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12CONSUMO

E PRODUZIONE RESPONSABILI

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12CONSUMO

E PRODUZIONE RESPONSABILI

Position Paper 2021Gruppo di Lavoro sul Goal 12

CONSUMOE PRODUZIONE RESPONSABILI

Settembre 2021

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Questo documento egrave stato realizzato dai componenti del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 12 ldquoConsumo e produzione responsabilirdquo

Coordinatori del Gruppo di lavoro Valentino Bobbio e Luca Raffaele (NeXt - Nuova Economia per Tutti) Eleonora Rizzuto (AISEC - Associazione Italiana per lo Sviluppo dellrsquoEconomia Circolare)

Referenti del Segretariato ASviS Eleonora Gori Lucilla Persichetti

Aderenti Accademia dei Georgofili ADOC nazionale ndash Associazione per la Difesa e lrsquoOrientamento dei Consumatori AIESEC Italia AIAS ndash Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza AISEC - Associazione Italiana per lo Sviluppo dellrsquoEconomia Circolare AIQUAV ndash Associazione Italiana per gli studi sulla Qualitagrave della Vita ANBI ndash Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue Ancc-Coop ndash Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori ART-ER Divisione Sviluppo Territoriale Sostenibile ASK ndash Universitagrave Bocconi AsVeSS ndash Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile CAI - Club Alpino Italiano Centro di cultura per lo sviluppo ldquoGiuseppe Lazzatirdquo CESISP - Universitagrave Milano Bicocca CISL ndash Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Confederazione Italiana della Vite e del Vino - Unione Italiana Vini Conferenza delle Regioni ndash Tecnostruttura Consumersrsquo forum CREA ndash Consiglio per la ricerca in agricoltura e lrsquoanalisi dellrsquoeconomia agraria Equo Garantito Fairtrade Italia FeBAF - Federazione delle Banche delle Assicurazioni e della Finanza Federdistribuzione FederManager FederTerziario FEDUF - Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio Fondazione Banco Alimentare Onlus Fondazione Economia Tor Vergata Fondazione EY Fondazione Gambero Rosso Fondazione Sodalitas Forum per la Finanza Sostenibile IAI - Istituto Affari Internazionali Impronta Etica ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Istituto Italiano di Tecnologia Istituto Nazionale di BioARchitettura Italia Nostra Onlus Legambiente Mestieri-LAB NeXt ndash Nuova Economia per Tutti Occhio del Riciclone Italia Onlus PEFC Italia PLEF ndash Planet Llfe Economy Foundation RUS ndash Politecnico di Bari RUS - Universitagrave del Molise RUS - Universitagrave di Brescia Slow+Fashion+DesignCommunity Stati Generali dellrsquoInnovazione UIL - Unione Italiana del Lavoro UNI - Ente Italiano di Normazione Unione Italiana per lrsquoOlio di Palma Sostenibile VIU - Venice International University

Data di pubblicazione Ottobre 2021

La pubblicazione egrave a cura dellrsquoASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile Responsabile collana Flavia BelladonnaRevisione editoriale Milos SkakalIl progetto grafico egrave unrsquoadattamento a cura di Giulia Gorga del modello elaborato per i Position Paper ASviS da Cristiana Focone Knowledge for Business Sede ASviS Via Farini 17 00185 Roma wwwasvisit

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INDICE

Premessa

1 Produzione Responsabile 11 Cosrsquoegrave la produzione responsabile 12 Analisi di contesto13 Normative di riferimento14 Esperienze attivate15 Proposte per una produzione sostenibile 2 Consumo Responsabile

21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile22 Analisi di contesto23 Normative di riferimento24 Esperienze attivate25 Proposte per un consumo sostenibile

3 Finanza Responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile32 Normative di riferimento33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

APPROFONDIMENTO Agro-ecologia APPROFONDIMENTO La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore integrazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

APPROFONDIMENTO Il settore tessile

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LrsquoAlleanza Italiana per lo Sviluppo So-stenibile promuove e monitora lo stato di avanzamento del Paese rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) che lrsquoItalia si egrave impegnata in sede Onu a raggiungere entro il 2030

Il Goal 12 - Garantire modelli sosteni-bili di produzione e di consumo forni-sce indicatori e target mirati per il rag-giungimento di modelli di produzione e consumo responsabili che sono tra loro speculari e interdipendenti Non si ha produzione duratura senza un consumo consapevole e critico lrsquoimpegno delle aziende verso processi di produzione re-sponsabili viene rafforzato e consolidato dal premio di mercato dei cittadini con-sapevoli che apprezzano la sostenibilitagrave economica sociale e ambientale Lrsquoap-proccio premiale valorizza le ldquoimprese pioniere di sostenibilitagraverdquo e permette di fissare benchmark che sfidano le impre-se meno responsabili Queste sovente per restare competitive e non perdere quote di mercato cercano di mostrarsi sostenibili con azioni di greenwashing come si nota da una comunicazione am-bientale generalmente sempre piugrave verde Ancora piugrave fragile e sovente incerto an-che per le pressioni della competizione internazionale egrave il progresso verso una vera sostenibilitagrave sociale Come ASviS pensiamo che la sostenibilitagrave nei modelli di produzione e consumo sia necessaria-mente correlata alla integrazione di un approccio strategico delle imprese chia-mate a rivedere sempre i propri obiettivi introducendo il rispetto dellrsquoambiente e il rispetto delle persone lungo tutto il ciclo di vita produttivo Intendiamo pertanto favorire un nuovo approccio strategico delle imprese che si rifletta nei processi di produzione grazie a visione di lungo periodo nuova cultura di rispetto delle persone e dellrsquoambiente attenzione alla partnership valorizzazione delle allean-ze trasformazione dei rischi in oppor-tunitagrave attraverso unrsquoinnovazione mirata

a una vera sostenibilitagrave complessiva ed integrale dellrsquoattivitagrave aziendale Solo in questo modo egrave possibile avviare una rea-le transizione verso un futuro sostenibile e realizzare un cambiamento sistemico Ci conforta che molte ricerche mostrino che sovente alle imprese conviene essere sostenibili con rilevanti vantaggi compe-titivi verso le imprese che non hanno tali sensibilitagrave

La crescita di sensibilitagrave e di attenzio-ne alla dimensione ambientale sta por-tando in Italia sia alla diminuzione dei consumi di energia e materiali (in parte dovuti anche ora alla crisi economica a seguito della pandemia) sia allrsquoaumento della raccolta differenziata Va ricordato anche che quando si parla di produzione responsabile ed economia circolare non bisogna dimenticare i fattori produttivi quali acqua e suolo utilizzati dal sistema produttivo e agro-alimentare richiamati anche nel Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare dellrsquoUnione europea

La sensibilitagrave verso la dimensione socia-le affronta la resistenza dei consumatori attenti ai prezzi bassi ma lrsquointeresse ldquoau-to-lungimiranterdquo di ciascuno egrave di otte-nere vantaggi come consumatore senza comprimere le condizioni di lavoro e la qualitagrave della vita

Completano il quadro i servizi finanziari poicheacute noi cittadini siamo sia consumato-ri sia risparmiatori se la finanza egrave orien-tata al massimo profitto nel minore tem-po possibile e a ogni costo diventa un grande ostacolo per un sistema sociale sostenibile e non sostiene la produzione responsabile ed etica Tuttavia una par-te crescente del mondo finanziario sta comprendendo che finanziare le attivitagrave sostenibili egrave meno rischioso e piugrave conve-niente sul medio-lungo termine Solo una visione sistemica e integrata contribuisce a una societagrave piugrave equa inclusiva e che sia in grado di garantire una crescente qua-

PREMESSA

Lrsquoesperienza dellrsquoASviS e il Goal 12

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litagrave della vita

Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) sul Goal 12 dellrsquoASviS ha lrsquoobiettivo generale di fornire un quadro di riferimento condiviso sui temi della produzione del consumo e della finanza responsabile partendo da normative ed esperienze per giungere a formulare pro-poste operative per il contesto italiano Una ldquoguidardquo in continuo aggiornamento che declina i Target del Goal 12 metten-do in evidenza le prioritagrave di intervento

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progettare prodotti servizi e processi produttivi in modo da minimizzare e ove possibile eliminare gli impatti ne-gativi di natura sociale e ambientale lungo lrsquointero ciclo di vita (rispetto del-le persone e riduzione dellrsquoimpatto am-bientale dallrsquoestrazione e trattamento delle materie prime alla fabbricazione trasporto distribuzione uso eventuale riusoriciclo e smaltimento finale) ren-dendo tracciabile e trasparente ciograve che avviene in ciascuna fase

innovare il sistema di governance azien-dale in modo tale che la gestione degli impatti generati dalla propria catena del valore sullrsquoeconomia sullrsquoambiente e sulle persone sia integrata nella strate-gia di business

favorire la transizione verso lrsquoeconomia circolare (considerando anche le risorse idriche) e se necessario riconsiderare e riprogettare anche il proprio modello di businessrafforzare la visione strategica del siste-ma di filiera rilevante sia nel contesto italiano che internazionaleprivilegiare lrsquoadozione di processi di produzione innovativi capaci di ridurre

gli impatti negativi sullrsquoambiente e sulle personeapplicare modalitagrave di approvvigiona-mento responsabile selezionando e mo-nitorando i propri fornitori in modo da massimizzare gli impatti positivi e mi-nimizzare quelli negativi sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomiafavorire un clima collaborativo e par-tecipativo per tutte le categorie di sta-keholder dellrsquoazienda coinvolgendoli in percorsi di sensibilizzazione e impegno verso un modello di produzione soste-nibilecomunicare al cliente in modo chiaro e trasparente tutte le informazioni relati-ve al corretto utilizzo del prodotto o del servizio offerto assicurando unrsquoadegua-ta assistenza post-venditaoperare in una logica di vera legalitagrave se-condo principi di equitagrave e responsabilitagrave fiscale evitando sia lrsquoelusione fiscale sia il ricorso a forme di evasione e sotto fat-turazione che vedono complici i fruitori dei servizirendere conto ai propri stakeholder in maniera chiara e trasparente dellrsquoattivi-tagrave svolta pubblicando un report di so-stenibilitagrave redatto sulla base di criteri uniformi che approfondisca gli impatti piugrave significativi dellrsquoazienda e della sua catena del valore sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomia

1 PRODUZIONE RESPONSABILE

ldquoLa produzione responsabile consiste nella realizzazione di prodotti e servizi con modalitagrave che siano socialmente vantaggiose economicamente sostenibili

ed ambientalmente compatibili durante tutto lrsquointero ciclo di vitardquo

11 Cosrsquoegrave la Produzione Responsabile

La produzione responsabile riguarda le mo-dalitagrave attraverso cui le organizzazioni eco-nomiche (di seguito chiamate anche azien-de) producono beni e servizi La produzione responsabile in sintesi egrave conseguenza di una cultura drsquoimpresa che considera come propri obiettivi la costruzione di valore ag-giunto e di benessere per la comunitagrave di riferimento e non il profitto in seacute ed il ren-dimento sul capitale investito In tal senso sono organizzazioni economiche che rea-lizzano una produzione responsabile quelle che - oltre a garantire il rispetto continuo delle leggi nello svolgimento delle loro at-tivitagrave ndash si impegnano concretamente e in modo continuativo a

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Lrsquoadozione dei principi di produzione re-sponsabile non solo determina minori esternalitagrave negative sullrsquoambiente e sulla societagrave ma puograve determinare un significa-tivo impatto positivo per la comunitagrave e il territorio

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12 Analisi di contesto

Il sistema produttivo egrave profondamente scosso dalla crisi economica e sociale causata dalla pandemia Di conseguen-za anche il mondo del consumo rima-sto in una prima fase disorientato ha riorganizzato e rivisto i propri processi drsquoacquisto Per particolari settori pro-duttivi (quali quello agro-alimentare) a questo si aggiungono i fattori di rischio e di incertezza legati ai cambiamenti cli-matici che influiscono sul ciclo produt-tivo e sullrsquoapprovvigionamento di input produttivi come ad esempio lrsquoacqua Il rischio di una battuta di arresto del cambiamento verso la sostenibilitagrave so-ciale e ambientale rischia di essere la conseguenza della crisi per la volontagrave di una ripresa produttiva ad ogni costo La fase di ripresa dopo la crisi pandemica ha evidenziato una forte escalation dei prezzi dei combustibili fossili rendendo quindi importante una accelerazione sullo sviluppo delle Renewable Energy Sources (RES) il cui costo di produzio-ne continua a diminuire grazie alla forte innovazione tecnologica In un momen-to in cui i temi ambientali cominciava-no a fare presa sul consumatore il clima di emergenza sociale pone in secondo piano la produzione responsabile Ma la risposta europea con i cospicui inve-stimenti stanziati dal Programma Next Generation EU impone ai Paesi membri un percorso di ripresa che accompa-gna transizione ecologica e inclusione sociale Il ldquocambiamento di statordquo ha spezzato le catene internazionali di ap-provvigionamento facendo emergere un nuovo potere di mercato dei possesso-ri di materie prime cruciali e di compo-nenti strategici mentre alcune gravi crisi aziendali cancellano posti di lavoro

In Italia abbiamo toccato con mano la ridotta capacitagrave produttiva di beni es-senziali In un contesto di libera impre-sa e di mercato emergono ldquofallerdquo a cui il sistema produttivo non egrave in grado di dare risposte adeguate molte persone soffrono lrsquoinsicurezza alimentare a fron-te di ampi sprechi e di una produzione agricola mondiale quasi per metagrave inu-tilizzata non si fa ricerca sulle malattie rare o sugli antidoti percheacute la doman-da egrave urgente ma non sufficientemente

remunerativa non si erano attivate le capacitagrave di ricerca e di produzione sui vaccini o non si erano attrezzati posti letto per la rianimazione negli ospedali percheacute gli investimenti non erano remu-nerativi in un tempo ragionevole la pro-duzione di mascherine era insufficiente e delocalizzata percheacute lrsquoimpresa tende a produrre quello che puograve vendere a bre-ve sul mercato e le scorte gravano sul bilancio delle aziendeTutto questo richiede di ripensare e in-tegrare lrsquoazione del mercato riscopren-do il ruolo regolatore dello Stato per la salvaguardia dei beni comuni ma anche per lrsquoindirizzo dei mercati e della libera impresa con lrsquoobiettivo di realizzare il benessere di tuttiProdurre in modo responsabile richiede allrsquoazienda lrsquoadozione di un approccio di business orientato al dialogo e alla con-divisione delle strategie aziendali con tutti i portatori di interesse e implica una prospettiva di lungo periodo con obiettivi e piani aziendali pluriennali ca-paci di avere uno sguardo verso i cam-biamenti futuri Ciograve comporta non solo lrsquoindividuazione di risposte adeguate ai bisogni sociali espressi eventualmente attraverso co-progettazione di prodot-ti e servizi ma anche la creazione di soluzioni innovative per rispondere ai problemi sociali e ambientali del territo-rio (attuali e in divenire) promuovendo lrsquooccupazione di qualitagrave collaborando con altre imprese o soggetti locali per realizzare la propria mission in logica di rete riducendo lrsquoimpronta ecologica migliorando lrsquoefficienza di utilizzo delle risorse naturali riducendo e smaltendo in modo appropriato i rifiutiEgrave essenziale lrsquoattenzione del sistema produttivo al territorio non solo ai fini della tutela ambientale ma anche per assicurare lrsquoequilibrio e la crescita della comunitagrave locale Le modalitagrave di produ-zione sostenibile e il loro impatto eco-nomico sociale e ambientale devono essere comunicati a coloro che abitano in quel determinato territorio e a tutti gli stakeholder aziendali adottando forme integrate di rendicontazione di sosteni-bilitagraveUna particolare attenzione va dedicata alle fasce sociali svantaggiate e alle di-versitagrave (culturali di genere di etagrave ecc) dei lavoratori alla crescita professiona-

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le alla compatibilitagrave con le esigenze di vita e alle forme di welfare integrativo che esprimono la sensibilitagrave dellrsquoazienda nei confronti dellrsquointera societagrave civileTra i principali portatori di interesse una particolare attenzione va dedicata sia ai lavoratori che ai fornitori

Per quanto riguarda i lavoratori lrsquoazien-da responsabile non solo si impegna nel rispetto dei diritti umani ma prevede efficaci meccanismi di partecipazione condivisione e collaborazione con i lavo-ratori nel quadro di un clima lavorativo di rispetto capace di coinvolgere nelle strategie e nelle decisioni organizzativeNellrsquoambito dei diritti dei lavoratori la legislazione e la contrattazione colletti-va giagrave offrono ndash nei Paesi avanzati come lrsquoItalia ndash un sistema di garanzie che il da-tore di lavoro responsabile eleva volon-tariamente adottando sistemi di gestio-ne della responsabilitagrave sociale secondo best practice quali ad esempio lo stan-dard SA8000Aspetti disciplinati dalla legge - quali etagrave minima di accesso al lavoro tutele per i giovani lavoratori difesa della sa-lute e della sicurezza libertagrave di associa-zione retribuzione orario di lavoro pra-tiche disciplinari divieto di ogni forma di discriminazione e pari opportunitagrave - meritano una continua attivitagrave di mo-nitoraggio non solo da parte delle auto-ritagrave competenti ma anche da parte del-le organizzazioni dei lavoratori Il lavoro forzato delle fasce piugrave deboli e piugrave in-difese sovente inconsapevoli dei propri diritti ndash che solo una lettura superficiale puograve reputare superato ndash richiede unrsquoat-tenta analisi del contesto e della catena di fornitura che ne utilizza gli outputMolto cammino deve essere ancora compiuto per assicurare unrsquoadesione sostanziale (e non solo formale) agli ob-blighi di legge derivanti dalla riduzione delle disuguaglianze (pari opportunitagrave) e oggi la piena inclusione dei lavoratori disabili e lrsquoazzeramento del gender pay gap rappresentano due temi prioritari su cui orientare i piani di miglioramento di un sistema di gestione della respon-sabilitagrave sociale ampliando la dimensio-ne delle imprese obbligate ad accoglie-re categorie protette La capacitagrave delle imprese di auto-valu-tare il proprio percorso di sostenibilitagrave

attraverso momenti strutturati di audit interni testimonia un crescente grado di maturitagrave del sistema produttivo e la sua consapevolezza sia che lrsquoesistenza di una disposizione di legge non sia di per seacute garanzia della sua piena appli-cazione sia che le norme definiscono standard minimi (che presumibilmente si eleveranno nel futuro) che lrsquoimpresa responsabile egrave chiamata a superare am-piamente sovente anche con vantaggi competitivi

Per quanto riguarda i fornitori unrsquoa-zienda responsabile conosce la propria filiera e verifica che le prestazioni delle diverse sequenze di lavorazione siano realizzate nel rispetto dei diritti umani della dignitagrave delle persone e della ri-duzione continua dellrsquoimpatto sullrsquoam-biente Le aziende responsabili hanno procedure per lrsquoapprovvigionamento che identificano i criteri per la selezione dei fornitori non limitandosi ad aspet-ti di prezzoqualitagrave ma estendendo lrsquoanalisi anche alle prestazioni sociali e ambientali Tali aziende effettuano una mappatura della propria catena di for-nitura non limitandosi ai fornitori diretti ma comprendendo anche i sub-fornitori passo essenziale per poter condurre una valutazione dei rischi sociali e ambienta-li lungo la filiera Una volta evidenziati i fornitori a rischio (per caratteristiche del processo produttivo settore merceolo-gico ubicazione geografica dimensioni ecc) si identificano modalitagrave di moni-toraggio (questionari di dettaglio o in alcuni casi audit) sui casi piugrave a rischio per una negoziazione serrata delle pre-stazioni attese

Per quanto riguarda lrsquoambiente egrave neces-sario che le azioni di riciclo di riduzio-ne degli sprechi e di utilizzo di materie prime seconde siano attivate secondo un approccio sistemico di economia circolare questo significa raccogliere e diffondere le opportunitagrave di innovazio-ne sviluppate dalle imprese per ridurre progressivamente la domanda di risorse naturali (come acqua e suolo) e la pro-duzione di rifiuti aumentando la produ-zione di materie prime seconde al fine di mantenerne il ciclo di vita il piugrave a lungo possibile Tutto ciograve con riferimento an-che alle produzioni agroalimentari per

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le quali le risorse naturali di acqua e suo-lo sono input produttivi indispensabili

allrsquoaumento di competitivitagrave attraverso modelli di produzione meno legati allrsquou-tilizzo e allrsquoestrazione di materie prime

alla spinta verso unrsquoinnovazione basata sullo sviluppo tecnologico e sullrsquoutilizzo e riutilizzo di risorse rinnovabili

alla fidelizzazione dei clienti respon-sabili e allrsquoapertura di nuovi mercati in espansione

allrsquoaumento dellrsquooccupazione attraver-so la riduzione della quantitagrave di mate-rie prime utilizzate e la crescita di ser-vizi a valore aggiunto nella produzione con spostamento di costi dalle materie prime al lavoro e conseguente crescita dellrsquoimpatto occupazionale a livello lo-cale

Altro pilastro della produzione respon-sabile sono le produzioni in forma so-ciale che realizzano forme di produzio-ne in cui lrsquoimprenditore non egrave il privato o lo Stato ma una collettivitagrave Esperienze di questa tipologia oltre al mondo coo-perativo che costituisce uno dei fonda-menti dellrsquoeconomia nazionale sono ad esempio le imprese sociali (ed anche le societagrave benefit) il cofarming la Retener-gie le crescenti esperienze di produzio-ne di servizi del Terzo Settore e il Com-mercio Equo e Solidale Nello specifico questrsquoultimo costituisce un approccio concreto alternativo al modello econo-mico prevalente offre migliori condizio-ni economiche soprattutto ai produttori

svantaggiati nelle diverse aree del mon-do e assicura il rispetto dei lavoratori e dellrsquoambiente egrave fondato su una relazione paritaria fra tutti i soggetti nelle diverse fasi della catena di commercializzazio-ne ndashproduzione distribuzione consumo ndash Si tratta dunque di un modello eco-nomico (produttivo e di consumo) che nel suo complesso mira a uno sviluppo sostenibile garantendo condizioni eque a chi produce nel rispetto dellrsquoambiente e gode del sostegno di cittadini-consu-matori consapevoli e responsabili delle proprie scelte egrave attivo da piugrave di 40 anni in oltre 75 Paesi coordinato e promosso da organizzazioni internazionali e so-stiene milioni di lavoratori e lavoratrici in diversi settori per favorire opportunitagrave di impresa equa sostenibile e capace di creare economiaDal punto di vista consumeristico la produzione responsabile realizza unrsquoin-terazione virtuosa con i consumatori permettendo la realizzazione di un mer-cato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore che lrsquoimpresa si fanno cari-co di obiettivi collettivi

Un importante strumento per assicu-rare la trasparenza egrave rappresentato dal Report di Sostenibilitagrave documento in cui lrsquoazienda rende conto dei propri im-pegni e risultati in merito agli impatti economici sociali e ambientali I report sono efficaci se fanno parte di percorsi sistemici verso la sostenibilitagrave di cui do-cumentano i progressi Alcune aziende scelgono di sottoporre il proprio report a verifica di una terza parte indipen-dente che garantisca agli stakeholder la completezza e la veridicitagrave delle infor-mazioni contenute Un altro strumento di trasparenza a disposizione del mer-cato egrave rappresentato dalle certificazioni a fronte di standard volontari che pos-sono riguardare tanto i prodotti (di cui si valorizzano particolari caratteristiche ad esempio ambientali o di tracciabilitagrave) quanto i sistemi di gestione aziendale (tra cui i sistemi di gestione per la re-sponsabilitagrave sociale la salute e la sicu-rezza sul luogo di lavoro lrsquoambiente lrsquoe-nergia la prevenzione della corruzione ecc) Le certificazioni accreditate ovve-ro quelle certificazioni emesse secondo le regole e sotto il controllo di un ente di accreditamento sono una garanzia nei

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Lrsquoeconomia circolare afferma infatti un modello di produzione sostenibile nel lun-go periodo volto a creare relazioni di cir-colaritagrave in ciograve che si produce minimizzan-do ciograve che viene rilasciato nellrsquoambiente lungo tutta la filiera produttiva ma anche facendo diventare lo ldquoscartordquo di un setto-re lrsquoinput produttivo di un altro (come nel caso dellrsquoutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate che sebbene richieda un approccio partecipato e collettivo sul terri-torio rende disponibile una risorsa sempre piugrave scarsa e spinge lrsquoinnovazione azienda-le) Tale modello rappresenta anche unrsquoop-portunitagrave di business per le aziende con riferimento specifico

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confronti delle parti interessate oltre a rappresentare uno strumento di crescita interna per lrsquoaziendaParticolare rilevanza hanno nel contesto italiano le aziende agroalimentari per cui occorre programmare una riduzione ldquoa monterdquo (giagrave sul campo) degli spre-chi e delle perdite alimentari noncheacute il ricorso a input produttivi ldquoresidualirdquo da altri usi (es acque reflue urbane tratta-te per irrigazione) La lotta allo spreco e alle perdite alimentari e lrsquouso efficiente delle materie prime rappresenta uno dei punti di cooperazione tra consumatori informati e imprese consapevoli per mi-nimizzare gli sprechi anche ripensando il loro uso a fine vita In questo conte-sto le aziende devono contribuire alla sensibilizzazione dei consumatori finali promuovendo specifiche campagne e iniziative ma anche agevolando la dona-zione della produzione invenduta

In conclusione le aziende devono ten-dere verso azioni generatrici di valo-re condiviso fra azienda e territorio piuttosto che il perseguimento di una doppia missione una di profitto e una puramente sociale lrsquoimpegno per una produzione responsabile massimizza infatti il valore creato nel lungo termine per una crescita sostenibile nel rispetto del benessere della comunitagrave e del terri-torio in cui operaLa sostenibilitagrave viene intesa da alcu-ne imprese come un costo e nel bre-ve termine in qualche misura lo egrave Un approccio responsabile comporta un maggiore impegno manageriale e ulte-riori investimenti (e le imprese italiane notoriamente sottocapitalizzate hanno bisogno di specifici strumenti finanziari per agevolarli) ma produce anche risul-tati sia in termini di capacitagrave di risposta ai clienti sensibili sia per i lavoratori che beneficiano di una vita piugrave equilibrata nel contempo contribuisce a una mag-giore stabilitagrave in prospettiva delle azien-de Tuttavia se perseguita con impegno costante e coerente e sostenuta da ade-guate politiche pubbliche e territoriali diviene per lrsquoazienda un fattore rilevante di investimento che garantisce un posi-zionamento piugrave solido e piugrave duraturo nel mercato e comunque - come ricorda la Comunicazione della Comunitagrave Europea (EU COM 2011681) - egrave una responsabili-

tagrave da cui le aziende non possono ormai eludereNel settembre 2020 considerata la scar-sa adesione volontaria delle imprese alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) la Consob ha chiesto agli stakeholder di formulare indicazioni sullrsquoattuale regime con lrsquoobiettivo di allargarne il perimetro di obbligatorietagrave per agevolare lrsquoesten-sione della DNF anche ai soggetti con meno di 500 dipendenti Ma la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 sta anticipando tale richiestaLe imprese per costruire un valore dure-vole e contribuire a un benessere a lun-go termine devono definire un proprio posizionamento strategico sostenibile convergente con quello dei territori di appartenenza attivando processi parte-cipativi e bio-imitativi di cui la circola-ritagrave egrave una componente e la partecipa-zione dei lavoratori alla gestione per le imprese di oltre 250 dipendenti La real-tagrave imprenditoriale italiana diffusa e per-meata di diversitagrave territoriale egrave in grado di esprimere efficacia nella sostenibilitagrave a patto che i regolatori riconoscano un sistema ascendente di costruzione delle decisioni dai territori al centro con pro-porzionalitagrave ed equivalenza nelle metri-che delle procedure di rendicontazione richieste alle imprese e con validazione dei fattori immateriali nei capitali delle imprese e nel loro merito del credito

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13 Normative di riferimento

EuropaLrsquoevoluzione normativa relativa alla pro-duzione sostenibile vede il protagoni-smo della legislazione europea rafforza-to con il Programma della Commissione Europea 2019-2024 ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosardquo Le prime due linee di lavo-ro del Programma perseguono una so-stenibilitagrave sia ambientale che sociale e costituiscono il quadro di riferimento per lrsquoattuazione del Goal 12 La prima linea oggetto della comunicazione CE COM(2019) 640 final dellrsquo11 dicembre 2019 (Target 121) lancia il Green Deal europeo per rendere lrsquoEuropa entro il 2050 il primo continente a impatto cli-matico (zero attraverso una transizione equa agevolata da un piano di investi-menti rilevante La seconda linea propo-ne un programma ambizioso di equitagrave sociale attraverso ldquounrsquoeconomia che la-vora per le personerdquo rafforzando il pi-lastro sociale dellrsquoUnione per i giovani lrsquoinfanzia la paritagrave di genere lrsquoistruzione e la lotta contro la povertagraveLa normativa europea continua a esse-re una spinta potente e il quadro di ri-ferimento per una pianificazione degli interventi per un consumo e una produ-zione responsabili il Programma Next Generation EU (Dispositivo per la ripre-sa e la resilienza Assistenza alla ripre-sa per la coesione e i territori drsquoEuropa Invest EU Strumento di sostegno alla solvibilitagrave Programma UE per la salute Meccanismo unionale di protezione ci-vilerescEU) del 2020 per affrontare la crisi e rilanciare lrsquoeconomia e la societagrave europea premia una celere e rapida de-carbonizzazione del sistema produttivo tale azione si integra con il Programma SURE per gli interventi sul mercato del lavoro e con i prestiti BEI meglio finaliz-zati alla sostenibilitagrave La normativa eu-ropea sul clima alza la sfida il Pacchetto ldquoFit for 55rdquo nel 2021 attiva politiche am-bientali ambiziose a cui sono chiamate a contribuire le imprese Inoltre la Riso-luzione del Parlamento europeo del 16 settembre 2020 tratta il ruolo dellrsquoUE nella protezione e nel ripristino delle fo-reste del pianeta e quella del 22 otto-bre 2020 formula raccomandazioni alla Commissione sul quadro giuridico per fermare e invertire la deforestazione

la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 intende estendere gli ob-blighi di informativa non finanziaria ex Direttiva 201495UE a tutte le imprese di grandi dimensioni Il provvedimento coinvolgerebbe circa 49000 societagrave europee (incluse le PMI quotate con lrsquoeccezione delle micro-imprese) a fron-te delle attuali 11600 Le imprese do-vrebbero rispettare specifici standard di comunicazione con semplificazioni per le imprese di minori dimensioni I report sarebbero sottoposti ad assurance indi-pendente Gli effetti sarebbero significa-tivi per i mercati gli investitori le impre-se della supply chain e gli stakeholder aziendali Migliorando il comportamento delle imprese si avrebbero effetti positi-vi sul rispetto dei diritti delle persone e sullrsquoambiente (Target 126)

la Risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2021 recante raccomanda-zioni alla Commissione concernenti la dovuta diligenza e la responsabilitagrave del-le imprese ndash 10 marzo 2021 (Target 121)

il Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il riuti-lizzo delle acque reflue a scopo irriguo al fine di limitare lo stress idrico e ridur-re gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori nel quadro dellrsquoadattamento ai cambiamenti climatici e della strate-gia europea per fronteggiare la carenza idrica e la siccitagrave nellrsquoUnione europea attuando il Piano drsquoazione dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare e inte-grando il processo di modernizzazione che sta investendo la Politica Agricola Comune (PAC) e gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici declinati nel Green Deal (Target 122)

il Nuovo Piano drsquoAzione per lrsquoeconomia circolare CE COM(2020) 98 final adotta-to dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020 con misure che riguardano lrsquointero ciclo di vita dei prodotti e con lrsquoobietti-vo di rendere lrsquoeconomia piugrave sostenibile

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globale imputabile allrsquoUE Riassumiamo la normativa comunitaria piugrave rilevante a partire dagli interventi piugrave re-centi facendo riferimento anche ai relativi target specifici del Goal 12

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ma anche di rafforzarne la competitivi-tagrave proteggendo lrsquoambiente e i diritti dei consumatori anche attraverso lrsquoinnova-zione e la digitalizzazione (Target 122)

la Strategia ldquoDal produttore al consu-matore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futurordquo (Farm to Fork Strategy COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020) diretta ad accrescere la sostenibilitagrave del sistema agroalimen-tare europeo ponendo obiettivi ambien-tali e sociali quantificati da conseguire entro il 2030 insieme a lrsquointensificazione della lotta contro gli sprechi alimentari la realizzazione di maggiori investimenti in ricerca e innovazione e la promozione della transizione verso sistemi alimentari sostenibili a livello globale (Target 123)

la Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 (COM(2020) 380 final del 20 maggio 2020) volta a proteggere e a ripristinare la natura la biodiversitagrave e il buon funzionamento degli ecosistemi per migliorare il benessere delle persone e la capacitagrave della societagrave di contrastare i cambiamenti climatici per contenere le minacce alla salute umana e delle cata-strofi naturali per garantire la sicurezza alimentare e la continuazione delle at-tivitagrave economiche in particolare quelle del settore agroalimentare e dellrsquoedilizia (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni ldquoUna nuova strategia industria-le per lrsquoEuropardquo COM(2020) 102 final del 10 marzo 2020 (Target 121)

la Decisione delegata (UE) 20191597 della Commissione del 03052019 che integra la direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio per una metodologia comune e requisiti mi-nimi di qualitagrave per la misurazione unifor-me dei livelli di rifiuti alimentari (Target 123)

la Direttiva europea Unfair trading practices 6332019 (Target 121)

le Raccomandazioni di Azioni nel Qua-dro della Prevenzione degli Sprechi Alimentari elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimen-tari del 12 dicembre 2019 (Target 123)

la Direttiva UE sullrsquoEconomia Circolare e Pacchetto Economia Circolare GU 14 giugno 2018 in vigore il 4 luglio 2018 da recepire dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020 insieme alle direttive 849-850-851-8522018 (Target 122)

il Regolamento (UE) n 7152013 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 11792012 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 3332011 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami ferrosi cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni sul Piano drsquoa-zione produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile - COM (2008) 397 (Target 121)

la Risoluzione del Parlamento europeo su ldquoCommercio Equo e Solidale e svi-luppordquo (20052245(INI)) su ldquoImpatto del commercio internazionale e delle politiche commerciali europee sulle ca-tene globali del valorerdquo (20162301(INI)) (Target 121)

la Comunicazione della Commissione su ldquoIl ruolo del Commercio Equo come strumento di sostenibilitagraverdquo (COM (2009)

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215) (Target 121)

la Comunicazione ldquoA resource-efficient Europe ndash Flagship initiative under the Europe 2020 Strategyrdquo ndash COM (2011) 21 (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni COM(2020) 301 final ldquoUna strategia per lrsquoidrogeno per unrsquoEuropa climaticamente neutrardquo Bruxelles 872020

le Guidelines on developing adaptation strategies SWD 1341ndash54 2013 (Target 121)

il Progetto di relazione della Piattafor-ma sulla finanza sostenibile sulle rac-comandazioni preliminari per i criteri di vaglio tecnico per la tassonomia dellrsquoUE (acqua economia circolare prevenzio-ne dellrsquoinquinamento e biodiversitagrave ed ecosistemi) e relativo allegato 3 agosto 2021

lo standard AFNOR XP X30-9012018 - ldquoCircular economy project management system ndash Requirements and guidelinesrdquo ottobre 2018 (Target 122)

Norma tecnica BS 80012017 ndash ldquoFra-mework for implementing the principles of the circular economy in organiza-tionsrdquo maggio 2017 (Target 122)

Internazionale

UNI ISO 204002017 Acquisti sostenibili ndash Guida+

UNI EN ISO 260002020 - Guida alla re-sponsabilitagrave sociale

UNI ISO 201212013 Sistemi di gestione sostenibile degli eventi - Requisiti e gui-da per lrsquoutilizzo

UNI EN ISO 140012015 Sistemi di ge-

stione ambientale - Requisiti e guida per lrsquouso

Social Accountability 8000 ndash Standard internazionale elaborato da Social Ac-countability International

Target 121 commi 58-75 relativi agli ecobonus di riqualificazione energetica e risparmio idrico utilizzano la leva fi-scale per ridurre lrsquoimpatto ambientale e il consumo di risorse commi 80-81 per gli interventi di riconversione e riqua-lificazione produttiva di aree di crisi commi 124-126 per interventi di svilup-po delle PMI in ottica green economy commi 725-727 per le infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica

Target 122 commi 58-60 per lrsquoefficien-tamento energetico in ambito indu-striale e domestico e la ristrutturazione edilizia e lrsquoacquisto di mobili ed elettro-domestici di classe almeno A+ commi 61-65 sul Bonus idrico e la previsione di un Piano nazionale idrico e di un Fondo

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Italia

La normativa nazionale ha recepito gli obiet-tivi comunitari di trasformazione del sistema produttivo col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con il Decreto Legge (DL) Semplificazioni a partire dalla Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto importanti novitagrave per la realizzazione di un Green New Deal italiano

Lrsquoobiettivo egrave quello di trasformare la logica del sistema produttivo dallrsquoattuale approc-cio lineare in unrsquoeconomia circolare che re-cuperi e rimetta in circolo ogni risorsa evi-tando la produzione di rifiuti (Target 122)

Riassumiamo la normativa nazionale piugrave ri-levante che riguarda la produzione respon-sabile a partire dagli interventi piugrave recenti facendo riferimento anche ai relativi Target specifici del Goal 12

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la Legge di Bilancio 2021 affronta alcuni snodi che riguardano lo sviluppo sosteni-bile del Paese verso unrsquoeconomia circola-re e attenta al sociale

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per il rilancio degli investimenti commi 66-75 per stimolare interventi di effi-cientamento energetico commi 77-79 per incentivare lrsquoacquisto di veicoli ali-mentati a energia elettrica commi 136-137 per investimenti per migliorare la sostenibilitagrave nelle aziende zootecniche di produzione e di trasformazione della carne commi 159-160 per investimen-ti nel settore della raffinazione e della bioraffinazione per supportare la transi-zione ecologica verso fonti energetiche alternative comma 743 sul ldquoSistema vo-lontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibilerdquo in coerenza con il regolamento (UE) 2020852

Target 124 comma 231 per progetti di riduzione dellrsquouso della plastica e per la sostituzione della plastica con materiali alternativi commi 1084-1085 che incen-tivano a ridurre lrsquoutilizzo di plastica e im-ballaggi

Target 125 commi 614-615 per il Bonus TV commi 770-771 per la realizzazione di compostiere di comunitagrave per la ferti-lizzazione dei terreni commi 1037-1050 per lrsquoadozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche al servizio pubblico com-mi 1087-1089 per sistemi di filtraggio dellrsquoacqua potabile e intervengono sulla razionalizzazione dellrsquouso della risorsa idrica

Target 126 commi 107-108 per venture capital in favore di progetti di imprendi-toria femminile ad elevata innovazione commi 1051-1063 e 1065 con il nuovo Piano nazionale transizione 40 base per il PNRR italiano a sostegno dellrsquoin-novazione e della transizione digitale

Target 12b commi 84-86 per contratti di sviluppo del settore turistico sosteni-bile agevolando il recupero e riutilizzo di fabbricati ed edifici dismessi per un rilancio in chiave sostenibile commi 91-94 per la tutela e la valorizzazione delle aree di particolare interesse geologico o speleologico con significativa valenza di sostegno al turismo sostenibile

Target 12c commi 651-659 per lrsquoincen-tivo per lrsquoacquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 e lrsquoimposta sullrsquoacqui-sto di autoveicoli a elevate emissioni di CO2 comma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e re-gionale giagrave citato commi 691-695 inter-venti legati alla mobilitagrave sostenibile

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la Legge di Delegazione europea del 22 aprile 2021 delega il governo a recepire la Direttiva Unfair Trading Practices (UTPs) 633 del 2019 che doveva essere recepita entro il primo maggio per essere applica-ta entro il primo novembre Pur vietando le aste online al doppio ribasso restano da chiarire tra gli altri aspetti quelli re-lativi agli organismi deputati al controllo (Target 126)

il DLgs 2 febbraio 2021 n 13 che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dellrsquoUnione di stagno tan-talio e tungsteno dei loro minerali e di oro originari di zone di conflitto o ad alto rischio (Target 122)

il PNRR include la cultura e il turismo come una direttrice specifica di investimento destinando risorse alla digitalizzazione tuttavia lrsquoapproccio rimane fortemente ldquopatrimonialerdquo e orientato allrsquoattrazione fisica di visitatori (Target 12b)

nel secondo semestre 2021 il Ministero della Transizione Ecologia (MITE) presen-teragrave il nuovo PAN GPP Gli appalti pubblici verdi sono per la Commissione europea lo strumento con cui ldquole amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali attraverso la ricerca e la scel-ta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sullrsquoambiente lungo lrsquointero ciclo di vitardquo il PAN GPP promuovendo gli appalti pubblici verdi egrave quindi lrsquoanello di congiunzione tra la produzione e il consumo per la propria trasversalitagrave settoriale e per lrsquoefficacia su tutti gli obiettivi di tutela ambientale egrave strumento strategico per lrsquoattuazione di quanto previ sto nella strategia sviluppo

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sostenibile e dallrsquoAgenda 2030 egrave essen-ziale che i CAM (Criteri Ambientali Mi-nimi) siano integrati da analoghi criteri sociali minimi (Target 127)

la Legge 8 Ottobre 2020 n 134 di Ra-tifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio sia il Regola-mento del 9 febbraio 2021 che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto di carta e cartone ai sensi dellrsquoart 184 ter comma 2 del DLgs 3 aprile 2006 n 152 (Target 122)

il DL 19 maggio 2020 n 34 ldquoMisure ur-genti in materia di salute sostegno al lavoro e allrsquoeconomia noncheacute di politi-che sociali connesse allrsquoemergenza epi-demiologica da Covid-19rdquo Le misure in linea con il Green Deal Europeo sosten-gono lrsquoinnovazione e il settore delle co-struzioni e delle PMI per favorire lrsquooccu-pazione (Target 121)

il Decreto ldquoCura Italiardquo convertito in Leg-ge n272020 estende il beneficio fiscale per le eccedenze alimentari alle cessioni dei prodotti tessili dei prodotti per lrsquoab-bigliamento e per lrsquoarrendamento dei giocattoli dei materiali per lrsquoedilizia e degli elettrodomestici noncheacute dei per-sonal computer tablet e-reader e altri dispositivi per la lettura in formato elet-tronico non piugrave commercializzati o non idonei alla commercializzazione (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 116 in at-tuazione del pacchetto europeo dellrsquoe-conomia circolare (direttiva UE 2018851 relativa ai rifiuti e agli imballaggi) preve-de decreti del MITE dedicati allrsquordquoend of wasterdquo ai regimi di responsabilitagrave estesa del produttore nelle operazioni di recu-pero dei rifiuti al riutilizzo e alla prepa-razione per il riutilizzo la norma punta al riutilizzo e riciclaggio pari al 60 entro il 2030 e 65 entro il 2035 viene raffor-zata e ampliata la responsabilitagrave estesa del produttore con strumenti per favo-rire la maggiore durevolezza riciclabili-tagrave e riutilizzabilitagrave dei prodotti e viene inclusa la preparazione per il riutilizzo tra le operazioni di recupero dei rifiuti (Target 125) il DLgs 3 settembre 2020

n 121 che modifica la direttiva 199931CE relativa alle discariche di rifiuti (Tar-get 125)

il DLgs 3 settembre 2020 n 119 relativo ai veicoli fuori uso (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 118 relativo a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 201219UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-che (Target 125)

il Decreto del Ministero dellrsquoAmbiente 10 marzo 2020 su ldquoCriteri Ambientali Minimi per il servizio di ristorazione col-lettiva e fornitura di derrate alimentarirdquo (CAM) che fa riferimento sia a diversi settori della ristorazione collettiva (sco-lastica degli uffici delle universitagrave e del-le caserme delle strutture ospedaliere assistenziali sociosanitarie e detentive) sia alla fornitura delle derrate alimenta-ri in direzione del Green Public Procu-rement Per la prima volta tra i criteri ambientali minimi obbligatori per le for-niture sono inclusi anche i prodotti del commercio equo e solidale quali cacao banane e frutta esotica tegrave e tisane zuc-chero e caffegrave I nuovi CAM sono entrati in vigore il 3 agosto 2020 (Target 127)

il Decreto ldquoClimardquo convertito in legge il 12 dicembre 2019 n 141 che ha intro-dotto incentivi per un programma spe-rimentale per la mobilitagrave sostenibile per trasporto ibrido ed elettrico e per i Comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica e per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari sfusi o alla spina (Target 12c)

la Legge n 1282019 End of waste in vi-gore dal 3 novembre 2019 ha recepito lrsquoemendamento che modifica lrsquoart 184-ter del DLgs 15206 e che delega alle Autoritagrave competenti regionali il rilascio delle autorizzazioni ovvero la compe-tenza sulla cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) ldquocaso per casordquo (Target 122)

la Riforma del Terzo Settore approvata

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nellrsquoestate 2017 riguardante il Codice del terzo settore lrsquoimpresa sociale e il 5 per mille (D L sul Terzo Settore n 117 del 3 luglio 2017) La nuova Impresa Sociale egrave concepita quale modello imprenditoria-le del Terzo Settore riconoscendo quindi che le organizzazioni ivi operanti sono produttrici di valore aggiunto e non piugrave solo entitagrave lsquoredistributiversquo di aiuti dello Stato (Target 121)

la ldquoStrategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibilerdquo (SNSvS) che disegna una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilitagrave quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro Paese con attenzione alla produzione sostenibile e responsa-bile (Target 121)

il Documento ldquoVerso un modello di eco-nomia circolare per lrsquoItalia Documento di inquadramento e di posizionamen-to strategicordquo elaborato dal Ministero dellrsquoAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero dello Sviluppo Economico con lrsquoobiettivo di fornire un inquadramento generale dellrsquoeconomia circolare noncheacute di definire il posiziona-mento strategico del nostro Paese sul tema (Target 121)

lo strumento di Politica Ambientale de-nominato ldquoGreen Public Procurementrdquo (GPP) divenuto obbligatorio con lrsquoap-provazione del nuovo Codice sugli Ap-palti Aggiornamenti Criteri Ambientali Minimi (CAM) (Target 127)

la normativa riguardante le Societagrave Be-nefit (Legge Stabilitagrave 2016 commi 376-384) LrsquoItalia egrave stato il primo Paese so-vrano al mondo (prima dellrsquoItalia solo alcuni singoli Stati degli USA avevano emanato normativa sulle Benefit Corpo-ration) che abbia assegnato dignitagrave giu-ridica a questa forma di impresa (Target 121)

il Piano ldquoIndustria 40rdquo redatto dal Mini-stero per lo Sviluppo Economico e fina-lizzato a promuovere lrsquoinnovazione dei processi produttivi e lrsquoadozione di nuo-vi modelli di business Sebbene i riferi-

menti alla sostenibilitagrave e alla produzione responsabile non siano resi in maniera esplicita il piano rappresenta una op-portunitagrave per le imprese per ridisegna-re i propri processi i propri prodotti e i modelli di business in unrsquoottica di soste-nibilitagrave (Target 121)

il Decreto 562018 Regolamento per lrsquoattuazione dello schema nazionale vo-lontario per la valutazione e la comu-nicazione dellrsquoimpronta ambientale dei prodotti denominato ldquoMade Green in Italyrdquo Il Regolamento stabilisce le mo-dalitagrave di funzionamento dello schema denominato ldquoMade Green in Italyrdquo (Tar-get 121)

lrsquoUNIPdR 492018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nel settore delle costruzioni - Linee guida allrsquoapplicazione del modello di responsabilitagrave sociale UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 512018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane ovvero impre-se a valore artigiano - Linee guida per lrsquoapplicazione del modello di responsa-bilitagrave sociale secondo UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

il 1deg Catalogo sussidi ambientali dannosi e favorevoli ndash 2017 stima dati 2016 se-conda edizione 2018 stima dati 2017 terza edizione 2019 stima dati 2018 (Target 12c)

il lancio della ldquoStrategia Nazionale Bioe-conomiardquo (42017) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2042017 ldquoCrite-ri calcolo tariffa puntuale rifiuti urbanirdquo (Pay-as-you-throw) (Target 125)

la Legge 1232017 ldquoImballaggi biode-gradabili per prodotti alimentari sfusirdquo (122017) (Target 122)

lrsquoUNIPdR 272017 ldquoLinee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per lrsquoinnovazione responsabilerdquo (Target 126)

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la Legge Gadda 166 del 2016 ha riorga-nizzato il quadro normativo con il con-trasto agli sprechi alimentari e il diritto di accesso al cibo la solidarietagrave sociale egrave lrsquoelemento strutturale della Legge con prioritagrave al consumo umano delle ecce-denze e poi al consumo animale e in ul-timo al compostaggio secondo la Food and drink hierarchy la Legge non preve-de una lista chiusa di prodotti ma con-sente di ritirare ogni genere alimentare (Target 123)

la Legge contro il caporalato (Legge 1992016) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2662016 ldquoCom-postaggio rifiuti organicirdquo (22017) (Tar-get 125)

UNIPdR 882020 ldquoRequisiti di verifica del contenuto di riciclato eo recuperato eo sottoprodotto presente nei prodot-tirdquo (Target 122)

UNIPdR 1152021 ldquoGestione del legno di recupero per la produzione di pannelli a base di legnordquo (Target 122)

UNIPdR 752020 ldquoDecostruzione selet-tiva - Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in unrsquoot-tica di economia circolarerdquo (Target 122)

UNIPdR 992021 ldquoLinee guida per il calcolo la riduzione e la compensazione delle emissioni di gas serra di organizza-zioni e prodotti e requisiti per i proget-ti di generazione di crediti di carboniordquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 182016 ldquoResponsabilitagrave so-ciale delle organizzazioni - Indirizzi ap-plicativi alla UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 252016 ldquoDieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo svi-luppo sostenibilerdquo (Target 123)

il divieto delle plastiche monouso via li-bera del Parlamento (Target 123)

lrsquoUNIPdR 1312015 ldquoSostenibilitagrave am-bientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della so-stenibilitagrave - Edifici residenzialirdquo (Target 122)

lrsquoUNIPdR 82014 ldquoLinee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi - Pianificazione progettazione realizza-zione e manutenzionerdquo (Target 121)

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Cittagrave per la circolaritagrave protocollo di in-tesa firmato tra il Ministero dellrsquoAmbien-te e le cittagrave di Bari Milano e Prato fina-lizzato alla promozione di iniziative che stimolino al riuso alla condivisione alla distribuzione e allrsquoestensione della vita dei beni ovvero alla diffusione dellrsquoeco-nomia circolare e a modelli di sviluppo piugrave sostenibili

Circular Economy for SMEs (CESME) promosso in Italia dalla Regione Emi-lia-Romagna attraverso ERVET ndash Agen-zia per lo sviluppo territoriale a Bologna e nella Cittagrave metropolitana di Bologna per lrsquoaccesso delle Piccole e Medie Im-prese (PMI) allrsquoeconomia circolare at-traverso il miglioramento delle politiche locali a loro supporto in particolare in-tende (i) indirizzare e migliorare lrsquoeffi-cacia degli strumenti politici in modo da supportare le PMI nel processo di cambiamento da metodi di produzione tradizionali a unrsquoinnovazione in chiave green e circolare (ii) identificare buo-ne pratiche ldquocircolarirdquo e (iii) definire un ldquopacchettordquo di supporto alle PMI nellrsquoac-cesso allrsquoeconomia circolare

Tool for Environmental Sound Product Innovation (TESPI) strumento web ad accesso gratuito per supportare la ri-progettazione ambientalmente con-sapevole di un prodotto esistente che prende in considerazione il ciclo di vita del prodotto le esigenze dei clienti e i prodotti dei concorrenti al fine di indi-viduare strategie di eco-progettazione per il miglioramento ambientale del pro-dotto analizzato

UN Global Compact una delle piugrave im-

portanti iniziative in termini di corporate sustainability

Global Reporting Iniziative19 che for-nisce un approfondito set di indicatori di sostenibilitagrave

ECESP European Circular Economy Stakeholder Platform

ICESP Piattaforma Italiana per lrsquoEcono-mia Circolare

Economia circolare e uso efficiente del-le risorse ndash Indicatori per la misurazione dellrsquoeconomia circolare consultazione pubblica del Ministero dellrsquoAmbiente del 2018 per la definizione di un modello italiano di misurazione della ldquocircolari-tagraverdquo Disponibile online documento post consultazione

Strumento per il mercato dellrsquoedilizia sostenibile dellrsquoUE lanciato dalla Com-missione europea con un sistema di indicatori chiave di performance ndash LE-VEL(S) ndash per misurare e valutare gli edi-fici sostenibili in Europa

La Green Economy in Emilia-Romagna presenta i risultati delle aziende green sul territorio dellrsquoEmilia-Romagna Lrsquoin-dagine ha rilevato le dinamiche del mon-do produttivo verso lrsquoeconomia verde

Organizzazioni imprese e cittadini

Concorso Best Performer dellrsquoEcono-mia Circolare di Confindustria

Progetto CircE - Le regioni europee per lrsquoeconomia circolare CircE (Euro-pean regions toward Circular Economy) coinvolge otto partner di livello sia re-gionale sia locale rappresentativi di di-verse situazioni sociali ed economiche europee Lombardia (Italia) Catalogna (Spagna) Bassa Slesia (Polonia) Pro-vincia di Gheldria (Paesi Bassi) London Waste and Recycling Board (Regno Unito) CD2E Agenzia di sviluppo della Regione Haute de France (Francia) Co-

14 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre organizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezio-ne asvisitgoal12

Istituzioni

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mune di Sofia Associazione dei comuni e delle cittagrave della Slovenia (Slovenia) Il progetto ha lo scopo di sostenere la dif-fusione dellrsquoeconomia circolare in Euro-pa coerentemente con il Piano drsquoazione economia circolare della Commissione Europea del 2015

Contratto dei metalmeccanici 2021 che prevede il diritto alla formazione e nuove forme di coinvolgimento dei lavo-ratori e di negoziazione nellrsquoorganizza-zione del lavoro e una piugrave attenta tutela delle donne

NeXt Indexreg egrave una metodologia elabo-rata da NeXt - Nuova Economia per Tut-ti e rivolta a imprese Emissione Tra-ding Scheme (ETS) Comuni scuole e universitagrave per conoscere e far emergere le strategie sostenibili delle imprese in linea con i principi della rendicontazione non finanziaria e secondo i criteri Envi-ronmental Social and Corporate Gover-nance (ESG) Lo strumento utilizzato egrave un questionario di Autovalutazione Partecipata composto da sei aree tema-tiche e da 30 indicatori di sviluppo so-stenibile selezionati e reputati prioritari dalle 42 organizzazioni e dai membri del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di NeXt Ognuno degli indicatori egrave collega-to a livello nazionale con i 12 domini del Benessere Equo e Sostenibile (BES) e a livello internazionale con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dellrsquoAgenda 2030 per creare un indice di riferimen-to condiviso decentralizzato e multista-keholder

Sistema di garanzia delle organizza-zioni di Commercio Equo e Solidale e sistema di certificazione dei prodotti equosolidali

Progetto ECCO - Economie Circolari di Comunitagrave promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che in 18 mesi ha coinvolto oltre 700 realtagrave territoriali 24 scuole e oltre tremila studenti in tutta Italia con lrsquoobiettivo di promuovere lrsquoe-conomia circolare attraverso percorsi formativi mirati a favorire da una parte un modello produttivo che punti alla ri-

duzione degli sprechi e dellrsquoinquinamen-to e dallrsquoaltra nuove forme di occupa-zione ECCO ha visto nascere 15 ldquopoli di economia circolarerdquo in tutta la peni-sola chiamati Rihub che per un anno e mezzo nonostante le difficoltagrave legate alla pandemia hanno organizzato corsi formativi ai green jobs focalizzandosi su diverse filiere sostenibili dallrsquoecotu-rismo allrsquoeco-ristorazione dal cicloturi-smo allrsquoapicoltura dalla rigenerazione di apparecchiature informatiche alle consegne sostenibili Oltre 600 i parte-cipanti alle formazioni il 10 dei quali appartenente a categorie fragili

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15 Proposte per una produzione sostenibile

Le politiche europee ed in particolare il Next Generation EU e di conseguenza il PNRR italiano finalizzano enormi flus-si finanziari verso unrsquoeconomia circola-re per rilanciare il sistema produttivo e favorire lrsquooccupazione chiedendo una forte svolta verso una transizione equa in linea con i principi dellrsquoAgenda 2030 Di conseguenza anche gli incentivi na-zionali allrsquoinnovazione per contribuire allo sviluppo sostenibile devono esse-re fortemente connessi alla transizione ecologica allo sviluppo dellrsquoeconomia circolare e a un impatto sociale positivo

Una grande spinta a una riconversione sostenibile viene dal Programma ldquoNext Generation EUrdquo deciso dal Consiglio europeo nel luglio 2020 che vale 750 miliardi di euro ndash finanziati da un debito in comune raccolto dalla Commissione europea LlsquoItalia dovrebbe ricevere 209 miliardi di euro Tutte le spese devono rispettare il principio del ldquonon nuocererdquo cosigrave da permettere allrsquoUE di allinearsi ai principi dellrsquoAccordo di Parigi ma il 30 del Fondo deve essere indirizzato specificamente al sostegno di iniziative green

Potenziare la transizione verso unrsquoeco-nomia circolare richiede di aumentare la collaborazione tra aziende di diversi ambiti produttivi con il pieno coinvol-gimento a tutti i livelli degli stakehol-der La revisione del sistema economi-co coinvolge tutti i suoi asset utilizzare energia e materie rinnovabili valorizzare le risorse mediante upcycling riuso rici-clo e mediante il mercato delle materie prime seconde estendere la vita uti-le di prodotti e processi mediante una progettazione e una manutenzione ad hoc progettare prodotti sulla base dei principi dellrsquoecodesign e nel rispetto di elevati standard di qualitagrave La transizio-ne allrsquoeconomia circolare egrave destinata ad accrescere lrsquoimpatto occupazionale Il successo delle iniziative per far dialoga-re domanda e offerta di scarti e materia prima seconda dipende dalla loro

ampliare il raggio drsquoazione degli inter-venti considerando lrsquoinsieme del siste-ma delle imprese alcuni provvedimenti sono infatti limitati a settori e territori specifici (anche in ragione delle risor-se disponibili) altri si concentrano sulla Pubblica Amministrazione perograve lrsquointe-ro mondo delle imprese ha bisogno di evolvere inserendo tecnologia e mo-dernizzazione nella propria gestione per migliorare efficienza produttivitagrave e impatto sociale e ambientale che sono i gap principali nei confronti dei Paesi competitori a fronte di un flusso di in-vestimenti a livello europeo di oltre 650 miliardi nei prossimi 10 anni per realiz-zare gli obiettivi di riduzione delle emis-sioni climalteranti del 55 egrave necessario avere una strategia di politica industriale in termini di capacitagrave produttiva (svilup-po delle fonti rinnovabili e delle tecno-logie per efficienza) che non vediamo al fine di una trasformazione del tessuto manifatturiero che limiti gli impatti so-cio-economici della transizione ecologi-ca

dare continuitagrave agli interventi per lo svi-luppo sostenibile abbracciando un oriz-zonte temporale di medio-lungo perio-do per dare certezze alle imprese e ai cittadini consentendo loro di aumentare la propensione a investire

aumentare nel tempo la dotazione finan-ziaria molte misure sembrano orientate nella giusta direzione ma hanno risorse limitate consapevoli della finitezza delle risorse comunque una scelta di prioritagrave e unrsquoattenta spending review aiutereb-bero a trovare le risorse per le azioni piugrave rilevanti

promuovere insieme con le associazio-ni datoriali e le organizzazioni del Terzo

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visibilitagrave solo coinvolgendo migliaia di sog-getti egrave possibile che nascano incontri pro-ficui tra chi offre e chi domanda circolaritagrave

Il GdL Goal 12 per quanto riguarda la produ-zione responsabile chiede ai decisori politici di

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Settore la sensibilizzazione e lrsquoaccom-pagnamento delle imprese affincheacute in-troducano la sostenibilitagrave ambientale e sociale tra gli obiettivi aziendali e di conseguenza valutino le proprie perfor-mance e quelle dei propri manager alla luce dei risultati ambientali e sociali ol-tre che di profitto

adottare misure di semplificazioni per evitare che eccessi burocratici frenino la realizzabilitagrave concreta dei provvedimen-ti

definire in relazione allo sviluppo delle rinnovabili una condivisione degli oneri vincolante con le Regioni in relazione agli impegni di sviluppo delle infrastrut-ture e degli impianti tale punto egrave cru-ciale per riscrivere il nuovo Piano Nazio-nale Integrato per lrsquoEnergia ed il Clima (PNIEC) al 2030 al fine di raggiungere i nuovi obiettivi del -55 di emissioni cli-malteranti

limitare la disposizione di decreti attua-tivi (specie se concertati tra dicasteri) puntando a norme compiute di imme-diata realizzazione percheacute la previsione di molti decreti attuativi rende lungo e complesso lrsquoiter di varo delle misure e sovente ne depotenzia la portata

identificare le Best Practice di sostenibi-litagrave e condividerle con altri Paesi identi-ficando e promuovendo soluzioni adat-te sulla base delle condizioni e risorse locali e delle esigenze di implementa-zione

realizzare politiche di sostegno per un vero sviluppo sostenibile da parte dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli in via di sviluppo

riequilibrare nellrsquoattuazione del Pro-gramma Next Generation EU il rapido procedere verso la transizione ecologi-ca con interventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale per non lasciare indie-tro nessuno

istituire un catasto pubblico sullrsquoutilizzo delle risorse suolo verde mobilitagrave in sharing sistema idrico

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile la riduzione degli sprechi e lrsquoutilizzo di materiali con crescente percentuale di riciclato la progettazione di prodotti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire azioni di riuso dei prodotti an-che attraverso piattaforme di scambio definendo una legge di riordino del set-tore dellrsquousato e del riutilizzo anche con partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera

investire nella sicurezza e nella qualitagrave alimentare nella bioeconomia circolare nella ricerca per la sostenibilitagrave nella tutela della fertilitagrave del suolo

promuovere un mix di misure volontarie (certificazione di sostenibilitagrave ambienta-le e sociale delle filiere di approvvigio-namento) e misure obbligatorie (obbli-go di due diligence di filiera)

definire una strategia di contrasto a tutti i livelli del ciclo di vita del cibo attraver-so le varie fasi di raccolta produzione distribuzione fino al consumo domesti-co per elaborare programmi di cambia-mento comportamentale

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Si riportano di seguito proposte specifiche del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici target (la sintesi definitoria egrave no-stra) dellrsquoAgenda 2030 per una produzione sempre piugrave responsabile

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

Target 122 per unrsquoeconomia sempre piugrave circolare per lrsquouso efficiente delle risorse naturali

Target 123 per contrastare lo spreco alimentare in linea con la strategia Farm to Fork

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rimuovere le barriere che ostacolano la gestione di eccedenze incertezza nor-mativa e capacitagravequalitagrave dei destinata-ri

investire in strutture e strumenti tecno-logici e sostenere anche con incentivi fi-scali (es pannelli solari bonus ecc) sia le aziende che gestiscono le ecceden-ze secondo la Food and Drink Material Hierarchy sia le organizzazioni profit o non-profit che in un processo di eco-nomia circolare riducono lo spreco ali-mentare rivalorizzando le eccedenze

sviluppare la filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori

investire in maniera mirata con un piano dedicato per il raggiungimento entro il 2023 di tale Target

promuovere la diffusione e il consoli-damento di una cultura orientata alla circolaritagrave in connessione anche con la Strategia per le aree interne a partire dallrsquoistruzione primaria per arrivare alla formazione continua dei lavoratori

capovolgere la logica economica di pro-duzione ponendo al centro lrsquoimpatto ambientale e sociale prima degli obietti-vi economici e di accrescimento del Pro-dotto Interno Lordo (PIL)

rendere effettiva una politica di investi-menti nel ciclo integrato dei rifiuti so-prattutto nel Mezzogiorno

sviluppare il sistema di contabilitagrave (cata-sto rifiuti ISPRA) con i flussi interregio-nali di rifiuti urbani

investire nelle infrastrutture per la di-stribuzione lo stoccaggio e lrsquoaccumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle smart grid nella digitalizzazione delle reti nelle comunitagrave energetiche di imprese cittadini e PA nei collegamenti elettrici con i Paesi europei e poi in fu-turo con lrsquoAfrica nellrsquoelettrificazione dei consumi nei punti di ricarica per veico-li elettrici e nelle stazioni di ricarica per i veicoli a idrogeno va ricordato che la rilevanza dellrsquoidrogeno (green) piugrave che per i veicoli rappresenta un obiettivo ri-levante per i settori industriali ldquohard to abaterdquo

incentivare le ldquoeconomie del riutilizzordquo esistenti

adottare politiche a favore della prepa-razione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti (es Decreti ldquoEnd of Wasterdquo)

progettare e produrre un packaging ri-dotto e riutilizzabile

progettare prodotti efficienti sotto il profilo delle risorse durevoli anche in termini di durata di vita e di assenza di obsolescenza programmata scomponi-bili riparabili riutilizzabili e aggiornabili noncheacute utilizzo di materiali ottenuti dai rifiuti nella loro produzione

utilizzare plastiche facilmente riciclabili e incentivare la plastica riciclata

promuovere una cultura della sostenibi-litagrave a livello aziendale e organizzativo

estendere alle medie imprese lrsquoobbligo di rendicontazione non finanziaria

analizzare e divulgare i vantaggi delle aziende che investono in sostenibilitagrave sociale e ambientale efficienza interna

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Target 124 per la gestione delle sostanze chimiche in tutto il loro ciclo di vita

Target 126 per pratiche sostenibili e infor-mazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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consenso di lavoratori clienti e fornitori innovazione e proattivitagrave riduzione del rischio reputazione fidelizzazione di segmenti di qualitagrave in crescita

modernizzare in chiave green con in-frastrutture verdi le aree produttive at-trezzate i distretti industriali e le reti di impresa

costituire poli tecnologici per lrsquoeconomia circolare e per la ricerca e lrsquoinnovazione per prodotti durevoli e riparabili

promuovere una legge che agevoli la due diligence sui diritti umani e ambientali

sviluppare partnership pubblico-private per sostenere la transizione verso mo-delli di produzione e consumo piugrave soste-nibili

realizzare politiche di ricerca e innovazione per sostenere e ldquocostruirerdquo una capacitagrave scientifica e tecnologica su nuovi paradigmi compatibili con lrsquouso pieno e rispettoso degli equilibri ecologici delle risorse endogene riproducibili in loco facendo emergere nuove produzioni e nuovi consumi in equilibrio tra essere umano e natura

promuovere partnership con i Paesi Terzi per migliorare gli standard di sostenibilitagrave sociale e ambientale e per aumentare la produttivitagrave riducendo la pressione sulle risorse naturali

definire norme e processi per evitare nel contesto economico nazionale e comunitario di deviare prodotti non sostenibili verso i mercati terzi

anticipare lrsquoimpegno dei Paesi industria-lizzati ad azzerare quanto prima le emis-

sioni di carbonio rispetto alla scadenza del 2030 assicurando una transizione equa per i lavoratori e le comunitagrave colpi-te dal cambiamento climatico e dal pro-cesso di decarbonizzazione con azioni e programmi per ridurre la povertagrave e per arginare le disuguaglianze nel godimen-to dei diritti umani

dare prioritagrave agli investimenti sulle ener-gie rinnovabili prodotte in maniera re-sponsabile e per la protezione sociale sostenendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro dignitosi e rispet-tosi dellrsquoambiente

investire nelle aree interne e nei parchi con interventi infrastrutturali materiali e immateriali e promuovere lo svilup-po locale garantendo reddito e presidio culturale attraverso il turismo sostenibi-le tutelando la biodiversitagrave e la resilien-za contro disastri naturali e cambiamen-ti climatici

destinare particolare attenzione alla montagna tutelando lrsquoapproccio agro-e-cologico nel rispetto delle specifiche caratteristiche orografiche e climatiche consapevoli che i costi di produzione sono maggiori e la quantitagrave dei prodotti minore prevedendo agevolazioni fisca-li per le attivitagrave agro-silvo-pastorali di montagna

puntare sui ldquoprodotti di qualitagraverdquo con produzioni tipiche animali e vegetali valorizzando DOP e IGP nellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna per fare cosigrave marketing territoriale

incentivare una celere transizione alle energie rinnovabili al fine di contrastare la crisi climatica pur consapevoli di spo-stare sovente lrsquoimpatto ambientale

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Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12a per un consumo e una produ-zione responsabile nei Paesi Terzi

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Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c una politica di superamento degli ingiustificati (ma complessi da ridur-re) sussidi ai combustibili fossili attraverso incentivi a fronte di investimenti per la de-carbonizzazione per26

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contabilizzare i consumi energetici o come erosione o come reintegrazione delle risorse naturali prelevate

ridurre rapidamente gli incentivi alle fonti fossili destinando le risorse rispar-miate agli interventi sociali di riconver-sione e sostegno alle fasce colpite

trasformare i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) in Sussidi Ambiental-mente Favorevoli (SAF) e in investimen-ti per supportare le filiere verdi e soste-nibili

E ancora a livello europeo

Dare rapida attuazione al Programma ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosa al Green Deal Europeordquo e al Programma ldquoNext Generation EUrdquo equilibrando lrsquoattenzio-ne a una transizione accelerata con in-terventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale

Dare rapida attuazione al ldquoPNRRrdquo e in particolare alle misure del ldquoJust Transi-tion Fund rdquo e di ldquoInvestEUrdquo per soste-nere la transizione ecologica nelle pic-cole e medie imprese

Prevedere un sistema di country by country report da parte delle aziende attivando la leva fiscale

Promuovere lrsquoarmonizzazione e lrsquoequi-tagrave fiscale tra i Paesi dellrsquoUE attraverso la lotta ai paradisi fiscali e il contrasto dellrsquoelusione e dellrsquoevasione fiscale delle imprese e dei cittadini

Inoltre a livello nazionale

Accelerare lrsquoattuazione della Strategia nazionale per le aree interne in partico-lare per le aree di montagna allinean-dola sempre piugrave ai principi e allo spirito dellrsquoeconomia circolare

Completare la riforma del Terzo Setto-re con lrsquoemanazione degli ultimi decreti delegati e avviarne la realizzazione fa-

vorendo lo sviluppo delle imprese socia-li

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile

promuovere la riduzione di sprechi e lrsquou-tilizzo di materiali con crescente percen-tuale di riciclato

promuovere la progettazione di prodot-ti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire le economie del riutilizzo e dellrsquousato

mappare le piattaformeiniziative giagrave esistenti per facilitare lrsquoincontro tra sog-getti complementari

facilitare la costituzione di partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera e favorire le pratiche di simbiosi indu-striale per ottimizzare risorse favorire lo sviluppo locale e creare occupazione attraverso aree produttive attrezzate organizzazione dei distretti eco-indu-striali realizzazione di reti di impresa e perseguendo un modello teso a incorag-giare e implementare percorsi di eco-nomia condivisa per generare vantaggi economici e competitivi delle aziende

promuovere ldquospeed networkingrdquo in oc-casione del Festival dello Sviluppo So-stenibile e una rete di facilitatori sul

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Seguono specifici approfondimenti realiz-zati con il contributo dei componenti del GdL 12

Approfondimento sullrsquoeconomia circolare

Egrave necessario accelerare la transizione ver-so unrsquoeconomia circolare attraverso lrsquoinno-vazione dei modelli di produzione delle im-prese con occupazione anche per soggetti normalmente esclusi dal mercato del lavoro prevedendo incentivi fiscali e lrsquoadozione del-le certificazioni ambientali EMASEcolabel UE in particolare

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territorio nazionale come le Camere di Commercio e le Associazioni Industriali

Per quanto riguarda specificatamente il riutilizzo la preparazione per il riutilizzo e la prevenzione dei rifiuti

in armonia con la gerarchia dei rifiuti re-alizzare un piano di investimenti incen-tivi e strumenti economici per rafforzare lrsquoeconomia del riutilizzo che egrave costituita da negozi dellrsquousato operatori ambulan-ti mercati dellrsquousato anche integrando-la in ottica di filiera con la preparazione per il riutilizzo con lrsquoobiettivo di rag-giungere il traguardo di almeno 8 kg di riutilizzo per abitante

ridurre lrsquoutilizzo dei volantini cartacei a fini promozionali

rafforzare le attivitagrave commerciali che si dedicano alla riparazione e al ricondizio-namento dei beni

introdurre norme contro la pratica dellrsquoobsolescenza programmata

favorire lo sfuso

disincentivare il doppio materiale di packaging negli imballaggi e comunica-re sempre il peso del packaging sul peso del prodotto venduto

premurarsi che le filiere siano trasparen-ti e che le risorse non siano accaparrate da soggetti criminali

Per la promozione la diffusione e il con-solidamento di una cultura dellrsquoecono-mia circolare

incoraggiare le aziende a misurare e a comunicare lrsquoimpatto socio-ambientale dei propri prodotti

formare competenze innovative per qualificare e riqualificare i lavoratori ver-so la produzione sostenibile

sostenere e rafforzare gli interventi di ldquoalternanza scuola lavorordquo che consen-tono la trasmissione di competenze nei diversi settori produttivi

rafforzare la normativa di sostegno nel-la fase di avvio delle start-up innovative e sostenibili privilegiando le donne e i giovani

attivare nelle Regioni e nelle Aree me-tropolitane percorsi di orientamento alla ripresa che uniscano due transizioni interconnesse quella green e quella di-gitale in una dimensione territoriale che declini la strategia di sviluppo dei terri-tori con una spinta dal basso capace di favorire specializzazioni innovative loca-li grazie a partnership di ampio respiro (interregionali) complementari crean-do cosigrave reti collaborative

perseguire attraverso il modello della quadrupla elica (universitagrave e centri di ri-cerca governo centrale e periferico set-tore privato e associazioni gruppi di cit-tadini che collaborano con altri soggetti al processo innovativo) lo sviluppo di ecosistemi socio-economici locali pro-speri adatti a favorire il salto di qualitagrave delle PMI locali sia sul piano della pro-duttivitagrave sia su quello della sostenibili-tagrave Uno sviluppo in linea con gli obiettivi del Next Generation EU ma anche con le raccomandazioni del Forum Disugua-glianze e Diversitagrave

incentivare il recupero delle aree e degli edifici dismessi e quindi la rigenerazione urbana consentendo un contenimento del consumo di suolo attraverso inter-venti su aree giagrave edificate ma non piugrave utilizzate con lrsquoevoluzione dei contesti su un mix funzionale di edilizia residen-ziale servizi e offerta economica

sviluppare servizi di e-commerce per la promozione di mercato delle PMI re-sponsabili

attuare il Regolamento europeo riguar-dante il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura in maniera tale da sfruttare i benefici ambientali ed economici che ne

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scaturiscono Ciograve deve prevedere lrsquoade-guamento degli impianti di affinamento esistenti o la realizzazione di nuovi e della rete di distribuzione in maniera da tale da poter massimizzare il riutilizzo stesso

Approfondimento sul sistema agroali-mentare

assicurare lrsquoimpiego da parte dellrsquoindu-stria agroalimentare di materie prime agricole non provenienti da deforesta-zione e prodotte nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali at-traverso lrsquoobbligo della ldquodovuta diligen-zardquo per tutti gli operatori coinvolti nelle filiere a rischio assicurando la tracciabi-litagrave e il monitoraggio della catena di for-nitura e incentivando la certificazione di sostenibilitagrave ambientale e sociale da parte di soggetti terzi accreditati

approvare la legge sullrsquoagricoltura biolo-gica ferma in Commissione Agricoltura del Senato

promuovere lrsquoadozione dellrsquoapproccio agro-ecologico per migliorare lrsquoequili-brio degli agroecosistemi ripristinare la fertilitagrave del suolo e la biodiversitagrave migliorare la qualitagrave delle acque ridur-re le emissioni di gas a effetto serra ad esempio adottando alcune pratiche agronomiche (come lrsquoinerbimento e il sovescio) e reimpiegando in azienda i residui dei processi colturali anche per la produzione di energia coerentemen-te con i principi dellrsquoeconomia circolare

sviluppare il ricorso alla chimica verde (bioprodotti) in grado di sostituire gli input chimici di sintesi in agricoltura fa-vorendo cosigrave il passaggio dal modello attuale di agricoltura industriale verso modelli piugrave sostenibili

sostenere la piantumazione di alberi non produttivi da parte sia di aziende agri-cole che Comuni soprattutto in pianura dove il paesaggio agricolo in generale egrave estremamente semplificato per con-sentire lrsquoutilizzo di macchine agricole di grandi dimensioni per favorire sia il

ripristino dellrsquoagrobiodiversitagrave sia la cat-tura del carbonio

favorire unrsquoagricoltura sostenibile e di prossimitagrave che non abbia effetti negati-vi sullrsquoambiente e sulla salute avviando un fattivo confronto con le categorie e con i territori

favorire lrsquoeconomia circolare dellrsquoacqua nella produzione agricola anche me-diante il ricorso per lrsquoirrigazione allrsquouso di fonti non convenzionali quali le acque reflue depurate in linea con lrsquoemana-zione del nuovo Regolamento europeo 7412020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dellrsquoacqua

Approfondimento per lrsquoestensione della rendicontazione non finanziaria

Ampliare il campo di applicazione della rendicontazione non finanziaria favo-rendola nei settori della distribuzione e delle utility e partecipate dallo Stato imprese di medie dimensioni (da 250 dipendenti) e delle societagrave attive in set-tori ad alto impatto ambientale incorag-giando la modalitagrave di bilancio integrato

Potenziare il sostegno finanziario ai produttori responsabili

allineare gli operatori finanziari agli Obiettivi di sviluppo sostenibile in at-tuazione dellrsquoAgenda 2030 promuoven-do investimenti che integrano i criteri ESG con orizzonte di lungo periodo per la transizione verso modelli economici low-carbon attraverso strumenti di fi-nanza sostenibile e responsabile

favorire sia trasferimenti di risorse fi-nanziarie dalle banche al sistema delle imprese (comprese le PMI e il Terzo Set-tore) finalizzati a interventi per la soste-nibilitagrave sia lo sviluppo del microcredito

potenziare lrsquoofferta di strumenti finan-ziari rivolti a organizzazioni no profit imprese sociali enti del Terzo Settore organizzazioni for profit a vocazione so-ciale e societagrave benefit

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sviluppare unrsquoofferta di retail banking e assicurativo favorevole a comportamen-ti virtuosi e consentire a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) partecipazioni di capi-tale in PMI che presentano un piano di cambiamento per la sostenibilitagrave

Approfondimento sul contrasto agli sprechi alimentari

attuare la Decisione Delegata del 3 mag-gio 2019 per la misurazione degli spre-chi alimentari obbligatoria dal 2020 e attuare se pur in modo facoltativo la misurazione delle eccedenze alimentari

rifinanziare lrsquoart 12 della Legge 16616 ldquoFinanziamento degli interventi per la riduzione dei rifiuti alimentarirdquo

dare mandato al ldquoTavolo aiuti alimentari indigenti e lotta allo spreco alimentarerdquo previsto dalla Legge 16616 e insediato al MIPAAF di redigere un position paper nazionale della Strategia Farm to Fork

favorire lrsquoadozione di certificazioni di sostenibilitagrave ambientale e sociale del-la produzione alimentare che tengano conto anche del ricorso a fonti non con-venzionali per lrsquoirrigazione o alla misura-zione degli usi

promuovere in tutti gli ambiti istituzio-nali amministrativi nelle autoritagrave sanita-rie filiere agro-alimentari consumatori e organizzazioni no profit le ldquoRacco-mandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimentarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari il 12 di-cembre 2019

estendere il principio di Responsabilitagrave Estesa del Produttore (REP) a nuovi set-tori produttivi

normare la dichiarazione ambientale di prodotto e promuovere il BES in im-presa come reporting non finanziario (a partire dalle PMI)

normare i claim ambientali al fine di tu-telare i consumatori rispetto a dichiara-zioni potenzialmente ingannevoli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale e sociale dei prodotti

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Approfondimento sulla promozione della di-gnitagrave del lavoro

promuovere la partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali in attuazione dellrsquoart 46 della Costituzione

promuovere nelle amministrazioni e nelle

imprese profit e no profit lrsquoarmonizzazio-ne tra vita e lavoro anche attraverso un uso corretto dello smart working e altre forme di flessibilitagrave dellrsquoorario

promuovere la HRDD (Human right due di-ligence) e diffonderne la cultura presso le imprese promuovere anche una legge na-zionale che recepisca la HRDD

promuovere il ricorso da parte delle im-prese a forme di certificazioni del rispetto dei diritti dei lavoratori (ISO SA 8000 ISO OHSAS 18001 sostituita dalla norma ISO 45001 su salute e sicurezza sul lavoro No-Cap ecc)

estendere alla dimensione sociale e al set-tore privato i requisiti per il Green Public Procurement (GPP) giagrave obbligatorio per gli enti pubblici secondo il Codice sugli Appal-ti

adozione della legislazione europea di pre-venzione e contrasto alle Unfair trading practices (Direttiva 2019633)

Approfondimento sulla responsabilitagrave del produttore

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NOTE

1 Giovannini E Lrsquoutopia sostenibile Laterza Bari 20182 Dragonetti G Trattato delle virtugrave e dei premi Feltrinelli Milano 20183 Becchetti L Una nuova economia egrave possibile Albeggi editore Roma 20144 Elsevier Sustainable Production and Consumption wwwjournalselseviercomsustainable-pro-duction-and-consumption5 Siamo consapevoli che conseguire gli 11 Target del Goal 12 non comporta conseguire una produzione e consumo responsabile percheacute ben altri dovrebbero essere i Target (soprattutto per un vero consumo respon-sabile) Infatti questi Target da soli non paiono atti a conseguire unrsquoeconomia veramente al servizio di tutti nel rispetto dei limiti del Pianeta Tuttavia perseguirli puograve comunque dare un contributo utile nella direzione giusta Quello che occorre nel complesso egrave un grande salto di consapevolezza ed un profondo cambiamento culturale tanto negli operatori economici quanto nei cittadini 6 COM(2007) 414 (COM(2012) 673 Blue Print7 COM(2015) 614

8 httpdocumenticameraitappscommonServicesdocubridgeashxurl=COM_2020_102_3_IT_ACT_part1_v2pdfampp=Atti20Ue5CCommissione20Ue5Cpdf5C20205C0320-20MARZO

9 httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=OJL2019248FULLampfrom=EN

10 httpseceuropaeufoodsystemfiles2021-05fs_eu-actions_action_platform_key-rcmnd_enpdf

12 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2020051920G00052sg

13 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2019121319G00148sg

14 wwwgazzettaufficialeiteliid2018052918G00078sg

15 httpswwwmitegovitpaginacatalogo-dei-sussidi-ambientalmente-dannosi-e-dei-sussidi-ambientalmen-te-favorevoli

16 wwweuroparleuropaeunewsitagendabriefing2019-03-251divieto-delle-plastiche-monouso-via-libe-ra-del-parlamento

17 circulareconomyeuropaeuplatform

18 wwwicespit

19 indicatoricircolariconsultazioneminambienteitdocumento-post-consultazione

20 httpswwwgbcitaliaorglevel-s

21 httpimpreseregioneemilia-romagnaitentra-in-regionedocumenti-di-programmazionecopy_of_Ervet_Volume_Green_Economy_WEB_2018pdf

22 economiacircolareconfindustriaitconcorso-best-performer-delleconomia-circolare-partita-la-valutazio-ne-delle-candidature

23 wwwinterregeuropeeucirce

24 wwwnexteconomiaorg

25 Il problema principale dellrsquoItalia nello sviluppo delle RES egrave che a causa dellrsquoeffetto nimby sulle infrastrutture dorsali il Paese egrave diviso in due (vedasi ultimo piano decennale TERNA) con tanta produzione a Sud e tanto consumo a Nord Prima di collegarci al Nord Africa meglio fare le reti in Italia E se non riusciamo a sviluppare i 6GW annui necessari per ottemperare il pacchetto fit for 55 in via sussidiaria sarebbe meglio sviluppare e importare anche se questo egrave poco coerente con gli obiettivi di circolaritagraveproduzione di prossimitagrave26 Egrave necessario fare attenzione alla disciplina in materia di aiuti di Stato energia e ambiente COM2002015UE e i Reg 7082019 per evitare azioni non coordinate a livello UE con il rischio di impatti su delocalizzazione di settori strategici27 Interviene per le aree che hanno lrsquoesigenza di chiudere produzioni carbonintensive per ovviare ai relativi impatti sociali28 Lrsquoacronimo ESG sta per Environmental Social and Governance ossia ambientale sociale e buon governo e si riferisce alle tre dimensioni di performance aziendale integrate per la creazione di valore economico per gli investitori29 Il BES egrave lrsquoindicatore di benessere equo e sostenibile utilizzato per valutare il progresso di una societagrave non solo dal punto di vista economico come ad esempio fa il PIL ma anche sociale e ambientale e corredato da misure di disuguaglianza e sostenibilitagrave

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21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile

Lrsquoacquisto e lrsquouso di oggetti non ha un impatto solo economico ma assolve un ruolo importante per il mantenimento dellrsquoordine e del legame sociale delle comunitagrave Il consumo riunisce una plu-ralitagrave di significati e di funzioni sociali veicolo per creare e mantenere la pro-pria identitagrave individuale strumento per tessere relazioni sociali e linguaggio che consente di comunicare la propria visio-ne del mondo distinguendosi dagli altri

La crescita culturale verso il consumo responsabile pone una sfida ripensa-re il consumo tradizionale passando da una logica del prezzo piugrave conveniente a unrsquoattenzione ai bisogni delle persone nel rispetto dellrsquoambiente

Il Consumo Responsabile infatti pre-suppone un nuovo paradigma econo-mico dove i consumatori sono con-sum-attori (prosumerco-produttori) le imprese sono impegnate dal punto di vista sociale ambientale e consume-rista e le istituzioni dialogano con la comunitagrave locale In tale contesto il con-sumo responsabile subordina le caratte-ristiche tangibili del bene (o del servi-zio) a valutazioni di ordine etico sociale ambientale e consumerista prestando forte attenzione alla qualitagrave sociale del bene ovvero al rispetto dei diritti dei lavoratori dei diritti umani e dei diritti dei consumatori Particolare attenzione si pone a evitare lrsquoimpatto negativo dal punto di vista finanziario ambientale e sociale (ad es lo sfruttamento del lavo-ro minorile attivitagrave antisindacali vendi-ta di armi illeciti o frodi finanziarie col-lusione con regimi dittatoriali pubblicitagrave ingannevole clausole vessatorie ecc)

La scelta consapevole del consumato-re puograve tramutarsi talvolta in diffidenza verso pratiche di produzione ritenute non sicure ancorcheacute invece benefiche per lrsquoambiente e lrsquoeconomia poicheacute non adeguatamente conosciute Ne egrave un esempio la diffidenza dei consumato-ri allrsquoacquisto di prodotti alimentari ir-rigati con reflui trattati anche a fronte della difformitagrave normativa in materia sul territorio dellrsquoUnione oppure a prodot-ti contenenti olio di palma sostenibile certificato da enti terzi accreditati qua-li ad esempio la Roundtable on Sustai-nable Palm Oil (RSPO) non proveniente da deforestazione e rispettosi dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali Egrave importante quindi unrsquoadeguata infor-mazione e sensibilizzazione sui temi del consumo responsabile e consapevole

Il Consumo Responsabile puograve assumere varie declinazioni

il consumo critico informato e ragio-nato e quindi consapevole attraverso lrsquoacquisto di beni e servizi da imprese responsabili che ad esempio non sfrut-tano il lavoro minorile non inquinano lrsquoambiente o adottano strategie filantro-piche solo per fini comunicativi

il risparmio e lrsquoinvestimento in chiave responsabile premia istituti finanziari sostenibili che non investono in settori controversi o che svolgono attivitagrave di engagement e screening delle imprese che operano in questi settori per pro-muovere attraverso lrsquoimposizione di standard minimi produzioni responsa-bili che possano garantire investimenti sostenibili

il ricorso al commercio equo e solida-

2 CONSUMO RESPONSABILE

ldquoIl Consumo Responsabile egrave unrsquoazione di consumo e risparmio in cui lail citta-dinao consum-attore informato e consapevole valuta non solo la qualitagrave e il prezzo dei prodotti e dei servizi ma anche il valore sociale in essi contenuto e lrsquoimpatto ambientale dellrsquoimpresa che li produce tutelando il proprio interesse

e quello della collettivitagrave nel medio e lungo periodordquo

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le forma di commercio che promuove giustizia sociale ed economica sviluppo sostenibile rispetto per le persone e per lrsquoambiente attraverso il commercio la crescita della consapevolezza dei con-sumatori lrsquoeducazione lrsquoinformazione e lrsquoazione politica

gli stili di vita basati sulla sobrietagrave del consumo e il non spreco alimentare e come le pratiche di consumo caratteriz-zate da attenzione al risparmio energe-tico anche di materie prime e al recupe-ro e riutilizzo di beni

altre forme di consumo come ad esem-pio la partecipazione a gruppi di acqui-sto solidale il turismo responsabile le buone pratiche dellrsquoeconomia della con-divisione ecc

il risparmio e lrsquoinvestimento sostenibile e responsabile come la sottoscrizione di fondi di risparmio conti correnti e obbli-gazioni che includano valore sociale ed ambientale con ricadute sul territorio in grado di supportare progetti a carattere socio-ambientale o a sostenere i Paesi in via di sviluppo

22 Analisi di contesto

NellrsquoAgenda Europea dei Consumatori vengono definiti quattro obiettivi prin-cipali di cui uno strategico il migliora-mento degli aspetti dellrsquoinformazione sui prodotti e servizi offerti egrave necessario per supportare la reale implementazio-ne delle scelte politiche per uno svilup-po sostenibile

Tra le sfide future tenendo conto dei mutamenti dellrsquoeconomia e della societagrave lrsquoAgenda affronta il tema del consumo sostenibile con queste parole ldquoI consu-mi in aumento in tutto il mondo hanno accentuato la pressione sullrsquoambiente contribuendo anche al cambiamento cli-matico e accresciuto la concorrenza per le risorse I consumatori sono sempre piugrave consapevoli delle conseguenze per lrsquoambiente dei loro modelli di consumo e devono essere incoraggiati da iniziati-

ve pubbliche e private ad adottare com-portamenti di consumo piugrave sostenibili I consumatori devono essere messi in gra-do di compiere scelte sostenibili e sane che permettano di ridurre i costi per seacute stessi e per la societagrave nel suo insieme I consumatori hanno il diritto di sapere quale impatto ambientale avranno du-rante tutto il loro ciclo di vita i prodotti (beni e servizi) che intendono acquista-re Devono essere aiutati a individuare le scelte realmente sostenibili Sono neces-sari strumenti efficaci per proteggerli da informazioni sullrsquoambiente e sulla salute fuorvianti e infondate La domanda di prodotti sostenibili da parte dei consu-matori puograve favorire la crescita e la con-correnza rendendo cosigrave piugrave disponibili e accessibili tali prodotti e premiando le imprese che offrono beni e servizi di qualitagrave con minore impatto ambientalerdquo

Tale approccio appare oggi incompleto percheacute allrsquointerno del tema della soste-nibilitagrave ignora la dimensione sociale in-globata nei prodotti e servizi una tale definizione di consumo sostenibile non misura la qualitagrave del lavoro lungo tutta la filiera produttiva (quanto lavoro nero o sottopagato) lrsquoinclusione delle diversitagrave sul lavoro le pari opportunitagrave la crescita professionale e personale la possibilitagrave di una vita degna e dignitosa

Per perseguire una vera trasformazione verso la sostenibilitagrave egrave urgente soprat-tutto in questa fase di riorientamen-to post-pandemia una forte spinta dal basso innescata dai cittadini che da de-stinatari passivi devono diventare sog-getti attivi capaci di influenzare lrsquoanda-mento del mercato con le proprie scelte di acquisto intervenendo sulle strategie di istituzioni e imprese per una vera at-tenzione alla dimensione sociale nei li-miti delle risorse ambientali per tutti

Il cittadino-consumatore in questa fase storica puograve sfruttare le opportunitagrave of-ferte anche dalle nuove tecnologie fa-vorire forme di aggregazione della do-manda capaci di raggiungere una scala economica soddisfacente e ribaltare il paradigma economico attuale a partire da nuovi modelli di consumo Il consu-

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matore puograve scegliere di sostenere un modello economico sempre piugrave orien-tato a una sostenibilitagrave complessiva economica sociale e ambientale ossia integrale grazie a una rinnovata consa-pevolezza che implica unrsquoassunzione di responsabilitagrave nei confronti della collet-tivitagrave che intendiamo sempre propositi-va e non di contrasto

Lrsquoapproccio al consumo responsabile espresso nel Goal 12 se esprime una visione etica per lo sviluppo sostenibi-le costituisce anche un ldquoauto-interesse lungimiranterdquo capace di armonizzare i diritti del cittadinolavoratore con quelli del cittadinoconsumatore

Sollecitare il consumatore a esercitare lrsquoatto di consumo con consapevolezza egrave interesse anche delle imprese (beni e servizi) impegnate verso un reale per-corso di sostenibilitagrave percheacute le premia nelle scelte drsquoacquisto dei propri clienti e nella fidelizzazione al marchio lrsquoaspet-to reputazionale comporta ritorni com-merciali nel medio e lungo periodo La letteratura scientifica richiama poi an-che molti altri vantaggi della sostenibi-litagrave per le imprese come ben riportato nelle Linee guida per la rendicontazione di sostenibilitagrave per le PMI di Confindu-stria

Un consumatore consapevole infor-mato educato a scegliere fruitore di buona comunicazione sulla sostenibilitagrave delle imprese che non si rivolge a pro-dotti contraffatti o scadenti orienta di conseguenza i propri atti drsquoacquisto ed egrave anche spesso disposto a sostenere un piccolo sovrapprezzo

Le associazioni dei consumatori e della societagrave civile sono chiamate a raccoglie-re questa importante sfida anche per-cheacute rappresentano istanze di consuma-tori sempre piugrave informati ed esigenti e pertanto operano per la crescita della consapevolezza dei singoli organizza-no forme di mobilitazione non solo per la tutela dei diritti sociali e ambientali ma anche per la costruzione di ldquoretirdquo ca-paci di incidere nei processi economici Le associazioni sono cosigrave chiamate a in-

terpretare e rappresentare le richieste di consumatori che si orientano verso scelte valoriali che vanno oltre alla pura logica di convenienza economica I con-sumatori responsabili infatti si rendono conto che devono conciliare i loro ruoli di vita di cittadino-lavoratore-consu-matore con scelte consapevoli che non ledano la qualitagrave di vita di unrsquoaltra pro-pria dimensione Lrsquoobiettivo ambizioso egrave quello di far diventare i consumatori per lrsquoeconomia quello che gli elettori sono per la politica attori responsabili pro-muovendo il ldquovoto col portafogliordquo nelle proprie scelte di consumo quotidiano proprio come se fosse unrsquourna elettora-le

Ad esempio la scelta di ldquospostarerdquo le proprie scelte di consumo a favore dei prodotti del Commercio Equo e Solida-le da parte dei cittadini responsabili (e delle istituzioni) puograve favorire il raggiun-gimento degli Obiettivi di sviluppo so-stenibile Il Fair Trade da oltre 50 anni lavora per garantire prodotti (alimenta-ri abbigliamento cosmesi bomboniere articoli per la casa ecc) che in tutte le fasi di produzione e commercializza-zione rispettano lrsquoambiente e i lavora-tori (attraverso un sistema di controlli e certificazione dei prodotti e delle or-ganizzazioni internazionalmente rico-nosciuto) Trasparenza democrazia attenzione ambientale inclusione delle minoranze pari opportunitagrave progetti di sviluppo sociale ed educativo sia nel Sud che nel Nord del mondo sono i principi che caratterizzano il Commercio Equo e Solidale e che si ritrovano nei prodotti venduti in tutta Europa nelle Botteghe del Mondo (i punti vendita ldquospecializza-tirdquo) e negli scaffali di tanti negozi tradi-zionali o dei supermercati Il Commercio Equo e Solidale oggi non egrave piugrave soltan-to focalizzato sui prodotti dal Sud del mondo ma anche sui prodotti italiani realizzati nel rispetto degli stessi criteri per promuovere anche nel nostro Pae-se uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle persone e dellrsquoambiente

Altro esempio concreto la promozio-ne del consumo di prodotti contenenti olio di palma sostenibile certificato dal-la Roundtable on Sustainable Palm Oil

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(RSPO) lrsquoiniziativa globale multi-sta-keholder nata nel 2004 che definisce gli standard per la produzione di olio di palma nel rispetto dellrsquoambiente e delle comunitagrave locali oggi il sistema volonta-rio di certificazione piugrave autorevole e dif-fuso I membri di RSPO e i partecipanti alle sue attivitagrave provengono da molti di-versi contesti (coltivatori trasformatori e commercianti produttori di beni di consumo e distributori commerciali di prodotti a base di olio di palma istitu-zioni finanziarie e tra i fondatori 48 ONG ambientali e sociali compreso il WWF) La visione di RSPO egrave ldquotrasformare i mer-cati rendendo lrsquoolio di palma sostenibile la normardquo I Principi e i Criteri RSPO si raccordano ai tre pilastri della Teoria del Cambiamento (TOC) di RSPO -People Prosperity Planet - collegati agli Obiet-tivi di sviluppo sostenibile

Promuovere un consumo sostenibile consapevole di essere strumento di ri-equilibrio e di giustizia nella societagrave attento alla qualitagrave del lavoro e allrsquoam-biente richiede un forte impegno di for-mazione dei giovani e degli adulti

La sostenibilitagrave si applica in modo fles-sibile a seconda dei territori e delle cir-costanze e riconosce i limiti oggettivi alla capacitagrave di carico del nostro piane-ta tenendo conto del numero di perso-ne che lo abitano del loro stile di vita dei livelli di produzione dellrsquoimpiego di energia e materie prime dei consumi e della produzione di rifiuti Riprogettare un modello economico consente di non dilapidare il patrimonio che abbiamo ereditato e assicura alle prossime ge-nerazioni una qualitagrave di vita che non sia peggiore della nostra

Unrsquoimportante componente del consu-mo responsabile egrave la lotta allo spreco alimentare Secondo il Politecnico di Milano ogni anno in Italia vengono ge-nerate circa 56 milioni di tonnellate di eccedenze Di queste meno del 10 egrave recuperato in donazioni il resto egrave spre-co (equivalente al 154 dei consumi ali-mentari) Per il solo settore alimentare nelle case degli italiani si bruciano 12 mi-liardi di euro che corrispondono a ton-

nellate di alimenti che potrebbero anco-ra essere consumati NellrsquoAgenda 2030 il tema dello spreco alimentare egrave presente in piugrave Goal nel 2 (Sconfiggere la fame) nellrsquo11 (Cittagrave e comunitagrave sostenibili) e nel 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sani-tari) Infatti le questioni alimentari in-tersecano tutti gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 Nel 2016 nel position paper della task force Onu sullrsquoEconomia Sociale e Solidale relativo al raggiungimento degli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 venne inse-rito nel Goal 12 (Consumo e produzione responsabili) anche il Target 123 relati-vo a perdite e sprechi alimentari (Entro il 2030 dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di pro-duzione e di fornitura comprese le per-dite del post-raccolto)

23 Normative di riferimento

Europa

Il regolamento delegato (UE) 20211374 della Commissione che modifica lrsquoal-legato III del Regolamento (CE) n 8532004 del Parlamento europeo e del Consiglio sui requisiti igienici specifici per gli alimenti di origine animale egrave sta-to pubblicato il 20 agosto 2021 (data di entrata in vigore 9 settembre 2021) Al fine di facilitare la ridistribuzione sicura della carne da parte dei Banchi Alimen-tari e di altri enti caritativi tale regola-mento consente il congelamento della carne al dettaglio a determinate condi-zioni

Il Regolamento (UE) 2021382 della Commissione del 3 marzo 2021 che ha introdotto modifiche al Regolamento (CE) n 8522004 del Parlamento euro-peo e del Consiglio sullrsquoigiene dei pro-dotti alimentari) per promuovere e faci-litare le pratiche di donazione di alimenti sicuri Le modifiche apportate allrsquoallega-to II del Regolamento comprendono un nuovo capitolo sulla ridistribuzione de-gli alimenti che affronta come le date di ldquoscadenzardquo e ldquoda consumarsi preferibil-mente entrordquo devono essere applicate

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nel contesto della ridistribuzione degli alimenti senza compromettere la sicu-rezza alimentare e quali aspetti devono essere presi in considerazione nella va-lutazione della sicurezza alimentare

La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio ldquoNuova agenda dei consumatori ndash raf-forzare la resilienza dei consumatori per una ripresa sostenibilerdquo COM(2020) 696 final di novembre 2020

Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il ri-utilizzo delle acque reflue a scopo irri-guo al fine di limitare lo stress idrico e ridurre gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori Il Regolamento tra lrsquoaltro impone obblighi di garantire trasparen-za e pubblico accesso alle informazio-ni online sulle pratiche di riutilizzo delle acque al fine di aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti delle pratiche di riutilizzo

Strategia ldquoDal produttore al consuma-tore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futuro (Farm to Fork Strategy)rdquo COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020 per il miglioramento dellrsquoaccesso a cibi sani e sostenibili da parte dei consumatori e la definizione di nuove norme per lrsquoetichettatura di so-stenibilitagrave

Il Nuovo Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare (COM202098 final) adottato dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020

UNI ISO 220592021 ndash ldquoLinee guida sulle garanzie per i consumatorirdquo

Direttiva UE 2019633 contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroali-mentare Lrsquoobiettivo egrave il raggiungimento della paritagrave di forza contrattuale tra for-nitore inteso come qualsiasi produttore agricolo o persona fisica o giuridica che vende prodotti agricoli e alimentari e cliente cosigrave da creare un livello minimo comune di tutela negli Stati membri per

combattere pratiche commerciali scor-rette

Decisione delegata (UE) 20191597 del-la Commissione del 3 maggio 2019 che integra la Direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio

ldquoRaccomandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimen-tarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari 12 dicembre 2019

Il Regolamento (UE) 20182026 della Commissione del 19 dicembre 2018 che modifica lrsquoAllegato IV del Regolamento (CE) n 12212009 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio sullrsquoadesione vo-lontaria delle organizzazioni a un siste-ma comunitario di ecogestione e audit (EMAS)

Il Regolamento 20171369 del Parlamen-to europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 che istituisce un quadro per lrsquoeti-chettatura energetica e che abroga la direttiva 201030UE

Regolamento europeo 6792016 per la Protezione dei Dati Personali General Data Protection Regulation (GDPR) re-cepito in Italia con Decreto Legislativo 10 agosto 2018 n 101 che intende dare pari dignitagrave ai diritti degli individui che intendano proteggere i propri Dati Per-sonali in tutta lrsquoUE in modo omogeneo

Raccomandazione 2013179UE sulle Environmental Footprint

Regolamento UE Ecolabel 201066UE

Direttiva EuP - Energy-using Pro-ducts (cosiddetta EcoDesign Directive) 2009125CE

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Italia

Gli interventi istituzionali nazionali rara-mente agevolano o si coordinano con le azioni di mercato dal basso dei cit-tadini e degli operatori economici que-sti possono invece forzare e accelerare i processi trasformativi verso una vera sostenibilitagrave rompendo le resistenze del sistema produttivo mancano infat-ti politiche di incentivo e sostegno alle pratiche di consumo sostenibili

Legge di Bilancio 2021 Target 128 com-ma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale comma 752 per lrsquouso consapevole della risorsa idrica commi 760-766 a soste-gno delle Zone Economiche Ambientali commi 767-769 per sistemi di misurazio-ne puntuale dei rifiuti conferiti da utenze domestiche al servizio pubblico commi 770-771 promuovono le compostiere di comunitagrave accrescendo la consapevo-lezza dei cittadini sullrsquoimportanza del ri-ciclo commi 1084-1085 sulla plastic tax accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Legge di Bilancio 30 dicembre 2020 n 178 che al comma 661 accresce la con-sapevolezza dei cittadini sul proprio impatto ambientale in base alle scel-te di trasporto pubblicoprivato pro-muovendo lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale Al comma 752 promuove lrsquouso consa-pevole della risorsa idrica e accresce la consapevolezza dei cittadini sullrsquoimpor-tanza dellrsquoacqua come risorsa pubblica Ai commi 760-766 incentiva nelle Zone Economiche Ambientali il vuoto a ren-dere per i liquidi alimentari con lrsquoobiet-tivo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e di favorirne il riutilizzo accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Art 3-bis della Legge n 122019 - Eti-chettatura alimenti modificata la nor-mativa concernente il luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari (obbligatorietagrave origine dei prodotti)

Regolamento Consob sulla comunica-zione di informazioni di carattere non finanziario adottato con delibera n 20267 del 18 gennaio 2018

Decreto Ministeriale 1422017 ldquoSperi-mentazione vuoto a rendererdquo (Deposit Refund System) (Target 122)

Rapporto sul capitale naturale (12017 22018 32019) (Target 128)

Disciplina dellrsquoindicazione obbligatoria nellrsquoetichetta della sede e dellrsquoindiriz-zo dello stabilimento di produzione o se diverso di confezionamento ai sen-si dellrsquoarticolo 5 della legge 12 agosto 2016 n 170rdquo - Decreto Legislativo 15 settembre 2017 n 145

Decreto Legge 20 giugno 2017 n91 di recepimento Direttiva europea 2015720 articolo 226ter per la pro-gressiva riduzione della commercializ-zazione delle borse di plastica

Decreto Legislativo del 3 agosto 2017 n 129 di recepimento della Direttiva UE MIFID 201465UE sulla trasparenza dei costi dei prodotti finanziari e assicurativi e nuovo regime delle responsabilitagrave ver-so il consumatore del produttore e della filiera della distribuzione

Legge 27 dicembre 2017 n 205 lrsquoAutori-tagrave per lrsquoEnergia Elettrica il Gas e il Siste-ma Idrico (AEEGSI) egrave diventato ARERA Autoritagrave di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con attribuzione di compiti di regolazione anche nel settore dei ri-fiuti anche differenziati urbani e assimi-lati

Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 n 254 in recepimento della Direttiva euro-pea 201495 per quanto riguarda la co-municazione di informazioni di caratte-re non finanziario e di informazioni sulla diversitagrave da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni

Decreto Legislativo 19082016 n166 ldquoDisposizioni concernenti la donazione

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e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietagrave socia-le e per la limitazione degli sprechirdquo

ldquoCarta di Milanordquo (2015) per sollecita-re decisioni politiche che consentano il raggiungimento dellrsquoobiettivo fonda-mentale di garantire un equo accesso al cibo per tutti

ldquoCarta di Bologna per lrsquoambiente Le Cit-tagrave metropolitane per lo sviluppo soste-nibilerdquo (2015) nellrsquoambito dellrsquoAgenda 2030 delle Nazioni Unite Impegni in 8 settori per la difesa dellrsquoecosistema ri-duzione dei rifiuti e riciclo protezione del suolo e rigenerazione urbana pre-venzione del rischio di disastri generati dai cambiamenti climatici transizione energetica qualitagrave dellrsquoaria e riduzione delle polveri sottili tutela delle acque e del verde urbano mobilitagrave sostenibile

ldquoCodice del Consumordquo 6 settembre 2005 n206 e successive modifiche aggiornato da ultimo con le modifiche apportate dal DL 16 luglio 2020 n 76 convertito con modificazioni dalla L 11 settembre 2020 n 120

24 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre orga-nizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezione del sito asvisitgoal12

Istituzioni

Ministero dello Sviluppo Economico DG Lotta alla ContraffazionendashUfficio Italiano Brevetti e Marchi per interagi-re con i consumatori giovani adulti e senior nella corretta informazione sui rischi legati alla contraffazione sullrsquou-tilizzo degli strumenti di tutela della Proprietagrave IntellettualeIndustriale e sul-la diffusione della cultura della legalitagrave contro il mercato del falso

Corso interagenziale sullrsquoattuazione del Green Public Procurement (GPP) nel Sistema Nazionale per la Prote-zione dellrsquoambiente (SNPA) Il corso egrave stato attivato nel 2018 in modalitagrave e-le-arning inizialmente allrsquointerno del SNPA e realizzato da ISPRA con lrsquoobiettivo di fornire un quadro di riferimento gene-rale degli indirizzi comunitari in materia di Sustainable Consumption and Pro-duction

Corso di formazione specialistica a distanza (FAD) in tema di GPP re-alizzato dal MATTM nellrsquoambito del progetto ldquoCreiamo PArdquo Green Public Procurement strumenti e metodi per lrsquoapplicazione dei CAM negli appalti del-la PA (2020)

Esempi virtuosi del nostro Paese in ma-teria di sensibilizzazione dei cittadini al riutilizzo sicuro delle acque in agricol-tura (Milano Puglia Sicilia) valorizzati dalle Linee guida europee sul riuso delle acque A Milano ad esempio lrsquoimpianto di trattamento di Nosedo egrave aperto per visite programmate in particolare per le scuole o le istituzioni educative e citta-dini di varie associazioni con lo scopo di favorire la consapevolezza ambientale dei cittadini e delle scuole La sala con-ferenze inoltre egrave spesso utilizzata dalle associazioni ambientaliste per incon-tri riguardanti lrsquoacqua e il suo riutilizzo noncheacute questioni di ricerca ambientali In Puglia col progetto nazionale PON-InTeRRA (2011-2015 wwpon-interrait) sono stati analizzati i processi di ap-provazione sociale del riutilizzo dellrsquoac-qua per lrsquoirrigazione per comprendere i fattori che influenzano lrsquoaccettazione da parte dellrsquoopinione pubblica e indivi-duare le azioni necessarie egrave emersa la necessitagrave di realizzare i controlli e stabi-lire sanzioni per lrsquouso scorretto noncheacute di coinvolgere gli utenti nel processo decisionale di diffondere le informazio-ni e risultati sui benefici ambientali e di migliorare il sistema complessivo di riu-tilizzo dei trattamenti In Sicilia egrave attiva una mostra permanente sui sistemi di trattamento delle acque reflue che mira a fornire ai tecnici agli studenti e agli agricoltori informazioni aggiornate sul-le fonti drsquoacqua non convenzionali per il

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riutilizzo irriguo

Legge Regionale 192014 ldquoNorme per la promozione e il sostegno dellrsquoeco-nomia solidalerdquo ndash Regione Emilia-Ro-magna LrsquoEmilia-Romagna ha promosso questa Legge per sensibilizzare lrsquoopi-nione pubblica sui temi del Commer-cio Equo e Solidale attivando anche un Forum Regionale e un Tavolo Regionale per lrsquoEconomia Solidale

Mappe del consumo sostenibile La Regione Emilia-Romagna e ART-ER Di-visione sviluppo territoriale sostenibile hanno fatto una mappatura delle inizia-tive piugrave rilevanti sul tema del consumo responsabile (come ad es i GAS Gruppi di Acquisto Solidale la filiera corta la riduzione degli imballaggi il risparmio energetico il commercio equo e solida-le ecc)

Piano di azione per la sostenibilitagrave am-bientale dei consumi pubblici - Regio-ne Emilia-Romagna Con la Legge 29 dicembre 2009 n 28 ldquoIntroduzione di criteri di sostenibilitagrave ambientale ne-gli acquisti della pubblica amministra-zionerdquo la Regione Emilia-Romagna ha approvato lrsquointroduzione di criteri di so-stenibilitagrave ambientale in fase di approv-vigionamento di beni e servizi da parte delle stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione

Organizzazioni imprese e cittadini

ldquoLife food Waste Standuprdquo promos-so da Federalimentare Federdistribu-zione Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori per unrsquointensa campagna di sensibiliz-zazione rivolta alle imprese di produ-zione agroalimentare alle imprese della Grande Distribuzione Organizzata e ai consumatori

Cuki Save the food che utilizza lrsquoe-sperienza di Cuki nella conservazione alimentare e di Banco Alimentare nel recupero e nella redistribuzione di ec-cedenze alimentari per unrsquooperazione solidale antispreco Dal 2011 il progetto

sostiene Siticibo il programma di Banco Alimentare che salva i cibi nelle mense e nei luoghi della ristorazione collettiva donandoli ogni giorno a chi ne ha biso-gno

Food4good egrave il progetto di recupero delle eccedenze alimentari dagli eventi a cura di Federcongressiampeventi in col-laborazione con le Onlus Banco Alimen-tare ed Equoevento Costa Crociere si egrave posta lrsquoobiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50 entro il 2020 a bordo delle navi e collabora con Fondazione Banco Alimentare Onlus per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle ecceden-ze alimentari a bordo delle navi da cro-ciera

Harvest Program (anche in Italia) Ken-tucky Fried Chicken (KFC) ha realizzato il progetto Harvest per il recupero delle eccedenze alimentari e la donazione alle organizzazioni che aiutano sul territorio le persone in difficoltagrave KFC egrave la prima azienda della ristorazione veloce in Italia a intraprendere il percorso indicato dalla legge Gadda 166 del 2016 realizzato in partnership col Banco Alimentare

Bella dentro egrave il primo progetto in Italia che combatte gli sprechi ortofrutticoli alla radice dando valore a quella frutta e verdura buona e ldquobella dentrordquo che o per qualche segno di troppo o per una dimensione non standard rimane sui campi e non raggiunge le nostre tavole

RI-PESCATO dal mercato illegale al mercato solidale A settembre 2020 ha inizio ufficialmente il progetto nazionale ldquoRI-PESCATOrdquo realizzato da Banco Ali-mentare e Intesa Sanpaolo finalizzato al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla sua distribuzione agli enti caritativi Intesa Sanpaolo si egrave resa promotrice e sostenitrice del nuovo pro-getto per assicurare che il prodotto al-tamente deperibile e allo stesso tempo con un elevato valore nutrizionale sia destinato a chi vive situazioni di difficol-tagrave sociale ed economica La Sicilia egrave la prima regione di sviluppo dellrsquoiniziativa che si svolge grazie al lavoro congiun-to di diversi soggetti le Capitanerie di

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Porto siciliane il MAAS Mercati Agro Alimentari Sicilia la Societagrave Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva gli enti caritativi convenzionati con la rete del Banco Alimentare

Start Up FEED FROM FOOD recupera umido casalingo e lo trasforma in cibo per animali domestici (pet food)

Gioosto il Portale di NeXt Social Com-merce per imprese autovalutate e verifi-cate sostenibili sotto lrsquoaspetto sociale e ambientale offre un canale di commer-cializzazione online a PMI che intendo-no ampliare il proprio mercato e nello stesso tempo una sicurezza di acquisto responsabile ai cittadini Sul Portale di Gioosto vi sono prodotti di imprese che rispettano le persone valorizzano lrsquoam-biente promuovono lrsquoeconomia circo-lare creano reti territoriali I produttori sono selezionati con indicatori di svilup-po sostenibile e strumenti di valutazio-ne del loro impatto multidimensionale (NeXt Impactreg) Nel magazzino centra-lizzato a Benevento si realizza inclusione sociale di persone con fragilitagrave (in parti-colare persone con budget di salute e donne vittime di tratta) La logistica egrave green (calcolando le emissioni che ven-gono prodotte dagli spostamenti della merce) e circolare e abbatte del 100 lrsquouso della plastica Il Voto col portafo-glio di Gioosto vale sia per i cittadini che per organizzazioni che vogliono consu-mare e rifornirsi in modo responsabile e sostenibile

Progetto Buon fine Coop egrave il proget-to di donazione a 970 associazioni del volontariato sociale di merce invenduta del valore di 31 milioni di euro che si egrave trasformata in 7750000 pasti a favore di cittadini indigenti Le misure di effi-cienza di Coop hanno consentito di di-mezzare gli sprechi alimentari del 50 rispetto alla distribuzione italiana Coop ha aderito alla Pledging Campaign con lrsquoobiettivo di raggiungere entro il 2022 i risultati che la UE si pone entro il 2030 nellrsquoarco di un quadriennio tutti i pro-dotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili compostabili oppure riutilizzabili Uni-

coop Firenze con la campagna Arcipe-lago Pulito consente ai pescatori di ri-portare nei porti i rifiuti raccolti in mare ha tracciato un modello adottato dalla Direttiva UE

EyeOnBuy Community egrave unrsquoImpresa So-ciale creata da NeXt- Nuova Economia per Tutti per concretizzare il ldquovoto col portafogliordquo dei consum-attori attraver-so la costruzione di una Community di cittadini sensibili e informati Il suo Por-tale aggrega e valida le informazioni sul-la sostenibilitagrave delle aziende attraverso un sistema di segnalazioni dal basso dei cittadini incrociato con le informazioni dalle imprese cosigrave EyeOnBuy valorizza e sostiene le imprese responsabili for-nendo ai cittadini informazioni traspa-renti e affidabili

Campagna Territori Equosolidali (sul-la scia della campagna internazionale Fair Trade Towns ) egrave promossa in Ita-lia da Equo Garantito Fairtrade Italia e Associazione Botteghe del Mondo per promuovere lrsquoimpegno degli enti locali e rendere visibili le scelte di consumo responsabile a livello locale coinvolgen-do le comunitagrave e i territori nel percorso verso lo sviluppo sostenibile questo per promuovere davvero uno sviluppo equo per tutti nel Nord e nel Sud del mondo (per la Guida Pratica )

Fashion Revolution egrave una campagna internazionale che promuove azioni di sensibilizzazione e proposte concrete di consumo consapevole per unrsquoindustria della moda che rispetti le persone lrsquoam-biente la creativitagrave e il profitto in eguale misura Solo insieme si puograve orientare il potere dellrsquoindustria della moda per ca-talizzare il cambiamento e ridare dignitagrave alla catena di produzione

Prendersi cura del proprio denaro a cura di Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria (FEDUF) insieme ad altre organizzazioni promuove lrsquoeducazione finanziaria con un nuovo modo di am-ministrare bene il proprio denaro con-trollare le spese valutare e se egrave possibi-le risparmiare in qualche modo evitare inutili sprechi costi non necessari e in-

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debitamenti avere un rapporto chiaro con la propria banca avere un tenore di vita adeguato rispetto ai propri guada-gni A questo si collegano i programmi didattici della collana Economiscuo-la il portale curaituoisoldiit e il tavolo permanente ldquoEducazione finanziaria per lrsquoinclusione e lrsquoinnovazionerdquo

25 Proposte per un consumo so-stenibile

Si riportano di seguito le proposte del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici Target (la sintesi definitoria egrave nostra) dellrsquoAgenda 2030 per un consu-mo sempre piugrave responsabile

promuovere interventi sul lato della do-manda per sostenere i mercati dei beni di consumo prodotti in modo ambiental-mente e socialmente sostenibile (anche garantiti da certificazione) inducendo in questo modo comportamenti virtuosi dei produttori e dei consumatori

disciplinare a tutela dei consumatori e del mercato stesso i ldquoclaimrdquo ambientali per evitare greenwashing e informazioni potenzialmente ingannevoli

comprendere meglio il fenomeno sia con lrsquoidentificazione analitica delle fonti del-lo spreco (es scorretta conservazione acquisto eccessivo ecc) per segmenti socio-demografici stili di vita e abitu-dini di consumo sia con lrsquoanalisi psicolo-gica dei fattori cognitivi sottostanti alla presa di decisione

educare al consumo responsabile e alla comprensione da parte dei cittadini del loro potere di mercato e di pressione sulle imprese agroalimentari con cam-pagne mirate di comunicazione

sviluppare un piano nazionale di pro-gressivo riutilizzo circolare dei rifiuti attraverso la loro separazione e valoriz-zazione in unrsquoottica di tutela ambientale attraverso una logica matriciale tra i di-versi cicli di input e di output dei rifiuti

incrementare la raccolta differenziata con la massima riduzione del conferi-mento in discarica

rendere obbligatoria chiara e omoge-nea a livello nazionale lrsquoindicazione su ciascun prodotto e relativo imballaggio delle modalitagrave di conferimento e rici-claggio

realizzare un cambiamento trasforma-tivo della rappresentazione sociale del consumo identificando le barriere che ostacolano lrsquoadozione di comportamen-ti responsabili e analizzando il percor-so di scelta del consumatore ai fini del cambiamento comportamentale

riformare la TARI verso una tariffa in grado di responsabilizzare lrsquoutente del servizio con premialitagrave per gli utenti virtuosi e costi per quelli piugrave negligenti Inoltre sarebbe opportuno inserire ob-bligatoriamente nella cartella TARI le in-formazioni in merito alle performance di raccolta differenziata il vantaggio (tra-sferimenti accordo ANCI CONAI) per il riciclo ecc

informare i cittadini sul loro potere di mercato e sulla loro forza se organiz-zati di far cambiare il comportamento delle imprese

favorire la qualitagrave di vita lavorativa e il rispetto dei lavoratori

sostenere la finanza etica per gli investi-menti ESG

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

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Target 123 per contrastare lo spreco ali-mentare in linea con la strategia Farm to Fork

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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Target 126 per pratiche sostenibili e in-formazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

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attivare strumenti di programmazione e rendicontazione degli acquisti delle am-ministrazioni locali attraverso voci di bi-lancio misurabili nella missione ldquosvilup-po sostenibilerdquo

inserire accanto ai criteri ambientali con determinazione ed attribuendo loro grande rilevanza criteri sociali minimi

rafforzare il Green and Social Public Pro-curement (GSPP) dando piena applica-zione al Codice degli Appalti e ai Criteri Ambientali Minimi (CAM e CSM) anche per una razionalizzazione dei consumi e una loro migliore contabilizzazione con importanti risultati economici ambien-tali e sociali

varare una politica omogenea e coor-dinata a livello nazionale in materia di GSPP

recepire a livello nazionale le linee guida comunitarie per il GSPP nei vari settori anche al fine di assicurare la libera con-correnza allrsquointerno dellrsquoUE ad es pre-vedendo criteri minimi di certificazione di sostenibilitagrave

supportare lrsquoapplicazione del Green Pu-blic Procurement (GPP) attraverso ido-nei strumenti sia formativi per favorirne la conoscenza da parte dei funzionari pubblici sia di monitoraggio della sua applicazione

ripensare le prioritagrave di vita superando la logica consumistica e del possesso a favore della qualitagrave delle relazioni e dellrsquoapprezzamento di tutte le espres-sioni di senso e di bellezza

promuovere scelte di consumo e rispar-mio che pongano al primo posto la so-stenibilitagrave sociale (benessere di tutti) e ambientale (salvaguardia del Pianeta)

realizzare una comunicazione persuasi-va e abilitante aumentando nei cittadi-ni la percezione di controllo sui risultati positivi raggiungibili attraverso le pro-prie scelte e comportamenti

educare allrsquoequitagrave sociale alla tutela am-bientale (e ad azioni di contrasto al cam-biamento climatico) nelle scuole di ogni ordine e grado nelle universitagrave noncheacute realizzare percorsi di formazione conti-nua per le lavoratrici e i lavoratori

costruire indici di misurazione per la valutazione di sostenibilitagrave dellrsquoofferta e promuovere la ricerca sul benessere percepito dai diversi stakeholder del tu-rismo

diffondere tra i cittadini una cultura del turismo responsabile

ridurre i consumi eliminando gli spre-chi e impegnando rilevanti investimenti pubblici e privati per il risparmio ener-getico

Altri interventi richiesti alle istituzioni

Rivedere lrsquoimposizione fiscale sui con-sumi diversificandola sulla base degli impatti sociali e ambientali della produ-zione e specificando degli indicatori per questi impatti

Definire sul lato della domanda inter-venti di sostegno ai mercati dei beni di consumo prodotti in modo sostenibile e garantiti da certificazione che ne attesti la sostenibilitagrave ambientale e sociale per promuovere di conseguenza comporta-menti piugrave virtuosi da parte dei produtto-ri e dei consumatori

Disciplinare lrsquouso dei cosiddetti ldquoclaimrdquo ambientali e sociali a tutela dei con-

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Target 127 per il sostegno al Green and So-cial Public Procurement

Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c per una politica di superamen-to degli ingiustificati (ma complessi da ri-durre) sussidi ai combustibili fossili

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sumatori e del mercato per evitare in-formazioni potenzialmente inganne-voli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica

Approvare e promuovere la Legge Na-zionale sul Commercio Equo e Solidale per garantire una cornice generale ldquouti-lerdquo ai consumatori per fare scelte con-sapevoli Il Commercio Equo e Solidale egrave regolamentato solo in alcune regioni italiane

Mettere allo studio lrsquoadozione per le principali categorie di prodotti durevoli di largo consumo di indicatori di ripara-bilitagrave da evidenziare sulle confezioni

Accrescere il potere drsquoacquisto di salari e stipendi cosigrave che i prodotti sostenibili siano piugrave facilmente accessibili anche ai consumatori meno abbienti

La crescita del consumo responsabile presuppone che a un nuovo atteggia-mento dei cittadini consumatori frutto di consapevolezza di formazione in-formazione di accessibilitagrave allrsquoofferta virtuosa della produzione si unisca un ruolo costruttivo e di contributo re-sponsabile della distribuzione (disat-teso dalla stessa intestazione dellrsquoSDG 12) affincheacute nei tre contesti (produtto-ri-consumatoricittadini-distributori) si focalizzi lrsquoattenzione sui bisogni culturali e relazionali a cui dedicare incentivi e promozioni al fine di un riequilibrio tra materiale e immateriale utile a costruire valore e benessere riducendo lrsquoentropia del sistema complessivo

Approfondimento sui consumi alimen-tari

Prevedere interventi decisi per la ridu-zione degli sprechi alimentari per lo sviluppo della filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori - an-che attraverso lo sviluppo di forme di Community Supported Agriculture che presuppongono un ruolo attivo da par-te dei consumatori - mediante forme di compartecipazione nella progettazione

e nel finanziamento dei processi di pro-duzione

Promuovere corretta informazione sul significato di Termine Minimo di Conser-vazione e data di scadenza

Facilitare il rapporto cittagrave-aree rurali so-stenendo le forme di economia sociale e solidale anche nelle campagne e nel-le aree interne dove egrave possibile creare nuovi modelli di comunitagrave e di gover-nance per rilanciare lrsquoeconomia locale costituendo reti efficaci di cooperazio-ne

Promuovere canali di vendita a raggio locale e favorire lo sviluppo raziona-le delle filiere corte dei mercati e del-le catene di distribuzione di prodotti alimentari su scala locale prevedendo anche risorse destinate ai comuni per la promozione dei prodotti locali e unrsquoat-tenzione particolare alla riduzione dello spreco alimentare

Approfondimento sullrsquoinformazione e lrsquoeducazione al consumo responsabile

Investire in strategie di lungo periodo per lrsquoeducazione al consumo responsa-bile e la comprensione da parte dei cit-tadini del potere di mercato e di pressio-ne che essi hanno sulle imprese

Programmare campagne di comunica-zione rivolte ai cittadini con messaggi forti per la promozione del consumo re-sponsabile

Sviluppare e accrescere lrsquoeducazione fi-nanziaria

Favorire campagne drsquoinformazione e di sensibilizzazione dei consumatori al fine di aumentare la fiducia nelle pratiche di economia circolare dellrsquoacqua nel setto-re agricolo

Promuovere e sostenere servizi online di informazione ai cittadini sulla sostenibi-litagrave delle imprese per agevolare le scelte

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di consumo responsabile

Promuovere con una comunicazione multilingue piattaforme di e-commerce multi-settori e multi-territori con offerte sostenibili che fidelizzino a livello i con-sumatori finali o intermedi industriali

Promuovere un piano nazionale di fi-delizzazione a comportamenti virtuosi attraverso premialitagrave anche attraverso il sistema bancario come driver del retail banking verso una finanza sostenibile per cittadini e PMI

Campagna di comunicazione ldquoTrialo-gordquo rivolta ai cittadini per educare al consumo consapevole informandoli sul livello di impegno per lo sviluppo so-stenibile dei brand che stanno per sce-gliere o che abitualmente scelgono La campagna di comunicazione ldquoTrialogordquo educativa e istituzionale - realizzata presso le catene della GDO interessate a ospitarla le botteghe eque e solidali la rete dei partecipanti al GdL sul Goal 12 dellrsquoASviS i cash mob etici di COOP e NeXt - si concentra su tre tematiche

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riduzione della plastica (impatto am-bientale dello sviluppo sostenibile at-tenzione al packaging ndash meno utilizzo di plastica piugrave materiali riciclabili e naturali che meno inquinino lrsquoambien-te)

attenzione allrsquoetichetta dei prodotti (aspetto consumerista dello sviluppo sostenibile incentivo al consumatore a informarsi a leggere lrsquoetichetta e a valutare se ci sono informazioni a sufficienza sulla filiera di qualitagrave sulla provenienza del prodotto e sul rispet-to dei lavoratori che lo fanno ndash incen-tivo al consumatore a sollecitare ai propri marchi di fiducia a fornire sem-pre maggiori informazioni ndash anche quelle non dovute per legge)

lotta allo spreco (il senso del messag-gio sarebbe di sollecitare il consuma-tore a capire che comprare piugrave cibo di quello che effettivamente consu-ma e buttarne molta parte non solo

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egrave uno spreco immorale per chi di cibo a sufficienza non ne ha ma egrave un no-tevole spreco di soldi propri alla fine dellrsquoanno)

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NOTE

30 Manifesto della Nuova Economia di NeXt wwwnexteconomiaorg

31 Codice del Consumo wwwmisegovitindexphpitmercato-e-consumatoritutela-del-consu-matorecodice-del-consumo

32 Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale ndash Equo Garantito wwwequogarantitoorg

33 La Commissione europea ha pubblicato il 22 maggio 2012 lrsquoAgenda Europea dei Consumatori sostitutiva della precedente politica dei consumatori 20072013 per creare un clima di fiducia e promuovere la crescita ponendo i consumatori al centro del Mercato unico34 A cura del Gruppo Tecnico RSI Confindustria GBS ndash Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale ndash Piccola Industria 2020

35 httpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

36 httpseur-lexeuropaeuelireg2021382oj

37 httpseceuropaeucommissionpresscornerdetailenip_20_2069

38 Il GDPR dedica ampio spazio ai principi a cui fare riferimento per considerare come possano essere applicati al trattamento dei dati personali Esso infatti allrsquoart 4 definisce dato personale qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile (interessato) che identifichi o renda identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue carat-teristiche le sue abitudini il suo stile di vita le sue relazioni personali il suo stato di salute la sua situazione economica ecc Il Regolamento attribuisce anche ndash allrsquoart9 ndash una specifica protezione per i dati personali ldquoparticolarirdquo che per loro natura sono maggiormente sensibilihttpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

39 wwwmappedelconsumoorgDefaultaspdo=IE

40 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativadelibe-ra201291

41 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativaleg-ge200928

42 ambienteregioneemilia-romagnaititsviluppo-sostenibilesviluppo-sostenibilegreen-pu-blic-procurement

43 wwwlifefoodwastestandupeuit44 wwwcukisavethefoodit45 wwwfedercongressiitindexcfmitMSfood-for-good46 httpswwwcostacrociereitsustainabilitymagazinetomorrow4goodfoodhtml47 wwwbancoalimentareititnewsharvest-kfc-arese-progetto48 wwwbelladentroorg49 httpsfeedfromfoodcom50 httpswwwgioostocom51 httpswwweyeonbuyorg52 territoriequosolidaliitwp-contentuploads2018110000_Interno_BrochureTERRITORI_2019_LRpdf53 wwwfairtradetownsorg54 wwwterritoriequosolidaliit55 wwwfashionrevolutionorgeuropeitaly56 wwwcuraituoisoldiit

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La realizzazione di una societagrave soste-nibile che porti a compimento tutti i 17 Sustainable Development Goals neces-sita di una mobilitazione complessiva che richiede il coinvolgimento di tutta la societagrave e un ingente dispiego di risorse che ha bisogno del contributo costrutti-vo di una finanza responsabile Lrsquourgen-za dettata dalla crisi ambientale accre-sce la richiesta di un forte impegno degli investitori e della societagrave tutta

Secondo le stime della Climate Finance Initiative nel 2019 la finanza climatica (pubblica e privata) ha raggiunto flus-si medi annui tra 608 e i 622 miliardi di dollari a livello globale suggerendo un incremento del 6 - 8 rispetto alla media del periodo 2017-2018 Tuttavia bisogna intensificare ulteriormente gli sforzi lrsquoInternational Panel on Clima-te Change (IPCC) ha stimato che tra il 2016 e il 2050 occorreragrave investire in me-dia 830 miliardi di dollari allrsquoanno in piugrave rispetto agli attuali volumi per iniziative in ambito energetico al fine di diminu-ire del 45 le emissioni nocive entro il 2030 e raggiungere lrsquoobiettivo di zero emissioni nel 2050 ndash entrambe condi-zioni necessarie per limitare lrsquoaumento delle temperature a 15degC

Investire nella decarbonizzazione dellrsquoe-conomia favorisce il rilancio dalla crisi generata dallrsquoattuale pandemia di Co-vid-19 e contribuisce a uno sviluppo socio-economico di lungo periodo la finanza sostenibile puograve ricoprire una funzione cruciale in questo processo attraverso lrsquointegrazione del fattori ESG (dallrsquoinglese Environmental Social and Governance) nelle politiche drsquoinvesti-mento assumendo un ruolo determi-nante nel generare garantire e soste-nere modelli di produzione e consumo responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile

Lrsquoinvestimento sostenibile e responsabi-le mira a creare valore per lrsquoinvestitore ndash e per la societagrave nel suo complesso ndash attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che nella valutazione di imprese e istituzio-ni integra lrsquoanalisi finanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (ESG) Una finanza per la produzione sostenibile per il consumo sostenibile per lrsquoinvestimento sostenibile

Gli investimenti sostenibili e responsa-bili ndash conosciuti a livello internazionale con lrsquoacronimo SRI (Sustainable and Re-sponsible Investment) ndash possono essere declinati secondo varie strategie Ripor-tiamo di seguito le sei utilizzate nel mer-cato italiano

1 ESCLUSIONI Approccio che prevede lrsquoesclusione esplicita di singoli emittenti o settori o Paesi dallrsquouniverso investibile sulla base di determinati principi e va-lori Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornografia il tabacco lrsquoazzardo i test su animali ecc

2 CONVENZIONI INTERNAZIONALI Selezione degli investimenti basata sul rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro

3 BEST IN CLASS Approccio che sele-ziona o pesa gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG privilegiando gli emittenti migliori allrsquointerno di un uni-

3 FINANZA RESPONSABILE

Il GdL Goal 12 ritiene la finanza uno strumento essenziale per lo sviluppo della produ-zione e del consumo sostenibile purcheacute la finanza sia di servizio per investimenti e

bisogni di liquiditagrave La finanza responsabile dunque capovolge lrsquoattuale logica domi-nante che vede sovente i detentori di capitale richiedere agli operatori economici sem-pre crescenti risultati di breve termine anche a scapito delle persone e dellrsquoambiente

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verso una categoria o una classe di at-tivo

4 INVESTIMENTI TEMATICI Approccio che seleziona gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG focalizzandosi su uno o piugrave temi Alcuni esempi i cambia-menti climatici lrsquoefficienza energetica la salute

5 ENGAGEMENT Attivitagrave che si sostan-zia nel dialogo con lrsquoimpresa su que-stioni di sostenibilitagrave e nellrsquoesercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazio-ne al capitale azionario Si tratta di un processo di lungo periodo finalizzato a influenzare positivamente i compor-tamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

6 IMPACT INVESTING Dalla definizio-ne del Global Impact Investing Network (GIIN) investimenti in imprese organiz-zazioni o fondi con lrsquointenzione di realiz-zare un impatto ambientale eo sociale positivo assieme a un ritorno finanzia-rio Puograve essere realizzato sia in Paesi emergenti sia sviluppati Alcuni esempi investimenti in microfinanza social hou-sing energie rinnovabili ecc

32 Normative di riferimento

Lrsquoevoluzione del mercato

Lrsquoattenzione sempre maggiore verso gli investimenti sostenibili e responsabili egrave testimoniata dalla crescente consape-volezza degli attori del mercato sulle implicazioni ambientali e sociali delle proprie scelte di investimento Come dimostrato da diversi studi in media gli investimenti SRI sono capaci di ga-rantire rendimenti in linea o superiori a quelli tradizionali a paritagrave di rischio rappresentando al contempo unrsquoimpor-tante opportunitagrave per ridurre rischi re-golamentari reputazionali e di mercato

Il mercato internazionale

LrsquoUnione europea mantiene il ruolo di avanguardia nella transizione verso

unrsquoeconomia sostenibile

Il percorso tracciato dal Piano drsquoazione per finanziare una crescita sostenibile (2018) ha assunto una rilevanza ancora maggiore in seguito a due importanti svolte politiche La prima egrave il lancio del Green Deal europeo con cui lrsquoUE si egrave im-pegnata ad azzerare le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050 e a forni-re il proprio contributo agli sforzi della comunitagrave internazionale per rispettare lrsquoAccordo di Parigi Il secondo egrave il Next Generation EU introdotto a maggio del 2020 in risposta alla crisi economi-co-sociale generata dalla pandemia di Covid-19 Un piano per avviare la ripresa secondo un modello di crescita piugrave in-clusivo e a ridotto impatto ambientale A questi ha fatto seguito la pubblicazio-ne della nuova Strategia sulla finanza sostenibile pubblicata a luglio 2021

La finanza sostenibile egrave uno strumen-to fondamentale per indirizzare capi-tali verso progetti compatibili con una traiettoria di decarbonizzazione e di promozione della giustizia sociale Per funzionare per crescere e per essere ef-ficace nel proprio apporto allo sviluppo sostenibile il mercato deve vincere alcu-ne sfide Ne possiamo identificare alme-no tre

1) Introdurre definizioni e classificazio-ni condivise su temi e strumenti che ri-guardano la sostenibilitagrave nellrsquoambito dei processi finanziari (una sorta di alfabeto comune su cosa egrave sostenibile e cosa non lo egrave)

2) Incrementare la trasparenza del mer-cato che significa mettere in circolazio-ne piugrave informazioni rigorose e dettaglia-te sulle caratteristiche di sostenibilitagrave delle politiche drsquoinvestimento dei pro-dotti e dei servizi finanziari indispensa-bile per combattere il greenwashing e coltivare la fiducia degli investitori

3) Aumentare qualitagrave quantitagrave e com-parabilitagrave dei dati sui rischi ambientali e sociali e sugli impatti delle attivitagrave eco-nomiche sui fattori di sostenibilitagrave

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Le evoluzioni normative a livello euro-peo

Tassonomia UE delle attivitagrave economi-che eco-compatibili La tassonomia egrave una classificazione comune a livello UE delle attivitagrave economiche che possono essere considerate sostenibili dal pun-to di vista ambientale ed egrave concepita come strumento per guidare le scelte di investitori e imprese in vista della tran-sizione verso una crescita economica priva di impatti negativi sullrsquoambiente e in particolare sul clima Il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha pubblicato la versione finale dellrsquoatto delegato e de-gli allegati con i criteri tecnici di scree-ning per gli obiettivi di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico I criteri coprono le attivitagrave economiche del 40 delle aziende con sede in Euro-pa in settori responsabili dellrsquo80 delle emissioni dirette di gas a effetto serra dellrsquoUE

Sustainable Finance Disclosure Regu-lation (SFDR) Il Regolamento egrave stato introdotto a novembre del 2019 e i pri-mi obblighi sono diventati operativi il 10 marzo 2021 Contiene una definizione di ldquoinvestimento sostenibilerdquo (art 2 17) e impone norme comuni a diverse ca-tegorie di operatori finanziari sulla di-vulgazione di informazioni sui temi di sostenibilitagrave Gli operatori e i consulen-ti finanziari devono comunicare dati su come tengono in considerazione i fat-tori ambientali sociali e di governance (ESG) a due livelli 1) nei processi che se-guono per prendere le decisioni drsquoinve-stimento e 2) in tutti i prodotti finanziari che vendono sui mercati dellrsquoUnione eu-ropea Inoltre il Regolamento richiede informazioni piugrave dettagliate sui prodotti che si definiscono ldquosostenibilirdquo

Corporate Sustainability Reporting Di-rective (CSRD) Il 21 aprile 2021 la Com-missione UE ha presentato una propo-sta per una Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) La CSRD aggiorneragrave la Direttiva sul reporting Non Finanziario (o DNF) che richiede alle im-prese di grandi dimensioni e di interesse pubblico di divulgare informazioni sulle

caratteristiche di sostenibilitagrave delle atti-vitagrave aziendali La nuova Direttiva ha lrsquoo-biettivo di incrementare quantitagrave qua-litagrave e comparabilitagrave delle informazioni di sostenibilitagrave delle imprese a disposi-zione degli operatori finanziari Una del-le principali novitagrave egrave lrsquoampliamento del perimetro di applicazione portando il numero di imprese che devono redigere il reporting di sostenibilitagrave da 11000 a quasi 50000

Nuova strategia sulla finanza sosteni-bile Il 6 luglio 2021 la Commissione UE ha pubblicato una comunicazione con la nuova strategia sulla finanza sostenibi-le Le proposte si inseriscono in sei linee drsquoazione

Proposta di regolamento sullrsquoEU Green Bond Standard Il 6 luglio 2021 la Com-missione UE ha pubblicato una proposta di regolamento per un EU Green Bonds Standard ovvero un quadro condiviso di norme per lrsquoemissione di green bond nei mercati europei Lrsquoadesione allo standard egrave volontaria e aperta anche a emittenti non EU Secondo il testo della proposta lrsquoallocazione dei proventi do-vragrave essere dedicata per il 100 a pro-getti allineati alla tassonomia UE ed es-sere comunicata in maniera trasparente

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incrementare gli investimenti per la transizione

promuovere una maggiore parteci-pazione di risparmiatori retail con-sulenti e PMI nellrsquoambito degli inve-stimenti sostenibili

aumentare la resilienza dei sistemi fi-nanziari ai rischi ESG

incrementare la capacitagrave del sistema finanziario di contribuire alla transi-zione verso la neutralitagrave climatica

contrastare il greenwashing anche rinforzando il ruolo delle autoritagrave di vigilanza

collaborare a livello internazionale soprattutto sui temi del reporting se-condo il principio della doppia ma-terialitagrave e valorizzando lrsquoimportanza della trasparenza

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attraverso report periodici

Un contributo importante egrave dato anche dalla normazione internazionale attra-verso

UNI EN ISO 260002020 ldquoGuida alla re-sponsabilitagrave socialerdquo

UNI ISO 222222008 ldquoPianificazione finanziaria economica e patrimoniale personale (personal financial planning)rdquo - Requisiti per i pianificatori finanzia-rio-economico- patrimoniali personali (personal financial planner)rdquo

UNI 11348-32018 ldquoPianificazione finan-ziaria economica e patrimoniale perso-nalerdquo ndash ldquoGuida allrsquoapplicazione della UNI ISO 222222008rdquo - Parte 3 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave delle orga-nizzazioni e dei professionisti mediante predisposizione di un codice di integritagrave e delle attivitagrave educative connesserdquo

UNI 114022020 ldquoEducazione finanziaria del cittadino - Requisiti del serviziordquo

UNIPdR 362018 ldquoPianificazione perso-nale ed educazione finanziaria - Indica-zioni per la valutazione della conformi-tagrave ai requisiti della UNI ISO 22222 serie UNI 11348 e UNI 11402rdquo

UNIPdR 412018 ldquoOperatori settore cre-dito finanza previdenza e assicurazioni - Linee guida per la gestione dellrsquointe-gritagraverdquo

UNIPdR 212016 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave dei professionisti - Indirizzi applicativirdquo

Il mercato nazionale e le evoluzioni normative

LrsquoAssociazione Bancaria Italiana e lrsquoAs-sociazione Nazionale tra le Imprese di Assicurazione hanno sottoscritto la Di-chiarazione congiunta per la valoriz-zazione degli immobili per migliorare lrsquoefficienza energetica e ridurre gli im-

patti economici del rischio sismico ABI e ANIA si fanno portatrici anche di fina-litagrave di informazione e formazione per fa-vorire e diffondere nel Paese la cultura della prevenzione dellrsquoadattamento e della mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico e dagli eventi si-smici

La Settimana dellrsquoInvestimento Soste-nibile e Responsabile (Settimana SRI) promossa dal Forum per la Finanza So-stenibile dal 2012 promuove e diffonde la pratica dellrsquoSRI Lrsquoedizione 2020 te-nutasi online ha visto la partecipazione di oltre 6500 persone La decima edi-zione si svolgeragrave a novembre 2021

Diverse le iniziative in tema di educazio-ne finanziaria legate specificatamente allo sviluppo sostenibile e agli SDGs In particolare si segnalano i programmi destinati agli studenti di scuole secon-darie realizzati dalla Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF) e dal Forum ANIA-Consuma-tori FEDUF ha sviluppato in collabora-zione con la Scuola di Economia Civile il progetto ldquoEconomia Civile quando i numeri contano e le persone valgo-nordquo mirato alla diffusione dellrsquoapproc-cio dellrsquoeconomia civile per costruire un valido progetto di vita ispirato ai valori di sviluppo sostenibile e globale fissati dallrsquoAgenda 2030

Piugrave mirati ai temi ambientali e catastro-fali alla prevenzione valutazione e iden-tificazione dei rischi i due moduli Focus Ambiente e Focus Catastrofi Naturali realizzati dal Forum ANIA-Consumatori nellrsquoambito dei programmi educativi di Ioampirischi

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33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

Grandi cambiamenti di natura normati-va e regolamentare stanno interessando il mercato della finanza sostenibile sot-to lrsquoimpulso e la guida delle istituzioni e dei policy maker europei che intendo-no affermare lrsquoUnione come leader della finanza sostenibile nel mondo Le pro-poste del GdL Goal 12 si concentrano in particolare sulla sensibilizzazione e sulla promozione alle tematiche della soste-nibilitagrave

Nei confronti dei cittadini egrave necessario potenziare e valorizzare gli strumen-ti dellrsquoeducazione finanziaria affincheacute possano esercitare consapevolmente il proprio ruolo di cittadinanza attiva Egrave necessario che accanto alle iniziative del settore privato anche le istituzioni pubbliche facciano proprio il framework dei Sustainable development goals In particolare la ldquoStrategia nazionale per lrsquoeducazione finanziaria assicurativa e previdenzialerdquo deve arricchirsi dei temi propri dello sviluppo sostenibile per de-clinare quanto giagrave avviato anche in chia-ve SDGs e per realizzare nuove iniziative specifiche realizzando questa integra-zione La formazione finanziaria va poi integrata sia da servizi aggiuntivi atti a rafforzare le competenze sia da forme di accompagnamento per sostenere il fun-zionamento nella pratica di questi stru-menti (business planning o coaching business angel)

Egrave poi utile continuare a sostenere i valo-ri della sostenibilitagrave presso la comunitagrave finanziaria Si inserisce in questo quadro lrsquointenzione di riaffermare i valori espres-si nella Carta dellrsquoInvestimento Sosteni-bile e Responsabile della Finanza Ita-liana promossa da FeBAF e siglata da alcune tra le maggiori associazioni rap-presentative dellrsquoindustria finanziaria Il confronto tra le associazioni e altri sog-getti interessati deve riaffermare i valori ivi espressi ed estenderne ulteriormen-te il perimetro di riferimento Infine per quanto riguarda la finanza pubblica per la produzione e lo sviluppo sostenibile

occorre determinare criteri e condizioni appropriate per

Infine il retail banking continua a essere sostanzialmente assente nelle opportu-nitagrave di investimenti per progetti ambien-talmente o socialmente virtuosi dei cit-tadini (come il cambio della macchina la costruzione di colonnine per i riforni-menti elettrici nei condomini lrsquoiscrizio-ne universitaria o corsi di studi allrsquoestero dei giovani la ristrutturazione abitativa per accessibilitagrave ai disabili le donazioni a fini sociali ecc) cosigrave come per le PMI per finanziamenti dedicati alla loro ri-conversione a progetti di rete a bonifi-che su piccola scala ecc Tali operazioni dovrebbero essere definite a livello lo-cale con autonomia di valutazione della dirigenza bancaria di agenzia

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estendere la portata innovativa e lrsquoattitudine allo sviluppo sosteni-bile degli strumenti finanziari e fi-scali introducendo meccanismi in grado di supportare la riconfigura-zione in senso ecologico e sociale dei modelli produttivi e orientare le preferenze di consumo secon-do gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030

allargare la platea dei destinata-ri includendo imprese e persone svantaggiate nel mercato del la-voro a ldquobancabilitagrave criticardquo non in grado di accedere al credito attraverso i consueti canali com-merciali

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NOTE

57 httpswwwclimatepolicyinitiativeorgpublicationupdated-view-on-the-global-landsca-pe-of-climate-finance-2019

59 Forum per la Finanza Sostenibile 2020 Investimenti sostenibili per il clima httpsbitly2Vh-L0Eb

60 Definizione elaborata tra il 2013 da un Gruppo di Lavoro multi-stakeholder promosso dal Fo-rum per la Finanza Sostenibile e che ha visto il coinvolgimento dei Soci e in generale dei principali attori della finanza sostenibile in Italia Per approfondimento visitare il sito wwwfinanza sostenibi-leit

61 Fonte Investiresponsabilmenteit

62 Clark GL Feiner A Viehs M 2015 From the Stockholder to the Stakeholder How Sustaina-bility Can Drive Financial Outperformance Crifo P Forget V 2013 Think Global Invest Respon-sible Why the Private Equity Industry Goes Green J Bus Ethics 116 21ndash48 Banor Sim School of Management del Politecnico di Milano 2018 La relazione fra rating ESG e performance di mercato uno studio sui titoli dellrsquoIndice STOXX Europe 600

63 UNEP 2015 THE FINANCIAL SYSTEM WE NEED The UNEP Inquiry Report ALIGNING THE FINANCIAL SYSTEM WITH SUSTAINABLE DEVELOPMENT Kauffmann C Teichmann D Teacutebar Less C 2012 Corporate Greenhouse Gas Emission Reporting (OECD Working Papers on Interna-tional Investment No 201201)

64 Francesco Bicciato Valoriit 26 marzo 2021 ldquoFinanza sostenibile lrsquoEuropa egrave davanti a sfide ambizioserdquo

65 wwwaniaitexportsitesdefaultitsala-stampacomunicati-stampa2019CS-Casa-ABI-e-A-NIA-Favorire-accesso-al-credito-e-alle-coperture-assicurative-per-efficienza-energetica-e-sismi-ca-28022019pdf

66 wwwfedufitcontainerscuoleeducare-alleconomia-civile-verso-una-nuova-cittadinanza-eco-nomica Altre iniziative realizzate da FEDUF e altri partner in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 1) I Ragazzi dellrsquoAgenda 2030 progetti per il futuro a Jesi il 21 maggio e a Cata-nia il 23 maggio 2) Agenda 2030 lrsquooccupazione femminile come motore del sistema economico Reggio Emilia 30 maggio

67 wwwioeirischiitindexphpioirischiil-percorso

68 Lrsquoattuale strategia egrave la prima realizzata e si riferisce al triennio 2017-2019 wwwquellochecontagovititchi-siamostrategia-nazionalestrategia-nazionale2indexhtml

69 I principi espressi nella Carta sono 3 investimenti sostenibili e responsabili trasparenza e ottica di medio-lungo periodo wwwfebafitcarte-dellinvestimento-sostenibile-e-responsabile-del-la-finanza-italiana

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Lrsquoevoluzione storica dellrsquoagroecologia

Il termine agroecologia egrave stato coniato per la prima volta agli inizi del 1900 per indicare lrsquouso di metodi ecologici nella ricerca sulle piante agrarie (Wezel et al 2009) Tuttavia nel corso del tempo il concetto di agroecologia ha subito una profonda trasformazione acquisendo un carattere multidimensionale e riferendo-si ad ambiti via via piugrave ampi fino a di-venire un paradigma per lo sviluppo so-stenibile non solo degli agroecosistemi aziendali ma dellrsquointero sistema agroali-mentare Nel 1995 lrsquoagroecologia veniva ancora definita come lrsquoapplicazione dei principi e dei concetti dellrsquoecologia alla progettazione e alla gestione sostenibi-le degli agroecosistemi (Altieri 1995)

Oggi la trasformazione del sistema agroalimentare in chiave agroecologica dovrebbe coinvolgere le tre componen-ti scienza pratica e movimento e arti-colarsi in cinque fasi quali 1) aumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input 2) sostituzione di input e pratiche conven-zionali con alternative agroecologiche 3) riprogettazione dellrsquoagroecosistema sulla base di una nuova serie di processi ecologici 4) ripristino di una connessio-ne piugrave diretta tra produttori e consuma-tori 5) costruzione di un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipa-zione localitagrave equitagrave e giustizia dove solo alle ultime tre fasi egrave riconosciuta una reale capacitagrave trasformativa

Se lrsquoagroecologia quindi egrave stata ini-zialmente studiata e applicata allrsquoagro-

ecosistema aziendale lrsquoattenzione si egrave poi spostata al sistema agroalimentare nel suo complesso di cui si persegue la trasformazione in chiave sostenibi-le obiettivo relativamente piugrave facile da conseguire a livello locale dove lrsquoap-proccio agroecologico acquisisce una dimensione territoriale Ciograve comporta il coinvolgimento di altri attori nei proces-si di sviluppo di tale sistema non solo gli agricoltori (imprenditori e dipendenti tutti portatori di specifiche conoscenze) ma anche gli altri soggetti della filiera le istituzioni i consulenti tecnici i ricer-catori gli stakeholder i consumatori piugrave in generale la societagrave civile mediante la creazione di reti formali e informali e il cambiamento del modello di governan-ce A livello aziendale e in modo ancora piugrave spinto a livello territoriale pertan-to si delinea una caratteristica sostan-ziale dellrsquoagroecologia ossia lrsquoadozione dellrsquoapproccio partecipativo e multi-at-toriale in tema di gestione aziendale o dei singoli processi produttivi progetta-zione degli agroecosistemi sviluppo di filiere biologiche ricerca diffusione del-le innovazioni costruzione di rapporti sempre piugrave stretti tra produttori e con-sumatori accessibilitagrave ad alimenti salu-bri da parte di tutti modelli di sviluppo territoriali (es bio-distretti eco-regioni bio-regioni) costruzione dei processi di sviluppo territoriale cosigrave come delle po-litiche dirette a promuoverli nellrsquoottica dellrsquointegrazione policy food ecc

Di seguito sono riportati gli approfondimenti curati da sottogruppi del GdL Goal 12 nel corso del 2021 Gli approfondimenti realizzati negli anni precedenti (spreco alimenta-re economia circolare ed economia di montagna) sono sul sito del Goal 12 allrsquoindirizzo httpsasvisitgoal12attivita472-4320position-paper-su-produzione-consumo-e-finanza-responsabili

APPROFONDIMENTO 1 AGROECOLOGIA

coordinamento di Fondazione Banco Alimentare Onlus

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1 Politiche agroecologiche e in-terventi fiscali

A cura di Consiglio per la ricerca in Agri-coltura e lrsquoAnalisi dellrsquoEconomia Agraria (CREA) e Club Alpino Italiano (CAI)

Al momento in Italia non esistono specifiche politiche volte a promuove-re lrsquoapproccio agroecologico come ad esempio in Francia con lrsquoattuazione del Progetto Agroecologia del 2012 e del Piano di Rilancio del 2020 volto anche ad accelerare il processo di transizione agroecologica

Tuttavia nellrsquoambito del Green Deal eu-ropeo (CE 2019) e delle connesse stra-tegie From Farm to Fork (CE 2020b) e sulla Biodiversitagrave al 2030 (CE 2020a) si persegue la diffusione dellrsquoagroecologia (inclusa lrsquoagricoltura biologica) congiun-tamente allrsquoagricoltura di precisione al sequestro del carbonio nei suoli agrari e allrsquoagroforestazione Egrave possibile per-tanto verificare come mediante i nuovi strumenti e misure introdotti con la pro-posta di riforma della PAC presentata a giugno 2018 (CE 2018) e quelli giagrave da tempo collaudati con le politiche dei redditi e dei mercati (I Pilastro) e di svi-luppo rurale (II Pilastro) e sulla base sia dellrsquoaccordo raggiunto il 29 giugno dal Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura sia dei documenti strategici pubblicati nel quadro del Green Deal europeo si pos-sa avviare eo potenziare un processo di transizione allrsquoagroecologia nei singoli Stati membri attraverso una coerente e adeguata definizione dei Piani strategici nazionali (Vanni e Viganograve (2020)

Tali strumenti di vecchia e nuova gene-razione possono essere caratterizzati e modulati in accordo con le fasi indi-viduate da Gliessman (2007) tenendo conto che lrsquoattivazione di alcuni di que-sti grazie alla loro flessibilitagrave puograve esse-re funzionale a due o piugrave fasi come nel caso ad esempio dei servizi di consu-lenza aziendale e della cooperazione e che lrsquoobiettivo prioritario perseguito egrave la trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare nel suo complesso

Le prime due fasi riguardano essenzial-mente la pratica dellrsquoagroecologia a li-vello aziendale prevedendo lrsquoaumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input e lrsquoin-troduzione di pratiche agroecologiche Gli strumenti disponibili sono molteplici e afferiscono sia al primo sia al secon-do Pilastro della PAC Vi sono innanzi-tutto gli strumenti connessi alla nuova architettura verde della PAC quali con-dizionalitagrave rafforzata ma specialmente eco-schemi e pagamenti agro-clima-tico-ambientali nel cui ambito si puograve prevedere di attivare un pacchetto di pratiche agroecologiche da adottare congiuntamente e cumulabile agli impe-gni della produzione integrata o dellrsquoa-gricoltura biologica anche superando il sostegno massimo a ettaro previsto da regolamento per la produzione biologi-ca purcheacute giustificato Possono essere inoltre attivati in chiave agroecologica numerosi interventi settoriali di natu-ra ecosostenibile riguardando anche la sostenibilitagrave del packaging del tra-sporto e dello stoccaggio dei prodot-ti nellrsquoambito dei programmi operativi delle organizzazioni di produttori piugrave diversificati rispetto allrsquoattuale fase di programmazione Tuttavia le pratiche agroecologiche non sempre di facile adozione e talvolta sconosciute agli im-prenditori agricoli richiedono interventi finalizzati al trasferimento e alla diffu-sione dellrsquoinnovazione (es attraverso i gruppi operativi PEI ndash Partenariato Eu-ropeo per lrsquoInnovazione) e sicuramente lrsquoattivazione delle misure di formazione informazione scambi aziendali consu-lenza e assistenza tecnica previste in entrambi i Pilastri della PAC La ripro-gettazione degli ordinamenti produttivi aziendali infine cosigrave come lrsquoadozione di nuove tecniche e pratiche possono im-plicare la realizzazione di investimenti aziendali incluso lrsquoacquisto di macchine ad esempio per lavorazioni superficia-li o specifiche del terreno Dal punto di vista sociale la transizione agroecolo-gica puograve essere favorita anche da una maggiorazione del premio insediamen-to giovani - a beneficio di chi adotta ad esempio il pacchetto di pratiche agro-ecologiche - in generale piugrave propensi a introdurre innovazioni in azienda

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La riprogettazione dellrsquoagroecosistema aziendale (terza fase) richiede invece una rigorosa combinazione di colture e infrastrutture ecologiche anche finaliz-zata alla realizzazione di sistemi agro-(-zoo)-forestali che trovano sostegno sempre nellrsquoambito del II Pilastro della PAC Egrave evidente come anche in questo caso la misura sulla cooperazione possa sostenere la riprogettazione congiunta da parte di un gruppo di agricoltori dei propri agroecosistemi aziendali anche tramite accordi agroambientali drsquoarea sempre coadiuvati da tecnici esperti pervenendo a un redesign del paesag-gio agrario verso una sua piugrave spinta di-versificazione

Ancora piugrave articolato egrave lrsquoinsieme di mi-sure e strumenti attivabili nel persegui-re gli obiettivi connessi alle ultime due fasi - ovvero connessione piugrave diretta tra produttori e consumatori e un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipazione localitagrave equitagrave e giusti-zia - anche se egrave evidente come gli stru-menti della PAC non siano piugrave sufficienti quando lrsquoottica si sposta dalla scala lo-cale a quella globale e si vuole assicura-re continuitagrave e integrazione tra i diversi livelli Egrave altrettanto vero perograve che alla trasformazione dei sistemi agroalimen-tari nelle aree rurali partecipano anche se in modo indiretto numerosi interven-ti sostenuti con la PAC tra cui il soste-gno agli investimenti a imprese extra-a-gricole per la creazione e lo sviluppo di attivitagrave nelle zone rurali e agli investi-menti nei servizi di base e per il rinno-vamento dei villaggi fondamentali per il mantenimento della popolazione in tali aree noncheacute delle attivitagrave agricole stes-se e delle filiere locali Parimenti stru-menti come i progetti integrati di filie-ra e territoriali possono concorrere alla trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare soprattutto se guida-ti da organismi come GAL Biodistretti Autoritagrave di bacino gestori di aree natu-rali protette che piugrave in generale posso-no anche dare avvio e coordinare tutto il processo di transizione allrsquoagroecologia a livello locale

Nella definizione dei Piani strategici na-zionali una particolare attenzione do-

vrebbe essere rivolta alla montagna che interessa il 54 del territorio nazionale e circa il 18 della popolazione italia-na e dove lrsquoapproccio agroecologico egrave abbastanza diffuso nelle aziende di pic-cole dimensioni in termini di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) avendo man-tenuto le pratiche da sempre impiegate (Sturla e Dara Guccione 2021) Tuttavia la montagna sembra essere trascurata dallrsquoopinione pubblica e nel dibattito sulle politiche dello sviluppo bencheacute le Terre Alte vissute dallrsquoessere umano rap-presentino un patrimonio culturale uni-co nel suo genere di cui lrsquoagricoltura egrave parte importante Oggi i cambiamenti strutturali dellrsquoeconomia legati alla glo-balizzazione ne disincentivano la pre-senza con conseguenze sullrsquoequilibrio sociale ed economico e anche territoria-le dellrsquoecosistema noncheacute sul paesag-gio storico e culturale

Occorre pertanto salvaguardare il man-tenimento in montagna delle attivitagrave agro-silvo-pastorali adottando metodi moderni ma rispettosi dellrsquoambiente in particolare favorire la permanenza o il ri-torno dei giovani che mostrano creativi-tagrave innovazione e dinamismo con forme di collaborazione tra aziende e creando anche una rete informatica oltre che di cooperazione pratica la digitalizzazio-ne egrave una componente importante in tale settore ma ancora non egrave molto presen-te

Le caratteristiche orografiche e climati-che della montagna rappresentano un limite i costi di produzione sono mag-giori e la quantitagrave dei prodotti minore rispetto allrsquoagricoltura di pianura occor-re allora puntare sui ldquoprodotti di quali-tagraverdquo come previsto dalla Carta europea di pari dicitura Sono produzioni tipiche animali e vegetali diverse da zona a zona e spesso soggette a trasformazio-ne ldquoindustrialerdquo una particolare razza bovina e la filiera del latte e dei prodotti caseari derivati frutticoltura minore e marmellate alveari legati alla fioritura di una particolare specie botanica e mie-le specifico castagne di una particolare varietagrave e suoi prodotti derivati ecc

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I prodotti di qualitagrave DOP e IGP entrano a far parte dellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna la procedura egrave un porsquo lunga e spesso scoraggia gli operatori del setto-re ma arrivare a marchi e certificazioni egrave fondamentale per fare marketing ter-ritoriale

Le situazioni geomorfologiche e clima-tiche incidono anche sulle infrastruttu-re del territorio e sui trasporti e i relativi costi di manutenzione creando difficol-tagrave di collegamento che possono riper-cuotersi sulla commercializzazione dei prodotti inoltre la bassa densitagrave di po-polazione egrave spesso causa di ridotti ser-vizi (scuola sanitagrave mobilitagrave) con rischio di spopolamento ma si egrave notato che lagrave dove le Amministrazioni pubbliche han-no destinato una spesa pro capite mag-giore lrsquoabbondono delle Terre Alte egrave stato minore

Anche una agevolazione fiscale sullrsquoat-tivitagrave agro-silvo-pastorale di montagna (giagrave in atto in qualche regione) egrave auspi-cabile al fine di mantenere vitale tale settore dellrsquoeconomia montana che egrave multifunzionale anche per lrsquoartigianato e lrsquoagriturismo e consente di mantenere la popolazione in montagna garantendo reddito e presidio culturale

2 La produzione agroecologica per la transizione verso unrsquoagri-coltura sostenibile Agroecologia e lrsquoutilizzo di risorse e input pro-duttivi

A cura di Accademia dei Georgofili Con-federazione Italiana della Vite e del Vi-no-Unione Italiana Vini

La visione dellrsquoEuropa per una agricoltu-ra sostenibile evidenziata in particolare allrsquointerno delle Strategie ldquoDal Produt-tore al Consumatorerdquo (1) e ldquoBiodiversitagrave per il 2030rdquo (2) mette le tecniche agri-cole e la gestione dellrsquoagroecosistema al centro della transizione ecologica e sostenibile del settore primario Partico-lare attenzione egrave data allrsquouso di prodotti chimici (agrofarmaci antibiotici conci-mi fertilizzanti diserbanti etc) ai rischi

a essi legati e a un loro uso sostenibile e ridotto alla ricerca e impiego di input a basso impatto ambientale allrsquoutilizzo di tecniche che contrastano il degrado e la perdita di fertilitagrave dei suoli e che fa-voriscono invece la salute dei terreni e dellrsquoagroambiente (13) In questo conte-sto lrsquoagroecologia con il suo approccio multidisciplinare gioca un ruolo fonda-mentale promuove sistemi agricoli di-versificati una gestione dellrsquoagrosiste-ma integrata ma anche un uso efficiente delle risorse (34) In questo nuovo pa-radigma di agricoltura sostenibile un ruolo centrale egrave quindi dato dagli input impiegati nel processo produttivo che a seguito del loro uso prolungato negli anni e talvolta errato hanno inquinato e impoverito suoli e falde acquifere cre-ato danni allrsquoambiente e agli organismi viventi tra cui lrsquoessere umano e gli inset-ti impollinatori (45) Egrave proprio su que-ste questioni che allrsquointerno del Green Deal (6) lrsquoEuropa si pone degli obiettivi ridurre del 50 lrsquouso di fitofarmaci del 20 dei fertilizzanti del 50 degli anti-biotici (7) Negli ultimi anni si rileva una riduzione di sostanze chimiche impie-gate nel contesto produttivo agricolo seppur ancora diffuse e un contempo-raneo aumento nellrsquoutilizzo di prodotti e pratiche piugrave sostenibili Tuttavia la pre-senza di residui di fitofarmaci e prodotti di sintesi per lrsquoagricoltura negli alimenti nei suoli nelle acque e nellrsquoaria egrave anco-ra oggi una realtagrave (89) Sul mercato si stanno diffondendo prodotti di origine naturale (minerale vegetale o micro-biologica) o meno impattanti per lrsquoam-biente per rafforzare le difese di pian-te e animali per contrastare patogeni e favorire la fertilitagrave dei terreni agricoli (10) Molti prodotti inoltre cominciano a provenire dal contesto di economia circolare o sono ottenuti con processi sostenibili pur essendo di sintesi (11) Nel settore agricolo lrsquoingresso purtrop-po frequente di patogeni alieni che si diffondono sul territorio non trovando antagonisti naturali crea danni produt-tivi In questo contesto egrave bene prende-re in considerazione forme di lotta alle avversitagrave differenti dai prodotti di ori-gine naturale a quelli di sintesi al fine di eradicare lrsquoorganismo alieno contro cui il nostro ecosistema non ha difese (12)

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Tra i modelli per unrsquoagricoltura soste-nibile che possono essere ricondotte allrsquoagroecologia si ritrova sicuramente il sistema produttivo del biologico (13) che impiega prodotti naturali per con-trastare i patogeni e migliorare la pro-duzione ma anche ad esempio le tecni-che produttive previste dallrsquoagricoltura integrata (14) e dellrsquoagricoltura di pre-cisione (15) che hanno come obiettivo lrsquoimpiego di input e risorse a disposizio-ne tra cui anche quelle di sintesi Lrsquoa-gricoltura biologica egrave sicuramente un esempio di come sia possibile produrre in modo sostenibile e impiegando pro-dotti di origine naturale specialmente nel settore vitivinicolo comparto nel quale il biologico ha trovato diffusione con buoni risultati (Box I) I prodotti per la cura e protezione delle colture e degli animali impiegati nel biologico sono di origine minerale vegetale o microbio-logica tuttavia egrave da considerare che anche alcuni di questi prodotti posso-no creare fenomeni di tossicitagrave e danni allrsquoecosistema Un esempio egrave il rame im-piegato contro alcune malattie fungine ma che allo stesso tempo egrave un metallo pesante che si accumula nel suolo Per questo lrsquoEuropa ha ridotto le dosi appli-cabili a ettaro (16) per evitare fenomeni di accumulo del metallo Manifestazione di tossicitagrave (sullrsquoessere umano sul pro-dotto finale e sullrsquoecosistema) dovuto allrsquoimpiego dellrsquoagrofarmaco o dellrsquoanti-biotico fenomeni di resistenza da par-te del patogeno di accumulo nel suolo o negli organismi o di effetti residuali sul prodotto sono ancora oggi fattori importanti e che necessitano di essere presi in considerazione insieme allrsquoef-fetto della combinazione di piugrave prodotti che permangono e interagiscono tra di loro dopo la somministrazione (8917) A questo proposito egrave importante con-siderare gli stessi effetti tossici e di in-terazione che si hanno sullrsquooperatore agricolo che impiega e distribuisce tali prodotti

Pertanto al fine di uno sviluppo e diffu-sione di unrsquoagricoltura sostenibile molti sono i fattori da considerare i mezzi e le conoscenze oggi a disposizione per una transizione verso la sostenibilitagrave agrico-la sono molteplici e nessuno deve essere

precluso

VINO BIOLOGICO

Un vino puograve definirsi laquobiologicoraquo e av-valersi del logo ldquoEuro-leafrdquo riconosciuto dallrsquoUnione europea solo previa certifi-cazione da parte di un ente di control-lo che siano state rispettate le diverse tappe del processo di produzione pre-viste dal Regolamento 2018848 del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodotti biologici Questo Regolamento deve es-sere completato da diversi regolamenti delegati e di esecuzione che dovranno essere pubblicati entro la fine del 2021

Il Regolamento relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodot-ti biologici applicabile dal 1deg gennaio 2022 riprende molti punti delle prece-denti disposizioni e stabilisce una serie di principi generali applicabili quindi alla coltivazione della vite e alla vinificazio-ne Egrave obbligatorio quando unrsquoazienda agricola pratica lrsquoagricoltura biologica che vi si dedichi completamente Quan-do intende convertirsi allrsquoagricoltura biologica dopo aver praticato lrsquoagricol-tura convenzionale la sua produzione puograve essere qualificata come biologica solo dopo un periodo transitorio di cin-que anni Egrave vietato lrsquouso di organismi ge-neticamente modificati Possono essere utilizzati solo determinati prodotti fito-sanitari fertilizzanti o prodotti per la pu-lizia La presenza nei prodotti vitivinicoli biologici - e quindi anche nel vino - di residui di sostanze vietate anche se au-torizzate in agricoltura convenzionale conduce in linea di massima alla decer-tificazione quando superano la soglia di 001 mgkg con una deroga per quanto riguarda i residui dei fosfiti nel vino che dovragrave comunque essere sfruttata dai produttori per monitorare la presenza di residui e cercare di ridurli nel corso del tempo (Decreto 7264 del 10 luglio di modifica del DM 309 del 13 gennaio 2011 ldquoContaminazioni accidentali e tec-nicamente inevitabili di prodotti fitosa-nitari in agricoltura biologicardquo) In ogni caso la presenza di residui di sostanze non autorizzate rende necessario lrsquoavvio

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di unrsquoindagine per determinare il motivo di questa presenza

La trasformazione delle materie prime egrave disciplinata da norme restrittive solo i prodotti e le sostanze inclusi in elenchi esaustivi possono essere utilizzati come additivi ingredienti o coadiuvanti di processo Ne consegue che per quanto riguarda il vino non tutte le sostanze o le pratiche enologiche autorizzate nella produzione convenzionale sono autoriz-zate nella produzione biologica e che quando una sostanza egrave autorizzata a volte egrave autorizzata a dosi inferiori egrave il caso dei solfiti Fondamentalmente que-sta serie di disposizioni restrittive garan-tisce al consumatore di avere un prodot-to in cui le sostanze aggiunte sono state ridotte allo stretto necessario da qui la ragione del suo crescente successo

3 Il ruolo del packaging

A cura di PEFC Italia e Italia Nostra On-lus

Il packaging egrave uno degli elementi di un prodotto che stanno subendo grandi trasformazioni e innovazioni in corre-lazione allrsquoevoluzione di un contesto economico globale che egrave ben lontano dalla realizzazione di una sostenibilitagrave Lrsquoimportanza del packaging egrave eviden-te deve contenere proteggere e pre-sentare il prodotto Egrave il primo elemen-to con cui si interfaccia il consumatore ed egrave attraverso questo che chi produce informa il consumatore sulle qualitagrave del prodotto ma anche sulle scelte e la fi-losofia del produttore Una filosofia che matura in un contesto dove solo il 25 del PIL nazionale e il 28 di quello euro-peo (2008) egrave identificabile come verde Egrave per questo che chi vuole produrre in maniera sostenibile dovrebbe vendere un prodotto realizzato in maniera non dissipativa e distruttrice delle risorse na-turali nel rispetto del ruolo dei lavorato-ri portatori di esperienze e non merce e con tutte le componenti che lo rendono ecologicamente in equilibrio con lrsquoam-biente Quindi chi si pone come obbiet-tivo una produzione agricola sostenibile

non puograve non tenere in considerazione come questa produzione poi raggiun-geragrave il mercato

Lrsquoagroecologia dovrebbe prendere in considerazione non solo le fasi produtti-ve ma anche come il prodotto viene im-messo sul mercato dentro quale packa-ging se questo egrave necessario come egrave realizzato e come potragrave poi essere smal-tito Questo percheacute le buone pratiche vanno applicate a tutto il processo pro-duttivo ma vanno anche comunicate e il packaging scelto comunica al consuma-tore le proprie scelte a tutti i livelli

Nellrsquoobiettivo quindi di realizzare so-stenibilitagrave economico-produttiva e so-cio-ambientale il packaging ha un ruolo importante nella fase della sua produ-zione ma forse ancora di piugrave al momen-to della fine della sua funzione quando cioegrave abbandona il prodotto che ha ldquopro-tettordquo e si trasforma in rifiuto Cosigrave nel 2018 ultimo dato disponibile i rifiuti da imballaggi rappresentavano il 30 dei rifiuti urbani e lrsquo8 dei rifiuti prodotti nellrsquoanno in Italia La tendenza egrave in au-mento per il cambiamento delle abitu-dini dei consumatori nelle scelte di ac-quisto Le quali come egrave evidenziato in altri GdL dellrsquoASviS dipendono da diver-si fattori economici legati alle variazioni dei redditi reali allrsquoaumento delle disu-guaglianze e da ultimo agli effetti della pandemia Fenomeni a cui corrisponde una domanda diversificata rispetto alla qualitagrave ecologica che ha diversi effetti sulla sostenibilitagrave ambientale (rifiuti) so-cio-sanitaria (coadiuvante dellrsquoobesitagrave o meno) ed economico gestionale (costi espliciti e impliciti a carico del consuma-tore per differenziare) e che dipende dai riadeguamenti che gli apparati produtti-vi e distributivi praticano in risposta agli andamenti del reddito reale pro-capite e della quota destinata alla spesa per i beni di primaria necessitagrave (legge di En-gel) Ciograve in un contesto di saturazione alimentare per la quale non si muore di fame ma per unrsquoalimentazione genera-trice sempre di piugrave di malattie serie a partire dallrsquoobesitagrave

Quindi prima della realizzazione dellrsquoim-

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ballaggio si deve innanzitutto stabilire se sia effettivamente indispensabile Ov-vero se la confezione svolge il ruolo di protezione del prodotto da contaminan-ti o durante il trasporto oppure egrave super-fluo percheacute il prodotto non necessita di tale protezione Un esempio egrave la scatoli-na di cartoncino che racchiude i tubetti di salse o paste alimentari egrave ridondante in molti casi

Fondamentale egrave la scelta dei materiali che costituiscono il packaging Per po-ter essere veramente sostenibile devono essere preferiti materiali da fonti rinno-vabili facilmente riciclabili nella raccolta differenziata (ad esempio realizzare il packaging solo con mono-materiali rici-clabili) o riutilizzabili Quindi se si decide di fare un packaging in carta o cartone si deve scegliere materia prima certifi-cata per la provenienza da foreste ge-stite in maniera sostenibile e responsa-bile altrimenti la carta non egrave veramente rinnovabile ma anzi potenzialmente dannosa per le foreste Questo percheacute non si hanno garanzie sul metodo di ap-provvigionamento della materia prima ovvero non si hanno garanzie sulla per-manenza della foresta che passa attra-verso un piano di tagli che garantisce la sopravvivenza e funzionalitagrave della fore-sta stessa Sarebbe uno sbaglio migrare tutto il mondo dellrsquoimballaggio su pro-dotti forestali percheacute sottoporrebbe le foreste a una pressione non sostenibile Se si decide di ridurre lrsquouso di plastica sostituendola con materiale provenien-te da foreste lrsquoimballaggio deve essere certificato altrimenti si rischia di aumen-tare il consumo e lo sfruttamento ecces-sivo delle foreste In molti casi la plastica non puograve essere sostituita allora si deve scegliere plastica facilmente riciclabile e usare la plastica riciclata Quindi in fase di progettazione egrave fondamentale cono-scere e prevedere come il packaging saragrave smaltito riciclato o riusato proprio per ridurre il consumo di materie prime e ridurre lrsquoimpatto sullrsquoambiente

Riciclare egrave quindi di estrema importan-za infatti secondo il CONAI il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo egrave di 402 milioni di euro e lrsquoindotto economico generato dalla filie-

ra egrave invece di 592 milioni di euro Per far capire quanto riciclare riduca la pressio-ne sul nostro pianeta CONAI ha calco-lato che nel 2019 sono state risparmiate circa 4 milioni e 469mila tonnellate di materie prime

Nel dettaglio 270mila tonnellate di ac-ciaio oltre 19mila tonnellate di alluminio che corrispondono a 18 miliardi di lat-tine Un milione e 80mila tonnellate di carta ossia piugrave di 433 milioni di risme di fogli A4 907mila tonnellate di legno lrsquoe-quivalente di 41 milioni di pallet 433mila tonnellate di plastica pari a 9 miliardi di flaconi in PET per detersivi da un litro E un milione e 760mila tonnellate di vetro il corrispettivo di quasi 5 miliardi di bot-tiglie di vino da 075 litri

Un dato significativo egrave anche quello re-lativo alle discariche che rappresentano sempre un elemento di grande discus-sione e preoccupazione per il cittadino e consumatore Il CONAI stima che tra il 1998 e il 2019 il sistema CONAI ha ga-rantito lrsquoavvio a riciclo di quasi 32 milioni di tonnellate di imballaggi significa che in 22 anni egrave stato evitato il riempimento di 160 nuove discariche di medie dimen-sioni (calcolo effettuato considerando per ciascuna frazione merceologica un dato di densitagrave apparente da fonte ERI-CA con uno specifico grado di compat-tazione)

Altro elemento importante che deve essere preso in considerazione in fase di progettazione del packaging egrave la ri-duzione e la lotta allo spreco La pro-gettazione di un packaging sostenibile dovrebbe ridurre al minimo dimensioni e uso di materie prime e al contempo avere una protezione efficace per evita-re perdite di prodotto e quindi sprechi di prodotto contenuto

Egrave quindi evidente che il packaging soste-nibile nasce principalmente dalle scelte in fase di progettazione e visto il ruolo crescente che gli imballaggi svolgono sia nel mondo dei rifiuti che in quello del consumatore la progettazione e le scel-te delle materie prime risultano vitali per offrire prodotti che abbiano un impatto

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sempre meno rilevante sul nostro pia-neta Lrsquoattenzione deve riguardare sia il contenuto che il contenitore

4 Le opportunitagrave del digitale al settore agricolo

LrsquoAgricoltura 40 ossia lrsquoimpiego di tec-nologie e del digitale allrsquointerno del set-tore agricolo egrave oggi un fatto reale e un elemento basilare per la transizione ver-so una produzione sostenibile in quanto consente di ottimizzare lrsquouso di risorse gestire lrsquoazienda in modo razionale e connetterla con il territorio tuttavia in Italia egrave ancora poco diffusa specialmen-te in alcuni settori (1618) Oggi sul mer-cato si trovano servizi e prodotti innova-tivi e digitali destinati al settore agricolo di varie tipologie dallrsquouso di collari per il monitoraggio del benessere anima-le a piattaforme gestionali aziendali a prodotti per una agricoltura di precisio-ne basata su dati satellitari a sistemi di monitoraggio della filiera piattaforme gestionali ecc (18) Le imprese che re-alizzano tali soluzioni sono in continua crescita come in costante crescita sono i prodotti e servizi che offrono Tuttavia se da una parte le opportunitagrave in tema di soluzioni per lrsquoAgricoltura 40 sono mol-to diversificate e rilasciate sul mercato sempre in maggior quantitagrave dallrsquoaltra lrsquoapplicazione in campo non cresce di pari passo (18) Le motivazioni sono mol-teplici le imprese che realizzano solu-zioni innovative talvolta non conoscono le reali esigenze del settore lrsquoimpiego di determinate soluzioni richiede compe-tenze e formazione che mancano allrsquou-tilizzatore finale manca lrsquointeroperabili-tagrave tra le piattaforme mancano tecnici e professionisti che assistono lrsquoagricoltore sul territorio nellrsquoutilizzo dellrsquoinnovazio-ne e che li accompagnino nella transi-zione verso il digitale (1819) Tali figure devo inoltre non solo essere formate in tema di innovazione ma devono an-che essere capaci di far comprendere le opportunitagrave offerte dal settore soprat-tutto alle piccole aziende Tra gli attori coinvolti nel passaggio verso un settore primario digitale sono da annoverare le istituzioni e gli enti territoriali che hanno un ruolo determinate nel diffondere sul territorio lrsquoinnovazione anche attraverso

la realizzazione di infrastrutture prime fra tutte internet e la banda larga veloce che nelle aree rurali manca o non egrave ben funzionante (20) Questo egrave un servizio essenziale per connettere le aziende tra di loro per fare filiera e per far conosce-re i propri prodotti Infine un elemen-to da considerare nellrsquoapplicazione su larga scala della tecnologia offerta dal digitale egrave lrsquoetagrave degli agricoltori spesso anziani lrsquoaccesso ai finanziamenti per le aziende che vogliono innovarsi (18) o ancora la dimensione della superficie aziendale poicheacute spesso le soluzioni del digitale in agricoltura sono ideate per sistemi agricoli estensivi poco presenti in Italia

In considerazione di quanto descritto lrsquoapplicazione della digitalizzazione in un approccio agroecologico del sistema produttivo primario egrave sicuramente au-spicabile e di supporto alle pratiche che esso promuove Infatti grazie allrsquoimpie-go di prodotti e servizi innovativi legati al digitale e alla tecnologia egrave possibile ad esempio avviare un uso efficiente e quindi ridotto degli input un elemento importante per lrsquoagroecologia grazie ad esempio allrsquoagricoltura di precisio-ne (15) avere maggiore conoscenza del proprio processo produttivo e di trasfor-mazione dare maggior valore al prodot-to locale favorire le filiere la tracciabili-tagrave e la qualitagrave dellrsquoagroalimentari grazie allrsquoapplicazione del blockchain (21) ri-pristinando un collegamento tra gli at-tori della produzione e tra lrsquoagricoltore e il consumatore permettere un moni-toraggio aziendale e territoriale grazie allrsquouso di satelliti o droni e conoscere ad esempio le problematiche del territorio

La transizione verso una agricoltura so-stenibile di basso impatto ambientale che favorisce elementi come la conser-vazione e il ripristino dellrsquoecosistema e del suolo deve al contempo garantire necessariamente cibo sano e di quali-tagrave sufficiente per tutta la popolazione mondiale Per far ciograve e senza andare a ricercare ulteriore terreno coltivabile egrave necessario favorire la produzione delle aree a oggi coltivate e in questo senso le opportunitagrave offerte dallrsquoinnovazione e dal digitale permettono una ottimizza-

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zione della produzione in termini quali-tativi e quantitativi per unitagrave di superfi-cie riducendo lrsquoimpatto che i comparti agricoli hanno sullrsquoambiente e sul terri-torio

Riferimenti bibliografici

1 Una strategia ldquoDal produttore al con-sumatorerdquo per un sistema alimentare equo sano e rispettoso dellrsquoambien-te Comunicazione della commissione al parlamento europeo al consiglio al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni Bruxelles 20052020 COM (2020)381 final

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9 ldquoElenco prodotti fitosanitari impiega-bili in agricoltura biologica per la difesa delle colturerdquo FederBio 2018

10 Economia circolare nuovo regola-mento per favorire lrsquouso di concimi or-ganici e ricavati dai rifiuti

11 Organismi alieni e nuovo PAN com-plessi equilibrismi - AgroNotizie - Difesa e diserbo

12 Regolamento (UE) 2018848 del Par-lamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzio-ne biologica e allrsquoetichettatura dei pro-dotti biologici httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R0848

13 Linee guida nazionali di produzione integrata 2018

14 Agricoltura di precisione

15 Regolamento di Esecuzione (UE) 2018 1981 della Commissione - del 13 dicembre 2018 - che rinnova lrsquoappro-vazione delle sostanze attive composti di rame come sostanze candidate alla sostituzione httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R1981ampfrom=EN

16 httpswwwpan-ukorgthe-cocktail effect~text=The20cocktail20ef-fect20is20a20significant20pro-blem20in20the20UKfound20in20fruit20and20vegetables

17 Salgono al 4 i campi gestiti con lrsquoA-gricoltura 40

18 Agricoltura 40 traguardi raggiunti e httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdfhttpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

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httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

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sfide future - AgroNotizie - Agrimecca-nica

19 La banda ultra larga nelle aree rurali il divario digitale egrave ancora da superare

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NOTE

70 Definizione di agroecologia secondo Agroecology Europe (2016) ldquocongiuntamente come una scienza una pratica e un movimento Comprende lrsquointero sistema alimentare dal suolo allrsquoorganiz-zazione delle societagrave umane Egrave carica di valori e si basa su principi fondamentali In quanto scien-za dagrave prioritagrave alla ricerca-azione agli approcci partecipativi e olistici ealla transdisciplinarietagrave che comprende diversi sistemi di conoscenza Come pratica si basa sullrsquou-so sostenibile delle risorse rinnovabili locali sulle prioritagrave un saggio utilizzo della biodiversitagrave per fornire servizi ecosistemici e resilienza e soluzioni che forniscono molteplici benefici (ambientali economici e sociali) dal locale al globale Come movimento difende i piccoli produttori e lrsquoagri-coltura familiare gli agricoltori e le comunitagrave rurali la sovranitagrave del cibo le filiere corte e locali la diversitagrave delle sementi e delle razze autoctone il cibo sano e di qualitagrave Lrsquoagroecologia riconosce che il tutto egrave piugrave della somma delle parti e quindi favorisce le interazioni tra gli attori nellrsquoambito di scienza pratica e movimento facilitando la condivisione della conoscenza e lrsquoazionerdquo

71 Lrsquoagricoltura di precisione si puograve inquadrare nellrsquoambito della prima fase di Gliessman relativa allrsquoefficientamento dei fattori produttivi Egrave importante che le tecnologie e gli strumenti (macchine attrezzature) sottesi a questo carattere dellrsquoagricoltura che puograve essere affiancato allrsquoagro-ecolo-gia siano modulati anche in funzione delle aziende di ridotte dimensioni in termini di superficie e che le stesse siano in grado di sostenerne i costi

72 Nella seduta del 28-29 giugno scorso il Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura dei Paesi membri ha accettato lrsquoaccordo provvisorio raggiunto in seno al Trilogo del 26 giugno Le principali decisio-ni prese riguardano la fissazione al 25 della quota dei pagamenti diretti da destinare al finan-ziamento degli eco-schemi la destinazione di almeno il 35 delle risorse finanziarie previste per il secondo pilastro ad azioni per lrsquoambiente e il clima le aree di interesse ecologico previste nella misura del 4 e solo con riguardo ai seminativi lrsquointroduzione della condizionalitagrave sociale

73 I Piani strategici nazionali dovranno essere presentati alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2021

74 Si riporta una sintesi del rapporto Agro-ecologia e PAC Unrsquoanalisi degli strumenti della pro-grammazione post 2022 elaborato nellrsquoambito delle attivitagrave della Rete Rurale Nazionale 2014-2020

75 Lrsquoillustrazione delle misure e degli strumenti della PAC che favoriscono la transizione agro-eco-logica egrave tratta da Vanni e Viganograve (2021)

76 Alcuni esempi di pratiche agro-ecologiche sono fertilizzazione organica allelopatia e diversitagrave delle colture pascolo estensivo su prati temporanei o permanenti lavorazioni del terreno minime o nulle infrastrutture ecologiche tutela fauna e microfauna del suolo inerbimenti colture intercalari agro-forestazione foraggere permanenti rotazioni complesse

77 Dati dal ldquoPiano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio ndash 2021rdquo pubblicato da CONAI

78 cfr Sergio Vellante Riadeguamenti produttivi e distributivi dei beni di primaria necessitagrave alle funzioni Engeliane di spesa Dispensa della video-lezione ndeg 5 del corso in Economia Applicata alla Gestione Ambientale tenuto co Universitagrave Mercatorum

79 Dati tratti dal ldquoReport CONAI 2020rdquo

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1 Il contesto

La pandemia ha dimostrato come la sostenibilitagrave nella catena di approvvi-gionamento sia una sfida chiave per le economie e le societagrave del futuro Sem-pre piugrave saragrave importante approcciare il tema avendo uno sguardo sulla creazio-ne di impatti positivi e al cambiamento che necessariamente dovragrave essere mes-so in atto la sostenibilitagrave della catena di approvvigionamento riguarda lrsquoambien-te e il clima noncheacute il rispetto per diritti umani il lavoro dignitoso e la promozio-ne dei mezzi di sussistenza delle perso-ne e delle comunitagrave

In questo contesto come annunciato dal Green Deal europeo e dal Recovery Plan egrave importante che la sostenibilitagrave sia ulteriormente integrata allrsquointerno della governance aziendale Una gover-nance sostenibile incoraggia le impre-se ad abbracciare una visione di lungo termine e a considerare lrsquoimpatto am-bientale sociale umano ed economico nelle loro decisioni aziendali

Il Green Deal europeo stabilisce che la sostenibilitagrave dovrebbe essere integrata in modo piugrave sistematico nella gover-nance societaria molte imprese si con-centrano ancora troppo sui risultati fi-nanziari a breve termine a scapito dello sviluppo a lungo termine e degli aspetti connessi alla sostenibilitagrave Per dare se-guito a quanto enunciato nel Green Deal europeo la Commissione ha annunciato per il 2021 unrsquoiniziativa per una gover-nance societaria sostenibile che egrave stata inserita tra gli obiettivi del Piano drsquoazio-ne dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare della strategia sulla biodiver-sitagrave e della strategia ldquoDal produttore al consumatorerdquo

Anche la recente comunicazione ldquoIl momento dellrsquoEuropa riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazionerdquo - Piano di ripresa adotta-to nel maggio 2020 - conferma lrsquointen-zione della Commissione di presentare unrsquoiniziativa di questo tipo per garantire che gli interessi ambientali e sociali sia-no pienamente integrati nelle strategie aziendali

Nonostante la forte attenzione a livello europeo sono ancora poche le imprese di grandi dimensioni che applicano una due diligence che tenga conto di tutti gli impatti ambientali e in materia di di-ritti umani in grado di affrontare gli im-patti negativi per la sostenibilitagrave causati dalle attivitagrave dellrsquoimpresa e della sua ca-tena del valore

Ma che cosrsquoegrave la due diligence e come le imprese possono approcciarla in ma-niera strategica per una maggiore inte-grazione della sostenibilitagrave lungo tutta la catena del valore

Per due diligence si intende lrsquoobbli-go giuridico per le imprese di istitu-ire e attuare processi adeguati al fine di prevenire mitigare e tenere conto dei diritti umani (compresi i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro) dellrsquoimpatto in termini sanitario e am-bientale per quanto riguarda le attivi-tagrave sia dellrsquoimpresa stessa che della sua catena di approvvigionamento Inoltre la due diligence egrave intrinsecamente ba-sata sul rischio proporzionata e speci-fica rispetto al contesto In questo sen-so la portata delle azioni di esecuzione dovrebbe dipendere dai rischi di effetti negativi che la societagrave sta possibilmente causando a cui sta contribuendo o che dovrebbe prevedere

APPROFONDIMENTO 2 La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore inte-

grazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

A cura di Impronta Etica

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La ldquocatena di approvvigionamentordquo egrave definita in senso lato come lrsquoinsieme del-le ldquorelazioni commercialirdquo di unrsquoimpre-sa e comprende le controllate i fornitori e i subappaltatori

Lrsquoadozione di pratiche sostenibili lungo la catena di fornitura impatta su diversi processi primari della catena del valo-re comportando un cambiamento nel modo di operare allrsquointerno delle azien-de sul lato acquisti (si pensi allrsquoaudit dei fornitori o alla selezione delle materie prime) e sul lato logistico (efficienta-mento energetico nei magazzini ridu-zione degli impatti dei mezzi su strada) fino ovviamente alla catena del valore nel suo complesso dove la corresponsa-bilitagrave degli attori allrsquoimpatto ambientale e sociale egrave sempre maggiore

2 La due diligence come suppor-to allrsquointegrazione della sostenibi-litagrave nei modelli di business

Il contesto in cui si trovano a operare le imprese ha subito negli ultimi anni cambiamenti profondi che caratteriz-zeranno di certo anche il prossimo futu-ro Egrave possibile identificare alcuni aspetti che piugrave di altri hanno influenzato e in-fluenzeranno le imprese il loro stare sul mercato e il loro approccio alla catena di fornitura come ad esempio la globaliz-zazione - che ha determinato modifiche nei modelli produttivi - e la maggiore attenzione del consumatore e della fi-nanza rispetto a prodotti e processi di produzione sostenibili

La responsabilitagrave sociale e la sostenibi-litagrave negli anni hanno assunto pertanto allrsquointerno delle imprese sempre mag-giore valore quale leva strategica per la competitivitagrave lrsquoapproccio filantro-pico ha ceduto il passo a un approccio strutturato in cui la sostenibilitagrave si inte-gra nella strategia aziendale e permea trasversalmente tutti i processi azien-dali compresi quelli relativi alla catena di fornitura Ciograve ha portato le imprese a ripensare la centralitagrave e lrsquoimportanza di sviluppare approcci e strumenti capaci

di dare valore strategico alle leve della sostenibilitagrave utilizzabili nelle relazioni e nelle attivitagrave che si realizzano allrsquointerno della catena di fornitura dellrsquoimpresa

Egrave possibile identificare molteplici fat-tori che possono spingere le imprese a dotarsi di un modello organizzativo e gestionale della catena di fornitura che tenga in considerazione le relative impli-cazioni sociali e ambientali e sia funzio-nale alla loro mitigazione

a) dal punto di vista economico lrsquoimpre-sa puograve essere spinta verso una maggio-re sostenibilitagrave dalla volontagrave di efficien-tare la sua catena di fornitura sempre piugrave lunga e disaggregata o dalle pres-sioni degli stakeholder (gli investitori in primis) per una piugrave accurata valutazione dei rischi ambientali e sociali lungo tut-to il ciclo di produzione

b) a livello ambientale un peso impor-tante egrave assunto dallrsquoinasprimento delle normative e dalla consapevolezza della limitatezza di risorse ma anche ndash a livel-lo piugrave commerciale ndash dalle opportunitagrave per lrsquoimpresa di rivolgersi a un merca-to attento alla sostenibilitagrave ambientale che pone attenzione anche alla catena di fornitura

c) sul fronte sociale a spingere le impre-se sicuramente crsquoegrave la volontagrave di mitigare i possibili effetti negativi su reputazione e vendite di scandali che coinvolgono i lavoratori lungo la catena di fornitura noncheacute lrsquoopportunitagrave di costruire rap-porti piugrave trasparenti e stabili nel tempo

Gli investimenti nella catena di fornitu-ra sono perlopiugrave orientati a sperimenta-re e sviluppare processi di innovazione o ad aumentare processi di controllo (a garanzia e tutela della sicurezza del-le relazioni e delle procedure) Questi investimenti rendono lrsquoimpresa meno soggetta a rischi e possono quindi pro-durre impatti positivi sulla capacitagrave dellrsquoimpresa stessa di creare valore per seacute e per il territorio in cui opera

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Riferimenti bibliografici

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3 Percheacute egrave necessaria una due di-ligence sui diritti umani e ambien-tali

A cura di Equogarantito e Fairtrade Italia

Secondo le stime dellrsquoOrganizzazione In-ternazionale del Lavoro (ILO) nel mondo 152 milioni di bambini sono impegnati in pratiche di lavoro minorile o riconduci-bili allo sfruttamento del lavoro infantile 72 milioni in Africa 62 milioni in Asia il resto in America Latina Il 70 di questi minori lavora in agricoltura La proble-matica copre un ampio spettro di casi-stiche che vanno dalla collaborazione al lavoro agricolo familiare che comun-que impedisce la frequentazione della scuola e i momenti dedicati al gioco che fanno parte del normale sviluppo allrsquoim-piego nei campi in lavori pericolosi che implicano lrsquoutilizzo di sostanze dannose per la salute o lrsquouso di attrezzature che li mettono in situazioni di pericolo a vere e proprie forme di riduzione in schiavi-tugrave e di deportazione dove i minori sono letteralmente venduti o rapiti dalle fa-miglie e tenuti in ostaggio Lrsquointensivo sfruttamento dei bambini egrave principal-mente causato dallrsquoimpoverimento della catena del valore dove le stesse fami-

glie pur coltivando materie prime mol-to richieste dal mercato non riescono a guadagnare abbastanza per provvedere alle loro necessitagrave e di conseguenza a garantire istruzione e diritto ad una cre-scita armoniosa ai propri figli

Una catena di disvalore che si ripercuo-te anche sugli altri anelli deboli come le donne che in molti Paesi in via di svi-luppo non possono accedere a unrsquoistru-zione adeguata non hanno diritto alla proprietagrave della terra e quindi a godere dei frutti del loro lavoro

Sono questi solo alcuni dei fenomeni che si verificano allrsquointerno delle catene di fornitura globali in cui a pagare sono i piugrave deboli

Stiamo parlando di alcune delle ma-terie prime e dei prodotti trasformati piugrave commercializzati al mondo come il cacao che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom causato dalle richieste delle aziende di produzione portando Paesi come Ghana e Costa DrsquoAvorio a sostenere il 60 della produ-zione mondiale senza perograve riceverne in cambio sostanziali benefici economici Basti pensare al tentativo dei governi dei due Paesi di stabilire un prezzo piugrave alto di acquisto nel 2020 salvo poi do-ver fare marcia indietro di fronte al rifiu-to delle aziende di acquistare a condi-zioni piugrave giuste per i produttori agricoli

4 Il ruolo delle aziende

Rispetto a queste problematiche egrave im-plicito che il ruolo delle aziende diven-ta cruciale la disponibilitagrave a pagare un prezzo piugrave alto per la materia prima ac-quistata e a impegnarsi in un percorso di rispetto dei diritti umani e ambientali nella catena di fornitura sono passaggi fondamentali per garantire la sopravvi-venza dei produttori agricoli dei lavora-tori e delle loro famiglie E per prevenire le violazioni Ma una legge obbligatoria verso cui si sta andando rischia di di-ventare solo una lista di regole da spun-tare se non coinvolge i diretti interessati

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Per trovare un punto di riferimento ri-spetto allrsquoapproccio da tenere quando si pensa alle leggi attuative di una due diligence sui diritti umani e ambientali dobbiamo andare ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani che si appellano invece in modo trasfor-mativo alle aziende affincheacute costruisca-no la loro comprensione sui problemi dei diritti umani nelle loro attivitagrave e collabo-rino con chi detiene i diritti i sindacati e altri stakeholder per affrontare quei problemi Le Linee guida dellrsquoOrganizza-zione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) sulla due diligence inoltre enfatizzano il fatto che questi attori sono da consultare e coinvolgere in ogni passaggio del processo di due diligence Un regolamento vincolante manterragrave questo nucleo trasformativo La ricerca di chiarezza dal punto di vista legale ridurragrave la due diligence a una lista di passaggi che tutte le aziende non do-vranno fare altro che spuntare

Il rischio ulteriore egrave rappresentato dai costi chi pagheragrave per il rispetto dei di-ritti umani e ambientali nelle filiere Gli stessi agricoltori che non hanno nem-meno le risorse per vivere e per pianifi-care le loro attivitagrave produttive

Lrsquoapporto delle organizzazioni della so-cietagrave civile impegnate in progetti di co-operazione e Commercio Equo e Solida-le rivolti proprio ai portatori dei diritti in diversi Paesi del mondo

Gli strumenti giagrave attivi come le certifi-cazioni volontarie e le certificazioni di qualitagrave impegnate nel monitoraggio dei diritti umani nelle filiere

Lrsquoinclusione del mondo delle aziende stesse in modo che lrsquoapplicazione del-

la due diligence non si traduca soltanto in una lista di regole da rispettare e so-prattutto i costi dellrsquoadeguamento non ricadano sul primo anello della catena gli stessi produttori Il coinvolgimento delle aziende deve per forza passare at-traverso un processo di analisi dei costi con lrsquoobiettivo di creare dei parametri di riferimento per la determinazione del prezzo da riconoscere ai beni su cui si fonda il loro business

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5 Una legge attuativa in Italia

Egrave indispensabile che lrsquoattuazione in Italia di una due diligence sui diritti umani e ambien-tali tenga conto di questo differente approc-cio valorizzando

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6 Land grabbing e disuguaglian-ze nelle relazioni tra diritti umani e difesa della natura

A cura di Italia Nostra

Scenario

Il land grabbing egrave un fenomeno globaliz-zato drsquoappropriazione di terre fertili de-stinate allrsquoagricoltura di sussistenza nei PVS da parte di poteri economici e fi-nanziari (multinazionali banche drsquoaffari cartelli o trust tra imprese) sostenuti in larga misura dal FMI (Fondo monetario internazionale) e dalla BM (Banca Mon-diale) Un fenomeno che sta esproprian-do popolazioni - giagrave ridotte in povertagrave e con un indice di sviluppo umano (ISU) decrescente - di risorse vitali minando la loro residua autosufficienza e sicurez-za alimentare e distruggendo lrsquoimplicita sostenibilitagrave di un modo di produrre an-cora in equilibrio con la natura Ciograve nei fatti sta dando origine da un lato a uno scardinamento di realtagrave umane e sociali che contribuisce ad acuire le disugua-glianze tra i Popoli del Pianeta e dallrsquoal-tro a nuove e insostenibili alterazioni del rapporto uomo natura che intensi-fica ulteriormente la crisi ambientale in atto Una situazione che aggravata da conflitti etnici e guerre origina proces-si migratori senza ritorno dei ldquodannati della terrardquo di oggi che vanno a formare un internazionale nuovo ldquoesercito indu-striale di riservardquo da sfruttare insieme alla natura nei processi produttivi della globalizzazione per grande parte inso-stenibile

Cause

Lrsquoappropriazione di terra da parte di po-chi da trasformare in capitale fondiariofinanziario egrave insita nel modo di produ-zione capitalistico ma assume connota-zioni diverse nel corso della storia e si accentua durante le crisi economiche Nellrsquoultima crisi di natura finanziaria ve-rificatasi agli inizi del XXI secolo il land grabbing ha disegnato una nuova geo-grafia a scala mondiale acuendo le di-sparitagrave economiche e le disuguaglianze

umane e sociali tra i paesi che depreda-no (ipocritamente chiamati investitor) e quelli che sono depredati (riconosciuti come paesi target) Un ridisegno che espone lrsquointegrazione della prevalente direttrice colonialista nord-sud con quel-le di nuova generazione sud-sud (Emira-ti Arabi verso Africa Europa sud verso i Balcani) nord-nord (Europa del nord verso ex paesi del blocco sovietico) e sud-nord (Cina verso Europa orientale)

In un simile quadro si va affermando il neo-latifondismo della globalizzazione in cui la terra o meglio il suolo non egrave piugrave considerata un bene rifugio da preserva-re per il futuro ma viceversa una risorsa da sfruttare degradandola ecologica-mente nel piugrave breve tempo possibile Terre quindi concentrate in estensioni latifondistiche per incrementare - dopo la cancellazione dei diritti umani a co-minciare da quello piugrave importante della sovranitagrave alimentare e di ogni forma di rispetto ambientale - la produzione del-le derrate (commodities) alimentari no food e di prodotti agricoli convenziona-li Input questi ultimi che permettono di realizzare nei cosiddetti paesi svi-luppati unrsquoofferta finale per un consu-mo di massa stratificato socialmente e prescindente dalla qualitagrave ecologica dei beni venduti e dal reale fabbisogno di benessere dei consumatori Unrsquoofferta tra lrsquoaltro adatta a perpetrare le disu-guaglianze sociali e territoriali connesse alle disparitagrave di reddito che nelle peri-ferie povere urbane permettono solo lrsquoacquisto di alimenti di scarsa qualitagrave nutrizionale che racchiusi in contenitori a biodegradabilitagrave quasi nulla generano insalubritagrave per la crescita dellrsquoobesitagrave giovanile e insostenibilitagrave per la compo-sizione dei rifiuti generati

Dinamiche

Da quanto sin qui detto le dinamiche di una globalizzazione di stampo neo-libe-rista hanno pienamente incluso il feno-meno del land grabbing funzionalizzan-dolo agli interessi predatori dei poteri economici e finanziari Interessi che si concretizzano con lrsquoestensivazione pro-duttiva di grandi allevamenti special-

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mente bovini e di superfici riservate a derrate alimentari e industriali cambian-do la destinazione di uso di vaste esten-sioni forestali

Accanto a ciograve si manifesta la delocaliz-zazione in questi paesi ndash Brasile e Ame-rica Latina - drsquoimpianti industriali molto inquinanti che sono resi produttivi dal lavoro delle popolazioni locali pagate con salari di fame private delle loro ri-sorse vitali ed espulse dai territori di ap-partenenza

Fanno poi da cemento a questo ldquoinvi-luppordquo rurale-urbano le attivitagrave turisti-che che sfruttando la bellezza origina-ria dei luoghi sono ldquoartificializzaterdquo a un modello unico ndash non raramente eti-chettato come sostenibile dal marketing - replicabile ovunque e distante dallrsquouso delle risorse culturali alimentari e natu-rali dei luoghi Risorse oramai divenute forze antagoniste a unrsquoeventuale quanto improbabile governance per la sosteni-bilitagrave come evidenziano gli scempi am-bientali (innanzitutto eco-mostri) realiz-zati in quasi tutte le localitagrave turistiche di maggiore richiamo dei PVS e non solo Egrave questo il miracolo ldquodellrsquoEconomia Cir-colarerdquo di massacro umano senza morti e soprattutto senza diritti e di una de-vastazione ambientale senza precedenti nellrsquoera dellrsquoAntropocene

Data la suddivisione di ruolo e di lavoro vigente in questi Paesi a essere mag-giormente colpite da queste dinamiche sono le donne impegnate nel settore primario a salvaguardare la loro unica fonte di sostentamento e di garanzia per cibi sicuri di origine locale La dichiara-zione di laquoNyeacuteleacuteniraquo dedicata alla con-tadina malese che ldquoha coltivato le sue terre e nutrito la sua gente con grande coraggiordquo ci ricorda quanto sia impor-tante annullare le differenze di genere nel conflitto per il superamento delle di-suguaglianze sociali nel ripristino di una resilienza ambientalmente compatibile

Proposta la ldquodue diligencerdquo nelle poli-tiche sociali e ambientali

Italia Nostra nel panorama associazioni-stico nazionale ed europeo laquopersegue lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione sociale culturale ed eco-logica del patrimonio storico artistico e naturaleraquo Una missione che per essere compiuta fa propria una concezione di sostenibilitagrave ambientale - ovvero la rein-tegrazione nella sfera terrestre delle ri-sorse naturali prelevante per la vita del-le donne e degli uomini a garanzia del futuro ndash che nasca da un equilibrio tra evoluzione storico-culturale e socio-e-conomica dellrsquoumanitagrave e quella ecolo-gico-ambientale del Pianeta Unrsquoidea questrsquoultima che egrave possibile perseguire favorendo una cultura delle eguaglianze sociali da praticare nella produzione e nel consumo responsabili al fine di elimi-nare le disparitagrave che affliggono la Terra

In questo quadro la lotta al land grab-bing che difficilmente puograve prendere corpo al di fuori del conflitto sociale e politico trova dei validi punti di riferi-mento internazionali nella Dichiarazione di Tirana del 2011 in cui si condannano le disparitagrave connesse a questo feno-meno nella risoluzione (20162141) del Parlamento europeo che evidenzia alla luce degli studi di settore (in particolare Extent of Farmland Grabbing in the EU di Kay 2015) la tendenza di un sistema agricolo europeo a non realizzare unrsquoa-gricoltura sostenibile e multifunzionale Due atti questi appena richiamati che rafforzano unrsquoeventuale azione politica ldquomultilivellordquo imperniata sul tema della due diligence inteso come salvaguardia dei diritti umani e degli equilibri ambien-tali

Si tratta di riflettere per organizzare un blocco sociale alternativo e internazio-nale dei nuovi dannati della terra che unisca le lotte contro il land grabbing degli agricoltori espropriati delle loro terre nei PVS con quelle di coloro che sono migrati in occidente e come brac-cianti sottoposti a nuove e sempre piugrave aberranti forme di sfruttamento Una ri-flessione che inoltre va estesa alla forza

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per il riscatto dalle miserevoli condizioni di vita e dal degrado ambientale di que-ste generazioni che nei fatti rappresen-tano i nuovi ldquoportatori di sostenibilitagraverdquo E in questrsquoambito pensare ad adeguate politiche del lavoro diviene esiziale per realizzare il Goal 12 Il quale giagrave egrave stato oggetto di commento sui temi e le po-litiche proposte e a esso si rimanda per ulteriori approfondimenti

7 La finanza sostenibile e il rispet-to dei diritti umani

A cura del Forum per la Finanza Soste-nibile

La finanza sostenibile mira a creare va-lore per lrsquoinvestitore e per la societagrave nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lun-go periodo che nella valutazione di imprese e istituzioni integra lrsquoanalisi fi-nanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (o ESG dallrsquoinglese Environmental Social and Governance)

Nello specifico gli investimenti sosteni-bili e responsabili (o SRI dallrsquoinglese Su-stainable and Responsible Investment) possono assumere un ruolo cruciale nel garantire il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di fornitura con-tribuendo a cambiare lo status quo alla base del perpetrarsi delle disuguaglian-ze economiche e sociali

Il contesto di intervento vede spesso una contrapposizione tra un centro ca-pace di attrarre diverse forme di capita-le (finanziario economico umano) e le periferie spesso impoverite per quanto concerne le opportunitagrave di sviluppo ed esposte a rischi di natura economica (povertagrave relativa e assoluta) sanitaria (difficoltagrave di accesso ai servizi) sociale (isolamento e conflittualitagrave) ambienta-le (inquinamento e degrado) In questi contesti le problematiche legate a va-riabili ESG hanno un impatto ancora piugrave accentuato Gli investitori SRI ndash interes-sati non solo a ottenere rendimenti in linea o superiori a quelli di mercato ma anche agli effetti ambientali e sociali

selezionare gli investimenti in base al rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro (Convenzioni internazionali)

escludere gli emittenti associati a prati-che controverse o che non soddisfano criteri ritenuti minimi (esclusioni) Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornogra-fia il tabacco i test su animali

promuovere il dialogo con le aziende investite su questioni di sostenibilitagrave ed esercitare eventualmente i diritti di voto connessi alla partecipazione al ca-pitale azionario (engagement) Si tratta di un processo di lungo periodo finaliz-zato a influenzare positivamente i com-portamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

privilegiare le societagrave che si distinguono per buone pratiche di sostenibilitagrave am-bientale sociale e di governance (best in class)

Il tema della protezione dei diritti dei lavoratori ha attratto un interesse cre-scente da parte di numerosi investitori responsabili specie nella fase di emer-genza sanitaria Per esempio una coa-

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delle proprie politiche e strategie drsquoinvesti-mento ndash possono quindi concorrere a ri-durre questi divari e generare uno sviluppo sostenibile finanziando societagrave iniziative e programmi incentrati sui temi ESG o pro-muovendo cambiamenti positivi nella ge-stione delle attivitagrave aziendali

Le strategie di finanza sostenibile e i suoi strumenti rappresentano unrsquoopportunitagrave di intervento capace di portare a risultati significativi in termini di impatto di medio e lungo periodo garantendo il rispetto di determinati standard ambientali sociali e di governance da parte degli emittenti Le strategie di investimento sostenibile posso-no portare a

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lizione di oltre 100 investitori con piugrave di 4000 miliardi di dollari in gestione ha pubblicato una lettera in cui invita i go-verni a introdurre misure adeguate per verificare il rispetto dei diritti umani nei contesti lavorativi Attraverso approcci di investimento sostenibile e responsa-bile come lrsquoengagement gli operatori finanziari possono avviare dialoghi con le aziende investite per richiedere in-formazioni sulla gestione di determinati temi sociali e per incoraggiare lrsquoadozio-ne di pratiche piugrave virtuose nel caso cui rilevino inadempienze o violazioni

Per quanto riguarda gli strumenti finan-ziari si segnalano i fondi e gli investimen-ti diretti ldquoa impattordquo il private equity e il private debt i titoli di stato e gli investi-menti pubblici green i prodotti Pay-by-Result i partenariati pubblico-privato Ciascuno di questi con le sue peculiari-tagrave rappresenta unrsquoalternativa credibile e percorribile nella lotta alle disugua-glianze e nella tutela dei diritti umani basate su uno sviluppo sostenibile In particolare i paesi sviluppati non sono esenti dalle problematiche che storica-mente caratterizzano i paesi emergen-ti e in via di sviluppo basti pensare al divario esistente tra Nord e Sud Italia tra aree interne e aree ad alto indice di sviluppo tra centro e periferie urbane che sottolinea la necessitagrave di politiche territoriali attente alle disuguaglianze e ispirate ai criteri di sostenibilitagrave

Proprio la finanza sostenibile si candida quindi come uno strumento fondamen-tale per la riduzione di questo divario supportando la transizione verso un nuovo paradigma di sviluppo sostenibi-le sia a livello europeo sia a livello na-zionale capace di integrare appieno la sostenibilitagrave nei suoi processi ed essere motore di cambiamento

Parlando di disuguaglianze in ambito finanziario ed economico un ultimo ac-cenno deve essere fatto alle differen-ze di genere Senza soffermarci qui sul tema ampiamente noto del gender pay gap dobbiamo comunque considerare il fatto che la gestione autonoma e con-sapevole delle risorse finanziarie egrave una

leva fondamentale per la riduzione del-le disuguaglianze A livello mondiale la percentuale di accesso allo strumento di base per la gestione del denaro ossia il conto corrente egrave ancora oggi piugrave bassa tra le donne rispetto agli uomini In Ita-lia siamo al 457 contro il 543 (fonte Osservatorio ABI-Ipsos 2008-2020) Va pertanto agevolato un processo cultura-le di consapevolezza ed empowerment che dia modo alle donne di esprimere tutte le loro potenzialitagrave anche in ambi-to economico e finanziario Ove ciograve giagrave avviene si evince una maggiore propen-sione a scelte sostenibili le donne da un lato prediligono scelte di investimento che coprono il bisogno di sicurezza e prudenza e dallrsquoaltro sono maggiormen-te influenzate da fattori ambientali so-ciali e di governance (ESG) rispetto a quanto succede per gli uomini piugrave atten-ti primariamente agli aspetti finanziari

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

8 La due diligence e il ruolo dei consumatori

A cura di Adoc Nazionale

Lrsquoobiettivo egrave quello di rafforzare la do-manda e il ruolo del consumatore che deve diventare protagonista attivo e con le sue scelte individuali puograve condi-zionare il mercato e obbligare le azien-de fornitrici di beni e servizi ad adottare modelli sostenibili

Dobbiamo puntare a una sostenibilitagrave integrale articolata e declinata in tre aspetti

Ambientale il ritmo di sfruttamento delle risorse e di emissioni inquinan-ti devono essere tali da poter essere mantenuti costanti a tempo indeter-minato

Sociale raggiungere il principio di equitagrave lottare contro la povertagrave quindi in senso piugrave ampio contra-

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In prospettiva dobbiamo puntare ad avere un mercato e unrsquoeconomia piugrave democratica e partecipata rispettosa dellrsquoequilibrio fra domanda e offerta Un mercato piugrave efficiente e concorrenziale premieragrave le aziende che si comportano correttamente

Egrave fondamentale che il consumatore sia reso maggiormente consapevole del-le proprie azioni e delle proprie scelte Egrave fondamentale favorire e contribuire a un innalzamento del livello di cultura socio-economica nel consumatore oc-corre stimolare la cittadinanza a effet-tuare consumi responsabili critici etici basati sulle proprie esigenze reali inclu-se quelle valoriali Occorre avviare una profonda rivoluzione culturale che pro-muova lrsquoempowerment dei consuma-tori Il consumatore deve diventare un consumaker soggetto attivo in grado di modificare lrsquooutput che gli viene offer-to Un consumaker non egrave solamente un titolare di diritti e interessi che puograve far valere nelle sedi opportune ma egrave colui che partecipa direttamente al processo di produzione e distribuzione del beneservizio non solo influenzando le politi-che e le strategie di mercato ma delimi-tando le scelte di output del beneser-vizio prima che questo venga immesso nel mercato Non piugrave vittima di un mar-keting spietato il consumatore diventa colui che crea valore e cambiamento so-ciale ed economico

Il nuovo modello di consumo egrave necessa-

riamente correlato a un nuovo modello di sviluppo economico dove la trasfor-mazione dellrsquoeconomia avviene dal bas-so dove tanti comportamenti individuali possono condizionare il comportamen-to delle aziende

Il modello consumista che vede il consu-matore passivo deve trasformarsi in un modello centrato sul consumatore atti-vo che ragiona che valuta le sue scelte che sa scegliere con consapevolezza e che usa i tre aspetti della sostenibilitagrave sopra descritti come parametri di giudi-zio

Saragrave opportuno penalizzare le aziende che non rispettano i criteri della sosteni-bilitagrave che non rispettano lrsquoambiente che non hanno con esso unrsquointerazione re-sponsabile cioegrave tale da mantenere una qualitagrave ambientale alta a lungo termine Riorientando gli interessi individuali di consumatori e imprese si consegue lrsquoo-biettivo di costruire un mercato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore sia lrsquoimpresa si fanno carico di obiettivi collettivi sia il consumatore sia lrsquoimpresa potranno quindi esercitare nel mercato le proprie responsabilitagrave per la sosteni-bilitagrave in modo libero e non condizionato

In questa rivoluzione del ruolo del con-sumatore si deve anche tenere conto del fatto che parlando di scelte di consumo le donne sono delle vere e proprie opi-nion leader I volumi dei consumi gestiti dalle donne a livello mondiale oggi sono pari a 20 mila miliardi di dollari e si sti-ma che arriveranno a 28 mila miliardi tra cinque anni Le donne guidano i consu-mi attraverso una combinazione della propria capacitagrave di acquisto e del potere drsquoinfluenza sugli acquisti altrui che deve essere considerato un vero e proprio ef-fetto moltiplicatore (anche in virtugrave del loro ruolo di caregivers)

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

emsp

stare il divario sociale e agire per la realizzazione di condizioni di di-gnitagrave per la vita di ogni essere uma-no Occorre che ci sia il rispetto dei contratti di lavoro e della dignitagrave del lavoratore

Consumeristica attraverso una vir-tuosa interazione tra consumatore e impresa nellrsquoassunzione delle re-sponsabilitagrave verso un mercato soste-nibile Le aziende devono adottare condizioni contrattuali trasparenti chiare rispettose dei clienti Devo-no quindi eliminare dai contratti le clausole vessatorie

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NOTE

80 Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

81 Investor Alliance for Human Rights ldquoInvestors with US$5 trillion call on governments to institu-te mandatory human rights due diligence measures for companiesrdquo httpsbitly2Vwuj7R

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Il tessile occupa milioni di lavoratori e rappresenta una delle piugrave grandi indu-strie del nostro pianeta Egrave un settore a elevato impatto negativo sia sulla di-mensione ambientale dello sviluppo so-stenibile che su quella sociale in quanto inquina acqua e suolo emette gas cli-malteranti consuma lrsquoacqua in misura eccessiva e produce pessimi ambienti di lavoro cattive condizioni di lavoro e basse retribuzioni Attualmente il 60 delle fibre tessili sono sintetiche (in par-ticolare poliestere derivato dal petrolio) e ogni cittadino europeo adopera allrsquoan-no 26 kg di tessili i cui prezzi sono in progressiva diminuzione e provocano un aumento dei consumi riducendo la durata dellrsquoabbigliamento ciascun capo egrave usato di meno rispetto al passato (moda veloce) Il tessile nella gradua-toria dei consumi UE egrave al quarto posto per lrsquouso di materie prime e acqua (pre-ceduto da alimentare edilizia abitativa e trasporti) al secondo per uso del suolo e al quinto per le emissioni di gas ser-ra Occorre notare che la maggior par-te della produzione (circa il 60) e di conseguenza degli impatti hanno luogo negli altri continenti

La riduzione degli impatti ambientali e climatici conservando lo sviluppo so-ciale e la crescita economica esige un cambiamento verso lrsquoeconomia circola-re Nel 2020 lrsquoUnione Europea ha messo i prodotti tessili al centro della comuni-cazione ldquoUn nuovo piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare Per unrsquoEuropa piugrave pulita e piugrave competitivardquo in cui sottoli-nea che ldquoSi stima che meno dellrsquo1 di tutti i prodotti tessili nel mondo siano riciclati in nuovi prodottirdquo Per invertire la situazione la strategia punta a favori-re attraverso lrsquoinnovazione ldquoil mercato dellrsquoUE dei prodotti tessili sostenibili e circolari compreso il mercato per il riu-

tilizzo dei tessili lottando contro la fast fashion (moda veloce) e promuovendo nuovi modelli commercialirdquo

Le normative europee e i modelli di bu-siness circolari possono operare una trasformazione in senso sostenibile dellrsquointero sistema tessile Tutto questo sollecita lrsquoattivazione di modelli circo-lari di business sorretti da normative e politiche pubbliche in tema di progetta-zione ecocompatibile (utilizzo di mate-rie prime secondarie e limitazione della presenza di sostanze chimiche pericolo-se) responsabilitagrave estesa del produtto-re appalti pubblici verdi etichettatura (Ecolabel UE) e standard e in relazione a tutta la catena del valore (materiali progettazione produzione distribuzio-ne vendita uso riparazione riutilizzo raccolta e riciclaggio) ad esempio il de-sign tessile circolare la condivisione il riciclaggio e il riutilizzo dei tessuti Sono necessari cospicui investimenti sia in ri-cerca per riciclare le fibre sintetiche e in tecnologia per migliorare la separazio-ne delle fibre che nelle infrastrutture di raccolta selezione e riciclo per facilitare la creazione di una rete interrelata per dare nuovo valore ai rifiuti tessili

Lrsquoeducazione e il cambiamento cultu-rale dellrsquointera societagrave rappresentano la chiave per passare a tessuti circolari e sostenibili e a un sistema nel quale fi-bre tessuti e abiti sono utilizzati il piugrave possibile e non finiscono mai nei rifiuti rientrando successivamente allrsquouso nel ciclo economico

Venendo al nostro Paese la Direttiva 8512018 prevede che per i tessili gli Sta-ti membri istituiscono la raccolta diffe-renziata entro il 1deg gennaio 2025 LrsquoItalia con il DLgs n 1162020 nel recepire le

APPROFONDIMENTO 3Il settore tessile

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disposizioni della Direttiva ha antici-pato il termine al 1deg gennaio 2022 Saragrave inoltre necessario emanare una norma-tiva in materia di End of Waste e per la costituzione di sistemi di responsabilitagrave estesa del produttore

Si segnala lrsquoottima iniziativa rappresen-tata dal Patto per il tessile tra Regione Toscana Comune di Prato Alia Servizi Ambientali spa e il Distretto del Tessi-le siglato nel gennaio 2020 per offrire una possibile soluzione allo smaltimento degli scarti tessili Il Patto prevede poli-tiche e azioni per sostenere la crescita dellrsquoeconomia circolare nel distretto e la realizzazione di presupposti e condizio-ni che permettano di raccogliere i rifiuti speciali a rete attraverso una piattafor-ma appositamente destinata ai cascami tessili La Regione ha inoltre approvato prime linee guida per lrsquoapplicazione del regime di sottoprodotto nellrsquoindustria tessile

Infine si segnala che lrsquoUnione europea a gennaio 2021 ha pubblicato la ldquoRoad-map per la definizione della strategia eu-ropea per i prodotti tessilirdquo in modo da poter emanare la Comunicazione entro la fine del 2021 Lrsquoobiettivo dellrsquoiniziativa egrave realizzare una cornice che consenta di creare le condizioni per lo sviluppo di un nuovo settore tessile europeo circolare e sostenibile in complementaritagrave con il Green Deal europeo il Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare la Strategia in-dustriale e la Strategia in materia di so-stanze chimiche sostenibili

Nel prossimo aggiornamento speriamo di analizzare questa nuova Comunica-zione in un settore cosigrave impattante e cosigrave importante per lrsquoeconomia circola-reemsp

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12CONSUMO

E PRODUZIONE RESPONSABILI

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12CONSUMO

E PRODUZIONE RESPONSABILI

Position Paper 2021Gruppo di Lavoro sul Goal 12

CONSUMOE PRODUZIONE RESPONSABILI

Settembre 2021

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Questo documento egrave stato realizzato dai componenti del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 12 ldquoConsumo e produzione responsabilirdquo

Coordinatori del Gruppo di lavoro Valentino Bobbio e Luca Raffaele (NeXt - Nuova Economia per Tutti) Eleonora Rizzuto (AISEC - Associazione Italiana per lo Sviluppo dellrsquoEconomia Circolare)

Referenti del Segretariato ASviS Eleonora Gori Lucilla Persichetti

Aderenti Accademia dei Georgofili ADOC nazionale ndash Associazione per la Difesa e lrsquoOrientamento dei Consumatori AIESEC Italia AIAS ndash Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza AISEC - Associazione Italiana per lo Sviluppo dellrsquoEconomia Circolare AIQUAV ndash Associazione Italiana per gli studi sulla Qualitagrave della Vita ANBI ndash Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue Ancc-Coop ndash Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori ART-ER Divisione Sviluppo Territoriale Sostenibile ASK ndash Universitagrave Bocconi AsVeSS ndash Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile CAI - Club Alpino Italiano Centro di cultura per lo sviluppo ldquoGiuseppe Lazzatirdquo CESISP - Universitagrave Milano Bicocca CISL ndash Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Confederazione Italiana della Vite e del Vino - Unione Italiana Vini Conferenza delle Regioni ndash Tecnostruttura Consumersrsquo forum CREA ndash Consiglio per la ricerca in agricoltura e lrsquoanalisi dellrsquoeconomia agraria Equo Garantito Fairtrade Italia FeBAF - Federazione delle Banche delle Assicurazioni e della Finanza Federdistribuzione FederManager FederTerziario FEDUF - Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio Fondazione Banco Alimentare Onlus Fondazione Economia Tor Vergata Fondazione EY Fondazione Gambero Rosso Fondazione Sodalitas Forum per la Finanza Sostenibile IAI - Istituto Affari Internazionali Impronta Etica ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Istituto Italiano di Tecnologia Istituto Nazionale di BioARchitettura Italia Nostra Onlus Legambiente Mestieri-LAB NeXt ndash Nuova Economia per Tutti Occhio del Riciclone Italia Onlus PEFC Italia PLEF ndash Planet Llfe Economy Foundation RUS ndash Politecnico di Bari RUS - Universitagrave del Molise RUS - Universitagrave di Brescia Slow+Fashion+DesignCommunity Stati Generali dellrsquoInnovazione UIL - Unione Italiana del Lavoro UNI - Ente Italiano di Normazione Unione Italiana per lrsquoOlio di Palma Sostenibile VIU - Venice International University

Data di pubblicazione Ottobre 2021

La pubblicazione egrave a cura dellrsquoASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile Responsabile collana Flavia BelladonnaRevisione editoriale Milos SkakalIl progetto grafico egrave unrsquoadattamento a cura di Giulia Gorga del modello elaborato per i Position Paper ASviS da Cristiana Focone Knowledge for Business Sede ASviS Via Farini 17 00185 Roma wwwasvisit

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INDICE

Premessa

1 Produzione Responsabile 11 Cosrsquoegrave la produzione responsabile 12 Analisi di contesto13 Normative di riferimento14 Esperienze attivate15 Proposte per una produzione sostenibile 2 Consumo Responsabile

21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile22 Analisi di contesto23 Normative di riferimento24 Esperienze attivate25 Proposte per un consumo sostenibile

3 Finanza Responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile32 Normative di riferimento33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

APPROFONDIMENTO Agro-ecologia APPROFONDIMENTO La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore integrazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

APPROFONDIMENTO Il settore tessile

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LrsquoAlleanza Italiana per lo Sviluppo So-stenibile promuove e monitora lo stato di avanzamento del Paese rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) che lrsquoItalia si egrave impegnata in sede Onu a raggiungere entro il 2030

Il Goal 12 - Garantire modelli sosteni-bili di produzione e di consumo forni-sce indicatori e target mirati per il rag-giungimento di modelli di produzione e consumo responsabili che sono tra loro speculari e interdipendenti Non si ha produzione duratura senza un consumo consapevole e critico lrsquoimpegno delle aziende verso processi di produzione re-sponsabili viene rafforzato e consolidato dal premio di mercato dei cittadini con-sapevoli che apprezzano la sostenibilitagrave economica sociale e ambientale Lrsquoap-proccio premiale valorizza le ldquoimprese pioniere di sostenibilitagraverdquo e permette di fissare benchmark che sfidano le impre-se meno responsabili Queste sovente per restare competitive e non perdere quote di mercato cercano di mostrarsi sostenibili con azioni di greenwashing come si nota da una comunicazione am-bientale generalmente sempre piugrave verde Ancora piugrave fragile e sovente incerto an-che per le pressioni della competizione internazionale egrave il progresso verso una vera sostenibilitagrave sociale Come ASviS pensiamo che la sostenibilitagrave nei modelli di produzione e consumo sia necessaria-mente correlata alla integrazione di un approccio strategico delle imprese chia-mate a rivedere sempre i propri obiettivi introducendo il rispetto dellrsquoambiente e il rispetto delle persone lungo tutto il ciclo di vita produttivo Intendiamo pertanto favorire un nuovo approccio strategico delle imprese che si rifletta nei processi di produzione grazie a visione di lungo periodo nuova cultura di rispetto delle persone e dellrsquoambiente attenzione alla partnership valorizzazione delle allean-ze trasformazione dei rischi in oppor-tunitagrave attraverso unrsquoinnovazione mirata

a una vera sostenibilitagrave complessiva ed integrale dellrsquoattivitagrave aziendale Solo in questo modo egrave possibile avviare una rea-le transizione verso un futuro sostenibile e realizzare un cambiamento sistemico Ci conforta che molte ricerche mostrino che sovente alle imprese conviene essere sostenibili con rilevanti vantaggi compe-titivi verso le imprese che non hanno tali sensibilitagrave

La crescita di sensibilitagrave e di attenzio-ne alla dimensione ambientale sta por-tando in Italia sia alla diminuzione dei consumi di energia e materiali (in parte dovuti anche ora alla crisi economica a seguito della pandemia) sia allrsquoaumento della raccolta differenziata Va ricordato anche che quando si parla di produzione responsabile ed economia circolare non bisogna dimenticare i fattori produttivi quali acqua e suolo utilizzati dal sistema produttivo e agro-alimentare richiamati anche nel Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare dellrsquoUnione europea

La sensibilitagrave verso la dimensione socia-le affronta la resistenza dei consumatori attenti ai prezzi bassi ma lrsquointeresse ldquoau-to-lungimiranterdquo di ciascuno egrave di otte-nere vantaggi come consumatore senza comprimere le condizioni di lavoro e la qualitagrave della vita

Completano il quadro i servizi finanziari poicheacute noi cittadini siamo sia consumato-ri sia risparmiatori se la finanza egrave orien-tata al massimo profitto nel minore tem-po possibile e a ogni costo diventa un grande ostacolo per un sistema sociale sostenibile e non sostiene la produzione responsabile ed etica Tuttavia una par-te crescente del mondo finanziario sta comprendendo che finanziare le attivitagrave sostenibili egrave meno rischioso e piugrave conve-niente sul medio-lungo termine Solo una visione sistemica e integrata contribuisce a una societagrave piugrave equa inclusiva e che sia in grado di garantire una crescente qua-

PREMESSA

Lrsquoesperienza dellrsquoASviS e il Goal 12

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litagrave della vita

Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) sul Goal 12 dellrsquoASviS ha lrsquoobiettivo generale di fornire un quadro di riferimento condiviso sui temi della produzione del consumo e della finanza responsabile partendo da normative ed esperienze per giungere a formulare pro-poste operative per il contesto italiano Una ldquoguidardquo in continuo aggiornamento che declina i Target del Goal 12 metten-do in evidenza le prioritagrave di intervento

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progettare prodotti servizi e processi produttivi in modo da minimizzare e ove possibile eliminare gli impatti ne-gativi di natura sociale e ambientale lungo lrsquointero ciclo di vita (rispetto del-le persone e riduzione dellrsquoimpatto am-bientale dallrsquoestrazione e trattamento delle materie prime alla fabbricazione trasporto distribuzione uso eventuale riusoriciclo e smaltimento finale) ren-dendo tracciabile e trasparente ciograve che avviene in ciascuna fase

innovare il sistema di governance azien-dale in modo tale che la gestione degli impatti generati dalla propria catena del valore sullrsquoeconomia sullrsquoambiente e sulle persone sia integrata nella strate-gia di business

favorire la transizione verso lrsquoeconomia circolare (considerando anche le risorse idriche) e se necessario riconsiderare e riprogettare anche il proprio modello di businessrafforzare la visione strategica del siste-ma di filiera rilevante sia nel contesto italiano che internazionaleprivilegiare lrsquoadozione di processi di produzione innovativi capaci di ridurre

gli impatti negativi sullrsquoambiente e sulle personeapplicare modalitagrave di approvvigiona-mento responsabile selezionando e mo-nitorando i propri fornitori in modo da massimizzare gli impatti positivi e mi-nimizzare quelli negativi sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomiafavorire un clima collaborativo e par-tecipativo per tutte le categorie di sta-keholder dellrsquoazienda coinvolgendoli in percorsi di sensibilizzazione e impegno verso un modello di produzione soste-nibilecomunicare al cliente in modo chiaro e trasparente tutte le informazioni relati-ve al corretto utilizzo del prodotto o del servizio offerto assicurando unrsquoadegua-ta assistenza post-venditaoperare in una logica di vera legalitagrave se-condo principi di equitagrave e responsabilitagrave fiscale evitando sia lrsquoelusione fiscale sia il ricorso a forme di evasione e sotto fat-turazione che vedono complici i fruitori dei servizirendere conto ai propri stakeholder in maniera chiara e trasparente dellrsquoattivi-tagrave svolta pubblicando un report di so-stenibilitagrave redatto sulla base di criteri uniformi che approfondisca gli impatti piugrave significativi dellrsquoazienda e della sua catena del valore sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomia

1 PRODUZIONE RESPONSABILE

ldquoLa produzione responsabile consiste nella realizzazione di prodotti e servizi con modalitagrave che siano socialmente vantaggiose economicamente sostenibili

ed ambientalmente compatibili durante tutto lrsquointero ciclo di vitardquo

11 Cosrsquoegrave la Produzione Responsabile

La produzione responsabile riguarda le mo-dalitagrave attraverso cui le organizzazioni eco-nomiche (di seguito chiamate anche azien-de) producono beni e servizi La produzione responsabile in sintesi egrave conseguenza di una cultura drsquoimpresa che considera come propri obiettivi la costruzione di valore ag-giunto e di benessere per la comunitagrave di riferimento e non il profitto in seacute ed il ren-dimento sul capitale investito In tal senso sono organizzazioni economiche che rea-lizzano una produzione responsabile quelle che - oltre a garantire il rispetto continuo delle leggi nello svolgimento delle loro at-tivitagrave ndash si impegnano concretamente e in modo continuativo a

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Lrsquoadozione dei principi di produzione re-sponsabile non solo determina minori esternalitagrave negative sullrsquoambiente e sulla societagrave ma puograve determinare un significa-tivo impatto positivo per la comunitagrave e il territorio

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12 Analisi di contesto

Il sistema produttivo egrave profondamente scosso dalla crisi economica e sociale causata dalla pandemia Di conseguen-za anche il mondo del consumo rima-sto in una prima fase disorientato ha riorganizzato e rivisto i propri processi drsquoacquisto Per particolari settori pro-duttivi (quali quello agro-alimentare) a questo si aggiungono i fattori di rischio e di incertezza legati ai cambiamenti cli-matici che influiscono sul ciclo produt-tivo e sullrsquoapprovvigionamento di input produttivi come ad esempio lrsquoacqua Il rischio di una battuta di arresto del cambiamento verso la sostenibilitagrave so-ciale e ambientale rischia di essere la conseguenza della crisi per la volontagrave di una ripresa produttiva ad ogni costo La fase di ripresa dopo la crisi pandemica ha evidenziato una forte escalation dei prezzi dei combustibili fossili rendendo quindi importante una accelerazione sullo sviluppo delle Renewable Energy Sources (RES) il cui costo di produzio-ne continua a diminuire grazie alla forte innovazione tecnologica In un momen-to in cui i temi ambientali cominciava-no a fare presa sul consumatore il clima di emergenza sociale pone in secondo piano la produzione responsabile Ma la risposta europea con i cospicui inve-stimenti stanziati dal Programma Next Generation EU impone ai Paesi membri un percorso di ripresa che accompa-gna transizione ecologica e inclusione sociale Il ldquocambiamento di statordquo ha spezzato le catene internazionali di ap-provvigionamento facendo emergere un nuovo potere di mercato dei possesso-ri di materie prime cruciali e di compo-nenti strategici mentre alcune gravi crisi aziendali cancellano posti di lavoro

In Italia abbiamo toccato con mano la ridotta capacitagrave produttiva di beni es-senziali In un contesto di libera impre-sa e di mercato emergono ldquofallerdquo a cui il sistema produttivo non egrave in grado di dare risposte adeguate molte persone soffrono lrsquoinsicurezza alimentare a fron-te di ampi sprechi e di una produzione agricola mondiale quasi per metagrave inu-tilizzata non si fa ricerca sulle malattie rare o sugli antidoti percheacute la doman-da egrave urgente ma non sufficientemente

remunerativa non si erano attivate le capacitagrave di ricerca e di produzione sui vaccini o non si erano attrezzati posti letto per la rianimazione negli ospedali percheacute gli investimenti non erano remu-nerativi in un tempo ragionevole la pro-duzione di mascherine era insufficiente e delocalizzata percheacute lrsquoimpresa tende a produrre quello che puograve vendere a bre-ve sul mercato e le scorte gravano sul bilancio delle aziendeTutto questo richiede di ripensare e in-tegrare lrsquoazione del mercato riscopren-do il ruolo regolatore dello Stato per la salvaguardia dei beni comuni ma anche per lrsquoindirizzo dei mercati e della libera impresa con lrsquoobiettivo di realizzare il benessere di tuttiProdurre in modo responsabile richiede allrsquoazienda lrsquoadozione di un approccio di business orientato al dialogo e alla con-divisione delle strategie aziendali con tutti i portatori di interesse e implica una prospettiva di lungo periodo con obiettivi e piani aziendali pluriennali ca-paci di avere uno sguardo verso i cam-biamenti futuri Ciograve comporta non solo lrsquoindividuazione di risposte adeguate ai bisogni sociali espressi eventualmente attraverso co-progettazione di prodot-ti e servizi ma anche la creazione di soluzioni innovative per rispondere ai problemi sociali e ambientali del territo-rio (attuali e in divenire) promuovendo lrsquooccupazione di qualitagrave collaborando con altre imprese o soggetti locali per realizzare la propria mission in logica di rete riducendo lrsquoimpronta ecologica migliorando lrsquoefficienza di utilizzo delle risorse naturali riducendo e smaltendo in modo appropriato i rifiutiEgrave essenziale lrsquoattenzione del sistema produttivo al territorio non solo ai fini della tutela ambientale ma anche per assicurare lrsquoequilibrio e la crescita della comunitagrave locale Le modalitagrave di produ-zione sostenibile e il loro impatto eco-nomico sociale e ambientale devono essere comunicati a coloro che abitano in quel determinato territorio e a tutti gli stakeholder aziendali adottando forme integrate di rendicontazione di sosteni-bilitagraveUna particolare attenzione va dedicata alle fasce sociali svantaggiate e alle di-versitagrave (culturali di genere di etagrave ecc) dei lavoratori alla crescita professiona-

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le alla compatibilitagrave con le esigenze di vita e alle forme di welfare integrativo che esprimono la sensibilitagrave dellrsquoazienda nei confronti dellrsquointera societagrave civileTra i principali portatori di interesse una particolare attenzione va dedicata sia ai lavoratori che ai fornitori

Per quanto riguarda i lavoratori lrsquoazien-da responsabile non solo si impegna nel rispetto dei diritti umani ma prevede efficaci meccanismi di partecipazione condivisione e collaborazione con i lavo-ratori nel quadro di un clima lavorativo di rispetto capace di coinvolgere nelle strategie e nelle decisioni organizzativeNellrsquoambito dei diritti dei lavoratori la legislazione e la contrattazione colletti-va giagrave offrono ndash nei Paesi avanzati come lrsquoItalia ndash un sistema di garanzie che il da-tore di lavoro responsabile eleva volon-tariamente adottando sistemi di gestio-ne della responsabilitagrave sociale secondo best practice quali ad esempio lo stan-dard SA8000Aspetti disciplinati dalla legge - quali etagrave minima di accesso al lavoro tutele per i giovani lavoratori difesa della sa-lute e della sicurezza libertagrave di associa-zione retribuzione orario di lavoro pra-tiche disciplinari divieto di ogni forma di discriminazione e pari opportunitagrave - meritano una continua attivitagrave di mo-nitoraggio non solo da parte delle auto-ritagrave competenti ma anche da parte del-le organizzazioni dei lavoratori Il lavoro forzato delle fasce piugrave deboli e piugrave in-difese sovente inconsapevoli dei propri diritti ndash che solo una lettura superficiale puograve reputare superato ndash richiede unrsquoat-tenta analisi del contesto e della catena di fornitura che ne utilizza gli outputMolto cammino deve essere ancora compiuto per assicurare unrsquoadesione sostanziale (e non solo formale) agli ob-blighi di legge derivanti dalla riduzione delle disuguaglianze (pari opportunitagrave) e oggi la piena inclusione dei lavoratori disabili e lrsquoazzeramento del gender pay gap rappresentano due temi prioritari su cui orientare i piani di miglioramento di un sistema di gestione della respon-sabilitagrave sociale ampliando la dimensio-ne delle imprese obbligate ad accoglie-re categorie protette La capacitagrave delle imprese di auto-valu-tare il proprio percorso di sostenibilitagrave

attraverso momenti strutturati di audit interni testimonia un crescente grado di maturitagrave del sistema produttivo e la sua consapevolezza sia che lrsquoesistenza di una disposizione di legge non sia di per seacute garanzia della sua piena appli-cazione sia che le norme definiscono standard minimi (che presumibilmente si eleveranno nel futuro) che lrsquoimpresa responsabile egrave chiamata a superare am-piamente sovente anche con vantaggi competitivi

Per quanto riguarda i fornitori unrsquoa-zienda responsabile conosce la propria filiera e verifica che le prestazioni delle diverse sequenze di lavorazione siano realizzate nel rispetto dei diritti umani della dignitagrave delle persone e della ri-duzione continua dellrsquoimpatto sullrsquoam-biente Le aziende responsabili hanno procedure per lrsquoapprovvigionamento che identificano i criteri per la selezione dei fornitori non limitandosi ad aspet-ti di prezzoqualitagrave ma estendendo lrsquoanalisi anche alle prestazioni sociali e ambientali Tali aziende effettuano una mappatura della propria catena di for-nitura non limitandosi ai fornitori diretti ma comprendendo anche i sub-fornitori passo essenziale per poter condurre una valutazione dei rischi sociali e ambienta-li lungo la filiera Una volta evidenziati i fornitori a rischio (per caratteristiche del processo produttivo settore merceolo-gico ubicazione geografica dimensioni ecc) si identificano modalitagrave di moni-toraggio (questionari di dettaglio o in alcuni casi audit) sui casi piugrave a rischio per una negoziazione serrata delle pre-stazioni attese

Per quanto riguarda lrsquoambiente egrave neces-sario che le azioni di riciclo di riduzio-ne degli sprechi e di utilizzo di materie prime seconde siano attivate secondo un approccio sistemico di economia circolare questo significa raccogliere e diffondere le opportunitagrave di innovazio-ne sviluppate dalle imprese per ridurre progressivamente la domanda di risorse naturali (come acqua e suolo) e la pro-duzione di rifiuti aumentando la produ-zione di materie prime seconde al fine di mantenerne il ciclo di vita il piugrave a lungo possibile Tutto ciograve con riferimento an-che alle produzioni agroalimentari per

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le quali le risorse naturali di acqua e suo-lo sono input produttivi indispensabili

allrsquoaumento di competitivitagrave attraverso modelli di produzione meno legati allrsquou-tilizzo e allrsquoestrazione di materie prime

alla spinta verso unrsquoinnovazione basata sullo sviluppo tecnologico e sullrsquoutilizzo e riutilizzo di risorse rinnovabili

alla fidelizzazione dei clienti respon-sabili e allrsquoapertura di nuovi mercati in espansione

allrsquoaumento dellrsquooccupazione attraver-so la riduzione della quantitagrave di mate-rie prime utilizzate e la crescita di ser-vizi a valore aggiunto nella produzione con spostamento di costi dalle materie prime al lavoro e conseguente crescita dellrsquoimpatto occupazionale a livello lo-cale

Altro pilastro della produzione respon-sabile sono le produzioni in forma so-ciale che realizzano forme di produzio-ne in cui lrsquoimprenditore non egrave il privato o lo Stato ma una collettivitagrave Esperienze di questa tipologia oltre al mondo coo-perativo che costituisce uno dei fonda-menti dellrsquoeconomia nazionale sono ad esempio le imprese sociali (ed anche le societagrave benefit) il cofarming la Retener-gie le crescenti esperienze di produzio-ne di servizi del Terzo Settore e il Com-mercio Equo e Solidale Nello specifico questrsquoultimo costituisce un approccio concreto alternativo al modello econo-mico prevalente offre migliori condizio-ni economiche soprattutto ai produttori

svantaggiati nelle diverse aree del mon-do e assicura il rispetto dei lavoratori e dellrsquoambiente egrave fondato su una relazione paritaria fra tutti i soggetti nelle diverse fasi della catena di commercializzazio-ne ndashproduzione distribuzione consumo ndash Si tratta dunque di un modello eco-nomico (produttivo e di consumo) che nel suo complesso mira a uno sviluppo sostenibile garantendo condizioni eque a chi produce nel rispetto dellrsquoambiente e gode del sostegno di cittadini-consu-matori consapevoli e responsabili delle proprie scelte egrave attivo da piugrave di 40 anni in oltre 75 Paesi coordinato e promosso da organizzazioni internazionali e so-stiene milioni di lavoratori e lavoratrici in diversi settori per favorire opportunitagrave di impresa equa sostenibile e capace di creare economiaDal punto di vista consumeristico la produzione responsabile realizza unrsquoin-terazione virtuosa con i consumatori permettendo la realizzazione di un mer-cato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore che lrsquoimpresa si fanno cari-co di obiettivi collettivi

Un importante strumento per assicu-rare la trasparenza egrave rappresentato dal Report di Sostenibilitagrave documento in cui lrsquoazienda rende conto dei propri im-pegni e risultati in merito agli impatti economici sociali e ambientali I report sono efficaci se fanno parte di percorsi sistemici verso la sostenibilitagrave di cui do-cumentano i progressi Alcune aziende scelgono di sottoporre il proprio report a verifica di una terza parte indipen-dente che garantisca agli stakeholder la completezza e la veridicitagrave delle infor-mazioni contenute Un altro strumento di trasparenza a disposizione del mer-cato egrave rappresentato dalle certificazioni a fronte di standard volontari che pos-sono riguardare tanto i prodotti (di cui si valorizzano particolari caratteristiche ad esempio ambientali o di tracciabilitagrave) quanto i sistemi di gestione aziendale (tra cui i sistemi di gestione per la re-sponsabilitagrave sociale la salute e la sicu-rezza sul luogo di lavoro lrsquoambiente lrsquoe-nergia la prevenzione della corruzione ecc) Le certificazioni accreditate ovve-ro quelle certificazioni emesse secondo le regole e sotto il controllo di un ente di accreditamento sono una garanzia nei

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Lrsquoeconomia circolare afferma infatti un modello di produzione sostenibile nel lun-go periodo volto a creare relazioni di cir-colaritagrave in ciograve che si produce minimizzan-do ciograve che viene rilasciato nellrsquoambiente lungo tutta la filiera produttiva ma anche facendo diventare lo ldquoscartordquo di un setto-re lrsquoinput produttivo di un altro (come nel caso dellrsquoutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate che sebbene richieda un approccio partecipato e collettivo sul terri-torio rende disponibile una risorsa sempre piugrave scarsa e spinge lrsquoinnovazione azienda-le) Tale modello rappresenta anche unrsquoop-portunitagrave di business per le aziende con riferimento specifico

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confronti delle parti interessate oltre a rappresentare uno strumento di crescita interna per lrsquoaziendaParticolare rilevanza hanno nel contesto italiano le aziende agroalimentari per cui occorre programmare una riduzione ldquoa monterdquo (giagrave sul campo) degli spre-chi e delle perdite alimentari noncheacute il ricorso a input produttivi ldquoresidualirdquo da altri usi (es acque reflue urbane tratta-te per irrigazione) La lotta allo spreco e alle perdite alimentari e lrsquouso efficiente delle materie prime rappresenta uno dei punti di cooperazione tra consumatori informati e imprese consapevoli per mi-nimizzare gli sprechi anche ripensando il loro uso a fine vita In questo conte-sto le aziende devono contribuire alla sensibilizzazione dei consumatori finali promuovendo specifiche campagne e iniziative ma anche agevolando la dona-zione della produzione invenduta

In conclusione le aziende devono ten-dere verso azioni generatrici di valo-re condiviso fra azienda e territorio piuttosto che il perseguimento di una doppia missione una di profitto e una puramente sociale lrsquoimpegno per una produzione responsabile massimizza infatti il valore creato nel lungo termine per una crescita sostenibile nel rispetto del benessere della comunitagrave e del terri-torio in cui operaLa sostenibilitagrave viene intesa da alcu-ne imprese come un costo e nel bre-ve termine in qualche misura lo egrave Un approccio responsabile comporta un maggiore impegno manageriale e ulte-riori investimenti (e le imprese italiane notoriamente sottocapitalizzate hanno bisogno di specifici strumenti finanziari per agevolarli) ma produce anche risul-tati sia in termini di capacitagrave di risposta ai clienti sensibili sia per i lavoratori che beneficiano di una vita piugrave equilibrata nel contempo contribuisce a una mag-giore stabilitagrave in prospettiva delle azien-de Tuttavia se perseguita con impegno costante e coerente e sostenuta da ade-guate politiche pubbliche e territoriali diviene per lrsquoazienda un fattore rilevante di investimento che garantisce un posi-zionamento piugrave solido e piugrave duraturo nel mercato e comunque - come ricorda la Comunicazione della Comunitagrave Europea (EU COM 2011681) - egrave una responsabili-

tagrave da cui le aziende non possono ormai eludereNel settembre 2020 considerata la scar-sa adesione volontaria delle imprese alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) la Consob ha chiesto agli stakeholder di formulare indicazioni sullrsquoattuale regime con lrsquoobiettivo di allargarne il perimetro di obbligatorietagrave per agevolare lrsquoesten-sione della DNF anche ai soggetti con meno di 500 dipendenti Ma la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 sta anticipando tale richiestaLe imprese per costruire un valore dure-vole e contribuire a un benessere a lun-go termine devono definire un proprio posizionamento strategico sostenibile convergente con quello dei territori di appartenenza attivando processi parte-cipativi e bio-imitativi di cui la circola-ritagrave egrave una componente e la partecipa-zione dei lavoratori alla gestione per le imprese di oltre 250 dipendenti La real-tagrave imprenditoriale italiana diffusa e per-meata di diversitagrave territoriale egrave in grado di esprimere efficacia nella sostenibilitagrave a patto che i regolatori riconoscano un sistema ascendente di costruzione delle decisioni dai territori al centro con pro-porzionalitagrave ed equivalenza nelle metri-che delle procedure di rendicontazione richieste alle imprese e con validazione dei fattori immateriali nei capitali delle imprese e nel loro merito del credito

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13 Normative di riferimento

EuropaLrsquoevoluzione normativa relativa alla pro-duzione sostenibile vede il protagoni-smo della legislazione europea rafforza-to con il Programma della Commissione Europea 2019-2024 ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosardquo Le prime due linee di lavo-ro del Programma perseguono una so-stenibilitagrave sia ambientale che sociale e costituiscono il quadro di riferimento per lrsquoattuazione del Goal 12 La prima linea oggetto della comunicazione CE COM(2019) 640 final dellrsquo11 dicembre 2019 (Target 121) lancia il Green Deal europeo per rendere lrsquoEuropa entro il 2050 il primo continente a impatto cli-matico (zero attraverso una transizione equa agevolata da un piano di investi-menti rilevante La seconda linea propo-ne un programma ambizioso di equitagrave sociale attraverso ldquounrsquoeconomia che la-vora per le personerdquo rafforzando il pi-lastro sociale dellrsquoUnione per i giovani lrsquoinfanzia la paritagrave di genere lrsquoistruzione e la lotta contro la povertagraveLa normativa europea continua a esse-re una spinta potente e il quadro di ri-ferimento per una pianificazione degli interventi per un consumo e una produ-zione responsabili il Programma Next Generation EU (Dispositivo per la ripre-sa e la resilienza Assistenza alla ripre-sa per la coesione e i territori drsquoEuropa Invest EU Strumento di sostegno alla solvibilitagrave Programma UE per la salute Meccanismo unionale di protezione ci-vilerescEU) del 2020 per affrontare la crisi e rilanciare lrsquoeconomia e la societagrave europea premia una celere e rapida de-carbonizzazione del sistema produttivo tale azione si integra con il Programma SURE per gli interventi sul mercato del lavoro e con i prestiti BEI meglio finaliz-zati alla sostenibilitagrave La normativa eu-ropea sul clima alza la sfida il Pacchetto ldquoFit for 55rdquo nel 2021 attiva politiche am-bientali ambiziose a cui sono chiamate a contribuire le imprese Inoltre la Riso-luzione del Parlamento europeo del 16 settembre 2020 tratta il ruolo dellrsquoUE nella protezione e nel ripristino delle fo-reste del pianeta e quella del 22 otto-bre 2020 formula raccomandazioni alla Commissione sul quadro giuridico per fermare e invertire la deforestazione

la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 intende estendere gli ob-blighi di informativa non finanziaria ex Direttiva 201495UE a tutte le imprese di grandi dimensioni Il provvedimento coinvolgerebbe circa 49000 societagrave europee (incluse le PMI quotate con lrsquoeccezione delle micro-imprese) a fron-te delle attuali 11600 Le imprese do-vrebbero rispettare specifici standard di comunicazione con semplificazioni per le imprese di minori dimensioni I report sarebbero sottoposti ad assurance indi-pendente Gli effetti sarebbero significa-tivi per i mercati gli investitori le impre-se della supply chain e gli stakeholder aziendali Migliorando il comportamento delle imprese si avrebbero effetti positi-vi sul rispetto dei diritti delle persone e sullrsquoambiente (Target 126)

la Risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2021 recante raccomanda-zioni alla Commissione concernenti la dovuta diligenza e la responsabilitagrave del-le imprese ndash 10 marzo 2021 (Target 121)

il Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il riuti-lizzo delle acque reflue a scopo irriguo al fine di limitare lo stress idrico e ridur-re gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori nel quadro dellrsquoadattamento ai cambiamenti climatici e della strate-gia europea per fronteggiare la carenza idrica e la siccitagrave nellrsquoUnione europea attuando il Piano drsquoazione dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare e inte-grando il processo di modernizzazione che sta investendo la Politica Agricola Comune (PAC) e gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici declinati nel Green Deal (Target 122)

il Nuovo Piano drsquoAzione per lrsquoeconomia circolare CE COM(2020) 98 final adotta-to dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020 con misure che riguardano lrsquointero ciclo di vita dei prodotti e con lrsquoobietti-vo di rendere lrsquoeconomia piugrave sostenibile

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globale imputabile allrsquoUE Riassumiamo la normativa comunitaria piugrave rilevante a partire dagli interventi piugrave re-centi facendo riferimento anche ai relativi target specifici del Goal 12

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ma anche di rafforzarne la competitivi-tagrave proteggendo lrsquoambiente e i diritti dei consumatori anche attraverso lrsquoinnova-zione e la digitalizzazione (Target 122)

la Strategia ldquoDal produttore al consu-matore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futurordquo (Farm to Fork Strategy COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020) diretta ad accrescere la sostenibilitagrave del sistema agroalimen-tare europeo ponendo obiettivi ambien-tali e sociali quantificati da conseguire entro il 2030 insieme a lrsquointensificazione della lotta contro gli sprechi alimentari la realizzazione di maggiori investimenti in ricerca e innovazione e la promozione della transizione verso sistemi alimentari sostenibili a livello globale (Target 123)

la Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 (COM(2020) 380 final del 20 maggio 2020) volta a proteggere e a ripristinare la natura la biodiversitagrave e il buon funzionamento degli ecosistemi per migliorare il benessere delle persone e la capacitagrave della societagrave di contrastare i cambiamenti climatici per contenere le minacce alla salute umana e delle cata-strofi naturali per garantire la sicurezza alimentare e la continuazione delle at-tivitagrave economiche in particolare quelle del settore agroalimentare e dellrsquoedilizia (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni ldquoUna nuova strategia industria-le per lrsquoEuropardquo COM(2020) 102 final del 10 marzo 2020 (Target 121)

la Decisione delegata (UE) 20191597 della Commissione del 03052019 che integra la direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio per una metodologia comune e requisiti mi-nimi di qualitagrave per la misurazione unifor-me dei livelli di rifiuti alimentari (Target 123)

la Direttiva europea Unfair trading practices 6332019 (Target 121)

le Raccomandazioni di Azioni nel Qua-dro della Prevenzione degli Sprechi Alimentari elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimen-tari del 12 dicembre 2019 (Target 123)

la Direttiva UE sullrsquoEconomia Circolare e Pacchetto Economia Circolare GU 14 giugno 2018 in vigore il 4 luglio 2018 da recepire dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020 insieme alle direttive 849-850-851-8522018 (Target 122)

il Regolamento (UE) n 7152013 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 11792012 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 3332011 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami ferrosi cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni sul Piano drsquoa-zione produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile - COM (2008) 397 (Target 121)

la Risoluzione del Parlamento europeo su ldquoCommercio Equo e Solidale e svi-luppordquo (20052245(INI)) su ldquoImpatto del commercio internazionale e delle politiche commerciali europee sulle ca-tene globali del valorerdquo (20162301(INI)) (Target 121)

la Comunicazione della Commissione su ldquoIl ruolo del Commercio Equo come strumento di sostenibilitagraverdquo (COM (2009)

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215) (Target 121)

la Comunicazione ldquoA resource-efficient Europe ndash Flagship initiative under the Europe 2020 Strategyrdquo ndash COM (2011) 21 (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni COM(2020) 301 final ldquoUna strategia per lrsquoidrogeno per unrsquoEuropa climaticamente neutrardquo Bruxelles 872020

le Guidelines on developing adaptation strategies SWD 1341ndash54 2013 (Target 121)

il Progetto di relazione della Piattafor-ma sulla finanza sostenibile sulle rac-comandazioni preliminari per i criteri di vaglio tecnico per la tassonomia dellrsquoUE (acqua economia circolare prevenzio-ne dellrsquoinquinamento e biodiversitagrave ed ecosistemi) e relativo allegato 3 agosto 2021

lo standard AFNOR XP X30-9012018 - ldquoCircular economy project management system ndash Requirements and guidelinesrdquo ottobre 2018 (Target 122)

Norma tecnica BS 80012017 ndash ldquoFra-mework for implementing the principles of the circular economy in organiza-tionsrdquo maggio 2017 (Target 122)

Internazionale

UNI ISO 204002017 Acquisti sostenibili ndash Guida+

UNI EN ISO 260002020 - Guida alla re-sponsabilitagrave sociale

UNI ISO 201212013 Sistemi di gestione sostenibile degli eventi - Requisiti e gui-da per lrsquoutilizzo

UNI EN ISO 140012015 Sistemi di ge-

stione ambientale - Requisiti e guida per lrsquouso

Social Accountability 8000 ndash Standard internazionale elaborato da Social Ac-countability International

Target 121 commi 58-75 relativi agli ecobonus di riqualificazione energetica e risparmio idrico utilizzano la leva fi-scale per ridurre lrsquoimpatto ambientale e il consumo di risorse commi 80-81 per gli interventi di riconversione e riqua-lificazione produttiva di aree di crisi commi 124-126 per interventi di svilup-po delle PMI in ottica green economy commi 725-727 per le infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica

Target 122 commi 58-60 per lrsquoefficien-tamento energetico in ambito indu-striale e domestico e la ristrutturazione edilizia e lrsquoacquisto di mobili ed elettro-domestici di classe almeno A+ commi 61-65 sul Bonus idrico e la previsione di un Piano nazionale idrico e di un Fondo

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Italia

La normativa nazionale ha recepito gli obiet-tivi comunitari di trasformazione del sistema produttivo col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con il Decreto Legge (DL) Semplificazioni a partire dalla Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto importanti novitagrave per la realizzazione di un Green New Deal italiano

Lrsquoobiettivo egrave quello di trasformare la logica del sistema produttivo dallrsquoattuale approc-cio lineare in unrsquoeconomia circolare che re-cuperi e rimetta in circolo ogni risorsa evi-tando la produzione di rifiuti (Target 122)

Riassumiamo la normativa nazionale piugrave ri-levante che riguarda la produzione respon-sabile a partire dagli interventi piugrave recenti facendo riferimento anche ai relativi Target specifici del Goal 12

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la Legge di Bilancio 2021 affronta alcuni snodi che riguardano lo sviluppo sosteni-bile del Paese verso unrsquoeconomia circola-re e attenta al sociale

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per il rilancio degli investimenti commi 66-75 per stimolare interventi di effi-cientamento energetico commi 77-79 per incentivare lrsquoacquisto di veicoli ali-mentati a energia elettrica commi 136-137 per investimenti per migliorare la sostenibilitagrave nelle aziende zootecniche di produzione e di trasformazione della carne commi 159-160 per investimen-ti nel settore della raffinazione e della bioraffinazione per supportare la transi-zione ecologica verso fonti energetiche alternative comma 743 sul ldquoSistema vo-lontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibilerdquo in coerenza con il regolamento (UE) 2020852

Target 124 comma 231 per progetti di riduzione dellrsquouso della plastica e per la sostituzione della plastica con materiali alternativi commi 1084-1085 che incen-tivano a ridurre lrsquoutilizzo di plastica e im-ballaggi

Target 125 commi 614-615 per il Bonus TV commi 770-771 per la realizzazione di compostiere di comunitagrave per la ferti-lizzazione dei terreni commi 1037-1050 per lrsquoadozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche al servizio pubblico com-mi 1087-1089 per sistemi di filtraggio dellrsquoacqua potabile e intervengono sulla razionalizzazione dellrsquouso della risorsa idrica

Target 126 commi 107-108 per venture capital in favore di progetti di imprendi-toria femminile ad elevata innovazione commi 1051-1063 e 1065 con il nuovo Piano nazionale transizione 40 base per il PNRR italiano a sostegno dellrsquoin-novazione e della transizione digitale

Target 12b commi 84-86 per contratti di sviluppo del settore turistico sosteni-bile agevolando il recupero e riutilizzo di fabbricati ed edifici dismessi per un rilancio in chiave sostenibile commi 91-94 per la tutela e la valorizzazione delle aree di particolare interesse geologico o speleologico con significativa valenza di sostegno al turismo sostenibile

Target 12c commi 651-659 per lrsquoincen-tivo per lrsquoacquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 e lrsquoimposta sullrsquoacqui-sto di autoveicoli a elevate emissioni di CO2 comma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e re-gionale giagrave citato commi 691-695 inter-venti legati alla mobilitagrave sostenibile

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la Legge di Delegazione europea del 22 aprile 2021 delega il governo a recepire la Direttiva Unfair Trading Practices (UTPs) 633 del 2019 che doveva essere recepita entro il primo maggio per essere applica-ta entro il primo novembre Pur vietando le aste online al doppio ribasso restano da chiarire tra gli altri aspetti quelli re-lativi agli organismi deputati al controllo (Target 126)

il DLgs 2 febbraio 2021 n 13 che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dellrsquoUnione di stagno tan-talio e tungsteno dei loro minerali e di oro originari di zone di conflitto o ad alto rischio (Target 122)

il PNRR include la cultura e il turismo come una direttrice specifica di investimento destinando risorse alla digitalizzazione tuttavia lrsquoapproccio rimane fortemente ldquopatrimonialerdquo e orientato allrsquoattrazione fisica di visitatori (Target 12b)

nel secondo semestre 2021 il Ministero della Transizione Ecologia (MITE) presen-teragrave il nuovo PAN GPP Gli appalti pubblici verdi sono per la Commissione europea lo strumento con cui ldquole amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali attraverso la ricerca e la scel-ta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sullrsquoambiente lungo lrsquointero ciclo di vitardquo il PAN GPP promuovendo gli appalti pubblici verdi egrave quindi lrsquoanello di congiunzione tra la produzione e il consumo per la propria trasversalitagrave settoriale e per lrsquoefficacia su tutti gli obiettivi di tutela ambientale egrave strumento strategico per lrsquoattuazione di quanto previ sto nella strategia sviluppo

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sostenibile e dallrsquoAgenda 2030 egrave essen-ziale che i CAM (Criteri Ambientali Mi-nimi) siano integrati da analoghi criteri sociali minimi (Target 127)

la Legge 8 Ottobre 2020 n 134 di Ra-tifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio sia il Regola-mento del 9 febbraio 2021 che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto di carta e cartone ai sensi dellrsquoart 184 ter comma 2 del DLgs 3 aprile 2006 n 152 (Target 122)

il DL 19 maggio 2020 n 34 ldquoMisure ur-genti in materia di salute sostegno al lavoro e allrsquoeconomia noncheacute di politi-che sociali connesse allrsquoemergenza epi-demiologica da Covid-19rdquo Le misure in linea con il Green Deal Europeo sosten-gono lrsquoinnovazione e il settore delle co-struzioni e delle PMI per favorire lrsquooccu-pazione (Target 121)

il Decreto ldquoCura Italiardquo convertito in Leg-ge n272020 estende il beneficio fiscale per le eccedenze alimentari alle cessioni dei prodotti tessili dei prodotti per lrsquoab-bigliamento e per lrsquoarrendamento dei giocattoli dei materiali per lrsquoedilizia e degli elettrodomestici noncheacute dei per-sonal computer tablet e-reader e altri dispositivi per la lettura in formato elet-tronico non piugrave commercializzati o non idonei alla commercializzazione (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 116 in at-tuazione del pacchetto europeo dellrsquoe-conomia circolare (direttiva UE 2018851 relativa ai rifiuti e agli imballaggi) preve-de decreti del MITE dedicati allrsquordquoend of wasterdquo ai regimi di responsabilitagrave estesa del produttore nelle operazioni di recu-pero dei rifiuti al riutilizzo e alla prepa-razione per il riutilizzo la norma punta al riutilizzo e riciclaggio pari al 60 entro il 2030 e 65 entro il 2035 viene raffor-zata e ampliata la responsabilitagrave estesa del produttore con strumenti per favo-rire la maggiore durevolezza riciclabili-tagrave e riutilizzabilitagrave dei prodotti e viene inclusa la preparazione per il riutilizzo tra le operazioni di recupero dei rifiuti (Target 125) il DLgs 3 settembre 2020

n 121 che modifica la direttiva 199931CE relativa alle discariche di rifiuti (Tar-get 125)

il DLgs 3 settembre 2020 n 119 relativo ai veicoli fuori uso (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 118 relativo a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 201219UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-che (Target 125)

il Decreto del Ministero dellrsquoAmbiente 10 marzo 2020 su ldquoCriteri Ambientali Minimi per il servizio di ristorazione col-lettiva e fornitura di derrate alimentarirdquo (CAM) che fa riferimento sia a diversi settori della ristorazione collettiva (sco-lastica degli uffici delle universitagrave e del-le caserme delle strutture ospedaliere assistenziali sociosanitarie e detentive) sia alla fornitura delle derrate alimenta-ri in direzione del Green Public Procu-rement Per la prima volta tra i criteri ambientali minimi obbligatori per le for-niture sono inclusi anche i prodotti del commercio equo e solidale quali cacao banane e frutta esotica tegrave e tisane zuc-chero e caffegrave I nuovi CAM sono entrati in vigore il 3 agosto 2020 (Target 127)

il Decreto ldquoClimardquo convertito in legge il 12 dicembre 2019 n 141 che ha intro-dotto incentivi per un programma spe-rimentale per la mobilitagrave sostenibile per trasporto ibrido ed elettrico e per i Comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica e per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari sfusi o alla spina (Target 12c)

la Legge n 1282019 End of waste in vi-gore dal 3 novembre 2019 ha recepito lrsquoemendamento che modifica lrsquoart 184-ter del DLgs 15206 e che delega alle Autoritagrave competenti regionali il rilascio delle autorizzazioni ovvero la compe-tenza sulla cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) ldquocaso per casordquo (Target 122)

la Riforma del Terzo Settore approvata

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nellrsquoestate 2017 riguardante il Codice del terzo settore lrsquoimpresa sociale e il 5 per mille (D L sul Terzo Settore n 117 del 3 luglio 2017) La nuova Impresa Sociale egrave concepita quale modello imprenditoria-le del Terzo Settore riconoscendo quindi che le organizzazioni ivi operanti sono produttrici di valore aggiunto e non piugrave solo entitagrave lsquoredistributiversquo di aiuti dello Stato (Target 121)

la ldquoStrategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibilerdquo (SNSvS) che disegna una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilitagrave quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro Paese con attenzione alla produzione sostenibile e responsa-bile (Target 121)

il Documento ldquoVerso un modello di eco-nomia circolare per lrsquoItalia Documento di inquadramento e di posizionamen-to strategicordquo elaborato dal Ministero dellrsquoAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero dello Sviluppo Economico con lrsquoobiettivo di fornire un inquadramento generale dellrsquoeconomia circolare noncheacute di definire il posiziona-mento strategico del nostro Paese sul tema (Target 121)

lo strumento di Politica Ambientale de-nominato ldquoGreen Public Procurementrdquo (GPP) divenuto obbligatorio con lrsquoap-provazione del nuovo Codice sugli Ap-palti Aggiornamenti Criteri Ambientali Minimi (CAM) (Target 127)

la normativa riguardante le Societagrave Be-nefit (Legge Stabilitagrave 2016 commi 376-384) LrsquoItalia egrave stato il primo Paese so-vrano al mondo (prima dellrsquoItalia solo alcuni singoli Stati degli USA avevano emanato normativa sulle Benefit Corpo-ration) che abbia assegnato dignitagrave giu-ridica a questa forma di impresa (Target 121)

il Piano ldquoIndustria 40rdquo redatto dal Mini-stero per lo Sviluppo Economico e fina-lizzato a promuovere lrsquoinnovazione dei processi produttivi e lrsquoadozione di nuo-vi modelli di business Sebbene i riferi-

menti alla sostenibilitagrave e alla produzione responsabile non siano resi in maniera esplicita il piano rappresenta una op-portunitagrave per le imprese per ridisegna-re i propri processi i propri prodotti e i modelli di business in unrsquoottica di soste-nibilitagrave (Target 121)

il Decreto 562018 Regolamento per lrsquoattuazione dello schema nazionale vo-lontario per la valutazione e la comu-nicazione dellrsquoimpronta ambientale dei prodotti denominato ldquoMade Green in Italyrdquo Il Regolamento stabilisce le mo-dalitagrave di funzionamento dello schema denominato ldquoMade Green in Italyrdquo (Tar-get 121)

lrsquoUNIPdR 492018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nel settore delle costruzioni - Linee guida allrsquoapplicazione del modello di responsabilitagrave sociale UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 512018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane ovvero impre-se a valore artigiano - Linee guida per lrsquoapplicazione del modello di responsa-bilitagrave sociale secondo UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

il 1deg Catalogo sussidi ambientali dannosi e favorevoli ndash 2017 stima dati 2016 se-conda edizione 2018 stima dati 2017 terza edizione 2019 stima dati 2018 (Target 12c)

il lancio della ldquoStrategia Nazionale Bioe-conomiardquo (42017) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2042017 ldquoCrite-ri calcolo tariffa puntuale rifiuti urbanirdquo (Pay-as-you-throw) (Target 125)

la Legge 1232017 ldquoImballaggi biode-gradabili per prodotti alimentari sfusirdquo (122017) (Target 122)

lrsquoUNIPdR 272017 ldquoLinee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per lrsquoinnovazione responsabilerdquo (Target 126)

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la Legge Gadda 166 del 2016 ha riorga-nizzato il quadro normativo con il con-trasto agli sprechi alimentari e il diritto di accesso al cibo la solidarietagrave sociale egrave lrsquoelemento strutturale della Legge con prioritagrave al consumo umano delle ecce-denze e poi al consumo animale e in ul-timo al compostaggio secondo la Food and drink hierarchy la Legge non preve-de una lista chiusa di prodotti ma con-sente di ritirare ogni genere alimentare (Target 123)

la Legge contro il caporalato (Legge 1992016) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2662016 ldquoCom-postaggio rifiuti organicirdquo (22017) (Tar-get 125)

UNIPdR 882020 ldquoRequisiti di verifica del contenuto di riciclato eo recuperato eo sottoprodotto presente nei prodot-tirdquo (Target 122)

UNIPdR 1152021 ldquoGestione del legno di recupero per la produzione di pannelli a base di legnordquo (Target 122)

UNIPdR 752020 ldquoDecostruzione selet-tiva - Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in unrsquoot-tica di economia circolarerdquo (Target 122)

UNIPdR 992021 ldquoLinee guida per il calcolo la riduzione e la compensazione delle emissioni di gas serra di organizza-zioni e prodotti e requisiti per i proget-ti di generazione di crediti di carboniordquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 182016 ldquoResponsabilitagrave so-ciale delle organizzazioni - Indirizzi ap-plicativi alla UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 252016 ldquoDieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo svi-luppo sostenibilerdquo (Target 123)

il divieto delle plastiche monouso via li-bera del Parlamento (Target 123)

lrsquoUNIPdR 1312015 ldquoSostenibilitagrave am-bientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della so-stenibilitagrave - Edifici residenzialirdquo (Target 122)

lrsquoUNIPdR 82014 ldquoLinee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi - Pianificazione progettazione realizza-zione e manutenzionerdquo (Target 121)

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Cittagrave per la circolaritagrave protocollo di in-tesa firmato tra il Ministero dellrsquoAmbien-te e le cittagrave di Bari Milano e Prato fina-lizzato alla promozione di iniziative che stimolino al riuso alla condivisione alla distribuzione e allrsquoestensione della vita dei beni ovvero alla diffusione dellrsquoeco-nomia circolare e a modelli di sviluppo piugrave sostenibili

Circular Economy for SMEs (CESME) promosso in Italia dalla Regione Emi-lia-Romagna attraverso ERVET ndash Agen-zia per lo sviluppo territoriale a Bologna e nella Cittagrave metropolitana di Bologna per lrsquoaccesso delle Piccole e Medie Im-prese (PMI) allrsquoeconomia circolare at-traverso il miglioramento delle politiche locali a loro supporto in particolare in-tende (i) indirizzare e migliorare lrsquoeffi-cacia degli strumenti politici in modo da supportare le PMI nel processo di cambiamento da metodi di produzione tradizionali a unrsquoinnovazione in chiave green e circolare (ii) identificare buo-ne pratiche ldquocircolarirdquo e (iii) definire un ldquopacchettordquo di supporto alle PMI nellrsquoac-cesso allrsquoeconomia circolare

Tool for Environmental Sound Product Innovation (TESPI) strumento web ad accesso gratuito per supportare la ri-progettazione ambientalmente con-sapevole di un prodotto esistente che prende in considerazione il ciclo di vita del prodotto le esigenze dei clienti e i prodotti dei concorrenti al fine di indi-viduare strategie di eco-progettazione per il miglioramento ambientale del pro-dotto analizzato

UN Global Compact una delle piugrave im-

portanti iniziative in termini di corporate sustainability

Global Reporting Iniziative19 che for-nisce un approfondito set di indicatori di sostenibilitagrave

ECESP European Circular Economy Stakeholder Platform

ICESP Piattaforma Italiana per lrsquoEcono-mia Circolare

Economia circolare e uso efficiente del-le risorse ndash Indicatori per la misurazione dellrsquoeconomia circolare consultazione pubblica del Ministero dellrsquoAmbiente del 2018 per la definizione di un modello italiano di misurazione della ldquocircolari-tagraverdquo Disponibile online documento post consultazione

Strumento per il mercato dellrsquoedilizia sostenibile dellrsquoUE lanciato dalla Com-missione europea con un sistema di indicatori chiave di performance ndash LE-VEL(S) ndash per misurare e valutare gli edi-fici sostenibili in Europa

La Green Economy in Emilia-Romagna presenta i risultati delle aziende green sul territorio dellrsquoEmilia-Romagna Lrsquoin-dagine ha rilevato le dinamiche del mon-do produttivo verso lrsquoeconomia verde

Organizzazioni imprese e cittadini

Concorso Best Performer dellrsquoEcono-mia Circolare di Confindustria

Progetto CircE - Le regioni europee per lrsquoeconomia circolare CircE (Euro-pean regions toward Circular Economy) coinvolge otto partner di livello sia re-gionale sia locale rappresentativi di di-verse situazioni sociali ed economiche europee Lombardia (Italia) Catalogna (Spagna) Bassa Slesia (Polonia) Pro-vincia di Gheldria (Paesi Bassi) London Waste and Recycling Board (Regno Unito) CD2E Agenzia di sviluppo della Regione Haute de France (Francia) Co-

14 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre organizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezio-ne asvisitgoal12

Istituzioni

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mune di Sofia Associazione dei comuni e delle cittagrave della Slovenia (Slovenia) Il progetto ha lo scopo di sostenere la dif-fusione dellrsquoeconomia circolare in Euro-pa coerentemente con il Piano drsquoazione economia circolare della Commissione Europea del 2015

Contratto dei metalmeccanici 2021 che prevede il diritto alla formazione e nuove forme di coinvolgimento dei lavo-ratori e di negoziazione nellrsquoorganizza-zione del lavoro e una piugrave attenta tutela delle donne

NeXt Indexreg egrave una metodologia elabo-rata da NeXt - Nuova Economia per Tut-ti e rivolta a imprese Emissione Tra-ding Scheme (ETS) Comuni scuole e universitagrave per conoscere e far emergere le strategie sostenibili delle imprese in linea con i principi della rendicontazione non finanziaria e secondo i criteri Envi-ronmental Social and Corporate Gover-nance (ESG) Lo strumento utilizzato egrave un questionario di Autovalutazione Partecipata composto da sei aree tema-tiche e da 30 indicatori di sviluppo so-stenibile selezionati e reputati prioritari dalle 42 organizzazioni e dai membri del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di NeXt Ognuno degli indicatori egrave collega-to a livello nazionale con i 12 domini del Benessere Equo e Sostenibile (BES) e a livello internazionale con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dellrsquoAgenda 2030 per creare un indice di riferimen-to condiviso decentralizzato e multista-keholder

Sistema di garanzia delle organizza-zioni di Commercio Equo e Solidale e sistema di certificazione dei prodotti equosolidali

Progetto ECCO - Economie Circolari di Comunitagrave promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che in 18 mesi ha coinvolto oltre 700 realtagrave territoriali 24 scuole e oltre tremila studenti in tutta Italia con lrsquoobiettivo di promuovere lrsquoe-conomia circolare attraverso percorsi formativi mirati a favorire da una parte un modello produttivo che punti alla ri-

duzione degli sprechi e dellrsquoinquinamen-to e dallrsquoaltra nuove forme di occupa-zione ECCO ha visto nascere 15 ldquopoli di economia circolarerdquo in tutta la peni-sola chiamati Rihub che per un anno e mezzo nonostante le difficoltagrave legate alla pandemia hanno organizzato corsi formativi ai green jobs focalizzandosi su diverse filiere sostenibili dallrsquoecotu-rismo allrsquoeco-ristorazione dal cicloturi-smo allrsquoapicoltura dalla rigenerazione di apparecchiature informatiche alle consegne sostenibili Oltre 600 i parte-cipanti alle formazioni il 10 dei quali appartenente a categorie fragili

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15 Proposte per una produzione sostenibile

Le politiche europee ed in particolare il Next Generation EU e di conseguenza il PNRR italiano finalizzano enormi flus-si finanziari verso unrsquoeconomia circola-re per rilanciare il sistema produttivo e favorire lrsquooccupazione chiedendo una forte svolta verso una transizione equa in linea con i principi dellrsquoAgenda 2030 Di conseguenza anche gli incentivi na-zionali allrsquoinnovazione per contribuire allo sviluppo sostenibile devono esse-re fortemente connessi alla transizione ecologica allo sviluppo dellrsquoeconomia circolare e a un impatto sociale positivo

Una grande spinta a una riconversione sostenibile viene dal Programma ldquoNext Generation EUrdquo deciso dal Consiglio europeo nel luglio 2020 che vale 750 miliardi di euro ndash finanziati da un debito in comune raccolto dalla Commissione europea LlsquoItalia dovrebbe ricevere 209 miliardi di euro Tutte le spese devono rispettare il principio del ldquonon nuocererdquo cosigrave da permettere allrsquoUE di allinearsi ai principi dellrsquoAccordo di Parigi ma il 30 del Fondo deve essere indirizzato specificamente al sostegno di iniziative green

Potenziare la transizione verso unrsquoeco-nomia circolare richiede di aumentare la collaborazione tra aziende di diversi ambiti produttivi con il pieno coinvol-gimento a tutti i livelli degli stakehol-der La revisione del sistema economi-co coinvolge tutti i suoi asset utilizzare energia e materie rinnovabili valorizzare le risorse mediante upcycling riuso rici-clo e mediante il mercato delle materie prime seconde estendere la vita uti-le di prodotti e processi mediante una progettazione e una manutenzione ad hoc progettare prodotti sulla base dei principi dellrsquoecodesign e nel rispetto di elevati standard di qualitagrave La transizio-ne allrsquoeconomia circolare egrave destinata ad accrescere lrsquoimpatto occupazionale Il successo delle iniziative per far dialoga-re domanda e offerta di scarti e materia prima seconda dipende dalla loro

ampliare il raggio drsquoazione degli inter-venti considerando lrsquoinsieme del siste-ma delle imprese alcuni provvedimenti sono infatti limitati a settori e territori specifici (anche in ragione delle risor-se disponibili) altri si concentrano sulla Pubblica Amministrazione perograve lrsquointe-ro mondo delle imprese ha bisogno di evolvere inserendo tecnologia e mo-dernizzazione nella propria gestione per migliorare efficienza produttivitagrave e impatto sociale e ambientale che sono i gap principali nei confronti dei Paesi competitori a fronte di un flusso di in-vestimenti a livello europeo di oltre 650 miliardi nei prossimi 10 anni per realiz-zare gli obiettivi di riduzione delle emis-sioni climalteranti del 55 egrave necessario avere una strategia di politica industriale in termini di capacitagrave produttiva (svilup-po delle fonti rinnovabili e delle tecno-logie per efficienza) che non vediamo al fine di una trasformazione del tessuto manifatturiero che limiti gli impatti so-cio-economici della transizione ecologi-ca

dare continuitagrave agli interventi per lo svi-luppo sostenibile abbracciando un oriz-zonte temporale di medio-lungo perio-do per dare certezze alle imprese e ai cittadini consentendo loro di aumentare la propensione a investire

aumentare nel tempo la dotazione finan-ziaria molte misure sembrano orientate nella giusta direzione ma hanno risorse limitate consapevoli della finitezza delle risorse comunque una scelta di prioritagrave e unrsquoattenta spending review aiutereb-bero a trovare le risorse per le azioni piugrave rilevanti

promuovere insieme con le associazio-ni datoriali e le organizzazioni del Terzo

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visibilitagrave solo coinvolgendo migliaia di sog-getti egrave possibile che nascano incontri pro-ficui tra chi offre e chi domanda circolaritagrave

Il GdL Goal 12 per quanto riguarda la produ-zione responsabile chiede ai decisori politici di

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Settore la sensibilizzazione e lrsquoaccom-pagnamento delle imprese affincheacute in-troducano la sostenibilitagrave ambientale e sociale tra gli obiettivi aziendali e di conseguenza valutino le proprie perfor-mance e quelle dei propri manager alla luce dei risultati ambientali e sociali ol-tre che di profitto

adottare misure di semplificazioni per evitare che eccessi burocratici frenino la realizzabilitagrave concreta dei provvedimen-ti

definire in relazione allo sviluppo delle rinnovabili una condivisione degli oneri vincolante con le Regioni in relazione agli impegni di sviluppo delle infrastrut-ture e degli impianti tale punto egrave cru-ciale per riscrivere il nuovo Piano Nazio-nale Integrato per lrsquoEnergia ed il Clima (PNIEC) al 2030 al fine di raggiungere i nuovi obiettivi del -55 di emissioni cli-malteranti

limitare la disposizione di decreti attua-tivi (specie se concertati tra dicasteri) puntando a norme compiute di imme-diata realizzazione percheacute la previsione di molti decreti attuativi rende lungo e complesso lrsquoiter di varo delle misure e sovente ne depotenzia la portata

identificare le Best Practice di sostenibi-litagrave e condividerle con altri Paesi identi-ficando e promuovendo soluzioni adat-te sulla base delle condizioni e risorse locali e delle esigenze di implementa-zione

realizzare politiche di sostegno per un vero sviluppo sostenibile da parte dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli in via di sviluppo

riequilibrare nellrsquoattuazione del Pro-gramma Next Generation EU il rapido procedere verso la transizione ecologi-ca con interventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale per non lasciare indie-tro nessuno

istituire un catasto pubblico sullrsquoutilizzo delle risorse suolo verde mobilitagrave in sharing sistema idrico

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile la riduzione degli sprechi e lrsquoutilizzo di materiali con crescente percentuale di riciclato la progettazione di prodotti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire azioni di riuso dei prodotti an-che attraverso piattaforme di scambio definendo una legge di riordino del set-tore dellrsquousato e del riutilizzo anche con partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera

investire nella sicurezza e nella qualitagrave alimentare nella bioeconomia circolare nella ricerca per la sostenibilitagrave nella tutela della fertilitagrave del suolo

promuovere un mix di misure volontarie (certificazione di sostenibilitagrave ambienta-le e sociale delle filiere di approvvigio-namento) e misure obbligatorie (obbli-go di due diligence di filiera)

definire una strategia di contrasto a tutti i livelli del ciclo di vita del cibo attraver-so le varie fasi di raccolta produzione distribuzione fino al consumo domesti-co per elaborare programmi di cambia-mento comportamentale

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Si riportano di seguito proposte specifiche del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici target (la sintesi definitoria egrave no-stra) dellrsquoAgenda 2030 per una produzione sempre piugrave responsabile

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

Target 122 per unrsquoeconomia sempre piugrave circolare per lrsquouso efficiente delle risorse naturali

Target 123 per contrastare lo spreco alimentare in linea con la strategia Farm to Fork

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rimuovere le barriere che ostacolano la gestione di eccedenze incertezza nor-mativa e capacitagravequalitagrave dei destinata-ri

investire in strutture e strumenti tecno-logici e sostenere anche con incentivi fi-scali (es pannelli solari bonus ecc) sia le aziende che gestiscono le ecceden-ze secondo la Food and Drink Material Hierarchy sia le organizzazioni profit o non-profit che in un processo di eco-nomia circolare riducono lo spreco ali-mentare rivalorizzando le eccedenze

sviluppare la filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori

investire in maniera mirata con un piano dedicato per il raggiungimento entro il 2023 di tale Target

promuovere la diffusione e il consoli-damento di una cultura orientata alla circolaritagrave in connessione anche con la Strategia per le aree interne a partire dallrsquoistruzione primaria per arrivare alla formazione continua dei lavoratori

capovolgere la logica economica di pro-duzione ponendo al centro lrsquoimpatto ambientale e sociale prima degli obietti-vi economici e di accrescimento del Pro-dotto Interno Lordo (PIL)

rendere effettiva una politica di investi-menti nel ciclo integrato dei rifiuti so-prattutto nel Mezzogiorno

sviluppare il sistema di contabilitagrave (cata-sto rifiuti ISPRA) con i flussi interregio-nali di rifiuti urbani

investire nelle infrastrutture per la di-stribuzione lo stoccaggio e lrsquoaccumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle smart grid nella digitalizzazione delle reti nelle comunitagrave energetiche di imprese cittadini e PA nei collegamenti elettrici con i Paesi europei e poi in fu-turo con lrsquoAfrica nellrsquoelettrificazione dei consumi nei punti di ricarica per veico-li elettrici e nelle stazioni di ricarica per i veicoli a idrogeno va ricordato che la rilevanza dellrsquoidrogeno (green) piugrave che per i veicoli rappresenta un obiettivo ri-levante per i settori industriali ldquohard to abaterdquo

incentivare le ldquoeconomie del riutilizzordquo esistenti

adottare politiche a favore della prepa-razione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti (es Decreti ldquoEnd of Wasterdquo)

progettare e produrre un packaging ri-dotto e riutilizzabile

progettare prodotti efficienti sotto il profilo delle risorse durevoli anche in termini di durata di vita e di assenza di obsolescenza programmata scomponi-bili riparabili riutilizzabili e aggiornabili noncheacute utilizzo di materiali ottenuti dai rifiuti nella loro produzione

utilizzare plastiche facilmente riciclabili e incentivare la plastica riciclata

promuovere una cultura della sostenibi-litagrave a livello aziendale e organizzativo

estendere alle medie imprese lrsquoobbligo di rendicontazione non finanziaria

analizzare e divulgare i vantaggi delle aziende che investono in sostenibilitagrave sociale e ambientale efficienza interna

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Target 124 per la gestione delle sostanze chimiche in tutto il loro ciclo di vita

Target 126 per pratiche sostenibili e infor-mazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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consenso di lavoratori clienti e fornitori innovazione e proattivitagrave riduzione del rischio reputazione fidelizzazione di segmenti di qualitagrave in crescita

modernizzare in chiave green con in-frastrutture verdi le aree produttive at-trezzate i distretti industriali e le reti di impresa

costituire poli tecnologici per lrsquoeconomia circolare e per la ricerca e lrsquoinnovazione per prodotti durevoli e riparabili

promuovere una legge che agevoli la due diligence sui diritti umani e ambientali

sviluppare partnership pubblico-private per sostenere la transizione verso mo-delli di produzione e consumo piugrave soste-nibili

realizzare politiche di ricerca e innovazione per sostenere e ldquocostruirerdquo una capacitagrave scientifica e tecnologica su nuovi paradigmi compatibili con lrsquouso pieno e rispettoso degli equilibri ecologici delle risorse endogene riproducibili in loco facendo emergere nuove produzioni e nuovi consumi in equilibrio tra essere umano e natura

promuovere partnership con i Paesi Terzi per migliorare gli standard di sostenibilitagrave sociale e ambientale e per aumentare la produttivitagrave riducendo la pressione sulle risorse naturali

definire norme e processi per evitare nel contesto economico nazionale e comunitario di deviare prodotti non sostenibili verso i mercati terzi

anticipare lrsquoimpegno dei Paesi industria-lizzati ad azzerare quanto prima le emis-

sioni di carbonio rispetto alla scadenza del 2030 assicurando una transizione equa per i lavoratori e le comunitagrave colpi-te dal cambiamento climatico e dal pro-cesso di decarbonizzazione con azioni e programmi per ridurre la povertagrave e per arginare le disuguaglianze nel godimen-to dei diritti umani

dare prioritagrave agli investimenti sulle ener-gie rinnovabili prodotte in maniera re-sponsabile e per la protezione sociale sostenendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro dignitosi e rispet-tosi dellrsquoambiente

investire nelle aree interne e nei parchi con interventi infrastrutturali materiali e immateriali e promuovere lo svilup-po locale garantendo reddito e presidio culturale attraverso il turismo sostenibi-le tutelando la biodiversitagrave e la resilien-za contro disastri naturali e cambiamen-ti climatici

destinare particolare attenzione alla montagna tutelando lrsquoapproccio agro-e-cologico nel rispetto delle specifiche caratteristiche orografiche e climatiche consapevoli che i costi di produzione sono maggiori e la quantitagrave dei prodotti minore prevedendo agevolazioni fisca-li per le attivitagrave agro-silvo-pastorali di montagna

puntare sui ldquoprodotti di qualitagraverdquo con produzioni tipiche animali e vegetali valorizzando DOP e IGP nellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna per fare cosigrave marketing territoriale

incentivare una celere transizione alle energie rinnovabili al fine di contrastare la crisi climatica pur consapevoli di spo-stare sovente lrsquoimpatto ambientale

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Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12a per un consumo e una produ-zione responsabile nei Paesi Terzi

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Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c una politica di superamento degli ingiustificati (ma complessi da ridur-re) sussidi ai combustibili fossili attraverso incentivi a fronte di investimenti per la de-carbonizzazione per26

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contabilizzare i consumi energetici o come erosione o come reintegrazione delle risorse naturali prelevate

ridurre rapidamente gli incentivi alle fonti fossili destinando le risorse rispar-miate agli interventi sociali di riconver-sione e sostegno alle fasce colpite

trasformare i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) in Sussidi Ambiental-mente Favorevoli (SAF) e in investimen-ti per supportare le filiere verdi e soste-nibili

E ancora a livello europeo

Dare rapida attuazione al Programma ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosa al Green Deal Europeordquo e al Programma ldquoNext Generation EUrdquo equilibrando lrsquoattenzio-ne a una transizione accelerata con in-terventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale

Dare rapida attuazione al ldquoPNRRrdquo e in particolare alle misure del ldquoJust Transi-tion Fund rdquo e di ldquoInvestEUrdquo per soste-nere la transizione ecologica nelle pic-cole e medie imprese

Prevedere un sistema di country by country report da parte delle aziende attivando la leva fiscale

Promuovere lrsquoarmonizzazione e lrsquoequi-tagrave fiscale tra i Paesi dellrsquoUE attraverso la lotta ai paradisi fiscali e il contrasto dellrsquoelusione e dellrsquoevasione fiscale delle imprese e dei cittadini

Inoltre a livello nazionale

Accelerare lrsquoattuazione della Strategia nazionale per le aree interne in partico-lare per le aree di montagna allinean-dola sempre piugrave ai principi e allo spirito dellrsquoeconomia circolare

Completare la riforma del Terzo Setto-re con lrsquoemanazione degli ultimi decreti delegati e avviarne la realizzazione fa-

vorendo lo sviluppo delle imprese socia-li

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile

promuovere la riduzione di sprechi e lrsquou-tilizzo di materiali con crescente percen-tuale di riciclato

promuovere la progettazione di prodot-ti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire le economie del riutilizzo e dellrsquousato

mappare le piattaformeiniziative giagrave esistenti per facilitare lrsquoincontro tra sog-getti complementari

facilitare la costituzione di partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera e favorire le pratiche di simbiosi indu-striale per ottimizzare risorse favorire lo sviluppo locale e creare occupazione attraverso aree produttive attrezzate organizzazione dei distretti eco-indu-striali realizzazione di reti di impresa e perseguendo un modello teso a incorag-giare e implementare percorsi di eco-nomia condivisa per generare vantaggi economici e competitivi delle aziende

promuovere ldquospeed networkingrdquo in oc-casione del Festival dello Sviluppo So-stenibile e una rete di facilitatori sul

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Seguono specifici approfondimenti realiz-zati con il contributo dei componenti del GdL 12

Approfondimento sullrsquoeconomia circolare

Egrave necessario accelerare la transizione ver-so unrsquoeconomia circolare attraverso lrsquoinno-vazione dei modelli di produzione delle im-prese con occupazione anche per soggetti normalmente esclusi dal mercato del lavoro prevedendo incentivi fiscali e lrsquoadozione del-le certificazioni ambientali EMASEcolabel UE in particolare

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territorio nazionale come le Camere di Commercio e le Associazioni Industriali

Per quanto riguarda specificatamente il riutilizzo la preparazione per il riutilizzo e la prevenzione dei rifiuti

in armonia con la gerarchia dei rifiuti re-alizzare un piano di investimenti incen-tivi e strumenti economici per rafforzare lrsquoeconomia del riutilizzo che egrave costituita da negozi dellrsquousato operatori ambulan-ti mercati dellrsquousato anche integrando-la in ottica di filiera con la preparazione per il riutilizzo con lrsquoobiettivo di rag-giungere il traguardo di almeno 8 kg di riutilizzo per abitante

ridurre lrsquoutilizzo dei volantini cartacei a fini promozionali

rafforzare le attivitagrave commerciali che si dedicano alla riparazione e al ricondizio-namento dei beni

introdurre norme contro la pratica dellrsquoobsolescenza programmata

favorire lo sfuso

disincentivare il doppio materiale di packaging negli imballaggi e comunica-re sempre il peso del packaging sul peso del prodotto venduto

premurarsi che le filiere siano trasparen-ti e che le risorse non siano accaparrate da soggetti criminali

Per la promozione la diffusione e il con-solidamento di una cultura dellrsquoecono-mia circolare

incoraggiare le aziende a misurare e a comunicare lrsquoimpatto socio-ambientale dei propri prodotti

formare competenze innovative per qualificare e riqualificare i lavoratori ver-so la produzione sostenibile

sostenere e rafforzare gli interventi di ldquoalternanza scuola lavorordquo che consen-tono la trasmissione di competenze nei diversi settori produttivi

rafforzare la normativa di sostegno nel-la fase di avvio delle start-up innovative e sostenibili privilegiando le donne e i giovani

attivare nelle Regioni e nelle Aree me-tropolitane percorsi di orientamento alla ripresa che uniscano due transizioni interconnesse quella green e quella di-gitale in una dimensione territoriale che declini la strategia di sviluppo dei terri-tori con una spinta dal basso capace di favorire specializzazioni innovative loca-li grazie a partnership di ampio respiro (interregionali) complementari crean-do cosigrave reti collaborative

perseguire attraverso il modello della quadrupla elica (universitagrave e centri di ri-cerca governo centrale e periferico set-tore privato e associazioni gruppi di cit-tadini che collaborano con altri soggetti al processo innovativo) lo sviluppo di ecosistemi socio-economici locali pro-speri adatti a favorire il salto di qualitagrave delle PMI locali sia sul piano della pro-duttivitagrave sia su quello della sostenibili-tagrave Uno sviluppo in linea con gli obiettivi del Next Generation EU ma anche con le raccomandazioni del Forum Disugua-glianze e Diversitagrave

incentivare il recupero delle aree e degli edifici dismessi e quindi la rigenerazione urbana consentendo un contenimento del consumo di suolo attraverso inter-venti su aree giagrave edificate ma non piugrave utilizzate con lrsquoevoluzione dei contesti su un mix funzionale di edilizia residen-ziale servizi e offerta economica

sviluppare servizi di e-commerce per la promozione di mercato delle PMI re-sponsabili

attuare il Regolamento europeo riguar-dante il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura in maniera tale da sfruttare i benefici ambientali ed economici che ne

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scaturiscono Ciograve deve prevedere lrsquoade-guamento degli impianti di affinamento esistenti o la realizzazione di nuovi e della rete di distribuzione in maniera da tale da poter massimizzare il riutilizzo stesso

Approfondimento sul sistema agroali-mentare

assicurare lrsquoimpiego da parte dellrsquoindu-stria agroalimentare di materie prime agricole non provenienti da deforesta-zione e prodotte nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali at-traverso lrsquoobbligo della ldquodovuta diligen-zardquo per tutti gli operatori coinvolti nelle filiere a rischio assicurando la tracciabi-litagrave e il monitoraggio della catena di for-nitura e incentivando la certificazione di sostenibilitagrave ambientale e sociale da parte di soggetti terzi accreditati

approvare la legge sullrsquoagricoltura biolo-gica ferma in Commissione Agricoltura del Senato

promuovere lrsquoadozione dellrsquoapproccio agro-ecologico per migliorare lrsquoequili-brio degli agroecosistemi ripristinare la fertilitagrave del suolo e la biodiversitagrave migliorare la qualitagrave delle acque ridur-re le emissioni di gas a effetto serra ad esempio adottando alcune pratiche agronomiche (come lrsquoinerbimento e il sovescio) e reimpiegando in azienda i residui dei processi colturali anche per la produzione di energia coerentemen-te con i principi dellrsquoeconomia circolare

sviluppare il ricorso alla chimica verde (bioprodotti) in grado di sostituire gli input chimici di sintesi in agricoltura fa-vorendo cosigrave il passaggio dal modello attuale di agricoltura industriale verso modelli piugrave sostenibili

sostenere la piantumazione di alberi non produttivi da parte sia di aziende agri-cole che Comuni soprattutto in pianura dove il paesaggio agricolo in generale egrave estremamente semplificato per con-sentire lrsquoutilizzo di macchine agricole di grandi dimensioni per favorire sia il

ripristino dellrsquoagrobiodiversitagrave sia la cat-tura del carbonio

favorire unrsquoagricoltura sostenibile e di prossimitagrave che non abbia effetti negati-vi sullrsquoambiente e sulla salute avviando un fattivo confronto con le categorie e con i territori

favorire lrsquoeconomia circolare dellrsquoacqua nella produzione agricola anche me-diante il ricorso per lrsquoirrigazione allrsquouso di fonti non convenzionali quali le acque reflue depurate in linea con lrsquoemana-zione del nuovo Regolamento europeo 7412020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dellrsquoacqua

Approfondimento per lrsquoestensione della rendicontazione non finanziaria

Ampliare il campo di applicazione della rendicontazione non finanziaria favo-rendola nei settori della distribuzione e delle utility e partecipate dallo Stato imprese di medie dimensioni (da 250 dipendenti) e delle societagrave attive in set-tori ad alto impatto ambientale incorag-giando la modalitagrave di bilancio integrato

Potenziare il sostegno finanziario ai produttori responsabili

allineare gli operatori finanziari agli Obiettivi di sviluppo sostenibile in at-tuazione dellrsquoAgenda 2030 promuoven-do investimenti che integrano i criteri ESG con orizzonte di lungo periodo per la transizione verso modelli economici low-carbon attraverso strumenti di fi-nanza sostenibile e responsabile

favorire sia trasferimenti di risorse fi-nanziarie dalle banche al sistema delle imprese (comprese le PMI e il Terzo Set-tore) finalizzati a interventi per la soste-nibilitagrave sia lo sviluppo del microcredito

potenziare lrsquoofferta di strumenti finan-ziari rivolti a organizzazioni no profit imprese sociali enti del Terzo Settore organizzazioni for profit a vocazione so-ciale e societagrave benefit

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sviluppare unrsquoofferta di retail banking e assicurativo favorevole a comportamen-ti virtuosi e consentire a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) partecipazioni di capi-tale in PMI che presentano un piano di cambiamento per la sostenibilitagrave

Approfondimento sul contrasto agli sprechi alimentari

attuare la Decisione Delegata del 3 mag-gio 2019 per la misurazione degli spre-chi alimentari obbligatoria dal 2020 e attuare se pur in modo facoltativo la misurazione delle eccedenze alimentari

rifinanziare lrsquoart 12 della Legge 16616 ldquoFinanziamento degli interventi per la riduzione dei rifiuti alimentarirdquo

dare mandato al ldquoTavolo aiuti alimentari indigenti e lotta allo spreco alimentarerdquo previsto dalla Legge 16616 e insediato al MIPAAF di redigere un position paper nazionale della Strategia Farm to Fork

favorire lrsquoadozione di certificazioni di sostenibilitagrave ambientale e sociale del-la produzione alimentare che tengano conto anche del ricorso a fonti non con-venzionali per lrsquoirrigazione o alla misura-zione degli usi

promuovere in tutti gli ambiti istituzio-nali amministrativi nelle autoritagrave sanita-rie filiere agro-alimentari consumatori e organizzazioni no profit le ldquoRacco-mandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimentarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari il 12 di-cembre 2019

estendere il principio di Responsabilitagrave Estesa del Produttore (REP) a nuovi set-tori produttivi

normare la dichiarazione ambientale di prodotto e promuovere il BES in im-presa come reporting non finanziario (a partire dalle PMI)

normare i claim ambientali al fine di tu-telare i consumatori rispetto a dichiara-zioni potenzialmente ingannevoli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale e sociale dei prodotti

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Approfondimento sulla promozione della di-gnitagrave del lavoro

promuovere la partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali in attuazione dellrsquoart 46 della Costituzione

promuovere nelle amministrazioni e nelle

imprese profit e no profit lrsquoarmonizzazio-ne tra vita e lavoro anche attraverso un uso corretto dello smart working e altre forme di flessibilitagrave dellrsquoorario

promuovere la HRDD (Human right due di-ligence) e diffonderne la cultura presso le imprese promuovere anche una legge na-zionale che recepisca la HRDD

promuovere il ricorso da parte delle im-prese a forme di certificazioni del rispetto dei diritti dei lavoratori (ISO SA 8000 ISO OHSAS 18001 sostituita dalla norma ISO 45001 su salute e sicurezza sul lavoro No-Cap ecc)

estendere alla dimensione sociale e al set-tore privato i requisiti per il Green Public Procurement (GPP) giagrave obbligatorio per gli enti pubblici secondo il Codice sugli Appal-ti

adozione della legislazione europea di pre-venzione e contrasto alle Unfair trading practices (Direttiva 2019633)

Approfondimento sulla responsabilitagrave del produttore

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NOTE

1 Giovannini E Lrsquoutopia sostenibile Laterza Bari 20182 Dragonetti G Trattato delle virtugrave e dei premi Feltrinelli Milano 20183 Becchetti L Una nuova economia egrave possibile Albeggi editore Roma 20144 Elsevier Sustainable Production and Consumption wwwjournalselseviercomsustainable-pro-duction-and-consumption5 Siamo consapevoli che conseguire gli 11 Target del Goal 12 non comporta conseguire una produzione e consumo responsabile percheacute ben altri dovrebbero essere i Target (soprattutto per un vero consumo respon-sabile) Infatti questi Target da soli non paiono atti a conseguire unrsquoeconomia veramente al servizio di tutti nel rispetto dei limiti del Pianeta Tuttavia perseguirli puograve comunque dare un contributo utile nella direzione giusta Quello che occorre nel complesso egrave un grande salto di consapevolezza ed un profondo cambiamento culturale tanto negli operatori economici quanto nei cittadini 6 COM(2007) 414 (COM(2012) 673 Blue Print7 COM(2015) 614

8 httpdocumenticameraitappscommonServicesdocubridgeashxurl=COM_2020_102_3_IT_ACT_part1_v2pdfampp=Atti20Ue5CCommissione20Ue5Cpdf5C20205C0320-20MARZO

9 httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=OJL2019248FULLampfrom=EN

10 httpseceuropaeufoodsystemfiles2021-05fs_eu-actions_action_platform_key-rcmnd_enpdf

12 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2020051920G00052sg

13 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2019121319G00148sg

14 wwwgazzettaufficialeiteliid2018052918G00078sg

15 httpswwwmitegovitpaginacatalogo-dei-sussidi-ambientalmente-dannosi-e-dei-sussidi-ambientalmen-te-favorevoli

16 wwweuroparleuropaeunewsitagendabriefing2019-03-251divieto-delle-plastiche-monouso-via-libe-ra-del-parlamento

17 circulareconomyeuropaeuplatform

18 wwwicespit

19 indicatoricircolariconsultazioneminambienteitdocumento-post-consultazione

20 httpswwwgbcitaliaorglevel-s

21 httpimpreseregioneemilia-romagnaitentra-in-regionedocumenti-di-programmazionecopy_of_Ervet_Volume_Green_Economy_WEB_2018pdf

22 economiacircolareconfindustriaitconcorso-best-performer-delleconomia-circolare-partita-la-valutazio-ne-delle-candidature

23 wwwinterregeuropeeucirce

24 wwwnexteconomiaorg

25 Il problema principale dellrsquoItalia nello sviluppo delle RES egrave che a causa dellrsquoeffetto nimby sulle infrastrutture dorsali il Paese egrave diviso in due (vedasi ultimo piano decennale TERNA) con tanta produzione a Sud e tanto consumo a Nord Prima di collegarci al Nord Africa meglio fare le reti in Italia E se non riusciamo a sviluppare i 6GW annui necessari per ottemperare il pacchetto fit for 55 in via sussidiaria sarebbe meglio sviluppare e importare anche se questo egrave poco coerente con gli obiettivi di circolaritagraveproduzione di prossimitagrave26 Egrave necessario fare attenzione alla disciplina in materia di aiuti di Stato energia e ambiente COM2002015UE e i Reg 7082019 per evitare azioni non coordinate a livello UE con il rischio di impatti su delocalizzazione di settori strategici27 Interviene per le aree che hanno lrsquoesigenza di chiudere produzioni carbonintensive per ovviare ai relativi impatti sociali28 Lrsquoacronimo ESG sta per Environmental Social and Governance ossia ambientale sociale e buon governo e si riferisce alle tre dimensioni di performance aziendale integrate per la creazione di valore economico per gli investitori29 Il BES egrave lrsquoindicatore di benessere equo e sostenibile utilizzato per valutare il progresso di una societagrave non solo dal punto di vista economico come ad esempio fa il PIL ma anche sociale e ambientale e corredato da misure di disuguaglianza e sostenibilitagrave

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21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile

Lrsquoacquisto e lrsquouso di oggetti non ha un impatto solo economico ma assolve un ruolo importante per il mantenimento dellrsquoordine e del legame sociale delle comunitagrave Il consumo riunisce una plu-ralitagrave di significati e di funzioni sociali veicolo per creare e mantenere la pro-pria identitagrave individuale strumento per tessere relazioni sociali e linguaggio che consente di comunicare la propria visio-ne del mondo distinguendosi dagli altri

La crescita culturale verso il consumo responsabile pone una sfida ripensa-re il consumo tradizionale passando da una logica del prezzo piugrave conveniente a unrsquoattenzione ai bisogni delle persone nel rispetto dellrsquoambiente

Il Consumo Responsabile infatti pre-suppone un nuovo paradigma econo-mico dove i consumatori sono con-sum-attori (prosumerco-produttori) le imprese sono impegnate dal punto di vista sociale ambientale e consume-rista e le istituzioni dialogano con la comunitagrave locale In tale contesto il con-sumo responsabile subordina le caratte-ristiche tangibili del bene (o del servi-zio) a valutazioni di ordine etico sociale ambientale e consumerista prestando forte attenzione alla qualitagrave sociale del bene ovvero al rispetto dei diritti dei lavoratori dei diritti umani e dei diritti dei consumatori Particolare attenzione si pone a evitare lrsquoimpatto negativo dal punto di vista finanziario ambientale e sociale (ad es lo sfruttamento del lavo-ro minorile attivitagrave antisindacali vendi-ta di armi illeciti o frodi finanziarie col-lusione con regimi dittatoriali pubblicitagrave ingannevole clausole vessatorie ecc)

La scelta consapevole del consumato-re puograve tramutarsi talvolta in diffidenza verso pratiche di produzione ritenute non sicure ancorcheacute invece benefiche per lrsquoambiente e lrsquoeconomia poicheacute non adeguatamente conosciute Ne egrave un esempio la diffidenza dei consumato-ri allrsquoacquisto di prodotti alimentari ir-rigati con reflui trattati anche a fronte della difformitagrave normativa in materia sul territorio dellrsquoUnione oppure a prodot-ti contenenti olio di palma sostenibile certificato da enti terzi accreditati qua-li ad esempio la Roundtable on Sustai-nable Palm Oil (RSPO) non proveniente da deforestazione e rispettosi dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali Egrave importante quindi unrsquoadeguata infor-mazione e sensibilizzazione sui temi del consumo responsabile e consapevole

Il Consumo Responsabile puograve assumere varie declinazioni

il consumo critico informato e ragio-nato e quindi consapevole attraverso lrsquoacquisto di beni e servizi da imprese responsabili che ad esempio non sfrut-tano il lavoro minorile non inquinano lrsquoambiente o adottano strategie filantro-piche solo per fini comunicativi

il risparmio e lrsquoinvestimento in chiave responsabile premia istituti finanziari sostenibili che non investono in settori controversi o che svolgono attivitagrave di engagement e screening delle imprese che operano in questi settori per pro-muovere attraverso lrsquoimposizione di standard minimi produzioni responsa-bili che possano garantire investimenti sostenibili

il ricorso al commercio equo e solida-

2 CONSUMO RESPONSABILE

ldquoIl Consumo Responsabile egrave unrsquoazione di consumo e risparmio in cui lail citta-dinao consum-attore informato e consapevole valuta non solo la qualitagrave e il prezzo dei prodotti e dei servizi ma anche il valore sociale in essi contenuto e lrsquoimpatto ambientale dellrsquoimpresa che li produce tutelando il proprio interesse

e quello della collettivitagrave nel medio e lungo periodordquo

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le forma di commercio che promuove giustizia sociale ed economica sviluppo sostenibile rispetto per le persone e per lrsquoambiente attraverso il commercio la crescita della consapevolezza dei con-sumatori lrsquoeducazione lrsquoinformazione e lrsquoazione politica

gli stili di vita basati sulla sobrietagrave del consumo e il non spreco alimentare e come le pratiche di consumo caratteriz-zate da attenzione al risparmio energe-tico anche di materie prime e al recupe-ro e riutilizzo di beni

altre forme di consumo come ad esem-pio la partecipazione a gruppi di acqui-sto solidale il turismo responsabile le buone pratiche dellrsquoeconomia della con-divisione ecc

il risparmio e lrsquoinvestimento sostenibile e responsabile come la sottoscrizione di fondi di risparmio conti correnti e obbli-gazioni che includano valore sociale ed ambientale con ricadute sul territorio in grado di supportare progetti a carattere socio-ambientale o a sostenere i Paesi in via di sviluppo

22 Analisi di contesto

NellrsquoAgenda Europea dei Consumatori vengono definiti quattro obiettivi prin-cipali di cui uno strategico il migliora-mento degli aspetti dellrsquoinformazione sui prodotti e servizi offerti egrave necessario per supportare la reale implementazio-ne delle scelte politiche per uno svilup-po sostenibile

Tra le sfide future tenendo conto dei mutamenti dellrsquoeconomia e della societagrave lrsquoAgenda affronta il tema del consumo sostenibile con queste parole ldquoI consu-mi in aumento in tutto il mondo hanno accentuato la pressione sullrsquoambiente contribuendo anche al cambiamento cli-matico e accresciuto la concorrenza per le risorse I consumatori sono sempre piugrave consapevoli delle conseguenze per lrsquoambiente dei loro modelli di consumo e devono essere incoraggiati da iniziati-

ve pubbliche e private ad adottare com-portamenti di consumo piugrave sostenibili I consumatori devono essere messi in gra-do di compiere scelte sostenibili e sane che permettano di ridurre i costi per seacute stessi e per la societagrave nel suo insieme I consumatori hanno il diritto di sapere quale impatto ambientale avranno du-rante tutto il loro ciclo di vita i prodotti (beni e servizi) che intendono acquista-re Devono essere aiutati a individuare le scelte realmente sostenibili Sono neces-sari strumenti efficaci per proteggerli da informazioni sullrsquoambiente e sulla salute fuorvianti e infondate La domanda di prodotti sostenibili da parte dei consu-matori puograve favorire la crescita e la con-correnza rendendo cosigrave piugrave disponibili e accessibili tali prodotti e premiando le imprese che offrono beni e servizi di qualitagrave con minore impatto ambientalerdquo

Tale approccio appare oggi incompleto percheacute allrsquointerno del tema della soste-nibilitagrave ignora la dimensione sociale in-globata nei prodotti e servizi una tale definizione di consumo sostenibile non misura la qualitagrave del lavoro lungo tutta la filiera produttiva (quanto lavoro nero o sottopagato) lrsquoinclusione delle diversitagrave sul lavoro le pari opportunitagrave la crescita professionale e personale la possibilitagrave di una vita degna e dignitosa

Per perseguire una vera trasformazione verso la sostenibilitagrave egrave urgente soprat-tutto in questa fase di riorientamen-to post-pandemia una forte spinta dal basso innescata dai cittadini che da de-stinatari passivi devono diventare sog-getti attivi capaci di influenzare lrsquoanda-mento del mercato con le proprie scelte di acquisto intervenendo sulle strategie di istituzioni e imprese per una vera at-tenzione alla dimensione sociale nei li-miti delle risorse ambientali per tutti

Il cittadino-consumatore in questa fase storica puograve sfruttare le opportunitagrave of-ferte anche dalle nuove tecnologie fa-vorire forme di aggregazione della do-manda capaci di raggiungere una scala economica soddisfacente e ribaltare il paradigma economico attuale a partire da nuovi modelli di consumo Il consu-

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matore puograve scegliere di sostenere un modello economico sempre piugrave orien-tato a una sostenibilitagrave complessiva economica sociale e ambientale ossia integrale grazie a una rinnovata consa-pevolezza che implica unrsquoassunzione di responsabilitagrave nei confronti della collet-tivitagrave che intendiamo sempre propositi-va e non di contrasto

Lrsquoapproccio al consumo responsabile espresso nel Goal 12 se esprime una visione etica per lo sviluppo sostenibi-le costituisce anche un ldquoauto-interesse lungimiranterdquo capace di armonizzare i diritti del cittadinolavoratore con quelli del cittadinoconsumatore

Sollecitare il consumatore a esercitare lrsquoatto di consumo con consapevolezza egrave interesse anche delle imprese (beni e servizi) impegnate verso un reale per-corso di sostenibilitagrave percheacute le premia nelle scelte drsquoacquisto dei propri clienti e nella fidelizzazione al marchio lrsquoaspet-to reputazionale comporta ritorni com-merciali nel medio e lungo periodo La letteratura scientifica richiama poi an-che molti altri vantaggi della sostenibi-litagrave per le imprese come ben riportato nelle Linee guida per la rendicontazione di sostenibilitagrave per le PMI di Confindu-stria

Un consumatore consapevole infor-mato educato a scegliere fruitore di buona comunicazione sulla sostenibilitagrave delle imprese che non si rivolge a pro-dotti contraffatti o scadenti orienta di conseguenza i propri atti drsquoacquisto ed egrave anche spesso disposto a sostenere un piccolo sovrapprezzo

Le associazioni dei consumatori e della societagrave civile sono chiamate a raccoglie-re questa importante sfida anche per-cheacute rappresentano istanze di consuma-tori sempre piugrave informati ed esigenti e pertanto operano per la crescita della consapevolezza dei singoli organizza-no forme di mobilitazione non solo per la tutela dei diritti sociali e ambientali ma anche per la costruzione di ldquoretirdquo ca-paci di incidere nei processi economici Le associazioni sono cosigrave chiamate a in-

terpretare e rappresentare le richieste di consumatori che si orientano verso scelte valoriali che vanno oltre alla pura logica di convenienza economica I con-sumatori responsabili infatti si rendono conto che devono conciliare i loro ruoli di vita di cittadino-lavoratore-consu-matore con scelte consapevoli che non ledano la qualitagrave di vita di unrsquoaltra pro-pria dimensione Lrsquoobiettivo ambizioso egrave quello di far diventare i consumatori per lrsquoeconomia quello che gli elettori sono per la politica attori responsabili pro-muovendo il ldquovoto col portafogliordquo nelle proprie scelte di consumo quotidiano proprio come se fosse unrsquourna elettora-le

Ad esempio la scelta di ldquospostarerdquo le proprie scelte di consumo a favore dei prodotti del Commercio Equo e Solida-le da parte dei cittadini responsabili (e delle istituzioni) puograve favorire il raggiun-gimento degli Obiettivi di sviluppo so-stenibile Il Fair Trade da oltre 50 anni lavora per garantire prodotti (alimenta-ri abbigliamento cosmesi bomboniere articoli per la casa ecc) che in tutte le fasi di produzione e commercializza-zione rispettano lrsquoambiente e i lavora-tori (attraverso un sistema di controlli e certificazione dei prodotti e delle or-ganizzazioni internazionalmente rico-nosciuto) Trasparenza democrazia attenzione ambientale inclusione delle minoranze pari opportunitagrave progetti di sviluppo sociale ed educativo sia nel Sud che nel Nord del mondo sono i principi che caratterizzano il Commercio Equo e Solidale e che si ritrovano nei prodotti venduti in tutta Europa nelle Botteghe del Mondo (i punti vendita ldquospecializza-tirdquo) e negli scaffali di tanti negozi tradi-zionali o dei supermercati Il Commercio Equo e Solidale oggi non egrave piugrave soltan-to focalizzato sui prodotti dal Sud del mondo ma anche sui prodotti italiani realizzati nel rispetto degli stessi criteri per promuovere anche nel nostro Pae-se uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle persone e dellrsquoambiente

Altro esempio concreto la promozio-ne del consumo di prodotti contenenti olio di palma sostenibile certificato dal-la Roundtable on Sustainable Palm Oil

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(RSPO) lrsquoiniziativa globale multi-sta-keholder nata nel 2004 che definisce gli standard per la produzione di olio di palma nel rispetto dellrsquoambiente e delle comunitagrave locali oggi il sistema volonta-rio di certificazione piugrave autorevole e dif-fuso I membri di RSPO e i partecipanti alle sue attivitagrave provengono da molti di-versi contesti (coltivatori trasformatori e commercianti produttori di beni di consumo e distributori commerciali di prodotti a base di olio di palma istitu-zioni finanziarie e tra i fondatori 48 ONG ambientali e sociali compreso il WWF) La visione di RSPO egrave ldquotrasformare i mer-cati rendendo lrsquoolio di palma sostenibile la normardquo I Principi e i Criteri RSPO si raccordano ai tre pilastri della Teoria del Cambiamento (TOC) di RSPO -People Prosperity Planet - collegati agli Obiet-tivi di sviluppo sostenibile

Promuovere un consumo sostenibile consapevole di essere strumento di ri-equilibrio e di giustizia nella societagrave attento alla qualitagrave del lavoro e allrsquoam-biente richiede un forte impegno di for-mazione dei giovani e degli adulti

La sostenibilitagrave si applica in modo fles-sibile a seconda dei territori e delle cir-costanze e riconosce i limiti oggettivi alla capacitagrave di carico del nostro piane-ta tenendo conto del numero di perso-ne che lo abitano del loro stile di vita dei livelli di produzione dellrsquoimpiego di energia e materie prime dei consumi e della produzione di rifiuti Riprogettare un modello economico consente di non dilapidare il patrimonio che abbiamo ereditato e assicura alle prossime ge-nerazioni una qualitagrave di vita che non sia peggiore della nostra

Unrsquoimportante componente del consu-mo responsabile egrave la lotta allo spreco alimentare Secondo il Politecnico di Milano ogni anno in Italia vengono ge-nerate circa 56 milioni di tonnellate di eccedenze Di queste meno del 10 egrave recuperato in donazioni il resto egrave spre-co (equivalente al 154 dei consumi ali-mentari) Per il solo settore alimentare nelle case degli italiani si bruciano 12 mi-liardi di euro che corrispondono a ton-

nellate di alimenti che potrebbero anco-ra essere consumati NellrsquoAgenda 2030 il tema dello spreco alimentare egrave presente in piugrave Goal nel 2 (Sconfiggere la fame) nellrsquo11 (Cittagrave e comunitagrave sostenibili) e nel 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sani-tari) Infatti le questioni alimentari in-tersecano tutti gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 Nel 2016 nel position paper della task force Onu sullrsquoEconomia Sociale e Solidale relativo al raggiungimento degli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 venne inse-rito nel Goal 12 (Consumo e produzione responsabili) anche il Target 123 relati-vo a perdite e sprechi alimentari (Entro il 2030 dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di pro-duzione e di fornitura comprese le per-dite del post-raccolto)

23 Normative di riferimento

Europa

Il regolamento delegato (UE) 20211374 della Commissione che modifica lrsquoal-legato III del Regolamento (CE) n 8532004 del Parlamento europeo e del Consiglio sui requisiti igienici specifici per gli alimenti di origine animale egrave sta-to pubblicato il 20 agosto 2021 (data di entrata in vigore 9 settembre 2021) Al fine di facilitare la ridistribuzione sicura della carne da parte dei Banchi Alimen-tari e di altri enti caritativi tale regola-mento consente il congelamento della carne al dettaglio a determinate condi-zioni

Il Regolamento (UE) 2021382 della Commissione del 3 marzo 2021 che ha introdotto modifiche al Regolamento (CE) n 8522004 del Parlamento euro-peo e del Consiglio sullrsquoigiene dei pro-dotti alimentari) per promuovere e faci-litare le pratiche di donazione di alimenti sicuri Le modifiche apportate allrsquoallega-to II del Regolamento comprendono un nuovo capitolo sulla ridistribuzione de-gli alimenti che affronta come le date di ldquoscadenzardquo e ldquoda consumarsi preferibil-mente entrordquo devono essere applicate

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nel contesto della ridistribuzione degli alimenti senza compromettere la sicu-rezza alimentare e quali aspetti devono essere presi in considerazione nella va-lutazione della sicurezza alimentare

La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio ldquoNuova agenda dei consumatori ndash raf-forzare la resilienza dei consumatori per una ripresa sostenibilerdquo COM(2020) 696 final di novembre 2020

Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il ri-utilizzo delle acque reflue a scopo irri-guo al fine di limitare lo stress idrico e ridurre gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori Il Regolamento tra lrsquoaltro impone obblighi di garantire trasparen-za e pubblico accesso alle informazio-ni online sulle pratiche di riutilizzo delle acque al fine di aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti delle pratiche di riutilizzo

Strategia ldquoDal produttore al consuma-tore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futuro (Farm to Fork Strategy)rdquo COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020 per il miglioramento dellrsquoaccesso a cibi sani e sostenibili da parte dei consumatori e la definizione di nuove norme per lrsquoetichettatura di so-stenibilitagrave

Il Nuovo Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare (COM202098 final) adottato dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020

UNI ISO 220592021 ndash ldquoLinee guida sulle garanzie per i consumatorirdquo

Direttiva UE 2019633 contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroali-mentare Lrsquoobiettivo egrave il raggiungimento della paritagrave di forza contrattuale tra for-nitore inteso come qualsiasi produttore agricolo o persona fisica o giuridica che vende prodotti agricoli e alimentari e cliente cosigrave da creare un livello minimo comune di tutela negli Stati membri per

combattere pratiche commerciali scor-rette

Decisione delegata (UE) 20191597 del-la Commissione del 3 maggio 2019 che integra la Direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio

ldquoRaccomandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimen-tarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari 12 dicembre 2019

Il Regolamento (UE) 20182026 della Commissione del 19 dicembre 2018 che modifica lrsquoAllegato IV del Regolamento (CE) n 12212009 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio sullrsquoadesione vo-lontaria delle organizzazioni a un siste-ma comunitario di ecogestione e audit (EMAS)

Il Regolamento 20171369 del Parlamen-to europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 che istituisce un quadro per lrsquoeti-chettatura energetica e che abroga la direttiva 201030UE

Regolamento europeo 6792016 per la Protezione dei Dati Personali General Data Protection Regulation (GDPR) re-cepito in Italia con Decreto Legislativo 10 agosto 2018 n 101 che intende dare pari dignitagrave ai diritti degli individui che intendano proteggere i propri Dati Per-sonali in tutta lrsquoUE in modo omogeneo

Raccomandazione 2013179UE sulle Environmental Footprint

Regolamento UE Ecolabel 201066UE

Direttiva EuP - Energy-using Pro-ducts (cosiddetta EcoDesign Directive) 2009125CE

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Italia

Gli interventi istituzionali nazionali rara-mente agevolano o si coordinano con le azioni di mercato dal basso dei cit-tadini e degli operatori economici que-sti possono invece forzare e accelerare i processi trasformativi verso una vera sostenibilitagrave rompendo le resistenze del sistema produttivo mancano infat-ti politiche di incentivo e sostegno alle pratiche di consumo sostenibili

Legge di Bilancio 2021 Target 128 com-ma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale comma 752 per lrsquouso consapevole della risorsa idrica commi 760-766 a soste-gno delle Zone Economiche Ambientali commi 767-769 per sistemi di misurazio-ne puntuale dei rifiuti conferiti da utenze domestiche al servizio pubblico commi 770-771 promuovono le compostiere di comunitagrave accrescendo la consapevo-lezza dei cittadini sullrsquoimportanza del ri-ciclo commi 1084-1085 sulla plastic tax accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Legge di Bilancio 30 dicembre 2020 n 178 che al comma 661 accresce la con-sapevolezza dei cittadini sul proprio impatto ambientale in base alle scel-te di trasporto pubblicoprivato pro-muovendo lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale Al comma 752 promuove lrsquouso consa-pevole della risorsa idrica e accresce la consapevolezza dei cittadini sullrsquoimpor-tanza dellrsquoacqua come risorsa pubblica Ai commi 760-766 incentiva nelle Zone Economiche Ambientali il vuoto a ren-dere per i liquidi alimentari con lrsquoobiet-tivo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e di favorirne il riutilizzo accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Art 3-bis della Legge n 122019 - Eti-chettatura alimenti modificata la nor-mativa concernente il luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari (obbligatorietagrave origine dei prodotti)

Regolamento Consob sulla comunica-zione di informazioni di carattere non finanziario adottato con delibera n 20267 del 18 gennaio 2018

Decreto Ministeriale 1422017 ldquoSperi-mentazione vuoto a rendererdquo (Deposit Refund System) (Target 122)

Rapporto sul capitale naturale (12017 22018 32019) (Target 128)

Disciplina dellrsquoindicazione obbligatoria nellrsquoetichetta della sede e dellrsquoindiriz-zo dello stabilimento di produzione o se diverso di confezionamento ai sen-si dellrsquoarticolo 5 della legge 12 agosto 2016 n 170rdquo - Decreto Legislativo 15 settembre 2017 n 145

Decreto Legge 20 giugno 2017 n91 di recepimento Direttiva europea 2015720 articolo 226ter per la pro-gressiva riduzione della commercializ-zazione delle borse di plastica

Decreto Legislativo del 3 agosto 2017 n 129 di recepimento della Direttiva UE MIFID 201465UE sulla trasparenza dei costi dei prodotti finanziari e assicurativi e nuovo regime delle responsabilitagrave ver-so il consumatore del produttore e della filiera della distribuzione

Legge 27 dicembre 2017 n 205 lrsquoAutori-tagrave per lrsquoEnergia Elettrica il Gas e il Siste-ma Idrico (AEEGSI) egrave diventato ARERA Autoritagrave di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con attribuzione di compiti di regolazione anche nel settore dei ri-fiuti anche differenziati urbani e assimi-lati

Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 n 254 in recepimento della Direttiva euro-pea 201495 per quanto riguarda la co-municazione di informazioni di caratte-re non finanziario e di informazioni sulla diversitagrave da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni

Decreto Legislativo 19082016 n166 ldquoDisposizioni concernenti la donazione

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e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietagrave socia-le e per la limitazione degli sprechirdquo

ldquoCarta di Milanordquo (2015) per sollecita-re decisioni politiche che consentano il raggiungimento dellrsquoobiettivo fonda-mentale di garantire un equo accesso al cibo per tutti

ldquoCarta di Bologna per lrsquoambiente Le Cit-tagrave metropolitane per lo sviluppo soste-nibilerdquo (2015) nellrsquoambito dellrsquoAgenda 2030 delle Nazioni Unite Impegni in 8 settori per la difesa dellrsquoecosistema ri-duzione dei rifiuti e riciclo protezione del suolo e rigenerazione urbana pre-venzione del rischio di disastri generati dai cambiamenti climatici transizione energetica qualitagrave dellrsquoaria e riduzione delle polveri sottili tutela delle acque e del verde urbano mobilitagrave sostenibile

ldquoCodice del Consumordquo 6 settembre 2005 n206 e successive modifiche aggiornato da ultimo con le modifiche apportate dal DL 16 luglio 2020 n 76 convertito con modificazioni dalla L 11 settembre 2020 n 120

24 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre orga-nizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezione del sito asvisitgoal12

Istituzioni

Ministero dello Sviluppo Economico DG Lotta alla ContraffazionendashUfficio Italiano Brevetti e Marchi per interagi-re con i consumatori giovani adulti e senior nella corretta informazione sui rischi legati alla contraffazione sullrsquou-tilizzo degli strumenti di tutela della Proprietagrave IntellettualeIndustriale e sul-la diffusione della cultura della legalitagrave contro il mercato del falso

Corso interagenziale sullrsquoattuazione del Green Public Procurement (GPP) nel Sistema Nazionale per la Prote-zione dellrsquoambiente (SNPA) Il corso egrave stato attivato nel 2018 in modalitagrave e-le-arning inizialmente allrsquointerno del SNPA e realizzato da ISPRA con lrsquoobiettivo di fornire un quadro di riferimento gene-rale degli indirizzi comunitari in materia di Sustainable Consumption and Pro-duction

Corso di formazione specialistica a distanza (FAD) in tema di GPP re-alizzato dal MATTM nellrsquoambito del progetto ldquoCreiamo PArdquo Green Public Procurement strumenti e metodi per lrsquoapplicazione dei CAM negli appalti del-la PA (2020)

Esempi virtuosi del nostro Paese in ma-teria di sensibilizzazione dei cittadini al riutilizzo sicuro delle acque in agricol-tura (Milano Puglia Sicilia) valorizzati dalle Linee guida europee sul riuso delle acque A Milano ad esempio lrsquoimpianto di trattamento di Nosedo egrave aperto per visite programmate in particolare per le scuole o le istituzioni educative e citta-dini di varie associazioni con lo scopo di favorire la consapevolezza ambientale dei cittadini e delle scuole La sala con-ferenze inoltre egrave spesso utilizzata dalle associazioni ambientaliste per incon-tri riguardanti lrsquoacqua e il suo riutilizzo noncheacute questioni di ricerca ambientali In Puglia col progetto nazionale PON-InTeRRA (2011-2015 wwpon-interrait) sono stati analizzati i processi di ap-provazione sociale del riutilizzo dellrsquoac-qua per lrsquoirrigazione per comprendere i fattori che influenzano lrsquoaccettazione da parte dellrsquoopinione pubblica e indivi-duare le azioni necessarie egrave emersa la necessitagrave di realizzare i controlli e stabi-lire sanzioni per lrsquouso scorretto noncheacute di coinvolgere gli utenti nel processo decisionale di diffondere le informazio-ni e risultati sui benefici ambientali e di migliorare il sistema complessivo di riu-tilizzo dei trattamenti In Sicilia egrave attiva una mostra permanente sui sistemi di trattamento delle acque reflue che mira a fornire ai tecnici agli studenti e agli agricoltori informazioni aggiornate sul-le fonti drsquoacqua non convenzionali per il

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riutilizzo irriguo

Legge Regionale 192014 ldquoNorme per la promozione e il sostegno dellrsquoeco-nomia solidalerdquo ndash Regione Emilia-Ro-magna LrsquoEmilia-Romagna ha promosso questa Legge per sensibilizzare lrsquoopi-nione pubblica sui temi del Commer-cio Equo e Solidale attivando anche un Forum Regionale e un Tavolo Regionale per lrsquoEconomia Solidale

Mappe del consumo sostenibile La Regione Emilia-Romagna e ART-ER Di-visione sviluppo territoriale sostenibile hanno fatto una mappatura delle inizia-tive piugrave rilevanti sul tema del consumo responsabile (come ad es i GAS Gruppi di Acquisto Solidale la filiera corta la riduzione degli imballaggi il risparmio energetico il commercio equo e solida-le ecc)

Piano di azione per la sostenibilitagrave am-bientale dei consumi pubblici - Regio-ne Emilia-Romagna Con la Legge 29 dicembre 2009 n 28 ldquoIntroduzione di criteri di sostenibilitagrave ambientale ne-gli acquisti della pubblica amministra-zionerdquo la Regione Emilia-Romagna ha approvato lrsquointroduzione di criteri di so-stenibilitagrave ambientale in fase di approv-vigionamento di beni e servizi da parte delle stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione

Organizzazioni imprese e cittadini

ldquoLife food Waste Standuprdquo promos-so da Federalimentare Federdistribu-zione Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori per unrsquointensa campagna di sensibiliz-zazione rivolta alle imprese di produ-zione agroalimentare alle imprese della Grande Distribuzione Organizzata e ai consumatori

Cuki Save the food che utilizza lrsquoe-sperienza di Cuki nella conservazione alimentare e di Banco Alimentare nel recupero e nella redistribuzione di ec-cedenze alimentari per unrsquooperazione solidale antispreco Dal 2011 il progetto

sostiene Siticibo il programma di Banco Alimentare che salva i cibi nelle mense e nei luoghi della ristorazione collettiva donandoli ogni giorno a chi ne ha biso-gno

Food4good egrave il progetto di recupero delle eccedenze alimentari dagli eventi a cura di Federcongressiampeventi in col-laborazione con le Onlus Banco Alimen-tare ed Equoevento Costa Crociere si egrave posta lrsquoobiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50 entro il 2020 a bordo delle navi e collabora con Fondazione Banco Alimentare Onlus per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle ecceden-ze alimentari a bordo delle navi da cro-ciera

Harvest Program (anche in Italia) Ken-tucky Fried Chicken (KFC) ha realizzato il progetto Harvest per il recupero delle eccedenze alimentari e la donazione alle organizzazioni che aiutano sul territorio le persone in difficoltagrave KFC egrave la prima azienda della ristorazione veloce in Italia a intraprendere il percorso indicato dalla legge Gadda 166 del 2016 realizzato in partnership col Banco Alimentare

Bella dentro egrave il primo progetto in Italia che combatte gli sprechi ortofrutticoli alla radice dando valore a quella frutta e verdura buona e ldquobella dentrordquo che o per qualche segno di troppo o per una dimensione non standard rimane sui campi e non raggiunge le nostre tavole

RI-PESCATO dal mercato illegale al mercato solidale A settembre 2020 ha inizio ufficialmente il progetto nazionale ldquoRI-PESCATOrdquo realizzato da Banco Ali-mentare e Intesa Sanpaolo finalizzato al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla sua distribuzione agli enti caritativi Intesa Sanpaolo si egrave resa promotrice e sostenitrice del nuovo pro-getto per assicurare che il prodotto al-tamente deperibile e allo stesso tempo con un elevato valore nutrizionale sia destinato a chi vive situazioni di difficol-tagrave sociale ed economica La Sicilia egrave la prima regione di sviluppo dellrsquoiniziativa che si svolge grazie al lavoro congiun-to di diversi soggetti le Capitanerie di

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Porto siciliane il MAAS Mercati Agro Alimentari Sicilia la Societagrave Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva gli enti caritativi convenzionati con la rete del Banco Alimentare

Start Up FEED FROM FOOD recupera umido casalingo e lo trasforma in cibo per animali domestici (pet food)

Gioosto il Portale di NeXt Social Com-merce per imprese autovalutate e verifi-cate sostenibili sotto lrsquoaspetto sociale e ambientale offre un canale di commer-cializzazione online a PMI che intendo-no ampliare il proprio mercato e nello stesso tempo una sicurezza di acquisto responsabile ai cittadini Sul Portale di Gioosto vi sono prodotti di imprese che rispettano le persone valorizzano lrsquoam-biente promuovono lrsquoeconomia circo-lare creano reti territoriali I produttori sono selezionati con indicatori di svilup-po sostenibile e strumenti di valutazio-ne del loro impatto multidimensionale (NeXt Impactreg) Nel magazzino centra-lizzato a Benevento si realizza inclusione sociale di persone con fragilitagrave (in parti-colare persone con budget di salute e donne vittime di tratta) La logistica egrave green (calcolando le emissioni che ven-gono prodotte dagli spostamenti della merce) e circolare e abbatte del 100 lrsquouso della plastica Il Voto col portafo-glio di Gioosto vale sia per i cittadini che per organizzazioni che vogliono consu-mare e rifornirsi in modo responsabile e sostenibile

Progetto Buon fine Coop egrave il proget-to di donazione a 970 associazioni del volontariato sociale di merce invenduta del valore di 31 milioni di euro che si egrave trasformata in 7750000 pasti a favore di cittadini indigenti Le misure di effi-cienza di Coop hanno consentito di di-mezzare gli sprechi alimentari del 50 rispetto alla distribuzione italiana Coop ha aderito alla Pledging Campaign con lrsquoobiettivo di raggiungere entro il 2022 i risultati che la UE si pone entro il 2030 nellrsquoarco di un quadriennio tutti i pro-dotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili compostabili oppure riutilizzabili Uni-

coop Firenze con la campagna Arcipe-lago Pulito consente ai pescatori di ri-portare nei porti i rifiuti raccolti in mare ha tracciato un modello adottato dalla Direttiva UE

EyeOnBuy Community egrave unrsquoImpresa So-ciale creata da NeXt- Nuova Economia per Tutti per concretizzare il ldquovoto col portafogliordquo dei consum-attori attraver-so la costruzione di una Community di cittadini sensibili e informati Il suo Por-tale aggrega e valida le informazioni sul-la sostenibilitagrave delle aziende attraverso un sistema di segnalazioni dal basso dei cittadini incrociato con le informazioni dalle imprese cosigrave EyeOnBuy valorizza e sostiene le imprese responsabili for-nendo ai cittadini informazioni traspa-renti e affidabili

Campagna Territori Equosolidali (sul-la scia della campagna internazionale Fair Trade Towns ) egrave promossa in Ita-lia da Equo Garantito Fairtrade Italia e Associazione Botteghe del Mondo per promuovere lrsquoimpegno degli enti locali e rendere visibili le scelte di consumo responsabile a livello locale coinvolgen-do le comunitagrave e i territori nel percorso verso lo sviluppo sostenibile questo per promuovere davvero uno sviluppo equo per tutti nel Nord e nel Sud del mondo (per la Guida Pratica )

Fashion Revolution egrave una campagna internazionale che promuove azioni di sensibilizzazione e proposte concrete di consumo consapevole per unrsquoindustria della moda che rispetti le persone lrsquoam-biente la creativitagrave e il profitto in eguale misura Solo insieme si puograve orientare il potere dellrsquoindustria della moda per ca-talizzare il cambiamento e ridare dignitagrave alla catena di produzione

Prendersi cura del proprio denaro a cura di Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria (FEDUF) insieme ad altre organizzazioni promuove lrsquoeducazione finanziaria con un nuovo modo di am-ministrare bene il proprio denaro con-trollare le spese valutare e se egrave possibi-le risparmiare in qualche modo evitare inutili sprechi costi non necessari e in-

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debitamenti avere un rapporto chiaro con la propria banca avere un tenore di vita adeguato rispetto ai propri guada-gni A questo si collegano i programmi didattici della collana Economiscuo-la il portale curaituoisoldiit e il tavolo permanente ldquoEducazione finanziaria per lrsquoinclusione e lrsquoinnovazionerdquo

25 Proposte per un consumo so-stenibile

Si riportano di seguito le proposte del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici Target (la sintesi definitoria egrave nostra) dellrsquoAgenda 2030 per un consu-mo sempre piugrave responsabile

promuovere interventi sul lato della do-manda per sostenere i mercati dei beni di consumo prodotti in modo ambiental-mente e socialmente sostenibile (anche garantiti da certificazione) inducendo in questo modo comportamenti virtuosi dei produttori e dei consumatori

disciplinare a tutela dei consumatori e del mercato stesso i ldquoclaimrdquo ambientali per evitare greenwashing e informazioni potenzialmente ingannevoli

comprendere meglio il fenomeno sia con lrsquoidentificazione analitica delle fonti del-lo spreco (es scorretta conservazione acquisto eccessivo ecc) per segmenti socio-demografici stili di vita e abitu-dini di consumo sia con lrsquoanalisi psicolo-gica dei fattori cognitivi sottostanti alla presa di decisione

educare al consumo responsabile e alla comprensione da parte dei cittadini del loro potere di mercato e di pressione sulle imprese agroalimentari con cam-pagne mirate di comunicazione

sviluppare un piano nazionale di pro-gressivo riutilizzo circolare dei rifiuti attraverso la loro separazione e valoriz-zazione in unrsquoottica di tutela ambientale attraverso una logica matriciale tra i di-versi cicli di input e di output dei rifiuti

incrementare la raccolta differenziata con la massima riduzione del conferi-mento in discarica

rendere obbligatoria chiara e omoge-nea a livello nazionale lrsquoindicazione su ciascun prodotto e relativo imballaggio delle modalitagrave di conferimento e rici-claggio

realizzare un cambiamento trasforma-tivo della rappresentazione sociale del consumo identificando le barriere che ostacolano lrsquoadozione di comportamen-ti responsabili e analizzando il percor-so di scelta del consumatore ai fini del cambiamento comportamentale

riformare la TARI verso una tariffa in grado di responsabilizzare lrsquoutente del servizio con premialitagrave per gli utenti virtuosi e costi per quelli piugrave negligenti Inoltre sarebbe opportuno inserire ob-bligatoriamente nella cartella TARI le in-formazioni in merito alle performance di raccolta differenziata il vantaggio (tra-sferimenti accordo ANCI CONAI) per il riciclo ecc

informare i cittadini sul loro potere di mercato e sulla loro forza se organiz-zati di far cambiare il comportamento delle imprese

favorire la qualitagrave di vita lavorativa e il rispetto dei lavoratori

sostenere la finanza etica per gli investi-menti ESG

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

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Target 123 per contrastare lo spreco ali-mentare in linea con la strategia Farm to Fork

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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Target 126 per pratiche sostenibili e in-formazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

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attivare strumenti di programmazione e rendicontazione degli acquisti delle am-ministrazioni locali attraverso voci di bi-lancio misurabili nella missione ldquosvilup-po sostenibilerdquo

inserire accanto ai criteri ambientali con determinazione ed attribuendo loro grande rilevanza criteri sociali minimi

rafforzare il Green and Social Public Pro-curement (GSPP) dando piena applica-zione al Codice degli Appalti e ai Criteri Ambientali Minimi (CAM e CSM) anche per una razionalizzazione dei consumi e una loro migliore contabilizzazione con importanti risultati economici ambien-tali e sociali

varare una politica omogenea e coor-dinata a livello nazionale in materia di GSPP

recepire a livello nazionale le linee guida comunitarie per il GSPP nei vari settori anche al fine di assicurare la libera con-correnza allrsquointerno dellrsquoUE ad es pre-vedendo criteri minimi di certificazione di sostenibilitagrave

supportare lrsquoapplicazione del Green Pu-blic Procurement (GPP) attraverso ido-nei strumenti sia formativi per favorirne la conoscenza da parte dei funzionari pubblici sia di monitoraggio della sua applicazione

ripensare le prioritagrave di vita superando la logica consumistica e del possesso a favore della qualitagrave delle relazioni e dellrsquoapprezzamento di tutte le espres-sioni di senso e di bellezza

promuovere scelte di consumo e rispar-mio che pongano al primo posto la so-stenibilitagrave sociale (benessere di tutti) e ambientale (salvaguardia del Pianeta)

realizzare una comunicazione persuasi-va e abilitante aumentando nei cittadi-ni la percezione di controllo sui risultati positivi raggiungibili attraverso le pro-prie scelte e comportamenti

educare allrsquoequitagrave sociale alla tutela am-bientale (e ad azioni di contrasto al cam-biamento climatico) nelle scuole di ogni ordine e grado nelle universitagrave noncheacute realizzare percorsi di formazione conti-nua per le lavoratrici e i lavoratori

costruire indici di misurazione per la valutazione di sostenibilitagrave dellrsquoofferta e promuovere la ricerca sul benessere percepito dai diversi stakeholder del tu-rismo

diffondere tra i cittadini una cultura del turismo responsabile

ridurre i consumi eliminando gli spre-chi e impegnando rilevanti investimenti pubblici e privati per il risparmio ener-getico

Altri interventi richiesti alle istituzioni

Rivedere lrsquoimposizione fiscale sui con-sumi diversificandola sulla base degli impatti sociali e ambientali della produ-zione e specificando degli indicatori per questi impatti

Definire sul lato della domanda inter-venti di sostegno ai mercati dei beni di consumo prodotti in modo sostenibile e garantiti da certificazione che ne attesti la sostenibilitagrave ambientale e sociale per promuovere di conseguenza comporta-menti piugrave virtuosi da parte dei produtto-ri e dei consumatori

Disciplinare lrsquouso dei cosiddetti ldquoclaimrdquo ambientali e sociali a tutela dei con-

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Target 127 per il sostegno al Green and So-cial Public Procurement

Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c per una politica di superamen-to degli ingiustificati (ma complessi da ri-durre) sussidi ai combustibili fossili

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sumatori e del mercato per evitare in-formazioni potenzialmente inganne-voli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica

Approvare e promuovere la Legge Na-zionale sul Commercio Equo e Solidale per garantire una cornice generale ldquouti-lerdquo ai consumatori per fare scelte con-sapevoli Il Commercio Equo e Solidale egrave regolamentato solo in alcune regioni italiane

Mettere allo studio lrsquoadozione per le principali categorie di prodotti durevoli di largo consumo di indicatori di ripara-bilitagrave da evidenziare sulle confezioni

Accrescere il potere drsquoacquisto di salari e stipendi cosigrave che i prodotti sostenibili siano piugrave facilmente accessibili anche ai consumatori meno abbienti

La crescita del consumo responsabile presuppone che a un nuovo atteggia-mento dei cittadini consumatori frutto di consapevolezza di formazione in-formazione di accessibilitagrave allrsquoofferta virtuosa della produzione si unisca un ruolo costruttivo e di contributo re-sponsabile della distribuzione (disat-teso dalla stessa intestazione dellrsquoSDG 12) affincheacute nei tre contesti (produtto-ri-consumatoricittadini-distributori) si focalizzi lrsquoattenzione sui bisogni culturali e relazionali a cui dedicare incentivi e promozioni al fine di un riequilibrio tra materiale e immateriale utile a costruire valore e benessere riducendo lrsquoentropia del sistema complessivo

Approfondimento sui consumi alimen-tari

Prevedere interventi decisi per la ridu-zione degli sprechi alimentari per lo sviluppo della filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori - an-che attraverso lo sviluppo di forme di Community Supported Agriculture che presuppongono un ruolo attivo da par-te dei consumatori - mediante forme di compartecipazione nella progettazione

e nel finanziamento dei processi di pro-duzione

Promuovere corretta informazione sul significato di Termine Minimo di Conser-vazione e data di scadenza

Facilitare il rapporto cittagrave-aree rurali so-stenendo le forme di economia sociale e solidale anche nelle campagne e nel-le aree interne dove egrave possibile creare nuovi modelli di comunitagrave e di gover-nance per rilanciare lrsquoeconomia locale costituendo reti efficaci di cooperazio-ne

Promuovere canali di vendita a raggio locale e favorire lo sviluppo raziona-le delle filiere corte dei mercati e del-le catene di distribuzione di prodotti alimentari su scala locale prevedendo anche risorse destinate ai comuni per la promozione dei prodotti locali e unrsquoat-tenzione particolare alla riduzione dello spreco alimentare

Approfondimento sullrsquoinformazione e lrsquoeducazione al consumo responsabile

Investire in strategie di lungo periodo per lrsquoeducazione al consumo responsa-bile e la comprensione da parte dei cit-tadini del potere di mercato e di pressio-ne che essi hanno sulle imprese

Programmare campagne di comunica-zione rivolte ai cittadini con messaggi forti per la promozione del consumo re-sponsabile

Sviluppare e accrescere lrsquoeducazione fi-nanziaria

Favorire campagne drsquoinformazione e di sensibilizzazione dei consumatori al fine di aumentare la fiducia nelle pratiche di economia circolare dellrsquoacqua nel setto-re agricolo

Promuovere e sostenere servizi online di informazione ai cittadini sulla sostenibi-litagrave delle imprese per agevolare le scelte

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di consumo responsabile

Promuovere con una comunicazione multilingue piattaforme di e-commerce multi-settori e multi-territori con offerte sostenibili che fidelizzino a livello i con-sumatori finali o intermedi industriali

Promuovere un piano nazionale di fi-delizzazione a comportamenti virtuosi attraverso premialitagrave anche attraverso il sistema bancario come driver del retail banking verso una finanza sostenibile per cittadini e PMI

Campagna di comunicazione ldquoTrialo-gordquo rivolta ai cittadini per educare al consumo consapevole informandoli sul livello di impegno per lo sviluppo so-stenibile dei brand che stanno per sce-gliere o che abitualmente scelgono La campagna di comunicazione ldquoTrialogordquo educativa e istituzionale - realizzata presso le catene della GDO interessate a ospitarla le botteghe eque e solidali la rete dei partecipanti al GdL sul Goal 12 dellrsquoASviS i cash mob etici di COOP e NeXt - si concentra su tre tematiche

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riduzione della plastica (impatto am-bientale dello sviluppo sostenibile at-tenzione al packaging ndash meno utilizzo di plastica piugrave materiali riciclabili e naturali che meno inquinino lrsquoambien-te)

attenzione allrsquoetichetta dei prodotti (aspetto consumerista dello sviluppo sostenibile incentivo al consumatore a informarsi a leggere lrsquoetichetta e a valutare se ci sono informazioni a sufficienza sulla filiera di qualitagrave sulla provenienza del prodotto e sul rispet-to dei lavoratori che lo fanno ndash incen-tivo al consumatore a sollecitare ai propri marchi di fiducia a fornire sem-pre maggiori informazioni ndash anche quelle non dovute per legge)

lotta allo spreco (il senso del messag-gio sarebbe di sollecitare il consuma-tore a capire che comprare piugrave cibo di quello che effettivamente consu-ma e buttarne molta parte non solo

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egrave uno spreco immorale per chi di cibo a sufficienza non ne ha ma egrave un no-tevole spreco di soldi propri alla fine dellrsquoanno)

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NOTE

30 Manifesto della Nuova Economia di NeXt wwwnexteconomiaorg

31 Codice del Consumo wwwmisegovitindexphpitmercato-e-consumatoritutela-del-consu-matorecodice-del-consumo

32 Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale ndash Equo Garantito wwwequogarantitoorg

33 La Commissione europea ha pubblicato il 22 maggio 2012 lrsquoAgenda Europea dei Consumatori sostitutiva della precedente politica dei consumatori 20072013 per creare un clima di fiducia e promuovere la crescita ponendo i consumatori al centro del Mercato unico34 A cura del Gruppo Tecnico RSI Confindustria GBS ndash Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale ndash Piccola Industria 2020

35 httpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

36 httpseur-lexeuropaeuelireg2021382oj

37 httpseceuropaeucommissionpresscornerdetailenip_20_2069

38 Il GDPR dedica ampio spazio ai principi a cui fare riferimento per considerare come possano essere applicati al trattamento dei dati personali Esso infatti allrsquoart 4 definisce dato personale qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile (interessato) che identifichi o renda identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue carat-teristiche le sue abitudini il suo stile di vita le sue relazioni personali il suo stato di salute la sua situazione economica ecc Il Regolamento attribuisce anche ndash allrsquoart9 ndash una specifica protezione per i dati personali ldquoparticolarirdquo che per loro natura sono maggiormente sensibilihttpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

39 wwwmappedelconsumoorgDefaultaspdo=IE

40 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativadelibe-ra201291

41 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativaleg-ge200928

42 ambienteregioneemilia-romagnaititsviluppo-sostenibilesviluppo-sostenibilegreen-pu-blic-procurement

43 wwwlifefoodwastestandupeuit44 wwwcukisavethefoodit45 wwwfedercongressiitindexcfmitMSfood-for-good46 httpswwwcostacrociereitsustainabilitymagazinetomorrow4goodfoodhtml47 wwwbancoalimentareititnewsharvest-kfc-arese-progetto48 wwwbelladentroorg49 httpsfeedfromfoodcom50 httpswwwgioostocom51 httpswwweyeonbuyorg52 territoriequosolidaliitwp-contentuploads2018110000_Interno_BrochureTERRITORI_2019_LRpdf53 wwwfairtradetownsorg54 wwwterritoriequosolidaliit55 wwwfashionrevolutionorgeuropeitaly56 wwwcuraituoisoldiit

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La realizzazione di una societagrave soste-nibile che porti a compimento tutti i 17 Sustainable Development Goals neces-sita di una mobilitazione complessiva che richiede il coinvolgimento di tutta la societagrave e un ingente dispiego di risorse che ha bisogno del contributo costrutti-vo di una finanza responsabile Lrsquourgen-za dettata dalla crisi ambientale accre-sce la richiesta di un forte impegno degli investitori e della societagrave tutta

Secondo le stime della Climate Finance Initiative nel 2019 la finanza climatica (pubblica e privata) ha raggiunto flus-si medi annui tra 608 e i 622 miliardi di dollari a livello globale suggerendo un incremento del 6 - 8 rispetto alla media del periodo 2017-2018 Tuttavia bisogna intensificare ulteriormente gli sforzi lrsquoInternational Panel on Clima-te Change (IPCC) ha stimato che tra il 2016 e il 2050 occorreragrave investire in me-dia 830 miliardi di dollari allrsquoanno in piugrave rispetto agli attuali volumi per iniziative in ambito energetico al fine di diminu-ire del 45 le emissioni nocive entro il 2030 e raggiungere lrsquoobiettivo di zero emissioni nel 2050 ndash entrambe condi-zioni necessarie per limitare lrsquoaumento delle temperature a 15degC

Investire nella decarbonizzazione dellrsquoe-conomia favorisce il rilancio dalla crisi generata dallrsquoattuale pandemia di Co-vid-19 e contribuisce a uno sviluppo socio-economico di lungo periodo la finanza sostenibile puograve ricoprire una funzione cruciale in questo processo attraverso lrsquointegrazione del fattori ESG (dallrsquoinglese Environmental Social and Governance) nelle politiche drsquoinvesti-mento assumendo un ruolo determi-nante nel generare garantire e soste-nere modelli di produzione e consumo responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile

Lrsquoinvestimento sostenibile e responsabi-le mira a creare valore per lrsquoinvestitore ndash e per la societagrave nel suo complesso ndash attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che nella valutazione di imprese e istituzio-ni integra lrsquoanalisi finanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (ESG) Una finanza per la produzione sostenibile per il consumo sostenibile per lrsquoinvestimento sostenibile

Gli investimenti sostenibili e responsa-bili ndash conosciuti a livello internazionale con lrsquoacronimo SRI (Sustainable and Re-sponsible Investment) ndash possono essere declinati secondo varie strategie Ripor-tiamo di seguito le sei utilizzate nel mer-cato italiano

1 ESCLUSIONI Approccio che prevede lrsquoesclusione esplicita di singoli emittenti o settori o Paesi dallrsquouniverso investibile sulla base di determinati principi e va-lori Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornografia il tabacco lrsquoazzardo i test su animali ecc

2 CONVENZIONI INTERNAZIONALI Selezione degli investimenti basata sul rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro

3 BEST IN CLASS Approccio che sele-ziona o pesa gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG privilegiando gli emittenti migliori allrsquointerno di un uni-

3 FINANZA RESPONSABILE

Il GdL Goal 12 ritiene la finanza uno strumento essenziale per lo sviluppo della produ-zione e del consumo sostenibile purcheacute la finanza sia di servizio per investimenti e

bisogni di liquiditagrave La finanza responsabile dunque capovolge lrsquoattuale logica domi-nante che vede sovente i detentori di capitale richiedere agli operatori economici sem-pre crescenti risultati di breve termine anche a scapito delle persone e dellrsquoambiente

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verso una categoria o una classe di at-tivo

4 INVESTIMENTI TEMATICI Approccio che seleziona gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG focalizzandosi su uno o piugrave temi Alcuni esempi i cambia-menti climatici lrsquoefficienza energetica la salute

5 ENGAGEMENT Attivitagrave che si sostan-zia nel dialogo con lrsquoimpresa su que-stioni di sostenibilitagrave e nellrsquoesercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazio-ne al capitale azionario Si tratta di un processo di lungo periodo finalizzato a influenzare positivamente i compor-tamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

6 IMPACT INVESTING Dalla definizio-ne del Global Impact Investing Network (GIIN) investimenti in imprese organiz-zazioni o fondi con lrsquointenzione di realiz-zare un impatto ambientale eo sociale positivo assieme a un ritorno finanzia-rio Puograve essere realizzato sia in Paesi emergenti sia sviluppati Alcuni esempi investimenti in microfinanza social hou-sing energie rinnovabili ecc

32 Normative di riferimento

Lrsquoevoluzione del mercato

Lrsquoattenzione sempre maggiore verso gli investimenti sostenibili e responsabili egrave testimoniata dalla crescente consape-volezza degli attori del mercato sulle implicazioni ambientali e sociali delle proprie scelte di investimento Come dimostrato da diversi studi in media gli investimenti SRI sono capaci di ga-rantire rendimenti in linea o superiori a quelli tradizionali a paritagrave di rischio rappresentando al contempo unrsquoimpor-tante opportunitagrave per ridurre rischi re-golamentari reputazionali e di mercato

Il mercato internazionale

LrsquoUnione europea mantiene il ruolo di avanguardia nella transizione verso

unrsquoeconomia sostenibile

Il percorso tracciato dal Piano drsquoazione per finanziare una crescita sostenibile (2018) ha assunto una rilevanza ancora maggiore in seguito a due importanti svolte politiche La prima egrave il lancio del Green Deal europeo con cui lrsquoUE si egrave im-pegnata ad azzerare le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050 e a forni-re il proprio contributo agli sforzi della comunitagrave internazionale per rispettare lrsquoAccordo di Parigi Il secondo egrave il Next Generation EU introdotto a maggio del 2020 in risposta alla crisi economi-co-sociale generata dalla pandemia di Covid-19 Un piano per avviare la ripresa secondo un modello di crescita piugrave in-clusivo e a ridotto impatto ambientale A questi ha fatto seguito la pubblicazio-ne della nuova Strategia sulla finanza sostenibile pubblicata a luglio 2021

La finanza sostenibile egrave uno strumen-to fondamentale per indirizzare capi-tali verso progetti compatibili con una traiettoria di decarbonizzazione e di promozione della giustizia sociale Per funzionare per crescere e per essere ef-ficace nel proprio apporto allo sviluppo sostenibile il mercato deve vincere alcu-ne sfide Ne possiamo identificare alme-no tre

1) Introdurre definizioni e classificazio-ni condivise su temi e strumenti che ri-guardano la sostenibilitagrave nellrsquoambito dei processi finanziari (una sorta di alfabeto comune su cosa egrave sostenibile e cosa non lo egrave)

2) Incrementare la trasparenza del mer-cato che significa mettere in circolazio-ne piugrave informazioni rigorose e dettaglia-te sulle caratteristiche di sostenibilitagrave delle politiche drsquoinvestimento dei pro-dotti e dei servizi finanziari indispensa-bile per combattere il greenwashing e coltivare la fiducia degli investitori

3) Aumentare qualitagrave quantitagrave e com-parabilitagrave dei dati sui rischi ambientali e sociali e sugli impatti delle attivitagrave eco-nomiche sui fattori di sostenibilitagrave

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Le evoluzioni normative a livello euro-peo

Tassonomia UE delle attivitagrave economi-che eco-compatibili La tassonomia egrave una classificazione comune a livello UE delle attivitagrave economiche che possono essere considerate sostenibili dal pun-to di vista ambientale ed egrave concepita come strumento per guidare le scelte di investitori e imprese in vista della tran-sizione verso una crescita economica priva di impatti negativi sullrsquoambiente e in particolare sul clima Il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha pubblicato la versione finale dellrsquoatto delegato e de-gli allegati con i criteri tecnici di scree-ning per gli obiettivi di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico I criteri coprono le attivitagrave economiche del 40 delle aziende con sede in Euro-pa in settori responsabili dellrsquo80 delle emissioni dirette di gas a effetto serra dellrsquoUE

Sustainable Finance Disclosure Regu-lation (SFDR) Il Regolamento egrave stato introdotto a novembre del 2019 e i pri-mi obblighi sono diventati operativi il 10 marzo 2021 Contiene una definizione di ldquoinvestimento sostenibilerdquo (art 2 17) e impone norme comuni a diverse ca-tegorie di operatori finanziari sulla di-vulgazione di informazioni sui temi di sostenibilitagrave Gli operatori e i consulen-ti finanziari devono comunicare dati su come tengono in considerazione i fat-tori ambientali sociali e di governance (ESG) a due livelli 1) nei processi che se-guono per prendere le decisioni drsquoinve-stimento e 2) in tutti i prodotti finanziari che vendono sui mercati dellrsquoUnione eu-ropea Inoltre il Regolamento richiede informazioni piugrave dettagliate sui prodotti che si definiscono ldquosostenibilirdquo

Corporate Sustainability Reporting Di-rective (CSRD) Il 21 aprile 2021 la Com-missione UE ha presentato una propo-sta per una Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) La CSRD aggiorneragrave la Direttiva sul reporting Non Finanziario (o DNF) che richiede alle im-prese di grandi dimensioni e di interesse pubblico di divulgare informazioni sulle

caratteristiche di sostenibilitagrave delle atti-vitagrave aziendali La nuova Direttiva ha lrsquoo-biettivo di incrementare quantitagrave qua-litagrave e comparabilitagrave delle informazioni di sostenibilitagrave delle imprese a disposi-zione degli operatori finanziari Una del-le principali novitagrave egrave lrsquoampliamento del perimetro di applicazione portando il numero di imprese che devono redigere il reporting di sostenibilitagrave da 11000 a quasi 50000

Nuova strategia sulla finanza sosteni-bile Il 6 luglio 2021 la Commissione UE ha pubblicato una comunicazione con la nuova strategia sulla finanza sostenibi-le Le proposte si inseriscono in sei linee drsquoazione

Proposta di regolamento sullrsquoEU Green Bond Standard Il 6 luglio 2021 la Com-missione UE ha pubblicato una proposta di regolamento per un EU Green Bonds Standard ovvero un quadro condiviso di norme per lrsquoemissione di green bond nei mercati europei Lrsquoadesione allo standard egrave volontaria e aperta anche a emittenti non EU Secondo il testo della proposta lrsquoallocazione dei proventi do-vragrave essere dedicata per il 100 a pro-getti allineati alla tassonomia UE ed es-sere comunicata in maniera trasparente

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incrementare gli investimenti per la transizione

promuovere una maggiore parteci-pazione di risparmiatori retail con-sulenti e PMI nellrsquoambito degli inve-stimenti sostenibili

aumentare la resilienza dei sistemi fi-nanziari ai rischi ESG

incrementare la capacitagrave del sistema finanziario di contribuire alla transi-zione verso la neutralitagrave climatica

contrastare il greenwashing anche rinforzando il ruolo delle autoritagrave di vigilanza

collaborare a livello internazionale soprattutto sui temi del reporting se-condo il principio della doppia ma-terialitagrave e valorizzando lrsquoimportanza della trasparenza

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attraverso report periodici

Un contributo importante egrave dato anche dalla normazione internazionale attra-verso

UNI EN ISO 260002020 ldquoGuida alla re-sponsabilitagrave socialerdquo

UNI ISO 222222008 ldquoPianificazione finanziaria economica e patrimoniale personale (personal financial planning)rdquo - Requisiti per i pianificatori finanzia-rio-economico- patrimoniali personali (personal financial planner)rdquo

UNI 11348-32018 ldquoPianificazione finan-ziaria economica e patrimoniale perso-nalerdquo ndash ldquoGuida allrsquoapplicazione della UNI ISO 222222008rdquo - Parte 3 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave delle orga-nizzazioni e dei professionisti mediante predisposizione di un codice di integritagrave e delle attivitagrave educative connesserdquo

UNI 114022020 ldquoEducazione finanziaria del cittadino - Requisiti del serviziordquo

UNIPdR 362018 ldquoPianificazione perso-nale ed educazione finanziaria - Indica-zioni per la valutazione della conformi-tagrave ai requisiti della UNI ISO 22222 serie UNI 11348 e UNI 11402rdquo

UNIPdR 412018 ldquoOperatori settore cre-dito finanza previdenza e assicurazioni - Linee guida per la gestione dellrsquointe-gritagraverdquo

UNIPdR 212016 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave dei professionisti - Indirizzi applicativirdquo

Il mercato nazionale e le evoluzioni normative

LrsquoAssociazione Bancaria Italiana e lrsquoAs-sociazione Nazionale tra le Imprese di Assicurazione hanno sottoscritto la Di-chiarazione congiunta per la valoriz-zazione degli immobili per migliorare lrsquoefficienza energetica e ridurre gli im-

patti economici del rischio sismico ABI e ANIA si fanno portatrici anche di fina-litagrave di informazione e formazione per fa-vorire e diffondere nel Paese la cultura della prevenzione dellrsquoadattamento e della mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico e dagli eventi si-smici

La Settimana dellrsquoInvestimento Soste-nibile e Responsabile (Settimana SRI) promossa dal Forum per la Finanza So-stenibile dal 2012 promuove e diffonde la pratica dellrsquoSRI Lrsquoedizione 2020 te-nutasi online ha visto la partecipazione di oltre 6500 persone La decima edi-zione si svolgeragrave a novembre 2021

Diverse le iniziative in tema di educazio-ne finanziaria legate specificatamente allo sviluppo sostenibile e agli SDGs In particolare si segnalano i programmi destinati agli studenti di scuole secon-darie realizzati dalla Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF) e dal Forum ANIA-Consuma-tori FEDUF ha sviluppato in collabora-zione con la Scuola di Economia Civile il progetto ldquoEconomia Civile quando i numeri contano e le persone valgo-nordquo mirato alla diffusione dellrsquoapproc-cio dellrsquoeconomia civile per costruire un valido progetto di vita ispirato ai valori di sviluppo sostenibile e globale fissati dallrsquoAgenda 2030

Piugrave mirati ai temi ambientali e catastro-fali alla prevenzione valutazione e iden-tificazione dei rischi i due moduli Focus Ambiente e Focus Catastrofi Naturali realizzati dal Forum ANIA-Consumatori nellrsquoambito dei programmi educativi di Ioampirischi

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33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

Grandi cambiamenti di natura normati-va e regolamentare stanno interessando il mercato della finanza sostenibile sot-to lrsquoimpulso e la guida delle istituzioni e dei policy maker europei che intendo-no affermare lrsquoUnione come leader della finanza sostenibile nel mondo Le pro-poste del GdL Goal 12 si concentrano in particolare sulla sensibilizzazione e sulla promozione alle tematiche della soste-nibilitagrave

Nei confronti dei cittadini egrave necessario potenziare e valorizzare gli strumen-ti dellrsquoeducazione finanziaria affincheacute possano esercitare consapevolmente il proprio ruolo di cittadinanza attiva Egrave necessario che accanto alle iniziative del settore privato anche le istituzioni pubbliche facciano proprio il framework dei Sustainable development goals In particolare la ldquoStrategia nazionale per lrsquoeducazione finanziaria assicurativa e previdenzialerdquo deve arricchirsi dei temi propri dello sviluppo sostenibile per de-clinare quanto giagrave avviato anche in chia-ve SDGs e per realizzare nuove iniziative specifiche realizzando questa integra-zione La formazione finanziaria va poi integrata sia da servizi aggiuntivi atti a rafforzare le competenze sia da forme di accompagnamento per sostenere il fun-zionamento nella pratica di questi stru-menti (business planning o coaching business angel)

Egrave poi utile continuare a sostenere i valo-ri della sostenibilitagrave presso la comunitagrave finanziaria Si inserisce in questo quadro lrsquointenzione di riaffermare i valori espres-si nella Carta dellrsquoInvestimento Sosteni-bile e Responsabile della Finanza Ita-liana promossa da FeBAF e siglata da alcune tra le maggiori associazioni rap-presentative dellrsquoindustria finanziaria Il confronto tra le associazioni e altri sog-getti interessati deve riaffermare i valori ivi espressi ed estenderne ulteriormen-te il perimetro di riferimento Infine per quanto riguarda la finanza pubblica per la produzione e lo sviluppo sostenibile

occorre determinare criteri e condizioni appropriate per

Infine il retail banking continua a essere sostanzialmente assente nelle opportu-nitagrave di investimenti per progetti ambien-talmente o socialmente virtuosi dei cit-tadini (come il cambio della macchina la costruzione di colonnine per i riforni-menti elettrici nei condomini lrsquoiscrizio-ne universitaria o corsi di studi allrsquoestero dei giovani la ristrutturazione abitativa per accessibilitagrave ai disabili le donazioni a fini sociali ecc) cosigrave come per le PMI per finanziamenti dedicati alla loro ri-conversione a progetti di rete a bonifi-che su piccola scala ecc Tali operazioni dovrebbero essere definite a livello lo-cale con autonomia di valutazione della dirigenza bancaria di agenzia

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estendere la portata innovativa e lrsquoattitudine allo sviluppo sosteni-bile degli strumenti finanziari e fi-scali introducendo meccanismi in grado di supportare la riconfigura-zione in senso ecologico e sociale dei modelli produttivi e orientare le preferenze di consumo secon-do gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030

allargare la platea dei destinata-ri includendo imprese e persone svantaggiate nel mercato del la-voro a ldquobancabilitagrave criticardquo non in grado di accedere al credito attraverso i consueti canali com-merciali

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NOTE

57 httpswwwclimatepolicyinitiativeorgpublicationupdated-view-on-the-global-landsca-pe-of-climate-finance-2019

59 Forum per la Finanza Sostenibile 2020 Investimenti sostenibili per il clima httpsbitly2Vh-L0Eb

60 Definizione elaborata tra il 2013 da un Gruppo di Lavoro multi-stakeholder promosso dal Fo-rum per la Finanza Sostenibile e che ha visto il coinvolgimento dei Soci e in generale dei principali attori della finanza sostenibile in Italia Per approfondimento visitare il sito wwwfinanza sostenibi-leit

61 Fonte Investiresponsabilmenteit

62 Clark GL Feiner A Viehs M 2015 From the Stockholder to the Stakeholder How Sustaina-bility Can Drive Financial Outperformance Crifo P Forget V 2013 Think Global Invest Respon-sible Why the Private Equity Industry Goes Green J Bus Ethics 116 21ndash48 Banor Sim School of Management del Politecnico di Milano 2018 La relazione fra rating ESG e performance di mercato uno studio sui titoli dellrsquoIndice STOXX Europe 600

63 UNEP 2015 THE FINANCIAL SYSTEM WE NEED The UNEP Inquiry Report ALIGNING THE FINANCIAL SYSTEM WITH SUSTAINABLE DEVELOPMENT Kauffmann C Teichmann D Teacutebar Less C 2012 Corporate Greenhouse Gas Emission Reporting (OECD Working Papers on Interna-tional Investment No 201201)

64 Francesco Bicciato Valoriit 26 marzo 2021 ldquoFinanza sostenibile lrsquoEuropa egrave davanti a sfide ambizioserdquo

65 wwwaniaitexportsitesdefaultitsala-stampacomunicati-stampa2019CS-Casa-ABI-e-A-NIA-Favorire-accesso-al-credito-e-alle-coperture-assicurative-per-efficienza-energetica-e-sismi-ca-28022019pdf

66 wwwfedufitcontainerscuoleeducare-alleconomia-civile-verso-una-nuova-cittadinanza-eco-nomica Altre iniziative realizzate da FEDUF e altri partner in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 1) I Ragazzi dellrsquoAgenda 2030 progetti per il futuro a Jesi il 21 maggio e a Cata-nia il 23 maggio 2) Agenda 2030 lrsquooccupazione femminile come motore del sistema economico Reggio Emilia 30 maggio

67 wwwioeirischiitindexphpioirischiil-percorso

68 Lrsquoattuale strategia egrave la prima realizzata e si riferisce al triennio 2017-2019 wwwquellochecontagovititchi-siamostrategia-nazionalestrategia-nazionale2indexhtml

69 I principi espressi nella Carta sono 3 investimenti sostenibili e responsabili trasparenza e ottica di medio-lungo periodo wwwfebafitcarte-dellinvestimento-sostenibile-e-responsabile-del-la-finanza-italiana

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Lrsquoevoluzione storica dellrsquoagroecologia

Il termine agroecologia egrave stato coniato per la prima volta agli inizi del 1900 per indicare lrsquouso di metodi ecologici nella ricerca sulle piante agrarie (Wezel et al 2009) Tuttavia nel corso del tempo il concetto di agroecologia ha subito una profonda trasformazione acquisendo un carattere multidimensionale e riferendo-si ad ambiti via via piugrave ampi fino a di-venire un paradigma per lo sviluppo so-stenibile non solo degli agroecosistemi aziendali ma dellrsquointero sistema agroali-mentare Nel 1995 lrsquoagroecologia veniva ancora definita come lrsquoapplicazione dei principi e dei concetti dellrsquoecologia alla progettazione e alla gestione sostenibi-le degli agroecosistemi (Altieri 1995)

Oggi la trasformazione del sistema agroalimentare in chiave agroecologica dovrebbe coinvolgere le tre componen-ti scienza pratica e movimento e arti-colarsi in cinque fasi quali 1) aumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input 2) sostituzione di input e pratiche conven-zionali con alternative agroecologiche 3) riprogettazione dellrsquoagroecosistema sulla base di una nuova serie di processi ecologici 4) ripristino di una connessio-ne piugrave diretta tra produttori e consuma-tori 5) costruzione di un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipa-zione localitagrave equitagrave e giustizia dove solo alle ultime tre fasi egrave riconosciuta una reale capacitagrave trasformativa

Se lrsquoagroecologia quindi egrave stata ini-zialmente studiata e applicata allrsquoagro-

ecosistema aziendale lrsquoattenzione si egrave poi spostata al sistema agroalimentare nel suo complesso di cui si persegue la trasformazione in chiave sostenibi-le obiettivo relativamente piugrave facile da conseguire a livello locale dove lrsquoap-proccio agroecologico acquisisce una dimensione territoriale Ciograve comporta il coinvolgimento di altri attori nei proces-si di sviluppo di tale sistema non solo gli agricoltori (imprenditori e dipendenti tutti portatori di specifiche conoscenze) ma anche gli altri soggetti della filiera le istituzioni i consulenti tecnici i ricer-catori gli stakeholder i consumatori piugrave in generale la societagrave civile mediante la creazione di reti formali e informali e il cambiamento del modello di governan-ce A livello aziendale e in modo ancora piugrave spinto a livello territoriale pertan-to si delinea una caratteristica sostan-ziale dellrsquoagroecologia ossia lrsquoadozione dellrsquoapproccio partecipativo e multi-at-toriale in tema di gestione aziendale o dei singoli processi produttivi progetta-zione degli agroecosistemi sviluppo di filiere biologiche ricerca diffusione del-le innovazioni costruzione di rapporti sempre piugrave stretti tra produttori e con-sumatori accessibilitagrave ad alimenti salu-bri da parte di tutti modelli di sviluppo territoriali (es bio-distretti eco-regioni bio-regioni) costruzione dei processi di sviluppo territoriale cosigrave come delle po-litiche dirette a promuoverli nellrsquoottica dellrsquointegrazione policy food ecc

Di seguito sono riportati gli approfondimenti curati da sottogruppi del GdL Goal 12 nel corso del 2021 Gli approfondimenti realizzati negli anni precedenti (spreco alimenta-re economia circolare ed economia di montagna) sono sul sito del Goal 12 allrsquoindirizzo httpsasvisitgoal12attivita472-4320position-paper-su-produzione-consumo-e-finanza-responsabili

APPROFONDIMENTO 1 AGROECOLOGIA

coordinamento di Fondazione Banco Alimentare Onlus

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1 Politiche agroecologiche e in-terventi fiscali

A cura di Consiglio per la ricerca in Agri-coltura e lrsquoAnalisi dellrsquoEconomia Agraria (CREA) e Club Alpino Italiano (CAI)

Al momento in Italia non esistono specifiche politiche volte a promuove-re lrsquoapproccio agroecologico come ad esempio in Francia con lrsquoattuazione del Progetto Agroecologia del 2012 e del Piano di Rilancio del 2020 volto anche ad accelerare il processo di transizione agroecologica

Tuttavia nellrsquoambito del Green Deal eu-ropeo (CE 2019) e delle connesse stra-tegie From Farm to Fork (CE 2020b) e sulla Biodiversitagrave al 2030 (CE 2020a) si persegue la diffusione dellrsquoagroecologia (inclusa lrsquoagricoltura biologica) congiun-tamente allrsquoagricoltura di precisione al sequestro del carbonio nei suoli agrari e allrsquoagroforestazione Egrave possibile per-tanto verificare come mediante i nuovi strumenti e misure introdotti con la pro-posta di riforma della PAC presentata a giugno 2018 (CE 2018) e quelli giagrave da tempo collaudati con le politiche dei redditi e dei mercati (I Pilastro) e di svi-luppo rurale (II Pilastro) e sulla base sia dellrsquoaccordo raggiunto il 29 giugno dal Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura sia dei documenti strategici pubblicati nel quadro del Green Deal europeo si pos-sa avviare eo potenziare un processo di transizione allrsquoagroecologia nei singoli Stati membri attraverso una coerente e adeguata definizione dei Piani strategici nazionali (Vanni e Viganograve (2020)

Tali strumenti di vecchia e nuova gene-razione possono essere caratterizzati e modulati in accordo con le fasi indi-viduate da Gliessman (2007) tenendo conto che lrsquoattivazione di alcuni di que-sti grazie alla loro flessibilitagrave puograve esse-re funzionale a due o piugrave fasi come nel caso ad esempio dei servizi di consu-lenza aziendale e della cooperazione e che lrsquoobiettivo prioritario perseguito egrave la trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare nel suo complesso

Le prime due fasi riguardano essenzial-mente la pratica dellrsquoagroecologia a li-vello aziendale prevedendo lrsquoaumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input e lrsquoin-troduzione di pratiche agroecologiche Gli strumenti disponibili sono molteplici e afferiscono sia al primo sia al secon-do Pilastro della PAC Vi sono innanzi-tutto gli strumenti connessi alla nuova architettura verde della PAC quali con-dizionalitagrave rafforzata ma specialmente eco-schemi e pagamenti agro-clima-tico-ambientali nel cui ambito si puograve prevedere di attivare un pacchetto di pratiche agroecologiche da adottare congiuntamente e cumulabile agli impe-gni della produzione integrata o dellrsquoa-gricoltura biologica anche superando il sostegno massimo a ettaro previsto da regolamento per la produzione biologi-ca purcheacute giustificato Possono essere inoltre attivati in chiave agroecologica numerosi interventi settoriali di natu-ra ecosostenibile riguardando anche la sostenibilitagrave del packaging del tra-sporto e dello stoccaggio dei prodot-ti nellrsquoambito dei programmi operativi delle organizzazioni di produttori piugrave diversificati rispetto allrsquoattuale fase di programmazione Tuttavia le pratiche agroecologiche non sempre di facile adozione e talvolta sconosciute agli im-prenditori agricoli richiedono interventi finalizzati al trasferimento e alla diffu-sione dellrsquoinnovazione (es attraverso i gruppi operativi PEI ndash Partenariato Eu-ropeo per lrsquoInnovazione) e sicuramente lrsquoattivazione delle misure di formazione informazione scambi aziendali consu-lenza e assistenza tecnica previste in entrambi i Pilastri della PAC La ripro-gettazione degli ordinamenti produttivi aziendali infine cosigrave come lrsquoadozione di nuove tecniche e pratiche possono im-plicare la realizzazione di investimenti aziendali incluso lrsquoacquisto di macchine ad esempio per lavorazioni superficia-li o specifiche del terreno Dal punto di vista sociale la transizione agroecolo-gica puograve essere favorita anche da una maggiorazione del premio insediamen-to giovani - a beneficio di chi adotta ad esempio il pacchetto di pratiche agro-ecologiche - in generale piugrave propensi a introdurre innovazioni in azienda

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La riprogettazione dellrsquoagroecosistema aziendale (terza fase) richiede invece una rigorosa combinazione di colture e infrastrutture ecologiche anche finaliz-zata alla realizzazione di sistemi agro-(-zoo)-forestali che trovano sostegno sempre nellrsquoambito del II Pilastro della PAC Egrave evidente come anche in questo caso la misura sulla cooperazione possa sostenere la riprogettazione congiunta da parte di un gruppo di agricoltori dei propri agroecosistemi aziendali anche tramite accordi agroambientali drsquoarea sempre coadiuvati da tecnici esperti pervenendo a un redesign del paesag-gio agrario verso una sua piugrave spinta di-versificazione

Ancora piugrave articolato egrave lrsquoinsieme di mi-sure e strumenti attivabili nel persegui-re gli obiettivi connessi alle ultime due fasi - ovvero connessione piugrave diretta tra produttori e consumatori e un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipazione localitagrave equitagrave e giusti-zia - anche se egrave evidente come gli stru-menti della PAC non siano piugrave sufficienti quando lrsquoottica si sposta dalla scala lo-cale a quella globale e si vuole assicura-re continuitagrave e integrazione tra i diversi livelli Egrave altrettanto vero perograve che alla trasformazione dei sistemi agroalimen-tari nelle aree rurali partecipano anche se in modo indiretto numerosi interven-ti sostenuti con la PAC tra cui il soste-gno agli investimenti a imprese extra-a-gricole per la creazione e lo sviluppo di attivitagrave nelle zone rurali e agli investi-menti nei servizi di base e per il rinno-vamento dei villaggi fondamentali per il mantenimento della popolazione in tali aree noncheacute delle attivitagrave agricole stes-se e delle filiere locali Parimenti stru-menti come i progetti integrati di filie-ra e territoriali possono concorrere alla trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare soprattutto se guida-ti da organismi come GAL Biodistretti Autoritagrave di bacino gestori di aree natu-rali protette che piugrave in generale posso-no anche dare avvio e coordinare tutto il processo di transizione allrsquoagroecologia a livello locale

Nella definizione dei Piani strategici na-zionali una particolare attenzione do-

vrebbe essere rivolta alla montagna che interessa il 54 del territorio nazionale e circa il 18 della popolazione italia-na e dove lrsquoapproccio agroecologico egrave abbastanza diffuso nelle aziende di pic-cole dimensioni in termini di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) avendo man-tenuto le pratiche da sempre impiegate (Sturla e Dara Guccione 2021) Tuttavia la montagna sembra essere trascurata dallrsquoopinione pubblica e nel dibattito sulle politiche dello sviluppo bencheacute le Terre Alte vissute dallrsquoessere umano rap-presentino un patrimonio culturale uni-co nel suo genere di cui lrsquoagricoltura egrave parte importante Oggi i cambiamenti strutturali dellrsquoeconomia legati alla glo-balizzazione ne disincentivano la pre-senza con conseguenze sullrsquoequilibrio sociale ed economico e anche territoria-le dellrsquoecosistema noncheacute sul paesag-gio storico e culturale

Occorre pertanto salvaguardare il man-tenimento in montagna delle attivitagrave agro-silvo-pastorali adottando metodi moderni ma rispettosi dellrsquoambiente in particolare favorire la permanenza o il ri-torno dei giovani che mostrano creativi-tagrave innovazione e dinamismo con forme di collaborazione tra aziende e creando anche una rete informatica oltre che di cooperazione pratica la digitalizzazio-ne egrave una componente importante in tale settore ma ancora non egrave molto presen-te

Le caratteristiche orografiche e climati-che della montagna rappresentano un limite i costi di produzione sono mag-giori e la quantitagrave dei prodotti minore rispetto allrsquoagricoltura di pianura occor-re allora puntare sui ldquoprodotti di quali-tagraverdquo come previsto dalla Carta europea di pari dicitura Sono produzioni tipiche animali e vegetali diverse da zona a zona e spesso soggette a trasformazio-ne ldquoindustrialerdquo una particolare razza bovina e la filiera del latte e dei prodotti caseari derivati frutticoltura minore e marmellate alveari legati alla fioritura di una particolare specie botanica e mie-le specifico castagne di una particolare varietagrave e suoi prodotti derivati ecc

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I prodotti di qualitagrave DOP e IGP entrano a far parte dellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna la procedura egrave un porsquo lunga e spesso scoraggia gli operatori del setto-re ma arrivare a marchi e certificazioni egrave fondamentale per fare marketing ter-ritoriale

Le situazioni geomorfologiche e clima-tiche incidono anche sulle infrastruttu-re del territorio e sui trasporti e i relativi costi di manutenzione creando difficol-tagrave di collegamento che possono riper-cuotersi sulla commercializzazione dei prodotti inoltre la bassa densitagrave di po-polazione egrave spesso causa di ridotti ser-vizi (scuola sanitagrave mobilitagrave) con rischio di spopolamento ma si egrave notato che lagrave dove le Amministrazioni pubbliche han-no destinato una spesa pro capite mag-giore lrsquoabbondono delle Terre Alte egrave stato minore

Anche una agevolazione fiscale sullrsquoat-tivitagrave agro-silvo-pastorale di montagna (giagrave in atto in qualche regione) egrave auspi-cabile al fine di mantenere vitale tale settore dellrsquoeconomia montana che egrave multifunzionale anche per lrsquoartigianato e lrsquoagriturismo e consente di mantenere la popolazione in montagna garantendo reddito e presidio culturale

2 La produzione agroecologica per la transizione verso unrsquoagri-coltura sostenibile Agroecologia e lrsquoutilizzo di risorse e input pro-duttivi

A cura di Accademia dei Georgofili Con-federazione Italiana della Vite e del Vi-no-Unione Italiana Vini

La visione dellrsquoEuropa per una agricoltu-ra sostenibile evidenziata in particolare allrsquointerno delle Strategie ldquoDal Produt-tore al Consumatorerdquo (1) e ldquoBiodiversitagrave per il 2030rdquo (2) mette le tecniche agri-cole e la gestione dellrsquoagroecosistema al centro della transizione ecologica e sostenibile del settore primario Partico-lare attenzione egrave data allrsquouso di prodotti chimici (agrofarmaci antibiotici conci-mi fertilizzanti diserbanti etc) ai rischi

a essi legati e a un loro uso sostenibile e ridotto alla ricerca e impiego di input a basso impatto ambientale allrsquoutilizzo di tecniche che contrastano il degrado e la perdita di fertilitagrave dei suoli e che fa-voriscono invece la salute dei terreni e dellrsquoagroambiente (13) In questo conte-sto lrsquoagroecologia con il suo approccio multidisciplinare gioca un ruolo fonda-mentale promuove sistemi agricoli di-versificati una gestione dellrsquoagrosiste-ma integrata ma anche un uso efficiente delle risorse (34) In questo nuovo pa-radigma di agricoltura sostenibile un ruolo centrale egrave quindi dato dagli input impiegati nel processo produttivo che a seguito del loro uso prolungato negli anni e talvolta errato hanno inquinato e impoverito suoli e falde acquifere cre-ato danni allrsquoambiente e agli organismi viventi tra cui lrsquoessere umano e gli inset-ti impollinatori (45) Egrave proprio su que-ste questioni che allrsquointerno del Green Deal (6) lrsquoEuropa si pone degli obiettivi ridurre del 50 lrsquouso di fitofarmaci del 20 dei fertilizzanti del 50 degli anti-biotici (7) Negli ultimi anni si rileva una riduzione di sostanze chimiche impie-gate nel contesto produttivo agricolo seppur ancora diffuse e un contempo-raneo aumento nellrsquoutilizzo di prodotti e pratiche piugrave sostenibili Tuttavia la pre-senza di residui di fitofarmaci e prodotti di sintesi per lrsquoagricoltura negli alimenti nei suoli nelle acque e nellrsquoaria egrave anco-ra oggi una realtagrave (89) Sul mercato si stanno diffondendo prodotti di origine naturale (minerale vegetale o micro-biologica) o meno impattanti per lrsquoam-biente per rafforzare le difese di pian-te e animali per contrastare patogeni e favorire la fertilitagrave dei terreni agricoli (10) Molti prodotti inoltre cominciano a provenire dal contesto di economia circolare o sono ottenuti con processi sostenibili pur essendo di sintesi (11) Nel settore agricolo lrsquoingresso purtrop-po frequente di patogeni alieni che si diffondono sul territorio non trovando antagonisti naturali crea danni produt-tivi In questo contesto egrave bene prende-re in considerazione forme di lotta alle avversitagrave differenti dai prodotti di ori-gine naturale a quelli di sintesi al fine di eradicare lrsquoorganismo alieno contro cui il nostro ecosistema non ha difese (12)

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Tra i modelli per unrsquoagricoltura soste-nibile che possono essere ricondotte allrsquoagroecologia si ritrova sicuramente il sistema produttivo del biologico (13) che impiega prodotti naturali per con-trastare i patogeni e migliorare la pro-duzione ma anche ad esempio le tecni-che produttive previste dallrsquoagricoltura integrata (14) e dellrsquoagricoltura di pre-cisione (15) che hanno come obiettivo lrsquoimpiego di input e risorse a disposizio-ne tra cui anche quelle di sintesi Lrsquoa-gricoltura biologica egrave sicuramente un esempio di come sia possibile produrre in modo sostenibile e impiegando pro-dotti di origine naturale specialmente nel settore vitivinicolo comparto nel quale il biologico ha trovato diffusione con buoni risultati (Box I) I prodotti per la cura e protezione delle colture e degli animali impiegati nel biologico sono di origine minerale vegetale o microbio-logica tuttavia egrave da considerare che anche alcuni di questi prodotti posso-no creare fenomeni di tossicitagrave e danni allrsquoecosistema Un esempio egrave il rame im-piegato contro alcune malattie fungine ma che allo stesso tempo egrave un metallo pesante che si accumula nel suolo Per questo lrsquoEuropa ha ridotto le dosi appli-cabili a ettaro (16) per evitare fenomeni di accumulo del metallo Manifestazione di tossicitagrave (sullrsquoessere umano sul pro-dotto finale e sullrsquoecosistema) dovuto allrsquoimpiego dellrsquoagrofarmaco o dellrsquoanti-biotico fenomeni di resistenza da par-te del patogeno di accumulo nel suolo o negli organismi o di effetti residuali sul prodotto sono ancora oggi fattori importanti e che necessitano di essere presi in considerazione insieme allrsquoef-fetto della combinazione di piugrave prodotti che permangono e interagiscono tra di loro dopo la somministrazione (8917) A questo proposito egrave importante con-siderare gli stessi effetti tossici e di in-terazione che si hanno sullrsquooperatore agricolo che impiega e distribuisce tali prodotti

Pertanto al fine di uno sviluppo e diffu-sione di unrsquoagricoltura sostenibile molti sono i fattori da considerare i mezzi e le conoscenze oggi a disposizione per una transizione verso la sostenibilitagrave agrico-la sono molteplici e nessuno deve essere

precluso

VINO BIOLOGICO

Un vino puograve definirsi laquobiologicoraquo e av-valersi del logo ldquoEuro-leafrdquo riconosciuto dallrsquoUnione europea solo previa certifi-cazione da parte di un ente di control-lo che siano state rispettate le diverse tappe del processo di produzione pre-viste dal Regolamento 2018848 del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodotti biologici Questo Regolamento deve es-sere completato da diversi regolamenti delegati e di esecuzione che dovranno essere pubblicati entro la fine del 2021

Il Regolamento relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodot-ti biologici applicabile dal 1deg gennaio 2022 riprende molti punti delle prece-denti disposizioni e stabilisce una serie di principi generali applicabili quindi alla coltivazione della vite e alla vinificazio-ne Egrave obbligatorio quando unrsquoazienda agricola pratica lrsquoagricoltura biologica che vi si dedichi completamente Quan-do intende convertirsi allrsquoagricoltura biologica dopo aver praticato lrsquoagricol-tura convenzionale la sua produzione puograve essere qualificata come biologica solo dopo un periodo transitorio di cin-que anni Egrave vietato lrsquouso di organismi ge-neticamente modificati Possono essere utilizzati solo determinati prodotti fito-sanitari fertilizzanti o prodotti per la pu-lizia La presenza nei prodotti vitivinicoli biologici - e quindi anche nel vino - di residui di sostanze vietate anche se au-torizzate in agricoltura convenzionale conduce in linea di massima alla decer-tificazione quando superano la soglia di 001 mgkg con una deroga per quanto riguarda i residui dei fosfiti nel vino che dovragrave comunque essere sfruttata dai produttori per monitorare la presenza di residui e cercare di ridurli nel corso del tempo (Decreto 7264 del 10 luglio di modifica del DM 309 del 13 gennaio 2011 ldquoContaminazioni accidentali e tec-nicamente inevitabili di prodotti fitosa-nitari in agricoltura biologicardquo) In ogni caso la presenza di residui di sostanze non autorizzate rende necessario lrsquoavvio

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di unrsquoindagine per determinare il motivo di questa presenza

La trasformazione delle materie prime egrave disciplinata da norme restrittive solo i prodotti e le sostanze inclusi in elenchi esaustivi possono essere utilizzati come additivi ingredienti o coadiuvanti di processo Ne consegue che per quanto riguarda il vino non tutte le sostanze o le pratiche enologiche autorizzate nella produzione convenzionale sono autoriz-zate nella produzione biologica e che quando una sostanza egrave autorizzata a volte egrave autorizzata a dosi inferiori egrave il caso dei solfiti Fondamentalmente que-sta serie di disposizioni restrittive garan-tisce al consumatore di avere un prodot-to in cui le sostanze aggiunte sono state ridotte allo stretto necessario da qui la ragione del suo crescente successo

3 Il ruolo del packaging

A cura di PEFC Italia e Italia Nostra On-lus

Il packaging egrave uno degli elementi di un prodotto che stanno subendo grandi trasformazioni e innovazioni in corre-lazione allrsquoevoluzione di un contesto economico globale che egrave ben lontano dalla realizzazione di una sostenibilitagrave Lrsquoimportanza del packaging egrave eviden-te deve contenere proteggere e pre-sentare il prodotto Egrave il primo elemen-to con cui si interfaccia il consumatore ed egrave attraverso questo che chi produce informa il consumatore sulle qualitagrave del prodotto ma anche sulle scelte e la fi-losofia del produttore Una filosofia che matura in un contesto dove solo il 25 del PIL nazionale e il 28 di quello euro-peo (2008) egrave identificabile come verde Egrave per questo che chi vuole produrre in maniera sostenibile dovrebbe vendere un prodotto realizzato in maniera non dissipativa e distruttrice delle risorse na-turali nel rispetto del ruolo dei lavorato-ri portatori di esperienze e non merce e con tutte le componenti che lo rendono ecologicamente in equilibrio con lrsquoam-biente Quindi chi si pone come obbiet-tivo una produzione agricola sostenibile

non puograve non tenere in considerazione come questa produzione poi raggiun-geragrave il mercato

Lrsquoagroecologia dovrebbe prendere in considerazione non solo le fasi produtti-ve ma anche come il prodotto viene im-messo sul mercato dentro quale packa-ging se questo egrave necessario come egrave realizzato e come potragrave poi essere smal-tito Questo percheacute le buone pratiche vanno applicate a tutto il processo pro-duttivo ma vanno anche comunicate e il packaging scelto comunica al consuma-tore le proprie scelte a tutti i livelli

Nellrsquoobiettivo quindi di realizzare so-stenibilitagrave economico-produttiva e so-cio-ambientale il packaging ha un ruolo importante nella fase della sua produ-zione ma forse ancora di piugrave al momen-to della fine della sua funzione quando cioegrave abbandona il prodotto che ha ldquopro-tettordquo e si trasforma in rifiuto Cosigrave nel 2018 ultimo dato disponibile i rifiuti da imballaggi rappresentavano il 30 dei rifiuti urbani e lrsquo8 dei rifiuti prodotti nellrsquoanno in Italia La tendenza egrave in au-mento per il cambiamento delle abitu-dini dei consumatori nelle scelte di ac-quisto Le quali come egrave evidenziato in altri GdL dellrsquoASviS dipendono da diver-si fattori economici legati alle variazioni dei redditi reali allrsquoaumento delle disu-guaglianze e da ultimo agli effetti della pandemia Fenomeni a cui corrisponde una domanda diversificata rispetto alla qualitagrave ecologica che ha diversi effetti sulla sostenibilitagrave ambientale (rifiuti) so-cio-sanitaria (coadiuvante dellrsquoobesitagrave o meno) ed economico gestionale (costi espliciti e impliciti a carico del consuma-tore per differenziare) e che dipende dai riadeguamenti che gli apparati produtti-vi e distributivi praticano in risposta agli andamenti del reddito reale pro-capite e della quota destinata alla spesa per i beni di primaria necessitagrave (legge di En-gel) Ciograve in un contesto di saturazione alimentare per la quale non si muore di fame ma per unrsquoalimentazione genera-trice sempre di piugrave di malattie serie a partire dallrsquoobesitagrave

Quindi prima della realizzazione dellrsquoim-

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ballaggio si deve innanzitutto stabilire se sia effettivamente indispensabile Ov-vero se la confezione svolge il ruolo di protezione del prodotto da contaminan-ti o durante il trasporto oppure egrave super-fluo percheacute il prodotto non necessita di tale protezione Un esempio egrave la scatoli-na di cartoncino che racchiude i tubetti di salse o paste alimentari egrave ridondante in molti casi

Fondamentale egrave la scelta dei materiali che costituiscono il packaging Per po-ter essere veramente sostenibile devono essere preferiti materiali da fonti rinno-vabili facilmente riciclabili nella raccolta differenziata (ad esempio realizzare il packaging solo con mono-materiali rici-clabili) o riutilizzabili Quindi se si decide di fare un packaging in carta o cartone si deve scegliere materia prima certifi-cata per la provenienza da foreste ge-stite in maniera sostenibile e responsa-bile altrimenti la carta non egrave veramente rinnovabile ma anzi potenzialmente dannosa per le foreste Questo percheacute non si hanno garanzie sul metodo di ap-provvigionamento della materia prima ovvero non si hanno garanzie sulla per-manenza della foresta che passa attra-verso un piano di tagli che garantisce la sopravvivenza e funzionalitagrave della fore-sta stessa Sarebbe uno sbaglio migrare tutto il mondo dellrsquoimballaggio su pro-dotti forestali percheacute sottoporrebbe le foreste a una pressione non sostenibile Se si decide di ridurre lrsquouso di plastica sostituendola con materiale provenien-te da foreste lrsquoimballaggio deve essere certificato altrimenti si rischia di aumen-tare il consumo e lo sfruttamento ecces-sivo delle foreste In molti casi la plastica non puograve essere sostituita allora si deve scegliere plastica facilmente riciclabile e usare la plastica riciclata Quindi in fase di progettazione egrave fondamentale cono-scere e prevedere come il packaging saragrave smaltito riciclato o riusato proprio per ridurre il consumo di materie prime e ridurre lrsquoimpatto sullrsquoambiente

Riciclare egrave quindi di estrema importan-za infatti secondo il CONAI il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo egrave di 402 milioni di euro e lrsquoindotto economico generato dalla filie-

ra egrave invece di 592 milioni di euro Per far capire quanto riciclare riduca la pressio-ne sul nostro pianeta CONAI ha calco-lato che nel 2019 sono state risparmiate circa 4 milioni e 469mila tonnellate di materie prime

Nel dettaglio 270mila tonnellate di ac-ciaio oltre 19mila tonnellate di alluminio che corrispondono a 18 miliardi di lat-tine Un milione e 80mila tonnellate di carta ossia piugrave di 433 milioni di risme di fogli A4 907mila tonnellate di legno lrsquoe-quivalente di 41 milioni di pallet 433mila tonnellate di plastica pari a 9 miliardi di flaconi in PET per detersivi da un litro E un milione e 760mila tonnellate di vetro il corrispettivo di quasi 5 miliardi di bot-tiglie di vino da 075 litri

Un dato significativo egrave anche quello re-lativo alle discariche che rappresentano sempre un elemento di grande discus-sione e preoccupazione per il cittadino e consumatore Il CONAI stima che tra il 1998 e il 2019 il sistema CONAI ha ga-rantito lrsquoavvio a riciclo di quasi 32 milioni di tonnellate di imballaggi significa che in 22 anni egrave stato evitato il riempimento di 160 nuove discariche di medie dimen-sioni (calcolo effettuato considerando per ciascuna frazione merceologica un dato di densitagrave apparente da fonte ERI-CA con uno specifico grado di compat-tazione)

Altro elemento importante che deve essere preso in considerazione in fase di progettazione del packaging egrave la ri-duzione e la lotta allo spreco La pro-gettazione di un packaging sostenibile dovrebbe ridurre al minimo dimensioni e uso di materie prime e al contempo avere una protezione efficace per evita-re perdite di prodotto e quindi sprechi di prodotto contenuto

Egrave quindi evidente che il packaging soste-nibile nasce principalmente dalle scelte in fase di progettazione e visto il ruolo crescente che gli imballaggi svolgono sia nel mondo dei rifiuti che in quello del consumatore la progettazione e le scel-te delle materie prime risultano vitali per offrire prodotti che abbiano un impatto

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sempre meno rilevante sul nostro pia-neta Lrsquoattenzione deve riguardare sia il contenuto che il contenitore

4 Le opportunitagrave del digitale al settore agricolo

LrsquoAgricoltura 40 ossia lrsquoimpiego di tec-nologie e del digitale allrsquointerno del set-tore agricolo egrave oggi un fatto reale e un elemento basilare per la transizione ver-so una produzione sostenibile in quanto consente di ottimizzare lrsquouso di risorse gestire lrsquoazienda in modo razionale e connetterla con il territorio tuttavia in Italia egrave ancora poco diffusa specialmen-te in alcuni settori (1618) Oggi sul mer-cato si trovano servizi e prodotti innova-tivi e digitali destinati al settore agricolo di varie tipologie dallrsquouso di collari per il monitoraggio del benessere anima-le a piattaforme gestionali aziendali a prodotti per una agricoltura di precisio-ne basata su dati satellitari a sistemi di monitoraggio della filiera piattaforme gestionali ecc (18) Le imprese che re-alizzano tali soluzioni sono in continua crescita come in costante crescita sono i prodotti e servizi che offrono Tuttavia se da una parte le opportunitagrave in tema di soluzioni per lrsquoAgricoltura 40 sono mol-to diversificate e rilasciate sul mercato sempre in maggior quantitagrave dallrsquoaltra lrsquoapplicazione in campo non cresce di pari passo (18) Le motivazioni sono mol-teplici le imprese che realizzano solu-zioni innovative talvolta non conoscono le reali esigenze del settore lrsquoimpiego di determinate soluzioni richiede compe-tenze e formazione che mancano allrsquou-tilizzatore finale manca lrsquointeroperabili-tagrave tra le piattaforme mancano tecnici e professionisti che assistono lrsquoagricoltore sul territorio nellrsquoutilizzo dellrsquoinnovazio-ne e che li accompagnino nella transi-zione verso il digitale (1819) Tali figure devo inoltre non solo essere formate in tema di innovazione ma devono an-che essere capaci di far comprendere le opportunitagrave offerte dal settore soprat-tutto alle piccole aziende Tra gli attori coinvolti nel passaggio verso un settore primario digitale sono da annoverare le istituzioni e gli enti territoriali che hanno un ruolo determinate nel diffondere sul territorio lrsquoinnovazione anche attraverso

la realizzazione di infrastrutture prime fra tutte internet e la banda larga veloce che nelle aree rurali manca o non egrave ben funzionante (20) Questo egrave un servizio essenziale per connettere le aziende tra di loro per fare filiera e per far conosce-re i propri prodotti Infine un elemen-to da considerare nellrsquoapplicazione su larga scala della tecnologia offerta dal digitale egrave lrsquoetagrave degli agricoltori spesso anziani lrsquoaccesso ai finanziamenti per le aziende che vogliono innovarsi (18) o ancora la dimensione della superficie aziendale poicheacute spesso le soluzioni del digitale in agricoltura sono ideate per sistemi agricoli estensivi poco presenti in Italia

In considerazione di quanto descritto lrsquoapplicazione della digitalizzazione in un approccio agroecologico del sistema produttivo primario egrave sicuramente au-spicabile e di supporto alle pratiche che esso promuove Infatti grazie allrsquoimpie-go di prodotti e servizi innovativi legati al digitale e alla tecnologia egrave possibile ad esempio avviare un uso efficiente e quindi ridotto degli input un elemento importante per lrsquoagroecologia grazie ad esempio allrsquoagricoltura di precisio-ne (15) avere maggiore conoscenza del proprio processo produttivo e di trasfor-mazione dare maggior valore al prodot-to locale favorire le filiere la tracciabili-tagrave e la qualitagrave dellrsquoagroalimentari grazie allrsquoapplicazione del blockchain (21) ri-pristinando un collegamento tra gli at-tori della produzione e tra lrsquoagricoltore e il consumatore permettere un moni-toraggio aziendale e territoriale grazie allrsquouso di satelliti o droni e conoscere ad esempio le problematiche del territorio

La transizione verso una agricoltura so-stenibile di basso impatto ambientale che favorisce elementi come la conser-vazione e il ripristino dellrsquoecosistema e del suolo deve al contempo garantire necessariamente cibo sano e di quali-tagrave sufficiente per tutta la popolazione mondiale Per far ciograve e senza andare a ricercare ulteriore terreno coltivabile egrave necessario favorire la produzione delle aree a oggi coltivate e in questo senso le opportunitagrave offerte dallrsquoinnovazione e dal digitale permettono una ottimizza-

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zione della produzione in termini quali-tativi e quantitativi per unitagrave di superfi-cie riducendo lrsquoimpatto che i comparti agricoli hanno sullrsquoambiente e sul terri-torio

Riferimenti bibliografici

1 Una strategia ldquoDal produttore al con-sumatorerdquo per un sistema alimentare equo sano e rispettoso dellrsquoambien-te Comunicazione della commissione al parlamento europeo al consiglio al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni Bruxelles 20052020 COM (2020)381 final

2 Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 Comunicazione della Commis-sione al Parlamento europeo al Consi-glio al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 20052020 COM (2020) 380 final

3 Agroecologia e PAC ndash ldquoUnrsquoanalisi degli strumenti della programmazione post 2022 Documento realizzato nellrsquoambito del Programma Rete Rurale Nazionalerdquo 2014-20Barberi P 2019

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5 EU Pollinators - Environment

6 Il Green Deal europeo Comunicazione della Commissione al Parlamento euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 11122019 COM(2019) 640 final

7 Eco-schemi dalla Commissione alcuni suggerimenti sulle possibili pratiche be-nefiche da sostenere

8httpswwwisprambientegovitfi-les2020pubblicazionirapportirappor-

to_334_2020pdf

Dossier di Legambiente ldquoStop Pesti-cidi 2020rdquo httpswwwlegambien-teitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

9 ldquoElenco prodotti fitosanitari impiega-bili in agricoltura biologica per la difesa delle colturerdquo FederBio 2018

10 Economia circolare nuovo regola-mento per favorire lrsquouso di concimi or-ganici e ricavati dai rifiuti

11 Organismi alieni e nuovo PAN com-plessi equilibrismi - AgroNotizie - Difesa e diserbo

12 Regolamento (UE) 2018848 del Par-lamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzio-ne biologica e allrsquoetichettatura dei pro-dotti biologici httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R0848

13 Linee guida nazionali di produzione integrata 2018

14 Agricoltura di precisione

15 Regolamento di Esecuzione (UE) 2018 1981 della Commissione - del 13 dicembre 2018 - che rinnova lrsquoappro-vazione delle sostanze attive composti di rame come sostanze candidate alla sostituzione httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R1981ampfrom=EN

16 httpswwwpan-ukorgthe-cocktail effect~text=The20cocktail20ef-fect20is20a20significant20pro-blem20in20the20UKfound20in20fruit20and20vegetables

17 Salgono al 4 i campi gestiti con lrsquoA-gricoltura 40

18 Agricoltura 40 traguardi raggiunti e httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdfhttpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

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sfide future - AgroNotizie - Agrimecca-nica

19 La banda ultra larga nelle aree rurali il divario digitale egrave ancora da superare

bull Agroecology Europe (2016) Our un-derstanding of agroecology httpswwwagroecology-europeorgour-ap-proachour-understanding-of-agroeco-logy

bull Altieri MA (1995) Agroecology The Science of Sustainable Agriculture We-stview Press Boulder CO

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NOTE

70 Definizione di agroecologia secondo Agroecology Europe (2016) ldquocongiuntamente come una scienza una pratica e un movimento Comprende lrsquointero sistema alimentare dal suolo allrsquoorganiz-zazione delle societagrave umane Egrave carica di valori e si basa su principi fondamentali In quanto scien-za dagrave prioritagrave alla ricerca-azione agli approcci partecipativi e olistici ealla transdisciplinarietagrave che comprende diversi sistemi di conoscenza Come pratica si basa sullrsquou-so sostenibile delle risorse rinnovabili locali sulle prioritagrave un saggio utilizzo della biodiversitagrave per fornire servizi ecosistemici e resilienza e soluzioni che forniscono molteplici benefici (ambientali economici e sociali) dal locale al globale Come movimento difende i piccoli produttori e lrsquoagri-coltura familiare gli agricoltori e le comunitagrave rurali la sovranitagrave del cibo le filiere corte e locali la diversitagrave delle sementi e delle razze autoctone il cibo sano e di qualitagrave Lrsquoagroecologia riconosce che il tutto egrave piugrave della somma delle parti e quindi favorisce le interazioni tra gli attori nellrsquoambito di scienza pratica e movimento facilitando la condivisione della conoscenza e lrsquoazionerdquo

71 Lrsquoagricoltura di precisione si puograve inquadrare nellrsquoambito della prima fase di Gliessman relativa allrsquoefficientamento dei fattori produttivi Egrave importante che le tecnologie e gli strumenti (macchine attrezzature) sottesi a questo carattere dellrsquoagricoltura che puograve essere affiancato allrsquoagro-ecolo-gia siano modulati anche in funzione delle aziende di ridotte dimensioni in termini di superficie e che le stesse siano in grado di sostenerne i costi

72 Nella seduta del 28-29 giugno scorso il Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura dei Paesi membri ha accettato lrsquoaccordo provvisorio raggiunto in seno al Trilogo del 26 giugno Le principali decisio-ni prese riguardano la fissazione al 25 della quota dei pagamenti diretti da destinare al finan-ziamento degli eco-schemi la destinazione di almeno il 35 delle risorse finanziarie previste per il secondo pilastro ad azioni per lrsquoambiente e il clima le aree di interesse ecologico previste nella misura del 4 e solo con riguardo ai seminativi lrsquointroduzione della condizionalitagrave sociale

73 I Piani strategici nazionali dovranno essere presentati alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2021

74 Si riporta una sintesi del rapporto Agro-ecologia e PAC Unrsquoanalisi degli strumenti della pro-grammazione post 2022 elaborato nellrsquoambito delle attivitagrave della Rete Rurale Nazionale 2014-2020

75 Lrsquoillustrazione delle misure e degli strumenti della PAC che favoriscono la transizione agro-eco-logica egrave tratta da Vanni e Viganograve (2021)

76 Alcuni esempi di pratiche agro-ecologiche sono fertilizzazione organica allelopatia e diversitagrave delle colture pascolo estensivo su prati temporanei o permanenti lavorazioni del terreno minime o nulle infrastrutture ecologiche tutela fauna e microfauna del suolo inerbimenti colture intercalari agro-forestazione foraggere permanenti rotazioni complesse

77 Dati dal ldquoPiano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio ndash 2021rdquo pubblicato da CONAI

78 cfr Sergio Vellante Riadeguamenti produttivi e distributivi dei beni di primaria necessitagrave alle funzioni Engeliane di spesa Dispensa della video-lezione ndeg 5 del corso in Economia Applicata alla Gestione Ambientale tenuto co Universitagrave Mercatorum

79 Dati tratti dal ldquoReport CONAI 2020rdquo

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1 Il contesto

La pandemia ha dimostrato come la sostenibilitagrave nella catena di approvvi-gionamento sia una sfida chiave per le economie e le societagrave del futuro Sem-pre piugrave saragrave importante approcciare il tema avendo uno sguardo sulla creazio-ne di impatti positivi e al cambiamento che necessariamente dovragrave essere mes-so in atto la sostenibilitagrave della catena di approvvigionamento riguarda lrsquoambien-te e il clima noncheacute il rispetto per diritti umani il lavoro dignitoso e la promozio-ne dei mezzi di sussistenza delle perso-ne e delle comunitagrave

In questo contesto come annunciato dal Green Deal europeo e dal Recovery Plan egrave importante che la sostenibilitagrave sia ulteriormente integrata allrsquointerno della governance aziendale Una gover-nance sostenibile incoraggia le impre-se ad abbracciare una visione di lungo termine e a considerare lrsquoimpatto am-bientale sociale umano ed economico nelle loro decisioni aziendali

Il Green Deal europeo stabilisce che la sostenibilitagrave dovrebbe essere integrata in modo piugrave sistematico nella gover-nance societaria molte imprese si con-centrano ancora troppo sui risultati fi-nanziari a breve termine a scapito dello sviluppo a lungo termine e degli aspetti connessi alla sostenibilitagrave Per dare se-guito a quanto enunciato nel Green Deal europeo la Commissione ha annunciato per il 2021 unrsquoiniziativa per una gover-nance societaria sostenibile che egrave stata inserita tra gli obiettivi del Piano drsquoazio-ne dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare della strategia sulla biodiver-sitagrave e della strategia ldquoDal produttore al consumatorerdquo

Anche la recente comunicazione ldquoIl momento dellrsquoEuropa riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazionerdquo - Piano di ripresa adotta-to nel maggio 2020 - conferma lrsquointen-zione della Commissione di presentare unrsquoiniziativa di questo tipo per garantire che gli interessi ambientali e sociali sia-no pienamente integrati nelle strategie aziendali

Nonostante la forte attenzione a livello europeo sono ancora poche le imprese di grandi dimensioni che applicano una due diligence che tenga conto di tutti gli impatti ambientali e in materia di di-ritti umani in grado di affrontare gli im-patti negativi per la sostenibilitagrave causati dalle attivitagrave dellrsquoimpresa e della sua ca-tena del valore

Ma che cosrsquoegrave la due diligence e come le imprese possono approcciarla in ma-niera strategica per una maggiore inte-grazione della sostenibilitagrave lungo tutta la catena del valore

Per due diligence si intende lrsquoobbli-go giuridico per le imprese di istitu-ire e attuare processi adeguati al fine di prevenire mitigare e tenere conto dei diritti umani (compresi i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro) dellrsquoimpatto in termini sanitario e am-bientale per quanto riguarda le attivi-tagrave sia dellrsquoimpresa stessa che della sua catena di approvvigionamento Inoltre la due diligence egrave intrinsecamente ba-sata sul rischio proporzionata e speci-fica rispetto al contesto In questo sen-so la portata delle azioni di esecuzione dovrebbe dipendere dai rischi di effetti negativi che la societagrave sta possibilmente causando a cui sta contribuendo o che dovrebbe prevedere

APPROFONDIMENTO 2 La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore inte-

grazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

A cura di Impronta Etica

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La ldquocatena di approvvigionamentordquo egrave definita in senso lato come lrsquoinsieme del-le ldquorelazioni commercialirdquo di unrsquoimpre-sa e comprende le controllate i fornitori e i subappaltatori

Lrsquoadozione di pratiche sostenibili lungo la catena di fornitura impatta su diversi processi primari della catena del valo-re comportando un cambiamento nel modo di operare allrsquointerno delle azien-de sul lato acquisti (si pensi allrsquoaudit dei fornitori o alla selezione delle materie prime) e sul lato logistico (efficienta-mento energetico nei magazzini ridu-zione degli impatti dei mezzi su strada) fino ovviamente alla catena del valore nel suo complesso dove la corresponsa-bilitagrave degli attori allrsquoimpatto ambientale e sociale egrave sempre maggiore

2 La due diligence come suppor-to allrsquointegrazione della sostenibi-litagrave nei modelli di business

Il contesto in cui si trovano a operare le imprese ha subito negli ultimi anni cambiamenti profondi che caratteriz-zeranno di certo anche il prossimo futu-ro Egrave possibile identificare alcuni aspetti che piugrave di altri hanno influenzato e in-fluenzeranno le imprese il loro stare sul mercato e il loro approccio alla catena di fornitura come ad esempio la globaliz-zazione - che ha determinato modifiche nei modelli produttivi - e la maggiore attenzione del consumatore e della fi-nanza rispetto a prodotti e processi di produzione sostenibili

La responsabilitagrave sociale e la sostenibi-litagrave negli anni hanno assunto pertanto allrsquointerno delle imprese sempre mag-giore valore quale leva strategica per la competitivitagrave lrsquoapproccio filantro-pico ha ceduto il passo a un approccio strutturato in cui la sostenibilitagrave si inte-gra nella strategia aziendale e permea trasversalmente tutti i processi azien-dali compresi quelli relativi alla catena di fornitura Ciograve ha portato le imprese a ripensare la centralitagrave e lrsquoimportanza di sviluppare approcci e strumenti capaci

di dare valore strategico alle leve della sostenibilitagrave utilizzabili nelle relazioni e nelle attivitagrave che si realizzano allrsquointerno della catena di fornitura dellrsquoimpresa

Egrave possibile identificare molteplici fat-tori che possono spingere le imprese a dotarsi di un modello organizzativo e gestionale della catena di fornitura che tenga in considerazione le relative impli-cazioni sociali e ambientali e sia funzio-nale alla loro mitigazione

a) dal punto di vista economico lrsquoimpre-sa puograve essere spinta verso una maggio-re sostenibilitagrave dalla volontagrave di efficien-tare la sua catena di fornitura sempre piugrave lunga e disaggregata o dalle pres-sioni degli stakeholder (gli investitori in primis) per una piugrave accurata valutazione dei rischi ambientali e sociali lungo tut-to il ciclo di produzione

b) a livello ambientale un peso impor-tante egrave assunto dallrsquoinasprimento delle normative e dalla consapevolezza della limitatezza di risorse ma anche ndash a livel-lo piugrave commerciale ndash dalle opportunitagrave per lrsquoimpresa di rivolgersi a un merca-to attento alla sostenibilitagrave ambientale che pone attenzione anche alla catena di fornitura

c) sul fronte sociale a spingere le impre-se sicuramente crsquoegrave la volontagrave di mitigare i possibili effetti negativi su reputazione e vendite di scandali che coinvolgono i lavoratori lungo la catena di fornitura noncheacute lrsquoopportunitagrave di costruire rap-porti piugrave trasparenti e stabili nel tempo

Gli investimenti nella catena di fornitu-ra sono perlopiugrave orientati a sperimenta-re e sviluppare processi di innovazione o ad aumentare processi di controllo (a garanzia e tutela della sicurezza del-le relazioni e delle procedure) Questi investimenti rendono lrsquoimpresa meno soggetta a rischi e possono quindi pro-durre impatti positivi sulla capacitagrave dellrsquoimpresa stessa di creare valore per seacute e per il territorio in cui opera

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Riferimenti bibliografici

bull For a Coherent and Integrated EU Approach to Due Diligence httpsstatic1squarespacecomstatic5df776f6866c14507f2df68at 6 0 3 4 9 9 1 c d 7 2 b 5 a 4 6 4 0 b 4 6 b1 d 1 6 1 4 0 5 9 8 0 8 3 5 5 C S R + E u r o p e _Reflection+Paper+Due+Diligencepdfmc_cid=90f8190a1fampmc_eid=57734f5752

bull Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

bull Integrata connessa e sicura La gestione sostenibile della catena di fornitura tra rischi e opportunitagrave Impronta Etica httpswwwimprontaeticaorgsave-the-date-25-settembre-expo-milano-integrata-connessa-e-sicura-la-gestione-sostenibile-della-catena-di-fornitura-tra-rischi-e-opportunita

3 Percheacute egrave necessaria una due di-ligence sui diritti umani e ambien-tali

A cura di Equogarantito e Fairtrade Italia

Secondo le stime dellrsquoOrganizzazione In-ternazionale del Lavoro (ILO) nel mondo 152 milioni di bambini sono impegnati in pratiche di lavoro minorile o riconduci-bili allo sfruttamento del lavoro infantile 72 milioni in Africa 62 milioni in Asia il resto in America Latina Il 70 di questi minori lavora in agricoltura La proble-matica copre un ampio spettro di casi-stiche che vanno dalla collaborazione al lavoro agricolo familiare che comun-que impedisce la frequentazione della scuola e i momenti dedicati al gioco che fanno parte del normale sviluppo allrsquoim-piego nei campi in lavori pericolosi che implicano lrsquoutilizzo di sostanze dannose per la salute o lrsquouso di attrezzature che li mettono in situazioni di pericolo a vere e proprie forme di riduzione in schiavi-tugrave e di deportazione dove i minori sono letteralmente venduti o rapiti dalle fa-miglie e tenuti in ostaggio Lrsquointensivo sfruttamento dei bambini egrave principal-mente causato dallrsquoimpoverimento della catena del valore dove le stesse fami-

glie pur coltivando materie prime mol-to richieste dal mercato non riescono a guadagnare abbastanza per provvedere alle loro necessitagrave e di conseguenza a garantire istruzione e diritto ad una cre-scita armoniosa ai propri figli

Una catena di disvalore che si ripercuo-te anche sugli altri anelli deboli come le donne che in molti Paesi in via di svi-luppo non possono accedere a unrsquoistru-zione adeguata non hanno diritto alla proprietagrave della terra e quindi a godere dei frutti del loro lavoro

Sono questi solo alcuni dei fenomeni che si verificano allrsquointerno delle catene di fornitura globali in cui a pagare sono i piugrave deboli

Stiamo parlando di alcune delle ma-terie prime e dei prodotti trasformati piugrave commercializzati al mondo come il cacao che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom causato dalle richieste delle aziende di produzione portando Paesi come Ghana e Costa DrsquoAvorio a sostenere il 60 della produ-zione mondiale senza perograve riceverne in cambio sostanziali benefici economici Basti pensare al tentativo dei governi dei due Paesi di stabilire un prezzo piugrave alto di acquisto nel 2020 salvo poi do-ver fare marcia indietro di fronte al rifiu-to delle aziende di acquistare a condi-zioni piugrave giuste per i produttori agricoli

4 Il ruolo delle aziende

Rispetto a queste problematiche egrave im-plicito che il ruolo delle aziende diven-ta cruciale la disponibilitagrave a pagare un prezzo piugrave alto per la materia prima ac-quistata e a impegnarsi in un percorso di rispetto dei diritti umani e ambientali nella catena di fornitura sono passaggi fondamentali per garantire la sopravvi-venza dei produttori agricoli dei lavora-tori e delle loro famiglie E per prevenire le violazioni Ma una legge obbligatoria verso cui si sta andando rischia di di-ventare solo una lista di regole da spun-tare se non coinvolge i diretti interessati

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Per trovare un punto di riferimento ri-spetto allrsquoapproccio da tenere quando si pensa alle leggi attuative di una due diligence sui diritti umani e ambientali dobbiamo andare ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani che si appellano invece in modo trasfor-mativo alle aziende affincheacute costruisca-no la loro comprensione sui problemi dei diritti umani nelle loro attivitagrave e collabo-rino con chi detiene i diritti i sindacati e altri stakeholder per affrontare quei problemi Le Linee guida dellrsquoOrganizza-zione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) sulla due diligence inoltre enfatizzano il fatto che questi attori sono da consultare e coinvolgere in ogni passaggio del processo di due diligence Un regolamento vincolante manterragrave questo nucleo trasformativo La ricerca di chiarezza dal punto di vista legale ridurragrave la due diligence a una lista di passaggi che tutte le aziende non do-vranno fare altro che spuntare

Il rischio ulteriore egrave rappresentato dai costi chi pagheragrave per il rispetto dei di-ritti umani e ambientali nelle filiere Gli stessi agricoltori che non hanno nem-meno le risorse per vivere e per pianifi-care le loro attivitagrave produttive

Lrsquoapporto delle organizzazioni della so-cietagrave civile impegnate in progetti di co-operazione e Commercio Equo e Solida-le rivolti proprio ai portatori dei diritti in diversi Paesi del mondo

Gli strumenti giagrave attivi come le certifi-cazioni volontarie e le certificazioni di qualitagrave impegnate nel monitoraggio dei diritti umani nelle filiere

Lrsquoinclusione del mondo delle aziende stesse in modo che lrsquoapplicazione del-

la due diligence non si traduca soltanto in una lista di regole da rispettare e so-prattutto i costi dellrsquoadeguamento non ricadano sul primo anello della catena gli stessi produttori Il coinvolgimento delle aziende deve per forza passare at-traverso un processo di analisi dei costi con lrsquoobiettivo di creare dei parametri di riferimento per la determinazione del prezzo da riconoscere ai beni su cui si fonda il loro business

Riferimenti bibliografici

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bull httpsmneguidelinesoecdorgGuida-dell-ocse-sul-dovere-di-diligen-za-per-la-condotta-d-impresa-responsabilepdf

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bull httpswwwfocsivitleuropa-verso-u-na-due-diligence-obbligatoria-per-le-impre-se-su-diritti-umani-e-ambiente

5 Una legge attuativa in Italia

Egrave indispensabile che lrsquoattuazione in Italia di una due diligence sui diritti umani e ambien-tali tenga conto di questo differente approc-cio valorizzando

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6 Land grabbing e disuguaglian-ze nelle relazioni tra diritti umani e difesa della natura

A cura di Italia Nostra

Scenario

Il land grabbing egrave un fenomeno globaliz-zato drsquoappropriazione di terre fertili de-stinate allrsquoagricoltura di sussistenza nei PVS da parte di poteri economici e fi-nanziari (multinazionali banche drsquoaffari cartelli o trust tra imprese) sostenuti in larga misura dal FMI (Fondo monetario internazionale) e dalla BM (Banca Mon-diale) Un fenomeno che sta esproprian-do popolazioni - giagrave ridotte in povertagrave e con un indice di sviluppo umano (ISU) decrescente - di risorse vitali minando la loro residua autosufficienza e sicurez-za alimentare e distruggendo lrsquoimplicita sostenibilitagrave di un modo di produrre an-cora in equilibrio con la natura Ciograve nei fatti sta dando origine da un lato a uno scardinamento di realtagrave umane e sociali che contribuisce ad acuire le disugua-glianze tra i Popoli del Pianeta e dallrsquoal-tro a nuove e insostenibili alterazioni del rapporto uomo natura che intensi-fica ulteriormente la crisi ambientale in atto Una situazione che aggravata da conflitti etnici e guerre origina proces-si migratori senza ritorno dei ldquodannati della terrardquo di oggi che vanno a formare un internazionale nuovo ldquoesercito indu-striale di riservardquo da sfruttare insieme alla natura nei processi produttivi della globalizzazione per grande parte inso-stenibile

Cause

Lrsquoappropriazione di terra da parte di po-chi da trasformare in capitale fondiariofinanziario egrave insita nel modo di produ-zione capitalistico ma assume connota-zioni diverse nel corso della storia e si accentua durante le crisi economiche Nellrsquoultima crisi di natura finanziaria ve-rificatasi agli inizi del XXI secolo il land grabbing ha disegnato una nuova geo-grafia a scala mondiale acuendo le di-sparitagrave economiche e le disuguaglianze

umane e sociali tra i paesi che depreda-no (ipocritamente chiamati investitor) e quelli che sono depredati (riconosciuti come paesi target) Un ridisegno che espone lrsquointegrazione della prevalente direttrice colonialista nord-sud con quel-le di nuova generazione sud-sud (Emira-ti Arabi verso Africa Europa sud verso i Balcani) nord-nord (Europa del nord verso ex paesi del blocco sovietico) e sud-nord (Cina verso Europa orientale)

In un simile quadro si va affermando il neo-latifondismo della globalizzazione in cui la terra o meglio il suolo non egrave piugrave considerata un bene rifugio da preserva-re per il futuro ma viceversa una risorsa da sfruttare degradandola ecologica-mente nel piugrave breve tempo possibile Terre quindi concentrate in estensioni latifondistiche per incrementare - dopo la cancellazione dei diritti umani a co-minciare da quello piugrave importante della sovranitagrave alimentare e di ogni forma di rispetto ambientale - la produzione del-le derrate (commodities) alimentari no food e di prodotti agricoli convenziona-li Input questi ultimi che permettono di realizzare nei cosiddetti paesi svi-luppati unrsquoofferta finale per un consu-mo di massa stratificato socialmente e prescindente dalla qualitagrave ecologica dei beni venduti e dal reale fabbisogno di benessere dei consumatori Unrsquoofferta tra lrsquoaltro adatta a perpetrare le disu-guaglianze sociali e territoriali connesse alle disparitagrave di reddito che nelle peri-ferie povere urbane permettono solo lrsquoacquisto di alimenti di scarsa qualitagrave nutrizionale che racchiusi in contenitori a biodegradabilitagrave quasi nulla generano insalubritagrave per la crescita dellrsquoobesitagrave giovanile e insostenibilitagrave per la compo-sizione dei rifiuti generati

Dinamiche

Da quanto sin qui detto le dinamiche di una globalizzazione di stampo neo-libe-rista hanno pienamente incluso il feno-meno del land grabbing funzionalizzan-dolo agli interessi predatori dei poteri economici e finanziari Interessi che si concretizzano con lrsquoestensivazione pro-duttiva di grandi allevamenti special-

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mente bovini e di superfici riservate a derrate alimentari e industriali cambian-do la destinazione di uso di vaste esten-sioni forestali

Accanto a ciograve si manifesta la delocaliz-zazione in questi paesi ndash Brasile e Ame-rica Latina - drsquoimpianti industriali molto inquinanti che sono resi produttivi dal lavoro delle popolazioni locali pagate con salari di fame private delle loro ri-sorse vitali ed espulse dai territori di ap-partenenza

Fanno poi da cemento a questo ldquoinvi-luppordquo rurale-urbano le attivitagrave turisti-che che sfruttando la bellezza origina-ria dei luoghi sono ldquoartificializzaterdquo a un modello unico ndash non raramente eti-chettato come sostenibile dal marketing - replicabile ovunque e distante dallrsquouso delle risorse culturali alimentari e natu-rali dei luoghi Risorse oramai divenute forze antagoniste a unrsquoeventuale quanto improbabile governance per la sosteni-bilitagrave come evidenziano gli scempi am-bientali (innanzitutto eco-mostri) realiz-zati in quasi tutte le localitagrave turistiche di maggiore richiamo dei PVS e non solo Egrave questo il miracolo ldquodellrsquoEconomia Cir-colarerdquo di massacro umano senza morti e soprattutto senza diritti e di una de-vastazione ambientale senza precedenti nellrsquoera dellrsquoAntropocene

Data la suddivisione di ruolo e di lavoro vigente in questi Paesi a essere mag-giormente colpite da queste dinamiche sono le donne impegnate nel settore primario a salvaguardare la loro unica fonte di sostentamento e di garanzia per cibi sicuri di origine locale La dichiara-zione di laquoNyeacuteleacuteniraquo dedicata alla con-tadina malese che ldquoha coltivato le sue terre e nutrito la sua gente con grande coraggiordquo ci ricorda quanto sia impor-tante annullare le differenze di genere nel conflitto per il superamento delle di-suguaglianze sociali nel ripristino di una resilienza ambientalmente compatibile

Proposta la ldquodue diligencerdquo nelle poli-tiche sociali e ambientali

Italia Nostra nel panorama associazioni-stico nazionale ed europeo laquopersegue lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione sociale culturale ed eco-logica del patrimonio storico artistico e naturaleraquo Una missione che per essere compiuta fa propria una concezione di sostenibilitagrave ambientale - ovvero la rein-tegrazione nella sfera terrestre delle ri-sorse naturali prelevante per la vita del-le donne e degli uomini a garanzia del futuro ndash che nasca da un equilibrio tra evoluzione storico-culturale e socio-e-conomica dellrsquoumanitagrave e quella ecolo-gico-ambientale del Pianeta Unrsquoidea questrsquoultima che egrave possibile perseguire favorendo una cultura delle eguaglianze sociali da praticare nella produzione e nel consumo responsabili al fine di elimi-nare le disparitagrave che affliggono la Terra

In questo quadro la lotta al land grab-bing che difficilmente puograve prendere corpo al di fuori del conflitto sociale e politico trova dei validi punti di riferi-mento internazionali nella Dichiarazione di Tirana del 2011 in cui si condannano le disparitagrave connesse a questo feno-meno nella risoluzione (20162141) del Parlamento europeo che evidenzia alla luce degli studi di settore (in particolare Extent of Farmland Grabbing in the EU di Kay 2015) la tendenza di un sistema agricolo europeo a non realizzare unrsquoa-gricoltura sostenibile e multifunzionale Due atti questi appena richiamati che rafforzano unrsquoeventuale azione politica ldquomultilivellordquo imperniata sul tema della due diligence inteso come salvaguardia dei diritti umani e degli equilibri ambien-tali

Si tratta di riflettere per organizzare un blocco sociale alternativo e internazio-nale dei nuovi dannati della terra che unisca le lotte contro il land grabbing degli agricoltori espropriati delle loro terre nei PVS con quelle di coloro che sono migrati in occidente e come brac-cianti sottoposti a nuove e sempre piugrave aberranti forme di sfruttamento Una ri-flessione che inoltre va estesa alla forza

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per il riscatto dalle miserevoli condizioni di vita e dal degrado ambientale di que-ste generazioni che nei fatti rappresen-tano i nuovi ldquoportatori di sostenibilitagraverdquo E in questrsquoambito pensare ad adeguate politiche del lavoro diviene esiziale per realizzare il Goal 12 Il quale giagrave egrave stato oggetto di commento sui temi e le po-litiche proposte e a esso si rimanda per ulteriori approfondimenti

7 La finanza sostenibile e il rispet-to dei diritti umani

A cura del Forum per la Finanza Soste-nibile

La finanza sostenibile mira a creare va-lore per lrsquoinvestitore e per la societagrave nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lun-go periodo che nella valutazione di imprese e istituzioni integra lrsquoanalisi fi-nanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (o ESG dallrsquoinglese Environmental Social and Governance)

Nello specifico gli investimenti sosteni-bili e responsabili (o SRI dallrsquoinglese Su-stainable and Responsible Investment) possono assumere un ruolo cruciale nel garantire il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di fornitura con-tribuendo a cambiare lo status quo alla base del perpetrarsi delle disuguaglian-ze economiche e sociali

Il contesto di intervento vede spesso una contrapposizione tra un centro ca-pace di attrarre diverse forme di capita-le (finanziario economico umano) e le periferie spesso impoverite per quanto concerne le opportunitagrave di sviluppo ed esposte a rischi di natura economica (povertagrave relativa e assoluta) sanitaria (difficoltagrave di accesso ai servizi) sociale (isolamento e conflittualitagrave) ambienta-le (inquinamento e degrado) In questi contesti le problematiche legate a va-riabili ESG hanno un impatto ancora piugrave accentuato Gli investitori SRI ndash interes-sati non solo a ottenere rendimenti in linea o superiori a quelli di mercato ma anche agli effetti ambientali e sociali

selezionare gli investimenti in base al rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro (Convenzioni internazionali)

escludere gli emittenti associati a prati-che controverse o che non soddisfano criteri ritenuti minimi (esclusioni) Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornogra-fia il tabacco i test su animali

promuovere il dialogo con le aziende investite su questioni di sostenibilitagrave ed esercitare eventualmente i diritti di voto connessi alla partecipazione al ca-pitale azionario (engagement) Si tratta di un processo di lungo periodo finaliz-zato a influenzare positivamente i com-portamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

privilegiare le societagrave che si distinguono per buone pratiche di sostenibilitagrave am-bientale sociale e di governance (best in class)

Il tema della protezione dei diritti dei lavoratori ha attratto un interesse cre-scente da parte di numerosi investitori responsabili specie nella fase di emer-genza sanitaria Per esempio una coa-

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delle proprie politiche e strategie drsquoinvesti-mento ndash possono quindi concorrere a ri-durre questi divari e generare uno sviluppo sostenibile finanziando societagrave iniziative e programmi incentrati sui temi ESG o pro-muovendo cambiamenti positivi nella ge-stione delle attivitagrave aziendali

Le strategie di finanza sostenibile e i suoi strumenti rappresentano unrsquoopportunitagrave di intervento capace di portare a risultati significativi in termini di impatto di medio e lungo periodo garantendo il rispetto di determinati standard ambientali sociali e di governance da parte degli emittenti Le strategie di investimento sostenibile posso-no portare a

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lizione di oltre 100 investitori con piugrave di 4000 miliardi di dollari in gestione ha pubblicato una lettera in cui invita i go-verni a introdurre misure adeguate per verificare il rispetto dei diritti umani nei contesti lavorativi Attraverso approcci di investimento sostenibile e responsa-bile come lrsquoengagement gli operatori finanziari possono avviare dialoghi con le aziende investite per richiedere in-formazioni sulla gestione di determinati temi sociali e per incoraggiare lrsquoadozio-ne di pratiche piugrave virtuose nel caso cui rilevino inadempienze o violazioni

Per quanto riguarda gli strumenti finan-ziari si segnalano i fondi e gli investimen-ti diretti ldquoa impattordquo il private equity e il private debt i titoli di stato e gli investi-menti pubblici green i prodotti Pay-by-Result i partenariati pubblico-privato Ciascuno di questi con le sue peculiari-tagrave rappresenta unrsquoalternativa credibile e percorribile nella lotta alle disugua-glianze e nella tutela dei diritti umani basate su uno sviluppo sostenibile In particolare i paesi sviluppati non sono esenti dalle problematiche che storica-mente caratterizzano i paesi emergen-ti e in via di sviluppo basti pensare al divario esistente tra Nord e Sud Italia tra aree interne e aree ad alto indice di sviluppo tra centro e periferie urbane che sottolinea la necessitagrave di politiche territoriali attente alle disuguaglianze e ispirate ai criteri di sostenibilitagrave

Proprio la finanza sostenibile si candida quindi come uno strumento fondamen-tale per la riduzione di questo divario supportando la transizione verso un nuovo paradigma di sviluppo sostenibi-le sia a livello europeo sia a livello na-zionale capace di integrare appieno la sostenibilitagrave nei suoi processi ed essere motore di cambiamento

Parlando di disuguaglianze in ambito finanziario ed economico un ultimo ac-cenno deve essere fatto alle differen-ze di genere Senza soffermarci qui sul tema ampiamente noto del gender pay gap dobbiamo comunque considerare il fatto che la gestione autonoma e con-sapevole delle risorse finanziarie egrave una

leva fondamentale per la riduzione del-le disuguaglianze A livello mondiale la percentuale di accesso allo strumento di base per la gestione del denaro ossia il conto corrente egrave ancora oggi piugrave bassa tra le donne rispetto agli uomini In Ita-lia siamo al 457 contro il 543 (fonte Osservatorio ABI-Ipsos 2008-2020) Va pertanto agevolato un processo cultura-le di consapevolezza ed empowerment che dia modo alle donne di esprimere tutte le loro potenzialitagrave anche in ambi-to economico e finanziario Ove ciograve giagrave avviene si evince una maggiore propen-sione a scelte sostenibili le donne da un lato prediligono scelte di investimento che coprono il bisogno di sicurezza e prudenza e dallrsquoaltro sono maggiormen-te influenzate da fattori ambientali so-ciali e di governance (ESG) rispetto a quanto succede per gli uomini piugrave atten-ti primariamente agli aspetti finanziari

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

8 La due diligence e il ruolo dei consumatori

A cura di Adoc Nazionale

Lrsquoobiettivo egrave quello di rafforzare la do-manda e il ruolo del consumatore che deve diventare protagonista attivo e con le sue scelte individuali puograve condi-zionare il mercato e obbligare le azien-de fornitrici di beni e servizi ad adottare modelli sostenibili

Dobbiamo puntare a una sostenibilitagrave integrale articolata e declinata in tre aspetti

Ambientale il ritmo di sfruttamento delle risorse e di emissioni inquinan-ti devono essere tali da poter essere mantenuti costanti a tempo indeter-minato

Sociale raggiungere il principio di equitagrave lottare contro la povertagrave quindi in senso piugrave ampio contra-

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In prospettiva dobbiamo puntare ad avere un mercato e unrsquoeconomia piugrave democratica e partecipata rispettosa dellrsquoequilibrio fra domanda e offerta Un mercato piugrave efficiente e concorrenziale premieragrave le aziende che si comportano correttamente

Egrave fondamentale che il consumatore sia reso maggiormente consapevole del-le proprie azioni e delle proprie scelte Egrave fondamentale favorire e contribuire a un innalzamento del livello di cultura socio-economica nel consumatore oc-corre stimolare la cittadinanza a effet-tuare consumi responsabili critici etici basati sulle proprie esigenze reali inclu-se quelle valoriali Occorre avviare una profonda rivoluzione culturale che pro-muova lrsquoempowerment dei consuma-tori Il consumatore deve diventare un consumaker soggetto attivo in grado di modificare lrsquooutput che gli viene offer-to Un consumaker non egrave solamente un titolare di diritti e interessi che puograve far valere nelle sedi opportune ma egrave colui che partecipa direttamente al processo di produzione e distribuzione del beneservizio non solo influenzando le politi-che e le strategie di mercato ma delimi-tando le scelte di output del beneser-vizio prima che questo venga immesso nel mercato Non piugrave vittima di un mar-keting spietato il consumatore diventa colui che crea valore e cambiamento so-ciale ed economico

Il nuovo modello di consumo egrave necessa-

riamente correlato a un nuovo modello di sviluppo economico dove la trasfor-mazione dellrsquoeconomia avviene dal bas-so dove tanti comportamenti individuali possono condizionare il comportamen-to delle aziende

Il modello consumista che vede il consu-matore passivo deve trasformarsi in un modello centrato sul consumatore atti-vo che ragiona che valuta le sue scelte che sa scegliere con consapevolezza e che usa i tre aspetti della sostenibilitagrave sopra descritti come parametri di giudi-zio

Saragrave opportuno penalizzare le aziende che non rispettano i criteri della sosteni-bilitagrave che non rispettano lrsquoambiente che non hanno con esso unrsquointerazione re-sponsabile cioegrave tale da mantenere una qualitagrave ambientale alta a lungo termine Riorientando gli interessi individuali di consumatori e imprese si consegue lrsquoo-biettivo di costruire un mercato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore sia lrsquoimpresa si fanno carico di obiettivi collettivi sia il consumatore sia lrsquoimpresa potranno quindi esercitare nel mercato le proprie responsabilitagrave per la sosteni-bilitagrave in modo libero e non condizionato

In questa rivoluzione del ruolo del con-sumatore si deve anche tenere conto del fatto che parlando di scelte di consumo le donne sono delle vere e proprie opi-nion leader I volumi dei consumi gestiti dalle donne a livello mondiale oggi sono pari a 20 mila miliardi di dollari e si sti-ma che arriveranno a 28 mila miliardi tra cinque anni Le donne guidano i consu-mi attraverso una combinazione della propria capacitagrave di acquisto e del potere drsquoinfluenza sugli acquisti altrui che deve essere considerato un vero e proprio ef-fetto moltiplicatore (anche in virtugrave del loro ruolo di caregivers)

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

emsp

stare il divario sociale e agire per la realizzazione di condizioni di di-gnitagrave per la vita di ogni essere uma-no Occorre che ci sia il rispetto dei contratti di lavoro e della dignitagrave del lavoratore

Consumeristica attraverso una vir-tuosa interazione tra consumatore e impresa nellrsquoassunzione delle re-sponsabilitagrave verso un mercato soste-nibile Le aziende devono adottare condizioni contrattuali trasparenti chiare rispettose dei clienti Devo-no quindi eliminare dai contratti le clausole vessatorie

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NOTE

80 Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

81 Investor Alliance for Human Rights ldquoInvestors with US$5 trillion call on governments to institu-te mandatory human rights due diligence measures for companiesrdquo httpsbitly2Vwuj7R

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Il tessile occupa milioni di lavoratori e rappresenta una delle piugrave grandi indu-strie del nostro pianeta Egrave un settore a elevato impatto negativo sia sulla di-mensione ambientale dello sviluppo so-stenibile che su quella sociale in quanto inquina acqua e suolo emette gas cli-malteranti consuma lrsquoacqua in misura eccessiva e produce pessimi ambienti di lavoro cattive condizioni di lavoro e basse retribuzioni Attualmente il 60 delle fibre tessili sono sintetiche (in par-ticolare poliestere derivato dal petrolio) e ogni cittadino europeo adopera allrsquoan-no 26 kg di tessili i cui prezzi sono in progressiva diminuzione e provocano un aumento dei consumi riducendo la durata dellrsquoabbigliamento ciascun capo egrave usato di meno rispetto al passato (moda veloce) Il tessile nella gradua-toria dei consumi UE egrave al quarto posto per lrsquouso di materie prime e acqua (pre-ceduto da alimentare edilizia abitativa e trasporti) al secondo per uso del suolo e al quinto per le emissioni di gas ser-ra Occorre notare che la maggior par-te della produzione (circa il 60) e di conseguenza degli impatti hanno luogo negli altri continenti

La riduzione degli impatti ambientali e climatici conservando lo sviluppo so-ciale e la crescita economica esige un cambiamento verso lrsquoeconomia circola-re Nel 2020 lrsquoUnione Europea ha messo i prodotti tessili al centro della comuni-cazione ldquoUn nuovo piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare Per unrsquoEuropa piugrave pulita e piugrave competitivardquo in cui sottoli-nea che ldquoSi stima che meno dellrsquo1 di tutti i prodotti tessili nel mondo siano riciclati in nuovi prodottirdquo Per invertire la situazione la strategia punta a favori-re attraverso lrsquoinnovazione ldquoil mercato dellrsquoUE dei prodotti tessili sostenibili e circolari compreso il mercato per il riu-

tilizzo dei tessili lottando contro la fast fashion (moda veloce) e promuovendo nuovi modelli commercialirdquo

Le normative europee e i modelli di bu-siness circolari possono operare una trasformazione in senso sostenibile dellrsquointero sistema tessile Tutto questo sollecita lrsquoattivazione di modelli circo-lari di business sorretti da normative e politiche pubbliche in tema di progetta-zione ecocompatibile (utilizzo di mate-rie prime secondarie e limitazione della presenza di sostanze chimiche pericolo-se) responsabilitagrave estesa del produtto-re appalti pubblici verdi etichettatura (Ecolabel UE) e standard e in relazione a tutta la catena del valore (materiali progettazione produzione distribuzio-ne vendita uso riparazione riutilizzo raccolta e riciclaggio) ad esempio il de-sign tessile circolare la condivisione il riciclaggio e il riutilizzo dei tessuti Sono necessari cospicui investimenti sia in ri-cerca per riciclare le fibre sintetiche e in tecnologia per migliorare la separazio-ne delle fibre che nelle infrastrutture di raccolta selezione e riciclo per facilitare la creazione di una rete interrelata per dare nuovo valore ai rifiuti tessili

Lrsquoeducazione e il cambiamento cultu-rale dellrsquointera societagrave rappresentano la chiave per passare a tessuti circolari e sostenibili e a un sistema nel quale fi-bre tessuti e abiti sono utilizzati il piugrave possibile e non finiscono mai nei rifiuti rientrando successivamente allrsquouso nel ciclo economico

Venendo al nostro Paese la Direttiva 8512018 prevede che per i tessili gli Sta-ti membri istituiscono la raccolta diffe-renziata entro il 1deg gennaio 2025 LrsquoItalia con il DLgs n 1162020 nel recepire le

APPROFONDIMENTO 3Il settore tessile

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disposizioni della Direttiva ha antici-pato il termine al 1deg gennaio 2022 Saragrave inoltre necessario emanare una norma-tiva in materia di End of Waste e per la costituzione di sistemi di responsabilitagrave estesa del produttore

Si segnala lrsquoottima iniziativa rappresen-tata dal Patto per il tessile tra Regione Toscana Comune di Prato Alia Servizi Ambientali spa e il Distretto del Tessi-le siglato nel gennaio 2020 per offrire una possibile soluzione allo smaltimento degli scarti tessili Il Patto prevede poli-tiche e azioni per sostenere la crescita dellrsquoeconomia circolare nel distretto e la realizzazione di presupposti e condizio-ni che permettano di raccogliere i rifiuti speciali a rete attraverso una piattafor-ma appositamente destinata ai cascami tessili La Regione ha inoltre approvato prime linee guida per lrsquoapplicazione del regime di sottoprodotto nellrsquoindustria tessile

Infine si segnala che lrsquoUnione europea a gennaio 2021 ha pubblicato la ldquoRoad-map per la definizione della strategia eu-ropea per i prodotti tessilirdquo in modo da poter emanare la Comunicazione entro la fine del 2021 Lrsquoobiettivo dellrsquoiniziativa egrave realizzare una cornice che consenta di creare le condizioni per lo sviluppo di un nuovo settore tessile europeo circolare e sostenibile in complementaritagrave con il Green Deal europeo il Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare la Strategia in-dustriale e la Strategia in materia di so-stanze chimiche sostenibili

Nel prossimo aggiornamento speriamo di analizzare questa nuova Comunica-zione in un settore cosigrave impattante e cosigrave importante per lrsquoeconomia circola-reemsp

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12CONSUMO

E PRODUZIONE RESPONSABILI

Position Paper 2021Gruppo di Lavoro sul Goal 12

CONSUMOE PRODUZIONE RESPONSABILI

Settembre 2021

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Questo documento egrave stato realizzato dai componenti del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 12 ldquoConsumo e produzione responsabilirdquo

Coordinatori del Gruppo di lavoro Valentino Bobbio e Luca Raffaele (NeXt - Nuova Economia per Tutti) Eleonora Rizzuto (AISEC - Associazione Italiana per lo Sviluppo dellrsquoEconomia Circolare)

Referenti del Segretariato ASviS Eleonora Gori Lucilla Persichetti

Aderenti Accademia dei Georgofili ADOC nazionale ndash Associazione per la Difesa e lrsquoOrientamento dei Consumatori AIESEC Italia AIAS ndash Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza AISEC - Associazione Italiana per lo Sviluppo dellrsquoEconomia Circolare AIQUAV ndash Associazione Italiana per gli studi sulla Qualitagrave della Vita ANBI ndash Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue Ancc-Coop ndash Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori ART-ER Divisione Sviluppo Territoriale Sostenibile ASK ndash Universitagrave Bocconi AsVeSS ndash Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile CAI - Club Alpino Italiano Centro di cultura per lo sviluppo ldquoGiuseppe Lazzatirdquo CESISP - Universitagrave Milano Bicocca CISL ndash Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Confederazione Italiana della Vite e del Vino - Unione Italiana Vini Conferenza delle Regioni ndash Tecnostruttura Consumersrsquo forum CREA ndash Consiglio per la ricerca in agricoltura e lrsquoanalisi dellrsquoeconomia agraria Equo Garantito Fairtrade Italia FeBAF - Federazione delle Banche delle Assicurazioni e della Finanza Federdistribuzione FederManager FederTerziario FEDUF - Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio Fondazione Banco Alimentare Onlus Fondazione Economia Tor Vergata Fondazione EY Fondazione Gambero Rosso Fondazione Sodalitas Forum per la Finanza Sostenibile IAI - Istituto Affari Internazionali Impronta Etica ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Istituto Italiano di Tecnologia Istituto Nazionale di BioARchitettura Italia Nostra Onlus Legambiente Mestieri-LAB NeXt ndash Nuova Economia per Tutti Occhio del Riciclone Italia Onlus PEFC Italia PLEF ndash Planet Llfe Economy Foundation RUS ndash Politecnico di Bari RUS - Universitagrave del Molise RUS - Universitagrave di Brescia Slow+Fashion+DesignCommunity Stati Generali dellrsquoInnovazione UIL - Unione Italiana del Lavoro UNI - Ente Italiano di Normazione Unione Italiana per lrsquoOlio di Palma Sostenibile VIU - Venice International University

Data di pubblicazione Ottobre 2021

La pubblicazione egrave a cura dellrsquoASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile Responsabile collana Flavia BelladonnaRevisione editoriale Milos SkakalIl progetto grafico egrave unrsquoadattamento a cura di Giulia Gorga del modello elaborato per i Position Paper ASviS da Cristiana Focone Knowledge for Business Sede ASviS Via Farini 17 00185 Roma wwwasvisit

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INDICE

Premessa

1 Produzione Responsabile 11 Cosrsquoegrave la produzione responsabile 12 Analisi di contesto13 Normative di riferimento14 Esperienze attivate15 Proposte per una produzione sostenibile 2 Consumo Responsabile

21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile22 Analisi di contesto23 Normative di riferimento24 Esperienze attivate25 Proposte per un consumo sostenibile

3 Finanza Responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile32 Normative di riferimento33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

APPROFONDIMENTO Agro-ecologia APPROFONDIMENTO La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore integrazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

APPROFONDIMENTO Il settore tessile

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LrsquoAlleanza Italiana per lo Sviluppo So-stenibile promuove e monitora lo stato di avanzamento del Paese rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) che lrsquoItalia si egrave impegnata in sede Onu a raggiungere entro il 2030

Il Goal 12 - Garantire modelli sosteni-bili di produzione e di consumo forni-sce indicatori e target mirati per il rag-giungimento di modelli di produzione e consumo responsabili che sono tra loro speculari e interdipendenti Non si ha produzione duratura senza un consumo consapevole e critico lrsquoimpegno delle aziende verso processi di produzione re-sponsabili viene rafforzato e consolidato dal premio di mercato dei cittadini con-sapevoli che apprezzano la sostenibilitagrave economica sociale e ambientale Lrsquoap-proccio premiale valorizza le ldquoimprese pioniere di sostenibilitagraverdquo e permette di fissare benchmark che sfidano le impre-se meno responsabili Queste sovente per restare competitive e non perdere quote di mercato cercano di mostrarsi sostenibili con azioni di greenwashing come si nota da una comunicazione am-bientale generalmente sempre piugrave verde Ancora piugrave fragile e sovente incerto an-che per le pressioni della competizione internazionale egrave il progresso verso una vera sostenibilitagrave sociale Come ASviS pensiamo che la sostenibilitagrave nei modelli di produzione e consumo sia necessaria-mente correlata alla integrazione di un approccio strategico delle imprese chia-mate a rivedere sempre i propri obiettivi introducendo il rispetto dellrsquoambiente e il rispetto delle persone lungo tutto il ciclo di vita produttivo Intendiamo pertanto favorire un nuovo approccio strategico delle imprese che si rifletta nei processi di produzione grazie a visione di lungo periodo nuova cultura di rispetto delle persone e dellrsquoambiente attenzione alla partnership valorizzazione delle allean-ze trasformazione dei rischi in oppor-tunitagrave attraverso unrsquoinnovazione mirata

a una vera sostenibilitagrave complessiva ed integrale dellrsquoattivitagrave aziendale Solo in questo modo egrave possibile avviare una rea-le transizione verso un futuro sostenibile e realizzare un cambiamento sistemico Ci conforta che molte ricerche mostrino che sovente alle imprese conviene essere sostenibili con rilevanti vantaggi compe-titivi verso le imprese che non hanno tali sensibilitagrave

La crescita di sensibilitagrave e di attenzio-ne alla dimensione ambientale sta por-tando in Italia sia alla diminuzione dei consumi di energia e materiali (in parte dovuti anche ora alla crisi economica a seguito della pandemia) sia allrsquoaumento della raccolta differenziata Va ricordato anche che quando si parla di produzione responsabile ed economia circolare non bisogna dimenticare i fattori produttivi quali acqua e suolo utilizzati dal sistema produttivo e agro-alimentare richiamati anche nel Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare dellrsquoUnione europea

La sensibilitagrave verso la dimensione socia-le affronta la resistenza dei consumatori attenti ai prezzi bassi ma lrsquointeresse ldquoau-to-lungimiranterdquo di ciascuno egrave di otte-nere vantaggi come consumatore senza comprimere le condizioni di lavoro e la qualitagrave della vita

Completano il quadro i servizi finanziari poicheacute noi cittadini siamo sia consumato-ri sia risparmiatori se la finanza egrave orien-tata al massimo profitto nel minore tem-po possibile e a ogni costo diventa un grande ostacolo per un sistema sociale sostenibile e non sostiene la produzione responsabile ed etica Tuttavia una par-te crescente del mondo finanziario sta comprendendo che finanziare le attivitagrave sostenibili egrave meno rischioso e piugrave conve-niente sul medio-lungo termine Solo una visione sistemica e integrata contribuisce a una societagrave piugrave equa inclusiva e che sia in grado di garantire una crescente qua-

PREMESSA

Lrsquoesperienza dellrsquoASviS e il Goal 12

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litagrave della vita

Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) sul Goal 12 dellrsquoASviS ha lrsquoobiettivo generale di fornire un quadro di riferimento condiviso sui temi della produzione del consumo e della finanza responsabile partendo da normative ed esperienze per giungere a formulare pro-poste operative per il contesto italiano Una ldquoguidardquo in continuo aggiornamento che declina i Target del Goal 12 metten-do in evidenza le prioritagrave di intervento

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progettare prodotti servizi e processi produttivi in modo da minimizzare e ove possibile eliminare gli impatti ne-gativi di natura sociale e ambientale lungo lrsquointero ciclo di vita (rispetto del-le persone e riduzione dellrsquoimpatto am-bientale dallrsquoestrazione e trattamento delle materie prime alla fabbricazione trasporto distribuzione uso eventuale riusoriciclo e smaltimento finale) ren-dendo tracciabile e trasparente ciograve che avviene in ciascuna fase

innovare il sistema di governance azien-dale in modo tale che la gestione degli impatti generati dalla propria catena del valore sullrsquoeconomia sullrsquoambiente e sulle persone sia integrata nella strate-gia di business

favorire la transizione verso lrsquoeconomia circolare (considerando anche le risorse idriche) e se necessario riconsiderare e riprogettare anche il proprio modello di businessrafforzare la visione strategica del siste-ma di filiera rilevante sia nel contesto italiano che internazionaleprivilegiare lrsquoadozione di processi di produzione innovativi capaci di ridurre

gli impatti negativi sullrsquoambiente e sulle personeapplicare modalitagrave di approvvigiona-mento responsabile selezionando e mo-nitorando i propri fornitori in modo da massimizzare gli impatti positivi e mi-nimizzare quelli negativi sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomiafavorire un clima collaborativo e par-tecipativo per tutte le categorie di sta-keholder dellrsquoazienda coinvolgendoli in percorsi di sensibilizzazione e impegno verso un modello di produzione soste-nibilecomunicare al cliente in modo chiaro e trasparente tutte le informazioni relati-ve al corretto utilizzo del prodotto o del servizio offerto assicurando unrsquoadegua-ta assistenza post-venditaoperare in una logica di vera legalitagrave se-condo principi di equitagrave e responsabilitagrave fiscale evitando sia lrsquoelusione fiscale sia il ricorso a forme di evasione e sotto fat-turazione che vedono complici i fruitori dei servizirendere conto ai propri stakeholder in maniera chiara e trasparente dellrsquoattivi-tagrave svolta pubblicando un report di so-stenibilitagrave redatto sulla base di criteri uniformi che approfondisca gli impatti piugrave significativi dellrsquoazienda e della sua catena del valore sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomia

1 PRODUZIONE RESPONSABILE

ldquoLa produzione responsabile consiste nella realizzazione di prodotti e servizi con modalitagrave che siano socialmente vantaggiose economicamente sostenibili

ed ambientalmente compatibili durante tutto lrsquointero ciclo di vitardquo

11 Cosrsquoegrave la Produzione Responsabile

La produzione responsabile riguarda le mo-dalitagrave attraverso cui le organizzazioni eco-nomiche (di seguito chiamate anche azien-de) producono beni e servizi La produzione responsabile in sintesi egrave conseguenza di una cultura drsquoimpresa che considera come propri obiettivi la costruzione di valore ag-giunto e di benessere per la comunitagrave di riferimento e non il profitto in seacute ed il ren-dimento sul capitale investito In tal senso sono organizzazioni economiche che rea-lizzano una produzione responsabile quelle che - oltre a garantire il rispetto continuo delle leggi nello svolgimento delle loro at-tivitagrave ndash si impegnano concretamente e in modo continuativo a

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Lrsquoadozione dei principi di produzione re-sponsabile non solo determina minori esternalitagrave negative sullrsquoambiente e sulla societagrave ma puograve determinare un significa-tivo impatto positivo per la comunitagrave e il territorio

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12 Analisi di contesto

Il sistema produttivo egrave profondamente scosso dalla crisi economica e sociale causata dalla pandemia Di conseguen-za anche il mondo del consumo rima-sto in una prima fase disorientato ha riorganizzato e rivisto i propri processi drsquoacquisto Per particolari settori pro-duttivi (quali quello agro-alimentare) a questo si aggiungono i fattori di rischio e di incertezza legati ai cambiamenti cli-matici che influiscono sul ciclo produt-tivo e sullrsquoapprovvigionamento di input produttivi come ad esempio lrsquoacqua Il rischio di una battuta di arresto del cambiamento verso la sostenibilitagrave so-ciale e ambientale rischia di essere la conseguenza della crisi per la volontagrave di una ripresa produttiva ad ogni costo La fase di ripresa dopo la crisi pandemica ha evidenziato una forte escalation dei prezzi dei combustibili fossili rendendo quindi importante una accelerazione sullo sviluppo delle Renewable Energy Sources (RES) il cui costo di produzio-ne continua a diminuire grazie alla forte innovazione tecnologica In un momen-to in cui i temi ambientali cominciava-no a fare presa sul consumatore il clima di emergenza sociale pone in secondo piano la produzione responsabile Ma la risposta europea con i cospicui inve-stimenti stanziati dal Programma Next Generation EU impone ai Paesi membri un percorso di ripresa che accompa-gna transizione ecologica e inclusione sociale Il ldquocambiamento di statordquo ha spezzato le catene internazionali di ap-provvigionamento facendo emergere un nuovo potere di mercato dei possesso-ri di materie prime cruciali e di compo-nenti strategici mentre alcune gravi crisi aziendali cancellano posti di lavoro

In Italia abbiamo toccato con mano la ridotta capacitagrave produttiva di beni es-senziali In un contesto di libera impre-sa e di mercato emergono ldquofallerdquo a cui il sistema produttivo non egrave in grado di dare risposte adeguate molte persone soffrono lrsquoinsicurezza alimentare a fron-te di ampi sprechi e di una produzione agricola mondiale quasi per metagrave inu-tilizzata non si fa ricerca sulle malattie rare o sugli antidoti percheacute la doman-da egrave urgente ma non sufficientemente

remunerativa non si erano attivate le capacitagrave di ricerca e di produzione sui vaccini o non si erano attrezzati posti letto per la rianimazione negli ospedali percheacute gli investimenti non erano remu-nerativi in un tempo ragionevole la pro-duzione di mascherine era insufficiente e delocalizzata percheacute lrsquoimpresa tende a produrre quello che puograve vendere a bre-ve sul mercato e le scorte gravano sul bilancio delle aziendeTutto questo richiede di ripensare e in-tegrare lrsquoazione del mercato riscopren-do il ruolo regolatore dello Stato per la salvaguardia dei beni comuni ma anche per lrsquoindirizzo dei mercati e della libera impresa con lrsquoobiettivo di realizzare il benessere di tuttiProdurre in modo responsabile richiede allrsquoazienda lrsquoadozione di un approccio di business orientato al dialogo e alla con-divisione delle strategie aziendali con tutti i portatori di interesse e implica una prospettiva di lungo periodo con obiettivi e piani aziendali pluriennali ca-paci di avere uno sguardo verso i cam-biamenti futuri Ciograve comporta non solo lrsquoindividuazione di risposte adeguate ai bisogni sociali espressi eventualmente attraverso co-progettazione di prodot-ti e servizi ma anche la creazione di soluzioni innovative per rispondere ai problemi sociali e ambientali del territo-rio (attuali e in divenire) promuovendo lrsquooccupazione di qualitagrave collaborando con altre imprese o soggetti locali per realizzare la propria mission in logica di rete riducendo lrsquoimpronta ecologica migliorando lrsquoefficienza di utilizzo delle risorse naturali riducendo e smaltendo in modo appropriato i rifiutiEgrave essenziale lrsquoattenzione del sistema produttivo al territorio non solo ai fini della tutela ambientale ma anche per assicurare lrsquoequilibrio e la crescita della comunitagrave locale Le modalitagrave di produ-zione sostenibile e il loro impatto eco-nomico sociale e ambientale devono essere comunicati a coloro che abitano in quel determinato territorio e a tutti gli stakeholder aziendali adottando forme integrate di rendicontazione di sosteni-bilitagraveUna particolare attenzione va dedicata alle fasce sociali svantaggiate e alle di-versitagrave (culturali di genere di etagrave ecc) dei lavoratori alla crescita professiona-

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le alla compatibilitagrave con le esigenze di vita e alle forme di welfare integrativo che esprimono la sensibilitagrave dellrsquoazienda nei confronti dellrsquointera societagrave civileTra i principali portatori di interesse una particolare attenzione va dedicata sia ai lavoratori che ai fornitori

Per quanto riguarda i lavoratori lrsquoazien-da responsabile non solo si impegna nel rispetto dei diritti umani ma prevede efficaci meccanismi di partecipazione condivisione e collaborazione con i lavo-ratori nel quadro di un clima lavorativo di rispetto capace di coinvolgere nelle strategie e nelle decisioni organizzativeNellrsquoambito dei diritti dei lavoratori la legislazione e la contrattazione colletti-va giagrave offrono ndash nei Paesi avanzati come lrsquoItalia ndash un sistema di garanzie che il da-tore di lavoro responsabile eleva volon-tariamente adottando sistemi di gestio-ne della responsabilitagrave sociale secondo best practice quali ad esempio lo stan-dard SA8000Aspetti disciplinati dalla legge - quali etagrave minima di accesso al lavoro tutele per i giovani lavoratori difesa della sa-lute e della sicurezza libertagrave di associa-zione retribuzione orario di lavoro pra-tiche disciplinari divieto di ogni forma di discriminazione e pari opportunitagrave - meritano una continua attivitagrave di mo-nitoraggio non solo da parte delle auto-ritagrave competenti ma anche da parte del-le organizzazioni dei lavoratori Il lavoro forzato delle fasce piugrave deboli e piugrave in-difese sovente inconsapevoli dei propri diritti ndash che solo una lettura superficiale puograve reputare superato ndash richiede unrsquoat-tenta analisi del contesto e della catena di fornitura che ne utilizza gli outputMolto cammino deve essere ancora compiuto per assicurare unrsquoadesione sostanziale (e non solo formale) agli ob-blighi di legge derivanti dalla riduzione delle disuguaglianze (pari opportunitagrave) e oggi la piena inclusione dei lavoratori disabili e lrsquoazzeramento del gender pay gap rappresentano due temi prioritari su cui orientare i piani di miglioramento di un sistema di gestione della respon-sabilitagrave sociale ampliando la dimensio-ne delle imprese obbligate ad accoglie-re categorie protette La capacitagrave delle imprese di auto-valu-tare il proprio percorso di sostenibilitagrave

attraverso momenti strutturati di audit interni testimonia un crescente grado di maturitagrave del sistema produttivo e la sua consapevolezza sia che lrsquoesistenza di una disposizione di legge non sia di per seacute garanzia della sua piena appli-cazione sia che le norme definiscono standard minimi (che presumibilmente si eleveranno nel futuro) che lrsquoimpresa responsabile egrave chiamata a superare am-piamente sovente anche con vantaggi competitivi

Per quanto riguarda i fornitori unrsquoa-zienda responsabile conosce la propria filiera e verifica che le prestazioni delle diverse sequenze di lavorazione siano realizzate nel rispetto dei diritti umani della dignitagrave delle persone e della ri-duzione continua dellrsquoimpatto sullrsquoam-biente Le aziende responsabili hanno procedure per lrsquoapprovvigionamento che identificano i criteri per la selezione dei fornitori non limitandosi ad aspet-ti di prezzoqualitagrave ma estendendo lrsquoanalisi anche alle prestazioni sociali e ambientali Tali aziende effettuano una mappatura della propria catena di for-nitura non limitandosi ai fornitori diretti ma comprendendo anche i sub-fornitori passo essenziale per poter condurre una valutazione dei rischi sociali e ambienta-li lungo la filiera Una volta evidenziati i fornitori a rischio (per caratteristiche del processo produttivo settore merceolo-gico ubicazione geografica dimensioni ecc) si identificano modalitagrave di moni-toraggio (questionari di dettaglio o in alcuni casi audit) sui casi piugrave a rischio per una negoziazione serrata delle pre-stazioni attese

Per quanto riguarda lrsquoambiente egrave neces-sario che le azioni di riciclo di riduzio-ne degli sprechi e di utilizzo di materie prime seconde siano attivate secondo un approccio sistemico di economia circolare questo significa raccogliere e diffondere le opportunitagrave di innovazio-ne sviluppate dalle imprese per ridurre progressivamente la domanda di risorse naturali (come acqua e suolo) e la pro-duzione di rifiuti aumentando la produ-zione di materie prime seconde al fine di mantenerne il ciclo di vita il piugrave a lungo possibile Tutto ciograve con riferimento an-che alle produzioni agroalimentari per

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le quali le risorse naturali di acqua e suo-lo sono input produttivi indispensabili

allrsquoaumento di competitivitagrave attraverso modelli di produzione meno legati allrsquou-tilizzo e allrsquoestrazione di materie prime

alla spinta verso unrsquoinnovazione basata sullo sviluppo tecnologico e sullrsquoutilizzo e riutilizzo di risorse rinnovabili

alla fidelizzazione dei clienti respon-sabili e allrsquoapertura di nuovi mercati in espansione

allrsquoaumento dellrsquooccupazione attraver-so la riduzione della quantitagrave di mate-rie prime utilizzate e la crescita di ser-vizi a valore aggiunto nella produzione con spostamento di costi dalle materie prime al lavoro e conseguente crescita dellrsquoimpatto occupazionale a livello lo-cale

Altro pilastro della produzione respon-sabile sono le produzioni in forma so-ciale che realizzano forme di produzio-ne in cui lrsquoimprenditore non egrave il privato o lo Stato ma una collettivitagrave Esperienze di questa tipologia oltre al mondo coo-perativo che costituisce uno dei fonda-menti dellrsquoeconomia nazionale sono ad esempio le imprese sociali (ed anche le societagrave benefit) il cofarming la Retener-gie le crescenti esperienze di produzio-ne di servizi del Terzo Settore e il Com-mercio Equo e Solidale Nello specifico questrsquoultimo costituisce un approccio concreto alternativo al modello econo-mico prevalente offre migliori condizio-ni economiche soprattutto ai produttori

svantaggiati nelle diverse aree del mon-do e assicura il rispetto dei lavoratori e dellrsquoambiente egrave fondato su una relazione paritaria fra tutti i soggetti nelle diverse fasi della catena di commercializzazio-ne ndashproduzione distribuzione consumo ndash Si tratta dunque di un modello eco-nomico (produttivo e di consumo) che nel suo complesso mira a uno sviluppo sostenibile garantendo condizioni eque a chi produce nel rispetto dellrsquoambiente e gode del sostegno di cittadini-consu-matori consapevoli e responsabili delle proprie scelte egrave attivo da piugrave di 40 anni in oltre 75 Paesi coordinato e promosso da organizzazioni internazionali e so-stiene milioni di lavoratori e lavoratrici in diversi settori per favorire opportunitagrave di impresa equa sostenibile e capace di creare economiaDal punto di vista consumeristico la produzione responsabile realizza unrsquoin-terazione virtuosa con i consumatori permettendo la realizzazione di un mer-cato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore che lrsquoimpresa si fanno cari-co di obiettivi collettivi

Un importante strumento per assicu-rare la trasparenza egrave rappresentato dal Report di Sostenibilitagrave documento in cui lrsquoazienda rende conto dei propri im-pegni e risultati in merito agli impatti economici sociali e ambientali I report sono efficaci se fanno parte di percorsi sistemici verso la sostenibilitagrave di cui do-cumentano i progressi Alcune aziende scelgono di sottoporre il proprio report a verifica di una terza parte indipen-dente che garantisca agli stakeholder la completezza e la veridicitagrave delle infor-mazioni contenute Un altro strumento di trasparenza a disposizione del mer-cato egrave rappresentato dalle certificazioni a fronte di standard volontari che pos-sono riguardare tanto i prodotti (di cui si valorizzano particolari caratteristiche ad esempio ambientali o di tracciabilitagrave) quanto i sistemi di gestione aziendale (tra cui i sistemi di gestione per la re-sponsabilitagrave sociale la salute e la sicu-rezza sul luogo di lavoro lrsquoambiente lrsquoe-nergia la prevenzione della corruzione ecc) Le certificazioni accreditate ovve-ro quelle certificazioni emesse secondo le regole e sotto il controllo di un ente di accreditamento sono una garanzia nei

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Lrsquoeconomia circolare afferma infatti un modello di produzione sostenibile nel lun-go periodo volto a creare relazioni di cir-colaritagrave in ciograve che si produce minimizzan-do ciograve che viene rilasciato nellrsquoambiente lungo tutta la filiera produttiva ma anche facendo diventare lo ldquoscartordquo di un setto-re lrsquoinput produttivo di un altro (come nel caso dellrsquoutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate che sebbene richieda un approccio partecipato e collettivo sul terri-torio rende disponibile una risorsa sempre piugrave scarsa e spinge lrsquoinnovazione azienda-le) Tale modello rappresenta anche unrsquoop-portunitagrave di business per le aziende con riferimento specifico

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confronti delle parti interessate oltre a rappresentare uno strumento di crescita interna per lrsquoaziendaParticolare rilevanza hanno nel contesto italiano le aziende agroalimentari per cui occorre programmare una riduzione ldquoa monterdquo (giagrave sul campo) degli spre-chi e delle perdite alimentari noncheacute il ricorso a input produttivi ldquoresidualirdquo da altri usi (es acque reflue urbane tratta-te per irrigazione) La lotta allo spreco e alle perdite alimentari e lrsquouso efficiente delle materie prime rappresenta uno dei punti di cooperazione tra consumatori informati e imprese consapevoli per mi-nimizzare gli sprechi anche ripensando il loro uso a fine vita In questo conte-sto le aziende devono contribuire alla sensibilizzazione dei consumatori finali promuovendo specifiche campagne e iniziative ma anche agevolando la dona-zione della produzione invenduta

In conclusione le aziende devono ten-dere verso azioni generatrici di valo-re condiviso fra azienda e territorio piuttosto che il perseguimento di una doppia missione una di profitto e una puramente sociale lrsquoimpegno per una produzione responsabile massimizza infatti il valore creato nel lungo termine per una crescita sostenibile nel rispetto del benessere della comunitagrave e del terri-torio in cui operaLa sostenibilitagrave viene intesa da alcu-ne imprese come un costo e nel bre-ve termine in qualche misura lo egrave Un approccio responsabile comporta un maggiore impegno manageriale e ulte-riori investimenti (e le imprese italiane notoriamente sottocapitalizzate hanno bisogno di specifici strumenti finanziari per agevolarli) ma produce anche risul-tati sia in termini di capacitagrave di risposta ai clienti sensibili sia per i lavoratori che beneficiano di una vita piugrave equilibrata nel contempo contribuisce a una mag-giore stabilitagrave in prospettiva delle azien-de Tuttavia se perseguita con impegno costante e coerente e sostenuta da ade-guate politiche pubbliche e territoriali diviene per lrsquoazienda un fattore rilevante di investimento che garantisce un posi-zionamento piugrave solido e piugrave duraturo nel mercato e comunque - come ricorda la Comunicazione della Comunitagrave Europea (EU COM 2011681) - egrave una responsabili-

tagrave da cui le aziende non possono ormai eludereNel settembre 2020 considerata la scar-sa adesione volontaria delle imprese alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) la Consob ha chiesto agli stakeholder di formulare indicazioni sullrsquoattuale regime con lrsquoobiettivo di allargarne il perimetro di obbligatorietagrave per agevolare lrsquoesten-sione della DNF anche ai soggetti con meno di 500 dipendenti Ma la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 sta anticipando tale richiestaLe imprese per costruire un valore dure-vole e contribuire a un benessere a lun-go termine devono definire un proprio posizionamento strategico sostenibile convergente con quello dei territori di appartenenza attivando processi parte-cipativi e bio-imitativi di cui la circola-ritagrave egrave una componente e la partecipa-zione dei lavoratori alla gestione per le imprese di oltre 250 dipendenti La real-tagrave imprenditoriale italiana diffusa e per-meata di diversitagrave territoriale egrave in grado di esprimere efficacia nella sostenibilitagrave a patto che i regolatori riconoscano un sistema ascendente di costruzione delle decisioni dai territori al centro con pro-porzionalitagrave ed equivalenza nelle metri-che delle procedure di rendicontazione richieste alle imprese e con validazione dei fattori immateriali nei capitali delle imprese e nel loro merito del credito

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13 Normative di riferimento

EuropaLrsquoevoluzione normativa relativa alla pro-duzione sostenibile vede il protagoni-smo della legislazione europea rafforza-to con il Programma della Commissione Europea 2019-2024 ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosardquo Le prime due linee di lavo-ro del Programma perseguono una so-stenibilitagrave sia ambientale che sociale e costituiscono il quadro di riferimento per lrsquoattuazione del Goal 12 La prima linea oggetto della comunicazione CE COM(2019) 640 final dellrsquo11 dicembre 2019 (Target 121) lancia il Green Deal europeo per rendere lrsquoEuropa entro il 2050 il primo continente a impatto cli-matico (zero attraverso una transizione equa agevolata da un piano di investi-menti rilevante La seconda linea propo-ne un programma ambizioso di equitagrave sociale attraverso ldquounrsquoeconomia che la-vora per le personerdquo rafforzando il pi-lastro sociale dellrsquoUnione per i giovani lrsquoinfanzia la paritagrave di genere lrsquoistruzione e la lotta contro la povertagraveLa normativa europea continua a esse-re una spinta potente e il quadro di ri-ferimento per una pianificazione degli interventi per un consumo e una produ-zione responsabili il Programma Next Generation EU (Dispositivo per la ripre-sa e la resilienza Assistenza alla ripre-sa per la coesione e i territori drsquoEuropa Invest EU Strumento di sostegno alla solvibilitagrave Programma UE per la salute Meccanismo unionale di protezione ci-vilerescEU) del 2020 per affrontare la crisi e rilanciare lrsquoeconomia e la societagrave europea premia una celere e rapida de-carbonizzazione del sistema produttivo tale azione si integra con il Programma SURE per gli interventi sul mercato del lavoro e con i prestiti BEI meglio finaliz-zati alla sostenibilitagrave La normativa eu-ropea sul clima alza la sfida il Pacchetto ldquoFit for 55rdquo nel 2021 attiva politiche am-bientali ambiziose a cui sono chiamate a contribuire le imprese Inoltre la Riso-luzione del Parlamento europeo del 16 settembre 2020 tratta il ruolo dellrsquoUE nella protezione e nel ripristino delle fo-reste del pianeta e quella del 22 otto-bre 2020 formula raccomandazioni alla Commissione sul quadro giuridico per fermare e invertire la deforestazione

la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 intende estendere gli ob-blighi di informativa non finanziaria ex Direttiva 201495UE a tutte le imprese di grandi dimensioni Il provvedimento coinvolgerebbe circa 49000 societagrave europee (incluse le PMI quotate con lrsquoeccezione delle micro-imprese) a fron-te delle attuali 11600 Le imprese do-vrebbero rispettare specifici standard di comunicazione con semplificazioni per le imprese di minori dimensioni I report sarebbero sottoposti ad assurance indi-pendente Gli effetti sarebbero significa-tivi per i mercati gli investitori le impre-se della supply chain e gli stakeholder aziendali Migliorando il comportamento delle imprese si avrebbero effetti positi-vi sul rispetto dei diritti delle persone e sullrsquoambiente (Target 126)

la Risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2021 recante raccomanda-zioni alla Commissione concernenti la dovuta diligenza e la responsabilitagrave del-le imprese ndash 10 marzo 2021 (Target 121)

il Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il riuti-lizzo delle acque reflue a scopo irriguo al fine di limitare lo stress idrico e ridur-re gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori nel quadro dellrsquoadattamento ai cambiamenti climatici e della strate-gia europea per fronteggiare la carenza idrica e la siccitagrave nellrsquoUnione europea attuando il Piano drsquoazione dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare e inte-grando il processo di modernizzazione che sta investendo la Politica Agricola Comune (PAC) e gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici declinati nel Green Deal (Target 122)

il Nuovo Piano drsquoAzione per lrsquoeconomia circolare CE COM(2020) 98 final adotta-to dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020 con misure che riguardano lrsquointero ciclo di vita dei prodotti e con lrsquoobietti-vo di rendere lrsquoeconomia piugrave sostenibile

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globale imputabile allrsquoUE Riassumiamo la normativa comunitaria piugrave rilevante a partire dagli interventi piugrave re-centi facendo riferimento anche ai relativi target specifici del Goal 12

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ma anche di rafforzarne la competitivi-tagrave proteggendo lrsquoambiente e i diritti dei consumatori anche attraverso lrsquoinnova-zione e la digitalizzazione (Target 122)

la Strategia ldquoDal produttore al consu-matore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futurordquo (Farm to Fork Strategy COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020) diretta ad accrescere la sostenibilitagrave del sistema agroalimen-tare europeo ponendo obiettivi ambien-tali e sociali quantificati da conseguire entro il 2030 insieme a lrsquointensificazione della lotta contro gli sprechi alimentari la realizzazione di maggiori investimenti in ricerca e innovazione e la promozione della transizione verso sistemi alimentari sostenibili a livello globale (Target 123)

la Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 (COM(2020) 380 final del 20 maggio 2020) volta a proteggere e a ripristinare la natura la biodiversitagrave e il buon funzionamento degli ecosistemi per migliorare il benessere delle persone e la capacitagrave della societagrave di contrastare i cambiamenti climatici per contenere le minacce alla salute umana e delle cata-strofi naturali per garantire la sicurezza alimentare e la continuazione delle at-tivitagrave economiche in particolare quelle del settore agroalimentare e dellrsquoedilizia (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni ldquoUna nuova strategia industria-le per lrsquoEuropardquo COM(2020) 102 final del 10 marzo 2020 (Target 121)

la Decisione delegata (UE) 20191597 della Commissione del 03052019 che integra la direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio per una metodologia comune e requisiti mi-nimi di qualitagrave per la misurazione unifor-me dei livelli di rifiuti alimentari (Target 123)

la Direttiva europea Unfair trading practices 6332019 (Target 121)

le Raccomandazioni di Azioni nel Qua-dro della Prevenzione degli Sprechi Alimentari elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimen-tari del 12 dicembre 2019 (Target 123)

la Direttiva UE sullrsquoEconomia Circolare e Pacchetto Economia Circolare GU 14 giugno 2018 in vigore il 4 luglio 2018 da recepire dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020 insieme alle direttive 849-850-851-8522018 (Target 122)

il Regolamento (UE) n 7152013 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 11792012 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 3332011 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami ferrosi cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni sul Piano drsquoa-zione produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile - COM (2008) 397 (Target 121)

la Risoluzione del Parlamento europeo su ldquoCommercio Equo e Solidale e svi-luppordquo (20052245(INI)) su ldquoImpatto del commercio internazionale e delle politiche commerciali europee sulle ca-tene globali del valorerdquo (20162301(INI)) (Target 121)

la Comunicazione della Commissione su ldquoIl ruolo del Commercio Equo come strumento di sostenibilitagraverdquo (COM (2009)

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215) (Target 121)

la Comunicazione ldquoA resource-efficient Europe ndash Flagship initiative under the Europe 2020 Strategyrdquo ndash COM (2011) 21 (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni COM(2020) 301 final ldquoUna strategia per lrsquoidrogeno per unrsquoEuropa climaticamente neutrardquo Bruxelles 872020

le Guidelines on developing adaptation strategies SWD 1341ndash54 2013 (Target 121)

il Progetto di relazione della Piattafor-ma sulla finanza sostenibile sulle rac-comandazioni preliminari per i criteri di vaglio tecnico per la tassonomia dellrsquoUE (acqua economia circolare prevenzio-ne dellrsquoinquinamento e biodiversitagrave ed ecosistemi) e relativo allegato 3 agosto 2021

lo standard AFNOR XP X30-9012018 - ldquoCircular economy project management system ndash Requirements and guidelinesrdquo ottobre 2018 (Target 122)

Norma tecnica BS 80012017 ndash ldquoFra-mework for implementing the principles of the circular economy in organiza-tionsrdquo maggio 2017 (Target 122)

Internazionale

UNI ISO 204002017 Acquisti sostenibili ndash Guida+

UNI EN ISO 260002020 - Guida alla re-sponsabilitagrave sociale

UNI ISO 201212013 Sistemi di gestione sostenibile degli eventi - Requisiti e gui-da per lrsquoutilizzo

UNI EN ISO 140012015 Sistemi di ge-

stione ambientale - Requisiti e guida per lrsquouso

Social Accountability 8000 ndash Standard internazionale elaborato da Social Ac-countability International

Target 121 commi 58-75 relativi agli ecobonus di riqualificazione energetica e risparmio idrico utilizzano la leva fi-scale per ridurre lrsquoimpatto ambientale e il consumo di risorse commi 80-81 per gli interventi di riconversione e riqua-lificazione produttiva di aree di crisi commi 124-126 per interventi di svilup-po delle PMI in ottica green economy commi 725-727 per le infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica

Target 122 commi 58-60 per lrsquoefficien-tamento energetico in ambito indu-striale e domestico e la ristrutturazione edilizia e lrsquoacquisto di mobili ed elettro-domestici di classe almeno A+ commi 61-65 sul Bonus idrico e la previsione di un Piano nazionale idrico e di un Fondo

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Italia

La normativa nazionale ha recepito gli obiet-tivi comunitari di trasformazione del sistema produttivo col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con il Decreto Legge (DL) Semplificazioni a partire dalla Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto importanti novitagrave per la realizzazione di un Green New Deal italiano

Lrsquoobiettivo egrave quello di trasformare la logica del sistema produttivo dallrsquoattuale approc-cio lineare in unrsquoeconomia circolare che re-cuperi e rimetta in circolo ogni risorsa evi-tando la produzione di rifiuti (Target 122)

Riassumiamo la normativa nazionale piugrave ri-levante che riguarda la produzione respon-sabile a partire dagli interventi piugrave recenti facendo riferimento anche ai relativi Target specifici del Goal 12

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la Legge di Bilancio 2021 affronta alcuni snodi che riguardano lo sviluppo sosteni-bile del Paese verso unrsquoeconomia circola-re e attenta al sociale

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per il rilancio degli investimenti commi 66-75 per stimolare interventi di effi-cientamento energetico commi 77-79 per incentivare lrsquoacquisto di veicoli ali-mentati a energia elettrica commi 136-137 per investimenti per migliorare la sostenibilitagrave nelle aziende zootecniche di produzione e di trasformazione della carne commi 159-160 per investimen-ti nel settore della raffinazione e della bioraffinazione per supportare la transi-zione ecologica verso fonti energetiche alternative comma 743 sul ldquoSistema vo-lontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibilerdquo in coerenza con il regolamento (UE) 2020852

Target 124 comma 231 per progetti di riduzione dellrsquouso della plastica e per la sostituzione della plastica con materiali alternativi commi 1084-1085 che incen-tivano a ridurre lrsquoutilizzo di plastica e im-ballaggi

Target 125 commi 614-615 per il Bonus TV commi 770-771 per la realizzazione di compostiere di comunitagrave per la ferti-lizzazione dei terreni commi 1037-1050 per lrsquoadozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche al servizio pubblico com-mi 1087-1089 per sistemi di filtraggio dellrsquoacqua potabile e intervengono sulla razionalizzazione dellrsquouso della risorsa idrica

Target 126 commi 107-108 per venture capital in favore di progetti di imprendi-toria femminile ad elevata innovazione commi 1051-1063 e 1065 con il nuovo Piano nazionale transizione 40 base per il PNRR italiano a sostegno dellrsquoin-novazione e della transizione digitale

Target 12b commi 84-86 per contratti di sviluppo del settore turistico sosteni-bile agevolando il recupero e riutilizzo di fabbricati ed edifici dismessi per un rilancio in chiave sostenibile commi 91-94 per la tutela e la valorizzazione delle aree di particolare interesse geologico o speleologico con significativa valenza di sostegno al turismo sostenibile

Target 12c commi 651-659 per lrsquoincen-tivo per lrsquoacquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 e lrsquoimposta sullrsquoacqui-sto di autoveicoli a elevate emissioni di CO2 comma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e re-gionale giagrave citato commi 691-695 inter-venti legati alla mobilitagrave sostenibile

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la Legge di Delegazione europea del 22 aprile 2021 delega il governo a recepire la Direttiva Unfair Trading Practices (UTPs) 633 del 2019 che doveva essere recepita entro il primo maggio per essere applica-ta entro il primo novembre Pur vietando le aste online al doppio ribasso restano da chiarire tra gli altri aspetti quelli re-lativi agli organismi deputati al controllo (Target 126)

il DLgs 2 febbraio 2021 n 13 che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dellrsquoUnione di stagno tan-talio e tungsteno dei loro minerali e di oro originari di zone di conflitto o ad alto rischio (Target 122)

il PNRR include la cultura e il turismo come una direttrice specifica di investimento destinando risorse alla digitalizzazione tuttavia lrsquoapproccio rimane fortemente ldquopatrimonialerdquo e orientato allrsquoattrazione fisica di visitatori (Target 12b)

nel secondo semestre 2021 il Ministero della Transizione Ecologia (MITE) presen-teragrave il nuovo PAN GPP Gli appalti pubblici verdi sono per la Commissione europea lo strumento con cui ldquole amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali attraverso la ricerca e la scel-ta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sullrsquoambiente lungo lrsquointero ciclo di vitardquo il PAN GPP promuovendo gli appalti pubblici verdi egrave quindi lrsquoanello di congiunzione tra la produzione e il consumo per la propria trasversalitagrave settoriale e per lrsquoefficacia su tutti gli obiettivi di tutela ambientale egrave strumento strategico per lrsquoattuazione di quanto previ sto nella strategia sviluppo

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sostenibile e dallrsquoAgenda 2030 egrave essen-ziale che i CAM (Criteri Ambientali Mi-nimi) siano integrati da analoghi criteri sociali minimi (Target 127)

la Legge 8 Ottobre 2020 n 134 di Ra-tifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio sia il Regola-mento del 9 febbraio 2021 che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto di carta e cartone ai sensi dellrsquoart 184 ter comma 2 del DLgs 3 aprile 2006 n 152 (Target 122)

il DL 19 maggio 2020 n 34 ldquoMisure ur-genti in materia di salute sostegno al lavoro e allrsquoeconomia noncheacute di politi-che sociali connesse allrsquoemergenza epi-demiologica da Covid-19rdquo Le misure in linea con il Green Deal Europeo sosten-gono lrsquoinnovazione e il settore delle co-struzioni e delle PMI per favorire lrsquooccu-pazione (Target 121)

il Decreto ldquoCura Italiardquo convertito in Leg-ge n272020 estende il beneficio fiscale per le eccedenze alimentari alle cessioni dei prodotti tessili dei prodotti per lrsquoab-bigliamento e per lrsquoarrendamento dei giocattoli dei materiali per lrsquoedilizia e degli elettrodomestici noncheacute dei per-sonal computer tablet e-reader e altri dispositivi per la lettura in formato elet-tronico non piugrave commercializzati o non idonei alla commercializzazione (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 116 in at-tuazione del pacchetto europeo dellrsquoe-conomia circolare (direttiva UE 2018851 relativa ai rifiuti e agli imballaggi) preve-de decreti del MITE dedicati allrsquordquoend of wasterdquo ai regimi di responsabilitagrave estesa del produttore nelle operazioni di recu-pero dei rifiuti al riutilizzo e alla prepa-razione per il riutilizzo la norma punta al riutilizzo e riciclaggio pari al 60 entro il 2030 e 65 entro il 2035 viene raffor-zata e ampliata la responsabilitagrave estesa del produttore con strumenti per favo-rire la maggiore durevolezza riciclabili-tagrave e riutilizzabilitagrave dei prodotti e viene inclusa la preparazione per il riutilizzo tra le operazioni di recupero dei rifiuti (Target 125) il DLgs 3 settembre 2020

n 121 che modifica la direttiva 199931CE relativa alle discariche di rifiuti (Tar-get 125)

il DLgs 3 settembre 2020 n 119 relativo ai veicoli fuori uso (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 118 relativo a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 201219UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-che (Target 125)

il Decreto del Ministero dellrsquoAmbiente 10 marzo 2020 su ldquoCriteri Ambientali Minimi per il servizio di ristorazione col-lettiva e fornitura di derrate alimentarirdquo (CAM) che fa riferimento sia a diversi settori della ristorazione collettiva (sco-lastica degli uffici delle universitagrave e del-le caserme delle strutture ospedaliere assistenziali sociosanitarie e detentive) sia alla fornitura delle derrate alimenta-ri in direzione del Green Public Procu-rement Per la prima volta tra i criteri ambientali minimi obbligatori per le for-niture sono inclusi anche i prodotti del commercio equo e solidale quali cacao banane e frutta esotica tegrave e tisane zuc-chero e caffegrave I nuovi CAM sono entrati in vigore il 3 agosto 2020 (Target 127)

il Decreto ldquoClimardquo convertito in legge il 12 dicembre 2019 n 141 che ha intro-dotto incentivi per un programma spe-rimentale per la mobilitagrave sostenibile per trasporto ibrido ed elettrico e per i Comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica e per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari sfusi o alla spina (Target 12c)

la Legge n 1282019 End of waste in vi-gore dal 3 novembre 2019 ha recepito lrsquoemendamento che modifica lrsquoart 184-ter del DLgs 15206 e che delega alle Autoritagrave competenti regionali il rilascio delle autorizzazioni ovvero la compe-tenza sulla cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) ldquocaso per casordquo (Target 122)

la Riforma del Terzo Settore approvata

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nellrsquoestate 2017 riguardante il Codice del terzo settore lrsquoimpresa sociale e il 5 per mille (D L sul Terzo Settore n 117 del 3 luglio 2017) La nuova Impresa Sociale egrave concepita quale modello imprenditoria-le del Terzo Settore riconoscendo quindi che le organizzazioni ivi operanti sono produttrici di valore aggiunto e non piugrave solo entitagrave lsquoredistributiversquo di aiuti dello Stato (Target 121)

la ldquoStrategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibilerdquo (SNSvS) che disegna una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilitagrave quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro Paese con attenzione alla produzione sostenibile e responsa-bile (Target 121)

il Documento ldquoVerso un modello di eco-nomia circolare per lrsquoItalia Documento di inquadramento e di posizionamen-to strategicordquo elaborato dal Ministero dellrsquoAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero dello Sviluppo Economico con lrsquoobiettivo di fornire un inquadramento generale dellrsquoeconomia circolare noncheacute di definire il posiziona-mento strategico del nostro Paese sul tema (Target 121)

lo strumento di Politica Ambientale de-nominato ldquoGreen Public Procurementrdquo (GPP) divenuto obbligatorio con lrsquoap-provazione del nuovo Codice sugli Ap-palti Aggiornamenti Criteri Ambientali Minimi (CAM) (Target 127)

la normativa riguardante le Societagrave Be-nefit (Legge Stabilitagrave 2016 commi 376-384) LrsquoItalia egrave stato il primo Paese so-vrano al mondo (prima dellrsquoItalia solo alcuni singoli Stati degli USA avevano emanato normativa sulle Benefit Corpo-ration) che abbia assegnato dignitagrave giu-ridica a questa forma di impresa (Target 121)

il Piano ldquoIndustria 40rdquo redatto dal Mini-stero per lo Sviluppo Economico e fina-lizzato a promuovere lrsquoinnovazione dei processi produttivi e lrsquoadozione di nuo-vi modelli di business Sebbene i riferi-

menti alla sostenibilitagrave e alla produzione responsabile non siano resi in maniera esplicita il piano rappresenta una op-portunitagrave per le imprese per ridisegna-re i propri processi i propri prodotti e i modelli di business in unrsquoottica di soste-nibilitagrave (Target 121)

il Decreto 562018 Regolamento per lrsquoattuazione dello schema nazionale vo-lontario per la valutazione e la comu-nicazione dellrsquoimpronta ambientale dei prodotti denominato ldquoMade Green in Italyrdquo Il Regolamento stabilisce le mo-dalitagrave di funzionamento dello schema denominato ldquoMade Green in Italyrdquo (Tar-get 121)

lrsquoUNIPdR 492018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nel settore delle costruzioni - Linee guida allrsquoapplicazione del modello di responsabilitagrave sociale UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 512018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane ovvero impre-se a valore artigiano - Linee guida per lrsquoapplicazione del modello di responsa-bilitagrave sociale secondo UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

il 1deg Catalogo sussidi ambientali dannosi e favorevoli ndash 2017 stima dati 2016 se-conda edizione 2018 stima dati 2017 terza edizione 2019 stima dati 2018 (Target 12c)

il lancio della ldquoStrategia Nazionale Bioe-conomiardquo (42017) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2042017 ldquoCrite-ri calcolo tariffa puntuale rifiuti urbanirdquo (Pay-as-you-throw) (Target 125)

la Legge 1232017 ldquoImballaggi biode-gradabili per prodotti alimentari sfusirdquo (122017) (Target 122)

lrsquoUNIPdR 272017 ldquoLinee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per lrsquoinnovazione responsabilerdquo (Target 126)

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la Legge Gadda 166 del 2016 ha riorga-nizzato il quadro normativo con il con-trasto agli sprechi alimentari e il diritto di accesso al cibo la solidarietagrave sociale egrave lrsquoelemento strutturale della Legge con prioritagrave al consumo umano delle ecce-denze e poi al consumo animale e in ul-timo al compostaggio secondo la Food and drink hierarchy la Legge non preve-de una lista chiusa di prodotti ma con-sente di ritirare ogni genere alimentare (Target 123)

la Legge contro il caporalato (Legge 1992016) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2662016 ldquoCom-postaggio rifiuti organicirdquo (22017) (Tar-get 125)

UNIPdR 882020 ldquoRequisiti di verifica del contenuto di riciclato eo recuperato eo sottoprodotto presente nei prodot-tirdquo (Target 122)

UNIPdR 1152021 ldquoGestione del legno di recupero per la produzione di pannelli a base di legnordquo (Target 122)

UNIPdR 752020 ldquoDecostruzione selet-tiva - Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in unrsquoot-tica di economia circolarerdquo (Target 122)

UNIPdR 992021 ldquoLinee guida per il calcolo la riduzione e la compensazione delle emissioni di gas serra di organizza-zioni e prodotti e requisiti per i proget-ti di generazione di crediti di carboniordquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 182016 ldquoResponsabilitagrave so-ciale delle organizzazioni - Indirizzi ap-plicativi alla UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 252016 ldquoDieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo svi-luppo sostenibilerdquo (Target 123)

il divieto delle plastiche monouso via li-bera del Parlamento (Target 123)

lrsquoUNIPdR 1312015 ldquoSostenibilitagrave am-bientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della so-stenibilitagrave - Edifici residenzialirdquo (Target 122)

lrsquoUNIPdR 82014 ldquoLinee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi - Pianificazione progettazione realizza-zione e manutenzionerdquo (Target 121)

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Cittagrave per la circolaritagrave protocollo di in-tesa firmato tra il Ministero dellrsquoAmbien-te e le cittagrave di Bari Milano e Prato fina-lizzato alla promozione di iniziative che stimolino al riuso alla condivisione alla distribuzione e allrsquoestensione della vita dei beni ovvero alla diffusione dellrsquoeco-nomia circolare e a modelli di sviluppo piugrave sostenibili

Circular Economy for SMEs (CESME) promosso in Italia dalla Regione Emi-lia-Romagna attraverso ERVET ndash Agen-zia per lo sviluppo territoriale a Bologna e nella Cittagrave metropolitana di Bologna per lrsquoaccesso delle Piccole e Medie Im-prese (PMI) allrsquoeconomia circolare at-traverso il miglioramento delle politiche locali a loro supporto in particolare in-tende (i) indirizzare e migliorare lrsquoeffi-cacia degli strumenti politici in modo da supportare le PMI nel processo di cambiamento da metodi di produzione tradizionali a unrsquoinnovazione in chiave green e circolare (ii) identificare buo-ne pratiche ldquocircolarirdquo e (iii) definire un ldquopacchettordquo di supporto alle PMI nellrsquoac-cesso allrsquoeconomia circolare

Tool for Environmental Sound Product Innovation (TESPI) strumento web ad accesso gratuito per supportare la ri-progettazione ambientalmente con-sapevole di un prodotto esistente che prende in considerazione il ciclo di vita del prodotto le esigenze dei clienti e i prodotti dei concorrenti al fine di indi-viduare strategie di eco-progettazione per il miglioramento ambientale del pro-dotto analizzato

UN Global Compact una delle piugrave im-

portanti iniziative in termini di corporate sustainability

Global Reporting Iniziative19 che for-nisce un approfondito set di indicatori di sostenibilitagrave

ECESP European Circular Economy Stakeholder Platform

ICESP Piattaforma Italiana per lrsquoEcono-mia Circolare

Economia circolare e uso efficiente del-le risorse ndash Indicatori per la misurazione dellrsquoeconomia circolare consultazione pubblica del Ministero dellrsquoAmbiente del 2018 per la definizione di un modello italiano di misurazione della ldquocircolari-tagraverdquo Disponibile online documento post consultazione

Strumento per il mercato dellrsquoedilizia sostenibile dellrsquoUE lanciato dalla Com-missione europea con un sistema di indicatori chiave di performance ndash LE-VEL(S) ndash per misurare e valutare gli edi-fici sostenibili in Europa

La Green Economy in Emilia-Romagna presenta i risultati delle aziende green sul territorio dellrsquoEmilia-Romagna Lrsquoin-dagine ha rilevato le dinamiche del mon-do produttivo verso lrsquoeconomia verde

Organizzazioni imprese e cittadini

Concorso Best Performer dellrsquoEcono-mia Circolare di Confindustria

Progetto CircE - Le regioni europee per lrsquoeconomia circolare CircE (Euro-pean regions toward Circular Economy) coinvolge otto partner di livello sia re-gionale sia locale rappresentativi di di-verse situazioni sociali ed economiche europee Lombardia (Italia) Catalogna (Spagna) Bassa Slesia (Polonia) Pro-vincia di Gheldria (Paesi Bassi) London Waste and Recycling Board (Regno Unito) CD2E Agenzia di sviluppo della Regione Haute de France (Francia) Co-

14 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre organizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezio-ne asvisitgoal12

Istituzioni

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mune di Sofia Associazione dei comuni e delle cittagrave della Slovenia (Slovenia) Il progetto ha lo scopo di sostenere la dif-fusione dellrsquoeconomia circolare in Euro-pa coerentemente con il Piano drsquoazione economia circolare della Commissione Europea del 2015

Contratto dei metalmeccanici 2021 che prevede il diritto alla formazione e nuove forme di coinvolgimento dei lavo-ratori e di negoziazione nellrsquoorganizza-zione del lavoro e una piugrave attenta tutela delle donne

NeXt Indexreg egrave una metodologia elabo-rata da NeXt - Nuova Economia per Tut-ti e rivolta a imprese Emissione Tra-ding Scheme (ETS) Comuni scuole e universitagrave per conoscere e far emergere le strategie sostenibili delle imprese in linea con i principi della rendicontazione non finanziaria e secondo i criteri Envi-ronmental Social and Corporate Gover-nance (ESG) Lo strumento utilizzato egrave un questionario di Autovalutazione Partecipata composto da sei aree tema-tiche e da 30 indicatori di sviluppo so-stenibile selezionati e reputati prioritari dalle 42 organizzazioni e dai membri del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di NeXt Ognuno degli indicatori egrave collega-to a livello nazionale con i 12 domini del Benessere Equo e Sostenibile (BES) e a livello internazionale con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dellrsquoAgenda 2030 per creare un indice di riferimen-to condiviso decentralizzato e multista-keholder

Sistema di garanzia delle organizza-zioni di Commercio Equo e Solidale e sistema di certificazione dei prodotti equosolidali

Progetto ECCO - Economie Circolari di Comunitagrave promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che in 18 mesi ha coinvolto oltre 700 realtagrave territoriali 24 scuole e oltre tremila studenti in tutta Italia con lrsquoobiettivo di promuovere lrsquoe-conomia circolare attraverso percorsi formativi mirati a favorire da una parte un modello produttivo che punti alla ri-

duzione degli sprechi e dellrsquoinquinamen-to e dallrsquoaltra nuove forme di occupa-zione ECCO ha visto nascere 15 ldquopoli di economia circolarerdquo in tutta la peni-sola chiamati Rihub che per un anno e mezzo nonostante le difficoltagrave legate alla pandemia hanno organizzato corsi formativi ai green jobs focalizzandosi su diverse filiere sostenibili dallrsquoecotu-rismo allrsquoeco-ristorazione dal cicloturi-smo allrsquoapicoltura dalla rigenerazione di apparecchiature informatiche alle consegne sostenibili Oltre 600 i parte-cipanti alle formazioni il 10 dei quali appartenente a categorie fragili

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15 Proposte per una produzione sostenibile

Le politiche europee ed in particolare il Next Generation EU e di conseguenza il PNRR italiano finalizzano enormi flus-si finanziari verso unrsquoeconomia circola-re per rilanciare il sistema produttivo e favorire lrsquooccupazione chiedendo una forte svolta verso una transizione equa in linea con i principi dellrsquoAgenda 2030 Di conseguenza anche gli incentivi na-zionali allrsquoinnovazione per contribuire allo sviluppo sostenibile devono esse-re fortemente connessi alla transizione ecologica allo sviluppo dellrsquoeconomia circolare e a un impatto sociale positivo

Una grande spinta a una riconversione sostenibile viene dal Programma ldquoNext Generation EUrdquo deciso dal Consiglio europeo nel luglio 2020 che vale 750 miliardi di euro ndash finanziati da un debito in comune raccolto dalla Commissione europea LlsquoItalia dovrebbe ricevere 209 miliardi di euro Tutte le spese devono rispettare il principio del ldquonon nuocererdquo cosigrave da permettere allrsquoUE di allinearsi ai principi dellrsquoAccordo di Parigi ma il 30 del Fondo deve essere indirizzato specificamente al sostegno di iniziative green

Potenziare la transizione verso unrsquoeco-nomia circolare richiede di aumentare la collaborazione tra aziende di diversi ambiti produttivi con il pieno coinvol-gimento a tutti i livelli degli stakehol-der La revisione del sistema economi-co coinvolge tutti i suoi asset utilizzare energia e materie rinnovabili valorizzare le risorse mediante upcycling riuso rici-clo e mediante il mercato delle materie prime seconde estendere la vita uti-le di prodotti e processi mediante una progettazione e una manutenzione ad hoc progettare prodotti sulla base dei principi dellrsquoecodesign e nel rispetto di elevati standard di qualitagrave La transizio-ne allrsquoeconomia circolare egrave destinata ad accrescere lrsquoimpatto occupazionale Il successo delle iniziative per far dialoga-re domanda e offerta di scarti e materia prima seconda dipende dalla loro

ampliare il raggio drsquoazione degli inter-venti considerando lrsquoinsieme del siste-ma delle imprese alcuni provvedimenti sono infatti limitati a settori e territori specifici (anche in ragione delle risor-se disponibili) altri si concentrano sulla Pubblica Amministrazione perograve lrsquointe-ro mondo delle imprese ha bisogno di evolvere inserendo tecnologia e mo-dernizzazione nella propria gestione per migliorare efficienza produttivitagrave e impatto sociale e ambientale che sono i gap principali nei confronti dei Paesi competitori a fronte di un flusso di in-vestimenti a livello europeo di oltre 650 miliardi nei prossimi 10 anni per realiz-zare gli obiettivi di riduzione delle emis-sioni climalteranti del 55 egrave necessario avere una strategia di politica industriale in termini di capacitagrave produttiva (svilup-po delle fonti rinnovabili e delle tecno-logie per efficienza) che non vediamo al fine di una trasformazione del tessuto manifatturiero che limiti gli impatti so-cio-economici della transizione ecologi-ca

dare continuitagrave agli interventi per lo svi-luppo sostenibile abbracciando un oriz-zonte temporale di medio-lungo perio-do per dare certezze alle imprese e ai cittadini consentendo loro di aumentare la propensione a investire

aumentare nel tempo la dotazione finan-ziaria molte misure sembrano orientate nella giusta direzione ma hanno risorse limitate consapevoli della finitezza delle risorse comunque una scelta di prioritagrave e unrsquoattenta spending review aiutereb-bero a trovare le risorse per le azioni piugrave rilevanti

promuovere insieme con le associazio-ni datoriali e le organizzazioni del Terzo

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visibilitagrave solo coinvolgendo migliaia di sog-getti egrave possibile che nascano incontri pro-ficui tra chi offre e chi domanda circolaritagrave

Il GdL Goal 12 per quanto riguarda la produ-zione responsabile chiede ai decisori politici di

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Settore la sensibilizzazione e lrsquoaccom-pagnamento delle imprese affincheacute in-troducano la sostenibilitagrave ambientale e sociale tra gli obiettivi aziendali e di conseguenza valutino le proprie perfor-mance e quelle dei propri manager alla luce dei risultati ambientali e sociali ol-tre che di profitto

adottare misure di semplificazioni per evitare che eccessi burocratici frenino la realizzabilitagrave concreta dei provvedimen-ti

definire in relazione allo sviluppo delle rinnovabili una condivisione degli oneri vincolante con le Regioni in relazione agli impegni di sviluppo delle infrastrut-ture e degli impianti tale punto egrave cru-ciale per riscrivere il nuovo Piano Nazio-nale Integrato per lrsquoEnergia ed il Clima (PNIEC) al 2030 al fine di raggiungere i nuovi obiettivi del -55 di emissioni cli-malteranti

limitare la disposizione di decreti attua-tivi (specie se concertati tra dicasteri) puntando a norme compiute di imme-diata realizzazione percheacute la previsione di molti decreti attuativi rende lungo e complesso lrsquoiter di varo delle misure e sovente ne depotenzia la portata

identificare le Best Practice di sostenibi-litagrave e condividerle con altri Paesi identi-ficando e promuovendo soluzioni adat-te sulla base delle condizioni e risorse locali e delle esigenze di implementa-zione

realizzare politiche di sostegno per un vero sviluppo sostenibile da parte dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli in via di sviluppo

riequilibrare nellrsquoattuazione del Pro-gramma Next Generation EU il rapido procedere verso la transizione ecologi-ca con interventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale per non lasciare indie-tro nessuno

istituire un catasto pubblico sullrsquoutilizzo delle risorse suolo verde mobilitagrave in sharing sistema idrico

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile la riduzione degli sprechi e lrsquoutilizzo di materiali con crescente percentuale di riciclato la progettazione di prodotti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire azioni di riuso dei prodotti an-che attraverso piattaforme di scambio definendo una legge di riordino del set-tore dellrsquousato e del riutilizzo anche con partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera

investire nella sicurezza e nella qualitagrave alimentare nella bioeconomia circolare nella ricerca per la sostenibilitagrave nella tutela della fertilitagrave del suolo

promuovere un mix di misure volontarie (certificazione di sostenibilitagrave ambienta-le e sociale delle filiere di approvvigio-namento) e misure obbligatorie (obbli-go di due diligence di filiera)

definire una strategia di contrasto a tutti i livelli del ciclo di vita del cibo attraver-so le varie fasi di raccolta produzione distribuzione fino al consumo domesti-co per elaborare programmi di cambia-mento comportamentale

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Si riportano di seguito proposte specifiche del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici target (la sintesi definitoria egrave no-stra) dellrsquoAgenda 2030 per una produzione sempre piugrave responsabile

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

Target 122 per unrsquoeconomia sempre piugrave circolare per lrsquouso efficiente delle risorse naturali

Target 123 per contrastare lo spreco alimentare in linea con la strategia Farm to Fork

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rimuovere le barriere che ostacolano la gestione di eccedenze incertezza nor-mativa e capacitagravequalitagrave dei destinata-ri

investire in strutture e strumenti tecno-logici e sostenere anche con incentivi fi-scali (es pannelli solari bonus ecc) sia le aziende che gestiscono le ecceden-ze secondo la Food and Drink Material Hierarchy sia le organizzazioni profit o non-profit che in un processo di eco-nomia circolare riducono lo spreco ali-mentare rivalorizzando le eccedenze

sviluppare la filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori

investire in maniera mirata con un piano dedicato per il raggiungimento entro il 2023 di tale Target

promuovere la diffusione e il consoli-damento di una cultura orientata alla circolaritagrave in connessione anche con la Strategia per le aree interne a partire dallrsquoistruzione primaria per arrivare alla formazione continua dei lavoratori

capovolgere la logica economica di pro-duzione ponendo al centro lrsquoimpatto ambientale e sociale prima degli obietti-vi economici e di accrescimento del Pro-dotto Interno Lordo (PIL)

rendere effettiva una politica di investi-menti nel ciclo integrato dei rifiuti so-prattutto nel Mezzogiorno

sviluppare il sistema di contabilitagrave (cata-sto rifiuti ISPRA) con i flussi interregio-nali di rifiuti urbani

investire nelle infrastrutture per la di-stribuzione lo stoccaggio e lrsquoaccumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle smart grid nella digitalizzazione delle reti nelle comunitagrave energetiche di imprese cittadini e PA nei collegamenti elettrici con i Paesi europei e poi in fu-turo con lrsquoAfrica nellrsquoelettrificazione dei consumi nei punti di ricarica per veico-li elettrici e nelle stazioni di ricarica per i veicoli a idrogeno va ricordato che la rilevanza dellrsquoidrogeno (green) piugrave che per i veicoli rappresenta un obiettivo ri-levante per i settori industriali ldquohard to abaterdquo

incentivare le ldquoeconomie del riutilizzordquo esistenti

adottare politiche a favore della prepa-razione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti (es Decreti ldquoEnd of Wasterdquo)

progettare e produrre un packaging ri-dotto e riutilizzabile

progettare prodotti efficienti sotto il profilo delle risorse durevoli anche in termini di durata di vita e di assenza di obsolescenza programmata scomponi-bili riparabili riutilizzabili e aggiornabili noncheacute utilizzo di materiali ottenuti dai rifiuti nella loro produzione

utilizzare plastiche facilmente riciclabili e incentivare la plastica riciclata

promuovere una cultura della sostenibi-litagrave a livello aziendale e organizzativo

estendere alle medie imprese lrsquoobbligo di rendicontazione non finanziaria

analizzare e divulgare i vantaggi delle aziende che investono in sostenibilitagrave sociale e ambientale efficienza interna

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Target 124 per la gestione delle sostanze chimiche in tutto il loro ciclo di vita

Target 126 per pratiche sostenibili e infor-mazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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consenso di lavoratori clienti e fornitori innovazione e proattivitagrave riduzione del rischio reputazione fidelizzazione di segmenti di qualitagrave in crescita

modernizzare in chiave green con in-frastrutture verdi le aree produttive at-trezzate i distretti industriali e le reti di impresa

costituire poli tecnologici per lrsquoeconomia circolare e per la ricerca e lrsquoinnovazione per prodotti durevoli e riparabili

promuovere una legge che agevoli la due diligence sui diritti umani e ambientali

sviluppare partnership pubblico-private per sostenere la transizione verso mo-delli di produzione e consumo piugrave soste-nibili

realizzare politiche di ricerca e innovazione per sostenere e ldquocostruirerdquo una capacitagrave scientifica e tecnologica su nuovi paradigmi compatibili con lrsquouso pieno e rispettoso degli equilibri ecologici delle risorse endogene riproducibili in loco facendo emergere nuove produzioni e nuovi consumi in equilibrio tra essere umano e natura

promuovere partnership con i Paesi Terzi per migliorare gli standard di sostenibilitagrave sociale e ambientale e per aumentare la produttivitagrave riducendo la pressione sulle risorse naturali

definire norme e processi per evitare nel contesto economico nazionale e comunitario di deviare prodotti non sostenibili verso i mercati terzi

anticipare lrsquoimpegno dei Paesi industria-lizzati ad azzerare quanto prima le emis-

sioni di carbonio rispetto alla scadenza del 2030 assicurando una transizione equa per i lavoratori e le comunitagrave colpi-te dal cambiamento climatico e dal pro-cesso di decarbonizzazione con azioni e programmi per ridurre la povertagrave e per arginare le disuguaglianze nel godimen-to dei diritti umani

dare prioritagrave agli investimenti sulle ener-gie rinnovabili prodotte in maniera re-sponsabile e per la protezione sociale sostenendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro dignitosi e rispet-tosi dellrsquoambiente

investire nelle aree interne e nei parchi con interventi infrastrutturali materiali e immateriali e promuovere lo svilup-po locale garantendo reddito e presidio culturale attraverso il turismo sostenibi-le tutelando la biodiversitagrave e la resilien-za contro disastri naturali e cambiamen-ti climatici

destinare particolare attenzione alla montagna tutelando lrsquoapproccio agro-e-cologico nel rispetto delle specifiche caratteristiche orografiche e climatiche consapevoli che i costi di produzione sono maggiori e la quantitagrave dei prodotti minore prevedendo agevolazioni fisca-li per le attivitagrave agro-silvo-pastorali di montagna

puntare sui ldquoprodotti di qualitagraverdquo con produzioni tipiche animali e vegetali valorizzando DOP e IGP nellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna per fare cosigrave marketing territoriale

incentivare una celere transizione alle energie rinnovabili al fine di contrastare la crisi climatica pur consapevoli di spo-stare sovente lrsquoimpatto ambientale

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Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12a per un consumo e una produ-zione responsabile nei Paesi Terzi

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Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c una politica di superamento degli ingiustificati (ma complessi da ridur-re) sussidi ai combustibili fossili attraverso incentivi a fronte di investimenti per la de-carbonizzazione per26

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contabilizzare i consumi energetici o come erosione o come reintegrazione delle risorse naturali prelevate

ridurre rapidamente gli incentivi alle fonti fossili destinando le risorse rispar-miate agli interventi sociali di riconver-sione e sostegno alle fasce colpite

trasformare i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) in Sussidi Ambiental-mente Favorevoli (SAF) e in investimen-ti per supportare le filiere verdi e soste-nibili

E ancora a livello europeo

Dare rapida attuazione al Programma ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosa al Green Deal Europeordquo e al Programma ldquoNext Generation EUrdquo equilibrando lrsquoattenzio-ne a una transizione accelerata con in-terventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale

Dare rapida attuazione al ldquoPNRRrdquo e in particolare alle misure del ldquoJust Transi-tion Fund rdquo e di ldquoInvestEUrdquo per soste-nere la transizione ecologica nelle pic-cole e medie imprese

Prevedere un sistema di country by country report da parte delle aziende attivando la leva fiscale

Promuovere lrsquoarmonizzazione e lrsquoequi-tagrave fiscale tra i Paesi dellrsquoUE attraverso la lotta ai paradisi fiscali e il contrasto dellrsquoelusione e dellrsquoevasione fiscale delle imprese e dei cittadini

Inoltre a livello nazionale

Accelerare lrsquoattuazione della Strategia nazionale per le aree interne in partico-lare per le aree di montagna allinean-dola sempre piugrave ai principi e allo spirito dellrsquoeconomia circolare

Completare la riforma del Terzo Setto-re con lrsquoemanazione degli ultimi decreti delegati e avviarne la realizzazione fa-

vorendo lo sviluppo delle imprese socia-li

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile

promuovere la riduzione di sprechi e lrsquou-tilizzo di materiali con crescente percen-tuale di riciclato

promuovere la progettazione di prodot-ti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire le economie del riutilizzo e dellrsquousato

mappare le piattaformeiniziative giagrave esistenti per facilitare lrsquoincontro tra sog-getti complementari

facilitare la costituzione di partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera e favorire le pratiche di simbiosi indu-striale per ottimizzare risorse favorire lo sviluppo locale e creare occupazione attraverso aree produttive attrezzate organizzazione dei distretti eco-indu-striali realizzazione di reti di impresa e perseguendo un modello teso a incorag-giare e implementare percorsi di eco-nomia condivisa per generare vantaggi economici e competitivi delle aziende

promuovere ldquospeed networkingrdquo in oc-casione del Festival dello Sviluppo So-stenibile e una rete di facilitatori sul

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Seguono specifici approfondimenti realiz-zati con il contributo dei componenti del GdL 12

Approfondimento sullrsquoeconomia circolare

Egrave necessario accelerare la transizione ver-so unrsquoeconomia circolare attraverso lrsquoinno-vazione dei modelli di produzione delle im-prese con occupazione anche per soggetti normalmente esclusi dal mercato del lavoro prevedendo incentivi fiscali e lrsquoadozione del-le certificazioni ambientali EMASEcolabel UE in particolare

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territorio nazionale come le Camere di Commercio e le Associazioni Industriali

Per quanto riguarda specificatamente il riutilizzo la preparazione per il riutilizzo e la prevenzione dei rifiuti

in armonia con la gerarchia dei rifiuti re-alizzare un piano di investimenti incen-tivi e strumenti economici per rafforzare lrsquoeconomia del riutilizzo che egrave costituita da negozi dellrsquousato operatori ambulan-ti mercati dellrsquousato anche integrando-la in ottica di filiera con la preparazione per il riutilizzo con lrsquoobiettivo di rag-giungere il traguardo di almeno 8 kg di riutilizzo per abitante

ridurre lrsquoutilizzo dei volantini cartacei a fini promozionali

rafforzare le attivitagrave commerciali che si dedicano alla riparazione e al ricondizio-namento dei beni

introdurre norme contro la pratica dellrsquoobsolescenza programmata

favorire lo sfuso

disincentivare il doppio materiale di packaging negli imballaggi e comunica-re sempre il peso del packaging sul peso del prodotto venduto

premurarsi che le filiere siano trasparen-ti e che le risorse non siano accaparrate da soggetti criminali

Per la promozione la diffusione e il con-solidamento di una cultura dellrsquoecono-mia circolare

incoraggiare le aziende a misurare e a comunicare lrsquoimpatto socio-ambientale dei propri prodotti

formare competenze innovative per qualificare e riqualificare i lavoratori ver-so la produzione sostenibile

sostenere e rafforzare gli interventi di ldquoalternanza scuola lavorordquo che consen-tono la trasmissione di competenze nei diversi settori produttivi

rafforzare la normativa di sostegno nel-la fase di avvio delle start-up innovative e sostenibili privilegiando le donne e i giovani

attivare nelle Regioni e nelle Aree me-tropolitane percorsi di orientamento alla ripresa che uniscano due transizioni interconnesse quella green e quella di-gitale in una dimensione territoriale che declini la strategia di sviluppo dei terri-tori con una spinta dal basso capace di favorire specializzazioni innovative loca-li grazie a partnership di ampio respiro (interregionali) complementari crean-do cosigrave reti collaborative

perseguire attraverso il modello della quadrupla elica (universitagrave e centri di ri-cerca governo centrale e periferico set-tore privato e associazioni gruppi di cit-tadini che collaborano con altri soggetti al processo innovativo) lo sviluppo di ecosistemi socio-economici locali pro-speri adatti a favorire il salto di qualitagrave delle PMI locali sia sul piano della pro-duttivitagrave sia su quello della sostenibili-tagrave Uno sviluppo in linea con gli obiettivi del Next Generation EU ma anche con le raccomandazioni del Forum Disugua-glianze e Diversitagrave

incentivare il recupero delle aree e degli edifici dismessi e quindi la rigenerazione urbana consentendo un contenimento del consumo di suolo attraverso inter-venti su aree giagrave edificate ma non piugrave utilizzate con lrsquoevoluzione dei contesti su un mix funzionale di edilizia residen-ziale servizi e offerta economica

sviluppare servizi di e-commerce per la promozione di mercato delle PMI re-sponsabili

attuare il Regolamento europeo riguar-dante il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura in maniera tale da sfruttare i benefici ambientali ed economici che ne

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scaturiscono Ciograve deve prevedere lrsquoade-guamento degli impianti di affinamento esistenti o la realizzazione di nuovi e della rete di distribuzione in maniera da tale da poter massimizzare il riutilizzo stesso

Approfondimento sul sistema agroali-mentare

assicurare lrsquoimpiego da parte dellrsquoindu-stria agroalimentare di materie prime agricole non provenienti da deforesta-zione e prodotte nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali at-traverso lrsquoobbligo della ldquodovuta diligen-zardquo per tutti gli operatori coinvolti nelle filiere a rischio assicurando la tracciabi-litagrave e il monitoraggio della catena di for-nitura e incentivando la certificazione di sostenibilitagrave ambientale e sociale da parte di soggetti terzi accreditati

approvare la legge sullrsquoagricoltura biolo-gica ferma in Commissione Agricoltura del Senato

promuovere lrsquoadozione dellrsquoapproccio agro-ecologico per migliorare lrsquoequili-brio degli agroecosistemi ripristinare la fertilitagrave del suolo e la biodiversitagrave migliorare la qualitagrave delle acque ridur-re le emissioni di gas a effetto serra ad esempio adottando alcune pratiche agronomiche (come lrsquoinerbimento e il sovescio) e reimpiegando in azienda i residui dei processi colturali anche per la produzione di energia coerentemen-te con i principi dellrsquoeconomia circolare

sviluppare il ricorso alla chimica verde (bioprodotti) in grado di sostituire gli input chimici di sintesi in agricoltura fa-vorendo cosigrave il passaggio dal modello attuale di agricoltura industriale verso modelli piugrave sostenibili

sostenere la piantumazione di alberi non produttivi da parte sia di aziende agri-cole che Comuni soprattutto in pianura dove il paesaggio agricolo in generale egrave estremamente semplificato per con-sentire lrsquoutilizzo di macchine agricole di grandi dimensioni per favorire sia il

ripristino dellrsquoagrobiodiversitagrave sia la cat-tura del carbonio

favorire unrsquoagricoltura sostenibile e di prossimitagrave che non abbia effetti negati-vi sullrsquoambiente e sulla salute avviando un fattivo confronto con le categorie e con i territori

favorire lrsquoeconomia circolare dellrsquoacqua nella produzione agricola anche me-diante il ricorso per lrsquoirrigazione allrsquouso di fonti non convenzionali quali le acque reflue depurate in linea con lrsquoemana-zione del nuovo Regolamento europeo 7412020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dellrsquoacqua

Approfondimento per lrsquoestensione della rendicontazione non finanziaria

Ampliare il campo di applicazione della rendicontazione non finanziaria favo-rendola nei settori della distribuzione e delle utility e partecipate dallo Stato imprese di medie dimensioni (da 250 dipendenti) e delle societagrave attive in set-tori ad alto impatto ambientale incorag-giando la modalitagrave di bilancio integrato

Potenziare il sostegno finanziario ai produttori responsabili

allineare gli operatori finanziari agli Obiettivi di sviluppo sostenibile in at-tuazione dellrsquoAgenda 2030 promuoven-do investimenti che integrano i criteri ESG con orizzonte di lungo periodo per la transizione verso modelli economici low-carbon attraverso strumenti di fi-nanza sostenibile e responsabile

favorire sia trasferimenti di risorse fi-nanziarie dalle banche al sistema delle imprese (comprese le PMI e il Terzo Set-tore) finalizzati a interventi per la soste-nibilitagrave sia lo sviluppo del microcredito

potenziare lrsquoofferta di strumenti finan-ziari rivolti a organizzazioni no profit imprese sociali enti del Terzo Settore organizzazioni for profit a vocazione so-ciale e societagrave benefit

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sviluppare unrsquoofferta di retail banking e assicurativo favorevole a comportamen-ti virtuosi e consentire a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) partecipazioni di capi-tale in PMI che presentano un piano di cambiamento per la sostenibilitagrave

Approfondimento sul contrasto agli sprechi alimentari

attuare la Decisione Delegata del 3 mag-gio 2019 per la misurazione degli spre-chi alimentari obbligatoria dal 2020 e attuare se pur in modo facoltativo la misurazione delle eccedenze alimentari

rifinanziare lrsquoart 12 della Legge 16616 ldquoFinanziamento degli interventi per la riduzione dei rifiuti alimentarirdquo

dare mandato al ldquoTavolo aiuti alimentari indigenti e lotta allo spreco alimentarerdquo previsto dalla Legge 16616 e insediato al MIPAAF di redigere un position paper nazionale della Strategia Farm to Fork

favorire lrsquoadozione di certificazioni di sostenibilitagrave ambientale e sociale del-la produzione alimentare che tengano conto anche del ricorso a fonti non con-venzionali per lrsquoirrigazione o alla misura-zione degli usi

promuovere in tutti gli ambiti istituzio-nali amministrativi nelle autoritagrave sanita-rie filiere agro-alimentari consumatori e organizzazioni no profit le ldquoRacco-mandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimentarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari il 12 di-cembre 2019

estendere il principio di Responsabilitagrave Estesa del Produttore (REP) a nuovi set-tori produttivi

normare la dichiarazione ambientale di prodotto e promuovere il BES in im-presa come reporting non finanziario (a partire dalle PMI)

normare i claim ambientali al fine di tu-telare i consumatori rispetto a dichiara-zioni potenzialmente ingannevoli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale e sociale dei prodotti

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Approfondimento sulla promozione della di-gnitagrave del lavoro

promuovere la partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali in attuazione dellrsquoart 46 della Costituzione

promuovere nelle amministrazioni e nelle

imprese profit e no profit lrsquoarmonizzazio-ne tra vita e lavoro anche attraverso un uso corretto dello smart working e altre forme di flessibilitagrave dellrsquoorario

promuovere la HRDD (Human right due di-ligence) e diffonderne la cultura presso le imprese promuovere anche una legge na-zionale che recepisca la HRDD

promuovere il ricorso da parte delle im-prese a forme di certificazioni del rispetto dei diritti dei lavoratori (ISO SA 8000 ISO OHSAS 18001 sostituita dalla norma ISO 45001 su salute e sicurezza sul lavoro No-Cap ecc)

estendere alla dimensione sociale e al set-tore privato i requisiti per il Green Public Procurement (GPP) giagrave obbligatorio per gli enti pubblici secondo il Codice sugli Appal-ti

adozione della legislazione europea di pre-venzione e contrasto alle Unfair trading practices (Direttiva 2019633)

Approfondimento sulla responsabilitagrave del produttore

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NOTE

1 Giovannini E Lrsquoutopia sostenibile Laterza Bari 20182 Dragonetti G Trattato delle virtugrave e dei premi Feltrinelli Milano 20183 Becchetti L Una nuova economia egrave possibile Albeggi editore Roma 20144 Elsevier Sustainable Production and Consumption wwwjournalselseviercomsustainable-pro-duction-and-consumption5 Siamo consapevoli che conseguire gli 11 Target del Goal 12 non comporta conseguire una produzione e consumo responsabile percheacute ben altri dovrebbero essere i Target (soprattutto per un vero consumo respon-sabile) Infatti questi Target da soli non paiono atti a conseguire unrsquoeconomia veramente al servizio di tutti nel rispetto dei limiti del Pianeta Tuttavia perseguirli puograve comunque dare un contributo utile nella direzione giusta Quello che occorre nel complesso egrave un grande salto di consapevolezza ed un profondo cambiamento culturale tanto negli operatori economici quanto nei cittadini 6 COM(2007) 414 (COM(2012) 673 Blue Print7 COM(2015) 614

8 httpdocumenticameraitappscommonServicesdocubridgeashxurl=COM_2020_102_3_IT_ACT_part1_v2pdfampp=Atti20Ue5CCommissione20Ue5Cpdf5C20205C0320-20MARZO

9 httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=OJL2019248FULLampfrom=EN

10 httpseceuropaeufoodsystemfiles2021-05fs_eu-actions_action_platform_key-rcmnd_enpdf

12 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2020051920G00052sg

13 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2019121319G00148sg

14 wwwgazzettaufficialeiteliid2018052918G00078sg

15 httpswwwmitegovitpaginacatalogo-dei-sussidi-ambientalmente-dannosi-e-dei-sussidi-ambientalmen-te-favorevoli

16 wwweuroparleuropaeunewsitagendabriefing2019-03-251divieto-delle-plastiche-monouso-via-libe-ra-del-parlamento

17 circulareconomyeuropaeuplatform

18 wwwicespit

19 indicatoricircolariconsultazioneminambienteitdocumento-post-consultazione

20 httpswwwgbcitaliaorglevel-s

21 httpimpreseregioneemilia-romagnaitentra-in-regionedocumenti-di-programmazionecopy_of_Ervet_Volume_Green_Economy_WEB_2018pdf

22 economiacircolareconfindustriaitconcorso-best-performer-delleconomia-circolare-partita-la-valutazio-ne-delle-candidature

23 wwwinterregeuropeeucirce

24 wwwnexteconomiaorg

25 Il problema principale dellrsquoItalia nello sviluppo delle RES egrave che a causa dellrsquoeffetto nimby sulle infrastrutture dorsali il Paese egrave diviso in due (vedasi ultimo piano decennale TERNA) con tanta produzione a Sud e tanto consumo a Nord Prima di collegarci al Nord Africa meglio fare le reti in Italia E se non riusciamo a sviluppare i 6GW annui necessari per ottemperare il pacchetto fit for 55 in via sussidiaria sarebbe meglio sviluppare e importare anche se questo egrave poco coerente con gli obiettivi di circolaritagraveproduzione di prossimitagrave26 Egrave necessario fare attenzione alla disciplina in materia di aiuti di Stato energia e ambiente COM2002015UE e i Reg 7082019 per evitare azioni non coordinate a livello UE con il rischio di impatti su delocalizzazione di settori strategici27 Interviene per le aree che hanno lrsquoesigenza di chiudere produzioni carbonintensive per ovviare ai relativi impatti sociali28 Lrsquoacronimo ESG sta per Environmental Social and Governance ossia ambientale sociale e buon governo e si riferisce alle tre dimensioni di performance aziendale integrate per la creazione di valore economico per gli investitori29 Il BES egrave lrsquoindicatore di benessere equo e sostenibile utilizzato per valutare il progresso di una societagrave non solo dal punto di vista economico come ad esempio fa il PIL ma anche sociale e ambientale e corredato da misure di disuguaglianza e sostenibilitagrave

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21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile

Lrsquoacquisto e lrsquouso di oggetti non ha un impatto solo economico ma assolve un ruolo importante per il mantenimento dellrsquoordine e del legame sociale delle comunitagrave Il consumo riunisce una plu-ralitagrave di significati e di funzioni sociali veicolo per creare e mantenere la pro-pria identitagrave individuale strumento per tessere relazioni sociali e linguaggio che consente di comunicare la propria visio-ne del mondo distinguendosi dagli altri

La crescita culturale verso il consumo responsabile pone una sfida ripensa-re il consumo tradizionale passando da una logica del prezzo piugrave conveniente a unrsquoattenzione ai bisogni delle persone nel rispetto dellrsquoambiente

Il Consumo Responsabile infatti pre-suppone un nuovo paradigma econo-mico dove i consumatori sono con-sum-attori (prosumerco-produttori) le imprese sono impegnate dal punto di vista sociale ambientale e consume-rista e le istituzioni dialogano con la comunitagrave locale In tale contesto il con-sumo responsabile subordina le caratte-ristiche tangibili del bene (o del servi-zio) a valutazioni di ordine etico sociale ambientale e consumerista prestando forte attenzione alla qualitagrave sociale del bene ovvero al rispetto dei diritti dei lavoratori dei diritti umani e dei diritti dei consumatori Particolare attenzione si pone a evitare lrsquoimpatto negativo dal punto di vista finanziario ambientale e sociale (ad es lo sfruttamento del lavo-ro minorile attivitagrave antisindacali vendi-ta di armi illeciti o frodi finanziarie col-lusione con regimi dittatoriali pubblicitagrave ingannevole clausole vessatorie ecc)

La scelta consapevole del consumato-re puograve tramutarsi talvolta in diffidenza verso pratiche di produzione ritenute non sicure ancorcheacute invece benefiche per lrsquoambiente e lrsquoeconomia poicheacute non adeguatamente conosciute Ne egrave un esempio la diffidenza dei consumato-ri allrsquoacquisto di prodotti alimentari ir-rigati con reflui trattati anche a fronte della difformitagrave normativa in materia sul territorio dellrsquoUnione oppure a prodot-ti contenenti olio di palma sostenibile certificato da enti terzi accreditati qua-li ad esempio la Roundtable on Sustai-nable Palm Oil (RSPO) non proveniente da deforestazione e rispettosi dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali Egrave importante quindi unrsquoadeguata infor-mazione e sensibilizzazione sui temi del consumo responsabile e consapevole

Il Consumo Responsabile puograve assumere varie declinazioni

il consumo critico informato e ragio-nato e quindi consapevole attraverso lrsquoacquisto di beni e servizi da imprese responsabili che ad esempio non sfrut-tano il lavoro minorile non inquinano lrsquoambiente o adottano strategie filantro-piche solo per fini comunicativi

il risparmio e lrsquoinvestimento in chiave responsabile premia istituti finanziari sostenibili che non investono in settori controversi o che svolgono attivitagrave di engagement e screening delle imprese che operano in questi settori per pro-muovere attraverso lrsquoimposizione di standard minimi produzioni responsa-bili che possano garantire investimenti sostenibili

il ricorso al commercio equo e solida-

2 CONSUMO RESPONSABILE

ldquoIl Consumo Responsabile egrave unrsquoazione di consumo e risparmio in cui lail citta-dinao consum-attore informato e consapevole valuta non solo la qualitagrave e il prezzo dei prodotti e dei servizi ma anche il valore sociale in essi contenuto e lrsquoimpatto ambientale dellrsquoimpresa che li produce tutelando il proprio interesse

e quello della collettivitagrave nel medio e lungo periodordquo

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le forma di commercio che promuove giustizia sociale ed economica sviluppo sostenibile rispetto per le persone e per lrsquoambiente attraverso il commercio la crescita della consapevolezza dei con-sumatori lrsquoeducazione lrsquoinformazione e lrsquoazione politica

gli stili di vita basati sulla sobrietagrave del consumo e il non spreco alimentare e come le pratiche di consumo caratteriz-zate da attenzione al risparmio energe-tico anche di materie prime e al recupe-ro e riutilizzo di beni

altre forme di consumo come ad esem-pio la partecipazione a gruppi di acqui-sto solidale il turismo responsabile le buone pratiche dellrsquoeconomia della con-divisione ecc

il risparmio e lrsquoinvestimento sostenibile e responsabile come la sottoscrizione di fondi di risparmio conti correnti e obbli-gazioni che includano valore sociale ed ambientale con ricadute sul territorio in grado di supportare progetti a carattere socio-ambientale o a sostenere i Paesi in via di sviluppo

22 Analisi di contesto

NellrsquoAgenda Europea dei Consumatori vengono definiti quattro obiettivi prin-cipali di cui uno strategico il migliora-mento degli aspetti dellrsquoinformazione sui prodotti e servizi offerti egrave necessario per supportare la reale implementazio-ne delle scelte politiche per uno svilup-po sostenibile

Tra le sfide future tenendo conto dei mutamenti dellrsquoeconomia e della societagrave lrsquoAgenda affronta il tema del consumo sostenibile con queste parole ldquoI consu-mi in aumento in tutto il mondo hanno accentuato la pressione sullrsquoambiente contribuendo anche al cambiamento cli-matico e accresciuto la concorrenza per le risorse I consumatori sono sempre piugrave consapevoli delle conseguenze per lrsquoambiente dei loro modelli di consumo e devono essere incoraggiati da iniziati-

ve pubbliche e private ad adottare com-portamenti di consumo piugrave sostenibili I consumatori devono essere messi in gra-do di compiere scelte sostenibili e sane che permettano di ridurre i costi per seacute stessi e per la societagrave nel suo insieme I consumatori hanno il diritto di sapere quale impatto ambientale avranno du-rante tutto il loro ciclo di vita i prodotti (beni e servizi) che intendono acquista-re Devono essere aiutati a individuare le scelte realmente sostenibili Sono neces-sari strumenti efficaci per proteggerli da informazioni sullrsquoambiente e sulla salute fuorvianti e infondate La domanda di prodotti sostenibili da parte dei consu-matori puograve favorire la crescita e la con-correnza rendendo cosigrave piugrave disponibili e accessibili tali prodotti e premiando le imprese che offrono beni e servizi di qualitagrave con minore impatto ambientalerdquo

Tale approccio appare oggi incompleto percheacute allrsquointerno del tema della soste-nibilitagrave ignora la dimensione sociale in-globata nei prodotti e servizi una tale definizione di consumo sostenibile non misura la qualitagrave del lavoro lungo tutta la filiera produttiva (quanto lavoro nero o sottopagato) lrsquoinclusione delle diversitagrave sul lavoro le pari opportunitagrave la crescita professionale e personale la possibilitagrave di una vita degna e dignitosa

Per perseguire una vera trasformazione verso la sostenibilitagrave egrave urgente soprat-tutto in questa fase di riorientamen-to post-pandemia una forte spinta dal basso innescata dai cittadini che da de-stinatari passivi devono diventare sog-getti attivi capaci di influenzare lrsquoanda-mento del mercato con le proprie scelte di acquisto intervenendo sulle strategie di istituzioni e imprese per una vera at-tenzione alla dimensione sociale nei li-miti delle risorse ambientali per tutti

Il cittadino-consumatore in questa fase storica puograve sfruttare le opportunitagrave of-ferte anche dalle nuove tecnologie fa-vorire forme di aggregazione della do-manda capaci di raggiungere una scala economica soddisfacente e ribaltare il paradigma economico attuale a partire da nuovi modelli di consumo Il consu-

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matore puograve scegliere di sostenere un modello economico sempre piugrave orien-tato a una sostenibilitagrave complessiva economica sociale e ambientale ossia integrale grazie a una rinnovata consa-pevolezza che implica unrsquoassunzione di responsabilitagrave nei confronti della collet-tivitagrave che intendiamo sempre propositi-va e non di contrasto

Lrsquoapproccio al consumo responsabile espresso nel Goal 12 se esprime una visione etica per lo sviluppo sostenibi-le costituisce anche un ldquoauto-interesse lungimiranterdquo capace di armonizzare i diritti del cittadinolavoratore con quelli del cittadinoconsumatore

Sollecitare il consumatore a esercitare lrsquoatto di consumo con consapevolezza egrave interesse anche delle imprese (beni e servizi) impegnate verso un reale per-corso di sostenibilitagrave percheacute le premia nelle scelte drsquoacquisto dei propri clienti e nella fidelizzazione al marchio lrsquoaspet-to reputazionale comporta ritorni com-merciali nel medio e lungo periodo La letteratura scientifica richiama poi an-che molti altri vantaggi della sostenibi-litagrave per le imprese come ben riportato nelle Linee guida per la rendicontazione di sostenibilitagrave per le PMI di Confindu-stria

Un consumatore consapevole infor-mato educato a scegliere fruitore di buona comunicazione sulla sostenibilitagrave delle imprese che non si rivolge a pro-dotti contraffatti o scadenti orienta di conseguenza i propri atti drsquoacquisto ed egrave anche spesso disposto a sostenere un piccolo sovrapprezzo

Le associazioni dei consumatori e della societagrave civile sono chiamate a raccoglie-re questa importante sfida anche per-cheacute rappresentano istanze di consuma-tori sempre piugrave informati ed esigenti e pertanto operano per la crescita della consapevolezza dei singoli organizza-no forme di mobilitazione non solo per la tutela dei diritti sociali e ambientali ma anche per la costruzione di ldquoretirdquo ca-paci di incidere nei processi economici Le associazioni sono cosigrave chiamate a in-

terpretare e rappresentare le richieste di consumatori che si orientano verso scelte valoriali che vanno oltre alla pura logica di convenienza economica I con-sumatori responsabili infatti si rendono conto che devono conciliare i loro ruoli di vita di cittadino-lavoratore-consu-matore con scelte consapevoli che non ledano la qualitagrave di vita di unrsquoaltra pro-pria dimensione Lrsquoobiettivo ambizioso egrave quello di far diventare i consumatori per lrsquoeconomia quello che gli elettori sono per la politica attori responsabili pro-muovendo il ldquovoto col portafogliordquo nelle proprie scelte di consumo quotidiano proprio come se fosse unrsquourna elettora-le

Ad esempio la scelta di ldquospostarerdquo le proprie scelte di consumo a favore dei prodotti del Commercio Equo e Solida-le da parte dei cittadini responsabili (e delle istituzioni) puograve favorire il raggiun-gimento degli Obiettivi di sviluppo so-stenibile Il Fair Trade da oltre 50 anni lavora per garantire prodotti (alimenta-ri abbigliamento cosmesi bomboniere articoli per la casa ecc) che in tutte le fasi di produzione e commercializza-zione rispettano lrsquoambiente e i lavora-tori (attraverso un sistema di controlli e certificazione dei prodotti e delle or-ganizzazioni internazionalmente rico-nosciuto) Trasparenza democrazia attenzione ambientale inclusione delle minoranze pari opportunitagrave progetti di sviluppo sociale ed educativo sia nel Sud che nel Nord del mondo sono i principi che caratterizzano il Commercio Equo e Solidale e che si ritrovano nei prodotti venduti in tutta Europa nelle Botteghe del Mondo (i punti vendita ldquospecializza-tirdquo) e negli scaffali di tanti negozi tradi-zionali o dei supermercati Il Commercio Equo e Solidale oggi non egrave piugrave soltan-to focalizzato sui prodotti dal Sud del mondo ma anche sui prodotti italiani realizzati nel rispetto degli stessi criteri per promuovere anche nel nostro Pae-se uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle persone e dellrsquoambiente

Altro esempio concreto la promozio-ne del consumo di prodotti contenenti olio di palma sostenibile certificato dal-la Roundtable on Sustainable Palm Oil

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(RSPO) lrsquoiniziativa globale multi-sta-keholder nata nel 2004 che definisce gli standard per la produzione di olio di palma nel rispetto dellrsquoambiente e delle comunitagrave locali oggi il sistema volonta-rio di certificazione piugrave autorevole e dif-fuso I membri di RSPO e i partecipanti alle sue attivitagrave provengono da molti di-versi contesti (coltivatori trasformatori e commercianti produttori di beni di consumo e distributori commerciali di prodotti a base di olio di palma istitu-zioni finanziarie e tra i fondatori 48 ONG ambientali e sociali compreso il WWF) La visione di RSPO egrave ldquotrasformare i mer-cati rendendo lrsquoolio di palma sostenibile la normardquo I Principi e i Criteri RSPO si raccordano ai tre pilastri della Teoria del Cambiamento (TOC) di RSPO -People Prosperity Planet - collegati agli Obiet-tivi di sviluppo sostenibile

Promuovere un consumo sostenibile consapevole di essere strumento di ri-equilibrio e di giustizia nella societagrave attento alla qualitagrave del lavoro e allrsquoam-biente richiede un forte impegno di for-mazione dei giovani e degli adulti

La sostenibilitagrave si applica in modo fles-sibile a seconda dei territori e delle cir-costanze e riconosce i limiti oggettivi alla capacitagrave di carico del nostro piane-ta tenendo conto del numero di perso-ne che lo abitano del loro stile di vita dei livelli di produzione dellrsquoimpiego di energia e materie prime dei consumi e della produzione di rifiuti Riprogettare un modello economico consente di non dilapidare il patrimonio che abbiamo ereditato e assicura alle prossime ge-nerazioni una qualitagrave di vita che non sia peggiore della nostra

Unrsquoimportante componente del consu-mo responsabile egrave la lotta allo spreco alimentare Secondo il Politecnico di Milano ogni anno in Italia vengono ge-nerate circa 56 milioni di tonnellate di eccedenze Di queste meno del 10 egrave recuperato in donazioni il resto egrave spre-co (equivalente al 154 dei consumi ali-mentari) Per il solo settore alimentare nelle case degli italiani si bruciano 12 mi-liardi di euro che corrispondono a ton-

nellate di alimenti che potrebbero anco-ra essere consumati NellrsquoAgenda 2030 il tema dello spreco alimentare egrave presente in piugrave Goal nel 2 (Sconfiggere la fame) nellrsquo11 (Cittagrave e comunitagrave sostenibili) e nel 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sani-tari) Infatti le questioni alimentari in-tersecano tutti gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 Nel 2016 nel position paper della task force Onu sullrsquoEconomia Sociale e Solidale relativo al raggiungimento degli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 venne inse-rito nel Goal 12 (Consumo e produzione responsabili) anche il Target 123 relati-vo a perdite e sprechi alimentari (Entro il 2030 dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di pro-duzione e di fornitura comprese le per-dite del post-raccolto)

23 Normative di riferimento

Europa

Il regolamento delegato (UE) 20211374 della Commissione che modifica lrsquoal-legato III del Regolamento (CE) n 8532004 del Parlamento europeo e del Consiglio sui requisiti igienici specifici per gli alimenti di origine animale egrave sta-to pubblicato il 20 agosto 2021 (data di entrata in vigore 9 settembre 2021) Al fine di facilitare la ridistribuzione sicura della carne da parte dei Banchi Alimen-tari e di altri enti caritativi tale regola-mento consente il congelamento della carne al dettaglio a determinate condi-zioni

Il Regolamento (UE) 2021382 della Commissione del 3 marzo 2021 che ha introdotto modifiche al Regolamento (CE) n 8522004 del Parlamento euro-peo e del Consiglio sullrsquoigiene dei pro-dotti alimentari) per promuovere e faci-litare le pratiche di donazione di alimenti sicuri Le modifiche apportate allrsquoallega-to II del Regolamento comprendono un nuovo capitolo sulla ridistribuzione de-gli alimenti che affronta come le date di ldquoscadenzardquo e ldquoda consumarsi preferibil-mente entrordquo devono essere applicate

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nel contesto della ridistribuzione degli alimenti senza compromettere la sicu-rezza alimentare e quali aspetti devono essere presi in considerazione nella va-lutazione della sicurezza alimentare

La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio ldquoNuova agenda dei consumatori ndash raf-forzare la resilienza dei consumatori per una ripresa sostenibilerdquo COM(2020) 696 final di novembre 2020

Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il ri-utilizzo delle acque reflue a scopo irri-guo al fine di limitare lo stress idrico e ridurre gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori Il Regolamento tra lrsquoaltro impone obblighi di garantire trasparen-za e pubblico accesso alle informazio-ni online sulle pratiche di riutilizzo delle acque al fine di aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti delle pratiche di riutilizzo

Strategia ldquoDal produttore al consuma-tore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futuro (Farm to Fork Strategy)rdquo COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020 per il miglioramento dellrsquoaccesso a cibi sani e sostenibili da parte dei consumatori e la definizione di nuove norme per lrsquoetichettatura di so-stenibilitagrave

Il Nuovo Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare (COM202098 final) adottato dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020

UNI ISO 220592021 ndash ldquoLinee guida sulle garanzie per i consumatorirdquo

Direttiva UE 2019633 contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroali-mentare Lrsquoobiettivo egrave il raggiungimento della paritagrave di forza contrattuale tra for-nitore inteso come qualsiasi produttore agricolo o persona fisica o giuridica che vende prodotti agricoli e alimentari e cliente cosigrave da creare un livello minimo comune di tutela negli Stati membri per

combattere pratiche commerciali scor-rette

Decisione delegata (UE) 20191597 del-la Commissione del 3 maggio 2019 che integra la Direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio

ldquoRaccomandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimen-tarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari 12 dicembre 2019

Il Regolamento (UE) 20182026 della Commissione del 19 dicembre 2018 che modifica lrsquoAllegato IV del Regolamento (CE) n 12212009 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio sullrsquoadesione vo-lontaria delle organizzazioni a un siste-ma comunitario di ecogestione e audit (EMAS)

Il Regolamento 20171369 del Parlamen-to europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 che istituisce un quadro per lrsquoeti-chettatura energetica e che abroga la direttiva 201030UE

Regolamento europeo 6792016 per la Protezione dei Dati Personali General Data Protection Regulation (GDPR) re-cepito in Italia con Decreto Legislativo 10 agosto 2018 n 101 che intende dare pari dignitagrave ai diritti degli individui che intendano proteggere i propri Dati Per-sonali in tutta lrsquoUE in modo omogeneo

Raccomandazione 2013179UE sulle Environmental Footprint

Regolamento UE Ecolabel 201066UE

Direttiva EuP - Energy-using Pro-ducts (cosiddetta EcoDesign Directive) 2009125CE

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Italia

Gli interventi istituzionali nazionali rara-mente agevolano o si coordinano con le azioni di mercato dal basso dei cit-tadini e degli operatori economici que-sti possono invece forzare e accelerare i processi trasformativi verso una vera sostenibilitagrave rompendo le resistenze del sistema produttivo mancano infat-ti politiche di incentivo e sostegno alle pratiche di consumo sostenibili

Legge di Bilancio 2021 Target 128 com-ma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale comma 752 per lrsquouso consapevole della risorsa idrica commi 760-766 a soste-gno delle Zone Economiche Ambientali commi 767-769 per sistemi di misurazio-ne puntuale dei rifiuti conferiti da utenze domestiche al servizio pubblico commi 770-771 promuovono le compostiere di comunitagrave accrescendo la consapevo-lezza dei cittadini sullrsquoimportanza del ri-ciclo commi 1084-1085 sulla plastic tax accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Legge di Bilancio 30 dicembre 2020 n 178 che al comma 661 accresce la con-sapevolezza dei cittadini sul proprio impatto ambientale in base alle scel-te di trasporto pubblicoprivato pro-muovendo lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale Al comma 752 promuove lrsquouso consa-pevole della risorsa idrica e accresce la consapevolezza dei cittadini sullrsquoimpor-tanza dellrsquoacqua come risorsa pubblica Ai commi 760-766 incentiva nelle Zone Economiche Ambientali il vuoto a ren-dere per i liquidi alimentari con lrsquoobiet-tivo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e di favorirne il riutilizzo accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Art 3-bis della Legge n 122019 - Eti-chettatura alimenti modificata la nor-mativa concernente il luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari (obbligatorietagrave origine dei prodotti)

Regolamento Consob sulla comunica-zione di informazioni di carattere non finanziario adottato con delibera n 20267 del 18 gennaio 2018

Decreto Ministeriale 1422017 ldquoSperi-mentazione vuoto a rendererdquo (Deposit Refund System) (Target 122)

Rapporto sul capitale naturale (12017 22018 32019) (Target 128)

Disciplina dellrsquoindicazione obbligatoria nellrsquoetichetta della sede e dellrsquoindiriz-zo dello stabilimento di produzione o se diverso di confezionamento ai sen-si dellrsquoarticolo 5 della legge 12 agosto 2016 n 170rdquo - Decreto Legislativo 15 settembre 2017 n 145

Decreto Legge 20 giugno 2017 n91 di recepimento Direttiva europea 2015720 articolo 226ter per la pro-gressiva riduzione della commercializ-zazione delle borse di plastica

Decreto Legislativo del 3 agosto 2017 n 129 di recepimento della Direttiva UE MIFID 201465UE sulla trasparenza dei costi dei prodotti finanziari e assicurativi e nuovo regime delle responsabilitagrave ver-so il consumatore del produttore e della filiera della distribuzione

Legge 27 dicembre 2017 n 205 lrsquoAutori-tagrave per lrsquoEnergia Elettrica il Gas e il Siste-ma Idrico (AEEGSI) egrave diventato ARERA Autoritagrave di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con attribuzione di compiti di regolazione anche nel settore dei ri-fiuti anche differenziati urbani e assimi-lati

Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 n 254 in recepimento della Direttiva euro-pea 201495 per quanto riguarda la co-municazione di informazioni di caratte-re non finanziario e di informazioni sulla diversitagrave da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni

Decreto Legislativo 19082016 n166 ldquoDisposizioni concernenti la donazione

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e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietagrave socia-le e per la limitazione degli sprechirdquo

ldquoCarta di Milanordquo (2015) per sollecita-re decisioni politiche che consentano il raggiungimento dellrsquoobiettivo fonda-mentale di garantire un equo accesso al cibo per tutti

ldquoCarta di Bologna per lrsquoambiente Le Cit-tagrave metropolitane per lo sviluppo soste-nibilerdquo (2015) nellrsquoambito dellrsquoAgenda 2030 delle Nazioni Unite Impegni in 8 settori per la difesa dellrsquoecosistema ri-duzione dei rifiuti e riciclo protezione del suolo e rigenerazione urbana pre-venzione del rischio di disastri generati dai cambiamenti climatici transizione energetica qualitagrave dellrsquoaria e riduzione delle polveri sottili tutela delle acque e del verde urbano mobilitagrave sostenibile

ldquoCodice del Consumordquo 6 settembre 2005 n206 e successive modifiche aggiornato da ultimo con le modifiche apportate dal DL 16 luglio 2020 n 76 convertito con modificazioni dalla L 11 settembre 2020 n 120

24 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre orga-nizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezione del sito asvisitgoal12

Istituzioni

Ministero dello Sviluppo Economico DG Lotta alla ContraffazionendashUfficio Italiano Brevetti e Marchi per interagi-re con i consumatori giovani adulti e senior nella corretta informazione sui rischi legati alla contraffazione sullrsquou-tilizzo degli strumenti di tutela della Proprietagrave IntellettualeIndustriale e sul-la diffusione della cultura della legalitagrave contro il mercato del falso

Corso interagenziale sullrsquoattuazione del Green Public Procurement (GPP) nel Sistema Nazionale per la Prote-zione dellrsquoambiente (SNPA) Il corso egrave stato attivato nel 2018 in modalitagrave e-le-arning inizialmente allrsquointerno del SNPA e realizzato da ISPRA con lrsquoobiettivo di fornire un quadro di riferimento gene-rale degli indirizzi comunitari in materia di Sustainable Consumption and Pro-duction

Corso di formazione specialistica a distanza (FAD) in tema di GPP re-alizzato dal MATTM nellrsquoambito del progetto ldquoCreiamo PArdquo Green Public Procurement strumenti e metodi per lrsquoapplicazione dei CAM negli appalti del-la PA (2020)

Esempi virtuosi del nostro Paese in ma-teria di sensibilizzazione dei cittadini al riutilizzo sicuro delle acque in agricol-tura (Milano Puglia Sicilia) valorizzati dalle Linee guida europee sul riuso delle acque A Milano ad esempio lrsquoimpianto di trattamento di Nosedo egrave aperto per visite programmate in particolare per le scuole o le istituzioni educative e citta-dini di varie associazioni con lo scopo di favorire la consapevolezza ambientale dei cittadini e delle scuole La sala con-ferenze inoltre egrave spesso utilizzata dalle associazioni ambientaliste per incon-tri riguardanti lrsquoacqua e il suo riutilizzo noncheacute questioni di ricerca ambientali In Puglia col progetto nazionale PON-InTeRRA (2011-2015 wwpon-interrait) sono stati analizzati i processi di ap-provazione sociale del riutilizzo dellrsquoac-qua per lrsquoirrigazione per comprendere i fattori che influenzano lrsquoaccettazione da parte dellrsquoopinione pubblica e indivi-duare le azioni necessarie egrave emersa la necessitagrave di realizzare i controlli e stabi-lire sanzioni per lrsquouso scorretto noncheacute di coinvolgere gli utenti nel processo decisionale di diffondere le informazio-ni e risultati sui benefici ambientali e di migliorare il sistema complessivo di riu-tilizzo dei trattamenti In Sicilia egrave attiva una mostra permanente sui sistemi di trattamento delle acque reflue che mira a fornire ai tecnici agli studenti e agli agricoltori informazioni aggiornate sul-le fonti drsquoacqua non convenzionali per il

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riutilizzo irriguo

Legge Regionale 192014 ldquoNorme per la promozione e il sostegno dellrsquoeco-nomia solidalerdquo ndash Regione Emilia-Ro-magna LrsquoEmilia-Romagna ha promosso questa Legge per sensibilizzare lrsquoopi-nione pubblica sui temi del Commer-cio Equo e Solidale attivando anche un Forum Regionale e un Tavolo Regionale per lrsquoEconomia Solidale

Mappe del consumo sostenibile La Regione Emilia-Romagna e ART-ER Di-visione sviluppo territoriale sostenibile hanno fatto una mappatura delle inizia-tive piugrave rilevanti sul tema del consumo responsabile (come ad es i GAS Gruppi di Acquisto Solidale la filiera corta la riduzione degli imballaggi il risparmio energetico il commercio equo e solida-le ecc)

Piano di azione per la sostenibilitagrave am-bientale dei consumi pubblici - Regio-ne Emilia-Romagna Con la Legge 29 dicembre 2009 n 28 ldquoIntroduzione di criteri di sostenibilitagrave ambientale ne-gli acquisti della pubblica amministra-zionerdquo la Regione Emilia-Romagna ha approvato lrsquointroduzione di criteri di so-stenibilitagrave ambientale in fase di approv-vigionamento di beni e servizi da parte delle stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione

Organizzazioni imprese e cittadini

ldquoLife food Waste Standuprdquo promos-so da Federalimentare Federdistribu-zione Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori per unrsquointensa campagna di sensibiliz-zazione rivolta alle imprese di produ-zione agroalimentare alle imprese della Grande Distribuzione Organizzata e ai consumatori

Cuki Save the food che utilizza lrsquoe-sperienza di Cuki nella conservazione alimentare e di Banco Alimentare nel recupero e nella redistribuzione di ec-cedenze alimentari per unrsquooperazione solidale antispreco Dal 2011 il progetto

sostiene Siticibo il programma di Banco Alimentare che salva i cibi nelle mense e nei luoghi della ristorazione collettiva donandoli ogni giorno a chi ne ha biso-gno

Food4good egrave il progetto di recupero delle eccedenze alimentari dagli eventi a cura di Federcongressiampeventi in col-laborazione con le Onlus Banco Alimen-tare ed Equoevento Costa Crociere si egrave posta lrsquoobiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50 entro il 2020 a bordo delle navi e collabora con Fondazione Banco Alimentare Onlus per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle ecceden-ze alimentari a bordo delle navi da cro-ciera

Harvest Program (anche in Italia) Ken-tucky Fried Chicken (KFC) ha realizzato il progetto Harvest per il recupero delle eccedenze alimentari e la donazione alle organizzazioni che aiutano sul territorio le persone in difficoltagrave KFC egrave la prima azienda della ristorazione veloce in Italia a intraprendere il percorso indicato dalla legge Gadda 166 del 2016 realizzato in partnership col Banco Alimentare

Bella dentro egrave il primo progetto in Italia che combatte gli sprechi ortofrutticoli alla radice dando valore a quella frutta e verdura buona e ldquobella dentrordquo che o per qualche segno di troppo o per una dimensione non standard rimane sui campi e non raggiunge le nostre tavole

RI-PESCATO dal mercato illegale al mercato solidale A settembre 2020 ha inizio ufficialmente il progetto nazionale ldquoRI-PESCATOrdquo realizzato da Banco Ali-mentare e Intesa Sanpaolo finalizzato al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla sua distribuzione agli enti caritativi Intesa Sanpaolo si egrave resa promotrice e sostenitrice del nuovo pro-getto per assicurare che il prodotto al-tamente deperibile e allo stesso tempo con un elevato valore nutrizionale sia destinato a chi vive situazioni di difficol-tagrave sociale ed economica La Sicilia egrave la prima regione di sviluppo dellrsquoiniziativa che si svolge grazie al lavoro congiun-to di diversi soggetti le Capitanerie di

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Porto siciliane il MAAS Mercati Agro Alimentari Sicilia la Societagrave Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva gli enti caritativi convenzionati con la rete del Banco Alimentare

Start Up FEED FROM FOOD recupera umido casalingo e lo trasforma in cibo per animali domestici (pet food)

Gioosto il Portale di NeXt Social Com-merce per imprese autovalutate e verifi-cate sostenibili sotto lrsquoaspetto sociale e ambientale offre un canale di commer-cializzazione online a PMI che intendo-no ampliare il proprio mercato e nello stesso tempo una sicurezza di acquisto responsabile ai cittadini Sul Portale di Gioosto vi sono prodotti di imprese che rispettano le persone valorizzano lrsquoam-biente promuovono lrsquoeconomia circo-lare creano reti territoriali I produttori sono selezionati con indicatori di svilup-po sostenibile e strumenti di valutazio-ne del loro impatto multidimensionale (NeXt Impactreg) Nel magazzino centra-lizzato a Benevento si realizza inclusione sociale di persone con fragilitagrave (in parti-colare persone con budget di salute e donne vittime di tratta) La logistica egrave green (calcolando le emissioni che ven-gono prodotte dagli spostamenti della merce) e circolare e abbatte del 100 lrsquouso della plastica Il Voto col portafo-glio di Gioosto vale sia per i cittadini che per organizzazioni che vogliono consu-mare e rifornirsi in modo responsabile e sostenibile

Progetto Buon fine Coop egrave il proget-to di donazione a 970 associazioni del volontariato sociale di merce invenduta del valore di 31 milioni di euro che si egrave trasformata in 7750000 pasti a favore di cittadini indigenti Le misure di effi-cienza di Coop hanno consentito di di-mezzare gli sprechi alimentari del 50 rispetto alla distribuzione italiana Coop ha aderito alla Pledging Campaign con lrsquoobiettivo di raggiungere entro il 2022 i risultati che la UE si pone entro il 2030 nellrsquoarco di un quadriennio tutti i pro-dotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili compostabili oppure riutilizzabili Uni-

coop Firenze con la campagna Arcipe-lago Pulito consente ai pescatori di ri-portare nei porti i rifiuti raccolti in mare ha tracciato un modello adottato dalla Direttiva UE

EyeOnBuy Community egrave unrsquoImpresa So-ciale creata da NeXt- Nuova Economia per Tutti per concretizzare il ldquovoto col portafogliordquo dei consum-attori attraver-so la costruzione di una Community di cittadini sensibili e informati Il suo Por-tale aggrega e valida le informazioni sul-la sostenibilitagrave delle aziende attraverso un sistema di segnalazioni dal basso dei cittadini incrociato con le informazioni dalle imprese cosigrave EyeOnBuy valorizza e sostiene le imprese responsabili for-nendo ai cittadini informazioni traspa-renti e affidabili

Campagna Territori Equosolidali (sul-la scia della campagna internazionale Fair Trade Towns ) egrave promossa in Ita-lia da Equo Garantito Fairtrade Italia e Associazione Botteghe del Mondo per promuovere lrsquoimpegno degli enti locali e rendere visibili le scelte di consumo responsabile a livello locale coinvolgen-do le comunitagrave e i territori nel percorso verso lo sviluppo sostenibile questo per promuovere davvero uno sviluppo equo per tutti nel Nord e nel Sud del mondo (per la Guida Pratica )

Fashion Revolution egrave una campagna internazionale che promuove azioni di sensibilizzazione e proposte concrete di consumo consapevole per unrsquoindustria della moda che rispetti le persone lrsquoam-biente la creativitagrave e il profitto in eguale misura Solo insieme si puograve orientare il potere dellrsquoindustria della moda per ca-talizzare il cambiamento e ridare dignitagrave alla catena di produzione

Prendersi cura del proprio denaro a cura di Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria (FEDUF) insieme ad altre organizzazioni promuove lrsquoeducazione finanziaria con un nuovo modo di am-ministrare bene il proprio denaro con-trollare le spese valutare e se egrave possibi-le risparmiare in qualche modo evitare inutili sprechi costi non necessari e in-

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debitamenti avere un rapporto chiaro con la propria banca avere un tenore di vita adeguato rispetto ai propri guada-gni A questo si collegano i programmi didattici della collana Economiscuo-la il portale curaituoisoldiit e il tavolo permanente ldquoEducazione finanziaria per lrsquoinclusione e lrsquoinnovazionerdquo

25 Proposte per un consumo so-stenibile

Si riportano di seguito le proposte del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici Target (la sintesi definitoria egrave nostra) dellrsquoAgenda 2030 per un consu-mo sempre piugrave responsabile

promuovere interventi sul lato della do-manda per sostenere i mercati dei beni di consumo prodotti in modo ambiental-mente e socialmente sostenibile (anche garantiti da certificazione) inducendo in questo modo comportamenti virtuosi dei produttori e dei consumatori

disciplinare a tutela dei consumatori e del mercato stesso i ldquoclaimrdquo ambientali per evitare greenwashing e informazioni potenzialmente ingannevoli

comprendere meglio il fenomeno sia con lrsquoidentificazione analitica delle fonti del-lo spreco (es scorretta conservazione acquisto eccessivo ecc) per segmenti socio-demografici stili di vita e abitu-dini di consumo sia con lrsquoanalisi psicolo-gica dei fattori cognitivi sottostanti alla presa di decisione

educare al consumo responsabile e alla comprensione da parte dei cittadini del loro potere di mercato e di pressione sulle imprese agroalimentari con cam-pagne mirate di comunicazione

sviluppare un piano nazionale di pro-gressivo riutilizzo circolare dei rifiuti attraverso la loro separazione e valoriz-zazione in unrsquoottica di tutela ambientale attraverso una logica matriciale tra i di-versi cicli di input e di output dei rifiuti

incrementare la raccolta differenziata con la massima riduzione del conferi-mento in discarica

rendere obbligatoria chiara e omoge-nea a livello nazionale lrsquoindicazione su ciascun prodotto e relativo imballaggio delle modalitagrave di conferimento e rici-claggio

realizzare un cambiamento trasforma-tivo della rappresentazione sociale del consumo identificando le barriere che ostacolano lrsquoadozione di comportamen-ti responsabili e analizzando il percor-so di scelta del consumatore ai fini del cambiamento comportamentale

riformare la TARI verso una tariffa in grado di responsabilizzare lrsquoutente del servizio con premialitagrave per gli utenti virtuosi e costi per quelli piugrave negligenti Inoltre sarebbe opportuno inserire ob-bligatoriamente nella cartella TARI le in-formazioni in merito alle performance di raccolta differenziata il vantaggio (tra-sferimenti accordo ANCI CONAI) per il riciclo ecc

informare i cittadini sul loro potere di mercato e sulla loro forza se organiz-zati di far cambiare il comportamento delle imprese

favorire la qualitagrave di vita lavorativa e il rispetto dei lavoratori

sostenere la finanza etica per gli investi-menti ESG

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

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Target 123 per contrastare lo spreco ali-mentare in linea con la strategia Farm to Fork

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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Target 126 per pratiche sostenibili e in-formazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

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attivare strumenti di programmazione e rendicontazione degli acquisti delle am-ministrazioni locali attraverso voci di bi-lancio misurabili nella missione ldquosvilup-po sostenibilerdquo

inserire accanto ai criteri ambientali con determinazione ed attribuendo loro grande rilevanza criteri sociali minimi

rafforzare il Green and Social Public Pro-curement (GSPP) dando piena applica-zione al Codice degli Appalti e ai Criteri Ambientali Minimi (CAM e CSM) anche per una razionalizzazione dei consumi e una loro migliore contabilizzazione con importanti risultati economici ambien-tali e sociali

varare una politica omogenea e coor-dinata a livello nazionale in materia di GSPP

recepire a livello nazionale le linee guida comunitarie per il GSPP nei vari settori anche al fine di assicurare la libera con-correnza allrsquointerno dellrsquoUE ad es pre-vedendo criteri minimi di certificazione di sostenibilitagrave

supportare lrsquoapplicazione del Green Pu-blic Procurement (GPP) attraverso ido-nei strumenti sia formativi per favorirne la conoscenza da parte dei funzionari pubblici sia di monitoraggio della sua applicazione

ripensare le prioritagrave di vita superando la logica consumistica e del possesso a favore della qualitagrave delle relazioni e dellrsquoapprezzamento di tutte le espres-sioni di senso e di bellezza

promuovere scelte di consumo e rispar-mio che pongano al primo posto la so-stenibilitagrave sociale (benessere di tutti) e ambientale (salvaguardia del Pianeta)

realizzare una comunicazione persuasi-va e abilitante aumentando nei cittadi-ni la percezione di controllo sui risultati positivi raggiungibili attraverso le pro-prie scelte e comportamenti

educare allrsquoequitagrave sociale alla tutela am-bientale (e ad azioni di contrasto al cam-biamento climatico) nelle scuole di ogni ordine e grado nelle universitagrave noncheacute realizzare percorsi di formazione conti-nua per le lavoratrici e i lavoratori

costruire indici di misurazione per la valutazione di sostenibilitagrave dellrsquoofferta e promuovere la ricerca sul benessere percepito dai diversi stakeholder del tu-rismo

diffondere tra i cittadini una cultura del turismo responsabile

ridurre i consumi eliminando gli spre-chi e impegnando rilevanti investimenti pubblici e privati per il risparmio ener-getico

Altri interventi richiesti alle istituzioni

Rivedere lrsquoimposizione fiscale sui con-sumi diversificandola sulla base degli impatti sociali e ambientali della produ-zione e specificando degli indicatori per questi impatti

Definire sul lato della domanda inter-venti di sostegno ai mercati dei beni di consumo prodotti in modo sostenibile e garantiti da certificazione che ne attesti la sostenibilitagrave ambientale e sociale per promuovere di conseguenza comporta-menti piugrave virtuosi da parte dei produtto-ri e dei consumatori

Disciplinare lrsquouso dei cosiddetti ldquoclaimrdquo ambientali e sociali a tutela dei con-

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Target 127 per il sostegno al Green and So-cial Public Procurement

Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c per una politica di superamen-to degli ingiustificati (ma complessi da ri-durre) sussidi ai combustibili fossili

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sumatori e del mercato per evitare in-formazioni potenzialmente inganne-voli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica

Approvare e promuovere la Legge Na-zionale sul Commercio Equo e Solidale per garantire una cornice generale ldquouti-lerdquo ai consumatori per fare scelte con-sapevoli Il Commercio Equo e Solidale egrave regolamentato solo in alcune regioni italiane

Mettere allo studio lrsquoadozione per le principali categorie di prodotti durevoli di largo consumo di indicatori di ripara-bilitagrave da evidenziare sulle confezioni

Accrescere il potere drsquoacquisto di salari e stipendi cosigrave che i prodotti sostenibili siano piugrave facilmente accessibili anche ai consumatori meno abbienti

La crescita del consumo responsabile presuppone che a un nuovo atteggia-mento dei cittadini consumatori frutto di consapevolezza di formazione in-formazione di accessibilitagrave allrsquoofferta virtuosa della produzione si unisca un ruolo costruttivo e di contributo re-sponsabile della distribuzione (disat-teso dalla stessa intestazione dellrsquoSDG 12) affincheacute nei tre contesti (produtto-ri-consumatoricittadini-distributori) si focalizzi lrsquoattenzione sui bisogni culturali e relazionali a cui dedicare incentivi e promozioni al fine di un riequilibrio tra materiale e immateriale utile a costruire valore e benessere riducendo lrsquoentropia del sistema complessivo

Approfondimento sui consumi alimen-tari

Prevedere interventi decisi per la ridu-zione degli sprechi alimentari per lo sviluppo della filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori - an-che attraverso lo sviluppo di forme di Community Supported Agriculture che presuppongono un ruolo attivo da par-te dei consumatori - mediante forme di compartecipazione nella progettazione

e nel finanziamento dei processi di pro-duzione

Promuovere corretta informazione sul significato di Termine Minimo di Conser-vazione e data di scadenza

Facilitare il rapporto cittagrave-aree rurali so-stenendo le forme di economia sociale e solidale anche nelle campagne e nel-le aree interne dove egrave possibile creare nuovi modelli di comunitagrave e di gover-nance per rilanciare lrsquoeconomia locale costituendo reti efficaci di cooperazio-ne

Promuovere canali di vendita a raggio locale e favorire lo sviluppo raziona-le delle filiere corte dei mercati e del-le catene di distribuzione di prodotti alimentari su scala locale prevedendo anche risorse destinate ai comuni per la promozione dei prodotti locali e unrsquoat-tenzione particolare alla riduzione dello spreco alimentare

Approfondimento sullrsquoinformazione e lrsquoeducazione al consumo responsabile

Investire in strategie di lungo periodo per lrsquoeducazione al consumo responsa-bile e la comprensione da parte dei cit-tadini del potere di mercato e di pressio-ne che essi hanno sulle imprese

Programmare campagne di comunica-zione rivolte ai cittadini con messaggi forti per la promozione del consumo re-sponsabile

Sviluppare e accrescere lrsquoeducazione fi-nanziaria

Favorire campagne drsquoinformazione e di sensibilizzazione dei consumatori al fine di aumentare la fiducia nelle pratiche di economia circolare dellrsquoacqua nel setto-re agricolo

Promuovere e sostenere servizi online di informazione ai cittadini sulla sostenibi-litagrave delle imprese per agevolare le scelte

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di consumo responsabile

Promuovere con una comunicazione multilingue piattaforme di e-commerce multi-settori e multi-territori con offerte sostenibili che fidelizzino a livello i con-sumatori finali o intermedi industriali

Promuovere un piano nazionale di fi-delizzazione a comportamenti virtuosi attraverso premialitagrave anche attraverso il sistema bancario come driver del retail banking verso una finanza sostenibile per cittadini e PMI

Campagna di comunicazione ldquoTrialo-gordquo rivolta ai cittadini per educare al consumo consapevole informandoli sul livello di impegno per lo sviluppo so-stenibile dei brand che stanno per sce-gliere o che abitualmente scelgono La campagna di comunicazione ldquoTrialogordquo educativa e istituzionale - realizzata presso le catene della GDO interessate a ospitarla le botteghe eque e solidali la rete dei partecipanti al GdL sul Goal 12 dellrsquoASviS i cash mob etici di COOP e NeXt - si concentra su tre tematiche

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riduzione della plastica (impatto am-bientale dello sviluppo sostenibile at-tenzione al packaging ndash meno utilizzo di plastica piugrave materiali riciclabili e naturali che meno inquinino lrsquoambien-te)

attenzione allrsquoetichetta dei prodotti (aspetto consumerista dello sviluppo sostenibile incentivo al consumatore a informarsi a leggere lrsquoetichetta e a valutare se ci sono informazioni a sufficienza sulla filiera di qualitagrave sulla provenienza del prodotto e sul rispet-to dei lavoratori che lo fanno ndash incen-tivo al consumatore a sollecitare ai propri marchi di fiducia a fornire sem-pre maggiori informazioni ndash anche quelle non dovute per legge)

lotta allo spreco (il senso del messag-gio sarebbe di sollecitare il consuma-tore a capire che comprare piugrave cibo di quello che effettivamente consu-ma e buttarne molta parte non solo

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egrave uno spreco immorale per chi di cibo a sufficienza non ne ha ma egrave un no-tevole spreco di soldi propri alla fine dellrsquoanno)

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NOTE

30 Manifesto della Nuova Economia di NeXt wwwnexteconomiaorg

31 Codice del Consumo wwwmisegovitindexphpitmercato-e-consumatoritutela-del-consu-matorecodice-del-consumo

32 Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale ndash Equo Garantito wwwequogarantitoorg

33 La Commissione europea ha pubblicato il 22 maggio 2012 lrsquoAgenda Europea dei Consumatori sostitutiva della precedente politica dei consumatori 20072013 per creare un clima di fiducia e promuovere la crescita ponendo i consumatori al centro del Mercato unico34 A cura del Gruppo Tecnico RSI Confindustria GBS ndash Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale ndash Piccola Industria 2020

35 httpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

36 httpseur-lexeuropaeuelireg2021382oj

37 httpseceuropaeucommissionpresscornerdetailenip_20_2069

38 Il GDPR dedica ampio spazio ai principi a cui fare riferimento per considerare come possano essere applicati al trattamento dei dati personali Esso infatti allrsquoart 4 definisce dato personale qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile (interessato) che identifichi o renda identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue carat-teristiche le sue abitudini il suo stile di vita le sue relazioni personali il suo stato di salute la sua situazione economica ecc Il Regolamento attribuisce anche ndash allrsquoart9 ndash una specifica protezione per i dati personali ldquoparticolarirdquo che per loro natura sono maggiormente sensibilihttpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

39 wwwmappedelconsumoorgDefaultaspdo=IE

40 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativadelibe-ra201291

41 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativaleg-ge200928

42 ambienteregioneemilia-romagnaititsviluppo-sostenibilesviluppo-sostenibilegreen-pu-blic-procurement

43 wwwlifefoodwastestandupeuit44 wwwcukisavethefoodit45 wwwfedercongressiitindexcfmitMSfood-for-good46 httpswwwcostacrociereitsustainabilitymagazinetomorrow4goodfoodhtml47 wwwbancoalimentareititnewsharvest-kfc-arese-progetto48 wwwbelladentroorg49 httpsfeedfromfoodcom50 httpswwwgioostocom51 httpswwweyeonbuyorg52 territoriequosolidaliitwp-contentuploads2018110000_Interno_BrochureTERRITORI_2019_LRpdf53 wwwfairtradetownsorg54 wwwterritoriequosolidaliit55 wwwfashionrevolutionorgeuropeitaly56 wwwcuraituoisoldiit

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La realizzazione di una societagrave soste-nibile che porti a compimento tutti i 17 Sustainable Development Goals neces-sita di una mobilitazione complessiva che richiede il coinvolgimento di tutta la societagrave e un ingente dispiego di risorse che ha bisogno del contributo costrutti-vo di una finanza responsabile Lrsquourgen-za dettata dalla crisi ambientale accre-sce la richiesta di un forte impegno degli investitori e della societagrave tutta

Secondo le stime della Climate Finance Initiative nel 2019 la finanza climatica (pubblica e privata) ha raggiunto flus-si medi annui tra 608 e i 622 miliardi di dollari a livello globale suggerendo un incremento del 6 - 8 rispetto alla media del periodo 2017-2018 Tuttavia bisogna intensificare ulteriormente gli sforzi lrsquoInternational Panel on Clima-te Change (IPCC) ha stimato che tra il 2016 e il 2050 occorreragrave investire in me-dia 830 miliardi di dollari allrsquoanno in piugrave rispetto agli attuali volumi per iniziative in ambito energetico al fine di diminu-ire del 45 le emissioni nocive entro il 2030 e raggiungere lrsquoobiettivo di zero emissioni nel 2050 ndash entrambe condi-zioni necessarie per limitare lrsquoaumento delle temperature a 15degC

Investire nella decarbonizzazione dellrsquoe-conomia favorisce il rilancio dalla crisi generata dallrsquoattuale pandemia di Co-vid-19 e contribuisce a uno sviluppo socio-economico di lungo periodo la finanza sostenibile puograve ricoprire una funzione cruciale in questo processo attraverso lrsquointegrazione del fattori ESG (dallrsquoinglese Environmental Social and Governance) nelle politiche drsquoinvesti-mento assumendo un ruolo determi-nante nel generare garantire e soste-nere modelli di produzione e consumo responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile

Lrsquoinvestimento sostenibile e responsabi-le mira a creare valore per lrsquoinvestitore ndash e per la societagrave nel suo complesso ndash attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che nella valutazione di imprese e istituzio-ni integra lrsquoanalisi finanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (ESG) Una finanza per la produzione sostenibile per il consumo sostenibile per lrsquoinvestimento sostenibile

Gli investimenti sostenibili e responsa-bili ndash conosciuti a livello internazionale con lrsquoacronimo SRI (Sustainable and Re-sponsible Investment) ndash possono essere declinati secondo varie strategie Ripor-tiamo di seguito le sei utilizzate nel mer-cato italiano

1 ESCLUSIONI Approccio che prevede lrsquoesclusione esplicita di singoli emittenti o settori o Paesi dallrsquouniverso investibile sulla base di determinati principi e va-lori Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornografia il tabacco lrsquoazzardo i test su animali ecc

2 CONVENZIONI INTERNAZIONALI Selezione degli investimenti basata sul rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro

3 BEST IN CLASS Approccio che sele-ziona o pesa gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG privilegiando gli emittenti migliori allrsquointerno di un uni-

3 FINANZA RESPONSABILE

Il GdL Goal 12 ritiene la finanza uno strumento essenziale per lo sviluppo della produ-zione e del consumo sostenibile purcheacute la finanza sia di servizio per investimenti e

bisogni di liquiditagrave La finanza responsabile dunque capovolge lrsquoattuale logica domi-nante che vede sovente i detentori di capitale richiedere agli operatori economici sem-pre crescenti risultati di breve termine anche a scapito delle persone e dellrsquoambiente

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verso una categoria o una classe di at-tivo

4 INVESTIMENTI TEMATICI Approccio che seleziona gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG focalizzandosi su uno o piugrave temi Alcuni esempi i cambia-menti climatici lrsquoefficienza energetica la salute

5 ENGAGEMENT Attivitagrave che si sostan-zia nel dialogo con lrsquoimpresa su que-stioni di sostenibilitagrave e nellrsquoesercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazio-ne al capitale azionario Si tratta di un processo di lungo periodo finalizzato a influenzare positivamente i compor-tamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

6 IMPACT INVESTING Dalla definizio-ne del Global Impact Investing Network (GIIN) investimenti in imprese organiz-zazioni o fondi con lrsquointenzione di realiz-zare un impatto ambientale eo sociale positivo assieme a un ritorno finanzia-rio Puograve essere realizzato sia in Paesi emergenti sia sviluppati Alcuni esempi investimenti in microfinanza social hou-sing energie rinnovabili ecc

32 Normative di riferimento

Lrsquoevoluzione del mercato

Lrsquoattenzione sempre maggiore verso gli investimenti sostenibili e responsabili egrave testimoniata dalla crescente consape-volezza degli attori del mercato sulle implicazioni ambientali e sociali delle proprie scelte di investimento Come dimostrato da diversi studi in media gli investimenti SRI sono capaci di ga-rantire rendimenti in linea o superiori a quelli tradizionali a paritagrave di rischio rappresentando al contempo unrsquoimpor-tante opportunitagrave per ridurre rischi re-golamentari reputazionali e di mercato

Il mercato internazionale

LrsquoUnione europea mantiene il ruolo di avanguardia nella transizione verso

unrsquoeconomia sostenibile

Il percorso tracciato dal Piano drsquoazione per finanziare una crescita sostenibile (2018) ha assunto una rilevanza ancora maggiore in seguito a due importanti svolte politiche La prima egrave il lancio del Green Deal europeo con cui lrsquoUE si egrave im-pegnata ad azzerare le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050 e a forni-re il proprio contributo agli sforzi della comunitagrave internazionale per rispettare lrsquoAccordo di Parigi Il secondo egrave il Next Generation EU introdotto a maggio del 2020 in risposta alla crisi economi-co-sociale generata dalla pandemia di Covid-19 Un piano per avviare la ripresa secondo un modello di crescita piugrave in-clusivo e a ridotto impatto ambientale A questi ha fatto seguito la pubblicazio-ne della nuova Strategia sulla finanza sostenibile pubblicata a luglio 2021

La finanza sostenibile egrave uno strumen-to fondamentale per indirizzare capi-tali verso progetti compatibili con una traiettoria di decarbonizzazione e di promozione della giustizia sociale Per funzionare per crescere e per essere ef-ficace nel proprio apporto allo sviluppo sostenibile il mercato deve vincere alcu-ne sfide Ne possiamo identificare alme-no tre

1) Introdurre definizioni e classificazio-ni condivise su temi e strumenti che ri-guardano la sostenibilitagrave nellrsquoambito dei processi finanziari (una sorta di alfabeto comune su cosa egrave sostenibile e cosa non lo egrave)

2) Incrementare la trasparenza del mer-cato che significa mettere in circolazio-ne piugrave informazioni rigorose e dettaglia-te sulle caratteristiche di sostenibilitagrave delle politiche drsquoinvestimento dei pro-dotti e dei servizi finanziari indispensa-bile per combattere il greenwashing e coltivare la fiducia degli investitori

3) Aumentare qualitagrave quantitagrave e com-parabilitagrave dei dati sui rischi ambientali e sociali e sugli impatti delle attivitagrave eco-nomiche sui fattori di sostenibilitagrave

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Le evoluzioni normative a livello euro-peo

Tassonomia UE delle attivitagrave economi-che eco-compatibili La tassonomia egrave una classificazione comune a livello UE delle attivitagrave economiche che possono essere considerate sostenibili dal pun-to di vista ambientale ed egrave concepita come strumento per guidare le scelte di investitori e imprese in vista della tran-sizione verso una crescita economica priva di impatti negativi sullrsquoambiente e in particolare sul clima Il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha pubblicato la versione finale dellrsquoatto delegato e de-gli allegati con i criteri tecnici di scree-ning per gli obiettivi di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico I criteri coprono le attivitagrave economiche del 40 delle aziende con sede in Euro-pa in settori responsabili dellrsquo80 delle emissioni dirette di gas a effetto serra dellrsquoUE

Sustainable Finance Disclosure Regu-lation (SFDR) Il Regolamento egrave stato introdotto a novembre del 2019 e i pri-mi obblighi sono diventati operativi il 10 marzo 2021 Contiene una definizione di ldquoinvestimento sostenibilerdquo (art 2 17) e impone norme comuni a diverse ca-tegorie di operatori finanziari sulla di-vulgazione di informazioni sui temi di sostenibilitagrave Gli operatori e i consulen-ti finanziari devono comunicare dati su come tengono in considerazione i fat-tori ambientali sociali e di governance (ESG) a due livelli 1) nei processi che se-guono per prendere le decisioni drsquoinve-stimento e 2) in tutti i prodotti finanziari che vendono sui mercati dellrsquoUnione eu-ropea Inoltre il Regolamento richiede informazioni piugrave dettagliate sui prodotti che si definiscono ldquosostenibilirdquo

Corporate Sustainability Reporting Di-rective (CSRD) Il 21 aprile 2021 la Com-missione UE ha presentato una propo-sta per una Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) La CSRD aggiorneragrave la Direttiva sul reporting Non Finanziario (o DNF) che richiede alle im-prese di grandi dimensioni e di interesse pubblico di divulgare informazioni sulle

caratteristiche di sostenibilitagrave delle atti-vitagrave aziendali La nuova Direttiva ha lrsquoo-biettivo di incrementare quantitagrave qua-litagrave e comparabilitagrave delle informazioni di sostenibilitagrave delle imprese a disposi-zione degli operatori finanziari Una del-le principali novitagrave egrave lrsquoampliamento del perimetro di applicazione portando il numero di imprese che devono redigere il reporting di sostenibilitagrave da 11000 a quasi 50000

Nuova strategia sulla finanza sosteni-bile Il 6 luglio 2021 la Commissione UE ha pubblicato una comunicazione con la nuova strategia sulla finanza sostenibi-le Le proposte si inseriscono in sei linee drsquoazione

Proposta di regolamento sullrsquoEU Green Bond Standard Il 6 luglio 2021 la Com-missione UE ha pubblicato una proposta di regolamento per un EU Green Bonds Standard ovvero un quadro condiviso di norme per lrsquoemissione di green bond nei mercati europei Lrsquoadesione allo standard egrave volontaria e aperta anche a emittenti non EU Secondo il testo della proposta lrsquoallocazione dei proventi do-vragrave essere dedicata per il 100 a pro-getti allineati alla tassonomia UE ed es-sere comunicata in maniera trasparente

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incrementare gli investimenti per la transizione

promuovere una maggiore parteci-pazione di risparmiatori retail con-sulenti e PMI nellrsquoambito degli inve-stimenti sostenibili

aumentare la resilienza dei sistemi fi-nanziari ai rischi ESG

incrementare la capacitagrave del sistema finanziario di contribuire alla transi-zione verso la neutralitagrave climatica

contrastare il greenwashing anche rinforzando il ruolo delle autoritagrave di vigilanza

collaborare a livello internazionale soprattutto sui temi del reporting se-condo il principio della doppia ma-terialitagrave e valorizzando lrsquoimportanza della trasparenza

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attraverso report periodici

Un contributo importante egrave dato anche dalla normazione internazionale attra-verso

UNI EN ISO 260002020 ldquoGuida alla re-sponsabilitagrave socialerdquo

UNI ISO 222222008 ldquoPianificazione finanziaria economica e patrimoniale personale (personal financial planning)rdquo - Requisiti per i pianificatori finanzia-rio-economico- patrimoniali personali (personal financial planner)rdquo

UNI 11348-32018 ldquoPianificazione finan-ziaria economica e patrimoniale perso-nalerdquo ndash ldquoGuida allrsquoapplicazione della UNI ISO 222222008rdquo - Parte 3 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave delle orga-nizzazioni e dei professionisti mediante predisposizione di un codice di integritagrave e delle attivitagrave educative connesserdquo

UNI 114022020 ldquoEducazione finanziaria del cittadino - Requisiti del serviziordquo

UNIPdR 362018 ldquoPianificazione perso-nale ed educazione finanziaria - Indica-zioni per la valutazione della conformi-tagrave ai requisiti della UNI ISO 22222 serie UNI 11348 e UNI 11402rdquo

UNIPdR 412018 ldquoOperatori settore cre-dito finanza previdenza e assicurazioni - Linee guida per la gestione dellrsquointe-gritagraverdquo

UNIPdR 212016 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave dei professionisti - Indirizzi applicativirdquo

Il mercato nazionale e le evoluzioni normative

LrsquoAssociazione Bancaria Italiana e lrsquoAs-sociazione Nazionale tra le Imprese di Assicurazione hanno sottoscritto la Di-chiarazione congiunta per la valoriz-zazione degli immobili per migliorare lrsquoefficienza energetica e ridurre gli im-

patti economici del rischio sismico ABI e ANIA si fanno portatrici anche di fina-litagrave di informazione e formazione per fa-vorire e diffondere nel Paese la cultura della prevenzione dellrsquoadattamento e della mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico e dagli eventi si-smici

La Settimana dellrsquoInvestimento Soste-nibile e Responsabile (Settimana SRI) promossa dal Forum per la Finanza So-stenibile dal 2012 promuove e diffonde la pratica dellrsquoSRI Lrsquoedizione 2020 te-nutasi online ha visto la partecipazione di oltre 6500 persone La decima edi-zione si svolgeragrave a novembre 2021

Diverse le iniziative in tema di educazio-ne finanziaria legate specificatamente allo sviluppo sostenibile e agli SDGs In particolare si segnalano i programmi destinati agli studenti di scuole secon-darie realizzati dalla Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF) e dal Forum ANIA-Consuma-tori FEDUF ha sviluppato in collabora-zione con la Scuola di Economia Civile il progetto ldquoEconomia Civile quando i numeri contano e le persone valgo-nordquo mirato alla diffusione dellrsquoapproc-cio dellrsquoeconomia civile per costruire un valido progetto di vita ispirato ai valori di sviluppo sostenibile e globale fissati dallrsquoAgenda 2030

Piugrave mirati ai temi ambientali e catastro-fali alla prevenzione valutazione e iden-tificazione dei rischi i due moduli Focus Ambiente e Focus Catastrofi Naturali realizzati dal Forum ANIA-Consumatori nellrsquoambito dei programmi educativi di Ioampirischi

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33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

Grandi cambiamenti di natura normati-va e regolamentare stanno interessando il mercato della finanza sostenibile sot-to lrsquoimpulso e la guida delle istituzioni e dei policy maker europei che intendo-no affermare lrsquoUnione come leader della finanza sostenibile nel mondo Le pro-poste del GdL Goal 12 si concentrano in particolare sulla sensibilizzazione e sulla promozione alle tematiche della soste-nibilitagrave

Nei confronti dei cittadini egrave necessario potenziare e valorizzare gli strumen-ti dellrsquoeducazione finanziaria affincheacute possano esercitare consapevolmente il proprio ruolo di cittadinanza attiva Egrave necessario che accanto alle iniziative del settore privato anche le istituzioni pubbliche facciano proprio il framework dei Sustainable development goals In particolare la ldquoStrategia nazionale per lrsquoeducazione finanziaria assicurativa e previdenzialerdquo deve arricchirsi dei temi propri dello sviluppo sostenibile per de-clinare quanto giagrave avviato anche in chia-ve SDGs e per realizzare nuove iniziative specifiche realizzando questa integra-zione La formazione finanziaria va poi integrata sia da servizi aggiuntivi atti a rafforzare le competenze sia da forme di accompagnamento per sostenere il fun-zionamento nella pratica di questi stru-menti (business planning o coaching business angel)

Egrave poi utile continuare a sostenere i valo-ri della sostenibilitagrave presso la comunitagrave finanziaria Si inserisce in questo quadro lrsquointenzione di riaffermare i valori espres-si nella Carta dellrsquoInvestimento Sosteni-bile e Responsabile della Finanza Ita-liana promossa da FeBAF e siglata da alcune tra le maggiori associazioni rap-presentative dellrsquoindustria finanziaria Il confronto tra le associazioni e altri sog-getti interessati deve riaffermare i valori ivi espressi ed estenderne ulteriormen-te il perimetro di riferimento Infine per quanto riguarda la finanza pubblica per la produzione e lo sviluppo sostenibile

occorre determinare criteri e condizioni appropriate per

Infine il retail banking continua a essere sostanzialmente assente nelle opportu-nitagrave di investimenti per progetti ambien-talmente o socialmente virtuosi dei cit-tadini (come il cambio della macchina la costruzione di colonnine per i riforni-menti elettrici nei condomini lrsquoiscrizio-ne universitaria o corsi di studi allrsquoestero dei giovani la ristrutturazione abitativa per accessibilitagrave ai disabili le donazioni a fini sociali ecc) cosigrave come per le PMI per finanziamenti dedicati alla loro ri-conversione a progetti di rete a bonifi-che su piccola scala ecc Tali operazioni dovrebbero essere definite a livello lo-cale con autonomia di valutazione della dirigenza bancaria di agenzia

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estendere la portata innovativa e lrsquoattitudine allo sviluppo sosteni-bile degli strumenti finanziari e fi-scali introducendo meccanismi in grado di supportare la riconfigura-zione in senso ecologico e sociale dei modelli produttivi e orientare le preferenze di consumo secon-do gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030

allargare la platea dei destinata-ri includendo imprese e persone svantaggiate nel mercato del la-voro a ldquobancabilitagrave criticardquo non in grado di accedere al credito attraverso i consueti canali com-merciali

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NOTE

57 httpswwwclimatepolicyinitiativeorgpublicationupdated-view-on-the-global-landsca-pe-of-climate-finance-2019

59 Forum per la Finanza Sostenibile 2020 Investimenti sostenibili per il clima httpsbitly2Vh-L0Eb

60 Definizione elaborata tra il 2013 da un Gruppo di Lavoro multi-stakeholder promosso dal Fo-rum per la Finanza Sostenibile e che ha visto il coinvolgimento dei Soci e in generale dei principali attori della finanza sostenibile in Italia Per approfondimento visitare il sito wwwfinanza sostenibi-leit

61 Fonte Investiresponsabilmenteit

62 Clark GL Feiner A Viehs M 2015 From the Stockholder to the Stakeholder How Sustaina-bility Can Drive Financial Outperformance Crifo P Forget V 2013 Think Global Invest Respon-sible Why the Private Equity Industry Goes Green J Bus Ethics 116 21ndash48 Banor Sim School of Management del Politecnico di Milano 2018 La relazione fra rating ESG e performance di mercato uno studio sui titoli dellrsquoIndice STOXX Europe 600

63 UNEP 2015 THE FINANCIAL SYSTEM WE NEED The UNEP Inquiry Report ALIGNING THE FINANCIAL SYSTEM WITH SUSTAINABLE DEVELOPMENT Kauffmann C Teichmann D Teacutebar Less C 2012 Corporate Greenhouse Gas Emission Reporting (OECD Working Papers on Interna-tional Investment No 201201)

64 Francesco Bicciato Valoriit 26 marzo 2021 ldquoFinanza sostenibile lrsquoEuropa egrave davanti a sfide ambizioserdquo

65 wwwaniaitexportsitesdefaultitsala-stampacomunicati-stampa2019CS-Casa-ABI-e-A-NIA-Favorire-accesso-al-credito-e-alle-coperture-assicurative-per-efficienza-energetica-e-sismi-ca-28022019pdf

66 wwwfedufitcontainerscuoleeducare-alleconomia-civile-verso-una-nuova-cittadinanza-eco-nomica Altre iniziative realizzate da FEDUF e altri partner in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 1) I Ragazzi dellrsquoAgenda 2030 progetti per il futuro a Jesi il 21 maggio e a Cata-nia il 23 maggio 2) Agenda 2030 lrsquooccupazione femminile come motore del sistema economico Reggio Emilia 30 maggio

67 wwwioeirischiitindexphpioirischiil-percorso

68 Lrsquoattuale strategia egrave la prima realizzata e si riferisce al triennio 2017-2019 wwwquellochecontagovititchi-siamostrategia-nazionalestrategia-nazionale2indexhtml

69 I principi espressi nella Carta sono 3 investimenti sostenibili e responsabili trasparenza e ottica di medio-lungo periodo wwwfebafitcarte-dellinvestimento-sostenibile-e-responsabile-del-la-finanza-italiana

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Lrsquoevoluzione storica dellrsquoagroecologia

Il termine agroecologia egrave stato coniato per la prima volta agli inizi del 1900 per indicare lrsquouso di metodi ecologici nella ricerca sulle piante agrarie (Wezel et al 2009) Tuttavia nel corso del tempo il concetto di agroecologia ha subito una profonda trasformazione acquisendo un carattere multidimensionale e riferendo-si ad ambiti via via piugrave ampi fino a di-venire un paradigma per lo sviluppo so-stenibile non solo degli agroecosistemi aziendali ma dellrsquointero sistema agroali-mentare Nel 1995 lrsquoagroecologia veniva ancora definita come lrsquoapplicazione dei principi e dei concetti dellrsquoecologia alla progettazione e alla gestione sostenibi-le degli agroecosistemi (Altieri 1995)

Oggi la trasformazione del sistema agroalimentare in chiave agroecologica dovrebbe coinvolgere le tre componen-ti scienza pratica e movimento e arti-colarsi in cinque fasi quali 1) aumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input 2) sostituzione di input e pratiche conven-zionali con alternative agroecologiche 3) riprogettazione dellrsquoagroecosistema sulla base di una nuova serie di processi ecologici 4) ripristino di una connessio-ne piugrave diretta tra produttori e consuma-tori 5) costruzione di un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipa-zione localitagrave equitagrave e giustizia dove solo alle ultime tre fasi egrave riconosciuta una reale capacitagrave trasformativa

Se lrsquoagroecologia quindi egrave stata ini-zialmente studiata e applicata allrsquoagro-

ecosistema aziendale lrsquoattenzione si egrave poi spostata al sistema agroalimentare nel suo complesso di cui si persegue la trasformazione in chiave sostenibi-le obiettivo relativamente piugrave facile da conseguire a livello locale dove lrsquoap-proccio agroecologico acquisisce una dimensione territoriale Ciograve comporta il coinvolgimento di altri attori nei proces-si di sviluppo di tale sistema non solo gli agricoltori (imprenditori e dipendenti tutti portatori di specifiche conoscenze) ma anche gli altri soggetti della filiera le istituzioni i consulenti tecnici i ricer-catori gli stakeholder i consumatori piugrave in generale la societagrave civile mediante la creazione di reti formali e informali e il cambiamento del modello di governan-ce A livello aziendale e in modo ancora piugrave spinto a livello territoriale pertan-to si delinea una caratteristica sostan-ziale dellrsquoagroecologia ossia lrsquoadozione dellrsquoapproccio partecipativo e multi-at-toriale in tema di gestione aziendale o dei singoli processi produttivi progetta-zione degli agroecosistemi sviluppo di filiere biologiche ricerca diffusione del-le innovazioni costruzione di rapporti sempre piugrave stretti tra produttori e con-sumatori accessibilitagrave ad alimenti salu-bri da parte di tutti modelli di sviluppo territoriali (es bio-distretti eco-regioni bio-regioni) costruzione dei processi di sviluppo territoriale cosigrave come delle po-litiche dirette a promuoverli nellrsquoottica dellrsquointegrazione policy food ecc

Di seguito sono riportati gli approfondimenti curati da sottogruppi del GdL Goal 12 nel corso del 2021 Gli approfondimenti realizzati negli anni precedenti (spreco alimenta-re economia circolare ed economia di montagna) sono sul sito del Goal 12 allrsquoindirizzo httpsasvisitgoal12attivita472-4320position-paper-su-produzione-consumo-e-finanza-responsabili

APPROFONDIMENTO 1 AGROECOLOGIA

coordinamento di Fondazione Banco Alimentare Onlus

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1 Politiche agroecologiche e in-terventi fiscali

A cura di Consiglio per la ricerca in Agri-coltura e lrsquoAnalisi dellrsquoEconomia Agraria (CREA) e Club Alpino Italiano (CAI)

Al momento in Italia non esistono specifiche politiche volte a promuove-re lrsquoapproccio agroecologico come ad esempio in Francia con lrsquoattuazione del Progetto Agroecologia del 2012 e del Piano di Rilancio del 2020 volto anche ad accelerare il processo di transizione agroecologica

Tuttavia nellrsquoambito del Green Deal eu-ropeo (CE 2019) e delle connesse stra-tegie From Farm to Fork (CE 2020b) e sulla Biodiversitagrave al 2030 (CE 2020a) si persegue la diffusione dellrsquoagroecologia (inclusa lrsquoagricoltura biologica) congiun-tamente allrsquoagricoltura di precisione al sequestro del carbonio nei suoli agrari e allrsquoagroforestazione Egrave possibile per-tanto verificare come mediante i nuovi strumenti e misure introdotti con la pro-posta di riforma della PAC presentata a giugno 2018 (CE 2018) e quelli giagrave da tempo collaudati con le politiche dei redditi e dei mercati (I Pilastro) e di svi-luppo rurale (II Pilastro) e sulla base sia dellrsquoaccordo raggiunto il 29 giugno dal Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura sia dei documenti strategici pubblicati nel quadro del Green Deal europeo si pos-sa avviare eo potenziare un processo di transizione allrsquoagroecologia nei singoli Stati membri attraverso una coerente e adeguata definizione dei Piani strategici nazionali (Vanni e Viganograve (2020)

Tali strumenti di vecchia e nuova gene-razione possono essere caratterizzati e modulati in accordo con le fasi indi-viduate da Gliessman (2007) tenendo conto che lrsquoattivazione di alcuni di que-sti grazie alla loro flessibilitagrave puograve esse-re funzionale a due o piugrave fasi come nel caso ad esempio dei servizi di consu-lenza aziendale e della cooperazione e che lrsquoobiettivo prioritario perseguito egrave la trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare nel suo complesso

Le prime due fasi riguardano essenzial-mente la pratica dellrsquoagroecologia a li-vello aziendale prevedendo lrsquoaumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input e lrsquoin-troduzione di pratiche agroecologiche Gli strumenti disponibili sono molteplici e afferiscono sia al primo sia al secon-do Pilastro della PAC Vi sono innanzi-tutto gli strumenti connessi alla nuova architettura verde della PAC quali con-dizionalitagrave rafforzata ma specialmente eco-schemi e pagamenti agro-clima-tico-ambientali nel cui ambito si puograve prevedere di attivare un pacchetto di pratiche agroecologiche da adottare congiuntamente e cumulabile agli impe-gni della produzione integrata o dellrsquoa-gricoltura biologica anche superando il sostegno massimo a ettaro previsto da regolamento per la produzione biologi-ca purcheacute giustificato Possono essere inoltre attivati in chiave agroecologica numerosi interventi settoriali di natu-ra ecosostenibile riguardando anche la sostenibilitagrave del packaging del tra-sporto e dello stoccaggio dei prodot-ti nellrsquoambito dei programmi operativi delle organizzazioni di produttori piugrave diversificati rispetto allrsquoattuale fase di programmazione Tuttavia le pratiche agroecologiche non sempre di facile adozione e talvolta sconosciute agli im-prenditori agricoli richiedono interventi finalizzati al trasferimento e alla diffu-sione dellrsquoinnovazione (es attraverso i gruppi operativi PEI ndash Partenariato Eu-ropeo per lrsquoInnovazione) e sicuramente lrsquoattivazione delle misure di formazione informazione scambi aziendali consu-lenza e assistenza tecnica previste in entrambi i Pilastri della PAC La ripro-gettazione degli ordinamenti produttivi aziendali infine cosigrave come lrsquoadozione di nuove tecniche e pratiche possono im-plicare la realizzazione di investimenti aziendali incluso lrsquoacquisto di macchine ad esempio per lavorazioni superficia-li o specifiche del terreno Dal punto di vista sociale la transizione agroecolo-gica puograve essere favorita anche da una maggiorazione del premio insediamen-to giovani - a beneficio di chi adotta ad esempio il pacchetto di pratiche agro-ecologiche - in generale piugrave propensi a introdurre innovazioni in azienda

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La riprogettazione dellrsquoagroecosistema aziendale (terza fase) richiede invece una rigorosa combinazione di colture e infrastrutture ecologiche anche finaliz-zata alla realizzazione di sistemi agro-(-zoo)-forestali che trovano sostegno sempre nellrsquoambito del II Pilastro della PAC Egrave evidente come anche in questo caso la misura sulla cooperazione possa sostenere la riprogettazione congiunta da parte di un gruppo di agricoltori dei propri agroecosistemi aziendali anche tramite accordi agroambientali drsquoarea sempre coadiuvati da tecnici esperti pervenendo a un redesign del paesag-gio agrario verso una sua piugrave spinta di-versificazione

Ancora piugrave articolato egrave lrsquoinsieme di mi-sure e strumenti attivabili nel persegui-re gli obiettivi connessi alle ultime due fasi - ovvero connessione piugrave diretta tra produttori e consumatori e un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipazione localitagrave equitagrave e giusti-zia - anche se egrave evidente come gli stru-menti della PAC non siano piugrave sufficienti quando lrsquoottica si sposta dalla scala lo-cale a quella globale e si vuole assicura-re continuitagrave e integrazione tra i diversi livelli Egrave altrettanto vero perograve che alla trasformazione dei sistemi agroalimen-tari nelle aree rurali partecipano anche se in modo indiretto numerosi interven-ti sostenuti con la PAC tra cui il soste-gno agli investimenti a imprese extra-a-gricole per la creazione e lo sviluppo di attivitagrave nelle zone rurali e agli investi-menti nei servizi di base e per il rinno-vamento dei villaggi fondamentali per il mantenimento della popolazione in tali aree noncheacute delle attivitagrave agricole stes-se e delle filiere locali Parimenti stru-menti come i progetti integrati di filie-ra e territoriali possono concorrere alla trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare soprattutto se guida-ti da organismi come GAL Biodistretti Autoritagrave di bacino gestori di aree natu-rali protette che piugrave in generale posso-no anche dare avvio e coordinare tutto il processo di transizione allrsquoagroecologia a livello locale

Nella definizione dei Piani strategici na-zionali una particolare attenzione do-

vrebbe essere rivolta alla montagna che interessa il 54 del territorio nazionale e circa il 18 della popolazione italia-na e dove lrsquoapproccio agroecologico egrave abbastanza diffuso nelle aziende di pic-cole dimensioni in termini di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) avendo man-tenuto le pratiche da sempre impiegate (Sturla e Dara Guccione 2021) Tuttavia la montagna sembra essere trascurata dallrsquoopinione pubblica e nel dibattito sulle politiche dello sviluppo bencheacute le Terre Alte vissute dallrsquoessere umano rap-presentino un patrimonio culturale uni-co nel suo genere di cui lrsquoagricoltura egrave parte importante Oggi i cambiamenti strutturali dellrsquoeconomia legati alla glo-balizzazione ne disincentivano la pre-senza con conseguenze sullrsquoequilibrio sociale ed economico e anche territoria-le dellrsquoecosistema noncheacute sul paesag-gio storico e culturale

Occorre pertanto salvaguardare il man-tenimento in montagna delle attivitagrave agro-silvo-pastorali adottando metodi moderni ma rispettosi dellrsquoambiente in particolare favorire la permanenza o il ri-torno dei giovani che mostrano creativi-tagrave innovazione e dinamismo con forme di collaborazione tra aziende e creando anche una rete informatica oltre che di cooperazione pratica la digitalizzazio-ne egrave una componente importante in tale settore ma ancora non egrave molto presen-te

Le caratteristiche orografiche e climati-che della montagna rappresentano un limite i costi di produzione sono mag-giori e la quantitagrave dei prodotti minore rispetto allrsquoagricoltura di pianura occor-re allora puntare sui ldquoprodotti di quali-tagraverdquo come previsto dalla Carta europea di pari dicitura Sono produzioni tipiche animali e vegetali diverse da zona a zona e spesso soggette a trasformazio-ne ldquoindustrialerdquo una particolare razza bovina e la filiera del latte e dei prodotti caseari derivati frutticoltura minore e marmellate alveari legati alla fioritura di una particolare specie botanica e mie-le specifico castagne di una particolare varietagrave e suoi prodotti derivati ecc

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I prodotti di qualitagrave DOP e IGP entrano a far parte dellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna la procedura egrave un porsquo lunga e spesso scoraggia gli operatori del setto-re ma arrivare a marchi e certificazioni egrave fondamentale per fare marketing ter-ritoriale

Le situazioni geomorfologiche e clima-tiche incidono anche sulle infrastruttu-re del territorio e sui trasporti e i relativi costi di manutenzione creando difficol-tagrave di collegamento che possono riper-cuotersi sulla commercializzazione dei prodotti inoltre la bassa densitagrave di po-polazione egrave spesso causa di ridotti ser-vizi (scuola sanitagrave mobilitagrave) con rischio di spopolamento ma si egrave notato che lagrave dove le Amministrazioni pubbliche han-no destinato una spesa pro capite mag-giore lrsquoabbondono delle Terre Alte egrave stato minore

Anche una agevolazione fiscale sullrsquoat-tivitagrave agro-silvo-pastorale di montagna (giagrave in atto in qualche regione) egrave auspi-cabile al fine di mantenere vitale tale settore dellrsquoeconomia montana che egrave multifunzionale anche per lrsquoartigianato e lrsquoagriturismo e consente di mantenere la popolazione in montagna garantendo reddito e presidio culturale

2 La produzione agroecologica per la transizione verso unrsquoagri-coltura sostenibile Agroecologia e lrsquoutilizzo di risorse e input pro-duttivi

A cura di Accademia dei Georgofili Con-federazione Italiana della Vite e del Vi-no-Unione Italiana Vini

La visione dellrsquoEuropa per una agricoltu-ra sostenibile evidenziata in particolare allrsquointerno delle Strategie ldquoDal Produt-tore al Consumatorerdquo (1) e ldquoBiodiversitagrave per il 2030rdquo (2) mette le tecniche agri-cole e la gestione dellrsquoagroecosistema al centro della transizione ecologica e sostenibile del settore primario Partico-lare attenzione egrave data allrsquouso di prodotti chimici (agrofarmaci antibiotici conci-mi fertilizzanti diserbanti etc) ai rischi

a essi legati e a un loro uso sostenibile e ridotto alla ricerca e impiego di input a basso impatto ambientale allrsquoutilizzo di tecniche che contrastano il degrado e la perdita di fertilitagrave dei suoli e che fa-voriscono invece la salute dei terreni e dellrsquoagroambiente (13) In questo conte-sto lrsquoagroecologia con il suo approccio multidisciplinare gioca un ruolo fonda-mentale promuove sistemi agricoli di-versificati una gestione dellrsquoagrosiste-ma integrata ma anche un uso efficiente delle risorse (34) In questo nuovo pa-radigma di agricoltura sostenibile un ruolo centrale egrave quindi dato dagli input impiegati nel processo produttivo che a seguito del loro uso prolungato negli anni e talvolta errato hanno inquinato e impoverito suoli e falde acquifere cre-ato danni allrsquoambiente e agli organismi viventi tra cui lrsquoessere umano e gli inset-ti impollinatori (45) Egrave proprio su que-ste questioni che allrsquointerno del Green Deal (6) lrsquoEuropa si pone degli obiettivi ridurre del 50 lrsquouso di fitofarmaci del 20 dei fertilizzanti del 50 degli anti-biotici (7) Negli ultimi anni si rileva una riduzione di sostanze chimiche impie-gate nel contesto produttivo agricolo seppur ancora diffuse e un contempo-raneo aumento nellrsquoutilizzo di prodotti e pratiche piugrave sostenibili Tuttavia la pre-senza di residui di fitofarmaci e prodotti di sintesi per lrsquoagricoltura negli alimenti nei suoli nelle acque e nellrsquoaria egrave anco-ra oggi una realtagrave (89) Sul mercato si stanno diffondendo prodotti di origine naturale (minerale vegetale o micro-biologica) o meno impattanti per lrsquoam-biente per rafforzare le difese di pian-te e animali per contrastare patogeni e favorire la fertilitagrave dei terreni agricoli (10) Molti prodotti inoltre cominciano a provenire dal contesto di economia circolare o sono ottenuti con processi sostenibili pur essendo di sintesi (11) Nel settore agricolo lrsquoingresso purtrop-po frequente di patogeni alieni che si diffondono sul territorio non trovando antagonisti naturali crea danni produt-tivi In questo contesto egrave bene prende-re in considerazione forme di lotta alle avversitagrave differenti dai prodotti di ori-gine naturale a quelli di sintesi al fine di eradicare lrsquoorganismo alieno contro cui il nostro ecosistema non ha difese (12)

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Tra i modelli per unrsquoagricoltura soste-nibile che possono essere ricondotte allrsquoagroecologia si ritrova sicuramente il sistema produttivo del biologico (13) che impiega prodotti naturali per con-trastare i patogeni e migliorare la pro-duzione ma anche ad esempio le tecni-che produttive previste dallrsquoagricoltura integrata (14) e dellrsquoagricoltura di pre-cisione (15) che hanno come obiettivo lrsquoimpiego di input e risorse a disposizio-ne tra cui anche quelle di sintesi Lrsquoa-gricoltura biologica egrave sicuramente un esempio di come sia possibile produrre in modo sostenibile e impiegando pro-dotti di origine naturale specialmente nel settore vitivinicolo comparto nel quale il biologico ha trovato diffusione con buoni risultati (Box I) I prodotti per la cura e protezione delle colture e degli animali impiegati nel biologico sono di origine minerale vegetale o microbio-logica tuttavia egrave da considerare che anche alcuni di questi prodotti posso-no creare fenomeni di tossicitagrave e danni allrsquoecosistema Un esempio egrave il rame im-piegato contro alcune malattie fungine ma che allo stesso tempo egrave un metallo pesante che si accumula nel suolo Per questo lrsquoEuropa ha ridotto le dosi appli-cabili a ettaro (16) per evitare fenomeni di accumulo del metallo Manifestazione di tossicitagrave (sullrsquoessere umano sul pro-dotto finale e sullrsquoecosistema) dovuto allrsquoimpiego dellrsquoagrofarmaco o dellrsquoanti-biotico fenomeni di resistenza da par-te del patogeno di accumulo nel suolo o negli organismi o di effetti residuali sul prodotto sono ancora oggi fattori importanti e che necessitano di essere presi in considerazione insieme allrsquoef-fetto della combinazione di piugrave prodotti che permangono e interagiscono tra di loro dopo la somministrazione (8917) A questo proposito egrave importante con-siderare gli stessi effetti tossici e di in-terazione che si hanno sullrsquooperatore agricolo che impiega e distribuisce tali prodotti

Pertanto al fine di uno sviluppo e diffu-sione di unrsquoagricoltura sostenibile molti sono i fattori da considerare i mezzi e le conoscenze oggi a disposizione per una transizione verso la sostenibilitagrave agrico-la sono molteplici e nessuno deve essere

precluso

VINO BIOLOGICO

Un vino puograve definirsi laquobiologicoraquo e av-valersi del logo ldquoEuro-leafrdquo riconosciuto dallrsquoUnione europea solo previa certifi-cazione da parte di un ente di control-lo che siano state rispettate le diverse tappe del processo di produzione pre-viste dal Regolamento 2018848 del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodotti biologici Questo Regolamento deve es-sere completato da diversi regolamenti delegati e di esecuzione che dovranno essere pubblicati entro la fine del 2021

Il Regolamento relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodot-ti biologici applicabile dal 1deg gennaio 2022 riprende molti punti delle prece-denti disposizioni e stabilisce una serie di principi generali applicabili quindi alla coltivazione della vite e alla vinificazio-ne Egrave obbligatorio quando unrsquoazienda agricola pratica lrsquoagricoltura biologica che vi si dedichi completamente Quan-do intende convertirsi allrsquoagricoltura biologica dopo aver praticato lrsquoagricol-tura convenzionale la sua produzione puograve essere qualificata come biologica solo dopo un periodo transitorio di cin-que anni Egrave vietato lrsquouso di organismi ge-neticamente modificati Possono essere utilizzati solo determinati prodotti fito-sanitari fertilizzanti o prodotti per la pu-lizia La presenza nei prodotti vitivinicoli biologici - e quindi anche nel vino - di residui di sostanze vietate anche se au-torizzate in agricoltura convenzionale conduce in linea di massima alla decer-tificazione quando superano la soglia di 001 mgkg con una deroga per quanto riguarda i residui dei fosfiti nel vino che dovragrave comunque essere sfruttata dai produttori per monitorare la presenza di residui e cercare di ridurli nel corso del tempo (Decreto 7264 del 10 luglio di modifica del DM 309 del 13 gennaio 2011 ldquoContaminazioni accidentali e tec-nicamente inevitabili di prodotti fitosa-nitari in agricoltura biologicardquo) In ogni caso la presenza di residui di sostanze non autorizzate rende necessario lrsquoavvio

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di unrsquoindagine per determinare il motivo di questa presenza

La trasformazione delle materie prime egrave disciplinata da norme restrittive solo i prodotti e le sostanze inclusi in elenchi esaustivi possono essere utilizzati come additivi ingredienti o coadiuvanti di processo Ne consegue che per quanto riguarda il vino non tutte le sostanze o le pratiche enologiche autorizzate nella produzione convenzionale sono autoriz-zate nella produzione biologica e che quando una sostanza egrave autorizzata a volte egrave autorizzata a dosi inferiori egrave il caso dei solfiti Fondamentalmente que-sta serie di disposizioni restrittive garan-tisce al consumatore di avere un prodot-to in cui le sostanze aggiunte sono state ridotte allo stretto necessario da qui la ragione del suo crescente successo

3 Il ruolo del packaging

A cura di PEFC Italia e Italia Nostra On-lus

Il packaging egrave uno degli elementi di un prodotto che stanno subendo grandi trasformazioni e innovazioni in corre-lazione allrsquoevoluzione di un contesto economico globale che egrave ben lontano dalla realizzazione di una sostenibilitagrave Lrsquoimportanza del packaging egrave eviden-te deve contenere proteggere e pre-sentare il prodotto Egrave il primo elemen-to con cui si interfaccia il consumatore ed egrave attraverso questo che chi produce informa il consumatore sulle qualitagrave del prodotto ma anche sulle scelte e la fi-losofia del produttore Una filosofia che matura in un contesto dove solo il 25 del PIL nazionale e il 28 di quello euro-peo (2008) egrave identificabile come verde Egrave per questo che chi vuole produrre in maniera sostenibile dovrebbe vendere un prodotto realizzato in maniera non dissipativa e distruttrice delle risorse na-turali nel rispetto del ruolo dei lavorato-ri portatori di esperienze e non merce e con tutte le componenti che lo rendono ecologicamente in equilibrio con lrsquoam-biente Quindi chi si pone come obbiet-tivo una produzione agricola sostenibile

non puograve non tenere in considerazione come questa produzione poi raggiun-geragrave il mercato

Lrsquoagroecologia dovrebbe prendere in considerazione non solo le fasi produtti-ve ma anche come il prodotto viene im-messo sul mercato dentro quale packa-ging se questo egrave necessario come egrave realizzato e come potragrave poi essere smal-tito Questo percheacute le buone pratiche vanno applicate a tutto il processo pro-duttivo ma vanno anche comunicate e il packaging scelto comunica al consuma-tore le proprie scelte a tutti i livelli

Nellrsquoobiettivo quindi di realizzare so-stenibilitagrave economico-produttiva e so-cio-ambientale il packaging ha un ruolo importante nella fase della sua produ-zione ma forse ancora di piugrave al momen-to della fine della sua funzione quando cioegrave abbandona il prodotto che ha ldquopro-tettordquo e si trasforma in rifiuto Cosigrave nel 2018 ultimo dato disponibile i rifiuti da imballaggi rappresentavano il 30 dei rifiuti urbani e lrsquo8 dei rifiuti prodotti nellrsquoanno in Italia La tendenza egrave in au-mento per il cambiamento delle abitu-dini dei consumatori nelle scelte di ac-quisto Le quali come egrave evidenziato in altri GdL dellrsquoASviS dipendono da diver-si fattori economici legati alle variazioni dei redditi reali allrsquoaumento delle disu-guaglianze e da ultimo agli effetti della pandemia Fenomeni a cui corrisponde una domanda diversificata rispetto alla qualitagrave ecologica che ha diversi effetti sulla sostenibilitagrave ambientale (rifiuti) so-cio-sanitaria (coadiuvante dellrsquoobesitagrave o meno) ed economico gestionale (costi espliciti e impliciti a carico del consuma-tore per differenziare) e che dipende dai riadeguamenti che gli apparati produtti-vi e distributivi praticano in risposta agli andamenti del reddito reale pro-capite e della quota destinata alla spesa per i beni di primaria necessitagrave (legge di En-gel) Ciograve in un contesto di saturazione alimentare per la quale non si muore di fame ma per unrsquoalimentazione genera-trice sempre di piugrave di malattie serie a partire dallrsquoobesitagrave

Quindi prima della realizzazione dellrsquoim-

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ballaggio si deve innanzitutto stabilire se sia effettivamente indispensabile Ov-vero se la confezione svolge il ruolo di protezione del prodotto da contaminan-ti o durante il trasporto oppure egrave super-fluo percheacute il prodotto non necessita di tale protezione Un esempio egrave la scatoli-na di cartoncino che racchiude i tubetti di salse o paste alimentari egrave ridondante in molti casi

Fondamentale egrave la scelta dei materiali che costituiscono il packaging Per po-ter essere veramente sostenibile devono essere preferiti materiali da fonti rinno-vabili facilmente riciclabili nella raccolta differenziata (ad esempio realizzare il packaging solo con mono-materiali rici-clabili) o riutilizzabili Quindi se si decide di fare un packaging in carta o cartone si deve scegliere materia prima certifi-cata per la provenienza da foreste ge-stite in maniera sostenibile e responsa-bile altrimenti la carta non egrave veramente rinnovabile ma anzi potenzialmente dannosa per le foreste Questo percheacute non si hanno garanzie sul metodo di ap-provvigionamento della materia prima ovvero non si hanno garanzie sulla per-manenza della foresta che passa attra-verso un piano di tagli che garantisce la sopravvivenza e funzionalitagrave della fore-sta stessa Sarebbe uno sbaglio migrare tutto il mondo dellrsquoimballaggio su pro-dotti forestali percheacute sottoporrebbe le foreste a una pressione non sostenibile Se si decide di ridurre lrsquouso di plastica sostituendola con materiale provenien-te da foreste lrsquoimballaggio deve essere certificato altrimenti si rischia di aumen-tare il consumo e lo sfruttamento ecces-sivo delle foreste In molti casi la plastica non puograve essere sostituita allora si deve scegliere plastica facilmente riciclabile e usare la plastica riciclata Quindi in fase di progettazione egrave fondamentale cono-scere e prevedere come il packaging saragrave smaltito riciclato o riusato proprio per ridurre il consumo di materie prime e ridurre lrsquoimpatto sullrsquoambiente

Riciclare egrave quindi di estrema importan-za infatti secondo il CONAI il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo egrave di 402 milioni di euro e lrsquoindotto economico generato dalla filie-

ra egrave invece di 592 milioni di euro Per far capire quanto riciclare riduca la pressio-ne sul nostro pianeta CONAI ha calco-lato che nel 2019 sono state risparmiate circa 4 milioni e 469mila tonnellate di materie prime

Nel dettaglio 270mila tonnellate di ac-ciaio oltre 19mila tonnellate di alluminio che corrispondono a 18 miliardi di lat-tine Un milione e 80mila tonnellate di carta ossia piugrave di 433 milioni di risme di fogli A4 907mila tonnellate di legno lrsquoe-quivalente di 41 milioni di pallet 433mila tonnellate di plastica pari a 9 miliardi di flaconi in PET per detersivi da un litro E un milione e 760mila tonnellate di vetro il corrispettivo di quasi 5 miliardi di bot-tiglie di vino da 075 litri

Un dato significativo egrave anche quello re-lativo alle discariche che rappresentano sempre un elemento di grande discus-sione e preoccupazione per il cittadino e consumatore Il CONAI stima che tra il 1998 e il 2019 il sistema CONAI ha ga-rantito lrsquoavvio a riciclo di quasi 32 milioni di tonnellate di imballaggi significa che in 22 anni egrave stato evitato il riempimento di 160 nuove discariche di medie dimen-sioni (calcolo effettuato considerando per ciascuna frazione merceologica un dato di densitagrave apparente da fonte ERI-CA con uno specifico grado di compat-tazione)

Altro elemento importante che deve essere preso in considerazione in fase di progettazione del packaging egrave la ri-duzione e la lotta allo spreco La pro-gettazione di un packaging sostenibile dovrebbe ridurre al minimo dimensioni e uso di materie prime e al contempo avere una protezione efficace per evita-re perdite di prodotto e quindi sprechi di prodotto contenuto

Egrave quindi evidente che il packaging soste-nibile nasce principalmente dalle scelte in fase di progettazione e visto il ruolo crescente che gli imballaggi svolgono sia nel mondo dei rifiuti che in quello del consumatore la progettazione e le scel-te delle materie prime risultano vitali per offrire prodotti che abbiano un impatto

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sempre meno rilevante sul nostro pia-neta Lrsquoattenzione deve riguardare sia il contenuto che il contenitore

4 Le opportunitagrave del digitale al settore agricolo

LrsquoAgricoltura 40 ossia lrsquoimpiego di tec-nologie e del digitale allrsquointerno del set-tore agricolo egrave oggi un fatto reale e un elemento basilare per la transizione ver-so una produzione sostenibile in quanto consente di ottimizzare lrsquouso di risorse gestire lrsquoazienda in modo razionale e connetterla con il territorio tuttavia in Italia egrave ancora poco diffusa specialmen-te in alcuni settori (1618) Oggi sul mer-cato si trovano servizi e prodotti innova-tivi e digitali destinati al settore agricolo di varie tipologie dallrsquouso di collari per il monitoraggio del benessere anima-le a piattaforme gestionali aziendali a prodotti per una agricoltura di precisio-ne basata su dati satellitari a sistemi di monitoraggio della filiera piattaforme gestionali ecc (18) Le imprese che re-alizzano tali soluzioni sono in continua crescita come in costante crescita sono i prodotti e servizi che offrono Tuttavia se da una parte le opportunitagrave in tema di soluzioni per lrsquoAgricoltura 40 sono mol-to diversificate e rilasciate sul mercato sempre in maggior quantitagrave dallrsquoaltra lrsquoapplicazione in campo non cresce di pari passo (18) Le motivazioni sono mol-teplici le imprese che realizzano solu-zioni innovative talvolta non conoscono le reali esigenze del settore lrsquoimpiego di determinate soluzioni richiede compe-tenze e formazione che mancano allrsquou-tilizzatore finale manca lrsquointeroperabili-tagrave tra le piattaforme mancano tecnici e professionisti che assistono lrsquoagricoltore sul territorio nellrsquoutilizzo dellrsquoinnovazio-ne e che li accompagnino nella transi-zione verso il digitale (1819) Tali figure devo inoltre non solo essere formate in tema di innovazione ma devono an-che essere capaci di far comprendere le opportunitagrave offerte dal settore soprat-tutto alle piccole aziende Tra gli attori coinvolti nel passaggio verso un settore primario digitale sono da annoverare le istituzioni e gli enti territoriali che hanno un ruolo determinate nel diffondere sul territorio lrsquoinnovazione anche attraverso

la realizzazione di infrastrutture prime fra tutte internet e la banda larga veloce che nelle aree rurali manca o non egrave ben funzionante (20) Questo egrave un servizio essenziale per connettere le aziende tra di loro per fare filiera e per far conosce-re i propri prodotti Infine un elemen-to da considerare nellrsquoapplicazione su larga scala della tecnologia offerta dal digitale egrave lrsquoetagrave degli agricoltori spesso anziani lrsquoaccesso ai finanziamenti per le aziende che vogliono innovarsi (18) o ancora la dimensione della superficie aziendale poicheacute spesso le soluzioni del digitale in agricoltura sono ideate per sistemi agricoli estensivi poco presenti in Italia

In considerazione di quanto descritto lrsquoapplicazione della digitalizzazione in un approccio agroecologico del sistema produttivo primario egrave sicuramente au-spicabile e di supporto alle pratiche che esso promuove Infatti grazie allrsquoimpie-go di prodotti e servizi innovativi legati al digitale e alla tecnologia egrave possibile ad esempio avviare un uso efficiente e quindi ridotto degli input un elemento importante per lrsquoagroecologia grazie ad esempio allrsquoagricoltura di precisio-ne (15) avere maggiore conoscenza del proprio processo produttivo e di trasfor-mazione dare maggior valore al prodot-to locale favorire le filiere la tracciabili-tagrave e la qualitagrave dellrsquoagroalimentari grazie allrsquoapplicazione del blockchain (21) ri-pristinando un collegamento tra gli at-tori della produzione e tra lrsquoagricoltore e il consumatore permettere un moni-toraggio aziendale e territoriale grazie allrsquouso di satelliti o droni e conoscere ad esempio le problematiche del territorio

La transizione verso una agricoltura so-stenibile di basso impatto ambientale che favorisce elementi come la conser-vazione e il ripristino dellrsquoecosistema e del suolo deve al contempo garantire necessariamente cibo sano e di quali-tagrave sufficiente per tutta la popolazione mondiale Per far ciograve e senza andare a ricercare ulteriore terreno coltivabile egrave necessario favorire la produzione delle aree a oggi coltivate e in questo senso le opportunitagrave offerte dallrsquoinnovazione e dal digitale permettono una ottimizza-

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zione della produzione in termini quali-tativi e quantitativi per unitagrave di superfi-cie riducendo lrsquoimpatto che i comparti agricoli hanno sullrsquoambiente e sul terri-torio

Riferimenti bibliografici

1 Una strategia ldquoDal produttore al con-sumatorerdquo per un sistema alimentare equo sano e rispettoso dellrsquoambien-te Comunicazione della commissione al parlamento europeo al consiglio al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni Bruxelles 20052020 COM (2020)381 final

2 Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 Comunicazione della Commis-sione al Parlamento europeo al Consi-glio al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 20052020 COM (2020) 380 final

3 Agroecologia e PAC ndash ldquoUnrsquoanalisi degli strumenti della programmazione post 2022 Documento realizzato nellrsquoambito del Programma Rete Rurale Nazionalerdquo 2014-20Barberi P 2019

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5 EU Pollinators - Environment

6 Il Green Deal europeo Comunicazione della Commissione al Parlamento euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 11122019 COM(2019) 640 final

7 Eco-schemi dalla Commissione alcuni suggerimenti sulle possibili pratiche be-nefiche da sostenere

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to_334_2020pdf

Dossier di Legambiente ldquoStop Pesti-cidi 2020rdquo httpswwwlegambien-teitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

9 ldquoElenco prodotti fitosanitari impiega-bili in agricoltura biologica per la difesa delle colturerdquo FederBio 2018

10 Economia circolare nuovo regola-mento per favorire lrsquouso di concimi or-ganici e ricavati dai rifiuti

11 Organismi alieni e nuovo PAN com-plessi equilibrismi - AgroNotizie - Difesa e diserbo

12 Regolamento (UE) 2018848 del Par-lamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzio-ne biologica e allrsquoetichettatura dei pro-dotti biologici httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R0848

13 Linee guida nazionali di produzione integrata 2018

14 Agricoltura di precisione

15 Regolamento di Esecuzione (UE) 2018 1981 della Commissione - del 13 dicembre 2018 - che rinnova lrsquoappro-vazione delle sostanze attive composti di rame come sostanze candidate alla sostituzione httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R1981ampfrom=EN

16 httpswwwpan-ukorgthe-cocktail effect~text=The20cocktail20ef-fect20is20a20significant20pro-blem20in20the20UKfound20in20fruit20and20vegetables

17 Salgono al 4 i campi gestiti con lrsquoA-gricoltura 40

18 Agricoltura 40 traguardi raggiunti e httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdfhttpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

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sfide future - AgroNotizie - Agrimecca-nica

19 La banda ultra larga nelle aree rurali il divario digitale egrave ancora da superare

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NOTE

70 Definizione di agroecologia secondo Agroecology Europe (2016) ldquocongiuntamente come una scienza una pratica e un movimento Comprende lrsquointero sistema alimentare dal suolo allrsquoorganiz-zazione delle societagrave umane Egrave carica di valori e si basa su principi fondamentali In quanto scien-za dagrave prioritagrave alla ricerca-azione agli approcci partecipativi e olistici ealla transdisciplinarietagrave che comprende diversi sistemi di conoscenza Come pratica si basa sullrsquou-so sostenibile delle risorse rinnovabili locali sulle prioritagrave un saggio utilizzo della biodiversitagrave per fornire servizi ecosistemici e resilienza e soluzioni che forniscono molteplici benefici (ambientali economici e sociali) dal locale al globale Come movimento difende i piccoli produttori e lrsquoagri-coltura familiare gli agricoltori e le comunitagrave rurali la sovranitagrave del cibo le filiere corte e locali la diversitagrave delle sementi e delle razze autoctone il cibo sano e di qualitagrave Lrsquoagroecologia riconosce che il tutto egrave piugrave della somma delle parti e quindi favorisce le interazioni tra gli attori nellrsquoambito di scienza pratica e movimento facilitando la condivisione della conoscenza e lrsquoazionerdquo

71 Lrsquoagricoltura di precisione si puograve inquadrare nellrsquoambito della prima fase di Gliessman relativa allrsquoefficientamento dei fattori produttivi Egrave importante che le tecnologie e gli strumenti (macchine attrezzature) sottesi a questo carattere dellrsquoagricoltura che puograve essere affiancato allrsquoagro-ecolo-gia siano modulati anche in funzione delle aziende di ridotte dimensioni in termini di superficie e che le stesse siano in grado di sostenerne i costi

72 Nella seduta del 28-29 giugno scorso il Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura dei Paesi membri ha accettato lrsquoaccordo provvisorio raggiunto in seno al Trilogo del 26 giugno Le principali decisio-ni prese riguardano la fissazione al 25 della quota dei pagamenti diretti da destinare al finan-ziamento degli eco-schemi la destinazione di almeno il 35 delle risorse finanziarie previste per il secondo pilastro ad azioni per lrsquoambiente e il clima le aree di interesse ecologico previste nella misura del 4 e solo con riguardo ai seminativi lrsquointroduzione della condizionalitagrave sociale

73 I Piani strategici nazionali dovranno essere presentati alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2021

74 Si riporta una sintesi del rapporto Agro-ecologia e PAC Unrsquoanalisi degli strumenti della pro-grammazione post 2022 elaborato nellrsquoambito delle attivitagrave della Rete Rurale Nazionale 2014-2020

75 Lrsquoillustrazione delle misure e degli strumenti della PAC che favoriscono la transizione agro-eco-logica egrave tratta da Vanni e Viganograve (2021)

76 Alcuni esempi di pratiche agro-ecologiche sono fertilizzazione organica allelopatia e diversitagrave delle colture pascolo estensivo su prati temporanei o permanenti lavorazioni del terreno minime o nulle infrastrutture ecologiche tutela fauna e microfauna del suolo inerbimenti colture intercalari agro-forestazione foraggere permanenti rotazioni complesse

77 Dati dal ldquoPiano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio ndash 2021rdquo pubblicato da CONAI

78 cfr Sergio Vellante Riadeguamenti produttivi e distributivi dei beni di primaria necessitagrave alle funzioni Engeliane di spesa Dispensa della video-lezione ndeg 5 del corso in Economia Applicata alla Gestione Ambientale tenuto co Universitagrave Mercatorum

79 Dati tratti dal ldquoReport CONAI 2020rdquo

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1 Il contesto

La pandemia ha dimostrato come la sostenibilitagrave nella catena di approvvi-gionamento sia una sfida chiave per le economie e le societagrave del futuro Sem-pre piugrave saragrave importante approcciare il tema avendo uno sguardo sulla creazio-ne di impatti positivi e al cambiamento che necessariamente dovragrave essere mes-so in atto la sostenibilitagrave della catena di approvvigionamento riguarda lrsquoambien-te e il clima noncheacute il rispetto per diritti umani il lavoro dignitoso e la promozio-ne dei mezzi di sussistenza delle perso-ne e delle comunitagrave

In questo contesto come annunciato dal Green Deal europeo e dal Recovery Plan egrave importante che la sostenibilitagrave sia ulteriormente integrata allrsquointerno della governance aziendale Una gover-nance sostenibile incoraggia le impre-se ad abbracciare una visione di lungo termine e a considerare lrsquoimpatto am-bientale sociale umano ed economico nelle loro decisioni aziendali

Il Green Deal europeo stabilisce che la sostenibilitagrave dovrebbe essere integrata in modo piugrave sistematico nella gover-nance societaria molte imprese si con-centrano ancora troppo sui risultati fi-nanziari a breve termine a scapito dello sviluppo a lungo termine e degli aspetti connessi alla sostenibilitagrave Per dare se-guito a quanto enunciato nel Green Deal europeo la Commissione ha annunciato per il 2021 unrsquoiniziativa per una gover-nance societaria sostenibile che egrave stata inserita tra gli obiettivi del Piano drsquoazio-ne dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare della strategia sulla biodiver-sitagrave e della strategia ldquoDal produttore al consumatorerdquo

Anche la recente comunicazione ldquoIl momento dellrsquoEuropa riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazionerdquo - Piano di ripresa adotta-to nel maggio 2020 - conferma lrsquointen-zione della Commissione di presentare unrsquoiniziativa di questo tipo per garantire che gli interessi ambientali e sociali sia-no pienamente integrati nelle strategie aziendali

Nonostante la forte attenzione a livello europeo sono ancora poche le imprese di grandi dimensioni che applicano una due diligence che tenga conto di tutti gli impatti ambientali e in materia di di-ritti umani in grado di affrontare gli im-patti negativi per la sostenibilitagrave causati dalle attivitagrave dellrsquoimpresa e della sua ca-tena del valore

Ma che cosrsquoegrave la due diligence e come le imprese possono approcciarla in ma-niera strategica per una maggiore inte-grazione della sostenibilitagrave lungo tutta la catena del valore

Per due diligence si intende lrsquoobbli-go giuridico per le imprese di istitu-ire e attuare processi adeguati al fine di prevenire mitigare e tenere conto dei diritti umani (compresi i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro) dellrsquoimpatto in termini sanitario e am-bientale per quanto riguarda le attivi-tagrave sia dellrsquoimpresa stessa che della sua catena di approvvigionamento Inoltre la due diligence egrave intrinsecamente ba-sata sul rischio proporzionata e speci-fica rispetto al contesto In questo sen-so la portata delle azioni di esecuzione dovrebbe dipendere dai rischi di effetti negativi che la societagrave sta possibilmente causando a cui sta contribuendo o che dovrebbe prevedere

APPROFONDIMENTO 2 La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore inte-

grazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

A cura di Impronta Etica

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La ldquocatena di approvvigionamentordquo egrave definita in senso lato come lrsquoinsieme del-le ldquorelazioni commercialirdquo di unrsquoimpre-sa e comprende le controllate i fornitori e i subappaltatori

Lrsquoadozione di pratiche sostenibili lungo la catena di fornitura impatta su diversi processi primari della catena del valo-re comportando un cambiamento nel modo di operare allrsquointerno delle azien-de sul lato acquisti (si pensi allrsquoaudit dei fornitori o alla selezione delle materie prime) e sul lato logistico (efficienta-mento energetico nei magazzini ridu-zione degli impatti dei mezzi su strada) fino ovviamente alla catena del valore nel suo complesso dove la corresponsa-bilitagrave degli attori allrsquoimpatto ambientale e sociale egrave sempre maggiore

2 La due diligence come suppor-to allrsquointegrazione della sostenibi-litagrave nei modelli di business

Il contesto in cui si trovano a operare le imprese ha subito negli ultimi anni cambiamenti profondi che caratteriz-zeranno di certo anche il prossimo futu-ro Egrave possibile identificare alcuni aspetti che piugrave di altri hanno influenzato e in-fluenzeranno le imprese il loro stare sul mercato e il loro approccio alla catena di fornitura come ad esempio la globaliz-zazione - che ha determinato modifiche nei modelli produttivi - e la maggiore attenzione del consumatore e della fi-nanza rispetto a prodotti e processi di produzione sostenibili

La responsabilitagrave sociale e la sostenibi-litagrave negli anni hanno assunto pertanto allrsquointerno delle imprese sempre mag-giore valore quale leva strategica per la competitivitagrave lrsquoapproccio filantro-pico ha ceduto il passo a un approccio strutturato in cui la sostenibilitagrave si inte-gra nella strategia aziendale e permea trasversalmente tutti i processi azien-dali compresi quelli relativi alla catena di fornitura Ciograve ha portato le imprese a ripensare la centralitagrave e lrsquoimportanza di sviluppare approcci e strumenti capaci

di dare valore strategico alle leve della sostenibilitagrave utilizzabili nelle relazioni e nelle attivitagrave che si realizzano allrsquointerno della catena di fornitura dellrsquoimpresa

Egrave possibile identificare molteplici fat-tori che possono spingere le imprese a dotarsi di un modello organizzativo e gestionale della catena di fornitura che tenga in considerazione le relative impli-cazioni sociali e ambientali e sia funzio-nale alla loro mitigazione

a) dal punto di vista economico lrsquoimpre-sa puograve essere spinta verso una maggio-re sostenibilitagrave dalla volontagrave di efficien-tare la sua catena di fornitura sempre piugrave lunga e disaggregata o dalle pres-sioni degli stakeholder (gli investitori in primis) per una piugrave accurata valutazione dei rischi ambientali e sociali lungo tut-to il ciclo di produzione

b) a livello ambientale un peso impor-tante egrave assunto dallrsquoinasprimento delle normative e dalla consapevolezza della limitatezza di risorse ma anche ndash a livel-lo piugrave commerciale ndash dalle opportunitagrave per lrsquoimpresa di rivolgersi a un merca-to attento alla sostenibilitagrave ambientale che pone attenzione anche alla catena di fornitura

c) sul fronte sociale a spingere le impre-se sicuramente crsquoegrave la volontagrave di mitigare i possibili effetti negativi su reputazione e vendite di scandali che coinvolgono i lavoratori lungo la catena di fornitura noncheacute lrsquoopportunitagrave di costruire rap-porti piugrave trasparenti e stabili nel tempo

Gli investimenti nella catena di fornitu-ra sono perlopiugrave orientati a sperimenta-re e sviluppare processi di innovazione o ad aumentare processi di controllo (a garanzia e tutela della sicurezza del-le relazioni e delle procedure) Questi investimenti rendono lrsquoimpresa meno soggetta a rischi e possono quindi pro-durre impatti positivi sulla capacitagrave dellrsquoimpresa stessa di creare valore per seacute e per il territorio in cui opera

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Riferimenti bibliografici

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bull Integrata connessa e sicura La gestione sostenibile della catena di fornitura tra rischi e opportunitagrave Impronta Etica httpswwwimprontaeticaorgsave-the-date-25-settembre-expo-milano-integrata-connessa-e-sicura-la-gestione-sostenibile-della-catena-di-fornitura-tra-rischi-e-opportunita

3 Percheacute egrave necessaria una due di-ligence sui diritti umani e ambien-tali

A cura di Equogarantito e Fairtrade Italia

Secondo le stime dellrsquoOrganizzazione In-ternazionale del Lavoro (ILO) nel mondo 152 milioni di bambini sono impegnati in pratiche di lavoro minorile o riconduci-bili allo sfruttamento del lavoro infantile 72 milioni in Africa 62 milioni in Asia il resto in America Latina Il 70 di questi minori lavora in agricoltura La proble-matica copre un ampio spettro di casi-stiche che vanno dalla collaborazione al lavoro agricolo familiare che comun-que impedisce la frequentazione della scuola e i momenti dedicati al gioco che fanno parte del normale sviluppo allrsquoim-piego nei campi in lavori pericolosi che implicano lrsquoutilizzo di sostanze dannose per la salute o lrsquouso di attrezzature che li mettono in situazioni di pericolo a vere e proprie forme di riduzione in schiavi-tugrave e di deportazione dove i minori sono letteralmente venduti o rapiti dalle fa-miglie e tenuti in ostaggio Lrsquointensivo sfruttamento dei bambini egrave principal-mente causato dallrsquoimpoverimento della catena del valore dove le stesse fami-

glie pur coltivando materie prime mol-to richieste dal mercato non riescono a guadagnare abbastanza per provvedere alle loro necessitagrave e di conseguenza a garantire istruzione e diritto ad una cre-scita armoniosa ai propri figli

Una catena di disvalore che si ripercuo-te anche sugli altri anelli deboli come le donne che in molti Paesi in via di svi-luppo non possono accedere a unrsquoistru-zione adeguata non hanno diritto alla proprietagrave della terra e quindi a godere dei frutti del loro lavoro

Sono questi solo alcuni dei fenomeni che si verificano allrsquointerno delle catene di fornitura globali in cui a pagare sono i piugrave deboli

Stiamo parlando di alcune delle ma-terie prime e dei prodotti trasformati piugrave commercializzati al mondo come il cacao che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom causato dalle richieste delle aziende di produzione portando Paesi come Ghana e Costa DrsquoAvorio a sostenere il 60 della produ-zione mondiale senza perograve riceverne in cambio sostanziali benefici economici Basti pensare al tentativo dei governi dei due Paesi di stabilire un prezzo piugrave alto di acquisto nel 2020 salvo poi do-ver fare marcia indietro di fronte al rifiu-to delle aziende di acquistare a condi-zioni piugrave giuste per i produttori agricoli

4 Il ruolo delle aziende

Rispetto a queste problematiche egrave im-plicito che il ruolo delle aziende diven-ta cruciale la disponibilitagrave a pagare un prezzo piugrave alto per la materia prima ac-quistata e a impegnarsi in un percorso di rispetto dei diritti umani e ambientali nella catena di fornitura sono passaggi fondamentali per garantire la sopravvi-venza dei produttori agricoli dei lavora-tori e delle loro famiglie E per prevenire le violazioni Ma una legge obbligatoria verso cui si sta andando rischia di di-ventare solo una lista di regole da spun-tare se non coinvolge i diretti interessati

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Per trovare un punto di riferimento ri-spetto allrsquoapproccio da tenere quando si pensa alle leggi attuative di una due diligence sui diritti umani e ambientali dobbiamo andare ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani che si appellano invece in modo trasfor-mativo alle aziende affincheacute costruisca-no la loro comprensione sui problemi dei diritti umani nelle loro attivitagrave e collabo-rino con chi detiene i diritti i sindacati e altri stakeholder per affrontare quei problemi Le Linee guida dellrsquoOrganizza-zione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) sulla due diligence inoltre enfatizzano il fatto che questi attori sono da consultare e coinvolgere in ogni passaggio del processo di due diligence Un regolamento vincolante manterragrave questo nucleo trasformativo La ricerca di chiarezza dal punto di vista legale ridurragrave la due diligence a una lista di passaggi che tutte le aziende non do-vranno fare altro che spuntare

Il rischio ulteriore egrave rappresentato dai costi chi pagheragrave per il rispetto dei di-ritti umani e ambientali nelle filiere Gli stessi agricoltori che non hanno nem-meno le risorse per vivere e per pianifi-care le loro attivitagrave produttive

Lrsquoapporto delle organizzazioni della so-cietagrave civile impegnate in progetti di co-operazione e Commercio Equo e Solida-le rivolti proprio ai portatori dei diritti in diversi Paesi del mondo

Gli strumenti giagrave attivi come le certifi-cazioni volontarie e le certificazioni di qualitagrave impegnate nel monitoraggio dei diritti umani nelle filiere

Lrsquoinclusione del mondo delle aziende stesse in modo che lrsquoapplicazione del-

la due diligence non si traduca soltanto in una lista di regole da rispettare e so-prattutto i costi dellrsquoadeguamento non ricadano sul primo anello della catena gli stessi produttori Il coinvolgimento delle aziende deve per forza passare at-traverso un processo di analisi dei costi con lrsquoobiettivo di creare dei parametri di riferimento per la determinazione del prezzo da riconoscere ai beni su cui si fonda il loro business

Riferimenti bibliografici

bull httpswwwiloorgromeapprofondimen-tiWCMS_578887lang--itindexhtm~tex-t=Secondo20le20ultime20stime20delle20il20loro20sviluppo20morale

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bull httpsmneguidelinesoecdorgGuida-dell-ocse-sul-dovere-di-diligen-za-per-la-condotta-d-impresa-responsabilepdf

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bull httpswwwfocsivitleuropa-verso-u-na-due-diligence-obbligatoria-per-le-impre-se-su-diritti-umani-e-ambiente

5 Una legge attuativa in Italia

Egrave indispensabile che lrsquoattuazione in Italia di una due diligence sui diritti umani e ambien-tali tenga conto di questo differente approc-cio valorizzando

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6 Land grabbing e disuguaglian-ze nelle relazioni tra diritti umani e difesa della natura

A cura di Italia Nostra

Scenario

Il land grabbing egrave un fenomeno globaliz-zato drsquoappropriazione di terre fertili de-stinate allrsquoagricoltura di sussistenza nei PVS da parte di poteri economici e fi-nanziari (multinazionali banche drsquoaffari cartelli o trust tra imprese) sostenuti in larga misura dal FMI (Fondo monetario internazionale) e dalla BM (Banca Mon-diale) Un fenomeno che sta esproprian-do popolazioni - giagrave ridotte in povertagrave e con un indice di sviluppo umano (ISU) decrescente - di risorse vitali minando la loro residua autosufficienza e sicurez-za alimentare e distruggendo lrsquoimplicita sostenibilitagrave di un modo di produrre an-cora in equilibrio con la natura Ciograve nei fatti sta dando origine da un lato a uno scardinamento di realtagrave umane e sociali che contribuisce ad acuire le disugua-glianze tra i Popoli del Pianeta e dallrsquoal-tro a nuove e insostenibili alterazioni del rapporto uomo natura che intensi-fica ulteriormente la crisi ambientale in atto Una situazione che aggravata da conflitti etnici e guerre origina proces-si migratori senza ritorno dei ldquodannati della terrardquo di oggi che vanno a formare un internazionale nuovo ldquoesercito indu-striale di riservardquo da sfruttare insieme alla natura nei processi produttivi della globalizzazione per grande parte inso-stenibile

Cause

Lrsquoappropriazione di terra da parte di po-chi da trasformare in capitale fondiariofinanziario egrave insita nel modo di produ-zione capitalistico ma assume connota-zioni diverse nel corso della storia e si accentua durante le crisi economiche Nellrsquoultima crisi di natura finanziaria ve-rificatasi agli inizi del XXI secolo il land grabbing ha disegnato una nuova geo-grafia a scala mondiale acuendo le di-sparitagrave economiche e le disuguaglianze

umane e sociali tra i paesi che depreda-no (ipocritamente chiamati investitor) e quelli che sono depredati (riconosciuti come paesi target) Un ridisegno che espone lrsquointegrazione della prevalente direttrice colonialista nord-sud con quel-le di nuova generazione sud-sud (Emira-ti Arabi verso Africa Europa sud verso i Balcani) nord-nord (Europa del nord verso ex paesi del blocco sovietico) e sud-nord (Cina verso Europa orientale)

In un simile quadro si va affermando il neo-latifondismo della globalizzazione in cui la terra o meglio il suolo non egrave piugrave considerata un bene rifugio da preserva-re per il futuro ma viceversa una risorsa da sfruttare degradandola ecologica-mente nel piugrave breve tempo possibile Terre quindi concentrate in estensioni latifondistiche per incrementare - dopo la cancellazione dei diritti umani a co-minciare da quello piugrave importante della sovranitagrave alimentare e di ogni forma di rispetto ambientale - la produzione del-le derrate (commodities) alimentari no food e di prodotti agricoli convenziona-li Input questi ultimi che permettono di realizzare nei cosiddetti paesi svi-luppati unrsquoofferta finale per un consu-mo di massa stratificato socialmente e prescindente dalla qualitagrave ecologica dei beni venduti e dal reale fabbisogno di benessere dei consumatori Unrsquoofferta tra lrsquoaltro adatta a perpetrare le disu-guaglianze sociali e territoriali connesse alle disparitagrave di reddito che nelle peri-ferie povere urbane permettono solo lrsquoacquisto di alimenti di scarsa qualitagrave nutrizionale che racchiusi in contenitori a biodegradabilitagrave quasi nulla generano insalubritagrave per la crescita dellrsquoobesitagrave giovanile e insostenibilitagrave per la compo-sizione dei rifiuti generati

Dinamiche

Da quanto sin qui detto le dinamiche di una globalizzazione di stampo neo-libe-rista hanno pienamente incluso il feno-meno del land grabbing funzionalizzan-dolo agli interessi predatori dei poteri economici e finanziari Interessi che si concretizzano con lrsquoestensivazione pro-duttiva di grandi allevamenti special-

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mente bovini e di superfici riservate a derrate alimentari e industriali cambian-do la destinazione di uso di vaste esten-sioni forestali

Accanto a ciograve si manifesta la delocaliz-zazione in questi paesi ndash Brasile e Ame-rica Latina - drsquoimpianti industriali molto inquinanti che sono resi produttivi dal lavoro delle popolazioni locali pagate con salari di fame private delle loro ri-sorse vitali ed espulse dai territori di ap-partenenza

Fanno poi da cemento a questo ldquoinvi-luppordquo rurale-urbano le attivitagrave turisti-che che sfruttando la bellezza origina-ria dei luoghi sono ldquoartificializzaterdquo a un modello unico ndash non raramente eti-chettato come sostenibile dal marketing - replicabile ovunque e distante dallrsquouso delle risorse culturali alimentari e natu-rali dei luoghi Risorse oramai divenute forze antagoniste a unrsquoeventuale quanto improbabile governance per la sosteni-bilitagrave come evidenziano gli scempi am-bientali (innanzitutto eco-mostri) realiz-zati in quasi tutte le localitagrave turistiche di maggiore richiamo dei PVS e non solo Egrave questo il miracolo ldquodellrsquoEconomia Cir-colarerdquo di massacro umano senza morti e soprattutto senza diritti e di una de-vastazione ambientale senza precedenti nellrsquoera dellrsquoAntropocene

Data la suddivisione di ruolo e di lavoro vigente in questi Paesi a essere mag-giormente colpite da queste dinamiche sono le donne impegnate nel settore primario a salvaguardare la loro unica fonte di sostentamento e di garanzia per cibi sicuri di origine locale La dichiara-zione di laquoNyeacuteleacuteniraquo dedicata alla con-tadina malese che ldquoha coltivato le sue terre e nutrito la sua gente con grande coraggiordquo ci ricorda quanto sia impor-tante annullare le differenze di genere nel conflitto per il superamento delle di-suguaglianze sociali nel ripristino di una resilienza ambientalmente compatibile

Proposta la ldquodue diligencerdquo nelle poli-tiche sociali e ambientali

Italia Nostra nel panorama associazioni-stico nazionale ed europeo laquopersegue lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione sociale culturale ed eco-logica del patrimonio storico artistico e naturaleraquo Una missione che per essere compiuta fa propria una concezione di sostenibilitagrave ambientale - ovvero la rein-tegrazione nella sfera terrestre delle ri-sorse naturali prelevante per la vita del-le donne e degli uomini a garanzia del futuro ndash che nasca da un equilibrio tra evoluzione storico-culturale e socio-e-conomica dellrsquoumanitagrave e quella ecolo-gico-ambientale del Pianeta Unrsquoidea questrsquoultima che egrave possibile perseguire favorendo una cultura delle eguaglianze sociali da praticare nella produzione e nel consumo responsabili al fine di elimi-nare le disparitagrave che affliggono la Terra

In questo quadro la lotta al land grab-bing che difficilmente puograve prendere corpo al di fuori del conflitto sociale e politico trova dei validi punti di riferi-mento internazionali nella Dichiarazione di Tirana del 2011 in cui si condannano le disparitagrave connesse a questo feno-meno nella risoluzione (20162141) del Parlamento europeo che evidenzia alla luce degli studi di settore (in particolare Extent of Farmland Grabbing in the EU di Kay 2015) la tendenza di un sistema agricolo europeo a non realizzare unrsquoa-gricoltura sostenibile e multifunzionale Due atti questi appena richiamati che rafforzano unrsquoeventuale azione politica ldquomultilivellordquo imperniata sul tema della due diligence inteso come salvaguardia dei diritti umani e degli equilibri ambien-tali

Si tratta di riflettere per organizzare un blocco sociale alternativo e internazio-nale dei nuovi dannati della terra che unisca le lotte contro il land grabbing degli agricoltori espropriati delle loro terre nei PVS con quelle di coloro che sono migrati in occidente e come brac-cianti sottoposti a nuove e sempre piugrave aberranti forme di sfruttamento Una ri-flessione che inoltre va estesa alla forza

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per il riscatto dalle miserevoli condizioni di vita e dal degrado ambientale di que-ste generazioni che nei fatti rappresen-tano i nuovi ldquoportatori di sostenibilitagraverdquo E in questrsquoambito pensare ad adeguate politiche del lavoro diviene esiziale per realizzare il Goal 12 Il quale giagrave egrave stato oggetto di commento sui temi e le po-litiche proposte e a esso si rimanda per ulteriori approfondimenti

7 La finanza sostenibile e il rispet-to dei diritti umani

A cura del Forum per la Finanza Soste-nibile

La finanza sostenibile mira a creare va-lore per lrsquoinvestitore e per la societagrave nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lun-go periodo che nella valutazione di imprese e istituzioni integra lrsquoanalisi fi-nanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (o ESG dallrsquoinglese Environmental Social and Governance)

Nello specifico gli investimenti sosteni-bili e responsabili (o SRI dallrsquoinglese Su-stainable and Responsible Investment) possono assumere un ruolo cruciale nel garantire il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di fornitura con-tribuendo a cambiare lo status quo alla base del perpetrarsi delle disuguaglian-ze economiche e sociali

Il contesto di intervento vede spesso una contrapposizione tra un centro ca-pace di attrarre diverse forme di capita-le (finanziario economico umano) e le periferie spesso impoverite per quanto concerne le opportunitagrave di sviluppo ed esposte a rischi di natura economica (povertagrave relativa e assoluta) sanitaria (difficoltagrave di accesso ai servizi) sociale (isolamento e conflittualitagrave) ambienta-le (inquinamento e degrado) In questi contesti le problematiche legate a va-riabili ESG hanno un impatto ancora piugrave accentuato Gli investitori SRI ndash interes-sati non solo a ottenere rendimenti in linea o superiori a quelli di mercato ma anche agli effetti ambientali e sociali

selezionare gli investimenti in base al rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro (Convenzioni internazionali)

escludere gli emittenti associati a prati-che controverse o che non soddisfano criteri ritenuti minimi (esclusioni) Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornogra-fia il tabacco i test su animali

promuovere il dialogo con le aziende investite su questioni di sostenibilitagrave ed esercitare eventualmente i diritti di voto connessi alla partecipazione al ca-pitale azionario (engagement) Si tratta di un processo di lungo periodo finaliz-zato a influenzare positivamente i com-portamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

privilegiare le societagrave che si distinguono per buone pratiche di sostenibilitagrave am-bientale sociale e di governance (best in class)

Il tema della protezione dei diritti dei lavoratori ha attratto un interesse cre-scente da parte di numerosi investitori responsabili specie nella fase di emer-genza sanitaria Per esempio una coa-

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delle proprie politiche e strategie drsquoinvesti-mento ndash possono quindi concorrere a ri-durre questi divari e generare uno sviluppo sostenibile finanziando societagrave iniziative e programmi incentrati sui temi ESG o pro-muovendo cambiamenti positivi nella ge-stione delle attivitagrave aziendali

Le strategie di finanza sostenibile e i suoi strumenti rappresentano unrsquoopportunitagrave di intervento capace di portare a risultati significativi in termini di impatto di medio e lungo periodo garantendo il rispetto di determinati standard ambientali sociali e di governance da parte degli emittenti Le strategie di investimento sostenibile posso-no portare a

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lizione di oltre 100 investitori con piugrave di 4000 miliardi di dollari in gestione ha pubblicato una lettera in cui invita i go-verni a introdurre misure adeguate per verificare il rispetto dei diritti umani nei contesti lavorativi Attraverso approcci di investimento sostenibile e responsa-bile come lrsquoengagement gli operatori finanziari possono avviare dialoghi con le aziende investite per richiedere in-formazioni sulla gestione di determinati temi sociali e per incoraggiare lrsquoadozio-ne di pratiche piugrave virtuose nel caso cui rilevino inadempienze o violazioni

Per quanto riguarda gli strumenti finan-ziari si segnalano i fondi e gli investimen-ti diretti ldquoa impattordquo il private equity e il private debt i titoli di stato e gli investi-menti pubblici green i prodotti Pay-by-Result i partenariati pubblico-privato Ciascuno di questi con le sue peculiari-tagrave rappresenta unrsquoalternativa credibile e percorribile nella lotta alle disugua-glianze e nella tutela dei diritti umani basate su uno sviluppo sostenibile In particolare i paesi sviluppati non sono esenti dalle problematiche che storica-mente caratterizzano i paesi emergen-ti e in via di sviluppo basti pensare al divario esistente tra Nord e Sud Italia tra aree interne e aree ad alto indice di sviluppo tra centro e periferie urbane che sottolinea la necessitagrave di politiche territoriali attente alle disuguaglianze e ispirate ai criteri di sostenibilitagrave

Proprio la finanza sostenibile si candida quindi come uno strumento fondamen-tale per la riduzione di questo divario supportando la transizione verso un nuovo paradigma di sviluppo sostenibi-le sia a livello europeo sia a livello na-zionale capace di integrare appieno la sostenibilitagrave nei suoi processi ed essere motore di cambiamento

Parlando di disuguaglianze in ambito finanziario ed economico un ultimo ac-cenno deve essere fatto alle differen-ze di genere Senza soffermarci qui sul tema ampiamente noto del gender pay gap dobbiamo comunque considerare il fatto che la gestione autonoma e con-sapevole delle risorse finanziarie egrave una

leva fondamentale per la riduzione del-le disuguaglianze A livello mondiale la percentuale di accesso allo strumento di base per la gestione del denaro ossia il conto corrente egrave ancora oggi piugrave bassa tra le donne rispetto agli uomini In Ita-lia siamo al 457 contro il 543 (fonte Osservatorio ABI-Ipsos 2008-2020) Va pertanto agevolato un processo cultura-le di consapevolezza ed empowerment che dia modo alle donne di esprimere tutte le loro potenzialitagrave anche in ambi-to economico e finanziario Ove ciograve giagrave avviene si evince una maggiore propen-sione a scelte sostenibili le donne da un lato prediligono scelte di investimento che coprono il bisogno di sicurezza e prudenza e dallrsquoaltro sono maggiormen-te influenzate da fattori ambientali so-ciali e di governance (ESG) rispetto a quanto succede per gli uomini piugrave atten-ti primariamente agli aspetti finanziari

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

8 La due diligence e il ruolo dei consumatori

A cura di Adoc Nazionale

Lrsquoobiettivo egrave quello di rafforzare la do-manda e il ruolo del consumatore che deve diventare protagonista attivo e con le sue scelte individuali puograve condi-zionare il mercato e obbligare le azien-de fornitrici di beni e servizi ad adottare modelli sostenibili

Dobbiamo puntare a una sostenibilitagrave integrale articolata e declinata in tre aspetti

Ambientale il ritmo di sfruttamento delle risorse e di emissioni inquinan-ti devono essere tali da poter essere mantenuti costanti a tempo indeter-minato

Sociale raggiungere il principio di equitagrave lottare contro la povertagrave quindi in senso piugrave ampio contra-

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In prospettiva dobbiamo puntare ad avere un mercato e unrsquoeconomia piugrave democratica e partecipata rispettosa dellrsquoequilibrio fra domanda e offerta Un mercato piugrave efficiente e concorrenziale premieragrave le aziende che si comportano correttamente

Egrave fondamentale che il consumatore sia reso maggiormente consapevole del-le proprie azioni e delle proprie scelte Egrave fondamentale favorire e contribuire a un innalzamento del livello di cultura socio-economica nel consumatore oc-corre stimolare la cittadinanza a effet-tuare consumi responsabili critici etici basati sulle proprie esigenze reali inclu-se quelle valoriali Occorre avviare una profonda rivoluzione culturale che pro-muova lrsquoempowerment dei consuma-tori Il consumatore deve diventare un consumaker soggetto attivo in grado di modificare lrsquooutput che gli viene offer-to Un consumaker non egrave solamente un titolare di diritti e interessi che puograve far valere nelle sedi opportune ma egrave colui che partecipa direttamente al processo di produzione e distribuzione del beneservizio non solo influenzando le politi-che e le strategie di mercato ma delimi-tando le scelte di output del beneser-vizio prima che questo venga immesso nel mercato Non piugrave vittima di un mar-keting spietato il consumatore diventa colui che crea valore e cambiamento so-ciale ed economico

Il nuovo modello di consumo egrave necessa-

riamente correlato a un nuovo modello di sviluppo economico dove la trasfor-mazione dellrsquoeconomia avviene dal bas-so dove tanti comportamenti individuali possono condizionare il comportamen-to delle aziende

Il modello consumista che vede il consu-matore passivo deve trasformarsi in un modello centrato sul consumatore atti-vo che ragiona che valuta le sue scelte che sa scegliere con consapevolezza e che usa i tre aspetti della sostenibilitagrave sopra descritti come parametri di giudi-zio

Saragrave opportuno penalizzare le aziende che non rispettano i criteri della sosteni-bilitagrave che non rispettano lrsquoambiente che non hanno con esso unrsquointerazione re-sponsabile cioegrave tale da mantenere una qualitagrave ambientale alta a lungo termine Riorientando gli interessi individuali di consumatori e imprese si consegue lrsquoo-biettivo di costruire un mercato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore sia lrsquoimpresa si fanno carico di obiettivi collettivi sia il consumatore sia lrsquoimpresa potranno quindi esercitare nel mercato le proprie responsabilitagrave per la sosteni-bilitagrave in modo libero e non condizionato

In questa rivoluzione del ruolo del con-sumatore si deve anche tenere conto del fatto che parlando di scelte di consumo le donne sono delle vere e proprie opi-nion leader I volumi dei consumi gestiti dalle donne a livello mondiale oggi sono pari a 20 mila miliardi di dollari e si sti-ma che arriveranno a 28 mila miliardi tra cinque anni Le donne guidano i consu-mi attraverso una combinazione della propria capacitagrave di acquisto e del potere drsquoinfluenza sugli acquisti altrui che deve essere considerato un vero e proprio ef-fetto moltiplicatore (anche in virtugrave del loro ruolo di caregivers)

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

emsp

stare il divario sociale e agire per la realizzazione di condizioni di di-gnitagrave per la vita di ogni essere uma-no Occorre che ci sia il rispetto dei contratti di lavoro e della dignitagrave del lavoratore

Consumeristica attraverso una vir-tuosa interazione tra consumatore e impresa nellrsquoassunzione delle re-sponsabilitagrave verso un mercato soste-nibile Le aziende devono adottare condizioni contrattuali trasparenti chiare rispettose dei clienti Devo-no quindi eliminare dai contratti le clausole vessatorie

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NOTE

80 Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

81 Investor Alliance for Human Rights ldquoInvestors with US$5 trillion call on governments to institu-te mandatory human rights due diligence measures for companiesrdquo httpsbitly2Vwuj7R

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Il tessile occupa milioni di lavoratori e rappresenta una delle piugrave grandi indu-strie del nostro pianeta Egrave un settore a elevato impatto negativo sia sulla di-mensione ambientale dello sviluppo so-stenibile che su quella sociale in quanto inquina acqua e suolo emette gas cli-malteranti consuma lrsquoacqua in misura eccessiva e produce pessimi ambienti di lavoro cattive condizioni di lavoro e basse retribuzioni Attualmente il 60 delle fibre tessili sono sintetiche (in par-ticolare poliestere derivato dal petrolio) e ogni cittadino europeo adopera allrsquoan-no 26 kg di tessili i cui prezzi sono in progressiva diminuzione e provocano un aumento dei consumi riducendo la durata dellrsquoabbigliamento ciascun capo egrave usato di meno rispetto al passato (moda veloce) Il tessile nella gradua-toria dei consumi UE egrave al quarto posto per lrsquouso di materie prime e acqua (pre-ceduto da alimentare edilizia abitativa e trasporti) al secondo per uso del suolo e al quinto per le emissioni di gas ser-ra Occorre notare che la maggior par-te della produzione (circa il 60) e di conseguenza degli impatti hanno luogo negli altri continenti

La riduzione degli impatti ambientali e climatici conservando lo sviluppo so-ciale e la crescita economica esige un cambiamento verso lrsquoeconomia circola-re Nel 2020 lrsquoUnione Europea ha messo i prodotti tessili al centro della comuni-cazione ldquoUn nuovo piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare Per unrsquoEuropa piugrave pulita e piugrave competitivardquo in cui sottoli-nea che ldquoSi stima che meno dellrsquo1 di tutti i prodotti tessili nel mondo siano riciclati in nuovi prodottirdquo Per invertire la situazione la strategia punta a favori-re attraverso lrsquoinnovazione ldquoil mercato dellrsquoUE dei prodotti tessili sostenibili e circolari compreso il mercato per il riu-

tilizzo dei tessili lottando contro la fast fashion (moda veloce) e promuovendo nuovi modelli commercialirdquo

Le normative europee e i modelli di bu-siness circolari possono operare una trasformazione in senso sostenibile dellrsquointero sistema tessile Tutto questo sollecita lrsquoattivazione di modelli circo-lari di business sorretti da normative e politiche pubbliche in tema di progetta-zione ecocompatibile (utilizzo di mate-rie prime secondarie e limitazione della presenza di sostanze chimiche pericolo-se) responsabilitagrave estesa del produtto-re appalti pubblici verdi etichettatura (Ecolabel UE) e standard e in relazione a tutta la catena del valore (materiali progettazione produzione distribuzio-ne vendita uso riparazione riutilizzo raccolta e riciclaggio) ad esempio il de-sign tessile circolare la condivisione il riciclaggio e il riutilizzo dei tessuti Sono necessari cospicui investimenti sia in ri-cerca per riciclare le fibre sintetiche e in tecnologia per migliorare la separazio-ne delle fibre che nelle infrastrutture di raccolta selezione e riciclo per facilitare la creazione di una rete interrelata per dare nuovo valore ai rifiuti tessili

Lrsquoeducazione e il cambiamento cultu-rale dellrsquointera societagrave rappresentano la chiave per passare a tessuti circolari e sostenibili e a un sistema nel quale fi-bre tessuti e abiti sono utilizzati il piugrave possibile e non finiscono mai nei rifiuti rientrando successivamente allrsquouso nel ciclo economico

Venendo al nostro Paese la Direttiva 8512018 prevede che per i tessili gli Sta-ti membri istituiscono la raccolta diffe-renziata entro il 1deg gennaio 2025 LrsquoItalia con il DLgs n 1162020 nel recepire le

APPROFONDIMENTO 3Il settore tessile

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disposizioni della Direttiva ha antici-pato il termine al 1deg gennaio 2022 Saragrave inoltre necessario emanare una norma-tiva in materia di End of Waste e per la costituzione di sistemi di responsabilitagrave estesa del produttore

Si segnala lrsquoottima iniziativa rappresen-tata dal Patto per il tessile tra Regione Toscana Comune di Prato Alia Servizi Ambientali spa e il Distretto del Tessi-le siglato nel gennaio 2020 per offrire una possibile soluzione allo smaltimento degli scarti tessili Il Patto prevede poli-tiche e azioni per sostenere la crescita dellrsquoeconomia circolare nel distretto e la realizzazione di presupposti e condizio-ni che permettano di raccogliere i rifiuti speciali a rete attraverso una piattafor-ma appositamente destinata ai cascami tessili La Regione ha inoltre approvato prime linee guida per lrsquoapplicazione del regime di sottoprodotto nellrsquoindustria tessile

Infine si segnala che lrsquoUnione europea a gennaio 2021 ha pubblicato la ldquoRoad-map per la definizione della strategia eu-ropea per i prodotti tessilirdquo in modo da poter emanare la Comunicazione entro la fine del 2021 Lrsquoobiettivo dellrsquoiniziativa egrave realizzare una cornice che consenta di creare le condizioni per lo sviluppo di un nuovo settore tessile europeo circolare e sostenibile in complementaritagrave con il Green Deal europeo il Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare la Strategia in-dustriale e la Strategia in materia di so-stanze chimiche sostenibili

Nel prossimo aggiornamento speriamo di analizzare questa nuova Comunica-zione in un settore cosigrave impattante e cosigrave importante per lrsquoeconomia circola-reemsp

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Questo documento egrave stato realizzato dai componenti del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 12 ldquoConsumo e produzione responsabilirdquo

Coordinatori del Gruppo di lavoro Valentino Bobbio e Luca Raffaele (NeXt - Nuova Economia per Tutti) Eleonora Rizzuto (AISEC - Associazione Italiana per lo Sviluppo dellrsquoEconomia Circolare)

Referenti del Segretariato ASviS Eleonora Gori Lucilla Persichetti

Aderenti Accademia dei Georgofili ADOC nazionale ndash Associazione per la Difesa e lrsquoOrientamento dei Consumatori AIESEC Italia AIAS ndash Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza AISEC - Associazione Italiana per lo Sviluppo dellrsquoEconomia Circolare AIQUAV ndash Associazione Italiana per gli studi sulla Qualitagrave della Vita ANBI ndash Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue Ancc-Coop ndash Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori ART-ER Divisione Sviluppo Territoriale Sostenibile ASK ndash Universitagrave Bocconi AsVeSS ndash Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile CAI - Club Alpino Italiano Centro di cultura per lo sviluppo ldquoGiuseppe Lazzatirdquo CESISP - Universitagrave Milano Bicocca CISL ndash Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Confederazione Italiana della Vite e del Vino - Unione Italiana Vini Conferenza delle Regioni ndash Tecnostruttura Consumersrsquo forum CREA ndash Consiglio per la ricerca in agricoltura e lrsquoanalisi dellrsquoeconomia agraria Equo Garantito Fairtrade Italia FeBAF - Federazione delle Banche delle Assicurazioni e della Finanza Federdistribuzione FederManager FederTerziario FEDUF - Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio Fondazione Banco Alimentare Onlus Fondazione Economia Tor Vergata Fondazione EY Fondazione Gambero Rosso Fondazione Sodalitas Forum per la Finanza Sostenibile IAI - Istituto Affari Internazionali Impronta Etica ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Istituto Italiano di Tecnologia Istituto Nazionale di BioARchitettura Italia Nostra Onlus Legambiente Mestieri-LAB NeXt ndash Nuova Economia per Tutti Occhio del Riciclone Italia Onlus PEFC Italia PLEF ndash Planet Llfe Economy Foundation RUS ndash Politecnico di Bari RUS - Universitagrave del Molise RUS - Universitagrave di Brescia Slow+Fashion+DesignCommunity Stati Generali dellrsquoInnovazione UIL - Unione Italiana del Lavoro UNI - Ente Italiano di Normazione Unione Italiana per lrsquoOlio di Palma Sostenibile VIU - Venice International University

Data di pubblicazione Ottobre 2021

La pubblicazione egrave a cura dellrsquoASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile Responsabile collana Flavia BelladonnaRevisione editoriale Milos SkakalIl progetto grafico egrave unrsquoadattamento a cura di Giulia Gorga del modello elaborato per i Position Paper ASviS da Cristiana Focone Knowledge for Business Sede ASviS Via Farini 17 00185 Roma wwwasvisit

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INDICE

Premessa

1 Produzione Responsabile 11 Cosrsquoegrave la produzione responsabile 12 Analisi di contesto13 Normative di riferimento14 Esperienze attivate15 Proposte per una produzione sostenibile 2 Consumo Responsabile

21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile22 Analisi di contesto23 Normative di riferimento24 Esperienze attivate25 Proposte per un consumo sostenibile

3 Finanza Responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile32 Normative di riferimento33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

APPROFONDIMENTO Agro-ecologia APPROFONDIMENTO La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore integrazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

APPROFONDIMENTO Il settore tessile

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LrsquoAlleanza Italiana per lo Sviluppo So-stenibile promuove e monitora lo stato di avanzamento del Paese rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) che lrsquoItalia si egrave impegnata in sede Onu a raggiungere entro il 2030

Il Goal 12 - Garantire modelli sosteni-bili di produzione e di consumo forni-sce indicatori e target mirati per il rag-giungimento di modelli di produzione e consumo responsabili che sono tra loro speculari e interdipendenti Non si ha produzione duratura senza un consumo consapevole e critico lrsquoimpegno delle aziende verso processi di produzione re-sponsabili viene rafforzato e consolidato dal premio di mercato dei cittadini con-sapevoli che apprezzano la sostenibilitagrave economica sociale e ambientale Lrsquoap-proccio premiale valorizza le ldquoimprese pioniere di sostenibilitagraverdquo e permette di fissare benchmark che sfidano le impre-se meno responsabili Queste sovente per restare competitive e non perdere quote di mercato cercano di mostrarsi sostenibili con azioni di greenwashing come si nota da una comunicazione am-bientale generalmente sempre piugrave verde Ancora piugrave fragile e sovente incerto an-che per le pressioni della competizione internazionale egrave il progresso verso una vera sostenibilitagrave sociale Come ASviS pensiamo che la sostenibilitagrave nei modelli di produzione e consumo sia necessaria-mente correlata alla integrazione di un approccio strategico delle imprese chia-mate a rivedere sempre i propri obiettivi introducendo il rispetto dellrsquoambiente e il rispetto delle persone lungo tutto il ciclo di vita produttivo Intendiamo pertanto favorire un nuovo approccio strategico delle imprese che si rifletta nei processi di produzione grazie a visione di lungo periodo nuova cultura di rispetto delle persone e dellrsquoambiente attenzione alla partnership valorizzazione delle allean-ze trasformazione dei rischi in oppor-tunitagrave attraverso unrsquoinnovazione mirata

a una vera sostenibilitagrave complessiva ed integrale dellrsquoattivitagrave aziendale Solo in questo modo egrave possibile avviare una rea-le transizione verso un futuro sostenibile e realizzare un cambiamento sistemico Ci conforta che molte ricerche mostrino che sovente alle imprese conviene essere sostenibili con rilevanti vantaggi compe-titivi verso le imprese che non hanno tali sensibilitagrave

La crescita di sensibilitagrave e di attenzio-ne alla dimensione ambientale sta por-tando in Italia sia alla diminuzione dei consumi di energia e materiali (in parte dovuti anche ora alla crisi economica a seguito della pandemia) sia allrsquoaumento della raccolta differenziata Va ricordato anche che quando si parla di produzione responsabile ed economia circolare non bisogna dimenticare i fattori produttivi quali acqua e suolo utilizzati dal sistema produttivo e agro-alimentare richiamati anche nel Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare dellrsquoUnione europea

La sensibilitagrave verso la dimensione socia-le affronta la resistenza dei consumatori attenti ai prezzi bassi ma lrsquointeresse ldquoau-to-lungimiranterdquo di ciascuno egrave di otte-nere vantaggi come consumatore senza comprimere le condizioni di lavoro e la qualitagrave della vita

Completano il quadro i servizi finanziari poicheacute noi cittadini siamo sia consumato-ri sia risparmiatori se la finanza egrave orien-tata al massimo profitto nel minore tem-po possibile e a ogni costo diventa un grande ostacolo per un sistema sociale sostenibile e non sostiene la produzione responsabile ed etica Tuttavia una par-te crescente del mondo finanziario sta comprendendo che finanziare le attivitagrave sostenibili egrave meno rischioso e piugrave conve-niente sul medio-lungo termine Solo una visione sistemica e integrata contribuisce a una societagrave piugrave equa inclusiva e che sia in grado di garantire una crescente qua-

PREMESSA

Lrsquoesperienza dellrsquoASviS e il Goal 12

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litagrave della vita

Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) sul Goal 12 dellrsquoASviS ha lrsquoobiettivo generale di fornire un quadro di riferimento condiviso sui temi della produzione del consumo e della finanza responsabile partendo da normative ed esperienze per giungere a formulare pro-poste operative per il contesto italiano Una ldquoguidardquo in continuo aggiornamento che declina i Target del Goal 12 metten-do in evidenza le prioritagrave di intervento

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progettare prodotti servizi e processi produttivi in modo da minimizzare e ove possibile eliminare gli impatti ne-gativi di natura sociale e ambientale lungo lrsquointero ciclo di vita (rispetto del-le persone e riduzione dellrsquoimpatto am-bientale dallrsquoestrazione e trattamento delle materie prime alla fabbricazione trasporto distribuzione uso eventuale riusoriciclo e smaltimento finale) ren-dendo tracciabile e trasparente ciograve che avviene in ciascuna fase

innovare il sistema di governance azien-dale in modo tale che la gestione degli impatti generati dalla propria catena del valore sullrsquoeconomia sullrsquoambiente e sulle persone sia integrata nella strate-gia di business

favorire la transizione verso lrsquoeconomia circolare (considerando anche le risorse idriche) e se necessario riconsiderare e riprogettare anche il proprio modello di businessrafforzare la visione strategica del siste-ma di filiera rilevante sia nel contesto italiano che internazionaleprivilegiare lrsquoadozione di processi di produzione innovativi capaci di ridurre

gli impatti negativi sullrsquoambiente e sulle personeapplicare modalitagrave di approvvigiona-mento responsabile selezionando e mo-nitorando i propri fornitori in modo da massimizzare gli impatti positivi e mi-nimizzare quelli negativi sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomiafavorire un clima collaborativo e par-tecipativo per tutte le categorie di sta-keholder dellrsquoazienda coinvolgendoli in percorsi di sensibilizzazione e impegno verso un modello di produzione soste-nibilecomunicare al cliente in modo chiaro e trasparente tutte le informazioni relati-ve al corretto utilizzo del prodotto o del servizio offerto assicurando unrsquoadegua-ta assistenza post-venditaoperare in una logica di vera legalitagrave se-condo principi di equitagrave e responsabilitagrave fiscale evitando sia lrsquoelusione fiscale sia il ricorso a forme di evasione e sotto fat-turazione che vedono complici i fruitori dei servizirendere conto ai propri stakeholder in maniera chiara e trasparente dellrsquoattivi-tagrave svolta pubblicando un report di so-stenibilitagrave redatto sulla base di criteri uniformi che approfondisca gli impatti piugrave significativi dellrsquoazienda e della sua catena del valore sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomia

1 PRODUZIONE RESPONSABILE

ldquoLa produzione responsabile consiste nella realizzazione di prodotti e servizi con modalitagrave che siano socialmente vantaggiose economicamente sostenibili

ed ambientalmente compatibili durante tutto lrsquointero ciclo di vitardquo

11 Cosrsquoegrave la Produzione Responsabile

La produzione responsabile riguarda le mo-dalitagrave attraverso cui le organizzazioni eco-nomiche (di seguito chiamate anche azien-de) producono beni e servizi La produzione responsabile in sintesi egrave conseguenza di una cultura drsquoimpresa che considera come propri obiettivi la costruzione di valore ag-giunto e di benessere per la comunitagrave di riferimento e non il profitto in seacute ed il ren-dimento sul capitale investito In tal senso sono organizzazioni economiche che rea-lizzano una produzione responsabile quelle che - oltre a garantire il rispetto continuo delle leggi nello svolgimento delle loro at-tivitagrave ndash si impegnano concretamente e in modo continuativo a

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Lrsquoadozione dei principi di produzione re-sponsabile non solo determina minori esternalitagrave negative sullrsquoambiente e sulla societagrave ma puograve determinare un significa-tivo impatto positivo per la comunitagrave e il territorio

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12 Analisi di contesto

Il sistema produttivo egrave profondamente scosso dalla crisi economica e sociale causata dalla pandemia Di conseguen-za anche il mondo del consumo rima-sto in una prima fase disorientato ha riorganizzato e rivisto i propri processi drsquoacquisto Per particolari settori pro-duttivi (quali quello agro-alimentare) a questo si aggiungono i fattori di rischio e di incertezza legati ai cambiamenti cli-matici che influiscono sul ciclo produt-tivo e sullrsquoapprovvigionamento di input produttivi come ad esempio lrsquoacqua Il rischio di una battuta di arresto del cambiamento verso la sostenibilitagrave so-ciale e ambientale rischia di essere la conseguenza della crisi per la volontagrave di una ripresa produttiva ad ogni costo La fase di ripresa dopo la crisi pandemica ha evidenziato una forte escalation dei prezzi dei combustibili fossili rendendo quindi importante una accelerazione sullo sviluppo delle Renewable Energy Sources (RES) il cui costo di produzio-ne continua a diminuire grazie alla forte innovazione tecnologica In un momen-to in cui i temi ambientali cominciava-no a fare presa sul consumatore il clima di emergenza sociale pone in secondo piano la produzione responsabile Ma la risposta europea con i cospicui inve-stimenti stanziati dal Programma Next Generation EU impone ai Paesi membri un percorso di ripresa che accompa-gna transizione ecologica e inclusione sociale Il ldquocambiamento di statordquo ha spezzato le catene internazionali di ap-provvigionamento facendo emergere un nuovo potere di mercato dei possesso-ri di materie prime cruciali e di compo-nenti strategici mentre alcune gravi crisi aziendali cancellano posti di lavoro

In Italia abbiamo toccato con mano la ridotta capacitagrave produttiva di beni es-senziali In un contesto di libera impre-sa e di mercato emergono ldquofallerdquo a cui il sistema produttivo non egrave in grado di dare risposte adeguate molte persone soffrono lrsquoinsicurezza alimentare a fron-te di ampi sprechi e di una produzione agricola mondiale quasi per metagrave inu-tilizzata non si fa ricerca sulle malattie rare o sugli antidoti percheacute la doman-da egrave urgente ma non sufficientemente

remunerativa non si erano attivate le capacitagrave di ricerca e di produzione sui vaccini o non si erano attrezzati posti letto per la rianimazione negli ospedali percheacute gli investimenti non erano remu-nerativi in un tempo ragionevole la pro-duzione di mascherine era insufficiente e delocalizzata percheacute lrsquoimpresa tende a produrre quello che puograve vendere a bre-ve sul mercato e le scorte gravano sul bilancio delle aziendeTutto questo richiede di ripensare e in-tegrare lrsquoazione del mercato riscopren-do il ruolo regolatore dello Stato per la salvaguardia dei beni comuni ma anche per lrsquoindirizzo dei mercati e della libera impresa con lrsquoobiettivo di realizzare il benessere di tuttiProdurre in modo responsabile richiede allrsquoazienda lrsquoadozione di un approccio di business orientato al dialogo e alla con-divisione delle strategie aziendali con tutti i portatori di interesse e implica una prospettiva di lungo periodo con obiettivi e piani aziendali pluriennali ca-paci di avere uno sguardo verso i cam-biamenti futuri Ciograve comporta non solo lrsquoindividuazione di risposte adeguate ai bisogni sociali espressi eventualmente attraverso co-progettazione di prodot-ti e servizi ma anche la creazione di soluzioni innovative per rispondere ai problemi sociali e ambientali del territo-rio (attuali e in divenire) promuovendo lrsquooccupazione di qualitagrave collaborando con altre imprese o soggetti locali per realizzare la propria mission in logica di rete riducendo lrsquoimpronta ecologica migliorando lrsquoefficienza di utilizzo delle risorse naturali riducendo e smaltendo in modo appropriato i rifiutiEgrave essenziale lrsquoattenzione del sistema produttivo al territorio non solo ai fini della tutela ambientale ma anche per assicurare lrsquoequilibrio e la crescita della comunitagrave locale Le modalitagrave di produ-zione sostenibile e il loro impatto eco-nomico sociale e ambientale devono essere comunicati a coloro che abitano in quel determinato territorio e a tutti gli stakeholder aziendali adottando forme integrate di rendicontazione di sosteni-bilitagraveUna particolare attenzione va dedicata alle fasce sociali svantaggiate e alle di-versitagrave (culturali di genere di etagrave ecc) dei lavoratori alla crescita professiona-

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le alla compatibilitagrave con le esigenze di vita e alle forme di welfare integrativo che esprimono la sensibilitagrave dellrsquoazienda nei confronti dellrsquointera societagrave civileTra i principali portatori di interesse una particolare attenzione va dedicata sia ai lavoratori che ai fornitori

Per quanto riguarda i lavoratori lrsquoazien-da responsabile non solo si impegna nel rispetto dei diritti umani ma prevede efficaci meccanismi di partecipazione condivisione e collaborazione con i lavo-ratori nel quadro di un clima lavorativo di rispetto capace di coinvolgere nelle strategie e nelle decisioni organizzativeNellrsquoambito dei diritti dei lavoratori la legislazione e la contrattazione colletti-va giagrave offrono ndash nei Paesi avanzati come lrsquoItalia ndash un sistema di garanzie che il da-tore di lavoro responsabile eleva volon-tariamente adottando sistemi di gestio-ne della responsabilitagrave sociale secondo best practice quali ad esempio lo stan-dard SA8000Aspetti disciplinati dalla legge - quali etagrave minima di accesso al lavoro tutele per i giovani lavoratori difesa della sa-lute e della sicurezza libertagrave di associa-zione retribuzione orario di lavoro pra-tiche disciplinari divieto di ogni forma di discriminazione e pari opportunitagrave - meritano una continua attivitagrave di mo-nitoraggio non solo da parte delle auto-ritagrave competenti ma anche da parte del-le organizzazioni dei lavoratori Il lavoro forzato delle fasce piugrave deboli e piugrave in-difese sovente inconsapevoli dei propri diritti ndash che solo una lettura superficiale puograve reputare superato ndash richiede unrsquoat-tenta analisi del contesto e della catena di fornitura che ne utilizza gli outputMolto cammino deve essere ancora compiuto per assicurare unrsquoadesione sostanziale (e non solo formale) agli ob-blighi di legge derivanti dalla riduzione delle disuguaglianze (pari opportunitagrave) e oggi la piena inclusione dei lavoratori disabili e lrsquoazzeramento del gender pay gap rappresentano due temi prioritari su cui orientare i piani di miglioramento di un sistema di gestione della respon-sabilitagrave sociale ampliando la dimensio-ne delle imprese obbligate ad accoglie-re categorie protette La capacitagrave delle imprese di auto-valu-tare il proprio percorso di sostenibilitagrave

attraverso momenti strutturati di audit interni testimonia un crescente grado di maturitagrave del sistema produttivo e la sua consapevolezza sia che lrsquoesistenza di una disposizione di legge non sia di per seacute garanzia della sua piena appli-cazione sia che le norme definiscono standard minimi (che presumibilmente si eleveranno nel futuro) che lrsquoimpresa responsabile egrave chiamata a superare am-piamente sovente anche con vantaggi competitivi

Per quanto riguarda i fornitori unrsquoa-zienda responsabile conosce la propria filiera e verifica che le prestazioni delle diverse sequenze di lavorazione siano realizzate nel rispetto dei diritti umani della dignitagrave delle persone e della ri-duzione continua dellrsquoimpatto sullrsquoam-biente Le aziende responsabili hanno procedure per lrsquoapprovvigionamento che identificano i criteri per la selezione dei fornitori non limitandosi ad aspet-ti di prezzoqualitagrave ma estendendo lrsquoanalisi anche alle prestazioni sociali e ambientali Tali aziende effettuano una mappatura della propria catena di for-nitura non limitandosi ai fornitori diretti ma comprendendo anche i sub-fornitori passo essenziale per poter condurre una valutazione dei rischi sociali e ambienta-li lungo la filiera Una volta evidenziati i fornitori a rischio (per caratteristiche del processo produttivo settore merceolo-gico ubicazione geografica dimensioni ecc) si identificano modalitagrave di moni-toraggio (questionari di dettaglio o in alcuni casi audit) sui casi piugrave a rischio per una negoziazione serrata delle pre-stazioni attese

Per quanto riguarda lrsquoambiente egrave neces-sario che le azioni di riciclo di riduzio-ne degli sprechi e di utilizzo di materie prime seconde siano attivate secondo un approccio sistemico di economia circolare questo significa raccogliere e diffondere le opportunitagrave di innovazio-ne sviluppate dalle imprese per ridurre progressivamente la domanda di risorse naturali (come acqua e suolo) e la pro-duzione di rifiuti aumentando la produ-zione di materie prime seconde al fine di mantenerne il ciclo di vita il piugrave a lungo possibile Tutto ciograve con riferimento an-che alle produzioni agroalimentari per

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le quali le risorse naturali di acqua e suo-lo sono input produttivi indispensabili

allrsquoaumento di competitivitagrave attraverso modelli di produzione meno legati allrsquou-tilizzo e allrsquoestrazione di materie prime

alla spinta verso unrsquoinnovazione basata sullo sviluppo tecnologico e sullrsquoutilizzo e riutilizzo di risorse rinnovabili

alla fidelizzazione dei clienti respon-sabili e allrsquoapertura di nuovi mercati in espansione

allrsquoaumento dellrsquooccupazione attraver-so la riduzione della quantitagrave di mate-rie prime utilizzate e la crescita di ser-vizi a valore aggiunto nella produzione con spostamento di costi dalle materie prime al lavoro e conseguente crescita dellrsquoimpatto occupazionale a livello lo-cale

Altro pilastro della produzione respon-sabile sono le produzioni in forma so-ciale che realizzano forme di produzio-ne in cui lrsquoimprenditore non egrave il privato o lo Stato ma una collettivitagrave Esperienze di questa tipologia oltre al mondo coo-perativo che costituisce uno dei fonda-menti dellrsquoeconomia nazionale sono ad esempio le imprese sociali (ed anche le societagrave benefit) il cofarming la Retener-gie le crescenti esperienze di produzio-ne di servizi del Terzo Settore e il Com-mercio Equo e Solidale Nello specifico questrsquoultimo costituisce un approccio concreto alternativo al modello econo-mico prevalente offre migliori condizio-ni economiche soprattutto ai produttori

svantaggiati nelle diverse aree del mon-do e assicura il rispetto dei lavoratori e dellrsquoambiente egrave fondato su una relazione paritaria fra tutti i soggetti nelle diverse fasi della catena di commercializzazio-ne ndashproduzione distribuzione consumo ndash Si tratta dunque di un modello eco-nomico (produttivo e di consumo) che nel suo complesso mira a uno sviluppo sostenibile garantendo condizioni eque a chi produce nel rispetto dellrsquoambiente e gode del sostegno di cittadini-consu-matori consapevoli e responsabili delle proprie scelte egrave attivo da piugrave di 40 anni in oltre 75 Paesi coordinato e promosso da organizzazioni internazionali e so-stiene milioni di lavoratori e lavoratrici in diversi settori per favorire opportunitagrave di impresa equa sostenibile e capace di creare economiaDal punto di vista consumeristico la produzione responsabile realizza unrsquoin-terazione virtuosa con i consumatori permettendo la realizzazione di un mer-cato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore che lrsquoimpresa si fanno cari-co di obiettivi collettivi

Un importante strumento per assicu-rare la trasparenza egrave rappresentato dal Report di Sostenibilitagrave documento in cui lrsquoazienda rende conto dei propri im-pegni e risultati in merito agli impatti economici sociali e ambientali I report sono efficaci se fanno parte di percorsi sistemici verso la sostenibilitagrave di cui do-cumentano i progressi Alcune aziende scelgono di sottoporre il proprio report a verifica di una terza parte indipen-dente che garantisca agli stakeholder la completezza e la veridicitagrave delle infor-mazioni contenute Un altro strumento di trasparenza a disposizione del mer-cato egrave rappresentato dalle certificazioni a fronte di standard volontari che pos-sono riguardare tanto i prodotti (di cui si valorizzano particolari caratteristiche ad esempio ambientali o di tracciabilitagrave) quanto i sistemi di gestione aziendale (tra cui i sistemi di gestione per la re-sponsabilitagrave sociale la salute e la sicu-rezza sul luogo di lavoro lrsquoambiente lrsquoe-nergia la prevenzione della corruzione ecc) Le certificazioni accreditate ovve-ro quelle certificazioni emesse secondo le regole e sotto il controllo di un ente di accreditamento sono una garanzia nei

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Lrsquoeconomia circolare afferma infatti un modello di produzione sostenibile nel lun-go periodo volto a creare relazioni di cir-colaritagrave in ciograve che si produce minimizzan-do ciograve che viene rilasciato nellrsquoambiente lungo tutta la filiera produttiva ma anche facendo diventare lo ldquoscartordquo di un setto-re lrsquoinput produttivo di un altro (come nel caso dellrsquoutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate che sebbene richieda un approccio partecipato e collettivo sul terri-torio rende disponibile una risorsa sempre piugrave scarsa e spinge lrsquoinnovazione azienda-le) Tale modello rappresenta anche unrsquoop-portunitagrave di business per le aziende con riferimento specifico

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confronti delle parti interessate oltre a rappresentare uno strumento di crescita interna per lrsquoaziendaParticolare rilevanza hanno nel contesto italiano le aziende agroalimentari per cui occorre programmare una riduzione ldquoa monterdquo (giagrave sul campo) degli spre-chi e delle perdite alimentari noncheacute il ricorso a input produttivi ldquoresidualirdquo da altri usi (es acque reflue urbane tratta-te per irrigazione) La lotta allo spreco e alle perdite alimentari e lrsquouso efficiente delle materie prime rappresenta uno dei punti di cooperazione tra consumatori informati e imprese consapevoli per mi-nimizzare gli sprechi anche ripensando il loro uso a fine vita In questo conte-sto le aziende devono contribuire alla sensibilizzazione dei consumatori finali promuovendo specifiche campagne e iniziative ma anche agevolando la dona-zione della produzione invenduta

In conclusione le aziende devono ten-dere verso azioni generatrici di valo-re condiviso fra azienda e territorio piuttosto che il perseguimento di una doppia missione una di profitto e una puramente sociale lrsquoimpegno per una produzione responsabile massimizza infatti il valore creato nel lungo termine per una crescita sostenibile nel rispetto del benessere della comunitagrave e del terri-torio in cui operaLa sostenibilitagrave viene intesa da alcu-ne imprese come un costo e nel bre-ve termine in qualche misura lo egrave Un approccio responsabile comporta un maggiore impegno manageriale e ulte-riori investimenti (e le imprese italiane notoriamente sottocapitalizzate hanno bisogno di specifici strumenti finanziari per agevolarli) ma produce anche risul-tati sia in termini di capacitagrave di risposta ai clienti sensibili sia per i lavoratori che beneficiano di una vita piugrave equilibrata nel contempo contribuisce a una mag-giore stabilitagrave in prospettiva delle azien-de Tuttavia se perseguita con impegno costante e coerente e sostenuta da ade-guate politiche pubbliche e territoriali diviene per lrsquoazienda un fattore rilevante di investimento che garantisce un posi-zionamento piugrave solido e piugrave duraturo nel mercato e comunque - come ricorda la Comunicazione della Comunitagrave Europea (EU COM 2011681) - egrave una responsabili-

tagrave da cui le aziende non possono ormai eludereNel settembre 2020 considerata la scar-sa adesione volontaria delle imprese alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) la Consob ha chiesto agli stakeholder di formulare indicazioni sullrsquoattuale regime con lrsquoobiettivo di allargarne il perimetro di obbligatorietagrave per agevolare lrsquoesten-sione della DNF anche ai soggetti con meno di 500 dipendenti Ma la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 sta anticipando tale richiestaLe imprese per costruire un valore dure-vole e contribuire a un benessere a lun-go termine devono definire un proprio posizionamento strategico sostenibile convergente con quello dei territori di appartenenza attivando processi parte-cipativi e bio-imitativi di cui la circola-ritagrave egrave una componente e la partecipa-zione dei lavoratori alla gestione per le imprese di oltre 250 dipendenti La real-tagrave imprenditoriale italiana diffusa e per-meata di diversitagrave territoriale egrave in grado di esprimere efficacia nella sostenibilitagrave a patto che i regolatori riconoscano un sistema ascendente di costruzione delle decisioni dai territori al centro con pro-porzionalitagrave ed equivalenza nelle metri-che delle procedure di rendicontazione richieste alle imprese e con validazione dei fattori immateriali nei capitali delle imprese e nel loro merito del credito

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13 Normative di riferimento

EuropaLrsquoevoluzione normativa relativa alla pro-duzione sostenibile vede il protagoni-smo della legislazione europea rafforza-to con il Programma della Commissione Europea 2019-2024 ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosardquo Le prime due linee di lavo-ro del Programma perseguono una so-stenibilitagrave sia ambientale che sociale e costituiscono il quadro di riferimento per lrsquoattuazione del Goal 12 La prima linea oggetto della comunicazione CE COM(2019) 640 final dellrsquo11 dicembre 2019 (Target 121) lancia il Green Deal europeo per rendere lrsquoEuropa entro il 2050 il primo continente a impatto cli-matico (zero attraverso una transizione equa agevolata da un piano di investi-menti rilevante La seconda linea propo-ne un programma ambizioso di equitagrave sociale attraverso ldquounrsquoeconomia che la-vora per le personerdquo rafforzando il pi-lastro sociale dellrsquoUnione per i giovani lrsquoinfanzia la paritagrave di genere lrsquoistruzione e la lotta contro la povertagraveLa normativa europea continua a esse-re una spinta potente e il quadro di ri-ferimento per una pianificazione degli interventi per un consumo e una produ-zione responsabili il Programma Next Generation EU (Dispositivo per la ripre-sa e la resilienza Assistenza alla ripre-sa per la coesione e i territori drsquoEuropa Invest EU Strumento di sostegno alla solvibilitagrave Programma UE per la salute Meccanismo unionale di protezione ci-vilerescEU) del 2020 per affrontare la crisi e rilanciare lrsquoeconomia e la societagrave europea premia una celere e rapida de-carbonizzazione del sistema produttivo tale azione si integra con il Programma SURE per gli interventi sul mercato del lavoro e con i prestiti BEI meglio finaliz-zati alla sostenibilitagrave La normativa eu-ropea sul clima alza la sfida il Pacchetto ldquoFit for 55rdquo nel 2021 attiva politiche am-bientali ambiziose a cui sono chiamate a contribuire le imprese Inoltre la Riso-luzione del Parlamento europeo del 16 settembre 2020 tratta il ruolo dellrsquoUE nella protezione e nel ripristino delle fo-reste del pianeta e quella del 22 otto-bre 2020 formula raccomandazioni alla Commissione sul quadro giuridico per fermare e invertire la deforestazione

la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 intende estendere gli ob-blighi di informativa non finanziaria ex Direttiva 201495UE a tutte le imprese di grandi dimensioni Il provvedimento coinvolgerebbe circa 49000 societagrave europee (incluse le PMI quotate con lrsquoeccezione delle micro-imprese) a fron-te delle attuali 11600 Le imprese do-vrebbero rispettare specifici standard di comunicazione con semplificazioni per le imprese di minori dimensioni I report sarebbero sottoposti ad assurance indi-pendente Gli effetti sarebbero significa-tivi per i mercati gli investitori le impre-se della supply chain e gli stakeholder aziendali Migliorando il comportamento delle imprese si avrebbero effetti positi-vi sul rispetto dei diritti delle persone e sullrsquoambiente (Target 126)

la Risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2021 recante raccomanda-zioni alla Commissione concernenti la dovuta diligenza e la responsabilitagrave del-le imprese ndash 10 marzo 2021 (Target 121)

il Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il riuti-lizzo delle acque reflue a scopo irriguo al fine di limitare lo stress idrico e ridur-re gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori nel quadro dellrsquoadattamento ai cambiamenti climatici e della strate-gia europea per fronteggiare la carenza idrica e la siccitagrave nellrsquoUnione europea attuando il Piano drsquoazione dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare e inte-grando il processo di modernizzazione che sta investendo la Politica Agricola Comune (PAC) e gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici declinati nel Green Deal (Target 122)

il Nuovo Piano drsquoAzione per lrsquoeconomia circolare CE COM(2020) 98 final adotta-to dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020 con misure che riguardano lrsquointero ciclo di vita dei prodotti e con lrsquoobietti-vo di rendere lrsquoeconomia piugrave sostenibile

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globale imputabile allrsquoUE Riassumiamo la normativa comunitaria piugrave rilevante a partire dagli interventi piugrave re-centi facendo riferimento anche ai relativi target specifici del Goal 12

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ma anche di rafforzarne la competitivi-tagrave proteggendo lrsquoambiente e i diritti dei consumatori anche attraverso lrsquoinnova-zione e la digitalizzazione (Target 122)

la Strategia ldquoDal produttore al consu-matore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futurordquo (Farm to Fork Strategy COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020) diretta ad accrescere la sostenibilitagrave del sistema agroalimen-tare europeo ponendo obiettivi ambien-tali e sociali quantificati da conseguire entro il 2030 insieme a lrsquointensificazione della lotta contro gli sprechi alimentari la realizzazione di maggiori investimenti in ricerca e innovazione e la promozione della transizione verso sistemi alimentari sostenibili a livello globale (Target 123)

la Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 (COM(2020) 380 final del 20 maggio 2020) volta a proteggere e a ripristinare la natura la biodiversitagrave e il buon funzionamento degli ecosistemi per migliorare il benessere delle persone e la capacitagrave della societagrave di contrastare i cambiamenti climatici per contenere le minacce alla salute umana e delle cata-strofi naturali per garantire la sicurezza alimentare e la continuazione delle at-tivitagrave economiche in particolare quelle del settore agroalimentare e dellrsquoedilizia (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni ldquoUna nuova strategia industria-le per lrsquoEuropardquo COM(2020) 102 final del 10 marzo 2020 (Target 121)

la Decisione delegata (UE) 20191597 della Commissione del 03052019 che integra la direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio per una metodologia comune e requisiti mi-nimi di qualitagrave per la misurazione unifor-me dei livelli di rifiuti alimentari (Target 123)

la Direttiva europea Unfair trading practices 6332019 (Target 121)

le Raccomandazioni di Azioni nel Qua-dro della Prevenzione degli Sprechi Alimentari elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimen-tari del 12 dicembre 2019 (Target 123)

la Direttiva UE sullrsquoEconomia Circolare e Pacchetto Economia Circolare GU 14 giugno 2018 in vigore il 4 luglio 2018 da recepire dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020 insieme alle direttive 849-850-851-8522018 (Target 122)

il Regolamento (UE) n 7152013 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 11792012 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 3332011 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami ferrosi cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni sul Piano drsquoa-zione produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile - COM (2008) 397 (Target 121)

la Risoluzione del Parlamento europeo su ldquoCommercio Equo e Solidale e svi-luppordquo (20052245(INI)) su ldquoImpatto del commercio internazionale e delle politiche commerciali europee sulle ca-tene globali del valorerdquo (20162301(INI)) (Target 121)

la Comunicazione della Commissione su ldquoIl ruolo del Commercio Equo come strumento di sostenibilitagraverdquo (COM (2009)

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la Comunicazione ldquoA resource-efficient Europe ndash Flagship initiative under the Europe 2020 Strategyrdquo ndash COM (2011) 21 (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni COM(2020) 301 final ldquoUna strategia per lrsquoidrogeno per unrsquoEuropa climaticamente neutrardquo Bruxelles 872020

le Guidelines on developing adaptation strategies SWD 1341ndash54 2013 (Target 121)

il Progetto di relazione della Piattafor-ma sulla finanza sostenibile sulle rac-comandazioni preliminari per i criteri di vaglio tecnico per la tassonomia dellrsquoUE (acqua economia circolare prevenzio-ne dellrsquoinquinamento e biodiversitagrave ed ecosistemi) e relativo allegato 3 agosto 2021

lo standard AFNOR XP X30-9012018 - ldquoCircular economy project management system ndash Requirements and guidelinesrdquo ottobre 2018 (Target 122)

Norma tecnica BS 80012017 ndash ldquoFra-mework for implementing the principles of the circular economy in organiza-tionsrdquo maggio 2017 (Target 122)

Internazionale

UNI ISO 204002017 Acquisti sostenibili ndash Guida+

UNI EN ISO 260002020 - Guida alla re-sponsabilitagrave sociale

UNI ISO 201212013 Sistemi di gestione sostenibile degli eventi - Requisiti e gui-da per lrsquoutilizzo

UNI EN ISO 140012015 Sistemi di ge-

stione ambientale - Requisiti e guida per lrsquouso

Social Accountability 8000 ndash Standard internazionale elaborato da Social Ac-countability International

Target 121 commi 58-75 relativi agli ecobonus di riqualificazione energetica e risparmio idrico utilizzano la leva fi-scale per ridurre lrsquoimpatto ambientale e il consumo di risorse commi 80-81 per gli interventi di riconversione e riqua-lificazione produttiva di aree di crisi commi 124-126 per interventi di svilup-po delle PMI in ottica green economy commi 725-727 per le infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica

Target 122 commi 58-60 per lrsquoefficien-tamento energetico in ambito indu-striale e domestico e la ristrutturazione edilizia e lrsquoacquisto di mobili ed elettro-domestici di classe almeno A+ commi 61-65 sul Bonus idrico e la previsione di un Piano nazionale idrico e di un Fondo

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Italia

La normativa nazionale ha recepito gli obiet-tivi comunitari di trasformazione del sistema produttivo col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con il Decreto Legge (DL) Semplificazioni a partire dalla Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto importanti novitagrave per la realizzazione di un Green New Deal italiano

Lrsquoobiettivo egrave quello di trasformare la logica del sistema produttivo dallrsquoattuale approc-cio lineare in unrsquoeconomia circolare che re-cuperi e rimetta in circolo ogni risorsa evi-tando la produzione di rifiuti (Target 122)

Riassumiamo la normativa nazionale piugrave ri-levante che riguarda la produzione respon-sabile a partire dagli interventi piugrave recenti facendo riferimento anche ai relativi Target specifici del Goal 12

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la Legge di Bilancio 2021 affronta alcuni snodi che riguardano lo sviluppo sosteni-bile del Paese verso unrsquoeconomia circola-re e attenta al sociale

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per il rilancio degli investimenti commi 66-75 per stimolare interventi di effi-cientamento energetico commi 77-79 per incentivare lrsquoacquisto di veicoli ali-mentati a energia elettrica commi 136-137 per investimenti per migliorare la sostenibilitagrave nelle aziende zootecniche di produzione e di trasformazione della carne commi 159-160 per investimen-ti nel settore della raffinazione e della bioraffinazione per supportare la transi-zione ecologica verso fonti energetiche alternative comma 743 sul ldquoSistema vo-lontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibilerdquo in coerenza con il regolamento (UE) 2020852

Target 124 comma 231 per progetti di riduzione dellrsquouso della plastica e per la sostituzione della plastica con materiali alternativi commi 1084-1085 che incen-tivano a ridurre lrsquoutilizzo di plastica e im-ballaggi

Target 125 commi 614-615 per il Bonus TV commi 770-771 per la realizzazione di compostiere di comunitagrave per la ferti-lizzazione dei terreni commi 1037-1050 per lrsquoadozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche al servizio pubblico com-mi 1087-1089 per sistemi di filtraggio dellrsquoacqua potabile e intervengono sulla razionalizzazione dellrsquouso della risorsa idrica

Target 126 commi 107-108 per venture capital in favore di progetti di imprendi-toria femminile ad elevata innovazione commi 1051-1063 e 1065 con il nuovo Piano nazionale transizione 40 base per il PNRR italiano a sostegno dellrsquoin-novazione e della transizione digitale

Target 12b commi 84-86 per contratti di sviluppo del settore turistico sosteni-bile agevolando il recupero e riutilizzo di fabbricati ed edifici dismessi per un rilancio in chiave sostenibile commi 91-94 per la tutela e la valorizzazione delle aree di particolare interesse geologico o speleologico con significativa valenza di sostegno al turismo sostenibile

Target 12c commi 651-659 per lrsquoincen-tivo per lrsquoacquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 e lrsquoimposta sullrsquoacqui-sto di autoveicoli a elevate emissioni di CO2 comma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e re-gionale giagrave citato commi 691-695 inter-venti legati alla mobilitagrave sostenibile

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la Legge di Delegazione europea del 22 aprile 2021 delega il governo a recepire la Direttiva Unfair Trading Practices (UTPs) 633 del 2019 che doveva essere recepita entro il primo maggio per essere applica-ta entro il primo novembre Pur vietando le aste online al doppio ribasso restano da chiarire tra gli altri aspetti quelli re-lativi agli organismi deputati al controllo (Target 126)

il DLgs 2 febbraio 2021 n 13 che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dellrsquoUnione di stagno tan-talio e tungsteno dei loro minerali e di oro originari di zone di conflitto o ad alto rischio (Target 122)

il PNRR include la cultura e il turismo come una direttrice specifica di investimento destinando risorse alla digitalizzazione tuttavia lrsquoapproccio rimane fortemente ldquopatrimonialerdquo e orientato allrsquoattrazione fisica di visitatori (Target 12b)

nel secondo semestre 2021 il Ministero della Transizione Ecologia (MITE) presen-teragrave il nuovo PAN GPP Gli appalti pubblici verdi sono per la Commissione europea lo strumento con cui ldquole amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali attraverso la ricerca e la scel-ta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sullrsquoambiente lungo lrsquointero ciclo di vitardquo il PAN GPP promuovendo gli appalti pubblici verdi egrave quindi lrsquoanello di congiunzione tra la produzione e il consumo per la propria trasversalitagrave settoriale e per lrsquoefficacia su tutti gli obiettivi di tutela ambientale egrave strumento strategico per lrsquoattuazione di quanto previ sto nella strategia sviluppo

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sostenibile e dallrsquoAgenda 2030 egrave essen-ziale che i CAM (Criteri Ambientali Mi-nimi) siano integrati da analoghi criteri sociali minimi (Target 127)

la Legge 8 Ottobre 2020 n 134 di Ra-tifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio sia il Regola-mento del 9 febbraio 2021 che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto di carta e cartone ai sensi dellrsquoart 184 ter comma 2 del DLgs 3 aprile 2006 n 152 (Target 122)

il DL 19 maggio 2020 n 34 ldquoMisure ur-genti in materia di salute sostegno al lavoro e allrsquoeconomia noncheacute di politi-che sociali connesse allrsquoemergenza epi-demiologica da Covid-19rdquo Le misure in linea con il Green Deal Europeo sosten-gono lrsquoinnovazione e il settore delle co-struzioni e delle PMI per favorire lrsquooccu-pazione (Target 121)

il Decreto ldquoCura Italiardquo convertito in Leg-ge n272020 estende il beneficio fiscale per le eccedenze alimentari alle cessioni dei prodotti tessili dei prodotti per lrsquoab-bigliamento e per lrsquoarrendamento dei giocattoli dei materiali per lrsquoedilizia e degli elettrodomestici noncheacute dei per-sonal computer tablet e-reader e altri dispositivi per la lettura in formato elet-tronico non piugrave commercializzati o non idonei alla commercializzazione (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 116 in at-tuazione del pacchetto europeo dellrsquoe-conomia circolare (direttiva UE 2018851 relativa ai rifiuti e agli imballaggi) preve-de decreti del MITE dedicati allrsquordquoend of wasterdquo ai regimi di responsabilitagrave estesa del produttore nelle operazioni di recu-pero dei rifiuti al riutilizzo e alla prepa-razione per il riutilizzo la norma punta al riutilizzo e riciclaggio pari al 60 entro il 2030 e 65 entro il 2035 viene raffor-zata e ampliata la responsabilitagrave estesa del produttore con strumenti per favo-rire la maggiore durevolezza riciclabili-tagrave e riutilizzabilitagrave dei prodotti e viene inclusa la preparazione per il riutilizzo tra le operazioni di recupero dei rifiuti (Target 125) il DLgs 3 settembre 2020

n 121 che modifica la direttiva 199931CE relativa alle discariche di rifiuti (Tar-get 125)

il DLgs 3 settembre 2020 n 119 relativo ai veicoli fuori uso (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 118 relativo a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 201219UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-che (Target 125)

il Decreto del Ministero dellrsquoAmbiente 10 marzo 2020 su ldquoCriteri Ambientali Minimi per il servizio di ristorazione col-lettiva e fornitura di derrate alimentarirdquo (CAM) che fa riferimento sia a diversi settori della ristorazione collettiva (sco-lastica degli uffici delle universitagrave e del-le caserme delle strutture ospedaliere assistenziali sociosanitarie e detentive) sia alla fornitura delle derrate alimenta-ri in direzione del Green Public Procu-rement Per la prima volta tra i criteri ambientali minimi obbligatori per le for-niture sono inclusi anche i prodotti del commercio equo e solidale quali cacao banane e frutta esotica tegrave e tisane zuc-chero e caffegrave I nuovi CAM sono entrati in vigore il 3 agosto 2020 (Target 127)

il Decreto ldquoClimardquo convertito in legge il 12 dicembre 2019 n 141 che ha intro-dotto incentivi per un programma spe-rimentale per la mobilitagrave sostenibile per trasporto ibrido ed elettrico e per i Comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica e per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari sfusi o alla spina (Target 12c)

la Legge n 1282019 End of waste in vi-gore dal 3 novembre 2019 ha recepito lrsquoemendamento che modifica lrsquoart 184-ter del DLgs 15206 e che delega alle Autoritagrave competenti regionali il rilascio delle autorizzazioni ovvero la compe-tenza sulla cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) ldquocaso per casordquo (Target 122)

la Riforma del Terzo Settore approvata

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nellrsquoestate 2017 riguardante il Codice del terzo settore lrsquoimpresa sociale e il 5 per mille (D L sul Terzo Settore n 117 del 3 luglio 2017) La nuova Impresa Sociale egrave concepita quale modello imprenditoria-le del Terzo Settore riconoscendo quindi che le organizzazioni ivi operanti sono produttrici di valore aggiunto e non piugrave solo entitagrave lsquoredistributiversquo di aiuti dello Stato (Target 121)

la ldquoStrategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibilerdquo (SNSvS) che disegna una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilitagrave quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro Paese con attenzione alla produzione sostenibile e responsa-bile (Target 121)

il Documento ldquoVerso un modello di eco-nomia circolare per lrsquoItalia Documento di inquadramento e di posizionamen-to strategicordquo elaborato dal Ministero dellrsquoAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero dello Sviluppo Economico con lrsquoobiettivo di fornire un inquadramento generale dellrsquoeconomia circolare noncheacute di definire il posiziona-mento strategico del nostro Paese sul tema (Target 121)

lo strumento di Politica Ambientale de-nominato ldquoGreen Public Procurementrdquo (GPP) divenuto obbligatorio con lrsquoap-provazione del nuovo Codice sugli Ap-palti Aggiornamenti Criteri Ambientali Minimi (CAM) (Target 127)

la normativa riguardante le Societagrave Be-nefit (Legge Stabilitagrave 2016 commi 376-384) LrsquoItalia egrave stato il primo Paese so-vrano al mondo (prima dellrsquoItalia solo alcuni singoli Stati degli USA avevano emanato normativa sulle Benefit Corpo-ration) che abbia assegnato dignitagrave giu-ridica a questa forma di impresa (Target 121)

il Piano ldquoIndustria 40rdquo redatto dal Mini-stero per lo Sviluppo Economico e fina-lizzato a promuovere lrsquoinnovazione dei processi produttivi e lrsquoadozione di nuo-vi modelli di business Sebbene i riferi-

menti alla sostenibilitagrave e alla produzione responsabile non siano resi in maniera esplicita il piano rappresenta una op-portunitagrave per le imprese per ridisegna-re i propri processi i propri prodotti e i modelli di business in unrsquoottica di soste-nibilitagrave (Target 121)

il Decreto 562018 Regolamento per lrsquoattuazione dello schema nazionale vo-lontario per la valutazione e la comu-nicazione dellrsquoimpronta ambientale dei prodotti denominato ldquoMade Green in Italyrdquo Il Regolamento stabilisce le mo-dalitagrave di funzionamento dello schema denominato ldquoMade Green in Italyrdquo (Tar-get 121)

lrsquoUNIPdR 492018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nel settore delle costruzioni - Linee guida allrsquoapplicazione del modello di responsabilitagrave sociale UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 512018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane ovvero impre-se a valore artigiano - Linee guida per lrsquoapplicazione del modello di responsa-bilitagrave sociale secondo UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

il 1deg Catalogo sussidi ambientali dannosi e favorevoli ndash 2017 stima dati 2016 se-conda edizione 2018 stima dati 2017 terza edizione 2019 stima dati 2018 (Target 12c)

il lancio della ldquoStrategia Nazionale Bioe-conomiardquo (42017) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2042017 ldquoCrite-ri calcolo tariffa puntuale rifiuti urbanirdquo (Pay-as-you-throw) (Target 125)

la Legge 1232017 ldquoImballaggi biode-gradabili per prodotti alimentari sfusirdquo (122017) (Target 122)

lrsquoUNIPdR 272017 ldquoLinee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per lrsquoinnovazione responsabilerdquo (Target 126)

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la Legge Gadda 166 del 2016 ha riorga-nizzato il quadro normativo con il con-trasto agli sprechi alimentari e il diritto di accesso al cibo la solidarietagrave sociale egrave lrsquoelemento strutturale della Legge con prioritagrave al consumo umano delle ecce-denze e poi al consumo animale e in ul-timo al compostaggio secondo la Food and drink hierarchy la Legge non preve-de una lista chiusa di prodotti ma con-sente di ritirare ogni genere alimentare (Target 123)

la Legge contro il caporalato (Legge 1992016) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2662016 ldquoCom-postaggio rifiuti organicirdquo (22017) (Tar-get 125)

UNIPdR 882020 ldquoRequisiti di verifica del contenuto di riciclato eo recuperato eo sottoprodotto presente nei prodot-tirdquo (Target 122)

UNIPdR 1152021 ldquoGestione del legno di recupero per la produzione di pannelli a base di legnordquo (Target 122)

UNIPdR 752020 ldquoDecostruzione selet-tiva - Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in unrsquoot-tica di economia circolarerdquo (Target 122)

UNIPdR 992021 ldquoLinee guida per il calcolo la riduzione e la compensazione delle emissioni di gas serra di organizza-zioni e prodotti e requisiti per i proget-ti di generazione di crediti di carboniordquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 182016 ldquoResponsabilitagrave so-ciale delle organizzazioni - Indirizzi ap-plicativi alla UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 252016 ldquoDieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo svi-luppo sostenibilerdquo (Target 123)

il divieto delle plastiche monouso via li-bera del Parlamento (Target 123)

lrsquoUNIPdR 1312015 ldquoSostenibilitagrave am-bientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della so-stenibilitagrave - Edifici residenzialirdquo (Target 122)

lrsquoUNIPdR 82014 ldquoLinee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi - Pianificazione progettazione realizza-zione e manutenzionerdquo (Target 121)

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Cittagrave per la circolaritagrave protocollo di in-tesa firmato tra il Ministero dellrsquoAmbien-te e le cittagrave di Bari Milano e Prato fina-lizzato alla promozione di iniziative che stimolino al riuso alla condivisione alla distribuzione e allrsquoestensione della vita dei beni ovvero alla diffusione dellrsquoeco-nomia circolare e a modelli di sviluppo piugrave sostenibili

Circular Economy for SMEs (CESME) promosso in Italia dalla Regione Emi-lia-Romagna attraverso ERVET ndash Agen-zia per lo sviluppo territoriale a Bologna e nella Cittagrave metropolitana di Bologna per lrsquoaccesso delle Piccole e Medie Im-prese (PMI) allrsquoeconomia circolare at-traverso il miglioramento delle politiche locali a loro supporto in particolare in-tende (i) indirizzare e migliorare lrsquoeffi-cacia degli strumenti politici in modo da supportare le PMI nel processo di cambiamento da metodi di produzione tradizionali a unrsquoinnovazione in chiave green e circolare (ii) identificare buo-ne pratiche ldquocircolarirdquo e (iii) definire un ldquopacchettordquo di supporto alle PMI nellrsquoac-cesso allrsquoeconomia circolare

Tool for Environmental Sound Product Innovation (TESPI) strumento web ad accesso gratuito per supportare la ri-progettazione ambientalmente con-sapevole di un prodotto esistente che prende in considerazione il ciclo di vita del prodotto le esigenze dei clienti e i prodotti dei concorrenti al fine di indi-viduare strategie di eco-progettazione per il miglioramento ambientale del pro-dotto analizzato

UN Global Compact una delle piugrave im-

portanti iniziative in termini di corporate sustainability

Global Reporting Iniziative19 che for-nisce un approfondito set di indicatori di sostenibilitagrave

ECESP European Circular Economy Stakeholder Platform

ICESP Piattaforma Italiana per lrsquoEcono-mia Circolare

Economia circolare e uso efficiente del-le risorse ndash Indicatori per la misurazione dellrsquoeconomia circolare consultazione pubblica del Ministero dellrsquoAmbiente del 2018 per la definizione di un modello italiano di misurazione della ldquocircolari-tagraverdquo Disponibile online documento post consultazione

Strumento per il mercato dellrsquoedilizia sostenibile dellrsquoUE lanciato dalla Com-missione europea con un sistema di indicatori chiave di performance ndash LE-VEL(S) ndash per misurare e valutare gli edi-fici sostenibili in Europa

La Green Economy in Emilia-Romagna presenta i risultati delle aziende green sul territorio dellrsquoEmilia-Romagna Lrsquoin-dagine ha rilevato le dinamiche del mon-do produttivo verso lrsquoeconomia verde

Organizzazioni imprese e cittadini

Concorso Best Performer dellrsquoEcono-mia Circolare di Confindustria

Progetto CircE - Le regioni europee per lrsquoeconomia circolare CircE (Euro-pean regions toward Circular Economy) coinvolge otto partner di livello sia re-gionale sia locale rappresentativi di di-verse situazioni sociali ed economiche europee Lombardia (Italia) Catalogna (Spagna) Bassa Slesia (Polonia) Pro-vincia di Gheldria (Paesi Bassi) London Waste and Recycling Board (Regno Unito) CD2E Agenzia di sviluppo della Regione Haute de France (Francia) Co-

14 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre organizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezio-ne asvisitgoal12

Istituzioni

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mune di Sofia Associazione dei comuni e delle cittagrave della Slovenia (Slovenia) Il progetto ha lo scopo di sostenere la dif-fusione dellrsquoeconomia circolare in Euro-pa coerentemente con il Piano drsquoazione economia circolare della Commissione Europea del 2015

Contratto dei metalmeccanici 2021 che prevede il diritto alla formazione e nuove forme di coinvolgimento dei lavo-ratori e di negoziazione nellrsquoorganizza-zione del lavoro e una piugrave attenta tutela delle donne

NeXt Indexreg egrave una metodologia elabo-rata da NeXt - Nuova Economia per Tut-ti e rivolta a imprese Emissione Tra-ding Scheme (ETS) Comuni scuole e universitagrave per conoscere e far emergere le strategie sostenibili delle imprese in linea con i principi della rendicontazione non finanziaria e secondo i criteri Envi-ronmental Social and Corporate Gover-nance (ESG) Lo strumento utilizzato egrave un questionario di Autovalutazione Partecipata composto da sei aree tema-tiche e da 30 indicatori di sviluppo so-stenibile selezionati e reputati prioritari dalle 42 organizzazioni e dai membri del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di NeXt Ognuno degli indicatori egrave collega-to a livello nazionale con i 12 domini del Benessere Equo e Sostenibile (BES) e a livello internazionale con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dellrsquoAgenda 2030 per creare un indice di riferimen-to condiviso decentralizzato e multista-keholder

Sistema di garanzia delle organizza-zioni di Commercio Equo e Solidale e sistema di certificazione dei prodotti equosolidali

Progetto ECCO - Economie Circolari di Comunitagrave promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che in 18 mesi ha coinvolto oltre 700 realtagrave territoriali 24 scuole e oltre tremila studenti in tutta Italia con lrsquoobiettivo di promuovere lrsquoe-conomia circolare attraverso percorsi formativi mirati a favorire da una parte un modello produttivo che punti alla ri-

duzione degli sprechi e dellrsquoinquinamen-to e dallrsquoaltra nuove forme di occupa-zione ECCO ha visto nascere 15 ldquopoli di economia circolarerdquo in tutta la peni-sola chiamati Rihub che per un anno e mezzo nonostante le difficoltagrave legate alla pandemia hanno organizzato corsi formativi ai green jobs focalizzandosi su diverse filiere sostenibili dallrsquoecotu-rismo allrsquoeco-ristorazione dal cicloturi-smo allrsquoapicoltura dalla rigenerazione di apparecchiature informatiche alle consegne sostenibili Oltre 600 i parte-cipanti alle formazioni il 10 dei quali appartenente a categorie fragili

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15 Proposte per una produzione sostenibile

Le politiche europee ed in particolare il Next Generation EU e di conseguenza il PNRR italiano finalizzano enormi flus-si finanziari verso unrsquoeconomia circola-re per rilanciare il sistema produttivo e favorire lrsquooccupazione chiedendo una forte svolta verso una transizione equa in linea con i principi dellrsquoAgenda 2030 Di conseguenza anche gli incentivi na-zionali allrsquoinnovazione per contribuire allo sviluppo sostenibile devono esse-re fortemente connessi alla transizione ecologica allo sviluppo dellrsquoeconomia circolare e a un impatto sociale positivo

Una grande spinta a una riconversione sostenibile viene dal Programma ldquoNext Generation EUrdquo deciso dal Consiglio europeo nel luglio 2020 che vale 750 miliardi di euro ndash finanziati da un debito in comune raccolto dalla Commissione europea LlsquoItalia dovrebbe ricevere 209 miliardi di euro Tutte le spese devono rispettare il principio del ldquonon nuocererdquo cosigrave da permettere allrsquoUE di allinearsi ai principi dellrsquoAccordo di Parigi ma il 30 del Fondo deve essere indirizzato specificamente al sostegno di iniziative green

Potenziare la transizione verso unrsquoeco-nomia circolare richiede di aumentare la collaborazione tra aziende di diversi ambiti produttivi con il pieno coinvol-gimento a tutti i livelli degli stakehol-der La revisione del sistema economi-co coinvolge tutti i suoi asset utilizzare energia e materie rinnovabili valorizzare le risorse mediante upcycling riuso rici-clo e mediante il mercato delle materie prime seconde estendere la vita uti-le di prodotti e processi mediante una progettazione e una manutenzione ad hoc progettare prodotti sulla base dei principi dellrsquoecodesign e nel rispetto di elevati standard di qualitagrave La transizio-ne allrsquoeconomia circolare egrave destinata ad accrescere lrsquoimpatto occupazionale Il successo delle iniziative per far dialoga-re domanda e offerta di scarti e materia prima seconda dipende dalla loro

ampliare il raggio drsquoazione degli inter-venti considerando lrsquoinsieme del siste-ma delle imprese alcuni provvedimenti sono infatti limitati a settori e territori specifici (anche in ragione delle risor-se disponibili) altri si concentrano sulla Pubblica Amministrazione perograve lrsquointe-ro mondo delle imprese ha bisogno di evolvere inserendo tecnologia e mo-dernizzazione nella propria gestione per migliorare efficienza produttivitagrave e impatto sociale e ambientale che sono i gap principali nei confronti dei Paesi competitori a fronte di un flusso di in-vestimenti a livello europeo di oltre 650 miliardi nei prossimi 10 anni per realiz-zare gli obiettivi di riduzione delle emis-sioni climalteranti del 55 egrave necessario avere una strategia di politica industriale in termini di capacitagrave produttiva (svilup-po delle fonti rinnovabili e delle tecno-logie per efficienza) che non vediamo al fine di una trasformazione del tessuto manifatturiero che limiti gli impatti so-cio-economici della transizione ecologi-ca

dare continuitagrave agli interventi per lo svi-luppo sostenibile abbracciando un oriz-zonte temporale di medio-lungo perio-do per dare certezze alle imprese e ai cittadini consentendo loro di aumentare la propensione a investire

aumentare nel tempo la dotazione finan-ziaria molte misure sembrano orientate nella giusta direzione ma hanno risorse limitate consapevoli della finitezza delle risorse comunque una scelta di prioritagrave e unrsquoattenta spending review aiutereb-bero a trovare le risorse per le azioni piugrave rilevanti

promuovere insieme con le associazio-ni datoriali e le organizzazioni del Terzo

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visibilitagrave solo coinvolgendo migliaia di sog-getti egrave possibile che nascano incontri pro-ficui tra chi offre e chi domanda circolaritagrave

Il GdL Goal 12 per quanto riguarda la produ-zione responsabile chiede ai decisori politici di

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Settore la sensibilizzazione e lrsquoaccom-pagnamento delle imprese affincheacute in-troducano la sostenibilitagrave ambientale e sociale tra gli obiettivi aziendali e di conseguenza valutino le proprie perfor-mance e quelle dei propri manager alla luce dei risultati ambientali e sociali ol-tre che di profitto

adottare misure di semplificazioni per evitare che eccessi burocratici frenino la realizzabilitagrave concreta dei provvedimen-ti

definire in relazione allo sviluppo delle rinnovabili una condivisione degli oneri vincolante con le Regioni in relazione agli impegni di sviluppo delle infrastrut-ture e degli impianti tale punto egrave cru-ciale per riscrivere il nuovo Piano Nazio-nale Integrato per lrsquoEnergia ed il Clima (PNIEC) al 2030 al fine di raggiungere i nuovi obiettivi del -55 di emissioni cli-malteranti

limitare la disposizione di decreti attua-tivi (specie se concertati tra dicasteri) puntando a norme compiute di imme-diata realizzazione percheacute la previsione di molti decreti attuativi rende lungo e complesso lrsquoiter di varo delle misure e sovente ne depotenzia la portata

identificare le Best Practice di sostenibi-litagrave e condividerle con altri Paesi identi-ficando e promuovendo soluzioni adat-te sulla base delle condizioni e risorse locali e delle esigenze di implementa-zione

realizzare politiche di sostegno per un vero sviluppo sostenibile da parte dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli in via di sviluppo

riequilibrare nellrsquoattuazione del Pro-gramma Next Generation EU il rapido procedere verso la transizione ecologi-ca con interventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale per non lasciare indie-tro nessuno

istituire un catasto pubblico sullrsquoutilizzo delle risorse suolo verde mobilitagrave in sharing sistema idrico

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile la riduzione degli sprechi e lrsquoutilizzo di materiali con crescente percentuale di riciclato la progettazione di prodotti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire azioni di riuso dei prodotti an-che attraverso piattaforme di scambio definendo una legge di riordino del set-tore dellrsquousato e del riutilizzo anche con partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera

investire nella sicurezza e nella qualitagrave alimentare nella bioeconomia circolare nella ricerca per la sostenibilitagrave nella tutela della fertilitagrave del suolo

promuovere un mix di misure volontarie (certificazione di sostenibilitagrave ambienta-le e sociale delle filiere di approvvigio-namento) e misure obbligatorie (obbli-go di due diligence di filiera)

definire una strategia di contrasto a tutti i livelli del ciclo di vita del cibo attraver-so le varie fasi di raccolta produzione distribuzione fino al consumo domesti-co per elaborare programmi di cambia-mento comportamentale

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Si riportano di seguito proposte specifiche del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici target (la sintesi definitoria egrave no-stra) dellrsquoAgenda 2030 per una produzione sempre piugrave responsabile

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

Target 122 per unrsquoeconomia sempre piugrave circolare per lrsquouso efficiente delle risorse naturali

Target 123 per contrastare lo spreco alimentare in linea con la strategia Farm to Fork

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rimuovere le barriere che ostacolano la gestione di eccedenze incertezza nor-mativa e capacitagravequalitagrave dei destinata-ri

investire in strutture e strumenti tecno-logici e sostenere anche con incentivi fi-scali (es pannelli solari bonus ecc) sia le aziende che gestiscono le ecceden-ze secondo la Food and Drink Material Hierarchy sia le organizzazioni profit o non-profit che in un processo di eco-nomia circolare riducono lo spreco ali-mentare rivalorizzando le eccedenze

sviluppare la filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori

investire in maniera mirata con un piano dedicato per il raggiungimento entro il 2023 di tale Target

promuovere la diffusione e il consoli-damento di una cultura orientata alla circolaritagrave in connessione anche con la Strategia per le aree interne a partire dallrsquoistruzione primaria per arrivare alla formazione continua dei lavoratori

capovolgere la logica economica di pro-duzione ponendo al centro lrsquoimpatto ambientale e sociale prima degli obietti-vi economici e di accrescimento del Pro-dotto Interno Lordo (PIL)

rendere effettiva una politica di investi-menti nel ciclo integrato dei rifiuti so-prattutto nel Mezzogiorno

sviluppare il sistema di contabilitagrave (cata-sto rifiuti ISPRA) con i flussi interregio-nali di rifiuti urbani

investire nelle infrastrutture per la di-stribuzione lo stoccaggio e lrsquoaccumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle smart grid nella digitalizzazione delle reti nelle comunitagrave energetiche di imprese cittadini e PA nei collegamenti elettrici con i Paesi europei e poi in fu-turo con lrsquoAfrica nellrsquoelettrificazione dei consumi nei punti di ricarica per veico-li elettrici e nelle stazioni di ricarica per i veicoli a idrogeno va ricordato che la rilevanza dellrsquoidrogeno (green) piugrave che per i veicoli rappresenta un obiettivo ri-levante per i settori industriali ldquohard to abaterdquo

incentivare le ldquoeconomie del riutilizzordquo esistenti

adottare politiche a favore della prepa-razione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti (es Decreti ldquoEnd of Wasterdquo)

progettare e produrre un packaging ri-dotto e riutilizzabile

progettare prodotti efficienti sotto il profilo delle risorse durevoli anche in termini di durata di vita e di assenza di obsolescenza programmata scomponi-bili riparabili riutilizzabili e aggiornabili noncheacute utilizzo di materiali ottenuti dai rifiuti nella loro produzione

utilizzare plastiche facilmente riciclabili e incentivare la plastica riciclata

promuovere una cultura della sostenibi-litagrave a livello aziendale e organizzativo

estendere alle medie imprese lrsquoobbligo di rendicontazione non finanziaria

analizzare e divulgare i vantaggi delle aziende che investono in sostenibilitagrave sociale e ambientale efficienza interna

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Target 124 per la gestione delle sostanze chimiche in tutto il loro ciclo di vita

Target 126 per pratiche sostenibili e infor-mazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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consenso di lavoratori clienti e fornitori innovazione e proattivitagrave riduzione del rischio reputazione fidelizzazione di segmenti di qualitagrave in crescita

modernizzare in chiave green con in-frastrutture verdi le aree produttive at-trezzate i distretti industriali e le reti di impresa

costituire poli tecnologici per lrsquoeconomia circolare e per la ricerca e lrsquoinnovazione per prodotti durevoli e riparabili

promuovere una legge che agevoli la due diligence sui diritti umani e ambientali

sviluppare partnership pubblico-private per sostenere la transizione verso mo-delli di produzione e consumo piugrave soste-nibili

realizzare politiche di ricerca e innovazione per sostenere e ldquocostruirerdquo una capacitagrave scientifica e tecnologica su nuovi paradigmi compatibili con lrsquouso pieno e rispettoso degli equilibri ecologici delle risorse endogene riproducibili in loco facendo emergere nuove produzioni e nuovi consumi in equilibrio tra essere umano e natura

promuovere partnership con i Paesi Terzi per migliorare gli standard di sostenibilitagrave sociale e ambientale e per aumentare la produttivitagrave riducendo la pressione sulle risorse naturali

definire norme e processi per evitare nel contesto economico nazionale e comunitario di deviare prodotti non sostenibili verso i mercati terzi

anticipare lrsquoimpegno dei Paesi industria-lizzati ad azzerare quanto prima le emis-

sioni di carbonio rispetto alla scadenza del 2030 assicurando una transizione equa per i lavoratori e le comunitagrave colpi-te dal cambiamento climatico e dal pro-cesso di decarbonizzazione con azioni e programmi per ridurre la povertagrave e per arginare le disuguaglianze nel godimen-to dei diritti umani

dare prioritagrave agli investimenti sulle ener-gie rinnovabili prodotte in maniera re-sponsabile e per la protezione sociale sostenendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro dignitosi e rispet-tosi dellrsquoambiente

investire nelle aree interne e nei parchi con interventi infrastrutturali materiali e immateriali e promuovere lo svilup-po locale garantendo reddito e presidio culturale attraverso il turismo sostenibi-le tutelando la biodiversitagrave e la resilien-za contro disastri naturali e cambiamen-ti climatici

destinare particolare attenzione alla montagna tutelando lrsquoapproccio agro-e-cologico nel rispetto delle specifiche caratteristiche orografiche e climatiche consapevoli che i costi di produzione sono maggiori e la quantitagrave dei prodotti minore prevedendo agevolazioni fisca-li per le attivitagrave agro-silvo-pastorali di montagna

puntare sui ldquoprodotti di qualitagraverdquo con produzioni tipiche animali e vegetali valorizzando DOP e IGP nellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna per fare cosigrave marketing territoriale

incentivare una celere transizione alle energie rinnovabili al fine di contrastare la crisi climatica pur consapevoli di spo-stare sovente lrsquoimpatto ambientale

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Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12a per un consumo e una produ-zione responsabile nei Paesi Terzi

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Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c una politica di superamento degli ingiustificati (ma complessi da ridur-re) sussidi ai combustibili fossili attraverso incentivi a fronte di investimenti per la de-carbonizzazione per26

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contabilizzare i consumi energetici o come erosione o come reintegrazione delle risorse naturali prelevate

ridurre rapidamente gli incentivi alle fonti fossili destinando le risorse rispar-miate agli interventi sociali di riconver-sione e sostegno alle fasce colpite

trasformare i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) in Sussidi Ambiental-mente Favorevoli (SAF) e in investimen-ti per supportare le filiere verdi e soste-nibili

E ancora a livello europeo

Dare rapida attuazione al Programma ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosa al Green Deal Europeordquo e al Programma ldquoNext Generation EUrdquo equilibrando lrsquoattenzio-ne a una transizione accelerata con in-terventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale

Dare rapida attuazione al ldquoPNRRrdquo e in particolare alle misure del ldquoJust Transi-tion Fund rdquo e di ldquoInvestEUrdquo per soste-nere la transizione ecologica nelle pic-cole e medie imprese

Prevedere un sistema di country by country report da parte delle aziende attivando la leva fiscale

Promuovere lrsquoarmonizzazione e lrsquoequi-tagrave fiscale tra i Paesi dellrsquoUE attraverso la lotta ai paradisi fiscali e il contrasto dellrsquoelusione e dellrsquoevasione fiscale delle imprese e dei cittadini

Inoltre a livello nazionale

Accelerare lrsquoattuazione della Strategia nazionale per le aree interne in partico-lare per le aree di montagna allinean-dola sempre piugrave ai principi e allo spirito dellrsquoeconomia circolare

Completare la riforma del Terzo Setto-re con lrsquoemanazione degli ultimi decreti delegati e avviarne la realizzazione fa-

vorendo lo sviluppo delle imprese socia-li

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile

promuovere la riduzione di sprechi e lrsquou-tilizzo di materiali con crescente percen-tuale di riciclato

promuovere la progettazione di prodot-ti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire le economie del riutilizzo e dellrsquousato

mappare le piattaformeiniziative giagrave esistenti per facilitare lrsquoincontro tra sog-getti complementari

facilitare la costituzione di partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera e favorire le pratiche di simbiosi indu-striale per ottimizzare risorse favorire lo sviluppo locale e creare occupazione attraverso aree produttive attrezzate organizzazione dei distretti eco-indu-striali realizzazione di reti di impresa e perseguendo un modello teso a incorag-giare e implementare percorsi di eco-nomia condivisa per generare vantaggi economici e competitivi delle aziende

promuovere ldquospeed networkingrdquo in oc-casione del Festival dello Sviluppo So-stenibile e una rete di facilitatori sul

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Seguono specifici approfondimenti realiz-zati con il contributo dei componenti del GdL 12

Approfondimento sullrsquoeconomia circolare

Egrave necessario accelerare la transizione ver-so unrsquoeconomia circolare attraverso lrsquoinno-vazione dei modelli di produzione delle im-prese con occupazione anche per soggetti normalmente esclusi dal mercato del lavoro prevedendo incentivi fiscali e lrsquoadozione del-le certificazioni ambientali EMASEcolabel UE in particolare

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territorio nazionale come le Camere di Commercio e le Associazioni Industriali

Per quanto riguarda specificatamente il riutilizzo la preparazione per il riutilizzo e la prevenzione dei rifiuti

in armonia con la gerarchia dei rifiuti re-alizzare un piano di investimenti incen-tivi e strumenti economici per rafforzare lrsquoeconomia del riutilizzo che egrave costituita da negozi dellrsquousato operatori ambulan-ti mercati dellrsquousato anche integrando-la in ottica di filiera con la preparazione per il riutilizzo con lrsquoobiettivo di rag-giungere il traguardo di almeno 8 kg di riutilizzo per abitante

ridurre lrsquoutilizzo dei volantini cartacei a fini promozionali

rafforzare le attivitagrave commerciali che si dedicano alla riparazione e al ricondizio-namento dei beni

introdurre norme contro la pratica dellrsquoobsolescenza programmata

favorire lo sfuso

disincentivare il doppio materiale di packaging negli imballaggi e comunica-re sempre il peso del packaging sul peso del prodotto venduto

premurarsi che le filiere siano trasparen-ti e che le risorse non siano accaparrate da soggetti criminali

Per la promozione la diffusione e il con-solidamento di una cultura dellrsquoecono-mia circolare

incoraggiare le aziende a misurare e a comunicare lrsquoimpatto socio-ambientale dei propri prodotti

formare competenze innovative per qualificare e riqualificare i lavoratori ver-so la produzione sostenibile

sostenere e rafforzare gli interventi di ldquoalternanza scuola lavorordquo che consen-tono la trasmissione di competenze nei diversi settori produttivi

rafforzare la normativa di sostegno nel-la fase di avvio delle start-up innovative e sostenibili privilegiando le donne e i giovani

attivare nelle Regioni e nelle Aree me-tropolitane percorsi di orientamento alla ripresa che uniscano due transizioni interconnesse quella green e quella di-gitale in una dimensione territoriale che declini la strategia di sviluppo dei terri-tori con una spinta dal basso capace di favorire specializzazioni innovative loca-li grazie a partnership di ampio respiro (interregionali) complementari crean-do cosigrave reti collaborative

perseguire attraverso il modello della quadrupla elica (universitagrave e centri di ri-cerca governo centrale e periferico set-tore privato e associazioni gruppi di cit-tadini che collaborano con altri soggetti al processo innovativo) lo sviluppo di ecosistemi socio-economici locali pro-speri adatti a favorire il salto di qualitagrave delle PMI locali sia sul piano della pro-duttivitagrave sia su quello della sostenibili-tagrave Uno sviluppo in linea con gli obiettivi del Next Generation EU ma anche con le raccomandazioni del Forum Disugua-glianze e Diversitagrave

incentivare il recupero delle aree e degli edifici dismessi e quindi la rigenerazione urbana consentendo un contenimento del consumo di suolo attraverso inter-venti su aree giagrave edificate ma non piugrave utilizzate con lrsquoevoluzione dei contesti su un mix funzionale di edilizia residen-ziale servizi e offerta economica

sviluppare servizi di e-commerce per la promozione di mercato delle PMI re-sponsabili

attuare il Regolamento europeo riguar-dante il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura in maniera tale da sfruttare i benefici ambientali ed economici che ne

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scaturiscono Ciograve deve prevedere lrsquoade-guamento degli impianti di affinamento esistenti o la realizzazione di nuovi e della rete di distribuzione in maniera da tale da poter massimizzare il riutilizzo stesso

Approfondimento sul sistema agroali-mentare

assicurare lrsquoimpiego da parte dellrsquoindu-stria agroalimentare di materie prime agricole non provenienti da deforesta-zione e prodotte nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali at-traverso lrsquoobbligo della ldquodovuta diligen-zardquo per tutti gli operatori coinvolti nelle filiere a rischio assicurando la tracciabi-litagrave e il monitoraggio della catena di for-nitura e incentivando la certificazione di sostenibilitagrave ambientale e sociale da parte di soggetti terzi accreditati

approvare la legge sullrsquoagricoltura biolo-gica ferma in Commissione Agricoltura del Senato

promuovere lrsquoadozione dellrsquoapproccio agro-ecologico per migliorare lrsquoequili-brio degli agroecosistemi ripristinare la fertilitagrave del suolo e la biodiversitagrave migliorare la qualitagrave delle acque ridur-re le emissioni di gas a effetto serra ad esempio adottando alcune pratiche agronomiche (come lrsquoinerbimento e il sovescio) e reimpiegando in azienda i residui dei processi colturali anche per la produzione di energia coerentemen-te con i principi dellrsquoeconomia circolare

sviluppare il ricorso alla chimica verde (bioprodotti) in grado di sostituire gli input chimici di sintesi in agricoltura fa-vorendo cosigrave il passaggio dal modello attuale di agricoltura industriale verso modelli piugrave sostenibili

sostenere la piantumazione di alberi non produttivi da parte sia di aziende agri-cole che Comuni soprattutto in pianura dove il paesaggio agricolo in generale egrave estremamente semplificato per con-sentire lrsquoutilizzo di macchine agricole di grandi dimensioni per favorire sia il

ripristino dellrsquoagrobiodiversitagrave sia la cat-tura del carbonio

favorire unrsquoagricoltura sostenibile e di prossimitagrave che non abbia effetti negati-vi sullrsquoambiente e sulla salute avviando un fattivo confronto con le categorie e con i territori

favorire lrsquoeconomia circolare dellrsquoacqua nella produzione agricola anche me-diante il ricorso per lrsquoirrigazione allrsquouso di fonti non convenzionali quali le acque reflue depurate in linea con lrsquoemana-zione del nuovo Regolamento europeo 7412020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dellrsquoacqua

Approfondimento per lrsquoestensione della rendicontazione non finanziaria

Ampliare il campo di applicazione della rendicontazione non finanziaria favo-rendola nei settori della distribuzione e delle utility e partecipate dallo Stato imprese di medie dimensioni (da 250 dipendenti) e delle societagrave attive in set-tori ad alto impatto ambientale incorag-giando la modalitagrave di bilancio integrato

Potenziare il sostegno finanziario ai produttori responsabili

allineare gli operatori finanziari agli Obiettivi di sviluppo sostenibile in at-tuazione dellrsquoAgenda 2030 promuoven-do investimenti che integrano i criteri ESG con orizzonte di lungo periodo per la transizione verso modelli economici low-carbon attraverso strumenti di fi-nanza sostenibile e responsabile

favorire sia trasferimenti di risorse fi-nanziarie dalle banche al sistema delle imprese (comprese le PMI e il Terzo Set-tore) finalizzati a interventi per la soste-nibilitagrave sia lo sviluppo del microcredito

potenziare lrsquoofferta di strumenti finan-ziari rivolti a organizzazioni no profit imprese sociali enti del Terzo Settore organizzazioni for profit a vocazione so-ciale e societagrave benefit

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sviluppare unrsquoofferta di retail banking e assicurativo favorevole a comportamen-ti virtuosi e consentire a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) partecipazioni di capi-tale in PMI che presentano un piano di cambiamento per la sostenibilitagrave

Approfondimento sul contrasto agli sprechi alimentari

attuare la Decisione Delegata del 3 mag-gio 2019 per la misurazione degli spre-chi alimentari obbligatoria dal 2020 e attuare se pur in modo facoltativo la misurazione delle eccedenze alimentari

rifinanziare lrsquoart 12 della Legge 16616 ldquoFinanziamento degli interventi per la riduzione dei rifiuti alimentarirdquo

dare mandato al ldquoTavolo aiuti alimentari indigenti e lotta allo spreco alimentarerdquo previsto dalla Legge 16616 e insediato al MIPAAF di redigere un position paper nazionale della Strategia Farm to Fork

favorire lrsquoadozione di certificazioni di sostenibilitagrave ambientale e sociale del-la produzione alimentare che tengano conto anche del ricorso a fonti non con-venzionali per lrsquoirrigazione o alla misura-zione degli usi

promuovere in tutti gli ambiti istituzio-nali amministrativi nelle autoritagrave sanita-rie filiere agro-alimentari consumatori e organizzazioni no profit le ldquoRacco-mandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimentarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari il 12 di-cembre 2019

estendere il principio di Responsabilitagrave Estesa del Produttore (REP) a nuovi set-tori produttivi

normare la dichiarazione ambientale di prodotto e promuovere il BES in im-presa come reporting non finanziario (a partire dalle PMI)

normare i claim ambientali al fine di tu-telare i consumatori rispetto a dichiara-zioni potenzialmente ingannevoli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale e sociale dei prodotti

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Approfondimento sulla promozione della di-gnitagrave del lavoro

promuovere la partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali in attuazione dellrsquoart 46 della Costituzione

promuovere nelle amministrazioni e nelle

imprese profit e no profit lrsquoarmonizzazio-ne tra vita e lavoro anche attraverso un uso corretto dello smart working e altre forme di flessibilitagrave dellrsquoorario

promuovere la HRDD (Human right due di-ligence) e diffonderne la cultura presso le imprese promuovere anche una legge na-zionale che recepisca la HRDD

promuovere il ricorso da parte delle im-prese a forme di certificazioni del rispetto dei diritti dei lavoratori (ISO SA 8000 ISO OHSAS 18001 sostituita dalla norma ISO 45001 su salute e sicurezza sul lavoro No-Cap ecc)

estendere alla dimensione sociale e al set-tore privato i requisiti per il Green Public Procurement (GPP) giagrave obbligatorio per gli enti pubblici secondo il Codice sugli Appal-ti

adozione della legislazione europea di pre-venzione e contrasto alle Unfair trading practices (Direttiva 2019633)

Approfondimento sulla responsabilitagrave del produttore

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NOTE

1 Giovannini E Lrsquoutopia sostenibile Laterza Bari 20182 Dragonetti G Trattato delle virtugrave e dei premi Feltrinelli Milano 20183 Becchetti L Una nuova economia egrave possibile Albeggi editore Roma 20144 Elsevier Sustainable Production and Consumption wwwjournalselseviercomsustainable-pro-duction-and-consumption5 Siamo consapevoli che conseguire gli 11 Target del Goal 12 non comporta conseguire una produzione e consumo responsabile percheacute ben altri dovrebbero essere i Target (soprattutto per un vero consumo respon-sabile) Infatti questi Target da soli non paiono atti a conseguire unrsquoeconomia veramente al servizio di tutti nel rispetto dei limiti del Pianeta Tuttavia perseguirli puograve comunque dare un contributo utile nella direzione giusta Quello che occorre nel complesso egrave un grande salto di consapevolezza ed un profondo cambiamento culturale tanto negli operatori economici quanto nei cittadini 6 COM(2007) 414 (COM(2012) 673 Blue Print7 COM(2015) 614

8 httpdocumenticameraitappscommonServicesdocubridgeashxurl=COM_2020_102_3_IT_ACT_part1_v2pdfampp=Atti20Ue5CCommissione20Ue5Cpdf5C20205C0320-20MARZO

9 httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=OJL2019248FULLampfrom=EN

10 httpseceuropaeufoodsystemfiles2021-05fs_eu-actions_action_platform_key-rcmnd_enpdf

12 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2020051920G00052sg

13 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2019121319G00148sg

14 wwwgazzettaufficialeiteliid2018052918G00078sg

15 httpswwwmitegovitpaginacatalogo-dei-sussidi-ambientalmente-dannosi-e-dei-sussidi-ambientalmen-te-favorevoli

16 wwweuroparleuropaeunewsitagendabriefing2019-03-251divieto-delle-plastiche-monouso-via-libe-ra-del-parlamento

17 circulareconomyeuropaeuplatform

18 wwwicespit

19 indicatoricircolariconsultazioneminambienteitdocumento-post-consultazione

20 httpswwwgbcitaliaorglevel-s

21 httpimpreseregioneemilia-romagnaitentra-in-regionedocumenti-di-programmazionecopy_of_Ervet_Volume_Green_Economy_WEB_2018pdf

22 economiacircolareconfindustriaitconcorso-best-performer-delleconomia-circolare-partita-la-valutazio-ne-delle-candidature

23 wwwinterregeuropeeucirce

24 wwwnexteconomiaorg

25 Il problema principale dellrsquoItalia nello sviluppo delle RES egrave che a causa dellrsquoeffetto nimby sulle infrastrutture dorsali il Paese egrave diviso in due (vedasi ultimo piano decennale TERNA) con tanta produzione a Sud e tanto consumo a Nord Prima di collegarci al Nord Africa meglio fare le reti in Italia E se non riusciamo a sviluppare i 6GW annui necessari per ottemperare il pacchetto fit for 55 in via sussidiaria sarebbe meglio sviluppare e importare anche se questo egrave poco coerente con gli obiettivi di circolaritagraveproduzione di prossimitagrave26 Egrave necessario fare attenzione alla disciplina in materia di aiuti di Stato energia e ambiente COM2002015UE e i Reg 7082019 per evitare azioni non coordinate a livello UE con il rischio di impatti su delocalizzazione di settori strategici27 Interviene per le aree che hanno lrsquoesigenza di chiudere produzioni carbonintensive per ovviare ai relativi impatti sociali28 Lrsquoacronimo ESG sta per Environmental Social and Governance ossia ambientale sociale e buon governo e si riferisce alle tre dimensioni di performance aziendale integrate per la creazione di valore economico per gli investitori29 Il BES egrave lrsquoindicatore di benessere equo e sostenibile utilizzato per valutare il progresso di una societagrave non solo dal punto di vista economico come ad esempio fa il PIL ma anche sociale e ambientale e corredato da misure di disuguaglianza e sostenibilitagrave

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21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile

Lrsquoacquisto e lrsquouso di oggetti non ha un impatto solo economico ma assolve un ruolo importante per il mantenimento dellrsquoordine e del legame sociale delle comunitagrave Il consumo riunisce una plu-ralitagrave di significati e di funzioni sociali veicolo per creare e mantenere la pro-pria identitagrave individuale strumento per tessere relazioni sociali e linguaggio che consente di comunicare la propria visio-ne del mondo distinguendosi dagli altri

La crescita culturale verso il consumo responsabile pone una sfida ripensa-re il consumo tradizionale passando da una logica del prezzo piugrave conveniente a unrsquoattenzione ai bisogni delle persone nel rispetto dellrsquoambiente

Il Consumo Responsabile infatti pre-suppone un nuovo paradigma econo-mico dove i consumatori sono con-sum-attori (prosumerco-produttori) le imprese sono impegnate dal punto di vista sociale ambientale e consume-rista e le istituzioni dialogano con la comunitagrave locale In tale contesto il con-sumo responsabile subordina le caratte-ristiche tangibili del bene (o del servi-zio) a valutazioni di ordine etico sociale ambientale e consumerista prestando forte attenzione alla qualitagrave sociale del bene ovvero al rispetto dei diritti dei lavoratori dei diritti umani e dei diritti dei consumatori Particolare attenzione si pone a evitare lrsquoimpatto negativo dal punto di vista finanziario ambientale e sociale (ad es lo sfruttamento del lavo-ro minorile attivitagrave antisindacali vendi-ta di armi illeciti o frodi finanziarie col-lusione con regimi dittatoriali pubblicitagrave ingannevole clausole vessatorie ecc)

La scelta consapevole del consumato-re puograve tramutarsi talvolta in diffidenza verso pratiche di produzione ritenute non sicure ancorcheacute invece benefiche per lrsquoambiente e lrsquoeconomia poicheacute non adeguatamente conosciute Ne egrave un esempio la diffidenza dei consumato-ri allrsquoacquisto di prodotti alimentari ir-rigati con reflui trattati anche a fronte della difformitagrave normativa in materia sul territorio dellrsquoUnione oppure a prodot-ti contenenti olio di palma sostenibile certificato da enti terzi accreditati qua-li ad esempio la Roundtable on Sustai-nable Palm Oil (RSPO) non proveniente da deforestazione e rispettosi dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali Egrave importante quindi unrsquoadeguata infor-mazione e sensibilizzazione sui temi del consumo responsabile e consapevole

Il Consumo Responsabile puograve assumere varie declinazioni

il consumo critico informato e ragio-nato e quindi consapevole attraverso lrsquoacquisto di beni e servizi da imprese responsabili che ad esempio non sfrut-tano il lavoro minorile non inquinano lrsquoambiente o adottano strategie filantro-piche solo per fini comunicativi

il risparmio e lrsquoinvestimento in chiave responsabile premia istituti finanziari sostenibili che non investono in settori controversi o che svolgono attivitagrave di engagement e screening delle imprese che operano in questi settori per pro-muovere attraverso lrsquoimposizione di standard minimi produzioni responsa-bili che possano garantire investimenti sostenibili

il ricorso al commercio equo e solida-

2 CONSUMO RESPONSABILE

ldquoIl Consumo Responsabile egrave unrsquoazione di consumo e risparmio in cui lail citta-dinao consum-attore informato e consapevole valuta non solo la qualitagrave e il prezzo dei prodotti e dei servizi ma anche il valore sociale in essi contenuto e lrsquoimpatto ambientale dellrsquoimpresa che li produce tutelando il proprio interesse

e quello della collettivitagrave nel medio e lungo periodordquo

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le forma di commercio che promuove giustizia sociale ed economica sviluppo sostenibile rispetto per le persone e per lrsquoambiente attraverso il commercio la crescita della consapevolezza dei con-sumatori lrsquoeducazione lrsquoinformazione e lrsquoazione politica

gli stili di vita basati sulla sobrietagrave del consumo e il non spreco alimentare e come le pratiche di consumo caratteriz-zate da attenzione al risparmio energe-tico anche di materie prime e al recupe-ro e riutilizzo di beni

altre forme di consumo come ad esem-pio la partecipazione a gruppi di acqui-sto solidale il turismo responsabile le buone pratiche dellrsquoeconomia della con-divisione ecc

il risparmio e lrsquoinvestimento sostenibile e responsabile come la sottoscrizione di fondi di risparmio conti correnti e obbli-gazioni che includano valore sociale ed ambientale con ricadute sul territorio in grado di supportare progetti a carattere socio-ambientale o a sostenere i Paesi in via di sviluppo

22 Analisi di contesto

NellrsquoAgenda Europea dei Consumatori vengono definiti quattro obiettivi prin-cipali di cui uno strategico il migliora-mento degli aspetti dellrsquoinformazione sui prodotti e servizi offerti egrave necessario per supportare la reale implementazio-ne delle scelte politiche per uno svilup-po sostenibile

Tra le sfide future tenendo conto dei mutamenti dellrsquoeconomia e della societagrave lrsquoAgenda affronta il tema del consumo sostenibile con queste parole ldquoI consu-mi in aumento in tutto il mondo hanno accentuato la pressione sullrsquoambiente contribuendo anche al cambiamento cli-matico e accresciuto la concorrenza per le risorse I consumatori sono sempre piugrave consapevoli delle conseguenze per lrsquoambiente dei loro modelli di consumo e devono essere incoraggiati da iniziati-

ve pubbliche e private ad adottare com-portamenti di consumo piugrave sostenibili I consumatori devono essere messi in gra-do di compiere scelte sostenibili e sane che permettano di ridurre i costi per seacute stessi e per la societagrave nel suo insieme I consumatori hanno il diritto di sapere quale impatto ambientale avranno du-rante tutto il loro ciclo di vita i prodotti (beni e servizi) che intendono acquista-re Devono essere aiutati a individuare le scelte realmente sostenibili Sono neces-sari strumenti efficaci per proteggerli da informazioni sullrsquoambiente e sulla salute fuorvianti e infondate La domanda di prodotti sostenibili da parte dei consu-matori puograve favorire la crescita e la con-correnza rendendo cosigrave piugrave disponibili e accessibili tali prodotti e premiando le imprese che offrono beni e servizi di qualitagrave con minore impatto ambientalerdquo

Tale approccio appare oggi incompleto percheacute allrsquointerno del tema della soste-nibilitagrave ignora la dimensione sociale in-globata nei prodotti e servizi una tale definizione di consumo sostenibile non misura la qualitagrave del lavoro lungo tutta la filiera produttiva (quanto lavoro nero o sottopagato) lrsquoinclusione delle diversitagrave sul lavoro le pari opportunitagrave la crescita professionale e personale la possibilitagrave di una vita degna e dignitosa

Per perseguire una vera trasformazione verso la sostenibilitagrave egrave urgente soprat-tutto in questa fase di riorientamen-to post-pandemia una forte spinta dal basso innescata dai cittadini che da de-stinatari passivi devono diventare sog-getti attivi capaci di influenzare lrsquoanda-mento del mercato con le proprie scelte di acquisto intervenendo sulle strategie di istituzioni e imprese per una vera at-tenzione alla dimensione sociale nei li-miti delle risorse ambientali per tutti

Il cittadino-consumatore in questa fase storica puograve sfruttare le opportunitagrave of-ferte anche dalle nuove tecnologie fa-vorire forme di aggregazione della do-manda capaci di raggiungere una scala economica soddisfacente e ribaltare il paradigma economico attuale a partire da nuovi modelli di consumo Il consu-

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matore puograve scegliere di sostenere un modello economico sempre piugrave orien-tato a una sostenibilitagrave complessiva economica sociale e ambientale ossia integrale grazie a una rinnovata consa-pevolezza che implica unrsquoassunzione di responsabilitagrave nei confronti della collet-tivitagrave che intendiamo sempre propositi-va e non di contrasto

Lrsquoapproccio al consumo responsabile espresso nel Goal 12 se esprime una visione etica per lo sviluppo sostenibi-le costituisce anche un ldquoauto-interesse lungimiranterdquo capace di armonizzare i diritti del cittadinolavoratore con quelli del cittadinoconsumatore

Sollecitare il consumatore a esercitare lrsquoatto di consumo con consapevolezza egrave interesse anche delle imprese (beni e servizi) impegnate verso un reale per-corso di sostenibilitagrave percheacute le premia nelle scelte drsquoacquisto dei propri clienti e nella fidelizzazione al marchio lrsquoaspet-to reputazionale comporta ritorni com-merciali nel medio e lungo periodo La letteratura scientifica richiama poi an-che molti altri vantaggi della sostenibi-litagrave per le imprese come ben riportato nelle Linee guida per la rendicontazione di sostenibilitagrave per le PMI di Confindu-stria

Un consumatore consapevole infor-mato educato a scegliere fruitore di buona comunicazione sulla sostenibilitagrave delle imprese che non si rivolge a pro-dotti contraffatti o scadenti orienta di conseguenza i propri atti drsquoacquisto ed egrave anche spesso disposto a sostenere un piccolo sovrapprezzo

Le associazioni dei consumatori e della societagrave civile sono chiamate a raccoglie-re questa importante sfida anche per-cheacute rappresentano istanze di consuma-tori sempre piugrave informati ed esigenti e pertanto operano per la crescita della consapevolezza dei singoli organizza-no forme di mobilitazione non solo per la tutela dei diritti sociali e ambientali ma anche per la costruzione di ldquoretirdquo ca-paci di incidere nei processi economici Le associazioni sono cosigrave chiamate a in-

terpretare e rappresentare le richieste di consumatori che si orientano verso scelte valoriali che vanno oltre alla pura logica di convenienza economica I con-sumatori responsabili infatti si rendono conto che devono conciliare i loro ruoli di vita di cittadino-lavoratore-consu-matore con scelte consapevoli che non ledano la qualitagrave di vita di unrsquoaltra pro-pria dimensione Lrsquoobiettivo ambizioso egrave quello di far diventare i consumatori per lrsquoeconomia quello che gli elettori sono per la politica attori responsabili pro-muovendo il ldquovoto col portafogliordquo nelle proprie scelte di consumo quotidiano proprio come se fosse unrsquourna elettora-le

Ad esempio la scelta di ldquospostarerdquo le proprie scelte di consumo a favore dei prodotti del Commercio Equo e Solida-le da parte dei cittadini responsabili (e delle istituzioni) puograve favorire il raggiun-gimento degli Obiettivi di sviluppo so-stenibile Il Fair Trade da oltre 50 anni lavora per garantire prodotti (alimenta-ri abbigliamento cosmesi bomboniere articoli per la casa ecc) che in tutte le fasi di produzione e commercializza-zione rispettano lrsquoambiente e i lavora-tori (attraverso un sistema di controlli e certificazione dei prodotti e delle or-ganizzazioni internazionalmente rico-nosciuto) Trasparenza democrazia attenzione ambientale inclusione delle minoranze pari opportunitagrave progetti di sviluppo sociale ed educativo sia nel Sud che nel Nord del mondo sono i principi che caratterizzano il Commercio Equo e Solidale e che si ritrovano nei prodotti venduti in tutta Europa nelle Botteghe del Mondo (i punti vendita ldquospecializza-tirdquo) e negli scaffali di tanti negozi tradi-zionali o dei supermercati Il Commercio Equo e Solidale oggi non egrave piugrave soltan-to focalizzato sui prodotti dal Sud del mondo ma anche sui prodotti italiani realizzati nel rispetto degli stessi criteri per promuovere anche nel nostro Pae-se uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle persone e dellrsquoambiente

Altro esempio concreto la promozio-ne del consumo di prodotti contenenti olio di palma sostenibile certificato dal-la Roundtable on Sustainable Palm Oil

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(RSPO) lrsquoiniziativa globale multi-sta-keholder nata nel 2004 che definisce gli standard per la produzione di olio di palma nel rispetto dellrsquoambiente e delle comunitagrave locali oggi il sistema volonta-rio di certificazione piugrave autorevole e dif-fuso I membri di RSPO e i partecipanti alle sue attivitagrave provengono da molti di-versi contesti (coltivatori trasformatori e commercianti produttori di beni di consumo e distributori commerciali di prodotti a base di olio di palma istitu-zioni finanziarie e tra i fondatori 48 ONG ambientali e sociali compreso il WWF) La visione di RSPO egrave ldquotrasformare i mer-cati rendendo lrsquoolio di palma sostenibile la normardquo I Principi e i Criteri RSPO si raccordano ai tre pilastri della Teoria del Cambiamento (TOC) di RSPO -People Prosperity Planet - collegati agli Obiet-tivi di sviluppo sostenibile

Promuovere un consumo sostenibile consapevole di essere strumento di ri-equilibrio e di giustizia nella societagrave attento alla qualitagrave del lavoro e allrsquoam-biente richiede un forte impegno di for-mazione dei giovani e degli adulti

La sostenibilitagrave si applica in modo fles-sibile a seconda dei territori e delle cir-costanze e riconosce i limiti oggettivi alla capacitagrave di carico del nostro piane-ta tenendo conto del numero di perso-ne che lo abitano del loro stile di vita dei livelli di produzione dellrsquoimpiego di energia e materie prime dei consumi e della produzione di rifiuti Riprogettare un modello economico consente di non dilapidare il patrimonio che abbiamo ereditato e assicura alle prossime ge-nerazioni una qualitagrave di vita che non sia peggiore della nostra

Unrsquoimportante componente del consu-mo responsabile egrave la lotta allo spreco alimentare Secondo il Politecnico di Milano ogni anno in Italia vengono ge-nerate circa 56 milioni di tonnellate di eccedenze Di queste meno del 10 egrave recuperato in donazioni il resto egrave spre-co (equivalente al 154 dei consumi ali-mentari) Per il solo settore alimentare nelle case degli italiani si bruciano 12 mi-liardi di euro che corrispondono a ton-

nellate di alimenti che potrebbero anco-ra essere consumati NellrsquoAgenda 2030 il tema dello spreco alimentare egrave presente in piugrave Goal nel 2 (Sconfiggere la fame) nellrsquo11 (Cittagrave e comunitagrave sostenibili) e nel 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sani-tari) Infatti le questioni alimentari in-tersecano tutti gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 Nel 2016 nel position paper della task force Onu sullrsquoEconomia Sociale e Solidale relativo al raggiungimento degli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 venne inse-rito nel Goal 12 (Consumo e produzione responsabili) anche il Target 123 relati-vo a perdite e sprechi alimentari (Entro il 2030 dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di pro-duzione e di fornitura comprese le per-dite del post-raccolto)

23 Normative di riferimento

Europa

Il regolamento delegato (UE) 20211374 della Commissione che modifica lrsquoal-legato III del Regolamento (CE) n 8532004 del Parlamento europeo e del Consiglio sui requisiti igienici specifici per gli alimenti di origine animale egrave sta-to pubblicato il 20 agosto 2021 (data di entrata in vigore 9 settembre 2021) Al fine di facilitare la ridistribuzione sicura della carne da parte dei Banchi Alimen-tari e di altri enti caritativi tale regola-mento consente il congelamento della carne al dettaglio a determinate condi-zioni

Il Regolamento (UE) 2021382 della Commissione del 3 marzo 2021 che ha introdotto modifiche al Regolamento (CE) n 8522004 del Parlamento euro-peo e del Consiglio sullrsquoigiene dei pro-dotti alimentari) per promuovere e faci-litare le pratiche di donazione di alimenti sicuri Le modifiche apportate allrsquoallega-to II del Regolamento comprendono un nuovo capitolo sulla ridistribuzione de-gli alimenti che affronta come le date di ldquoscadenzardquo e ldquoda consumarsi preferibil-mente entrordquo devono essere applicate

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nel contesto della ridistribuzione degli alimenti senza compromettere la sicu-rezza alimentare e quali aspetti devono essere presi in considerazione nella va-lutazione della sicurezza alimentare

La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio ldquoNuova agenda dei consumatori ndash raf-forzare la resilienza dei consumatori per una ripresa sostenibilerdquo COM(2020) 696 final di novembre 2020

Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il ri-utilizzo delle acque reflue a scopo irri-guo al fine di limitare lo stress idrico e ridurre gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori Il Regolamento tra lrsquoaltro impone obblighi di garantire trasparen-za e pubblico accesso alle informazio-ni online sulle pratiche di riutilizzo delle acque al fine di aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti delle pratiche di riutilizzo

Strategia ldquoDal produttore al consuma-tore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futuro (Farm to Fork Strategy)rdquo COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020 per il miglioramento dellrsquoaccesso a cibi sani e sostenibili da parte dei consumatori e la definizione di nuove norme per lrsquoetichettatura di so-stenibilitagrave

Il Nuovo Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare (COM202098 final) adottato dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020

UNI ISO 220592021 ndash ldquoLinee guida sulle garanzie per i consumatorirdquo

Direttiva UE 2019633 contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroali-mentare Lrsquoobiettivo egrave il raggiungimento della paritagrave di forza contrattuale tra for-nitore inteso come qualsiasi produttore agricolo o persona fisica o giuridica che vende prodotti agricoli e alimentari e cliente cosigrave da creare un livello minimo comune di tutela negli Stati membri per

combattere pratiche commerciali scor-rette

Decisione delegata (UE) 20191597 del-la Commissione del 3 maggio 2019 che integra la Direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio

ldquoRaccomandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimen-tarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari 12 dicembre 2019

Il Regolamento (UE) 20182026 della Commissione del 19 dicembre 2018 che modifica lrsquoAllegato IV del Regolamento (CE) n 12212009 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio sullrsquoadesione vo-lontaria delle organizzazioni a un siste-ma comunitario di ecogestione e audit (EMAS)

Il Regolamento 20171369 del Parlamen-to europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 che istituisce un quadro per lrsquoeti-chettatura energetica e che abroga la direttiva 201030UE

Regolamento europeo 6792016 per la Protezione dei Dati Personali General Data Protection Regulation (GDPR) re-cepito in Italia con Decreto Legislativo 10 agosto 2018 n 101 che intende dare pari dignitagrave ai diritti degli individui che intendano proteggere i propri Dati Per-sonali in tutta lrsquoUE in modo omogeneo

Raccomandazione 2013179UE sulle Environmental Footprint

Regolamento UE Ecolabel 201066UE

Direttiva EuP - Energy-using Pro-ducts (cosiddetta EcoDesign Directive) 2009125CE

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Italia

Gli interventi istituzionali nazionali rara-mente agevolano o si coordinano con le azioni di mercato dal basso dei cit-tadini e degli operatori economici que-sti possono invece forzare e accelerare i processi trasformativi verso una vera sostenibilitagrave rompendo le resistenze del sistema produttivo mancano infat-ti politiche di incentivo e sostegno alle pratiche di consumo sostenibili

Legge di Bilancio 2021 Target 128 com-ma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale comma 752 per lrsquouso consapevole della risorsa idrica commi 760-766 a soste-gno delle Zone Economiche Ambientali commi 767-769 per sistemi di misurazio-ne puntuale dei rifiuti conferiti da utenze domestiche al servizio pubblico commi 770-771 promuovono le compostiere di comunitagrave accrescendo la consapevo-lezza dei cittadini sullrsquoimportanza del ri-ciclo commi 1084-1085 sulla plastic tax accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Legge di Bilancio 30 dicembre 2020 n 178 che al comma 661 accresce la con-sapevolezza dei cittadini sul proprio impatto ambientale in base alle scel-te di trasporto pubblicoprivato pro-muovendo lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale Al comma 752 promuove lrsquouso consa-pevole della risorsa idrica e accresce la consapevolezza dei cittadini sullrsquoimpor-tanza dellrsquoacqua come risorsa pubblica Ai commi 760-766 incentiva nelle Zone Economiche Ambientali il vuoto a ren-dere per i liquidi alimentari con lrsquoobiet-tivo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e di favorirne il riutilizzo accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Art 3-bis della Legge n 122019 - Eti-chettatura alimenti modificata la nor-mativa concernente il luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari (obbligatorietagrave origine dei prodotti)

Regolamento Consob sulla comunica-zione di informazioni di carattere non finanziario adottato con delibera n 20267 del 18 gennaio 2018

Decreto Ministeriale 1422017 ldquoSperi-mentazione vuoto a rendererdquo (Deposit Refund System) (Target 122)

Rapporto sul capitale naturale (12017 22018 32019) (Target 128)

Disciplina dellrsquoindicazione obbligatoria nellrsquoetichetta della sede e dellrsquoindiriz-zo dello stabilimento di produzione o se diverso di confezionamento ai sen-si dellrsquoarticolo 5 della legge 12 agosto 2016 n 170rdquo - Decreto Legislativo 15 settembre 2017 n 145

Decreto Legge 20 giugno 2017 n91 di recepimento Direttiva europea 2015720 articolo 226ter per la pro-gressiva riduzione della commercializ-zazione delle borse di plastica

Decreto Legislativo del 3 agosto 2017 n 129 di recepimento della Direttiva UE MIFID 201465UE sulla trasparenza dei costi dei prodotti finanziari e assicurativi e nuovo regime delle responsabilitagrave ver-so il consumatore del produttore e della filiera della distribuzione

Legge 27 dicembre 2017 n 205 lrsquoAutori-tagrave per lrsquoEnergia Elettrica il Gas e il Siste-ma Idrico (AEEGSI) egrave diventato ARERA Autoritagrave di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con attribuzione di compiti di regolazione anche nel settore dei ri-fiuti anche differenziati urbani e assimi-lati

Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 n 254 in recepimento della Direttiva euro-pea 201495 per quanto riguarda la co-municazione di informazioni di caratte-re non finanziario e di informazioni sulla diversitagrave da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni

Decreto Legislativo 19082016 n166 ldquoDisposizioni concernenti la donazione

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e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietagrave socia-le e per la limitazione degli sprechirdquo

ldquoCarta di Milanordquo (2015) per sollecita-re decisioni politiche che consentano il raggiungimento dellrsquoobiettivo fonda-mentale di garantire un equo accesso al cibo per tutti

ldquoCarta di Bologna per lrsquoambiente Le Cit-tagrave metropolitane per lo sviluppo soste-nibilerdquo (2015) nellrsquoambito dellrsquoAgenda 2030 delle Nazioni Unite Impegni in 8 settori per la difesa dellrsquoecosistema ri-duzione dei rifiuti e riciclo protezione del suolo e rigenerazione urbana pre-venzione del rischio di disastri generati dai cambiamenti climatici transizione energetica qualitagrave dellrsquoaria e riduzione delle polveri sottili tutela delle acque e del verde urbano mobilitagrave sostenibile

ldquoCodice del Consumordquo 6 settembre 2005 n206 e successive modifiche aggiornato da ultimo con le modifiche apportate dal DL 16 luglio 2020 n 76 convertito con modificazioni dalla L 11 settembre 2020 n 120

24 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre orga-nizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezione del sito asvisitgoal12

Istituzioni

Ministero dello Sviluppo Economico DG Lotta alla ContraffazionendashUfficio Italiano Brevetti e Marchi per interagi-re con i consumatori giovani adulti e senior nella corretta informazione sui rischi legati alla contraffazione sullrsquou-tilizzo degli strumenti di tutela della Proprietagrave IntellettualeIndustriale e sul-la diffusione della cultura della legalitagrave contro il mercato del falso

Corso interagenziale sullrsquoattuazione del Green Public Procurement (GPP) nel Sistema Nazionale per la Prote-zione dellrsquoambiente (SNPA) Il corso egrave stato attivato nel 2018 in modalitagrave e-le-arning inizialmente allrsquointerno del SNPA e realizzato da ISPRA con lrsquoobiettivo di fornire un quadro di riferimento gene-rale degli indirizzi comunitari in materia di Sustainable Consumption and Pro-duction

Corso di formazione specialistica a distanza (FAD) in tema di GPP re-alizzato dal MATTM nellrsquoambito del progetto ldquoCreiamo PArdquo Green Public Procurement strumenti e metodi per lrsquoapplicazione dei CAM negli appalti del-la PA (2020)

Esempi virtuosi del nostro Paese in ma-teria di sensibilizzazione dei cittadini al riutilizzo sicuro delle acque in agricol-tura (Milano Puglia Sicilia) valorizzati dalle Linee guida europee sul riuso delle acque A Milano ad esempio lrsquoimpianto di trattamento di Nosedo egrave aperto per visite programmate in particolare per le scuole o le istituzioni educative e citta-dini di varie associazioni con lo scopo di favorire la consapevolezza ambientale dei cittadini e delle scuole La sala con-ferenze inoltre egrave spesso utilizzata dalle associazioni ambientaliste per incon-tri riguardanti lrsquoacqua e il suo riutilizzo noncheacute questioni di ricerca ambientali In Puglia col progetto nazionale PON-InTeRRA (2011-2015 wwpon-interrait) sono stati analizzati i processi di ap-provazione sociale del riutilizzo dellrsquoac-qua per lrsquoirrigazione per comprendere i fattori che influenzano lrsquoaccettazione da parte dellrsquoopinione pubblica e indivi-duare le azioni necessarie egrave emersa la necessitagrave di realizzare i controlli e stabi-lire sanzioni per lrsquouso scorretto noncheacute di coinvolgere gli utenti nel processo decisionale di diffondere le informazio-ni e risultati sui benefici ambientali e di migliorare il sistema complessivo di riu-tilizzo dei trattamenti In Sicilia egrave attiva una mostra permanente sui sistemi di trattamento delle acque reflue che mira a fornire ai tecnici agli studenti e agli agricoltori informazioni aggiornate sul-le fonti drsquoacqua non convenzionali per il

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riutilizzo irriguo

Legge Regionale 192014 ldquoNorme per la promozione e il sostegno dellrsquoeco-nomia solidalerdquo ndash Regione Emilia-Ro-magna LrsquoEmilia-Romagna ha promosso questa Legge per sensibilizzare lrsquoopi-nione pubblica sui temi del Commer-cio Equo e Solidale attivando anche un Forum Regionale e un Tavolo Regionale per lrsquoEconomia Solidale

Mappe del consumo sostenibile La Regione Emilia-Romagna e ART-ER Di-visione sviluppo territoriale sostenibile hanno fatto una mappatura delle inizia-tive piugrave rilevanti sul tema del consumo responsabile (come ad es i GAS Gruppi di Acquisto Solidale la filiera corta la riduzione degli imballaggi il risparmio energetico il commercio equo e solida-le ecc)

Piano di azione per la sostenibilitagrave am-bientale dei consumi pubblici - Regio-ne Emilia-Romagna Con la Legge 29 dicembre 2009 n 28 ldquoIntroduzione di criteri di sostenibilitagrave ambientale ne-gli acquisti della pubblica amministra-zionerdquo la Regione Emilia-Romagna ha approvato lrsquointroduzione di criteri di so-stenibilitagrave ambientale in fase di approv-vigionamento di beni e servizi da parte delle stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione

Organizzazioni imprese e cittadini

ldquoLife food Waste Standuprdquo promos-so da Federalimentare Federdistribu-zione Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori per unrsquointensa campagna di sensibiliz-zazione rivolta alle imprese di produ-zione agroalimentare alle imprese della Grande Distribuzione Organizzata e ai consumatori

Cuki Save the food che utilizza lrsquoe-sperienza di Cuki nella conservazione alimentare e di Banco Alimentare nel recupero e nella redistribuzione di ec-cedenze alimentari per unrsquooperazione solidale antispreco Dal 2011 il progetto

sostiene Siticibo il programma di Banco Alimentare che salva i cibi nelle mense e nei luoghi della ristorazione collettiva donandoli ogni giorno a chi ne ha biso-gno

Food4good egrave il progetto di recupero delle eccedenze alimentari dagli eventi a cura di Federcongressiampeventi in col-laborazione con le Onlus Banco Alimen-tare ed Equoevento Costa Crociere si egrave posta lrsquoobiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50 entro il 2020 a bordo delle navi e collabora con Fondazione Banco Alimentare Onlus per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle ecceden-ze alimentari a bordo delle navi da cro-ciera

Harvest Program (anche in Italia) Ken-tucky Fried Chicken (KFC) ha realizzato il progetto Harvest per il recupero delle eccedenze alimentari e la donazione alle organizzazioni che aiutano sul territorio le persone in difficoltagrave KFC egrave la prima azienda della ristorazione veloce in Italia a intraprendere il percorso indicato dalla legge Gadda 166 del 2016 realizzato in partnership col Banco Alimentare

Bella dentro egrave il primo progetto in Italia che combatte gli sprechi ortofrutticoli alla radice dando valore a quella frutta e verdura buona e ldquobella dentrordquo che o per qualche segno di troppo o per una dimensione non standard rimane sui campi e non raggiunge le nostre tavole

RI-PESCATO dal mercato illegale al mercato solidale A settembre 2020 ha inizio ufficialmente il progetto nazionale ldquoRI-PESCATOrdquo realizzato da Banco Ali-mentare e Intesa Sanpaolo finalizzato al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla sua distribuzione agli enti caritativi Intesa Sanpaolo si egrave resa promotrice e sostenitrice del nuovo pro-getto per assicurare che il prodotto al-tamente deperibile e allo stesso tempo con un elevato valore nutrizionale sia destinato a chi vive situazioni di difficol-tagrave sociale ed economica La Sicilia egrave la prima regione di sviluppo dellrsquoiniziativa che si svolge grazie al lavoro congiun-to di diversi soggetti le Capitanerie di

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Porto siciliane il MAAS Mercati Agro Alimentari Sicilia la Societagrave Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva gli enti caritativi convenzionati con la rete del Banco Alimentare

Start Up FEED FROM FOOD recupera umido casalingo e lo trasforma in cibo per animali domestici (pet food)

Gioosto il Portale di NeXt Social Com-merce per imprese autovalutate e verifi-cate sostenibili sotto lrsquoaspetto sociale e ambientale offre un canale di commer-cializzazione online a PMI che intendo-no ampliare il proprio mercato e nello stesso tempo una sicurezza di acquisto responsabile ai cittadini Sul Portale di Gioosto vi sono prodotti di imprese che rispettano le persone valorizzano lrsquoam-biente promuovono lrsquoeconomia circo-lare creano reti territoriali I produttori sono selezionati con indicatori di svilup-po sostenibile e strumenti di valutazio-ne del loro impatto multidimensionale (NeXt Impactreg) Nel magazzino centra-lizzato a Benevento si realizza inclusione sociale di persone con fragilitagrave (in parti-colare persone con budget di salute e donne vittime di tratta) La logistica egrave green (calcolando le emissioni che ven-gono prodotte dagli spostamenti della merce) e circolare e abbatte del 100 lrsquouso della plastica Il Voto col portafo-glio di Gioosto vale sia per i cittadini che per organizzazioni che vogliono consu-mare e rifornirsi in modo responsabile e sostenibile

Progetto Buon fine Coop egrave il proget-to di donazione a 970 associazioni del volontariato sociale di merce invenduta del valore di 31 milioni di euro che si egrave trasformata in 7750000 pasti a favore di cittadini indigenti Le misure di effi-cienza di Coop hanno consentito di di-mezzare gli sprechi alimentari del 50 rispetto alla distribuzione italiana Coop ha aderito alla Pledging Campaign con lrsquoobiettivo di raggiungere entro il 2022 i risultati che la UE si pone entro il 2030 nellrsquoarco di un quadriennio tutti i pro-dotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili compostabili oppure riutilizzabili Uni-

coop Firenze con la campagna Arcipe-lago Pulito consente ai pescatori di ri-portare nei porti i rifiuti raccolti in mare ha tracciato un modello adottato dalla Direttiva UE

EyeOnBuy Community egrave unrsquoImpresa So-ciale creata da NeXt- Nuova Economia per Tutti per concretizzare il ldquovoto col portafogliordquo dei consum-attori attraver-so la costruzione di una Community di cittadini sensibili e informati Il suo Por-tale aggrega e valida le informazioni sul-la sostenibilitagrave delle aziende attraverso un sistema di segnalazioni dal basso dei cittadini incrociato con le informazioni dalle imprese cosigrave EyeOnBuy valorizza e sostiene le imprese responsabili for-nendo ai cittadini informazioni traspa-renti e affidabili

Campagna Territori Equosolidali (sul-la scia della campagna internazionale Fair Trade Towns ) egrave promossa in Ita-lia da Equo Garantito Fairtrade Italia e Associazione Botteghe del Mondo per promuovere lrsquoimpegno degli enti locali e rendere visibili le scelte di consumo responsabile a livello locale coinvolgen-do le comunitagrave e i territori nel percorso verso lo sviluppo sostenibile questo per promuovere davvero uno sviluppo equo per tutti nel Nord e nel Sud del mondo (per la Guida Pratica )

Fashion Revolution egrave una campagna internazionale che promuove azioni di sensibilizzazione e proposte concrete di consumo consapevole per unrsquoindustria della moda che rispetti le persone lrsquoam-biente la creativitagrave e il profitto in eguale misura Solo insieme si puograve orientare il potere dellrsquoindustria della moda per ca-talizzare il cambiamento e ridare dignitagrave alla catena di produzione

Prendersi cura del proprio denaro a cura di Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria (FEDUF) insieme ad altre organizzazioni promuove lrsquoeducazione finanziaria con un nuovo modo di am-ministrare bene il proprio denaro con-trollare le spese valutare e se egrave possibi-le risparmiare in qualche modo evitare inutili sprechi costi non necessari e in-

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debitamenti avere un rapporto chiaro con la propria banca avere un tenore di vita adeguato rispetto ai propri guada-gni A questo si collegano i programmi didattici della collana Economiscuo-la il portale curaituoisoldiit e il tavolo permanente ldquoEducazione finanziaria per lrsquoinclusione e lrsquoinnovazionerdquo

25 Proposte per un consumo so-stenibile

Si riportano di seguito le proposte del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici Target (la sintesi definitoria egrave nostra) dellrsquoAgenda 2030 per un consu-mo sempre piugrave responsabile

promuovere interventi sul lato della do-manda per sostenere i mercati dei beni di consumo prodotti in modo ambiental-mente e socialmente sostenibile (anche garantiti da certificazione) inducendo in questo modo comportamenti virtuosi dei produttori e dei consumatori

disciplinare a tutela dei consumatori e del mercato stesso i ldquoclaimrdquo ambientali per evitare greenwashing e informazioni potenzialmente ingannevoli

comprendere meglio il fenomeno sia con lrsquoidentificazione analitica delle fonti del-lo spreco (es scorretta conservazione acquisto eccessivo ecc) per segmenti socio-demografici stili di vita e abitu-dini di consumo sia con lrsquoanalisi psicolo-gica dei fattori cognitivi sottostanti alla presa di decisione

educare al consumo responsabile e alla comprensione da parte dei cittadini del loro potere di mercato e di pressione sulle imprese agroalimentari con cam-pagne mirate di comunicazione

sviluppare un piano nazionale di pro-gressivo riutilizzo circolare dei rifiuti attraverso la loro separazione e valoriz-zazione in unrsquoottica di tutela ambientale attraverso una logica matriciale tra i di-versi cicli di input e di output dei rifiuti

incrementare la raccolta differenziata con la massima riduzione del conferi-mento in discarica

rendere obbligatoria chiara e omoge-nea a livello nazionale lrsquoindicazione su ciascun prodotto e relativo imballaggio delle modalitagrave di conferimento e rici-claggio

realizzare un cambiamento trasforma-tivo della rappresentazione sociale del consumo identificando le barriere che ostacolano lrsquoadozione di comportamen-ti responsabili e analizzando il percor-so di scelta del consumatore ai fini del cambiamento comportamentale

riformare la TARI verso una tariffa in grado di responsabilizzare lrsquoutente del servizio con premialitagrave per gli utenti virtuosi e costi per quelli piugrave negligenti Inoltre sarebbe opportuno inserire ob-bligatoriamente nella cartella TARI le in-formazioni in merito alle performance di raccolta differenziata il vantaggio (tra-sferimenti accordo ANCI CONAI) per il riciclo ecc

informare i cittadini sul loro potere di mercato e sulla loro forza se organiz-zati di far cambiare il comportamento delle imprese

favorire la qualitagrave di vita lavorativa e il rispetto dei lavoratori

sostenere la finanza etica per gli investi-menti ESG

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

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Target 123 per contrastare lo spreco ali-mentare in linea con la strategia Farm to Fork

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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Target 126 per pratiche sostenibili e in-formazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

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attivare strumenti di programmazione e rendicontazione degli acquisti delle am-ministrazioni locali attraverso voci di bi-lancio misurabili nella missione ldquosvilup-po sostenibilerdquo

inserire accanto ai criteri ambientali con determinazione ed attribuendo loro grande rilevanza criteri sociali minimi

rafforzare il Green and Social Public Pro-curement (GSPP) dando piena applica-zione al Codice degli Appalti e ai Criteri Ambientali Minimi (CAM e CSM) anche per una razionalizzazione dei consumi e una loro migliore contabilizzazione con importanti risultati economici ambien-tali e sociali

varare una politica omogenea e coor-dinata a livello nazionale in materia di GSPP

recepire a livello nazionale le linee guida comunitarie per il GSPP nei vari settori anche al fine di assicurare la libera con-correnza allrsquointerno dellrsquoUE ad es pre-vedendo criteri minimi di certificazione di sostenibilitagrave

supportare lrsquoapplicazione del Green Pu-blic Procurement (GPP) attraverso ido-nei strumenti sia formativi per favorirne la conoscenza da parte dei funzionari pubblici sia di monitoraggio della sua applicazione

ripensare le prioritagrave di vita superando la logica consumistica e del possesso a favore della qualitagrave delle relazioni e dellrsquoapprezzamento di tutte le espres-sioni di senso e di bellezza

promuovere scelte di consumo e rispar-mio che pongano al primo posto la so-stenibilitagrave sociale (benessere di tutti) e ambientale (salvaguardia del Pianeta)

realizzare una comunicazione persuasi-va e abilitante aumentando nei cittadi-ni la percezione di controllo sui risultati positivi raggiungibili attraverso le pro-prie scelte e comportamenti

educare allrsquoequitagrave sociale alla tutela am-bientale (e ad azioni di contrasto al cam-biamento climatico) nelle scuole di ogni ordine e grado nelle universitagrave noncheacute realizzare percorsi di formazione conti-nua per le lavoratrici e i lavoratori

costruire indici di misurazione per la valutazione di sostenibilitagrave dellrsquoofferta e promuovere la ricerca sul benessere percepito dai diversi stakeholder del tu-rismo

diffondere tra i cittadini una cultura del turismo responsabile

ridurre i consumi eliminando gli spre-chi e impegnando rilevanti investimenti pubblici e privati per il risparmio ener-getico

Altri interventi richiesti alle istituzioni

Rivedere lrsquoimposizione fiscale sui con-sumi diversificandola sulla base degli impatti sociali e ambientali della produ-zione e specificando degli indicatori per questi impatti

Definire sul lato della domanda inter-venti di sostegno ai mercati dei beni di consumo prodotti in modo sostenibile e garantiti da certificazione che ne attesti la sostenibilitagrave ambientale e sociale per promuovere di conseguenza comporta-menti piugrave virtuosi da parte dei produtto-ri e dei consumatori

Disciplinare lrsquouso dei cosiddetti ldquoclaimrdquo ambientali e sociali a tutela dei con-

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Target 127 per il sostegno al Green and So-cial Public Procurement

Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c per una politica di superamen-to degli ingiustificati (ma complessi da ri-durre) sussidi ai combustibili fossili

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sumatori e del mercato per evitare in-formazioni potenzialmente inganne-voli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica

Approvare e promuovere la Legge Na-zionale sul Commercio Equo e Solidale per garantire una cornice generale ldquouti-lerdquo ai consumatori per fare scelte con-sapevoli Il Commercio Equo e Solidale egrave regolamentato solo in alcune regioni italiane

Mettere allo studio lrsquoadozione per le principali categorie di prodotti durevoli di largo consumo di indicatori di ripara-bilitagrave da evidenziare sulle confezioni

Accrescere il potere drsquoacquisto di salari e stipendi cosigrave che i prodotti sostenibili siano piugrave facilmente accessibili anche ai consumatori meno abbienti

La crescita del consumo responsabile presuppone che a un nuovo atteggia-mento dei cittadini consumatori frutto di consapevolezza di formazione in-formazione di accessibilitagrave allrsquoofferta virtuosa della produzione si unisca un ruolo costruttivo e di contributo re-sponsabile della distribuzione (disat-teso dalla stessa intestazione dellrsquoSDG 12) affincheacute nei tre contesti (produtto-ri-consumatoricittadini-distributori) si focalizzi lrsquoattenzione sui bisogni culturali e relazionali a cui dedicare incentivi e promozioni al fine di un riequilibrio tra materiale e immateriale utile a costruire valore e benessere riducendo lrsquoentropia del sistema complessivo

Approfondimento sui consumi alimen-tari

Prevedere interventi decisi per la ridu-zione degli sprechi alimentari per lo sviluppo della filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori - an-che attraverso lo sviluppo di forme di Community Supported Agriculture che presuppongono un ruolo attivo da par-te dei consumatori - mediante forme di compartecipazione nella progettazione

e nel finanziamento dei processi di pro-duzione

Promuovere corretta informazione sul significato di Termine Minimo di Conser-vazione e data di scadenza

Facilitare il rapporto cittagrave-aree rurali so-stenendo le forme di economia sociale e solidale anche nelle campagne e nel-le aree interne dove egrave possibile creare nuovi modelli di comunitagrave e di gover-nance per rilanciare lrsquoeconomia locale costituendo reti efficaci di cooperazio-ne

Promuovere canali di vendita a raggio locale e favorire lo sviluppo raziona-le delle filiere corte dei mercati e del-le catene di distribuzione di prodotti alimentari su scala locale prevedendo anche risorse destinate ai comuni per la promozione dei prodotti locali e unrsquoat-tenzione particolare alla riduzione dello spreco alimentare

Approfondimento sullrsquoinformazione e lrsquoeducazione al consumo responsabile

Investire in strategie di lungo periodo per lrsquoeducazione al consumo responsa-bile e la comprensione da parte dei cit-tadini del potere di mercato e di pressio-ne che essi hanno sulle imprese

Programmare campagne di comunica-zione rivolte ai cittadini con messaggi forti per la promozione del consumo re-sponsabile

Sviluppare e accrescere lrsquoeducazione fi-nanziaria

Favorire campagne drsquoinformazione e di sensibilizzazione dei consumatori al fine di aumentare la fiducia nelle pratiche di economia circolare dellrsquoacqua nel setto-re agricolo

Promuovere e sostenere servizi online di informazione ai cittadini sulla sostenibi-litagrave delle imprese per agevolare le scelte

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di consumo responsabile

Promuovere con una comunicazione multilingue piattaforme di e-commerce multi-settori e multi-territori con offerte sostenibili che fidelizzino a livello i con-sumatori finali o intermedi industriali

Promuovere un piano nazionale di fi-delizzazione a comportamenti virtuosi attraverso premialitagrave anche attraverso il sistema bancario come driver del retail banking verso una finanza sostenibile per cittadini e PMI

Campagna di comunicazione ldquoTrialo-gordquo rivolta ai cittadini per educare al consumo consapevole informandoli sul livello di impegno per lo sviluppo so-stenibile dei brand che stanno per sce-gliere o che abitualmente scelgono La campagna di comunicazione ldquoTrialogordquo educativa e istituzionale - realizzata presso le catene della GDO interessate a ospitarla le botteghe eque e solidali la rete dei partecipanti al GdL sul Goal 12 dellrsquoASviS i cash mob etici di COOP e NeXt - si concentra su tre tematiche

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riduzione della plastica (impatto am-bientale dello sviluppo sostenibile at-tenzione al packaging ndash meno utilizzo di plastica piugrave materiali riciclabili e naturali che meno inquinino lrsquoambien-te)

attenzione allrsquoetichetta dei prodotti (aspetto consumerista dello sviluppo sostenibile incentivo al consumatore a informarsi a leggere lrsquoetichetta e a valutare se ci sono informazioni a sufficienza sulla filiera di qualitagrave sulla provenienza del prodotto e sul rispet-to dei lavoratori che lo fanno ndash incen-tivo al consumatore a sollecitare ai propri marchi di fiducia a fornire sem-pre maggiori informazioni ndash anche quelle non dovute per legge)

lotta allo spreco (il senso del messag-gio sarebbe di sollecitare il consuma-tore a capire che comprare piugrave cibo di quello che effettivamente consu-ma e buttarne molta parte non solo

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egrave uno spreco immorale per chi di cibo a sufficienza non ne ha ma egrave un no-tevole spreco di soldi propri alla fine dellrsquoanno)

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NOTE

30 Manifesto della Nuova Economia di NeXt wwwnexteconomiaorg

31 Codice del Consumo wwwmisegovitindexphpitmercato-e-consumatoritutela-del-consu-matorecodice-del-consumo

32 Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale ndash Equo Garantito wwwequogarantitoorg

33 La Commissione europea ha pubblicato il 22 maggio 2012 lrsquoAgenda Europea dei Consumatori sostitutiva della precedente politica dei consumatori 20072013 per creare un clima di fiducia e promuovere la crescita ponendo i consumatori al centro del Mercato unico34 A cura del Gruppo Tecnico RSI Confindustria GBS ndash Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale ndash Piccola Industria 2020

35 httpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

36 httpseur-lexeuropaeuelireg2021382oj

37 httpseceuropaeucommissionpresscornerdetailenip_20_2069

38 Il GDPR dedica ampio spazio ai principi a cui fare riferimento per considerare come possano essere applicati al trattamento dei dati personali Esso infatti allrsquoart 4 definisce dato personale qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile (interessato) che identifichi o renda identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue carat-teristiche le sue abitudini il suo stile di vita le sue relazioni personali il suo stato di salute la sua situazione economica ecc Il Regolamento attribuisce anche ndash allrsquoart9 ndash una specifica protezione per i dati personali ldquoparticolarirdquo che per loro natura sono maggiormente sensibilihttpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

39 wwwmappedelconsumoorgDefaultaspdo=IE

40 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativadelibe-ra201291

41 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativaleg-ge200928

42 ambienteregioneemilia-romagnaititsviluppo-sostenibilesviluppo-sostenibilegreen-pu-blic-procurement

43 wwwlifefoodwastestandupeuit44 wwwcukisavethefoodit45 wwwfedercongressiitindexcfmitMSfood-for-good46 httpswwwcostacrociereitsustainabilitymagazinetomorrow4goodfoodhtml47 wwwbancoalimentareititnewsharvest-kfc-arese-progetto48 wwwbelladentroorg49 httpsfeedfromfoodcom50 httpswwwgioostocom51 httpswwweyeonbuyorg52 territoriequosolidaliitwp-contentuploads2018110000_Interno_BrochureTERRITORI_2019_LRpdf53 wwwfairtradetownsorg54 wwwterritoriequosolidaliit55 wwwfashionrevolutionorgeuropeitaly56 wwwcuraituoisoldiit

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La realizzazione di una societagrave soste-nibile che porti a compimento tutti i 17 Sustainable Development Goals neces-sita di una mobilitazione complessiva che richiede il coinvolgimento di tutta la societagrave e un ingente dispiego di risorse che ha bisogno del contributo costrutti-vo di una finanza responsabile Lrsquourgen-za dettata dalla crisi ambientale accre-sce la richiesta di un forte impegno degli investitori e della societagrave tutta

Secondo le stime della Climate Finance Initiative nel 2019 la finanza climatica (pubblica e privata) ha raggiunto flus-si medi annui tra 608 e i 622 miliardi di dollari a livello globale suggerendo un incremento del 6 - 8 rispetto alla media del periodo 2017-2018 Tuttavia bisogna intensificare ulteriormente gli sforzi lrsquoInternational Panel on Clima-te Change (IPCC) ha stimato che tra il 2016 e il 2050 occorreragrave investire in me-dia 830 miliardi di dollari allrsquoanno in piugrave rispetto agli attuali volumi per iniziative in ambito energetico al fine di diminu-ire del 45 le emissioni nocive entro il 2030 e raggiungere lrsquoobiettivo di zero emissioni nel 2050 ndash entrambe condi-zioni necessarie per limitare lrsquoaumento delle temperature a 15degC

Investire nella decarbonizzazione dellrsquoe-conomia favorisce il rilancio dalla crisi generata dallrsquoattuale pandemia di Co-vid-19 e contribuisce a uno sviluppo socio-economico di lungo periodo la finanza sostenibile puograve ricoprire una funzione cruciale in questo processo attraverso lrsquointegrazione del fattori ESG (dallrsquoinglese Environmental Social and Governance) nelle politiche drsquoinvesti-mento assumendo un ruolo determi-nante nel generare garantire e soste-nere modelli di produzione e consumo responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile

Lrsquoinvestimento sostenibile e responsabi-le mira a creare valore per lrsquoinvestitore ndash e per la societagrave nel suo complesso ndash attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che nella valutazione di imprese e istituzio-ni integra lrsquoanalisi finanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (ESG) Una finanza per la produzione sostenibile per il consumo sostenibile per lrsquoinvestimento sostenibile

Gli investimenti sostenibili e responsa-bili ndash conosciuti a livello internazionale con lrsquoacronimo SRI (Sustainable and Re-sponsible Investment) ndash possono essere declinati secondo varie strategie Ripor-tiamo di seguito le sei utilizzate nel mer-cato italiano

1 ESCLUSIONI Approccio che prevede lrsquoesclusione esplicita di singoli emittenti o settori o Paesi dallrsquouniverso investibile sulla base di determinati principi e va-lori Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornografia il tabacco lrsquoazzardo i test su animali ecc

2 CONVENZIONI INTERNAZIONALI Selezione degli investimenti basata sul rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro

3 BEST IN CLASS Approccio che sele-ziona o pesa gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG privilegiando gli emittenti migliori allrsquointerno di un uni-

3 FINANZA RESPONSABILE

Il GdL Goal 12 ritiene la finanza uno strumento essenziale per lo sviluppo della produ-zione e del consumo sostenibile purcheacute la finanza sia di servizio per investimenti e

bisogni di liquiditagrave La finanza responsabile dunque capovolge lrsquoattuale logica domi-nante che vede sovente i detentori di capitale richiedere agli operatori economici sem-pre crescenti risultati di breve termine anche a scapito delle persone e dellrsquoambiente

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verso una categoria o una classe di at-tivo

4 INVESTIMENTI TEMATICI Approccio che seleziona gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG focalizzandosi su uno o piugrave temi Alcuni esempi i cambia-menti climatici lrsquoefficienza energetica la salute

5 ENGAGEMENT Attivitagrave che si sostan-zia nel dialogo con lrsquoimpresa su que-stioni di sostenibilitagrave e nellrsquoesercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazio-ne al capitale azionario Si tratta di un processo di lungo periodo finalizzato a influenzare positivamente i compor-tamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

6 IMPACT INVESTING Dalla definizio-ne del Global Impact Investing Network (GIIN) investimenti in imprese organiz-zazioni o fondi con lrsquointenzione di realiz-zare un impatto ambientale eo sociale positivo assieme a un ritorno finanzia-rio Puograve essere realizzato sia in Paesi emergenti sia sviluppati Alcuni esempi investimenti in microfinanza social hou-sing energie rinnovabili ecc

32 Normative di riferimento

Lrsquoevoluzione del mercato

Lrsquoattenzione sempre maggiore verso gli investimenti sostenibili e responsabili egrave testimoniata dalla crescente consape-volezza degli attori del mercato sulle implicazioni ambientali e sociali delle proprie scelte di investimento Come dimostrato da diversi studi in media gli investimenti SRI sono capaci di ga-rantire rendimenti in linea o superiori a quelli tradizionali a paritagrave di rischio rappresentando al contempo unrsquoimpor-tante opportunitagrave per ridurre rischi re-golamentari reputazionali e di mercato

Il mercato internazionale

LrsquoUnione europea mantiene il ruolo di avanguardia nella transizione verso

unrsquoeconomia sostenibile

Il percorso tracciato dal Piano drsquoazione per finanziare una crescita sostenibile (2018) ha assunto una rilevanza ancora maggiore in seguito a due importanti svolte politiche La prima egrave il lancio del Green Deal europeo con cui lrsquoUE si egrave im-pegnata ad azzerare le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050 e a forni-re il proprio contributo agli sforzi della comunitagrave internazionale per rispettare lrsquoAccordo di Parigi Il secondo egrave il Next Generation EU introdotto a maggio del 2020 in risposta alla crisi economi-co-sociale generata dalla pandemia di Covid-19 Un piano per avviare la ripresa secondo un modello di crescita piugrave in-clusivo e a ridotto impatto ambientale A questi ha fatto seguito la pubblicazio-ne della nuova Strategia sulla finanza sostenibile pubblicata a luglio 2021

La finanza sostenibile egrave uno strumen-to fondamentale per indirizzare capi-tali verso progetti compatibili con una traiettoria di decarbonizzazione e di promozione della giustizia sociale Per funzionare per crescere e per essere ef-ficace nel proprio apporto allo sviluppo sostenibile il mercato deve vincere alcu-ne sfide Ne possiamo identificare alme-no tre

1) Introdurre definizioni e classificazio-ni condivise su temi e strumenti che ri-guardano la sostenibilitagrave nellrsquoambito dei processi finanziari (una sorta di alfabeto comune su cosa egrave sostenibile e cosa non lo egrave)

2) Incrementare la trasparenza del mer-cato che significa mettere in circolazio-ne piugrave informazioni rigorose e dettaglia-te sulle caratteristiche di sostenibilitagrave delle politiche drsquoinvestimento dei pro-dotti e dei servizi finanziari indispensa-bile per combattere il greenwashing e coltivare la fiducia degli investitori

3) Aumentare qualitagrave quantitagrave e com-parabilitagrave dei dati sui rischi ambientali e sociali e sugli impatti delle attivitagrave eco-nomiche sui fattori di sostenibilitagrave

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Le evoluzioni normative a livello euro-peo

Tassonomia UE delle attivitagrave economi-che eco-compatibili La tassonomia egrave una classificazione comune a livello UE delle attivitagrave economiche che possono essere considerate sostenibili dal pun-to di vista ambientale ed egrave concepita come strumento per guidare le scelte di investitori e imprese in vista della tran-sizione verso una crescita economica priva di impatti negativi sullrsquoambiente e in particolare sul clima Il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha pubblicato la versione finale dellrsquoatto delegato e de-gli allegati con i criteri tecnici di scree-ning per gli obiettivi di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico I criteri coprono le attivitagrave economiche del 40 delle aziende con sede in Euro-pa in settori responsabili dellrsquo80 delle emissioni dirette di gas a effetto serra dellrsquoUE

Sustainable Finance Disclosure Regu-lation (SFDR) Il Regolamento egrave stato introdotto a novembre del 2019 e i pri-mi obblighi sono diventati operativi il 10 marzo 2021 Contiene una definizione di ldquoinvestimento sostenibilerdquo (art 2 17) e impone norme comuni a diverse ca-tegorie di operatori finanziari sulla di-vulgazione di informazioni sui temi di sostenibilitagrave Gli operatori e i consulen-ti finanziari devono comunicare dati su come tengono in considerazione i fat-tori ambientali sociali e di governance (ESG) a due livelli 1) nei processi che se-guono per prendere le decisioni drsquoinve-stimento e 2) in tutti i prodotti finanziari che vendono sui mercati dellrsquoUnione eu-ropea Inoltre il Regolamento richiede informazioni piugrave dettagliate sui prodotti che si definiscono ldquosostenibilirdquo

Corporate Sustainability Reporting Di-rective (CSRD) Il 21 aprile 2021 la Com-missione UE ha presentato una propo-sta per una Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) La CSRD aggiorneragrave la Direttiva sul reporting Non Finanziario (o DNF) che richiede alle im-prese di grandi dimensioni e di interesse pubblico di divulgare informazioni sulle

caratteristiche di sostenibilitagrave delle atti-vitagrave aziendali La nuova Direttiva ha lrsquoo-biettivo di incrementare quantitagrave qua-litagrave e comparabilitagrave delle informazioni di sostenibilitagrave delle imprese a disposi-zione degli operatori finanziari Una del-le principali novitagrave egrave lrsquoampliamento del perimetro di applicazione portando il numero di imprese che devono redigere il reporting di sostenibilitagrave da 11000 a quasi 50000

Nuova strategia sulla finanza sosteni-bile Il 6 luglio 2021 la Commissione UE ha pubblicato una comunicazione con la nuova strategia sulla finanza sostenibi-le Le proposte si inseriscono in sei linee drsquoazione

Proposta di regolamento sullrsquoEU Green Bond Standard Il 6 luglio 2021 la Com-missione UE ha pubblicato una proposta di regolamento per un EU Green Bonds Standard ovvero un quadro condiviso di norme per lrsquoemissione di green bond nei mercati europei Lrsquoadesione allo standard egrave volontaria e aperta anche a emittenti non EU Secondo il testo della proposta lrsquoallocazione dei proventi do-vragrave essere dedicata per il 100 a pro-getti allineati alla tassonomia UE ed es-sere comunicata in maniera trasparente

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incrementare gli investimenti per la transizione

promuovere una maggiore parteci-pazione di risparmiatori retail con-sulenti e PMI nellrsquoambito degli inve-stimenti sostenibili

aumentare la resilienza dei sistemi fi-nanziari ai rischi ESG

incrementare la capacitagrave del sistema finanziario di contribuire alla transi-zione verso la neutralitagrave climatica

contrastare il greenwashing anche rinforzando il ruolo delle autoritagrave di vigilanza

collaborare a livello internazionale soprattutto sui temi del reporting se-condo il principio della doppia ma-terialitagrave e valorizzando lrsquoimportanza della trasparenza

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attraverso report periodici

Un contributo importante egrave dato anche dalla normazione internazionale attra-verso

UNI EN ISO 260002020 ldquoGuida alla re-sponsabilitagrave socialerdquo

UNI ISO 222222008 ldquoPianificazione finanziaria economica e patrimoniale personale (personal financial planning)rdquo - Requisiti per i pianificatori finanzia-rio-economico- patrimoniali personali (personal financial planner)rdquo

UNI 11348-32018 ldquoPianificazione finan-ziaria economica e patrimoniale perso-nalerdquo ndash ldquoGuida allrsquoapplicazione della UNI ISO 222222008rdquo - Parte 3 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave delle orga-nizzazioni e dei professionisti mediante predisposizione di un codice di integritagrave e delle attivitagrave educative connesserdquo

UNI 114022020 ldquoEducazione finanziaria del cittadino - Requisiti del serviziordquo

UNIPdR 362018 ldquoPianificazione perso-nale ed educazione finanziaria - Indica-zioni per la valutazione della conformi-tagrave ai requisiti della UNI ISO 22222 serie UNI 11348 e UNI 11402rdquo

UNIPdR 412018 ldquoOperatori settore cre-dito finanza previdenza e assicurazioni - Linee guida per la gestione dellrsquointe-gritagraverdquo

UNIPdR 212016 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave dei professionisti - Indirizzi applicativirdquo

Il mercato nazionale e le evoluzioni normative

LrsquoAssociazione Bancaria Italiana e lrsquoAs-sociazione Nazionale tra le Imprese di Assicurazione hanno sottoscritto la Di-chiarazione congiunta per la valoriz-zazione degli immobili per migliorare lrsquoefficienza energetica e ridurre gli im-

patti economici del rischio sismico ABI e ANIA si fanno portatrici anche di fina-litagrave di informazione e formazione per fa-vorire e diffondere nel Paese la cultura della prevenzione dellrsquoadattamento e della mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico e dagli eventi si-smici

La Settimana dellrsquoInvestimento Soste-nibile e Responsabile (Settimana SRI) promossa dal Forum per la Finanza So-stenibile dal 2012 promuove e diffonde la pratica dellrsquoSRI Lrsquoedizione 2020 te-nutasi online ha visto la partecipazione di oltre 6500 persone La decima edi-zione si svolgeragrave a novembre 2021

Diverse le iniziative in tema di educazio-ne finanziaria legate specificatamente allo sviluppo sostenibile e agli SDGs In particolare si segnalano i programmi destinati agli studenti di scuole secon-darie realizzati dalla Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF) e dal Forum ANIA-Consuma-tori FEDUF ha sviluppato in collabora-zione con la Scuola di Economia Civile il progetto ldquoEconomia Civile quando i numeri contano e le persone valgo-nordquo mirato alla diffusione dellrsquoapproc-cio dellrsquoeconomia civile per costruire un valido progetto di vita ispirato ai valori di sviluppo sostenibile e globale fissati dallrsquoAgenda 2030

Piugrave mirati ai temi ambientali e catastro-fali alla prevenzione valutazione e iden-tificazione dei rischi i due moduli Focus Ambiente e Focus Catastrofi Naturali realizzati dal Forum ANIA-Consumatori nellrsquoambito dei programmi educativi di Ioampirischi

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33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

Grandi cambiamenti di natura normati-va e regolamentare stanno interessando il mercato della finanza sostenibile sot-to lrsquoimpulso e la guida delle istituzioni e dei policy maker europei che intendo-no affermare lrsquoUnione come leader della finanza sostenibile nel mondo Le pro-poste del GdL Goal 12 si concentrano in particolare sulla sensibilizzazione e sulla promozione alle tematiche della soste-nibilitagrave

Nei confronti dei cittadini egrave necessario potenziare e valorizzare gli strumen-ti dellrsquoeducazione finanziaria affincheacute possano esercitare consapevolmente il proprio ruolo di cittadinanza attiva Egrave necessario che accanto alle iniziative del settore privato anche le istituzioni pubbliche facciano proprio il framework dei Sustainable development goals In particolare la ldquoStrategia nazionale per lrsquoeducazione finanziaria assicurativa e previdenzialerdquo deve arricchirsi dei temi propri dello sviluppo sostenibile per de-clinare quanto giagrave avviato anche in chia-ve SDGs e per realizzare nuove iniziative specifiche realizzando questa integra-zione La formazione finanziaria va poi integrata sia da servizi aggiuntivi atti a rafforzare le competenze sia da forme di accompagnamento per sostenere il fun-zionamento nella pratica di questi stru-menti (business planning o coaching business angel)

Egrave poi utile continuare a sostenere i valo-ri della sostenibilitagrave presso la comunitagrave finanziaria Si inserisce in questo quadro lrsquointenzione di riaffermare i valori espres-si nella Carta dellrsquoInvestimento Sosteni-bile e Responsabile della Finanza Ita-liana promossa da FeBAF e siglata da alcune tra le maggiori associazioni rap-presentative dellrsquoindustria finanziaria Il confronto tra le associazioni e altri sog-getti interessati deve riaffermare i valori ivi espressi ed estenderne ulteriormen-te il perimetro di riferimento Infine per quanto riguarda la finanza pubblica per la produzione e lo sviluppo sostenibile

occorre determinare criteri e condizioni appropriate per

Infine il retail banking continua a essere sostanzialmente assente nelle opportu-nitagrave di investimenti per progetti ambien-talmente o socialmente virtuosi dei cit-tadini (come il cambio della macchina la costruzione di colonnine per i riforni-menti elettrici nei condomini lrsquoiscrizio-ne universitaria o corsi di studi allrsquoestero dei giovani la ristrutturazione abitativa per accessibilitagrave ai disabili le donazioni a fini sociali ecc) cosigrave come per le PMI per finanziamenti dedicati alla loro ri-conversione a progetti di rete a bonifi-che su piccola scala ecc Tali operazioni dovrebbero essere definite a livello lo-cale con autonomia di valutazione della dirigenza bancaria di agenzia

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estendere la portata innovativa e lrsquoattitudine allo sviluppo sosteni-bile degli strumenti finanziari e fi-scali introducendo meccanismi in grado di supportare la riconfigura-zione in senso ecologico e sociale dei modelli produttivi e orientare le preferenze di consumo secon-do gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030

allargare la platea dei destinata-ri includendo imprese e persone svantaggiate nel mercato del la-voro a ldquobancabilitagrave criticardquo non in grado di accedere al credito attraverso i consueti canali com-merciali

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NOTE

57 httpswwwclimatepolicyinitiativeorgpublicationupdated-view-on-the-global-landsca-pe-of-climate-finance-2019

59 Forum per la Finanza Sostenibile 2020 Investimenti sostenibili per il clima httpsbitly2Vh-L0Eb

60 Definizione elaborata tra il 2013 da un Gruppo di Lavoro multi-stakeholder promosso dal Fo-rum per la Finanza Sostenibile e che ha visto il coinvolgimento dei Soci e in generale dei principali attori della finanza sostenibile in Italia Per approfondimento visitare il sito wwwfinanza sostenibi-leit

61 Fonte Investiresponsabilmenteit

62 Clark GL Feiner A Viehs M 2015 From the Stockholder to the Stakeholder How Sustaina-bility Can Drive Financial Outperformance Crifo P Forget V 2013 Think Global Invest Respon-sible Why the Private Equity Industry Goes Green J Bus Ethics 116 21ndash48 Banor Sim School of Management del Politecnico di Milano 2018 La relazione fra rating ESG e performance di mercato uno studio sui titoli dellrsquoIndice STOXX Europe 600

63 UNEP 2015 THE FINANCIAL SYSTEM WE NEED The UNEP Inquiry Report ALIGNING THE FINANCIAL SYSTEM WITH SUSTAINABLE DEVELOPMENT Kauffmann C Teichmann D Teacutebar Less C 2012 Corporate Greenhouse Gas Emission Reporting (OECD Working Papers on Interna-tional Investment No 201201)

64 Francesco Bicciato Valoriit 26 marzo 2021 ldquoFinanza sostenibile lrsquoEuropa egrave davanti a sfide ambizioserdquo

65 wwwaniaitexportsitesdefaultitsala-stampacomunicati-stampa2019CS-Casa-ABI-e-A-NIA-Favorire-accesso-al-credito-e-alle-coperture-assicurative-per-efficienza-energetica-e-sismi-ca-28022019pdf

66 wwwfedufitcontainerscuoleeducare-alleconomia-civile-verso-una-nuova-cittadinanza-eco-nomica Altre iniziative realizzate da FEDUF e altri partner in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 1) I Ragazzi dellrsquoAgenda 2030 progetti per il futuro a Jesi il 21 maggio e a Cata-nia il 23 maggio 2) Agenda 2030 lrsquooccupazione femminile come motore del sistema economico Reggio Emilia 30 maggio

67 wwwioeirischiitindexphpioirischiil-percorso

68 Lrsquoattuale strategia egrave la prima realizzata e si riferisce al triennio 2017-2019 wwwquellochecontagovititchi-siamostrategia-nazionalestrategia-nazionale2indexhtml

69 I principi espressi nella Carta sono 3 investimenti sostenibili e responsabili trasparenza e ottica di medio-lungo periodo wwwfebafitcarte-dellinvestimento-sostenibile-e-responsabile-del-la-finanza-italiana

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Lrsquoevoluzione storica dellrsquoagroecologia

Il termine agroecologia egrave stato coniato per la prima volta agli inizi del 1900 per indicare lrsquouso di metodi ecologici nella ricerca sulle piante agrarie (Wezel et al 2009) Tuttavia nel corso del tempo il concetto di agroecologia ha subito una profonda trasformazione acquisendo un carattere multidimensionale e riferendo-si ad ambiti via via piugrave ampi fino a di-venire un paradigma per lo sviluppo so-stenibile non solo degli agroecosistemi aziendali ma dellrsquointero sistema agroali-mentare Nel 1995 lrsquoagroecologia veniva ancora definita come lrsquoapplicazione dei principi e dei concetti dellrsquoecologia alla progettazione e alla gestione sostenibi-le degli agroecosistemi (Altieri 1995)

Oggi la trasformazione del sistema agroalimentare in chiave agroecologica dovrebbe coinvolgere le tre componen-ti scienza pratica e movimento e arti-colarsi in cinque fasi quali 1) aumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input 2) sostituzione di input e pratiche conven-zionali con alternative agroecologiche 3) riprogettazione dellrsquoagroecosistema sulla base di una nuova serie di processi ecologici 4) ripristino di una connessio-ne piugrave diretta tra produttori e consuma-tori 5) costruzione di un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipa-zione localitagrave equitagrave e giustizia dove solo alle ultime tre fasi egrave riconosciuta una reale capacitagrave trasformativa

Se lrsquoagroecologia quindi egrave stata ini-zialmente studiata e applicata allrsquoagro-

ecosistema aziendale lrsquoattenzione si egrave poi spostata al sistema agroalimentare nel suo complesso di cui si persegue la trasformazione in chiave sostenibi-le obiettivo relativamente piugrave facile da conseguire a livello locale dove lrsquoap-proccio agroecologico acquisisce una dimensione territoriale Ciograve comporta il coinvolgimento di altri attori nei proces-si di sviluppo di tale sistema non solo gli agricoltori (imprenditori e dipendenti tutti portatori di specifiche conoscenze) ma anche gli altri soggetti della filiera le istituzioni i consulenti tecnici i ricer-catori gli stakeholder i consumatori piugrave in generale la societagrave civile mediante la creazione di reti formali e informali e il cambiamento del modello di governan-ce A livello aziendale e in modo ancora piugrave spinto a livello territoriale pertan-to si delinea una caratteristica sostan-ziale dellrsquoagroecologia ossia lrsquoadozione dellrsquoapproccio partecipativo e multi-at-toriale in tema di gestione aziendale o dei singoli processi produttivi progetta-zione degli agroecosistemi sviluppo di filiere biologiche ricerca diffusione del-le innovazioni costruzione di rapporti sempre piugrave stretti tra produttori e con-sumatori accessibilitagrave ad alimenti salu-bri da parte di tutti modelli di sviluppo territoriali (es bio-distretti eco-regioni bio-regioni) costruzione dei processi di sviluppo territoriale cosigrave come delle po-litiche dirette a promuoverli nellrsquoottica dellrsquointegrazione policy food ecc

Di seguito sono riportati gli approfondimenti curati da sottogruppi del GdL Goal 12 nel corso del 2021 Gli approfondimenti realizzati negli anni precedenti (spreco alimenta-re economia circolare ed economia di montagna) sono sul sito del Goal 12 allrsquoindirizzo httpsasvisitgoal12attivita472-4320position-paper-su-produzione-consumo-e-finanza-responsabili

APPROFONDIMENTO 1 AGROECOLOGIA

coordinamento di Fondazione Banco Alimentare Onlus

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1 Politiche agroecologiche e in-terventi fiscali

A cura di Consiglio per la ricerca in Agri-coltura e lrsquoAnalisi dellrsquoEconomia Agraria (CREA) e Club Alpino Italiano (CAI)

Al momento in Italia non esistono specifiche politiche volte a promuove-re lrsquoapproccio agroecologico come ad esempio in Francia con lrsquoattuazione del Progetto Agroecologia del 2012 e del Piano di Rilancio del 2020 volto anche ad accelerare il processo di transizione agroecologica

Tuttavia nellrsquoambito del Green Deal eu-ropeo (CE 2019) e delle connesse stra-tegie From Farm to Fork (CE 2020b) e sulla Biodiversitagrave al 2030 (CE 2020a) si persegue la diffusione dellrsquoagroecologia (inclusa lrsquoagricoltura biologica) congiun-tamente allrsquoagricoltura di precisione al sequestro del carbonio nei suoli agrari e allrsquoagroforestazione Egrave possibile per-tanto verificare come mediante i nuovi strumenti e misure introdotti con la pro-posta di riforma della PAC presentata a giugno 2018 (CE 2018) e quelli giagrave da tempo collaudati con le politiche dei redditi e dei mercati (I Pilastro) e di svi-luppo rurale (II Pilastro) e sulla base sia dellrsquoaccordo raggiunto il 29 giugno dal Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura sia dei documenti strategici pubblicati nel quadro del Green Deal europeo si pos-sa avviare eo potenziare un processo di transizione allrsquoagroecologia nei singoli Stati membri attraverso una coerente e adeguata definizione dei Piani strategici nazionali (Vanni e Viganograve (2020)

Tali strumenti di vecchia e nuova gene-razione possono essere caratterizzati e modulati in accordo con le fasi indi-viduate da Gliessman (2007) tenendo conto che lrsquoattivazione di alcuni di que-sti grazie alla loro flessibilitagrave puograve esse-re funzionale a due o piugrave fasi come nel caso ad esempio dei servizi di consu-lenza aziendale e della cooperazione e che lrsquoobiettivo prioritario perseguito egrave la trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare nel suo complesso

Le prime due fasi riguardano essenzial-mente la pratica dellrsquoagroecologia a li-vello aziendale prevedendo lrsquoaumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input e lrsquoin-troduzione di pratiche agroecologiche Gli strumenti disponibili sono molteplici e afferiscono sia al primo sia al secon-do Pilastro della PAC Vi sono innanzi-tutto gli strumenti connessi alla nuova architettura verde della PAC quali con-dizionalitagrave rafforzata ma specialmente eco-schemi e pagamenti agro-clima-tico-ambientali nel cui ambito si puograve prevedere di attivare un pacchetto di pratiche agroecologiche da adottare congiuntamente e cumulabile agli impe-gni della produzione integrata o dellrsquoa-gricoltura biologica anche superando il sostegno massimo a ettaro previsto da regolamento per la produzione biologi-ca purcheacute giustificato Possono essere inoltre attivati in chiave agroecologica numerosi interventi settoriali di natu-ra ecosostenibile riguardando anche la sostenibilitagrave del packaging del tra-sporto e dello stoccaggio dei prodot-ti nellrsquoambito dei programmi operativi delle organizzazioni di produttori piugrave diversificati rispetto allrsquoattuale fase di programmazione Tuttavia le pratiche agroecologiche non sempre di facile adozione e talvolta sconosciute agli im-prenditori agricoli richiedono interventi finalizzati al trasferimento e alla diffu-sione dellrsquoinnovazione (es attraverso i gruppi operativi PEI ndash Partenariato Eu-ropeo per lrsquoInnovazione) e sicuramente lrsquoattivazione delle misure di formazione informazione scambi aziendali consu-lenza e assistenza tecnica previste in entrambi i Pilastri della PAC La ripro-gettazione degli ordinamenti produttivi aziendali infine cosigrave come lrsquoadozione di nuove tecniche e pratiche possono im-plicare la realizzazione di investimenti aziendali incluso lrsquoacquisto di macchine ad esempio per lavorazioni superficia-li o specifiche del terreno Dal punto di vista sociale la transizione agroecolo-gica puograve essere favorita anche da una maggiorazione del premio insediamen-to giovani - a beneficio di chi adotta ad esempio il pacchetto di pratiche agro-ecologiche - in generale piugrave propensi a introdurre innovazioni in azienda

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La riprogettazione dellrsquoagroecosistema aziendale (terza fase) richiede invece una rigorosa combinazione di colture e infrastrutture ecologiche anche finaliz-zata alla realizzazione di sistemi agro-(-zoo)-forestali che trovano sostegno sempre nellrsquoambito del II Pilastro della PAC Egrave evidente come anche in questo caso la misura sulla cooperazione possa sostenere la riprogettazione congiunta da parte di un gruppo di agricoltori dei propri agroecosistemi aziendali anche tramite accordi agroambientali drsquoarea sempre coadiuvati da tecnici esperti pervenendo a un redesign del paesag-gio agrario verso una sua piugrave spinta di-versificazione

Ancora piugrave articolato egrave lrsquoinsieme di mi-sure e strumenti attivabili nel persegui-re gli obiettivi connessi alle ultime due fasi - ovvero connessione piugrave diretta tra produttori e consumatori e un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipazione localitagrave equitagrave e giusti-zia - anche se egrave evidente come gli stru-menti della PAC non siano piugrave sufficienti quando lrsquoottica si sposta dalla scala lo-cale a quella globale e si vuole assicura-re continuitagrave e integrazione tra i diversi livelli Egrave altrettanto vero perograve che alla trasformazione dei sistemi agroalimen-tari nelle aree rurali partecipano anche se in modo indiretto numerosi interven-ti sostenuti con la PAC tra cui il soste-gno agli investimenti a imprese extra-a-gricole per la creazione e lo sviluppo di attivitagrave nelle zone rurali e agli investi-menti nei servizi di base e per il rinno-vamento dei villaggi fondamentali per il mantenimento della popolazione in tali aree noncheacute delle attivitagrave agricole stes-se e delle filiere locali Parimenti stru-menti come i progetti integrati di filie-ra e territoriali possono concorrere alla trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare soprattutto se guida-ti da organismi come GAL Biodistretti Autoritagrave di bacino gestori di aree natu-rali protette che piugrave in generale posso-no anche dare avvio e coordinare tutto il processo di transizione allrsquoagroecologia a livello locale

Nella definizione dei Piani strategici na-zionali una particolare attenzione do-

vrebbe essere rivolta alla montagna che interessa il 54 del territorio nazionale e circa il 18 della popolazione italia-na e dove lrsquoapproccio agroecologico egrave abbastanza diffuso nelle aziende di pic-cole dimensioni in termini di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) avendo man-tenuto le pratiche da sempre impiegate (Sturla e Dara Guccione 2021) Tuttavia la montagna sembra essere trascurata dallrsquoopinione pubblica e nel dibattito sulle politiche dello sviluppo bencheacute le Terre Alte vissute dallrsquoessere umano rap-presentino un patrimonio culturale uni-co nel suo genere di cui lrsquoagricoltura egrave parte importante Oggi i cambiamenti strutturali dellrsquoeconomia legati alla glo-balizzazione ne disincentivano la pre-senza con conseguenze sullrsquoequilibrio sociale ed economico e anche territoria-le dellrsquoecosistema noncheacute sul paesag-gio storico e culturale

Occorre pertanto salvaguardare il man-tenimento in montagna delle attivitagrave agro-silvo-pastorali adottando metodi moderni ma rispettosi dellrsquoambiente in particolare favorire la permanenza o il ri-torno dei giovani che mostrano creativi-tagrave innovazione e dinamismo con forme di collaborazione tra aziende e creando anche una rete informatica oltre che di cooperazione pratica la digitalizzazio-ne egrave una componente importante in tale settore ma ancora non egrave molto presen-te

Le caratteristiche orografiche e climati-che della montagna rappresentano un limite i costi di produzione sono mag-giori e la quantitagrave dei prodotti minore rispetto allrsquoagricoltura di pianura occor-re allora puntare sui ldquoprodotti di quali-tagraverdquo come previsto dalla Carta europea di pari dicitura Sono produzioni tipiche animali e vegetali diverse da zona a zona e spesso soggette a trasformazio-ne ldquoindustrialerdquo una particolare razza bovina e la filiera del latte e dei prodotti caseari derivati frutticoltura minore e marmellate alveari legati alla fioritura di una particolare specie botanica e mie-le specifico castagne di una particolare varietagrave e suoi prodotti derivati ecc

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I prodotti di qualitagrave DOP e IGP entrano a far parte dellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna la procedura egrave un porsquo lunga e spesso scoraggia gli operatori del setto-re ma arrivare a marchi e certificazioni egrave fondamentale per fare marketing ter-ritoriale

Le situazioni geomorfologiche e clima-tiche incidono anche sulle infrastruttu-re del territorio e sui trasporti e i relativi costi di manutenzione creando difficol-tagrave di collegamento che possono riper-cuotersi sulla commercializzazione dei prodotti inoltre la bassa densitagrave di po-polazione egrave spesso causa di ridotti ser-vizi (scuola sanitagrave mobilitagrave) con rischio di spopolamento ma si egrave notato che lagrave dove le Amministrazioni pubbliche han-no destinato una spesa pro capite mag-giore lrsquoabbondono delle Terre Alte egrave stato minore

Anche una agevolazione fiscale sullrsquoat-tivitagrave agro-silvo-pastorale di montagna (giagrave in atto in qualche regione) egrave auspi-cabile al fine di mantenere vitale tale settore dellrsquoeconomia montana che egrave multifunzionale anche per lrsquoartigianato e lrsquoagriturismo e consente di mantenere la popolazione in montagna garantendo reddito e presidio culturale

2 La produzione agroecologica per la transizione verso unrsquoagri-coltura sostenibile Agroecologia e lrsquoutilizzo di risorse e input pro-duttivi

A cura di Accademia dei Georgofili Con-federazione Italiana della Vite e del Vi-no-Unione Italiana Vini

La visione dellrsquoEuropa per una agricoltu-ra sostenibile evidenziata in particolare allrsquointerno delle Strategie ldquoDal Produt-tore al Consumatorerdquo (1) e ldquoBiodiversitagrave per il 2030rdquo (2) mette le tecniche agri-cole e la gestione dellrsquoagroecosistema al centro della transizione ecologica e sostenibile del settore primario Partico-lare attenzione egrave data allrsquouso di prodotti chimici (agrofarmaci antibiotici conci-mi fertilizzanti diserbanti etc) ai rischi

a essi legati e a un loro uso sostenibile e ridotto alla ricerca e impiego di input a basso impatto ambientale allrsquoutilizzo di tecniche che contrastano il degrado e la perdita di fertilitagrave dei suoli e che fa-voriscono invece la salute dei terreni e dellrsquoagroambiente (13) In questo conte-sto lrsquoagroecologia con il suo approccio multidisciplinare gioca un ruolo fonda-mentale promuove sistemi agricoli di-versificati una gestione dellrsquoagrosiste-ma integrata ma anche un uso efficiente delle risorse (34) In questo nuovo pa-radigma di agricoltura sostenibile un ruolo centrale egrave quindi dato dagli input impiegati nel processo produttivo che a seguito del loro uso prolungato negli anni e talvolta errato hanno inquinato e impoverito suoli e falde acquifere cre-ato danni allrsquoambiente e agli organismi viventi tra cui lrsquoessere umano e gli inset-ti impollinatori (45) Egrave proprio su que-ste questioni che allrsquointerno del Green Deal (6) lrsquoEuropa si pone degli obiettivi ridurre del 50 lrsquouso di fitofarmaci del 20 dei fertilizzanti del 50 degli anti-biotici (7) Negli ultimi anni si rileva una riduzione di sostanze chimiche impie-gate nel contesto produttivo agricolo seppur ancora diffuse e un contempo-raneo aumento nellrsquoutilizzo di prodotti e pratiche piugrave sostenibili Tuttavia la pre-senza di residui di fitofarmaci e prodotti di sintesi per lrsquoagricoltura negli alimenti nei suoli nelle acque e nellrsquoaria egrave anco-ra oggi una realtagrave (89) Sul mercato si stanno diffondendo prodotti di origine naturale (minerale vegetale o micro-biologica) o meno impattanti per lrsquoam-biente per rafforzare le difese di pian-te e animali per contrastare patogeni e favorire la fertilitagrave dei terreni agricoli (10) Molti prodotti inoltre cominciano a provenire dal contesto di economia circolare o sono ottenuti con processi sostenibili pur essendo di sintesi (11) Nel settore agricolo lrsquoingresso purtrop-po frequente di patogeni alieni che si diffondono sul territorio non trovando antagonisti naturali crea danni produt-tivi In questo contesto egrave bene prende-re in considerazione forme di lotta alle avversitagrave differenti dai prodotti di ori-gine naturale a quelli di sintesi al fine di eradicare lrsquoorganismo alieno contro cui il nostro ecosistema non ha difese (12)

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Tra i modelli per unrsquoagricoltura soste-nibile che possono essere ricondotte allrsquoagroecologia si ritrova sicuramente il sistema produttivo del biologico (13) che impiega prodotti naturali per con-trastare i patogeni e migliorare la pro-duzione ma anche ad esempio le tecni-che produttive previste dallrsquoagricoltura integrata (14) e dellrsquoagricoltura di pre-cisione (15) che hanno come obiettivo lrsquoimpiego di input e risorse a disposizio-ne tra cui anche quelle di sintesi Lrsquoa-gricoltura biologica egrave sicuramente un esempio di come sia possibile produrre in modo sostenibile e impiegando pro-dotti di origine naturale specialmente nel settore vitivinicolo comparto nel quale il biologico ha trovato diffusione con buoni risultati (Box I) I prodotti per la cura e protezione delle colture e degli animali impiegati nel biologico sono di origine minerale vegetale o microbio-logica tuttavia egrave da considerare che anche alcuni di questi prodotti posso-no creare fenomeni di tossicitagrave e danni allrsquoecosistema Un esempio egrave il rame im-piegato contro alcune malattie fungine ma che allo stesso tempo egrave un metallo pesante che si accumula nel suolo Per questo lrsquoEuropa ha ridotto le dosi appli-cabili a ettaro (16) per evitare fenomeni di accumulo del metallo Manifestazione di tossicitagrave (sullrsquoessere umano sul pro-dotto finale e sullrsquoecosistema) dovuto allrsquoimpiego dellrsquoagrofarmaco o dellrsquoanti-biotico fenomeni di resistenza da par-te del patogeno di accumulo nel suolo o negli organismi o di effetti residuali sul prodotto sono ancora oggi fattori importanti e che necessitano di essere presi in considerazione insieme allrsquoef-fetto della combinazione di piugrave prodotti che permangono e interagiscono tra di loro dopo la somministrazione (8917) A questo proposito egrave importante con-siderare gli stessi effetti tossici e di in-terazione che si hanno sullrsquooperatore agricolo che impiega e distribuisce tali prodotti

Pertanto al fine di uno sviluppo e diffu-sione di unrsquoagricoltura sostenibile molti sono i fattori da considerare i mezzi e le conoscenze oggi a disposizione per una transizione verso la sostenibilitagrave agrico-la sono molteplici e nessuno deve essere

precluso

VINO BIOLOGICO

Un vino puograve definirsi laquobiologicoraquo e av-valersi del logo ldquoEuro-leafrdquo riconosciuto dallrsquoUnione europea solo previa certifi-cazione da parte di un ente di control-lo che siano state rispettate le diverse tappe del processo di produzione pre-viste dal Regolamento 2018848 del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodotti biologici Questo Regolamento deve es-sere completato da diversi regolamenti delegati e di esecuzione che dovranno essere pubblicati entro la fine del 2021

Il Regolamento relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodot-ti biologici applicabile dal 1deg gennaio 2022 riprende molti punti delle prece-denti disposizioni e stabilisce una serie di principi generali applicabili quindi alla coltivazione della vite e alla vinificazio-ne Egrave obbligatorio quando unrsquoazienda agricola pratica lrsquoagricoltura biologica che vi si dedichi completamente Quan-do intende convertirsi allrsquoagricoltura biologica dopo aver praticato lrsquoagricol-tura convenzionale la sua produzione puograve essere qualificata come biologica solo dopo un periodo transitorio di cin-que anni Egrave vietato lrsquouso di organismi ge-neticamente modificati Possono essere utilizzati solo determinati prodotti fito-sanitari fertilizzanti o prodotti per la pu-lizia La presenza nei prodotti vitivinicoli biologici - e quindi anche nel vino - di residui di sostanze vietate anche se au-torizzate in agricoltura convenzionale conduce in linea di massima alla decer-tificazione quando superano la soglia di 001 mgkg con una deroga per quanto riguarda i residui dei fosfiti nel vino che dovragrave comunque essere sfruttata dai produttori per monitorare la presenza di residui e cercare di ridurli nel corso del tempo (Decreto 7264 del 10 luglio di modifica del DM 309 del 13 gennaio 2011 ldquoContaminazioni accidentali e tec-nicamente inevitabili di prodotti fitosa-nitari in agricoltura biologicardquo) In ogni caso la presenza di residui di sostanze non autorizzate rende necessario lrsquoavvio

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di unrsquoindagine per determinare il motivo di questa presenza

La trasformazione delle materie prime egrave disciplinata da norme restrittive solo i prodotti e le sostanze inclusi in elenchi esaustivi possono essere utilizzati come additivi ingredienti o coadiuvanti di processo Ne consegue che per quanto riguarda il vino non tutte le sostanze o le pratiche enologiche autorizzate nella produzione convenzionale sono autoriz-zate nella produzione biologica e che quando una sostanza egrave autorizzata a volte egrave autorizzata a dosi inferiori egrave il caso dei solfiti Fondamentalmente que-sta serie di disposizioni restrittive garan-tisce al consumatore di avere un prodot-to in cui le sostanze aggiunte sono state ridotte allo stretto necessario da qui la ragione del suo crescente successo

3 Il ruolo del packaging

A cura di PEFC Italia e Italia Nostra On-lus

Il packaging egrave uno degli elementi di un prodotto che stanno subendo grandi trasformazioni e innovazioni in corre-lazione allrsquoevoluzione di un contesto economico globale che egrave ben lontano dalla realizzazione di una sostenibilitagrave Lrsquoimportanza del packaging egrave eviden-te deve contenere proteggere e pre-sentare il prodotto Egrave il primo elemen-to con cui si interfaccia il consumatore ed egrave attraverso questo che chi produce informa il consumatore sulle qualitagrave del prodotto ma anche sulle scelte e la fi-losofia del produttore Una filosofia che matura in un contesto dove solo il 25 del PIL nazionale e il 28 di quello euro-peo (2008) egrave identificabile come verde Egrave per questo che chi vuole produrre in maniera sostenibile dovrebbe vendere un prodotto realizzato in maniera non dissipativa e distruttrice delle risorse na-turali nel rispetto del ruolo dei lavorato-ri portatori di esperienze e non merce e con tutte le componenti che lo rendono ecologicamente in equilibrio con lrsquoam-biente Quindi chi si pone come obbiet-tivo una produzione agricola sostenibile

non puograve non tenere in considerazione come questa produzione poi raggiun-geragrave il mercato

Lrsquoagroecologia dovrebbe prendere in considerazione non solo le fasi produtti-ve ma anche come il prodotto viene im-messo sul mercato dentro quale packa-ging se questo egrave necessario come egrave realizzato e come potragrave poi essere smal-tito Questo percheacute le buone pratiche vanno applicate a tutto il processo pro-duttivo ma vanno anche comunicate e il packaging scelto comunica al consuma-tore le proprie scelte a tutti i livelli

Nellrsquoobiettivo quindi di realizzare so-stenibilitagrave economico-produttiva e so-cio-ambientale il packaging ha un ruolo importante nella fase della sua produ-zione ma forse ancora di piugrave al momen-to della fine della sua funzione quando cioegrave abbandona il prodotto che ha ldquopro-tettordquo e si trasforma in rifiuto Cosigrave nel 2018 ultimo dato disponibile i rifiuti da imballaggi rappresentavano il 30 dei rifiuti urbani e lrsquo8 dei rifiuti prodotti nellrsquoanno in Italia La tendenza egrave in au-mento per il cambiamento delle abitu-dini dei consumatori nelle scelte di ac-quisto Le quali come egrave evidenziato in altri GdL dellrsquoASviS dipendono da diver-si fattori economici legati alle variazioni dei redditi reali allrsquoaumento delle disu-guaglianze e da ultimo agli effetti della pandemia Fenomeni a cui corrisponde una domanda diversificata rispetto alla qualitagrave ecologica che ha diversi effetti sulla sostenibilitagrave ambientale (rifiuti) so-cio-sanitaria (coadiuvante dellrsquoobesitagrave o meno) ed economico gestionale (costi espliciti e impliciti a carico del consuma-tore per differenziare) e che dipende dai riadeguamenti che gli apparati produtti-vi e distributivi praticano in risposta agli andamenti del reddito reale pro-capite e della quota destinata alla spesa per i beni di primaria necessitagrave (legge di En-gel) Ciograve in un contesto di saturazione alimentare per la quale non si muore di fame ma per unrsquoalimentazione genera-trice sempre di piugrave di malattie serie a partire dallrsquoobesitagrave

Quindi prima della realizzazione dellrsquoim-

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ballaggio si deve innanzitutto stabilire se sia effettivamente indispensabile Ov-vero se la confezione svolge il ruolo di protezione del prodotto da contaminan-ti o durante il trasporto oppure egrave super-fluo percheacute il prodotto non necessita di tale protezione Un esempio egrave la scatoli-na di cartoncino che racchiude i tubetti di salse o paste alimentari egrave ridondante in molti casi

Fondamentale egrave la scelta dei materiali che costituiscono il packaging Per po-ter essere veramente sostenibile devono essere preferiti materiali da fonti rinno-vabili facilmente riciclabili nella raccolta differenziata (ad esempio realizzare il packaging solo con mono-materiali rici-clabili) o riutilizzabili Quindi se si decide di fare un packaging in carta o cartone si deve scegliere materia prima certifi-cata per la provenienza da foreste ge-stite in maniera sostenibile e responsa-bile altrimenti la carta non egrave veramente rinnovabile ma anzi potenzialmente dannosa per le foreste Questo percheacute non si hanno garanzie sul metodo di ap-provvigionamento della materia prima ovvero non si hanno garanzie sulla per-manenza della foresta che passa attra-verso un piano di tagli che garantisce la sopravvivenza e funzionalitagrave della fore-sta stessa Sarebbe uno sbaglio migrare tutto il mondo dellrsquoimballaggio su pro-dotti forestali percheacute sottoporrebbe le foreste a una pressione non sostenibile Se si decide di ridurre lrsquouso di plastica sostituendola con materiale provenien-te da foreste lrsquoimballaggio deve essere certificato altrimenti si rischia di aumen-tare il consumo e lo sfruttamento ecces-sivo delle foreste In molti casi la plastica non puograve essere sostituita allora si deve scegliere plastica facilmente riciclabile e usare la plastica riciclata Quindi in fase di progettazione egrave fondamentale cono-scere e prevedere come il packaging saragrave smaltito riciclato o riusato proprio per ridurre il consumo di materie prime e ridurre lrsquoimpatto sullrsquoambiente

Riciclare egrave quindi di estrema importan-za infatti secondo il CONAI il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo egrave di 402 milioni di euro e lrsquoindotto economico generato dalla filie-

ra egrave invece di 592 milioni di euro Per far capire quanto riciclare riduca la pressio-ne sul nostro pianeta CONAI ha calco-lato che nel 2019 sono state risparmiate circa 4 milioni e 469mila tonnellate di materie prime

Nel dettaglio 270mila tonnellate di ac-ciaio oltre 19mila tonnellate di alluminio che corrispondono a 18 miliardi di lat-tine Un milione e 80mila tonnellate di carta ossia piugrave di 433 milioni di risme di fogli A4 907mila tonnellate di legno lrsquoe-quivalente di 41 milioni di pallet 433mila tonnellate di plastica pari a 9 miliardi di flaconi in PET per detersivi da un litro E un milione e 760mila tonnellate di vetro il corrispettivo di quasi 5 miliardi di bot-tiglie di vino da 075 litri

Un dato significativo egrave anche quello re-lativo alle discariche che rappresentano sempre un elemento di grande discus-sione e preoccupazione per il cittadino e consumatore Il CONAI stima che tra il 1998 e il 2019 il sistema CONAI ha ga-rantito lrsquoavvio a riciclo di quasi 32 milioni di tonnellate di imballaggi significa che in 22 anni egrave stato evitato il riempimento di 160 nuove discariche di medie dimen-sioni (calcolo effettuato considerando per ciascuna frazione merceologica un dato di densitagrave apparente da fonte ERI-CA con uno specifico grado di compat-tazione)

Altro elemento importante che deve essere preso in considerazione in fase di progettazione del packaging egrave la ri-duzione e la lotta allo spreco La pro-gettazione di un packaging sostenibile dovrebbe ridurre al minimo dimensioni e uso di materie prime e al contempo avere una protezione efficace per evita-re perdite di prodotto e quindi sprechi di prodotto contenuto

Egrave quindi evidente che il packaging soste-nibile nasce principalmente dalle scelte in fase di progettazione e visto il ruolo crescente che gli imballaggi svolgono sia nel mondo dei rifiuti che in quello del consumatore la progettazione e le scel-te delle materie prime risultano vitali per offrire prodotti che abbiano un impatto

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sempre meno rilevante sul nostro pia-neta Lrsquoattenzione deve riguardare sia il contenuto che il contenitore

4 Le opportunitagrave del digitale al settore agricolo

LrsquoAgricoltura 40 ossia lrsquoimpiego di tec-nologie e del digitale allrsquointerno del set-tore agricolo egrave oggi un fatto reale e un elemento basilare per la transizione ver-so una produzione sostenibile in quanto consente di ottimizzare lrsquouso di risorse gestire lrsquoazienda in modo razionale e connetterla con il territorio tuttavia in Italia egrave ancora poco diffusa specialmen-te in alcuni settori (1618) Oggi sul mer-cato si trovano servizi e prodotti innova-tivi e digitali destinati al settore agricolo di varie tipologie dallrsquouso di collari per il monitoraggio del benessere anima-le a piattaforme gestionali aziendali a prodotti per una agricoltura di precisio-ne basata su dati satellitari a sistemi di monitoraggio della filiera piattaforme gestionali ecc (18) Le imprese che re-alizzano tali soluzioni sono in continua crescita come in costante crescita sono i prodotti e servizi che offrono Tuttavia se da una parte le opportunitagrave in tema di soluzioni per lrsquoAgricoltura 40 sono mol-to diversificate e rilasciate sul mercato sempre in maggior quantitagrave dallrsquoaltra lrsquoapplicazione in campo non cresce di pari passo (18) Le motivazioni sono mol-teplici le imprese che realizzano solu-zioni innovative talvolta non conoscono le reali esigenze del settore lrsquoimpiego di determinate soluzioni richiede compe-tenze e formazione che mancano allrsquou-tilizzatore finale manca lrsquointeroperabili-tagrave tra le piattaforme mancano tecnici e professionisti che assistono lrsquoagricoltore sul territorio nellrsquoutilizzo dellrsquoinnovazio-ne e che li accompagnino nella transi-zione verso il digitale (1819) Tali figure devo inoltre non solo essere formate in tema di innovazione ma devono an-che essere capaci di far comprendere le opportunitagrave offerte dal settore soprat-tutto alle piccole aziende Tra gli attori coinvolti nel passaggio verso un settore primario digitale sono da annoverare le istituzioni e gli enti territoriali che hanno un ruolo determinate nel diffondere sul territorio lrsquoinnovazione anche attraverso

la realizzazione di infrastrutture prime fra tutte internet e la banda larga veloce che nelle aree rurali manca o non egrave ben funzionante (20) Questo egrave un servizio essenziale per connettere le aziende tra di loro per fare filiera e per far conosce-re i propri prodotti Infine un elemen-to da considerare nellrsquoapplicazione su larga scala della tecnologia offerta dal digitale egrave lrsquoetagrave degli agricoltori spesso anziani lrsquoaccesso ai finanziamenti per le aziende che vogliono innovarsi (18) o ancora la dimensione della superficie aziendale poicheacute spesso le soluzioni del digitale in agricoltura sono ideate per sistemi agricoli estensivi poco presenti in Italia

In considerazione di quanto descritto lrsquoapplicazione della digitalizzazione in un approccio agroecologico del sistema produttivo primario egrave sicuramente au-spicabile e di supporto alle pratiche che esso promuove Infatti grazie allrsquoimpie-go di prodotti e servizi innovativi legati al digitale e alla tecnologia egrave possibile ad esempio avviare un uso efficiente e quindi ridotto degli input un elemento importante per lrsquoagroecologia grazie ad esempio allrsquoagricoltura di precisio-ne (15) avere maggiore conoscenza del proprio processo produttivo e di trasfor-mazione dare maggior valore al prodot-to locale favorire le filiere la tracciabili-tagrave e la qualitagrave dellrsquoagroalimentari grazie allrsquoapplicazione del blockchain (21) ri-pristinando un collegamento tra gli at-tori della produzione e tra lrsquoagricoltore e il consumatore permettere un moni-toraggio aziendale e territoriale grazie allrsquouso di satelliti o droni e conoscere ad esempio le problematiche del territorio

La transizione verso una agricoltura so-stenibile di basso impatto ambientale che favorisce elementi come la conser-vazione e il ripristino dellrsquoecosistema e del suolo deve al contempo garantire necessariamente cibo sano e di quali-tagrave sufficiente per tutta la popolazione mondiale Per far ciograve e senza andare a ricercare ulteriore terreno coltivabile egrave necessario favorire la produzione delle aree a oggi coltivate e in questo senso le opportunitagrave offerte dallrsquoinnovazione e dal digitale permettono una ottimizza-

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zione della produzione in termini quali-tativi e quantitativi per unitagrave di superfi-cie riducendo lrsquoimpatto che i comparti agricoli hanno sullrsquoambiente e sul terri-torio

Riferimenti bibliografici

1 Una strategia ldquoDal produttore al con-sumatorerdquo per un sistema alimentare equo sano e rispettoso dellrsquoambien-te Comunicazione della commissione al parlamento europeo al consiglio al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni Bruxelles 20052020 COM (2020)381 final

2 Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 Comunicazione della Commis-sione al Parlamento europeo al Consi-glio al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 20052020 COM (2020) 380 final

3 Agroecologia e PAC ndash ldquoUnrsquoanalisi degli strumenti della programmazione post 2022 Documento realizzato nellrsquoambito del Programma Rete Rurale Nazionalerdquo 2014-20Barberi P 2019

4 (PDF) ldquoAgroecologia un nuovo pa-radigma per la sostenibilitagrave dei siste-mi agroalimentari e la salute dellrsquou-manitagrave e dellrsquoambienterdquo Il Cesalpino 482019-Agroecologia

5 EU Pollinators - Environment

6 Il Green Deal europeo Comunicazione della Commissione al Parlamento euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 11122019 COM(2019) 640 final

7 Eco-schemi dalla Commissione alcuni suggerimenti sulle possibili pratiche be-nefiche da sostenere

8httpswwwisprambientegovitfi-les2020pubblicazionirapportirappor-

to_334_2020pdf

Dossier di Legambiente ldquoStop Pesti-cidi 2020rdquo httpswwwlegambien-teitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

9 ldquoElenco prodotti fitosanitari impiega-bili in agricoltura biologica per la difesa delle colturerdquo FederBio 2018

10 Economia circolare nuovo regola-mento per favorire lrsquouso di concimi or-ganici e ricavati dai rifiuti

11 Organismi alieni e nuovo PAN com-plessi equilibrismi - AgroNotizie - Difesa e diserbo

12 Regolamento (UE) 2018848 del Par-lamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzio-ne biologica e allrsquoetichettatura dei pro-dotti biologici httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R0848

13 Linee guida nazionali di produzione integrata 2018

14 Agricoltura di precisione

15 Regolamento di Esecuzione (UE) 2018 1981 della Commissione - del 13 dicembre 2018 - che rinnova lrsquoappro-vazione delle sostanze attive composti di rame come sostanze candidate alla sostituzione httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R1981ampfrom=EN

16 httpswwwpan-ukorgthe-cocktail effect~text=The20cocktail20ef-fect20is20a20significant20pro-blem20in20the20UKfound20in20fruit20and20vegetables

17 Salgono al 4 i campi gestiti con lrsquoA-gricoltura 40

18 Agricoltura 40 traguardi raggiunti e httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdfhttpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

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sfide future - AgroNotizie - Agrimecca-nica

19 La banda ultra larga nelle aree rurali il divario digitale egrave ancora da superare

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NOTE

70 Definizione di agroecologia secondo Agroecology Europe (2016) ldquocongiuntamente come una scienza una pratica e un movimento Comprende lrsquointero sistema alimentare dal suolo allrsquoorganiz-zazione delle societagrave umane Egrave carica di valori e si basa su principi fondamentali In quanto scien-za dagrave prioritagrave alla ricerca-azione agli approcci partecipativi e olistici ealla transdisciplinarietagrave che comprende diversi sistemi di conoscenza Come pratica si basa sullrsquou-so sostenibile delle risorse rinnovabili locali sulle prioritagrave un saggio utilizzo della biodiversitagrave per fornire servizi ecosistemici e resilienza e soluzioni che forniscono molteplici benefici (ambientali economici e sociali) dal locale al globale Come movimento difende i piccoli produttori e lrsquoagri-coltura familiare gli agricoltori e le comunitagrave rurali la sovranitagrave del cibo le filiere corte e locali la diversitagrave delle sementi e delle razze autoctone il cibo sano e di qualitagrave Lrsquoagroecologia riconosce che il tutto egrave piugrave della somma delle parti e quindi favorisce le interazioni tra gli attori nellrsquoambito di scienza pratica e movimento facilitando la condivisione della conoscenza e lrsquoazionerdquo

71 Lrsquoagricoltura di precisione si puograve inquadrare nellrsquoambito della prima fase di Gliessman relativa allrsquoefficientamento dei fattori produttivi Egrave importante che le tecnologie e gli strumenti (macchine attrezzature) sottesi a questo carattere dellrsquoagricoltura che puograve essere affiancato allrsquoagro-ecolo-gia siano modulati anche in funzione delle aziende di ridotte dimensioni in termini di superficie e che le stesse siano in grado di sostenerne i costi

72 Nella seduta del 28-29 giugno scorso il Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura dei Paesi membri ha accettato lrsquoaccordo provvisorio raggiunto in seno al Trilogo del 26 giugno Le principali decisio-ni prese riguardano la fissazione al 25 della quota dei pagamenti diretti da destinare al finan-ziamento degli eco-schemi la destinazione di almeno il 35 delle risorse finanziarie previste per il secondo pilastro ad azioni per lrsquoambiente e il clima le aree di interesse ecologico previste nella misura del 4 e solo con riguardo ai seminativi lrsquointroduzione della condizionalitagrave sociale

73 I Piani strategici nazionali dovranno essere presentati alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2021

74 Si riporta una sintesi del rapporto Agro-ecologia e PAC Unrsquoanalisi degli strumenti della pro-grammazione post 2022 elaborato nellrsquoambito delle attivitagrave della Rete Rurale Nazionale 2014-2020

75 Lrsquoillustrazione delle misure e degli strumenti della PAC che favoriscono la transizione agro-eco-logica egrave tratta da Vanni e Viganograve (2021)

76 Alcuni esempi di pratiche agro-ecologiche sono fertilizzazione organica allelopatia e diversitagrave delle colture pascolo estensivo su prati temporanei o permanenti lavorazioni del terreno minime o nulle infrastrutture ecologiche tutela fauna e microfauna del suolo inerbimenti colture intercalari agro-forestazione foraggere permanenti rotazioni complesse

77 Dati dal ldquoPiano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio ndash 2021rdquo pubblicato da CONAI

78 cfr Sergio Vellante Riadeguamenti produttivi e distributivi dei beni di primaria necessitagrave alle funzioni Engeliane di spesa Dispensa della video-lezione ndeg 5 del corso in Economia Applicata alla Gestione Ambientale tenuto co Universitagrave Mercatorum

79 Dati tratti dal ldquoReport CONAI 2020rdquo

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1 Il contesto

La pandemia ha dimostrato come la sostenibilitagrave nella catena di approvvi-gionamento sia una sfida chiave per le economie e le societagrave del futuro Sem-pre piugrave saragrave importante approcciare il tema avendo uno sguardo sulla creazio-ne di impatti positivi e al cambiamento che necessariamente dovragrave essere mes-so in atto la sostenibilitagrave della catena di approvvigionamento riguarda lrsquoambien-te e il clima noncheacute il rispetto per diritti umani il lavoro dignitoso e la promozio-ne dei mezzi di sussistenza delle perso-ne e delle comunitagrave

In questo contesto come annunciato dal Green Deal europeo e dal Recovery Plan egrave importante che la sostenibilitagrave sia ulteriormente integrata allrsquointerno della governance aziendale Una gover-nance sostenibile incoraggia le impre-se ad abbracciare una visione di lungo termine e a considerare lrsquoimpatto am-bientale sociale umano ed economico nelle loro decisioni aziendali

Il Green Deal europeo stabilisce che la sostenibilitagrave dovrebbe essere integrata in modo piugrave sistematico nella gover-nance societaria molte imprese si con-centrano ancora troppo sui risultati fi-nanziari a breve termine a scapito dello sviluppo a lungo termine e degli aspetti connessi alla sostenibilitagrave Per dare se-guito a quanto enunciato nel Green Deal europeo la Commissione ha annunciato per il 2021 unrsquoiniziativa per una gover-nance societaria sostenibile che egrave stata inserita tra gli obiettivi del Piano drsquoazio-ne dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare della strategia sulla biodiver-sitagrave e della strategia ldquoDal produttore al consumatorerdquo

Anche la recente comunicazione ldquoIl momento dellrsquoEuropa riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazionerdquo - Piano di ripresa adotta-to nel maggio 2020 - conferma lrsquointen-zione della Commissione di presentare unrsquoiniziativa di questo tipo per garantire che gli interessi ambientali e sociali sia-no pienamente integrati nelle strategie aziendali

Nonostante la forte attenzione a livello europeo sono ancora poche le imprese di grandi dimensioni che applicano una due diligence che tenga conto di tutti gli impatti ambientali e in materia di di-ritti umani in grado di affrontare gli im-patti negativi per la sostenibilitagrave causati dalle attivitagrave dellrsquoimpresa e della sua ca-tena del valore

Ma che cosrsquoegrave la due diligence e come le imprese possono approcciarla in ma-niera strategica per una maggiore inte-grazione della sostenibilitagrave lungo tutta la catena del valore

Per due diligence si intende lrsquoobbli-go giuridico per le imprese di istitu-ire e attuare processi adeguati al fine di prevenire mitigare e tenere conto dei diritti umani (compresi i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro) dellrsquoimpatto in termini sanitario e am-bientale per quanto riguarda le attivi-tagrave sia dellrsquoimpresa stessa che della sua catena di approvvigionamento Inoltre la due diligence egrave intrinsecamente ba-sata sul rischio proporzionata e speci-fica rispetto al contesto In questo sen-so la portata delle azioni di esecuzione dovrebbe dipendere dai rischi di effetti negativi che la societagrave sta possibilmente causando a cui sta contribuendo o che dovrebbe prevedere

APPROFONDIMENTO 2 La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore inte-

grazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

A cura di Impronta Etica

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La ldquocatena di approvvigionamentordquo egrave definita in senso lato come lrsquoinsieme del-le ldquorelazioni commercialirdquo di unrsquoimpre-sa e comprende le controllate i fornitori e i subappaltatori

Lrsquoadozione di pratiche sostenibili lungo la catena di fornitura impatta su diversi processi primari della catena del valo-re comportando un cambiamento nel modo di operare allrsquointerno delle azien-de sul lato acquisti (si pensi allrsquoaudit dei fornitori o alla selezione delle materie prime) e sul lato logistico (efficienta-mento energetico nei magazzini ridu-zione degli impatti dei mezzi su strada) fino ovviamente alla catena del valore nel suo complesso dove la corresponsa-bilitagrave degli attori allrsquoimpatto ambientale e sociale egrave sempre maggiore

2 La due diligence come suppor-to allrsquointegrazione della sostenibi-litagrave nei modelli di business

Il contesto in cui si trovano a operare le imprese ha subito negli ultimi anni cambiamenti profondi che caratteriz-zeranno di certo anche il prossimo futu-ro Egrave possibile identificare alcuni aspetti che piugrave di altri hanno influenzato e in-fluenzeranno le imprese il loro stare sul mercato e il loro approccio alla catena di fornitura come ad esempio la globaliz-zazione - che ha determinato modifiche nei modelli produttivi - e la maggiore attenzione del consumatore e della fi-nanza rispetto a prodotti e processi di produzione sostenibili

La responsabilitagrave sociale e la sostenibi-litagrave negli anni hanno assunto pertanto allrsquointerno delle imprese sempre mag-giore valore quale leva strategica per la competitivitagrave lrsquoapproccio filantro-pico ha ceduto il passo a un approccio strutturato in cui la sostenibilitagrave si inte-gra nella strategia aziendale e permea trasversalmente tutti i processi azien-dali compresi quelli relativi alla catena di fornitura Ciograve ha portato le imprese a ripensare la centralitagrave e lrsquoimportanza di sviluppare approcci e strumenti capaci

di dare valore strategico alle leve della sostenibilitagrave utilizzabili nelle relazioni e nelle attivitagrave che si realizzano allrsquointerno della catena di fornitura dellrsquoimpresa

Egrave possibile identificare molteplici fat-tori che possono spingere le imprese a dotarsi di un modello organizzativo e gestionale della catena di fornitura che tenga in considerazione le relative impli-cazioni sociali e ambientali e sia funzio-nale alla loro mitigazione

a) dal punto di vista economico lrsquoimpre-sa puograve essere spinta verso una maggio-re sostenibilitagrave dalla volontagrave di efficien-tare la sua catena di fornitura sempre piugrave lunga e disaggregata o dalle pres-sioni degli stakeholder (gli investitori in primis) per una piugrave accurata valutazione dei rischi ambientali e sociali lungo tut-to il ciclo di produzione

b) a livello ambientale un peso impor-tante egrave assunto dallrsquoinasprimento delle normative e dalla consapevolezza della limitatezza di risorse ma anche ndash a livel-lo piugrave commerciale ndash dalle opportunitagrave per lrsquoimpresa di rivolgersi a un merca-to attento alla sostenibilitagrave ambientale che pone attenzione anche alla catena di fornitura

c) sul fronte sociale a spingere le impre-se sicuramente crsquoegrave la volontagrave di mitigare i possibili effetti negativi su reputazione e vendite di scandali che coinvolgono i lavoratori lungo la catena di fornitura noncheacute lrsquoopportunitagrave di costruire rap-porti piugrave trasparenti e stabili nel tempo

Gli investimenti nella catena di fornitu-ra sono perlopiugrave orientati a sperimenta-re e sviluppare processi di innovazione o ad aumentare processi di controllo (a garanzia e tutela della sicurezza del-le relazioni e delle procedure) Questi investimenti rendono lrsquoimpresa meno soggetta a rischi e possono quindi pro-durre impatti positivi sulla capacitagrave dellrsquoimpresa stessa di creare valore per seacute e per il territorio in cui opera

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Riferimenti bibliografici

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bull Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

bull Integrata connessa e sicura La gestione sostenibile della catena di fornitura tra rischi e opportunitagrave Impronta Etica httpswwwimprontaeticaorgsave-the-date-25-settembre-expo-milano-integrata-connessa-e-sicura-la-gestione-sostenibile-della-catena-di-fornitura-tra-rischi-e-opportunita

3 Percheacute egrave necessaria una due di-ligence sui diritti umani e ambien-tali

A cura di Equogarantito e Fairtrade Italia

Secondo le stime dellrsquoOrganizzazione In-ternazionale del Lavoro (ILO) nel mondo 152 milioni di bambini sono impegnati in pratiche di lavoro minorile o riconduci-bili allo sfruttamento del lavoro infantile 72 milioni in Africa 62 milioni in Asia il resto in America Latina Il 70 di questi minori lavora in agricoltura La proble-matica copre un ampio spettro di casi-stiche che vanno dalla collaborazione al lavoro agricolo familiare che comun-que impedisce la frequentazione della scuola e i momenti dedicati al gioco che fanno parte del normale sviluppo allrsquoim-piego nei campi in lavori pericolosi che implicano lrsquoutilizzo di sostanze dannose per la salute o lrsquouso di attrezzature che li mettono in situazioni di pericolo a vere e proprie forme di riduzione in schiavi-tugrave e di deportazione dove i minori sono letteralmente venduti o rapiti dalle fa-miglie e tenuti in ostaggio Lrsquointensivo sfruttamento dei bambini egrave principal-mente causato dallrsquoimpoverimento della catena del valore dove le stesse fami-

glie pur coltivando materie prime mol-to richieste dal mercato non riescono a guadagnare abbastanza per provvedere alle loro necessitagrave e di conseguenza a garantire istruzione e diritto ad una cre-scita armoniosa ai propri figli

Una catena di disvalore che si ripercuo-te anche sugli altri anelli deboli come le donne che in molti Paesi in via di svi-luppo non possono accedere a unrsquoistru-zione adeguata non hanno diritto alla proprietagrave della terra e quindi a godere dei frutti del loro lavoro

Sono questi solo alcuni dei fenomeni che si verificano allrsquointerno delle catene di fornitura globali in cui a pagare sono i piugrave deboli

Stiamo parlando di alcune delle ma-terie prime e dei prodotti trasformati piugrave commercializzati al mondo come il cacao che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom causato dalle richieste delle aziende di produzione portando Paesi come Ghana e Costa DrsquoAvorio a sostenere il 60 della produ-zione mondiale senza perograve riceverne in cambio sostanziali benefici economici Basti pensare al tentativo dei governi dei due Paesi di stabilire un prezzo piugrave alto di acquisto nel 2020 salvo poi do-ver fare marcia indietro di fronte al rifiu-to delle aziende di acquistare a condi-zioni piugrave giuste per i produttori agricoli

4 Il ruolo delle aziende

Rispetto a queste problematiche egrave im-plicito che il ruolo delle aziende diven-ta cruciale la disponibilitagrave a pagare un prezzo piugrave alto per la materia prima ac-quistata e a impegnarsi in un percorso di rispetto dei diritti umani e ambientali nella catena di fornitura sono passaggi fondamentali per garantire la sopravvi-venza dei produttori agricoli dei lavora-tori e delle loro famiglie E per prevenire le violazioni Ma una legge obbligatoria verso cui si sta andando rischia di di-ventare solo una lista di regole da spun-tare se non coinvolge i diretti interessati

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Per trovare un punto di riferimento ri-spetto allrsquoapproccio da tenere quando si pensa alle leggi attuative di una due diligence sui diritti umani e ambientali dobbiamo andare ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani che si appellano invece in modo trasfor-mativo alle aziende affincheacute costruisca-no la loro comprensione sui problemi dei diritti umani nelle loro attivitagrave e collabo-rino con chi detiene i diritti i sindacati e altri stakeholder per affrontare quei problemi Le Linee guida dellrsquoOrganizza-zione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) sulla due diligence inoltre enfatizzano il fatto che questi attori sono da consultare e coinvolgere in ogni passaggio del processo di due diligence Un regolamento vincolante manterragrave questo nucleo trasformativo La ricerca di chiarezza dal punto di vista legale ridurragrave la due diligence a una lista di passaggi che tutte le aziende non do-vranno fare altro che spuntare

Il rischio ulteriore egrave rappresentato dai costi chi pagheragrave per il rispetto dei di-ritti umani e ambientali nelle filiere Gli stessi agricoltori che non hanno nem-meno le risorse per vivere e per pianifi-care le loro attivitagrave produttive

Lrsquoapporto delle organizzazioni della so-cietagrave civile impegnate in progetti di co-operazione e Commercio Equo e Solida-le rivolti proprio ai portatori dei diritti in diversi Paesi del mondo

Gli strumenti giagrave attivi come le certifi-cazioni volontarie e le certificazioni di qualitagrave impegnate nel monitoraggio dei diritti umani nelle filiere

Lrsquoinclusione del mondo delle aziende stesse in modo che lrsquoapplicazione del-

la due diligence non si traduca soltanto in una lista di regole da rispettare e so-prattutto i costi dellrsquoadeguamento non ricadano sul primo anello della catena gli stessi produttori Il coinvolgimento delle aziende deve per forza passare at-traverso un processo di analisi dei costi con lrsquoobiettivo di creare dei parametri di riferimento per la determinazione del prezzo da riconoscere ai beni su cui si fonda il loro business

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5 Una legge attuativa in Italia

Egrave indispensabile che lrsquoattuazione in Italia di una due diligence sui diritti umani e ambien-tali tenga conto di questo differente approc-cio valorizzando

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6 Land grabbing e disuguaglian-ze nelle relazioni tra diritti umani e difesa della natura

A cura di Italia Nostra

Scenario

Il land grabbing egrave un fenomeno globaliz-zato drsquoappropriazione di terre fertili de-stinate allrsquoagricoltura di sussistenza nei PVS da parte di poteri economici e fi-nanziari (multinazionali banche drsquoaffari cartelli o trust tra imprese) sostenuti in larga misura dal FMI (Fondo monetario internazionale) e dalla BM (Banca Mon-diale) Un fenomeno che sta esproprian-do popolazioni - giagrave ridotte in povertagrave e con un indice di sviluppo umano (ISU) decrescente - di risorse vitali minando la loro residua autosufficienza e sicurez-za alimentare e distruggendo lrsquoimplicita sostenibilitagrave di un modo di produrre an-cora in equilibrio con la natura Ciograve nei fatti sta dando origine da un lato a uno scardinamento di realtagrave umane e sociali che contribuisce ad acuire le disugua-glianze tra i Popoli del Pianeta e dallrsquoal-tro a nuove e insostenibili alterazioni del rapporto uomo natura che intensi-fica ulteriormente la crisi ambientale in atto Una situazione che aggravata da conflitti etnici e guerre origina proces-si migratori senza ritorno dei ldquodannati della terrardquo di oggi che vanno a formare un internazionale nuovo ldquoesercito indu-striale di riservardquo da sfruttare insieme alla natura nei processi produttivi della globalizzazione per grande parte inso-stenibile

Cause

Lrsquoappropriazione di terra da parte di po-chi da trasformare in capitale fondiariofinanziario egrave insita nel modo di produ-zione capitalistico ma assume connota-zioni diverse nel corso della storia e si accentua durante le crisi economiche Nellrsquoultima crisi di natura finanziaria ve-rificatasi agli inizi del XXI secolo il land grabbing ha disegnato una nuova geo-grafia a scala mondiale acuendo le di-sparitagrave economiche e le disuguaglianze

umane e sociali tra i paesi che depreda-no (ipocritamente chiamati investitor) e quelli che sono depredati (riconosciuti come paesi target) Un ridisegno che espone lrsquointegrazione della prevalente direttrice colonialista nord-sud con quel-le di nuova generazione sud-sud (Emira-ti Arabi verso Africa Europa sud verso i Balcani) nord-nord (Europa del nord verso ex paesi del blocco sovietico) e sud-nord (Cina verso Europa orientale)

In un simile quadro si va affermando il neo-latifondismo della globalizzazione in cui la terra o meglio il suolo non egrave piugrave considerata un bene rifugio da preserva-re per il futuro ma viceversa una risorsa da sfruttare degradandola ecologica-mente nel piugrave breve tempo possibile Terre quindi concentrate in estensioni latifondistiche per incrementare - dopo la cancellazione dei diritti umani a co-minciare da quello piugrave importante della sovranitagrave alimentare e di ogni forma di rispetto ambientale - la produzione del-le derrate (commodities) alimentari no food e di prodotti agricoli convenziona-li Input questi ultimi che permettono di realizzare nei cosiddetti paesi svi-luppati unrsquoofferta finale per un consu-mo di massa stratificato socialmente e prescindente dalla qualitagrave ecologica dei beni venduti e dal reale fabbisogno di benessere dei consumatori Unrsquoofferta tra lrsquoaltro adatta a perpetrare le disu-guaglianze sociali e territoriali connesse alle disparitagrave di reddito che nelle peri-ferie povere urbane permettono solo lrsquoacquisto di alimenti di scarsa qualitagrave nutrizionale che racchiusi in contenitori a biodegradabilitagrave quasi nulla generano insalubritagrave per la crescita dellrsquoobesitagrave giovanile e insostenibilitagrave per la compo-sizione dei rifiuti generati

Dinamiche

Da quanto sin qui detto le dinamiche di una globalizzazione di stampo neo-libe-rista hanno pienamente incluso il feno-meno del land grabbing funzionalizzan-dolo agli interessi predatori dei poteri economici e finanziari Interessi che si concretizzano con lrsquoestensivazione pro-duttiva di grandi allevamenti special-

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mente bovini e di superfici riservate a derrate alimentari e industriali cambian-do la destinazione di uso di vaste esten-sioni forestali

Accanto a ciograve si manifesta la delocaliz-zazione in questi paesi ndash Brasile e Ame-rica Latina - drsquoimpianti industriali molto inquinanti che sono resi produttivi dal lavoro delle popolazioni locali pagate con salari di fame private delle loro ri-sorse vitali ed espulse dai territori di ap-partenenza

Fanno poi da cemento a questo ldquoinvi-luppordquo rurale-urbano le attivitagrave turisti-che che sfruttando la bellezza origina-ria dei luoghi sono ldquoartificializzaterdquo a un modello unico ndash non raramente eti-chettato come sostenibile dal marketing - replicabile ovunque e distante dallrsquouso delle risorse culturali alimentari e natu-rali dei luoghi Risorse oramai divenute forze antagoniste a unrsquoeventuale quanto improbabile governance per la sosteni-bilitagrave come evidenziano gli scempi am-bientali (innanzitutto eco-mostri) realiz-zati in quasi tutte le localitagrave turistiche di maggiore richiamo dei PVS e non solo Egrave questo il miracolo ldquodellrsquoEconomia Cir-colarerdquo di massacro umano senza morti e soprattutto senza diritti e di una de-vastazione ambientale senza precedenti nellrsquoera dellrsquoAntropocene

Data la suddivisione di ruolo e di lavoro vigente in questi Paesi a essere mag-giormente colpite da queste dinamiche sono le donne impegnate nel settore primario a salvaguardare la loro unica fonte di sostentamento e di garanzia per cibi sicuri di origine locale La dichiara-zione di laquoNyeacuteleacuteniraquo dedicata alla con-tadina malese che ldquoha coltivato le sue terre e nutrito la sua gente con grande coraggiordquo ci ricorda quanto sia impor-tante annullare le differenze di genere nel conflitto per il superamento delle di-suguaglianze sociali nel ripristino di una resilienza ambientalmente compatibile

Proposta la ldquodue diligencerdquo nelle poli-tiche sociali e ambientali

Italia Nostra nel panorama associazioni-stico nazionale ed europeo laquopersegue lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione sociale culturale ed eco-logica del patrimonio storico artistico e naturaleraquo Una missione che per essere compiuta fa propria una concezione di sostenibilitagrave ambientale - ovvero la rein-tegrazione nella sfera terrestre delle ri-sorse naturali prelevante per la vita del-le donne e degli uomini a garanzia del futuro ndash che nasca da un equilibrio tra evoluzione storico-culturale e socio-e-conomica dellrsquoumanitagrave e quella ecolo-gico-ambientale del Pianeta Unrsquoidea questrsquoultima che egrave possibile perseguire favorendo una cultura delle eguaglianze sociali da praticare nella produzione e nel consumo responsabili al fine di elimi-nare le disparitagrave che affliggono la Terra

In questo quadro la lotta al land grab-bing che difficilmente puograve prendere corpo al di fuori del conflitto sociale e politico trova dei validi punti di riferi-mento internazionali nella Dichiarazione di Tirana del 2011 in cui si condannano le disparitagrave connesse a questo feno-meno nella risoluzione (20162141) del Parlamento europeo che evidenzia alla luce degli studi di settore (in particolare Extent of Farmland Grabbing in the EU di Kay 2015) la tendenza di un sistema agricolo europeo a non realizzare unrsquoa-gricoltura sostenibile e multifunzionale Due atti questi appena richiamati che rafforzano unrsquoeventuale azione politica ldquomultilivellordquo imperniata sul tema della due diligence inteso come salvaguardia dei diritti umani e degli equilibri ambien-tali

Si tratta di riflettere per organizzare un blocco sociale alternativo e internazio-nale dei nuovi dannati della terra che unisca le lotte contro il land grabbing degli agricoltori espropriati delle loro terre nei PVS con quelle di coloro che sono migrati in occidente e come brac-cianti sottoposti a nuove e sempre piugrave aberranti forme di sfruttamento Una ri-flessione che inoltre va estesa alla forza

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per il riscatto dalle miserevoli condizioni di vita e dal degrado ambientale di que-ste generazioni che nei fatti rappresen-tano i nuovi ldquoportatori di sostenibilitagraverdquo E in questrsquoambito pensare ad adeguate politiche del lavoro diviene esiziale per realizzare il Goal 12 Il quale giagrave egrave stato oggetto di commento sui temi e le po-litiche proposte e a esso si rimanda per ulteriori approfondimenti

7 La finanza sostenibile e il rispet-to dei diritti umani

A cura del Forum per la Finanza Soste-nibile

La finanza sostenibile mira a creare va-lore per lrsquoinvestitore e per la societagrave nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lun-go periodo che nella valutazione di imprese e istituzioni integra lrsquoanalisi fi-nanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (o ESG dallrsquoinglese Environmental Social and Governance)

Nello specifico gli investimenti sosteni-bili e responsabili (o SRI dallrsquoinglese Su-stainable and Responsible Investment) possono assumere un ruolo cruciale nel garantire il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di fornitura con-tribuendo a cambiare lo status quo alla base del perpetrarsi delle disuguaglian-ze economiche e sociali

Il contesto di intervento vede spesso una contrapposizione tra un centro ca-pace di attrarre diverse forme di capita-le (finanziario economico umano) e le periferie spesso impoverite per quanto concerne le opportunitagrave di sviluppo ed esposte a rischi di natura economica (povertagrave relativa e assoluta) sanitaria (difficoltagrave di accesso ai servizi) sociale (isolamento e conflittualitagrave) ambienta-le (inquinamento e degrado) In questi contesti le problematiche legate a va-riabili ESG hanno un impatto ancora piugrave accentuato Gli investitori SRI ndash interes-sati non solo a ottenere rendimenti in linea o superiori a quelli di mercato ma anche agli effetti ambientali e sociali

selezionare gli investimenti in base al rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro (Convenzioni internazionali)

escludere gli emittenti associati a prati-che controverse o che non soddisfano criteri ritenuti minimi (esclusioni) Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornogra-fia il tabacco i test su animali

promuovere il dialogo con le aziende investite su questioni di sostenibilitagrave ed esercitare eventualmente i diritti di voto connessi alla partecipazione al ca-pitale azionario (engagement) Si tratta di un processo di lungo periodo finaliz-zato a influenzare positivamente i com-portamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

privilegiare le societagrave che si distinguono per buone pratiche di sostenibilitagrave am-bientale sociale e di governance (best in class)

Il tema della protezione dei diritti dei lavoratori ha attratto un interesse cre-scente da parte di numerosi investitori responsabili specie nella fase di emer-genza sanitaria Per esempio una coa-

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delle proprie politiche e strategie drsquoinvesti-mento ndash possono quindi concorrere a ri-durre questi divari e generare uno sviluppo sostenibile finanziando societagrave iniziative e programmi incentrati sui temi ESG o pro-muovendo cambiamenti positivi nella ge-stione delle attivitagrave aziendali

Le strategie di finanza sostenibile e i suoi strumenti rappresentano unrsquoopportunitagrave di intervento capace di portare a risultati significativi in termini di impatto di medio e lungo periodo garantendo il rispetto di determinati standard ambientali sociali e di governance da parte degli emittenti Le strategie di investimento sostenibile posso-no portare a

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lizione di oltre 100 investitori con piugrave di 4000 miliardi di dollari in gestione ha pubblicato una lettera in cui invita i go-verni a introdurre misure adeguate per verificare il rispetto dei diritti umani nei contesti lavorativi Attraverso approcci di investimento sostenibile e responsa-bile come lrsquoengagement gli operatori finanziari possono avviare dialoghi con le aziende investite per richiedere in-formazioni sulla gestione di determinati temi sociali e per incoraggiare lrsquoadozio-ne di pratiche piugrave virtuose nel caso cui rilevino inadempienze o violazioni

Per quanto riguarda gli strumenti finan-ziari si segnalano i fondi e gli investimen-ti diretti ldquoa impattordquo il private equity e il private debt i titoli di stato e gli investi-menti pubblici green i prodotti Pay-by-Result i partenariati pubblico-privato Ciascuno di questi con le sue peculiari-tagrave rappresenta unrsquoalternativa credibile e percorribile nella lotta alle disugua-glianze e nella tutela dei diritti umani basate su uno sviluppo sostenibile In particolare i paesi sviluppati non sono esenti dalle problematiche che storica-mente caratterizzano i paesi emergen-ti e in via di sviluppo basti pensare al divario esistente tra Nord e Sud Italia tra aree interne e aree ad alto indice di sviluppo tra centro e periferie urbane che sottolinea la necessitagrave di politiche territoriali attente alle disuguaglianze e ispirate ai criteri di sostenibilitagrave

Proprio la finanza sostenibile si candida quindi come uno strumento fondamen-tale per la riduzione di questo divario supportando la transizione verso un nuovo paradigma di sviluppo sostenibi-le sia a livello europeo sia a livello na-zionale capace di integrare appieno la sostenibilitagrave nei suoi processi ed essere motore di cambiamento

Parlando di disuguaglianze in ambito finanziario ed economico un ultimo ac-cenno deve essere fatto alle differen-ze di genere Senza soffermarci qui sul tema ampiamente noto del gender pay gap dobbiamo comunque considerare il fatto che la gestione autonoma e con-sapevole delle risorse finanziarie egrave una

leva fondamentale per la riduzione del-le disuguaglianze A livello mondiale la percentuale di accesso allo strumento di base per la gestione del denaro ossia il conto corrente egrave ancora oggi piugrave bassa tra le donne rispetto agli uomini In Ita-lia siamo al 457 contro il 543 (fonte Osservatorio ABI-Ipsos 2008-2020) Va pertanto agevolato un processo cultura-le di consapevolezza ed empowerment che dia modo alle donne di esprimere tutte le loro potenzialitagrave anche in ambi-to economico e finanziario Ove ciograve giagrave avviene si evince una maggiore propen-sione a scelte sostenibili le donne da un lato prediligono scelte di investimento che coprono il bisogno di sicurezza e prudenza e dallrsquoaltro sono maggiormen-te influenzate da fattori ambientali so-ciali e di governance (ESG) rispetto a quanto succede per gli uomini piugrave atten-ti primariamente agli aspetti finanziari

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8 La due diligence e il ruolo dei consumatori

A cura di Adoc Nazionale

Lrsquoobiettivo egrave quello di rafforzare la do-manda e il ruolo del consumatore che deve diventare protagonista attivo e con le sue scelte individuali puograve condi-zionare il mercato e obbligare le azien-de fornitrici di beni e servizi ad adottare modelli sostenibili

Dobbiamo puntare a una sostenibilitagrave integrale articolata e declinata in tre aspetti

Ambientale il ritmo di sfruttamento delle risorse e di emissioni inquinan-ti devono essere tali da poter essere mantenuti costanti a tempo indeter-minato

Sociale raggiungere il principio di equitagrave lottare contro la povertagrave quindi in senso piugrave ampio contra-

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In prospettiva dobbiamo puntare ad avere un mercato e unrsquoeconomia piugrave democratica e partecipata rispettosa dellrsquoequilibrio fra domanda e offerta Un mercato piugrave efficiente e concorrenziale premieragrave le aziende che si comportano correttamente

Egrave fondamentale che il consumatore sia reso maggiormente consapevole del-le proprie azioni e delle proprie scelte Egrave fondamentale favorire e contribuire a un innalzamento del livello di cultura socio-economica nel consumatore oc-corre stimolare la cittadinanza a effet-tuare consumi responsabili critici etici basati sulle proprie esigenze reali inclu-se quelle valoriali Occorre avviare una profonda rivoluzione culturale che pro-muova lrsquoempowerment dei consuma-tori Il consumatore deve diventare un consumaker soggetto attivo in grado di modificare lrsquooutput che gli viene offer-to Un consumaker non egrave solamente un titolare di diritti e interessi che puograve far valere nelle sedi opportune ma egrave colui che partecipa direttamente al processo di produzione e distribuzione del beneservizio non solo influenzando le politi-che e le strategie di mercato ma delimi-tando le scelte di output del beneser-vizio prima che questo venga immesso nel mercato Non piugrave vittima di un mar-keting spietato il consumatore diventa colui che crea valore e cambiamento so-ciale ed economico

Il nuovo modello di consumo egrave necessa-

riamente correlato a un nuovo modello di sviluppo economico dove la trasfor-mazione dellrsquoeconomia avviene dal bas-so dove tanti comportamenti individuali possono condizionare il comportamen-to delle aziende

Il modello consumista che vede il consu-matore passivo deve trasformarsi in un modello centrato sul consumatore atti-vo che ragiona che valuta le sue scelte che sa scegliere con consapevolezza e che usa i tre aspetti della sostenibilitagrave sopra descritti come parametri di giudi-zio

Saragrave opportuno penalizzare le aziende che non rispettano i criteri della sosteni-bilitagrave che non rispettano lrsquoambiente che non hanno con esso unrsquointerazione re-sponsabile cioegrave tale da mantenere una qualitagrave ambientale alta a lungo termine Riorientando gli interessi individuali di consumatori e imprese si consegue lrsquoo-biettivo di costruire un mercato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore sia lrsquoimpresa si fanno carico di obiettivi collettivi sia il consumatore sia lrsquoimpresa potranno quindi esercitare nel mercato le proprie responsabilitagrave per la sosteni-bilitagrave in modo libero e non condizionato

In questa rivoluzione del ruolo del con-sumatore si deve anche tenere conto del fatto che parlando di scelte di consumo le donne sono delle vere e proprie opi-nion leader I volumi dei consumi gestiti dalle donne a livello mondiale oggi sono pari a 20 mila miliardi di dollari e si sti-ma che arriveranno a 28 mila miliardi tra cinque anni Le donne guidano i consu-mi attraverso una combinazione della propria capacitagrave di acquisto e del potere drsquoinfluenza sugli acquisti altrui che deve essere considerato un vero e proprio ef-fetto moltiplicatore (anche in virtugrave del loro ruolo di caregivers)

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stare il divario sociale e agire per la realizzazione di condizioni di di-gnitagrave per la vita di ogni essere uma-no Occorre che ci sia il rispetto dei contratti di lavoro e della dignitagrave del lavoratore

Consumeristica attraverso una vir-tuosa interazione tra consumatore e impresa nellrsquoassunzione delle re-sponsabilitagrave verso un mercato soste-nibile Le aziende devono adottare condizioni contrattuali trasparenti chiare rispettose dei clienti Devo-no quindi eliminare dai contratti le clausole vessatorie

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NOTE

80 Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

81 Investor Alliance for Human Rights ldquoInvestors with US$5 trillion call on governments to institu-te mandatory human rights due diligence measures for companiesrdquo httpsbitly2Vwuj7R

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Il tessile occupa milioni di lavoratori e rappresenta una delle piugrave grandi indu-strie del nostro pianeta Egrave un settore a elevato impatto negativo sia sulla di-mensione ambientale dello sviluppo so-stenibile che su quella sociale in quanto inquina acqua e suolo emette gas cli-malteranti consuma lrsquoacqua in misura eccessiva e produce pessimi ambienti di lavoro cattive condizioni di lavoro e basse retribuzioni Attualmente il 60 delle fibre tessili sono sintetiche (in par-ticolare poliestere derivato dal petrolio) e ogni cittadino europeo adopera allrsquoan-no 26 kg di tessili i cui prezzi sono in progressiva diminuzione e provocano un aumento dei consumi riducendo la durata dellrsquoabbigliamento ciascun capo egrave usato di meno rispetto al passato (moda veloce) Il tessile nella gradua-toria dei consumi UE egrave al quarto posto per lrsquouso di materie prime e acqua (pre-ceduto da alimentare edilizia abitativa e trasporti) al secondo per uso del suolo e al quinto per le emissioni di gas ser-ra Occorre notare che la maggior par-te della produzione (circa il 60) e di conseguenza degli impatti hanno luogo negli altri continenti

La riduzione degli impatti ambientali e climatici conservando lo sviluppo so-ciale e la crescita economica esige un cambiamento verso lrsquoeconomia circola-re Nel 2020 lrsquoUnione Europea ha messo i prodotti tessili al centro della comuni-cazione ldquoUn nuovo piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare Per unrsquoEuropa piugrave pulita e piugrave competitivardquo in cui sottoli-nea che ldquoSi stima che meno dellrsquo1 di tutti i prodotti tessili nel mondo siano riciclati in nuovi prodottirdquo Per invertire la situazione la strategia punta a favori-re attraverso lrsquoinnovazione ldquoil mercato dellrsquoUE dei prodotti tessili sostenibili e circolari compreso il mercato per il riu-

tilizzo dei tessili lottando contro la fast fashion (moda veloce) e promuovendo nuovi modelli commercialirdquo

Le normative europee e i modelli di bu-siness circolari possono operare una trasformazione in senso sostenibile dellrsquointero sistema tessile Tutto questo sollecita lrsquoattivazione di modelli circo-lari di business sorretti da normative e politiche pubbliche in tema di progetta-zione ecocompatibile (utilizzo di mate-rie prime secondarie e limitazione della presenza di sostanze chimiche pericolo-se) responsabilitagrave estesa del produtto-re appalti pubblici verdi etichettatura (Ecolabel UE) e standard e in relazione a tutta la catena del valore (materiali progettazione produzione distribuzio-ne vendita uso riparazione riutilizzo raccolta e riciclaggio) ad esempio il de-sign tessile circolare la condivisione il riciclaggio e il riutilizzo dei tessuti Sono necessari cospicui investimenti sia in ri-cerca per riciclare le fibre sintetiche e in tecnologia per migliorare la separazio-ne delle fibre che nelle infrastrutture di raccolta selezione e riciclo per facilitare la creazione di una rete interrelata per dare nuovo valore ai rifiuti tessili

Lrsquoeducazione e il cambiamento cultu-rale dellrsquointera societagrave rappresentano la chiave per passare a tessuti circolari e sostenibili e a un sistema nel quale fi-bre tessuti e abiti sono utilizzati il piugrave possibile e non finiscono mai nei rifiuti rientrando successivamente allrsquouso nel ciclo economico

Venendo al nostro Paese la Direttiva 8512018 prevede che per i tessili gli Sta-ti membri istituiscono la raccolta diffe-renziata entro il 1deg gennaio 2025 LrsquoItalia con il DLgs n 1162020 nel recepire le

APPROFONDIMENTO 3Il settore tessile

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disposizioni della Direttiva ha antici-pato il termine al 1deg gennaio 2022 Saragrave inoltre necessario emanare una norma-tiva in materia di End of Waste e per la costituzione di sistemi di responsabilitagrave estesa del produttore

Si segnala lrsquoottima iniziativa rappresen-tata dal Patto per il tessile tra Regione Toscana Comune di Prato Alia Servizi Ambientali spa e il Distretto del Tessi-le siglato nel gennaio 2020 per offrire una possibile soluzione allo smaltimento degli scarti tessili Il Patto prevede poli-tiche e azioni per sostenere la crescita dellrsquoeconomia circolare nel distretto e la realizzazione di presupposti e condizio-ni che permettano di raccogliere i rifiuti speciali a rete attraverso una piattafor-ma appositamente destinata ai cascami tessili La Regione ha inoltre approvato prime linee guida per lrsquoapplicazione del regime di sottoprodotto nellrsquoindustria tessile

Infine si segnala che lrsquoUnione europea a gennaio 2021 ha pubblicato la ldquoRoad-map per la definizione della strategia eu-ropea per i prodotti tessilirdquo in modo da poter emanare la Comunicazione entro la fine del 2021 Lrsquoobiettivo dellrsquoiniziativa egrave realizzare una cornice che consenta di creare le condizioni per lo sviluppo di un nuovo settore tessile europeo circolare e sostenibile in complementaritagrave con il Green Deal europeo il Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare la Strategia in-dustriale e la Strategia in materia di so-stanze chimiche sostenibili

Nel prossimo aggiornamento speriamo di analizzare questa nuova Comunica-zione in un settore cosigrave impattante e cosigrave importante per lrsquoeconomia circola-reemsp

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INDICE

Premessa

1 Produzione Responsabile 11 Cosrsquoegrave la produzione responsabile 12 Analisi di contesto13 Normative di riferimento14 Esperienze attivate15 Proposte per una produzione sostenibile 2 Consumo Responsabile

21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile22 Analisi di contesto23 Normative di riferimento24 Esperienze attivate25 Proposte per un consumo sostenibile

3 Finanza Responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile32 Normative di riferimento33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

APPROFONDIMENTO Agro-ecologia APPROFONDIMENTO La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore integrazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

APPROFONDIMENTO Il settore tessile

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LrsquoAlleanza Italiana per lo Sviluppo So-stenibile promuove e monitora lo stato di avanzamento del Paese rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) che lrsquoItalia si egrave impegnata in sede Onu a raggiungere entro il 2030

Il Goal 12 - Garantire modelli sosteni-bili di produzione e di consumo forni-sce indicatori e target mirati per il rag-giungimento di modelli di produzione e consumo responsabili che sono tra loro speculari e interdipendenti Non si ha produzione duratura senza un consumo consapevole e critico lrsquoimpegno delle aziende verso processi di produzione re-sponsabili viene rafforzato e consolidato dal premio di mercato dei cittadini con-sapevoli che apprezzano la sostenibilitagrave economica sociale e ambientale Lrsquoap-proccio premiale valorizza le ldquoimprese pioniere di sostenibilitagraverdquo e permette di fissare benchmark che sfidano le impre-se meno responsabili Queste sovente per restare competitive e non perdere quote di mercato cercano di mostrarsi sostenibili con azioni di greenwashing come si nota da una comunicazione am-bientale generalmente sempre piugrave verde Ancora piugrave fragile e sovente incerto an-che per le pressioni della competizione internazionale egrave il progresso verso una vera sostenibilitagrave sociale Come ASviS pensiamo che la sostenibilitagrave nei modelli di produzione e consumo sia necessaria-mente correlata alla integrazione di un approccio strategico delle imprese chia-mate a rivedere sempre i propri obiettivi introducendo il rispetto dellrsquoambiente e il rispetto delle persone lungo tutto il ciclo di vita produttivo Intendiamo pertanto favorire un nuovo approccio strategico delle imprese che si rifletta nei processi di produzione grazie a visione di lungo periodo nuova cultura di rispetto delle persone e dellrsquoambiente attenzione alla partnership valorizzazione delle allean-ze trasformazione dei rischi in oppor-tunitagrave attraverso unrsquoinnovazione mirata

a una vera sostenibilitagrave complessiva ed integrale dellrsquoattivitagrave aziendale Solo in questo modo egrave possibile avviare una rea-le transizione verso un futuro sostenibile e realizzare un cambiamento sistemico Ci conforta che molte ricerche mostrino che sovente alle imprese conviene essere sostenibili con rilevanti vantaggi compe-titivi verso le imprese che non hanno tali sensibilitagrave

La crescita di sensibilitagrave e di attenzio-ne alla dimensione ambientale sta por-tando in Italia sia alla diminuzione dei consumi di energia e materiali (in parte dovuti anche ora alla crisi economica a seguito della pandemia) sia allrsquoaumento della raccolta differenziata Va ricordato anche che quando si parla di produzione responsabile ed economia circolare non bisogna dimenticare i fattori produttivi quali acqua e suolo utilizzati dal sistema produttivo e agro-alimentare richiamati anche nel Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare dellrsquoUnione europea

La sensibilitagrave verso la dimensione socia-le affronta la resistenza dei consumatori attenti ai prezzi bassi ma lrsquointeresse ldquoau-to-lungimiranterdquo di ciascuno egrave di otte-nere vantaggi come consumatore senza comprimere le condizioni di lavoro e la qualitagrave della vita

Completano il quadro i servizi finanziari poicheacute noi cittadini siamo sia consumato-ri sia risparmiatori se la finanza egrave orien-tata al massimo profitto nel minore tem-po possibile e a ogni costo diventa un grande ostacolo per un sistema sociale sostenibile e non sostiene la produzione responsabile ed etica Tuttavia una par-te crescente del mondo finanziario sta comprendendo che finanziare le attivitagrave sostenibili egrave meno rischioso e piugrave conve-niente sul medio-lungo termine Solo una visione sistemica e integrata contribuisce a una societagrave piugrave equa inclusiva e che sia in grado di garantire una crescente qua-

PREMESSA

Lrsquoesperienza dellrsquoASviS e il Goal 12

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litagrave della vita

Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) sul Goal 12 dellrsquoASviS ha lrsquoobiettivo generale di fornire un quadro di riferimento condiviso sui temi della produzione del consumo e della finanza responsabile partendo da normative ed esperienze per giungere a formulare pro-poste operative per il contesto italiano Una ldquoguidardquo in continuo aggiornamento che declina i Target del Goal 12 metten-do in evidenza le prioritagrave di intervento

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progettare prodotti servizi e processi produttivi in modo da minimizzare e ove possibile eliminare gli impatti ne-gativi di natura sociale e ambientale lungo lrsquointero ciclo di vita (rispetto del-le persone e riduzione dellrsquoimpatto am-bientale dallrsquoestrazione e trattamento delle materie prime alla fabbricazione trasporto distribuzione uso eventuale riusoriciclo e smaltimento finale) ren-dendo tracciabile e trasparente ciograve che avviene in ciascuna fase

innovare il sistema di governance azien-dale in modo tale che la gestione degli impatti generati dalla propria catena del valore sullrsquoeconomia sullrsquoambiente e sulle persone sia integrata nella strate-gia di business

favorire la transizione verso lrsquoeconomia circolare (considerando anche le risorse idriche) e se necessario riconsiderare e riprogettare anche il proprio modello di businessrafforzare la visione strategica del siste-ma di filiera rilevante sia nel contesto italiano che internazionaleprivilegiare lrsquoadozione di processi di produzione innovativi capaci di ridurre

gli impatti negativi sullrsquoambiente e sulle personeapplicare modalitagrave di approvvigiona-mento responsabile selezionando e mo-nitorando i propri fornitori in modo da massimizzare gli impatti positivi e mi-nimizzare quelli negativi sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomiafavorire un clima collaborativo e par-tecipativo per tutte le categorie di sta-keholder dellrsquoazienda coinvolgendoli in percorsi di sensibilizzazione e impegno verso un modello di produzione soste-nibilecomunicare al cliente in modo chiaro e trasparente tutte le informazioni relati-ve al corretto utilizzo del prodotto o del servizio offerto assicurando unrsquoadegua-ta assistenza post-venditaoperare in una logica di vera legalitagrave se-condo principi di equitagrave e responsabilitagrave fiscale evitando sia lrsquoelusione fiscale sia il ricorso a forme di evasione e sotto fat-turazione che vedono complici i fruitori dei servizirendere conto ai propri stakeholder in maniera chiara e trasparente dellrsquoattivi-tagrave svolta pubblicando un report di so-stenibilitagrave redatto sulla base di criteri uniformi che approfondisca gli impatti piugrave significativi dellrsquoazienda e della sua catena del valore sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomia

1 PRODUZIONE RESPONSABILE

ldquoLa produzione responsabile consiste nella realizzazione di prodotti e servizi con modalitagrave che siano socialmente vantaggiose economicamente sostenibili

ed ambientalmente compatibili durante tutto lrsquointero ciclo di vitardquo

11 Cosrsquoegrave la Produzione Responsabile

La produzione responsabile riguarda le mo-dalitagrave attraverso cui le organizzazioni eco-nomiche (di seguito chiamate anche azien-de) producono beni e servizi La produzione responsabile in sintesi egrave conseguenza di una cultura drsquoimpresa che considera come propri obiettivi la costruzione di valore ag-giunto e di benessere per la comunitagrave di riferimento e non il profitto in seacute ed il ren-dimento sul capitale investito In tal senso sono organizzazioni economiche che rea-lizzano una produzione responsabile quelle che - oltre a garantire il rispetto continuo delle leggi nello svolgimento delle loro at-tivitagrave ndash si impegnano concretamente e in modo continuativo a

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Lrsquoadozione dei principi di produzione re-sponsabile non solo determina minori esternalitagrave negative sullrsquoambiente e sulla societagrave ma puograve determinare un significa-tivo impatto positivo per la comunitagrave e il territorio

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12 Analisi di contesto

Il sistema produttivo egrave profondamente scosso dalla crisi economica e sociale causata dalla pandemia Di conseguen-za anche il mondo del consumo rima-sto in una prima fase disorientato ha riorganizzato e rivisto i propri processi drsquoacquisto Per particolari settori pro-duttivi (quali quello agro-alimentare) a questo si aggiungono i fattori di rischio e di incertezza legati ai cambiamenti cli-matici che influiscono sul ciclo produt-tivo e sullrsquoapprovvigionamento di input produttivi come ad esempio lrsquoacqua Il rischio di una battuta di arresto del cambiamento verso la sostenibilitagrave so-ciale e ambientale rischia di essere la conseguenza della crisi per la volontagrave di una ripresa produttiva ad ogni costo La fase di ripresa dopo la crisi pandemica ha evidenziato una forte escalation dei prezzi dei combustibili fossili rendendo quindi importante una accelerazione sullo sviluppo delle Renewable Energy Sources (RES) il cui costo di produzio-ne continua a diminuire grazie alla forte innovazione tecnologica In un momen-to in cui i temi ambientali cominciava-no a fare presa sul consumatore il clima di emergenza sociale pone in secondo piano la produzione responsabile Ma la risposta europea con i cospicui inve-stimenti stanziati dal Programma Next Generation EU impone ai Paesi membri un percorso di ripresa che accompa-gna transizione ecologica e inclusione sociale Il ldquocambiamento di statordquo ha spezzato le catene internazionali di ap-provvigionamento facendo emergere un nuovo potere di mercato dei possesso-ri di materie prime cruciali e di compo-nenti strategici mentre alcune gravi crisi aziendali cancellano posti di lavoro

In Italia abbiamo toccato con mano la ridotta capacitagrave produttiva di beni es-senziali In un contesto di libera impre-sa e di mercato emergono ldquofallerdquo a cui il sistema produttivo non egrave in grado di dare risposte adeguate molte persone soffrono lrsquoinsicurezza alimentare a fron-te di ampi sprechi e di una produzione agricola mondiale quasi per metagrave inu-tilizzata non si fa ricerca sulle malattie rare o sugli antidoti percheacute la doman-da egrave urgente ma non sufficientemente

remunerativa non si erano attivate le capacitagrave di ricerca e di produzione sui vaccini o non si erano attrezzati posti letto per la rianimazione negli ospedali percheacute gli investimenti non erano remu-nerativi in un tempo ragionevole la pro-duzione di mascherine era insufficiente e delocalizzata percheacute lrsquoimpresa tende a produrre quello che puograve vendere a bre-ve sul mercato e le scorte gravano sul bilancio delle aziendeTutto questo richiede di ripensare e in-tegrare lrsquoazione del mercato riscopren-do il ruolo regolatore dello Stato per la salvaguardia dei beni comuni ma anche per lrsquoindirizzo dei mercati e della libera impresa con lrsquoobiettivo di realizzare il benessere di tuttiProdurre in modo responsabile richiede allrsquoazienda lrsquoadozione di un approccio di business orientato al dialogo e alla con-divisione delle strategie aziendali con tutti i portatori di interesse e implica una prospettiva di lungo periodo con obiettivi e piani aziendali pluriennali ca-paci di avere uno sguardo verso i cam-biamenti futuri Ciograve comporta non solo lrsquoindividuazione di risposte adeguate ai bisogni sociali espressi eventualmente attraverso co-progettazione di prodot-ti e servizi ma anche la creazione di soluzioni innovative per rispondere ai problemi sociali e ambientali del territo-rio (attuali e in divenire) promuovendo lrsquooccupazione di qualitagrave collaborando con altre imprese o soggetti locali per realizzare la propria mission in logica di rete riducendo lrsquoimpronta ecologica migliorando lrsquoefficienza di utilizzo delle risorse naturali riducendo e smaltendo in modo appropriato i rifiutiEgrave essenziale lrsquoattenzione del sistema produttivo al territorio non solo ai fini della tutela ambientale ma anche per assicurare lrsquoequilibrio e la crescita della comunitagrave locale Le modalitagrave di produ-zione sostenibile e il loro impatto eco-nomico sociale e ambientale devono essere comunicati a coloro che abitano in quel determinato territorio e a tutti gli stakeholder aziendali adottando forme integrate di rendicontazione di sosteni-bilitagraveUna particolare attenzione va dedicata alle fasce sociali svantaggiate e alle di-versitagrave (culturali di genere di etagrave ecc) dei lavoratori alla crescita professiona-

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le alla compatibilitagrave con le esigenze di vita e alle forme di welfare integrativo che esprimono la sensibilitagrave dellrsquoazienda nei confronti dellrsquointera societagrave civileTra i principali portatori di interesse una particolare attenzione va dedicata sia ai lavoratori che ai fornitori

Per quanto riguarda i lavoratori lrsquoazien-da responsabile non solo si impegna nel rispetto dei diritti umani ma prevede efficaci meccanismi di partecipazione condivisione e collaborazione con i lavo-ratori nel quadro di un clima lavorativo di rispetto capace di coinvolgere nelle strategie e nelle decisioni organizzativeNellrsquoambito dei diritti dei lavoratori la legislazione e la contrattazione colletti-va giagrave offrono ndash nei Paesi avanzati come lrsquoItalia ndash un sistema di garanzie che il da-tore di lavoro responsabile eleva volon-tariamente adottando sistemi di gestio-ne della responsabilitagrave sociale secondo best practice quali ad esempio lo stan-dard SA8000Aspetti disciplinati dalla legge - quali etagrave minima di accesso al lavoro tutele per i giovani lavoratori difesa della sa-lute e della sicurezza libertagrave di associa-zione retribuzione orario di lavoro pra-tiche disciplinari divieto di ogni forma di discriminazione e pari opportunitagrave - meritano una continua attivitagrave di mo-nitoraggio non solo da parte delle auto-ritagrave competenti ma anche da parte del-le organizzazioni dei lavoratori Il lavoro forzato delle fasce piugrave deboli e piugrave in-difese sovente inconsapevoli dei propri diritti ndash che solo una lettura superficiale puograve reputare superato ndash richiede unrsquoat-tenta analisi del contesto e della catena di fornitura che ne utilizza gli outputMolto cammino deve essere ancora compiuto per assicurare unrsquoadesione sostanziale (e non solo formale) agli ob-blighi di legge derivanti dalla riduzione delle disuguaglianze (pari opportunitagrave) e oggi la piena inclusione dei lavoratori disabili e lrsquoazzeramento del gender pay gap rappresentano due temi prioritari su cui orientare i piani di miglioramento di un sistema di gestione della respon-sabilitagrave sociale ampliando la dimensio-ne delle imprese obbligate ad accoglie-re categorie protette La capacitagrave delle imprese di auto-valu-tare il proprio percorso di sostenibilitagrave

attraverso momenti strutturati di audit interni testimonia un crescente grado di maturitagrave del sistema produttivo e la sua consapevolezza sia che lrsquoesistenza di una disposizione di legge non sia di per seacute garanzia della sua piena appli-cazione sia che le norme definiscono standard minimi (che presumibilmente si eleveranno nel futuro) che lrsquoimpresa responsabile egrave chiamata a superare am-piamente sovente anche con vantaggi competitivi

Per quanto riguarda i fornitori unrsquoa-zienda responsabile conosce la propria filiera e verifica che le prestazioni delle diverse sequenze di lavorazione siano realizzate nel rispetto dei diritti umani della dignitagrave delle persone e della ri-duzione continua dellrsquoimpatto sullrsquoam-biente Le aziende responsabili hanno procedure per lrsquoapprovvigionamento che identificano i criteri per la selezione dei fornitori non limitandosi ad aspet-ti di prezzoqualitagrave ma estendendo lrsquoanalisi anche alle prestazioni sociali e ambientali Tali aziende effettuano una mappatura della propria catena di for-nitura non limitandosi ai fornitori diretti ma comprendendo anche i sub-fornitori passo essenziale per poter condurre una valutazione dei rischi sociali e ambienta-li lungo la filiera Una volta evidenziati i fornitori a rischio (per caratteristiche del processo produttivo settore merceolo-gico ubicazione geografica dimensioni ecc) si identificano modalitagrave di moni-toraggio (questionari di dettaglio o in alcuni casi audit) sui casi piugrave a rischio per una negoziazione serrata delle pre-stazioni attese

Per quanto riguarda lrsquoambiente egrave neces-sario che le azioni di riciclo di riduzio-ne degli sprechi e di utilizzo di materie prime seconde siano attivate secondo un approccio sistemico di economia circolare questo significa raccogliere e diffondere le opportunitagrave di innovazio-ne sviluppate dalle imprese per ridurre progressivamente la domanda di risorse naturali (come acqua e suolo) e la pro-duzione di rifiuti aumentando la produ-zione di materie prime seconde al fine di mantenerne il ciclo di vita il piugrave a lungo possibile Tutto ciograve con riferimento an-che alle produzioni agroalimentari per

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le quali le risorse naturali di acqua e suo-lo sono input produttivi indispensabili

allrsquoaumento di competitivitagrave attraverso modelli di produzione meno legati allrsquou-tilizzo e allrsquoestrazione di materie prime

alla spinta verso unrsquoinnovazione basata sullo sviluppo tecnologico e sullrsquoutilizzo e riutilizzo di risorse rinnovabili

alla fidelizzazione dei clienti respon-sabili e allrsquoapertura di nuovi mercati in espansione

allrsquoaumento dellrsquooccupazione attraver-so la riduzione della quantitagrave di mate-rie prime utilizzate e la crescita di ser-vizi a valore aggiunto nella produzione con spostamento di costi dalle materie prime al lavoro e conseguente crescita dellrsquoimpatto occupazionale a livello lo-cale

Altro pilastro della produzione respon-sabile sono le produzioni in forma so-ciale che realizzano forme di produzio-ne in cui lrsquoimprenditore non egrave il privato o lo Stato ma una collettivitagrave Esperienze di questa tipologia oltre al mondo coo-perativo che costituisce uno dei fonda-menti dellrsquoeconomia nazionale sono ad esempio le imprese sociali (ed anche le societagrave benefit) il cofarming la Retener-gie le crescenti esperienze di produzio-ne di servizi del Terzo Settore e il Com-mercio Equo e Solidale Nello specifico questrsquoultimo costituisce un approccio concreto alternativo al modello econo-mico prevalente offre migliori condizio-ni economiche soprattutto ai produttori

svantaggiati nelle diverse aree del mon-do e assicura il rispetto dei lavoratori e dellrsquoambiente egrave fondato su una relazione paritaria fra tutti i soggetti nelle diverse fasi della catena di commercializzazio-ne ndashproduzione distribuzione consumo ndash Si tratta dunque di un modello eco-nomico (produttivo e di consumo) che nel suo complesso mira a uno sviluppo sostenibile garantendo condizioni eque a chi produce nel rispetto dellrsquoambiente e gode del sostegno di cittadini-consu-matori consapevoli e responsabili delle proprie scelte egrave attivo da piugrave di 40 anni in oltre 75 Paesi coordinato e promosso da organizzazioni internazionali e so-stiene milioni di lavoratori e lavoratrici in diversi settori per favorire opportunitagrave di impresa equa sostenibile e capace di creare economiaDal punto di vista consumeristico la produzione responsabile realizza unrsquoin-terazione virtuosa con i consumatori permettendo la realizzazione di un mer-cato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore che lrsquoimpresa si fanno cari-co di obiettivi collettivi

Un importante strumento per assicu-rare la trasparenza egrave rappresentato dal Report di Sostenibilitagrave documento in cui lrsquoazienda rende conto dei propri im-pegni e risultati in merito agli impatti economici sociali e ambientali I report sono efficaci se fanno parte di percorsi sistemici verso la sostenibilitagrave di cui do-cumentano i progressi Alcune aziende scelgono di sottoporre il proprio report a verifica di una terza parte indipen-dente che garantisca agli stakeholder la completezza e la veridicitagrave delle infor-mazioni contenute Un altro strumento di trasparenza a disposizione del mer-cato egrave rappresentato dalle certificazioni a fronte di standard volontari che pos-sono riguardare tanto i prodotti (di cui si valorizzano particolari caratteristiche ad esempio ambientali o di tracciabilitagrave) quanto i sistemi di gestione aziendale (tra cui i sistemi di gestione per la re-sponsabilitagrave sociale la salute e la sicu-rezza sul luogo di lavoro lrsquoambiente lrsquoe-nergia la prevenzione della corruzione ecc) Le certificazioni accreditate ovve-ro quelle certificazioni emesse secondo le regole e sotto il controllo di un ente di accreditamento sono una garanzia nei

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Lrsquoeconomia circolare afferma infatti un modello di produzione sostenibile nel lun-go periodo volto a creare relazioni di cir-colaritagrave in ciograve che si produce minimizzan-do ciograve che viene rilasciato nellrsquoambiente lungo tutta la filiera produttiva ma anche facendo diventare lo ldquoscartordquo di un setto-re lrsquoinput produttivo di un altro (come nel caso dellrsquoutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate che sebbene richieda un approccio partecipato e collettivo sul terri-torio rende disponibile una risorsa sempre piugrave scarsa e spinge lrsquoinnovazione azienda-le) Tale modello rappresenta anche unrsquoop-portunitagrave di business per le aziende con riferimento specifico

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confronti delle parti interessate oltre a rappresentare uno strumento di crescita interna per lrsquoaziendaParticolare rilevanza hanno nel contesto italiano le aziende agroalimentari per cui occorre programmare una riduzione ldquoa monterdquo (giagrave sul campo) degli spre-chi e delle perdite alimentari noncheacute il ricorso a input produttivi ldquoresidualirdquo da altri usi (es acque reflue urbane tratta-te per irrigazione) La lotta allo spreco e alle perdite alimentari e lrsquouso efficiente delle materie prime rappresenta uno dei punti di cooperazione tra consumatori informati e imprese consapevoli per mi-nimizzare gli sprechi anche ripensando il loro uso a fine vita In questo conte-sto le aziende devono contribuire alla sensibilizzazione dei consumatori finali promuovendo specifiche campagne e iniziative ma anche agevolando la dona-zione della produzione invenduta

In conclusione le aziende devono ten-dere verso azioni generatrici di valo-re condiviso fra azienda e territorio piuttosto che il perseguimento di una doppia missione una di profitto e una puramente sociale lrsquoimpegno per una produzione responsabile massimizza infatti il valore creato nel lungo termine per una crescita sostenibile nel rispetto del benessere della comunitagrave e del terri-torio in cui operaLa sostenibilitagrave viene intesa da alcu-ne imprese come un costo e nel bre-ve termine in qualche misura lo egrave Un approccio responsabile comporta un maggiore impegno manageriale e ulte-riori investimenti (e le imprese italiane notoriamente sottocapitalizzate hanno bisogno di specifici strumenti finanziari per agevolarli) ma produce anche risul-tati sia in termini di capacitagrave di risposta ai clienti sensibili sia per i lavoratori che beneficiano di una vita piugrave equilibrata nel contempo contribuisce a una mag-giore stabilitagrave in prospettiva delle azien-de Tuttavia se perseguita con impegno costante e coerente e sostenuta da ade-guate politiche pubbliche e territoriali diviene per lrsquoazienda un fattore rilevante di investimento che garantisce un posi-zionamento piugrave solido e piugrave duraturo nel mercato e comunque - come ricorda la Comunicazione della Comunitagrave Europea (EU COM 2011681) - egrave una responsabili-

tagrave da cui le aziende non possono ormai eludereNel settembre 2020 considerata la scar-sa adesione volontaria delle imprese alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) la Consob ha chiesto agli stakeholder di formulare indicazioni sullrsquoattuale regime con lrsquoobiettivo di allargarne il perimetro di obbligatorietagrave per agevolare lrsquoesten-sione della DNF anche ai soggetti con meno di 500 dipendenti Ma la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 sta anticipando tale richiestaLe imprese per costruire un valore dure-vole e contribuire a un benessere a lun-go termine devono definire un proprio posizionamento strategico sostenibile convergente con quello dei territori di appartenenza attivando processi parte-cipativi e bio-imitativi di cui la circola-ritagrave egrave una componente e la partecipa-zione dei lavoratori alla gestione per le imprese di oltre 250 dipendenti La real-tagrave imprenditoriale italiana diffusa e per-meata di diversitagrave territoriale egrave in grado di esprimere efficacia nella sostenibilitagrave a patto che i regolatori riconoscano un sistema ascendente di costruzione delle decisioni dai territori al centro con pro-porzionalitagrave ed equivalenza nelle metri-che delle procedure di rendicontazione richieste alle imprese e con validazione dei fattori immateriali nei capitali delle imprese e nel loro merito del credito

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13 Normative di riferimento

EuropaLrsquoevoluzione normativa relativa alla pro-duzione sostenibile vede il protagoni-smo della legislazione europea rafforza-to con il Programma della Commissione Europea 2019-2024 ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosardquo Le prime due linee di lavo-ro del Programma perseguono una so-stenibilitagrave sia ambientale che sociale e costituiscono il quadro di riferimento per lrsquoattuazione del Goal 12 La prima linea oggetto della comunicazione CE COM(2019) 640 final dellrsquo11 dicembre 2019 (Target 121) lancia il Green Deal europeo per rendere lrsquoEuropa entro il 2050 il primo continente a impatto cli-matico (zero attraverso una transizione equa agevolata da un piano di investi-menti rilevante La seconda linea propo-ne un programma ambizioso di equitagrave sociale attraverso ldquounrsquoeconomia che la-vora per le personerdquo rafforzando il pi-lastro sociale dellrsquoUnione per i giovani lrsquoinfanzia la paritagrave di genere lrsquoistruzione e la lotta contro la povertagraveLa normativa europea continua a esse-re una spinta potente e il quadro di ri-ferimento per una pianificazione degli interventi per un consumo e una produ-zione responsabili il Programma Next Generation EU (Dispositivo per la ripre-sa e la resilienza Assistenza alla ripre-sa per la coesione e i territori drsquoEuropa Invest EU Strumento di sostegno alla solvibilitagrave Programma UE per la salute Meccanismo unionale di protezione ci-vilerescEU) del 2020 per affrontare la crisi e rilanciare lrsquoeconomia e la societagrave europea premia una celere e rapida de-carbonizzazione del sistema produttivo tale azione si integra con il Programma SURE per gli interventi sul mercato del lavoro e con i prestiti BEI meglio finaliz-zati alla sostenibilitagrave La normativa eu-ropea sul clima alza la sfida il Pacchetto ldquoFit for 55rdquo nel 2021 attiva politiche am-bientali ambiziose a cui sono chiamate a contribuire le imprese Inoltre la Riso-luzione del Parlamento europeo del 16 settembre 2020 tratta il ruolo dellrsquoUE nella protezione e nel ripristino delle fo-reste del pianeta e quella del 22 otto-bre 2020 formula raccomandazioni alla Commissione sul quadro giuridico per fermare e invertire la deforestazione

la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 intende estendere gli ob-blighi di informativa non finanziaria ex Direttiva 201495UE a tutte le imprese di grandi dimensioni Il provvedimento coinvolgerebbe circa 49000 societagrave europee (incluse le PMI quotate con lrsquoeccezione delle micro-imprese) a fron-te delle attuali 11600 Le imprese do-vrebbero rispettare specifici standard di comunicazione con semplificazioni per le imprese di minori dimensioni I report sarebbero sottoposti ad assurance indi-pendente Gli effetti sarebbero significa-tivi per i mercati gli investitori le impre-se della supply chain e gli stakeholder aziendali Migliorando il comportamento delle imprese si avrebbero effetti positi-vi sul rispetto dei diritti delle persone e sullrsquoambiente (Target 126)

la Risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2021 recante raccomanda-zioni alla Commissione concernenti la dovuta diligenza e la responsabilitagrave del-le imprese ndash 10 marzo 2021 (Target 121)

il Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il riuti-lizzo delle acque reflue a scopo irriguo al fine di limitare lo stress idrico e ridur-re gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori nel quadro dellrsquoadattamento ai cambiamenti climatici e della strate-gia europea per fronteggiare la carenza idrica e la siccitagrave nellrsquoUnione europea attuando il Piano drsquoazione dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare e inte-grando il processo di modernizzazione che sta investendo la Politica Agricola Comune (PAC) e gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici declinati nel Green Deal (Target 122)

il Nuovo Piano drsquoAzione per lrsquoeconomia circolare CE COM(2020) 98 final adotta-to dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020 con misure che riguardano lrsquointero ciclo di vita dei prodotti e con lrsquoobietti-vo di rendere lrsquoeconomia piugrave sostenibile

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globale imputabile allrsquoUE Riassumiamo la normativa comunitaria piugrave rilevante a partire dagli interventi piugrave re-centi facendo riferimento anche ai relativi target specifici del Goal 12

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ma anche di rafforzarne la competitivi-tagrave proteggendo lrsquoambiente e i diritti dei consumatori anche attraverso lrsquoinnova-zione e la digitalizzazione (Target 122)

la Strategia ldquoDal produttore al consu-matore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futurordquo (Farm to Fork Strategy COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020) diretta ad accrescere la sostenibilitagrave del sistema agroalimen-tare europeo ponendo obiettivi ambien-tali e sociali quantificati da conseguire entro il 2030 insieme a lrsquointensificazione della lotta contro gli sprechi alimentari la realizzazione di maggiori investimenti in ricerca e innovazione e la promozione della transizione verso sistemi alimentari sostenibili a livello globale (Target 123)

la Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 (COM(2020) 380 final del 20 maggio 2020) volta a proteggere e a ripristinare la natura la biodiversitagrave e il buon funzionamento degli ecosistemi per migliorare il benessere delle persone e la capacitagrave della societagrave di contrastare i cambiamenti climatici per contenere le minacce alla salute umana e delle cata-strofi naturali per garantire la sicurezza alimentare e la continuazione delle at-tivitagrave economiche in particolare quelle del settore agroalimentare e dellrsquoedilizia (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni ldquoUna nuova strategia industria-le per lrsquoEuropardquo COM(2020) 102 final del 10 marzo 2020 (Target 121)

la Decisione delegata (UE) 20191597 della Commissione del 03052019 che integra la direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio per una metodologia comune e requisiti mi-nimi di qualitagrave per la misurazione unifor-me dei livelli di rifiuti alimentari (Target 123)

la Direttiva europea Unfair trading practices 6332019 (Target 121)

le Raccomandazioni di Azioni nel Qua-dro della Prevenzione degli Sprechi Alimentari elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimen-tari del 12 dicembre 2019 (Target 123)

la Direttiva UE sullrsquoEconomia Circolare e Pacchetto Economia Circolare GU 14 giugno 2018 in vigore il 4 luglio 2018 da recepire dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020 insieme alle direttive 849-850-851-8522018 (Target 122)

il Regolamento (UE) n 7152013 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 11792012 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 3332011 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami ferrosi cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni sul Piano drsquoa-zione produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile - COM (2008) 397 (Target 121)

la Risoluzione del Parlamento europeo su ldquoCommercio Equo e Solidale e svi-luppordquo (20052245(INI)) su ldquoImpatto del commercio internazionale e delle politiche commerciali europee sulle ca-tene globali del valorerdquo (20162301(INI)) (Target 121)

la Comunicazione della Commissione su ldquoIl ruolo del Commercio Equo come strumento di sostenibilitagraverdquo (COM (2009)

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215) (Target 121)

la Comunicazione ldquoA resource-efficient Europe ndash Flagship initiative under the Europe 2020 Strategyrdquo ndash COM (2011) 21 (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni COM(2020) 301 final ldquoUna strategia per lrsquoidrogeno per unrsquoEuropa climaticamente neutrardquo Bruxelles 872020

le Guidelines on developing adaptation strategies SWD 1341ndash54 2013 (Target 121)

il Progetto di relazione della Piattafor-ma sulla finanza sostenibile sulle rac-comandazioni preliminari per i criteri di vaglio tecnico per la tassonomia dellrsquoUE (acqua economia circolare prevenzio-ne dellrsquoinquinamento e biodiversitagrave ed ecosistemi) e relativo allegato 3 agosto 2021

lo standard AFNOR XP X30-9012018 - ldquoCircular economy project management system ndash Requirements and guidelinesrdquo ottobre 2018 (Target 122)

Norma tecnica BS 80012017 ndash ldquoFra-mework for implementing the principles of the circular economy in organiza-tionsrdquo maggio 2017 (Target 122)

Internazionale

UNI ISO 204002017 Acquisti sostenibili ndash Guida+

UNI EN ISO 260002020 - Guida alla re-sponsabilitagrave sociale

UNI ISO 201212013 Sistemi di gestione sostenibile degli eventi - Requisiti e gui-da per lrsquoutilizzo

UNI EN ISO 140012015 Sistemi di ge-

stione ambientale - Requisiti e guida per lrsquouso

Social Accountability 8000 ndash Standard internazionale elaborato da Social Ac-countability International

Target 121 commi 58-75 relativi agli ecobonus di riqualificazione energetica e risparmio idrico utilizzano la leva fi-scale per ridurre lrsquoimpatto ambientale e il consumo di risorse commi 80-81 per gli interventi di riconversione e riqua-lificazione produttiva di aree di crisi commi 124-126 per interventi di svilup-po delle PMI in ottica green economy commi 725-727 per le infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica

Target 122 commi 58-60 per lrsquoefficien-tamento energetico in ambito indu-striale e domestico e la ristrutturazione edilizia e lrsquoacquisto di mobili ed elettro-domestici di classe almeno A+ commi 61-65 sul Bonus idrico e la previsione di un Piano nazionale idrico e di un Fondo

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Italia

La normativa nazionale ha recepito gli obiet-tivi comunitari di trasformazione del sistema produttivo col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con il Decreto Legge (DL) Semplificazioni a partire dalla Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto importanti novitagrave per la realizzazione di un Green New Deal italiano

Lrsquoobiettivo egrave quello di trasformare la logica del sistema produttivo dallrsquoattuale approc-cio lineare in unrsquoeconomia circolare che re-cuperi e rimetta in circolo ogni risorsa evi-tando la produzione di rifiuti (Target 122)

Riassumiamo la normativa nazionale piugrave ri-levante che riguarda la produzione respon-sabile a partire dagli interventi piugrave recenti facendo riferimento anche ai relativi Target specifici del Goal 12

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la Legge di Bilancio 2021 affronta alcuni snodi che riguardano lo sviluppo sosteni-bile del Paese verso unrsquoeconomia circola-re e attenta al sociale

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per il rilancio degli investimenti commi 66-75 per stimolare interventi di effi-cientamento energetico commi 77-79 per incentivare lrsquoacquisto di veicoli ali-mentati a energia elettrica commi 136-137 per investimenti per migliorare la sostenibilitagrave nelle aziende zootecniche di produzione e di trasformazione della carne commi 159-160 per investimen-ti nel settore della raffinazione e della bioraffinazione per supportare la transi-zione ecologica verso fonti energetiche alternative comma 743 sul ldquoSistema vo-lontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibilerdquo in coerenza con il regolamento (UE) 2020852

Target 124 comma 231 per progetti di riduzione dellrsquouso della plastica e per la sostituzione della plastica con materiali alternativi commi 1084-1085 che incen-tivano a ridurre lrsquoutilizzo di plastica e im-ballaggi

Target 125 commi 614-615 per il Bonus TV commi 770-771 per la realizzazione di compostiere di comunitagrave per la ferti-lizzazione dei terreni commi 1037-1050 per lrsquoadozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche al servizio pubblico com-mi 1087-1089 per sistemi di filtraggio dellrsquoacqua potabile e intervengono sulla razionalizzazione dellrsquouso della risorsa idrica

Target 126 commi 107-108 per venture capital in favore di progetti di imprendi-toria femminile ad elevata innovazione commi 1051-1063 e 1065 con il nuovo Piano nazionale transizione 40 base per il PNRR italiano a sostegno dellrsquoin-novazione e della transizione digitale

Target 12b commi 84-86 per contratti di sviluppo del settore turistico sosteni-bile agevolando il recupero e riutilizzo di fabbricati ed edifici dismessi per un rilancio in chiave sostenibile commi 91-94 per la tutela e la valorizzazione delle aree di particolare interesse geologico o speleologico con significativa valenza di sostegno al turismo sostenibile

Target 12c commi 651-659 per lrsquoincen-tivo per lrsquoacquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 e lrsquoimposta sullrsquoacqui-sto di autoveicoli a elevate emissioni di CO2 comma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e re-gionale giagrave citato commi 691-695 inter-venti legati alla mobilitagrave sostenibile

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la Legge di Delegazione europea del 22 aprile 2021 delega il governo a recepire la Direttiva Unfair Trading Practices (UTPs) 633 del 2019 che doveva essere recepita entro il primo maggio per essere applica-ta entro il primo novembre Pur vietando le aste online al doppio ribasso restano da chiarire tra gli altri aspetti quelli re-lativi agli organismi deputati al controllo (Target 126)

il DLgs 2 febbraio 2021 n 13 che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dellrsquoUnione di stagno tan-talio e tungsteno dei loro minerali e di oro originari di zone di conflitto o ad alto rischio (Target 122)

il PNRR include la cultura e il turismo come una direttrice specifica di investimento destinando risorse alla digitalizzazione tuttavia lrsquoapproccio rimane fortemente ldquopatrimonialerdquo e orientato allrsquoattrazione fisica di visitatori (Target 12b)

nel secondo semestre 2021 il Ministero della Transizione Ecologia (MITE) presen-teragrave il nuovo PAN GPP Gli appalti pubblici verdi sono per la Commissione europea lo strumento con cui ldquole amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali attraverso la ricerca e la scel-ta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sullrsquoambiente lungo lrsquointero ciclo di vitardquo il PAN GPP promuovendo gli appalti pubblici verdi egrave quindi lrsquoanello di congiunzione tra la produzione e il consumo per la propria trasversalitagrave settoriale e per lrsquoefficacia su tutti gli obiettivi di tutela ambientale egrave strumento strategico per lrsquoattuazione di quanto previ sto nella strategia sviluppo

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sostenibile e dallrsquoAgenda 2030 egrave essen-ziale che i CAM (Criteri Ambientali Mi-nimi) siano integrati da analoghi criteri sociali minimi (Target 127)

la Legge 8 Ottobre 2020 n 134 di Ra-tifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio sia il Regola-mento del 9 febbraio 2021 che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto di carta e cartone ai sensi dellrsquoart 184 ter comma 2 del DLgs 3 aprile 2006 n 152 (Target 122)

il DL 19 maggio 2020 n 34 ldquoMisure ur-genti in materia di salute sostegno al lavoro e allrsquoeconomia noncheacute di politi-che sociali connesse allrsquoemergenza epi-demiologica da Covid-19rdquo Le misure in linea con il Green Deal Europeo sosten-gono lrsquoinnovazione e il settore delle co-struzioni e delle PMI per favorire lrsquooccu-pazione (Target 121)

il Decreto ldquoCura Italiardquo convertito in Leg-ge n272020 estende il beneficio fiscale per le eccedenze alimentari alle cessioni dei prodotti tessili dei prodotti per lrsquoab-bigliamento e per lrsquoarrendamento dei giocattoli dei materiali per lrsquoedilizia e degli elettrodomestici noncheacute dei per-sonal computer tablet e-reader e altri dispositivi per la lettura in formato elet-tronico non piugrave commercializzati o non idonei alla commercializzazione (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 116 in at-tuazione del pacchetto europeo dellrsquoe-conomia circolare (direttiva UE 2018851 relativa ai rifiuti e agli imballaggi) preve-de decreti del MITE dedicati allrsquordquoend of wasterdquo ai regimi di responsabilitagrave estesa del produttore nelle operazioni di recu-pero dei rifiuti al riutilizzo e alla prepa-razione per il riutilizzo la norma punta al riutilizzo e riciclaggio pari al 60 entro il 2030 e 65 entro il 2035 viene raffor-zata e ampliata la responsabilitagrave estesa del produttore con strumenti per favo-rire la maggiore durevolezza riciclabili-tagrave e riutilizzabilitagrave dei prodotti e viene inclusa la preparazione per il riutilizzo tra le operazioni di recupero dei rifiuti (Target 125) il DLgs 3 settembre 2020

n 121 che modifica la direttiva 199931CE relativa alle discariche di rifiuti (Tar-get 125)

il DLgs 3 settembre 2020 n 119 relativo ai veicoli fuori uso (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 118 relativo a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 201219UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-che (Target 125)

il Decreto del Ministero dellrsquoAmbiente 10 marzo 2020 su ldquoCriteri Ambientali Minimi per il servizio di ristorazione col-lettiva e fornitura di derrate alimentarirdquo (CAM) che fa riferimento sia a diversi settori della ristorazione collettiva (sco-lastica degli uffici delle universitagrave e del-le caserme delle strutture ospedaliere assistenziali sociosanitarie e detentive) sia alla fornitura delle derrate alimenta-ri in direzione del Green Public Procu-rement Per la prima volta tra i criteri ambientali minimi obbligatori per le for-niture sono inclusi anche i prodotti del commercio equo e solidale quali cacao banane e frutta esotica tegrave e tisane zuc-chero e caffegrave I nuovi CAM sono entrati in vigore il 3 agosto 2020 (Target 127)

il Decreto ldquoClimardquo convertito in legge il 12 dicembre 2019 n 141 che ha intro-dotto incentivi per un programma spe-rimentale per la mobilitagrave sostenibile per trasporto ibrido ed elettrico e per i Comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica e per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari sfusi o alla spina (Target 12c)

la Legge n 1282019 End of waste in vi-gore dal 3 novembre 2019 ha recepito lrsquoemendamento che modifica lrsquoart 184-ter del DLgs 15206 e che delega alle Autoritagrave competenti regionali il rilascio delle autorizzazioni ovvero la compe-tenza sulla cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) ldquocaso per casordquo (Target 122)

la Riforma del Terzo Settore approvata

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nellrsquoestate 2017 riguardante il Codice del terzo settore lrsquoimpresa sociale e il 5 per mille (D L sul Terzo Settore n 117 del 3 luglio 2017) La nuova Impresa Sociale egrave concepita quale modello imprenditoria-le del Terzo Settore riconoscendo quindi che le organizzazioni ivi operanti sono produttrici di valore aggiunto e non piugrave solo entitagrave lsquoredistributiversquo di aiuti dello Stato (Target 121)

la ldquoStrategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibilerdquo (SNSvS) che disegna una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilitagrave quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro Paese con attenzione alla produzione sostenibile e responsa-bile (Target 121)

il Documento ldquoVerso un modello di eco-nomia circolare per lrsquoItalia Documento di inquadramento e di posizionamen-to strategicordquo elaborato dal Ministero dellrsquoAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero dello Sviluppo Economico con lrsquoobiettivo di fornire un inquadramento generale dellrsquoeconomia circolare noncheacute di definire il posiziona-mento strategico del nostro Paese sul tema (Target 121)

lo strumento di Politica Ambientale de-nominato ldquoGreen Public Procurementrdquo (GPP) divenuto obbligatorio con lrsquoap-provazione del nuovo Codice sugli Ap-palti Aggiornamenti Criteri Ambientali Minimi (CAM) (Target 127)

la normativa riguardante le Societagrave Be-nefit (Legge Stabilitagrave 2016 commi 376-384) LrsquoItalia egrave stato il primo Paese so-vrano al mondo (prima dellrsquoItalia solo alcuni singoli Stati degli USA avevano emanato normativa sulle Benefit Corpo-ration) che abbia assegnato dignitagrave giu-ridica a questa forma di impresa (Target 121)

il Piano ldquoIndustria 40rdquo redatto dal Mini-stero per lo Sviluppo Economico e fina-lizzato a promuovere lrsquoinnovazione dei processi produttivi e lrsquoadozione di nuo-vi modelli di business Sebbene i riferi-

menti alla sostenibilitagrave e alla produzione responsabile non siano resi in maniera esplicita il piano rappresenta una op-portunitagrave per le imprese per ridisegna-re i propri processi i propri prodotti e i modelli di business in unrsquoottica di soste-nibilitagrave (Target 121)

il Decreto 562018 Regolamento per lrsquoattuazione dello schema nazionale vo-lontario per la valutazione e la comu-nicazione dellrsquoimpronta ambientale dei prodotti denominato ldquoMade Green in Italyrdquo Il Regolamento stabilisce le mo-dalitagrave di funzionamento dello schema denominato ldquoMade Green in Italyrdquo (Tar-get 121)

lrsquoUNIPdR 492018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nel settore delle costruzioni - Linee guida allrsquoapplicazione del modello di responsabilitagrave sociale UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 512018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane ovvero impre-se a valore artigiano - Linee guida per lrsquoapplicazione del modello di responsa-bilitagrave sociale secondo UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

il 1deg Catalogo sussidi ambientali dannosi e favorevoli ndash 2017 stima dati 2016 se-conda edizione 2018 stima dati 2017 terza edizione 2019 stima dati 2018 (Target 12c)

il lancio della ldquoStrategia Nazionale Bioe-conomiardquo (42017) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2042017 ldquoCrite-ri calcolo tariffa puntuale rifiuti urbanirdquo (Pay-as-you-throw) (Target 125)

la Legge 1232017 ldquoImballaggi biode-gradabili per prodotti alimentari sfusirdquo (122017) (Target 122)

lrsquoUNIPdR 272017 ldquoLinee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per lrsquoinnovazione responsabilerdquo (Target 126)

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la Legge Gadda 166 del 2016 ha riorga-nizzato il quadro normativo con il con-trasto agli sprechi alimentari e il diritto di accesso al cibo la solidarietagrave sociale egrave lrsquoelemento strutturale della Legge con prioritagrave al consumo umano delle ecce-denze e poi al consumo animale e in ul-timo al compostaggio secondo la Food and drink hierarchy la Legge non preve-de una lista chiusa di prodotti ma con-sente di ritirare ogni genere alimentare (Target 123)

la Legge contro il caporalato (Legge 1992016) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2662016 ldquoCom-postaggio rifiuti organicirdquo (22017) (Tar-get 125)

UNIPdR 882020 ldquoRequisiti di verifica del contenuto di riciclato eo recuperato eo sottoprodotto presente nei prodot-tirdquo (Target 122)

UNIPdR 1152021 ldquoGestione del legno di recupero per la produzione di pannelli a base di legnordquo (Target 122)

UNIPdR 752020 ldquoDecostruzione selet-tiva - Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in unrsquoot-tica di economia circolarerdquo (Target 122)

UNIPdR 992021 ldquoLinee guida per il calcolo la riduzione e la compensazione delle emissioni di gas serra di organizza-zioni e prodotti e requisiti per i proget-ti di generazione di crediti di carboniordquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 182016 ldquoResponsabilitagrave so-ciale delle organizzazioni - Indirizzi ap-plicativi alla UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 252016 ldquoDieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo svi-luppo sostenibilerdquo (Target 123)

il divieto delle plastiche monouso via li-bera del Parlamento (Target 123)

lrsquoUNIPdR 1312015 ldquoSostenibilitagrave am-bientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della so-stenibilitagrave - Edifici residenzialirdquo (Target 122)

lrsquoUNIPdR 82014 ldquoLinee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi - Pianificazione progettazione realizza-zione e manutenzionerdquo (Target 121)

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Cittagrave per la circolaritagrave protocollo di in-tesa firmato tra il Ministero dellrsquoAmbien-te e le cittagrave di Bari Milano e Prato fina-lizzato alla promozione di iniziative che stimolino al riuso alla condivisione alla distribuzione e allrsquoestensione della vita dei beni ovvero alla diffusione dellrsquoeco-nomia circolare e a modelli di sviluppo piugrave sostenibili

Circular Economy for SMEs (CESME) promosso in Italia dalla Regione Emi-lia-Romagna attraverso ERVET ndash Agen-zia per lo sviluppo territoriale a Bologna e nella Cittagrave metropolitana di Bologna per lrsquoaccesso delle Piccole e Medie Im-prese (PMI) allrsquoeconomia circolare at-traverso il miglioramento delle politiche locali a loro supporto in particolare in-tende (i) indirizzare e migliorare lrsquoeffi-cacia degli strumenti politici in modo da supportare le PMI nel processo di cambiamento da metodi di produzione tradizionali a unrsquoinnovazione in chiave green e circolare (ii) identificare buo-ne pratiche ldquocircolarirdquo e (iii) definire un ldquopacchettordquo di supporto alle PMI nellrsquoac-cesso allrsquoeconomia circolare

Tool for Environmental Sound Product Innovation (TESPI) strumento web ad accesso gratuito per supportare la ri-progettazione ambientalmente con-sapevole di un prodotto esistente che prende in considerazione il ciclo di vita del prodotto le esigenze dei clienti e i prodotti dei concorrenti al fine di indi-viduare strategie di eco-progettazione per il miglioramento ambientale del pro-dotto analizzato

UN Global Compact una delle piugrave im-

portanti iniziative in termini di corporate sustainability

Global Reporting Iniziative19 che for-nisce un approfondito set di indicatori di sostenibilitagrave

ECESP European Circular Economy Stakeholder Platform

ICESP Piattaforma Italiana per lrsquoEcono-mia Circolare

Economia circolare e uso efficiente del-le risorse ndash Indicatori per la misurazione dellrsquoeconomia circolare consultazione pubblica del Ministero dellrsquoAmbiente del 2018 per la definizione di un modello italiano di misurazione della ldquocircolari-tagraverdquo Disponibile online documento post consultazione

Strumento per il mercato dellrsquoedilizia sostenibile dellrsquoUE lanciato dalla Com-missione europea con un sistema di indicatori chiave di performance ndash LE-VEL(S) ndash per misurare e valutare gli edi-fici sostenibili in Europa

La Green Economy in Emilia-Romagna presenta i risultati delle aziende green sul territorio dellrsquoEmilia-Romagna Lrsquoin-dagine ha rilevato le dinamiche del mon-do produttivo verso lrsquoeconomia verde

Organizzazioni imprese e cittadini

Concorso Best Performer dellrsquoEcono-mia Circolare di Confindustria

Progetto CircE - Le regioni europee per lrsquoeconomia circolare CircE (Euro-pean regions toward Circular Economy) coinvolge otto partner di livello sia re-gionale sia locale rappresentativi di di-verse situazioni sociali ed economiche europee Lombardia (Italia) Catalogna (Spagna) Bassa Slesia (Polonia) Pro-vincia di Gheldria (Paesi Bassi) London Waste and Recycling Board (Regno Unito) CD2E Agenzia di sviluppo della Regione Haute de France (Francia) Co-

14 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre organizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezio-ne asvisitgoal12

Istituzioni

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mune di Sofia Associazione dei comuni e delle cittagrave della Slovenia (Slovenia) Il progetto ha lo scopo di sostenere la dif-fusione dellrsquoeconomia circolare in Euro-pa coerentemente con il Piano drsquoazione economia circolare della Commissione Europea del 2015

Contratto dei metalmeccanici 2021 che prevede il diritto alla formazione e nuove forme di coinvolgimento dei lavo-ratori e di negoziazione nellrsquoorganizza-zione del lavoro e una piugrave attenta tutela delle donne

NeXt Indexreg egrave una metodologia elabo-rata da NeXt - Nuova Economia per Tut-ti e rivolta a imprese Emissione Tra-ding Scheme (ETS) Comuni scuole e universitagrave per conoscere e far emergere le strategie sostenibili delle imprese in linea con i principi della rendicontazione non finanziaria e secondo i criteri Envi-ronmental Social and Corporate Gover-nance (ESG) Lo strumento utilizzato egrave un questionario di Autovalutazione Partecipata composto da sei aree tema-tiche e da 30 indicatori di sviluppo so-stenibile selezionati e reputati prioritari dalle 42 organizzazioni e dai membri del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di NeXt Ognuno degli indicatori egrave collega-to a livello nazionale con i 12 domini del Benessere Equo e Sostenibile (BES) e a livello internazionale con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dellrsquoAgenda 2030 per creare un indice di riferimen-to condiviso decentralizzato e multista-keholder

Sistema di garanzia delle organizza-zioni di Commercio Equo e Solidale e sistema di certificazione dei prodotti equosolidali

Progetto ECCO - Economie Circolari di Comunitagrave promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che in 18 mesi ha coinvolto oltre 700 realtagrave territoriali 24 scuole e oltre tremila studenti in tutta Italia con lrsquoobiettivo di promuovere lrsquoe-conomia circolare attraverso percorsi formativi mirati a favorire da una parte un modello produttivo che punti alla ri-

duzione degli sprechi e dellrsquoinquinamen-to e dallrsquoaltra nuove forme di occupa-zione ECCO ha visto nascere 15 ldquopoli di economia circolarerdquo in tutta la peni-sola chiamati Rihub che per un anno e mezzo nonostante le difficoltagrave legate alla pandemia hanno organizzato corsi formativi ai green jobs focalizzandosi su diverse filiere sostenibili dallrsquoecotu-rismo allrsquoeco-ristorazione dal cicloturi-smo allrsquoapicoltura dalla rigenerazione di apparecchiature informatiche alle consegne sostenibili Oltre 600 i parte-cipanti alle formazioni il 10 dei quali appartenente a categorie fragili

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15 Proposte per una produzione sostenibile

Le politiche europee ed in particolare il Next Generation EU e di conseguenza il PNRR italiano finalizzano enormi flus-si finanziari verso unrsquoeconomia circola-re per rilanciare il sistema produttivo e favorire lrsquooccupazione chiedendo una forte svolta verso una transizione equa in linea con i principi dellrsquoAgenda 2030 Di conseguenza anche gli incentivi na-zionali allrsquoinnovazione per contribuire allo sviluppo sostenibile devono esse-re fortemente connessi alla transizione ecologica allo sviluppo dellrsquoeconomia circolare e a un impatto sociale positivo

Una grande spinta a una riconversione sostenibile viene dal Programma ldquoNext Generation EUrdquo deciso dal Consiglio europeo nel luglio 2020 che vale 750 miliardi di euro ndash finanziati da un debito in comune raccolto dalla Commissione europea LlsquoItalia dovrebbe ricevere 209 miliardi di euro Tutte le spese devono rispettare il principio del ldquonon nuocererdquo cosigrave da permettere allrsquoUE di allinearsi ai principi dellrsquoAccordo di Parigi ma il 30 del Fondo deve essere indirizzato specificamente al sostegno di iniziative green

Potenziare la transizione verso unrsquoeco-nomia circolare richiede di aumentare la collaborazione tra aziende di diversi ambiti produttivi con il pieno coinvol-gimento a tutti i livelli degli stakehol-der La revisione del sistema economi-co coinvolge tutti i suoi asset utilizzare energia e materie rinnovabili valorizzare le risorse mediante upcycling riuso rici-clo e mediante il mercato delle materie prime seconde estendere la vita uti-le di prodotti e processi mediante una progettazione e una manutenzione ad hoc progettare prodotti sulla base dei principi dellrsquoecodesign e nel rispetto di elevati standard di qualitagrave La transizio-ne allrsquoeconomia circolare egrave destinata ad accrescere lrsquoimpatto occupazionale Il successo delle iniziative per far dialoga-re domanda e offerta di scarti e materia prima seconda dipende dalla loro

ampliare il raggio drsquoazione degli inter-venti considerando lrsquoinsieme del siste-ma delle imprese alcuni provvedimenti sono infatti limitati a settori e territori specifici (anche in ragione delle risor-se disponibili) altri si concentrano sulla Pubblica Amministrazione perograve lrsquointe-ro mondo delle imprese ha bisogno di evolvere inserendo tecnologia e mo-dernizzazione nella propria gestione per migliorare efficienza produttivitagrave e impatto sociale e ambientale che sono i gap principali nei confronti dei Paesi competitori a fronte di un flusso di in-vestimenti a livello europeo di oltre 650 miliardi nei prossimi 10 anni per realiz-zare gli obiettivi di riduzione delle emis-sioni climalteranti del 55 egrave necessario avere una strategia di politica industriale in termini di capacitagrave produttiva (svilup-po delle fonti rinnovabili e delle tecno-logie per efficienza) che non vediamo al fine di una trasformazione del tessuto manifatturiero che limiti gli impatti so-cio-economici della transizione ecologi-ca

dare continuitagrave agli interventi per lo svi-luppo sostenibile abbracciando un oriz-zonte temporale di medio-lungo perio-do per dare certezze alle imprese e ai cittadini consentendo loro di aumentare la propensione a investire

aumentare nel tempo la dotazione finan-ziaria molte misure sembrano orientate nella giusta direzione ma hanno risorse limitate consapevoli della finitezza delle risorse comunque una scelta di prioritagrave e unrsquoattenta spending review aiutereb-bero a trovare le risorse per le azioni piugrave rilevanti

promuovere insieme con le associazio-ni datoriali e le organizzazioni del Terzo

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visibilitagrave solo coinvolgendo migliaia di sog-getti egrave possibile che nascano incontri pro-ficui tra chi offre e chi domanda circolaritagrave

Il GdL Goal 12 per quanto riguarda la produ-zione responsabile chiede ai decisori politici di

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Settore la sensibilizzazione e lrsquoaccom-pagnamento delle imprese affincheacute in-troducano la sostenibilitagrave ambientale e sociale tra gli obiettivi aziendali e di conseguenza valutino le proprie perfor-mance e quelle dei propri manager alla luce dei risultati ambientali e sociali ol-tre che di profitto

adottare misure di semplificazioni per evitare che eccessi burocratici frenino la realizzabilitagrave concreta dei provvedimen-ti

definire in relazione allo sviluppo delle rinnovabili una condivisione degli oneri vincolante con le Regioni in relazione agli impegni di sviluppo delle infrastrut-ture e degli impianti tale punto egrave cru-ciale per riscrivere il nuovo Piano Nazio-nale Integrato per lrsquoEnergia ed il Clima (PNIEC) al 2030 al fine di raggiungere i nuovi obiettivi del -55 di emissioni cli-malteranti

limitare la disposizione di decreti attua-tivi (specie se concertati tra dicasteri) puntando a norme compiute di imme-diata realizzazione percheacute la previsione di molti decreti attuativi rende lungo e complesso lrsquoiter di varo delle misure e sovente ne depotenzia la portata

identificare le Best Practice di sostenibi-litagrave e condividerle con altri Paesi identi-ficando e promuovendo soluzioni adat-te sulla base delle condizioni e risorse locali e delle esigenze di implementa-zione

realizzare politiche di sostegno per un vero sviluppo sostenibile da parte dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli in via di sviluppo

riequilibrare nellrsquoattuazione del Pro-gramma Next Generation EU il rapido procedere verso la transizione ecologi-ca con interventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale per non lasciare indie-tro nessuno

istituire un catasto pubblico sullrsquoutilizzo delle risorse suolo verde mobilitagrave in sharing sistema idrico

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile la riduzione degli sprechi e lrsquoutilizzo di materiali con crescente percentuale di riciclato la progettazione di prodotti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire azioni di riuso dei prodotti an-che attraverso piattaforme di scambio definendo una legge di riordino del set-tore dellrsquousato e del riutilizzo anche con partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera

investire nella sicurezza e nella qualitagrave alimentare nella bioeconomia circolare nella ricerca per la sostenibilitagrave nella tutela della fertilitagrave del suolo

promuovere un mix di misure volontarie (certificazione di sostenibilitagrave ambienta-le e sociale delle filiere di approvvigio-namento) e misure obbligatorie (obbli-go di due diligence di filiera)

definire una strategia di contrasto a tutti i livelli del ciclo di vita del cibo attraver-so le varie fasi di raccolta produzione distribuzione fino al consumo domesti-co per elaborare programmi di cambia-mento comportamentale

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Si riportano di seguito proposte specifiche del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici target (la sintesi definitoria egrave no-stra) dellrsquoAgenda 2030 per una produzione sempre piugrave responsabile

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

Target 122 per unrsquoeconomia sempre piugrave circolare per lrsquouso efficiente delle risorse naturali

Target 123 per contrastare lo spreco alimentare in linea con la strategia Farm to Fork

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rimuovere le barriere che ostacolano la gestione di eccedenze incertezza nor-mativa e capacitagravequalitagrave dei destinata-ri

investire in strutture e strumenti tecno-logici e sostenere anche con incentivi fi-scali (es pannelli solari bonus ecc) sia le aziende che gestiscono le ecceden-ze secondo la Food and Drink Material Hierarchy sia le organizzazioni profit o non-profit che in un processo di eco-nomia circolare riducono lo spreco ali-mentare rivalorizzando le eccedenze

sviluppare la filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori

investire in maniera mirata con un piano dedicato per il raggiungimento entro il 2023 di tale Target

promuovere la diffusione e il consoli-damento di una cultura orientata alla circolaritagrave in connessione anche con la Strategia per le aree interne a partire dallrsquoistruzione primaria per arrivare alla formazione continua dei lavoratori

capovolgere la logica economica di pro-duzione ponendo al centro lrsquoimpatto ambientale e sociale prima degli obietti-vi economici e di accrescimento del Pro-dotto Interno Lordo (PIL)

rendere effettiva una politica di investi-menti nel ciclo integrato dei rifiuti so-prattutto nel Mezzogiorno

sviluppare il sistema di contabilitagrave (cata-sto rifiuti ISPRA) con i flussi interregio-nali di rifiuti urbani

investire nelle infrastrutture per la di-stribuzione lo stoccaggio e lrsquoaccumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle smart grid nella digitalizzazione delle reti nelle comunitagrave energetiche di imprese cittadini e PA nei collegamenti elettrici con i Paesi europei e poi in fu-turo con lrsquoAfrica nellrsquoelettrificazione dei consumi nei punti di ricarica per veico-li elettrici e nelle stazioni di ricarica per i veicoli a idrogeno va ricordato che la rilevanza dellrsquoidrogeno (green) piugrave che per i veicoli rappresenta un obiettivo ri-levante per i settori industriali ldquohard to abaterdquo

incentivare le ldquoeconomie del riutilizzordquo esistenti

adottare politiche a favore della prepa-razione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti (es Decreti ldquoEnd of Wasterdquo)

progettare e produrre un packaging ri-dotto e riutilizzabile

progettare prodotti efficienti sotto il profilo delle risorse durevoli anche in termini di durata di vita e di assenza di obsolescenza programmata scomponi-bili riparabili riutilizzabili e aggiornabili noncheacute utilizzo di materiali ottenuti dai rifiuti nella loro produzione

utilizzare plastiche facilmente riciclabili e incentivare la plastica riciclata

promuovere una cultura della sostenibi-litagrave a livello aziendale e organizzativo

estendere alle medie imprese lrsquoobbligo di rendicontazione non finanziaria

analizzare e divulgare i vantaggi delle aziende che investono in sostenibilitagrave sociale e ambientale efficienza interna

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Target 124 per la gestione delle sostanze chimiche in tutto il loro ciclo di vita

Target 126 per pratiche sostenibili e infor-mazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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consenso di lavoratori clienti e fornitori innovazione e proattivitagrave riduzione del rischio reputazione fidelizzazione di segmenti di qualitagrave in crescita

modernizzare in chiave green con in-frastrutture verdi le aree produttive at-trezzate i distretti industriali e le reti di impresa

costituire poli tecnologici per lrsquoeconomia circolare e per la ricerca e lrsquoinnovazione per prodotti durevoli e riparabili

promuovere una legge che agevoli la due diligence sui diritti umani e ambientali

sviluppare partnership pubblico-private per sostenere la transizione verso mo-delli di produzione e consumo piugrave soste-nibili

realizzare politiche di ricerca e innovazione per sostenere e ldquocostruirerdquo una capacitagrave scientifica e tecnologica su nuovi paradigmi compatibili con lrsquouso pieno e rispettoso degli equilibri ecologici delle risorse endogene riproducibili in loco facendo emergere nuove produzioni e nuovi consumi in equilibrio tra essere umano e natura

promuovere partnership con i Paesi Terzi per migliorare gli standard di sostenibilitagrave sociale e ambientale e per aumentare la produttivitagrave riducendo la pressione sulle risorse naturali

definire norme e processi per evitare nel contesto economico nazionale e comunitario di deviare prodotti non sostenibili verso i mercati terzi

anticipare lrsquoimpegno dei Paesi industria-lizzati ad azzerare quanto prima le emis-

sioni di carbonio rispetto alla scadenza del 2030 assicurando una transizione equa per i lavoratori e le comunitagrave colpi-te dal cambiamento climatico e dal pro-cesso di decarbonizzazione con azioni e programmi per ridurre la povertagrave e per arginare le disuguaglianze nel godimen-to dei diritti umani

dare prioritagrave agli investimenti sulle ener-gie rinnovabili prodotte in maniera re-sponsabile e per la protezione sociale sostenendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro dignitosi e rispet-tosi dellrsquoambiente

investire nelle aree interne e nei parchi con interventi infrastrutturali materiali e immateriali e promuovere lo svilup-po locale garantendo reddito e presidio culturale attraverso il turismo sostenibi-le tutelando la biodiversitagrave e la resilien-za contro disastri naturali e cambiamen-ti climatici

destinare particolare attenzione alla montagna tutelando lrsquoapproccio agro-e-cologico nel rispetto delle specifiche caratteristiche orografiche e climatiche consapevoli che i costi di produzione sono maggiori e la quantitagrave dei prodotti minore prevedendo agevolazioni fisca-li per le attivitagrave agro-silvo-pastorali di montagna

puntare sui ldquoprodotti di qualitagraverdquo con produzioni tipiche animali e vegetali valorizzando DOP e IGP nellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna per fare cosigrave marketing territoriale

incentivare una celere transizione alle energie rinnovabili al fine di contrastare la crisi climatica pur consapevoli di spo-stare sovente lrsquoimpatto ambientale

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Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12a per un consumo e una produ-zione responsabile nei Paesi Terzi

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Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c una politica di superamento degli ingiustificati (ma complessi da ridur-re) sussidi ai combustibili fossili attraverso incentivi a fronte di investimenti per la de-carbonizzazione per26

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contabilizzare i consumi energetici o come erosione o come reintegrazione delle risorse naturali prelevate

ridurre rapidamente gli incentivi alle fonti fossili destinando le risorse rispar-miate agli interventi sociali di riconver-sione e sostegno alle fasce colpite

trasformare i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) in Sussidi Ambiental-mente Favorevoli (SAF) e in investimen-ti per supportare le filiere verdi e soste-nibili

E ancora a livello europeo

Dare rapida attuazione al Programma ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosa al Green Deal Europeordquo e al Programma ldquoNext Generation EUrdquo equilibrando lrsquoattenzio-ne a una transizione accelerata con in-terventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale

Dare rapida attuazione al ldquoPNRRrdquo e in particolare alle misure del ldquoJust Transi-tion Fund rdquo e di ldquoInvestEUrdquo per soste-nere la transizione ecologica nelle pic-cole e medie imprese

Prevedere un sistema di country by country report da parte delle aziende attivando la leva fiscale

Promuovere lrsquoarmonizzazione e lrsquoequi-tagrave fiscale tra i Paesi dellrsquoUE attraverso la lotta ai paradisi fiscali e il contrasto dellrsquoelusione e dellrsquoevasione fiscale delle imprese e dei cittadini

Inoltre a livello nazionale

Accelerare lrsquoattuazione della Strategia nazionale per le aree interne in partico-lare per le aree di montagna allinean-dola sempre piugrave ai principi e allo spirito dellrsquoeconomia circolare

Completare la riforma del Terzo Setto-re con lrsquoemanazione degli ultimi decreti delegati e avviarne la realizzazione fa-

vorendo lo sviluppo delle imprese socia-li

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile

promuovere la riduzione di sprechi e lrsquou-tilizzo di materiali con crescente percen-tuale di riciclato

promuovere la progettazione di prodot-ti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire le economie del riutilizzo e dellrsquousato

mappare le piattaformeiniziative giagrave esistenti per facilitare lrsquoincontro tra sog-getti complementari

facilitare la costituzione di partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera e favorire le pratiche di simbiosi indu-striale per ottimizzare risorse favorire lo sviluppo locale e creare occupazione attraverso aree produttive attrezzate organizzazione dei distretti eco-indu-striali realizzazione di reti di impresa e perseguendo un modello teso a incorag-giare e implementare percorsi di eco-nomia condivisa per generare vantaggi economici e competitivi delle aziende

promuovere ldquospeed networkingrdquo in oc-casione del Festival dello Sviluppo So-stenibile e una rete di facilitatori sul

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Seguono specifici approfondimenti realiz-zati con il contributo dei componenti del GdL 12

Approfondimento sullrsquoeconomia circolare

Egrave necessario accelerare la transizione ver-so unrsquoeconomia circolare attraverso lrsquoinno-vazione dei modelli di produzione delle im-prese con occupazione anche per soggetti normalmente esclusi dal mercato del lavoro prevedendo incentivi fiscali e lrsquoadozione del-le certificazioni ambientali EMASEcolabel UE in particolare

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territorio nazionale come le Camere di Commercio e le Associazioni Industriali

Per quanto riguarda specificatamente il riutilizzo la preparazione per il riutilizzo e la prevenzione dei rifiuti

in armonia con la gerarchia dei rifiuti re-alizzare un piano di investimenti incen-tivi e strumenti economici per rafforzare lrsquoeconomia del riutilizzo che egrave costituita da negozi dellrsquousato operatori ambulan-ti mercati dellrsquousato anche integrando-la in ottica di filiera con la preparazione per il riutilizzo con lrsquoobiettivo di rag-giungere il traguardo di almeno 8 kg di riutilizzo per abitante

ridurre lrsquoutilizzo dei volantini cartacei a fini promozionali

rafforzare le attivitagrave commerciali che si dedicano alla riparazione e al ricondizio-namento dei beni

introdurre norme contro la pratica dellrsquoobsolescenza programmata

favorire lo sfuso

disincentivare il doppio materiale di packaging negli imballaggi e comunica-re sempre il peso del packaging sul peso del prodotto venduto

premurarsi che le filiere siano trasparen-ti e che le risorse non siano accaparrate da soggetti criminali

Per la promozione la diffusione e il con-solidamento di una cultura dellrsquoecono-mia circolare

incoraggiare le aziende a misurare e a comunicare lrsquoimpatto socio-ambientale dei propri prodotti

formare competenze innovative per qualificare e riqualificare i lavoratori ver-so la produzione sostenibile

sostenere e rafforzare gli interventi di ldquoalternanza scuola lavorordquo che consen-tono la trasmissione di competenze nei diversi settori produttivi

rafforzare la normativa di sostegno nel-la fase di avvio delle start-up innovative e sostenibili privilegiando le donne e i giovani

attivare nelle Regioni e nelle Aree me-tropolitane percorsi di orientamento alla ripresa che uniscano due transizioni interconnesse quella green e quella di-gitale in una dimensione territoriale che declini la strategia di sviluppo dei terri-tori con una spinta dal basso capace di favorire specializzazioni innovative loca-li grazie a partnership di ampio respiro (interregionali) complementari crean-do cosigrave reti collaborative

perseguire attraverso il modello della quadrupla elica (universitagrave e centri di ri-cerca governo centrale e periferico set-tore privato e associazioni gruppi di cit-tadini che collaborano con altri soggetti al processo innovativo) lo sviluppo di ecosistemi socio-economici locali pro-speri adatti a favorire il salto di qualitagrave delle PMI locali sia sul piano della pro-duttivitagrave sia su quello della sostenibili-tagrave Uno sviluppo in linea con gli obiettivi del Next Generation EU ma anche con le raccomandazioni del Forum Disugua-glianze e Diversitagrave

incentivare il recupero delle aree e degli edifici dismessi e quindi la rigenerazione urbana consentendo un contenimento del consumo di suolo attraverso inter-venti su aree giagrave edificate ma non piugrave utilizzate con lrsquoevoluzione dei contesti su un mix funzionale di edilizia residen-ziale servizi e offerta economica

sviluppare servizi di e-commerce per la promozione di mercato delle PMI re-sponsabili

attuare il Regolamento europeo riguar-dante il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura in maniera tale da sfruttare i benefici ambientali ed economici che ne

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scaturiscono Ciograve deve prevedere lrsquoade-guamento degli impianti di affinamento esistenti o la realizzazione di nuovi e della rete di distribuzione in maniera da tale da poter massimizzare il riutilizzo stesso

Approfondimento sul sistema agroali-mentare

assicurare lrsquoimpiego da parte dellrsquoindu-stria agroalimentare di materie prime agricole non provenienti da deforesta-zione e prodotte nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali at-traverso lrsquoobbligo della ldquodovuta diligen-zardquo per tutti gli operatori coinvolti nelle filiere a rischio assicurando la tracciabi-litagrave e il monitoraggio della catena di for-nitura e incentivando la certificazione di sostenibilitagrave ambientale e sociale da parte di soggetti terzi accreditati

approvare la legge sullrsquoagricoltura biolo-gica ferma in Commissione Agricoltura del Senato

promuovere lrsquoadozione dellrsquoapproccio agro-ecologico per migliorare lrsquoequili-brio degli agroecosistemi ripristinare la fertilitagrave del suolo e la biodiversitagrave migliorare la qualitagrave delle acque ridur-re le emissioni di gas a effetto serra ad esempio adottando alcune pratiche agronomiche (come lrsquoinerbimento e il sovescio) e reimpiegando in azienda i residui dei processi colturali anche per la produzione di energia coerentemen-te con i principi dellrsquoeconomia circolare

sviluppare il ricorso alla chimica verde (bioprodotti) in grado di sostituire gli input chimici di sintesi in agricoltura fa-vorendo cosigrave il passaggio dal modello attuale di agricoltura industriale verso modelli piugrave sostenibili

sostenere la piantumazione di alberi non produttivi da parte sia di aziende agri-cole che Comuni soprattutto in pianura dove il paesaggio agricolo in generale egrave estremamente semplificato per con-sentire lrsquoutilizzo di macchine agricole di grandi dimensioni per favorire sia il

ripristino dellrsquoagrobiodiversitagrave sia la cat-tura del carbonio

favorire unrsquoagricoltura sostenibile e di prossimitagrave che non abbia effetti negati-vi sullrsquoambiente e sulla salute avviando un fattivo confronto con le categorie e con i territori

favorire lrsquoeconomia circolare dellrsquoacqua nella produzione agricola anche me-diante il ricorso per lrsquoirrigazione allrsquouso di fonti non convenzionali quali le acque reflue depurate in linea con lrsquoemana-zione del nuovo Regolamento europeo 7412020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dellrsquoacqua

Approfondimento per lrsquoestensione della rendicontazione non finanziaria

Ampliare il campo di applicazione della rendicontazione non finanziaria favo-rendola nei settori della distribuzione e delle utility e partecipate dallo Stato imprese di medie dimensioni (da 250 dipendenti) e delle societagrave attive in set-tori ad alto impatto ambientale incorag-giando la modalitagrave di bilancio integrato

Potenziare il sostegno finanziario ai produttori responsabili

allineare gli operatori finanziari agli Obiettivi di sviluppo sostenibile in at-tuazione dellrsquoAgenda 2030 promuoven-do investimenti che integrano i criteri ESG con orizzonte di lungo periodo per la transizione verso modelli economici low-carbon attraverso strumenti di fi-nanza sostenibile e responsabile

favorire sia trasferimenti di risorse fi-nanziarie dalle banche al sistema delle imprese (comprese le PMI e il Terzo Set-tore) finalizzati a interventi per la soste-nibilitagrave sia lo sviluppo del microcredito

potenziare lrsquoofferta di strumenti finan-ziari rivolti a organizzazioni no profit imprese sociali enti del Terzo Settore organizzazioni for profit a vocazione so-ciale e societagrave benefit

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sviluppare unrsquoofferta di retail banking e assicurativo favorevole a comportamen-ti virtuosi e consentire a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) partecipazioni di capi-tale in PMI che presentano un piano di cambiamento per la sostenibilitagrave

Approfondimento sul contrasto agli sprechi alimentari

attuare la Decisione Delegata del 3 mag-gio 2019 per la misurazione degli spre-chi alimentari obbligatoria dal 2020 e attuare se pur in modo facoltativo la misurazione delle eccedenze alimentari

rifinanziare lrsquoart 12 della Legge 16616 ldquoFinanziamento degli interventi per la riduzione dei rifiuti alimentarirdquo

dare mandato al ldquoTavolo aiuti alimentari indigenti e lotta allo spreco alimentarerdquo previsto dalla Legge 16616 e insediato al MIPAAF di redigere un position paper nazionale della Strategia Farm to Fork

favorire lrsquoadozione di certificazioni di sostenibilitagrave ambientale e sociale del-la produzione alimentare che tengano conto anche del ricorso a fonti non con-venzionali per lrsquoirrigazione o alla misura-zione degli usi

promuovere in tutti gli ambiti istituzio-nali amministrativi nelle autoritagrave sanita-rie filiere agro-alimentari consumatori e organizzazioni no profit le ldquoRacco-mandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimentarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari il 12 di-cembre 2019

estendere il principio di Responsabilitagrave Estesa del Produttore (REP) a nuovi set-tori produttivi

normare la dichiarazione ambientale di prodotto e promuovere il BES in im-presa come reporting non finanziario (a partire dalle PMI)

normare i claim ambientali al fine di tu-telare i consumatori rispetto a dichiara-zioni potenzialmente ingannevoli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale e sociale dei prodotti

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Approfondimento sulla promozione della di-gnitagrave del lavoro

promuovere la partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali in attuazione dellrsquoart 46 della Costituzione

promuovere nelle amministrazioni e nelle

imprese profit e no profit lrsquoarmonizzazio-ne tra vita e lavoro anche attraverso un uso corretto dello smart working e altre forme di flessibilitagrave dellrsquoorario

promuovere la HRDD (Human right due di-ligence) e diffonderne la cultura presso le imprese promuovere anche una legge na-zionale che recepisca la HRDD

promuovere il ricorso da parte delle im-prese a forme di certificazioni del rispetto dei diritti dei lavoratori (ISO SA 8000 ISO OHSAS 18001 sostituita dalla norma ISO 45001 su salute e sicurezza sul lavoro No-Cap ecc)

estendere alla dimensione sociale e al set-tore privato i requisiti per il Green Public Procurement (GPP) giagrave obbligatorio per gli enti pubblici secondo il Codice sugli Appal-ti

adozione della legislazione europea di pre-venzione e contrasto alle Unfair trading practices (Direttiva 2019633)

Approfondimento sulla responsabilitagrave del produttore

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NOTE

1 Giovannini E Lrsquoutopia sostenibile Laterza Bari 20182 Dragonetti G Trattato delle virtugrave e dei premi Feltrinelli Milano 20183 Becchetti L Una nuova economia egrave possibile Albeggi editore Roma 20144 Elsevier Sustainable Production and Consumption wwwjournalselseviercomsustainable-pro-duction-and-consumption5 Siamo consapevoli che conseguire gli 11 Target del Goal 12 non comporta conseguire una produzione e consumo responsabile percheacute ben altri dovrebbero essere i Target (soprattutto per un vero consumo respon-sabile) Infatti questi Target da soli non paiono atti a conseguire unrsquoeconomia veramente al servizio di tutti nel rispetto dei limiti del Pianeta Tuttavia perseguirli puograve comunque dare un contributo utile nella direzione giusta Quello che occorre nel complesso egrave un grande salto di consapevolezza ed un profondo cambiamento culturale tanto negli operatori economici quanto nei cittadini 6 COM(2007) 414 (COM(2012) 673 Blue Print7 COM(2015) 614

8 httpdocumenticameraitappscommonServicesdocubridgeashxurl=COM_2020_102_3_IT_ACT_part1_v2pdfampp=Atti20Ue5CCommissione20Ue5Cpdf5C20205C0320-20MARZO

9 httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=OJL2019248FULLampfrom=EN

10 httpseceuropaeufoodsystemfiles2021-05fs_eu-actions_action_platform_key-rcmnd_enpdf

12 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2020051920G00052sg

13 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2019121319G00148sg

14 wwwgazzettaufficialeiteliid2018052918G00078sg

15 httpswwwmitegovitpaginacatalogo-dei-sussidi-ambientalmente-dannosi-e-dei-sussidi-ambientalmen-te-favorevoli

16 wwweuroparleuropaeunewsitagendabriefing2019-03-251divieto-delle-plastiche-monouso-via-libe-ra-del-parlamento

17 circulareconomyeuropaeuplatform

18 wwwicespit

19 indicatoricircolariconsultazioneminambienteitdocumento-post-consultazione

20 httpswwwgbcitaliaorglevel-s

21 httpimpreseregioneemilia-romagnaitentra-in-regionedocumenti-di-programmazionecopy_of_Ervet_Volume_Green_Economy_WEB_2018pdf

22 economiacircolareconfindustriaitconcorso-best-performer-delleconomia-circolare-partita-la-valutazio-ne-delle-candidature

23 wwwinterregeuropeeucirce

24 wwwnexteconomiaorg

25 Il problema principale dellrsquoItalia nello sviluppo delle RES egrave che a causa dellrsquoeffetto nimby sulle infrastrutture dorsali il Paese egrave diviso in due (vedasi ultimo piano decennale TERNA) con tanta produzione a Sud e tanto consumo a Nord Prima di collegarci al Nord Africa meglio fare le reti in Italia E se non riusciamo a sviluppare i 6GW annui necessari per ottemperare il pacchetto fit for 55 in via sussidiaria sarebbe meglio sviluppare e importare anche se questo egrave poco coerente con gli obiettivi di circolaritagraveproduzione di prossimitagrave26 Egrave necessario fare attenzione alla disciplina in materia di aiuti di Stato energia e ambiente COM2002015UE e i Reg 7082019 per evitare azioni non coordinate a livello UE con il rischio di impatti su delocalizzazione di settori strategici27 Interviene per le aree che hanno lrsquoesigenza di chiudere produzioni carbonintensive per ovviare ai relativi impatti sociali28 Lrsquoacronimo ESG sta per Environmental Social and Governance ossia ambientale sociale e buon governo e si riferisce alle tre dimensioni di performance aziendale integrate per la creazione di valore economico per gli investitori29 Il BES egrave lrsquoindicatore di benessere equo e sostenibile utilizzato per valutare il progresso di una societagrave non solo dal punto di vista economico come ad esempio fa il PIL ma anche sociale e ambientale e corredato da misure di disuguaglianza e sostenibilitagrave

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21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile

Lrsquoacquisto e lrsquouso di oggetti non ha un impatto solo economico ma assolve un ruolo importante per il mantenimento dellrsquoordine e del legame sociale delle comunitagrave Il consumo riunisce una plu-ralitagrave di significati e di funzioni sociali veicolo per creare e mantenere la pro-pria identitagrave individuale strumento per tessere relazioni sociali e linguaggio che consente di comunicare la propria visio-ne del mondo distinguendosi dagli altri

La crescita culturale verso il consumo responsabile pone una sfida ripensa-re il consumo tradizionale passando da una logica del prezzo piugrave conveniente a unrsquoattenzione ai bisogni delle persone nel rispetto dellrsquoambiente

Il Consumo Responsabile infatti pre-suppone un nuovo paradigma econo-mico dove i consumatori sono con-sum-attori (prosumerco-produttori) le imprese sono impegnate dal punto di vista sociale ambientale e consume-rista e le istituzioni dialogano con la comunitagrave locale In tale contesto il con-sumo responsabile subordina le caratte-ristiche tangibili del bene (o del servi-zio) a valutazioni di ordine etico sociale ambientale e consumerista prestando forte attenzione alla qualitagrave sociale del bene ovvero al rispetto dei diritti dei lavoratori dei diritti umani e dei diritti dei consumatori Particolare attenzione si pone a evitare lrsquoimpatto negativo dal punto di vista finanziario ambientale e sociale (ad es lo sfruttamento del lavo-ro minorile attivitagrave antisindacali vendi-ta di armi illeciti o frodi finanziarie col-lusione con regimi dittatoriali pubblicitagrave ingannevole clausole vessatorie ecc)

La scelta consapevole del consumato-re puograve tramutarsi talvolta in diffidenza verso pratiche di produzione ritenute non sicure ancorcheacute invece benefiche per lrsquoambiente e lrsquoeconomia poicheacute non adeguatamente conosciute Ne egrave un esempio la diffidenza dei consumato-ri allrsquoacquisto di prodotti alimentari ir-rigati con reflui trattati anche a fronte della difformitagrave normativa in materia sul territorio dellrsquoUnione oppure a prodot-ti contenenti olio di palma sostenibile certificato da enti terzi accreditati qua-li ad esempio la Roundtable on Sustai-nable Palm Oil (RSPO) non proveniente da deforestazione e rispettosi dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali Egrave importante quindi unrsquoadeguata infor-mazione e sensibilizzazione sui temi del consumo responsabile e consapevole

Il Consumo Responsabile puograve assumere varie declinazioni

il consumo critico informato e ragio-nato e quindi consapevole attraverso lrsquoacquisto di beni e servizi da imprese responsabili che ad esempio non sfrut-tano il lavoro minorile non inquinano lrsquoambiente o adottano strategie filantro-piche solo per fini comunicativi

il risparmio e lrsquoinvestimento in chiave responsabile premia istituti finanziari sostenibili che non investono in settori controversi o che svolgono attivitagrave di engagement e screening delle imprese che operano in questi settori per pro-muovere attraverso lrsquoimposizione di standard minimi produzioni responsa-bili che possano garantire investimenti sostenibili

il ricorso al commercio equo e solida-

2 CONSUMO RESPONSABILE

ldquoIl Consumo Responsabile egrave unrsquoazione di consumo e risparmio in cui lail citta-dinao consum-attore informato e consapevole valuta non solo la qualitagrave e il prezzo dei prodotti e dei servizi ma anche il valore sociale in essi contenuto e lrsquoimpatto ambientale dellrsquoimpresa che li produce tutelando il proprio interesse

e quello della collettivitagrave nel medio e lungo periodordquo

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le forma di commercio che promuove giustizia sociale ed economica sviluppo sostenibile rispetto per le persone e per lrsquoambiente attraverso il commercio la crescita della consapevolezza dei con-sumatori lrsquoeducazione lrsquoinformazione e lrsquoazione politica

gli stili di vita basati sulla sobrietagrave del consumo e il non spreco alimentare e come le pratiche di consumo caratteriz-zate da attenzione al risparmio energe-tico anche di materie prime e al recupe-ro e riutilizzo di beni

altre forme di consumo come ad esem-pio la partecipazione a gruppi di acqui-sto solidale il turismo responsabile le buone pratiche dellrsquoeconomia della con-divisione ecc

il risparmio e lrsquoinvestimento sostenibile e responsabile come la sottoscrizione di fondi di risparmio conti correnti e obbli-gazioni che includano valore sociale ed ambientale con ricadute sul territorio in grado di supportare progetti a carattere socio-ambientale o a sostenere i Paesi in via di sviluppo

22 Analisi di contesto

NellrsquoAgenda Europea dei Consumatori vengono definiti quattro obiettivi prin-cipali di cui uno strategico il migliora-mento degli aspetti dellrsquoinformazione sui prodotti e servizi offerti egrave necessario per supportare la reale implementazio-ne delle scelte politiche per uno svilup-po sostenibile

Tra le sfide future tenendo conto dei mutamenti dellrsquoeconomia e della societagrave lrsquoAgenda affronta il tema del consumo sostenibile con queste parole ldquoI consu-mi in aumento in tutto il mondo hanno accentuato la pressione sullrsquoambiente contribuendo anche al cambiamento cli-matico e accresciuto la concorrenza per le risorse I consumatori sono sempre piugrave consapevoli delle conseguenze per lrsquoambiente dei loro modelli di consumo e devono essere incoraggiati da iniziati-

ve pubbliche e private ad adottare com-portamenti di consumo piugrave sostenibili I consumatori devono essere messi in gra-do di compiere scelte sostenibili e sane che permettano di ridurre i costi per seacute stessi e per la societagrave nel suo insieme I consumatori hanno il diritto di sapere quale impatto ambientale avranno du-rante tutto il loro ciclo di vita i prodotti (beni e servizi) che intendono acquista-re Devono essere aiutati a individuare le scelte realmente sostenibili Sono neces-sari strumenti efficaci per proteggerli da informazioni sullrsquoambiente e sulla salute fuorvianti e infondate La domanda di prodotti sostenibili da parte dei consu-matori puograve favorire la crescita e la con-correnza rendendo cosigrave piugrave disponibili e accessibili tali prodotti e premiando le imprese che offrono beni e servizi di qualitagrave con minore impatto ambientalerdquo

Tale approccio appare oggi incompleto percheacute allrsquointerno del tema della soste-nibilitagrave ignora la dimensione sociale in-globata nei prodotti e servizi una tale definizione di consumo sostenibile non misura la qualitagrave del lavoro lungo tutta la filiera produttiva (quanto lavoro nero o sottopagato) lrsquoinclusione delle diversitagrave sul lavoro le pari opportunitagrave la crescita professionale e personale la possibilitagrave di una vita degna e dignitosa

Per perseguire una vera trasformazione verso la sostenibilitagrave egrave urgente soprat-tutto in questa fase di riorientamen-to post-pandemia una forte spinta dal basso innescata dai cittadini che da de-stinatari passivi devono diventare sog-getti attivi capaci di influenzare lrsquoanda-mento del mercato con le proprie scelte di acquisto intervenendo sulle strategie di istituzioni e imprese per una vera at-tenzione alla dimensione sociale nei li-miti delle risorse ambientali per tutti

Il cittadino-consumatore in questa fase storica puograve sfruttare le opportunitagrave of-ferte anche dalle nuove tecnologie fa-vorire forme di aggregazione della do-manda capaci di raggiungere una scala economica soddisfacente e ribaltare il paradigma economico attuale a partire da nuovi modelli di consumo Il consu-

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matore puograve scegliere di sostenere un modello economico sempre piugrave orien-tato a una sostenibilitagrave complessiva economica sociale e ambientale ossia integrale grazie a una rinnovata consa-pevolezza che implica unrsquoassunzione di responsabilitagrave nei confronti della collet-tivitagrave che intendiamo sempre propositi-va e non di contrasto

Lrsquoapproccio al consumo responsabile espresso nel Goal 12 se esprime una visione etica per lo sviluppo sostenibi-le costituisce anche un ldquoauto-interesse lungimiranterdquo capace di armonizzare i diritti del cittadinolavoratore con quelli del cittadinoconsumatore

Sollecitare il consumatore a esercitare lrsquoatto di consumo con consapevolezza egrave interesse anche delle imprese (beni e servizi) impegnate verso un reale per-corso di sostenibilitagrave percheacute le premia nelle scelte drsquoacquisto dei propri clienti e nella fidelizzazione al marchio lrsquoaspet-to reputazionale comporta ritorni com-merciali nel medio e lungo periodo La letteratura scientifica richiama poi an-che molti altri vantaggi della sostenibi-litagrave per le imprese come ben riportato nelle Linee guida per la rendicontazione di sostenibilitagrave per le PMI di Confindu-stria

Un consumatore consapevole infor-mato educato a scegliere fruitore di buona comunicazione sulla sostenibilitagrave delle imprese che non si rivolge a pro-dotti contraffatti o scadenti orienta di conseguenza i propri atti drsquoacquisto ed egrave anche spesso disposto a sostenere un piccolo sovrapprezzo

Le associazioni dei consumatori e della societagrave civile sono chiamate a raccoglie-re questa importante sfida anche per-cheacute rappresentano istanze di consuma-tori sempre piugrave informati ed esigenti e pertanto operano per la crescita della consapevolezza dei singoli organizza-no forme di mobilitazione non solo per la tutela dei diritti sociali e ambientali ma anche per la costruzione di ldquoretirdquo ca-paci di incidere nei processi economici Le associazioni sono cosigrave chiamate a in-

terpretare e rappresentare le richieste di consumatori che si orientano verso scelte valoriali che vanno oltre alla pura logica di convenienza economica I con-sumatori responsabili infatti si rendono conto che devono conciliare i loro ruoli di vita di cittadino-lavoratore-consu-matore con scelte consapevoli che non ledano la qualitagrave di vita di unrsquoaltra pro-pria dimensione Lrsquoobiettivo ambizioso egrave quello di far diventare i consumatori per lrsquoeconomia quello che gli elettori sono per la politica attori responsabili pro-muovendo il ldquovoto col portafogliordquo nelle proprie scelte di consumo quotidiano proprio come se fosse unrsquourna elettora-le

Ad esempio la scelta di ldquospostarerdquo le proprie scelte di consumo a favore dei prodotti del Commercio Equo e Solida-le da parte dei cittadini responsabili (e delle istituzioni) puograve favorire il raggiun-gimento degli Obiettivi di sviluppo so-stenibile Il Fair Trade da oltre 50 anni lavora per garantire prodotti (alimenta-ri abbigliamento cosmesi bomboniere articoli per la casa ecc) che in tutte le fasi di produzione e commercializza-zione rispettano lrsquoambiente e i lavora-tori (attraverso un sistema di controlli e certificazione dei prodotti e delle or-ganizzazioni internazionalmente rico-nosciuto) Trasparenza democrazia attenzione ambientale inclusione delle minoranze pari opportunitagrave progetti di sviluppo sociale ed educativo sia nel Sud che nel Nord del mondo sono i principi che caratterizzano il Commercio Equo e Solidale e che si ritrovano nei prodotti venduti in tutta Europa nelle Botteghe del Mondo (i punti vendita ldquospecializza-tirdquo) e negli scaffali di tanti negozi tradi-zionali o dei supermercati Il Commercio Equo e Solidale oggi non egrave piugrave soltan-to focalizzato sui prodotti dal Sud del mondo ma anche sui prodotti italiani realizzati nel rispetto degli stessi criteri per promuovere anche nel nostro Pae-se uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle persone e dellrsquoambiente

Altro esempio concreto la promozio-ne del consumo di prodotti contenenti olio di palma sostenibile certificato dal-la Roundtable on Sustainable Palm Oil

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(RSPO) lrsquoiniziativa globale multi-sta-keholder nata nel 2004 che definisce gli standard per la produzione di olio di palma nel rispetto dellrsquoambiente e delle comunitagrave locali oggi il sistema volonta-rio di certificazione piugrave autorevole e dif-fuso I membri di RSPO e i partecipanti alle sue attivitagrave provengono da molti di-versi contesti (coltivatori trasformatori e commercianti produttori di beni di consumo e distributori commerciali di prodotti a base di olio di palma istitu-zioni finanziarie e tra i fondatori 48 ONG ambientali e sociali compreso il WWF) La visione di RSPO egrave ldquotrasformare i mer-cati rendendo lrsquoolio di palma sostenibile la normardquo I Principi e i Criteri RSPO si raccordano ai tre pilastri della Teoria del Cambiamento (TOC) di RSPO -People Prosperity Planet - collegati agli Obiet-tivi di sviluppo sostenibile

Promuovere un consumo sostenibile consapevole di essere strumento di ri-equilibrio e di giustizia nella societagrave attento alla qualitagrave del lavoro e allrsquoam-biente richiede un forte impegno di for-mazione dei giovani e degli adulti

La sostenibilitagrave si applica in modo fles-sibile a seconda dei territori e delle cir-costanze e riconosce i limiti oggettivi alla capacitagrave di carico del nostro piane-ta tenendo conto del numero di perso-ne che lo abitano del loro stile di vita dei livelli di produzione dellrsquoimpiego di energia e materie prime dei consumi e della produzione di rifiuti Riprogettare un modello economico consente di non dilapidare il patrimonio che abbiamo ereditato e assicura alle prossime ge-nerazioni una qualitagrave di vita che non sia peggiore della nostra

Unrsquoimportante componente del consu-mo responsabile egrave la lotta allo spreco alimentare Secondo il Politecnico di Milano ogni anno in Italia vengono ge-nerate circa 56 milioni di tonnellate di eccedenze Di queste meno del 10 egrave recuperato in donazioni il resto egrave spre-co (equivalente al 154 dei consumi ali-mentari) Per il solo settore alimentare nelle case degli italiani si bruciano 12 mi-liardi di euro che corrispondono a ton-

nellate di alimenti che potrebbero anco-ra essere consumati NellrsquoAgenda 2030 il tema dello spreco alimentare egrave presente in piugrave Goal nel 2 (Sconfiggere la fame) nellrsquo11 (Cittagrave e comunitagrave sostenibili) e nel 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sani-tari) Infatti le questioni alimentari in-tersecano tutti gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 Nel 2016 nel position paper della task force Onu sullrsquoEconomia Sociale e Solidale relativo al raggiungimento degli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 venne inse-rito nel Goal 12 (Consumo e produzione responsabili) anche il Target 123 relati-vo a perdite e sprechi alimentari (Entro il 2030 dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di pro-duzione e di fornitura comprese le per-dite del post-raccolto)

23 Normative di riferimento

Europa

Il regolamento delegato (UE) 20211374 della Commissione che modifica lrsquoal-legato III del Regolamento (CE) n 8532004 del Parlamento europeo e del Consiglio sui requisiti igienici specifici per gli alimenti di origine animale egrave sta-to pubblicato il 20 agosto 2021 (data di entrata in vigore 9 settembre 2021) Al fine di facilitare la ridistribuzione sicura della carne da parte dei Banchi Alimen-tari e di altri enti caritativi tale regola-mento consente il congelamento della carne al dettaglio a determinate condi-zioni

Il Regolamento (UE) 2021382 della Commissione del 3 marzo 2021 che ha introdotto modifiche al Regolamento (CE) n 8522004 del Parlamento euro-peo e del Consiglio sullrsquoigiene dei pro-dotti alimentari) per promuovere e faci-litare le pratiche di donazione di alimenti sicuri Le modifiche apportate allrsquoallega-to II del Regolamento comprendono un nuovo capitolo sulla ridistribuzione de-gli alimenti che affronta come le date di ldquoscadenzardquo e ldquoda consumarsi preferibil-mente entrordquo devono essere applicate

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nel contesto della ridistribuzione degli alimenti senza compromettere la sicu-rezza alimentare e quali aspetti devono essere presi in considerazione nella va-lutazione della sicurezza alimentare

La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio ldquoNuova agenda dei consumatori ndash raf-forzare la resilienza dei consumatori per una ripresa sostenibilerdquo COM(2020) 696 final di novembre 2020

Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il ri-utilizzo delle acque reflue a scopo irri-guo al fine di limitare lo stress idrico e ridurre gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori Il Regolamento tra lrsquoaltro impone obblighi di garantire trasparen-za e pubblico accesso alle informazio-ni online sulle pratiche di riutilizzo delle acque al fine di aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti delle pratiche di riutilizzo

Strategia ldquoDal produttore al consuma-tore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futuro (Farm to Fork Strategy)rdquo COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020 per il miglioramento dellrsquoaccesso a cibi sani e sostenibili da parte dei consumatori e la definizione di nuove norme per lrsquoetichettatura di so-stenibilitagrave

Il Nuovo Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare (COM202098 final) adottato dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020

UNI ISO 220592021 ndash ldquoLinee guida sulle garanzie per i consumatorirdquo

Direttiva UE 2019633 contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroali-mentare Lrsquoobiettivo egrave il raggiungimento della paritagrave di forza contrattuale tra for-nitore inteso come qualsiasi produttore agricolo o persona fisica o giuridica che vende prodotti agricoli e alimentari e cliente cosigrave da creare un livello minimo comune di tutela negli Stati membri per

combattere pratiche commerciali scor-rette

Decisione delegata (UE) 20191597 del-la Commissione del 3 maggio 2019 che integra la Direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio

ldquoRaccomandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimen-tarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari 12 dicembre 2019

Il Regolamento (UE) 20182026 della Commissione del 19 dicembre 2018 che modifica lrsquoAllegato IV del Regolamento (CE) n 12212009 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio sullrsquoadesione vo-lontaria delle organizzazioni a un siste-ma comunitario di ecogestione e audit (EMAS)

Il Regolamento 20171369 del Parlamen-to europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 che istituisce un quadro per lrsquoeti-chettatura energetica e che abroga la direttiva 201030UE

Regolamento europeo 6792016 per la Protezione dei Dati Personali General Data Protection Regulation (GDPR) re-cepito in Italia con Decreto Legislativo 10 agosto 2018 n 101 che intende dare pari dignitagrave ai diritti degli individui che intendano proteggere i propri Dati Per-sonali in tutta lrsquoUE in modo omogeneo

Raccomandazione 2013179UE sulle Environmental Footprint

Regolamento UE Ecolabel 201066UE

Direttiva EuP - Energy-using Pro-ducts (cosiddetta EcoDesign Directive) 2009125CE

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Italia

Gli interventi istituzionali nazionali rara-mente agevolano o si coordinano con le azioni di mercato dal basso dei cit-tadini e degli operatori economici que-sti possono invece forzare e accelerare i processi trasformativi verso una vera sostenibilitagrave rompendo le resistenze del sistema produttivo mancano infat-ti politiche di incentivo e sostegno alle pratiche di consumo sostenibili

Legge di Bilancio 2021 Target 128 com-ma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale comma 752 per lrsquouso consapevole della risorsa idrica commi 760-766 a soste-gno delle Zone Economiche Ambientali commi 767-769 per sistemi di misurazio-ne puntuale dei rifiuti conferiti da utenze domestiche al servizio pubblico commi 770-771 promuovono le compostiere di comunitagrave accrescendo la consapevo-lezza dei cittadini sullrsquoimportanza del ri-ciclo commi 1084-1085 sulla plastic tax accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Legge di Bilancio 30 dicembre 2020 n 178 che al comma 661 accresce la con-sapevolezza dei cittadini sul proprio impatto ambientale in base alle scel-te di trasporto pubblicoprivato pro-muovendo lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale Al comma 752 promuove lrsquouso consa-pevole della risorsa idrica e accresce la consapevolezza dei cittadini sullrsquoimpor-tanza dellrsquoacqua come risorsa pubblica Ai commi 760-766 incentiva nelle Zone Economiche Ambientali il vuoto a ren-dere per i liquidi alimentari con lrsquoobiet-tivo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e di favorirne il riutilizzo accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Art 3-bis della Legge n 122019 - Eti-chettatura alimenti modificata la nor-mativa concernente il luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari (obbligatorietagrave origine dei prodotti)

Regolamento Consob sulla comunica-zione di informazioni di carattere non finanziario adottato con delibera n 20267 del 18 gennaio 2018

Decreto Ministeriale 1422017 ldquoSperi-mentazione vuoto a rendererdquo (Deposit Refund System) (Target 122)

Rapporto sul capitale naturale (12017 22018 32019) (Target 128)

Disciplina dellrsquoindicazione obbligatoria nellrsquoetichetta della sede e dellrsquoindiriz-zo dello stabilimento di produzione o se diverso di confezionamento ai sen-si dellrsquoarticolo 5 della legge 12 agosto 2016 n 170rdquo - Decreto Legislativo 15 settembre 2017 n 145

Decreto Legge 20 giugno 2017 n91 di recepimento Direttiva europea 2015720 articolo 226ter per la pro-gressiva riduzione della commercializ-zazione delle borse di plastica

Decreto Legislativo del 3 agosto 2017 n 129 di recepimento della Direttiva UE MIFID 201465UE sulla trasparenza dei costi dei prodotti finanziari e assicurativi e nuovo regime delle responsabilitagrave ver-so il consumatore del produttore e della filiera della distribuzione

Legge 27 dicembre 2017 n 205 lrsquoAutori-tagrave per lrsquoEnergia Elettrica il Gas e il Siste-ma Idrico (AEEGSI) egrave diventato ARERA Autoritagrave di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con attribuzione di compiti di regolazione anche nel settore dei ri-fiuti anche differenziati urbani e assimi-lati

Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 n 254 in recepimento della Direttiva euro-pea 201495 per quanto riguarda la co-municazione di informazioni di caratte-re non finanziario e di informazioni sulla diversitagrave da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni

Decreto Legislativo 19082016 n166 ldquoDisposizioni concernenti la donazione

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e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietagrave socia-le e per la limitazione degli sprechirdquo

ldquoCarta di Milanordquo (2015) per sollecita-re decisioni politiche che consentano il raggiungimento dellrsquoobiettivo fonda-mentale di garantire un equo accesso al cibo per tutti

ldquoCarta di Bologna per lrsquoambiente Le Cit-tagrave metropolitane per lo sviluppo soste-nibilerdquo (2015) nellrsquoambito dellrsquoAgenda 2030 delle Nazioni Unite Impegni in 8 settori per la difesa dellrsquoecosistema ri-duzione dei rifiuti e riciclo protezione del suolo e rigenerazione urbana pre-venzione del rischio di disastri generati dai cambiamenti climatici transizione energetica qualitagrave dellrsquoaria e riduzione delle polveri sottili tutela delle acque e del verde urbano mobilitagrave sostenibile

ldquoCodice del Consumordquo 6 settembre 2005 n206 e successive modifiche aggiornato da ultimo con le modifiche apportate dal DL 16 luglio 2020 n 76 convertito con modificazioni dalla L 11 settembre 2020 n 120

24 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre orga-nizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezione del sito asvisitgoal12

Istituzioni

Ministero dello Sviluppo Economico DG Lotta alla ContraffazionendashUfficio Italiano Brevetti e Marchi per interagi-re con i consumatori giovani adulti e senior nella corretta informazione sui rischi legati alla contraffazione sullrsquou-tilizzo degli strumenti di tutela della Proprietagrave IntellettualeIndustriale e sul-la diffusione della cultura della legalitagrave contro il mercato del falso

Corso interagenziale sullrsquoattuazione del Green Public Procurement (GPP) nel Sistema Nazionale per la Prote-zione dellrsquoambiente (SNPA) Il corso egrave stato attivato nel 2018 in modalitagrave e-le-arning inizialmente allrsquointerno del SNPA e realizzato da ISPRA con lrsquoobiettivo di fornire un quadro di riferimento gene-rale degli indirizzi comunitari in materia di Sustainable Consumption and Pro-duction

Corso di formazione specialistica a distanza (FAD) in tema di GPP re-alizzato dal MATTM nellrsquoambito del progetto ldquoCreiamo PArdquo Green Public Procurement strumenti e metodi per lrsquoapplicazione dei CAM negli appalti del-la PA (2020)

Esempi virtuosi del nostro Paese in ma-teria di sensibilizzazione dei cittadini al riutilizzo sicuro delle acque in agricol-tura (Milano Puglia Sicilia) valorizzati dalle Linee guida europee sul riuso delle acque A Milano ad esempio lrsquoimpianto di trattamento di Nosedo egrave aperto per visite programmate in particolare per le scuole o le istituzioni educative e citta-dini di varie associazioni con lo scopo di favorire la consapevolezza ambientale dei cittadini e delle scuole La sala con-ferenze inoltre egrave spesso utilizzata dalle associazioni ambientaliste per incon-tri riguardanti lrsquoacqua e il suo riutilizzo noncheacute questioni di ricerca ambientali In Puglia col progetto nazionale PON-InTeRRA (2011-2015 wwpon-interrait) sono stati analizzati i processi di ap-provazione sociale del riutilizzo dellrsquoac-qua per lrsquoirrigazione per comprendere i fattori che influenzano lrsquoaccettazione da parte dellrsquoopinione pubblica e indivi-duare le azioni necessarie egrave emersa la necessitagrave di realizzare i controlli e stabi-lire sanzioni per lrsquouso scorretto noncheacute di coinvolgere gli utenti nel processo decisionale di diffondere le informazio-ni e risultati sui benefici ambientali e di migliorare il sistema complessivo di riu-tilizzo dei trattamenti In Sicilia egrave attiva una mostra permanente sui sistemi di trattamento delle acque reflue che mira a fornire ai tecnici agli studenti e agli agricoltori informazioni aggiornate sul-le fonti drsquoacqua non convenzionali per il

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riutilizzo irriguo

Legge Regionale 192014 ldquoNorme per la promozione e il sostegno dellrsquoeco-nomia solidalerdquo ndash Regione Emilia-Ro-magna LrsquoEmilia-Romagna ha promosso questa Legge per sensibilizzare lrsquoopi-nione pubblica sui temi del Commer-cio Equo e Solidale attivando anche un Forum Regionale e un Tavolo Regionale per lrsquoEconomia Solidale

Mappe del consumo sostenibile La Regione Emilia-Romagna e ART-ER Di-visione sviluppo territoriale sostenibile hanno fatto una mappatura delle inizia-tive piugrave rilevanti sul tema del consumo responsabile (come ad es i GAS Gruppi di Acquisto Solidale la filiera corta la riduzione degli imballaggi il risparmio energetico il commercio equo e solida-le ecc)

Piano di azione per la sostenibilitagrave am-bientale dei consumi pubblici - Regio-ne Emilia-Romagna Con la Legge 29 dicembre 2009 n 28 ldquoIntroduzione di criteri di sostenibilitagrave ambientale ne-gli acquisti della pubblica amministra-zionerdquo la Regione Emilia-Romagna ha approvato lrsquointroduzione di criteri di so-stenibilitagrave ambientale in fase di approv-vigionamento di beni e servizi da parte delle stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione

Organizzazioni imprese e cittadini

ldquoLife food Waste Standuprdquo promos-so da Federalimentare Federdistribu-zione Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori per unrsquointensa campagna di sensibiliz-zazione rivolta alle imprese di produ-zione agroalimentare alle imprese della Grande Distribuzione Organizzata e ai consumatori

Cuki Save the food che utilizza lrsquoe-sperienza di Cuki nella conservazione alimentare e di Banco Alimentare nel recupero e nella redistribuzione di ec-cedenze alimentari per unrsquooperazione solidale antispreco Dal 2011 il progetto

sostiene Siticibo il programma di Banco Alimentare che salva i cibi nelle mense e nei luoghi della ristorazione collettiva donandoli ogni giorno a chi ne ha biso-gno

Food4good egrave il progetto di recupero delle eccedenze alimentari dagli eventi a cura di Federcongressiampeventi in col-laborazione con le Onlus Banco Alimen-tare ed Equoevento Costa Crociere si egrave posta lrsquoobiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50 entro il 2020 a bordo delle navi e collabora con Fondazione Banco Alimentare Onlus per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle ecceden-ze alimentari a bordo delle navi da cro-ciera

Harvest Program (anche in Italia) Ken-tucky Fried Chicken (KFC) ha realizzato il progetto Harvest per il recupero delle eccedenze alimentari e la donazione alle organizzazioni che aiutano sul territorio le persone in difficoltagrave KFC egrave la prima azienda della ristorazione veloce in Italia a intraprendere il percorso indicato dalla legge Gadda 166 del 2016 realizzato in partnership col Banco Alimentare

Bella dentro egrave il primo progetto in Italia che combatte gli sprechi ortofrutticoli alla radice dando valore a quella frutta e verdura buona e ldquobella dentrordquo che o per qualche segno di troppo o per una dimensione non standard rimane sui campi e non raggiunge le nostre tavole

RI-PESCATO dal mercato illegale al mercato solidale A settembre 2020 ha inizio ufficialmente il progetto nazionale ldquoRI-PESCATOrdquo realizzato da Banco Ali-mentare e Intesa Sanpaolo finalizzato al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla sua distribuzione agli enti caritativi Intesa Sanpaolo si egrave resa promotrice e sostenitrice del nuovo pro-getto per assicurare che il prodotto al-tamente deperibile e allo stesso tempo con un elevato valore nutrizionale sia destinato a chi vive situazioni di difficol-tagrave sociale ed economica La Sicilia egrave la prima regione di sviluppo dellrsquoiniziativa che si svolge grazie al lavoro congiun-to di diversi soggetti le Capitanerie di

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Porto siciliane il MAAS Mercati Agro Alimentari Sicilia la Societagrave Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva gli enti caritativi convenzionati con la rete del Banco Alimentare

Start Up FEED FROM FOOD recupera umido casalingo e lo trasforma in cibo per animali domestici (pet food)

Gioosto il Portale di NeXt Social Com-merce per imprese autovalutate e verifi-cate sostenibili sotto lrsquoaspetto sociale e ambientale offre un canale di commer-cializzazione online a PMI che intendo-no ampliare il proprio mercato e nello stesso tempo una sicurezza di acquisto responsabile ai cittadini Sul Portale di Gioosto vi sono prodotti di imprese che rispettano le persone valorizzano lrsquoam-biente promuovono lrsquoeconomia circo-lare creano reti territoriali I produttori sono selezionati con indicatori di svilup-po sostenibile e strumenti di valutazio-ne del loro impatto multidimensionale (NeXt Impactreg) Nel magazzino centra-lizzato a Benevento si realizza inclusione sociale di persone con fragilitagrave (in parti-colare persone con budget di salute e donne vittime di tratta) La logistica egrave green (calcolando le emissioni che ven-gono prodotte dagli spostamenti della merce) e circolare e abbatte del 100 lrsquouso della plastica Il Voto col portafo-glio di Gioosto vale sia per i cittadini che per organizzazioni che vogliono consu-mare e rifornirsi in modo responsabile e sostenibile

Progetto Buon fine Coop egrave il proget-to di donazione a 970 associazioni del volontariato sociale di merce invenduta del valore di 31 milioni di euro che si egrave trasformata in 7750000 pasti a favore di cittadini indigenti Le misure di effi-cienza di Coop hanno consentito di di-mezzare gli sprechi alimentari del 50 rispetto alla distribuzione italiana Coop ha aderito alla Pledging Campaign con lrsquoobiettivo di raggiungere entro il 2022 i risultati che la UE si pone entro il 2030 nellrsquoarco di un quadriennio tutti i pro-dotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili compostabili oppure riutilizzabili Uni-

coop Firenze con la campagna Arcipe-lago Pulito consente ai pescatori di ri-portare nei porti i rifiuti raccolti in mare ha tracciato un modello adottato dalla Direttiva UE

EyeOnBuy Community egrave unrsquoImpresa So-ciale creata da NeXt- Nuova Economia per Tutti per concretizzare il ldquovoto col portafogliordquo dei consum-attori attraver-so la costruzione di una Community di cittadini sensibili e informati Il suo Por-tale aggrega e valida le informazioni sul-la sostenibilitagrave delle aziende attraverso un sistema di segnalazioni dal basso dei cittadini incrociato con le informazioni dalle imprese cosigrave EyeOnBuy valorizza e sostiene le imprese responsabili for-nendo ai cittadini informazioni traspa-renti e affidabili

Campagna Territori Equosolidali (sul-la scia della campagna internazionale Fair Trade Towns ) egrave promossa in Ita-lia da Equo Garantito Fairtrade Italia e Associazione Botteghe del Mondo per promuovere lrsquoimpegno degli enti locali e rendere visibili le scelte di consumo responsabile a livello locale coinvolgen-do le comunitagrave e i territori nel percorso verso lo sviluppo sostenibile questo per promuovere davvero uno sviluppo equo per tutti nel Nord e nel Sud del mondo (per la Guida Pratica )

Fashion Revolution egrave una campagna internazionale che promuove azioni di sensibilizzazione e proposte concrete di consumo consapevole per unrsquoindustria della moda che rispetti le persone lrsquoam-biente la creativitagrave e il profitto in eguale misura Solo insieme si puograve orientare il potere dellrsquoindustria della moda per ca-talizzare il cambiamento e ridare dignitagrave alla catena di produzione

Prendersi cura del proprio denaro a cura di Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria (FEDUF) insieme ad altre organizzazioni promuove lrsquoeducazione finanziaria con un nuovo modo di am-ministrare bene il proprio denaro con-trollare le spese valutare e se egrave possibi-le risparmiare in qualche modo evitare inutili sprechi costi non necessari e in-

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debitamenti avere un rapporto chiaro con la propria banca avere un tenore di vita adeguato rispetto ai propri guada-gni A questo si collegano i programmi didattici della collana Economiscuo-la il portale curaituoisoldiit e il tavolo permanente ldquoEducazione finanziaria per lrsquoinclusione e lrsquoinnovazionerdquo

25 Proposte per un consumo so-stenibile

Si riportano di seguito le proposte del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici Target (la sintesi definitoria egrave nostra) dellrsquoAgenda 2030 per un consu-mo sempre piugrave responsabile

promuovere interventi sul lato della do-manda per sostenere i mercati dei beni di consumo prodotti in modo ambiental-mente e socialmente sostenibile (anche garantiti da certificazione) inducendo in questo modo comportamenti virtuosi dei produttori e dei consumatori

disciplinare a tutela dei consumatori e del mercato stesso i ldquoclaimrdquo ambientali per evitare greenwashing e informazioni potenzialmente ingannevoli

comprendere meglio il fenomeno sia con lrsquoidentificazione analitica delle fonti del-lo spreco (es scorretta conservazione acquisto eccessivo ecc) per segmenti socio-demografici stili di vita e abitu-dini di consumo sia con lrsquoanalisi psicolo-gica dei fattori cognitivi sottostanti alla presa di decisione

educare al consumo responsabile e alla comprensione da parte dei cittadini del loro potere di mercato e di pressione sulle imprese agroalimentari con cam-pagne mirate di comunicazione

sviluppare un piano nazionale di pro-gressivo riutilizzo circolare dei rifiuti attraverso la loro separazione e valoriz-zazione in unrsquoottica di tutela ambientale attraverso una logica matriciale tra i di-versi cicli di input e di output dei rifiuti

incrementare la raccolta differenziata con la massima riduzione del conferi-mento in discarica

rendere obbligatoria chiara e omoge-nea a livello nazionale lrsquoindicazione su ciascun prodotto e relativo imballaggio delle modalitagrave di conferimento e rici-claggio

realizzare un cambiamento trasforma-tivo della rappresentazione sociale del consumo identificando le barriere che ostacolano lrsquoadozione di comportamen-ti responsabili e analizzando il percor-so di scelta del consumatore ai fini del cambiamento comportamentale

riformare la TARI verso una tariffa in grado di responsabilizzare lrsquoutente del servizio con premialitagrave per gli utenti virtuosi e costi per quelli piugrave negligenti Inoltre sarebbe opportuno inserire ob-bligatoriamente nella cartella TARI le in-formazioni in merito alle performance di raccolta differenziata il vantaggio (tra-sferimenti accordo ANCI CONAI) per il riciclo ecc

informare i cittadini sul loro potere di mercato e sulla loro forza se organiz-zati di far cambiare il comportamento delle imprese

favorire la qualitagrave di vita lavorativa e il rispetto dei lavoratori

sostenere la finanza etica per gli investi-menti ESG

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

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Target 123 per contrastare lo spreco ali-mentare in linea con la strategia Farm to Fork

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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Target 126 per pratiche sostenibili e in-formazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

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attivare strumenti di programmazione e rendicontazione degli acquisti delle am-ministrazioni locali attraverso voci di bi-lancio misurabili nella missione ldquosvilup-po sostenibilerdquo

inserire accanto ai criteri ambientali con determinazione ed attribuendo loro grande rilevanza criteri sociali minimi

rafforzare il Green and Social Public Pro-curement (GSPP) dando piena applica-zione al Codice degli Appalti e ai Criteri Ambientali Minimi (CAM e CSM) anche per una razionalizzazione dei consumi e una loro migliore contabilizzazione con importanti risultati economici ambien-tali e sociali

varare una politica omogenea e coor-dinata a livello nazionale in materia di GSPP

recepire a livello nazionale le linee guida comunitarie per il GSPP nei vari settori anche al fine di assicurare la libera con-correnza allrsquointerno dellrsquoUE ad es pre-vedendo criteri minimi di certificazione di sostenibilitagrave

supportare lrsquoapplicazione del Green Pu-blic Procurement (GPP) attraverso ido-nei strumenti sia formativi per favorirne la conoscenza da parte dei funzionari pubblici sia di monitoraggio della sua applicazione

ripensare le prioritagrave di vita superando la logica consumistica e del possesso a favore della qualitagrave delle relazioni e dellrsquoapprezzamento di tutte le espres-sioni di senso e di bellezza

promuovere scelte di consumo e rispar-mio che pongano al primo posto la so-stenibilitagrave sociale (benessere di tutti) e ambientale (salvaguardia del Pianeta)

realizzare una comunicazione persuasi-va e abilitante aumentando nei cittadi-ni la percezione di controllo sui risultati positivi raggiungibili attraverso le pro-prie scelte e comportamenti

educare allrsquoequitagrave sociale alla tutela am-bientale (e ad azioni di contrasto al cam-biamento climatico) nelle scuole di ogni ordine e grado nelle universitagrave noncheacute realizzare percorsi di formazione conti-nua per le lavoratrici e i lavoratori

costruire indici di misurazione per la valutazione di sostenibilitagrave dellrsquoofferta e promuovere la ricerca sul benessere percepito dai diversi stakeholder del tu-rismo

diffondere tra i cittadini una cultura del turismo responsabile

ridurre i consumi eliminando gli spre-chi e impegnando rilevanti investimenti pubblici e privati per il risparmio ener-getico

Altri interventi richiesti alle istituzioni

Rivedere lrsquoimposizione fiscale sui con-sumi diversificandola sulla base degli impatti sociali e ambientali della produ-zione e specificando degli indicatori per questi impatti

Definire sul lato della domanda inter-venti di sostegno ai mercati dei beni di consumo prodotti in modo sostenibile e garantiti da certificazione che ne attesti la sostenibilitagrave ambientale e sociale per promuovere di conseguenza comporta-menti piugrave virtuosi da parte dei produtto-ri e dei consumatori

Disciplinare lrsquouso dei cosiddetti ldquoclaimrdquo ambientali e sociali a tutela dei con-

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Target 127 per il sostegno al Green and So-cial Public Procurement

Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c per una politica di superamen-to degli ingiustificati (ma complessi da ri-durre) sussidi ai combustibili fossili

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sumatori e del mercato per evitare in-formazioni potenzialmente inganne-voli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica

Approvare e promuovere la Legge Na-zionale sul Commercio Equo e Solidale per garantire una cornice generale ldquouti-lerdquo ai consumatori per fare scelte con-sapevoli Il Commercio Equo e Solidale egrave regolamentato solo in alcune regioni italiane

Mettere allo studio lrsquoadozione per le principali categorie di prodotti durevoli di largo consumo di indicatori di ripara-bilitagrave da evidenziare sulle confezioni

Accrescere il potere drsquoacquisto di salari e stipendi cosigrave che i prodotti sostenibili siano piugrave facilmente accessibili anche ai consumatori meno abbienti

La crescita del consumo responsabile presuppone che a un nuovo atteggia-mento dei cittadini consumatori frutto di consapevolezza di formazione in-formazione di accessibilitagrave allrsquoofferta virtuosa della produzione si unisca un ruolo costruttivo e di contributo re-sponsabile della distribuzione (disat-teso dalla stessa intestazione dellrsquoSDG 12) affincheacute nei tre contesti (produtto-ri-consumatoricittadini-distributori) si focalizzi lrsquoattenzione sui bisogni culturali e relazionali a cui dedicare incentivi e promozioni al fine di un riequilibrio tra materiale e immateriale utile a costruire valore e benessere riducendo lrsquoentropia del sistema complessivo

Approfondimento sui consumi alimen-tari

Prevedere interventi decisi per la ridu-zione degli sprechi alimentari per lo sviluppo della filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori - an-che attraverso lo sviluppo di forme di Community Supported Agriculture che presuppongono un ruolo attivo da par-te dei consumatori - mediante forme di compartecipazione nella progettazione

e nel finanziamento dei processi di pro-duzione

Promuovere corretta informazione sul significato di Termine Minimo di Conser-vazione e data di scadenza

Facilitare il rapporto cittagrave-aree rurali so-stenendo le forme di economia sociale e solidale anche nelle campagne e nel-le aree interne dove egrave possibile creare nuovi modelli di comunitagrave e di gover-nance per rilanciare lrsquoeconomia locale costituendo reti efficaci di cooperazio-ne

Promuovere canali di vendita a raggio locale e favorire lo sviluppo raziona-le delle filiere corte dei mercati e del-le catene di distribuzione di prodotti alimentari su scala locale prevedendo anche risorse destinate ai comuni per la promozione dei prodotti locali e unrsquoat-tenzione particolare alla riduzione dello spreco alimentare

Approfondimento sullrsquoinformazione e lrsquoeducazione al consumo responsabile

Investire in strategie di lungo periodo per lrsquoeducazione al consumo responsa-bile e la comprensione da parte dei cit-tadini del potere di mercato e di pressio-ne che essi hanno sulle imprese

Programmare campagne di comunica-zione rivolte ai cittadini con messaggi forti per la promozione del consumo re-sponsabile

Sviluppare e accrescere lrsquoeducazione fi-nanziaria

Favorire campagne drsquoinformazione e di sensibilizzazione dei consumatori al fine di aumentare la fiducia nelle pratiche di economia circolare dellrsquoacqua nel setto-re agricolo

Promuovere e sostenere servizi online di informazione ai cittadini sulla sostenibi-litagrave delle imprese per agevolare le scelte

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di consumo responsabile

Promuovere con una comunicazione multilingue piattaforme di e-commerce multi-settori e multi-territori con offerte sostenibili che fidelizzino a livello i con-sumatori finali o intermedi industriali

Promuovere un piano nazionale di fi-delizzazione a comportamenti virtuosi attraverso premialitagrave anche attraverso il sistema bancario come driver del retail banking verso una finanza sostenibile per cittadini e PMI

Campagna di comunicazione ldquoTrialo-gordquo rivolta ai cittadini per educare al consumo consapevole informandoli sul livello di impegno per lo sviluppo so-stenibile dei brand che stanno per sce-gliere o che abitualmente scelgono La campagna di comunicazione ldquoTrialogordquo educativa e istituzionale - realizzata presso le catene della GDO interessate a ospitarla le botteghe eque e solidali la rete dei partecipanti al GdL sul Goal 12 dellrsquoASviS i cash mob etici di COOP e NeXt - si concentra su tre tematiche

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riduzione della plastica (impatto am-bientale dello sviluppo sostenibile at-tenzione al packaging ndash meno utilizzo di plastica piugrave materiali riciclabili e naturali che meno inquinino lrsquoambien-te)

attenzione allrsquoetichetta dei prodotti (aspetto consumerista dello sviluppo sostenibile incentivo al consumatore a informarsi a leggere lrsquoetichetta e a valutare se ci sono informazioni a sufficienza sulla filiera di qualitagrave sulla provenienza del prodotto e sul rispet-to dei lavoratori che lo fanno ndash incen-tivo al consumatore a sollecitare ai propri marchi di fiducia a fornire sem-pre maggiori informazioni ndash anche quelle non dovute per legge)

lotta allo spreco (il senso del messag-gio sarebbe di sollecitare il consuma-tore a capire che comprare piugrave cibo di quello che effettivamente consu-ma e buttarne molta parte non solo

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egrave uno spreco immorale per chi di cibo a sufficienza non ne ha ma egrave un no-tevole spreco di soldi propri alla fine dellrsquoanno)

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NOTE

30 Manifesto della Nuova Economia di NeXt wwwnexteconomiaorg

31 Codice del Consumo wwwmisegovitindexphpitmercato-e-consumatoritutela-del-consu-matorecodice-del-consumo

32 Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale ndash Equo Garantito wwwequogarantitoorg

33 La Commissione europea ha pubblicato il 22 maggio 2012 lrsquoAgenda Europea dei Consumatori sostitutiva della precedente politica dei consumatori 20072013 per creare un clima di fiducia e promuovere la crescita ponendo i consumatori al centro del Mercato unico34 A cura del Gruppo Tecnico RSI Confindustria GBS ndash Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale ndash Piccola Industria 2020

35 httpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

36 httpseur-lexeuropaeuelireg2021382oj

37 httpseceuropaeucommissionpresscornerdetailenip_20_2069

38 Il GDPR dedica ampio spazio ai principi a cui fare riferimento per considerare come possano essere applicati al trattamento dei dati personali Esso infatti allrsquoart 4 definisce dato personale qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile (interessato) che identifichi o renda identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue carat-teristiche le sue abitudini il suo stile di vita le sue relazioni personali il suo stato di salute la sua situazione economica ecc Il Regolamento attribuisce anche ndash allrsquoart9 ndash una specifica protezione per i dati personali ldquoparticolarirdquo che per loro natura sono maggiormente sensibilihttpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

39 wwwmappedelconsumoorgDefaultaspdo=IE

40 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativadelibe-ra201291

41 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativaleg-ge200928

42 ambienteregioneemilia-romagnaititsviluppo-sostenibilesviluppo-sostenibilegreen-pu-blic-procurement

43 wwwlifefoodwastestandupeuit44 wwwcukisavethefoodit45 wwwfedercongressiitindexcfmitMSfood-for-good46 httpswwwcostacrociereitsustainabilitymagazinetomorrow4goodfoodhtml47 wwwbancoalimentareititnewsharvest-kfc-arese-progetto48 wwwbelladentroorg49 httpsfeedfromfoodcom50 httpswwwgioostocom51 httpswwweyeonbuyorg52 territoriequosolidaliitwp-contentuploads2018110000_Interno_BrochureTERRITORI_2019_LRpdf53 wwwfairtradetownsorg54 wwwterritoriequosolidaliit55 wwwfashionrevolutionorgeuropeitaly56 wwwcuraituoisoldiit

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La realizzazione di una societagrave soste-nibile che porti a compimento tutti i 17 Sustainable Development Goals neces-sita di una mobilitazione complessiva che richiede il coinvolgimento di tutta la societagrave e un ingente dispiego di risorse che ha bisogno del contributo costrutti-vo di una finanza responsabile Lrsquourgen-za dettata dalla crisi ambientale accre-sce la richiesta di un forte impegno degli investitori e della societagrave tutta

Secondo le stime della Climate Finance Initiative nel 2019 la finanza climatica (pubblica e privata) ha raggiunto flus-si medi annui tra 608 e i 622 miliardi di dollari a livello globale suggerendo un incremento del 6 - 8 rispetto alla media del periodo 2017-2018 Tuttavia bisogna intensificare ulteriormente gli sforzi lrsquoInternational Panel on Clima-te Change (IPCC) ha stimato che tra il 2016 e il 2050 occorreragrave investire in me-dia 830 miliardi di dollari allrsquoanno in piugrave rispetto agli attuali volumi per iniziative in ambito energetico al fine di diminu-ire del 45 le emissioni nocive entro il 2030 e raggiungere lrsquoobiettivo di zero emissioni nel 2050 ndash entrambe condi-zioni necessarie per limitare lrsquoaumento delle temperature a 15degC

Investire nella decarbonizzazione dellrsquoe-conomia favorisce il rilancio dalla crisi generata dallrsquoattuale pandemia di Co-vid-19 e contribuisce a uno sviluppo socio-economico di lungo periodo la finanza sostenibile puograve ricoprire una funzione cruciale in questo processo attraverso lrsquointegrazione del fattori ESG (dallrsquoinglese Environmental Social and Governance) nelle politiche drsquoinvesti-mento assumendo un ruolo determi-nante nel generare garantire e soste-nere modelli di produzione e consumo responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile

Lrsquoinvestimento sostenibile e responsabi-le mira a creare valore per lrsquoinvestitore ndash e per la societagrave nel suo complesso ndash attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che nella valutazione di imprese e istituzio-ni integra lrsquoanalisi finanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (ESG) Una finanza per la produzione sostenibile per il consumo sostenibile per lrsquoinvestimento sostenibile

Gli investimenti sostenibili e responsa-bili ndash conosciuti a livello internazionale con lrsquoacronimo SRI (Sustainable and Re-sponsible Investment) ndash possono essere declinati secondo varie strategie Ripor-tiamo di seguito le sei utilizzate nel mer-cato italiano

1 ESCLUSIONI Approccio che prevede lrsquoesclusione esplicita di singoli emittenti o settori o Paesi dallrsquouniverso investibile sulla base di determinati principi e va-lori Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornografia il tabacco lrsquoazzardo i test su animali ecc

2 CONVENZIONI INTERNAZIONALI Selezione degli investimenti basata sul rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro

3 BEST IN CLASS Approccio che sele-ziona o pesa gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG privilegiando gli emittenti migliori allrsquointerno di un uni-

3 FINANZA RESPONSABILE

Il GdL Goal 12 ritiene la finanza uno strumento essenziale per lo sviluppo della produ-zione e del consumo sostenibile purcheacute la finanza sia di servizio per investimenti e

bisogni di liquiditagrave La finanza responsabile dunque capovolge lrsquoattuale logica domi-nante che vede sovente i detentori di capitale richiedere agli operatori economici sem-pre crescenti risultati di breve termine anche a scapito delle persone e dellrsquoambiente

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verso una categoria o una classe di at-tivo

4 INVESTIMENTI TEMATICI Approccio che seleziona gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG focalizzandosi su uno o piugrave temi Alcuni esempi i cambia-menti climatici lrsquoefficienza energetica la salute

5 ENGAGEMENT Attivitagrave che si sostan-zia nel dialogo con lrsquoimpresa su que-stioni di sostenibilitagrave e nellrsquoesercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazio-ne al capitale azionario Si tratta di un processo di lungo periodo finalizzato a influenzare positivamente i compor-tamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

6 IMPACT INVESTING Dalla definizio-ne del Global Impact Investing Network (GIIN) investimenti in imprese organiz-zazioni o fondi con lrsquointenzione di realiz-zare un impatto ambientale eo sociale positivo assieme a un ritorno finanzia-rio Puograve essere realizzato sia in Paesi emergenti sia sviluppati Alcuni esempi investimenti in microfinanza social hou-sing energie rinnovabili ecc

32 Normative di riferimento

Lrsquoevoluzione del mercato

Lrsquoattenzione sempre maggiore verso gli investimenti sostenibili e responsabili egrave testimoniata dalla crescente consape-volezza degli attori del mercato sulle implicazioni ambientali e sociali delle proprie scelte di investimento Come dimostrato da diversi studi in media gli investimenti SRI sono capaci di ga-rantire rendimenti in linea o superiori a quelli tradizionali a paritagrave di rischio rappresentando al contempo unrsquoimpor-tante opportunitagrave per ridurre rischi re-golamentari reputazionali e di mercato

Il mercato internazionale

LrsquoUnione europea mantiene il ruolo di avanguardia nella transizione verso

unrsquoeconomia sostenibile

Il percorso tracciato dal Piano drsquoazione per finanziare una crescita sostenibile (2018) ha assunto una rilevanza ancora maggiore in seguito a due importanti svolte politiche La prima egrave il lancio del Green Deal europeo con cui lrsquoUE si egrave im-pegnata ad azzerare le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050 e a forni-re il proprio contributo agli sforzi della comunitagrave internazionale per rispettare lrsquoAccordo di Parigi Il secondo egrave il Next Generation EU introdotto a maggio del 2020 in risposta alla crisi economi-co-sociale generata dalla pandemia di Covid-19 Un piano per avviare la ripresa secondo un modello di crescita piugrave in-clusivo e a ridotto impatto ambientale A questi ha fatto seguito la pubblicazio-ne della nuova Strategia sulla finanza sostenibile pubblicata a luglio 2021

La finanza sostenibile egrave uno strumen-to fondamentale per indirizzare capi-tali verso progetti compatibili con una traiettoria di decarbonizzazione e di promozione della giustizia sociale Per funzionare per crescere e per essere ef-ficace nel proprio apporto allo sviluppo sostenibile il mercato deve vincere alcu-ne sfide Ne possiamo identificare alme-no tre

1) Introdurre definizioni e classificazio-ni condivise su temi e strumenti che ri-guardano la sostenibilitagrave nellrsquoambito dei processi finanziari (una sorta di alfabeto comune su cosa egrave sostenibile e cosa non lo egrave)

2) Incrementare la trasparenza del mer-cato che significa mettere in circolazio-ne piugrave informazioni rigorose e dettaglia-te sulle caratteristiche di sostenibilitagrave delle politiche drsquoinvestimento dei pro-dotti e dei servizi finanziari indispensa-bile per combattere il greenwashing e coltivare la fiducia degli investitori

3) Aumentare qualitagrave quantitagrave e com-parabilitagrave dei dati sui rischi ambientali e sociali e sugli impatti delle attivitagrave eco-nomiche sui fattori di sostenibilitagrave

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Le evoluzioni normative a livello euro-peo

Tassonomia UE delle attivitagrave economi-che eco-compatibili La tassonomia egrave una classificazione comune a livello UE delle attivitagrave economiche che possono essere considerate sostenibili dal pun-to di vista ambientale ed egrave concepita come strumento per guidare le scelte di investitori e imprese in vista della tran-sizione verso una crescita economica priva di impatti negativi sullrsquoambiente e in particolare sul clima Il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha pubblicato la versione finale dellrsquoatto delegato e de-gli allegati con i criteri tecnici di scree-ning per gli obiettivi di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico I criteri coprono le attivitagrave economiche del 40 delle aziende con sede in Euro-pa in settori responsabili dellrsquo80 delle emissioni dirette di gas a effetto serra dellrsquoUE

Sustainable Finance Disclosure Regu-lation (SFDR) Il Regolamento egrave stato introdotto a novembre del 2019 e i pri-mi obblighi sono diventati operativi il 10 marzo 2021 Contiene una definizione di ldquoinvestimento sostenibilerdquo (art 2 17) e impone norme comuni a diverse ca-tegorie di operatori finanziari sulla di-vulgazione di informazioni sui temi di sostenibilitagrave Gli operatori e i consulen-ti finanziari devono comunicare dati su come tengono in considerazione i fat-tori ambientali sociali e di governance (ESG) a due livelli 1) nei processi che se-guono per prendere le decisioni drsquoinve-stimento e 2) in tutti i prodotti finanziari che vendono sui mercati dellrsquoUnione eu-ropea Inoltre il Regolamento richiede informazioni piugrave dettagliate sui prodotti che si definiscono ldquosostenibilirdquo

Corporate Sustainability Reporting Di-rective (CSRD) Il 21 aprile 2021 la Com-missione UE ha presentato una propo-sta per una Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) La CSRD aggiorneragrave la Direttiva sul reporting Non Finanziario (o DNF) che richiede alle im-prese di grandi dimensioni e di interesse pubblico di divulgare informazioni sulle

caratteristiche di sostenibilitagrave delle atti-vitagrave aziendali La nuova Direttiva ha lrsquoo-biettivo di incrementare quantitagrave qua-litagrave e comparabilitagrave delle informazioni di sostenibilitagrave delle imprese a disposi-zione degli operatori finanziari Una del-le principali novitagrave egrave lrsquoampliamento del perimetro di applicazione portando il numero di imprese che devono redigere il reporting di sostenibilitagrave da 11000 a quasi 50000

Nuova strategia sulla finanza sosteni-bile Il 6 luglio 2021 la Commissione UE ha pubblicato una comunicazione con la nuova strategia sulla finanza sostenibi-le Le proposte si inseriscono in sei linee drsquoazione

Proposta di regolamento sullrsquoEU Green Bond Standard Il 6 luglio 2021 la Com-missione UE ha pubblicato una proposta di regolamento per un EU Green Bonds Standard ovvero un quadro condiviso di norme per lrsquoemissione di green bond nei mercati europei Lrsquoadesione allo standard egrave volontaria e aperta anche a emittenti non EU Secondo il testo della proposta lrsquoallocazione dei proventi do-vragrave essere dedicata per il 100 a pro-getti allineati alla tassonomia UE ed es-sere comunicata in maniera trasparente

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incrementare gli investimenti per la transizione

promuovere una maggiore parteci-pazione di risparmiatori retail con-sulenti e PMI nellrsquoambito degli inve-stimenti sostenibili

aumentare la resilienza dei sistemi fi-nanziari ai rischi ESG

incrementare la capacitagrave del sistema finanziario di contribuire alla transi-zione verso la neutralitagrave climatica

contrastare il greenwashing anche rinforzando il ruolo delle autoritagrave di vigilanza

collaborare a livello internazionale soprattutto sui temi del reporting se-condo il principio della doppia ma-terialitagrave e valorizzando lrsquoimportanza della trasparenza

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attraverso report periodici

Un contributo importante egrave dato anche dalla normazione internazionale attra-verso

UNI EN ISO 260002020 ldquoGuida alla re-sponsabilitagrave socialerdquo

UNI ISO 222222008 ldquoPianificazione finanziaria economica e patrimoniale personale (personal financial planning)rdquo - Requisiti per i pianificatori finanzia-rio-economico- patrimoniali personali (personal financial planner)rdquo

UNI 11348-32018 ldquoPianificazione finan-ziaria economica e patrimoniale perso-nalerdquo ndash ldquoGuida allrsquoapplicazione della UNI ISO 222222008rdquo - Parte 3 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave delle orga-nizzazioni e dei professionisti mediante predisposizione di un codice di integritagrave e delle attivitagrave educative connesserdquo

UNI 114022020 ldquoEducazione finanziaria del cittadino - Requisiti del serviziordquo

UNIPdR 362018 ldquoPianificazione perso-nale ed educazione finanziaria - Indica-zioni per la valutazione della conformi-tagrave ai requisiti della UNI ISO 22222 serie UNI 11348 e UNI 11402rdquo

UNIPdR 412018 ldquoOperatori settore cre-dito finanza previdenza e assicurazioni - Linee guida per la gestione dellrsquointe-gritagraverdquo

UNIPdR 212016 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave dei professionisti - Indirizzi applicativirdquo

Il mercato nazionale e le evoluzioni normative

LrsquoAssociazione Bancaria Italiana e lrsquoAs-sociazione Nazionale tra le Imprese di Assicurazione hanno sottoscritto la Di-chiarazione congiunta per la valoriz-zazione degli immobili per migliorare lrsquoefficienza energetica e ridurre gli im-

patti economici del rischio sismico ABI e ANIA si fanno portatrici anche di fina-litagrave di informazione e formazione per fa-vorire e diffondere nel Paese la cultura della prevenzione dellrsquoadattamento e della mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico e dagli eventi si-smici

La Settimana dellrsquoInvestimento Soste-nibile e Responsabile (Settimana SRI) promossa dal Forum per la Finanza So-stenibile dal 2012 promuove e diffonde la pratica dellrsquoSRI Lrsquoedizione 2020 te-nutasi online ha visto la partecipazione di oltre 6500 persone La decima edi-zione si svolgeragrave a novembre 2021

Diverse le iniziative in tema di educazio-ne finanziaria legate specificatamente allo sviluppo sostenibile e agli SDGs In particolare si segnalano i programmi destinati agli studenti di scuole secon-darie realizzati dalla Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF) e dal Forum ANIA-Consuma-tori FEDUF ha sviluppato in collabora-zione con la Scuola di Economia Civile il progetto ldquoEconomia Civile quando i numeri contano e le persone valgo-nordquo mirato alla diffusione dellrsquoapproc-cio dellrsquoeconomia civile per costruire un valido progetto di vita ispirato ai valori di sviluppo sostenibile e globale fissati dallrsquoAgenda 2030

Piugrave mirati ai temi ambientali e catastro-fali alla prevenzione valutazione e iden-tificazione dei rischi i due moduli Focus Ambiente e Focus Catastrofi Naturali realizzati dal Forum ANIA-Consumatori nellrsquoambito dei programmi educativi di Ioampirischi

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33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

Grandi cambiamenti di natura normati-va e regolamentare stanno interessando il mercato della finanza sostenibile sot-to lrsquoimpulso e la guida delle istituzioni e dei policy maker europei che intendo-no affermare lrsquoUnione come leader della finanza sostenibile nel mondo Le pro-poste del GdL Goal 12 si concentrano in particolare sulla sensibilizzazione e sulla promozione alle tematiche della soste-nibilitagrave

Nei confronti dei cittadini egrave necessario potenziare e valorizzare gli strumen-ti dellrsquoeducazione finanziaria affincheacute possano esercitare consapevolmente il proprio ruolo di cittadinanza attiva Egrave necessario che accanto alle iniziative del settore privato anche le istituzioni pubbliche facciano proprio il framework dei Sustainable development goals In particolare la ldquoStrategia nazionale per lrsquoeducazione finanziaria assicurativa e previdenzialerdquo deve arricchirsi dei temi propri dello sviluppo sostenibile per de-clinare quanto giagrave avviato anche in chia-ve SDGs e per realizzare nuove iniziative specifiche realizzando questa integra-zione La formazione finanziaria va poi integrata sia da servizi aggiuntivi atti a rafforzare le competenze sia da forme di accompagnamento per sostenere il fun-zionamento nella pratica di questi stru-menti (business planning o coaching business angel)

Egrave poi utile continuare a sostenere i valo-ri della sostenibilitagrave presso la comunitagrave finanziaria Si inserisce in questo quadro lrsquointenzione di riaffermare i valori espres-si nella Carta dellrsquoInvestimento Sosteni-bile e Responsabile della Finanza Ita-liana promossa da FeBAF e siglata da alcune tra le maggiori associazioni rap-presentative dellrsquoindustria finanziaria Il confronto tra le associazioni e altri sog-getti interessati deve riaffermare i valori ivi espressi ed estenderne ulteriormen-te il perimetro di riferimento Infine per quanto riguarda la finanza pubblica per la produzione e lo sviluppo sostenibile

occorre determinare criteri e condizioni appropriate per

Infine il retail banking continua a essere sostanzialmente assente nelle opportu-nitagrave di investimenti per progetti ambien-talmente o socialmente virtuosi dei cit-tadini (come il cambio della macchina la costruzione di colonnine per i riforni-menti elettrici nei condomini lrsquoiscrizio-ne universitaria o corsi di studi allrsquoestero dei giovani la ristrutturazione abitativa per accessibilitagrave ai disabili le donazioni a fini sociali ecc) cosigrave come per le PMI per finanziamenti dedicati alla loro ri-conversione a progetti di rete a bonifi-che su piccola scala ecc Tali operazioni dovrebbero essere definite a livello lo-cale con autonomia di valutazione della dirigenza bancaria di agenzia

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estendere la portata innovativa e lrsquoattitudine allo sviluppo sosteni-bile degli strumenti finanziari e fi-scali introducendo meccanismi in grado di supportare la riconfigura-zione in senso ecologico e sociale dei modelli produttivi e orientare le preferenze di consumo secon-do gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030

allargare la platea dei destinata-ri includendo imprese e persone svantaggiate nel mercato del la-voro a ldquobancabilitagrave criticardquo non in grado di accedere al credito attraverso i consueti canali com-merciali

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NOTE

57 httpswwwclimatepolicyinitiativeorgpublicationupdated-view-on-the-global-landsca-pe-of-climate-finance-2019

59 Forum per la Finanza Sostenibile 2020 Investimenti sostenibili per il clima httpsbitly2Vh-L0Eb

60 Definizione elaborata tra il 2013 da un Gruppo di Lavoro multi-stakeholder promosso dal Fo-rum per la Finanza Sostenibile e che ha visto il coinvolgimento dei Soci e in generale dei principali attori della finanza sostenibile in Italia Per approfondimento visitare il sito wwwfinanza sostenibi-leit

61 Fonte Investiresponsabilmenteit

62 Clark GL Feiner A Viehs M 2015 From the Stockholder to the Stakeholder How Sustaina-bility Can Drive Financial Outperformance Crifo P Forget V 2013 Think Global Invest Respon-sible Why the Private Equity Industry Goes Green J Bus Ethics 116 21ndash48 Banor Sim School of Management del Politecnico di Milano 2018 La relazione fra rating ESG e performance di mercato uno studio sui titoli dellrsquoIndice STOXX Europe 600

63 UNEP 2015 THE FINANCIAL SYSTEM WE NEED The UNEP Inquiry Report ALIGNING THE FINANCIAL SYSTEM WITH SUSTAINABLE DEVELOPMENT Kauffmann C Teichmann D Teacutebar Less C 2012 Corporate Greenhouse Gas Emission Reporting (OECD Working Papers on Interna-tional Investment No 201201)

64 Francesco Bicciato Valoriit 26 marzo 2021 ldquoFinanza sostenibile lrsquoEuropa egrave davanti a sfide ambizioserdquo

65 wwwaniaitexportsitesdefaultitsala-stampacomunicati-stampa2019CS-Casa-ABI-e-A-NIA-Favorire-accesso-al-credito-e-alle-coperture-assicurative-per-efficienza-energetica-e-sismi-ca-28022019pdf

66 wwwfedufitcontainerscuoleeducare-alleconomia-civile-verso-una-nuova-cittadinanza-eco-nomica Altre iniziative realizzate da FEDUF e altri partner in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 1) I Ragazzi dellrsquoAgenda 2030 progetti per il futuro a Jesi il 21 maggio e a Cata-nia il 23 maggio 2) Agenda 2030 lrsquooccupazione femminile come motore del sistema economico Reggio Emilia 30 maggio

67 wwwioeirischiitindexphpioirischiil-percorso

68 Lrsquoattuale strategia egrave la prima realizzata e si riferisce al triennio 2017-2019 wwwquellochecontagovititchi-siamostrategia-nazionalestrategia-nazionale2indexhtml

69 I principi espressi nella Carta sono 3 investimenti sostenibili e responsabili trasparenza e ottica di medio-lungo periodo wwwfebafitcarte-dellinvestimento-sostenibile-e-responsabile-del-la-finanza-italiana

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Lrsquoevoluzione storica dellrsquoagroecologia

Il termine agroecologia egrave stato coniato per la prima volta agli inizi del 1900 per indicare lrsquouso di metodi ecologici nella ricerca sulle piante agrarie (Wezel et al 2009) Tuttavia nel corso del tempo il concetto di agroecologia ha subito una profonda trasformazione acquisendo un carattere multidimensionale e riferendo-si ad ambiti via via piugrave ampi fino a di-venire un paradigma per lo sviluppo so-stenibile non solo degli agroecosistemi aziendali ma dellrsquointero sistema agroali-mentare Nel 1995 lrsquoagroecologia veniva ancora definita come lrsquoapplicazione dei principi e dei concetti dellrsquoecologia alla progettazione e alla gestione sostenibi-le degli agroecosistemi (Altieri 1995)

Oggi la trasformazione del sistema agroalimentare in chiave agroecologica dovrebbe coinvolgere le tre componen-ti scienza pratica e movimento e arti-colarsi in cinque fasi quali 1) aumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input 2) sostituzione di input e pratiche conven-zionali con alternative agroecologiche 3) riprogettazione dellrsquoagroecosistema sulla base di una nuova serie di processi ecologici 4) ripristino di una connessio-ne piugrave diretta tra produttori e consuma-tori 5) costruzione di un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipa-zione localitagrave equitagrave e giustizia dove solo alle ultime tre fasi egrave riconosciuta una reale capacitagrave trasformativa

Se lrsquoagroecologia quindi egrave stata ini-zialmente studiata e applicata allrsquoagro-

ecosistema aziendale lrsquoattenzione si egrave poi spostata al sistema agroalimentare nel suo complesso di cui si persegue la trasformazione in chiave sostenibi-le obiettivo relativamente piugrave facile da conseguire a livello locale dove lrsquoap-proccio agroecologico acquisisce una dimensione territoriale Ciograve comporta il coinvolgimento di altri attori nei proces-si di sviluppo di tale sistema non solo gli agricoltori (imprenditori e dipendenti tutti portatori di specifiche conoscenze) ma anche gli altri soggetti della filiera le istituzioni i consulenti tecnici i ricer-catori gli stakeholder i consumatori piugrave in generale la societagrave civile mediante la creazione di reti formali e informali e il cambiamento del modello di governan-ce A livello aziendale e in modo ancora piugrave spinto a livello territoriale pertan-to si delinea una caratteristica sostan-ziale dellrsquoagroecologia ossia lrsquoadozione dellrsquoapproccio partecipativo e multi-at-toriale in tema di gestione aziendale o dei singoli processi produttivi progetta-zione degli agroecosistemi sviluppo di filiere biologiche ricerca diffusione del-le innovazioni costruzione di rapporti sempre piugrave stretti tra produttori e con-sumatori accessibilitagrave ad alimenti salu-bri da parte di tutti modelli di sviluppo territoriali (es bio-distretti eco-regioni bio-regioni) costruzione dei processi di sviluppo territoriale cosigrave come delle po-litiche dirette a promuoverli nellrsquoottica dellrsquointegrazione policy food ecc

Di seguito sono riportati gli approfondimenti curati da sottogruppi del GdL Goal 12 nel corso del 2021 Gli approfondimenti realizzati negli anni precedenti (spreco alimenta-re economia circolare ed economia di montagna) sono sul sito del Goal 12 allrsquoindirizzo httpsasvisitgoal12attivita472-4320position-paper-su-produzione-consumo-e-finanza-responsabili

APPROFONDIMENTO 1 AGROECOLOGIA

coordinamento di Fondazione Banco Alimentare Onlus

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1 Politiche agroecologiche e in-terventi fiscali

A cura di Consiglio per la ricerca in Agri-coltura e lrsquoAnalisi dellrsquoEconomia Agraria (CREA) e Club Alpino Italiano (CAI)

Al momento in Italia non esistono specifiche politiche volte a promuove-re lrsquoapproccio agroecologico come ad esempio in Francia con lrsquoattuazione del Progetto Agroecologia del 2012 e del Piano di Rilancio del 2020 volto anche ad accelerare il processo di transizione agroecologica

Tuttavia nellrsquoambito del Green Deal eu-ropeo (CE 2019) e delle connesse stra-tegie From Farm to Fork (CE 2020b) e sulla Biodiversitagrave al 2030 (CE 2020a) si persegue la diffusione dellrsquoagroecologia (inclusa lrsquoagricoltura biologica) congiun-tamente allrsquoagricoltura di precisione al sequestro del carbonio nei suoli agrari e allrsquoagroforestazione Egrave possibile per-tanto verificare come mediante i nuovi strumenti e misure introdotti con la pro-posta di riforma della PAC presentata a giugno 2018 (CE 2018) e quelli giagrave da tempo collaudati con le politiche dei redditi e dei mercati (I Pilastro) e di svi-luppo rurale (II Pilastro) e sulla base sia dellrsquoaccordo raggiunto il 29 giugno dal Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura sia dei documenti strategici pubblicati nel quadro del Green Deal europeo si pos-sa avviare eo potenziare un processo di transizione allrsquoagroecologia nei singoli Stati membri attraverso una coerente e adeguata definizione dei Piani strategici nazionali (Vanni e Viganograve (2020)

Tali strumenti di vecchia e nuova gene-razione possono essere caratterizzati e modulati in accordo con le fasi indi-viduate da Gliessman (2007) tenendo conto che lrsquoattivazione di alcuni di que-sti grazie alla loro flessibilitagrave puograve esse-re funzionale a due o piugrave fasi come nel caso ad esempio dei servizi di consu-lenza aziendale e della cooperazione e che lrsquoobiettivo prioritario perseguito egrave la trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare nel suo complesso

Le prime due fasi riguardano essenzial-mente la pratica dellrsquoagroecologia a li-vello aziendale prevedendo lrsquoaumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input e lrsquoin-troduzione di pratiche agroecologiche Gli strumenti disponibili sono molteplici e afferiscono sia al primo sia al secon-do Pilastro della PAC Vi sono innanzi-tutto gli strumenti connessi alla nuova architettura verde della PAC quali con-dizionalitagrave rafforzata ma specialmente eco-schemi e pagamenti agro-clima-tico-ambientali nel cui ambito si puograve prevedere di attivare un pacchetto di pratiche agroecologiche da adottare congiuntamente e cumulabile agli impe-gni della produzione integrata o dellrsquoa-gricoltura biologica anche superando il sostegno massimo a ettaro previsto da regolamento per la produzione biologi-ca purcheacute giustificato Possono essere inoltre attivati in chiave agroecologica numerosi interventi settoriali di natu-ra ecosostenibile riguardando anche la sostenibilitagrave del packaging del tra-sporto e dello stoccaggio dei prodot-ti nellrsquoambito dei programmi operativi delle organizzazioni di produttori piugrave diversificati rispetto allrsquoattuale fase di programmazione Tuttavia le pratiche agroecologiche non sempre di facile adozione e talvolta sconosciute agli im-prenditori agricoli richiedono interventi finalizzati al trasferimento e alla diffu-sione dellrsquoinnovazione (es attraverso i gruppi operativi PEI ndash Partenariato Eu-ropeo per lrsquoInnovazione) e sicuramente lrsquoattivazione delle misure di formazione informazione scambi aziendali consu-lenza e assistenza tecnica previste in entrambi i Pilastri della PAC La ripro-gettazione degli ordinamenti produttivi aziendali infine cosigrave come lrsquoadozione di nuove tecniche e pratiche possono im-plicare la realizzazione di investimenti aziendali incluso lrsquoacquisto di macchine ad esempio per lavorazioni superficia-li o specifiche del terreno Dal punto di vista sociale la transizione agroecolo-gica puograve essere favorita anche da una maggiorazione del premio insediamen-to giovani - a beneficio di chi adotta ad esempio il pacchetto di pratiche agro-ecologiche - in generale piugrave propensi a introdurre innovazioni in azienda

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La riprogettazione dellrsquoagroecosistema aziendale (terza fase) richiede invece una rigorosa combinazione di colture e infrastrutture ecologiche anche finaliz-zata alla realizzazione di sistemi agro-(-zoo)-forestali che trovano sostegno sempre nellrsquoambito del II Pilastro della PAC Egrave evidente come anche in questo caso la misura sulla cooperazione possa sostenere la riprogettazione congiunta da parte di un gruppo di agricoltori dei propri agroecosistemi aziendali anche tramite accordi agroambientali drsquoarea sempre coadiuvati da tecnici esperti pervenendo a un redesign del paesag-gio agrario verso una sua piugrave spinta di-versificazione

Ancora piugrave articolato egrave lrsquoinsieme di mi-sure e strumenti attivabili nel persegui-re gli obiettivi connessi alle ultime due fasi - ovvero connessione piugrave diretta tra produttori e consumatori e un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipazione localitagrave equitagrave e giusti-zia - anche se egrave evidente come gli stru-menti della PAC non siano piugrave sufficienti quando lrsquoottica si sposta dalla scala lo-cale a quella globale e si vuole assicura-re continuitagrave e integrazione tra i diversi livelli Egrave altrettanto vero perograve che alla trasformazione dei sistemi agroalimen-tari nelle aree rurali partecipano anche se in modo indiretto numerosi interven-ti sostenuti con la PAC tra cui il soste-gno agli investimenti a imprese extra-a-gricole per la creazione e lo sviluppo di attivitagrave nelle zone rurali e agli investi-menti nei servizi di base e per il rinno-vamento dei villaggi fondamentali per il mantenimento della popolazione in tali aree noncheacute delle attivitagrave agricole stes-se e delle filiere locali Parimenti stru-menti come i progetti integrati di filie-ra e territoriali possono concorrere alla trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare soprattutto se guida-ti da organismi come GAL Biodistretti Autoritagrave di bacino gestori di aree natu-rali protette che piugrave in generale posso-no anche dare avvio e coordinare tutto il processo di transizione allrsquoagroecologia a livello locale

Nella definizione dei Piani strategici na-zionali una particolare attenzione do-

vrebbe essere rivolta alla montagna che interessa il 54 del territorio nazionale e circa il 18 della popolazione italia-na e dove lrsquoapproccio agroecologico egrave abbastanza diffuso nelle aziende di pic-cole dimensioni in termini di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) avendo man-tenuto le pratiche da sempre impiegate (Sturla e Dara Guccione 2021) Tuttavia la montagna sembra essere trascurata dallrsquoopinione pubblica e nel dibattito sulle politiche dello sviluppo bencheacute le Terre Alte vissute dallrsquoessere umano rap-presentino un patrimonio culturale uni-co nel suo genere di cui lrsquoagricoltura egrave parte importante Oggi i cambiamenti strutturali dellrsquoeconomia legati alla glo-balizzazione ne disincentivano la pre-senza con conseguenze sullrsquoequilibrio sociale ed economico e anche territoria-le dellrsquoecosistema noncheacute sul paesag-gio storico e culturale

Occorre pertanto salvaguardare il man-tenimento in montagna delle attivitagrave agro-silvo-pastorali adottando metodi moderni ma rispettosi dellrsquoambiente in particolare favorire la permanenza o il ri-torno dei giovani che mostrano creativi-tagrave innovazione e dinamismo con forme di collaborazione tra aziende e creando anche una rete informatica oltre che di cooperazione pratica la digitalizzazio-ne egrave una componente importante in tale settore ma ancora non egrave molto presen-te

Le caratteristiche orografiche e climati-che della montagna rappresentano un limite i costi di produzione sono mag-giori e la quantitagrave dei prodotti minore rispetto allrsquoagricoltura di pianura occor-re allora puntare sui ldquoprodotti di quali-tagraverdquo come previsto dalla Carta europea di pari dicitura Sono produzioni tipiche animali e vegetali diverse da zona a zona e spesso soggette a trasformazio-ne ldquoindustrialerdquo una particolare razza bovina e la filiera del latte e dei prodotti caseari derivati frutticoltura minore e marmellate alveari legati alla fioritura di una particolare specie botanica e mie-le specifico castagne di una particolare varietagrave e suoi prodotti derivati ecc

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I prodotti di qualitagrave DOP e IGP entrano a far parte dellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna la procedura egrave un porsquo lunga e spesso scoraggia gli operatori del setto-re ma arrivare a marchi e certificazioni egrave fondamentale per fare marketing ter-ritoriale

Le situazioni geomorfologiche e clima-tiche incidono anche sulle infrastruttu-re del territorio e sui trasporti e i relativi costi di manutenzione creando difficol-tagrave di collegamento che possono riper-cuotersi sulla commercializzazione dei prodotti inoltre la bassa densitagrave di po-polazione egrave spesso causa di ridotti ser-vizi (scuola sanitagrave mobilitagrave) con rischio di spopolamento ma si egrave notato che lagrave dove le Amministrazioni pubbliche han-no destinato una spesa pro capite mag-giore lrsquoabbondono delle Terre Alte egrave stato minore

Anche una agevolazione fiscale sullrsquoat-tivitagrave agro-silvo-pastorale di montagna (giagrave in atto in qualche regione) egrave auspi-cabile al fine di mantenere vitale tale settore dellrsquoeconomia montana che egrave multifunzionale anche per lrsquoartigianato e lrsquoagriturismo e consente di mantenere la popolazione in montagna garantendo reddito e presidio culturale

2 La produzione agroecologica per la transizione verso unrsquoagri-coltura sostenibile Agroecologia e lrsquoutilizzo di risorse e input pro-duttivi

A cura di Accademia dei Georgofili Con-federazione Italiana della Vite e del Vi-no-Unione Italiana Vini

La visione dellrsquoEuropa per una agricoltu-ra sostenibile evidenziata in particolare allrsquointerno delle Strategie ldquoDal Produt-tore al Consumatorerdquo (1) e ldquoBiodiversitagrave per il 2030rdquo (2) mette le tecniche agri-cole e la gestione dellrsquoagroecosistema al centro della transizione ecologica e sostenibile del settore primario Partico-lare attenzione egrave data allrsquouso di prodotti chimici (agrofarmaci antibiotici conci-mi fertilizzanti diserbanti etc) ai rischi

a essi legati e a un loro uso sostenibile e ridotto alla ricerca e impiego di input a basso impatto ambientale allrsquoutilizzo di tecniche che contrastano il degrado e la perdita di fertilitagrave dei suoli e che fa-voriscono invece la salute dei terreni e dellrsquoagroambiente (13) In questo conte-sto lrsquoagroecologia con il suo approccio multidisciplinare gioca un ruolo fonda-mentale promuove sistemi agricoli di-versificati una gestione dellrsquoagrosiste-ma integrata ma anche un uso efficiente delle risorse (34) In questo nuovo pa-radigma di agricoltura sostenibile un ruolo centrale egrave quindi dato dagli input impiegati nel processo produttivo che a seguito del loro uso prolungato negli anni e talvolta errato hanno inquinato e impoverito suoli e falde acquifere cre-ato danni allrsquoambiente e agli organismi viventi tra cui lrsquoessere umano e gli inset-ti impollinatori (45) Egrave proprio su que-ste questioni che allrsquointerno del Green Deal (6) lrsquoEuropa si pone degli obiettivi ridurre del 50 lrsquouso di fitofarmaci del 20 dei fertilizzanti del 50 degli anti-biotici (7) Negli ultimi anni si rileva una riduzione di sostanze chimiche impie-gate nel contesto produttivo agricolo seppur ancora diffuse e un contempo-raneo aumento nellrsquoutilizzo di prodotti e pratiche piugrave sostenibili Tuttavia la pre-senza di residui di fitofarmaci e prodotti di sintesi per lrsquoagricoltura negli alimenti nei suoli nelle acque e nellrsquoaria egrave anco-ra oggi una realtagrave (89) Sul mercato si stanno diffondendo prodotti di origine naturale (minerale vegetale o micro-biologica) o meno impattanti per lrsquoam-biente per rafforzare le difese di pian-te e animali per contrastare patogeni e favorire la fertilitagrave dei terreni agricoli (10) Molti prodotti inoltre cominciano a provenire dal contesto di economia circolare o sono ottenuti con processi sostenibili pur essendo di sintesi (11) Nel settore agricolo lrsquoingresso purtrop-po frequente di patogeni alieni che si diffondono sul territorio non trovando antagonisti naturali crea danni produt-tivi In questo contesto egrave bene prende-re in considerazione forme di lotta alle avversitagrave differenti dai prodotti di ori-gine naturale a quelli di sintesi al fine di eradicare lrsquoorganismo alieno contro cui il nostro ecosistema non ha difese (12)

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Tra i modelli per unrsquoagricoltura soste-nibile che possono essere ricondotte allrsquoagroecologia si ritrova sicuramente il sistema produttivo del biologico (13) che impiega prodotti naturali per con-trastare i patogeni e migliorare la pro-duzione ma anche ad esempio le tecni-che produttive previste dallrsquoagricoltura integrata (14) e dellrsquoagricoltura di pre-cisione (15) che hanno come obiettivo lrsquoimpiego di input e risorse a disposizio-ne tra cui anche quelle di sintesi Lrsquoa-gricoltura biologica egrave sicuramente un esempio di come sia possibile produrre in modo sostenibile e impiegando pro-dotti di origine naturale specialmente nel settore vitivinicolo comparto nel quale il biologico ha trovato diffusione con buoni risultati (Box I) I prodotti per la cura e protezione delle colture e degli animali impiegati nel biologico sono di origine minerale vegetale o microbio-logica tuttavia egrave da considerare che anche alcuni di questi prodotti posso-no creare fenomeni di tossicitagrave e danni allrsquoecosistema Un esempio egrave il rame im-piegato contro alcune malattie fungine ma che allo stesso tempo egrave un metallo pesante che si accumula nel suolo Per questo lrsquoEuropa ha ridotto le dosi appli-cabili a ettaro (16) per evitare fenomeni di accumulo del metallo Manifestazione di tossicitagrave (sullrsquoessere umano sul pro-dotto finale e sullrsquoecosistema) dovuto allrsquoimpiego dellrsquoagrofarmaco o dellrsquoanti-biotico fenomeni di resistenza da par-te del patogeno di accumulo nel suolo o negli organismi o di effetti residuali sul prodotto sono ancora oggi fattori importanti e che necessitano di essere presi in considerazione insieme allrsquoef-fetto della combinazione di piugrave prodotti che permangono e interagiscono tra di loro dopo la somministrazione (8917) A questo proposito egrave importante con-siderare gli stessi effetti tossici e di in-terazione che si hanno sullrsquooperatore agricolo che impiega e distribuisce tali prodotti

Pertanto al fine di uno sviluppo e diffu-sione di unrsquoagricoltura sostenibile molti sono i fattori da considerare i mezzi e le conoscenze oggi a disposizione per una transizione verso la sostenibilitagrave agrico-la sono molteplici e nessuno deve essere

precluso

VINO BIOLOGICO

Un vino puograve definirsi laquobiologicoraquo e av-valersi del logo ldquoEuro-leafrdquo riconosciuto dallrsquoUnione europea solo previa certifi-cazione da parte di un ente di control-lo che siano state rispettate le diverse tappe del processo di produzione pre-viste dal Regolamento 2018848 del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodotti biologici Questo Regolamento deve es-sere completato da diversi regolamenti delegati e di esecuzione che dovranno essere pubblicati entro la fine del 2021

Il Regolamento relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodot-ti biologici applicabile dal 1deg gennaio 2022 riprende molti punti delle prece-denti disposizioni e stabilisce una serie di principi generali applicabili quindi alla coltivazione della vite e alla vinificazio-ne Egrave obbligatorio quando unrsquoazienda agricola pratica lrsquoagricoltura biologica che vi si dedichi completamente Quan-do intende convertirsi allrsquoagricoltura biologica dopo aver praticato lrsquoagricol-tura convenzionale la sua produzione puograve essere qualificata come biologica solo dopo un periodo transitorio di cin-que anni Egrave vietato lrsquouso di organismi ge-neticamente modificati Possono essere utilizzati solo determinati prodotti fito-sanitari fertilizzanti o prodotti per la pu-lizia La presenza nei prodotti vitivinicoli biologici - e quindi anche nel vino - di residui di sostanze vietate anche se au-torizzate in agricoltura convenzionale conduce in linea di massima alla decer-tificazione quando superano la soglia di 001 mgkg con una deroga per quanto riguarda i residui dei fosfiti nel vino che dovragrave comunque essere sfruttata dai produttori per monitorare la presenza di residui e cercare di ridurli nel corso del tempo (Decreto 7264 del 10 luglio di modifica del DM 309 del 13 gennaio 2011 ldquoContaminazioni accidentali e tec-nicamente inevitabili di prodotti fitosa-nitari in agricoltura biologicardquo) In ogni caso la presenza di residui di sostanze non autorizzate rende necessario lrsquoavvio

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di unrsquoindagine per determinare il motivo di questa presenza

La trasformazione delle materie prime egrave disciplinata da norme restrittive solo i prodotti e le sostanze inclusi in elenchi esaustivi possono essere utilizzati come additivi ingredienti o coadiuvanti di processo Ne consegue che per quanto riguarda il vino non tutte le sostanze o le pratiche enologiche autorizzate nella produzione convenzionale sono autoriz-zate nella produzione biologica e che quando una sostanza egrave autorizzata a volte egrave autorizzata a dosi inferiori egrave il caso dei solfiti Fondamentalmente que-sta serie di disposizioni restrittive garan-tisce al consumatore di avere un prodot-to in cui le sostanze aggiunte sono state ridotte allo stretto necessario da qui la ragione del suo crescente successo

3 Il ruolo del packaging

A cura di PEFC Italia e Italia Nostra On-lus

Il packaging egrave uno degli elementi di un prodotto che stanno subendo grandi trasformazioni e innovazioni in corre-lazione allrsquoevoluzione di un contesto economico globale che egrave ben lontano dalla realizzazione di una sostenibilitagrave Lrsquoimportanza del packaging egrave eviden-te deve contenere proteggere e pre-sentare il prodotto Egrave il primo elemen-to con cui si interfaccia il consumatore ed egrave attraverso questo che chi produce informa il consumatore sulle qualitagrave del prodotto ma anche sulle scelte e la fi-losofia del produttore Una filosofia che matura in un contesto dove solo il 25 del PIL nazionale e il 28 di quello euro-peo (2008) egrave identificabile come verde Egrave per questo che chi vuole produrre in maniera sostenibile dovrebbe vendere un prodotto realizzato in maniera non dissipativa e distruttrice delle risorse na-turali nel rispetto del ruolo dei lavorato-ri portatori di esperienze e non merce e con tutte le componenti che lo rendono ecologicamente in equilibrio con lrsquoam-biente Quindi chi si pone come obbiet-tivo una produzione agricola sostenibile

non puograve non tenere in considerazione come questa produzione poi raggiun-geragrave il mercato

Lrsquoagroecologia dovrebbe prendere in considerazione non solo le fasi produtti-ve ma anche come il prodotto viene im-messo sul mercato dentro quale packa-ging se questo egrave necessario come egrave realizzato e come potragrave poi essere smal-tito Questo percheacute le buone pratiche vanno applicate a tutto il processo pro-duttivo ma vanno anche comunicate e il packaging scelto comunica al consuma-tore le proprie scelte a tutti i livelli

Nellrsquoobiettivo quindi di realizzare so-stenibilitagrave economico-produttiva e so-cio-ambientale il packaging ha un ruolo importante nella fase della sua produ-zione ma forse ancora di piugrave al momen-to della fine della sua funzione quando cioegrave abbandona il prodotto che ha ldquopro-tettordquo e si trasforma in rifiuto Cosigrave nel 2018 ultimo dato disponibile i rifiuti da imballaggi rappresentavano il 30 dei rifiuti urbani e lrsquo8 dei rifiuti prodotti nellrsquoanno in Italia La tendenza egrave in au-mento per il cambiamento delle abitu-dini dei consumatori nelle scelte di ac-quisto Le quali come egrave evidenziato in altri GdL dellrsquoASviS dipendono da diver-si fattori economici legati alle variazioni dei redditi reali allrsquoaumento delle disu-guaglianze e da ultimo agli effetti della pandemia Fenomeni a cui corrisponde una domanda diversificata rispetto alla qualitagrave ecologica che ha diversi effetti sulla sostenibilitagrave ambientale (rifiuti) so-cio-sanitaria (coadiuvante dellrsquoobesitagrave o meno) ed economico gestionale (costi espliciti e impliciti a carico del consuma-tore per differenziare) e che dipende dai riadeguamenti che gli apparati produtti-vi e distributivi praticano in risposta agli andamenti del reddito reale pro-capite e della quota destinata alla spesa per i beni di primaria necessitagrave (legge di En-gel) Ciograve in un contesto di saturazione alimentare per la quale non si muore di fame ma per unrsquoalimentazione genera-trice sempre di piugrave di malattie serie a partire dallrsquoobesitagrave

Quindi prima della realizzazione dellrsquoim-

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ballaggio si deve innanzitutto stabilire se sia effettivamente indispensabile Ov-vero se la confezione svolge il ruolo di protezione del prodotto da contaminan-ti o durante il trasporto oppure egrave super-fluo percheacute il prodotto non necessita di tale protezione Un esempio egrave la scatoli-na di cartoncino che racchiude i tubetti di salse o paste alimentari egrave ridondante in molti casi

Fondamentale egrave la scelta dei materiali che costituiscono il packaging Per po-ter essere veramente sostenibile devono essere preferiti materiali da fonti rinno-vabili facilmente riciclabili nella raccolta differenziata (ad esempio realizzare il packaging solo con mono-materiali rici-clabili) o riutilizzabili Quindi se si decide di fare un packaging in carta o cartone si deve scegliere materia prima certifi-cata per la provenienza da foreste ge-stite in maniera sostenibile e responsa-bile altrimenti la carta non egrave veramente rinnovabile ma anzi potenzialmente dannosa per le foreste Questo percheacute non si hanno garanzie sul metodo di ap-provvigionamento della materia prima ovvero non si hanno garanzie sulla per-manenza della foresta che passa attra-verso un piano di tagli che garantisce la sopravvivenza e funzionalitagrave della fore-sta stessa Sarebbe uno sbaglio migrare tutto il mondo dellrsquoimballaggio su pro-dotti forestali percheacute sottoporrebbe le foreste a una pressione non sostenibile Se si decide di ridurre lrsquouso di plastica sostituendola con materiale provenien-te da foreste lrsquoimballaggio deve essere certificato altrimenti si rischia di aumen-tare il consumo e lo sfruttamento ecces-sivo delle foreste In molti casi la plastica non puograve essere sostituita allora si deve scegliere plastica facilmente riciclabile e usare la plastica riciclata Quindi in fase di progettazione egrave fondamentale cono-scere e prevedere come il packaging saragrave smaltito riciclato o riusato proprio per ridurre il consumo di materie prime e ridurre lrsquoimpatto sullrsquoambiente

Riciclare egrave quindi di estrema importan-za infatti secondo il CONAI il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo egrave di 402 milioni di euro e lrsquoindotto economico generato dalla filie-

ra egrave invece di 592 milioni di euro Per far capire quanto riciclare riduca la pressio-ne sul nostro pianeta CONAI ha calco-lato che nel 2019 sono state risparmiate circa 4 milioni e 469mila tonnellate di materie prime

Nel dettaglio 270mila tonnellate di ac-ciaio oltre 19mila tonnellate di alluminio che corrispondono a 18 miliardi di lat-tine Un milione e 80mila tonnellate di carta ossia piugrave di 433 milioni di risme di fogli A4 907mila tonnellate di legno lrsquoe-quivalente di 41 milioni di pallet 433mila tonnellate di plastica pari a 9 miliardi di flaconi in PET per detersivi da un litro E un milione e 760mila tonnellate di vetro il corrispettivo di quasi 5 miliardi di bot-tiglie di vino da 075 litri

Un dato significativo egrave anche quello re-lativo alle discariche che rappresentano sempre un elemento di grande discus-sione e preoccupazione per il cittadino e consumatore Il CONAI stima che tra il 1998 e il 2019 il sistema CONAI ha ga-rantito lrsquoavvio a riciclo di quasi 32 milioni di tonnellate di imballaggi significa che in 22 anni egrave stato evitato il riempimento di 160 nuove discariche di medie dimen-sioni (calcolo effettuato considerando per ciascuna frazione merceologica un dato di densitagrave apparente da fonte ERI-CA con uno specifico grado di compat-tazione)

Altro elemento importante che deve essere preso in considerazione in fase di progettazione del packaging egrave la ri-duzione e la lotta allo spreco La pro-gettazione di un packaging sostenibile dovrebbe ridurre al minimo dimensioni e uso di materie prime e al contempo avere una protezione efficace per evita-re perdite di prodotto e quindi sprechi di prodotto contenuto

Egrave quindi evidente che il packaging soste-nibile nasce principalmente dalle scelte in fase di progettazione e visto il ruolo crescente che gli imballaggi svolgono sia nel mondo dei rifiuti che in quello del consumatore la progettazione e le scel-te delle materie prime risultano vitali per offrire prodotti che abbiano un impatto

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sempre meno rilevante sul nostro pia-neta Lrsquoattenzione deve riguardare sia il contenuto che il contenitore

4 Le opportunitagrave del digitale al settore agricolo

LrsquoAgricoltura 40 ossia lrsquoimpiego di tec-nologie e del digitale allrsquointerno del set-tore agricolo egrave oggi un fatto reale e un elemento basilare per la transizione ver-so una produzione sostenibile in quanto consente di ottimizzare lrsquouso di risorse gestire lrsquoazienda in modo razionale e connetterla con il territorio tuttavia in Italia egrave ancora poco diffusa specialmen-te in alcuni settori (1618) Oggi sul mer-cato si trovano servizi e prodotti innova-tivi e digitali destinati al settore agricolo di varie tipologie dallrsquouso di collari per il monitoraggio del benessere anima-le a piattaforme gestionali aziendali a prodotti per una agricoltura di precisio-ne basata su dati satellitari a sistemi di monitoraggio della filiera piattaforme gestionali ecc (18) Le imprese che re-alizzano tali soluzioni sono in continua crescita come in costante crescita sono i prodotti e servizi che offrono Tuttavia se da una parte le opportunitagrave in tema di soluzioni per lrsquoAgricoltura 40 sono mol-to diversificate e rilasciate sul mercato sempre in maggior quantitagrave dallrsquoaltra lrsquoapplicazione in campo non cresce di pari passo (18) Le motivazioni sono mol-teplici le imprese che realizzano solu-zioni innovative talvolta non conoscono le reali esigenze del settore lrsquoimpiego di determinate soluzioni richiede compe-tenze e formazione che mancano allrsquou-tilizzatore finale manca lrsquointeroperabili-tagrave tra le piattaforme mancano tecnici e professionisti che assistono lrsquoagricoltore sul territorio nellrsquoutilizzo dellrsquoinnovazio-ne e che li accompagnino nella transi-zione verso il digitale (1819) Tali figure devo inoltre non solo essere formate in tema di innovazione ma devono an-che essere capaci di far comprendere le opportunitagrave offerte dal settore soprat-tutto alle piccole aziende Tra gli attori coinvolti nel passaggio verso un settore primario digitale sono da annoverare le istituzioni e gli enti territoriali che hanno un ruolo determinate nel diffondere sul territorio lrsquoinnovazione anche attraverso

la realizzazione di infrastrutture prime fra tutte internet e la banda larga veloce che nelle aree rurali manca o non egrave ben funzionante (20) Questo egrave un servizio essenziale per connettere le aziende tra di loro per fare filiera e per far conosce-re i propri prodotti Infine un elemen-to da considerare nellrsquoapplicazione su larga scala della tecnologia offerta dal digitale egrave lrsquoetagrave degli agricoltori spesso anziani lrsquoaccesso ai finanziamenti per le aziende che vogliono innovarsi (18) o ancora la dimensione della superficie aziendale poicheacute spesso le soluzioni del digitale in agricoltura sono ideate per sistemi agricoli estensivi poco presenti in Italia

In considerazione di quanto descritto lrsquoapplicazione della digitalizzazione in un approccio agroecologico del sistema produttivo primario egrave sicuramente au-spicabile e di supporto alle pratiche che esso promuove Infatti grazie allrsquoimpie-go di prodotti e servizi innovativi legati al digitale e alla tecnologia egrave possibile ad esempio avviare un uso efficiente e quindi ridotto degli input un elemento importante per lrsquoagroecologia grazie ad esempio allrsquoagricoltura di precisio-ne (15) avere maggiore conoscenza del proprio processo produttivo e di trasfor-mazione dare maggior valore al prodot-to locale favorire le filiere la tracciabili-tagrave e la qualitagrave dellrsquoagroalimentari grazie allrsquoapplicazione del blockchain (21) ri-pristinando un collegamento tra gli at-tori della produzione e tra lrsquoagricoltore e il consumatore permettere un moni-toraggio aziendale e territoriale grazie allrsquouso di satelliti o droni e conoscere ad esempio le problematiche del territorio

La transizione verso una agricoltura so-stenibile di basso impatto ambientale che favorisce elementi come la conser-vazione e il ripristino dellrsquoecosistema e del suolo deve al contempo garantire necessariamente cibo sano e di quali-tagrave sufficiente per tutta la popolazione mondiale Per far ciograve e senza andare a ricercare ulteriore terreno coltivabile egrave necessario favorire la produzione delle aree a oggi coltivate e in questo senso le opportunitagrave offerte dallrsquoinnovazione e dal digitale permettono una ottimizza-

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zione della produzione in termini quali-tativi e quantitativi per unitagrave di superfi-cie riducendo lrsquoimpatto che i comparti agricoli hanno sullrsquoambiente e sul terri-torio

Riferimenti bibliografici

1 Una strategia ldquoDal produttore al con-sumatorerdquo per un sistema alimentare equo sano e rispettoso dellrsquoambien-te Comunicazione della commissione al parlamento europeo al consiglio al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni Bruxelles 20052020 COM (2020)381 final

2 Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 Comunicazione della Commis-sione al Parlamento europeo al Consi-glio al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 20052020 COM (2020) 380 final

3 Agroecologia e PAC ndash ldquoUnrsquoanalisi degli strumenti della programmazione post 2022 Documento realizzato nellrsquoambito del Programma Rete Rurale Nazionalerdquo 2014-20Barberi P 2019

4 (PDF) ldquoAgroecologia un nuovo pa-radigma per la sostenibilitagrave dei siste-mi agroalimentari e la salute dellrsquou-manitagrave e dellrsquoambienterdquo Il Cesalpino 482019-Agroecologia

5 EU Pollinators - Environment

6 Il Green Deal europeo Comunicazione della Commissione al Parlamento euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 11122019 COM(2019) 640 final

7 Eco-schemi dalla Commissione alcuni suggerimenti sulle possibili pratiche be-nefiche da sostenere

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to_334_2020pdf

Dossier di Legambiente ldquoStop Pesti-cidi 2020rdquo httpswwwlegambien-teitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

9 ldquoElenco prodotti fitosanitari impiega-bili in agricoltura biologica per la difesa delle colturerdquo FederBio 2018

10 Economia circolare nuovo regola-mento per favorire lrsquouso di concimi or-ganici e ricavati dai rifiuti

11 Organismi alieni e nuovo PAN com-plessi equilibrismi - AgroNotizie - Difesa e diserbo

12 Regolamento (UE) 2018848 del Par-lamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzio-ne biologica e allrsquoetichettatura dei pro-dotti biologici httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R0848

13 Linee guida nazionali di produzione integrata 2018

14 Agricoltura di precisione

15 Regolamento di Esecuzione (UE) 2018 1981 della Commissione - del 13 dicembre 2018 - che rinnova lrsquoappro-vazione delle sostanze attive composti di rame come sostanze candidate alla sostituzione httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R1981ampfrom=EN

16 httpswwwpan-ukorgthe-cocktail effect~text=The20cocktail20ef-fect20is20a20significant20pro-blem20in20the20UKfound20in20fruit20and20vegetables

17 Salgono al 4 i campi gestiti con lrsquoA-gricoltura 40

18 Agricoltura 40 traguardi raggiunti e httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdfhttpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

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sfide future - AgroNotizie - Agrimecca-nica

19 La banda ultra larga nelle aree rurali il divario digitale egrave ancora da superare

bull Agroecology Europe (2016) Our un-derstanding of agroecology httpswwwagroecology-europeorgour-ap-proachour-understanding-of-agroeco-logy

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NOTE

70 Definizione di agroecologia secondo Agroecology Europe (2016) ldquocongiuntamente come una scienza una pratica e un movimento Comprende lrsquointero sistema alimentare dal suolo allrsquoorganiz-zazione delle societagrave umane Egrave carica di valori e si basa su principi fondamentali In quanto scien-za dagrave prioritagrave alla ricerca-azione agli approcci partecipativi e olistici ealla transdisciplinarietagrave che comprende diversi sistemi di conoscenza Come pratica si basa sullrsquou-so sostenibile delle risorse rinnovabili locali sulle prioritagrave un saggio utilizzo della biodiversitagrave per fornire servizi ecosistemici e resilienza e soluzioni che forniscono molteplici benefici (ambientali economici e sociali) dal locale al globale Come movimento difende i piccoli produttori e lrsquoagri-coltura familiare gli agricoltori e le comunitagrave rurali la sovranitagrave del cibo le filiere corte e locali la diversitagrave delle sementi e delle razze autoctone il cibo sano e di qualitagrave Lrsquoagroecologia riconosce che il tutto egrave piugrave della somma delle parti e quindi favorisce le interazioni tra gli attori nellrsquoambito di scienza pratica e movimento facilitando la condivisione della conoscenza e lrsquoazionerdquo

71 Lrsquoagricoltura di precisione si puograve inquadrare nellrsquoambito della prima fase di Gliessman relativa allrsquoefficientamento dei fattori produttivi Egrave importante che le tecnologie e gli strumenti (macchine attrezzature) sottesi a questo carattere dellrsquoagricoltura che puograve essere affiancato allrsquoagro-ecolo-gia siano modulati anche in funzione delle aziende di ridotte dimensioni in termini di superficie e che le stesse siano in grado di sostenerne i costi

72 Nella seduta del 28-29 giugno scorso il Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura dei Paesi membri ha accettato lrsquoaccordo provvisorio raggiunto in seno al Trilogo del 26 giugno Le principali decisio-ni prese riguardano la fissazione al 25 della quota dei pagamenti diretti da destinare al finan-ziamento degli eco-schemi la destinazione di almeno il 35 delle risorse finanziarie previste per il secondo pilastro ad azioni per lrsquoambiente e il clima le aree di interesse ecologico previste nella misura del 4 e solo con riguardo ai seminativi lrsquointroduzione della condizionalitagrave sociale

73 I Piani strategici nazionali dovranno essere presentati alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2021

74 Si riporta una sintesi del rapporto Agro-ecologia e PAC Unrsquoanalisi degli strumenti della pro-grammazione post 2022 elaborato nellrsquoambito delle attivitagrave della Rete Rurale Nazionale 2014-2020

75 Lrsquoillustrazione delle misure e degli strumenti della PAC che favoriscono la transizione agro-eco-logica egrave tratta da Vanni e Viganograve (2021)

76 Alcuni esempi di pratiche agro-ecologiche sono fertilizzazione organica allelopatia e diversitagrave delle colture pascolo estensivo su prati temporanei o permanenti lavorazioni del terreno minime o nulle infrastrutture ecologiche tutela fauna e microfauna del suolo inerbimenti colture intercalari agro-forestazione foraggere permanenti rotazioni complesse

77 Dati dal ldquoPiano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio ndash 2021rdquo pubblicato da CONAI

78 cfr Sergio Vellante Riadeguamenti produttivi e distributivi dei beni di primaria necessitagrave alle funzioni Engeliane di spesa Dispensa della video-lezione ndeg 5 del corso in Economia Applicata alla Gestione Ambientale tenuto co Universitagrave Mercatorum

79 Dati tratti dal ldquoReport CONAI 2020rdquo

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1 Il contesto

La pandemia ha dimostrato come la sostenibilitagrave nella catena di approvvi-gionamento sia una sfida chiave per le economie e le societagrave del futuro Sem-pre piugrave saragrave importante approcciare il tema avendo uno sguardo sulla creazio-ne di impatti positivi e al cambiamento che necessariamente dovragrave essere mes-so in atto la sostenibilitagrave della catena di approvvigionamento riguarda lrsquoambien-te e il clima noncheacute il rispetto per diritti umani il lavoro dignitoso e la promozio-ne dei mezzi di sussistenza delle perso-ne e delle comunitagrave

In questo contesto come annunciato dal Green Deal europeo e dal Recovery Plan egrave importante che la sostenibilitagrave sia ulteriormente integrata allrsquointerno della governance aziendale Una gover-nance sostenibile incoraggia le impre-se ad abbracciare una visione di lungo termine e a considerare lrsquoimpatto am-bientale sociale umano ed economico nelle loro decisioni aziendali

Il Green Deal europeo stabilisce che la sostenibilitagrave dovrebbe essere integrata in modo piugrave sistematico nella gover-nance societaria molte imprese si con-centrano ancora troppo sui risultati fi-nanziari a breve termine a scapito dello sviluppo a lungo termine e degli aspetti connessi alla sostenibilitagrave Per dare se-guito a quanto enunciato nel Green Deal europeo la Commissione ha annunciato per il 2021 unrsquoiniziativa per una gover-nance societaria sostenibile che egrave stata inserita tra gli obiettivi del Piano drsquoazio-ne dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare della strategia sulla biodiver-sitagrave e della strategia ldquoDal produttore al consumatorerdquo

Anche la recente comunicazione ldquoIl momento dellrsquoEuropa riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazionerdquo - Piano di ripresa adotta-to nel maggio 2020 - conferma lrsquointen-zione della Commissione di presentare unrsquoiniziativa di questo tipo per garantire che gli interessi ambientali e sociali sia-no pienamente integrati nelle strategie aziendali

Nonostante la forte attenzione a livello europeo sono ancora poche le imprese di grandi dimensioni che applicano una due diligence che tenga conto di tutti gli impatti ambientali e in materia di di-ritti umani in grado di affrontare gli im-patti negativi per la sostenibilitagrave causati dalle attivitagrave dellrsquoimpresa e della sua ca-tena del valore

Ma che cosrsquoegrave la due diligence e come le imprese possono approcciarla in ma-niera strategica per una maggiore inte-grazione della sostenibilitagrave lungo tutta la catena del valore

Per due diligence si intende lrsquoobbli-go giuridico per le imprese di istitu-ire e attuare processi adeguati al fine di prevenire mitigare e tenere conto dei diritti umani (compresi i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro) dellrsquoimpatto in termini sanitario e am-bientale per quanto riguarda le attivi-tagrave sia dellrsquoimpresa stessa che della sua catena di approvvigionamento Inoltre la due diligence egrave intrinsecamente ba-sata sul rischio proporzionata e speci-fica rispetto al contesto In questo sen-so la portata delle azioni di esecuzione dovrebbe dipendere dai rischi di effetti negativi che la societagrave sta possibilmente causando a cui sta contribuendo o che dovrebbe prevedere

APPROFONDIMENTO 2 La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore inte-

grazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

A cura di Impronta Etica

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La ldquocatena di approvvigionamentordquo egrave definita in senso lato come lrsquoinsieme del-le ldquorelazioni commercialirdquo di unrsquoimpre-sa e comprende le controllate i fornitori e i subappaltatori

Lrsquoadozione di pratiche sostenibili lungo la catena di fornitura impatta su diversi processi primari della catena del valo-re comportando un cambiamento nel modo di operare allrsquointerno delle azien-de sul lato acquisti (si pensi allrsquoaudit dei fornitori o alla selezione delle materie prime) e sul lato logistico (efficienta-mento energetico nei magazzini ridu-zione degli impatti dei mezzi su strada) fino ovviamente alla catena del valore nel suo complesso dove la corresponsa-bilitagrave degli attori allrsquoimpatto ambientale e sociale egrave sempre maggiore

2 La due diligence come suppor-to allrsquointegrazione della sostenibi-litagrave nei modelli di business

Il contesto in cui si trovano a operare le imprese ha subito negli ultimi anni cambiamenti profondi che caratteriz-zeranno di certo anche il prossimo futu-ro Egrave possibile identificare alcuni aspetti che piugrave di altri hanno influenzato e in-fluenzeranno le imprese il loro stare sul mercato e il loro approccio alla catena di fornitura come ad esempio la globaliz-zazione - che ha determinato modifiche nei modelli produttivi - e la maggiore attenzione del consumatore e della fi-nanza rispetto a prodotti e processi di produzione sostenibili

La responsabilitagrave sociale e la sostenibi-litagrave negli anni hanno assunto pertanto allrsquointerno delle imprese sempre mag-giore valore quale leva strategica per la competitivitagrave lrsquoapproccio filantro-pico ha ceduto il passo a un approccio strutturato in cui la sostenibilitagrave si inte-gra nella strategia aziendale e permea trasversalmente tutti i processi azien-dali compresi quelli relativi alla catena di fornitura Ciograve ha portato le imprese a ripensare la centralitagrave e lrsquoimportanza di sviluppare approcci e strumenti capaci

di dare valore strategico alle leve della sostenibilitagrave utilizzabili nelle relazioni e nelle attivitagrave che si realizzano allrsquointerno della catena di fornitura dellrsquoimpresa

Egrave possibile identificare molteplici fat-tori che possono spingere le imprese a dotarsi di un modello organizzativo e gestionale della catena di fornitura che tenga in considerazione le relative impli-cazioni sociali e ambientali e sia funzio-nale alla loro mitigazione

a) dal punto di vista economico lrsquoimpre-sa puograve essere spinta verso una maggio-re sostenibilitagrave dalla volontagrave di efficien-tare la sua catena di fornitura sempre piugrave lunga e disaggregata o dalle pres-sioni degli stakeholder (gli investitori in primis) per una piugrave accurata valutazione dei rischi ambientali e sociali lungo tut-to il ciclo di produzione

b) a livello ambientale un peso impor-tante egrave assunto dallrsquoinasprimento delle normative e dalla consapevolezza della limitatezza di risorse ma anche ndash a livel-lo piugrave commerciale ndash dalle opportunitagrave per lrsquoimpresa di rivolgersi a un merca-to attento alla sostenibilitagrave ambientale che pone attenzione anche alla catena di fornitura

c) sul fronte sociale a spingere le impre-se sicuramente crsquoegrave la volontagrave di mitigare i possibili effetti negativi su reputazione e vendite di scandali che coinvolgono i lavoratori lungo la catena di fornitura noncheacute lrsquoopportunitagrave di costruire rap-porti piugrave trasparenti e stabili nel tempo

Gli investimenti nella catena di fornitu-ra sono perlopiugrave orientati a sperimenta-re e sviluppare processi di innovazione o ad aumentare processi di controllo (a garanzia e tutela della sicurezza del-le relazioni e delle procedure) Questi investimenti rendono lrsquoimpresa meno soggetta a rischi e possono quindi pro-durre impatti positivi sulla capacitagrave dellrsquoimpresa stessa di creare valore per seacute e per il territorio in cui opera

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Riferimenti bibliografici

bull For a Coherent and Integrated EU Approach to Due Diligence httpsstatic1squarespacecomstatic5df776f6866c14507f2df68at 6 0 3 4 9 9 1 c d 7 2 b 5 a 4 6 4 0 b 4 6 b1 d 1 6 1 4 0 5 9 8 0 8 3 5 5 C S R + E u r o p e _Reflection+Paper+Due+Diligencepdfmc_cid=90f8190a1fampmc_eid=57734f5752

bull Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

bull Integrata connessa e sicura La gestione sostenibile della catena di fornitura tra rischi e opportunitagrave Impronta Etica httpswwwimprontaeticaorgsave-the-date-25-settembre-expo-milano-integrata-connessa-e-sicura-la-gestione-sostenibile-della-catena-di-fornitura-tra-rischi-e-opportunita

3 Percheacute egrave necessaria una due di-ligence sui diritti umani e ambien-tali

A cura di Equogarantito e Fairtrade Italia

Secondo le stime dellrsquoOrganizzazione In-ternazionale del Lavoro (ILO) nel mondo 152 milioni di bambini sono impegnati in pratiche di lavoro minorile o riconduci-bili allo sfruttamento del lavoro infantile 72 milioni in Africa 62 milioni in Asia il resto in America Latina Il 70 di questi minori lavora in agricoltura La proble-matica copre un ampio spettro di casi-stiche che vanno dalla collaborazione al lavoro agricolo familiare che comun-que impedisce la frequentazione della scuola e i momenti dedicati al gioco che fanno parte del normale sviluppo allrsquoim-piego nei campi in lavori pericolosi che implicano lrsquoutilizzo di sostanze dannose per la salute o lrsquouso di attrezzature che li mettono in situazioni di pericolo a vere e proprie forme di riduzione in schiavi-tugrave e di deportazione dove i minori sono letteralmente venduti o rapiti dalle fa-miglie e tenuti in ostaggio Lrsquointensivo sfruttamento dei bambini egrave principal-mente causato dallrsquoimpoverimento della catena del valore dove le stesse fami-

glie pur coltivando materie prime mol-to richieste dal mercato non riescono a guadagnare abbastanza per provvedere alle loro necessitagrave e di conseguenza a garantire istruzione e diritto ad una cre-scita armoniosa ai propri figli

Una catena di disvalore che si ripercuo-te anche sugli altri anelli deboli come le donne che in molti Paesi in via di svi-luppo non possono accedere a unrsquoistru-zione adeguata non hanno diritto alla proprietagrave della terra e quindi a godere dei frutti del loro lavoro

Sono questi solo alcuni dei fenomeni che si verificano allrsquointerno delle catene di fornitura globali in cui a pagare sono i piugrave deboli

Stiamo parlando di alcune delle ma-terie prime e dei prodotti trasformati piugrave commercializzati al mondo come il cacao che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom causato dalle richieste delle aziende di produzione portando Paesi come Ghana e Costa DrsquoAvorio a sostenere il 60 della produ-zione mondiale senza perograve riceverne in cambio sostanziali benefici economici Basti pensare al tentativo dei governi dei due Paesi di stabilire un prezzo piugrave alto di acquisto nel 2020 salvo poi do-ver fare marcia indietro di fronte al rifiu-to delle aziende di acquistare a condi-zioni piugrave giuste per i produttori agricoli

4 Il ruolo delle aziende

Rispetto a queste problematiche egrave im-plicito che il ruolo delle aziende diven-ta cruciale la disponibilitagrave a pagare un prezzo piugrave alto per la materia prima ac-quistata e a impegnarsi in un percorso di rispetto dei diritti umani e ambientali nella catena di fornitura sono passaggi fondamentali per garantire la sopravvi-venza dei produttori agricoli dei lavora-tori e delle loro famiglie E per prevenire le violazioni Ma una legge obbligatoria verso cui si sta andando rischia di di-ventare solo una lista di regole da spun-tare se non coinvolge i diretti interessati

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Per trovare un punto di riferimento ri-spetto allrsquoapproccio da tenere quando si pensa alle leggi attuative di una due diligence sui diritti umani e ambientali dobbiamo andare ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani che si appellano invece in modo trasfor-mativo alle aziende affincheacute costruisca-no la loro comprensione sui problemi dei diritti umani nelle loro attivitagrave e collabo-rino con chi detiene i diritti i sindacati e altri stakeholder per affrontare quei problemi Le Linee guida dellrsquoOrganizza-zione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) sulla due diligence inoltre enfatizzano il fatto che questi attori sono da consultare e coinvolgere in ogni passaggio del processo di due diligence Un regolamento vincolante manterragrave questo nucleo trasformativo La ricerca di chiarezza dal punto di vista legale ridurragrave la due diligence a una lista di passaggi che tutte le aziende non do-vranno fare altro che spuntare

Il rischio ulteriore egrave rappresentato dai costi chi pagheragrave per il rispetto dei di-ritti umani e ambientali nelle filiere Gli stessi agricoltori che non hanno nem-meno le risorse per vivere e per pianifi-care le loro attivitagrave produttive

Lrsquoapporto delle organizzazioni della so-cietagrave civile impegnate in progetti di co-operazione e Commercio Equo e Solida-le rivolti proprio ai portatori dei diritti in diversi Paesi del mondo

Gli strumenti giagrave attivi come le certifi-cazioni volontarie e le certificazioni di qualitagrave impegnate nel monitoraggio dei diritti umani nelle filiere

Lrsquoinclusione del mondo delle aziende stesse in modo che lrsquoapplicazione del-

la due diligence non si traduca soltanto in una lista di regole da rispettare e so-prattutto i costi dellrsquoadeguamento non ricadano sul primo anello della catena gli stessi produttori Il coinvolgimento delle aziende deve per forza passare at-traverso un processo di analisi dei costi con lrsquoobiettivo di creare dei parametri di riferimento per la determinazione del prezzo da riconoscere ai beni su cui si fonda il loro business

Riferimenti bibliografici

bull httpswwwiloorgromeapprofondimen-tiWCMS_578887lang--itindexhtm~tex-t=Secondo20le20ultime20stime20delle20il20loro20sviluppo20morale

bull httpswwwagiitesteronews2021-02-24100-mila-tonnellate-ca-cao-costa-avorio-invendute-11518303

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bull httpswwwfocsivitleuropa-verso-u-na-due-diligence-obbligatoria-per-le-impre-se-su-diritti-umani-e-ambiente

5 Una legge attuativa in Italia

Egrave indispensabile che lrsquoattuazione in Italia di una due diligence sui diritti umani e ambien-tali tenga conto di questo differente approc-cio valorizzando

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6 Land grabbing e disuguaglian-ze nelle relazioni tra diritti umani e difesa della natura

A cura di Italia Nostra

Scenario

Il land grabbing egrave un fenomeno globaliz-zato drsquoappropriazione di terre fertili de-stinate allrsquoagricoltura di sussistenza nei PVS da parte di poteri economici e fi-nanziari (multinazionali banche drsquoaffari cartelli o trust tra imprese) sostenuti in larga misura dal FMI (Fondo monetario internazionale) e dalla BM (Banca Mon-diale) Un fenomeno che sta esproprian-do popolazioni - giagrave ridotte in povertagrave e con un indice di sviluppo umano (ISU) decrescente - di risorse vitali minando la loro residua autosufficienza e sicurez-za alimentare e distruggendo lrsquoimplicita sostenibilitagrave di un modo di produrre an-cora in equilibrio con la natura Ciograve nei fatti sta dando origine da un lato a uno scardinamento di realtagrave umane e sociali che contribuisce ad acuire le disugua-glianze tra i Popoli del Pianeta e dallrsquoal-tro a nuove e insostenibili alterazioni del rapporto uomo natura che intensi-fica ulteriormente la crisi ambientale in atto Una situazione che aggravata da conflitti etnici e guerre origina proces-si migratori senza ritorno dei ldquodannati della terrardquo di oggi che vanno a formare un internazionale nuovo ldquoesercito indu-striale di riservardquo da sfruttare insieme alla natura nei processi produttivi della globalizzazione per grande parte inso-stenibile

Cause

Lrsquoappropriazione di terra da parte di po-chi da trasformare in capitale fondiariofinanziario egrave insita nel modo di produ-zione capitalistico ma assume connota-zioni diverse nel corso della storia e si accentua durante le crisi economiche Nellrsquoultima crisi di natura finanziaria ve-rificatasi agli inizi del XXI secolo il land grabbing ha disegnato una nuova geo-grafia a scala mondiale acuendo le di-sparitagrave economiche e le disuguaglianze

umane e sociali tra i paesi che depreda-no (ipocritamente chiamati investitor) e quelli che sono depredati (riconosciuti come paesi target) Un ridisegno che espone lrsquointegrazione della prevalente direttrice colonialista nord-sud con quel-le di nuova generazione sud-sud (Emira-ti Arabi verso Africa Europa sud verso i Balcani) nord-nord (Europa del nord verso ex paesi del blocco sovietico) e sud-nord (Cina verso Europa orientale)

In un simile quadro si va affermando il neo-latifondismo della globalizzazione in cui la terra o meglio il suolo non egrave piugrave considerata un bene rifugio da preserva-re per il futuro ma viceversa una risorsa da sfruttare degradandola ecologica-mente nel piugrave breve tempo possibile Terre quindi concentrate in estensioni latifondistiche per incrementare - dopo la cancellazione dei diritti umani a co-minciare da quello piugrave importante della sovranitagrave alimentare e di ogni forma di rispetto ambientale - la produzione del-le derrate (commodities) alimentari no food e di prodotti agricoli convenziona-li Input questi ultimi che permettono di realizzare nei cosiddetti paesi svi-luppati unrsquoofferta finale per un consu-mo di massa stratificato socialmente e prescindente dalla qualitagrave ecologica dei beni venduti e dal reale fabbisogno di benessere dei consumatori Unrsquoofferta tra lrsquoaltro adatta a perpetrare le disu-guaglianze sociali e territoriali connesse alle disparitagrave di reddito che nelle peri-ferie povere urbane permettono solo lrsquoacquisto di alimenti di scarsa qualitagrave nutrizionale che racchiusi in contenitori a biodegradabilitagrave quasi nulla generano insalubritagrave per la crescita dellrsquoobesitagrave giovanile e insostenibilitagrave per la compo-sizione dei rifiuti generati

Dinamiche

Da quanto sin qui detto le dinamiche di una globalizzazione di stampo neo-libe-rista hanno pienamente incluso il feno-meno del land grabbing funzionalizzan-dolo agli interessi predatori dei poteri economici e finanziari Interessi che si concretizzano con lrsquoestensivazione pro-duttiva di grandi allevamenti special-

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mente bovini e di superfici riservate a derrate alimentari e industriali cambian-do la destinazione di uso di vaste esten-sioni forestali

Accanto a ciograve si manifesta la delocaliz-zazione in questi paesi ndash Brasile e Ame-rica Latina - drsquoimpianti industriali molto inquinanti che sono resi produttivi dal lavoro delle popolazioni locali pagate con salari di fame private delle loro ri-sorse vitali ed espulse dai territori di ap-partenenza

Fanno poi da cemento a questo ldquoinvi-luppordquo rurale-urbano le attivitagrave turisti-che che sfruttando la bellezza origina-ria dei luoghi sono ldquoartificializzaterdquo a un modello unico ndash non raramente eti-chettato come sostenibile dal marketing - replicabile ovunque e distante dallrsquouso delle risorse culturali alimentari e natu-rali dei luoghi Risorse oramai divenute forze antagoniste a unrsquoeventuale quanto improbabile governance per la sosteni-bilitagrave come evidenziano gli scempi am-bientali (innanzitutto eco-mostri) realiz-zati in quasi tutte le localitagrave turistiche di maggiore richiamo dei PVS e non solo Egrave questo il miracolo ldquodellrsquoEconomia Cir-colarerdquo di massacro umano senza morti e soprattutto senza diritti e di una de-vastazione ambientale senza precedenti nellrsquoera dellrsquoAntropocene

Data la suddivisione di ruolo e di lavoro vigente in questi Paesi a essere mag-giormente colpite da queste dinamiche sono le donne impegnate nel settore primario a salvaguardare la loro unica fonte di sostentamento e di garanzia per cibi sicuri di origine locale La dichiara-zione di laquoNyeacuteleacuteniraquo dedicata alla con-tadina malese che ldquoha coltivato le sue terre e nutrito la sua gente con grande coraggiordquo ci ricorda quanto sia impor-tante annullare le differenze di genere nel conflitto per il superamento delle di-suguaglianze sociali nel ripristino di una resilienza ambientalmente compatibile

Proposta la ldquodue diligencerdquo nelle poli-tiche sociali e ambientali

Italia Nostra nel panorama associazioni-stico nazionale ed europeo laquopersegue lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione sociale culturale ed eco-logica del patrimonio storico artistico e naturaleraquo Una missione che per essere compiuta fa propria una concezione di sostenibilitagrave ambientale - ovvero la rein-tegrazione nella sfera terrestre delle ri-sorse naturali prelevante per la vita del-le donne e degli uomini a garanzia del futuro ndash che nasca da un equilibrio tra evoluzione storico-culturale e socio-e-conomica dellrsquoumanitagrave e quella ecolo-gico-ambientale del Pianeta Unrsquoidea questrsquoultima che egrave possibile perseguire favorendo una cultura delle eguaglianze sociali da praticare nella produzione e nel consumo responsabili al fine di elimi-nare le disparitagrave che affliggono la Terra

In questo quadro la lotta al land grab-bing che difficilmente puograve prendere corpo al di fuori del conflitto sociale e politico trova dei validi punti di riferi-mento internazionali nella Dichiarazione di Tirana del 2011 in cui si condannano le disparitagrave connesse a questo feno-meno nella risoluzione (20162141) del Parlamento europeo che evidenzia alla luce degli studi di settore (in particolare Extent of Farmland Grabbing in the EU di Kay 2015) la tendenza di un sistema agricolo europeo a non realizzare unrsquoa-gricoltura sostenibile e multifunzionale Due atti questi appena richiamati che rafforzano unrsquoeventuale azione politica ldquomultilivellordquo imperniata sul tema della due diligence inteso come salvaguardia dei diritti umani e degli equilibri ambien-tali

Si tratta di riflettere per organizzare un blocco sociale alternativo e internazio-nale dei nuovi dannati della terra che unisca le lotte contro il land grabbing degli agricoltori espropriati delle loro terre nei PVS con quelle di coloro che sono migrati in occidente e come brac-cianti sottoposti a nuove e sempre piugrave aberranti forme di sfruttamento Una ri-flessione che inoltre va estesa alla forza

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per il riscatto dalle miserevoli condizioni di vita e dal degrado ambientale di que-ste generazioni che nei fatti rappresen-tano i nuovi ldquoportatori di sostenibilitagraverdquo E in questrsquoambito pensare ad adeguate politiche del lavoro diviene esiziale per realizzare il Goal 12 Il quale giagrave egrave stato oggetto di commento sui temi e le po-litiche proposte e a esso si rimanda per ulteriori approfondimenti

7 La finanza sostenibile e il rispet-to dei diritti umani

A cura del Forum per la Finanza Soste-nibile

La finanza sostenibile mira a creare va-lore per lrsquoinvestitore e per la societagrave nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lun-go periodo che nella valutazione di imprese e istituzioni integra lrsquoanalisi fi-nanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (o ESG dallrsquoinglese Environmental Social and Governance)

Nello specifico gli investimenti sosteni-bili e responsabili (o SRI dallrsquoinglese Su-stainable and Responsible Investment) possono assumere un ruolo cruciale nel garantire il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di fornitura con-tribuendo a cambiare lo status quo alla base del perpetrarsi delle disuguaglian-ze economiche e sociali

Il contesto di intervento vede spesso una contrapposizione tra un centro ca-pace di attrarre diverse forme di capita-le (finanziario economico umano) e le periferie spesso impoverite per quanto concerne le opportunitagrave di sviluppo ed esposte a rischi di natura economica (povertagrave relativa e assoluta) sanitaria (difficoltagrave di accesso ai servizi) sociale (isolamento e conflittualitagrave) ambienta-le (inquinamento e degrado) In questi contesti le problematiche legate a va-riabili ESG hanno un impatto ancora piugrave accentuato Gli investitori SRI ndash interes-sati non solo a ottenere rendimenti in linea o superiori a quelli di mercato ma anche agli effetti ambientali e sociali

selezionare gli investimenti in base al rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro (Convenzioni internazionali)

escludere gli emittenti associati a prati-che controverse o che non soddisfano criteri ritenuti minimi (esclusioni) Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornogra-fia il tabacco i test su animali

promuovere il dialogo con le aziende investite su questioni di sostenibilitagrave ed esercitare eventualmente i diritti di voto connessi alla partecipazione al ca-pitale azionario (engagement) Si tratta di un processo di lungo periodo finaliz-zato a influenzare positivamente i com-portamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

privilegiare le societagrave che si distinguono per buone pratiche di sostenibilitagrave am-bientale sociale e di governance (best in class)

Il tema della protezione dei diritti dei lavoratori ha attratto un interesse cre-scente da parte di numerosi investitori responsabili specie nella fase di emer-genza sanitaria Per esempio una coa-

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delle proprie politiche e strategie drsquoinvesti-mento ndash possono quindi concorrere a ri-durre questi divari e generare uno sviluppo sostenibile finanziando societagrave iniziative e programmi incentrati sui temi ESG o pro-muovendo cambiamenti positivi nella ge-stione delle attivitagrave aziendali

Le strategie di finanza sostenibile e i suoi strumenti rappresentano unrsquoopportunitagrave di intervento capace di portare a risultati significativi in termini di impatto di medio e lungo periodo garantendo il rispetto di determinati standard ambientali sociali e di governance da parte degli emittenti Le strategie di investimento sostenibile posso-no portare a

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lizione di oltre 100 investitori con piugrave di 4000 miliardi di dollari in gestione ha pubblicato una lettera in cui invita i go-verni a introdurre misure adeguate per verificare il rispetto dei diritti umani nei contesti lavorativi Attraverso approcci di investimento sostenibile e responsa-bile come lrsquoengagement gli operatori finanziari possono avviare dialoghi con le aziende investite per richiedere in-formazioni sulla gestione di determinati temi sociali e per incoraggiare lrsquoadozio-ne di pratiche piugrave virtuose nel caso cui rilevino inadempienze o violazioni

Per quanto riguarda gli strumenti finan-ziari si segnalano i fondi e gli investimen-ti diretti ldquoa impattordquo il private equity e il private debt i titoli di stato e gli investi-menti pubblici green i prodotti Pay-by-Result i partenariati pubblico-privato Ciascuno di questi con le sue peculiari-tagrave rappresenta unrsquoalternativa credibile e percorribile nella lotta alle disugua-glianze e nella tutela dei diritti umani basate su uno sviluppo sostenibile In particolare i paesi sviluppati non sono esenti dalle problematiche che storica-mente caratterizzano i paesi emergen-ti e in via di sviluppo basti pensare al divario esistente tra Nord e Sud Italia tra aree interne e aree ad alto indice di sviluppo tra centro e periferie urbane che sottolinea la necessitagrave di politiche territoriali attente alle disuguaglianze e ispirate ai criteri di sostenibilitagrave

Proprio la finanza sostenibile si candida quindi come uno strumento fondamen-tale per la riduzione di questo divario supportando la transizione verso un nuovo paradigma di sviluppo sostenibi-le sia a livello europeo sia a livello na-zionale capace di integrare appieno la sostenibilitagrave nei suoi processi ed essere motore di cambiamento

Parlando di disuguaglianze in ambito finanziario ed economico un ultimo ac-cenno deve essere fatto alle differen-ze di genere Senza soffermarci qui sul tema ampiamente noto del gender pay gap dobbiamo comunque considerare il fatto che la gestione autonoma e con-sapevole delle risorse finanziarie egrave una

leva fondamentale per la riduzione del-le disuguaglianze A livello mondiale la percentuale di accesso allo strumento di base per la gestione del denaro ossia il conto corrente egrave ancora oggi piugrave bassa tra le donne rispetto agli uomini In Ita-lia siamo al 457 contro il 543 (fonte Osservatorio ABI-Ipsos 2008-2020) Va pertanto agevolato un processo cultura-le di consapevolezza ed empowerment che dia modo alle donne di esprimere tutte le loro potenzialitagrave anche in ambi-to economico e finanziario Ove ciograve giagrave avviene si evince una maggiore propen-sione a scelte sostenibili le donne da un lato prediligono scelte di investimento che coprono il bisogno di sicurezza e prudenza e dallrsquoaltro sono maggiormen-te influenzate da fattori ambientali so-ciali e di governance (ESG) rispetto a quanto succede per gli uomini piugrave atten-ti primariamente agli aspetti finanziari

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

8 La due diligence e il ruolo dei consumatori

A cura di Adoc Nazionale

Lrsquoobiettivo egrave quello di rafforzare la do-manda e il ruolo del consumatore che deve diventare protagonista attivo e con le sue scelte individuali puograve condi-zionare il mercato e obbligare le azien-de fornitrici di beni e servizi ad adottare modelli sostenibili

Dobbiamo puntare a una sostenibilitagrave integrale articolata e declinata in tre aspetti

Ambientale il ritmo di sfruttamento delle risorse e di emissioni inquinan-ti devono essere tali da poter essere mantenuti costanti a tempo indeter-minato

Sociale raggiungere il principio di equitagrave lottare contro la povertagrave quindi in senso piugrave ampio contra-

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In prospettiva dobbiamo puntare ad avere un mercato e unrsquoeconomia piugrave democratica e partecipata rispettosa dellrsquoequilibrio fra domanda e offerta Un mercato piugrave efficiente e concorrenziale premieragrave le aziende che si comportano correttamente

Egrave fondamentale che il consumatore sia reso maggiormente consapevole del-le proprie azioni e delle proprie scelte Egrave fondamentale favorire e contribuire a un innalzamento del livello di cultura socio-economica nel consumatore oc-corre stimolare la cittadinanza a effet-tuare consumi responsabili critici etici basati sulle proprie esigenze reali inclu-se quelle valoriali Occorre avviare una profonda rivoluzione culturale che pro-muova lrsquoempowerment dei consuma-tori Il consumatore deve diventare un consumaker soggetto attivo in grado di modificare lrsquooutput che gli viene offer-to Un consumaker non egrave solamente un titolare di diritti e interessi che puograve far valere nelle sedi opportune ma egrave colui che partecipa direttamente al processo di produzione e distribuzione del beneservizio non solo influenzando le politi-che e le strategie di mercato ma delimi-tando le scelte di output del beneser-vizio prima che questo venga immesso nel mercato Non piugrave vittima di un mar-keting spietato il consumatore diventa colui che crea valore e cambiamento so-ciale ed economico

Il nuovo modello di consumo egrave necessa-

riamente correlato a un nuovo modello di sviluppo economico dove la trasfor-mazione dellrsquoeconomia avviene dal bas-so dove tanti comportamenti individuali possono condizionare il comportamen-to delle aziende

Il modello consumista che vede il consu-matore passivo deve trasformarsi in un modello centrato sul consumatore atti-vo che ragiona che valuta le sue scelte che sa scegliere con consapevolezza e che usa i tre aspetti della sostenibilitagrave sopra descritti come parametri di giudi-zio

Saragrave opportuno penalizzare le aziende che non rispettano i criteri della sosteni-bilitagrave che non rispettano lrsquoambiente che non hanno con esso unrsquointerazione re-sponsabile cioegrave tale da mantenere una qualitagrave ambientale alta a lungo termine Riorientando gli interessi individuali di consumatori e imprese si consegue lrsquoo-biettivo di costruire un mercato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore sia lrsquoimpresa si fanno carico di obiettivi collettivi sia il consumatore sia lrsquoimpresa potranno quindi esercitare nel mercato le proprie responsabilitagrave per la sosteni-bilitagrave in modo libero e non condizionato

In questa rivoluzione del ruolo del con-sumatore si deve anche tenere conto del fatto che parlando di scelte di consumo le donne sono delle vere e proprie opi-nion leader I volumi dei consumi gestiti dalle donne a livello mondiale oggi sono pari a 20 mila miliardi di dollari e si sti-ma che arriveranno a 28 mila miliardi tra cinque anni Le donne guidano i consu-mi attraverso una combinazione della propria capacitagrave di acquisto e del potere drsquoinfluenza sugli acquisti altrui che deve essere considerato un vero e proprio ef-fetto moltiplicatore (anche in virtugrave del loro ruolo di caregivers)

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

emsp

stare il divario sociale e agire per la realizzazione di condizioni di di-gnitagrave per la vita di ogni essere uma-no Occorre che ci sia il rispetto dei contratti di lavoro e della dignitagrave del lavoratore

Consumeristica attraverso una vir-tuosa interazione tra consumatore e impresa nellrsquoassunzione delle re-sponsabilitagrave verso un mercato soste-nibile Le aziende devono adottare condizioni contrattuali trasparenti chiare rispettose dei clienti Devo-no quindi eliminare dai contratti le clausole vessatorie

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NOTE

80 Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

81 Investor Alliance for Human Rights ldquoInvestors with US$5 trillion call on governments to institu-te mandatory human rights due diligence measures for companiesrdquo httpsbitly2Vwuj7R

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Il tessile occupa milioni di lavoratori e rappresenta una delle piugrave grandi indu-strie del nostro pianeta Egrave un settore a elevato impatto negativo sia sulla di-mensione ambientale dello sviluppo so-stenibile che su quella sociale in quanto inquina acqua e suolo emette gas cli-malteranti consuma lrsquoacqua in misura eccessiva e produce pessimi ambienti di lavoro cattive condizioni di lavoro e basse retribuzioni Attualmente il 60 delle fibre tessili sono sintetiche (in par-ticolare poliestere derivato dal petrolio) e ogni cittadino europeo adopera allrsquoan-no 26 kg di tessili i cui prezzi sono in progressiva diminuzione e provocano un aumento dei consumi riducendo la durata dellrsquoabbigliamento ciascun capo egrave usato di meno rispetto al passato (moda veloce) Il tessile nella gradua-toria dei consumi UE egrave al quarto posto per lrsquouso di materie prime e acqua (pre-ceduto da alimentare edilizia abitativa e trasporti) al secondo per uso del suolo e al quinto per le emissioni di gas ser-ra Occorre notare che la maggior par-te della produzione (circa il 60) e di conseguenza degli impatti hanno luogo negli altri continenti

La riduzione degli impatti ambientali e climatici conservando lo sviluppo so-ciale e la crescita economica esige un cambiamento verso lrsquoeconomia circola-re Nel 2020 lrsquoUnione Europea ha messo i prodotti tessili al centro della comuni-cazione ldquoUn nuovo piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare Per unrsquoEuropa piugrave pulita e piugrave competitivardquo in cui sottoli-nea che ldquoSi stima che meno dellrsquo1 di tutti i prodotti tessili nel mondo siano riciclati in nuovi prodottirdquo Per invertire la situazione la strategia punta a favori-re attraverso lrsquoinnovazione ldquoil mercato dellrsquoUE dei prodotti tessili sostenibili e circolari compreso il mercato per il riu-

tilizzo dei tessili lottando contro la fast fashion (moda veloce) e promuovendo nuovi modelli commercialirdquo

Le normative europee e i modelli di bu-siness circolari possono operare una trasformazione in senso sostenibile dellrsquointero sistema tessile Tutto questo sollecita lrsquoattivazione di modelli circo-lari di business sorretti da normative e politiche pubbliche in tema di progetta-zione ecocompatibile (utilizzo di mate-rie prime secondarie e limitazione della presenza di sostanze chimiche pericolo-se) responsabilitagrave estesa del produtto-re appalti pubblici verdi etichettatura (Ecolabel UE) e standard e in relazione a tutta la catena del valore (materiali progettazione produzione distribuzio-ne vendita uso riparazione riutilizzo raccolta e riciclaggio) ad esempio il de-sign tessile circolare la condivisione il riciclaggio e il riutilizzo dei tessuti Sono necessari cospicui investimenti sia in ri-cerca per riciclare le fibre sintetiche e in tecnologia per migliorare la separazio-ne delle fibre che nelle infrastrutture di raccolta selezione e riciclo per facilitare la creazione di una rete interrelata per dare nuovo valore ai rifiuti tessili

Lrsquoeducazione e il cambiamento cultu-rale dellrsquointera societagrave rappresentano la chiave per passare a tessuti circolari e sostenibili e a un sistema nel quale fi-bre tessuti e abiti sono utilizzati il piugrave possibile e non finiscono mai nei rifiuti rientrando successivamente allrsquouso nel ciclo economico

Venendo al nostro Paese la Direttiva 8512018 prevede che per i tessili gli Sta-ti membri istituiscono la raccolta diffe-renziata entro il 1deg gennaio 2025 LrsquoItalia con il DLgs n 1162020 nel recepire le

APPROFONDIMENTO 3Il settore tessile

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disposizioni della Direttiva ha antici-pato il termine al 1deg gennaio 2022 Saragrave inoltre necessario emanare una norma-tiva in materia di End of Waste e per la costituzione di sistemi di responsabilitagrave estesa del produttore

Si segnala lrsquoottima iniziativa rappresen-tata dal Patto per il tessile tra Regione Toscana Comune di Prato Alia Servizi Ambientali spa e il Distretto del Tessi-le siglato nel gennaio 2020 per offrire una possibile soluzione allo smaltimento degli scarti tessili Il Patto prevede poli-tiche e azioni per sostenere la crescita dellrsquoeconomia circolare nel distretto e la realizzazione di presupposti e condizio-ni che permettano di raccogliere i rifiuti speciali a rete attraverso una piattafor-ma appositamente destinata ai cascami tessili La Regione ha inoltre approvato prime linee guida per lrsquoapplicazione del regime di sottoprodotto nellrsquoindustria tessile

Infine si segnala che lrsquoUnione europea a gennaio 2021 ha pubblicato la ldquoRoad-map per la definizione della strategia eu-ropea per i prodotti tessilirdquo in modo da poter emanare la Comunicazione entro la fine del 2021 Lrsquoobiettivo dellrsquoiniziativa egrave realizzare una cornice che consenta di creare le condizioni per lo sviluppo di un nuovo settore tessile europeo circolare e sostenibile in complementaritagrave con il Green Deal europeo il Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare la Strategia in-dustriale e la Strategia in materia di so-stanze chimiche sostenibili

Nel prossimo aggiornamento speriamo di analizzare questa nuova Comunica-zione in un settore cosigrave impattante e cosigrave importante per lrsquoeconomia circola-reemsp

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LrsquoAlleanza Italiana per lo Sviluppo So-stenibile promuove e monitora lo stato di avanzamento del Paese rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) che lrsquoItalia si egrave impegnata in sede Onu a raggiungere entro il 2030

Il Goal 12 - Garantire modelli sosteni-bili di produzione e di consumo forni-sce indicatori e target mirati per il rag-giungimento di modelli di produzione e consumo responsabili che sono tra loro speculari e interdipendenti Non si ha produzione duratura senza un consumo consapevole e critico lrsquoimpegno delle aziende verso processi di produzione re-sponsabili viene rafforzato e consolidato dal premio di mercato dei cittadini con-sapevoli che apprezzano la sostenibilitagrave economica sociale e ambientale Lrsquoap-proccio premiale valorizza le ldquoimprese pioniere di sostenibilitagraverdquo e permette di fissare benchmark che sfidano le impre-se meno responsabili Queste sovente per restare competitive e non perdere quote di mercato cercano di mostrarsi sostenibili con azioni di greenwashing come si nota da una comunicazione am-bientale generalmente sempre piugrave verde Ancora piugrave fragile e sovente incerto an-che per le pressioni della competizione internazionale egrave il progresso verso una vera sostenibilitagrave sociale Come ASviS pensiamo che la sostenibilitagrave nei modelli di produzione e consumo sia necessaria-mente correlata alla integrazione di un approccio strategico delle imprese chia-mate a rivedere sempre i propri obiettivi introducendo il rispetto dellrsquoambiente e il rispetto delle persone lungo tutto il ciclo di vita produttivo Intendiamo pertanto favorire un nuovo approccio strategico delle imprese che si rifletta nei processi di produzione grazie a visione di lungo periodo nuova cultura di rispetto delle persone e dellrsquoambiente attenzione alla partnership valorizzazione delle allean-ze trasformazione dei rischi in oppor-tunitagrave attraverso unrsquoinnovazione mirata

a una vera sostenibilitagrave complessiva ed integrale dellrsquoattivitagrave aziendale Solo in questo modo egrave possibile avviare una rea-le transizione verso un futuro sostenibile e realizzare un cambiamento sistemico Ci conforta che molte ricerche mostrino che sovente alle imprese conviene essere sostenibili con rilevanti vantaggi compe-titivi verso le imprese che non hanno tali sensibilitagrave

La crescita di sensibilitagrave e di attenzio-ne alla dimensione ambientale sta por-tando in Italia sia alla diminuzione dei consumi di energia e materiali (in parte dovuti anche ora alla crisi economica a seguito della pandemia) sia allrsquoaumento della raccolta differenziata Va ricordato anche che quando si parla di produzione responsabile ed economia circolare non bisogna dimenticare i fattori produttivi quali acqua e suolo utilizzati dal sistema produttivo e agro-alimentare richiamati anche nel Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare dellrsquoUnione europea

La sensibilitagrave verso la dimensione socia-le affronta la resistenza dei consumatori attenti ai prezzi bassi ma lrsquointeresse ldquoau-to-lungimiranterdquo di ciascuno egrave di otte-nere vantaggi come consumatore senza comprimere le condizioni di lavoro e la qualitagrave della vita

Completano il quadro i servizi finanziari poicheacute noi cittadini siamo sia consumato-ri sia risparmiatori se la finanza egrave orien-tata al massimo profitto nel minore tem-po possibile e a ogni costo diventa un grande ostacolo per un sistema sociale sostenibile e non sostiene la produzione responsabile ed etica Tuttavia una par-te crescente del mondo finanziario sta comprendendo che finanziare le attivitagrave sostenibili egrave meno rischioso e piugrave conve-niente sul medio-lungo termine Solo una visione sistemica e integrata contribuisce a una societagrave piugrave equa inclusiva e che sia in grado di garantire una crescente qua-

PREMESSA

Lrsquoesperienza dellrsquoASviS e il Goal 12

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litagrave della vita

Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) sul Goal 12 dellrsquoASviS ha lrsquoobiettivo generale di fornire un quadro di riferimento condiviso sui temi della produzione del consumo e della finanza responsabile partendo da normative ed esperienze per giungere a formulare pro-poste operative per il contesto italiano Una ldquoguidardquo in continuo aggiornamento che declina i Target del Goal 12 metten-do in evidenza le prioritagrave di intervento

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progettare prodotti servizi e processi produttivi in modo da minimizzare e ove possibile eliminare gli impatti ne-gativi di natura sociale e ambientale lungo lrsquointero ciclo di vita (rispetto del-le persone e riduzione dellrsquoimpatto am-bientale dallrsquoestrazione e trattamento delle materie prime alla fabbricazione trasporto distribuzione uso eventuale riusoriciclo e smaltimento finale) ren-dendo tracciabile e trasparente ciograve che avviene in ciascuna fase

innovare il sistema di governance azien-dale in modo tale che la gestione degli impatti generati dalla propria catena del valore sullrsquoeconomia sullrsquoambiente e sulle persone sia integrata nella strate-gia di business

favorire la transizione verso lrsquoeconomia circolare (considerando anche le risorse idriche) e se necessario riconsiderare e riprogettare anche il proprio modello di businessrafforzare la visione strategica del siste-ma di filiera rilevante sia nel contesto italiano che internazionaleprivilegiare lrsquoadozione di processi di produzione innovativi capaci di ridurre

gli impatti negativi sullrsquoambiente e sulle personeapplicare modalitagrave di approvvigiona-mento responsabile selezionando e mo-nitorando i propri fornitori in modo da massimizzare gli impatti positivi e mi-nimizzare quelli negativi sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomiafavorire un clima collaborativo e par-tecipativo per tutte le categorie di sta-keholder dellrsquoazienda coinvolgendoli in percorsi di sensibilizzazione e impegno verso un modello di produzione soste-nibilecomunicare al cliente in modo chiaro e trasparente tutte le informazioni relati-ve al corretto utilizzo del prodotto o del servizio offerto assicurando unrsquoadegua-ta assistenza post-venditaoperare in una logica di vera legalitagrave se-condo principi di equitagrave e responsabilitagrave fiscale evitando sia lrsquoelusione fiscale sia il ricorso a forme di evasione e sotto fat-turazione che vedono complici i fruitori dei servizirendere conto ai propri stakeholder in maniera chiara e trasparente dellrsquoattivi-tagrave svolta pubblicando un report di so-stenibilitagrave redatto sulla base di criteri uniformi che approfondisca gli impatti piugrave significativi dellrsquoazienda e della sua catena del valore sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomia

1 PRODUZIONE RESPONSABILE

ldquoLa produzione responsabile consiste nella realizzazione di prodotti e servizi con modalitagrave che siano socialmente vantaggiose economicamente sostenibili

ed ambientalmente compatibili durante tutto lrsquointero ciclo di vitardquo

11 Cosrsquoegrave la Produzione Responsabile

La produzione responsabile riguarda le mo-dalitagrave attraverso cui le organizzazioni eco-nomiche (di seguito chiamate anche azien-de) producono beni e servizi La produzione responsabile in sintesi egrave conseguenza di una cultura drsquoimpresa che considera come propri obiettivi la costruzione di valore ag-giunto e di benessere per la comunitagrave di riferimento e non il profitto in seacute ed il ren-dimento sul capitale investito In tal senso sono organizzazioni economiche che rea-lizzano una produzione responsabile quelle che - oltre a garantire il rispetto continuo delle leggi nello svolgimento delle loro at-tivitagrave ndash si impegnano concretamente e in modo continuativo a

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Lrsquoadozione dei principi di produzione re-sponsabile non solo determina minori esternalitagrave negative sullrsquoambiente e sulla societagrave ma puograve determinare un significa-tivo impatto positivo per la comunitagrave e il territorio

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12 Analisi di contesto

Il sistema produttivo egrave profondamente scosso dalla crisi economica e sociale causata dalla pandemia Di conseguen-za anche il mondo del consumo rima-sto in una prima fase disorientato ha riorganizzato e rivisto i propri processi drsquoacquisto Per particolari settori pro-duttivi (quali quello agro-alimentare) a questo si aggiungono i fattori di rischio e di incertezza legati ai cambiamenti cli-matici che influiscono sul ciclo produt-tivo e sullrsquoapprovvigionamento di input produttivi come ad esempio lrsquoacqua Il rischio di una battuta di arresto del cambiamento verso la sostenibilitagrave so-ciale e ambientale rischia di essere la conseguenza della crisi per la volontagrave di una ripresa produttiva ad ogni costo La fase di ripresa dopo la crisi pandemica ha evidenziato una forte escalation dei prezzi dei combustibili fossili rendendo quindi importante una accelerazione sullo sviluppo delle Renewable Energy Sources (RES) il cui costo di produzio-ne continua a diminuire grazie alla forte innovazione tecnologica In un momen-to in cui i temi ambientali cominciava-no a fare presa sul consumatore il clima di emergenza sociale pone in secondo piano la produzione responsabile Ma la risposta europea con i cospicui inve-stimenti stanziati dal Programma Next Generation EU impone ai Paesi membri un percorso di ripresa che accompa-gna transizione ecologica e inclusione sociale Il ldquocambiamento di statordquo ha spezzato le catene internazionali di ap-provvigionamento facendo emergere un nuovo potere di mercato dei possesso-ri di materie prime cruciali e di compo-nenti strategici mentre alcune gravi crisi aziendali cancellano posti di lavoro

In Italia abbiamo toccato con mano la ridotta capacitagrave produttiva di beni es-senziali In un contesto di libera impre-sa e di mercato emergono ldquofallerdquo a cui il sistema produttivo non egrave in grado di dare risposte adeguate molte persone soffrono lrsquoinsicurezza alimentare a fron-te di ampi sprechi e di una produzione agricola mondiale quasi per metagrave inu-tilizzata non si fa ricerca sulle malattie rare o sugli antidoti percheacute la doman-da egrave urgente ma non sufficientemente

remunerativa non si erano attivate le capacitagrave di ricerca e di produzione sui vaccini o non si erano attrezzati posti letto per la rianimazione negli ospedali percheacute gli investimenti non erano remu-nerativi in un tempo ragionevole la pro-duzione di mascherine era insufficiente e delocalizzata percheacute lrsquoimpresa tende a produrre quello che puograve vendere a bre-ve sul mercato e le scorte gravano sul bilancio delle aziendeTutto questo richiede di ripensare e in-tegrare lrsquoazione del mercato riscopren-do il ruolo regolatore dello Stato per la salvaguardia dei beni comuni ma anche per lrsquoindirizzo dei mercati e della libera impresa con lrsquoobiettivo di realizzare il benessere di tuttiProdurre in modo responsabile richiede allrsquoazienda lrsquoadozione di un approccio di business orientato al dialogo e alla con-divisione delle strategie aziendali con tutti i portatori di interesse e implica una prospettiva di lungo periodo con obiettivi e piani aziendali pluriennali ca-paci di avere uno sguardo verso i cam-biamenti futuri Ciograve comporta non solo lrsquoindividuazione di risposte adeguate ai bisogni sociali espressi eventualmente attraverso co-progettazione di prodot-ti e servizi ma anche la creazione di soluzioni innovative per rispondere ai problemi sociali e ambientali del territo-rio (attuali e in divenire) promuovendo lrsquooccupazione di qualitagrave collaborando con altre imprese o soggetti locali per realizzare la propria mission in logica di rete riducendo lrsquoimpronta ecologica migliorando lrsquoefficienza di utilizzo delle risorse naturali riducendo e smaltendo in modo appropriato i rifiutiEgrave essenziale lrsquoattenzione del sistema produttivo al territorio non solo ai fini della tutela ambientale ma anche per assicurare lrsquoequilibrio e la crescita della comunitagrave locale Le modalitagrave di produ-zione sostenibile e il loro impatto eco-nomico sociale e ambientale devono essere comunicati a coloro che abitano in quel determinato territorio e a tutti gli stakeholder aziendali adottando forme integrate di rendicontazione di sosteni-bilitagraveUna particolare attenzione va dedicata alle fasce sociali svantaggiate e alle di-versitagrave (culturali di genere di etagrave ecc) dei lavoratori alla crescita professiona-

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le alla compatibilitagrave con le esigenze di vita e alle forme di welfare integrativo che esprimono la sensibilitagrave dellrsquoazienda nei confronti dellrsquointera societagrave civileTra i principali portatori di interesse una particolare attenzione va dedicata sia ai lavoratori che ai fornitori

Per quanto riguarda i lavoratori lrsquoazien-da responsabile non solo si impegna nel rispetto dei diritti umani ma prevede efficaci meccanismi di partecipazione condivisione e collaborazione con i lavo-ratori nel quadro di un clima lavorativo di rispetto capace di coinvolgere nelle strategie e nelle decisioni organizzativeNellrsquoambito dei diritti dei lavoratori la legislazione e la contrattazione colletti-va giagrave offrono ndash nei Paesi avanzati come lrsquoItalia ndash un sistema di garanzie che il da-tore di lavoro responsabile eleva volon-tariamente adottando sistemi di gestio-ne della responsabilitagrave sociale secondo best practice quali ad esempio lo stan-dard SA8000Aspetti disciplinati dalla legge - quali etagrave minima di accesso al lavoro tutele per i giovani lavoratori difesa della sa-lute e della sicurezza libertagrave di associa-zione retribuzione orario di lavoro pra-tiche disciplinari divieto di ogni forma di discriminazione e pari opportunitagrave - meritano una continua attivitagrave di mo-nitoraggio non solo da parte delle auto-ritagrave competenti ma anche da parte del-le organizzazioni dei lavoratori Il lavoro forzato delle fasce piugrave deboli e piugrave in-difese sovente inconsapevoli dei propri diritti ndash che solo una lettura superficiale puograve reputare superato ndash richiede unrsquoat-tenta analisi del contesto e della catena di fornitura che ne utilizza gli outputMolto cammino deve essere ancora compiuto per assicurare unrsquoadesione sostanziale (e non solo formale) agli ob-blighi di legge derivanti dalla riduzione delle disuguaglianze (pari opportunitagrave) e oggi la piena inclusione dei lavoratori disabili e lrsquoazzeramento del gender pay gap rappresentano due temi prioritari su cui orientare i piani di miglioramento di un sistema di gestione della respon-sabilitagrave sociale ampliando la dimensio-ne delle imprese obbligate ad accoglie-re categorie protette La capacitagrave delle imprese di auto-valu-tare il proprio percorso di sostenibilitagrave

attraverso momenti strutturati di audit interni testimonia un crescente grado di maturitagrave del sistema produttivo e la sua consapevolezza sia che lrsquoesistenza di una disposizione di legge non sia di per seacute garanzia della sua piena appli-cazione sia che le norme definiscono standard minimi (che presumibilmente si eleveranno nel futuro) che lrsquoimpresa responsabile egrave chiamata a superare am-piamente sovente anche con vantaggi competitivi

Per quanto riguarda i fornitori unrsquoa-zienda responsabile conosce la propria filiera e verifica che le prestazioni delle diverse sequenze di lavorazione siano realizzate nel rispetto dei diritti umani della dignitagrave delle persone e della ri-duzione continua dellrsquoimpatto sullrsquoam-biente Le aziende responsabili hanno procedure per lrsquoapprovvigionamento che identificano i criteri per la selezione dei fornitori non limitandosi ad aspet-ti di prezzoqualitagrave ma estendendo lrsquoanalisi anche alle prestazioni sociali e ambientali Tali aziende effettuano una mappatura della propria catena di for-nitura non limitandosi ai fornitori diretti ma comprendendo anche i sub-fornitori passo essenziale per poter condurre una valutazione dei rischi sociali e ambienta-li lungo la filiera Una volta evidenziati i fornitori a rischio (per caratteristiche del processo produttivo settore merceolo-gico ubicazione geografica dimensioni ecc) si identificano modalitagrave di moni-toraggio (questionari di dettaglio o in alcuni casi audit) sui casi piugrave a rischio per una negoziazione serrata delle pre-stazioni attese

Per quanto riguarda lrsquoambiente egrave neces-sario che le azioni di riciclo di riduzio-ne degli sprechi e di utilizzo di materie prime seconde siano attivate secondo un approccio sistemico di economia circolare questo significa raccogliere e diffondere le opportunitagrave di innovazio-ne sviluppate dalle imprese per ridurre progressivamente la domanda di risorse naturali (come acqua e suolo) e la pro-duzione di rifiuti aumentando la produ-zione di materie prime seconde al fine di mantenerne il ciclo di vita il piugrave a lungo possibile Tutto ciograve con riferimento an-che alle produzioni agroalimentari per

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le quali le risorse naturali di acqua e suo-lo sono input produttivi indispensabili

allrsquoaumento di competitivitagrave attraverso modelli di produzione meno legati allrsquou-tilizzo e allrsquoestrazione di materie prime

alla spinta verso unrsquoinnovazione basata sullo sviluppo tecnologico e sullrsquoutilizzo e riutilizzo di risorse rinnovabili

alla fidelizzazione dei clienti respon-sabili e allrsquoapertura di nuovi mercati in espansione

allrsquoaumento dellrsquooccupazione attraver-so la riduzione della quantitagrave di mate-rie prime utilizzate e la crescita di ser-vizi a valore aggiunto nella produzione con spostamento di costi dalle materie prime al lavoro e conseguente crescita dellrsquoimpatto occupazionale a livello lo-cale

Altro pilastro della produzione respon-sabile sono le produzioni in forma so-ciale che realizzano forme di produzio-ne in cui lrsquoimprenditore non egrave il privato o lo Stato ma una collettivitagrave Esperienze di questa tipologia oltre al mondo coo-perativo che costituisce uno dei fonda-menti dellrsquoeconomia nazionale sono ad esempio le imprese sociali (ed anche le societagrave benefit) il cofarming la Retener-gie le crescenti esperienze di produzio-ne di servizi del Terzo Settore e il Com-mercio Equo e Solidale Nello specifico questrsquoultimo costituisce un approccio concreto alternativo al modello econo-mico prevalente offre migliori condizio-ni economiche soprattutto ai produttori

svantaggiati nelle diverse aree del mon-do e assicura il rispetto dei lavoratori e dellrsquoambiente egrave fondato su una relazione paritaria fra tutti i soggetti nelle diverse fasi della catena di commercializzazio-ne ndashproduzione distribuzione consumo ndash Si tratta dunque di un modello eco-nomico (produttivo e di consumo) che nel suo complesso mira a uno sviluppo sostenibile garantendo condizioni eque a chi produce nel rispetto dellrsquoambiente e gode del sostegno di cittadini-consu-matori consapevoli e responsabili delle proprie scelte egrave attivo da piugrave di 40 anni in oltre 75 Paesi coordinato e promosso da organizzazioni internazionali e so-stiene milioni di lavoratori e lavoratrici in diversi settori per favorire opportunitagrave di impresa equa sostenibile e capace di creare economiaDal punto di vista consumeristico la produzione responsabile realizza unrsquoin-terazione virtuosa con i consumatori permettendo la realizzazione di un mer-cato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore che lrsquoimpresa si fanno cari-co di obiettivi collettivi

Un importante strumento per assicu-rare la trasparenza egrave rappresentato dal Report di Sostenibilitagrave documento in cui lrsquoazienda rende conto dei propri im-pegni e risultati in merito agli impatti economici sociali e ambientali I report sono efficaci se fanno parte di percorsi sistemici verso la sostenibilitagrave di cui do-cumentano i progressi Alcune aziende scelgono di sottoporre il proprio report a verifica di una terza parte indipen-dente che garantisca agli stakeholder la completezza e la veridicitagrave delle infor-mazioni contenute Un altro strumento di trasparenza a disposizione del mer-cato egrave rappresentato dalle certificazioni a fronte di standard volontari che pos-sono riguardare tanto i prodotti (di cui si valorizzano particolari caratteristiche ad esempio ambientali o di tracciabilitagrave) quanto i sistemi di gestione aziendale (tra cui i sistemi di gestione per la re-sponsabilitagrave sociale la salute e la sicu-rezza sul luogo di lavoro lrsquoambiente lrsquoe-nergia la prevenzione della corruzione ecc) Le certificazioni accreditate ovve-ro quelle certificazioni emesse secondo le regole e sotto il controllo di un ente di accreditamento sono una garanzia nei

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Lrsquoeconomia circolare afferma infatti un modello di produzione sostenibile nel lun-go periodo volto a creare relazioni di cir-colaritagrave in ciograve che si produce minimizzan-do ciograve che viene rilasciato nellrsquoambiente lungo tutta la filiera produttiva ma anche facendo diventare lo ldquoscartordquo di un setto-re lrsquoinput produttivo di un altro (come nel caso dellrsquoutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate che sebbene richieda un approccio partecipato e collettivo sul terri-torio rende disponibile una risorsa sempre piugrave scarsa e spinge lrsquoinnovazione azienda-le) Tale modello rappresenta anche unrsquoop-portunitagrave di business per le aziende con riferimento specifico

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confronti delle parti interessate oltre a rappresentare uno strumento di crescita interna per lrsquoaziendaParticolare rilevanza hanno nel contesto italiano le aziende agroalimentari per cui occorre programmare una riduzione ldquoa monterdquo (giagrave sul campo) degli spre-chi e delle perdite alimentari noncheacute il ricorso a input produttivi ldquoresidualirdquo da altri usi (es acque reflue urbane tratta-te per irrigazione) La lotta allo spreco e alle perdite alimentari e lrsquouso efficiente delle materie prime rappresenta uno dei punti di cooperazione tra consumatori informati e imprese consapevoli per mi-nimizzare gli sprechi anche ripensando il loro uso a fine vita In questo conte-sto le aziende devono contribuire alla sensibilizzazione dei consumatori finali promuovendo specifiche campagne e iniziative ma anche agevolando la dona-zione della produzione invenduta

In conclusione le aziende devono ten-dere verso azioni generatrici di valo-re condiviso fra azienda e territorio piuttosto che il perseguimento di una doppia missione una di profitto e una puramente sociale lrsquoimpegno per una produzione responsabile massimizza infatti il valore creato nel lungo termine per una crescita sostenibile nel rispetto del benessere della comunitagrave e del terri-torio in cui operaLa sostenibilitagrave viene intesa da alcu-ne imprese come un costo e nel bre-ve termine in qualche misura lo egrave Un approccio responsabile comporta un maggiore impegno manageriale e ulte-riori investimenti (e le imprese italiane notoriamente sottocapitalizzate hanno bisogno di specifici strumenti finanziari per agevolarli) ma produce anche risul-tati sia in termini di capacitagrave di risposta ai clienti sensibili sia per i lavoratori che beneficiano di una vita piugrave equilibrata nel contempo contribuisce a una mag-giore stabilitagrave in prospettiva delle azien-de Tuttavia se perseguita con impegno costante e coerente e sostenuta da ade-guate politiche pubbliche e territoriali diviene per lrsquoazienda un fattore rilevante di investimento che garantisce un posi-zionamento piugrave solido e piugrave duraturo nel mercato e comunque - come ricorda la Comunicazione della Comunitagrave Europea (EU COM 2011681) - egrave una responsabili-

tagrave da cui le aziende non possono ormai eludereNel settembre 2020 considerata la scar-sa adesione volontaria delle imprese alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) la Consob ha chiesto agli stakeholder di formulare indicazioni sullrsquoattuale regime con lrsquoobiettivo di allargarne il perimetro di obbligatorietagrave per agevolare lrsquoesten-sione della DNF anche ai soggetti con meno di 500 dipendenti Ma la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 sta anticipando tale richiestaLe imprese per costruire un valore dure-vole e contribuire a un benessere a lun-go termine devono definire un proprio posizionamento strategico sostenibile convergente con quello dei territori di appartenenza attivando processi parte-cipativi e bio-imitativi di cui la circola-ritagrave egrave una componente e la partecipa-zione dei lavoratori alla gestione per le imprese di oltre 250 dipendenti La real-tagrave imprenditoriale italiana diffusa e per-meata di diversitagrave territoriale egrave in grado di esprimere efficacia nella sostenibilitagrave a patto che i regolatori riconoscano un sistema ascendente di costruzione delle decisioni dai territori al centro con pro-porzionalitagrave ed equivalenza nelle metri-che delle procedure di rendicontazione richieste alle imprese e con validazione dei fattori immateriali nei capitali delle imprese e nel loro merito del credito

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13 Normative di riferimento

EuropaLrsquoevoluzione normativa relativa alla pro-duzione sostenibile vede il protagoni-smo della legislazione europea rafforza-to con il Programma della Commissione Europea 2019-2024 ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosardquo Le prime due linee di lavo-ro del Programma perseguono una so-stenibilitagrave sia ambientale che sociale e costituiscono il quadro di riferimento per lrsquoattuazione del Goal 12 La prima linea oggetto della comunicazione CE COM(2019) 640 final dellrsquo11 dicembre 2019 (Target 121) lancia il Green Deal europeo per rendere lrsquoEuropa entro il 2050 il primo continente a impatto cli-matico (zero attraverso una transizione equa agevolata da un piano di investi-menti rilevante La seconda linea propo-ne un programma ambizioso di equitagrave sociale attraverso ldquounrsquoeconomia che la-vora per le personerdquo rafforzando il pi-lastro sociale dellrsquoUnione per i giovani lrsquoinfanzia la paritagrave di genere lrsquoistruzione e la lotta contro la povertagraveLa normativa europea continua a esse-re una spinta potente e il quadro di ri-ferimento per una pianificazione degli interventi per un consumo e una produ-zione responsabili il Programma Next Generation EU (Dispositivo per la ripre-sa e la resilienza Assistenza alla ripre-sa per la coesione e i territori drsquoEuropa Invest EU Strumento di sostegno alla solvibilitagrave Programma UE per la salute Meccanismo unionale di protezione ci-vilerescEU) del 2020 per affrontare la crisi e rilanciare lrsquoeconomia e la societagrave europea premia una celere e rapida de-carbonizzazione del sistema produttivo tale azione si integra con il Programma SURE per gli interventi sul mercato del lavoro e con i prestiti BEI meglio finaliz-zati alla sostenibilitagrave La normativa eu-ropea sul clima alza la sfida il Pacchetto ldquoFit for 55rdquo nel 2021 attiva politiche am-bientali ambiziose a cui sono chiamate a contribuire le imprese Inoltre la Riso-luzione del Parlamento europeo del 16 settembre 2020 tratta il ruolo dellrsquoUE nella protezione e nel ripristino delle fo-reste del pianeta e quella del 22 otto-bre 2020 formula raccomandazioni alla Commissione sul quadro giuridico per fermare e invertire la deforestazione

la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 intende estendere gli ob-blighi di informativa non finanziaria ex Direttiva 201495UE a tutte le imprese di grandi dimensioni Il provvedimento coinvolgerebbe circa 49000 societagrave europee (incluse le PMI quotate con lrsquoeccezione delle micro-imprese) a fron-te delle attuali 11600 Le imprese do-vrebbero rispettare specifici standard di comunicazione con semplificazioni per le imprese di minori dimensioni I report sarebbero sottoposti ad assurance indi-pendente Gli effetti sarebbero significa-tivi per i mercati gli investitori le impre-se della supply chain e gli stakeholder aziendali Migliorando il comportamento delle imprese si avrebbero effetti positi-vi sul rispetto dei diritti delle persone e sullrsquoambiente (Target 126)

la Risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2021 recante raccomanda-zioni alla Commissione concernenti la dovuta diligenza e la responsabilitagrave del-le imprese ndash 10 marzo 2021 (Target 121)

il Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il riuti-lizzo delle acque reflue a scopo irriguo al fine di limitare lo stress idrico e ridur-re gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori nel quadro dellrsquoadattamento ai cambiamenti climatici e della strate-gia europea per fronteggiare la carenza idrica e la siccitagrave nellrsquoUnione europea attuando il Piano drsquoazione dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare e inte-grando il processo di modernizzazione che sta investendo la Politica Agricola Comune (PAC) e gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici declinati nel Green Deal (Target 122)

il Nuovo Piano drsquoAzione per lrsquoeconomia circolare CE COM(2020) 98 final adotta-to dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020 con misure che riguardano lrsquointero ciclo di vita dei prodotti e con lrsquoobietti-vo di rendere lrsquoeconomia piugrave sostenibile

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globale imputabile allrsquoUE Riassumiamo la normativa comunitaria piugrave rilevante a partire dagli interventi piugrave re-centi facendo riferimento anche ai relativi target specifici del Goal 12

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ma anche di rafforzarne la competitivi-tagrave proteggendo lrsquoambiente e i diritti dei consumatori anche attraverso lrsquoinnova-zione e la digitalizzazione (Target 122)

la Strategia ldquoDal produttore al consu-matore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futurordquo (Farm to Fork Strategy COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020) diretta ad accrescere la sostenibilitagrave del sistema agroalimen-tare europeo ponendo obiettivi ambien-tali e sociali quantificati da conseguire entro il 2030 insieme a lrsquointensificazione della lotta contro gli sprechi alimentari la realizzazione di maggiori investimenti in ricerca e innovazione e la promozione della transizione verso sistemi alimentari sostenibili a livello globale (Target 123)

la Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 (COM(2020) 380 final del 20 maggio 2020) volta a proteggere e a ripristinare la natura la biodiversitagrave e il buon funzionamento degli ecosistemi per migliorare il benessere delle persone e la capacitagrave della societagrave di contrastare i cambiamenti climatici per contenere le minacce alla salute umana e delle cata-strofi naturali per garantire la sicurezza alimentare e la continuazione delle at-tivitagrave economiche in particolare quelle del settore agroalimentare e dellrsquoedilizia (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni ldquoUna nuova strategia industria-le per lrsquoEuropardquo COM(2020) 102 final del 10 marzo 2020 (Target 121)

la Decisione delegata (UE) 20191597 della Commissione del 03052019 che integra la direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio per una metodologia comune e requisiti mi-nimi di qualitagrave per la misurazione unifor-me dei livelli di rifiuti alimentari (Target 123)

la Direttiva europea Unfair trading practices 6332019 (Target 121)

le Raccomandazioni di Azioni nel Qua-dro della Prevenzione degli Sprechi Alimentari elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimen-tari del 12 dicembre 2019 (Target 123)

la Direttiva UE sullrsquoEconomia Circolare e Pacchetto Economia Circolare GU 14 giugno 2018 in vigore il 4 luglio 2018 da recepire dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020 insieme alle direttive 849-850-851-8522018 (Target 122)

il Regolamento (UE) n 7152013 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 11792012 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 3332011 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami ferrosi cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni sul Piano drsquoa-zione produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile - COM (2008) 397 (Target 121)

la Risoluzione del Parlamento europeo su ldquoCommercio Equo e Solidale e svi-luppordquo (20052245(INI)) su ldquoImpatto del commercio internazionale e delle politiche commerciali europee sulle ca-tene globali del valorerdquo (20162301(INI)) (Target 121)

la Comunicazione della Commissione su ldquoIl ruolo del Commercio Equo come strumento di sostenibilitagraverdquo (COM (2009)

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la Comunicazione ldquoA resource-efficient Europe ndash Flagship initiative under the Europe 2020 Strategyrdquo ndash COM (2011) 21 (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni COM(2020) 301 final ldquoUna strategia per lrsquoidrogeno per unrsquoEuropa climaticamente neutrardquo Bruxelles 872020

le Guidelines on developing adaptation strategies SWD 1341ndash54 2013 (Target 121)

il Progetto di relazione della Piattafor-ma sulla finanza sostenibile sulle rac-comandazioni preliminari per i criteri di vaglio tecnico per la tassonomia dellrsquoUE (acqua economia circolare prevenzio-ne dellrsquoinquinamento e biodiversitagrave ed ecosistemi) e relativo allegato 3 agosto 2021

lo standard AFNOR XP X30-9012018 - ldquoCircular economy project management system ndash Requirements and guidelinesrdquo ottobre 2018 (Target 122)

Norma tecnica BS 80012017 ndash ldquoFra-mework for implementing the principles of the circular economy in organiza-tionsrdquo maggio 2017 (Target 122)

Internazionale

UNI ISO 204002017 Acquisti sostenibili ndash Guida+

UNI EN ISO 260002020 - Guida alla re-sponsabilitagrave sociale

UNI ISO 201212013 Sistemi di gestione sostenibile degli eventi - Requisiti e gui-da per lrsquoutilizzo

UNI EN ISO 140012015 Sistemi di ge-

stione ambientale - Requisiti e guida per lrsquouso

Social Accountability 8000 ndash Standard internazionale elaborato da Social Ac-countability International

Target 121 commi 58-75 relativi agli ecobonus di riqualificazione energetica e risparmio idrico utilizzano la leva fi-scale per ridurre lrsquoimpatto ambientale e il consumo di risorse commi 80-81 per gli interventi di riconversione e riqua-lificazione produttiva di aree di crisi commi 124-126 per interventi di svilup-po delle PMI in ottica green economy commi 725-727 per le infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica

Target 122 commi 58-60 per lrsquoefficien-tamento energetico in ambito indu-striale e domestico e la ristrutturazione edilizia e lrsquoacquisto di mobili ed elettro-domestici di classe almeno A+ commi 61-65 sul Bonus idrico e la previsione di un Piano nazionale idrico e di un Fondo

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Italia

La normativa nazionale ha recepito gli obiet-tivi comunitari di trasformazione del sistema produttivo col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con il Decreto Legge (DL) Semplificazioni a partire dalla Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto importanti novitagrave per la realizzazione di un Green New Deal italiano

Lrsquoobiettivo egrave quello di trasformare la logica del sistema produttivo dallrsquoattuale approc-cio lineare in unrsquoeconomia circolare che re-cuperi e rimetta in circolo ogni risorsa evi-tando la produzione di rifiuti (Target 122)

Riassumiamo la normativa nazionale piugrave ri-levante che riguarda la produzione respon-sabile a partire dagli interventi piugrave recenti facendo riferimento anche ai relativi Target specifici del Goal 12

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la Legge di Bilancio 2021 affronta alcuni snodi che riguardano lo sviluppo sosteni-bile del Paese verso unrsquoeconomia circola-re e attenta al sociale

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per il rilancio degli investimenti commi 66-75 per stimolare interventi di effi-cientamento energetico commi 77-79 per incentivare lrsquoacquisto di veicoli ali-mentati a energia elettrica commi 136-137 per investimenti per migliorare la sostenibilitagrave nelle aziende zootecniche di produzione e di trasformazione della carne commi 159-160 per investimen-ti nel settore della raffinazione e della bioraffinazione per supportare la transi-zione ecologica verso fonti energetiche alternative comma 743 sul ldquoSistema vo-lontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibilerdquo in coerenza con il regolamento (UE) 2020852

Target 124 comma 231 per progetti di riduzione dellrsquouso della plastica e per la sostituzione della plastica con materiali alternativi commi 1084-1085 che incen-tivano a ridurre lrsquoutilizzo di plastica e im-ballaggi

Target 125 commi 614-615 per il Bonus TV commi 770-771 per la realizzazione di compostiere di comunitagrave per la ferti-lizzazione dei terreni commi 1037-1050 per lrsquoadozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche al servizio pubblico com-mi 1087-1089 per sistemi di filtraggio dellrsquoacqua potabile e intervengono sulla razionalizzazione dellrsquouso della risorsa idrica

Target 126 commi 107-108 per venture capital in favore di progetti di imprendi-toria femminile ad elevata innovazione commi 1051-1063 e 1065 con il nuovo Piano nazionale transizione 40 base per il PNRR italiano a sostegno dellrsquoin-novazione e della transizione digitale

Target 12b commi 84-86 per contratti di sviluppo del settore turistico sosteni-bile agevolando il recupero e riutilizzo di fabbricati ed edifici dismessi per un rilancio in chiave sostenibile commi 91-94 per la tutela e la valorizzazione delle aree di particolare interesse geologico o speleologico con significativa valenza di sostegno al turismo sostenibile

Target 12c commi 651-659 per lrsquoincen-tivo per lrsquoacquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 e lrsquoimposta sullrsquoacqui-sto di autoveicoli a elevate emissioni di CO2 comma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e re-gionale giagrave citato commi 691-695 inter-venti legati alla mobilitagrave sostenibile

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la Legge di Delegazione europea del 22 aprile 2021 delega il governo a recepire la Direttiva Unfair Trading Practices (UTPs) 633 del 2019 che doveva essere recepita entro il primo maggio per essere applica-ta entro il primo novembre Pur vietando le aste online al doppio ribasso restano da chiarire tra gli altri aspetti quelli re-lativi agli organismi deputati al controllo (Target 126)

il DLgs 2 febbraio 2021 n 13 che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dellrsquoUnione di stagno tan-talio e tungsteno dei loro minerali e di oro originari di zone di conflitto o ad alto rischio (Target 122)

il PNRR include la cultura e il turismo come una direttrice specifica di investimento destinando risorse alla digitalizzazione tuttavia lrsquoapproccio rimane fortemente ldquopatrimonialerdquo e orientato allrsquoattrazione fisica di visitatori (Target 12b)

nel secondo semestre 2021 il Ministero della Transizione Ecologia (MITE) presen-teragrave il nuovo PAN GPP Gli appalti pubblici verdi sono per la Commissione europea lo strumento con cui ldquole amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali attraverso la ricerca e la scel-ta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sullrsquoambiente lungo lrsquointero ciclo di vitardquo il PAN GPP promuovendo gli appalti pubblici verdi egrave quindi lrsquoanello di congiunzione tra la produzione e il consumo per la propria trasversalitagrave settoriale e per lrsquoefficacia su tutti gli obiettivi di tutela ambientale egrave strumento strategico per lrsquoattuazione di quanto previ sto nella strategia sviluppo

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sostenibile e dallrsquoAgenda 2030 egrave essen-ziale che i CAM (Criteri Ambientali Mi-nimi) siano integrati da analoghi criteri sociali minimi (Target 127)

la Legge 8 Ottobre 2020 n 134 di Ra-tifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio sia il Regola-mento del 9 febbraio 2021 che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto di carta e cartone ai sensi dellrsquoart 184 ter comma 2 del DLgs 3 aprile 2006 n 152 (Target 122)

il DL 19 maggio 2020 n 34 ldquoMisure ur-genti in materia di salute sostegno al lavoro e allrsquoeconomia noncheacute di politi-che sociali connesse allrsquoemergenza epi-demiologica da Covid-19rdquo Le misure in linea con il Green Deal Europeo sosten-gono lrsquoinnovazione e il settore delle co-struzioni e delle PMI per favorire lrsquooccu-pazione (Target 121)

il Decreto ldquoCura Italiardquo convertito in Leg-ge n272020 estende il beneficio fiscale per le eccedenze alimentari alle cessioni dei prodotti tessili dei prodotti per lrsquoab-bigliamento e per lrsquoarrendamento dei giocattoli dei materiali per lrsquoedilizia e degli elettrodomestici noncheacute dei per-sonal computer tablet e-reader e altri dispositivi per la lettura in formato elet-tronico non piugrave commercializzati o non idonei alla commercializzazione (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 116 in at-tuazione del pacchetto europeo dellrsquoe-conomia circolare (direttiva UE 2018851 relativa ai rifiuti e agli imballaggi) preve-de decreti del MITE dedicati allrsquordquoend of wasterdquo ai regimi di responsabilitagrave estesa del produttore nelle operazioni di recu-pero dei rifiuti al riutilizzo e alla prepa-razione per il riutilizzo la norma punta al riutilizzo e riciclaggio pari al 60 entro il 2030 e 65 entro il 2035 viene raffor-zata e ampliata la responsabilitagrave estesa del produttore con strumenti per favo-rire la maggiore durevolezza riciclabili-tagrave e riutilizzabilitagrave dei prodotti e viene inclusa la preparazione per il riutilizzo tra le operazioni di recupero dei rifiuti (Target 125) il DLgs 3 settembre 2020

n 121 che modifica la direttiva 199931CE relativa alle discariche di rifiuti (Tar-get 125)

il DLgs 3 settembre 2020 n 119 relativo ai veicoli fuori uso (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 118 relativo a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 201219UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-che (Target 125)

il Decreto del Ministero dellrsquoAmbiente 10 marzo 2020 su ldquoCriteri Ambientali Minimi per il servizio di ristorazione col-lettiva e fornitura di derrate alimentarirdquo (CAM) che fa riferimento sia a diversi settori della ristorazione collettiva (sco-lastica degli uffici delle universitagrave e del-le caserme delle strutture ospedaliere assistenziali sociosanitarie e detentive) sia alla fornitura delle derrate alimenta-ri in direzione del Green Public Procu-rement Per la prima volta tra i criteri ambientali minimi obbligatori per le for-niture sono inclusi anche i prodotti del commercio equo e solidale quali cacao banane e frutta esotica tegrave e tisane zuc-chero e caffegrave I nuovi CAM sono entrati in vigore il 3 agosto 2020 (Target 127)

il Decreto ldquoClimardquo convertito in legge il 12 dicembre 2019 n 141 che ha intro-dotto incentivi per un programma spe-rimentale per la mobilitagrave sostenibile per trasporto ibrido ed elettrico e per i Comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica e per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari sfusi o alla spina (Target 12c)

la Legge n 1282019 End of waste in vi-gore dal 3 novembre 2019 ha recepito lrsquoemendamento che modifica lrsquoart 184-ter del DLgs 15206 e che delega alle Autoritagrave competenti regionali il rilascio delle autorizzazioni ovvero la compe-tenza sulla cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) ldquocaso per casordquo (Target 122)

la Riforma del Terzo Settore approvata

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nellrsquoestate 2017 riguardante il Codice del terzo settore lrsquoimpresa sociale e il 5 per mille (D L sul Terzo Settore n 117 del 3 luglio 2017) La nuova Impresa Sociale egrave concepita quale modello imprenditoria-le del Terzo Settore riconoscendo quindi che le organizzazioni ivi operanti sono produttrici di valore aggiunto e non piugrave solo entitagrave lsquoredistributiversquo di aiuti dello Stato (Target 121)

la ldquoStrategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibilerdquo (SNSvS) che disegna una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilitagrave quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro Paese con attenzione alla produzione sostenibile e responsa-bile (Target 121)

il Documento ldquoVerso un modello di eco-nomia circolare per lrsquoItalia Documento di inquadramento e di posizionamen-to strategicordquo elaborato dal Ministero dellrsquoAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero dello Sviluppo Economico con lrsquoobiettivo di fornire un inquadramento generale dellrsquoeconomia circolare noncheacute di definire il posiziona-mento strategico del nostro Paese sul tema (Target 121)

lo strumento di Politica Ambientale de-nominato ldquoGreen Public Procurementrdquo (GPP) divenuto obbligatorio con lrsquoap-provazione del nuovo Codice sugli Ap-palti Aggiornamenti Criteri Ambientali Minimi (CAM) (Target 127)

la normativa riguardante le Societagrave Be-nefit (Legge Stabilitagrave 2016 commi 376-384) LrsquoItalia egrave stato il primo Paese so-vrano al mondo (prima dellrsquoItalia solo alcuni singoli Stati degli USA avevano emanato normativa sulle Benefit Corpo-ration) che abbia assegnato dignitagrave giu-ridica a questa forma di impresa (Target 121)

il Piano ldquoIndustria 40rdquo redatto dal Mini-stero per lo Sviluppo Economico e fina-lizzato a promuovere lrsquoinnovazione dei processi produttivi e lrsquoadozione di nuo-vi modelli di business Sebbene i riferi-

menti alla sostenibilitagrave e alla produzione responsabile non siano resi in maniera esplicita il piano rappresenta una op-portunitagrave per le imprese per ridisegna-re i propri processi i propri prodotti e i modelli di business in unrsquoottica di soste-nibilitagrave (Target 121)

il Decreto 562018 Regolamento per lrsquoattuazione dello schema nazionale vo-lontario per la valutazione e la comu-nicazione dellrsquoimpronta ambientale dei prodotti denominato ldquoMade Green in Italyrdquo Il Regolamento stabilisce le mo-dalitagrave di funzionamento dello schema denominato ldquoMade Green in Italyrdquo (Tar-get 121)

lrsquoUNIPdR 492018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nel settore delle costruzioni - Linee guida allrsquoapplicazione del modello di responsabilitagrave sociale UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 512018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane ovvero impre-se a valore artigiano - Linee guida per lrsquoapplicazione del modello di responsa-bilitagrave sociale secondo UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

il 1deg Catalogo sussidi ambientali dannosi e favorevoli ndash 2017 stima dati 2016 se-conda edizione 2018 stima dati 2017 terza edizione 2019 stima dati 2018 (Target 12c)

il lancio della ldquoStrategia Nazionale Bioe-conomiardquo (42017) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2042017 ldquoCrite-ri calcolo tariffa puntuale rifiuti urbanirdquo (Pay-as-you-throw) (Target 125)

la Legge 1232017 ldquoImballaggi biode-gradabili per prodotti alimentari sfusirdquo (122017) (Target 122)

lrsquoUNIPdR 272017 ldquoLinee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per lrsquoinnovazione responsabilerdquo (Target 126)

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la Legge Gadda 166 del 2016 ha riorga-nizzato il quadro normativo con il con-trasto agli sprechi alimentari e il diritto di accesso al cibo la solidarietagrave sociale egrave lrsquoelemento strutturale della Legge con prioritagrave al consumo umano delle ecce-denze e poi al consumo animale e in ul-timo al compostaggio secondo la Food and drink hierarchy la Legge non preve-de una lista chiusa di prodotti ma con-sente di ritirare ogni genere alimentare (Target 123)

la Legge contro il caporalato (Legge 1992016) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2662016 ldquoCom-postaggio rifiuti organicirdquo (22017) (Tar-get 125)

UNIPdR 882020 ldquoRequisiti di verifica del contenuto di riciclato eo recuperato eo sottoprodotto presente nei prodot-tirdquo (Target 122)

UNIPdR 1152021 ldquoGestione del legno di recupero per la produzione di pannelli a base di legnordquo (Target 122)

UNIPdR 752020 ldquoDecostruzione selet-tiva - Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in unrsquoot-tica di economia circolarerdquo (Target 122)

UNIPdR 992021 ldquoLinee guida per il calcolo la riduzione e la compensazione delle emissioni di gas serra di organizza-zioni e prodotti e requisiti per i proget-ti di generazione di crediti di carboniordquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 182016 ldquoResponsabilitagrave so-ciale delle organizzazioni - Indirizzi ap-plicativi alla UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 252016 ldquoDieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo svi-luppo sostenibilerdquo (Target 123)

il divieto delle plastiche monouso via li-bera del Parlamento (Target 123)

lrsquoUNIPdR 1312015 ldquoSostenibilitagrave am-bientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della so-stenibilitagrave - Edifici residenzialirdquo (Target 122)

lrsquoUNIPdR 82014 ldquoLinee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi - Pianificazione progettazione realizza-zione e manutenzionerdquo (Target 121)

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Cittagrave per la circolaritagrave protocollo di in-tesa firmato tra il Ministero dellrsquoAmbien-te e le cittagrave di Bari Milano e Prato fina-lizzato alla promozione di iniziative che stimolino al riuso alla condivisione alla distribuzione e allrsquoestensione della vita dei beni ovvero alla diffusione dellrsquoeco-nomia circolare e a modelli di sviluppo piugrave sostenibili

Circular Economy for SMEs (CESME) promosso in Italia dalla Regione Emi-lia-Romagna attraverso ERVET ndash Agen-zia per lo sviluppo territoriale a Bologna e nella Cittagrave metropolitana di Bologna per lrsquoaccesso delle Piccole e Medie Im-prese (PMI) allrsquoeconomia circolare at-traverso il miglioramento delle politiche locali a loro supporto in particolare in-tende (i) indirizzare e migliorare lrsquoeffi-cacia degli strumenti politici in modo da supportare le PMI nel processo di cambiamento da metodi di produzione tradizionali a unrsquoinnovazione in chiave green e circolare (ii) identificare buo-ne pratiche ldquocircolarirdquo e (iii) definire un ldquopacchettordquo di supporto alle PMI nellrsquoac-cesso allrsquoeconomia circolare

Tool for Environmental Sound Product Innovation (TESPI) strumento web ad accesso gratuito per supportare la ri-progettazione ambientalmente con-sapevole di un prodotto esistente che prende in considerazione il ciclo di vita del prodotto le esigenze dei clienti e i prodotti dei concorrenti al fine di indi-viduare strategie di eco-progettazione per il miglioramento ambientale del pro-dotto analizzato

UN Global Compact una delle piugrave im-

portanti iniziative in termini di corporate sustainability

Global Reporting Iniziative19 che for-nisce un approfondito set di indicatori di sostenibilitagrave

ECESP European Circular Economy Stakeholder Platform

ICESP Piattaforma Italiana per lrsquoEcono-mia Circolare

Economia circolare e uso efficiente del-le risorse ndash Indicatori per la misurazione dellrsquoeconomia circolare consultazione pubblica del Ministero dellrsquoAmbiente del 2018 per la definizione di un modello italiano di misurazione della ldquocircolari-tagraverdquo Disponibile online documento post consultazione

Strumento per il mercato dellrsquoedilizia sostenibile dellrsquoUE lanciato dalla Com-missione europea con un sistema di indicatori chiave di performance ndash LE-VEL(S) ndash per misurare e valutare gli edi-fici sostenibili in Europa

La Green Economy in Emilia-Romagna presenta i risultati delle aziende green sul territorio dellrsquoEmilia-Romagna Lrsquoin-dagine ha rilevato le dinamiche del mon-do produttivo verso lrsquoeconomia verde

Organizzazioni imprese e cittadini

Concorso Best Performer dellrsquoEcono-mia Circolare di Confindustria

Progetto CircE - Le regioni europee per lrsquoeconomia circolare CircE (Euro-pean regions toward Circular Economy) coinvolge otto partner di livello sia re-gionale sia locale rappresentativi di di-verse situazioni sociali ed economiche europee Lombardia (Italia) Catalogna (Spagna) Bassa Slesia (Polonia) Pro-vincia di Gheldria (Paesi Bassi) London Waste and Recycling Board (Regno Unito) CD2E Agenzia di sviluppo della Regione Haute de France (Francia) Co-

14 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre organizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezio-ne asvisitgoal12

Istituzioni

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mune di Sofia Associazione dei comuni e delle cittagrave della Slovenia (Slovenia) Il progetto ha lo scopo di sostenere la dif-fusione dellrsquoeconomia circolare in Euro-pa coerentemente con il Piano drsquoazione economia circolare della Commissione Europea del 2015

Contratto dei metalmeccanici 2021 che prevede il diritto alla formazione e nuove forme di coinvolgimento dei lavo-ratori e di negoziazione nellrsquoorganizza-zione del lavoro e una piugrave attenta tutela delle donne

NeXt Indexreg egrave una metodologia elabo-rata da NeXt - Nuova Economia per Tut-ti e rivolta a imprese Emissione Tra-ding Scheme (ETS) Comuni scuole e universitagrave per conoscere e far emergere le strategie sostenibili delle imprese in linea con i principi della rendicontazione non finanziaria e secondo i criteri Envi-ronmental Social and Corporate Gover-nance (ESG) Lo strumento utilizzato egrave un questionario di Autovalutazione Partecipata composto da sei aree tema-tiche e da 30 indicatori di sviluppo so-stenibile selezionati e reputati prioritari dalle 42 organizzazioni e dai membri del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di NeXt Ognuno degli indicatori egrave collega-to a livello nazionale con i 12 domini del Benessere Equo e Sostenibile (BES) e a livello internazionale con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dellrsquoAgenda 2030 per creare un indice di riferimen-to condiviso decentralizzato e multista-keholder

Sistema di garanzia delle organizza-zioni di Commercio Equo e Solidale e sistema di certificazione dei prodotti equosolidali

Progetto ECCO - Economie Circolari di Comunitagrave promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che in 18 mesi ha coinvolto oltre 700 realtagrave territoriali 24 scuole e oltre tremila studenti in tutta Italia con lrsquoobiettivo di promuovere lrsquoe-conomia circolare attraverso percorsi formativi mirati a favorire da una parte un modello produttivo che punti alla ri-

duzione degli sprechi e dellrsquoinquinamen-to e dallrsquoaltra nuove forme di occupa-zione ECCO ha visto nascere 15 ldquopoli di economia circolarerdquo in tutta la peni-sola chiamati Rihub che per un anno e mezzo nonostante le difficoltagrave legate alla pandemia hanno organizzato corsi formativi ai green jobs focalizzandosi su diverse filiere sostenibili dallrsquoecotu-rismo allrsquoeco-ristorazione dal cicloturi-smo allrsquoapicoltura dalla rigenerazione di apparecchiature informatiche alle consegne sostenibili Oltre 600 i parte-cipanti alle formazioni il 10 dei quali appartenente a categorie fragili

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15 Proposte per una produzione sostenibile

Le politiche europee ed in particolare il Next Generation EU e di conseguenza il PNRR italiano finalizzano enormi flus-si finanziari verso unrsquoeconomia circola-re per rilanciare il sistema produttivo e favorire lrsquooccupazione chiedendo una forte svolta verso una transizione equa in linea con i principi dellrsquoAgenda 2030 Di conseguenza anche gli incentivi na-zionali allrsquoinnovazione per contribuire allo sviluppo sostenibile devono esse-re fortemente connessi alla transizione ecologica allo sviluppo dellrsquoeconomia circolare e a un impatto sociale positivo

Una grande spinta a una riconversione sostenibile viene dal Programma ldquoNext Generation EUrdquo deciso dal Consiglio europeo nel luglio 2020 che vale 750 miliardi di euro ndash finanziati da un debito in comune raccolto dalla Commissione europea LlsquoItalia dovrebbe ricevere 209 miliardi di euro Tutte le spese devono rispettare il principio del ldquonon nuocererdquo cosigrave da permettere allrsquoUE di allinearsi ai principi dellrsquoAccordo di Parigi ma il 30 del Fondo deve essere indirizzato specificamente al sostegno di iniziative green

Potenziare la transizione verso unrsquoeco-nomia circolare richiede di aumentare la collaborazione tra aziende di diversi ambiti produttivi con il pieno coinvol-gimento a tutti i livelli degli stakehol-der La revisione del sistema economi-co coinvolge tutti i suoi asset utilizzare energia e materie rinnovabili valorizzare le risorse mediante upcycling riuso rici-clo e mediante il mercato delle materie prime seconde estendere la vita uti-le di prodotti e processi mediante una progettazione e una manutenzione ad hoc progettare prodotti sulla base dei principi dellrsquoecodesign e nel rispetto di elevati standard di qualitagrave La transizio-ne allrsquoeconomia circolare egrave destinata ad accrescere lrsquoimpatto occupazionale Il successo delle iniziative per far dialoga-re domanda e offerta di scarti e materia prima seconda dipende dalla loro

ampliare il raggio drsquoazione degli inter-venti considerando lrsquoinsieme del siste-ma delle imprese alcuni provvedimenti sono infatti limitati a settori e territori specifici (anche in ragione delle risor-se disponibili) altri si concentrano sulla Pubblica Amministrazione perograve lrsquointe-ro mondo delle imprese ha bisogno di evolvere inserendo tecnologia e mo-dernizzazione nella propria gestione per migliorare efficienza produttivitagrave e impatto sociale e ambientale che sono i gap principali nei confronti dei Paesi competitori a fronte di un flusso di in-vestimenti a livello europeo di oltre 650 miliardi nei prossimi 10 anni per realiz-zare gli obiettivi di riduzione delle emis-sioni climalteranti del 55 egrave necessario avere una strategia di politica industriale in termini di capacitagrave produttiva (svilup-po delle fonti rinnovabili e delle tecno-logie per efficienza) che non vediamo al fine di una trasformazione del tessuto manifatturiero che limiti gli impatti so-cio-economici della transizione ecologi-ca

dare continuitagrave agli interventi per lo svi-luppo sostenibile abbracciando un oriz-zonte temporale di medio-lungo perio-do per dare certezze alle imprese e ai cittadini consentendo loro di aumentare la propensione a investire

aumentare nel tempo la dotazione finan-ziaria molte misure sembrano orientate nella giusta direzione ma hanno risorse limitate consapevoli della finitezza delle risorse comunque una scelta di prioritagrave e unrsquoattenta spending review aiutereb-bero a trovare le risorse per le azioni piugrave rilevanti

promuovere insieme con le associazio-ni datoriali e le organizzazioni del Terzo

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visibilitagrave solo coinvolgendo migliaia di sog-getti egrave possibile che nascano incontri pro-ficui tra chi offre e chi domanda circolaritagrave

Il GdL Goal 12 per quanto riguarda la produ-zione responsabile chiede ai decisori politici di

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Settore la sensibilizzazione e lrsquoaccom-pagnamento delle imprese affincheacute in-troducano la sostenibilitagrave ambientale e sociale tra gli obiettivi aziendali e di conseguenza valutino le proprie perfor-mance e quelle dei propri manager alla luce dei risultati ambientali e sociali ol-tre che di profitto

adottare misure di semplificazioni per evitare che eccessi burocratici frenino la realizzabilitagrave concreta dei provvedimen-ti

definire in relazione allo sviluppo delle rinnovabili una condivisione degli oneri vincolante con le Regioni in relazione agli impegni di sviluppo delle infrastrut-ture e degli impianti tale punto egrave cru-ciale per riscrivere il nuovo Piano Nazio-nale Integrato per lrsquoEnergia ed il Clima (PNIEC) al 2030 al fine di raggiungere i nuovi obiettivi del -55 di emissioni cli-malteranti

limitare la disposizione di decreti attua-tivi (specie se concertati tra dicasteri) puntando a norme compiute di imme-diata realizzazione percheacute la previsione di molti decreti attuativi rende lungo e complesso lrsquoiter di varo delle misure e sovente ne depotenzia la portata

identificare le Best Practice di sostenibi-litagrave e condividerle con altri Paesi identi-ficando e promuovendo soluzioni adat-te sulla base delle condizioni e risorse locali e delle esigenze di implementa-zione

realizzare politiche di sostegno per un vero sviluppo sostenibile da parte dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli in via di sviluppo

riequilibrare nellrsquoattuazione del Pro-gramma Next Generation EU il rapido procedere verso la transizione ecologi-ca con interventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale per non lasciare indie-tro nessuno

istituire un catasto pubblico sullrsquoutilizzo delle risorse suolo verde mobilitagrave in sharing sistema idrico

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile la riduzione degli sprechi e lrsquoutilizzo di materiali con crescente percentuale di riciclato la progettazione di prodotti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire azioni di riuso dei prodotti an-che attraverso piattaforme di scambio definendo una legge di riordino del set-tore dellrsquousato e del riutilizzo anche con partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera

investire nella sicurezza e nella qualitagrave alimentare nella bioeconomia circolare nella ricerca per la sostenibilitagrave nella tutela della fertilitagrave del suolo

promuovere un mix di misure volontarie (certificazione di sostenibilitagrave ambienta-le e sociale delle filiere di approvvigio-namento) e misure obbligatorie (obbli-go di due diligence di filiera)

definire una strategia di contrasto a tutti i livelli del ciclo di vita del cibo attraver-so le varie fasi di raccolta produzione distribuzione fino al consumo domesti-co per elaborare programmi di cambia-mento comportamentale

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Si riportano di seguito proposte specifiche del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici target (la sintesi definitoria egrave no-stra) dellrsquoAgenda 2030 per una produzione sempre piugrave responsabile

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

Target 122 per unrsquoeconomia sempre piugrave circolare per lrsquouso efficiente delle risorse naturali

Target 123 per contrastare lo spreco alimentare in linea con la strategia Farm to Fork

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rimuovere le barriere che ostacolano la gestione di eccedenze incertezza nor-mativa e capacitagravequalitagrave dei destinata-ri

investire in strutture e strumenti tecno-logici e sostenere anche con incentivi fi-scali (es pannelli solari bonus ecc) sia le aziende che gestiscono le ecceden-ze secondo la Food and Drink Material Hierarchy sia le organizzazioni profit o non-profit che in un processo di eco-nomia circolare riducono lo spreco ali-mentare rivalorizzando le eccedenze

sviluppare la filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori

investire in maniera mirata con un piano dedicato per il raggiungimento entro il 2023 di tale Target

promuovere la diffusione e il consoli-damento di una cultura orientata alla circolaritagrave in connessione anche con la Strategia per le aree interne a partire dallrsquoistruzione primaria per arrivare alla formazione continua dei lavoratori

capovolgere la logica economica di pro-duzione ponendo al centro lrsquoimpatto ambientale e sociale prima degli obietti-vi economici e di accrescimento del Pro-dotto Interno Lordo (PIL)

rendere effettiva una politica di investi-menti nel ciclo integrato dei rifiuti so-prattutto nel Mezzogiorno

sviluppare il sistema di contabilitagrave (cata-sto rifiuti ISPRA) con i flussi interregio-nali di rifiuti urbani

investire nelle infrastrutture per la di-stribuzione lo stoccaggio e lrsquoaccumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle smart grid nella digitalizzazione delle reti nelle comunitagrave energetiche di imprese cittadini e PA nei collegamenti elettrici con i Paesi europei e poi in fu-turo con lrsquoAfrica nellrsquoelettrificazione dei consumi nei punti di ricarica per veico-li elettrici e nelle stazioni di ricarica per i veicoli a idrogeno va ricordato che la rilevanza dellrsquoidrogeno (green) piugrave che per i veicoli rappresenta un obiettivo ri-levante per i settori industriali ldquohard to abaterdquo

incentivare le ldquoeconomie del riutilizzordquo esistenti

adottare politiche a favore della prepa-razione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti (es Decreti ldquoEnd of Wasterdquo)

progettare e produrre un packaging ri-dotto e riutilizzabile

progettare prodotti efficienti sotto il profilo delle risorse durevoli anche in termini di durata di vita e di assenza di obsolescenza programmata scomponi-bili riparabili riutilizzabili e aggiornabili noncheacute utilizzo di materiali ottenuti dai rifiuti nella loro produzione

utilizzare plastiche facilmente riciclabili e incentivare la plastica riciclata

promuovere una cultura della sostenibi-litagrave a livello aziendale e organizzativo

estendere alle medie imprese lrsquoobbligo di rendicontazione non finanziaria

analizzare e divulgare i vantaggi delle aziende che investono in sostenibilitagrave sociale e ambientale efficienza interna

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Target 124 per la gestione delle sostanze chimiche in tutto il loro ciclo di vita

Target 126 per pratiche sostenibili e infor-mazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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consenso di lavoratori clienti e fornitori innovazione e proattivitagrave riduzione del rischio reputazione fidelizzazione di segmenti di qualitagrave in crescita

modernizzare in chiave green con in-frastrutture verdi le aree produttive at-trezzate i distretti industriali e le reti di impresa

costituire poli tecnologici per lrsquoeconomia circolare e per la ricerca e lrsquoinnovazione per prodotti durevoli e riparabili

promuovere una legge che agevoli la due diligence sui diritti umani e ambientali

sviluppare partnership pubblico-private per sostenere la transizione verso mo-delli di produzione e consumo piugrave soste-nibili

realizzare politiche di ricerca e innovazione per sostenere e ldquocostruirerdquo una capacitagrave scientifica e tecnologica su nuovi paradigmi compatibili con lrsquouso pieno e rispettoso degli equilibri ecologici delle risorse endogene riproducibili in loco facendo emergere nuove produzioni e nuovi consumi in equilibrio tra essere umano e natura

promuovere partnership con i Paesi Terzi per migliorare gli standard di sostenibilitagrave sociale e ambientale e per aumentare la produttivitagrave riducendo la pressione sulle risorse naturali

definire norme e processi per evitare nel contesto economico nazionale e comunitario di deviare prodotti non sostenibili verso i mercati terzi

anticipare lrsquoimpegno dei Paesi industria-lizzati ad azzerare quanto prima le emis-

sioni di carbonio rispetto alla scadenza del 2030 assicurando una transizione equa per i lavoratori e le comunitagrave colpi-te dal cambiamento climatico e dal pro-cesso di decarbonizzazione con azioni e programmi per ridurre la povertagrave e per arginare le disuguaglianze nel godimen-to dei diritti umani

dare prioritagrave agli investimenti sulle ener-gie rinnovabili prodotte in maniera re-sponsabile e per la protezione sociale sostenendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro dignitosi e rispet-tosi dellrsquoambiente

investire nelle aree interne e nei parchi con interventi infrastrutturali materiali e immateriali e promuovere lo svilup-po locale garantendo reddito e presidio culturale attraverso il turismo sostenibi-le tutelando la biodiversitagrave e la resilien-za contro disastri naturali e cambiamen-ti climatici

destinare particolare attenzione alla montagna tutelando lrsquoapproccio agro-e-cologico nel rispetto delle specifiche caratteristiche orografiche e climatiche consapevoli che i costi di produzione sono maggiori e la quantitagrave dei prodotti minore prevedendo agevolazioni fisca-li per le attivitagrave agro-silvo-pastorali di montagna

puntare sui ldquoprodotti di qualitagraverdquo con produzioni tipiche animali e vegetali valorizzando DOP e IGP nellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna per fare cosigrave marketing territoriale

incentivare una celere transizione alle energie rinnovabili al fine di contrastare la crisi climatica pur consapevoli di spo-stare sovente lrsquoimpatto ambientale

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Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12a per un consumo e una produ-zione responsabile nei Paesi Terzi

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Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c una politica di superamento degli ingiustificati (ma complessi da ridur-re) sussidi ai combustibili fossili attraverso incentivi a fronte di investimenti per la de-carbonizzazione per26

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contabilizzare i consumi energetici o come erosione o come reintegrazione delle risorse naturali prelevate

ridurre rapidamente gli incentivi alle fonti fossili destinando le risorse rispar-miate agli interventi sociali di riconver-sione e sostegno alle fasce colpite

trasformare i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) in Sussidi Ambiental-mente Favorevoli (SAF) e in investimen-ti per supportare le filiere verdi e soste-nibili

E ancora a livello europeo

Dare rapida attuazione al Programma ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosa al Green Deal Europeordquo e al Programma ldquoNext Generation EUrdquo equilibrando lrsquoattenzio-ne a una transizione accelerata con in-terventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale

Dare rapida attuazione al ldquoPNRRrdquo e in particolare alle misure del ldquoJust Transi-tion Fund rdquo e di ldquoInvestEUrdquo per soste-nere la transizione ecologica nelle pic-cole e medie imprese

Prevedere un sistema di country by country report da parte delle aziende attivando la leva fiscale

Promuovere lrsquoarmonizzazione e lrsquoequi-tagrave fiscale tra i Paesi dellrsquoUE attraverso la lotta ai paradisi fiscali e il contrasto dellrsquoelusione e dellrsquoevasione fiscale delle imprese e dei cittadini

Inoltre a livello nazionale

Accelerare lrsquoattuazione della Strategia nazionale per le aree interne in partico-lare per le aree di montagna allinean-dola sempre piugrave ai principi e allo spirito dellrsquoeconomia circolare

Completare la riforma del Terzo Setto-re con lrsquoemanazione degli ultimi decreti delegati e avviarne la realizzazione fa-

vorendo lo sviluppo delle imprese socia-li

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile

promuovere la riduzione di sprechi e lrsquou-tilizzo di materiali con crescente percen-tuale di riciclato

promuovere la progettazione di prodot-ti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire le economie del riutilizzo e dellrsquousato

mappare le piattaformeiniziative giagrave esistenti per facilitare lrsquoincontro tra sog-getti complementari

facilitare la costituzione di partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera e favorire le pratiche di simbiosi indu-striale per ottimizzare risorse favorire lo sviluppo locale e creare occupazione attraverso aree produttive attrezzate organizzazione dei distretti eco-indu-striali realizzazione di reti di impresa e perseguendo un modello teso a incorag-giare e implementare percorsi di eco-nomia condivisa per generare vantaggi economici e competitivi delle aziende

promuovere ldquospeed networkingrdquo in oc-casione del Festival dello Sviluppo So-stenibile e una rete di facilitatori sul

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Seguono specifici approfondimenti realiz-zati con il contributo dei componenti del GdL 12

Approfondimento sullrsquoeconomia circolare

Egrave necessario accelerare la transizione ver-so unrsquoeconomia circolare attraverso lrsquoinno-vazione dei modelli di produzione delle im-prese con occupazione anche per soggetti normalmente esclusi dal mercato del lavoro prevedendo incentivi fiscali e lrsquoadozione del-le certificazioni ambientali EMASEcolabel UE in particolare

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territorio nazionale come le Camere di Commercio e le Associazioni Industriali

Per quanto riguarda specificatamente il riutilizzo la preparazione per il riutilizzo e la prevenzione dei rifiuti

in armonia con la gerarchia dei rifiuti re-alizzare un piano di investimenti incen-tivi e strumenti economici per rafforzare lrsquoeconomia del riutilizzo che egrave costituita da negozi dellrsquousato operatori ambulan-ti mercati dellrsquousato anche integrando-la in ottica di filiera con la preparazione per il riutilizzo con lrsquoobiettivo di rag-giungere il traguardo di almeno 8 kg di riutilizzo per abitante

ridurre lrsquoutilizzo dei volantini cartacei a fini promozionali

rafforzare le attivitagrave commerciali che si dedicano alla riparazione e al ricondizio-namento dei beni

introdurre norme contro la pratica dellrsquoobsolescenza programmata

favorire lo sfuso

disincentivare il doppio materiale di packaging negli imballaggi e comunica-re sempre il peso del packaging sul peso del prodotto venduto

premurarsi che le filiere siano trasparen-ti e che le risorse non siano accaparrate da soggetti criminali

Per la promozione la diffusione e il con-solidamento di una cultura dellrsquoecono-mia circolare

incoraggiare le aziende a misurare e a comunicare lrsquoimpatto socio-ambientale dei propri prodotti

formare competenze innovative per qualificare e riqualificare i lavoratori ver-so la produzione sostenibile

sostenere e rafforzare gli interventi di ldquoalternanza scuola lavorordquo che consen-tono la trasmissione di competenze nei diversi settori produttivi

rafforzare la normativa di sostegno nel-la fase di avvio delle start-up innovative e sostenibili privilegiando le donne e i giovani

attivare nelle Regioni e nelle Aree me-tropolitane percorsi di orientamento alla ripresa che uniscano due transizioni interconnesse quella green e quella di-gitale in una dimensione territoriale che declini la strategia di sviluppo dei terri-tori con una spinta dal basso capace di favorire specializzazioni innovative loca-li grazie a partnership di ampio respiro (interregionali) complementari crean-do cosigrave reti collaborative

perseguire attraverso il modello della quadrupla elica (universitagrave e centri di ri-cerca governo centrale e periferico set-tore privato e associazioni gruppi di cit-tadini che collaborano con altri soggetti al processo innovativo) lo sviluppo di ecosistemi socio-economici locali pro-speri adatti a favorire il salto di qualitagrave delle PMI locali sia sul piano della pro-duttivitagrave sia su quello della sostenibili-tagrave Uno sviluppo in linea con gli obiettivi del Next Generation EU ma anche con le raccomandazioni del Forum Disugua-glianze e Diversitagrave

incentivare il recupero delle aree e degli edifici dismessi e quindi la rigenerazione urbana consentendo un contenimento del consumo di suolo attraverso inter-venti su aree giagrave edificate ma non piugrave utilizzate con lrsquoevoluzione dei contesti su un mix funzionale di edilizia residen-ziale servizi e offerta economica

sviluppare servizi di e-commerce per la promozione di mercato delle PMI re-sponsabili

attuare il Regolamento europeo riguar-dante il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura in maniera tale da sfruttare i benefici ambientali ed economici che ne

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scaturiscono Ciograve deve prevedere lrsquoade-guamento degli impianti di affinamento esistenti o la realizzazione di nuovi e della rete di distribuzione in maniera da tale da poter massimizzare il riutilizzo stesso

Approfondimento sul sistema agroali-mentare

assicurare lrsquoimpiego da parte dellrsquoindu-stria agroalimentare di materie prime agricole non provenienti da deforesta-zione e prodotte nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali at-traverso lrsquoobbligo della ldquodovuta diligen-zardquo per tutti gli operatori coinvolti nelle filiere a rischio assicurando la tracciabi-litagrave e il monitoraggio della catena di for-nitura e incentivando la certificazione di sostenibilitagrave ambientale e sociale da parte di soggetti terzi accreditati

approvare la legge sullrsquoagricoltura biolo-gica ferma in Commissione Agricoltura del Senato

promuovere lrsquoadozione dellrsquoapproccio agro-ecologico per migliorare lrsquoequili-brio degli agroecosistemi ripristinare la fertilitagrave del suolo e la biodiversitagrave migliorare la qualitagrave delle acque ridur-re le emissioni di gas a effetto serra ad esempio adottando alcune pratiche agronomiche (come lrsquoinerbimento e il sovescio) e reimpiegando in azienda i residui dei processi colturali anche per la produzione di energia coerentemen-te con i principi dellrsquoeconomia circolare

sviluppare il ricorso alla chimica verde (bioprodotti) in grado di sostituire gli input chimici di sintesi in agricoltura fa-vorendo cosigrave il passaggio dal modello attuale di agricoltura industriale verso modelli piugrave sostenibili

sostenere la piantumazione di alberi non produttivi da parte sia di aziende agri-cole che Comuni soprattutto in pianura dove il paesaggio agricolo in generale egrave estremamente semplificato per con-sentire lrsquoutilizzo di macchine agricole di grandi dimensioni per favorire sia il

ripristino dellrsquoagrobiodiversitagrave sia la cat-tura del carbonio

favorire unrsquoagricoltura sostenibile e di prossimitagrave che non abbia effetti negati-vi sullrsquoambiente e sulla salute avviando un fattivo confronto con le categorie e con i territori

favorire lrsquoeconomia circolare dellrsquoacqua nella produzione agricola anche me-diante il ricorso per lrsquoirrigazione allrsquouso di fonti non convenzionali quali le acque reflue depurate in linea con lrsquoemana-zione del nuovo Regolamento europeo 7412020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dellrsquoacqua

Approfondimento per lrsquoestensione della rendicontazione non finanziaria

Ampliare il campo di applicazione della rendicontazione non finanziaria favo-rendola nei settori della distribuzione e delle utility e partecipate dallo Stato imprese di medie dimensioni (da 250 dipendenti) e delle societagrave attive in set-tori ad alto impatto ambientale incorag-giando la modalitagrave di bilancio integrato

Potenziare il sostegno finanziario ai produttori responsabili

allineare gli operatori finanziari agli Obiettivi di sviluppo sostenibile in at-tuazione dellrsquoAgenda 2030 promuoven-do investimenti che integrano i criteri ESG con orizzonte di lungo periodo per la transizione verso modelli economici low-carbon attraverso strumenti di fi-nanza sostenibile e responsabile

favorire sia trasferimenti di risorse fi-nanziarie dalle banche al sistema delle imprese (comprese le PMI e il Terzo Set-tore) finalizzati a interventi per la soste-nibilitagrave sia lo sviluppo del microcredito

potenziare lrsquoofferta di strumenti finan-ziari rivolti a organizzazioni no profit imprese sociali enti del Terzo Settore organizzazioni for profit a vocazione so-ciale e societagrave benefit

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sviluppare unrsquoofferta di retail banking e assicurativo favorevole a comportamen-ti virtuosi e consentire a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) partecipazioni di capi-tale in PMI che presentano un piano di cambiamento per la sostenibilitagrave

Approfondimento sul contrasto agli sprechi alimentari

attuare la Decisione Delegata del 3 mag-gio 2019 per la misurazione degli spre-chi alimentari obbligatoria dal 2020 e attuare se pur in modo facoltativo la misurazione delle eccedenze alimentari

rifinanziare lrsquoart 12 della Legge 16616 ldquoFinanziamento degli interventi per la riduzione dei rifiuti alimentarirdquo

dare mandato al ldquoTavolo aiuti alimentari indigenti e lotta allo spreco alimentarerdquo previsto dalla Legge 16616 e insediato al MIPAAF di redigere un position paper nazionale della Strategia Farm to Fork

favorire lrsquoadozione di certificazioni di sostenibilitagrave ambientale e sociale del-la produzione alimentare che tengano conto anche del ricorso a fonti non con-venzionali per lrsquoirrigazione o alla misura-zione degli usi

promuovere in tutti gli ambiti istituzio-nali amministrativi nelle autoritagrave sanita-rie filiere agro-alimentari consumatori e organizzazioni no profit le ldquoRacco-mandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimentarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari il 12 di-cembre 2019

estendere il principio di Responsabilitagrave Estesa del Produttore (REP) a nuovi set-tori produttivi

normare la dichiarazione ambientale di prodotto e promuovere il BES in im-presa come reporting non finanziario (a partire dalle PMI)

normare i claim ambientali al fine di tu-telare i consumatori rispetto a dichiara-zioni potenzialmente ingannevoli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale e sociale dei prodotti

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Approfondimento sulla promozione della di-gnitagrave del lavoro

promuovere la partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali in attuazione dellrsquoart 46 della Costituzione

promuovere nelle amministrazioni e nelle

imprese profit e no profit lrsquoarmonizzazio-ne tra vita e lavoro anche attraverso un uso corretto dello smart working e altre forme di flessibilitagrave dellrsquoorario

promuovere la HRDD (Human right due di-ligence) e diffonderne la cultura presso le imprese promuovere anche una legge na-zionale che recepisca la HRDD

promuovere il ricorso da parte delle im-prese a forme di certificazioni del rispetto dei diritti dei lavoratori (ISO SA 8000 ISO OHSAS 18001 sostituita dalla norma ISO 45001 su salute e sicurezza sul lavoro No-Cap ecc)

estendere alla dimensione sociale e al set-tore privato i requisiti per il Green Public Procurement (GPP) giagrave obbligatorio per gli enti pubblici secondo il Codice sugli Appal-ti

adozione della legislazione europea di pre-venzione e contrasto alle Unfair trading practices (Direttiva 2019633)

Approfondimento sulla responsabilitagrave del produttore

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NOTE

1 Giovannini E Lrsquoutopia sostenibile Laterza Bari 20182 Dragonetti G Trattato delle virtugrave e dei premi Feltrinelli Milano 20183 Becchetti L Una nuova economia egrave possibile Albeggi editore Roma 20144 Elsevier Sustainable Production and Consumption wwwjournalselseviercomsustainable-pro-duction-and-consumption5 Siamo consapevoli che conseguire gli 11 Target del Goal 12 non comporta conseguire una produzione e consumo responsabile percheacute ben altri dovrebbero essere i Target (soprattutto per un vero consumo respon-sabile) Infatti questi Target da soli non paiono atti a conseguire unrsquoeconomia veramente al servizio di tutti nel rispetto dei limiti del Pianeta Tuttavia perseguirli puograve comunque dare un contributo utile nella direzione giusta Quello che occorre nel complesso egrave un grande salto di consapevolezza ed un profondo cambiamento culturale tanto negli operatori economici quanto nei cittadini 6 COM(2007) 414 (COM(2012) 673 Blue Print7 COM(2015) 614

8 httpdocumenticameraitappscommonServicesdocubridgeashxurl=COM_2020_102_3_IT_ACT_part1_v2pdfampp=Atti20Ue5CCommissione20Ue5Cpdf5C20205C0320-20MARZO

9 httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=OJL2019248FULLampfrom=EN

10 httpseceuropaeufoodsystemfiles2021-05fs_eu-actions_action_platform_key-rcmnd_enpdf

12 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2020051920G00052sg

13 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2019121319G00148sg

14 wwwgazzettaufficialeiteliid2018052918G00078sg

15 httpswwwmitegovitpaginacatalogo-dei-sussidi-ambientalmente-dannosi-e-dei-sussidi-ambientalmen-te-favorevoli

16 wwweuroparleuropaeunewsitagendabriefing2019-03-251divieto-delle-plastiche-monouso-via-libe-ra-del-parlamento

17 circulareconomyeuropaeuplatform

18 wwwicespit

19 indicatoricircolariconsultazioneminambienteitdocumento-post-consultazione

20 httpswwwgbcitaliaorglevel-s

21 httpimpreseregioneemilia-romagnaitentra-in-regionedocumenti-di-programmazionecopy_of_Ervet_Volume_Green_Economy_WEB_2018pdf

22 economiacircolareconfindustriaitconcorso-best-performer-delleconomia-circolare-partita-la-valutazio-ne-delle-candidature

23 wwwinterregeuropeeucirce

24 wwwnexteconomiaorg

25 Il problema principale dellrsquoItalia nello sviluppo delle RES egrave che a causa dellrsquoeffetto nimby sulle infrastrutture dorsali il Paese egrave diviso in due (vedasi ultimo piano decennale TERNA) con tanta produzione a Sud e tanto consumo a Nord Prima di collegarci al Nord Africa meglio fare le reti in Italia E se non riusciamo a sviluppare i 6GW annui necessari per ottemperare il pacchetto fit for 55 in via sussidiaria sarebbe meglio sviluppare e importare anche se questo egrave poco coerente con gli obiettivi di circolaritagraveproduzione di prossimitagrave26 Egrave necessario fare attenzione alla disciplina in materia di aiuti di Stato energia e ambiente COM2002015UE e i Reg 7082019 per evitare azioni non coordinate a livello UE con il rischio di impatti su delocalizzazione di settori strategici27 Interviene per le aree che hanno lrsquoesigenza di chiudere produzioni carbonintensive per ovviare ai relativi impatti sociali28 Lrsquoacronimo ESG sta per Environmental Social and Governance ossia ambientale sociale e buon governo e si riferisce alle tre dimensioni di performance aziendale integrate per la creazione di valore economico per gli investitori29 Il BES egrave lrsquoindicatore di benessere equo e sostenibile utilizzato per valutare il progresso di una societagrave non solo dal punto di vista economico come ad esempio fa il PIL ma anche sociale e ambientale e corredato da misure di disuguaglianza e sostenibilitagrave

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21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile

Lrsquoacquisto e lrsquouso di oggetti non ha un impatto solo economico ma assolve un ruolo importante per il mantenimento dellrsquoordine e del legame sociale delle comunitagrave Il consumo riunisce una plu-ralitagrave di significati e di funzioni sociali veicolo per creare e mantenere la pro-pria identitagrave individuale strumento per tessere relazioni sociali e linguaggio che consente di comunicare la propria visio-ne del mondo distinguendosi dagli altri

La crescita culturale verso il consumo responsabile pone una sfida ripensa-re il consumo tradizionale passando da una logica del prezzo piugrave conveniente a unrsquoattenzione ai bisogni delle persone nel rispetto dellrsquoambiente

Il Consumo Responsabile infatti pre-suppone un nuovo paradigma econo-mico dove i consumatori sono con-sum-attori (prosumerco-produttori) le imprese sono impegnate dal punto di vista sociale ambientale e consume-rista e le istituzioni dialogano con la comunitagrave locale In tale contesto il con-sumo responsabile subordina le caratte-ristiche tangibili del bene (o del servi-zio) a valutazioni di ordine etico sociale ambientale e consumerista prestando forte attenzione alla qualitagrave sociale del bene ovvero al rispetto dei diritti dei lavoratori dei diritti umani e dei diritti dei consumatori Particolare attenzione si pone a evitare lrsquoimpatto negativo dal punto di vista finanziario ambientale e sociale (ad es lo sfruttamento del lavo-ro minorile attivitagrave antisindacali vendi-ta di armi illeciti o frodi finanziarie col-lusione con regimi dittatoriali pubblicitagrave ingannevole clausole vessatorie ecc)

La scelta consapevole del consumato-re puograve tramutarsi talvolta in diffidenza verso pratiche di produzione ritenute non sicure ancorcheacute invece benefiche per lrsquoambiente e lrsquoeconomia poicheacute non adeguatamente conosciute Ne egrave un esempio la diffidenza dei consumato-ri allrsquoacquisto di prodotti alimentari ir-rigati con reflui trattati anche a fronte della difformitagrave normativa in materia sul territorio dellrsquoUnione oppure a prodot-ti contenenti olio di palma sostenibile certificato da enti terzi accreditati qua-li ad esempio la Roundtable on Sustai-nable Palm Oil (RSPO) non proveniente da deforestazione e rispettosi dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali Egrave importante quindi unrsquoadeguata infor-mazione e sensibilizzazione sui temi del consumo responsabile e consapevole

Il Consumo Responsabile puograve assumere varie declinazioni

il consumo critico informato e ragio-nato e quindi consapevole attraverso lrsquoacquisto di beni e servizi da imprese responsabili che ad esempio non sfrut-tano il lavoro minorile non inquinano lrsquoambiente o adottano strategie filantro-piche solo per fini comunicativi

il risparmio e lrsquoinvestimento in chiave responsabile premia istituti finanziari sostenibili che non investono in settori controversi o che svolgono attivitagrave di engagement e screening delle imprese che operano in questi settori per pro-muovere attraverso lrsquoimposizione di standard minimi produzioni responsa-bili che possano garantire investimenti sostenibili

il ricorso al commercio equo e solida-

2 CONSUMO RESPONSABILE

ldquoIl Consumo Responsabile egrave unrsquoazione di consumo e risparmio in cui lail citta-dinao consum-attore informato e consapevole valuta non solo la qualitagrave e il prezzo dei prodotti e dei servizi ma anche il valore sociale in essi contenuto e lrsquoimpatto ambientale dellrsquoimpresa che li produce tutelando il proprio interesse

e quello della collettivitagrave nel medio e lungo periodordquo

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le forma di commercio che promuove giustizia sociale ed economica sviluppo sostenibile rispetto per le persone e per lrsquoambiente attraverso il commercio la crescita della consapevolezza dei con-sumatori lrsquoeducazione lrsquoinformazione e lrsquoazione politica

gli stili di vita basati sulla sobrietagrave del consumo e il non spreco alimentare e come le pratiche di consumo caratteriz-zate da attenzione al risparmio energe-tico anche di materie prime e al recupe-ro e riutilizzo di beni

altre forme di consumo come ad esem-pio la partecipazione a gruppi di acqui-sto solidale il turismo responsabile le buone pratiche dellrsquoeconomia della con-divisione ecc

il risparmio e lrsquoinvestimento sostenibile e responsabile come la sottoscrizione di fondi di risparmio conti correnti e obbli-gazioni che includano valore sociale ed ambientale con ricadute sul territorio in grado di supportare progetti a carattere socio-ambientale o a sostenere i Paesi in via di sviluppo

22 Analisi di contesto

NellrsquoAgenda Europea dei Consumatori vengono definiti quattro obiettivi prin-cipali di cui uno strategico il migliora-mento degli aspetti dellrsquoinformazione sui prodotti e servizi offerti egrave necessario per supportare la reale implementazio-ne delle scelte politiche per uno svilup-po sostenibile

Tra le sfide future tenendo conto dei mutamenti dellrsquoeconomia e della societagrave lrsquoAgenda affronta il tema del consumo sostenibile con queste parole ldquoI consu-mi in aumento in tutto il mondo hanno accentuato la pressione sullrsquoambiente contribuendo anche al cambiamento cli-matico e accresciuto la concorrenza per le risorse I consumatori sono sempre piugrave consapevoli delle conseguenze per lrsquoambiente dei loro modelli di consumo e devono essere incoraggiati da iniziati-

ve pubbliche e private ad adottare com-portamenti di consumo piugrave sostenibili I consumatori devono essere messi in gra-do di compiere scelte sostenibili e sane che permettano di ridurre i costi per seacute stessi e per la societagrave nel suo insieme I consumatori hanno il diritto di sapere quale impatto ambientale avranno du-rante tutto il loro ciclo di vita i prodotti (beni e servizi) che intendono acquista-re Devono essere aiutati a individuare le scelte realmente sostenibili Sono neces-sari strumenti efficaci per proteggerli da informazioni sullrsquoambiente e sulla salute fuorvianti e infondate La domanda di prodotti sostenibili da parte dei consu-matori puograve favorire la crescita e la con-correnza rendendo cosigrave piugrave disponibili e accessibili tali prodotti e premiando le imprese che offrono beni e servizi di qualitagrave con minore impatto ambientalerdquo

Tale approccio appare oggi incompleto percheacute allrsquointerno del tema della soste-nibilitagrave ignora la dimensione sociale in-globata nei prodotti e servizi una tale definizione di consumo sostenibile non misura la qualitagrave del lavoro lungo tutta la filiera produttiva (quanto lavoro nero o sottopagato) lrsquoinclusione delle diversitagrave sul lavoro le pari opportunitagrave la crescita professionale e personale la possibilitagrave di una vita degna e dignitosa

Per perseguire una vera trasformazione verso la sostenibilitagrave egrave urgente soprat-tutto in questa fase di riorientamen-to post-pandemia una forte spinta dal basso innescata dai cittadini che da de-stinatari passivi devono diventare sog-getti attivi capaci di influenzare lrsquoanda-mento del mercato con le proprie scelte di acquisto intervenendo sulle strategie di istituzioni e imprese per una vera at-tenzione alla dimensione sociale nei li-miti delle risorse ambientali per tutti

Il cittadino-consumatore in questa fase storica puograve sfruttare le opportunitagrave of-ferte anche dalle nuove tecnologie fa-vorire forme di aggregazione della do-manda capaci di raggiungere una scala economica soddisfacente e ribaltare il paradigma economico attuale a partire da nuovi modelli di consumo Il consu-

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matore puograve scegliere di sostenere un modello economico sempre piugrave orien-tato a una sostenibilitagrave complessiva economica sociale e ambientale ossia integrale grazie a una rinnovata consa-pevolezza che implica unrsquoassunzione di responsabilitagrave nei confronti della collet-tivitagrave che intendiamo sempre propositi-va e non di contrasto

Lrsquoapproccio al consumo responsabile espresso nel Goal 12 se esprime una visione etica per lo sviluppo sostenibi-le costituisce anche un ldquoauto-interesse lungimiranterdquo capace di armonizzare i diritti del cittadinolavoratore con quelli del cittadinoconsumatore

Sollecitare il consumatore a esercitare lrsquoatto di consumo con consapevolezza egrave interesse anche delle imprese (beni e servizi) impegnate verso un reale per-corso di sostenibilitagrave percheacute le premia nelle scelte drsquoacquisto dei propri clienti e nella fidelizzazione al marchio lrsquoaspet-to reputazionale comporta ritorni com-merciali nel medio e lungo periodo La letteratura scientifica richiama poi an-che molti altri vantaggi della sostenibi-litagrave per le imprese come ben riportato nelle Linee guida per la rendicontazione di sostenibilitagrave per le PMI di Confindu-stria

Un consumatore consapevole infor-mato educato a scegliere fruitore di buona comunicazione sulla sostenibilitagrave delle imprese che non si rivolge a pro-dotti contraffatti o scadenti orienta di conseguenza i propri atti drsquoacquisto ed egrave anche spesso disposto a sostenere un piccolo sovrapprezzo

Le associazioni dei consumatori e della societagrave civile sono chiamate a raccoglie-re questa importante sfida anche per-cheacute rappresentano istanze di consuma-tori sempre piugrave informati ed esigenti e pertanto operano per la crescita della consapevolezza dei singoli organizza-no forme di mobilitazione non solo per la tutela dei diritti sociali e ambientali ma anche per la costruzione di ldquoretirdquo ca-paci di incidere nei processi economici Le associazioni sono cosigrave chiamate a in-

terpretare e rappresentare le richieste di consumatori che si orientano verso scelte valoriali che vanno oltre alla pura logica di convenienza economica I con-sumatori responsabili infatti si rendono conto che devono conciliare i loro ruoli di vita di cittadino-lavoratore-consu-matore con scelte consapevoli che non ledano la qualitagrave di vita di unrsquoaltra pro-pria dimensione Lrsquoobiettivo ambizioso egrave quello di far diventare i consumatori per lrsquoeconomia quello che gli elettori sono per la politica attori responsabili pro-muovendo il ldquovoto col portafogliordquo nelle proprie scelte di consumo quotidiano proprio come se fosse unrsquourna elettora-le

Ad esempio la scelta di ldquospostarerdquo le proprie scelte di consumo a favore dei prodotti del Commercio Equo e Solida-le da parte dei cittadini responsabili (e delle istituzioni) puograve favorire il raggiun-gimento degli Obiettivi di sviluppo so-stenibile Il Fair Trade da oltre 50 anni lavora per garantire prodotti (alimenta-ri abbigliamento cosmesi bomboniere articoli per la casa ecc) che in tutte le fasi di produzione e commercializza-zione rispettano lrsquoambiente e i lavora-tori (attraverso un sistema di controlli e certificazione dei prodotti e delle or-ganizzazioni internazionalmente rico-nosciuto) Trasparenza democrazia attenzione ambientale inclusione delle minoranze pari opportunitagrave progetti di sviluppo sociale ed educativo sia nel Sud che nel Nord del mondo sono i principi che caratterizzano il Commercio Equo e Solidale e che si ritrovano nei prodotti venduti in tutta Europa nelle Botteghe del Mondo (i punti vendita ldquospecializza-tirdquo) e negli scaffali di tanti negozi tradi-zionali o dei supermercati Il Commercio Equo e Solidale oggi non egrave piugrave soltan-to focalizzato sui prodotti dal Sud del mondo ma anche sui prodotti italiani realizzati nel rispetto degli stessi criteri per promuovere anche nel nostro Pae-se uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle persone e dellrsquoambiente

Altro esempio concreto la promozio-ne del consumo di prodotti contenenti olio di palma sostenibile certificato dal-la Roundtable on Sustainable Palm Oil

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(RSPO) lrsquoiniziativa globale multi-sta-keholder nata nel 2004 che definisce gli standard per la produzione di olio di palma nel rispetto dellrsquoambiente e delle comunitagrave locali oggi il sistema volonta-rio di certificazione piugrave autorevole e dif-fuso I membri di RSPO e i partecipanti alle sue attivitagrave provengono da molti di-versi contesti (coltivatori trasformatori e commercianti produttori di beni di consumo e distributori commerciali di prodotti a base di olio di palma istitu-zioni finanziarie e tra i fondatori 48 ONG ambientali e sociali compreso il WWF) La visione di RSPO egrave ldquotrasformare i mer-cati rendendo lrsquoolio di palma sostenibile la normardquo I Principi e i Criteri RSPO si raccordano ai tre pilastri della Teoria del Cambiamento (TOC) di RSPO -People Prosperity Planet - collegati agli Obiet-tivi di sviluppo sostenibile

Promuovere un consumo sostenibile consapevole di essere strumento di ri-equilibrio e di giustizia nella societagrave attento alla qualitagrave del lavoro e allrsquoam-biente richiede un forte impegno di for-mazione dei giovani e degli adulti

La sostenibilitagrave si applica in modo fles-sibile a seconda dei territori e delle cir-costanze e riconosce i limiti oggettivi alla capacitagrave di carico del nostro piane-ta tenendo conto del numero di perso-ne che lo abitano del loro stile di vita dei livelli di produzione dellrsquoimpiego di energia e materie prime dei consumi e della produzione di rifiuti Riprogettare un modello economico consente di non dilapidare il patrimonio che abbiamo ereditato e assicura alle prossime ge-nerazioni una qualitagrave di vita che non sia peggiore della nostra

Unrsquoimportante componente del consu-mo responsabile egrave la lotta allo spreco alimentare Secondo il Politecnico di Milano ogni anno in Italia vengono ge-nerate circa 56 milioni di tonnellate di eccedenze Di queste meno del 10 egrave recuperato in donazioni il resto egrave spre-co (equivalente al 154 dei consumi ali-mentari) Per il solo settore alimentare nelle case degli italiani si bruciano 12 mi-liardi di euro che corrispondono a ton-

nellate di alimenti che potrebbero anco-ra essere consumati NellrsquoAgenda 2030 il tema dello spreco alimentare egrave presente in piugrave Goal nel 2 (Sconfiggere la fame) nellrsquo11 (Cittagrave e comunitagrave sostenibili) e nel 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sani-tari) Infatti le questioni alimentari in-tersecano tutti gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 Nel 2016 nel position paper della task force Onu sullrsquoEconomia Sociale e Solidale relativo al raggiungimento degli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 venne inse-rito nel Goal 12 (Consumo e produzione responsabili) anche il Target 123 relati-vo a perdite e sprechi alimentari (Entro il 2030 dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di pro-duzione e di fornitura comprese le per-dite del post-raccolto)

23 Normative di riferimento

Europa

Il regolamento delegato (UE) 20211374 della Commissione che modifica lrsquoal-legato III del Regolamento (CE) n 8532004 del Parlamento europeo e del Consiglio sui requisiti igienici specifici per gli alimenti di origine animale egrave sta-to pubblicato il 20 agosto 2021 (data di entrata in vigore 9 settembre 2021) Al fine di facilitare la ridistribuzione sicura della carne da parte dei Banchi Alimen-tari e di altri enti caritativi tale regola-mento consente il congelamento della carne al dettaglio a determinate condi-zioni

Il Regolamento (UE) 2021382 della Commissione del 3 marzo 2021 che ha introdotto modifiche al Regolamento (CE) n 8522004 del Parlamento euro-peo e del Consiglio sullrsquoigiene dei pro-dotti alimentari) per promuovere e faci-litare le pratiche di donazione di alimenti sicuri Le modifiche apportate allrsquoallega-to II del Regolamento comprendono un nuovo capitolo sulla ridistribuzione de-gli alimenti che affronta come le date di ldquoscadenzardquo e ldquoda consumarsi preferibil-mente entrordquo devono essere applicate

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nel contesto della ridistribuzione degli alimenti senza compromettere la sicu-rezza alimentare e quali aspetti devono essere presi in considerazione nella va-lutazione della sicurezza alimentare

La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio ldquoNuova agenda dei consumatori ndash raf-forzare la resilienza dei consumatori per una ripresa sostenibilerdquo COM(2020) 696 final di novembre 2020

Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il ri-utilizzo delle acque reflue a scopo irri-guo al fine di limitare lo stress idrico e ridurre gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori Il Regolamento tra lrsquoaltro impone obblighi di garantire trasparen-za e pubblico accesso alle informazio-ni online sulle pratiche di riutilizzo delle acque al fine di aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti delle pratiche di riutilizzo

Strategia ldquoDal produttore al consuma-tore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futuro (Farm to Fork Strategy)rdquo COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020 per il miglioramento dellrsquoaccesso a cibi sani e sostenibili da parte dei consumatori e la definizione di nuove norme per lrsquoetichettatura di so-stenibilitagrave

Il Nuovo Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare (COM202098 final) adottato dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020

UNI ISO 220592021 ndash ldquoLinee guida sulle garanzie per i consumatorirdquo

Direttiva UE 2019633 contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroali-mentare Lrsquoobiettivo egrave il raggiungimento della paritagrave di forza contrattuale tra for-nitore inteso come qualsiasi produttore agricolo o persona fisica o giuridica che vende prodotti agricoli e alimentari e cliente cosigrave da creare un livello minimo comune di tutela negli Stati membri per

combattere pratiche commerciali scor-rette

Decisione delegata (UE) 20191597 del-la Commissione del 3 maggio 2019 che integra la Direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio

ldquoRaccomandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimen-tarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari 12 dicembre 2019

Il Regolamento (UE) 20182026 della Commissione del 19 dicembre 2018 che modifica lrsquoAllegato IV del Regolamento (CE) n 12212009 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio sullrsquoadesione vo-lontaria delle organizzazioni a un siste-ma comunitario di ecogestione e audit (EMAS)

Il Regolamento 20171369 del Parlamen-to europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 che istituisce un quadro per lrsquoeti-chettatura energetica e che abroga la direttiva 201030UE

Regolamento europeo 6792016 per la Protezione dei Dati Personali General Data Protection Regulation (GDPR) re-cepito in Italia con Decreto Legislativo 10 agosto 2018 n 101 che intende dare pari dignitagrave ai diritti degli individui che intendano proteggere i propri Dati Per-sonali in tutta lrsquoUE in modo omogeneo

Raccomandazione 2013179UE sulle Environmental Footprint

Regolamento UE Ecolabel 201066UE

Direttiva EuP - Energy-using Pro-ducts (cosiddetta EcoDesign Directive) 2009125CE

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Italia

Gli interventi istituzionali nazionali rara-mente agevolano o si coordinano con le azioni di mercato dal basso dei cit-tadini e degli operatori economici que-sti possono invece forzare e accelerare i processi trasformativi verso una vera sostenibilitagrave rompendo le resistenze del sistema produttivo mancano infat-ti politiche di incentivo e sostegno alle pratiche di consumo sostenibili

Legge di Bilancio 2021 Target 128 com-ma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale comma 752 per lrsquouso consapevole della risorsa idrica commi 760-766 a soste-gno delle Zone Economiche Ambientali commi 767-769 per sistemi di misurazio-ne puntuale dei rifiuti conferiti da utenze domestiche al servizio pubblico commi 770-771 promuovono le compostiere di comunitagrave accrescendo la consapevo-lezza dei cittadini sullrsquoimportanza del ri-ciclo commi 1084-1085 sulla plastic tax accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Legge di Bilancio 30 dicembre 2020 n 178 che al comma 661 accresce la con-sapevolezza dei cittadini sul proprio impatto ambientale in base alle scel-te di trasporto pubblicoprivato pro-muovendo lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale Al comma 752 promuove lrsquouso consa-pevole della risorsa idrica e accresce la consapevolezza dei cittadini sullrsquoimpor-tanza dellrsquoacqua come risorsa pubblica Ai commi 760-766 incentiva nelle Zone Economiche Ambientali il vuoto a ren-dere per i liquidi alimentari con lrsquoobiet-tivo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e di favorirne il riutilizzo accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Art 3-bis della Legge n 122019 - Eti-chettatura alimenti modificata la nor-mativa concernente il luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari (obbligatorietagrave origine dei prodotti)

Regolamento Consob sulla comunica-zione di informazioni di carattere non finanziario adottato con delibera n 20267 del 18 gennaio 2018

Decreto Ministeriale 1422017 ldquoSperi-mentazione vuoto a rendererdquo (Deposit Refund System) (Target 122)

Rapporto sul capitale naturale (12017 22018 32019) (Target 128)

Disciplina dellrsquoindicazione obbligatoria nellrsquoetichetta della sede e dellrsquoindiriz-zo dello stabilimento di produzione o se diverso di confezionamento ai sen-si dellrsquoarticolo 5 della legge 12 agosto 2016 n 170rdquo - Decreto Legislativo 15 settembre 2017 n 145

Decreto Legge 20 giugno 2017 n91 di recepimento Direttiva europea 2015720 articolo 226ter per la pro-gressiva riduzione della commercializ-zazione delle borse di plastica

Decreto Legislativo del 3 agosto 2017 n 129 di recepimento della Direttiva UE MIFID 201465UE sulla trasparenza dei costi dei prodotti finanziari e assicurativi e nuovo regime delle responsabilitagrave ver-so il consumatore del produttore e della filiera della distribuzione

Legge 27 dicembre 2017 n 205 lrsquoAutori-tagrave per lrsquoEnergia Elettrica il Gas e il Siste-ma Idrico (AEEGSI) egrave diventato ARERA Autoritagrave di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con attribuzione di compiti di regolazione anche nel settore dei ri-fiuti anche differenziati urbani e assimi-lati

Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 n 254 in recepimento della Direttiva euro-pea 201495 per quanto riguarda la co-municazione di informazioni di caratte-re non finanziario e di informazioni sulla diversitagrave da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni

Decreto Legislativo 19082016 n166 ldquoDisposizioni concernenti la donazione

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e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietagrave socia-le e per la limitazione degli sprechirdquo

ldquoCarta di Milanordquo (2015) per sollecita-re decisioni politiche che consentano il raggiungimento dellrsquoobiettivo fonda-mentale di garantire un equo accesso al cibo per tutti

ldquoCarta di Bologna per lrsquoambiente Le Cit-tagrave metropolitane per lo sviluppo soste-nibilerdquo (2015) nellrsquoambito dellrsquoAgenda 2030 delle Nazioni Unite Impegni in 8 settori per la difesa dellrsquoecosistema ri-duzione dei rifiuti e riciclo protezione del suolo e rigenerazione urbana pre-venzione del rischio di disastri generati dai cambiamenti climatici transizione energetica qualitagrave dellrsquoaria e riduzione delle polveri sottili tutela delle acque e del verde urbano mobilitagrave sostenibile

ldquoCodice del Consumordquo 6 settembre 2005 n206 e successive modifiche aggiornato da ultimo con le modifiche apportate dal DL 16 luglio 2020 n 76 convertito con modificazioni dalla L 11 settembre 2020 n 120

24 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre orga-nizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezione del sito asvisitgoal12

Istituzioni

Ministero dello Sviluppo Economico DG Lotta alla ContraffazionendashUfficio Italiano Brevetti e Marchi per interagi-re con i consumatori giovani adulti e senior nella corretta informazione sui rischi legati alla contraffazione sullrsquou-tilizzo degli strumenti di tutela della Proprietagrave IntellettualeIndustriale e sul-la diffusione della cultura della legalitagrave contro il mercato del falso

Corso interagenziale sullrsquoattuazione del Green Public Procurement (GPP) nel Sistema Nazionale per la Prote-zione dellrsquoambiente (SNPA) Il corso egrave stato attivato nel 2018 in modalitagrave e-le-arning inizialmente allrsquointerno del SNPA e realizzato da ISPRA con lrsquoobiettivo di fornire un quadro di riferimento gene-rale degli indirizzi comunitari in materia di Sustainable Consumption and Pro-duction

Corso di formazione specialistica a distanza (FAD) in tema di GPP re-alizzato dal MATTM nellrsquoambito del progetto ldquoCreiamo PArdquo Green Public Procurement strumenti e metodi per lrsquoapplicazione dei CAM negli appalti del-la PA (2020)

Esempi virtuosi del nostro Paese in ma-teria di sensibilizzazione dei cittadini al riutilizzo sicuro delle acque in agricol-tura (Milano Puglia Sicilia) valorizzati dalle Linee guida europee sul riuso delle acque A Milano ad esempio lrsquoimpianto di trattamento di Nosedo egrave aperto per visite programmate in particolare per le scuole o le istituzioni educative e citta-dini di varie associazioni con lo scopo di favorire la consapevolezza ambientale dei cittadini e delle scuole La sala con-ferenze inoltre egrave spesso utilizzata dalle associazioni ambientaliste per incon-tri riguardanti lrsquoacqua e il suo riutilizzo noncheacute questioni di ricerca ambientali In Puglia col progetto nazionale PON-InTeRRA (2011-2015 wwpon-interrait) sono stati analizzati i processi di ap-provazione sociale del riutilizzo dellrsquoac-qua per lrsquoirrigazione per comprendere i fattori che influenzano lrsquoaccettazione da parte dellrsquoopinione pubblica e indivi-duare le azioni necessarie egrave emersa la necessitagrave di realizzare i controlli e stabi-lire sanzioni per lrsquouso scorretto noncheacute di coinvolgere gli utenti nel processo decisionale di diffondere le informazio-ni e risultati sui benefici ambientali e di migliorare il sistema complessivo di riu-tilizzo dei trattamenti In Sicilia egrave attiva una mostra permanente sui sistemi di trattamento delle acque reflue che mira a fornire ai tecnici agli studenti e agli agricoltori informazioni aggiornate sul-le fonti drsquoacqua non convenzionali per il

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riutilizzo irriguo

Legge Regionale 192014 ldquoNorme per la promozione e il sostegno dellrsquoeco-nomia solidalerdquo ndash Regione Emilia-Ro-magna LrsquoEmilia-Romagna ha promosso questa Legge per sensibilizzare lrsquoopi-nione pubblica sui temi del Commer-cio Equo e Solidale attivando anche un Forum Regionale e un Tavolo Regionale per lrsquoEconomia Solidale

Mappe del consumo sostenibile La Regione Emilia-Romagna e ART-ER Di-visione sviluppo territoriale sostenibile hanno fatto una mappatura delle inizia-tive piugrave rilevanti sul tema del consumo responsabile (come ad es i GAS Gruppi di Acquisto Solidale la filiera corta la riduzione degli imballaggi il risparmio energetico il commercio equo e solida-le ecc)

Piano di azione per la sostenibilitagrave am-bientale dei consumi pubblici - Regio-ne Emilia-Romagna Con la Legge 29 dicembre 2009 n 28 ldquoIntroduzione di criteri di sostenibilitagrave ambientale ne-gli acquisti della pubblica amministra-zionerdquo la Regione Emilia-Romagna ha approvato lrsquointroduzione di criteri di so-stenibilitagrave ambientale in fase di approv-vigionamento di beni e servizi da parte delle stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione

Organizzazioni imprese e cittadini

ldquoLife food Waste Standuprdquo promos-so da Federalimentare Federdistribu-zione Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori per unrsquointensa campagna di sensibiliz-zazione rivolta alle imprese di produ-zione agroalimentare alle imprese della Grande Distribuzione Organizzata e ai consumatori

Cuki Save the food che utilizza lrsquoe-sperienza di Cuki nella conservazione alimentare e di Banco Alimentare nel recupero e nella redistribuzione di ec-cedenze alimentari per unrsquooperazione solidale antispreco Dal 2011 il progetto

sostiene Siticibo il programma di Banco Alimentare che salva i cibi nelle mense e nei luoghi della ristorazione collettiva donandoli ogni giorno a chi ne ha biso-gno

Food4good egrave il progetto di recupero delle eccedenze alimentari dagli eventi a cura di Federcongressiampeventi in col-laborazione con le Onlus Banco Alimen-tare ed Equoevento Costa Crociere si egrave posta lrsquoobiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50 entro il 2020 a bordo delle navi e collabora con Fondazione Banco Alimentare Onlus per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle ecceden-ze alimentari a bordo delle navi da cro-ciera

Harvest Program (anche in Italia) Ken-tucky Fried Chicken (KFC) ha realizzato il progetto Harvest per il recupero delle eccedenze alimentari e la donazione alle organizzazioni che aiutano sul territorio le persone in difficoltagrave KFC egrave la prima azienda della ristorazione veloce in Italia a intraprendere il percorso indicato dalla legge Gadda 166 del 2016 realizzato in partnership col Banco Alimentare

Bella dentro egrave il primo progetto in Italia che combatte gli sprechi ortofrutticoli alla radice dando valore a quella frutta e verdura buona e ldquobella dentrordquo che o per qualche segno di troppo o per una dimensione non standard rimane sui campi e non raggiunge le nostre tavole

RI-PESCATO dal mercato illegale al mercato solidale A settembre 2020 ha inizio ufficialmente il progetto nazionale ldquoRI-PESCATOrdquo realizzato da Banco Ali-mentare e Intesa Sanpaolo finalizzato al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla sua distribuzione agli enti caritativi Intesa Sanpaolo si egrave resa promotrice e sostenitrice del nuovo pro-getto per assicurare che il prodotto al-tamente deperibile e allo stesso tempo con un elevato valore nutrizionale sia destinato a chi vive situazioni di difficol-tagrave sociale ed economica La Sicilia egrave la prima regione di sviluppo dellrsquoiniziativa che si svolge grazie al lavoro congiun-to di diversi soggetti le Capitanerie di

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Porto siciliane il MAAS Mercati Agro Alimentari Sicilia la Societagrave Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva gli enti caritativi convenzionati con la rete del Banco Alimentare

Start Up FEED FROM FOOD recupera umido casalingo e lo trasforma in cibo per animali domestici (pet food)

Gioosto il Portale di NeXt Social Com-merce per imprese autovalutate e verifi-cate sostenibili sotto lrsquoaspetto sociale e ambientale offre un canale di commer-cializzazione online a PMI che intendo-no ampliare il proprio mercato e nello stesso tempo una sicurezza di acquisto responsabile ai cittadini Sul Portale di Gioosto vi sono prodotti di imprese che rispettano le persone valorizzano lrsquoam-biente promuovono lrsquoeconomia circo-lare creano reti territoriali I produttori sono selezionati con indicatori di svilup-po sostenibile e strumenti di valutazio-ne del loro impatto multidimensionale (NeXt Impactreg) Nel magazzino centra-lizzato a Benevento si realizza inclusione sociale di persone con fragilitagrave (in parti-colare persone con budget di salute e donne vittime di tratta) La logistica egrave green (calcolando le emissioni che ven-gono prodotte dagli spostamenti della merce) e circolare e abbatte del 100 lrsquouso della plastica Il Voto col portafo-glio di Gioosto vale sia per i cittadini che per organizzazioni che vogliono consu-mare e rifornirsi in modo responsabile e sostenibile

Progetto Buon fine Coop egrave il proget-to di donazione a 970 associazioni del volontariato sociale di merce invenduta del valore di 31 milioni di euro che si egrave trasformata in 7750000 pasti a favore di cittadini indigenti Le misure di effi-cienza di Coop hanno consentito di di-mezzare gli sprechi alimentari del 50 rispetto alla distribuzione italiana Coop ha aderito alla Pledging Campaign con lrsquoobiettivo di raggiungere entro il 2022 i risultati che la UE si pone entro il 2030 nellrsquoarco di un quadriennio tutti i pro-dotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili compostabili oppure riutilizzabili Uni-

coop Firenze con la campagna Arcipe-lago Pulito consente ai pescatori di ri-portare nei porti i rifiuti raccolti in mare ha tracciato un modello adottato dalla Direttiva UE

EyeOnBuy Community egrave unrsquoImpresa So-ciale creata da NeXt- Nuova Economia per Tutti per concretizzare il ldquovoto col portafogliordquo dei consum-attori attraver-so la costruzione di una Community di cittadini sensibili e informati Il suo Por-tale aggrega e valida le informazioni sul-la sostenibilitagrave delle aziende attraverso un sistema di segnalazioni dal basso dei cittadini incrociato con le informazioni dalle imprese cosigrave EyeOnBuy valorizza e sostiene le imprese responsabili for-nendo ai cittadini informazioni traspa-renti e affidabili

Campagna Territori Equosolidali (sul-la scia della campagna internazionale Fair Trade Towns ) egrave promossa in Ita-lia da Equo Garantito Fairtrade Italia e Associazione Botteghe del Mondo per promuovere lrsquoimpegno degli enti locali e rendere visibili le scelte di consumo responsabile a livello locale coinvolgen-do le comunitagrave e i territori nel percorso verso lo sviluppo sostenibile questo per promuovere davvero uno sviluppo equo per tutti nel Nord e nel Sud del mondo (per la Guida Pratica )

Fashion Revolution egrave una campagna internazionale che promuove azioni di sensibilizzazione e proposte concrete di consumo consapevole per unrsquoindustria della moda che rispetti le persone lrsquoam-biente la creativitagrave e il profitto in eguale misura Solo insieme si puograve orientare il potere dellrsquoindustria della moda per ca-talizzare il cambiamento e ridare dignitagrave alla catena di produzione

Prendersi cura del proprio denaro a cura di Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria (FEDUF) insieme ad altre organizzazioni promuove lrsquoeducazione finanziaria con un nuovo modo di am-ministrare bene il proprio denaro con-trollare le spese valutare e se egrave possibi-le risparmiare in qualche modo evitare inutili sprechi costi non necessari e in-

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debitamenti avere un rapporto chiaro con la propria banca avere un tenore di vita adeguato rispetto ai propri guada-gni A questo si collegano i programmi didattici della collana Economiscuo-la il portale curaituoisoldiit e il tavolo permanente ldquoEducazione finanziaria per lrsquoinclusione e lrsquoinnovazionerdquo

25 Proposte per un consumo so-stenibile

Si riportano di seguito le proposte del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici Target (la sintesi definitoria egrave nostra) dellrsquoAgenda 2030 per un consu-mo sempre piugrave responsabile

promuovere interventi sul lato della do-manda per sostenere i mercati dei beni di consumo prodotti in modo ambiental-mente e socialmente sostenibile (anche garantiti da certificazione) inducendo in questo modo comportamenti virtuosi dei produttori e dei consumatori

disciplinare a tutela dei consumatori e del mercato stesso i ldquoclaimrdquo ambientali per evitare greenwashing e informazioni potenzialmente ingannevoli

comprendere meglio il fenomeno sia con lrsquoidentificazione analitica delle fonti del-lo spreco (es scorretta conservazione acquisto eccessivo ecc) per segmenti socio-demografici stili di vita e abitu-dini di consumo sia con lrsquoanalisi psicolo-gica dei fattori cognitivi sottostanti alla presa di decisione

educare al consumo responsabile e alla comprensione da parte dei cittadini del loro potere di mercato e di pressione sulle imprese agroalimentari con cam-pagne mirate di comunicazione

sviluppare un piano nazionale di pro-gressivo riutilizzo circolare dei rifiuti attraverso la loro separazione e valoriz-zazione in unrsquoottica di tutela ambientale attraverso una logica matriciale tra i di-versi cicli di input e di output dei rifiuti

incrementare la raccolta differenziata con la massima riduzione del conferi-mento in discarica

rendere obbligatoria chiara e omoge-nea a livello nazionale lrsquoindicazione su ciascun prodotto e relativo imballaggio delle modalitagrave di conferimento e rici-claggio

realizzare un cambiamento trasforma-tivo della rappresentazione sociale del consumo identificando le barriere che ostacolano lrsquoadozione di comportamen-ti responsabili e analizzando il percor-so di scelta del consumatore ai fini del cambiamento comportamentale

riformare la TARI verso una tariffa in grado di responsabilizzare lrsquoutente del servizio con premialitagrave per gli utenti virtuosi e costi per quelli piugrave negligenti Inoltre sarebbe opportuno inserire ob-bligatoriamente nella cartella TARI le in-formazioni in merito alle performance di raccolta differenziata il vantaggio (tra-sferimenti accordo ANCI CONAI) per il riciclo ecc

informare i cittadini sul loro potere di mercato e sulla loro forza se organiz-zati di far cambiare il comportamento delle imprese

favorire la qualitagrave di vita lavorativa e il rispetto dei lavoratori

sostenere la finanza etica per gli investi-menti ESG

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

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Target 123 per contrastare lo spreco ali-mentare in linea con la strategia Farm to Fork

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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Target 126 per pratiche sostenibili e in-formazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

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attivare strumenti di programmazione e rendicontazione degli acquisti delle am-ministrazioni locali attraverso voci di bi-lancio misurabili nella missione ldquosvilup-po sostenibilerdquo

inserire accanto ai criteri ambientali con determinazione ed attribuendo loro grande rilevanza criteri sociali minimi

rafforzare il Green and Social Public Pro-curement (GSPP) dando piena applica-zione al Codice degli Appalti e ai Criteri Ambientali Minimi (CAM e CSM) anche per una razionalizzazione dei consumi e una loro migliore contabilizzazione con importanti risultati economici ambien-tali e sociali

varare una politica omogenea e coor-dinata a livello nazionale in materia di GSPP

recepire a livello nazionale le linee guida comunitarie per il GSPP nei vari settori anche al fine di assicurare la libera con-correnza allrsquointerno dellrsquoUE ad es pre-vedendo criteri minimi di certificazione di sostenibilitagrave

supportare lrsquoapplicazione del Green Pu-blic Procurement (GPP) attraverso ido-nei strumenti sia formativi per favorirne la conoscenza da parte dei funzionari pubblici sia di monitoraggio della sua applicazione

ripensare le prioritagrave di vita superando la logica consumistica e del possesso a favore della qualitagrave delle relazioni e dellrsquoapprezzamento di tutte le espres-sioni di senso e di bellezza

promuovere scelte di consumo e rispar-mio che pongano al primo posto la so-stenibilitagrave sociale (benessere di tutti) e ambientale (salvaguardia del Pianeta)

realizzare una comunicazione persuasi-va e abilitante aumentando nei cittadi-ni la percezione di controllo sui risultati positivi raggiungibili attraverso le pro-prie scelte e comportamenti

educare allrsquoequitagrave sociale alla tutela am-bientale (e ad azioni di contrasto al cam-biamento climatico) nelle scuole di ogni ordine e grado nelle universitagrave noncheacute realizzare percorsi di formazione conti-nua per le lavoratrici e i lavoratori

costruire indici di misurazione per la valutazione di sostenibilitagrave dellrsquoofferta e promuovere la ricerca sul benessere percepito dai diversi stakeholder del tu-rismo

diffondere tra i cittadini una cultura del turismo responsabile

ridurre i consumi eliminando gli spre-chi e impegnando rilevanti investimenti pubblici e privati per il risparmio ener-getico

Altri interventi richiesti alle istituzioni

Rivedere lrsquoimposizione fiscale sui con-sumi diversificandola sulla base degli impatti sociali e ambientali della produ-zione e specificando degli indicatori per questi impatti

Definire sul lato della domanda inter-venti di sostegno ai mercati dei beni di consumo prodotti in modo sostenibile e garantiti da certificazione che ne attesti la sostenibilitagrave ambientale e sociale per promuovere di conseguenza comporta-menti piugrave virtuosi da parte dei produtto-ri e dei consumatori

Disciplinare lrsquouso dei cosiddetti ldquoclaimrdquo ambientali e sociali a tutela dei con-

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Target 127 per il sostegno al Green and So-cial Public Procurement

Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c per una politica di superamen-to degli ingiustificati (ma complessi da ri-durre) sussidi ai combustibili fossili

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sumatori e del mercato per evitare in-formazioni potenzialmente inganne-voli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica

Approvare e promuovere la Legge Na-zionale sul Commercio Equo e Solidale per garantire una cornice generale ldquouti-lerdquo ai consumatori per fare scelte con-sapevoli Il Commercio Equo e Solidale egrave regolamentato solo in alcune regioni italiane

Mettere allo studio lrsquoadozione per le principali categorie di prodotti durevoli di largo consumo di indicatori di ripara-bilitagrave da evidenziare sulle confezioni

Accrescere il potere drsquoacquisto di salari e stipendi cosigrave che i prodotti sostenibili siano piugrave facilmente accessibili anche ai consumatori meno abbienti

La crescita del consumo responsabile presuppone che a un nuovo atteggia-mento dei cittadini consumatori frutto di consapevolezza di formazione in-formazione di accessibilitagrave allrsquoofferta virtuosa della produzione si unisca un ruolo costruttivo e di contributo re-sponsabile della distribuzione (disat-teso dalla stessa intestazione dellrsquoSDG 12) affincheacute nei tre contesti (produtto-ri-consumatoricittadini-distributori) si focalizzi lrsquoattenzione sui bisogni culturali e relazionali a cui dedicare incentivi e promozioni al fine di un riequilibrio tra materiale e immateriale utile a costruire valore e benessere riducendo lrsquoentropia del sistema complessivo

Approfondimento sui consumi alimen-tari

Prevedere interventi decisi per la ridu-zione degli sprechi alimentari per lo sviluppo della filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori - an-che attraverso lo sviluppo di forme di Community Supported Agriculture che presuppongono un ruolo attivo da par-te dei consumatori - mediante forme di compartecipazione nella progettazione

e nel finanziamento dei processi di pro-duzione

Promuovere corretta informazione sul significato di Termine Minimo di Conser-vazione e data di scadenza

Facilitare il rapporto cittagrave-aree rurali so-stenendo le forme di economia sociale e solidale anche nelle campagne e nel-le aree interne dove egrave possibile creare nuovi modelli di comunitagrave e di gover-nance per rilanciare lrsquoeconomia locale costituendo reti efficaci di cooperazio-ne

Promuovere canali di vendita a raggio locale e favorire lo sviluppo raziona-le delle filiere corte dei mercati e del-le catene di distribuzione di prodotti alimentari su scala locale prevedendo anche risorse destinate ai comuni per la promozione dei prodotti locali e unrsquoat-tenzione particolare alla riduzione dello spreco alimentare

Approfondimento sullrsquoinformazione e lrsquoeducazione al consumo responsabile

Investire in strategie di lungo periodo per lrsquoeducazione al consumo responsa-bile e la comprensione da parte dei cit-tadini del potere di mercato e di pressio-ne che essi hanno sulle imprese

Programmare campagne di comunica-zione rivolte ai cittadini con messaggi forti per la promozione del consumo re-sponsabile

Sviluppare e accrescere lrsquoeducazione fi-nanziaria

Favorire campagne drsquoinformazione e di sensibilizzazione dei consumatori al fine di aumentare la fiducia nelle pratiche di economia circolare dellrsquoacqua nel setto-re agricolo

Promuovere e sostenere servizi online di informazione ai cittadini sulla sostenibi-litagrave delle imprese per agevolare le scelte

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di consumo responsabile

Promuovere con una comunicazione multilingue piattaforme di e-commerce multi-settori e multi-territori con offerte sostenibili che fidelizzino a livello i con-sumatori finali o intermedi industriali

Promuovere un piano nazionale di fi-delizzazione a comportamenti virtuosi attraverso premialitagrave anche attraverso il sistema bancario come driver del retail banking verso una finanza sostenibile per cittadini e PMI

Campagna di comunicazione ldquoTrialo-gordquo rivolta ai cittadini per educare al consumo consapevole informandoli sul livello di impegno per lo sviluppo so-stenibile dei brand che stanno per sce-gliere o che abitualmente scelgono La campagna di comunicazione ldquoTrialogordquo educativa e istituzionale - realizzata presso le catene della GDO interessate a ospitarla le botteghe eque e solidali la rete dei partecipanti al GdL sul Goal 12 dellrsquoASviS i cash mob etici di COOP e NeXt - si concentra su tre tematiche

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riduzione della plastica (impatto am-bientale dello sviluppo sostenibile at-tenzione al packaging ndash meno utilizzo di plastica piugrave materiali riciclabili e naturali che meno inquinino lrsquoambien-te)

attenzione allrsquoetichetta dei prodotti (aspetto consumerista dello sviluppo sostenibile incentivo al consumatore a informarsi a leggere lrsquoetichetta e a valutare se ci sono informazioni a sufficienza sulla filiera di qualitagrave sulla provenienza del prodotto e sul rispet-to dei lavoratori che lo fanno ndash incen-tivo al consumatore a sollecitare ai propri marchi di fiducia a fornire sem-pre maggiori informazioni ndash anche quelle non dovute per legge)

lotta allo spreco (il senso del messag-gio sarebbe di sollecitare il consuma-tore a capire che comprare piugrave cibo di quello che effettivamente consu-ma e buttarne molta parte non solo

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egrave uno spreco immorale per chi di cibo a sufficienza non ne ha ma egrave un no-tevole spreco di soldi propri alla fine dellrsquoanno)

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NOTE

30 Manifesto della Nuova Economia di NeXt wwwnexteconomiaorg

31 Codice del Consumo wwwmisegovitindexphpitmercato-e-consumatoritutela-del-consu-matorecodice-del-consumo

32 Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale ndash Equo Garantito wwwequogarantitoorg

33 La Commissione europea ha pubblicato il 22 maggio 2012 lrsquoAgenda Europea dei Consumatori sostitutiva della precedente politica dei consumatori 20072013 per creare un clima di fiducia e promuovere la crescita ponendo i consumatori al centro del Mercato unico34 A cura del Gruppo Tecnico RSI Confindustria GBS ndash Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale ndash Piccola Industria 2020

35 httpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

36 httpseur-lexeuropaeuelireg2021382oj

37 httpseceuropaeucommissionpresscornerdetailenip_20_2069

38 Il GDPR dedica ampio spazio ai principi a cui fare riferimento per considerare come possano essere applicati al trattamento dei dati personali Esso infatti allrsquoart 4 definisce dato personale qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile (interessato) che identifichi o renda identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue carat-teristiche le sue abitudini il suo stile di vita le sue relazioni personali il suo stato di salute la sua situazione economica ecc Il Regolamento attribuisce anche ndash allrsquoart9 ndash una specifica protezione per i dati personali ldquoparticolarirdquo che per loro natura sono maggiormente sensibilihttpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

39 wwwmappedelconsumoorgDefaultaspdo=IE

40 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativadelibe-ra201291

41 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativaleg-ge200928

42 ambienteregioneemilia-romagnaititsviluppo-sostenibilesviluppo-sostenibilegreen-pu-blic-procurement

43 wwwlifefoodwastestandupeuit44 wwwcukisavethefoodit45 wwwfedercongressiitindexcfmitMSfood-for-good46 httpswwwcostacrociereitsustainabilitymagazinetomorrow4goodfoodhtml47 wwwbancoalimentareititnewsharvest-kfc-arese-progetto48 wwwbelladentroorg49 httpsfeedfromfoodcom50 httpswwwgioostocom51 httpswwweyeonbuyorg52 territoriequosolidaliitwp-contentuploads2018110000_Interno_BrochureTERRITORI_2019_LRpdf53 wwwfairtradetownsorg54 wwwterritoriequosolidaliit55 wwwfashionrevolutionorgeuropeitaly56 wwwcuraituoisoldiit

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La realizzazione di una societagrave soste-nibile che porti a compimento tutti i 17 Sustainable Development Goals neces-sita di una mobilitazione complessiva che richiede il coinvolgimento di tutta la societagrave e un ingente dispiego di risorse che ha bisogno del contributo costrutti-vo di una finanza responsabile Lrsquourgen-za dettata dalla crisi ambientale accre-sce la richiesta di un forte impegno degli investitori e della societagrave tutta

Secondo le stime della Climate Finance Initiative nel 2019 la finanza climatica (pubblica e privata) ha raggiunto flus-si medi annui tra 608 e i 622 miliardi di dollari a livello globale suggerendo un incremento del 6 - 8 rispetto alla media del periodo 2017-2018 Tuttavia bisogna intensificare ulteriormente gli sforzi lrsquoInternational Panel on Clima-te Change (IPCC) ha stimato che tra il 2016 e il 2050 occorreragrave investire in me-dia 830 miliardi di dollari allrsquoanno in piugrave rispetto agli attuali volumi per iniziative in ambito energetico al fine di diminu-ire del 45 le emissioni nocive entro il 2030 e raggiungere lrsquoobiettivo di zero emissioni nel 2050 ndash entrambe condi-zioni necessarie per limitare lrsquoaumento delle temperature a 15degC

Investire nella decarbonizzazione dellrsquoe-conomia favorisce il rilancio dalla crisi generata dallrsquoattuale pandemia di Co-vid-19 e contribuisce a uno sviluppo socio-economico di lungo periodo la finanza sostenibile puograve ricoprire una funzione cruciale in questo processo attraverso lrsquointegrazione del fattori ESG (dallrsquoinglese Environmental Social and Governance) nelle politiche drsquoinvesti-mento assumendo un ruolo determi-nante nel generare garantire e soste-nere modelli di produzione e consumo responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile

Lrsquoinvestimento sostenibile e responsabi-le mira a creare valore per lrsquoinvestitore ndash e per la societagrave nel suo complesso ndash attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che nella valutazione di imprese e istituzio-ni integra lrsquoanalisi finanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (ESG) Una finanza per la produzione sostenibile per il consumo sostenibile per lrsquoinvestimento sostenibile

Gli investimenti sostenibili e responsa-bili ndash conosciuti a livello internazionale con lrsquoacronimo SRI (Sustainable and Re-sponsible Investment) ndash possono essere declinati secondo varie strategie Ripor-tiamo di seguito le sei utilizzate nel mer-cato italiano

1 ESCLUSIONI Approccio che prevede lrsquoesclusione esplicita di singoli emittenti o settori o Paesi dallrsquouniverso investibile sulla base di determinati principi e va-lori Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornografia il tabacco lrsquoazzardo i test su animali ecc

2 CONVENZIONI INTERNAZIONALI Selezione degli investimenti basata sul rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro

3 BEST IN CLASS Approccio che sele-ziona o pesa gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG privilegiando gli emittenti migliori allrsquointerno di un uni-

3 FINANZA RESPONSABILE

Il GdL Goal 12 ritiene la finanza uno strumento essenziale per lo sviluppo della produ-zione e del consumo sostenibile purcheacute la finanza sia di servizio per investimenti e

bisogni di liquiditagrave La finanza responsabile dunque capovolge lrsquoattuale logica domi-nante che vede sovente i detentori di capitale richiedere agli operatori economici sem-pre crescenti risultati di breve termine anche a scapito delle persone e dellrsquoambiente

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verso una categoria o una classe di at-tivo

4 INVESTIMENTI TEMATICI Approccio che seleziona gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG focalizzandosi su uno o piugrave temi Alcuni esempi i cambia-menti climatici lrsquoefficienza energetica la salute

5 ENGAGEMENT Attivitagrave che si sostan-zia nel dialogo con lrsquoimpresa su que-stioni di sostenibilitagrave e nellrsquoesercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazio-ne al capitale azionario Si tratta di un processo di lungo periodo finalizzato a influenzare positivamente i compor-tamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

6 IMPACT INVESTING Dalla definizio-ne del Global Impact Investing Network (GIIN) investimenti in imprese organiz-zazioni o fondi con lrsquointenzione di realiz-zare un impatto ambientale eo sociale positivo assieme a un ritorno finanzia-rio Puograve essere realizzato sia in Paesi emergenti sia sviluppati Alcuni esempi investimenti in microfinanza social hou-sing energie rinnovabili ecc

32 Normative di riferimento

Lrsquoevoluzione del mercato

Lrsquoattenzione sempre maggiore verso gli investimenti sostenibili e responsabili egrave testimoniata dalla crescente consape-volezza degli attori del mercato sulle implicazioni ambientali e sociali delle proprie scelte di investimento Come dimostrato da diversi studi in media gli investimenti SRI sono capaci di ga-rantire rendimenti in linea o superiori a quelli tradizionali a paritagrave di rischio rappresentando al contempo unrsquoimpor-tante opportunitagrave per ridurre rischi re-golamentari reputazionali e di mercato

Il mercato internazionale

LrsquoUnione europea mantiene il ruolo di avanguardia nella transizione verso

unrsquoeconomia sostenibile

Il percorso tracciato dal Piano drsquoazione per finanziare una crescita sostenibile (2018) ha assunto una rilevanza ancora maggiore in seguito a due importanti svolte politiche La prima egrave il lancio del Green Deal europeo con cui lrsquoUE si egrave im-pegnata ad azzerare le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050 e a forni-re il proprio contributo agli sforzi della comunitagrave internazionale per rispettare lrsquoAccordo di Parigi Il secondo egrave il Next Generation EU introdotto a maggio del 2020 in risposta alla crisi economi-co-sociale generata dalla pandemia di Covid-19 Un piano per avviare la ripresa secondo un modello di crescita piugrave in-clusivo e a ridotto impatto ambientale A questi ha fatto seguito la pubblicazio-ne della nuova Strategia sulla finanza sostenibile pubblicata a luglio 2021

La finanza sostenibile egrave uno strumen-to fondamentale per indirizzare capi-tali verso progetti compatibili con una traiettoria di decarbonizzazione e di promozione della giustizia sociale Per funzionare per crescere e per essere ef-ficace nel proprio apporto allo sviluppo sostenibile il mercato deve vincere alcu-ne sfide Ne possiamo identificare alme-no tre

1) Introdurre definizioni e classificazio-ni condivise su temi e strumenti che ri-guardano la sostenibilitagrave nellrsquoambito dei processi finanziari (una sorta di alfabeto comune su cosa egrave sostenibile e cosa non lo egrave)

2) Incrementare la trasparenza del mer-cato che significa mettere in circolazio-ne piugrave informazioni rigorose e dettaglia-te sulle caratteristiche di sostenibilitagrave delle politiche drsquoinvestimento dei pro-dotti e dei servizi finanziari indispensa-bile per combattere il greenwashing e coltivare la fiducia degli investitori

3) Aumentare qualitagrave quantitagrave e com-parabilitagrave dei dati sui rischi ambientali e sociali e sugli impatti delle attivitagrave eco-nomiche sui fattori di sostenibilitagrave

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Le evoluzioni normative a livello euro-peo

Tassonomia UE delle attivitagrave economi-che eco-compatibili La tassonomia egrave una classificazione comune a livello UE delle attivitagrave economiche che possono essere considerate sostenibili dal pun-to di vista ambientale ed egrave concepita come strumento per guidare le scelte di investitori e imprese in vista della tran-sizione verso una crescita economica priva di impatti negativi sullrsquoambiente e in particolare sul clima Il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha pubblicato la versione finale dellrsquoatto delegato e de-gli allegati con i criteri tecnici di scree-ning per gli obiettivi di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico I criteri coprono le attivitagrave economiche del 40 delle aziende con sede in Euro-pa in settori responsabili dellrsquo80 delle emissioni dirette di gas a effetto serra dellrsquoUE

Sustainable Finance Disclosure Regu-lation (SFDR) Il Regolamento egrave stato introdotto a novembre del 2019 e i pri-mi obblighi sono diventati operativi il 10 marzo 2021 Contiene una definizione di ldquoinvestimento sostenibilerdquo (art 2 17) e impone norme comuni a diverse ca-tegorie di operatori finanziari sulla di-vulgazione di informazioni sui temi di sostenibilitagrave Gli operatori e i consulen-ti finanziari devono comunicare dati su come tengono in considerazione i fat-tori ambientali sociali e di governance (ESG) a due livelli 1) nei processi che se-guono per prendere le decisioni drsquoinve-stimento e 2) in tutti i prodotti finanziari che vendono sui mercati dellrsquoUnione eu-ropea Inoltre il Regolamento richiede informazioni piugrave dettagliate sui prodotti che si definiscono ldquosostenibilirdquo

Corporate Sustainability Reporting Di-rective (CSRD) Il 21 aprile 2021 la Com-missione UE ha presentato una propo-sta per una Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) La CSRD aggiorneragrave la Direttiva sul reporting Non Finanziario (o DNF) che richiede alle im-prese di grandi dimensioni e di interesse pubblico di divulgare informazioni sulle

caratteristiche di sostenibilitagrave delle atti-vitagrave aziendali La nuova Direttiva ha lrsquoo-biettivo di incrementare quantitagrave qua-litagrave e comparabilitagrave delle informazioni di sostenibilitagrave delle imprese a disposi-zione degli operatori finanziari Una del-le principali novitagrave egrave lrsquoampliamento del perimetro di applicazione portando il numero di imprese che devono redigere il reporting di sostenibilitagrave da 11000 a quasi 50000

Nuova strategia sulla finanza sosteni-bile Il 6 luglio 2021 la Commissione UE ha pubblicato una comunicazione con la nuova strategia sulla finanza sostenibi-le Le proposte si inseriscono in sei linee drsquoazione

Proposta di regolamento sullrsquoEU Green Bond Standard Il 6 luglio 2021 la Com-missione UE ha pubblicato una proposta di regolamento per un EU Green Bonds Standard ovvero un quadro condiviso di norme per lrsquoemissione di green bond nei mercati europei Lrsquoadesione allo standard egrave volontaria e aperta anche a emittenti non EU Secondo il testo della proposta lrsquoallocazione dei proventi do-vragrave essere dedicata per il 100 a pro-getti allineati alla tassonomia UE ed es-sere comunicata in maniera trasparente

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incrementare gli investimenti per la transizione

promuovere una maggiore parteci-pazione di risparmiatori retail con-sulenti e PMI nellrsquoambito degli inve-stimenti sostenibili

aumentare la resilienza dei sistemi fi-nanziari ai rischi ESG

incrementare la capacitagrave del sistema finanziario di contribuire alla transi-zione verso la neutralitagrave climatica

contrastare il greenwashing anche rinforzando il ruolo delle autoritagrave di vigilanza

collaborare a livello internazionale soprattutto sui temi del reporting se-condo il principio della doppia ma-terialitagrave e valorizzando lrsquoimportanza della trasparenza

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attraverso report periodici

Un contributo importante egrave dato anche dalla normazione internazionale attra-verso

UNI EN ISO 260002020 ldquoGuida alla re-sponsabilitagrave socialerdquo

UNI ISO 222222008 ldquoPianificazione finanziaria economica e patrimoniale personale (personal financial planning)rdquo - Requisiti per i pianificatori finanzia-rio-economico- patrimoniali personali (personal financial planner)rdquo

UNI 11348-32018 ldquoPianificazione finan-ziaria economica e patrimoniale perso-nalerdquo ndash ldquoGuida allrsquoapplicazione della UNI ISO 222222008rdquo - Parte 3 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave delle orga-nizzazioni e dei professionisti mediante predisposizione di un codice di integritagrave e delle attivitagrave educative connesserdquo

UNI 114022020 ldquoEducazione finanziaria del cittadino - Requisiti del serviziordquo

UNIPdR 362018 ldquoPianificazione perso-nale ed educazione finanziaria - Indica-zioni per la valutazione della conformi-tagrave ai requisiti della UNI ISO 22222 serie UNI 11348 e UNI 11402rdquo

UNIPdR 412018 ldquoOperatori settore cre-dito finanza previdenza e assicurazioni - Linee guida per la gestione dellrsquointe-gritagraverdquo

UNIPdR 212016 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave dei professionisti - Indirizzi applicativirdquo

Il mercato nazionale e le evoluzioni normative

LrsquoAssociazione Bancaria Italiana e lrsquoAs-sociazione Nazionale tra le Imprese di Assicurazione hanno sottoscritto la Di-chiarazione congiunta per la valoriz-zazione degli immobili per migliorare lrsquoefficienza energetica e ridurre gli im-

patti economici del rischio sismico ABI e ANIA si fanno portatrici anche di fina-litagrave di informazione e formazione per fa-vorire e diffondere nel Paese la cultura della prevenzione dellrsquoadattamento e della mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico e dagli eventi si-smici

La Settimana dellrsquoInvestimento Soste-nibile e Responsabile (Settimana SRI) promossa dal Forum per la Finanza So-stenibile dal 2012 promuove e diffonde la pratica dellrsquoSRI Lrsquoedizione 2020 te-nutasi online ha visto la partecipazione di oltre 6500 persone La decima edi-zione si svolgeragrave a novembre 2021

Diverse le iniziative in tema di educazio-ne finanziaria legate specificatamente allo sviluppo sostenibile e agli SDGs In particolare si segnalano i programmi destinati agli studenti di scuole secon-darie realizzati dalla Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF) e dal Forum ANIA-Consuma-tori FEDUF ha sviluppato in collabora-zione con la Scuola di Economia Civile il progetto ldquoEconomia Civile quando i numeri contano e le persone valgo-nordquo mirato alla diffusione dellrsquoapproc-cio dellrsquoeconomia civile per costruire un valido progetto di vita ispirato ai valori di sviluppo sostenibile e globale fissati dallrsquoAgenda 2030

Piugrave mirati ai temi ambientali e catastro-fali alla prevenzione valutazione e iden-tificazione dei rischi i due moduli Focus Ambiente e Focus Catastrofi Naturali realizzati dal Forum ANIA-Consumatori nellrsquoambito dei programmi educativi di Ioampirischi

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33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

Grandi cambiamenti di natura normati-va e regolamentare stanno interessando il mercato della finanza sostenibile sot-to lrsquoimpulso e la guida delle istituzioni e dei policy maker europei che intendo-no affermare lrsquoUnione come leader della finanza sostenibile nel mondo Le pro-poste del GdL Goal 12 si concentrano in particolare sulla sensibilizzazione e sulla promozione alle tematiche della soste-nibilitagrave

Nei confronti dei cittadini egrave necessario potenziare e valorizzare gli strumen-ti dellrsquoeducazione finanziaria affincheacute possano esercitare consapevolmente il proprio ruolo di cittadinanza attiva Egrave necessario che accanto alle iniziative del settore privato anche le istituzioni pubbliche facciano proprio il framework dei Sustainable development goals In particolare la ldquoStrategia nazionale per lrsquoeducazione finanziaria assicurativa e previdenzialerdquo deve arricchirsi dei temi propri dello sviluppo sostenibile per de-clinare quanto giagrave avviato anche in chia-ve SDGs e per realizzare nuove iniziative specifiche realizzando questa integra-zione La formazione finanziaria va poi integrata sia da servizi aggiuntivi atti a rafforzare le competenze sia da forme di accompagnamento per sostenere il fun-zionamento nella pratica di questi stru-menti (business planning o coaching business angel)

Egrave poi utile continuare a sostenere i valo-ri della sostenibilitagrave presso la comunitagrave finanziaria Si inserisce in questo quadro lrsquointenzione di riaffermare i valori espres-si nella Carta dellrsquoInvestimento Sosteni-bile e Responsabile della Finanza Ita-liana promossa da FeBAF e siglata da alcune tra le maggiori associazioni rap-presentative dellrsquoindustria finanziaria Il confronto tra le associazioni e altri sog-getti interessati deve riaffermare i valori ivi espressi ed estenderne ulteriormen-te il perimetro di riferimento Infine per quanto riguarda la finanza pubblica per la produzione e lo sviluppo sostenibile

occorre determinare criteri e condizioni appropriate per

Infine il retail banking continua a essere sostanzialmente assente nelle opportu-nitagrave di investimenti per progetti ambien-talmente o socialmente virtuosi dei cit-tadini (come il cambio della macchina la costruzione di colonnine per i riforni-menti elettrici nei condomini lrsquoiscrizio-ne universitaria o corsi di studi allrsquoestero dei giovani la ristrutturazione abitativa per accessibilitagrave ai disabili le donazioni a fini sociali ecc) cosigrave come per le PMI per finanziamenti dedicati alla loro ri-conversione a progetti di rete a bonifi-che su piccola scala ecc Tali operazioni dovrebbero essere definite a livello lo-cale con autonomia di valutazione della dirigenza bancaria di agenzia

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estendere la portata innovativa e lrsquoattitudine allo sviluppo sosteni-bile degli strumenti finanziari e fi-scali introducendo meccanismi in grado di supportare la riconfigura-zione in senso ecologico e sociale dei modelli produttivi e orientare le preferenze di consumo secon-do gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030

allargare la platea dei destinata-ri includendo imprese e persone svantaggiate nel mercato del la-voro a ldquobancabilitagrave criticardquo non in grado di accedere al credito attraverso i consueti canali com-merciali

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NOTE

57 httpswwwclimatepolicyinitiativeorgpublicationupdated-view-on-the-global-landsca-pe-of-climate-finance-2019

59 Forum per la Finanza Sostenibile 2020 Investimenti sostenibili per il clima httpsbitly2Vh-L0Eb

60 Definizione elaborata tra il 2013 da un Gruppo di Lavoro multi-stakeholder promosso dal Fo-rum per la Finanza Sostenibile e che ha visto il coinvolgimento dei Soci e in generale dei principali attori della finanza sostenibile in Italia Per approfondimento visitare il sito wwwfinanza sostenibi-leit

61 Fonte Investiresponsabilmenteit

62 Clark GL Feiner A Viehs M 2015 From the Stockholder to the Stakeholder How Sustaina-bility Can Drive Financial Outperformance Crifo P Forget V 2013 Think Global Invest Respon-sible Why the Private Equity Industry Goes Green J Bus Ethics 116 21ndash48 Banor Sim School of Management del Politecnico di Milano 2018 La relazione fra rating ESG e performance di mercato uno studio sui titoli dellrsquoIndice STOXX Europe 600

63 UNEP 2015 THE FINANCIAL SYSTEM WE NEED The UNEP Inquiry Report ALIGNING THE FINANCIAL SYSTEM WITH SUSTAINABLE DEVELOPMENT Kauffmann C Teichmann D Teacutebar Less C 2012 Corporate Greenhouse Gas Emission Reporting (OECD Working Papers on Interna-tional Investment No 201201)

64 Francesco Bicciato Valoriit 26 marzo 2021 ldquoFinanza sostenibile lrsquoEuropa egrave davanti a sfide ambizioserdquo

65 wwwaniaitexportsitesdefaultitsala-stampacomunicati-stampa2019CS-Casa-ABI-e-A-NIA-Favorire-accesso-al-credito-e-alle-coperture-assicurative-per-efficienza-energetica-e-sismi-ca-28022019pdf

66 wwwfedufitcontainerscuoleeducare-alleconomia-civile-verso-una-nuova-cittadinanza-eco-nomica Altre iniziative realizzate da FEDUF e altri partner in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 1) I Ragazzi dellrsquoAgenda 2030 progetti per il futuro a Jesi il 21 maggio e a Cata-nia il 23 maggio 2) Agenda 2030 lrsquooccupazione femminile come motore del sistema economico Reggio Emilia 30 maggio

67 wwwioeirischiitindexphpioirischiil-percorso

68 Lrsquoattuale strategia egrave la prima realizzata e si riferisce al triennio 2017-2019 wwwquellochecontagovititchi-siamostrategia-nazionalestrategia-nazionale2indexhtml

69 I principi espressi nella Carta sono 3 investimenti sostenibili e responsabili trasparenza e ottica di medio-lungo periodo wwwfebafitcarte-dellinvestimento-sostenibile-e-responsabile-del-la-finanza-italiana

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Lrsquoevoluzione storica dellrsquoagroecologia

Il termine agroecologia egrave stato coniato per la prima volta agli inizi del 1900 per indicare lrsquouso di metodi ecologici nella ricerca sulle piante agrarie (Wezel et al 2009) Tuttavia nel corso del tempo il concetto di agroecologia ha subito una profonda trasformazione acquisendo un carattere multidimensionale e riferendo-si ad ambiti via via piugrave ampi fino a di-venire un paradigma per lo sviluppo so-stenibile non solo degli agroecosistemi aziendali ma dellrsquointero sistema agroali-mentare Nel 1995 lrsquoagroecologia veniva ancora definita come lrsquoapplicazione dei principi e dei concetti dellrsquoecologia alla progettazione e alla gestione sostenibi-le degli agroecosistemi (Altieri 1995)

Oggi la trasformazione del sistema agroalimentare in chiave agroecologica dovrebbe coinvolgere le tre componen-ti scienza pratica e movimento e arti-colarsi in cinque fasi quali 1) aumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input 2) sostituzione di input e pratiche conven-zionali con alternative agroecologiche 3) riprogettazione dellrsquoagroecosistema sulla base di una nuova serie di processi ecologici 4) ripristino di una connessio-ne piugrave diretta tra produttori e consuma-tori 5) costruzione di un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipa-zione localitagrave equitagrave e giustizia dove solo alle ultime tre fasi egrave riconosciuta una reale capacitagrave trasformativa

Se lrsquoagroecologia quindi egrave stata ini-zialmente studiata e applicata allrsquoagro-

ecosistema aziendale lrsquoattenzione si egrave poi spostata al sistema agroalimentare nel suo complesso di cui si persegue la trasformazione in chiave sostenibi-le obiettivo relativamente piugrave facile da conseguire a livello locale dove lrsquoap-proccio agroecologico acquisisce una dimensione territoriale Ciograve comporta il coinvolgimento di altri attori nei proces-si di sviluppo di tale sistema non solo gli agricoltori (imprenditori e dipendenti tutti portatori di specifiche conoscenze) ma anche gli altri soggetti della filiera le istituzioni i consulenti tecnici i ricer-catori gli stakeholder i consumatori piugrave in generale la societagrave civile mediante la creazione di reti formali e informali e il cambiamento del modello di governan-ce A livello aziendale e in modo ancora piugrave spinto a livello territoriale pertan-to si delinea una caratteristica sostan-ziale dellrsquoagroecologia ossia lrsquoadozione dellrsquoapproccio partecipativo e multi-at-toriale in tema di gestione aziendale o dei singoli processi produttivi progetta-zione degli agroecosistemi sviluppo di filiere biologiche ricerca diffusione del-le innovazioni costruzione di rapporti sempre piugrave stretti tra produttori e con-sumatori accessibilitagrave ad alimenti salu-bri da parte di tutti modelli di sviluppo territoriali (es bio-distretti eco-regioni bio-regioni) costruzione dei processi di sviluppo territoriale cosigrave come delle po-litiche dirette a promuoverli nellrsquoottica dellrsquointegrazione policy food ecc

Di seguito sono riportati gli approfondimenti curati da sottogruppi del GdL Goal 12 nel corso del 2021 Gli approfondimenti realizzati negli anni precedenti (spreco alimenta-re economia circolare ed economia di montagna) sono sul sito del Goal 12 allrsquoindirizzo httpsasvisitgoal12attivita472-4320position-paper-su-produzione-consumo-e-finanza-responsabili

APPROFONDIMENTO 1 AGROECOLOGIA

coordinamento di Fondazione Banco Alimentare Onlus

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1 Politiche agroecologiche e in-terventi fiscali

A cura di Consiglio per la ricerca in Agri-coltura e lrsquoAnalisi dellrsquoEconomia Agraria (CREA) e Club Alpino Italiano (CAI)

Al momento in Italia non esistono specifiche politiche volte a promuove-re lrsquoapproccio agroecologico come ad esempio in Francia con lrsquoattuazione del Progetto Agroecologia del 2012 e del Piano di Rilancio del 2020 volto anche ad accelerare il processo di transizione agroecologica

Tuttavia nellrsquoambito del Green Deal eu-ropeo (CE 2019) e delle connesse stra-tegie From Farm to Fork (CE 2020b) e sulla Biodiversitagrave al 2030 (CE 2020a) si persegue la diffusione dellrsquoagroecologia (inclusa lrsquoagricoltura biologica) congiun-tamente allrsquoagricoltura di precisione al sequestro del carbonio nei suoli agrari e allrsquoagroforestazione Egrave possibile per-tanto verificare come mediante i nuovi strumenti e misure introdotti con la pro-posta di riforma della PAC presentata a giugno 2018 (CE 2018) e quelli giagrave da tempo collaudati con le politiche dei redditi e dei mercati (I Pilastro) e di svi-luppo rurale (II Pilastro) e sulla base sia dellrsquoaccordo raggiunto il 29 giugno dal Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura sia dei documenti strategici pubblicati nel quadro del Green Deal europeo si pos-sa avviare eo potenziare un processo di transizione allrsquoagroecologia nei singoli Stati membri attraverso una coerente e adeguata definizione dei Piani strategici nazionali (Vanni e Viganograve (2020)

Tali strumenti di vecchia e nuova gene-razione possono essere caratterizzati e modulati in accordo con le fasi indi-viduate da Gliessman (2007) tenendo conto che lrsquoattivazione di alcuni di que-sti grazie alla loro flessibilitagrave puograve esse-re funzionale a due o piugrave fasi come nel caso ad esempio dei servizi di consu-lenza aziendale e della cooperazione e che lrsquoobiettivo prioritario perseguito egrave la trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare nel suo complesso

Le prime due fasi riguardano essenzial-mente la pratica dellrsquoagroecologia a li-vello aziendale prevedendo lrsquoaumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input e lrsquoin-troduzione di pratiche agroecologiche Gli strumenti disponibili sono molteplici e afferiscono sia al primo sia al secon-do Pilastro della PAC Vi sono innanzi-tutto gli strumenti connessi alla nuova architettura verde della PAC quali con-dizionalitagrave rafforzata ma specialmente eco-schemi e pagamenti agro-clima-tico-ambientali nel cui ambito si puograve prevedere di attivare un pacchetto di pratiche agroecologiche da adottare congiuntamente e cumulabile agli impe-gni della produzione integrata o dellrsquoa-gricoltura biologica anche superando il sostegno massimo a ettaro previsto da regolamento per la produzione biologi-ca purcheacute giustificato Possono essere inoltre attivati in chiave agroecologica numerosi interventi settoriali di natu-ra ecosostenibile riguardando anche la sostenibilitagrave del packaging del tra-sporto e dello stoccaggio dei prodot-ti nellrsquoambito dei programmi operativi delle organizzazioni di produttori piugrave diversificati rispetto allrsquoattuale fase di programmazione Tuttavia le pratiche agroecologiche non sempre di facile adozione e talvolta sconosciute agli im-prenditori agricoli richiedono interventi finalizzati al trasferimento e alla diffu-sione dellrsquoinnovazione (es attraverso i gruppi operativi PEI ndash Partenariato Eu-ropeo per lrsquoInnovazione) e sicuramente lrsquoattivazione delle misure di formazione informazione scambi aziendali consu-lenza e assistenza tecnica previste in entrambi i Pilastri della PAC La ripro-gettazione degli ordinamenti produttivi aziendali infine cosigrave come lrsquoadozione di nuove tecniche e pratiche possono im-plicare la realizzazione di investimenti aziendali incluso lrsquoacquisto di macchine ad esempio per lavorazioni superficia-li o specifiche del terreno Dal punto di vista sociale la transizione agroecolo-gica puograve essere favorita anche da una maggiorazione del premio insediamen-to giovani - a beneficio di chi adotta ad esempio il pacchetto di pratiche agro-ecologiche - in generale piugrave propensi a introdurre innovazioni in azienda

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La riprogettazione dellrsquoagroecosistema aziendale (terza fase) richiede invece una rigorosa combinazione di colture e infrastrutture ecologiche anche finaliz-zata alla realizzazione di sistemi agro-(-zoo)-forestali che trovano sostegno sempre nellrsquoambito del II Pilastro della PAC Egrave evidente come anche in questo caso la misura sulla cooperazione possa sostenere la riprogettazione congiunta da parte di un gruppo di agricoltori dei propri agroecosistemi aziendali anche tramite accordi agroambientali drsquoarea sempre coadiuvati da tecnici esperti pervenendo a un redesign del paesag-gio agrario verso una sua piugrave spinta di-versificazione

Ancora piugrave articolato egrave lrsquoinsieme di mi-sure e strumenti attivabili nel persegui-re gli obiettivi connessi alle ultime due fasi - ovvero connessione piugrave diretta tra produttori e consumatori e un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipazione localitagrave equitagrave e giusti-zia - anche se egrave evidente come gli stru-menti della PAC non siano piugrave sufficienti quando lrsquoottica si sposta dalla scala lo-cale a quella globale e si vuole assicura-re continuitagrave e integrazione tra i diversi livelli Egrave altrettanto vero perograve che alla trasformazione dei sistemi agroalimen-tari nelle aree rurali partecipano anche se in modo indiretto numerosi interven-ti sostenuti con la PAC tra cui il soste-gno agli investimenti a imprese extra-a-gricole per la creazione e lo sviluppo di attivitagrave nelle zone rurali e agli investi-menti nei servizi di base e per il rinno-vamento dei villaggi fondamentali per il mantenimento della popolazione in tali aree noncheacute delle attivitagrave agricole stes-se e delle filiere locali Parimenti stru-menti come i progetti integrati di filie-ra e territoriali possono concorrere alla trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare soprattutto se guida-ti da organismi come GAL Biodistretti Autoritagrave di bacino gestori di aree natu-rali protette che piugrave in generale posso-no anche dare avvio e coordinare tutto il processo di transizione allrsquoagroecologia a livello locale

Nella definizione dei Piani strategici na-zionali una particolare attenzione do-

vrebbe essere rivolta alla montagna che interessa il 54 del territorio nazionale e circa il 18 della popolazione italia-na e dove lrsquoapproccio agroecologico egrave abbastanza diffuso nelle aziende di pic-cole dimensioni in termini di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) avendo man-tenuto le pratiche da sempre impiegate (Sturla e Dara Guccione 2021) Tuttavia la montagna sembra essere trascurata dallrsquoopinione pubblica e nel dibattito sulle politiche dello sviluppo bencheacute le Terre Alte vissute dallrsquoessere umano rap-presentino un patrimonio culturale uni-co nel suo genere di cui lrsquoagricoltura egrave parte importante Oggi i cambiamenti strutturali dellrsquoeconomia legati alla glo-balizzazione ne disincentivano la pre-senza con conseguenze sullrsquoequilibrio sociale ed economico e anche territoria-le dellrsquoecosistema noncheacute sul paesag-gio storico e culturale

Occorre pertanto salvaguardare il man-tenimento in montagna delle attivitagrave agro-silvo-pastorali adottando metodi moderni ma rispettosi dellrsquoambiente in particolare favorire la permanenza o il ri-torno dei giovani che mostrano creativi-tagrave innovazione e dinamismo con forme di collaborazione tra aziende e creando anche una rete informatica oltre che di cooperazione pratica la digitalizzazio-ne egrave una componente importante in tale settore ma ancora non egrave molto presen-te

Le caratteristiche orografiche e climati-che della montagna rappresentano un limite i costi di produzione sono mag-giori e la quantitagrave dei prodotti minore rispetto allrsquoagricoltura di pianura occor-re allora puntare sui ldquoprodotti di quali-tagraverdquo come previsto dalla Carta europea di pari dicitura Sono produzioni tipiche animali e vegetali diverse da zona a zona e spesso soggette a trasformazio-ne ldquoindustrialerdquo una particolare razza bovina e la filiera del latte e dei prodotti caseari derivati frutticoltura minore e marmellate alveari legati alla fioritura di una particolare specie botanica e mie-le specifico castagne di una particolare varietagrave e suoi prodotti derivati ecc

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I prodotti di qualitagrave DOP e IGP entrano a far parte dellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna la procedura egrave un porsquo lunga e spesso scoraggia gli operatori del setto-re ma arrivare a marchi e certificazioni egrave fondamentale per fare marketing ter-ritoriale

Le situazioni geomorfologiche e clima-tiche incidono anche sulle infrastruttu-re del territorio e sui trasporti e i relativi costi di manutenzione creando difficol-tagrave di collegamento che possono riper-cuotersi sulla commercializzazione dei prodotti inoltre la bassa densitagrave di po-polazione egrave spesso causa di ridotti ser-vizi (scuola sanitagrave mobilitagrave) con rischio di spopolamento ma si egrave notato che lagrave dove le Amministrazioni pubbliche han-no destinato una spesa pro capite mag-giore lrsquoabbondono delle Terre Alte egrave stato minore

Anche una agevolazione fiscale sullrsquoat-tivitagrave agro-silvo-pastorale di montagna (giagrave in atto in qualche regione) egrave auspi-cabile al fine di mantenere vitale tale settore dellrsquoeconomia montana che egrave multifunzionale anche per lrsquoartigianato e lrsquoagriturismo e consente di mantenere la popolazione in montagna garantendo reddito e presidio culturale

2 La produzione agroecologica per la transizione verso unrsquoagri-coltura sostenibile Agroecologia e lrsquoutilizzo di risorse e input pro-duttivi

A cura di Accademia dei Georgofili Con-federazione Italiana della Vite e del Vi-no-Unione Italiana Vini

La visione dellrsquoEuropa per una agricoltu-ra sostenibile evidenziata in particolare allrsquointerno delle Strategie ldquoDal Produt-tore al Consumatorerdquo (1) e ldquoBiodiversitagrave per il 2030rdquo (2) mette le tecniche agri-cole e la gestione dellrsquoagroecosistema al centro della transizione ecologica e sostenibile del settore primario Partico-lare attenzione egrave data allrsquouso di prodotti chimici (agrofarmaci antibiotici conci-mi fertilizzanti diserbanti etc) ai rischi

a essi legati e a un loro uso sostenibile e ridotto alla ricerca e impiego di input a basso impatto ambientale allrsquoutilizzo di tecniche che contrastano il degrado e la perdita di fertilitagrave dei suoli e che fa-voriscono invece la salute dei terreni e dellrsquoagroambiente (13) In questo conte-sto lrsquoagroecologia con il suo approccio multidisciplinare gioca un ruolo fonda-mentale promuove sistemi agricoli di-versificati una gestione dellrsquoagrosiste-ma integrata ma anche un uso efficiente delle risorse (34) In questo nuovo pa-radigma di agricoltura sostenibile un ruolo centrale egrave quindi dato dagli input impiegati nel processo produttivo che a seguito del loro uso prolungato negli anni e talvolta errato hanno inquinato e impoverito suoli e falde acquifere cre-ato danni allrsquoambiente e agli organismi viventi tra cui lrsquoessere umano e gli inset-ti impollinatori (45) Egrave proprio su que-ste questioni che allrsquointerno del Green Deal (6) lrsquoEuropa si pone degli obiettivi ridurre del 50 lrsquouso di fitofarmaci del 20 dei fertilizzanti del 50 degli anti-biotici (7) Negli ultimi anni si rileva una riduzione di sostanze chimiche impie-gate nel contesto produttivo agricolo seppur ancora diffuse e un contempo-raneo aumento nellrsquoutilizzo di prodotti e pratiche piugrave sostenibili Tuttavia la pre-senza di residui di fitofarmaci e prodotti di sintesi per lrsquoagricoltura negli alimenti nei suoli nelle acque e nellrsquoaria egrave anco-ra oggi una realtagrave (89) Sul mercato si stanno diffondendo prodotti di origine naturale (minerale vegetale o micro-biologica) o meno impattanti per lrsquoam-biente per rafforzare le difese di pian-te e animali per contrastare patogeni e favorire la fertilitagrave dei terreni agricoli (10) Molti prodotti inoltre cominciano a provenire dal contesto di economia circolare o sono ottenuti con processi sostenibili pur essendo di sintesi (11) Nel settore agricolo lrsquoingresso purtrop-po frequente di patogeni alieni che si diffondono sul territorio non trovando antagonisti naturali crea danni produt-tivi In questo contesto egrave bene prende-re in considerazione forme di lotta alle avversitagrave differenti dai prodotti di ori-gine naturale a quelli di sintesi al fine di eradicare lrsquoorganismo alieno contro cui il nostro ecosistema non ha difese (12)

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Tra i modelli per unrsquoagricoltura soste-nibile che possono essere ricondotte allrsquoagroecologia si ritrova sicuramente il sistema produttivo del biologico (13) che impiega prodotti naturali per con-trastare i patogeni e migliorare la pro-duzione ma anche ad esempio le tecni-che produttive previste dallrsquoagricoltura integrata (14) e dellrsquoagricoltura di pre-cisione (15) che hanno come obiettivo lrsquoimpiego di input e risorse a disposizio-ne tra cui anche quelle di sintesi Lrsquoa-gricoltura biologica egrave sicuramente un esempio di come sia possibile produrre in modo sostenibile e impiegando pro-dotti di origine naturale specialmente nel settore vitivinicolo comparto nel quale il biologico ha trovato diffusione con buoni risultati (Box I) I prodotti per la cura e protezione delle colture e degli animali impiegati nel biologico sono di origine minerale vegetale o microbio-logica tuttavia egrave da considerare che anche alcuni di questi prodotti posso-no creare fenomeni di tossicitagrave e danni allrsquoecosistema Un esempio egrave il rame im-piegato contro alcune malattie fungine ma che allo stesso tempo egrave un metallo pesante che si accumula nel suolo Per questo lrsquoEuropa ha ridotto le dosi appli-cabili a ettaro (16) per evitare fenomeni di accumulo del metallo Manifestazione di tossicitagrave (sullrsquoessere umano sul pro-dotto finale e sullrsquoecosistema) dovuto allrsquoimpiego dellrsquoagrofarmaco o dellrsquoanti-biotico fenomeni di resistenza da par-te del patogeno di accumulo nel suolo o negli organismi o di effetti residuali sul prodotto sono ancora oggi fattori importanti e che necessitano di essere presi in considerazione insieme allrsquoef-fetto della combinazione di piugrave prodotti che permangono e interagiscono tra di loro dopo la somministrazione (8917) A questo proposito egrave importante con-siderare gli stessi effetti tossici e di in-terazione che si hanno sullrsquooperatore agricolo che impiega e distribuisce tali prodotti

Pertanto al fine di uno sviluppo e diffu-sione di unrsquoagricoltura sostenibile molti sono i fattori da considerare i mezzi e le conoscenze oggi a disposizione per una transizione verso la sostenibilitagrave agrico-la sono molteplici e nessuno deve essere

precluso

VINO BIOLOGICO

Un vino puograve definirsi laquobiologicoraquo e av-valersi del logo ldquoEuro-leafrdquo riconosciuto dallrsquoUnione europea solo previa certifi-cazione da parte di un ente di control-lo che siano state rispettate le diverse tappe del processo di produzione pre-viste dal Regolamento 2018848 del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodotti biologici Questo Regolamento deve es-sere completato da diversi regolamenti delegati e di esecuzione che dovranno essere pubblicati entro la fine del 2021

Il Regolamento relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodot-ti biologici applicabile dal 1deg gennaio 2022 riprende molti punti delle prece-denti disposizioni e stabilisce una serie di principi generali applicabili quindi alla coltivazione della vite e alla vinificazio-ne Egrave obbligatorio quando unrsquoazienda agricola pratica lrsquoagricoltura biologica che vi si dedichi completamente Quan-do intende convertirsi allrsquoagricoltura biologica dopo aver praticato lrsquoagricol-tura convenzionale la sua produzione puograve essere qualificata come biologica solo dopo un periodo transitorio di cin-que anni Egrave vietato lrsquouso di organismi ge-neticamente modificati Possono essere utilizzati solo determinati prodotti fito-sanitari fertilizzanti o prodotti per la pu-lizia La presenza nei prodotti vitivinicoli biologici - e quindi anche nel vino - di residui di sostanze vietate anche se au-torizzate in agricoltura convenzionale conduce in linea di massima alla decer-tificazione quando superano la soglia di 001 mgkg con una deroga per quanto riguarda i residui dei fosfiti nel vino che dovragrave comunque essere sfruttata dai produttori per monitorare la presenza di residui e cercare di ridurli nel corso del tempo (Decreto 7264 del 10 luglio di modifica del DM 309 del 13 gennaio 2011 ldquoContaminazioni accidentali e tec-nicamente inevitabili di prodotti fitosa-nitari in agricoltura biologicardquo) In ogni caso la presenza di residui di sostanze non autorizzate rende necessario lrsquoavvio

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di unrsquoindagine per determinare il motivo di questa presenza

La trasformazione delle materie prime egrave disciplinata da norme restrittive solo i prodotti e le sostanze inclusi in elenchi esaustivi possono essere utilizzati come additivi ingredienti o coadiuvanti di processo Ne consegue che per quanto riguarda il vino non tutte le sostanze o le pratiche enologiche autorizzate nella produzione convenzionale sono autoriz-zate nella produzione biologica e che quando una sostanza egrave autorizzata a volte egrave autorizzata a dosi inferiori egrave il caso dei solfiti Fondamentalmente que-sta serie di disposizioni restrittive garan-tisce al consumatore di avere un prodot-to in cui le sostanze aggiunte sono state ridotte allo stretto necessario da qui la ragione del suo crescente successo

3 Il ruolo del packaging

A cura di PEFC Italia e Italia Nostra On-lus

Il packaging egrave uno degli elementi di un prodotto che stanno subendo grandi trasformazioni e innovazioni in corre-lazione allrsquoevoluzione di un contesto economico globale che egrave ben lontano dalla realizzazione di una sostenibilitagrave Lrsquoimportanza del packaging egrave eviden-te deve contenere proteggere e pre-sentare il prodotto Egrave il primo elemen-to con cui si interfaccia il consumatore ed egrave attraverso questo che chi produce informa il consumatore sulle qualitagrave del prodotto ma anche sulle scelte e la fi-losofia del produttore Una filosofia che matura in un contesto dove solo il 25 del PIL nazionale e il 28 di quello euro-peo (2008) egrave identificabile come verde Egrave per questo che chi vuole produrre in maniera sostenibile dovrebbe vendere un prodotto realizzato in maniera non dissipativa e distruttrice delle risorse na-turali nel rispetto del ruolo dei lavorato-ri portatori di esperienze e non merce e con tutte le componenti che lo rendono ecologicamente in equilibrio con lrsquoam-biente Quindi chi si pone come obbiet-tivo una produzione agricola sostenibile

non puograve non tenere in considerazione come questa produzione poi raggiun-geragrave il mercato

Lrsquoagroecologia dovrebbe prendere in considerazione non solo le fasi produtti-ve ma anche come il prodotto viene im-messo sul mercato dentro quale packa-ging se questo egrave necessario come egrave realizzato e come potragrave poi essere smal-tito Questo percheacute le buone pratiche vanno applicate a tutto il processo pro-duttivo ma vanno anche comunicate e il packaging scelto comunica al consuma-tore le proprie scelte a tutti i livelli

Nellrsquoobiettivo quindi di realizzare so-stenibilitagrave economico-produttiva e so-cio-ambientale il packaging ha un ruolo importante nella fase della sua produ-zione ma forse ancora di piugrave al momen-to della fine della sua funzione quando cioegrave abbandona il prodotto che ha ldquopro-tettordquo e si trasforma in rifiuto Cosigrave nel 2018 ultimo dato disponibile i rifiuti da imballaggi rappresentavano il 30 dei rifiuti urbani e lrsquo8 dei rifiuti prodotti nellrsquoanno in Italia La tendenza egrave in au-mento per il cambiamento delle abitu-dini dei consumatori nelle scelte di ac-quisto Le quali come egrave evidenziato in altri GdL dellrsquoASviS dipendono da diver-si fattori economici legati alle variazioni dei redditi reali allrsquoaumento delle disu-guaglianze e da ultimo agli effetti della pandemia Fenomeni a cui corrisponde una domanda diversificata rispetto alla qualitagrave ecologica che ha diversi effetti sulla sostenibilitagrave ambientale (rifiuti) so-cio-sanitaria (coadiuvante dellrsquoobesitagrave o meno) ed economico gestionale (costi espliciti e impliciti a carico del consuma-tore per differenziare) e che dipende dai riadeguamenti che gli apparati produtti-vi e distributivi praticano in risposta agli andamenti del reddito reale pro-capite e della quota destinata alla spesa per i beni di primaria necessitagrave (legge di En-gel) Ciograve in un contesto di saturazione alimentare per la quale non si muore di fame ma per unrsquoalimentazione genera-trice sempre di piugrave di malattie serie a partire dallrsquoobesitagrave

Quindi prima della realizzazione dellrsquoim-

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ballaggio si deve innanzitutto stabilire se sia effettivamente indispensabile Ov-vero se la confezione svolge il ruolo di protezione del prodotto da contaminan-ti o durante il trasporto oppure egrave super-fluo percheacute il prodotto non necessita di tale protezione Un esempio egrave la scatoli-na di cartoncino che racchiude i tubetti di salse o paste alimentari egrave ridondante in molti casi

Fondamentale egrave la scelta dei materiali che costituiscono il packaging Per po-ter essere veramente sostenibile devono essere preferiti materiali da fonti rinno-vabili facilmente riciclabili nella raccolta differenziata (ad esempio realizzare il packaging solo con mono-materiali rici-clabili) o riutilizzabili Quindi se si decide di fare un packaging in carta o cartone si deve scegliere materia prima certifi-cata per la provenienza da foreste ge-stite in maniera sostenibile e responsa-bile altrimenti la carta non egrave veramente rinnovabile ma anzi potenzialmente dannosa per le foreste Questo percheacute non si hanno garanzie sul metodo di ap-provvigionamento della materia prima ovvero non si hanno garanzie sulla per-manenza della foresta che passa attra-verso un piano di tagli che garantisce la sopravvivenza e funzionalitagrave della fore-sta stessa Sarebbe uno sbaglio migrare tutto il mondo dellrsquoimballaggio su pro-dotti forestali percheacute sottoporrebbe le foreste a una pressione non sostenibile Se si decide di ridurre lrsquouso di plastica sostituendola con materiale provenien-te da foreste lrsquoimballaggio deve essere certificato altrimenti si rischia di aumen-tare il consumo e lo sfruttamento ecces-sivo delle foreste In molti casi la plastica non puograve essere sostituita allora si deve scegliere plastica facilmente riciclabile e usare la plastica riciclata Quindi in fase di progettazione egrave fondamentale cono-scere e prevedere come il packaging saragrave smaltito riciclato o riusato proprio per ridurre il consumo di materie prime e ridurre lrsquoimpatto sullrsquoambiente

Riciclare egrave quindi di estrema importan-za infatti secondo il CONAI il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo egrave di 402 milioni di euro e lrsquoindotto economico generato dalla filie-

ra egrave invece di 592 milioni di euro Per far capire quanto riciclare riduca la pressio-ne sul nostro pianeta CONAI ha calco-lato che nel 2019 sono state risparmiate circa 4 milioni e 469mila tonnellate di materie prime

Nel dettaglio 270mila tonnellate di ac-ciaio oltre 19mila tonnellate di alluminio che corrispondono a 18 miliardi di lat-tine Un milione e 80mila tonnellate di carta ossia piugrave di 433 milioni di risme di fogli A4 907mila tonnellate di legno lrsquoe-quivalente di 41 milioni di pallet 433mila tonnellate di plastica pari a 9 miliardi di flaconi in PET per detersivi da un litro E un milione e 760mila tonnellate di vetro il corrispettivo di quasi 5 miliardi di bot-tiglie di vino da 075 litri

Un dato significativo egrave anche quello re-lativo alle discariche che rappresentano sempre un elemento di grande discus-sione e preoccupazione per il cittadino e consumatore Il CONAI stima che tra il 1998 e il 2019 il sistema CONAI ha ga-rantito lrsquoavvio a riciclo di quasi 32 milioni di tonnellate di imballaggi significa che in 22 anni egrave stato evitato il riempimento di 160 nuove discariche di medie dimen-sioni (calcolo effettuato considerando per ciascuna frazione merceologica un dato di densitagrave apparente da fonte ERI-CA con uno specifico grado di compat-tazione)

Altro elemento importante che deve essere preso in considerazione in fase di progettazione del packaging egrave la ri-duzione e la lotta allo spreco La pro-gettazione di un packaging sostenibile dovrebbe ridurre al minimo dimensioni e uso di materie prime e al contempo avere una protezione efficace per evita-re perdite di prodotto e quindi sprechi di prodotto contenuto

Egrave quindi evidente che il packaging soste-nibile nasce principalmente dalle scelte in fase di progettazione e visto il ruolo crescente che gli imballaggi svolgono sia nel mondo dei rifiuti che in quello del consumatore la progettazione e le scel-te delle materie prime risultano vitali per offrire prodotti che abbiano un impatto

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sempre meno rilevante sul nostro pia-neta Lrsquoattenzione deve riguardare sia il contenuto che il contenitore

4 Le opportunitagrave del digitale al settore agricolo

LrsquoAgricoltura 40 ossia lrsquoimpiego di tec-nologie e del digitale allrsquointerno del set-tore agricolo egrave oggi un fatto reale e un elemento basilare per la transizione ver-so una produzione sostenibile in quanto consente di ottimizzare lrsquouso di risorse gestire lrsquoazienda in modo razionale e connetterla con il territorio tuttavia in Italia egrave ancora poco diffusa specialmen-te in alcuni settori (1618) Oggi sul mer-cato si trovano servizi e prodotti innova-tivi e digitali destinati al settore agricolo di varie tipologie dallrsquouso di collari per il monitoraggio del benessere anima-le a piattaforme gestionali aziendali a prodotti per una agricoltura di precisio-ne basata su dati satellitari a sistemi di monitoraggio della filiera piattaforme gestionali ecc (18) Le imprese che re-alizzano tali soluzioni sono in continua crescita come in costante crescita sono i prodotti e servizi che offrono Tuttavia se da una parte le opportunitagrave in tema di soluzioni per lrsquoAgricoltura 40 sono mol-to diversificate e rilasciate sul mercato sempre in maggior quantitagrave dallrsquoaltra lrsquoapplicazione in campo non cresce di pari passo (18) Le motivazioni sono mol-teplici le imprese che realizzano solu-zioni innovative talvolta non conoscono le reali esigenze del settore lrsquoimpiego di determinate soluzioni richiede compe-tenze e formazione che mancano allrsquou-tilizzatore finale manca lrsquointeroperabili-tagrave tra le piattaforme mancano tecnici e professionisti che assistono lrsquoagricoltore sul territorio nellrsquoutilizzo dellrsquoinnovazio-ne e che li accompagnino nella transi-zione verso il digitale (1819) Tali figure devo inoltre non solo essere formate in tema di innovazione ma devono an-che essere capaci di far comprendere le opportunitagrave offerte dal settore soprat-tutto alle piccole aziende Tra gli attori coinvolti nel passaggio verso un settore primario digitale sono da annoverare le istituzioni e gli enti territoriali che hanno un ruolo determinate nel diffondere sul territorio lrsquoinnovazione anche attraverso

la realizzazione di infrastrutture prime fra tutte internet e la banda larga veloce che nelle aree rurali manca o non egrave ben funzionante (20) Questo egrave un servizio essenziale per connettere le aziende tra di loro per fare filiera e per far conosce-re i propri prodotti Infine un elemen-to da considerare nellrsquoapplicazione su larga scala della tecnologia offerta dal digitale egrave lrsquoetagrave degli agricoltori spesso anziani lrsquoaccesso ai finanziamenti per le aziende che vogliono innovarsi (18) o ancora la dimensione della superficie aziendale poicheacute spesso le soluzioni del digitale in agricoltura sono ideate per sistemi agricoli estensivi poco presenti in Italia

In considerazione di quanto descritto lrsquoapplicazione della digitalizzazione in un approccio agroecologico del sistema produttivo primario egrave sicuramente au-spicabile e di supporto alle pratiche che esso promuove Infatti grazie allrsquoimpie-go di prodotti e servizi innovativi legati al digitale e alla tecnologia egrave possibile ad esempio avviare un uso efficiente e quindi ridotto degli input un elemento importante per lrsquoagroecologia grazie ad esempio allrsquoagricoltura di precisio-ne (15) avere maggiore conoscenza del proprio processo produttivo e di trasfor-mazione dare maggior valore al prodot-to locale favorire le filiere la tracciabili-tagrave e la qualitagrave dellrsquoagroalimentari grazie allrsquoapplicazione del blockchain (21) ri-pristinando un collegamento tra gli at-tori della produzione e tra lrsquoagricoltore e il consumatore permettere un moni-toraggio aziendale e territoriale grazie allrsquouso di satelliti o droni e conoscere ad esempio le problematiche del territorio

La transizione verso una agricoltura so-stenibile di basso impatto ambientale che favorisce elementi come la conser-vazione e il ripristino dellrsquoecosistema e del suolo deve al contempo garantire necessariamente cibo sano e di quali-tagrave sufficiente per tutta la popolazione mondiale Per far ciograve e senza andare a ricercare ulteriore terreno coltivabile egrave necessario favorire la produzione delle aree a oggi coltivate e in questo senso le opportunitagrave offerte dallrsquoinnovazione e dal digitale permettono una ottimizza-

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zione della produzione in termini quali-tativi e quantitativi per unitagrave di superfi-cie riducendo lrsquoimpatto che i comparti agricoli hanno sullrsquoambiente e sul terri-torio

Riferimenti bibliografici

1 Una strategia ldquoDal produttore al con-sumatorerdquo per un sistema alimentare equo sano e rispettoso dellrsquoambien-te Comunicazione della commissione al parlamento europeo al consiglio al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni Bruxelles 20052020 COM (2020)381 final

2 Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 Comunicazione della Commis-sione al Parlamento europeo al Consi-glio al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 20052020 COM (2020) 380 final

3 Agroecologia e PAC ndash ldquoUnrsquoanalisi degli strumenti della programmazione post 2022 Documento realizzato nellrsquoambito del Programma Rete Rurale Nazionalerdquo 2014-20Barberi P 2019

4 (PDF) ldquoAgroecologia un nuovo pa-radigma per la sostenibilitagrave dei siste-mi agroalimentari e la salute dellrsquou-manitagrave e dellrsquoambienterdquo Il Cesalpino 482019-Agroecologia

5 EU Pollinators - Environment

6 Il Green Deal europeo Comunicazione della Commissione al Parlamento euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 11122019 COM(2019) 640 final

7 Eco-schemi dalla Commissione alcuni suggerimenti sulle possibili pratiche be-nefiche da sostenere

8httpswwwisprambientegovitfi-les2020pubblicazionirapportirappor-

to_334_2020pdf

Dossier di Legambiente ldquoStop Pesti-cidi 2020rdquo httpswwwlegambien-teitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

9 ldquoElenco prodotti fitosanitari impiega-bili in agricoltura biologica per la difesa delle colturerdquo FederBio 2018

10 Economia circolare nuovo regola-mento per favorire lrsquouso di concimi or-ganici e ricavati dai rifiuti

11 Organismi alieni e nuovo PAN com-plessi equilibrismi - AgroNotizie - Difesa e diserbo

12 Regolamento (UE) 2018848 del Par-lamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzio-ne biologica e allrsquoetichettatura dei pro-dotti biologici httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R0848

13 Linee guida nazionali di produzione integrata 2018

14 Agricoltura di precisione

15 Regolamento di Esecuzione (UE) 2018 1981 della Commissione - del 13 dicembre 2018 - che rinnova lrsquoappro-vazione delle sostanze attive composti di rame come sostanze candidate alla sostituzione httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R1981ampfrom=EN

16 httpswwwpan-ukorgthe-cocktail effect~text=The20cocktail20ef-fect20is20a20significant20pro-blem20in20the20UKfound20in20fruit20and20vegetables

17 Salgono al 4 i campi gestiti con lrsquoA-gricoltura 40

18 Agricoltura 40 traguardi raggiunti e httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdfhttpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

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sfide future - AgroNotizie - Agrimecca-nica

19 La banda ultra larga nelle aree rurali il divario digitale egrave ancora da superare

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NOTE

70 Definizione di agroecologia secondo Agroecology Europe (2016) ldquocongiuntamente come una scienza una pratica e un movimento Comprende lrsquointero sistema alimentare dal suolo allrsquoorganiz-zazione delle societagrave umane Egrave carica di valori e si basa su principi fondamentali In quanto scien-za dagrave prioritagrave alla ricerca-azione agli approcci partecipativi e olistici ealla transdisciplinarietagrave che comprende diversi sistemi di conoscenza Come pratica si basa sullrsquou-so sostenibile delle risorse rinnovabili locali sulle prioritagrave un saggio utilizzo della biodiversitagrave per fornire servizi ecosistemici e resilienza e soluzioni che forniscono molteplici benefici (ambientali economici e sociali) dal locale al globale Come movimento difende i piccoli produttori e lrsquoagri-coltura familiare gli agricoltori e le comunitagrave rurali la sovranitagrave del cibo le filiere corte e locali la diversitagrave delle sementi e delle razze autoctone il cibo sano e di qualitagrave Lrsquoagroecologia riconosce che il tutto egrave piugrave della somma delle parti e quindi favorisce le interazioni tra gli attori nellrsquoambito di scienza pratica e movimento facilitando la condivisione della conoscenza e lrsquoazionerdquo

71 Lrsquoagricoltura di precisione si puograve inquadrare nellrsquoambito della prima fase di Gliessman relativa allrsquoefficientamento dei fattori produttivi Egrave importante che le tecnologie e gli strumenti (macchine attrezzature) sottesi a questo carattere dellrsquoagricoltura che puograve essere affiancato allrsquoagro-ecolo-gia siano modulati anche in funzione delle aziende di ridotte dimensioni in termini di superficie e che le stesse siano in grado di sostenerne i costi

72 Nella seduta del 28-29 giugno scorso il Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura dei Paesi membri ha accettato lrsquoaccordo provvisorio raggiunto in seno al Trilogo del 26 giugno Le principali decisio-ni prese riguardano la fissazione al 25 della quota dei pagamenti diretti da destinare al finan-ziamento degli eco-schemi la destinazione di almeno il 35 delle risorse finanziarie previste per il secondo pilastro ad azioni per lrsquoambiente e il clima le aree di interesse ecologico previste nella misura del 4 e solo con riguardo ai seminativi lrsquointroduzione della condizionalitagrave sociale

73 I Piani strategici nazionali dovranno essere presentati alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2021

74 Si riporta una sintesi del rapporto Agro-ecologia e PAC Unrsquoanalisi degli strumenti della pro-grammazione post 2022 elaborato nellrsquoambito delle attivitagrave della Rete Rurale Nazionale 2014-2020

75 Lrsquoillustrazione delle misure e degli strumenti della PAC che favoriscono la transizione agro-eco-logica egrave tratta da Vanni e Viganograve (2021)

76 Alcuni esempi di pratiche agro-ecologiche sono fertilizzazione organica allelopatia e diversitagrave delle colture pascolo estensivo su prati temporanei o permanenti lavorazioni del terreno minime o nulle infrastrutture ecologiche tutela fauna e microfauna del suolo inerbimenti colture intercalari agro-forestazione foraggere permanenti rotazioni complesse

77 Dati dal ldquoPiano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio ndash 2021rdquo pubblicato da CONAI

78 cfr Sergio Vellante Riadeguamenti produttivi e distributivi dei beni di primaria necessitagrave alle funzioni Engeliane di spesa Dispensa della video-lezione ndeg 5 del corso in Economia Applicata alla Gestione Ambientale tenuto co Universitagrave Mercatorum

79 Dati tratti dal ldquoReport CONAI 2020rdquo

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1 Il contesto

La pandemia ha dimostrato come la sostenibilitagrave nella catena di approvvi-gionamento sia una sfida chiave per le economie e le societagrave del futuro Sem-pre piugrave saragrave importante approcciare il tema avendo uno sguardo sulla creazio-ne di impatti positivi e al cambiamento che necessariamente dovragrave essere mes-so in atto la sostenibilitagrave della catena di approvvigionamento riguarda lrsquoambien-te e il clima noncheacute il rispetto per diritti umani il lavoro dignitoso e la promozio-ne dei mezzi di sussistenza delle perso-ne e delle comunitagrave

In questo contesto come annunciato dal Green Deal europeo e dal Recovery Plan egrave importante che la sostenibilitagrave sia ulteriormente integrata allrsquointerno della governance aziendale Una gover-nance sostenibile incoraggia le impre-se ad abbracciare una visione di lungo termine e a considerare lrsquoimpatto am-bientale sociale umano ed economico nelle loro decisioni aziendali

Il Green Deal europeo stabilisce che la sostenibilitagrave dovrebbe essere integrata in modo piugrave sistematico nella gover-nance societaria molte imprese si con-centrano ancora troppo sui risultati fi-nanziari a breve termine a scapito dello sviluppo a lungo termine e degli aspetti connessi alla sostenibilitagrave Per dare se-guito a quanto enunciato nel Green Deal europeo la Commissione ha annunciato per il 2021 unrsquoiniziativa per una gover-nance societaria sostenibile che egrave stata inserita tra gli obiettivi del Piano drsquoazio-ne dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare della strategia sulla biodiver-sitagrave e della strategia ldquoDal produttore al consumatorerdquo

Anche la recente comunicazione ldquoIl momento dellrsquoEuropa riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazionerdquo - Piano di ripresa adotta-to nel maggio 2020 - conferma lrsquointen-zione della Commissione di presentare unrsquoiniziativa di questo tipo per garantire che gli interessi ambientali e sociali sia-no pienamente integrati nelle strategie aziendali

Nonostante la forte attenzione a livello europeo sono ancora poche le imprese di grandi dimensioni che applicano una due diligence che tenga conto di tutti gli impatti ambientali e in materia di di-ritti umani in grado di affrontare gli im-patti negativi per la sostenibilitagrave causati dalle attivitagrave dellrsquoimpresa e della sua ca-tena del valore

Ma che cosrsquoegrave la due diligence e come le imprese possono approcciarla in ma-niera strategica per una maggiore inte-grazione della sostenibilitagrave lungo tutta la catena del valore

Per due diligence si intende lrsquoobbli-go giuridico per le imprese di istitu-ire e attuare processi adeguati al fine di prevenire mitigare e tenere conto dei diritti umani (compresi i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro) dellrsquoimpatto in termini sanitario e am-bientale per quanto riguarda le attivi-tagrave sia dellrsquoimpresa stessa che della sua catena di approvvigionamento Inoltre la due diligence egrave intrinsecamente ba-sata sul rischio proporzionata e speci-fica rispetto al contesto In questo sen-so la portata delle azioni di esecuzione dovrebbe dipendere dai rischi di effetti negativi che la societagrave sta possibilmente causando a cui sta contribuendo o che dovrebbe prevedere

APPROFONDIMENTO 2 La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore inte-

grazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

A cura di Impronta Etica

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La ldquocatena di approvvigionamentordquo egrave definita in senso lato come lrsquoinsieme del-le ldquorelazioni commercialirdquo di unrsquoimpre-sa e comprende le controllate i fornitori e i subappaltatori

Lrsquoadozione di pratiche sostenibili lungo la catena di fornitura impatta su diversi processi primari della catena del valo-re comportando un cambiamento nel modo di operare allrsquointerno delle azien-de sul lato acquisti (si pensi allrsquoaudit dei fornitori o alla selezione delle materie prime) e sul lato logistico (efficienta-mento energetico nei magazzini ridu-zione degli impatti dei mezzi su strada) fino ovviamente alla catena del valore nel suo complesso dove la corresponsa-bilitagrave degli attori allrsquoimpatto ambientale e sociale egrave sempre maggiore

2 La due diligence come suppor-to allrsquointegrazione della sostenibi-litagrave nei modelli di business

Il contesto in cui si trovano a operare le imprese ha subito negli ultimi anni cambiamenti profondi che caratteriz-zeranno di certo anche il prossimo futu-ro Egrave possibile identificare alcuni aspetti che piugrave di altri hanno influenzato e in-fluenzeranno le imprese il loro stare sul mercato e il loro approccio alla catena di fornitura come ad esempio la globaliz-zazione - che ha determinato modifiche nei modelli produttivi - e la maggiore attenzione del consumatore e della fi-nanza rispetto a prodotti e processi di produzione sostenibili

La responsabilitagrave sociale e la sostenibi-litagrave negli anni hanno assunto pertanto allrsquointerno delle imprese sempre mag-giore valore quale leva strategica per la competitivitagrave lrsquoapproccio filantro-pico ha ceduto il passo a un approccio strutturato in cui la sostenibilitagrave si inte-gra nella strategia aziendale e permea trasversalmente tutti i processi azien-dali compresi quelli relativi alla catena di fornitura Ciograve ha portato le imprese a ripensare la centralitagrave e lrsquoimportanza di sviluppare approcci e strumenti capaci

di dare valore strategico alle leve della sostenibilitagrave utilizzabili nelle relazioni e nelle attivitagrave che si realizzano allrsquointerno della catena di fornitura dellrsquoimpresa

Egrave possibile identificare molteplici fat-tori che possono spingere le imprese a dotarsi di un modello organizzativo e gestionale della catena di fornitura che tenga in considerazione le relative impli-cazioni sociali e ambientali e sia funzio-nale alla loro mitigazione

a) dal punto di vista economico lrsquoimpre-sa puograve essere spinta verso una maggio-re sostenibilitagrave dalla volontagrave di efficien-tare la sua catena di fornitura sempre piugrave lunga e disaggregata o dalle pres-sioni degli stakeholder (gli investitori in primis) per una piugrave accurata valutazione dei rischi ambientali e sociali lungo tut-to il ciclo di produzione

b) a livello ambientale un peso impor-tante egrave assunto dallrsquoinasprimento delle normative e dalla consapevolezza della limitatezza di risorse ma anche ndash a livel-lo piugrave commerciale ndash dalle opportunitagrave per lrsquoimpresa di rivolgersi a un merca-to attento alla sostenibilitagrave ambientale che pone attenzione anche alla catena di fornitura

c) sul fronte sociale a spingere le impre-se sicuramente crsquoegrave la volontagrave di mitigare i possibili effetti negativi su reputazione e vendite di scandali che coinvolgono i lavoratori lungo la catena di fornitura noncheacute lrsquoopportunitagrave di costruire rap-porti piugrave trasparenti e stabili nel tempo

Gli investimenti nella catena di fornitu-ra sono perlopiugrave orientati a sperimenta-re e sviluppare processi di innovazione o ad aumentare processi di controllo (a garanzia e tutela della sicurezza del-le relazioni e delle procedure) Questi investimenti rendono lrsquoimpresa meno soggetta a rischi e possono quindi pro-durre impatti positivi sulla capacitagrave dellrsquoimpresa stessa di creare valore per seacute e per il territorio in cui opera

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Riferimenti bibliografici

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bull Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

bull Integrata connessa e sicura La gestione sostenibile della catena di fornitura tra rischi e opportunitagrave Impronta Etica httpswwwimprontaeticaorgsave-the-date-25-settembre-expo-milano-integrata-connessa-e-sicura-la-gestione-sostenibile-della-catena-di-fornitura-tra-rischi-e-opportunita

3 Percheacute egrave necessaria una due di-ligence sui diritti umani e ambien-tali

A cura di Equogarantito e Fairtrade Italia

Secondo le stime dellrsquoOrganizzazione In-ternazionale del Lavoro (ILO) nel mondo 152 milioni di bambini sono impegnati in pratiche di lavoro minorile o riconduci-bili allo sfruttamento del lavoro infantile 72 milioni in Africa 62 milioni in Asia il resto in America Latina Il 70 di questi minori lavora in agricoltura La proble-matica copre un ampio spettro di casi-stiche che vanno dalla collaborazione al lavoro agricolo familiare che comun-que impedisce la frequentazione della scuola e i momenti dedicati al gioco che fanno parte del normale sviluppo allrsquoim-piego nei campi in lavori pericolosi che implicano lrsquoutilizzo di sostanze dannose per la salute o lrsquouso di attrezzature che li mettono in situazioni di pericolo a vere e proprie forme di riduzione in schiavi-tugrave e di deportazione dove i minori sono letteralmente venduti o rapiti dalle fa-miglie e tenuti in ostaggio Lrsquointensivo sfruttamento dei bambini egrave principal-mente causato dallrsquoimpoverimento della catena del valore dove le stesse fami-

glie pur coltivando materie prime mol-to richieste dal mercato non riescono a guadagnare abbastanza per provvedere alle loro necessitagrave e di conseguenza a garantire istruzione e diritto ad una cre-scita armoniosa ai propri figli

Una catena di disvalore che si ripercuo-te anche sugli altri anelli deboli come le donne che in molti Paesi in via di svi-luppo non possono accedere a unrsquoistru-zione adeguata non hanno diritto alla proprietagrave della terra e quindi a godere dei frutti del loro lavoro

Sono questi solo alcuni dei fenomeni che si verificano allrsquointerno delle catene di fornitura globali in cui a pagare sono i piugrave deboli

Stiamo parlando di alcune delle ma-terie prime e dei prodotti trasformati piugrave commercializzati al mondo come il cacao che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom causato dalle richieste delle aziende di produzione portando Paesi come Ghana e Costa DrsquoAvorio a sostenere il 60 della produ-zione mondiale senza perograve riceverne in cambio sostanziali benefici economici Basti pensare al tentativo dei governi dei due Paesi di stabilire un prezzo piugrave alto di acquisto nel 2020 salvo poi do-ver fare marcia indietro di fronte al rifiu-to delle aziende di acquistare a condi-zioni piugrave giuste per i produttori agricoli

4 Il ruolo delle aziende

Rispetto a queste problematiche egrave im-plicito che il ruolo delle aziende diven-ta cruciale la disponibilitagrave a pagare un prezzo piugrave alto per la materia prima ac-quistata e a impegnarsi in un percorso di rispetto dei diritti umani e ambientali nella catena di fornitura sono passaggi fondamentali per garantire la sopravvi-venza dei produttori agricoli dei lavora-tori e delle loro famiglie E per prevenire le violazioni Ma una legge obbligatoria verso cui si sta andando rischia di di-ventare solo una lista di regole da spun-tare se non coinvolge i diretti interessati

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Per trovare un punto di riferimento ri-spetto allrsquoapproccio da tenere quando si pensa alle leggi attuative di una due diligence sui diritti umani e ambientali dobbiamo andare ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani che si appellano invece in modo trasfor-mativo alle aziende affincheacute costruisca-no la loro comprensione sui problemi dei diritti umani nelle loro attivitagrave e collabo-rino con chi detiene i diritti i sindacati e altri stakeholder per affrontare quei problemi Le Linee guida dellrsquoOrganizza-zione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) sulla due diligence inoltre enfatizzano il fatto che questi attori sono da consultare e coinvolgere in ogni passaggio del processo di due diligence Un regolamento vincolante manterragrave questo nucleo trasformativo La ricerca di chiarezza dal punto di vista legale ridurragrave la due diligence a una lista di passaggi che tutte le aziende non do-vranno fare altro che spuntare

Il rischio ulteriore egrave rappresentato dai costi chi pagheragrave per il rispetto dei di-ritti umani e ambientali nelle filiere Gli stessi agricoltori che non hanno nem-meno le risorse per vivere e per pianifi-care le loro attivitagrave produttive

Lrsquoapporto delle organizzazioni della so-cietagrave civile impegnate in progetti di co-operazione e Commercio Equo e Solida-le rivolti proprio ai portatori dei diritti in diversi Paesi del mondo

Gli strumenti giagrave attivi come le certifi-cazioni volontarie e le certificazioni di qualitagrave impegnate nel monitoraggio dei diritti umani nelle filiere

Lrsquoinclusione del mondo delle aziende stesse in modo che lrsquoapplicazione del-

la due diligence non si traduca soltanto in una lista di regole da rispettare e so-prattutto i costi dellrsquoadeguamento non ricadano sul primo anello della catena gli stessi produttori Il coinvolgimento delle aziende deve per forza passare at-traverso un processo di analisi dei costi con lrsquoobiettivo di creare dei parametri di riferimento per la determinazione del prezzo da riconoscere ai beni su cui si fonda il loro business

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5 Una legge attuativa in Italia

Egrave indispensabile che lrsquoattuazione in Italia di una due diligence sui diritti umani e ambien-tali tenga conto di questo differente approc-cio valorizzando

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6 Land grabbing e disuguaglian-ze nelle relazioni tra diritti umani e difesa della natura

A cura di Italia Nostra

Scenario

Il land grabbing egrave un fenomeno globaliz-zato drsquoappropriazione di terre fertili de-stinate allrsquoagricoltura di sussistenza nei PVS da parte di poteri economici e fi-nanziari (multinazionali banche drsquoaffari cartelli o trust tra imprese) sostenuti in larga misura dal FMI (Fondo monetario internazionale) e dalla BM (Banca Mon-diale) Un fenomeno che sta esproprian-do popolazioni - giagrave ridotte in povertagrave e con un indice di sviluppo umano (ISU) decrescente - di risorse vitali minando la loro residua autosufficienza e sicurez-za alimentare e distruggendo lrsquoimplicita sostenibilitagrave di un modo di produrre an-cora in equilibrio con la natura Ciograve nei fatti sta dando origine da un lato a uno scardinamento di realtagrave umane e sociali che contribuisce ad acuire le disugua-glianze tra i Popoli del Pianeta e dallrsquoal-tro a nuove e insostenibili alterazioni del rapporto uomo natura che intensi-fica ulteriormente la crisi ambientale in atto Una situazione che aggravata da conflitti etnici e guerre origina proces-si migratori senza ritorno dei ldquodannati della terrardquo di oggi che vanno a formare un internazionale nuovo ldquoesercito indu-striale di riservardquo da sfruttare insieme alla natura nei processi produttivi della globalizzazione per grande parte inso-stenibile

Cause

Lrsquoappropriazione di terra da parte di po-chi da trasformare in capitale fondiariofinanziario egrave insita nel modo di produ-zione capitalistico ma assume connota-zioni diverse nel corso della storia e si accentua durante le crisi economiche Nellrsquoultima crisi di natura finanziaria ve-rificatasi agli inizi del XXI secolo il land grabbing ha disegnato una nuova geo-grafia a scala mondiale acuendo le di-sparitagrave economiche e le disuguaglianze

umane e sociali tra i paesi che depreda-no (ipocritamente chiamati investitor) e quelli che sono depredati (riconosciuti come paesi target) Un ridisegno che espone lrsquointegrazione della prevalente direttrice colonialista nord-sud con quel-le di nuova generazione sud-sud (Emira-ti Arabi verso Africa Europa sud verso i Balcani) nord-nord (Europa del nord verso ex paesi del blocco sovietico) e sud-nord (Cina verso Europa orientale)

In un simile quadro si va affermando il neo-latifondismo della globalizzazione in cui la terra o meglio il suolo non egrave piugrave considerata un bene rifugio da preserva-re per il futuro ma viceversa una risorsa da sfruttare degradandola ecologica-mente nel piugrave breve tempo possibile Terre quindi concentrate in estensioni latifondistiche per incrementare - dopo la cancellazione dei diritti umani a co-minciare da quello piugrave importante della sovranitagrave alimentare e di ogni forma di rispetto ambientale - la produzione del-le derrate (commodities) alimentari no food e di prodotti agricoli convenziona-li Input questi ultimi che permettono di realizzare nei cosiddetti paesi svi-luppati unrsquoofferta finale per un consu-mo di massa stratificato socialmente e prescindente dalla qualitagrave ecologica dei beni venduti e dal reale fabbisogno di benessere dei consumatori Unrsquoofferta tra lrsquoaltro adatta a perpetrare le disu-guaglianze sociali e territoriali connesse alle disparitagrave di reddito che nelle peri-ferie povere urbane permettono solo lrsquoacquisto di alimenti di scarsa qualitagrave nutrizionale che racchiusi in contenitori a biodegradabilitagrave quasi nulla generano insalubritagrave per la crescita dellrsquoobesitagrave giovanile e insostenibilitagrave per la compo-sizione dei rifiuti generati

Dinamiche

Da quanto sin qui detto le dinamiche di una globalizzazione di stampo neo-libe-rista hanno pienamente incluso il feno-meno del land grabbing funzionalizzan-dolo agli interessi predatori dei poteri economici e finanziari Interessi che si concretizzano con lrsquoestensivazione pro-duttiva di grandi allevamenti special-

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mente bovini e di superfici riservate a derrate alimentari e industriali cambian-do la destinazione di uso di vaste esten-sioni forestali

Accanto a ciograve si manifesta la delocaliz-zazione in questi paesi ndash Brasile e Ame-rica Latina - drsquoimpianti industriali molto inquinanti che sono resi produttivi dal lavoro delle popolazioni locali pagate con salari di fame private delle loro ri-sorse vitali ed espulse dai territori di ap-partenenza

Fanno poi da cemento a questo ldquoinvi-luppordquo rurale-urbano le attivitagrave turisti-che che sfruttando la bellezza origina-ria dei luoghi sono ldquoartificializzaterdquo a un modello unico ndash non raramente eti-chettato come sostenibile dal marketing - replicabile ovunque e distante dallrsquouso delle risorse culturali alimentari e natu-rali dei luoghi Risorse oramai divenute forze antagoniste a unrsquoeventuale quanto improbabile governance per la sosteni-bilitagrave come evidenziano gli scempi am-bientali (innanzitutto eco-mostri) realiz-zati in quasi tutte le localitagrave turistiche di maggiore richiamo dei PVS e non solo Egrave questo il miracolo ldquodellrsquoEconomia Cir-colarerdquo di massacro umano senza morti e soprattutto senza diritti e di una de-vastazione ambientale senza precedenti nellrsquoera dellrsquoAntropocene

Data la suddivisione di ruolo e di lavoro vigente in questi Paesi a essere mag-giormente colpite da queste dinamiche sono le donne impegnate nel settore primario a salvaguardare la loro unica fonte di sostentamento e di garanzia per cibi sicuri di origine locale La dichiara-zione di laquoNyeacuteleacuteniraquo dedicata alla con-tadina malese che ldquoha coltivato le sue terre e nutrito la sua gente con grande coraggiordquo ci ricorda quanto sia impor-tante annullare le differenze di genere nel conflitto per il superamento delle di-suguaglianze sociali nel ripristino di una resilienza ambientalmente compatibile

Proposta la ldquodue diligencerdquo nelle poli-tiche sociali e ambientali

Italia Nostra nel panorama associazioni-stico nazionale ed europeo laquopersegue lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione sociale culturale ed eco-logica del patrimonio storico artistico e naturaleraquo Una missione che per essere compiuta fa propria una concezione di sostenibilitagrave ambientale - ovvero la rein-tegrazione nella sfera terrestre delle ri-sorse naturali prelevante per la vita del-le donne e degli uomini a garanzia del futuro ndash che nasca da un equilibrio tra evoluzione storico-culturale e socio-e-conomica dellrsquoumanitagrave e quella ecolo-gico-ambientale del Pianeta Unrsquoidea questrsquoultima che egrave possibile perseguire favorendo una cultura delle eguaglianze sociali da praticare nella produzione e nel consumo responsabili al fine di elimi-nare le disparitagrave che affliggono la Terra

In questo quadro la lotta al land grab-bing che difficilmente puograve prendere corpo al di fuori del conflitto sociale e politico trova dei validi punti di riferi-mento internazionali nella Dichiarazione di Tirana del 2011 in cui si condannano le disparitagrave connesse a questo feno-meno nella risoluzione (20162141) del Parlamento europeo che evidenzia alla luce degli studi di settore (in particolare Extent of Farmland Grabbing in the EU di Kay 2015) la tendenza di un sistema agricolo europeo a non realizzare unrsquoa-gricoltura sostenibile e multifunzionale Due atti questi appena richiamati che rafforzano unrsquoeventuale azione politica ldquomultilivellordquo imperniata sul tema della due diligence inteso come salvaguardia dei diritti umani e degli equilibri ambien-tali

Si tratta di riflettere per organizzare un blocco sociale alternativo e internazio-nale dei nuovi dannati della terra che unisca le lotte contro il land grabbing degli agricoltori espropriati delle loro terre nei PVS con quelle di coloro che sono migrati in occidente e come brac-cianti sottoposti a nuove e sempre piugrave aberranti forme di sfruttamento Una ri-flessione che inoltre va estesa alla forza

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per il riscatto dalle miserevoli condizioni di vita e dal degrado ambientale di que-ste generazioni che nei fatti rappresen-tano i nuovi ldquoportatori di sostenibilitagraverdquo E in questrsquoambito pensare ad adeguate politiche del lavoro diviene esiziale per realizzare il Goal 12 Il quale giagrave egrave stato oggetto di commento sui temi e le po-litiche proposte e a esso si rimanda per ulteriori approfondimenti

7 La finanza sostenibile e il rispet-to dei diritti umani

A cura del Forum per la Finanza Soste-nibile

La finanza sostenibile mira a creare va-lore per lrsquoinvestitore e per la societagrave nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lun-go periodo che nella valutazione di imprese e istituzioni integra lrsquoanalisi fi-nanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (o ESG dallrsquoinglese Environmental Social and Governance)

Nello specifico gli investimenti sosteni-bili e responsabili (o SRI dallrsquoinglese Su-stainable and Responsible Investment) possono assumere un ruolo cruciale nel garantire il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di fornitura con-tribuendo a cambiare lo status quo alla base del perpetrarsi delle disuguaglian-ze economiche e sociali

Il contesto di intervento vede spesso una contrapposizione tra un centro ca-pace di attrarre diverse forme di capita-le (finanziario economico umano) e le periferie spesso impoverite per quanto concerne le opportunitagrave di sviluppo ed esposte a rischi di natura economica (povertagrave relativa e assoluta) sanitaria (difficoltagrave di accesso ai servizi) sociale (isolamento e conflittualitagrave) ambienta-le (inquinamento e degrado) In questi contesti le problematiche legate a va-riabili ESG hanno un impatto ancora piugrave accentuato Gli investitori SRI ndash interes-sati non solo a ottenere rendimenti in linea o superiori a quelli di mercato ma anche agli effetti ambientali e sociali

selezionare gli investimenti in base al rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro (Convenzioni internazionali)

escludere gli emittenti associati a prati-che controverse o che non soddisfano criteri ritenuti minimi (esclusioni) Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornogra-fia il tabacco i test su animali

promuovere il dialogo con le aziende investite su questioni di sostenibilitagrave ed esercitare eventualmente i diritti di voto connessi alla partecipazione al ca-pitale azionario (engagement) Si tratta di un processo di lungo periodo finaliz-zato a influenzare positivamente i com-portamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

privilegiare le societagrave che si distinguono per buone pratiche di sostenibilitagrave am-bientale sociale e di governance (best in class)

Il tema della protezione dei diritti dei lavoratori ha attratto un interesse cre-scente da parte di numerosi investitori responsabili specie nella fase di emer-genza sanitaria Per esempio una coa-

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delle proprie politiche e strategie drsquoinvesti-mento ndash possono quindi concorrere a ri-durre questi divari e generare uno sviluppo sostenibile finanziando societagrave iniziative e programmi incentrati sui temi ESG o pro-muovendo cambiamenti positivi nella ge-stione delle attivitagrave aziendali

Le strategie di finanza sostenibile e i suoi strumenti rappresentano unrsquoopportunitagrave di intervento capace di portare a risultati significativi in termini di impatto di medio e lungo periodo garantendo il rispetto di determinati standard ambientali sociali e di governance da parte degli emittenti Le strategie di investimento sostenibile posso-no portare a

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lizione di oltre 100 investitori con piugrave di 4000 miliardi di dollari in gestione ha pubblicato una lettera in cui invita i go-verni a introdurre misure adeguate per verificare il rispetto dei diritti umani nei contesti lavorativi Attraverso approcci di investimento sostenibile e responsa-bile come lrsquoengagement gli operatori finanziari possono avviare dialoghi con le aziende investite per richiedere in-formazioni sulla gestione di determinati temi sociali e per incoraggiare lrsquoadozio-ne di pratiche piugrave virtuose nel caso cui rilevino inadempienze o violazioni

Per quanto riguarda gli strumenti finan-ziari si segnalano i fondi e gli investimen-ti diretti ldquoa impattordquo il private equity e il private debt i titoli di stato e gli investi-menti pubblici green i prodotti Pay-by-Result i partenariati pubblico-privato Ciascuno di questi con le sue peculiari-tagrave rappresenta unrsquoalternativa credibile e percorribile nella lotta alle disugua-glianze e nella tutela dei diritti umani basate su uno sviluppo sostenibile In particolare i paesi sviluppati non sono esenti dalle problematiche che storica-mente caratterizzano i paesi emergen-ti e in via di sviluppo basti pensare al divario esistente tra Nord e Sud Italia tra aree interne e aree ad alto indice di sviluppo tra centro e periferie urbane che sottolinea la necessitagrave di politiche territoriali attente alle disuguaglianze e ispirate ai criteri di sostenibilitagrave

Proprio la finanza sostenibile si candida quindi come uno strumento fondamen-tale per la riduzione di questo divario supportando la transizione verso un nuovo paradigma di sviluppo sostenibi-le sia a livello europeo sia a livello na-zionale capace di integrare appieno la sostenibilitagrave nei suoi processi ed essere motore di cambiamento

Parlando di disuguaglianze in ambito finanziario ed economico un ultimo ac-cenno deve essere fatto alle differen-ze di genere Senza soffermarci qui sul tema ampiamente noto del gender pay gap dobbiamo comunque considerare il fatto che la gestione autonoma e con-sapevole delle risorse finanziarie egrave una

leva fondamentale per la riduzione del-le disuguaglianze A livello mondiale la percentuale di accesso allo strumento di base per la gestione del denaro ossia il conto corrente egrave ancora oggi piugrave bassa tra le donne rispetto agli uomini In Ita-lia siamo al 457 contro il 543 (fonte Osservatorio ABI-Ipsos 2008-2020) Va pertanto agevolato un processo cultura-le di consapevolezza ed empowerment che dia modo alle donne di esprimere tutte le loro potenzialitagrave anche in ambi-to economico e finanziario Ove ciograve giagrave avviene si evince una maggiore propen-sione a scelte sostenibili le donne da un lato prediligono scelte di investimento che coprono il bisogno di sicurezza e prudenza e dallrsquoaltro sono maggiormen-te influenzate da fattori ambientali so-ciali e di governance (ESG) rispetto a quanto succede per gli uomini piugrave atten-ti primariamente agli aspetti finanziari

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8 La due diligence e il ruolo dei consumatori

A cura di Adoc Nazionale

Lrsquoobiettivo egrave quello di rafforzare la do-manda e il ruolo del consumatore che deve diventare protagonista attivo e con le sue scelte individuali puograve condi-zionare il mercato e obbligare le azien-de fornitrici di beni e servizi ad adottare modelli sostenibili

Dobbiamo puntare a una sostenibilitagrave integrale articolata e declinata in tre aspetti

Ambientale il ritmo di sfruttamento delle risorse e di emissioni inquinan-ti devono essere tali da poter essere mantenuti costanti a tempo indeter-minato

Sociale raggiungere il principio di equitagrave lottare contro la povertagrave quindi in senso piugrave ampio contra-

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In prospettiva dobbiamo puntare ad avere un mercato e unrsquoeconomia piugrave democratica e partecipata rispettosa dellrsquoequilibrio fra domanda e offerta Un mercato piugrave efficiente e concorrenziale premieragrave le aziende che si comportano correttamente

Egrave fondamentale che il consumatore sia reso maggiormente consapevole del-le proprie azioni e delle proprie scelte Egrave fondamentale favorire e contribuire a un innalzamento del livello di cultura socio-economica nel consumatore oc-corre stimolare la cittadinanza a effet-tuare consumi responsabili critici etici basati sulle proprie esigenze reali inclu-se quelle valoriali Occorre avviare una profonda rivoluzione culturale che pro-muova lrsquoempowerment dei consuma-tori Il consumatore deve diventare un consumaker soggetto attivo in grado di modificare lrsquooutput che gli viene offer-to Un consumaker non egrave solamente un titolare di diritti e interessi che puograve far valere nelle sedi opportune ma egrave colui che partecipa direttamente al processo di produzione e distribuzione del beneservizio non solo influenzando le politi-che e le strategie di mercato ma delimi-tando le scelte di output del beneser-vizio prima che questo venga immesso nel mercato Non piugrave vittima di un mar-keting spietato il consumatore diventa colui che crea valore e cambiamento so-ciale ed economico

Il nuovo modello di consumo egrave necessa-

riamente correlato a un nuovo modello di sviluppo economico dove la trasfor-mazione dellrsquoeconomia avviene dal bas-so dove tanti comportamenti individuali possono condizionare il comportamen-to delle aziende

Il modello consumista che vede il consu-matore passivo deve trasformarsi in un modello centrato sul consumatore atti-vo che ragiona che valuta le sue scelte che sa scegliere con consapevolezza e che usa i tre aspetti della sostenibilitagrave sopra descritti come parametri di giudi-zio

Saragrave opportuno penalizzare le aziende che non rispettano i criteri della sosteni-bilitagrave che non rispettano lrsquoambiente che non hanno con esso unrsquointerazione re-sponsabile cioegrave tale da mantenere una qualitagrave ambientale alta a lungo termine Riorientando gli interessi individuali di consumatori e imprese si consegue lrsquoo-biettivo di costruire un mercato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore sia lrsquoimpresa si fanno carico di obiettivi collettivi sia il consumatore sia lrsquoimpresa potranno quindi esercitare nel mercato le proprie responsabilitagrave per la sosteni-bilitagrave in modo libero e non condizionato

In questa rivoluzione del ruolo del con-sumatore si deve anche tenere conto del fatto che parlando di scelte di consumo le donne sono delle vere e proprie opi-nion leader I volumi dei consumi gestiti dalle donne a livello mondiale oggi sono pari a 20 mila miliardi di dollari e si sti-ma che arriveranno a 28 mila miliardi tra cinque anni Le donne guidano i consu-mi attraverso una combinazione della propria capacitagrave di acquisto e del potere drsquoinfluenza sugli acquisti altrui che deve essere considerato un vero e proprio ef-fetto moltiplicatore (anche in virtugrave del loro ruolo di caregivers)

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stare il divario sociale e agire per la realizzazione di condizioni di di-gnitagrave per la vita di ogni essere uma-no Occorre che ci sia il rispetto dei contratti di lavoro e della dignitagrave del lavoratore

Consumeristica attraverso una vir-tuosa interazione tra consumatore e impresa nellrsquoassunzione delle re-sponsabilitagrave verso un mercato soste-nibile Le aziende devono adottare condizioni contrattuali trasparenti chiare rispettose dei clienti Devo-no quindi eliminare dai contratti le clausole vessatorie

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NOTE

80 Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

81 Investor Alliance for Human Rights ldquoInvestors with US$5 trillion call on governments to institu-te mandatory human rights due diligence measures for companiesrdquo httpsbitly2Vwuj7R

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Il tessile occupa milioni di lavoratori e rappresenta una delle piugrave grandi indu-strie del nostro pianeta Egrave un settore a elevato impatto negativo sia sulla di-mensione ambientale dello sviluppo so-stenibile che su quella sociale in quanto inquina acqua e suolo emette gas cli-malteranti consuma lrsquoacqua in misura eccessiva e produce pessimi ambienti di lavoro cattive condizioni di lavoro e basse retribuzioni Attualmente il 60 delle fibre tessili sono sintetiche (in par-ticolare poliestere derivato dal petrolio) e ogni cittadino europeo adopera allrsquoan-no 26 kg di tessili i cui prezzi sono in progressiva diminuzione e provocano un aumento dei consumi riducendo la durata dellrsquoabbigliamento ciascun capo egrave usato di meno rispetto al passato (moda veloce) Il tessile nella gradua-toria dei consumi UE egrave al quarto posto per lrsquouso di materie prime e acqua (pre-ceduto da alimentare edilizia abitativa e trasporti) al secondo per uso del suolo e al quinto per le emissioni di gas ser-ra Occorre notare che la maggior par-te della produzione (circa il 60) e di conseguenza degli impatti hanno luogo negli altri continenti

La riduzione degli impatti ambientali e climatici conservando lo sviluppo so-ciale e la crescita economica esige un cambiamento verso lrsquoeconomia circola-re Nel 2020 lrsquoUnione Europea ha messo i prodotti tessili al centro della comuni-cazione ldquoUn nuovo piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare Per unrsquoEuropa piugrave pulita e piugrave competitivardquo in cui sottoli-nea che ldquoSi stima che meno dellrsquo1 di tutti i prodotti tessili nel mondo siano riciclati in nuovi prodottirdquo Per invertire la situazione la strategia punta a favori-re attraverso lrsquoinnovazione ldquoil mercato dellrsquoUE dei prodotti tessili sostenibili e circolari compreso il mercato per il riu-

tilizzo dei tessili lottando contro la fast fashion (moda veloce) e promuovendo nuovi modelli commercialirdquo

Le normative europee e i modelli di bu-siness circolari possono operare una trasformazione in senso sostenibile dellrsquointero sistema tessile Tutto questo sollecita lrsquoattivazione di modelli circo-lari di business sorretti da normative e politiche pubbliche in tema di progetta-zione ecocompatibile (utilizzo di mate-rie prime secondarie e limitazione della presenza di sostanze chimiche pericolo-se) responsabilitagrave estesa del produtto-re appalti pubblici verdi etichettatura (Ecolabel UE) e standard e in relazione a tutta la catena del valore (materiali progettazione produzione distribuzio-ne vendita uso riparazione riutilizzo raccolta e riciclaggio) ad esempio il de-sign tessile circolare la condivisione il riciclaggio e il riutilizzo dei tessuti Sono necessari cospicui investimenti sia in ri-cerca per riciclare le fibre sintetiche e in tecnologia per migliorare la separazio-ne delle fibre che nelle infrastrutture di raccolta selezione e riciclo per facilitare la creazione di una rete interrelata per dare nuovo valore ai rifiuti tessili

Lrsquoeducazione e il cambiamento cultu-rale dellrsquointera societagrave rappresentano la chiave per passare a tessuti circolari e sostenibili e a un sistema nel quale fi-bre tessuti e abiti sono utilizzati il piugrave possibile e non finiscono mai nei rifiuti rientrando successivamente allrsquouso nel ciclo economico

Venendo al nostro Paese la Direttiva 8512018 prevede che per i tessili gli Sta-ti membri istituiscono la raccolta diffe-renziata entro il 1deg gennaio 2025 LrsquoItalia con il DLgs n 1162020 nel recepire le

APPROFONDIMENTO 3Il settore tessile

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disposizioni della Direttiva ha antici-pato il termine al 1deg gennaio 2022 Saragrave inoltre necessario emanare una norma-tiva in materia di End of Waste e per la costituzione di sistemi di responsabilitagrave estesa del produttore

Si segnala lrsquoottima iniziativa rappresen-tata dal Patto per il tessile tra Regione Toscana Comune di Prato Alia Servizi Ambientali spa e il Distretto del Tessi-le siglato nel gennaio 2020 per offrire una possibile soluzione allo smaltimento degli scarti tessili Il Patto prevede poli-tiche e azioni per sostenere la crescita dellrsquoeconomia circolare nel distretto e la realizzazione di presupposti e condizio-ni che permettano di raccogliere i rifiuti speciali a rete attraverso una piattafor-ma appositamente destinata ai cascami tessili La Regione ha inoltre approvato prime linee guida per lrsquoapplicazione del regime di sottoprodotto nellrsquoindustria tessile

Infine si segnala che lrsquoUnione europea a gennaio 2021 ha pubblicato la ldquoRoad-map per la definizione della strategia eu-ropea per i prodotti tessilirdquo in modo da poter emanare la Comunicazione entro la fine del 2021 Lrsquoobiettivo dellrsquoiniziativa egrave realizzare una cornice che consenta di creare le condizioni per lo sviluppo di un nuovo settore tessile europeo circolare e sostenibile in complementaritagrave con il Green Deal europeo il Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare la Strategia in-dustriale e la Strategia in materia di so-stanze chimiche sostenibili

Nel prossimo aggiornamento speriamo di analizzare questa nuova Comunica-zione in un settore cosigrave impattante e cosigrave importante per lrsquoeconomia circola-reemsp

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LrsquoAlleanza Italiana per lo Sviluppo So-stenibile promuove e monitora lo stato di avanzamento del Paese rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) che lrsquoItalia si egrave impegnata in sede Onu a raggiungere entro il 2030

Il Goal 12 - Garantire modelli sosteni-bili di produzione e di consumo forni-sce indicatori e target mirati per il rag-giungimento di modelli di produzione e consumo responsabili che sono tra loro speculari e interdipendenti Non si ha produzione duratura senza un consumo consapevole e critico lrsquoimpegno delle aziende verso processi di produzione re-sponsabili viene rafforzato e consolidato dal premio di mercato dei cittadini con-sapevoli che apprezzano la sostenibilitagrave economica sociale e ambientale Lrsquoap-proccio premiale valorizza le ldquoimprese pioniere di sostenibilitagraverdquo e permette di fissare benchmark che sfidano le impre-se meno responsabili Queste sovente per restare competitive e non perdere quote di mercato cercano di mostrarsi sostenibili con azioni di greenwashing come si nota da una comunicazione am-bientale generalmente sempre piugrave verde Ancora piugrave fragile e sovente incerto an-che per le pressioni della competizione internazionale egrave il progresso verso una vera sostenibilitagrave sociale Come ASviS pensiamo che la sostenibilitagrave nei modelli di produzione e consumo sia necessaria-mente correlata alla integrazione di un approccio strategico delle imprese chia-mate a rivedere sempre i propri obiettivi introducendo il rispetto dellrsquoambiente e il rispetto delle persone lungo tutto il ciclo di vita produttivo Intendiamo pertanto favorire un nuovo approccio strategico delle imprese che si rifletta nei processi di produzione grazie a visione di lungo periodo nuova cultura di rispetto delle persone e dellrsquoambiente attenzione alla partnership valorizzazione delle allean-ze trasformazione dei rischi in oppor-tunitagrave attraverso unrsquoinnovazione mirata

a una vera sostenibilitagrave complessiva ed integrale dellrsquoattivitagrave aziendale Solo in questo modo egrave possibile avviare una rea-le transizione verso un futuro sostenibile e realizzare un cambiamento sistemico Ci conforta che molte ricerche mostrino che sovente alle imprese conviene essere sostenibili con rilevanti vantaggi compe-titivi verso le imprese che non hanno tali sensibilitagrave

La crescita di sensibilitagrave e di attenzio-ne alla dimensione ambientale sta por-tando in Italia sia alla diminuzione dei consumi di energia e materiali (in parte dovuti anche ora alla crisi economica a seguito della pandemia) sia allrsquoaumento della raccolta differenziata Va ricordato anche che quando si parla di produzione responsabile ed economia circolare non bisogna dimenticare i fattori produttivi quali acqua e suolo utilizzati dal sistema produttivo e agro-alimentare richiamati anche nel Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare dellrsquoUnione europea

La sensibilitagrave verso la dimensione socia-le affronta la resistenza dei consumatori attenti ai prezzi bassi ma lrsquointeresse ldquoau-to-lungimiranterdquo di ciascuno egrave di otte-nere vantaggi come consumatore senza comprimere le condizioni di lavoro e la qualitagrave della vita

Completano il quadro i servizi finanziari poicheacute noi cittadini siamo sia consumato-ri sia risparmiatori se la finanza egrave orien-tata al massimo profitto nel minore tem-po possibile e a ogni costo diventa un grande ostacolo per un sistema sociale sostenibile e non sostiene la produzione responsabile ed etica Tuttavia una par-te crescente del mondo finanziario sta comprendendo che finanziare le attivitagrave sostenibili egrave meno rischioso e piugrave conve-niente sul medio-lungo termine Solo una visione sistemica e integrata contribuisce a una societagrave piugrave equa inclusiva e che sia in grado di garantire una crescente qua-

PREMESSA

Lrsquoesperienza dellrsquoASviS e il Goal 12

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litagrave della vita

Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) sul Goal 12 dellrsquoASviS ha lrsquoobiettivo generale di fornire un quadro di riferimento condiviso sui temi della produzione del consumo e della finanza responsabile partendo da normative ed esperienze per giungere a formulare pro-poste operative per il contesto italiano Una ldquoguidardquo in continuo aggiornamento che declina i Target del Goal 12 metten-do in evidenza le prioritagrave di intervento

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progettare prodotti servizi e processi produttivi in modo da minimizzare e ove possibile eliminare gli impatti ne-gativi di natura sociale e ambientale lungo lrsquointero ciclo di vita (rispetto del-le persone e riduzione dellrsquoimpatto am-bientale dallrsquoestrazione e trattamento delle materie prime alla fabbricazione trasporto distribuzione uso eventuale riusoriciclo e smaltimento finale) ren-dendo tracciabile e trasparente ciograve che avviene in ciascuna fase

innovare il sistema di governance azien-dale in modo tale che la gestione degli impatti generati dalla propria catena del valore sullrsquoeconomia sullrsquoambiente e sulle persone sia integrata nella strate-gia di business

favorire la transizione verso lrsquoeconomia circolare (considerando anche le risorse idriche) e se necessario riconsiderare e riprogettare anche il proprio modello di businessrafforzare la visione strategica del siste-ma di filiera rilevante sia nel contesto italiano che internazionaleprivilegiare lrsquoadozione di processi di produzione innovativi capaci di ridurre

gli impatti negativi sullrsquoambiente e sulle personeapplicare modalitagrave di approvvigiona-mento responsabile selezionando e mo-nitorando i propri fornitori in modo da massimizzare gli impatti positivi e mi-nimizzare quelli negativi sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomiafavorire un clima collaborativo e par-tecipativo per tutte le categorie di sta-keholder dellrsquoazienda coinvolgendoli in percorsi di sensibilizzazione e impegno verso un modello di produzione soste-nibilecomunicare al cliente in modo chiaro e trasparente tutte le informazioni relati-ve al corretto utilizzo del prodotto o del servizio offerto assicurando unrsquoadegua-ta assistenza post-venditaoperare in una logica di vera legalitagrave se-condo principi di equitagrave e responsabilitagrave fiscale evitando sia lrsquoelusione fiscale sia il ricorso a forme di evasione e sotto fat-turazione che vedono complici i fruitori dei servizirendere conto ai propri stakeholder in maniera chiara e trasparente dellrsquoattivi-tagrave svolta pubblicando un report di so-stenibilitagrave redatto sulla base di criteri uniformi che approfondisca gli impatti piugrave significativi dellrsquoazienda e della sua catena del valore sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomia

1 PRODUZIONE RESPONSABILE

ldquoLa produzione responsabile consiste nella realizzazione di prodotti e servizi con modalitagrave che siano socialmente vantaggiose economicamente sostenibili

ed ambientalmente compatibili durante tutto lrsquointero ciclo di vitardquo

11 Cosrsquoegrave la Produzione Responsabile

La produzione responsabile riguarda le mo-dalitagrave attraverso cui le organizzazioni eco-nomiche (di seguito chiamate anche azien-de) producono beni e servizi La produzione responsabile in sintesi egrave conseguenza di una cultura drsquoimpresa che considera come propri obiettivi la costruzione di valore ag-giunto e di benessere per la comunitagrave di riferimento e non il profitto in seacute ed il ren-dimento sul capitale investito In tal senso sono organizzazioni economiche che rea-lizzano una produzione responsabile quelle che - oltre a garantire il rispetto continuo delle leggi nello svolgimento delle loro at-tivitagrave ndash si impegnano concretamente e in modo continuativo a

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Lrsquoadozione dei principi di produzione re-sponsabile non solo determina minori esternalitagrave negative sullrsquoambiente e sulla societagrave ma puograve determinare un significa-tivo impatto positivo per la comunitagrave e il territorio

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12 Analisi di contesto

Il sistema produttivo egrave profondamente scosso dalla crisi economica e sociale causata dalla pandemia Di conseguen-za anche il mondo del consumo rima-sto in una prima fase disorientato ha riorganizzato e rivisto i propri processi drsquoacquisto Per particolari settori pro-duttivi (quali quello agro-alimentare) a questo si aggiungono i fattori di rischio e di incertezza legati ai cambiamenti cli-matici che influiscono sul ciclo produt-tivo e sullrsquoapprovvigionamento di input produttivi come ad esempio lrsquoacqua Il rischio di una battuta di arresto del cambiamento verso la sostenibilitagrave so-ciale e ambientale rischia di essere la conseguenza della crisi per la volontagrave di una ripresa produttiva ad ogni costo La fase di ripresa dopo la crisi pandemica ha evidenziato una forte escalation dei prezzi dei combustibili fossili rendendo quindi importante una accelerazione sullo sviluppo delle Renewable Energy Sources (RES) il cui costo di produzio-ne continua a diminuire grazie alla forte innovazione tecnologica In un momen-to in cui i temi ambientali cominciava-no a fare presa sul consumatore il clima di emergenza sociale pone in secondo piano la produzione responsabile Ma la risposta europea con i cospicui inve-stimenti stanziati dal Programma Next Generation EU impone ai Paesi membri un percorso di ripresa che accompa-gna transizione ecologica e inclusione sociale Il ldquocambiamento di statordquo ha spezzato le catene internazionali di ap-provvigionamento facendo emergere un nuovo potere di mercato dei possesso-ri di materie prime cruciali e di compo-nenti strategici mentre alcune gravi crisi aziendali cancellano posti di lavoro

In Italia abbiamo toccato con mano la ridotta capacitagrave produttiva di beni es-senziali In un contesto di libera impre-sa e di mercato emergono ldquofallerdquo a cui il sistema produttivo non egrave in grado di dare risposte adeguate molte persone soffrono lrsquoinsicurezza alimentare a fron-te di ampi sprechi e di una produzione agricola mondiale quasi per metagrave inu-tilizzata non si fa ricerca sulle malattie rare o sugli antidoti percheacute la doman-da egrave urgente ma non sufficientemente

remunerativa non si erano attivate le capacitagrave di ricerca e di produzione sui vaccini o non si erano attrezzati posti letto per la rianimazione negli ospedali percheacute gli investimenti non erano remu-nerativi in un tempo ragionevole la pro-duzione di mascherine era insufficiente e delocalizzata percheacute lrsquoimpresa tende a produrre quello che puograve vendere a bre-ve sul mercato e le scorte gravano sul bilancio delle aziendeTutto questo richiede di ripensare e in-tegrare lrsquoazione del mercato riscopren-do il ruolo regolatore dello Stato per la salvaguardia dei beni comuni ma anche per lrsquoindirizzo dei mercati e della libera impresa con lrsquoobiettivo di realizzare il benessere di tuttiProdurre in modo responsabile richiede allrsquoazienda lrsquoadozione di un approccio di business orientato al dialogo e alla con-divisione delle strategie aziendali con tutti i portatori di interesse e implica una prospettiva di lungo periodo con obiettivi e piani aziendali pluriennali ca-paci di avere uno sguardo verso i cam-biamenti futuri Ciograve comporta non solo lrsquoindividuazione di risposte adeguate ai bisogni sociali espressi eventualmente attraverso co-progettazione di prodot-ti e servizi ma anche la creazione di soluzioni innovative per rispondere ai problemi sociali e ambientali del territo-rio (attuali e in divenire) promuovendo lrsquooccupazione di qualitagrave collaborando con altre imprese o soggetti locali per realizzare la propria mission in logica di rete riducendo lrsquoimpronta ecologica migliorando lrsquoefficienza di utilizzo delle risorse naturali riducendo e smaltendo in modo appropriato i rifiutiEgrave essenziale lrsquoattenzione del sistema produttivo al territorio non solo ai fini della tutela ambientale ma anche per assicurare lrsquoequilibrio e la crescita della comunitagrave locale Le modalitagrave di produ-zione sostenibile e il loro impatto eco-nomico sociale e ambientale devono essere comunicati a coloro che abitano in quel determinato territorio e a tutti gli stakeholder aziendali adottando forme integrate di rendicontazione di sosteni-bilitagraveUna particolare attenzione va dedicata alle fasce sociali svantaggiate e alle di-versitagrave (culturali di genere di etagrave ecc) dei lavoratori alla crescita professiona-

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le alla compatibilitagrave con le esigenze di vita e alle forme di welfare integrativo che esprimono la sensibilitagrave dellrsquoazienda nei confronti dellrsquointera societagrave civileTra i principali portatori di interesse una particolare attenzione va dedicata sia ai lavoratori che ai fornitori

Per quanto riguarda i lavoratori lrsquoazien-da responsabile non solo si impegna nel rispetto dei diritti umani ma prevede efficaci meccanismi di partecipazione condivisione e collaborazione con i lavo-ratori nel quadro di un clima lavorativo di rispetto capace di coinvolgere nelle strategie e nelle decisioni organizzativeNellrsquoambito dei diritti dei lavoratori la legislazione e la contrattazione colletti-va giagrave offrono ndash nei Paesi avanzati come lrsquoItalia ndash un sistema di garanzie che il da-tore di lavoro responsabile eleva volon-tariamente adottando sistemi di gestio-ne della responsabilitagrave sociale secondo best practice quali ad esempio lo stan-dard SA8000Aspetti disciplinati dalla legge - quali etagrave minima di accesso al lavoro tutele per i giovani lavoratori difesa della sa-lute e della sicurezza libertagrave di associa-zione retribuzione orario di lavoro pra-tiche disciplinari divieto di ogni forma di discriminazione e pari opportunitagrave - meritano una continua attivitagrave di mo-nitoraggio non solo da parte delle auto-ritagrave competenti ma anche da parte del-le organizzazioni dei lavoratori Il lavoro forzato delle fasce piugrave deboli e piugrave in-difese sovente inconsapevoli dei propri diritti ndash che solo una lettura superficiale puograve reputare superato ndash richiede unrsquoat-tenta analisi del contesto e della catena di fornitura che ne utilizza gli outputMolto cammino deve essere ancora compiuto per assicurare unrsquoadesione sostanziale (e non solo formale) agli ob-blighi di legge derivanti dalla riduzione delle disuguaglianze (pari opportunitagrave) e oggi la piena inclusione dei lavoratori disabili e lrsquoazzeramento del gender pay gap rappresentano due temi prioritari su cui orientare i piani di miglioramento di un sistema di gestione della respon-sabilitagrave sociale ampliando la dimensio-ne delle imprese obbligate ad accoglie-re categorie protette La capacitagrave delle imprese di auto-valu-tare il proprio percorso di sostenibilitagrave

attraverso momenti strutturati di audit interni testimonia un crescente grado di maturitagrave del sistema produttivo e la sua consapevolezza sia che lrsquoesistenza di una disposizione di legge non sia di per seacute garanzia della sua piena appli-cazione sia che le norme definiscono standard minimi (che presumibilmente si eleveranno nel futuro) che lrsquoimpresa responsabile egrave chiamata a superare am-piamente sovente anche con vantaggi competitivi

Per quanto riguarda i fornitori unrsquoa-zienda responsabile conosce la propria filiera e verifica che le prestazioni delle diverse sequenze di lavorazione siano realizzate nel rispetto dei diritti umani della dignitagrave delle persone e della ri-duzione continua dellrsquoimpatto sullrsquoam-biente Le aziende responsabili hanno procedure per lrsquoapprovvigionamento che identificano i criteri per la selezione dei fornitori non limitandosi ad aspet-ti di prezzoqualitagrave ma estendendo lrsquoanalisi anche alle prestazioni sociali e ambientali Tali aziende effettuano una mappatura della propria catena di for-nitura non limitandosi ai fornitori diretti ma comprendendo anche i sub-fornitori passo essenziale per poter condurre una valutazione dei rischi sociali e ambienta-li lungo la filiera Una volta evidenziati i fornitori a rischio (per caratteristiche del processo produttivo settore merceolo-gico ubicazione geografica dimensioni ecc) si identificano modalitagrave di moni-toraggio (questionari di dettaglio o in alcuni casi audit) sui casi piugrave a rischio per una negoziazione serrata delle pre-stazioni attese

Per quanto riguarda lrsquoambiente egrave neces-sario che le azioni di riciclo di riduzio-ne degli sprechi e di utilizzo di materie prime seconde siano attivate secondo un approccio sistemico di economia circolare questo significa raccogliere e diffondere le opportunitagrave di innovazio-ne sviluppate dalle imprese per ridurre progressivamente la domanda di risorse naturali (come acqua e suolo) e la pro-duzione di rifiuti aumentando la produ-zione di materie prime seconde al fine di mantenerne il ciclo di vita il piugrave a lungo possibile Tutto ciograve con riferimento an-che alle produzioni agroalimentari per

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le quali le risorse naturali di acqua e suo-lo sono input produttivi indispensabili

allrsquoaumento di competitivitagrave attraverso modelli di produzione meno legati allrsquou-tilizzo e allrsquoestrazione di materie prime

alla spinta verso unrsquoinnovazione basata sullo sviluppo tecnologico e sullrsquoutilizzo e riutilizzo di risorse rinnovabili

alla fidelizzazione dei clienti respon-sabili e allrsquoapertura di nuovi mercati in espansione

allrsquoaumento dellrsquooccupazione attraver-so la riduzione della quantitagrave di mate-rie prime utilizzate e la crescita di ser-vizi a valore aggiunto nella produzione con spostamento di costi dalle materie prime al lavoro e conseguente crescita dellrsquoimpatto occupazionale a livello lo-cale

Altro pilastro della produzione respon-sabile sono le produzioni in forma so-ciale che realizzano forme di produzio-ne in cui lrsquoimprenditore non egrave il privato o lo Stato ma una collettivitagrave Esperienze di questa tipologia oltre al mondo coo-perativo che costituisce uno dei fonda-menti dellrsquoeconomia nazionale sono ad esempio le imprese sociali (ed anche le societagrave benefit) il cofarming la Retener-gie le crescenti esperienze di produzio-ne di servizi del Terzo Settore e il Com-mercio Equo e Solidale Nello specifico questrsquoultimo costituisce un approccio concreto alternativo al modello econo-mico prevalente offre migliori condizio-ni economiche soprattutto ai produttori

svantaggiati nelle diverse aree del mon-do e assicura il rispetto dei lavoratori e dellrsquoambiente egrave fondato su una relazione paritaria fra tutti i soggetti nelle diverse fasi della catena di commercializzazio-ne ndashproduzione distribuzione consumo ndash Si tratta dunque di un modello eco-nomico (produttivo e di consumo) che nel suo complesso mira a uno sviluppo sostenibile garantendo condizioni eque a chi produce nel rispetto dellrsquoambiente e gode del sostegno di cittadini-consu-matori consapevoli e responsabili delle proprie scelte egrave attivo da piugrave di 40 anni in oltre 75 Paesi coordinato e promosso da organizzazioni internazionali e so-stiene milioni di lavoratori e lavoratrici in diversi settori per favorire opportunitagrave di impresa equa sostenibile e capace di creare economiaDal punto di vista consumeristico la produzione responsabile realizza unrsquoin-terazione virtuosa con i consumatori permettendo la realizzazione di un mer-cato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore che lrsquoimpresa si fanno cari-co di obiettivi collettivi

Un importante strumento per assicu-rare la trasparenza egrave rappresentato dal Report di Sostenibilitagrave documento in cui lrsquoazienda rende conto dei propri im-pegni e risultati in merito agli impatti economici sociali e ambientali I report sono efficaci se fanno parte di percorsi sistemici verso la sostenibilitagrave di cui do-cumentano i progressi Alcune aziende scelgono di sottoporre il proprio report a verifica di una terza parte indipen-dente che garantisca agli stakeholder la completezza e la veridicitagrave delle infor-mazioni contenute Un altro strumento di trasparenza a disposizione del mer-cato egrave rappresentato dalle certificazioni a fronte di standard volontari che pos-sono riguardare tanto i prodotti (di cui si valorizzano particolari caratteristiche ad esempio ambientali o di tracciabilitagrave) quanto i sistemi di gestione aziendale (tra cui i sistemi di gestione per la re-sponsabilitagrave sociale la salute e la sicu-rezza sul luogo di lavoro lrsquoambiente lrsquoe-nergia la prevenzione della corruzione ecc) Le certificazioni accreditate ovve-ro quelle certificazioni emesse secondo le regole e sotto il controllo di un ente di accreditamento sono una garanzia nei

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Lrsquoeconomia circolare afferma infatti un modello di produzione sostenibile nel lun-go periodo volto a creare relazioni di cir-colaritagrave in ciograve che si produce minimizzan-do ciograve che viene rilasciato nellrsquoambiente lungo tutta la filiera produttiva ma anche facendo diventare lo ldquoscartordquo di un setto-re lrsquoinput produttivo di un altro (come nel caso dellrsquoutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate che sebbene richieda un approccio partecipato e collettivo sul terri-torio rende disponibile una risorsa sempre piugrave scarsa e spinge lrsquoinnovazione azienda-le) Tale modello rappresenta anche unrsquoop-portunitagrave di business per le aziende con riferimento specifico

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confronti delle parti interessate oltre a rappresentare uno strumento di crescita interna per lrsquoaziendaParticolare rilevanza hanno nel contesto italiano le aziende agroalimentari per cui occorre programmare una riduzione ldquoa monterdquo (giagrave sul campo) degli spre-chi e delle perdite alimentari noncheacute il ricorso a input produttivi ldquoresidualirdquo da altri usi (es acque reflue urbane tratta-te per irrigazione) La lotta allo spreco e alle perdite alimentari e lrsquouso efficiente delle materie prime rappresenta uno dei punti di cooperazione tra consumatori informati e imprese consapevoli per mi-nimizzare gli sprechi anche ripensando il loro uso a fine vita In questo conte-sto le aziende devono contribuire alla sensibilizzazione dei consumatori finali promuovendo specifiche campagne e iniziative ma anche agevolando la dona-zione della produzione invenduta

In conclusione le aziende devono ten-dere verso azioni generatrici di valo-re condiviso fra azienda e territorio piuttosto che il perseguimento di una doppia missione una di profitto e una puramente sociale lrsquoimpegno per una produzione responsabile massimizza infatti il valore creato nel lungo termine per una crescita sostenibile nel rispetto del benessere della comunitagrave e del terri-torio in cui operaLa sostenibilitagrave viene intesa da alcu-ne imprese come un costo e nel bre-ve termine in qualche misura lo egrave Un approccio responsabile comporta un maggiore impegno manageriale e ulte-riori investimenti (e le imprese italiane notoriamente sottocapitalizzate hanno bisogno di specifici strumenti finanziari per agevolarli) ma produce anche risul-tati sia in termini di capacitagrave di risposta ai clienti sensibili sia per i lavoratori che beneficiano di una vita piugrave equilibrata nel contempo contribuisce a una mag-giore stabilitagrave in prospettiva delle azien-de Tuttavia se perseguita con impegno costante e coerente e sostenuta da ade-guate politiche pubbliche e territoriali diviene per lrsquoazienda un fattore rilevante di investimento che garantisce un posi-zionamento piugrave solido e piugrave duraturo nel mercato e comunque - come ricorda la Comunicazione della Comunitagrave Europea (EU COM 2011681) - egrave una responsabili-

tagrave da cui le aziende non possono ormai eludereNel settembre 2020 considerata la scar-sa adesione volontaria delle imprese alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) la Consob ha chiesto agli stakeholder di formulare indicazioni sullrsquoattuale regime con lrsquoobiettivo di allargarne il perimetro di obbligatorietagrave per agevolare lrsquoesten-sione della DNF anche ai soggetti con meno di 500 dipendenti Ma la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 sta anticipando tale richiestaLe imprese per costruire un valore dure-vole e contribuire a un benessere a lun-go termine devono definire un proprio posizionamento strategico sostenibile convergente con quello dei territori di appartenenza attivando processi parte-cipativi e bio-imitativi di cui la circola-ritagrave egrave una componente e la partecipa-zione dei lavoratori alla gestione per le imprese di oltre 250 dipendenti La real-tagrave imprenditoriale italiana diffusa e per-meata di diversitagrave territoriale egrave in grado di esprimere efficacia nella sostenibilitagrave a patto che i regolatori riconoscano un sistema ascendente di costruzione delle decisioni dai territori al centro con pro-porzionalitagrave ed equivalenza nelle metri-che delle procedure di rendicontazione richieste alle imprese e con validazione dei fattori immateriali nei capitali delle imprese e nel loro merito del credito

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13 Normative di riferimento

EuropaLrsquoevoluzione normativa relativa alla pro-duzione sostenibile vede il protagoni-smo della legislazione europea rafforza-to con il Programma della Commissione Europea 2019-2024 ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosardquo Le prime due linee di lavo-ro del Programma perseguono una so-stenibilitagrave sia ambientale che sociale e costituiscono il quadro di riferimento per lrsquoattuazione del Goal 12 La prima linea oggetto della comunicazione CE COM(2019) 640 final dellrsquo11 dicembre 2019 (Target 121) lancia il Green Deal europeo per rendere lrsquoEuropa entro il 2050 il primo continente a impatto cli-matico (zero attraverso una transizione equa agevolata da un piano di investi-menti rilevante La seconda linea propo-ne un programma ambizioso di equitagrave sociale attraverso ldquounrsquoeconomia che la-vora per le personerdquo rafforzando il pi-lastro sociale dellrsquoUnione per i giovani lrsquoinfanzia la paritagrave di genere lrsquoistruzione e la lotta contro la povertagraveLa normativa europea continua a esse-re una spinta potente e il quadro di ri-ferimento per una pianificazione degli interventi per un consumo e una produ-zione responsabili il Programma Next Generation EU (Dispositivo per la ripre-sa e la resilienza Assistenza alla ripre-sa per la coesione e i territori drsquoEuropa Invest EU Strumento di sostegno alla solvibilitagrave Programma UE per la salute Meccanismo unionale di protezione ci-vilerescEU) del 2020 per affrontare la crisi e rilanciare lrsquoeconomia e la societagrave europea premia una celere e rapida de-carbonizzazione del sistema produttivo tale azione si integra con il Programma SURE per gli interventi sul mercato del lavoro e con i prestiti BEI meglio finaliz-zati alla sostenibilitagrave La normativa eu-ropea sul clima alza la sfida il Pacchetto ldquoFit for 55rdquo nel 2021 attiva politiche am-bientali ambiziose a cui sono chiamate a contribuire le imprese Inoltre la Riso-luzione del Parlamento europeo del 16 settembre 2020 tratta il ruolo dellrsquoUE nella protezione e nel ripristino delle fo-reste del pianeta e quella del 22 otto-bre 2020 formula raccomandazioni alla Commissione sul quadro giuridico per fermare e invertire la deforestazione

la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 intende estendere gli ob-blighi di informativa non finanziaria ex Direttiva 201495UE a tutte le imprese di grandi dimensioni Il provvedimento coinvolgerebbe circa 49000 societagrave europee (incluse le PMI quotate con lrsquoeccezione delle micro-imprese) a fron-te delle attuali 11600 Le imprese do-vrebbero rispettare specifici standard di comunicazione con semplificazioni per le imprese di minori dimensioni I report sarebbero sottoposti ad assurance indi-pendente Gli effetti sarebbero significa-tivi per i mercati gli investitori le impre-se della supply chain e gli stakeholder aziendali Migliorando il comportamento delle imprese si avrebbero effetti positi-vi sul rispetto dei diritti delle persone e sullrsquoambiente (Target 126)

la Risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2021 recante raccomanda-zioni alla Commissione concernenti la dovuta diligenza e la responsabilitagrave del-le imprese ndash 10 marzo 2021 (Target 121)

il Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il riuti-lizzo delle acque reflue a scopo irriguo al fine di limitare lo stress idrico e ridur-re gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori nel quadro dellrsquoadattamento ai cambiamenti climatici e della strate-gia europea per fronteggiare la carenza idrica e la siccitagrave nellrsquoUnione europea attuando il Piano drsquoazione dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare e inte-grando il processo di modernizzazione che sta investendo la Politica Agricola Comune (PAC) e gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici declinati nel Green Deal (Target 122)

il Nuovo Piano drsquoAzione per lrsquoeconomia circolare CE COM(2020) 98 final adotta-to dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020 con misure che riguardano lrsquointero ciclo di vita dei prodotti e con lrsquoobietti-vo di rendere lrsquoeconomia piugrave sostenibile

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globale imputabile allrsquoUE Riassumiamo la normativa comunitaria piugrave rilevante a partire dagli interventi piugrave re-centi facendo riferimento anche ai relativi target specifici del Goal 12

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ma anche di rafforzarne la competitivi-tagrave proteggendo lrsquoambiente e i diritti dei consumatori anche attraverso lrsquoinnova-zione e la digitalizzazione (Target 122)

la Strategia ldquoDal produttore al consu-matore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futurordquo (Farm to Fork Strategy COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020) diretta ad accrescere la sostenibilitagrave del sistema agroalimen-tare europeo ponendo obiettivi ambien-tali e sociali quantificati da conseguire entro il 2030 insieme a lrsquointensificazione della lotta contro gli sprechi alimentari la realizzazione di maggiori investimenti in ricerca e innovazione e la promozione della transizione verso sistemi alimentari sostenibili a livello globale (Target 123)

la Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 (COM(2020) 380 final del 20 maggio 2020) volta a proteggere e a ripristinare la natura la biodiversitagrave e il buon funzionamento degli ecosistemi per migliorare il benessere delle persone e la capacitagrave della societagrave di contrastare i cambiamenti climatici per contenere le minacce alla salute umana e delle cata-strofi naturali per garantire la sicurezza alimentare e la continuazione delle at-tivitagrave economiche in particolare quelle del settore agroalimentare e dellrsquoedilizia (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni ldquoUna nuova strategia industria-le per lrsquoEuropardquo COM(2020) 102 final del 10 marzo 2020 (Target 121)

la Decisione delegata (UE) 20191597 della Commissione del 03052019 che integra la direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio per una metodologia comune e requisiti mi-nimi di qualitagrave per la misurazione unifor-me dei livelli di rifiuti alimentari (Target 123)

la Direttiva europea Unfair trading practices 6332019 (Target 121)

le Raccomandazioni di Azioni nel Qua-dro della Prevenzione degli Sprechi Alimentari elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimen-tari del 12 dicembre 2019 (Target 123)

la Direttiva UE sullrsquoEconomia Circolare e Pacchetto Economia Circolare GU 14 giugno 2018 in vigore il 4 luglio 2018 da recepire dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020 insieme alle direttive 849-850-851-8522018 (Target 122)

il Regolamento (UE) n 7152013 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 11792012 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 3332011 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami ferrosi cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni sul Piano drsquoa-zione produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile - COM (2008) 397 (Target 121)

la Risoluzione del Parlamento europeo su ldquoCommercio Equo e Solidale e svi-luppordquo (20052245(INI)) su ldquoImpatto del commercio internazionale e delle politiche commerciali europee sulle ca-tene globali del valorerdquo (20162301(INI)) (Target 121)

la Comunicazione della Commissione su ldquoIl ruolo del Commercio Equo come strumento di sostenibilitagraverdquo (COM (2009)

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215) (Target 121)

la Comunicazione ldquoA resource-efficient Europe ndash Flagship initiative under the Europe 2020 Strategyrdquo ndash COM (2011) 21 (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni COM(2020) 301 final ldquoUna strategia per lrsquoidrogeno per unrsquoEuropa climaticamente neutrardquo Bruxelles 872020

le Guidelines on developing adaptation strategies SWD 1341ndash54 2013 (Target 121)

il Progetto di relazione della Piattafor-ma sulla finanza sostenibile sulle rac-comandazioni preliminari per i criteri di vaglio tecnico per la tassonomia dellrsquoUE (acqua economia circolare prevenzio-ne dellrsquoinquinamento e biodiversitagrave ed ecosistemi) e relativo allegato 3 agosto 2021

lo standard AFNOR XP X30-9012018 - ldquoCircular economy project management system ndash Requirements and guidelinesrdquo ottobre 2018 (Target 122)

Norma tecnica BS 80012017 ndash ldquoFra-mework for implementing the principles of the circular economy in organiza-tionsrdquo maggio 2017 (Target 122)

Internazionale

UNI ISO 204002017 Acquisti sostenibili ndash Guida+

UNI EN ISO 260002020 - Guida alla re-sponsabilitagrave sociale

UNI ISO 201212013 Sistemi di gestione sostenibile degli eventi - Requisiti e gui-da per lrsquoutilizzo

UNI EN ISO 140012015 Sistemi di ge-

stione ambientale - Requisiti e guida per lrsquouso

Social Accountability 8000 ndash Standard internazionale elaborato da Social Ac-countability International

Target 121 commi 58-75 relativi agli ecobonus di riqualificazione energetica e risparmio idrico utilizzano la leva fi-scale per ridurre lrsquoimpatto ambientale e il consumo di risorse commi 80-81 per gli interventi di riconversione e riqua-lificazione produttiva di aree di crisi commi 124-126 per interventi di svilup-po delle PMI in ottica green economy commi 725-727 per le infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica

Target 122 commi 58-60 per lrsquoefficien-tamento energetico in ambito indu-striale e domestico e la ristrutturazione edilizia e lrsquoacquisto di mobili ed elettro-domestici di classe almeno A+ commi 61-65 sul Bonus idrico e la previsione di un Piano nazionale idrico e di un Fondo

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Italia

La normativa nazionale ha recepito gli obiet-tivi comunitari di trasformazione del sistema produttivo col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con il Decreto Legge (DL) Semplificazioni a partire dalla Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto importanti novitagrave per la realizzazione di un Green New Deal italiano

Lrsquoobiettivo egrave quello di trasformare la logica del sistema produttivo dallrsquoattuale approc-cio lineare in unrsquoeconomia circolare che re-cuperi e rimetta in circolo ogni risorsa evi-tando la produzione di rifiuti (Target 122)

Riassumiamo la normativa nazionale piugrave ri-levante che riguarda la produzione respon-sabile a partire dagli interventi piugrave recenti facendo riferimento anche ai relativi Target specifici del Goal 12

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la Legge di Bilancio 2021 affronta alcuni snodi che riguardano lo sviluppo sosteni-bile del Paese verso unrsquoeconomia circola-re e attenta al sociale

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per il rilancio degli investimenti commi 66-75 per stimolare interventi di effi-cientamento energetico commi 77-79 per incentivare lrsquoacquisto di veicoli ali-mentati a energia elettrica commi 136-137 per investimenti per migliorare la sostenibilitagrave nelle aziende zootecniche di produzione e di trasformazione della carne commi 159-160 per investimen-ti nel settore della raffinazione e della bioraffinazione per supportare la transi-zione ecologica verso fonti energetiche alternative comma 743 sul ldquoSistema vo-lontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibilerdquo in coerenza con il regolamento (UE) 2020852

Target 124 comma 231 per progetti di riduzione dellrsquouso della plastica e per la sostituzione della plastica con materiali alternativi commi 1084-1085 che incen-tivano a ridurre lrsquoutilizzo di plastica e im-ballaggi

Target 125 commi 614-615 per il Bonus TV commi 770-771 per la realizzazione di compostiere di comunitagrave per la ferti-lizzazione dei terreni commi 1037-1050 per lrsquoadozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche al servizio pubblico com-mi 1087-1089 per sistemi di filtraggio dellrsquoacqua potabile e intervengono sulla razionalizzazione dellrsquouso della risorsa idrica

Target 126 commi 107-108 per venture capital in favore di progetti di imprendi-toria femminile ad elevata innovazione commi 1051-1063 e 1065 con il nuovo Piano nazionale transizione 40 base per il PNRR italiano a sostegno dellrsquoin-novazione e della transizione digitale

Target 12b commi 84-86 per contratti di sviluppo del settore turistico sosteni-bile agevolando il recupero e riutilizzo di fabbricati ed edifici dismessi per un rilancio in chiave sostenibile commi 91-94 per la tutela e la valorizzazione delle aree di particolare interesse geologico o speleologico con significativa valenza di sostegno al turismo sostenibile

Target 12c commi 651-659 per lrsquoincen-tivo per lrsquoacquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 e lrsquoimposta sullrsquoacqui-sto di autoveicoli a elevate emissioni di CO2 comma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e re-gionale giagrave citato commi 691-695 inter-venti legati alla mobilitagrave sostenibile

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la Legge di Delegazione europea del 22 aprile 2021 delega il governo a recepire la Direttiva Unfair Trading Practices (UTPs) 633 del 2019 che doveva essere recepita entro il primo maggio per essere applica-ta entro il primo novembre Pur vietando le aste online al doppio ribasso restano da chiarire tra gli altri aspetti quelli re-lativi agli organismi deputati al controllo (Target 126)

il DLgs 2 febbraio 2021 n 13 che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dellrsquoUnione di stagno tan-talio e tungsteno dei loro minerali e di oro originari di zone di conflitto o ad alto rischio (Target 122)

il PNRR include la cultura e il turismo come una direttrice specifica di investimento destinando risorse alla digitalizzazione tuttavia lrsquoapproccio rimane fortemente ldquopatrimonialerdquo e orientato allrsquoattrazione fisica di visitatori (Target 12b)

nel secondo semestre 2021 il Ministero della Transizione Ecologia (MITE) presen-teragrave il nuovo PAN GPP Gli appalti pubblici verdi sono per la Commissione europea lo strumento con cui ldquole amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali attraverso la ricerca e la scel-ta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sullrsquoambiente lungo lrsquointero ciclo di vitardquo il PAN GPP promuovendo gli appalti pubblici verdi egrave quindi lrsquoanello di congiunzione tra la produzione e il consumo per la propria trasversalitagrave settoriale e per lrsquoefficacia su tutti gli obiettivi di tutela ambientale egrave strumento strategico per lrsquoattuazione di quanto previ sto nella strategia sviluppo

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sostenibile e dallrsquoAgenda 2030 egrave essen-ziale che i CAM (Criteri Ambientali Mi-nimi) siano integrati da analoghi criteri sociali minimi (Target 127)

la Legge 8 Ottobre 2020 n 134 di Ra-tifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio sia il Regola-mento del 9 febbraio 2021 che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto di carta e cartone ai sensi dellrsquoart 184 ter comma 2 del DLgs 3 aprile 2006 n 152 (Target 122)

il DL 19 maggio 2020 n 34 ldquoMisure ur-genti in materia di salute sostegno al lavoro e allrsquoeconomia noncheacute di politi-che sociali connesse allrsquoemergenza epi-demiologica da Covid-19rdquo Le misure in linea con il Green Deal Europeo sosten-gono lrsquoinnovazione e il settore delle co-struzioni e delle PMI per favorire lrsquooccu-pazione (Target 121)

il Decreto ldquoCura Italiardquo convertito in Leg-ge n272020 estende il beneficio fiscale per le eccedenze alimentari alle cessioni dei prodotti tessili dei prodotti per lrsquoab-bigliamento e per lrsquoarrendamento dei giocattoli dei materiali per lrsquoedilizia e degli elettrodomestici noncheacute dei per-sonal computer tablet e-reader e altri dispositivi per la lettura in formato elet-tronico non piugrave commercializzati o non idonei alla commercializzazione (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 116 in at-tuazione del pacchetto europeo dellrsquoe-conomia circolare (direttiva UE 2018851 relativa ai rifiuti e agli imballaggi) preve-de decreti del MITE dedicati allrsquordquoend of wasterdquo ai regimi di responsabilitagrave estesa del produttore nelle operazioni di recu-pero dei rifiuti al riutilizzo e alla prepa-razione per il riutilizzo la norma punta al riutilizzo e riciclaggio pari al 60 entro il 2030 e 65 entro il 2035 viene raffor-zata e ampliata la responsabilitagrave estesa del produttore con strumenti per favo-rire la maggiore durevolezza riciclabili-tagrave e riutilizzabilitagrave dei prodotti e viene inclusa la preparazione per il riutilizzo tra le operazioni di recupero dei rifiuti (Target 125) il DLgs 3 settembre 2020

n 121 che modifica la direttiva 199931CE relativa alle discariche di rifiuti (Tar-get 125)

il DLgs 3 settembre 2020 n 119 relativo ai veicoli fuori uso (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 118 relativo a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 201219UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-che (Target 125)

il Decreto del Ministero dellrsquoAmbiente 10 marzo 2020 su ldquoCriteri Ambientali Minimi per il servizio di ristorazione col-lettiva e fornitura di derrate alimentarirdquo (CAM) che fa riferimento sia a diversi settori della ristorazione collettiva (sco-lastica degli uffici delle universitagrave e del-le caserme delle strutture ospedaliere assistenziali sociosanitarie e detentive) sia alla fornitura delle derrate alimenta-ri in direzione del Green Public Procu-rement Per la prima volta tra i criteri ambientali minimi obbligatori per le for-niture sono inclusi anche i prodotti del commercio equo e solidale quali cacao banane e frutta esotica tegrave e tisane zuc-chero e caffegrave I nuovi CAM sono entrati in vigore il 3 agosto 2020 (Target 127)

il Decreto ldquoClimardquo convertito in legge il 12 dicembre 2019 n 141 che ha intro-dotto incentivi per un programma spe-rimentale per la mobilitagrave sostenibile per trasporto ibrido ed elettrico e per i Comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica e per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari sfusi o alla spina (Target 12c)

la Legge n 1282019 End of waste in vi-gore dal 3 novembre 2019 ha recepito lrsquoemendamento che modifica lrsquoart 184-ter del DLgs 15206 e che delega alle Autoritagrave competenti regionali il rilascio delle autorizzazioni ovvero la compe-tenza sulla cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) ldquocaso per casordquo (Target 122)

la Riforma del Terzo Settore approvata

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nellrsquoestate 2017 riguardante il Codice del terzo settore lrsquoimpresa sociale e il 5 per mille (D L sul Terzo Settore n 117 del 3 luglio 2017) La nuova Impresa Sociale egrave concepita quale modello imprenditoria-le del Terzo Settore riconoscendo quindi che le organizzazioni ivi operanti sono produttrici di valore aggiunto e non piugrave solo entitagrave lsquoredistributiversquo di aiuti dello Stato (Target 121)

la ldquoStrategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibilerdquo (SNSvS) che disegna una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilitagrave quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro Paese con attenzione alla produzione sostenibile e responsa-bile (Target 121)

il Documento ldquoVerso un modello di eco-nomia circolare per lrsquoItalia Documento di inquadramento e di posizionamen-to strategicordquo elaborato dal Ministero dellrsquoAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero dello Sviluppo Economico con lrsquoobiettivo di fornire un inquadramento generale dellrsquoeconomia circolare noncheacute di definire il posiziona-mento strategico del nostro Paese sul tema (Target 121)

lo strumento di Politica Ambientale de-nominato ldquoGreen Public Procurementrdquo (GPP) divenuto obbligatorio con lrsquoap-provazione del nuovo Codice sugli Ap-palti Aggiornamenti Criteri Ambientali Minimi (CAM) (Target 127)

la normativa riguardante le Societagrave Be-nefit (Legge Stabilitagrave 2016 commi 376-384) LrsquoItalia egrave stato il primo Paese so-vrano al mondo (prima dellrsquoItalia solo alcuni singoli Stati degli USA avevano emanato normativa sulle Benefit Corpo-ration) che abbia assegnato dignitagrave giu-ridica a questa forma di impresa (Target 121)

il Piano ldquoIndustria 40rdquo redatto dal Mini-stero per lo Sviluppo Economico e fina-lizzato a promuovere lrsquoinnovazione dei processi produttivi e lrsquoadozione di nuo-vi modelli di business Sebbene i riferi-

menti alla sostenibilitagrave e alla produzione responsabile non siano resi in maniera esplicita il piano rappresenta una op-portunitagrave per le imprese per ridisegna-re i propri processi i propri prodotti e i modelli di business in unrsquoottica di soste-nibilitagrave (Target 121)

il Decreto 562018 Regolamento per lrsquoattuazione dello schema nazionale vo-lontario per la valutazione e la comu-nicazione dellrsquoimpronta ambientale dei prodotti denominato ldquoMade Green in Italyrdquo Il Regolamento stabilisce le mo-dalitagrave di funzionamento dello schema denominato ldquoMade Green in Italyrdquo (Tar-get 121)

lrsquoUNIPdR 492018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nel settore delle costruzioni - Linee guida allrsquoapplicazione del modello di responsabilitagrave sociale UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 512018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane ovvero impre-se a valore artigiano - Linee guida per lrsquoapplicazione del modello di responsa-bilitagrave sociale secondo UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

il 1deg Catalogo sussidi ambientali dannosi e favorevoli ndash 2017 stima dati 2016 se-conda edizione 2018 stima dati 2017 terza edizione 2019 stima dati 2018 (Target 12c)

il lancio della ldquoStrategia Nazionale Bioe-conomiardquo (42017) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2042017 ldquoCrite-ri calcolo tariffa puntuale rifiuti urbanirdquo (Pay-as-you-throw) (Target 125)

la Legge 1232017 ldquoImballaggi biode-gradabili per prodotti alimentari sfusirdquo (122017) (Target 122)

lrsquoUNIPdR 272017 ldquoLinee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per lrsquoinnovazione responsabilerdquo (Target 126)

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la Legge Gadda 166 del 2016 ha riorga-nizzato il quadro normativo con il con-trasto agli sprechi alimentari e il diritto di accesso al cibo la solidarietagrave sociale egrave lrsquoelemento strutturale della Legge con prioritagrave al consumo umano delle ecce-denze e poi al consumo animale e in ul-timo al compostaggio secondo la Food and drink hierarchy la Legge non preve-de una lista chiusa di prodotti ma con-sente di ritirare ogni genere alimentare (Target 123)

la Legge contro il caporalato (Legge 1992016) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2662016 ldquoCom-postaggio rifiuti organicirdquo (22017) (Tar-get 125)

UNIPdR 882020 ldquoRequisiti di verifica del contenuto di riciclato eo recuperato eo sottoprodotto presente nei prodot-tirdquo (Target 122)

UNIPdR 1152021 ldquoGestione del legno di recupero per la produzione di pannelli a base di legnordquo (Target 122)

UNIPdR 752020 ldquoDecostruzione selet-tiva - Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in unrsquoot-tica di economia circolarerdquo (Target 122)

UNIPdR 992021 ldquoLinee guida per il calcolo la riduzione e la compensazione delle emissioni di gas serra di organizza-zioni e prodotti e requisiti per i proget-ti di generazione di crediti di carboniordquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 182016 ldquoResponsabilitagrave so-ciale delle organizzazioni - Indirizzi ap-plicativi alla UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 252016 ldquoDieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo svi-luppo sostenibilerdquo (Target 123)

il divieto delle plastiche monouso via li-bera del Parlamento (Target 123)

lrsquoUNIPdR 1312015 ldquoSostenibilitagrave am-bientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della so-stenibilitagrave - Edifici residenzialirdquo (Target 122)

lrsquoUNIPdR 82014 ldquoLinee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi - Pianificazione progettazione realizza-zione e manutenzionerdquo (Target 121)

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Cittagrave per la circolaritagrave protocollo di in-tesa firmato tra il Ministero dellrsquoAmbien-te e le cittagrave di Bari Milano e Prato fina-lizzato alla promozione di iniziative che stimolino al riuso alla condivisione alla distribuzione e allrsquoestensione della vita dei beni ovvero alla diffusione dellrsquoeco-nomia circolare e a modelli di sviluppo piugrave sostenibili

Circular Economy for SMEs (CESME) promosso in Italia dalla Regione Emi-lia-Romagna attraverso ERVET ndash Agen-zia per lo sviluppo territoriale a Bologna e nella Cittagrave metropolitana di Bologna per lrsquoaccesso delle Piccole e Medie Im-prese (PMI) allrsquoeconomia circolare at-traverso il miglioramento delle politiche locali a loro supporto in particolare in-tende (i) indirizzare e migliorare lrsquoeffi-cacia degli strumenti politici in modo da supportare le PMI nel processo di cambiamento da metodi di produzione tradizionali a unrsquoinnovazione in chiave green e circolare (ii) identificare buo-ne pratiche ldquocircolarirdquo e (iii) definire un ldquopacchettordquo di supporto alle PMI nellrsquoac-cesso allrsquoeconomia circolare

Tool for Environmental Sound Product Innovation (TESPI) strumento web ad accesso gratuito per supportare la ri-progettazione ambientalmente con-sapevole di un prodotto esistente che prende in considerazione il ciclo di vita del prodotto le esigenze dei clienti e i prodotti dei concorrenti al fine di indi-viduare strategie di eco-progettazione per il miglioramento ambientale del pro-dotto analizzato

UN Global Compact una delle piugrave im-

portanti iniziative in termini di corporate sustainability

Global Reporting Iniziative19 che for-nisce un approfondito set di indicatori di sostenibilitagrave

ECESP European Circular Economy Stakeholder Platform

ICESP Piattaforma Italiana per lrsquoEcono-mia Circolare

Economia circolare e uso efficiente del-le risorse ndash Indicatori per la misurazione dellrsquoeconomia circolare consultazione pubblica del Ministero dellrsquoAmbiente del 2018 per la definizione di un modello italiano di misurazione della ldquocircolari-tagraverdquo Disponibile online documento post consultazione

Strumento per il mercato dellrsquoedilizia sostenibile dellrsquoUE lanciato dalla Com-missione europea con un sistema di indicatori chiave di performance ndash LE-VEL(S) ndash per misurare e valutare gli edi-fici sostenibili in Europa

La Green Economy in Emilia-Romagna presenta i risultati delle aziende green sul territorio dellrsquoEmilia-Romagna Lrsquoin-dagine ha rilevato le dinamiche del mon-do produttivo verso lrsquoeconomia verde

Organizzazioni imprese e cittadini

Concorso Best Performer dellrsquoEcono-mia Circolare di Confindustria

Progetto CircE - Le regioni europee per lrsquoeconomia circolare CircE (Euro-pean regions toward Circular Economy) coinvolge otto partner di livello sia re-gionale sia locale rappresentativi di di-verse situazioni sociali ed economiche europee Lombardia (Italia) Catalogna (Spagna) Bassa Slesia (Polonia) Pro-vincia di Gheldria (Paesi Bassi) London Waste and Recycling Board (Regno Unito) CD2E Agenzia di sviluppo della Regione Haute de France (Francia) Co-

14 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre organizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezio-ne asvisitgoal12

Istituzioni

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mune di Sofia Associazione dei comuni e delle cittagrave della Slovenia (Slovenia) Il progetto ha lo scopo di sostenere la dif-fusione dellrsquoeconomia circolare in Euro-pa coerentemente con il Piano drsquoazione economia circolare della Commissione Europea del 2015

Contratto dei metalmeccanici 2021 che prevede il diritto alla formazione e nuove forme di coinvolgimento dei lavo-ratori e di negoziazione nellrsquoorganizza-zione del lavoro e una piugrave attenta tutela delle donne

NeXt Indexreg egrave una metodologia elabo-rata da NeXt - Nuova Economia per Tut-ti e rivolta a imprese Emissione Tra-ding Scheme (ETS) Comuni scuole e universitagrave per conoscere e far emergere le strategie sostenibili delle imprese in linea con i principi della rendicontazione non finanziaria e secondo i criteri Envi-ronmental Social and Corporate Gover-nance (ESG) Lo strumento utilizzato egrave un questionario di Autovalutazione Partecipata composto da sei aree tema-tiche e da 30 indicatori di sviluppo so-stenibile selezionati e reputati prioritari dalle 42 organizzazioni e dai membri del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di NeXt Ognuno degli indicatori egrave collega-to a livello nazionale con i 12 domini del Benessere Equo e Sostenibile (BES) e a livello internazionale con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dellrsquoAgenda 2030 per creare un indice di riferimen-to condiviso decentralizzato e multista-keholder

Sistema di garanzia delle organizza-zioni di Commercio Equo e Solidale e sistema di certificazione dei prodotti equosolidali

Progetto ECCO - Economie Circolari di Comunitagrave promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che in 18 mesi ha coinvolto oltre 700 realtagrave territoriali 24 scuole e oltre tremila studenti in tutta Italia con lrsquoobiettivo di promuovere lrsquoe-conomia circolare attraverso percorsi formativi mirati a favorire da una parte un modello produttivo che punti alla ri-

duzione degli sprechi e dellrsquoinquinamen-to e dallrsquoaltra nuove forme di occupa-zione ECCO ha visto nascere 15 ldquopoli di economia circolarerdquo in tutta la peni-sola chiamati Rihub che per un anno e mezzo nonostante le difficoltagrave legate alla pandemia hanno organizzato corsi formativi ai green jobs focalizzandosi su diverse filiere sostenibili dallrsquoecotu-rismo allrsquoeco-ristorazione dal cicloturi-smo allrsquoapicoltura dalla rigenerazione di apparecchiature informatiche alle consegne sostenibili Oltre 600 i parte-cipanti alle formazioni il 10 dei quali appartenente a categorie fragili

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15 Proposte per una produzione sostenibile

Le politiche europee ed in particolare il Next Generation EU e di conseguenza il PNRR italiano finalizzano enormi flus-si finanziari verso unrsquoeconomia circola-re per rilanciare il sistema produttivo e favorire lrsquooccupazione chiedendo una forte svolta verso una transizione equa in linea con i principi dellrsquoAgenda 2030 Di conseguenza anche gli incentivi na-zionali allrsquoinnovazione per contribuire allo sviluppo sostenibile devono esse-re fortemente connessi alla transizione ecologica allo sviluppo dellrsquoeconomia circolare e a un impatto sociale positivo

Una grande spinta a una riconversione sostenibile viene dal Programma ldquoNext Generation EUrdquo deciso dal Consiglio europeo nel luglio 2020 che vale 750 miliardi di euro ndash finanziati da un debito in comune raccolto dalla Commissione europea LlsquoItalia dovrebbe ricevere 209 miliardi di euro Tutte le spese devono rispettare il principio del ldquonon nuocererdquo cosigrave da permettere allrsquoUE di allinearsi ai principi dellrsquoAccordo di Parigi ma il 30 del Fondo deve essere indirizzato specificamente al sostegno di iniziative green

Potenziare la transizione verso unrsquoeco-nomia circolare richiede di aumentare la collaborazione tra aziende di diversi ambiti produttivi con il pieno coinvol-gimento a tutti i livelli degli stakehol-der La revisione del sistema economi-co coinvolge tutti i suoi asset utilizzare energia e materie rinnovabili valorizzare le risorse mediante upcycling riuso rici-clo e mediante il mercato delle materie prime seconde estendere la vita uti-le di prodotti e processi mediante una progettazione e una manutenzione ad hoc progettare prodotti sulla base dei principi dellrsquoecodesign e nel rispetto di elevati standard di qualitagrave La transizio-ne allrsquoeconomia circolare egrave destinata ad accrescere lrsquoimpatto occupazionale Il successo delle iniziative per far dialoga-re domanda e offerta di scarti e materia prima seconda dipende dalla loro

ampliare il raggio drsquoazione degli inter-venti considerando lrsquoinsieme del siste-ma delle imprese alcuni provvedimenti sono infatti limitati a settori e territori specifici (anche in ragione delle risor-se disponibili) altri si concentrano sulla Pubblica Amministrazione perograve lrsquointe-ro mondo delle imprese ha bisogno di evolvere inserendo tecnologia e mo-dernizzazione nella propria gestione per migliorare efficienza produttivitagrave e impatto sociale e ambientale che sono i gap principali nei confronti dei Paesi competitori a fronte di un flusso di in-vestimenti a livello europeo di oltre 650 miliardi nei prossimi 10 anni per realiz-zare gli obiettivi di riduzione delle emis-sioni climalteranti del 55 egrave necessario avere una strategia di politica industriale in termini di capacitagrave produttiva (svilup-po delle fonti rinnovabili e delle tecno-logie per efficienza) che non vediamo al fine di una trasformazione del tessuto manifatturiero che limiti gli impatti so-cio-economici della transizione ecologi-ca

dare continuitagrave agli interventi per lo svi-luppo sostenibile abbracciando un oriz-zonte temporale di medio-lungo perio-do per dare certezze alle imprese e ai cittadini consentendo loro di aumentare la propensione a investire

aumentare nel tempo la dotazione finan-ziaria molte misure sembrano orientate nella giusta direzione ma hanno risorse limitate consapevoli della finitezza delle risorse comunque una scelta di prioritagrave e unrsquoattenta spending review aiutereb-bero a trovare le risorse per le azioni piugrave rilevanti

promuovere insieme con le associazio-ni datoriali e le organizzazioni del Terzo

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visibilitagrave solo coinvolgendo migliaia di sog-getti egrave possibile che nascano incontri pro-ficui tra chi offre e chi domanda circolaritagrave

Il GdL Goal 12 per quanto riguarda la produ-zione responsabile chiede ai decisori politici di

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Settore la sensibilizzazione e lrsquoaccom-pagnamento delle imprese affincheacute in-troducano la sostenibilitagrave ambientale e sociale tra gli obiettivi aziendali e di conseguenza valutino le proprie perfor-mance e quelle dei propri manager alla luce dei risultati ambientali e sociali ol-tre che di profitto

adottare misure di semplificazioni per evitare che eccessi burocratici frenino la realizzabilitagrave concreta dei provvedimen-ti

definire in relazione allo sviluppo delle rinnovabili una condivisione degli oneri vincolante con le Regioni in relazione agli impegni di sviluppo delle infrastrut-ture e degli impianti tale punto egrave cru-ciale per riscrivere il nuovo Piano Nazio-nale Integrato per lrsquoEnergia ed il Clima (PNIEC) al 2030 al fine di raggiungere i nuovi obiettivi del -55 di emissioni cli-malteranti

limitare la disposizione di decreti attua-tivi (specie se concertati tra dicasteri) puntando a norme compiute di imme-diata realizzazione percheacute la previsione di molti decreti attuativi rende lungo e complesso lrsquoiter di varo delle misure e sovente ne depotenzia la portata

identificare le Best Practice di sostenibi-litagrave e condividerle con altri Paesi identi-ficando e promuovendo soluzioni adat-te sulla base delle condizioni e risorse locali e delle esigenze di implementa-zione

realizzare politiche di sostegno per un vero sviluppo sostenibile da parte dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli in via di sviluppo

riequilibrare nellrsquoattuazione del Pro-gramma Next Generation EU il rapido procedere verso la transizione ecologi-ca con interventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale per non lasciare indie-tro nessuno

istituire un catasto pubblico sullrsquoutilizzo delle risorse suolo verde mobilitagrave in sharing sistema idrico

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile la riduzione degli sprechi e lrsquoutilizzo di materiali con crescente percentuale di riciclato la progettazione di prodotti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire azioni di riuso dei prodotti an-che attraverso piattaforme di scambio definendo una legge di riordino del set-tore dellrsquousato e del riutilizzo anche con partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera

investire nella sicurezza e nella qualitagrave alimentare nella bioeconomia circolare nella ricerca per la sostenibilitagrave nella tutela della fertilitagrave del suolo

promuovere un mix di misure volontarie (certificazione di sostenibilitagrave ambienta-le e sociale delle filiere di approvvigio-namento) e misure obbligatorie (obbli-go di due diligence di filiera)

definire una strategia di contrasto a tutti i livelli del ciclo di vita del cibo attraver-so le varie fasi di raccolta produzione distribuzione fino al consumo domesti-co per elaborare programmi di cambia-mento comportamentale

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Si riportano di seguito proposte specifiche del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici target (la sintesi definitoria egrave no-stra) dellrsquoAgenda 2030 per una produzione sempre piugrave responsabile

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

Target 122 per unrsquoeconomia sempre piugrave circolare per lrsquouso efficiente delle risorse naturali

Target 123 per contrastare lo spreco alimentare in linea con la strategia Farm to Fork

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rimuovere le barriere che ostacolano la gestione di eccedenze incertezza nor-mativa e capacitagravequalitagrave dei destinata-ri

investire in strutture e strumenti tecno-logici e sostenere anche con incentivi fi-scali (es pannelli solari bonus ecc) sia le aziende che gestiscono le ecceden-ze secondo la Food and Drink Material Hierarchy sia le organizzazioni profit o non-profit che in un processo di eco-nomia circolare riducono lo spreco ali-mentare rivalorizzando le eccedenze

sviluppare la filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori

investire in maniera mirata con un piano dedicato per il raggiungimento entro il 2023 di tale Target

promuovere la diffusione e il consoli-damento di una cultura orientata alla circolaritagrave in connessione anche con la Strategia per le aree interne a partire dallrsquoistruzione primaria per arrivare alla formazione continua dei lavoratori

capovolgere la logica economica di pro-duzione ponendo al centro lrsquoimpatto ambientale e sociale prima degli obietti-vi economici e di accrescimento del Pro-dotto Interno Lordo (PIL)

rendere effettiva una politica di investi-menti nel ciclo integrato dei rifiuti so-prattutto nel Mezzogiorno

sviluppare il sistema di contabilitagrave (cata-sto rifiuti ISPRA) con i flussi interregio-nali di rifiuti urbani

investire nelle infrastrutture per la di-stribuzione lo stoccaggio e lrsquoaccumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle smart grid nella digitalizzazione delle reti nelle comunitagrave energetiche di imprese cittadini e PA nei collegamenti elettrici con i Paesi europei e poi in fu-turo con lrsquoAfrica nellrsquoelettrificazione dei consumi nei punti di ricarica per veico-li elettrici e nelle stazioni di ricarica per i veicoli a idrogeno va ricordato che la rilevanza dellrsquoidrogeno (green) piugrave che per i veicoli rappresenta un obiettivo ri-levante per i settori industriali ldquohard to abaterdquo

incentivare le ldquoeconomie del riutilizzordquo esistenti

adottare politiche a favore della prepa-razione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti (es Decreti ldquoEnd of Wasterdquo)

progettare e produrre un packaging ri-dotto e riutilizzabile

progettare prodotti efficienti sotto il profilo delle risorse durevoli anche in termini di durata di vita e di assenza di obsolescenza programmata scomponi-bili riparabili riutilizzabili e aggiornabili noncheacute utilizzo di materiali ottenuti dai rifiuti nella loro produzione

utilizzare plastiche facilmente riciclabili e incentivare la plastica riciclata

promuovere una cultura della sostenibi-litagrave a livello aziendale e organizzativo

estendere alle medie imprese lrsquoobbligo di rendicontazione non finanziaria

analizzare e divulgare i vantaggi delle aziende che investono in sostenibilitagrave sociale e ambientale efficienza interna

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Target 124 per la gestione delle sostanze chimiche in tutto il loro ciclo di vita

Target 126 per pratiche sostenibili e infor-mazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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consenso di lavoratori clienti e fornitori innovazione e proattivitagrave riduzione del rischio reputazione fidelizzazione di segmenti di qualitagrave in crescita

modernizzare in chiave green con in-frastrutture verdi le aree produttive at-trezzate i distretti industriali e le reti di impresa

costituire poli tecnologici per lrsquoeconomia circolare e per la ricerca e lrsquoinnovazione per prodotti durevoli e riparabili

promuovere una legge che agevoli la due diligence sui diritti umani e ambientali

sviluppare partnership pubblico-private per sostenere la transizione verso mo-delli di produzione e consumo piugrave soste-nibili

realizzare politiche di ricerca e innovazione per sostenere e ldquocostruirerdquo una capacitagrave scientifica e tecnologica su nuovi paradigmi compatibili con lrsquouso pieno e rispettoso degli equilibri ecologici delle risorse endogene riproducibili in loco facendo emergere nuove produzioni e nuovi consumi in equilibrio tra essere umano e natura

promuovere partnership con i Paesi Terzi per migliorare gli standard di sostenibilitagrave sociale e ambientale e per aumentare la produttivitagrave riducendo la pressione sulle risorse naturali

definire norme e processi per evitare nel contesto economico nazionale e comunitario di deviare prodotti non sostenibili verso i mercati terzi

anticipare lrsquoimpegno dei Paesi industria-lizzati ad azzerare quanto prima le emis-

sioni di carbonio rispetto alla scadenza del 2030 assicurando una transizione equa per i lavoratori e le comunitagrave colpi-te dal cambiamento climatico e dal pro-cesso di decarbonizzazione con azioni e programmi per ridurre la povertagrave e per arginare le disuguaglianze nel godimen-to dei diritti umani

dare prioritagrave agli investimenti sulle ener-gie rinnovabili prodotte in maniera re-sponsabile e per la protezione sociale sostenendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro dignitosi e rispet-tosi dellrsquoambiente

investire nelle aree interne e nei parchi con interventi infrastrutturali materiali e immateriali e promuovere lo svilup-po locale garantendo reddito e presidio culturale attraverso il turismo sostenibi-le tutelando la biodiversitagrave e la resilien-za contro disastri naturali e cambiamen-ti climatici

destinare particolare attenzione alla montagna tutelando lrsquoapproccio agro-e-cologico nel rispetto delle specifiche caratteristiche orografiche e climatiche consapevoli che i costi di produzione sono maggiori e la quantitagrave dei prodotti minore prevedendo agevolazioni fisca-li per le attivitagrave agro-silvo-pastorali di montagna

puntare sui ldquoprodotti di qualitagraverdquo con produzioni tipiche animali e vegetali valorizzando DOP e IGP nellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna per fare cosigrave marketing territoriale

incentivare una celere transizione alle energie rinnovabili al fine di contrastare la crisi climatica pur consapevoli di spo-stare sovente lrsquoimpatto ambientale

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Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12a per un consumo e una produ-zione responsabile nei Paesi Terzi

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Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c una politica di superamento degli ingiustificati (ma complessi da ridur-re) sussidi ai combustibili fossili attraverso incentivi a fronte di investimenti per la de-carbonizzazione per26

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contabilizzare i consumi energetici o come erosione o come reintegrazione delle risorse naturali prelevate

ridurre rapidamente gli incentivi alle fonti fossili destinando le risorse rispar-miate agli interventi sociali di riconver-sione e sostegno alle fasce colpite

trasformare i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) in Sussidi Ambiental-mente Favorevoli (SAF) e in investimen-ti per supportare le filiere verdi e soste-nibili

E ancora a livello europeo

Dare rapida attuazione al Programma ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosa al Green Deal Europeordquo e al Programma ldquoNext Generation EUrdquo equilibrando lrsquoattenzio-ne a una transizione accelerata con in-terventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale

Dare rapida attuazione al ldquoPNRRrdquo e in particolare alle misure del ldquoJust Transi-tion Fund rdquo e di ldquoInvestEUrdquo per soste-nere la transizione ecologica nelle pic-cole e medie imprese

Prevedere un sistema di country by country report da parte delle aziende attivando la leva fiscale

Promuovere lrsquoarmonizzazione e lrsquoequi-tagrave fiscale tra i Paesi dellrsquoUE attraverso la lotta ai paradisi fiscali e il contrasto dellrsquoelusione e dellrsquoevasione fiscale delle imprese e dei cittadini

Inoltre a livello nazionale

Accelerare lrsquoattuazione della Strategia nazionale per le aree interne in partico-lare per le aree di montagna allinean-dola sempre piugrave ai principi e allo spirito dellrsquoeconomia circolare

Completare la riforma del Terzo Setto-re con lrsquoemanazione degli ultimi decreti delegati e avviarne la realizzazione fa-

vorendo lo sviluppo delle imprese socia-li

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile

promuovere la riduzione di sprechi e lrsquou-tilizzo di materiali con crescente percen-tuale di riciclato

promuovere la progettazione di prodot-ti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire le economie del riutilizzo e dellrsquousato

mappare le piattaformeiniziative giagrave esistenti per facilitare lrsquoincontro tra sog-getti complementari

facilitare la costituzione di partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera e favorire le pratiche di simbiosi indu-striale per ottimizzare risorse favorire lo sviluppo locale e creare occupazione attraverso aree produttive attrezzate organizzazione dei distretti eco-indu-striali realizzazione di reti di impresa e perseguendo un modello teso a incorag-giare e implementare percorsi di eco-nomia condivisa per generare vantaggi economici e competitivi delle aziende

promuovere ldquospeed networkingrdquo in oc-casione del Festival dello Sviluppo So-stenibile e una rete di facilitatori sul

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Seguono specifici approfondimenti realiz-zati con il contributo dei componenti del GdL 12

Approfondimento sullrsquoeconomia circolare

Egrave necessario accelerare la transizione ver-so unrsquoeconomia circolare attraverso lrsquoinno-vazione dei modelli di produzione delle im-prese con occupazione anche per soggetti normalmente esclusi dal mercato del lavoro prevedendo incentivi fiscali e lrsquoadozione del-le certificazioni ambientali EMASEcolabel UE in particolare

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territorio nazionale come le Camere di Commercio e le Associazioni Industriali

Per quanto riguarda specificatamente il riutilizzo la preparazione per il riutilizzo e la prevenzione dei rifiuti

in armonia con la gerarchia dei rifiuti re-alizzare un piano di investimenti incen-tivi e strumenti economici per rafforzare lrsquoeconomia del riutilizzo che egrave costituita da negozi dellrsquousato operatori ambulan-ti mercati dellrsquousato anche integrando-la in ottica di filiera con la preparazione per il riutilizzo con lrsquoobiettivo di rag-giungere il traguardo di almeno 8 kg di riutilizzo per abitante

ridurre lrsquoutilizzo dei volantini cartacei a fini promozionali

rafforzare le attivitagrave commerciali che si dedicano alla riparazione e al ricondizio-namento dei beni

introdurre norme contro la pratica dellrsquoobsolescenza programmata

favorire lo sfuso

disincentivare il doppio materiale di packaging negli imballaggi e comunica-re sempre il peso del packaging sul peso del prodotto venduto

premurarsi che le filiere siano trasparen-ti e che le risorse non siano accaparrate da soggetti criminali

Per la promozione la diffusione e il con-solidamento di una cultura dellrsquoecono-mia circolare

incoraggiare le aziende a misurare e a comunicare lrsquoimpatto socio-ambientale dei propri prodotti

formare competenze innovative per qualificare e riqualificare i lavoratori ver-so la produzione sostenibile

sostenere e rafforzare gli interventi di ldquoalternanza scuola lavorordquo che consen-tono la trasmissione di competenze nei diversi settori produttivi

rafforzare la normativa di sostegno nel-la fase di avvio delle start-up innovative e sostenibili privilegiando le donne e i giovani

attivare nelle Regioni e nelle Aree me-tropolitane percorsi di orientamento alla ripresa che uniscano due transizioni interconnesse quella green e quella di-gitale in una dimensione territoriale che declini la strategia di sviluppo dei terri-tori con una spinta dal basso capace di favorire specializzazioni innovative loca-li grazie a partnership di ampio respiro (interregionali) complementari crean-do cosigrave reti collaborative

perseguire attraverso il modello della quadrupla elica (universitagrave e centri di ri-cerca governo centrale e periferico set-tore privato e associazioni gruppi di cit-tadini che collaborano con altri soggetti al processo innovativo) lo sviluppo di ecosistemi socio-economici locali pro-speri adatti a favorire il salto di qualitagrave delle PMI locali sia sul piano della pro-duttivitagrave sia su quello della sostenibili-tagrave Uno sviluppo in linea con gli obiettivi del Next Generation EU ma anche con le raccomandazioni del Forum Disugua-glianze e Diversitagrave

incentivare il recupero delle aree e degli edifici dismessi e quindi la rigenerazione urbana consentendo un contenimento del consumo di suolo attraverso inter-venti su aree giagrave edificate ma non piugrave utilizzate con lrsquoevoluzione dei contesti su un mix funzionale di edilizia residen-ziale servizi e offerta economica

sviluppare servizi di e-commerce per la promozione di mercato delle PMI re-sponsabili

attuare il Regolamento europeo riguar-dante il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura in maniera tale da sfruttare i benefici ambientali ed economici che ne

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scaturiscono Ciograve deve prevedere lrsquoade-guamento degli impianti di affinamento esistenti o la realizzazione di nuovi e della rete di distribuzione in maniera da tale da poter massimizzare il riutilizzo stesso

Approfondimento sul sistema agroali-mentare

assicurare lrsquoimpiego da parte dellrsquoindu-stria agroalimentare di materie prime agricole non provenienti da deforesta-zione e prodotte nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali at-traverso lrsquoobbligo della ldquodovuta diligen-zardquo per tutti gli operatori coinvolti nelle filiere a rischio assicurando la tracciabi-litagrave e il monitoraggio della catena di for-nitura e incentivando la certificazione di sostenibilitagrave ambientale e sociale da parte di soggetti terzi accreditati

approvare la legge sullrsquoagricoltura biolo-gica ferma in Commissione Agricoltura del Senato

promuovere lrsquoadozione dellrsquoapproccio agro-ecologico per migliorare lrsquoequili-brio degli agroecosistemi ripristinare la fertilitagrave del suolo e la biodiversitagrave migliorare la qualitagrave delle acque ridur-re le emissioni di gas a effetto serra ad esempio adottando alcune pratiche agronomiche (come lrsquoinerbimento e il sovescio) e reimpiegando in azienda i residui dei processi colturali anche per la produzione di energia coerentemen-te con i principi dellrsquoeconomia circolare

sviluppare il ricorso alla chimica verde (bioprodotti) in grado di sostituire gli input chimici di sintesi in agricoltura fa-vorendo cosigrave il passaggio dal modello attuale di agricoltura industriale verso modelli piugrave sostenibili

sostenere la piantumazione di alberi non produttivi da parte sia di aziende agri-cole che Comuni soprattutto in pianura dove il paesaggio agricolo in generale egrave estremamente semplificato per con-sentire lrsquoutilizzo di macchine agricole di grandi dimensioni per favorire sia il

ripristino dellrsquoagrobiodiversitagrave sia la cat-tura del carbonio

favorire unrsquoagricoltura sostenibile e di prossimitagrave che non abbia effetti negati-vi sullrsquoambiente e sulla salute avviando un fattivo confronto con le categorie e con i territori

favorire lrsquoeconomia circolare dellrsquoacqua nella produzione agricola anche me-diante il ricorso per lrsquoirrigazione allrsquouso di fonti non convenzionali quali le acque reflue depurate in linea con lrsquoemana-zione del nuovo Regolamento europeo 7412020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dellrsquoacqua

Approfondimento per lrsquoestensione della rendicontazione non finanziaria

Ampliare il campo di applicazione della rendicontazione non finanziaria favo-rendola nei settori della distribuzione e delle utility e partecipate dallo Stato imprese di medie dimensioni (da 250 dipendenti) e delle societagrave attive in set-tori ad alto impatto ambientale incorag-giando la modalitagrave di bilancio integrato

Potenziare il sostegno finanziario ai produttori responsabili

allineare gli operatori finanziari agli Obiettivi di sviluppo sostenibile in at-tuazione dellrsquoAgenda 2030 promuoven-do investimenti che integrano i criteri ESG con orizzonte di lungo periodo per la transizione verso modelli economici low-carbon attraverso strumenti di fi-nanza sostenibile e responsabile

favorire sia trasferimenti di risorse fi-nanziarie dalle banche al sistema delle imprese (comprese le PMI e il Terzo Set-tore) finalizzati a interventi per la soste-nibilitagrave sia lo sviluppo del microcredito

potenziare lrsquoofferta di strumenti finan-ziari rivolti a organizzazioni no profit imprese sociali enti del Terzo Settore organizzazioni for profit a vocazione so-ciale e societagrave benefit

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sviluppare unrsquoofferta di retail banking e assicurativo favorevole a comportamen-ti virtuosi e consentire a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) partecipazioni di capi-tale in PMI che presentano un piano di cambiamento per la sostenibilitagrave

Approfondimento sul contrasto agli sprechi alimentari

attuare la Decisione Delegata del 3 mag-gio 2019 per la misurazione degli spre-chi alimentari obbligatoria dal 2020 e attuare se pur in modo facoltativo la misurazione delle eccedenze alimentari

rifinanziare lrsquoart 12 della Legge 16616 ldquoFinanziamento degli interventi per la riduzione dei rifiuti alimentarirdquo

dare mandato al ldquoTavolo aiuti alimentari indigenti e lotta allo spreco alimentarerdquo previsto dalla Legge 16616 e insediato al MIPAAF di redigere un position paper nazionale della Strategia Farm to Fork

favorire lrsquoadozione di certificazioni di sostenibilitagrave ambientale e sociale del-la produzione alimentare che tengano conto anche del ricorso a fonti non con-venzionali per lrsquoirrigazione o alla misura-zione degli usi

promuovere in tutti gli ambiti istituzio-nali amministrativi nelle autoritagrave sanita-rie filiere agro-alimentari consumatori e organizzazioni no profit le ldquoRacco-mandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimentarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari il 12 di-cembre 2019

estendere il principio di Responsabilitagrave Estesa del Produttore (REP) a nuovi set-tori produttivi

normare la dichiarazione ambientale di prodotto e promuovere il BES in im-presa come reporting non finanziario (a partire dalle PMI)

normare i claim ambientali al fine di tu-telare i consumatori rispetto a dichiara-zioni potenzialmente ingannevoli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale e sociale dei prodotti

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Approfondimento sulla promozione della di-gnitagrave del lavoro

promuovere la partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali in attuazione dellrsquoart 46 della Costituzione

promuovere nelle amministrazioni e nelle

imprese profit e no profit lrsquoarmonizzazio-ne tra vita e lavoro anche attraverso un uso corretto dello smart working e altre forme di flessibilitagrave dellrsquoorario

promuovere la HRDD (Human right due di-ligence) e diffonderne la cultura presso le imprese promuovere anche una legge na-zionale che recepisca la HRDD

promuovere il ricorso da parte delle im-prese a forme di certificazioni del rispetto dei diritti dei lavoratori (ISO SA 8000 ISO OHSAS 18001 sostituita dalla norma ISO 45001 su salute e sicurezza sul lavoro No-Cap ecc)

estendere alla dimensione sociale e al set-tore privato i requisiti per il Green Public Procurement (GPP) giagrave obbligatorio per gli enti pubblici secondo il Codice sugli Appal-ti

adozione della legislazione europea di pre-venzione e contrasto alle Unfair trading practices (Direttiva 2019633)

Approfondimento sulla responsabilitagrave del produttore

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NOTE

1 Giovannini E Lrsquoutopia sostenibile Laterza Bari 20182 Dragonetti G Trattato delle virtugrave e dei premi Feltrinelli Milano 20183 Becchetti L Una nuova economia egrave possibile Albeggi editore Roma 20144 Elsevier Sustainable Production and Consumption wwwjournalselseviercomsustainable-pro-duction-and-consumption5 Siamo consapevoli che conseguire gli 11 Target del Goal 12 non comporta conseguire una produzione e consumo responsabile percheacute ben altri dovrebbero essere i Target (soprattutto per un vero consumo respon-sabile) Infatti questi Target da soli non paiono atti a conseguire unrsquoeconomia veramente al servizio di tutti nel rispetto dei limiti del Pianeta Tuttavia perseguirli puograve comunque dare un contributo utile nella direzione giusta Quello che occorre nel complesso egrave un grande salto di consapevolezza ed un profondo cambiamento culturale tanto negli operatori economici quanto nei cittadini 6 COM(2007) 414 (COM(2012) 673 Blue Print7 COM(2015) 614

8 httpdocumenticameraitappscommonServicesdocubridgeashxurl=COM_2020_102_3_IT_ACT_part1_v2pdfampp=Atti20Ue5CCommissione20Ue5Cpdf5C20205C0320-20MARZO

9 httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=OJL2019248FULLampfrom=EN

10 httpseceuropaeufoodsystemfiles2021-05fs_eu-actions_action_platform_key-rcmnd_enpdf

12 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2020051920G00052sg

13 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2019121319G00148sg

14 wwwgazzettaufficialeiteliid2018052918G00078sg

15 httpswwwmitegovitpaginacatalogo-dei-sussidi-ambientalmente-dannosi-e-dei-sussidi-ambientalmen-te-favorevoli

16 wwweuroparleuropaeunewsitagendabriefing2019-03-251divieto-delle-plastiche-monouso-via-libe-ra-del-parlamento

17 circulareconomyeuropaeuplatform

18 wwwicespit

19 indicatoricircolariconsultazioneminambienteitdocumento-post-consultazione

20 httpswwwgbcitaliaorglevel-s

21 httpimpreseregioneemilia-romagnaitentra-in-regionedocumenti-di-programmazionecopy_of_Ervet_Volume_Green_Economy_WEB_2018pdf

22 economiacircolareconfindustriaitconcorso-best-performer-delleconomia-circolare-partita-la-valutazio-ne-delle-candidature

23 wwwinterregeuropeeucirce

24 wwwnexteconomiaorg

25 Il problema principale dellrsquoItalia nello sviluppo delle RES egrave che a causa dellrsquoeffetto nimby sulle infrastrutture dorsali il Paese egrave diviso in due (vedasi ultimo piano decennale TERNA) con tanta produzione a Sud e tanto consumo a Nord Prima di collegarci al Nord Africa meglio fare le reti in Italia E se non riusciamo a sviluppare i 6GW annui necessari per ottemperare il pacchetto fit for 55 in via sussidiaria sarebbe meglio sviluppare e importare anche se questo egrave poco coerente con gli obiettivi di circolaritagraveproduzione di prossimitagrave26 Egrave necessario fare attenzione alla disciplina in materia di aiuti di Stato energia e ambiente COM2002015UE e i Reg 7082019 per evitare azioni non coordinate a livello UE con il rischio di impatti su delocalizzazione di settori strategici27 Interviene per le aree che hanno lrsquoesigenza di chiudere produzioni carbonintensive per ovviare ai relativi impatti sociali28 Lrsquoacronimo ESG sta per Environmental Social and Governance ossia ambientale sociale e buon governo e si riferisce alle tre dimensioni di performance aziendale integrate per la creazione di valore economico per gli investitori29 Il BES egrave lrsquoindicatore di benessere equo e sostenibile utilizzato per valutare il progresso di una societagrave non solo dal punto di vista economico come ad esempio fa il PIL ma anche sociale e ambientale e corredato da misure di disuguaglianza e sostenibilitagrave

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21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile

Lrsquoacquisto e lrsquouso di oggetti non ha un impatto solo economico ma assolve un ruolo importante per il mantenimento dellrsquoordine e del legame sociale delle comunitagrave Il consumo riunisce una plu-ralitagrave di significati e di funzioni sociali veicolo per creare e mantenere la pro-pria identitagrave individuale strumento per tessere relazioni sociali e linguaggio che consente di comunicare la propria visio-ne del mondo distinguendosi dagli altri

La crescita culturale verso il consumo responsabile pone una sfida ripensa-re il consumo tradizionale passando da una logica del prezzo piugrave conveniente a unrsquoattenzione ai bisogni delle persone nel rispetto dellrsquoambiente

Il Consumo Responsabile infatti pre-suppone un nuovo paradigma econo-mico dove i consumatori sono con-sum-attori (prosumerco-produttori) le imprese sono impegnate dal punto di vista sociale ambientale e consume-rista e le istituzioni dialogano con la comunitagrave locale In tale contesto il con-sumo responsabile subordina le caratte-ristiche tangibili del bene (o del servi-zio) a valutazioni di ordine etico sociale ambientale e consumerista prestando forte attenzione alla qualitagrave sociale del bene ovvero al rispetto dei diritti dei lavoratori dei diritti umani e dei diritti dei consumatori Particolare attenzione si pone a evitare lrsquoimpatto negativo dal punto di vista finanziario ambientale e sociale (ad es lo sfruttamento del lavo-ro minorile attivitagrave antisindacali vendi-ta di armi illeciti o frodi finanziarie col-lusione con regimi dittatoriali pubblicitagrave ingannevole clausole vessatorie ecc)

La scelta consapevole del consumato-re puograve tramutarsi talvolta in diffidenza verso pratiche di produzione ritenute non sicure ancorcheacute invece benefiche per lrsquoambiente e lrsquoeconomia poicheacute non adeguatamente conosciute Ne egrave un esempio la diffidenza dei consumato-ri allrsquoacquisto di prodotti alimentari ir-rigati con reflui trattati anche a fronte della difformitagrave normativa in materia sul territorio dellrsquoUnione oppure a prodot-ti contenenti olio di palma sostenibile certificato da enti terzi accreditati qua-li ad esempio la Roundtable on Sustai-nable Palm Oil (RSPO) non proveniente da deforestazione e rispettosi dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali Egrave importante quindi unrsquoadeguata infor-mazione e sensibilizzazione sui temi del consumo responsabile e consapevole

Il Consumo Responsabile puograve assumere varie declinazioni

il consumo critico informato e ragio-nato e quindi consapevole attraverso lrsquoacquisto di beni e servizi da imprese responsabili che ad esempio non sfrut-tano il lavoro minorile non inquinano lrsquoambiente o adottano strategie filantro-piche solo per fini comunicativi

il risparmio e lrsquoinvestimento in chiave responsabile premia istituti finanziari sostenibili che non investono in settori controversi o che svolgono attivitagrave di engagement e screening delle imprese che operano in questi settori per pro-muovere attraverso lrsquoimposizione di standard minimi produzioni responsa-bili che possano garantire investimenti sostenibili

il ricorso al commercio equo e solida-

2 CONSUMO RESPONSABILE

ldquoIl Consumo Responsabile egrave unrsquoazione di consumo e risparmio in cui lail citta-dinao consum-attore informato e consapevole valuta non solo la qualitagrave e il prezzo dei prodotti e dei servizi ma anche il valore sociale in essi contenuto e lrsquoimpatto ambientale dellrsquoimpresa che li produce tutelando il proprio interesse

e quello della collettivitagrave nel medio e lungo periodordquo

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le forma di commercio che promuove giustizia sociale ed economica sviluppo sostenibile rispetto per le persone e per lrsquoambiente attraverso il commercio la crescita della consapevolezza dei con-sumatori lrsquoeducazione lrsquoinformazione e lrsquoazione politica

gli stili di vita basati sulla sobrietagrave del consumo e il non spreco alimentare e come le pratiche di consumo caratteriz-zate da attenzione al risparmio energe-tico anche di materie prime e al recupe-ro e riutilizzo di beni

altre forme di consumo come ad esem-pio la partecipazione a gruppi di acqui-sto solidale il turismo responsabile le buone pratiche dellrsquoeconomia della con-divisione ecc

il risparmio e lrsquoinvestimento sostenibile e responsabile come la sottoscrizione di fondi di risparmio conti correnti e obbli-gazioni che includano valore sociale ed ambientale con ricadute sul territorio in grado di supportare progetti a carattere socio-ambientale o a sostenere i Paesi in via di sviluppo

22 Analisi di contesto

NellrsquoAgenda Europea dei Consumatori vengono definiti quattro obiettivi prin-cipali di cui uno strategico il migliora-mento degli aspetti dellrsquoinformazione sui prodotti e servizi offerti egrave necessario per supportare la reale implementazio-ne delle scelte politiche per uno svilup-po sostenibile

Tra le sfide future tenendo conto dei mutamenti dellrsquoeconomia e della societagrave lrsquoAgenda affronta il tema del consumo sostenibile con queste parole ldquoI consu-mi in aumento in tutto il mondo hanno accentuato la pressione sullrsquoambiente contribuendo anche al cambiamento cli-matico e accresciuto la concorrenza per le risorse I consumatori sono sempre piugrave consapevoli delle conseguenze per lrsquoambiente dei loro modelli di consumo e devono essere incoraggiati da iniziati-

ve pubbliche e private ad adottare com-portamenti di consumo piugrave sostenibili I consumatori devono essere messi in gra-do di compiere scelte sostenibili e sane che permettano di ridurre i costi per seacute stessi e per la societagrave nel suo insieme I consumatori hanno il diritto di sapere quale impatto ambientale avranno du-rante tutto il loro ciclo di vita i prodotti (beni e servizi) che intendono acquista-re Devono essere aiutati a individuare le scelte realmente sostenibili Sono neces-sari strumenti efficaci per proteggerli da informazioni sullrsquoambiente e sulla salute fuorvianti e infondate La domanda di prodotti sostenibili da parte dei consu-matori puograve favorire la crescita e la con-correnza rendendo cosigrave piugrave disponibili e accessibili tali prodotti e premiando le imprese che offrono beni e servizi di qualitagrave con minore impatto ambientalerdquo

Tale approccio appare oggi incompleto percheacute allrsquointerno del tema della soste-nibilitagrave ignora la dimensione sociale in-globata nei prodotti e servizi una tale definizione di consumo sostenibile non misura la qualitagrave del lavoro lungo tutta la filiera produttiva (quanto lavoro nero o sottopagato) lrsquoinclusione delle diversitagrave sul lavoro le pari opportunitagrave la crescita professionale e personale la possibilitagrave di una vita degna e dignitosa

Per perseguire una vera trasformazione verso la sostenibilitagrave egrave urgente soprat-tutto in questa fase di riorientamen-to post-pandemia una forte spinta dal basso innescata dai cittadini che da de-stinatari passivi devono diventare sog-getti attivi capaci di influenzare lrsquoanda-mento del mercato con le proprie scelte di acquisto intervenendo sulle strategie di istituzioni e imprese per una vera at-tenzione alla dimensione sociale nei li-miti delle risorse ambientali per tutti

Il cittadino-consumatore in questa fase storica puograve sfruttare le opportunitagrave of-ferte anche dalle nuove tecnologie fa-vorire forme di aggregazione della do-manda capaci di raggiungere una scala economica soddisfacente e ribaltare il paradigma economico attuale a partire da nuovi modelli di consumo Il consu-

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matore puograve scegliere di sostenere un modello economico sempre piugrave orien-tato a una sostenibilitagrave complessiva economica sociale e ambientale ossia integrale grazie a una rinnovata consa-pevolezza che implica unrsquoassunzione di responsabilitagrave nei confronti della collet-tivitagrave che intendiamo sempre propositi-va e non di contrasto

Lrsquoapproccio al consumo responsabile espresso nel Goal 12 se esprime una visione etica per lo sviluppo sostenibi-le costituisce anche un ldquoauto-interesse lungimiranterdquo capace di armonizzare i diritti del cittadinolavoratore con quelli del cittadinoconsumatore

Sollecitare il consumatore a esercitare lrsquoatto di consumo con consapevolezza egrave interesse anche delle imprese (beni e servizi) impegnate verso un reale per-corso di sostenibilitagrave percheacute le premia nelle scelte drsquoacquisto dei propri clienti e nella fidelizzazione al marchio lrsquoaspet-to reputazionale comporta ritorni com-merciali nel medio e lungo periodo La letteratura scientifica richiama poi an-che molti altri vantaggi della sostenibi-litagrave per le imprese come ben riportato nelle Linee guida per la rendicontazione di sostenibilitagrave per le PMI di Confindu-stria

Un consumatore consapevole infor-mato educato a scegliere fruitore di buona comunicazione sulla sostenibilitagrave delle imprese che non si rivolge a pro-dotti contraffatti o scadenti orienta di conseguenza i propri atti drsquoacquisto ed egrave anche spesso disposto a sostenere un piccolo sovrapprezzo

Le associazioni dei consumatori e della societagrave civile sono chiamate a raccoglie-re questa importante sfida anche per-cheacute rappresentano istanze di consuma-tori sempre piugrave informati ed esigenti e pertanto operano per la crescita della consapevolezza dei singoli organizza-no forme di mobilitazione non solo per la tutela dei diritti sociali e ambientali ma anche per la costruzione di ldquoretirdquo ca-paci di incidere nei processi economici Le associazioni sono cosigrave chiamate a in-

terpretare e rappresentare le richieste di consumatori che si orientano verso scelte valoriali che vanno oltre alla pura logica di convenienza economica I con-sumatori responsabili infatti si rendono conto che devono conciliare i loro ruoli di vita di cittadino-lavoratore-consu-matore con scelte consapevoli che non ledano la qualitagrave di vita di unrsquoaltra pro-pria dimensione Lrsquoobiettivo ambizioso egrave quello di far diventare i consumatori per lrsquoeconomia quello che gli elettori sono per la politica attori responsabili pro-muovendo il ldquovoto col portafogliordquo nelle proprie scelte di consumo quotidiano proprio come se fosse unrsquourna elettora-le

Ad esempio la scelta di ldquospostarerdquo le proprie scelte di consumo a favore dei prodotti del Commercio Equo e Solida-le da parte dei cittadini responsabili (e delle istituzioni) puograve favorire il raggiun-gimento degli Obiettivi di sviluppo so-stenibile Il Fair Trade da oltre 50 anni lavora per garantire prodotti (alimenta-ri abbigliamento cosmesi bomboniere articoli per la casa ecc) che in tutte le fasi di produzione e commercializza-zione rispettano lrsquoambiente e i lavora-tori (attraverso un sistema di controlli e certificazione dei prodotti e delle or-ganizzazioni internazionalmente rico-nosciuto) Trasparenza democrazia attenzione ambientale inclusione delle minoranze pari opportunitagrave progetti di sviluppo sociale ed educativo sia nel Sud che nel Nord del mondo sono i principi che caratterizzano il Commercio Equo e Solidale e che si ritrovano nei prodotti venduti in tutta Europa nelle Botteghe del Mondo (i punti vendita ldquospecializza-tirdquo) e negli scaffali di tanti negozi tradi-zionali o dei supermercati Il Commercio Equo e Solidale oggi non egrave piugrave soltan-to focalizzato sui prodotti dal Sud del mondo ma anche sui prodotti italiani realizzati nel rispetto degli stessi criteri per promuovere anche nel nostro Pae-se uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle persone e dellrsquoambiente

Altro esempio concreto la promozio-ne del consumo di prodotti contenenti olio di palma sostenibile certificato dal-la Roundtable on Sustainable Palm Oil

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(RSPO) lrsquoiniziativa globale multi-sta-keholder nata nel 2004 che definisce gli standard per la produzione di olio di palma nel rispetto dellrsquoambiente e delle comunitagrave locali oggi il sistema volonta-rio di certificazione piugrave autorevole e dif-fuso I membri di RSPO e i partecipanti alle sue attivitagrave provengono da molti di-versi contesti (coltivatori trasformatori e commercianti produttori di beni di consumo e distributori commerciali di prodotti a base di olio di palma istitu-zioni finanziarie e tra i fondatori 48 ONG ambientali e sociali compreso il WWF) La visione di RSPO egrave ldquotrasformare i mer-cati rendendo lrsquoolio di palma sostenibile la normardquo I Principi e i Criteri RSPO si raccordano ai tre pilastri della Teoria del Cambiamento (TOC) di RSPO -People Prosperity Planet - collegati agli Obiet-tivi di sviluppo sostenibile

Promuovere un consumo sostenibile consapevole di essere strumento di ri-equilibrio e di giustizia nella societagrave attento alla qualitagrave del lavoro e allrsquoam-biente richiede un forte impegno di for-mazione dei giovani e degli adulti

La sostenibilitagrave si applica in modo fles-sibile a seconda dei territori e delle cir-costanze e riconosce i limiti oggettivi alla capacitagrave di carico del nostro piane-ta tenendo conto del numero di perso-ne che lo abitano del loro stile di vita dei livelli di produzione dellrsquoimpiego di energia e materie prime dei consumi e della produzione di rifiuti Riprogettare un modello economico consente di non dilapidare il patrimonio che abbiamo ereditato e assicura alle prossime ge-nerazioni una qualitagrave di vita che non sia peggiore della nostra

Unrsquoimportante componente del consu-mo responsabile egrave la lotta allo spreco alimentare Secondo il Politecnico di Milano ogni anno in Italia vengono ge-nerate circa 56 milioni di tonnellate di eccedenze Di queste meno del 10 egrave recuperato in donazioni il resto egrave spre-co (equivalente al 154 dei consumi ali-mentari) Per il solo settore alimentare nelle case degli italiani si bruciano 12 mi-liardi di euro che corrispondono a ton-

nellate di alimenti che potrebbero anco-ra essere consumati NellrsquoAgenda 2030 il tema dello spreco alimentare egrave presente in piugrave Goal nel 2 (Sconfiggere la fame) nellrsquo11 (Cittagrave e comunitagrave sostenibili) e nel 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sani-tari) Infatti le questioni alimentari in-tersecano tutti gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 Nel 2016 nel position paper della task force Onu sullrsquoEconomia Sociale e Solidale relativo al raggiungimento degli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 venne inse-rito nel Goal 12 (Consumo e produzione responsabili) anche il Target 123 relati-vo a perdite e sprechi alimentari (Entro il 2030 dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di pro-duzione e di fornitura comprese le per-dite del post-raccolto)

23 Normative di riferimento

Europa

Il regolamento delegato (UE) 20211374 della Commissione che modifica lrsquoal-legato III del Regolamento (CE) n 8532004 del Parlamento europeo e del Consiglio sui requisiti igienici specifici per gli alimenti di origine animale egrave sta-to pubblicato il 20 agosto 2021 (data di entrata in vigore 9 settembre 2021) Al fine di facilitare la ridistribuzione sicura della carne da parte dei Banchi Alimen-tari e di altri enti caritativi tale regola-mento consente il congelamento della carne al dettaglio a determinate condi-zioni

Il Regolamento (UE) 2021382 della Commissione del 3 marzo 2021 che ha introdotto modifiche al Regolamento (CE) n 8522004 del Parlamento euro-peo e del Consiglio sullrsquoigiene dei pro-dotti alimentari) per promuovere e faci-litare le pratiche di donazione di alimenti sicuri Le modifiche apportate allrsquoallega-to II del Regolamento comprendono un nuovo capitolo sulla ridistribuzione de-gli alimenti che affronta come le date di ldquoscadenzardquo e ldquoda consumarsi preferibil-mente entrordquo devono essere applicate

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nel contesto della ridistribuzione degli alimenti senza compromettere la sicu-rezza alimentare e quali aspetti devono essere presi in considerazione nella va-lutazione della sicurezza alimentare

La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio ldquoNuova agenda dei consumatori ndash raf-forzare la resilienza dei consumatori per una ripresa sostenibilerdquo COM(2020) 696 final di novembre 2020

Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il ri-utilizzo delle acque reflue a scopo irri-guo al fine di limitare lo stress idrico e ridurre gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori Il Regolamento tra lrsquoaltro impone obblighi di garantire trasparen-za e pubblico accesso alle informazio-ni online sulle pratiche di riutilizzo delle acque al fine di aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti delle pratiche di riutilizzo

Strategia ldquoDal produttore al consuma-tore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futuro (Farm to Fork Strategy)rdquo COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020 per il miglioramento dellrsquoaccesso a cibi sani e sostenibili da parte dei consumatori e la definizione di nuove norme per lrsquoetichettatura di so-stenibilitagrave

Il Nuovo Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare (COM202098 final) adottato dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020

UNI ISO 220592021 ndash ldquoLinee guida sulle garanzie per i consumatorirdquo

Direttiva UE 2019633 contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroali-mentare Lrsquoobiettivo egrave il raggiungimento della paritagrave di forza contrattuale tra for-nitore inteso come qualsiasi produttore agricolo o persona fisica o giuridica che vende prodotti agricoli e alimentari e cliente cosigrave da creare un livello minimo comune di tutela negli Stati membri per

combattere pratiche commerciali scor-rette

Decisione delegata (UE) 20191597 del-la Commissione del 3 maggio 2019 che integra la Direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio

ldquoRaccomandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimen-tarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari 12 dicembre 2019

Il Regolamento (UE) 20182026 della Commissione del 19 dicembre 2018 che modifica lrsquoAllegato IV del Regolamento (CE) n 12212009 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio sullrsquoadesione vo-lontaria delle organizzazioni a un siste-ma comunitario di ecogestione e audit (EMAS)

Il Regolamento 20171369 del Parlamen-to europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 che istituisce un quadro per lrsquoeti-chettatura energetica e che abroga la direttiva 201030UE

Regolamento europeo 6792016 per la Protezione dei Dati Personali General Data Protection Regulation (GDPR) re-cepito in Italia con Decreto Legislativo 10 agosto 2018 n 101 che intende dare pari dignitagrave ai diritti degli individui che intendano proteggere i propri Dati Per-sonali in tutta lrsquoUE in modo omogeneo

Raccomandazione 2013179UE sulle Environmental Footprint

Regolamento UE Ecolabel 201066UE

Direttiva EuP - Energy-using Pro-ducts (cosiddetta EcoDesign Directive) 2009125CE

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Italia

Gli interventi istituzionali nazionali rara-mente agevolano o si coordinano con le azioni di mercato dal basso dei cit-tadini e degli operatori economici que-sti possono invece forzare e accelerare i processi trasformativi verso una vera sostenibilitagrave rompendo le resistenze del sistema produttivo mancano infat-ti politiche di incentivo e sostegno alle pratiche di consumo sostenibili

Legge di Bilancio 2021 Target 128 com-ma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale comma 752 per lrsquouso consapevole della risorsa idrica commi 760-766 a soste-gno delle Zone Economiche Ambientali commi 767-769 per sistemi di misurazio-ne puntuale dei rifiuti conferiti da utenze domestiche al servizio pubblico commi 770-771 promuovono le compostiere di comunitagrave accrescendo la consapevo-lezza dei cittadini sullrsquoimportanza del ri-ciclo commi 1084-1085 sulla plastic tax accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Legge di Bilancio 30 dicembre 2020 n 178 che al comma 661 accresce la con-sapevolezza dei cittadini sul proprio impatto ambientale in base alle scel-te di trasporto pubblicoprivato pro-muovendo lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale Al comma 752 promuove lrsquouso consa-pevole della risorsa idrica e accresce la consapevolezza dei cittadini sullrsquoimpor-tanza dellrsquoacqua come risorsa pubblica Ai commi 760-766 incentiva nelle Zone Economiche Ambientali il vuoto a ren-dere per i liquidi alimentari con lrsquoobiet-tivo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e di favorirne il riutilizzo accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Art 3-bis della Legge n 122019 - Eti-chettatura alimenti modificata la nor-mativa concernente il luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari (obbligatorietagrave origine dei prodotti)

Regolamento Consob sulla comunica-zione di informazioni di carattere non finanziario adottato con delibera n 20267 del 18 gennaio 2018

Decreto Ministeriale 1422017 ldquoSperi-mentazione vuoto a rendererdquo (Deposit Refund System) (Target 122)

Rapporto sul capitale naturale (12017 22018 32019) (Target 128)

Disciplina dellrsquoindicazione obbligatoria nellrsquoetichetta della sede e dellrsquoindiriz-zo dello stabilimento di produzione o se diverso di confezionamento ai sen-si dellrsquoarticolo 5 della legge 12 agosto 2016 n 170rdquo - Decreto Legislativo 15 settembre 2017 n 145

Decreto Legge 20 giugno 2017 n91 di recepimento Direttiva europea 2015720 articolo 226ter per la pro-gressiva riduzione della commercializ-zazione delle borse di plastica

Decreto Legislativo del 3 agosto 2017 n 129 di recepimento della Direttiva UE MIFID 201465UE sulla trasparenza dei costi dei prodotti finanziari e assicurativi e nuovo regime delle responsabilitagrave ver-so il consumatore del produttore e della filiera della distribuzione

Legge 27 dicembre 2017 n 205 lrsquoAutori-tagrave per lrsquoEnergia Elettrica il Gas e il Siste-ma Idrico (AEEGSI) egrave diventato ARERA Autoritagrave di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con attribuzione di compiti di regolazione anche nel settore dei ri-fiuti anche differenziati urbani e assimi-lati

Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 n 254 in recepimento della Direttiva euro-pea 201495 per quanto riguarda la co-municazione di informazioni di caratte-re non finanziario e di informazioni sulla diversitagrave da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni

Decreto Legislativo 19082016 n166 ldquoDisposizioni concernenti la donazione

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e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietagrave socia-le e per la limitazione degli sprechirdquo

ldquoCarta di Milanordquo (2015) per sollecita-re decisioni politiche che consentano il raggiungimento dellrsquoobiettivo fonda-mentale di garantire un equo accesso al cibo per tutti

ldquoCarta di Bologna per lrsquoambiente Le Cit-tagrave metropolitane per lo sviluppo soste-nibilerdquo (2015) nellrsquoambito dellrsquoAgenda 2030 delle Nazioni Unite Impegni in 8 settori per la difesa dellrsquoecosistema ri-duzione dei rifiuti e riciclo protezione del suolo e rigenerazione urbana pre-venzione del rischio di disastri generati dai cambiamenti climatici transizione energetica qualitagrave dellrsquoaria e riduzione delle polveri sottili tutela delle acque e del verde urbano mobilitagrave sostenibile

ldquoCodice del Consumordquo 6 settembre 2005 n206 e successive modifiche aggiornato da ultimo con le modifiche apportate dal DL 16 luglio 2020 n 76 convertito con modificazioni dalla L 11 settembre 2020 n 120

24 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre orga-nizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezione del sito asvisitgoal12

Istituzioni

Ministero dello Sviluppo Economico DG Lotta alla ContraffazionendashUfficio Italiano Brevetti e Marchi per interagi-re con i consumatori giovani adulti e senior nella corretta informazione sui rischi legati alla contraffazione sullrsquou-tilizzo degli strumenti di tutela della Proprietagrave IntellettualeIndustriale e sul-la diffusione della cultura della legalitagrave contro il mercato del falso

Corso interagenziale sullrsquoattuazione del Green Public Procurement (GPP) nel Sistema Nazionale per la Prote-zione dellrsquoambiente (SNPA) Il corso egrave stato attivato nel 2018 in modalitagrave e-le-arning inizialmente allrsquointerno del SNPA e realizzato da ISPRA con lrsquoobiettivo di fornire un quadro di riferimento gene-rale degli indirizzi comunitari in materia di Sustainable Consumption and Pro-duction

Corso di formazione specialistica a distanza (FAD) in tema di GPP re-alizzato dal MATTM nellrsquoambito del progetto ldquoCreiamo PArdquo Green Public Procurement strumenti e metodi per lrsquoapplicazione dei CAM negli appalti del-la PA (2020)

Esempi virtuosi del nostro Paese in ma-teria di sensibilizzazione dei cittadini al riutilizzo sicuro delle acque in agricol-tura (Milano Puglia Sicilia) valorizzati dalle Linee guida europee sul riuso delle acque A Milano ad esempio lrsquoimpianto di trattamento di Nosedo egrave aperto per visite programmate in particolare per le scuole o le istituzioni educative e citta-dini di varie associazioni con lo scopo di favorire la consapevolezza ambientale dei cittadini e delle scuole La sala con-ferenze inoltre egrave spesso utilizzata dalle associazioni ambientaliste per incon-tri riguardanti lrsquoacqua e il suo riutilizzo noncheacute questioni di ricerca ambientali In Puglia col progetto nazionale PON-InTeRRA (2011-2015 wwpon-interrait) sono stati analizzati i processi di ap-provazione sociale del riutilizzo dellrsquoac-qua per lrsquoirrigazione per comprendere i fattori che influenzano lrsquoaccettazione da parte dellrsquoopinione pubblica e indivi-duare le azioni necessarie egrave emersa la necessitagrave di realizzare i controlli e stabi-lire sanzioni per lrsquouso scorretto noncheacute di coinvolgere gli utenti nel processo decisionale di diffondere le informazio-ni e risultati sui benefici ambientali e di migliorare il sistema complessivo di riu-tilizzo dei trattamenti In Sicilia egrave attiva una mostra permanente sui sistemi di trattamento delle acque reflue che mira a fornire ai tecnici agli studenti e agli agricoltori informazioni aggiornate sul-le fonti drsquoacqua non convenzionali per il

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riutilizzo irriguo

Legge Regionale 192014 ldquoNorme per la promozione e il sostegno dellrsquoeco-nomia solidalerdquo ndash Regione Emilia-Ro-magna LrsquoEmilia-Romagna ha promosso questa Legge per sensibilizzare lrsquoopi-nione pubblica sui temi del Commer-cio Equo e Solidale attivando anche un Forum Regionale e un Tavolo Regionale per lrsquoEconomia Solidale

Mappe del consumo sostenibile La Regione Emilia-Romagna e ART-ER Di-visione sviluppo territoriale sostenibile hanno fatto una mappatura delle inizia-tive piugrave rilevanti sul tema del consumo responsabile (come ad es i GAS Gruppi di Acquisto Solidale la filiera corta la riduzione degli imballaggi il risparmio energetico il commercio equo e solida-le ecc)

Piano di azione per la sostenibilitagrave am-bientale dei consumi pubblici - Regio-ne Emilia-Romagna Con la Legge 29 dicembre 2009 n 28 ldquoIntroduzione di criteri di sostenibilitagrave ambientale ne-gli acquisti della pubblica amministra-zionerdquo la Regione Emilia-Romagna ha approvato lrsquointroduzione di criteri di so-stenibilitagrave ambientale in fase di approv-vigionamento di beni e servizi da parte delle stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione

Organizzazioni imprese e cittadini

ldquoLife food Waste Standuprdquo promos-so da Federalimentare Federdistribu-zione Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori per unrsquointensa campagna di sensibiliz-zazione rivolta alle imprese di produ-zione agroalimentare alle imprese della Grande Distribuzione Organizzata e ai consumatori

Cuki Save the food che utilizza lrsquoe-sperienza di Cuki nella conservazione alimentare e di Banco Alimentare nel recupero e nella redistribuzione di ec-cedenze alimentari per unrsquooperazione solidale antispreco Dal 2011 il progetto

sostiene Siticibo il programma di Banco Alimentare che salva i cibi nelle mense e nei luoghi della ristorazione collettiva donandoli ogni giorno a chi ne ha biso-gno

Food4good egrave il progetto di recupero delle eccedenze alimentari dagli eventi a cura di Federcongressiampeventi in col-laborazione con le Onlus Banco Alimen-tare ed Equoevento Costa Crociere si egrave posta lrsquoobiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50 entro il 2020 a bordo delle navi e collabora con Fondazione Banco Alimentare Onlus per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle ecceden-ze alimentari a bordo delle navi da cro-ciera

Harvest Program (anche in Italia) Ken-tucky Fried Chicken (KFC) ha realizzato il progetto Harvest per il recupero delle eccedenze alimentari e la donazione alle organizzazioni che aiutano sul territorio le persone in difficoltagrave KFC egrave la prima azienda della ristorazione veloce in Italia a intraprendere il percorso indicato dalla legge Gadda 166 del 2016 realizzato in partnership col Banco Alimentare

Bella dentro egrave il primo progetto in Italia che combatte gli sprechi ortofrutticoli alla radice dando valore a quella frutta e verdura buona e ldquobella dentrordquo che o per qualche segno di troppo o per una dimensione non standard rimane sui campi e non raggiunge le nostre tavole

RI-PESCATO dal mercato illegale al mercato solidale A settembre 2020 ha inizio ufficialmente il progetto nazionale ldquoRI-PESCATOrdquo realizzato da Banco Ali-mentare e Intesa Sanpaolo finalizzato al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla sua distribuzione agli enti caritativi Intesa Sanpaolo si egrave resa promotrice e sostenitrice del nuovo pro-getto per assicurare che il prodotto al-tamente deperibile e allo stesso tempo con un elevato valore nutrizionale sia destinato a chi vive situazioni di difficol-tagrave sociale ed economica La Sicilia egrave la prima regione di sviluppo dellrsquoiniziativa che si svolge grazie al lavoro congiun-to di diversi soggetti le Capitanerie di

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Porto siciliane il MAAS Mercati Agro Alimentari Sicilia la Societagrave Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva gli enti caritativi convenzionati con la rete del Banco Alimentare

Start Up FEED FROM FOOD recupera umido casalingo e lo trasforma in cibo per animali domestici (pet food)

Gioosto il Portale di NeXt Social Com-merce per imprese autovalutate e verifi-cate sostenibili sotto lrsquoaspetto sociale e ambientale offre un canale di commer-cializzazione online a PMI che intendo-no ampliare il proprio mercato e nello stesso tempo una sicurezza di acquisto responsabile ai cittadini Sul Portale di Gioosto vi sono prodotti di imprese che rispettano le persone valorizzano lrsquoam-biente promuovono lrsquoeconomia circo-lare creano reti territoriali I produttori sono selezionati con indicatori di svilup-po sostenibile e strumenti di valutazio-ne del loro impatto multidimensionale (NeXt Impactreg) Nel magazzino centra-lizzato a Benevento si realizza inclusione sociale di persone con fragilitagrave (in parti-colare persone con budget di salute e donne vittime di tratta) La logistica egrave green (calcolando le emissioni che ven-gono prodotte dagli spostamenti della merce) e circolare e abbatte del 100 lrsquouso della plastica Il Voto col portafo-glio di Gioosto vale sia per i cittadini che per organizzazioni che vogliono consu-mare e rifornirsi in modo responsabile e sostenibile

Progetto Buon fine Coop egrave il proget-to di donazione a 970 associazioni del volontariato sociale di merce invenduta del valore di 31 milioni di euro che si egrave trasformata in 7750000 pasti a favore di cittadini indigenti Le misure di effi-cienza di Coop hanno consentito di di-mezzare gli sprechi alimentari del 50 rispetto alla distribuzione italiana Coop ha aderito alla Pledging Campaign con lrsquoobiettivo di raggiungere entro il 2022 i risultati che la UE si pone entro il 2030 nellrsquoarco di un quadriennio tutti i pro-dotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili compostabili oppure riutilizzabili Uni-

coop Firenze con la campagna Arcipe-lago Pulito consente ai pescatori di ri-portare nei porti i rifiuti raccolti in mare ha tracciato un modello adottato dalla Direttiva UE

EyeOnBuy Community egrave unrsquoImpresa So-ciale creata da NeXt- Nuova Economia per Tutti per concretizzare il ldquovoto col portafogliordquo dei consum-attori attraver-so la costruzione di una Community di cittadini sensibili e informati Il suo Por-tale aggrega e valida le informazioni sul-la sostenibilitagrave delle aziende attraverso un sistema di segnalazioni dal basso dei cittadini incrociato con le informazioni dalle imprese cosigrave EyeOnBuy valorizza e sostiene le imprese responsabili for-nendo ai cittadini informazioni traspa-renti e affidabili

Campagna Territori Equosolidali (sul-la scia della campagna internazionale Fair Trade Towns ) egrave promossa in Ita-lia da Equo Garantito Fairtrade Italia e Associazione Botteghe del Mondo per promuovere lrsquoimpegno degli enti locali e rendere visibili le scelte di consumo responsabile a livello locale coinvolgen-do le comunitagrave e i territori nel percorso verso lo sviluppo sostenibile questo per promuovere davvero uno sviluppo equo per tutti nel Nord e nel Sud del mondo (per la Guida Pratica )

Fashion Revolution egrave una campagna internazionale che promuove azioni di sensibilizzazione e proposte concrete di consumo consapevole per unrsquoindustria della moda che rispetti le persone lrsquoam-biente la creativitagrave e il profitto in eguale misura Solo insieme si puograve orientare il potere dellrsquoindustria della moda per ca-talizzare il cambiamento e ridare dignitagrave alla catena di produzione

Prendersi cura del proprio denaro a cura di Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria (FEDUF) insieme ad altre organizzazioni promuove lrsquoeducazione finanziaria con un nuovo modo di am-ministrare bene il proprio denaro con-trollare le spese valutare e se egrave possibi-le risparmiare in qualche modo evitare inutili sprechi costi non necessari e in-

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debitamenti avere un rapporto chiaro con la propria banca avere un tenore di vita adeguato rispetto ai propri guada-gni A questo si collegano i programmi didattici della collana Economiscuo-la il portale curaituoisoldiit e il tavolo permanente ldquoEducazione finanziaria per lrsquoinclusione e lrsquoinnovazionerdquo

25 Proposte per un consumo so-stenibile

Si riportano di seguito le proposte del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici Target (la sintesi definitoria egrave nostra) dellrsquoAgenda 2030 per un consu-mo sempre piugrave responsabile

promuovere interventi sul lato della do-manda per sostenere i mercati dei beni di consumo prodotti in modo ambiental-mente e socialmente sostenibile (anche garantiti da certificazione) inducendo in questo modo comportamenti virtuosi dei produttori e dei consumatori

disciplinare a tutela dei consumatori e del mercato stesso i ldquoclaimrdquo ambientali per evitare greenwashing e informazioni potenzialmente ingannevoli

comprendere meglio il fenomeno sia con lrsquoidentificazione analitica delle fonti del-lo spreco (es scorretta conservazione acquisto eccessivo ecc) per segmenti socio-demografici stili di vita e abitu-dini di consumo sia con lrsquoanalisi psicolo-gica dei fattori cognitivi sottostanti alla presa di decisione

educare al consumo responsabile e alla comprensione da parte dei cittadini del loro potere di mercato e di pressione sulle imprese agroalimentari con cam-pagne mirate di comunicazione

sviluppare un piano nazionale di pro-gressivo riutilizzo circolare dei rifiuti attraverso la loro separazione e valoriz-zazione in unrsquoottica di tutela ambientale attraverso una logica matriciale tra i di-versi cicli di input e di output dei rifiuti

incrementare la raccolta differenziata con la massima riduzione del conferi-mento in discarica

rendere obbligatoria chiara e omoge-nea a livello nazionale lrsquoindicazione su ciascun prodotto e relativo imballaggio delle modalitagrave di conferimento e rici-claggio

realizzare un cambiamento trasforma-tivo della rappresentazione sociale del consumo identificando le barriere che ostacolano lrsquoadozione di comportamen-ti responsabili e analizzando il percor-so di scelta del consumatore ai fini del cambiamento comportamentale

riformare la TARI verso una tariffa in grado di responsabilizzare lrsquoutente del servizio con premialitagrave per gli utenti virtuosi e costi per quelli piugrave negligenti Inoltre sarebbe opportuno inserire ob-bligatoriamente nella cartella TARI le in-formazioni in merito alle performance di raccolta differenziata il vantaggio (tra-sferimenti accordo ANCI CONAI) per il riciclo ecc

informare i cittadini sul loro potere di mercato e sulla loro forza se organiz-zati di far cambiare il comportamento delle imprese

favorire la qualitagrave di vita lavorativa e il rispetto dei lavoratori

sostenere la finanza etica per gli investi-menti ESG

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

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Target 123 per contrastare lo spreco ali-mentare in linea con la strategia Farm to Fork

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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Target 126 per pratiche sostenibili e in-formazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

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attivare strumenti di programmazione e rendicontazione degli acquisti delle am-ministrazioni locali attraverso voci di bi-lancio misurabili nella missione ldquosvilup-po sostenibilerdquo

inserire accanto ai criteri ambientali con determinazione ed attribuendo loro grande rilevanza criteri sociali minimi

rafforzare il Green and Social Public Pro-curement (GSPP) dando piena applica-zione al Codice degli Appalti e ai Criteri Ambientali Minimi (CAM e CSM) anche per una razionalizzazione dei consumi e una loro migliore contabilizzazione con importanti risultati economici ambien-tali e sociali

varare una politica omogenea e coor-dinata a livello nazionale in materia di GSPP

recepire a livello nazionale le linee guida comunitarie per il GSPP nei vari settori anche al fine di assicurare la libera con-correnza allrsquointerno dellrsquoUE ad es pre-vedendo criteri minimi di certificazione di sostenibilitagrave

supportare lrsquoapplicazione del Green Pu-blic Procurement (GPP) attraverso ido-nei strumenti sia formativi per favorirne la conoscenza da parte dei funzionari pubblici sia di monitoraggio della sua applicazione

ripensare le prioritagrave di vita superando la logica consumistica e del possesso a favore della qualitagrave delle relazioni e dellrsquoapprezzamento di tutte le espres-sioni di senso e di bellezza

promuovere scelte di consumo e rispar-mio che pongano al primo posto la so-stenibilitagrave sociale (benessere di tutti) e ambientale (salvaguardia del Pianeta)

realizzare una comunicazione persuasi-va e abilitante aumentando nei cittadi-ni la percezione di controllo sui risultati positivi raggiungibili attraverso le pro-prie scelte e comportamenti

educare allrsquoequitagrave sociale alla tutela am-bientale (e ad azioni di contrasto al cam-biamento climatico) nelle scuole di ogni ordine e grado nelle universitagrave noncheacute realizzare percorsi di formazione conti-nua per le lavoratrici e i lavoratori

costruire indici di misurazione per la valutazione di sostenibilitagrave dellrsquoofferta e promuovere la ricerca sul benessere percepito dai diversi stakeholder del tu-rismo

diffondere tra i cittadini una cultura del turismo responsabile

ridurre i consumi eliminando gli spre-chi e impegnando rilevanti investimenti pubblici e privati per il risparmio ener-getico

Altri interventi richiesti alle istituzioni

Rivedere lrsquoimposizione fiscale sui con-sumi diversificandola sulla base degli impatti sociali e ambientali della produ-zione e specificando degli indicatori per questi impatti

Definire sul lato della domanda inter-venti di sostegno ai mercati dei beni di consumo prodotti in modo sostenibile e garantiti da certificazione che ne attesti la sostenibilitagrave ambientale e sociale per promuovere di conseguenza comporta-menti piugrave virtuosi da parte dei produtto-ri e dei consumatori

Disciplinare lrsquouso dei cosiddetti ldquoclaimrdquo ambientali e sociali a tutela dei con-

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Target 127 per il sostegno al Green and So-cial Public Procurement

Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c per una politica di superamen-to degli ingiustificati (ma complessi da ri-durre) sussidi ai combustibili fossili

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sumatori e del mercato per evitare in-formazioni potenzialmente inganne-voli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica

Approvare e promuovere la Legge Na-zionale sul Commercio Equo e Solidale per garantire una cornice generale ldquouti-lerdquo ai consumatori per fare scelte con-sapevoli Il Commercio Equo e Solidale egrave regolamentato solo in alcune regioni italiane

Mettere allo studio lrsquoadozione per le principali categorie di prodotti durevoli di largo consumo di indicatori di ripara-bilitagrave da evidenziare sulle confezioni

Accrescere il potere drsquoacquisto di salari e stipendi cosigrave che i prodotti sostenibili siano piugrave facilmente accessibili anche ai consumatori meno abbienti

La crescita del consumo responsabile presuppone che a un nuovo atteggia-mento dei cittadini consumatori frutto di consapevolezza di formazione in-formazione di accessibilitagrave allrsquoofferta virtuosa della produzione si unisca un ruolo costruttivo e di contributo re-sponsabile della distribuzione (disat-teso dalla stessa intestazione dellrsquoSDG 12) affincheacute nei tre contesti (produtto-ri-consumatoricittadini-distributori) si focalizzi lrsquoattenzione sui bisogni culturali e relazionali a cui dedicare incentivi e promozioni al fine di un riequilibrio tra materiale e immateriale utile a costruire valore e benessere riducendo lrsquoentropia del sistema complessivo

Approfondimento sui consumi alimen-tari

Prevedere interventi decisi per la ridu-zione degli sprechi alimentari per lo sviluppo della filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori - an-che attraverso lo sviluppo di forme di Community Supported Agriculture che presuppongono un ruolo attivo da par-te dei consumatori - mediante forme di compartecipazione nella progettazione

e nel finanziamento dei processi di pro-duzione

Promuovere corretta informazione sul significato di Termine Minimo di Conser-vazione e data di scadenza

Facilitare il rapporto cittagrave-aree rurali so-stenendo le forme di economia sociale e solidale anche nelle campagne e nel-le aree interne dove egrave possibile creare nuovi modelli di comunitagrave e di gover-nance per rilanciare lrsquoeconomia locale costituendo reti efficaci di cooperazio-ne

Promuovere canali di vendita a raggio locale e favorire lo sviluppo raziona-le delle filiere corte dei mercati e del-le catene di distribuzione di prodotti alimentari su scala locale prevedendo anche risorse destinate ai comuni per la promozione dei prodotti locali e unrsquoat-tenzione particolare alla riduzione dello spreco alimentare

Approfondimento sullrsquoinformazione e lrsquoeducazione al consumo responsabile

Investire in strategie di lungo periodo per lrsquoeducazione al consumo responsa-bile e la comprensione da parte dei cit-tadini del potere di mercato e di pressio-ne che essi hanno sulle imprese

Programmare campagne di comunica-zione rivolte ai cittadini con messaggi forti per la promozione del consumo re-sponsabile

Sviluppare e accrescere lrsquoeducazione fi-nanziaria

Favorire campagne drsquoinformazione e di sensibilizzazione dei consumatori al fine di aumentare la fiducia nelle pratiche di economia circolare dellrsquoacqua nel setto-re agricolo

Promuovere e sostenere servizi online di informazione ai cittadini sulla sostenibi-litagrave delle imprese per agevolare le scelte

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di consumo responsabile

Promuovere con una comunicazione multilingue piattaforme di e-commerce multi-settori e multi-territori con offerte sostenibili che fidelizzino a livello i con-sumatori finali o intermedi industriali

Promuovere un piano nazionale di fi-delizzazione a comportamenti virtuosi attraverso premialitagrave anche attraverso il sistema bancario come driver del retail banking verso una finanza sostenibile per cittadini e PMI

Campagna di comunicazione ldquoTrialo-gordquo rivolta ai cittadini per educare al consumo consapevole informandoli sul livello di impegno per lo sviluppo so-stenibile dei brand che stanno per sce-gliere o che abitualmente scelgono La campagna di comunicazione ldquoTrialogordquo educativa e istituzionale - realizzata presso le catene della GDO interessate a ospitarla le botteghe eque e solidali la rete dei partecipanti al GdL sul Goal 12 dellrsquoASviS i cash mob etici di COOP e NeXt - si concentra su tre tematiche

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riduzione della plastica (impatto am-bientale dello sviluppo sostenibile at-tenzione al packaging ndash meno utilizzo di plastica piugrave materiali riciclabili e naturali che meno inquinino lrsquoambien-te)

attenzione allrsquoetichetta dei prodotti (aspetto consumerista dello sviluppo sostenibile incentivo al consumatore a informarsi a leggere lrsquoetichetta e a valutare se ci sono informazioni a sufficienza sulla filiera di qualitagrave sulla provenienza del prodotto e sul rispet-to dei lavoratori che lo fanno ndash incen-tivo al consumatore a sollecitare ai propri marchi di fiducia a fornire sem-pre maggiori informazioni ndash anche quelle non dovute per legge)

lotta allo spreco (il senso del messag-gio sarebbe di sollecitare il consuma-tore a capire che comprare piugrave cibo di quello che effettivamente consu-ma e buttarne molta parte non solo

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egrave uno spreco immorale per chi di cibo a sufficienza non ne ha ma egrave un no-tevole spreco di soldi propri alla fine dellrsquoanno)

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NOTE

30 Manifesto della Nuova Economia di NeXt wwwnexteconomiaorg

31 Codice del Consumo wwwmisegovitindexphpitmercato-e-consumatoritutela-del-consu-matorecodice-del-consumo

32 Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale ndash Equo Garantito wwwequogarantitoorg

33 La Commissione europea ha pubblicato il 22 maggio 2012 lrsquoAgenda Europea dei Consumatori sostitutiva della precedente politica dei consumatori 20072013 per creare un clima di fiducia e promuovere la crescita ponendo i consumatori al centro del Mercato unico34 A cura del Gruppo Tecnico RSI Confindustria GBS ndash Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale ndash Piccola Industria 2020

35 httpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

36 httpseur-lexeuropaeuelireg2021382oj

37 httpseceuropaeucommissionpresscornerdetailenip_20_2069

38 Il GDPR dedica ampio spazio ai principi a cui fare riferimento per considerare come possano essere applicati al trattamento dei dati personali Esso infatti allrsquoart 4 definisce dato personale qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile (interessato) che identifichi o renda identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue carat-teristiche le sue abitudini il suo stile di vita le sue relazioni personali il suo stato di salute la sua situazione economica ecc Il Regolamento attribuisce anche ndash allrsquoart9 ndash una specifica protezione per i dati personali ldquoparticolarirdquo che per loro natura sono maggiormente sensibilihttpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

39 wwwmappedelconsumoorgDefaultaspdo=IE

40 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativadelibe-ra201291

41 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativaleg-ge200928

42 ambienteregioneemilia-romagnaititsviluppo-sostenibilesviluppo-sostenibilegreen-pu-blic-procurement

43 wwwlifefoodwastestandupeuit44 wwwcukisavethefoodit45 wwwfedercongressiitindexcfmitMSfood-for-good46 httpswwwcostacrociereitsustainabilitymagazinetomorrow4goodfoodhtml47 wwwbancoalimentareititnewsharvest-kfc-arese-progetto48 wwwbelladentroorg49 httpsfeedfromfoodcom50 httpswwwgioostocom51 httpswwweyeonbuyorg52 territoriequosolidaliitwp-contentuploads2018110000_Interno_BrochureTERRITORI_2019_LRpdf53 wwwfairtradetownsorg54 wwwterritoriequosolidaliit55 wwwfashionrevolutionorgeuropeitaly56 wwwcuraituoisoldiit

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La realizzazione di una societagrave soste-nibile che porti a compimento tutti i 17 Sustainable Development Goals neces-sita di una mobilitazione complessiva che richiede il coinvolgimento di tutta la societagrave e un ingente dispiego di risorse che ha bisogno del contributo costrutti-vo di una finanza responsabile Lrsquourgen-za dettata dalla crisi ambientale accre-sce la richiesta di un forte impegno degli investitori e della societagrave tutta

Secondo le stime della Climate Finance Initiative nel 2019 la finanza climatica (pubblica e privata) ha raggiunto flus-si medi annui tra 608 e i 622 miliardi di dollari a livello globale suggerendo un incremento del 6 - 8 rispetto alla media del periodo 2017-2018 Tuttavia bisogna intensificare ulteriormente gli sforzi lrsquoInternational Panel on Clima-te Change (IPCC) ha stimato che tra il 2016 e il 2050 occorreragrave investire in me-dia 830 miliardi di dollari allrsquoanno in piugrave rispetto agli attuali volumi per iniziative in ambito energetico al fine di diminu-ire del 45 le emissioni nocive entro il 2030 e raggiungere lrsquoobiettivo di zero emissioni nel 2050 ndash entrambe condi-zioni necessarie per limitare lrsquoaumento delle temperature a 15degC

Investire nella decarbonizzazione dellrsquoe-conomia favorisce il rilancio dalla crisi generata dallrsquoattuale pandemia di Co-vid-19 e contribuisce a uno sviluppo socio-economico di lungo periodo la finanza sostenibile puograve ricoprire una funzione cruciale in questo processo attraverso lrsquointegrazione del fattori ESG (dallrsquoinglese Environmental Social and Governance) nelle politiche drsquoinvesti-mento assumendo un ruolo determi-nante nel generare garantire e soste-nere modelli di produzione e consumo responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile

Lrsquoinvestimento sostenibile e responsabi-le mira a creare valore per lrsquoinvestitore ndash e per la societagrave nel suo complesso ndash attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che nella valutazione di imprese e istituzio-ni integra lrsquoanalisi finanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (ESG) Una finanza per la produzione sostenibile per il consumo sostenibile per lrsquoinvestimento sostenibile

Gli investimenti sostenibili e responsa-bili ndash conosciuti a livello internazionale con lrsquoacronimo SRI (Sustainable and Re-sponsible Investment) ndash possono essere declinati secondo varie strategie Ripor-tiamo di seguito le sei utilizzate nel mer-cato italiano

1 ESCLUSIONI Approccio che prevede lrsquoesclusione esplicita di singoli emittenti o settori o Paesi dallrsquouniverso investibile sulla base di determinati principi e va-lori Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornografia il tabacco lrsquoazzardo i test su animali ecc

2 CONVENZIONI INTERNAZIONALI Selezione degli investimenti basata sul rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro

3 BEST IN CLASS Approccio che sele-ziona o pesa gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG privilegiando gli emittenti migliori allrsquointerno di un uni-

3 FINANZA RESPONSABILE

Il GdL Goal 12 ritiene la finanza uno strumento essenziale per lo sviluppo della produ-zione e del consumo sostenibile purcheacute la finanza sia di servizio per investimenti e

bisogni di liquiditagrave La finanza responsabile dunque capovolge lrsquoattuale logica domi-nante che vede sovente i detentori di capitale richiedere agli operatori economici sem-pre crescenti risultati di breve termine anche a scapito delle persone e dellrsquoambiente

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verso una categoria o una classe di at-tivo

4 INVESTIMENTI TEMATICI Approccio che seleziona gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG focalizzandosi su uno o piugrave temi Alcuni esempi i cambia-menti climatici lrsquoefficienza energetica la salute

5 ENGAGEMENT Attivitagrave che si sostan-zia nel dialogo con lrsquoimpresa su que-stioni di sostenibilitagrave e nellrsquoesercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazio-ne al capitale azionario Si tratta di un processo di lungo periodo finalizzato a influenzare positivamente i compor-tamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

6 IMPACT INVESTING Dalla definizio-ne del Global Impact Investing Network (GIIN) investimenti in imprese organiz-zazioni o fondi con lrsquointenzione di realiz-zare un impatto ambientale eo sociale positivo assieme a un ritorno finanzia-rio Puograve essere realizzato sia in Paesi emergenti sia sviluppati Alcuni esempi investimenti in microfinanza social hou-sing energie rinnovabili ecc

32 Normative di riferimento

Lrsquoevoluzione del mercato

Lrsquoattenzione sempre maggiore verso gli investimenti sostenibili e responsabili egrave testimoniata dalla crescente consape-volezza degli attori del mercato sulle implicazioni ambientali e sociali delle proprie scelte di investimento Come dimostrato da diversi studi in media gli investimenti SRI sono capaci di ga-rantire rendimenti in linea o superiori a quelli tradizionali a paritagrave di rischio rappresentando al contempo unrsquoimpor-tante opportunitagrave per ridurre rischi re-golamentari reputazionali e di mercato

Il mercato internazionale

LrsquoUnione europea mantiene il ruolo di avanguardia nella transizione verso

unrsquoeconomia sostenibile

Il percorso tracciato dal Piano drsquoazione per finanziare una crescita sostenibile (2018) ha assunto una rilevanza ancora maggiore in seguito a due importanti svolte politiche La prima egrave il lancio del Green Deal europeo con cui lrsquoUE si egrave im-pegnata ad azzerare le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050 e a forni-re il proprio contributo agli sforzi della comunitagrave internazionale per rispettare lrsquoAccordo di Parigi Il secondo egrave il Next Generation EU introdotto a maggio del 2020 in risposta alla crisi economi-co-sociale generata dalla pandemia di Covid-19 Un piano per avviare la ripresa secondo un modello di crescita piugrave in-clusivo e a ridotto impatto ambientale A questi ha fatto seguito la pubblicazio-ne della nuova Strategia sulla finanza sostenibile pubblicata a luglio 2021

La finanza sostenibile egrave uno strumen-to fondamentale per indirizzare capi-tali verso progetti compatibili con una traiettoria di decarbonizzazione e di promozione della giustizia sociale Per funzionare per crescere e per essere ef-ficace nel proprio apporto allo sviluppo sostenibile il mercato deve vincere alcu-ne sfide Ne possiamo identificare alme-no tre

1) Introdurre definizioni e classificazio-ni condivise su temi e strumenti che ri-guardano la sostenibilitagrave nellrsquoambito dei processi finanziari (una sorta di alfabeto comune su cosa egrave sostenibile e cosa non lo egrave)

2) Incrementare la trasparenza del mer-cato che significa mettere in circolazio-ne piugrave informazioni rigorose e dettaglia-te sulle caratteristiche di sostenibilitagrave delle politiche drsquoinvestimento dei pro-dotti e dei servizi finanziari indispensa-bile per combattere il greenwashing e coltivare la fiducia degli investitori

3) Aumentare qualitagrave quantitagrave e com-parabilitagrave dei dati sui rischi ambientali e sociali e sugli impatti delle attivitagrave eco-nomiche sui fattori di sostenibilitagrave

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Le evoluzioni normative a livello euro-peo

Tassonomia UE delle attivitagrave economi-che eco-compatibili La tassonomia egrave una classificazione comune a livello UE delle attivitagrave economiche che possono essere considerate sostenibili dal pun-to di vista ambientale ed egrave concepita come strumento per guidare le scelte di investitori e imprese in vista della tran-sizione verso una crescita economica priva di impatti negativi sullrsquoambiente e in particolare sul clima Il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha pubblicato la versione finale dellrsquoatto delegato e de-gli allegati con i criteri tecnici di scree-ning per gli obiettivi di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico I criteri coprono le attivitagrave economiche del 40 delle aziende con sede in Euro-pa in settori responsabili dellrsquo80 delle emissioni dirette di gas a effetto serra dellrsquoUE

Sustainable Finance Disclosure Regu-lation (SFDR) Il Regolamento egrave stato introdotto a novembre del 2019 e i pri-mi obblighi sono diventati operativi il 10 marzo 2021 Contiene una definizione di ldquoinvestimento sostenibilerdquo (art 2 17) e impone norme comuni a diverse ca-tegorie di operatori finanziari sulla di-vulgazione di informazioni sui temi di sostenibilitagrave Gli operatori e i consulen-ti finanziari devono comunicare dati su come tengono in considerazione i fat-tori ambientali sociali e di governance (ESG) a due livelli 1) nei processi che se-guono per prendere le decisioni drsquoinve-stimento e 2) in tutti i prodotti finanziari che vendono sui mercati dellrsquoUnione eu-ropea Inoltre il Regolamento richiede informazioni piugrave dettagliate sui prodotti che si definiscono ldquosostenibilirdquo

Corporate Sustainability Reporting Di-rective (CSRD) Il 21 aprile 2021 la Com-missione UE ha presentato una propo-sta per una Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) La CSRD aggiorneragrave la Direttiva sul reporting Non Finanziario (o DNF) che richiede alle im-prese di grandi dimensioni e di interesse pubblico di divulgare informazioni sulle

caratteristiche di sostenibilitagrave delle atti-vitagrave aziendali La nuova Direttiva ha lrsquoo-biettivo di incrementare quantitagrave qua-litagrave e comparabilitagrave delle informazioni di sostenibilitagrave delle imprese a disposi-zione degli operatori finanziari Una del-le principali novitagrave egrave lrsquoampliamento del perimetro di applicazione portando il numero di imprese che devono redigere il reporting di sostenibilitagrave da 11000 a quasi 50000

Nuova strategia sulla finanza sosteni-bile Il 6 luglio 2021 la Commissione UE ha pubblicato una comunicazione con la nuova strategia sulla finanza sostenibi-le Le proposte si inseriscono in sei linee drsquoazione

Proposta di regolamento sullrsquoEU Green Bond Standard Il 6 luglio 2021 la Com-missione UE ha pubblicato una proposta di regolamento per un EU Green Bonds Standard ovvero un quadro condiviso di norme per lrsquoemissione di green bond nei mercati europei Lrsquoadesione allo standard egrave volontaria e aperta anche a emittenti non EU Secondo il testo della proposta lrsquoallocazione dei proventi do-vragrave essere dedicata per il 100 a pro-getti allineati alla tassonomia UE ed es-sere comunicata in maniera trasparente

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incrementare gli investimenti per la transizione

promuovere una maggiore parteci-pazione di risparmiatori retail con-sulenti e PMI nellrsquoambito degli inve-stimenti sostenibili

aumentare la resilienza dei sistemi fi-nanziari ai rischi ESG

incrementare la capacitagrave del sistema finanziario di contribuire alla transi-zione verso la neutralitagrave climatica

contrastare il greenwashing anche rinforzando il ruolo delle autoritagrave di vigilanza

collaborare a livello internazionale soprattutto sui temi del reporting se-condo il principio della doppia ma-terialitagrave e valorizzando lrsquoimportanza della trasparenza

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attraverso report periodici

Un contributo importante egrave dato anche dalla normazione internazionale attra-verso

UNI EN ISO 260002020 ldquoGuida alla re-sponsabilitagrave socialerdquo

UNI ISO 222222008 ldquoPianificazione finanziaria economica e patrimoniale personale (personal financial planning)rdquo - Requisiti per i pianificatori finanzia-rio-economico- patrimoniali personali (personal financial planner)rdquo

UNI 11348-32018 ldquoPianificazione finan-ziaria economica e patrimoniale perso-nalerdquo ndash ldquoGuida allrsquoapplicazione della UNI ISO 222222008rdquo - Parte 3 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave delle orga-nizzazioni e dei professionisti mediante predisposizione di un codice di integritagrave e delle attivitagrave educative connesserdquo

UNI 114022020 ldquoEducazione finanziaria del cittadino - Requisiti del serviziordquo

UNIPdR 362018 ldquoPianificazione perso-nale ed educazione finanziaria - Indica-zioni per la valutazione della conformi-tagrave ai requisiti della UNI ISO 22222 serie UNI 11348 e UNI 11402rdquo

UNIPdR 412018 ldquoOperatori settore cre-dito finanza previdenza e assicurazioni - Linee guida per la gestione dellrsquointe-gritagraverdquo

UNIPdR 212016 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave dei professionisti - Indirizzi applicativirdquo

Il mercato nazionale e le evoluzioni normative

LrsquoAssociazione Bancaria Italiana e lrsquoAs-sociazione Nazionale tra le Imprese di Assicurazione hanno sottoscritto la Di-chiarazione congiunta per la valoriz-zazione degli immobili per migliorare lrsquoefficienza energetica e ridurre gli im-

patti economici del rischio sismico ABI e ANIA si fanno portatrici anche di fina-litagrave di informazione e formazione per fa-vorire e diffondere nel Paese la cultura della prevenzione dellrsquoadattamento e della mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico e dagli eventi si-smici

La Settimana dellrsquoInvestimento Soste-nibile e Responsabile (Settimana SRI) promossa dal Forum per la Finanza So-stenibile dal 2012 promuove e diffonde la pratica dellrsquoSRI Lrsquoedizione 2020 te-nutasi online ha visto la partecipazione di oltre 6500 persone La decima edi-zione si svolgeragrave a novembre 2021

Diverse le iniziative in tema di educazio-ne finanziaria legate specificatamente allo sviluppo sostenibile e agli SDGs In particolare si segnalano i programmi destinati agli studenti di scuole secon-darie realizzati dalla Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF) e dal Forum ANIA-Consuma-tori FEDUF ha sviluppato in collabora-zione con la Scuola di Economia Civile il progetto ldquoEconomia Civile quando i numeri contano e le persone valgo-nordquo mirato alla diffusione dellrsquoapproc-cio dellrsquoeconomia civile per costruire un valido progetto di vita ispirato ai valori di sviluppo sostenibile e globale fissati dallrsquoAgenda 2030

Piugrave mirati ai temi ambientali e catastro-fali alla prevenzione valutazione e iden-tificazione dei rischi i due moduli Focus Ambiente e Focus Catastrofi Naturali realizzati dal Forum ANIA-Consumatori nellrsquoambito dei programmi educativi di Ioampirischi

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33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

Grandi cambiamenti di natura normati-va e regolamentare stanno interessando il mercato della finanza sostenibile sot-to lrsquoimpulso e la guida delle istituzioni e dei policy maker europei che intendo-no affermare lrsquoUnione come leader della finanza sostenibile nel mondo Le pro-poste del GdL Goal 12 si concentrano in particolare sulla sensibilizzazione e sulla promozione alle tematiche della soste-nibilitagrave

Nei confronti dei cittadini egrave necessario potenziare e valorizzare gli strumen-ti dellrsquoeducazione finanziaria affincheacute possano esercitare consapevolmente il proprio ruolo di cittadinanza attiva Egrave necessario che accanto alle iniziative del settore privato anche le istituzioni pubbliche facciano proprio il framework dei Sustainable development goals In particolare la ldquoStrategia nazionale per lrsquoeducazione finanziaria assicurativa e previdenzialerdquo deve arricchirsi dei temi propri dello sviluppo sostenibile per de-clinare quanto giagrave avviato anche in chia-ve SDGs e per realizzare nuove iniziative specifiche realizzando questa integra-zione La formazione finanziaria va poi integrata sia da servizi aggiuntivi atti a rafforzare le competenze sia da forme di accompagnamento per sostenere il fun-zionamento nella pratica di questi stru-menti (business planning o coaching business angel)

Egrave poi utile continuare a sostenere i valo-ri della sostenibilitagrave presso la comunitagrave finanziaria Si inserisce in questo quadro lrsquointenzione di riaffermare i valori espres-si nella Carta dellrsquoInvestimento Sosteni-bile e Responsabile della Finanza Ita-liana promossa da FeBAF e siglata da alcune tra le maggiori associazioni rap-presentative dellrsquoindustria finanziaria Il confronto tra le associazioni e altri sog-getti interessati deve riaffermare i valori ivi espressi ed estenderne ulteriormen-te il perimetro di riferimento Infine per quanto riguarda la finanza pubblica per la produzione e lo sviluppo sostenibile

occorre determinare criteri e condizioni appropriate per

Infine il retail banking continua a essere sostanzialmente assente nelle opportu-nitagrave di investimenti per progetti ambien-talmente o socialmente virtuosi dei cit-tadini (come il cambio della macchina la costruzione di colonnine per i riforni-menti elettrici nei condomini lrsquoiscrizio-ne universitaria o corsi di studi allrsquoestero dei giovani la ristrutturazione abitativa per accessibilitagrave ai disabili le donazioni a fini sociali ecc) cosigrave come per le PMI per finanziamenti dedicati alla loro ri-conversione a progetti di rete a bonifi-che su piccola scala ecc Tali operazioni dovrebbero essere definite a livello lo-cale con autonomia di valutazione della dirigenza bancaria di agenzia

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estendere la portata innovativa e lrsquoattitudine allo sviluppo sosteni-bile degli strumenti finanziari e fi-scali introducendo meccanismi in grado di supportare la riconfigura-zione in senso ecologico e sociale dei modelli produttivi e orientare le preferenze di consumo secon-do gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030

allargare la platea dei destinata-ri includendo imprese e persone svantaggiate nel mercato del la-voro a ldquobancabilitagrave criticardquo non in grado di accedere al credito attraverso i consueti canali com-merciali

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NOTE

57 httpswwwclimatepolicyinitiativeorgpublicationupdated-view-on-the-global-landsca-pe-of-climate-finance-2019

59 Forum per la Finanza Sostenibile 2020 Investimenti sostenibili per il clima httpsbitly2Vh-L0Eb

60 Definizione elaborata tra il 2013 da un Gruppo di Lavoro multi-stakeholder promosso dal Fo-rum per la Finanza Sostenibile e che ha visto il coinvolgimento dei Soci e in generale dei principali attori della finanza sostenibile in Italia Per approfondimento visitare il sito wwwfinanza sostenibi-leit

61 Fonte Investiresponsabilmenteit

62 Clark GL Feiner A Viehs M 2015 From the Stockholder to the Stakeholder How Sustaina-bility Can Drive Financial Outperformance Crifo P Forget V 2013 Think Global Invest Respon-sible Why the Private Equity Industry Goes Green J Bus Ethics 116 21ndash48 Banor Sim School of Management del Politecnico di Milano 2018 La relazione fra rating ESG e performance di mercato uno studio sui titoli dellrsquoIndice STOXX Europe 600

63 UNEP 2015 THE FINANCIAL SYSTEM WE NEED The UNEP Inquiry Report ALIGNING THE FINANCIAL SYSTEM WITH SUSTAINABLE DEVELOPMENT Kauffmann C Teichmann D Teacutebar Less C 2012 Corporate Greenhouse Gas Emission Reporting (OECD Working Papers on Interna-tional Investment No 201201)

64 Francesco Bicciato Valoriit 26 marzo 2021 ldquoFinanza sostenibile lrsquoEuropa egrave davanti a sfide ambizioserdquo

65 wwwaniaitexportsitesdefaultitsala-stampacomunicati-stampa2019CS-Casa-ABI-e-A-NIA-Favorire-accesso-al-credito-e-alle-coperture-assicurative-per-efficienza-energetica-e-sismi-ca-28022019pdf

66 wwwfedufitcontainerscuoleeducare-alleconomia-civile-verso-una-nuova-cittadinanza-eco-nomica Altre iniziative realizzate da FEDUF e altri partner in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 1) I Ragazzi dellrsquoAgenda 2030 progetti per il futuro a Jesi il 21 maggio e a Cata-nia il 23 maggio 2) Agenda 2030 lrsquooccupazione femminile come motore del sistema economico Reggio Emilia 30 maggio

67 wwwioeirischiitindexphpioirischiil-percorso

68 Lrsquoattuale strategia egrave la prima realizzata e si riferisce al triennio 2017-2019 wwwquellochecontagovititchi-siamostrategia-nazionalestrategia-nazionale2indexhtml

69 I principi espressi nella Carta sono 3 investimenti sostenibili e responsabili trasparenza e ottica di medio-lungo periodo wwwfebafitcarte-dellinvestimento-sostenibile-e-responsabile-del-la-finanza-italiana

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Lrsquoevoluzione storica dellrsquoagroecologia

Il termine agroecologia egrave stato coniato per la prima volta agli inizi del 1900 per indicare lrsquouso di metodi ecologici nella ricerca sulle piante agrarie (Wezel et al 2009) Tuttavia nel corso del tempo il concetto di agroecologia ha subito una profonda trasformazione acquisendo un carattere multidimensionale e riferendo-si ad ambiti via via piugrave ampi fino a di-venire un paradigma per lo sviluppo so-stenibile non solo degli agroecosistemi aziendali ma dellrsquointero sistema agroali-mentare Nel 1995 lrsquoagroecologia veniva ancora definita come lrsquoapplicazione dei principi e dei concetti dellrsquoecologia alla progettazione e alla gestione sostenibi-le degli agroecosistemi (Altieri 1995)

Oggi la trasformazione del sistema agroalimentare in chiave agroecologica dovrebbe coinvolgere le tre componen-ti scienza pratica e movimento e arti-colarsi in cinque fasi quali 1) aumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input 2) sostituzione di input e pratiche conven-zionali con alternative agroecologiche 3) riprogettazione dellrsquoagroecosistema sulla base di una nuova serie di processi ecologici 4) ripristino di una connessio-ne piugrave diretta tra produttori e consuma-tori 5) costruzione di un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipa-zione localitagrave equitagrave e giustizia dove solo alle ultime tre fasi egrave riconosciuta una reale capacitagrave trasformativa

Se lrsquoagroecologia quindi egrave stata ini-zialmente studiata e applicata allrsquoagro-

ecosistema aziendale lrsquoattenzione si egrave poi spostata al sistema agroalimentare nel suo complesso di cui si persegue la trasformazione in chiave sostenibi-le obiettivo relativamente piugrave facile da conseguire a livello locale dove lrsquoap-proccio agroecologico acquisisce una dimensione territoriale Ciograve comporta il coinvolgimento di altri attori nei proces-si di sviluppo di tale sistema non solo gli agricoltori (imprenditori e dipendenti tutti portatori di specifiche conoscenze) ma anche gli altri soggetti della filiera le istituzioni i consulenti tecnici i ricer-catori gli stakeholder i consumatori piugrave in generale la societagrave civile mediante la creazione di reti formali e informali e il cambiamento del modello di governan-ce A livello aziendale e in modo ancora piugrave spinto a livello territoriale pertan-to si delinea una caratteristica sostan-ziale dellrsquoagroecologia ossia lrsquoadozione dellrsquoapproccio partecipativo e multi-at-toriale in tema di gestione aziendale o dei singoli processi produttivi progetta-zione degli agroecosistemi sviluppo di filiere biologiche ricerca diffusione del-le innovazioni costruzione di rapporti sempre piugrave stretti tra produttori e con-sumatori accessibilitagrave ad alimenti salu-bri da parte di tutti modelli di sviluppo territoriali (es bio-distretti eco-regioni bio-regioni) costruzione dei processi di sviluppo territoriale cosigrave come delle po-litiche dirette a promuoverli nellrsquoottica dellrsquointegrazione policy food ecc

Di seguito sono riportati gli approfondimenti curati da sottogruppi del GdL Goal 12 nel corso del 2021 Gli approfondimenti realizzati negli anni precedenti (spreco alimenta-re economia circolare ed economia di montagna) sono sul sito del Goal 12 allrsquoindirizzo httpsasvisitgoal12attivita472-4320position-paper-su-produzione-consumo-e-finanza-responsabili

APPROFONDIMENTO 1 AGROECOLOGIA

coordinamento di Fondazione Banco Alimentare Onlus

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1 Politiche agroecologiche e in-terventi fiscali

A cura di Consiglio per la ricerca in Agri-coltura e lrsquoAnalisi dellrsquoEconomia Agraria (CREA) e Club Alpino Italiano (CAI)

Al momento in Italia non esistono specifiche politiche volte a promuove-re lrsquoapproccio agroecologico come ad esempio in Francia con lrsquoattuazione del Progetto Agroecologia del 2012 e del Piano di Rilancio del 2020 volto anche ad accelerare il processo di transizione agroecologica

Tuttavia nellrsquoambito del Green Deal eu-ropeo (CE 2019) e delle connesse stra-tegie From Farm to Fork (CE 2020b) e sulla Biodiversitagrave al 2030 (CE 2020a) si persegue la diffusione dellrsquoagroecologia (inclusa lrsquoagricoltura biologica) congiun-tamente allrsquoagricoltura di precisione al sequestro del carbonio nei suoli agrari e allrsquoagroforestazione Egrave possibile per-tanto verificare come mediante i nuovi strumenti e misure introdotti con la pro-posta di riforma della PAC presentata a giugno 2018 (CE 2018) e quelli giagrave da tempo collaudati con le politiche dei redditi e dei mercati (I Pilastro) e di svi-luppo rurale (II Pilastro) e sulla base sia dellrsquoaccordo raggiunto il 29 giugno dal Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura sia dei documenti strategici pubblicati nel quadro del Green Deal europeo si pos-sa avviare eo potenziare un processo di transizione allrsquoagroecologia nei singoli Stati membri attraverso una coerente e adeguata definizione dei Piani strategici nazionali (Vanni e Viganograve (2020)

Tali strumenti di vecchia e nuova gene-razione possono essere caratterizzati e modulati in accordo con le fasi indi-viduate da Gliessman (2007) tenendo conto che lrsquoattivazione di alcuni di que-sti grazie alla loro flessibilitagrave puograve esse-re funzionale a due o piugrave fasi come nel caso ad esempio dei servizi di consu-lenza aziendale e della cooperazione e che lrsquoobiettivo prioritario perseguito egrave la trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare nel suo complesso

Le prime due fasi riguardano essenzial-mente la pratica dellrsquoagroecologia a li-vello aziendale prevedendo lrsquoaumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input e lrsquoin-troduzione di pratiche agroecologiche Gli strumenti disponibili sono molteplici e afferiscono sia al primo sia al secon-do Pilastro della PAC Vi sono innanzi-tutto gli strumenti connessi alla nuova architettura verde della PAC quali con-dizionalitagrave rafforzata ma specialmente eco-schemi e pagamenti agro-clima-tico-ambientali nel cui ambito si puograve prevedere di attivare un pacchetto di pratiche agroecologiche da adottare congiuntamente e cumulabile agli impe-gni della produzione integrata o dellrsquoa-gricoltura biologica anche superando il sostegno massimo a ettaro previsto da regolamento per la produzione biologi-ca purcheacute giustificato Possono essere inoltre attivati in chiave agroecologica numerosi interventi settoriali di natu-ra ecosostenibile riguardando anche la sostenibilitagrave del packaging del tra-sporto e dello stoccaggio dei prodot-ti nellrsquoambito dei programmi operativi delle organizzazioni di produttori piugrave diversificati rispetto allrsquoattuale fase di programmazione Tuttavia le pratiche agroecologiche non sempre di facile adozione e talvolta sconosciute agli im-prenditori agricoli richiedono interventi finalizzati al trasferimento e alla diffu-sione dellrsquoinnovazione (es attraverso i gruppi operativi PEI ndash Partenariato Eu-ropeo per lrsquoInnovazione) e sicuramente lrsquoattivazione delle misure di formazione informazione scambi aziendali consu-lenza e assistenza tecnica previste in entrambi i Pilastri della PAC La ripro-gettazione degli ordinamenti produttivi aziendali infine cosigrave come lrsquoadozione di nuove tecniche e pratiche possono im-plicare la realizzazione di investimenti aziendali incluso lrsquoacquisto di macchine ad esempio per lavorazioni superficia-li o specifiche del terreno Dal punto di vista sociale la transizione agroecolo-gica puograve essere favorita anche da una maggiorazione del premio insediamen-to giovani - a beneficio di chi adotta ad esempio il pacchetto di pratiche agro-ecologiche - in generale piugrave propensi a introdurre innovazioni in azienda

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La riprogettazione dellrsquoagroecosistema aziendale (terza fase) richiede invece una rigorosa combinazione di colture e infrastrutture ecologiche anche finaliz-zata alla realizzazione di sistemi agro-(-zoo)-forestali che trovano sostegno sempre nellrsquoambito del II Pilastro della PAC Egrave evidente come anche in questo caso la misura sulla cooperazione possa sostenere la riprogettazione congiunta da parte di un gruppo di agricoltori dei propri agroecosistemi aziendali anche tramite accordi agroambientali drsquoarea sempre coadiuvati da tecnici esperti pervenendo a un redesign del paesag-gio agrario verso una sua piugrave spinta di-versificazione

Ancora piugrave articolato egrave lrsquoinsieme di mi-sure e strumenti attivabili nel persegui-re gli obiettivi connessi alle ultime due fasi - ovvero connessione piugrave diretta tra produttori e consumatori e un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipazione localitagrave equitagrave e giusti-zia - anche se egrave evidente come gli stru-menti della PAC non siano piugrave sufficienti quando lrsquoottica si sposta dalla scala lo-cale a quella globale e si vuole assicura-re continuitagrave e integrazione tra i diversi livelli Egrave altrettanto vero perograve che alla trasformazione dei sistemi agroalimen-tari nelle aree rurali partecipano anche se in modo indiretto numerosi interven-ti sostenuti con la PAC tra cui il soste-gno agli investimenti a imprese extra-a-gricole per la creazione e lo sviluppo di attivitagrave nelle zone rurali e agli investi-menti nei servizi di base e per il rinno-vamento dei villaggi fondamentali per il mantenimento della popolazione in tali aree noncheacute delle attivitagrave agricole stes-se e delle filiere locali Parimenti stru-menti come i progetti integrati di filie-ra e territoriali possono concorrere alla trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare soprattutto se guida-ti da organismi come GAL Biodistretti Autoritagrave di bacino gestori di aree natu-rali protette che piugrave in generale posso-no anche dare avvio e coordinare tutto il processo di transizione allrsquoagroecologia a livello locale

Nella definizione dei Piani strategici na-zionali una particolare attenzione do-

vrebbe essere rivolta alla montagna che interessa il 54 del territorio nazionale e circa il 18 della popolazione italia-na e dove lrsquoapproccio agroecologico egrave abbastanza diffuso nelle aziende di pic-cole dimensioni in termini di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) avendo man-tenuto le pratiche da sempre impiegate (Sturla e Dara Guccione 2021) Tuttavia la montagna sembra essere trascurata dallrsquoopinione pubblica e nel dibattito sulle politiche dello sviluppo bencheacute le Terre Alte vissute dallrsquoessere umano rap-presentino un patrimonio culturale uni-co nel suo genere di cui lrsquoagricoltura egrave parte importante Oggi i cambiamenti strutturali dellrsquoeconomia legati alla glo-balizzazione ne disincentivano la pre-senza con conseguenze sullrsquoequilibrio sociale ed economico e anche territoria-le dellrsquoecosistema noncheacute sul paesag-gio storico e culturale

Occorre pertanto salvaguardare il man-tenimento in montagna delle attivitagrave agro-silvo-pastorali adottando metodi moderni ma rispettosi dellrsquoambiente in particolare favorire la permanenza o il ri-torno dei giovani che mostrano creativi-tagrave innovazione e dinamismo con forme di collaborazione tra aziende e creando anche una rete informatica oltre che di cooperazione pratica la digitalizzazio-ne egrave una componente importante in tale settore ma ancora non egrave molto presen-te

Le caratteristiche orografiche e climati-che della montagna rappresentano un limite i costi di produzione sono mag-giori e la quantitagrave dei prodotti minore rispetto allrsquoagricoltura di pianura occor-re allora puntare sui ldquoprodotti di quali-tagraverdquo come previsto dalla Carta europea di pari dicitura Sono produzioni tipiche animali e vegetali diverse da zona a zona e spesso soggette a trasformazio-ne ldquoindustrialerdquo una particolare razza bovina e la filiera del latte e dei prodotti caseari derivati frutticoltura minore e marmellate alveari legati alla fioritura di una particolare specie botanica e mie-le specifico castagne di una particolare varietagrave e suoi prodotti derivati ecc

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I prodotti di qualitagrave DOP e IGP entrano a far parte dellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna la procedura egrave un porsquo lunga e spesso scoraggia gli operatori del setto-re ma arrivare a marchi e certificazioni egrave fondamentale per fare marketing ter-ritoriale

Le situazioni geomorfologiche e clima-tiche incidono anche sulle infrastruttu-re del territorio e sui trasporti e i relativi costi di manutenzione creando difficol-tagrave di collegamento che possono riper-cuotersi sulla commercializzazione dei prodotti inoltre la bassa densitagrave di po-polazione egrave spesso causa di ridotti ser-vizi (scuola sanitagrave mobilitagrave) con rischio di spopolamento ma si egrave notato che lagrave dove le Amministrazioni pubbliche han-no destinato una spesa pro capite mag-giore lrsquoabbondono delle Terre Alte egrave stato minore

Anche una agevolazione fiscale sullrsquoat-tivitagrave agro-silvo-pastorale di montagna (giagrave in atto in qualche regione) egrave auspi-cabile al fine di mantenere vitale tale settore dellrsquoeconomia montana che egrave multifunzionale anche per lrsquoartigianato e lrsquoagriturismo e consente di mantenere la popolazione in montagna garantendo reddito e presidio culturale

2 La produzione agroecologica per la transizione verso unrsquoagri-coltura sostenibile Agroecologia e lrsquoutilizzo di risorse e input pro-duttivi

A cura di Accademia dei Georgofili Con-federazione Italiana della Vite e del Vi-no-Unione Italiana Vini

La visione dellrsquoEuropa per una agricoltu-ra sostenibile evidenziata in particolare allrsquointerno delle Strategie ldquoDal Produt-tore al Consumatorerdquo (1) e ldquoBiodiversitagrave per il 2030rdquo (2) mette le tecniche agri-cole e la gestione dellrsquoagroecosistema al centro della transizione ecologica e sostenibile del settore primario Partico-lare attenzione egrave data allrsquouso di prodotti chimici (agrofarmaci antibiotici conci-mi fertilizzanti diserbanti etc) ai rischi

a essi legati e a un loro uso sostenibile e ridotto alla ricerca e impiego di input a basso impatto ambientale allrsquoutilizzo di tecniche che contrastano il degrado e la perdita di fertilitagrave dei suoli e che fa-voriscono invece la salute dei terreni e dellrsquoagroambiente (13) In questo conte-sto lrsquoagroecologia con il suo approccio multidisciplinare gioca un ruolo fonda-mentale promuove sistemi agricoli di-versificati una gestione dellrsquoagrosiste-ma integrata ma anche un uso efficiente delle risorse (34) In questo nuovo pa-radigma di agricoltura sostenibile un ruolo centrale egrave quindi dato dagli input impiegati nel processo produttivo che a seguito del loro uso prolungato negli anni e talvolta errato hanno inquinato e impoverito suoli e falde acquifere cre-ato danni allrsquoambiente e agli organismi viventi tra cui lrsquoessere umano e gli inset-ti impollinatori (45) Egrave proprio su que-ste questioni che allrsquointerno del Green Deal (6) lrsquoEuropa si pone degli obiettivi ridurre del 50 lrsquouso di fitofarmaci del 20 dei fertilizzanti del 50 degli anti-biotici (7) Negli ultimi anni si rileva una riduzione di sostanze chimiche impie-gate nel contesto produttivo agricolo seppur ancora diffuse e un contempo-raneo aumento nellrsquoutilizzo di prodotti e pratiche piugrave sostenibili Tuttavia la pre-senza di residui di fitofarmaci e prodotti di sintesi per lrsquoagricoltura negli alimenti nei suoli nelle acque e nellrsquoaria egrave anco-ra oggi una realtagrave (89) Sul mercato si stanno diffondendo prodotti di origine naturale (minerale vegetale o micro-biologica) o meno impattanti per lrsquoam-biente per rafforzare le difese di pian-te e animali per contrastare patogeni e favorire la fertilitagrave dei terreni agricoli (10) Molti prodotti inoltre cominciano a provenire dal contesto di economia circolare o sono ottenuti con processi sostenibili pur essendo di sintesi (11) Nel settore agricolo lrsquoingresso purtrop-po frequente di patogeni alieni che si diffondono sul territorio non trovando antagonisti naturali crea danni produt-tivi In questo contesto egrave bene prende-re in considerazione forme di lotta alle avversitagrave differenti dai prodotti di ori-gine naturale a quelli di sintesi al fine di eradicare lrsquoorganismo alieno contro cui il nostro ecosistema non ha difese (12)

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Tra i modelli per unrsquoagricoltura soste-nibile che possono essere ricondotte allrsquoagroecologia si ritrova sicuramente il sistema produttivo del biologico (13) che impiega prodotti naturali per con-trastare i patogeni e migliorare la pro-duzione ma anche ad esempio le tecni-che produttive previste dallrsquoagricoltura integrata (14) e dellrsquoagricoltura di pre-cisione (15) che hanno come obiettivo lrsquoimpiego di input e risorse a disposizio-ne tra cui anche quelle di sintesi Lrsquoa-gricoltura biologica egrave sicuramente un esempio di come sia possibile produrre in modo sostenibile e impiegando pro-dotti di origine naturale specialmente nel settore vitivinicolo comparto nel quale il biologico ha trovato diffusione con buoni risultati (Box I) I prodotti per la cura e protezione delle colture e degli animali impiegati nel biologico sono di origine minerale vegetale o microbio-logica tuttavia egrave da considerare che anche alcuni di questi prodotti posso-no creare fenomeni di tossicitagrave e danni allrsquoecosistema Un esempio egrave il rame im-piegato contro alcune malattie fungine ma che allo stesso tempo egrave un metallo pesante che si accumula nel suolo Per questo lrsquoEuropa ha ridotto le dosi appli-cabili a ettaro (16) per evitare fenomeni di accumulo del metallo Manifestazione di tossicitagrave (sullrsquoessere umano sul pro-dotto finale e sullrsquoecosistema) dovuto allrsquoimpiego dellrsquoagrofarmaco o dellrsquoanti-biotico fenomeni di resistenza da par-te del patogeno di accumulo nel suolo o negli organismi o di effetti residuali sul prodotto sono ancora oggi fattori importanti e che necessitano di essere presi in considerazione insieme allrsquoef-fetto della combinazione di piugrave prodotti che permangono e interagiscono tra di loro dopo la somministrazione (8917) A questo proposito egrave importante con-siderare gli stessi effetti tossici e di in-terazione che si hanno sullrsquooperatore agricolo che impiega e distribuisce tali prodotti

Pertanto al fine di uno sviluppo e diffu-sione di unrsquoagricoltura sostenibile molti sono i fattori da considerare i mezzi e le conoscenze oggi a disposizione per una transizione verso la sostenibilitagrave agrico-la sono molteplici e nessuno deve essere

precluso

VINO BIOLOGICO

Un vino puograve definirsi laquobiologicoraquo e av-valersi del logo ldquoEuro-leafrdquo riconosciuto dallrsquoUnione europea solo previa certifi-cazione da parte di un ente di control-lo che siano state rispettate le diverse tappe del processo di produzione pre-viste dal Regolamento 2018848 del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodotti biologici Questo Regolamento deve es-sere completato da diversi regolamenti delegati e di esecuzione che dovranno essere pubblicati entro la fine del 2021

Il Regolamento relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodot-ti biologici applicabile dal 1deg gennaio 2022 riprende molti punti delle prece-denti disposizioni e stabilisce una serie di principi generali applicabili quindi alla coltivazione della vite e alla vinificazio-ne Egrave obbligatorio quando unrsquoazienda agricola pratica lrsquoagricoltura biologica che vi si dedichi completamente Quan-do intende convertirsi allrsquoagricoltura biologica dopo aver praticato lrsquoagricol-tura convenzionale la sua produzione puograve essere qualificata come biologica solo dopo un periodo transitorio di cin-que anni Egrave vietato lrsquouso di organismi ge-neticamente modificati Possono essere utilizzati solo determinati prodotti fito-sanitari fertilizzanti o prodotti per la pu-lizia La presenza nei prodotti vitivinicoli biologici - e quindi anche nel vino - di residui di sostanze vietate anche se au-torizzate in agricoltura convenzionale conduce in linea di massima alla decer-tificazione quando superano la soglia di 001 mgkg con una deroga per quanto riguarda i residui dei fosfiti nel vino che dovragrave comunque essere sfruttata dai produttori per monitorare la presenza di residui e cercare di ridurli nel corso del tempo (Decreto 7264 del 10 luglio di modifica del DM 309 del 13 gennaio 2011 ldquoContaminazioni accidentali e tec-nicamente inevitabili di prodotti fitosa-nitari in agricoltura biologicardquo) In ogni caso la presenza di residui di sostanze non autorizzate rende necessario lrsquoavvio

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di unrsquoindagine per determinare il motivo di questa presenza

La trasformazione delle materie prime egrave disciplinata da norme restrittive solo i prodotti e le sostanze inclusi in elenchi esaustivi possono essere utilizzati come additivi ingredienti o coadiuvanti di processo Ne consegue che per quanto riguarda il vino non tutte le sostanze o le pratiche enologiche autorizzate nella produzione convenzionale sono autoriz-zate nella produzione biologica e che quando una sostanza egrave autorizzata a volte egrave autorizzata a dosi inferiori egrave il caso dei solfiti Fondamentalmente que-sta serie di disposizioni restrittive garan-tisce al consumatore di avere un prodot-to in cui le sostanze aggiunte sono state ridotte allo stretto necessario da qui la ragione del suo crescente successo

3 Il ruolo del packaging

A cura di PEFC Italia e Italia Nostra On-lus

Il packaging egrave uno degli elementi di un prodotto che stanno subendo grandi trasformazioni e innovazioni in corre-lazione allrsquoevoluzione di un contesto economico globale che egrave ben lontano dalla realizzazione di una sostenibilitagrave Lrsquoimportanza del packaging egrave eviden-te deve contenere proteggere e pre-sentare il prodotto Egrave il primo elemen-to con cui si interfaccia il consumatore ed egrave attraverso questo che chi produce informa il consumatore sulle qualitagrave del prodotto ma anche sulle scelte e la fi-losofia del produttore Una filosofia che matura in un contesto dove solo il 25 del PIL nazionale e il 28 di quello euro-peo (2008) egrave identificabile come verde Egrave per questo che chi vuole produrre in maniera sostenibile dovrebbe vendere un prodotto realizzato in maniera non dissipativa e distruttrice delle risorse na-turali nel rispetto del ruolo dei lavorato-ri portatori di esperienze e non merce e con tutte le componenti che lo rendono ecologicamente in equilibrio con lrsquoam-biente Quindi chi si pone come obbiet-tivo una produzione agricola sostenibile

non puograve non tenere in considerazione come questa produzione poi raggiun-geragrave il mercato

Lrsquoagroecologia dovrebbe prendere in considerazione non solo le fasi produtti-ve ma anche come il prodotto viene im-messo sul mercato dentro quale packa-ging se questo egrave necessario come egrave realizzato e come potragrave poi essere smal-tito Questo percheacute le buone pratiche vanno applicate a tutto il processo pro-duttivo ma vanno anche comunicate e il packaging scelto comunica al consuma-tore le proprie scelte a tutti i livelli

Nellrsquoobiettivo quindi di realizzare so-stenibilitagrave economico-produttiva e so-cio-ambientale il packaging ha un ruolo importante nella fase della sua produ-zione ma forse ancora di piugrave al momen-to della fine della sua funzione quando cioegrave abbandona il prodotto che ha ldquopro-tettordquo e si trasforma in rifiuto Cosigrave nel 2018 ultimo dato disponibile i rifiuti da imballaggi rappresentavano il 30 dei rifiuti urbani e lrsquo8 dei rifiuti prodotti nellrsquoanno in Italia La tendenza egrave in au-mento per il cambiamento delle abitu-dini dei consumatori nelle scelte di ac-quisto Le quali come egrave evidenziato in altri GdL dellrsquoASviS dipendono da diver-si fattori economici legati alle variazioni dei redditi reali allrsquoaumento delle disu-guaglianze e da ultimo agli effetti della pandemia Fenomeni a cui corrisponde una domanda diversificata rispetto alla qualitagrave ecologica che ha diversi effetti sulla sostenibilitagrave ambientale (rifiuti) so-cio-sanitaria (coadiuvante dellrsquoobesitagrave o meno) ed economico gestionale (costi espliciti e impliciti a carico del consuma-tore per differenziare) e che dipende dai riadeguamenti che gli apparati produtti-vi e distributivi praticano in risposta agli andamenti del reddito reale pro-capite e della quota destinata alla spesa per i beni di primaria necessitagrave (legge di En-gel) Ciograve in un contesto di saturazione alimentare per la quale non si muore di fame ma per unrsquoalimentazione genera-trice sempre di piugrave di malattie serie a partire dallrsquoobesitagrave

Quindi prima della realizzazione dellrsquoim-

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ballaggio si deve innanzitutto stabilire se sia effettivamente indispensabile Ov-vero se la confezione svolge il ruolo di protezione del prodotto da contaminan-ti o durante il trasporto oppure egrave super-fluo percheacute il prodotto non necessita di tale protezione Un esempio egrave la scatoli-na di cartoncino che racchiude i tubetti di salse o paste alimentari egrave ridondante in molti casi

Fondamentale egrave la scelta dei materiali che costituiscono il packaging Per po-ter essere veramente sostenibile devono essere preferiti materiali da fonti rinno-vabili facilmente riciclabili nella raccolta differenziata (ad esempio realizzare il packaging solo con mono-materiali rici-clabili) o riutilizzabili Quindi se si decide di fare un packaging in carta o cartone si deve scegliere materia prima certifi-cata per la provenienza da foreste ge-stite in maniera sostenibile e responsa-bile altrimenti la carta non egrave veramente rinnovabile ma anzi potenzialmente dannosa per le foreste Questo percheacute non si hanno garanzie sul metodo di ap-provvigionamento della materia prima ovvero non si hanno garanzie sulla per-manenza della foresta che passa attra-verso un piano di tagli che garantisce la sopravvivenza e funzionalitagrave della fore-sta stessa Sarebbe uno sbaglio migrare tutto il mondo dellrsquoimballaggio su pro-dotti forestali percheacute sottoporrebbe le foreste a una pressione non sostenibile Se si decide di ridurre lrsquouso di plastica sostituendola con materiale provenien-te da foreste lrsquoimballaggio deve essere certificato altrimenti si rischia di aumen-tare il consumo e lo sfruttamento ecces-sivo delle foreste In molti casi la plastica non puograve essere sostituita allora si deve scegliere plastica facilmente riciclabile e usare la plastica riciclata Quindi in fase di progettazione egrave fondamentale cono-scere e prevedere come il packaging saragrave smaltito riciclato o riusato proprio per ridurre il consumo di materie prime e ridurre lrsquoimpatto sullrsquoambiente

Riciclare egrave quindi di estrema importan-za infatti secondo il CONAI il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo egrave di 402 milioni di euro e lrsquoindotto economico generato dalla filie-

ra egrave invece di 592 milioni di euro Per far capire quanto riciclare riduca la pressio-ne sul nostro pianeta CONAI ha calco-lato che nel 2019 sono state risparmiate circa 4 milioni e 469mila tonnellate di materie prime

Nel dettaglio 270mila tonnellate di ac-ciaio oltre 19mila tonnellate di alluminio che corrispondono a 18 miliardi di lat-tine Un milione e 80mila tonnellate di carta ossia piugrave di 433 milioni di risme di fogli A4 907mila tonnellate di legno lrsquoe-quivalente di 41 milioni di pallet 433mila tonnellate di plastica pari a 9 miliardi di flaconi in PET per detersivi da un litro E un milione e 760mila tonnellate di vetro il corrispettivo di quasi 5 miliardi di bot-tiglie di vino da 075 litri

Un dato significativo egrave anche quello re-lativo alle discariche che rappresentano sempre un elemento di grande discus-sione e preoccupazione per il cittadino e consumatore Il CONAI stima che tra il 1998 e il 2019 il sistema CONAI ha ga-rantito lrsquoavvio a riciclo di quasi 32 milioni di tonnellate di imballaggi significa che in 22 anni egrave stato evitato il riempimento di 160 nuove discariche di medie dimen-sioni (calcolo effettuato considerando per ciascuna frazione merceologica un dato di densitagrave apparente da fonte ERI-CA con uno specifico grado di compat-tazione)

Altro elemento importante che deve essere preso in considerazione in fase di progettazione del packaging egrave la ri-duzione e la lotta allo spreco La pro-gettazione di un packaging sostenibile dovrebbe ridurre al minimo dimensioni e uso di materie prime e al contempo avere una protezione efficace per evita-re perdite di prodotto e quindi sprechi di prodotto contenuto

Egrave quindi evidente che il packaging soste-nibile nasce principalmente dalle scelte in fase di progettazione e visto il ruolo crescente che gli imballaggi svolgono sia nel mondo dei rifiuti che in quello del consumatore la progettazione e le scel-te delle materie prime risultano vitali per offrire prodotti che abbiano un impatto

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sempre meno rilevante sul nostro pia-neta Lrsquoattenzione deve riguardare sia il contenuto che il contenitore

4 Le opportunitagrave del digitale al settore agricolo

LrsquoAgricoltura 40 ossia lrsquoimpiego di tec-nologie e del digitale allrsquointerno del set-tore agricolo egrave oggi un fatto reale e un elemento basilare per la transizione ver-so una produzione sostenibile in quanto consente di ottimizzare lrsquouso di risorse gestire lrsquoazienda in modo razionale e connetterla con il territorio tuttavia in Italia egrave ancora poco diffusa specialmen-te in alcuni settori (1618) Oggi sul mer-cato si trovano servizi e prodotti innova-tivi e digitali destinati al settore agricolo di varie tipologie dallrsquouso di collari per il monitoraggio del benessere anima-le a piattaforme gestionali aziendali a prodotti per una agricoltura di precisio-ne basata su dati satellitari a sistemi di monitoraggio della filiera piattaforme gestionali ecc (18) Le imprese che re-alizzano tali soluzioni sono in continua crescita come in costante crescita sono i prodotti e servizi che offrono Tuttavia se da una parte le opportunitagrave in tema di soluzioni per lrsquoAgricoltura 40 sono mol-to diversificate e rilasciate sul mercato sempre in maggior quantitagrave dallrsquoaltra lrsquoapplicazione in campo non cresce di pari passo (18) Le motivazioni sono mol-teplici le imprese che realizzano solu-zioni innovative talvolta non conoscono le reali esigenze del settore lrsquoimpiego di determinate soluzioni richiede compe-tenze e formazione che mancano allrsquou-tilizzatore finale manca lrsquointeroperabili-tagrave tra le piattaforme mancano tecnici e professionisti che assistono lrsquoagricoltore sul territorio nellrsquoutilizzo dellrsquoinnovazio-ne e che li accompagnino nella transi-zione verso il digitale (1819) Tali figure devo inoltre non solo essere formate in tema di innovazione ma devono an-che essere capaci di far comprendere le opportunitagrave offerte dal settore soprat-tutto alle piccole aziende Tra gli attori coinvolti nel passaggio verso un settore primario digitale sono da annoverare le istituzioni e gli enti territoriali che hanno un ruolo determinate nel diffondere sul territorio lrsquoinnovazione anche attraverso

la realizzazione di infrastrutture prime fra tutte internet e la banda larga veloce che nelle aree rurali manca o non egrave ben funzionante (20) Questo egrave un servizio essenziale per connettere le aziende tra di loro per fare filiera e per far conosce-re i propri prodotti Infine un elemen-to da considerare nellrsquoapplicazione su larga scala della tecnologia offerta dal digitale egrave lrsquoetagrave degli agricoltori spesso anziani lrsquoaccesso ai finanziamenti per le aziende che vogliono innovarsi (18) o ancora la dimensione della superficie aziendale poicheacute spesso le soluzioni del digitale in agricoltura sono ideate per sistemi agricoli estensivi poco presenti in Italia

In considerazione di quanto descritto lrsquoapplicazione della digitalizzazione in un approccio agroecologico del sistema produttivo primario egrave sicuramente au-spicabile e di supporto alle pratiche che esso promuove Infatti grazie allrsquoimpie-go di prodotti e servizi innovativi legati al digitale e alla tecnologia egrave possibile ad esempio avviare un uso efficiente e quindi ridotto degli input un elemento importante per lrsquoagroecologia grazie ad esempio allrsquoagricoltura di precisio-ne (15) avere maggiore conoscenza del proprio processo produttivo e di trasfor-mazione dare maggior valore al prodot-to locale favorire le filiere la tracciabili-tagrave e la qualitagrave dellrsquoagroalimentari grazie allrsquoapplicazione del blockchain (21) ri-pristinando un collegamento tra gli at-tori della produzione e tra lrsquoagricoltore e il consumatore permettere un moni-toraggio aziendale e territoriale grazie allrsquouso di satelliti o droni e conoscere ad esempio le problematiche del territorio

La transizione verso una agricoltura so-stenibile di basso impatto ambientale che favorisce elementi come la conser-vazione e il ripristino dellrsquoecosistema e del suolo deve al contempo garantire necessariamente cibo sano e di quali-tagrave sufficiente per tutta la popolazione mondiale Per far ciograve e senza andare a ricercare ulteriore terreno coltivabile egrave necessario favorire la produzione delle aree a oggi coltivate e in questo senso le opportunitagrave offerte dallrsquoinnovazione e dal digitale permettono una ottimizza-

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zione della produzione in termini quali-tativi e quantitativi per unitagrave di superfi-cie riducendo lrsquoimpatto che i comparti agricoli hanno sullrsquoambiente e sul terri-torio

Riferimenti bibliografici

1 Una strategia ldquoDal produttore al con-sumatorerdquo per un sistema alimentare equo sano e rispettoso dellrsquoambien-te Comunicazione della commissione al parlamento europeo al consiglio al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni Bruxelles 20052020 COM (2020)381 final

2 Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 Comunicazione della Commis-sione al Parlamento europeo al Consi-glio al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 20052020 COM (2020) 380 final

3 Agroecologia e PAC ndash ldquoUnrsquoanalisi degli strumenti della programmazione post 2022 Documento realizzato nellrsquoambito del Programma Rete Rurale Nazionalerdquo 2014-20Barberi P 2019

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5 EU Pollinators - Environment

6 Il Green Deal europeo Comunicazione della Commissione al Parlamento euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 11122019 COM(2019) 640 final

7 Eco-schemi dalla Commissione alcuni suggerimenti sulle possibili pratiche be-nefiche da sostenere

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to_334_2020pdf

Dossier di Legambiente ldquoStop Pesti-cidi 2020rdquo httpswwwlegambien-teitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

9 ldquoElenco prodotti fitosanitari impiega-bili in agricoltura biologica per la difesa delle colturerdquo FederBio 2018

10 Economia circolare nuovo regola-mento per favorire lrsquouso di concimi or-ganici e ricavati dai rifiuti

11 Organismi alieni e nuovo PAN com-plessi equilibrismi - AgroNotizie - Difesa e diserbo

12 Regolamento (UE) 2018848 del Par-lamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzio-ne biologica e allrsquoetichettatura dei pro-dotti biologici httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R0848

13 Linee guida nazionali di produzione integrata 2018

14 Agricoltura di precisione

15 Regolamento di Esecuzione (UE) 2018 1981 della Commissione - del 13 dicembre 2018 - che rinnova lrsquoappro-vazione delle sostanze attive composti di rame come sostanze candidate alla sostituzione httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R1981ampfrom=EN

16 httpswwwpan-ukorgthe-cocktail effect~text=The20cocktail20ef-fect20is20a20significant20pro-blem20in20the20UKfound20in20fruit20and20vegetables

17 Salgono al 4 i campi gestiti con lrsquoA-gricoltura 40

18 Agricoltura 40 traguardi raggiunti e httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdfhttpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

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sfide future - AgroNotizie - Agrimecca-nica

19 La banda ultra larga nelle aree rurali il divario digitale egrave ancora da superare

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NOTE

70 Definizione di agroecologia secondo Agroecology Europe (2016) ldquocongiuntamente come una scienza una pratica e un movimento Comprende lrsquointero sistema alimentare dal suolo allrsquoorganiz-zazione delle societagrave umane Egrave carica di valori e si basa su principi fondamentali In quanto scien-za dagrave prioritagrave alla ricerca-azione agli approcci partecipativi e olistici ealla transdisciplinarietagrave che comprende diversi sistemi di conoscenza Come pratica si basa sullrsquou-so sostenibile delle risorse rinnovabili locali sulle prioritagrave un saggio utilizzo della biodiversitagrave per fornire servizi ecosistemici e resilienza e soluzioni che forniscono molteplici benefici (ambientali economici e sociali) dal locale al globale Come movimento difende i piccoli produttori e lrsquoagri-coltura familiare gli agricoltori e le comunitagrave rurali la sovranitagrave del cibo le filiere corte e locali la diversitagrave delle sementi e delle razze autoctone il cibo sano e di qualitagrave Lrsquoagroecologia riconosce che il tutto egrave piugrave della somma delle parti e quindi favorisce le interazioni tra gli attori nellrsquoambito di scienza pratica e movimento facilitando la condivisione della conoscenza e lrsquoazionerdquo

71 Lrsquoagricoltura di precisione si puograve inquadrare nellrsquoambito della prima fase di Gliessman relativa allrsquoefficientamento dei fattori produttivi Egrave importante che le tecnologie e gli strumenti (macchine attrezzature) sottesi a questo carattere dellrsquoagricoltura che puograve essere affiancato allrsquoagro-ecolo-gia siano modulati anche in funzione delle aziende di ridotte dimensioni in termini di superficie e che le stesse siano in grado di sostenerne i costi

72 Nella seduta del 28-29 giugno scorso il Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura dei Paesi membri ha accettato lrsquoaccordo provvisorio raggiunto in seno al Trilogo del 26 giugno Le principali decisio-ni prese riguardano la fissazione al 25 della quota dei pagamenti diretti da destinare al finan-ziamento degli eco-schemi la destinazione di almeno il 35 delle risorse finanziarie previste per il secondo pilastro ad azioni per lrsquoambiente e il clima le aree di interesse ecologico previste nella misura del 4 e solo con riguardo ai seminativi lrsquointroduzione della condizionalitagrave sociale

73 I Piani strategici nazionali dovranno essere presentati alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2021

74 Si riporta una sintesi del rapporto Agro-ecologia e PAC Unrsquoanalisi degli strumenti della pro-grammazione post 2022 elaborato nellrsquoambito delle attivitagrave della Rete Rurale Nazionale 2014-2020

75 Lrsquoillustrazione delle misure e degli strumenti della PAC che favoriscono la transizione agro-eco-logica egrave tratta da Vanni e Viganograve (2021)

76 Alcuni esempi di pratiche agro-ecologiche sono fertilizzazione organica allelopatia e diversitagrave delle colture pascolo estensivo su prati temporanei o permanenti lavorazioni del terreno minime o nulle infrastrutture ecologiche tutela fauna e microfauna del suolo inerbimenti colture intercalari agro-forestazione foraggere permanenti rotazioni complesse

77 Dati dal ldquoPiano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio ndash 2021rdquo pubblicato da CONAI

78 cfr Sergio Vellante Riadeguamenti produttivi e distributivi dei beni di primaria necessitagrave alle funzioni Engeliane di spesa Dispensa della video-lezione ndeg 5 del corso in Economia Applicata alla Gestione Ambientale tenuto co Universitagrave Mercatorum

79 Dati tratti dal ldquoReport CONAI 2020rdquo

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1 Il contesto

La pandemia ha dimostrato come la sostenibilitagrave nella catena di approvvi-gionamento sia una sfida chiave per le economie e le societagrave del futuro Sem-pre piugrave saragrave importante approcciare il tema avendo uno sguardo sulla creazio-ne di impatti positivi e al cambiamento che necessariamente dovragrave essere mes-so in atto la sostenibilitagrave della catena di approvvigionamento riguarda lrsquoambien-te e il clima noncheacute il rispetto per diritti umani il lavoro dignitoso e la promozio-ne dei mezzi di sussistenza delle perso-ne e delle comunitagrave

In questo contesto come annunciato dal Green Deal europeo e dal Recovery Plan egrave importante che la sostenibilitagrave sia ulteriormente integrata allrsquointerno della governance aziendale Una gover-nance sostenibile incoraggia le impre-se ad abbracciare una visione di lungo termine e a considerare lrsquoimpatto am-bientale sociale umano ed economico nelle loro decisioni aziendali

Il Green Deal europeo stabilisce che la sostenibilitagrave dovrebbe essere integrata in modo piugrave sistematico nella gover-nance societaria molte imprese si con-centrano ancora troppo sui risultati fi-nanziari a breve termine a scapito dello sviluppo a lungo termine e degli aspetti connessi alla sostenibilitagrave Per dare se-guito a quanto enunciato nel Green Deal europeo la Commissione ha annunciato per il 2021 unrsquoiniziativa per una gover-nance societaria sostenibile che egrave stata inserita tra gli obiettivi del Piano drsquoazio-ne dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare della strategia sulla biodiver-sitagrave e della strategia ldquoDal produttore al consumatorerdquo

Anche la recente comunicazione ldquoIl momento dellrsquoEuropa riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazionerdquo - Piano di ripresa adotta-to nel maggio 2020 - conferma lrsquointen-zione della Commissione di presentare unrsquoiniziativa di questo tipo per garantire che gli interessi ambientali e sociali sia-no pienamente integrati nelle strategie aziendali

Nonostante la forte attenzione a livello europeo sono ancora poche le imprese di grandi dimensioni che applicano una due diligence che tenga conto di tutti gli impatti ambientali e in materia di di-ritti umani in grado di affrontare gli im-patti negativi per la sostenibilitagrave causati dalle attivitagrave dellrsquoimpresa e della sua ca-tena del valore

Ma che cosrsquoegrave la due diligence e come le imprese possono approcciarla in ma-niera strategica per una maggiore inte-grazione della sostenibilitagrave lungo tutta la catena del valore

Per due diligence si intende lrsquoobbli-go giuridico per le imprese di istitu-ire e attuare processi adeguati al fine di prevenire mitigare e tenere conto dei diritti umani (compresi i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro) dellrsquoimpatto in termini sanitario e am-bientale per quanto riguarda le attivi-tagrave sia dellrsquoimpresa stessa che della sua catena di approvvigionamento Inoltre la due diligence egrave intrinsecamente ba-sata sul rischio proporzionata e speci-fica rispetto al contesto In questo sen-so la portata delle azioni di esecuzione dovrebbe dipendere dai rischi di effetti negativi che la societagrave sta possibilmente causando a cui sta contribuendo o che dovrebbe prevedere

APPROFONDIMENTO 2 La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore inte-

grazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

A cura di Impronta Etica

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La ldquocatena di approvvigionamentordquo egrave definita in senso lato come lrsquoinsieme del-le ldquorelazioni commercialirdquo di unrsquoimpre-sa e comprende le controllate i fornitori e i subappaltatori

Lrsquoadozione di pratiche sostenibili lungo la catena di fornitura impatta su diversi processi primari della catena del valo-re comportando un cambiamento nel modo di operare allrsquointerno delle azien-de sul lato acquisti (si pensi allrsquoaudit dei fornitori o alla selezione delle materie prime) e sul lato logistico (efficienta-mento energetico nei magazzini ridu-zione degli impatti dei mezzi su strada) fino ovviamente alla catena del valore nel suo complesso dove la corresponsa-bilitagrave degli attori allrsquoimpatto ambientale e sociale egrave sempre maggiore

2 La due diligence come suppor-to allrsquointegrazione della sostenibi-litagrave nei modelli di business

Il contesto in cui si trovano a operare le imprese ha subito negli ultimi anni cambiamenti profondi che caratteriz-zeranno di certo anche il prossimo futu-ro Egrave possibile identificare alcuni aspetti che piugrave di altri hanno influenzato e in-fluenzeranno le imprese il loro stare sul mercato e il loro approccio alla catena di fornitura come ad esempio la globaliz-zazione - che ha determinato modifiche nei modelli produttivi - e la maggiore attenzione del consumatore e della fi-nanza rispetto a prodotti e processi di produzione sostenibili

La responsabilitagrave sociale e la sostenibi-litagrave negli anni hanno assunto pertanto allrsquointerno delle imprese sempre mag-giore valore quale leva strategica per la competitivitagrave lrsquoapproccio filantro-pico ha ceduto il passo a un approccio strutturato in cui la sostenibilitagrave si inte-gra nella strategia aziendale e permea trasversalmente tutti i processi azien-dali compresi quelli relativi alla catena di fornitura Ciograve ha portato le imprese a ripensare la centralitagrave e lrsquoimportanza di sviluppare approcci e strumenti capaci

di dare valore strategico alle leve della sostenibilitagrave utilizzabili nelle relazioni e nelle attivitagrave che si realizzano allrsquointerno della catena di fornitura dellrsquoimpresa

Egrave possibile identificare molteplici fat-tori che possono spingere le imprese a dotarsi di un modello organizzativo e gestionale della catena di fornitura che tenga in considerazione le relative impli-cazioni sociali e ambientali e sia funzio-nale alla loro mitigazione

a) dal punto di vista economico lrsquoimpre-sa puograve essere spinta verso una maggio-re sostenibilitagrave dalla volontagrave di efficien-tare la sua catena di fornitura sempre piugrave lunga e disaggregata o dalle pres-sioni degli stakeholder (gli investitori in primis) per una piugrave accurata valutazione dei rischi ambientali e sociali lungo tut-to il ciclo di produzione

b) a livello ambientale un peso impor-tante egrave assunto dallrsquoinasprimento delle normative e dalla consapevolezza della limitatezza di risorse ma anche ndash a livel-lo piugrave commerciale ndash dalle opportunitagrave per lrsquoimpresa di rivolgersi a un merca-to attento alla sostenibilitagrave ambientale che pone attenzione anche alla catena di fornitura

c) sul fronte sociale a spingere le impre-se sicuramente crsquoegrave la volontagrave di mitigare i possibili effetti negativi su reputazione e vendite di scandali che coinvolgono i lavoratori lungo la catena di fornitura noncheacute lrsquoopportunitagrave di costruire rap-porti piugrave trasparenti e stabili nel tempo

Gli investimenti nella catena di fornitu-ra sono perlopiugrave orientati a sperimenta-re e sviluppare processi di innovazione o ad aumentare processi di controllo (a garanzia e tutela della sicurezza del-le relazioni e delle procedure) Questi investimenti rendono lrsquoimpresa meno soggetta a rischi e possono quindi pro-durre impatti positivi sulla capacitagrave dellrsquoimpresa stessa di creare valore per seacute e per il territorio in cui opera

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Riferimenti bibliografici

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bull Integrata connessa e sicura La gestione sostenibile della catena di fornitura tra rischi e opportunitagrave Impronta Etica httpswwwimprontaeticaorgsave-the-date-25-settembre-expo-milano-integrata-connessa-e-sicura-la-gestione-sostenibile-della-catena-di-fornitura-tra-rischi-e-opportunita

3 Percheacute egrave necessaria una due di-ligence sui diritti umani e ambien-tali

A cura di Equogarantito e Fairtrade Italia

Secondo le stime dellrsquoOrganizzazione In-ternazionale del Lavoro (ILO) nel mondo 152 milioni di bambini sono impegnati in pratiche di lavoro minorile o riconduci-bili allo sfruttamento del lavoro infantile 72 milioni in Africa 62 milioni in Asia il resto in America Latina Il 70 di questi minori lavora in agricoltura La proble-matica copre un ampio spettro di casi-stiche che vanno dalla collaborazione al lavoro agricolo familiare che comun-que impedisce la frequentazione della scuola e i momenti dedicati al gioco che fanno parte del normale sviluppo allrsquoim-piego nei campi in lavori pericolosi che implicano lrsquoutilizzo di sostanze dannose per la salute o lrsquouso di attrezzature che li mettono in situazioni di pericolo a vere e proprie forme di riduzione in schiavi-tugrave e di deportazione dove i minori sono letteralmente venduti o rapiti dalle fa-miglie e tenuti in ostaggio Lrsquointensivo sfruttamento dei bambini egrave principal-mente causato dallrsquoimpoverimento della catena del valore dove le stesse fami-

glie pur coltivando materie prime mol-to richieste dal mercato non riescono a guadagnare abbastanza per provvedere alle loro necessitagrave e di conseguenza a garantire istruzione e diritto ad una cre-scita armoniosa ai propri figli

Una catena di disvalore che si ripercuo-te anche sugli altri anelli deboli come le donne che in molti Paesi in via di svi-luppo non possono accedere a unrsquoistru-zione adeguata non hanno diritto alla proprietagrave della terra e quindi a godere dei frutti del loro lavoro

Sono questi solo alcuni dei fenomeni che si verificano allrsquointerno delle catene di fornitura globali in cui a pagare sono i piugrave deboli

Stiamo parlando di alcune delle ma-terie prime e dei prodotti trasformati piugrave commercializzati al mondo come il cacao che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom causato dalle richieste delle aziende di produzione portando Paesi come Ghana e Costa DrsquoAvorio a sostenere il 60 della produ-zione mondiale senza perograve riceverne in cambio sostanziali benefici economici Basti pensare al tentativo dei governi dei due Paesi di stabilire un prezzo piugrave alto di acquisto nel 2020 salvo poi do-ver fare marcia indietro di fronte al rifiu-to delle aziende di acquistare a condi-zioni piugrave giuste per i produttori agricoli

4 Il ruolo delle aziende

Rispetto a queste problematiche egrave im-plicito che il ruolo delle aziende diven-ta cruciale la disponibilitagrave a pagare un prezzo piugrave alto per la materia prima ac-quistata e a impegnarsi in un percorso di rispetto dei diritti umani e ambientali nella catena di fornitura sono passaggi fondamentali per garantire la sopravvi-venza dei produttori agricoli dei lavora-tori e delle loro famiglie E per prevenire le violazioni Ma una legge obbligatoria verso cui si sta andando rischia di di-ventare solo una lista di regole da spun-tare se non coinvolge i diretti interessati

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Per trovare un punto di riferimento ri-spetto allrsquoapproccio da tenere quando si pensa alle leggi attuative di una due diligence sui diritti umani e ambientali dobbiamo andare ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani che si appellano invece in modo trasfor-mativo alle aziende affincheacute costruisca-no la loro comprensione sui problemi dei diritti umani nelle loro attivitagrave e collabo-rino con chi detiene i diritti i sindacati e altri stakeholder per affrontare quei problemi Le Linee guida dellrsquoOrganizza-zione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) sulla due diligence inoltre enfatizzano il fatto che questi attori sono da consultare e coinvolgere in ogni passaggio del processo di due diligence Un regolamento vincolante manterragrave questo nucleo trasformativo La ricerca di chiarezza dal punto di vista legale ridurragrave la due diligence a una lista di passaggi che tutte le aziende non do-vranno fare altro che spuntare

Il rischio ulteriore egrave rappresentato dai costi chi pagheragrave per il rispetto dei di-ritti umani e ambientali nelle filiere Gli stessi agricoltori che non hanno nem-meno le risorse per vivere e per pianifi-care le loro attivitagrave produttive

Lrsquoapporto delle organizzazioni della so-cietagrave civile impegnate in progetti di co-operazione e Commercio Equo e Solida-le rivolti proprio ai portatori dei diritti in diversi Paesi del mondo

Gli strumenti giagrave attivi come le certifi-cazioni volontarie e le certificazioni di qualitagrave impegnate nel monitoraggio dei diritti umani nelle filiere

Lrsquoinclusione del mondo delle aziende stesse in modo che lrsquoapplicazione del-

la due diligence non si traduca soltanto in una lista di regole da rispettare e so-prattutto i costi dellrsquoadeguamento non ricadano sul primo anello della catena gli stessi produttori Il coinvolgimento delle aziende deve per forza passare at-traverso un processo di analisi dei costi con lrsquoobiettivo di creare dei parametri di riferimento per la determinazione del prezzo da riconoscere ai beni su cui si fonda il loro business

Riferimenti bibliografici

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5 Una legge attuativa in Italia

Egrave indispensabile che lrsquoattuazione in Italia di una due diligence sui diritti umani e ambien-tali tenga conto di questo differente approc-cio valorizzando

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6 Land grabbing e disuguaglian-ze nelle relazioni tra diritti umani e difesa della natura

A cura di Italia Nostra

Scenario

Il land grabbing egrave un fenomeno globaliz-zato drsquoappropriazione di terre fertili de-stinate allrsquoagricoltura di sussistenza nei PVS da parte di poteri economici e fi-nanziari (multinazionali banche drsquoaffari cartelli o trust tra imprese) sostenuti in larga misura dal FMI (Fondo monetario internazionale) e dalla BM (Banca Mon-diale) Un fenomeno che sta esproprian-do popolazioni - giagrave ridotte in povertagrave e con un indice di sviluppo umano (ISU) decrescente - di risorse vitali minando la loro residua autosufficienza e sicurez-za alimentare e distruggendo lrsquoimplicita sostenibilitagrave di un modo di produrre an-cora in equilibrio con la natura Ciograve nei fatti sta dando origine da un lato a uno scardinamento di realtagrave umane e sociali che contribuisce ad acuire le disugua-glianze tra i Popoli del Pianeta e dallrsquoal-tro a nuove e insostenibili alterazioni del rapporto uomo natura che intensi-fica ulteriormente la crisi ambientale in atto Una situazione che aggravata da conflitti etnici e guerre origina proces-si migratori senza ritorno dei ldquodannati della terrardquo di oggi che vanno a formare un internazionale nuovo ldquoesercito indu-striale di riservardquo da sfruttare insieme alla natura nei processi produttivi della globalizzazione per grande parte inso-stenibile

Cause

Lrsquoappropriazione di terra da parte di po-chi da trasformare in capitale fondiariofinanziario egrave insita nel modo di produ-zione capitalistico ma assume connota-zioni diverse nel corso della storia e si accentua durante le crisi economiche Nellrsquoultima crisi di natura finanziaria ve-rificatasi agli inizi del XXI secolo il land grabbing ha disegnato una nuova geo-grafia a scala mondiale acuendo le di-sparitagrave economiche e le disuguaglianze

umane e sociali tra i paesi che depreda-no (ipocritamente chiamati investitor) e quelli che sono depredati (riconosciuti come paesi target) Un ridisegno che espone lrsquointegrazione della prevalente direttrice colonialista nord-sud con quel-le di nuova generazione sud-sud (Emira-ti Arabi verso Africa Europa sud verso i Balcani) nord-nord (Europa del nord verso ex paesi del blocco sovietico) e sud-nord (Cina verso Europa orientale)

In un simile quadro si va affermando il neo-latifondismo della globalizzazione in cui la terra o meglio il suolo non egrave piugrave considerata un bene rifugio da preserva-re per il futuro ma viceversa una risorsa da sfruttare degradandola ecologica-mente nel piugrave breve tempo possibile Terre quindi concentrate in estensioni latifondistiche per incrementare - dopo la cancellazione dei diritti umani a co-minciare da quello piugrave importante della sovranitagrave alimentare e di ogni forma di rispetto ambientale - la produzione del-le derrate (commodities) alimentari no food e di prodotti agricoli convenziona-li Input questi ultimi che permettono di realizzare nei cosiddetti paesi svi-luppati unrsquoofferta finale per un consu-mo di massa stratificato socialmente e prescindente dalla qualitagrave ecologica dei beni venduti e dal reale fabbisogno di benessere dei consumatori Unrsquoofferta tra lrsquoaltro adatta a perpetrare le disu-guaglianze sociali e territoriali connesse alle disparitagrave di reddito che nelle peri-ferie povere urbane permettono solo lrsquoacquisto di alimenti di scarsa qualitagrave nutrizionale che racchiusi in contenitori a biodegradabilitagrave quasi nulla generano insalubritagrave per la crescita dellrsquoobesitagrave giovanile e insostenibilitagrave per la compo-sizione dei rifiuti generati

Dinamiche

Da quanto sin qui detto le dinamiche di una globalizzazione di stampo neo-libe-rista hanno pienamente incluso il feno-meno del land grabbing funzionalizzan-dolo agli interessi predatori dei poteri economici e finanziari Interessi che si concretizzano con lrsquoestensivazione pro-duttiva di grandi allevamenti special-

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mente bovini e di superfici riservate a derrate alimentari e industriali cambian-do la destinazione di uso di vaste esten-sioni forestali

Accanto a ciograve si manifesta la delocaliz-zazione in questi paesi ndash Brasile e Ame-rica Latina - drsquoimpianti industriali molto inquinanti che sono resi produttivi dal lavoro delle popolazioni locali pagate con salari di fame private delle loro ri-sorse vitali ed espulse dai territori di ap-partenenza

Fanno poi da cemento a questo ldquoinvi-luppordquo rurale-urbano le attivitagrave turisti-che che sfruttando la bellezza origina-ria dei luoghi sono ldquoartificializzaterdquo a un modello unico ndash non raramente eti-chettato come sostenibile dal marketing - replicabile ovunque e distante dallrsquouso delle risorse culturali alimentari e natu-rali dei luoghi Risorse oramai divenute forze antagoniste a unrsquoeventuale quanto improbabile governance per la sosteni-bilitagrave come evidenziano gli scempi am-bientali (innanzitutto eco-mostri) realiz-zati in quasi tutte le localitagrave turistiche di maggiore richiamo dei PVS e non solo Egrave questo il miracolo ldquodellrsquoEconomia Cir-colarerdquo di massacro umano senza morti e soprattutto senza diritti e di una de-vastazione ambientale senza precedenti nellrsquoera dellrsquoAntropocene

Data la suddivisione di ruolo e di lavoro vigente in questi Paesi a essere mag-giormente colpite da queste dinamiche sono le donne impegnate nel settore primario a salvaguardare la loro unica fonte di sostentamento e di garanzia per cibi sicuri di origine locale La dichiara-zione di laquoNyeacuteleacuteniraquo dedicata alla con-tadina malese che ldquoha coltivato le sue terre e nutrito la sua gente con grande coraggiordquo ci ricorda quanto sia impor-tante annullare le differenze di genere nel conflitto per il superamento delle di-suguaglianze sociali nel ripristino di una resilienza ambientalmente compatibile

Proposta la ldquodue diligencerdquo nelle poli-tiche sociali e ambientali

Italia Nostra nel panorama associazioni-stico nazionale ed europeo laquopersegue lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione sociale culturale ed eco-logica del patrimonio storico artistico e naturaleraquo Una missione che per essere compiuta fa propria una concezione di sostenibilitagrave ambientale - ovvero la rein-tegrazione nella sfera terrestre delle ri-sorse naturali prelevante per la vita del-le donne e degli uomini a garanzia del futuro ndash che nasca da un equilibrio tra evoluzione storico-culturale e socio-e-conomica dellrsquoumanitagrave e quella ecolo-gico-ambientale del Pianeta Unrsquoidea questrsquoultima che egrave possibile perseguire favorendo una cultura delle eguaglianze sociali da praticare nella produzione e nel consumo responsabili al fine di elimi-nare le disparitagrave che affliggono la Terra

In questo quadro la lotta al land grab-bing che difficilmente puograve prendere corpo al di fuori del conflitto sociale e politico trova dei validi punti di riferi-mento internazionali nella Dichiarazione di Tirana del 2011 in cui si condannano le disparitagrave connesse a questo feno-meno nella risoluzione (20162141) del Parlamento europeo che evidenzia alla luce degli studi di settore (in particolare Extent of Farmland Grabbing in the EU di Kay 2015) la tendenza di un sistema agricolo europeo a non realizzare unrsquoa-gricoltura sostenibile e multifunzionale Due atti questi appena richiamati che rafforzano unrsquoeventuale azione politica ldquomultilivellordquo imperniata sul tema della due diligence inteso come salvaguardia dei diritti umani e degli equilibri ambien-tali

Si tratta di riflettere per organizzare un blocco sociale alternativo e internazio-nale dei nuovi dannati della terra che unisca le lotte contro il land grabbing degli agricoltori espropriati delle loro terre nei PVS con quelle di coloro che sono migrati in occidente e come brac-cianti sottoposti a nuove e sempre piugrave aberranti forme di sfruttamento Una ri-flessione che inoltre va estesa alla forza

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per il riscatto dalle miserevoli condizioni di vita e dal degrado ambientale di que-ste generazioni che nei fatti rappresen-tano i nuovi ldquoportatori di sostenibilitagraverdquo E in questrsquoambito pensare ad adeguate politiche del lavoro diviene esiziale per realizzare il Goal 12 Il quale giagrave egrave stato oggetto di commento sui temi e le po-litiche proposte e a esso si rimanda per ulteriori approfondimenti

7 La finanza sostenibile e il rispet-to dei diritti umani

A cura del Forum per la Finanza Soste-nibile

La finanza sostenibile mira a creare va-lore per lrsquoinvestitore e per la societagrave nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lun-go periodo che nella valutazione di imprese e istituzioni integra lrsquoanalisi fi-nanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (o ESG dallrsquoinglese Environmental Social and Governance)

Nello specifico gli investimenti sosteni-bili e responsabili (o SRI dallrsquoinglese Su-stainable and Responsible Investment) possono assumere un ruolo cruciale nel garantire il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di fornitura con-tribuendo a cambiare lo status quo alla base del perpetrarsi delle disuguaglian-ze economiche e sociali

Il contesto di intervento vede spesso una contrapposizione tra un centro ca-pace di attrarre diverse forme di capita-le (finanziario economico umano) e le periferie spesso impoverite per quanto concerne le opportunitagrave di sviluppo ed esposte a rischi di natura economica (povertagrave relativa e assoluta) sanitaria (difficoltagrave di accesso ai servizi) sociale (isolamento e conflittualitagrave) ambienta-le (inquinamento e degrado) In questi contesti le problematiche legate a va-riabili ESG hanno un impatto ancora piugrave accentuato Gli investitori SRI ndash interes-sati non solo a ottenere rendimenti in linea o superiori a quelli di mercato ma anche agli effetti ambientali e sociali

selezionare gli investimenti in base al rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro (Convenzioni internazionali)

escludere gli emittenti associati a prati-che controverse o che non soddisfano criteri ritenuti minimi (esclusioni) Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornogra-fia il tabacco i test su animali

promuovere il dialogo con le aziende investite su questioni di sostenibilitagrave ed esercitare eventualmente i diritti di voto connessi alla partecipazione al ca-pitale azionario (engagement) Si tratta di un processo di lungo periodo finaliz-zato a influenzare positivamente i com-portamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

privilegiare le societagrave che si distinguono per buone pratiche di sostenibilitagrave am-bientale sociale e di governance (best in class)

Il tema della protezione dei diritti dei lavoratori ha attratto un interesse cre-scente da parte di numerosi investitori responsabili specie nella fase di emer-genza sanitaria Per esempio una coa-

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delle proprie politiche e strategie drsquoinvesti-mento ndash possono quindi concorrere a ri-durre questi divari e generare uno sviluppo sostenibile finanziando societagrave iniziative e programmi incentrati sui temi ESG o pro-muovendo cambiamenti positivi nella ge-stione delle attivitagrave aziendali

Le strategie di finanza sostenibile e i suoi strumenti rappresentano unrsquoopportunitagrave di intervento capace di portare a risultati significativi in termini di impatto di medio e lungo periodo garantendo il rispetto di determinati standard ambientali sociali e di governance da parte degli emittenti Le strategie di investimento sostenibile posso-no portare a

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lizione di oltre 100 investitori con piugrave di 4000 miliardi di dollari in gestione ha pubblicato una lettera in cui invita i go-verni a introdurre misure adeguate per verificare il rispetto dei diritti umani nei contesti lavorativi Attraverso approcci di investimento sostenibile e responsa-bile come lrsquoengagement gli operatori finanziari possono avviare dialoghi con le aziende investite per richiedere in-formazioni sulla gestione di determinati temi sociali e per incoraggiare lrsquoadozio-ne di pratiche piugrave virtuose nel caso cui rilevino inadempienze o violazioni

Per quanto riguarda gli strumenti finan-ziari si segnalano i fondi e gli investimen-ti diretti ldquoa impattordquo il private equity e il private debt i titoli di stato e gli investi-menti pubblici green i prodotti Pay-by-Result i partenariati pubblico-privato Ciascuno di questi con le sue peculiari-tagrave rappresenta unrsquoalternativa credibile e percorribile nella lotta alle disugua-glianze e nella tutela dei diritti umani basate su uno sviluppo sostenibile In particolare i paesi sviluppati non sono esenti dalle problematiche che storica-mente caratterizzano i paesi emergen-ti e in via di sviluppo basti pensare al divario esistente tra Nord e Sud Italia tra aree interne e aree ad alto indice di sviluppo tra centro e periferie urbane che sottolinea la necessitagrave di politiche territoriali attente alle disuguaglianze e ispirate ai criteri di sostenibilitagrave

Proprio la finanza sostenibile si candida quindi come uno strumento fondamen-tale per la riduzione di questo divario supportando la transizione verso un nuovo paradigma di sviluppo sostenibi-le sia a livello europeo sia a livello na-zionale capace di integrare appieno la sostenibilitagrave nei suoi processi ed essere motore di cambiamento

Parlando di disuguaglianze in ambito finanziario ed economico un ultimo ac-cenno deve essere fatto alle differen-ze di genere Senza soffermarci qui sul tema ampiamente noto del gender pay gap dobbiamo comunque considerare il fatto che la gestione autonoma e con-sapevole delle risorse finanziarie egrave una

leva fondamentale per la riduzione del-le disuguaglianze A livello mondiale la percentuale di accesso allo strumento di base per la gestione del denaro ossia il conto corrente egrave ancora oggi piugrave bassa tra le donne rispetto agli uomini In Ita-lia siamo al 457 contro il 543 (fonte Osservatorio ABI-Ipsos 2008-2020) Va pertanto agevolato un processo cultura-le di consapevolezza ed empowerment che dia modo alle donne di esprimere tutte le loro potenzialitagrave anche in ambi-to economico e finanziario Ove ciograve giagrave avviene si evince una maggiore propen-sione a scelte sostenibili le donne da un lato prediligono scelte di investimento che coprono il bisogno di sicurezza e prudenza e dallrsquoaltro sono maggiormen-te influenzate da fattori ambientali so-ciali e di governance (ESG) rispetto a quanto succede per gli uomini piugrave atten-ti primariamente agli aspetti finanziari

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

8 La due diligence e il ruolo dei consumatori

A cura di Adoc Nazionale

Lrsquoobiettivo egrave quello di rafforzare la do-manda e il ruolo del consumatore che deve diventare protagonista attivo e con le sue scelte individuali puograve condi-zionare il mercato e obbligare le azien-de fornitrici di beni e servizi ad adottare modelli sostenibili

Dobbiamo puntare a una sostenibilitagrave integrale articolata e declinata in tre aspetti

Ambientale il ritmo di sfruttamento delle risorse e di emissioni inquinan-ti devono essere tali da poter essere mantenuti costanti a tempo indeter-minato

Sociale raggiungere il principio di equitagrave lottare contro la povertagrave quindi in senso piugrave ampio contra-

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In prospettiva dobbiamo puntare ad avere un mercato e unrsquoeconomia piugrave democratica e partecipata rispettosa dellrsquoequilibrio fra domanda e offerta Un mercato piugrave efficiente e concorrenziale premieragrave le aziende che si comportano correttamente

Egrave fondamentale che il consumatore sia reso maggiormente consapevole del-le proprie azioni e delle proprie scelte Egrave fondamentale favorire e contribuire a un innalzamento del livello di cultura socio-economica nel consumatore oc-corre stimolare la cittadinanza a effet-tuare consumi responsabili critici etici basati sulle proprie esigenze reali inclu-se quelle valoriali Occorre avviare una profonda rivoluzione culturale che pro-muova lrsquoempowerment dei consuma-tori Il consumatore deve diventare un consumaker soggetto attivo in grado di modificare lrsquooutput che gli viene offer-to Un consumaker non egrave solamente un titolare di diritti e interessi che puograve far valere nelle sedi opportune ma egrave colui che partecipa direttamente al processo di produzione e distribuzione del beneservizio non solo influenzando le politi-che e le strategie di mercato ma delimi-tando le scelte di output del beneser-vizio prima che questo venga immesso nel mercato Non piugrave vittima di un mar-keting spietato il consumatore diventa colui che crea valore e cambiamento so-ciale ed economico

Il nuovo modello di consumo egrave necessa-

riamente correlato a un nuovo modello di sviluppo economico dove la trasfor-mazione dellrsquoeconomia avviene dal bas-so dove tanti comportamenti individuali possono condizionare il comportamen-to delle aziende

Il modello consumista che vede il consu-matore passivo deve trasformarsi in un modello centrato sul consumatore atti-vo che ragiona che valuta le sue scelte che sa scegliere con consapevolezza e che usa i tre aspetti della sostenibilitagrave sopra descritti come parametri di giudi-zio

Saragrave opportuno penalizzare le aziende che non rispettano i criteri della sosteni-bilitagrave che non rispettano lrsquoambiente che non hanno con esso unrsquointerazione re-sponsabile cioegrave tale da mantenere una qualitagrave ambientale alta a lungo termine Riorientando gli interessi individuali di consumatori e imprese si consegue lrsquoo-biettivo di costruire un mercato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore sia lrsquoimpresa si fanno carico di obiettivi collettivi sia il consumatore sia lrsquoimpresa potranno quindi esercitare nel mercato le proprie responsabilitagrave per la sosteni-bilitagrave in modo libero e non condizionato

In questa rivoluzione del ruolo del con-sumatore si deve anche tenere conto del fatto che parlando di scelte di consumo le donne sono delle vere e proprie opi-nion leader I volumi dei consumi gestiti dalle donne a livello mondiale oggi sono pari a 20 mila miliardi di dollari e si sti-ma che arriveranno a 28 mila miliardi tra cinque anni Le donne guidano i consu-mi attraverso una combinazione della propria capacitagrave di acquisto e del potere drsquoinfluenza sugli acquisti altrui che deve essere considerato un vero e proprio ef-fetto moltiplicatore (anche in virtugrave del loro ruolo di caregivers)

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

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stare il divario sociale e agire per la realizzazione di condizioni di di-gnitagrave per la vita di ogni essere uma-no Occorre che ci sia il rispetto dei contratti di lavoro e della dignitagrave del lavoratore

Consumeristica attraverso una vir-tuosa interazione tra consumatore e impresa nellrsquoassunzione delle re-sponsabilitagrave verso un mercato soste-nibile Le aziende devono adottare condizioni contrattuali trasparenti chiare rispettose dei clienti Devo-no quindi eliminare dai contratti le clausole vessatorie

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NOTE

80 Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

81 Investor Alliance for Human Rights ldquoInvestors with US$5 trillion call on governments to institu-te mandatory human rights due diligence measures for companiesrdquo httpsbitly2Vwuj7R

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Il tessile occupa milioni di lavoratori e rappresenta una delle piugrave grandi indu-strie del nostro pianeta Egrave un settore a elevato impatto negativo sia sulla di-mensione ambientale dello sviluppo so-stenibile che su quella sociale in quanto inquina acqua e suolo emette gas cli-malteranti consuma lrsquoacqua in misura eccessiva e produce pessimi ambienti di lavoro cattive condizioni di lavoro e basse retribuzioni Attualmente il 60 delle fibre tessili sono sintetiche (in par-ticolare poliestere derivato dal petrolio) e ogni cittadino europeo adopera allrsquoan-no 26 kg di tessili i cui prezzi sono in progressiva diminuzione e provocano un aumento dei consumi riducendo la durata dellrsquoabbigliamento ciascun capo egrave usato di meno rispetto al passato (moda veloce) Il tessile nella gradua-toria dei consumi UE egrave al quarto posto per lrsquouso di materie prime e acqua (pre-ceduto da alimentare edilizia abitativa e trasporti) al secondo per uso del suolo e al quinto per le emissioni di gas ser-ra Occorre notare che la maggior par-te della produzione (circa il 60) e di conseguenza degli impatti hanno luogo negli altri continenti

La riduzione degli impatti ambientali e climatici conservando lo sviluppo so-ciale e la crescita economica esige un cambiamento verso lrsquoeconomia circola-re Nel 2020 lrsquoUnione Europea ha messo i prodotti tessili al centro della comuni-cazione ldquoUn nuovo piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare Per unrsquoEuropa piugrave pulita e piugrave competitivardquo in cui sottoli-nea che ldquoSi stima che meno dellrsquo1 di tutti i prodotti tessili nel mondo siano riciclati in nuovi prodottirdquo Per invertire la situazione la strategia punta a favori-re attraverso lrsquoinnovazione ldquoil mercato dellrsquoUE dei prodotti tessili sostenibili e circolari compreso il mercato per il riu-

tilizzo dei tessili lottando contro la fast fashion (moda veloce) e promuovendo nuovi modelli commercialirdquo

Le normative europee e i modelli di bu-siness circolari possono operare una trasformazione in senso sostenibile dellrsquointero sistema tessile Tutto questo sollecita lrsquoattivazione di modelli circo-lari di business sorretti da normative e politiche pubbliche in tema di progetta-zione ecocompatibile (utilizzo di mate-rie prime secondarie e limitazione della presenza di sostanze chimiche pericolo-se) responsabilitagrave estesa del produtto-re appalti pubblici verdi etichettatura (Ecolabel UE) e standard e in relazione a tutta la catena del valore (materiali progettazione produzione distribuzio-ne vendita uso riparazione riutilizzo raccolta e riciclaggio) ad esempio il de-sign tessile circolare la condivisione il riciclaggio e il riutilizzo dei tessuti Sono necessari cospicui investimenti sia in ri-cerca per riciclare le fibre sintetiche e in tecnologia per migliorare la separazio-ne delle fibre che nelle infrastrutture di raccolta selezione e riciclo per facilitare la creazione di una rete interrelata per dare nuovo valore ai rifiuti tessili

Lrsquoeducazione e il cambiamento cultu-rale dellrsquointera societagrave rappresentano la chiave per passare a tessuti circolari e sostenibili e a un sistema nel quale fi-bre tessuti e abiti sono utilizzati il piugrave possibile e non finiscono mai nei rifiuti rientrando successivamente allrsquouso nel ciclo economico

Venendo al nostro Paese la Direttiva 8512018 prevede che per i tessili gli Sta-ti membri istituiscono la raccolta diffe-renziata entro il 1deg gennaio 2025 LrsquoItalia con il DLgs n 1162020 nel recepire le

APPROFONDIMENTO 3Il settore tessile

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disposizioni della Direttiva ha antici-pato il termine al 1deg gennaio 2022 Saragrave inoltre necessario emanare una norma-tiva in materia di End of Waste e per la costituzione di sistemi di responsabilitagrave estesa del produttore

Si segnala lrsquoottima iniziativa rappresen-tata dal Patto per il tessile tra Regione Toscana Comune di Prato Alia Servizi Ambientali spa e il Distretto del Tessi-le siglato nel gennaio 2020 per offrire una possibile soluzione allo smaltimento degli scarti tessili Il Patto prevede poli-tiche e azioni per sostenere la crescita dellrsquoeconomia circolare nel distretto e la realizzazione di presupposti e condizio-ni che permettano di raccogliere i rifiuti speciali a rete attraverso una piattafor-ma appositamente destinata ai cascami tessili La Regione ha inoltre approvato prime linee guida per lrsquoapplicazione del regime di sottoprodotto nellrsquoindustria tessile

Infine si segnala che lrsquoUnione europea a gennaio 2021 ha pubblicato la ldquoRoad-map per la definizione della strategia eu-ropea per i prodotti tessilirdquo in modo da poter emanare la Comunicazione entro la fine del 2021 Lrsquoobiettivo dellrsquoiniziativa egrave realizzare una cornice che consenta di creare le condizioni per lo sviluppo di un nuovo settore tessile europeo circolare e sostenibile in complementaritagrave con il Green Deal europeo il Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare la Strategia in-dustriale e la Strategia in materia di so-stanze chimiche sostenibili

Nel prossimo aggiornamento speriamo di analizzare questa nuova Comunica-zione in un settore cosigrave impattante e cosigrave importante per lrsquoeconomia circola-reemsp

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litagrave della vita

Il Position Paper elaborato dal Gruppo di Lavoro (GdL) sul Goal 12 dellrsquoASviS ha lrsquoobiettivo generale di fornire un quadro di riferimento condiviso sui temi della produzione del consumo e della finanza responsabile partendo da normative ed esperienze per giungere a formulare pro-poste operative per il contesto italiano Una ldquoguidardquo in continuo aggiornamento che declina i Target del Goal 12 metten-do in evidenza le prioritagrave di intervento

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progettare prodotti servizi e processi produttivi in modo da minimizzare e ove possibile eliminare gli impatti ne-gativi di natura sociale e ambientale lungo lrsquointero ciclo di vita (rispetto del-le persone e riduzione dellrsquoimpatto am-bientale dallrsquoestrazione e trattamento delle materie prime alla fabbricazione trasporto distribuzione uso eventuale riusoriciclo e smaltimento finale) ren-dendo tracciabile e trasparente ciograve che avviene in ciascuna fase

innovare il sistema di governance azien-dale in modo tale che la gestione degli impatti generati dalla propria catena del valore sullrsquoeconomia sullrsquoambiente e sulle persone sia integrata nella strate-gia di business

favorire la transizione verso lrsquoeconomia circolare (considerando anche le risorse idriche) e se necessario riconsiderare e riprogettare anche il proprio modello di businessrafforzare la visione strategica del siste-ma di filiera rilevante sia nel contesto italiano che internazionaleprivilegiare lrsquoadozione di processi di produzione innovativi capaci di ridurre

gli impatti negativi sullrsquoambiente e sulle personeapplicare modalitagrave di approvvigiona-mento responsabile selezionando e mo-nitorando i propri fornitori in modo da massimizzare gli impatti positivi e mi-nimizzare quelli negativi sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomiafavorire un clima collaborativo e par-tecipativo per tutte le categorie di sta-keholder dellrsquoazienda coinvolgendoli in percorsi di sensibilizzazione e impegno verso un modello di produzione soste-nibilecomunicare al cliente in modo chiaro e trasparente tutte le informazioni relati-ve al corretto utilizzo del prodotto o del servizio offerto assicurando unrsquoadegua-ta assistenza post-venditaoperare in una logica di vera legalitagrave se-condo principi di equitagrave e responsabilitagrave fiscale evitando sia lrsquoelusione fiscale sia il ricorso a forme di evasione e sotto fat-turazione che vedono complici i fruitori dei servizirendere conto ai propri stakeholder in maniera chiara e trasparente dellrsquoattivi-tagrave svolta pubblicando un report di so-stenibilitagrave redatto sulla base di criteri uniformi che approfondisca gli impatti piugrave significativi dellrsquoazienda e della sua catena del valore sullrsquoambiente sulle persone e sullrsquoeconomia

1 PRODUZIONE RESPONSABILE

ldquoLa produzione responsabile consiste nella realizzazione di prodotti e servizi con modalitagrave che siano socialmente vantaggiose economicamente sostenibili

ed ambientalmente compatibili durante tutto lrsquointero ciclo di vitardquo

11 Cosrsquoegrave la Produzione Responsabile

La produzione responsabile riguarda le mo-dalitagrave attraverso cui le organizzazioni eco-nomiche (di seguito chiamate anche azien-de) producono beni e servizi La produzione responsabile in sintesi egrave conseguenza di una cultura drsquoimpresa che considera come propri obiettivi la costruzione di valore ag-giunto e di benessere per la comunitagrave di riferimento e non il profitto in seacute ed il ren-dimento sul capitale investito In tal senso sono organizzazioni economiche che rea-lizzano una produzione responsabile quelle che - oltre a garantire il rispetto continuo delle leggi nello svolgimento delle loro at-tivitagrave ndash si impegnano concretamente e in modo continuativo a

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Lrsquoadozione dei principi di produzione re-sponsabile non solo determina minori esternalitagrave negative sullrsquoambiente e sulla societagrave ma puograve determinare un significa-tivo impatto positivo per la comunitagrave e il territorio

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12 Analisi di contesto

Il sistema produttivo egrave profondamente scosso dalla crisi economica e sociale causata dalla pandemia Di conseguen-za anche il mondo del consumo rima-sto in una prima fase disorientato ha riorganizzato e rivisto i propri processi drsquoacquisto Per particolari settori pro-duttivi (quali quello agro-alimentare) a questo si aggiungono i fattori di rischio e di incertezza legati ai cambiamenti cli-matici che influiscono sul ciclo produt-tivo e sullrsquoapprovvigionamento di input produttivi come ad esempio lrsquoacqua Il rischio di una battuta di arresto del cambiamento verso la sostenibilitagrave so-ciale e ambientale rischia di essere la conseguenza della crisi per la volontagrave di una ripresa produttiva ad ogni costo La fase di ripresa dopo la crisi pandemica ha evidenziato una forte escalation dei prezzi dei combustibili fossili rendendo quindi importante una accelerazione sullo sviluppo delle Renewable Energy Sources (RES) il cui costo di produzio-ne continua a diminuire grazie alla forte innovazione tecnologica In un momen-to in cui i temi ambientali cominciava-no a fare presa sul consumatore il clima di emergenza sociale pone in secondo piano la produzione responsabile Ma la risposta europea con i cospicui inve-stimenti stanziati dal Programma Next Generation EU impone ai Paesi membri un percorso di ripresa che accompa-gna transizione ecologica e inclusione sociale Il ldquocambiamento di statordquo ha spezzato le catene internazionali di ap-provvigionamento facendo emergere un nuovo potere di mercato dei possesso-ri di materie prime cruciali e di compo-nenti strategici mentre alcune gravi crisi aziendali cancellano posti di lavoro

In Italia abbiamo toccato con mano la ridotta capacitagrave produttiva di beni es-senziali In un contesto di libera impre-sa e di mercato emergono ldquofallerdquo a cui il sistema produttivo non egrave in grado di dare risposte adeguate molte persone soffrono lrsquoinsicurezza alimentare a fron-te di ampi sprechi e di una produzione agricola mondiale quasi per metagrave inu-tilizzata non si fa ricerca sulle malattie rare o sugli antidoti percheacute la doman-da egrave urgente ma non sufficientemente

remunerativa non si erano attivate le capacitagrave di ricerca e di produzione sui vaccini o non si erano attrezzati posti letto per la rianimazione negli ospedali percheacute gli investimenti non erano remu-nerativi in un tempo ragionevole la pro-duzione di mascherine era insufficiente e delocalizzata percheacute lrsquoimpresa tende a produrre quello che puograve vendere a bre-ve sul mercato e le scorte gravano sul bilancio delle aziendeTutto questo richiede di ripensare e in-tegrare lrsquoazione del mercato riscopren-do il ruolo regolatore dello Stato per la salvaguardia dei beni comuni ma anche per lrsquoindirizzo dei mercati e della libera impresa con lrsquoobiettivo di realizzare il benessere di tuttiProdurre in modo responsabile richiede allrsquoazienda lrsquoadozione di un approccio di business orientato al dialogo e alla con-divisione delle strategie aziendali con tutti i portatori di interesse e implica una prospettiva di lungo periodo con obiettivi e piani aziendali pluriennali ca-paci di avere uno sguardo verso i cam-biamenti futuri Ciograve comporta non solo lrsquoindividuazione di risposte adeguate ai bisogni sociali espressi eventualmente attraverso co-progettazione di prodot-ti e servizi ma anche la creazione di soluzioni innovative per rispondere ai problemi sociali e ambientali del territo-rio (attuali e in divenire) promuovendo lrsquooccupazione di qualitagrave collaborando con altre imprese o soggetti locali per realizzare la propria mission in logica di rete riducendo lrsquoimpronta ecologica migliorando lrsquoefficienza di utilizzo delle risorse naturali riducendo e smaltendo in modo appropriato i rifiutiEgrave essenziale lrsquoattenzione del sistema produttivo al territorio non solo ai fini della tutela ambientale ma anche per assicurare lrsquoequilibrio e la crescita della comunitagrave locale Le modalitagrave di produ-zione sostenibile e il loro impatto eco-nomico sociale e ambientale devono essere comunicati a coloro che abitano in quel determinato territorio e a tutti gli stakeholder aziendali adottando forme integrate di rendicontazione di sosteni-bilitagraveUna particolare attenzione va dedicata alle fasce sociali svantaggiate e alle di-versitagrave (culturali di genere di etagrave ecc) dei lavoratori alla crescita professiona-

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le alla compatibilitagrave con le esigenze di vita e alle forme di welfare integrativo che esprimono la sensibilitagrave dellrsquoazienda nei confronti dellrsquointera societagrave civileTra i principali portatori di interesse una particolare attenzione va dedicata sia ai lavoratori che ai fornitori

Per quanto riguarda i lavoratori lrsquoazien-da responsabile non solo si impegna nel rispetto dei diritti umani ma prevede efficaci meccanismi di partecipazione condivisione e collaborazione con i lavo-ratori nel quadro di un clima lavorativo di rispetto capace di coinvolgere nelle strategie e nelle decisioni organizzativeNellrsquoambito dei diritti dei lavoratori la legislazione e la contrattazione colletti-va giagrave offrono ndash nei Paesi avanzati come lrsquoItalia ndash un sistema di garanzie che il da-tore di lavoro responsabile eleva volon-tariamente adottando sistemi di gestio-ne della responsabilitagrave sociale secondo best practice quali ad esempio lo stan-dard SA8000Aspetti disciplinati dalla legge - quali etagrave minima di accesso al lavoro tutele per i giovani lavoratori difesa della sa-lute e della sicurezza libertagrave di associa-zione retribuzione orario di lavoro pra-tiche disciplinari divieto di ogni forma di discriminazione e pari opportunitagrave - meritano una continua attivitagrave di mo-nitoraggio non solo da parte delle auto-ritagrave competenti ma anche da parte del-le organizzazioni dei lavoratori Il lavoro forzato delle fasce piugrave deboli e piugrave in-difese sovente inconsapevoli dei propri diritti ndash che solo una lettura superficiale puograve reputare superato ndash richiede unrsquoat-tenta analisi del contesto e della catena di fornitura che ne utilizza gli outputMolto cammino deve essere ancora compiuto per assicurare unrsquoadesione sostanziale (e non solo formale) agli ob-blighi di legge derivanti dalla riduzione delle disuguaglianze (pari opportunitagrave) e oggi la piena inclusione dei lavoratori disabili e lrsquoazzeramento del gender pay gap rappresentano due temi prioritari su cui orientare i piani di miglioramento di un sistema di gestione della respon-sabilitagrave sociale ampliando la dimensio-ne delle imprese obbligate ad accoglie-re categorie protette La capacitagrave delle imprese di auto-valu-tare il proprio percorso di sostenibilitagrave

attraverso momenti strutturati di audit interni testimonia un crescente grado di maturitagrave del sistema produttivo e la sua consapevolezza sia che lrsquoesistenza di una disposizione di legge non sia di per seacute garanzia della sua piena appli-cazione sia che le norme definiscono standard minimi (che presumibilmente si eleveranno nel futuro) che lrsquoimpresa responsabile egrave chiamata a superare am-piamente sovente anche con vantaggi competitivi

Per quanto riguarda i fornitori unrsquoa-zienda responsabile conosce la propria filiera e verifica che le prestazioni delle diverse sequenze di lavorazione siano realizzate nel rispetto dei diritti umani della dignitagrave delle persone e della ri-duzione continua dellrsquoimpatto sullrsquoam-biente Le aziende responsabili hanno procedure per lrsquoapprovvigionamento che identificano i criteri per la selezione dei fornitori non limitandosi ad aspet-ti di prezzoqualitagrave ma estendendo lrsquoanalisi anche alle prestazioni sociali e ambientali Tali aziende effettuano una mappatura della propria catena di for-nitura non limitandosi ai fornitori diretti ma comprendendo anche i sub-fornitori passo essenziale per poter condurre una valutazione dei rischi sociali e ambienta-li lungo la filiera Una volta evidenziati i fornitori a rischio (per caratteristiche del processo produttivo settore merceolo-gico ubicazione geografica dimensioni ecc) si identificano modalitagrave di moni-toraggio (questionari di dettaglio o in alcuni casi audit) sui casi piugrave a rischio per una negoziazione serrata delle pre-stazioni attese

Per quanto riguarda lrsquoambiente egrave neces-sario che le azioni di riciclo di riduzio-ne degli sprechi e di utilizzo di materie prime seconde siano attivate secondo un approccio sistemico di economia circolare questo significa raccogliere e diffondere le opportunitagrave di innovazio-ne sviluppate dalle imprese per ridurre progressivamente la domanda di risorse naturali (come acqua e suolo) e la pro-duzione di rifiuti aumentando la produ-zione di materie prime seconde al fine di mantenerne il ciclo di vita il piugrave a lungo possibile Tutto ciograve con riferimento an-che alle produzioni agroalimentari per

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le quali le risorse naturali di acqua e suo-lo sono input produttivi indispensabili

allrsquoaumento di competitivitagrave attraverso modelli di produzione meno legati allrsquou-tilizzo e allrsquoestrazione di materie prime

alla spinta verso unrsquoinnovazione basata sullo sviluppo tecnologico e sullrsquoutilizzo e riutilizzo di risorse rinnovabili

alla fidelizzazione dei clienti respon-sabili e allrsquoapertura di nuovi mercati in espansione

allrsquoaumento dellrsquooccupazione attraver-so la riduzione della quantitagrave di mate-rie prime utilizzate e la crescita di ser-vizi a valore aggiunto nella produzione con spostamento di costi dalle materie prime al lavoro e conseguente crescita dellrsquoimpatto occupazionale a livello lo-cale

Altro pilastro della produzione respon-sabile sono le produzioni in forma so-ciale che realizzano forme di produzio-ne in cui lrsquoimprenditore non egrave il privato o lo Stato ma una collettivitagrave Esperienze di questa tipologia oltre al mondo coo-perativo che costituisce uno dei fonda-menti dellrsquoeconomia nazionale sono ad esempio le imprese sociali (ed anche le societagrave benefit) il cofarming la Retener-gie le crescenti esperienze di produzio-ne di servizi del Terzo Settore e il Com-mercio Equo e Solidale Nello specifico questrsquoultimo costituisce un approccio concreto alternativo al modello econo-mico prevalente offre migliori condizio-ni economiche soprattutto ai produttori

svantaggiati nelle diverse aree del mon-do e assicura il rispetto dei lavoratori e dellrsquoambiente egrave fondato su una relazione paritaria fra tutti i soggetti nelle diverse fasi della catena di commercializzazio-ne ndashproduzione distribuzione consumo ndash Si tratta dunque di un modello eco-nomico (produttivo e di consumo) che nel suo complesso mira a uno sviluppo sostenibile garantendo condizioni eque a chi produce nel rispetto dellrsquoambiente e gode del sostegno di cittadini-consu-matori consapevoli e responsabili delle proprie scelte egrave attivo da piugrave di 40 anni in oltre 75 Paesi coordinato e promosso da organizzazioni internazionali e so-stiene milioni di lavoratori e lavoratrici in diversi settori per favorire opportunitagrave di impresa equa sostenibile e capace di creare economiaDal punto di vista consumeristico la produzione responsabile realizza unrsquoin-terazione virtuosa con i consumatori permettendo la realizzazione di un mer-cato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore che lrsquoimpresa si fanno cari-co di obiettivi collettivi

Un importante strumento per assicu-rare la trasparenza egrave rappresentato dal Report di Sostenibilitagrave documento in cui lrsquoazienda rende conto dei propri im-pegni e risultati in merito agli impatti economici sociali e ambientali I report sono efficaci se fanno parte di percorsi sistemici verso la sostenibilitagrave di cui do-cumentano i progressi Alcune aziende scelgono di sottoporre il proprio report a verifica di una terza parte indipen-dente che garantisca agli stakeholder la completezza e la veridicitagrave delle infor-mazioni contenute Un altro strumento di trasparenza a disposizione del mer-cato egrave rappresentato dalle certificazioni a fronte di standard volontari che pos-sono riguardare tanto i prodotti (di cui si valorizzano particolari caratteristiche ad esempio ambientali o di tracciabilitagrave) quanto i sistemi di gestione aziendale (tra cui i sistemi di gestione per la re-sponsabilitagrave sociale la salute e la sicu-rezza sul luogo di lavoro lrsquoambiente lrsquoe-nergia la prevenzione della corruzione ecc) Le certificazioni accreditate ovve-ro quelle certificazioni emesse secondo le regole e sotto il controllo di un ente di accreditamento sono una garanzia nei

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Lrsquoeconomia circolare afferma infatti un modello di produzione sostenibile nel lun-go periodo volto a creare relazioni di cir-colaritagrave in ciograve che si produce minimizzan-do ciograve che viene rilasciato nellrsquoambiente lungo tutta la filiera produttiva ma anche facendo diventare lo ldquoscartordquo di un setto-re lrsquoinput produttivo di un altro (come nel caso dellrsquoutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate che sebbene richieda un approccio partecipato e collettivo sul terri-torio rende disponibile una risorsa sempre piugrave scarsa e spinge lrsquoinnovazione azienda-le) Tale modello rappresenta anche unrsquoop-portunitagrave di business per le aziende con riferimento specifico

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confronti delle parti interessate oltre a rappresentare uno strumento di crescita interna per lrsquoaziendaParticolare rilevanza hanno nel contesto italiano le aziende agroalimentari per cui occorre programmare una riduzione ldquoa monterdquo (giagrave sul campo) degli spre-chi e delle perdite alimentari noncheacute il ricorso a input produttivi ldquoresidualirdquo da altri usi (es acque reflue urbane tratta-te per irrigazione) La lotta allo spreco e alle perdite alimentari e lrsquouso efficiente delle materie prime rappresenta uno dei punti di cooperazione tra consumatori informati e imprese consapevoli per mi-nimizzare gli sprechi anche ripensando il loro uso a fine vita In questo conte-sto le aziende devono contribuire alla sensibilizzazione dei consumatori finali promuovendo specifiche campagne e iniziative ma anche agevolando la dona-zione della produzione invenduta

In conclusione le aziende devono ten-dere verso azioni generatrici di valo-re condiviso fra azienda e territorio piuttosto che il perseguimento di una doppia missione una di profitto e una puramente sociale lrsquoimpegno per una produzione responsabile massimizza infatti il valore creato nel lungo termine per una crescita sostenibile nel rispetto del benessere della comunitagrave e del terri-torio in cui operaLa sostenibilitagrave viene intesa da alcu-ne imprese come un costo e nel bre-ve termine in qualche misura lo egrave Un approccio responsabile comporta un maggiore impegno manageriale e ulte-riori investimenti (e le imprese italiane notoriamente sottocapitalizzate hanno bisogno di specifici strumenti finanziari per agevolarli) ma produce anche risul-tati sia in termini di capacitagrave di risposta ai clienti sensibili sia per i lavoratori che beneficiano di una vita piugrave equilibrata nel contempo contribuisce a una mag-giore stabilitagrave in prospettiva delle azien-de Tuttavia se perseguita con impegno costante e coerente e sostenuta da ade-guate politiche pubbliche e territoriali diviene per lrsquoazienda un fattore rilevante di investimento che garantisce un posi-zionamento piugrave solido e piugrave duraturo nel mercato e comunque - come ricorda la Comunicazione della Comunitagrave Europea (EU COM 2011681) - egrave una responsabili-

tagrave da cui le aziende non possono ormai eludereNel settembre 2020 considerata la scar-sa adesione volontaria delle imprese alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) la Consob ha chiesto agli stakeholder di formulare indicazioni sullrsquoattuale regime con lrsquoobiettivo di allargarne il perimetro di obbligatorietagrave per agevolare lrsquoesten-sione della DNF anche ai soggetti con meno di 500 dipendenti Ma la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 sta anticipando tale richiestaLe imprese per costruire un valore dure-vole e contribuire a un benessere a lun-go termine devono definire un proprio posizionamento strategico sostenibile convergente con quello dei territori di appartenenza attivando processi parte-cipativi e bio-imitativi di cui la circola-ritagrave egrave una componente e la partecipa-zione dei lavoratori alla gestione per le imprese di oltre 250 dipendenti La real-tagrave imprenditoriale italiana diffusa e per-meata di diversitagrave territoriale egrave in grado di esprimere efficacia nella sostenibilitagrave a patto che i regolatori riconoscano un sistema ascendente di costruzione delle decisioni dai territori al centro con pro-porzionalitagrave ed equivalenza nelle metri-che delle procedure di rendicontazione richieste alle imprese e con validazione dei fattori immateriali nei capitali delle imprese e nel loro merito del credito

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13 Normative di riferimento

EuropaLrsquoevoluzione normativa relativa alla pro-duzione sostenibile vede il protagoni-smo della legislazione europea rafforza-to con il Programma della Commissione Europea 2019-2024 ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosardquo Le prime due linee di lavo-ro del Programma perseguono una so-stenibilitagrave sia ambientale che sociale e costituiscono il quadro di riferimento per lrsquoattuazione del Goal 12 La prima linea oggetto della comunicazione CE COM(2019) 640 final dellrsquo11 dicembre 2019 (Target 121) lancia il Green Deal europeo per rendere lrsquoEuropa entro il 2050 il primo continente a impatto cli-matico (zero attraverso una transizione equa agevolata da un piano di investi-menti rilevante La seconda linea propo-ne un programma ambizioso di equitagrave sociale attraverso ldquounrsquoeconomia che la-vora per le personerdquo rafforzando il pi-lastro sociale dellrsquoUnione per i giovani lrsquoinfanzia la paritagrave di genere lrsquoistruzione e la lotta contro la povertagraveLa normativa europea continua a esse-re una spinta potente e il quadro di ri-ferimento per una pianificazione degli interventi per un consumo e una produ-zione responsabili il Programma Next Generation EU (Dispositivo per la ripre-sa e la resilienza Assistenza alla ripre-sa per la coesione e i territori drsquoEuropa Invest EU Strumento di sostegno alla solvibilitagrave Programma UE per la salute Meccanismo unionale di protezione ci-vilerescEU) del 2020 per affrontare la crisi e rilanciare lrsquoeconomia e la societagrave europea premia una celere e rapida de-carbonizzazione del sistema produttivo tale azione si integra con il Programma SURE per gli interventi sul mercato del lavoro e con i prestiti BEI meglio finaliz-zati alla sostenibilitagrave La normativa eu-ropea sul clima alza la sfida il Pacchetto ldquoFit for 55rdquo nel 2021 attiva politiche am-bientali ambiziose a cui sono chiamate a contribuire le imprese Inoltre la Riso-luzione del Parlamento europeo del 16 settembre 2020 tratta il ruolo dellrsquoUE nella protezione e nel ripristino delle fo-reste del pianeta e quella del 22 otto-bre 2020 formula raccomandazioni alla Commissione sul quadro giuridico per fermare e invertire la deforestazione

la proposta di Direttiva europea del 21 aprile 2021 intende estendere gli ob-blighi di informativa non finanziaria ex Direttiva 201495UE a tutte le imprese di grandi dimensioni Il provvedimento coinvolgerebbe circa 49000 societagrave europee (incluse le PMI quotate con lrsquoeccezione delle micro-imprese) a fron-te delle attuali 11600 Le imprese do-vrebbero rispettare specifici standard di comunicazione con semplificazioni per le imprese di minori dimensioni I report sarebbero sottoposti ad assurance indi-pendente Gli effetti sarebbero significa-tivi per i mercati gli investitori le impre-se della supply chain e gli stakeholder aziendali Migliorando il comportamento delle imprese si avrebbero effetti positi-vi sul rispetto dei diritti delle persone e sullrsquoambiente (Target 126)

la Risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2021 recante raccomanda-zioni alla Commissione concernenti la dovuta diligenza e la responsabilitagrave del-le imprese ndash 10 marzo 2021 (Target 121)

il Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il riuti-lizzo delle acque reflue a scopo irriguo al fine di limitare lo stress idrico e ridur-re gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori nel quadro dellrsquoadattamento ai cambiamenti climatici e della strate-gia europea per fronteggiare la carenza idrica e la siccitagrave nellrsquoUnione europea attuando il Piano drsquoazione dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare e inte-grando il processo di modernizzazione che sta investendo la Politica Agricola Comune (PAC) e gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici declinati nel Green Deal (Target 122)

il Nuovo Piano drsquoAzione per lrsquoeconomia circolare CE COM(2020) 98 final adotta-to dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020 con misure che riguardano lrsquointero ciclo di vita dei prodotti e con lrsquoobietti-vo di rendere lrsquoeconomia piugrave sostenibile

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globale imputabile allrsquoUE Riassumiamo la normativa comunitaria piugrave rilevante a partire dagli interventi piugrave re-centi facendo riferimento anche ai relativi target specifici del Goal 12

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ma anche di rafforzarne la competitivi-tagrave proteggendo lrsquoambiente e i diritti dei consumatori anche attraverso lrsquoinnova-zione e la digitalizzazione (Target 122)

la Strategia ldquoDal produttore al consu-matore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futurordquo (Farm to Fork Strategy COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020) diretta ad accrescere la sostenibilitagrave del sistema agroalimen-tare europeo ponendo obiettivi ambien-tali e sociali quantificati da conseguire entro il 2030 insieme a lrsquointensificazione della lotta contro gli sprechi alimentari la realizzazione di maggiori investimenti in ricerca e innovazione e la promozione della transizione verso sistemi alimentari sostenibili a livello globale (Target 123)

la Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 (COM(2020) 380 final del 20 maggio 2020) volta a proteggere e a ripristinare la natura la biodiversitagrave e il buon funzionamento degli ecosistemi per migliorare il benessere delle persone e la capacitagrave della societagrave di contrastare i cambiamenti climatici per contenere le minacce alla salute umana e delle cata-strofi naturali per garantire la sicurezza alimentare e la continuazione delle at-tivitagrave economiche in particolare quelle del settore agroalimentare e dellrsquoedilizia (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni ldquoUna nuova strategia industria-le per lrsquoEuropardquo COM(2020) 102 final del 10 marzo 2020 (Target 121)

la Decisione delegata (UE) 20191597 della Commissione del 03052019 che integra la direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio per una metodologia comune e requisiti mi-nimi di qualitagrave per la misurazione unifor-me dei livelli di rifiuti alimentari (Target 123)

la Direttiva europea Unfair trading practices 6332019 (Target 121)

le Raccomandazioni di Azioni nel Qua-dro della Prevenzione degli Sprechi Alimentari elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimen-tari del 12 dicembre 2019 (Target 123)

la Direttiva UE sullrsquoEconomia Circolare e Pacchetto Economia Circolare GU 14 giugno 2018 in vigore il 4 luglio 2018 da recepire dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020 insieme alle direttive 849-850-851-8522018 (Target 122)

il Regolamento (UE) n 7152013 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 11792012 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

il Regolamento (UE) n 3332011 recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami ferrosi cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 200898CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Target 122)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni sul Piano drsquoa-zione produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile - COM (2008) 397 (Target 121)

la Risoluzione del Parlamento europeo su ldquoCommercio Equo e Solidale e svi-luppordquo (20052245(INI)) su ldquoImpatto del commercio internazionale e delle politiche commerciali europee sulle ca-tene globali del valorerdquo (20162301(INI)) (Target 121)

la Comunicazione della Commissione su ldquoIl ruolo del Commercio Equo come strumento di sostenibilitagraverdquo (COM (2009)

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215) (Target 121)

la Comunicazione ldquoA resource-efficient Europe ndash Flagship initiative under the Europe 2020 Strategyrdquo ndash COM (2011) 21 (Target 121)

la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo al Consiglio al Co-mitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni COM(2020) 301 final ldquoUna strategia per lrsquoidrogeno per unrsquoEuropa climaticamente neutrardquo Bruxelles 872020

le Guidelines on developing adaptation strategies SWD 1341ndash54 2013 (Target 121)

il Progetto di relazione della Piattafor-ma sulla finanza sostenibile sulle rac-comandazioni preliminari per i criteri di vaglio tecnico per la tassonomia dellrsquoUE (acqua economia circolare prevenzio-ne dellrsquoinquinamento e biodiversitagrave ed ecosistemi) e relativo allegato 3 agosto 2021

lo standard AFNOR XP X30-9012018 - ldquoCircular economy project management system ndash Requirements and guidelinesrdquo ottobre 2018 (Target 122)

Norma tecnica BS 80012017 ndash ldquoFra-mework for implementing the principles of the circular economy in organiza-tionsrdquo maggio 2017 (Target 122)

Internazionale

UNI ISO 204002017 Acquisti sostenibili ndash Guida+

UNI EN ISO 260002020 - Guida alla re-sponsabilitagrave sociale

UNI ISO 201212013 Sistemi di gestione sostenibile degli eventi - Requisiti e gui-da per lrsquoutilizzo

UNI EN ISO 140012015 Sistemi di ge-

stione ambientale - Requisiti e guida per lrsquouso

Social Accountability 8000 ndash Standard internazionale elaborato da Social Ac-countability International

Target 121 commi 58-75 relativi agli ecobonus di riqualificazione energetica e risparmio idrico utilizzano la leva fi-scale per ridurre lrsquoimpatto ambientale e il consumo di risorse commi 80-81 per gli interventi di riconversione e riqua-lificazione produttiva di aree di crisi commi 124-126 per interventi di svilup-po delle PMI in ottica green economy commi 725-727 per le infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica

Target 122 commi 58-60 per lrsquoefficien-tamento energetico in ambito indu-striale e domestico e la ristrutturazione edilizia e lrsquoacquisto di mobili ed elettro-domestici di classe almeno A+ commi 61-65 sul Bonus idrico e la previsione di un Piano nazionale idrico e di un Fondo

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Italia

La normativa nazionale ha recepito gli obiet-tivi comunitari di trasformazione del sistema produttivo col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con il Decreto Legge (DL) Semplificazioni a partire dalla Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto importanti novitagrave per la realizzazione di un Green New Deal italiano

Lrsquoobiettivo egrave quello di trasformare la logica del sistema produttivo dallrsquoattuale approc-cio lineare in unrsquoeconomia circolare che re-cuperi e rimetta in circolo ogni risorsa evi-tando la produzione di rifiuti (Target 122)

Riassumiamo la normativa nazionale piugrave ri-levante che riguarda la produzione respon-sabile a partire dagli interventi piugrave recenti facendo riferimento anche ai relativi Target specifici del Goal 12

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la Legge di Bilancio 2021 affronta alcuni snodi che riguardano lo sviluppo sosteni-bile del Paese verso unrsquoeconomia circola-re e attenta al sociale

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per il rilancio degli investimenti commi 66-75 per stimolare interventi di effi-cientamento energetico commi 77-79 per incentivare lrsquoacquisto di veicoli ali-mentati a energia elettrica commi 136-137 per investimenti per migliorare la sostenibilitagrave nelle aziende zootecniche di produzione e di trasformazione della carne commi 159-160 per investimen-ti nel settore della raffinazione e della bioraffinazione per supportare la transi-zione ecologica verso fonti energetiche alternative comma 743 sul ldquoSistema vo-lontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibilerdquo in coerenza con il regolamento (UE) 2020852

Target 124 comma 231 per progetti di riduzione dellrsquouso della plastica e per la sostituzione della plastica con materiali alternativi commi 1084-1085 che incen-tivano a ridurre lrsquoutilizzo di plastica e im-ballaggi

Target 125 commi 614-615 per il Bonus TV commi 770-771 per la realizzazione di compostiere di comunitagrave per la ferti-lizzazione dei terreni commi 1037-1050 per lrsquoadozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche al servizio pubblico com-mi 1087-1089 per sistemi di filtraggio dellrsquoacqua potabile e intervengono sulla razionalizzazione dellrsquouso della risorsa idrica

Target 126 commi 107-108 per venture capital in favore di progetti di imprendi-toria femminile ad elevata innovazione commi 1051-1063 e 1065 con il nuovo Piano nazionale transizione 40 base per il PNRR italiano a sostegno dellrsquoin-novazione e della transizione digitale

Target 12b commi 84-86 per contratti di sviluppo del settore turistico sosteni-bile agevolando il recupero e riutilizzo di fabbricati ed edifici dismessi per un rilancio in chiave sostenibile commi 91-94 per la tutela e la valorizzazione delle aree di particolare interesse geologico o speleologico con significativa valenza di sostegno al turismo sostenibile

Target 12c commi 651-659 per lrsquoincen-tivo per lrsquoacquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 e lrsquoimposta sullrsquoacqui-sto di autoveicoli a elevate emissioni di CO2 comma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e re-gionale giagrave citato commi 691-695 inter-venti legati alla mobilitagrave sostenibile

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la Legge di Delegazione europea del 22 aprile 2021 delega il governo a recepire la Direttiva Unfair Trading Practices (UTPs) 633 del 2019 che doveva essere recepita entro il primo maggio per essere applica-ta entro il primo novembre Pur vietando le aste online al doppio ribasso restano da chiarire tra gli altri aspetti quelli re-lativi agli organismi deputati al controllo (Target 126)

il DLgs 2 febbraio 2021 n 13 che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dellrsquoUnione di stagno tan-talio e tungsteno dei loro minerali e di oro originari di zone di conflitto o ad alto rischio (Target 122)

il PNRR include la cultura e il turismo come una direttrice specifica di investimento destinando risorse alla digitalizzazione tuttavia lrsquoapproccio rimane fortemente ldquopatrimonialerdquo e orientato allrsquoattrazione fisica di visitatori (Target 12b)

nel secondo semestre 2021 il Ministero della Transizione Ecologia (MITE) presen-teragrave il nuovo PAN GPP Gli appalti pubblici verdi sono per la Commissione europea lo strumento con cui ldquole amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali attraverso la ricerca e la scel-ta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sullrsquoambiente lungo lrsquointero ciclo di vitardquo il PAN GPP promuovendo gli appalti pubblici verdi egrave quindi lrsquoanello di congiunzione tra la produzione e il consumo per la propria trasversalitagrave settoriale e per lrsquoefficacia su tutti gli obiettivi di tutela ambientale egrave strumento strategico per lrsquoattuazione di quanto previ sto nella strategia sviluppo

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sostenibile e dallrsquoAgenda 2030 egrave essen-ziale che i CAM (Criteri Ambientali Mi-nimi) siano integrati da analoghi criteri sociali minimi (Target 127)

la Legge 8 Ottobre 2020 n 134 di Ra-tifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio sia il Regola-mento del 9 febbraio 2021 che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto di carta e cartone ai sensi dellrsquoart 184 ter comma 2 del DLgs 3 aprile 2006 n 152 (Target 122)

il DL 19 maggio 2020 n 34 ldquoMisure ur-genti in materia di salute sostegno al lavoro e allrsquoeconomia noncheacute di politi-che sociali connesse allrsquoemergenza epi-demiologica da Covid-19rdquo Le misure in linea con il Green Deal Europeo sosten-gono lrsquoinnovazione e il settore delle co-struzioni e delle PMI per favorire lrsquooccu-pazione (Target 121)

il Decreto ldquoCura Italiardquo convertito in Leg-ge n272020 estende il beneficio fiscale per le eccedenze alimentari alle cessioni dei prodotti tessili dei prodotti per lrsquoab-bigliamento e per lrsquoarrendamento dei giocattoli dei materiali per lrsquoedilizia e degli elettrodomestici noncheacute dei per-sonal computer tablet e-reader e altri dispositivi per la lettura in formato elet-tronico non piugrave commercializzati o non idonei alla commercializzazione (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 116 in at-tuazione del pacchetto europeo dellrsquoe-conomia circolare (direttiva UE 2018851 relativa ai rifiuti e agli imballaggi) preve-de decreti del MITE dedicati allrsquordquoend of wasterdquo ai regimi di responsabilitagrave estesa del produttore nelle operazioni di recu-pero dei rifiuti al riutilizzo e alla prepa-razione per il riutilizzo la norma punta al riutilizzo e riciclaggio pari al 60 entro il 2030 e 65 entro il 2035 viene raffor-zata e ampliata la responsabilitagrave estesa del produttore con strumenti per favo-rire la maggiore durevolezza riciclabili-tagrave e riutilizzabilitagrave dei prodotti e viene inclusa la preparazione per il riutilizzo tra le operazioni di recupero dei rifiuti (Target 125) il DLgs 3 settembre 2020

n 121 che modifica la direttiva 199931CE relativa alle discariche di rifiuti (Tar-get 125)

il DLgs 3 settembre 2020 n 119 relativo ai veicoli fuori uso (Target 122)

il DLgs 3 settembre 2020 n 118 relativo a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 201219UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroni-che (Target 125)

il Decreto del Ministero dellrsquoAmbiente 10 marzo 2020 su ldquoCriteri Ambientali Minimi per il servizio di ristorazione col-lettiva e fornitura di derrate alimentarirdquo (CAM) che fa riferimento sia a diversi settori della ristorazione collettiva (sco-lastica degli uffici delle universitagrave e del-le caserme delle strutture ospedaliere assistenziali sociosanitarie e detentive) sia alla fornitura delle derrate alimenta-ri in direzione del Green Public Procu-rement Per la prima volta tra i criteri ambientali minimi obbligatori per le for-niture sono inclusi anche i prodotti del commercio equo e solidale quali cacao banane e frutta esotica tegrave e tisane zuc-chero e caffegrave I nuovi CAM sono entrati in vigore il 3 agosto 2020 (Target 127)

il Decreto ldquoClimardquo convertito in legge il 12 dicembre 2019 n 141 che ha intro-dotto incentivi per un programma spe-rimentale per la mobilitagrave sostenibile per trasporto ibrido ed elettrico e per i Comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica e per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari sfusi o alla spina (Target 12c)

la Legge n 1282019 End of waste in vi-gore dal 3 novembre 2019 ha recepito lrsquoemendamento che modifica lrsquoart 184-ter del DLgs 15206 e che delega alle Autoritagrave competenti regionali il rilascio delle autorizzazioni ovvero la compe-tenza sulla cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) ldquocaso per casordquo (Target 122)

la Riforma del Terzo Settore approvata

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nellrsquoestate 2017 riguardante il Codice del terzo settore lrsquoimpresa sociale e il 5 per mille (D L sul Terzo Settore n 117 del 3 luglio 2017) La nuova Impresa Sociale egrave concepita quale modello imprenditoria-le del Terzo Settore riconoscendo quindi che le organizzazioni ivi operanti sono produttrici di valore aggiunto e non piugrave solo entitagrave lsquoredistributiversquo di aiuti dello Stato (Target 121)

la ldquoStrategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibilerdquo (SNSvS) che disegna una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla sostenibilitagrave quale valore condiviso e imprescindibile per affrontare le sfide globali del nostro Paese con attenzione alla produzione sostenibile e responsa-bile (Target 121)

il Documento ldquoVerso un modello di eco-nomia circolare per lrsquoItalia Documento di inquadramento e di posizionamen-to strategicordquo elaborato dal Ministero dellrsquoAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero dello Sviluppo Economico con lrsquoobiettivo di fornire un inquadramento generale dellrsquoeconomia circolare noncheacute di definire il posiziona-mento strategico del nostro Paese sul tema (Target 121)

lo strumento di Politica Ambientale de-nominato ldquoGreen Public Procurementrdquo (GPP) divenuto obbligatorio con lrsquoap-provazione del nuovo Codice sugli Ap-palti Aggiornamenti Criteri Ambientali Minimi (CAM) (Target 127)

la normativa riguardante le Societagrave Be-nefit (Legge Stabilitagrave 2016 commi 376-384) LrsquoItalia egrave stato il primo Paese so-vrano al mondo (prima dellrsquoItalia solo alcuni singoli Stati degli USA avevano emanato normativa sulle Benefit Corpo-ration) che abbia assegnato dignitagrave giu-ridica a questa forma di impresa (Target 121)

il Piano ldquoIndustria 40rdquo redatto dal Mini-stero per lo Sviluppo Economico e fina-lizzato a promuovere lrsquoinnovazione dei processi produttivi e lrsquoadozione di nuo-vi modelli di business Sebbene i riferi-

menti alla sostenibilitagrave e alla produzione responsabile non siano resi in maniera esplicita il piano rappresenta una op-portunitagrave per le imprese per ridisegna-re i propri processi i propri prodotti e i modelli di business in unrsquoottica di soste-nibilitagrave (Target 121)

il Decreto 562018 Regolamento per lrsquoattuazione dello schema nazionale vo-lontario per la valutazione e la comu-nicazione dellrsquoimpronta ambientale dei prodotti denominato ldquoMade Green in Italyrdquo Il Regolamento stabilisce le mo-dalitagrave di funzionamento dello schema denominato ldquoMade Green in Italyrdquo (Tar-get 121)

lrsquoUNIPdR 492018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nel settore delle costruzioni - Linee guida allrsquoapplicazione del modello di responsabilitagrave sociale UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 512018 ldquoResponsabilitagrave so-ciale nelle Micro e Piccole Imprese (MPI) e nelle imprese artigiane ovvero impre-se a valore artigiano - Linee guida per lrsquoapplicazione del modello di responsa-bilitagrave sociale secondo UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

il 1deg Catalogo sussidi ambientali dannosi e favorevoli ndash 2017 stima dati 2016 se-conda edizione 2018 stima dati 2017 terza edizione 2019 stima dati 2018 (Target 12c)

il lancio della ldquoStrategia Nazionale Bioe-conomiardquo (42017) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2042017 ldquoCrite-ri calcolo tariffa puntuale rifiuti urbanirdquo (Pay-as-you-throw) (Target 125)

la Legge 1232017 ldquoImballaggi biode-gradabili per prodotti alimentari sfusirdquo (122017) (Target 122)

lrsquoUNIPdR 272017 ldquoLinee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per lrsquoinnovazione responsabilerdquo (Target 126)

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la Legge Gadda 166 del 2016 ha riorga-nizzato il quadro normativo con il con-trasto agli sprechi alimentari e il diritto di accesso al cibo la solidarietagrave sociale egrave lrsquoelemento strutturale della Legge con prioritagrave al consumo umano delle ecce-denze e poi al consumo animale e in ul-timo al compostaggio secondo la Food and drink hierarchy la Legge non preve-de una lista chiusa di prodotti ma con-sente di ritirare ogni genere alimentare (Target 123)

la Legge contro il caporalato (Legge 1992016) (Target 121)

il Decreto Ministeriale 2662016 ldquoCom-postaggio rifiuti organicirdquo (22017) (Tar-get 125)

UNIPdR 882020 ldquoRequisiti di verifica del contenuto di riciclato eo recuperato eo sottoprodotto presente nei prodot-tirdquo (Target 122)

UNIPdR 1152021 ldquoGestione del legno di recupero per la produzione di pannelli a base di legnordquo (Target 122)

UNIPdR 752020 ldquoDecostruzione selet-tiva - Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in unrsquoot-tica di economia circolarerdquo (Target 122)

UNIPdR 992021 ldquoLinee guida per il calcolo la riduzione e la compensazione delle emissioni di gas serra di organizza-zioni e prodotti e requisiti per i proget-ti di generazione di crediti di carboniordquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 182016 ldquoResponsabilitagrave so-ciale delle organizzazioni - Indirizzi ap-plicativi alla UNI ISO 26000rdquo (Target 126)

lrsquoUNIPdR 252016 ldquoDieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo svi-luppo sostenibilerdquo (Target 123)

il divieto delle plastiche monouso via li-bera del Parlamento (Target 123)

lrsquoUNIPdR 1312015 ldquoSostenibilitagrave am-bientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della so-stenibilitagrave - Edifici residenzialirdquo (Target 122)

lrsquoUNIPdR 82014 ldquoLinee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi - Pianificazione progettazione realizza-zione e manutenzionerdquo (Target 121)

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Cittagrave per la circolaritagrave protocollo di in-tesa firmato tra il Ministero dellrsquoAmbien-te e le cittagrave di Bari Milano e Prato fina-lizzato alla promozione di iniziative che stimolino al riuso alla condivisione alla distribuzione e allrsquoestensione della vita dei beni ovvero alla diffusione dellrsquoeco-nomia circolare e a modelli di sviluppo piugrave sostenibili

Circular Economy for SMEs (CESME) promosso in Italia dalla Regione Emi-lia-Romagna attraverso ERVET ndash Agen-zia per lo sviluppo territoriale a Bologna e nella Cittagrave metropolitana di Bologna per lrsquoaccesso delle Piccole e Medie Im-prese (PMI) allrsquoeconomia circolare at-traverso il miglioramento delle politiche locali a loro supporto in particolare in-tende (i) indirizzare e migliorare lrsquoeffi-cacia degli strumenti politici in modo da supportare le PMI nel processo di cambiamento da metodi di produzione tradizionali a unrsquoinnovazione in chiave green e circolare (ii) identificare buo-ne pratiche ldquocircolarirdquo e (iii) definire un ldquopacchettordquo di supporto alle PMI nellrsquoac-cesso allrsquoeconomia circolare

Tool for Environmental Sound Product Innovation (TESPI) strumento web ad accesso gratuito per supportare la ri-progettazione ambientalmente con-sapevole di un prodotto esistente che prende in considerazione il ciclo di vita del prodotto le esigenze dei clienti e i prodotti dei concorrenti al fine di indi-viduare strategie di eco-progettazione per il miglioramento ambientale del pro-dotto analizzato

UN Global Compact una delle piugrave im-

portanti iniziative in termini di corporate sustainability

Global Reporting Iniziative19 che for-nisce un approfondito set di indicatori di sostenibilitagrave

ECESP European Circular Economy Stakeholder Platform

ICESP Piattaforma Italiana per lrsquoEcono-mia Circolare

Economia circolare e uso efficiente del-le risorse ndash Indicatori per la misurazione dellrsquoeconomia circolare consultazione pubblica del Ministero dellrsquoAmbiente del 2018 per la definizione di un modello italiano di misurazione della ldquocircolari-tagraverdquo Disponibile online documento post consultazione

Strumento per il mercato dellrsquoedilizia sostenibile dellrsquoUE lanciato dalla Com-missione europea con un sistema di indicatori chiave di performance ndash LE-VEL(S) ndash per misurare e valutare gli edi-fici sostenibili in Europa

La Green Economy in Emilia-Romagna presenta i risultati delle aziende green sul territorio dellrsquoEmilia-Romagna Lrsquoin-dagine ha rilevato le dinamiche del mon-do produttivo verso lrsquoeconomia verde

Organizzazioni imprese e cittadini

Concorso Best Performer dellrsquoEcono-mia Circolare di Confindustria

Progetto CircE - Le regioni europee per lrsquoeconomia circolare CircE (Euro-pean regions toward Circular Economy) coinvolge otto partner di livello sia re-gionale sia locale rappresentativi di di-verse situazioni sociali ed economiche europee Lombardia (Italia) Catalogna (Spagna) Bassa Slesia (Polonia) Pro-vincia di Gheldria (Paesi Bassi) London Waste and Recycling Board (Regno Unito) CD2E Agenzia di sviluppo della Regione Haute de France (Francia) Co-

14 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre organizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezio-ne asvisitgoal12

Istituzioni

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mune di Sofia Associazione dei comuni e delle cittagrave della Slovenia (Slovenia) Il progetto ha lo scopo di sostenere la dif-fusione dellrsquoeconomia circolare in Euro-pa coerentemente con il Piano drsquoazione economia circolare della Commissione Europea del 2015

Contratto dei metalmeccanici 2021 che prevede il diritto alla formazione e nuove forme di coinvolgimento dei lavo-ratori e di negoziazione nellrsquoorganizza-zione del lavoro e una piugrave attenta tutela delle donne

NeXt Indexreg egrave una metodologia elabo-rata da NeXt - Nuova Economia per Tut-ti e rivolta a imprese Emissione Tra-ding Scheme (ETS) Comuni scuole e universitagrave per conoscere e far emergere le strategie sostenibili delle imprese in linea con i principi della rendicontazione non finanziaria e secondo i criteri Envi-ronmental Social and Corporate Gover-nance (ESG) Lo strumento utilizzato egrave un questionario di Autovalutazione Partecipata composto da sei aree tema-tiche e da 30 indicatori di sviluppo so-stenibile selezionati e reputati prioritari dalle 42 organizzazioni e dai membri del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di NeXt Ognuno degli indicatori egrave collega-to a livello nazionale con i 12 domini del Benessere Equo e Sostenibile (BES) e a livello internazionale con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dellrsquoAgenda 2030 per creare un indice di riferimen-to condiviso decentralizzato e multista-keholder

Sistema di garanzia delle organizza-zioni di Commercio Equo e Solidale e sistema di certificazione dei prodotti equosolidali

Progetto ECCO - Economie Circolari di Comunitagrave promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che in 18 mesi ha coinvolto oltre 700 realtagrave territoriali 24 scuole e oltre tremila studenti in tutta Italia con lrsquoobiettivo di promuovere lrsquoe-conomia circolare attraverso percorsi formativi mirati a favorire da una parte un modello produttivo che punti alla ri-

duzione degli sprechi e dellrsquoinquinamen-to e dallrsquoaltra nuove forme di occupa-zione ECCO ha visto nascere 15 ldquopoli di economia circolarerdquo in tutta la peni-sola chiamati Rihub che per un anno e mezzo nonostante le difficoltagrave legate alla pandemia hanno organizzato corsi formativi ai green jobs focalizzandosi su diverse filiere sostenibili dallrsquoecotu-rismo allrsquoeco-ristorazione dal cicloturi-smo allrsquoapicoltura dalla rigenerazione di apparecchiature informatiche alle consegne sostenibili Oltre 600 i parte-cipanti alle formazioni il 10 dei quali appartenente a categorie fragili

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15 Proposte per una produzione sostenibile

Le politiche europee ed in particolare il Next Generation EU e di conseguenza il PNRR italiano finalizzano enormi flus-si finanziari verso unrsquoeconomia circola-re per rilanciare il sistema produttivo e favorire lrsquooccupazione chiedendo una forte svolta verso una transizione equa in linea con i principi dellrsquoAgenda 2030 Di conseguenza anche gli incentivi na-zionali allrsquoinnovazione per contribuire allo sviluppo sostenibile devono esse-re fortemente connessi alla transizione ecologica allo sviluppo dellrsquoeconomia circolare e a un impatto sociale positivo

Una grande spinta a una riconversione sostenibile viene dal Programma ldquoNext Generation EUrdquo deciso dal Consiglio europeo nel luglio 2020 che vale 750 miliardi di euro ndash finanziati da un debito in comune raccolto dalla Commissione europea LlsquoItalia dovrebbe ricevere 209 miliardi di euro Tutte le spese devono rispettare il principio del ldquonon nuocererdquo cosigrave da permettere allrsquoUE di allinearsi ai principi dellrsquoAccordo di Parigi ma il 30 del Fondo deve essere indirizzato specificamente al sostegno di iniziative green

Potenziare la transizione verso unrsquoeco-nomia circolare richiede di aumentare la collaborazione tra aziende di diversi ambiti produttivi con il pieno coinvol-gimento a tutti i livelli degli stakehol-der La revisione del sistema economi-co coinvolge tutti i suoi asset utilizzare energia e materie rinnovabili valorizzare le risorse mediante upcycling riuso rici-clo e mediante il mercato delle materie prime seconde estendere la vita uti-le di prodotti e processi mediante una progettazione e una manutenzione ad hoc progettare prodotti sulla base dei principi dellrsquoecodesign e nel rispetto di elevati standard di qualitagrave La transizio-ne allrsquoeconomia circolare egrave destinata ad accrescere lrsquoimpatto occupazionale Il successo delle iniziative per far dialoga-re domanda e offerta di scarti e materia prima seconda dipende dalla loro

ampliare il raggio drsquoazione degli inter-venti considerando lrsquoinsieme del siste-ma delle imprese alcuni provvedimenti sono infatti limitati a settori e territori specifici (anche in ragione delle risor-se disponibili) altri si concentrano sulla Pubblica Amministrazione perograve lrsquointe-ro mondo delle imprese ha bisogno di evolvere inserendo tecnologia e mo-dernizzazione nella propria gestione per migliorare efficienza produttivitagrave e impatto sociale e ambientale che sono i gap principali nei confronti dei Paesi competitori a fronte di un flusso di in-vestimenti a livello europeo di oltre 650 miliardi nei prossimi 10 anni per realiz-zare gli obiettivi di riduzione delle emis-sioni climalteranti del 55 egrave necessario avere una strategia di politica industriale in termini di capacitagrave produttiva (svilup-po delle fonti rinnovabili e delle tecno-logie per efficienza) che non vediamo al fine di una trasformazione del tessuto manifatturiero che limiti gli impatti so-cio-economici della transizione ecologi-ca

dare continuitagrave agli interventi per lo svi-luppo sostenibile abbracciando un oriz-zonte temporale di medio-lungo perio-do per dare certezze alle imprese e ai cittadini consentendo loro di aumentare la propensione a investire

aumentare nel tempo la dotazione finan-ziaria molte misure sembrano orientate nella giusta direzione ma hanno risorse limitate consapevoli della finitezza delle risorse comunque una scelta di prioritagrave e unrsquoattenta spending review aiutereb-bero a trovare le risorse per le azioni piugrave rilevanti

promuovere insieme con le associazio-ni datoriali e le organizzazioni del Terzo

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visibilitagrave solo coinvolgendo migliaia di sog-getti egrave possibile che nascano incontri pro-ficui tra chi offre e chi domanda circolaritagrave

Il GdL Goal 12 per quanto riguarda la produ-zione responsabile chiede ai decisori politici di

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Settore la sensibilizzazione e lrsquoaccom-pagnamento delle imprese affincheacute in-troducano la sostenibilitagrave ambientale e sociale tra gli obiettivi aziendali e di conseguenza valutino le proprie perfor-mance e quelle dei propri manager alla luce dei risultati ambientali e sociali ol-tre che di profitto

adottare misure di semplificazioni per evitare che eccessi burocratici frenino la realizzabilitagrave concreta dei provvedimen-ti

definire in relazione allo sviluppo delle rinnovabili una condivisione degli oneri vincolante con le Regioni in relazione agli impegni di sviluppo delle infrastrut-ture e degli impianti tale punto egrave cru-ciale per riscrivere il nuovo Piano Nazio-nale Integrato per lrsquoEnergia ed il Clima (PNIEC) al 2030 al fine di raggiungere i nuovi obiettivi del -55 di emissioni cli-malteranti

limitare la disposizione di decreti attua-tivi (specie se concertati tra dicasteri) puntando a norme compiute di imme-diata realizzazione percheacute la previsione di molti decreti attuativi rende lungo e complesso lrsquoiter di varo delle misure e sovente ne depotenzia la portata

identificare le Best Practice di sostenibi-litagrave e condividerle con altri Paesi identi-ficando e promuovendo soluzioni adat-te sulla base delle condizioni e risorse locali e delle esigenze di implementa-zione

realizzare politiche di sostegno per un vero sviluppo sostenibile da parte dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli in via di sviluppo

riequilibrare nellrsquoattuazione del Pro-gramma Next Generation EU il rapido procedere verso la transizione ecologi-ca con interventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale per non lasciare indie-tro nessuno

istituire un catasto pubblico sullrsquoutilizzo delle risorse suolo verde mobilitagrave in sharing sistema idrico

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile la riduzione degli sprechi e lrsquoutilizzo di materiali con crescente percentuale di riciclato la progettazione di prodotti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire azioni di riuso dei prodotti an-che attraverso piattaforme di scambio definendo una legge di riordino del set-tore dellrsquousato e del riutilizzo anche con partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera

investire nella sicurezza e nella qualitagrave alimentare nella bioeconomia circolare nella ricerca per la sostenibilitagrave nella tutela della fertilitagrave del suolo

promuovere un mix di misure volontarie (certificazione di sostenibilitagrave ambienta-le e sociale delle filiere di approvvigio-namento) e misure obbligatorie (obbli-go di due diligence di filiera)

definire una strategia di contrasto a tutti i livelli del ciclo di vita del cibo attraver-so le varie fasi di raccolta produzione distribuzione fino al consumo domesti-co per elaborare programmi di cambia-mento comportamentale

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Si riportano di seguito proposte specifiche del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici target (la sintesi definitoria egrave no-stra) dellrsquoAgenda 2030 per una produzione sempre piugrave responsabile

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

Target 122 per unrsquoeconomia sempre piugrave circolare per lrsquouso efficiente delle risorse naturali

Target 123 per contrastare lo spreco alimentare in linea con la strategia Farm to Fork

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rimuovere le barriere che ostacolano la gestione di eccedenze incertezza nor-mativa e capacitagravequalitagrave dei destinata-ri

investire in strutture e strumenti tecno-logici e sostenere anche con incentivi fi-scali (es pannelli solari bonus ecc) sia le aziende che gestiscono le ecceden-ze secondo la Food and Drink Material Hierarchy sia le organizzazioni profit o non-profit che in un processo di eco-nomia circolare riducono lo spreco ali-mentare rivalorizzando le eccedenze

sviluppare la filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori

investire in maniera mirata con un piano dedicato per il raggiungimento entro il 2023 di tale Target

promuovere la diffusione e il consoli-damento di una cultura orientata alla circolaritagrave in connessione anche con la Strategia per le aree interne a partire dallrsquoistruzione primaria per arrivare alla formazione continua dei lavoratori

capovolgere la logica economica di pro-duzione ponendo al centro lrsquoimpatto ambientale e sociale prima degli obietti-vi economici e di accrescimento del Pro-dotto Interno Lordo (PIL)

rendere effettiva una politica di investi-menti nel ciclo integrato dei rifiuti so-prattutto nel Mezzogiorno

sviluppare il sistema di contabilitagrave (cata-sto rifiuti ISPRA) con i flussi interregio-nali di rifiuti urbani

investire nelle infrastrutture per la di-stribuzione lo stoccaggio e lrsquoaccumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle smart grid nella digitalizzazione delle reti nelle comunitagrave energetiche di imprese cittadini e PA nei collegamenti elettrici con i Paesi europei e poi in fu-turo con lrsquoAfrica nellrsquoelettrificazione dei consumi nei punti di ricarica per veico-li elettrici e nelle stazioni di ricarica per i veicoli a idrogeno va ricordato che la rilevanza dellrsquoidrogeno (green) piugrave che per i veicoli rappresenta un obiettivo ri-levante per i settori industriali ldquohard to abaterdquo

incentivare le ldquoeconomie del riutilizzordquo esistenti

adottare politiche a favore della prepa-razione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti (es Decreti ldquoEnd of Wasterdquo)

progettare e produrre un packaging ri-dotto e riutilizzabile

progettare prodotti efficienti sotto il profilo delle risorse durevoli anche in termini di durata di vita e di assenza di obsolescenza programmata scomponi-bili riparabili riutilizzabili e aggiornabili noncheacute utilizzo di materiali ottenuti dai rifiuti nella loro produzione

utilizzare plastiche facilmente riciclabili e incentivare la plastica riciclata

promuovere una cultura della sostenibi-litagrave a livello aziendale e organizzativo

estendere alle medie imprese lrsquoobbligo di rendicontazione non finanziaria

analizzare e divulgare i vantaggi delle aziende che investono in sostenibilitagrave sociale e ambientale efficienza interna

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Target 124 per la gestione delle sostanze chimiche in tutto il loro ciclo di vita

Target 126 per pratiche sostenibili e infor-mazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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consenso di lavoratori clienti e fornitori innovazione e proattivitagrave riduzione del rischio reputazione fidelizzazione di segmenti di qualitagrave in crescita

modernizzare in chiave green con in-frastrutture verdi le aree produttive at-trezzate i distretti industriali e le reti di impresa

costituire poli tecnologici per lrsquoeconomia circolare e per la ricerca e lrsquoinnovazione per prodotti durevoli e riparabili

promuovere una legge che agevoli la due diligence sui diritti umani e ambientali

sviluppare partnership pubblico-private per sostenere la transizione verso mo-delli di produzione e consumo piugrave soste-nibili

realizzare politiche di ricerca e innovazione per sostenere e ldquocostruirerdquo una capacitagrave scientifica e tecnologica su nuovi paradigmi compatibili con lrsquouso pieno e rispettoso degli equilibri ecologici delle risorse endogene riproducibili in loco facendo emergere nuove produzioni e nuovi consumi in equilibrio tra essere umano e natura

promuovere partnership con i Paesi Terzi per migliorare gli standard di sostenibilitagrave sociale e ambientale e per aumentare la produttivitagrave riducendo la pressione sulle risorse naturali

definire norme e processi per evitare nel contesto economico nazionale e comunitario di deviare prodotti non sostenibili verso i mercati terzi

anticipare lrsquoimpegno dei Paesi industria-lizzati ad azzerare quanto prima le emis-

sioni di carbonio rispetto alla scadenza del 2030 assicurando una transizione equa per i lavoratori e le comunitagrave colpi-te dal cambiamento climatico e dal pro-cesso di decarbonizzazione con azioni e programmi per ridurre la povertagrave e per arginare le disuguaglianze nel godimen-to dei diritti umani

dare prioritagrave agli investimenti sulle ener-gie rinnovabili prodotte in maniera re-sponsabile e per la protezione sociale sostenendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro dignitosi e rispet-tosi dellrsquoambiente

investire nelle aree interne e nei parchi con interventi infrastrutturali materiali e immateriali e promuovere lo svilup-po locale garantendo reddito e presidio culturale attraverso il turismo sostenibi-le tutelando la biodiversitagrave e la resilien-za contro disastri naturali e cambiamen-ti climatici

destinare particolare attenzione alla montagna tutelando lrsquoapproccio agro-e-cologico nel rispetto delle specifiche caratteristiche orografiche e climatiche consapevoli che i costi di produzione sono maggiori e la quantitagrave dei prodotti minore prevedendo agevolazioni fisca-li per le attivitagrave agro-silvo-pastorali di montagna

puntare sui ldquoprodotti di qualitagraverdquo con produzioni tipiche animali e vegetali valorizzando DOP e IGP nellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna per fare cosigrave marketing territoriale

incentivare una celere transizione alle energie rinnovabili al fine di contrastare la crisi climatica pur consapevoli di spo-stare sovente lrsquoimpatto ambientale

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Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12a per un consumo e una produ-zione responsabile nei Paesi Terzi

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Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c una politica di superamento degli ingiustificati (ma complessi da ridur-re) sussidi ai combustibili fossili attraverso incentivi a fronte di investimenti per la de-carbonizzazione per26

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contabilizzare i consumi energetici o come erosione o come reintegrazione delle risorse naturali prelevate

ridurre rapidamente gli incentivi alle fonti fossili destinando le risorse rispar-miate agli interventi sociali di riconver-sione e sostegno alle fasce colpite

trasformare i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) in Sussidi Ambiental-mente Favorevoli (SAF) e in investimen-ti per supportare le filiere verdi e soste-nibili

E ancora a livello europeo

Dare rapida attuazione al Programma ldquoPer unrsquoUnione piugrave ambiziosa al Green Deal Europeordquo e al Programma ldquoNext Generation EUrdquo equilibrando lrsquoattenzio-ne a una transizione accelerata con in-terventi incisivi per la giustizia e lrsquoequitagrave sociale

Dare rapida attuazione al ldquoPNRRrdquo e in particolare alle misure del ldquoJust Transi-tion Fund rdquo e di ldquoInvestEUrdquo per soste-nere la transizione ecologica nelle pic-cole e medie imprese

Prevedere un sistema di country by country report da parte delle aziende attivando la leva fiscale

Promuovere lrsquoarmonizzazione e lrsquoequi-tagrave fiscale tra i Paesi dellrsquoUE attraverso la lotta ai paradisi fiscali e il contrasto dellrsquoelusione e dellrsquoevasione fiscale delle imprese e dei cittadini

Inoltre a livello nazionale

Accelerare lrsquoattuazione della Strategia nazionale per le aree interne in partico-lare per le aree di montagna allinean-dola sempre piugrave ai principi e allo spirito dellrsquoeconomia circolare

Completare la riforma del Terzo Setto-re con lrsquoemanazione degli ultimi decreti delegati e avviarne la realizzazione fa-

vorendo lo sviluppo delle imprese socia-li

promuovere il mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabile

promuovere la riduzione di sprechi e lrsquou-tilizzo di materiali con crescente percen-tuale di riciclato

promuovere la progettazione di prodot-ti disassemblabili riciclabili e a ridotto impatto ambientale

favorire le economie del riutilizzo e dellrsquousato

mappare le piattaformeiniziative giagrave esistenti per facilitare lrsquoincontro tra sog-getti complementari

facilitare la costituzione di partnership e collaborazioni territoriali eo di filiera e favorire le pratiche di simbiosi indu-striale per ottimizzare risorse favorire lo sviluppo locale e creare occupazione attraverso aree produttive attrezzate organizzazione dei distretti eco-indu-striali realizzazione di reti di impresa e perseguendo un modello teso a incorag-giare e implementare percorsi di eco-nomia condivisa per generare vantaggi economici e competitivi delle aziende

promuovere ldquospeed networkingrdquo in oc-casione del Festival dello Sviluppo So-stenibile e una rete di facilitatori sul

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Seguono specifici approfondimenti realiz-zati con il contributo dei componenti del GdL 12

Approfondimento sullrsquoeconomia circolare

Egrave necessario accelerare la transizione ver-so unrsquoeconomia circolare attraverso lrsquoinno-vazione dei modelli di produzione delle im-prese con occupazione anche per soggetti normalmente esclusi dal mercato del lavoro prevedendo incentivi fiscali e lrsquoadozione del-le certificazioni ambientali EMASEcolabel UE in particolare

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territorio nazionale come le Camere di Commercio e le Associazioni Industriali

Per quanto riguarda specificatamente il riutilizzo la preparazione per il riutilizzo e la prevenzione dei rifiuti

in armonia con la gerarchia dei rifiuti re-alizzare un piano di investimenti incen-tivi e strumenti economici per rafforzare lrsquoeconomia del riutilizzo che egrave costituita da negozi dellrsquousato operatori ambulan-ti mercati dellrsquousato anche integrando-la in ottica di filiera con la preparazione per il riutilizzo con lrsquoobiettivo di rag-giungere il traguardo di almeno 8 kg di riutilizzo per abitante

ridurre lrsquoutilizzo dei volantini cartacei a fini promozionali

rafforzare le attivitagrave commerciali che si dedicano alla riparazione e al ricondizio-namento dei beni

introdurre norme contro la pratica dellrsquoobsolescenza programmata

favorire lo sfuso

disincentivare il doppio materiale di packaging negli imballaggi e comunica-re sempre il peso del packaging sul peso del prodotto venduto

premurarsi che le filiere siano trasparen-ti e che le risorse non siano accaparrate da soggetti criminali

Per la promozione la diffusione e il con-solidamento di una cultura dellrsquoecono-mia circolare

incoraggiare le aziende a misurare e a comunicare lrsquoimpatto socio-ambientale dei propri prodotti

formare competenze innovative per qualificare e riqualificare i lavoratori ver-so la produzione sostenibile

sostenere e rafforzare gli interventi di ldquoalternanza scuola lavorordquo che consen-tono la trasmissione di competenze nei diversi settori produttivi

rafforzare la normativa di sostegno nel-la fase di avvio delle start-up innovative e sostenibili privilegiando le donne e i giovani

attivare nelle Regioni e nelle Aree me-tropolitane percorsi di orientamento alla ripresa che uniscano due transizioni interconnesse quella green e quella di-gitale in una dimensione territoriale che declini la strategia di sviluppo dei terri-tori con una spinta dal basso capace di favorire specializzazioni innovative loca-li grazie a partnership di ampio respiro (interregionali) complementari crean-do cosigrave reti collaborative

perseguire attraverso il modello della quadrupla elica (universitagrave e centri di ri-cerca governo centrale e periferico set-tore privato e associazioni gruppi di cit-tadini che collaborano con altri soggetti al processo innovativo) lo sviluppo di ecosistemi socio-economici locali pro-speri adatti a favorire il salto di qualitagrave delle PMI locali sia sul piano della pro-duttivitagrave sia su quello della sostenibili-tagrave Uno sviluppo in linea con gli obiettivi del Next Generation EU ma anche con le raccomandazioni del Forum Disugua-glianze e Diversitagrave

incentivare il recupero delle aree e degli edifici dismessi e quindi la rigenerazione urbana consentendo un contenimento del consumo di suolo attraverso inter-venti su aree giagrave edificate ma non piugrave utilizzate con lrsquoevoluzione dei contesti su un mix funzionale di edilizia residen-ziale servizi e offerta economica

sviluppare servizi di e-commerce per la promozione di mercato delle PMI re-sponsabili

attuare il Regolamento europeo riguar-dante il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura in maniera tale da sfruttare i benefici ambientali ed economici che ne

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scaturiscono Ciograve deve prevedere lrsquoade-guamento degli impianti di affinamento esistenti o la realizzazione di nuovi e della rete di distribuzione in maniera da tale da poter massimizzare il riutilizzo stesso

Approfondimento sul sistema agroali-mentare

assicurare lrsquoimpiego da parte dellrsquoindu-stria agroalimentare di materie prime agricole non provenienti da deforesta-zione e prodotte nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali at-traverso lrsquoobbligo della ldquodovuta diligen-zardquo per tutti gli operatori coinvolti nelle filiere a rischio assicurando la tracciabi-litagrave e il monitoraggio della catena di for-nitura e incentivando la certificazione di sostenibilitagrave ambientale e sociale da parte di soggetti terzi accreditati

approvare la legge sullrsquoagricoltura biolo-gica ferma in Commissione Agricoltura del Senato

promuovere lrsquoadozione dellrsquoapproccio agro-ecologico per migliorare lrsquoequili-brio degli agroecosistemi ripristinare la fertilitagrave del suolo e la biodiversitagrave migliorare la qualitagrave delle acque ridur-re le emissioni di gas a effetto serra ad esempio adottando alcune pratiche agronomiche (come lrsquoinerbimento e il sovescio) e reimpiegando in azienda i residui dei processi colturali anche per la produzione di energia coerentemen-te con i principi dellrsquoeconomia circolare

sviluppare il ricorso alla chimica verde (bioprodotti) in grado di sostituire gli input chimici di sintesi in agricoltura fa-vorendo cosigrave il passaggio dal modello attuale di agricoltura industriale verso modelli piugrave sostenibili

sostenere la piantumazione di alberi non produttivi da parte sia di aziende agri-cole che Comuni soprattutto in pianura dove il paesaggio agricolo in generale egrave estremamente semplificato per con-sentire lrsquoutilizzo di macchine agricole di grandi dimensioni per favorire sia il

ripristino dellrsquoagrobiodiversitagrave sia la cat-tura del carbonio

favorire unrsquoagricoltura sostenibile e di prossimitagrave che non abbia effetti negati-vi sullrsquoambiente e sulla salute avviando un fattivo confronto con le categorie e con i territori

favorire lrsquoeconomia circolare dellrsquoacqua nella produzione agricola anche me-diante il ricorso per lrsquoirrigazione allrsquouso di fonti non convenzionali quali le acque reflue depurate in linea con lrsquoemana-zione del nuovo Regolamento europeo 7412020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dellrsquoacqua

Approfondimento per lrsquoestensione della rendicontazione non finanziaria

Ampliare il campo di applicazione della rendicontazione non finanziaria favo-rendola nei settori della distribuzione e delle utility e partecipate dallo Stato imprese di medie dimensioni (da 250 dipendenti) e delle societagrave attive in set-tori ad alto impatto ambientale incorag-giando la modalitagrave di bilancio integrato

Potenziare il sostegno finanziario ai produttori responsabili

allineare gli operatori finanziari agli Obiettivi di sviluppo sostenibile in at-tuazione dellrsquoAgenda 2030 promuoven-do investimenti che integrano i criteri ESG con orizzonte di lungo periodo per la transizione verso modelli economici low-carbon attraverso strumenti di fi-nanza sostenibile e responsabile

favorire sia trasferimenti di risorse fi-nanziarie dalle banche al sistema delle imprese (comprese le PMI e il Terzo Set-tore) finalizzati a interventi per la soste-nibilitagrave sia lo sviluppo del microcredito

potenziare lrsquoofferta di strumenti finan-ziari rivolti a organizzazioni no profit imprese sociali enti del Terzo Settore organizzazioni for profit a vocazione so-ciale e societagrave benefit

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sviluppare unrsquoofferta di retail banking e assicurativo favorevole a comportamen-ti virtuosi e consentire a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) partecipazioni di capi-tale in PMI che presentano un piano di cambiamento per la sostenibilitagrave

Approfondimento sul contrasto agli sprechi alimentari

attuare la Decisione Delegata del 3 mag-gio 2019 per la misurazione degli spre-chi alimentari obbligatoria dal 2020 e attuare se pur in modo facoltativo la misurazione delle eccedenze alimentari

rifinanziare lrsquoart 12 della Legge 16616 ldquoFinanziamento degli interventi per la riduzione dei rifiuti alimentarirdquo

dare mandato al ldquoTavolo aiuti alimentari indigenti e lotta allo spreco alimentarerdquo previsto dalla Legge 16616 e insediato al MIPAAF di redigere un position paper nazionale della Strategia Farm to Fork

favorire lrsquoadozione di certificazioni di sostenibilitagrave ambientale e sociale del-la produzione alimentare che tengano conto anche del ricorso a fonti non con-venzionali per lrsquoirrigazione o alla misura-zione degli usi

promuovere in tutti gli ambiti istituzio-nali amministrativi nelle autoritagrave sanita-rie filiere agro-alimentari consumatori e organizzazioni no profit le ldquoRacco-mandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimentarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari il 12 di-cembre 2019

estendere il principio di Responsabilitagrave Estesa del Produttore (REP) a nuovi set-tori produttivi

normare la dichiarazione ambientale di prodotto e promuovere il BES in im-presa come reporting non finanziario (a partire dalle PMI)

normare i claim ambientali al fine di tu-telare i consumatori rispetto a dichiara-zioni potenzialmente ingannevoli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale e sociale dei prodotti

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Approfondimento sulla promozione della di-gnitagrave del lavoro

promuovere la partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali in attuazione dellrsquoart 46 della Costituzione

promuovere nelle amministrazioni e nelle

imprese profit e no profit lrsquoarmonizzazio-ne tra vita e lavoro anche attraverso un uso corretto dello smart working e altre forme di flessibilitagrave dellrsquoorario

promuovere la HRDD (Human right due di-ligence) e diffonderne la cultura presso le imprese promuovere anche una legge na-zionale che recepisca la HRDD

promuovere il ricorso da parte delle im-prese a forme di certificazioni del rispetto dei diritti dei lavoratori (ISO SA 8000 ISO OHSAS 18001 sostituita dalla norma ISO 45001 su salute e sicurezza sul lavoro No-Cap ecc)

estendere alla dimensione sociale e al set-tore privato i requisiti per il Green Public Procurement (GPP) giagrave obbligatorio per gli enti pubblici secondo il Codice sugli Appal-ti

adozione della legislazione europea di pre-venzione e contrasto alle Unfair trading practices (Direttiva 2019633)

Approfondimento sulla responsabilitagrave del produttore

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NOTE

1 Giovannini E Lrsquoutopia sostenibile Laterza Bari 20182 Dragonetti G Trattato delle virtugrave e dei premi Feltrinelli Milano 20183 Becchetti L Una nuova economia egrave possibile Albeggi editore Roma 20144 Elsevier Sustainable Production and Consumption wwwjournalselseviercomsustainable-pro-duction-and-consumption5 Siamo consapevoli che conseguire gli 11 Target del Goal 12 non comporta conseguire una produzione e consumo responsabile percheacute ben altri dovrebbero essere i Target (soprattutto per un vero consumo respon-sabile) Infatti questi Target da soli non paiono atti a conseguire unrsquoeconomia veramente al servizio di tutti nel rispetto dei limiti del Pianeta Tuttavia perseguirli puograve comunque dare un contributo utile nella direzione giusta Quello che occorre nel complesso egrave un grande salto di consapevolezza ed un profondo cambiamento culturale tanto negli operatori economici quanto nei cittadini 6 COM(2007) 414 (COM(2012) 673 Blue Print7 COM(2015) 614

8 httpdocumenticameraitappscommonServicesdocubridgeashxurl=COM_2020_102_3_IT_ACT_part1_v2pdfampp=Atti20Ue5CCommissione20Ue5Cpdf5C20205C0320-20MARZO

9 httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=OJL2019248FULLampfrom=EN

10 httpseceuropaeufoodsystemfiles2021-05fs_eu-actions_action_platform_key-rcmnd_enpdf

12 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2020051920G00052sg

13 httpswwwgazzettaufficialeiteliid2019121319G00148sg

14 wwwgazzettaufficialeiteliid2018052918G00078sg

15 httpswwwmitegovitpaginacatalogo-dei-sussidi-ambientalmente-dannosi-e-dei-sussidi-ambientalmen-te-favorevoli

16 wwweuroparleuropaeunewsitagendabriefing2019-03-251divieto-delle-plastiche-monouso-via-libe-ra-del-parlamento

17 circulareconomyeuropaeuplatform

18 wwwicespit

19 indicatoricircolariconsultazioneminambienteitdocumento-post-consultazione

20 httpswwwgbcitaliaorglevel-s

21 httpimpreseregioneemilia-romagnaitentra-in-regionedocumenti-di-programmazionecopy_of_Ervet_Volume_Green_Economy_WEB_2018pdf

22 economiacircolareconfindustriaitconcorso-best-performer-delleconomia-circolare-partita-la-valutazio-ne-delle-candidature

23 wwwinterregeuropeeucirce

24 wwwnexteconomiaorg

25 Il problema principale dellrsquoItalia nello sviluppo delle RES egrave che a causa dellrsquoeffetto nimby sulle infrastrutture dorsali il Paese egrave diviso in due (vedasi ultimo piano decennale TERNA) con tanta produzione a Sud e tanto consumo a Nord Prima di collegarci al Nord Africa meglio fare le reti in Italia E se non riusciamo a sviluppare i 6GW annui necessari per ottemperare il pacchetto fit for 55 in via sussidiaria sarebbe meglio sviluppare e importare anche se questo egrave poco coerente con gli obiettivi di circolaritagraveproduzione di prossimitagrave26 Egrave necessario fare attenzione alla disciplina in materia di aiuti di Stato energia e ambiente COM2002015UE e i Reg 7082019 per evitare azioni non coordinate a livello UE con il rischio di impatti su delocalizzazione di settori strategici27 Interviene per le aree che hanno lrsquoesigenza di chiudere produzioni carbonintensive per ovviare ai relativi impatti sociali28 Lrsquoacronimo ESG sta per Environmental Social and Governance ossia ambientale sociale e buon governo e si riferisce alle tre dimensioni di performance aziendale integrate per la creazione di valore economico per gli investitori29 Il BES egrave lrsquoindicatore di benessere equo e sostenibile utilizzato per valutare il progresso di una societagrave non solo dal punto di vista economico come ad esempio fa il PIL ma anche sociale e ambientale e corredato da misure di disuguaglianza e sostenibilitagrave

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21 Cosrsquoegrave il consumo responsabile

Lrsquoacquisto e lrsquouso di oggetti non ha un impatto solo economico ma assolve un ruolo importante per il mantenimento dellrsquoordine e del legame sociale delle comunitagrave Il consumo riunisce una plu-ralitagrave di significati e di funzioni sociali veicolo per creare e mantenere la pro-pria identitagrave individuale strumento per tessere relazioni sociali e linguaggio che consente di comunicare la propria visio-ne del mondo distinguendosi dagli altri

La crescita culturale verso il consumo responsabile pone una sfida ripensa-re il consumo tradizionale passando da una logica del prezzo piugrave conveniente a unrsquoattenzione ai bisogni delle persone nel rispetto dellrsquoambiente

Il Consumo Responsabile infatti pre-suppone un nuovo paradigma econo-mico dove i consumatori sono con-sum-attori (prosumerco-produttori) le imprese sono impegnate dal punto di vista sociale ambientale e consume-rista e le istituzioni dialogano con la comunitagrave locale In tale contesto il con-sumo responsabile subordina le caratte-ristiche tangibili del bene (o del servi-zio) a valutazioni di ordine etico sociale ambientale e consumerista prestando forte attenzione alla qualitagrave sociale del bene ovvero al rispetto dei diritti dei lavoratori dei diritti umani e dei diritti dei consumatori Particolare attenzione si pone a evitare lrsquoimpatto negativo dal punto di vista finanziario ambientale e sociale (ad es lo sfruttamento del lavo-ro minorile attivitagrave antisindacali vendi-ta di armi illeciti o frodi finanziarie col-lusione con regimi dittatoriali pubblicitagrave ingannevole clausole vessatorie ecc)

La scelta consapevole del consumato-re puograve tramutarsi talvolta in diffidenza verso pratiche di produzione ritenute non sicure ancorcheacute invece benefiche per lrsquoambiente e lrsquoeconomia poicheacute non adeguatamente conosciute Ne egrave un esempio la diffidenza dei consumato-ri allrsquoacquisto di prodotti alimentari ir-rigati con reflui trattati anche a fronte della difformitagrave normativa in materia sul territorio dellrsquoUnione oppure a prodot-ti contenenti olio di palma sostenibile certificato da enti terzi accreditati qua-li ad esempio la Roundtable on Sustai-nable Palm Oil (RSPO) non proveniente da deforestazione e rispettosi dei diritti dei lavoratori e delle comunitagrave locali Egrave importante quindi unrsquoadeguata infor-mazione e sensibilizzazione sui temi del consumo responsabile e consapevole

Il Consumo Responsabile puograve assumere varie declinazioni

il consumo critico informato e ragio-nato e quindi consapevole attraverso lrsquoacquisto di beni e servizi da imprese responsabili che ad esempio non sfrut-tano il lavoro minorile non inquinano lrsquoambiente o adottano strategie filantro-piche solo per fini comunicativi

il risparmio e lrsquoinvestimento in chiave responsabile premia istituti finanziari sostenibili che non investono in settori controversi o che svolgono attivitagrave di engagement e screening delle imprese che operano in questi settori per pro-muovere attraverso lrsquoimposizione di standard minimi produzioni responsa-bili che possano garantire investimenti sostenibili

il ricorso al commercio equo e solida-

2 CONSUMO RESPONSABILE

ldquoIl Consumo Responsabile egrave unrsquoazione di consumo e risparmio in cui lail citta-dinao consum-attore informato e consapevole valuta non solo la qualitagrave e il prezzo dei prodotti e dei servizi ma anche il valore sociale in essi contenuto e lrsquoimpatto ambientale dellrsquoimpresa che li produce tutelando il proprio interesse

e quello della collettivitagrave nel medio e lungo periodordquo

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le forma di commercio che promuove giustizia sociale ed economica sviluppo sostenibile rispetto per le persone e per lrsquoambiente attraverso il commercio la crescita della consapevolezza dei con-sumatori lrsquoeducazione lrsquoinformazione e lrsquoazione politica

gli stili di vita basati sulla sobrietagrave del consumo e il non spreco alimentare e come le pratiche di consumo caratteriz-zate da attenzione al risparmio energe-tico anche di materie prime e al recupe-ro e riutilizzo di beni

altre forme di consumo come ad esem-pio la partecipazione a gruppi di acqui-sto solidale il turismo responsabile le buone pratiche dellrsquoeconomia della con-divisione ecc

il risparmio e lrsquoinvestimento sostenibile e responsabile come la sottoscrizione di fondi di risparmio conti correnti e obbli-gazioni che includano valore sociale ed ambientale con ricadute sul territorio in grado di supportare progetti a carattere socio-ambientale o a sostenere i Paesi in via di sviluppo

22 Analisi di contesto

NellrsquoAgenda Europea dei Consumatori vengono definiti quattro obiettivi prin-cipali di cui uno strategico il migliora-mento degli aspetti dellrsquoinformazione sui prodotti e servizi offerti egrave necessario per supportare la reale implementazio-ne delle scelte politiche per uno svilup-po sostenibile

Tra le sfide future tenendo conto dei mutamenti dellrsquoeconomia e della societagrave lrsquoAgenda affronta il tema del consumo sostenibile con queste parole ldquoI consu-mi in aumento in tutto il mondo hanno accentuato la pressione sullrsquoambiente contribuendo anche al cambiamento cli-matico e accresciuto la concorrenza per le risorse I consumatori sono sempre piugrave consapevoli delle conseguenze per lrsquoambiente dei loro modelli di consumo e devono essere incoraggiati da iniziati-

ve pubbliche e private ad adottare com-portamenti di consumo piugrave sostenibili I consumatori devono essere messi in gra-do di compiere scelte sostenibili e sane che permettano di ridurre i costi per seacute stessi e per la societagrave nel suo insieme I consumatori hanno il diritto di sapere quale impatto ambientale avranno du-rante tutto il loro ciclo di vita i prodotti (beni e servizi) che intendono acquista-re Devono essere aiutati a individuare le scelte realmente sostenibili Sono neces-sari strumenti efficaci per proteggerli da informazioni sullrsquoambiente e sulla salute fuorvianti e infondate La domanda di prodotti sostenibili da parte dei consu-matori puograve favorire la crescita e la con-correnza rendendo cosigrave piugrave disponibili e accessibili tali prodotti e premiando le imprese che offrono beni e servizi di qualitagrave con minore impatto ambientalerdquo

Tale approccio appare oggi incompleto percheacute allrsquointerno del tema della soste-nibilitagrave ignora la dimensione sociale in-globata nei prodotti e servizi una tale definizione di consumo sostenibile non misura la qualitagrave del lavoro lungo tutta la filiera produttiva (quanto lavoro nero o sottopagato) lrsquoinclusione delle diversitagrave sul lavoro le pari opportunitagrave la crescita professionale e personale la possibilitagrave di una vita degna e dignitosa

Per perseguire una vera trasformazione verso la sostenibilitagrave egrave urgente soprat-tutto in questa fase di riorientamen-to post-pandemia una forte spinta dal basso innescata dai cittadini che da de-stinatari passivi devono diventare sog-getti attivi capaci di influenzare lrsquoanda-mento del mercato con le proprie scelte di acquisto intervenendo sulle strategie di istituzioni e imprese per una vera at-tenzione alla dimensione sociale nei li-miti delle risorse ambientali per tutti

Il cittadino-consumatore in questa fase storica puograve sfruttare le opportunitagrave of-ferte anche dalle nuove tecnologie fa-vorire forme di aggregazione della do-manda capaci di raggiungere una scala economica soddisfacente e ribaltare il paradigma economico attuale a partire da nuovi modelli di consumo Il consu-

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matore puograve scegliere di sostenere un modello economico sempre piugrave orien-tato a una sostenibilitagrave complessiva economica sociale e ambientale ossia integrale grazie a una rinnovata consa-pevolezza che implica unrsquoassunzione di responsabilitagrave nei confronti della collet-tivitagrave che intendiamo sempre propositi-va e non di contrasto

Lrsquoapproccio al consumo responsabile espresso nel Goal 12 se esprime una visione etica per lo sviluppo sostenibi-le costituisce anche un ldquoauto-interesse lungimiranterdquo capace di armonizzare i diritti del cittadinolavoratore con quelli del cittadinoconsumatore

Sollecitare il consumatore a esercitare lrsquoatto di consumo con consapevolezza egrave interesse anche delle imprese (beni e servizi) impegnate verso un reale per-corso di sostenibilitagrave percheacute le premia nelle scelte drsquoacquisto dei propri clienti e nella fidelizzazione al marchio lrsquoaspet-to reputazionale comporta ritorni com-merciali nel medio e lungo periodo La letteratura scientifica richiama poi an-che molti altri vantaggi della sostenibi-litagrave per le imprese come ben riportato nelle Linee guida per la rendicontazione di sostenibilitagrave per le PMI di Confindu-stria

Un consumatore consapevole infor-mato educato a scegliere fruitore di buona comunicazione sulla sostenibilitagrave delle imprese che non si rivolge a pro-dotti contraffatti o scadenti orienta di conseguenza i propri atti drsquoacquisto ed egrave anche spesso disposto a sostenere un piccolo sovrapprezzo

Le associazioni dei consumatori e della societagrave civile sono chiamate a raccoglie-re questa importante sfida anche per-cheacute rappresentano istanze di consuma-tori sempre piugrave informati ed esigenti e pertanto operano per la crescita della consapevolezza dei singoli organizza-no forme di mobilitazione non solo per la tutela dei diritti sociali e ambientali ma anche per la costruzione di ldquoretirdquo ca-paci di incidere nei processi economici Le associazioni sono cosigrave chiamate a in-

terpretare e rappresentare le richieste di consumatori che si orientano verso scelte valoriali che vanno oltre alla pura logica di convenienza economica I con-sumatori responsabili infatti si rendono conto che devono conciliare i loro ruoli di vita di cittadino-lavoratore-consu-matore con scelte consapevoli che non ledano la qualitagrave di vita di unrsquoaltra pro-pria dimensione Lrsquoobiettivo ambizioso egrave quello di far diventare i consumatori per lrsquoeconomia quello che gli elettori sono per la politica attori responsabili pro-muovendo il ldquovoto col portafogliordquo nelle proprie scelte di consumo quotidiano proprio come se fosse unrsquourna elettora-le

Ad esempio la scelta di ldquospostarerdquo le proprie scelte di consumo a favore dei prodotti del Commercio Equo e Solida-le da parte dei cittadini responsabili (e delle istituzioni) puograve favorire il raggiun-gimento degli Obiettivi di sviluppo so-stenibile Il Fair Trade da oltre 50 anni lavora per garantire prodotti (alimenta-ri abbigliamento cosmesi bomboniere articoli per la casa ecc) che in tutte le fasi di produzione e commercializza-zione rispettano lrsquoambiente e i lavora-tori (attraverso un sistema di controlli e certificazione dei prodotti e delle or-ganizzazioni internazionalmente rico-nosciuto) Trasparenza democrazia attenzione ambientale inclusione delle minoranze pari opportunitagrave progetti di sviluppo sociale ed educativo sia nel Sud che nel Nord del mondo sono i principi che caratterizzano il Commercio Equo e Solidale e che si ritrovano nei prodotti venduti in tutta Europa nelle Botteghe del Mondo (i punti vendita ldquospecializza-tirdquo) e negli scaffali di tanti negozi tradi-zionali o dei supermercati Il Commercio Equo e Solidale oggi non egrave piugrave soltan-to focalizzato sui prodotti dal Sud del mondo ma anche sui prodotti italiani realizzati nel rispetto degli stessi criteri per promuovere anche nel nostro Pae-se uno sviluppo sostenibile nel rispetto delle persone e dellrsquoambiente

Altro esempio concreto la promozio-ne del consumo di prodotti contenenti olio di palma sostenibile certificato dal-la Roundtable on Sustainable Palm Oil

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(RSPO) lrsquoiniziativa globale multi-sta-keholder nata nel 2004 che definisce gli standard per la produzione di olio di palma nel rispetto dellrsquoambiente e delle comunitagrave locali oggi il sistema volonta-rio di certificazione piugrave autorevole e dif-fuso I membri di RSPO e i partecipanti alle sue attivitagrave provengono da molti di-versi contesti (coltivatori trasformatori e commercianti produttori di beni di consumo e distributori commerciali di prodotti a base di olio di palma istitu-zioni finanziarie e tra i fondatori 48 ONG ambientali e sociali compreso il WWF) La visione di RSPO egrave ldquotrasformare i mer-cati rendendo lrsquoolio di palma sostenibile la normardquo I Principi e i Criteri RSPO si raccordano ai tre pilastri della Teoria del Cambiamento (TOC) di RSPO -People Prosperity Planet - collegati agli Obiet-tivi di sviluppo sostenibile

Promuovere un consumo sostenibile consapevole di essere strumento di ri-equilibrio e di giustizia nella societagrave attento alla qualitagrave del lavoro e allrsquoam-biente richiede un forte impegno di for-mazione dei giovani e degli adulti

La sostenibilitagrave si applica in modo fles-sibile a seconda dei territori e delle cir-costanze e riconosce i limiti oggettivi alla capacitagrave di carico del nostro piane-ta tenendo conto del numero di perso-ne che lo abitano del loro stile di vita dei livelli di produzione dellrsquoimpiego di energia e materie prime dei consumi e della produzione di rifiuti Riprogettare un modello economico consente di non dilapidare il patrimonio che abbiamo ereditato e assicura alle prossime ge-nerazioni una qualitagrave di vita che non sia peggiore della nostra

Unrsquoimportante componente del consu-mo responsabile egrave la lotta allo spreco alimentare Secondo il Politecnico di Milano ogni anno in Italia vengono ge-nerate circa 56 milioni di tonnellate di eccedenze Di queste meno del 10 egrave recuperato in donazioni il resto egrave spre-co (equivalente al 154 dei consumi ali-mentari) Per il solo settore alimentare nelle case degli italiani si bruciano 12 mi-liardi di euro che corrispondono a ton-

nellate di alimenti che potrebbero anco-ra essere consumati NellrsquoAgenda 2030 il tema dello spreco alimentare egrave presente in piugrave Goal nel 2 (Sconfiggere la fame) nellrsquo11 (Cittagrave e comunitagrave sostenibili) e nel 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sani-tari) Infatti le questioni alimentari in-tersecano tutti gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 Nel 2016 nel position paper della task force Onu sullrsquoEconomia Sociale e Solidale relativo al raggiungimento degli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030 venne inse-rito nel Goal 12 (Consumo e produzione responsabili) anche il Target 123 relati-vo a perdite e sprechi alimentari (Entro il 2030 dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di pro-duzione e di fornitura comprese le per-dite del post-raccolto)

23 Normative di riferimento

Europa

Il regolamento delegato (UE) 20211374 della Commissione che modifica lrsquoal-legato III del Regolamento (CE) n 8532004 del Parlamento europeo e del Consiglio sui requisiti igienici specifici per gli alimenti di origine animale egrave sta-to pubblicato il 20 agosto 2021 (data di entrata in vigore 9 settembre 2021) Al fine di facilitare la ridistribuzione sicura della carne da parte dei Banchi Alimen-tari e di altri enti caritativi tale regola-mento consente il congelamento della carne al dettaglio a determinate condi-zioni

Il Regolamento (UE) 2021382 della Commissione del 3 marzo 2021 che ha introdotto modifiche al Regolamento (CE) n 8522004 del Parlamento euro-peo e del Consiglio sullrsquoigiene dei pro-dotti alimentari) per promuovere e faci-litare le pratiche di donazione di alimenti sicuri Le modifiche apportate allrsquoallega-to II del Regolamento comprendono un nuovo capitolo sulla ridistribuzione de-gli alimenti che affronta come le date di ldquoscadenzardquo e ldquoda consumarsi preferibil-mente entrordquo devono essere applicate

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nel contesto della ridistribuzione degli alimenti senza compromettere la sicu-rezza alimentare e quali aspetti devono essere presi in considerazione nella va-lutazione della sicurezza alimentare

La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio ldquoNuova agenda dei consumatori ndash raf-forzare la resilienza dei consumatori per una ripresa sostenibilerdquo COM(2020) 696 final di novembre 2020

Regolamento UE 2020741 del 25 mag-gio 2020 che definisce le prescrizioni e i requisiti minimi qualitativi per il ri-utilizzo delle acque reflue a scopo irri-guo al fine di limitare lo stress idrico e ridurre gli inquinanti scaricati nei corpi idrici ricettori Il Regolamento tra lrsquoaltro impone obblighi di garantire trasparen-za e pubblico accesso alle informazio-ni online sulle pratiche di riutilizzo delle acque al fine di aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti delle pratiche di riutilizzo

Strategia ldquoDal produttore al consuma-tore Il nostro cibo la nostra salute il nostro pianeta il nostro futuro (Farm to Fork Strategy)rdquo COM(2020) 381 final del 20 maggio 2020 per il miglioramento dellrsquoaccesso a cibi sani e sostenibili da parte dei consumatori e la definizione di nuove norme per lrsquoetichettatura di so-stenibilitagrave

Il Nuovo Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare (COM202098 final) adottato dalla Commissione europea lrsquo11 marzo 2020

UNI ISO 220592021 ndash ldquoLinee guida sulle garanzie per i consumatorirdquo

Direttiva UE 2019633 contro le pratiche commerciali sleali nella filiera agroali-mentare Lrsquoobiettivo egrave il raggiungimento della paritagrave di forza contrattuale tra for-nitore inteso come qualsiasi produttore agricolo o persona fisica o giuridica che vende prodotti agricoli e alimentari e cliente cosigrave da creare un livello minimo comune di tutela negli Stati membri per

combattere pratiche commerciali scor-rette

Decisione delegata (UE) 20191597 del-la Commissione del 3 maggio 2019 che integra la Direttiva 200898CE del Par-lamento europeo e del Consiglio

ldquoRaccomandazioni di azioni nel quadro della prevenzione degli sprechi alimen-tarirdquo elaborate dalla piattaforma dellrsquoUE sulle perdite e gli sprechi alimentari 12 dicembre 2019

Il Regolamento (UE) 20182026 della Commissione del 19 dicembre 2018 che modifica lrsquoAllegato IV del Regolamento (CE) n 12212009 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio sullrsquoadesione vo-lontaria delle organizzazioni a un siste-ma comunitario di ecogestione e audit (EMAS)

Il Regolamento 20171369 del Parlamen-to europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 che istituisce un quadro per lrsquoeti-chettatura energetica e che abroga la direttiva 201030UE

Regolamento europeo 6792016 per la Protezione dei Dati Personali General Data Protection Regulation (GDPR) re-cepito in Italia con Decreto Legislativo 10 agosto 2018 n 101 che intende dare pari dignitagrave ai diritti degli individui che intendano proteggere i propri Dati Per-sonali in tutta lrsquoUE in modo omogeneo

Raccomandazione 2013179UE sulle Environmental Footprint

Regolamento UE Ecolabel 201066UE

Direttiva EuP - Energy-using Pro-ducts (cosiddetta EcoDesign Directive) 2009125CE

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Italia

Gli interventi istituzionali nazionali rara-mente agevolano o si coordinano con le azioni di mercato dal basso dei cit-tadini e degli operatori economici que-sti possono invece forzare e accelerare i processi trasformativi verso una vera sostenibilitagrave rompendo le resistenze del sistema produttivo mancano infat-ti politiche di incentivo e sostegno alle pratiche di consumo sostenibili

Legge di Bilancio 2021 Target 128 com-ma 661 per lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale comma 752 per lrsquouso consapevole della risorsa idrica commi 760-766 a soste-gno delle Zone Economiche Ambientali commi 767-769 per sistemi di misurazio-ne puntuale dei rifiuti conferiti da utenze domestiche al servizio pubblico commi 770-771 promuovono le compostiere di comunitagrave accrescendo la consapevo-lezza dei cittadini sullrsquoimportanza del ri-ciclo commi 1084-1085 sulla plastic tax accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Legge di Bilancio 30 dicembre 2020 n 178 che al comma 661 accresce la con-sapevolezza dei cittadini sul proprio impatto ambientale in base alle scel-te di trasporto pubblicoprivato pro-muovendo lrsquoadeguamento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale Al comma 752 promuove lrsquouso consa-pevole della risorsa idrica e accresce la consapevolezza dei cittadini sullrsquoimpor-tanza dellrsquoacqua come risorsa pubblica Ai commi 760-766 incentiva nelle Zone Economiche Ambientali il vuoto a ren-dere per i liquidi alimentari con lrsquoobiet-tivo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e di favorirne il riutilizzo accrescendo la consapevolezza dei cit-tadini sullrsquoimportanza del riciclo

Art 3-bis della Legge n 122019 - Eti-chettatura alimenti modificata la nor-mativa concernente il luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari (obbligatorietagrave origine dei prodotti)

Regolamento Consob sulla comunica-zione di informazioni di carattere non finanziario adottato con delibera n 20267 del 18 gennaio 2018

Decreto Ministeriale 1422017 ldquoSperi-mentazione vuoto a rendererdquo (Deposit Refund System) (Target 122)

Rapporto sul capitale naturale (12017 22018 32019) (Target 128)

Disciplina dellrsquoindicazione obbligatoria nellrsquoetichetta della sede e dellrsquoindiriz-zo dello stabilimento di produzione o se diverso di confezionamento ai sen-si dellrsquoarticolo 5 della legge 12 agosto 2016 n 170rdquo - Decreto Legislativo 15 settembre 2017 n 145

Decreto Legge 20 giugno 2017 n91 di recepimento Direttiva europea 2015720 articolo 226ter per la pro-gressiva riduzione della commercializ-zazione delle borse di plastica

Decreto Legislativo del 3 agosto 2017 n 129 di recepimento della Direttiva UE MIFID 201465UE sulla trasparenza dei costi dei prodotti finanziari e assicurativi e nuovo regime delle responsabilitagrave ver-so il consumatore del produttore e della filiera della distribuzione

Legge 27 dicembre 2017 n 205 lrsquoAutori-tagrave per lrsquoEnergia Elettrica il Gas e il Siste-ma Idrico (AEEGSI) egrave diventato ARERA Autoritagrave di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con attribuzione di compiti di regolazione anche nel settore dei ri-fiuti anche differenziati urbani e assimi-lati

Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 n 254 in recepimento della Direttiva euro-pea 201495 per quanto riguarda la co-municazione di informazioni di caratte-re non finanziario e di informazioni sulla diversitagrave da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni

Decreto Legislativo 19082016 n166 ldquoDisposizioni concernenti la donazione

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e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietagrave socia-le e per la limitazione degli sprechirdquo

ldquoCarta di Milanordquo (2015) per sollecita-re decisioni politiche che consentano il raggiungimento dellrsquoobiettivo fonda-mentale di garantire un equo accesso al cibo per tutti

ldquoCarta di Bologna per lrsquoambiente Le Cit-tagrave metropolitane per lo sviluppo soste-nibilerdquo (2015) nellrsquoambito dellrsquoAgenda 2030 delle Nazioni Unite Impegni in 8 settori per la difesa dellrsquoecosistema ri-duzione dei rifiuti e riciclo protezione del suolo e rigenerazione urbana pre-venzione del rischio di disastri generati dai cambiamenti climatici transizione energetica qualitagrave dellrsquoaria e riduzione delle polveri sottili tutela delle acque e del verde urbano mobilitagrave sostenibile

ldquoCodice del Consumordquo 6 settembre 2005 n206 e successive modifiche aggiornato da ultimo con le modifiche apportate dal DL 16 luglio 2020 n 76 convertito con modificazioni dalla L 11 settembre 2020 n 120

24 Esperienze attivate

Le esperienze citate non sono esaustive delle iniziative attivate dai componenti del Goal 12 dellrsquoASviS o da altre orga-nizzazioni sul tema e saranno integrateapprofondite nella sezione del sito asvisitgoal12

Istituzioni

Ministero dello Sviluppo Economico DG Lotta alla ContraffazionendashUfficio Italiano Brevetti e Marchi per interagi-re con i consumatori giovani adulti e senior nella corretta informazione sui rischi legati alla contraffazione sullrsquou-tilizzo degli strumenti di tutela della Proprietagrave IntellettualeIndustriale e sul-la diffusione della cultura della legalitagrave contro il mercato del falso

Corso interagenziale sullrsquoattuazione del Green Public Procurement (GPP) nel Sistema Nazionale per la Prote-zione dellrsquoambiente (SNPA) Il corso egrave stato attivato nel 2018 in modalitagrave e-le-arning inizialmente allrsquointerno del SNPA e realizzato da ISPRA con lrsquoobiettivo di fornire un quadro di riferimento gene-rale degli indirizzi comunitari in materia di Sustainable Consumption and Pro-duction

Corso di formazione specialistica a distanza (FAD) in tema di GPP re-alizzato dal MATTM nellrsquoambito del progetto ldquoCreiamo PArdquo Green Public Procurement strumenti e metodi per lrsquoapplicazione dei CAM negli appalti del-la PA (2020)

Esempi virtuosi del nostro Paese in ma-teria di sensibilizzazione dei cittadini al riutilizzo sicuro delle acque in agricol-tura (Milano Puglia Sicilia) valorizzati dalle Linee guida europee sul riuso delle acque A Milano ad esempio lrsquoimpianto di trattamento di Nosedo egrave aperto per visite programmate in particolare per le scuole o le istituzioni educative e citta-dini di varie associazioni con lo scopo di favorire la consapevolezza ambientale dei cittadini e delle scuole La sala con-ferenze inoltre egrave spesso utilizzata dalle associazioni ambientaliste per incon-tri riguardanti lrsquoacqua e il suo riutilizzo noncheacute questioni di ricerca ambientali In Puglia col progetto nazionale PON-InTeRRA (2011-2015 wwpon-interrait) sono stati analizzati i processi di ap-provazione sociale del riutilizzo dellrsquoac-qua per lrsquoirrigazione per comprendere i fattori che influenzano lrsquoaccettazione da parte dellrsquoopinione pubblica e indivi-duare le azioni necessarie egrave emersa la necessitagrave di realizzare i controlli e stabi-lire sanzioni per lrsquouso scorretto noncheacute di coinvolgere gli utenti nel processo decisionale di diffondere le informazio-ni e risultati sui benefici ambientali e di migliorare il sistema complessivo di riu-tilizzo dei trattamenti In Sicilia egrave attiva una mostra permanente sui sistemi di trattamento delle acque reflue che mira a fornire ai tecnici agli studenti e agli agricoltori informazioni aggiornate sul-le fonti drsquoacqua non convenzionali per il

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riutilizzo irriguo

Legge Regionale 192014 ldquoNorme per la promozione e il sostegno dellrsquoeco-nomia solidalerdquo ndash Regione Emilia-Ro-magna LrsquoEmilia-Romagna ha promosso questa Legge per sensibilizzare lrsquoopi-nione pubblica sui temi del Commer-cio Equo e Solidale attivando anche un Forum Regionale e un Tavolo Regionale per lrsquoEconomia Solidale

Mappe del consumo sostenibile La Regione Emilia-Romagna e ART-ER Di-visione sviluppo territoriale sostenibile hanno fatto una mappatura delle inizia-tive piugrave rilevanti sul tema del consumo responsabile (come ad es i GAS Gruppi di Acquisto Solidale la filiera corta la riduzione degli imballaggi il risparmio energetico il commercio equo e solida-le ecc)

Piano di azione per la sostenibilitagrave am-bientale dei consumi pubblici - Regio-ne Emilia-Romagna Con la Legge 29 dicembre 2009 n 28 ldquoIntroduzione di criteri di sostenibilitagrave ambientale ne-gli acquisti della pubblica amministra-zionerdquo la Regione Emilia-Romagna ha approvato lrsquointroduzione di criteri di so-stenibilitagrave ambientale in fase di approv-vigionamento di beni e servizi da parte delle stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione

Organizzazioni imprese e cittadini

ldquoLife food Waste Standuprdquo promos-so da Federalimentare Federdistribu-zione Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori per unrsquointensa campagna di sensibiliz-zazione rivolta alle imprese di produ-zione agroalimentare alle imprese della Grande Distribuzione Organizzata e ai consumatori

Cuki Save the food che utilizza lrsquoe-sperienza di Cuki nella conservazione alimentare e di Banco Alimentare nel recupero e nella redistribuzione di ec-cedenze alimentari per unrsquooperazione solidale antispreco Dal 2011 il progetto

sostiene Siticibo il programma di Banco Alimentare che salva i cibi nelle mense e nei luoghi della ristorazione collettiva donandoli ogni giorno a chi ne ha biso-gno

Food4good egrave il progetto di recupero delle eccedenze alimentari dagli eventi a cura di Federcongressiampeventi in col-laborazione con le Onlus Banco Alimen-tare ed Equoevento Costa Crociere si egrave posta lrsquoobiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50 entro il 2020 a bordo delle navi e collabora con Fondazione Banco Alimentare Onlus per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle ecceden-ze alimentari a bordo delle navi da cro-ciera

Harvest Program (anche in Italia) Ken-tucky Fried Chicken (KFC) ha realizzato il progetto Harvest per il recupero delle eccedenze alimentari e la donazione alle organizzazioni che aiutano sul territorio le persone in difficoltagrave KFC egrave la prima azienda della ristorazione veloce in Italia a intraprendere il percorso indicato dalla legge Gadda 166 del 2016 realizzato in partnership col Banco Alimentare

Bella dentro egrave il primo progetto in Italia che combatte gli sprechi ortofrutticoli alla radice dando valore a quella frutta e verdura buona e ldquobella dentrordquo che o per qualche segno di troppo o per una dimensione non standard rimane sui campi e non raggiunge le nostre tavole

RI-PESCATO dal mercato illegale al mercato solidale A settembre 2020 ha inizio ufficialmente il progetto nazionale ldquoRI-PESCATOrdquo realizzato da Banco Ali-mentare e Intesa Sanpaolo finalizzato al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla sua distribuzione agli enti caritativi Intesa Sanpaolo si egrave resa promotrice e sostenitrice del nuovo pro-getto per assicurare che il prodotto al-tamente deperibile e allo stesso tempo con un elevato valore nutrizionale sia destinato a chi vive situazioni di difficol-tagrave sociale ed economica La Sicilia egrave la prima regione di sviluppo dellrsquoiniziativa che si svolge grazie al lavoro congiun-to di diversi soggetti le Capitanerie di

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Porto siciliane il MAAS Mercati Agro Alimentari Sicilia la Societagrave Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva gli enti caritativi convenzionati con la rete del Banco Alimentare

Start Up FEED FROM FOOD recupera umido casalingo e lo trasforma in cibo per animali domestici (pet food)

Gioosto il Portale di NeXt Social Com-merce per imprese autovalutate e verifi-cate sostenibili sotto lrsquoaspetto sociale e ambientale offre un canale di commer-cializzazione online a PMI che intendo-no ampliare il proprio mercato e nello stesso tempo una sicurezza di acquisto responsabile ai cittadini Sul Portale di Gioosto vi sono prodotti di imprese che rispettano le persone valorizzano lrsquoam-biente promuovono lrsquoeconomia circo-lare creano reti territoriali I produttori sono selezionati con indicatori di svilup-po sostenibile e strumenti di valutazio-ne del loro impatto multidimensionale (NeXt Impactreg) Nel magazzino centra-lizzato a Benevento si realizza inclusione sociale di persone con fragilitagrave (in parti-colare persone con budget di salute e donne vittime di tratta) La logistica egrave green (calcolando le emissioni che ven-gono prodotte dagli spostamenti della merce) e circolare e abbatte del 100 lrsquouso della plastica Il Voto col portafo-glio di Gioosto vale sia per i cittadini che per organizzazioni che vogliono consu-mare e rifornirsi in modo responsabile e sostenibile

Progetto Buon fine Coop egrave il proget-to di donazione a 970 associazioni del volontariato sociale di merce invenduta del valore di 31 milioni di euro che si egrave trasformata in 7750000 pasti a favore di cittadini indigenti Le misure di effi-cienza di Coop hanno consentito di di-mezzare gli sprechi alimentari del 50 rispetto alla distribuzione italiana Coop ha aderito alla Pledging Campaign con lrsquoobiettivo di raggiungere entro il 2022 i risultati che la UE si pone entro il 2030 nellrsquoarco di un quadriennio tutti i pro-dotti a marchio Coop saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili compostabili oppure riutilizzabili Uni-

coop Firenze con la campagna Arcipe-lago Pulito consente ai pescatori di ri-portare nei porti i rifiuti raccolti in mare ha tracciato un modello adottato dalla Direttiva UE

EyeOnBuy Community egrave unrsquoImpresa So-ciale creata da NeXt- Nuova Economia per Tutti per concretizzare il ldquovoto col portafogliordquo dei consum-attori attraver-so la costruzione di una Community di cittadini sensibili e informati Il suo Por-tale aggrega e valida le informazioni sul-la sostenibilitagrave delle aziende attraverso un sistema di segnalazioni dal basso dei cittadini incrociato con le informazioni dalle imprese cosigrave EyeOnBuy valorizza e sostiene le imprese responsabili for-nendo ai cittadini informazioni traspa-renti e affidabili

Campagna Territori Equosolidali (sul-la scia della campagna internazionale Fair Trade Towns ) egrave promossa in Ita-lia da Equo Garantito Fairtrade Italia e Associazione Botteghe del Mondo per promuovere lrsquoimpegno degli enti locali e rendere visibili le scelte di consumo responsabile a livello locale coinvolgen-do le comunitagrave e i territori nel percorso verso lo sviluppo sostenibile questo per promuovere davvero uno sviluppo equo per tutti nel Nord e nel Sud del mondo (per la Guida Pratica )

Fashion Revolution egrave una campagna internazionale che promuove azioni di sensibilizzazione e proposte concrete di consumo consapevole per unrsquoindustria della moda che rispetti le persone lrsquoam-biente la creativitagrave e il profitto in eguale misura Solo insieme si puograve orientare il potere dellrsquoindustria della moda per ca-talizzare il cambiamento e ridare dignitagrave alla catena di produzione

Prendersi cura del proprio denaro a cura di Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria (FEDUF) insieme ad altre organizzazioni promuove lrsquoeducazione finanziaria con un nuovo modo di am-ministrare bene il proprio denaro con-trollare le spese valutare e se egrave possibi-le risparmiare in qualche modo evitare inutili sprechi costi non necessari e in-

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debitamenti avere un rapporto chiaro con la propria banca avere un tenore di vita adeguato rispetto ai propri guada-gni A questo si collegano i programmi didattici della collana Economiscuo-la il portale curaituoisoldiit e il tavolo permanente ldquoEducazione finanziaria per lrsquoinclusione e lrsquoinnovazionerdquo

25 Proposte per un consumo so-stenibile

Si riportano di seguito le proposte del GdL Goal 12 per il conseguimento degli specifici Target (la sintesi definitoria egrave nostra) dellrsquoAgenda 2030 per un consu-mo sempre piugrave responsabile

promuovere interventi sul lato della do-manda per sostenere i mercati dei beni di consumo prodotti in modo ambiental-mente e socialmente sostenibile (anche garantiti da certificazione) inducendo in questo modo comportamenti virtuosi dei produttori e dei consumatori

disciplinare a tutela dei consumatori e del mercato stesso i ldquoclaimrdquo ambientali per evitare greenwashing e informazioni potenzialmente ingannevoli

comprendere meglio il fenomeno sia con lrsquoidentificazione analitica delle fonti del-lo spreco (es scorretta conservazione acquisto eccessivo ecc) per segmenti socio-demografici stili di vita e abitu-dini di consumo sia con lrsquoanalisi psicolo-gica dei fattori cognitivi sottostanti alla presa di decisione

educare al consumo responsabile e alla comprensione da parte dei cittadini del loro potere di mercato e di pressione sulle imprese agroalimentari con cam-pagne mirate di comunicazione

sviluppare un piano nazionale di pro-gressivo riutilizzo circolare dei rifiuti attraverso la loro separazione e valoriz-zazione in unrsquoottica di tutela ambientale attraverso una logica matriciale tra i di-versi cicli di input e di output dei rifiuti

incrementare la raccolta differenziata con la massima riduzione del conferi-mento in discarica

rendere obbligatoria chiara e omoge-nea a livello nazionale lrsquoindicazione su ciascun prodotto e relativo imballaggio delle modalitagrave di conferimento e rici-claggio

realizzare un cambiamento trasforma-tivo della rappresentazione sociale del consumo identificando le barriere che ostacolano lrsquoadozione di comportamen-ti responsabili e analizzando il percor-so di scelta del consumatore ai fini del cambiamento comportamentale

riformare la TARI verso una tariffa in grado di responsabilizzare lrsquoutente del servizio con premialitagrave per gli utenti virtuosi e costi per quelli piugrave negligenti Inoltre sarebbe opportuno inserire ob-bligatoriamente nella cartella TARI le in-formazioni in merito alle performance di raccolta differenziata il vantaggio (tra-sferimenti accordo ANCI CONAI) per il riciclo ecc

informare i cittadini sul loro potere di mercato e sulla loro forza se organiz-zati di far cambiare il comportamento delle imprese

favorire la qualitagrave di vita lavorativa e il rispetto dei lavoratori

sostenere la finanza etica per gli investi-menti ESG

Target 121 per efficaci politiche di sosteni-bilitagrave

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Target 123 per contrastare lo spreco ali-mentare in linea con la strategia Farm to Fork

Target 125 per la riduzione sostanziale verso lrsquoazzeramento dei rifiuti

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Target 126 per pratiche sostenibili e in-formazioni integrate sulla sostenibilitagrave delle aziende

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attivare strumenti di programmazione e rendicontazione degli acquisti delle am-ministrazioni locali attraverso voci di bi-lancio misurabili nella missione ldquosvilup-po sostenibilerdquo

inserire accanto ai criteri ambientali con determinazione ed attribuendo loro grande rilevanza criteri sociali minimi

rafforzare il Green and Social Public Pro-curement (GSPP) dando piena applica-zione al Codice degli Appalti e ai Criteri Ambientali Minimi (CAM e CSM) anche per una razionalizzazione dei consumi e una loro migliore contabilizzazione con importanti risultati economici ambien-tali e sociali

varare una politica omogenea e coor-dinata a livello nazionale in materia di GSPP

recepire a livello nazionale le linee guida comunitarie per il GSPP nei vari settori anche al fine di assicurare la libera con-correnza allrsquointerno dellrsquoUE ad es pre-vedendo criteri minimi di certificazione di sostenibilitagrave

supportare lrsquoapplicazione del Green Pu-blic Procurement (GPP) attraverso ido-nei strumenti sia formativi per favorirne la conoscenza da parte dei funzionari pubblici sia di monitoraggio della sua applicazione

ripensare le prioritagrave di vita superando la logica consumistica e del possesso a favore della qualitagrave delle relazioni e dellrsquoapprezzamento di tutte le espres-sioni di senso e di bellezza

promuovere scelte di consumo e rispar-mio che pongano al primo posto la so-stenibilitagrave sociale (benessere di tutti) e ambientale (salvaguardia del Pianeta)

realizzare una comunicazione persuasi-va e abilitante aumentando nei cittadi-ni la percezione di controllo sui risultati positivi raggiungibili attraverso le pro-prie scelte e comportamenti

educare allrsquoequitagrave sociale alla tutela am-bientale (e ad azioni di contrasto al cam-biamento climatico) nelle scuole di ogni ordine e grado nelle universitagrave noncheacute realizzare percorsi di formazione conti-nua per le lavoratrici e i lavoratori

costruire indici di misurazione per la valutazione di sostenibilitagrave dellrsquoofferta e promuovere la ricerca sul benessere percepito dai diversi stakeholder del tu-rismo

diffondere tra i cittadini una cultura del turismo responsabile

ridurre i consumi eliminando gli spre-chi e impegnando rilevanti investimenti pubblici e privati per il risparmio ener-getico

Altri interventi richiesti alle istituzioni

Rivedere lrsquoimposizione fiscale sui con-sumi diversificandola sulla base degli impatti sociali e ambientali della produ-zione e specificando degli indicatori per questi impatti

Definire sul lato della domanda inter-venti di sostegno ai mercati dei beni di consumo prodotti in modo sostenibile e garantiti da certificazione che ne attesti la sostenibilitagrave ambientale e sociale per promuovere di conseguenza comporta-menti piugrave virtuosi da parte dei produtto-ri e dei consumatori

Disciplinare lrsquouso dei cosiddetti ldquoclaimrdquo ambientali e sociali a tutela dei con-

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Target 127 per il sostegno al Green and So-cial Public Procurement

Target 128 per una nuova consapevolezza e stili di vita in armonia con la natura

Target 12b per un turismo sostenibile

Target 12c per una politica di superamen-to degli ingiustificati (ma complessi da ri-durre) sussidi ai combustibili fossili

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sumatori e del mercato per evitare in-formazioni potenzialmente inganne-voli sotto il profilo della sostenibilitagrave ambientale sociale ed economica

Approvare e promuovere la Legge Na-zionale sul Commercio Equo e Solidale per garantire una cornice generale ldquouti-lerdquo ai consumatori per fare scelte con-sapevoli Il Commercio Equo e Solidale egrave regolamentato solo in alcune regioni italiane

Mettere allo studio lrsquoadozione per le principali categorie di prodotti durevoli di largo consumo di indicatori di ripara-bilitagrave da evidenziare sulle confezioni

Accrescere il potere drsquoacquisto di salari e stipendi cosigrave che i prodotti sostenibili siano piugrave facilmente accessibili anche ai consumatori meno abbienti

La crescita del consumo responsabile presuppone che a un nuovo atteggia-mento dei cittadini consumatori frutto di consapevolezza di formazione in-formazione di accessibilitagrave allrsquoofferta virtuosa della produzione si unisca un ruolo costruttivo e di contributo re-sponsabile della distribuzione (disat-teso dalla stessa intestazione dellrsquoSDG 12) affincheacute nei tre contesti (produtto-ri-consumatoricittadini-distributori) si focalizzi lrsquoattenzione sui bisogni culturali e relazionali a cui dedicare incentivi e promozioni al fine di un riequilibrio tra materiale e immateriale utile a costruire valore e benessere riducendo lrsquoentropia del sistema complessivo

Approfondimento sui consumi alimen-tari

Prevedere interventi decisi per la ridu-zione degli sprechi alimentari per lo sviluppo della filiera corta dei prodotti alimentari e lrsquointensificazione delle rela-zioni tra produttori e consumatori - an-che attraverso lo sviluppo di forme di Community Supported Agriculture che presuppongono un ruolo attivo da par-te dei consumatori - mediante forme di compartecipazione nella progettazione

e nel finanziamento dei processi di pro-duzione

Promuovere corretta informazione sul significato di Termine Minimo di Conser-vazione e data di scadenza

Facilitare il rapporto cittagrave-aree rurali so-stenendo le forme di economia sociale e solidale anche nelle campagne e nel-le aree interne dove egrave possibile creare nuovi modelli di comunitagrave e di gover-nance per rilanciare lrsquoeconomia locale costituendo reti efficaci di cooperazio-ne

Promuovere canali di vendita a raggio locale e favorire lo sviluppo raziona-le delle filiere corte dei mercati e del-le catene di distribuzione di prodotti alimentari su scala locale prevedendo anche risorse destinate ai comuni per la promozione dei prodotti locali e unrsquoat-tenzione particolare alla riduzione dello spreco alimentare

Approfondimento sullrsquoinformazione e lrsquoeducazione al consumo responsabile

Investire in strategie di lungo periodo per lrsquoeducazione al consumo responsa-bile e la comprensione da parte dei cit-tadini del potere di mercato e di pressio-ne che essi hanno sulle imprese

Programmare campagne di comunica-zione rivolte ai cittadini con messaggi forti per la promozione del consumo re-sponsabile

Sviluppare e accrescere lrsquoeducazione fi-nanziaria

Favorire campagne drsquoinformazione e di sensibilizzazione dei consumatori al fine di aumentare la fiducia nelle pratiche di economia circolare dellrsquoacqua nel setto-re agricolo

Promuovere e sostenere servizi online di informazione ai cittadini sulla sostenibi-litagrave delle imprese per agevolare le scelte

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di consumo responsabile

Promuovere con una comunicazione multilingue piattaforme di e-commerce multi-settori e multi-territori con offerte sostenibili che fidelizzino a livello i con-sumatori finali o intermedi industriali

Promuovere un piano nazionale di fi-delizzazione a comportamenti virtuosi attraverso premialitagrave anche attraverso il sistema bancario come driver del retail banking verso una finanza sostenibile per cittadini e PMI

Campagna di comunicazione ldquoTrialo-gordquo rivolta ai cittadini per educare al consumo consapevole informandoli sul livello di impegno per lo sviluppo so-stenibile dei brand che stanno per sce-gliere o che abitualmente scelgono La campagna di comunicazione ldquoTrialogordquo educativa e istituzionale - realizzata presso le catene della GDO interessate a ospitarla le botteghe eque e solidali la rete dei partecipanti al GdL sul Goal 12 dellrsquoASviS i cash mob etici di COOP e NeXt - si concentra su tre tematiche

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riduzione della plastica (impatto am-bientale dello sviluppo sostenibile at-tenzione al packaging ndash meno utilizzo di plastica piugrave materiali riciclabili e naturali che meno inquinino lrsquoambien-te)

attenzione allrsquoetichetta dei prodotti (aspetto consumerista dello sviluppo sostenibile incentivo al consumatore a informarsi a leggere lrsquoetichetta e a valutare se ci sono informazioni a sufficienza sulla filiera di qualitagrave sulla provenienza del prodotto e sul rispet-to dei lavoratori che lo fanno ndash incen-tivo al consumatore a sollecitare ai propri marchi di fiducia a fornire sem-pre maggiori informazioni ndash anche quelle non dovute per legge)

lotta allo spreco (il senso del messag-gio sarebbe di sollecitare il consuma-tore a capire che comprare piugrave cibo di quello che effettivamente consu-ma e buttarne molta parte non solo

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egrave uno spreco immorale per chi di cibo a sufficienza non ne ha ma egrave un no-tevole spreco di soldi propri alla fine dellrsquoanno)

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NOTE

30 Manifesto della Nuova Economia di NeXt wwwnexteconomiaorg

31 Codice del Consumo wwwmisegovitindexphpitmercato-e-consumatoritutela-del-consu-matorecodice-del-consumo

32 Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale ndash Equo Garantito wwwequogarantitoorg

33 La Commissione europea ha pubblicato il 22 maggio 2012 lrsquoAgenda Europea dei Consumatori sostitutiva della precedente politica dei consumatori 20072013 per creare un clima di fiducia e promuovere la crescita ponendo i consumatori al centro del Mercato unico34 A cura del Gruppo Tecnico RSI Confindustria GBS ndash Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale ndash Piccola Industria 2020

35 httpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

36 httpseur-lexeuropaeuelireg2021382oj

37 httpseceuropaeucommissionpresscornerdetailenip_20_2069

38 Il GDPR dedica ampio spazio ai principi a cui fare riferimento per considerare come possano essere applicati al trattamento dei dati personali Esso infatti allrsquoart 4 definisce dato personale qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile (interessato) che identifichi o renda identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue carat-teristiche le sue abitudini il suo stile di vita le sue relazioni personali il suo stato di salute la sua situazione economica ecc Il Regolamento attribuisce anche ndash allrsquoart9 ndash una specifica protezione per i dati personali ldquoparticolarirdquo che per loro natura sono maggiormente sensibilihttpswwwrspoorglibrarylib_filespreview1079

39 wwwmappedelconsumoorgDefaultaspdo=IE

40 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativadelibe-ra201291

41 httpsdemetraregioneemilia-romagnaitalarticolourn=erassemblealegislativaleg-ge200928

42 ambienteregioneemilia-romagnaititsviluppo-sostenibilesviluppo-sostenibilegreen-pu-blic-procurement

43 wwwlifefoodwastestandupeuit44 wwwcukisavethefoodit45 wwwfedercongressiitindexcfmitMSfood-for-good46 httpswwwcostacrociereitsustainabilitymagazinetomorrow4goodfoodhtml47 wwwbancoalimentareititnewsharvest-kfc-arese-progetto48 wwwbelladentroorg49 httpsfeedfromfoodcom50 httpswwwgioostocom51 httpswwweyeonbuyorg52 territoriequosolidaliitwp-contentuploads2018110000_Interno_BrochureTERRITORI_2019_LRpdf53 wwwfairtradetownsorg54 wwwterritoriequosolidaliit55 wwwfashionrevolutionorgeuropeitaly56 wwwcuraituoisoldiit

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La realizzazione di una societagrave soste-nibile che porti a compimento tutti i 17 Sustainable Development Goals neces-sita di una mobilitazione complessiva che richiede il coinvolgimento di tutta la societagrave e un ingente dispiego di risorse che ha bisogno del contributo costrutti-vo di una finanza responsabile Lrsquourgen-za dettata dalla crisi ambientale accre-sce la richiesta di un forte impegno degli investitori e della societagrave tutta

Secondo le stime della Climate Finance Initiative nel 2019 la finanza climatica (pubblica e privata) ha raggiunto flus-si medi annui tra 608 e i 622 miliardi di dollari a livello globale suggerendo un incremento del 6 - 8 rispetto alla media del periodo 2017-2018 Tuttavia bisogna intensificare ulteriormente gli sforzi lrsquoInternational Panel on Clima-te Change (IPCC) ha stimato che tra il 2016 e il 2050 occorreragrave investire in me-dia 830 miliardi di dollari allrsquoanno in piugrave rispetto agli attuali volumi per iniziative in ambito energetico al fine di diminu-ire del 45 le emissioni nocive entro il 2030 e raggiungere lrsquoobiettivo di zero emissioni nel 2050 ndash entrambe condi-zioni necessarie per limitare lrsquoaumento delle temperature a 15degC

Investire nella decarbonizzazione dellrsquoe-conomia favorisce il rilancio dalla crisi generata dallrsquoattuale pandemia di Co-vid-19 e contribuisce a uno sviluppo socio-economico di lungo periodo la finanza sostenibile puograve ricoprire una funzione cruciale in questo processo attraverso lrsquointegrazione del fattori ESG (dallrsquoinglese Environmental Social and Governance) nelle politiche drsquoinvesti-mento assumendo un ruolo determi-nante nel generare garantire e soste-nere modelli di produzione e consumo responsabile

31 Cosrsquoegrave la finanza responsabile

Lrsquoinvestimento sostenibile e responsabi-le mira a creare valore per lrsquoinvestitore ndash e per la societagrave nel suo complesso ndash attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che nella valutazione di imprese e istituzio-ni integra lrsquoanalisi finanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (ESG) Una finanza per la produzione sostenibile per il consumo sostenibile per lrsquoinvestimento sostenibile

Gli investimenti sostenibili e responsa-bili ndash conosciuti a livello internazionale con lrsquoacronimo SRI (Sustainable and Re-sponsible Investment) ndash possono essere declinati secondo varie strategie Ripor-tiamo di seguito le sei utilizzate nel mer-cato italiano

1 ESCLUSIONI Approccio che prevede lrsquoesclusione esplicita di singoli emittenti o settori o Paesi dallrsquouniverso investibile sulla base di determinati principi e va-lori Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornografia il tabacco lrsquoazzardo i test su animali ecc

2 CONVENZIONI INTERNAZIONALI Selezione degli investimenti basata sul rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro

3 BEST IN CLASS Approccio che sele-ziona o pesa gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG privilegiando gli emittenti migliori allrsquointerno di un uni-

3 FINANZA RESPONSABILE

Il GdL Goal 12 ritiene la finanza uno strumento essenziale per lo sviluppo della produ-zione e del consumo sostenibile purcheacute la finanza sia di servizio per investimenti e

bisogni di liquiditagrave La finanza responsabile dunque capovolge lrsquoattuale logica domi-nante che vede sovente i detentori di capitale richiedere agli operatori economici sem-pre crescenti risultati di breve termine anche a scapito delle persone e dellrsquoambiente

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verso una categoria o una classe di at-tivo

4 INVESTIMENTI TEMATICI Approccio che seleziona gli emittenti in portafoglio secondo criteri ESG focalizzandosi su uno o piugrave temi Alcuni esempi i cambia-menti climatici lrsquoefficienza energetica la salute

5 ENGAGEMENT Attivitagrave che si sostan-zia nel dialogo con lrsquoimpresa su que-stioni di sostenibilitagrave e nellrsquoesercizio dei diritti di voto connessi alla partecipazio-ne al capitale azionario Si tratta di un processo di lungo periodo finalizzato a influenzare positivamente i compor-tamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

6 IMPACT INVESTING Dalla definizio-ne del Global Impact Investing Network (GIIN) investimenti in imprese organiz-zazioni o fondi con lrsquointenzione di realiz-zare un impatto ambientale eo sociale positivo assieme a un ritorno finanzia-rio Puograve essere realizzato sia in Paesi emergenti sia sviluppati Alcuni esempi investimenti in microfinanza social hou-sing energie rinnovabili ecc

32 Normative di riferimento

Lrsquoevoluzione del mercato

Lrsquoattenzione sempre maggiore verso gli investimenti sostenibili e responsabili egrave testimoniata dalla crescente consape-volezza degli attori del mercato sulle implicazioni ambientali e sociali delle proprie scelte di investimento Come dimostrato da diversi studi in media gli investimenti SRI sono capaci di ga-rantire rendimenti in linea o superiori a quelli tradizionali a paritagrave di rischio rappresentando al contempo unrsquoimpor-tante opportunitagrave per ridurre rischi re-golamentari reputazionali e di mercato

Il mercato internazionale

LrsquoUnione europea mantiene il ruolo di avanguardia nella transizione verso

unrsquoeconomia sostenibile

Il percorso tracciato dal Piano drsquoazione per finanziare una crescita sostenibile (2018) ha assunto una rilevanza ancora maggiore in seguito a due importanti svolte politiche La prima egrave il lancio del Green Deal europeo con cui lrsquoUE si egrave im-pegnata ad azzerare le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050 e a forni-re il proprio contributo agli sforzi della comunitagrave internazionale per rispettare lrsquoAccordo di Parigi Il secondo egrave il Next Generation EU introdotto a maggio del 2020 in risposta alla crisi economi-co-sociale generata dalla pandemia di Covid-19 Un piano per avviare la ripresa secondo un modello di crescita piugrave in-clusivo e a ridotto impatto ambientale A questi ha fatto seguito la pubblicazio-ne della nuova Strategia sulla finanza sostenibile pubblicata a luglio 2021

La finanza sostenibile egrave uno strumen-to fondamentale per indirizzare capi-tali verso progetti compatibili con una traiettoria di decarbonizzazione e di promozione della giustizia sociale Per funzionare per crescere e per essere ef-ficace nel proprio apporto allo sviluppo sostenibile il mercato deve vincere alcu-ne sfide Ne possiamo identificare alme-no tre

1) Introdurre definizioni e classificazio-ni condivise su temi e strumenti che ri-guardano la sostenibilitagrave nellrsquoambito dei processi finanziari (una sorta di alfabeto comune su cosa egrave sostenibile e cosa non lo egrave)

2) Incrementare la trasparenza del mer-cato che significa mettere in circolazio-ne piugrave informazioni rigorose e dettaglia-te sulle caratteristiche di sostenibilitagrave delle politiche drsquoinvestimento dei pro-dotti e dei servizi finanziari indispensa-bile per combattere il greenwashing e coltivare la fiducia degli investitori

3) Aumentare qualitagrave quantitagrave e com-parabilitagrave dei dati sui rischi ambientali e sociali e sugli impatti delle attivitagrave eco-nomiche sui fattori di sostenibilitagrave

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Le evoluzioni normative a livello euro-peo

Tassonomia UE delle attivitagrave economi-che eco-compatibili La tassonomia egrave una classificazione comune a livello UE delle attivitagrave economiche che possono essere considerate sostenibili dal pun-to di vista ambientale ed egrave concepita come strumento per guidare le scelte di investitori e imprese in vista della tran-sizione verso una crescita economica priva di impatti negativi sullrsquoambiente e in particolare sul clima Il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha pubblicato la versione finale dellrsquoatto delegato e de-gli allegati con i criteri tecnici di scree-ning per gli obiettivi di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico I criteri coprono le attivitagrave economiche del 40 delle aziende con sede in Euro-pa in settori responsabili dellrsquo80 delle emissioni dirette di gas a effetto serra dellrsquoUE

Sustainable Finance Disclosure Regu-lation (SFDR) Il Regolamento egrave stato introdotto a novembre del 2019 e i pri-mi obblighi sono diventati operativi il 10 marzo 2021 Contiene una definizione di ldquoinvestimento sostenibilerdquo (art 2 17) e impone norme comuni a diverse ca-tegorie di operatori finanziari sulla di-vulgazione di informazioni sui temi di sostenibilitagrave Gli operatori e i consulen-ti finanziari devono comunicare dati su come tengono in considerazione i fat-tori ambientali sociali e di governance (ESG) a due livelli 1) nei processi che se-guono per prendere le decisioni drsquoinve-stimento e 2) in tutti i prodotti finanziari che vendono sui mercati dellrsquoUnione eu-ropea Inoltre il Regolamento richiede informazioni piugrave dettagliate sui prodotti che si definiscono ldquosostenibilirdquo

Corporate Sustainability Reporting Di-rective (CSRD) Il 21 aprile 2021 la Com-missione UE ha presentato una propo-sta per una Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) La CSRD aggiorneragrave la Direttiva sul reporting Non Finanziario (o DNF) che richiede alle im-prese di grandi dimensioni e di interesse pubblico di divulgare informazioni sulle

caratteristiche di sostenibilitagrave delle atti-vitagrave aziendali La nuova Direttiva ha lrsquoo-biettivo di incrementare quantitagrave qua-litagrave e comparabilitagrave delle informazioni di sostenibilitagrave delle imprese a disposi-zione degli operatori finanziari Una del-le principali novitagrave egrave lrsquoampliamento del perimetro di applicazione portando il numero di imprese che devono redigere il reporting di sostenibilitagrave da 11000 a quasi 50000

Nuova strategia sulla finanza sosteni-bile Il 6 luglio 2021 la Commissione UE ha pubblicato una comunicazione con la nuova strategia sulla finanza sostenibi-le Le proposte si inseriscono in sei linee drsquoazione

Proposta di regolamento sullrsquoEU Green Bond Standard Il 6 luglio 2021 la Com-missione UE ha pubblicato una proposta di regolamento per un EU Green Bonds Standard ovvero un quadro condiviso di norme per lrsquoemissione di green bond nei mercati europei Lrsquoadesione allo standard egrave volontaria e aperta anche a emittenti non EU Secondo il testo della proposta lrsquoallocazione dei proventi do-vragrave essere dedicata per il 100 a pro-getti allineati alla tassonomia UE ed es-sere comunicata in maniera trasparente

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incrementare gli investimenti per la transizione

promuovere una maggiore parteci-pazione di risparmiatori retail con-sulenti e PMI nellrsquoambito degli inve-stimenti sostenibili

aumentare la resilienza dei sistemi fi-nanziari ai rischi ESG

incrementare la capacitagrave del sistema finanziario di contribuire alla transi-zione verso la neutralitagrave climatica

contrastare il greenwashing anche rinforzando il ruolo delle autoritagrave di vigilanza

collaborare a livello internazionale soprattutto sui temi del reporting se-condo il principio della doppia ma-terialitagrave e valorizzando lrsquoimportanza della trasparenza

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attraverso report periodici

Un contributo importante egrave dato anche dalla normazione internazionale attra-verso

UNI EN ISO 260002020 ldquoGuida alla re-sponsabilitagrave socialerdquo

UNI ISO 222222008 ldquoPianificazione finanziaria economica e patrimoniale personale (personal financial planning)rdquo - Requisiti per i pianificatori finanzia-rio-economico- patrimoniali personali (personal financial planner)rdquo

UNI 11348-32018 ldquoPianificazione finan-ziaria economica e patrimoniale perso-nalerdquo ndash ldquoGuida allrsquoapplicazione della UNI ISO 222222008rdquo - Parte 3 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave delle orga-nizzazioni e dei professionisti mediante predisposizione di un codice di integritagrave e delle attivitagrave educative connesserdquo

UNI 114022020 ldquoEducazione finanziaria del cittadino - Requisiti del serviziordquo

UNIPdR 362018 ldquoPianificazione perso-nale ed educazione finanziaria - Indica-zioni per la valutazione della conformi-tagrave ai requisiti della UNI ISO 22222 serie UNI 11348 e UNI 11402rdquo

UNIPdR 412018 ldquoOperatori settore cre-dito finanza previdenza e assicurazioni - Linee guida per la gestione dellrsquointe-gritagraverdquo

UNIPdR 212016 ldquoSviluppo della cultura dellrsquointegritagrave dei professionisti - Indirizzi applicativirdquo

Il mercato nazionale e le evoluzioni normative

LrsquoAssociazione Bancaria Italiana e lrsquoAs-sociazione Nazionale tra le Imprese di Assicurazione hanno sottoscritto la Di-chiarazione congiunta per la valoriz-zazione degli immobili per migliorare lrsquoefficienza energetica e ridurre gli im-

patti economici del rischio sismico ABI e ANIA si fanno portatrici anche di fina-litagrave di informazione e formazione per fa-vorire e diffondere nel Paese la cultura della prevenzione dellrsquoadattamento e della mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico e dagli eventi si-smici

La Settimana dellrsquoInvestimento Soste-nibile e Responsabile (Settimana SRI) promossa dal Forum per la Finanza So-stenibile dal 2012 promuove e diffonde la pratica dellrsquoSRI Lrsquoedizione 2020 te-nutasi online ha visto la partecipazione di oltre 6500 persone La decima edi-zione si svolgeragrave a novembre 2021

Diverse le iniziative in tema di educazio-ne finanziaria legate specificatamente allo sviluppo sostenibile e agli SDGs In particolare si segnalano i programmi destinati agli studenti di scuole secon-darie realizzati dalla Fondazione per lrsquoEducazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF) e dal Forum ANIA-Consuma-tori FEDUF ha sviluppato in collabora-zione con la Scuola di Economia Civile il progetto ldquoEconomia Civile quando i numeri contano e le persone valgo-nordquo mirato alla diffusione dellrsquoapproc-cio dellrsquoeconomia civile per costruire un valido progetto di vita ispirato ai valori di sviluppo sostenibile e globale fissati dallrsquoAgenda 2030

Piugrave mirati ai temi ambientali e catastro-fali alla prevenzione valutazione e iden-tificazione dei rischi i due moduli Focus Ambiente e Focus Catastrofi Naturali realizzati dal Forum ANIA-Consumatori nellrsquoambito dei programmi educativi di Ioampirischi

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33 Proposte per una finanza al servizio della produzione e del consumo sostenibile

Grandi cambiamenti di natura normati-va e regolamentare stanno interessando il mercato della finanza sostenibile sot-to lrsquoimpulso e la guida delle istituzioni e dei policy maker europei che intendo-no affermare lrsquoUnione come leader della finanza sostenibile nel mondo Le pro-poste del GdL Goal 12 si concentrano in particolare sulla sensibilizzazione e sulla promozione alle tematiche della soste-nibilitagrave

Nei confronti dei cittadini egrave necessario potenziare e valorizzare gli strumen-ti dellrsquoeducazione finanziaria affincheacute possano esercitare consapevolmente il proprio ruolo di cittadinanza attiva Egrave necessario che accanto alle iniziative del settore privato anche le istituzioni pubbliche facciano proprio il framework dei Sustainable development goals In particolare la ldquoStrategia nazionale per lrsquoeducazione finanziaria assicurativa e previdenzialerdquo deve arricchirsi dei temi propri dello sviluppo sostenibile per de-clinare quanto giagrave avviato anche in chia-ve SDGs e per realizzare nuove iniziative specifiche realizzando questa integra-zione La formazione finanziaria va poi integrata sia da servizi aggiuntivi atti a rafforzare le competenze sia da forme di accompagnamento per sostenere il fun-zionamento nella pratica di questi stru-menti (business planning o coaching business angel)

Egrave poi utile continuare a sostenere i valo-ri della sostenibilitagrave presso la comunitagrave finanziaria Si inserisce in questo quadro lrsquointenzione di riaffermare i valori espres-si nella Carta dellrsquoInvestimento Sosteni-bile e Responsabile della Finanza Ita-liana promossa da FeBAF e siglata da alcune tra le maggiori associazioni rap-presentative dellrsquoindustria finanziaria Il confronto tra le associazioni e altri sog-getti interessati deve riaffermare i valori ivi espressi ed estenderne ulteriormen-te il perimetro di riferimento Infine per quanto riguarda la finanza pubblica per la produzione e lo sviluppo sostenibile

occorre determinare criteri e condizioni appropriate per

Infine il retail banking continua a essere sostanzialmente assente nelle opportu-nitagrave di investimenti per progetti ambien-talmente o socialmente virtuosi dei cit-tadini (come il cambio della macchina la costruzione di colonnine per i riforni-menti elettrici nei condomini lrsquoiscrizio-ne universitaria o corsi di studi allrsquoestero dei giovani la ristrutturazione abitativa per accessibilitagrave ai disabili le donazioni a fini sociali ecc) cosigrave come per le PMI per finanziamenti dedicati alla loro ri-conversione a progetti di rete a bonifi-che su piccola scala ecc Tali operazioni dovrebbero essere definite a livello lo-cale con autonomia di valutazione della dirigenza bancaria di agenzia

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estendere la portata innovativa e lrsquoattitudine allo sviluppo sosteni-bile degli strumenti finanziari e fi-scali introducendo meccanismi in grado di supportare la riconfigura-zione in senso ecologico e sociale dei modelli produttivi e orientare le preferenze di consumo secon-do gli Obiettivi dellrsquoAgenda 2030

allargare la platea dei destinata-ri includendo imprese e persone svantaggiate nel mercato del la-voro a ldquobancabilitagrave criticardquo non in grado di accedere al credito attraverso i consueti canali com-merciali

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NOTE

57 httpswwwclimatepolicyinitiativeorgpublicationupdated-view-on-the-global-landsca-pe-of-climate-finance-2019

59 Forum per la Finanza Sostenibile 2020 Investimenti sostenibili per il clima httpsbitly2Vh-L0Eb

60 Definizione elaborata tra il 2013 da un Gruppo di Lavoro multi-stakeholder promosso dal Fo-rum per la Finanza Sostenibile e che ha visto il coinvolgimento dei Soci e in generale dei principali attori della finanza sostenibile in Italia Per approfondimento visitare il sito wwwfinanza sostenibi-leit

61 Fonte Investiresponsabilmenteit

62 Clark GL Feiner A Viehs M 2015 From the Stockholder to the Stakeholder How Sustaina-bility Can Drive Financial Outperformance Crifo P Forget V 2013 Think Global Invest Respon-sible Why the Private Equity Industry Goes Green J Bus Ethics 116 21ndash48 Banor Sim School of Management del Politecnico di Milano 2018 La relazione fra rating ESG e performance di mercato uno studio sui titoli dellrsquoIndice STOXX Europe 600

63 UNEP 2015 THE FINANCIAL SYSTEM WE NEED The UNEP Inquiry Report ALIGNING THE FINANCIAL SYSTEM WITH SUSTAINABLE DEVELOPMENT Kauffmann C Teichmann D Teacutebar Less C 2012 Corporate Greenhouse Gas Emission Reporting (OECD Working Papers on Interna-tional Investment No 201201)

64 Francesco Bicciato Valoriit 26 marzo 2021 ldquoFinanza sostenibile lrsquoEuropa egrave davanti a sfide ambizioserdquo

65 wwwaniaitexportsitesdefaultitsala-stampacomunicati-stampa2019CS-Casa-ABI-e-A-NIA-Favorire-accesso-al-credito-e-alle-coperture-assicurative-per-efficienza-energetica-e-sismi-ca-28022019pdf

66 wwwfedufitcontainerscuoleeducare-alleconomia-civile-verso-una-nuova-cittadinanza-eco-nomica Altre iniziative realizzate da FEDUF e altri partner in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 1) I Ragazzi dellrsquoAgenda 2030 progetti per il futuro a Jesi il 21 maggio e a Cata-nia il 23 maggio 2) Agenda 2030 lrsquooccupazione femminile come motore del sistema economico Reggio Emilia 30 maggio

67 wwwioeirischiitindexphpioirischiil-percorso

68 Lrsquoattuale strategia egrave la prima realizzata e si riferisce al triennio 2017-2019 wwwquellochecontagovititchi-siamostrategia-nazionalestrategia-nazionale2indexhtml

69 I principi espressi nella Carta sono 3 investimenti sostenibili e responsabili trasparenza e ottica di medio-lungo periodo wwwfebafitcarte-dellinvestimento-sostenibile-e-responsabile-del-la-finanza-italiana

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Lrsquoevoluzione storica dellrsquoagroecologia

Il termine agroecologia egrave stato coniato per la prima volta agli inizi del 1900 per indicare lrsquouso di metodi ecologici nella ricerca sulle piante agrarie (Wezel et al 2009) Tuttavia nel corso del tempo il concetto di agroecologia ha subito una profonda trasformazione acquisendo un carattere multidimensionale e riferendo-si ad ambiti via via piugrave ampi fino a di-venire un paradigma per lo sviluppo so-stenibile non solo degli agroecosistemi aziendali ma dellrsquointero sistema agroali-mentare Nel 1995 lrsquoagroecologia veniva ancora definita come lrsquoapplicazione dei principi e dei concetti dellrsquoecologia alla progettazione e alla gestione sostenibi-le degli agroecosistemi (Altieri 1995)

Oggi la trasformazione del sistema agroalimentare in chiave agroecologica dovrebbe coinvolgere le tre componen-ti scienza pratica e movimento e arti-colarsi in cinque fasi quali 1) aumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input 2) sostituzione di input e pratiche conven-zionali con alternative agroecologiche 3) riprogettazione dellrsquoagroecosistema sulla base di una nuova serie di processi ecologici 4) ripristino di una connessio-ne piugrave diretta tra produttori e consuma-tori 5) costruzione di un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipa-zione localitagrave equitagrave e giustizia dove solo alle ultime tre fasi egrave riconosciuta una reale capacitagrave trasformativa

Se lrsquoagroecologia quindi egrave stata ini-zialmente studiata e applicata allrsquoagro-

ecosistema aziendale lrsquoattenzione si egrave poi spostata al sistema agroalimentare nel suo complesso di cui si persegue la trasformazione in chiave sostenibi-le obiettivo relativamente piugrave facile da conseguire a livello locale dove lrsquoap-proccio agroecologico acquisisce una dimensione territoriale Ciograve comporta il coinvolgimento di altri attori nei proces-si di sviluppo di tale sistema non solo gli agricoltori (imprenditori e dipendenti tutti portatori di specifiche conoscenze) ma anche gli altri soggetti della filiera le istituzioni i consulenti tecnici i ricer-catori gli stakeholder i consumatori piugrave in generale la societagrave civile mediante la creazione di reti formali e informali e il cambiamento del modello di governan-ce A livello aziendale e in modo ancora piugrave spinto a livello territoriale pertan-to si delinea una caratteristica sostan-ziale dellrsquoagroecologia ossia lrsquoadozione dellrsquoapproccio partecipativo e multi-at-toriale in tema di gestione aziendale o dei singoli processi produttivi progetta-zione degli agroecosistemi sviluppo di filiere biologiche ricerca diffusione del-le innovazioni costruzione di rapporti sempre piugrave stretti tra produttori e con-sumatori accessibilitagrave ad alimenti salu-bri da parte di tutti modelli di sviluppo territoriali (es bio-distretti eco-regioni bio-regioni) costruzione dei processi di sviluppo territoriale cosigrave come delle po-litiche dirette a promuoverli nellrsquoottica dellrsquointegrazione policy food ecc

Di seguito sono riportati gli approfondimenti curati da sottogruppi del GdL Goal 12 nel corso del 2021 Gli approfondimenti realizzati negli anni precedenti (spreco alimenta-re economia circolare ed economia di montagna) sono sul sito del Goal 12 allrsquoindirizzo httpsasvisitgoal12attivita472-4320position-paper-su-produzione-consumo-e-finanza-responsabili

APPROFONDIMENTO 1 AGROECOLOGIA

coordinamento di Fondazione Banco Alimentare Onlus

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1 Politiche agroecologiche e in-terventi fiscali

A cura di Consiglio per la ricerca in Agri-coltura e lrsquoAnalisi dellrsquoEconomia Agraria (CREA) e Club Alpino Italiano (CAI)

Al momento in Italia non esistono specifiche politiche volte a promuove-re lrsquoapproccio agroecologico come ad esempio in Francia con lrsquoattuazione del Progetto Agroecologia del 2012 e del Piano di Rilancio del 2020 volto anche ad accelerare il processo di transizione agroecologica

Tuttavia nellrsquoambito del Green Deal eu-ropeo (CE 2019) e delle connesse stra-tegie From Farm to Fork (CE 2020b) e sulla Biodiversitagrave al 2030 (CE 2020a) si persegue la diffusione dellrsquoagroecologia (inclusa lrsquoagricoltura biologica) congiun-tamente allrsquoagricoltura di precisione al sequestro del carbonio nei suoli agrari e allrsquoagroforestazione Egrave possibile per-tanto verificare come mediante i nuovi strumenti e misure introdotti con la pro-posta di riforma della PAC presentata a giugno 2018 (CE 2018) e quelli giagrave da tempo collaudati con le politiche dei redditi e dei mercati (I Pilastro) e di svi-luppo rurale (II Pilastro) e sulla base sia dellrsquoaccordo raggiunto il 29 giugno dal Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura sia dei documenti strategici pubblicati nel quadro del Green Deal europeo si pos-sa avviare eo potenziare un processo di transizione allrsquoagroecologia nei singoli Stati membri attraverso una coerente e adeguata definizione dei Piani strategici nazionali (Vanni e Viganograve (2020)

Tali strumenti di vecchia e nuova gene-razione possono essere caratterizzati e modulati in accordo con le fasi indi-viduate da Gliessman (2007) tenendo conto che lrsquoattivazione di alcuni di que-sti grazie alla loro flessibilitagrave puograve esse-re funzionale a due o piugrave fasi come nel caso ad esempio dei servizi di consu-lenza aziendale e della cooperazione e che lrsquoobiettivo prioritario perseguito egrave la trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare nel suo complesso

Le prime due fasi riguardano essenzial-mente la pratica dellrsquoagroecologia a li-vello aziendale prevedendo lrsquoaumento dellrsquoefficienza nellrsquouso degli input e lrsquoin-troduzione di pratiche agroecologiche Gli strumenti disponibili sono molteplici e afferiscono sia al primo sia al secon-do Pilastro della PAC Vi sono innanzi-tutto gli strumenti connessi alla nuova architettura verde della PAC quali con-dizionalitagrave rafforzata ma specialmente eco-schemi e pagamenti agro-clima-tico-ambientali nel cui ambito si puograve prevedere di attivare un pacchetto di pratiche agroecologiche da adottare congiuntamente e cumulabile agli impe-gni della produzione integrata o dellrsquoa-gricoltura biologica anche superando il sostegno massimo a ettaro previsto da regolamento per la produzione biologi-ca purcheacute giustificato Possono essere inoltre attivati in chiave agroecologica numerosi interventi settoriali di natu-ra ecosostenibile riguardando anche la sostenibilitagrave del packaging del tra-sporto e dello stoccaggio dei prodot-ti nellrsquoambito dei programmi operativi delle organizzazioni di produttori piugrave diversificati rispetto allrsquoattuale fase di programmazione Tuttavia le pratiche agroecologiche non sempre di facile adozione e talvolta sconosciute agli im-prenditori agricoli richiedono interventi finalizzati al trasferimento e alla diffu-sione dellrsquoinnovazione (es attraverso i gruppi operativi PEI ndash Partenariato Eu-ropeo per lrsquoInnovazione) e sicuramente lrsquoattivazione delle misure di formazione informazione scambi aziendali consu-lenza e assistenza tecnica previste in entrambi i Pilastri della PAC La ripro-gettazione degli ordinamenti produttivi aziendali infine cosigrave come lrsquoadozione di nuove tecniche e pratiche possono im-plicare la realizzazione di investimenti aziendali incluso lrsquoacquisto di macchine ad esempio per lavorazioni superficia-li o specifiche del terreno Dal punto di vista sociale la transizione agroecolo-gica puograve essere favorita anche da una maggiorazione del premio insediamen-to giovani - a beneficio di chi adotta ad esempio il pacchetto di pratiche agro-ecologiche - in generale piugrave propensi a introdurre innovazioni in azienda

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La riprogettazione dellrsquoagroecosistema aziendale (terza fase) richiede invece una rigorosa combinazione di colture e infrastrutture ecologiche anche finaliz-zata alla realizzazione di sistemi agro-(-zoo)-forestali che trovano sostegno sempre nellrsquoambito del II Pilastro della PAC Egrave evidente come anche in questo caso la misura sulla cooperazione possa sostenere la riprogettazione congiunta da parte di un gruppo di agricoltori dei propri agroecosistemi aziendali anche tramite accordi agroambientali drsquoarea sempre coadiuvati da tecnici esperti pervenendo a un redesign del paesag-gio agrario verso una sua piugrave spinta di-versificazione

Ancora piugrave articolato egrave lrsquoinsieme di mi-sure e strumenti attivabili nel persegui-re gli obiettivi connessi alle ultime due fasi - ovvero connessione piugrave diretta tra produttori e consumatori e un nuovo sistema alimentare globale basato su partecipazione localitagrave equitagrave e giusti-zia - anche se egrave evidente come gli stru-menti della PAC non siano piugrave sufficienti quando lrsquoottica si sposta dalla scala lo-cale a quella globale e si vuole assicura-re continuitagrave e integrazione tra i diversi livelli Egrave altrettanto vero perograve che alla trasformazione dei sistemi agroalimen-tari nelle aree rurali partecipano anche se in modo indiretto numerosi interven-ti sostenuti con la PAC tra cui il soste-gno agli investimenti a imprese extra-a-gricole per la creazione e lo sviluppo di attivitagrave nelle zone rurali e agli investi-menti nei servizi di base e per il rinno-vamento dei villaggi fondamentali per il mantenimento della popolazione in tali aree noncheacute delle attivitagrave agricole stes-se e delle filiere locali Parimenti stru-menti come i progetti integrati di filie-ra e territoriali possono concorrere alla trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare soprattutto se guida-ti da organismi come GAL Biodistretti Autoritagrave di bacino gestori di aree natu-rali protette che piugrave in generale posso-no anche dare avvio e coordinare tutto il processo di transizione allrsquoagroecologia a livello locale

Nella definizione dei Piani strategici na-zionali una particolare attenzione do-

vrebbe essere rivolta alla montagna che interessa il 54 del territorio nazionale e circa il 18 della popolazione italia-na e dove lrsquoapproccio agroecologico egrave abbastanza diffuso nelle aziende di pic-cole dimensioni in termini di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) avendo man-tenuto le pratiche da sempre impiegate (Sturla e Dara Guccione 2021) Tuttavia la montagna sembra essere trascurata dallrsquoopinione pubblica e nel dibattito sulle politiche dello sviluppo bencheacute le Terre Alte vissute dallrsquoessere umano rap-presentino un patrimonio culturale uni-co nel suo genere di cui lrsquoagricoltura egrave parte importante Oggi i cambiamenti strutturali dellrsquoeconomia legati alla glo-balizzazione ne disincentivano la pre-senza con conseguenze sullrsquoequilibrio sociale ed economico e anche territoria-le dellrsquoecosistema noncheacute sul paesag-gio storico e culturale

Occorre pertanto salvaguardare il man-tenimento in montagna delle attivitagrave agro-silvo-pastorali adottando metodi moderni ma rispettosi dellrsquoambiente in particolare favorire la permanenza o il ri-torno dei giovani che mostrano creativi-tagrave innovazione e dinamismo con forme di collaborazione tra aziende e creando anche una rete informatica oltre che di cooperazione pratica la digitalizzazio-ne egrave una componente importante in tale settore ma ancora non egrave molto presen-te

Le caratteristiche orografiche e climati-che della montagna rappresentano un limite i costi di produzione sono mag-giori e la quantitagrave dei prodotti minore rispetto allrsquoagricoltura di pianura occor-re allora puntare sui ldquoprodotti di quali-tagraverdquo come previsto dalla Carta europea di pari dicitura Sono produzioni tipiche animali e vegetali diverse da zona a zona e spesso soggette a trasformazio-ne ldquoindustrialerdquo una particolare razza bovina e la filiera del latte e dei prodotti caseari derivati frutticoltura minore e marmellate alveari legati alla fioritura di una particolare specie botanica e mie-le specifico castagne di una particolare varietagrave e suoi prodotti derivati ecc

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I prodotti di qualitagrave DOP e IGP entrano a far parte dellrsquoAlbo dei Prodotti della Montagna la procedura egrave un porsquo lunga e spesso scoraggia gli operatori del setto-re ma arrivare a marchi e certificazioni egrave fondamentale per fare marketing ter-ritoriale

Le situazioni geomorfologiche e clima-tiche incidono anche sulle infrastruttu-re del territorio e sui trasporti e i relativi costi di manutenzione creando difficol-tagrave di collegamento che possono riper-cuotersi sulla commercializzazione dei prodotti inoltre la bassa densitagrave di po-polazione egrave spesso causa di ridotti ser-vizi (scuola sanitagrave mobilitagrave) con rischio di spopolamento ma si egrave notato che lagrave dove le Amministrazioni pubbliche han-no destinato una spesa pro capite mag-giore lrsquoabbondono delle Terre Alte egrave stato minore

Anche una agevolazione fiscale sullrsquoat-tivitagrave agro-silvo-pastorale di montagna (giagrave in atto in qualche regione) egrave auspi-cabile al fine di mantenere vitale tale settore dellrsquoeconomia montana che egrave multifunzionale anche per lrsquoartigianato e lrsquoagriturismo e consente di mantenere la popolazione in montagna garantendo reddito e presidio culturale

2 La produzione agroecologica per la transizione verso unrsquoagri-coltura sostenibile Agroecologia e lrsquoutilizzo di risorse e input pro-duttivi

A cura di Accademia dei Georgofili Con-federazione Italiana della Vite e del Vi-no-Unione Italiana Vini

La visione dellrsquoEuropa per una agricoltu-ra sostenibile evidenziata in particolare allrsquointerno delle Strategie ldquoDal Produt-tore al Consumatorerdquo (1) e ldquoBiodiversitagrave per il 2030rdquo (2) mette le tecniche agri-cole e la gestione dellrsquoagroecosistema al centro della transizione ecologica e sostenibile del settore primario Partico-lare attenzione egrave data allrsquouso di prodotti chimici (agrofarmaci antibiotici conci-mi fertilizzanti diserbanti etc) ai rischi

a essi legati e a un loro uso sostenibile e ridotto alla ricerca e impiego di input a basso impatto ambientale allrsquoutilizzo di tecniche che contrastano il degrado e la perdita di fertilitagrave dei suoli e che fa-voriscono invece la salute dei terreni e dellrsquoagroambiente (13) In questo conte-sto lrsquoagroecologia con il suo approccio multidisciplinare gioca un ruolo fonda-mentale promuove sistemi agricoli di-versificati una gestione dellrsquoagrosiste-ma integrata ma anche un uso efficiente delle risorse (34) In questo nuovo pa-radigma di agricoltura sostenibile un ruolo centrale egrave quindi dato dagli input impiegati nel processo produttivo che a seguito del loro uso prolungato negli anni e talvolta errato hanno inquinato e impoverito suoli e falde acquifere cre-ato danni allrsquoambiente e agli organismi viventi tra cui lrsquoessere umano e gli inset-ti impollinatori (45) Egrave proprio su que-ste questioni che allrsquointerno del Green Deal (6) lrsquoEuropa si pone degli obiettivi ridurre del 50 lrsquouso di fitofarmaci del 20 dei fertilizzanti del 50 degli anti-biotici (7) Negli ultimi anni si rileva una riduzione di sostanze chimiche impie-gate nel contesto produttivo agricolo seppur ancora diffuse e un contempo-raneo aumento nellrsquoutilizzo di prodotti e pratiche piugrave sostenibili Tuttavia la pre-senza di residui di fitofarmaci e prodotti di sintesi per lrsquoagricoltura negli alimenti nei suoli nelle acque e nellrsquoaria egrave anco-ra oggi una realtagrave (89) Sul mercato si stanno diffondendo prodotti di origine naturale (minerale vegetale o micro-biologica) o meno impattanti per lrsquoam-biente per rafforzare le difese di pian-te e animali per contrastare patogeni e favorire la fertilitagrave dei terreni agricoli (10) Molti prodotti inoltre cominciano a provenire dal contesto di economia circolare o sono ottenuti con processi sostenibili pur essendo di sintesi (11) Nel settore agricolo lrsquoingresso purtrop-po frequente di patogeni alieni che si diffondono sul territorio non trovando antagonisti naturali crea danni produt-tivi In questo contesto egrave bene prende-re in considerazione forme di lotta alle avversitagrave differenti dai prodotti di ori-gine naturale a quelli di sintesi al fine di eradicare lrsquoorganismo alieno contro cui il nostro ecosistema non ha difese (12)

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Tra i modelli per unrsquoagricoltura soste-nibile che possono essere ricondotte allrsquoagroecologia si ritrova sicuramente il sistema produttivo del biologico (13) che impiega prodotti naturali per con-trastare i patogeni e migliorare la pro-duzione ma anche ad esempio le tecni-che produttive previste dallrsquoagricoltura integrata (14) e dellrsquoagricoltura di pre-cisione (15) che hanno come obiettivo lrsquoimpiego di input e risorse a disposizio-ne tra cui anche quelle di sintesi Lrsquoa-gricoltura biologica egrave sicuramente un esempio di come sia possibile produrre in modo sostenibile e impiegando pro-dotti di origine naturale specialmente nel settore vitivinicolo comparto nel quale il biologico ha trovato diffusione con buoni risultati (Box I) I prodotti per la cura e protezione delle colture e degli animali impiegati nel biologico sono di origine minerale vegetale o microbio-logica tuttavia egrave da considerare che anche alcuni di questi prodotti posso-no creare fenomeni di tossicitagrave e danni allrsquoecosistema Un esempio egrave il rame im-piegato contro alcune malattie fungine ma che allo stesso tempo egrave un metallo pesante che si accumula nel suolo Per questo lrsquoEuropa ha ridotto le dosi appli-cabili a ettaro (16) per evitare fenomeni di accumulo del metallo Manifestazione di tossicitagrave (sullrsquoessere umano sul pro-dotto finale e sullrsquoecosistema) dovuto allrsquoimpiego dellrsquoagrofarmaco o dellrsquoanti-biotico fenomeni di resistenza da par-te del patogeno di accumulo nel suolo o negli organismi o di effetti residuali sul prodotto sono ancora oggi fattori importanti e che necessitano di essere presi in considerazione insieme allrsquoef-fetto della combinazione di piugrave prodotti che permangono e interagiscono tra di loro dopo la somministrazione (8917) A questo proposito egrave importante con-siderare gli stessi effetti tossici e di in-terazione che si hanno sullrsquooperatore agricolo che impiega e distribuisce tali prodotti

Pertanto al fine di uno sviluppo e diffu-sione di unrsquoagricoltura sostenibile molti sono i fattori da considerare i mezzi e le conoscenze oggi a disposizione per una transizione verso la sostenibilitagrave agrico-la sono molteplici e nessuno deve essere

precluso

VINO BIOLOGICO

Un vino puograve definirsi laquobiologicoraquo e av-valersi del logo ldquoEuro-leafrdquo riconosciuto dallrsquoUnione europea solo previa certifi-cazione da parte di un ente di control-lo che siano state rispettate le diverse tappe del processo di produzione pre-viste dal Regolamento 2018848 del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodotti biologici Questo Regolamento deve es-sere completato da diversi regolamenti delegati e di esecuzione che dovranno essere pubblicati entro la fine del 2021

Il Regolamento relativo alla produzione biologica e allrsquoetichettatura dei prodot-ti biologici applicabile dal 1deg gennaio 2022 riprende molti punti delle prece-denti disposizioni e stabilisce una serie di principi generali applicabili quindi alla coltivazione della vite e alla vinificazio-ne Egrave obbligatorio quando unrsquoazienda agricola pratica lrsquoagricoltura biologica che vi si dedichi completamente Quan-do intende convertirsi allrsquoagricoltura biologica dopo aver praticato lrsquoagricol-tura convenzionale la sua produzione puograve essere qualificata come biologica solo dopo un periodo transitorio di cin-que anni Egrave vietato lrsquouso di organismi ge-neticamente modificati Possono essere utilizzati solo determinati prodotti fito-sanitari fertilizzanti o prodotti per la pu-lizia La presenza nei prodotti vitivinicoli biologici - e quindi anche nel vino - di residui di sostanze vietate anche se au-torizzate in agricoltura convenzionale conduce in linea di massima alla decer-tificazione quando superano la soglia di 001 mgkg con una deroga per quanto riguarda i residui dei fosfiti nel vino che dovragrave comunque essere sfruttata dai produttori per monitorare la presenza di residui e cercare di ridurli nel corso del tempo (Decreto 7264 del 10 luglio di modifica del DM 309 del 13 gennaio 2011 ldquoContaminazioni accidentali e tec-nicamente inevitabili di prodotti fitosa-nitari in agricoltura biologicardquo) In ogni caso la presenza di residui di sostanze non autorizzate rende necessario lrsquoavvio

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di unrsquoindagine per determinare il motivo di questa presenza

La trasformazione delle materie prime egrave disciplinata da norme restrittive solo i prodotti e le sostanze inclusi in elenchi esaustivi possono essere utilizzati come additivi ingredienti o coadiuvanti di processo Ne consegue che per quanto riguarda il vino non tutte le sostanze o le pratiche enologiche autorizzate nella produzione convenzionale sono autoriz-zate nella produzione biologica e che quando una sostanza egrave autorizzata a volte egrave autorizzata a dosi inferiori egrave il caso dei solfiti Fondamentalmente que-sta serie di disposizioni restrittive garan-tisce al consumatore di avere un prodot-to in cui le sostanze aggiunte sono state ridotte allo stretto necessario da qui la ragione del suo crescente successo

3 Il ruolo del packaging

A cura di PEFC Italia e Italia Nostra On-lus

Il packaging egrave uno degli elementi di un prodotto che stanno subendo grandi trasformazioni e innovazioni in corre-lazione allrsquoevoluzione di un contesto economico globale che egrave ben lontano dalla realizzazione di una sostenibilitagrave Lrsquoimportanza del packaging egrave eviden-te deve contenere proteggere e pre-sentare il prodotto Egrave il primo elemen-to con cui si interfaccia il consumatore ed egrave attraverso questo che chi produce informa il consumatore sulle qualitagrave del prodotto ma anche sulle scelte e la fi-losofia del produttore Una filosofia che matura in un contesto dove solo il 25 del PIL nazionale e il 28 di quello euro-peo (2008) egrave identificabile come verde Egrave per questo che chi vuole produrre in maniera sostenibile dovrebbe vendere un prodotto realizzato in maniera non dissipativa e distruttrice delle risorse na-turali nel rispetto del ruolo dei lavorato-ri portatori di esperienze e non merce e con tutte le componenti che lo rendono ecologicamente in equilibrio con lrsquoam-biente Quindi chi si pone come obbiet-tivo una produzione agricola sostenibile

non puograve non tenere in considerazione come questa produzione poi raggiun-geragrave il mercato

Lrsquoagroecologia dovrebbe prendere in considerazione non solo le fasi produtti-ve ma anche come il prodotto viene im-messo sul mercato dentro quale packa-ging se questo egrave necessario come egrave realizzato e come potragrave poi essere smal-tito Questo percheacute le buone pratiche vanno applicate a tutto il processo pro-duttivo ma vanno anche comunicate e il packaging scelto comunica al consuma-tore le proprie scelte a tutti i livelli

Nellrsquoobiettivo quindi di realizzare so-stenibilitagrave economico-produttiva e so-cio-ambientale il packaging ha un ruolo importante nella fase della sua produ-zione ma forse ancora di piugrave al momen-to della fine della sua funzione quando cioegrave abbandona il prodotto che ha ldquopro-tettordquo e si trasforma in rifiuto Cosigrave nel 2018 ultimo dato disponibile i rifiuti da imballaggi rappresentavano il 30 dei rifiuti urbani e lrsquo8 dei rifiuti prodotti nellrsquoanno in Italia La tendenza egrave in au-mento per il cambiamento delle abitu-dini dei consumatori nelle scelte di ac-quisto Le quali come egrave evidenziato in altri GdL dellrsquoASviS dipendono da diver-si fattori economici legati alle variazioni dei redditi reali allrsquoaumento delle disu-guaglianze e da ultimo agli effetti della pandemia Fenomeni a cui corrisponde una domanda diversificata rispetto alla qualitagrave ecologica che ha diversi effetti sulla sostenibilitagrave ambientale (rifiuti) so-cio-sanitaria (coadiuvante dellrsquoobesitagrave o meno) ed economico gestionale (costi espliciti e impliciti a carico del consuma-tore per differenziare) e che dipende dai riadeguamenti che gli apparati produtti-vi e distributivi praticano in risposta agli andamenti del reddito reale pro-capite e della quota destinata alla spesa per i beni di primaria necessitagrave (legge di En-gel) Ciograve in un contesto di saturazione alimentare per la quale non si muore di fame ma per unrsquoalimentazione genera-trice sempre di piugrave di malattie serie a partire dallrsquoobesitagrave

Quindi prima della realizzazione dellrsquoim-

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ballaggio si deve innanzitutto stabilire se sia effettivamente indispensabile Ov-vero se la confezione svolge il ruolo di protezione del prodotto da contaminan-ti o durante il trasporto oppure egrave super-fluo percheacute il prodotto non necessita di tale protezione Un esempio egrave la scatoli-na di cartoncino che racchiude i tubetti di salse o paste alimentari egrave ridondante in molti casi

Fondamentale egrave la scelta dei materiali che costituiscono il packaging Per po-ter essere veramente sostenibile devono essere preferiti materiali da fonti rinno-vabili facilmente riciclabili nella raccolta differenziata (ad esempio realizzare il packaging solo con mono-materiali rici-clabili) o riutilizzabili Quindi se si decide di fare un packaging in carta o cartone si deve scegliere materia prima certifi-cata per la provenienza da foreste ge-stite in maniera sostenibile e responsa-bile altrimenti la carta non egrave veramente rinnovabile ma anzi potenzialmente dannosa per le foreste Questo percheacute non si hanno garanzie sul metodo di ap-provvigionamento della materia prima ovvero non si hanno garanzie sulla per-manenza della foresta che passa attra-verso un piano di tagli che garantisce la sopravvivenza e funzionalitagrave della fore-sta stessa Sarebbe uno sbaglio migrare tutto il mondo dellrsquoimballaggio su pro-dotti forestali percheacute sottoporrebbe le foreste a una pressione non sostenibile Se si decide di ridurre lrsquouso di plastica sostituendola con materiale provenien-te da foreste lrsquoimballaggio deve essere certificato altrimenti si rischia di aumen-tare il consumo e lo sfruttamento ecces-sivo delle foreste In molti casi la plastica non puograve essere sostituita allora si deve scegliere plastica facilmente riciclabile e usare la plastica riciclata Quindi in fase di progettazione egrave fondamentale cono-scere e prevedere come il packaging saragrave smaltito riciclato o riusato proprio per ridurre il consumo di materie prime e ridurre lrsquoimpatto sullrsquoambiente

Riciclare egrave quindi di estrema importan-za infatti secondo il CONAI il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo egrave di 402 milioni di euro e lrsquoindotto economico generato dalla filie-

ra egrave invece di 592 milioni di euro Per far capire quanto riciclare riduca la pressio-ne sul nostro pianeta CONAI ha calco-lato che nel 2019 sono state risparmiate circa 4 milioni e 469mila tonnellate di materie prime

Nel dettaglio 270mila tonnellate di ac-ciaio oltre 19mila tonnellate di alluminio che corrispondono a 18 miliardi di lat-tine Un milione e 80mila tonnellate di carta ossia piugrave di 433 milioni di risme di fogli A4 907mila tonnellate di legno lrsquoe-quivalente di 41 milioni di pallet 433mila tonnellate di plastica pari a 9 miliardi di flaconi in PET per detersivi da un litro E un milione e 760mila tonnellate di vetro il corrispettivo di quasi 5 miliardi di bot-tiglie di vino da 075 litri

Un dato significativo egrave anche quello re-lativo alle discariche che rappresentano sempre un elemento di grande discus-sione e preoccupazione per il cittadino e consumatore Il CONAI stima che tra il 1998 e il 2019 il sistema CONAI ha ga-rantito lrsquoavvio a riciclo di quasi 32 milioni di tonnellate di imballaggi significa che in 22 anni egrave stato evitato il riempimento di 160 nuove discariche di medie dimen-sioni (calcolo effettuato considerando per ciascuna frazione merceologica un dato di densitagrave apparente da fonte ERI-CA con uno specifico grado di compat-tazione)

Altro elemento importante che deve essere preso in considerazione in fase di progettazione del packaging egrave la ri-duzione e la lotta allo spreco La pro-gettazione di un packaging sostenibile dovrebbe ridurre al minimo dimensioni e uso di materie prime e al contempo avere una protezione efficace per evita-re perdite di prodotto e quindi sprechi di prodotto contenuto

Egrave quindi evidente che il packaging soste-nibile nasce principalmente dalle scelte in fase di progettazione e visto il ruolo crescente che gli imballaggi svolgono sia nel mondo dei rifiuti che in quello del consumatore la progettazione e le scel-te delle materie prime risultano vitali per offrire prodotti che abbiano un impatto

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sempre meno rilevante sul nostro pia-neta Lrsquoattenzione deve riguardare sia il contenuto che il contenitore

4 Le opportunitagrave del digitale al settore agricolo

LrsquoAgricoltura 40 ossia lrsquoimpiego di tec-nologie e del digitale allrsquointerno del set-tore agricolo egrave oggi un fatto reale e un elemento basilare per la transizione ver-so una produzione sostenibile in quanto consente di ottimizzare lrsquouso di risorse gestire lrsquoazienda in modo razionale e connetterla con il territorio tuttavia in Italia egrave ancora poco diffusa specialmen-te in alcuni settori (1618) Oggi sul mer-cato si trovano servizi e prodotti innova-tivi e digitali destinati al settore agricolo di varie tipologie dallrsquouso di collari per il monitoraggio del benessere anima-le a piattaforme gestionali aziendali a prodotti per una agricoltura di precisio-ne basata su dati satellitari a sistemi di monitoraggio della filiera piattaforme gestionali ecc (18) Le imprese che re-alizzano tali soluzioni sono in continua crescita come in costante crescita sono i prodotti e servizi che offrono Tuttavia se da una parte le opportunitagrave in tema di soluzioni per lrsquoAgricoltura 40 sono mol-to diversificate e rilasciate sul mercato sempre in maggior quantitagrave dallrsquoaltra lrsquoapplicazione in campo non cresce di pari passo (18) Le motivazioni sono mol-teplici le imprese che realizzano solu-zioni innovative talvolta non conoscono le reali esigenze del settore lrsquoimpiego di determinate soluzioni richiede compe-tenze e formazione che mancano allrsquou-tilizzatore finale manca lrsquointeroperabili-tagrave tra le piattaforme mancano tecnici e professionisti che assistono lrsquoagricoltore sul territorio nellrsquoutilizzo dellrsquoinnovazio-ne e che li accompagnino nella transi-zione verso il digitale (1819) Tali figure devo inoltre non solo essere formate in tema di innovazione ma devono an-che essere capaci di far comprendere le opportunitagrave offerte dal settore soprat-tutto alle piccole aziende Tra gli attori coinvolti nel passaggio verso un settore primario digitale sono da annoverare le istituzioni e gli enti territoriali che hanno un ruolo determinate nel diffondere sul territorio lrsquoinnovazione anche attraverso

la realizzazione di infrastrutture prime fra tutte internet e la banda larga veloce che nelle aree rurali manca o non egrave ben funzionante (20) Questo egrave un servizio essenziale per connettere le aziende tra di loro per fare filiera e per far conosce-re i propri prodotti Infine un elemen-to da considerare nellrsquoapplicazione su larga scala della tecnologia offerta dal digitale egrave lrsquoetagrave degli agricoltori spesso anziani lrsquoaccesso ai finanziamenti per le aziende che vogliono innovarsi (18) o ancora la dimensione della superficie aziendale poicheacute spesso le soluzioni del digitale in agricoltura sono ideate per sistemi agricoli estensivi poco presenti in Italia

In considerazione di quanto descritto lrsquoapplicazione della digitalizzazione in un approccio agroecologico del sistema produttivo primario egrave sicuramente au-spicabile e di supporto alle pratiche che esso promuove Infatti grazie allrsquoimpie-go di prodotti e servizi innovativi legati al digitale e alla tecnologia egrave possibile ad esempio avviare un uso efficiente e quindi ridotto degli input un elemento importante per lrsquoagroecologia grazie ad esempio allrsquoagricoltura di precisio-ne (15) avere maggiore conoscenza del proprio processo produttivo e di trasfor-mazione dare maggior valore al prodot-to locale favorire le filiere la tracciabili-tagrave e la qualitagrave dellrsquoagroalimentari grazie allrsquoapplicazione del blockchain (21) ri-pristinando un collegamento tra gli at-tori della produzione e tra lrsquoagricoltore e il consumatore permettere un moni-toraggio aziendale e territoriale grazie allrsquouso di satelliti o droni e conoscere ad esempio le problematiche del territorio

La transizione verso una agricoltura so-stenibile di basso impatto ambientale che favorisce elementi come la conser-vazione e il ripristino dellrsquoecosistema e del suolo deve al contempo garantire necessariamente cibo sano e di quali-tagrave sufficiente per tutta la popolazione mondiale Per far ciograve e senza andare a ricercare ulteriore terreno coltivabile egrave necessario favorire la produzione delle aree a oggi coltivate e in questo senso le opportunitagrave offerte dallrsquoinnovazione e dal digitale permettono una ottimizza-

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zione della produzione in termini quali-tativi e quantitativi per unitagrave di superfi-cie riducendo lrsquoimpatto che i comparti agricoli hanno sullrsquoambiente e sul terri-torio

Riferimenti bibliografici

1 Una strategia ldquoDal produttore al con-sumatorerdquo per un sistema alimentare equo sano e rispettoso dellrsquoambien-te Comunicazione della commissione al parlamento europeo al consiglio al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni Bruxelles 20052020 COM (2020)381 final

2 Strategia dellrsquoUE sulla biodiversitagrave per il 2030 Comunicazione della Commis-sione al Parlamento europeo al Consi-glio al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 20052020 COM (2020) 380 final

3 Agroecologia e PAC ndash ldquoUnrsquoanalisi degli strumenti della programmazione post 2022 Documento realizzato nellrsquoambito del Programma Rete Rurale Nazionalerdquo 2014-20Barberi P 2019

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5 EU Pollinators - Environment

6 Il Green Deal europeo Comunicazione della Commissione al Parlamento euro-peo al Consiglio al Comitato Economi-co e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Bruxelles 11122019 COM(2019) 640 final

7 Eco-schemi dalla Commissione alcuni suggerimenti sulle possibili pratiche be-nefiche da sostenere

8httpswwwisprambientegovitfi-les2020pubblicazionirapportirappor-

to_334_2020pdf

Dossier di Legambiente ldquoStop Pesti-cidi 2020rdquo httpswwwlegambien-teitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

9 ldquoElenco prodotti fitosanitari impiega-bili in agricoltura biologica per la difesa delle colturerdquo FederBio 2018

10 Economia circolare nuovo regola-mento per favorire lrsquouso di concimi or-ganici e ricavati dai rifiuti

11 Organismi alieni e nuovo PAN com-plessi equilibrismi - AgroNotizie - Difesa e diserbo

12 Regolamento (UE) 2018848 del Par-lamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzio-ne biologica e allrsquoetichettatura dei pro-dotti biologici httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R0848

13 Linee guida nazionali di produzione integrata 2018

14 Agricoltura di precisione

15 Regolamento di Esecuzione (UE) 2018 1981 della Commissione - del 13 dicembre 2018 - che rinnova lrsquoappro-vazione delle sostanze attive composti di rame come sostanze candidate alla sostituzione httpseur-lexeuropaeulegal-contentITTXTPDFuri=CE-LEX32018R1981ampfrom=EN

16 httpswwwpan-ukorgthe-cocktail effect~text=The20cocktail20ef-fect20is20a20significant20pro-blem20in20the20UKfound20in20fruit20and20vegetables

17 Salgono al 4 i campi gestiti con lrsquoA-gricoltura 40

18 Agricoltura 40 traguardi raggiunti e httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdfhttpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwisprambientegovitfiles2020pubblicazionirapportirapporto_334_2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

httpswwwlegambienteitwp-contentuploads202012STOP-PESTICIDI-2020pdf

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sfide future - AgroNotizie - Agrimecca-nica

19 La banda ultra larga nelle aree rurali il divario digitale egrave ancora da superare

bull Agroecology Europe (2016) Our un-derstanding of agroecology httpswwwagroecology-europeorgour-ap-proachour-understanding-of-agroeco-logy

bull Altieri MA (1995) Agroecology The Science of Sustainable Agriculture We-stview Press Boulder CO

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NOTE

70 Definizione di agroecologia secondo Agroecology Europe (2016) ldquocongiuntamente come una scienza una pratica e un movimento Comprende lrsquointero sistema alimentare dal suolo allrsquoorganiz-zazione delle societagrave umane Egrave carica di valori e si basa su principi fondamentali In quanto scien-za dagrave prioritagrave alla ricerca-azione agli approcci partecipativi e olistici ealla transdisciplinarietagrave che comprende diversi sistemi di conoscenza Come pratica si basa sullrsquou-so sostenibile delle risorse rinnovabili locali sulle prioritagrave un saggio utilizzo della biodiversitagrave per fornire servizi ecosistemici e resilienza e soluzioni che forniscono molteplici benefici (ambientali economici e sociali) dal locale al globale Come movimento difende i piccoli produttori e lrsquoagri-coltura familiare gli agricoltori e le comunitagrave rurali la sovranitagrave del cibo le filiere corte e locali la diversitagrave delle sementi e delle razze autoctone il cibo sano e di qualitagrave Lrsquoagroecologia riconosce che il tutto egrave piugrave della somma delle parti e quindi favorisce le interazioni tra gli attori nellrsquoambito di scienza pratica e movimento facilitando la condivisione della conoscenza e lrsquoazionerdquo

71 Lrsquoagricoltura di precisione si puograve inquadrare nellrsquoambito della prima fase di Gliessman relativa allrsquoefficientamento dei fattori produttivi Egrave importante che le tecnologie e gli strumenti (macchine attrezzature) sottesi a questo carattere dellrsquoagricoltura che puograve essere affiancato allrsquoagro-ecolo-gia siano modulati anche in funzione delle aziende di ridotte dimensioni in termini di superficie e che le stesse siano in grado di sostenerne i costi

72 Nella seduta del 28-29 giugno scorso il Consiglio dei Ministri dellrsquoagricoltura dei Paesi membri ha accettato lrsquoaccordo provvisorio raggiunto in seno al Trilogo del 26 giugno Le principali decisio-ni prese riguardano la fissazione al 25 della quota dei pagamenti diretti da destinare al finan-ziamento degli eco-schemi la destinazione di almeno il 35 delle risorse finanziarie previste per il secondo pilastro ad azioni per lrsquoambiente e il clima le aree di interesse ecologico previste nella misura del 4 e solo con riguardo ai seminativi lrsquointroduzione della condizionalitagrave sociale

73 I Piani strategici nazionali dovranno essere presentati alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2021

74 Si riporta una sintesi del rapporto Agro-ecologia e PAC Unrsquoanalisi degli strumenti della pro-grammazione post 2022 elaborato nellrsquoambito delle attivitagrave della Rete Rurale Nazionale 2014-2020

75 Lrsquoillustrazione delle misure e degli strumenti della PAC che favoriscono la transizione agro-eco-logica egrave tratta da Vanni e Viganograve (2021)

76 Alcuni esempi di pratiche agro-ecologiche sono fertilizzazione organica allelopatia e diversitagrave delle colture pascolo estensivo su prati temporanei o permanenti lavorazioni del terreno minime o nulle infrastrutture ecologiche tutela fauna e microfauna del suolo inerbimenti colture intercalari agro-forestazione foraggere permanenti rotazioni complesse

77 Dati dal ldquoPiano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio ndash 2021rdquo pubblicato da CONAI

78 cfr Sergio Vellante Riadeguamenti produttivi e distributivi dei beni di primaria necessitagrave alle funzioni Engeliane di spesa Dispensa della video-lezione ndeg 5 del corso in Economia Applicata alla Gestione Ambientale tenuto co Universitagrave Mercatorum

79 Dati tratti dal ldquoReport CONAI 2020rdquo

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1 Il contesto

La pandemia ha dimostrato come la sostenibilitagrave nella catena di approvvi-gionamento sia una sfida chiave per le economie e le societagrave del futuro Sem-pre piugrave saragrave importante approcciare il tema avendo uno sguardo sulla creazio-ne di impatti positivi e al cambiamento che necessariamente dovragrave essere mes-so in atto la sostenibilitagrave della catena di approvvigionamento riguarda lrsquoambien-te e il clima noncheacute il rispetto per diritti umani il lavoro dignitoso e la promozio-ne dei mezzi di sussistenza delle perso-ne e delle comunitagrave

In questo contesto come annunciato dal Green Deal europeo e dal Recovery Plan egrave importante che la sostenibilitagrave sia ulteriormente integrata allrsquointerno della governance aziendale Una gover-nance sostenibile incoraggia le impre-se ad abbracciare una visione di lungo termine e a considerare lrsquoimpatto am-bientale sociale umano ed economico nelle loro decisioni aziendali

Il Green Deal europeo stabilisce che la sostenibilitagrave dovrebbe essere integrata in modo piugrave sistematico nella gover-nance societaria molte imprese si con-centrano ancora troppo sui risultati fi-nanziari a breve termine a scapito dello sviluppo a lungo termine e degli aspetti connessi alla sostenibilitagrave Per dare se-guito a quanto enunciato nel Green Deal europeo la Commissione ha annunciato per il 2021 unrsquoiniziativa per una gover-nance societaria sostenibile che egrave stata inserita tra gli obiettivi del Piano drsquoazio-ne dellrsquoUnione europea per lrsquoeconomia circolare della strategia sulla biodiver-sitagrave e della strategia ldquoDal produttore al consumatorerdquo

Anche la recente comunicazione ldquoIl momento dellrsquoEuropa riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazionerdquo - Piano di ripresa adotta-to nel maggio 2020 - conferma lrsquointen-zione della Commissione di presentare unrsquoiniziativa di questo tipo per garantire che gli interessi ambientali e sociali sia-no pienamente integrati nelle strategie aziendali

Nonostante la forte attenzione a livello europeo sono ancora poche le imprese di grandi dimensioni che applicano una due diligence che tenga conto di tutti gli impatti ambientali e in materia di di-ritti umani in grado di affrontare gli im-patti negativi per la sostenibilitagrave causati dalle attivitagrave dellrsquoimpresa e della sua ca-tena del valore

Ma che cosrsquoegrave la due diligence e come le imprese possono approcciarla in ma-niera strategica per una maggiore inte-grazione della sostenibilitagrave lungo tutta la catena del valore

Per due diligence si intende lrsquoobbli-go giuridico per le imprese di istitu-ire e attuare processi adeguati al fine di prevenire mitigare e tenere conto dei diritti umani (compresi i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro) dellrsquoimpatto in termini sanitario e am-bientale per quanto riguarda le attivi-tagrave sia dellrsquoimpresa stessa che della sua catena di approvvigionamento Inoltre la due diligence egrave intrinsecamente ba-sata sul rischio proporzionata e speci-fica rispetto al contesto In questo sen-so la portata delle azioni di esecuzione dovrebbe dipendere dai rischi di effetti negativi che la societagrave sta possibilmente causando a cui sta contribuendo o che dovrebbe prevedere

APPROFONDIMENTO 2 La due diligence nella catena del valore una sempre maggiore inte-

grazione strategica allrsquointerno dei modelli di business

A cura di Impronta Etica

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La ldquocatena di approvvigionamentordquo egrave definita in senso lato come lrsquoinsieme del-le ldquorelazioni commercialirdquo di unrsquoimpre-sa e comprende le controllate i fornitori e i subappaltatori

Lrsquoadozione di pratiche sostenibili lungo la catena di fornitura impatta su diversi processi primari della catena del valo-re comportando un cambiamento nel modo di operare allrsquointerno delle azien-de sul lato acquisti (si pensi allrsquoaudit dei fornitori o alla selezione delle materie prime) e sul lato logistico (efficienta-mento energetico nei magazzini ridu-zione degli impatti dei mezzi su strada) fino ovviamente alla catena del valore nel suo complesso dove la corresponsa-bilitagrave degli attori allrsquoimpatto ambientale e sociale egrave sempre maggiore

2 La due diligence come suppor-to allrsquointegrazione della sostenibi-litagrave nei modelli di business

Il contesto in cui si trovano a operare le imprese ha subito negli ultimi anni cambiamenti profondi che caratteriz-zeranno di certo anche il prossimo futu-ro Egrave possibile identificare alcuni aspetti che piugrave di altri hanno influenzato e in-fluenzeranno le imprese il loro stare sul mercato e il loro approccio alla catena di fornitura come ad esempio la globaliz-zazione - che ha determinato modifiche nei modelli produttivi - e la maggiore attenzione del consumatore e della fi-nanza rispetto a prodotti e processi di produzione sostenibili

La responsabilitagrave sociale e la sostenibi-litagrave negli anni hanno assunto pertanto allrsquointerno delle imprese sempre mag-giore valore quale leva strategica per la competitivitagrave lrsquoapproccio filantro-pico ha ceduto il passo a un approccio strutturato in cui la sostenibilitagrave si inte-gra nella strategia aziendale e permea trasversalmente tutti i processi azien-dali compresi quelli relativi alla catena di fornitura Ciograve ha portato le imprese a ripensare la centralitagrave e lrsquoimportanza di sviluppare approcci e strumenti capaci

di dare valore strategico alle leve della sostenibilitagrave utilizzabili nelle relazioni e nelle attivitagrave che si realizzano allrsquointerno della catena di fornitura dellrsquoimpresa

Egrave possibile identificare molteplici fat-tori che possono spingere le imprese a dotarsi di un modello organizzativo e gestionale della catena di fornitura che tenga in considerazione le relative impli-cazioni sociali e ambientali e sia funzio-nale alla loro mitigazione

a) dal punto di vista economico lrsquoimpre-sa puograve essere spinta verso una maggio-re sostenibilitagrave dalla volontagrave di efficien-tare la sua catena di fornitura sempre piugrave lunga e disaggregata o dalle pres-sioni degli stakeholder (gli investitori in primis) per una piugrave accurata valutazione dei rischi ambientali e sociali lungo tut-to il ciclo di produzione

b) a livello ambientale un peso impor-tante egrave assunto dallrsquoinasprimento delle normative e dalla consapevolezza della limitatezza di risorse ma anche ndash a livel-lo piugrave commerciale ndash dalle opportunitagrave per lrsquoimpresa di rivolgersi a un merca-to attento alla sostenibilitagrave ambientale che pone attenzione anche alla catena di fornitura

c) sul fronte sociale a spingere le impre-se sicuramente crsquoegrave la volontagrave di mitigare i possibili effetti negativi su reputazione e vendite di scandali che coinvolgono i lavoratori lungo la catena di fornitura noncheacute lrsquoopportunitagrave di costruire rap-porti piugrave trasparenti e stabili nel tempo

Gli investimenti nella catena di fornitu-ra sono perlopiugrave orientati a sperimenta-re e sviluppare processi di innovazione o ad aumentare processi di controllo (a garanzia e tutela della sicurezza del-le relazioni e delle procedure) Questi investimenti rendono lrsquoimpresa meno soggetta a rischi e possono quindi pro-durre impatti positivi sulla capacitagrave dellrsquoimpresa stessa di creare valore per seacute e per il territorio in cui opera

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Riferimenti bibliografici

bull For a Coherent and Integrated EU Approach to Due Diligence httpsstatic1squarespacecomstatic5df776f6866c14507f2df68at 6 0 3 4 9 9 1 c d 7 2 b 5 a 4 6 4 0 b 4 6 b1 d 1 6 1 4 0 5 9 8 0 8 3 5 5 C S R + E u r o p e _Reflection+Paper+Due+Diligencepdfmc_cid=90f8190a1fampmc_eid=57734f5752

bull Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

bull Integrata connessa e sicura La gestione sostenibile della catena di fornitura tra rischi e opportunitagrave Impronta Etica httpswwwimprontaeticaorgsave-the-date-25-settembre-expo-milano-integrata-connessa-e-sicura-la-gestione-sostenibile-della-catena-di-fornitura-tra-rischi-e-opportunita

3 Percheacute egrave necessaria una due di-ligence sui diritti umani e ambien-tali

A cura di Equogarantito e Fairtrade Italia

Secondo le stime dellrsquoOrganizzazione In-ternazionale del Lavoro (ILO) nel mondo 152 milioni di bambini sono impegnati in pratiche di lavoro minorile o riconduci-bili allo sfruttamento del lavoro infantile 72 milioni in Africa 62 milioni in Asia il resto in America Latina Il 70 di questi minori lavora in agricoltura La proble-matica copre un ampio spettro di casi-stiche che vanno dalla collaborazione al lavoro agricolo familiare che comun-que impedisce la frequentazione della scuola e i momenti dedicati al gioco che fanno parte del normale sviluppo allrsquoim-piego nei campi in lavori pericolosi che implicano lrsquoutilizzo di sostanze dannose per la salute o lrsquouso di attrezzature che li mettono in situazioni di pericolo a vere e proprie forme di riduzione in schiavi-tugrave e di deportazione dove i minori sono letteralmente venduti o rapiti dalle fa-miglie e tenuti in ostaggio Lrsquointensivo sfruttamento dei bambini egrave principal-mente causato dallrsquoimpoverimento della catena del valore dove le stesse fami-

glie pur coltivando materie prime mol-to richieste dal mercato non riescono a guadagnare abbastanza per provvedere alle loro necessitagrave e di conseguenza a garantire istruzione e diritto ad una cre-scita armoniosa ai propri figli

Una catena di disvalore che si ripercuo-te anche sugli altri anelli deboli come le donne che in molti Paesi in via di svi-luppo non possono accedere a unrsquoistru-zione adeguata non hanno diritto alla proprietagrave della terra e quindi a godere dei frutti del loro lavoro

Sono questi solo alcuni dei fenomeni che si verificano allrsquointerno delle catene di fornitura globali in cui a pagare sono i piugrave deboli

Stiamo parlando di alcune delle ma-terie prime e dei prodotti trasformati piugrave commercializzati al mondo come il cacao che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom causato dalle richieste delle aziende di produzione portando Paesi come Ghana e Costa DrsquoAvorio a sostenere il 60 della produ-zione mondiale senza perograve riceverne in cambio sostanziali benefici economici Basti pensare al tentativo dei governi dei due Paesi di stabilire un prezzo piugrave alto di acquisto nel 2020 salvo poi do-ver fare marcia indietro di fronte al rifiu-to delle aziende di acquistare a condi-zioni piugrave giuste per i produttori agricoli

4 Il ruolo delle aziende

Rispetto a queste problematiche egrave im-plicito che il ruolo delle aziende diven-ta cruciale la disponibilitagrave a pagare un prezzo piugrave alto per la materia prima ac-quistata e a impegnarsi in un percorso di rispetto dei diritti umani e ambientali nella catena di fornitura sono passaggi fondamentali per garantire la sopravvi-venza dei produttori agricoli dei lavora-tori e delle loro famiglie E per prevenire le violazioni Ma una legge obbligatoria verso cui si sta andando rischia di di-ventare solo una lista di regole da spun-tare se non coinvolge i diretti interessati

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Per trovare un punto di riferimento ri-spetto allrsquoapproccio da tenere quando si pensa alle leggi attuative di una due diligence sui diritti umani e ambientali dobbiamo andare ai Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani che si appellano invece in modo trasfor-mativo alle aziende affincheacute costruisca-no la loro comprensione sui problemi dei diritti umani nelle loro attivitagrave e collabo-rino con chi detiene i diritti i sindacati e altri stakeholder per affrontare quei problemi Le Linee guida dellrsquoOrganizza-zione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) sulla due diligence inoltre enfatizzano il fatto che questi attori sono da consultare e coinvolgere in ogni passaggio del processo di due diligence Un regolamento vincolante manterragrave questo nucleo trasformativo La ricerca di chiarezza dal punto di vista legale ridurragrave la due diligence a una lista di passaggi che tutte le aziende non do-vranno fare altro che spuntare

Il rischio ulteriore egrave rappresentato dai costi chi pagheragrave per il rispetto dei di-ritti umani e ambientali nelle filiere Gli stessi agricoltori che non hanno nem-meno le risorse per vivere e per pianifi-care le loro attivitagrave produttive

Lrsquoapporto delle organizzazioni della so-cietagrave civile impegnate in progetti di co-operazione e Commercio Equo e Solida-le rivolti proprio ai portatori dei diritti in diversi Paesi del mondo

Gli strumenti giagrave attivi come le certifi-cazioni volontarie e le certificazioni di qualitagrave impegnate nel monitoraggio dei diritti umani nelle filiere

Lrsquoinclusione del mondo delle aziende stesse in modo che lrsquoapplicazione del-

la due diligence non si traduca soltanto in una lista di regole da rispettare e so-prattutto i costi dellrsquoadeguamento non ricadano sul primo anello della catena gli stessi produttori Il coinvolgimento delle aziende deve per forza passare at-traverso un processo di analisi dei costi con lrsquoobiettivo di creare dei parametri di riferimento per la determinazione del prezzo da riconoscere ai beni su cui si fonda il loro business

Riferimenti bibliografici

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bull httpsmneguidelinesoecdorgGuida-dell-ocse-sul-dovere-di-diligen-za-per-la-condotta-d-impresa-responsabilepdf

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bull httpswwwfocsivitleuropa-verso-u-na-due-diligence-obbligatoria-per-le-impre-se-su-diritti-umani-e-ambiente

5 Una legge attuativa in Italia

Egrave indispensabile che lrsquoattuazione in Italia di una due diligence sui diritti umani e ambien-tali tenga conto di questo differente approc-cio valorizzando

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6 Land grabbing e disuguaglian-ze nelle relazioni tra diritti umani e difesa della natura

A cura di Italia Nostra

Scenario

Il land grabbing egrave un fenomeno globaliz-zato drsquoappropriazione di terre fertili de-stinate allrsquoagricoltura di sussistenza nei PVS da parte di poteri economici e fi-nanziari (multinazionali banche drsquoaffari cartelli o trust tra imprese) sostenuti in larga misura dal FMI (Fondo monetario internazionale) e dalla BM (Banca Mon-diale) Un fenomeno che sta esproprian-do popolazioni - giagrave ridotte in povertagrave e con un indice di sviluppo umano (ISU) decrescente - di risorse vitali minando la loro residua autosufficienza e sicurez-za alimentare e distruggendo lrsquoimplicita sostenibilitagrave di un modo di produrre an-cora in equilibrio con la natura Ciograve nei fatti sta dando origine da un lato a uno scardinamento di realtagrave umane e sociali che contribuisce ad acuire le disugua-glianze tra i Popoli del Pianeta e dallrsquoal-tro a nuove e insostenibili alterazioni del rapporto uomo natura che intensi-fica ulteriormente la crisi ambientale in atto Una situazione che aggravata da conflitti etnici e guerre origina proces-si migratori senza ritorno dei ldquodannati della terrardquo di oggi che vanno a formare un internazionale nuovo ldquoesercito indu-striale di riservardquo da sfruttare insieme alla natura nei processi produttivi della globalizzazione per grande parte inso-stenibile

Cause

Lrsquoappropriazione di terra da parte di po-chi da trasformare in capitale fondiariofinanziario egrave insita nel modo di produ-zione capitalistico ma assume connota-zioni diverse nel corso della storia e si accentua durante le crisi economiche Nellrsquoultima crisi di natura finanziaria ve-rificatasi agli inizi del XXI secolo il land grabbing ha disegnato una nuova geo-grafia a scala mondiale acuendo le di-sparitagrave economiche e le disuguaglianze

umane e sociali tra i paesi che depreda-no (ipocritamente chiamati investitor) e quelli che sono depredati (riconosciuti come paesi target) Un ridisegno che espone lrsquointegrazione della prevalente direttrice colonialista nord-sud con quel-le di nuova generazione sud-sud (Emira-ti Arabi verso Africa Europa sud verso i Balcani) nord-nord (Europa del nord verso ex paesi del blocco sovietico) e sud-nord (Cina verso Europa orientale)

In un simile quadro si va affermando il neo-latifondismo della globalizzazione in cui la terra o meglio il suolo non egrave piugrave considerata un bene rifugio da preserva-re per il futuro ma viceversa una risorsa da sfruttare degradandola ecologica-mente nel piugrave breve tempo possibile Terre quindi concentrate in estensioni latifondistiche per incrementare - dopo la cancellazione dei diritti umani a co-minciare da quello piugrave importante della sovranitagrave alimentare e di ogni forma di rispetto ambientale - la produzione del-le derrate (commodities) alimentari no food e di prodotti agricoli convenziona-li Input questi ultimi che permettono di realizzare nei cosiddetti paesi svi-luppati unrsquoofferta finale per un consu-mo di massa stratificato socialmente e prescindente dalla qualitagrave ecologica dei beni venduti e dal reale fabbisogno di benessere dei consumatori Unrsquoofferta tra lrsquoaltro adatta a perpetrare le disu-guaglianze sociali e territoriali connesse alle disparitagrave di reddito che nelle peri-ferie povere urbane permettono solo lrsquoacquisto di alimenti di scarsa qualitagrave nutrizionale che racchiusi in contenitori a biodegradabilitagrave quasi nulla generano insalubritagrave per la crescita dellrsquoobesitagrave giovanile e insostenibilitagrave per la compo-sizione dei rifiuti generati

Dinamiche

Da quanto sin qui detto le dinamiche di una globalizzazione di stampo neo-libe-rista hanno pienamente incluso il feno-meno del land grabbing funzionalizzan-dolo agli interessi predatori dei poteri economici e finanziari Interessi che si concretizzano con lrsquoestensivazione pro-duttiva di grandi allevamenti special-

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mente bovini e di superfici riservate a derrate alimentari e industriali cambian-do la destinazione di uso di vaste esten-sioni forestali

Accanto a ciograve si manifesta la delocaliz-zazione in questi paesi ndash Brasile e Ame-rica Latina - drsquoimpianti industriali molto inquinanti che sono resi produttivi dal lavoro delle popolazioni locali pagate con salari di fame private delle loro ri-sorse vitali ed espulse dai territori di ap-partenenza

Fanno poi da cemento a questo ldquoinvi-luppordquo rurale-urbano le attivitagrave turisti-che che sfruttando la bellezza origina-ria dei luoghi sono ldquoartificializzaterdquo a un modello unico ndash non raramente eti-chettato come sostenibile dal marketing - replicabile ovunque e distante dallrsquouso delle risorse culturali alimentari e natu-rali dei luoghi Risorse oramai divenute forze antagoniste a unrsquoeventuale quanto improbabile governance per la sosteni-bilitagrave come evidenziano gli scempi am-bientali (innanzitutto eco-mostri) realiz-zati in quasi tutte le localitagrave turistiche di maggiore richiamo dei PVS e non solo Egrave questo il miracolo ldquodellrsquoEconomia Cir-colarerdquo di massacro umano senza morti e soprattutto senza diritti e di una de-vastazione ambientale senza precedenti nellrsquoera dellrsquoAntropocene

Data la suddivisione di ruolo e di lavoro vigente in questi Paesi a essere mag-giormente colpite da queste dinamiche sono le donne impegnate nel settore primario a salvaguardare la loro unica fonte di sostentamento e di garanzia per cibi sicuri di origine locale La dichiara-zione di laquoNyeacuteleacuteniraquo dedicata alla con-tadina malese che ldquoha coltivato le sue terre e nutrito la sua gente con grande coraggiordquo ci ricorda quanto sia impor-tante annullare le differenze di genere nel conflitto per il superamento delle di-suguaglianze sociali nel ripristino di una resilienza ambientalmente compatibile

Proposta la ldquodue diligencerdquo nelle poli-tiche sociali e ambientali

Italia Nostra nel panorama associazioni-stico nazionale ed europeo laquopersegue lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione sociale culturale ed eco-logica del patrimonio storico artistico e naturaleraquo Una missione che per essere compiuta fa propria una concezione di sostenibilitagrave ambientale - ovvero la rein-tegrazione nella sfera terrestre delle ri-sorse naturali prelevante per la vita del-le donne e degli uomini a garanzia del futuro ndash che nasca da un equilibrio tra evoluzione storico-culturale e socio-e-conomica dellrsquoumanitagrave e quella ecolo-gico-ambientale del Pianeta Unrsquoidea questrsquoultima che egrave possibile perseguire favorendo una cultura delle eguaglianze sociali da praticare nella produzione e nel consumo responsabili al fine di elimi-nare le disparitagrave che affliggono la Terra

In questo quadro la lotta al land grab-bing che difficilmente puograve prendere corpo al di fuori del conflitto sociale e politico trova dei validi punti di riferi-mento internazionali nella Dichiarazione di Tirana del 2011 in cui si condannano le disparitagrave connesse a questo feno-meno nella risoluzione (20162141) del Parlamento europeo che evidenzia alla luce degli studi di settore (in particolare Extent of Farmland Grabbing in the EU di Kay 2015) la tendenza di un sistema agricolo europeo a non realizzare unrsquoa-gricoltura sostenibile e multifunzionale Due atti questi appena richiamati che rafforzano unrsquoeventuale azione politica ldquomultilivellordquo imperniata sul tema della due diligence inteso come salvaguardia dei diritti umani e degli equilibri ambien-tali

Si tratta di riflettere per organizzare un blocco sociale alternativo e internazio-nale dei nuovi dannati della terra che unisca le lotte contro il land grabbing degli agricoltori espropriati delle loro terre nei PVS con quelle di coloro che sono migrati in occidente e come brac-cianti sottoposti a nuove e sempre piugrave aberranti forme di sfruttamento Una ri-flessione che inoltre va estesa alla forza

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per il riscatto dalle miserevoli condizioni di vita e dal degrado ambientale di que-ste generazioni che nei fatti rappresen-tano i nuovi ldquoportatori di sostenibilitagraverdquo E in questrsquoambito pensare ad adeguate politiche del lavoro diviene esiziale per realizzare il Goal 12 Il quale giagrave egrave stato oggetto di commento sui temi e le po-litiche proposte e a esso si rimanda per ulteriori approfondimenti

7 La finanza sostenibile e il rispet-to dei diritti umani

A cura del Forum per la Finanza Soste-nibile

La finanza sostenibile mira a creare va-lore per lrsquoinvestitore e per la societagrave nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lun-go periodo che nella valutazione di imprese e istituzioni integra lrsquoanalisi fi-nanziaria con quella ambientale sociale e di buon governo (o ESG dallrsquoinglese Environmental Social and Governance)

Nello specifico gli investimenti sosteni-bili e responsabili (o SRI dallrsquoinglese Su-stainable and Responsible Investment) possono assumere un ruolo cruciale nel garantire il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di fornitura con-tribuendo a cambiare lo status quo alla base del perpetrarsi delle disuguaglian-ze economiche e sociali

Il contesto di intervento vede spesso una contrapposizione tra un centro ca-pace di attrarre diverse forme di capita-le (finanziario economico umano) e le periferie spesso impoverite per quanto concerne le opportunitagrave di sviluppo ed esposte a rischi di natura economica (povertagrave relativa e assoluta) sanitaria (difficoltagrave di accesso ai servizi) sociale (isolamento e conflittualitagrave) ambienta-le (inquinamento e degrado) In questi contesti le problematiche legate a va-riabili ESG hanno un impatto ancora piugrave accentuato Gli investitori SRI ndash interes-sati non solo a ottenere rendimenti in linea o superiori a quelli di mercato ma anche agli effetti ambientali e sociali

selezionare gli investimenti in base al rispetto di norme e standard interna-zionali Gli standard piugrave utilizzati sono quelli definiti in sede OCSE ONU o dalle Agenzie ONU (tra cui ILO UNEP UNICEF UNHCR) ad esempio il Global Compact le Linee guida dellrsquoOCSE sulle multinazionali le Convenzioni dellrsquoOr-ganizzazione Internazionale del Lavoro (Convenzioni internazionali)

escludere gli emittenti associati a prati-che controverse o che non soddisfano criteri ritenuti minimi (esclusioni) Tra i criteri piugrave utilizzati le armi la pornogra-fia il tabacco i test su animali

promuovere il dialogo con le aziende investite su questioni di sostenibilitagrave ed esercitare eventualmente i diritti di voto connessi alla partecipazione al ca-pitale azionario (engagement) Si tratta di un processo di lungo periodo finaliz-zato a influenzare positivamente i com-portamenti dellrsquoimpresa e ad aumentare il grado di trasparenza

privilegiare le societagrave che si distinguono per buone pratiche di sostenibilitagrave am-bientale sociale e di governance (best in class)

Il tema della protezione dei diritti dei lavoratori ha attratto un interesse cre-scente da parte di numerosi investitori responsabili specie nella fase di emer-genza sanitaria Per esempio una coa-

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delle proprie politiche e strategie drsquoinvesti-mento ndash possono quindi concorrere a ri-durre questi divari e generare uno sviluppo sostenibile finanziando societagrave iniziative e programmi incentrati sui temi ESG o pro-muovendo cambiamenti positivi nella ge-stione delle attivitagrave aziendali

Le strategie di finanza sostenibile e i suoi strumenti rappresentano unrsquoopportunitagrave di intervento capace di portare a risultati significativi in termini di impatto di medio e lungo periodo garantendo il rispetto di determinati standard ambientali sociali e di governance da parte degli emittenti Le strategie di investimento sostenibile posso-no portare a

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lizione di oltre 100 investitori con piugrave di 4000 miliardi di dollari in gestione ha pubblicato una lettera in cui invita i go-verni a introdurre misure adeguate per verificare il rispetto dei diritti umani nei contesti lavorativi Attraverso approcci di investimento sostenibile e responsa-bile come lrsquoengagement gli operatori finanziari possono avviare dialoghi con le aziende investite per richiedere in-formazioni sulla gestione di determinati temi sociali e per incoraggiare lrsquoadozio-ne di pratiche piugrave virtuose nel caso cui rilevino inadempienze o violazioni

Per quanto riguarda gli strumenti finan-ziari si segnalano i fondi e gli investimen-ti diretti ldquoa impattordquo il private equity e il private debt i titoli di stato e gli investi-menti pubblici green i prodotti Pay-by-Result i partenariati pubblico-privato Ciascuno di questi con le sue peculiari-tagrave rappresenta unrsquoalternativa credibile e percorribile nella lotta alle disugua-glianze e nella tutela dei diritti umani basate su uno sviluppo sostenibile In particolare i paesi sviluppati non sono esenti dalle problematiche che storica-mente caratterizzano i paesi emergen-ti e in via di sviluppo basti pensare al divario esistente tra Nord e Sud Italia tra aree interne e aree ad alto indice di sviluppo tra centro e periferie urbane che sottolinea la necessitagrave di politiche territoriali attente alle disuguaglianze e ispirate ai criteri di sostenibilitagrave

Proprio la finanza sostenibile si candida quindi come uno strumento fondamen-tale per la riduzione di questo divario supportando la transizione verso un nuovo paradigma di sviluppo sostenibi-le sia a livello europeo sia a livello na-zionale capace di integrare appieno la sostenibilitagrave nei suoi processi ed essere motore di cambiamento

Parlando di disuguaglianze in ambito finanziario ed economico un ultimo ac-cenno deve essere fatto alle differen-ze di genere Senza soffermarci qui sul tema ampiamente noto del gender pay gap dobbiamo comunque considerare il fatto che la gestione autonoma e con-sapevole delle risorse finanziarie egrave una

leva fondamentale per la riduzione del-le disuguaglianze A livello mondiale la percentuale di accesso allo strumento di base per la gestione del denaro ossia il conto corrente egrave ancora oggi piugrave bassa tra le donne rispetto agli uomini In Ita-lia siamo al 457 contro il 543 (fonte Osservatorio ABI-Ipsos 2008-2020) Va pertanto agevolato un processo cultura-le di consapevolezza ed empowerment che dia modo alle donne di esprimere tutte le loro potenzialitagrave anche in ambi-to economico e finanziario Ove ciograve giagrave avviene si evince una maggiore propen-sione a scelte sostenibili le donne da un lato prediligono scelte di investimento che coprono il bisogno di sicurezza e prudenza e dallrsquoaltro sono maggiormen-te influenzate da fattori ambientali so-ciali e di governance (ESG) rispetto a quanto succede per gli uomini piugrave atten-ti primariamente agli aspetti finanziari

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

8 La due diligence e il ruolo dei consumatori

A cura di Adoc Nazionale

Lrsquoobiettivo egrave quello di rafforzare la do-manda e il ruolo del consumatore che deve diventare protagonista attivo e con le sue scelte individuali puograve condi-zionare il mercato e obbligare le azien-de fornitrici di beni e servizi ad adottare modelli sostenibili

Dobbiamo puntare a una sostenibilitagrave integrale articolata e declinata in tre aspetti

Ambientale il ritmo di sfruttamento delle risorse e di emissioni inquinan-ti devono essere tali da poter essere mantenuti costanti a tempo indeter-minato

Sociale raggiungere il principio di equitagrave lottare contro la povertagrave quindi in senso piugrave ampio contra-

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In prospettiva dobbiamo puntare ad avere un mercato e unrsquoeconomia piugrave democratica e partecipata rispettosa dellrsquoequilibrio fra domanda e offerta Un mercato piugrave efficiente e concorrenziale premieragrave le aziende che si comportano correttamente

Egrave fondamentale che il consumatore sia reso maggiormente consapevole del-le proprie azioni e delle proprie scelte Egrave fondamentale favorire e contribuire a un innalzamento del livello di cultura socio-economica nel consumatore oc-corre stimolare la cittadinanza a effet-tuare consumi responsabili critici etici basati sulle proprie esigenze reali inclu-se quelle valoriali Occorre avviare una profonda rivoluzione culturale che pro-muova lrsquoempowerment dei consuma-tori Il consumatore deve diventare un consumaker soggetto attivo in grado di modificare lrsquooutput che gli viene offer-to Un consumaker non egrave solamente un titolare di diritti e interessi che puograve far valere nelle sedi opportune ma egrave colui che partecipa direttamente al processo di produzione e distribuzione del beneservizio non solo influenzando le politi-che e le strategie di mercato ma delimi-tando le scelte di output del beneser-vizio prima che questo venga immesso nel mercato Non piugrave vittima di un mar-keting spietato il consumatore diventa colui che crea valore e cambiamento so-ciale ed economico

Il nuovo modello di consumo egrave necessa-

riamente correlato a un nuovo modello di sviluppo economico dove la trasfor-mazione dellrsquoeconomia avviene dal bas-so dove tanti comportamenti individuali possono condizionare il comportamen-to delle aziende

Il modello consumista che vede il consu-matore passivo deve trasformarsi in un modello centrato sul consumatore atti-vo che ragiona che valuta le sue scelte che sa scegliere con consapevolezza e che usa i tre aspetti della sostenibilitagrave sopra descritti come parametri di giudi-zio

Saragrave opportuno penalizzare le aziende che non rispettano i criteri della sosteni-bilitagrave che non rispettano lrsquoambiente che non hanno con esso unrsquointerazione re-sponsabile cioegrave tale da mantenere una qualitagrave ambientale alta a lungo termine Riorientando gli interessi individuali di consumatori e imprese si consegue lrsquoo-biettivo di costruire un mercato giusto ed equilibrato in cui sia il consumatore sia lrsquoimpresa si fanno carico di obiettivi collettivi sia il consumatore sia lrsquoimpresa potranno quindi esercitare nel mercato le proprie responsabilitagrave per la sosteni-bilitagrave in modo libero e non condizionato

In questa rivoluzione del ruolo del con-sumatore si deve anche tenere conto del fatto che parlando di scelte di consumo le donne sono delle vere e proprie opi-nion leader I volumi dei consumi gestiti dalle donne a livello mondiale oggi sono pari a 20 mila miliardi di dollari e si sti-ma che arriveranno a 28 mila miliardi tra cinque anni Le donne guidano i consu-mi attraverso una combinazione della propria capacitagrave di acquisto e del potere drsquoinfluenza sugli acquisti altrui che deve essere considerato un vero e proprio ef-fetto moltiplicatore (anche in virtugrave del loro ruolo di caregivers)

FEDUF ndash Fondazione Educazione Finanziaria e al Risparmio

emsp

stare il divario sociale e agire per la realizzazione di condizioni di di-gnitagrave per la vita di ogni essere uma-no Occorre che ci sia il rispetto dei contratti di lavoro e della dignitagrave del lavoratore

Consumeristica attraverso una vir-tuosa interazione tra consumatore e impresa nellrsquoassunzione delle re-sponsabilitagrave verso un mercato soste-nibile Le aziende devono adottare condizioni contrattuali trasparenti chiare rispettose dei clienti Devo-no quindi eliminare dai contratti le clausole vessatorie

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NOTE

80 Governance societaria sostenibile httpseceuropaeuinfolawbetter-regulationhave-your-sayinitiatives12548-Governo-societario-sostenibile_it

81 Investor Alliance for Human Rights ldquoInvestors with US$5 trillion call on governments to institu-te mandatory human rights due diligence measures for companiesrdquo httpsbitly2Vwuj7R

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Il tessile occupa milioni di lavoratori e rappresenta una delle piugrave grandi indu-strie del nostro pianeta Egrave un settore a elevato impatto negativo sia sulla di-mensione ambientale dello sviluppo so-stenibile che su quella sociale in quanto inquina acqua e suolo emette gas cli-malteranti consuma lrsquoacqua in misura eccessiva e produce pessimi ambienti di lavoro cattive condizioni di lavoro e basse retribuzioni Attualmente il 60 delle fibre tessili sono sintetiche (in par-ticolare poliestere derivato dal petrolio) e ogni cittadino europeo adopera allrsquoan-no 26 kg di tessili i cui prezzi sono in progressiva diminuzione e provocano un aumento dei consumi riducendo la durata dellrsquoabbigliamento ciascun capo egrave usato di meno rispetto al passato (moda veloce) Il tessile nella gradua-toria dei consumi UE egrave al quarto posto per lrsquouso di materie prime e acqua (pre-ceduto da alimentare edilizia abitativa e trasporti) al secondo per uso del suolo e al quinto per le emissioni di gas ser-ra Occorre notare che la maggior par-te della produzione (circa il 60) e di conseguenza degli impatti hanno luogo negli altri continenti

La riduzione degli impatti ambientali e climatici conservando lo sviluppo so-ciale e la crescita economica esige un cambiamento verso lrsquoeconomia circola-re Nel 2020 lrsquoUnione Europea ha messo i prodotti tessili al centro della comuni-cazione ldquoUn nuovo piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare Per unrsquoEuropa piugrave pulita e piugrave competitivardquo in cui sottoli-nea che ldquoSi stima che meno dellrsquo1 di tutti i prodotti tessili nel mondo siano riciclati in nuovi prodottirdquo Per invertire la situazione la strategia punta a favori-re attraverso lrsquoinnovazione ldquoil mercato dellrsquoUE dei prodotti tessili sostenibili e circolari compreso il mercato per il riu-

tilizzo dei tessili lottando contro la fast fashion (moda veloce) e promuovendo nuovi modelli commercialirdquo

Le normative europee e i modelli di bu-siness circolari possono operare una trasformazione in senso sostenibile dellrsquointero sistema tessile Tutto questo sollecita lrsquoattivazione di modelli circo-lari di business sorretti da normative e politiche pubbliche in tema di progetta-zione ecocompatibile (utilizzo di mate-rie prime secondarie e limitazione della presenza di sostanze chimiche pericolo-se) responsabilitagrave estesa del produtto-re appalti pubblici verdi etichettatura (Ecolabel UE) e standard e in relazione a tutta la catena del valore (materiali progettazione produzione distribuzio-ne vendita uso riparazione riutilizzo raccolta e riciclaggio) ad esempio il de-sign tessile circolare la condivisione il riciclaggio e il riutilizzo dei tessuti Sono necessari cospicui investimenti sia in ri-cerca per riciclare le fibre sintetiche e in tecnologia per migliorare la separazio-ne delle fibre che nelle infrastrutture di raccolta selezione e riciclo per facilitare la creazione di una rete interrelata per dare nuovo valore ai rifiuti tessili

Lrsquoeducazione e il cambiamento cultu-rale dellrsquointera societagrave rappresentano la chiave per passare a tessuti circolari e sostenibili e a un sistema nel quale fi-bre tessuti e abiti sono utilizzati il piugrave possibile e non finiscono mai nei rifiuti rientrando successivamente allrsquouso nel ciclo economico

Venendo al nostro Paese la Direttiva 8512018 prevede che per i tessili gli Sta-ti membri istituiscono la raccolta diffe-renziata entro il 1deg gennaio 2025 LrsquoItalia con il DLgs n 1162020 nel recepire le

APPROFONDIMENTO 3Il settore tessile

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disposizioni della Direttiva ha antici-pato il termine al 1deg gennaio 2022 Saragrave inoltre necessario emanare una norma-tiva in materia di End of Waste e per la costituzione di sistemi di responsabilitagrave estesa del produttore

Si segnala lrsquoottima iniziativa rappresen-tata dal Patto per il tessile tra Regione Toscana Comune di Prato Alia Servizi Ambientali spa e il Distretto del Tessi-le siglato nel gennaio 2020 per offrire una possibile soluzione allo smaltimento degli scarti tessili Il Patto prevede poli-tiche e azioni per sostenere la crescita dellrsquoeconomia circolare nel distretto e la realizzazione di presupposti e condizio-ni che permettano di raccogliere i rifiuti speciali a rete attraverso una piattafor-ma appositamente destinata ai cascami tessili La Regione ha inoltre approvato prime linee guida per lrsquoapplicazione del regime di sottoprodotto nellrsquoindustria tessile

Infine si segnala che lrsquoUnione europea a gennaio 2021 ha pubblicato la ldquoRoad-map per la definizione della strategia eu-ropea per i prodotti tessilirdquo in modo da poter emanare la Comunicazione entro la fine del 2021 Lrsquoobiettivo dellrsquoiniziativa egrave realizzare una cornice che consenta di creare le condizioni per lo sviluppo di un nuovo settore tessile europeo circolare e sostenibile in complementaritagrave con il Green Deal europeo il Piano drsquoazione per lrsquoeconomia circolare la Strategia in-dustriale e la Strategia in materia di so-stanze chimiche sostenibili

Nel prossimo aggiornamento speriamo di analizzare questa nuova Comunica-zione in un settore cosigrave impattante e cosigrave importante per lrsquoeconomia circola-reemsp

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