Catanzaro vs Fano

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OMAGGIO Periodico Indipendente - Anno XXIV - n. 12 - domenica 12/02/2012 Via Italia, 51-53 - 88100 Catanzaro Tel. 0961.743398 Acquisto immobili all’asta per conto terzi, con possibilità di mutui con banche convenzionate. Cancellazione e riabilitazione da assegni e cambiali postali. Assistenza legale in sede. Istruzione pratiche di finanza agevolata. Giampà sotto la curva a fine gara a Milazzo Comune di Catanzaro Assessorato allo Sport Comune di Catanzaro Assessorato allo Sport

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Catanzaro vs Fano

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OMAGGIO

Periodico Indipendente - Anno XXIV - n. 12 - domenica 12/02/2012

Via Italia, 51-53 - 88100 CatanzaroTel. 0961.743398

Acquisto immobili all’asta per conto terzi, con possibilità di mutui con banche convenzionate.Cancellazione e riabilitazione da assegni e cambiali postali.

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Comune di CatanzaroAssessorato allo Sport

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L’arrivo di giocatori come Quadri e Giampà hasicuramente elevato il tasso di qualità di unasquadra già ben strutturata, ma rappresenta

anche il segnale di una ritrovata credibilità dellasocietà e di una rinnovata fiducia nella piazza diCatanzaro. Se il cammino di Giampà è stato indi-rizzato dagli affetti e dal cuore, la scelta di Quadrisembra motivata più che altro dalla volontà diesprimere finalmente in modo compiuto il propriotalento. È questa la parabola di chi chiede ad unasquadra il rilancio sul piano sportivo, allo scopo diriuscire a dimostrare che tutte le valutazioni com-piute nel tempo sono state affette da errore, su-perficialità ed approssimazione e che, oltretutto,nessuno è stato capace di leggere nell’anima diun uomo. Catanzaro è il luogo ideale per un talerisveglio: accoglie, protegge e accarezza chi fa in-travedere semplicità, serietà e, soprattutto, capa-cità di amare la città e la propria gente. Il gioco deisentimenti si sovrappone alle fredde analisi delcalcolo e dell’interesse per una meta che è costi-tuita dal calore dei ricordi che finirà per accomu-nare in un unico abbraccio calciatori e tifosi.Speriamo che questa magia possa sfiorare ancheQuadri, come è stato in passato per altri illustri edindimenticati protagonisti delle domeniche giallo-rosse, quando il Catanzaro si proponeva abitual-mente come laboratorio di rinascita di giocatori aimargini del grande calcio e senza apparente fu-turo. Come non ricordare la riscossa di Gianni Bui,

che, dimenticato tra le fila del Bologna degli annisessanta, è riuscito a riassaporare il gusto delcampo con la serenità necessaria per diventarecapocannoniere del torneo di Serie B, guidare ilCatanzaro alla finale di Coppa Italia per l’unicavolta nella sua storia e mostrare a tutti l’intelligenzacalcistica, la bravura tecnica e l’eleganza stilisticache lo contraddistingueva. Il naturale effetto diquegli anni incantati non poteva che essere il ri-torno in Serie A da titolare nel Verona e nel Torino.Subito dopo ad abbeverarsi alla stessa fonte èstato Sergio Pellizzaro, che, dopo una stagione ditransizione nella Roma, è approdato a Catanzaro,da cui, dopo un bel campionato nella serie ca-detta, si è rilanciato nella massima serie con Pa-lermo prima, Inter e Atalanta dopo, togliendosi lasoddisfazione di partecipare anche alla finale diCoppa dei Campioni del 1972 contro l’Ajax diCruijff. Per non dimenticare ancora Carlo Petrini,di cui è per me ancora vivo il ricordo della partitadisputata con la Nazionale di Serie B guidata daFerruccio Valcareggi, che dall’esperienza di Ca-tanzaro ha tratto la spinta per la risalita in squadreimportanti come Roma e Verona. Attendiamoci unintervento del destino che rinnovi le fortune delpassato! Perché la via della vittoria si riveli semprepiù dritta e appaghi finalmente i desideri di tutti icuori giallorossi.

A. S.

Per rinnovare le fortune del passato...

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Un secondo postonon certamente virtuale

Vittoria dovevaessere a Milazzoe vittoria è stata.

Un risultato diverso,anche un pareggio,sarebbe stato pregiu-dizievole per il cam-mino dei giallorossi,considerando gli im-pegni non certo proi-biti che attendevanole dirette rivali nellacorsa alla promo-zione: il calendario, in-fatti, proponeva lagara interna della ca-polista Perugia con un Campobasso in via di smo-bilitazione, le trasferte certamente abbordabili diVigor Lamezia e Paganese, con la sola Aquila nondel tutto tranquilla, dovendo rendere visita ad unChieti ancora interessato a raggiungere i "play off"e tradizione "nemico" sportivo dei corregionali. C'era, quindi, il fondato rischio di vedere aumentareil distacco dalla vetta e da qui l'imperativo lanciatoda Cozza alla vigilia che non doveva essere consi-derato una spacconata: a Milazzo bisognava gio-care per vincere.E poichè nel calcio c'è da attendersi di tutto, eccoche il Perugia aggancia il Campobasso solo a setteminuti dal termine, ecco che la Paganese si salva inextremis, mentre Vigor e l'Aquila sono fermate dallaneve. Considerando che i giallorosi hanno già os-servato il turno di riposo e che, oltretutto, hannogiocato in casa solo undici gare a differenza dei di-retti avversari che ne hanno disputate tredici, eccoche il secondo posto raggiunto non è certo "vir-tuale", ma rispecchia fedelmente quelli che oggisono i valori in campo.Non è stato certo facile violare il campo di un Mi-lazzo reduce dal pareggio di Aprilia e forte dei nuoviarrivati, deciso a risalire la china di una posizione inclassifica pericolante. Eppure la vittora è stata me-ritata, frutto sopratutto dell'esperienza e dall'au-mentata "autostima" nel clan giallorosso. Come lostesso Cozza ha ammesso, non è stata una garaparticolarmente brillante, ma il Catanzaro ha avutoil gan merito di non correre mai grossi rischi, di averevidenziato le qualità di una struttura tecninca su-periore, di essersi imposto (ed era ora!) con quelpizzico di cinismo proprio di chi è consapevole dei

proprio mezzi.Certo qualcosa è an-cora da sistemare:nel primo tempo, gio-cato decisamentemeglio, il Catanzaroha avuto un paio divolte la possibilità di"chiudere" la gara enon vi è riuscito,come accaduto inpassato in altre occa-sioni.Forse in avanti si èavvertita l'assenza diCarboni, mentre non

si potevano attendere miracoli dall'ultimo arrivatoD'Anna, che pure ha confermato le sue doti. Fattosta che i cambi sono stati azzeccati, che Mengoninon ha dovuto fare miracoli, che i tre punti sono ar-rivati.Voltiamo pagina. Arriva oggi il Fano, una squadrache val più della sua classifica falsata dai cinquepunti di penalizzazione, con poco da perdere e tuttoda guadagnare e per questo potenzialmente peri-coloso.Ma se guardiamo al calendario ecco che il Perugiadovrà far visita ad una Arzanese in rimonta e sem-pre pericolosa sul suo campo (il Catanzaro ne saqualcosa...), l'Aquila attende un Milazzo che nonpuò perdere altro terreno, la Vigor gioca in casa maoffronta in "derby" con la Vibonese e tutti sappiamoche, in questi casi, il pronostico non è mai scontato.Può essere, quindi, una giornata favorevole ai nostrigiollorossi, sperando anche nel recupero di Carboni,assente da tempo per squalifica ed infortuni, auspi-cando ancora che siano di poco conto le "botte" ri-mediate a Milazzo da Sirignano ed Esposito e cheMasini cancelli, con un'altra prestazione super, lapiccola delusione per il mancato arrivo di Balistreri.Ci perdonino i soloni dell'Accademia della Cruscase abbandoniamo per un attimo l'italiano puro perscivolare nel dialetto catanzarese più autentico: è ilmomento di "cacare ‘u campu", dare una bottaforte e decisa, premere il piede sul'acceleratore,mettere anche paura agli avversari.In fondo, come gridano dagli spalti, "noi siamo il Ca-tanzaro".

Gianni Bruni

La formazione del Catanzaro scesa in campo a Milazzo

Il fondo del Direttore

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“Arrivare presto in Serie Bcon il Catanzaro”

di Francesco Calvano

Ultimo arrivato… ben accontentato. È il caso diSimone D’Anna, l’ultimo acquisto in casa gial-lorossa, presentato il venerdì pre – Milazzo,subito impiegato nella vittoriosa trasferta si-ciliana di domenica scorsa e, quasi sicura-mente, in campo anche oggi, nel matchcontro il Fano. Una partita non facile, allaquale Simone vorrà senz’altro dare unamano con le sue caratteristiche, chespiega lui stesso.“Sono un trequartista o un attaccanteesterno” dice l’altro arrivo dal Cam-pobasso, dopo Alberto Quadri.Ma quali sono state le motivazioni chehanno spinto D’Anna a venire a Catan-zaro?Appena il presidente Cosentino e mi-ster Cozza mi hanno contattato ho ac-cettato di buon grado, perché ho vistoin loro delle persone serie e un progettoimportante. Arrivo in prestito, ma vista labontà delle ambizioni del Catanzaro,spero di rimanere e, dando il massimo,raggiungere quegli obbiettivi che la so-cietà si è preposta, ovvero arrivare inserie B”.Che impressioni hai avuto della squadra edell’allenatore Cozza?Il Catanzaro è un’ottima squadra; d’al-tronde prima di arrivare a Catanzaro avevagià fatto quarantasei punti, rimanendo sem-pre nelle posizioni di vertice. Ora con la miapresenza, spero possa contribuire a ren-dere forte una squadra già molto forte.Sul mister non posso che dire bene.Credo che con un allenatorecome Cozza la squadrapotrà crescere, anche per-ché il mister può insegnaredavvero tanto. Sono tra l’al-tro molto felice che mi abbiadefinito uno fra i migliori tre-

quartisti della categoria. Ciò non può chespingermi a fare davvero bene, per nonparlare che il Catanzaro può essere dav-vero l’occasione per il lancio definitivodella mia carriera”.Prima dell’arrivo sui tre colli hai vissutouna situazione difficile a Campobasso. Chia-ramente ora punti a giocare titolare?

A Campobasso ho fatto l’ultima partitacon il Fondi alla fine del girone di an-data, prima di Natale; poi sono statomesso fuori rosa senza capire il per-ché. Adesso nella mia nuova squa-dra ritengo di avere grandipossibilità di fare parte della forma-zione titolare, ma devo guadagnarmi

il posto, ben sapendo che perfarlo dovrò impegnarmi sem-pre al massimo durante gli al-lenamenti settimanali. Quì

nessuno ha il posto sicuro”.

Simone D’Anna

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di Claudio Asta

Ora che è chiuso il mercato di riparazione, ètempo di voto! E al Catanzaro ed al suo vulca-nico e appassionato presidente Casentino un

bel “nove e mezzo” non lo toglie nessuno. Perché,cari amici, quel mezzo voto che divide dalla…perfe-zione? Semplice! Abbiamo consentito al presidenteperugino Moneti la battutina : ”Abbiamo soffiato Ba-listreri al Catanzaro: volevano comprare tutto loro?”Battutina da “sfigato”, terrorizzato dei giallorossi, mache ci ha impedito di “cannibalizzare” la sessione in-vernale del “compra-vendi” pallonaro. Ma tant’è! IlCatanzaro è il terzo miglior attacco del girone con unadifesa che è seconda solo a L’Aquila. In definitiva, cariamici, i golletti li sappiamo fare benissimo e sappiamodifenderli ancora meglio. E poi, infine, mi sembra giu-sto dare fiducia al nostro attacco, che fin qui ha sa-puto tirare bene la carretta.

Detto ciò, ancora mi gira la testa, inebriato da pa-role che non sentivo da circa trenta anni! Le haprofferite il “presidentissimo” Cosentino su Tut-

toLegaPro.com: il Catanzaro vincerà questo campio-nato; sa già chi rinforzerà la squadra questa estate,perché vuole fare il doppio salto dalla Lega Pro allaserie B; ritornerà, infine, in serie A per occupare unruolo di stella del Sud”. Dopo aver ascoltato per anniparole come “debiti”, “fallimento”, “sciopero dei cal-ciatori”, “lega dilettanti”, “imprenditori assenti”, “me-nefreghismo”, ecc., l’intervista di Cosentino è statoun ritrovare, a nome di tutti i tifosi, l’orgoglio, la pas-sione e l’amore per la “camiseta” giallorosa. In ogniangolo della città, finalmente, si parla di classifichepiuttosto che di fallimento, di prossimo turno piutto-

sto di mancati pagamenti di stipendi, di tattica piut-tosto che di “falsi profeti” piemontesi e di organizza-zioni di trasferte piuttosto di come organizzarsi pertrascorrere una domenica in Sila.

Per carità, cari amici, toccatevi la…ferraglia chepiù vi aggrada, ma anche il più piccolo segnosembra avere la regia di un fato benevolo. Pen-

sate all’ultima trasferta di Milazzo, mitologica terra diPolifemo dove il solo Ulisse, con la sua proverbialefurbizia, ebbe la meglio. Negli ultimi due anni, ci sonostati quattro incontri che hanno restituito tre sconfittee un pareggio. Questa volta, invece, un Catanzarocorsaro ha strappato una vittoria (neppure tanto me-ritata, ma non diciamolo a nessuno!) che è come unsegno del destino. L’obiettivo dichiarato, nel dopopartita, di Cosentino è la vetta della classifica entroun mese. Amen!

Ed oggi, cari amici, il Fano si presenta nella fossadei leoni! La spietata legge del “Ceravolo” saràconfermata? Il cuore dice di si; il cervello “frena”

e teme “l’auto compiacimento” dei Nostri. Partita in-sidiosa in cui solo le Aquile hanno qualcosa da per-dere. I marchigiani, il cui obiettivo è una onorevolesalvezza, sanno che un pareggio sarebbe oro colatoe una sconfitta non modificherebbe di un millimetro illoro obiettivo. Sarà compito di noi tifosi spingere sem-pre più in alto il regale “pennuto” giallorosso anchese io, personalmente, sono diventato tifosissimo, peruna domenica, di Giulianova, Vibonese e Milazzo. In-dovinate il perché! Ad maiora!

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Una delle grandi deluse del campio-nato di scena al “Ceravolo”. Una dellegrandi deluse che, partita per dispu-

tare un torneo d’avanguardia, tuttavia, nonha ancora gettato la spugna per inseguireun posto nei play off. Prova ne è una cam-pagna acquisti, nel mercato di riparazione,di tutto rispetto. E’ il caso degli arrivi tra le fila gra-nata del bomber Innocenti (nell’estate del 2007 vi-cinissimo a vestire la maglia giallorossa),dell’attaccante Mancini jr (figlio del tecnico delManchester City), di Serafini (proveniente dal Prato)e di altri due figli d’arte, ovvero Andrea Conti e Um-berto Cazzola. Con una gara da recuperare (do-menica scorsa la neve ha fatta saltare il matchcasalingo con l’Aprilia), la compagine marchigianapuò ancora dire la sua in un campionato che, inzona play off, vede un’autentica bagarre. Nel casodell'Alma Juventus Fano si può parlare di un clubcon una storia centenaria. Nata nel 1906 vennecosì battezzata da un professore di latino del"Liceo Guido Nolfi" di Fano.L’inizio della storia calcistica risale al primo dopo-guerra, per l’esattezza nel 1921, mentre, nel 1925,la società disputò il primo campionato regionalemarchigiano di Terza Divisione. Nel 1930 venneinaugurato il nuovo stadio "Borgo Metauro" oggiintitolato ad un giocatore fanese che giocò nelleserie maggiori, Raffaele Mancini. Durante il periodofascista il simbolo della squadra era un'aquila con

il fascio. Nel secondo dopoguerra il fasciofu sostituito con lo stemma cittadino. IlFano vanta una lunga militanza fra Serie C1e Serie C2, con la serie B sfiorata più voltee con alcuni campionati di serie D allespalle. Gli anni ruggenti dei marchigiani ven-gono ancora accostati alle gesta del bom-

ber Cornacchini che negli anni Ottanta e Novantalegò molte volte il proprio nome alle fortune dei gra-nata, prima di spiccare il volo per le categorie su-periori. Nella stagione 2008-09, il Fano, militante inSerie D, dopo esser stato a lungo in testa al cam-pionato, viene superato nelle ultime giornate dallaPro Vasto, e giunge secondo in campionato, posi-zione che gli permette di disputare i Play-off e lapartecipazione alla Coppa Italia 2009-10 contro ilLumezzane. La stagione 2009-2010, infine, sanci-sce la rinascita del calcio granata, con la societàche viene ripescata in Lega ProSeconda Divisione in seguito alfallimento di diversi club di se-conda divisione.

L’avversario di turno:

il Fano

di Vittorio Ranieri

Il tecnico del FanoBaldassarri

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Il punto di vista

“Una formazione che ha qualità tecniche indiscu-tibili ma a cui manca un pizzico di personalità”.Del Catanzaro di Cozza si diceva questo. E non

un secolo fa, giusto qualche mese orsono. Dopo al-cuni risultati esterni non esaltanti, dopo i pareggi in-terni contro formazioni tutt’altro che irresistibili, dopoil ko inatteso con la Vigor. Personalità: un vocaboloche nel mondo del calcio è quasi sinonimo di autorità,autorevolezza, capacità di tenere la gara in mano,anche se non si crea un gioco spumeggiante. In altritermini quella sicurezza che impedisce all’avversariodi creare troppe apprensioni alla tua difesa, e al cro-nista di dare al tuo portiere poco impegnato un votodifferente al 6 di stima o dal dignitoso s.v. Ecco! Nelleultime gare di campionato “Madama Personalità” hafatto capolinea nello spogliatoio giallorosso e gli effettisi sono visti. In tutte le gare finora disputate nel gironedi ritorno. Presto per parlare? Avversari inconsistenti?D’accordo, ma il Catanzaro di inizio stagione i puntinon li ha certo persi con Perugia, Paganese, Chieti,ma con Aversa, Arzanese, Isola Liri, Milazzo, Vibo-nese. L’unico ko con una delle prime è stato proprioquello con la Vigor, in una gara particolare per le po-lemiche che l’avevano preceduta e per le condizionimeteo in cui si è disputata. Le Aquile post giro di boainvece hanno una marcia differente anche se, comesuccesso con Ebolitana e Milazzo, non fornisconoprestazioni esaltanti, perché sprecano troppo (contro

i campani) o al contrario creano poco (con il Milazzo).Sembrano avere quel piglio della grande squadra chein qualche occasione, soprattutto lontano dal “Cera-volo” nel girone d’andata latitava. Perché questa evo-luzione? Merito dei nuovi acquisti, senza dubbio.Sirignano, Quadri e Giampà hanno già dimostratoche la fiducia in loro era ben riposto. D’Anna, rivedi-bile a Milazzo, è elemento su cui Cozza vuole puntaredecisamente. Ma c’è dell’altro. Ad essere anchecambiata è forse proprio la consapevolezza nei proprimezzi che progressivamente è cresciuta, Lo ha dettoalla stampa Mariotti nel corso della settimana prece-dente alla sfida del “Grotta Polifemo”. Sentirsi più fortie ambiziosi aiuta indiscutibilmente ad essere vincenti.Purchè ambizione non faccia rima con ossessione.Quindi, ben venga la voglia di primato, la volontà discalzare il Perugia dal trono. Giusto che a tutti, perdirla ancora alla Mariotti “garbi arrivare primi e nonsecondi”. Sarebbe altresì un errore – ma non succe-derà - iniziare a considerare il campionato una sfidaa due, o pensare al match di ritorno con il Perugiacome più importante di quello con l’Aquila o Vigor.Sarebbe preferibile non dimenticare insomma che ilFreccia Argento che porta in Prima Divisione ha dueconvogli e non ha troppa importanza essere in primao seconda classe. I giallorossi devono continuare apensare esclusivamente a sé stessi, al proprio cam-mino. Anche questo significa avere personalità.

Il piglio della grande squadra:

l’ultimo acquisto del mercato di gennaio

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di Vincenzo SCACCIA

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Catanzaro3-4-3

All. Cozza

Fano4-4-2

All. Baldassarri

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ARBITRO:

Ceccarelli di Rimini

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AVERSA NORMANNA - PERUGIA

CHIETI - MILAZZO

FONDI - ARZANESE

GAVORRANO - EBOLITANA

GIULIANOVA - APRILIA

L´AQUILA - CAMPOBASSO

MELFI - CATANZARO

NEAPOLIS - VIBONESE

PAGANESE - CELANO

VIGOR LAMEZIA - FANO A.J.

Riposa: ISOLA LIRI

1ª GIORNATA04-09-11 08-01-12

ARZANESE - GAVORRANO

CAMPOBASSO - GIULIANOVA

CATANZARO - NEAPOLIS

CELANO - VIGOR LAMEZIA

EBOLITANA - L´AQUILA

FANO A.J. - MELFI

ISOLA LIRI - A. NORMANNA

MILAZZO - PAGANESE

PERUGIA - CHIETI

VIBONESE - FONDI

Riposa: APRILIA

2ª GIORNATA11-09-11 15-01-12

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APRILIA - CAMPOBASSO

AVERSA NORMANNA - CELANO

CHIETI - FONDI

GAVORRANO - FANO A.J.

GIULIANOVA - ARZANESE

L´AQUILA - VIBONESE

MELFI - PERUGIA

NEAPOLIS - EBOLITANA

PAGANESE - ISOLA LIRI

VIGOR LAMEZIA - MILAZZO

Riposa: CATANZARO

3ª GIORNATA14-09-11 22-01-12

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ARZANESE - L´AQUILA

CAMPOBASSO - A. NORMANNA

CELANO - GAVORRANO

EBOLITANA - CATANZARO

FANO A.J. - GIULIANOVA

FONDI - VIGOR LAMEZIA

ISOLA LIRI - NEAPOLIS

MILAZZO - APRILIA

PERUGIA - PAGANESE

VIBONESE - MELFI

Riposa: CHIETI

4ª GIORNATA18-09-11 29-01-12

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APRILIA - FANO A.J.

CAMPOBASSO - PERUGIA

CATANZARO - MILAZZO

GAVORRANO - FONDI

GIULIANOVA - CELANO

L´AQUILA - CHIETI

MELFI - EBOLITANA

NEAPOLIS - ARZANESE

PAGANESE - VIBONESE

VIGOR LAMEZIA - ISOLA LIRI

Riposa: AVERSA NORMANNA

5ª GIORNATA25-09-11 05-02-12

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A. NORMANNA - GIULIANOVA

CELANO - APRILIA

CHIETI - NEAPOLIS

EBOLITANA - CAMPOBASSO

FANO A.J. - CATANZARO

FONDI - PAGANESE

ISOLA LIRI - GAVORRANO

MILAZZO - L´AQUILA

PERUGIA - ARZANESE

VIBONESE - VIGOR LAMEZIA

Riposa: MELFI

6ª GIORNATA28-09-11 12-02-12

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APRILIA - VIBONESE

ARZANESE - CELANO

CAMPOBASSO - FANO A.J.

CATANZARO - CHIETI

GAVORRANO - MILAZZO

GIULIANOVA - PERUGIA

L´AQUILA - FONDI

MELFI - ISOLA LIRI

NEAPOLIS - A. NORMANNA

VIGOR LAMEZIA - PAGANESE

Riposa: EBOLITANA

7ª GIORNATA02-10-11 15-02-12

3-2

3-2

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A. NORMANNA - CATANZARO

CELANO - CAMPOBASSO

CHIETI - ARZANESE

FANO A.J. - EBOLITANA

FONDI - MELFI

ISOLA LIRI - L´AQUILA

MILAZZO - GIULIANOVA

PAGANESE - APRILIA

PERUGIA - NEAPOLIS

VIBONESE - GAVORRANO

Riposa: VIGOR LAMEZIA

8ª GIORNATA09-10-11 19-02-12

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APRILIA - PERUGIA

ARZANESE - VIBONESE

CAMPOBASSO - MILAZZO

CATANZARO - CELANO

EBOLITANA - FONDI

GAVORRANO - CHIETI

GIULIANOVA - ISOLA LIRI

L´AQUILA - PAGANESE

MELFI - AVERSA NORMANNA

NEAPOLIS - VIGOR LAMEZIA

Riposa: FANO A.J.

9ª GIORNATA12-10-11 26-02-12

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0-1

2-1

1-0

0-1

2-1

2-1

0-0

0-0

0-0

AVERSA NORMANNA- APRILIA

CELANO - L´AQUILA

CHIETI - MELFI

FONDI - NEAPOLIS

ISOLA LIRI - ARZANESE

MILAZZO - FANO A.J.

PAGANESE - GIULIANOVA

PERUGIA - CATANZARO

VIBONESE - EBOLITANA

VIGOR LAMEZIA - GAVORRANO

Riposa: CAMPOBASSO

10ª GIORNATA16-10-11 04-03-12

1-1

1-0

2-1

2-1

0-0

1-1

2-1

0-2

0-1

2-2

ARZANESE - VIGOR LAMEZIA

CATANZARO - APRILIA

CHIETI - ISOLA LIRI

EBOLITANA - MILAZZO

FANO A.J. - CELANO

GAVORRANO - PAGANESE

L´AQUILA - A. NORMANNA

MELFI - GIULIANOVA

NEAPOLIS - CAMPOBASSO

VIBONESE - PERUGIA

Riposa: FONDI

11ª GIORNATA23-10-11 07-03-12

1-4

3-2

3-1

0-1

3-2

1-1

1-0

2-0

3-3

1-1

APRILIA - EBOLITANA

A. NORMANNA - FANO A.J.

CAMPOBASSO - CATANZARO

CELANO - VIBONESE

GIULIANOVA - L´AQUILA

ISOLA LIRI - FONDI

MILAZZO - MELFI

PAGANESE - NEAPOLIS

PERUGIA - GAVORRANO

VIGOR LAMEZIA - CHIETI

Riposa: ARZANESE

12ª GIORNATA26-10-11 11-03-12

1-0

1-0

2-2

3-5

0-3

2-0

3-1

1-1

1-1

1-0

16

Page 17: Catanzaro vs Fano

ARZANESE - MILAZZO

CHIETI - APRILIA

EBOLITANA - PAGANESE

FONDI - PERUGIA

GAVORRANO - CAMPOBASSO

ISOLA LIRI - FANO A.J.

L´AQUILA - CATANZARO

MELFI - CELANO

NEAPOLIS - GIULIANOVA

V. LAMEZIA - A. NORMANNA

Riposa: VIBONESE

13ª GIORNATA30-10-11 18-03-12

APRILIA - VIGOR LAMEZIA

A. NORMANNA - EBOLITANA

CAMPOBASSO - ARZANESE

CATANZARO - VIBONESE

CELANO - ISOLA LIRI

FANO A.J. - FONDI

GIULIANOVA - GAVORRANO

L´AQUILA - MELFI

MILAZZO - NEAPOLIS

PAGANESE - CHIETI

Riposa: PERUGIA

14ª GIORNATA06-11-11 25-03-12

3-0

0-0

1-1

0-0

0-0

1-0

2-0

4-1

0-0

1-2

1-1

1-1

0-0

0-2

1-2

1-2

1-1

4-0

1-1

0-0

ARZANESE - A. NORMANNA

CHIETI - FANO A.J.

FONDI - CELANO

GAVORRANO - APRILIA

ISOLA LIRI - CATANZARO

MELFI - CAMPOBASSO

NEAPOLIS - L´AQUILA

PERUGIA - EBOLITANA

VIBONESE - MILAZZO

VIGOR LAMEZIA - GIULIANOVA

Riposa: PAGANESE

15ª GIORNATA13-11-11 01-04-12

1-0

2-1

5-2

0-1

0-0

0-1

3-1

1-0

1-1

APRILIA - ARZANESE

AVERSA NORMANNA - FONDI

CAMPOBASSO - PAGANESE

CATANZARO - GAVORRANO

EBOLITANA - ISOLA LIRI

FANO A.J. - VIBONESE

GIULIANOVA - CHIETI

L´AQUILA - VIGOR LAMEZIA

MELFI - NEAPOLIS

MILAZZO - PERUGIA

Riposa: CELANO

16ª GIORNATA16-11-11 04-04-12

ARZANESE - CATANZARO

CELANO - MILAZZO

CHIETI - EBOLITANA

FONDI - GIULIANOVA

GAVORRANO - L´AQUILA

ISOLA LIRI - APRILIA

PAGANESE - A. NORMANNA

PERUGIA - FANO A.J.

VIBONESE - CAMPOBASSO

VIGOR LAMEZIA - MELFI

Riposa: NEAPOLIS

17ª GIORNATA20-11-11 15-04-12

1-0

2-0

1-0

2-1

1-1

2-0

1-0

4-1

1-0

3-1

3-1

2-0

0-1

2-0

2-0

2-1

0-1

1-0

3-2

0-0

APRILIA - FONDI

AVERSA NORMANNA - CHIETI

CAMPOBASSO - VIGOR LAMEZIA

CATANZARO - PAGANESE

EBOLITANA - ARZANESE

FANO A.J. - NEAPOLIS

GIULIANOVA - VIBONESE

MELFI - GAVORRANO

MILAZZO - ISOLA LIRI

PERUGIA - CELANO

Riposa: L´AQUILA

18ª GIORNATA27-11-11 18-04-12

3-1

2-0

0-1

2-1

3-2

3-1

3-1

0-1

3-2

2-0

ARZANESE - FANO A.J.

CELANO - EBOLITANA

CHIETI - VIBONESE

FONDI - MILAZZO

GAVORRANO - A. NORMANNA

ISOLA LIRI - CAMPOBASSO

L´AQUILA - PERUGIA

NEAPOLIS - APRILIA

PAGANESE - MELFI

VIGOR LAMEZIA - CATANZARO

Riposa: GIULIANOVA

19ª GIORNATA04-12-11 22-04-12

APRILIA - L´AQUILA

ARZANESE - MELFI

CAMPOBASSO - CHIETI

CATANZARO - FONDI

CELANO - NEAPOLIS

EBOLITANA - GIULIANOVA

FANO A.J. - PAGANESE

MILAZZO - AVERSA NORMANNA

PERUGIA - VIGOR LAMEZIA

VIBONESE - ISOLA LIRI

Riposa: GAVORRANO

20ª GIORNATA11-12-11 29-04-12

1-2

2-2

0-3

2-0

1-2

2-1

1-1

1-1

3-2

3-2

0-0

2-2

2-1

0-1

2-2

0-1

0-1

3-2

3-1

1-0

A. NORMANNA - VIBONESE

CHIETI - CELANO

FONDI - CAMPOBASSO

GIULIANOVA - CATANZARO

ISOLA LIRI - PERUGIA

L´AQUILA - FANO A.J.

MELFI - APRILIA

NEAPOLIS - GAVORRANO

PAGANESE - ARZANESE

VIGOR LAMEZIA - EBOLITANA

Riposa: MILAZZO

21ª GIORNATA18-12-11 06-05-12

0-0

1-1

1-1

1-1

0-2

2-1

1-3

1-2

1-1

4-0

1-0

17

PERUGIA 54 38 17CATANZARO 49 34 16L’AQUILA (*) 48 29 12VIGOR LAMEZIA (*) 47 31 17PAGANESE 43 30 19GAVORRANO 39 39 29ARZANESE 38 32 30CHIETI (*) 34 30 27AVERSA (-1) 34 20 19APRILIA (*) 33 36 29GIULIANOVA (*) 29 26 31

FANO (-5) (*) 27 28 28CAMPOBASSO (-2) 27 23 29NEAPOLIS (-2) 26 29 35FONDI 26 24 33MILAZZO 24 20 27VIBONESE 24 26 34EBOLITANA (-1) 23 19 37MELFI (-4) 20 27 37ISOLA LIRI (-2) (*) 18 24 32CELANO (*) 13 20 47(*) UNA PARTITA IN MENO

LA CLASSIFICA

Squadra Punti Reti Squadra Punti RetiF. S. Fioretti (Gavorrano)

Clemente (Perugia)

Orlando L. (Paganese)

Ceccarelli (Aprilia)

Masini (Catanzaro), Improta (L’Aquila), Man-cosu (Vigor Lamezia), Doukara (Vibonese)

CLASSIFICA MARCATORI

F. S.21 Reti

16 Reti

13 Reti

12 Reti

10 Reti

Page 18: Catanzaro vs Fano

18

Partita Risultato Arbitro Marcatori

MELFI - CATANZARO 0-0 Strocchia di Nola -CATANZARO - NEAPOLIS 3-0 Zappatore di Taranto Carboni (2), SquillaceEBOLITANA - CATANZARO 1-2 Brodo di Viterbo Carboni, EspositoCATANZARO - MILAZZO 1-1 Illuzzi di Molfetta MasiniFANO A.J. - CATANZARO 1-2 Colarossi di Roma Carboni, MasiniCATANZARO - CHIETI 2-1 Martinelli di Roma Carboni, Masini (rig.)AVERSA NORMANNA - CATANZARO 2-1 Mangialardi di Pistoia MasiniCATANZARO - CELANO 1-0 Albertini di Ascoli Piceno EspositoPERUGIA - CATANZARO 0-2 Ripa di Nocera Inf. Accursi, GigliottiCATANZARO - APRILIA 3-2 Piccinici di Forlì Bugatti (2), PapasideroCAMPOBASSO - CATANZARO 2-2 Castrignano di Roma Ulloa, BruzzeseL’AQUILA - CATANZARO 1-1 Todaro di Palermo EspositoCATANZARO - VIBONESE 0-0 Giorgetti di Cesena -ISOLA LIRI - CATANZARO 0-0 Aloisi di Avezzano -CATANZARO - GAVORRANO 2-0 Zappatore di Taranto Mariotti, AccursiARZANESE - CATANZARO 1-0 Soricaro di BarlettaCATANZARO - PAGANESE 2-1 Cifelli di Campobasso Masini, CarboniVIGOR LAMEZIA - CATANZARO 1-0 Abbattista di MolfettaCATANZARO - FONDI 2-0 Sacchi di Macerata Masini, CarboniGIULIANOVA - CATANZARO 1-1 Fiore di Barletta MaistoCATANZARO - MELFI 2-0 Formato di Benevento Quadri, MaistoNEAPOLIS - CATANZARO 0-2 Paolini di Ascoli Masini, GiampàCATANZARO - EBOLITANA 1-0 Piccinini di Forlì MasiniMILAZZO - CATANZARO 1-2 Aversano di Treviso Masini (2)CATANZARO - FANO A.J. CHIETI - CATANZAROCATANZARO - AVERSA NORMANNACELANO - CATANZAROCATANZARO - PERUGIAAPRILIA - CATANZAROCATANZARO - CAMPOBASSOCATANZARO - L’AQUILA VIBONESE - CATANZAROCATANZARO - ISOLA LIRI GAVORRANO - CATANZAROCATANZARO - ARZANESE PAGANESE - CATANZAROCATANZARO - VIGOR LAMEZIA FONDI - CATANZAROCATANZARO - GIULIANOVA

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19

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GIALLOROSSAPeriodico sportivo indipendente

Direttore responsabile: Gianni Bruni

Coordinamento giornalistico: Mario Mirabello

Concessionaria di pubblicità: OndaCalabra s.n.c.

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Romana Monteverde

Aut. Trib. di CZ n. 60 del 2.9.1988-Anno XXIVTiratura: 8.500 copie

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di Pier Santo Gallo

Il punto sul campionato

Il ventiseiesimo turno del girone B di SecondaDivisione, che ha visto riposare l’Aversa Nor-manna, è stato dimezzato dai rinvii delle par-

tite Celano O.–Giulianova, Chieti–L’Aquila,Fano–Aprilia e Isola Liri–Vigor Lamezia (che sa-ranno recuperate il 22 febbraio su decisionedella Lega), dovuti alla ben nota ondata di nevee maltempo, che in questi giorni sta paraliz-zando l’Italia centrale. Vigor Lamezia e L’Aquila a parte quindi,tutte in campo le altre big, con la verasorpresa della giornata rappresen-tata dal mezzo passo falso internodel Perugia sul Campobasso. I mo-lisani, in caduta libera, sono riuscitia fermare la capolista, passandoaddirittura in vantaggio con Cruz. Ciha pensato però il “bomber” Clementea riacciuffare gli avversari e a consentireagli umbri di conquistare il loro quindicesimo ri-sultato utile consecutivo. Grifoni però, che si vedono recuperare duepunti dal Catanzaro, che a Milazzo ha conqui-stato il suo quarto successo di fila, salendo alsecondo posto in classifica. I giallorossi in questo momento sarebbero inPrima Divisione, con L’Aquila e Vigor che co-munque hanno una partita da recuperare. Ma

se anche Masini si mette a segnare con rego-larità e a risolvere le partite come sta facendo,con tutti gli scongiuri del caso, sinceramentenon vediamo davvero come alla formazione diCiccio Cozza possa sfuggire la promozione. Continua a perdere terreno invece la Paga-nese. A Vibo è solo 1-1 con il solito Luca Or-lando a rimediare alla rete di Doukara per una

squadra sempre più lontana parente dellaschiacciasassi della prima parte di cam-

pionato. Calabresi invece, sempre inzona pericolo, ma con il loro coloreda fare da trascinatore la salvezzanon è un’utopia. Sempre in alta quota, solo un pa-reggio per il Gavorrano, che prima si

illude con Pucciarelli e il solito formi-dabile Fioretti, ma poi si vede rimontato

dal Fondi, che torna dalla Toscana con unpunto grazie alle reti di Formuso e Cucciniello. A chiudere il rotondo 3-0 del Melfi, che dopoben nove giornate di digiuno dà segnali di vitae riassapora il dolce gusto della vittoria. A Ebolii lucani dominano e si rilanciano verso una dif-ficile, ma non impossibile, risalita dalla zonaplay-out, mentre per gli uomini di mister Giaco-marro continua il periodo nero, che li sta por-tando sempre più giù in classifica.

Salita 1° del Rosario, 2888100 Catanzaro

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Page 23: Catanzaro vs Fano

23

Nato per vincere. Nato per far sport. Nato a Pe-scia, in provincia di Pistoia, il 23 gennaio del1984. Nome Alessio, cognome Mariotti, profes-

sione calciatore vincente. Tanti campionati, sei trionfi.Mariotti ha avuto l’onore e l’onere di vincere cinquecampionati e un play off.Con Massese e Luccheseha fatto il doppio salto dicategoria dalla D alla C1 econ la Carrarese ha vintoi play off dalla C2 alla C1.Uno che appende gagliar-detti del trionfo nella stan-zetta e la vita sportiva l’hacostretto ad allargarecasa. Toscanaccio con-vinto. con un accentosimpatico che parte così:“Io senza calcio non sostare. E’ la mia vita equando in estate mi di-cono di star fermo non ciriesco. Ma questo calciomi piace molto meno diuna volta. Adesso non èpiù passione di vita, mabusiness ed io in questonon mi ritrovo”. Idee chiare per uno spor-tivo vero. “Ho giocato abasket, a tennis, sono an-dato a nuoto. L’ho pro-vate tutte. Ma il calcio non l’ho mollato mai e se oggisono qui lo devo a Osvaldo Romani, factotum dellamia squadra del paese che, insieme a mister Gio-vanni Giusti, mi faceva giocare con i più grandiquando non avevo ancora l’età e mi portava ovun-que. Romani lo considero il mio padre calcistico. Hosempre giocato dietro, ma anni fa avevo il vizio delgol. Adesso ho smesso”. Le battute di Mariotti scorrono via, mescolate ai suoidiscorsi seri, in cui si evince la sua sensibilità e per-sonalità. “Ho vinto tanto, ma voglio vincere qui. Perché sivede che questa piazza non ha nulla da serie C. Macome in tutte le cose, anche nelle vittorie, la primanon si dimentica mai, quindi la mia prima promo-

zione con la Massese rimane il ricordo più bello”. Poi la famiglia, sempre vicina al giocatore Mariotti.Papà Riccardo e mamma Cinzia “mi hanno semprefatto fare quello che ho voluto e ancora oggi mi se-guono per vedermi giocare. Ho un fratello, Sandro

di venti anni, che dome-nica sarà qui a Catanzaroper assistere alla gara.Porterà Natascia, ragazzadi Carrara che ho cono-sciuto lo scorso anno eche oggi è la mia fidan-zata. Stò a mille chilometrilontano dai miei affetti,ecco perché il calcio è lamia vita”. Un’infanzia conil pallone tra i piedi e nelcuore. “Non lo mollavomai e già a cinque anni hoiniziato a disputare i primicampionati. Nel tempo li-bero praticavo altri sport,ma il calcio tuonava nelmio cuore. Negli anni l’hovissuto con la mia famigliae con Romani, ma anchecon Puccio Patrizio eAlessandro Baldecchi:due amici fraterni che miaspettano a tavola permangiare insieme ognivolta che torno a casa”.

L’impressione è che questo giovanotto di anni ven-totto giochi al calcio perché gli scorre nelle vene. In-fatti quando parla dei suoi due grandi amici gliscappa un “loro non giocano, loro lavorano”. Quasia prendere le distanze con il professionismo, quasia voler dire che quella del calciatore non è un lavoro,ma un hobby. Una passione che fa guadagnare,certo, ma che è vissuta in questo modo solo perchéMariotti vuole alzarsi al mattino e pensare di dovercorrere. “Ritornando da Milazzo ho visto un traghettoin festa”. E pensare che ancora non ha visto nulla, ilgiocatore che è abituato a vincere ma ancora nonha vinto qui. E allora, caro Mariotti, mantieni le tueabitudini, pensa a vincere, e poi ne riparliamo a mag-gio.

Alessio Mariotti

Visti da vicinodi Gianluigi Mardente

Alessio Mariotti: “Questa piazza non ha nulla da Serie C”

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Fame di vittoria. Voglia di riscri-vere una storia importante. Gliingredienti principali dei successi

del Catanzaro U.S. nuovo corsosono senz’altro questi. Più il condi-mento giusto: un presidente capacedi entusiasmo, con la voglia di con-quistare una piazza dal palato finoe un allenatore, scostante quanto

basta, per tenere tutti fuori dallo spogliatoio. Mix per-fetto, il più giusto, anche e soprattutto in considera-zione delle caratteristiche del pubblico catanzarese:genuino e passionale. Ma anche capace di infilarsidappertutto con la convinzione di poter fare l’allena-tore, il manager e perché no, anche il presidente. Lasocietà di Cosentino a tutto questo fino a qui ha dettoNo. Un no secco che ha pagato anche con qualcheantipatia di troppo e la cassandra incombente, del so-lito saccente di turno pronto a dire: “vedrete si sgon-fia” spinto più che da una valutazione tecnica dallasituazione, per il tifoso catanzarese doc tutta nuova,di trovarsi irrimediabilmente fuori dalle stanze dove siprendono le decisioni importanti, sul campo e non. In-tanto fanno testo solo i punti. Quelli conquistati a Mi-lazzo pesano sulla classifica in modo determinante eil mezzo passo falso della prima della classe Perugia,incoraggia all’entusiasmo anche i più “catanzaroscet-tici”. Così tra un caffè e un cornetto al bar il lunedìmattina si apre con la frase storica: “magari questa è

davvero la volta buona”. E perché no. Magari proprioquesta squadra, non tanto brava ad infuocare lapiazza ma determinata in campo a mettere in cassa-forte punti preziosi senza nulla concedere all’avversa-rio, è davvero quella giusta. Dopo anni di mortificazioni e delusioni, che hannovisto perfino l’inferno C2, cambiare nome ed essereribattezzato seconda divisione, davvero si può rimpro-verare ai ragazzi di Cozza di non giocare un calciospumeggiante? In C2, lo hanno imparato a loro spesenegli anni i cronisti che hanno seguito la squadra, ilcalcio champagne non sempre da i risultati sperati.Viva la spigolosità caratteriale di Ciccio Cozza chesembra trasmettere questa sua caratteristica a tuttala truppa e che risponde a un solo dictat: vincere. Perfarlo la palla bisogna metterla dentro e se questasquadra un bomber vero non ce l’ha ma i punti lisegna domenica dopo domenica sul pallottoliere affi-dandosi al gruppo, forse anche questa è una strategiadel nuovo Catanzaro. Un altro importante taglio colpassato che ha visto maglia e calciatori confondersiin icone che invece, la storia insegna, non sempre fabene che vengano confuse.E’ vero il gioco di questa squadra non incanta, madove sta scritto che l’incantesimo sia sempre posi-tivo? Andatelo a raccontare alla principessa delle fa-vole che, vittima dell’incanto, fu costretta a dormiretrent’anni. A svegliarla, non dimenticatelo, fu un prin-cipe, ma travestito da ranocchio.

Risponde la giornalista EMANUELA GEMELLI

Quali gliingredientidei successi

del Catanzaro ?

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Ecosì per il presidente Cosen-tino arrivò anche l’ora delleprime polemiche. Ci riferiamo

a quelle della settimana scorsa,prima con la società del PerugiaCalcio, accusata di aver acqui-stato la punta del CampobassoBalistreri, inseguita a lungo dal Ca-tanzaro, solo per fare un dispettoalla società giallorossa, e l’altracon l’ultimo presidente dell’era FC,Maurizio Ferrara. Soprassedendosulla prima (sono poi arrivate lescuse della società umbra), vor-remmo invece soffermarci sulla se-conda. Il tutto è nato dalle lamentele che l’attuale massimodirigente giallorosso ha più volte fatto sui tanti con-tratti “inutili” ereditati dalla fallita FC, tra i quali quellodel figlio dello stesso Ferrara. Lamentele giustissime,per accordi sottoscritti in maniera quantomeno so-spetta e per cifre spesso esagerate per la categoriae soprattutto per il reale valore degli atleti interessati.Contratti che rischiano di diventare un pesante far-dello anche per l’immediato futuro, per una societàimpegnata a riportare il calcio che conta nella cittàdei tre colli. Però, in tutta onestà, crediamo non sidebba fare di tutta l’erba un fascio. Per quanto ri-guarda il calciatore Ferrara, il suo contratto, pur aiminimi federali, sembra sia stato sottoscritto almeno

un anno prima che suo padre di-ventasse presidente del Catan-zaro. Ci sentiamo, poi, dicondividere quanto affermato dallostesso Maurizio Ferrara quando, ri-ferendosi alla calda estate del2010, testualmente dichiara: “lasocietà, in una situazione ambien-tale non certamente favorevole, haoperato con grande determina-zione con lo scopo iniziale di tro-vare una nuova proprietà e con lalungimiranza di capire, poi, chesoltanto il mancato ritiro dellasquadra dal campionato avrebbe

potuto lasciare aperta una speranza”. Ed è vero, in-fatti, che grazie solo all’escamotage “tribunaGianna”, di cui Ferrara fu tra i promotori, ed anchealla pur umiliante gestione dello scorso campionato(ultimo posto in classifica e trasferte affrontatespesso in extremis), il Catanzaro è comunque rima-sto in vita, propiziando poi l’amministrazione provvi-soria dopo il fallimento ed il fortunato ripescaggiograzie al caso Pomezia. Ferrara, insomma, non haabbandonato la nave che affondava come il triste-mente famoso comandante Schettino, ma ha cer-cato di fare il possibile per tenerla a galla. Guardiamoavanti, quindi, presidente Cosentino e grazie ancoraper quanto sta facendo per il nostro amato Catan-zaro.

CATANZARO:Viale Pio X, 64 - Tel. 0961.532615

CATANZARO LIDO:V.le Magna Grecia, 197 - Tel. 0961.789275

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di Claudio Pileggi

Il Presidente del Catanzaro Cosentino

Via Degli Angioini - CATANZARO

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Page 29: Catanzaro vs Fano

29

Sesta giornata del girone diritorno per il campionato diDivisione Nazionale C. Per

la Planet Group Catanzaro turnointerno con avversario Napoli. Lasquadra allenata da FabrizioTunno è determinata a riscattarela sconfitta subita una settimanafa a Taranto; l’unica gara tra l’altrodisputata a causa delle avversecondizioni metereologiche che,che hanno determinato il rinvio ditutti gli altri confronti i calendario.A Taranto la Planet ha disputatouna partita decisamente ano-mala: 56 punti realizzati in totalee solo 6 all’attivo nel corso dellaseconda frazione, con Pate e Cattani senza puntisul tabellino personale. Soltanto Fall (26 punti rea-lizzati) e Pellicanò (14) a cercare di mantenere in-certo il confronto. Una ipotesi comunquenaufragata nelle battute conclusive del terzo pe-riodo e nella fase iniziale del quarto parziale. Unasconfitta che ha purtroppo impedito un ancor piùconcreto avvicinamento alle prime quattro posizionidella classifica, fermo restando che il quinto postoresta comunque saldo in virtù delle tre vittorie nellequattro gare che hanno preceduto la trasferta pu-gliese.

Coach Tunno, dopo le brillanti prestazioni e le vittorieperentorie, fra l’altro a scapito della capolista Monte-roni, una gara così male interpretata era forse difficileipotizzarla.“Per me che alleno ogni giorno i ragazzi, qualche ti-more l’avevo percepito. Per un verso erano le con-dizioni di forma non ottimali di qualche giocatore,per l’altro un certo allentamento per ciò che con-cerne la concentrazione e la tensione. Un aspettoche si è manifestato evidente sul parquet pugliese,affrontando Taranto con scarsa efficacia nella faseoffensiva, per non parlare che siamo stati carenti ai

rimbalzi e perso palloni in succes-sione. Ad una squadra come Ta-ranto, che ambisce con legittimitàa posizioni di classifica da grigliaplayoff, questo non si può conce-dere. In ogni caso abbiamo vol-tato pagina, per cui guardiamocon ottimismo all’impegno diquesta sera”.

Proprio a Napoli, nella gara di an-data, avete conquistato la prima vit-toria esterna della stagione.”Sì, ma con grande fatica e conun pizzico di buona sorte, consi-derato che riuscimmo a imporcicon un 79 a 76 conclusivo, dopo

avere rimontato lo svantaggio subito”.

Che tipo di avversaria è la squadra allenata da “coach”Massaro.”La società partenopea ha intrapreso un progettosimile al nostro. Un organico giovane e di talento,con la presenza di tre over, che vengono ben sup-portati da tutti gli altri atleti del roster, con Tammaroe Cristiano a rappresentare le migliori individualità”.

Altalenante, comunque, il rendimento di questa squadrache, comunque, si è sempre rivelata antagonista temi-bile.“E’ vero! Tranne, infatti, in qualche occasione,anche se sconfitta, ha sempre conteso la vittoriasino al termine delle gare. E, considerazione da nontrascurare, si tratta di una squadra che è stata ca-pace di vincere tre volte in trasferta, esattamentenon solo a Trani, ma anche su campi dove il prono-stico le era nettamente sfavorevole, vale a dire a Be-nevento e Venafro”. Planet decisa, quindi, ariscattarsi, anche se il compito di rimandare scon-fitta, questa sera, Napoli, sarà davvero arduo. At-teso numeroso il pubblico, che, ancora una volta,potrà essere il sesto uomo decisivo fuori dal campo.

di Marino Gentile

Planet Group Catanzaro: determinata a riscattare la sconfitta di Taranto

Il coach della Planet Group Fabrizio Tunno

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Aria compita, figura distinta,l’emozione negli occhi nel rie-vocare un passato colmo di

ricordi legati alla bandiera giallo-rossa. L’Occhio di Bue di “…VOCE ALLA TIFOSERIA” si con-centra su Raffaele Cristiano, unagente di commercio “catanzare-

sissimo” di 52 anni, legato al Catan-zaro anche per motivi affettivi, oltre ad essere “unodei fortunati che ha vissuto le promozioni in A”,come si autodefinisce. “Sono il nipote di ‘Mastro Al-fredo’ e ‘Mastro Ciccio’, rispettivamente il magaz-ziniere e il custode dell’ex - Comunale, di ‘quel’Catanzaro! Quindi, sono praticamente nato nellostadio, avendo avuto il privilegio di vivere le emo-zioni negli spogliatoi, assistendo anche alla partiteda bordo campo”. Da tifoso innamorato della pro-pria squadra, ma ancor prima dello sport nel sensopiù sano del termine, il signor Cristiano tiene a ri-marcare un fatto simpatico, ricco di goliardia, madal profondo significato: “Ricordo la trasferta aSora, l’anno della C1 di Braglia – asserisce – allor-quando partii con una comitiva di amici, all’alba diuna domenica invernale segnata dalle intemperieclimatiche (sotto un vero temporale, fino all’arrivonella città ciociara): passai la notte precedente apreparare teglie di ‘pasta piena’, peperoni, salsiccee quant’altro! Arrivati a Sora, il proprietario di un barci ha concesso la gentilezza di poter consumare nelsuo locale, allorché noi condividemmo il nostropasto con i tifosi di casa! Fu una domenica straor-dinaria, al di là del risultato negativo maturato sulcampo, all’insegna della sportività, della solidarietà.Ho un bellissimo ricordo di quella giornata condivisacon gli ‘avversari’”.Venendo a ciò che l’attualità offre, una domanda di rito,ma non per questo banale: come reputa l’operato delPresidente Cosentino e della sinergia con tecnico e di-rettore sportivo? “Dobbiamo considerarci fortunati diavere un Presidente che si distingue per la sua pas-sione, simile a quella dell’amato Nicola Ceravolo.Cosentino ha i colori giallo e rosso nel sangueormai; questa sinergia (anche con stampa e tifose-ria), spero che potrà portarci in alto, dove il Presi-dente ha promesso”.

Il maltempo che ha attanagliato il Paese in questi giorni,ha ragionevolmente causato il rinvio di molte gare, intutti i campionati. Le sovviene in mente un qualche ri-cordo legato a partite giocate qui a Catanzaro in con-dizioni meteorologiche estreme, e per questo reseepiche, in un certo senso? “Ricordo nel campionatodi B 1970’-71’, quel Catanzaro – Como di fine feb-braio, terminato 3 a 1: ci fu una grande nevicata incittà. Collegando quel lieto episodio al presente,spero possa essere di buon auspicio!”Restando in tema, domenica scorsa il Catanzaro,a differenza delle antagoniste rimaste a riposo “for-zato”, ha giocato, conquistando un’importante vit-toria a Milazzo. L’essere virtualmente al secondoposto, può creare una sorta di sudditanza psicolo-gica in queste squadre, costrette a dover “inse-guire”, o fondamentalmente non cambia nulla? “Disicuro, per le squadre che non hanno le nostrestesse qualità, questo potrebbe creare un ‘contrac-colpo’, ma non deve interessarci poiché è beneguardare ‘avanti’ e preoccuparsi della scalata versoil vertice”.Il mercato invernale si è archiviato già da un po’. Cheopinione ha avuto modo di sviluppare circa “il caso”Balistreri, se così vogliamo definirlo? “Come sosten-gono Cozza e Cosentino, credo che il migliore ‘ac-quisto’ in senso assoluto sia stato Masini,attaccante di ben altre categorie; non ci mancanulla! Secondo me, piuttosto, l’innesto che ha ulte-riormente cambiato volto alla rosa, è statoGiampà”. Comunque l’US ha messo a segno un bel colpo, ingag-giando D’Anna. “Mister Cozza ha sempre sostenutodi aver bisogno più che altro di un esterno destrod’attacco, che sapesse adattarsi a molteplici situa-zioni, alternandolo ad Esposito o Carboni. D’Annaè l’uomo giusto”.Quest’oggi il Fano, un avversario temibile, pur oscil-lando nella zona medio - bassa della classifica. “In-tanto, ogni partita bisogna prima giocarla! Il nostroallenatore considerava il Fano tra le candidate a re-citare una parte da protagonista nel torneo; tra l’al-tro, a gennaio si è rinforzato grazie all’acquisto diInnocenti. Si tratta di un avversario da prendere conle molle, ma i nostri giocatori sono consapevoli dellapropria forza”.

“Raffaele Cristiano e quel Catanzaro-Como sotto la neve”

Prenota la tua intervista, CHIAMA al numero 0961.771879 dalle 15.00 alle 17.00 o al 333.8247197

di Cosimo Simonetta

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Da alcune settimane, nel mondo del pentacalcio, il leitmotiv del dopo gara non è solotecnico e agonistico. Fanno notizia, anche,

e, soprattutto, vicende legate alla prestazione diquesta o quella coppia arbitrale, protagoniste, ul-timamente, di episodi che hanno scatenato pe-santi polemiche su diversi campi; partite ‘minate’dai giudizi arbitrali, che hanno scatenato, sullarete, lettere o messaggi di chi si è sentito dan-neggiato. Ultimamente si è scritto tanto, in meritoa fatti accaduti in varie gare di campionato, alcunidei quali hanno coinvolto,anche, la nostra squadracittadina, la CatanzareseStefano Gallo: è stato uncoro generale contro lecoppie arbitrali che hannodiretto le ultime due gare.E’ chiaro: i fischietti non

sono mai stati, come inquesto momento, nel mi-rino delle contestazioni.Nel pieno rispetto di chiintende esprimere il pro-prio disappunto attra-verso la pubblicazione di“lettere aperte”, sarebbepreferibile ed opportunauna profonda riflessionesu alcuni aspetti.La nostra classe arbitrale non è, da un punto divista tecnico, inferiore alle altre, tenendo contodella buona qualità dei nostri campionati e dellagenerale difficoltà, da parte degli organismi com-petenti, di reperire materiale umano che vogliaricoprire questo ruolo. Per quanto utile possa es-sere una migliore preparazione degli arbitri, di-retta ad impedire la commissione di errori deltutto grossolani, dall’altro lato si può e si deve mi-gliorare l’aspetto gestionale delle gare, attraversouna “maggiore collaborazione” da parte di tutti gli

addetti ai lavori. Per chiarire la precedente affer-mazione riporto alcuni semplici esempi. Il comportamento, in occasione delle manifesta-zioni che vedono impegnate le nostre squadre aldi fuori della regione, degli stessi attori, è moltodiverso da quello che si vede in occasione dellegare dei nostri campionati. Il “fair play” spessonon dura per l’intera gara. Alcuni gesti che, sicu-ramente, contribuiscono a migliorare il rapportoarbitri-giocatori, arbitri-allenatori (mi riferisco ad alcune indicazioni di palle

dentro/fuori, punizionesi/ punizione no…) e l’in-terazione terreno digioco-pubblico, in al-cune fasi degli incontri“svaniscono”; dannoseappaiono, inoltre, le con-testazioni aprioristiche,che prescindono dallaevoluzione degli eventidel gioco.Appare superflua l’analisidi comportamenti an-cora più gravi di quellisottolineati, purtropporecentemente accaduti,che poco si addicono aiprincipi dello sport, dai

quali sono animati coloro che si avvicinano conpassione a questa disciplina. E’ soprattutto aquesti che va rivolta la massima attenzione ed ilmassimo disprezzo, affinché questi episodi re-stino, sempre più, isolati e sempre meno imitati.E’ la “cultura” dello sport, con i suoi valori più puriche va diffusa che attraverso una partecipazionepiù serena e consapevole degli addetti ai lavori,aiuterebbe gli arbitri (specie quelli con menoesperienza) ad affrontare con maggior tranquillitàla gara, con indiscutibili risultati positivi sulla ge-stione complessiva dell’evento.

Una partecipazione più serena degli addetti ai lavori per una maggiore tranquillità

dei direttori di gara

di Toni Rotundo

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