1991 - anno 10 - n. 8 ottobre · sempio, il classico pane e marmellata (o miele) oppure i biscotti,...

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1 Il panino la mensa e il ristorante alla pagina 3 2 Gli sfasciacarrozze non bastano più pagina 10 3 Tutti i rifiuti d'Europa elle pagine 8 e 9 4 La macchina della spesa alle pagine 12 Anno 10 - N.8 ottobre 1991 mensile della Coop Lombardia QUATTRO SPOT PUBBLICITARI PER LA COOP WOODY ALLEN RACCONTA... L'etica e la sostanza dell'organizzazione cooperativa italiana lo hanno convinto e si è riconosciuto in questa filosofia di dife- sa del consumatore. L'intervista alla pagina 6 g àm il quale _ LmoINISIIIIIRC, • PRESEIATO IL RAPPORTO COOP SONSUMI - PREZZI - DISTRIBUZION :CNC» AL RALLENTATORE MI 1988 Ej r sem. In ,-1 . Il n e M , N. ,-, ..i ,.... en -,g mi E n n. ,,, n ., m ,.. ,.., . CI Il ALIMENTARI GENERI VARI sai.- CARNI - PHSCE ORTOFRUTTA S COOP LOMBARDIA APRI IL NUOVO COMPLESSO L'edificio complessivo dell'ipermercete IPER !MOGIO DISTRIBUZIONE FINALE QUOTE DI MERCATO COOP IN LOMBARDIA VALORI CORRENTI % Articolo e grafici a pagina 4 L'ANNUALE INCONTRO DELLA ASSOCIAZIONE LOMBARDA CON LA STAMPA L'IMPROVVISA SCOMPARSA DI ODDINO MAGNANI 11 28 luglio scorso un grande lutto ha colpito Coop Lombardia e l'in- tera organizzazione co- operativa lombarda: è deceduto improvvisa. mente a Cremona, stroncato da un infarto, Oddino Magnani. Aveva 58 anni. L'emozione è vivissima in tutti coloro che lo hanno conosciu- to, frequentato e che hanno avuto la possibi- lità di collaborare con lui, scoprendo le doti migliori di dirigente della Cooperazione. Ro- magnolo di origine, si e- ra trasferito a Cremane all'inizio degli anni '50 per ricoprire incarichi di direzione nel Partito socialista italiano. Di- venuto assessore alle Finanze del Comune di Cremona, aveva mo - strato le sue capacità di amministratore e forse proprio quell'esperienza lo aveva portato nel novembre 1962 alla presidenza della Féde- razione provinciale del- le Cooperative. Non in- differente fu iI suo ruo- lo nella creazione del- l'Unione cremonese del- le Cooperative di Con- sumo alla cui presiden- za venne chiamato nel mese di ottobre del 1966. Sensibile al mutare dei tempi, all'evoluzione del costume, agli svi- luppi dei sistemi com- merciali e della distri- buzione seppe dare, nel gruppo dei dirigenti cremonesi un impulso notevole all'affermarsi dell'azienda cooperati- va. Tanto da diventare, quando nel 1984 avven- ne la fusione delle due più grosse imprese coo- perative della regione, Ucc e Coop Lombardia, Consigliere delegato della nuova azienda. 'Uomo semplice, schiet- to, esprimeva sempre le proprie idee, non facen- do certo ricorso eccessi- vo alle arti della diplo- mazia. Il suo irrefrena- bile dinamismo lo por- tava a stare fra la gen- te, ad occuparsi di mol- te cose, tanto da parte- cipare alla creazione di Apre il nuovissimo I- percoop di Saggio. E il secondo che Coop Lom- bardia costruisce nel comune di Milano. 'E un motivo di orgo- glio — sottolinea Ales- sandro Lago, presiden- te dell'ipercoop —, esse- re l'unica catena della grande distribuzione a contare ben due iper- mercati sul territorio di una metropoli europea come Milano". "5.000 mq. di vendita, alcuni negozi specializ- zati, un look completa- mente rinnovato. Con queste armi contiamo di migliorare ulterior- mente la qualità dei no- stri servizi" conferma il vicepresidente Franco Laudi. La catena degli iperco- op si allunga: dal fortu- nato esperimento di Bo- noia si è giunti alla se- conda tappa. Nelle pagine interne un ampio servizio sodalizi come la Società ciclistica "Bigio Spotti" di cui divenne presiden- te a riprova del ruolo da lui svolto come anima- tore. Oddino Magnani lascia quindi un vuoto non soltanto dentro il movimento cooperative. Iniziativa sconto soci n.3 .Confezione • .• ." •• da' kg. *circo Prezzo a! `19-'. 2 1 A 0 0' Validità dell'iniziativa 28 ottobre 1991/16 novembre 1991

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1Il paninola mensae il ristorante

alla pagina 3

2Glisfasciacarrozzenon bastano più

pagina 10

3Tuttii rifiutid'Europa

elle pagine 8 e 9

4La macchinadellaspesa

alle pagine 12

Anno 10 - N.8 ottobre 1991mensile della Coop Lombardia QUATTRO SPOT

PUBBLICITARI PER LA COOP

WOODYALLENRACCONTA...L'etica e la sostanza dell'organizzazionecooperativa italiana lo hanno convinto esi è riconosciuto in questa filosofia di dife-sa del consumatore.

L'intervista alla pagina 6

gàmil

quale _LmoINISIIIIIRC, •PRESEIATO IL RAPPORTO COOP SONSUMI - PREZZI - DISTRIBUZION

:CNC»AL RALLENTATORE

MI 1988

Ej r sem. In,-1

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IlALIMENTARI GENERI VARI sai.- CARNI - PHSCE ORTOFRUTTA

SCOOP LOMBARDIA APRIIL NUOVO COMPLESSO

L'edificio complessivo dell'ipermercete

IPER!MOGIO

DISTRIBUZIONEFINALE

QUOTE DIMERCATO COOPIN LOMBARDIA

VALORICORRENTI %

Articolo e graficia pagina 4

L'ANNUALEINCONTRO DELLAASSOCIAZIONELOMBARDACON LA STAMPA

L'IMPROVVISA SCOMPARSADI ODDINO MAGNANI11 28 luglio scorso ungrande lutto ha colpitoCoop Lombardia e l'in-tera organizzazione co-operativa lombarda: èdeceduto improvvisa.mente a Cremona,stroncato da un infarto,Oddino Magnani. Aveva58 anni. L'emozione èvivissima in tutti coloroche lo hanno conosciu-to, frequentato e chehanno avuto la possibi-lità di collaborare conlui, scoprendo le dotimigliori di dirigentedella Cooperazione. Ro-magnolo di origine, si e-ra trasferito a Cremaneall'inizio degli anni '50per ricoprire incarichidi direzione nel Partitosocialista italiano. Di-venuto assessore alleFinanze del Comune diCremona, aveva mo -strato le sue capacità diamministratore e forseproprio quell'esperienzalo aveva portato nelnovembre 1962 alla

presidenza della Féde-razione provinciale del-le Cooperative. Non in-differente fu iI suo ruo-lo nella creazione del-l'Unione cremonese del-le Cooperative di Con-sumo alla cui presiden-za venne chiamato nelmese di ottobre del1966.Sensibile al mutare deitempi, all'evoluzionedel costume, agli svi-luppi dei sistemi com-merciali e della distri-buzione seppe dare, nelgruppo dei dirigenticremonesi un impulsonotevole all'affermarsidell'azienda cooperati-va.Tanto da diventare,quando nel 1984 avven-ne la fusione delle duepiù grosse imprese coo-perative della regione,Ucc e Coop Lombardia,Consigliere delegatodella nuova azienda.'Uomo semplice, schiet-to, esprimeva sempre le

proprie idee, non facen-do certo ricorso eccessi-vo alle arti della diplo-mazia. Il suo irrefrena-bile dinamismo lo por-tava a stare fra la gen-te, ad occuparsi di mol-te cose, tanto da parte-cipare alla creazione di

Apre il nuovissimo I-percoop di Saggio. E ilsecondo che Coop Lom-bardia costruisce nelcomune di Milano.'E un motivo di orgo-glio — sottolinea Ales-sandro Lago, presiden-te dell'ipercoop —, esse-re l'unica catena dellagrande distribuzione acontare ben due iper-mercati sul territorio diuna metropoli europeacome Milano"."5.000 mq. di vendita,alcuni negozi specializ-zati, un look completa-mente rinnovato. Con

queste armi contiamodi migliorare ulterior-mente la qualità dei no-stri servizi" conferma ilvicepresidente FrancoLaudi.La catena degli iperco-op si allunga: dal fortu-nato esperimento di Bo-noia si è giunti alla se-conda tappa.

Nelle pagine interneun ampio servizio

sodalizi come la Societàciclistica "Bigio Spotti"di cui divenne presiden-te a riprova del ruolo dalui svolto come anima-tore. Oddino Magnanilascia quindi un vuotonon soltanto dentro ilmovimento cooperative.

Iniziativa sconto soci n.3

.Confezione • .• ."

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da' kg. *circoPrezzo a! `19-'.21 A00'

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Validità dell'iniziativa28 ottobre 1991/16 novembre 1991

E RICETTDl QUALECONSUMO

CREMA DI CAROTEIngrodionfi (per 4 persone): 500 g di caro-te, 2 cipolle bianche, I cucchiaio di olio extra ver-gine d'oliva, 1/2 litro di latte, 1 tuorlo d'uovo, 1cucchiaio di maizena, 1 cucchiaio di parmigianograttugiato, sale, pepe, 1 cucchiaio di semi d'aneto,acqua q.b.Lavate le carote, mondatele e privatele della punta edelle radici. 'ragliatele a rondelle e fatele stufare in u-na pentola insieme alla cipolla affettata, all'olio e a u-na tazzina di acqua. Quando sono cotte passatele alsetaccio, rimettete la purea ottenuta nella pentola eaggiungete il latte. Diluite con acqua in modo da otte-nere 4 porzioni di zuppa. In una tazzina stemperate iltuorlo d'uovo con la maizena e un goccio di brodo. U-nite il composto alla minestra e lasciate cuocere per

p,aio di minuti mescolando. Versate in 4 fondine espolverizzate con semi di aneto. Servite ben calda.

Volere nutritivo per porzione:Proteine g 8 Carboidrati g 16Grassi g 9 Calorie 178

ENZA CRIMINALIZZAR-E QUESTO INGREDIENTE CHE FORNISCE QUEL TANTO DI D01~

VENTICHILOGRAMMIPRO CAPITEALL'ANNO INITALIA.NOVEMILAMILIARDISPESI INBISCOTTI,MERENDINE EDOLCIUMI VARINEI DODICI MESI.CHI DEVELIMITARNEIL CONSUMO

nsumiamo più di 20 kg. di zucchero procapite all'anno, spendendo, in biscotti,

erendine e dolciumi vari, 9000 miliardi.Eppure gli esperti raccomandano: zucchero?Meglio con moderazione. Dobbiamo proprio ri-nunciare a soddisfare il nostro desiderio didolcezza? No. Ma c'è dolcezza e dolcezza. E bi-sogna saper scegliere, dosare, quello che ci of-frono la natura... e il mercato._ Ecco qualchesuggerimento. Il saccarosio, ovvero il normalezucchero, è una sostanza contenuta in diversivegetali ma le sue fonti più comuni sono lacanna e la barbabietola da zucchero. Dallacanna da zucchero si ricava, attraverso un

procedimento di lavorazione piuttosto compli-cato, il succo che, opportunamente trattato, sitrasforma in una parte liquida, detta melassae in una parte solida, cristallina, giallo bruna:lo zucchero di canna, che può essere utilizzatotale e quale, oppure sottoposto al processo diraffinazione per renderlo più bianco. Con unprocedimento analogo si ricava lo zuccherodalla barbabietola, ma a differenza di quello dicanna, quest'ultimo diventa commestibile solodopo il processo di raffinazione. Dal punto divista nutritivo le due qualità dello zuccherohanno identiche proprietà, sono infatti costi-tuiti dalla stessa sostanza: il saccarosio.

ODERATAMENTEZUCCHERO

FRUTTIDISTAGIONE

di Carla Barzanò

Il saccarosio è una so-stanza esclusivamenteenergetica (392 calorieper 100 g) formata daglucosio e fruttosio, duecarboidrati semplici,largamente diffusi innatura, per esempionella frutta, nei cerealie nei legumi. Una voltaassorbito, lo zuccheroviene scisso nei suoi co-stituenti principali(glucosio e Fruttosio) etrasformato in energia,utilizzabile per lo svol-gimento di tutte le atti-vità dell'organismo, inparticolare di quellamuscolare. L'organismonon ha però un'esigen-za specifica di questasostanza: può infatti ri-cavare l'energia di cuiha bisogno da tutti glialimenti ricchi di car-boidrati (pasta, pane,riso, legumi) che, ri-spetto al saccarosio,hanno iI vantaggio dicontenere moltepliciprincipi nutritivi bene-fici (vitamine, minerali,fibra). C'è poi da ag-giungere che mentre icarboidrati complessivengono assorbiti len-tamente, lo zucchero haun assorbimento moltorapido, e tende quindi ainnalzare velocementela glicemia (quantità di

CAROTAÈ la radice di una piantache appartiene alla fa-miglia delle Ombrellife-re. Presente sul mercatotutto l'anno, si trova indiverse varietà, con for-me e colori leggermentediversi ma con caratteri-stiche organolettiche enutritive simili.Scegliete: carote sode(l'eccessiva flessibilitàdella radice è indice discarsa freschezza), privedi biforcazioni, con lapelle sottile e un coloregiallo arancio vivace. La

zucchero presente nelsangue). Per questo seconsumato in elevatequantità, stimola inmodo intensivo la secre-zione di insulina favo-rendo inoltre una mag-giore predisposizioneall'obesità e all'atero-sclerosi. I golosi di dolcicorrono infine un altrorischio: lo zucchero tra-sforma la normale florabatterica della bocca edetermina la formazio-ne di acidi organici cheerodono lo smalto origi-nando le carie. Non è ilcaso però di criminaliz-care questo delizioso in-grediente della nostratavola. Chi è sano, puòconcedersi la sua razio-ne di dolcezza quotidia-na, consumando, per e-sempio, il classico panee marmellata (o miele)oppure i biscotti, almattino, per la primacolazione. Nulla da ec-cepire anche sull'abitu-dine di mettere qual-che cucchiaino di zuc-chero nelle bevande perrenderle più gradevoli.Basta che gli zuccherisemplici non superino il10% delle calorie gior-naliere (tradotto inquantità, dai 20 ai 45 gdi zucchero al giorno),In pratica zucchero edolciumi (vedi le recla-mizzatissime merendi-

porzione centrale (chia-mata anche cuore) deveessere sottile, poiché incaso contrario la carotarisulta legnosa.Conservate: in frigori-fero, avvolte in un sac-chetto di plastica, dura-no qualche settimanasenza perdere i loroprincipi nutritivi.In cucina: grazie al lorogusto delicatamente dol-ce e aromatico le caroteinsaporiscono sughi, stu-fati, arrosti, bolliti. Otti-me come contorno, cotteoppure crude ed even-tualmente mischiate adaltre verdure si prestano

nel non devono diventa-re un sostituto di altrialimenti più equilibraticome pasta, pace, ecc....In caso di diabete, so-vrappeso, dislipidemie,il discorso cambia: èraccomandabile limita-re il più possibile il con-sumo di zuccheri sem-plici, ma non per questoè necessario ricorrerealle alternative artifi-ciali f v. box), vale piut-tosto la pena di rivede-re il proprio stile ali-mentare

DOLCIFICANTIARTIFICIALISecondo la pubblicità, idolcificanti artificialiassicurano una lineaperfetta. Ma in realtànon esiste alcun prodot-to dietetico che, per séstesso, fa dimagrire. I-nutile quindi illudersidi restare snelli sola-mente perché si sosti-tuisce il solito cucchiai-no di zucchero con unapastiglietta di dolcifi-cante e poi, magari, siabbina alla tazzina dicaffé una brioche. Me-glio, piuttosto, conce-dersi un paio di cuc-chiaini di zucchero (allafin fine sono solo 10 ca-lorie!) ed evitare un a-buso di torte, biscotti edaltri dolciumi, che han-

anche alla preparazionedi sformati e tortini deli-ziosi che possono costi-tuire un'ottima alterna-tiva vegetariana ai solitisecondi piatti. Con il lorocolore sgargiante infinele carote sono una guar-nizione allegra per moltipiatti.Valore nutritivo: cometutte le verdure la caro-ta fornisce vitamine, mi-nerali e fibra. In partico-lare contiene elevatequantità di carotene(precursore della vitami-na A), sostanza che eser-cita un effetto disintossi-cante e previene alcune

Canne do zucchero

no un contenuto calori-co molto elevato poichésono generalmente ric-chi di grassi. Lo stessovale per certi tipi di be-vande (come la Diet-Co-ca) e alimenti dolci(marmellate, biscotti,ecc...) cosiddetti dieteti-ci, realizzati utilizzandodolcificanti artificialiprivi di contenuto calo-rico. Spesso il loro gu-sto è piuttosto sgrade-vole, hanno un costo e-levatissimo e inoltre,basta leggere l'etichettaper rendersi conto chesi tratta di veri e proprifarmaci, da utilizzarecon estrema cautela.

malattie degenerative,tanto che il NationalCancer Institute statu-nitense raccomanda diconsumare le carote quo-tidianamente. Oltre afornire preziosi nutrientiquesta verdura, consu-mata cruda, ha un effet-to antidiarroico e astrin-gente ed è dunque racco-mandabile in caso didiarrea e disturbi inte-stinali anche nella pri-ma infanzia,

DOLCIFICANTINATURALI

MIELE: è il dolcificanteche vanta una tradizio-ne più antica. Rigorosa-mente naturale, derivadalla lavorazione delnettare che le api melli-fere succhiano dai fiorie immagazzinano nel-l'alveare, dopo averlomodificato con una sor-ta di digestione. Contie-ne una miscela di zuc-cheri (fra cui il 40'1 difruttosio), circa il 20%di acqua, e tracce di al-tre sostanze nutritive(minerali, vitamine, en-zimi, ecc...).Fornisce 320 calorie percento grammi, vale adire che, a parità di pe-so, è leggermente menocalorico dello zucchero(392 calorie).In confronto a quest'ul-timo ha anche un'azio-ne meno evidente sullastimolazione dell'insuli-na, per via del suo ele-vato contenuto di frut-tosi°.E dunque una validaalternativa allo zucche-ro, soprattutto perbambini ed anziani, epuò essere utilizzato,con molta moderazione,anche da chi ha proble-mi di diabete.PROTT'OSIO: è lo zuc-

chero che addolcisce lafrutta.Ha un contenuto calori-co uguale a quello dellozucchero, ma il suo po-tere dolcificante è quasidoppio. Basta dunqueutilizzarne la metà perottenere lo stesso risul-tato.

fruttosio inoltre è as-sorbito più lentamentedel glucosio e le tappeiniziali della sua degra-dazione non stimolanola produzione di insuli-na.Alcuni ricercatori so-stengono addiritturache abbia un effetto te-rapeutico sui diabete.In realtà, questa teorianon è affatto dimostra-ta.Il fruttosio può essereutilizzato come zucche-ro alternativo dai dia-betici a patto che nonvenga impiegato inquantità eccessive.

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IN CUCINALa dieta vi impone di riduril consumo di zucchero? Ecqualche piccolo trucco per n1ricorrere ai dolcificanti articieli.• Ai caffé preferite te e infcmeno amari, che sono delizieanche al naturale (per escipio tiglio, menta, carcadè).

SPECIALEBAMBINII vostri figli mangianoa scuola? Non preoc-cupatevi, di fame nonmuoiono certo. Anzi,ormai, nel 50-60% deicasi, la ristorazionescolastica è program-mata da esperti e lamensa offre menu va-ri, equilibrati, prepa-rati con cura.• Non riempite la lorocartella di merendine.Se mangiucchiano tut-ta la mattina, in men-sa finiscono col man-giare poco o niente, ela loro dieta risulteràcompletamente squili-brata.• Controllate con curail menu. A casa, potetepreparare cibi diversida quelli di mezzogior-no, integrando in mo-do ottimale la dieta.• Cercate di non farerimostranze, se, qual-che volta, il menu delgiorno non è gradito avostro figlio. Alcunipiatti sono proposticon l'intento di educa-re i bambini a consu-mare verdure, legumied altri eibi salutari,All'inizio, vengono so-lo assaggiati e lasciatisul piatto, ma, a poco apoco, finiscono col ve-nire a piacere.

di Giorgio VozzaAMERICANOE SNOB

IVGGI/DOMANI

Il suo vero nome era Ktnigsberg, quello della cit-tà russo-tedesca sul Baltico dove nacque il filosofoEmanuele Hant. Ma Woody Allen è di Brooklyn, ilsobborgo di New York dove in cent'anni si sonomescolati italiani, irlandesi, slavi e tanti altri eu-ropei poveri alla ricerca nella grande metropoli dilavoro, benessere e dignità. Ebreo americano marusso europeo d'origine Woody Allen firma i filmtelevisivi per la pubblicità delle Coop italiane. U-na scelta audace, costosa, ma probabilmente feli-ce; di certo ben soppesata nelle motivazioni e nel-le finalità. I tanti che al cinema hanno visto lesue opere ne hanno gustato l'ironia, la delicatez-za, il pudore e la semplicità. Tutte caratteristichedecisamente fuori moda, in piena controtendenzarispetto alle smancerie e agli esibizionismi dei di-vi e dei divetti del mondo dello spettacolo. Luistesso detesta gli eccessi. E schivo, ama la musicamoderna e il Nord Europa. Veste con modestia,mangia per mesi nello stesso posto quasi le stessecose: minestra, sogliola e creme caramel. Che ef-

fette avranno i suoi film Coop sul pubblico italia-no? Serviranno a far aumentare simpatia e ap-prezzamento per le cooperative di consumatori?La sottile comicità con la quale il regista america-no tratta temi importanti come la qualità dei prii-dotti, la freschezza e la naturalità degli alimenti,renderà attraenti questi argomenti? E poi un lin-guaggio televisivo sottotono, più sussurrato chegridato, riuscirà a emergere nel frastuono pubbli-citario? Si farà vedere, si farà sentire? E ben diffi-cile rispondere adesso a queste domande. Però, sele Coop hanno convinto lo snob Woody Allen agirare dei film pubblicitari (per lui è la prima vol-M), non è di certo solo per i soldi. Di quelli sonostati in tanti a offrirgliene una quantità e per lepiù diverse avventure pubblicitarie. Il regista a-mericano ha accettato la proposta delle Coop an-che per altri motivi. Perché ha colto quel qualcosain più, quei qualcosa di diverso e di serio che lacooperazione ha da dare a lui come a tutti i con-sumatori.

INSALATADI CAROTE CRUDEIngredienti (per 4 persone): 500 g di ca-ro, 2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, 1cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 spicchio d'a-glio, sale e pepe q.b., il succo di I limone.

Grattugiate grossolanamente le carote, tritateaglio e prezzemolo, quindi mettete tutto in unaterrina.Condite con olio, limone, sale e pepe e mescolatecon cura.

Valore nutritivoper porzione:

ProteineGrassiCarboidratiCalorie

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LE RICETTEDl QUALECONSUMO

3

)5TRA TEMPRE PIC=FETti AL—wausaiii~~ -

O IN. PANINOTEM

L'ARTE DI it4 ►L RISVOLTO'DOLCE"(ELLE CROCIATEmondo alcuni studiosi la predi-zione per il sapore dolce è inna-L, ed e proprio questa preferen-k alimentare a farci accettare,o dai primi giorni di vita, laissicurante dolcezza del latteinterno. Non solo: l'attrazione i-intiva per gli alimenti dolci hautato gli uomini primitivi a se-zionare i cibi pio ricchi di ener-a utilizzabile (frat-i, cereali, miele. ecc.), scartandotoste quelli dal sapore amarole spesso nascendone sostanzeissiche. Una cosa e certa: gli ali-Lenti dolci non sono mai manca-dalla nostra tavola anche se,

no a un paio di secoli fa, per',Mistero il nostro desiderio diDIcezza dovevamo accontentarciella frutta e del miele, lo suo-ierii era un ingrediente iarissi-io e prezioso. In Oriente Ia tec-ira di lavorazione della cannaa zucchero era conosciuta giàel 500 a.C.. Sotto la dominazio-e araba la coltivazione e la la-orazione della canna furono in-rodotte nel nord Africa e inpagna mentre l'Europa conobbe

zucchero durante le crociate.fa da noi questo ingrediente co-tosissimo si usava solo in far-leda, per preparare pillole eiedicamenti che, secondo le teo-e mediche dell'epoca, avevanoTetti miracolosi.2 America, la coltivazione in-msiva di canna da zucchero

con gli Spagnoli e determinòespansione della tratta degliditevi. Nel 700, con lo sviluppael colonialismo, in Europa ce-linciò una importazione siate-tatica e massiccia di tè, caffè,meniate e zucchero. Alla fineel secolo, ogni inglese consuma-ti ben 8 kg di zucchero all'anno.gli inizi del XIX secolo per con-7ashwe gli effetti del blocco [le-ale imposto dagli inglesi. Napo-woe promosse lo coltivazionenensem della barbabietola daucchero. L'Europa Fu cosi inrado di produrre lo zuccheroenza dipendere dai mercati o-ientali. Dopo la metà delr800L'esco ingrediente conquistò fat-a sempre più larghe di mercatopoco a poco, diventò un prodot-

i di largo consumo.

ie proprio non potete ri-nciare al caffè attenuate il) gusto amaro diluendoloL un goccio di latte.

colgono irrefrenabili vo-a di dolce? Invece di buttar-su torte e pasticcini provateireparare in casa rnacedo-i., purè di mele, budini edri dessert sfruttando In na-•ale dolcezza della frutta.

ECCO QUALCHECONSIGLIOSULLE SCELTECHENONCONTRASTANOCONLA SALUTE

di Carla Barzanò

Nei giorni feriali, quan-do arriva l'ora del pran-zo, pochi possono conce-dersi il lusso di tornarefra le mura domestiche.Moltissime persone so-no costrette ad arran-giarsi come possono: inmensa, nel bacetto sot-to l'ufficio, nella tratto-ria a gestione casalin-ga. Chi lavora pranzafuori casa almeno 200volte all'anno. E se il ci-bo è di qualità scadenteo è abbinato in modosquilibrato, col tempo,la salute ne risente: cisi ritrova con l'intestinopigro, la digestione fati-cosa, il colesterolo alto,senza contare i chili ditroppo. Per fortuna ilcrescente desiderio dimangiare sano degli u-tenti, sta stimolandochi si occupa di ristora-zione a migliorare laqualità dei pasti. Mabasta scegliere il cibocon un po' di attenzionee si riesce a mangiaresano, equilibrato, inqualsiasi situazione.Ecco qualche consiglio.

IN MENSA OAL RISTORANTE

Nei ristoranti lussuosie nelle mense di buonlivello scegliere è, quasisempre, facile: la lineadi cibi leggeri, prepara-ti con materie prime ec-cellenti, è una consue-tudine. Lo stesso non sipuò sempre dire del ri-storantino e della men-sa aziendale. Ma con unocchio attento qualcosadi buono si trova sem-pre.• scegliete solo o unprimo o un secondo, ac-compagnati da una dop-

pia razione di verdura,pane, ed eventualmentefrutta. In questo modoeviterete di esagerarecon le calorie e non sa-rete colti da una fasti-diosa sonnolenza pome-ridiana.• Sempre per evitareun surplus calorico (e digrassi) rinunciate al "fi-nale" a base di formag-gio o torta, la frutta fre-sca è molto più sana!• Non lasciatevi tenta-

re dai cibi troppo condi-ti, elaborati. Meglio checerte specialità (per e-sempio, le lasagne, glispezzatini, ecc.) ve leconcediate a casa vo-stra, selezionando concura gli ingredienti.• Privilegiate le prepa-razioni leggere, i piattipoco cucinati. Un esem-pio? Verdure crude ocotte, pasta al pomodo-ro, carne e pesce arro-sto o ai ferri o formag-gio, frutta fresca di sta-gione.• A proposito di verdu-re: di solito, in mensa eal ristorante non man-cano mai. Prendetenein abbondanza e non la-sciatevi scappare l'oc-casione di qualche buonminestrone, di una zup-pa di verdura.Spesso sono piatti che acasa non si cucinanoper mancanza di tempo.• Non concedetevigrandi libagioni. Apranzo, un bicchiere divino è più che sufficien-te, soprattutto se nonvolete correre il rischiodi appisolarvi in ufficio.• Durante il pomerig-gio, tenete a portata dimano un po' di frutta,per attenuare eventualivuoti di stomaco.• A casa, alla sera, cer-cate di mangiare quelloche non avete consuma-to a pranzo. Se, per e-sempio. vi siete già con-cessi un bel piatto dipastasciutta, è inutileripeterlo a cena; vice-versa, quando a pranzoavete consumato carne,pesce o formaggio, peril pasto serale preferitei cereali (ovviamentecon le indispensabiliverdure!...) Nota bene:contrariamente a quan-to si crede, prosciutto,

salame, bresaola ed al-tri salumi sono da con-siderare come la carne!

AL BAR OIN PANINOTECA

Qualcuno non ha nellevicinanze ristoranti emense e deve ripiegaresulla paninoteca. Il pa-nino imbottito non è ilmassimo, soprattuttonelle stagioni più fred-de, quando si sentirebbeil bisogno di mandar giùqualcosa di caldo. Fral'altro, consumando abi-tualmente un pasto abase di soli panini, sicorre il rischio di nonsoddisfare le proprie ne-cessità alimentari, so-prattutto per quanto ri-guarda vitamine, mine-rali e fibre. Ma con mipo' di attenzione è possi-bile correre ai ripari eriequilibrare la dieta.• Per prima cosa conce-detevi una prima cola-zione abbondante e sa-lutare in modo da assu-mere una certa percen-tuale di principi nutriti-vi vitali, fin dal matti-no. Un esempio? Fruttafresca, yogurt, fiocchi dicereali, spremute di a-grumi, pane tostato,formaggio magro, ecc....• Evitate panini dallefarciture sospette, salsi nestuzzicanti (ma, sui lun-ghi tempi, deleterie por lostomaco), carni, pesci everdure impanate.• Privilegiate i paninisemplici, prepararti coningredienti ben identifi-cabili.• Rinunciate alle be-vande con le bollicine,tipo coca, aranciata ec-c... (sono una inutilefonte di calorie vuote,prive cioè di principinutritivi) dando la pre-

Ferenza all'acqua mine-rale e alle spremute diagrumi (ottima sorgen-te di vitamina C, chenei panini manca).• Durante il pomeriggio,se potete, prendete unaspremuta, uno yogurt oun po' di frutta fresca.• Se a pranzo avetemangiato solo un pani-no, a cena vi serve unpasto ben equilibrato.Ma esagerare è inutile,anzi, dannoso.Durante la notte ilmetabolismo basalerallenta, il consumo e-nergetico diminuisce ele calorie consumate ineccesso tendono ad accu-mularsi, sotto forma digrasso, più facilmenteche di giorno.• Innanzitutto cercatedi mangiare presto, cosìeviterete di coricarvi col"peso sullo stomaco".Quali cibi scegliere?Verdure superabbon-danti (soprattutto se apranzo non ne aveteconsumate), legumi, ce-reali e piccole quantitàdi cibi di origine anima-le cucinati semplice-mente, Meglio evitare isalumi (prosciutto ecc...)soprattutto se li avetegià consumati nel pani-no.

IN UFFICIOSe non avete a disposi-zione mense e ristoran-ti e la paninoteca non viispira, potete ancheportare qualcosa da ca-sa e consumarlo nell'in-tervallo di lavoro.• Vanno benissimo leinsalate giganti di ver-dure crude e cotte, ilformaggio magro, qual-che fetta di carne crudafredda o di prosciuttocrudo.

FUORICASA

Consumi aguentari dellefamiglie. Pasti fuori casa per

luogo di fruizione 1990

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1989 1990 1" Sem. '91

Sviluppo dei consumialimentari delle famiglie

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Spese delle famiglie peril tempo libero.

Incrementi reali persingole attività 1990 %

▪ Spettacoli

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Acquisti di mezzi ditrasporto. Incrementi %

per prodotto 1990 -Numero pezzi

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Consumi delle famigliedi acqua minerale.Pro capite 1990

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ECONOMICA br N ANNO PRESENTATA DA=CIAZIONE DELLE COOPERATIVE LOMBARD115-9TU 11.9—I IONEAffifflammiimmirag---- _

LA RELAZIONEDI ENRICOMIGLIAVACCASU CONSUMI -PREZZI -DISTRIBUZIONE

SI COMPRA DI PIÙdiugopi. CALANO I CONSUMI ALIMENTARIAnche quest'anno, aiprimi di settembre,l'Associazione lombardacooperative di consuma-tori ha presentato allastampa il suo rapportosu "Consumi - Prezzi -Distribuzione".La situazione economi-ca italiana attraversaun periodo che secondoalcuni è di "stagflazio-ne" (stagnazione t in-flazione), secondo altriè di recessione o di ral-lentamento.L'economia mondialenon è in fase molto mi-gliore e comunque il no-stro paese rischia di

non riuscire ad aggan-ciare la ripresa interna-zionale, lenta e discon-tinua.L'inflazione, che ha ri-preso a salire in Italia,è trainata dai settorinon sottoposti alla con-correnza internaziona-le: i servizi pubblici eprivati, che continuanoa costare di più senzamigliorare l'efficienza.Come ha sottolineatoEnrico Migliavacca,presidente dell'Associa-zione, nella sua relazio-ne, i consumatori han-no continuato ad acqui-stare di più. Ma se i

consumi in generalecrescono mediamentedel 3,5 per cento all'an-no, i consumi alimenta-ri crescono dell'1,1 percento.Calano quindi i consu-mi alimentari come pe-so nel paniere della spe-sa familiare: oggi sonoal 20% (erano al 31%nel 1980, è probabileche in Lombardia sianogià al 15%).Quali sono gli alimentiche contano di meno og-gi? Le carni, gli oli e igrassi, le bevande alco-oliche. Naturalmente cisono prodotti di questo

comparto che vannomeglio. E il case dell'o-lio di oliva extravergineche supera sia il burroche gli altri alii.Il vino è percentual-mente in calo, avvicina-to dalla birra e supera-to dall'acqua minerale.Se si sommano pasta,frutta e verdura, ogni i-taliana consuma 400chili di questi prodottiin un anno.Giornali, libri, periodi-ci, sono superati daiprodotti di bellezza eprofumi (con un fortecontributo degli uomi-ni),

La spesa per l'auto, so-prattutto per il mante-nimento, supéra il 10%della spesa famigliare.Altra novità; la spesaper videocassette hasuperato quella per ilcinema (e si devono ag-giungere le spese per ivideoregistratori).Se si spende in tuttequeste cose, resta pocoper i libri: solo 60.000lire a testa (cioè 2 o 3 li-bri in un anno).Mentre in Italia solo il20% delle merci è ac-quistato nei supermer-cati, in Lombardia sia-mo ai 50 per cento.

La Coop in Lombardiarappresenta il 6% degliacquisti alimentariLa conferenza stampa,presieduta da GiorgioVozza, vice presidentedell'Associazione lom-barda cooperative diconsumatori, ha susci-tato grande interesse.giornalisti ottengonodalla Coop, la più gran-de organizzazione di di-stribuzione alimentarein Italia, informazioniche le fonti ufficiali nonriescono a dare in casigrande dettaglio e chesoprattutto arrivanomolti mesi dopo.

DALLA STAMPA a cura di Luciano Didero

o

"Ml FACCIA CREDITO"A questa domanda si risponde certamente di sì, se si ha lecarte in regola, purché siano di plastica.Più che un gioco di parole è la pratica quotidiana di molti i-taliani: sono infatti quasi il 18% che hanno abbandonato ilcontante, per convolare con le carte di credito.Recenti provvedimenti fiscali potranno solo rallentare lagrande marcia della "moneta di plastica", con la quale prestopotremo pagare ogni genere di servizio.

COLESTEROLO: IL BURRONON PIÙ COLPEVOLENormalmente il burro contiene colesterolo, in quantità signi-ficativa, ciò che lo rende potenzialmente dannoso per la salu-te, in presenza di consumi non occasionali, s'intende.Ma tra breve, se non altro per quanto riguarda il problemacolesterolo, se ne potrà consumare a volontà; grazie alla in-ventiva e tecnologia francese.Infatti presto sarà in vendita un burro che, attraverso lascrematura della sua frazione più grassa ha un colesterolobassissimo, quasi trascurabile.

ORMONI?NOGRAZIENel nostro paese non sono consentitigli ormoni in zootecnia, ciò che è giu-sto per la salute e per salvaguardarela stessa qualità del prodotto, tutta-via sappiamo che questi composti ac-crescono la produttività animale sen-sibilmente.E probabilmente questa la molla del-le sperimentazioni che si stanno fa-cendo nel terzo mondo allo scopo diaccrescere la produzione di latte finoad un 25% in più.Questa produzione intensiva, dellaquale per certi versi comprendiamole ragioni, non è tuttavia senza ri-schi: sia per gli stessi animali, sia indefinitiva per la salute di coloro checonsumeranno questo latte.

GRANBRETAGNA:IL "FAIDA TEDELCONTROLLO"Potremo presto diventare tutti "pic-coli chimici" almeno chi (e sono tan-ti) non si fida degli alimenti che con-suma, e teme per la sua salute.Sarà infatti presto disponibile un si-stema di analisi, un semplice test,che permetterà, a costi ragionevoli,di verificare a casa propria se nel ci-bo ci sono residui di pesticidi, causa-ti dai trattamenti agricoli. 4

LE CIFRESuperficie coperta:

Area vendita iper

Posti auto parcheggio

Banchi:

Carni e pollame:

Forneria:

Gastronomia:

Ortofrutta:

Vasca surgelati:

Armadio gelati:

Latticini e salumi:

Pasta fresca:

Pesce pronta:

La galleria dell'ipermercato sarà composta daiseguenti negozi: Calzolaio, Lavanderia,Rosticceria, Pescheria, Piccoli elettrodomestici,Bar tavola calda.

mq 8.616

mq 5.000

più di 500

ml 30

ml 11.25

ml 16,25

ml 12,50

ml 35

24 porte

m152

ml 6,40

ml 6,40

DOPO IL CENTRO COMMERCIALE BONOLA, COOP LOMBARDIA APRE IL OVO COMP r SO

,11:0,0,Easo ltliAGGICO

—igFr1"1"Fsi• i milarieS3 i -aricor

qualche decennioRaggio non era che una

frazione di campagna.Se aveva una qualche noto-1rietà era dovuta più che al-tre ad un organo, dipinto sul-le pareti della locale chiesa,che è rimasto immortalato inun celebre detto meneghino.Da quei tempi molte cose so-no cambiate, e della campa-gna non rimane oggi chequalche debole traccia, qual-che piccolo prato che a faticaè sopravvissuto allo sviluppourbanistico. La vecchia fra-zione è diventata un quartie-re e tutt'intorno domina, gri-gio e massiccio, il paesaggiodella metropoli fatto di gran-di strade ed enormi gruppi dicondomini che hanno resoBaggio uno del più popolosiagglomerati della città. Qui,in questa dinamica realtà diperiferia, nasce il secondo i-permercato Coop, una strut-tura che già nel suo aspettorigorosamente geometricovuole esprimere un linguag-gio di modernità, di innova-zione. Almeno altrettanto in-novativo e moderno quanto ilfratello maggiore, il centrocommerciale Bonola,

A Baggio non ci sarà un centro com-merciale, una struttura di ipermer-cato attorniata come a Bonola da de-cine e decine di negozi specializzati,ma solo un grande ipermercato, conalcune importanti integrazioni com-merciali.L'aspettativa, tuttavia, è di replicarequel consenso che è stato ottenuto,giova ricordarlo, in una situazionemolto simile, per caratteristiche am-bientali e di composizione sociale.Anzi, la seconda volta dovrebbe, a ri-gor di logica, essere più semplice del-la prima; con maggior esperienza, a-deguato rodaggio e una professionali-tà ormai acquisita la strada dovrebbeessere in gran parte appianata.

NUOVI MODELLI"Ipercoop diventa invece un'aziendapiù complessa — confessa il presi-dente, Alessandro Lago —. La gestio-ne di due punti vendita ci costringe acambiare i modelli organizzativi e sea Bonola tutte le funzioni erano con-centrate, ci dovremo confrontare a-desso con assetti nuovi tutti da veri-ficare ed ottimizzare".Nel progettare l'ipermercato si èpuntato, ancora una volta, a garanti-re un servizio ad altissimo livello.Ecco perciò, oltre ai tradizionali ban-chi interni all'ipermercato, la grossanovità: due negozi specializzati sulcorridoio esterno.Da un parte una pescheria in gradodi fornire un assortimento di pesce diqualità e freschezza, dall'altra un ne-gozio specializzato in elettrodomesti-ci bianchi (lavatrici, frigoriferi ecc...)con ampio assortimento ed assisten-za specializzata (installazione, mon-taggio ecc...).

Si preparano gli scaffali

"Per quanto riguarda l'offerta com-merciale tradizionale — ci dice MarioSchilirò, direttore del nuovo ipermer-cato —, avremo una vastissima gam-ma merceologica sia nel settore ali-mentare (che occuperà il 70% circadello spazio di vendita) che in quellonon food (30% circa).Crediamo che il nostro assortimentoed i nostri servizi siano in grado diessere fortemente competitivi.L'obiettivo è quello di uscire dai con-fini del quartiere e puntare ad unafascia molto più ampia. Le indaginidi mercato svolte ci dicono infatti chenel raggio di quindici minuti d'autodall'ipermercato esiste una clientelapotenziale di oltre seicentomila con-sumatori".Nel nuovo ipermercato lavorerannocirca 150 persone.Il loro reclutamento, assunzione eformazione è stato un lavoro lungo,paziente, cominciato mesi addietroaddirittura con un annuncio in tele-visione.Fu proprio durante la trasmissionedi Oliviero Beha "Un torno al lotto"che il presidente Lago ebbe l'idea diutilizzare lo schermo per offrire pro-prio quei posti di lavoro che oggi sonostati felicemente ricoperti.Per arrivare a questo risultato sonostate contattate altre 2400 persone,svolti 1700 test attitudinali con oltre22 giorni di lavoro full-time, tenutipiù di 500 colloqui.La selezione del personale ha impe-gnato un gruppo di lavoro che ha vi-sto all'opera l'ufficio selezione di Co-op Lombardia, il Ceref (centro di for-mazione della Lega delle cooperati-ve), ii responsabile del personale ipered un consulente, oltre a] personaledi segreteria.

I nuovi dipendenti ipercoop lavore-ranno in un ambiente totalmenterinnovato nello stile e nei colori.Bob Noorda, il grafico che già ha ridi-segnato l'immagine dei supermercatiCoop, per gli ipermercati ha sceltosoluzioni cromatiche diverse, conprevalenza di tonalità grigio-biancheilluminate alle casse da grandi bandemulticolori.

SPAZIOPER I SOCIUn grande spazio, in questo nuovo i-permercato, anche per la vera colon-na portante della cooperativa: i soci.Per loro, proprio all'entrata, un uffi-cio ampio ed accogliente dove saràgestita la comunicazione ed il servi-zio di prestito sociale. In più una no-vità: uno spazio dedicato all'Associa-zione tempo libero con un angolo ri-servato alle promozioni turistiche.A dare un ultimo tocco di completez-za ai servizi dell'ipermercato il barcon la tavola calda gestita dalla Pap-po's, società che rappresenta una del-le numerose diversificazioni di CoopLombardia.Il nuovo ipermercato di Baggio rap-presenta, sia in termini di investi-mento che per le tecnologie ed i ser-vizi offerti, un ulteriore banco di pro-va per Coop Lombardia.Ma è anche una testimonianza del li-vello raggiunto dalla nostra coopera-tiva in un mercato assai competitivodove il ruolo di leader comporta ca-pacità di gestione ormai molto sofi-sticate.Auguri di buon lavoro al nuovo iper.Già si affaccia all'orizzonte una nuo-va realizzazione: a Crema nel 1992.

te sfilata delle cc.s.5

GLIALIENI

Due marziani di ritorno al loro pianeta commentanodisgustati le abitudini degli "umani". Dovendo far prov-viste si ricordano però che fortunatamente esiste la Co-op, un'organizzazione che pensa soprattutto alla tuteladel consumatore.

GALLERIAD'ARTE

LA FATTORIADELLE MELE

Alcuni critici d'arte commentano estasiati la mostra diun artista d'avanguardia che utilizza come materialediversi tagli di carne.Anche le carni con amore Coop, suggerisce lo spot, sonoin fondo un'opera d'arte.

Dallo psicanalista un adulto ricorda la traumatizzantememoria del padre che si innamora delle... mele. Esisteancora una frutta così? Certo: la frutta con amore Co-op.

COCKTAILPARTY

Durante un cocktail, commentate da due voci fuori campo,sfilano persone che hanno in comune il fatto di essere ar-tefatte: chi ha il parrucchino, chi il Lifting', chi, come la pa-drona di casa, serve alimenti di sintesi chimica. Ma alloraesiste ancora la genuinità? I prodotti a marchio Coop, sug-gerisce lo spot, la tutelano e te la garantiscono sempre.

TI DEGLI geNSUMOMensile di Coop Lombardia

lega

Comitain diRedarione

Direttoreresponsabile

Segreteria diredazione

Editrice CnoplombardiaPrrigeltngrafico

Corniiaio RegionaleLombardo

Antonio Bertolini • Massimo Chiesa,Sergio Ferrare, Sergio Ghlringhel IEnrici Migli:mena, DanieleMetta-sin. Ugn Pinkri. Enrico Rossi.Adotto Scalpelli, Giorgio Vcen

Adotto Sealpel l i

Andrea Relegato

Viale Farnagosta 7520142 Milano - Tei. 844721Fune' MnlaguiiMaria Rosa Torri

Impaginazione Crep "Il auado"impium i Corbetta i Mit - ml. 02-979446112

stampa 97290272

Auiorluazione del Trib. di Milanon, 144 Ekl 1 4 aprila. 1952

dspi AssocialoUnione Stampa Periodica Indiana

Lo carta di Quale Cnommo 2 di hasia qualità pa lostampa ma di alla qualità ecologica. E mia riciclata

EZIMANUPIAEV9LI" LAVÓRANDO Ai QUA:lainaNON AVREBBEACCETTATOL'OFFERTA -EGLI DICE INQUESTAINTERVISTA - SENON SI FOSSERICONOSCIUTONELLE OPINIONI"DI ETICA E DISOSTANZA"DELLIMPRESAITALIANA

COMEWOODYALLE NHA "GIRATO" PER LA COOP

Quando si pensa adun "'nostro sacro"la domanda chemolti si pongono èpiù o meno questa:`'Come sarà di per-sona?" Woody Allenè esattamente cosicome lo vediamosullo schermo: sem-plice, magrolino,sguardo tra l'ironi-co e lo spauritodietro gli spessi oc-chialoni, più alto dicome lo si immagi-na. Si è affacciatonella sala-conferen-ze del Grand Hotela Roma chiedendotimidamente: "Epermesso?".Un Woody Allentranquillo o dispo-nibile, che ha cer-cato di spiegareperché lui, per na-tura antíconsumi-sta ed anticonfor-mista, abbia accet-tato di girare per laprima volta spotpubblicitari per laCoop.

"SI, è vero — ha esordi-to — non lo nego, all'i-nizio ho subito pensatoche la proposta fossemolto remunerativa,ma ho detto sì soltantodopo aver fatto indagi-ni ed aver constatatoche la Coop non è unadelle tante catene divendita ma svolgeun'attività sociale chemi ha convinto. Ad e-sempio ho saputo chemolto si impegna per latutela dei consumatoriinformandoli ed edu-^andoli in modo corret-to sui prodotti come pu-re per la tutela dell'am-biente. Questi sonovalori in perfetta sinto-nia con i miei ideali eche mi hanno permessodi girare questi spot".Quando Allen ha ini-ziato a girare — nono-stante la piena libertàcreativa che gli era sta-ta concessa — era al-quanto ansioso, ma viavia — come afferma an-che la sua équipe cine-matografica — che illavoro procedeva haconstatato che era unadelle esperienze più di-vertenti che avesse maifatto. Alla fine eglistesso ha affermato:"Sono state settimanemolto piacevoli per me,anche perché non homai dovuto fare alcuntentativo di "venditaaggressiva". Potevo cre-are liberamente gli sce-nari, e non avrei dovuto"spingere" nulla'.

Chi sono i protagoni-sti degli spot?"Variano completamen-te da spot a spot. Hocreato quattro idee mol-to distinte che non han-no alcun protagonistaparticolare. Sono sola-mente nozioni bizzarreche mi sono venute intesta, che vogliono tra-smettere i valori di di-fesa del consumatore,di genuinità dei cibi, dicoltivazioni biologiche".Non è stato tentatodi fare un'apparizio-ne alla Hitchcoock?'No, ero talmente presodalle riprese di questispot in modo che rien-trassero nei limiti di 45e 60 secondi che non misono preoccupato d'al-tro se non di riuscire adare un messaggio di-vertente e mirato in unformato cosi piccolo".Allen ha curato perso-nalmente anche l'abbi-namento delle colonnesonore degli spot. Eglipossiede, infatti, unanutrita collezione di al-bum di tutti i generi:jazz, classica, moderna.Ed è proprio in casasua che fa la selezionedelle musiche dei suoifilm. Ed è esattamentequello che ha fatto pergli spot Coop. La musi-ca varia dal jazz a Ba-ch, a Beethoven. Ha u-tilizzato anche un pezzodi musica tratto dal suovecchio film "BroadwayDanny Rose", un pezzomusicale di sapore ita-liano.Che rapporto ha conl'igienismo alimenta-

re, con tutte questecampagne ecologichee naturalistiche chesi fanno sull'alimen-tazione?"Bene, dedico un'atten-zione particolare ai va-lori di conservazione edella qualità dei prodot-ti. Cosi come sono con-trario all'uso dei pesti-cidi e valuto di fonda-mentale importanza,per una dieta corretta,cibi naturali".Avrebbe accettato difare uno spot gratis,ad esempio perl'AIDS?"In America non è inu-suale fare questo, perpersonaggi che comeme sono al centro dell'o-pinione pubblica e chepertanto devono servireper il bene del pubblico.Anch'io sono felice difare ogni anni deglispot per la radio, oppu-re per la TV, per una

malattia q per benefi-cienza.Quando mi si presentòl'opportunità della Co-op, fui interessato. Matorno a ripetere non l'a-vrei fatto se il prodottoin questione non rispec-chiasse le mie stesse o-pinioni di etica e di so-stanza".Vorremmo saperequalcosa sul suo ulti-mo film "Nebbie e do-lori"."SÌ, posso dirvi qualco-sa a riguardo. L'ho fini-to recentemente. E unfilm comico con un castmolto vasto: Mia Far-row, John Malcovich,John Kusac, Madonna,Lilly Tomljn, Cathy Ba-tee ed io. E stato filma-to in bianco e nero, ed èambientato mitologica-mente intorno agli anni1920-25, in una cittàeuropea.E un genere di film di-

ciamo "nero", una sortadi commedia kafkiana,e non credo che moltagente andrà a vederlo.In genere i miei filmnon hanno un pubblicomolto vasto".C'è un sogno nellasua vita di regista,che vorrebbe realiz-zare?"Ho sempre desideratofare una complicatacommedia musicale nel-lo stile di "My Fair Lad-y" o "Gigi". Cedo chequesta sia più una miafantasia che una realtà,ed oltre a questo hosempre voluto fare unfilm di mistero, di omi-

cidio. Queste idee miattraggono molto, an-che se penso che non 3ifarò mai. Probabilmen-te continuerò a fare imiei soliti film di idio-sincrasia che avrannoun piccolo pubblico ne-gli Stati Uniti e grazieal cielo un pubblico unpo' più vasto in Euro-pa".Aver girato in Euro-pa l'ha convinto orache è possibile girareanche fuori da NewYork?"Premesso che gli spotsono stati quasi per in-tero girati a New York,mi divertirebbe moltofare un film a Parigi,Roma q Stoccolma. Maho dei problemi logisticiche non sono tanto sem-plici da risolvere con co-sì tanti bambini chevanno a scuola.E difficile per me fareun film qui ed adeguarei loro programmi in mo-

do che abbiano finito lascuola in tempo".Allen, infatti, non viag-gia spesso, anche se è laseconda volta in pocotempo che viene in Ita-lia, perché pensa chel'Italia sia per i suoi fi-gli uno dei posti, percultura storica ed arti-stica, da scoprire.Woody Allen, dopo avergirato alcuni esterni, inun meleto della campa-gna romana, è tornato aNew York dove ognimartedì suona per hob-by il clarinetto al Mi-chael's pub.Che si può dire oggi dilui? Che sia un "comico-vittima" o un "intellet-tuale graffiante"? Aquesta domanda Alienha risposto al giornali-sta: "Devo dire che lamia è solo una finzione,non sono né un comico,né un intellettuale; ilmio è solo un modo diessere di fronte alla ci-nepresa per adeguarmialle esigenze del filmche presento al pubbli-co"Noi a questo punto po-tremmo commentare ri-cordando che a NewYork durante una pau-sa delle riprese deglispot, discorrendo sere-namente con Paolo P.un bambino che gli rac-contava di essere statopromosso alla fine del-l'anno scolastico con unottimo giudizio da po-terlo definire un genio,Allen ha replicato:"Complimenti per te,comunque anch'io sonoquasi un genio!"

6

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CIXINA MICA LkelleNAUVORYPSE

Igli.

NUfNfTÀ ,

lé CONSERVANti—T UCA TILEY2ÒIPI!)COOP

Finalmenteuna carne in scatolaprodotta con amore.

CALMEMESSAIN SCATOLA

obeioweiAMORE"

a9g1911)%1 TORNA LACAMPAGNA COOPALL'INSEGNA DELLA"CARNE PRODOTTACON AMORE". DAALMENO UNDECENNIOL'ORGANIZZAZIONECOOPERATIVA HAAVVIATO UNDIALOGO CON ICONSUMATORI SUQUESTO.PARTICOLAREALIMENTO. NEIPROSSIMI MESIQUESTOCONTATTO, CON

PARTICOLAREVIGORE ANCHE PERLA PRESENTAZIONERINNOVATA DELLACARNE IN SCATOLA"PRODOTTA CONAMORE"

Parliamo non solo d'unimportante avvenimen-to commerciale (la Coopdistribuisce mediamen-te nei suoi punti vendi-ta la carne di centomilavitelli e centosettanta-seimila vitelloni l'anno),ma anche d'una faseravvicinata di un'opera-zione trasparenza natanon da oggi.In concreto la Coop staper presentare tre ver-sioni di carne in scato-la, rispettivamente di90,142 e 215 grammi.Con quali connotati siaffaccia sul mercatoquesto nuova prodotto?Vediamolo in breve. La

carne contenuta nellascatoletta ha una quali-tà leggibile". L'etichet-ta è dominata dalla sa-goma d'un bovino, conuna dettagliata indica-zione delle parti: è unmodo per aiutare ancheil consumatore più fret-toloso ad apprezzare ilsalto di qualità che conquesto prodotto si com-pie. Infatti nelle mato-lette di carne Coop visono alte percentuali dipolpa e pochi grassi.Questo non solo per cor-rispondere alle moder-ne esigenze di alimen-tazione (con un occhiodi particolare riguardo

alla salute) ma ancheperché il concetto ispi-ratore è quello di offrirecarne da tagli scelti.Tutto questo sarebbegià importante, ma èsolo una parte dell'in-novazione che questacampagna di lunga lenadella Coop, introducenella presentazione diquesta linea di prodotti.Il livello di qualità è ef-fettivamente garantitoda un fatto decisivo. La"carne prodotta con a-more", cui appartengo-no sia le confezioni inscatola di imminentepresentazione che i ta-gli offerti nei reparti

macelleria della reteCoop, provengono da al-levamenti selezionati.Qui gli animali "madein Italy'. crescono conmangimi naturali evengono sottoposticontinui controlli. Eun'operazione che hacomportato, recente-mente, un investimentodi oltre 20 miliardi. Uncosto che solo un'orga-nizzazione delle dimen-sioni e contrassegnatadal particolarissimoimpegno sociale come laCoop, associazione diconsumatori, poteva so-stenere.Il consumatore italiano

è attento, è ormai ingrado anche di distin-guere quello che è au-tentico e importante inun oceano di comunica-zioni contraddittorie.Ed è vigile verso la pro-pria dieta. Ecco che sul-le confezioni compaionoalcune significative no-vità. La "carne prodottacon amore" non contie-ne nitrati. Cioè vienepreparata senza utiliz-zare sostanze che pos-sano alterare le caratte-ristiche originali delprodotto. Non contienecoloranti: infatti ha ilcolore della carne les-sata naturale, ovvia-

mente meno rossa diquella cruda. Inoltre ladurata del prodotto (co-me per tutte le conservein scatola) è garantitadalla stabilizzazione ot-tenuta senza l'impiegodi conservanti, con ilsolo trattamento termi-co.Quali caratteristichenutrizionali ha questacarne? L'esatta quanti-tà di proteine, vitami-ne, ferro e sali mineraliè indicata anch'essanell'etichetta_ Che è unmessaggio di chiarezzae di trasparenza che laCoop indirizza al consu-matore italiano.

MEDITOIIÀLLE PRESE COIRMAIRE

LA SiORIA IN CUCINA

7

di Ugo Pinferi

Franco Muzzio è un edi-tore di Padova che ha de-ciso da alcuni anni di u-scire dall'ambita cittadi-no e universitario perpresentarsi come editorenazionale. Non citeremoi vari campi di suo inte-resse ma vogliamo se-gnalare una collana a dirpoco ambiziosa. In ognicittà è possibile trovarevolumi e volumetti aditilocalmente, nuovi o anti-chi, che descrivono la cu-cina locale. Si tratta di li-bri rivolti ad un pubblicocultore delle tradizioni, evengono qualche voltaacquistati da turisti, cc-

Salvatore Marchese, Lacucina di Lunigiana,Franco Muzzio editore,lire 32.000

me souvenir o come rega-li per qualche appassio-nato. Che un solo editoresi avventuri sulla stradadì raccogliere tutte leparticolarità locali dellacucina di un paese variocome il nostro è impresada segnalare. Nella colla-na "Cultura regionale"l'editore Franco Muzziopropone titoli quali: Lacucina livornese, La cu-cina veneziana, La cuci-na mantovana. Ma an-che: La polenta nella cu-cina venda, Storie e fila-strocche di Lunigiana.Non possiamo parlare ditutti. Ci soffermiamo su"La cucina di Lunigiana"di Salvatore Marchese.

Cio Eramo, Lo cucinamantovana, FrancoMuzzio editore, lire34.000.

Intanto la Lunigiana èquel posto senza inqui-namenti, immerso nelverde, solcato dal fiumeMagra che voi attraver-sate in venti minutiquando scendete conl'autostrada Parma-LaSpezia. Si tratta di unversante appenninico cheoffre i campi di neve(quando c'è) di Zum Zeri,e il lago Paduli a 1.200metri, la vicinanza diSpezia, Porto Venere, Le-rici, Ameglia e che finisceproprio alle rovine del-l'antica Luni, ai piedidelle vette delle Alpi A-puane. Per conoscere lazona dovete uscite al ca-sello di Pontremoli, o a

.1?*.›.•;1:;

S..~.r •

Giuseppe Maiali, Locucina veneziana,Franco Muzzio editore,lire 34.000.

quello di Aulla. Se resta-te in autostrada cogliere-te solo i segnali che lun-go il percorso vi fannonumerose contadine cheternano di vendere il for-maggio locale. La cucinadi Lunigiana è povera.Lo si dice di tante altre,ma qui siamo proprionell'evidente, nel passa-to, sfruttamento delle li-mitate risorse locali perla sopravvivenza alimen-tare. E allora con le ca-stagne e la loro farina sifa di tutto: polenta, gnoc-chi, tagliatelle, pane, tor-telli, torte, frittelle. E siusano tutti i cereali e ilegumi: il frumento per itestaroli, il granoturco

U CI:1MM Gltil14E1

Paolo Lingua, La cucinodei genovesi, FrancoMuzzio editore, lire28 000

per l'arbade e la )(esenta,la farina di ceci per lapaniza, e la farinata, l'or-zo per unapolenta, ferro,ceci e fagioli per la mesc-civa, e poi riso in varimodi. I sughi sono anco-ra una volta strettamen-te legati ai prodotti loca-li, funghi freschi o secchi,basilico e olio di oliva peril pesto, pomodori. Si fa-ceva sugo di carne quan-do c'era la lepre o l'agnel-Io.Nelle carni ovviamente cisono le parti povere: trip-pe, coratelle, polmone,milza, fegatelli, cotenne.Le ricette con carni piùnobili evidentemente ri-guardavano occasioni

Pietra Adorni, Lo cucinocornice', Franco Muzzioeditore, lire 26.000.

particolari. Soprattuttoper le feste l'agnello veni-va proposto con numero-sissime ricette, ma anchequi con l'utilizzo di piedi,trippe, testina per piattidi risulta.Il pesce era quello con-servato con tante ricettedi baccalà, o del fiume(l'anguilla e la trota). Na-turalmente poi le verdu-re danno origine a piatticome minestre e mine-stroni, frittate e frittelle,verdure ripiene, torte diverdura.Tra i dolci ben tre versio-ni della spongata, cane-strelli, e per chiu-dere nocino o il rosoliocome liquori.

Aldo Santini, La cucinalivornese, Franco Muz-zio editore, lire 28 000.

Un esempio tedesca di roxr.allu differenziata dei oliali

DDOVE 2000 TONNELLATEMILIARDI DI

METTERE UN PROBLEMA CHE PREOCCUPAORMAI IL CONTINENTE E INDISCUSSIONE TRA I "DODICI"DELLA CEE.E L'ITALIA CHE FARA?

di Vera Squarcialupi

L'EUROPAINDICA

SEI SOLUZIONISTRATEGIA N° i

LAPREVENZIONELo slogan per illustrarela strategia della preven-zione potrebbe essere ilseguente: "Se un rifiutonon può essere smaltitocorrettamente, non deveessere prodotto". Sloganchiaro, drastico e risolu-tivo, che deve però pas-sare per un iter comples-so di tecnologie, nel casospecifico di tecnologiepulite, e che deve essereacquisito soprattutto cul-turalmente e politica-mente. L'iter però passaanche per i prodotti fra iquali, in primo luogo, do-vrebbero esserci quellidotati di etichettatura e-cologica per ottenere laquale è d'obbligo tenerconto degli effetti che es-si, con i loro imballaggi,possono avere sull'am-biente in tutto il ciclodella loro esistenza, daquando prendono formaa quando il loro usogiunge alla fine.Per applicare il principio"se non può essere smal-tito correttamente nondeve essere prodotto" sidevono prevedere, nei ca-si più gravi, i divieti diproduzione e nei casi me-no gravi, disincentivi le-gislativi e fiscali comeprevisto, ad esempio, daquella direttiva Cee cheha limitato il contenuto

di mercurio in batterie eaccumulatori.Contemporaneamente,però, vanno incoraggiatii prodotti puliti non solocon l'etichettatura ecolo-gica e gli incentivi fiscali,ma, ad esempio, attra-verso forniture pubblichepreferenziali. Il "pubbli-co", infatti, dovrebbe sce-gliere sempre ciò che èmeglio per la collettivitàe quindi anche per l'am-biente.

STRATEGIA H° 2

RICICLAGGIOE RIUTILIZ-ZAZIONE"Quando si deve decideresul riutilizzo q sul rici-claggio" — dicono gli e-sperti — bisogna tenerein considerazione sia le

valutazioni ambientalisia quelle economiche".Infatti la valutazione deicosti della "non rivaloriz-zazione dei rifiuti", cioèdel semplice smaltimen-to in discariche, non de-ve limitarsi a una valu-tazione "sociale" ma devecomprendere anche quel-la dei processi di tratta-mento e di ama ltimento,e inoltre di quanto ri-guarda la raccolta, lacernita e il trasporto.Rivalorizzazione, infatti,può significare sia il re-cupero della materia pri-ma sia la trasformazionein energia, tutti processiche devono essere perfe-zionati per eliminare gliaspetti negativi che an-cora li caratterizzano.C'è bisogno, infatti, di a-vere sistemi di raccolta edi cernita migliori ancheper ridurne i costi ma c'è

bisogno anche di creareper i prodotti ottenuti ri-ciclando i rifiuti, degli in-teressanti sbocchi sulmercato.Diffuse, inoltre, e costan-ti devono essere le misu-re di incentivazione qualila resa dei vuoti e le co-siddette "ecotasse".Ma non sempre la rivale-rizzazione di un prodottoè la migliore scelta am-bientale, soprattutto sesi tratta di prodotti bio-degradabili.Neppure i costi finanzia-ri, d'altronde, devono es-sere il perno delle deci-sioni.Di fronte a un prodottofuori uso o a un materia-le diventato rifiuto, è diprimaria importanza lasalvaguardia delle risor-se naturali e dell'am-.biente nonché il rispar-mio di energia.

STRATEGIA N° 3

OTTIMIZZA-ZIONE DELLOSMALTIMENTOFINALENonostante l'adozionedelle strategie preceden-ti, ci saranno pur semprerifiuti da smaltire. Macontemporaneamente bi-sogna prendere atto chele discariche (chiamateanche "interramenti con-trollati") creano sempremaggiori problemi nonsolamente per il loro im-patto ambientale ma an-che per la diffusione, amacchia d'olio, della co-siddetta "Sindrome Nim-by", dall'inglese Not InMy Back-Yard; cioè "nonnel cortile di casa mia".Sì tratta insomma di un"rifiuto dei rifiuti" da

parte delle popolazioldelle zone scelte per -spi tare discariche.Vengono quindi indicacome soluzioni alternaive allo smaltimentodiscarica, o interramenpiù o meno controllato,trattamento fisico, ch1111C0 e biologico, e inolt:la neutralizzazione,stabilizzazione, il compstaggio e la fermentatine nonché, ove possibilla vetrificazione e la trsformazione in materiaper l'edilizia.Il rifiuto delle discaricie la ricerca di altri sicon popolazioni più "os atali" possono quindi essre all'origine di un ncauspicabile "turismo drifiuti".Proprio per questo le éscariche non devono rapresentare la soluziorpiù semplice e più econmica per risolvere il prblema dello smaltimentAnzi, un aumento dei csti delle discariche ptrebbe incoraggiare aternative allo srnaltmento stesso.Per quanto riguarda i ifiuti combustibili, nonscontato che l'inceneimento sia l'unica solutine, ma qualora questo E

stema risultasse neceserio, bisogna che ci sino regole molto rigide sfunzionamento degli irpianti nonché sulle lo:emissioni e sui loro res.dui.

INTERNO cura di Andrea Pertegato

PREMI UNTASTO, ED ECCOIL TAXIPer chiamare un taxi da un al-bergo bolognese potrebbe esseresufficiente d'ora in poi premereun bottone. E questa la propostadella cooperativa Co.ta.bo (coope-rativa taxi bolognese che associain città 520 auto gialle). Si chia-merà "Servizio di linea" — diceLino Mandrioli, presidente dellaCo.ta.bo e funzionerà tramitecomputer, realizzando una chia-mata diretta tra alberghi e cen-trale radiotaxi. Il portiere preme-rà un bottone ed entro pochi i-stanti otterrà la conferma sullastampante, così il cliente riceverà.un fogliettino con indicata la si-gla della macchina e potrà evita-re le zuffe che nascono quandonon si sa chi ha chiamato.

LA LEGA RITORNA A MOSCALa Lega delle cooperative, si recherà tra breve a Mosca, con una dele-gazione ai massimi livelli, per avere una serie di incontri di verificadegli accordi di collaborazione economica già sottoscritti con l'Urss,anche nella prospettiva di allargare questi interventi. Sono previstiincontri con i rappresentanti del governo della repubblica russa, del-l'amministrazione comunale, moscovita, e con gli esponenti dei partitie dei movimenti democratici e con i massimi responsabili delle orga-nizzazioni economiche russe e sovietiche.

FATTURATO RETE CONADA 10 MILA MILIARDIOltre 9 mila punti vendita e un fatturato della rete al dettaglio che hatoccato i 10 mila miliardi: sono questi i principali risultati del consor-zio Conad (aderente alla Legal presentati all'assemblea soci che si èriunita a Rimini. Per il prossimo triennio sono previste nuove iniziati-ve soprattutto per quanto riguarda i grandi centri commerciali: gli i-permercati, ad esempio, passeranno dai 2 attuali a 14. La rete Conad,ha comunicato l'amministratore delegato Camillo De Bernardis, è frale prime quattro in Italia, e dispone di una quota di mercato che, nelcomparto alimentare, è del 5 per cento.

WOODYE COOPOSPITIA VENEZIA

La mostra del cinema di Vene-zia ha eccezionalmente ospita-to fra Ie opere in rassegna iquattro filmati pubblicitari re-alizzati dal regista Woody Al-len per la Coop.Gli spot diretti dal regista a-mericano, sono stati infattipresentati in anteprima, alPalazzo Internazionale dellacinematografia. Per questispot, che sono stati definiti deiveri e propri cortometraggi,Woody Allen ha ottenuto il pa-trocinio della Biennale e unapresentazione al pubblico cu-rata dal filosofo Emanuele Se-verino.

QUALCHENOTIZIAF

Csttre otiti e n.d'arte costa dai 25 ai 40 milialire e rende almeno cinque vtanto,• In Europa il settore del tramento dei rifiuti dà lavoro a cimilioni di persone con un fattche si aggira, complessivamefra i 100 ed i 200 milioni dipari quindi a circa 300 mila milidi di lire.• Se in Italia fossero applicatescrupolosamente le direttive euro-pee che riguardano i rifiuti. si cree-rebbero 300 mila posti di lavoro, daquelli più qualificati per la ricercascientifica a quelli operativi.• Ogni anno in Europa varino daidemolitoti 8 milioni di nato usateche rapprssentano uno dei proble-mi più gravi in materia di rifiuti.Si attendono, quindi, nuove gene-razioni di vetture il cui "design" a-gevoli la demolizione e permetta iiriciclaggio di tutti i materiali.• Nuovo "desigm" ecologico perquanto riguarda il recupero deimateriali dovrebbe con urgenza es-sere fatto anche per i frigoriferi e icongelatori, a causa soprattuttodella presenza dei CIP' per impedi-re che si liberino nell'aria, aumen-tando quei buchi nella l'ascia di o.sono che minacciano la qualita del-la vita sul pianeta e la sua stessasopravvivenza.• In Italia ogni anno vengono pro-dotti 97 milioni di tonnellate di ri-fiuti: t7 sono rifiuti solidi urbani e80 sono rifiuti speciali.L'aumento annuale di rifiuti é cal-colato attorno al 5/7 per cento.• i recuperatori di rifrufi seleziona-ti sono sempre meno commerciantie sempre più diventano erogatoridi servizi.• Raccoglitori ed esportatori di car-ta straccia in Germania e in Usasono aiutati dalle autorità localiche, e loro volta, risparmiano suicosti della raccolta e sullo smalti-mento. In Italia l'aiuto, per ora, silimita solamente si raccoglitori divetro. Un anno fa un chilo di cartaveniva pagate 100 lire, ara ai mas-simo 10 lire. Dalla Germania e da-gli Usa, infatti, giunge carta usataa prezzi stracciati per via del soste-gno economico pubblico.• Ogni italiano produce circa 800grammi di rifiuti il giorno, un ame-ricano circa 2 chilogrammi. Ognianno, quindi, in Italia ad ogni sin-golo individuo corrispondono 300chilogrammi di rifiuti, mentre ne-gli Stati Uniti il quantitative è diben 700 chilogrammi.• Recuperando 300 milioni di latti-ne, come è avvenuto in Italia loscorso anno, sono state recuperate5.500 tonnellate di alluminio conun risparmio di 27.500 tonnellatedi materia prima.

E per terminare...• tl rifiuto è specchio del benesserema anche dell'incultura ambienta-le e dell'ingiustizia sociale.

•RIF UT'tremo parlai-e, in futuro, di "eurorifiuti", oir meglio dire, acquisiremo anche in Italiai "modo europeo" di trattare i rifiuti, daralsiasi settore provengano? Questa nuovandenza, che è già incominciata da anni, do-à essere completata nel 93 con l'aperturatutte le frontiere fra i 12 Paesi della Cee e,

r non giungere all'appuntamento col con-ieto ritardo e con serie sacche di imprepa-zione, sarà bene incominciare a pensarcii da ora, non solo in termini di buona vo-ntà e di legislazione, ma concretamenteall'applicazione. Il 'mercato unico" cheatterà fra poco più di un anno significacercato senza frontiere" e quindi libertà dircolazione delle merci nonché dei servizi.

Ma potranno i rifiuti essere considerati comeuna merce qualsiasi, libera di girare come lealtre senza controlli e limitazioni? Di questosi sta discutendo con accanimento nelle isti-tuzioni comunitarie europee mentre si met-tono a punto varie strategie per affrontare ilproblema che è immenso, in quanto è immen-sa la quantità degli "eurorifiutí", cioè oltre2.000 miliardi di tonnellate ogni anno, in con-tinuo aumento. Le strategie che stannoprendendo forma a livello europeo formanoormai un grande esagono dentro il quale do-vrebbe essere racchiuso, per la sua miglioresoluzione, il problema dei rifiuti, di qualsiasitipo essi siano: domestici, speciali, tossici epericolosi.

Un corso d'acqua diventalo discaricafiervank

RATEGIA N° 4

TRASPORTI• fiuti non devonotggiare come-unamce qualsiasi. E ne-'serio, quindi, un si-ma di etichettaturai istruzioni semplicitiare nei caso di e-mgenze di ogni tipo,i bisogna anche ri-dare che reurori-M" dovrà limitare alissimo i suoi viaggi,irattutto quando siata di rifiuti tossiciunivi e, in generale,rifiuti pericolosi,nato così il principioIla "vicinanza", cioèIla necessità di limi-• al massimo il biso-o di spostamenti al-iterno della Comuni-europea e, a mag-a- ragione, all'ester-e ancor più nei pae-in via di sviluppo da-la diversità dellerme e la loro appli-rione. E proprio peritare la mobilità ec-isiva dei rifiuti e perzoraggiare la "vici-nati' che sono neces-rie norme europee,indi valide per tutti iPaesi.r quanto riguarda iliclaggio, la libertà diarcano in vigore dalgennaio 1993 po-

dsbe incoraggiare lanpetizione portandom miglioramento dei

servizi sia per quantoriguarda la qualità siaper quanto riguarda icosti.Ma, sottolineano le au-torità europee, è indi-spensabile che fra ildetentore dei rifiuti el'impianto di riciclag-gio esista un contrattoche preveda tale opera-zione e che tutte e duele parti in causa abbia-no li riconoscimento uf-ficiale per la loro atti-vità.

STRATEGIA N° 5

L'AZIONEDI RISANA-MENTO

Non si prospetta né fa-cile né economica l'a-zione di risanamentodi tutti i siti dove, nelpassate o meno re-cente, sono stati scari-cati i rifiuti di ogni ti-po, legalmente o, ancorpeggio, illegalmente.Su questa strategia,quindi, ci sarà moltoda studiare ed è neces-sario, quindi, che sianoattivati incentivi pub-blici per incoraggiarela ricerca scientifica etecnica.'E indispensabile, co-munque, che nell'azio-ne di risanamento siapplichi rigidamente ilprincipio "chi inquinapaga", e in molti casi il

pagamento sarà piutto-sto pesante tanto daincoraggiare di piùqualcuno ad evitarel'assunzione delle pro-prie responsabilità.

STRATEGIA N. 6

CONTROLLODELLESPEDIZIONIDEI RIFIUTILa Convenzione di Ba-silea, firmata nel 1989sull'onda dello scanda-lo delle navi che tra-sportavano in giro per imari del mondo mi-gliaia di tonnellate dirifiuti tossici e perico-losi, ha posto chiara-mente e severamente ilproblema del controllodei movimenti trans-frontalieri dei rifiutipericolosi e della loroeliminazione.La portata di tale Con,venzione è molto piùampia rispetto a quan-to la Comunità europe-a, qualche mese dopo,ha incluso nella Con-venzione di Lomè; cioèiI divieto di esportarerifiuti pericolosi e ra-dioattivi verso gli StatiAcp, cioè quei paesidell'Africa, dei Caraibie dei Pacifico con i qua-li la Cee ha instauraterapporti "alla pari" (oquasi) proprio attra-verso la Convenzione

di Lomè.Con la soppressionedelle frontiere internedel 1993 occorrerà co-munque disciplinarediversamente la sorve-glianza e il controllodelle spedizioni trans-frontaliere di rifiuti.Ma a proposito del co-siddetto "turismo deirifiuti" quale è la mollache alimenta tali peri-colosi peripli marini elunghi, quanto clande-stini, viaggi terrestri?Fra i motivi che porta-no a questo fenomenoci sono le limitate ca-pacità di trattamentodei rifiuti in certi Paesio gli alti costi di tali o-perazioni. Nel paesed'origine ci può essere,inoltre, una legislazio-ne ambientale severaalla quale, nel paesedisposto a ospitare i ri-fiuti, possono corri-spondere abbondanzadi discariche, tariffebasse, legislazione per-missiva e controlli sca-denti.Altre situazioni posso-no, inoltre, interferirein un senso o nell'altro,ivi compresi i mezzi ditrasporto a disposizio-ne, la distanza dal luo-go di smaltimento, lecaratteristiche dell'or-ganizzazione commer-ciale nonché altri fatto-ri ecologici, demografi-ci ed economici.Al "turismo dei rifiuti"

si contrappongono leproposte europee del-1""autosufficienza" edella "prossimità". Ilcommercio trans-fron-taliero di rifiuti do-vrebbe restare limita-to, quanto più possibi-le, ai casi che possonoassicurare una miglio-re protezione dell'am-biente, nel caso, cioè,che il trattamento nelpaese importatore av-venga con conseguenzemeno pericolose per lasalute e per l'ambiente.Ciò significa che neglistati dove non c'è suffi-ciente capacità di trat-tamento dei rifiuti pe-ricolosi in proporzionealla loro produzione(come avviene in Italiama anche in Germaniae nei Paesi Bassi) è ur-gente una politica diinvestimenti mentrenei paesi che hanno uneccesso di capacità co-me la Gran Bretagna,il business delle disca-riche perderà colpi.La normativa Cee, in-somma, basata sull'au-tosufficienza e sulla"prossimità" dovràquindi vietare e rende-re impossibile iI tra-sporto trans-frontalie-ro di rifiuti se non permotivi fondati e validi,in modo da sollecitareun'autarchia regionaledi trattamento in pros-simità del luogo di pro-duzione.

COMUNITÀ EUROPEA a cura di Vera Squarcialupi

ANCORAUNA VOLTATABACCOSOTTOACCUSAsi è espresso a favoredel divieto del tabaccoumidificato da succhia-re, un tabacco senzaFumo, quindi, che nel-l'ultimo decennio si èmolto diffuso soprat-tutto fra i giovani conserie conseguenze sullasalute. Tate tipo di ta-bacco è prodotto sola-mente in Svezia e negliStati Uniti e non vaconfuso con altri tabac-chi di uso tradizionale,quali quello da masti-care e quello da fiuto.

MOBILI CONTRO IL FUOCO.Si attende quanto prima che la Commis-sione della Comunità europea vari unprogetto di direttiva sulla protezione deimobili contro il fuoco che copra due fon-damentali esigenze: quella della sicurez-za dei consumatori e quella della liberacircolazione delle merci. Solo la GranBretagna e l'Irlanda sono dotati, per ilmomento, di leggi con norme di sicurezzaantincendio peri mobili, in particolareper proteggere gli utenti dalle emissionitossiche provocate dal fumo come conseguenza della combustione di materialesintetico impiegato specialmente per im-bottire le suppellettili. Le nonne britan-niche e irlandesi, però, sono state conte-state perché prevedevano la presenza disostanze chimiche utili per aumentare laresistenza alla combustione ma con altriaspetti negativi per la salute e la sicurez-za. Di qui la necessità di accelerare le ri-cerche per dar vita a un nuovo progettodi direttiva comunitaria accettabile nonsolo sotto l'aspetto commerciale ma an-che sotto quello della sicurezza.

IL DEGRADODELLE ZONE ALPINESempre il Parlamento europeo ha chiesto misure urgenti contro il pro-gressivo degrado delle zone, alpine causato soprattutto dal turismo dimassa, estivo e invernale. E stato calcolato, infatti, che oltre 100 mi-lioni di persone hanno, come meta delle loro vacanze, l'arco alpino,rappresentando un volume d'affari di 52 miliardi di dollari l'anno.La politica di protezione delle Alpi deve consistere, anzitutto, nellacessazione delle costruzioni abusive, nello sviluppo delle specie localidi alberi e arbusti, nell'apertura di piste di sci ma anche nell'utilizzodi additivi chimici per la produzione di neve artificiale.

VENDITE PER TV: CHE TUTELA PER IL CONSUMATORE?

È stato dato l'annuncia che i cittadini europei avranno prossimamen-te, come consumatori, una serie di direttive importanti per regolare lavendita a distanza, in particolare tramite la TV, e la multiproprietà,con lo scopo principale, per il consumatore, di disporre di un terminelegale per annullare l'ordine e la prenotazione. Un'altra direttiva ri-guarderà il diritto di ricorrere alla giustizia in particolare per gli ac-quisti trans-frontalieri, e inoltre norme che regolino i test comparativiin modo da renderli affidabili. Saranno inoltre finanziati 6 progetti-pi-lota, fra i quali uno in Italia, in preparazione di un programma di a-zione per migliorare l'informazione dei consumatori, per renderliquindi più coscienti del coro ruolo e più combattivi nelle toro reazioni.

TERZAEDIZIONE

EL TROFEO

Si è svolta lo scorso mese la terza edizione delTrofeo Ciclistico "Carla Olminn La gara, orga-nizzata dalla Coop Lombardia (e dedicata allamemoria di Olmini che fu presidente dell'orga-nizzazione cooperativa regionale) ha visto l'a-desione di circa sessanta corridori, tra i qualiera presente anche una esigua rappresentanzadella formazione sponsorizzata dalla CoopLombardia.La Polisportiva Corsici) Coop S. Sirio - Ambra-sio, essendo contemporaneamente impegnatanel Giro della Valle d'Aosta, non è riuscita adottenere un buon piazzamento, purtroppo nelplotoncino di testa c'era solo Ambrogio Tuve-glieri che ha concluso la prova al quindicesimoposto.Nella precedente edizione la società corsicheseaveva ottenuto un'ottima terza posizione conFormai celebre Roberta Giucolosi,Ordine d'arrivo: 1° Franco Rossi (Resine Re-gnati) km. 163 media 43300 km/h, 2° MarioTraversoni (Mecair), 3° Stefano Dante (Coal-ce).

IJN NUOVO MODO, DI PRODURRE PER EVITARE S.P E TO

PROGETTARELEAUTOMOBILIGIAPENSANDOA RIUTILIZZAREI MATERIALIIN FASE DIDEMOLIZIONE di Massimo Chiesa

CLI1NON BASTANO PIÙ

Uno dei beni di consu-mo oggi più diffuso in I-talia e nel mondo è sen-z'altro l'automobile laquale dal punto di vistaambientale è la princi-pale imputata dei pro-blemi dell'inquinamen-to atmosferico. Ma nonè solo il problema delleemissioni dei motoriche preoccupa chi è sen-sibile ai problemi del-l'ambiente.L'altro grande problemache sta scoppiando a se-guito della diffusionesempre crescente del-l'autovettura è quellodel suo smaltimento.Quanti di noi hannopresente le grandi cata-ste di carcasse di auto-

vetture in aree agricoleo le migliaia di gommeche tutti noi troviamodisseminate nell'am-biente o i pericoli deri-vanti dalle batterie e-sauste abbandonate in-cautamente?A tutti questi problemie a molti altri oggi vie-ne data una prima ri-sposta dalle stesse in-dustrie automobilisti-che, in particolare tede-sche.E infatti la BMW che,in una località vicina aMonaco, ha avviato unimpianto pilota per losmontaggio delle autoche vengono ritirate dalmercato e per la selezio-ne e il riutilizzo di alcu-

ne parti di queste.L'industria automobili-stica oggi riutilizza giàcirca il 70% di ogni vet-tura ritirata dal merca-to rigenerando le partimetalliche.Infatti le carrozzerie la-vorate dall'industria si-derurgica fornisconomateriale per la produ-zione di nuove autovet-ture.Ma la grande scommes-sa che la BMW, insiemecon altre industrie au-tomobilistiche tedeschecome Mercedes e Vol-kewagen, vuole vincereriguarda la possibilitàdi recupero e riutilizzodi altri materiali comele plastiche (che rappre-

sentano circa il 12% sulpeso totale di un'auto)la gomma, l'alluminio eil vetro. E nata dunqueuna nuova filosofia che,come precisano alla ca-sa automobilistica ba-varese, non riguardasoltanto il ritiro delleauto usate con il riuti-lizza di alcune loro par-ti, ma pone finalmentel'attenzione al recuperogià in fase di progetta-zione e realizzazionedei nuovi modelli daimmettere sul mercato.Infatti la ricerca è o-rientata verso l'utilizzodi tecnologie e di mate-riali che, immessi nelleauto nuove le rendano,terminata la loro esi-

stenza, più facilmentesmontabili e riutilizza-biliCome dicevamo, sono itedeschi i primi a muo-versi in questa direzio-ne, ma anche altre caseautomobilistiche comela General Motors Eu-rope ad esempio, per unmodello di autovetturafamoso come la OpelCorsa, stanno speri-mentando soluzioni chepossano non solo rispar-miare materiali ed e-nergia in fase di produ-zione di autovetturenuove, ma anche per-mettere il riuso ad e-sempio delle plastiche,dei paraurti o dell'invo-lucro della batteria per

riprodurre altre partiplastiche.In sostanza il problemaè quello di pianificaregià in fase progettualeil futuro processo di ri-ciclaggio dell'auto.E in Italia che cosa suc-cede? La Fiat, la piùgrande industria nazio-nale, sembra molto sen-sibile sul piano teoricoa questi problemi, ma,per il momento, non hapreso nessuna iniziati-va concreta in tale dire-zione. La speranza èquella che ancora unavolta l'Italia non giungaal 1993, su questo im-portante tema ambien-tale, come Fanalino dicoda.

CONCORSO DI ARTIFIGURATIVE "E. OTTOLINI"La 1" Edizione del Con-corso di Arti Figurative"E. Ottolini', organizza-to dalla sezione Socidella Coop Lombardia edagli Organi Collegialidella Scuola Media diRogoredo, si è conclusapresso il Circolo Mondi-ni con la cerimonia del-le premiazioni. Allapresenza del Comitatod'Onore e di moltissimialunni e genitori il coor-dinatore del Concorso,Passolunghi, ha ricor-dato la figura del com-pianto Ottolini. Richia-mandosi alla tradizionedel movimento coopera-tivo di Rogoredo, oggirinverdita dalle varie i-niziative per le scuoledella Coop Lombardia.Il signor Passoiunghiha rilevato come la qua-lità delle opere èoltremodo sorprenden-te, e ciò ha messo in im-barazzo la Commissio-ne giudicatrice nell'as-

segnazione dei premi.Agli oltre 70 parteci-panti è perciò andatol'encomio della Com-missione, per conto del-la quale il Sig. Malus-

sardi ha proclamato ivincitori. Con un bel di-pinto Linda Tagliani havinto il 1° Premio e laBorsa di Studio da400.000 lire; il 2° e la

Borsa da 250.000 liresono andati a MariaClarizia, il 3° e 200.000lire a Patrizia Testini, il4° e 150.000 lire a RuthKasaj.

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MOR'rE BIOLOGICAO

RITORNO ALLA NATURA ?1VWF Ab.u.

TUTTI I RISCHIDI IMPRIGIO-NARLO NELCEMENTO EFARLODIVENTAREUN CANALE

di Ugo Pinferi

E MIF E

Il WWF Italia, Sezione Territorio, conil patrociniopatrocinio dei ministero dell'Am-biente, ha tenuto un seminario dal ti-tolo: "La legge n. 183/89 (Difesa delsuolo> e l'ingegneria naturalistica ap-plicata alla tutela dei fiumi e alle ac-que interne". Oltre ad esaminare gli a-spetti legali si è parlato di come diver-si tipi di piante con le loro radici con-tengano le sponde, di come le cannepossano frenare la velocità eccessivadelle acque, di come piante, canne eerbe possano costituire una valida al-ternativa alla cenientificazione deicorsi d'acqua. n seminario si è svoltoal Casale della Giannella (nella foto),una bella costruzione spagnola a Or-betello (Grosseto). Si tratta di un edifi-cio di proprietà del WWF inserito Inun'oasi naturalistica che nei mesi trasettembre e aprile vede il transito e ilsoggiorno di numerosissime specie di-uccelli di laguna.Le visite all'oasi vanno concordatepreventivamente con il WWF.

.<21IMIN"

Più di dieci anni fa ci fu un novembre con numerose giornatedi piogge intense sul nord Italia, La televisione faceva vedereil Po in piena e diceva che i tecnici stavano seguendo l'evolu-zione della situazione. Si temeva da un momento all'altroche il fiume superasse gli argini. Negli stessi ffiorni abbiamopercorso l'autostrada Milano-Torino. Passando sul 'ricino esul Sesia si aveva uno spettacolo impressionante e inquie-tante. Tra i due fiumi c'è una delle reti irrigue più ampia d'I-talia. I numerosi canali principali (Cavour, Depretis, ecc.) egli altri corsi d'acqua artificiali erano vuoti. Da Piacenzn ingiù si temeva la piena e nessuno aveva provveduto ad utiliz-zare questo reticolo di canali per cercare di rallentare e diffe-rire nel tempo l'afflusso delle acque nel fiume in pericolo. Ilfatto è che la gestione di questi canali è in funzione della irri-gazione delle risaie e gli interventi vengono pagati dai risi-coltori. Non c'era le non sappiamo se esista oggil un'autoritàche possa intervenire per usare i canali di inigazione comecorsi scolmatori per le piene.

PERCHÉ SNATURARLO E ANNULLARE LA SUA PERSONALITÀ? ~,

uti FIUMELa copertina del li- vegetazione diffu- Abruzzo, Casellabro riprodotta qui sa. A valle del pon- Postale 317, 65100a fianco è più elo- te c'è un nastro di Pescara. Analizzaquente di ogni di- cemento, un cana- con dettaglio lascorso. Si vede il le, che non ha nul- mole immensa difiume Sangro, in A- la di naturale e che interventi "cemen-bruzzo. A monte risponde a logiche tizi" sui corsi d'ac-del ponte c'è un perverse di inter- qua abruzzesi, ecorso d'acqua con vento. 11 libro può contrappone esem-anse, spiaggette, essere richiesto a: pi di interventosponde alberate, WWF Delegazione "naturalistici".

parlare di ingegneria applicata aicorsi d'acqua fa venire in menteLeonardo da Vinci, i Navigli, ecce-

tera. Ma fa anche venire in mente mas-si, gabbioni, scalinate in cemento, argi-ni altissimi. E soprattutto ci fa ricorda-re che lungo questi nastri artificialinon c'è una siepe per ospitare nidi diuccelli, non c'è un tratto di corrente piùlenta che consenta il riposo del pesce,non ci sono fondali adatti alla riprodu-zione dei pesci. Vediamo, in questo ser-vizio, come funziona la libera del ce-mento".

Un corso d'acqua è sog-getto all'azione dellanatura. Nei millenni, ifiumi hanno cambiatopercorso, modificato l'a-spetto, e nel corso del-l'anno hanno la portatapiù o meno variabile.Vanno considerati comecorpi vivi e su di essiincidono le cose che av-vengono sull'intero ba-cino imbrifero.Dalle creste dei monti edalla natura delle roccepresenti, attraverso ipascoli, le foreste, i bo-schi, i prati, sino agiungere alle spondedei ruscelli, dei torrenti

e del fiume principale,tutto concorre a deter-minare la forma del fiu-me. Nel bene e nel ma-

ovvio che ogni inqui-namento del bacino ar-riva poi al fiume, maanche le sabbie, leghiaie, i massi, prodottida frane o erosioni arri-vano a valle. E il lettoprincipale è più o menoingombro di vegetazio-ne q di detriti in basealla velocità delle ac-que, delle stagioni, delcomportamento degli a-bitanti del bacino.La funzione principe di

mi fiume è poi quella diraccogliere e trasporta-re le acque meteoriche.La pioggia che cade len-tamente e prolungata-mente trova nei pascoli,nelle torbiere, nelle fo-reste e nei boschi dellevere e proprie spugne,che si gonfiano d'acqua,che restituiscono lenta-mente dopo che la piog-gia è finita. Ma di fron-te alle precipitazioni in-tense, violente, l'effettospugna non avviene.Anzi la velocità dell'ac-qua tende a trasportaredetriti, rocce, tronchi,che possono diventaredighe momentanee chemoltiplicano gli effettidevastanti quando laPiena riuscirà a travol-gerle.Prima o poi una situa-zione del genere si veri-fica per ogni corto d'ac-qua.Che fare? La "filiera"del cemento si fa avanticon le sue proposte: c'èda contenere qui, ral-lentare là, e lo possia-mo fare con il cementoo con i gabbiani, o con imassi.Siccome questi materia-li si ottengono con atti-vità estrattive, oltre al-

le erosioni prodotte dalfiume in piena, si fa-ranno altre erosioni al-trove per il cemento, isassi, i massi.Quasi tutte le personedi buon senso sanno cheprima o poi uno sbarra-mento artificiale verràsuperato, scalzato o ab-battuto da una pienaancor più forte dellaprima. Su che cosa sibasa il buon senso? Sui-l'esperienza. Chi ha vis-suto a lungo sul fiumesi ricorda come dieci otrent'anni prima si sia-no fatte le stesse scelte,debitamente travoltedalle piene successive.Ma questo non spaven-ta la "filiera" del ce-mento. Dopo dieci otrent'anni si farannoprogetti ancora più di-spendiosi.Non spaventa neppurel'amministratore, chedopo dieci o trent'anninon verrà certo chiama-to a rispondere di sceltecosì lontane.Non basta l'ingegnere.E in corso un grande di-battito a livello europeoe nazionale. Ci sonosempre più persone discienza che sostengonoche l'intervento sui cor-

si d'acqua deve esseremuItidisciplinare e sututti gli aspetti del ba-cino.I problemi della Giron-da, il grande fiume-por-to di Bordeaux in Fran-cia, furono risolti nel-l'Ottocento. Il fiumetendeva ad insabbiarsie bisognava spendereun sacco di soldi per ab-bassare il letto. Si ana-lizzò la sabbia e si videche proveniva dalmonte Aigual, unamontagna a nord diMontpellier, centinaiadi chilometri lontana.Questa montagna erastata depredata dei le-gname dei suoi boschi enulla impediva la disce-sa delle sue rocce a val-le.Fabre, uno scienziato,propose di avviare unapluriennale azione dirimboschimento. Oggil'Aigual è coperto di fo-reste che danno un red-dito in legname e a Bor-deaux non devono piùcavare sabbia dai porto,a Fabre è dedicato unpiccolo monumento inmezzo a migliaia di fag-gi.Qualcosa si muove.Insomma oltre all'inge-

gnere, ci vuole il geolo-go, il botanico, lo zoolo-go, l'architetto paesag-gista. E dubbio che civoglia il cemento. Co-munque sarebbe beneche a deciderlo fosseroin tanti.Ci sono esperienze inGermania e altri paesieuropei, ma finalmenteci sono esperienze inAlto Adige, in Trentinae in Toscana, dove untratto del torrente Mu-gnone che attraversaFirenze è stato sottopo-sto ad una cura "natu-rale".Al posto delle spondecementate che davanol'aspetto di canale altorrente, si sono inco-minciate a fare opere diconsolidamento dellesponde con pali e fasci-ne, mettendo a dimorasalici, ontani, faggi,proteggendo la seminadi erbe varie con tessutie reti di iuta.Una scelta di vita per ilfiume, per il paesaggio,per gli effetti autodepu-ratori, per i pesci e i pe-scatori, eccetera.Altrove si continua conprogetti cementizi daicosti faraonici e daidanni incalcolabili.

COME CAMBIANO I RAPPORTI FRA PRODUZIONE , IONE E CONSUMATORI 111

Come è cambiato il rapporto tra chicompra e chi vende nel nostro pae-se, e come cambierà, nel decennio

che ci porta alla fine del secolo?Per ragionare intorno a questo tema ah,biamo pensato di utilizzare come palcoscenico "Supermarketing", la prima edizione della fiera di Rimini dedicata allGrande Distribuzione, al suo futuro. equindi anche a noi consumatori.Prima però di parlare del futuro provia,mo a guardarci per una ultima volta al-lo specchio — quello dei consumi, abitu-dini, aspettative di un tempo — che cidarà una immagine un po' sfuocata nel-la quale molti faranno fatica a ricono-scersi.

DELLA

di Luciano 1)idero

LAMACCHINA

Tra le innovazioni del Futuroprossimo i carrelli dello spesacon il calcolotorino su cui ePossibile al Cliente seg no re iprezzi dei prodatii acquistati.Allo cassa centrale il contoviene regiskato. Qui, in urisupermercato olandese,l'innovazione è già entrato infunzione.

Noi, cittadini moderni acontatto con l'Europa,siamo ormai lontani, sipotrebbe dire anni luce,dall'era dei beni neces-sari e dai consumi det-tati dal bisogno, come ilprimato della spesa ali-mentare tendeva a te-stimoniare fino a tempirecentissimi.In realtà nell'arco dimeno di venti anni sia-mo diventati semprepiù spesso, sempre dipiù, consumatori del su-perfluo, che in realtà èdiventato indispensabi-le, perché gratificante e"comunica" il nostrostatua agli altri, la no-stra condizione socialevera o presunta.Ma contemporanea-mente siamo diventatipiù esigenti anche inmateria di qualità, diprestazione, di servizio:abbiamo cominciato acapire il linguaggio del-le merci (che ci parlano,che si fanno decodifica-re da chi è attento e cu-rioso) e attribuire unvalore (e un premio) achi, in ambito distribu-tivo, ha mostrato di oc-cuparsi di noi, non limi-

tandosi a venderci pro-dotti ma a farci propo-ste che vanno incontroai nostri desideri e a-spettative. E qui, men-tre ancora ci guardiamoun attimo indietro, co-minciamo a cogliere gliargomenti del futurorapporto tra produzio-ne, distribuzione e con-sumatori, una sorta dimagico triangolo in mo-vimento nel quale ogniparte dovrà mettere ilmassimo in termini dicapacità innovativa, disviluppo culturale e tec-nologico. Si intuisce unnuovo rapporto più soli-do, certo meno conflit-tuale di quanto potevaancora accadere nelloscorso decennio, segna-to da lotte "muro contromuro" tra produttori econsumatori: ora, è ilcaso di dirlo, siamo unpo' tutti sulla stessabarca e anzi i desideridei consumatori saran-no sempre di più il verofattore di produzione.Perciò Ia distribuzioneavrà motivo di essere o-gni momento "a misuradel consumatore", e nonsolo sul piano struttu-

rale (la tendenza aigrandi ipermercati conla progressiva sparizio-ne dei piccoli negozi)quanto piuttosto sullaqualità dell'offerta com-patibile con i conti eco-nomici. E dall'offertapiù puntualizzata deri-verà una immagine ni-tida che il consumatoresaprà riconoscere (epremiare) tra tante, inparticolare in Italia cheben presto sarà terra dicontesa tra grandi cate-ne distributive alla ri-cerca di una quota delpopolo dei consumatoriche, stante la stasi del-la natalità, è un valorenon elastico. La stessadistribuzione ha del re-sto già compreso datempo il senso del cam-biamento in atto, per e-sempio nei consumi ali-mentari: analogamentea quanto accaduto neglialtri paesi europei con-tinuerà il calo della spe-sa alimentare, per arri-vare alle soglie del 2000su un livello (già rag-giunto in Francia eGran Bretagna) del15% del reddito desti-nato al mangiare quoti-

diano. Quindi, sí po-trebbe dire, spendere"meno ma meglio", con-cetto che si può svilup-pare in diverse direzio-ni: qualità e salute (equella sicurezza che de-riva dalle corrette tec-niche produttive) maanche nuovo rapporto"personalizzato" con ciòche si compra. Infattinel grande ipermercatovedremo riproposta sot-to forma di isola attrez-zata la vecchia banca-rella, dove però, atten-zione, l'unico attore sa-rà proprio il consumato-re, che sceglierà traprodotti esposti, li con-fezionerà, li peserà, se-guirà le istruzioni sulmonitor, applicherà ilprezzo. Veramente unaltro protagonista del-l'operazione c'è, ed è "lamacchina": sempre piùspesso entreremo inrapporto con strumentiinformatici, che oltre apermetterci di pilotarel'acquisto nello stessomomento stanno anchedando le stesse infor-mazioni alla centraleche provvederà a effet-tuare il riordino del

prodotto. Entriamo nel-l'era delle macchine perfare felice il consumato-re, togliendogli la partepiù faticosa del lavoro:è il caso di casse attrez-zate che faranno da séla sportine, già prontamentre voi sarete anco-ra intenti alle operazio-ni di pagamento, proba-bilmente effettuate construmenti (la "monetadi plastica") che forsemanderanno in pensio-ne i vecchi biglietti dicarta.Ma il supermercato sa-rà sempre di più un di-spensatore di informa-zione: abbiamo vistograndi terminali videoche il consumatore po-trà interrogare, sia suprezzi, offerte, qualità,sia su tutto quanto staavvenendo in città inquel periodo, gli oraridei trasporti, la prossi-ma formazione dellasquadra del cuore.E un'altra delle grandisfide nell'ambito distri-butivo, quello della ca-pacità informativa: ilconsumatore si troveràa fruire di una massa e-norme (e gratuita, ag-

giungiamo noi) di infor-mazioni, che forse ci fa-ranno dimenticare unpo il classico modo difare la spesa, ma ci fa-ranno uscire dal super-mercato più informati,in qualche modo più ar-ricchiti.Abbiamo visto nuovi si-stemi per dare fascinoal prodotto, per esempiodandogli vita e movi-mento attraverso scan-sie e vetrine mobili, cheprima ancora dell'ac-quisto hanno lo scopo,crediamo, di generareun moto di stupore (eallegria) nel consuma-tore, argomento che neigrandi centri commer-ciali si potrà anche e-sprimere con la presen-za di pupazzi alti maga-ri più di dieci metri.Insomma, stiamo assi-stendo a grandissimicambiamenti della di-stribuzione, all'insegnadello slogan: "Stupire,sedurre, rassicurare".Grandi cambiamentinella concezione deiprodotti, nel concetto diservizio e di rapporto: etu, consumatore, saraipronto? 11

Una ulteriore possibilità, in esclusiva, con l'ab-bonamento alla rivista specializzata Spettacolia Milano di informazione su tutto quanto faspettacolo a Milano e in Lombardia.

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cAvabG22E1:~nriT4-191werxr1 PER LE SEZIONI SOCI ~11

PROORt. AMILa

c""n9 del "Il'21°

4S>

E PROPOSTEDopo un anno di lavorosiamo in grado di pre-sentare questo stru-mento di programma-zione per le nostre Se-zioni soci, cioè il Catalo-go attività sociali.Non si è trattato di as-semblare materiali eopportunità che via viaavevamo a disposizione,prodotti dalla Coopera-zione o proposti da or-ganizzazioni esterne:sarebbe stato tropposemplicistico.Abbiamo invece lavora-to ad una ricerca atten-ta dell'effettiva doman-da pervenuta dall'espe-rienza nel rapporto conil territorio e dalle stes-se Sezioni soci. Si ètrattato dunque di miaselezione di qualità equantità delle proposte,mirate ad un più dina-

mito e qualificato rap-porto con gli interlocu-tori locali e di dare nelcontempo ai comitati diSezione l'opportunità eio stimolo ad una ulte-riore autonomia nellaprogrammazione dellapropria attività.Sono stati esaminatiprogrammi e propostein atto in altre grandicooperative, così abbia-mo tenuto conto di altreesperienze, come ad e-sempio quelle delle duecentrali cooperative del-la vicina Svizzera, Mi-gros e Con, attingendoesperienze anche attra-verso alcune visite ai lo-ro centri sociali presen-ti in numerose città. E-sperienze interessantidelle quali dobbiamo te-nere conto anche in fu-turi assetti della nostra

organizzazione sociale,naturalmente adattan-doli alla nostra realtà,con le differenze del ca-so.Il catalogo, dunque è u-no strumento che pro-pone una serie di oppor-tunità in parte tradizio-nali, in parte innovati-ve. Si tratta di una pro-posta destinata ad ar-ricchirsi nei contenutidi pari passo con le spe-rimentazioni che ver-ranno realizzate in fu-turo.La praticità della strut-tura a schede consenteinfatti un aggiornamen-to costante e tempesti-vo.Ogni scheda contiene leindicazioni sintetichedei contenuti, degli o-biettivi sociali, dei sup-porti tecnici ed operati-

vi, dei tempi e dei costidi realizzazione.Attualmente il catalogosi presenta con un tota-le di 29 schede, così ar-ticolate:a. 4 mostre;n. 7 conferenze;n. 2 corsi di formazione;n. 5 proposte per lascuola;n. 4 spettacoli per adul-ti;n. 5 spettacoli e anima-zioni per ragazzi;n. 2 materiali disponibi-li.

Da questa pubblicazio-ne Coop Lombardia siattende uno slancio rin-novato di tutte le pro-prie attività sociali apartire da questo fineanno, ma soprattuttodall'impostazione deiprogrammi del 1992.

AAAAA *so A c

-~n~SOLO ALLA COOPMAGICHEOCCASIONIPER MOLTESERATE

Andare a teatro pas-sando da un super-mercato: una propostaesclusiva e collauda-ta, a condizioni diparticolare vantaggio,che Coop Lombardiagarantisce grazie adun accordo che confer-ma la collaborazionefra la grande distribu-zione cooperativa ed ilsettore della produ-zione culturale.

Dopo la positiva spe-rimentazione realiz-zata nel corso dellastagione teatrale1990-1991, anche que-st'anno siamo in gra-do di offrire un servi-zio qualificato, cheamplia ed articolamaggiormente le occa-sioni di incontro e diutilizzo intelligentedel tempo libero.Il Teatro Verdi, il Te-

atro dell'Elfo, il Tea-tro Franco Parenti, ilTeatro di Porta Ro-mana, il Teatro Ciak:cinque cartelloni conimpronte differenti,che offrono ad unpubblico quanto maivasto la possibilità ditrovare le propostepiù vicine ai gusti edalla esperienza di cia-scuno.Gli abbonamenti alla

stagione 1991-1992sono in vendita pressoi supermercati ed i-permercati Coop, e ri-servano uno sconto in-teressante ai Soci del-la Cooperativa, in ag-giunta, la comodità dipoter evitare le codeaI botteghino: un ser-vizio dunque vantag-gioso e diffuso capil-larmente, che consen-te un più facile incon-

tro con il teatro anchea fasce sociali nonparticolarmente vici-ne alla frequentazionedella platea.Fra tutela del potered'acquisto e della sa-lute del consumatoreda una parte, e stimo-lo alla diffusione diproposte culturaliqualificate dall'altra,esiste un rapportpstretto e coerente. E

infatti la qualità dellavita nel suo comples-so, scomposta e valo-rizzata nelle sue di-verse articolazioni, ciòche Coop Lombardiaintende promuovere efar risaltare con que-sta esclusiva opportu-nità, a disposizionepresso ogni Ufficio So-ci e consumatori dellapropria rete di vendi-ta.

Ammiffleur INLIIP

AtiCantò., al numero 6 di Corso Uni-à d'Italia si affaccia la vetrinaella "Cooperativa produzione

merletti" che mette in mostra pizzi, to-vaglie con intarsi, centri da tavola, len-zuola con preziose bordure.Ail'interzio,sulle pareti, riconoscimenti, attestati dimerito, due belle medaglie d'oro, altrimerletti rari incorniciati, un tombolo(cuscino cilindrico imbottito dove si ap-punta il disegno del merletto) con i fu-selli e il lavoro avviato. Però si vendesoltanto, Le merlettaie ora non ci sonopiù, sono nelle proprie case.

di Francesca Amoni

VIAGGIO>

Ì LACoó LOMBARDArarart

ibr--NA COOPERATIVA ANTICA CHE CONTINUA Là, TRADIZIONE DEL RICAMO

LE MERLETTAIE

Merlettaieal lavora

DI CANTI/"Creare trine e merlettiè una forma di artigia-nato individuale e cia-scuna merlettaia pos-siede una propria tecni-ca e un personale mododi lavorare" dice Simo-na, una delle due ra-gazze che si occupanodel negozio.Da quando le donnecanturine lavorano ilmerletto? Non è possi-bile stabilirlo con cer-tezza. Certo è che tuttesanno "far cantare i fu-selli" in modo più o me-no professionale.Diverse sono le ipotesiche gli studiosi del luo-go avanzano circa l'in-troduzione di quest'artea Cantò; c'è chi sostieneche siano state le reli-giose dell'ordine lom-bardo delle Umiliatenel XV secolo, o chi di-ce, invece, siano state leBenedettine di Clunynel secolo XVII.

ARABESCHIE VOLUTEDa secoli, comunque, ledonne creano arabe-schi, roselline e volute.Un'attività gentile, cre-ativa, svolta a tempoperso di sera nel caldodelle stalle a lume dilucerna, insieme, chiac-chierando: un merlettoper l'altare, un altroper le lenzuola da spo-sa.I merletti venivano ac-quistati dai commer-cianti di biancheriaspesso in cambio di tes-suti o per poche Iire.Agli inizi del '9 00,quando anche a Cantòsì cominciò a parlare diemancipazione femmi-nile, di diritti delle don-ne e di leghe di lavora-tori, Maria Ronzoni,donna di una certa cul-tura, che per motivi disalute dovette rinuncia-re al convento, si feceinterprete dei disagi edello sfruttamento cuierano soggette le mer-lettaie.Nei 1920, insieme ad u-

na trentina di donne econ l'aiuto del parrocodon Luigi Strada, riescea costituire la "Coope-rativa produzione mer-letti". Lobiettivo è quel-lo di contrastare l'arro-ganza e la prepotenzadei commercianti, rom-pere il cerchio del lavo-in nero, assicurare i di-ritti dell'assistenza, del-la pensione e un giustocompenso.Accanto alla tutela deidiritti, però è presente,per volontà della Ron-coni, anche la preoccu-pazione di offrire un'e-ducazione religiosa allegiovani, assicurata dal-la presenza di due suo-re all'interno della coo-perativa che fornivanoinsegnamenti pratici espirituali.Una cooperativa, quin-di. "all'ombra del cam-panile" nello spiritodelle leghe bianche chesi diffondono in queglianni in Lombardia.

RESISTENZAE DIFFICOLTÀI primi tempi non sonofacili, l'organizzazioneincontra resistenze edifficoltà. "Le donne cheandavano in giro per ipaesi vicini a cercare diconvincere altre donnea iscriversi alla coope-rativa, erano spessoprese a sassate da chinon gradiva il crearsi diforme autonome di ge-stione del proprio lavo-ro", racconta la signoraRosanna. Nel corso deltempo il numero delleassociate aumenta: al-cune sono impegnatenel laboratorio dove siricama e si completa illavoro, inserendo i pizziin tovaglie e lenzuola;altre a casa a fare ilmerletto. "Nel laborato-rio — dice — la signoraMariangela, ora vice-presidente della coope-rativa, si pregava, ai ri-camava e non si potevachiacchierare, la suoraera molto severa ed esi-

gente e noi, invece, conuna grande voglia di di-vertirci". Durante que-sto periodo il merlettosi esporta all'estero, so-prattutto in America e,in Italia, è acquistatoda privati del Nord e dagrandi ditte del Sud.Durante la guerra le ri-chieste del mercato di-minuiscono, ma la coo-perativa non è senza la-voro.Gli anni '50 e '60 vedo-no Finalmente il decollodella cooperativa chepuò contare su più dì120 socie.11 lavoro in questi anniè redditizio, nelle case

si fa un gran rumore difuselli e il laboratorio èpieno di ragazze chehanno frequentato la"Scuola d'arte del mobi-le e del merletto", isti-tuita nel lontane 1883.I bilanci si chiudono inattivo, per alcuni annigli utili della cooperati-va sono sostanziasi evengono distribuiti aNatale, Pasqua e per leferie, racconta la signo-ra Rosanna.La situazione rimanebuona sino alla fine de-gli anni '70, poi i cam-biamenti a livello eco-nomico, sociale e cultu-rale si ripercuotono an-

che sulla produzione esul mercato del merlet-to.

LA CRISISTRISCIANTEil ragionier Tagliabue,presidente della coope-rativa dal 1978, ha benchiari i motivi della cri-si strisciante che inve-ste da anni il settoredel merletto. "Prima ditutto — dice — l'invec-chiamento delle addet-te. Oggi delle 120 socio,solo una quarantina so-no attive e hanno tuttepiù di cinquant'anni. Diragazze non ce ne sono.

Uno serie,A n merletti

La scuola d'arte ha do-vuto chiudere per man-canza di alunne e l'at-tuale Centro di forma-zione professionale, isti-tuito dalla regione, nonha molte iscritte. Se im-parano il tombolo lofanno per hobby. E poiquanto guadagnerebbe-ro? Poche migliaia di li-re al giorno. Da almenoun decennio il merlettodi Cantù lo fanno Iedonne indiane alle qua-li è stato insegnato dal-la ex maestra dellascuola d'arte che, permotivi umanitari, è an-data presso la missionedi un nostro sacerdotedi Cantù. Così, qui oggi,si vendono quei pizziche sono costati un pu-gno di rise o ben poco.Certo non sono raffinaticome i nostri, ma ormaila gente distingue condifficoltà pizzi eseguiticon arte da quelli piùscadenti". I clienti at-tuali della cooperativasono ancora per la mag-gior parte del Sud, maanche qui sta pian pia-no morendo la tradizio-ne del bell'oggetto.La cooperativa nell'80si è data altri trent'annidi vita, fino al 2010."Attualmente — dice laragioniera, signora Ri-caldone — riusciamo amantenerci e a lasciareintatto il capitale socia-le. Gli utili a fine annosono davvero irrisori".Lo scorso settembre ilragionier Tagliabue èandato a San Sepolcro aritirare un'altra meda-glia d'oro in occasionedell'inaugurazione dellaBiennale del merletto.E in quella sede il pre-sidente ha avanzato u-na proposta: "Bandireun concorso per archi-tetti e designer inteso asollecitare l'apporto dinuove idee per la pro-duzione di un merlettopiù adatto alla culturae agli interessi dei tem-pi moderni".Per ora questa è rima-sta una proposta. 14

ASSOCIAZIONETEMPO LIBERO I VIAGGI 191?

Palma deMallorca

30 dicembre volo I.T.C.8 giorni / i notti

Programma:

1° giorno: Ritrovo dei partecipanti presso l'aeroporto di Orio alSerio (Bergamo). Assistenza aeroporloale per il disbrigo delle for-malità doganali e partenza per Palma de Mallorca con volo I.TC..Arrivo, trasferimento in hotel ed inizio dei soggiorno.

dal 2' al 7° giorno: Soggiorno presso l'hotel con possibilità diescursioni facoltative. A capo-danno grande cena di gala presso

8° giorno: Prima colazione presso l'hotel. In giornata trasferimen-to all'aeroporto e partenza per Orio al Serio con volo I.T.C.. Arrivo efine dei nostri servizi.

Apadament Hotel Reyal Jardin del Mar

Quota individuale di partecipazione(gruppo minimo SO persone) L 020.000

Supplemento camera singola L 143.000

La quota comprende• Volo I.T.C. da Bergamo Orlo al Serio per Parma de Mallorca A/FT• Trasferimenti da e per l'aeroporto di Palma de Mallorca• Trattamento di pensione completa (tutta a buffe')

Nel menu vengono garantiti uno o più piatti italiani giornalmente• Bevande ai pasti (M di vino, 1/2 minerale)n Animazione diurna e serale con stati di animatori italiani• Cenane di gala di capodanno• Tutte le comunicazioni inerenti animazione e messaggi in hotelin lingua italiana• Serata "mallorquina" con cocktail champagne. buffe/ tipico mal-lorquino, sangria in tavola, spettacolo folkloristico• Una escursione omaggio di mozza giornata.

Documenti necessari:Carta d'identità o passaporto in corso di validità

Hotel "Oleander" (Playa de Palma)Nota individuale di partecipazione L 560.000Supplemento camera singola L 94.000

La quota comprende:• Volo I.T.C. da Bergamo Orto al Serio per Palma de Mallorca A/R• Trasferimenti da e per l'aeroporto di Palma de Mallorca• Trattamento di pensione completa• Bevande ai pasti (1/4 di vino e 1/2 di mineraley• Canone di gala di capodanno• Un'escursione omaggio di mozza giornata

I nostri hotels: MallorcaHotel Oleander ***[Hotel Oleander è situato in una zona tranquilla a soli 200 metridalla magnifica spiaggia di Palma. Le camere sono ampie e moltoconfortevoli con balcone, bagno, doccia, telefono, musica e riscal-damento centralizzato. La sala da pranzo, il bare le sale per le con-ferenze sono climatizzate.Ampio giardino, terrazza, solariurn, sauna, massaggi e piscina co-perta riscaldata. inoltre per Trascorrere momenti di relax: televisio-ne, ping-pong, biliardo, sfilate di moda e serale danzanti. La buanacucina e l'ambiente confortevole assicurano una gradevole vacan-za.Hotel Oleander - Poligono La R bara, Playa de Palma - Mallorca

Appartamenti Royal Jardin del MarCategoria: 3 stelleLocalità: Santa Ponsa (Mallorca)Struttura: Sorge a 200 metri dal mare e si compone di 191 ap-partamenti, suddivisi in trilocali, bilocali e monolocali. Ogni appar-tamento dispone di bagno completo e doccia, terrazza, salone (salobilo e trito), telefono, riscaldamento, divani-letto. angolo cottura,frigorifero.Servizi: Bar, Snack-Bar, Caffetteria, Grill-Restaurant, Ristorante,Oining-Room, Salone comune, Sala Tv.Piscine: Coperta riscaldata e all'aperta per adulti e per bambini.Sports È possibile praticare: Tennis, Tennis da tavolo, Bowling,Videogiochi, Minigolf, Palestra, Equitazione, Windsurf, Vela, Scid'acqua. Possibilità noleggio biciclette e pedala.Spettacoli: Ballo con orchestra (I volta/settimana) - Discoteca (3volte/settimana), Show Flamenco, Care e competizioni, Proiezionililm e video (solo in inverno).Altri servizi: Baby-sitting, sala giochi bambini, Negozi, Super-market, Boutiques, Medico e Farmacia nelle vicinanze.

Follie di Capodanno...Parigi con Louvre,Versailles e Chartres

Partenza: 29 dicembre 1991 Durata: 6 giorni/3 notti in hotel + 2 notti in trenoTrasporto: Treno/cuccette di 2e classe

Programma:

1° giorno: Milano 1 ParigiRitrovo dei partecipanti presso la Stazione Centrale di Milano. incontro conl'accompagnatore e partenza per Parigi. Pernottamento a bordo.2° giorno: ParigiArrivo previsto alte ore 7.30; dopo la prima colazione visita guidata dellacittà con pullman privato (No-tre Dame, Suore Covar, les Invalides, Placede fa concorde). Sistemazione in hotel e pranzo in ristorante.Pomeriggio a disposizione dei partecipanti.Cena in un ristorante caratteristico con musica. Facoltativo dopo-cena "Paris lurnire", Pernottamento in hotel.3° giorno: ParigiDopo la prima colazione trasferimento in metro e visita guidata del Leo-ne, uno dei più famosi musei del mondo. Pranzo in ristorante. Pomeriggioa disposizione dei partecipanti.Facoltativo canone e veglione di Capodanno. Pernottamento in hotel,4° giorno: ParigiPrima colazione. Giornata a disposizione dei partecipanti. Facoltativo nel po-meriggio, gita sul Bateaux Mouche sulla Senna.In serata cena nel ristorante della Tour Elifial. Pernottamento in hotel.5° giorno: Parigi I Chartres 1 Versailles i Parigi / MilanoDopo la prima colazione partenza in pullman per l'escursione a Char-tres. Visita della Cattedrale di Notre Dame.Dopo il pranzo in ristorante proseguimento per Versailles; visita guidatadella Reggia e dei suoi splendidi giardini. Rientro nel tardo pomeriggio aParigi. Cena libera a carico dei partecipanti. Ritrovo a la Gare de Lyon e par-tenza in treno per Milano. Pernottamento a bordo,h° giorno: MilanoArrivo alla Stazione Centrale di Milano. Fine dei nostri servizi.

Quota Individuale di partecipazione(gruppo minima dí 40 persone)

Supplemento camera singola(salvo disponibilità locale)

Supplemento "Gran Gala di Capodanno"

Supplemento viaggio di 1n classee vagone letto (su richiesta)

Riduzione bambini 2.12 anniin letto aggiunto in camera con due adulti.

La quota comprende:• Viaggio in treno/carrozza cuccette di 2' classe, Milano/ Parigi/ Milano• Hotel 3 stelle (classificazione locale) in zona centrale della città;sistemazione in camera doppia con servizi privati e trattamento di pernotta-mento e prima colazione• N. 5 pasti in ristorante come da programma• Visite ed escursioni come da programma, con guida locale in lingua italia-na• Ingressi e prenotazioni per visita dei "Louvre" e di"Versai I les"n Trasferimenti da/per la stazione ferroviaria a Parigi• Accompagnatore per tutta la durata del viaggio-• Polizza assicurativa individuale• Borsa portadocumenti

Non comprende:• I pasti non previsti nel programma o indicati come facoltativi/liberi• I biglietti per i mezzi di trasporto pubblico• Ingresso a Chartres e ad altri musei, palazzi, ecc.• Bevande, mance ed extra personali in genere• Tutto quanto non indicato ne la quota comprende" o considerato lacoltativo.

Documenti necessari:Cala d'identità valida per l'espatrio o passaporto individuale in corso di vali-dità.

Hotel Carlton's ***Nei pressi del Moulin Rouge, a qualche minuto da Monimartre e dallaBasilica del Sacro Cuore, a pochi passi dalle stazioni del metro di Piga& edAnvers, à la collocazione privilegiata dell'Hotel Carltods.Per ospitarvi nel cuore di Parigi questo hotel di classe internazionale dispo-ne di 103 camere di cui 9 appartamenti con bagno, telefono, radio, Tv viasatellite, cassetta di sicurezza. Bar e sala per conferenze.Hotel Carlton's - 55, Boulevard Rochechouart - Parig i

Hotel Terminus Nord ***Dispone di 220 camere con bagno, telefono, Tv via satellite, radio.All'interno dell'Hotel bar "Le Club" aperto tutto il giorno. La reception offreun servizio di prenotazioni di escursioni, spettacoli e visite guidate della cit-tà. Situato in posizione centrale di Ironie alla Gare du Nord, a 30 minuti dal-l'aeroporto Charles de Gaulle, a 20 minuti dal centro Esposizioni di Villepin-te ed a 10 minuti dal Centro di Parigi (Chatelel-Les Halles).Hotel Terminus -12, Boulevard de Denain - Parigi.

Salisburgoe Vienimi

Capodanno Mozartianoa chiusure delle celebrazionidel Bicentenario di Mozart

Partenza: 29 dicembre 1991 Durata: 5 giorni/4 notti Trasporto: Autopullman Gran Tur.Programma:

1° giorno: Milano I SalisburgoRitrovo dei partecipanti a Milano (luogo da definire) nellaprima mattinata e partenza con pullman G.T.. Sosta a In-nsbruck per il pranzo. Proseguimento del viaggio ed arri-vo a Salisburgo. Sistemazione in hotel, cena e pernotta-mento.2° giorno: Salisburgo / ViennaPrima colazione e pranzo a Salisburgo. Mattinata dedicalaalla visita con guida della città. Nel pomeriggio trasferi-mento a Vienna. Arrivo, sistemazione in hotel, cena e per-nottamento.3° giorno: ViennaPrima colazione, pranzo e pernottamento in hotel. Interagiornata dedicata alla visita della città con guida. Facolta-tivo Cenane e veglione di Capodanno.4° giorno: ViennaPrima colazione, pranzo e pernottamento in hotel. In matti-nata possibilità di assistere ai Concedo di Capo-danno. Nel pomeriggio escursione con guida al BoscoViennese. Serata e cena in una tipica uhea.frigen" (taverna) aGrinzing/Neuslift.5° giorno: Vienna i MilanoDopo la prima colazione partenza per Milano. Sosta a V il-lach per il pranzo. Proseguimento del viaggio ed arrivo inserata a Milano. Fine dei nostri servizi.

nuota individuate di partecipazione(gruppo minimo di 40 persone) L 730.000

Supplemento camera singola(salvo disponibilità locale)

Supplemento "Gran Galadi Capodanno"

Supplemento"Concerto di Capodanno"

Riduzione bambini 2-12 anniin letto aggiunto in camera con due adulti.

La quota comprende:• Viaggio in autopullman Gran Turismo•- Sistemazione in hotel 4 stelle (classificazione locale),in camera doppia con servizi privati• Trattamento di pensione completa (esclusa la cenadel 3° giorno) dal pranzo del 1° al pranzo del 5° giorno• Visite ed escursioni corna da programma, con guida lo-cale in fingila italiana• Accompagnatore per tutta la durata del viaggio• Polizza assicurativa individuale• Borsa portadocumentiNon comprende:• Bevande ai pasti, mance ed extra personali in genere• Ingressi a musei, palazzi, mostre, ecc, ove previsti• Canone e veglione di fine anno• Biglietto di ingresso per il concerto di Capodanno• Tutto quanto non espressamente indicato net

Documentie ne "la quota comprende"

Documenti necessari:Carta d'identità valida per l'espatrio o passaporto indivi-duale in corso di validità.

Hotel Carlton's ***Nei pressi del Moulin Rouge, a qualche minuto da Mon-tmartre e della Basilica del Sacro Cuore, a pochi passidalle stazioni del metro di Pigatie ed Anvers. è la colloca-zione privilegiata dell'Hotel Carlton's. Per ospitarvi nelcuore di Parigi questo hotel di classe internazionale di-spone di 103 camere di cui 9 appartamenti con bagno, te-lefono, radio, Tv via satellite, cassetta di sicurezza.Bar e sala per conferenze.Hotel Carlton's - 55, Boulevard Tochechouarl - Parigi

Hotel Terminus Nord ***Dispone di 2200 camere con bagno, telefono, Tv viasatellite, radio. All'interno dell'Hotel bar "Le Club' apertotutto il giorno. La reception offre un servizio di prenota-zioni di escursioni, spettacoli e visite guidate della città.Situato in posiiione centrale di fronte alla Gare du Nord, a30 minuti dall'aeroporto Charles de Gaulle, a 20 minutidal centro Esposizioni di Villepinle ed a 10 minuti dalCentro di Parigi (Chatelel-Les Halles).Hotel Terminus -12, Boulevard de Denain - Parigi.

Partenza:Trasporto:Durata:

L 695.008

L 110.000

L da definire

L da definire

L 120.000

L da definire

L da definire

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Sarà una cosasemplice

a cambiarvila vita.

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