107 - Azione per la giustizia

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L’AZIONE DI GESÙ PER LA GIUSTIZIA Misericordia e Giustizia sono indissolubili in Dio. Il Signore Gesù ci disse che la Misericordia era più grande dei sacrifici e del Sabato 1 . La Giustizia è sempre collegata con l’Amore; laddove la giustizia terrena manca è perché agli uomini manca la Carità/Amore che non può ammettere ingiustizie. Dio le permette affinché si impari a comportarci e con giustizia e a perseguire le virtù in vista della redenzione dell’uomo 2 . Quando Gesù ci dice: “fate agli altri quello che volete che fosse fatto a voi ”, ci parla implicitamente anche di Giustizia. E lo stesso ha fatto quando ha detto: “ ama il prossimo tuo come te stesso o amatevi gli uni gli altri 3 ”. Nel discorso delle Beatitudini il Signore Gesù disse: “ Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati” 4 . E ancora: “Beati i perseguitati per causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli” 5 . Gesù disse ancora: “Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli” 6 . E così ci ammonì dicendoci che la giustizia dei cristiani deve essere superiore a quella dei farisei, che cercavano la salvezza nei formalismi e nei riti sacrificali, dimenticando che Dio vuole misericordia e non sacrifici 7 . La Dottrina del Signore Gesù è superiore a quella delle altre religioni, ma deve essere osservata alla lettera secondo i Suoi insegnamenti. La vita di Gesù fu vissuta in simbiosi con il Padre con il quale era sempre in contatto con la preghiera del cuore 8 e la meditazione; se vogliamo crescere spiritualmente dobbiamo imitare il Signore anche sotto questo aspetto, poiché non ci si può salvare con i formalismi o con qualche preghiera specialmente se frettolosa o frequentando le Chiese una volta alla settimana 9 ; infatti, ci si salva soltanto con la conversione duratura del cuore secondo gli insegnamenti evangelici, ma 1 Matteo 9, 12-13 e 12, 1-8 2 Cerchio Firenze 77, La Fonte preziosa, pagina 230, Mediterranee 3 Matteo 22,39 e Giovanni 14,34 4 Matteo 5, 6 5 Matteo 5, 10 6 Matteo 5, 20 7 Matteo 12, 1-8 8 Giovanni 17 9 Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagina 140/141, Meditrerranee 1

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L’AZIONE DI GESÙ PER LA GIUSTIZIA

Misericordia e Giustizia sono indissolubili in Dio. Il Signore Gesù ci disse che la Misericordia

era più grande dei sacrifici e del Sabato 1.

La Giustizia è sempre collegata con l’Amore; laddove la giustizia terrena manca è perché agli

uomini manca la Carità/Amore che non può ammettere ingiustizie. Dio le permette affinché si

impari a comportarci e con giustizia e a perseguire le virtù in vista della redenzione dell’uomo 2 .

Quando Gesù ci dice: “fate agli altri quello che volete che fosse fatto a voi”, ci parla implicitamente

anche di Giustizia. E lo stesso ha fatto quando ha detto: “ama il prossimo tuo come te stesso o

amatevi gli uni gli altri 3 ”.

Nel discorso delle Beatitudini il Signore Gesù disse: “Beati quelli che hanno fame e sete

della giustizia perché saranno saziati” 4. E ancora: “Beati i perseguitati per causa della giustizia

perché di essi è il regno dei cieli” 5 .

Gesù disse ancora: “Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei

farisei, non entrerete nel regno dei cieli” 6. E così ci ammonì dicendoci che la giustizia dei cristiani

deve essere superiore a quella dei farisei, che cercavano la salvezza nei formalismi e nei riti

sacrificali, dimenticando che Dio vuole misericordia e non sacrifici 7 .

La Dottrina del Signore Gesù è superiore a quella delle altre religioni, ma deve essere

osservata alla lettera secondo i Suoi insegnamenti.

La vita di Gesù fu vissuta in simbiosi con il Padre con il quale era sempre in contatto con la

preghiera del cuore 8 e la meditazione; se vogliamo crescere spiritualmente dobbiamo imitare il

Signore anche sotto questo aspetto, poiché non ci si può salvare con i formalismi o con qualche

preghiera specialmente se frettolosa o frequentando le Chiese una volta alla settimana 9 ; infatti,

ci si salva soltanto con la conversione duratura del cuore secondo gli insegnamenti evangelici, ma

1 Matteo 9, 12-13 e 12, 1-82 Cerchio Firenze 77, La Fonte preziosa, pagina 230, Mediterranee3 Matteo 22,39 e Giovanni 14,344 Matteo 5, 65 Matteo 5, 106 Matteo 5, 207 Matteo 12, 1-88 Giovanni 179 Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagina 140/141, Meditrerranee

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ciò che Dio vuole da noi è che si condivida con Lui la nostra vita quotidiana, nelle piccole come

nelle grandi cose, così come fecero il Cristo e la Mamma Maria di Nazareth con Il Padre Celeste.

Quando il Messia rivelò lo scopo della sua venuta così si espresse: “Non dovete pensare che

io sia venuto ad abolire la Legge di Mosè e l’insegnamento dei profeti. Io non sono venuto per

abolirla, ma per compierla in modo perfetto….Perciò chi disubbidisce al più piccolo dei

Comandamenti e insegna agli altri a fare come lui, sarà il più piccolo nel Regno di Dio. Una cosa è

certa: se non fate la volontà di Dio più seriamente di come fanno farisei e i maestri della legge, voi

non entrerete nel regno di Dio 10 ” .

Il Signore Gesù disse: “Sapete che nella Bibbia è stato detto ai nostri padri: Non uccidere.

Chi ucciderà un altro, sarà portato davanti al giudice. Ma io vi dico: anche se uno va in collera

contro suo fratello sarà portato davanti al giudice. E chi dice a suo fratello: <<Sei un cretino>> sarà

portato di fronte al tribunale superiore. Chi gli dice <<Traditore>> può essere condannato al fuoco

dell’inferno. Perciò, se stai portando la tua offerta all’altare di Dio e ti ricordi che tuo fratello ha

qualcosa contro di te, lascia lì l’offerta davanti all’altare e vai a far pace con tuo fratello; poi torna e

presenta la tua offerta. Così, se stai andando con il tuo avversario in tribunale, fa presto a metterti

d’accordo con lui, perché può consegnarti alle guardie per farti mettere in prigione. Io ti assicuro

che non uscirai di là, fino a quando non avrai pagato anche l’ultimo centesimo 11 “.

L’ultimo spicciolo è anche quello che l’uomo paga in sofferenze perché il dolore educa, fa

comprendere e infine illumina. Il Signore ci insegna anche a rispettare gli altri, a non offenderli e a

fare pace con chi abbiamo discusso o litigato.

Con questo insegnamento Gesù sviluppa il concetto di giustizia e lo porta sul piano dei

rapporti interpersonali e sui comportamenti da tenere in famiglia (ma il concetto deve essere

esteso agli ambienti di lavoro o sociali in genere, e anche ai rapporti con gli amici e con gli

estranei) .

Questi insegnamenti/ammonimenti ci educano a tenere retti comportamenti e ci inducono a

riflettere, perché chi ama veramente non s’adira né offende il proprio fratello, né altri perché

accetta tutto il buono e il cattivo della vita e le persone come sono. Chi ama si rimette alla volontà

10 Matteo 5, 17-2011 Matteo 5, 21-26

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di Dio accettando le gioie come i dolori, le avversità come le fortune e per quanto lo riguarda cerca

di non far niente di male, tutt’altro. Così ci si deve comportare, all’insegna della giustizia

misericordiosa; se non ci si comporta così, il Signore Dio non gradisce nemmeno i sacrifici e le

preghiere 12 .

Il Signore Gesù disse riguardo al perfezionamento della giustizia antica:

1. “ Non dovete pensare che io sia venuto ad abolire la legge di Mosè e l’insegnamento dei

profeti. Io non sono venuto per abolirla ma per compierla in modo perfetto. Perché vi assicuro che

fino a quando c sarà il cielo e la terra, nemmeno la più piccola parola, anzi nemmeno una virgola,

sarà cancellata dalla Legge di Dio 13 ; e così fino a quando tutto non sarà compiuto. Perciò chi

disubbidisce al più piccolo dei Comandamenti e insegna a fare come lui, sarà il più piccolo nel

Regno di Dio. Chi invece mette in pratica tutti i comandamenti e li insegna agli altri sarà grande nel

Regno di Dio. Una cosa è certa: se non fate la volontà di Dio più seriamente di come fanno i farisei

e i maestri della legge, Voi non narrerete nel Regno di Dio 14 “.

Ne deriva che è vera giustizia fare la volontà di Dio.

2. “ Sapete che nella Bibbia è stato detto ai nostri padri: Non uccidere. Chi ucciderà un altro,

sarà portato davanti al giudice. Ma io vi dico: anche se uno va in collera contro suo fratello sarà

portato davanti al giudice. E chi dice a suo fratello: “Sei un cretino“ sarà portato di fronte al

tribunale superiore. Chi gli dice: “Traditore“ può essere condannato al fuoco dell’inferno. Perciò, se

stai portando la tua offerta all’altare di Dio e ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te,

lascia lì l’offerta davanti all’altare e vai a far pace con tuo fratello; poi torna e presenta la tua

offerta. Così, se stai andando con il tuo avversario in tribunale, fa presto a metterti d’accordo con

lui, perché può consegnarti alle guardie per farti mettere in prigione. Io ti assicuro che non uscirai

di là, fino a quando non avrai pagato anche l’ultimo centesimo 15 “.

3. “Sapete che nella Bibbia è stato detto <<Non commettete adulterio>>. Ma io vi dico: se

uno guarda la donna di un altro perché la vuole, nel suo cuore ha già peccato di adulterio con lei.

Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo,cavalo e gettalo via da te: conviene perdere

12 Matteo 9, 12-13 e 12, 1-813 Il Decalogo ; Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol.VII°, pagina 123, CEV srl, 03036 Isola del Liri( FR )14 Matteo 5, 17 - 2015 Matteo 5, 21-26

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soltanto una parte del tuo corpo, piuttosto che essere gettato tutto intero all’inferno. Se la tua

mano destra ti fa compiere il male tagliala e gettala via: ti conviene perdere soltanto una parte del

tuo corpo, piuttosto che andare tutto intero all’inferno 16” . Ciascuno - riflettendo su questo esempio

e su quanto cari ha i suoi occhi e le sue mani, può comprendere quanto grave possa essere la

disubbidienza al nono comandamento.

4. “ Nella Bibbia è stato detto: Chi vuole abbandonare la propria moglie deve darle una

dichiarazione scritta di divorzio. Mas io vi dico: chi manda via la propria donna – salvo il caso diu

relazione illegale – la mette in pericolo di diventare adultera. E chi sposa una donna abbandonata

dal marito commette adulterio anche lui 17” .

5. “ Ancora, sapete che nella Bibbia è stato detto ai nostri padri: non giurare il falso, ma fa

quel che hai promesso con giuramento di fronte a Dio. Ma io vi dico: non giurate mai: né per il

cielo che è il trono di Dio; né per la terra, che è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme ,

che è la città del Signore. Non giurare nemmeno sulla tua testa, perché tu non hai neppure il

potere di far diventare bianco o nero uno dei tuoi capelli. Semplicemente dite “si” e “no”: tutto il

resto viene dal diavolo 18 ” .

6. “Avete inteso che fu detto: <<Occhio per occhio e dente per dente>>; ma io vi dico di non

opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti

vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a

fare un miglio, tu fanne con lui due. Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non

volgere le spalle 19 “ . Questa è la giustizia dell’amore, così difficile a mettere in pratica, ma è un

obiettivo da conseguire, con l’aiuto di Dio.

7. “Avete inteso che fu detto:<< Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico >>; ma io vi

dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro

celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e

sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così

16 Matteo 5, 27- 3017 Matteo 5, 31-3218 Matteo 5, 33-3719 Matteo 5, 38-42

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anche i pubblicani ? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non

fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro 20 …..

Anche questa è la giustizia dell’amore, ma quanti di noi sono capaci di viverla ?

Ciononostante è un ideale da perseguire e con l’aiuto di Dio, ogni uomo può diventare capace di

tanto.

20 Matteo 5, 43-48

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E ancora, riguardo alla giustizia il Signore Gesù disse, trattando della Provvidenza: “….Non

v’affannate dunque dicendo: che mangeremo?, Che cosa berremo? Che cosa indosseremo ? Di

tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro Celeste infatti sa che ne avete bisogno.

Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun

giorno basta la sua pena 21 ”. Quanto alla giustizia sappiamo tutti come fare per diventare giusti:

obbedendo al Decalogo e ai Comandamenti dell’amore, al meglio delle nostre possibilità; da soli

siamo incapaci di tanto, ma se chiediamo aiuto ci sarà subito dato 22, specialmente se chiediamo

per crescere spiritualmente o per aiutare gli altri.

Il Signore Gesù disse riguardo alla giustizia del Giudizio finale: “… Come il Padre risuscita i

morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita chi vuole; il Padre infatti non giudica nessuno ma

ha rimesso ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non

onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verità in verità vi dico: chi ascolta la mia

parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è

passato dalla morte alla vita. In verità in verità vi dico è venuto il momento, ed è questo in cui morti

udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre

ha la vita in sé stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in sé stesso; e gli ha dato il potere

di giudicare perché è Figlio dell’uomo. Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l’ora in cui tutti

coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una

risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Io non posso far nulla

da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la

mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato…. Non crediate che sia io ad accusarvi

davanti al Padre; c’è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. Se

credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. Ma se non credete ai

suoi scritti, come potete credere alle mie parole 23 ? ”.

21 Matteo 6, 31-3422 Matteo 7, 7-1123 Giovanni 5, 21-30 ; 5, 45-47

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Per il Giudizio, l’Apostolo Giovanni riferisce che il Signore Gesù disse ancora:

- “Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se giudico, il mio giudizio è

vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato 24 ” ;

- E diceva loro:” voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di

questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti se non credete che Io Sono,

morirete nei vostri peccati. <<Gli dissero allora: tu chi sei ?>>. Gesù disse loro: proprio ciò che vi

dico. Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è

veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui. Non capirono che egli parlava loro del

Padre. Disse allora Gesù: Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono e

non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. Colui che mi ha

mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite.

A queste sue parole, molti cedettero in lui 25 “.

Leggendo il Giudizio riferito da San Giovanni, ci possiamo rendere conto di quanto rilevanti

siano le differenze con il Giudizio riferito da San Matteo 26. In proposito il Signore Gesù così disse

al Suo scrivano austriaco Jakob Lorber nel XIX ° secolo: “ I Vangeli quali voi li conoscete

contengono inesattezze e contraddizioni, specialmente nel significato letterale, quello cioè del Mio

intervento altamente tirannico nel cosiddetto giorno del giudizio, cosa che non corrisponde affatto

al Vangelo di Giovanni, che è l’unico esatto: attenetevi perciò soltanto al Vangelo di Giovanni 27 ”.

Questo è il fondamento della giustizia del Giudizio finale: la Carità !

24 Giovanni 8, 15-1625 Giovanni 8, 23-3026 Matteo 25, 31-4627 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 182, Armenia

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Nella stessa pagina 182 del libro di Jakob Lorber, Il Signore parla, Armenia, il Messia parlò anche

della resurrezione della carne e disse: “ Quanto alla resurrezione della carne con la parola

<<carne>> sono da intendere le opere che l’anima ha esercitato in vita. La valle di Josaphat indica

lo stato di pace interiore dell’anima, se il suo agire è sempre stato corretto. In questa pace, che

non è turbata da nessun amore terreno, da nessun desiderio e concupiscenza, e che può essere

paragonata ad un tranquillo specchio d’acqua nel quale tu puoi vedere riflesse le immagini degli

oggetti lontani e vicini, consiste appunto l’inizio del vero giudizio universale dell’anima, il suo

risveglio attraverso il Mio spirito e insieme anche la sua risurrezione alla vita eterna. In questo

stato l’anima vede già i buoni frutti delle sue opere e comincia a rallegrarsene sempre di più; e in

questo suo riflettere e considerare consiste appunto la vera risurrezione della carne. Ecco dunque:

un corpo umano e passeggero viene seminato nella terra e rinasce poi come corpo immortale ed

eterno. Se tu, a questo proposito pensi al tuo corpo materiale, commetti veramente un grande

errore; se però invece ti riferisci alle buone opere dell’anima, che costituiscono il suo vero corpo,

giungi in questo modo sicuramente alla verità. Perché vedi ogni buona opera che l’anima compie

su questa terra nei confronti del suo prossimo, passa come tutto passa su questa terra, ma rimane

nell’anima e ne forma la sua veste spirituale; perché tu hai saziato un affamato, dissetato chi ha

sete, vestito un ignudo, consolato un prigioniero, questo non dura soltanto l’ora e il momento in cui

compi l’azione, ma per sempre ! Tu potrai dimenticare di aver compiuto queste buone azioni,

tuttavia nel giorno del giudizio, quando sarai ridestato alla vita eterna, queste buone azioni

saranno con te, non sotto forma di azioni terrene e passeggere, bensì sotto forma di frutti durevoli

in eterno. E questa, vedi, è la vera <<risurrezione della carne>>. Una volta che l’anima è divenuta

matura, abbandona per sempre questo corpo e questo viene consumato. Da chi o da che cosa è

assolutamente indifferente. Ciò che vi è ancora in esso di sostanziale e di appartenente all’anima

le viene restituito; tutto il resto si trasforma in nutrimento per mille altre forme di vita. A che cosa

servirebbero i corpi di carne nell’Aldilà? Ciò non potrebbe accordarsi con l’ordine eterno di Dio,

essendo Dio stesso un puro spirito ed essendo infine gli uomini destinati a divenire per l’eternità

puri spiriti simili a Dio . Sì, anche nell’aldilà gli uomini saranno rivestiti di corpi, ma non di questo

corpo terreno, rozzo e materiale, bensì di corpi nuovi, spirituali, risultanti dalle loro opere buone

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compiute su questa terra in base agli insegnamenti che Io vi ho dato. Come può qualcuno pensare

che con resurrezione della carne si intenda la vivificazione di questi corpi terreni ? La resurrezione

della carne consiste soltanto nelle opere buone che possono procurare la vita eterna e che l’anima

in questa vita della terra ha compiuto. Chi ascolta il Mio insegnamento, crede in Me e agisce in

base a questo, sarà da Me ridestato nel suo ultimo giorno del giudizio, che avverrà subito dopo

l’uscita dell’anima da questo corpo. Con resurrezione della carne intendi dunque le buone azioni

del vero amore per il prossimo! Queste saranno la carne dell’anima e risorgeranno con lei alla vita

eterna come puro corpo eterico nel loro giorno del giudizio, in base allo squillo di tromba di questo

mio insegnamento. Anche se tu sulla terra avessi portato per cento volte un corpo nell’aldilà ne

avrai soltanto uno, e cioè solo quello designato, poiché alla fine tutto deve divenire di nuovo

puramente spirituale e mai più materiale!

Tornando al rapporto del Signore Gesù con il Padre e di quello del Padre con il Figlio è

bello e istruttivo rilevare che il Signore Gesù, pur vivendo in Terra si sentiva sempre unito al Padre

e il Padre a Lui: un solo Spirito, un solo cuore, una sola mente e una sola volontà.

Tenendo presente quanto il Signore Dio disse ad Eileen Caddy si può comprendere che

questo stato d’essere dell’uomo può essere raggiunto da ciascuno di noi, sol che lo voglia e lo

persegua, con l’aiuto di Dio, ben s’intenda, che disse: “ Tu sei la scintilla di luce nella mia mente.

Sei la scintilla di luce nel mio cuore. Quando sarai in grado di accettare questo, quando potrai

considerarti come il microcosmo nel macrocosmo, smetterai di sminuirti e di pensare male di te

stesso. Ti renderai conto di essere davvero fatto a Mia immagine e somiglianza, che siamo Uno e

che niente e nessuno potrà separarci. Se ti senti in qualche modo separato da Me, tu ne sei

l’artefice, giacché Io non mi separo mai da te. Tu sei a livello individuale ciò che Io Sono a livello

universale. Ti sorprende il fatto di dover rinascere per accettare questa verità? Così tante anime si

sono smarrite e si sono separate da Me, al punto di collocarmi nei cieli, tanto in alto che

impossibile raggiungerMi. IO SONO in te, celato nelle tue profondità, ed aspetto che tu Mi

riconosca e Mi faccia emergere 28 .

28 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita

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Secondo la Sua giustizia il Creatore rese possibile la realizzazione dei Suoi Piani di

Salvezza 29 con l’Incarnazione del Figlio; il Signore Gesù disse al Suo scrivano Jakob Lorber,

austriaco: “ Ora vi sarà anche chiaro come mai Lucifero creda di aver dovuto agire come ha agito

affinché la materia potesse essere creata; un errore in ogni caso, perché il fine della Mia creazione

non è la materia, bensì soltanto la libera conoscenza, l’amore e la comprensione della Divinità da

parte degli esseri usciti da Me: la Materia è stata soltanto un mezzo. Lucifero insistette in questo

suo secondo errore e si perse negli estremi delle sue qualità polari, ingannando se stesso

nell’idea di dover conservare la materia. Egli volle regnare facendosi principe della materia, che

egli considerava sua proprietà e oscurò quindi sempre più gli esseri umani che andavano

formandosi, poiché la lotta con Dio gli sembrava grande, magnifica e conservatrice della vita.

Questo spiega anche il mistero della Mia incarnazione, che doveva infrangere la materia, che

altrimenti, perdendosi Lucifero sempre più nelle asperità del polo opposto, sarebbe divenuta via

via più dura. La mia Incarnazione significò quindi una sosta e mostrò come ci si poteva liberare

dall’idolatria e dall’adorazione delle qualità polari; doveva anche dimostrare ( e questo era il fine

primo ) come la morte che lega gli uomini alla materia e ai suoi piaceri possa essere superata e

vinta, e anche che la vita non si svolge nella materia, ma nello Spirito e che quella è solo una

prigione di questo 30 .

Tornando alla Giustizia, il Signore Gesù, che ci conosce bene, ci disse tra l’altro:

“Non giudicate secondo l’apparenza, ma giudicate secondo giustizia 31. Questo disse in

riferimento al miracolo …” da lui compiuto prima, alla guarigione cioè del paralitico nella piscina di

Betzata 32 .”

Ricordiamo obiettivamente quante volte abbiamo giudicato secondo le apparenze e così

capiremo come i nostri occhi non sono molto acuti, così come quelli dei Giudei di duemila anni fa.

Ma c’è di più: talvolta basta un movimento di ciglia di un’altra persona per farci impermalire o per

giudicarla male.

29 Isaia 46, 9-13 e 55, 6-1130 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 161-162, Armenia31 Giovanni 7, 14-2432 Giovanni 5, 1-14

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In materia di giustizia ricordiamo che anche il dovere è intimamente legato con essa e quindi

con l’amore, perché quando non facciamo la nostra parte, cioè quella che il Vangelo ci assegna

verso gli affamati, gli assetati, i forestieri, i nudi i malati e i carcerati 33 , allora si impedisce alla

Carità Amore di operare tempestivamente, cioè immediatamente, nel senso già spiegato e con ciò

si nuoce a chi ha bisogno di aiuto in vari modi. Quanto al dovere cerchiamo di ricordare quante

volte non lo abbiamo fatto in casa e sul lavoro, per comprendere quanto siamo stati ingiusti verso

gli altri e quanti miglioramenti dobbiamo fare per crescere spiritualmente.

Riguardo al dovere sono molto significative le risposte che Giovanni Battista dette per

insegnare la giustizia del fare il proprio dovere: “ Le folle lo interrogavano:<<Che cosa dobbiamo

fare?>>. Rispondeva: <<Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha; e chi da mangiare faccia

altrettanto>>. Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: << Maestro che

dobbiamo fare?>>. Ed egli disse loro:<< Non esigete nulla di più di quanto vie è stato fissato>>. Lo

interrogavano anche alcuni soldati: << E noi che dobbiamo fare?>>. Rispose << Non maltrattate e

non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe>>” 34 .

Il Signore Gesù con la parabola del giudice iniquo ci insegnò che sulla terra bisogna

insistere per ottenere giustizia, mentre Dio la fa prontamente: “C’era in una città un giudice, che

non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che

andava da lui e gli diceva: <<Fammi giustizia contro il mio avversario >>. Per un certo tempo egli

non volle; ma poi disse fra sé:<< Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché

questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a

importunarmi>>. E il Signore soggiunse: Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non

farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui e li farà a lungo aspettare? Vi dico

che farà loro giustizia prontamente. Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà forse la fede sulla

terra? 35 ”.

Nel Vangelo si può rilevare almeno un altro tipo di giustizia, quella dell’insegnamento “ai

piccoli”a mezzo di parabole: “perché a voi è dato di conoscere i misteri del Regno dei cieli, ma a

loro non è dato. Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche

33 Matteo 25, 31-4634 Luca 3,10-1435 Luca 18, 1-8 ; Siracide 35, 11-24

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quello che ha. Per questo parlò loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo

non odono e non comprendono. E così si adempie per loro la profezia di Isaia…..Ma beati i vostri

occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno

desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non

l’udirono 36 ! ”

E’ bene ricordare che la Giustizia di Dio è sempre amministrata con misericordia, poiché

Dio è perfetto anche nell’essere il Giusto. Imitando al meglio lo stile di vita di Gesù anche noi si

può imboccare la via della Giustizia che, in fin dei conti, è una manifestazione dell’Amore, il

sentimento/energia dal quale tutto deriva e dipende, così come ha riconosciuto il fisico francese

Jean E. Charon in uno dei suoi tre libri tradotti in italiano; tali libri possono essere capiti anche da

chi non ha conoscenze della Fisica perché le formule matematiche fanno parte di altri scritti

destinati alla comunità scientifica.

Concludendo sul punto della giustizia, si può dire che noi uomini, per diventare giusti

dobbiamo obbedire al Decalogo e ai Comandamenti dell’amore. In altri termini dobbiamo cercare

di imitare 37 il Signore Gesù riflettendo sui Vangeli e cercando di viverli, la qual cosa è molto più

facile a dirsi che a farsi. Ma con l’aiuto di Dio, ce lo insegna il Cristo, tutto diventa possibile perché

all’Altissimo basta il nostro impegno, la nostra buona volontà e perciò accetta quel che ognuno di

noi può dare, anche se è poco, purché lo dia con fiducia infantile e cuore puro. Parola di Santa

Teresa di Gesù Bambino, la Maestra della “piccola via 38 “ .

Tutto il Vangelo è amore e giustizia, anzi tutta la Bibbia 39.

L’azione di Gesù per la giustizia non si esaurisce con i versetti citati; mancano, infatti gran

parte di quelli con i quali il Cristo corresse la Tradizione Orale, così come vedremo nell’apposito

capitolo. Forse si potrebbe dire che tutti i Vangeli formano l’Azione di Gesù per la Giustizia del

Decalogo e dei Comandamenti dell’amore.

La Resurrezione del Signore Gesù fu un altro atto di giustizia di Dio che consentì al Cristo

di risorgere con il Suo stesso Spirito 40 .

36 Matteo 13, 10-1737 Tommaso da Kempis, l’Imitazione di Cristo, San Paolo38 Santa Teresa di Gesù Bambino, Gli scritti, pagina 229, Postulazione Generale dei Carmelitani Scalzi, Roma39 Paolo, 2 Timoteo 3, 14-1640 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. X °, pagina 171 e ss, CEV srl, 03036 Isola del Liri ( FR)

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