1998 - anno 17 - n. 3 febbraio · 2018-02-23 · corso del '98 verranno av-viate altre importanti...

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C'è olio olio Pagina 2 Viaggio Coop fra le bontà d'Italia Pagina 6 Pastasciutta al ragu medicinale Pagine 4/5 Ambiente: l'ecomafia dei rifiuti Pagina 13 Tutto (o quasi) quello che hanno fatto i COMITATI SOCI nel corso del 1997 alle pagine 8 e 9 Anno 17 - N. 3. Febbraio 1998 Periodico di Coop Lombardia ilar571 TAS""3 11~Ir i W511WIR 111~M~~11.~1 AIL L'Immagine è gentilmente concessa da: Unice1,89-0052,Vaudair DETERSIVO COOP 5 Kg di ricarica Sconto ai soci 50 per cento 6 72' ° ditti %°5 SALAME FELIN O (intero) Sconto ai soci del 50 per cento ___MMEaridità X16 ^ti DAI SOCI LE RISORSE PER LO SVILUPPO Un pallone equo e solidale Il 1997 si è chiuso con segnali importanti di sta- bilità e ripresa nell'econo- mia del Paese: inflazione al minimo storico, ridu- zione dei tassi di interes- V - ripresa degli investi- /tenti e crescita del pro- Wto,iptegio lordo, con 15noneprospettive per la tipre_sa dell'occupazione. In questa situazione Cocp Lombardia ha chiuso l'anno con un risultato di bilancio in linea con il preventivo, nonostante le difficoltà incontrate nel raggiungere il valore monetario delle vendite, per effetto della forte de- flazione sui prezzi, che d'altro canto ha rappre- sentato un elemento po- sitivo per i consumatori e l'economia italiana nel suo complesso. A differenza di molte im- prese concorrenti, abbia- mo scelto di non recupe- rare sui margini, inter- venendo invece sul contenimento dei costi, l'innovazione tecnologica, l'efficienza organizzativa. Con 1.500 miliardi di ven- dite, 260.000 Soci, 56.000 Prestatori, 820 miliardi di deposito sociale, il Gruppo Coop Lombardia si presenta quindi alle porte di un anno fonda- mentale per l'economia italiana. Alla vigilia del Natale, dopo mesi di co- stante abbassamento dei rendimenti finanziari, l'ulteriore riduzione del- lo 0,75% nel Tasso uffi- ciale di sconto, decisa dal- la Banca d'Italia, ha aperto nuove condizioni per un più efficace rilan- ci o degli investimenti. Il Consiglio di Ammini- strazione ha deciso una variazione del tasso di in- teresse del deposito socia- le, che consenta di prose- guire nella politica di sal- vaguardia del risparmio dei Soci, e si mantenga allo stesso tempo in sin- conia con gli andamenti economici generali. A partire dal I febbraio 1998, la remunerazione è la seguente: ai primi 5 milioni: 3,75% lordo (3,28% netto) da 5 a 20 milioni: 4,25% lordo (3,72% netto) oltre i 20 milioni. 5,25% lordo (4,59% netto) Una novità importante, che va incontro alle nu- merose richieste da par- te dei Soci, è l'innalza- mento del limite massi- mo di deposito individua- le fino a L. 49.930.000. Ciò è reso possibile dalla rivalutazione triennale fissata dagli indici Istat, e prevista dalla Legge n. 59/1992. Il deposito socia- le Coop acquisisce, dun- que, un ulteriore motivo di interesse, che si affian- ca ai tradizionali punti di forza costituiti dal rendi- mento conveniente, dalla qualità e gratuità del ser- vizio, dalla trasparenza. Si consolida così quel rapporto dì fiducia con i Soci prestatori, che ci of- fre uno strumento impor- tante per continuare lo sviluppo in modo equili- brato ed efficace, ricorren- do esclusivamente alle risorse economiche gene- rate dalla gestione. Nel contesto di una poli- tica di consolidamento ed espansione di Coop Lom- bardia, nella primavera 1998 sarà aperto un nuo- vo superstore con centro commerciale a Pavia cui seguirà il nuovo super- mercato di Pizzighettone. Proseguono inoltre nei tempi previsti i lavori per il nuovo centra commer- ciale con Ipercoop a No- vate Milanese, che verrà inaugurato nel '99. Nel corso del '98 verranno av- viate altre importanti re- alizzazioni ad Opera, Cormano, Legnano, Mila- no-piazzale Lodi, Sesto S. Giovanni-viale Sarca. Tra pochi mesi prende- ranno il via i mondiali di calcio. L'attenzione del mondo intero sarà incen- trata sui campi di Fran- cia dove le migliori squa- dre si contenderanno il titolo. Al centro del cam- po, tra i piedi miliardari di fenomeni odi giocatori semplicemente bravi, l'oggetto del desiderio: un pallone di cuoio. E' forse questo l'oggetto meno considerato, più sottova- lutato in quel vorticoso businness che saranno i mondiali. Eppure... eppu- re su quell'oggetto appa- rentemente insignifican- te in Pakistan, dove il calcio è forse quasi scono- sciuto, lavorano migliaia di bambini, una forza la- voro infinita e sottopa- gata che realizza 1'80 per cento della produzione mondiale della sfera di cuoio. Trasvolati gli oce- ani e commercializzato dalle grandi multi- nazionali,i1 pallone si trasforma in un vorticoso giro di interessi e di de- naro. Bambini dunque; sfrut- tati in un lavoro massa- crante, a cucire nodi su quei palloni utilizzando l'abilità delle dita sottili. Per quante ore ogni gior- no? E per che paga? La miseria delle famiglie co- stringe ad accettare le condizioni disumane per- ché non esistono altre ri- sorse, spesso questa, di far lavorare l'infanzia, è l'unico modo di sopravvi- vere. Di fronte allo sfrut- tamento minorile da tem- po alcune realtà come Transfair, organizzazio- ne per il commercio equo e solidale, si sono mosse nel tentativo di creare un mercato alternativo, ca- pace di concordare l'ac- quisto dei prodotti con contratti che superasse- ro l'intermediazione del- le multinazionali e ga- rantissero ai produttori locali condizioni più van- taggiose tutelando nel contempo i diritti delle fasce più deboli tra le qua- li l'infanzia. Sul fenome- no è stata attirata l'at- tenzione dell'opinione pubblica e si sono cercati partners affidabili con la stessa sensibilità e la ca- pacità di contribuire nei fatti, a costruire un'alter- nativa economica seria e praticabile. Coop che, come i nostri soci ben san- no attraverso gli articoli che a questo tema abbia- mo dedicato, si è già fat- ta promotrice di iniziati- ve che vanno sotto la si- gla di "consumo etico" (caffè e te equosolidali) ha messo in cantiere anche sul versante dei palloni di cuoio un progetto che vuole costruire un primo, accettabile, passo in avanti verso la creazione di un mercato garantito per chi li produce. In concomitanza dei mon- diali di calcio dunque ed in partnership con'Pran- sfair, Coop intende com- mercializzare un pallone realizzato in Pakistan che abbia tutte le carat- teristiche di rispetto dei principi sanciti dall'Orga- nizzazione Internaziona- le del lavoro. In concreto la realizzazio- ne del pallone etico pre- vede l'erogazione di una percentuale fissa del prezzo finale devoluta al miglioramento delle con- dizioni lavorative ed am- bientali degli operai im- piegati in fabbrica ed il divieto dell'utilizzo di manodopera infantile. Un primo passo che non pretende ovviamente di risolvere un problema che ha dimensioni gigan- tesche ma che vuole sensibilizzare i consuma- tori perché nelle loro li- bere scelte si orientino verso quei prodotti che garantiscono, nella fase di produzione, il rispetto dei diritti delle persone umane. Nell'approssi- marsi dei mondiali di cal- cio questa semplice scel- ta può rappresentare un contributo importante al- l'avvio di una soluzione positiva ai problemi di eco- nomie distanti dalla no- stra che hanno bisogno però del nostro aiuto per crescere e svilupparsi.

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C'èolio

olio

Pagina 2

Viaggio Coopfra lebontàd'Italia

Pagina 6

Pastasciuttaal

ragumedicinale

Pagine 4/5

Ambiente:l'ecomafiadeirifiuti

Pagina 13

Tutto (o quasi)quello che hanno fatto i

COMITATI SOCI

nel corso del 1997

alle pagine 8 e 9

Anno 17 - N. 3. Febbraio 1998Periodico di Coop Lombardia

ilar571 TAS""311~Iri W511WIR 111~M~~11.~1

AILL'Immagine è gentilmente concessa da: Unice1,89-0052,Vaudair

DETERSIVOCOOP5 Kg di ricarica

Sconto ai soci50 per cento 6 72'

°

ditti%°5

SALAME FELINO(intero)Scontoai socidel50 per cento

___MMEaridità

X16 ^ti

DAI SOCI LE RISORSEPER LO SVILUPPO Un pallone equo e solidaleIl 1997 si è chiuso consegnali importanti di sta-bilità e ripresa nell'econo-mia del Paese: inflazioneal minimo storico, ridu-zione dei tassi di interes-

V- ripresa degli investi-/tenti e crescita del pro-Wto,iptegio lordo, con15noneprospettive per latipre_sa dell'occupazione.In questa situazione CocpLombardia ha chiusol'anno con un risultato dibilancio in linea con ilpreventivo, nonostante ledifficoltà incontrate nelraggiungere il valoremonetario delle vendite,per effetto della forte de-flazione sui prezzi, ched'altro canto ha rappre-sentato un elemento po-sitivo per i consumatorie l'economia italiana nelsuo complesso.A differenza di molte im-prese concorrenti, abbia-mo scelto di non recupe-rare sui margini, inter-venendo invece sulcontenimento dei costi,l'innovazione tecnologica,l'efficienza organizzativa.Con 1.500 miliardi di ven-dite, 260.000 Soci, 56.000Prestatori, 820 miliardidi deposito sociale, ilGruppo Coop Lombardiasi presenta quindi alleporte di un anno fonda-mentale per l'economiaitaliana. Alla vigilia delNatale, dopo mesi di co-stante abbassamento deirendimenti finanziari,l'ulteriore riduzione del-lo 0,75% nel Tasso uffi-ciale di sconto, decisa dal-la Banca d'Italia, haaperto nuove condizioniper un più efficace rilan-ci o degli investimenti.Il Consiglio di Ammini-strazione ha deciso unavariazione del tasso di in-teresse del deposito socia-le, che consenta di prose-guire nella politica di sal-vaguardia del risparmiodei Soci, e si mantengaallo stesso tempo in sin-

conia con gli andamentieconomici generali. Apartire dal I febbraio1998, la remunerazione èla seguente:ai primi 5 milioni: 3,75%lordo (3,28% netto)da 5 a 20 milioni: 4,25%lordo (3,72% netto)oltre i 20 milioni. 5,25%lordo (4,59% netto)Una novità importante,che va incontro alle nu-merose richieste da par-te dei Soci, è l'innalza-mento del limite massi-mo di deposito individua-le fino a L. 49.930.000.Ciò è reso possibile dallarivalutazione triennalefissata dagli indici Istat,e prevista dalla Legge n.59/1992. Il deposito socia-le Coop acquisisce, dun-que, un ulteriore motivodi interesse, che si affian-ca ai tradizionali punti diforza costituiti dal rendi-mento conveniente, dallaqualità e gratuità del ser-vizio, dalla trasparenza.Si consolida così quelrapporto dì fiducia con iSoci prestatori, che ci of-fre uno strumento impor-tante per continuare losviluppo in modo equili-brato ed efficace, ricorren-do esclusivamente allerisorse economiche gene-rate dalla gestione.Nel contesto di una poli-tica di consolidamento edespansione di Coop Lom-bardia, nella primavera1998 sarà aperto un nuo-vo superstore con centrocommerciale a Pavia cuiseguirà il nuovo super-mercato di Pizzighettone.Proseguono inoltre neitempi previsti i lavori peril nuovo centra commer-ciale con Ipercoop a No-vate Milanese, che verràinaugurato nel '99. Nelcorso del '98 verranno av-viate altre importanti re-alizzazioni ad Opera,Cormano, Legnano, Mila-no-piazzale Lodi, Sesto S.Giovanni-viale Sarca.

Tra pochi mesi prende-ranno il via i mondiali dicalcio. L'attenzione delmondo intero sarà incen-trata sui campi di Fran-cia dove le migliori squa-dre si contenderanno iltitolo. Al centro del cam-po, tra i piedi miliardaridi fenomeni odi giocatorisemplicemente bravi,l'oggetto del desiderio: unpallone di cuoio. E' forsequesto l'oggetto menoconsiderato, più sottova-lutato in quel vorticosobusinness che saranno imondiali. Eppure... eppu-re su quell'oggetto appa-rentemente insignifican-te in Pakistan, dove ilcalcio è forse quasi scono-sciuto, lavorano migliaiadi bambini, una forza la-voro infinita e sottopa-gata che realizza 1'80 percento della produzionemondiale della sfera dicuoio. Trasvolati gli oce-ani e commercializzatodalle grandi multi-nazionali,i1 pallone sitrasforma in un vorticosogiro di interessi e di de-naro.Bambini dunque; sfrut-tati in un lavoro massa-crante, a cucire nodi suquei palloni utilizzandol'abilità delle dita sottili.Per quante ore ogni gior-no? E per che paga? La

miseria delle famiglie co-stringe ad accettare lecondizioni disumane per-ché non esistono altre ri-sorse, spesso questa, difar lavorare l'infanzia, èl'unico modo di sopravvi-vere. Di fronte allo sfrut-tamento minorile da tem-po alcune realtà comeTransfair, organizzazio-ne per il commercio equoe solidale, si sono mossenel tentativo di creare unmercato alternativo, ca-pace di concordare l'ac-quisto dei prodotti concontratti che superasse-ro l'intermediazione del-le multinazionali e ga-rantissero ai produttorilocali condizioni più van-taggiose tutelando nelcontempo i diritti dellefasce più deboli tra le qua-li l'infanzia. Sul fenome-no è stata attirata l'at-

tenzione dell'opinionepubblica e si sono cercatipartners affidabili con lastessa sensibilità e la ca-pacità di contribuire neifatti, a costruire un'alter-nativa economica seria epraticabile. Coop che,come i nostri soci ben san-no attraverso gli articoliche a questo tema abbia-mo dedicato, si è già fat-ta promotrice di iniziati-ve che vanno sotto la si-gla di "consumo etico"(caffè e te equosolidali) hamesso in cantiere anchesul versante dei pallonidi cuoio un progetto chevuole costruire un primo,accettabile, passo inavanti verso la creazionedi un mercato garantitoper chi li produce.In concomitanza dei mon-diali di calcio dunque edin partnership con'Pran-

sfair, Coop intende com-mercializzare un pallonerealizzato in Pakistanche abbia tutte le carat-teristiche di rispetto deiprincipi sanciti dall'Orga-nizzazione Internaziona-le del lavoro.In concreto la realizzazio-ne del pallone etico pre-vede l'erogazione di unapercentuale fissa delprezzo finale devoluta almiglioramento delle con-dizioni lavorative ed am-bientali degli operai im-piegati in fabbrica ed ildivieto dell'utilizzo dimanodopera infantile.Un primo passo che nonpretende ovviamente dirisolvere un problemache ha dimensioni gigan-tesche ma che vuolesensibilizzare i consuma-tori perché nelle loro li-bere scelte si orientinoverso quei prodotti chegarantiscono, nella fasedi produzione, il rispettodei diritti delle personeumane. Nell'approssi-marsi dei mondiali di cal-cio questa semplice scel-ta può rappresentare uncontributo importante al-l'avvio di una soluzionepositiva ai problemi di eco-nomie distanti dalla no-stra che hanno bisognoperò del nostro aiuto percrescere e svilupparsi.

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Tutto l'olio d'oliva è ottimo, ma fra oliva e oliva qualche differenza c'è, e noisiamo nella terra degli olivi, e come per il vino si può, anzi, si dovrebbeusare l'olio giusto per il piatto giusto. Nuovi gusti nei negozi Coop.

C'è olio e al•lo

Il piacere di scegl•aere

di Anna Somenzi

Sono 395 le varietà di oli-ve ufficialmente iscrittenello Schedario oleicoloitaliano, pubblicato sulla'Gazzetta ufficiale.Le differenze di clima edi terreno danno prodottidiversi, con sfumature ecaratteristiche anchemolto differenziate. Pur-troppo nonostante in Ita-lia sia diffusa la coltiva-zione dell'olivo, non al-trettanto lo é la culturadell'olio, come prodottotipico e specifico, quantoper esempio è invece dif-

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fusa la conoscenza dei di-versi vini italiani. Se il 60per cento della produzio-ne di olio d'oliva viene daPuglia, Calabria e Siciliadobbiamo dire che tuttele regioni, almeno del cen-tro e sud Italia, hannospecifiche coltivazioni eproduzioni. In Liguria siattribuisce, almeno peruna delle teorie più diffu-se, la prima coltivazionedi olivo ai monaci Bene-dettini, oggi superano i 20mila ettari le coltivazio-ni e interessano soprat-tutto la Riviera di Ponen-te e le provincie di

Imperia e Savona. Lavarietà più diffusa è laTaggiasca detta ancheLavagnina, ma sono pre-senti anche la Lizzone,Mortina, la Razzola oRaggiola. L'olio che si ot-tiene è delicato e grade-vole, dí colore che va dalgiallo oro al paglierino,sapore leggermente frut-tato a volte con un vagoretrogusto di mandorla.In Toscana gli ettari col-tivati a olivo sono 78mila, per la maggior par-te in collina, sono coltiva-te soprattutto le varietàLeccino, Moraiolo, Fran-

toio, Maurino e Pendo-lino; l'olio che si ottieneha profumo lieve e deli-cato, armonico, gradevol-mente fruttato. La mag-giore produttrice italianadi olio d'oliva è la Pugliacon 390 mila ettari a oli-vo; la tipicità delle colti-vazione diventa addirit-tura di zona: Gargano,dove si produce un olioleggero e dolce, dalle va-rietà Gentile di Larino,Peranzana, Ogliarola eC erignol a; Bitonto, cele-bre olio prodotto quasiesclusivamente con oliveOgliarola, giallo brillan-

te con spiccato retrogustodi mandorla; da Bari alSalento si trovano auten-tici boschi di uliviOgliarola, Leccina diNardò; nel Nord barese enella valle dell'Ofanto va-ste coltivazioni di Cora-tina danno un olio frut-tato che mantiene questecaratteristiche nel tem-po; la Sicilia è con Pugliae Calabria una grandeproduttrice di olio d'olivacon i suoi 170 mila ettaridi coltivazioni, sono col-tivate le varietà Passu-lunara, l'Ogliara Messi-nese, la Biancolilla, la

Giaraffa, la Moresca, laNocellara del Belice e del-l'Etna. L'olio che si ottie-ne è generalmente giallointenso con riflessi verdi,fluido, con aromi frut-tati, e spiccato gusto d'o-liva.Coop ha scelto, nel vastopanorama italiano di olidi provenienza specifica,di offrire aí consumatoriquattro prodotti con ilproprio marchio di quali-tà.Olio extravergineCoop Toscano: di oliveselezionate prodotte dal-le colline toscane, nellevarietà Moraiolo, Fran-toio e Leccino.L'olio che si ottiene haprofumo lieve e delicato,armonico e fruttato, perla sua delicatezza adattoa tutti gli usi in cucina,è un prodotto che mantie-ne al meglio le sue carat-teristiche nel tempo; èottimo sulla classicabruschetta, ma anche peruna zuppa di farro o latoscana acqua cotta, ric-co minestrone di verdu-ra trasformato in piattounico dalla presenza diun uovo in camicia.

LE VARIETÀOlio extravergineCoop Ligure: ottenutodalla varietà Taggiascacoltivata nelle valli diImperia; questo olio fra-grante, velato, dal corpoleggero e delicato al gu-sto, non prevarica i sapo-ri anche più delicati, an-che se è aprezzabile almeglio in un uso a fred-do, per esempio su piattidelicati di pesce comeuna leggere insalata digamberi appena scottatie cuori di carciofo crudiaffettati sottili.Olio extravergineCoop Pugliese prove-niente dalle campagne anord di Bari, nelle varie-tà Coratina, Ogliarola,Cima di Bitonto; è un oliodal profumo intenso e dalsapore pieno, fra gli olitipici è quello più stabile,mantiene cioè per tuttol'anno le sue caratteristi-che; il suo sapore e il suoprofumo sono esaltati dapiatti caldi, pensiamo allecaratteristiche orecchiet-te ai broccoli, ma non di-sdegna un uso in prepa-razioni come la purea difave o le zuppe di pesce.Olio extravergineCoop Siciliano è rica-vato da olive Nocellaradel Belice, Cerasuola eBiancolilla, è un olio mol-to profumato anche se dalgusto delicato e armoni-co. E' perfetto sulla ver-dura, ma provatelo anchesu un carpaccio di pescespada all'origano, si pre-sta anche alla cottura, lasua delicatezza restainalterata.

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OGGI/DOMANI I

Crash"Stiamo nutrendo a costi altissimi unmostro di grande potenza distrutti-va": parole forti di quasi quarant'an-ni fa. Era l'automobile che veniva bol-lata così in uno studio inglese sui pro-blemi del traffico di allora.Eppure l'auto è la passione del seco-lo. Quelli che ce l'hanno ne vorreb-bero una nuova, più grande e più po-tente.Tutti gli altri che ancora non hannopotuto comprarsela, e sono la mag-gioranza su questa terra, non sogna-no che di possederne una, anche pic-cola, anche usata.Un "mostro" o una delizia? Un og-getto sorpassato oppure una speran-za per il futuro? In Italia l'automo-bile "produce" ogni anno seimilamorti.Ma le statistiche contano solo quelliche muoiono entro sette giorni dal-l'incidente.Vuol dire che in un decennio scom-pare una discreta città.Intanto in Europa è ormai chiaro che"Non c'è più spazio, non ci sono piùsoldi per continuare a costruire stra-de senza fine". Anzi, come scrive

l'Economist, bisognerà cominciare afar pagare i pedaggi, quasi dapper-tutto: per entrare nelle città, per gui-dare nelle ore di punta, per scapparealla vigilia del fine settimana e pertornare a casa.Un raccapricciante rapporto dell'As-sociazione automobilistica america-na ha studiato la "Rabbia della stra-da", quella sindrome assai diffusa chetrasforma in energumeni delle per-sone di solito considerate "normali".Sono stati 10.037 nel 1996 gli inci-denti volontari, le aggressione e lerisse provocate in America dagli "ar-rabbiati dei volante".Le spiegazioni: "Mi ha guardato ditraverso", "Mi ha tagliato la strada","Il volume della radio era troppo for-te", "Mi ha graffiato la carrozzeria".Le armi: pistole e coltelli, ma anchebastoni, mazze da golf, bottiglie, pie-tre, pattumiere, hamburger, asce,pugni, testate.Intanto in Europa il traffico strada-le di merci aumenterà nei prossimidodici anni del 37 per cento, quellodelle persone del 58 per cento.Buon viaggio!

IL TALEGGIOLe origini. Il formaggioin Lombardia, sino adepoca relativamente re-cente, era tutto cacio ostracchino. Ancora nel1696 Carlo Maria Maggi,nel celebre lamento diMeneghino, dove elencatutte le specialità che laMashera dovrà abbando-nare perché obbligato alasciare Milano, parla di"stracchin della osteriaSenoevra" e di "formaijdella Cagnoeura": for-mati stava sicuramenteper grana, mentre constracchin intendeva pro-babilmente il gorgonzola.Infatti il formaggio che siricavava dal latte dellevacche "stracche" - da cuiil termine dialettale - chesostavano nei pressi del-la città di Gorgonzola eraamatissimo dai lombardigià in quell'epoca. Tutti iformaggi a pasta mollevenivano indicati con iltermine di stracchin, macome sempre accade, unodi questi, esattamentequello prodotto nella ValTaleggio, poco a poco rie-sce a emergere e ad assi-curarsi identità e rino-manza. Il nome Taleggiocompare nel 1812 e vieneufficializzato nel 1918quando compare per laprima volta in un dizio-nario, esattamente nelDizionario moderno diAlfredo PanzíniLe caratteristiche. IlTaleggio ha ottenuto laDenominazione di origineitaliana il 15/9/1988 e laDenominazione dì origineprotetta della UE il 12/6/1996 con regolamento n.1107.Il disciplinare definisce ilTaleggio un formaggio dilatte vaccino intero, apasta cruda, molle, di for-ma parallelepipeda qua-drangolare, di peso medioche varia da 1,7 a 2,2chili, di crosta sottile emorbida, maturato peralmeno 40 giorni e con

una percentuale di gras-so sul secco non inferioreal 48 per cento. La zonadi produzione comprendele provincie di Bergamo,Brescia, Como, Cremona,Milano, Pavia, Treviso eNovara.Come si produce. 11latte di mucca, general-mente dopo aver subitoun trattamento termicodi pastorizzazione - ma inalcune aree si utilizzaancora latte crudo - vie-ne addizionato di latte-fermenti e quindi, riscal-dato a una temperaturache non supera i 36°C, dicaglio liquido di vitello.Dopo la coagulazione, chein genere dura 15 minu-ti, si procede alla rotturadella cagliata sino a for-mare granuli della gran-dezza di una nocciola.Nelle lavorazioni tradizio-nali questa rottura vieneeffettuata ancora in duefasi successive, con unriposo tra le due operazio-ni. La massa viene poi col-locata nelle appositefascere di legno o metalloe posta in locali di stu-fatura dove sosterà peralmeno 18 ore in un am-biente molto umido e cal-do.Le forme vengono giratefrequentemente, per favo-rire la totale fuoriuscitadel siero (sineresi) e altermine della stufaturavengono salate o a seccoo per immersione in unbagno di salamoia. Infi-ne inizia la fase di stagio-natura che nei modernicaseifici avviene in am-bienti termocondizio-nati, con temperature trai 3 e gli 8 gradi centigra-di, mentre soprattutto inValsassina si utilizzanoancora le casere. Si trat-ta di grotte naturali dovel'aria circola filtrando at-traverso le fenditure nel-la roccia, e dove neglianni si è creato un mi-croclima estremamente

favorevole alla perfettamaturazione del Taleg-gio.Durante questa fase lacrosta subisce numerosespugnature di acqua esale, almeno una ogni 7giorni, onde impedire lacrescita di muffe indesi-derate e favorire la natu-rale colorazione rosata eassumere le sue caratte-ristiche fondamentali difragranza, di sentoriammandorlati, di erba-ceo, di funghi crudi.Dunque il Taleggio siapparenta alla famigliadei formaggi a crosta la-vata che in Francia rap-presenta un compartocaseario prestigioso.Maturato per più dei 40giorni del disciplinare,quando al centro della for-ma si presenta il cuorebianco e duro indice dimaturazione prolungata,il Taleggio garantisce unfinale di pasto decisamen-te interessante.L'abbinamento. Ben siaccompagna a vini rossidi buon corpo, ma nonmolto tannici, come ilMerlot, il Pinot Nero o ilValpolicella. Da giovanesi sposa perfettamentecon un Prosecco o a unospumante di frescasboccatura.In cucina. In generenon compare nei ricet-tali, in quanto troppo aro-matico, anche se il risot-to con punte di asparagie Taleggio è un piatto distraordinario equilibrio esapidità. .

Sluv Food Arcigola

11/WTI-DE! Pa3MA~111~~1111

A PROPOSITODI PRODOTTIBIOLOGICIIn riferimento all'avviso promozionaledal titolo "Naturali biologici" compar-si sul n° 15, mese di ottobre 1997, di'Quale Consumo" pur apprezzandol'impegno e l'attenzione di Coop Lom-bardia verso il problema della produ-zione biologica, abbiamo notato condispiacere che i negozi di Arcore eVillasanta non risultano nella lista deidestinatari di questa lodevole iniziati-va.L'agricoltura biologica non è solamen-te fonte diretta di maggiore salute peri consumatori, bensì, nel preservare iterreni e le falde acquifere da ulterioreinquinamento e riducendo la produzio-ne di prodotti chimici per l'agricoltura(con il minor uso di materia prima edemissioni di scarico che questo com-porta), opera un investimento concre-to ed immediato in favore di unriequilibrio ambientale per noi e per legenerazioni future. Per diminuire an-cora di più l'impatto ambientale dellaproduzione biologica bisogna aggiun-gere che essa dovrebbe realizzarsi, ol-tre che in modo biologico, anche a li-vello "locale", riducendo in tal modo icosti economici ma soprattutto ambien-tali che il trasporto di merci su lunghedistanze (prevalentemente realizzato sugomma) comporta oggi in termini di:utilizzo di risorse non rinnovabili (car-buranti fossili); inquinamento direttodell'aria; alimentazione dell'effetto ser-ra; aumento del traffico (con gli svan-taggi connessi). Il sostegno all'agricol-tura biologica, contribuisce inoltre alla

Coop ha come missione la tutela dellasalute del consumatore e dell'ambien-te; questo ha portato alla ricerca diun'offerta di prodotti progressivamen-te più "sani e garantiti. Nelle carni"Prodotti con Amore Coop" abbiamoraggiunto l'obiettivo di eliminare com-pletamente gli ormoni anabolizzantiaggiunti ed i farmaci non necessari alnormale accrescimento degli animali.Parallelamente stiamo definendo rigi-di capitolati per un corretto smalti-mento dei reflui per rispettare l'ambien-te.Frutta e verdura "Prodotti con amoreCoop" garantiscono un abbattimento del70 per cento dei residui chimici ammes-si dalla legge italiana con completa eli-minazione di tutti i prodotti sospetti dipossibili ripercussioni negative sulla sa-lute dei consumatori. Contemporanea-mente allo sviluppo dei prodotti conAmore Coop abbiamo cominciato ad of-frire ai consumatori anche frutta e ver-dura biologica sotto il nostro marchio"Naturali Biologici". Purtroppo il mon-do del biologico è ancora in una fase diavvio, non dispone di quantità, qualitàcontinuità per poter soddisfare lepotenzialità di vendita di Coop. Per fa-vorire comunque la crescita del mondodel biologico abbiamo cominciato conpochi Supermercati ed Ipermercati percrescere progressivamente in funzionedelle accresciute disponibilità di prodot-ti. Ad oggi il biologico è presente in 60supermercati e 14 ipermercati in atte-

costruzione di un modello di sviluppo"sostenibile» e per questo possibile eproponibile anche alle popolazioni delSud del mondo che oggi,per la soddi-sfazione ai alcuni nostri "lussi" alimen-tari (frutta esotica, cacao, caffè, ecc)vedono ridotto l'uso della propria ter-ra ad immense estensioni di ma-nocultura che impoverisce il terreno eimpedisce la produzione ordinaria perle popolazioni locali. Per questo, anchea fronte di qualche nostro maggiore co-sto, consideriamo di fondamentaleimportanza questa scelta di Coop Lom-bardia e chiediamo che sia estesa il piùpresto possibile anche ai negozi presen-ti sul nostro territorio (Arcore eVillasanta).La nostra speranza ed auspicio è chela bontà dell'iniziativa non sia inficiatadall'utilizzo di imballaggi non"sostenibile" (polistirolo, pellicola tra-sparente, ecc) come oggi inspiegabil-mente capita per i "prodotti con amo-re". Perparte nostra sottolineiamo chemolti dei nostri soci sono anche sociCoop o almeno suoi clienti e, qualorasia soddisfatta la nostra richiesta, ciimpegniamo a promuovere questa ini-ziativa attraverso tutti gli strumentied i canali di cui la nostra Associazio-ne dispone, oltre che rimanere a com-pleta disposizione per chiarimenti odapprofondimenti circa le tematiche ge-nerali sopra esposte.

Eugenia Mavero - Sergio VeneziaAssociazione Mondo) fiera

sa di poterli au-mentare. Condivi-diamo le osserva-zioni relative al-l'impatto ambien-tale ed a questoproposito stiamointroducendo comefornitore una Coo-perativa di produt-tori locali dellazona di Milano nonsi può comunquepensare ad unaautarchia negli ap-provvigionamentiper evidenti vinco-li climatici anchese è possibile riser-vare attenzione allocale, condividia-mo anche il concet-

to di sviluppo sostenibile e riteniamoche il Biologico rappresenti l'obiettivofinale a cui tendere e come Coop ci stia-mo impegnando in prima persona, an-che precorrendo i tempi, per creare lecondizioni per lo sviluppo. Relativa-mente agli imballaggi non "sostenibili"Coop è impegnata a ridurre quanto piùè possibile l'utilizzo e l'impatto ambien-tale: il primo passo è rappresentatodall'utilizzo dr monomateriali comepolietilene o Polipropilene cercando diazzerare la presenza di PVC; il secon-do passo è stato l'utilizzo di polistiroloespanso senza l'utilizzo di CFC; altropasso, che sarà decisivo, è il progressi-vo spostamento delle vendite da confe-zionato a eluso, riducendo così al mini-mo l'utilizzo di materiali "a perdere".Non possiamo comunque pensare divendere tutti i prodotti sfusi in quantouna parte di consumatori richiede sac-chetti, vassoi, cartoni od altro. Nono-stante questo il nostro impegno è quel-lo di redigere bilanci ambientali pertutti i settori merceologici convinti dipoter svolgere una funzione importan-te di indirizzo ed orientamento per ilconsumatore in genere. Speriamo diaver dato risposta esauriente alle vo-stre osservazioni, e vi incoraggiamo aproseguire con decisione sulla stradadella salvaguardia ambientale dove citroverete sempre compagni di viaggio.

Gianni Tu oliCoop Italia

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ggfgrENTAZIONE

Pastasciutta alSi comprano al supermercato. Zuppe, pop-corn e anche salame contro ipertensione, colesteroloindustrie farmacetutiche corrono per trovare spazio nell'area che sta tra medicinali e cibo

di Carla Barzanò

Minestre anticolesterolo,pastasciutte antigrasso,yogurt per rinforzare ledifese immunitarie, cioc-colato contro l'osteoporosi.Sono i nuovi alimentiterapeutici, opportuna-mente addizionati con vi-tamine e altre sostanze,che dovrebbero aiutare aprevenire e curare alcu-ne delle malattie più dif-fuse del nostro secolo. Ne-.gli Stati Uniti e in Giap-pone questi ingredientihanno già conquistato datempo gli scaffali dei su-permercati e ora comin-ciano a diffondersi ancheda noi. Esperti e associa-zioni dei consumatorimettono in guardia : èinutile farsi illusioni, nonesistono prodotti specialiin grado di sostituire i be-nefici di un' alimentazio-ne equilibrata.Contro ipertensione,colesterolo alto e diabeteadesso ci sono zuppe, pop-corn e persino il salame.Lo promette l'americanaCarapbell Soup Company,una delle più grandi mul-tinazionali mondiali nelsettore dell'alimentazio-ne, che dall'inizio delloscorso anno ha lanciatosul mercato un' intera li-nea di prodotti surgelati,dall'antipasto al dessert,dedicati ai pazienti affet-ti da questi problemi disalute.L'efficacia delmenù sarebbe stata pro-vata da uno studio con-dotto in New Jersey. Alpunto che ora le proposteculinarie terapeutichedella multinazionale sonoappoggiate da grandi or-ganizzazioni, come l'Amo-

rican Heart Association el'American Diabete As-sociation.Potenziali clienti: più disessanta milioni di mala-ti americani.In futuro la linea die-tetica della Campbell con-tro le malattie cardio-vascolari si arricchiràcon numerosi altri pro-dotti. Una nuova genera-zione di cibo, il cosiddet-to "functional food", cheoltre a nutrire dovrebbeprevenire o, addirittura,curare in modo miratoalcune malattie. Vecchi econosciutissimi alimentioppure cibi di nuova cre-azione fra cui salame,bevande analcoliche,cioccolato e altri snack"terapeutici", opportuna-mente arricchiti con so-stanze nella maggioran-za dei casi naturali, rica-vate da altri cibi, teorica-mente efficaci dal punto

di vista farmacologico,saranno a disposizionepersino nei chioschi. Gliamericani parlano di"nutriceutici".In Giappone il "functio-nal food tira già da alcu-ni anni. Una persona sudue acquista regolarmen-te "minidrinks", yogurt ebiscotti con sedicenti pro-prietà curative.

NEL PROSSIMOSECOLOSecondo gli esperti dimarketing il successoarriverà anche in Euro-pa, almeno nel prossimosecolo. Allungamento del-la vita, esigenza di man-tenersi sani ed efficienti,taglio dei costi sulla sa-nità nei paesi industria-lizzati saranno i temi delfuturo.Per i consumatori la pos-sibilità di curarsi, o me-glio ancora di prevenire

le malattie semplicemen-te acquistando il "ciboterapeutico" al supermer-cato, senza passare nel-l'ambulatorio del medicoo del dietologo, diventeràsempre più interessante.Chi promette salute, delresto, ha successo ancheora. Cresce la richiestasuccesso dei cosiddetticibi "light'', alleggeriti dagrassi e calorie. Succhi difrutta, caramelle e lattearricchiti con vitaminehanno già un loro spazio,anche se in realtà nonesistono prove scientifi-che su eventuali effettibenefici per la salute.Oltre alle vitamine e aisali minerali sono sulbanco di prova come po-tenziali integratori per il"functional food" anche fi-bre, acidi grassi insaturi,e ì cosiddetti principi at-tivi vegetali, fra cui iflavonoidi, sulfidi e batte-

ri lattici le cui proprietàpreventive nei confrontidelle malattie degene-rative sono ancora in fasedi approfondimento.Nei loro centri di ricercale più grandi multinazio-nali si contendono il pri-mato di studi e risultatiterapeutici. Ai nuovi fioc-chi di cereali "antico-lesterolo" della Kelloggper esempio, la Quaker,altra leader del settore,risponde con una misce-la analoga, a base di ave-na, che pare altrettantoefficace. Le ditte farma-ceutiche non restano indisparte.Le maggiori hanno datempo creato laboratori distudio per conquistare illoro spazio nell'area an-cora indefinita che sta frai medicinali e il cibo.

PRUDENZAEUROPEASolo le ditte europee peril momento si mantengo-no prudenti. Viste le di-scussioni e la diffidenzasuscitate dal "novel-food"derivato dall'ingegneriagenetica preferiscono ri-nunciare a un'immaginetecnologica. Invece di pre-sentare il "functional-food" parlano più volentie-ri di "alimentazione posi-tiva". La nuova gammadi prodotti a base di lattefermentato, arricchiticon speciali batteri, chedovrebbero migliorare ledifese immunitarie favo-rendo, fra l'altro, la pre-venzione di alcuni tipi ditumore, è stata lanciatasul mercato europeo conla promessa di "influen-zare la flora batterica in-testinale e favorire la di-

gestione". Per ora non èpossibile spingersi oltre:i regolamenti dell'Unio-ne Europea vietano pub-blicità che contenganosupposizioni riguardantipossibili effetti tera-peutici di un qualsiasialimento.Le multinazionali ali-mentari auspicano unaliberalizzazione della pub-blicità sul modello statu-nitense e giapponese. InGiappone i supermarketoffrono già più di 80 pro-dotti "Toschu", cioè "spe-cifici per la salute",decantanti per l'efficaciacontro stipsi, osteoporosi,tumori e altre patologie.In America è possibilefare alcune precisazionisulle proprietà curative oprotettive di determinatialimenti una volta raccol-te le prove sulle loro effi-cacia terapeutica attra-verso opportune ricercheepidemiologiche.Anche da noi il supermer-cato diventerà un'alter-nativa alle farmacie? Inostri esperti sono anco-ra scettici.Le prove per affermareche certi tipi di prodottiaiutano a prevenire ilcancro, per esempio, sonotroppo labili. Lo stessovale per altri potenzialieffetti curativi. Con unapubblicità di questo tiposi rischia di creare l'illu-sione di poter comprare lasalute, dopo averla inde-bolita con un'alimenta-zione sbagliata e uno sti-le di vita poco equilibra-to; o, peggio ancora, diriuscire a curare con cibi"speciali" gravi malattieche richiedono l'uso deifarmaci.

14 regole per prevenire i tumoriNell'ottobre dello scorso anno siè svolta a Londra la prima con-ferenza mondiale su alimenta-zione e prevenzione del cancro,con la partecipazione dei 15maggiori centri di ricerca inter-nazionali sul tema, e di tutti gliorganismi deputati al controllodella salute e delle risorse ali-mentari (WHO, FAO, NationalCancer Institute, InternationalAgency of research on Cancer,etc...). La sintesi dei rapportisono 14 raccomandazioni chemettono in luce l'importanzapreventiva di una dieta varia eequilibrata. Eccole:1- Ingredienti. Scegliere un re-

gime prevalentemente vegetalecon una grande varietà di frut-ta, verdura legumi e cereali ilmeno possibile raffinati.2 - Peso. Mantenere il peso cor-poreo stabile cercando di evita-re oscillazioni superiori ai 5 chi-li.3 - Movimento. Svolgere abi-tualmente attività fisica.Se il lavoro è sedentario cammi-nare un po' tutti i giorni e fareun'attività impegnativa almeno 1volta la settimana.4 - Frutta e verdura. Consuma-re almeno 400-800 g di ortaggi e-frutta freschi di stagione tutti igiorni.

5 - Altri ingredienti vegetali.Mangiare quotidianamente 7porzioni di cereali e cibi ricchidi amido patate o altri tuberi)cioè circa 600 g al giorno.6 - Bevande alcoliche. Limitar-ne il consumo e eliminarle in gra-vidanza, nell'infanzia e nell'ado-lescenza.7 - Carne. Quella rossa non do-vrebbe superare gli 80 g al gior-no. Meglio privilegiare pesce epollame.Consumare con moderazione lecarni conservate sotto sale e af-fumicate.8 - Grassi e condimenti.nuire quelli animali e preferire

moderate quantità di oli vege-tali.9 - Sale. Limitarne l'uso;insaporire preferibilmente conerbe aromatiche.10-11 Conservazione. Mante-nere i cibi al fi-esco, evitare laformazione di muffe.12 - Preparazione. Consuma-re raramente carne alla griglia.Evitare bruciacchiature.13 - Integratori. Se la dieta èequilibrata e non esistono par-ticolari problemi di salute sonoinutili e potrebbero danneggia-re l'organismo.14 - Tabacco. Non utilizzarlo néper fumarlo né per masticarlo.

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Quindicinale di Coup Lombordka1-15 febbraiowgrcecooplombardinit

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limitato RegionaleLombardo

Abbonamentiannui

Per i non soci L 20.000Per i soci gratuito

Autorizzazione del Trib. di Milanon°. 144 del 14 aprile 1982

Tiratura 210.000 copioARs.iatuUnione Stampa Periodico Italiana

Editrice Coop Viale Famagoata 75Lombardia 20142 Milano • DI. 02 / 095.931

Coop "Il Guado'Corbetta ( ME Te]. 02 i 912.111

La carta di "Quale Commuto' salva gli alberi e non in-quina l'aria quando viene prodotta. E carta ecologica.

Impiantie NUMI»,

Antonio Bertolini, Sergio Ferrarlo,Marco Maggi, Enrico Miglinvacea,Daniele Mi:derma°, IlgeEnrico Rossi, AdolfoGiorgio Vesta

Andrea Pertegato

Direttoreresponsabile Adolfo Scalpelli

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agù medicinaleIto e diabete. Studi e ricerche delle grandi multinazionali dell'alimentazione, ma anche leatto questo negli Stati Uniti, L'Europa attende prudentemente (e diffidente) il "nove) food".

GUARIRE CON IL CIBOLa consapevolezza delleproprietà curative delcibo non è certo una no-vità.I medici cinesi per esem-pio, hanno sempre attri-buito agli alimenti effettimedicinali e li utilizzanoancora oggi per la tera-pia di numerose malattieprima di ricorrere ai far-maci. Gli antichi testi dimedicina cinese dedicanoai suggerimenti relativialla dieta un ampio spa-zio, e la maggior parte deicibi sono catalogati nellafarmacopea come veri epropri medicinali, a se-conda delle loro proprie-tà.La tradizione orientale èstata ripresa da Ippo-crete, padre della nostramedicina, che nel suo"Regime" descrive effetti

e indicazioni medicamen-tose di pappe e pozioni pre-valentemente a base diortaggi e cereali. Più tar-di anche tutti i medicimedioevali hanno segui-to un analogo criterioselettivo per gli alimen-ti, la cui importanza permantenere o ristabilirel'equilibrio dell'organi-smo era tenuta in consi-derazione persino dai cuo-chi. Non a caso il termi-ne "ricetta" accomunapreparazioni culinarie efarmaceutiche.I nostri scienziati hannoin effetti scoperto unaparte dei numerosissimiprincipi attivi presentinei cibi e sono riusciti adimostrarne gli effetti. Siè visto che oltre ai veri epropri composti nutritivi,fra cui vitamine e sali

minerali, il cibo contienetantissime altre sostanzechiamate "principi attivisecondari" che possonoinfluenzare il nostro be-nessere. Hanno suscita-to particolare interessefra i ricercatori, per esem-pio, i flavonoidi e altri pig-menti vegetali presentinel vino e in numerosiortaggi dai colori vivaci,che sarebbero capaci diproteggerci dalle malattiedegenerative, e così purei sulfidi che 8i trovanonélraglio e nelle cipolle,in grado di stimolare larisposta immunitaria,nonché alcuni tipi di or-moni vegetali. Le affasci-nanti scoperte in questosettore della ricercanutrizionale stanno in-fluenzando anche le rac-comandazioni dietetiche.Le informazioni in cam-po alimentare divulgatedai max media cercanospesso di mettere a fuocoalcune particolaritàcurative degli ingredien-ti della nostra cucina,creando delle vere e pro-prie mode.Yogurt, tè verde, cipolle,soia e altri vegetali ven-gono di volta ín voltaosannati come degli elisirdi lunga vita, per un tale

o un talaltro principio at-tivo che contengono. Inrealtà è difficile stabilirecon precisione l'efficaciamedicinale delle sostanzepresenti nel cibo, e so-prattutto i dosaggi da uti-lizzare per goderne i be-nefici senza subire even-tuali effetti collaterali.Quando si è in buona sa-lute non servono informa-zioni troppo analitichesui vari principi attivi.Anzi: è meglio non farsiillusioni alla ricerca delcibo miracoloso. Sul fron-te della prevenzione l'uni-ca possibilità sicura permantenersi sani è quelladi imparare a mescolarei diversi ingredienti vege-tali e animali della dieta,come del resto si è sem-pre fatto.Varietà e dosaggi appro-priati dei normalissimiingredienti a nostra di-sposizione rendono super-flui i cibi "curativi" crea-ti dalle industrie alimen-tari, a tutto vantaggio delportafoglio e del piacere dimangiare.Nel caso di malattie o disquilibri invece può esse-re utile privilegiare alcu-ni cibi rispetto ad altri,prendendo in considera-zione le loro proprietà.

Anche in queste situazio-ni di solito gli usuali in-gredienti della cucina ditutti i giorni sono in gra-do di fornire quello di cuisi ha bisogno. I prodotti

dietetici (il cui commer-cio è regolamentato dauna legge) servono solo incondizioni particolari, dastabilire con l'aiuto delmedico curante.

Tutto sul "Functional food"Additivi usati: vitamine e minerali.Esempio di prodotti: bevande alla frutta, latte, caramelle.Ipotetici effetti benefici sulla salute: riequlibrio dietetico in caso di insufficiente assunzione di mineralie vitamine.Annotazioni: nella maggioranza dei casi non sono necessari, tuttavia la pubblicità parla di vantaggi inconfronto ad altri prodotti simili senza aggiunta di vitamine e minerali.

Additivi usati: batteri lattici "probiotici".Esempio di prodotti: iogurt.Ipotetici effetti benefici sulla salute: le colture batteriche utilizzate si stabilirebbero in modo perman ente nell'intestino (colonizzazione) distruggendo eventuali batteri indesiderati e producendo un generalemiglioramento delle difese immunitarie.Annotazioni: l'efficacia dei microrganismi utilizzati è in discussione.Nel nostro intestino si trovano più di 500 microrganismi diversi, e il complesso sistema della flora battericae intestinale è ancora poco conosciuto.

Additivi usati: acidi grassi polinsaturi, in particolare omega3.Esempio di prodotti: margarine, pane.Ipotetici effetti benefici sulla salute: prevenzione delle malattie cardiovascolari, miglioramento dellealterazioni dei valori di alcuni composti (colesterolo, HDL) nel sangue.Annotazioni: il livello di colesterolo nel sangue è scarsamente influenzato dall'assunzione di singoli acidigrassi insaturi.Anche in questo caso è meglio una alimentazione equilibrata e il consumo regolare di pesce.

Additivi usati: fibra, in particolare inulina e oligofruttosioEsempio di prodotti: iogurt ai cereali, fiocchi di cereali, cioccolata, pasta e altri prodotti.Ipotetici effetti benefici sulla salute: regolazione dell'assorbimento dei principi nutritivi (in particolaregrassi e zuccheri), prevenzione dei tumori dell'intestino e di altre patologie.Annotazioni: una dieta troppo povera di fibre perché carente di frutta, verdura, cereali e legumi non èriequilibrata attraverso la semplice aggiunta di preparati isolati.

Additivi usati: principi vegetali secondari come flavonidi, caroteni, ecc.Esempio di prodotti: ancora non commercializzati -Ipotetici effetti benefici sulla salute: prevenzione dei tumori e di altre malattie degenerative.Annotazioni: queste sostanze hanno probabilmente un ruolo protettivo se assunte attraverso i cibi che lecontengono naturalmente, mentre non sono conosciuti gli effetti legati all'assunzione legata.

Additivi usati: proteine speciali, come quelle della soia,Esempio di prodotti: alcuni tipi di pasta e bevande usate solo in Giappone.Ipotesi di effetti benefici sulla salute: diminuzione della pressione arteriosa.Annotazioni: i risultati sono ancora in discussione

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Un viaggio Coopfra le bontà d'ItaliaCampagna di promozione di prodotti alimentari delle tradi-zioni locali. Una monografia ricettario. Nei supermercati.

Mensa imbandita (part.), tavola del XVI see.

PRIMO PIATTOSpaghetti e carciofi(Calabria)Ingredienti per 4 perso-ne: 350 g di spaghetti; 8carciofi; 10 g di oliod'oliva; 2 cucchiai diprezzemolo tritato; 1spicchio d'aglio; 60 g dipecorino grattugiato;succo di limone; 1./2 bic-chiere di vino bianco sec-co; sale; pepe nero ingrani.Pulire i carciofi, taglian-doli in piccoli pezzi e por-li in acqua acidulata consucco di limone. Metto-re sul fuoco un tegamelargo con olio e lo spic-chio d'aglio schiacciato;non appena questo saràun po colorito, unire icarciofi, mescolare e,dopo circa 5 minuti, ba-gnare con vino bianco.Lasciar evaporare e pro-seguire la cottura, ag-giungendo, se occorre,

un po' d'acqua calda. Alla rametti di rosmarino; fa-fine eliminare l'aglio e rina; brodo; sale e pepe.aggiungere prezzemolo Lardellare la carne e le-tritato, sale e una mari- garla strettamente, infi-nata di pepe nero. lando nello spago iNel frattempo lessare gli rametti di rosmarino.spaghetti in abbondante Infarinarla e sistemarlaacqua salata. Scolarli al in una casseruola insie-dente e versarli nel tega- me al burro.me dei carciofi. Metterla al fuoco e roso-Mescolare bene e veloce- lana bene da ogni lato;mente a fuoco vivo; poi irrorarla d'aceto e, quan-passare il tutto in una do questo sarà evaporato,zuppiera, spolverando di bagnarla con il latte.pecorino grattugiato e Far cuocere con coperchioservire. Vino consigliato: per un paio d'ore, all'oc-bianco secco. correnza aggiungendo

brodo. Salare e pepareSECONDO PIATTO solo all'ultimo. TagliareManzo alla vecchia poi la carne a fette, di-Trento sparla su un piatto di por-Ingredienti per 6 persone: tata preriscaldato, coprir-1 kg di polpa di manzo; la con la salsa di cottura1/2 litro di latte; I bic- e servirla immediata-chiare d'aceto; 50 g di mente. Particolarmenteburro; 50 g di lardo; indicato l'accompagna-

mento con polenta.Vino consigliato: rossoasciutto.

DOLCEParrozzo abruzzeseIngredienti per 6 persone:55 g di farina; 55 g di fe-cola di patate; 125 g dizucchero; 80 g di burro;60 g di mandorle; 5 uova;12 mandorle amare; 150g di cioccolato di copertu-ra.Scottare le mandorle inacqua bollente, pelarle,pestarle in un mortaioper ridurle in polvere.Sciogliere il burro in untegamino, tenendo daparte quello che serviràper imburrare la tortie-ra. Versare in una terrinai tuorli e lo zucchero; mon-tarli bene e a lungo, ag-giungendo poi la polvere

di mandorle e, alternan-dole fra loro e setaccian-dole, la farina e la feco-la.Per ultimo, unire il bur-ro sciolto e fatto raffred-dare. Montare gli albu-mi a neve ferma e ag-giungerli delicatamen-te. Versare il tutto inuna tortiera imburratae infornare per 40 mi-nuti a 180°. •A cottura ultimata, la-sciare raffreddare esfornare. Tagliuzzare ilcioccolato e farlo scio-gliere a fuoco bassissi-mo; versarlo poi sul dol-ce, stendendolo unifor-memente in uno stratosottile con una spatola.Non appena la copertu-ra si sarà rappresa, tra-sferire su un piatto diportata e servite.Vino consigliato: bian-co o rosso liquoroso, dol-ce.

QUALCHE RICETTA PROPOSTA

1E11TO A TUTTE LE REGIONI

di Enrico Facchini

Si svolge dal 12 al 28 feb-braio, in tutti i supermer-cati Coop, una campagnadi promozione di prodottialimentari regionali. Conil titolo "Oggi festa nazio-nale: buon appetito a tut-te le Regioni. Un viaggioCoop fra le bontà del no-stro Paese", l'iniziativapresenta una selezione diproduzioni tradizionali,organizzate secondo unipotetico menu che vadagli antipasti ai dolci,passando per alimentiimprescindibili come oli e

A supporto della campa-gna, una monografia-ricettario della collana"Mille e una nota", che daun lato fornisce indica-zioni per l'uso e la conser-vazione più appropriatidei prodotti, e suggerisceun loro impiego praticonella preparazione di ri-cette tradizionali; e chedall'altro sottolinea il lororadicamento nella vitaeconomica e culturaledell'umanità. Quandobeviamo un bicchiere divino, assaporiamo unsalume o un formaggio,mangiamo un piatto dipasta o un dolce, condia-mo un'insalata con del-l'olio, usiamo dei veri epropri tesori: alimentiadeguati alle esigenzenutrizionali e ai valoriedonistici del tempo incitiviviamo, che sono il frut-to della lunghissima evo-luzione cui sono stati sot-toposti nei millenni, apartire dalla loro essen-za primaria.

La pastaCitata da Cicerone e poioggetto di ricetteformalizzate nei Codicialimentari del tardo Me-

dioevo, la pasta dei gior-ni nostri - secca come fre-sca, di produzione indu-striale come artigianale -ha caratteristiche ben di-verse da quella deiprimordi, ricavata dallasfoglia.Quella che i napoletanichiameranno "pasta d'in-gegno", ottenuta construmenti non utilizzabilidalla donna di casa, pro-suppone due elementiinsostituibili: la semola digrano duro e un climasecco e ventilato, che neconsenta la facileessiccazione. Ecco perché

la produzione di paste sec-che inizia in Sardegna, Si-cilia e Puglia, regionidove è coltivato il granoduro. Ma lo sviluppo in-dustriale avviene in areeche disponevano del climama non della materia pri-ma (Liguria, Campania,Lazio) e che supplisconoa questa carenza con l'ini-ziativa commerciale.I salumiI salumi sono l'esempiopiù evidente dello sforzo

di conciliare i piaceri del-la gastronomia con l'esi-genza di conservare a lun-go i cibi ricorrendo aimetodi più antichi:salagione, affumicatura,essiccazione. Materia pri-ma insostituibile, il ma-iale: per la morbidezza ela facilità di lavorazione,ma più ancora per lagrande quantità di gras-so ottenibile, di saporemolto più gradevole diquello bovino. Da anima-li allo stato brado, magri,scattanti e di scarso peso,i suini diventano così ani-mali da allevamento, pi-

gri, di grande mole, ali-mentati con ogni tipo discarto proveniente dallacucina o dalla lavorazio-ne di prodotti agroali-mentari. Negli ultimidecenni, con il declino deigrandi consumi i grassidel maiale, vengono intro-dotti la selezione e l'alle-vamento di esemplarimagri.I formaggiProdotto fin dal terzo mil-lennio a. C., il formaggio

è un alimento indissolu-bilmente legato alle con-dizioni ambientali e cli-matiche, ma anche alleradici sociali e culturalidi ogni zona. Come disse,negli anni '60, il presiden-te francese Charles DeGaulle, "R praticamenteimpossibile governareuna nazione che producepiù di 400 tipi di formag-gio".In Italia le varietà effet-tivamente disponibili sulmercato sono 70, di cui50 a diffusione regionale.Due le grandi fasce di pro-duzione: quella alpino-padana, dove prevale l'al-levamento dei bovini, equella appenninico-meri-dionale, orientata alla pa-storizia ovina.I viniLa vite cresceva sponta-nea nelle foreste già300.000 anni fa e già gliuomini preistorici ne con-sumavano il frutto. I pri-mi viticoltori furono pro-babilmente gli Egizi, chediedero al vino laconnotazione sacralegiunta fino ai giorni no-stri, nella religione cri-stiana, pur perdendo ilcarattere orgiastico delleorigini. E dal XIII secoloche la viticoltura diven-ta una delle principali at-tività agricole e il vinoassume caratteristichesimili a quelle odierne.Gli oliProdotto e commerciatodai babilonesi già verso il2500 d. C., usato nell'an-tica Grecia come medici-nale e cosmetico, prodot-to dai Romani con tecni-che in buona parte attualiancora oggi, l'olio d'olivaè da sempre diffuso intutta l'area del Mediter-raneo e, da noi, un po' do-vunque.La campagna Coop pro-

senta oli extravergini di11 regioni, adatti a usi di-versi e abbinabili a diver-si cibi.I dolciDei gruppi di prodotti pre-sentati, i dolci sono gliunici di origine recente,introdotti in Europa nelXVII secolo, con le impor-

' tazioni di zucchero dicanna dalle colonie: pri-ma, infatti, la gastrono-mia non poneva precisefrontiere tra sapori dolcie salati.In Italia - dove, per man-canza di colonie, lo zuc-chero era carissimo - lacultura dei dolci è quelladei dolcificanti più dispo-nibili: miele e frutta sec-ca. Tre le principali fascedi consumo. Quella dellefocacce ha epicentro inLombardia, con il pas-saggio dal pane normaleai pani dolci delle solen-nità. Quella delle regionicentrali, dove i dolci ric-chi, composti con fruttasecca, canditi, miele espezie (pan speziale,pampepato, pan forte) siaffiancano a dolci poveri

castagnaccio). E quel-la mediterranea a base dimandorle, sia intere comeingrediente dei torroni,sia ridotte in pasta (pa-sta reale, marzapane).Nelle cosiddette "paste",di cui esistono circa 80tipi, vi è invece oggiun'unificazione naziona-le.

LE PASTE DELVIAGGIO COOP

Pizzoccheri della Valtel-lina (Lombardia), Ta-gliatelle, Tagliatelle lar-ghe, Garganelli (Emi-liaRomagna), Gramigna al-l'uovo con spinaci(Emilia Romagna), Mac-cheroncini di Campofi-lone, Tagliolini di C am-pofilone, Spaghetti allachitarra (Abruzzo), Can-dele, Spaghetti, Pastamista napoletana, Ziti(Campania), Lumaconi,Paccheri, Conchiglioni,Orecchiette pugliesi,Cavatelli (Puglia),Fusilli lunghi bucati,Zocchette baresane (Pu-glia), Fettuccelle case-recce, Spaccatelle o mar-gherite, Millerighe lun-ghi, Fregola sarda, Mal-loreddus (Sardegna),Malloreddus 4 sapori(Sardegna).

I SALUMI DELLENOSTRE REGIONI

Speck (Trentino e AltoAdige), Bresaola dellaValtellina (Lombardia),Salame Brianza (Lom-bardia), Coppa di Par-ma, Salame di Felino(Emilia), Finocchiona to-scana, Prosciutto diCarpegna (Marche),Lonzino marchigiano,Salsiccia di cinghiale(Toscana), Soppressatacalabra, Salsiccia ca-labra.

ALCUNI DEINOSTRI VINI

Brachetto d'Acqui (Pie-monte), Barolo (Piemon-te), Barbaresco (Piemon-te), Dolcetto (Piemonte),Inferno (Lombardia),Rosso Franciacorta(Lombardia), TeroldegoRotali ano (Trentino),Cabernet del Friuli,Merlot del Friuli, Ama-rene della Valpolicella(Veneto), Valpolicella(Veneto), Lambrusco(Emilia), Sangiovese diRomagna, Chianti clas-sico (Toscana), Vino no-bile di Montepulciano(Toscana), Rubesco(Umbria), Montepul-ciano d'Abruzzo, Cirò(Calabria), Corvo rosso(Sicilia), Cannonau diSardegna.

Callisuitto 6

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Negnstona m date1897 Nino Negri, originario di Aprica, fonda a Chiuro,nel castello Quadrio, l'azienda vinicola che oggi portaancora il suo nome.1902 Nasce il figlio Carlo che diverrà successivamen-te il protagonista dello sviluppo aziendale.1920 Acquisto delle vigne alla Fracia, sul versantesolivo della collina di Teglio.1930 /1932 Ristrutturazione e ammodernamento delvigneto,1947/1948 Inizio dell'imbottigliamento del "Fracia",demolizione delle vecchie stalle ed ampliamento dellecantine nel centro di Chiuro.1956 Inizio della produzione dello "Sfurzat".1959 Muore Nino Negri e nell'anno successivo lamoglie Amelia.1965 Inizia la collaborazione tra Carluccio Negri el'enologo Emilio Pedron, attuale amministratore de-legato del GIV, Gruppo Italiano Vini.1968 Ulteriore ampliamento delle cantine e della lorocapacità di stoccaggio1971 Vendita dell'azienda alla multinazionale svizze-ra Winefood. Inizia la collaborazione di CasimiroMaule come enologo. Viene acquistata la casa vinico-la Pelizzati.1977 Muore Carluccio Negri.1986 L'azienda torna di proprietà italiana acquistatadal Gruppo Italiano Vini. Casimiro Maiale ne diventail direttore. Nello stesso anno inizia la produzione dello"Sfurzat 5 stelle" impareggiabile proposta nell'assor-timento.1992 Acquisto dell'Enologica valtellinese di Sondrio.1997 Anno del centenario e della nuova ristrut-turazione dei vigneti della Fracia.

Dove la vite prospera

• • •

Valtellina Supe-riore DOCZona: SassellaUve: 95 % nebbio-lo, 5 % pignola,pinot nero.Resa: 70 quintali/ettaro.Vinificazione/Affi-namento: 10 gior-ni di macerazione,3 mesi in acciaio,12 mesi in grandibotti in legno dirovere, 3 mesi inbottiglia.Produzione:130.000 bottigliecirca.

Valtellina Supe-riore DOCZona: GrumelloUve: 95 % nebbio-lo, 5 % brugnola,rossola.Resa: 60 quintali/ettaro.Vinificazione/Affi-namento: 10 gior-ni di macerazione,3 mesi in acciaio,15 mesi in grandibotti in legno dirovere, 3 mesi inbottiglia.Produzione:80.000 bottigliecirca.

Zona: ValtellinaDOCUve: 70 % nebbialo, 30 % pignola,brugnola, rossola.Resa: 90 quintali/ettaro.Vinificazione/Affi-namento: 8 giornidi macerazione, 6mesi in acciaio, 6mesi in grandibotti in legno.Produzione:60,000 bottigliecirca.

~IONI IN VAl '

NINO NEGRI, VINIDA CENT'ANNICon una storia secolare dietro le spalle, il futuro è garanzia.Intevista a Casimiro Maule, dirigente della casa vinicola.

di Sergio Ghiringhelli

Con la fine del 1997 sisono concluse le manife-stazioni che hanno degna-mente celebrato il primocentenario della fondazio-ne della casa vinicolaNino Negri, un marchiodella Valtellina. Poco pri-ma di Natale i dipenden-ti attuali e gli ex si sonoritrovati in una festa con-viviale piena di ricordi e

di riconoscimenti. A tito-lo di esempio citiamo dueprotagonisti, come il pen-sionato Oreste Lazzariniche, nel lontano 1941,poco più che ragazzo, ini-ziò il suo rapporto di la-voro operando nei vigne-ti a spalla con la sua"garula" (macchinettamanuale per bagnare colverderame), su e giù peril "runchet" (i terrazzicon i muri in pietra).Successivamente, a soli27 anni, diventa appas-sionato capo cantiniere eresponsabile dell'imbot-tigliamento e dell'eti-chettatura, allora opera-zioni ancora condotte

Valtellina Supe-riore DOC.Zona: Inferno.Uve: 95 % neb-biolo, 5 % pignola,pinot nero.Resa: 60 quintali/ettaro,Vinificazione/Affi-namento: 10 gior-ni di macerazione,3 mesi in acciaio,12 mesi in grandibotti in legno dirovere, 3 mesi inbottiglia.Produzione:100.000 bottigliecirca.

Casimiro Maule

però una importante col-laborazione con la coope-rativa Vi.V.Ass. ( Viti-colatori valtellinesi asso-ciati), sorta nel 1988, pre-sieduta da Salvatore Vi-tali e composta da 235 vi-ticoltori individuali com-presi nella zona traBerbenno e Taglio, con136 ettari di vigneti, checonferiscono le uve allacantina Negri con l'impe-gno, da parte nostra, alritiro totale.

Sappiamo che ancorarecentemente siete in-tervenuti nella ri-strutturazione e nelpotenziamento dei vi-

gneti. Di cosa si trat-ta?Si, proprio quest'annosarà ricordato come l'an-no storico in questa dire-zione.A cominciare proprio dal-la storica vigna dellaFracia, sulla collina diTeglio, si sono creati pre-supposti della futura qua-lità: viti nuove, tutte del-la stessa età e altamenteselezionate, distribuitearmonicamente nei ter-razzi riportati a gi-ropoggio per favorire an-che la lavorazione mec-canizzata.Ciò è stato possibile gra-zie all'intervento delGruppo Italiano Vini, pro-prietario delle cantine,che ha deciso di investiredando fiducia al nostro fu-turo.Ma l'innovazione ha ri-guardato anche le canti-ne dove, accanto alle mo-derne tecnologie introdot-te, si affiancano anchel'uso di legni nuovi.

Dunque, la qualità so-prattutto resta il ca-vallo di battaglia del-la vostra produzione?Certamente, i vinipregiati restano la nostracarta d'identità, è unaimmagine alla quale nonintendiamo rinunciare,ma la qualità deve inte-ressare tutta la gammaproduttiva e non essereesclusiva per i grandivini.Non solo quindi vinid'èlite ma vini per tutti:più freschi, piacevoli, dicorpo e struttura consi-stente, equilibrati, menoaspri, più morbidi e ro-tondi. Pertanto, accantoai tradizionali vini d'in-vecchiamento, una nuo-va proposta di vini piùgiovani ad un prezzo con-correnziale in grado dicompetere col mercatopur mantenendo un ele-vato grado di qualità.

Valtellina Supe-riore DOC.Zona: ValtellinaSuperiore DOC.Uve: 100 % neb-biolo.Resa: 35 quintali/ettaro (dopo l'ap-passimento).Vinificazione/Affi-namento: 25 gior-ni di macerazione,12 mesi in piccolebotti di legno di ro-vere nuovo, 6 mesiin bottiglia.Produzione:15.000 bottigliecirca.

Racchiusa tra le PrealpiOrobiche e le Alpi Retiche,la Valtellina si estendeper circa 120 chilometri,dal trivio di Fuentes, ap-pena fuori Colico, fino aLivigno, ed è percorsa perun tratto dal fiume Adda.Sulle pendici dei montilungo la riva destra delfiume, in un tratto diuna quarantina di chilo-metri fra Ardono e Tira-no, la vite prospera gra-zie ad un clima privilegia-to.La corona delle Alpi pro-tegge le vigne dai ventifreddi del Nord, e da quel-li caldo umidi del Sud.Dal lago di Como spira la"breva", un'aria tiepidache a primavera favoriscel'impollinazione dei fiori,e in autunno limita ladiffusione delle muffe suigrappoliLa luce intensa del soledi montagna contribui-sce alla maturazioneottimale dell'uva.I primi a coltivare la vitein questa zona furono iLiguri, poi gli Etruschi ei Romani. I vini dellaValtellina, che allora fa-ceva parte della Rezia,

' sono celebrati da nume-rosi autori classici: Pli-nio, Catone, Strabone,Marziale negli "Epigram-mi", Columella nel "DeAgricoltura" e Virgilio

nelle "Georgiche". La vi-ticoltura rimase fiorenteanche nei secoli seguen-ti. Giovanni Guler vonW ei n ec k, governatoregrigione della Valtellinaverso la fine del Cinque-cento, in "Raetia" (1616)scrive: "L vite è diffusa...su entrambe le spondedell'Adda... i tralci vengano appoggiati a tastoIlisul legno, o direttamentealle rocce... anche lassùtra le nude rocce, si por-ta del terriccio in quanti-tà sufficiente perché itralci...possano farvi ra-dice... il vino che si pro-duce è bianco e rosso...ma per altro il bianco èassai scarso... tutti in ge-nere questi vini, mentresono buoni e gradevoli alpalato, sono pure assaigenerosi".Il vigneto, nelle sue es-senziali, è rimasto immu-tato: oggi come allora lavite è sovente piantata inspazi rubati alla monta-gna, su terrazze sostenu-te da muri a secco, for-mate con la terra delfondovalle, portata inspalla con gerle. Si è an-che mantenuta una lar-ga prevalenza dei rossi ri-spetto ai bianchi; però ivini sono indubbiamentemigliorati, per il progres-so delle tecniche vinicoleed enologiche.

de al direttore CsimiroMaule, il capo che dal1986 è alla guida dellacasa vinicola.

Qual'è la potenzialitàcomplessiva delle vo-stre cantine, dei vi-gneti e del personaleaddetto?La capacità delle nostrecantine è attualmente di37.500 ettolitri, i vignetilavorati direttamente siestendono su 38 ettarinella zona della Valtel-lina superiore.Sono 25 i dipendenti im-pegnati nelle vigne e 20in azienda, tra cantinierie impiegati. Abbiamo

manualmente. Poi FlorioMarchiarmi, l'attuale re- mi misponsabile di cantina chegestisce direttamente tut-te le fasi di travaso, pre-parazione delle massefiltraggio e refrigerazio-ne.Un collaboratore compe-tente e orgoglioso dellasua delicata ed essenzia-le funzione. Ma l'occasio-ne non poteva sfuggirciper porre alcune doman-

VINI DELLA "NEGRI" ALLA COOPINFERNO

SASSELLA

GRUMELLO VALTELLINA SFURZATDOC

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Sala Centro SocialePensionati

la Mercato, 10Pinighettone

ERRI 28 FEBBRAIO

SOCIALITÀ

A(La fine dell' anno è sempre l'occasione per bilanci sull'anno trascorso e progetti per quello inizi(maggiori iniziative realizzate dai comitati soci di Coop Lombardia. Lo spazio per quanto ampiodiamo, la migliore dimostrazione del nostro essere cooperativa, un'azienda che fa della socialit ,di enunciazioni, ma di impegni concreti realizzati con il lavoro dei funzionari ma altresì con il k

MAGGIOa cura di Fulvio Bella

GENNAIO"L'Epifania tutte le feste porta via" così recita un vec-chio adagio, ma per molti comitati , tra i quali Sestoe Muggio, è l'inizio dell'attività; infatti "la befana deibambini e dei loro genitori" è la prima iniziativa del-l'anno. La Befana invece a Crema ha portato un con-certo di solidarietà con gli ospiti della C asalbergo.A Bollate si è concluso il corso di informazione ededucazione ad una spesa alimentare più consapevole."Il problema dei rifiuti alle soglie del terzo millennio èstato invece il titolo del ciclo di conferenze rivolte agliinsegnanti che ha dato il via al progetto da "Cosa na-sce cosa" organizzato da Coop Lombardia in collabo-razione con il Comune di Milano, Amsa e Legaambiente.

ii'EB9RAIOCorsi di formazione cooperativa si sono tenuti all'isti-tuto Einaudi di Cremona e allo Sraffa di via F.11i.Zoia a Milano. Nel campo delle numerose iniziativedi presentazione del libro edito da Coop "Nutrirsi perlo sporra Pizzighettone, in collaborazione con il di-stretto sanitario, si è tenuta l'iniziativa "Oro, argento.. e proteine". Il tema degli imballaggi è stato affron-tato a Vigevano con un riuscito convegno dal titolo"produzione, utilizzo e smaltimento rifiuti" realizzatoin collaborazione con l'amministrazione comunale ela locale azienda municipalizzata La campagna perla riduzione degli imballaggi è stato uno dei temi cen-trali della nostra iniziativa nel corso dell'anno. Insie-me all'Unicoop Firenze, l'Aned ed il prestigiosoteatro comunale del Maggio fiorentino abbiamoesposto la nostra mostra Terezin nell'atrio del teatrocomunale in occasione della prima rappresentazionedi Brundibar, opera scritta e realizzata proprio nelcampo di concentramento di Terezin.

MARZOTra i vari corsi di economia cooperativa una citazio-ne a parte lo merita il corso realizzato presso ITGPacioli a Crema, scuola con la quale Coop collabo-ra stabilmente ormai da qualche anno; si è trattatodi un corso sulla bio edilizia organizzato in collabora-zione con l'università verde.A Cassano , nelle festività pasquali, la bella inizia-tiva "uova in piazza".Un concerto per ricordare Sertorio Turati, socio fon-datore di Coop Lombardia, è stato tenuto a Laveno.Un altro concerto, organizzato in collaborazione conil comune e la locale scuole di musica, si è tenuto aCorsivo in occasione della riapertura del teatro cit-tadino.Molte sezioni hanno festeggiato l'8 marzo, tra questeSoresina, Pizzighettone, e Bonola; la sezione diComo, ha dedicato alla festa della donna un concor-so fotografico.Conferenze per la terza età si sono svolte a Settimoe a Bareggio.Un convegno di grande livello scientifico si è tenutoa Brescia in collaborazione con l'università del Sa-cro Cuore: Al centro della riflessione un tema cheCoop Lombardia esplora oramai da anni, quello dellatelevisione e del suo rapporto con i vari linguaggi.

APRILECi vorrebbe un pag-inone centrale solo per riassume-re tutte le iniziative di questo mese che vanno dalciclo di iniziative a Brescia dedicate al tema delBurkina nell'ambito del gemellaggio tra questo co-mitato ed il villaggio di Tanlili, alle iniziative diNovate nell'ambito del concorso nazionale da "bam-bino farò un parco", alla mostra realizzata dal comi-tato Ornato-Suzzani•Livigno "i bambini del duce"che ha girato in numerose scuole della zona.Nello splendido scenario del Teatro Ponchelli aCremona si è tenuta, a conclusione di un laborato-rio teatrale condotto nelle scuole con il Teatro delBuratto, uno spettacolo interamente inventato e rea-lizzato dai ragazzi.In collaborazione con la cooperativa Labriola il comi-tato di Bonola ha organizzato il ciclo di conferenze"l'ecologia del quotidiano"A livello nazionale abbiamo partecipato unitamentealle altre cooperative Coop, alla gestione dello standalla Fiera del libro per ragazzi a Bologna; è sta-ta quella l'ocasione per presentare la nuova guida Coopnel campo dell'educazione ai consumi.Altri corsi di economia cooperativa si sono tenuti pressol'istituto Marignoni a Novate e il PacleGhisleri a CremonaLa mostra del Burkina è stata esposta presso la scuo-la media Casati, una scuola che per tutto l'anno, incollaborazione con il comitato soci di Bonola, ha la-vorato sui temi del sottosviluppo , partendo propriodall'intervento realizzato da Coop Lombardia inBurkina

In collaborazione con la Provincia di Milano, al-l'interno della manifestazione Ecofestival è stato pre-sentato ufficialmente alla stampa e agli operatori, ilnuovo volume edito da Coop in collaborazione con laProvincia, "il supermercato come laboratorio didatti-co" che contiene tutti i percorsi didattici che Coop pro-pone al inondo della scuola.Approfitto per ricordare che, al di là delle iniziativeelencate, Coop nel 1997 ha svolto animazioni con ben461 classi avvalendosi degli animatori, appositamenteformati per queste iniziative, della Cooperativainterculturale d'animazione Pandora.Uno stand Coop Lombardia dedicato all'impegno am-bientale è stato realizzato e gestito a Pavia nell'am-bito della quinta rassegna Expo- ambiente organizza-ta dalla Regione Lombardia.Grande rilievo ha avuto a Cinisello il ciclo di mani-festazioni legate all'assegnazione di borse di studioper lavori sui temi della cooperazione.In questa città, così come a Sesto, da anni il comita-to soci ha stretto profondi legami con il movimentocooperativo locale.Un concorso di pittura contemporanea si è tenuto aLodiSempre a Cinisello, in collaborazione con l'assesso-rato allo sport e l'azienda municipalizzata delle far-macie, si è tenuto un ciclo di conferenze sul tema"salute e sport".A Sesto, in collaborazione con la Biblioteca, abbiamopartecipato alle manifestazioni per l'assegnazione delPremio Bancarellino per la letteratura infantile.La mostra del "Burkina " è stata esposta a Cremona.A Como si è inaugurato il parco della scuola mediaMore, sempre a Como é stata diffusa, prodotta dallocale comitato soci, una bella ed assai utile guida aiservizi scolastici.

GIUGNO-La vocazione di Cremona ad ospitare belle mostreha trovato una sua espressione anche nel lavoro delcomitato soci che ha approntato la mostra dei plasticirealizzati dai ragazzi di Cremona e di Bonemerse peril concorso "da bambino farò un parco"11 tema della scuola e dei nuovi orizzonti tecnologici èstato affrontato in un convegno specializzato aProvaglio d'Iseo. In quell'occasione, unitamente alladirezione commerciale, abbiamo presentato ufficial-mente ad un pubblico di insegnanti specializzato ilconcorso "computer per le scuole" conclusasi con gran-de successo proprio in questi giorni. In questo mesesi sono tenute altresì numerose feste di fine anno nel-le scuole e si sono consegnati i diplomi, con specifichemanifestazioni, a tutti i ragazzi che hanno partecipa-to ai nostri corsi di economia cooperativa

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CO 1997to. Approfittiamo dunque di questo numero del giornale per fare una breve rassegna dellefon rende giustizia alla mole di lavoro svolto dai nostri comitati. E' questa, almeno così cre-i un proprio connotato d'impresa. E' la dimostrazione che questa diversità e fatta non solovoro volontario di decine e decine di soci che vogliamo qui ringraziare di tutto cuore.

OTTOBRE

LUGLIO - AGOSTOL'attività sociale rallenta ma non va in ferie. Infattiil periodo estivo è l'occasione per la presenza a festeorganizzate da associazioni sociali, culturali, da par-titi democratici. Si tratta di appuntamenti di massache ci permettono di prendere contatto con migliaia emigliaia di consumatori.E' stato così per la presenza alla festa dell'Unità diBrescia, dove abbiamo allestito la mostra "il vaso diPandora", e di Crema."Estate con noi" è stata una delle iniziative estive delcomitato di Busto."notti d'agosto; le spiagge" in città il suggestivo titolodell'iniziativa condotta a Bollate in collaborazionecon l'amministrazione comunale

SETTEMBREL'iniziativa più significativa di settembre è stata lagestione dello stand Coop alla festa dell'Unità diMilano, festa che si è protratta sino al 19 del mese.Coop Lombardia ha realizzato un giardino, in sintoniacon il lavoro sui parchi svolto nel corso dell'anno, eha allestito la mostra "una vita da scatola" dedicataal problema degli imballaggi.Durante la festa ha funzionato l'animazione "riciclaread arte" per insegnare a ragazzi e genitori come rea-lizzare giocattoli con il materiale che di solito si buttaLo stand è stato gestito per tutto il periodo, con illavoro volontario, dal comitato soci di Bonola concompetenza ed impegnoA Rogoredo in collaborazione con il comitato"Rogoredo insieme", una serie di iniziative in coinci-denza con l'anniversario dell'apertura del rinnovatonegozio; tra queste la mostra "I colori della pelle", cheaffronta il tema dell'immigrazione, nonché l'iniziati-va "riciclare ad arte.A Brescia nell'ambito della politica di gemellaggiocon il Burkina è stato presentato un ciclo di film delregista burkinabè Idrissa O uedraogo vincitore di nu-merosi premi internazionali e che sta girando un fil-mato sull'esperienza Coop in BurkinaI temi del commercio equo solidale sono stati al centrodi un iniziativa del comitato Amore- Villasanta conla mostra interattiva "il percorso del caffè". Un incon-tro con le insegnati al fine di programmare l'interven-to nelle scuole, lavoro che quest'anno il Comitato sociha ritenuto proritario, si è tenuto ad Opera.

La musica è stata protagonista nei cortili di alcunecooperative edificatrici della zona 7 e 9 di Milano ov-vero la zona del comitato Ornato-Su.zzani-Livignacsdall'operetta, alla classica, al Jazz, al canto popolare.In zona 7 è stata riproposta la mostra "i bambini delduce".A Lodi invece protagonisti sono stati "i dolci" attra-verso il concorso la regina pasticcera.Tra le iniziative maggiori del mese, sicuramente lamostra dei plastici vincitori del concorso "dabambino farò un parco" (oltre 500 ragazzi sono statipresenti all'inaugurazione nel prestigioso scenario delSerrane della Villa Reale di Monza), e la mostra delcommercio e dell'artigianato friulano organizzata dalcomitato di Sesto unitamente alla cooperazionesestese presso Spazio arte con la presenza di numero-si personaggi traiquali il sottosegretario al lavoroAntonio Pizzinato.

NOV!. ,4BRENel quadro delle grandi iniziative in questa mese èprotagonista Brescia con la presenza, con uno standche riproduce un piccolo supermercato, alla fiera deibalocchi.Sempre nell'ambito della fiera sono stati esposti i pla-stici delle classi di Flero e Comezzano che hanno par-tecipato al concorso "da bambino farò un parco.Il tema dell'ambiente è stato al centro del convegno"un nuovo imballaggio per un nuovo rifiuto", orga-nizzato dal comitato Baggio Corsico - Zoia.Questo convegno ha vistala presenza oltre che degliamministratori comunali di rappresentanti delleaziende specializzate nel riciclo dei rifiuti.Ancora a Brescia c'è da segnalare il seminario, incollaborazione con l'istituto fatenbenefratelli sul tema"malattia, disabilità e stigma", che prosegue e svi-luppa un lavoro che da anni sta svolgendo il centrosociale di Brescia sul tema dei disabili psichici."La storia della cucina attraverso il cinema' questala bella iniziativa organizzata dal Comitato di Bonola

DICEMBREA Novate si è ripetuta la festa del socio con anima-zioni, cena e ballo poppare.Ballo popolare anche al quartiere Olmi, sempre nel-l'ambito di una festa del socio, organizzato dal comi-tato di Baggio-Corsico-ZoiaCormano si e incontrato con i genitori della scuolaelementare per presentare l'animazione "il buon cibo".Si è parlato quindi di alimentazione e salute.A Brescia si è consegnata la borsa di studio WalterSilvestri e si sono raccolti a negozio fondi per finan-ziare il progetto d'intervento in Burkina. E' stataun'ulteriore occasione per parlare dell'iniziativa consoci e consumatori.Auditorium strapieno, come al solito, per l'oramaiclassica "Anteprima Scala" organizzata dal comitatodi Bonola. Quest'anno si è ricordato, con lo spettaco-lo "Il dramma e il sorriso" il bicentenario della nasci-ta di Donizetti.Milgiaiai e migliaia sono stati i contatti che abbiamoavuto con al presenza all'esposizione dei prodotti bio-logici a Castellanza, portata avanti dal comitato diBusto.

Cooperazione COOPIn Burkina Fasi

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ni politiche, l'adesione apartiti, sindacati, asso-ciazioni ed orgardzzazio-ni di carattere religioso,filosofico, politico o sinda-cale, nonchè i dati perso-nali idonei a rilevare lostato di salute. Per il trat-tamento di queste infor-mazioni è necessario ilconsenso scritto dell'inte-ressato e l'autorizzazionepreventiva del garante.Titolare: è la personafisica o giuridica che de-cide sulle finalità, sullemodalità e sulla sicurez-za del trattamento dellenotizie personali vigilan-do sulle relative operazio-ni. Il titolare può delega-re gli aspetti operativi deltrattamento ad un Re-sponsabile, ma non puòesprimersi dal relativocontrollo.Responsabile: è la per-

sona fisica o giuridica pre-posti dal titolare al trat-tamento di dati persona-li.Incaricati del tratta-mento sono coloro chedevono elaborare i datipersonali ai quali hannoaccesso attenendosi alleistruzioni del titolare o delresponsabile.Il Gerente ha sollevato,fino al 30 settembre1998,1e aziende dall'one-roso adempimento dellarichiesta di autorizzazio-ne per il trattamento deidati sensibili relativi alpersonale dipendente esimilareComunque permangonogli obblighi di dare l'in-formativa agli interessa-ti sulle finalità del trat-tamento e acquisire illoro consenso e di quellodei famigliari.

ElIVIZIE PER lA PERSON~

Nuove norme sulla privacyUna legge per garantire che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto deidiritti e della dignità della persona. Obblighi e meccanismi di prevenzione per tutelare lariservatezza dei dati individuali. L'impegno di Coop per assolvere agli adempimenti pre-visti dalla legge. La nota informativa per i soci ed il consenso scritto che i prestatoridevono esprimere presso l'Ufficio soci del proprio supermercato.

Che cosa dice la leggeTrattamento: si inten-de qualunque operazioneche riguardi la raccolta,l'organizzazione, l'elabo-razione, la modificazione,l'utilizzo, la comunicazio-ne e la diffusione dei dati.Dato personale: qua-lunque informazione re-lativa alla persona fisica,persona giuridica, ente oassociazione, identificatio identificabili, anche in-direttamente, medianteriferimento a qualsiasialtra informazione, ivicompreso un numero diidentificazione personale.Per il trattamento deidati personali è necessa-rio il consenso.Dato sensibile: è qua-lunque dato ove si possarilevare l'origine razzia-le ed etnica, le convinzio-ni religiose, filosofiche odi altro genere, le opinio-

INFORMATIVA PER I SOCI E PER I TITOLARI DI LIBRETTO NOMINATIVO DI DEPOSITO A RISPARMIO

prestito sociale.8) La negazione del con-senso alla comunicazionedi cui a] punto 6 potreb-be non permettere allaCooperativa di persegui-re, nei Suoi confronti, ilfine ivi indicato. Il titola-re del trattamento è CoopLombardia Coop a r.l. consede in viale Famagosta,75 - 20142 Milano, il re-sponsabile designato deltrattamento è il Diretto-re del Settore Soci e Con-sumatori pro-temporedomiciliato per la caricapresso la sede in vialeFamagosta, 75 - 20142Milano, gli incaricatisono i dipendenti che ope-rano nella Direzione Socie Consumatori e nellaDirezione Amministrati-va e i dipendenti dellaCooperativa connessi al-l'attività di servizio Soci,nonché coloro che opera-no nelle eventuali strut-ture di cui al punto 5.Lei potrà rivolgersi al me-desimo titolare elo re-

1) Ai sensi dell'arti°della legge n.675/96 sul-la "Tutela delle personee di altri soggetti rispet-to al trattamento deidati personali", La infor-miamo che i dati perso-nali da Lei forniti sa-ranno oggetto di tratta-mento nel rispetto dellariservatezza e dei dirit-ti della persona.2) La finalità del trat-tamento che la Coopera-tiva intende effettuaresui Suoi dati personaliè la gestione della do-manda di ammissione asocio e di tutti i diritti,gli obblighi e le attivitàconseguenti alla quali-tà di socio, a norma dilegge, di statuto, e deiregolamenti. Nel caso incui venisse instauratoanche il rapporto di pre-stito sociale, i datirichiestiLe sarannotrattati anche al fine digestire tutte le operazio-ni di apertura e di ese-cuzione delle operazionicontrattualmente con-venute relativamente allibretto nominativo dideposito a risparmiopresso la Cooperativa.3) Per trattamento siintende qualunque ope-razione o complesso dioperazioni, svolti con osenza l'ausilio di mezzielettronici o comunqueautomatizzati, concer-nenti la raccolta, la re-gistrazione, l'organizza-zione, la conservazione,l'elaborazione, la modi-

(ai sensi dell'articoloficazione, la selezione,l'estrazione, il raffronto,l'utilizzo, l'interconnes-sione, il blocco, la comu-nicazione, la diffusione, lacancellazione e la distru-zione dei dati.4) I dati da Lei conferitinon saranno in alcunmodo diffusi.5) I medesimi dati po-tranno tuttavia essere co-municati a soggetti di cuila cooperativa si può ser-vire per il migliore esple-tamento delle attività edei servizi di cui al punto2 (società controllate ocollegate, altre aziendedel sistema Coop, servizipostali, servizi di directmarketing, istituti ban-cari, centri di servizio,società di consulenza, in-termediari finanzia ri ),nonché ad altri soggettiin ottemperanza a dispo-sizioni di legge.6) Gli stessi dati potran-no essere comunicati aimedesimi soggetti ancheal fine di pubblicizzare,per mezzo di essi, le atti-vità svolte, i servizi offer-ti e i beni venduti dallaCooperativa.7) Il conferimento deiSuoi dati personali è fa-coltativo, ma un Suoeventuale rifiuto a forni-re alcuno dei dati richie-sti, così come la negazio-ne del consenso alla co-municazione di cui alpunto 5, potrebbero nonpermettere l'ammissionea socio elo l'apertura del-la scheda nominativa di

sponsabile per far valerei Suoi diritti così comeprevisti dall'articolo 13della legge n. 675/96 il cuitesto è di seguito intera-mente riportato:Art. 13 - Diritti dell'inte-ressato1.In relazione al tratta-mento di dati personalil'interessato ha diritto:a) di conoscere, median-te accesso gratuito al re-gistro di cui all'articolo31, comma 1, lettera a),l'esistenza di trattamen-ti di dati che possono ri-guardarlo;b) di essere informato suquanto indicato all'artico-lo 7, comma 4, lettere a),b) e h);e) di ottenere, a cura deltitolare o del responsabi-le, senza ritardo:1) la conferma dell'esi-stenza o meno di dati per-sonali che la riguardano,anche se non ancora re-gistrati, e la comunica-zione in forma intel-legibile dei medesimi dati

e della loro origine, non-ché della logica e delle fi-nalità su cui si basa iltrattamento;la richiesta può essererinnovata, salvo l'esisten-za di giustificati motivi,con intervallo non mino-re di novanta giorni;2) la cancellazione, la tra-sformazione in formaanonima o il blocco deidati trattati in violazionedi legge, compresi quellidi cui non è necessaria laconservazione in relazio-ne agli scopi per i quali idati sono stati raccolti osuccessivamente trattati;3) l'aggiornamento, larettificazione ovvero, qua-lora vi abbia interesse,l'integrazione dei dati;4) l'attestazione che leoperazioni di cui ai nume-ri 2) e 3) sono state por-tate a conoscenza, ancheper quanto riguarda illoro contenuto, di coloroai quali i dati sono staticomunicati o diffusi, ec-cettuato il caso in cui taleadempimento si riveliimpossibile a comporti unimpiego di mezzi manife-stamente sproporzionatorispetto al diritto tutela-to; d) di opporsi, in tuttoo in parte, per motivi le-gittimi, ai trattamentodei dati personali che loriguardano, ancorchépertinenti allo scopo del-la raccolta; e) dì opporsi,in tutto o in parte, al trat-tamento di dati persona-li che lo riguardano, pre-visto a fini di informazio-

ni commerciali o di in-vio di materiale pubbli-citario o di vendita di-retta ovvero per il com-pimento di ricerche dimercato o di comunica-zione commerciale in-terattiva e di essere in-formato dal titolare, nonoltre il momento in cuii dati sono comunicati odiffusi, della possibilitàdi esercitare gratuita-mente tale diritto.2. Per ciascuna richie-sta di cui al comma 1,lettera c), numero 1),può essere chiesto all'in-teressato, ove non risulticonfermata l'esistenzadi dati che lo riguarda-no, un contributo spese,non superiore ai costi ef-fettivamente sopportati,secondo le modalità edentro i limiti stabilitidal regolamento di cuiall'articolo 33, comma3.3.1 diritti di cui alcomma 1 riferiti ai datipersonali concernentipersone decedute posso-no essere esercitati dachiunque vi abbia inte-resse.4. Nell'esercizio dei di-ritti di cui al comma 1l'interessato può confe-rire, per iscritto, delegao procura a persone fisi-che o ad associazioni.5. Restano ferme le nor-me sul segreto professio-nale degli esercenti laprofessione di giornali-sta, limitatamente allafonte della notizia.

10 della legge 31 dicembre 1996, n. 675)

1 CI

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COMUNICATO M SOCISe ricevete più di una copia

di "Quale Consumo""Quale Consumo' é uno strumento di corneo razione stam-

pato oggi in oltre 210.000 copie. Questa lusinghiera tiratura

comporta, come è facile immaginare, costi e difficoltà nonsecondarie di gestione, di trasoprto, di recapito. Sono certa-

mente ancora molte le famiglie di soci che ricevono più di una

copia del giornale.

Per evitare sprechi, per consentirci di investire meglio le risorse

riservate al nostro periodico chiediamo a rutti i soci che ancora

oggi ricevono più di una copia del giornale di compilare la

scheda qui sorto riprodotta e consegnarla all'Ufficio soci del

proprio supermercato. Basta un solo nominativo per nucleo

famigliarc per ricevere "Quale Consumo".

DA COMPLIARE E RITORNARE ALL'UFFICIOSOCI DEL PROPRIO SUPERMERCATO

Supermercato di

Codice socio

Nome

Cognome

indirizzo CAP

Comune

Nella mia famiglia, oltre a me, ci sono altri soci iscrittialla Coop che ncevono "Quale Consumo"

Nome, Cognomee codice socio

l)

2)

3)

4)

D'ora in avanti il giornale verrà inviato ad un solo so-cio per famiglia

Nome e Cognome. .......... ..... ............. ........ ........

IEROCRAZIA COOPERAM/A

AUTOCANDIDATURE: UN VOLTONUOVO PER I COMITATI SOCIdi Marco Maggi

E' vero che il volontariatosociale in Coop è un im-pegno per molti aspettiatipico, rispetto ad altreforme - più tradizionali -di impegno solidaristico.In questo caso, il nostrocaso, si lavora per rappre-sentare Coop sul territo-rio e per rappresentare leesigenze e le richieste deiSoci.La differenza?Coop è una impresa, nonuna semplice associazio-ne; quindi ha personaledipendente incaricato dioccuparsi di ciò.Eppure questo non baste-rebbe a qualificare il ca-rattere sociale dell'impre-sa.Quindi il volontariato so-ciale Coop non solo è uti-le, nella pratica quotidia-na, ma è indispensabileper affermare la nostranatura di impresa cheassocia consumatori, afini di utilità collettiva.Il volontariato tradizio-nale sta conoscendo, inquesta temperie storica,una rifioritura di impe-gno e di energie, in partecome supplenza merito-ria al venir meno di cer-

te sicurezze prima affida-te a soggetti pubblici.Meno Stato, più volon-tariato, può essere la pa-rafrasi dell'esistente, in-dipendentemente da comesi giudichi questa situa-zione di fatto. L'asso-ciazionismo diffuso, dinorma, non pone condi-zioni all'accesso del con-tributo volontario perso-nale.Coop Lombardia, invece,ha attraversato indennel'apparente paradosso disollecitare l'attività vo-lontaria dei propri Soci e- contemporaneamente -di sottoporre gli stessi adun processo di selezionemediante un regolamen-to elettorale ed un votoconclusivo.Coop è impresa sociale,Coop è spesso percepitaanche come istituzionesociale: se questo è ciò chesiamo e ciò che si pensadi noi, allora davvero ilparadosso di cui sopra èsolo apparente. Con ilnuovo regolamento elet-torale, ai Soci volontaridei Comitati viene delega-to il potere di scegliere i2f3 del Consiglio di Am-ministrazione della Coo-perativa.

Un volontariato "forte"con potere di indirizzosulla composizione delmassimo organo delibe-rante è un fatto assolu-tamente originale, cheritengo ci qualifichi inmodo forte ed incon-testabile.

Questo volontariato "for-te" giustifica quindi, anzirende necessario, un pro-cesso di selezione, perchèsolo da questa discende lalegittimazione ad opera-re ed a scegliere.Questi ragionamenti difondo per quanto teorici

possano apparire, credofossero tutti ben presentiai 661 Soci che si sonocandidati ai Comitati,per 438 posti a disposizio-ne.Un successo numericoapprezzabile, che diventaancor più importante se

lo si valuta dal punto divista qualitativo.Tra i candidati, rispettoai Comitati uscenti, è innettissima crescita lapresenza femminile; salein modo sostanziale 1111-vello medio di istruzione;si abbassa proporzional-mente l'età media; le pro-fessioni del terziario, lapresenza di pensionati ecasalinghe I queste ulti-me pressochè assenti inprecedenza) si allineanoai valori medi presentinella sociatà lombarda.In sintesi, l'obiettivo diformare Comitati sociche ricalcassero fedel-mente il mondo dei con-sumatori della nostra re-gione è pienamente rag-giunto.La distanza precedentefra rappresentanti e rap-presentati è ora pres-sochè annullata, anzi cor-retta spesso in modomigliorativo, se guardia-mo al complesso delleautocandidature raccolte.Credo che i Comitati sociuscenti, attori e respon-sabili diretti di questo ri-sultato, abbiano acquisi-to un nuovo merito: quel-lo di aver progettato ilfuturo del volontariatoCoo in modo res .. nsabi-

ELEZIONE DEI COMITATI SOCI ANALISI SOCIO DEMOGRAFICADA SE SOCIALE CANDIDATI COMITATI USCENTIM F tifi M F tot M F tot

18 - 35 anni 7,1% 9,7% 16.8% 3,1% 14,6% 17,7% 4.1% 3,8% 7,9%36 - 45 anni 8.6% 10,5% 19.1% 15,6% 6,3% 21,9% 10.2% 3,0% 13,2%46 - 55 anni 10.0% 11 ,4% 21,4% 15,6% 12,5% 28,1% 17.7% 7,2% 24,9%56 - 65 anni 9,5% 10.2% 19,7% 16,7% 6,3% 22.9% 19,6% 4,5% 24,1%oltre 65 anni 11,3% 11.7% 23,0% 6.3% 3.1% 9,4% 26,9% 3,0% 29,9%Totale 46,5% 53,5% 100.0% 57,3% 42,7% 100,0% 78,5% 21,5% 100,0%

BASE SOCIALE CANDIDATI COMITATI USCENTIM F tot M F lui M F tot

Licenz. clem. 13,7% 18,2% 31.9% 4,2% 3,1% 7,3% 20.7% 3,6% 24,3%Licenz. rrhed. inf. 15,6% 15,8% 31,4% 19,8% 18.7% 38,5% 29.1% 4,3% 33,4%beoni. rned. sup. 14,9% 17,3% 312% 28,1% 18.7% 46,8% 5,9% 11,9% 37,8%Laurea 2,3% 2,2% 4,5% 5,2% 2,1% 7.3% 2.8% 1,7% 4,5%Totale 46,5% 3,5% 100.0% 57,3% 42.7% 100.0% 78,5% 21,5% 100,0%

BASE SOCIALE CANDIDATI COMITATI USCENTIM F tot M F tot M F tot

1mph-eri& dirig. lib. prof. 3,2% 1,2% 4.4% 7,3% 3.1% 10,4% 1,8% 1,8% 3,6%Impicg. artig. conunerc. 14.4% 13,7% 28.1% 17,7% 20,8% 3 8,5% 26,8% 11.2% 38%Insegnanti 0,7% 2,2% 2,9% 3.1 % 1.1% 4,2% 0.9% 3.8% 4,7%Operai 12,2% 5,9% 18,1% 4.2% 1,1% 5.3% 12,9% 12,9%Pensionati I3.2% 12,6% 25,8% 23,9% 7,3% 31,2% 34.4% 3,8% 38,1%Casalinghe 16,2% 16,2% 7,3% 7,3% 0,9% 0,9%Altri 2,8% 1,7% 4,5% 1.1% 2,0% 3,1% 1,8% 1.8%Totale 46.5% 53,5% 100.0% 57,3% 42.7% 100.0% 78.5% 21.5% 100,0%

1~1~5r1~11111~~1~1~OSSERVATORIO SULLA SOCIETÀ CHE CAMBIAIl 13 gennaio a Milano èstato presentato cm nuo-vo organismo che ha loscopo di unificare le cono-scenze sull'economia so-ciale. L'iniziativa è dellaCgil Lombardia e dellaFondazione Cesar.In un mondo in profondatrasformazione si sonosviluppate nel nostro pa-ese numerose iniziativeche spaziano da coopera-tive tradizionali, per offri-re opportunità di lavoro,a cooperative "sociali",così come le definisce lalegge, che si prefiggono difornire assistenza a cate-gorie deboli o che coin-volgono direttamente in-dividui in difficoltà in at-tività di produzione e di

servizi, ad associazioni divolontariato che si impe-gnano sui diversi frontidell'emergenza e del biso-gno, ma anche le mutue,vecchie e nuove, che sipropongono di integrarel'assistenza sanitaria, lefondazioni, a incomincia-re da quelle di originebancaria, che si stannocaratterizzando per inter-venti di sostegno ad atti-vità culturali, sociali, dibeneficenza. Risulta dif-ficile contare, classifica-re, insomma conoscerel'insieme di questo movi-mento.Ecco che il nuovo "Osser-vatorio sull'economia so-ciale" si pone l'obbiettivoiniziale di svolgere que-

st'opera di conoscenza.Come hanno detto MarioAgostinelli, segretario ge-nerale Cgil Lombardia, eEnea Mazzoli, presidenteFondazione Cesar, dallaconoscenza potranno sca-turire poi momenti di in-contro, di scambio, di piùampia e organica collabo-razione tra queste azienedi tipo nuovo.Le stime attuali fannopresupporre che questosettore, comprese le coo-perative tradizionali, oc-cupi circa un milione dipersone, quindi un nume-ro consistente di lavora-tori. Per quanto riguar-da i promotori, secondoAgostinelli, la egli nonpuò non interessarsi del-

le nuove forme di lavoro,a incominciare dalla ri-duzione dell'orario, che li-bererà energie che devo-no essere indirizzate ver-so impieghi socialmenteutili. Per la Cesar, fonda-zione di Unipol Assicura-zioni, nata come CentroEuropeo di Ricerche del-l'Economia Sociale e del-l'Assicurazione, si trattadi dare un contributoconcreto alla conoscenzae allo sviluppo di un set-tore che ha un'enormeimportanza anche a livel-lo europeo.A presiedere il nuovo Os-servatorio è stato chia-mato il senatore CarloSmuraglia.

U.P.

Gigsumo i i

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COLLANA VOLUMI "PER CONTO PROPRIO"PER UN MUTUO SENZA ABUSILe garanzie da pretendere, le clausole da non accettare£ 16.000 soci Coop £ 12.00060 CLAUSOLE DA NON FIRMARENei contratti di assicurazioni, banche, finanziarie£ 16.000 soci Coop £ 12.000Clausole vessatorie nei contratti con i consumatoriCOME UTILIZZARE LA LEGGE 52/96Il testo della normativa commentato dagli esperti di MC£ 4.000 soci Coop £ 3.000AVERE CREDITO CON ElalUITA'Una guida di MC sui prestiti personali£ 18.000 soci Coop £ 13.500Il nuovo processo civileGARANTIRSI GIUSTIZIALe azioni vincenti e le cause da evitare£ 25.000 soci Coop £ 18.750Condizioni per l'acquisto dell'intera collana di libri pubblicatiprezzo speciale per i soci Coop: £ 55.000

Modulo diprenotazioneIl sottoscritto

Socio Coop Lombardia n"

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complessivo di lire ; , invece che di lire 79.000

ASSICURAZIONE AUTOLa riforma dell'assicurazione obbligatoria consente alle compagnie spazi di manovra nelleclausole contrattuali, spesso senza rispetto delle regole di trasparenza. Ecco come tutelarsi.

a cura di MC Editrice

La recente riforma dellenorme in tema di assicu-razione obbligatoria con-sente alle compagnie, nonsolo di stabilire il premioliberamente, ma anche dipredisporre clausole con-trattuali che non devonopiù uniformarsi alla po-lizza-tipo approvata dalMinistero dell'industria.Per esempio, ogni compa-gnia può prevedere casiparticolari di rivalsa, am-pliando il numero delleipotesi in cui l'assicuratoè tenuto al rimborso.La questione non è dipoco conto ma nonostan-te questo nei contratti as-sicurativi riguardanti laresponsabilità civile diffi-cilmente ci si soffermasulle clausole che preve-dono, in favore della com-pagnia, il diritto di rival-sa. E, del resto, bisognarilevare la scarsa abitu-dine degli automobilisti avalutare le clausole dipolizza che riguardanoaspetti diversi dalla du-rata del contratto, dalmassimale e dal premio.Ebbene se tale comporta-mento era sicuramentesconsigliabile, ora, dopola liberalizzazione, è di-ventato altamente ri-schioso.

PRIMA E DOPOLA DEREGULATIONNell'ambito dellaEcAuto, l'art.18 della leg-ge 990/1969 consente al-l'assicuratore, che abbiarisarcito il terzo danneg-giato, di rivalersi nei con-fronti dello stesso assicu-rato "nella misura in cuiavrebbe avuto contrat-tualmente diritto di rifiu-tare o ridurre la propriaprestazione".In pratica, anche se lapolizza sottoscritta dal-l'automobilista prevedeipotesi particolari diesclusione della garanzia,la compagnia è ugual-mente tenuta a versarel'intero risarcimento aldanneggiato, ma puòchiedere il rimborso par-ziale o totale all'assicura-to.n caso più frequente èquello della guida senzapatente. Se il conducente"non abilitato", per nonaver conseguito la paten-te richiesta per il veicolointeressato, provoca unsinistro, l'assicuratoredeve risarcire il danneg-giato, ma può legittima-mente pretendere dall'as-sicurato l'integrale rim-borso di quanto ha paga-to.Gli altri casi di rivalsaprevisti dalle polizze-tipoadottate prima dellaliberalizzazione sono:- guida in stato di ebbrez-za o sotto l'effetto di so-stanze stupefacenti; - vio-lazione delle prescrizioniin ordine al numero dipersone trasportabili,anche in conformità aquanto risultante dallacarta di circolazione del

..,-Atti,iàsunigo 12

veicolo, limitatamentealla garanzia per i tra-sportati.La rivalsa, qualora si ve-rifichi una delle ipotesi inesame, può avere notevo-le rilevanza economica:basti pensare che per unincidente, che abbia pro-vocato lesioni personalicon gravi postumi inva-lidanti, in base ai criteridi liquidazione attual-mente adottati da moltitribunali, il risarcimen-to dovuto anche per unasola persona infortunatapuò avvicinarsi o supera-re facilmente un miliar-do di lire; tale sarà lasomma che l'assicuratodovrà rimborsare allacompagnia.Nei sinistri con ingentidanni alle persone e/o allecose, gli assicuratori cheintendono esercitare larivalsa ricorrono solita-

mente al sequestro con-servativo sui beni dell'as-sicurato. In sostanza, setemono che l'assicuratopossa vendere i beni di cuidispone, sottraendosi difatto all'obbligo di rim-borso, gli assicuratorichiedono e, per lo più, ot-tengono dal giudice il se-questro di immobili o dialtri beni, dei crediti (an-che stipendi) e di altricespiti patrimoniali, finoa raggiungere un con-trovalore pari all'inden-nizzo da rimborsare. Lasituazione economica dimolte famiglie è statasconvolta da leggerezzenell'uso di un automezzo(per esempio, per un in-cidente capitato dopoqualche bicchiere di trop-po o per aver trasportatoun passeggero in più diquelli consentiti).Va, quindi, decisamentesfatata la diffusa convin-zione che, in caso di inci-dente stradale, comun-que, l'assicuratore prov-vederà a pagare e 1 assi-curato potrà dormire son-ni tranquilli.Ancor di più, dopo laliberalizzazione che con-sente, appunto, alle com-pagnie di ampliare i casidi rivalsa.All'atto della sottoscrizio-ne della polizza, quindi,gli automobilisti devonoprestare la massima at-tenzione all'intero con-tratto e, in particolare,alle clausole in questionee valutare la convenien-

za del rapporto premio-prestazioni assicurative,considerando le fran-chigie e gli scoperti.

IL SILENZIOASSENSOSul fronte della traspa-renza, occorre invece de-nunciare il meccanismomesso in atto da molteimprese, dopo la libera-lizzazione e che ha pro-vocato l'intervento dellostesso Istituto di vigilan-za (Isvap). Si tratta diquesto: invece di comu-nicare direttamente al-l'assicurato gli aumentidi premio e le altre modi-fiche contrattuali, la com-pagnia si limita a mette-re a disposizione le nuo-ve condizioni pressol'agenzia; il cliente chenon intende accettare lenuove condizioni deve co-municarlo entro un dato

termine, altrimenti ilcontratto si rinnova conle modifiche decise dal-l'impresa.Che una simile praticacontraddica le più ele-mentari regole di traspa-renza è evidente a tutti.Ma rappresenta anche laviolazione della legge 52sulle clausole vessatorie(vedi articoli pubblicati inprecedenza e il libro "60Clausole da non firmarenei contratti di assicura-zioni, banche e finanzia-rie", MC Editrice), cheesige l'effettiva conoscen-za delle condizioni con-trattuali da parte del con-sumatore.Ma il meccanismo in esa-me si pone addiritturafuori dalle norme del co-dice civile, che richiedeobbligatoriamente per ilcontratto di assicurazio-ne l'approvazione periscritto (art. 1888 c. c.).Si consideri, inoltre, chel'intenzione della compa-gnia di modificare il con-tratto è una disdetta im-plicita della polizza in cor-so e, conseguentemente,deve rispettare le condi-zioni previste appuntoper la disdetta, ovvero laforma della raccomanda-ta con ricevuta di ritornoe i termini stabiliti (ingenere 90 giorni primadella scadenza).In sostanza la compagniadeve comunicare tempe-stivamente, cioè nei ter-mini richiesti dalla legge,le nuove condizioni e ot-

tenere l'approvazionescritta del cliente.Così non avviene in mol-ti casi.E' bene chiarireche la semplice comuni-cazione di nuove tariffe econdizioni, anche se pra-ticata nei termini previ-sti, non ha valore, in as-senza di una approvazio-ne scritta e sottoscrittada parte dell'assicurato.Da tutto ciò consegueun'immediata tutela peril consumatore: chi hainteresse a mantenere ilprecedente contratto,quanto a premio e condi-zioni, può legittimamen-te far valere la polizza asuo tempo sottoscritta,che si è rinnovata in man-canza di regolare disdet-ta.

VEDERELE CONDIZIONIE' il caso delle compagnieche vorrebbero obbligareil cliente a prendere vi-sione delle nuove condi-zioni in agenzia, rispar-miando i costi ammini-strativi delle comunica-zioni scritte e della rac-comandata.Più complesso il caso incui la comunicazione siaarrivata tempestivamen-te, il cliente abbia versa-to il nuovo premio, manon abbia approvato periscritto e firmato il nuo-vo contratto. Le nuovecondizioni contrattuali,infatti, vanno, come si èdetto, approvate periscritta, pena l'impossibi-lità di far valere il con-tratto in una qualsiasivertenza che possa insor-gere. A questo punto tan-to il cliente quanto la com-pagnia rimangono espo-sti al rischio della recipro-ca inopponibilità del con-tratto.

SINISTRI RC AUTOLe sanzioni per le compagnie inadempienti

La legge sulla responsabilità civile auto, in vigoreda oltre dieci anni (legge n.39 del 1977) consideraillegittimi i comportamenti degli assicuratori cheomettono o ritardano ingiustificatamente di versa-re l'indennizzo."L'inosservanza da parte dell'assicuratore dei ter-mini prescritti importa l'irrogazione di una san-zione pecuniaria nella misura di lire centomila, o,se è stata fatta offerta superiore, in misura parialla semina offerta".Se la vertenza finisce davanti al giudice, questi,ove riscontri una notevole sproporzione tra la som-ma offerta dall'assicuratore e la somma liquidataal danneggiato con la sentenza e accerti che la spro-porzione è dovuta a dolo o colpa grave dell'impresadi assicurazione, può applicare alla compagnia unasanzione pecuniaria pari alla differenza fra il ri-sarcimento liquidato e l'offerta presentata.Un tale sistema sanzionatorio, però, non è stato ingrado di assicurare il rispetto della puntualità ecorrettezza nella liquidazione dei sinistri, per varimotivi. Intanto perché la sanzione per il mancatorispetto dei termini è di importo irrisorio (100.000lire); e inoltre la sua applicazione è di competenzadegli Uffici provinciali dell'industria e sono ben po-chi i danneggiati che, oltre a conoscere l'esistenzae la competenza in materia di tali uffici, hannotempo e voglia di denunciare gli assicuratori ina-dempienti. La prospettiva è infatti quella di vederapplicata alla compagnia una multa incredibilmen-te modesta.Ben più sostanziosa è invece la sanzione ammini-strativa applicabile dal giudice, ma bisogna subitoaggiungere che tale possibilità è scarsamente notaagli operatori giudiziari, magistrati compresi. Inogni caso, è subordinata alla prova del dolo o dellacolpa grave della compagnia; e finora i casi di effet-tiva applicazione sono stati sporadici. A questo pro-posito si deve segnalare una recente sentenza delgiudice di pace di Segni che ha condannato unacompagnia di assicurazione a una multa di diecimilioni oltre al pagamento dell'intero risarcimen-to dovuto, pari a lire dodici milioni.Può essere unsegnale di una maggior attenzione nei confrontidei diritti degli assicurati e della volontà del nuovogiudice onorario di favorire soluzioni eque e rapidedi queste frequentissime controversie.

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ORBIENTE

"ECOMAFIA" DEI RIFIUTIUn affare da 21 mila miliardi l'anno. "Per noi i rifiuti erano oro" ha detto un pentito. Disca-riche abusive. Affondamenti sospetti di carrette del mare cariche di sostanze tossiche.

di Raffaella Galli

Le attività illecite legateallo smaltimento dei ri-fiuti hanno avuto, negliultimi anni, un allar-mante sviluppo.E' il nuovo volto dell'eco-mafia che ai profitti deri-vati dall'abusivismo edi-lizio ha affiancato quellideterminati dal trafficoillegale di rifiuti.Secondo Legambiente,che nel gennaio dell'oscorso anno ha presenta-to il rapporto "Le nuovefrontiere dell'Ecomafia",l'intero business supera i21 mila miliardi di lireall'anno.Un affare davvero remu-nerativo tanto che, nelcorso di un interrogato-rio, un pentito affermò"per noi i rifiuti eranooro". I guadagni legati altraffico dei rifiuti sono,infatti, paragonabili aquelli derivati dal com-mercio della droga ma irischi sono decisamenteinferiori, basti pensareagli scarsi e disattenticontrolli e alle inadegua-te misure sanzionatorie.

"MONNEZZACONNECTION"Il preoccupante fenomenoha il suo epicentro nelMezzogiorno dove si regi-stra i140 per cento dei 78mila reati contro l'am-biente denunciati neltriennio '94-96. Le regio-ni più interessate sono,infatti, la Puglia, laBasilicata, I a Sicilia e laCalabria, ma il triste pri-mato di illegalità am-bientali, riferite sia al ci-clo dei rifiuti sia a quellodel cemento, spetta allaCampania. Nell'areavesuviana la Guardia diFinanza ha sequestratoun numero impressio-nante di discariche abu-sive, anche di grosse di-mensioni (una di questepresentava un'estensionedi ben 4 km e una pro-fondità di 30 m!), utiliz-zate per smaltire illegal-mente sia i rifiuti urbaniche quelli tossico nocivi(che richiederebbero, in-vece, specifici trattamen-ti, da effettuarsi in ade-guati impianti, prima delloro smaltimento). Sitratta, in genere, di di-scariche illegali realizza-te all'interno di ex caveper l'estrazione, altret-tanto illegale, di sabbia einerti. il meccanismo èquello caratteristico delcircuito economico dell'e-comafia: parte dal con-trollo sul territorio e sul-le attività estrattive econduce alla trasforma-zione delle cave in disca-riche per ogni sorta di ri-fiuti. ' evidente come, inrelazione alla pericolosi-tà dei rifiuti, sussista unproporzionale rischio perl'ambiente e la salutepubblica. Emblematico èil caso del rinvenimentodi una discarica abusivain cui circa 20 mila m'di rifiuti industriali tos-sico nocivi sono stati

stenti impianti didepurazione e riciclaggio,sono più spesso sversatidirettamente nel territo-rio.

I RIFIUTIDEL NORDSe le regioni meridionalisono un terreno fertileper la criminalità orga-nizzata, quello che acca-de nelle altre aree setten-trionali ha spiegazioni piùcomplesse.Fino a due anni fa le di-scariche e gli impianti perla termodistruzione pote-vano soddisfare solo i dueterzi del fabbisogno.La spregiudicatezza dialcuni imprenditori e ilcarente sistema di smal-timento dei rifiuti indu-striali ha favorito il dila-gare di fenomeni diabusivismo e illecito, re-alizzati in tutte le varian-ti possibili. In Lombar-dia, le inchieste di ManiPulite hanno messo alloscoperte un efficace siste-ma di corruzione per larealizzazione di discari-che. Ma in questa regio-ne operano prevalente-mente, con modalità nonsempre legali, societàimpegnate nello smal-timento dei rifiuti nelMezzogiorno. Fra le re-gioni settentrionali si se-gnala la gravità del feno-meno della gestione ille-cita dei rifiuti in Liguria.Nei dintorni di Alassio,diverse cave e discarichesono state trasformate inveri e propri cimiteri dirifiuti tossici. La scoper-ta più clamorosa è avve-nuta in una cava dallaquale sono stati estratticirca 100 fusti, contenen-ti 200 litri ciascuno di ri-fiuti tossico nocivi; consi-derate le dimensioni del-la cava, questo rinveni-mento sembra essere solola cima di un iceberg!L'interramento risaleagli anni `82-85 ma i pri-mi sopralluoghi effettua-

ti dai tecnici della USSLsono giunti solo nel 1992.Nella relazione tecnica siapprende che i materialisi presentavano ac-catastati e ricoperti sen-za alcuna precauzione;dai fusti lesionatifuoriuscivano sostanze divaria natura, liquidi nerie maleodoranti e notevoliquantità di medicinali.Un autentico disastroambientale che mette inluce le responsabilità del-le imprese italiane che,aggirando la legge, predi-ligono forme di smal-timento più "facili" ed eco-nomicamente convenien-ti, anche se a scapito del-l'ambiente.

LE "NAVIA PERDERE"Accanto all'incontrollatodiffondersi di velenose fe-rite inferte al suolo simoltiplicano anche gliepisodi tti inquinamentodelle acque marine. Inseguito a numerose de-nunce da parte di Le-gambiente, il Ministerodell'Interno ha condottorecenti indagini suaffondamenti sospetti dinavi al largo delle costeioniche e allo scopo di ac-certare il loro eventualecarico di materiale radio-attivo. I primi rilevamen-ti hanno confermato leipotesi dal momento chesono stati misurati ano-mali valori di radioattivi-tà nelle acque circostan-ti una motonave affonda-ta. Si tratta in genere divere e proprie "carrette"dei mari, coperte da pre-mi di assicurazione perincidenti di questo tipo,che consentono all'orga-nizzazione mafiosa di re-alizzare un evidente du-plice affare! Al largo del-la costa salernitana sonostate rinvenute, invece,le più tradizionali disca-riche marine, determina-te dallo scaricamento inmare del pericoloso con-tenuto delle stive, cometestimoniano i rifiuti chePiù volte restano impi-gliati nelle reti utilizzateper la pesca a strascico.Per cercare di arrestarequesti fenomeni ma-lavitosi da più parti siinvoca l'introduzione dipiù severe sanzioni penaliper i reati contro l'am-biente, di strutture inve-stigative specializzatenella repressione delle fro-di ambientali e di unamaggiore responsabi-lizzazione delle aziendeche conferiscono i propririfiuti alle impresesmaltitrici.Intanto il CorpoForestale dello Stato siappresta a fare un nuovocensimento delle discari-che abusive presenti nelnostro paese con l'aiuto diun sofisticato strumento,messo a punto dal CNR,che consentirà il rileva-mento aereo delle disca-riche sfuggite ai control-li da terra e l'indivi-duazione delle zona a ri-schio.

interrati, senza alcunaprecauzione, e ricoperticon un sottile strato diterreno sopra il quale èstata, in seguito, avviatauna coltivazione di ortag-gi. Le analisi chimichecondotte sui vegetali han-no naturalmente accer-tato la presenza di eleva-te concentrazioni di me-talli pesanti.

LA TERRADELVECOMAFIATra i clan mafiosi delleprovince di Caserta eSalerno si è diffusa unanuova e inquietante pra-tica che consiste nell'ot-tenere l'autorizzazionealla costruzione di vascheper l'itticoltura e lalombricoltura, da utiliz-zare invece come discari-che per liquami fognari efanghi industriali. Nellaprovincia di Caserta, che

è stata definita dallaCommissione parlamen-tare d'inchiesta la "terradell'ecomafia", si riscon-tra una delle realtà piùgravi sia dal punto di vi-sta ambientale che sani-tario; sono state indivi-duate diciotto discaricheabusive, di rilevanti di-mensioni, che erano sta-te utilizzate per losmaltimento illegale deirifiuti nel periodo '88-93,il quinquennio d'oro deitraffici Nord-Sud. Unagrossa fetta del traffico dirifiuti provenienti dalNord è destinato anchealla provincia di Matera,che presenta un territo-rio particolarmente ido-neo a questo tipo di atti-vità in quanto scarsa-mente abitato e con nu-merose vie d'accesso. Inquest'area sono stati ri-scontrati ripetuti

smaltimenti abusivi lun-go il fiume Basento, conconseguenti episodi dimorie di pesci, mentreuna vicina discaricaconsortile si trova in con-dizioni di semi abbando-no! Oltre 30 mila tonnel-late di rifiuti tossico no-civi, provenienti soprat-tutto dall'Emilia Roma-gna e dal Lazio, sono sta-ti interrati in numerosiCiti di smaltimento abu-sivo, individuati nellaprovincia di Bari, secon-do le modalità tipiche del-le organizzazioni ma-fiose: i camion carichi dirifiuti giungono, nelle orenotturne, in corrispon-denza di buche che, dopoessere state riempite,vengono immediatamen-te coperte. I fanghi didepurazione e i rifiuti in-dustriali liquidi, formal-mente destinati a inesi-

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BEFANA COOP MILANO VIA ORNATO

A Sesto San Giovanni... Raccolta fondi per l'UnicefNel supermercato di via Ornato ha raccolto un gran-de successo lo stand dell'Unicef che promuoveva lavendita di bambole (pigotta in milanese). Il pubblico,come negli anni precedenti, ha risposto con calore epartecipazione, permettendo la raccolta di molti fon-di destinati ad un programma di vaccinazione mon-diale. Ricordiamo che la realizzazione delle bamboledi stoffa è stata realizzata da migliaia di alunni, aiu-tati da genitori ed insegnanti. Le bambole vendutenel nostro supermercato sono state realizzate dallascuola elementare tocchi'.

SESTO SAN GIOVANNIFare la spesa... al nido

,~5LODI1° Raid di PrimaveraIl 13 aprile prossimo sisvolgerà il I' Radunodi Primavera, una garadi Gran Fondo MTBaperta a tutti, a ZeloBuon Persico (Lodi). Lagara si svilupperà nelterritorio del ParcoAdda Sud e nella tenu-ta di Mario Brambil lasu un percorso di 50chilometri. La corsa èindetta da If/ercoop,Polisportiva Zel BuonPersico, Udace Csain,G.S. Fratelli Rizzotto eCoop Lombardia. Leiscrizioni dovranno per-venire entro il 30 aprile1998 al numero di tele-fono 02/90633162. Laquota è fissata in L.30.000. La corsa è aper-ta a tutti i bikers con etàsuperiore a 15 anni. Lecategorie ammesse so-nolaA(15 - 33 ).,B (34 -47), C (oltre 48 ), D (uni-ca per donne).

BRESCIATam Tam città: grande impegno verso la scuola

A destra una delle dietiste checollaborano con il Centro socia-le Coop di Brescia, aiuta gli sco-lari nell'operazione di selezio-ne e di scelta dei "Prodotti conamore". L'omonimo animazio-ne fa parte di un ciclo di lezioniche hanno per tema suggeri-menti per la realizzazione diuna corretta alimentazione.

Qui sopra all'interno di unapposito spazio ricavatonel supermercato di viaCorsica, i partecipanti al-l'animazione "Nord/Sud"controllano una speso si-mulata su prodotti prove-nienti dal Sud del Mondo,

A sinistra i bambini della materna Berchet manipolano glialimenti che, a conclusione dei lavori del laboratorio "Lacucina dei bambini", consumeranno in classe.

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BRESCIABorsa di studio 'Walter Silvestri"Alla presenza di oltre 200 studenti ed operatori impe-gnati nei Laboratori di Anatomia ed Istologia Patolo-gica lombardi, lunedì 15 dicembre è stata assegnatala borsa di studio "Walter Silvestri" per la ricercacontro i tumori. Già dal 19961a cerimonia di conse-gna avviene in un contesto di riflessione e di studio,consono alle finalità che Coop Lombardia si è propo-sta fine dall'istituzione della borsa di studio: Ricerca-tori, medici, analisti e studenti dei Corsi brescianipost-diploma per analisti di laboratori biomedici, sidanno appuntamento in occasione dell'assegnazionedei fondi Coop per scambiarsi notizie ed informazionicirca i progressi compiuti, passo per passo, dai"marcatori" delle cellule tumorali. Ognuno sa, infattiche la tempestività dell'intervento, in questi ambiti,è decisiva e necessaria. Nell'Aula Montini degli Ospe-dali Civili di Brescia Marco Maggi, Direttore soci dellanostra Coop, ha consegnato alla signorina AstridAlzini la somma destinata a facilitarle il lavoro futu-ro di ricercatrice ed al Prof. Pierluigi Grigolato, quel-li destinati alla Cattedra di Anatomia e Istologia Pa-tologia dell'Università di Brescia, Facoltà di Medici-na, di cui è titolare. Il Direttore della Scuola pertecinici di Laboratorio Biomedico ha auspicato la pro-secuzione della collaborazione con Coop Lombardia,anche per la tendenza alla riduzione della spesa pub-blica in campo sanitario. Al Convegno dedicato allaborsa di studio `Walter Silvestri" hanno partecipatocorsisti provenienti da tutta la regione, così come icurricula degli studenti che ambivano all'assegnazionedella borsa di studio stessa provenivano da varie scuolesimilari esistenti in Lombardia.

Renato Bandera

SESTO SAN GIOVANNIAppuntamento con l'arteTutti i soci Coop sono invitati a visitare le Mostre dipittura presso la Civica scuola di pittura FedericoFaruffini di Sesto S. Giovanni:

dal 15 febbraio al 5 marzo :

"I DIPINTI DI GIORGIO MARANGON"

dal 15 marzo al 2 aprile:

"RIFLESSIONI SUL "900"Opere eseguite nelle scuole d'arte F.Fa ru ffini di Se-sto S. Giovanni e P. Nerud a di Cinisello Balsamo

dal 10 a128 maggio:

OPERE DI ALLIEVI SEGNALATI DALLA CIVI-CA SCUOLA F. FARUFFINI.

Ingresso gratuito

a cura delComitato Soci diSesto S.Giovanni

Una "calza" piena di doni , la rappresentazione tea-trale di "Casper" con il "fantasmino" a cura dei ra-gazzi-attori della Cooperativa Arci-Torretta, ha ac-colto i bambini di Sesto San Giovanni il 5 gennaio,presso lo Spazio Arte. Come tutti gli anni un succes-so che si ripete, sempre con più entusiasmo e un piz-zico di magia in più, perchè la "Befana" è semprequella vecchietta così anziana, ma così tanto buonache porta, nonostante il freddo inverno, una calza diregali a tutti i bambini buoni.

Maria Rosaria Laeelli

...e a Muggiò

Grande festa al Palazzetto dello Sport di Muggiò il 6gennaio 1998 in onore di una Socia Coop molto parti-colare: "la befana". Una Socia che per un sol giorno èal centro dell'attenzione dei più piccini e, di tanti ri-cordi dei più grandi. Nel pomeriggio i partecipantihanno assistito alle narrazioni dei Pupazzi di LuciaOsellieri, ai giochi di prestigio del mago Morosetti,alle performance del giocoliere Santosh Dolimano.L'iniziativa è stata promossa dalla CooperativaEdificatrice di Muggiò insieme al Comitato soci Coop;una collaborazione che da anni propone questo ap-puntamento e altre feste locali. Lo spettacolo si è con-eluso con la consegna, da parte della befana, di unacalza ad ogni bambino.

Luciano Di Santo

Nella foto alcuni bambini dell'asilo nido "Marx" mentre uti-lizzano i carrelli donati dalla nostra cooperativa in un'ani-mazione sul supermercato realizzata con le educatrici.

BAGGIO CORSICO ZOIA

Pomeriggio danzanteUn saluto natalizio in allegria è stato al centro del-l'iniziativa promossa dal Comitato soci Coop presso ilCircolo Arci di Milano/Baggio. La socialità di Coop èanche questal In un costesto sociale che tende a con-siderare le grosse aree di vendita, come i Centricommecial i, ancheluoghi di aggregazio-ne, i soci Coop nondimenticano glihabitat naturali del-le relazioni, quelledi un tempo: 1a fa-miglia, il cinema, eperchè no?, le festeda ballo!.Un'inizia-tiva sicuramentenon nuova e origina-le, ma sempre capa-ce di allietare con unsorriso i pomeriggidomenicali ed essereil primo, grande ele-mento della socia-lità.

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COOP LOMBARDIA

La Coop sei tu

marzoun voto per contare di più

n 5-6-7 marzo, in ogni punto vendita Coop,tutti i Soci potranno votare per l'elezione deinuovi Comitati Soci.11E' una occasione importante per contare dipiù. Una occasione da non perdere, per indi-care i rappresentanti degli oltre 260.000 socidi Coop Lombardia.

Per esprimere ilvoto, sarà suffi-li I CV14-0 tAA-2,cr»~.

IPAN

CAAL C144.01~4A_

ciente presentarsi ci-uo- certi) ?ai seggi elettoralidel proprio pun-to vendita, muni-ti di un documen-to che attesti lacondizione di So-cio Coop (tesserasconti, libretto dideposito). Tre milioni di soci. Tre milioni di persone come te.