10 15 rassegna stampa fisac dal 2 mar al 8 mar

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Rassegna stampa settimanale n. 10/2015 ____________________________ Dal 2 marzo 2015 All’8 Marzo 2015 A cura del Dipartimento Comunicazione (C.Hoffmann – V.Vitale)

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Transcript of 10 15 rassegna stampa fisac dal 2 mar al 8 mar

  • Rassegna stampa settimanale n. 10/2015 ____________________________

    Dal 2 marzo 2015 All8 Marzo 2015

    A cura del Dipartimento Comunicazione (C.Hoffmann V.Vitale)

  • BANCHE

  • ASSICURAZIONI

  • BANCA DITALIA

  • CASSA DEPOSITI E PRESTITI

  • UNIONE EUROPEA

  • RIPRODUZIONE RISERVATA

    la Repubblica12 LUNED 2 MARZO 2015ECONOMIA

    La ripresa

    La manovra della Bce

    La Bce acquista

    obbligazioni

    (in particolare titoli di stato)

    sul mercato secondario

    da banche,

    assicurazioni

    e altre istituzioni

    finanziarie

    La dosedi liquidit

    immessa sul mercatocrea una maggiore

    circolazionedi moneta destinata

    alleconomiareale

    MG

    Calano i rendimentidei titoli

    Pi risorseper misure

    a favoredella crescita

    Leurosi deprezza

    Ripresa economicacon effetti

    su produzionee occupazione

    Calanoi tassi

    di interesse

    Minor costodel debito

    per gli Stati

    Si riassestanoi bilanci

    delle banche

    Maggioriprestiti

    Aumentalinflazione

    Crescela competitivit

    delle aziendeesportatrici

    MAURIZIO RICCI

    ROMA.Dopo una gestazione di almenodue anni e un dibattito infinito e, a vol-te, anche acido, Mario Draghi e ilboard della Bce faranno partire neiprossimi giorni, sulla scia del modelloamericano, il Qe, il Quantitative ea-sing alleuropea. Una decisione presaa maggioranza, che ha lasciato veleniancora non completamente riassorbi-ti. Per lEuropa, infatti, una strategiarivoluzionaria. Ridotta allosso, consi-ste nello stampare moneta per com-prare titoli e debiti di Paesi stra-inde-bitati. Le monarchie di una volta cer-cavano lo stesso effetto di liquidit ri-ducendo la quantit di oro e argentonelle monete. Per lortodossia mone-taria cara ai tedeschi il Quantitativeeasing, insomma, prima ancora che ri-voluzionario, eretico.

    E perch lhanno accettato?Perch tutte le altre strade per fer-

    mare la deflazione che interessa lEu-ropa non hanno funzionato. E i tede-schi hanno dovuto accettare che la Bcerealizzi il Qe, comprando proprio i ti-

    toli di Stato, perch non ci sono abba-stanza titoli di altro tipo sui mercati.Draghi, infatti, rastreller titoli in mi-sura massiccia: pi di 40 miliardi di eu-ro al mese, almeno fino al settembre2016. Cio 800 miliardi di euro. Pi al-tri 340 in titoli di altro tipo. E una va-langa di carta moneta.

    E fra un anno e mezzo si ferma?Niente affatto. Questo un punto

    chiave, su cui molto avevano insistitogli economisti. La Bce continuer acomprare titoli fino a quando linfla-zione, dallo zero di oggi, non sar tor-nata vicino al 2%. I mercati lo sanno epossono quindi gestire i propri affari,sapendo che ci sar denaro disponibi-le in abbondanza e a lungo.

    E perch c questa montagnadi carta moneta in pi che si chia-ma Quantitative easing, cio al-lentamento quantitativo?Esatto. Normalmente, la politica

    monetaria rilancia leconomia abbas-sando i tassi di interesse. Stavolta nonsi pu, perch sono gi a zero. E allorasi stampa carta moneta.

    Ma se i tassi sono gi a zero a cheserve?Probabilmente, se fosse partito pri-

    ma, il Qe sarebbe stato pi efficace. Co-munque, anche cos, agir sui tassi. Azero sono i tassi nominali. Quelli checontano, cio quelli reali, no. Se c unadeflazione dell1%, il tasso nominalezero diventa un tasso reale dell1%,perch prezzi e redditi sono scesi. Alcontrario, se il Qe rilancia linflazione,il tasso reale scende: con linflazioneall1%, il tasso nominale zero diventa

    un tasso reale meno 1. E a questo che serve il Qe?Non solo. Anzitutto, quando la Bce

    compra, come pare, 120 miliardi di eu-ro di titoli di Stato italiani alleggerisceil peso del debito sul bilancio, dimi-nuendone il costo e lasciando pi spa-zio alle misure di rilancio dellecono-mia. Qualcuno ha fatto anche notare

    che se Francoforte concentrasse i suoiacquisti su titoli ventennali o trenten-nali, leffetto sarebbe quello di allun-gare le scadenze del debito, aumen-tando il respiro delleconomia. Chivende quei titoli a Draghi (banche, as-sicurazioni, fondi) impiegher il rica-vato per comprare altri titoli, facendosalire i loro prezzi e generando un ef-

    fetto ricchezza. Quale ricchezza?Se prima avevo in cassaforte titoli

    che valevano 100 euro e, adesso, queititoli valgono 120, sono pi ricco. So-prattutto, ho riserve pi ampie e pos-so aumentare gli investimenti.

    Questo vale anche per le ban-che?Certo. Poich in Europa l80% dei fi-

    nanziamenti alle imprese passa per lebanche, decisivo che le banche si sen-tano sufficientemente tranquille dafare prestiti. Il Qe, liberandoli dei gros-si pacchetti di titoli di Stato e aumen-tando il valore delle riserve dovrebbeconsentire proprio questo.

    Intanto, per, il valore delleuro scesoE meno male. Con leuro a 140 sul

    dollaro le esportazioni erano strango-late. Per essere competitivo, lexportitaliano, calcolavano gli esperti avevabisogno di un cambio sul dollaro a 117.Oggi a 112 e le esportazioni stannoandando bene, anche se chi ci guada-gna di pi sono proprio i tedeschi, cheesportano pi di noi. Eppure i tedeschi,dopo essersi opposti, ora rischiano disabotare il Qe, sia pure senza volerlo.

    Come possibile?E un paradosso, figlio della testar-

    daggine con cui la Merkel si rifiuta difare, in patria, una politica espansiva.Il risultato che la Germania si avviaal pareggio di bilancio, nel momentopeggiore.

    Perch?Come compra 120 miliardi di euro

    di titoli italiani, la Bce vuole comprare200 miliardi di titoli tedeschi. Ma se loStato tedesco non spende, non si inde-bita, resta in pareggio e non emette ti-toli sul mercato, quei 200 miliardi di ti-toli, semplicemente, non ci sono. Si ri-schia un testa-coda.

    Se far il suo corso, il Qe la svol-ta attesa?Draghi lha gi detto: la politica mo-

    netaria non basta. Puoi mettere soldia disposizione, ma se le imprese non lichiedono perch hanno paura ad inve-stire, il meccanismo si inceppa e siamoal punto di partenza. Occorrono leriforme, si dice. Ma, soprattutto, oc-corre una politica economica che ri-lanci la domanda, invogliando le im-prese ad investire perch possono tor-nare a guadagnare.

    Arrivano gli acquisti Bcecos con la mossa di Draghiprestiti e export volerannoE il debito peser di menoNei prossimi giorni scatter la manovra di Quantitative easingdecisiva per consolidare la crescita economica di Eurolandia

    Credito cooperativoverso la creazionedi un grandegruppo nazionale

    LA RIFORMA

    L'OBIETTIVO ridurre l'impattodella riforma. Negli oltre 700emendamenti al dl delgoverno presentati dalleminoranze a al voto inCommissione da domani cisono anche delle misure piradicali ma appare difficilepassino vista la volont delgoverno e di Bankitalia di non

    snaturarel'impiantodella riforma.Diverso il casodelle Bcc cui stata concessaun'autoriformanella quale siva verso unmodello allafrancese'conl'adesioneobbligatoriadelle banche aun gruppocooperativoguidato da una

    spa che indirizza e vigila conampi poteri di controllo. Non tuttavia scontato se ci sarsolo un maxi gruppo nazionale(Iccrea la candidatanaturale) da 37miladipendenti oppure se verrconcessa la nascita di due o tresu base territoriale (Nord,Centro e Sud). Di certolEuropa, dove la Bce haassunto la vigilanza, nonconsente grandi margini diresistenza alle riforme vistoche in Austria ad esempio ilgoverno ha liquidato la badbank della Hipo Alpe Adriadopo aver fatto emergere 8,7miliardi di perdite.

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    2015A gennaio,il presidente MarioDraghi annunciache la Bcecomprer titoli deldebito a partire dal9 marzo e almenofino a settembredel 2016

    2011Tra dicembre 2011e febbraio 2012, laBce presta fino a1000 miliardi allebanche con dueaste chiamateLtro. Prestitirestituiti entrotre anni

    1999

    Dalla sua nascita,la Bce si limita adacquisti minimi diattivit finanziarie(soprattutto Bond)senza emissione dinuova moneta, masolo con aste diliquidit

    LE TAPPE

    BANKITALIA

    Il governatoredella BancadItalia,Ignazio Visco

    La Germania si opposta alungo al piano varato dalpresidente della bancacentrale europea

  • #2 Domenica 8 Marzo 2015 Corriere della Sera

    Primo piano La crisi

    Domani lEurogruppo, accoglienza positiva per il piano Tsipras Berlino per frena. Verifica per i programmi di Francia e Italia

    Juncker in soccorso della Grecia DAL NOSTRO INVIATO

    BRUXELLES Le istituzioni Ue ten-tano di evitare il rischio di unnuovo scontro tra il ministrodelle Finanze tedesco di cen-trodestra, Wolfgang Schuble,e quello greco di estrema sini-stra, Yanis Varoufakis, nellEu-rogruppo in programma do-mani. Fonti di Atene hanno fat-to sapere che il presidente del-l Eurogruppo, l olandeseJeroen Dijsselbloem, ha accoltopositivamente la lettera di ri-forme inviatagli da Varoufakise la richiesta di incontri tecnicia Bruxelles con i creditori, pro-posti purch sia allontanata daAtene la troika (Commissioneeuropea, Bce e Fondo moneta-rio di Washington).

    Il presidente della Commis-sione, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, intende incon-trare il premier greco AlexisTsipras prima del summit deicapi di governo Ue del 19 e 20marzo a Bruxelles. Juncker ha

    escluso luscita della Grecia dalla zona euro e ha sollecitatocomprensione per la diffici-le situazione del popolo greco.

    Schuble ha considerato in-sufficiente la lettera di Varou-fakis a Dijsselbloem. Esclude disbloccare, gi nellEurogruppodi domani a Bruxelles, i settemiliardi del secondo piano diaiuti necessari per evitare lin-solvenza della Grecia. La can-celliera tedesca Angela Merkelpretende, entro laprile prossi-mo, limpegno di attuare le ri-forme e le misure di austeritdella troika accettate dal prece-dente governo ellenico di cen-trodestra. Schuble si mo-strato poi contrario a iniziare aparlare del terzo piano di aiuti,necessari per rilanciare leco-nomia ellenica. La linea tede-sca appoggiata dai soliti alle-ati (Finlandia e Olanda in testa)e da vari governi di centrode-stra. Anche la Bce di Mario Dra-ghi aspetta da Atene riformesostanziali prima di interveni-

    re. Il membro belga del Consi-glio dei governatori della Bce,Luc Coene, ha dichiarato che aFrancoforte ritengono inaccet-tabile la linea con cui Tsiprasha vinto le elezioni, accusandola troika di aver provocato lim-poverimento del Paese. Syrizaha fatto promesse che non pumantenere, ha detto Coene,riferendosi alla crisi di liquiditdel governo ellenico.

    La rigidit di Schuble e dialtri ministri finanziari di cen-trodestra ha fatto ipotizzareuna volont di boicottare Tsi-pras per evitare lascesa di altripartiti antiausterit in grado diridimensionare la leadershipdella Germania e del partitopopolare europeo a Bruxelles.Juncker, esponente degli euro-popolari di Merkel, ha smenti-to dichiarando che nessunotra i leader politici in Europa la-vora alluscita della Grecia dal-leurozona. Eurosocialisti co-me il presidente franceseFranois Hollande e il premier

    Matteo Renzi stanno cercandodi mediare tra Atene e Berlino.Anche perch domani allEuro-gruppo prevista una verificasu tre Stati con difficolt di bi-lancio (Francia, Italia e Belgio).A Roma e Parigi non convieneche la Germania imponga conla Grecia il principio che i Paesicon maxi debito o deficit ec-cessivo rinuncino alla sovrani-t nazionale per rispettare ivincoli Ue. Renzi potrebbe tro-varsi nellimpossibilit di ini-ziare a ridurre il debito pubbli-co (come impone il Fiscal Com-pact firmato dal governo Mon-ti), se perdurasse la crescitainsufficiente e la bassa inflazio-ne con rischi di deflazione. Se-condo vari economisti, se laGermania pretendesse la disce-sa del debito dellItalia al 60%del Pil in venti anni, potrebbescaturirne un impoverimentodi milioni di italiani simile aquello verificatosi in Grecia.

    Ivo Caizzi RIPRODUZIONE RISERVATA

    Padoan, lo spread e la necessitdi accelerare

    Lanalisi

    Y es, Italy is back.LItalia tornata,dice Pier CarloPadoan. Tornata sugli schermi degli investitori, su una strada di (timida) crescita economica, nella fotografia politica europea: al convegno dellAspen Institute Italia sui rischi del mondo degli affari nellepoca del disordine globale, buona parte degli osservatori presenti ha dato ragione al ministro dellEconomia. Intervistato pubblicamente da una giornalista della Reuters, Padoan ha suonato una nota abbastanza positiva nel quadro nero delle analisi sul ritorno della geopolitica, tra Russia, Ucraina, Isis, crisi greca. Senza eccedere: il ministro sa che il lavoro da fare enorme. Commentando lo spread a quota Novanta, ha sostenuto che i mercati riconoscono la validit della politica del governo. Ma ha anche riconosciuto che ora bisogna accelerare e intensificare (questa politica). In effetti, buona parte della positivit che sembra circondare lItalia in questo momento frutto di fattori esterni alleconomia nazionale, positivi ma esterni: la caduta del prezzo del petrolio, lindebolimento delleuro, lattesa per i massicci acquisti di titoli pubblici da parte della Bce. Secondo Padoan, per, rispetto al passato c una novit. Nella sua lettura, il passaggio attuale mostra la capacit dellItalia di smentire la credenza secondo la quale quando arrivano i momenti positivi i governi cessano di fare le riforme: il ministro invece dellopinione che il governo del quale fa parte sia la prova che questa volta pu essere diverso. Affermazione che soprattutto una sfida. Tra i commentatori presenti al convegno Aspen di Venezia, si notato che lItalia curiosamente vista in alcune cancellerie come una delle non molte isole di stabilit politica in un mare turbolento, dalla Francia alla Gran Bretagna, dalla Spagna alla Grecia. Anche qui: niente su cui riposarsi. uno dei segni del disordine globale che cambia i vecchi paradigmi. Ed , piuttosto, una responsabilit in pi, come ha segnalato Padoan: quella di contribuire a ricreare un clima di fiducia tra partner in Europa (qualcosa che, a dire il vero, nel semestre di presidenza della Ue, lItalia ha fatto poco poco).

    D. Ta. RIPRODUZIONE RISERVATA

    I punti

    Il presidente dellEurogrup-po, Jeroen Dijsselbloem, avrebbe inviato una lettera in risposta a quella del ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis sulle proposte di riforme, secondo una fonte del governo greco, rispondendo positivamente

    La Grecia chiede di cominciare immediata-mente i colloqui tecnici con i creditori internazionali per concludere lattuale programma di salvataggio. Per domani in programma una riunione dellEurogrup-po per discutere le riforme proposte

    Il pacchetto di sette riforme proposto dalla Grecia allUe prevede, secondo le indiscrezioni, lallontana-mento della troika da Atene e team tecnici basati a Bruxelles con il compito di valutare le riforme prima delle riunioni di Eurogruppo

    Molto discusso il reclutamento di studenti e turisti come ispettori del Fisco sotto copertura

    Il governo di Tsipras vuole varare anche misure contro la crisi umanitaria, procedere ad una riforma amministrativa e procedere ad una stretta sulla riscossione delle tasse

    Renzi: in arrivo la riforma del FiscoIl Jobs act sconfigger la disoccupazioneROMA Il Jobs act far uscirelItalia dalle secche della disoc-cupazione. Il presidente delConsiglio Matteo Renzi, inter-vistato dal Tg1, si dice ottimistaa poche ore dallentrata in vigo-re delle nuove regole sul mer-cato del lavoro. E annuncia an-che limminente arrivo, dopoqualche difficolt iniziale, dellariforma del Fisco: Ci siamoquasi, questione di settima-ne. Ma il premier coglie ancheloccasione per parlare della si-tuazione in Libia e per com-mentare lipotesi di un blocconavale: No ad allarmismi e noa visioni superficiali. Tutte leipotesi sono in campo. Bernar-dino Len sar a Roma l11 mar-zo, la settimana dopo vedr ilsegretario generale dellOnuBan Ki-moon. Non bisognasparare a casaccio numeri. unmomento delicato, lItalia stacostruendo sostegno interna-zionale per risolvere la crisi:

    limportante non suscitarepanico n sottovalutare alcunaminaccia.

    Renzi (atteso in settimana aMilano per un sopralluogo invista di Expo) per i suoi prossi-mi mesi di governo scommettetutto sulla ripresa dellecono-mia e sugli effetti del Jobs act,contro le previsioni pessimisti-che dei sindacati: una gran-de rivoluzione. Questanno cisaranno molte pi assunzioniche licenziamenti. Nel 2015,grazie alla legge di Stabilit, chifa assunzioni ha un incentivofiscale. E questo, assicura, porter il Paese in un circolo virtuoso sulloccupazione, cheaiuter la ripresa. Circolo chepotrebbe essere potenziato an-che dal calo dello spread e danuove politiche europee: Ave-vamo promesso che avremmocambiato verso allEuropa. Eora possiamo dire, a bassa voceper non preoccupare qualcuno

    a Bruxelles o a Francoforte, chei segnali stanno arrivando. Lospread non pi una minacciao una parolaccia e tanti fattorimacroeconomici internaziona-li portano lItalia nelle condi-zioni migliori. la volta buonaper rimettere in moto il Paese.Ma perch questo accada dav-vero, occorre continuare con leriforme. La minoranza demo-cratica lo aspetta al varco: Maio sono assolutamente certo che i voti in Parlamento ci sa-ranno, assicura. Se poi la mi-noranza vuole discutere, nes-sun problema:Per questo cisono lassemblea dei gruppi ela direzione del partito.

    Tra le riforme annunciate cquella del Fisco, che sembravaessersi impantanata: Nondobbiamo fare pasticci, comehanno fatto tutti quelli che cihanno preceduto. Dobbiamofare le cose semplici: stangarechi non paga le tasse, gli evaso-

    ri veri, ma senza creare un cli-ma di oppressione. La primabozza andava bene a Equitalia,meno bene allItalia. Ma ora cisiamo quasi. Tra le riforme canche quella della Rai. BeppeGrillo, sul Corriere, aveva anti-cipato una volont di dialogoanche dei 5 Stelle. Il premierraccoglie, ma fino a un certopunto: Se vogliono discutere,per esempio sulla Rai, la porta spalancata, ma se voglionoperdere tempo si accomodinoaltrove. Anche il ministro Ma-ria Elena Boschi accelera: Il te-sto del Senato efficace e rac-coglie molte proposte di modi-fica. E la nuova legge elettoraledeve essere votata prima del-lestate. Ma la minoranza lan-cia gi segnali di guerra. Stefa-no Fassina lapidario: Bastanominati in Parlamento: nonvoto la riforma in Senato.

    Alessandro Trocino RIPRODUZIONE RISERVATA

    La protesta

    Orsi ecologistiMarcia a LondraCirca 5 mila persone hanno manifestato ieri a Londra davanti al Parlamento per chiedere un maggiore impegno politico nella lotta contro il riscaldamento climatico, a due mesi dalle elezioni politiche. Non la tecnologia che manca, ma la volont politica, ha dichiarato davanti alla folla Caroline Lucas, lunica ecologista tra gli attuali deputati britannici(sopra manifestanti travestiti da orsi polaria Westminster, foto PA Wire/Stefan Rousseau)

    JunckerNessunotra i leader politici lavora alluscita della Grecia dalleuro-zona

    Occorre compren-sioneper la difficile situazione del popolo dellaGrecia

    La prossima settimanail premier attesoa Milano per un sopralluogo in vistadi Expo

    La scommessa sulla ripresa:Nel 2015 molte pi assunzioni che licenzia-menti

  • negozi e uffici ha su-bito unimpennataspaventosa.

    LUfficio studi faanche i conti: su bot-teghe e negozi, lin-troduzione dellImue della Tasi ha porta-to pi che a raddop-piare i prelievi,+108%. Se infattinel 2011 ammonta-va 796 milioni, nel2014 il prelievo haraggiunto 1,65 mi-liardi. Analogo lag-gravio fiscale per gliuffici, mentre i labo-ratori hanno vistoaumentare il peso fi-

    scale dell81% e sui capannonilincremento del prelievo sta-to del 66%.

    Anche secondo Confediliziase non si punta anche a rende-re le tasse locali pi leggere si faun lavoro sostanzialmente inu-tile: se il peso delle imposte noncala, sintetizza l'associazionedei proprietari di immobili,tanto vale passare oltre.

    (vi.p.)

    posta sulla pubbli-cit 426 milioni, latassa sulloccupazio-ne degli spazi e areepubbliche 218 milio-ni, limposta di sog-giorno 105 milioni elimposta di scopo14 milioni. Sempreche vengano confer-mate le ipotesi circo-late in questi giorni,aggiunge la Cgia, se-condo cui tutte letasse locali dovreb-bero lasciare il postoalla tassa unica.

    La local tax avreb-be sicuramente lef-fetto di semplificarela vita ai contribuenti: Leven-tuale semplificazione rende-rebbe pi facile pagare le tasse:una richiesta che i cittadini e leimprese invocano da tempospiega Giuseppe Bortolussi, se-gretario della Cgia, che tutta-via segnala anche un altroaspetto: occorre ridurre la tas-sazione. Oltre a semplificarebisogna anche ridurne il peso,visto che a partire dal 2011 latassazione su botteghe piccoli

    la Repubblica

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    DOMENICA 8 MARZO 2015 EconomiaFINANZA&MERCATI CONTATTI [email protected]

    WWW.REPUBBLICA.IT

    MILANO. Si aprono duesettimane decisive per il futurodi Rcs Mediagroup. I numerosisoci devono cercare di mettersidaccordo sulla presentazionedelle liste per rinnovare il cda ilquale a sua volta dovrnominare il nuovo direttore delCorriere della Sera. La Fiat ilmaggiore azionista con il 16,7%e dovrebbe fungere dacatalizzatore di tutte questescelte ma il presidente JohnElkann lunico che vorrebbeconfermare alla guida dellasociet Pietro Scott Jovane, chesecondo lui ha quasi risanato lacasa editrice presa in unasituazione prefallimentare.Dunque per evitare lennesimacontrapposizione si venuta acreare una formazionecentrista le cui redini sonostate prese in mano da MarcoTronchetti Provera e cheagirebbe in stretto contatto conGiovanni Bazoli e Paolo Rotelli.Questa formazione, che pucontare su un pacchetto

    azionario poco superiore al 12%dovrebbe cercare di individuarei tre nomi presidente, ad edirettore del Corriere su cuipoi cercare di far convogliareanche le ali, rappresentate daFiat e Diego Della Valle. Maanche due azionisti di pesocome Mediobanca, che ha il6,2% e Unipol con il 4,6%. I nomiche girano per le tre posizionisono diversi e disparati e neiprossimi giorni potrannovariare a seconda dei colloqui incorso. Per esempio i duevicepresidenti di Unicredit,Fabrizio Palenzona e LucaMontezemolo, cercano di averevoce in capitolo in quanto labanca milanese tra i principalicreditori di Rcs e azionistaindiretto con l8,6% inMediobanca. Se Tronchettiriuscir a far convergere almenouna delle due ali sulla triadecentrista allora possibile che ilrebus delle liste venga sciolto infretta. Altrimenti tutto torna inalto mare e qualsiasi soluzionesarebbe possibile, anche lapresentazione di pi liste. Sullosfondo lunico editore dellacompagine, cio Urbano Cairo,con il 3%, fortemente criticosulla gestione Jovane. Prima opoi, se trover il coraggio,potrebbe lanciare con la suaCairo Communications unOpassulla Rcs. E cercare di gestire inprima persona tutto il gruppo.

    Una correntecentrista per RcsTronchetti studiaasse con Bazolie Palenzona

    IL PUNTO

    GIOVANNI PONS

    Lobiettivo trovare candidati ai ruolidi ad e direttore del Corriere condivisianche dai duellanti Elkann e Della Valle

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    FONTE: Sole 24 Ore

    Esposizione al debito greco.

    Dati in miliardi di euro

    I PAESI CREDITORIDELLA GRECIA

    Belgio

    Austria

    Francia

    Germania

    Irlanda

    Italia

    Portogallo

    Spagna

    Olanda

    Finlandia

    5,8

    7,2

    1,2

    42,0

    36,8

    0,9

    11,8

    1,4

    25,0

    55,3

    MILANO. Lo spread sotto i 90punti significa che i mercati ri-conoscono la validit delle poli-tiche del governo, che ora biso-gna intensificare ed accelera-re, ha commentato ieri il mi-nistro dell'Economia Pier CarloPadoan a Venezia, a marginedei lavori a porte chiuse di unconvegno dell'Aspen Institute.Padoan tornato a parlare an-che di local tax, dopo il que-stion time di qualche giorno fa

    alla Camera, quando lavevaprospettata per il 2016 e avevaindicato le linee guida dellanuova tassazione locale, cuiesecutivo e sindaci stanno la-vorando gi da fine 2014. In-nanzitutto cerchiamo di intro-durla, poi vedremo di fissarlaperch sia conveniente per tut-ti, ha detto ieri il ministro.

    A fare i conti invece la Cgia

    di Mestre, secondo cui la sosti-tuzione di una serie di tasseporterebbe nelle casse comu-nali 26 miliardi di euro, in unu-

    nica soluzione. Il grosso, 21,1miliardi, viene da Imu e Tasi,mentre laddizionale comuna-le Iperf vale 4,1 miliardi, lim-

    AZIONISTA

    MarcoTronchettiProvera,presidente ead di Pirelli inmovimentosul gruppoRcs

    IL MINISTRO

    Pier Carlo Padoan,ministrodellEconomia

    MINISTRO

    Il responsabile grecodelle FinanzeYanis Varoufakis.Non vuole negoziati adAtene ma solo a Bruxelles

    Ununica local tax da 26 miliardi di euroIL PROGETTO/ ECCO LE IMPOSTE CHE VERRANNO SOSTITUITE. PADOAN: LA INTRODURREMO IN MODO CHE SIA CONVENIENTE PER TUTTI

    Varoufakis: Non vogliamolex Troika ad Atenenegoziati solo a BruxellesIl governo: risposta positiva dallEurogruppo. Stop al tentativodi trasferire 450 milioni dal fondo salva-banche allerario

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    ETTORE LIVINI

    MILANO. La partita Grecia contro creditori conti-nuer nelle prossime settimane, su richiesta diAtene ed ex Troika permettendo, a Bruxelles.LEurogruppo di domani, come ampiamente pre-visto, non sar decisivo. Il presidente Jeroen Dijs-selbloem ha risposto alla lettera con le nostre set-te riforme ha scritto ieri in un comunicato il mi-nistro alle finanze Yanis Varoufakis Nessunopu mettere in dubbio la nostra volont di imple-mentarle. Lo vogliamo noi ancor pi di quantochieda lEuropa. Il problema ora renderle pi spe-cifiche e poi vararle, questione che sar discussanelle prossime settimane in meeting tecnici in Bel-gio. Non pi quindi sotto il Partenone dove larri-vo degli uomini di Ue, Bce e Fmi, comprensibil-mente, non sarebbe molto popolare.

    Il problema di unuscita della Grecia dalleuronon si pone, ha ribadito ieri il presidente dellaCommissione Jean Claude Juncker. Le parole persono una cosa, i fatti unaltra. Il governo Tsipras hatempo fino a fine aprile per presentare un pianocompleto di interventi che convinca i creditori asborsare lultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi.In cassa per non ha soldi e lobiettivo riuscirenelle prossime settimane a ottenere lok a riceve-re un primo acconto su questa somma.

    La tensione tra le parti resta per altissima. Lalista di riforme inviata dalla Grecia, al di l dello-riginale idea degli 007 fai da te anti-evasori, piut-tosto vaga nella parte di proposte caldeggiate daicreditori (la caccia agli evasori, la riforma dello

    stato e la spending review) mentre precisa alcentesimo in quelle umanitarie prevista per ga-rantirsi il consenso sul fronte domestico. Non solo:nei giorni scorsi il governo ha provato a prelevare450 milioni dal fondo salva-banche (di proprietdel fondo salva-Stati Ue) trasferendoli diretta-mente nei conti dello Stato, ma stato stoppatodallEurogruppo. La mossa allontana lipotesi chela Bce o lEuropa possano a cuor leggero garantirenuovi aiuti demergenza al paese. Noi non pos-siamo finanziare uno stato e quindi non daremolok a emettere nuovi titoli di Stato, ha detto Be-noit Coure, membro francese del board di Euro-tower. Tsipras deve governare con le riforme e igreci devono dimenticarsi le false promesse elet-torali di Syriza, ha detto durissimo Luc Coen, il go-vernatore della Banca centrale del Belgio.

    Anche ad Atene, del resto, i falchi hanno inizia-to a far sentire la loro voce. Ieri stato il turno di Pa-no Kammenos, leader di Anel, il partito nazionali-sta di destra alleato di Tsirpas al Governo. La que-stione semplice. Se i creditori tirano troppo la cor-da noi sottoporremo la nostra linea a referendumnel Paese, ha detto. Le difficolt sul fronte esterosono compensate per Tsipras dalla buona tenutadel consenso su quello interno. In un sondaggiopubblicato ieri, il 64% dei suoi compatrioti ha det-to di appoggiare la strategia del governo nelle trat-tative con Ue, Bce e Fmi. Un po meno della rileva-zione precedente ma comunque una percentualeampiamente superiore al 36,3% ottenuto alle ele-zioni del 25 gennaio.

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    Lo studio della Cgia.I tributi immobiliari suinegozi saliti del 108%dal 2011 ad oggi

    REGIONE DEL VENETO

    AZIENDA U.L.S.S. N. 8ASOLO

    ESTRATTO BANDO GARA

    Questa Azienda ha indetto, ai sensi del

    D.Lgs. n. 163/2006, gara mediante

    procedura aperta per laffidamento del

    servizio di gestione e manutenzione

    ordinaria ed evolutiva del sistema

    hardware e software Ris-Cis-Pacs-

    Sale Operatorie Anestesia di propriet

    dellULSS n. 8 di Asolo per il periodo di

    36 mesi, per un importo a base dasta

    in lotto unico pari a Euro 2.420.661,62

    (I.V.A. esclusa), di cui Euro 661,62

    relativi ad oneri per la sicurezza. Il

    Bando, il Disciplinare di gara ed il

    Capitolato speciale sono disponibili nel

    sito internet: www.ulssasolo.ven.it

    nella sezione Gare e appalti

    Provveditorato.

    Per informazioni tel: 0423/732949

    fax: 0423/732947 PEC:

    [email protected].

    Termine per il ricevimento delle offerte

    entro le ore 12.00 del giorno

    08/04/2015. Invio telematico del Bando

    allUfficio Pubblicazioni dellUnione

    Europea effettuato in data 17/02/2015.

    Il Direttore Generale - Dott. Bortolo Simoni

  • VARIE

  • 12 CORRIERECONOMIA LUNED 2 MARZO 2015

    Il mercato delle quattro ruoteLappuntamento

    Industria

    Eventi Da gioved il grande Salone svizzero. Anche in gennaio vendite in crescita (+6,7%). Per tornare ai livelli del 2007 per serve uno scatto del 20%

    Ginevra Motori riaccesi, ma la guida ora sobriaIn Europa le vendite di veicoli accelerano e le fabbriche ripartono. Si punta su modelli pratici e razionaliDI DANIELE SPARISCI

    G li svizzeri si strofi-nano le mani e sfog-giano sorrisi rag-gianti. Hanno riem-pito fino allultimo centime-tro il Palexpo e se avesseroavuto pi spazio, avrebberovenduto pure quello.

    C il pienone al Salone diGinevra, al via il 5 marzo:220 espositori, 900 macchinenegli stand, 130 anteprime,dicono gli organizzatori. Daicolossi mondiali al piccoloartigiano che si costruitolauto in garage e prova aconvincerti che giusto econveniente investire nel suosogno. Ci sono marchi cheriemergono da epoche giu-rassiche: come la Borgward,azienda tedesca fondata nel1929 e scomparsa negli anniSessanta. Chi spenderebbeun centesimo per una scom-messa cos rischiosa? Forsenessuno, i cinesi, che hannocomprato i diritti del mar-chio, invece pare di s. Con-vinti della bont dellopera-zione dal nipote del fondato-re Christian Borgward.

    Motorshow Di storie del genere ne

    pieno il pi importante mo-torshow europeo, fra i primia livello mondiale. Pure neglianni pi cupi della crisi le as-senze si contavano sulle ditadi una mano. Impossibilenon esserci: a Ginevra si gio-ca in campo neutro, non co-me a Francoforte o a Parigi.

    Da sempre barometro sul-lo stato di salute dellindu-stria, il salone svizzero segnasereno. LEuropa dopo annidi recessione si rimessa inmarcia e accelera: a gennaiosono state quasi un milionele automobili vendute, il6,7% in pi di un anno prima.

    A crescere sono soprattut-to paesi come Spagna e Por-togallo (+28% per entram-bi), colpiti dalle politiche diausterity, con lunica eccezio-ne della Grecia. Da noi si re-spira unaria migliore, anchese laccelerazione menobrusca. Altri segnali incorag-gianti arrivano dal mercatodei mezzi commerciali, increscita, a conferma cheleconomia ha ripreso a gira-re in settori chiave.

    Ma la caduta stata tanto

    vertiginosa quanto lento ilrecupero: rispetto al 2007 almercato manca il 20%, pi didue milioni e mezzo di auto-mobili. Si torner mai suquei livelli? Servirebbe untasso di crescita pi sostenu-to commenta Gian PrimoQuagliano direttore del Cen-tro Studi Promotor maper il futuro c pi ottimi-

    smo. Anche in Italia: le sti-me per fine anno parlano di 1milione e 400 mila vetture,ma sono in molti a credereche il bilancio sar superio-re. Prima mancava la fidu-cia, tante persone pur aven-do i soldi per cambiare mac-china non lhanno fatto per-ch condizionate dal climapesante aggiunge Qua-

    gliano . Ora tutti questipotenziali clienti stannorientrando nelle concessio-narie. Basta vedere quantimezzi privati circolano: conla crisi il loro numero si ri-dotto di pochissimo, c statosolo un invecchiamento delparco circolante. E che cosahanno fatto le aziende di tra-sporto pubblico locale?An-

    che loro hanno reagito alledifficolt economiche ta-gliando linee, riducendo lafrequenza dei servizi, rad-doppiando le tariffe dei bi-glietti,

    Risultato: per molti lauto-mobile ancora una sceltaobbligata, prima o poi arrivalora di cambiarla. Ecco per-ch fra le tante anteprime

    presenti sul palcoscenico diGinevra, quello che colpisce un ritorno alla razionalit,ai modelli pratici che la gentepu permettersi: monovolu-me e crossover, soprattutto. Al di l dellabbuffata di su-percar quelle non manca-no mai dalla Ferrari 458Gtb, ai bolidi Aston Martin,McLaren Porsche e Audi.

    ScelteRidimensionati i progetti

    elettrici , la Renault peresempio bada pi alla so-stanza presentando il suvKadjar, costruito sullarchi-tettura della Nissan Qashqaiin nome dellalleanza fra idue gruppi. Il costruttoregiapponese far poi vedere attraverso concept lerededella piccola Micra: quasicertamente torner a essereprodotta in Europa dopo lin-successo dellattuale serie,delocalizzata in India.

    Opel risponde con la Karl,citycar senza fronzoli. Un se-

    gnale, lennesimo, che certifi-ca la ripartenza delle fabbri-che dalle nostre parti. Non solo a Melfi, dove gli ordinidi Fiat 500 X e Jeep Renega-de hanno portato pi turni enuovi assunti.

    Per Fca il salone elvetico la passerella per mostrareaggiornamenti e versioniinedite di prodotti gi esi-stenti: 500, Renegade e Lan-cia Ypsilon. Per vedere gros-se novit bisogna attenderegiugno: i primi frutti del pia-no di rilancio Alfa (a Ginevrac la 4C spider) con la nuovaberlina sportiva. Quella chetutti chiamano Giulia, an-che se il nome ufficiale non ancora stato comunicato.

    Intanto, in Peugeot si ve-dono i primi effetti dellacura Tavares: a Poissy, sta-bilimento in forte sofferenza,nascer lanno prossimo uncrossover del marchio di lus-so Ds. Un tentativo di usciredalla mischia dei produttorigeneralisti

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Leader Martin Winterkorn, alla guidadi Volkswagen,numero 1 al mondo, e Sergio Marchionne (Fca)Fonte: ACEA RPirola

    Numero di nuove immatricolazioni nellUnione Europea negli ultimi sei mesi e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dellanno precedente . Dati in milioni di unit

    Motori riaccesi La hit parade

    Quotamercato25,0%11,1%

    9,3%6,9%6,4%6,4%6,1%6,0%4,8%4,4%

    Diff.%gen 2015gen 2014

    +6,2%-0,5%+9,1%+4,7%+5,6%+7,8%-3,7%

    +14,2%+7,6%

    +33,8%

    Volkswagen GroupPsa GroupRenaultFordFca GroupBmwOpelDaimlerToyotaNissan

    238.698106.22088.68065.74861.14060.84758.56256.95245.63641.542

    Unitvendute

    1,2

    1,0

    0,8

    0,6

    0,4

    0,2

    0Giu

    2013/2014

    Lug2013/2014

    Ago2013/2014

    Set2013/2014

    Ott2013/2014

    Nov2013/2014

    Dic2013/2014

    Gen2014/2015

    +4,5%

    +5,6%

    +6,4%

    +6,5%+1,4% +4,7%

    +6,7%

    +2,1%

    0,4

    SNAPSHOT

    Che cosa ci riserva il futuro dellauto? Che cosa cambiato nel mercato? Che mutamento radicalesta avvenendo intorno alle quattro ruote? Queste le domande che lindustria e i visitatori sipongono alle porte del Salone di Ginevra (apre alpubblico dal 5 al 15 marzo) per capire come sa-ranno le vetture del futuro e quali sono gli spaziper concepirle. Prima di ogni considerazione dicarattere tecnologico larma vincente di una mac-china rimane e rimarr sempre la bellezza del de-sign, una condizione che privilegia lo stile italia-no. LAlfa Romeo 4C spider, esposta per la prima voltaa gennaio al Salone di Detroit, ed ora presentatain Europa, la sintesi di un progetto che si collegaal rilancio del marchio. Identica valutazione per laberlinetta della Ferrari 488GTB, la sportiva pereccellenza. Tra i sogni del momento, in prima fila,c la volont comporta miliardi di investimen-ti di non bruciare pi idrocarburi nei motori, lasensibilit ormai affiora in ogni categoria so-ciale di ridurre al massimo le emissioni nellat-mosfera. La loro realizzazione spinge sempre pi icostruttori verso lauto elettrica che ha un unicoproblema, la sua alimentazione. Una strada che vede poche soluzioni, o le batteriea ioni di litio o quelle a celle combustibile, questeultime si basano sulla capacit dellidrogeno ditrasformarsi in energia elettrica nel passaggio

    attraverso dei catalizzatori particolari.Cambier la struttura dellauto, i motori elettricinon hanno bisogno di cambio e tutti i gruppimeccanici, come nel prototipo Autonomy di Ge-neral Motors, sono alloggiati in una piattaformaintegrata, mentre i motori sono calettati diretta-mente sulle quattro ruote. Sessanta MercedesClasse A ad idrogeno circolano gi inGiappone ed in Germania, HondaFCX gi venduta a Los Angeles,Ford sta sperimentando la FocusFCV, Toyota, allavanguardia nel set-tore, testa il modello Fuel Cell HybridVehicle che emette solo vapore ac-queo. Fiat sulla futura city car a 5 porte,prevista dal piano industriale per il 2016 (po-trebbe chiamarsi 600), ha allo studio anche unaversione alimentata ad idrogeno, in grado di av-vicinarsi rapidamente alla produzione di serie. Iproblemi da risolvere rimangono la diminuzionedel costo industriale delle batterie, la distribuzio-ne delle colonnine di ricarica sul territorio, lau-mento dellautonomia.Le vetture ibride rappresentano un compromes-so intelligente, sono ormai una realt concreta, esiste gi e si pu comprare, si chiamano ToyotaPrius (Ford utilizza in licenza la stessa tecnologia)e Honda Insight, un piano che coinvolge anche la

    popolare Honda Jazz, mentre negli Usa in ven-dita una versione ibrida della grossa berlina Ac-cord. Intorno allelettrica gravita tutto ci che ser-ve per dotarla di ogni applicazione necessaria perconsentire la capacit di dialogare con il condu-cente, anche a distanza.La progettazione di unauto ecologica passa inprimo luogo dalla sua struttura realizzata in ma-teriali ultraleggeri come la fibra di carbonio e lal-luminio, che possono essere smaltiti in un pro-cesso non inquinante ed al tempo stesso proteg-gono chi viaggia. La sicurezza ormai sempre picontrollata da video camere che trasformano glispecchietti retrovisori in monitor televisivi (ad

    esempio la Nissan Qashqai e la Peugeot208 li hanno in dotazione), con sistemiche consentono di provare , in ogni mo-mento, lattenzione del guidatore, gesti-scono le distanze di sicurezza, le frenateed il mantenimento della traiettoria perarrivare alla guida autonoma (Audi staverificando, in pista, la RS7 a guida au-tonoma, Mercedes presenta il concept

    F015, uno spazio vitale in movimento). Volvo stapercorrendo la strada della massima sicurezzadriverless car, prima tappa per il raggiungi-mento di zero incidenti mortali causati da Volvo,entro il 2020. Cento auto, a guida autonoma,stanno gi circolando in Svezia, lobiettivo di ar-rivare, entro due anni, alla produzione di serie, superando gli sbarramenti normativi e legali.Bmw, da parte sua, sulla i8 monta dei fari che hanno una visibilit a 500 metri, pi del doppio diquelli tradizionali.

    BIANCA CARRETTO RIPRODUZIONE RISERVATA

    Elettrica, ibrida e guida da sola: lauto fantascientifica gi qui

    In scena monovolumee crossover. Fiat riaccende la Giulia

    Diario sindacale a cura di Enrico Marro [email protected]

    Il rompicapo deflazione per sbloccare i contrattiIpca, Pil e produttivit le tre variabili per trovare la soluzione. Ma la distanza ancora ampia

    U n primo incontro riser-vato c gi stato traConfindustria, Cgil, Ci-sl e Uil, ma servito solo aprendere atto che le distanze sono forti tra imprese e sinda-cati su come rimettere in mo-to la contrattazione, entrata incrisi per via della deflazione.

    Altri incontri ci saranno,ma intanto un primo confron-to pubblico sul tema ci sar domani e dopodomani, orga-nizzato dalla Filctem-Cgil, sin-dacato dei chimici, tessili,elettrici. Il segretario, Emilio Miceli, e con lui i colleghi a ca-po dei chimici della Cisl, Ser-

    gio Gigli, e della Uil, Paolo Pi-rani, stato il primo a con-frontarsi con le inedite pro-blematiche sorte in questatornata contrattuale, con laConfindustria che ha bloccatosul nascere la trattativa e leassociazioni di settore chehanno calcolato non quantodare ai lavoratori di aumento,ma quanto avevano dato inpi col contratto in scadenzarispetto al reale andamentodei prezzi: 79 euro.

    Ragionamento che ha fattoanche lAbi, associazione dellebanche , che sot traendol1,85% erogato in pi nel

    2012-14 rispetto allinflazionee defalcando il costo degliscatti di anzianit, sarebbe di-sposta a dare nonpi di 26 euro lor-di r ipart i t i neiprossimi tre anni,accusa il segreta-rio della Uilca,Massimo Masi.

    Che fare? Oggine parleranno, ol-tre a Miceli, Gigli ePirani, il direttoredellArea lavorodella Confindu-stria, PierangeloAlbini, il leader

    della Flaei-Cisl Carlo De Masie tre segretari di importanti categorie della Cgil: Stefania

    Crogi (agroali-mentare), Mauri-zio Landini (me-talmeccanici) eWalter Schiavella(edili).

    Le posizioni so-no distant i . LaC o n f i n d u s t r i apunta su un mo-dello centrato sul-la contrattazioneaziendale legata airisultati, dove ilcontratto naziona-

    le avrebbe contenuto norma-tivo ed eventualmente salaria-le come paracadute per chinon fa contrattazione azien-dale. La Cisl, spiega il segreta-rio confederale, Gigi Petteni,punta invece su un doppio li-vello contrattuale con gli au-menti legati alla produttivitdi settore e aziendale. Produt-tivit come parametro fonda-mentale, anche per promuo-vere la partecipazione, caraalla Cisl. La Uil, intanto, ha giproposto di utilizzare, al postodellindice Ipca (inflazione prevista, al netto di quella im-portata) che tanti problemista creando, landamento delPil. Infine, la posizione dellaCgil da decifrare, visto che ildocumento approvato, parladi impraticabilit, in questadifficile fase, di procedere allaridefinizione di un modello

    contrattuale, che tra laltro po-trebbe avere nuovi effetti divi-sivi tra i settori. Sar allorainteressante confrontarequello che diranno Landini eSchiavella, in un certo senso lasinistra e la destra della Cgil, ele conclusioni del segretarioconfederale Franco Martini.

    Gioved 19 marzo toccherinvece ai metalmeccanici il cuicontratto scade alla fine del-lanno. In occasione della pre-sentazione del libro di Anto-nello Di Mario, Aspettandola crescita, si confronteran-no i leader di Fiom, Fim eUilm, Landini, Marco Benti-vogli e Rocco Palombella.Pensando ai colleghi tedeschi,dellIg metall, che hanno ap-pena firmato un accordo peraumentare i salari del 3,4%.Distribuendo la produttivit.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cisl Gigi Petteni, segretarioconfederale

  • CORRIERECONOMIA LUNED 2 MARZO 2015 21

    Offshore a cura di Ivo [email protected]

    Il caso Grecia e i rischidi una sovranit limitataI vincoli per i Paesi con maxi-debiti

    E stato sostanzialmen-te rinviato di quattromesi lo scontro poli-tico a Bruxelles, sul piano disalvataggio della Grecia, trail premier greco di estremasinistra Alexis Tsipras e lacancelliera tedesca di centro-destra Angela Merkel. Si an-nuncia una tregua anche al-lEurogruppo tra i ministridelle Finanze di Atene e Ber-lino, Yanis Varoufakis e Wolf-gang Schaeble. Ma ormai emerso evidente lobiettivodella Germania di imporreuna forte riduzione della so-vranit nazionale ai PaesidellEurozona con debitopubblico eccessivo.

    Tsipras ha vinto le elezionipromettendo la fine delle mi-sure di austerit sollecitated a B e r l i n o t r a m i t e l atroika dei creditori (Com-missione europea, Bancacentrale europea e Fondo monetario di Washington),che ha accusato di aver ag-gravato la recessione e fattodilagare la povert in Grecia.Ha cos provato a cambiare lepolitiche economiche e di bi-lancio puntando su misureespansive per rilanciareleconomia reale e aiutare mi-lioni di greci vicini allindi-genza. Anche una parte del-lopposizione ha appoggiatoil nuovo governo ellenico.

    Ma Merkel ha promesso aitedeschi di costringere ai du-ri sacrifici previsti dalle rego-le Ue tutti i Paesi mediterra-nei indebitatisi oltre le loro

    possibilit. E a Bruxelles, co-me accade da molti anni, la li-nea di Berlino prevalsa.Atene ha ottenuto solo quat-tro mesi per tentare di pro-durre in altro modo gli stessirisultati previsti dalle misuredi austerit. Resta il severocontrollo di Commissioneeuropea, Bce e Fmi, che sem-plicemente non si chiame-ranno pi troika.

    Tsipras e Varoufakis sonofiniti sotto accusa allinternodel loro partito Syriza pernon essere riusciti a rispetta-re il mandato degli elettori.Tra quattro mesi potrebberotrovarsi in una situazione an-cora pi delicata perch Me-rkel e Schaeuble intendonocondizionare lindispensabileterzo piano di aiuti alla Gre-cia a un rigido accordo con-trattuale: riproponendo laproposta tedesca di impegni

    scritti vincolanti, ritirata inpassato proprio dopo dubbi epolemiche sui rischi per ledemocrazie nazionali.

    Lesito del caso Grecia hauna importanza notevole perlItalia, che gravata da undebito oltre il 130% del Pil enon ha ancora varato politi-che economiche e di bilancioin grado di stimolare una ro-busta ripresa economica (ti-po quelle attuate con succes-so dal presidente Usa BarackObama). Il governo di Romapotrebbe essere sottopostoalle stesse riduzioni di sovra-nit nazionale subite da quel-lo di Atene soprattutto a cau-sa del Fiscal compact, fir-mato dal governo di MarioMonti (dopo gli impegni pre-liminari presi da quello pre-cedente di Silvio Berlusconi).Impone una riduzione deldebito al 60% del Pil in ventianni. Il Corriere, fin da quan-do si inizi a trattare questovincolo Ue a Bruxelles, se-gnal i rischi di gravi tensionisociali davanti allobbligo dimanovre quantificabili in cir-ca 40 miliardi lanno per costanti anni. Il perdurare dellacrisi e i rischi di deflazioneprolungata hanno ulterior-mente peggiorato la situazio-ne. Alcuni analisti hannoipotizzato perfino limpossi-bilit di rispettare il Fiscalcompact, se non si voglionofar sprofondare nella povertmilioni di italiani. Ma, se laGermania dovesse pretende-re il rispetto integrale delvincolo Ue sul debito, il votonazionale servirebbe a poco.Le politiche economiche e dibilancio dellItalia verrebbe-ro di fatto decise a Bruxellesin base alla linea tedesca.Proprio come avvenuto (eavviene) con la Grecia.

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    Atene Alexis Tsipras, premier greco

    MERCATI & PROFESSIONIStorie, temie personaggiDibattiti I pareri delle categorie coinvolte dal disegno di legge Renzi

    Riforme Liberalizzazioni,voti bassi al cantiere riapertoSoddisfatti per il metodo e la possibilit di farsi sentirein Parlamento. Societ e competenze nel mirinoDI ISIDORO TROVATO

    U na pioggia di proteste. Ilmondo dei professionistinon ha accolto con favoreil disegno di legge sullaconcorrenza appena varato dal go-verno Renzi. Lo scontro per sem-bra pi che altro orientato sullecompetenze, piuttosto che sui ruo-li. Un contesto molto diverso daquello vissuto con i governi Berlu-sconi e Monti quando si parlava diliberalizzazioni, abolizione degli al-bi professionali e deregulation to-tale.

    Le professioni italiane sonosempre state aperte alla concorren-za, afferma Marina Calderone,presidente del Coordinamento uni-tario delle professioni come di-mostra la tempestiva e piena attua-zione delle varie normative di libe-ralizzazione che si sono susseguitenel tempo. Rispetto al passato, pe-r, il governo Renzi ha scelto di in-tervenire sulle professioni con undisegno di legge dando cos la pos-sibilit di una riflessione parla-mentare. Gli ordini professionali,in rappresentanza di un compartoche contribuisce a creare il 15% delPil, chiedono allesecutivo listitu-zione di un tavolo tecnico per me-

    glio poter discutere del nostro con-tributo al buon andamento dellapubblica amministrazione e di co-me aumentarne lefficienza. Sta-volta quindi non sembra in discus-sione lintero sistema, per le obie-zioni esistono e riguardano moltecategorie.

    Ingegneri e architettiNel campo delle costruzioni tor-

    na dattualit un tema esplosoqualche mese fa: la concorrenza trasociet dingegneria (composte ge-neralmente da ingegneri e architet-

    ti) e i singoli professionisti dellareaedile. In base al disegno di legge lesociet di ingegneri potranno assu-mere commesse da privati supe-rando una disciplina oscura e risa-lente agli anni 40. Il punto spiega Leopoldo Freyrie, presiden-te del Consiglio nazionale degli ar-chitetti che cos si creano i pre-supposti per un vantaggio concor-renziale. Nel mondo delle profes-sioni tecniche la forma giuridica diaggregazione esiste gi, stata isti-tuita dalla riforma del governoMonti e si chiama societ tra pro-fessionisti. Le Stp hanno vincoli econtrolli che le societ dingegne-ria non hanno. Qualche esem-pio? I soci di una societ di inge-gneria elenca Freyrie nonhanno lobbligo di esercitare la pro-fessione in via esclusiva nellambi-to dello stesso organismo; nelle so-ciet tra professionisti i soci iscrittiallAlbo devono rappresentare al-meno i 2/3 del capitale , per le so-ciet dingegneria non sono previ-sti limiti specifici allapporto di ca-pitale da parte dei soci. Infine leStp rispondono disciplinarmentedelle violazioni delle norme deon-tologiche allOrdine professionalepresso il quale sono iscritte, invecelordine di riferimento non pu ve-

    rificare o sanzionare eventuali vio-lazioni delle norme deontologichedi una societ di ingegneria. Primale societ dingegneria potevanooperare solo per le pubbliche am-ministrazioni, adesso hanno acces-so anche al mercato privato. Nonmi pare che si tratti di concorrenzaad armi pari.

    AvvocatiIl nuovo testo del governo pro-

    pone proprio lintroduzione dellesociet tra professionisti anche tragli avvocati che per nella loro leg-ge forense le avevano messe al ban-do. Si introduce il concetto di so-ciet multidisciplinare senza tenerin alcun conto limportanza del se-greto professionale particolarmen-te previsto e tutelato dalla nuovanormativa forense protestaMaurizio de Tilla, presidente del-lAssociazione nazionale avvocati e si introduce nuovamente il so-cio di capitale che inquiner certa-

    mente lesercizio della professione e lo stesso andamento dei proces-si.

    Commercialisti e notaiLa critica si concentra soprattut-

    to sulla norma che riguarda gli im-mobili (destinati a uso non abitati-vo) il cui valore catastale non supe-ri i 100 mila euro: in base alla rifor-ma non saranno pi soltanto inotai a poter sottoscrivere latto maanche gli avvocati. A lanciare lal-larme sono i notai che denuncianouna deregulation che potrebbe aprire le porte a infiltrazioni ma-fiose e truffe sul modello di ci che successo negli Usa con i mutuisubprime. Ma a protestare ci so-no anche i commercialisti: Se laratio della norma si chiede Ge-rardo Longobardi, presidente deicommercialisti quella di allar-gare la platea dei professionisti aquelli che autenticano la firma delcliente nel mandato alle liti, non si

    comprende perch siano statiesclusi i commercialisti, che abili-tati alla difesa tributaria dei contri-buenti, gi autenticano la firma diquesti ultimi. Se invece la ratio eraquella di individuare professionistidotati di specifica competenza inmateria, ricordiamo che i commer-cialisti, accanto ai notai e agli avvo-cati, gi dal 2005 vengono delegatialle operazioni di vendita dei beniimmobili nel processo esecutivo.

    Molto negativo il giudizio deicommercialisti anche sulle nuovenorme relative agli atti di trasferi-mento delle partecipazioni di srl.La modalit proposta dal governo spiega Longobardi non for-nisce al consumatore garanzie dicertezza e qualit del servizio comeavviene con la normativa attuale.Quella della cessione delle quote disrl unattivit oggi riservata al no-taio e al commercialista. La reda-zione di questi atti dovrebbe essereappannaggio di professionisti conadeguate competenze nella mate-ria del diritto societario e che perlegge sono tenuti al rispetto dellanormativa antiriciclaggio.

    Insomma, secondo i commer-cialisti ci si troverebbe al centro diuna logica di due pesi e due misu-re. Le nuove norme ricorda ilpresidente dei commercialisti penalizzano alcune categorie pro-fessionali e ne avvantaggiano altre,senza perseguire, a parer nostro,lobiettivo della semplificazione. quindi una semplificazione a som-ma zero. Per contro, nonostante ladichiarata volont di favorire il consumatore, il disegno di legge lopriva di qualsiasi effettiva tutelacirca la garanzia del rispetto dellecondizioni minime imposte dalla legge.

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    Mise Il ministro Federica Guidi

    Invesco Global Targeted Returns FundPrima tappa: raggiunta!

    Considerazione sui rischi principaliIl valore degli investimenti ed il reddito da essi derivante possono oscillare (in parte a causa di uttuazioni dei tassi di cambio) e gli investitori potrebberonon ottenere lintero importo inizialmente investito. Il fondo investe in derivati (strumenti complessi), operando pertanto con un signicativo gradodi leva che pu comportare ampie uttuazioni del valore del fondo medesimo. Per ogni informazione sul fondo, si prega di contattare il proprio consulentenanziario.*Fonte: Invesco. Le performance non riettono le commissioni di ingresso eventualmente corrisposte da singoli investitori. ** La volatilit misura lampiezzadelle variazioni subite dal prezzo di uno strumento nanziario in un determinato periodo e non , pertanto, costante nel tempo.

    Informazioni importantiLa pubblicazione ha carattere meramente informativo. Invesco non potr in nessun caso essere ritenuta responsabile per eventuali scelte di investimento effettuatein relazione alle informazioni in essa contenute. La decisione di investire in azioni di un fondo deve essere effettuata considerando la documentazione dofferta invigore. Questi documenti (Documento contenente le Informazioni Chiave per gli Investitori specico per fondo e classe, prospetti e relazioni annuali/semestrali)sono disponibili presso i soggetti collocatori e sul sito www.invesco.it. Le Spese correnti prelevate da ciascuna Classe di azioni del Fondo in un anno, sono indicate nelrelativo Documento contenente le Informazioni Chiave per gli Investitori (KIID). Potrebbero emergere direttamente a carico del cliente altri costi, compresioneri scali, in relazione alle operazioni connesse al fondo. Il presente documento pubblicato in Italia da Invesco Asset Management SA, Sede Secondaria,Piazza del Duomo 22 Galleria Pattari 2, 20122 Milano. CE192/2015

    Fondo: Invesco Global Targeted Returns Fund Classe A (ISIN: LU1004132566) Indice:Euribor 3 mesi in Euro. Le performance passate non sono indicative dei rendimentifuturi, non costituiscono una garanzia per il futuro e non sono costanti nel tempo.La volatilit non costante nel tempo.

    Con Invesco Global Targeted Returns Fund ci siamo posti un obiettivo ambizioso:a distanza di un anno dal lancio, abbiamo gi fatto molta strada, e con noi i nostriclienti. Forse anche per te il momento di scoprire il potere delle idee.Vai su www.invesco.it

    Anno 2014 Performance* Volatilit**

    Fondo 8,25% 3,48%Indice 0,22% 0,03%

  • CORRIERECONOMIA LUNED 2 MARZO 2015 37

    Riforme/1 Da ieri possibile incassare subito la quota di liquidazione. Ecco i conti da fare

    Tfr Perch metterlo in busta paganon conviene (quasi) a nessunoOpzione valida solo per chi ha pressanti esigenze di liquidit e per i redditi fino a 15 mila euro lanno. Oltre questa soglia si pagano molte pi tasseDI ROBERTO E. BAGNOLI

    A vere oggi poche decinedi euro in pi, rinun-ciando per a una quotarilevante del tesorettoper la vecchiaia. Sono i conti da fa-re per decidere se conviene chie-dere di vedersi accreditare il Tfrin busta paga, che si chiama Tir(Trattamento integrativo della re-tribuzione). Loperazione, previ-sta dalla legge di Stabilit 2015per sostenere il potere dacquisto ei consumi, si aperta ieri per con-cludersi il 30 giugno 2018.

    Se per i quaranta mesi previstirichieder in busta paga la liqui-dazione (pari al 6,91% della retri-buzione lorda), un trentenne conun reddito attuale di 13mila euronetti lanno incasser 2.800 euronetti, cio settanta euro al mese.In cambio, per, rinuncer a 4.288euro al momento della pensione,vale a dire che ricever il 35% inmeno rispetto a quanto otterreb-be lasciandola in azienda, dove sirivaluta con un tasso dell1,5%,pi il 75% dellinflazione. Mano amano che aumenta let, la perditaper chi incasser il Tfr in bustapaga si ridurr. Cos, per esempio,un cinquantenne con un reddito

    attuale netto di 26mila euro, per iquaranta mesi previsti ricever5.480 euro netti, vale a dire 137 eu-ro il mese. In cambio, per, il ta-glio al Tfr sar del 25%, 7.275 euroin meno.

    IpotesiLe simulazioni realizzate da

    Progetica, societ di consulenza inpianificazione finanziaria e previ-denziale confermano che la sceltadincassare il Tfr in busta paga an-dr presa davvero con grande at-tenzione, e solo quando non se nepotr fare a meno per pressantiesigenze immediate. Per giunta irreversibile, non si potr quindi

    cambiare idea durante il periodoprevisto; mentre, ovviamente, sipotr sempre richiederlo da qui agiugno 2018.

    Oltre a essere penalizzante dalpunto di vista fiscale, questopzio-ne incider in maniera pesante sultesoretto previdenziale. Sia perchi ha lasciato la liquidazionepresso il datore di lavoro sia per chi, invece, ha aderito ai fondipensione (vedi altro articolo inquesta pagina).

    Le simulazioni rispondono al-le principali domande che si pon-gono i lavoratori dipendenti difronte alle possibili alternative spiega Andrea Carbone, partnerdi Progetica . E cio metterlo inbusta paga, mantenerlo in azien-da, come oggi, oppure destinarloai fondi pensione. I redditi ipotiz-zati sono medio-bassi, perch pro-babilmente saranno quelli mag-giormente interessati alliniziati-va. Da un punto di vista finanzia-rio conviene sempre mantenere ilTfr in azienda, grazie a un regimefiscale pi favorevole e alla rivalu-tazione dello stesso Tfr nel corsodel tempo.

    PenalizzazioniLopzione del Tfr in busta paga

    decisamente penalizzante dalpunto di vista fiscale; le somme ri-cevute saranno soggette allali-quota progressiva Irpef. Lopera-zione neutra solo per i lavoratoricon una retribuzione sino a 15milaeuro lanno, cui si applica unali-quota marginale del 23%; la stes-sa, cio, che per questo scaglionedi reddito prevista con la tassa-zione separata (sulla media degliultimi cinque anni) sul Tfr che siottiene al termine dellattivit.

    In base a unanalisi della Fonda-zione studi consulenti del lavoro,per un lavoratore con una retribu-zione lorda di 25mila euro, il Tfrannuo pari a 1.727 euro. Incas-sandolo in busta paga si soggettia unaliquota del 27%, cui corri-sponde un netto di 1.261 euro lan-no, 105 euro in pi ogni mese. Peril Tfr assoggettato a tassazione se-parata, il prelievo fiscale di 50euro in meno lanno e 166,67 europer lintero periodo (primo marzo2015-30 giugno 2018).

    Salendo negli scaglioni di red-dito, le differenze diventano sem-pre pi rilevanti perch sale lali-quota progressiva. Cos, peresempio, per una retribuzione di50mila euro, il Tfr lordo ammontaa 3.454 euro che, a fronte di unali-

    quota del 38%, diventano 2.141 alnetto delle tasse, 178 il mese. In-cassandolo al momento della pen-sione, le tasse sono pi basse per307 euro allanno, cio 1.022 per iquaranta mesi delloperazione Tfrin busta paga.

    Nella quasi totalit dei casi, lascelta dincassare il Tfr in busta

    Fonte: Fondazione Studi consulenti del lavoro

    Tassazione rendimenti

    Tassazione montante

    Si rinuncia ai rendimenti

    17% anno per anno

    20% anno per anno**

    Tassazione ordinaria (min 23%)*

    Tassazione separata (min 23%)

    Tassazione sostitutiva (15-9%; 23%)

    Tfr in busta paga

    Tfr in azienda

    Tfr nel fondo pensione

    La tassazione del Tfr a seconda delle modalit di utilizzo

    Quante tasse si pagano e quanto resta in tasca

    Fonte: Mefop. * Inoltre aumenta il reddito complessivo con tutte le conseguenze del caso; **12,5% sulla componente relativa ai titoli di Stato. Considerata l'attuale composizione dei portafogli dei fondi pensione, l'aliquota effettiva pu essere stimata in circa il 15,5%.

    La grande sda

    La forbice

    Retribuz.annua

    15.000

    20.000

    25.000

    35.000

    50.000

    75.000

    95.000

    Tfrlordo

    1.036

    1.381

    1.727

    2.418

    3.454

    5.181

    6.562

    Aliquota

    23%

    27%

    27%

    38%

    38%

    41%

    43%

    Aliquota

    23,0%

    23,4%

    24,1%

    25,3%

    29,1%

    32,4%

    34,3%

    Tfr netto

    annuo

    798

    1.008

    1.261

    1.499

    2.141

    3.057

    3.740

    Tfr netto

    mensile

    66

    84

    105

    125

    178

    255

    312

    Tfr netto

    annuoallanno

    Per periodo3/2015-6/2018

    798

    1.058

    1.311

    1.806

    2.448

    3.501

    4.310

    0,00

    -50

    -50

    -307

    -307

    -444

    -570

    0,00

    -167

    -167

    -1.022

    -1.022

    -1.481

    -1.897

    Tassazioneordinaria

    (in busta paga)

    Tassazioneseparata

    (in azienda)

    Differ.% annuatassazione

    separata/ordinaria

    -570

    paga penalizzante spiegaGiuseppe Buscema, esperto dellaFondazione studi consulenti dellavoro anche perch nella tas-sazione ordinaria si applicano leaddizionali comunali e regionali.Inoltre avr effetti negativi anchesul reddito ai fini dellIsee (lIndi-catore della situazione economicaequivalente), utilizzato dallAgen-zia delle Entrate per valutare laricchezza effettiva dei contribuen-ti ai fini di numerose prestazionisociali, fra cui le tasse universita-rie.

    www.iomiassicuro.it RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il Mefop lancer a breve un sistema per paragonare le tre diverse possibilit

    Fonte: Progetica

    * In base alle speranze di vita - Pensione a 67 anni, con reddito costante; tutti i valori sono al netto di costi, scalit e inflazione; stime calcolate al livello di probabilit del 50% su serie Proxyntetica per un fondo aperto bilanciato; speranza di vita su base Istat

    Quanto si incassa mettendo il Tfr in busta paga e a quanto si rinuncia lasciandoli in azienda no alla pensione

    Quanto si incassa mettendo il Tfr in busta paga e a quanto si rinuncia investendoli in un fondo pensione

    Et

    30

    40

    50

    Reddito attuale mensile

    netto (x13)

    Tfr netto in busta

    paga oggi (40 mesi)

    1.000

    1.500

    2.000

    2.800

    4.520

    5.480

    Tfr nettoa cui si rinuncia

    alla pensione

    4.288

    6.278

    7.275

    Diff.% se si prende

    il Tfr in busta

    paga oggi

    -35%

    -28%

    -25%

    Il match con la previdenza integrativa

    30 enne, 1.000 netti mensili

    40enne1.500 netti mensili

    Mese

    TOTALE*

    Tfr netto in busta

    paga oggi

    Maggior rendita

    vitalizia in pensione

    Tfr netto in busta

    paga oggi

    Maggior rendita

    vitalizia in pensione

    70

    2.800

    31

    8.184

    113

    4.520

    38

    9.576

    Riforme/2 Il confronto con la previdenza integrativa

    Il fondo vince netto: tre a unoPer un 30enne 2.800 euro subito, oltre 8.000 alla pensione

    D a una parte settanta euro netti in pial mese: che, per i quaranta dellopera-zione Tfr, danno un totale di 2.800 eu-ro. Dallaltra una pensione integrativa pi altadi 31 euro, sempre netti al mese: che, rispettoallattuale aspettativa di vita media, fanno untotale di 8.184 euro, quasi tre volte di pi.

    E la scelta che un trentenne con un redditoattuale di mille euro netti al mese dovr com-piere a proposito del Tfr (il 6,91% della retri-buzione lorda) in busta paga: lopzione scat-tata ieri e si concluder il 30 giugno 2018. Lesimulazioni realizzate per CorrierEconomiada Progetica, societ di consulenza in pianifi-cazione finanziaria e previdenziale, mettonoa confronto la scelta fra Tfr in busta paga enel fondo pensione, in modo da avere unarendita aggiuntiva al momento del pensiona-mento.

    Per rendere confrontabili i 3 anni e 4 me-si con la durata media della pensione statautilizzata la speranza di vita Istat spiegaAndrea Carbone, partner di Progetica . La

    pensione di un trentenne di oggi che si ritire-r dal lavoro a 67 anni durer almeno 22 anni,quella di un quarantenne 21 e quella di uncinquantenne 20; ogni anno in pi vissuto ri-spetto alla media porterebbe un ulteriore be-neficio.

    Per tutti i profili il confronto decisamentea favore del fondo pensione. Le stime mo-strano come, da un punto di vista economico,a parit di potere di acquisto sia meglio met-tere o mantenere il Tfr in un fondo pensione , sottolinea Carbone . Gli incrementi diricchezza sarebbero infatti compresi tra le due (+184%) e le tre volte (+292%). Tutti i va-lori sono espressi in termini reali, cio tengo-no conto dellinflazione, e al netto delle tasse.Il regime fiscale nettamente pi favorevolesulla liquidazione conferita ai fondi pensionerispetto a quella che si potr ricevere in bustapaga. Il Tir sar soggetto infatti allaliquotaprogressiva Irpef, che parte dal 23% per arri-vare al 43%. Nella previdenza integrativa, in-vece, il montante finale formato anche dal Tfrviene tassato con unaliquota del 15%, ridottodello 0,30% per ogni anno di partecipazionesuccessivo al quindicesimo: in pratica, conuna permanenza di trentacinque anni la tas-sazione scende al 9%, la pi bassa fra tutte leforme di risparmio.

    R. E. B. RIPRODUZIONE RISERVATA

    Osservatorio Investimenti

    Previdenza Giuliano Poletti, ministro del Welfare

    Pi si giovani, maggiori sono i vantaggi a investire la liquidazione. Anche grazieal contributo aziendale

    Nelle situazioni pidifficili vince chi hala pelle dura.

    Per informazioni dettagliate sulle opportunit e i rischi di un investimento nei fondi si rimanda al prospetto e al KIID (Informazioni Chiave per gli Investitori) nella versionedi volta in volta vigente disponibili gratuitamente, unitamente al regolamento di gestione e alla relazione annuale e semestrale di ciascun fondo, sul sito internetdella societ di gestione ETHENEA Independent Investors S.A., ethenea.com. Prima delladesione leggere il prospetto.

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  • la Repubblica14 LUNED 2 MARZO 2015ECONOMIA

    PER SAPERNE DI PIwww.lavoro.gov.itwww.cgil.it

    1.407 euro benefici tagli Irap

    1.096 euro sgravi contributivilegge stabilit 2015

    -8.021 euro

    (-25%)32.098 euro

    32.098 euro

    31.790euro

    23.769euro

    28.559euro

    28.559euro

    Quanto costa e quanto coster assumere un lavoratoreche guadagna 22 mila euro lordi

    contratto a tempo determinato

    costo lavoro annuale attuale

    FONTE ELABORAZIONE UIL SERVIZIO POLITICHE TERRITORIALI E DEL LAVORO

    contratto a tempo indeterminato

    contratto di collaborazione a progetto (cocopro)

    costo lavoro annuale dal 2015 (per tre anni)

    Il governo ingaggiai sindacati nel Jobs Actse piazzano i disoccupatiil servizio retribuito

    ROMA.Una nuova vocazione per i sindacati nelruolo di agenzie, remunerate dallo Stato e im-pegnate a reinserire i disoccupati in nuovi po-sti di lavoro. Se necessario, operando anche inregime di concorrenza aperta e trasparentecon le multinazionali del settore come Man-power o Adecco.

    Manca solo la firma del presidente della Re-pubblica Sergio Mattarella (potrebbe arrivareoggi) perch nei prossimi giorni entri in vigo-re la prima fase della riforma del lavoro, quellasul contratto flessibile a tutele crescenti. Nelfrattempo nel governo si stanno preparandogli altri decreti per attuare la legge-delega di di-cembre scorso, quella che fissa le linee di fondodel Jobs Act. Fra i cantieri aperti, uno in parti-colare certamente destinato a riaprire il con-fronto fra Palazzo Chigi e i sindacati e, se tuttoandr come previsto, a trasformare il ruolo del-le parti sociali in Italia. Entro linizio di maggioil governo deve approvare il nuovo assetto del-le politiche attive, le strutture destinate aprendere in carico i disoccupati e aiutarli a tro-vare un nuovo impiego. su questo fronte chea Palazzo Chigi si sta preparando unofferta aisindacati: anchessi, anzi soprattutto loro, po-trebbero operare come vere e proprie agenzieper limpiego e incassare il premio previsto perciascun ricollocamento riuscito di un disoccu-pato. La sola condizione che limpiego sia as-sicurato in base al nuovo contratto a tutele cre-scenti.

    Che funzioni o meno sul tessuto dellecono-mia italiana, unidea del genere ha implicazio-ni politiche evidenti: coinvolgere e cointeres-sare le rappresentanze dei lavoratori, favore-voli o contrarie al Jobs Act, alla messa in opera

    della riforma. Leffetto immediato in realtpu anche spiazzare le confederazioni e met-terle di fronte a dilemmi laceranti. La Cgil, dasempre avversa allimpianto del Jobs Act maanche al modello del sindacato di servizi, dif-ficilmente potrebbe accettare lofferta del go-verno di agire a sostegno del collocamento peri disoccupati. Ma pure per il sindacato di Su-sanna Camusso chiudersi in una torre davoriorischia di diventare sempre pi complicato, so-prattutto se le altre confederazioni aderirannoal progetto e ne deriveranno tutti i benefici fi-nanziari e nellaumento, indiretto, degli iscrit-ti.

    Limpianto di fondo resta quello propostopi di un anno fa al governo di Enrico Letta daPietro Ichino, il senatore eletto con Scelta Civi-ca e ora passato al Pd. Ichino guarda al model-lo olandese: ogni disoccupato riceve un sussi-dio e viene preso in carico da un centro pubbli-co per limpiego, che poi lo affida a unagenziaper il lavoro. Questultima pu anche essereprivata e no-profit, e verr remunerata dal cen-tro per limpiego con un voucher quasi tutto pa-gabile solo in caso di successo. Se il disoccupa-to rifiuta uno o pi posti, lagenzia lo segnala alcentro per limpiego che potr ritirargli lassi-stenza. Quando invece lagenzia riesce a ri-mettere il disoccupato al lavoro, potr incassa-re un voucher che varia in base alla difficolt

    del caso. Ricollocare i lavoratori pi specializ-zati pu fruttare in media circa 950 euro, il vou-cher sui meno qualificati potrebbe valerne cir-ca 2.500, mentre sui casi pi difficili in assolu-to non impossibile arrivare a premi da 6.000euro allagenzia per il lavoro. La competenza suqueste scelte sar solo statale con la riforma delfederalismo in Costituzione attesa per il 2016,ma condivisa con le Regioni nel frattempo.

    Il punto di svolta nei criteri di selezione peraccreditare le agenzie per limpiego. PalazzoChigi orientato a richiedere un profilo che cor-risponde da vicino a quello dei grandi sindaca-ti: una struttura a rete su tutto il territorio na-zionale, stretti rapporti con le realt produtti-

    ve di ogni regione, una buona capacit di bi-lancio. Possono essere operatori for profit co-me Manpower, ma anche privati no profit co-me le parti sociali. Per i sindacati pu diventa-re unoccasione irripetibile di radicare la pro-pria presenza e rafforzare il bilancio. Oggi leconfederazioni vivono una pressione finanzia-ria notevole, a maggior ragione dopo i tagli nel-lultima Legge di stabilit: il fondo per i patro-nati sindacali, che sbrigano pratiche per pen-sionati o cassaintegrati, sceso di 35 milioni dieuro.

    Certo il sistema pu essere aperto anche adassociazioni come Confagricoltura o quelle de-gli artigiani. E in realt gi oggi la Uil, per esem-

    pio, attiva in alcune aree del Sud nel colloca-mento delle badanti. Ma non ci sono premi indenaro in caso di successo, unopzione lontanadalla cultura anche dei sindacati pi aperti sulJobs Act. un bene che partano le politiche at-tive e siamo disposti a favorirle in organismi bi-laterali con le imprese dice Luigi Petteni del-la Cisl ma non accetterei mai di guadagnarericollocando un lavoratore. Perplesso ancheGuglielmo Loy della Uil. Serena Sorrentino, re-sponsabile delle politiche del lavoro della Cgil,preferisce invece non entrare nel merito: gi tutto nella legge delega sul Jobs Act, si li-mita a dire.

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    Il lavoro. Dopo il contratto a tutele crescenti, lesecutivoprepara i nuovi decreti attuativi della riforma. Cambia il collocamento

    FEDERICO FUBINI E ROBERTO MANIA

    I PUNTI

    1LE AGENZIE

    Le agenzieper limpiegosarebberoselezionate inbase alla presenzacapillare sulterritorio, lacapacit di bilancio,e i rapporti con laproduzione

    2GLI OPERATORI

    Ai criteri fissatidal decretopotrebberocorrispondere siale sigle sindacaliche le grandimultinazionalidel settore,come Adeccoo Manpower

    3I PREMI

    I premi dovutialle agenzie perlimpiego per averricollocato illavoratoreandrebbero dai 950ai 2.500 euro, manei casi pi difficilisi arriverebbe a6 mila euro

    Perplessit nelle confederazioniper la proposta che, tra laltro, gliconsentirebbe di operare inregime di concorrenza

    Da riformae Legge stabilit8000 nuovi postinel primo trimestre

    LA STIMA

    ROMA. Pi di ottomila nuovioccupati nei primi tre mesidellanno. Effetto del varo delJobs Act o delle agevolazioniintrodotte dalla Legge distabilit, che consentono alle aziende che assumono conun contratto a tempoindeterminato di nonversare contributi per i primitre anni. I dati, contenuti nellaperiodica rilevazione diUnioncamere fra i suoi iscritti,sono stati rilanciati ieri dallaCgil di Mestre. Si parla di un saldooccupazionale pari a 8.390unit: a fronte di 209.680lavoratori in ingresso cidovrebbero essere 201.300lavoratori in uscita. Nellostesso periodo del 2014 il saldoera negativo (meno14.500). presto per parlare di effettoJobs Act perch si tratta diintenzioni dichiarate maqualche segnale positivocomincia a fare capolinosottolinea la Cgia. Ricordando poi che da marzo idipendenti possono chiederelanticipo in busta paga del Tfrlassociazione avverte che, dalpunto di vista fiscale, larichiesta non conviene.Facendo un ipoteticoconfronto tra quanto paganodi tasse adesso e quantopagheranno a fine carriera, ilnostro operaio e anchelimpiegato che richiedonolanticipazione si trovano conuna tassazione aggiuntiva di22 euro al mese, il quadro,invece, di 39 euro.

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  • 8 Domenica 8 Marzo 2015 Corriere della Sera

    Primo piano Il centrosinistra

    Il premier e i 2 milioni di elettorida schierare alle primarieLobiettivo del segretario per il nuovo Albo: cos rivoluzioner il Pd

    Lintervista Serracchiani avvisa la minoranza:le riforme restano come sonoAvvocata? Non chiamatemi cos

    A SansepolcroBoschi visita le terreferite dal maltempo:faremo la nostra parteA Sansepolcro per verificarei danni del maltempo. La Toscana forte e si rialzer,il governo far la sua parte:il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, ieri a Sansepolcro (foto Ansa)per un sopralluogo nelle aree colpite dalla tempesta di vento nella notte tra il 4 e il 5 marzo, ha espresso cos su Twitter la sua vicinanza alle zone colpite dal maltempo. Dopo un incontro in municipio con sindaco, giunta e consiglieri comunali, il ministro accompagnata dal primo cittadino Daniela Frullani ha visitato alcune aziendee si fermata a salutaredei volontari che stavano ripulendo un parco pubblico dai rami e dai tronchi.

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    ROMA Che cosa intenda vera-mente fare Matteo Renziquando annuncia rivoluzio-ner il Pd, in realt lo sannoin pochissimi. Anche se qual-cuno azzarda una data perquesta innovazione: giugnoprossimo.

    Qualche esponente demo-crat particolarmente maliziososospetta che sia un modo pertenere occupati i rappresen-tanti della minoranza e far loroqualche (apparente) conces-sione. Ai bersaniani, in effetti,non sembra vero che il 30 mar-zo partir una campagna ditesseramento vero e proprio oche il leader abbia gi lasciatointendere di essere pronto a

    cancellare le primarie per i se-gretari regionali. Da ora in poiquelle cariche di partito ver-ranno scelte solo dagli iscritti,cio da coloro che da marzoavranno in tasca una tessera con su scritto Il Pd lo costrui-sci tu.

    In realt questo un modoper cercare di radicare nel ter-ritorio il Partito democratico

    versione Renzi, ed evitare che iras locali, al Sud e al Nord, fac-ciano un po come pare a loro.Ed anche un riconoscimentoagli iscritti e ai militanti.

    Sbaglierebbe chi pensasseche questa innovazione abbiaqualcosa a che spartire conquel ritorno al partito pesanteche sogna la minoranza pd.Succede anche negli Usa che iDemocratici se devono sceglie-re i loro capi se li votano loro,ma se devono scegliere i gover-natori fanno le primarie. Esat-tamente quello che avverr peril Pd dove quello strumento re-ster per i candidati alle cari-che monocratiche: sindaci epresidenti di regione. E saran-

    no ovviamente primarie ancheper il candidato premier la cuifigura coincider con quelladel segretario. Chi vorr votareil leader dovr essere iscritto aun Albo degli elettori (al Naza-reno dicono di sperare di arri-vare a quota due milioni perlAlbo, ma in realt lobiettivo pi ambizioso).

    Renzi per sempre Renzi ese ha rinunciato allidea delpartito-comitato elettoralenon riesce a fare a meno di al-cune innovazioni. Lui e il suoabilissimo portavoce FilippoSensi hanno le orecchie e gliocchi sempre sintonizzati sul-luso che si pu fare delle nuo-ve tecnologie. Di qui lidea di

    far lanciare, ma non dal parti-to, bens da movimenti dellasociet civile legati al Pd, gran-di battaglie di propaganda checoinvolgano gli italiani, un pocome avviene negli Stati Uniti. un modo per avvicinare i cit-tadini, sempre pi lontani dal-la politica.

    Del resto, come ha spiegatolo stesso segretario in una re-cente intervista allEspresso, nel momento in cui il premiodi maggioranza, come prevedelItalicum, va alla lista, inevi-tabile cambiare il Pd. Che di-venter a quel punto un partitoche tender inevitabilmentead allargarsi e a imporsi comeuna forza politica a vocazionemaggioritaria.

    E Renzi immagina di vincereanche la prossima tornata elet-torale con quel Pd: I segnali diripresa spiega ai suoi ci sono, dal Jobs act arrivano iprimi risultati positivi, se riu-sciamo a sfruttare questa occa-sione e far tornare la crescita,sia che la Lega e la destra si di-vidano o si uniscano, farannofatica a starci appresso.

    Maria Teresa Meli RIPRODUZIONE RISERVATA

    400mila circa gli iscritti al Partito democratico nel 2014.Il numerodei tesserati statodiffuso dal vicesegretario Lorenzo Guerini

    422i parlamentari del Partito democratico tra Camerae Senato.I deputatie senatoriche fanno riferimentoalla minoranza sono circa 140

    Le scelteLo strumento rester per scegliere sindaci, governatori e candidato premier

    Pier Luigi Bersani, 63 anni, il punto di riferimento del gruppo pi numeroso della minoranza dem, Area riformista. Lex segretario riunir la corrente il 14 marzo a Bologna. Con lui il ministro Maurizio Martina e il capogruppo alla Camera Roberto Speranza

    Gianni Cuperlo, 53 anni, ha sfidato Renzi alle primarie 2013 ottenendo il 18% dei consensi. Guida SinistraDem, una componente pi connotata a sinistra. Il 21 marzo parteciper a Roma alla riunione di tutte le minoranze democratiche

    Pippo Civati, 39 anni, stato laltro sfidante di Renzi nel 2013. Ottenne il 14% dei voti. Ora guida il gruppo pi critico nei confronti del segretario. In alcune occasioni i parlamentari che fanno riferimento a Civati hanno votato in dissenso rispetto al governo

    ROMA Non mi piace esserechiamata avvocata o presiden-tessa. Al limite, meglio la pre-sidente. Debora Serracchia-ni, vicesegretario (o vicesegre-taria) pd, non condivide la bat-t a g l i a l e s s i c a l e d e l ( l a )presidente della Camera LauraBoldrini.

    Perch?Non credo che la questione

    del linguaggio oggi sia la prio-rit. Meglio affrontare altri te-mi, come leguaglianza retribu-tiva e la lotta al femminicidio.

    Oggi l8 marzo: lo festeg-gia?

    Mai festeggiato molto. Per una giornata che pu essereusata per affrontare i temi dicui parlavo. E come monito,per ricordare che la strada an-cora lunga.

    Anche quella delle riforme?Nel Pd c chi vuol cambiarle.

    Non c motivo di cambiaren la riforma del Senato, n la

    legge elettorale.Per Miguel Gotor, se non

    cambia la riforma del Senato,non voteremo lItalicum.

    Legare le due cose mi sem-bra un terzo tempo incom-prensibile. Abbiamo ampia-mente discusso, ora si chiuda ilpi presto possibile.

    Ma i dissidenti dem po-trebbero preparare unimbo-

    scata. E se votassero contro?Non abbiamo mai espulso

    nessuno e non lo faremo ora,anzi con il dissenso cerchiamoil dialogo. Ma lascerei le fram-mentazioni al centrodestra.

    Sperate nel soccorso azzur-ro? Forza Italia, magari laparte verdiniana, potrebbeconvergere nel segreto del-lurna.

    Non so se converger, macerto le riforme sono state co-struite con lapporto di tutti epi volte c stata una scompo-sizione e ricomposizione deigruppi parlamentari.

    Cuperlo non vuole stare inun partito di centro che guar-da a destra.

    Abbiamo ridotto il costodel contratto a tempo indeter-minato, tassato le rendite e de-tassato il lavoro, dato un bonusdi 80 euro ai lavoratori, abbas-sato le tasse alle imprese. Se non sinistra questa, fatico acapire cosa lo . Ma non credoche gli italiani non dormanoper questa preoccupazione.Contano le politiche concrete,non le etichette.

    Chiedono di usare i soldirisparmiati con lo spread perfare cose di sinistra.

    Leconomia ci pu aiutare,ci sono dati incredibili. Lospread sotto 90, leuro debole,

    il petrolio che cala, una ripresatimida ma visibile, le assunzio-ni che ripartono. Il tesorettoche si liberer potr essere usa-to per abbattere la disoccupa-zione e aumentare la formazio-ne professionale.

    Renzi riabilita il partitodelle tessere.

    Non un ritorno al passato.LItalicum d pi peso a chi strutturato sul territorio e noistiamo gi cambiando. Nel Pdla rivoluzione gi in corso.

    Il caso Campania vi hamesso in imbarazzo.

    Al di l del caso singolo, iodico che primarie sono irri-nunciabili, ma bisogna arrivarea fare chiarezza su alcune rego-le. La legge Severino non sicambia. Ma bisogner allineareil codice etico del Pd con la leg-ge.

    Ncd vorrebbe anticipare lastretta sulle intercettazioni.

    Non c motivo. Ma trovere-mo una sintesi.

    Che effetto le ha fatto leg-gere le ultime intercettazionisu Berlusconi?

    Lo stesso di quando le vidila prima volta, negativo. Un ri-torno al passato.

    Eppure ci fate le riforme. S, abbiamo ritenuto neces-

    sario farlo, ma restiamo pro-fondamente diversi.

    Alessandro Trocino RIPRODUZIONE RISERVATA

    La presidente della Camera

    Fuori dalla realt che io corra a MilanoDopo che stata avanza lipotesi di una possibile rinuncia di Giuliano Pisapia a ricandidarsi come sindaco alle prossime Comunali a Milano, ieri la presidente della Camera Laura Boldrini (eletta da indipendente nelle liste di Sel) ha smentito una sua eventuale discesa in campo per correre nel capoluogo lombardo:Siamo fuori da ogni realt, una cosa che non esiste. Faccio questo lavoro e mi basta, mi rallegro del mio lavoro e ne sono onoratissima, ogni giorno ho tante cose da fare e non ho tempo per le polemiche. RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il dissenso

    Non sono daccordo con la proposta di Boldrini sul linguaggio di genereSono altre le priorit

  • la Repubblica 15DOMENICA 8 MARZO 2015

    PER SAPERNE DI PIwww.lavoro.gov.itwww.istat.it

    Ero a termine fino aluglio in unaziendadi consulenza.Venerd il mio capomi ha datola bella notizia

    Mi rendo conto perche gli sgravidureranno soloun triennio e chedopo mi potrannomandare via

    DAMIANA DIPASQUALEASSUNTA CON IL JOBS ACT

    VALENTINA CONTE

    ROMA. I bonus per le assunzioni? Una giun-gla inestricabile che vale 5 miliardi lannoper quelli nazionali, ma che non aiuta aschiodare il Paese dal 56% del tasso di occu-pazione, tra i pi bassi dEuropa, quasi il 13%di disoccupazione, il 41% tra i giovani (e il 54al Sud). Dagli ultimi incentivi del governoRenzi, a quelli voluti dai ministri Fornero eGiovannini, se ne contano 23 a livello cen-trale, pi 42 regionali, oltre a 25 avvisi pub-blici, cio bandi con fondi europei. Un maredi soldi, burocrazia, cavilli e sovrapposizioniche la legge delega sul lavoro, la 183 del 2014cio il Jobs Act, aveva promesso di raziona-lizzare. E invece nulla, con il risultato para-dossale che i bonus a volte si sommano, altresi elidono o confliggono. Gettando nel caos i

    consulenti del lavoro e le agenzie, nel tenta-tivo di favorire di volta in volta donne, gio-vani, disoccupati over o under una certa et,disabili, ricercatori. Senza capire cosa suc-cede se il candidato allassunzione rivestetutti questi requisiti insieme.

    Funzionano? Non si sa, perch non esisteuna gestione trasparente ed efficiente, nep-pure un sito ufficiale dove controllare quan-to si spende davvero, per chi e con quale esi-to occupazionale. Non si fa per i 5 miliardi na-zionali, figuriamoci con gli incentivi locali(laddove, assieme alle politiche attive, si ar-riva ad altri 8 miliardi). Abbiamo chiesto al-la Uil, Servizio politiche territoriali, di fareun po dordine. E la ricerca delle cifre sta-ta laboriosa. Questanno dunque il governomette a disposizione 5 miliardi. Come usar-li? Il bonus pi in voga il doppio sconto

    triennale contributi-Irap, infilato nella leg-ge di Stabilit per ingolosire gli imprendito-ri che assumeranno con il contratto a tutelecrescenti (e che comunque, licenziando nelgiro di un paio danni, riusciranno addirit-tura a guadagnarci). La decontribuzione va-le un miliardo da sola, un quinto di tutti glisconti. Ma compatibile con gli altri bonusesistenti? A volte s, a volte no.

    Si somma con lincentivo Giovannini econ la Garanzia Giovani, ad esempio. En-trambi riservati allassunzione di under 29.Il primo, se disoccupati da pi di sei mesi, as-sicura la riduzione di un terzo dei contribu-ti. Il secondo, bonus a seconda della diffi-colt di inserimento (bassa, media, alta emolto alta): da 1.500 a 6 mila euro. Il para-dosso che le risorse residue sul program-ma Giovannini (spolpato per finanziare la

    cassa in deroga) si sono assottigliate a 100milioni (la met questanno). Mentre sullaGaranzia ci sono appena 189 milioni per treanni (il resto dei soldi va a stage e formazio-ne). Allora perch lasciarli in piedi?

    Stesso discorso per gli altri incentivi. Il bo-nus Fornero (110 milioni nel 2015) per las-sunzione di over 50 e donne per di pi in-compatibile con gli sconti Renzi. Al contra-rio dei bonus per apprendisti, ricercatori, excassintegrati, disabili, giovani agricoltori,svantaggiati, detenuti, sostituti di lavora-trici in maternit. La compatibilit qui c,ma lefficacia dubbia. Le risorse sono scar-se o generose, a seconda. Per lapprendista-to si stanzia molto, oltre 2,8 miliardi que-stanno. Ma su tutti, la domanda: il sistema,cos polverizzato, funziona?

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    Io precaria domani firmo il nuovo contrattofelice s ma fra 3 anni possono licenziarmiMATTEO PUCCIARELLI

    MILANO.Felice? Ovvio. Anche se mi resta un podi amaro in bocca. Damiana Dipasquale ha 28anni, una laurea in Scienze della Comunicazionee un impiego in unazienda milanese di consu-lenza e selezione del personale. Domani firmeril primo contratto a tempo indeter-minato della sua vita. Ed anche unodei primi in senso assoluto nella ver-sione riveduta e corretta dal JobsAct, il cosiddetto a tutele crescen-ti.

    Che contratto aveva prima?Un tempo determinato, che mi

    era stato fatto partire lo scorso set-tembre e che scadeva a luglio. Che asua volta era stato il primo contrattoserio da quando lavoro.

    E adesso?Venerd scorso il datore di lavoro

    mi ha chiamato nel suo ufficio e mi hadato la bella notizia. Ma io sincera-mente me lo aspettavo. Ci occupia-mo proprio di questi temi in azienda,quindi era evidente la convenienzadal punto di vista economico.

    Come festegger?Non penso di farlo a dire il vero, ma di sicuro

    il cuscino sar un po pi comodo....Cosa non le torna?Premesso che sono comunque contenta di

    questo avanzamento, premesso che amo ci chefaccio e il mio ambiente di lavoro, a me rimane

    lamaro in bocca.Perch?Perch per tre anni, quelli dello sgravio fi-

    scale, mi assicuro una crescita professionale inun contesto che mi piace. Per mi domando: e fratre an