10 ottobre 2020 LEGALITÀ E REAL ESTATE IL SETTIMANALE

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IL SETTIMANALE de il Quotidiano Immobiliare 338 10 ottobre 2020 CARLO PURI NEGRI DI BLUE SGR AL CONVEGNO ilQI SU FONDI, LIVING E IMPRENDITORIA FINANZA E IMPRESA PER IL NUOVO REAL ESTATE focus-group ilQI Live! LEGALITÀ E REAL ESTATE SCANNELL PROPERTIES INVESTIMENTI E SVILUPPI IN ITALIA

Transcript of 10 ottobre 2020 LEGALITÀ E REAL ESTATE IL SETTIMANALE

IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare

33810 ottobre 2020

CARLO PURI NEGRI DI BLUE SGR AL CONVEGNO ilQISU FONDI, LIVING E IMPRENDITORIA

FINANZA E IMPRESA PER IL NUOVO REAL ESTATE

focus-group ilQI Live!LEGALITÀ

E REAL ESTATE

SCANNELL PROPERTIESINVESTIMENTI E SVILUPPI

IN ITALIA

INVESTIMENTI: IL REAL ESTATE RITORNA

PROTAGONISTADEL MERCATO

GIOVEDÌ 29 OTTOBRE

IL DIGITALE E LE SMART CITIES CAMBIANO I PARADIGMI DELL’IMMOBILIARE. LINEE GUIDA PER UN PROGETTO DI IDENTITÀ NAZIONALE

SESSIONE 2

IL MERCATO DEGLI NPL E UTP, SVILUPPI E OPPORTUNITÀ

SESSIONE 3

STRUTTURE SOCIETARIE DIREAL ESTATE PER ATTRARREGLI INVESTIMENTI ESTERI

SESSIONE 1

STRUTTURE SOCIETARIE DI REAL ESTATE PER ATTRARRE GLI INVESTIMENTI ESTERI

Carlo A. Puri NegriAEDES SIIQ

Emanuele CaniggiaDEA CAPITAL RE SGR

Giuseppe AmitranoGVA REDILCO & SIGEST

Giovanni SparvoliPATRIGEST

PALAZZO POSTE LECCELecce

Vittorio Morelli, MR INVESTMENTS

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTI

SPARK ONE, SPARK TWOMilano

Fabrizio Zichichi, LENDLEASE

PRESENTAZIONE PROGETTO

RESTYLING CENTRO COMMERCIALE PORTOGRANDESan Benedetto del Tronto (AP)

Roberto Zoia, IGD SIIQ

PRESENTAZIONE PROGETTO

Adolfo Suarez, LOMBARDINI22

SPONSORPARTNER ISTITUZIONALI

IL MERCATO DEGLI NPL E UTP, SVILUPPI E OPPORTUNITÀ

Stefano ScopigliGRUPPO YARD REAAS

Mirko FrigerioNPLS RE_SOLUTIONS

Andrea CalzavaccaCBRE ITALIA

Luigi UcciPRAXI REAL ESTATE

ISCRIVITI ORA

IL DIGITALE E LE SMART CITIES CAMBIANO I PARADIGMI DELL’IMMOBILIARE. LINEE GUIDA PER UN PROGETTO DI IDENTITÀ NAZIONALE

Claudia BottiAEROPORTI DI ROMA

Jacopo PalermoCOSTIM

Giovanni SavioPLANET SMART CITY

Elisabetta TaglienteCAMPUSX

Valerio CastelnuovoSYSTEMA

Paolo BertiniHARPACEAS

Gianfranco SassiFIANDRE ARCHITECTURAL SURFACES

RUBRICHE

editoriale

qitv

5S

ARTICOLI

Ci vuole fantasia per lavorarecon gli immobili

PAGINA 11

SOMMARIO

SOMMARIO

riflessioni sulla legalitàPAGINA 29

La logistica targataScannell Properties

PAGINA 39

Le regole della trasparenza PAGINA 25 deals

lo smart officePAGINA 32

gewiss.com

WHY SMART HOME?

BUILDING

Soluzioni basate su Cloud per la sicurezza, il comfort e il risparmio energetico

Controllo da remoto semplice e sicuro con protezione dei dati tramite app Smart Gateway

Possibilità di integrazione con diversi protocolli e oggetti IoT

Ideale sia in ambito domestico che terziario (uffici, strutture ricettive, negozi, showroom)

UNA VITA DA SOGNOImmergiti nel Benessere

7SEDITORIALE

EDITORIALEdi Kevin Massimino

Uominie impreseche creanovalore“Il valore di un uomo si misura da…”. Quanti libri, film o giudizi hanno questa citazione seguita da tantis-sime immaginarie unità di misura (coraggio, pas-sione). Probabilmente non esiste un metodo uni-versale per “dare valore a un uomo”, sembra invece più chiaro il metro di giudizio sulle imprese anche immobiliari: il fatturato e il valore in Borsa, se sono società quotate. Qualche dubbio, però, ci permettia-mo di sollevarlo.È giusto dire che una realtà aziendale funziona per-ché i suoi numeri sono anticipati dal segno più? Se guardiamo, per esempio, alla performance in Piaz-za Affari sono poche quelle che in questi anni hanno potuto sorridere, eppure le imprese, sia intese come aziende che come esperienze umane, ci sono, cre-scono e creano valore in senso assoluto.Sono molti gli imprenditori (e anche alcuni mana-ger) che hanno scommesso sul futuro con coraggio anche a discapito di qualche giudizio negativo sul presente.Nel Convegno de ilQI, svoltosi questa settimana, si è parlato proprio di Uomini e Imprese. Si è discusso

8S

con chi ha scommesso sui fondi immobiliari retail qualche anno fa, e con chi adesso sta riscuotendo successo per aver puntato in tempi non sospetti sul residenziale, che oggi “va tanto di moda”.Due scelte, o meglio due imprese, diverse ma acco-munate dalla visione imprenditoriale, dallo sguardo oltre l’orizzonte presente e oltre il risultato immedia-to. Idee ribadite anche nel panel conclusivo dell’e-vento dagli imprenditori stessi stessi, il segnale che forse il valore di un impresa si misura dal valore de-gli uomini che ne fanno parte.

EDITORIALE

il Quotidiano Immobiliare®

Anno X Numero 62 - Ottobre 2020

Periodico di approfondimento per gli operatori del real estate

20,80

€Guglielmo Pelliccioli

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI

Uomini e imprese

per disegnare

il futuro del Paese

Trent’anni fa iniziai a c

ollaborare con una rivista c

he si chiamava

‘Uomini e Business’. Ne era prop

rietario e direttore

il celebre

giornalista economico Peppi

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numeri avevo già chiuso ogni ra

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a mi

piaceva il nome: praticamente sintetizzava magnificamente un

concetto legato all’

intrapresa e all’impresa. Non so se i

l giornale

sia ancora in edicola

, ma allora raccontava,

proprio come dice la

testata, la storia di

imprenditori e della lo

ro attività. Credo che

per chi ha voglia di i

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del Paese il raccont

o di

come sono nate e si so

no sviluppate le nostre azie

nde sia una

delle narrazioni più affascina

nti perché racchiude quel percors

o

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co’ che descrive la

nascita e lo sviluppo

di una società. Nell’immobiliare q

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sarebbe possibile a

riempire un libro e neanche u

na rivista ma

vi sono comunque esempi di azien

de che ancora oggi

hanno una

proprietà ben identifi

cata nel fondatore o

nella sua generazione.

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UOMINI E IMPRESE PER DISEGNARE IL FUTURO DEL PAESE

Solo per gli abbonati ilQI Plus+ e gli iscritti all’evento

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Anno X Numero 62 - Ottobre 2020

Periodico di approfondimento per gli operatori del real estate

20,80 €

Guglielmo Pelliccioli

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI

Uomini e impreseper disegnareil futuro del PaeseTrent’anni fa iniziai a collaborare con una rivista che si chiamava

‘Uomini e Business’. Ne era proprietario e direttore il celebre

giornalista economico Peppino Turani. A parte che dopo due

numeri avevo già chiuso ogni rapporto, ma di quella rivista mi

piaceva il nome: praticamente sintetizzava magnificamente un

concetto legato all’intrapresa e all’impresa. Non so se il giornale

sia ancora in edicola, ma allora raccontava, proprio come dice la

testata, la storia di imprenditori e della loro attività. Credo che

per chi ha voglia di indagare nella storia del Paese il racconto di

come sono nate e si sono sviluppate le nostre aziende sia una

delle narrazioni più affascinanti perché racchiude quel percorso

faticosissimo ed ‘eroico’ che descrive la nascita e lo sviluppo

di una società. Nell’immobiliare questa descrizione forse non

sarebbe possibile a riempire un libro e neanche una rivista ma

vi sono comunque esempi di aziende che ancora oggi hanno una

proprietà ben identificata nel fondatore o nella sua generazione.

Proviamo a raccontarla?

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DISPONIBILE ONLINE

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DEALS 10S

dealsitalia

50 MILIONICromwell Property Group e IGIS Asset Management, asset manager corea-no, hanno finalizzato l’acquisizione di sette immobili logistici locati a DHL, situati nel nord Italia vicino alle città di Milano, Torino, Bologna e Verona. I sette immobili sono interamente lo-cati a DHL con contratti di lungo ter-mine e un WALT di portafoglio di cir-ca 16 anni. JLL ha ricoperto il ruolo di advisor di DHL Group, mentre GVA Redilco e REAAS  hanno supportato Cromwell.

Vai alla TABELLA DEALS 2020

AL CERSAIE SI VEDE L’INDUSTRIA ITALIANA DEL FUTURO

di Pietro Zara

Ci vuole fantasiaper lavorare con

gli immobili

Si può organizzare un convegno immobiliare sulla fantasia? Scritto così sembra di parlare di fate e unicorni, ma la fantasia di cui stiamo parlando è in realtà il mo-tore dell’innovazione, è la capacità delle persone che lavorano nel real estate di creare qualcosa che prima non c’era, di cavalcare l’onda del cambiamento invece che rimanerne travolti. Ed è proprio la fantasia così intesa ad avere indossato i panni del protagonista nelle tre sessioni di dibattito del convegno online Uomini e imprese per disegnare il futuro del Paese, organizzato questo giovedì da ilQI.

11SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

Le riflessioni emerse al convegno de ilQI ‘Uominie imprese per disegnare il futuro del Paese’

Una nuova era per la casa - Partiamo dal tema della prima sessione, il Living. Oggi il residenziale sta vi-vendo un momento felice: da una parte abbiamo una domanda che manifesta bisogni chiaramente insod-disfatti dallo stock esistente, dall’altra abbiamo una pletora d’investitori, italiani ed esteri, pronti a investi-re su quella che, finalmente anche in Italia, è diventa-ta a pieno titolo un’asset class di assoluto interesse. Questo già stava avvenendo prima della pandemia, con i tempi tipici delle dinamiche immobiliari. Il ri-mescolamento delle carte derivato dal lockdown e l’insoddisfazione manifestata da molti cittadini per la propria abitazione hanno dato una grande accele-razione a questo processo. E oggi gli investitori son-dano quotidianamente il mercato italiano della casa, inteso in tutte le sue accezioni: dalle residenze per studenti a quelle per gli anziani, passando dal build-to-rent.E allora... fantasia! Con un potenziale del genere, chi opera nel settore immobiliare non può non impe-gnarsi a costruire un tessuto adatto alla crescita di questa asset class. Non si possono portare avanti i modelli di business seguiti in passato come se nulla fosse, lo sviluppatore e il promotore immobiliare non possono più confondersi nell’indefinita figura del co-struttore. Un sistema residenziale ben progettato può davvero diventare il valore aggiunto del nostro Pae-se: è necessario continuare a investire sul prodotto per renderlo qualitativamente superiore, ma anche sui processi per renderli sempre più industrializzati ed efficienti. Chi prende casa, in acquisto o in affitto, è oggi più attento che mai ai dettagli.

12SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

Gli investitori

sondano

quotidianamente

il mercato della

casa in tutte le

sue accezioni:

residenze per

studenti, per

anziani e

build-to-rent

13S

Che fine hanno fatto i fondi immobiliari retail? - Se quello italiano è il popolo che storicamente ha sem-pre riversato i propri risparmi nella casa, non si può non affrontare la questione dei fondi immobiliari quotati retail. Uno strumento che nasceva alla fine degli anni ‘90, in una situazione dove, a fronte di li-velli non indifferenti di risparmi da gestire, si poteva contare sull’innamoramento dell’italiano per il mat-tone. I successivi vent’anni ci hanno però mostrato qualcos’altro: dei fondi immobiliari retail giunti oggi a liquidazione, quasi la metà hanno prodotto perdite per i propri sottoscrittori, a volte anche importanti. Cosa è andato storto?Una prima macchia, hanno detto gli stessi gestori intervenuti nella seconda sessione del convegno, è proprio sulla governance: sono diversi i casi in cui si sono condotte scelte sbagliate, sia nell’investimen-to che nella gestione delle proroghe di questi veico-li. Però non si può imputare tutto alla mala gestio: basta guardare le date di attività dei fondi per capi-re come quelli lanciati a fine anni ‘90 e chiusi prima del 2010 abbiano goduto dell’enorme crescita vis-suta dal mercato immobiliare negli anni 2000, prima dello scoppio della bolla; al contrario, quelli lanciati poco prima della crisi se la sono dovuta subire tutta. Un’altra distinzione importante è sulla metodologia d’investimento: in generale, i fondi ad apporto, parti-ti quindi già investiti, hanno dato risultati migliori di quelli con capitali da investire da zero.

Dei fondi

immobiliari

retail giunti a

liquidazione, quasi

la metà hanno

prodotto perdite

per i sottoscrittori,

a volte anche

importanti

CI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

Probabilmente, hanno affermato i gestori coinvolti, è proprio lo strumento dei fondi immobiliari retail che non funziona. La lunga durata dei veicoli (mediamen-te dodici anni) combinata al settore decisamente non liquido in cui investono, li lascia in balìa dei momenti positivi o negativi del mercato in cui si ritrovano in fase di liquidazione. E’ stato un esperimento: prima in Italia non c’erano fondi immobiliari, non si poteva essere sicuri a cosa si andava incontro. In ogni caso, c’è una metà dei veicoli che ha dato risultati positivi per i propri sottoscrittori, con numeri in alcuni casi decisamente ottimi. E non scordiamo che oggi gran parte dell’attività delle SGR è concentrata su un al-tro tipo di fondi immobiliari, quelli riservati a investi-tori istituzionali, che hanno funzionamento diverso e producono risultati ottimi: una cosa è interloquire con un sottoscrittore istituzionale e condividere con lui le migliori strategie da mettere in campo in base alle dinamiche di mercato, un altro conto è avere a

Oggi l’attività delle

SGR è concentrata

sui fondi riservati

a investitori

istituzionali, che

producono ottimi

risultati

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Anno X Numero 62 - Ottobre 2020

Periodico di approfondimento per gli operatori del real estate

20,80 €

Guglielmo Pelliccioli

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI

Uomini e impreseper disegnareil futuro del PaeseTrent’anni fa iniziai a collaborare con una rivista che si chiamava

‘Uomini e Business’. Ne era proprietario e direttore il celebre

giornalista economico Peppino Turani. A parte che dopo due

numeri avevo già chiuso ogni rapporto, ma di quella rivista mi

piaceva il nome: praticamente sintetizzava magnificamente un

concetto legato all’intrapresa e all’impresa. Non so se il giornale

sia ancora in edicola, ma allora raccontava, proprio come dice la

testata, la storia di imprenditori e della loro attività. Credo che

per chi ha voglia di indagare nella storia del Paese il racconto di

come sono nate e si sono sviluppate le nostre aziende sia una

delle narrazioni più affascinanti perché racchiude quel percorso

faticosissimo ed ‘eroico’ che descrive la nascita e lo sviluppo

di una società. Nell’immobiliare questa descrizione forse non

sarebbe possibile a riempire un libro e neanche una rivista ma

vi sono comunque esempi di aziende che ancora oggi hanno una

proprietà ben identificata nel fondatore o nella sua generazione.

Proviamo a raccontarla?

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14SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

FOCUSQI: RIVISTA DIGITALEPer il convegno streaming Uomini e imprese per

disegnare il futuro del Paese è stata prodotta

anche un’edizione digitale della rivista

FocusQI con la raccolta degli approfondimenti

e delle riflessioni preparati dagli speaker

intervenuti al convegno e non solo. La rivista

può essere scaricata dagli abbonati de ilQI

e da chi ha seguito l’evento.

15SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

che fare con decine di migliaia di quotisti impreparati rispetto ai trend di settore.Oggi i fondi riservati a investitori istituzionali fun-zionano e si stanno specializzando sempre di più. Dobbiamo quindi lasciarci alle spalle l’esperienza dei fondi immobiliari retail come un tentativo completa-mente fallimentare? Forse anche qui... ci vuole fan-tasia! Non era sbagliata l’idea di coinvolgere capitali privati nell’attività dei fondi d’investimento, era poco funzionale la forma in cui si faceva. Forse si potrebbe coinvolgerli ancora, ma tramite istituzioni finanziarie.

Un mercato che non sta mai fermo - Come ci ha in-segnato l’esperienza dei fondi immobiliari retail, l’u-nica cosa certa è che non c’è nulla di certo: viviamo in un mercato che cambia continuamente, dove ogni due o tre anni c’è una crisi, più o meno grave, che cambia le carte in tavola. L’ultima crisi, quella pan-demica, ci ha costretti tutti a fermarci, a pensare con calma a ciò che stiamo facendo e a ripensare gli im-mobili che mettiamo sul mercato in un’ottica di reale funzionalità rispetto all’utilizzo che se ne farà. E allo-ra... fantasia!Il risvolto positivo della tragica esperienza del Covid è che ci siamo trovati a porci domande che fino ad ora non ci eravamo posti. E ora dobbiamo pensare a come saranno gli immobili dell’era post pandemica. Chi saprà trovare la risposta giusta guiderà il cam-biamento. E chi potrebbe farlo meglio dell’imprendi-tore, la figura che impegna se stessa e i propri ca-

Non era

sbagliata l’idea

di coinvolgere

capitali privati

nei fondi

immobiliari: era

poco funzionale

la forma in cui si

faceva

pitali nell’impresa di fare immobiliare? Deve essere l’imprenditore a governare l’evoluzione, a fare scel-te coraggiose, a portare innovazione e definire nuovi modelli di business. Anzi, il ragionamento va oltre la figura dell’imprenditore: la differenza tra questo e il manager non ha più senso di esistere, un manager che non si adopera o non può dar forma all’attività della società per cui lavora non è utile ad essa.

Fantasia, Razionalità, Cuore - L’esperienza di un im-prenditore è stata quella raccontata da Diego Car-ron, presidente di Carron Costruzioni Generali, nella conversazione che ha chiuso il convegno. Alla guida di un’impresa di famiglia con oltre mezzo secolo di storia alle spalle, Carron ha spiegato come l’azienda stia vivendo un’importante fase di rimodernamento. Uno di quei momenti in cui, è stato ripetuto, senza fantasia non si arriva ad alcun risultato significativo.

Deve essere

l’imprenditore

a governare

l’evoluzione, a dare

scelte coraggiose,

a portare

innovazione

APPROFONDIMENTI ON DEMANDAnche per questo convegno, come per i precedenti,

gli speaker e altri esperti dell’immobiliare hanno prodotto

una serie di approfondimenti video sui temi trattati, raccolti

sotto l’etichetta ON DEMAND. Tutti i video On Demand sono

accessibili agli abbonati de ilQI e a chi ha seguito

i lavori del convegno.

16SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

La reimpostazione della società passa attraverso un processo di riorganizzazione interna. Tutto parte dalla coscienza che non si lavora più come si faceva dieci anni fa, ma nemmeno cinque: il mondo delle co-struzioni (ma si potrebbe dire il mondo in generale) è cambiato, sta cambiando rapidamente e i vecchi pa-radigmi devono essere rivisti. La Carron in particolare sta investendo molto sull’assunzione di neo laureati, ma anche su professionalità molto diverse tra loro; importanti investimenti vengono condotti anche sul processo di digitalizzazione e sul BIM, anche se su questo, ha spiegato Carron, purtroppo la rivoluzione è ancora solo sulla carta.Basta dunque la sola fantasia? Certo che no: le scelte di un imprenditore devono comunque essere razionali, cosa non facile quando si opera in realtà dove ci si mette anche il cuore. Ma è combinando Fantasia, Razionalità e Cuore che si evolve verso il futuro.

Le scelte di un

imprenditore

devono essere

razionali, cosa

non facile quando

si opera in realtà

dove ci si mette

il cuore

17SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

CARLO PURI NEGRI

PERSONA

Carlo Puri Negrie la nuova vestedi Blue SGRAl convegno online de ilQI Uomini e imprese per di-segnare il futuro del Paese ha preso parte anche Carlo Puri Negri, colonna storica del real estate ita-liano, per dibattere sui risultati finora ottenuti dai fondi immobiliari in Italia e sul futuro che si prospet-ta per questi veicoli d’investimento. Ma c’è un altro aspetto degno di nota in questa partecipazione: è la prima apparizione di Puri Negri a un convegno con la nuova veste di Blue SGR. Di cosa si tratta?Blue SGR è la società di gestione del risparmio nata lo scorso luglio attraverso l’acquisizione, da parte del management di Sator Immobiliare SGR (vale a dire lo stesso Puri Negri insieme a Paolo Rella) af-fiancato da un pool di investitori, del 68,16% del-la stessa SGR, prima detenuto dal fondo di private equity Sator e da Unodueerre. A seguito dell’opera-zione, la Sator è stata ribattezzata, appunto, Blue SGR.Ma veniamo all’intervento di Puri Negri nel conve-gno online. I temi affrontati sono stati due: da una parte i fondi immobiliari retail quotati, dall’altra i fondi immobiliari riservati a investitori istituzionali,

BLUE SGR

SOCIETÀ

18SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

come quelli appunto gestiti da Blue SGR. “Io ritengo che i fondi non debbano essere quotati”, ha sen-tenziato Puri Negri. “Siamo forse uno dei pochissimi paesi che ha fondi quotati. Chi ce li ha, ha co-munque fondi dove nel frattempo puoi entrare e uscire… che però è un meccanismo maledettamente complicato… e poi ti chiedono tutti di uscire mentre c’è la crisi, è un disastro e devi bloccare le quote. Il quotato ha seguito nel mondo un’altra strada, quella dei REIT e delle SIIQ. Il fondo, proprio perché ha una durata chiusa, non è adat-to: se dura dieci anni e i dieci anni ti cascano nel momento della crisi, essendo il nostro mercato ciclico, puoi anche essere un fenomeno ma liquidi comunque male”.E riguardo ai fondi riservati a in-vestitori istituzionali, funzionano

bene così come sono o si può pensare a meccanismi di raccolta simili alle società d’investimento quotate? “La strumentazione fon-do teniamola separata dai REIT e dalle SIIQ”, ha affermato Puri Ne-gri. “Se proprio dovessi immagina-re una modifica, forse c’è da ragio-nare se lasciare al 5% il limite per l’investitore professionale che non rientra nei cosiddetti ‘investitori buoni da un punto di vista fiscale’. Tu, che sei un professionista, e io, che sono un professionista, di un fondo non possiamo avere più del 5% perché per avere di più biso- gna essere un ‘investitore buono’, cioè un’assicurazione, una coo-perativa, un fondo pensione o un fondo di private equity. Questa, a mio avviso, potrebbe essere l’uni-ca modifica che andrebbe fatta”.

19SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

VIDEO INTEGRALI DEL CONVEGNO

SESSIONE 1IL LIVING E IL MERCATOAttilio Di Cunto EUROMILANOGiuseppe Pizzuti BNP PARIBAS RE ADVISORY ITALYMarco Claudio Grillo ABITARE INSimone Spreafico DUFF & PHELPS REAGAlessandro Villa ALPACRoberto Martino GEWISSGianfranco Sassi FIANDRE ARCHITECTURAL SURFACESIvano De Vecchi INCONTRA

CITTADELLA DELLO SPORT DI TORTONA(TORTONA - AL)Alessandro Gandolfo CodelfaGianandrea Barreca Barreca & La Varra

EDIFICI GARIBALDI EXECUTIVE ED.G.E. (MILANO)Alessandro Dileo Antirion SGRFederica Volpi Colliers International ItaliaAlessandro Dal Ferro Colliers REMS

PARCO LOGISTICO SILVANO PIETRA(SILVANO PIETRA - PV)Gianpiero Bianchi Fornaci Laterizi Danesi

20SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

SESSIONE 2

SESSIONE 3

CONVERSAZIONE CONDiego Carron CARRON COSTRUZIONI GENERALI

IL RUOLO DELL’IMPRENDITORE NEL REAL ESTATE: I PROTAGONISTIEdoardo De Albertis BORIO MANGIAROTTIMassimo Vitali VITALIPaolo Negri IRGENRE GROUPRoberto Busso GABETTI PROPERTY SOLUTIONSGiuseppe Amitrano GVA REDILCO & SIGEST

LA MUTAZIONE DEI FONDI IMMOBILIARICarlo Alessandro Puri Negri BLUE SGREmanuele Caniggia DEA CAPITAL RE SGRDaniel Buaron FIRST ATLANTIC REDomenico Bilotta INVESTIRE SGRGerardo Solaro del Borgo TOSCANA RESORT CASTELFALFI

21SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

CONTENUTI ON DEMAND

SESSIONE 1

IL LIVING NEGLI INVESTIMENTIIMMOBILIARIGiuseppe Pizzuti BNP PARIBAS REAL ESTATEADVISORY ITALY

LIVING: RIPENSARE LA RESIDENZASimone Spreafico DUFF & PHELPS REAG

RESIDENZIALE: UN PATRIMONIODA RINNOVAREAlessandro Villa ALPAC

SOLUZIONI PER UN NUOVO BENESSERE ABITATIVOElena Magarotto FIANDRE ARCHITECTURAL SURFACES

22SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

SESSIONE 2

SMART LIVING: UN ECOSISTEMACOMPLESSORoberto Martino GEWISS

LA STORIA DEI FONDI IMMOBILIARIIN ITALIAMassimo Caputi FEIDOS - FEDERTERME CONFINDUSTRIA

FONDI IMMOBILIARI RETAIL: QUANTO HANNO RESO REALMENTE?Pietro Zara IL QUOTIDIANO IMMOBILIARE

FONDI IMMOBILIARI: POSSIAMORITENERCI SODDISFATTI?Daniel Buaron FIRST ATLANTIC RE

23SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

DAL PRIMO FONDO IMMOBILIAREA OGGIGerardo Solaro del Borgo TOSCANA RESORTCASTELFALFI (TUI GROUP)

SESSIONE 3

L’IMPRENDITORE DEVE PORTAREINNOVAZIONERoberto Busso GABETTI PROPERTY SOLUTIONS

L’IMPRENDITORE GUIDAIL CAMBIAMENTOGiuseppe Amitrano GVA REDILCO & SIGEST

24SCI VUOLE FANTASIA PER LAVORARE CON GLI IMMOBILI

25SLE REGOLE DELLA TRASPARENZA

Le regoledella trasparenza Al focus-group de ilQI Live! si è discusso di Legalità nell’immobiliare di Cristina Giua

SIDIEF

SOCIETÀ

NUNZIO MINICHIELLO

PERSONA

BANCA D’ITALIA

SOCIETÀ

26SLE REGOLE DELLA TRASPARENZA

La puntata di questa settimana dei focus-group de ilQI live! ha chiamato in causa la comunità del Real Estate italiano per parlare di legalità, di trasparenza e dell’immagine del settore di fronte all’opinione pub-blica. Per questo ampio programma di discussione, ilQI ha invitato tre relatori-ospiti: Nunzio Minichiello di SIDIEF (Banca d’Italia); Carlo Mastrangelo di Uni-ted Consulting; Roberto Schiavelli di DeA Capital RE SGR.La scaletta dei lavori dei focus-group de ilQI live! prevede due tempi: un primo tempo dedicato alla discussione generale sul titolo della puntata (nel caso specifico di questa settimana, come antici-pato, si è trattato di legalità nell’immobiliare), dove gli ospiti-relatori sono chiamati a sviluppare l’argo-mento. Il secondo tempo è sempre dedicato, inve-ce, alle domande che gli ospiti collegati in diretta streaming – dopo essersi registrati a numero chiu-so al focus-group - possono proporre ai tre relatori.Ad avviare la discussione – condotta come di con-sueto da Guglielmo Pelliccioli, Founder de il Quo-tidiano Immobiliare – è stato Nunzio Minichiello, Presidente dell’Organismo di Vigilanza di SIDIEF (società controllata al 100% da Banca d’Italia): “Sul tema della legalità – ha sottolineato Minichiello – il mondo dell’immobiliare scivola spesso: questo per-ché il comparto muove sempre operazioni in cui

UNITED CONSULTING

SOCIETÀ

CARLOMASTRANGELO

PERSONA

27SLE REGOLE DELLA TRASPARENZA

sono coinvolti grandi capitali e anche se i casi sono pochi, sono eclatanti. Indispensabile quindi creare una cultura della trasparenza che coinvolga l’intera filiera immobiliare”.La discussione è entrata nel vivo grazie all’interven-to di Carlo Mastrangelo, Presidente di United Con-sulting: “Mentre le norme in questi ultimi anni – ha detto Mastrangelo – hanno dato al settore un sup-porto per implementare tanti modelli in grado di con-tenere i rischi di reati societari e di reati contro la Pubblica Amministrazione, sono oggi pochi gli stru-menti (e anche di difficile applicazione) che abbia-mo a disposizione per il contrasto della criminalità organizzata. Noi come azienda, negli ultimi 10 anni, abbiamo lavorato tantissimo con soggetti molto regolamentati come le SGR perché, tra le esigenze dell’impianto normativo e i paletti imposti da Banca d’Italia, questi soggetti hanno maggiori necessità di supporti dal punto di vista dei flussi informativi e di controlli, a partire dall’attività operative di quello che viene fatto in cantiere”.Ma sulla via della trasparenza c’è un grosso ostacolo, come riconosce: Mastrangelo: “Il tema della legalità purtroppo non è supportato da vantaggi economici immediati e poche sono le premialità garantite dalle norme: non ha infatti un effetto sul mercato e su chi che acquista l’immobile. Si tratta di un contenimen-

to di un rischio, che non sempre si manifesta e che a volte è difficilmente percepibile dall’imprenditore. Oppure è un qualcosa su cui l’imprenditore rischia.”A portare una sintesi sulle regole di trasparenza del-le SGR a sottostante immobiliare è stato Roberto Schiavelli, Direttore Legale Societario di DeA Capi-tal Real Estate SGR: “Abbiamo procedure di ingag-gio precise – ha detto – che applichiamo anche nel mondo delle costruzioni: abbiamo regole e interme-diari che agiscono sotto una vigilanza, mentre nel nostro ruolo di committenti siamo noi a prendere la responsabilità della sicurezza sui luoghi di lavoro. In definitiva, veniamo spesso valutati su qualità e ca-pacità di costruire immobili e di riqualificare intere aree urbane, ma nessuno ci prezza il fatto che le no-stre aziende lo fanno in un regime di legalità, richie-sto come prima cosa anche dai nostri investitori”.La parte conclusiva del focus-group ha visto prota-gonisti gli interventi del pubblico collegato in diretta streaming. Tra questi segnaliamo i temi sollevati da Andrea Lavorato, vice direttore di Assimpredil ANCE su come promuovere l’esigenza di regole condivise (come il Codice etico delle imprese di costruzioni e il Cartello di Cantiere). DEA CAPITAL RE SGR

SOCIETÀ

ROBERTO SCHIAVELLI

PERSONA

ilQI NETWORK

GUARDAIL SERVIZIODI QITV

28SLE REGOLE DELLA TRASPARENZA

Il tema della legalità può avere un valore unifican-te per il comparto immobiliare e rappresentare uno strumento attraverso il quale il settore assuma un ruolo trainante nel sistema socio/economico del paese. Infatti gli operatori delle diverse branche del com-parto segnalano da tempo le difficoltà a confrontarsi con un quadro normativo confuso e contraddittorio che li espone a rischi sia di natura reputazionale che legali. A questo si aggiungono i problemi posti da un sistema burocratico complesso e farraginoso. Que-sto quadro non mostra nel tempo significativi segni di miglioramento, nonostante le sollecitazioni e gli interventi che le associazioni rappresentative delle varie componenti del settore portano avanti con im-pegno. Al di là delle considerazioni sull’atteggiamento degli interlocutori politico/istituzionali, la circostanza che il comparto immobiliare si presenti in maniera non unitaria, può rappresentare un limite alla possibilità di incidere efficacemente su un contesto comples-so. Occorre anche prendere atto che l’immagine del settore per l’opinione pubblica come per i mass me-dia non è pienamente positiva. E questo nonostan-te dati di segno diverso. Transparency International Italia, organizzazione che raccoglie i dati sulla cor-ruzione del paese sulla base delle notizie apparse

di Nunzio Minichiello, PresidenteOrganismo di Vigilanza SIDIEF

RIFLESSIONISULLA LEGALITÀ

Gli operatori delle

diverse branche

del comparto

segnalano da

tempo le difficoltà

a confrontarsi

con un quadro

normativo

confuso e

contraddittorio

29SRIFLESSIONI SULLA LEGALITÀ

sui mezzi di informazione, segnala come nel 2019, su 767 casi di corruzione rilevati in Italia sui mezzi di informazione, il peso del settore dell’edilizia, che ha una incidenza sul PIL di circa il 19%, sia appena superiore al 3%. La Sanità, con una incidenza sul PIL inferiore al 7%, ha un peso sul totale dei fenomeni corruttivi di poco superiore al 12%. Un percorso comuneIn una situazione così complessa credo che il mon-do immobiliare debba sviluppare un’azione comune sul tema della legalità, muovendosi in modo prag-matico lungo due direttrici. Innanzitutto facendosi promotore di una riflessio-ne pubblica che coinvolga rappresentanti delle Isti-tuzioni, della Magistratura, dell’Accademia, di altri settori produttivi; riflessione su cosa significa oggi in Italia rispettare la legalità, praticare l’onestà, col-tivare valori eticamente apprezzabili. Una iniziativa di questo genere da un lato contribuirebbe alla cre-scita della cultura dei valori etici del paese e dall’al-tro sarebbe utile per promuovere una immagine del settore immobiliare come soggetto attivo su temi di rilevante valore sociale.Una seconda iniziativa dovrebbe proporsi di modifi-care radicalmente l’odierno sistema del “rating di le-galità”, istituto oggi affidato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. È una valutazione stati-ca che si basa su accertamenti di tipo eminente-mente documentale. Si dovrebbero capovolgere gli attuali meccanismi, nel presupposto che sia il siste-ma stesso a farsi garante del rispetto del principio di legalità da parte dei propri operatori. L’obiettivo è un rating di legalità quale strumento gestito diretta-mente dal settore immobiliare e basato su meccani-

In una situazione

così complessa

credo che

il mondo

immobiliare

debba sviluppare

un’azione

comune sul tema

della legalità

30SRIFLESSIONI SULLA LEGALITÀ

smi di autodisciplina e di autocontrollo; in sostanza verrebbe certificata la capacità dell’impresa di ope-rare secondo parametri di legalità in quanto in pos-sesso di strumenti e procedure idonei a perseguire questo obiettivo e controllarne il conseguimento.Alla base di questo rating, pochi parametri che ac-compagnino la vita delle aziende quali: • possesso di certificazioni almeno qualità, ambien-

te, salute e sicurezza, prevenzione della corruzio-ne, verificate nel periodo di validità e alla scaden-za;

• presenza di un Modello di gestione e controllo ex 231 collegato alle caratteristiche dell’impresa e basato su una corretta analisi dei rischi;

• organi di controllo che per composizione, compe-tenza e indipendenza siano in grado di verificare efficacemente l’operato delle strutture aziendali;

• bilancio di sostenibilità che dia conto dell’azio-ne dell’impresa in materia di Corporate social re-sponsibility;

• criteri di trasparenza nelle comunicazioni sulle si-tuazioni aziendali che richiamino, con i necessari adattamenti, quelli seguiti per il settore pubblico. Quindi informazioni accurate su Governance, per-sonale, consulenze, consistenza e gestione del patrimonio immobiliare, pagamenti;

• impegno nella formazione del personale concreto e misurabile.

Uno strumento dinamico che accompagnerebbe l’attività e l’evoluzione dei singoli operatori e di au-todisciplina che potrebbe essere gestito dagli atto-ri rappresentativi del mondo immobiliare; verrebbe anche incontro alle esigenze della Committenza, che potrebbe non limitarsi a scelte basate sulla pre-sunta maggior convenienza economica.

L’obiettivo è

un rating di

legalità quale

strumento gestito

direttamente

dal settore

immobiliare

e basato su

meccanismi di

autodisciplina e

di autocontrollo

31SRIFLESSIONI SULLA LEGALITÀ

di Cristina Giua

Al CDR ilQI Live! si è parlatodel futuro degli uffici

Lo smart office

Gli uffici – l’opinione è condivisa – saranno, per l’industria immobi-liare, uno dei temi più delicati del post Covid. Proprio per questa ra-gione il Consiglio Di Redazione de ilQI Live! di questa settimana si è occupato di prodotto direzionale, cercando di capire nella prima parte dell’incontro quale sarà il futuro di questa asset class. La formula in diretta streaming dei CDR de ilQI Live! prevede infatti un “primo tem-

32SLO SMART OFFICE

GVA REDILCO

SOCIETÀ

GIUSEPPE AMITRANO

PERSONApo” di discussione generale, a cui fa seguito un “se-condo tempo” dedicato alle presentazioni suddivise in tre categorie: Progetti immobiliare; Applicazio-ni tecnico-impiantistiche; Prodotti manifatturieri. Ecco, quindi, i punti chiave emersi dalla discussio-ne generale, moderata da Guglielmo Pelliccioli e da Marco Luraschi de il Quotidiano Immobiliare, a cui faranno seguito le sintesi delle presentazioni.Il primo giro di domande ha messo al centro della discussione un tema chiave, ovvero: cosa fare del patrimonio di immobili a destinazione direzionale, da cui in futuro ci si aspetta un calo dell’occupancy di superfici e di conseguenza flussi di reddito d’af-fitto inferiori rispetto al passato. Il primo a prendere la parola è stato Giuseppe Amitrano, CEO di GVA Redilco & SIGEST: “Provo ad immaginare un futuro degli uffici – ha premesso Amitrano – prendendo come punto di riferimento un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, in cui immaginiamo i confi-ni tra le asset class non così netti e distinti come lo sono stati in passato: in futuro, chi ci dice infatti che non debbano esistere edifici che contengano tipo-logie, diverse tra di loro in apparenza, come l’hospi-

SIGEST

SOCIETÀ

33SLO SMART OFFICE

tality o il Food&Baverage, dove avviare un percorso di ibridizzazione”. “Noi ci stiamo immaginando – ha precisato Amitrano – degli edifici corporate nel cui interno non ci debbano essere solo metri quadrati allocati alle work station, che rispettino i requisiti di distanziamento e sicurezza secondo la tenden-za dominante negli ultimi mesi, ma che contengano spazi per il food&beverage, servizi di concierge per dipendenti, entertainment”. Quella che si prospetta una vera e propria rivolu-zione degli uffici toccherà molto da vicino anche la progettazione, come ha messo in evidenza Agosti-no Ghirardelli, Founder Partner di SBGA - Blengini Ghirardelli, nel suo intervento: “Siamo di fronte – ha spiegato l’architetto – ad un fenomeno di de-densi-ficazione degli uffici: le norme di distanziamento ci impongono infatti di rimodulare gli spazi lavorativi anche se non siamo ancora in grado di decifrare se questa tendenza rimarrà anche in futuro, oppure se si tratta di una misura temporanea”. Tutto da decifrare anche il tema del cosa succederà al prodotto uffici dal punto di vista del Real Esta-te: “È vero – ha ripreso Ghirardelli – che le aziende hanno scoperto lo smart working e stanno pensan-do di comprimere le superfici direzionali per ridur-

REDILMAT SERVICES

SOCIETÀ

MASSIMO MAZZI

PERSONA

AGOSTINOGHIRARDELLI

PERSONA

SBGA - BLENGINIGHIRARDELLI

SOCIETÀ

34SLO SMART OFFICE

re i costi, ma lo smart working può essere anche una opportunità per rivedere l’assetto organizzativo degli spazi nella direzione di una diversa creatività aziendale e per attrarre nuovi talenti: per noi archi-tetti vedo quindi interessanti opportunità professio-nali”.Navigare a vista, cercando di capire le tendenze del momento sono le parole d’ordine scelte da Massi-mo Mazzi, CEO di Redilmat Services: “Attrezzare e dare versatilità agli uffici non è facile – ha fatto no-tare - né per gli immobili esistenti né per gli immobili che andranno ad essere progettati, ma la difficol-tà maggiore è quella degli investitori che in questo momento di incertezza non seguono le dinamiche portate avanti fino ad oggi”La parola è passata quindi a Benedetto Giustiniani, Head of Southern Europe Region di Generali Real Estate che ha anzitutto spiegato la view di un grup-po il cui portafoglio immobiliare è costituito per due terzi da uffici, per passare poi al ruolo che l’indu-stria immobiliare dovrà coprire in questo frangente: “Questo tsunami - ha premesso Giustiniani – sta provocando un cambio di ciclo economico che pro-durrà sulle aziende la necessità di tagliare i costi: questo fattore, unito alla diffusione dello smart working, avrà sicuramente un impatto sul merca-to”. Restano tuttavia validi alcuni punti di forza:

BENEDETTOGIUSTINIANI

PERSONA

GENERALI RE

SOCIETÀ

35SLO SMART OFFICE

“Centrale sarà il tema dei servizi – ha sottolineato Giustiniani – : per questo motivo all’interno dei no-stri immobili stiamo sperimentando l’introduzione di funzioni supplementari, come quelle di concier-ge, destinate ai dipendenti”. Un altro punto forte è il tema dell’identità: “Per le aziende – ha concluso Giustiniani – sarà sempre e comunque importante una sede di rappresentanza, dove dare evidenza al proprio brand e ricevere i clienti. Altrettanto centrale sarà il ruolo degli uffici come luogo più adatto per una maggiore focalizzazione dei dipendenti sugli obiettivi aziendali”.

ASCENSORI E SIMULAZIONI DI TRAFFICO SCHINDLER ITALIALa prima presentazione al Consiglio Di Redazione de ilQI Live! è stata quella a cura a Alessandro Rover-si, Business Developement Real Estate di Schindler Italia e riguarda una applicazione tecnico-impianti-stica, declinata al mondo degli ascensori. “Mai come adesso - ha detto Roversi nella parte introduttiva della suo intervento - i nostri edifici, sia quelli esi-stenti sia quelli futuri, hanno bisogno di flessibilità: nel caso degli ascensori la flessibilità si dimostra sempre di più in maniera personalizzata, in base alle esigenze degli utenti che si spostano all’interno degli edifici”. Queste diverse esigenze possono es-

ALESSANDROROVERSI

PERSONA

SCHNDLER ITALIA

SOCIETÀ

36SLO SMART OFFICE

sere affrontate e risolte attraverso una simulazio-ne del traffico: “Attraverso questo strumento – ha sottolineato Roversi – si può andare ad identificare numero, caratteristiche e velocità degli impianti per andare a servire il flusso naturale di utenti: con lo ‘studio del traffico’ andiamo ad analizzare lo sce-nario degli impianti necessari per rendere l’edificio fruibile”. L’obiettivo è quindi configurare gli edifici con l’esatto numero di impianti ascensoristici:“ La qualità di un sistema di trasporto mal progettato – ha concluso Roversi – si vede dalle code dovute dal numero di impianti non sufficientemente dimensio-nato rispetto al volume di traffico degli utenti: la di-stribuzione dei passeggeri che transitato nell’edifi-cio va quindi calibrata su parametri di riferimento come il numero di persone trasportate in media ogni cinque minuti; il tempo medio di attesa per passeg-gero; il tempo medio di destinazione per passegge-ro; il numero medio di fermate”.

SANIFICAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA - ELMETA presentare al CDR ilQI Live! un protocollo per la completa e corretta sanificazione degli impianti ae-raulici è stato Sergio Gazzola, Service Operations Manager di Elmet. “L’esigenza da parte della pro-prietà dell’edificio o da parte del datore di lavoro è garantire la sicurezza degli utilizzatori – ha esordito

ELMET

SOCIETÀ

SERGIO GAZZOLA

PERSONA

37SANZIANI E STUDENTI, UN RESIDENZIALE PER DUE

Gazzola – ed è proprio per venire incontro a questo tipo di esigenza – molto sentita in questo periodo – che Elmet ha pensato di mettere a punto un pro-tocollo di certificazione dei sistemi di diffusione e di trattamento dell’aria all’interno dell’edificio che andasse oltre a quelli standard previsti dalla legge: abbiamo infatti introdotto un ulteriore step da pro-porre ai nostri clienti, che prevede l’introduzione del concetto di sanificazione attiva e continua dell’aria. Si tratta di una tecnologia foto-catalitica, potenzia-ta da un sistema di raggi UV generati da una lam-pada, che può essere introdotta in impianti nuovi o esistenti: dal punto di vista tecnico l’esigenza è quella di pulire un impianto come quello aeraulico, costantemente sporcato da particolato e da polvere su cui si concentrano muffe, virus e agenti chimici”. “In base ad un monitoraggio eseguito da Elmet, su un campione di 120 immobili situati nel Nord Italia – ha ricordato Gazzola – è emerso che l’89% de-gli impianti risulta non idonea rispetto a quelle che sono le disposizioni normative e le aspettative degli utenti: quasi nove edifici su 10 hanno quindi proble-matiche che riguardano l’impianto di ventilazione e di climatizzazione”.

38SLO SMART OFFICE

Le strategie

Zumtobel in un report

sulla progettazione

dell’illuminazione

negli uffici

PROGETTARE LA NUOVA NORMALITA DELLA

LUCE NELL’UFFICIO

D ar i o Bett i ol – D i r ezione M KT Italia

scarica il report

39SLA LOGISTICA TARGATA SCANNELL PROPERTIES

Sbarcata in Italia nel 2019, Scannell Properties è una società che nel nostro Paese ha iniziato ad essere operativa grazie a progetti industriali e logistici su larga scala. Investimenti e operazioni di sviluppo in corso, strategie speculative e Built-to-Suit, logisti-ca urbana e di “ultimo miglio”, innovazione e tecno-logia nella costruzione degli immobili sono i temi di spicco affrontati nell’intervista ad Andrea Amoretti, Client Solutions Director Europe & UK di Scannell Properties.

Come procedono gli sviluppi che al momento avete in portafoglio in Italia? A che punto sono i cantieri e quando verranno consegnati e per quali clienti?I nostri sviluppi in Italia stanno procedendo sostan-zialmente secondo programma, nonostante il ral-lentamento delle attività legato alla pandemia; for-tunatamente le Pubbliche Amministrazioni si sono mostrate collaborative e siamo riusciti a minimiz-zare gli slittamenti nella pianificazione. A Collefer-ro (Roma) Scannell Properties ha in portafoglio uno

La logistica targata Scannell

Properties

di Marco Luraschi

Intervista ad Andrea Amoretti, ClientSolutions Director Europe & UK

sviluppo speculativo di due magazzini per un totale di 60.000 mq e a Calderara di Reno (Bologna) di tre edifici per circa 70.000 mq. I permessi sono attesi entro gennaio 2021 e le prime due unità immobiliari saranno consegnate a settembre e novembre 2021, rispettivamente.

Il vostro modello nel nostro Paese in ambito logisti- co è legato all’acquisizione e allo sviluppo build- to-suit di aree o potete pensare anche di acquisire immobili o portafogli esistenti?Scannell Properties è una società privata america-na di investimento e sviluppo immobiliare focaliz-zata sullo sviluppo di progetti industriali e logistici su larga scala. In Europa, in cui siamo presenti dal settembre 2018, il modello di business è quello del developer trader, coerentemente con le modalità operative trentennali della casa madre statunitense. La nostra strategia è infatti basata sullo sviluppo di nuovi immobili, costruiti su aree da urbanizzare o su aree industriali dismesse, che una volta completati sono immessi sul mercato degli investitori immobi-liari. L’acquisizione di immobili esistenti è finalizza-ta solo allo sviluppo e non al mantenimento di asset a reddito. Crediamo molto nel mercato italiano del-

ANDREA AMORETTI

PERSONA

SCANNELL PROPERTIES

SOCIETÀ

40SLA LOGISTICA TARGATA SCANNELL PROPERTIES

la logistica, pertanto accompagniamo gli sviluppi build-to-suit ad un consistente programma di svi-luppo speculativo nelle migliori location del Paese.

Oggi si parla molto di last mile e logistica urbana: qual è il vostro interesse verso questo segmento che oggi va per la maggiore tra gli investitori an-che non specializzati nel comparto? Il last-mile logistics è un prodotto interessantissi-mo in Italia. I recenti avvenimenti legati alla pande-mia hanno solo accelerato il passaggio dal com-mercio tradizionale a quello online, comportando la necessità di capillarizzare della rete di distribuzione a domicilio non solo attorno ai grandi centri urbani, ma anche in mercati precedentemente considerati secondari. Scannell Properties ha sempre trattato con grande attenzione questo segmento, approc-ciandolo già nel periodo pre-COVID; visti i recenti trend, con un incremento del 44% del take-up del settore e-commerce rispetto all’anno passato, ab-biamo deciso di continuare con ulteriore vigore lun-go il percorso già intrapreso, mediante l’acquisizio-ne di aree adatte allo sviluppo logistico last-mile e con doverosa attenzione verso l’implementazione di tecnologie eco-sostenibili, al fine di limitare l’im-patto della logistica sul contesto cittadino. Sono

41SLA LOGISTICA TARGATA SCANNELL PROPERTIES

personalmente convinto, inoltre, che non siano af-fatto da trascurare i vantaggi del last-mile per il ter-ritorio: maggiori opportunità di lavoro, più servizi in grado di aumentare la vivibilità delle aree urbane e opportunità di rigenerazione di zone dismesse e inquinate.

Che target di investimenti avete per il nostro Pa-ese diciamo nei prossimi due anni? Qual è il peso dell’Italia nel portafoglio e nei piani futuri di Scan-nell Properties in termini di stock immobiliare?L’Italia già oggi costituisce il 55% del nostro inve-stimento europeo e continuerà nei prossimi anni ad essere il Paese trainante, poiché le opportunità di sviluppo che il nostro territorio offre si sposa-no perfettamente con il nostro modello di business: presenza di aree in prossimità di mercati primari, possibilità di sviluppo con orizzonti temporali con-tenuti, incremento della domanda di consegne a domicilio ed appetito degli investitori verso l’asset class logistica costituiscono una combinazione di fattori ottimale per un developer trader con ampia disponibilità di private equity come Scannell Pro-perties. Nel giro di un anno la squadra è cresciuta a sei effettivi, a cui si aggiungono la guida e il sup-porto del team pan-europeo, e prevede un’ulteriore

42SLA LOGISTICA TARGATA SCANNELL PROPERTIES

L’Italia già oggi costituisce il 55%

del nostro investimento europeo

e continuerà nei prossimi anni

ad essere il Paese trainante

espansione. È vero che abbiamo un team molto so-lido anche in Germania e che stiamo già muoven-do i nostri primi passi in Francia e Spagna, prevedo comunque – non senza un pizzico di orgoglio na-zionale – che l’Italia tra due anni manterrà il prima-to relativo in Europa: la nostra azione sul territorio nazionale spazia già su tutte le diverse asset class per soddisfare le esigenze della più ampia gamma possibile di Clienti, siano essi società 3PL, corrie-ri, aziende e-commerce o manifatture, interessa-te sia all’affitto di unità immobiliari all’interno dei nostri parchi logistici speculativi sia agli sviluppi build-to-suit.

Infine, la tecnologia, l’innovazione e i materiali di alta qualità applicati all’immobile logistico sono secondo lei solo “delle belle frasi ad effetto” o re-almente oggi si realizzano immobili più moderni che altrimenti il mercato non accoglierebbe? È indubbio che la qualità degli immobili a destina-zione logistica sia cresciuta nel corso delle ultime decadi e gli asset logistici italiani oggi presentano caratteristiche equivalenti, se non superiori, a quel-le dei nostri più prossimi partner europei. La rapida evoluzione delle normative italiane in tema di co-struzioni è stata accompagnata da una richiesta

43SLA LOGISTICA TARGATA SCANNELL PROPERTIES

di maggiori prestazioni del costruito da parte de-gli stessi operatori logistici, sospinta in gran parte dall’automazione dei magazzini: il maggior valore del cosiddetto Material Handling Equipment e la delicatezza del suo funzionamento richiedono edi-fici con elevate caratteristiche qualitative e che si-ano anche in grado di mantenerle nel tempo. L’am-pio dibattito globale sulla sostenibilità ha portato inoltre molte aziende a dotarsi di politiche orienta-te al rispetto dell’ambiente e le green certification degli edifici sono ormai una richiesta standard del mercato. Edifici di maggior valore, con minor de-cadimento e con una certificazione di sostenibilità costituiscono il naturale sbocco degli investimenti da parte del mercato finanziario e si sta instauran-do un meccanismo virtuoso secondo il quale l’in-cremento qualitativo del costruito riceve sostegno crescente da parte di tutti i soggetti interessati. Un possibile spunto per il futuro? Mi piacerebbe vede-re in Italia un più ampio impiego di acciaio e legno lamellare, ad oggi più costosi del calcestruzzo ar-mato, ma materiali favolosi e con indubbi vantaggi nelle fasi di demolizione dell’immobile alla fine del ciclo vitale.

44SLA LOGISTICA TARGATA SCANNELL PROPERTIES

qitv

Un’opportunità per investitori immobiliari, advisor, so-cietà manifatturiere e partner finanziari che vogliono partecipare a un importante progetto dalle prospetti-ve interessanti. Il Marina Resort Verbania prevede lo sviluppo di una delle più moderne strutture portua-li ideate per la nautica sui grandi laghi d’Europa, con l’ambizione di essere una struttura multifunzione. L’intervento è stato presentato all’ultima  business- room de ilQI Live! da Maurizio Bego, Nautica Bego, e da Alberto Lunghini di Reedy’s Group,

MARINA RESORT VERBANIAilQI NETWORK

BUSINESS-ROOM

45QITV S

In occasione dell’evento online  Trasformare le cit-tà: obiettivo o rischio? organizzato da ANCE, abbia-mo raccolto a margine i commmenti di Gabriele Buia (presidente ANCE), Filippo Delle Piane (vice presiden-te ANCE) e Edoardo Zanchini (vice presidente Legam-biente). Al centro dell’incontro la rigenerazione urba-na: come concretizzarla e con quali strumenti.

TRASFORMARE LE CITTÀ, OBIETTIVO O RISCHIO:I COMMENTI DI ANCE E LEGAMBIENTEROMA

INTERVISTE

Fondato da Guglielmo Pelliccioli

Redazione Cristina Giua, Kevin Massimino, Patrizio Valota, Pietro Zara

Consulenza editoriale Daily Real Estate sasdi Lara Pelliccioli

Grafica e impaginazione Massimo Ghilardi

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Immagini e videoAndrea Bassis, Giuliano Bellini

Web e digitaleMatteo Belotti

il settimanalede il quotidiano immobiliare

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