1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella...

118
1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE NELLA PROVINCIA DI CATANZARO luglio 2010

Transcript of 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella...

Page 1: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE

NELLA PROVINCIA DI CATANZARO

luglio 2010

Page 2: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto “Donne e impresa:

valorizzazione dell’imprenditoria femminile della provincia di Catanzaro” - finanziato a valere sul

Fondo di Perequazione 2006 - affidato all’Istituto G. Tagliacarne dalla Camera di Commercio,

Industria, Artigianato, Agricoltura di Catanzaro.

La redazione del Rapporto è stata curata da un gruppo di lavoro composto da Marilina Labia,

Nicoletta Di Pasqua - Dirigente e Funzionario dell’Area Servizi Innovativi e Politiche per

l’Innovazione dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne – e da Aurora Salerno (consulente aziendale

esperta di management e programmazione strategica).

La rilevazione telefonica è stata effettuata da GN Research.

Page 3: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

INDICE

PREMESSA 5

PARTE PRIMA 9

1. CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELLE IMPRESE FEMMINILI DELLA

PROVINCIA DI CATANZARO

11

1.1 L’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN AMBITO NAZIONALE 15

1.2 LE DIMENSIONI E LA STRUTTURA DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN PROVINCIA

DI CATANZARO

25

1.2.1 L’entità, l’incidenza e la natura giuridica delle imprese femminili del territorio provinciale

25

1.2.2 Le imprese femminili della provincia per settore di attività economica 32

1.2.3 La presenza delle donne nei ruoli di responsabilità delle imprese locali

38

PARTE SECONDA 45

2. CARATTERISTICHE GESTIONALI DELLE IMPRESE FEMMINILI DELLA

PROVINCIA DI CATANZARO

45

2.1 L’AVVIO DELL’IMPRESA 47 2.1.1 Le motivazioni e le modalità 48 2.1.2 Le difficoltà incontrate, le risorse e i supporti attivati 55

2.2 IL PROFILO DELL’IMPRENDITRICE-TIPO E LA VALUTAZIONE DELLA SCELTA

IMPRENDITORIALE

62

2.2.1 L’identikit dell’imprenditrice 62 2.2.2 Il bilancio dell’esperienza imprenditoriale 65

2.3 LE PECULIARITÀ GESTIONALI DELLE IMPRESE 72 2.3.1 Le specificità operative e di mercato attuali 72

2.3.2 Le prospettive strategiche e i limiti competitivi 77

2.4 LA PROPENSIONE ALL’INNOVAZIONE, LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE

UMANE E LE RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE 86

2.4.1 La capacità di Innovazione e di qualificazione del personale 86

2.4.2 L’utilizzo di risorse pubbliche e l’accesso al credito bancario 92

3. PRINCIPALI RISULTATI E CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 99

APPENDICE I

GLOSSARIO III

NOTA METODOLOGICA SULL’INDAGINE FIELD VII

QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE IX

Page 4: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

5

PREMESSA

L’OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE NELLA PROVINCIA DI CATANZARO nasce dalla

volontà della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Catanzaro di

produrre informazione qualificata e aggiornata su di un fenomeno già da diversi anni

all’attenzione del mondo politico-istituzionale – tanto europeo quanto nazionale - oltre che

di quello camerale, in quanto considerato tra i più significativi ed efficaci fattori di

evoluzione sociale e di sviluppo economico-occupazionale dei singoli territori e dell’intero

Paese.

L’intento è quello di dotare l’Ente camerale di uno strumento periodico di analisi della

consistenza e del profilo, sia strutturale sia di funzionamento, delle imprese capitanate

dalle donne della provincia, mettendo a disposizione di tutti i soggetti istituzionali, gli attori

dello sviluppo locale e delle stesse operatrici del territorio provinciale un patrimonio

conoscitivo aggiornato, quanto mai prezioso e indispensabile per chi è chiamato a porre

in essere scelte, politiche e tecniche, incisive per questa importante componente del

tessuto economico-produttivo locale.

Infatti, la disponibilità di una base conoscitiva analitica e aggiornata - in particolare, in

momenti caratterizzati da risorse limitate quale l’attuale - costituisce un presupposto

imprescindibile sia per progettare e allestire risposte appropriate alle specificità e alle

prioritarie criticità delle realtà del territorio, sia per valutare l’impatto e la

rispondenza delle misure e dei dispositivi via via adottati.

In altri termini, essa rappresenta una importante bussola per orientare al meglio, in termini

di efficienza e di efficacia, la programmazione, la realizzazione e il monitoraggio di

politiche e interventi diretti alla promozione, al sostegno e alla valorizzazione

dell’imprenditorialità al femminile, in chiave di maggiore e ulteriore sviluppo.

In tale ottica, il 1°Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Catanzaro intende

fornire, dunque, un quadro aggiornato della componente imprenditoriale femminile

operante nella provincia al fine di:

Page 5: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

6

analizzare le imprese femminili6 locali, in termini di consistenza, caratteristiche

strutturali e relative dinamiche evolutive, ma anche sotto il profilo degli aspetti

gestionali connessi alle diverse fasi del ciclo di vita e organizzativo dell’impresa,

dall’avvio allo sviluppo prospettico;

identificare le principali problematiche e criticità che le imprese condotte da donne

in provincia di Catanzaro si trovano a dover fronteggiare nello svolgimento delle proprie

attività, oltre che rilevare gli specifici fabbisogni, tanto espressamente avvertiti dalle

imprenditrici quanto latenti;

contribuire alla conoscenza del fenomeno a livello locale, funzionale alla

progettazione e attuazione di politiche, misure e linee d’azione utili a promuovere e

sostenere la capacità competitiva delle realtà rosa del territorio, quanto più possibile

rispondenti alle reali e prioritarie esigenze emergenti.

Coerentemente con gli obiettivi conoscitivi perseguiti, l’Osservatorio è articolato nelle

seguenti due parti:

la Parte Prima, dedicata all’analisi della compagine imprenditoriale femminile della

provincia di Catanzaro sotto il profilo quantitativo e strutturale (consistenza numerica,

distribuzione per forma giuridica, per settore economico, trend evolutivi);

la Parte Seconda, focalizzata sulla disamina delle specificità di funzionamento e

gestionali delle imprese femminili della provincia, evidenziandone vincoli, criticità e

fabbisogni.

La prima parte dell’Osservatorio è stata realizzata utilizzando principalmente i dati estratti

da StockView7, la banca dati di tutti i soggetti economici tenuti all’iscrizione al Registro

delle Imprese delle Camere di Commercio, gestita da InfoCamere (Società d’informatica

delle Camere di Commercio), in virtù della quale Unioncamere elabora periodicamente il

proprio Osservatorio dell’Imprenditorialità femminile8.

I In termini generali, l’impresa è femminile quando è caratterizzata da una presenza preponderante di

donne tra i soci o gli amministratori. Per una definizione più puntuale e la disamina dei criteri adottati da Unioncamere per la valutazione della presenza femminile nelle imprese si rimanda al Glossario riportato in Appendice.

7 Cfr. Glossario in Appendice

8 Cfr. Glossario in Appendice

Page 6: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

7

Tali strumenti permettono alla rete camerale di disporre di un sistema informativo

aggiornato e tempestivo sull’evoluzione del fenomeno, declinato a livello comunale,

provinciale, regionale e nazionale, fornendo un primo insieme di elementi conoscitivi

quantitativi dell’universo imprenditoriale di genere.

L’analisi contenuta nella prima parte del presente lavoro, essendo stata condotta su dati

provenienti da un archivio amministrativo e, quindi, già raccolti (o secondari) è, dunque, di

tipo desk.

In funzione degli obiettivi conoscitivi prefissati, sono stati esaminati principalmente i dati

funzionali a rappresentare la situazione dimensionale e strutturale dell’imprenditoria in

rosa della provincia di Catanzaro, aggiornata al 31 dicembre del 2009, non tralasciando,

però:

una preventiva panoramica del contesto nazionale, in un’ottica di inquadramento e di

raffronto del fenomeno locale;

contestuali confronti con quanto accade nell’ambito delle altre province calabresi, oltre

che a livello complessivo regionale e meridionale, là dove funzionali a realizzare una

fotografia più chiara e completa, oltre che a evidenziare punti di attenzione e a offrire

specifici elementi di riflessione.

È opportuno precisare che, a seguito dell’abolizione del libro soci per le società a

responsabilità limitata e per le società consortili a responsabilità limitata, per effetto

dell’entrata in vigore della Legge n. 2 del 28/01/20099, i dati dell’Osservatorio

dell’Imprenditoria Femminile di Unioncamere che tengono, appunto, conto delle

informazioni contenute nell'elenco dei soci - in particolare, quelli relativi alle imprese

costituite in forma di società di capitali - sono a tutt’oggi in fase di elaborazione.

Non essendo ancora disponibili, quindi, i dati del 2009 in StockView, quelli impiegati per il

presente Osservatorio sono, in parte, stati tratti dalle tavole distribuite alle Camere di

Commercio in occasione dell’ultima Giornata dell’Economia e, in parte, frutto di

elaborazioni ad hoc.

9 Legge di conversione del Decreto Legge n. 185 del 29 novembre 2008, che ha stabilito l’abolizione del

libro soci attribuendo alla pubblicità del Registro delle Imprese pieno valore verso i terzi e nei riguardi della società.

Page 7: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

8

In entrambi i casi, comunque, non comprendono i dati sulle società di capitale, per cui le

imprese femminili considerate ai diversi livelli dell’analisi desk - dal nazionale al comunale

- sono al netto delle realtà costituite in forma di società di capitale.

In seguito, poi, alla recente adozione anche da parte del sistema camerale della nuova

classificazione ISTAT delle attività economiche, l’ATECO 2007, non è stato possibile,

attuare il confronto degli stock annuali delle imprese per settori di attività economica

femminili del 2009 con quelli del 2008.

Tuttavia, le indicazioni emergenti dall’analisi presentata assumono un’elevata significatività

e possono essere considerate ampiamente valide per l’intero universo dell’imprenditoria

femminile, poiché la parte d’imprese rosa prese in considerazione (comprendenti tutte le

altre forme giuridiche diverse dalle società di capitali) rappresenta – come si vedrà nel

prosieguo - la quota prevalente di esse.

Nella seconda parte dell’Osservatorio - incentrata, come anticipato, sulle caratteristiche

gestionali delle imprese femminili del catanzarese - vengono, invece, illustrati i risultati di

un’indagine campionaria realizzata ad hoc, una rilevazione diretta, sul campo, di dati

primari, presso un campione rappresentativo di realtà rosa locali, operanti:

nell’Industria, intesa come aggregato delle Attività manifatturiere e delle

Costruzioni;

nei Servizi di base, comprendenti i settori di servizi di tipo tradizionale, quali

Commercio, Trasporti e logistica, Servizi ricettivi (alloggio e ristorazione);

nei Servizi Avanzati, che includono le attività del cosiddetto terziario avanzato,

cioè dei servizi più innovativi e, come tali, a maggiore valore aggiunto (attività

immobiliari, noleggio, servizi di supporto alle imprese, informatica e ricerca);

negli Altri servizi, che vanno dall’istruzione privata, alla sanità,

dall’associazionismo alla cura delle persone e della casa.

Per una disamina più dettagliata del metodo d’indagine e delle modalità di sviluppo della

rilevazione svolta si rimanda alla nota metodologica e allo strumento messo a punto per

la raccolta delle informazioni (Questionario) riportati nell’Appendice del presente

Osservatorio.

Page 8: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto
Page 9: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

10

PARTE PRIMA

CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELLE IMPRESE FEMMINILI DELLA PROVINCIA DI CATANZARO

Page 10: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

11

1. CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELLE IMPRESE FEMMINILI DELLA PROVINCIA DI CATANZARO

La prima parte dell’Osservatorio è tesa a fornire, come si è detto, il quadro aggiornato

della consistenza quantitativa e delle principali caratteristiche strutturali della

componente femminile del tessuto imprenditoriale della provincia di Catanzaro.

Nelle successive pagine, pertanto, il fenomeno dell’imprenditoria al femminile della

provincia è analizzato e illustrato in termini di:

numerosità delle realtà a prevalente conduzione femminile presenti sul territorio e loro

peso sul sistema imprenditoriale complessivo dell’area (tasso di femminilizzazione22);

distribuzione delle imprese rosa in base alla forma giuridica assunta e al grado di

presenza femminile registrato (imprese a presenza maggioritaria, forte ed

esclusiva23);

composizione per settore di attività economica di appartenenza (in base alla nuova

classificazione ATECO 200724);

presenza delle donne nei ruoli-chiave di governo e/o di gestione delle aziende

della provincia di Catanzaro, per tipologia di carica ricoperta, per natura giuridica e per

settore d’intervento dell’impresa25;

evidenziandone, altresì, le più recenti dinamiche, oltre che realizzando opportuni confronti

con quanto accade nelle altre province calabre, a livello regionale e nel Mezzogiorno

d’Italia, l’area geografica del Paese che esprime, da sempre, il segmento imprenditoriale

22 È dato dal rapporto tra imprese femminili e imprese totali presenti sul territorio (Cfr. anche Glossario in

Appendice). 23 Per la descrizione delle tre tipologie di impresa femminile classificate in base alla intensità della presenza

delle donne si vedano le specifiche voci riportate dal Glossario in Appendice. 24

Adottata anche dal sistema camerale a partire da Aprile 2009. 25 L’Osservatorio Unioncamere, anche in tal caso fonte dei dati, identifica due fondamentali gruppi di figure-

chiave in azienda: chi governa l’impresa, in qualità di titolare, socio, amministratore (nelle diverse specificità di

amministratore delegato, amministratore unico, consigliere delegato, presidente del consiglio di amministrazione, presidente del consorzio), cioè assumendo qualifiche e ruoli istituzionali;

chi fa funzionare l’impresa, rivestendo i ruoli di direttore generale, direttore tecnico, ecc., in altri termini di natura dirigenziale/manageriale compresi nella voce Altre cariche.

Si veda, in proposito, anche la voce Persone/Cariche femminili riportata nel Glossario in Appendice.

Page 11: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

12

femminile più significativo, per numero e per incidenza sulla base imprenditoriale

complessiva.

Al fine di contestualizzare il fenomeno locale e di fornire anche un termine di confronto

rispetto al quale misurare i tratti caratterizzanti l’imprenditoria femminile in ambito

provinciale, si è ritenuto opportuno far precedere l’analisi territoriale sin qui delineata da

una panoramica dell’imprenditoria rosa a livello nazionale.

Se si esamina la distribuzione delle imprese femminili italiane per natura giuridica degli

ultimi anni (Graf. 1), è evidente che tra di esse le società di capitali costituiscono, a

tutt’oggi, una netta minoranza (10,9% nell’ultimo anno disponibile), tratto, peraltro, per

nulla peculiare delle realtà rosa, ma tipico dell’intera imprenditoria nazionale.

La marcata predilezione per le tipologie giuridiche più semplici e meno strutturate, quali

l’impresa individuale e le società di persone, per il segmento femminile risulta, tuttavia,

ancor più accentuata rispetto alle realtà imprenditoriali non femminili26 (in tal caso le

società di capitali si attestano, infatti, al 16,5%).

Da diversi anni, in entrambi i casi, è in atto un processo di ristrutturazione e

consolidamento, attraverso il ricorso a forme più complesse, solide e, come tali, adeguate

a fronteggiare condizioni di mercato e concorrenziali a crescente complessità, che, però, è

ancora tutto da compiere.

26 Le imprese non femminili non possono essere automaticamente denominate maschili dal momento che

negli assetti proprietari un ruolo significativo è giocato anche dalle partecipazioni detenute da soggetti giuridici, oltre che da persone fisiche.

Page 12: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

13

Graf. 1 - Distribuzione per forma giuridica delle imprese femminili e totali attive27 - 2004-2008 (valori percentuali)

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

Imprese individuali

Società di persone

Società di capitale

Altre forme

67,8

17,712,5

2,0

66,6

17,513,8

2,1

65,9

17,4 14,6

2,1

63,8

17,5 16,5

2,2

Imprese totali

Imprese totali '04 Imprese totali '06 Imprese totali '07 Imprese totali '08

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

Imprese individuali

Società di persone

Società di capitale

Altre forme

73,0

19,5

6,21,3

70,9

19,6

8,2 1,3

69,8

19,6 9,2

1,4

67,6

19,9 10,9

1,5

Imprese femminili

Imprese femminili '04 Imprese femminili '06 Imprese femminili '07 Imprese femminili '08

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

La decisa preminenza delle imprese costituite in forma diversa dalle società di capitali

trova riscontro anche nella provincia di Catanzaro (Graf. 2), dove è interessante

evidenziare, però, allo stesso tempo, l’andamento in controtendenza - rispetto a quello

nazionale - delle ditte individuali, che hanno continuato a crescere, sia nel caso delle

imprese femminili (da 72,8% a 73%) sia di quelle totali (da 68,2% a 69%) a scapito

fondamentalmente delle società di persona. Di contro anche a Catanzaro si assiste, alla

crescita del peso delle società di capitali, passate dal 9% per le imprese femminili e dal

13,3% per quelle totali del 2007, rispettivamente, al 9,8% e il 14,2% del 2008.

27 Cfr. Glossario in Appendice

Page 13: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

14

Graf. 2 - Imprese femminili e totali registrate28 per forma giuridica in provincia di Catanzaro - 2007-2008 (valori percentuali)

-

20,0

40,0

60,0

80,0

Imprese individuali

Società di persone

Società di capitale

Altre forme

72,8

15,9 9,0

2,3

73,0

14,9 9,8 2,3

Imprese femminili in provincia di Catanzaro

Imprese femminili '07 Imprese femminili '08

-

20,0

40,0

60,0

80,0

Imprese individuali

Società di persone

Società di capitale

Altre forme

68,2

14,6 13,3 3,8

69,0

13,0 14,2

3,9

Imprese totali in provincia di Catanzaro

Imprese totali '07 Imprese totali '08 Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile,

Unioncamere – Infocamere

28 Cfr. Glossario in Appendice

Page 14: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

15

1.2 L’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN AMBITO NAZIONALE

Al 31 dicembre 2009, in Italia, le imprese femminili registrate - al netto di quelle costituite

in forma di società di capitali - sono risultate 1.219.096 (Tab. 1), corrispondenti a poco più

di un quarto dell’universo imprenditoriale totale (25,5%).

Tab. 1 - Imprese femminili e totali registrate al netto delle società di capitali in Italia per area geografica e per regione - 2009 (valori assoluti e percentuali, dati regionali in ordine decrescente per numero d’imprese femminili)

Regione e area Imprese

femminili (A)

Imprese totali (B)

% imprese femm.li su totali

(A/B)

% Imprese femminili

(C)

% Imprese totali (D)

Differenziali % IF-IT (C-D)

Lombardia 152.397 663.033 23,0 12,5 13,9 -1,4

Campania 130.082 435.942 29,8 10,7 9,1 1,5

Sicilia 104.429 400.681 26,1 8,6 8,4 0,2

Lazio 103.234 380.252 27,1 8,5 8,0 0,5

Piemonte 101.698 403.228 25,2 8,3 8,4 -0,1

Veneto 94.150 401.001 23,5 7,7 8,4 -0,7

Toscana 83.674 326.254 25,6 6,9 6,8 0,03

Emilia-Romagna 82.485 375.003 22,0 6,8 7,9 -1,1

Puglia 82.240 322.970 25,5 6,7 6,8 -0,02

Calabria 40.968 155.883 26,3 3,4 3,3 0,1

Marche 37.430 145.272 25,8 3,1 3,0 0,03

Liguria 37.242 138.585 26,9 3,1 2,9 0,2

Abruzzo 37.145 124.996 29,7 3,0 2,6 0,4

Sardegna 36.450 144.330 25,3 3,0 3,0 -0,03

Friuli-Venezia Giulia 23.149 88.120 26,3 1,9 1,8 0,1

Umbria 21.757 78.489 27,7 1,8 1,6 0,1

Trentino-Alto Adige 21.017 94.789 22,2 1,7 2,0 -0,3

Basilicata 16.277 54.663 29,8 1,3 1,1 0,2

Molise 10.054 31.046 32,4 0,8 0,6 0,2

Nord Ovest 294.555 1.216.911 24,2 24,2 25,5 -1,3

Nord Est 220.801 958.913 23,0 18,1 20,1 -2,0

Centro 246.095 930.267 26,5 20,2 19,5 0,7

Sud e Isole 457.645 1.670.511 27,4 37,5 35,0 2,6

Sud 316.766 1.125.500 28,1 26,0 23,6 2,4

Isole 140.879 545.011 25,8 11,6 11,4 0,1

TOTALE 1.219.096 4.776.602 25,5 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Page 15: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

16

Sotto il profilo della distribuzione geografica, il maggior numero d’imprese a prevalente

conduzione femminile italiane è localizzato nel Mezzogiorno d’Italia29, che è anche l’area

che esprime il tasso di femminilizzazione più elevato (27,4%) di tutte le altre macro-

ripartizioni, oltre che superiore alla media nazionale, grazie soprattutto alla componente

continentale delle regioni che ne fanno parte (Sud 28,1%).

Tale situazione trova riscontro anche nei differenziali tra le quote percentuali delle imprese

femminili e quelle delle imprese totali registrate calcolate sui corrispondenti totali nazionali

(Graf. 3), che evidenziano i valori più alti, oltre che positivi, del Mezzogiorno (2,6%) e, al

suo interno, dell’area Sud (2,4%), anche rispetto agli altri territori con saldo positivo, quali il

Centro (0,7%) e le Isole (0,1%).

Graf. 3 - Differenziali tra imprese femminili e totali registrate al netto delle società di capitali per aree geografiche - 2009 (valori percentuali)

-3,0 -2,0 -1,0 - 1,0 2,0 3,0

Nord Est

Nord Ovest

Isole

Centro

Sud

Sud e Isole

-2,0

-1,3

0,1

0,7

2,4

2,6

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Con riferimento al dettaglio regionale, la quota più consistente d’imprese femminili

registrate si colloca in Lombardia (12,5%), seguita, a poca distanza, dalla Campania

(10,7%). Tra le prime cinque regioni per dimensioni del fenomeno imprenditoria

femminile si annoverano, altresì, la Sicilia (8,6%), il Lazio (8,5%) e il Piemonte (8,3%). La

Calabria, con le sue 40.968 imprese femminili registrate - pari al 3,4% del totale della

compagine imprenditoriale femminile nazionale - si posiziona al decimo posto.

In base al tasso di femminilizzazione, invece, la leadership della classifica regionale

29 Comprende: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Page 16: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

17

passa al Molise, con un’incidenza del 32,4% delle imprese femminili regionali sulle

attività imprenditoriali totali, seguito ex aequo da Campania e Basilicata (29,8%) e

dall’Abruzzo (29,7%) che, con tassi di gran lunga superiori alla media nazionale,

rappresentano le regioni più vocate all’imprenditorialità al femminile nel Meridione e, in

generale, in Italia. Sempre tra le imprese meridionali, più prossime alla media italiana, ma

in ogni caso al di sopra di essa, si collocano, altresì, la Calabria (26,3%) e la Sicilia

(26,1%). Al di sotto seppur di poco del valore nazionale si posizionano, invece, la Puglia

(25,5%) e la Sardegna (25,3%), insieme al Piemonte (25,2%), al Veneto (23,5%), alla

Lombardia (23%) e all’Emilia Romagna (22%), regioni che, pur essendo tra le prime dieci

per dimensione del fenomeno, non rientrano tra le tredici con un’incidenza sul tessuto

imprenditoriale locale della componente femminile superiore alla media complessiva del

Paese. L’orientamento più spiccato a fare impresa delle donne meridionali è riscontrabile

anche dai differenziali percentuali (Graf. 4), che evidenziano la performance meno

brillante della Calabria (0,1%), oltre che quelle meno favorevoli di Puglia (-0,02%) e

Sardegna (-0,03%).

Graf. 4 - Differenziali tra imprese femminili e totali registrate al netto delle società di capitali per aree geografiche - 2009 (valori percentuali)

-2,0% -1,5% -1,0% -0,5% 0,0% 0,5% 1,0% 1,5% 2,0%

Campania

Lazio

Abruzzo

Basilicata

Sicilia

Molise

Liguria

Umbria

Calabria

Friuli-Venezia Giulia

Toscana

Marche

Valle D'aosta

Puglia

Sardegna

Piemonte

Trentino-Alto Adige

Veneto

Emilia-Romagna

Lombardia

1,5%

0,5%

0,4%

0,2%

0,2%

0,2%

0,2%

0,1%

0,1%

0,1%

0,03%

0,03%

0,01%

-0,02%

-0,03%

-0,1%

-0,3%

-0,7%

-1,1%

-1,4%

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Page 17: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

18

In termini di andamento, il confronto con gli stock omogenei – cioè anch’essi considerati

al netto delle società di capitali30 - delle imprese rosa e totali registrate a fine 2008

permette di evidenziare che, a livello complessivo, le realtà femminili italiane, benché

non immuni alle difficoltà della recessione economica, hanno dimostrato, almeno

fino ad oggi, una migliore tenuta di quelle non femminili (Tab. 2). Infatti, a fronte di

una flessione delle imprese totali pari all’1,3%, con una perdita complessiva di 61.045

unità, le imprese capitanate da donne hanno registrato una variazione negativa dello

0,8%.

In altri termini, pur non uscendo del tutto indenni dall’impatto della crisi globale, le imprese

a conduzione femminile sono risultate più resistenti di quelle di genere maschile,

contenendo meglio i danni e mettendo in luce la forte determinazione e una spiccata

vivacità delle donne che fanno impresa in Italia, anche nei momenti di maggiore difficoltà.

Tab. 2 - Imprese femminili e totali registrate31 al netto delle società di capitali in Italia - 2008 e 2009 (valori assoluti e percentuali)

2009 2008 Saldo Variazione %

Imprese totali 4.776.602 4.837.647 -61.045 -1,3

Imprese femminili 1.219.096 1.228.629 -9.533 -0,8

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

A livello territoriale, tuttavia, si sono registrate differenze che meritano di essere

evidenziate. Analizzando ciò che è accaduto nelle diverse aree geografiche (Tab. 3),

proprio il Mezzogiorno risulta essere la macro-ripartizione che ha messo a segno la

performance peggiore (-1,1%), registrando una flessione delle imprese rosa locali, pur se

inferiore a quella delle imprese non femminili presenti sullo stesso territorio (-1,5%),

superiore al dato medio nazionale ed a quello di tutte le altre aree.

Anche in questo caso, sul risultato complessivo ha inciso la situazione meno favorevole

delle realtà femminili delle Isole (-1,8%), rispetto a una riduzione più contenuta e allineata

alla media nazionale di quelle localizzate nelle regioni del Sud (0,8%).

30

Nel 2008, le imprese femminili registrate in forma di società di capitale sono state 200.638, quelle totali 1.266.420.

31 Cfr. Glossario in Appendice

Page 18: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

19

Quanto evidenziato lascia intravedere la presenza nel meridione d’Italia di realtà

produttive al femminile più fragili e vulnerabili di quelle localizzate nel Centro-Nord del

Paese, a causa, indubbiamente, di condizioni esterne di contesto e limiti infrastrutturali

fortemente penalizzanti ma, molto probabilmente, anche delle particolari specificità

dimensionali delle imprese locali come pure, se non principalmente, del tipo di cultura

d’impresa e manageriale in esse diffusa, come si vedrà più diffusamente nel prosieguo

del presente Osservatorio.

Tab. 3 - Variazione delle imprese femminili e totali registrate al netto delle società di capitali per area geografica - 2009/2008 (valori assoluti e variazioni percentuali)

Aree geografiche Imprese femminili

2008 Imprese totali

2008 Variazioni IF

2009/2008 Variazioni IT

2009/2008

Nord Ovest 296.460 1.230.592 -0,6 -1,1

Nord Est 222.138 973.694 -0,6 -1,5

Centro 247.215 937.531 -0,5 -0,8

Sud e Isole 462.816 1.695.830 -1,1 -1,5

Sud 319.293 1.138.810 -0,8 -1,2

Isole 143.523 557.020 -1,8 -2,2

TOTALE 1.228.629 4.837.647 -0,8 -1,3

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Scendendo a livello di analisi su base regionale (Graf. 5), benché le imprese femminili

siano diminuite ovunque - misurando, peraltro, flessioni sempre inferiori a quelle delle

realtà non femminili, ad eccezione che nel Lazio, in Liguria, Molise e Valle d’Aosta -

quelle che hanno risentito maggiormente della crisi, misurando una variazione negativa

uguale o superiore al punto percentuale, sono state le realtà situate in Valle d’Aosta (-

3,9%), Sicilia (-2%), Friuli Venezia Giulia (-1,9%), Puglia (-1,8%), Molise (-1,7%),

Sardegna (-1,4%) e la Basilicata (-1%). Hanno, di contro, dimostrato una sostanziale

tenuta le imprese rosa localizzate in Trentino (-0,4%), in Campania e in Veneto (-0,3%),

in Abruzzo (-0,2%) e in Umbria e Toscana, ex aequo (-0,1%). Le rimanenti, tra le quali la

Calabria (-0,7%), hanno registrato flessioni prossime o in linea con la media nazionale

(tra -0,6% e 0,8%).

Page 19: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

20

Graf. 5 - Variazione delle imprese femminili al netto delle società di capitali per regione - 2009/2008 (variazioni percentuali)

-0,1

-0,1

-0,2

-0,3

-0,3

-0,4

-0,6

-0,6

-0,6

-0,7

-0,7

-0,7-0,8

-0,8

-1,0

-1,4

-1,7

-1,8

-1,9

-2,0

-3,9

-5,0 -4,0 -3,0 -2,0 -1,0 0,0

UmbriaToscanaAbruzzoCampaniaVenetoTrentino-Alto AdigePiemonteLombardiaEmilia-RomagnaCalabriaLazioLiguriaTotale ItaliaMarcheBasilicataSardegnaMolisePugliaFriuli-Venezia GiuliaSiciliaValle D'aosta

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Per quanto attiene alla forma giuridica (Tab. 4) adottata dalle imprese a prevalente

presenza femminile, pur nei limiti dei dati disponibili, si conferma anche per il 2009

quanto detto in precedenza in merito all’orientamento crescente delle imprenditrici verso

configurazioni più strutturate e mature delle proprie iniziative imprenditoriali.

L’analisi delle variazioni del 2009 rispetto all’anno precedente, infatti, evidenzia la

riduzione più consistente delle ditte individuali (-1,2%), rispetto a quella delle società di

persone (-0,2%), a fronte dell’andamento in controtendenza delle tipologie

associativo/mutualistiche (Altre forme +4,1%) – e, in particolare, della componente

consortile, in decisa crescita (6,4%) - che rappresentano, tuttavia, le tipologie giuridiche

di gran lunga meno diffuse sul territorio nazionale.

Page 20: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

21

Tab. 4 - Imprese femminili e totali registrate al netto delle società di capitali per forma giuridica - 2009 e 2008 (valori assoluti e percentuali)

Forma giuridica Imprese

Femminili '09 Imprese

Femminili '08 Var. % '09/'08

Imprese totali '09

Imprese totali '08

Var. % '09/'08

(Società di capitali) nd 200.638 nd 1.308.503 1.266.420 3,3

Società di persone 323.151 323.862 -0,2 1.185.718 1.199.973 -1,2

Imprese individuali 862.844 872.969 -1,2 3.382.610 3.432.916 -1,5

Altre forme 33.101 31.798 4,1 208.274 204.758 1,7

Cooperative 28.089 27.223 3,2

Consorzi 1.057 993 6,4

Altro 3.955 3.582 10,4

TOTALE 1.219.096 1.228.629 -0,8 4.776.602 4.837.647 -1,3

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Il ruolo, comunque, ancora preponderante giocato a tutt’oggi nel Paese dalle ditte

individuali in rosa contribuisce a spiegare la loro preponderante concentrazione nella

tipologia a presenza femminile esclusiva32 (96,3%), in cui la figura della capoazienda e

l’impresa stessa si sovrappongono (Graf. 6).

Graf. 6 - Distribuzione delle imprese femminili registrate al netto delle società di capitali per tipologia di presenza femminile - 2009 (valori percentuali)

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Passando alla distribuzione per settori di attività economica (Tab. 5), le imprese a

prevalente conduzione femminile intervengono principalmente nei due ambiti produttivi

più tradizionali dell’economia nazionale, il Commercio (30,8%) e l’Agricoltura (20,9%),

32

Cfr. Glossario in Appendice

Maggioritaria 0,1

Forte 3,6

Esclusiva 96,3

Page 21: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

22

analogamente a quanto accade per le imprese totali, ma con un livello di concentrazione

superiore (51,7%) rispetto a quello registrato da queste ultime (45,2%).

Una presenza significativa, benché molto più limitata, di realtà femminili è, altresì,

riscontrabile nell’ambito delle Attività di servizi di alloggio e di ristorazione (9%) e delle

Altre attività di servizi (8,5%) - con tassi di femminilizzazione, in questi casi,

particolarmente rilevanti (rispettivamente, 34,2% e 48,6%) - oltre che nelle Attività

manifatturiere (7,7%), ma in tal caso con un’incidenza femminile sulle imprese totali

corrispondenti più contenuta (21,6%).

Tab. 5 - Distribuzione delle imprese femminili e totali registrate al netto delle società di capitali per settore di attività economica - 2009 (valori percentuali, dati in ordine decrescente

in base alle percentuali delle imprese femminili)

Settore di attività economica (ATECO 2007) Imprese

femminili Imprese

totali Incidenza % IF su IT

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli 30,8 27,1 29,0

A Agricoltura, silvicoltura pesca 20,9 18,1 29,5

I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 9,0 6,7 34,2

S-U Altre attività di servizi 8,5 4,4 48,6

C Attività manifatturiere 7,7 9,2 21,6

F Costruzioni 3,4 15,0 5,8

L Attività immobiliari 3,2 2,7 30,3

N-O Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 3,0 2,3 33,8

M Attività professionali, scientifiche e tecniche 2,4 2,2 27,2

K Attività finanziarie e assicurative 2,0 2,0 25,2

J Servizi di informazione e comunicazione 1,6 1,5 28,2

H Trasporto e magazzinaggio 1,2 3,2 9,9

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 1,1 0,9 30,2

Q Sanità e assistenza sociale 0,8 0,4 46,9

P Istruzione 0,5 0,4 33,6

E Fornitura di acqua 0,1 0,1 15,6

B Estrazione di minerali da cave e miniere 0,02 0,05 12,6

D Fornitura di energia 0,01 0,02 13,3

X Imprese non classificate 3,7 3,6 26,3

TOTALE 100,0 100,0 25,5

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Page 22: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

23

È proprio nell’ambito dei due principali settori d’intervento delle imprenditrici che, nel

2009, in termini di confronto tra Iscrizioni e Cessazioni33 rilevate nel corso dell’anno si è

misurata la dinamica imprenditoriale meno favorevole (Graf. 7). Infatti, a fronte di un

saldo complessivo negativo a livello nazionale (-3.751 unità), le i differenziali più

consistenti tra imprese iscritte e cessate si sono registrati per i settori in precedenza

evidenziati, ad eccezione degli Altri servizi, che è stato l’unico ambito economico a

riportare un risultato, considerato il contesto complessivo a livello macro-economico,

decisamente favorevole (+518 unità).

Il tasso di evoluzione imprenditoriale34 complessivo pari a –0,3% fornisce, infine,

l’ulteriore testimonianza della capacità di tenuta dell’imprenditoria declinata al femminile

del Paese.

Graf. 7 - Saldo imprese femminili registrate al netto delle società di capitali per settore di attività economica (classificazione ATECO 2007) - 2009 (valori assoluti)

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

33

Cfr. specifica voce riportata nel Glossario in Appendice 34

Rapporto tra il saldo Iscrizioni/Cessazioni e le imprese femminili registrate al netto delle società di capitali al 31.12.2008 (Cfr. Glossario in Appendice)

-3.500-3.000-2.500-2.000-1.500-1.000 -500 0 500 1.000

S-T Altre attività di servizi

Q Sanità e assistenza sociale

D Fornitura di energia

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e …

B Estrazione di minerali da cave e miniere

F Costruzioni

E Fornitura di acqua

P Istruzione

N-O Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle …

J Servizi di informazione e comunicazione

K Attività finanziarie e assicurative

M Attività professionali, scientifiche e tecniche

H Trasporto e magazzinaggio

L Attività immobiliari

I Attività dei servizi alloggio e ristorazione

C Attività manifatturiere

A Agricoltura, silvicoltura pesca

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli

518

44

2

1

-12

-14

-16

-51

-59

-68

-114

-156

-224

-305

-443

-1.485-3.166

-3.182

Page 23: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

24

.. .. .. .. .. iinn ssiinntteessii

Le imprese femminili in Italia continuano a rappresentare poco più di un quarto del tessuto imprenditoriale nazionale, ma, pur se in calo nell’ultimo anno, sembrano caratterizzarsi per una minore vulnerabilità alla recessione economica in atto rispetto alla totalità delle realtà produttive italiane.

Fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale, l’imprenditorialità al femminile trova maggiore espressione nel Mezzogiorno d’Italia, tanto sotto il profilo numerico, quanto dell’incidenza sull’universo imprenditoriale complessivo. Tuttavia, sono proprio le realtà rosa meridionali, e in particolare quelle localizzate nelle due isole maggiori a rivelarsi meno solide e resistenti rispetto alle altre.

A tutt’oggi, tre imprese su cinque condotte da donne sono costituite in forma di ditta individuale, anche se negli anni si sta misurando – in analogia all’intero sistema produttivo italiano - una tendenza evolutiva verso forme giuridiche più strutturate e solide, come le società di capitali, sicuramente più adeguate a fronteggiare le sfide competitive sempre più difficili e insidiose poste dagli scenari globali attuali. Tale dinamica risulta, però, ancora contenuta e lenta.

La Calabria si posiziona al decimo posto per numero d’imprese, con una incidenza delle realtà al femminile sulle totali presenti in regione superiore alla media nazionale, ma inferiore al valore misurato dall’aggregato delle regioni meridionali. Tuttavia, la minore flessione registrata dalla compagine imprenditoriale femminile di tale regione, rispetto a quella rilevata per le altre aree del Mezzogiorno, rivela la presenza a livello locale d’imprese femminili relativamente meno fragili delle colleghe localizzate nell’insieme delle altre regioni meridionali.

Commercio e Agricoltura sono i settori in cui maggiormente intervengono le imprese femminili in Italia, continuando, quindi, a concentrarsi principalmente sui fronti di attività di tipo tradizionale, a scapito di una più incisiva presenza in ambiti produttivi più innovativi e a maggiore valore aggiunto, che restano, dunque, di presidio preminente della compagine non femminile dell’imprenditoria nazionale.

Page 24: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

25

1.2 LE DIMENSIONI E LA STRUTTURA DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN PROVINCIA DI

CATANZARO

1.2.1 L’entità, l’incidenza e la natura giuridica delle imprese femminili del territorio provinciale

Alla fine del 2009, le imprese femminili registrate in provincia di Catanzaro sono risultate

7.115 su un universo imprenditoriale provinciale composto da 27.795 unità totali (Tab. 6),

registrando, dunque, un tasso di femminilizzazione pari al 25,6%, sostanzialmente

allineato alla media nazionale (25,5%), ma più basso di quello regionale (26,3%) e

inferiore all’incidenza mediamente misurata nel Mezzogiorno d’Italia dalle realtà

produttive guidate dalle donne (27,4%).

Tab. 6 - Imprese femminili e totali registrate al netto delle società di capitali nelle province calabre, in Calabria, nel Mezzogiorno e in Italia - 2009 e 2008 (valori assoluti e percentuali)

Imprese

femminili Imprese

totali % Imprese

femminili su totali Peso % IF Peso % IT

Catanzaro 7.115 27.795 25,6 17,4 17,8

Cosenza 14.660 55.368 26,5 35,8 35,5

Crotone 3.951 15.781 25,0 9,6 10,1

Reggio Calabria 12.084 44.000 27,5 29,5 28,2

Vibo Valentia 3.158 12.939 24,4 7,7 8,3

Calabria 40.968 155.883 26,3 100,0 100,0

Mezzogiorno 457.645 1.670.511 27,4

Italia 1.219.096 4.776.602 25,5

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Nel confronto con le altre province calabresi, poi, quella di Catanzaro si colloca al terzo

posto sia per presenza d’imprese rosa - dopo, nell’ordine, Cosenza (14.660) e Reggio

Calabria (12.084) - sia per la loro incidenza sul numero d’imprese totali della provincia (in

tal caso Catanzaro è preceduta da Reggio Calabria 27,5% e da Cosenza 26,5%).

La modesta propensione a fare impresa delle donne di Catanzaro - che non sorprende

particolarmente in una provincia che, in generale, non si distingue particolarmente per

presenza femminile nel mondo del lavoro, registrando un tasso di occupazione femminile

(15-64 anni) pari al 34,5% nel 2009, valore che, benché più elevato di quello di tutte le

Page 25: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

26

altre province calabresi (media regionale 30,2%)35, è di gran lunga inferiore a quello

nazionale (57,5%) – trova riscontro anche nei dati inerenti alle differenze percentuali tra

le quote per provincia delle imprese femminili e di quelle totali sui corrispondenti totali

regionali (Graf. 8).

Graf. 8 - Differenziali tra imprese femminili e imprese totali registrate al netto delle società di capitali nelle province calabre - 2009 (valori percentuali)

-1,5 -1,0 -0,5 - 0,5 1,0 1,5

Vibo Valentia

Crotone

Catanzaro

Cosenza

Reggio Calabria

-0,6

-0,5

-0,5

0,3

1,3

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Passando all’andamento rispetto al 2008 (Tab. 7), le imprese femminili della provincia di

Catanzaro, come accaduto a livello nazionale, hanno subito, nell’ultimo anno, una

riduzione ad un tasso inferiore a quello misurato dalle realtà produttive non femminili

presenti sul territorio (-2,4% contro -3,3%), confermando la maggiore capacità di

resistenza delle prime alle difficoltà conseguenti alla crisi economica in un contesto

competitivo particolarmente turbolento quale l’attuale.

Allo stesso tempo, però, la flessione delle realtà rosa locali è stata più consistente di

quella registrata:

nelle altre province calabresi - tra le quali la variazione negativa più elevata, ma

comunque inferiore ai due punti percentuali, è stata quella di Reggio Calabria (-1,3%)

- e, in generale, in Calabria (-0,7%);

nel Mezzogiorno d’Italia - che, come si è già visto, è stata l’area sotto tale profilo

meno performante di tutte le altre macro-ripartizioni (-1,1%) - e, ovviamente,

nell’intero Paese (-0,8%).

35

Fonte Istat -RCFL, media 2009. Si veda in proposito anche il Rapporto Unioncamere 2010.

Page 26: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

27

Gli andamenti riscontrati sembrano mettere in luce la presenza di elementi di debolezza

e di vulnerabilità delle imprese femminili della provincia di Catanzaro sicuramente più

incisivi di quanto non accada per le realtà che operano in tutti gli altri contesti considerati.

Tab. 7 - Imprese femminili e totali registrate al netto delle società di capitali 2008 e variazioni nelle province calabre, in Calabria, nel Mezzogiorno e in Italia - 2009/2008 (valori assoluti e percentuali)

Imprese femminili

2008 Imprese totali

2008 Variazioni Imprese

femminili '09/'08 Variazioni Imprese

totali '09/'08

Catanzaro 7.290 28.755 -2,4% -3,3%

Cosenza 14.649 55.795 0,1% -0,8%

Crotone 3.920 15.908 0,8% -0,8%

Reggio Calabria 12.239 44.483 -1,3% -1,1%

Vibo Valentia 3.144 12.973 0,4% -0,3%

Calabria 41.242 157.914 -0,7% -1,3%

Mezzogiorno 462.816 1.695.830 -1,1% -1,5%

Italia 1.228.629 4.837.647 -0,8% -1,3%

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Analizzando la presenza d’imprese femminili su base comunale si evidenzia, infine, che vi

sono alcuni comuni della provincia di Catanzaro in cui le imprese rosa raggiungono una

significativa incidenza sulla base imprenditoriale complessiva. In particolare, in 16

comuni le imprese a prevalente presenza femminile rappresentano più del 30% del totale delle

imprese registrate (Tab. 8) ed in 6 (Magisano, Belcastro, Vallefiorita, San Vito sullo Ionio,

Jacurso e Martirano) più di un terzo delle imprese è rosa.

La disamina della distribuzione territoriale (Cartina 1) delle imprese femminili su base

comunale pone, peraltro, in evidenza una più spiccata propensione all’imprenditorialità

femminile nella fascia nord ed in quella sud della provincia.

Page 27: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

28

Tab. 8 - Imprese femminili registrate al netto delle società di capitale per comune – al 31 dicembre 2009 (dati assoluti e in percentuale)

Comune Valori assoluti % su imprese

femminili Provincia % su imprese totali Comune

MAGISANO 95 36 37,9

BELCASTRO 233 88 37,8

VALLEFIORITA 153 56 36,6

SAN VITO SULLO IONIO 148 53 35,8

JACURSO 44 15 34,1

MARTIRANO 62 21 33,9

ZAGARISE 154 50 32,5

SORBO SAN BASILE 59 19 32,2

PALERMITI 79 25 31,6

PENTONE 89 28 31,5

SOVERATO 856 269 31,4

DECOLLATURA 234 73 31,2

PETRONA' 180 55 30,6

BORGIA 511 155 30,3

GIRIFALCO 374 113 30,2

ALBI 60 18 30,0

SOVERIA SIMERI 155 46 29,7

TAVERNA 194 57 29,4

BOTRICELLO 537 156 29,1

SQUILLACE 262 76 29,0

CICALA 69 20 29,0

SAN FLORO 52 15 28,8

CERVA 80 23 28,8

SAN MANGO D'AQUINO 87 25 28,7

MONTEPAONE 345 98 28,4

STALETTI 155 44 28,4

MARTIRANO LOMBARDO 57 16 28,1

SELLIA 36 10 27,8

S. ANDREA APOSTOLO DELLO IONIO

134 37 27,6

SOVERIA MANNELLI 243 67 27,6

PIANOPOLI 236 65 27,5

GAGLIATO 51 14 27,5

CROPANI 458 125 27,3

NOCERA TERINESE 331 90 27,2

SIMERI CRICHI 309 84 27,2

SANTA CATERINA DELLO IONIO

150 40 26,7

PETRIZZI 79 21 26,6

SERRASTRETTA 279 74 26,5

BADOLATO 291 77 26,5

Page 28: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

29

Comune Valori assoluti % su imprese

femminili Provincia % su imprese totali Comune

CORTALE 190 50 26,3

MOTTA SANTA LUCIA 80 21 26,3

AMARONI 141 37 26,2

OLIVADI 50 13 26,0

PLATANIA 104 27 26,0

FEROLETO ANTICO 135 35 25,9

TIRIOLO 279 71 25,4

CATANZARO 6181 1568 25,4

CARLOPOLI 135 34 25,2

MARCELLINARA 180 45 25,0

SETTINGIANO 191 47 24,6

LAMEZIA TERME 5349 1303 24,4

CHIARAVALLE CENTRALE 518 126 24,3

ARGUSTO 29 7 24,1

CENTRACHE 29 7 24,1

TORRE DI RUGGIERO 87 21 24,1

CURINGA 485 117 24,1

GASPERINA 117 28 23,9

FALERNA 441 105 23,8

SAN SOSTENE 89 21 23,6

CONFLENTI 128 30 23,4

MAIDA 486 112 23,0

SELLIA MARINA 795 182 22,9

SERSALE 338 77 22,8

AMATO 88 20 22,7

MONTAURO 106 24 22,6

CARDINALE 137 31 22,6

GUARDAVALLE 457 103 22,5

GIMIGLIANO 167 36 21,6

SAN PIETRO APOSTOLO 117 25 21,4

DAVOLI 502 105 20,9

CARAFFA DI CATANZARO 178 37 20,8

SAN PIETRO A MAIDA 381 79 20,7

MIGLIERINA 54 11 20,4

SATRIANO 216 42 19,4

GIZZERIA 600 113 18,8

FOSSATO SERRALTA 32 6 18,8

CENADI 38 7 18,4

ANDALI 62 11 17,7

MARCEDUSA 39 6 15,4

ISCA SULLO IONIO 139 21 15,1

Totale 27791 7115 25,6

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Page 29: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

30

Cartina 1 – Rapporto tra imprese femminili registrate ed imprese totali registrate al netto delle società di capitale per comune – al 31 dicembre 2009 (valori

percentuali)

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Passando a considerare gli aspetti caratterizzanti le imprese femminili catanzaresi, uno

degli aspetti che sicuramente influiscono, in chiave penalizzante, sulla resistenza delle

imprese capitanate dalle donne può essere rintracciato nella composizione per forma

giuridica che le caratterizza (Tab. 9).Infatti, in provincia di Catanzaro, la preminenza

della componente di ditte individuali è ancor più marcata (81,1%) di quella misurata da

questa tipologia giuridica d’impresa nel resto del Paese (70,8%) come pure di quella più

elevata rilevata per l’insieme delle regioni meridionali (76,3%). Tale valore è sintomatico

della ancor più accentuata diffusione di micro-imprenditorialità nel tessuto imprenditoriale

femminile locale e, quindi, della prevalenza in tale contesto territoriale di strutture

tendenzialmente meno solide e competitive, soprattutto, alla luce degli scenari

concorrenziali e di mercato sempre più complessi e turbolenti - indipendentemente dalle

fasi di crisi come quella attuale - nei quali le imprese sono chiamate oggi a operare.

Sotto questo profilo, peraltro, la provincia di Catanzaro non è da sola in Calabria, regione

che totalizza un’incidenza media d’imprese femminili costituite in forma individuale pari

all’80,3% ed in cui l’unico contesto provinciale che fa registrare un peso minore di tale

Page 30: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

31

segmento di realtà femminili è la provincia di Cosenza, che con il suo 78,7% di realtà

individuali si posiziona, peraltro, anch’essa al di sopra sia della quota del Mezzogiorno

sia di quella media nazionale.

Tab. 9 - Distribuzione per forma giuridica delle imprese femminili e totali registrate al netto delle società di capitali nelle province calabre, in Calabria, nel Mezzogiorno e in Italia - 2009 (valori percentuali)

2009 2008

Imprese

individuali Società di persone

Altre forme

Totale Imprese

individuali Società di persone

Altre forme

Totale

Catanzaro 81,1 17,0 2,0 100,0 81,0 16,5 2,5 100,0

Cosenza 78,7 17,6 3,8 100,0 78,7 17,9 3,5 100,0

Crotone 82,7 14,9 2,5 100,0 82,0 15,4 2,5 100,0

Reggio Calabria 80,8 16,1 3,1 100,0 81,2 15,9 2,8 100,0

Vibo Valentia 81,1 16,3 2,6 100,0 81,2 16,3 2,5 100,0

Calabria 80,28 16,69 3,03 100,0 80,35 16,70 2,96 100,0

Mezzogiorno 76,3 20,1 3,7 100,0 76,7 19,8 3,5 100,0

Italia 70,8 26,5 2,7 100,0 71,1 26,4 2,6 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Qualche segnale incoraggiante in proposito proviene dal confronto dei dati per forma

giuridica del 2009 con quelli dell’anno precedente (Tab. 10). Infatti, oltre a confermarsi

anche per le realtà rosa locali l’evoluzione verso modelli giuridico-organizzativi più maturi

e solidi (Tab. 10), va evidenziato che la flessione delle ditte individuali registrata in tale

contesto risulta di gran lunga superiore (-2,2%) a quella riscontrata in tutti gli altri ambiti

territoriali locali (Calabria -0,7%) e nazionali (Mezzogiorno -1,7%; Italia -1,2%).

Tab. 10 - Variazione delle imprese femminili registrate al netto delle società di capitali per forma giuridica nelle province calabre - 2009 (valori percentuali)

Imprese individuali Società di persone Altre forme Totale

Catanzaro -2,2 0,2 -24,5 -2,4

Cosenza 0,1 -1,5 7,8 0,1

Crotone 1,6 -3,0 -2,0 0,8

Reggio Calabria -1,8 0,1 7,8 -1,3

Vibo Valentia 0,3 0,4 5,1 0,4

Calabria -0,7 -0,7 2,0 -0,7

Mezzogiorno -1,7 0,4 3,6 -1,1

Italia -1,2 -0,2 4,1 -0,8

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Page 31: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

32

Tuttavia, la flessione oltremodo sostenuta verificatasi, contestualmente, per le altre forme

giuridiche36 (-24,5%) fa sì che il peso delle imprese individuali femminili catanzaresi nel

2009 sia risultato in lieve aumento (dall’81% del 2008 all’ 81,1% del 2009) rispetto al

totale.

Da quanto emerso sin qui, non sorprende che le imprese condotte da donne più diffuse

in assoluto in provincia di Catanzaro siano quelle a presenza femminile esclusiva37 (Tab.

11), che rappresentano una quota del 97,6%, di poco superiore al valore regionale

(97,5%).

Tab. 11 - Distribuzione per tipologia di presenza femminile delle imprese femminili registrate al netto delle società di capitali in provincia di Catanzaro, delle altre province calabre, in Calabria e in Italia - 2009 (valori percentuali)

a presenza maggioritaria a presenza forte a presenza esclusiva

Catanzaro 0,04 2,3 97,

Cosenza 0,08 2,4 97,5

Crotone 0,03 2,4 97,6

Reggio Calabria 0,08 2,3 97,6

Vibo Valentia 0,0 3,1 96,9

Calabria 0,1 2,4 97,5

Italia 0,1 3,6 96,3

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

1.2.2 Le imprese femminili della provincia per settore di attività economica

La disamina delle imprese femminili operanti nella provincia di Catanzaro sotto il profilo

della distribuzione per settore economico di attività (Tab.11) evidenzia che -

analogamente a quanto rilevato a livello nazionale - gli ambiti principali d’intervento sono

costituiti da Commercio e Agricoltura.

36

Comprende tutte le imprese aventi forma giuridica diversa da quella di ditta individuale, società di

persone e di capitali. Si riferisce a più di 40 tipologie di soggetti giuridici, tra i quali i più significativi e numerosi sono società cooperative in genere e consorzi , comprese le società cooperative a responsabilità limitata (la tipologia più numerosa in assoluto) e le forme societarie consortili. Nel presente Osservatorio, anche per tale voce, le forme societarie di capitali sono escluse.

37 Cfr. Glossario in Appendice

Page 32: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

33

Nei due settori opera complessivamente il 58% delle realtà rosa della provincia, dato

inferiore a quello regionale (Tab. 12, 58,8%), ma più elevato di quello nazionale (Tab. 13,

51,7%), oltre che dell’intero universo provinciale (52,9%), sintomatico di un tessuto

imprenditoriale femminile locale ancora particolarmente ancorato ai settori più

tradizionali, per l’economia italiana.

Tab. 12 - Imprese femminili e totali registrate al netto delle società di capitali in provincia di Catanzaro - 2009 (valori assoluti e percentuali)

Settore di attività (ATECO 2007) Imprese

femminili Imprese

totali % Imprese femminili

% Imprese totali

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli

2.823 10.233 39,7 36,8

A Agricoltura, silvicoltura pesca 1.303 4.477 18,3 16,1

I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 588 1.718 8,3 6,2

S-T-U Altre attività di servizi 535 1.238 7,5 4,5

C Attività manifatturiere 463 2.188 6,5 7,9

F Costruzioni 239 3.436 3,4 12,4

N-O Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese

173 454 2,4 1,6

K Attività finanziarie e assicurative 146 500 2,1 1,8

M Attività professionali, scientifiche e tecniche 106 478 1,5 1,7

J Servizi di informazione e comunicazione 97 365 1,4 1,3

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento

94 254 1,3 0,9

H Trasporto e magazzinaggio 73 640 1,0 2,3

Q Sanità e assistenza sociale 47 130 0,7 0,5

P Istruzione 30 92 0,4 0,3

L Attività immobiliari 29 114 0,4 0,4

E Fornitura di acqua 4 21 0,1 0,1

B Estrazione di minerali da cave e miniere 2 18 0,0 0,1

D Fornitura di energia 1 7 0,0 0,0

X Imprese non classificate 362 1.432 5,1 5,2

Totale 7.115 27.795 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Entrando più nel dettaglio:

al Commercio - in generale, il principale settore di attività dell’economia provinciale

(imprese totali, 36,8%) - si dedica il 39,7% delle imprese femminili locali, quota

Page 33: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

34

superiore, oltre che a quella delle imprese totali dell’area, a quella regionale (36,2%),

e maggiore di quasi dieci punti percentuali di quella nazionale (30,8%);

in Agricoltura opera il 18,3% d’imprese guidate da donne, contro una quota del 16,1%

del totale delle imprese locali evidenziandosi, in questo caso, il peso meno rilevante

del settore primario in provincia di Catanzaro rispetto sia al resto della Calabria, sia

dell’’Italia, pur trovandosi in presenza, comunque, del secondo segmento portante

dell’economia provinciale, per numero di realtà imprenditoriali.

Tab. 13 - Distribuzione per settore di attività economica delle imprese femminili registrate al netto delle società di capitale in provincia di Catanzaro, in Calabria e in Italia - 2009 (valori assoluti e percentuali, dati in ordine decrescente)

Settore di attività (ATECO 2007) Catanzaro Calabria Italia

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli 39,7 36,2 30,8

A Agricoltura, silvicoltura pesca 18,3 22,6 20,9

I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 8,3 8,3 9,0

S-T-U Altre attività di servizi 7,5 6,5 8,5

C Attività manifatturiere 6,5 6,7 7,7

F Costruzioni 3,4 3,6 3,4

N-O Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese

2,4 2,2 3,0

K Attività finanziarie e assicurative 2,1 1,7 2,0

M Attività professionali, scientifiche e tecniche 1,5 1,3 2,4

J Servizi di informazione e comunicazione 1,4 1,3 1,6

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento

1,3 1,1 1,1

H Trasporto e magazzinaggio 1,0 1,2 1,2

Q Sanità e assistenza sociale 0,7 0,6 0,8

P Istruzione 0,4 0,6 0,49

L Attività immobiliari 0,4 0,4 3,2

E Fornitura di acqua 0,1 0,1 0,07

B Estrazione di minerali da cave e miniere 0,0 0,1 0,02

D Fornitura di energia 0,0 0,0 0,01

X Imprese non classificate 5,1 5,5 3,7

TOTALE 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Page 34: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

35

Una discreta quota d’imprese femminili, complessivamente pari a 22,3% - maggiore del

corrispondente dato delle imprese totali provinciali (18,5%) e di poco più elevata di quella

riscontrata a livello regionale (21,5%), seppur inferiore al dato nazionale (25,2%) - si

distribuisce, nell’ordine, tra le Attività di servizi di alloggio e ristorazione (8,3%), le Altre

attività di servizi (7,5%) e le Attività manifatturiere (6,5%).

Seguono le Costruzioni (3,4%), le Attività di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di

supporto alle imprese (2,4%) e le Attività finanziarie e assicurative (2,1%), che nel

complesso non superano il 10% di realtà femminili (attestandosi complessivamente al

7,8%) – valore più o meno in linea con il dato regionale (7,5%), ma inferiore a quello

nazionale (8,4%).

Il forte sbilanciamento sui fronti di attività di tipo tradizionale, si misura, quindi, anche

nell’ambito delle attività di servizi, dove le realtà femminili operative nei comparti più

innovativi, quelle del cosiddetto terziario avanzato (attività di servizi di intermediazione

monetaria e finanziaria, immobiliari, di noleggio, di supporto alle imprese, ma anche di

ricerca, di informatica e comunicazione) - a maggiore valore aggiunto, oltre che a più

elevata qualificazione di operatori e prodotti/servizi offerti - pur non mancando del tutto,

continuano a rivestire, senza dubbio, un’importanza residuale.

Tale situazione, d’altra parte, è caratteristica dell’intero tessuto produttivo della provincia,

come confermato anche da dati inerenti al valore aggiunto prodotto a livello provinciale38.

Tuttavia, la disamina dei tassi di femminilizzazione (Graf. 9) registrati per i diversi settori

economici permette di evidenziare la presenza di una propensione piuttosto elevata

delle imprenditrici catanzaresi - espressa dai livelli di incidenza delle loro iniziative su

quelle totali provinciali superiori, anche di molto, al valore medio territoriale (25,6%) - ad

operare in alcuni dei settori più evoluti come, in particolare, le Attività di noleggio,

agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (38,1%), le Attività finanziarie e

assicurative (29,2%), seguite a distanza, ma comunque con un tasso maggiore di quello

medio provinciale, anche dai Servizi di informazione e comunicazione (26,6%).

Un orientamento di tal fatta depone molto favorevolmente riguardo al contributo che le

donne che fanno impresa sono in grado di fornire all’economia del territorio, quanto meno

in chiave di potenzialità ed in termini prospettici e, pertanto, meriterebbe di essere

opportunamente valorizzato e sostenuto.

38 Si veda in proposito: C.C.I.A.A. di Catanzaro - Istituto Guglielmo Tagliacarne, Osservatorio economico

della provincia di Catanzaro, 2007 e 2008.

Page 35: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

36

Graf. 9 - Tassi di femminilizzazione delle imprese femminili registrate al netto delle società di capitali per settore di attività economica in provincia di Catanzaro - 2009 (dati in

percentuale)

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0

F Costruzioni

B Estrazione di minerali da cave e miniere

H Trasporto e magazzinaggio

D Fornitura di energia

E Fornitura di acqua

C Attività manifatturiere

M Attività professionali, scientifiche e tecniche

L Attività immobiliari

TOTALE

J Servizi di informazione e comunicazione

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli

A Agricoltura, silvicoltura pesca

K Attività finanziarie e assicurative

P Istruzione

I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

Q Sanità e assistenza sociale

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento

N-O Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese

S-T-U Altre attività di servizi

7,011,111,4

14,319,021,122,2

25,425,6 26,627,629,129,2

32,634,236,237,038,1

43,2

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Per completare l’analisi delle imprese a conduzione femminile per settori di attività in

un’ottica dinamica si fa riferimento ai saldi tra iscrizioni e cessazioni per settore di

attività economica rilevati nel corso del 2009 per le realtà femminili della provincia di

Catanzaro (Graf. 10). A livello complessivo, la differenza tra imprese a conduzione

femminile iscritte e cessate è risultata positiva (+19), anche se a tale trend hanno

contribuito le imprese non classificate (+23), senza considerare le quali il saldo sarebbe,

in realtà, pari a - 4 unità.

Page 36: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

37

Graf. 10 - Saldo delle iscrizioni/cessazioni delle imprese femminili registrate al netto delle società di capitali per settore di attività economica in provincia di Catanzaro - 2009 (valori assoluti)

-20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20

I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

S-T-U Altre attività di servizi

N-O Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle …

F Costruzioni

H Trasporto e magazzinaggio

K Attività finanziarie e assicurative

M Attività professionali, scientifiche e tecniche

P Istruzione

Altri

L Attività immobiliari

C Attività manifatturiere

J Servizi di informazione e comunicazione

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento

A Agricoltura, silvicoltura pesca

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli

13

11

7

6

1

1

1

1

0

-1

-2

-3

-3

-18

-18

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

A livello settoriale, l’esame dei dati permette di evidenziare che le situazioni più negative

hanno interessato proprio i due settori portanti dell’economia locale e di maggiore

intervento anche delle imprese femminili, il Commercio e l’Agricoltura, con un saldo

negativo per entrambi di 18 unità.

Di contro, molti settori secondari hanno messo a segno saldi positivi, pur se contenuti,

come, in particolare, le Attività ricettive e ristorative (+13), le Altri attività di servizi (+11),

ma anche alcuni servizi del terziario avanzato, tra i quali, soprattutto, le Attività di

noleggio, agenzie e servizi alle imprese (+7), a testimonianza di una maggiore capacità di

tenuta di questi, ma anche a sostegno ulteriore delle considerazioni espresse in

precedenza riguardo all’opportunità di promuovere maggiormente a livello locale

l’imprenditorialità al femminile in tali contesti settoriali.

Page 37: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

38

1.2.3 La presenza delle donne nei ruoli di responsabilità delle imprese locali

Passando ad analizzare la presenza femminile nei ruoli decisionali (Tab. 14), alla fine

del 2009, le donne che hanno rivestito cariche39 nelle imprese registrate in provincia di

Catanzaro sono state 10.416, corrispondenti al 17,6% delle cariche femminili

complessive della Calabria (59.086) - che a loro volta costituiscono una quota piuttosto

esigua di quelle presenti a livello nazionale (2,7%).

Nel confronto con le altre province, anche in questo caso, quella di Catanzaro si colloca

al terzo posto, dopo Cosenza (36,2%) e Reggio Calabria (29%).

Tab. 14 - Presenza femminile per tipologia di carica ricoperta in provincia di Catanzaro, in Calabria e in Italia - 2009 (valori assoluti e percentuali)

N° donne Peso % Titolare Socio Amministratore Altre cariche Totale

Catanzaro 10.416 17,6 55,4 23,0 16,4 5,2 100,0

Cosenza 21.364 36,2 54,0 22,3 20,2 3,5 100,0

Crotone 5.613 9,5 58,2 21,5 15,9 4,4 100,0

Reggio Calabria 17.162 29,0 56,9 19,6 20,0 3,5 100,0

Vibo Valentia 4.531 7,7 56,5 21,0 16,6 5,9 100,0

Calabria 59.086 100,0 55,7 21,5 18,8 4,1 100,0

Italia 2.190.180 39,4 30,6 25,8 4,2 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

A fronte del dato complessivo, la distribuzione per tipologia di carica mostra la decisa

prevalenza del ruolo di Titolare (55,4%), situazione prevedibile alla luce del peso assunto

sul territorio dal segmento delle ditte individuali, come pure l’incidenza particolarmente

elevata registrata da tale figura a livello provinciale, rispetto a quella rilevata in ambito

nazionale (39,4%).

Molto inferiori ai corrispondenti valori percentuali nazionali, invece, sono i pesi sul totale

provinciale delle cariche di Socio (23%) e di Amministratore (16,4%), rispettivamente

superiore ed inferiore ai dati regionali (rispettivamente pari al 21,5% ed al 18,8%).

39 Cfr. Glossario in Appendice

Page 38: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

39

Infine, del tutto residuale è la percentuale delle donne che ricoprono cariche più

squisitamente gestionali (Altre cariche 5,2%), anche se leggermente superiore sia al dato

regionale (4,1%) sia a quello nazionale (4,2%).

La situazione emersa sin qui trova pieno riscontro nella distribuzione per forma

giuridica dell’impresa (Graf. 11) laddove, con una percentuale del 56,8%, di poco

superiore al dato regionale (56,5%) e ben più elevata di quella nazionale (39,9%), la

presenza delle cariche femminili in provincia di Catanzaro risulta concentrata nelle

imprese individuali; più contenuta è la presenza nelle società di persone, con un valore

del 34,1%, di poco superiore al dato regionale (32,9%), ma, anche in tale caso, distante

dalla percentuale rilevata a livello nazionale (51,7%).

Graf. 11 - Distribuzione delle cariche femminili per forma giuridica dell’impresa in provincia di Catanzaro, in Calabria e in Italia - 2009 (dati in percentuale)

0,0 15,0 30,0 45,0 60,0

Altre forme giuridiche

Società di persone

Imprese individuali

8,4

51,7

39,9

10,6

32,9

56,5

9,2

34,1

56,8

Provincia di Catanzaro Calabria Italia

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Considerando, infine, la distribuzione per settore di attività economica in cui opera

l’azienda (Tab. 15), emerge che il 46,7% delle cariche istituzionali/direttive al femminile si

colloca nei due settori principali d’intervento della provincia di Catanzaro, Commercio e

Agricoltura, con percentuali, rispettivamente e nell’ordine, del 33% - superiore tanto al

dato regionale (31%) quanto, ancor più, a quello nazionale (26,3%) - e del 13,7% -

inferiore al valore regionale (17,5%), a conferma della minore vocazione femminile per il

settore primario nella provincia in questione e sostanzialmente in linea con quanto

accade in ambito nazionale (13,8%).

Page 39: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

40

Tab. 15 - Distribuzione delle cariche femminili per settore di attività economica in provincia di Catanzaro, in Calabria e in Italia - 2009 (valori percentuali)

Settore di attività (ATECO 2007) Catanzaro Calabria Italia

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli 33,0% 31,0% 26,3%

A Agricoltura, silvicoltura pesca 13,7% 17,5% 13,8%

I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 7,8% 8,2% 11,1%

C Attività manifatturiere 7,6% 7,2% 9,1%

S-T Altre attività di servizi 6,4% 5,4% 6,8%

F Costruzioni 4,8% 4,7% 4,5%

N-O Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 3,2% 2,7% 3,4%

K Attività finanziarie e assicurative 2,0% 1,7% 1,7%

M Attività professionali, scientifiche e tecniche 2,0% 2,0% 2,9%

Q Sanità e assistenza sociale 1,8% 1,5% 1,6%

J Servizi di informazione e comunicazione 1,6% 1,5% 1,9%

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 1,4% 1,3% 1,4%

H Trasporto e magazzinaggio 1,3% 1,4% 1,6%

P Istruzione 0,7% 1,1% 0,7%

L Attività immobiliari 0,6% 0,6% 5,8%

E Fornitura di acqua 0,1% 0,1% 0,1%

B Estrazione di minerali da cave e miniere 0,0% 0,1% 0,0%

D Fornitura di energia 0,0% 0,0% 0,0%

X Imprese non classificate 12,1% 12,0% 7,2%

TOTALE 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio dell’Imprenditoria Femminile, Unioncamere – Infocamere

Un altro 21,8% si distribuisce tra i Servizi di alloggio e di ristorazione (7,8%), le Attività

manifatturiere (7,6%) e le Altre attività di Servizi (6,4%), con percentuali sempre inferiori

alle corrispondenti a livello nazionale (11,1%, 9,1% e 6,8%), mentre in due casi soltanto

superiori a quelle regionali (7,2% e 5,4%), laddove per i comparti connessi al turismo

emerge una media un po’ più elevata sul territorio regionale (8,2%).

Un’ulteriore quota del 12% di cariche femminili, infine, superiore alla corrispondente

regionale (11,1%) e solo di poco inferiore a quella nazionale (12,5%), interessa

complessivamente le Costruzioni (4,8%) e i Servizi del cosiddetto Terziario avanzato

visti, in cui maggiormente sono presenti anche le imprese femminili provinciali, quali:

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (3,2%), Attività finanziarie e

assicurative (2%) e Attività professionali e di ricerca (2%).

Page 40: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

41

Riguardo al primo comparto, il più pesante per cariche detenute, va evidenziata la

percentuale locale più alta, seppur di poco, sia di quella regionale (4,7%) sia di quella

nazionale (4,5%), analogamente a quanto accade, tra gli altri tre casi, solo per le Attività

di intermediazione finanziaria e monetaria rispetto al livello tanto regionale, quanto

nazionale (1,7%). Per gli altri due comparti, invece, la percentuale provinciale risulta

maggiore o al più uguale a quella regionale (rispettivamente, 2,7% e 2%), ma sempre

inferiore a quella nazionale (rispettivamente, 3,4% e 2,9%).

Page 41: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

42

.. .. .. .. .. iinn ssiinntteessii

In un territorio che non eccelle per presenza femminile nel mondo del lavoro, pur registrando un tasso di occupazione maggiore delle altre province calabresi, non la provincia di Catanzaro esprime un’imprenditoria al femminile relativamente modesta, sia per consistenza numerica, sia per incidenza delle realtà rosa sul tessuto delle imprese totali locali - soprattutto se confrontata con quella di altre aree del Paese appartenenti al Mezzogiorno continentale.

Un altro aspetto non propriamente rassicurante - rispetto alla tenuta competitiva delle imprese rosa catanzaresi - che caratterizza la compagine femminile dell’imprenditoria locale è la minore resistenza alle difficoltà della recessione in atto, misurata dalla più consistente flessione dalle realtà rosa della provincia nell’ultimo periodo, pur inferiore, tuttavia, a quella riscontrata dalla componente non femminile.

La forma giuridica prevalentemente adottata tra le imprese femminili locali - ancor più di quanto non avvenga nel meridione - è la ditta individuale, tendenza quest’ultima che contribuisce non poco alla loro minore solidità e, quindi, alla maggiore vulnerabilità alle minacce esterne, oltre che a denotare un tessuto produttivo fortemente incentrato sulla micro-imprenditorialità.

Confortante e promettente appare, però, la maggiore velocità che sembrerebbe caratterizzare il processo evolutivo verso forme giuridiche più mature, come le società di capitali, in atto anche in provincia di Catanzaro, come nel resto del Paese, evidenziato dalla riduzione più consistente che in altri ambiti territoriali proprio dalle strutture più elementari.

Come in gran parte del territorio nazionale, non solo meridionale, le imprese femminili catanzaresi intervengono principalmente nei due settori tradizionali dell’economia italiana, Commercio e Agricoltura. Anche sul fronte degli altri comparti dei servizi, la presenza delle realtà rosa locali, benché comunque molto contenuta e in analogia a quanto accade anche per quelle non femminili operanti nella provincia, prevale nelle attività meno innovative e, come tali, a minore valore aggiunto.

Alla presenza sostanzialmente residuale delle imprese capitanate dalle donne in alcuni settori del terziario avanzato fa da contraltare un’elevata vocazione settoriale, che meriterebbe di essere opportunamente sollecitata, e sostenuta, per contribuire di più e meglio allo sviluppo economico-occupazione del territorio, oltre che della componente femminile della popolazione locale, attraverso il crescente intervento in comparti più profittevoli, qualificati e qualificanti per la provincia.

In termini di presenza delle donne nelle cariche dirigenziali emerge una situazione della provincia sostanzialmente speculare a quella emersa dall’analisi delle imprese: la

segue

Page 42: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

43

carica prevalentemente ricoperta è quella di titolare, la maggiore quota di donne con ruoli di responsabilità si concentra nelle imprese individuali, la componente più significativa di cariche femminili è appannaggio dei settori tradizionali dell’economia italiana, il Commercio e l’Agricoltura.

Page 43: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto
Page 44: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

PARTE SECONDA

CARATTERISTICHE GESTIONALI DELLE IMPRESE FEMMINILI DELLA PROVINCIA DI CATANZARO

Page 45: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto
Page 46: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

47

2. CARATTERISTICHE GESTIONALI DELLE IMPRESE FEMMINILI DELLA

PROVINCIA DI CATANZARO

La seconda parte dell’Osservatorio è dedicata all’illustrazione dei risultati dell’indagine sul

campo - della quale si è già detto in premessa e per la cui metodologia si rimanda

all’Appendice -, realizzata al fine di completare e arricchire il quadro informativo

sull’imprenditoria femminile della provincia di Catanzaro con le modalità operative e di

gestione che ne contraddistinguono il funzionamento, evidenziandone gli elementi di

forza e le aree di criticità esistenti, oltre che gli specifici fabbisogni emergenti.

Tali informazioni - in aggiunta a quelle riguardanti la configurazione strutturale della

compagine imprenditoriale al femminile operante in provincia - sono particolarmente utili

a meglio indirizzare e rilanciare politiche, misure e linee d’azione a sostegno di questo

importante fattore di sviluppo economico-occupazionale per il territorio, in quanto

concorrono a renderle maggiormente mirate, funzionali, e rispondenti alle esigenze e alle

istanze prioritarie avvertite dalle dirette interessate.

In tale ottica, gli ambiti presi in esame dall’indagine e analizzati nelle pagine successive

riguardano:

l’avvio dell’iniziativa imprenditoriale, esplorandone le motivazioni di fondo, le

modalità di sviluppo, le fonti di finanziamento attivate e le principali difficoltà

incontrate;

il profilo idealtipico dell’imprenditrice locale e il livello di soddisfazione per la

scelta imprenditoriale adottata, rilevando le principali caratteristiche socio-

anagrafiche e professionali delle capo-azienda operanti in provincia, oltre che le

difficoltà a tutt’oggi da esse incontrate nel coniugare responsabilità e impegni

lavorativi e familiari;

le principali caratteristiche di funzionamento e gestionali delle imprese, in termini

di modalità operative attuali e di indirizzi strategici prospettici definiti, verificando,

altresì, il possesso da parte delle imprenditrici di capacità di lettura dello scenario

esterno e di autodiagnosi della reale competitività delle proprie iniziative, rispetto alle

quali adottare conseguenti e coerenti decisioni;

il grado di orientamento all’Innovazione e allo sviluppo delle risorse umane,

nonché le fonti finanziarie impiegate per lo svolgimento delle attività aziendali e le

difficoltà di accesso ad esse.

Page 47: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

48

2.1 L’AVVIO DELL’IMPRESA

Il primo aspetto indagato nell’ambito dell’indagine field è stato quello della fase di avvio

dell’iniziativa imprenditoriale, approfondendo tale momento del ciclo di vita

dell’impresa in termini di:

motivazioni che spingono a dar vita alla nuova attività e modalità attraverso le

quali si perviene, prima, all’elaborazione della business idea e, successivamente,

alla sua messa in opera;

difficoltà e vincoli incontrati e principali supporti attivati per sostenere il

processo di start up dell’iniziativa imprenditoriale;

anche al fine di comprendere la cultura d’impresa e l’approccio manageriale che

caratterizzano le operatrici locali e il loro modus operandi, fin dai primi passi compiuti, per

verificarne l’adeguatezza rispetto agli attuali scenari competitivi e di mercato.

2.1.1 Le motivazioni e le modalità

Tra le motivazioni sottese all’avvio dell’attività d’impresa (Graf. 12), per oltre la metà

delle imprenditrici locali vi è, innanzitutto, la necessità di lavoro (51,7%), seguita, a

considerevole distanza, dalla tradizione familiare in ambito imprenditoriale (28,5%).

La necessità di rintracciare un’occupazione lavorativa, diversamente non disponibile sul

territorio, si conferma, dunque, anche per le donne della provincia di Catanzaro, come

per quelle di molte altre aree del Paese, soprattutto meridionali, il principale stimolo a

fare impresa. In altri termini sembrano prevalere le cosiddette imprenditrici drifters40 -

secondo una delle classificazioni adottate alla fine degli anni Ottanta da eminenti studiosi

del fenomeno dell’imprenditoria femminile - vale a dire spinte all’imprenditorialità in

alternativa alla disoccupazione, piuttosto che guidate da uno specifico obiettivo personale

in tal senso41.

40 Carter S. - Cannon T., Female entrepreneurship. A study of female business owners; their motivations,

experiences and strategies for success», in Department of Employment’s Research Paper, n. 65, 1988. 41Da cui la definizione anglosassone drifter (aimless – without a purpose person), a indicare una persona

che si muove/agisce senza una specifica determinazione/volontà ad andare nella direzione assunta.

Page 48: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

49

Ad esse fanno seguito le cosiddette imprenditrici tradizionali (o anche per tradizione o per

scelta familiare)42 per le quali cioè l’impresa è da sempre parte della loro vita, in quanto

appartenenti a famiglie vocate all’imprenditoria da generazioni.

Le donne che rientrano in tale categoria, quindi, intraprendono l’attività imprenditoriale -

dando vita a una nuova iniziativa e/o entrando nell’impresa preesistente - per proseguire

sulla strada già tracciata dalla propria famiglia, raccogliendone l’eredità professionale e

seguendo un modello di continuità, in cui, almeno inizialmente, la predestinazione

prevale su motivazioni più propriamente soggettive, come la personale aspirazione a

realizzare l’attività d’impresa e/o il desiderio di affermazione professionale.

Graf. 12 - Principali motivazioni alla base dell'avvio dell’attività imprenditoriale (valori percentuali)

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0

Esistenza di agevolazioni pubbliche

Miglioramento del reddito

Possesso di capacità ed esperienze

Desiderio di affermazione professionale

Aspirazione a svolgere attività imprenditoriale

Tradizione familiare/impresa familiare

Necessità di lavoro

0,2

0,8

5,6

9,9

12,1

28,5

51,7

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo due opzioni di risposta possibili

Motivazioni come il bisogno di lavorare e creare qualcosa per se stesse e/o il desiderio di

valorizzare la propria professionalità - spesso non pienamente riconosciuta e premiata

nell’ambito del lavoro dipendente - che portano ad adottare un modello di ingresso

nell’imprenditorialità fondato su una precisa scelta professionale originaria e genuina -

ispirano soltanto una parte minoritaria delle imprenditrici della provincia di Catanzaro

(aspirazione a svolgere l’attività imprenditoriale 12,1%; esigenza di affermarsi

professionalmente 9,9%).

42M. Franchi, Api o tartarughe?, in P. David, G. Vicerelli, (a cura di), Donne nelle professioni degli uomini,

Franco Angeli, 1994.

Page 49: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

50

Assolutamente non determinanti, almeno per lo start up dell’attività, risultano, infine, il

possesso di capacità ed esperienze per gestire al meglio il business che si intraprende

(5,6%) e, ancor meno, trasversalmente a tutti i settori, la possibilità di accedere ad

agevolazioni finanziarie di natura pubblica (0,2%).

Con riferimento, in particolare, al primo aspetto, va detto che se lo scarso rilievo attribuito

in tale sede a know-how e skills posseduti dalle imprenditrici può essere comprensibile

alla luce delle presumibili assai ridotte dimensioni aziendali al momento dell’avvio delle

iniziative, esso non può ritenersi condivisibile e giustificabile nella misura in cui sia

imputabile, in realtà, alla mancanza o alla limitatezza di un bagaglio culturale e tecnico-

professionale idoneo a garantire l’adeguata conduzione e gestione delle iniziative

avviate.

Dato il contesto ambientale, economico e concorrenziale sempre più complesso e

turbolento, oltre che globale, in cui oggi le imprese sono chiamate ad operare, una simile

situazione, infatti, può essere destinata a condizionare, se non anche a compromettere,

la sopravvivenza delle realtà femminili locali, prima che il loro sviluppo, e andrebbe,

quindi, assolutamente superata.

A tal fine, sarebbe oltremodo auspicabile dare avvio e/o continuare a realizzare (come

già da tempo la Camera di commercio di Catanzaro) tutte quelle iniziative di

sensibilizzazione, informazione e formazione in grado di sviluppare, aggiornare e

ampliare l’attuale patrimonio di conoscenze e competenze delle imprenditrici locali,

dotandole di metodologie e strumenti al passo con i tempi.

A livello settoriale (Tab.15), è interessante evidenziare come la scelta imprenditoriale per

necessità ricorra maggiormente per le imprese dell’Industria43 (57,7%) e, a breve

distanza, dei Servizi avanzati44 (55,8%).

Nel primo caso, a tale motivazione si accompagna, dopo la successione, anche una

discreta dose di aspirazione personale a intraprendere, misurata da una frequenza di

lunga gran superiore alla media rilevata a livello generale (20,4%).

Tale motivazione, come pure il desiderio di affermazione professionale non mancano di

ispirare anche le operatrici del terziario avanzato, ma con una frequenza solo di poco più

alta di quella registrata complessivamente (rispettivamente 13,5% ed 11,5%).

43Raggruppa: Attività manifatturiere e Costruzioni. 44 Includono: Servizi di informazione e comunicazione, Attività finanziarie e assicurative, Attività immobiliari,

Attività professionali, scientifiche e tecniche, Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese.

Page 50: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

51

L’ambito settoriale in cui, invece, il vissuto imprenditoriale familiare incide di più sulla

decisione di fare impresa delle donne catanzaresi è quello dei Servizi di base45 (30,9%),

comprendendo sia il comparto portante dell’economia del territorio, costituito - come si è

visto nella prima parte dell’Osservatorio - dal Commercio, sia il terzo comparto

provinciale, per presenza femminile, ossia i Servizi ricettivi e ristorativi.

La disponibilità di skills e know-how specifici, infine, ricorre maggiormente per le

imprenditrici degli Altri servizi46 (10%), spinte anch’esse, così come le colleghe

dell’Industria, maggiormente dall’aspirazione personale a realizzare un’attività di tipo

imprenditoriale (20%).

Tab. 15 - Principali motivazioni alla base dell'avvio dell’attività imprenditoriale per settore (valori percentuali, dati ordinati in base alle frequenze rilevate a livello complessivo)

MOTIVAZIONI Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Necessità di lavoro 57,7 50,6 55,8 47,5

Tradizione familiare/impresa familiare 28,3 30,9 21,2 22,5

Aspirazione a svolgere attività imprenditoriale 20,4 8,6 13,5 20,0

Desiderio di affermazione professionale 8,6 9,9 11,5 10,0

Possesso di capacità ed esperienze 5,9 4,9 3,8 10,0

Miglioramento del reddito 0,0 1,2 0,0 0,0

Esistenza di agevolazioni pubbliche 0,0 0,0 1,9 0,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo due opzioni di risposta possibili

Che le donne della provincia di Catanzaro esprimano – oltre alle necessità dettate dal

contesto socio-economico e/o della ereditarietà del mestiere - anche una certa naturale

propensione a fare impresa (benché non ampiamente diffusa) emerge, in particolare,

dalle indicazioni raccolte riguardo ai fattori all’origine dell’idea imprenditoriale (Graf.

13), là dove alla formulazione della business idea concorre, innanzitutto, la volontà di

realizzare una personale aspirazione e/o di concretizzare un particolare sogno nutriti da

sempre (32,6%).

45 Comprendono: Commercio, Servizi di alloggio e di ristorazione, Trasporti e Logistica. 46 Istruzione e Sanità private, associazionismo, servizi per la cura della persona e della casa.

Page 51: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

52

Vero è che, a strettissimo giro, si posizionano i consigli dei familiari (31,5%),

confermando, anche in tale sede, il ruolo-chiave giocato dalla rete familiare nella scelta

del percorso imprenditoriale e del tipo di attività da porre in essere.

Per quasi un quarto delle imprese indagate, infine, concorrono all’elaborazione dell’idea

anche la conoscenza e/o l’esperienza nel settore d’intervento del business ideato

(24,2%), come pure, in misura assai minore – ma pur con una frequenza superiore a

quella rilevata per la fase di avvio dell’iniziativa - le competenze e conoscenze di cui

dispone l’imprenditrice per guidare e gestire l’attività prescelta (11,1%).

Graf. 13 - Fattori all’origine dell’idea imprenditoriale (valori percentuali)

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0

Studio di fattibilità/ricerca di mercato

Suggerimenti di consulenti/altri …

Informazioni ricevute

Competenze e conoscenze personali

Conoscenza/esperienza nel settore

Consiglio di familiari

È sempre stata sua aspirazione/sogno

1,3

1,4

3,9

11,1

24,2

31,5

32,6

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo due opzioni di risposta possibili

La ridotta inclinazione a raccogliere input e suggerimenti da fonti terze - qualificate ma

estranee alla cerchia familiare - emerge, di contro, dalle ben più ridotte frequenze

registrate dalle informazioni ricevute (3,9%) e dai suggerimenti provenienti da consulenti

e/o da altri imprenditori (1,4%) quali fonti d’ispirazione dell’idea d’impresa.

Un aspetto particolarmente preoccupante - piuttosto diffuso, peraltro, nel sistema

imprenditoriale italiano - è, poi, rappresentato dal fatto che solo in casi del tutto

eccezionali, per lo più riconducibili alle realtà manifatturiere, all’origine dell’idea

imprenditoriale si colloca uno studio di fattibilità o una ricerca di mercato (1,3%), vale a

Page 52: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

53

dire un approccio metodologico idoneo a una compiuta valutazione anticipata delle

potenzialità del business in cui si vuole operare.

Lo scarso ricorso a una verifica preliminare di ciò che s’intende realizzare, che

contribuisca a valutare le reali opportunità offerte dal tipo di attività prescelta, prima di

darvi materialmente seguito, e a limitarne il rischio d’insuccesso, mette in luce la limitata

attitudine delle imprenditrici locali a operare in chiave di gestione anticipata delle proprie

iniziative, sin dalla loro iniziale impostazione, e, quindi, più in generale, il prevalere tra

esse di un approccio al fare impresa scarsamente improntato alla cultura della

pianificazione.

L’analisi a livello settoriale (Tab. 16) evidenzia la netta preminenza, nell’individuazione ed

elaborazione dalla business idea, delle aspirazioni personali per le operatrici degli Altri

servizi (52,5%), oltre che - confermando quanto rilevato anche in merito alle motivazioni

sottese all’avvio d’impresa - la significativa rilevanza che per esse assumono la

conoscenza/esperienza del settore (25%) e le competenze e conoscenze possedute

(17,5%), dopo, tuttavia, le colleghe dell’Industria (rispettivamente, 38,7% e 21,3%), ma

maggiormente che per quelle dei Servizi avanzati (rispettivamente, 25% e 13,5%).

Le poche realtà all’origine delle quali sono stati realizzati studi di fattibilità e/o ricerche di

mercato operano nell’Industria (8,1%) e, in casi del tutto eccezionali, nei Servizi Avanzati

(1,9%) .

Tab. 16 - Fattori all’origine dell’idea imprenditoriale per settore di attività (valori percentuali, dati ordinati in base alle frequenze rilevate a livello complessivo)

FATTORI Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

È sempre stata sua aspirazione/sogno 26,5 29,6 34,6 52,5

Consiglio di familiari 23,1 38,3 23,1 12,5

Conoscenza/esperienza nel settore 38,7 21,0 25,0 25,0

Competenze e conoscenze personali 21,3 7,4 13,5 17,5

Informazioni ricevute 2,9 3,7 1,9 7,5

Suggerimenti di consulenti/altri imprenditori

0,0 1,2 5,8 0,0

Studio di fattibilità/ricerca di mercato 8,1 0,0 1,9 0,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo due opzioni di risposta possibili

Page 53: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

54

Le preoccupazioni espresse in precedenza, riguardo ai limiti culturali e di approccio alla

pianificazione e gestione delle attività delle imprenditrici femminili di Catanzaro, trovano

riscontro nella disamina delle indicazioni raccolte in merito allo sviluppo di un’indagine

di mercato e/o di una valutazione delle competenze possedute (Tab. 17),

preliminarmente e propedeuticamente all’avvio dell’iniziativa imprenditoriale.

Tab. 17 - Sviluppo di analisi di mercato e/o di una valutazione delle competenze propedeutico all’avvio d’impresa (valori percentuali)

TOTALE Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

NO 68,8 51,8 74,1 55,8 70,0

non ne ho sentito la necessità 64,4 50,7 69,1 51,9 65,0

non sapevo a chi rivolgermi 4,3 1,1 4,9 3,8 5,0

SI 29,7 45,2 24,7 40,4 30,0

ho fatto da sola 18,1 38,9 11,1 26,9 25,0 mi sono rivolta alla Camera di Commercio /Azienda Speciale

7,7 1,1 11,1 3,8 0,0

mi sono rivolta a Enti pubblici (Regione, Provincia, Comune)

0,4 1,8 0,0 1,9 0,0

mi sono rivolta ad Associazioni imprenditoriali

1,0 0,0 1,2 1,9 0,0

mi sono rivolta a consulenti 1,0 3,4 0,0 1,9 2,5

mi sono rivolta ad altri imprenditori 1,5 0,0 1,2 3,8 2,5

Non sa/Non risponde 1,6 2,9 1,2 3,8 0,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Interrogate in merito, infatti, poco meno del 70% delle imprenditrici della provincia - con

un’incidenza particolarmente considerevole soprattutto tra quelle dei servizi di tipo

tradizionale, quali i Servizi di base (74,1%) e gli Altri servizi (70%) - ha dichiarato di aver

avviato la propria iniziativa senza aver realizzato o fatto realizzare alcun tipo di

analisi o studio, nella quasi totalità dei casi perché non ne ha avvertita la necessità

(64,4%).

Tra quelle che hanno dichiarato di aver sviluppato una verifica preventiva della concreta

fattibilità dell’idea di business e/o del possesso delle competenze gestionali per portarla

avanti (29,7%), poi, ben tre su cinque hanno provveduto autonomamente (ho fatto da

sola 18,1%). Una parte modesta, ma relativamente significativa, invece, si è avvalsa del

supporto della Camera di Commercio e/o dell’Azienda Speciale (7,7%).

Page 54: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

55

Le operatrici che maggiormente sviluppano tali analisi, pur prediligendo nettamente il fai

da te - confidando, quindi, preminentemente nelle proprie capacità e nel proprio fiuto -

sono quelle dell’Industria (45,2% e 38,9%), seguite, a breve distanza, delle colleghe dei

Servizi Avanzati (40,4% 26,9%).

Operano, invece, nei Servizi di base, quindi principalmente nel Commercio e nei Servizi

connessi al turismo, le imprenditrici che maggiormente ricorrono al supporto offerto

dall’Ente camerale (11,1%). Del tutto residuale, trasversalmente ai diversi settori, è il

ruolo riconosciuto, in chiave di supporto, ad altri soggetti, pur qualificati, come le

associazioni datoriali, i consulenti e gli altri imprenditori, con i quali, almeno in fase di

avvio dell’impresa, le imprenditrici locali appaiono restie a confrontarsi.

La situazione sin qui illustrata - congiuntamente a quanto emerso in precedenza a

proposito della genesi della business idea - oltre a confermare la scarsa propensione

all’adozione di strumenti di pianificazione strategica delle imprenditrici locali (come

appunto un business plan o piano d’azienda), fa intravedere la presenza tra di esse,

anche di un atteggiamento piuttosto marcato e diffuso di limitata apertura al confronto

con l’esterno.

Entrambi gli approcci rappresentano tratti tutt’altro che peculiari delle capoazienda

catanzaresi, in quanto piuttosto ricorrenti nel panorama imprenditoriale italiano non solo

femminile, ma non per questo sono condivisibili e, soprattutto, ulteriormente perpetrabili,

se non a rischio di minare la permanenza sul mercato, prima ancora che la crescita, delle

realtà imprenditoriali del territorio.

2.1.2 Le difficoltà incontrate, le risorse e i supporti attivati

Rispetto al quadro caratterizzato da forti chiaroscuri sin qui delineato, qualche segnale

più incoraggiante proviene dall’analisi delle difficoltà incontrate all’avvio dell’impresa

(Graf.14).

A tal proposito, infatti, un terzo delle imprese ha dichiarato di non aver dovuto

fronteggiare alcun tipo di problema in fase di start up (33%) e solo in casi contenuti

(5,4%) le difficoltà incontrate sono imputabili alla carenza di idonee conoscenze e skills di

tipo gestionale e operativo.

Nonostante i limiti culturali e di approccio al business emersi ed evidenziati in

precedenza, quindi, sul territorio provinciale è presente una discreta quota di operatrici -

benché pur sempre minoritaria - che riesce a condurre il proprio business ed a produrre

Page 55: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

56

risultati positivi mediante il set di conoscenze e competenze di cui dispone, almeno in

fase di start up dell’iniziativa imprenditoriale.

Graf. 14 - Principali difficoltà incontrate all’avvio dell’attività imprenditoriale (valori percentuali)

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0

Reperimento personale qualificato

Carenza di conoscenze gestionali e produttive

Disponibilità di locali per svolgere l’attività

Complessità adempimenti burocratici

Reperimento capitale

Ricerca clienti e fornitori

Nessuna

2,3

5,4

7,0

13,0

20,2

29,1

33,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo due opzioni di risposta possibili

Fatte salve le suddette realtà, per le restanti imprese femminili della provincia le difficoltà

all’avvio non sono mancate e sono costituite, in particolare, da tre aspetti particolarmente

ricorrenti tra le imprese femminili operanti nel Mezzogiorno d’Italia: la ricerca di clienti e

fornitori (29,1%), il reperimento di capitale (20,2%) e, con una frequenza inferiore, la

complessità degli adempimenti burocratici richiesti per avviare un’impresa (13%).

Il fatto che quota significativa di realtà rosa locali abbia difficoltà a rintracciare, sin

dall’avvio dell’attività, i clienti da servire e le fonti di sostentamento che rendano

competitiva la propria offerta, oltre che conseguenza della mancata analisi e valutazione

ex ante del business intrapreso, è anche imputabile alle ridotte dimensioni di impresa,

che finiscono, inevitabilmente, per penalizzarne il raggio d’azione commerciale, oltre che

la possibilità di accesso a canali di approvvigionamento convenienti.

Tale difficoltà in fase di start up lascia intravedere altresì carenze concettuali e operative

riguardo a specifici ambiti della gestione aziendale e, più in particolare, a quelli connessi

al mercato e alla sua gestione, come il Marketing/Commerciale e le Vendite, che si

Page 56: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

57

vanno, quindi, ad aggiungere ai limiti di cultura manageriale e di approccio gestionale già

evidenziati in precedenza.

La difficoltà di reperimento di capitali sarà oggetto di maggiori approfondimenti nel

prosieguo nell’Osservatorio, per comprendere i fattori che concorrono a rendere critico

l’accesso al mercato del credito, non soltanto nella fase di start up.

Per quanto concerne, poi, l’eccessiva onerosità degli aspetti burocratici ai quali

adempiere per costituire un’impresa, lamentata non solo dalle imprenditrici locali,

l’applicazione sempre più diffusa del sistema della Comunicazione Unica d’impresa47

dovrebbe decretarne il ridimensionamento, se non il definitivo superamento, nel breve

periodo.

Rispetto alla situazione complessiva, a livello settoriale (Tab. 18), val la pena evidenziare

che:

le imprese che più delle altre non hanno incontrato difficoltà alcuna in fase avvio

appartengono ai Servizi avanzati (38,5%), settore nel cui ambito risultano anche

meno frequenti le problematiche sia di ricerca di clienti e fornitori (19,2%) sia,

ancor meno, di reperimento di risorse finanziarie (solo nel 9,6% dei casi), ma di

gran lunga più ricorrenti, ove incontrate, le difficoltà connesse agli adempimenti

burocratici richiesti dallo start up (21,2%);

le realtà femminili della provincia di Catanzaro che più delle altre fanno fatica a

ricercare clienti e fornitori sono, invece, quelle attive nel settore dell’Industria

(33,3%);

le aziende, infine, che lamentano maggiori difficoltà di accesso al mercato dei

capitali per sostenere l’avvio d’impresa sono le imprese degli Altri servizi (35%).

47

Il sistema della Comunicazione Unica - introdotto dall'art. 9 della Legge 40/2007 -, terminato il periodo di transitorio di sei mesi, è entrato in vigore il 1° aprile 2010. Esso permette di ottemperare agli obblighi di legge verso Camera di Commercio competente territorialmente, INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate, inoltrando una sola comunicazione ad un unico destinatario che si fa, poi, carico di trasmettere agli altri Enti le informazioni di competenza di ciascuno.

Page 57: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

58

Tab. 18 - Principali difficoltà incontrate all’avvio dell’attività imprenditoriale per settore (valori percentuali, dati ordinati in base alle frequenze rilevate a livello complessivo)

DIFFICOLTÀ Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Nessuna 31,2 32,1 38,5 35,0

Ricerca clienti e fornitori 33,3 29,6 19,2 30,0

Reperimento capitale 22,9 18,5 9,6 35,0

Complessità adempimenti burocratici 16,3 11,1 21,2 12,5

Disponibilità di locali per svolgere l’attività 4,7 7,4 9,6 5,0

Carenza di conoscenze gestionali e produttive 4,7 6,2 1,9 5,0

Reperimento personale qualificato 1,8 2,5 1,9 2,5

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo due opzioni di risposta possibili

Rimanendo in tema di risorse finanziarie (Tab. 19), un altro tratto che accomuna le

imprese a prevalente conduzione femminile che operano in provincia di Catanzaro con

quelle localizzate in altre aree dell’Italia meridionale è il ricorso piuttosto modesto ai

finanziamenti offerti dal sistema creditizio (22,6%) per sostenere la fase di avvio,

preferendo di gran lunga l’impiego di capitale proprio (65,1%).

Non manca, poi, la possibilità di contare, anche sotto tale profilo, sul supporto familiare

(16,3%), mentre l’attivazione di risorse, ancorché offerte a condizioni agevolate, di

matrice pubblica, a maggior ragione se mirate alle realtà femminili (legge 215/1992),

sono quelle alle quali meno delle altre si fa ricorso (rispettivamente, 2,2% e 1,2%).

Tab. 19 - Risorse finanziarie utilizzate per l’avvio dell’iniziativa imprenditoriale (valori percentuali)

TIPOLOGIA DI RISORSE TOTALE Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Capitale proprio 65,1 69,5 63,0 63,5 72,5

Credito bancario 22,6 21,9 25,9 11,5 15,0

Capitale di parenti 16,3 12,0 17,3 17,3 15,0

Altri incentivi pubblici 2,2 9,1 0,0 3,8 5,0

Prestito di società finanziarie 1,9 4,1 0,0 3,8 7,5

Legge 215/1992 1,2 6,3 0,0 3,8 0,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, tutte le opzioni di risposta possibili

Page 58: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

59

La disamina a livello settoriale non evidenzia particolari differenze dalla situazione

complessiva, salvo:

il più incisivo ricorso alle risorse proprie evidenziato dalle imprese degli Altri

servizi (72,5%);

il più ridotto accesso al credito bancario da parte delle aziende al femminile

operanti nei comparti dei Servizi avanzati (11,5%);

la maggiore frequenza di attivazione di agevolazioni pubbliche, sia mirate che

non, delle realtà industriali (9,1% ex L. 215/’92; 6,3% altri incentivi).

Concludendo il tema dell’avvio d’impresa, la disamina dei supporti non finanziari di cui le

imprese femminili catanzaresi si avvalgono, in chiave di assistenza e di consulenza

(Tab. 20), conferma ulteriormente la centralità della famiglia e/o della rete di affetti più

stretti, già ampiamente rilevata in precedenza.

Infatti, per poco meno della metà delle realtà rosa della provincia a fornire i consigli

rivelatisi maggiormente utili nel primo biennio di vita dell’azienda sono, innanzitutto e

più di tutti, parenti e/o amici (46,3%).

Tab. 20 - Soggetti i cui consigli si sono rilevati particolarmente utili nei primi due anni di vita dell’impresa (valori percentuali)

SOGGETTI TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Parenti/amici 46,3 38,7 49,4 32,7 50,0

Nessuna 26,9 29,4 24,7 30,8 32,5

Consulenti 21,7 24,9 21,0 21,2 22,5

Camera di Commercio 7,4 11,8 7,4 1,9 7,5

Un’imprenditrice 2,7 2,3 2,5 7,7 0,0

Associazione di categoria 2,7 3,4 2,5 0,0 5,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, tutte le opzioni di risposta possibili

Solo a notevole distanza si collocano, per l’utilità prodotta dai suggerimenti forniti, i

consulenti (21,7%), che, rispetto a quanto emerso in precedenza, nella fase successiva a

quella di costituzione e di prima operatività dell’iniziativa, quindi, riescono a godere di

considerazione e fiducia maggiori, anche rispetto ad altri soggetti terzi alla rete familiare.

Page 59: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

60

Tra questi ultimi, anche in tal sede, l’unica a misurare segnalazioni, entro i dovuti limiti,

più significative è la Camera di Commercio (7,4%), da parte, soprattutto, delle imprese

dell’Industria (11,8%) e dei comparti di servizi di tipo tradizionale (Altri servizi 7,5% e

Servizi di base 7,4%). Le operatrici dei Servizi avanzati, invece, pur sempre in via del

tutto residuale, preferiscono il confronto con chi condivide un analogo percorso

professionale (7,7%).

Page 60: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

61

.. .. .. .. .. iinn ssiinntteessii

Le donne della provincia di Catanzaro si dedicano all’attività imprenditoriale principalmente per necessità e/o per successione. Fare impresa, cioè, nel primo caso, rappresenta l’alternativa alla disoccupazione, nel secondo, è qualcosa di predestinato, in virtù del vissuto imprenditoriale familiare. Tuttavia, il territorio non manca di esprimere anche imprenditrici per scelta, vale a dire guidate da una naturale vocazione soggettiva al percorso imprenditoriale intrapreso.

Le imprenditrici della provincia di Catanzaro, fin dalla genesi delle proprie iniziative, dimostrano una spiccata inclinazione alla gestione a vista delle attività, piuttosto che all’adozione di metodi e strumenti tipici della pianificazione aziendale, rispetto ai quali, molto probabilmente, scontano limiti tanto conoscitivi quanto di capacità applicative, oltre che, più in generale, di cultura di impresa. Non a caso, l’elaborazione dell’idea di business e la sua successiva implementazione sono difficilmente frutto di compiute e strutturate verifiche preliminari della validità e fattibilità dell’iniziativa imprenditoriale.

Le difficoltà incontrate all’avvio delle iniziative dalle imprenditrici locali rivelano, inoltre, lacune concettuali e operative degli ambiti gestionali relativi alla cura e allo sviluppo del rapporto con il mercato - quindi, sul fronte del Marketing-Commerciale e delle Vendite non sostenibili alla luce degli scenari competitivi attuali, in quanto possono contribuire a compromettere la permanenza sul mercato delle proprie realtà produttive.

Altro tratto peculiare dell’imprenditorialità di Catanzaro è il ruolo-chiave giocato dalla famiglia e dagli affetti più stretti nel sostenere, non solo in termini finanziari e non soltanto nel caso di tradizione imprenditoriale, la scelta imprenditoriale delle donne locali, messa in luce dalla centralità riconosciuta dalla imprenditrici locali a suggerimenti e consigli da essi provenienti tanto in fase d’ideazione quanto in quella di avvio delle iniziative.

Probabilmente la particolare valenza assegnata al supporto di parenti e amici, una buona dose di fiducia nelle proprie personali capacità, soprattutto intuitive, e una chiusura culturale di fondo concorrono ad alimentare l’atteggiamento delle imprenditrici locali di scarsa apertura al confronto con l’ambiente esterno e con tutto ciò che esula dalla ristretta cerchia degli affetti più stretti, che emerge dal limitato ricorso a supporti qualificati offerti da soggetti terzi, tanto privati, che, in particolare, pubblici, Camera di Commercio inclusa.

Page 61: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

62

2.2 IL PROFILO DELL’IMPRENDITRICE-TIPO E LA VALUTAZIONE DELLA SCELTA

IMPRENDITORIALE

Esplorata la fase di start up delle imprese femminili, l’indagine field ha poi indagato il

background professionale delle imprenditrici catanzaresi ed la loro valutazione della

propria esperienza imprenditoriale, analizzando nel dettaglio:

le caratteristiche anagrafiche e professionali delle imprenditrici della provincia di

Catanzaro, al fine di tracciarne il profilo idealtipico;

la valutazione dell’esperienza imprenditoriale, per misurare il grado di

soddisfazione delle donne catanzaresi per la scelta effettuata, oltre che

identificare i principali ostacoli alla piena espressione delle loro reali potenzialità

in ambito aziendale, in particolare di quelli derivanti dalla necessità di coordinare

il ruolo familiare con quello imprenditoriale.

È opportuno precisare che, nelle pagine successive, il termine imprenditrice è utilizzato

indistintamente per indicare sia le titolari di ditte individuali che le socie, rappresentanti

legali, amministratrici e direttori generali delle imprese a presenza femminile non

esclusiva48.

2.2.1 L’identikit dell’imprenditrice

Sotto il profilo della condizione familiare (Tab. 21), la maggioranza delle imprenditrici

della provincia di Catanzaro è sposata (81,6). La componente relativamente più

significativa di single – in netta minoranza a livello generale (12,2%) - opera nell’ambito

dei comparti del terziario avanzato (24,4%).

Tab. 21 - Condizione familiare delle imprenditrici della provincia di Catanzaro (valori percentuali)

Stato civile TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Sposata 81,6 79,0 83,8 68,3 82,9

Single 12,2 13,6 10,3 24,4 11,4

Vedova 3,3 1,5 4,4 2,4 0,0

Separata 2,3 3,0 1,5 2,4 5,7

Non indica 0,6 3,0 0,0 2,4 0,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

48 Cfr. Glossario in Appendice

Page 62: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

63

Per quanto concerne il grado d’istruzione (Tab. 22), oltre il 70% delle operatrici locali

presenta un livello di scolarità non superiore al diploma di scuola secondaria, con una

quota di quelle in possesso della licenza di scuola media inferiore (38,4%) leggermente

più elevata rispetto a quante hanno conseguito il diploma di maturità (32,4%).

Le imprenditrici con tale caratteristica prevalgono nei settori di servizi di tipo tradizionale,

in modo preponderante nell’ambito dei comparti degli Altri servizi (82,9%, di cui 51,4% in

possesso di licenza media) e, con un’incidenza più prossima alla media generale, nel

Servizi di base (73,5%, con il 41,2% in possesso di licenza media).

Complessivamente meno di un quarto sono le imprenditrici dotate di una formazione

universitaria (17,9%) e post-universitaria (5%) e, a livello settoriale, tendono a essere

maggiormente diffuse nell’ambito dei Servizi avanzati (53,7%, di cui il 48,8% con diploma

di laurea) seguiti, solo a notevole, distanza dall’Industria (28%, di cui 22,1% in possesso

della laurea).

Le attività di servizi di tipo più innovativo ed a maggiore valore aggiunto, dunque, in

ambito locale, come anche in altre aree del Paese, esprimono una compagine

imprenditoriale femminile dotata di background culturale più elevato rispetto a quanto si

riscontra negli altri settori e, da quanto visto in precedenza, presumibilmente meno

condizionata da responsabilità e impegni provenienti dalla sfera personale, in mancanza

di un proprio nucleo familiare di cui prendersi cura.

Tab. 22 - Titolo di studio delle imprenditrici della provincia di Catanzaro

(valori percentuali)

Titolo TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Nessuno 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Licenza elementare 6,1 7,7 7,4 0,0 2,9

Licenza media 38,4 32,2 41,2 9,8 51,4

Diploma di scuola superiore 32,4 30,7 32,4 36,6 31,4

Diploma di laurea 17,9 22,1 13,2 48,8 14,3

Specializzazione post-laurea 5,0 5,9 5,9 4,9 0,0

Non indica 0,2 1,5 0,0 0,0 0,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Riguardo alla nazionalità (Graf. 15) tranne rarissime eccezioni - nell’Industria (3%

extracomunitaria) e nei Servizi avanzati (2,4% comunitaria) - le imprenditrici locali sono

pressoché tutte italiane (99,4%).

Page 63: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

64

A tal proposito val la pena ricordare che le imprenditrici immigrate hanno assunto negli

ultimi anni un peso sempre maggiore nel nostro Paese, in particolare, nei territori del

Centro-Nord e che, soprattutto alle imprese guidate da queste operatrici, sono

riconducibili tanto la maggiore tenuta alla recessione economica dell’imprenditorialità

femminile nazionale quanto il contributo positivo, in termini quantitativi, al saldo annuale

delle imprese rosa del Paese.

Graf. 15 - Nazionalità delle imprenditrici della provincia di Catanzaro (valori percentuali)

Italiana 99,4

Comunitaria 0,2

Extracomunitaria 0,4

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

L’analisi dell’esperienza professionale maturata prima dell’ingresso in azienda (Tab.

23) evidenzia che, per la maggior parte delle imprenditrici locali, la scelta imprenditoriale

costituisce la prima e unica opportunità di lavoro (71,8%), con una prevalenza di tale

tipologia di operatrici soprattutto nei settori più tradizionali e significativi della provincia, i

Servizi di base (75%), comprendenti il Commercio e i comparti connessi al Turismo.

Anche in questo caso, sono i Servizi avanzati a esprimere la quota più elevata di

imprenditrici in possesso di una precedente esperienza professionale (41,5%).

Tab. 23 - Esperienza lavorativa prima di operare in azienda (valori percentuali)

TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri Servizi

SI 28,2 28,3 25,0 41,5 34,3

NO 71,8 71,7 75,0 58,5 65,7

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

In merito poi alla tipologia di attività, in termini di tipologia di rapporto di lavoro, di

quante hanno maturato un’esperienza lavorativa pregressa (Tab. 24):

Page 64: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

65

nel complesso, in otto casi su dieci si è trattato di lavoro subordinato, con

un’incidenza particolarmente elevata tra le imprenditrici degli Altri servizi

(91,7%), oltre che tra quelle dei Servizi di base (82,4%);

le imprenditrici con alle spalle un vissuto professionale autonomo sono, invece,

più diffuse tra coloro che hanno scelto di realizzare un’attività imprenditoriale

nell’Industria (34,4%) e, ancora una volta, nei Servizi avanzati (23,5%).

Tab. 24 - Esperienza lavorativa e tipologia di attività svolta dalle imprenditrici prima di operare in azienda (valori percentuali)

TIPO DI LAVORO TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri Servizi

Lavoratrice dipendente 80,1 65,6 82,4 70,6 91,7

Lavoratrice autonoma 15,6 34,4 11,8 23,5 8,3

Casalinga 4,2 0,0 5,9 5,9 0,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

2.2.2 Il bilancio dell’esperienza imprenditoriale

Spostando il focus sulla verifica del grado di soddisfazione delle imprenditrici per il

percorso imprenditoriale intrapreso, il primo ambito esaminato ha riguardato gli aspetti

che le intervistate ritengono i più positivi della loro professione: il fattore più

importante (Graf. 16) risulta l’indipendenza economica (34,2%), seguito, a una certa

distanza, dalla sicurezza per il futuro (22,6%) e dall’affermazione professionale (20,9%).

La preminenza di tali aspetti testimonia che, in linea generale, per le donne della

provincia di Catanzaro - come peraltro accade in molte altre aree del Paese - la scelta di

fare impresa rappresenta, innanzitutto, una fondamentale occasione di affrancamento

socio-culturale e di autonoma realizzazione di sé, attuale e prospettica, al di fuori dei

tradizionali ruoli relativi al genere femminile, prima che un’opportunità di crescita e

successo professionale, altrimenti difficilmente conseguibile nel contesto in cui vivono.

Non a caso, la possibilità di migliorare a livello professionale presenta una frequenza di

segnalazioni di gran lunga inferiore a quella degli altri item (14,3%). L’entità più contenuta

delle preferenze accordate all’interesse per l’attività realizzata (17,2%), poi, sembra

confermare quanto detto in precedenza riguardo alla più limitata presenza sul territorio di

imprenditrici per scelta, rispetto a quelle spinte all’imprenditorialità dalla necessità e/o

dalla tradizione familiare.

Page 65: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

66

Notevolmente minore è, infine, la valenza di aspetti maggiormente qualificanti e

gratificanti dell’esperienza professionale in termini di conseguimento di una posizione di

prestigio sociale (6%) e/o, ancor meno, di raggiungimento di elevati livelli di reddito

(4,8%).

Graf. 16 - Aspetti più positivi del proprio lavoro (valori percentuali)

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0

Reddito

Prestigio sociale

Possibilità di migliorare a livello professionale

Interesse per l’attività realizzata

Affermazione personale

Sicurezza per il futuro

Indipendenza economica

4,8

6,0

14,3

17,2

20,9

22,6

34,2

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne Nota: Domanda a risposta multipla, massimo due opzioni di risposta possibili

A livello settoriale (Tab. 25), la situazione rilevata non è esattamente speculare a quella

complessiva, laddove:

l’indipendenza economica, in particolare e, a seguire, l’affermazione personale

sono i due fattori ritenuti decisamente più positivi dell’attività svolta dalle

imprenditrici che operano nell’Industria (rispettivamente, 47,2% e 24,2%) e nei

Servizi avanzati (43,9% e 34,1%);

l’interesse per l’attività realizzata è maggiormente ricorrente tra le operatrici dei

comparti del Terziario avanzato (24,4%) e, con una frequenza più prossima alla

media generale, degli Altri servizi (20%);

tra le imprenditrici dei settori degli Altri servizi più frequenti sono quelle che

indicano quali aspetti più positivi del fare impresa, la possibilità di migliorare a

livello professionale (17,1%), quindi di fare carriera e il raggiungimento del

prestigio sociale (14,3%), dunque di una migliore posizione nella scala sociale.

Page 66: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

67

Tab. 25 - Aspetti più positivi del proprio lavoro per settore (valori percentuali)

ASPETTI Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Indipendenza economica 47,2 30,9 43,9 31,4

Sicurezza per il futuro 18,0 25,0 12,2 22,9

Affermazione personale 24,2 19,1 34,1 17,1

Interesse per l’attività realizzata 13,6 16,2 24,4 20,0

Possibilità di migliorare a livello professionale 9,1 14,7 14,6 17,1

Prestigio sociale 4,4 4,4 7,3 14,3

Reddito 6,8 4,4 7,3 2,9

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo due opzioni di risposta possibili

Passando alla valutazione complessiva dell’esperienza imprenditoriale (Tab. 26), è

interessante evidenziare che, nel complesso, oltre l’80% delle capitane d’azienda della

provincia di Catanzaro ha espresso un giudizio favorevole.

Situazioni di minore soddisfazione sono riscontrabili tra le imprenditrici che operano nei

servizi di tipo tradizionale e, più in particolare, soprattutto tra quelle dei Servizi di base

(23,5%).

Tab. 26 - Valutazione complessiva dell’esperienza imprenditoriale

(valori percentuali)

VALUTAZIONE TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Positiva 81,7 95,3 76,5 90,2 88,6

Positiva 72,3 87,9 69,1 75,6 71,4

Molto positiva 9,4 7,4 7,4 14,6 17,1

Negativa 18,3 4,7 23,5 9,8 11,4

Negativa 15,0 4,7 20,6 7,3 2,9

Molto negativa 3,3 0,0 2,9 2,4 8,6

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

D’altra parte, è soprattutto tra le operatrici di questi settori che si registra la quota più

elevata, di poco inferiore alla metà delle intervistate (47,1%), di coloro che, potendo

tornare indietro, non rifarebbero la scelta di dar vita a un’attività imprenditoriale (Tab. 27),

di contro la forte convinzione e determinazione per il percorso intrapreso manifestate, in

particolare, dalle imprenditrici dell’Industria (80,2%) e degli Altri servizi (77,1%).

Page 67: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

68

Tab. 27 - Ripetibilità dell’esperienza imprenditoriale (valori percentuali)

TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

SI 60,9 80,2 52,9 68,3 77,1

NO 39,1 19,8 47,1 31,7 22,9

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nonostante la valutazione sostanzialmente positiva della scelta di fare impresa espressa

dalle dirette interessate, l’attività imprenditoriale non manca di portare con sé, anche per

le imprenditrici locali, difficoltà di coordinamento tra responsabilità e impegni

aziendali e quelli familiari/personali (Tab. 28).

Per quasi la metà delle intervistate, infatti, le problematiche conseguenti agli impegni

professionali sono riconducibili principalmente alla limitata disponibilità di tempo da

dedicare alla famiglia (48,2%) e/o a se stesse (47,3%). Frequenze minori si registrano,

tuttavia, per le suddette voci tra le operatrici dei Servizi avanzati (rispettivamente, 39% e

36,6%), che risultano essere quelle che meno di tutte si sono espresse sulla presenza di

problematiche inerenti al binomio lavoro-famiglia, probabilmente anche e proprio perché

tra di esse - come visto in precedenza - sono più diffuse le single e le donne con vissuto

professionale autonomo preesistente all’impresa.

In ogni caso, in generale, un’imprenditrice su quattro in provincia di Catanzaro afferma di

non dover affrontare alcun tipo di problematica che afferisca alla gestione dell’equilibrio

tra attività lavorativa e impegni personali e/o familiari (26,5%) e sono rari i casi in cui

l’attività imprenditoriale e gli impegni che la caratterizzano arrivano a compromettere i

rapporti affettivi/matrimoniali (2,8%).

Poco meno di un quarto delle capitane d’impresa locali, invece, è costretto, anche o

soltanto - la domanda prevedeva la possibilità di fornire due risposte - ad avvalersi di un

aiuto per la cura della casa e dei figli (24,2%).

Page 68: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

69

Tab. 28 - Problematiche generate dagli impegni professionali (valori percentuali)

PROBLEMATICHE TOTALE Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Poco tempo da dedicare alla famiglia 48,2 51,6 47,1 39,0 57,1

Poco tempo da dedicare a se stessa 47,3 41,9 48,5 36,6 54,3

Nessuna di queste 26,5 15,6 29,4 29,3 20,0

Necessità di aiuto per la gestione della famiglia e della casa

24,2 27,1 25,0 24,4 17,1

Rapporto di coppia deteriorato 2,8 5,9 1,5 7,3 2,9

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo due opzioni di risposta possibili

In merito all’ultimo aspetto, l’indagine ha anche indagata i tipi di servizi di supporto di

cui le imprenditrici catanzaresi si avvalgono (Graf. 17), l’85% delle intervistate ha

dichiarato di non ricorrere a nessuno tra quelli indicati, almeno in termini di prestazioni

esterne retribuite. Nell’ambito delle poche che hanno fornito indicazioni sulle voci

proposte, i servizi di assistenza/collaborazione per la cura dei bambini e della casa sono

quelli che hanno registrato la frequenza più significativa (10,9%), con punte maggiori per

le operatrici dell’Industria (18,3%) e dei Servizi avanzati (14,6%).

Graf. 17 - Servizi utilizzati (valori in percentuale)

Badante (per persone anziane)

2,3Baby sitting

3,1

Asilo nido3,3

Collaboratore/trice domestica

10,9

Nessuno di questi

84,9

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo tre opzioni di risposta possibili

Probabilmente, come accade in molte altri contesti geografici, soprattutto del

Mezzogiorno d’Italia, le imprenditrici locali possono contare, anche sotto tale profilo, sul

prezioso sostegno della famiglia di origine, propria e/o del coniuge.

Page 69: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

70

Riguardo, poi, ai servizi di baby sitting, collaborazione domestica e assistenza a domicilio

agli anziani, le scarse indicazioni rilevate possono essere, in parte, spiegate anche dal

notevole ricorso a forme di lavoro sommerso, fenomeno tutt’altro che tipico e limitato alla

sola area geografica in esame.

Page 70: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

71

.. .. .. .. iinn ssiinntteessii

I tratti peculiari dell’imprenditrice-tipo della provincia di Catanzaro - piuttosto comuni alle capitane d’azienda di molti altri territori soprattutto del Sud d’Italia - sono quelli di una donna:

di nazionalità italiana, coniugata e di medio livello di istruzione, impegnata in quella che, nella maggioranza dei casi, è la prima e unica esperienza di lavoro, preziosa fonte di realizzazione e gratificazione personale, prima e oltre che professionale;

che traccia un bilancio sostanzialmente positivo dell’esperienza imprenditoriale che ha deciso di compiere, soprattutto se conduce un’attività produttiva non commerciale o connessa al turismo;

chiamata a confrontarsi con il problema di coordinare al meglio il proprio ruolo di imprenditrice con quello di moglie e madre – che, ancora oggi, contribuisce a rendere particolarmente difficoltoso e impervio il percorso lavorativo delle donne italiane, in termini di sacrifici personali e di reali opportunità di carriera, nel mondo del lavoro in generale e, ancor più, per chi sceglie l’attività d’impresa - ma non per questo scoraggiata e pentita della scelta fatta, che non esiterebbe a replicare, soprattutto, anche in tal caso, se opera in settori diversi dai Servizi di base.

Page 71: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

72

2.3 LE PECULIARITÀ GESTIONALI DELLE IMPRESE

Entrando nel vivo delle caratteristiche di funzionamento delle imprese a prevalente

presenza femminile di Catanzaro, gli elementi analizzati nelle pagine successive

riguardano, più in dettaglio:

le principali modalità operative, dal punto di vista produttivo, di raggio d’azione

commerciale e di grado di articolazione dell’organizzazione delle vendite;

gli orientamenti strategici definiti per l’immediato futuro (2010-2011) e i

fattori competitivi interni sui quali le imprese puntano (punti di forza) e quelli

che, invece, a loro avviso, rappresentano forti limiti (punti di debolezza) per il

consolidamento e lo sviluppo prospettico della attività;

le maggiori difficoltà incontrate nella gestione delle attività imprenditoriali e gli

eventuali supporti attivati per affrontare al meglio le problematiche emergenti.

Attraverso la disamina dei suddetti aspetti, ci si propone di verificare:

l’adeguatezza dell’approccio gestionale adottato nelle imprese femminili della

provincia di Catanzaro alle condizioni competitive e di mercato con le quali sono

chiamate a misurarsi quotidianamente, per assicurarsi la permanenza sul mercato;

la capacità di lettura dell’ambiente esterno e dello scenario concorrenziale e di

autodiagnosi dell’effettiva capacità competitiva delle proprie iniziative da parte delle

capitane d’azienda.

2.3.1 Le specificità operative e di mercato attuali

La forma giuridica e la classe di fatturato che caratterizzano le imprese femminili

coinvolte nell’indagine sul campo confermano la netta prevalenza in provincia di

Catanzaro di strutture produttive rosa di esigue dimensioni, già evidenziata nella prima

parte dell’Osservatorio.

Sotto il profilo della forma giuridica (Tab. 29), infatti, l’86,6% delle imprese che hanno

partecipato alla rilevazione è una ditta individuale, forma giuridica che presenta

un’incidenza ancora più marcata tra le realtà operanti nei servizi di tipo tradizionale (Altri

Servizi 95% e Servizi di base 88,9%).

Page 72: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

73

Una maggiore presenza d’imprese costituite in forma di società di persone si registra tra

quelle operanti nell’Industria (20,6%), mentre del tutto residuale è la quota delle realtà

con natura di società di capitali (2,9%), riscontrabili principalmente tra le imprese dei

Servizi avanzati (7,7%) seguiti dall’Industria (4,1%).

Tab. 29 - Distribuzione per forma giuridica delle imprese femminili della provincia di Catanzaro coinvolte nell’indagine (valori percentuali)

FORMA GIURIDICA TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Impresa individuale 86,6 71,7 88,9 80,8 95,0

Società di persone 9,6 20,6 8,6 7,7 5,0

Società di capitali 2,9 4,1 2,5 7,7 0,0

Altre forme 0,4 1,8 0,0 1,9 0,0

nd 0,4 1,8 0,0 1,9 0,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Riguardo, poi, alla classe di fatturato (Tab. 30), premesso che, mediamente, un terzo

delle operatrici intervistate ha preferito non fornire alcun tipo di indicazione in merito

(33,4%), è risultato che:

più della metà delle imprese femminili della provincia realizza un livello di

fatturato non superiore ai 50 mila euro (51,7%), con una maggiore quota, anche

in questo caso, tra quelle degli Altri servizi (62,5%), qui seguite, però, dalle realtà

dell’Industria (56,8%);

poco più del 10% non va oltre i 150 mila euro (13,3%), fascia in cui la quota

maggiore di imprese si registra tra quelle operanti nei Servizi avanzati (21,2%);

del tutto residuale (1,7%) è la parte delle realtà rosa che riesce a collocarsi nelle

classi di fatturato che vanno dai 151 mila euro a 1 milione di euro, appartenenti

per lo più al Terziario avanzato (5,8%) e, in misura ancor più limitata, all’Industria

(2,3%).

Page 73: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

74

Tab. 30 - Distribuzione per classe di fatturato della provincia di Catanzaro coinvolte nell’indagine (valori percentuali)

CLASSE TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Fino a 50 mila euro 51,7 56,8 49,4 46,2 62,5

Da 51 mila a 150 mila euro 13,3 11,3 13,6 21,2 7,5

Da 151 mila a 300 mila euro 0,5 1,1 0,0 3,8 0,0

Da 301 mila a 500 mila euro 0,3 1,1 0,0 1,9 0,0

Da 501 mila a 1 milione di euro 0,8 0,0 1,2 0,0 0,0

Da 1 a oltre 5 milioni di euro 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Non indica 33,4 29,6 35,8 26,9 30,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Passando ad analizzare più propriamente il funzionamento delle imprese femminili della il

primo aspetto oggetto di indagine è stato la tipologia di attività svolta (Tab. 31), sotto il

profilo dell’impostazione e organizzazione delle attività operative.

A tal proposito, è possibile osservare che solo un quarto delle realtà rosa della provincia

ha dichiarato di realizzare prevalentemente un’offerta per il mercato (25,8%), a fronte

della schiacciante predominanza di modalità operative improntate al lavoro su commessa

(74,2%), per ben oltre la metà dei casi in conto terzi (61,8%).

Tab. 31 - Tipologia di attività svolta dalle imprese femminili della provincia di Catanzaro (valori percentuali)

Tipologia di attività TOTALE Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Da destinare al mercato (e/o al magazzino)

25,8 34,8 27,2 19,2 15,0

Su commessa 74,2 65,2 72,8 80,8 85,0

in conto terzi o su specifica del cliente 61,8 57,7 60,5 65,4 70,0

di prodotti standard definiti dall' azienda 12,4 7,5 12,3 15,4 15,0

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Tenuto conto anche di quanto si è detto in precedenza sulle dimensioni delle imprese

femminili locali, una situazione del genere suscita non poche perplessità e

preoccupazioni, in quanto il contoterzismo, a meno che non si operi in comparti di

nicchia, realizzando beni/servizi di elevato contenuto tecnologico e/o qualitativo e/o

Page 74: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

75

innovativo, in termini di differenziazione e valore economico, appare una strada difficile

da perseguire. Produzioni non particolarmente differenziate (commodities), infatti, sono

inesorabilmente destinate a subire la concorrenza agguerrita e sicuramente vincente di

players mondiali, in particolare provenienti dai Paesi emergenti, caratterizzati da elevate

economie di scala e, quindi, da produzioni low cost, difficilmente contrastabili.

Inoltre, la prevalenza dell’impostazione operativa su commessa, soprattutto in conto terzi,

quale tratto peculiare comune a tutti i settori di attività, lascia intravedere, in termini

generali, l’ampia diffusione di un approccio gestionale scarsamente orientato al

mercato (o maket oriented) e ancora pericolosamente troppo focalizzato sugli aspetti

tecnico-produttivi delle attività.

Una cultura d’impresa e manageriale di tipo product oriented - peraltro, ancora piuttosto

diffusa non solo tra le imprese femminili di molteplici territori italiani, non soltanto

meridionali - è decisamente anacronistica e rischiosa da perpetrare, alla luce delle

dinamiche competitive e di mercato con le quali le imprese, comprese quelle femminili

della provincia di Catanzaro, sono chiamate a confrontarsi oggi e, ancor più, nel

prossimo futuro.

Facendo seguito alle sollecitazioni avanzate già in occasione dell’analisi dei dati relativi

alla fase di start up, appare, dunque, opportuno ribadire l’opportunità che i soggetti

istituzionali e gli attori dello sviluppo locale continuino a investire, o inizino a farlo ove non

avvenga, in tutte quelle iniziative di sensibilizzazione, informazione, education e

formazione in grado di contribuire allo sviluppo e/o all’aggiornamento ed innalzamento

delle conoscenze e competenze gestionali delle operatrici locali, al fine di assicurarne il

cambio di passo necessario non solo a garantirne la sopravvivenza, ma soprattutto ad

accrescerne la competitività in chiave di sviluppo.

Per quanto riguarda il raggio d’azione commerciale (Graf. 18):

i tre quarti delle imprese femminili della provincia di Catanzaro, così come molte

colleghe di altre aree, servono principalmente il mercato locale, circoscritto, cioè

al territorio provinciale (77,2%);

meno del 10% va oltre i confini regionali (9%);

del tutto residuale è l’intervento sui mercati stranieri (1,6%).

Page 75: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

76

Graf. 18 - Principale mercato servito dalle imprese della provincia di Catanzaro (valori percentuali)

Estero1,6

Nazionale (al di fuori della

regione)9,0

Regionale(al di fuori della

provincia)

12,2

Locale (provinciale)

77,2

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

A livello settoriale (Tab. 32), le imprese maggiormente concentrate sul territorio

provinciale sono quelle che operano soprattutto negli Altri Servizi (95%), seguite a una

certa distanza dalle colleghe dei Servizi di Base (79%).

Appartengono, invece, ai Servizi Avanzati e all’Industria quelle che servono un mercato

più ampio di quello locale, tanto regionale (rispettivamente, il 21,2% delle prime e il

17,4% delle seconde), quanto nazionale (19,2% e 11,3%), e che sono in grado, pur se in

termini comunque residuali, di approcciare i mercati esteri (3,8% e 3,4%).

Tab. 32 - Principale mercato servito dalle imprese della provincia di Catanzaro per settore (valori percentuali)

Mercato Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Locale (provinciale) 67,9 79,0 55,8 95,0

Regionale (al di fuori della provincia) 17,4 11,1 21,2 5,0

Nazionale (al di fuori della regione) 11,3 8,6 19,2 0,0

Estero 3,4 1,2 3,8 0,0

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Il canale di vendita utilizzato dalle imprese in esame per raggiungere il mercato servito

(Tab. 33) è fondamentalmente il contatto diretto con la clientela (94%) - il cosiddetto

diretto azienda, realizzato presso la sede o dall’azienda - seguito, ma solo a

considerevole distanza e in via residuale, dall’impiego anche o soltanto di una filiale di

proprietà (8,6%) e/o del canale breve dei rivenditori (4,5%).

Page 76: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

77

Tab. 33 - Canali di vendita utilizzati dalle imprese della provincia di Catanzaro (valori percentuali)

Tipologia di canale TOTALE Industria Servizi di base

Servizi avanzati

Altri servizi

Contatto diretto con il cliente 94,0 93,7 93,8 94,2 95,0

Filiale propria 8,6 9,3 9,9 7,7 2,5

Rivenditori 4,5 5,7 4,9 0,0 5,0

Accordi commerciali con imprese italiane 2,7 0,0 3,7 0,0 2,5

Agenti monomandatari 1,5 1,1 1,2 5,8 0,0

Accordi commerciali con imprese straniere 0,9 1,1 1,2 0,0 0,0

Agenti plurimandatari 0,6 0,0 0,0 5,8 0,0

Appalti pubblici 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo due opzioni di risposta possibili

2.3.2 Le prospettive strategiche e i limiti competitivi

Oltre ad analizzare la situazione operativa attuale, con l’indagine field si sono volute

rilevare le strategie che le imprese rosa della provincia di Catanzaro si sono prefissate di

perseguire nel prossimo futuro, per verificare in che modo esse intendono garantirsi oltre

che la permanenza sul mercato, lo sviluppo prospettico, misurandone la coerenza

rispetto alle complesse dinamiche che caratterizzano oggi gli scenari competitivi e di

mercato in cui sono chiamate a operare.

La disamina delle indicazioni raccolte (Tab. 34) evidenzia che:

una buona parte delle realtà femminili locali punta a preservare l’esistente,

perseguendo sostanzialmente una strategia di tipo conservativo (45,1%);

seguono, solo a una certa distanza quelle che intendono intraprendere strategie

di crescita, ora mediante l’ampliamento della propria gamma d’offerta al mercato

già servito (strategia di sviluppo del prodotto 22,3%), ora attraverso

l’individuazione di nuovi mercati per i prodotti/servizi esistenti (strategia di

sviluppo del mercato 19,4%);

non mancano, ma sono di gran lunga meno, le realtà che intendono attuare

processi di diversificazione delle attività, cioè che non escludono anche

l’ingresso in nuovi settori e/o aree di business, non correlati all’attività aziendale

tradizionale (10,2%), attraverso l’ingresso in nuovi mercati con nuovi

prodotti/servizi.

Page 77: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

78

Da quanto visto sin qui, emerge che le imprese femminili della provincia di Catanzaro

sono principalmente orientate a mantenere le posizioni acquisite, tanto in termini di

mercato quanto di offerta. Alla luce degli assetti strutturali e operativi prevalenti tra le

realtà in esame, la preferenza accordata a tale indirizzo strategico - solo in parte

giustificabile per il persistere della fase recessiva internazionale, che fa propendere per

approcci più cauti e di attesa - appare non molto condivisibile, in quanto difficilmente

idonea a consentire di contrastare e vincere le sfide competitive degli scenari attuali e

prospettici.

È anche vero, tuttavia, che il perseguimento di strategie di crescita richiede la

disponibilità di risorse finanziarie e umane - oltre che di capacità manageriali - delle quali,

considerate le esigue dimensioni aziendali e il livello di competenze gestionali sin qui

misurati, la maggior parte delle imprese femminili della provincia di Catanzaro al

momento non sembra pienamente disporre. Ciò stante risultano particolarmente

apprezzabili gli sforzi che alcune imprenditrici intendono, in ogni caso, affrontare,

soprattutto se si considera che, accanto ad esse, si collocano, altresì, una quota

minoritaria ma niente affatto residuale - e che deve destare qualche preoccupazione per

il futuro dell’imprenditoria femminile della provincia - di realtà che, per i prossimi anni,

procederanno senza aver definito un chiaro indirizzo (19,5%), quindi, secondo una

modalità di conduzione sostanzialmente a vista delle attività.

Alimentano tale componente le imprese che operano soprattutto nei servizi di tipo

tradizionale, nei quali, come si è visto, rientrano i principali settori d’intervento delle realtà

femminili locali (Altri servizi 25% e Servizi di base 21%).Una più diffusa propensione a

impostare in chiave strategica le proprie attività e un più spiccato orientamento per

l’adozione di strategie di sviluppo, anche nell’ottica della diversificazione, caratterizzano,

invece, le imprese dell’Industria, seguite da quelle dei Servizi avanzati, tra le quali,

rispetto alle prime, si misura, però, una propensione lievemente più alta per le strategie di

mantenimento (46,2% rispetto al 43,6%).

Page 78: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

79

Tab. 34 - Principale strategia che l’impresa intende seguire nel biennio 2010-2011 (valori percentuali)

OPZIONI STRATEGICHE TOTALE Industria Servizi di base

Servizi avanzati

Altri servizi

Cercherà di conservare il mercato dei propri prodotti 45,1 43,6 43,2 46,2 55,0

Allargherà la gamma dei prodotti sul proprio mercato 22,3 29,4 22,2 28,8 10,0

Cercherà nuovi sbocchi di mercato per i propri prodotti 19,4 30,8 18,5 19,2 12,5

Dovrà diversificare prodotti e mercati 10,2 15,2 8,6 17,3 7,5

Nessuna di queste 19,5 12,0 21,0 13,5 25,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo tre opzioni di risposta possibili

Rispetto agli indirizzi strategici prefissati per il prossimo biennio – ove definiti - i

principali fattori aziendali sui quali le imprese femminili della provincia ritengono

di poter puntare (Tab. 35) per essere vincenti nel confronto con gli altri players e per

garantirsi il consolidamento e lo sviluppo sul mercato, sono costituiti da:

la qualità dei prodotti/servizi offerti, per ben tre imprese su quattro (60%);

i servizi ai clienti (pre e post vendita), per pressoché un quarto delle realtà

intervistate (24,8%);

i prezzi e le condizioni di pagamento, per un’altra quota relativamente

significativa (17,8%).

Molto meno menzionati tutti gli altri aspetti, tra cui anche:

le competenze gestionali e tecniche (4,4%), alle quali, probabilmente, le

imprenditrici locali stentano, in realtà, a riconoscere valore di vera e propria leva

competitiva, sostanzialmente in tutti i settori di attività economica;

le innovazioni di prodotto e di processo, il cui ancor più limitato richiamo (1,7%)

fa ben poco sperare riguardo al grado di orientamento all’Innovazione - oggetto

di specifico approfondimento successivo - delle realtà femminili catanzaresi, che

quindi non si distinguono dalla generalità delle imprese nazionali, non solo

femminili, notoriamente poco propense a investire in ricerca e sviluppo.

In nessun caso, infine, come peraltro comprensibile e prevedibile, sono indicati come

punti di forza i canali di vendita impiegati.

Page 79: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

80

Tab. 35 - Fattori su cui contano le imprese per accrescere la propria competitività (valori percentuali)

PUNTI DI FORZA TOTALE Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Qualità del prodotto/servizio 60,0 75,3 60,5 46,2 52,5

Servizi ai clienti (pre e post vendita) 24,8 14,9 22,2 34,6 40,0

Prezzi e condizioni di pagamento 17,8 20,8 17,3 17,3 17,5

Efficienza produttiva 5,6 0,0 7,4 1,9 5,0

Marchio (notorietà) 5,3 1,1 7,4 3,8 0,0

Competenze gestionali e tecniche 4,4 5,9 3,7 5,8 5,0

Flessibilità produttiva 3,9 2,3 4,9 3,8 0,0

Ampiezza della gamma 3,2 12,2 2,5 0,0 0,0

Localizzazione geografica 2,9 1,1 3,7 3,8 0,0

Innovazione di prodotto e di processo 1,7 7,0 0,0 7,7 0,0

Canali commerciali 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo tre opzioni di risposta possibili

Tra gli aspetti che, invece, sono ritenuti di freno o ostacolo per farsi valere e crescere sul

mercato, costituendo, pertanto, punti di debolezza per le imprese (Tab. 36):

maggiormente indicato è la localizzazione geografica (35,3%) - che, indubbiamente,

considerate soprattutto le infrastrutture logistiche, ma non solo, in dotazione all’intera

Calabria, di certo contribuisce a penalizzare notevolmente la competitività delle realtà

locali, non solo di genere femminile - seguita a distanza dai prezzi e dalle condizioni

economiche che caratterizzano la propria offerta (15,9%).

I canali commerciali impiegati - sostanzialmente ex aequo con la flessibilità produttiva

(9,1%) – sono riconosciuti come punti di debolezza solo dal 9% delle imprese

intervistate. Tale situazione evidenzia la ridotta consapevolezza dei limiti di competitività

derivanti da un’organizzazione commerciale poco articolata e strutturata - quale quella

predominante tra le realtà in esame - a meno che non si persegua un strategia di

mercato di nicchia, adatta, però, a beni di elevato valore aggiunto unitario - confermando

le considerazioni svolte in precedenza riguardo a una cultura gestionale sul fronte

commerciale e delle vendite particolarmente bisognosa di adeguamento e/o

aggiornamento e ampliamento.

Si conferma, anche in tale sede, la scarsa valenza riconosciuta alle competenze tecnico-

gestionali e alle innovazioni (rispettivamente, 3,2% e 2%) - fatta eccezione che per

Page 80: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

81

l’attenzione relativamente maggiore rivolta alle prime dalle aziende che operano

nell’Industria (10,9%) - in termini di leve fondamentali per sostenere la competitività

aziendale e, quindi, di preziose fonti di vantaggio competitivo, quali in realtà oggi sono e

sulle quali val la pena, pertanto, investire tempo e risorse.

Tab. 36 - Fattori che limitano la competitività aziendale (valori percentuali)

PUNTI DI DEBOLEZZA TOTALE Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Localizzazione geografica 35,3 43,6 32,1 32,7 45,0

Prezzi e condizioni di pagamento 15,9 13,3 17,3 21,2 7,5

Flessibilità produttiva 9,1 3,4 12,3 7,7 0,0

Canali commerciali 9,0 6,3 9,9 5,8 10,0

Qualità del prodotto/servizio 3,9 4,1 3,7 3,8 5,0

Servizi ai clienti (pre e post vendita) 3,6 2,9 3,7 1,9 5,0

Efficienza produttiva 3,6 5,2 3,7 1,9 2,5

Competenze gestionali e tecniche 3,2 10,9 2,5 1,9 0,0

Ampiezza della gamma 2,4 2,3 2,5 1,9 2,5

Innovazione di prodotto e di processo 2,0 3,4 2,5 0,0 0,0

Marchio (notorietà) 1,4 1,8 1,2 3,8 0,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne Nota: Domanda a risposta multipla, massimo tre opzioni di risposta possibili

In linea generale, comunque, va evidenziato che, a differenza di quanto accaduto per i

punti di forza, le imprenditrici locali si sono rivelate meno sollecite a fornire indicazioni sui

punti di debolezza. Tale atteggiamento è un segnale da cui si può inferire la presenza di

un gap capacità di autodiagnosi circa le reali condizioni competitive delle proprie realtà

imprenditoriali, carenza probabilmente dovuta, oltre che a un atteggiamento di fondo a

tratti eccessivamente self confident e di compiacimento per le proprie iniziative - alquanto

tipici dell’imprenditoria italiana - alla carenza di un adeguato bagaglio culturale e di

un’idonea strumentazione di bordo sul piano gestionale, oltre che culturale.

L’analisi delle principali difficoltà incontrate nella gestione delle attività aziendali

(Tab. 37) evidenzia la netta predominanza della forte concorrenza, segnalata da una

rilevante quota d’imprese femminili della provincia (51,3%) - più elevata, rispetto agli altri

settori oggetto di indagine, nei Servizi avanzati (55,8%) - che, però, non sono sempre in

grado di mettere a punto idonee strategie per fronteggiarla adeguatamente.

Page 81: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

82

Tab. 37 - Principali difficoltà incontrate nella gestione dell’azienda (valori percentuali)

DIFFICOLTÀ TOTALE Industria Servizi di base

Servizi avanzati

Altri servizi

Forte concorrenza 51,3 52,2 53,1 55,8 37,5

Difficoltà gestionali 13,4 8,6 14,8 11,5 12,5

Ricerca clienti e fornitori 13,3 13,3 14,8 17,3 2,5

Difficoltà di accesso al credito 6,2 15,6 4,9 3,8 5,0

Assenza di strutture cui rivolgersi in caso di problemi (produttivi e gestionali)

5,8 2,9 7,4 0,0 5,0

Carenza di personale qualificato 3,8 2,3 2,5 0,0 15,0

Carenza agevolazioni pubbliche/finanziamenti 2,5 1,1 1,2 5,8 7,5

Insufficiente preparazione imprenditoriale 1,3 1,1 1,2 0,0 2,5

Scarsa motivazione del personale 0,8 4,1 0,0 0,0 2,5

Nessuna difficoltà 17,9 13,8 18,5 13,5 22,5

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo tre opzioni di risposta possibili

Tra le principali tre difficoltà denunciate rientrano, altresì, pressoché ex aequo, le

difficoltà gestionali (13,4%) e la ricerca i clienti e fornitori (13,3%), difficoltà che si protrae

anche oltre la fase di avvio dell’attività imprenditoriale.

Entrambi i casi forniscono un’ulteriore prova della necessità che si intervenga nella

direzione di innalzare e/o ampliare le competenze imprenditoriali e manageriali in

dotazione alle imprenditrici locali, per evitare che, sic stantibus rebus, si rischi di

compromettere il futuro delle loro iniziative.

Il fatto, infine, che una parte delle imprese coinvolte nella ricognizione, minoritaria ma

significativa (17,9%) - soprattutto nell’ambito dei servizi più tradizionali - dichiari di non

aver incontrato alcuna difficoltà, da un lato, fa ipotizzare che, sul territorio, non manchino

del tutto realtà solide e dotate di una buona posizione sul mercato - almeno in base alle

aspettative e alla visione dei relativi proprietari - dall’altro, conferma le considerazioni

svolte in precedenza sui limiti delle reali capacità di autodiagnosi e, più in generale, di

una compiuta analisi strategica da parte delle capitane d’azienda locali.

Allorquando nell’ambito della gestione sopraggiungono difficoltà da affrontare (Tab. 38),

tra i soggetti privati e pubblici in grado di fornire assistenza e consulenza, la

prevalenza delle imprese locali preferisce ricorrere al supporto dei consulenti (45,3%),

Page 82: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

83

che, dunque, in fase successiva all’avvio di impresa vengono maggiormente considerati

un valido supporto nella risoluzione di problematiche aziendali.

Ridotte sono, poi, le interazioni, in particolare, con gli Enti pubblici territoriali (3,2%), oltre

che con associazioni datoriali e altri operatori (5,4% e 4,1%), così come già emerso per

la fase di avvio delle iniziative. In merito ai contributi richiesti alla Camera di Commercio

locale, anche dopo lo start up, anche in tal caso, vi fanno ricorso relativamente maggiore

le imprese degli Altri servizi (16,1%).

Considerevole la percentuale, invece, delle realtà che, anche in presenza di difficoltà,

preferiscono non ricorrere ad alcun supporto esterno (42,7%).

Tale ultimo aspetto fornisce un’ulteriore conferma dell’atteggiamento di limitata apertura

al confronto con l’esterno piuttosto diffuso tra le imprenditrici della provincia di Catanzaro,

particolarmente rischioso se associato alla carenza di know-how e skill manageriali

idonee a guidare e far funzionare l’azienda coerentemente alle dinamiche esterne,

competitive e di mercato.

Tab. 38 - Soggetti pubblici e privati ai quali ci si rivolge in caso di difficoltà nella gestione aziendale (valori percentuali)

Soggetti TOTALE Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Consulenti 45,3 48,0 48,5 26,7 41,9

Nessuno di questi 42,7 27,8 45,5 53,3 35,5

Associazioni di Categoria 5,4 10,8 4,5 2,2 6,5

Camera di Commercio/Azienda Speciale 4,5 8,7 1,5 4,4 16,1

Altri imprenditori 4,1 4,7 1,5 15,6 6,5

Enti pubblici (Regione, Provincia, Comune) 3,2 7,4 3,0 2,2 0,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, massimo tre opzioni di risposta possibili

Page 83: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

84

.. .. .. .. .. iinn ssiinntteessii

Sotto il profilo operativo, la prevalenza delle imprese femminili della provincia di Catanzaro lavora in conto terzi, destina i propri beni e/o servizi al mercato provinciale, serve la clientela in modo diretto, evidenziando la notevole diffusione tra le capitane d’azienda locali di cultura e approccio gestionali ancora fortemente e pericolosamente product oriented e confermando la carenza di conoscenze e competenze di Marketing e Vendite, già pelesatesi in occasione dell’avvio dell’iniziativa.

Gli assetti funzionali delle attività, unitamente alle esigue dimensioni confermate anche in termini di volume d’affari generato, contribuiscono a spiegare la minore capacità di tenuta alla crisi delle realtà rosa locali emersa nella prima parte dell’Osservatorio, rispetto alle altre imprese femminili, soprattutto, meridionali, e, più in generale, mettono in luce la loro sostanziale inadeguatezza a fronteggiare le dinamiche competitive che caratterizzazono la scenario globale attuale, tenuto conto del set di conoscenze e capacità di cui, ad oggi, dispongono.

Di fronte a una situazione come quella emersa, tutt’altro che solida e promettente, anche in termini prospettici, pur avvertendo già oggi il fiato sul collo di una concorrenza sempre più agguerrita e difficile da fronteggiare, non tutte le imprese femminili della provincia dimostrano di essere in grado di delineare percorsi strategici idonei per consolidare e accrescere la propria presenza sul mercato, privilegiando scelte conservative e posizioni di difesa dell’esigua posizione sinora raggiunta, oppure manifestando, benchè in forma più contenuta, la totale assenza di una visione strategica, prima che di un indirizzo da seguire per il futuro, perpetrando una modalità di conduzione a vista delle attività assolutamente non più sostenibile, se si vuole sopravvivere già nel breve periodo.

Realtà più evolute sotto il profilo dell’impostazione strategica, consapevoli, cioè, della necessità e opportunità di procedere secondo un orientamento strategico di sviluppo, che permetta di rafforzare la capacità competitiva delle proprie aziende, salvaguardandone in tal modo la permanenza sul mercato, non mancano del tutto sul territorio, in particolare tra quelle dell’Industria e dei Servizi Avanzati.

Anche tra queste realtà più illuminate, però, si evidenziano limiti legati all’analisi strategica, che le portano a sottovalutare fattori sempre più cruciali per la competitività di un’impresa come le capacità tenico-manageriali e di investire in Innovazione. Oltre che per orientamento strategico, le imprenditrici della provincia di Catanzaro, infatti, non eccellono per capacità di lettura del grado di competitività delle proprie aziende rispetto al contesto in cui operano, senza la quale risulta difficile, al giorno d’oggi, adottare decisioni in grado di assicurare risultati di successo, se non per un caso del tutto fortuito.

segue

Page 84: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

85

A fronte dei cosiderevoli limiti di cultura d’impresa e di approccio gestionale emersi, è rassicurante sapere che una buona parte delle impreditrici faccia ricorso al supporto qualificato dei consulenti, ma allo stesso tempo, è oltremodo preoccupante la presenza di una parte altrettanto significativa che, invece, preferisce non avvalersi di alcun tipo di aiuto esterno.

Analogamente a quanto accade anche in altri ambiti territoriali meridionali, le imprenditrici non sono particolarmente inclini ad attivare e coltivare interazioni né con soggetti istituzionali – inclusa la Camera di Commercio - che con i colleghi/le colleghe, rivelando anche nel prosieguo della gestione, come in fase di avvio, una certa difficoltà ad aprirsi al confronto con l’esterno.

Page 85: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

86

2.4 LA PROPENSIONE ALL’INNOVAZIONE, LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE E LE

RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE

L’ultima parte dell’indagine field ha inteso verificare il ruolo riconosciuto dalle imprese

femminili della provincia di Catanzaro a due fattori particolarmente critici, al giorno d’oggi,

e sempre più fondamentali nel decretare l’eccellenza, in chiave competitiva e il successo

sul mercato di un’impresa moderna:

l’Innovazione;

le Risorse Umane.

Successivi ambiti oggetto della rilevazione sono stati, infine:

il grado di utilizzo di finanziamenti e incentivazioni di natura pubblica;

la valutazione delle condizioni di accesso al credito bancario e gli elementi di

criticità del rapporto banca-impresa a livello locale.

2.4.1 La capacità di Innovazione e di qualificazione del personale

Per quanto attiene alla propensione all’Innovazione (Tab. 39):

poco meno della metà delle imprese femminili della provincia ha dichiarato di

non aver realizzato alcun tipo di innovazione nell’ultimo triennio (47,7%);

tra le altre, la parte preminente ha lavorato all’introduzione di innovazioni di

prodotto (31,3%), mentre molto meno ricorrenti sono state le forme più articolate

e complesse, oltre che più onerose, ma sicuramente più incisive e determinanti

in termini di impatto prodotto, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, come le

innovazioni di tipo organizzativo (15,7%) e di marketing (11,4%).

A livello settoriale, si evidenzia che, anche in materia di Innovazione, così come

d’impostazione strategica delle attività, le imprese femminili dell’Industria e dei Servizi

avanzati tendono a distinguersi dalle altre, esprimendo:

in generale, un’attitudine più spiccata a innovare (nessuna innovazione

rispettivamente nel 39,4% e nel 40,4%% dei casi);

in particolare, una maggiore attenzione anche verso tipologie d’investimento

destinate a produrre ricadute più consistenti sulla competitività aziendale,

Page 86: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

87

piuttosto che concentrarsi soltanto su innovazioni di prodotto, per lo più incrementali,

cioè di miglioramento e/o aggiornamento dell’esistente.

Tab. 39 - Misure rivolte all’innovazione introdotte in azienda negli ultimi 3 anni (valori percentuali)

TIPOLOGIA D’INNOVAZIONE TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Nessuna di queste 47,7 39,4 50,6 40,4 47,5

Innovazioni di prodotto 31,3 26,5 33,3 23,1 32,5

Innovazioni organizzativo-gestionali 15,7 19,2 12,3 26,9 20,0

Innovazioni di marketing 11,4 14,9 11,1 19,2 2,5

Innovazioni di processo 6,3 13,1 3,7 15,4 5,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, tutte le opzioni di risposta possibili

Le risorse finanziarie utilizzate, per sostenere, ove realizzati, gli investimenti in

innovazione (Tab. 40), sono costituite, per gran parte delle imprese femminili della

provincia, dal capitale proprio (63,3%), confermando, alla luce delle esigue risorse

presumibilmente rese disponibili dalle attività aziendali, il prevalere di un approccio

innovativo più di tipo incrementale, che di tipo breakthrough, cioè di discontinuità con il

presente e, quindi, di maggiore impatto sulla competitività aziendale.

Un terzo delle realtà - ancor più tra quelle che operano negli Altri servizi (47,6%) e nei

Servizi di base (42,5%) - tuttavia, ha dichiarato di ricorrere, anche o solo, al credito

bancario (36,5%). Va segnalata, infine, che una percentuale minoritaria ma significativa

di imprese dei Servizi avanzati ha preferito non fornire indicazioni precise sulle fonti

impiegate a sostegno delle innovazioni (29%).

Come per l’avvio delle iniziative imprenditoriali e ancora di più per sviluppare interventi in

Innovazione, le risorse pubbliche agevolate assumono un ruolo del tutto secondario. Nei

rari casi in cui sono attivate, la preferenza è accordata principalmente a quelle di livello

regionale e vi ricorrono soprattutto le imprese dei Servizi avanzati (6,5%) e degli Altri

servizi (4,8%).

Page 87: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

88

Tab. 40 - Fonti di finanziamento utilizzate per realizzare le innovazioni (valori percentuali)

TIPOLOGIA DI FONTE TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Fonti proprie 63,3 77,2 65,0 48,4 52,4

Credito bancario 36,5 19,0 42,5 16,1 47,6

Incentivi regionali 1,4 0,0 0,0 6,5 4,8

Incentivi nazionali 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Incentivi comunitari 0,6 3,7 0,0 0,0 0,0

Nessuna di queste 10,1 8,6 5,0 29,0 19,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, tutte le opzioni di risposta possibili

Passando all’importanza attribuita dalle imprese femminili della provincia alla

valorizzazione e allo sviluppo del capitale umano, il primo aspetto rilevato

dall’indagine al riguardo è stato la valutazione sul livello di preparazione e

aggiornamento del personale che collaborano con le imprenditrici locali (Graf. 19).

In proposito, meno del 5% delle intervistate ha espresso un giudizio sfavorevole, la dove

ben il 95,7% delle imprenditrici ha fornito un giudizio non inferiore alla sufficienza, per

l’86,6% dei casi, da buono a ottimo, con una situazione sostanzialmente analoga in tutti i

settori di attività (Tab. 41).

Graf. 19 - Giudizio sul livello di preparazione e aggiornamento del personale impiegato in azienda (valori percentuali)

Insufficiente4,3

Ottimo33,5

Molto buono19,5

Buono33,6

Sufficiente9,1

da sufficiente in su95,7

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Dall’analisi dei risultati sembra anche in questo caso emergere un atteggiamento auto-

referenziale, già in precedenza evidenziato, assunto delle operatrici soprattutto quando

sono chiamate ad esprimersi o a dover mettere in luce eventuali criticità e/o carenze

Page 88: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

89

delle proprie iniziative, come pure la loro difficoltà a misurare le effettive capacità e

potenzialità aziendali, soprattutto se rapportate al contesto competitivo di riferimento.

Tab. 41 - Giudizio sul livello di preparazione e aggiornamento del personale impiegato in azienda per settore (valori percentuali)

GIUDIZIO Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Insufficiente 1,1 6,2 1,9 0,0

Da sufficiente in su 98,9 93,8 98,1 100,0

Sufficiente 15,2 8,6 5,8 7,5

Buono 45,2 32,1 26,9 35,0

Molto buono 15,6 18,5 26,9 22,5

Ottimo 22,9 34,6 38,5 35,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Rispetto alla valutazione fornita, le fonti utilizzate per l’aggiornamento (Tab. 42), tanto

dalle imprenditrici quanto dal loro personale, sono prevalentemente rappresentate da

forme più tradizionali e spesso destrutturate, come i contatti con i fornitori (39,5%), i

consulenti/ professionisti (31,4%) e le riviste settoriali (20,8%).

Con frequenza minore, invece, sono richiamate modalità più sistematiche e strutturate,

oltre che più innovative e/o specializzate, come i corsi di formazione di tipo tecnico

(18,8%), i contatti con centri di competenza (14,5%) e, ancora meno, i corsi di taglio

manageriale (8,2%), pur con qualche eccezione, che val la pena evidenziare,

rappresentata, con riferimento all’ultimo item, dalle imprese dei Servizi avanzati (23,1%)

e, per tutti e tre, da quelle degli Altri Servizi (rispettivamente, 25% nei primi due casi e

20% nell’ultimo).

Tab. 42 - Fonti di aggiornamento utilizzate (valori percentuali)

TIPOLOGIA DI FONTE TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Contatti con fornitori 39,5 34,4 45,7 19,2 30,0

Consulenti/professionisti 31,4 25,6 33,3 28,8 30,0

Riviste settoriali 20,8 20,1 19,8 17,3 30,0

Corsi di formazione tecnici 18,8 20,1 17,3 19,2 25,0

Contatti con centri di competenza 14,5 12,9 12,3 17,3 25,0

Banche dati 8,6 8,1 8,6 13,5 5,0

Corsi di formazione manageriali 8,2 13,3 2,5 23,1 20,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne Nota: Domanda a risposta multipla, tutte le opzioni di risposta possibili

Page 89: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

90

La minore preferenza accordata al secondo gruppo di fonti, può, in parte, essere

imputata a valutazioni di ordine economico - spesso non irrilevanti per le dimensioni delle

realtà in esame, anche sotto il profilo organizzativo - riguardo non solo ai costi diretti

da sostenere ma anche a quelli indiretti, derivanti dal tempo e dal personale da

dedicarvi in situazioni organizzative spesso già sottodimensionate.

Con riferimento ai centri di competenza, poi, prevale la diffusa difficoltà delle PMI italiane

in genere a dialogare con il sistema della ricerca e i centri d’eccellenza nel campo

dell’innovazione. A ciò si aggiunge, probabilmente, anche una certa scarsa conoscenza

delle fonti più innovative e qualificate alle quali poter fare riferimento.

Tale situazione è indicativa della necessità di realizzare sul territorio, in primis, iniziative,

in chiave di education, che contribuiscano a sensibilizzare e informare le imprenditrici

locali sulla reale valenza assunta oggi dagli investimenti nell’aggiornamento e nella

qualificazione propria e dei propri collaboratori, per il conseguimento di risultati aziendali

apprezzabili.

Questa sollecitazione assume ancor più valore alla luce di quanto emerge dall’analisi

delle indicazioni inerenti alle fonti ulteriori che si vorrebbero utilizzare (Tab. 43), là

dove il 47,3% delle operatrici locali ritiene che non ci sia bisogno di alcuna fonte

aggiuntiva rispetto a quelle già impiegate, ritenute, quindi, più che sufficienti, soprattutto

tra le imprenditrici degli Altri servizi (57,5%) e dei Servizi di base (49,4%).

Tab. 43 - Fonti di aggiornamento che si vorrebbero utilizzare (valori percentuali)

TIPOLOGIA DI FONTE TOTALE Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Nessuna di queste 47,3 33,9 49,4 38,5 57,5

Corsi di formazione manageriali 17,5 5,2 23,5 7,7 7,5

Contatti con centri di competenza 13,9 16,1 13,6 11,5 15,0

Consulenti/professionisti 12,2 16,3 12,3 11,5 7,5

Corsi di formazione tecnici 8,4 13,3 6,2 17,3 7,5

Banche dati 6,5 7,0 6,2 9,6 5,0

Contatti con fornitori 5,5 12,2 3,7 5,8 7,5

Riviste settoriali 3,3 3,4 1,2 7,7 10,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, tutte le opzioni di risposta possibili

Page 90: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

91

Incoraggiante risulta, invece, il fatto che, benché con una frequenza molto contenuta, sia

comunque avvertita, tra le realtà in esame, l’esigenza di poter realizzare corsi di

formazione manageriali (17,5%) e/o di attivare contatti con centri di competenza

(13,9%), maggiormente, nel primo caso, tra le aziende dei Servizi di base (23,5%) e, nel

secondo, da quelle dell’Industria (16,1%) e degli Altri servizi (15%).

Che comunque la generalità delle imprenditrici femminili locali non investa

particolarmente in formazione e che misuri una modesta attenzione per determinate

forme di qualificazione, propria e del personale impiegato in azienda, trova ulteriore

conferma nel fatto che ben il 70% ha dichiarato di non aver realizzato alcun tipo di

attività di formazione nel corso dell’ultimo anno (Tab. 44). Le capitane d’impresa

degli Altri servizi (52,5) soprattutto e quelle dei Servizi Avanzati (46,2%), anche in questo

caso, sembrano essere maggiormente consapevoli della necessità di innalzare il livello

della qualificazione propria e del personale e dell’opportunità rappresentata in tal senso

da forme più sistematiche e strutturate di formazione.

Tab. 44 - Partecipazione dell’imprenditrice e/o del personale ad attività di formazione nell’ultimo anno (valori percentuali)

TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

Si 30,7 26,7 24,7 46,2 52,5

No 69,3 73,3 75,3 53,8 47,5

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Quanto detto sin qui, trova riscontro, in termini generale, nelle indicazioni fornite dalle

imprenditrici della provincia di Catanzaro anche in merito alle attività formative che

potrebbero risultare utili a supportare la gestione dell’impresa (Tab. 45).

Il 46,5% di esse, infatti, ritiene non esserci alcun tipo di iniziativa o attività, di formazione

e/o d’informazione, che possa fornire un valido supporto alla gestione della propria

azienda.

In un quadro sostanzialmente poco attento alla formazione, confortante risulta riscontrare

una certa percentuale di preferenze - non del tutto residuale, benché piuttosto limitata -

accordata ai corsi di formazione manageriale (22,6%) e, dopo l’assistenza di taglio

consulenziale (19,6%), a quelli più propriamente tecnologici (12,8%), segnalati, peraltro,

da oltre un quarto delle imprenditrici manifatturiere (28,5%).

Page 91: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

92

Si conferma, poi, la particolare valenza riconosciuta alle attività di formazione

manageriale, nel supportare la gestione aziendale, dalle imprenditrici dei Servizi avanzati

(36,5%), mentre più contenuta che in precedenza è la posizione assunta in proposito

dalle capo-azienda degli Altri servizi (20%).

Tab. 45 - Attività formative e informative che potrebbero essere di supporto alla gestione d’impresa (valori percentuali)

Tipologia di formazione TOTALE Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Nessuna 46,5 23,3 53,1 30,8 50,0

Corsi di formazione manageriali 22,6 21,9 21,0 36,5 20,0

Assistenza consulenziale 19,6 16,1 19,8 23,1 20,0

Corsi di formazione tecnologici 12,8 28,5 11,1 9,6 7,5

Maggiori informazioni sulle tecnologie 7,1 12,2 3,7 5,8 20,0

Maggiori informazioni sull’andamento del mercato

5,8 16,3 3,7 3,8 7,5

Maggiori informazioni su Agevolazioni pubbliche

1,9 0,0 2,5 0,0 2,5

Indicazioni su Università e Centri di Competenza settoriali

1,5 2,9 1,2 0,0 2,5

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, tutte le opzioni di risposta possibili

.

2.4.2 L’utilizzo di risorse pubbliche e l’accesso al credito bancario

Come già emerso in precedenza, sia nella fase di avvio dell’iniziativa sia in occasione di

investimenti particolari, come quelli in innovazione, la maggior parte delle realtà locali

tende ad avvalersi dei mezzi propri, pur nella loro modesta entità e nonostante la

possibilità di accedere ad agevolazioni finanziarie di natura pubblica, ancorché mirate al

segmento dell’imprenditoria femminile (L.215/1992).

Dunque, non sorprende particolarmente che, espressamente interrogate in merito alla

richiesta di finanziamenti o agevolazioni pubbliche (Tab. 46), il 72% delle imprese

femminili che operano in provincia di Catanzaro abbia dichiarato di non averne mai fatto

richiesta, con una quota ancora più consistente misurata dalle realtà dei Servizi avanzati

(80,8%).

Page 92: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

93

Tra quelle che, invece, vi hanno fatto ricorso, la maggior parte lo ha fatto per sostenere lo

start-up (16,2%), quota che si colloca, principalmente, tra le strutture produttive

dell’Industria (31,7%). Tra le imprese degli Atri servizi, invece, si misura una quota

relativamente maggiore di imprese che hanno attivato risorse pubbliche dopo l’avvio e in

più di un’occasione (10% in entrambi i casi).

Tab. 46 - Distribuzione delle imprese in base alla richiesta di finanziamenti o agevolazioni pubbliche (valori percentuali)

TOTALE Industria Servizi di base Servizi avanzati Altri servizi

NO 72,0 56,8 74,1 80,8 70,0

SI 28,0 43,2 25,9 19,2 30,0

Sì, in fase di nascita dell’impresa 16,2 31,7 14,8 15,4 7,5

Sì, dopo la nascita dell’impresa 5,3 4,1 4,9 3,8 10,0

Sì, più volte 4,3 5,2 3,7 0,0 10,0

Sì ma non avevo i requisiti 2,2 2,3 2,5 0,0 2,5

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Tra le motivazioni della mancata richiesta di risorse pubbliche (Tab. 47), la più

segnalata, in assoluto, è quella di non averne mai avuto bisogno (62,5%), soprattutto e a

parità di frequenze, da parte delle imprese dei Servi avanzati e degli Altri servizi (71,4%).

Tab. 47 - Motivi della mancata richiesta di finanziamenti o agevolazioni pubbliche (valori percentuali)

TOTALE Industria Servizi di

base Servizi

avanzati Altri

servizi

Non ne ho avuto bisogno 62,5 58,2 60,0 71,4 71,4

Non ne ero a conoscenza 19,0 24,3 21,7 11,9 7,1

Troppi adempimenti amministrativi e burocratici

11,9 15,5 11,7 7,1 14,3

Non rispondenti alle esigenze della mia impresa

4,0 4,0 3,3 4,8 7,1

Strumenti eccessivamente complessi

3,1 2,0 3,3 2,4 3,6

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, tutte le opzioni di risposta possibili

Page 93: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

94

A considerevole distanza, seguono il fatto di non esserne stata a conoscenza (19%) -

che lascia trasparire qualche difetto di comunicazione e/o di circolazione di certe

informazioni sul territorio - e gli eccessivi adempimenti amministrative e burocratici

richiesti (10%). Riguardo al primo caso, evidenziato maggiormente dalle imprese

dell’Industria (24,3%) e dei Servizi di base (21,7%), per il futuro, andrebbe intensificata e

più efficacemente organizzata l’attività di informazione e comunicazione delle opportunità

disponibili.

Per le imprenditrici della provincia di Catanzaro è secondario all’utilizzo di capitali propri

anche il ricorso al credito bancario, come si è più volte rilevato. Probabilmente, a tale

comportamento contribuiscono, oltre che una specifica mentalità del capitalismo italiano,

scarsamente orientato all’indebitamento, anche le caratteristiche d’offerta dei

finanziamenti e la presenza di criticità nel rapportarsi con il sistema creditizio a livello

locale.

Riguardo al primo aspetto (Tab. 48), le valutazioni raccolte dalle imprenditrici conducono

a un giudizio complessivo sostanzialmente positivo - sotto il profilo della durata del

credito, della snellezza delle operazioni e delle condizioni economiche offerte - ad

eccezione della durata dei finanziamenti attivabili, ritenuta inadeguata e carente nel

46,6% dei casi, a fronte del 40,9% di giudizi di adeguatezza.

Tab. 48 - Giudizio delle imprese sull’offerta di finanziamenti bancari (valori percentuali)

Giudizio a livello complessivo

CARATTERISTICHE D'OFFERTA Adeguata - Abbastanza

adeguata Inadeguata -Del tutto

carente Non sa/Non

risponde

Quantità del credito disponibile 40,9 46,6 12,5

Durata del credito 50,0 36,6 13,4

Snellezza delle operazioni 49,1 38,5 12,4

Condizioni economiche offerte 45,9 41,0 13,1

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Concorrono favorevolmente alla valutazione complessiva i giudizi espressi dalle imprese

dell’Industria e dei Servizi di base, a fronte delle indicazioni più negative fornite dalle

colleghe degli Altri Servizi, in particolare, oltre che dei Servizi avanzati (Tab.49).

Page 94: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

95

Il limitato ricorso ai finanziamenti offerti dagli istituti di credito, pertanto, andrebbe

imputato maggiormente, nel caso delle operatrici in esame, alla loro scarsa propensione

all’indebitamento, a un fattore culturale, pertanto, non esclusivamente peculiare ad esse.

Tab. 49 - Giudizio delle imprese sull’offerta di finanziamenti bancari per settore (valori percentuali)

Industria Servizi di base

CARATTERISTICHE D'OFFERTA Adeguata - Abbastanza

adeguata

Inadeguata -Del tutto carente

Non sa/Non

risponde

Adeguata - Abbastanza

adeguata

Inadeguata -Del tutto carente

Non sa/Non

risponde

Quantità del credito disponibile 39,6 47,8 12,7 43,2 43,2 13,6

Durata del credito 52,2 35,1 12,7 54,3 30,9 14,8

Snellezza delle operazioni 50,0 37,3 12,7 53,1 33,3 13,6

Condizioni economiche offerte 51,6 36,9 11,5 46,9 38,3 14,8

Servizi avanzati Altri servizi

CARATTERISTICHE D'OFFERTA Adeguata -

Abbastanza adeguata

Inadeguata -Del tutto

carente

Non sa/Non

risponde

Adeguata - Abbastanza

adeguata

Inadeguata -Del tutto

carente

Non sa/Non

risponde

Quantità del credito disponibile 32,7 55,8 11,5 37,5 55,0 7,5

Durata del credito 44,2 46,2 9,6 30,0 60,0 10,0

Snellezza delle operazioni 46,2 46,2 7,7 30,0 60,0 10,0

Condizioni economiche offerte 36,5 51,9 11,5 42,5 50,0 7,5

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

A conferma delle precedenti osservazioni, anche in relazione alla presenza di criticità nel

rapporto tra le imprese in esame e il sistema creditizio (Tab. 50), la maggioranza

delle imprese sostiene che non sussistono particolari problematiche (43,2%).Tra le

criticità segnalate, quella con la maggiore frequenza, costituita dall’elevato costo del

finanziamento sotto il profilo degli oneri accessori, non va oltre il 30% (29,3%).

Seguono, con percentuali di molto inferiori alla precedente, l’elevato livello delle garanzie

richieste a fronte di concessione di finanziamenti (12,8%) e la scarsa trasparenza delle

condizioni dei servizi di finanziamento e/o di altri servizi (10,7%).

Page 95: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

96

Tab. 50 - Principali criticità del rapporti tra banca – impresa (valori percentuali)

CRITICITÀ TOTALE Industria Servizi di base

Servizi avanzati

Altri servizi

Nessuna 43,2 42,3 45,7 32,7 40,0

Elevato costo di finanziamento in termini di oneri accessori

29,3 32,4 27,2 34,6 32,5

Elevato livello delle garanzie richieste a fronte di concessione di finanziamenti

12,8 20,8 8,6 23,1 17,5

Scarsa trasparenza delle condizioni dei servizi di finanziamento e/o di altri servizi

10,7 5,7 12,3 7,7 10,0

Non adeguata quantità di credito accordato 6,3 4,7 6,2 7,7 7,5

Scarso supporto nelle operazioni di finanziamento a tassi agevolati

4,6 5,9 4,9 3,8 2,5

Non adeguata durata del finanziamento 3,0 1,1 2,5 9,6 2,5

Poca snellezza delle operazioni amministrative/gestionali/finanziarie

2,4 7,5 1,2 0,0 5,0

Inadeguata consulenza per prestiti in valuta 1,1 0,0 1,2 0,0 2,5

Scarso supporto su prodotti/servizi bancari e finanziari innovativi

0,1 1,1 0,0 0,0 0,0

Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne

Nota: Domanda a risposta multipla, tutte le opzioni di risposta possibili

Page 96: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

97

.. .. .. .. .. iinn ssiinntteessii

Le imprese femminili della provincia di Catanzaro non esprimono una propensione particolarmente spiccata all’Innovazione e allo sviluppo del personale impiegato in azienda, sotto il profilo della qualificazione, come, del resto, accade nella maggioranza delle attività imprenditoriali italiane, non solo femminili, notoriamente poco vocate alla ricerca e sviluppo e alla valorizzazione del capitale umano.

A limitare le capacità d’investimento delle realtà femminili locali sia sull’uno che sull’altro fronte concorrono, senza dubbio, i modesti assetti strutturali e operativi, l’esiguità delle risorse disponibili, oltre che il ridotto ricorso al credito bancario. Non meno, tuttavia, contribuiscono in tal senso le lacune insite nella cultura imprenditoriale, nel know-how e nelle competenze manageriali in dotazione alle capitane d’impresa locali, che fanno loro sottovalutare la rilevanza strategica che i due fattori possono assumere, in chiave competitiva, nel decretare il successo dell’azienda.

Una maggiore sensibilità verso i temi dell’Innovazione sembra caratterizzare le imprese femminili che operano nei Servizi avanzati e nell’Industria. Realtà imprenditoriali che tendono, altresì, insieme a quelle attive negli Altri servizi a misurare più elevati livelli di attenzione allo sviluppo delle competenze tecnico-manageriali delle risorse umane inserite.

Sul fronte finanziario, le imprese femminili locali manifestano un interesse pressoché residuale per le risorse di natura pubblica, anche agevolate e/o dedicate al segmento dell’imprenditoria femminile, e alquanto contenuto per l’offerta di finanziamenti bancari, solo in parte imputabile alle condizioni di accesso ad essi e/o alle criticità connesse all’interazione tra le imprese e il sistema creditizio a livello locale, e molto più riconducibile, invece, allo scarso orientamento all’indebitamento che caratterizza, in generale, il capitalismo italiano.

Page 97: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto
Page 98: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

99

3. PRINCIPALI RISULTATI E CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Il presente Osservatorio, attraverso il duplice profilo di analisi, strutturale e di

funzionamento, delle imprese femminili della provincia di Catanzaro, fornisce una

conoscenza aggiornata e articolata sotto molteplici punti di vista del fenomeno

dell’imprenditorialità al femminile a livello locale.

Pertanto, esso rappresenta, per la Camera di Commercio, come per tutti i soggetti

istituzionali e gli attori dello sviluppo locale, uno strumento conoscitivo prezioso e

indispensabile per definire politiche e azioni di promozione e sostegno delle attività

esistenti, come di nuove realtà guidate da donne, più mirate e rispondenti alle reali

esigenze delle dirette interessate.

In relazione a tali finalità, il quadro tracciato rivela la presenza in provincia di una

componente imprenditoriale femminile che, pur non priva di una certa vitalità e,

soprattutto, forte della grande determinazione delle donne che ne fanno parte, fa ancora

molta fatica a esprimere pienamente le proprie potenzialità, richiedendo, quindi,

interventi che possano contribuire, se non a rimuovere completamente, quanto meno a

ridimensionare i principali ostacoli e le prioritarie criticità che concorrono alla situazione

rilevata.

Volendo fornire una panoramica riepilogativa degli aspetti che maggiormente concorrono

alla formulazione di una diagnosi non particolarmente rosea sullo stato di salute

dell’imprenditoria rosa di Catanzaro - in virtù della quale è auspicabile un’intensificazione

degli sforzi a sostegno di un fattore che può, come l’imprenditorialità femminile, risultare

determinante per lo sviluppo economico-occupazionale della provincia - nei successivi

punti sono richiamati, in chiave di sintesi, i principali elementi di caratterizzazione della

realtà oggetto di studio emersi nel corso dell’analisi.

Le imprese femminili della provincia di Catanzaro rappresentano una componente

alquanto ridotta del panorama imprenditoriale locale, sotto il duplice profilo della

consistenza numerica e dell’incidenza sul tessuto imprenditoriale complessivamente

presente sul territorio provinciale. Evidenziano, inoltre, una maggiore fragilità

rispetto alle realtà femminili di altri contesti territoriali meridionali, essendosi rivelate

meno resistenti alle difficoltà derivanti dalla recessione economica in atto.

Page 99: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

100

Quella individuale è la forma giuridica preponderante delle realtà rosa della

provincia, più di quanto non accada in altri contesti meridionali e a livello nazionale,

dando vita a un tessuto imprenditoriale fortemente improntato alla micro-

imprenditorialità, anche per tale motivo, quindi, più fragile e meno resistente

soprattutto a fasi negative del ciclo economico come quella attualmente in atto. Di

contro, il tasso di riduzione particolarmente elevato proprio delle ditte individuali

sembrerebbe testimoniare una velocità relativamente maggiore, a livello locale,

del processo di evoluzione verso più solide e mature (società di capitali).

I principali settori di attività economica delle imprese guidate dalle donne a

Catanzaro – come del resto per la pluralità delle realtà femminili nazionali – sono

costituiti, a tutt’oggi, dal Commercio e dall’Agricoltura. Nell’ambito dei settori di

servizi, la presenza delle realtà femminili prevale nelle attività di tipo tradizionale -

analogamente a quanto accade per l’intera imprenditoria locale - ma è in alcuni

settori del terziario avanzato che esse esprimono una più spiccata vocazione a

intraprendere, che meriterebbe di essere opportunamente sollecitata e sostenuta,

per favorire l’intervento in comparti più profittevoli, qualificati e qualificanti per la

provincia.

Il profilo dell’imprenditrice-tipo della provincia di Catanzaro ricalca quello delle

colleghe di altri contesti del Mezzogiorno d’Italia: italiana, sposata, di istruzione

media, per lo più, alla prima esperienza di lavoro, oltre che alle prese con la

necessità di coordinare al meglio il ruolo di imprenditrice con quello di moglie e

madre, ma fortemente convinta e soddisfatta della scelta fatta, in quanto preziosa

opportunità di realizzazione e gratificazione, prima di tutto, sul piano personale.

A fronte della grande motivazione e determinazione, oltre che soddisfazione,

riguardo alla scelta imprenditoriale fatta delle capitane d’azienda locali,

l’impostazione strategica, operativa e gestionale delle loro imprese, sin dalla fase di

avvio, fa intravedere alcuni limiti di cultura di impresa, conoscitivi e di capacità di

indirizzo e conduzione che le caratterizza e che difficilmente potranno consentire

loro di fronteggiare adeguatamente gli scenari di mercato e settoriali attuali e

prospettici, se non adeguatamente colmati con opportuni interventi di

ammodernamento e arricchimento.

Page 100: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

101

Gli assetti operativi attuali delle imprese - pur non discostandosi da quelli di molte

realtà soprattutto del Mezzogiorno - rivelano la preminenza di un’impostazione

ancora fortemente product oriented, oltre che di un raggio d’azione e di

un’organizzazione delle vendite fortemente ancorati al mercato locale, a causa

anche della carenza di un adeguato bagaglio di conoscenze e competenze su fronti

Marketing, Commerciale e Vendite, oltre che delle limitate risorse da investire.

In termini prospettici, di fronte all’incalzare di una concorrenza sempre più forte e

agguerrita, le imprese, in buona parte, tendono a privilegiare condotte conservative,

ossia di difesa delle posizioni acquisite - tutt’altro che entusiasmanti o promettenti

viste le dimensioni generalmente possedute, anche per giro d’affari sviluppato -

oppure, in numero minore, ma comunque non irrilevante e preoccupante, procedono

senza alcun predefinito e chiaro indirizzo strategico.

Rispetto al quadro generale, il tessuto imprenitoriale della provincia non manca di

esprimere, nei settori dell’Industria e dei Servizi Avanzati, realtà più evolute

sotto il profilo dell’impostazione strategica, consapevoli, cioè, della necessità

e opportunità di procedere secondo un orientamento strategico di sviluppo,

che permetta di rafforzare la capacità competitiva delle proprie aziende,

salvaguardandone in tal modo la permanenza sul mercato.

Le imprese femminili della provincia di Catanzaro - come, del resto, la maggioranza

delle attività imprenditoriali italiane, non solo femminili - non esprimono una

propensione particolarmente spiccata all’Innovazione e allo sviluppo del personale

impiegato in azienda e a questo contribuiscono, tra le altre, le lacune insite nella

cultura imprenditoriale e manageriale dell imprenditrici locali, che tendono a

sottovalutare la rilevanza strategica che i due fattori possono assumere, in chiave

competitiva, nel decretare il successo dell’azienda.

Maggiore orientamento a investire in Innovazione si riscontra, anche in questo caso,

tra le imprese che operano nei Servizi avanzati e nell’Industria. Le prime, inoltre,

insieme alle realtà degli Altri servizi - analogamente a quanto riscontrabile anche in

altre province meridionali – si distinguono per più elevati livelli di attenzione verso la

qualificazione delle Risorse Umane e, in particolare, verso attività di aggiornamento,

informazione e formazione più strutturte e sistematiche, oltre che innovative.

Page 101: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

I

APPENDICE

Page 102: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto
Page 103: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

III

GLOSSARIO

IMPRESA FEMMINILE L’individuazione di un’impresa come femminile dipende dalla presenza femminile. In termini generali, lo status di impresa femminile è attribuito alle imprese con partecipazione femminile superiore al 50% . Per i criteri con i quali misurare la partecipazione femminile nelle imprese, Unioncamere si è ispirata alle definizioni date dalla Legge 215/92, “Azioni positive per l'imprenditoria femminile” , all’articolo 2 - richiamato successivamente dall’articolo 53 del Codice delle Pari Opportunità (d.lgs. 198/2006) - e dalla successiva Circolare n° 1151489 del 22.11.2002 del Min. Att. Produttive (attuale Ministero dello Sviluppo Economico), articolo 2. Il grado di partecipazione/l’intensità della presenza femminile è desunto con riferimento a:

natura giuridica dell'impresa;

percentuale di donne presenti tra amministratori, titolari o soci dell'impresa;

eventuale quota di capitale sociale detenuta da ciascun socio donna. In funzione del grado di partecipazione, le imprese femminili sono, quindi, suddivise in tre categorie: a presenza “maggioritaria”, a presenza “forte” ed a presenza “esclusiva” (cfr. voci successive). Le imprese “non femminili” (ovvero il totale delle imprese al netto di quelle femminili) non possono considerarsi automaticamente come imprese “maschili”, poiché sul totale delle imprese pesano, in modo considerevole, anche le imprese partecipate da soggetti giuridici.

IMPRESE FEMMINILI A

PRESENZA

MAGGIORITARIA In generale, imprese nelle quali i soci o gli amministratori donne sono più del 50%. Più in dettaglio, in base alla forma giuridica, sono “a presenza maggioritaria” le imprese femminili nelle quali:

in caso di società di capitali, più dei 2/3 del capitale sociale è in mano a donne e più dei 2/3 dei soci o degli amministratori sono donne;

in caso di società di persone e di cooperative, più del 50% dei soci sono donne;

in caso di altre forme, più del 50% degli amministratori sono donne. FORTE In generale, le imprese nelle quali le donne socie o amministratori sono

almeno i 2/3 (60%). Più in dettaglio, in base alla forma giuridica, “a presenza forte” sono le imprese femminili nelle quali:

in caso di società di capitali, più dei 2/3 del capitale sociale è in mano a donne e più dei 2/3 dei soci o degli amministratori sono donne;

in caso di società di persone e di cooperative, più del 60% dei soci sono donne;

nelle altre forme giuridiche, più del 60% degli amministratori sono donne.

Page 104: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

IV

ESCLUSIVA Ditte individuali con titolare donna e imprese nelle quali i soci e gli amministratori sono al 100% donne. Più in dettaglio, in base alla forma giuridica, “a presenza esclusiva” sono le imprese femminili nelle quali:

in caso di ditta individuale, vi è coincidenza totale tra impresa e figura femminile;

in caso di società di capitali, il 100% del capitale sociale e il 100% degli amministratori è in mano a donne;

in caso di società di persone e cooperative, il 100% dei soci sono donne;

nelle altre forme giuridiche, il 100% degli amministratori sono donne. Tabella di riepilogo dei criteri di definizione delle imprese femminili

Fonte: Starnet-Movimprese

In seguito dell’attuazione della Legge n°2 del 28 gennaio 2009, di conversione del decreto-legge 29 novembre 2008 n. 185, che ha previsto l’abolizione del libro soci per le società a responsabilità limitata e consortili a responsabilità limitata - attribuendo alla pubblicità del Registro delle Imprese pieno valore verso i terzi e nei riguardi della società - i criteri suddetti per le società di capitale sono in fase di revisione.

IMPRESA ATTIVA Impresa iscritta al Registro delle Imprese che esercita l’attività. Per essere considerata attiva, un’impresa non deve risultare: inattiva, cessata, sospesa, liquidata, fallita o con procedure concorsuali aperte. Le imprese “Attive” sono una variabili di stock, cioè grandezze calcolate al momento conclusivo del periodo in esame (es. 31.12.2009)

IMPRESA REGISTRATA

Impresa presente nel Registro delle Imprese (R.I.) e non cessata, indipendentemente dallo stato di attività assunto (attiva, inattiva, sospesa, in liquidazione, fallita). Le imprese “Registrate”, analogamente alle “Attive”, sono variabili di stock.

ISCRIZIONI E CESSAZIONI Rappresentano il numero delle imprese che, rispettivamente, si sono iscritte al Registro delle Imprese e di quelle che hanno cessato l’attività

Page 105: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

V

durante il periodo in esame. Iscrizioni e Cessazioni sono variabili di flusso, cioè grandezze che descrivono eventi accaduti durante il periodo preso in esame (es. anno 2009).

OSSERVATORIO

DELL’IMPRENDITORIA

FEMMINILE

Indagine semestrale realizzata da Infocamere per Unioncamere sulla base dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio presso cui operano, sulla base di un Protocollo di intesa siglato nel 1999 con l’allora Ministero dell’Industria. Le informazioni contenute nel Registro delle Imprese sono analizzate con lo scopo di filtrare l’universo delle aziende operanti nel territorio nazionale per evidenziare quelle declinabili al femminile. L'Osservatorio si distingue in due are di indagine:

la prima, “Imprese Femminili”, fornisce statistiche sulle imprese registrate/attive partecipate in prevalenza da donne;

la seconda, relativa alle “Cariche Femminili” (cfr. voce successiva), fornisce statistiche sulle cariche assunte da donne e da donne titolari di azioni/quote di capitale nelle imprese.

I dati contenuti nell’Osservatorio sono aggiornati 2 volte all’anno, con cadenza semestrale (30 giugno e 31 dicembre)

PERSONE/CARICHE

FEMMINILI Cariche istituzionali/”di governo” (titolare, socio, amministratore, presidente, ecc. nelle diverse specificità) e/o cariche gestionali (direttore generale, direttore funzionale, sindaco) assunte dalle donne e dalle donne titolari di azioni/quote di capitale in imprese attive.

STOCKVIEW Banca dati sulle imprese italiane, gestita da Infocamere - Società consortile d’informatica delle Camere di Commercio - e aggiornata con cadenza semestrale (fine giugno - fine dicembre). Contiene i dati statistici, con dettaglio comunale, di tutti i soggetti economici tenuti all'iscrizione presso il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, disaggregati per settore di attività economica, forma giuridica e numerosi altri fattori di classificazione (femminili, artigiane, ecc.).

TASSO DI

FEMMINILIZZAZIONE Incidenza percentuale delle imprese femminili registrate/attive sullo stock complessivo delle imprese totali registrate/attive, indipendentemente dal “genere”.

TASSO DI EVOLUZIONE

IMPRENDITORIALE Rapporto tra il saldo delle iscrizioni e delle cessazioni di imprese femminili registrate/attive dell’anno in esame e lo stock complessivo di imprese femminili registrate/attive al 31 dicembre dell’anno precedente. (Cfr .anche Iscrizioni e Cessazioni)

Page 106: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto
Page 107: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

VII

NOTA METODOLOGICA SULL’INDAGINE FIELD

L’indagine svolta è di tipo campionario. L’Universo (o popolazione) di riferimento per la predisposizione del piano di campionamento è stato identificato nel totale delle imprese femminili iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, I. A. A. di Catanzaro e risultate attive alla data del 30 giugno 2009. Il metodo di campionamento prescelto per la definizione ed estrazione del campione dalla suddetta popolazione di imprese a prevalente conduzione femminile è stato di tipo casuale stratificato, assumendo quale variabile di stratificazione il settore di attività economica di appartenenza delle imprese intervistate, codificato secondo i seguenti macro-raggruppamenti merceologici:

Agricoltura;

Industria, che include anche le Costruzioni;

Servizi di base, comprendenti Commercio, Ristorazione e Trasporti;

Servizi avanzati, che includono Attività finanziarie, Attività immobiliari, Noleggio, Informatica, Ricerca e Servizi alle imprese;

Altri servizi. Individuata in tal modo l’unità di campionamento, si è definita, altresì, la numerosità del campione, pari complessivamente a 250 unità da coinvolgere nelle attività di raccolta delle informazioni sul campo. Quale unità di rilevazione - vale a dire, il soggetto contattato in fase di attuazione della rilevazione sul campo e chiamato a fornire le informazioni richieste in qualità di rappresentante dell’impresa – sono state individuate, tenuto conto delle varie forme giuridiche, le seguenti figure:

Titolare, in caso di ditta individuale;

Legale rappresentante, se donna;

Amministratore Delegato/Direttore Generale, se donna;

Socia. Le interviste sono state realizzate telefonicamente, attraverso il ricorso alla tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interview), metodo di rilevazione che presenta molteplici vantaggi ai fini del buon esito della rilevazione. Esso, infatti, consente di compiere controlli automatici in tempi reali, in modo da garantire:

il rispetto dei vincoli presenti nel campione predisposto per la somministrazione del questionario;

l’esatta successione delle domande, secondo l’ordine programmato, in modo da evitare che se ne tralasci qualcuna o che non se ne rispetti la predefinita sequenza;

la verifica automatica ed istantanea della correttezza delle risposte fornite dagli intervistati, in termini di coerenza rispetto a quelle precedenti raccolte, permettendo, in caso di incongruenze segnalate dal sistema, di chiedere immediatamente all’intervistato di confermare o correggere la risposta fornita;

la velocità delle attività di rilevazione e di produzione dei dati; riducendo così il numero di errori e accrescendo la significatività dei risultati conseguiti, in chiave di generalizzazione all’universo delle informazioni raccolte dal campione, con un certo “margine di approssimazione”.

Page 108: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

VIII

La rilevazione è stata condotta nel aprile 2010 dalla società GN Research con sede in Roma impiegando un totale di 5 operatori, adeguatamente e preventivamente istruiti mediante specifica azione di briefing, in particolare riguardo a:

contenuti ed obiettivi della ricerca;

caratteristiche e difficoltà dei quesiti presenti nel questionario di rilevazione;

modalità di realizzazione e funzionamento del sistema CATI predisposto per la somministrazione dei questionari.

LO STRUMENTO DI RILEVAZIONE: IL QUESTIONARIO

Per la rilevazione delle informazioni presso il campione di imprese di Catanzaro, è stato predisposto un questionario di tipo strutturato, articolato in 41 domande, per lo più chiuse - cioè con modalità di risposta predefinite - ma, ove opportuno o necessario, anche semichiuse (prevedendosi la voce Altro). Le domande sono state raggruppate in 5 sezioni relative ad altrettanti macro-argomenti/ambiti di indagine, definiti tenendo conto delle più generali finalità conoscitive dell’indagine e degli obiettivi informativi specifici da conseguire, oltre che del controllo del campione in sede di rilevazione sul campo. Nelle successive pagine, si allega il testo del questionario somministrato nel corso della rilevazione sul campo.

Page 109: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

IX

QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE

SEZIONE A - DATI ANAGRAFICI

D.1 FORMA GIURIDICA (1 SOLA RISPOSTA)

- Impresa individuale 1

- Società in nome collettivo 2

- Società in accomandita semplice 3

- Società a responsabilità limitata 4

- Società per azioni 5

- Società cooperativa 6

- Società consortile 7

D.2 SETTORE DI ATTIVITÀ (1 SOLA RISPOSTA)

- Agricoltura 1

- Industria in senso stretto 2

- Costruzioni 3

- Servizi di base (Commercio, Ristorazione e Trasporti) 4

- Servizi avanzati (Attività finanziarie, Attività immobiliari,

noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese 5

- Altri servizi 6

D.3 COMUNE DI LOCALIZZAZIONE

__________________________________________________

D.4 Addetti dell’impresa

- Anno 2009 Addetti totali ________________ di cui donne: _______________

D.5 Fatturato dell’impresa nel 2009 (1 sola risposta)

- Fino a 50 mila euro 1

- Da 51 mila a 150 mila euro 2

- Da 151 mila a 300 mila euro 3

- Da 301 mila a 500 mila euro 4

- Da 501 mila a 1 milione di euro 5

- Da 1 milione a 5 milione di euro 6

- Oltre i 5 milioni di euro 7

Page 110: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

X

D.6 ANNO DI ISCRIZIONE ALLA CAMERA DI COMMERCIO | _ | _ | _ | _ |

D.7 La sua azienda svolge in prevalenza attività: (leggere, 1 risposta)

- Da destinare al mercato (e/o magazzino) 1

- Su commessa c/terzi su specifica del cliente 2

- Su commessa di prodotti standard (definiti dalla sua azienda) 3

D.8 La Sua azienda vende prevalentemente i propri prodotti a livello: (leggere, 1 risposta)

- Locale (provinciale) 1

- Regionale (al di fuori della provincia) 2

- Nazionale (al di fuori della regione) 3

- Estero 4

- non sa/non risponde 5

D.9 Quali canali di vendita utilizza prevalentemente: (leggere, max 2 risposte) - Contatto diretto con il cliente 1

- Filiale propria 2

- Rivenditori 3

- Agenti monomandatari 4

- Agenti plurimandatari 5

- Accordi commerciali con imprese italiane 6

- Accordi commerciali con imprese straniere 7

- Appalti pubblici 8

SEZIONE B - AVVIO ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE

D.10 Principali motivazioni per cui è nata l’impresa/ha iniziato ad operare in azienda (leggere, 2 risposte):

- Necessità di lavoro 1

- Tradizione familiare/impresa familiare 2

- Possesso di capacità ed esperienze 3

- Miglioramento del reddito 4

- Esistenza di agevolazioni pubbliche 5

- Desiderio di affermazione professionale 6

- Aspirazione a svolgere attività imprenditoriale 7

- Altro ________

Page 111: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

XI

D.11 Come ha avuto origine l’idea imprenditoriale? (leggere, max 2 risposte)

- Conoscenza/esperienza nel settore 1

- Competenze e conoscenze personali 2

- Informazioni ricevute 3

- Consiglio di familiari 4

- Suggerimenti di consulenti/altri imprenditori 5

- Studio di fattibilità/ricerca di mercato 6

- È sempre stata sua aspirazione/sogno 7

D.12 Prima di iniziare l’attività imprenditoriale ha effettuato un’analisi di mercato e/o valutato le sue

competenze?

- No, non ne ho sentito la necessità 1

- No, non sapevo a chi rivolgermi 2

- Sì, ho fatto da sola 3

- Sì, mi sono rivolta alla Camera di Commercio/Azienda Speciale 4

- Sì, mi sono rivolta ad Enti pubblici (Regione, Provincia, Comune) 5

- Sì, mi sono rivolta ad Associazioni imprenditoriali 6

- Sì, mi sono rivolta a consulenti 7

- Sì, mi sono rivolta ad altri imprenditori 8

- Altro ________________________________

D.13 Difficoltà incontrate in fase di avvio dell’attività imprenditoriale (leggere, max 2 risposte)

- Complessità adempimenti burocratici 1

- Reperimento capitale 2

- Disponibilità di locali per svolgere l’attività 3

- Carenza di conoscenze gestionali e produttive 4

- Reperimento personale qualificato 5

- Ricerca clienti e fornitori 6

- Nessuna 7

D.14 In fase di avvio dell’attività ha fatto ricorso a quali tra le seguenti risorse finanziarie (leggere, anche tutti gli item):

- Capitale proprio 1

- Capitale di parenti 2

- Credito bancario 3

- Prestito di società finanziarie 4

- Legge 215/1992 5

- Altri incentivi pubblici 6

Page 112: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

XII

D.15 I consigli di quale/i soggetto/i si sono rivelati particolarmente utili nei primi 2 anni della sua attività? (leggere, anche tutti gli item):

- Parenti/amici 1

- Associazione di categoria 2

- Consulenti 3

- Una imprenditrice 4

- Camera di Commercio 5

- Nessuno 6

SEZIONE C - IMPRENDITRICE/LEGALE RAPPRESENTANTE: ANALISI DEL VISSUTO

D. 16 Anno di nascita | _ | _ | _ | _|

D.17 Condizione familiare

- Single 1

- Sposata 2

- Separata 3

- Vedova 4

D.18 Titolo di studio

- Nessuno 1

- Licenza elementare 2

- Licenza media 3

- Diploma di scuola superiore 4

- Diploma di laurea 5

- Specializzazione post laurea 6

D.19 Nazionalità

- Italiana 1

- Comunitaria

(specificare Paese di provenienza) __________________________ 2

- Extra Comunitaria

(specificare Paese di provenienza) __________________________ 3

D.20 Prima di operare in impresa svolgeva un’altra attività lavorativa?

Page 113: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

XIII

- Sì 1 –-> D.21

- No 2 –-> D.22

D.21 Quale attività svolgeva? (leggere, 1 sola risposta)

- Lavoratrice dipendente 1

- Lavoratrice autonomo 2

- Casalinga 3

D.22 Quale ritiene siano gli elementi più positivi del Suo lavoro? (leggere max 2 risposte)

- Reddito 1

- Sicurezza per il futuro 2

- Interesse per l’attività realizzata 3

- Prestigio sociale 4

- Possibilità di migliorare a livello professionale 5

- Indipendenza economica 6

- Affermazione personale 7

- Altro _______________________________ 8

D.23 Complessivamente come valuta la Sua esperienza imprenditoriale? (leggere, 1 risposta)

- Molto positivamente 1

- Positivamente 2

- Negativamente 3

- Molto negativamente 4

D.24 Rifarebbe la scelta di fare l’imprenditrice? (leggere, 1 risposta)

- Sì 1

- No 2

D.25 Ha affrontato o si trova ad affrontare, a causa dei suoi impegni professionali, alcune delle

seguenti problematiche? (leggere, max 2 risposta)

- Ho poco tempo da dedicare alla mia famiglia 1

- Ho poco tempo da dedicare a me stessa 2

- Il mio rapporto di coppia si è deteriorato 3

- Ho necessità di aiuto per la gestione della famiglia e della casa 4

- Nessuna 5

D.26 Utilizza i seguenti servizi? (leggere, max 3 risposta)

- Asilo nido 1

- Baby sitting 2

- Collaboratore/trice domestica 3

Page 114: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

XIV

- Badante (per persone anziane) 4

- Nessuno 5

SEZIONE D - GESTIONE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE MERCATO E MODALITÀ ORGANIZZATIVE

D.27 Qual è la principale strategia che la Sua azienda prevede di seguire nel biennio 2010-2011 tra le seguenti ? (leggere, max 3 risposte)

- Cercherà di conservare il mercato dei propri prodotti 1

- Cercherà nuovi sbocchi di mercato per i propri prodotti 2

- Dovrà diversificare prodotti e mercati 3

- Allargherà la gamma dei prodotti sul proprio mercato 4

D.28 Quali sono i fattori su cui conta (Punti di forza) per la crescita di competitività della sua azienda? (leggere, max 3 risposte):

- Prezzi e condizioni di pagamento 1

- Qualità del prodotto/servizio 2

- Ampiezza della gamma 3

- Marchio (notorietà) 4

- Innovazione di prodotto e di processo 5

- Efficienza produttiva 6

- Servizi ai clienti (pre e post vendita) 7

- Flessibilità produttiva 8

- Competenze gestionali e tecniche 9

- Localizzazione geografica 10

- Canali commerciali 11

D.29 Quali ritiene siano i fattori di debolezza della Sua azienda? (leggere, max 3 risposte):

- Prezzi e condizioni di pagamento 1

- Qualità del prodotto/servizio 2

- Ampiezza della gamma 3

- Marchio (notorietà) 4

- Innovazione di prodotto e di processo 5

- Efficienza produttiva 6

- Servizi ai clienti (pre e post vendita) 7

- Flessibilità produttiva 8

- Carenza di competenze gestionali e tecniche 9

- Localizzazione geografica 10

Page 115: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

XV

- Canali commerciali 11

D.30 Quali sono le principali difficoltà che incontra nella gestione dell’attività imprenditoriale?

(leggere. max 3 risposte)

- Forte concorrenza 1

- Carenza di personale qualificato 2

- Difficoltà gestionali 3

- Assenza di strutture cui rivolgersi in caso di problemi (produttivi e gestionali) 4

- Insufficiente preparazione imprenditoriale 5

- Scarsa motivazione del personale 6

- Ricerca clienti e fornitori 7

- Difficoltà di accesso al credito 8

- Carenza agevolazioni pubbliche/finanziamenti 9

- Nessuna 10

NON SOTTOPORRE SE ITEM 10 A D.30

D.31 In caso di difficoltà a quale dei seguenti soggetti si rivolge? (leggere, max 2 risposte)

- Camera di Commercio/Azienda Speciale 1

- Enti pubblici (Regione, Provincia, Comune) 2

- Associazioni di Categoria 3

- Consulenti 4

- Altri imprenditori 5

- Nessuno 6

SEZIONE E - INNOVAZIONE, FABBISOGNI, UTILIZZO AGEVOLAZIONI PUBBLICHE E RAPPORTI CON IL SISTEMA

CREDITIZIO

D.32 Nell’ultimo triennio quali delle seguenti misure rivolte all’innovazione sono state introdotte

nella sua azienda? (leggere, più risposte)

- Innovazioni di prodotto 1

- Innovazioni di processo 2

- Innovazioni organizzativo-gestionali 3

- Innovazioni di marketing 4

- Nessuna 5

Page 116: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

XVI

NON SOTTOPORRE SE ITEM 5 A D.32

D.33 Quali fonti di finanziamento ha utilizzato per realizzare tali innovazioni? (leggere, più risposte)

- Fonti proprie 1

- Credito bancario 2

- Incentivi regionali 3

- Incentivi nazionali 4

- Incentivi comunitari 5

D.34 Come giudica il livello di aggiornamento e di preparazione del personale della Sua impresa? (1

sola risposta)

- Ottimo 1

- Molto buono 2

- Buono 3

- Sufficiente 4

- Insufficiente 5

D.35 Quali fonti di aggiornamento utilizza o vorrebbe utilizzare?

Utilizzate Che si vorrebbero utilizzare

- Banche dati 1 1

- Riviste settoriali 2 2

- Contatti con centri di competenza 3 3

- Consulenti/professionisti 4 4

- Corsi di formazione manageriali 5 5

- Corsi di formazione tecnici 6 6

- Contatti con fornitori 7 7

- Nessuna 8 8

D.36 Nel corso dell’ultimo anno Lei e/o il personale della Sua impresa ha preso parte ad attività di

formazione?

- Sì 1

- No 2

Page 117: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

XVII

D.37 Quali attività formative potrebbero, a Suo avviso, supportarLa nella gestione d’impresa?

- Corsi di formazione manageriali 1

- Corsi di formazione tecnologici 2

- Assistenza consulenziale 3

- Maggiori informazioni sull’andamento del mercato 4

- Maggiori informazioni sulle tecnologie 5

- Maggiori informazioni su Agevolazioni pubbliche 6

- Indicazioni su Università e Centri di Competenza settoriali 7

D.38 Ha mai richiesto finanziamenti o agevolazioni pubbliche? (leggere, 1 risposta)

- Sì, in fase di nascita dell’impresa 1

- Sì, dopo la nascita dell’impresa 2

- Sì, più volte 3

- Sì ma non avevo i requisiti 4

- No 5

NON SOTTOPORRE SE D.8 DIVERSO DA ITEM 5 E PASSARE A D. 40

D.39 Perché non ha mai richiesto finanziamenti o agevolazioni pubbliche?

- Troppi adempimenti amministrativi e burocratici 1

- Non ne ero a conoscenza 2

- Non rispondenti alle esigenze della mia impresa 3

- Strumenti eccessivamente complessi 4

- Non ne ho avuto bisogno 5

- Altro (specificare) _______

D. 40 Come giudica in generale, l’offerta di finanziamenti bancari con riferimento a (1 risposta per riga):

Adeguata Abbastanza Adeguata

Inadeguata Del tutto carente

- Quantità credito disponibile 1 2 3 4

- Durata del credito 1 2 3 4

- Snellezza delle operazioni 1 2 3 4

- Condizioni economiche offerte 1 2 3 4

Page 118: 1° OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIA … Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro Il presente Osservatorio è stato realizzato nell’ambito del Progetto

1° Osservatorio dell’imprenditoria femminile nella provincia di Catanzaro

XVIII

D.41 In generale, quali ritiene possano essere le principali criticità esistenti nei rapporti tra la sua azienda e la banca (o le banche) con cui intrattiene rapporti?

(leggere, max 3 risposte)

- Scarsa trasparenza delle condizioni dei servizi di finanziamento e/o di altri servizi 1

- Poca snellezza delle operazioni amministrative/gestionali/finanziarie 2

- Elevato livello delle garanzie richieste a fronte di concessione di finanziamenti 3

- Elevato “costo di finanziamento” in termini di oneri accessori 4

- Scarso supporto nelle operazioni di finanziamento a tassi agevolati 5

- Non adeguata quantità di credito accordato 6

- Non adeguata durata del finanziamento 7

- Scarso supporto su prodotti/servizi bancari e finanziari innovativi 8

- Inadeguata consulenza per prestiti in valuta 9

- Nessuno 10