420 (11.641) 10,75%

Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP (*) 108.312 (**) (42.451) 39,19%

(*) voce 250 83.592 (**) voce 260 35.381

Parziale voce 280 24.720 Parziale voce 280 7.070

108.312 42.451

Page 169: 2007 bilancio

176Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

Sezione 19 – Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte– Voce 280

19.1 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte: com-posizione

L’importo si riferisce alla cessione di 15 sportelli alla Banca Popolare Pugliese (già commentata nellarelazione sulla gestione); per tale operazione la cessionaria ha corrisposto un maggior valore di 27,4milioni di euro che, al netto: degli oneri collegati a tale operazione (fatture di advisor legale, finan-ziario ecc.) e della quota riferibile alle filiali cedute del residuo costo dell’avviamento, si è attestatoad euro 24,7 milioni.

19.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative ai gruppi di attività/passività in via di di-smissione

Componenti reddituali/Valori 31/12/2007 31/12/2006

Gruppo di attività/passività

B.1 Proventi 0 0

B.2 Oneri 0 0

B.3 Risultato delle valutazioni del gruppo di attività e delle passività associate 0 0

B.4 Utili (perdite) da realizzo 24.720 0

B.5 Imposte e tasse (7.070)

Utile (perdita) 17.650 0

31/12/2007 31/12/2006

1. Fiscalità corrente (-) 1.632 0

2. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 0 0

3. Variazione delle imposte differite (-/+) 5.438 0

4. Imposte sul reddito di esercizio (-1+/-2+/-3) 7.070 0

Page 170: 2007 bilancio

Sezione 21 – Utile per azione

21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Il capitale sociale della Banca è costituito solo da azioni ordinarie.Nel 2007 il numero delle azioni ordinarie non ha subito variazioni e, pertanto, il numero medio è paria 1.411.738.948.

21.2 Altre informazioni

L'utile base per azione, calcolato dividendo l'utile d'esercizio attribuibile agli azionisti possessori diazioni ordinarie per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio, è pari aeuro 0,04157 (nel 2006 pari a euro 0,04915).

177 Nota IntegrativaParte C: Informazioni sul conto economico

Page 171: 2007 bilancio

Pisticci, località Torretta. Corredo funerario con la rappresentazione di Elena che nasce dall'uovo (Seconda metà del V secolo a.C.).Museo Archeologico Nazionale di Metaponto (Mt). Archivio fotografico della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata.

Page 172: 2007 bilancio

179 Nota IntegrativaParte D: Informativa di settore

Parte D: INFORMATIVA DI SETTORE

Page 173: 2007 bilancio

Come previsto dalla normativa di vigilanza, Banca Carime si è avvalsa della facoltà di non compi-lare questo paragrafo di Nota Integrativa.

180Nota IntegrativaParte D: Informativa di settore

Page 174: 2007 bilancio

181 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte E: INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLI-TICHE DI COPERTURA

Page 175: 2007 bilancio

182Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Sezione 1 – RISCHIO DI CREDITO

Rischi del Gruppo bancarioNel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI Banca si è dotato di un sistema di con-trollo dei rischi che regola in modo integrato le linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da in-tendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte le Società del Gruppodevono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace ed eco-nomico, le attività di indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo.

La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione deirelativi criteri di misurazione, gestione e controllo.

I principi cardine ai quali fa riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di perse-guire una sempre più consapevole ed efficiente allocazione del capitale economico e regolamentare,sono: • rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di rischio;• utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della propensione

al rischio ed allocazione del capitale; • declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche fattispecie di

rischio e/o specifiche attività in un corpo normativo di policy a livello di Gruppo e di singola en-tità.

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generaliNell’elaborazione delle politiche creditizie della Banca viene posta particolare attenzione al mante-nimento di un adeguato profilo rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con la pro-pensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la mission del Gruppo.

Particolare attenzione viene inoltre prestata nella definizione delle linee di trattamento dei nuovi pro-dotti elaborando adeguata informativa ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi rischio/ren-dimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie ricevute e tassi direcupero attesi in caso di insolvenza.

In tema di politiche creditizie, si conferma l’orientamento al sostegno delle economie locali, delle fa-miglie, degli imprenditori, dei professionisti e delle piccole-medie imprese. La particolare attenzioneposta al mantenimento delle relazioni istaurate con la clientela e al loro sviluppo nel tempo rappre-senta un punto di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di asimmetrie informative e continuitàdi rapporto e supporto alla clientela in una prospettiva di lungo periodo.

Con riferimento al mercato Corporate sono state definite specifiche politiche creditizie di indirizzo disviluppo del portafoglio crediti in termini di area geografica, settore merceologico e classe di rating.

Le politiche creditizie supportano la Rete nella valutazione dell’attrattività in ottica di creazione divalore di particolari aree/settori/controparti e nella valutazione del merito creditizio delle controparti. Le politiche creditizie sono state sviluppate sulla base:– delle previsioni macro-economiche, che consentono di valutare la rischiosità e la crescita attese

per il 2008 per i differenti settori ed aree geografiche;– di previsioni di sviluppo degli impieghi, tramite le quali vengono definiti i tassi di crescita attesi

per ciascun sotto-portafoglio, area geografica, settore e classe di rating;– di un modello di ottimizzazione del portafoglio sviluppato secondo logiche EVA, che ha come fi-

nalità la massimizzazione del valore creato del mercato Corporate, nel rispetto di vincoli posti apresidio del mantenimento di una qualità elevata degli attivi e di un profilo di rischio degli im-pieghi accettabile.

Nell’ambito delle politiche creditizie si è, inoltre, provveduto a definire alcune regole operative rela-tive all’Operatività denaro caldo e alle Operazioni a Medio e Lungo Termine attraverso indicazionidi sensitività del pricing stante l’avvenuto aumento del costo del funding.

Page 176: 2007 bilancio

183 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Politiche di gestione del rischio di credito

Aspetti organizzativiIl modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività cre-ditizia, presenta la seguente articolazione:

• Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento;

• Direzioni Generali delle Banche e delle Società controllate, dalle quali dipendono:

• Direzioni Crediti,

� Poli di Delibera Periferici,

� Filiali,

� Unità per la gestione della clientela Corporate (CBU),

� Unità per la gestione della clientela Private (PBU).

Le caratteristiche di tale modello organizzativo, oltre a consentire una forte omogeneità tra la strut-tura Crediti della Capogruppo e le analoghe strutture delle Banche Rete, con conseguente linearitàdei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi, evidenziano la netta distinzione tra le funzionicommerciali e quelle creditizie. La concessione del credito risulta inoltre differenziata per segmentodi clientela (Retail/Private e Corporate) e specializzata per stato dello stesso: “in bonis” (gestito dalleUnità Crediti Retail e Crediti Corporate) e problematico (gestito dalle Unità di Credito Anomalo).

Nell’ambito delle Banche, inoltre, l’introduzione di Poli di Delibera Periferici (PDP) decentrati a sup-porto delle Filiali Retail e delle strutture a presidio della clientela Private, garantiscono l’efficace co-ordinamento e raccordo delle unità operanti nel mercato di competenza.

La Capogruppo, attraverso le strutture dell’Area Crediti, della Macro Area Strategia e Controllo, del-l’Area Recupero Crediti e dell’Audit di Capogruppo e di Gruppo, presiede alla gestione delle politi-che, al monitoraggio complessivo del portafoglio, all’affinamento dei sistemi di valutazione, allagestione del credito problematico ed al rispetto delle norme.

Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono competenzedi ordine creditizio e commerciale, nonché responsabilità di controllo sull’attività svolta direttamentee su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In particolare la responsabilitàdella gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in prima istanza, ai Gestori di Re-lazione che intrattengono quotidianamente il rapporto con la Clientela e che hanno l’immediata per-cezione di eventuali segnali di difficoltà o di deterioramento della qualità del credito. Tuttavia, tuttii dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a segnalare tempestivamente tutte le informa-zioni che possano consentire il riconoscimento precoce di difficoltà o possano consigliare diversemodalità di gestione dei rapporti, partecipando - di fatto - al processo di monitoraggio.

In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito - denominataPresidio Monitoraggio Qualità del Credito - svolge attività di controllo, supervisione ed analisi delleposizioni “in bonis” sia in termini analitici che aggregati, con intensità e profondità graduate in fun-zione delle fasce di rischio attribuite alle controparti e della gravità delle anomalie andamentali ri-levate. La struttura, indipendente dall’iter deliberativo degli affidamenti, provvede anche d’iniziativa,quando del caso e nell’ambito delle proprie competenze, a predisporre idonea classificazione peg-giorativa della qualità delle partite a credito; essa è altresì presente all’interno dell’Area Crediti di UBIBanca con compiti di coordinamento e definizione delle linee guida per il monitoraggio del portafo-glio crediti, di presidio nello sviluppo degli strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies cre-diti e di predisposizione della reportistica direzionale.

Sistemi di gestione, misurazione e controlloAl momento della nascita del Gruppo UBI, i due Gruppi Bancari in esso confluiti si sono presentaticon i rispettivi strumenti di rating e di monitoraggio del credito; nel corso dell’anno ha avuto luogoun processo di convergenza che ha avuto come esito due scelte fondamentali, strettamente interre-late:• la scelta del sistema informativo target, che è rappresentato da quello in utilizzo presso ex BLP,

con opportuni innesti relativi a specifiche procedure ex BPU che costituissero la best practice;

Page 177: 2007 bilancio

184Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

• la scelta dei sistemi di rating interno da utilizzare nel sistema informativo target e da portare invalidazione presso Banca d’Italia per Basilea 2.

Come strumento per il monitoraggio del credito è stato scelto quello in uso presso ex BLP, che è in-tegrato all’interno dei modelli di rating interno. Ne sono previste evoluzioni, anche con replica difunzionalità previste dagli strumenti ex BPU, al fine di rafforzare le attività di presidio di secondaistanza.

Con riguardo ai modelli di rating, da adottare in tutte le Banche Rete del Gruppo a seguito della mi-grazione del sistema informativo, sono stati scelti:

• per le controparti retail (privati e imprese) e corporate, i modelli ex BLP, già implementati nel si-stema informativo e che saranno comunque oggetto di affinamento e manutenzione evolutiva nelcorso del 2008;

• per le controparti di maggiori dimensioni (grandi affidati) il modello in uso presso ex BPU.Nel corso del 2007 inoltre, è stata particolarmente intensa l’attività di revisione, aggiornamento eadozione di policy e di regolamenti per la gestione del rischio di credito.

Più in dettaglio, è stata adottata la policy Rischio Controparti Istituzionali e Paese che stabiliscenorme e principi per la gestione del credito concesso a Clientela Istituzionale residente e non resi-dente, nonché a Clientela ordinaria residente in Paesi a rischio.

La particolare attenzione posta sul segmento dei mutui subprime dai recenti fatti riguardanti, inparticolare, il mercato americano e la percezione di maggiori rischi relativi all’operatività nel com-parto mutui hanno suggerito una specifica focalizzazione dei presidi di Gruppo e la stesura di unapolicy che disciplini le modalità di ricorso a reti esterne per l’offerta di mutui a clientela non captive.Si ritiene, infatti, che tale modalità di collocamento del prodotto mutui aumenti la probabilità chesi manifestino potenziali rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali per il Gruppo.

È stata infine definita una policy sul rischio di concentrazione per le esposizioni a livello di Gruppoallo scopo di limitare i rischi di instabilità dovuti ad affidamenti di importo rilevante sui grandi pren-ditori. In particolare, sono previsti diversi ordini di limiti costruiti sulla dimensione degli affidamenticomplessivi, sul patrimonio di vigilanza e sui rating interni, con la possibilità di ampliamento deglistessi limiti in base a specificità dell’operazione (garanzie) e alla tipologia di controparte.

Tecniche di mitigazione del rischio di creditoLa Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo dallacontroparte, per talune tipologie di affidamenti, garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e garanziepersonali.

La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti concedibili allo stesso cliente e/ogruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle diverse cate-gorie di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali vengono appli-cati “scarti” prudenziali, differenziati per tipologia di garanzia (ipoteche, pegno su denaro, pegno suistrumenti finanziari).

All’interno del progetto Basilea 2 – Cantiere Rischio di Credito si è conclusa la prima fase del pro-getto Credit Risk Mitigation su perimetro ex BPU, con individuazione dei gap e definizione delle lineeguida, ed è stata avviata l’attività di rimozione dei gap con la collaborazione di società esterne spe-cializzate. Di particolare rilevanza è il recupero delle informazioni pregresse sulle garanzie ipoteca-rie, finalizzata alla compliance al momento della prima segnalazione di vigilanza. Più in generale,sono state attivate tutte le azioni volte alla verifica di compliance di tutte le forme di garanzia gestitedal Gruppo UBI, nei due diversi perimetri ex BPU ed ex BLP.

Page 178: 2007 bilancio

185 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Attività finanziarie deteriorateLa classificazione del portafoglio problematico ottempera a quanto disposto dalla normativa e puòessere così sintetizzata:

• sconfini continuativi oltre 180 giorni,• posizioni ristrutturate,• incagli, • sofferenze.

Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese” peresposizioni non garantite verso la clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi definiti“ a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza.

La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità; essa èin carico alle strutture organizzative preposte alla gestione del Credito Anomalo della Banca perquanto riguarda gli “sconfini continuativi oltre i 180 giorni”, gli “incagli operativi” ed i “crediti ri-strutturati”, mentre fa riferimento all’Area Recupero Crediti della Capogruppo per quanto riguardale posizioni ad “incaglio” e a “sofferenza”, dove infatti è previsto, nel primo trimestre dell’anno 2008,il completamento del processo di accentramento della gestione di tali crediti problematici.

La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posi-zione assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste.

L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operativeche ne presidiano i rischi e dalla Capogruppo.

La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il rien-tro delle posizioni ”in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni a “sconfinocontinuativo oltre i 180 giorni” ed in quelle in “incaglio operativo”.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. QUALITÀ DEL CREDITO

A.1 ESPOSIZIONI DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE, DI-NAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualitàcreditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualitàSoffe-renze

IncagliEsposizioniRistruttu-

rate

Esposi-zioni

scadute

Rischiopaese

Altre attività

Totale

1. Attività finanziare detenute per la negoziazione 0 0 0 0 0 30.475 30.475

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0 0 7.371 7.371

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 0

4. Crediti verso banche 0 0 0 0 12 4.467.321 4.467.333

5. Crediti verso clientela 19.487 27.359 826 7.646 1 3.900.217 3.955.536

6. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0 0

7. Attività finanziarie in corso di dismissione 0 0 0 0 0 0 0

8. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 15.920 15.920

TOTALE 31/12/2007 19.487 27.359 826 7.646 13 8.421.304 8.476.635

TOTALE 31/12/2006 14.178 28.379 1.435 10.954 22 8.483.111 8.538.079

Page 179: 2007 bilancio

186Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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1/12/2007

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Tota

le 3

1/12/2006

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054.9

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79

A.1

.2 D

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Page 180: 2007 bilancio

187 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1

.3 E

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Page 181: 2007 bilancio

188Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1

.4 E

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12

Page 182: 2007 bilancio

189 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1

.5 E

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Page 183: 2007 bilancio

A.1

.6 E

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190Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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287.5

58

Page 184: 2007 bilancio

191 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1

.7 E

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Page 185: 2007 bilancio

Sal

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31/12/2007

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27.3

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13.9

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17

192Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Cre

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Page 186: 2007 bilancio

193 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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Page 187: 2007 bilancio

A.2

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31/12/2007 -

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18

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12.1

34

23.7

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18.6

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87

00

111

447.8

13

194Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Sal

di

al:

31/12/2007 -

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132.2

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23.0

13

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35

A.2

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Page 188: 2007 bilancio

195 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Sal

di

al:

31/12/2007 -

Cla

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B.2

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87

D.

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24

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96

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35.1

94

106.9

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130.2

96

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59.5

55

18.3

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Der

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2.1

45

02.1

45

044.2

23

28

46.3

95

99%

B.2

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D.

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32

51.4

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85%

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A.2

.2 D

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Page 189: 2007 bilancio

196Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.3

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31

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33

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. parz

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gara

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32

243

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66

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00

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48.5

32

62.2

94

119.8

31

Page 190: 2007 bilancio

197 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.3

.2 E

sposi

zione

“fuori

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1E

spos

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1.1

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Gara

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00

00

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2.2

. parz

ialm

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gara

nti

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5.3

83

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14

149

00

00

00

486

1.0

07

2.6

56

Page 191: 2007 bilancio

198Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.3

.3 E

sposi

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Gar

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Governi e Ban-che Centrali

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Banche

Società finan-ziarie

Società di as-sicurazione

Imprese nonfinanziarie

Altri soggetti

Governi e Ban-che Centrali

Altri enti pub-blici

Banche

Società finan-ziarie

Società di as-sicurazione

Imprese nonfinanziarie

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il 1

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00

0138

222

5

Page 192: 2007 bilancio

199 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.3

.4 E

sposi

zioni

“fuori

bil

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Page 193: 2007 bilancio

200Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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Page 194: 2007 bilancio

B.2 Distribuzione dei finanziamenti verso imprese non finanziarie residenti

201 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Saldi al: 31/12/2007

- Servizi del commercio, recuperi e riparazioni 506.806

- Edilizia e opere pubbliche 326.384

- Altri servizi destinabili alla vendita 233.449

- Prodotti alimentari, bevande e prodotti a base di tabacco 190.876

- Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca 196.836

- Altre branche 631.344

Page 195: 2007 bilancio

202Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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203 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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Page 197: 2007 bilancio

204Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO

In merito alla misurazione del rischio di credito è in corso di sviluppo un modello di Portfolio CreditRisk: attraverso il motore di calcolo PCRE di Algorithmics che considera il rischio complessivo di unportafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente derivante dalla correlazione dei de-fault delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di credito a livello di por-tafoglio.

Page 198: 2007 bilancio

205 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Sezione 2 – RISCHI DI MERCATO

2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE – PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVALe considerazioni che seguono fanno riferimento esclusivamente al “portafoglio di negoziazione” (Tra-ding Book), come definito dalla normativa di vigilanza. Sono escluse le partecipazioni in altre società,classificate di negoziazione secondo gli IAS, e i portafogli di negoziazione pareggiata.

A seguito della decisione di portare in liquidità i portafogli attribuiti in delega di gestione a UBI Pra-merica SGR nel mese di luglio 2007, il portafoglio di negoziazione di vigilanza di Carime non presentaposizioni significative.

A. Aspetti generaliAi fini della compilazione della presente Parte, è stato preso a riferimento esclusivamente il “porta-foglio di negoziazione” come definito nella disciplina relativa alle segnalazioni di Vigilanza e quindiil portafoglio degli strumenti finanziari soggetto ai requisiti patrimoniali per i rischi di mercato.Sono esclusi i portafogli di negoziazione pareggiata.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesseSi veda il successivo paragrafo A “Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione delrischio di tasso di interesse”.

Page 199: 2007 bilancio

206Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE - PORTAFOGLIO BANCARIOIl portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nelportafoglio di negoziazione di cui alla sezione 2.1.

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVANell’ambito del portafoglio bancario, si individuano i seguenti “sottoportafogli”:

- Portafoglio strategico (categoria IAS: AFS Available for Sale): costituito da asset (titoli infra-gruppo, certificati di capitalizzazione, buoni fruttiferi postali e titoli a garanzia) che per loro na-tura non si ritiene opportuno o possibile dismettere o trasferire ad altro portafoglio.

A titolo informativo si segnala che a fine dicembre il VaR complessivo del portafoglio bancario di Ca-rime era pari a 86.435 euro (132.313 euro al 30 giugno 2007) con un NAV pari a 55 milioni di euro(53 milioni al 30 giugno 2007).

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di in-teresseIl rischio di tasso di interesse si genera dallo squilibrio fra le scadenze (riprezzamento) delle posteattive e passive appartenenti al portafoglio bancario. Quest’ultimo è costituito da tutti gli strumentifinanziari, attivi e passivi, non inclusi nel portafoglio di negoziazione ai sensi della normativa di vi-gilanza.

Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash flow -vengono effettuati dall’ Area Risk Management- Servizio Rischi Finanziari della Capogruppo.

La valutazione avviene con periodicità mensile secondo un approccio statico: si assume, in altri ter-mini, che le quantità sensibili ed il loro mix alla data di analisi, rimangano costanti lungo tutto l'oriz-zonte temporale di riferimento (12 mesi). Il modello tiene conto dei fenomeni di viscosità ed elasticitàdelle poste a vista per la determinazione dell’impatto sul margine di interesse.

Le metodologie di misurazione del rischio di tasso di interesse consistono principalmente in modellidi Gap analysis e di sensitivity analysis. L’analisi di sensitività del valore economico è affiancatadall’analisi di sensitività del margine di interesse, che si focalizza sulle variazioni reddituali nei suc-cessivi dodici mesi. Le due prospettive di misurazione vengono integrate in un indicatore di rischiocomplessivo (total return).

B. Attività di copertura del fair valueNell’ambito della Banca Carime sono state poste in essere coperture specifiche e generiche per ilsolo tramite di strumenti finanziari derivati (fair value hedge) al fine di ridurre l’esposizione a varia-zioni avverse di fair value dovute al rischio di tasso di interesse. In particolare, hanno formato og-getto di copertura i prestiti obbligazionari di emissione a tasso fisso (copertura specifica) ed i prestitiobbligazionari strutturati. I contratti derivati utilizzati sono stati del tipo Interest Rate Swap.L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dal Servizio Rischi Finanziari della Capo-gruppo.Le verifiche di efficacia vengono effettuate attraverso test prospettici all’attivazione della copertura,cui seguono test retrospettivi svolti con cadenza mensile.

C. Attività di copertura dei flussi finanziariPer la Banca non sono presenti coperture dei flussi finanziari, secondo le regole IAS.

Page 200: 2007 bilancio

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio bancario – modelli e altre metodologie per l’analisi di sensitivitàIl rischio di tasso di interesse per la Banca Carime, misurato attraverso la sensitivity analysis per+100 bp, ha registrato nel corso del 2007 un valore medio pari a circa –39 milioni di euro attestan-dosi a fine periodo a –36,70 milioni di euro (-34,1 milioni al 31 dicembre 2006). Il valore massimodel 2007 è stato pari a –48,86 milioni di euro, il valore minimo –28,02 milioni di euro. Tali valori sonoal netto dell’effetto viscosità.La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate nei periodi citati - per uno shift parallelostandardizzato della curva di 200 bp, coerentemente con quanto richiesto da Basilea II - rapportateal patrimonio di vigilanza di fine periodo.

L’impatto sul margine di interesse, ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva deitassi - al 31 dicembre 2007 - è pari a 23.04 milioni di euro considerando l’effetto della viscosità delleposte a vista (tenendo conto sia della percentuale di poste a vista che assorbono le variazioni ditasso, sia del tempo necessario affinché tale variazione venga recepita).

207 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Indicatori di rischiosità – media annua Anno 2007 Anno 2006

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sensitivity/patrimonio di vigilanza individuale 6,7% 6,5%

Page 201: 2007 bilancio

208Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Di seguito vengono riportati i profili dei capitali per data di repricing e la scomposizione della sen-sitivity (+100 b.p.) per bucket temporale.

2.3 Rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanzaAi fini della compilazione della presente sezione si considerano esclusivamente gli strumenti finan-ziari (titoli di capitale, O.I.C.R, contratti derivati su O.I.C.R, su titoli di capitale, su indici azionari,su metalli preziosi (diversi dall’oro), su merci, su altre attività) rientranti nel “portafoglio di negozia-zione di vigilanza” come definito nella disciplina relativa alle segnalazioni di vigilanza sui rischi dimercato. Sono fornite le informazioni riguardanti le variazioni di prezzo dipendenti dalle fluttuazionidelle variabili di mercato e da fattori specifici degli emittenti e delle controparti.

Page 202: 2007 bilancio

Si segnala che Carime non possiede portafogli di proprietà significativi.

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse” (sezione 2.1 -2.2).

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse

Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse” (sezione 2.1 -2.2).

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: esposizioni per cassa in titoli di capitale eO.I.C.R.

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capi-tali e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

209 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Tipologia operazioni/Indice quotazioneQuotati

ITALIAREPUBBLICAFEDEDERALEDI GERMANIA

FRANCIA OLANDAFINLAN-

DIANon quo-

tati

A. Titoli di capitale

- posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0

- posizioni corte 0 0 0 0 0 0

B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale 0 0 0 0 0 0

- posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0

- posizioni corte 0 0 0 0 0 0

C. Altri derivati su titoli di capitale

- posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0

- posizioni corte 0 0 0 0 0 0

D. Derivati su indici azionari

- posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0

- posizioni corte 0 0 0 0 0 0

Page 203: 2007 bilancio

210Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

2.4 Rischio di prezzo - Portafoglio bancarioAi fini della compilazione della presente sezione si considerano esclusivamente gli strumenti finan-ziari (titoli di capitale, O.I.C.R, contratti derivati su O.I.C.R, su titoli di capitale, su indici azionari,su metalli preziosi (diversi dall’oro), su merci, su altre attività) diversi da quelli inclusi nel “portafo-glio di negoziazione di vigilanza” (sez. 2.3). Sono fornite le informazioni riguardanti le variazioni diprezzo dipendenti dalle fluttuazioni delle variabili di mercato e da fattori specifici degli emittenti edelle controparti.

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generaliSi veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse” (sezione 2.1 -2.2).

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesseSi veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse” (sezione 2.1 -2.2).

Informazioni di natura quantitativa

1.Portafoglio bancario: esposizioni per cassa in titoli di capitale e O.I.C.R.

Tipologia esposizioni/ValoriValore di bilancio

Quotati Non quotati

A. Titoli di capitale

A.1 Azioni 0 6.928

A.2 Strumenti innovativi di capitale 0 0

A.3 Altri titoli di capitale 0 0

B. O.I.C.R. 0

B.1 Di diritto italiano 0

- armonizzati aperti 0 0

- non armonizzati aperti 0 0

- chiusi 0 0

- riservati 0 0

- speculativi 0 0

B.2 Di altri Stati UE 0

- armonizzati aperti 0 0

- non armonizzati aperti 0 0

- non armonizzati chiusi 0 0

B.3 Di Stati non UE 0

- aperti 0 0

- chiusi 0 0

Totale 0 6.928

Page 204: 2007 bilancio

2.Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività.Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse” (sezione 2.1 -2.2).

2.5 Rischio di cambioIl Rischio di cambio è determinato sulla base dei mismatch esistenti fra attività e passività in valuta(per cassa e a termine), riferiti a ciascuna divisa out (diversa dall’euro). L’ esposizione al rischio dicambio è determinata a partire dalla posizione netta in cambi, attraverso una metodologia che ricalcala normativa di Vigilanza.

Per quanto riguarda Carime, con riguardo alle posizioni nette in valute out, come sopra definite,non si osservano sbilanci di particolare rilievo.

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generaliSi veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse” (sezione 2.1 -2.2).

B. Attività di copertura del rischio di cambioPer quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel pa-ragrafo 2.2 relativo all’analisi del rischio di tasso di interesse.

Informazioni di natura quantitativa

1. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitivitàSi veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse” (sezione 2.1 -2.2).

211 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Page 205: 2007 bilancio

212Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Val

ute

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23

41

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00

0

B.

Alt

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00

00

C.

Pas

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nan

ziar

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22)

(12.7

91)

(1.1

33)

(187)

(82)

(1.3

05)

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21)

(176)

(38)

(218)

C.2

Deb

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rso

clie

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.161)

(7.1

08)

(407)

(11)

(44)

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87)

C.3

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(453)

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83)

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(38.5

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1.3

23

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.622)

(12.7

91)

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33)

(187)

(82)

(1.3

05)

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o (+/-)

(2.0

73)

(381)

(189)

(146)

(56)

18

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Page 206: 2007 bilancio

213 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

2.6

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31/12/2007

31/12/2006

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00

00

051.9

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91

3.

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00

00

00

00

0

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00

00

00

00

0

5.

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00

00

00

035.1

46

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42

6.

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00

00

00

00

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88

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00

00

00

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0

8.

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00

00

00

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0

9.

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00

00

00

028.2

46

9.0

00

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14.1

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00

00

014.1

23

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se0

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014.1

23

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10.

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00

00

11.

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00

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00

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09

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00

0

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00

59.5

09

00

059.5

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12.

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00

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06

00

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91

Val

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86

0167.1

96

00

0391.6

00

288.6

52

Page 207: 2007 bilancio

214Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

31/12/2007

31/12/2006

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14

3.

Dom

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00

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0

4.

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5.

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6.

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Page 208: 2007 bilancio

215 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

31/12/2007

31/12/2006

Tit

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Page 209: 2007 bilancio

216Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

31/12/2007

31/12/2006

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Page 210: 2007 bilancio

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217 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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Page 211: 2007 bilancio

218Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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Page 212: 2007 bilancio

219 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.6 Vita residua dei derivati finanziari “over the counter”: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua fino a 1 annoOltre 1 anno efino a 5 anni

Oltre 5 anni Totale

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 128.179 63.452 44.655 236.286

A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 7.272 63.452 44.655 115.379

A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 0 0 0 0

A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 120.907 0 0 120.907

A.4 Derivati finanziari su altri valori 0 0 0 0

B. Portafoglio bancario 632.529 1.443.835 45.750 2.122.114

B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 339.875 1.056.160 45.750 1.441.785

B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 292.654 387.675 0 680.329

B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 0 0 0 0

B.4 Derivati finanziari su altri valori 0 0 0 0

Totale 31/12/2007 760.708 1.507.287 90.405 2.358.400

Totale 31/12/2006 842.056 2.220.837 66.225 3.129.118

Page 213: 2007 bilancio

Sezione 3 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

La gestione della liquidità per conto delle banche rete del Gruppo è accentrata presso l’Area Finanzadella Capogruppo. Il monitoraggio ed il controllo del rischio di liquidità sono effettuati dal ServizioRischi Finanziari.

L’analisi di liquidità mira a verificare quale sia il grado di copertura del fabbisogno di liquidità dellabanca. Quest’ultimo è determinato, attraverso un modello di liquidity gap, a partire dagli sbilanci perscadenza fra poste sensibili attive e passive (ad eccezione delle poste attive prontamente liquidabiliche costituiscono la liquidità disponibile).

In coerenza con gli indirizzi in tema di rischio di liquidità ed equilibrio strutturale previsti a livelloconsolidato, è stata istituita una policy che declina le regole volte al perseguimento ed al manteni-mento, mediante politiche di raccolta e impiego coordinate ed efficienti, dell’equilibrio strutturaledelle fonti e degli impieghi per le Banche Rete e per le Società Prodotto.

La policy, che sostituisce precedenti regole o modalità di intervento, ha l’obiettivo di rendere omo-genee, per tutte le società del Gruppo, sia le modalità di intervento che i criteri di identificazione dellecondizioni economiche, individuando eventualmente a priori le specifiche eccezioni.

220Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Page 214: 2007 bilancio

221 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

1.1

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00

0

A.3

Alt

ri t

itol

i di deb

ito

00

00

00

(42.7

44)

(4)

(9.7

97)

A.4

Qu

ote

OIC

R0

00

00

00

00

A.5

Fin

an

ziam

enti

(1.2

07.6

48)

(1.5

08.8

59)

(83.3

07)

(238.5

70)

(1.6

29.9

55)

(1.2

24.8

84)

(189.6

53)

(1.0

59.5

26)

(1.2

23.9

20)

- B

an

che

(122.0

29)

(1.5

03.4

83)

(60.4

42)

(159.5

15)

(1.5

28.5

30)

(1.1

00.9

51)

00

0

- C

lien

tela

(1.0

85.6

19)

(5.3

76)

(22.8

65)

(79.0

55)

(101.4

25)

(123.9

33)

(189.6

53)

(1.0

59.5

26)

(1.2

23.9

20)

Pas

sivit

à per

cas

sa4.4

50.3

26

13.9

43

52.5

42

92.5

49

331.3

01

361.4

78

264.2

92

1.8

81.5

45

56.4

01

B.1

Dep

osit

i4.3

76.7

36

00

00

00

09.5

47

- B

an

che

28.7

66

00

00

00

00

- C

lien

tela

4.3

47.9

70

00

00

00

09.5

47

B.2

Tit

oli di deb

ito

16.9

34

10.4

60

12.0

96

31.3

71

102.1

40

324.5

30

263.9

64

1.8

80.3

53

46.6

94

B.3

Alt

re p

ass

ivit

à56.6

56

3.4

83

40.4

46

61.1

78

229.1

61

36.9

48

328

1.1

92

160

Oper

azio

ni

“fuori

bil

anci

o”

(101.8

28)

(1.7

02)

(1.2

46)

(5.6

62)

(20.9

24)

67.0

40

(41.5

86)

(219.4

00)

(157.8

68)

C.1

Der

ivati

fin

an

ziari

con

sca

mbio

di ca

pit

ale

00

00

00

00

0

- Pos

izio

ni lu

ngh

e0

00

00

00

00

- Pos

izio

ni co

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00

00

00

00

0

C.2

Dep

osit

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fin

an

ziam

enti

da r

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00

00

00

00

0

- Pos

izio

ni lu

ngh

e0

00

00

00

00

- Pos

izio

ni co

rte

00

00

00

00

0

C.3

Impeg

ni ir

revo

cabili a e

roga

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(101.8

28)

(1.7

02)

(1.2

46)

(5.6

62)

(20.9

24)

67.0

40

(41.5

86)

(219.4

00)

(157.8

68)

- Pos

izio

ni lu

ngh

e(5

0.9

14)

(851)

(623)

(2.8

31)

(10.4

62)

33.5

20

(20.7

93)

(109.7

00)

(78.9

34)

- Pos

izio

ni co

rte

(50.9

14)

(851)

(623)

(2.8

31)

(10.4

62)

33.5

20

(20.7

93)

(109.7

00)

(78.9

34)

Page 215: 2007 bilancio

222Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Voc

i/S

cagl

ion

i te

mpor

ali

A v

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D

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re

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7 g

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i

Da

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re

15 g

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1 m

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Da

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re

1 m

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fino a

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Da

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3 m

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Da

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6 m

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fin

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re

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nni

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i

Att

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cas

sa(8

.146)

(6)

(89)

(578)

(1.8

08)

(545)

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(1.2

15)

A.1

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00

00

00

00

0

A.2

Tit

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ito

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00

00

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Alt

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ito

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OIC

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A.5

Fin

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ziam

enti

(8.1

46)

(6)

(89)

(578)

(1.8

08)

(545)

00

(1.2

15)

- B

an

che

(8.1

10)

00

00

00

00

- C

lien

tela

(36)

(6)

(89)

(578)

(1.8

08)

(545)

00

(1.2

15)

Pas

sivit

à per

cas

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270

109

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66

1.7

70

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0140

0

B.1

Dep

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i7.0

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00

00

00

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00

00

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tela

7.0

98

00

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00

00

B.2

Tit

oli di deb

ito

99

270

109

2.6

66

1.7

70

629

0140

0

B.3

Alt

re p

ass

ivit

à10

00

00

00

00

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)0

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C.1

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con

sca

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00

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00

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ni lu

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(115)

(626)

(9.9

83)

(25.8

13)

00

- Pos

izio

ni co

rte

042

137

115

626

9.9

83

25.8

13

00

C.2

Dep

osit

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fin

an

ziam

enti

da r

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00

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00

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0

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(4)

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04

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1.2

Dis

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one

tem

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Page 216: 2007 bilancio

Voc

i/S

cagl

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A v

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D

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Da

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i

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Da

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Da

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re

3 m

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Da

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Att

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cas

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4)

00

0(8

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A.1

Tit

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00

00

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0

A.2

Tit

oli di deb

ito

qu

otati

00

00

00

00

0

A.3

Alt

ri t

itol

i di deb

ito

00

00

00

00)

0

A.4

Qu

ote

OIC

R0

00

00

00

00

A.5

Fin

an

ziam

enti

(74)

00

0(8

69)

00

00

- B

an

che

(59)

00

00

00

00

- C

lien

tela

(15)

00

0(8

69)

00

0)

0

Pas

sivit

à per

cas

sa1.1

28

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50

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00

B.1

Dep

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00

00

00

- B

an

che

721

00

00

00

00

- C

lien

tela

407

00

00

00

00

B.2

Tit

oli di deb

ito

00

05

00

00

0

B.3

Alt

re p

ass

ivit

à0

00

00

00

00

Oper

azio

ni

“fuori

bil

anci

o”

00

00

00

00

0

C.1

Der

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con

sca

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- Pos

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ni lu

ngh

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00

00

- Pos

izio

ni co

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00

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00

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0

C.2

Dep

osit

i e

fin

an

ziam

enti

da r

icev

ere

00

00

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0

- Pos

izio

ni lu

ngh

e0

00

00

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00

- Pos

izio

ni co

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00

00

00

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0

C.3

Impeg

ni ir

revo

cabili a e

roga

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00

00

00

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- Pos

izio

ni lu

ngh

e0

00

00)

00

00

- Pos

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ni co

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00

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0

1.3

Dis

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one

tem

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le a

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Valu

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i den

om

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one:

CH

F

223 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Page 217: 2007 bilancio

Voc

i/S

cagl

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D

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A.1

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A.3

Alt

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ito

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00

00

0

A.4

Qu

ote

OIC

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00

00

00

00

A.5

Fin

an

ziam

enti

(1.0

03)

00

(40)

00

00

0

- B

an

che

(1.0

02)

00

00

00

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- C

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tela

(206)

00

(40)

00

00

0

Pas

sivit

à per

cas

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00

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B.1

Dep

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tela

1.5

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B.2

Tit

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B.3

Alt

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- Pos

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ni co

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C.3

Impeg

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cabili a e

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- Pos

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00

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- Pos

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00

00

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0

224Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

1.4

Dis

trib

uzi

one

tem

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uale

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Page 218: 2007 bilancio

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A.4

Qu

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OIC

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A.5

Fin

an

ziam

enti

(1.5

49)

00

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- B

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(1.5

41)

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(8)

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3.1

61

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B.2

Tit

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ito

10

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282

169

00

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B.3

Alt

re p

ass

ivit

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00

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Oper

azio

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“fuori

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C.1

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Impeg

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226Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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228Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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Page 222: 2007 bilancio

Sezione 4 – RISCHI OPERATIVI

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativoLa politica di Gruppo prevede che i rischi operativi vengano identificati, misurati e monitorati nel-l’ambito del complessivo processo di Operational Risk Management con i seguenti obiettivi:- individuare le cause degli eventi pregiudizievoli che sono all’origine delle perdite operative e, con-

seguentemente, incrementare la redditività aziendale e migliorare l’efficienza della gestione, tra-mite l’individuazione delle aree critiche, il loro monitoraggio e l’ottimizzazione del sistema deicontrolli;

- ottimizzare le politiche di mitigazione e di trasferimento del rischio quali, ad esempio, quelle diassicurazione, alla luce dell’entità e dell’effettiva esposizione al rischio;

- ottimizzare l’allocazione e l’assorbimento patrimoniale del rischio operativo e le politiche di ac-cantonamento in ottica di creazione del valore per gli azionisti;

- supportare il processo decisionale relativo all’apertura di nuovi business, attività, prodotti e si-stemi;

- sviluppare la cultura del rischio operativo a livello di Business Unit sensibilizzando tutta la strut-tura;

- rispondere alle richieste regolamentari del Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale di Vigilanzadelle Banche e dei gruppi bancari.

Alla luce del contesto regolamentare definito con la pubblicazione della Circolare n. 263 del27/12/2006 da Banca d’Italia il Gruppo UBI Banca adotterà il metodo Standardizzato (TSA) in usocombinato con il metodo Base (BIA) per il calcolo del requisito di capitale sui Rischi Operativi nel2008, per convergere nel 2009 verso l’utilizzo di un modello interno di tipo Avanzato (Advanced Mea-surement Approach-AMA) in uso combinato con il metodo TSA e BIA (AMA parziale, ove con uso “par-ziale” si intende l’adozione del metodo AMA solamente per alcune Business Line/Entità del Gruppo).

Per rischio operativo s’intende il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzionedi procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia,tra l’altro, perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei si-stemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali.Tale definizione include il rischio legale di perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, daresponsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie ma non comprende ilrischio reputazionale e strategico.

Il rischio operativo è caratterizzato da relazioni di causa-effetto tali per cui, a fronte di uno o più fat-tori scatenanti, si genera l’evento pregiudizievole, o effetto, cui è direttamente collegabile una per-dita economica.

Si definisce, pertanto, perdita operativa l’insieme degli effetti economici negativi derivanti da eventidi natura operativa, rilevati nella contabilità aziendale e tali da avere impatto sul conto economico.

Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativoA seguito della fusione sono state definite le nuove policy di Gruppo per la gestione del rischio ope-rativo e completate le attività di allineamento ed integrazione del Modello Organizzativo per la ge-stione e il controllo del rischio operativo, dei processi e dei sistemi inerenti la rilevazione delle perditeoperative (Loss Data Collection) e dei rischi connessi ad eventi di perdita potenziali (Self Risk As-sessment).

Modello OrganizzativoIl rischio operativo pervade tutta la struttura e risiede in ogni funzione e unità organizzativa. E’ statopertanto definito un modello organizzativo per la sua gestione che attribuisce compiti e responsabi-lità sia a livello periferico che centrale delle singole entità giuridiche coinvolte a livello di Gruppo. Al-l’interno della Capogruppo è stato costituito un Comitato Rischi Operativi con compiti di indirizzo everifica del complessivo processo di Operational Risk Management mentre nell’ambito dell’Area RiskManagement è altresì operante uno specifico servizio dedicato alla progettazione, sviluppo e manu-tenzione delle metodologie aziendali di rilevazione, misurazione, monitoraggio e verifica dell’efficaciadelle misure di mitigazione del rischio operativo e dei connessi sistemi di reporting. All’interno del-

229 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Page 223: 2007 bilancio

l’Area Risk Capital & Policies sono altresì operanti il Servizio Financial & Oprisk Policies, responsa-bile, in collaborazione con le altre unità organizzative competenti, della definizione delle policy di ge-stione, controllo e mitigazione del rischio operativo ivi incluse quelle di insurance risk managemented il Servizio Validazione Modelli e Processi, responsabile del processo di convalida.Per le singole entità giuridiche del Gruppo il modello organizzativo è articolato in quattro livelli di re-sponsabilità:• Referente Rischi Operativi (RRO)È il responsabile nell’ambito della propria entità giuridica della realizzazione del complessivo fra-

mework per la gestione dei rischi operativi.

• Supporto Rischi Operativi Locale (SROL).Riveste il ruolo principale di supporto al Referente Rischi Operativi per la realizzazione del com-plessivo processo di gestione dei rischi operativi per le entità di appartenenza.

• Risk Champion (RC).Presidia operativamente lo svolgimento del processo di Gestione dei rischi operativi ai fini dellasua validazione complessiva, in relazione alla propria area di business, coordinando e suppor-tando i Risk Owners di riferimento. Supporta il processo di monitoraggio dei rischi e partecipa alladefinizione ed attuazione delle strategie di mitigazione.

• Risk Owner (RO).Ha il compito di riconoscere e segnalare gli eventi di perdita operativa storici e/o potenziali chesi manifestano/rilevano nel corso delle attività quotidiane. Partecipa all’attuazione degli inter-venti correttivi e migliorativi comunicati dai livelli superiori e volti a ridurre il livello di esposizioneal rischio.

Metodi e sistemi di misurazioneIl Sistema di Gestione dei Rischi Operativi del Gruppo è composto da:

- un processo decentrato di censimento delle perdite operative (Loss Data Collection) finalizzato allarilevazione integrata e sistematica degli eventi dannosi accaduti che hanno comportato una per-dita effettiva. Le perdite operative rilevate sono periodicamente riconciliate con la contabilità edaggiornate in tempo reale dai Risk Owner e/o Risk Champion tramite una procedura, disponibilesulla rete intranet del Gruppo, con evidenza separata dei recuperi eventualmente ottenuti, ancheattraverso l’attivazione di specifiche polizze assicurative;

- un processo strutturato di mappatura e valutazione degli scenari di rischio (Risk Assessment)insiti nelle aree di business del Gruppo, supportato da una procedura informatica per la sua ge-stione integrata, con l’intento di fornire un’autodiagnosi critica dell’operatività in tema di esposi-zione potenziale al rischio di perdite future, di adeguatezza dei controlli e delle misure dimitigazione in essere;

- un data base delle perdite operative subite dal sistema italiano a partire dal 2003. Il Gruppo ade-risce all’iniziativa dell’Osservatorio DIPO lanciata dall’ABI in tema di rischi operativi per lo scam-bio dei dati di perdita di sistema sin dalla sua data di costituzione;

- un sistema di misurazione del capitale economico e regolamentare, per la determinazione del-l’assorbimento patrimoniale del rischio operativo per business unit tramite il metodo Standar-dizzato.

A seguito dell’integrazione dei processi di rilevazione delle perdite operative e di mappatura e valu-tazione degli scenari di rischio sono state avviate le attività di analisi per lo sviluppo di un modellointerno di determinazione dell’esposizione al rischio del nuovo Gruppo di tipo Loss Distribution Ap-proach.

ReportingIl monitoraggio dei rischi operativi è realizzato tramite un sistema di reporting che fornisce le infor-mazioni necessarie alla gestione e mitigazione dei livelli di rischio assunti dal Gruppo.Il sistema di reporting è articolato sui medesimi livelli di responsabilità previsti dal modello orga-nizzativo per supportare i molteplici fabbisogni informativi insiti nel modello federale del Gruppo, con

230Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Page 224: 2007 bilancio

l’obiettivo di garantire la standardizzazione dell’informazione e consentire una regolare verifica deirischi operativi assunti per la definizione di strategie e di obiettivi di gestione coerenti con i livelli dirischio considerati accettabili.La reportistica per gli organi societari, l’Alta Direzione della Capogruppo e delle Banche Rete ed il Co-mitato Rischi Operativi, è periodicamente predisposta a livello centrale dal Servizio Rischi Opera-tivi ed include, con gradi di dettaglio differenziati in base alle necessità, un’analisi andamentale delleperdite interne e dei relativi recuperi corredata da un confronto con i dati esterni di sistema, i ri-sultati della valutazione dell’esposizione al rischio con l’identificazione delle aree di vulnerabilità ela descrizione delle azioni da intraprendere per la prevenzione e attenuazione del rischio e della ri-spettiva efficacia.

Rischio legaleBanca Carime è coinvolta in una pluralità di procedimenti giudiziari di varia natura e di procedimentilegali originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. Per quanto non sia possibile preve-derne con certezza l’esito finale, si ritiene che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimentinon avrebbe, sia singolarmente che complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazionefinanziaria ed economica della Banca.

231 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Page 225: 2007 bilancio

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Dati descrittiviI grafici sotto riportati evidenziano che le principali fonti di manifestazione del rischio operativo perCarime nel periodo gennaio 2004 – dicembre 2007 sono stati il “Contesto Esterno” (51,7% degli im-patti e 73,7% delle frequenze) ed il “Fattore Umano” (33,9% degli impatti e 13,7% delle frequenze). Il risk driver “Contesto Esterno” include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente con-trollabili dalla Banca, quali ad esempio i furti e le rapine, le frodi su carte, i danni provocati da eventinaturali (terremoti, alluvioni, ecc.), gli altri eventi esterni; il risk driver “Fattore umano” include com-portamenti fraudolenti interni di dipendenti e violazioni della normativa sul lavoro che possono ar-recare danno all’azienda.

Nel periodo gennaio 2004 – dicembre 2007 sono accaduti 475 eventi per un totale impatti di 8,3 mi-lioni di euro al lordo dei recuperi assicurativi e degli altri recuperi esterni.

Le tipologie di evento che nel periodo 2004–2007 anni hanno determinato le maggiori perdite ope-rative (al lordo dei recuperi assicurativi e degli altri recuperi esterni) sono state “Rapporto di im-piego e sicurezza sul lavoro” (34%), “Danni da eventi esterni” (27,5%) e “Frode esterna” (24,3%).I dati del sistema bancario (Associazione DIPO-ABI, relativi al periodo gennaio 2003 - giugno 2007)si concentrano negli event type “Clientela prodotti e prassi professionali” per il 37%, “Frode esterna”e “Frode interna” per il 20%, e nella business line Basilea “Retail banking” per il 44%.

232Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Page 226: 2007 bilancio

Rappresentazioni grafiche

Incidenza delle perdite operative accadute nel periodo gennaio 2004 – dicembre 2007 perrisk driver

233 Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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Incidenza delle perdite operative accadute nel periodo gennaio 2004 – dicembre 2007 pertipologia evento

234Nota IntegrativaParte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Dati interni CARIME Dati esterni DIPO

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Page 228: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte F: Informazioni sul patrimonio

235

Parte F: INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

Page 229: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte F: Informazioni sul patrimonio

236

Sezione 1 – IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativaIl patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta delleattività dell’impresa dopo aver dedotto tutte le passività”. In una logica finanziaria il patrimonio rap-presenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati dall’impresa.

Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza, ca-ratterizzato non solo da mezzi propri in senso stretto, ma anche da aggregati intermedi quali stru-menti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate.

In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Societàappartenenti al Gruppo ed a tal fine - ferma restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale diciascuna di esse - impartisce alle stesse opportune linee guide. Le Società controllate prospettanole esigenze di capitalizzazione, sia in senso stretto sia attraverso l’emissione di passività subordinateo strumenti ibridi di patrimonializzazione all’Alta Direzione della Capogruppo, che formula la pro-pria proposta al Comitato Esecutivo, il quale delibera in merito. La proposta approvata dal ComitatoEsecutivo della Capogruppo viene quindi sottoposta agli Organi competenti delle Società controllatee della Capogruppo.

Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel rispettodei vincoli patrimoniali di vigilanza, la Capogruppo analizza e coordina le esigenze di patrimonializ-zazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’acceso ai mercati dei capitali, in un’ottica in-tegrata di dimensionamento ottimale del patrimonio.

Page 230: 2007 bilancio

Modifica saldo (5.124)

Variazione riserve (1.494)

(6.619)

Effetti derivanti dalla variazione del principio contabile Benefici ai dipendenti del tipo piani a“benefici definiti” (commentato nelle Parte A Politiche contabili)

(7.068)

Maggior importo pagato per l’acquisto e vendita degli sportelli con Banca Popolare di Ancona (4.721)

Effetto fiscale 3.461

Riserva valutazione titoli: attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) 5

Riserva valutazione: attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) – Partecipazioni 422

Effetto attualizzazione su TFR 1/1-31/12/2007 1.644

Effetto attualizzazione su Premio fedeltà 1/1-31/12/2007 128

Effetto fiscale (489)

(6.619)

Nota IntegrativaParte F: Informazioni sul patrimonio

237

Riclassifica dei valori relativi al Fondo TFRNell’ambito dell’informativa di bilancio nella Parte A delle Politiche contabili della Nota Integrativa èstato comunicato che in sede di integrazione contabile con il Gruppo Banca Lombarda e Piemontese,nella necessità per il nuovo Gruppo UBI di adottare un comune principio contabile, si è optato perl’adozione del criterio di rilevazione degli utili/perdite attuariali a patrimonio netto in una riserva davalutazione; tale scelta, che consente una migliore informativa di bilancio poiché rende più imme-diata-mente percepibile per il lettore l’ammontare del debito verso i dipendenti, ha comportato, perBanca Carime, la variazione di criterio contabile e quindi l’iscrizione degli utili/perdite attuarialiprecedente-mente cumulati in luogo della loro sospensione fuori bilancio nei limiti del “corridoio”.Le modalità con cui si è proceduto alla variazione del principio contabile sono coerenti con quantostabilito dallo IAS 8 “Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori” secondo cuil’operazione non deve avere impatto sul risultato di periodo bensì sul patrimonio netto. L’applicazionedella variazione di criterio contabile, in sede di riapertura dei saldi patrimoniali all’1/1/2007, hacomportato una riesposizione di quanto operato nel bilancio al 31.12.2006 come segue:• 7.067.834 per incremento Fondo TFR (Voce 110 Passivo);• -1.943.654 per riduzione delle Passività fiscali differite (Voce 80 Passivo);• -5.124.180 per riduzione della Riserva da valutazione (Voce 130 Passivo).

Dettaglio modifiche saldi Patrimonio Netto e variazione riserveDi seguito si riporta prospetto di riconciliazione tra le modifiche saldo e le variazioni delle riserveesposte nel “Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto”:

Page 231: 2007 bilancio

Natura/descrizioneValore al

31/12/2007Possibilità Utilizzo (1)

Quota disponibile

Utilizzi negli ul-timi tre Esercizi

Capitale sociale 1.468.208.506

Riserve: 67.273.281

a) di utili 64.220.757

Riserva legale 10.663.456 B* 10.663.456

Riserva straordinaria ** 53.557.301 A,B,C 45.228.997

b) altre 3.052.524

Riserva da storno ammortamenti pregressi (5) ** 5.446.665 A,B,C 5.446.665

Altre riserve – residuo FTA principi IAS/IFRS 5.934.163 A,B,C 5.934.163

Riserva straordinaria: Utile/Perdite attuariali TFR -5.124.180

Riserva straordinaria: Annullamento Avviamento applic. OPI -3.204.124

Riserva di valutazione 3.522.205

Riserva da valutazione – attività finanziarie disponibili per lavendita (2) 1.704.823

Riserva da valutazione - copertura flussi finanziari (3)

Riserva da valutazione – adozione del fair value in Sostituzione del costo (4) ** 532.774 A,B 532.774

Altre riserve da valutazione 1.284.608

Utile d’esercizio 65.861.221

Totale Patrimonioo netto al 31.12.2007 1.604.865.213

(*) La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c. In caso di utilizzo per co-pertura perdite non si può fare luogo a distribuzione fino a quando la riserva non è reintegrata.

(1) A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci(2) Comprende l’importo di euro 56.469.557.92 derivante da passaggio a Capitale Sociale ex art. 7, comma 6, D.Lgs. 38/05, di riserve

emerse in seguito alla prima adozione dei principi contabili internazionali per effetto di variazioni di patrimonio netto rilevate nello statopatrimoniale di apertura del primo bilancio d’esercizio redatto secondo tali principi.

(3) Riserva disponibile e distribuibile ai sensi dell’art. 7, comma 4, D.Lgs. 38/2005.(4) Riserva non disponibile né distribuibile ai sensi dell’art. 7, comma 2, D.Lgs. n. 38/2005.(5) Riserva disponibile e distribuibile ai sensi dell’art. 7, comma 3, D.Lgs. n. 38/2005, per la parte inefficace; non disponibile né distribui-

bile per la parte efficace ai sensi dell’art. 7, comma 2, D.Lgs. n. 38/2005.(6) Riserva non distribuibile, ma imputabile a capitale sociale ed utilizzabile per copertura perdite, ai sensi dell’art. 7, comma 6, D.Lgs.

38/2005.(**) Il vincolo di sospensione d’imposta ex L.266/05 “riallineamento immobili” è apposto sulle riserve come risulta dal seguente prospetto:

- “Riserva da adozione del fair value in sostituzione del costo” per l’intero saldo di euro 532.774,13- “Riserva da storno ammortamenti pregressi” per l’intero saldo di euro 5.446.665,45- “Riserva straordinaria” limitatamente all’importo di euro 48.591.804,62

Totale 54.571.244,20

Nota IntegrativaParte F: Informazioni sul patrimonio

238

B – Informazioni di natura quantitativa

Prospetto di distribuibilità ed utilizzabilità delle voci di patrimonio nettoAi sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7 – bis) del codice civile si riporta di seguito il prospetto di rie-pilogo delle voci di patrimonio netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità diutilizzo e di distribuibilità.

Page 232: 2007 bilancio

Sezione 2 – IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

2.1 Patrimonio di vigilanzaAl 31 dicembre 2007 il patrimonio di vigilanza ammonta a 1.041,9 milioni con un decremento di 3,5milioni rispetto al 31 dicembre 2006. Il patrimonio di base si attesta a 879,2 milioni contro 876,2milioni di dicembre 2006.Il patrimonio supplementare, dopo l’applicazione dei filtri prudenziali, si attesta a 166,2 milioni conun decremento di 6,7 milioni rispetto all’anno precedente.

A. Informazioni di natura qualitativa

1. Patrimonio di baseIl patrimonio di base della Banca è costituito da elementi positivi (capitale sociale e riserve legale/straordinaria) a cui si deducono elementi negativi (avviamento e altre immobilizzazioni immateriali).

2. Patrimonio supplementareIl patrimonio supplementare della Banca è costituito soltanto da elementi positivi: strumenti ibrididi patrimonializzazione upper tier two riepilogati nella tabella seguente.

Valori in migliaia di euro

(*) al netto delle eventuali quote presenti in portafoglio

B. Informazioni di natura quantitativa

Nella tabella seguente viene riportata la composizione del patrimonio di vigilanza.

Tipo emissione Cedola Data scadenzaClausola rimborso

anticipato

Valore nominale

Valore compu-tabile (*)

Strumenti ibridi di patrimo-nializzazione (Upper Tier II)

Carime 2002/2012 -tasso fisso; valuta: euro

Semestrale:tasso fisso 6%

25/06/2012 Non prevista 163.597 163.543

Importi in unità di euro 31/12/2007 31/12/2006Variazione2007/2006

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 879.226.273 876.160.493 3.065.780

B. Patrimonio di base dopo l'applicazione dei filtri prudenziali 879.226.273 876.157.694 3.068.578

C. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 167.064.524 173.542.221 (6.477.697)

D. Patrimonio supplementare dopo l'applicazione dei filtri prudenziali 166.212.453 172.900.995 (6.688.542)

E. Totale patrimonio base e supplementare dopo l’applicazione dei filtri 1.041.914.360 1.045.380.847 (3.466.487)

F. Patrimonio di vigilanza 1.041.914.360 1.045.380.847 (3.466.487)

Nota IntegrativaParte F: Informazioni sul patrimonio

239

Page 233: 2007 bilancio

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativaIl controllo dell’adeguatezza patrimoniale della Banca viene effettuato con periodicità trimestrale se-condo le istruzioni di vigilanza. Al fine di assicurare la necessaria coerenza dei dati, particolare curaviene posta nella predisposizione e nell’utilizzo di appositi strumenti di controllo interno, che pre-vedano anche forme di visualizzazione delle informazioni per i responsabili aziendali.La disponibilità di mezzi patrimoniali adeguati alle dimensioni aziendali, costituisce il presidio fon-damentale a fronte dei diversi profili di rischio presenti nell’attività bancaria, primo fra tutti il rischiocreditizio. L’ammontare minimo del Patrimonio di vigilanza per le banche appartenenti a Gruppi èpari al 7% delle attività di rischio ponderate.

(*) quota computabile a fronte dei rischi di mercatoNota: Il patrimonio al 31/12/07 è redatto secondo il dettato del 12° aggiornamento della circolare 155 emanato da Banca d'Italia il 5 febbraio

2008 e recepito dalla circolare 262 tramite comunicazione di Banca d'Italia n. 222359 del 22 febbraio 2008.

B. Informazioni di natura quantitativaNella tabella seguente viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del re-quisito di adeguatezza patrimoniale complessivo. A fine anno il rispetto di tale requisito comportavaun fabbisogno di patrimonio pari a 36,3 milioni. La attività di rischio ponderate sono diminuiute di256 milioni portandosi da 5.494 a 5.237 milioni, mentre il Total Capital Ratio è passato da 19,03%del 2006 all’attuale 19,89% (ben oltre i livelli minimi prudenziali pari al 7%) .

Importi in unità di euro 31/12/2007 31/12/2006Variazione2007/2006

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 879.226.273 876.160.493 3.065.780

B. Filtri prudenziali del patrimonio base: 0 0 0

B.1 -Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 0 0

B.2 -Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 0 2.799 (2.799)

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) 879.226.273 876.157.695 3.068.578

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base (1.762.183 ) 0 0

E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) 877.464.090 876.157.695 3.068.578

F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 167.064.524 173.542.221 (6.477.697)

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: (852.071) 641.226 0

G.1 -Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 0 0

G.2 -Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) (852.071) 641.226 (1.493.297)

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) 166.212.453 172.900.995 (6.688.542)

I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (1.762.183) 0 0

L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I) 164.450.270 1.049.058.690 (884.608.420)

M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare 0 3.677.842 (3.677.842)

N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 1.041.914.360 1.045.380.847 (3.466.487)

O. Patrimonio di terzo livello (TIER3) (*) 0 0 0

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) 1.041.914.360 1.045.380.847 (3.466.487)

Nota IntegrativaParte F: Informazioni sul patrimonio

240

Page 234: 2007 bilancio

Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti

31/12/2007 31/12/2006 31/12/2007 31/12/2006

A. ATTIVITA' DI RISCHIO

A.1 RISCHIO DI CREDITO 8.974.501 8.373.788 5.274.296 4.897.326

METODOLOGIA STANDARD

ATTIVITA' PER CASSA 8.754.433 8.156.895 5.117.337 4.760.910

1. Esposizioni (diverse dai titoli di capitale e da altre attività subordinate)verso (o garantite da):

6.191.594 5.660.994 3.322.256 2.963.577

1.1 Governi e banche centrali 84.592 134.428 0 0

1.2 Enti pubblici 185.615 281.278 37.123 56.256

1.3 Banche 3.196.330 2.886.091 639.266 577.218

1.4 Altri soggetti (diverse dai crediti ipotecari su immobili residenziali e non residenziali)

2.725.057 2.359.197 2.645.867 2.330.103

2. Crediti ipotecari su immobili residenziali 746.794 701.148 373.397 350.574

3. Crediti ipotecari su immobili non residenziali 189.366 161.427 106.849 87.771

4. Azioni, partecipazioni, e attività subordinate 1.064.119 1.111.156 1.064.119 1.111.156

5. Altre attività per cassa 562.561 522.170 250.717 247.832

ATTIVITA' FUORI BILANCIO 220.068 216.893 156.959 136.416

1. Garanzie e impegni verso (o garantite da ): 147.099 121.835 142.365 117.405

1.1 Governi e banche centrali 0 0 0 0

1.2 Enti pubblici 421,271 665 84,254 133

1.3 Banche 1208,562 55 241,712 11

1.4 Altri soggetti 145.469 121.115 142.039 117.261

2. Contratti derivati verso (o garantite da:) 72.969 95.058 14.594 19.011

2.1 Governi e banche centrali 0 0 0 0

2.2 Enti pubblici 0 0 0 0

2.3 Banche 72.969 95.058 14.594 19.011

2.4 Altri soggetti 0 0 0 0

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 RISCHIO DI CREDITO 0 0 365.955 340.334

B.2 RISCHI DI MERCATO 303 43.831

1. METODOLOGIA STANDARD X X 303 43.831

Di cui:

+ rischio di posizione su titoli di debito X X 2 4.699

+ rischio di posizione su titoli di capitale X X 0 38.702

+ rischio di cambio X X 0 0

+ altri rischi X X 300 430

2. MODELLI INTERNI X X 0 0

Di cui:

+ rischio di posizione su titoli di debito X X 0 0

+ rischio di posizione su titoli di capitale X X 0 0

+ rischio di cambio X X 0 0

B.3 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI X X 0 0

B.4 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI (A1+ A2+ A3) X X 366.257 384.164

C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA X X 5.237.476 5.493.546

C.1 Attività di rischio ponderate X X 5.237.476 5.493.546

C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) X X 16,75% 15,95%

C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) X X 19,89% 19,03%

Nota IntegrativaParte F: Informazioni sul patrimonio

241

La tabella seguente sintetizza infine l’assolvimento dei requisiti in termini di coefficienti.

Page 235: 2007 bilancio

Metaponto, santuario urbano. Fregio architettonico con scena di corteo nuziale (Prima metà del VI secolo a.C.) Museo Archeologico Nazionale di Metaponto (Mt). Archivio fotografico della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata.

Nota IntegrativaParte F: Informazioni sul patrimonio

242

Page 236: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte G: Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

243

Parte G: OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D’AZIENDA

Page 237: 2007 bilancio

Sezione 1 - OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE L’ESERCIZIO

1.1 Operazioni di aggregazioneNon vi sono operazioni di aggregazione realizzate durante l’esercizio.

Sezione 2 – OPERAZIONI REALIZZATE DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

2.1 Operazioni di aggregazioneNon vi sono operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell’esercizio.

244Nota IntegrativaParte G: Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Page 238: 2007 bilancio

Parte H: OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

245 Nota IntegrativaParte H: Operazioni con parti correlate

Page 239: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte H: Operazioni con parti correlate

246

Conformemente a quanto disposto dalla Consob con le Comunicazioni n. 97001574 del 20 febbraio1997, n. 98015375 del 27 febbraio 1998, n. 1025564 del 6 aprile 2001 e, da ultimo, con la Comu-nicazione n. 14990 del 14 aprile 2005, si precisa che tutte le operazioni svolte da Banca Carime conle proprie parti correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di correttezza sostanziale e pro-cedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indi-pendenti.

A seguito dell'abrogazione, da parte della citata Comunicazione Consob 14 aprile 2005, del terzocomma dell'art. 71-bis del Regolamento Consob n. 11971/1999, in forza del quale la precedente Co-municazione n. 2064231 del 30 settembre 2002 forniva una definizione di parti correlate, ora si in-tende per parte correlata all'emittente, ai sensi del principio contabile internazionale -InternationalAccounting Standard ( IAS) n. 24, una parte che: a) direttamente o indirettamente, controlla, é controllata da, o é sottoposta a controllo comune con

l'emittente; oppure detiene una partecipazione tale da esercitare un'influenza notevole sull'emit-tente ovvero controlla congiuntamente l'emittente;

b) é una societá collegata all'emittente (secondo la definizione dello IAS 28 - Partecipazioni in colle-gate);

c) é una joint venture in cui l'emittente é una partecipante;d) é un dirigente con responsabilità strategiche dell'emittente o della sua controllante, intendendosi

per dirigenti con responsabilità strategiche coloro che hanno il potere e la responsabilità della pia-nificazione, della direzione e del controllo delle attività dell'emittente, ivi inclusi gli amministra-tori dell'emittente;

e) é uno stretto familiare di uno dei soggetti indicati alle lettere a) o d) (per stretti familiari si inten-dono coloro che sono potenzialmente in grado di influenzare la persona fisica correlatata al-l'emittente, o esserne influenzati, nei loro rapporti con l'emittente);

f) é un'entitá controllata, controllata congiuntamente o soggetta a influenza notevole da uno deisoggetti indicati alle lettere d) od e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente,una quota significativa dei diritti di voto in tale entitá;

g) é un fondo pensionistico per i dipendenti dell'emittente o di qualsiasi entitá ad essa correlata.

In particolare, coerentemente con il modello organizzativo adottato che prevede l'accentramentopresso UBI Banca e Ubi Sistemi e Servizi delle attività di indirizzo strategico, tecnico-operativo e ge-stionale, la Capogruppo e la Società di servizi forniscono alle proprie Società controllate una seriedi servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base dei criteri di congruità, tra-sparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono de-terminati in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul mercato idoneiparametri di riferimento anche in relazione alle caratteristiche peculiari dei servizi resi, sulla basedel costo sostenuto.

Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura del periodo si segna-lano quelli che attuano l'accentramento presso la Capogruppo e la Società di Servizi delle attivitànelle Aree di Governo, di Supporto e di Business e che coinvolgono la Capogruppo, la Società di Ser-vizi e le principali banche del Gruppo.

Con riguardo alle operazioni svolte da Banca Carime con tutte le proprie parti correlate non sono rin-venibili operazioni atipiche e/o inusuali; operazioni della specie, peraltro, non sono state effettuateneppure con soggetti diversi dalle parti correlate.

Per operazioni atipiche e/o inusuali - giusta quanto indicato nelle Comunicazioni Consob n.98015375 del 27 febbraio 1998 e n. 102564 del 6 aprile 2001 - si intendono tutte quelle operazioniche per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione (anche in rela-zione alla gestione ordinaria), modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica diaccadimento (prossimità alla chiusura del periodo) possono dar luogo a dubbi in ordine: alla cor-rettezza/completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del pa-trimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

Page 240: 2007 bilancio

Di seguito si riportano le tabelle riepilogative degli effetti che le operazioni con parti correlate hannosulla situazione patrimoniale ed economica del bilancio individuale di Banca Carime.

Sintesi dei principali rapporti patrimoniali di Banca Carime con le proprie parti correlate

Incidenza percentuale dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate nei confrontidelle voci di bilancio

Parte correlata

2007Importi in migliaia di Euro

Attivitàfinanzia-rie dete-nute perla nego-ziazione

Attivitàfinanzia-rie dispo-nibili perla ven-

dita

Creditiverso

banche

Creditiverso

clientela

Altre at-tività

Debitiverso

banche

Debitiverso

clientela

Titoli incircola-zione

Passivitàfinanzia-rie di ne-goziazion

e

Derivatidi coper-

tura

Altrepassività

Controllante 0 0 4.420.301 0 0 7.766 0 0 0 0 27.494

Controllate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Controllate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Joint venture

0 0 14.851 52.616 0 12.457 5.775 0 0 0 10.723

Dirigenti 0 0 0 0 0 0 1.917 0 0 0 0

Altre parti cor-relate

0 0 0 1.042 0 0 144 0 0 0 0

2007Importi in migliaia di Euro

Dati pa-trimoniali

Attività fi-nanziariedetenuteper la ne-

gozia-zione

Attività fi-nanziariedisponi-bili per lavendita

Creditiverso

banche

Creditiverso

clientela

Altre atti-vità

Debitiverso

banche

Debitiverso

clientela

Titoli incircola-zione

Passivitàfinanziariedi nego-ziazione

Derivatidi coper-

tura

Garanzierilasciate

Con particorrelate

4.435.15

(a) 0 0 2 53.658 0 20.223 7.836 0 0 0 38.217

Totale (b) 30.475 7.371 4.467.33

3 3.955.53

6 200.623 41.707

4.787.203

2.680.924

30.034 14.418 251.353

Incidenza %(a/b*100)

0,00% 0,00% 99,28% 1,36% 0,00% 48,49% 0,16% 0,00% 0,00% 0,00% 15,20%

Nota IntegrativaParte H: Operazioni con parti correlate

247

Page 241: 2007 bilancio

Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate

Incidenza percentuale dei principali rapporti economici con parti correlate nei confronti dellevoci di bilancio

Compensi a Dirigenti14

1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigentiIn ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2007 a 3 Dirigenti con responsabilità strategi-che, compreso il Direttore Generale, si precisa che, in aggiunta alla componente fissa della retribu-zione definita tramite accordi individuali, è presente una significativa componente variabile legataal raggiungimento di obiettivi strategici del Gruppo.Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazionein forma monetaria, di benefit a completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di previ-denza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale attribuzione di autovetturaaziendale ad uso promiscuo. Non sono presenti piani di incentivazione di medio/lungo periodo. In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia all’appositoprincipio contabile):

14 Per “Dirigenti” si intendono i “dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità o della sua controllante... ivi inclusi gli amministratori del-l’entità”.

15 A titolo esemplificativo: salari, stipendi e relativi contributi sociali, pagamenti di indennità sostitutive di ferie e di assenza per malattia, be-nefici in natura.

16 A titolo esemplificativo: pensioni, altri benefici previdenziali, assicurazioni sulla vita e assistenza sanitaria successive al rapporto di lavoro.

Dati economici

2007Importi in migliaia di Euro

Interessi nettiCommissioni

netteDividendi e

proventi simili

Proventi edoneri da ope-razioni finan-

ziarie

Altri proventidi gestione

Spese per ilPersonale

Altre SpeseAmministra-

tive

Con parti correlate (a) 161.572 28.716 - - 1.352 19.827 (60.993)

Totale (b) 303.441 123.390 6.638 (12.724) 22.825 (204.477) (126.029)

Incidenza % (a/b*100) 53,25% 23,27% 0,00% 0,00% 5,92% -9,70% 48,40%

248Nota IntegrativaParte H: Operazioni con parti correlate

Dati economici

2007Importi in migliaia di Euro

Interessinetti

Commissioninette

Dividendi eproventi si-

mili

Proventi edoneri da ope-razioni finan-

ziarie

Altri proventidi gestione

Spese per ilPersonale

Altre SpeseAmministra-

tive

Controllante 161.031 1.940 0 0 1.260 17.073 (48.469)

Controllate dirette 0 0 0 0 0 0 0

Collegate dirette 0 0 0 0 0 0 0

Joint venture dirette 0 0 0 0 0 0 0

Partecipate da capogruppo 563 26.765 0 0 92 2.761 (12.502)

Dirigenti (*) (50) 1 0 0 0 1.416 (22)

Altre parti correlate (*) 28 10 0 0 0 (7) 0

2007

A Benefici a breve termine per i dipendenti15 1.412.908

B Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro16 2.792

D Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro 0

Altri Dirigenti Totale 1.415.700

Page 242: 2007 bilancio

a) Benefici a breve terminebenefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità sostitutive

per ferie non godute, assenze per malattia, permessi retribuiti, benefici quali assistenza medica,abitazione, auto aziendale. Tra i benefici a breve termine è ricompresa anche la parte variabile della retribuzione la cui ero-gazione è correlata ad obiettivi qualitativi e quantitativi a valenza annua connessi al Piano Indu-striale. Tale componente incide mediamente per circa il 10,14% del costo del lavoro complessivoa carico dell’azienda riferito al perimetro considerato.

b) Benefici successivi al rapporto di lavoroNei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici, as-sicurativi nonché il trattamento di fine rapporto. Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenzacomplementare con orizzonte temporale anche successivo alla cessazione del rapporto di lavorodipendente. Annualmente una quota equivalente a circa il 3% del costo complessivo riferito alperimetro considerato.

249 Nota IntegrativaParte H: Operazioni con parti correlate

Page 243: 2007 bilancio

Nota IntegrativaParte I: Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

251

Parte IACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

Page 244: 2007 bilancio

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Alla data del 31.12.2007 non ci sono accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali.

Il Consiglio di Amministrazione

252Nota IntegrativaParte I: Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Page 245: 2007 bilancio

AllegatiBilancio d’esercizio

Page 246: 2007 bilancio

Allegato n. 1Bilancio d’esercizio della società esercente attività di direzione e coordinamentoDati Essenziali (art. 2497 bis, comma 4, c.c.)Banche Popolari Unite S.c.p.a. [dal 01/04/07 - UBI BANCA s.c.p.a.]

Stato patrimoniale(migliaia di euro)

Attività

Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali 69

Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.367.815

Attività finanziarie valutate al fair value 3.307.107

Attività finanziarie disponibili per la vendita 401.517

Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 1.247.630

Crediti verso banche 12.204.930

Crediti verso clientela 2.670.908

Derivati di copertura 7.429

Partecipazioni 5.511.788

Immobilizzazioni 706.701

Attività fiscali 306.304

Altre attività 627.490

TOTALE DELL'ATTIVO 28.359.688

Passività

Debiti verso clientela e titoli in circolazione 8.519.649

Debiti verso banche 14.394.415

Passività finanziarie di negoziazione 166.083

Derivati di copertura 36.100

Passività fiscali 258.787

Altre passività 763.803

Trattamento di fine rapporto del personale 47.202

Fondi per rischi e oneri 7.083

Patrimonio netto 3.669.579

Utile d'esercizio 496.987

TOTALE DEL PASSIVO 28.359.688

Conto economico (migliaia di euro )

Margine di interesse (86.049)

Commissioni nette (5.566)

Margine di intermediazione 504.430

Risultato netto della gestione finanziaria 503.890

Costi operativi (116.329)

Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 444.701

Imposte sul reddito 52.286

Utile d'esercizio 496.987

255 AllegatiBilancio di esercizio

Page 247: 2007 bilancio

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario del servizio Compensi (€/migliaia)

Revisione contabile KPMG Banca Carime SpA 249

Servizi di attestazione

Controllo e sottoscrizione Modello UNICO e 760 KPMG Banca Carime SpA 10

Procedure di verifica sulla situazione di cessione Filiali KPMG Banca Carime SpA 23

Servizi di consulenza fiscale

Altri servizi (dettagliare)

Totale 282

AllegatiBilancio di esercizio

256

Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione a normadel Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodieces.Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si riportanonella tabella che segue le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di re-visione KPMG S.p.A. ed alle società appartenenti alla stessa rete per i seguenti servizi:

1) Servizi di revisione che comprendono: • l'attività di controllo dei conti annuali delle, finalizzata all'espressione di un giudizio profes-

sionale; • l'attività di controllo dei conti infrannuali.

2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico ele-mento, la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraversoopportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di af-fidabilità in relazione a tale specifico elemento. In questa categoria rientrano anche i servizi le-gati al controllo della contabilità regolatoria.

3) Altri servizi che comprendono incarichi di natura residuale e che devono essere dettagliati con unadeguato livello di dettaglio. A titolo esemplificativo e non esaustivo potrebbero includere servizicome: due diligence contabile - fiscale - legale - amministrativa, procedure concordate e servizidi advisory al dirigente preposto.

I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2007, sono quelli contrattualizzati, com-prensivi di eventuali indicizzazioni (non comprensivi spese vive, dell’eventuale contributo di vigi-lanza ed IVA).

Non sono inclusi, come da disposizione citata, i compensi riconosciuti ad eventuali revisori secon-dari o a soggetti delle rispettive reti.

ART. 149 duodecies Regolamento Emittenti Consob

Page 248: 2007 bilancio

AllegatiBilancio di esercizio

257

Il rating

Una volta divenuta efficace, il 1° aprile 2007, la fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Pie-montese in BPU Banca, con conseguente assunzione, da parte di quest’ultima della nuova denomi-nazione “Unione di Banche Italiane Scpa–UBI Banca”, a partire dal 2 aprile le società di ratingSTANDARD & POOR’S, MOODY’S e FITCH RATINGS hanno ufficializzato la cancellazione dei ratingassegnati a Banca Lombarda e il trasferimento in capo a UBI Banca dei rating precedentemente inessere per BPU Banca.

In particolare, già il 5 marzo 2007, a margine delle Assemblee Straordinarie di BPU Banca e di BancaLombarda che avevano approvato l’operazione di aggregazione, Standard & Poor’s aveva in entrambii casi innalzato i rating di lungo periodo da “A-” ad “A” e di breve periodo da “A-2” ad “A-1”, mante-nendo l’Outlook Positivo, con ciò riflettendo sia i miglioramenti dell’ultimo biennio sia le caratteri-stiche e le potenzialità del nuovo Gruppo.Proprio in considerazione dell’accresciuta importanza relativa del Gruppo UBI Banca all’interno delsistema bancario italiano, contestualmente al trasferimento dei rating in capo a UBI Banca Fitch Ra-tings ha operato un parziale upgrading, innalzando il Support Rating da “3” a “2”, il Support RatingFloor17 da “BB+” a “BBB” e portando l’Outlook relativo al Long Term Issuer Default Rating da Sta-bile a Positivo.

Il 13 aprile 2007 Moody’s ha pubblicato i nuovi rating per le banche italiane derivanti dall’affina-mento della Joint Default Analysis (JDA) e dall’aggiornamento delle metodologie di valutazione delBank Financial Strength Rating (BFSR). Quest’ultimo considera ora la solidità finanziaria intrinsecadi una banca, senza tenere conto dell’eventuale probabilità di interventi esterni di supporto, checoncorrono invece alla determinazione del rating sui debiti e depositi a lungo termine.

Conseguentemente il rating sui debiti e depositi a lungo termine di UBI Banca è migliorato da “A2”ad “A1” mentre l’Outlook relativo è diventato Positivo (da Stabile). Il rating sulla solidità finanziariaintrinseca della Banca è passato da “C+” a “C” con Outlook Stabile.

Per completezza informativa si segnala inoltre che:• il 1° ottobre 2007, a seguito della consueta visita annuale e sulla base dei risultati del primo se-

mestre, Fitch Ratings ha emesso un comunicato di conferma dei rating e dell’Outlook Positivo as-segnati il 2 aprile, all’indomani della nascita di UBI Banca;

• il 5 marzo 2008, nell’ambito di un’analisi generale del difficile contesto di mercato attuale non-ché di rallentamento economico, Standard & Poor’s ha pubblicato un aggiornamento del Sum-mary relativo al Gruppo, senza variazioni per il rating e l’Outlook Positivo precedentementeassegnati.

17 Si ricorda che il 16 marzo 2007 Fitch Ratings aveva reso noti i Support Rating Floor per tutte le istituzioni finanziarie che sono oggetto divalutazione da parte della Società. Trattasi di un elemento informativo accessorio, strettamente correlato al Support Rating, che aumentail livello di trasparenza nella metodologia di assegnazione dei rating in quanto identifica, per ogni livello del Support Rating, il livello mi-nimo che, in caso di eventi negativi, potrebbe raggiungere l’Issuer Default Rating. Per BPU Banca il Support Rating Floor identificato erapari a BB+.

Page 249: 2007 bilancio

(i) Capacità di ripagare il debito con durata inferiore ad 1anno(A-1: miglior rating – D: peggior rating)

(ii) Con riferimento a debiti di durata superiore ad 1 anno,indica la capacità di pagamento degli interessi e del ca-pitale, unitamente ad una eventuale sensibilità agli ef-fetti sfavorevoli di cambiamento di circostanze o almutamento delle condizioni economiche (AAA: miglior rating – D: peggior rating)

(I) Capacità di rimborso del debito in valuta locale a lungotermine (scadenza pari o superiore a 1 anno). Attra-verso la metodologia JDA (Joint Default Analysis) que-sto rating associa alla solidità finanziaria intrinseca(Bank Financial Strength Rating) la valutazione circa leprobabilità di intervento, in caso di necessità, da partedi un supporto esterno (azionisti, gruppo di apparte-nenza o istituzioni ufficiali) (Aaa: prima qualità – Baa3 qualità media)

(II) Capacità di rimborso del debito in valuta locale a brevetermine (scadenza inferiore a 1 anno) (Prime -1: massima qualità – Not Prime: grado specu-lativo)

(III)Questo rating non si riferisce alla capacità di rimborsodel debito, ma prende in considerazione la solidità fi-nanziaria intrinseca della banca (attraverso l’analisi difattori quali l’articolazione territoriale, la diversifica-zione dell’attività, i fondamentali finanziari), in assenzadi supporti esterni(A: miglior rating – E: peggior rating)

(1) Capacità di rimborso del debito nel breve termine (du-rata inferiore ai 13 mesi)(F1: miglior rating – D: peggior rating)

(2) Capacità di fronteggiare puntualmente gli impegni fi-nanziari nel lungo termine indipendentemente dallascadenza delle singole obbligazioni. Questo rating è unindicatore della probabilità di default dell’emittente(AAA: miglior rating – D: peggior rating)

(3) Valutazione della solidità intrinseca della banca (reddi-tività, equilibrio di bilancio, rete commerciale, capacitàdel management, contesto operativo e prospettive),vista nell’ipotesi in cui la stessa non possa fare affida-mento su forme di sostegno esterno (eventuale inter-vento di un prestatore di ultima istanza, supporto degliazionisti, ecc.) (A: miglior rating - E: peggior rating)

(4) Giudizio sull’eventuale probabilità, adeguatezza e tem-pestività di un intervento esterno (da parte dello Statoo di azionisti istituzionali di riferimento) nel caso labanca si trovasse in difficoltà (1: miglior rating – 5: peggior rating)

(5) Questo rating costituisce un elemento informativo ac-cessorio, strettamente correlato al Support Rating, inquanto identifica, per ogni livello del Support Rating, illivello minimo che, in caso di eventi negativi, potrebberaggiungere l’Issuer Default Rating.

STANDARD & POOR’S

Short-term Counterparty Credit Rating (i) A-1

Long-term Counterparty Credit Rating (ii) A

Outlook Positive

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured debt A

Short-term debt A-1

Subordinated debt A-

Preference shares BBB+

Tier III subordinated debt BBB+

MOODY'S

Long-term debt and deposit rating (I) A1

Short-term debt and deposit rating (II) Prime-1

Bank Financial Strength Rating (III) C

Outlook (deposit ratings) Positive

Outlook (Bank Financial Strength Rating) Stable

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured LT A1

Senior unsecured ST P-1

Upper/Lower Tier II subordinated A2

Tier III subordinated A2

Preference shares

(ex BPB-CV e Banca Lombarda) A3

FITCH RATINGS

Short-term Issuer Default Rating (1) F1

Long-term Issuer Default Rating (2) A

Bank Individual Rating (3) B/C

Support Rating (4) 2

Support Rating Floor (5) BBB

Outlook for Long-term Issuer Default Rating Positive

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured debt A

Upper/Lower Tier II subordinated A-

Preference shares (ex BPCI) A-

Tier III subordinated debt BBB+

AllegatiBilancio di esercizio

258

I rating di UBI Banca sono riepilogati nelle tabelle che seguono.

Page 250: 2007 bilancio

Articolazione territoriale del Gruppo Unione di Banche Italiane

Page 251: 2007 bilancio

Statua marmorea di un ragazzo (Kouros) Proveniente dall’area archeologica di RC Fine VI inizio V sec. a. C. Museo Nazionale di Reggio Calabria Foto Archivio Fotografico Soprintendenza Archeologica della Calabria

Page 252: 2007 bilancio

Glossario261

Glossario

Page 253: 2007 bilancio

ABS (ASSET BACKED SECURITIES)

Strumenti finanziari emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione (cfr. definizione) il cui ren-dimento e rimborso sono garantiti dalle attività dell’originator (cfr. definizione), destinate in viaesclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi. Tecnicamentei titoli di debito vengono emessi da un SPV (cfr. definizione). Il portafoglio sottostante l'operazionedi cartolarizzazione può essere costituito da mutui ipotecari, prestiti, obbligazioni, crediti com-merciali, crediti derivanti da carte di credito o altro ancora. In funzione della tipologia di attivo sot-tostante, gli ABS possono essere classificati in:

- credit loan obligation (il portafoglio è costituito da prestiti bancari);

- collateralized bond obligation CBO (il portafoglio è costituito da junk bond);

- collateralized debt obligation CDO (il portafoglio è costituito da obbligazioni, strumenti di de-bito e titoli in generale);

- collateralized mortgage obligation CMO (il portafoglio è costituito da mutui ipotecari su immo-bili residenziali);

- commercial mortgage backed security (il portafoglio è costituito da mutui ipotecari su immobilicommerciali).

ACQUISITION FINANCE

Finanziamenti al servizio di operazioni di acquisizione aziendale.

ASSET MANAGEMENT

Attività di gestione degli investimenti finanziari di terzi.

ALM (ASSET & LIABILITY MANAGEMENT)

Gestione integrata dell’attivo e del passivo finalizzata ad allocare le risorse in un’ottica di ottimiz-zazione del rapporto rischio-rendimento.

ATM (AUTOMATED TELLER MACHINE)

Apparecchiatura automatica per l’effettuazione da parte della clientela di operazioni quali ad esem-pio il prelievo di contante, il versamento di contante o assegni, la richiesta di informazioni sulconto, il pagamento di utenze, le ricariche telefoniche, ecc. Il cliente attiva il terminale introdu-cendo una carta e digitando il codice personale di identificazione.

ATTIVITÀ DI RISCHIO PONDERATE

È l’importo ottenuto moltiplicando il totale dei requisiti patrimoniali di vigilanza (rischi di credito,rischi di mercato e altri requisiti prudenziali) per un coefficiente pari a:

- 14,3 per le società appartenenti a gruppi bancari;

- 12,5 per i gruppi bancari (consolidato) e le società non appartenenti a gruppi bancari.

BACKTESTING

Analisi retrospettiva volta a verificare l’affidabilità delle misurazioni di rischio associate alle posi-zioni di portafogli di attività.

BANCASSURANCE

Espressione che indica l’offerta di prodotti tipicamente assicurativi attraverso la rete operativadelle aziende di credito.

263 Glossario

Page 254: 2007 bilancio

BANKING BOOK

Solitamente identifica la parte di un portafoglio titoli, o comunque di strumenti finanziari in ge-nere, destinata all’attività “proprietaria”.

BASILEA 2

Con il nuovo accordo internazionale sul capitale di Basilea sono state ridefinite le linee guida perla determinazione dei requisiti patrimoniali minimi delle banche, delineando un nuovo sistema diregole per la misurazione dei rischi tipici dell’attività bancaria e finanziaria che prevede metodo-logie alternative di calcolo caratterizzate da diversi livelli di complessità con la possibilità di uti-lizzare, previa autorizzazione dell’Organo di Vigilanza, modelli sviluppati internamente.

BASIS POINT (PUNTO BASE)

Corrisponde a un centesimo di punto percentuale (0,01%).

BASIS SWAP

Contratto che prevede lo scambio, tra due controparti, di pagamenti legati a tassi variabili basatisu un diverso indice.

BENCHMARK

Parametro di riferimento degli investimenti finanziari: può essere rappresentato dagli indici dimercato più noti ovvero da altri ritenuti meglio rappresentativi del profilo rischio/rendimento.

BEST PRACTICE

Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalleconoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.

CAGR – COMPOUND ANNUAL GROWTH RATE (TASSO ANNUO COMPOSTO DI VARIAZIONE)

Tasso di crescita annuale applicato ad un investimento o ad altre attività per un periodo plurien-nale. La formula per calcolare il CAGR è (valore attuale/valore base)^(1/n° anni).

CAPITAL ALLOCATION

Processo che porta alla decisione di come distribuire l’investimento tra le diverse categorie di at-tività finanziarie (in particolare obbligazioni, azioni e liquidità). Le scelte di capital allocation sonodeterminate dalla necessità di ottimizzare il rapporto rendimento/rischio in relazione all’orizzontetemporale e alle aspettative dell’investitore.

CAPTIVE

Termine genericamente riferito a “reti” o società che operano esclusivamente con clientela del-l’azienda o del gruppo

CARTOLARIZZAZIONE

Cessione di crediti o di altre attività finanziarie non negoziabili a una società qualificata (societàveicolo) che ha per oggetto esclusivo la realizzazione di tali operazioni e provvede alla conversionedi tali crediti o attività in titoli negoziabili su un mercato secondario.

CERTIFICATI (ASSICURATIVI) DI CAPITALIZZAZIONE

I contratti di capitalizzazione rientrano nel campo di applicazione della disciplina in materia diassicurazione diretta sulla vita di cui al D.Lgs. n. 174 del 17 marzo 1995. Così come definito al-l’art. 40 del medesimo decreto legislativo, trattasi di contratti con i quali una compagnia assicu-rativa si impegna a pagare, come corrispettivo del versamento di premi unici o periodici, un

264Glossario

Page 255: 2007 bilancio

Glossario265

capitale pari al premio versato rivalutato periodicamente sulla base del rendimento di una ge-stione interna separata di attività finanziarie o, se più elevato, di un rendimento minimo garan-tito. Essi non possono avere durata inferiore a cinque anni ed è prevista la facoltà per il contraentedi ottenere il riscatto del contratto dall’inizio del secondo anno.

Ai sensi dell’art. 31 del già citato D.Lgs. n. 174, le attività finanziarie a copertura delle riserve tec-niche sono riservate in modo esclusivo all’adempimento delle obbligazioni connesse ai contratti dicapitalizzazione (gestione separata). Conseguentemente, in caso di liquidazione della compagniaassicurativa (art. 67), i beneficiari di tali polizze risultano di fatto titolari di posizioni creditorie as-sistite da privilegio speciale.

CONSUMER FINANCE

Credito al consumo. Finanziamenti concessi alle famiglie per fini personali collegati al consumo dibeni e di servizi.

CORPORATE GOVERNANCE

Attraverso la composizione ed il funzionamento degli organi societari interni ed esterni la strutturadella corporate governance definisce la distribuzione dei diritti e delle responsabilità tra i parteci-panti alla vita di una società, in riferimento alla ripartizione dei compiti, all’assunzione di re-sponsabilità e al potere decisionale. Obiettivo fondamentale della corporate governance è lamassimizzazione del valore per gli azionisti, che comporta, in un’ottica di medio-lungo termine, ele-menti di positività anche per gli altri stakeholders, quali clienti, fornitori, dipendenti, creditori,consumatori e la comunità.

CREDIT DEFAULT SWAP

Contratto col quale un soggetto, dietro pagamento di un premio periodico, trasferisce ad un altrosoggetto il rischio creditizio insito in un prestito o in un titolo, al verificarsi di un determinatoevento legato al deterioramento del grado di solvibilità del debitore.

CREDITO RISTRUTTURATO

Posizione per la quale la Banca ha concordato con il debitore una dilazione di pagamento, rinego-ziando l’esposizione a condizioni di tasso inferiori a quelle di mercato.

DEFAULT

Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento deirelativi interessi.

DISASTER RECOVERY GEOGRAFICO

Insieme di procedure tecniche ed organizzative attivate a fronte di un evento catastrofico che pro-vochi l’indisponibilità completa del sito di elaborazione dati. L’obiettivo è riattivare le applicazionivitali per l’azienda in un sito secondario (detto di recovery). Il sistema di disaster recovery si defi-nisce “geografico” quando è locato ad almeno 50 km dal sistema di origine. L’obiettivo primario èquello di diminuire i rischi derivanti da eventi disastrosi con possibile impatto su di un’intera areametropolitana (i.e. terremoti, inondazioni, eventi bellici etc.) come prescritto dagli standard di si-curezza internazionali.

FACTORING

Contratto di cessione, pro soluto (con rischio di credito a carico del cessionario) o pro solvendo (conrischio di credito a carico del cedente), di crediti commerciali a banche o a società specializzate,ai fini di gestione e di incasso, al quale può essere associato un finanziamento a favore del ce-dente.

Page 256: 2007 bilancio

FAIR VALUE

Corrispettivo al quale, in un regime di libera concorrenza, un bene può essere scambiato, o unapassività estinta, tra parti consapevoli e disponibili. Spesso è identico al prezzo di mercato. In baseagli IAS (cfr. definizione) le banche applicano il fair value nella valutazione degli strumenti finan-ziari (attività e passività) di negoziazione e disponibili per la vendita e dei derivati e possono usarloper la valorizzazione delle partecipazioni e delle immobilizzazioni materiali e immateriali (con di-verse modalità di impatto sul conto economico per le differenti attività considerate).

FLOOR

Contratto derivato su tasso d’interesse, negoziato al di fuori dei mercati regolamentati, con il qualeviene fissato un limite minimo alla diminuzione del tasso creditore.

FRA (FORWARD RATE AGREEMENT)

Contratto con cui le parti si accordano per ricevere (pagare) alla scadenza la differenza fra il va-lore calcolato applicando all’ammontare dell’operazione un tasso di interesse predeterminato e ilvalore ottenuto sulla base del livello assunto da un tasso di riferimento prescelto dalle parti.

FUNDING

Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell’attività aziendaleo di particolari operazioni finanziarie.

FUTURES

Contratti a termine standardizzati, con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo pre-definito e a una data futura, valori mobiliari o merci. Tali contratti di norma sono negoziati sumercati organizzati, dove viene garantita la loro esecuzione.

GOODWILL

Identifica l’avviamento pagato per l’acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenzatra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementidell’attivo della società acquisita.

HEDGE FUND

Fondo comune di investimento che ha la possibilità – negata ai gestori tradizionali – di usare stru-menti o strategie di investimento sofisticati quali lo “short selling” (vendita allo scoperto), i deri-vati (opzioni o futures, anche oltre il 100% del patrimonio), l’hedging (copertura del portafogliodalla volatilità di mercato attraverso vendite allo scoperto ed uso di derivati) e la leva finanziaria(l’indebitamento allo scopo di investire denaro preso a prestito).

IAS/IFRS

Principi contabili internazionali emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB), enteinternazionale di natura privata costituito nell’aprile 2001, al quale partecipano le professioni con-tabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l’Unione Europea, lo IOSCO (Interna-tional Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccoltol’eredità dell’International Accounting Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di pro-muovere l’armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasforma-zione dello IASC in IASB si è deciso, fra l’altro, di denominare i nuovi principi contabili“International Financial Reporting Standards” (IFRS).

IDENTITY ACCESS MANAGEMENT

Soluzione tecnico-organizzativa che permette di gestire e controllare l’intero ciclo di vita di asse-gnazione, gestione e revoca dei privilegi di accesso alle risorse informatiche e quindi alle informa-zioni aziendali da parte di ciascun utente.

266Glossario

Page 257: 2007 bilancio

IMPAIRMENT

Nell’ambito degli IAS (cfr. definizione), si riferisce alla perdita di valore di un’attività di bilancio, ri-levata nel caso in cui il valore di carico sia maggiore del valore recuperabile ossia dell’importo chepuò essere ottenuto con la vendita o l’utilizzo dell’attività. Il test di impairment si deve effettuaresu tutte le attività, eccezion fatta per quelle valutate al fair value, per le quali le eventuali perdite(e guadagni) di valore sono implicite.

INCAGLI

Crediti al valore nominale nei confronti dei soggetti in situazione di obiettiva difficoltà, che si ri-tiene però superabile in un congruo periodo di tempo.

INDEX LINKED

Polizza vita la cui prestazione a scadenza dipende dall’andamento di un parametro di riferimentoche può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.

INTERNAL AUDIT

Funzione alla quale è istituzionalmente attribuita l’attività di revisione interna.

INVESTMENT BANKING

L’investment banking costituisce un segmento altamente specializzato della finanza che si occupain particolare di assistere società e governi nell’emissione di titoli e più in generale nel reperimentodi fondi sul mercato dei capitali.

INVESTMENT GRADE

Titoli obbligazionari di alta qualità che hanno ricevuto un rating medio-alto (ad esempio non in-feriore a BBB nella scala di Standard & Poor’s).

JOINT VENTURE

Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attra-verso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.

JUNIOR

In un’operazione di cartolarizzazione è la tranche più subordinata dei titoli emessi, che sopportaper prima le perdite che si possono verificare nel corso del recupero delle attività sottostanti.

LEASING

Contratto con il quale una parte (locatore) concede all’altra (locatario) per un tempo determinatoil godimento di un bene, acquistato o fatto costruire dal locatore su scelta e indicazione del loca-tario, con facoltà per quest’ultimo di acquistare la proprietà del bene a condizioni prefissate al ter-mine del contratto di locazione.

LOWER TIER II

Passività subordinate che concorrono alla formazione del patrimonio supplementare o Tier II (cfr.definizione) a condizione che i contratti che ne regolano l’emissione prevedano espressamente che:

a) in caso di liquidazione dell’ente emittente il debito sia rimborsabile solo dopo che siano stati sod-disfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati;

b) la durata del rapporto sia pari o superiore a 5 anni e, qualora la scadenza sia indeterminata,sia previsto per il rimborso un preavviso di almeno 5 anni;

c) il rimborso anticipato delle passività avvenga solo su iniziativa dell’emittente e preveda il nulla

267 Glossario

Page 258: 2007 bilancio

osta della Banca d’Italia.

L’ammontare dei prestiti subordinati ammesso nel patrimonio supplementare è ridotto di unquinto ogni anno durante i 5 anni precedenti la data di scadenza del rapporto, in mancanza di unpiano di ammortamento che produca effetti analoghi.

MARK TO MARKET

Valutazione di un portafoglio titoli e di altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dalmercato.

MARK DOWN

Differenza fra il tasso passivo medio delle forme tecniche di raccolta diretta considerate e l’Euri-bor.

MARK UP

Differenza fra il tasso attivo medio delle forme tecniche di impiego considerate e l’Euribor.

MERCHANT BANKING

Sotto questa accezione sono ricomprese le attività di sottoscrizione di titoli – azionari o di debito– della clientela corporate per il successivo collocamento sul mercato, l’assunzione di partecipa-zioni azionarie a carattere più permanente ma sempre con l’obiettivo di una successiva cessione,l’attività di consulenza aziendale ai fini di fusioni e acquisizioni o di ristrutturazioni.

MEZZANINE

In un’operazione di cartolarizzazione, è la tranche con grado di subordinazione intermedio traquello della tranche junior e quello della tranche senior.

MUTUI SUBPRIME

Il concetto di subprime non è riferibile all’operazione di mutuo in sé, quanto piuttosto al prendi-tore (il mutuatario). Tecnicamente per subprime si intende un mutuatario che non dispone di una“credit history” pienamente positiva, in quanto caratterizzata da eventi creditizi negativi quali: lapresenza di rate non rimborsate su precedenti prestiti, di assegni impagati e protestati e così via.Tali eventi passati sono sintomatici di una maggiore rischiosità intrinseca della controparte, cuicorrisponde una maggiore remunerazione richiesta dall’intermediario che concede il mutuo.

L’operatività con clientela subprime è particolarmente sviluppata nel mercato finanziario ameri-cano dove, a fronte della stipulazione di detti prestiti, solitamente corrisponde una attività di car-tolarizzazione ed emissione di titoli.

NON PERFORMING

Termine generalmente riferito ai crediti aventi un andamento non regolare.

NUTS - NOMENCLATURA DELLE UNITÀ TERRITORIALI PER LE STATISTICHE DELL’ITALIA

È USATA PER FINI STATISTICI A LIVELLO EUROPEO (EUROSTAT) E PREVEDE LA SEGUENTESUDDIVISIONE.

Italia settentrionale: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, FriuliVenezia Giulia, Emilia Romagna;

Italia centrale: Toscana, Umbria, Marche, Lazio;

Italia meridionale: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

268Glossario

Page 259: 2007 bilancio

OBBLIGAZIONI STRUTTURATE

Obbligazioni i cui interessi e/o valore di rimborso dipendono da un parametro di natura reale (col-legato al prezzo di commodity) o dall’andamento di indici. In tali casi l’opzione implicita viene con-tabilmente scorporata dal contratto ospite.

Nel caso di parametrazione a tassi o all’inflazione (ad esempio i Certificati di Credito del Tesoro)l’opzione implicita non viene contabilmente scorporata dal contratto ospite.

OPTION

Rappresenta il diritto, ma non l’impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (calloption) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price)entro (american option) oppure ad una data futura (european option) determinata.

OICR (ORGANISMI DI INVESTIMENTO COLLETTIVO DEL RISPARMIO)

La voce comprende gli OICVM (cfr. definizione) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi co-muni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).

OICVM (ORGANISMI DI INVESTIMENTO COLLETTIVO IN VALORI MOBILIARI)

La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le societàdi investimento a capitale variabile (Sicav).

ORIGINATOR

Soggetto che cede il proprio portafoglio di attività a liquidità differita allo SPV (cfr. definizione) af-finché venga cartolarizzato.

OVER THE COUNTER (OTC)

Operazioni concluse direttamente fra le parti, senza utilizzare un mercato regolamentato.

PAST DUE

Esposizioni scadute e/o sconfinanti in via continuativa da oltre 180 giorni, secondo la definizioneprevista nelle vigenti Istruzioni di Vigilanza.

PATRIMONIO DI VIGILANZA

È costituito dalla somma del patrimonio di base – ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione– e del patrimonio supplementare, che viene ammesso nel limite massimo del patrimonio di base.

Vengono dedotti – per il 50% dal patrimonio di base e per il 50% dal patrimonio supplementare –le partecipazioni, gli strumenti innovativi di capitale, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione ele attività subordinate detenuti in altre banche e società finanziarie (in particolare, vengono dedottele partecipazioni in banche e società finanziarie superiori al 10% non consolidate, nonché l’in-sieme delle partecipazioni in banche e società finanziarie inferiori al 10% e delle attività subordi-nate verso banche, considerato per la quota che eccede il 10% del patrimonio di base esupplementare).

Vengono altresì dedotte le partecipazioni in società di assicurazione e le passività subordinateemesse da queste ultime, nonché le posizioni verso cartolarizzazioni.

PLAIN VANILLA SWAP

Interest rate swap, in cui una controparte riceve un pagamento variabile legato al LIBOR (in ge-nere il tasso LIBOR a sei mesi) e corrisponde all’altra controparte un tasso di interesse fisso, ot-tenuto aggiungendo uno spread al rendimento di una tipologia di titoli di stato.

POLIZZE DI CAPITALIZZAZIONE

Si veda al proposito la voce “Certificati (assicurativi) di capitalizzazione”.

269 Glossario

Page 260: 2007 bilancio

Glossario 270

POS (POINT OF SALE)

Apparecchiatura automatica mediante la quale è possibile effettuare, con carta di debito, di cre-dito o prepagata, il pagamento di beni o servizi presso il fornitore.

PREFERENCE SHARES

Strumenti innovativi di capitale, emessi da controllate estere incluse nel gruppo bancario, che as-sociano a forme di remunerazione ancorate ai tassi di mercato caratteristiche di subordinazioneparticolarmente accentuate, ad esempio il mancato recupero negli esercizi successivi degli interessinon corrisposti dalla banca controllante e la partecipazione alle perdite della banca stessa nel casoin cui esse determinino una rilevante riduzione dei requisiti patrimoniali. Le condizioni in base allequali le preference shares possono essere computate nel patrimonio di base delle banche e deigruppi bancari sono fissate dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia.

PRICE SENSITIVE

Termine che viene riferito generalmente ad informazioni o dati non di pubblico dominio idonei, seresi pubblici, ad influenzare sensibilmente la quotazione di un titolo.

PRIVATE EQUITY

Attività mirata all’acquisizione di interessenze partecipative ed alla loro successiva cessione a con-troparti specifiche, senza collocamento pubblico.

PROJECT FINANCE

Finanziamento di progetti sulla base di una previsione dei flussi di cassa generati dagli stessi. Di-versamente da quanto avviene nell’analisi dei rischi creditizi ordinari, la tecnica di project financeprevede, oltre ad un’analisi dei flussi di cassa attesi, l’esame di specifici elementi quali le caratte-ristiche tecniche del progetto, l’idoneità degli sponsor a realizzarlo, i mercati di collocamento delprodotto.

RATING

Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della so-lidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive.

SENIOR

In un’operazione di cartolarizzazione è la tranche con il maggior grado di privilegio in termini dipriorità di remunerazione e rimborso.

SENSITIVITY ANALYSIS

Sistema di analisi che ha lo scopo di individuare quali possano essere le variazioni di determinateattività o passività correlate ad oscillazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.

SERVICER

Nelle operazioni di cartolarizzazione è il soggetto che – sulla base di un apposito contratto di ser-vicing – continua a gestire i crediti o le attività oggetto di cartolarizzazione dopo che sono state ce-dute alla società veicolo incaricata dell’emissione dei titoli.

SOFFERENZE

Crediti nei confronti dei soggetti in stato d’insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in si-tuazioni sostanzialmente equiparabili.

SPREAD

Con questo termine di norma si indica:

Page 261: 2007 bilancio

18 Gli strumenti innovativi di capitale possono essere computati nel patrimonio di base entro un limite pari al 20 per cento dell’ammontaredel patrimonio di base, comprensivo degli strumenti stessi. Nell’ambito di tale limite gli strumenti che prevedono clausole di revisione au-tomatica del tasso di remunerazione (c.d. step-up) connesse con la facoltà di rimborso o clausole di altro tipo atte ad incentivare il rim-borso da parte dell’emittente devono essere contenuti nel limite pari al 15 per cento dell’ammontare del patrimonio di base comprensivodegli strumenti stessi. Le eventuali eccedenze possono essere computate nel patrimonio supplementare, alla stregua di strumenti ibridi dipatrimonializzazione.

Glossario271

- la differenza tra due tassi di interesse;

- lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli;

- la maggiorazione che l’emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta a un tasso di riferi-mento.

SPV (SPECIAL PURPOSE VEHICLE)

Soggetto (società, “trust” o altra entità) che viene costituito appositamente per l’acquisto delle at-tività da cartolarizzare. Lo SPV ha una struttura giuridica indipendente rispetto all’originator (cfr.definizione); tutte le sue attività sono finalizzate in maniera esclusiva alla realizzazione dell’ope-razione.

STAKEHOLDER

Individui o gruppi, portatori di interessi specifici nei confronti di un’impresa o perché dipendonoda questa per la realizzazione di loro obiettivi o perché subiscono in modo rilevante gli effetti po-sitivi o negativi della sua attività.

STOCK OPTION

Termine utilizzato per indicare le opzioni offerte a manager di una società, che consentono di ac-quistare azioni della società stessa sulla base di un prezzo di esercizio predeterminato.

SWAP (SUI TASSI E SULLE VALUTE)

Operazione consistente nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo determinate mo-dalità contrattuali. Nel caso di uno swap sui tassi d’interesse, le controparti si scambiano flussidi pagamento di interessi calcolati su un capitale nozionale di riferimento in base a criteri diffe-renziati (ad es. una controparte corrisponde un flusso a tasso fisso, l’altra a tasso variabile). Nelcaso di uno swap sulle valute, le controparti si scambiano specifici ammontari di due diverse va-lute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che riguardano sia il capitale sia gli in-teressi.

TASSO RISK FREE – RISK FREE RATE

Tasso di interesse di un’attività priva di rischio. Si usa nella pratica per indicare il tasso dei titolidi stato a breve termine, che pure non possono essere considerati risk free.

TIER I (PATRIMONIO DI BASE)

È costituito dal capitale versato, dalle riserve (ivi compreso il sovrapprezzo azioni), dagli strumentiinnovativi di capitale (solo in presenza di condizioni che garantiscano pienamente la stabilità dellabanca)18 , dall’utile del periodo, dai filtri prudenziali positivi del patrimonio di base. Da tali elementivanno dedotte le azioni proprie, l’avviamento, le immobilizzazioni immateriali, le perdite registratein esercizi precedenti e in quello in corso, le rettifiche di valore calcolate sul portafoglio di nego-ziazione a fini di vigilanza, i filtri prudenziali negativi del patrimonio di base.

TIER II (PATRIMONIO SUPPLEMENTARE)

È costituito dalle riserve da valutazione, dagli strumenti innovativi di capitale non computabili nelpatrimonio di base, dagli strumenti ibridi di patrimonializzazione (passività irredimibili e altri stru-menti rimborsabili su richiesta dell’emittente con il preventivo consenso della Banca d’Italia), dallepassività subordinate (per un ammontare ridotto di 1/5 durante i cinque anni precedenti la data

Page 262: 2007 bilancio

Glossario 272

di scadenza), dalle plusvalenze nette su partecipazioni, dai filtri prudenziali positivi del patrimo-nio supplementare, dall’eventuale eccedenza delle rettifiche di valore nette complessive rispetto alleperdite attese, dalle differenze positive di cambio. Da tali elementi vanno dedotte le seguenti com-ponenti negative: le minusvalenze nette su partecipazioni, i filtri prudenziali negativi del patrimo-nio supplementare, altri elementi negativi.

TIER III (PRESTITI SUBORDINATI DI 3° LIVELLO)

Prestiti subordinati che soddisfano le seguenti condizioni:

- siano stati interamente versati;

- non rientrino nel calcolo del patrimonio supplementare (cfr. definizione);

- abbiano durata originaria pari o superiore a due anni; qualora la scadenza sia indeterminata,sia previsto un preavviso per il rimborso di almeno 2 anni;

- rispondano alle condizioni previste per le analoghe passività computabili nel patrimonio sup-plementare ad eccezione, ovviamente, di quella concernente la durata del prestito;

- siano soggetti alla “clausola di immobilizzo” (c.d. “clausola di lock in”), secondo la quale il ca-pitale e gli interessi non possono essere rimborsati se il rimborso riduce l’ammontare com-plessivo dei fondi patrimoniali della banca a un livello inferiore al 100% del complesso deirequisiti patrimoniali.

TRADING BOOK

Solitamente identifica la parte di un portafoglio titoli, o comunque di strumenti finanziari in ge-nere, destinata all’attività di negoziazione.

TROR (TOTAL RATE OF RETURN SWAP)

È un contratto con il quale il “protection buyer” (detto anche “total return payer”) si impegna a ce-dere tutti i flussi di cassa generati dalla “reference obligation” al “protection seller” (detto anche“total return receiver”), il quale trasferisce in contropartita al “protection buyer” flussi di cassacollegati all’andamento del “reference rate”. Alle date di pagamento dei flussi di cassa cedolari (op-pure alla data di scadenza del contratto) il “total return payer” corrisponde al “total return recei-ver” l’eventuale apprezzamento della “reference obbligation”; nel caso di deprezzamento della“reference obbligation” sarà invece il “total return receiver” a versare il relativo controvalore al“total return payer”. In sostanza il TROR configura un prodotto finanziario strutturato, costituitodalla combinazione di un derivato su crediti e di un derivato sui tassi di interesse (“interest rateswap”).

TRADING ON LINE

Sistema di compravendita di attività finanziarie in borsa, attuato in via telematica.

TRIGGER EVENT

Evento contrattualmente predefinito al verificarsi del quale scattano determinate facoltà in capoai contraenti.

UNIT-LINKED

Polizze vita con prestazioni collegate al valore di fondi di investimento.

UPPER TIER II

Strumenti ibridi di patrimonializzazione che concorrono alla formazione del patrimonio supple-mentare o Tier II (cfr. definizione) quando il contratto prevede che:

a) in caso di perdite di bilancio che determinino una diminuzione del capitale versato e delle riserveal di sotto del livello minimo di capitale previsto per l’autorizzazione all’attività bancaria, le sommerivenienti dalle suddette passività e dagli interessi maturati possano essere utilizzate per far fronte

Page 263: 2007 bilancio

Glossario273

alle perdite, al fine di consentire all’ente emittente di continuare l’attività;

b) in caso di andamenti negativi della gestione, possa essere sospeso il diritto alla remunerazionenella misura necessaria a evitare o limitare il più possibile l’insorgere di perdite;

c) in caso di liquidazione dell’ente emittente, il debito sia rimborsato solo dopo che siano stati sod-disfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati.

Gli strumenti ibridi di patrimonializzazione non irredimibili devono avere una durata pari o supe-riore a 10 anni. Nel contratto deve essere esplicitata la clausola che subordina il rimborso del pre-stito al nulla osta della Banca d’Italia.

VAR (VALUE AT RISK)

Misura la massima perdita potenziale che una posizione in uno strumento finanziario ovvero unportafoglio può subire con una probabilità definita (livello di confidenza) in un determinato oriz-zonte temporale (periodo di riferimento o holding period).

WARRANT

Strumento negoziabile che conferisce al detentore il diritto di acquistare dall’emittente o di ven-dere a quest’ultimo titoli a reddito fisso o azioni secondo precise modalità.

ZERO-COUPON

Obbligazione priva di cedola, il cui rendimento è determinato dalla differenza tra il prezzo di emis-sione (o di acquisto) ed il valore di rimborso.

Page 264: 2007 bilancio

Elenco Filiali

Page 265: 2007 bilancio

276Elenco filiali

Provincia di Bari

Acquaviva Delle Fonti - 70021 - Piazza Garibaldi, 49/52

Adelfia - 70010 - Via G. Marconi, 11/a

Altamura - 70022 - Via Maggio 1648, 22/B-22/C

Andria - 70031 - Piazza Marconi,6/10

Bari Agenzia Centrale - 70122 - Via Calefati, 108

Bari - Agenzia n.1 - 70125 - Via G. Toma, 12

Bari - Agenzia n.2 - 70124 - Viale Pio XII, 46-46/a

Bari - Agenzia n.3 - 70123 - Viale De Blasio, 18

Bari - Agenzia n.4 - 70123 - Corso Italia, 123

Bari - Agenzia n.5 - 70026 - Via Pescara, 16

Bari - Agenzia n.6 - 70124 - Via Paolo Lembo 13/15

Bari - Agenzia n.7 - 70121 - Via Melo, 151

Bari - Agenzia n.8 - 70123 - Corso Mazzini, 138/b

Bari - Agenzia n.10 - 70121 - Via Dalmazia, 223

Bari - Agenzia n.11 - 70125 - Via Tridente, 40/42

Bari - Agenzia n. 12 - 70125 - Via M. Cristina di Savoia, 6/12

Bari - Carbonara - 70012 - Piazza Umberto I, 85

Bari - S.Spirito - 70050 - Via Napoli, 53/55

Bari - Torre a Mare - 70045 - Via Bari, 27/c

Barletta - 70051 - Piazza Caduti in Guerra, 21

Barletta Agenzia n.1 - 70051 - Largo delle Palme, 8

Bisceglie - 70052 - Piazza S. Giovanni Bosco, 5

Bitetto - 70020 - Piazza Immacolata, 22/24

Bitonto - 70032 - Piazza Della Noce, 14

Bitritto - 70020 - Piazza Aldo Moro, 35

Canosa Di Puglia - 70053 - Via Imbriani, 30/34

Capurso - 70010 - Via Torricelli, 23/25

Casamassima - 70010 - Corso Umberto I, 48

Castellana Grotte - 70013 - Piazza della Repubblica, 2

Corato - 70033 - V.le V. Veneto, 160/166 ang. Via Lega Lombarda

Gioia Del Colle - 70023 - Corso Garibaldi, 55

Giovinazzo - 70054 - II^ tr. Via P.Giovanni XXIII,1

Gravina Di Puglia - 70024 - Corso Vitt. Emanuele II, 26

Grumo Appula - 70025 - Via G. D’Erasmo, 12

Modugno - 70026 - Piazza Garibaldi, 109

Mola Di Bari - 70042 - Piazza Degli Eroi, 31

Molfetta - 70056 - Via Ten. Fiorini, 9

Monopoli - 70043 - Via Marsala, 2

Noci - 70015 - largo Garibaldi, 51

Noicattaro - 70016 - Corso Roma, 8/A

Polignano a Mare - 70044 - Piazza Aldo Moro 1

Putignano - 70017 - Via Tripoli, 98

Rutigliano - 70018 - Piazza XX Settembre, 8

Ruvo Di Puglia - 70037 - Via Monsignor Brui, 14

Sannicandro Di Bari - 70028 - Piazza IV Novembre, 15

Santeramo In Colle - 70029 - Via S. Lucia, 78

Terlizzi - 70038 - Via Gorizia, 86/d

Toritto - 70020 - Piazza A. Moro, 48

Trani - 70059 - Corso Italia, 17/b

Triggiano - 70019 - Via Carroccio, 5

Turi - 70010 - Via A. Orlandi, 15

Valenzano - 70010 - Corso Aldo Moro, snc

Provincia di Brindisi

Brindisi Ag. Centr. - 72100 - C.so Roma, 39

Ceglie Messapica - 72013 - Via Argentieri, 136

Cisternino - 72014 - Via Roma, 57

Erchie - 72020 - Via Giuseppe Grassi, 19

Fasano - 72015 - Via Forcella, 66

Francavilla Fontana - 72021 - Via Roma, 22/24/26

Latiano - 72022 - Via Ercole D’Ippolito, 25

Mesagne - 72023 - Via Torre S. Susanna, 1

Montalbano di Fasano - 72016 - Via Teano, 37 – Fraz. Montalbano

Oria - 72024 - Via Mario Pagano, 151

Ostuni - 72017 - Via Presidente L. Tamborrino, 2

Pezze Di Greco - 72010 - Via Nazionale, 45 – Fraz. Pezze di Greco

San Pietro Vernotico - 72027 - Via Stazione, 31

San Vito Dei Normanni - 72019 - Piazza Vittoria, 13

Torre Santa Susanna - 72028 - Via Roma, 38

Provincia di Cosenza

Acri - 87041 - Via Vincenzo Padula, 95

Aiello Calabro - 87031 - Corso Luigi De Seta, 66/68

Altomonte - 87042 - Via Aldo Moro, 34

Amantea - 87032 - Via Elisabetta Noto, 3

Aprigliano - 87051 - Via Carmelo Calvelli, 5

Belvedere M.mo Marina - 87020 - Via G. Grossi, 71 – Fraz. Scalo

Bisignano - 87043 - Via Simone da Bisignano, snc

Camigliatello Silano - 87052 - Via del Turismo, 77

Cariati - 87063 - Via S. Giovanni, 6

Carolei - 87030 - Via Rendano, 13

Cassano Allo Jonio - 87011 - Corso Garibaldi, 30

Castrovillari - 87012 - Corso Garibaldi, 79/83

Cetraro Ag.1 - Marina - 87020 - Via F.P. Lucibello, 10/14 – loc. Ma-

rina

Corigliano Ag.1-Scal - 87065 - Via Nazionale. 101/103 pal. Gallina

– loc. Scalo

Corigliano Calabro - 87064 - Via Barnaba Abenante, 7

Cosenza Ag. Centrale - 87100 - Via Caloprese, 51

Cosenza Ag.1 - 87100 - Via XXIV Maggio, 45

Cosenza Ag.2 - 87100 - Corso Mazzini, 117

Page 266: 2007 bilancio

277 Elenco filiali

Cosenza Ag.3-Ospedal - 87100 - Via F. Migliori snc - c/o Ospedale

Civile

Cosenza Ag.4 - 87100 - Via degli Stadi, 57/D2

Cosenza Ag.5 - 87100 - Via dei Mille, 41

Cosenza Centro Stor. - 87100 - Corso Telesio, 1

Diamante - 87023 - Via Vittorio Emanuele, 77

Francavilla M.ma - 87072 - Via Provinciale, 1/3

Fuscaldo - 87024 - Via Maggiore Vaccari, 14

Grimaldi - 87034 - Via IV Novembre, 29

Lago - 87035 - Via P.Mazzotti 10/14

Longobucco - 87066 - Via C. Colombo, 107

Lungro - 87010 - Via Skanderberg, 86

Luzzi - 87040 - Viale delle Rimembranze, 39

Mirto Crosia - 87060 - Via Nazionale, 74-80 – fraz. Mirto

Montalto Uffugo - 87046 - Corso Garibaldi, 25

Morano Calabro - 87016 - Via Porto Alegre, 10

Mormanno - 87026 - Via San Biase, 1

Paola - 87027 - Via del Cannone, 34

Praia a Mare - 87028 - Via B. Telesio, 2

Rende - 87036 - Piazza degli Eroi, 7

Rende Ag.1 - Quattrom. - 87030 - Via A. Volta, 15 – fraz. Quattro-

miglia

Rende Ag.2 - Roges - 87030 - Viale Kennedy, 59/E – fraz. Roges

Rocca Imperiale Marina - 87024 - Via Taranto, 15 fraz. Marina

Roggiano Gravina - 87017 - Corso Umberto, 13

Rogliano - 87054 - Via Antonio Guarasci, 31

Rossano - 87067 - Via G. Rizzo, 14

Rossano Ag.1 - Scalo - 87068 - Via Nazionale, 9/ 15 – fraz. Stazione

San Demetrio Corone - 87069 - Via D. Alighieri, 10

San Giovanni In Fiore - 87055 - Via Antonio Gramsci snc

San Lucido - 87038 - Via Regina Elena, 64-72

San Marco Argentano - 87018 - Via Duca degli Abruzzi, 56

San Sosti - 87010 - Via Verdi, 24

Saracena - 87010 - Via G. La Pira, 128/130

Scalea - 87029 - Via M. Bianchi,2

Spezzano Albanese - 87019 - Piazza della Repubblica, 33

Spezzano Della Sila - 87058 - Via Roma, 75

Taverna Di Montalto - 87040 - Via A. Manzoni, 57 – fraz. Taverna

Terranova Da Sibari - 87010 - Via Vico II° Margherita, snc

Torano Castello - 87010 - Strada Provinciale variante, 4

Trebisacce - 87075 - Via Alfredo Lutri, 146

Provincia di Catanzaro

Catanzaro Ag. Centr. - 88100 - Piazza Indipendenza, 44

Catanzaro Ag.1 - 88100 - Corso Mazzini, 177/179

Catanzaro Ag.3 - Lido - 88063 - Via Nazario Sauro, 17 – Fraz. Lido

Catanzaro Ag.4 - Regio - 88100 - Via F. Massara, 2 – c/o Regione

Calabria

Chiaravalle Centr. - 88064 - Piazza Dante, 8

Girifalco - 88024 - Via Milano, snc

Guardavalle - 88065 - Via Giordano, 4

Lamezia Terme - 88046 - Corso Giovanni Nicotera, 135

Lamezia Terme Ag.1 - 88046 - Via del Mare, snc

Nocera Tirinese - 88047 - Via Santa Caterina, 126/130

Sersale - 88054 - Via A. Greco, snc

Soverato - 88068 - Corso Umberto I, 167/169

Soveria Mannelli - 88049 - Piazza dei Mille, 2

Squillace - 88069 - Corso Guglielmo Pepe, snc

Tiriolo - 88056 - Via Fratelli Bandiera, snc

Provincia di Crotone

Ciro Marina - 88811 - Via Mazzini, 17/19

Cotronei - 88836 - Via Laghi Silani, 40

Crotone Ag. Centrale - 88900 - Via M. Nicoletta, 32

Crotone Ag.1 - 88900 - Via Cutro Pal. Fossetto

Cutro - 88842 - Via Nazionale, snc

Petilia Policastro - 88837 - Via Arringa, snc

Strongoli - 88816 - Corso Biagio Miraglia, 115

Provincia di Foggia

Celenza Valfortore - 71035 - Piazza Guglielmo Marconi, 12

Cerignola - 71042 - Via Giuseppe Di Vittorio, 83

Foggia Agenzia n.1 - 71100 - Viale Ofanto, 198/C

Foggia Agenzia n.2 - 71100 - Via S. Pellico, 33-37

Ischitella - 71010 - Via Umberto I°, 87

Lucera - 71036 - Via IV Novembre 77

Manfredonia - 71043 - Corso Roma, 22/24

Margherita Di Savoia - 71044 - Corso Vittorio Emanuele, 23

Monteleone Di Puglia - 71020 - Piazza Municipio, 19

San Ferdinando di P.- 71046 - Via Papa Giovanni XXIII, 44

San Giovanni Rotondo - 71013 - Piazza Europa, snc

San Severo - 71016 - Via Carso , 10

San Severo - 71016 - Corso Garibaldi, 87

Sant’ Agata Di Puglia - 71028 - Piazza XX Settembre, 11

Stornarella - 71048 - Corso Garibaldi, 22

Troia - 71029 - Via Puoti, 1

Vico Del Gargano - 71018 - Via S. Filippo Neri, 10

Zapponeta - 71030 - Corso Manfredonia, 20

Provincia di Lecce

Campi Salentina - 73012 - Via Amedeo di Savoia, 59

Carmiano - 73041 - Via Marini, 10

Page 267: 2007 bilancio

Copertino - 73043 - Via Re Galantuomo, 24

Galatone - 73044 - Via XXIV Maggio, 34/36

Gallipoli - 73014 - Corso Roma, 42/44

Lecce Ag. Centrale - 73100 - Viale Lo Re, 48

Lecce Agenzia n.1 - 73100 - Via Gabriele D’Annunzio, 47/B

Nardò - 73048 - Via Duca degli Abruzzi, 58

Ruffano - 73049 - Piazza IV Novembre, 11

Squinzano - 73018 - Via Nuova, 25

Trepuzzi - 73019 - Corso Umberto I, 114

Tricase - 73039 - Via G. Toma, 30

Veglie - 73010 - Via Parco Rimembranze, 30

Provincia di Matera

Bernalda - 75012 - Corso Umberto, 260/B

Ferrandina - 75013 - Corso V. Emanuele II°, snc

Irsina - 75022 - Corso C. Musacchio, 2/4

Matera Ag. Centrale - 75100 - Via Del Corso, 66

Matera Ag.1 - 75100 - Via Annunziatella, 66

Matera Ag.2 - 75100 - Via Dante ang. Via dei Bizantini

Metaponto - 75010 - Viale Eroi della Bonifica – fraz. Metaponto

Montalbano Jonico - 75023 - Piazza Vittoria, 3

Montescaglioso - 75024 - Via Indipendenza, 83

Pisticci - 75015 - Via M. Pagano, 25

Pisticci Ag.2-Marconia - 75020 - Via Portella delle Ginestre, snc -

fraz. Marconia

Policoro - 75025 - Via G. Fortunato, 2

Pomarico - 75016 - Corso Garibaldi, 3

San Mauro Forte - 75010 - Corso Umberto, 12

Tricarico - 75019 - Via Lucana, 20/24

Tursi - 75028 - Via Eraclea, 2

Provincia di Potenza

Avigliano - 85021 - Viale della Vittoria, 4

Brienza - 85050 - Viale della Stazione, 102

Francavilla In Sinni - 85034 - Piazza M. Mainieri, 6/10

Genzano Di Lucania - 85013 - Corso Vittorio Emanuele, 180

Lagonegro - 85042 - Viale Colombo, 25

Latronico - 85043 - Corso V. Emanuele II, 105/A

Lauria - 85045 - largo Plebiscito, 72

Lavello - 85024 - Via Roma, 33

Maratea - 85046 - Via Pietra del Sole, 3a/5

Melfi - 85025 - Via Antonio Cezza, 1

Moliterno - 85047 - Via Roma, snc

Muro Lucano - 85054 - Via Roma, 60/62

Palazzo s.Gervasio - 85026 - Via Isonzo, 14

Paterno Di Lucania - 85050 - Piazza Autonomia, 3/4

Potenza Ag. Centrale - 85100 - Via Alianelli, 2

Potenza Ag.1 - 85100 - Via Angilla Vecchia, 5

Potenza Ag.2 - 85100 - Via Dante, 16/20

Potenza Ag.3 - 85100 - Via del Gallitello, snc

Rionero In Vulture - 85028 - Via Galliano – Palazzo Cutolo

Rivello - 85040 - Viale Monastero, 73

Rotonda - 85048 - Piazza Mercato, snc

San Fele - 85020 - Via Costa, 12

Sant Arcangelo - 85037 - Viale Isabella Morra, 48 – fraz. Brancato

Senise - 85038 - Via G. Amendola, 33-39

Tito Scalo - 85050 - c.da Serra vill. Mancusi,72/74 – fraz. Scalo

Venosa - 85029 - Via G. Fortunato, 62/66

Villa d’ Agri - 85050 - Via Nazionale, 1 – fraz. Villa D’Agri

Provincia di Reggio Calabria

Bagnara Calabra - 89011 - Corso Vittorio Emanuele II, 167

Bianco - 89032 - Via Vittoria, 52

Bova Marina - 89035 - Via Maggiore Pugliatti, 2

Bovalino - 89034 - Via XXIV Maggio – ang. v. Sicilia

Brancaleone - 89036 - Via Zelante,snc

Cinquefrondi - 89021 - Via Roma, 24

Cittanova - 89022 - Via Roma, 44

Delianuova - 89012 - Via Umberto I, 277

Gioia Tauro - 89013 - Via Roma, 52 ang. Via Duomo

Gioiosa Jonica - 89042 - Piazza Vittorio Veneto, 8/9

Laureana Di Borrello - 89023 - Via IV Novembre, 9

Locri - 89044 - Via G. Garibaldi, 71

Mammola - 89045 - Via Zavaglia, 33

Marina Di Gioiosa Jonica - 89046 - Via Carlo Maria, 12/14

Mèlito Porto Salvo - 89063 - Via Papa Giovanni XXIII, snc

Molochio - 89010 - Piazza Umberto I°, 1

Monasterace Marina - 89040 - Via Nazionale Jonica, 113/114 –

fraz. Marina

Palmi - 89015 - Via Roma, 44

Polistena - 89024 - Piazza Bellavista, 1

Reggio Cal. Ag. Cen. - 89125 - Corso Garibaldi, 144

Reggio Calabria Ag.1 - 89133 - Via Calabria 197/199 – angolo Bot-

teghelle

Reggio Calabria Ag.3 - 89121 - Via Argine Destro Annunziata,

81/85

Rizzìconi - 89016 - Via Capitolo, 13

Roccella Jonica - 89047 - Via XXV Aprile, 16

Rosarno - 89025 - Corso Garibaldi, 28

Saline Di Montebello Ionico - 89060 - Via Nazionale, 111 – fraz. Sa-

line

San Ferdinando di Rosarno - 89026 - Via Rosarno, 28 – ang. Via

Bruno

Nota IntegrativaParte F: Informazioni sul patrimonio

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Page 268: 2007 bilancio

Sant’ Eufemia d Asprom. - 89027 - Via Maggiore Cutrì, 10/a

Seminara - 89028 - Via Taureana, 21

Siderno - 89048 - Via Telesio – angolo C.so Garibaldi – fraz. Marina

Stilo - 89049 - Viale Roma, 82

Taurianova - 89029 - Piazza G. Garibaldi, 17

Villa San Giovanni - 89018 - Piazza Rosario, 43/47

Provincia di Salerno

Agropoli - 84043 - Via Risorgimento angolo Via Bruno

Amalfi - 84011 - Via Fra Gerardo Sasso, 10-12

Angri - 84012 - Cordo Vittorio Emanulele 126/132

Atena Lucana - 84030 - Via Stazione – complesso Antines

Baronissi - 84081 - Corso Garibaldi, 197

Buccino - 84021 - Via Provinciale per San Gregorio Magno

Buonabitacolo - 84032 - Via Nazionale, 178

Campagna - 84020 - Via SS 91 – fraz. Quadrivio

Campagna Ag.1 - 84022 - Corso Umberto I°, 135

Capaccio - 84040 - Viale della Repubblica, 26– fraz. Scalo

Castel San Giorgio - 84083 - Via Guerrasio, 42

Cava De Tirreni - 84013 - Piazza Duomo, 2

Corbara - 84010 - Via Ten. Lignola, 22

Eboli - 84025 - Via Amendola, 86

Filetta di San Cipriano Picentino - 84090 - Via San Giovanni, 10 –

loc. Filetta

Marina Di Camerota - 84059 - Via Bolivar, 54 – fraz. Marina

Mercato San Severino - 84085 - Corso A. Diaz, 130/1

Mercato San Severino - 84085 - Corso Armando Diaz, 101

Minori - 84010 - c.so Vittorio Emanuele, 9/c

Nocera Inferiore - 84014 - Via Barbarulo, 41

Roccapiemonte - 84086 - Piazza Zanardelli, 1

Salerno Ag. 2 - 84132 - Viale Kennedy, 11/13

Salerno Ag. Centrale - 84122 - Via Cuomo, 29

Salerno Ag.1 - 84129 - Via S. Margherita, 32/34

San Giovanni a Piro - 84070 - Via Nazionale, 93

Sant Egidio m.Albino - 84010 - Via Santissimi Martiri, 13 – fraz.

San Lorenzo

Sapri - 84073 - Via Marsala, 44

Sarno - 84087 - Via G. Matteotti, 72/74

Teggiano - 84039 - Via provinciale del Corticato – località Pantano

Vallo Della Lucania - 84078 - Via G. Murat, snc

Provincia di Taranto

Castellaneta - 74011 - Piazza Municipio, 7

Fragagnano - 74022 - Via Garibaldi, 14

Ginosa - 74013 - Corso Vittorio Emanuele, 92

Grottaglie - 74023 - Via Matteotti, 72/78

Laterza - 74014 - Piazza Saragat, 11

Lizzano - 74020 - Via Dante, 78

Manduria - 74024 - Via per Maruggio, snc

Martina Franca - 74015 - Via Gabriele D’Annunzio, 34

Massafra - 74016 - Corso Italia, 27/29

Palagianello - 74018 - Via Giosuè Carducci, 11

San Giorgio Jonico - 74027 - Via L. Cadorna, 11

Sava - 74028 - Corso Umberto, 110

Taranto Ag. Centrale - 74100 - Corso Umberto I°, 71

Taranto Agenzia n.1 - 74100 - Corso Italia, 202/206

Taranto Agenzia n.2 - 74100 - Via C. Battisti, 172

Taranto Agenzia n.3 - 74100 - KM. 648, Str.St. Appia

Provincia di Vibo Valentia

Arena - 89832 - Piazza General Pagano, 1

Briatico - 89817 - Via Guido Rossa, 14/b

Mileto - 89852 - Via Cattolica, 50/c

Nicotera - 89844 - Via Luigi Razza, 1

Pizzo Calabro - 89812 - Via Marconi, 2

Rombiolo - 89841 - Piazza Italia, snc

Serra San Bruno - 89822 - Via A. De Gasperi, 52

Soriano Calabro - 89831 - Via Giardinieri, snc

Tropea - 89861 - Viale Stazione, snc

Vibo Valentia Ag. Centr. - 89900 - Viale Matteotti, 23/25

Vibo Valentia Ag.1-Marina - 89811 - Via Emilia, 8 – fraz. Marina

Vibo Valentia Ag.2 - 89900 - Corso Vittorio Emanuele III°, snc

Nota IntegrativaParte F: Informazioni sul patrimonio

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